1. Silvia, rimembri ancora Silvia, ricordi (rimembri) ancora quegli anni
lontani in cui eri ancora viva (quel tempo della 2. quel tempo della tua vita mortale, tua vita mortale), quando la bellezza 3. quando belt splendea risplendeva nei tuoi occhi sorridenti e schivi (fuggitivi) e tu, lieta e pensosa (ossimoro), 4. negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi, stavi per oltrepassare la soglia che immette nella 5. e tu, lieta e pensosa, il limitare giovinezza (il limitare di giovent salivi: 6. di giovent salivi? una metafora, la vita assimilata ad una strada in salita divisa da porte che coincidono con le 7. Sonavan le quiete diverse fasi dellesistenza - salivi cela un 8. stanze, e le vie d'intorno, anagramma di Silvia). 9. al tuo perpetuo canto, La casa (le quiete stanze) e le vie che la circondano risuonavano (Sonavan 10. allor che all'opre femminili intenta dintorno = enjamblement) del tuo canto 11. sedevi, assai contenta (perpetuo canto = deriva da Virgilio, Eneide), quando occupata (intenta) nei lavori femminili 12. di quel vago avvenir che in mente avevi. (opre femminili intenta sedevi - anastrofe) 13. Era il maggio odoroso: e tu solevi sedevi abbastanza contenta di quel incerto 14. cos menare il giorno. (vago = il significato oscilla tra indistinto e leggiadro) avvenire che sognavi. Era il mese di 15. Io gli studi leggiadri Maggio profumato ( odoroso = evoca uno 16. talor lasciando e le sudate carte, sfondo di primavera attraverso il profumo di 17. ove il tempo mio primo tanti fiori che sbocciano): e tu trascorrevi cos le tue giornate (menare = condurre lietamente, 18. e di me si spendea la miglior parte, trascorrere). 19. din su i veroni del paterno ostello Io a volte interrompendo i graditi ( leggiadri) 20. porgea gli orecchi al suon della tua voce, studi e le fatiche letterarie (sudate carte - metonimia) sui quali (ove) io 21. ed alla man veloce spendevo (si spendea) la mia giovinezza (il 22. che percorrea la faticosa tela. tempo mio primo) e la parte migliore di me (il Poeta sacrific agli studi, i giochi, la vita allaria 23. Mirava il ciel sereno, aperta e la compagnia dei coetanei), dai balconi 24. le vie dorate e gli orti, (veroni) della casa (ostello) paterna ascoltavo il 25. e quinci il mar da lungi, e quindi il monte suono della tua voce e il rumore del telaio (faticosa tela - metonimia) che faticosamente 26. Lingua mortal non dice veniva mosso dalla tua mano. 27. quel chio sentiva in seno. Contemplavo il cielo sereno, le strade illuminate 28. Che pensieri soavi, dal sole (dorate), i giardini (orti, latinismo) e da una parte (quinci assonanza con lungi) il mare 29. che speranze, che cori, o Silvia mia! in lontananza (da lungi) e dallaltra (quindi) i 30. Quale allor ci apparia monti. Nessuno (lingua mortal - metonimia) pu dire quello che provavo dentro di me (in 31. la vita umana e il fato! seno). 32. Quando sovviemmi di cotanta speme, Che dolci pensieri, che speranze, che 33. un affetto mi preme sentimenti (cori = cuori e per traslato sentimenti nel senso che nel cuore hanno sede i 34. acerbo e sconsolato, sentimenti), o mia Silvia! 35. e tornami a doler di mia sventura. Come ci appariva allora la vita umana e il 36. O natura, o natura, destino (fato)! Quando mi ricordo (sovviemmi) di quanto erano 37. perch non rendi poi grandi le nostre speranze (cotanta speme) mi 38. quel che prometti allor? perch di tanto sento opprimere (mi preme) da un senso di angoscia (affetto = passione nel senso di 39. inganni i figli tuoi? affanno, angoscia) crudele (acerbo) e 40. Tu pria che lerbe inaridisse il verno, inconsolabile e ricomincio a sentire tutto il dolore 41. da chiuso morbo combattuta e vinta, per la mia vita sventurata. O natura, o natura (personificazione) perch 42. perivi, o tenerella. E non vedevi non mantieni (rendi = latinamente dai 43. il fior degli anni tuoi; mantenendo le promesse) le promesse che fai in 44. non ti molceva il core giovent (allor)? Perch cos totalmente ( di tanto = del tutto) inganni i tuoi figli ( figli 45. la dolce lode or delle negre chiome, tuoi = gli uomini - metafora)? 46. or degli sguardi innamorati e schivi; Tu (Silvia) prima che linverno ( priaverno = cio la maturit) facesse seccare lerba (cio le illusioni della giovinezza), sei morta (perivi) 47. n teco le compagne ai d festivi dopo essere stata combattuta e vinta da un male 47. ragionavan damore. invisibile (chiuso = oscuro, irrimediabile, implacabile: la tisi), o povera creatura fragile 48. Anche pera fra poco (tenerella: questo aggettivo vuole esprimere la 49. la speranza mia dolce: agli anni miei fragilit e il compianto). E non vedevi la 50. anche negaro i fati giovinezza (il fior degli anni tuoi - metafora); 51. la giovinezza. Ahi come, non ti lusingava (molceva) il cuore ascoltare le dolci lodi rivolte ora alla bellezza dei tuoi neri 52. come passata sei, capelli, ora ai tuoi occhi innamorati e sfuggenti 53. cara compagna dellet mia nova, (per il primo turbamento damore); n prenderai 54. mia lacrimata speme! parte alle confidenze sentimentali (ragionavan 55. Questo quel mondo? questi damore) delle coetanee. Dopo poco venivano meno (peria) anche 56. i diletti, lamor, lopre, gli eventi, (Anche.anche Anafora) i miei sogni (la 57. onde cotanto ragionammo insieme? speranza mia dolce): anche alla mia vita il 58. questa la sorte delle umane genti? destino (i fati) ha negato la giovinezza (e la speranza di veder realizzate le speranze 59. Allapparir del vero giovanili). 60. tu, misera, cadesti: e con la mano Ahi come, sei irrevocabilmente svanita, cara 61. la fredda morte ed una tomba ignuda compagna della mia giovinezza (et mia nova), 62. mostravi di lontano. mia compianta (lacrimata) speranza (speme = metafora: Silvia diventata ormai il simbolo della speranza, la speranza stessa). Questo quel mondo tanto desiderato? Questi i piaceri (i diletti), lamore, il lavoro, gli accadimenti, di cui parlammo tanto insieme (Leopardi si rivolge alla speranza come se parlasse ad una persona vera)? Questa la sorte degli uomini (umane genti)? Appena la vita apparsa per quello che veramente (allapparir del vero = qui, il disvelamento dell'illusione) tu (la speranza) povera/infelice cadesti (anche la speranza soccombe davanti ad una realt tanto crudele): e con la mano mostravi lontano la fredda morte e la tomba disadorna (con lontano: il destino del Poeta anche pi crudele di quello di Silvia: essendo rimasto in vita dopo che la speranza caduta, lunica prospettiva di liberazione resta quella della morte - metafora).