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La Veste Pi Bella - Lo Scapolare Del Carmelo

Delle Monache di Ravenna

Il profeta Isaia ha un'espressione che noi Carmelitani facciamo nostra


e che cantiamo spesso: Io gioisco pienamente nel Signore, la mia
anima esulta nel mio Dio, perch mi ha rivestito delle vesti di salvezza
... (61, 10). E'proprio di queste vesti di salvezza, a cui viene dato, nel
Carmelo, il nome di Scapolare, che vogliamo parlare.

Inizieremo da quello che si pu definire il dato storico, per


approfondire, poi, il significato teologico-spirituale del grande dono
che Maria ha voluto elargire all'Ordine del Carmelo, inserito nella pi
vasta famiglia della Chiesa.

Sono note o si sentito qualcosa delle due visioni legate alla


devozione dello Scapolare del Carmine e di come in entrambe si parli
di abito. Brevemente ricordiamo che, nella tradizionale apparizione
a S. Simone Stock (sec. XIII), Maria indica, nell'abito dell'Ordine, un
segno di salvezza eterna, facendo la grande promessa: nessuno che
indossi devotamente lo Scapolare soffrir la dannazione.

Nell'iconografia ritroviamo spesso questa visione: Maria, con il


Bambino Ges in braccio o sulle ginocchia, consegna lo Scapolare
dell'Ordine a un santo inginocchiato davanti a lei.

Nell'altra apparizione, quella di Maria al futuro papa Giovanni XXII


e nella cosiddetta Bolla Sabatina, si parla, invece di privilegio,
privilegio sabatino appunto, secondo il quale chiunque abbia
osservato alcune pratiche di preghiera e la castit secondo il proprio
stato, pu sperare in una pronta liberazione dal Purgatorio il primo
sabato dopo la morte. Promesse di salvezza eterna, dunque, ma con
interventi anche di salvezza temporale. Ci che possiamo rilevare,
infatti, in queste due apparizioni, come Maria illumini, con la sua
presenza familiare e affettuosa, il cammino e il discernimento che
l'Ordine dovette affrontare in un momento particolarmente incerto per
la sua sopravvivenza. Il carmelitano, cos legato alla Madre, alla
Sorella, non pu che chiedere aiuto a Lei: un segno che dica a tutti
che il Cielo conferma, insieme alla benevolenza di Dio verso l'Ordine,
anche l'amore di predilezione di Maria per i suoi figli e l'amore loro
per Lei. Segno di questo privilegio fu ed , dunque, l'abito o
Scapolare, del quale la Chiesa ha fatto uno dei suoi sacramentali.

Ma parlare di Maria in riferimento allo Scapolare, non significa


fermarsi al fatto pi o meno storico e miracoloso della sua origine;
vuol dire richiamare e rinnovare l'esperienza di Maria nella nostra vita
e la nostra relazione con Lei in quanto Carmelitani, in quanto cristiani.
Infatti lo Scapolare non si sarebbe mai diffuso se i Carmelitani prima
e i fedeli poi, non avessero vissuto l'esperienza del bisogno del favore
e dellintimit di vita con Maria, l'esperienza di Maria nella loro vita.
Nell'inno dei Vespri della solennit del 16 luglio si canta: Forte
armatura dei combattenti, la guerra infuria: poni a difesa lo Scapolare
e la lettera agli Efesini di S. Paolo ci ricorda come dobbiamo rivestirci
dellarmatura di Dio (cfr. Ef 6, 11). Vediamo cos come le promesse
dello Scapolare sono legate a verit importanti, quali il desiderio e
l'intenzione di porsi con tutto il proprio essere sotto la protezione di
Maria e, per Lei, consacrarsi a Dio.

Carmelo significa, infatti, esperienza di Dio, pregata e ricercata, come


ha fatto Maria, la Madre di Ges e Madre di tutti gli uomini; Carmelo
significa vivere nell'ossequio di Ges Cristo e servire Lui
fedelmente, con cuore puro e totale dedizione, cos come dice la
Regola carmelitana (Prologo). Che poi tutto ci si esprima con il
simbolo umile, ma significativo, di una veste, pu essere un ulteriore
arricchimento.
Che cosa esprime, di fatto, il simbolo di una veste? Nella Sacra
Scrittura, cos presente e viva nella spiritualit del Carmelo, spesso
l'abito segno di predilezione, come ad es. la veste data da Giacobbe
al figlio Giuseppe (cfr. Gen 37, 3). Ma tante volte essa si identifica
con il bene pi prezioso per l'uomo, l'unica sua vera ricchezza; se
viene preso il mantello in pegno, deve essere restituito a sera, perch
esso rappresenta, in un certo qual modo, la persona stessa (cfr. Es 22,
25-26).

Sembra davvero, quindi, che Maria, donando lo Scapolare, non solo


desideri offrire la sua protezione e accogliere il nostro affidamento a
Lei, ma anche voglia dirci con S. Paolo: Lasciatevi rivestire di
Cristo (cfr. Rm 13, 14), perch, se le promesse dello Scapolare sono
annunci di salvezza, tale salvezza porta il nome del Figlio di Dio, di
cui Ella Madre.

In Maria Carmelo, Carmelitano e fedele diventano preghiera vivente:


capacito di relazione col Dio vivo e vero presente al di l dell'uomo e,
allo stesso tempo, nell'uomo e presente nel cosmo intero. E'una
relazione che affretta la segreta trasfigurazione di ogni cosa nel Cristo,
considerato gi presente nel cuore in ascolto.

In Maria Carmelo, Carmelitano e fedele si fanno Parola di Dio, buona


novella, annuncio di salvezza per l'uomo di oggi. Secondo le parole
di Pio XII (cfr. Neminem profecto latet, 1950), quest'abito dell'Ordine
deve ricordare tutte le virt di Maria, di cui dobbiamo, con il suo
aiuto, rivestirci e specialmente la sua intima unione con Dio e l'umile
servizio ai fratelli.

Sono questi i desideri che hanno accompagnato e accompagnano la


devozione allo Scapolare fra i religiosi, i semplici cristiani, i Terziari
e gli ascritti alla Confraternita del Carmine.

Concludiamo con le parole di Giovanni Paolo II: Vi auguro di


trovare sempre la protezione materna della Madre di Cristo, Vergine
del Monte Carmelo, come l'ho trovata io (15.1.1989). E sempre il
papa Giovanni Paolo II nella sua recente lettera sull'Anno Mariano
Carmelitano (25.3.2001) dice: Due sono le verit evocate nel segno
dello Scapolare: da una parte, la protezione continua della Vergine
Santissima, non solo lungo il cammino della vita, ma anche nel
momento del transito verso la pienezza della gloria eterna; dall'altra,
la consapevolezza che la devozione verso di Lei non pu limitarsi a
preghiere ed ossequi in suo onore in alcune circostanze, ma deve
costituire un abito, cio un indirizzo permanente della propria
condotta cristiana, intessuta di preghiera e di vita interiore, mediante
la frequente pratica dei Sacramenti ed il concreto esercizio delle opere
di misericordia spirituale e corporale. In questo modo lo Scapolare
diventa segno di alleanza e di comunione reciproca tra Maria e i
fedeli: esso infatti traduce in maniera concreta la consegna che Ges,
sulla croce, fece a Giovanni, e in lui a tutti noi, della Madre sua, e
l'affidamento dell'apostolo prediletto e di noi a Lei, costituita nostra
Madre spirituale.

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