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Per Bruno, per Spaziomusica, per tutti noi.

Una sto-
ria fatta di tante storie. La nostra Storia. Un racconto
scritto a centinaia di mani, dai tanti che hanno co-
struito e condiviso con Bruno e con me la straordi-
naria avventura umana ed artistica di Spaziomusica.
Un tempo che abbiamo vissuto insieme e che non
vogliamo dimenticare perch siamo anche quello
che eravamo. Da avventura iniziata quasi per caso
e quasi per gioco, Spaziomusica diventato il no-
stro mondo. Il mondo come vorremmo che fosse. Un
mondo dove la fantasia, la musica, larte del buon
vivere e dello stare tra amici sono al potere. E noi
non ce lo siamo solo sognato, labbiamo vissuto per
davvero: cos stato il mondo di Spazio per pi di 13
lunghi, magici ed irripetibili anni. Questo libro col-
lettivo ne la testimonianza, la prova documentale.
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Caro Bruno,
le barbe sono tante; forse gli uomini dietro la barba, meno.
Tu eri. Ti ricordo con affetto, e con lamicizia che mi hai sempre offerto.
Assieme al tuo rum.

Pavia 12 novembre 2004 Francesco Guccini


A Bruno, il grande amore della mia vita
e alla trib di Spaziomusica sparsa per il mondo

3
Daniela
morto Morani non se ne fa un altro Gene Gnocchi
Renato Gottuso srigraphie originale de Pierre Buraglio - 2002
7
Un pensiero Ringraziamenti realizzazione editoriale
pieno daffetto per: Grazie di cuore a tutti, Daniela Bonanni
la mia famiglia: i Bonanni, ma proprio a tutti quelli che
radicati a Casarsa, in terra ci hanno seguito progetto grafico
friulana: mia madre Maria, nellavventura di Spazio Luciano Ferro
mio padre Leonardo (che, e che hanno voluto lasciare la
oltre alla passione per lInter loro impronta in questo libro. impaginazione e prestampa
mi ha insegnato la passione Grazie - e scuse sincere - Ferro Comunicazione&Design
per la vita), Franco ed a quelli che, nonostante Sonia Adavastro
Alberto, da anni cittadino le centinaia di annotazioni Cecilia Rossignoli
del mondo. e controlli, posso aver e la collaborazione di
dimenticato. Maria Luisa Freddi
i Morani che mi hanno
accolto come fossi una figlia: Very, very special thanks stampa
Silvio & Rino, i fratelli di per laffetto, la pazienza, Memory
Bruno, con: i preziosi consigli a: Fabio dicembre 2004
Feli-Ilaria-Pino-Federica- e Susanna Treves &
Simona-Carlo-Ginevra / Linda Lucini (le loro tracce
Teresa-Marco-Benedetta sono disseminate un po
ovunque, senza di loro
i Morani-Erba: non ce lavrei mai fatta),
Jole-Luisa-Edoardo con Flavio Brighenti, Massimo
Maria Amelia-Marianna- Depaoli, Betti Verri, Carlo
Leonardo. Botteri, Giorgio Boatti.

Menzione speciale per Ai miei correttori di bozze


nonna Carla, la mamma Roberto Terlingo
di Bruno, per la lucidit ed il e Gabriella Morandi
coraggio con cui avanza nella (la punteggiatura emotiva,
vita, dallalto dei suoi 92 anni. le d eufoniche e altro sono
mia responsabilit).

Ai traduttori:
Enrico Domenichini
per linglese;
mio cognato Silvio Morani
per le coloriture del dialetto
pavese.
INDICE

Introduzione: ... chi sar a raccontare... 12


Una storia lunga un sogno 13
Prefazione di Fabio Treves 14
Intervento di Flavio Brighenti 15
Intervento di M.Teresa Camera e Tina Natale 16
La storia: Un posto che ci assomigliava di Edoardo Erba 17

STORIE DI SPAZIO / SPAZIO DI STORIE

Sesso, zerbini & coca n rum 32


La politica 52
Raccolta firme 68
Ricorrenze 74
Iniziative & eventi 88

FUORI DA SPAZIO: IL TENCO 114

GENTE DI SPAZIO

Quelli che a Spazio sono arrivati con Marco 122


Lo staff 135
Quelli che lUniversit lhanno fatta, di notte, a Spazio:
Cardano e dintorni, Kerouak & friends / I chimici / Gli ingegneri / Cani sciolti... 139
Quelli di Pavia e dintorni:
Studenti ed altri sognatori 164
La meglio giovent 183
Gli amici dal lungo passato... 197
I Piacentini 201
Quelli di Landriano-Vidigulfo-Magherno... 204
Voghera & Oltrepo 206
Altri amici vicini e lontani... & Last Minute 207
FESTA DI CHIUSURA 216

SPAZIO E I MEDIA 230

FONICI, PROMOTER, LOCALI... 244

IL SOUND DI SPAZIO

Musica & musicisti


Gli anni del Jazz (italiani e stranieri) 262
Onda afro-latina: italiani e stranieri 289
Gli americani: Blues in U.S.A. 300
Songwriters e rock americano 356
Gli inglesi: British blues 375
Psichedelia 382
Folk-rock-pop 384
Suoni dIrlanda 390
Altri... dallEuropa e dal mondo 392
Gli italiani
Blues made in Italy 395
Rockers emiliani 420
Rock, pop, cantautori e... 446
Local heroes
Jam session story 491
Band dellultima generazione 496
Suonatori, grungers & mine vaganti 505
Altri musici... 521
Voghera & Oltrepo on my mind 527
Gli Storici 535

NOMI & NUMERI 555


FOTOGRAFI & GRAPHIC DESIGN 560
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...chi sar a raccontare Per Bruno, per Spaziomusica, per tutti noi.
chi sar Un libro di storie. La nostra Storia.
sar chi rimane Un libro scritto a centinaia di mani, da tutti quelli che hanno costruito e condiviso con
io seguir questo migrare Bruno e con me la straordinaria avventura umana ed artistica di Spaziomusica.
seguir questa corrente di ali... Un libro per recuperare memoria, identit, senso di appartenenza. Un dj vu pieno
daffetto per non dimenticare chi siamo, a partire dalla ricostruzione di come eravamo.
Khorakhan Un libro in cui riconoscersi, da leggere tra amici, seguendo il filo della memoria, in
A forza di essere vento serate piene di cibo, vino, discorsi, risate, ricordi e buona musica.
Bruno, pur con tutte le sue sregolatezze, le sue sfuriate ed i suoi eccessi, era una per-
sona autentica, dal grande cuore e dalla grande sensibilit; una persona non comune, di
quelle che lasciano il segno. E a Spaziomusica voi avete creato qualcosa di speciale me
lhanno detto in tanti nei giorni del dolore, circondandomi da un affetto cos grande che
mi ha salvato dallangoscia e dal vuoto.
Ed allora ho deciso che tutto questo non doveva andare perso. Perch non ci si deve ar-
rendere al cinismo e neanche chiudersi in un pudore che ci condanna allafasia emotiva.
E perch fa bene al cuore ricordare le emozioni, i gesti, gli affetti, le persone che ci hanno
riempito e ci riempiono la vita.
Una storia lunga un sogno

brunoedaniela: tutto iniziato in una notte buia e tempestosa nel Friuli terremotato,
a Peonis di Trasaghis il 13 maggio 1976.
Ci siamo guardati negli occhi (a dir la verit, lui, anche un pochino pi in basso) e, come
nelle favole, scoccata la scintilla: un colpo di fulmine, una passione travolgente, un
grande amore.
Bruno: passionale, istintivo, ribelle per definizione, con un cuore, una sensibilit ed una
generosit disarmanti; con tutti i vizi (tanti) e tutte le virt (tante) di chi non si accontenta,
di chi, nella vita, vuole volare alto. Condividere la quotidianit con lui non mai stato
facile: estremista, irascibile, eccessivo in tutto, mai accomodante. Fatto cos: prendere
o lasciare. Un uomo capace di gesti memorabili, come quello di prendere un aereo da
Napoli, con una manciata di ore a disposizione, per mandarmi affanculo dal vivo (per
telefono non cera abbastanza pathos) salvo poi regalarmi un anello doro per sancire
la pacificazione avvenuta dopo una calda notte damore. Questo era Bruno. Nessuno mi
amer con la stessa intensit e con la stessa passione con cui lui mi ha amato.

Spaziomusica, da avventura iniziata quasi per caso e quasi per gioco, diventato il no-

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stro progetto di vita. Il nostro mondo. Il mondo come vorremmo che fosse. Un mondo
dove la fantasia, la musica, larte del buon vivere e dello stare tra amici sono al potere.
E noi non ce lo siamo solo sognato, labbiamo vissuto per davvero: questo stato il mon-
do di Spazio, per pi di 13 lunghi, magici ed irripetibili anni. Questo libro collettivo ne
la testimonianza, la prova documentale.
Ci sono volute la determinazione e la tenacia di una come me, friulana, nata sotto il
segno della Vergine per vincere il pudore di tanti, la pigrizia, la fatica di scrivere e rac-
contarsi, il timore di non essere allaltezza o di essere banali o sentimentali o retorici.
Alla fine tutti, o quasi tutti hanno scritto. Ognuno mi ha consegnato il suo pezzo di storia:
un pezzo di s ed anche un pezzo di quel Bruno e di quello Spazio che lui conserva
in fondo al cuore.
Il risultato un grande affresco collettivo, incasinato, a pi strati, pieno di calore, di
suoni, di colori, di cazzate, di visioni che si accavallano, si incrociano, si sovrappongono:
la nostra Storia, la storia di Spazio.

A Bruno questa cosa fa molto piacere. Ne sono sicura. Me lo immagino mentre ci segue
con malcelato orgoglio, insultandoci tutti (Ma vialtar, fav i cassi vostar, mai?!) da lass,
dal Cielo delle persone libere dove voglio credere si trovi ora.
Un grazie di esistere ed un grande, enorme abbraccio a tutti.

Vi voglio bene, Daniela


Questo libro nato perch cera tanta voglia di raccontare qualcosa che ri-
masto attaccato al cuore. Storie, voci, volti, emozioni, immagini, aneddoti: un viaggio in
un piccolo mondo indimenticato.
Non siamo nella San Francisco della flower generation e nemmeno nella Swingin
London di Carnaby Street... siamo a Pavia, in quel teatro stabile di nome Spaziomusica:
un laboratorio di nuove idee sito in via Faruffini 5, a pochi metri dal centro storico della
sonnacchiosa citt sulle rive del Ticino ... scossa da una corrente elettrica di nome Bruno
Morani. Spaziomusica, a partire dal 1986, ha mantenuto negli anni quellidentit voluta
da Bruno e Daniela: stato un punto dincontro e daccoglienza, un luogo dove la buona
musica era di casa, dove le persone si conoscevano e si accettavano, con il loro modo
di essere e con le loro diversit, accomunati dalla passione per il Jazz, il Blues, il Rock, i
cantautori... Un posto dove si tornava volentieri ogni volta, e non solo per la pastasciutta
con il rag casereccio chez-Daniela o il bed & breakfast a base di salame di Varzi e
Barbera dellOltrep del giorno dopo, ma perch si sapeva di trovare quellaccoglienza
unica e particolare, tipica degli amici di lunga data...
Spazio diventato importante proprio per questa sua caratteristica di qualit. Era ed
rimasto, per fortuna, un palco impegnativo... O ci dai dentro davvero o la gente continua
a farsi i fatti suoi.. mi sono detto la prima volta che ne ho varcato la soglia.
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In questo libro troverete tante testimonianze di grande affetto; scoprirete che Bruno, che
dal 18 marzo 2002 non pi tra noi, ha lasciato un vuoto enorme, che solo i grandi artisti
lasciano dietro di s...
Anche se non lho mai visto suonare assoli travolgenti o sbuffare in unarmonica, lui per
me era un bluesman vero. Lo era per la sua passione, per la sua cocciutaggine, per la
sua instancabile opera di diffusione della buona musica, per la sua generosit e per il
suo essere sempre controcorrente. Lo era, soprattutto, per la sua grande voglia di vivere.
Troverete in questo libro, che ha richiesto tanta pazienza e tanto amore per Bruno, volti
pi o meno noti, personaggi che Bruno lo hanno frequentato per degli anni ed altri a cui
bastato incontrarlo una volta sola per restare impressionati... Troverete storie impossi-
bili eppure capitate, foto, aneddoti, leggende metropolitane... E troverete anche, pagina
dopo pagina, una parte importante di storia, di costume, di politica, oltre che di musica,
sulla scia dei valori che fanno parte del DNA di Bruno e della nostra generazione.
Una prefazione come una presentazione sul palco: se troppo lunga arrivano i primi
fischi, e francamente io non vorrei prenderli proprio in questa occasione!
Amiche ed amici, fratelli e compagni, benvenuti nella grande famiglia di Bruno-e-Danie-
la: rilassatevi, allacciate le cinture, si parte per questo bellissimo viaggio nel tempo... E
tu Bruno prepara il palco, non fare fischiare limpianto che noi siamo pronti a suonare...
Ciao Bruno... Fabio Treves
Ah, Pavia. Nella mia memoria solo monumenti, umidit & zanzare. Per
adesso lo so. Ho perso una occasione enorme. Ne ho perdute tante, nella mia vita, ma
questa me la sono persa proprio da scemo: SpazioMusica, Bruno e Daniela, il sapore
della musica suonatabevutavissuta come la si dovrebbe sempre suonareberevivere per
consumarla sana e conservarla nel file della memoria. E poi altri suoni e altri parole after
midnight, direttamente a casa del gestore. Cibo per lo stomaco e cibo per la mente. La
lingua tagliente di Bruno che sferraglia da sopra il barbone elargendo pillole di filosofia
per la sopravvivenza urbana. Daniela che ascolta e spignatta e distilla bevande rigo-
rosamente alcoliche e saggezza friulana. Riflessioni che combinano i massimi sistemi
con le massime (ma spesso anche minime) imtemperie quotidiane. Marito e moglie e
musicisti e amici e ospiti dellultima ora che rimescolano i ruoli e condividono il piacere
dellafterhours ruspante, alla pavese. Ognuno che offre il meglio e il peggio di s, che in
certe occasioni di etilismo scioglilingua neanche sai dove finisce il primo e inizia laltro.
Bruno non lho conosciuto. Me lo immagino come un fratello maggiore buono ma incaz-
zoso, affidabile ma lunatico, magnanimo con chi merita magnanimit e cinico con chi
merita cinismo. Un santo indiavolato (o un diavolo beatificato?). Insomma, una simpatica
carogna. Una di quelle persone avide di vita che la vita sanno spenderla per gli altri.
Ciao Bruno, avremo modo di conoscerci nella prossima vita. A proposito. Io a quelle cose

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l non ci credo, e immagino che nemmeno tu ci credessi, ma se per caso il paradiso mira-
colosamente esistesse davvero, tienici in fresco qualche bottiglia di quello buono, come
il vino ed il rum che offrivi agli amici di SpazioMusica, per intenderci. Ah, per la gnocca
non fare complimenti. Dacci dentro adesso, per, che quando arriva Daniela sai quanti
millenni di scopate paradisiache vi farete insieme? Flavio Brighenti

Per fortuna io il flaviobrighenti non me lo sono perso.


Lo leggevo, ammirata, recensire, informare, appassionare dalle colonne di Musica di
Repubblica.
Poi Non al denaro, non allamore n al cielo proposto nelle scuole. Incontrarsi attraver-
so Fabrizio De Andr una gran bella garanzia. Reciproca.
Da amici-di-e-mail siamo diventati amici veri. Di quelli su cui sai che puoi contare.
A prescindere. Sempre e comunque. Anche quando la vita ti d addosso.
Un bene ed un affetto profondi, che ti danno forza e fanno bene al cuore.
Non conoscevamo bene Bruno.
Non siamo mai state a Spazio.
Non sappiamo che genere di musica suoni la maggior parte delle persone che ha animato
quelle notti. Ma abbiamo visto nascere questo libro. Abbiamo visto Daniela arrivare a
scuola, giorno dopo giorno, ed estrarre fogli da quella sua borsa gonfia di carte, maneg-
giandoli come preziose reliquie. Leggetelo dopo ci diceva. Perch sapeva (perch sape-
vamo) che il groppo in gola colpisce allimprovviso e piangere un lusso che non sempre
ci si pu permettere. Cos, lettera dopo lettera, abbiamo imparato a conoscere i muri, le
birre, il fumo, lodore di Spazio. Abbiamo visto passare unumanit ironica, sconclusio-
nata, generosa, sensibile, disperata, colorita nel linguaggio ma pudica nei sentimenti.
Cerano ragazzi mai cresciuti, musicisti un po ruvidi, insonni in cerca di risposte, studen-
tesse squattrinate, uomini in caccia
Ed stupefacente che ognuna di queste persone cos diverse abbia riconosciuto in quel
luogo le stesse emozioni, lo stesso clima, la stessa sensazione di benessere e di appaga-
mento che solo lessere a casa ti consente.
E nel contempo che ognuno di loro sia stato capace di uscire da s, dal proprio ruolo,
per raccontare, senza alcun diaframma, senza alcuna difesa, qualcosa che quel luogo, e
Bruno, e Daniela avevano lasciato nella loro anima.
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Ecco perch questo libro un miracolo. Perch ognuna delle persone che ha scritto, ha
scritto per Bruno e per Daniela, ma ha scritto di s e per s.
Perch lamore una malattia contagiosa. Maria Teresa e Tina

Tere & Tina: Maria Teresa Camera e Tina Natale: le maestre pi brave del mondo.
Amiche preziose che illuminano da anni le mie giornate a scuola.
Mi sono state vicino con tutto il loro affetto, seguendo questo lavoro giorno dopo giorno,
lettera dopo lettera. Con me hanno condiviso le emozioni, la gioia ed anche le lacrime...
Estate 2002: Raccontami la storia: un mini - registratore ed un pomeriggio intero da
dedicarmi: Edo, Edoardo Erba, cugino di Bruno, uno che di storie se ne intende perch
lui le storie se le inventa e se le scrive, per passione ed anche per mestiere.
- Storie per il teatro: sempre originali come la Maratona di New York dove i due attori,
per raccontarsi la vita, corrono dallinizio alla fine, e Muratori, dove ogni sera i protago-
nisti costruiscono sul palco del teatro un muro vero, con i mattoni e la calcina.
- Storie per bambini Una Topolino alle mille miglia perch lui di macchinine depoca
da sempre appassionato.
- Storie per la TV (testi per Cielito Lindo, Pippo Chennedy Show...), gialli radiofonici, sit-
com che, a volte, la sua compagna di vita Maria Amelia Monti ad interpretare (per lei
Bruno, dai gusti molto difficili, ha sempre avuto una grande simpatia).
- Storie di impegno civile: testi crudi ed impegnati (Edo tra i fondatori di Teatro civile
a Roma): Le carte dei processi: la messa in scena degli atti giudiziari di DellUtri, Ber-
lusconi e Previti.

In quel pomeriggio mi ha tirato fuori la storia della mia vita, di me e di Bruno, di Spazio-
musica. Qualche mese dopo me lha rimandata per iscritto. Gli scrittori, quelli veri come
lui, hanno un dono speciale - pensavo mentre la leggevo - questa qui sono proprio io,

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ed come se stessi parlando...

Un posto che ci assomigliava


Un racconto di Daniela Bonanni scritto da Edoardo Erba

Lidea di Spazio Musica nata per caso. Eravamo un gruppo di amici appassio-
nati di musica, si girava nei locali di Pavia e di Milano, Bruno ed io in particolare anda-
vamo spesso al Capolinea, sentivamo tanti concerti e non eravamo soddisfatti. Mancava
la qualit, soprattutto a Pavia. Quellanno, era l84, si liberato un capannone. Era un
deposito di mobili, e questi mobilisti erano morosi, non pagavano laffitto, cos gli han
dato lo sfratto. Sergio Ferraboschi, grande vecchio del blues, aveva lofficina proprio di
fronte al capannone. Lidea lha avuta lui: e se ci facessimo dentro un locale di musica?
Il posto centrale, vien libero subito... Siamo partiti cos, senza avere la minima idea di
cosa volesse dire. Senza pensare che non eravamo pi negli anni 70, erano cambiati i
tempi, cerano normative pi severe, servivano molti pi soldi. Sergio Ferraboschi con
sua moglie Vittoria Dellavalle, Giovanni Magenes, Maurizio Bozzi Pietra, Ivano
Grasselli, Claudio Romagnoli, Bruno, io ed altri amici. Avevamo qualche contatto
con gente dellArci, cos siamo nati come circolo Arci. Era la soluzione migliore. Non
avevamo scopo di lucro, volevamo solo proporre buona musica e un modo amichevole
di stare insieme. Abbiamo fatto un sacco di cene a casa delluno, a casa dellaltro, si
discuteva di che tipo di musica fare, che tipo di contatti prendere. Grandi progetti e gran-
di sogni. Poi venuto fuori il problema dei soldi: abbiamo dovuto chiedere prestiti alle
banche, che come noto li danno solo a chi ce li ha gi, e di noi non li aveva nessuno. Al
capannone bisognava fare dei lavori, ed erano lavori grossi, perch cos comera, era un
hangar inservibile. Avevamo messo un milione e mezzo a testa, e ci siamo resi conto che
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non bastava neanche per la calcina. Nel momento in cui abbiamo avuto lokay per il primo
mutuo ci siamo un po spaventati: cerano impegni da prendere, permessi da chiedere,
lavori da fare, soldi da restituire. Allora si parte davvero?
Io ero una rockettara-poetica venuta su a Stones-Guccini-De Andr. Bruno in-
vece era appassionato di jazz, aveva una bella raccolta di dischi, gli piaceva da impazzire
Chet Baker. Prima che lo conoscessi negli anni 70 aveva frequentato gli artisti di Brera,
e in quellambito il jazz era importante, era qualcosa. La passione devessere scattata
allora. Bruno non era di quelli eruditi, aveva una passione istintiva, selettiva. Gli piace-

Sergio e Vittoria

... Abbiamo firmato tante di quelle cambiali da


stancarci il polso.... Sergio e Vittoria
vano certe cose, altre no. E non cera un perch. Molto prima di pensare ad un locale, in
una sera di vino e discorsi in Friuli, aveva detto: il mio sogno non suonare la tromba,
ma suonare My Funny Valentine di Chet Baker. Nell84 io avevo 32 anni, lui 41. Tutti e
due eravamo a una svolta nella vita, o facevamo un figlio o facevamo qualcosa daltro.
Pativamo molto il riflusso di quegli anni. Cera il bisogno di dire che certi valori erano
assolutamente praticabili. Di dirlo anche in piccolo, ma di dirlo. Era lepoca del craxismo,
dei soldi. Bisognava fare qualcosa, scavare una nicchia.
Allora Bruno lavorava ancora allestero, in Libia. Lo pagavano molto bene. Sta-
va via venti giorni, un mese, poi per un po viveva di rendita. Ha tenuto il lavoro finch il
locale non stato avviato, e la cosa stata preziosa. Lui seguiva le questioni legate ai
permessi, alla burocrazia, poi partiva. Quando tornava era successo poco e niente. Io in-
segnavo e non che avevo tutto quel tempo. Oltretutto ci sono cose per cui sono negata.
A un certo punto Bruno ha capito che doveva darsi una mossa o il locale non sarebbe mai
partito. Lui era uno che anche se non sapeva fare una cosa, imparava.
Imparava guardando gli altri. Perch era curioso, attento. Non chiedeva mai, ma non si
stancava di guardare. Poi veniva dalla scuola del padre, che aveva sempre avuto lhobby
della falegnameria e del restauro... insomma si sapeva arrangiare molto bene. I lavori
li ha fatti lui. Si incazzava, smadonnava, ma era sempre l a lavorare. Impianti, condi-

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zionamento, insonorizzazione... ha fatto tutto. Imparava di volta in volta. Migliorava. Si
appassionava. Provava e riprovava. Si concedeva tempi anche lunghissimi. Era preciso a
livello maniacale. In questo eravamo diversi, io curavo la socialit, ero accomodante. Lui
i manifesti li faceva coi trasferibili, ci perdeva le giornate. Io dicevo: la cosa importante
che la gente sappia, scriviamolo anche col pennarello... Il locale ha cominciato a prende-
re forma. Abbiamo comprato gli arredi da un cinema parrocchiale. Erano quelle poltrone
rosse, bellissime, che poi abbiamo dovuto cambiare perch non erano ignifughe.
Poi cerano i tavoloni da osteria, anche quelli usati. Le sedie le abbiamo prese in svendita
e abbiamo fatto male: quando le rovesciavi ti cadeva il sedile sui piedi. Il bancone veniva
da un altro bar, era superusato ma bello, funzionante.
I lampadari erano fondi di damigiana messi su ogni tavolo, con un interruttore che ognu-
no poteva accendersi. Facevano atmosfera. Poi abbiamo dovuto cambiare anche quelli,
perch non erano a norma.
I tempi per aprire il locale si erano dilatati e molti dei soci della prima ora
avevano scoperto di avere altre cose da fare. Non avevano tempo. Si sono ritirati tutti,
tranne Sergio e Vittoria. E naturalmente Bruno ed io. Che prima di aprire il locale abbia-
mo fatto la nostra festa di nozze. Ci siamo sposati il 25 ottobre dell85, era un Sabato.
Abbiamo fatto una festicciola coi parenti, ma la festa vera era il giorno dopo, un grande
happening al capannone, con Claudio Cabrini ed i Crema che suonavano. Alla fine era-
vamo tutti ubriachi. Pacche sulle spalle. Facce che sorridevano. Amicizia. Cuore. Ecco, ci
siamo detti, questo dovr essere Spazio Musica. Lo stile nato in quella festa, ma forse
ancora prima. Perch ce lavevamo gi dentro. Noi eravamo cos, e volevamo solo un
posto che ci assomigliasse.
Il nostro circolo Arci tesserava. La tessera era un grosso limite, non potevamo
fare pubblicit e le proposte andavano fatte soltanto ai soci. Poi Pavia non Reggio
Emilia e fare le tessere Arci era unimpresa. Anche se costavano solo sette o otto mila
lire allanno, e oltre tutto davano lo sconto al cinema, niente, la gente non le comprava.
Non cera proprio la mentalit. Comunque essere nel circuito Arci qualche vantaggio ce
lo dava: pagavamo meno di Siae, avevamo la contabilit semplificata. Solo che fin quan-
do lArci fa il ritrovo per anziani o la societ bocciofila, nessuno rompe le palle, invece
quando si fa una cosa per i giovani cominciano ad arrivare la polizia, i vigili...
Non eravamo ancora partiti e gi ci stavamo scontrando col potere. La questione di fondo
era questa: noi non avremmo potuto fare le tessere dentro al locale, avremmo dovuto
avere una sede diversa. La cosa di fatto era impossibile, perch chi veniva l faceva la
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tessera. Se per entrare avesse dovuto andare il giorno prima allArci, buonanotte. Cos ci
siamo inventati delle tessere nostre, daccordo con lArci. Avevamo una tessera da 5000
lire che durava tutta la settimana, e dava la possibilit di assistere ai concerti.
Comunque tessere o non tessere, Spaziomusica era partito. Era partito molto
in sordina e stava crescendo senza pubblicit, col passaparola degli amici. Affidarsi solo
agli amici commercialmente sembrava un handicap, perch gli amici sono pochi. Invece
diventato un vantaggio, anzi diventata la caratteristica, perch partita una specie di
catena umana, che poi nel tempo stata la spina dorsale di Spazio Musica. Una catena
umana con un suo odore, un suo calore, che chiunque entrando percepiva. Naturalmente
avevamo pensato fin dallinizio al bar, perch non era pensabile fare musica, soprattutto
jazz e blues, senza la birra e il vino. Faceva parte del locale, faceva parte della musica.
86 e 87. Due anni da sprovveduti. Eravamo proprio sprovveduti, non sapevamo
neanche che ci volesse una licenza, pensavamo che essere circolo Arci risolvesse tutto.
Ci hanno fatto chiudere un sacco di volte, e onestamente, avevano anche ragione loro.
Per noi avevamo le cambiali da pagare e non sapevamo come far fronte alla situazione.
Tra aperture e chiusure il primo anno abbiamo tenuto aperto pochi giorni. Avevamo anche
un vicino di casa che chiamava regolarmente i carabinieri. Finch non stato arrestato
nellinchiesta di Mani Pulite. Quando labbiamo visto in tiv con le manette, scattato
lapplauso. Cerano due vigili che venivano ogni volta e allinizio non ci credevano che
eravamo cos stupidi da non conoscere nemmeno un regolamento. Pensavano che faces-
simo i furbi. Solo dopo anni, hanno capito che invece eravamo stupidi davvero.
A superare i primi momenti ci hanno aiutato molto Guido Mazzon e Toni Ru-
sconi. La madre di Mazzon una cugina di Pasolini, gente di Casarsa, delle mie parti...
insomma siamo andati a Milano a parlare con lui. Lidea era di farci dare delle dritte.
Invece quella chiacchierata ci ha messo nel giro giusto, quello dei jazzisti veri. Abbiamo
fatto delle cose di grande qualit da subito, e se ci penso non so ancora spiegarmi come.
La risposta del pubblico stata immediata. Ricordo il primo concerto importante, nell86,
per Nelson Mandela. Era impressionante vedere quanta gente cera. Nell86 partita
anche la scuola di musica, e cerano un sacco di iscrizioni.
I musicisti jazz, quelli importanti arrivavano, e arrivavano volentieri perch si
sentivano come a casa loro. Noi non stavamo l a misurare una consumazione o due o die-

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ci... per cui c stato un passaparola anche fra i musicisti, soprattutto a Milano. Dicevano:
vai l che si sta bene, che passi una bella sera, con un bel pubblico. Abbiamo cominciato
quasi subito a fare le jam session. Uscivano cose straordinarie, che allinizio non abbiamo
nemmeno registrato. Ho ricordi di un concerto con Guido Mazzon e Peter Kowald che fa-
cevano un free jazz difficilissimo in un clima da stadio, perch cera latmosfera giusta per
linnovazione, per la sperimentazione. Una volta in un concerto, Roberto Aglieri arrivato
in bicicletta fin sul palco passando in mezzo alla gente che applaudiva. Aglieri, Lorenzo
Riccardi, la Betty, Tamburelli, i Long Horns di Plinio Fraccaro e Vincenzo Rende erano i
nomi pavesi pi legati al locale. I Long Horns giravano i locali della provincia, avevano
il loro pubblico e sono stati importanti, perch hanno trascinato centinaia di persone a
Spazio. Cerano loro, e il locale era subito pieno.
Quando siamo riusciti a liberarci dal problema delle tessere, abbiamo deciso di
far pagare la musica. Uno entrava e pagava il concerto. stata una battaglia che ho fatto
io, perch cera gente che diceva: vengo qui, pago per bere, perch devo pagare anche la
musica? E io rispondevo che locali per bere ce nerano a decine, perch non si accomo-
davano da unaltra parte? Non calcolavamo mai bene le spese dei musicisti, della Siae...
vivevamo alla giornata, calcoli era difficile farne. Al bar cerano poche cose essenziali. I
panini che ho inventato io e che sono rimasti uguali per tutto il tempo: salame, pancetta
agliata, coppa, cotto, mozzarella e pomodoro. E poi cerano le bruschette. Avevo messo
una scritta: qui il pane di l le rose, come per quella collana di Savelli. Avevamo un ritrat-
to di Lenin appeso, che Bruno aveva indorato. Dicevamo: facciamo entrare solo quelli che
riconoscono chi . Poi non labbiamo fatto, ma insomma noi sapevamo che chi entrava l,
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tutti, quasi tutti, Lenin sapevano chi era.


Veniva gente con pochi soldi, la Pavia bene non ha mai frequentato il locale,
almeno finch non stato molto di moda. Poi venivano gli studenti dellUniversit. Cera-
vamo noi e cera lInsonnia, ed erano i due locali preferiti dagli studenti, dove si poteva
tirar tardi. I concerti erano due volte alla settimana, il Venerd e il Sabato. Certe volte ce
nera anche uno durante la settimana, dipendeva dalla disponibilit dei musicisti. Noi i
musicisti li ospitavamo in casa, a mangiare e a dormire. A loro piaceva, agli americani
soprattutto. Si sentivano a casa. Per noi erano come parenti, come fratelli, come figli.
Ci hanno riempito la vita. Loro viaggiavano, non ne potevano pi degli alberghi, e stavano
benissimo a casa. Io facevo dosi massicce di un rag che diventato leggendario, Bruno
preparava lolio col peperoncino. Il men era sempre quello: pastasciutta al rag, salame
e formaggio di casa nostra, prima e dopo il concerto. Capitava di cucinare anche fra le
tre e le quattro di notte. Poi, tutti a dormire. Ci sono stati dei momenti che cerano anche
dieci persone, a casa. Soprattutto i primi anni. Per noi era una necessit, perch non po-
tevamo pagare gli alberghi. Per loro era un riconoscimento: gli aprivamo le porte di casa
nostra e gli davamo le chiavi. Abbiamo dato le chiavi di casa per quattordici anni a gente
perfettamente sconosciuta, e non mai sparito nemmeno un portacenere. Questo la dice
lunga su chi sono i musicisti.
gente che va in giro per suonare e si diverte a suonare. Non gli interessa di
andare in un locale piccolo, vogliono gente che li ascolta, vogliono passare una bella
sera, essere trattati da amici. Chico Hamilton che Chico Hamilton avrebbe suonato
anche qui, in questa stanza, anche per due persone... a loro interessa suonare e bere
quando hanno voglia. Vogliono sentirsi liberi. Soprattutto gli americani. Certe volte ma-
gari cera poca gente, ma la band americana suonava lo stesso, con lo stesso impegno.
Era la faccia migliore dellAmerica, idealista, disinteressata, che ci ha fatto ricredere sul
nostro antiamericanismo. Anche perch loro erano pi antiamericani di noi. Avevamo lo
stesso retroterra culturale, amavamo le stesse canzoni, le stesse cose.
Ci successo tante volte che se i musicisti avevano un day off non lontanis-
simo da Pavia, venivano a suonare da noi. In questo modo abbiamo avuto gente straor-
dinaria. Il contatto con i musicisti era diretto. Noi non abbiamo mai avuto agenzie. E poi
abbiamo avuto la fortuna di diventare amici di Umberto Tonello, Gigi Bresciani, Rambi e
Carlini che ci hanno fatto da promoter.

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Fabio Treves comparso per la prima volta nell86. Lui e Bruno si sono guardati
in faccia e un attimo dopo erano gi amici, come se si fossero conosciuti da sempre.
Fabio ci ha dato una mano ad allargare il giro delle nostre conoscenze, specialmente per
il blues. Perch lui un grande musicista, ma soprattutto uno che si spende totalmente
per la musica. Unaltra cosa che ci ha lanciato, nell88 e 89 sono stati due Festival Blues.
Il primo anno c stato anche Matt Guitar Murphy, dei Blues Brothers, che non era mai
venuto in Italia. Questa cosa ci ha fatto conoscere, perch per la prima volta di noi ha
parlato la stampa nazionale.
Bruno ed io avevamo due caratteri diversissimi, se non ci fossimo imbarcati in
questimpresa che ci assorbiva tutte le energie, non so come avremmo retto, le tensioni
sarebbero state forti. Spaziomusica funzionava da terapia di coppia, perch certi episodi
di Bruno, che era estremista ed eccessivo in tutto e ti mandava affanculo in un minuto,
poi venivano raccontati, socializzati e perdevano la loro carica pericolosa. Una volta al
locale abbiamo litigato e Bruno mi ha lanciato la sua dentiera. diventata una favola,
ci abbiamo riso per dei mesi. Ma se fosse successo a noi due soli in casa? Non so...
Eravamo molto complementari lui ed io, per cui i compiti erano diversi: lui si occupava
di Spaziomusica come luogo fisico, per cui di tutta la strumentazione, di tutti i problemi
elettrici e non elettrici. Io mi occupavo dei gruppi, dei contatti, dellaccoglienza della
band, della rassegna stampa... e comunque in due facevamo tutto, dalle pulizie alla
direzione artistica alla Siae.
difficile reggere nel tempo. Anche perch dopo i primi due anni siamo rimasti
soli io e Bruno. Sergio e Vittoria non ce la facevano pi a tenere quei ritmi l. Continua-
vano a venire ogni tanto, ma dall89 di fatto non cerano pi e Spaziomusica si trasfor-
mata nella classica impresa famigliare. Avevamo ancora i debiti e potevamo decidere
di continuare o fare un piano di rientro e smettere. Discussione non ce n stata. Siamo
andati avanti e basta. Per bisognava cambiare. Siamo diventati un locale pubblico. Ab-
biamo chiesto i permessi, abbiamo fatto tutto quello che bisognava fare. A Torino era
bruciato il cinema Statuto, e le normative erano diventate ancora pi toste, bisognava di
nuovo cambiare limpianto elettrico, fare le uscite. Io e Bruno ci siamo detti: i soldi non
sono un problema, il locale va bene, li troveremo. Lo stile era questo, la fiducia nel futuro.
I ritmo della nostra vita era completamente sballato. Vivevamo di notte, anche
se io poi a una certa ora andavo via perch il giorno dopo dovevo insegnare. Per me
Spaziomusica era il momento creativo, avevo energia abbastanza per fare tutte e due
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le cose. Bruno invece finiva sempre tardi, non tornava mai a casa prima delle 3. Il suo
pranzo era la cena normale. La sua cena cominciava alle 3 di notte. E questo di certo non
gli ha fatto bene alla salute. Io alla domenica dormivo. Mi alzavo alle undici, andavo a
prendere Repubblica e mi mettevo a leggere il giornale. Era lunico momento in cui stavo
da sola, lunico momento mio di tutta la settimana. Leggevo dieci minuti, poi prendevo
un tavor e dormivo fino alle tre del pomeriggio. Tempo di mangiare qualcosa e alla sera
alle nove ero di nuovo a letto. La gente che voleva vederci veniva a Spaziomusica, perch
altra vita fuori da quella non ce nera.
Dopo l89, il livello della musica continuava ad essere alto, i debiti pure. Per il
locale esploso, soprattutto grazie agli studenti. Da allora e per anni fuori da Spaziomu-
sica c sempre stata la coda, anche nei giorni in cui non cerano concerti. Era diventato
un posto alla moda, alternativo. E noi non ce ne eravamo neanche accorti. Per cinque
anni il locale andato fortissimo. Per gli studenti, Spazio Musica era una seconda casa.
Venivano anche quattro sere alla settimana, ci presentavano i genitori, li seguivamo fino
alla laurea.
La caratteristica di Spazio era che se anche venivi solo facevi subito amicizia con gli altri.
Io sparavo cazzate, cera Marco, il nipote di Bruno, che faceva la sua parte, con Luca,
Massimo, Gianni. E poi Ada ed Heidi, da sempre dietro al bancone: in tanti ci chiede-
vano se erano le nostre figlie. La gente si sedeva ai tavoli a chiacchierare, a giocare a
carte. Cera sempre musica in diffusione, musica di livello, mai niente a caso. Fra i tavoli
cera comunicazione, si creavano rapporti veri. E anche tanti amori. Per la fila fuori cera
sempre Roberto Piaggi, uno non proprio elastico, perch noi non volevamo problemi con

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la polizia e non potevamo essere pi di cento dentro, per cui lui era linflessibile filtro.
Inflessibile poi mica tanto (soprattutto con le ragazze), perch ne uscivano quattro e ne
faceva entrare sei. Non si era mai proprio in cento, ma comunque insomma con lui sulla
porta non si sforava troppo. Droga non ne circolava. Bruno era drastico, teneva gli occhi
sempre aperti, controllava. E poi avevamo il cesso antidroga, perch era gelato, era
lunico posto senza il riscaldamento e non ci si poteva stare un secondo in pi della pip.
Risse ce ne sono state, per cera la ragnatela degli amici che interveniva. E poi cero io,
tranquilla, che placavo Bruno e placavo gli scalmanati.
Quelli che sentono il rock e il blues bevono. Pi che la droga da tenere sotto
controllo era lubriachezza. Noi non abbiamo mai fatto servizio ai tavoli, e questo co-
stringeva la gente ad alzarsi, insomma si vedeva quando era meglio che uno smettesse.
Poi cera il problema degli schiamazzi alluscita. Io mi infilavo il palet e accompagnavo
i ragazzi, soprattutto se vedevo che erano un po andati. Stavamo attenti, sorvegliavamo
sempre. Anche se coi vicini - eccezion fatta per quel signore l - siamo stati fortunati,
perch soprattutto prima dellinsonorizzazione, il fracasso si sentiva per centinaia di me-
tri fuori. Non hanno mai protestato. In fondo al cortile abitava Ginetto, era single, veniva
da noi ogni sera, si trovava bene. Poi morto. arrivato il fratello (Mario) con la moglie
(Pina). Ci siamo detti: gente di sessantanni, vedrai che sincazza. Invece no, gente
squisita, venivano anche loro al locale. Cera un alone di simpatia che veniva fuori da
Spaziomusica. Dopo che abbiamo avuto i permessi anche i vigili hanno smesso di darci
problemi. Lincaricato della Siae era uno dallaspetto arcigno. Uno burbero. Cera sempre
da dire, con lui. Ma era un avversario leale. Quando mi sono candidata per la sinistra in
Comune, lui mi ha detto che mi votava. Gli dicevo: se vinciamo le lezioni, la Siae sparisce.
Mi ha votato lo stesso. E dire che non era proprio di sinistra.
A furia di conoscere e frequentare musicisti, larea musicale si era estesa, non
cerano pi solo il jazz e il blues, cera il rock, cerano i cantautori... A un certo punto io
e Bruno, ci siamo trovati a frequentare il back stage dei concerti, ad andare al Festival
Tenco a Sanremo. Il lavoro ci aveva portato l, era un allargamento naturale, non che ci
sentivamo pi importanti. Per noi lobiettivo era sempre quello di fare della buona musica
a Spaziomusica ed avere tanti amici in giro. cos che sono arrivati i ragazzi delle band
di De Andr, di Guccini, di Vasco Rossi, di Ligabue: Mauro Pagani, Flaco, Ares, Ellade,
Cordini, Solieri, il Gallo, Ricky Portera, Capitan Fede... personaggi straordinari, non erano
turnisti, erano la Storia. Bruno pensava di produrre dischi per loro. Nel 94 aveva allestito
una sala dincisione in fondo al cortile insieme al mago dei suoni Giancarlo Pierozzi.
Abbiamo cominciato con Flaco, che con Bruno era quasi fratello. Il problema vero per era
farli circolare e venderli i dischi.
A fine 94 cominciata la crisi. stata una caduta a picco, ed avvenuta da un
giorno allaltro. successo che a Pavia, come nel resto dItalia avevano cominciato ad
aprire i pub. I pub sono diventati subito alla moda. E nel frattempo i nostri studenti, lo
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zoccolo duro della nostra clientela, aveva finito, si era laureato. Un ciclo era concluso.
Alcuni hanno continuato a venire, ma non era pi come prima, adesso lavoravano. Da un
momento allaltro siamo stati senza pubblico, senza il nostro pubblico. La gente veniva
per i concerti, ma durante la settimana cera il vuoto. Abbiamo passato qualche mese
disorientati. Debiti non ce nerano pi, ma tirava aria grama, e in molti ci consigliavano
di mollare. Se si decideva di andare avanti bisogna inventarci qualcosa, come prima non
si poteva pi. Cos abbiamo deciso di suonare tutte le sere. Abbiamo aperto alle giovani
band. Abbiamo cominciato a fare rassegne, concorsi di gruppi collegandoci col Comune.
Durante lanno facevamo le selezioni, e poi alla fine il festival. E abbiamo ideato anche
interventi in collaborazione con lUniversit.
Abbiamo cominciato a fare la jam session tutti i luned, il giorno di riposo dei
musicisti, con Vincenzo a dirigere il traffico. subito diventata tradizione: ogni Luned a
Spaziomusica cerano una chitarra, un basso e una batteria pronti a suonare, pronti per
chiunque li pigliasse in mano. Questa idea ha cambiato dei destini: ragazzi che hanno
cominciato a suonare perch volevano esibirsi, gente che ha preso coraggio, che si
perfezionata... uno adesso in America, suona con le star di laggi. Spazio ha cominciato
a riempirsi di nuovo.
Per in questo modo limpegno diventava incredibile, ogni sera cera spettaco-
lo, bisognava andare molto prima al locale a fare i suoni, il materiale sonoro si deterio-
rava, si rompevano pi microfoni, amplificatori, spinotti... Anche il panorama musicale
era cambiato: punk, metal-rock, cross over... la distanza fra noi e i ragazzi che venivano
cominciava ad essere troppa, si cominciavano a parlare due lingue troppo diverse. Bruno
era insofferente, per lui quella non era musica, si incazzava, li mandava affanculo ogni

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Caricature di Bruno Marazzita

tre secondi... Ma, tra un campionat i ball e qualche altro pittoresco insulto, ci metteva
sempre tempo e passione a fare i suoni, anche per quelli pi sciamannati.
Coi gruppi cambiato pure il pubblico, diventato pi giovane. Noi non ci trovavamo
pi bene. Prima cera un retroterra comune. Adesso non pi. I ragazzi ci trattavano come
i gestori del locale, avevano delle richieste, fornivano una prestazione. Sempre pi dif-
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ficile creare un rapporto. Bruno ci soffriva, ma non cera niente da fare: ormai eravamo
unistituzione, e pagavamo anche la forza del nostro nome. I ragazzi venivano contenti
di poter suonare, ma come si va in un tempio della musica, non a casa degli amici. La
strumentazione era ottima, Bruno ci teneva, comprava le cose migliori. Per ci si divertiva
meno, molto meno. La serata bella non era pi la norma, era leccezione.
Mi sembrava che a questi nuovi ragazzi mancasse un pensiero collettivo. E che tanti di
loro non sapessero nemmeno divertirsi. I soldi erano diventati molto pi importanti, la
vita era diventata cos cara. Sembrava che senza i soldi non si potesse fare pi niente.
Era semplicemente il contrario della filosofia di Spaziomusica. O forse la verit era pi
semplice, stavamo diventando vecchi anche noi.
Un po alla volta abbiamo cominciato a pensare che forse era il caso di lasciare.
La riflessione sulla chiusura, quella vera, cominciata nel 97. Abbiamo fatto la festa dei
dieci anni, venuto mezzo mondo, per io e Bruno eravamo stanchi, abbiamo cominciato
a pensare di impegnarci di meno. Ci abbiamo provato con Marco, Heidi, Massimo e Luca
che gestivano il locale un giorno alla settimana. Poi arrivata la mazzata, la scoperta
della malattia di Bruno. A quel punto mollare diventava inevitabile, perch lui non po-
teva pi farcela. A fine 98 labbiamo fatto sapere in giro. Ma non volevamo lasciare al
primo venuto. Abbiamo trovato Patrizio che aveva gi gestito il Boschetto, e Simone,
cos appassionato di musica che per lui Spazio era la realizzazione di una vita. Cos lab-
biamo dato a loro. Volevamo chiudere bene e labbiamo fatto. Abbiamo fatto tre giorni
di chiusura straordinaria, la pi bella festa di Spaziomusica. Sono tornati tutti, stato
tremendamente emozionante. Era il Luglio 99. Rimpianti non ne abbiamo avuti pi.
Io avevo la scuola, sapevo che mi sarei impegnata in altre cose. Per Bruno inve-
ce il colpo stato molto pi grosso. Improvvisamente si trovato senza lavoro e malato.
Per lui il momento della tavola, mangiare, bere, era il modo di stare con gli altri. La sua
giornata era vuota. Controlli medici, diete. Un equilibrio nuovo non lha mai trovato. Non
poteva pensare di andare avanti ad acqua minerale. La gioia di vivere se nera andata. Il
giocattolo si era rotto. E non s aggiustato pi.

Simone Gazzotti

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... ma Spazio non poteva finire con noi. E cos, pochi mesi
dopo la festa di chiusura del luglio 1999, sono stati Patrizio
Diana (lunga esperienza di locali alle spalle, tra cui il Bo- Pamela Bossetti
schetto di Sommo) e Simone Gazzotti (con Sergio Ferra- Simone Gazzotti
boschi dietro le quinte) ad aprire Spazio al nuovo Millennio: Francesca Danza
concerti, nottate, gente, facce nuove...

Dal 2003, dopo che Patrizio e Sergio hanno lasciato, Spazio


ha la faccia giovane ed i lunghi capelli di Simone, con il suo
sconfinato amore per la musica e con lincoscienza dei suoi
trentanni. Tenace ed irriducibile, nonostante leggi ed Istitu-
zioni ce la mettano tutta a complicare sempre di pi la vita a
chi diffonde musica di qualit. Per lui Spazio la realizzazione
di un sogno. Bruno questo laveva capito. Non senza prima
verificarne, con i suoi soliti modi un po brutali, sincerit e
tenuta. Devo dire che, pur con qualche cedimento, la pro-
va-Bruno Simone lha superata alla grande. E basta andarci
una sera a Spazio per capire che s, tanto cambiato ma che
il sound, lanima di Spazio continua con lui!
www.spaziomusicapavia.it tel. 0382.20198
storie di Spazio Spazio di storie
... storie diverse per gente normale, storie comuni per gente speciale
Sesso, zerbini & coca n rum
Lo zerbino sabili in terra. Dopo anni di sperimentazioni e di trattative
sindacali (mai vertenza fu cos dura!) si arriv ad un sod-
di Gianni Sacco disfacente compromesso.
Chi arrivava dopo le 3 a.m. poteva consumare beni di pri-
Nessuno venne mai a Spazio in frack. E quindi nessuno ma necessit (la birretta) ma non poteva scendere dallo
mai se ne and da Spazio ciondolando nella notte, con zerbino posto allentrata del locale (si ricordano casi in
una gardenia nellocchiello e con un papillon di seta blu. cui lo zerbino fu piuttosto affollato tipo Metr-Romolo al
Al limite si sono viste un paio di cravatte di qualche que- mattino).
sturino della digos o di qualcuno che aveva sbagliato lo- Ma una volta conquistata la postazione, si potevano ri-
cale. Niente di pi raffinato, per. anche per questo che chiedere quantit insolite di merce. Se le finanze dellav-
le chiusure faticavano a colorarsi di toni struggenti e ventore erano ridotte a spiccioli, si poteva acquistare an-
di poetica malinconia alla maniera di Modugno. Qualche che 650 lire di birra (0,33 euro al cambio attuale, quattro
lacrima stata versata, a dire il vero. Ma pi che di ma- dita nella caraffa piccola, franco schiuma). Si sperimen-
goni si trattava di lordoni (commozioni s, ma cerebrali), tarono persino formule contrattuali come il lising (che
pi che di malesseri esistenziali si trattava di emergenze non una diffusa pratica commerciale di finanziamento
sanitarie (dal coma etilico in su). Ma queste sono altre a medio e lungo termine ma una rara forma di facili-
storie. Esisteva, invece, una pratica di grande civilt: lo tazione finanziaria che prende nome dallinventore, Lisi,
zerbino. frequent host in quel dello zerbino).
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Lavventore abituale di Spazio ha sempre avuto dei pro- Come da McDonald il prodotto doveva essere consumato
blemi metabolici che non gli consentivano di percepire subito per motivi di igiene e sanit: bere velocemente e
distintamente alcuni messaggi del proprio corpo, della ancor pi rapidamente fuori dalle balle. Ne andava della
propria mente e tantomeno di un qualsiasi orologio. Era salute di tutti.
piuttosto infrequente che, senza un aiuto esterno, il clien- Comunque una parolina dolce, un tenero viatico non man-
te si rendesse conto di aver rotto eccessivamente i coglio- cava mai: buona notte, sogni doro e chediutmaledsa!
ni o che era giunta lora di ficcarsi nel lettuccio. (che il nostro signore getti una malevole occhiata sul tuo
Alcuni non coglievano nemmeno il supremo segnale (tra il futuro - N.d.T.).
metafisico e il trascendente): larrivo di Fiorenzo. A tarda
notte, quindi, continuavano ad arrivare figuri pi o meno
loschi, uomini pi o meno tali.
Daniela (terzomondista e si-
giunta mezzanotte, si spengono le luci,
tuazionista sempre sensibile ai
si spegne anche linsegna di quellultimo caff.
problemi dei popoli che soffro-
(D. Modugno)
no) muoveva facilmente a com-
passione. Tendeva a dar da bere
agli assetati, alle anime della notte, ai musicisti colti dal
flagello del secolo: la secchezza delle fauci. Ovviamente
Bruno in queste circostanze bestemmiava qualunque dio
conosciuto e un paio di volte invent qualche religione
espressamente per insultarne i vertici e i relativi respon-
frammenti

La guerra dei boeri (il Sudafrica non centra) Il berretto da pirla


Il titolo (bello, vero?!) lha ideato Gianni Sacco quando Lopez che racconta:
ancora era in fase creativa. Poi la vena si disseccata Era il nostro periodo doro a Spazio: suonavamo tutti i venerd e gi alle dieci era
(o meglio i cavalli e la perdiballaggine hanno avuto il imballato. Io, tutto fighetto, sbarbato, bello-da-dio: ci mettevo pi di unora per es-
sopravvento) e cos tocca a me raccontare. Dunque: sere pronto; davanti, nelle prime file, era pieno di figa. Quella sera avevo anche s
i boeri, i cioccolatini col liquore e la ciliegina dentro, un berretto molto speciale. Mi sentivo proprio bello carico, quando sta stronza (che
quelli che apri e, ogni tot, ne vinci degli altri. Cilla sarei io n.d.r.), in due minuti, mi rovina tutto. Che cosa era successo?
e Roberto Aglieri estraggono un boero dal conteni- Per prendere affettuosamente in giro il narcisismo di Lopez avevo detto, dal micro-
tore appoggiato sul bancone di Spazio. Ho vinto fono del bar, a concerto che stava per iniziare: Il dottor Lopez pregato di togliersi
Anchio / Io ne ho vinti due Io di pi E cos quel berretto da pirla. Gigantesca risata generale, a partire dalle prime file.
cominciata la gara, lescalation dei boeri. Il livello era - Daniela,ti giuro: quella volta ti avrei strozzato!
da asilo infantile o gi di l: tutti e due volevano asso-
lutamente vincere! E sono andati avanti tutta sera a Jumping trees
pagare, scartare e distribuire boeri. Tipica atmosfera Chiamasi Jumping trees uno strano fenomeno etil-ottico-ambientale .
da Bar Sport: tifo da stadio con battute creative per lu- Certe notti,di ritorno a casa dopo entusiasmanti concerti (e conseguenti grandi bevu-
no o laltro concorrente. Boeri everywhere, con Bruno te), gli alberi di viale Gorizia, senza alcun preavviso, saltavano in mezzo alla strada
che scuoteva la testa (Vialtar si mt!) e che, prima di costringendo Bruno ad ardui e spericolati slalom. Il fenomeno stato cos denomina-
chiudere, ha sentenziato: Mai pi un boero in questo to dopo una notte in cui, anche una band americana stata coinvolta in tale evento.
locale! Pare che, a volte, succeda anche negli States. Jumping trees: un titolo fantastico
per una canzone: ha commentato larmonicista Andy Just.

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... di alcol e di panchine ...
Quella sera erano usciti da Spazio con in corpo un tasso alcolico sufficiente a riscal-
dare una trib di esquimesi. Poche centinaia di metri e cadono addormentati su una
panchina, temperatura esterna: 4 gradi o gi di l.
E non si sono beccati neanche un raffreddore: premiata ditta Akim&Iso, ora affermati
geologi, o antiquari o chiss che altro.

I camerini anche potute invitare stupende ragazze pigmee e bambi-


ne dai sette ai nove anni... Dal soffitto, che alcuni colleghi
I camerini di Spaziomusica sono entrati nel guinnes dei sfioravano con il ciuffo o con le corna, pendevano salami
primati. Erano affettuosamente soprannominati dai musi- da sugo, coppe piacentine, e varzi in via di stagionatu-
cisti loculi per le vaste dimensioni o Houdini perch ra; per terra alcune damigiane di barbera completavano
solo il grande illusionista francese avrebbe potuto cam- lopera e riducevano il suolo calpestabile a non pi di 39
biarsi la camicia in uno spazio cos angusto. centimetriquadrati...
Ma Bruno Morani che, non dimentichiamoci, era geome- Ma Spazio era bello anche per questi esercizi ginnici di
tra aveva previsto tutto e, con una serie di appendini e abilit e destrezza, andare a Spazio era come entrare nel
di mensoline fatte a mano aveva trasformato questi luo- magico mondo di Sector-no limits...
ghi di pena in veri e propri harem nei quali si sarebbero Fabio Treves
I cessi roni? Non fu capito che invece era stata posta in essere
la migliore lotta alla droga che mai si ricordi, da Muccioli
di Gianni Sacco e Don Ciotti in gi. Le dita intirizzite riuscivano a malape-
na a calare una braghetta, figuriamoci far su una canna.
Un trattato di sociologia dei cessi non pu assolutamen- La cocaina, poi, cristallizzava. Le pere non erano frutto di
te ignorare unindagine accurata sui bagni di spazio. Non stagione. Da qui nasce la assenza di pratiche particolar-
si parla di trattati di igienistica ma semmai di studio del mente viziose allinterno del locale.
comportamento umano e animale. Etologia pi che meto- E pochi intravidero in Bruno anche la rigida figura del
dologia epidemiologica, etica del bisogno pi che bisogno moralista, del difensore del pudore sessuale di impronta
delletica, Conrad Lorenz pi che Asl. cattolica: di fatto in quei cessi non si poteva ciulare. Ed
Ad una prima occhiata non si notava niente di particolare. era una opzione etica, non un semplice disguido tecni-
Vabb, cera la turca. Vabb, laspetto era quello dellin- co-termico. Comunque i cessi di spazio avevano anche un
terno di un sommergibile nucleare russo, dopo, per, che fascino metafisico se non addirittura mitologico.
la fine della guerra fredda ha portato lArmata rossa a Chi ha solidi studi classici (e a spazio le punte di diaman-
sparagnare sugli investimenti. te, le teste fine, hanno fatto tutte perlomeno sei o sette
Se laspetto era quello di un sottomarino (i muri erano anni di liceo) pu figurarsi gli stipiti delle tualt come
grigi, la sensazione di fondo vagamente claustrofobica), le colonne dErcole della dignit umana: varcate, quando
la temperatura era appunto quella varcate, mettevano a dura prova il
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che ci si aspetta negli abissi del coraggio e la gagliardia fisica dei


mare del nord. Glaciazione potreb- Chris Daniels: fruitori (se cos si possono defini-
be essere la parola giusta, se non Just before he took me by the little re). Ma in fondo il gusto di sfidare
fosse che mai si verific lestinzio- hotel where half band was staying sconosciute difficolt ha sempre
ne di alcuna specie di avventore, I asked Bruno if I could use the ba- trainato gli animi avventurosi.
neanche di quelli che non avevano throom in the club. I will never forget Drammi intestinali, rigetto di tut-
nemmeno lontanamente la bril- it. I walked into what looked like a to ci che era convenzionale ma
lantezza intellettiva di un rettile cloths closet and there was a hole anche di tutto ci che si era be-
preistorico. Sar perch proprio on the floor and two foot prints in vuto e mangiato, epocali perdite
vero che tutto ci che non ammaz- the concert - complete with little di conoscenza, altrettanto epocali
za fortifica. toes so you knew wich way to point conoscenze di perdite (soldi, fidan-
Il piano sottostante era comunque your feet and for traction if you nee- zati/e, chiavi di casa, orizzonti vita
astutamente raffinato. Bruno pre- ded it. On the wall hung toilet paper etc. etc.).
feriva che non ci si soffermasse and a handle for leaning back and Lantibagno era invece un labora-
troppo in quelle stanze. Spigoli del firing down the hole when large de- torio di scienze sociali: nel senso
carattere? Gusto di rompere i ma- posits were being made. It was the che si socializzava mentre si era in
funniest damn bathroom I had ever
seen. The boys still laugh about it.
coda. Si ponevano a confronto le esperienze umane ma-
turate, si mettevano in pratica le elementari regole di una
cortese convivenza civile (Ahhhmistocagandoaddosso -
prego passi pure - grazie a buon rendere), ma soprattutto
si realizzarono pienamente alcuni dei pi avanzati proget-
ti femministi nel campo delle pari opportunit.
Mai fu fatta pesare la differenza di genere e la frase: Be,
osti, che ca, mi v a pis dai donn (Beh, caspita, che at-
tesa mi si prospetta, tento di accedere ai servizi igienici
riservati, in base alle normative vigenti, al gentil sesso
[N.d.T]) non fu mai letta come una sbrigativa scorciatoia
per soddisfare bisogni fisiologici, bens una meditata e
maturata affermazione di piena parit.
Certo si ricordano timide signorine che andarono a fare
pip in strada per avere maggiore intimit preferendo in-
crociare i fari delle autovetture piuttosto che gli sguardi di
alcuni gentiluomini (i tuoi occhi sono fari abbaglianti e io
mi trovo davanti, ricordate Mal?), ma, in fondo, nessuno

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ha mai pensato che il trionfo delleguaglianza sostanziale
non avesse effetti collaterali. Le battaglie senza vittime
sono quelle che non meritano di essere combattute fino in
fondo. Resta solo un grande interrogativo nella fenome-
nologia dei sanitari di spazio.
Un giorno fu trovato uno stronzo dietro la batteria e non
era il classico percussionista egocentrico, supponente e
scontroso ma la deiezione di un simpaticissimo buontem-
pone. Insulto, banale affronto, eclatante gesto in affer-
mazione degli irrinunciabili ideali di libert, trionfo del li-
bero arbitrio? La storia (quella con la S maiuscola, quella
fatta per lappunto dagli stronzi) non ha ancora dato un
responso. Ma restiamo tutti convinti che probabilmente
se avessimo capito il profondo messaggio di quel gesto
forse ci saremmo tutti mobilitati per non dover continuare
a schivare, nel quotidiano, dei pezzi di merda.
La pasta della colonia ovvero: mano e conseguenti discorsi. Un paio di salami buoni (e
Thank you Daniella for your incredible food anche cacciatorini di cavallo), che gli Americani taglia-
vano a fette grosse quanto una fiorentina, al contrario di
Mangiare e bere insieme, tutti seduti intorno a un grande Fabio Treves che, anche nel tagliare il salame, sa essere
tavolo: una sana abitudine italiana legata allidea di cibo mitico. Due tipi di olive piccanti comperate al Mercato
come gioia del gusto e come piacere della vita. di piazza Petrarca al banco di Giacomo De Maria ed
Era questo uno dei riti propiziatori prima di ogni concerto: Elisabetta Bianco, conosciuta come la saracchera
la pasta collettiva, immortalata da Mauro Pagani, con (da sarac in dialetto pavese acciuga sotto sale): la
la sua solita, affettuosa irriverenza, sotto il nome di pa- migliore esperta di Pavia in fatto di acciughe, sottaceti,
sta della colonia. La pasta dopata: cos lha definita stoccafisso. Formaggi vari: gorgonzola (typical italian
Linda Lucini, che ha scritto: ...quel sugo che serve la colo- blue cheese), fontina, parmigiano e mozzarella; eccezio-
nia, da un lato bomba gli artisti (lo si vede poi sul palco: nalmente, solo quando rientravo dal Friuli, cera anche
altrove mica le fanno quelle performances l) e dallaltro la ricotta affumicata, ottima da grattugiare sulla pasta.
crea dipendenza, tant che gli stessi sono costretti a tor- Pane in gran quantit: miccone tipo Oltrep ed Altamura.
nare in zona-pasta almeno una volta allanno. Acqua, di cui non abbiamo avuto mai n largo consumo,
Il numero degli invitati era assolutamente variabile e n tanto meno la lista, con grande rammarico della mia
imprevedibile: oltre ai musicisti si aggiungevano sempre cara amica francese Dominique (ah, questi francesi con
morose, groupies, amici, amiche, amanti (gi tali od an- il mito della Prrier!) Vino rosso: Barbera dellOltrep in
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cora in fieri) La media si aggirava su non meno di una bottiglie e bottiglioni. Ci siamo sempre trattati bene! I no-
decina di persone per volta. stri fornitori sono stati:
Il men: ovviamente la pasta, di solito fusilli (con gran-
de soddisfazione di Giancarlo Pierozzi) o comunque pasta
corta, pi facile da maneggiare, date le grandi quantit, Renato Pontiroli, grande amico e grande compagno,
rispetto a spaghetti e tagliatelle. che purtroppo ha smesso troppo presto sia di fare il vino
Il dosaggio: non meno di 120/130 grammi a testa perch i (anche Larry Johnson ne andava matto) sia le mitiche fe-
musicisti, come recita un detto pavese sono famosi per la ste nella sua cascina di Canneto Pavese: 1 maggio con i
loro fam da sunad. tuoi dove i tuoi stava per Marx, Lenin ed Engels.
I sughi: il rag, un must, realizzato a dosi massicce (3 - 4
kg di carne per volta), secondo la ricetta classica che mia
nonna - per anni cuoca in una trattoria friulana - mi aveva Renato Franchini: di Monte Aguzzo-Cigognola: ottimo il
insegnato. Scelta residuale, soprattutto per i (rari) vege- suo vino, e lui proprio un bel personaggio: biker di quelli
tariani: pomodoro fresco e basilico che preparavo, come veri, anche se non pi ventenne, capello lungo, camicia
vuole la tradizione, a ogni fine estate, secondo la ricetta perennemente aperta fino allombelico, anche quando si
terrona doc (home made sauce with fresh tomatoes and era sottozero. Non un caso che sia lo zio dei fratelli
fresh basil recitavo a memoria per i nostri amici inglesi Calatroni (Welcome Idiots).
ed americani) accompagnata da olio di oliva toscano extra
vergine. Un gigantesco vaso di olio piccante con apposito
mestolino annesso che, troneggiando in mezzo al tavolo,
creava colore e diventava snodo centrale di passaggi di
Il rito del pasto iniziava sempre troppo tardi, sia per il ri- piluccava quello che cera a disposizione sul tavolo, fino
tardo cronico dei musicisti, sia per la meticolosit estre- al momento clou: larrivo della pasta in una mega-terrina
ma di Bruno nel fare il sound check. Io, a casa, preparavo (ho faticato molto a trovarne di dimensioni adeguate). Con
tutto per tempo; poi, da masochista, telefonavo un paio gli Americani, regolarmente, scattava lapplauso; loro s
di volte a Spazio per cercare di velocizzare i tempi e ogni che apprezzavano il mio rag, loro s che mi hanno sempre
volta, puntualmente, mi beccavo gli insulti di Bruno alle fatto sentire una regina della cucina! Da qui la famosa
prese con un fruscio che non riusciva a togliere o un ampli Thank you Daniella for your incredibile food, che tanti
che gracchiava. Lavvento dei telefoni cellulari mi ha sem- musicisti hanno voluto dedicarmi. Ma funzionava e mol-
plificato la vita perch potevo telefonare a un musicista o to bene, anche con gli Italiani (nonostante i miei amici
a una morosa presente a Spazio; gli insulti di Bruno mi ar- pavesi continuino a prendermi per il culo per le tonnel-
rivavano comunque, per in differita. Prima o poi, alla fine, late di rag che ho propinato in quegli anni a tutti quelli
arrivavano tutti, o meglio, tutti, tranne Bruno che spesso che passavano da casa nostra allora di cena). Il clima
saltava la cena per effettuare gli ultimi controlli dal mixer, era assolutamente informale, lagio immediato: dopo il
anche se tutto era a posto. primo bicchiere di vino e la prima forchettata di pasta si
E non cera verso di farlo desistere. Si iniziava con un brin- diventava subito amici e si incrociavano discorsi, battute,
disi che serviva a creare un buon clima di base; ognuno cazzate, discussioni su musica, politica, massimi sistemi.

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Treves & company

al centro Rob Mason


Scrive Fabio Treves: La gioia era rappresentata dalla do di arrivare al locale in tempo per iniziare il concerto
cena in casa Morani, dove si entrava leggeri e si usciva alle 23.00 (non siamo mai riusciti a modificare queste
rotondi come una palla da bowling: la pasta con il rag, abitudini da tiratardi dei nostri avventori). E qui regolar-
sommata allo zola cremoso che Bruno comperava al mer- mente i musicisti che venivano da noi per la prima volta ci
cato sotto casa, il salame tagliato ora come una fioren- guardavano sbalorditi: Ma come, ci conoscete appena e
tina, ora come un sottilissimo velo si univano sapiente- ci lasciate addirittura le chiavi di casa vostra? Come fate
mente alle olive ripiene di aglio e prezzemolo che, a loro a fidarvi cos?
volta, si sposavano con i Bahlsen fondenti ed i boeri ripeni Ebbene s! Per anni ed anni ci siamo fidati, abbiamo ospi-
di rhum che stazionavano sempre sulla mensola rivolta a tato a casa nostra centinaia e centinaia di persone mai vi-
nord... Alcuni anicini di liquirizia, non meno di una mancia- ste prima, senza il minimo problema: nessun furto, nessun
ta a testa, segnavano la fine delle ostilit... danneggiamento, niente di niente.
Un po prima delle 21.30 Bruno ed io dovevamo mollare Alla faccia dei sistemi di sicurezza sempre pi avveniri-
la compagnia per andare ad aprire Spaziomusica; lascia- stici e di porte blindate sempre pi costose e sempre pi
vamo una copia di chiavi al musicista che ci pareva pi massicce che pi che sicurezza, garantiscono, questo s,
serio (spesso a una morosa perch, si sa, le donne sanno isolamento ed esclusione. Invece cos noi ci siamo guada-
essere pi precise e puntuali degli uomini) raccomandan- gnati amici in ogni parte del mondo.
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a capotavola Ricky Portera


al suo fianco Fabrizio Poggi

a sinistra Michael Osborn


a destra Dave Peabody
frammenti

Il pesto
alla carbonara
Importante variazione
al men della cena
pre-concerto quella
sera: niente rag, ma
pasta alla carbonara.
La cantante, voce soul
da brivido e una sim-
patia contagiosa, mi
aveva appena detto,
dallalto dei suoi 100
chili: Io me ne frego
della linea e aveva
ben ragione. Lele
La carbonara (dosi

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massicce di tutti gli
ingredienti) in ta- I panini io, forte delle mie radici friulane e delle tante domeniche
vola; lei la assaggia: giovanili attraversate da salame, chitarre e bottiglioni di
Very good esclama Bread and roses, il titolo di un film bello e impegnato Merlot. Avrei baciato in fronte Michele Serra (dai tem-
compiaciuta; poi si di Ken Loach.Il pane e le rose, il nome di una collana pi di Cuore uno dei miei giornalisti-autori preferiti) - e
alza, apre il frigo, (molto famosa negli anni Settanta) della Casa editrice lho citato pi volte a chi, ignaro, mi chiedeva uno di quei
prende un vasetto Savelli, di quel Giulio Savelli che ora, per uno di quegli panini dai nomi improbabili che vanno di moda - quando,
di pesto che si era inspiegabili ribaltamenti della storia, milita in Forza Italia. lasciando Milano, ha dichiarato tra laltro: impossibile
comperata nel pome- Di qui il pane... di l le rose stava scritto su un cartello continuare a vivere in una citt dove non si pu entrare in
riggio, lo vuota intera- nellangolo-panini di Spazio. un bar e mangiarsi un panino, un semplice panino col sa-
mente nel suo piatto, La lista era presto fatta; le alternative erano tra panini lame. Be con sti quattro panini (e qualche quintalata di
mescola il tutto e con: salame, coppa, prosciutto cotto e mozzarella, pan- bruschette) ho contribuito al nutrimento di migliaia di stu-
Before it was good, cetta agliata (che sconsigliavo vivamente a chi aveva in denti affamati e al calmieramento degli effetti dellalcol.
but now is fantastic! mente una qualche avventura galante) and, last but not Non posso qui non citare Pizzo e Sebastiano, storici
dice, pi soddisfatta least, le famose bruschette (pane pugliese e polpa di divoratori di cibo che, facendo leva sul mio buon cuore,
di prima. pomodoro Mutti). Tutto qui. N primavere, n rucole, n riuscivano a farmi fare i panini a qualsiasi ora (a Da-
Ah, sti Americani: brie; salumi buoni, prezzi popolari, senza tante menate. ni...e dddai !!!). E anche Lele, mio ex-scolaro degli
riusciranno mai ad In questo tra me e Bruno laccordo era totale: lui, pietra anni vigevanesi, a cui rifilavo sostanziosi panini perch mi
imparare larte del miliare delle ormai scomparse o trasformate Osterie del sembrava troppo magro un fiantin massa patio, come si
mangiare bene? Borgo: Il Previ, I Cacciatori, La Malora, Balin, La Coopera- dice in Veneto, per sostenere il ritmo di vita avventuroso
tiva (forse lunica veramente popolare rimasta a Pavia); di quegli anni.
La camomilla

Scusi, mi pu fare una camomilla?. Solo uno studentel-


lo di primo pelo poteva azzardare una simile richiesta a
Spazio. Se Bruno era di buonumore (non succedeva spes-
so) il cliente era fortunato:No, devi prendere qualcosal-
tro diceva scuotendo la barba e bofonchiando sottovoce
qualche imprecazione. Se invece Bruno era dellumore
normale be, qui eran cazzi! Braccia piegate ad angolo
con pugni appoggiati ai fianchi, leggera inclinazione del Claudio Perotti quello a destra.
busto in avanti, sguardo fisso piantato negli occhi del A sinistra i fratelli Gasparini.
Allepoca tutti avevano i capelli. Come evidente,
malcapitato in segno di sfida: 50 mila! lura? tla vorat
nessuno di loro ha la faccia da camomilla.
unm?! Al che lincauto cliente abbozzava un sorrisino
imbarazzato alla ricerca di una figura amica, salvo poi ri-
piegare su una pi innocua coca cola. Bruno, che in fondo I fornitori di birra
sempre stato un tenero, sdrammatizzava la situazione
descrivendo i danni causati dalla teina e piante officinali Meritano una citazione: Stefano Mezzadra, la moglie
in genere e consigliando in modo paterno il consumatore Emilia Brugola e i figli Marco e Mirella, nostri forni-
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a orientarsi verso prodotti pi sani quali birra, grappa tori ufficiali di birra e bibite varie dagli inizi alla chiusu-
o wisky. anche successo che, di fronte allinopportuna ra finale. Precisi, puntuali, affidabili: una volta li abbiamo
richiesta, il Bruno si rivolgesse verso un terzo avvento- chiamati dopo la mezzanotte per unemergenza: avevamo
re, frequentatore abituale, accomodato al bancone: T di fronte un branco di assetati e la spina della birra si
sent chi l? Al vor la camamilaaaa!. Ne nasceva allo- rifiutava completamente di funzionare. Sono arrivati nel
ra un gustosissimo teatrino che andava avanti, battuta giro di pochi minuti. Va detto che la loro disponibilit era
dopo battuta, per qualche minuto prolungando lagonia ben ripagata: a Spazio, da sempre, si sono consumate
del malcapitato cliente il quale non poteva far altro che quantit industriali di birra.
maledire la sua incauta scelta. Claudio Perotti

I pagher (forse?!)

... della serie: non si butta via niente, ovvero... anche que-
sta storia. Raschiando il fondo dei cassetti ho trovato
note di pagher. Ho recuperato solo queste, ma ricordo
bene che cerano liste molto, ma molto pi lunghe e pi
consistenti. Non so perch, soprattutto con alcuni sogget-
ti, ci ostinavamo a segnare le consumazioni non pagate;
forse per fare scena, tanto lo sapevamo benissimo che
quei soldi non li avremmo mai recuperati.
frammenti

Cinquanta centim ad galn! popone di Barbera (quei fornai l non erano astemi).
Alta ben oltre il metro e ottanta, jeans fascianti. Una E lo strachein, il gorgonzola, quello cremoso che non
sera entra a Spazio e si siede su uno degli sgabelli ap- mancava mai a casa nostra, si scioglieva nel calore del
poggiati al bancone. miccone: sapore indimenticabile. La versione padana del-
Bruno non resiste: va nello sgabuzzino, prende un metro la madeleine di Proust.
di legno (di quelli che usano muratori e falegnami), le
si avvicina e le misura la lunghezza della coscia: ...de Il maialino
chi l: cinquanta centim ad galn! Succede tutto in un Rolando Cabrini: batterista dei Long Horns, di una genero-
attimo. Scoppiamo a ridere. sit senza limiti. Matto come un cavallo. Un pomeriggio,
La pi divertita sembra essere lei, la Nena. sotto Natale, entra a Spazio e ci dice: Vi ho portato il mio
regalo: in macchina. Usciamo: un flash: un maialino ed
Attenti a quei tre vivo! Bruno costruisce un recinto improvvisato in fondo
Ero tornata a casa presto quella sera; la mattina dopo al cortile di Spaziomusica, compera un tot di pere (questa
(sabato) cera la festa a scuola. Mi sveglio alle 7: Bruno non lho mai capita!) al mercato per nutrirlo; il maialino
non era ancora rientrato! Telefono a Spazio: nessuno diventa lattrazione in quei giorni. Certo che non possia-
risponde. Preoccupata prendo la bici e corro gi. Erano mo n vogliamo tenerlo (un maiale in un cortile nel centro
l, nella semioscurit, il tavolo pieno di bottiglie semi- di Pavia!) per non siamo capaci di ammazzarlo: un bel
vuote: Bruno - Ellade - Rolando, con di quelle facce! problema! E che problema c?! ci dice un amico-pa-
Facce da molargheli tuti (nel senso di soldi e quantal- rente sardo di Cilla a cui ci venuto in mente di rivolgerci.
tro) e scampar via come direbbe mia madre. Li ho Arriva, fa tutto lui. e si finisce con una grande abbuffata.

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investiti come una furia coprendoli di insulti: reazioni Lanno dopo quando Rolando ci dice: Be, questanno ho
zero. Me ne sono andata sbattendo la porta, una risata deciso: il mio regalo sar un asinello, lo prendiamo mol-
alle mie spalle. Qualche giorno dopo il Massi (Mas- to sul serio: la diffida categorica!
similiano) mi ha raccontato che cera anche lui (non
me ne ero nemmeno accorta): era rimasto incantato ad Bali e brisi
ascoltare tuttanotte Bruno e le sue avventure e Rolando Una vecchia ricetta della cucina pavese. Sa tna vrat?
ed Ellade (grande affabulatore) che raccontavano storie chiede Francesco Guerini, allepoca - era l88 - frequen-
curiose e piccanti avvenute nei back stage dei concerti. tatore di Spazio (aveva la macelleria a fianco della torre
Aveva un colloquio di lavoro quella mattina; cera anda- del Duomo, ora in Strada Nuova). Tt quei cat trvat
to, ma non aveva fatto una gran figura. risponde Bruno. Qualche sera dopo il Guerini entra trasci-
nando a fatica un sacco grigio, di quelli della spazzatura,
Sapori di una volta pieno di roba. At i ho tru, ag n un sc, itam... 20
Cera il forno nel cortile di casa nostra fino al 94 o 95, chili di palle di toro! Ma ti t s mt, t s no nurml
quando la rivendita di pane di via XX Settembre (ora m i ltar! ... tavivat dit ..tt quai cat trvat...! Deh, ma
Griffini) era gestita dalla signorina Brega. Il venerd al tor al g du bl, no ps! Credivi no cat na truvvat un
doppia panificazione; cominciavano a lavorare nel cuo- viament! Ne abbiamo mangiate un tot, insieme agli amici,
re della notte. E capitava spesso di tornare a casa da ovviamente. Bruno le sapeva cucinare molto bene. Le palle
Spazio ad ore impossibili, magari insieme a musicisti ed di toro rimaste, messe nel congelatore della macelleria, si
amici vari e di sentirsi avvolti dalla fragranza del pane sono mischiate alle macerie della torre crollata.
appena cotto. Bruno procedeva allo scambio: pane
Laffangiulio

Ogni sera, o quasi, lo stesso problema: i tiratardi, gli


animali notturni, i sognatori della notte, insomma quelli
che non ne avevano neanche per le palle di andarsene da
Spazio per raggiungere la loro dimora e approdare a un
meritato (?!) sonno ristoratore. La procedura di evacua-
zione forzata, collaudata in anni e anni di esperienza, si
articolava in fasi diverse:
1) Lo zerbino: grande pratica di civilt, cosi lha defini-
ta Gianni in un apposito capitolo.
2) Le ninne-nanne: da buonanotte fiorellini alla ben
pi aulica ed gi lora che volge al desio (anche
se - orrore! - perfino ex-liceali, a precisa domanda, non
sapevano indicarne lautore).
3) La benedizione bossiana (su gentile concessione di
Cuore) Diventa leghista con lipnosi , capace di
stroncare anche un cavallo.
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4) Lultima, geniale risorsa: be, adesso andate tutti


affangiulio! s, lAFFANGIULIO.
La pizzeria Da Giulio di Giulio e Carmela Generale,
cinque minuti a piedi da Spazio, proprio vicino al Castel-
lo, dal 1971 storico ricovero pavese per gli amanti della
notte. Giulio, un antesignano, in particolare per Pavia, cit-
t del Nord, fortemente incline alla tranquillit e al riposo
notturno a garanzia di solida produttivit diurna.
Lidea di base era la notte come notte bianca per ria-
bilitare le ore buie della nostra vita, concezione che solo
in tempi recenti Parigi e Roma hanno scoperto. Da Giulio
unultima pizza e soprattutto unultima birra (chiedetelo
al Pr, al Lisi, a Domenichini) non si mai negata a
nessuno fino a tarda notte e poi, stremati, tutti a nanna!
Attivit ludico-ricreative ditazione necessari per un giusto ascolto di memorabili ver-
sioni di posto di blocco di Lorenzoriccardiband, o avreb-
di Marco Morani bero magari rischiato di disturbare le sentite lacrime che
solevano sgorgare dai dolci occhioni di qualche esemplare
A Spazio nulla era vietato, ma solo apparentemente; lat- in via destinzione di femmina sinceramente di sinistra
mosfera ordinatamente anarchica e sinceramente demo- allorquando le sapienti corde della chitarra di Antoniocar-
cratica finiva spesso col trarre in inganno gli avventori pi taband accarezzavano qualche hit di Guccini.
ingenui. Non esisteva un decalogo comportamentale codi- Il giuocatore di carte, incline ad interminabili e masochi-
ficato e senzaltro si percepiva una certa idiosincrasia nei stiche sedute di musicoterapia, fremeva e soffriva durante
confronti delle regole, ma Spazio aveva le sue regole, di lunghi set che spaziavano fra i generi musicali pi svaria-
interpretazione non sempre accessibile ai pi, ma inflessi- ti senza mai riuscire a catturare la sua attenzione e meno
bili e sovente corredate da conseguenti sanzioni. Entrando ancora a scalfire i suoi sentimenti (diciamolo, non gliene
locchio, dopo essersi ripreso dalla meravigliosa cascata di fotteva assolutamente un cazzo!), in attesa di poter final-
rosso che incorniciava la galleria di visi del Che, cadeva mente scaricare le sue tensioni nella tenzone di cui sempre
inevitabilmente sui giochi di societ, sulla pila di scacchie- foriero il giuoco delle carte quando giuocato con sapienza
re e sul mucchietto di mazzi di carte, ma Spazio non era e maestria. Il momento dei bis era sofferenza pura e gli
una ludoteca. Mancava, vero, il famigerato cartello con applausi entusiastici che richiamavano sul palco lartista di
la lista dei giochi proibiti: zecchinetta, concincina e rami- turno suonavano come offese personali, autentiche stiletta-

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no pockerato non erano tab, solo termini sconosciuti ai te, colpi di grazia che prolungavano per interminabili minuti
pi. I frequentatori pi assidui e pi attenti probabilmente la separazione dalloggetto del desiderio. Ma poi dincanto
ricorderanno un memorabile sabot improvvisato con unim- la musica scemava, le luci si accendevano, i fans guada-
probabile gazzetta dello sport (credo lunico esemplare gnavano luscita (cosa cazzo vorr mai dire guadagnare un
mai comparso nella lunga e gloriosa storia del locale e uscita? mah!) e il giocatore, ingigantito dallimpazienza si
concesso nelloccasione solo per la particolare bisogna) e presentava, al bancone sventolando impettito il dito indice:
quattro pistola impegnati in un acceso black-jack sotto gli Scusi, posso avere le carte?. Ma il camaleontico Bruno,
occhi amorevoli e forse leggermente invidiosi del Bruno la sfoderava prontamente un altro dei suoi personaggi; non
cui mente senzaltro correva veloce e alle mitiche puntate pi Marx e men che meno Babbo Natale, il Bruno indossa-
in ape-car al casin di Aruba. (vedi nota). Passati di moda va i panni di un novello Caronte, inflessibilmente pronto a
con gli ultimi ricambi generazionali e lavvento degli odiati traghettare il giuocatore allinferno della negazione del pia-
giochi elettronici (SEGA: una casualit?) i classici giochi da cere: No. I cart ti a d no!. A nulla valevano i tentativi di
tavola, rest il giuoco delle carte; ma al giuoco delle car- intermediazione; anche la Daniela, malgrado la sua prover-
te non si accedeva facilmente. Erano l, le potevi vedere e biale tenacia che molti frettolosamente e superficialmente
quasi toccare ma appena ti avvicinavi scattava la prontis- scambiavano spesso per cosmica propensione a spaccare
sima reazione del Bruno: Sa fet?. Durante i concerti, per i maroni, era costretta mestamente a battere in ritirata. Il
rispetto agli artisti, il giuoco delle carte era rigorosamente giocatore a volte affranto, a volte irritato accennava una
proibito In effetti, le frasi di rigore pronunciate dai giocatori reazione, lanciando sguardi languidi verso il desiato giuoco
di scopa ostia, fa bal al set! un bel fanteuna bella delle carte, ma mai una volta lebbe vinta.
scopama quanti fanti hai?, mavacag, il mas l l me, Lunica spiegazione mai ascoltata dietro il bancone?
piral! poco avrebbero giovato al raccoglimento ed alla me- Li l al ma sta in si bal!.
frammenti Noi e le banche ventura, preso atto che non eravamo pi negli anni 70 e
che la realt era molto pi complicata e costosa di quan-
L dum ciucc!
Ancora oggi, chiss perch, mi viene istintivo associare to pensassimo, abbiamo dovuto per forza rivolgerci alle
Festa per i 18
lidea di Banca allinquietante aforisma brechtiano: pi Banche.
anni della figlia di
delinquente chi fonda una banca o chi la sfonda?. Ne abbiamo girate diverse in citt ma, per la serie
una nostra amica.
1) Bruno ha lavorato in banca per 10 lunghi anni. Sembra piove sul bagnato abbiamo dovuto prendere atto che le
Suonano i Long Horns;
incredibile ma vero! 10 anni di in/sofferenza quotidiana Banche concedono prestiti solo a chi dispone di garanzie
si beve gratis (non
e costante per lui, anarchico e barricadero, tutto sanda- illimitate o a chi potente (caso Parmalat insegna). Per
rifaremo mai pi
li-jeans-collanine (indossava il vestito buono, giacca e fortuna la Popolare di Lodi, appena sbarcata a Pavia, ave-
lo stesso errore!).
cravatta, solo a Carnevale, quando gli altri si mettevano va bisogno di nuovi clienti e quindi ci ha aperto un credito,
Il livello del tasso
in maschera) e cos lontano dallimmagine del bancario per noi assolutamente vitale.
alcolico, per un
modello. Va detto che la banca in questione non si sar Nella stessa Banca (perlomeno nella Filiale di Pavia) gli
momento, ci sfugge
mai pentita abbastanza della sua assunzione (e in quegli impiegati non se la tirano: si respira un clima norma-
di mano: i ragazzi
anni era molto, ma molto difficile liberarsi dei lavoratori le, non da santuario dellalta finanza, come succede
(tutti giovanissimi)
scomodi e politicizzati, altro che riforma dellarticolo 18!). altrove. Menzione speciale per Eugenio Tartanelli, il
hanno capito che non
2) Banche e Spaziomusica. Le banche dovrebbero servire, cassiere-letterato, ora in pensione, competente e sempre
diamo da bere a chi
tra laltro, a prestare dei soldi. Agli albori della nostra av- molto gentile.
alterato e (bravi
furbi) spediscono solo
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quelli sobri a rifornirsi


Al casin in Ape car delle costruzioni. LApe car era lelemento che gli dava
al bar. Ad un certo
punto un ragazzo un tocco di classe in pi: non si poteva non notarla tra
Inizio anni 90. Una ditta di Perugia contatta Bruno: Mo- le Limousines con autista, tutte in fila, tutte uguali che
impallidisce, sta
rani, abbiamo urgente bisogno di un topografo; sede di circolavano laggi. E difatti ci guardavano tutti!
male. Mi preoccupo e
lavoro Aruba. Incredibile: Aruba Caraibi! Bruno accet- Al primo Casin, pieno di americanoni in vacanza e di
chiedo aiuto.
ta al volo. Avrebbe anche dovuto guadagnare dei soldi, venezuelani, tutti rigonfi di dollari, il cameriere si allarga
Ma va
e neanche pochi. Teoricamente. Cominciano ad arrivare in un sorriso Hey, Bruno, my friend! Secondo Casin:
sentenziano Plinio
i rendiconti della carta di credito: una lista interminabile Mr. Morani, how are you? Capisco al volo: ecco dove
e Giovanni dallalto
di spese. Vabbe, si sar comperato lo stereo, e poi la finivano i soldi! Anche quella sera gioca, per solo alle
della loro esperienza
tv, e poi lattrezzatura da sub, e poi sicuramente si sar slot machines; perde e mi accusa Sei venuta dallItalia
l dum ciucc.
fatto tanti amici a cui offrire da bere per i conti non per portare sfiga! Veramente non cera bisogno che ar-
Avevano ragione
tornano lo stesso. Arriva lestate, parto per Aruba. rivassi io, ne avevi gi abbastanza da solo! gli dico di
loro, niente di cui
La sera stessa del mio arrivo Bruno mi dice: Dai, an- rimando.
preoccuparsi. bello
diamo al Casin: c laria condizionata e in pi si breve Enorme la sua soddisfazione quando, parecchi anni
poter contare su amici
gratis!. Mi carica nellApe-car della ditta (non la voleva dopo, vince, da solo, quasi cinque milioni delle vecchie
cos rassicuranti.
nessuno, cos lho presa io! mi dice): perfetta per il suo lire al Casin di Campione. Quei soldi erano destinati a un
look, pi da musicista on the road che da professionista viaggio insieme. E invece li ho spesi per il suo funerale.
I vicini polari, per contenere i vari Lisi, Scardina, Seba, Pantino,
Antenucci & C. e per limitare al minimo i cori ubriachi.
I Vicini: una categoria di persone che solitamente mal Un po supplicavo, un po la mettevo sul patetico, un po
si concilia con un locale di musica, in particolare di questi mi incazzavo: ho dato fondo a tutte le mie risorse di vec-
tempi in cui sempre pi difficile la convivenza tra la chia maestra! Devo dire che ho sempre potuto contare
gente e il popolo della notte eancor pi in particolare a sulla collaborazione dei pi tranquilli (Spino, Taglietti)
Pavia, citt che riuscita ad eliminare quasi del tutto dal oltre che delle ragazze, come al solito le pi assennate.
suo centro i locali notturni (Docking, Matisse). Nemmeno mai pensato a buttafuori o cose del genere (di
Ovviamente anche noi, allinizio, abbiamo avuto qualche solito li complicano i problemi, anzich risolverli). Il gran-
problema. Va detto che i vicini avevano anche delle buo- de affetto che ci legava tutti riusciva a risolvere anche
ne ragioni dalla loro: allepoca Spazio non aveva neanche queste situazioni da disturbo della quiete pubblica.
uno straccio di insonorizzazione (non appena abbiamo
avuto i soldi ci ha provveduto Bruno, pezzo per pezzo, In fondo al cortile: i Quoex
pannello per pannello), quindi i volumi della musica suo-
nata, per quanto cercassimo di contenerli, uscivano ecco- Il primo stato Gino Quoex, il Ginetto, diminutivo in
me. E poi, prima di noi, quella zona era assolutamente e netto contrasto con la sua stazza imponente: baffi spio-
completamente silenziosa. venti, sigaro perennemente in bocca. Un
Ad avercela con noi per era soprattutto Un encomio quindi ai personaggio. Presenza fissa nei primi

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un personaggio molto noto, un lumina- residenti di via Calchi e anni di Spazio.
re, che ha cominciato a lasciarci in pace un encomio solenne agli Dopo la sua morte sono arrivati il fratel-
dal momento in cui, nel periodo di Mani abitanti del condominio lo Mario con la moglie Pina. Eravamo
Pulite, si trovato a dover affrontare di via Faruffini 11, pro- preoccupati: casa loro proprio in fon-
problemi ben pi pesanti dei decibel di prio a ridosso di Spazio do al cortile, praticamente attaccata
Spaziomusica! (dove sta anche Angelo al palco di Spazio; una coppia di mezza
Negli anni successivi si sono poi stabiliti Danza, amico di vecchia et, il casino Ed invece mai una la-
costumi, tutto sommato, di buona vici- data di Bruno). mentela, anzi, perch Mario e Pina sono
nanza, improntati al buon senso e alla persone non comuni, persone che tutti
tolleranza reciproca. vorrebbero avere come vicini: gentili, di-
Insonorizzazione a parte, il problema vero e di difficile sponibili, sorridenti. Un pomeriggio sono andata a casa
soluzione (ed cos per tutti i locali) sempre stato il mo- loro per scusarmi: la notte prima cavevamo dato dentro
mento in cui Spazio si vuotava, quando uscivano grandi con la musica fino a notte inoltrata. Ma va mi hanno
compagnie, soprattutto di studenti, non pi propriamente detto mentendo spudoratamente non abbiamo sentito
sobri e con una gran voglia di continuare a divertirsi e fare niente! Guarda che, tante volte, per sapere se c musica,
casino (com giusto, con le dovute maniere, e non solo a dobbiamo abbassare il volume della nostra televisione! E
ventanni). Quante volte dopo insulti (di Bruno) e prediche poi siete giovani (insomma!? n.d.r.) fate bene a divertirvi,
(mie) mi toccato uscire, affrontando anche temperature cos fate sentire pi giovani anche noi!.
S.I.A.E. se Angela Bossi, Maria Pia Brochetta, Anna Maria
Gariboldi e Ileana Migliazza ce la mettevano tutta per
Un rito penitenziale, a scadenza quindicinale, cui nessun cercare di rendere il clima se non allegro, almeno un po-
gestore di locale di musica pu sottrarsi il pagamento chino pi vivibile per tutti. In tanti anni ne ho viste di tutti
della SIAE (Societ Italiana Autori ed Editori). i colori: unimpiegata lavorare pi di 15 minuti e compilare
Non questa la sede per entrare nel merito del problema, diversi moduli per riuscire a farsi dare 11 mila delle vec-
certo che le Istituzioni dovranno ben trovare un sistema chie lire dallo sfigato proprietario di uno sfigato calcinculo
che tuteli il diritto dautore a costi meno proibitivi per chi di periferia che aveva la sventura di usare audiocassette
suona e per chi promuove la musica dal vivo. (E lEnpals per attirare i clienti.
obbligatorio per tutti, di pi recente introduzione, non ha Mi anche capitato di incontrare uno studente che, la not-
certamente migliorato le cose!). Fino alla met degli anni te prima, bello ubriaco aveva fatto un casino micidiale a
Spazio facendoci divertire
La mia amica poetessa Maria Teresa Camera ha prodotto una serie di acrostici troppo belli sulla SIAE: tutti ma anche costrin-
Subitanei Sempre Sudati Sostiene Subire gendoci a tirare tardi. Gli
Incassi Incombenti su Introiti Inventiva Inevitabili si leggevano in faccia i
Amabilmente Artistici Asportati Artisti Apocalittici postumi della sbronza, ma
Estorti Eventi Esosamente Esordienti Esborsi il suo pallore era diventa-
to quasi mortale quando
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90 lufficio di Pavia era in uno stanzino molto modesto limpiegata gli aveva co-
sito in Galleria Manzoni; poi il trasferimento in uno spazio municato la cifra da pagare per organizzare un concerto,
moderno e bene arredato nel Centro Commerciale Miner- seppure gratuito. Non canti pi stamattina?! gli avevo
va pagato con i nostri soldi! dicevo spesso con divertita allora detto io, allenata a convivere in debito di sonno,
irriverenza al Direttore. E ancora: Con tutti i soldi che con un vago sapore di rivincita. Capitava spesso che, per
abbiamo dato alla Siae in questi anni avremmo potuto riempire il tempo della coda, mi imbarcassi in animate di-
far venire i Rolling Stones a Spaziomusica!. Il grande scussioni con il direttore. Nonostante la divergenza di idee
capo, il direttore era il ragioniere Luigi Deandrea, aria fosse pressoch totale cera un grande rispetto reciproco:
burbera e severa, che inizialmente metteva soggezione, arrivato al punto di darmi il voto alle elezioni Comunali
ma che si era progressivamente rivelato un funzionario del 93, confessandomelo mesi dopo.
dal volto umano, molto corretto, una brava persona. In concomitanza con la vittoria di Prodi nel 96 ricordo di
(Ad un avversario leale gli abbiamo scritto in occasione avergli ripetuto pi volte: Noi di sinistra cambieremo le
del suo pensionamento. scelte politiche intorno alla musica, anche la SIAE sar
Ci sinceramente spiaciuto apprendere la notizia della rivoltata come un calzino (Altro che rivoltare, nemmeno
sua morte, nellottobre 2001). Il clima che si respirava lIVA sui CD siamo riusciti ad abbassare!). Il ragioniere
alla Siae non era certo dei pi allegri: facce grigie, im- Deandrea and in pensione nel 98 ma continu a lavorare
pastate di sonno e inclini alla rassegnazione: a nessuno fino al 99, proprio quando Bruno ed io decidemmo di chiu-
fa piacere stare in coda e ancor meno tirar fuori dei soldi dere la nostra storia con Spaziomusica. Anche le impiega-
(e tanti!). La SIAE poi ha, o perlomeno aveva, una mo- te chiesero trasferimento altrove proprio in quel periodo.
dulistica cos complicata (fino al 99 era ancora previsto Lultimo border lo pagai proprio lultimo giorno di lavoro
luso della carta carbone!) da sembrare fatta apposta per nella sede di Pavia di Angela Bossi, lultima impiegata
rendere la vita difficile a tutti, utenti e impiegate, anche rimasta. Una serie di coincidenze che ha dellincredibile.
Questura di Pavia
Il verbale Ufficio politico - Digos
Protocollo 034/78pv
di Gianni Sacco Oggetto: indagine sulle attivit
eversive (di genere musical-
Premesse: In occasione del sopralluogo segretato predi- bolsceviche)
sposto in data 23 ottobre 1990 dallufficio politico di que- presso il locale Spaziomusica,
sta questura, il sottoscritto si accingeva alle ore 23 e 15 sito in via Faruffini, in Pavia.
del giorno 34 novembre 1998 a compiere il suo compito. Verbale dellispettore
Il sottoscritto aveva precedentemente provveduto a ca- Dott.
muffamento mimetico (vestizonale) e a specifico adde-
stramento (psicologico-linguistico) per uniformarsi alla
peculiarit ambientale paramarxista-leninista che carat- Verbale vero: ne abbiamo ricevuti un tot.
terizza il loco oggetto delle rilevazioni.
Descrizione dei rilevamenti indagatori. Il sottoscritto si in- cui alleghiamo foto segnaletica). Usa frequentemente
troduceva nottetempo con un certa circospezione (come si un linguaggio in codice probabilmente diffuso negli am-
pu intuire dallaggettivo qualificativo nottetempo) dal bienti della sinistra extraparlamentare. Le bestemmie
momento che la prudenza non mai troppa. sono usate come punteggiatura. Il sottoscritto ha pure
Il sottoscritto ha temuto che la copertura venisse scoper- intercettato brandelli di una lunga conversazione con un

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ta nel momento in cui, con la disinvoltura che richiedeva avventore al banco (da identificare: nome probabilmente
la delicata missione, ha agganciato il titolare (B. M. di cui in codice, Spiaggi) in cui i pi sospetti riferimenti erano
di seguito) chiedendo un caff e affrontando amichevol- a delle misteriose saldature (connessioni internazionali?),
mente largomento del campionato di calcio italiano che a delle brugole (cellule impazzite dellorganizzazione?),
concordemente ritenuto persino da fonti esterne alla que- al mordente noce da dare ad alcuni tavolati (regolamenti
stura il pi bello del mondo. Il sottoscritto ha ricevuto sor- interni punitivi ed esemplari nellambito della sinistra?), a
prendentemente le seguenti maleducate risposte (testua- delle piantane da costruire (progetti di espansione dellor-
li, ma nellidioma padano, segue traduzione ufficiosa): ganizzazione?). Bonanni Daniela (titolare n.2) (alleghiamo
Per il caff eccoti mille lire e te ne vai a berlo fuori dalle foto) circuitava anchessa nottetempo allinterno del lo-
balle e poi del calcio non me ne frega un cazzo. Il sotto- cale pericolosi documenti eversivi sotto forma di appelli
scritto non stato servito ma stessa sorte ha subito un che probabilmente nascondono una capillare e pervasiva
cliente ovviamente non abituale che stato insultato per forma di proselitismo. In occasione delloccasione della
aver comandato (imprudentemente) un bicchiere di acqua presente indagine la suddetta (che risulta essere maestra
minerale. Ho quindi dedotto che non si sia trattato di una elementare come chiaramente desumibile dalla profes-
ostilit personale ma di una generalizzata ruvidezza del ti- sionale capacit di spaccare i maroni) stava raccogliendo
tolare del locale. Risulta pertanto appurato, al di l di ogni firme per innumerevoli iniziative della pi svariata natu-
ragionevole dubbio, il peculiare registro merceologico e ra politica, sociale e di costume. Non si dato intuire
relazionale col cliente nellambito del suddetto locale. lo scopo di questo tentativo di sospetta mobilitazione
Escludo che per il sito in analisi valga la comune regola insurrezionale ma segnalo che ci ha dato origine a stra-
che il cliente ha sempre ragione. Morani Bruno (titolare ni movimenti. Gran parte dei contattati, infatti, sfuggiva
n.1) risulta essere uomo con una barba comunistoide (di velocemente alla iniziativa della Bonanni, nascondendosi
frammenti negli anfratti del locale. Seppure non si possa trascurare sottoscritto ha recentemente scoperto essere veramente
lipotesi che costoro semplicemente fossero estenua- un frutto, peraltro gramo, e non un eufemismo delle per-
Lamplificatore ti dalla tenacia della suddetta e cercassero soltanto un sone studiate per definire una ciulata);
che non riscalda momentaneo rifugio, appare assai probabile che costoro e) il problematico accesso agli analcolici e ai prodotti del-
Nei primi, rigidissimi tentassero di non essere coinvolti in attivit clandestine la macchina del caff di cui si riferiva in precedenza;
inverni di Spazio, troppo rischiose. Si consigliano ulteriori indagini. f) il servizio quello che (cio niente perch se uno non
quando spesso il va a prendersi da bere da solo non in condizione di per-
gasolio ingolfava la Descrizione ambientale: Il locale si presentava, ad venire alla consumazione dietro assistenza del personale
caldaia bloccandola, una prima occhiata del sottoscritto, arredato con oggetti di supporto ai titolari che per inciso molto poco qualifi-
tenevamo allingresso strani di promisqua simbologia tra il politico, il musicale, cato e scarsamente attaccato al lavoro).
una stufa a gas, lincomprensibile e forse lesoterico (si allegano alcuni Corre lobbligo al sottoscritto di segnalare un momento di
assolutamente fuori reperti fotometrici). tensione intercoso nel corso della serata tanto che per un
norma. La scelta era
Il sottoscritto ha personalmente contato la effettiva pre- attimo il sottoscritto stato sul punto di chiamare rinforzi.
tra essere a norma
senza di 78 clienti contati e quindi ufficialmente erano Nel momento in cui avventatamente, nel buio del locale il
e gelare ed essere
presenti - secondo il calcolo accuratamente compiuto con sottoscritto apriva la porta delluscita di emergenza (fatto
fuori-legge ma al
lausilio tecnico dellufficio assembramenti, cortei e ma- di per s apparentemente non grave), si visto (sempre il
tiepido: lopzione
nifestazioni della nostra questura - 41 persone, di cui una sottoscritto) perso perch il titolare si avventato contro
era per la seconda
dozzina erano donne vestite per tipo degli uomini che si bestemmiando e dubitando delle doti intellettive che il
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che ho detto, senza


lavano poco e dotate di un linguaggio piuttosto scurrile. sottoscritto avrebbe agevolmente potuto invece dimo-
alcuna esitazione.
Si rimarca oltretutto la presenza di alquanti studenti che strare visto che risultato idoneo (4 in graduatoria) nel
Gesto automatico dei
erano l a nullafare dilapidando i soldi che i loro babbi e concorso interno per il passaggio a mansioni superiori.
due fratelli Rende, in
le loro mamme gli avevano affidato per conseguire delle Ma al sottoscritto non sembrato il caso di insistere col
giubbotto di pelle che
faceva molto rocker svariate laure e di alcuni soggetti, probabilmente scarti di Morani Bruno, al momento alterato come si poteva ar-
ma scaldava poco, era lavorazione del genere umano, perfettamente a loro agio guire dal colorito linguaggio usato (irripetibili i riferimenti
entrare e posizionarsi in quel contesto. religiosi). Il sospetto che nel locale di cui in oggetto si
davanti alla stufa. ascolti musica sinteticamente catalogabile come musica
Una sera, al posto Conclusioni: Il locale presumibilmente nasconde attivi- da negri inequivocabilmente verificato dalla frequente
della stufa, Bruno t particolari e losche (si esclude comunque la copertura presenza di consistenti aliquote dei suddetti negri che nel
aveva messo un di pratiche a sfondo sessuale vista la pressoch totale locale sia suonano sia si intrattengono, senza dare obiet-
amplificatore. assenza di figa) in quanto non si pu spiegare altrimenti tivamente nellocchio anche perch tutto molto scuro e
Loro sono entrati ed la presenza di cos tante persone, avendo il sottoscritto non si ha una percezione oculare nitida e distinta.
hanno guadagnato la personalmente verificato: Alle ore 24 e 02 il sottoscritto si allontanava dal locale, ri-
loro solita posizione: a) la mediocre qualit della birra; promettendosi di approfondire le indagini in un momento
sono rimasti cos, b) di limoncello, neanche a parlarne; successivo visto che lafflusso di personaggi poco affida-
fregandosi le mani, per c) la assoluta assenza di una lista dei panini con dei nomi bili non accennava a cessare, anzi, al sottoscritto sa che i
buoni dieci minuti, fino accattivanti tipo primavera, appetitoso, sfizioso etc.; peggio dovevano ancora arrivare.
a quando non siamo d) la mancanza di coctei con dei bei colori tipo bluette o
tutti scoppiati a ridere. verde pisquano con in cima gli ombrellini e le coccie di in fede
anguria ovvero con dentro il frutto della passione (che il il sottoscritto: Dott. ufficio politico
frammenti

Bruno dixit Tette e musica Pavesit


Deh, capo, dam na bira! Era una serata tranquilla, una di quelle dove non suonava Una sera vedo entrare
Ciamam ptost va da via il c, nessuno, ma non per questo meno bella, insomma una di Piero (amico di Delo)
ma ciamam no capo! quelle serate dove ti potevi mandare affanculo senza do- che da anni, per lavoro,
ver gridare. Fra una birra e un GIN TONIC io e il resto della manca da Pavia. Lo
Lopez, l un microfono, l non na canela! abbraccio e lo investo
ciurma, ci stavamo gustando la registrazione del concerto
O SSSignur, ghe p la tur! subito dopo il crollo di FLACO BIONDINI quando allimprovviso la musica si in- immediatamente.
della Torre. terrompe e sul video compaiono due tette enormi. Dalla Ciao, che piacere
sala dove solitamente i musicisti suonavano si sente uno: vederti, dove sei stato
Ponta no! detto ad un rapinatore della banca in oooooooohhhh. tutti questi anni, come ti
Borgo, appena prima di capire la situazione e di vedersi Successivamente si scopr che il Rubertaveva manipo- va la vita
puntare addosso una pistola. lato la video cassetta di un concerto del mitico FLACO con Bruno si esprime con
Campiont i ball! rivolto a tutti quelli che, in musi- il film PAPRICA di Tinto Brass. un lapidario Tel ch.
ca, usano suoni campionati. E dopo un vaffanculo del BRUNO tutto torn alla normali- Pochi minuti dopo arriva
t. Anche questa era una serata a SPAZIO Vincenzo Rende; quasi
Ad una cantante: Nanu, ghet da cant cul micro- Massimo Zangaro (GINTONIC) ancor prima che entri gli
fono, devat no fg i buff ovvero Cara, con il mi- dico: Guarda chi c!
crofono devi cantare, non avere un rapporto orale (la Si allarga in un sorriso
traduzione del Tamboo) Una ragazza in due ed esclama Tel l Fine.
Stavano ridendo come matti; dietro mia insistenza, mi Punto.
Ad un cantante-chitarrista: Poedi sta chi di r par hanno raccontato: Io oggi ho cuccato Anchio:

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fat la vus, ma sa set bon no at cant, mi poedi fg Che dire: hanno il dono
Angelo 1 e Angelo 2: grande giornata per entrambi. della sintesi i pavesi!
gnent, at set bon no e basta! 1: Una ragazza orientale dal viso incantevole; aveva la- p.s. Il mio amico
ria cos sperduta! Ci siamo fatti un aperitivo; domani ci Giovanni Riboni mi ha
Spaghetti e dentiere rivediamo. Me lo sento: ho buone possibilit
Siamo a tavola, al ristorante perch si tratta di unoc- spiegato che tel ch
2: Anche la mia bellissima! Le ho dato suggerimenti e tel l assumono
casione speciale. Non ci vediamo dalla fame; c ogni per un appartamento e, gi che cero
ben di dio a disposizione, ma lei, la cantante america- significati anche molto
La rivedr domani. Viene dal Vietnam. diversi a seconda
na chiede spaghetti al pomodoro. 1: Anche la mia!
Vafffanche perch e per il rispetto dovuto e per la dellintensit, durata,
Quante ragazze vietnamite possono circolare, in una gior- modulazione della voce.
fottuta abitudine italiana degli spaghetti al dente fatti nata qualsiasi, in un dipartimento qualsiasi dellUniver-
al momento, dobbiamo aspettare. Per ulteriori informazioni
sit di Pavia? Una ed una sola: la ragazza era la stessa. rivolgetevi a lui.
Arrivano gli spaghetti ma che cazzo sta facen- Grande la delusione sotto il cielo, meglio buttarla in ri-
do?!: prende il tovagliolo, ci sputa dentro la dentiera, dere.
lo ripiega in quattro e, senza neanche fare una piega,
comincia a mangiare, di fronte ai nostri sguardi, come
dire, attoniti.
Abbiamo gi meno fame.
Sesso e amore ai tempi di Spazio Noto musicista pavese 1: Io, a Spazio, ho sempre fatto
tutto di nascosto; ero troppo in vista per esibire le mie
Quis Papiae demorans castus habeatur?... chi abitando conquiste e fare le cose allo scoperto
a Pavia pu mantenersi casto?
Da questa dotta citazione dal Baudolino di Umberto Eco Noto musicista pavese 2: Quelle storie l del sesso? E chi
si dovrebbe desumere un intensa vita sessuale nella cit- se le ricorda? Erano tante! Il rock rendeva bene! Dentro,
t delle cento torri. Mi sbaglier, ma a me non pare sia no, mai; qualcosa devo aver fatto anche in cortile!
proprio cos. Per quanto riguarda lo specifico di Spazio ci
sono due opposte scuole di pensiero: da un lato chi si Noto musicista pavese 3: A Spazio io ho colpito un bel po.
sempre lamentato per lumera, laltissima percentuale Ora invece si cucca di pi ai supermercati che nei locali.
di uomini presente, fattore inibente qualsiasi approccio
sentimental-sessuale; dallaltro chi invece ha trovato a Noto musicista pavese 4: io di solito beccavo di pi da
Spazio un ambiente favorevole al sesso e, in diversi casi, spettatore: il fascino selvaggio del rocker non tira pi
anche allamore. Seguono alcune pillole. come una volta!
Lidentit ovviamente coperta da segreto istruttorio:
molti dei protagonisti sono nel frattempo diventati seri ed - Qualcosa da dichiarare sul sesso a Spazio?
onesti padri di famiglia. - Be, ho colpito pi o meno una decina di fanciulle!
50

A: Senza Spazio avrei scopato la met Lei: stupenda creatura, voce nera che ti arriva allanima, in
B: Grazie, altrimenti sarei sfinita la fidanzata pi come direbbe Bruno, grande gnocca.
Anonimi alla festa di chiusura - luglio 99 Lo vede alla fine del concerto, me lo indica:
Gran bel culo, lo conosci? dritta alla meta.
Senza Spazio avrei scopato il doppio. A fine serata ero trop- Lui, di casa a Spazio, bellesemplare di maschio italiano,
po ciucco: neanche Kim Basinger me lavrebbe fatto tirare rimane incredulo e titubante.
Quella notte non si pu fare, ma si scambiano i dati es-
La scintilla del sesso scoppiata pi volte a Spaziomu- senziali. Lui, il giorno dopo (domenica) ci telefona e chiede
sica - dichiarano due noti chitarristi - (ed anche con due consiglio; mentre gli parlo, Bruno, dalla poltrona, urla: va
signore della Pavia-bene n.d.r.) e scopala! ed aggiunge: portati una confezione di pre-
servativi di scorta.
Confessioni maschili: dopo luna di notte, tutti la bat- Il luned, quando lui entra a Spazio, con un sorriso orgo-
tevano a Spazio glioso ed ammiccante stampato in faccia, lapoteosi
Impresa da leggenda: se ne parla ancora!
M. Io parlare di figa, delle mie conquiste a Spazio?
Quante pagine ho a disposizione? I know, its only a border but I like it, yes, I do.
G. Tutte quelle che si muovevano lui le ingrugnava, se Un chitarrista rock (lui se lo ricorda bene), finito il concerto
anche erano belle fighe, pazienza. si eclissava, e non da solo, per delle mezze ore in cameri-
no per completare la documentazione SIAE. Com che il
Vigliacco se ho ciulato a Spazio! Tanta rid, tant giugata e programma musicale doveva sempre compilarlo il cantan-
tant munt no ! te della band che, nel frattempo, si ubriacava con Bruno?
Lopez inizia presto, finisce presto e, di solito, non porta le silenzio denso di incredulit e turbamento insieme, poi
mutande: scritto sulla parete dei cessi delle donne. (n.d.r: scoppiamo tutti a ridere. Be, non so come mai, ma 20
Lopez mi ha dato la sua autorizzazione a riportarlo). minuti dopo Bruno ed io siamo gi a letto.

quasi ora di chiudere mawow arrivano le donne Una sera, forse, ho scopato una tedesca, appena uscito
un tot. F. si illumina: a colpo docchio capisce che ce n da Spazio. Forse. Me lhanno detto gli amici, io non mi
anche per lui. La sua teoria : se stai vicino ad amici alti e ricordo, avevo bevuto troppo.
belli, qualcosa, magari di seconda scelta, racatti su anche Mi ricordo che avevamo cominciato a limonare dentro, poi
tu. Ha gi adocchiato la possibile preda e sta tessendo la ho un vuoto di memoria. Mi sembra che non fosse tanto
trama. Per tardi, ed io ho sonno: capisco al volo la bella, anzi. Bruno, che si era accorto di tutto, la sera dopo
situazione, ma la voglia di casa prevale. E poi, vabb mi ha confortato: T fat benone! Mi nho cunnus di dn
reggergli anche il moccolo pus bel, ma nho anca ciul di pus brt.
Si chiude, fuori dalle palle, buonanotte fiorellini. Linterru-
zione fatale. Non si interrompe cos unemozione. E lui, Consigli per gli atleti: Noto allenatore pavese suggeriva
non me lha ancora perdonato . ai suoi giovani atleti una seghettina di alleggerimento
prima del sonno. Pratica che ancor oggi ritengo, a volte-
stato un grande concerto rock. Felici e soddisfatti ce la indispensabile - dichiara - e funziona.
godiamo e ce la contiamo su. Arrivano le tre. Vogliamo

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tutti andare a dormire. Dov il chitarrista? Dov la Di musica e di gnocca: A Spazio andavo per i concerti. E
Giovanna? Missing. di concerti, da brivido, me ne ricordo tanti. Se poi capitava
Ho unintuizione: vado in fondo, nella sala concerti, li di trombare... meglio ancora!
chiamo pi volte, ma nessuno risponde. Allora spalanco di Tutte le volte che ci mettevo piede Bruno, che aveva capi-
botto luscita di sicurezza: la luce accecante: mani che si to il mio spirito cavalleresco, mi dava buoni consigli. Se
muovono, movimenti strani, abiti sparsi: che abbia inter- cera qualche ragazza potabile mi lanciava un segnale,
rotto un amplesso? un piccolo gesto come per dire: Ok, vai, tu che puoi. Ed
io ho sempre eseguito, con piacere ed anche con profitto.
- ti voglio tuto tanto - cos mi ha detto una ragazza tede- Grande Bruno! (un musicista).
sca appena conosciuta a Spazio. Cosa facevo: mica potevo
tirarmi indietro! Ne andava del buon nome del locale! Quando saltano i concerti: Una sera arrivo a Spazio: sal-
tato il concerto. Che rabbia! Invece stato molto meglio
tardi, quasi ora di chiudere. Una mega compagnia si cos perch proprio quella sera ho conosciuto ed intortato
attarda tra birre, bruschette e parole in libert. la cantante di un gruppo; anche se aveva il fidanzato (che,
Sono amici, sono simpatici e divertenti ed hanno, anzi lavevo capito subito, contava come il due di picche).
avrebbero tutta lintenzione di tirar mattina. E lei, mi ricordo bene, aveva due belle bocce (lo stesso
Ma sha da chiudere. E non neanche serata di Affangiu- musicista di Musica e gnocca)
lio, chiuso per turno di riposo. Che fare? Ho unidea: mi
avvicino tutta seria: Scusate, ho un problema: Bruno ha
preso il Viagra pi di mezzora fa: mi affido al vostro buon
cuore ed alla vostra comprensione. Qualche secondo di
Introduzione
Concerti ed iniziative per giuste cause
Dov finita la falce&martello?
Tempo di elezioni: La candidatura / Suono Progressista
Corvo Nero non avrai il mio scalpo
Spazio alla gita
Lacrime: Bruno da Spaziomusica
Cronaca di una vittoria annunciata
Rutelli Boys
Raccolta firme:
Per Spazio
Per Radio Ticino
Per Norberto Bobbio Presidente (Kapil / Caniggia)
Bo.Bi: boicottiamo il Biscione
No allaccordo con la Destra
Per Sofri-Bompressi Pietrostefani
Non facciamoci del male
La politica

53
Erano gli anni 80, i famigerati anni 80, gli anni degli
yuppie, di Craxi: anni avidi ed egoisti in cui il denaro, che
sembrava scorrere a fiumi, ed il successo erano al centro
delluniverso. Dopo la straordinaria stagione delle lotte e
dellimpegno erano arrivati, nostro malgrado, gli anni del
riflusso. Ricacciati nel privato. La grande forza collettiva
della nostra generazione dispersa in migliaia di percorsi
individuali che faticavano ad incrociarsi in un mondo trop-
po diverso dalle nostre utopie e dai nostri sogni.
Duro da digerire per noi: la Sinistra nel DNA, la ribellione
come scelta esistenziale, la politica come dimensione di
vita e di valori condivisi. Bruno molto pi estremista di me
nelle sue scelte. Entrambi lontani dai riti della politica uf-
ficiale che nemmeno la grande ventata del 68 era riuscita
ad intaccare. N nostalgici n sconfitti. Fedeli alla linea.
Orgogliosi della nostra storia. Spaziomusica era fatto a
nostra immagine e somiglianza. E bastava metterci piede
per capire al volo che quel posto l non era omologato e
54

neanche politically correct. Bastava incrociare la faccia


di Bruno, il suo barbone alla Karl Marx, i suoi capelli da
fricchettone... Bastava buttare locchio a tutto il rosso
che cera ed ai sacri simboli sparsi a piene mani:
le mega bandiere rosse, cadeau di Marco Ferraris al ri-
entro di un viaggio nellex-Impero Sovietico.
i ritratti manifesti del Che.
Lenin arringante la folla: una statuetta pazientemente
impreziosita da Bruno con una sottile lamina dorata (i pri-
mi anni la usavo come test per saggiare orientamento e
conoscenze storico-politiche dei nostri avventori)
un manifesto intorno alle mutazioni di compagni-falce e
martello sapientemente disegnato da Bruna Gnocchi.
Il nostro albero di Natale alternativo: la falce e mar-
tello con lucine intermittenti.
Concerti ed iniziative per giuste cause

Free Mandela: Louis Moholo Viva la Black - 1987


Concerto per il Nicaragua - Gaetano Liguori e Guido
Mazzon - 1989
Nella mia citt nessuno straniero- Lorenzo Riccardi
con intervento di Massimo Bubola a sostegno dei candi-
dati FGCI nelle elezioni del 1990
Gli Americani stanno bombardando Baghdad: Spazio-
musica chiude la notte in cui hanno inizio i bombardamen-
ti 17-1-1991
Suono Progressista: Spaziomusica e musicisti di Pa-
via in appoggio ai Progressisti nella campagna elettorale
del 1994
Per Cuba: la band di Flaco Biondini: serata di solida-
riet a Cuba, contro lembargo imposto dagli USA-1994
Aspettando godr?!: festa propiziatoria per la vit-
toria elettorale del Centro-Sinistra alle elezioni del 1996.

55
frammenti

Cori ubriachi e chiave inglese


Agli albori di Spazio. Anche quella sera erano arrivati in
massa gli studenti del Collegio Fraccaro, i pi casinisti,
tutti maschi, troppo testosterone in circolo. Incominciano
i cori: la qualit artistica inversamente proporzionale al
livello del tasso alcolico globale. E cos dalle biciclette
abbandonate di Battisti si passa a quel mazzolin di
fiori fino a scivolare a Faccetta nera.
Cosa?!! Faccetta Nera a Spaziomusica: ma siete mat-
ti?!!. Bruno, molto pi diretto di me e per niente incline
alla mediazione si presenta allingresso: aria truce e chia-
ve inglese old style in mano, recuperata al volo tra i suoi
attrezzi di lavoro. Ma solo una canzone come tante, per
noi non ha significato politico dicono loro, gli studenti.
Bruno ed io, insieme: Per noi invece s, e non ci piace pro-
prio! una canzone fascista una canzone fascista, punto.
Ficcatevelo in testa! E cos riattaccano con le note pi
neutre di Romagna mia.
56

Hanoi 95

Per non dimenticare le voci degli anni 60!


Auguri! Franco Bolis (per i 50 anni di Bruno)
57
Dov finita la falce & martello?

Una gigantesca falce e martello in legno, contornata da


lucine intermittenti: sorridevano tutti quando, entrando a
Spazio nel periodo delle feste, si trovavano di fronte a
questa sorta di albero di Natale alternativo. Bruno si
era divertito a costruirla ed era molto soddisfatto del suo
lavoro. Dopo la chiusura di Spazio, la posizionavamo nel
terrazzino di casa nostra suscitando commenti a non finire
da parte di chi, ignaro, passava da via XX Settembre ed
alzava gli occhi al cielo. (Come Mirtillo che sta ridendo
ancora adesso allidea).
Questa scultura comunista fa ora bella mostra di s in
uno splendido casale nel cuore dellUmbria, in una vallata
piena di olivi e girasoli. Un casale ristrutturato con pas-
sione ed arte antica, pietra dopo pietra, da Rino e Nadia
Bugiolacchi, grandi amici sin dai tempi in cui Bruno la-
vorava in Algeria. Non ci poteva essere collocazione mi-
58

gliore. Loro me li sono trovati davanti alla porta di casa


la sera dopo la morte di Bruno. Potevano fermarsi solo
un paio dore perch Rino doveva riprendere il camion da
Gubbio alle quattro di quella stessa notte. Ed avevano
fatto pi di 500 km solo per vedermi, per abbracciarmi,
per starmi vicino. Voi siete pazzi! Un viaggio cos!
E che, potevamo non venire ?! mi hanno risposto in tut-
ta semplicit. Loro sono fatti cos, ma per davvero!
E nel casale, sopra il camino, la foto: una gigantografia di
Bruno (ce n una copia anche a Spazio) scattata da Rino
che, meglio del pi professionale tra i fotografi, ha saputo
fermare in unimmagine il Bruno pi vero, il suo modo
di essere e di stare al mondo.
Riprodotto
con perizia e passione
da Bruna Gnocchi

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Famiglia Bugiolacchi

Rino Bugiolacchi e Bruno


frammenti

Stavo spinnando
una birra ad uno
studente, storico Tempo di elezioni Suono progressista
frequentatore di Spazio.
E tu, per chi voti?: 1994: la posta in gioco era molto alta. L unto del Signo-
Ad ogni elezione, amministrativa, politica od europea che
scontato che la scelta
fosse, scattava in me un impulso morale: portare voti ai re, non pi garantito da PSI e DC, allo sfascio grazie a
fosse ristretta ai partiti
partiti di Sinistra. Non sempre era facile, neanche in un am- Mani Pulite, aveva deciso di scendere in campo presen-
della Sinistra. Lui mi
biente favorevole come Spazio, convincere i tanti distanti tandosi come luomo dei sogni contro il comunismo che
guarda sorridendo:
Se te lo dico, non mi dalla politica, gli scettici, gli indifferenti, i delusi. Oltre a di- fino ad allora - diceva lui - aveva comandato in Italia
dai pi da bere!. Ma scutere, informare, distribuire materiale, durante i concerti (peccato non ce ne fossimo proprio accorti).
va, sai bene che sono salivo sul palco per il mio bravo ed accorato appello al La Sinistra, Occhetto in testa, gli opponeva la gioiosa
democratica lo incalzo voto. Di solito scattava lapplauso, praticamente scontato. macchina da guerra dei progressisti.
io. Be, lhai voluto tu: Ci sono stati per almeno un paio di episodi inquietanti. Non potevamo non intervenire in una campagna elet-
io voto a Destra, ho torale cos tormentata, difficile e decisiva per il futuro di
sempre votato a Destra. La candidatura noi tutti. Lobiettivo quello di raggiungere strati del mon-
Non riesco a do giovanile che spesso purtroppo manifestano apatia, di-
crederci:Ma, scusa, 1993: Elezioni Comunali: ero nella lista di Centro-Sinistra: sinformazione, se non addirittura insofferenza verso tutto
allora come fai a venire Il Ponte-Pavia dei cittadini, con Carla Torselli (per- ci che politica - cos scrivevamo allora.
qui tutte le sere, con le sona molto capace e di grande rigore morale) candidata E allora anche noi siamo scesi in campo con una carto-
bandiere rosse, i Che Sindaco. Bruno, sempre pi scettico, aveva cercato inutil- lina elettorale. Abbiamo contattato un tot di musicisti:
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ect? mente di farmi desistere; quella volta per aveva ragione tutti daccordo, problemi zero. SUONO PROGRESSISTA
Io qui ci sto benissimo! lui. stata unesperienza utile e costruttiva, soprattutto per stato lo slogan scelto, su proposta di Roberto Aglieri.
La politica non centra. le persone che ho conosciuto: in particolare Nora Zam- Il tutto finito, come si sa, con una batosta colossale, di
Rimango choccata: botti e Antonio Sacchi (ora stimato presidente del teatro quelle che fanno proprio male.
impensabile per me la
Fraschini), ma da non ripetere: non ci sono proprio portata.
sola idea di mettere
La Lega, allora nel suo periodo doro, interveniva con le
piede in un bar con
sue divisioni corazzate ed i suoi slogan trucidi; noi stavamo
manifesti di Alleanza
Nazionale o Forza Italia unora a discutere se era moralmente lecito che ogni candi-
alle pareti. La nostra dato avesse i santini per la propaganda. Allinsegna del
generazione masochismo anche il concerto di chiusura della campagna
ha connotazione elettorale in piazza Vittoria con una band che, in nome della
fortemente ideologica, libert di scelta individuale, non aveva neanche voluto
ha la Sinistra radicata interventi politici sul palco. Cera troppa liturgia nei mec- Una sera - suonavano i Long Horns - sono stata in-
anche nelle scelte canismi della politica istituzionale, troppo poco buon senso terrotta da due ragazzi al grido Siamo venuti qui
di vita quotidiana; e poi io ero (e sono) troppo insofferente, movimentista e ri- per ascoltare la musica, non un comizio stato
ho dovuto prendere belle perch la cosa potesse funzionare. Di fatto ho dirotta- uno choc: non mi aspettavo che potesse succedere
atto che non sempre to le preferenze verso altri compagni di lista che stimavo ed a Spazio! Mi sono riavuta subito e sono sicura che,
lo stesso per le ho deciso che non mi sarei mai pi ricandidata alle elezioni. con quello che gli ho detto dal palco, si sono convinti
generazioni pi giovani, Mi riesce molto meglio muovermi come battitore libero. o a votare a sinistra o ad andare altrove a sentire i
politicamente molto P.S. Come previsto, ha stravinto la Lega, per durata poco. concerti.
pi labili.
Suono progressista

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Scatto democratico
di Luca Fugazza
I musicisti: da sinistra:
prima fila:
Fabrizio Poggi,
Roberto Aglieri,
Guido Mazzon,
Giuseppe Barreca,
Lorenzo Riccardi/
seconda fila:
Andres Villani,
Daniela Bonanni,
Angela Megassini,
Stefano Cattaneo,
Sergio Tamburelli,
Davide Giorgi,
Bruno Morani.
Marx vivo / e beve rosso... Capace di essere tale ancora prima che sospettassero
stesse insegnando loro qualcosa... Sto parlando di Bruno
Ve la ricordate la poesia Moments di Borges? Quella Morani, naturalmente, che con Daniela stato lanima di
dove dice che, se potesse ricominciare da capo, cammine- spazio musica. A me, loro due, sono stati vicini quando
rebbe a piedi nudi da primavera ad autunno, e ci darebbe era importante esserlo. Nel 94, ad esempio, nel corso di
sotto con i gelati, i viaggi e le altre prelibatezze della vita? una campagna elettorale quella della mia candidatura
E si terrebbe giusto giusto ai problemi concreti, evitando progressista alla Camera sorta allinsegna dellallegra
di inventarsene di immaginari? Il finale, che tutti cono- consapevolezza che meglio sconfitti che con le mani in
sciamo, che s, farebbe tutto questo se mano o peggio, vittoriosi con gli argo-
avesse di nuovo, davanti a s, unintera menti sbagliati. Salt fuori perfino
94: campagna elettorale
vita da vivere: ma, dice Borges, ...you una serata di musica progressista a
con musica progressista
see, I am 83 years old and Im dying. spazio musica, con tanto di cartolina
Non ho ancora gli anni che aveva Borges e manifesto e artisti bravissimi. Qualcu-
ma anchio qualche rimpianto sui momenti perduti me lo no dellaltro schieramento venne quatto quatto e ne usc
allevo tra me e me. Uno dei pi inconfessati di essermi sconvolto. Dopo aver visto Bruno allopera col maestoso
perso linizio e la fine, e anche il mezzo, dellavventura barbone bianco che lo faceva assomigliare allautore de
di spazio musica. L sembravano precettati a transitare Il Capitale e gli occhi che ti trafiggevano alle retro-
tutti quelli che i loro momenti, chi pi e chi meno, se li vie della conservazione, che lo aspettavano nei dintorni,
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stavano prendendo: gente, per capirci, che non ha aspet- comunic: Il marxismo sar anche morto. Ma, accidenti,
tato gli 83 anni per capire dove va a parare la vita. Proba- Marx vivo. E beve rosso pi che mai.... Giorgio Boatti
bilmente dovevano aver tutti avuto un maestro adeguato.

Roma: 1 maggio 1994


Nelle foto si riconoscono:
Davide Beltramin,
Lele Protti,
Franco Signorelli,
Giacomo, la Lori.

La foto stata autografata


da Fausto Bertinotti
in persona, durante una sua
visita a Pavia. 25 aprile 1994: Corvo nero non avrai il mio scalpo
frammenti

Salvato da falce e
martello ovvero la
1994: la sconfitta elettorale pesa enormemente e non si Rivedo anche tanti miei amici friulani. Ora e sempre Re- potenza dei simboli
intravedono vie duscita. Il Manifesto lancia uniniziativa: sistenza. Comincia a piovere: sar il diluvio, per ore ed Stiamo chiudendo.
il 25 aprile tutti a Milano! Un segnale che, in fondo, tutti ore. Sembra di stare tra le risaie del Mekong, ma le facce Gli ultimi due ragazzi
aspettavamo: ladesione immediata, convinta, genera- sono belle, allegre: la pioggia aggiunge pathos alla deter- rimasti nella sala di
lizzata, senza i tanti distinguo che di solito dividono la Si- minazione ed alla voglia di lotta che si respira nellaria. mezzo si alzano e se
nistra... Bruno prepara un grande striscione rosso: Corvo Fradici ma felici di esserci: il primo segnale di riscossa. ne vanno. Porto via i
nero non avrai il mio scalpo. Spaziomusica. Partiamo: Lo stesso striscione sar portato, come unicona, alla ma- bicchieri dal tavolo
domenica, il cielo grigio scuro, si vede subito che sia- nifestazione del 1 Maggio a Roma contro la riforma delle Che schifo, sti stronzi
mo in tanti e determinati, arrivati da ogni parte dItalia. pensioni. hanno vomitato per
terra e sul tavolo!.
Le mie sacrosante
Spazio alla gita (25 aprile 1994) insulti, si riversata sul pullman di Daniela e Bruno. La- imprecazioni
la politica dei frequentatori di Spazio, ovvero quasi tutti raggiungono Bruno
Questa storia, a differenza della maggior parte delle al- quelli che si sono alzati dal letto. Ancora loro, Daniela che si precipita fuori,
tre, si svolge in esterno, bench fosse un esterno battuto e Bruno, animatori naturali e incosapevoli delle notti e, allinseguimento dei
dalla pioggia torrenziale del pomeriggio, tuttavia non c talvolta, anche dei giorni. Anche loro appartenenti. Suo- due vomitanti per
notte che tenga, proprio nel primo pomeriggio che si na magari ripetitivo e inutilmente orgoglioso continuare insegnargli le buone
parte per Milano. Non che ci sia da fare grande strada, a richiamare il gioco delle parti, ma appunto c chi la maniere. Ne intercetta

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vero, Milano sta l, attaccata al Naviglio pavese, sorge parte la gioca e basta, alloccorrenza, alla bisogna, chi uno, con intenzioni non
dai campi verde brillante in tutta la sua orrendezza. Tut- la gioca per un po e poi basta, cambia la canottiera e va propriamente pacifiche,
tavia la strada la si fa insieme, Daniela ha organizzato il tutti i luned a cena col padrone del vapore - appunto quel ma un ciondolo con
pullman per la gita, il pullman di Spazio, Bruno ha prepa- giorno a Milano venne anche una delegazione della Lega falce e martello oscilla
rato lo striscione, tutti noi ci siamo svegliati per tempo, Nord e volle unirsi al corteo, difesa da un doppio cordone sul collo del ragazzo
ed gi un risultato. Ecco appunto una vistosa anomalia di poliziotti - e chi, nella parte, ci sta da sempre, con tutti che, confusamente, sta
di orario rispetto ai pullman della mia infanzia, quando i dubbi, le sfumature, la complessit con cui ci arrotolia- cercando di scusarsi.
si visitavano gli oscuri luoghi della mo la vita in fili inestricabili. Ci non uno che sta dalla parte
Resistenza ligure a seguito di par- toglie che si giocasse anche, sul pul- giusta, un compagno
Cara Daniela, ho pensato al 25 che ha sbagliato, che
tenze allalba e cosa fosse accadu- aprile, al bisogno che sembra lman e per la strada, buttati dentro
to, in quei grumi di case affondate il corteo, confusi di noi e tra gli altri, deve solo imparare a
davvero tornato di scendere in bere o perlomeno a
dentro i boschi, lo si apprendeva a piazza e farsi vedere e sentire, si giocasse con la litania del compa-
bordo del medesimo pullman, ma, gni contiamoci, ognuno conti il suo raggiungere in tempo
alla necessit di non dare nulla il bagno in caso di
sinceramente, non ricordo bene nul- per scontato, neppure la Resi- vicino e questo triplicava, quadrupli-
la di eccidi famosi, imboscate e atti cava i numeri e la pioggia ingarbu- necessit. Il tutto
stenza e le libert di cui ancora, e finisce con un va da
generosi di quotidiana resistenza spero per molto, continueremo a gliva ulteriormente il gi disordinato
per la libert: ci che mi rimasto gruppo di Spazio, che, comunque, via il c grondante di
godere.... cos ho scritto, come se comprensione.
una sorta di appartenenza genetica Bruno fosse qui, davanti a me, ben si port dalla provincia alla citt
a una parte, quella stessa parte che sogghignante... e contribu, a suo modo, alla grande
uscita faticosamente dalla notte Ti voglio bene, Camilla manifestazione del 25 Aprile 1994.
pavese e a spizzichi, a bocconi, a Camilla Giubbini
Lacrime: Bruno da Spaziomusica

1994: un bambino albanese si imbarca clandestinamen-


te per raggiungere il padre in Italia o forse la famiglia
divisa che si ricongiunge. Questa storia da libro Cuore
non pu lasciare indifferente neanche Berlusconi che si
commuove e piange, in diretta TV ovviamente. Si impegna
anche a trovare abitazione e lavoro affinch la famiglia
possa rimanere unita (mi pare sia stato poi un Comune
dellOltrep a farsene carico). Una scena cos commo-
vente (quella di Berlusconi che piange) non pu lasciarci
insensibili: anche Bruno si commuove.
Le immaginette di Bruno con la barba imperlata di lacrime
vanno a ruba, per nessuna TV lo inquadra.

Cronaca di una vittoria annunciata


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Quella domenica del 21 aprile 1996 ce la ricorderemo a


lungo. Un volantino propiziatorio: Aspettando... godr?!
(la vittoria era nellaria) con un testo molto bello di Paco
Ignacio Taibo II ...pronti alla fine per quella nuova so-
ciet, quel nuovo paese che ci inventammo... Apertura
speciale con la scusa di una jam session; coppe, salami,
bottiglie da stappare scaramanticamente nascoste.
I primi exit-poll, le prime proiezioni, poi la faccia di Emilio
Fede: ma allora proprio vero: abbiamo vinto! Tripudio
generale, baci, abbracci: la fine di un incubo. Spazio si
riempie: un gioioso via vai che durer fino allalba.
Si suona, si canta, partono cori con le canzoni di lotta.
Presa dallentusiasmo lancio unidea: Tutti in piazza
Grande a festeggiare! Mi riportano a terra: Veniamo da
l: tutto deserto! Mi ero dimenticata che la pavesit
non consente manifestazioni di giubilo eccessive. Chisse-
nefrega: abbiamo vinto e qui, a Spazio, siamo in tanti e
tutti felici ...cogli lattimo!
Rutelli boys tati Rutelli: fiducia, speranza e aria serena sullo sfondo di
bandiere blu e arancio. Qualcuno si d da fare sul serio,
2001: Bruno mette la sua critica corrosiva al servizio provando a replicare ai manifesti del tipo Pane e f... per
del candidato ulivista e del suo entourage. Memore dei tutti. Banchetti per le strade, manifesti, volantinaggi: si
Papa boys di cui tanto sera parlato nellanno del Giubi- danno da fare i Rutelli boys anche se di boys in sen-
leo, cos che apostrofa Massimo Depaoli, seriamente so anagrafico se ne vedono pochi. Faccia pulita, camicie
impegnato a sostenere Rutelli:... Tel chi il Rutelli boy!. in tinta, aria educata, gentilezza con le vecchiette che si
aiutano ad attraversare la strada, pacatezza nello spie-
Ecco la replica di Massimo: gare che abbiamo governato bene, che siamo entrati in
E per poco non si avver unaltra mutazione stilistica: Europa, che il paese pi civile, che non siamo comunisti
Bruno in calzoncini corti al ginocchio, con calzettoni blu, (cio, alcuni s, ma di quelli miti...), rispetto per lavversa-
camicia azzurra, cappello con le tese e, soprattutto, aria rio, lessico corretto e scorrevole, delicatezza verso linter-
ottimista e costruttiva. S, ci sarebbe piaciuto averlo fra i locutore, che va convinto e non aggredito.
Rutelli Boys. 2001: si prepara la vendetta elettorale di Ci siamo detti: ma lidentikit di Bruno! Abbiamo tentato
un Berlusconi ghignante che riuscito a rimettere insie- invano di arruolarlo, anche ricattandolo moralmente con
me Fini, Bossi, Buttiglione, De Michelis e Rauti. LUlivo la solita minaccia: Guarda che cos fai il loro gioco...
tremante e sperso savanza e rist finch trova qualcu- Sarebbe stato un perfetto capo drappello. Davanti al ban-
no che ci metta la faccia pur sapendo di perdere. Cos, chetto, mentre avvicina una anziana signora intimidita:

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Francesco Rutelli diventa il nostro candidato e quel poco Signora? S? Sat vuti par Berlusconi at d n lur-
o tanto di spirito ulivista si rimette a trottare con i Comi- don!
frammenti

Ritmi del bere e differenze di civilt Te lo d io il microfono


Acuta osservazione di un pianista inglese alla prese Una normalissima serata pavese: gli Whales, giovane
con un feroce mal di testa, dopo una nottata di birra e band, impegnati nel sound check (signur che cuncert!).
sregolatezze: sempre la stessa storia: quando vengo Arriva Bruno con uno strano scrigno aperto tra le mani.
in Italia mi rovino. Massi, il cantante, capisce subito che un microfono
che a Londra devo per forza avere ritmi veloci nel di quelli super, un Sennheiser nuovo di pacca, di quelli
bere birra, dato che i pub chiudono alle 11.00. Quando che costano una cifra. Si sente gi eccitato alla sola
arrivo qui mantengo lo stesso ritmo, ma vado avanti ideaMa Bruno chiarisce subito:
fino alle 2, alle 3 del mattino. Tla vdat quest chi? L al mej. Cipatla no. Fin ca
Italy is very dangerous for me! timparat no a cant atla druart mai! Il Massi, non si
ancora ripreso da quel trauma artistico.
Come far menare gli amici
Gli anni della tessera. Entra uno: con fare arrogante, Un vegetariano e la pancetta
mi dice che lui la tessera non la vuole fare ed ordina In pizzeria: spaghetti per tutti. Lui, chitarrista rasta
da bere. Con pazienza gli spiego che non possiamo pro- straordinariamente bravo, rigorosamente vegetaria-
prio. Lui insulta (per fortuna a Spazio, di persone cos, no e lo dichiara. Il cameriere, che capisce linglese, con
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ne sono girate pochissime). Per litigare bisogna essere nonchalance mi si avvicina e mi avverte: C qualche
in due: io faccio finta di niente, lui continua con gli in- pezzo di pancetta nel sugo. E chissenefrega! Tanto
sulti. La situazione molto spiacevole. Bruno perde la non se ne accorge nemmeno! dico io. Non va proprio
pazienza (gli bastava anche molto meno per perderla) e cos: dun tratto, mentre mangia, dovrei dire che im-
lo invita ad uscire. Io, ovviamente, li seguo: mi metto pallidisce (ma, essendo lui nero-nero non so che verbo
nel mezzo per evitare che si menino. Risultato: Bruno, usare), comunque strabuzza gli occhi, comincia a tossi-
spiazzato, preoccupato soprattutto di non far colpire re e quasi quasi vomita nel piatto: gli era capitato un
me, si becca un pugno in piena faccia. Laltro se ne va pezzetto microscopico di pancetta sotto i denti! Vabb,
(e non lo rivedremo mai pi: obiettivo raggiunto). sono io che ho sbagliato: il rispetto delle scelte etiche
Bruno, mi spiace. Per, dai, abbiamo affermato la no- individuali, i diritti delle minoranze ect.ect., per, che
stra superiorit morale tento di dirgli. palle sti vegetariani!
Di p gnent, fa p gnent... Ts! Fat i cassi t una quai
volta! la sua livida risposta. Era, come dire, un po
alterato. E quella volta aveva ragione lui.
frammenti

Lonore della scorta I due dellanatra selvatica


Era un luned. Loro, i Mendoza Dance Party arri- La vuoi unanatra selvatica? Non una normale, una
vavano direttamente dallOlanda con un pulmino, un gigante: non si mai vista una roba cos! Lha tirata
leggendario Wolkswagen dannata. Erano in 7 o 8. sotto una macchina davanti alla nostra e noi labbiamo
Ci telefonano: Siamo in via Riviera Bruno si preci- raccolta. Questa la proposta che mi fanno David
pita, percorre via Riviera pi e pi volte: della band Milan e Massimo Comaschi (ora diventati persone
nessuna traccia. Allora ritorna a Spazio, rimaniamo serie, ma allepoca un po pi svampiti). Era una di quel-
in attesa di una telefonata (nessuno aveva il cellu- le sere fredde ed un po sfigate, fine anni 80. Unidea
lare). Niente. Tra telefonate, attese e ritelefonate illumina la notte: la lotteria! Facciamo le cose per bene:
passano poco meno di due ore: non si riesce ad in- i biglietti in vendita a 500 lire cad, rapido giro promozio-
crociarsi, e s che Pavia non New York! nale: chi non disposto a dare 500 lire per una giusta
Finalmente si materializzano, preceduti da unau- causa? Va a finire che tutti i presenti a Spazio compe-
to blu: quella della polizia! Riviera era luscita rano almeno un biglietto. Una ragazza bendata, come
dellautostrada: loro ci avevano aspettato davanti nei concorsi seri, fa lestrazione. Pare che lanatra, cu-
al supermercato Eurospar (appena aperto ed ancora cinata dalla mamma del vincitore, fosse buonissima. In
sconosciuto). Un pavese, insospettito dalla prolun- compenso, i due dellanatra selvatica con gli introiti

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gata sosta di questi personaggi capelloni, dro- della lotteria, bevono (non poco) e a-gratis tutta sera.
gati ect.ect aveva fatto il suo dovere di cittadino
onesto ed aveva telefonato alla pula. I poliziotti, Ma per chi mi avete preso?
verificato che tutto era sotto controllo, erano stati Erano i primi anni di Spazio, gli anni della tessera,
cos gentili da accompagnare la squinternata band dei continui controlli da parte delle Istituzioni. Lui la
a Spaziomusica. Credo siano anche venuti la sera a faccia da rivoluzionario non ce laveva proprio: aria per-
sentire il concerto: etno-rock di qualit, con grande bene, abbigliamento classico, fisico non propriamente
session finale. asciutto, viso pacioccone, occhiali, capelli sempre
corti: Domenico Talarico, Mimmo (ora sfiora i 40
anni ed arrivato al traguardo della seconda laurea
-complimenti!-). Questo qui o un questurino o un
agente Siae in incognito abbiamo immediatamen-
te pensato la prima volta che ha varcato la soglia di
Spazio; si subito creata unaura di sospetto attorno a
lui, unatmosfera innaturale che andata avanti fino a
quando, per fortuna, entrato Battista, un suo amico
che gi conoscevamo Ma per chi minchia mi ave-
vate scambiato! ci ha detto poi, davanti alla bottiglia
della riconciliazione, con il suo accento calabrese doc.
Raccolta firme
Periodicamente ma regolarmente nel corso degli anni,
come dicono i miei detrattori, lessavo le palle con qual-
che raccolta-firme. Era un modo per creare dibattito allin-
terno di Spaziomusica, per dimostrare di esserci, per dare
testimonianza che esistevano ancora voci di dissenso.
Una volta individuata la giusta causa dovevo scontrar-
mi, prima di tutto, con lo scetticismo di Bruno e di altri
amici, poi partivo alla carica mettendo al servizio della
giusta causa appunto il mio entusiasmo e le mie capa-
cit di persuasione. Parlavo con tutti (mi sempre venuto,
come dire, spontaneo): informavo, discutevo, chiedevo
pareri, mi incazzavo. Le reazioni erano le pi diversificate:
adesione piena e convinta oppure assolutamente casua-
le, adesione data per simpatia nei miei confronti o magari
per sopraggiunto sfinimento, fino al rifiuto per divergenze
ideologiche (ma successo in pochissimi casi).
Le motivazioni erano sempre nobili, nonch diversificate.
Sfogliando lalbo dei ricordi di Spazio si va dalla raccolta
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firme per:

Riaprire Spazio (1986)


Radio Ticino (1989)
Lelezione di Norberto Bobbio Presidente
Lappello del Comitato Bo.Bi. (Boicottiamo il Biscione) (1993)
Dire No al grande accordo, al governo con la destra (1996)
La libert a Sofri, Bompressi e Pietrostefani, dopo la Cassazione, 1997
Scongiurare luscita di Rifondazione dal Governo e la caduta di Prodi

Messe cos tutte insieme, lesito finale impietoso: non


una, ma nemmeno una delle giuste cause andata a
buon fine: Sofri ancora in galera, Radio Ticino in versio-
ne alternativa finita, Mediaset trionfa, il governo Prodi
caduto ect ect. Il che ha indotto Linda Lucini a scrivere:
Per anni Daniela ha raccolto firme e fatto appello a vota-
re a Sinistra prima di ogni concerto.
E la Sinistra che ha fatto? Ha perso regolarmente. Lunica
volta che, per stanchezza, Daniela ha smesso... spunta-
to Prodi.
Radio Ticino Radio Ticino, sono le ore 25

A Spazio di firme ne abbiamo raccolte un centinaio in un La voce - serissima, impostata sul modello del classico
paio di giorni, ma non sono servite: il 1 settembre 1989 annunciatore RAI - lasciava spazio ad una valanga di suo-
Radio Ticino, in versione alternativa, ha chiuso i battenti. ni psichedelici. E l partiva una delle pi geniali e rivo-
Unesperienza assolutamente unica, forse irripetibile, luzionarie creazioni delletere di tutti i tempi, 25 oclock,
di cui tutti i protagonisti, a distanza di 15 anni, parla- un programma in cui il tempo inesistente e liberato era
no ancora con grande trasporto e nostalgia, quello dedicato ai suoni alternativi, non predigeriti, che
come dimostra lo scritto di Michela Buc- sconvolgenti e selvaggi invadevano con un impatto po-
La prima raccolta firme in as- cellati. Lei allepoca era considerata la First tente ed inconfondibile lignaro FM pavese. Ma non
soluto labbiamo fatta per la Lady, in quanto compagna e futura moglie del solo. A quellepoca - stiamo parlando degli anni 80 - ci
riapertura di Spazio dopo la capo. Il capo era indiscutibilmente Claudio ascoltavano anche da molto pi lontano. Il nostro ama-
chiusura decisa dalle Istituzioni DellAcqua, grande appassionato e profondo to (e talvolta minacciato) ripetitore posizionato in collina
per problemi di permessi ect... conoscitore delluniverso rock, con una forte diffondeva una colonna sonora a tutto rock (ma a distanza
Pi di un centinaio le adesioni predilezione per il country-rock americano. di ventanni ancora ci chiediamo chi abbia osato inseri-
raccolte in un paio di sere. Attorno a Radio Ticino aveva riunito un grup- re - per sbaglio o per passione inconfessabile - Riccardo
po di giovani appassionati come lui, tutti con Fogli in una bobina che andava in onda la notte) in molte
una grande voglia di sperimentare: tra questi altre zone della Pianura Padana. Ricordo un ascoltatore di

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Stefano Duchi, tuttora dj presso Rcn a Cremona (sue Bergamo che non solo ci seguiva con entusiasmo, ma che
alcune provocazioni - ingenue e non - inserite nella sua addirittura era voluto venire a trovarci negli studi di via
Rocknroll toilet), Igino Nicrosini (il tigre, dedito XX Settembre per rendersi conto di questo piccolo gran-
alluniverso heavy), Luca Amodeo, Paolo Gardinali de miracolo nato e sviluppatosi allombra del campanile
(detto Hurdy Gurdy man, dallomonima canzone di Do- del Carmine. Non di fianco e neppure di fronte: proprio
novan e relativa trasmissione) e, nellultimo periodo, Cin- allinterno della chiesa, salendo una scaletta nascosta
zia Matteo (lindomita Tanya, oggi responsabile in una dietro una porta in legno della sacrestia, dove quotidia-
compagnia di volo). namente oltre alla processione dei fedeli si registrava un
andirivieni di ragazzi e ragazze armati della sola passione
musicale. Davanti ad un microfono tiravano fuori con la
massima naturalezza il meglio di se stessi e lati anche
insospettabili del proprio temperamento, come il nostro
Igino che - per come ruggiva - avevamo soprannomina-
to affettuosamente Tigre. Ma a Radio Ticino, una grande
palestra per talenti radiofonici e giornalistici, il singolo
difficilmente poteva fare la star.
Cera, allepoca, uno spirito di gruppo esasperato, la vo-
glia di comunicare agli altri la scoperta di una nuova band,
di dividere un programma con qualcun altro, di divertirsi
e far divertire insieme. Il tutto sotto lala protettrice del
nostro Capo incontrastato Claudio, che fatti quadrare i
conti di cassa in banca si precipitava in radio e ci rima- vano playlist n logiche di mercato: se un disco piaceva,
neva fino a sera. Due studi, uno per le dirette e uno per le lo si passava, altrimenti si diceva chiaramente che era un
registrazioni, una saletta accessoria, montagne di dischi, flop. E gli album (cos si chiamavano allora) si trasmet-
qualche sedia ed entusiasmo a non finire: questa la dota- tevano interamente, senza limitarsi allinflazionatissimo
zione-base di unemittente che ha rappresentato un punto singolo. Poi cerano le richieste di chi stava a casa: il mi-
di riferimento costante ma anche di rottura. Non esiste- tico 20166 ci metteva in contatto con chi era dallaltra
parte dellapparecchio. Chiedevano rock, blues, country,
cantautori italiani, musicisti che magari avevamo contri-
buito a far conoscere noi del tutto disinteressatamente e
di cui trasmettevamo dischi o nastri acquistati ai concerti.
Una radio che ha vissuto di una libert impensabile oggi.
Budget limitatissimo per lacquisto dei dischi, ma come
nei migliori esempi di comunit ognuno portava qualcosa
da casa e poi cera sempre Claudio che dilapidava mezzo
stipendio da Bootleg o al Club 33 e metteva a disposizio-
ne il suo vinile prima e i suoi cd poi con spirito di umana
fratellanza. Quando ogni tanto capitava che arrivasse
qualche personaggio raccomandato dai vertici, senza
70

che nessuno dicesse una sola parola si creava sponta-


neamente una sorta di cordone sanitario che lo isolava
se non si dimostrava in gamba o sulla stessa lunghezza
donda degli altri. E spesso il poverino capiva di essere
un pesce fuor dacqua e se ne andava, coda tra le gambe,
di sua spontanea volont. Nonostante tutti fossimo impe-
gnati nello studio o nel lavoro, a Radio Ticino non regnava
il dilettantismo. Le nuove trasmissioni venivano preparate
con cura, dalla sigla fino agli stacchetti promozionali. E
anche se grande attenzione era dedicata alla programma-
zione musicale, i notiziari, pur nella scarsit di mezzi a
disposizione, venivano arricchiti con interviste, contributi,
commenti. Le voci della radio sono state negli anni a casa
di politici, nei backstage dei concerti, sui campi di calcio e
di basket, nei camerini dei teatri, insomma quasi dapper-
tutto per informare al meglio un pubblico attento che ci
ha costantemente supportato anche nei momenti critici e
che si indignato insieme a noi al momento cruciale - 1
settembre 89 - della fine di unavventura radiofonica che
ancora oggi, a raccontarla, ha per certi versi dellincredibile.
Michela Buccellati
Norberto Bobbio & Caniggia Ecco la sua versione:
SPAZIO luogo in cui sfogavi in tutti i modi possibili le durezze della vita quo-
1992: il 17 febbraio Mario Chiesa viene arrestato a Mi- tidiana dello studente, figlio, amico. Ovviamente il minimo oggetto scocciatore
lano: linizio di Mani Pulite. La magistratura squarcia veniva evitato o scacciato, per godere di quelle belle ore spensierate fra mu-
il velo sulla commistione tra affari, mazzette e politica. sica, alcol, discussioni + o - impegnate. Il problema era che alcuni scocciatori
erano cronici quindi volente o nolente dovevi conviverci.
Il clima generale di grande inquietudine, di grande fer-
Tra i vari elementi di disturbo (Fadiga - alias Marco Morani n.7 - e il suo grugno,
mento ma anche di grandi speranze. In un momento cos Bruno in fase di registrazione, e via di seguito). Eccoci a Daniela: nel suo (per
delicato in gioco lelezione del nuovo presidente della carit onorevole) obiettivo di ricavare qualcosa di utile dallammasso di uma-
Repubblica. Negli ambienti di Sinistra circola il nome di nit che ogni sera si riversava a SPAZIO, eccola tartassarci ogni sera con qual-
Norberto Bobbio. Detto fatto. Mi mobilito per la raccolta che firma o petizione. Una sera (non ricordo il periodo esatto) eccomi puntuale
delle firme: in un paio di sere ne raccolgo unottantina. allappuntamento con la firma, solo che, in vena di scherzi, appongo la firma del
Lappello viene pubblicato, firme comprese, dalla Provin- mitico, grande, unico eroe della pedata bergamasca del momento: Claudio Paul
cia Pavese. La sera dopo un frequentatore di Spazio mi Caniggia il resto storia! Kapil Jayakar
dice, con tono leggermente ironico (ma lho capito dopo):
Daniela, sei proprio un fenomeno! Cosa hai fatto per ri-
uscire a far firmare lappello anche a Caniggia? (Claudio
Paul Caniggia, argentino, noto calciatore di serie A, alle-
poca militava nellAtalanta). Ma non scherzare, ma che

71
Caniggia e Caniggia? dico io di rimando.
To, guarda e apre la Provincia Pavese: il nome di Canig-
gia tra gli ultimi della lista! Sento che ladrenalina va a
mille: devo scoprire chi ha fatto uno scherzo cos idiota,
vanificando la seriet del mio impegno.
Qualche ora dopo arriva Kapil che, candido come la neve,
mi dice: Hai visto la firma di Caniggia? e mi confessa,
ridendo come un matto, di essere lautore della trovata.
Lo incenerisco; lui si sorprende per la mia indignazione e
la mia, seria, incazzatura; allora gli spiego limportanza
dellimpegno politico, della passione civile etc. etc. (an-
cora adesso non saprei dire con quali risultati).
frammenti

Al bancone di Spazio
Luca, tu saresti anche simpatico. Ma non bevi e sta cosa mi fa girar le balle.
Lo ripeteva ogni volta che chiedevo un bicchiere della mia bibita preferita.
Poi, per, Bruno tirava fuori dal frigo un bottiglione di aranciata amara che a suo
dire comprava al supermarket apposta per me. In effetti, durava parecchio.
Luca Amodeo
BO.BI: Boicottiamo il Biscione No allaccordo con la Destra
72
frammenti

Perch Vincenzo ha cominciato Al telefono di Spazio


a perdere i capelli Pronto, sono la sorella di Luca Amodeo. gi arrivato
Fine serata. Un ragazzo problematico di Voghera in mio fratello?
stato di ebbrezza, rompe, e con insistenza. Con la mia Amodeo? Mah mica so i cognomi di tutti quelli che
abitudine alla pazienza (con i bambini a scuola ed an- entrano qui!
che con Bruno) riesco, faticosamente, a convincerlo ad Beh, dovrei parlargli. Guardi, porta gli occhiali e una
uscire. Lo prendo sottobraccio, lui vomita insulti e sciarpa rossa.
vabb fino a quel fascisti!: tutto si pu sopporta- Qui la portano quasi tutti! Qualcosa di pi?
re ma non la parola fascista dentro Spazio. Momenti Alto sul metro e settanta, robusto
di tensione. Per fortuna Bruno Marazzita (che fa anche Non farmi perdere tempo. Che cazzo beve?
arti marziali) mi d una mano a portarlo fuori. Lo tiene Mio fratello?
fermo al cancello esterno, quello rosso. C anche Vin- S, tuo fratello. Non vuoi parlare con lui?
cenzo che, apparentemente, tenta di calmare gli animi. E che centra cosa beve, scusi?
Cerco di far rientrare tutti, quando proprio Vincenzo, Centra eccome!
dopo un fascista di troppo, si avvicina al cancello per astemio, beve acqua minerale o, al massimo, la-
menare. Io, da sempre contraria alluso della violenza ranciata amara.
per risolvere qualsiasi problema, da dietro, lo tratten- Perfetto: entrato adesso, te lo passo subito!

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go afferrandolo per i capelli (allora li aveva ancora folti Luca Amodeo
oltre che lunghi). La cosa finisce l, senza danni per nes-
suno, tranne che per i capelli di Vincenzo. La sera dopo i S. Cilla dei miracoli
Long Horns suonano a Spazio. Vincenzo ha mal di testa Grande concerto: grandi bevute: la ferrea regola di
Se becco quello stronzo che mi ha tirato i capelli ieri Spazio. stata una serata ad alta densit artistica ed
sera! Evidentemente, nella concitazione generale, emotiva: Bruno si rilassa con i musicisti e limmancabile
non si era accorto che ero stata io. Glielo confesso, tan- Pampero, fino a crollare definitivamente su una panchi-
to so che mi vuole bene. Commento di Bruno i don, na. Arriva il momento di chiudere: mi avvicino e tento
i capiran mai un casso. di svegliarlo, ci prova Marco, ci prova anche Massimo:
mission impossible: dorme come un macigno. Cilla (in
condizioni non tanto dissimili) si avvicina: ag pensi
mi! e lo bacia. Bruno viene percorso da un fremito, si
agita, scuote la testa e: ...Cilla, che schivi!!!, si alza
come un automa e sale in macchina: quella sbagliata,
ma non importa: fatta, missione compiuta.
Nota. In quel periodo stavo leggendo Santa Barbara dei
fulmini del grande Amado; il nesso immediato: cos
che il nostro Cilla diventa da allora S. Cilla dei miracoli.
Ricorrenze
Capodanni
Carnevali
Grigliate
Otto marzo
Natali
Capodanni

La notte di San Silvestro: che stress! Perch divertirsi,


ballare, ubriacarsi obbligatorio per tutti almeno una vol-
ta allanno, almeno quella notte l! Tutto viene stravolto
in nome del divertimento a tutti i costi. C la gara dei lo-
cali a chi fa le cose pi trendy tra cene e cenoni, danze
latine e trenini del liscio, ricchi premi&cotillons, botti di
champagne e botti artificiali, musica evergreen per far
ballare la gente oppure disco ed ancora tette, natiche
e bicipiti da esibire ed i prezzi che impazzano in modo
assurdo A dir la verit Bruno ed io avremmo preferito
starcene per conto nostro e festeggiare con amici fidati.
Ma non sempre stato possibile. 1987-88 Long Horns
Anche noi abbiamo fatto le nostre brave feste di fine dan-
no, fino allalba, come vuole la tradizione: rigorosamen- Quellanno, per riuscire ad accelerare il pagamento delle
te musica live, prezzi poco pi alti del solito, Pinot della cambiali, ci inventammo anche il cenone. Bruno ed io, da
Versa e birra a fulmini ed il Lisi di turno che arriva alle inesperti totali, cominciammo a litigare un paio di setti-

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cinque/sei del mattino, con laria stravolta dicendo: Ma mane prima per decidere la spesa: lui proponeva quantit
perch non si pu pi suonare?! industriali di roba, io le dimezzavo, cercando di farlo a
Questa la cronistoria di alcuni dei Capodanni di Spazio. sua insaputa. La sera del 31 cerano molte pi persone di
quelle che si erano prenotate; risultato: di roba ce nera
in super-abbondanza, in compenso per mancavano le po-
sate. Il clou arrivato con il lancio dello zampone, sto-
ria che ancor oggi si tramanda ai posteri. Mancava poco
alla mezzanotte, tutti erano strafogati di cibo. Bruno, nel
camerino che fungeva da cucina, era alle prese con il
taglio degli zamponi: Dai, lascia perdere, vieni a sederti
un attimo anche tu, non c pi nessuno che riesce ad
ingurgitare ancora qualcosa. Non sente ragioni, allora
insisto, forse un po troppo: lui mi guarda con due occhi
grifagni: ha uno zampone bollente che gli sta ustionando
la mano, si vede che muore dalla voglia di tirarmelo ad-
dosso. Meno male che mi vuole bene: si gira e spiaccica
lo zampone contro il muro: la stimmata rimarr, indele-
bile, fino alla fine dellestate, quando ridipingiamo le pa-
reti. Musolino commenta: Quello che colpisce di Bruno
la sua calma costante! Questo s che rocknroll!
No more cenoni in my life: lo giuro!
1989-90 Gnola Blues Band Il clima di sovreccitazione che veniva dal palco ha prodot-
e qui succede di tutto to i seguenti effetti:
1) unubriachezza molesta, di quelle con vomito an-
Che non sarebbe stata una serata normale lavevamo ca- nesso, appena mezzora dopo lapertura. Cominciamo
pito subito. bene! ho pensato Il malcapitato ha passato il suo
San Silvestro seduto accanto a me, sotto la
mia sorveglianza prima di tutto per evitare
Linizio della serata prometteva bene: nel nostro breve trasferimento da Milano il prode Tix
che facesse danni e poi, anche quando la
bass Cimaschi alla guida aveva clamorosamente mancato uno stop in zona San Lanfranco,
ciucca gli era passata, perch si meritava un
allingresso di Pavia: un dritto da brivido. Integri per miracolo. Passato lo choc, la solita dovuta
castigo.
e meritata accoglienza da Bruno: Muovetevi perdabal, sempre in ritardo. Taca quel basso di
2) una coppia (erano cos teneri ad inizio
merda. Marco, rumpa no i cujon!. Ci aspettava una lunga nottata. Ognuno di noi aveva un
serata!) si sfasciata, poi ricomposta, poi
preciso compito artistico: Marco Guarnerio gli effetti speciali, io la scaletta dei brani; Tix era
sfasciata definitivamente.Tuttoinunanotte!
gi fuori uso mi toccato bere per superare lo choc sosteneva a sua giustificazione. Simpsi,
Alla fine lei se ne andata con un altro! (an-
il batterista, era rassegnato. Le prime tre, quattro ore passarono tranquillamente allinsegna
che se non era un negro come invece recita
del blues, rnblues & rocknroll ma, dopo lingresso nellanno nuovo, labbondante alcol prese
Vasco Rossi). stata una vicenda tormentata
possesso inevitabilmente del palco e della sala a tal punto che il sound si trasform, grazie ad
con vari passaggi dallinterno allesterno del
un Marco sempre pi delirante alle tastiere, in un cocktail sonoro micidiale di B.B.King, Black
locale e viceversa: noi allingresso labbiamo
Sabbath and Dire Straits.
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seguita con grande partecipazione emoziona-


Il risultato fu che, alle cinque passate, presa dalla disperazione, dopo ripetuti quanto inutili
le: cera qualcuno che faceva il tifo per lei
richiami, la maestra Daniela, stranamente daccordo con Bruno, ci tolse the power, ovvero
(bella gnocca a detta di Bruno e dei maschi
la corrente elettrica. Gnola
presenti) ma la stragrande maggioranza era
con lui, bidonato ed abbandonato proprio la
sera dellultimo dellanno!
3) Un nostro amico bancario, di solito rigido come un bac-
cal, pur di conquistare una tipa, si messo perfino a bal-
lare il rock! E poi c stato qualcuno tra i musicisti che ha
cuccato (il solito, quello con pi sex-appeal), qualcuno
che ci ha provato senza successo (e c voluta una se-
dia, usata in modo simbolico, per placare bollenti spiriti),
qualcuno che, tornando a casa in stato di ebbrezza etilica,
ha rovesciato i vasi dei gerani della vicina.
Insomma: abbiamo impiegato diversi anni per riaverci da
quella festa. Anche perch Gnola, non contento, accam-
pando una strana storia di chiavi da consegnare (sicura-
mente inventata) si presentato a casa nostra anche il
pomeriggio del giorno seguente per il tradizionale cote-
chino con lenticchie.
Proprio vero: a volte ritornano!
Gnola Blues Band:
Marco Guarnerio
Maurizio Simpsi
Tix - Tiziano Cimaschi
Gnola - Maurizio Glielmo
foto di Ilic Feroldi

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1995 Maratona rock con
i Frammenti di Okazaki e i Fuori Misura

Un brindisi da ricordare. Sta per scoccare la mezzanotte:


salgo sul palco per il discorso (Il 1996 sar sicuramente
migliore del 95: Bossi ha fatto fuori Berlusconi e questa
una grande notizia!) e per il conto alla rovescia:
meno tre, meno due, meno uno tanti auguri a tuttiiiii!!.
Stappo la bottiglia di Pinot della Versa, ma dai, non fa
neanche il botto, cominciamo bene!
Mi riempio comunque il bicchiere e lo caccio gi, tutto
dun fiato, rimango tramortita: grappa!. Controllo la bot-
tiglia, il tappo quello giusto, con la gabbietta di ferro;
sulletichetta c scritto: Pinot Nero (a caratteri cubitali)
e, appena sopra, a caratteri microscopici grappa di
Mi salva il fatto che, da buona friulana, una certa dimesti-
chezza con la grappa ce lho!
Anni in cui Spazio rimasto chiuso
la notte dellultimo dellanno

(anche perch la musica + il tirar mattina + trasgressioni


varie erano una quasi-abitudine quotidiana a Spazio, non
cera bisogno di aspettare proprio il 31 dicembre!).
Per giustificare la voglia di restarcene a casa preparavo,
anno dopo anno, vari proclami poetici:
abbiamo bisogno darte, di musica e di poesia per
non morire di realt.
Non ho voglia di tuffarmi in un gomitolo di feste
(parafrasando Ungaretti).
Cash your dreams before they slip away incassa i tuoi
sogni prima che ti scivolino via dedicato a tutti i so-
gnatori incalliti, dalla magica RubyTuesday degli Stones.
e naturalmente Happy Christmas di John Lennon in
segreteria telefonica.
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Graziano Romani
Niki Milazzo
Riccardo e
Leo Sgavetti

Dal 1996 alla chiusura: suoi momenti migliori, alla fine della serata la Dany per
Graziano Romani & Mescaleros salutare le ultime persone rimaste e annunciare la chiu-
sura del locale mise su Linternazionale.
Novembre 96, sala prove. Ragas sa fommia lultim ed Alla fine eravamo proprio stanchi. Quando uscimmo ci

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lan? ma, io ho ricevuto un paio di offerte... accorgemmo che era nevicato: cerano almeno 20 cm di
Oggi mi ha chiamato la Dany di Pavia e mi ha chiesto se neve, allora decidemmo che invece di rimanere l a dormi-
andiamo l, cosa ne dite? re, saremmo tornati a casa. Dopo averlo saputo, Bruno ci
Tutti e cinque in coro: SPAZIO MUSICA. diede dei Bastardi per almeno un quarto dora poi spar.
Come al solito, appuntamento a Spazio alle 18.30, noi da Quando uscimmo lui era fuori, in maglietta, ubriaco, che
bravi bastardi emiliani alle 17.45 eravamo gi davanti al spalava la neve dal cortile per farci uscire con le macchi-
cancello CHIUSO dallimmancabile catena. Dopo un quar- ne. Tornato dentro ci guard, si mise a piangere e disse
to dora, il clacson di una piccola Polo rossa nuova rompe siete proprio dei bastardi, non rimanete mai qui a dormi-
lincanto dellattesa, ma che cccaaazzzooo fate gi qui re, andate affanculo tutti, baci, abbracci, palpate di culo
a rompere i coglioni noi: ciao Bruno baci, abbracci, e puttanate varie, e via verso il ritorno con limmancabile
palpate di culo e puttanate varie, lui apre il locale, dentro bottiglia per il viaggio.
un freddo polare, Bruno montate la roba sul palco e fate Il viaggio di ritorno stato uno dei pi belli della mia vita,
poco casino che prima del sound check devo fare delle lautostrada era deserta, erano le 6 del mattino, era una
cose solite prove e alle 20.00, rag della zia Dany, lunga ed infinita striscia bianca di neve, ancora gli spaz-
cenone anticipato con stappo di bottigliozzo riserva Mo- zaneve non erano passati, anche loro avevano festeggia-
rani, alle 22.00 alzata molto instabile da tavola e corsa al to. Il silenzio era interrotto solo dal rumore delle nostre
locale. Quellanno a Spazio cera veramente un sacco di macchine, le uniche per kilometri, ci mettemmo quasi
gente, noi abbiamo fatto il concerto pi lungo della nostra quattro ore a fare un viaggio che di solito ne dura una
carriera, quattro ore e un quarto di concerto, stato bel- e mezza, ma ne valse la pena, Spazio Musica, Bruno, la
lissimo, un sacco di musicisti che hanno suonato con noi, Dany, quella neve lanno dopo ancora, ma purtroppo
Bruno e la Dany che erano pi fuori di Jimi Hendrix nei non nevic!!!!!!! Leo (Leonardo Sgavetti)
80

Io lanciata in una danza vorticosa


con Stefano Gianini, quello che,
ad ogni concerto, Lorenzo Riccardi
definisce il batterista pi bello dItalia
Carnevale

Giacca e cravatta: questo il solo vestito mascherato che


Bruno indossava ogni anno, lultimo giorno di Carnevale,
quando lavorava in banca.
A Spazio il Carnevale con mascherine annesse labbiamo
Qualche anno dopo il Carnevale labbiamo
celebrato poco e con poco entusiasmo, anzi, negli ulti- festeggiato con i ritmi brasiliani di Alberto
mi anni ce lo dimenticavamo proprio. Due eccezioni: la Camerini, che in Brasile c nato ed ha tra-
prima nellottantasette quando, ancora freschi di Spazio, scorso linfanzia. Tutti lo conoscono come
ci sentivamo pi ispirati. Io, molto pi incosciente di ora, Arlecchino del rock e Rocknroll robot
memore di una pilotata incursione al Playboy club di Ma- ma quando imbraccia la chitarra e suona
ritmi sudamericani che esprime davvero il
nila durante il nostro viaggio di nozze alle Filippine, mi
meglio di s.
ero addirittura vestita da coniglietta con la complicit
di Bruno: era stato lui a confezionarmi il pon-pon da posi-
zionare sul didietro. Si vede che cera qualcosa di strano
nellaria in quel periodo perch perfino Alberto Moggi
si era messo in maschera!!! E di questo esiste documen-
tazione fotografica che allego: sar una sorpresa per lui

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ritrovarsi cos conciato!

Gianni De Siati
e sconosciuta Odalisca
Valerio
82

Laura Ferraboschi

Lopez & c.

Alberto Moggi
e Pinuccia Balzamo
Gigi Caforio

83
Bruno Marazzita e Gloria Molla
Grigliate super-attivo e passava tutta la giornata alla griglia. Caron
Dimonio: preciso! Al suo fianco Costas ed il suo sugo
Un rito di fine stagione iniziato per caso e diventato con- magico: Daniellla, questo sugo speciale: ti fa venir
suetudine, un viatico per augurare a tutti delle belle va- voglia di fare allamore! Sai, noi Greci...! e gi con la
canze. Succedeva a fine giugno, di domenica. Non cera sua risata grassa e solare. Sempre presenti: i Piacenti-
bisogno di inviti, il passaparola funzionava benissimo, an- ni. Non facevano in tempo ad arrivare che la loro coppa
che troppo. Tavoloni piazzati in cortile (non ricordo sia mai stagionata (la migliore del mondo!) era gi posizionata
piovuto) che si riempivano di una grande variet di cibarie nellaffettatrice. In assoluto i pi fedeli e i pi puntuali
(la regola era che ognuno arrivava di cibo-beveraggio-mu- Leo, morosa and friends: ci aspettavano al cancello,
nito). Il clou era la grigliata: salamelle e costate di maiale, sotto il sole delluna del pomeriggio. Si finiva sempre
come nella migliore tradizione delle feste popolari, con in in musica, dentro Spazio. Loro, Leo & c. intendo, non si
pi i souvlaki di Costas (ne faceva a centinaia). stancavano mai come le duracell: alla fine, con un po di
Io lo dichiaravo dallinizio: quelle domeniche me le gode- insulti, riuscivamo a farli scendere dal palco e a fargli im-
vo in totale libert, senza fare assolutamente niente se boccare la via di casa. Gnola non veniva proprio tutti gli
non mangiare, bere e chiacchierare. anni, ma quando cera lasciava il segno. Ricordo una volta
Bruno, divisa dordinanza: grembiule rosso e bustina in Alberto Camerini che tormentava suo figlio con le forma-
testa, trafugati da qualche Festival dellUnit, era invece zioni dellInter, quando ancora vinceva...
84

Giovanni Riboni
Costas

Daniellla (ci metteva almeno tre elle per dire il mio nome)
che limiti avevamo noi: io e Bruno, uguali: sempre pronti
a mangiare, bere e tirar mattina. Una bella vita, eh, Da-
niellla. Era venuto a trovarmi a casa, per il compito ed
insieme avevamo ricordato le storie di unamicizia quasi
ventennale; si sentiva ancora dentro la morte di Bruno,
mi aveva confessato. Mi aveva raccontato dellincidente
che gli era capitato, dei problemi a distanza di mesi, di
una grande operazione al cuore: Sono vivo perch sono
forte, ma adesso: i controlli, la dieta, che schifo di vita mi
tocca fare, Daniellla e chi poteva immaginare che sareb-
be morto di l a una settimana! (31-1-2003): lui e la sua
dannatissima voglia di vivere.
Ed ora tocca a me raccontare anche per lui.
Costas e le feste greche (la prima nell87), le mitiche feste
greche: Zorbas group: ore di buona musica, con la Niki,

85
e poi Dimitri, Giorgio, lui al bouzouki che dirigeva tutto,
Athina, la sua donna, che cantava. E poi grandi grigliate
nel cortile di Spazio: souvlaki, salsicce, moussaka, feta.
Sar stata la musica, sar stato il sugo magico (sua
ricetta esclusiva), sar stata la birra e il Johnny Walker
consumati in quantit industriali: a detta di Andrea, ora
affermato psichiatra, e di tanti altri, alle feste greche ci si
divertiva sempre e si cuccava facile. Daniellla noi greci E poi la barca: si era costruito da solo, a casa sua, in Gre-
s che sappiamo divertirci mi diceva ridendo, con lorgo- cia, una barca vera, in legno. Io non mi fidavo proprio:
glio di maschio mediterraneo stampato in faccia. Costas, non che andiamo a fondo, noi e la barca? ed
Costas e gli esami allUniversit: tanto per cambiare, rom- invece, incredibilmente, la barca stava a galla: laveva-
pevo le palle anche a lui: Costas, ma stai studiando? mo inaugurata in un lago vicino a casa sua durante una
Daniellla, vedrai, tra un anno mi laureo e scoppiava a delle nostre vacanze greche. E cos anche Bruno aveva
ridere: una risata sonora e contagiosa la sua. E Bruno, suo concepito lidea della barca-fai-da-te: si era fatto dare
complice, che mi diceva: Se tu ti facessi ogni tanto i cazzi da Costas il libro di istruzioni, un libro molto dettagliato,
tuoi! peccato... fosse scritto in greco! Anzich darsi per vinto,
Dopo i primi anni da studente modello, aveva deciso di con lappoggio di Mario Mariotti, aveva cominciato ad
godersi la vita a modo suo: suonava a Pavia ed in diversi attrezzarsi per realizzare questo folle progetto: da sempre
locali di Milano. Era un lavoratore incasinato ed instan- il suo sogno era quello di andar per mare.
cabile: faceva di tutto: musicista, parcheggiatore, tradut- Ora posso solo pensare che Bruno e Costas si stiano fa-
tore. cendo buona compagnia .
frammenti

... Quellincredibile angolo della felicit che stato Spazio. Un luogo deputato al
sesso (di sesso si parlava, si teorizzava, ci si ubriacava) che in realt stato soprat-
8 Marzo: una festa comandata tutto, almeno per me, ma non solo, un luogo di grandi amori viscerali e passionali,
il luogo dellamore che non torna pi perch nulla sar pi allaltezza di certi amori
Siamo negli anni Ottanta/Novanta: si vede e si sente. della giovinezza, di certi travolgenti ardori... scritto ovviamente da una donna
Anche la giornata internazionale della donna risente del
riflusso generale e annega in un mare di mimose, regali,
cene tra donne (provate a trovare un posto libero al ri- Te lo d io il sesso debole!
storante l8 marzo!). A slogan truculenti Avete voluto la tardi, quasi lora di chiudere. Arrivano in quattro, sconosciuti, non proprio giova-
libert sessuale? Beh, adesso godetevela... (1996, noto nissimi, dallaria macho; si capisce subito che cercano pretesti per fare casino.
locale cittadino) si affianca la moda dello strip maschile, Uno di loro (abbiamo poi saputo che aveva diversi precedenti per rissa) attacca un
rigorosamente riservato a un pubblico femminile. nostro amico:
Che tristezza: la magia del gioco della seduzione confina- tu mi hai guardato storto ed altre stronzate simili. Sono troppo incazzata ed asso-
ta nellesibizione, a pagamento, di bicipiti ben palestrati. lutamente determinata ad intervenire prima che la situazione possa degenerare: si
Non ci sto. Gli uomini di Spazio, ogni anno, mi provocano fa a modo mio, sarebbe idiota mettersi al loro livello. Si chiude, escono tutti. E cos
(o perlomeno ci provano): va bene il femminismo, vanno rimaniamo soli dentro Spazio: loro seduti al tavolo, io piazzata davanti alla porta
bene i principi, ma, dai, un piccolo strip, tanto per riem- dingresso, certa che non avrebbero osato prendersela con una donna debole ed
pire di donne Spaziomusica, solitamente ad alta densit indifesa. Occhi grifagni, voce adirata e bassissima: Adesso ve ne andate e non vi
maschile, almeno una volta allanno? fate pi vedere. Balbettano scuse; mi fanno quasi pena. Uscendo uno di loro, con
Non se ne parla nemmeno: dovreste passare sul mio ca- forte accento sardo, confessa: Se le donne sanno essere cattive come lei stata
86

davere! Ed ogni 8 Marzo diffondo parole di fuoco contro la cattiva con noi, be, io, io credo che non mi sposer mai!.
mercificazione del corpo, dei pensieri, delluniverso fem-
minile e distribuisco testi poetici sullamore e sul sesso.
I Natali

Il biglietto della Betty,


Lorenzo e soci...

successo anche questo: Bruno in versione Babbo Natale Gli auguri di


Giovanni Riboni
che distribuisce doni, ma solo ai soci buoni...

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Chicken Mambo

Iso
Iniziative & eventi
88

1 anniversario matrimonio
Le mondine
Happening futurista
Spaziomusica news
Scuola di musica
Festival Blues: 1a e 2a ed. (88 e 89)
Potemkin ensemble
50 anni di Bruno
Proud to be american: Clinton - Lewinski
La festa di non - laurea
Musica ribelle
10 anni di Spazio
Spray Art
Paco Ignacio Taibo II
In morte di Fabrizio De Andr
Versi - universi - universit
Pavia rock 99
Le mondine: 1986

89
Happening futurista

Grande serata gastro-comico-culturale


No, non la Venezia di Palazzo Grassi o dellHotel des
Bains, la Pavia di Spaziomusica.
Lo chef non sar il versatile conte Nuvoletti.
Per di chef/s (con la s come direbbe il buon Arbore) ce
ne saranno due: Roberto, giovane ed eroico salvatore di
vite. Claudio, aereopoeta/libico aviatore.

Manifestazione aeropirotecnica: Nadia e Claudia


Dis/musica: concerto olfattivo per motore diesel e me-
tallo sonoro (Enrico)
Dis/grafica: Bruno
Dis/organizzazione generale: Claudio, Daniela, Roberto.
Invitato donore: Gianni Agnelli, il grande sponsor futuri-
sta. (Chiss che non gli venga in mente di sponsorizzare
anche noi che ne avremmo proprio bisogno).
SALUTE E FERROVIA ciuf ciuf: Daniela Bonanni, Nadia Calvi, Claudio Canevari,
va pi forte il treno o pi giallo il limone? Claudia Catenelli, Bruno Morani, Enrico Sersale,
Rberto Tortini. Salute e ferrovia!
Scuola di musica
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Ambra DAmico ed Enzo Ciotola


Spaziomusica News Daniela Bonanni, Bruno Morani, Lorenzo Riccardi
e Betty Verri (rubrica Cantautori), Roberto Valenti-
Febbraio 87: esce il primo numero del mensile Spazio- no (jazz), a cui si sono successivamente aggiunti: Carlo
musica news. Berruti e Riccardo Bonomi (Hard rock e dintorni), Ga-
Dentro ci si trovava il calendario dei concerti con tutte briele Albanesi, Oliviero Cremonesi, Marco Mora-
le informazioni riguardo alle band, ma anche recensioni, ni, Ottavio Verdobbio (blues).
interviste a musicisti, novit discografiche... Grafica e impaginazione a cura di Enrico Sersale.
Il comitato di redazione: Roberto Aglieri, Pier Amari, Foto: Daniela Albinger Vignette: Andrea DAmico

91
frammenti

Traduzioni 1 quindicina di ragazze tra cui due gnocche esagera-


Tradurre, si sa, un po tradire, ma non per il duo te (secondo Bruno ed altri esperti).
Mariano Nocito (serio contrabbassista) e Sandro Brindisi su brindisi, discorsi, battute che si incrocia-
De Piscopo (serio pianista). no: c grande allegria e voglia di far festa.
Un pomeriggio (primissimi anni di Spazio), spalleg- In un tavolo a fianco due studenti, maschi, ventan-
giandosi a vicenda (chi spalleggiava chi?) si sono ni o gi di l: viene naturale invitarli per un brindisi:
divertiti a fare la traduzione fedelissima dei nomi di No, grazie, tra poco dobbiamo andare: domani ab-
chiese e monumenti ad un ignaro jazzista americano. biamo lezione: bene educati i ragazzi!
E cos San Pietro in Ciel doro diventata Saint Pe- Ma dove sono finiti gli uomini veri?
ter in golden sky, Santa Maria delle Grazie Saint
Mary of thank you, anzi of thank yous per via che La danza del pomodoro
Grazie plurale; Belgioioso: Beautiful joy fino ad Fine grigliata: la giornata stata dura. Costas e
arrivare a have a grease per dire Abbiategrasso. Bruno ci hanno dato dentro con souvlaki e salsicce; il
tasso alcolico sostenuto (provate voi a bere acqua
Traduzioni 2 minerale con il sugo magico di Costas!).
Devo confessare che anchio ho fatto la mia parte. Ci si ritrova, tra superstiti, una ventina pi o meno,
92

Il famoso detto internazionale che in pavese suona dentro Spazio. Chiss come mai, c un pomodoro sul
Tira pus un pel ad figa che cent para ad b di- pavimento. Partono le danze: Bruno, Costas, Plinio,
ventato: A poussy hair can carry more than a truck. Vincenzo e Cilla: tutti a ballare il sirtaki intorno al
pomodoro.
Traduzioni 3 Noi, in cerchio, diamo il ritmo battendo le mani:
Una perla di Fotia: notte inoltrata, attorno al tavolo la regola che non si deve schiacciarlo. Sudati
di casa nostra. Cera stato il concerto di una giovane e stanchi, i nostri non demordono: 5 maschi, tt
band inglese (i Mirrors over Kiev). Non saprei dire mazarent a ballare a torso nudo, circondati da
quali strane congiunzioni astrali ci abbiano condotto risate e tifo da stadio.
a quel punto, fatto sta che Fotia si scatenato nella Spetta a Cilla, che d prova di grande destrezza e
spiegazione della Genesi con il suo english semplice grande resistenza, spiaccicare, dopo quasi due ore,
ma efficace. Ricordo bene, anche perch eravamo il pomodoro sul pavimento.
tutti piegati dal ridere, il suo incipit: Eva told Ada-
mo: - Eat this apple, eat this fucking apple! - and
the poor Adamo eat the apple. La colpa sempre
delle donne. Ah! Women, are always the ruin of poor
men!. Elementare Watson.

Giovent bruciata
Festa di addio al nubilato: una tavolata di una
Pavia in Blues: 1988 - 1989 parte facevo entrare di nascosto le persone costrette fuo-
ri per motivi di sicurezza).
Fuori di Spazio. Fuori, ma di testa, lo eravamo veramente Partenza al fulmicotone con Everyday I have the blues
allora (1988). Non ci bastavano tutti gli impegni, la fatica e via cos per due ore esaltanti di blues, rhythmnblues
ed i problemi che la gestione di Spazio comportava, ci e funky. Tutti in piedi a ballare: unapoteosi. Bruno ed io
siamo anche voluti imbarcare nellavventura di Pavia persi di felicit. Una scommessa vinta.
in Blues! A nostra parziale giustificazione va detto che
eravamo circondati da uno stuolo di amici appassionati Lanno dopo (1989) la seconda edizione: Koko Taylor,
che, oltre a non fermarci, ci hanno incoraggiato e dato Clarence Carter, Andy J.Forest & James Thomson;
una grossa mano: Fabio Treves, Marino Grandi e Car- gli italiani: Big Fat Mama, Long Horns ed una Rasse-
lo Botteri in testa e lARCI: Antonio Bengiovanni, gna di Gruppi Emergenti, in collaborazione con lUfficio
(attuale Assessore comunale all Istruzione), ed i fratelli Problemi Giovani del Comune di Milano (leggi Treves).
Fontana (trentini, di quelli tosti) che organizzavano gli Ed oltre ai concerti: seminari di chitarra e di armonica a
obiettori e curavano il collegamento con gli organismi Spaziomusica, un dibattito al Rivellino con Luciano Fe-
universitari. Un Festival vero, con grossi artisti in cartello- derighi, la Mostra I miti del Blues di Marino Grandi al
ne; gli Americani: Larry Johnson, Matt Guitar Murphy, Broletto. La collaborazione allargata allAssessorato Cul-
Phil Guy; gli italiani: Treves Blues Band, Tolo Mar- tura della Provincia. E lapparire degli sponsor: Banca del
ton, Model-T-Boogie ed i Long Horns. Monte e Lega delle Cooperative.

93
Molte (e preziose) le collaborazioni: lAssessorato alla Koko Taylor the queen of the blues con uno strepitoso
cultura del Comune, lI.S.U. ed il Coordinamento per Eddie King alla chitarra, ma la vera sorpresa Clarence
il diritto allo Studio, la Provincia Pavese, il mensile Carter. Pressoch sconosciuto in Italia, si rivela una del-
IL BLUES, Settenote di Voghera. Grande visibilit sulla le voci pi sensazionali e preziose mai ascoltate nellam-
stampa nazionale e locale (a cura di Roberto Valentino). bito della musica nera (cos scrive nella sua recensione
Una fantastica tre giorni (18-20 e 25 marzo 88) al Dan- Enzo Gentile) ... ha letteralmente strabiliato il pubblico
cing Antares, patria del liscio in Pavia. con la sua calda, magnetica voce baritonale (Luca Amo-
Grande fatica, ma anche grandi emozioni: lintensit di deo in Mucchio Selvaggio).
Larry Johnson, il vigore e la passione di Fabio Treves e Una grande emozione collettiva: unforgettable!
della sua band, Tolo Marton e Giancarlo Crea con la Mo- Il 17 marzo la catastrofe: crolla la torre di Pavia,
del-T-Boogie che hanno dato il meglio, salvando lultima muoiono cinque persone: uno choc per tutti. Siamo af-
serata resa problematica da un improvviso malore di Phil franti e molto combattuti sul proseguimento della Ras-
Guy. Il punto pi alto: il concerto di Matt Guitar Murphy, segna. La terza sera alla fine si fa: band emergenti ed un
della Blues Brothers Band, personaggio di un calore e di Andy J.Forest in gran forma. Ma la tristezza tanta.
una simpatia incredibili, proprio come nel film. Sar per questo segnale, sar perch non ce la facevamo
LAntares pieno allinverosimile (quando i poliziotti - an- a seguire i ritmi, ma Pavia in blues anno 3 non ha mai
che loro coinvolti dalla musica - guardavano dallaltra visto la luce.
Pavia in Blues: 1a edizione Avevo da poco tempo conosciuto i coniugi Morani, li sape-
vo appassionati di blues e desiderosi di far conoscere ad
un pubblico pi vasto le origini della musica del diavolo.
Il 1988 si apr con un progetto importante per la citt di
Pavia, per noi musicisti made in Italye per tutti gli amanti
delle dodici battute. Una rassegna di Blues a Pavia era un
evento storico, nella citt della pelliccia e di Drupi, della
torta Vigoni e del San Matteo: una missione impossibile
sulla quale molti fecero una scommessa, poi vinta. La sede
della mini-rassegna di tre giorni fu il Dancing Antares, non
una discoteca, non un teatro, non un palatenda, bens un
dancing, di quelli un po retr, raccontati in tanti articoli
giornalistici che parlano della bassa padanae dei suoi
personaggi tipici. Provate ad immaginare uno di questi luo-
ghi caratteristici invasi per tre sere da gente che sa tutto
su Chicago ed Elmore James... e provate ad immaginare
il pubblico di un dancing che si aspetta di ballare, mentre
sul palco si accingono a partire con la loro musica Matt
94

Murphy, Phil Guy o la Treves Blues Band. Bruno Morani se


ne andava abbastanza nervoso con la sua immancabile MS
tra le labbra avanti e indietro per la pista da ballo, cercando
di contare mentalmente gli ingressi e scremando quelli che
lui identificava come habitudel locale. Devo dire che
per me fu unesperienza unica ed indimenticabile. Avere di
fronte, oltre al popolo del blues, una serie di coppie quasi
impietrite, che sfoggiavano abiti da sera di velluto pesante
e sgargiante al punto giusto, gessati daltri tempi e profumi
inconfondibili di vecchia brillantina Linetti, mi affascinava
non poco. Sembravo una comparsa in un vecchio film di
Fellini. Ci che mi diede la forza per partire con il primo
brano in scaletta fu proprio lamico Bruno che mi lanci
unocchiata e mi disse con un labiale inconfondibile: ...
tranquillo, poi questi qua se ne vanno....
Ma si sbagli perch proprio quelle coppie di ballerini alla
buona del Dancing Antares cominciarono a divertirsi e si
lanciarono nelle loro festose e neanche tanto goffe evo-
luzioni, creando quel clima sudaticcio e godereccio che
un ingrediente fondamentale del Blues, chiunque siano i
personaggi annunciati in cartellone... Fabio Treves
Matt guitar Murphy

Il feeling era scattato dalla prima occhiata a Linate. Una


mega-mangiata dal nostro amico Vincenzo (quello del
ristorante Lo scoglio).
Alla fine, giustamente, lui chiede di riposarsi un attimo.
Panico. Non avevamo prenotato alberghi: loro non pote-
vano fermarsi la notte perch Arbore li aspettava a Roma
per registrare la trasmissione Doc. Timidamente sussurro
che casa nostra a disposizione aspettandomi, da un ar-
tista cos famoso, reazioni tremende per la home acco-
modation. Matt si allarga in un sorriso, mi avvolge tra le
sue braccia poderose e Oh, thank you, baby!.
E mentre lui dorme nel nostro letto, Bruno ed io giriamo
per Pavia con la band: il calore e lallegria contagiano tut-
ti quelli che incrociamo. Sentiamo che solo linizio di
una giornata memorabile. A notte fonda, ancora in preda
allesaltazione del concerto, i saluti: baci, abbracci, sorrisi

95
ed una, anzi due preziose dediche.

Larry Thurston
96
97
Pavia in Blues: 2a edizione
98

Koko Taylor
Clarence Carter

foto Stefano Galvani


concerto di Koko Taylor allAntares

99
POTEMKIN ENSEMBLE: Stalin & Lenin band

Tutto partito dalla statuetta di Lenin collocata allingres-


so (quella che poi Bruno ha impreziosito ricoprendola di
una lamina dorata). Correva lanno 1991.
Chi , lo riconosci? ci sembrava incredibile, ma molti
frequentatori di Spazio non identificavano Lenin, ritratto
nella sua caratteristica posa di arringatore di popolo .
Ad Ezio Pontiroli, in arte Mess, viene unidea: Annuncia-
mo il concerto di una band formata dai padri sacri della
Rivoluzione sovietica, ma con i nomi originali, scritti per
intero. Sono sicuro che nessuno capir e che verranno tut-
ti come se si trattasse di un concerto vero.
Si apre il dibattito, ovviamente molto ristretto data la
segretezza indispensabile per la riuscita delliniziativa.
Si trova il nome: Potemkin Ensemble da La corazzata
Potemkin, mirabile esempio di neorealismo sovietico,
preso di mira dalle famose disavventure di Fantozzi.
100

Aggiudicato allunanimit. A casa consultiamo i sacri te-


sti (a Lenin e Stalin ci arrivavamo facilmente ma - confes-
so - che sui nomi completi di Stachanov e Berija eravamo
impreparati). Bruno lavora due giorni, armato di caratteri
trasferibili e di tanta, tanta pazienza, per preparare un
gran bel manifesto che renda verosimile liniziativa.
Potemkin ensemble: intervento didattico-sonoro su
musica dellArmata
Ideazione: rossa.
Ezio Pontiroli, Bruno Morani Nota: lincasso
Direzione artistica: sar devoluto (in
Maestro Roberto Aglieri parte) al Fondo per
Intervento politico-creativo: lo Sviluppo della Alla fine Bruno, per met incazzato e per met divertito,
Luciano Ferro. Libera Iniziativa di se la prende con tutti sti giovani di sinistra che non
Vladivostock (Sibe- sanno neanche che Vladimir Ulijanov Lenin e che Josif
ria). Dzugasvili Stalin: Andate a studiare la storia, bestie!.
Arrivano le masse, incuriosite per levento che avevo La notizia, ripresa dallAnsa, viene pubblicata, oltre che
spacciato, con la mia solita insistenza, come eccezionale dalla stampa locale, dal Corriere della Sera e da diverse
ed unico a livello nazionale: quasi nessuno aveva capito. testate a diffusione regionale: riceviamo telefonate da
Bruno, Roberto e Luciano, vestiti con le divise originali tanti amici sparsi per lItalia.
dellesercito di quella che era la Germania dellEst, arrin-
gano la folla su base sonora dei cori dellArmata Rossa.
Roberto Aglieri Bruno e Luciano Ferro (quando ancora aveva i capelli neri)

101
I 50 anni di Bruno
Proud to be American: Clinton-Lewinski

Il sexy-affaire Clinton-Lewinski non poteva lasciarci indif-


ferenti. I did not have any sexual relationship
In lunghe e divertenti discussioni con i musicisti america-
ni che avevano la sventura di passare da Spazio in quel
periodo, cercavamo di spiegare la nostra incredulit in
merito a:
1) puritanesimo americano che aveva coperto di ridicolo
luomo pi potente del mondo, la cui autorit era messa in
discussione da una storia di sesso di cos basso (in tut-
ti i sensi) profilo. (Un
Nel dicembre 2002 Chris Daniels, grande come al soli- pompino fa crollare
to, dopo essersi scagliato contro la politica guerrafonda- Wall Street aveva
ia di Bush my stupid ass of president, esprime unovvia titolato, con mirabile
considerazione: ...at least with Bill Clinton you knew he sintesi, un quotidiano
was having a little sex and was not any different from italiano).
the rest of us...Un semplice rapporto improprio come 2) la caduta di gusto e
102

lo definisce Clinton nella sua biografia...! di stile che aveva fatto


precipitare la presi-
denza americana dal
fascino seduttivo di Marilyn alle forme pienotte e cellu-
litiche della stagista Monica.
Be, alla fine a Bruno venuta unidea geniale ed ha deci-
so di divertirsi un po.
Ci ha lavorato in segreto, come sempre a suon di caratteri
trasferibili e fotocopie, ha chiesto conferma alla nostra
amica Heidi dellesatta traduzione di blow job (lette-
ralmente: lavoro soffiato) ed ha inserito lo slogan, con
nonchalance, in una T-shirt che sembra, a prima vista, un
tributo allorgoglio americano.

Le magliette sono andate a ruba: Dovreste venire a ven-


derle negli States: diventereste milionari ci suggerivano,
divertiti, i nostri amici americani.
La Festa di non-laurea politiche, da Lingue ad Ingegneria. Caratteristica comune:
un passo, un esame, mezza tesi appena dalla laurea.
Lho concepita in onore del nutrito drappello di quasi-lau- Una serata dedicata a loro. Fare la festa di laurea quasi
reati circolanti a Spazio: Luca, Massimo, Ada, Paolino, banale: uno si laurea e poi fa la festa. Facile, no?! Di-
il Pierre, il Mariotti, Stefano ... (Susanna Sora e Rita fatti cos fan tutti. Ben pi arduo da sostenere, sia sul
Monici hanno invece modificato il loro status, laureando- piano teoretico-filosofico che esistenziale, il concetto di
si qualche tempo fa). non-laurea come categoria dello spirito. Per questio-
Identikit: et (attuale) max: 40 anni; fisico prestante, intel- ni di affetto (e anche perch non ne potevo pi di anni di
ligenza spesso superiore alla media. Occupazione: fanno estenuanti, frustranti quanto inutili tentativi di indurre i
tutti lavori pi o meno creativi. Alcuni di loro vivono guar- soggetti al raggiungimento della mta finale degli studi)
dando la tele, nel senso che sono pagati per guardarla, c Luca e Massimo sono stati scelti come personaggi-sim-
chi vende piastrelle, chi fa linsegnante, chi il musicista e bolo della serata.
chi il P.R. Trasversalit degli indirizzi: da Lettere a Scienze

20 novembre 1995: FESTA DI NON LAUREA a Spaziomusica


La cornice quella delle grandi occasioni: mancano i mazzi di fiori, le zie con cappellino-a-veletta ed anche i sala-
tini trendy, ma latmosfera quella giusta e il vino ottimo e abbondante. Il programma di quelli seri: saluto delle
autorit, due relazioni: Come diventar grandi senza essere adulti, ovvero non-essere meglio di essere (Luca) e

103
Spesso il destino beffardo, ovvero lunga la strada che porta al Sapere (Massimo).
Una testimonianza Un laureato pentito si racconta e successivo aggiornamento dellAlbo dei Veterani. Massimo
spiazza tutti: si preparato il discorso! (Se solo ci avesse messo la met dellimpegno per sostenere qualche esa-
me in pi allUniversit, a questora sarebbe gi alla seconda laurea).
Nel silenzio generale legge la sua dotta dissertazione. Grande successo: il pubblico in delirio. Luca, al solito, le
sue considerazioni se le macera dentro. Il compito lui non me lha ancora consegnato, ma, si sa, i tempi di Luca
sono i tempi che Luca si d.

Spesso il destino beffardo, ovvero lunga e la cupa ostinazione di chi cerca di resistere con tutte
la strada che porta al Sapere le proprie forze alla tempesta di eventi maligni che, col
furore di un uragano, la violenza di uninondazione, la vile
di Massimo Barone e fulminea furia di un terremoto, si abbattono con una
frequenza che scardina ogni fondamento statistico su chi,
Spesso si tace il fatto che molti di noi sono stati oggetto come noi, lotta a viso aperto per una vita sempre migliore.
di una vera e propria persecuzione del Fato che, accanen- Perch cos, Stimatissimi! La verit che, chi come noi
dosi come al solito sui pi deboli, li fiacca inesorabilmen- ha lo sguardo posato sempre anni luce avanti, viene ine-
te nellanimo e nel corpo e li piega al suo turpe gioco. sorabilmente e vilmente vessato da volgari contingenze
Spesso non si tiene in giusto conto lo sforzo sovrumano che mai nessun posto avranno nella mente lungimirante
di ultimi Eletti. La difficolt ci rende forti, questo vero, primaria passione (lo studio) ed unincontrollabile esigen-
ma c un limite a tutto, Egregi! za di socialit femminile. Lambiente universitario pavese
A supporto di questa tesi parlano con la forza che loro fornisce continui motivi di distrazione e non si dimostra
propria, i numeri e i fatti che hanno reso, loro malgra- quindi il luogo adatto per avvicinarsi al Sapere Accade-
do, meno scontata e routinaria la prassi universitaria. Il mico che tanto gli sta a cuore... Un nuovo cambio, questa
nostro Eroe (perch di Eroe bisogna parlare) si distingue volta radicale, si impone: bisogna guarire e farlo al pi
gi ai tempi del Liceo per brillantezza di ingegno ed at- presto! Come il pasticciere dopo un po, per la sua stessa
taccamento al Sapere, chiedendo ed ottenendo di esse- professione, viene portato a detestare il sapore di panet-
re respinto allesame di maturit, per poter rimanere un toni e cannoli, cos il nostro pensa che, tuffandosi a capo-
anno in pi in quella scuola che tanto amava e che tanto fitto in una situazione di saturazione femminile, ne uscir
lo ha amato... finalmente disgustato. LIstituto Superiore di Educazione
Ma il suo destino lo attendeva dietro alla porta: leroe, si Fisica gli fornisce questa possibilit. Ed una vera e pro-
iscrive ad Economia e Commercio ma, per una banalissi- pria rinascita, tutti i problemi sembrano felicemente su-
ma questione di capacit e vivibilit delle aule, spesso perati e limpulso allo studio inarrestabile.
costretto ad attendere il proprio turno di lezione al noto Grandi soddisfazioni intellettuali si susseguono e laccop-
Bar Carlone dove, tra un boero ed una brioche, si inna- piata studio-attivit fisica produce benefici a ritmo ser-
mora della cassiera e della Goriziana. rato. Niente pare pi frapporsi al raggiungimento della
Questa insana passione lo costringe per mesi lontano dal- Mta agognata. Ma spesso ci si illude e la sfiga pronta
104

la sua Facolt, inseguendo sogni di gloria sui tavoli verdi a colpire nuovamente...
con il suo inseparabile amico e maestro Toni Garuffa e La maggior parte degli esami infatti, per un problema
cercando una cura per la mezza dozzina di malattie ve- di strutture e di organizzazione, si svolge concentrata al
neree, unico ricordo memorabile della sua storia con la venerd-sabato-domenica, proprio i giorni nei quali le tre
cassiera. Il tempo passa, i soldi guadagnati al biliardo religioni, contemporaneamente abbracciate dalleroe, co-
non bastano pi per pagare i costosi libri di statistica e mandano il riposo e la festa!
gli antibiotici. Il nostro eroe costretto a cambiare Facol- Una questione di principio morale ed etico di cos alta le-
t, ad iscriversi a Giurisprudenza, dove lambiente pi vatura non pu non indurre il Nostro a desistere dallo stu-
confacente alla sua disposizione danimo ed alle sue esi- dio. Mille e mille altri ancora i giochi di un destino avver-
genze intellettuali... Linizio dellanno fulminante: leroe so ed ostile: treni perduti e radiosveglie misteriosamente
macina esami a ripetizione ed il morale assai alto... ma, esplose, crolli di tassi di interesse e nefaste alluvioni,
allinizio dellestate, in ritardo rispetto al previsto, il no- problemi alla guarnizione della testa ed inaffidabilit del
stro cade vittima di una furiosa tempesta ormonale che corpo docente, attacchi di mutismo e di aerofagia... pro-
lo abbandona solo dopo due anni, completamente privo vate voi a dissertare di diritto romano a gesti e peti, dite
di forze. E per due lunghi anni dovr lottare tra la sua voi se lo ritenete possibile...! Cos, a volte, la vita...
Musica ribelle: 95-96
A 440
Blastoplastica
Bums
Das Dadadasein
Deathworm
Deva
Dispersione Zero
E Z WAY
Expereinza Acustica

105
Fifth Avenue
Flying Fox
Fonotipia
Frammenti di Okazaki
10 anni di Spaziomusica
Interurbana
Lost River Band
Lotita Band
Maestro Manzi
Mary Newslettere
Midnight Ramblers
My friend Pedro
Okkanoey
Opera omnia
Paolino e le meteore
Power Symphony
Sleep walkers
Tinto Bros
Twilight Symphony
Via Cavo
Vox Lace
10 anni di Spaziomusica: No-stop-Jam
106
Spray art: hip hop jam

Luca Finotti (bravo Luca!) ha organizzato tutto: gli artisti,


le bombolette, la musica, con la preziosa collaborazione di
Stefano Viola. Ricordo che cera un ragazzino che voleva
fare la break dance; dato che il pavimento di Spazio non
era praticabile (mai dato la cera l dentro) lui se l lavato
ed incerato, dicendomi: Non si preoccupi, signora, sono
abituato, aiuto anche mia mamma a lavare i pavimenti.
Altra storia dai rapper della metropolitana di New York!
E Bruno? Bruno guardava, tra lo scettico e il divertito: in
fondo per convinto, forte delle sue frequentazioni nella
Brera negli anni 60 e 70, che larte ha da sempre avu-
to modi non consoni di manifestarsi e che quei ragazzi
erano bravi. La musica hip hop invece, quella proprio non
ce labbiamo mai fatta a digerirla e quella domenica l ne
abbiamo sopportata tanta!
A lavoro ultimato leffetto era decisamente bello! Pecca-

107
to che due anni pi tardi, qualche mese dopo la festa di
chiusura, una mano di bianco abbia coperto tutto: stato
allora che ho avuto, per la prima volta, la sensazione che
avevamo per davvero mollato Spaziomusica.

Stefano Viola

Luca Finotti
Paco Ignacio Taibo II

Senza perdere la tenerezza: vita e morte di Ernesto Che


Guevara: gi dal titolo si capisce quanta passione ci sia
in questa biografia. 20 marzo 97: lautore, Paco Ignacio
Taibo II, in assoluto uno dei miei scrittori preferiti, viene
a presentare il libro a Pavia, su invito della CLU (Coop. Li-
braria Universitaria). Ascolto incantata il suo parlare tor-
renziale e colorito, ma il dovere mi chiama: c concerto
quella sera a Spazio: il reggae dei Bebamabala. Implo-
ro Marco (Porcu) e Luisa (Voltan): Dai, portatemelo
a Spazio! Appena prima di mezzanotte mi telefonano:
Arriviamo, prepara qualcosa da mangiare.
Entro in fibrillazione: e nei panini, oltre allaffettato, ci
metto tutta larte e lamore possibili. Quando Lui entra
un colpo al cuore. C bella gente, latmosfera buona, la
musica anche. Viene naturale pensare alla Canzone del
Che: attacca Andrea (non musicista ma conosce bene
108

tutto il testo, io sono troppo emozionata) Aprendimos a


quererte non proprio intonato, ma chissenefrega,
cantiamo tutti, Paco Ignacio in testa, con i lucciconi agli
occhi. Momenti indimenticabili! Mui bonito el lugar, mui
mala coca cola dir poi a Luisa: per lui, gran bevitore ed
intenditore della bibita yankee (sa riconoscerne perfino
annata e luogo di fabbricazione!) una delusione la nostra
coca. Ed aveva ragione lui: su rum e musica eravamo ben
preparati, ma la coca cola di Spazio (quella dei fustini)
faceva proprio schifo!
Bebamabala

109
da sinistra:
Corrado Bargigia, Toto Dorigo, io,
Andrea Lugaro, Paco Ignacio Taibo II,
Lucia Dorigo
In morte di Fabrizio De Andr preso nei suoi 90 anni e con la vita avrebbe ancora gioca-
to Avevamo avuto la possibilit di conoscere personal-
L11 gennaio 1999 morto Fabrizio De Andr. mente Fabrizio nel back stage di alcuni concerti ed anche
Stavo andando a scuola quando ho sentito lannuncio da a cena, grazie a Giancarlo Pierozzi, suo fonico da sempre,
Radio Popolare: ho accostato la macchina e sono scop- a Cristiano (memorabile un suo concerto a Spazio!), ed ai
piata a piangere. Fabrizio de Andr ha segnato profon- suoi musicisti, da anni diventati nostri cari amici: Mauro,
damente la mia vita e quella della mia generazione: ha Giorgio, Ellade, Michele Bruno, in questo pi sfrontato
dato voce alle nostre inquietudini giovanili squarciando di me, era riuscito anche a parlarci insieme e si era fatto
il velo del perbenismo e del conformismo da cui ci sen- fare un autografo con dedica, che conservo tra le cose pi
tivamo soffocare; ci ha iniziato alla rivolta ed alla rabbia care. Io no, troppo intimorita ed imbarazzata: come si fa a
mai disgiunte dalla tenerezza, al viaggio in direzione conversare del pi e del meno con uno dei miti della tua
ostinata e contraria mai disgiunto dalla poesia. Le sue vita? La sera, a Spazio, non parliamo daltro, soprattutto
canzoni sono state la colonna sonora della mia vita, dalla con i ragazzi pi giovani che, a parte Il pescatore , sanno
poetica dissacrante di Tutti morimmo a stento, cantata ben poco di Fabrizio. Regaliamo a tutti un ricordo, buttato
con la rabbia in corpo dei gi di getto, con il cuore.
miei anni giovanili fino ai Dei funerali a Genova ricordo le facce impietrite, le la-
grandi affreschi multi-et- crime, le ondate di commozione collettiva. Ed ancora il
nici di Creuza de ma e di freddo (ma quanto freddo pu fare a Genova?!), il vento e
110

Anime salve che non fi- le nuvole che vanno, vengono, qualche volta si ferma-
niscono mai di incantarmi. no E sembrava impossibile che la vita, fuori, potesse
E quante volte, ancora ades- continuare con i suoi ritmi immutabili e che, come canta
so, in situazioni pi o meno Bruce Springsteen, il cielo continuasse ad essere lo stes-
istituzionali, mi succede di so ...the same unbelievable blue . (Sensazioni di gelo
sentirmi fuori posto e mi e di sgomento che ho riprovato, a distanza di soli 3 anni,
viene la voglia di scappare per lultimo saluto a Bruno, che se ne andato nel caldo
urlando di respirare la irreale di un luminoso mattino di primavera).
stessa aria... non mi va... La sera, al ritorno da Genova, Bruno ed io avevamo solo
come limpiegato-bombaro- voglia di stare in silenzio e di sentirci vicini. Spaziomusica
lo immortalato da Fabrizio rimasto chiuso: non ce la sentivamo proprio di stare in
in Storia di un impiegato. mezzo alla gente a sparare le solite cazzate.
Telefono a Bruno: ammu- Un anno dopo, senza pi limpegno di Spazio, ho potuto
tolisce anche lui. dedicarmi al Progetto: ...e con la vita avrebbe ancora gio-
Sapevamo della sua ma- cato: da Spoon River a Non al denaro, non allamore n al
lattia, ma volevamo a tutti cielo: un piccolo contributo alla divulgazione di Fabrizio
i costi credere che la forza tra i ragazzi delle scuole Superiori.
della sua musica e della La tessera di Membro del Comitato donore della Fon-
sua poesia lavrebbero dazione Fabrizio De Andr che Dori Ghezzi mi ha inviato
fatto vivere, come Jones il nellottobre 2002 uno dei regali a cui tengo di pi in
suonatore che fu sor- assoluto.
111
Versi Universi Universit

Musiche-arti-letterature tra Accademia e Peri-


Versi Universi Universit ferie dicembre 98 / maggio 99
Liniziativa ha lobbiettivo di presentare uno spaccato
Non poteva mancare liniziativa colta. degli incroci e delle contaminazioni tra arte, musica e
La rassegna Versi Universi Universit fu messa in linguaggio. Gli incontri sono articolati in:
moto da Daniela che periodicamente riuniva a casa una un intervento-dibattito pomeridiano allUniversit
flottiglia di giovani e meno giovani, men- una performance-concerto la sera a Spaziomusica
tre Bruno salmodiava Amo chi a rump
i bal?! cos racconta Massimo Depaoli. Mercoled 2 dicembre 98:
Alcune tra le menti migliori dei giovani Il Linguaggio come ruvida provocazione
che gravitavano a Spazio: Armando Ba- Roberto Freak Antoni (Skiantos), autore-musicista
rone, Mattia Burzio, Federico Greco e performer featuring. Maria Corti, narratrice, filologa,
la disponibilit del sublime Depa (il De- storica della lingua. Fondatrice e presidente del Fon-
paoli appunto, troppo gentile per dirmi di do Manoscritti di autori moderni e contemporanei
no). Sono bastati un paio di incontri per dellUniversit di Pavia. Kindly mixed by Massimo
organizzare il tutto. Ed ha funzionato, sia Depaoli: docente di lettere e rap presso il liceo Co-
allUniversit che a Spazio. pernico di Pavia.
Mercoled 27 gennaio 99:
Ad aprire la Rassegna fu chiamato proprio Poesie come specchio, canzoni come vetro
112

Roberto Freak per il quale si pens a un Massimo Bubola, poeta e rocker, medioevalista,
faccia a faccia con Maria Corti che, da traduttore, produttore ...uno tra i migliori songwriters
storica della lingua, agli Skiantos aveva italiani in combutta con Federico Greco, stimato giu-
dedicato attenzione anni prima, sollevan- risprudente.
do un putiferio di polemiche nel mondo Mercoled 24 febbraio 99:
accademico. La musica delle periferie
E infatti dibattito fu, nellaula del Quat- Mauro Pagani, storico musicista italiano (PFM)-poli-
trocento in Universit. Fare cozzare sacra- strumentista-compositore-produttore artistico.
lit della cultura e profanazione del rock Mercoled 24 marzo 99:
(e di Spazio) in quella sede sembrava un The legend is back: il retrobottega del successo
azzardo ma in realt tutto and per il me- Gene Gnocchi, autore-scrittore-noto personaggio
glio, con grande gioia di Maria Corti, che televisivo. Bodyguard: Bruno Morani.
ha sempre stimato lintelligenza acuta di Fine aprile 99: Leggere, scrivere, respirare
Roberto. Quella sera, poi, la performance Stefano Benni, scrittore-direttore collana Ossigeno
da attore-intrattenitore (e non cantante) di Feltrinelli, introdotto da Armando Barone e corteg-
Roberto Freak si tenne nella stessa aula, giato da Lorenza Pozzi.
dove per era in corso una festa studen-
tesca. Fra un pubblico catturato dai colpi organizzazione
di genio e cretinerie recitate, forse le risate pi giovanili SPAZIOMUSICA/Coordinamento per il Diritto allo Stu-
erano proprio quelle di Bruno mentre curava lamplifica- dio/C.L.U - Riviste: Inchiostro-Tonominore-Ulisse.
zione. Massimo Depaoli
Pavia Rock 99

113
Almalibre
Armonite
B-Art
Bone Machine
Franalanda
Freenation
Fungus
Havana Club
Insight band
Logos
Mauvaise
Mieledilei
Onirica
Psyco Caos
Racine Copertina di Marco Lodola
Santiago
Sleep
Stone Bridge Band
Verba Manent
Il Tenco
grafici, fonici... si sentono autorizzati, perlomeno la notte,
ad uscire dai ruoli ed a rompere le righe. Il Tenco: una
sorta di rito laico a scadenza annuale. Il piacere di ritro-
varsi tra amici e tirar mattina, un po (tanto) sbronzi, ma
con classe. Con Antonio Silva (chi non lo vorrebbe un
preside cos!), presentatore unico nel suo genere (niente a
che vedere con Milly Carlucci) che, agitato come un treno,
sventola tovaglioli per agitare le masse.
Anche se nel roof (lo dice la parola stessa) del Teatro Ari-
ston, dai soffitti troppo alti e dai neon troppo sparati, non
pi come una volta, al piano sotterraneo dellhotel Les
Etrangers, dove non cera spazio per presenzialismi e si
era tutti pi pigiati ma anche pi contenti.
Abbiamo cominciato ad andarci al seguito di Lorenzo
(Riccardi) e poi di Flaco nei primi anni Novanta. Grande
emozione e, per me, anche timore reverenziale perch mi
ritrovavo fianco a fianco con alcuni dei miei miti musica-
li, Guccini e Vecchioni in testa. Ed anche con alcuni
114

tra i miei giornalisti preferiti: Gianni Mura (un idolo: un


enorme piacere conoscerlo, grazie soprattutto ad Ezio
Il Tenco, il Festival della canzone dautore che Amilcare Vendrame: un grande! anche lui di Casarsa) e Miche-
Rambaldi ha ideato dopo aver constatato che business, le Serra (non ho mai avuto il coraggio di avvicinarlo per
lustrini e paillettes dell altro Sanremo centravano fargli i complimenti: imbarazzante fare la groupie a 50
poco con il cuore della musica. La sua eredit darte, di anni suonati!). Bruno, pi easy e ma solo nei backsta-
affetti e di passione passata a: Enrico De Angelis, Ser- ge pi rompicoglioni di me, si divertiva come un matto,
gio Sacchi, Roberto Coggiola, Antonio Silva, Pepi orgoglioso di esserci. Appena arrivato, dopo aver salutato
Morgia... e tanti, tanti altri, impossibile citarli tutti. Ricciolo (Milano Music Service) ed incrociato nel
Il Tenco: un vero e proprio miracolo italiano con quellat- backstage il sorriso e la mole di Cina, correva ad abbrac-
mosfera un po cos che ancora resiste, a distanza di ciare Luciano Barbieri, principe dellInfermeria, aria
quasi trentanni. anarchica e carismatica. Si somigliavano anche fisica-
Un miracolo perch con un budget che allaltro Sanremo mente quei due, avrebbero potuto essere fratelli; tra loro
non basterebbe neanche per le pulizie, convivono il me- scattato un feeling immediato, anche per la naturale
glio della canzone dautore a livello nazionale ed interna- propensione di entrambi alle zingarate. A seguire, il re-
zionale, la scoperta di nuovi talenti e linfermeria, luogo sto dellallegra brigata, tutti accomunati dallidea che la
mitico, snodo di incontri, discorsi, cazzate, dove lunica buona musica non possa essere disgiunta dal buon vivere:
medicina il vino (di qualit eccelsa), elargito a piene Ezio Poli e Mariuccia Nespolo in testa, amici di quelli
mani. Il Tenco: una sorta di zona franca dove il tempo, veri. Era un festa condividere con loro le emozioni del Ten-
come ha scritto Gianni Mura, si misura in gior-notti e co ed anche ritrovarli a Spazio, ai concerti di Flaco, nostro
dove tutti: artisti (anche molto famosi), giornalisti, disco- comune amore. Che nottate passate insieme!
115
Luciano Barbieri

Ricordo con emozione e nostalgia il nostro primo in-


contro durante i giorni di una lontana Rassegna del Club
Tenco. Sono, come sempre, impegnato a mescere vino
nellinfermeria. Alzo gli occhi e mi appari come una visio-
ne: imponente, vestito variopinto, quasi timidamente mi
chiedi Posso avere un bicchiere di vino?
Certamente rispondo e, versati due calici di Rossese
di Dolceacqua, diventiamo subito amici. Da quel giorno
non sei pi mancato ad una rassegna. Quanti indelebili ri-
cordi nella mia memoria, quante risate, quanta goliardia:
la scena del bambino da te magistralmente interpretata,
quella bottiglia di Rum Papero partorita con stupore degli
astanti e successiva bevuta comune. La serata a Spazio-
musica, il dopo concerto con Francesco Guccini, Flaco
Biondini e gli altri musicisti, le bicchierate con Lorenzo
Riccardi, la rimpatriata con Ezio Poli e Mariuccia Nespo-
116

lo per il concerto di Massimo Bubola. Chi non ha saputo


guardare oltre la tua severa barba non ha conosciuto la
tua dolcezza, il tuo grande cuore, non ha potuto apprezza-
Foto Stefano Giraldi

re le tue grandi doti umane, non ha conosciuto un amico


totalis della musica di qualit. Sei sempre stato uno di noi
e mi piace ricordarti, divertito e festante, sul palcosceni-
co dellAriston nel dopo Rassegna Tenco del 2001.
Luciano
Antonio Silva

Allinizio Bruno lo conoscevo poco ovviamente e un po


anche lo evitavo. Lui al Tenco si era fatto la fama del
rompicoglioni: in effetti riusciva sempre, con Daniela dal-
le-belle-poppe, a intrufolarsi nelle situazioni riservate agli
addetti ai lavori. Dove i cosiddetti addetti ai lavori ne
combinavano di tutti i colori: Guccini che faceva la tra-
duzione in milanese - leghista di Luci a San Siro, mentre
Vecchioni la cantava; il Trio di Bra - composto da Carlo
Petrini, il mitico padre fondatore di Arci Gola Slow Food,
Azio Citi e il compianto Giovanni Ravinale - mimava la
processione del Corpus Domini; Flaco Biondini cantava
Bruno con tanghi da strapparti le budella; altri facevano altre cose
Sergio Sacchi e Guccini altrettanto pisciose o struggenti.
Ma avevamo un appuntamento comune: i concerti di Guc-
cini. Quando Francesco si esibiva in Lombardia - che fosse
Brescia piuttosto che Varese o Monza - eravamo l: lui,

117
Daniela dalle-belle-poppe, io e pochi altri amici ristret-
ti che avevano il privilegio di trovarsi nel back stage per
andare poi a cena, nel dopo concerto, con il maestrone.
in queste cene che ho imparato a conoscerlo. Lui rac-
contava la sua vita da vagabondo, portava cassette di
cantautori latino americani che solo lui conosceva, si
inventava Spazio Musica. Accompagnandosi con una im-
mancabile bottiglia di rum.
Poi una sera mi venne fatto di dire che io non bevevo mai
superalcolici, pur apprezzando - come noto a chi mi co-
nosce - il vino anche in quantit non modica. Al concerto
successivo - credo che sia stata lultima volta di Guccini a
Monza, Bruno ancora vivo - lui arrivato con un bottiglia
di rum Pampero e mi ha detto questa per te. Da allora
tengo sempre in casa una bottiglia di rum.
E, quando mi trovo con le palle al limite del fuori giri, me
ne faccio un sorso sottolineandolo con un pezzo di buon
cioccolato. Pensando a Bruno che sta rompendo i maroni
anche l dove si trova, spacciando rum e cantautori suda-
mericani. Hasta siempre, Bruno!
Tenco 2001, Roy Paci, Daniele Lucca e Bruno
Antonio
Maria Grazia Nespolo ed Ezio Poli un po subiva, ma quando si arrabbiava!
Bruno e lamicizia: vera, autentica, di quelle che tutto
Sai quando hai tanti ricordi che si accavallano, e tutti danno e tutto pretendono. Non era facile diventare Ami-
belli. Quando non vuoi credere che davvero Bruno non ci co di Bruno, uomo selettivo e intelligente. Ma quando
sia pi, ma lo pensi sempre l, a Spazio Musica, dove hai avevi la ventura di far parte del novero dei suoi amici,
passato con lui nottate indimenticabili. allora eri davvero fortunato e grazie a lui entravi in un
Quando la realt non ti piace, allora proprio difficile scri- mondo variegato, libero, intellettualmente ricco, dove la
vere di tutto ci ma Daniela una amica, un po rompi convenzione non trovava casa e tutto si viveva in totale
ma tanto cara e allora bisogna... Bruno e le straordinarie libert la nostra libert fatta di parole e silenzi voluti e
chiacchierate, ovunque: a Spazio Musica piuttosto che al mai dovuti. Bruno e i rompi., poveri di spirito e ricchi
Tenco, per le strade di Pavia o di San Remo, oppure a di presunzione; Bruno e i conformisti, che guardavano con
casa sua, dove si facevano mangiate esagerate. sospetto la sua capigliatura, la sua bellissima barba bian-
Bruno e i concerti di Flaco; Bruno e lHasta siempre, linno ca e il suo abbigliamento informale. Bruno e i reazionari:
della sua vita. Quanto ci siamo divertiti nelle due serate di uno spasso assistere alle manovre di accerchiamento per
registrazione del disco di Flaco! Avvertivi la loro amicizia, scandalizzare e alla fine per deridere: che risate ci sia-
la loro intimit intellettuale a pelle, anche se amavano mo fatti! Bruno e il sonno, improvviso e terribile, che non
punzecchiarsi e poi, complici e felici, se la prendevano concedeva scampo: eravamo tutti l, intorno a un tavoli-
con la povera Daniela che, per amore e per amicizia per no a chiacchierare e... tonf! improvvisamente la testa di
118

Bruno scivolava sul piano del tavolo e non cera pi nulla


da fare, non servivano richiami pi o meno urlati, suoni,
Ezio Poli, Flaco, Luciano Barbieri, Bruno scuotimenti di ogni tipo, alla fine anche la povera Daniela
doveva arrendersi!
Bruno e Spazio Musica. Chi non c stato non pu sapere
cosa fosse Spazio Musica: un insieme di avventori cos di-
versi tra loro, ma cos uniti da sembrare finti; una raccolta
di oggetti di tutti i tipi, tutti rigorosamente di sinistra. E
dietro il banco, o davanti, o in giro lui: Bruno, che, se non
stavi attento, potevi scambiare per Marx redivivo.
E i musicisti, i migliori, e allegria e sedie scomode da cui
per non avevi mai voglia di alzarti e ragazzi e ragazze
e Ciao Bruno! Devi avere pazienza, ma sai bene com
insistente Daniela! Abbiamo dovuto per forza e per ami-
cizia scrivere queste due righe, ma, sta tranquillo, da
adesso in poi riprenderemo a pensarti vivo, l, a Spazio
Musica, e ti cercheremo a San Remo tra gli amici: Dov
Bruno? Non ancora arrivato, ma vedrete che appena
si libera ci raggiunge.
Mariuccia ed Ezio
Le Balentes Le Balentes Stefania, Lulli ed Elena

Tenco 2000. B-B: Bruno - Balentes: amore a prima vista.


Bruno dapprima stato conquistato dalle voci (straordi-
narie!), subito dopo dalla simpatia e dallallegria conta-
giosa di Stefania, Lulli ed Elena. Conquistato a tal punto
che nel dopo festival, in loro onore, si persino esibito in
improbabili balli sardi con Ernesto Livorsi e Daniele Lucca
(nella foto). Lui che in vita sua mai aveva ballato, eccezion
fatta, negli anni ruggenti, per il ballo della mattonella, i
cheeck to cheeck con il solo scopo di cuccare.

Bruno, Daniele Lucca,


La cosa strana che noi tre abbiamo incontrato Bruno
Ernesto Livorsi e Francesco Rubino (e anche Daniela ovviamente), forse solo due volte: al
Tenco e a Radio Popolare a Milano, per, non sappiamo
per quale motivo, a tutte e tre lui rimasto fortemente
impresso tant che quando si diceva Bruno era chiaro che
si parlasse di lui. Purtroppo passato un sacco di tempo

119
dallultimo incontro per cui nessuna di noi tre riesce a ri-
cordare bene il suo viso; ci ricordiamo pi che altro una

Tenco 2003: che trio! Al centro Luis Cabases, di una simpa-


tia irresistibile, giornalista dellUnit ed anche nostro fornito-
re ufficiale di Barolo.
Non a caso il suo tavolo diventato tra i pi gettonati del
dopo-festival. Presenze costanti: Monica Passoni, Dario
Zigiotto e Tony Verona, oltre a Gianni Mura, che di vino e
di molto altro si intende parecchio.
Ai lati della foto io e la Linda facciamo a Cabases da effet-
to-lifting, dando limpressione (falsa) che sia quasi magro.

grande barba (che nel ricordo sembra enorme e lunghis-


sima) e un signore tenerissimo che dalla prima volta che
labbiamo visto ci ha trasmesso un sacco di affetto e ci
ha anche molto incoraggiate; nato un feeling sponta-
neo e sicuramente reciproco. Chiss se in quello che ci
successo questestate, tutte le cose belle che abbiamo
fatto..... non ci sia anche il suo zampino. Ti mandiamo un
enorme abbraccio. Stefania, Lulli, Elena: Le Balentes
Gente di Spazio: la variegata umanit che ha attraverso 1. Quelli che 4. Quelli di Pavia
le stagioni di Spazio. a Spazio sono arrivati e dintorni:
Le centinaia, migliaia di persone che a Spazio hanno con Marco Studenti ed altri
dato limpronta, lodore, il calore, il colore. Ricordi, 2. Lo staff sognatori
frammenti di storie, vita vissuta ed in tutti la sensazio- 3. Quelli che La meglio
ne che ancora permane a distanza di anni (un miracolo lUniversit lhanno giovent di Pavia
in questi tempi senza memoria) di aver vissuto insieme fatta, di notte, a Spazio: Gli amici
qualcosa di speciale. Non retorica: ancora grande Cardano & dintorni dal lungo passato
laffetto che ci unisce. Kerouak & friends 5. I piacentini
Quelli che a Spazio hanno trovato: la musica / gli ami- I chimici & c. 6. Quelli di Landria-
ci / il sesso / le notti / il senso della vita / la passione Gli ingegneri no-Vidigulfo-Magher-
damore / le parole da dire / una casa fuori di casa Cani sciolti... no...
Quelli che a Spazio: si sono emozionati / ubriacati / 7. Voghera & Oltrep
incazzati / sfamati / divertiti / inebriati... 8. Altri amici vicini
Quelli che a Spazio: ci sono cresciuti senza diventare e lontani...
adulti / hanno imparato a suonare / sono stati mandati 9. Last Minute
affanculo / sono entrati di Destra ed usciti di Sinistra /

Gente di Spazio
si sono anche laureati ...
Come si fa a mettere ordine nel materiale magmatico
dei tanti che hanno scritto? Come si fa a racchiudere in
categorie il gran casino degli incroci umani che si sono
succeduti in quasi 14 anni di storia? Ho passato intere
serate alla ricerca di criteri di classificazione razionali
che rendessero facile ad ognuno il ritrovarsi. Suddivisio-
ne per: status (studenti, musicisti, lavoratori, perdibal-
le...), per compagnie frequentate, per Facolt e Collegi
Universitari di appartenenza, per provenienza geografica
(Pavia e il resto del mondo), per et anagrafica ed anni di
presenza a Spazio... Alcuni criteri li ho individuati, per
ad un certo punto mi sono arresa alla casualit dellor-
dine alfabetico deciso dal computer, ma soprattutto ad
associazioni-per-feeling che mi venivano in mente: un
modo di presentare e raccontare arbitrario ed anarchico,
magari anche sconclusionato, ma pieno di cuore, proprio
come la gente di Spazio.
Quelli che a Spazio sono arrivati con Marco

Marco tra i suoi bambini


argentini. Da un paio danni
uno dei responsabili della filiale di
Buenos Aires dellICEI
(Istituto Cooperazione
Economica Internazionale).

Marco, il Morani, per gli amici Fadiga per la sua pro- che ti toglie ogni possibilit di incazzarti anche quando
122

pensione a prendersela comoda. Il nipote che Bruno ha spariscono e non rispettano gli impegni pi elementari.
sempre adorato nonostante gli facesse cazziatoni tremen- Una grande capacit di scrittura, che io, inutilmente, ho
di perch cos imparava a stare al mondo (un peccato cercato di incoraggiare: impossibile pretendere da loro
che non possa vederlo ora, impegnato in attivit di solida- sistematicit, perlomeno nella sfera che non attiene il
riet in Argentina: ne sarebbe cos orgoglioso!) lavoro (dove invece sono seri e scrupolosi; tutti impegnati
Marco con Luca, Massimo, Gianni, la Cl, Giulia, in attivit importanti).
Mario, il Palla, Carlo (Gariboldi), Carlo (Genta)... sbar- Arrivati ai 40 ed ancora in bilico tra Marx - Stefano Benni
cati a Spazio sul finire degli anni Ottanta, quando Spazio e Peter Pan. Cosa diventeremo da grandi non lo sappia-
stava decollando. mo.... Lidea di lungo periodo domattina.... Linsta-
E poi presenza fissa, sera dopo sera, notte dopo notte: bilit, linaffidabilit come valori condivisi, che generano
un bel contributo il loro allimpronta di Spazio. Marco, risate, anzich liti... lha scritto Gabriele Romagnoli su
Luca e Massimo anche forza-lavoro, insieme ad Heidi Repubblica qualche anno fa. Ma questo ci conosce?! ha
ed Ada, con Gianni a sovrintendere. Brillanti, colti, nar- esclamato Clotilde non appena le ho passato larticolo. La
cisisti quanto basta, anzi di pi. La cultura e la testa di Cl, passione e sensibilit che solo certe donne posso-
eterni adolescenti, con la perenne tendenza a rinviare. no avere: una sorella minore a cui mi lega un universo
Si conoscono a memoria, in alcuni casi fin dalle elemen- di affetto e di valori. E per capirlo basta leggere quello
tari, e si passano le battute, sempre allinsegna di una che ha scritto quando Bruno se ne andato. Gianni: il
ironia dissacrante (mentre scrivo sono ben cosciente del quasi-fidanzato di Marco, divisi solo dalla passione calci-
rischio che corro: mi faranno a fette, soprattutto Gianni). stica: Marco un interista sfegatato, Gianni cos milanista
Si divertono e fanno divertire: una serata con loro uno che n la presenza di Berlusconi n temperature polari gli
spasso. Una non comune sensibilit (soprattutto Luca) impedirebbero di andare a San Siro a tifare rossonero!
Passano ancora il tempo a lanciarsi battute e a darsi ra- Marco & friends: la mappatura
gione. Gianni, come Salinger ha prodotto il suo giovane
Holden per questo libro (Lo zerbino, i cessi ect..) in una Su nomi e soprannomi sono preparatissimo! Massimo
settimana, salvo poi farmi marcire per scrivere altro. (per sempre preparatissimo su tutto. Ci sono voluti un tot
mancanza di ispirazione: cos dice lui Ma vaff... dico di richiami orali e scritti; alla fine ha consegnato il suo
invece io). elenco, su cui si sono innestati gli interventi degli altri.
Massimo, detto anche il cannibale per le sue conquiste Questo il risultato finale: Marco (il nipote: Fadiga; anche
(ora pi serio, ma allepoca... non faceva prigioniere...). Seven, ma pare che solo qualche fighetta lo chiamasse
Un brillantone. Spirito enciclopedico-universale. Non si fa cos). Luca (il Vago; anche Vianda o il Viandante, per via
mai trovare impreparato, che si parli di Marcuse o delle dellimproponibile film western visto nella residenza esti-
nuove tecniche di allevamento dei maiali. va del Mariotti), Massimo (il cannibale: in eterno me
Le cazzate lui le snocciola cos bene e con aria cos sa- ne arrogher il conio: parola di Pallaroni), Gianni (Mr.
puta che, se non lo si conosce, non si pu che prender- Magoo per la somiglianza con il noto cartone, anche per
lo sul serio. Negli anni ruggenti, certe sere, dimostrava la sua infallibile vista), Latini (Lando, Kid sorriso, Richard
un attaccamento al lavoro sospetto: disponibile anche a Gere della Bassa ed anche Zio Bergomi, per via delle so-
fare i panini ed a lavare i posaceneri. Poi abbiamo capito pracciglia), Fotia (nessun soprannome: basta la parola),
perch: il bancone rappresentava il cordone sanitario Mariotti (Mago Mario, per labilit di creare animali e
che lo salvava da situazioni imbarazzanti: allinterno della cazzate varie con i palloncini), Pallaroni (il Palla), Ga-

123
massa, dallaltra parte, succedeva che fossero presenti riboldi, Genta (Carletto), il Paolino (Cabesa: il fratello
due, anche tre ragazze cui lui, appena qualche sera prima, maggiore di tutti cazzo, ma io ho trentanni), Aurelio,
aveva dichiarato amore quasi-unico e quasi-eterno... Ezio Affini, Andrea (lavvocato Gazzosa), Pisati (il Piso),
E Luca? Luca c. Seghi (Kurt Cobain), Rugginenti (Mr. Valvola), Mino...
Sempre. A modo suo, in punta di piedi. Vago. Sempre
troppo discreto, troppo riservato e troppo sensibile. Le donne: Heidi e Ada, la Cl, Bruna, Sara, Selvi,
Ti disarma e ti fa anche incazzare perch lui il senso del Carlotta (la rete), Federica (federfica), Paola, Vale,
reale non sa dove stia di casa. Ma forse anche per quel- Lucia, Camilla, Giulia, Giovanna, Fabiana, Betty
lo che gli vogliamo tutti cos bene. (spazzola)...
Bruno
in versione
Nudo di donna
con lesperto
Fotia in una delle sue pose migliori dequitazione
dallo sguardo
attonito

I Butani
oltre ogni vergogna in bella mostra,
da sinistra verso destra
lombelico e la panza di:
Marco, Gianni, Bruno e Francesco
124

Tutto vero: vigliacco se ti dava una soddisfazione!

Bruno e Marco:
M Bruno....
B (aria seccata) Grunf......sa ghet?
M No, volevo farti sentire questo gruppo... Sarasota Slim....
B (sguardo scettico) Un mo cun la to msica d merda?
M No, ehm, secondo me ti piacciono.....
B (espressione dubitativa) Lasa l, ia senti dopu...
M Dai, Bruno, fanno blues, sono bravi, sono in tourne in Italia e mi ha detto ... che costano poco
B (occhio incazzato) Li l lha mai capi un cassu..
M Va b, per una volta prova a cagarmi
B (voltando le spalle) Ades gho temp no...Ostia, quanta volt tho dit da sga i posacener....
Qualche tempo dopo:
B T, pirlasa, senta un p questi chi (e getta sul bancone un CD di Sarasota Slim)
M Ma Bruno....
B (indaffarato) Tas, questi chi si chien bon
M Va b, per.......te lavevo detto...
B (in ostia crescente) Cambiam al fusto dla guinness, te capi mas fa o no?
e tira via i cart, quanta volt tho dit che sa vegna un quai dun a sun i cart ia do no!!!
Io, Bruno e le rose

Si racconta di un uomo con una barba importante, di quel-


le che solo le favole hanno tramandato, che aveva una
maestra per donna, la ms per amante e per amica una
pernice che quaqquerellava e sguazzava felice in una poz-
zanghera che puzzava di wisky.
In pi tante creature dai nomi pi strambi: trapani e bru-
gole, viti e bulloni, finali e delay, jack e canon che lo cir-
condavano. La cassetta di liscio, le caramelle di zucche-
ro, veri attentati alla bocca, i boeri e il cilla, i cessi delle Massimo e Luca
donne intasati, il pampero, il gabbiotto allingresso come
quelli della fiera, la grigliata, i mocassini e la calza bianca Questa sua ricostruzione-per-immagini di anni di storia e
in tinta con la barba, il salvadanaio, le monete appese di emozioni, Luca me lha consegnata nel settembre 2002.
al bancone, le foto, lacqua nel frigorifero, il telefono a Mesi dopo, per stimolare sue ulteriori produzioni, gli ho
moneta, il riscaldamento troppo alto, la luce delluscita inviato i contributi, straordinari e spiazzanti, di Plinio e del
di sicurezza, il lotto, la falce e martello, le odiate carte, le Palla. E lui, per dirmi che non riusciva a scrivere, cos mi
bottiglie di birra vuote da fracassare, gli scatti dellaspira- ha scritto:

125
tore del fumo, le televisioni, il garelli, i pass dei concerti, Cara Daniela, mi fa sorridere il pensiero che se facessi
gli occhiali per leggere e sa ghe scrit?, locchio di bue, un aeroplanino di carta e lo lanciassi dal terrazzo da dove
scendi immediatamente di l, i dialoghi fai da te con scrivo e dove lavoro, probabilmente planerebbe sulla pista
piaggi e sergio lelettricista, il cancello rosso, le due polo del tuo tavolo ben prima di questa e-mail.
e il portapacchi, la camicia blu hawaiana pi pantalon- Mi fa ugualmente sorridere anche il pensiero di essere
cini e ciabatte, il discorso di natale, il volume della long stato circondato a Spazio per anni da abili pennaioli celati
horns, il tavolino in cortile destate, flaco biondini e lo- sotto le sembianze di bassisti molesti o giornalisti orsi: le
renzoriccardiband, la macchina del ghiaccio, il trombone vibrazioni accese dagli scritti di Plinio e Palla valgono la
e la chincaglieria appesa, le foto in universit per il film confessione di una verit. Ecco allora gli estremi: tra i due
svizzero, le magliette di spazio e di clinton, il servizio au- una distanza da SPAZIO emozionale, temporale, genetica
dio, lo stanzino e i cantanti, il concorso per giovani band, enorme: eppure ununica sincerit. questo forse ci che
il gin tonic, la macchina del caff e la sedia, il tavolo in- ti dicevo. Le note migliori, pi sane e pi vere le avrai da
chiodato, il registro siae, la mamma e il pap di heidi, chi non immaginavi , perch o posseggono la storia o non
i topi, i portacenere di latta tutti storti, le mille lire nel la posseggono per nulla. Noi, io, siamo in questo vasto
cassetto, la macchina del fumo, la barba strappata, lora mare disegnato da loro, tra linfinito amore di Plinio e la
sbagliata del registratore di cassa, lordine delle sedie del carezza quasi schiaffo del Palla, unaerea di insoddisfa-
cinema, le bottiglie di birra portate da fuori, ...la porta!, cente presenza sul quotidiano. Borghesucci certamente,
le macchine davanti al garage, costas il greco, la ciotola viziati sicuramente, ma leggeri, di quella lievit cristallina
per i tappi, i cd comprati al mercato, la barba bagnata, e che pu allinizio dar fastidio, ma che in fondo rinfresca
LE ROSE che non crescono se non c amore ... nelle giornate torride e non solo. E siamo noi, sono io che
Luca Ternavasio (Vago) non accetto di sentirti abbandonata in questo impegno:
ti assicuro che non passa giorno che di riffa o di raffa taristica soprattutto di cantanti e spettatori, macchiata
entri, se non nel cazzeggio serale, sicuramente nei pen- qua e l da spruzzate ironiche di noi, parte della storia di
sieri personali. Prima o poi arriveranno anche i riscontri Spazio/Bruno, di cui orgogliosamente mi ritengo essere
materiali. stato fortunato attore. Confesso di aver scritto, ma di non
Mi sono dato un ultimatum che, sia chiaro, ritengo riferito essermi piaciuto, corregger.
esclusivamente alla scrittura di testi e non ai sentimenti: Dopo tutta questa fuffa ci terrei a dirti che, avrai notato,
quindi se non produco nulla di accettabile, a mio parere, senza Spazio/Bruno credo di aver perso anche un po la
per il 25 di gennaio abbasso il testone e accetto le conse- bussola: Gianni lo vedo se va bene una volta al mese,
guenze. C un accordo, per merito di Heidi a trovarci, noi Massimo di pi ma con una pesante stanchezza lavorativa
lavoranti e raccogliere spunti: avrai gi capito che il tro- e via cos per molti altri. E non un fatto di crescita n di
varsi sia ormai un problema quasi come la crisi FIAT. Sono nuovi interessi primari. Rimane il cuore, per fortuna. Ti sa-
sicuro che di materiale per il libro ce ne sia parecchio: la luto abbracciandoti e promettendo il massimo impegno,
migliore impostazione sarebbe, per me, quella documen- rimanendo per sempre ... Vago

Mariotti, Luca e Selvi


126

Bruno, Lucy e Marco

Luca, Cl, Giovanni, Lucy, Bruno e Marco


Il clima di Spazio

Il clima di Spazio: Massimo e la cronaca di un merco-


led alternativo, quando Bruno ed io avevamo deciso di
cominciare a mollare per lasciare spazio ai giovani.

Sono in ritardo.
Mostruoso ritardo.
Sempre di corsa e non arrivo mai in tempo.
Non ho nemmeno le chiavi.
Aspetto il Vago. Davanti al cancello. Anche il Vago in
ritardo. Stasera Bruno ci incula. Laria condizionata non
Alberto e Massimo
funziona... se devo essere preciso, siamo noi che non ab- A me, che di cognati normali non sapevo che farmene,
biamo imparato ad accenderla... non poteva andare meglio. Lho capito dal primo nostro
Bruno ci incula, stasera. incontro e mi sono subito rassicurato. La mia storia con
Heidi non viene... trentasette e due, al solito. Bruno stata quella dellemigrante
Arriva anche gente, ma non esattamente quella delle che, di ritorno dal suo peregrinare,
grandi occasioni... si affacciava a casa del cognato Questo Alberto, il mio little brother

127
niente palette stanotte... con inesorabile, ciclica puntualit. giramondo (ora in Pakistan), diventato
Solo uomini. Rompicoglioni. Non c il ghiaccio. Godevo di unospitalit intensa e amico fraterno di Marco & c. Bruno gli
La macchina ha la stessa temperatura di Heidi. totale, sicuramente non formale e mugugnava dietro ad ogni baule (tutti
Arriva la Siae. Fantastico. Dove cazzo sono i libri? poco appariscente. Unospitalit pesantissimi!) che ci toccava andare a
Bruno ci incula. Sicuro. fatta di lunghi e significativi silenzi recuperare nel magazzeno di qualche
Perch dal fusto della Coca esce tutta quella schiuma? mentre entrambi eravamo seduti ai aereoporto, per per lui cucinava cose
Perch la lavastoviglie fa esattamente lo stesso? nostri posti virtualmente assegnati, sublimi e gli riservava, con la sua usuale
Questa volta Bruno ci incula. di improvvise prove di raffinata abi- ruvidezza, ogni sorta di gentilezze. In-
Quelli l continuano a limonare... quando non limonano lit culinaria, di riflessioni di vita e di tesa immediata anche con Franco, mio
bevono Negroni. Alle due. sentenze filosofiche degne di un vero big brother, che invece praticamente
Come si fa a bere Negroni alle due? baba nostrano. Sempre con lo stile inamovibile da Casarsa: in fatto di anti-
A che cazzo di ora ceni? di un vero signore fatto di squisite conformismo lui e Bruno si sono capiti al
Z 4 Cont. attenzioni e di genuini vaffanculo. volo!
Chiusura. Bruno ancora l, regalmente seduto
Non ci riesco mai. sulla sua poltrona scarlatta con lu-
Bruno mi incula. Domani. manit e la dignit con cui ha vissuto. Le stesse che lhan-
Come fa a mancarmi tanto questo posto? no accompagnato anche quando arrivato il momento di
Massimo (Barone) staccare la spina. Alberto
Clotilde vivere come un valore universale Bruno e Daniela, coppia
inossidabile quando tutte le coppie si sfasciano, si fran-
Questa la Cl: ce ne sono ben poche di persone cos in tumano perch non trovano pi motivi per amarsi, mentre
giro per il mondo. Superfluo aggiungere altro: voi i motivi li avete sempre cercati e trovati. Bruno dietro
Tu e Bruno siete parte della mia vita. il bancone di Spazio, sotto le bandiere rosse, la falce e il
Dico tu e Bruno perch non vi ho mai pensati separati martello, una parola e tre bestemmie, dolcissimo Bruno
siete sempre stati unentit unica. Bruno e Daniela, im- incazzato. Amante delle donne, innamorato solo di Danie-
possibile dissociarvi nella mia testa, nel mio cuore. la. Bruno al mixer che non ho mai capito bene cosa fosse,
Siete la mia adolescenza felice, gli anni delluniversit, le tecnico del suono, motore della nostra spensieratezza
serate a Spazio, la scoperta di certa musica, la conferma di allora di notti insonni e fumose che non si voleva mai
di altra (ed incredibile che la musica, per me, sia legata andare via, di discussioni infinite in cui si finiva irrimedia-
ai Morani. Da quando sono andata via da Pavia, Marco bilmente a parlare di sesso e non di quello degli angeli...
ha preso il posto di Bruno nellinsegnarmi la musica, nel Bruno energia allo stato brado, mai fermo, mai stanco,
sollecitarmi, nellincuriosirmi...), gli amori consumati tra sempre irascibile, mai cattivo o cinico. Generoso. E la no-
un Ramazzotti col ghiaccio e una birra, il dibattito sulla si- stra vacanza in Corsica.
nistra che non c pi e il comunismo che voi vi ostinate a Unestate che non dimenticher mai, tra le pi belle della
mia vita, quelle cene a strafogarsi e a bere vino fino allo
sfinimento e le serate calme e i racconti e un gommone.
128

Marco, Cl e Taglietti Bruno abbandonato, rarissimo a vedersi quasi incredibile,


alla quiete di unestate magica per noi. Siete le mie radi-
ci, a cena da voi come in famiglia, la mia famiglia pave-
se, Marco che adoro e che sento raggelato dal dolore, e
Bruno l, a capotavola, la bottiglia di whisky, le polaroid
e il calendario di Ligabue. Daniela tas, porcu... e tu che
abbozzi e ti agiti sulla sedia e io felice di far parte della
vostra vita e di esserci intorno a quel tavolo, anche se
sono mesi, magari anni che non vi vedo. Ma non cam-
biato nulla ed un dolce ritrovarsi ogni volta e questo mi
scalda e mi riporta a casa da luoghi lontani. Non ricorder
Bruno ammalato.
Non lo voglio ricordare cos. Preferisco pensarlo ingordo
di vita e di alcool, con la sigaretta che gli pende dalle
labbra come unappendice della barba bianca, con i san-
dali ai piedi e la maglietta nera di Spazio, una parola tre
bestemmie a cercare con lo sguardo Daniela per farle il
culo mentre in realt le sta dicendo che ladora.
E tu lo sapevi, lo sai. Vi voglio bene Bruno e Daniela. Non
credo di avervelo mai detto, ma so che voi lo sapete.
Cl (Clotilde Veltri)
Giulia trovare una strada per far
girare ancora in questo
una quantit di ricordi che nemmeno sospettavo di mondo conformista e no-
portarmi dentro. Perch tu e Bruno eravate e siete un ioso, spesso cos grigio
mondo nel mondo, un pianeta diverso ma aperto, riservati e meschino, quel pianeta
ed affettuosi, unici, indimenticabili ed indimenticati. Non che eravate e siete anco-
ti chiamo perch a voce piangerei e almeno le mie lacri- ra tu e Bruno. Uno Spazio
me te le voglio risparmiare. Non ti chiamo ma ti scrivo senza metri ed un Tempo
perch so che ti vogliono bene un milione di persone e senza minuti dove le per-
io sono solo passata di l. Ma non posso non dire adesso sone, non le generazioni, o
quanto te ne voglio anchio e quanto ti sono vicina. Dun i giovani, si sono sentite a
colpo mi tornata in mente la voce burbera e dolce di casa, bene. A Spaziomusi-
Bruno, la prima volta che lho sentito, al telefono. Quando ca e fuori, a casa vostra o
diceva che i giornalisti raccontano balle e non capiscono camminando nelle strade
niente di musica. O quando ancora, diceva alla Cl e a me di Pavia.
belle figone per il gusto di imbarazzarci. Il sapore della Bene, cio libere, lo ripeto,
tua pastasciutta. Il panino perch a Spaziomusica non si dai lacci delle convenzioni,
mangiano gli stuzzichini da fighetti milanesi. libere di abbandonarsi alla

129
E allora non capisco perch acidi vecchi tormentano se semplicit dei gesti e dei
stessi e gli altri e restano, mentre uomini pieni di fantasia pensieri e dei sogni veri. Senza maschere. Qui la vita
e voglia di vivere, uomini liberi che ti fanno sentire libero ricominciata, o forse cominciata davvero. Ho una bimba
se ne vanno. Cerco di pensare che il Tempo e lo Spazio di 14 mesi. E ci tengo a dirti che prover a passarle un
non contano nulla. Che un giorno di Bruno valso 10 anni po di quella libert che mi avete insegnato voi. Senza
di un altro. Pieno di idee e risate e incazzature come erano lezioni. Ma semplicemente vivendola, al piano di sopra.
solo le sue... Ma non mi basta. Ti abbraccio, Giulia
Sono sicura che con tutto lamore che hai dentro saprai Giulia Santerini, Roma - aprile 2002
Il solito io e Giovanni abbiamo incontrato anzi ci capitato ben
pi di una volta Bruno in un negozio di fai da te. Uno di
A Giovanni G. non piaceva il rhum ecuadoregno fino a quei posti dove se non hai una guida un Caronte che ti
quando non glielo ha fatto conoscere Bruno. spiega il numero del tassello, lo spessore della lama o il
A Giovanni G. piaceva sfidare a dama i compagni di passo della vite da usare - a ventanni combini solo guai
appartamento, il suono del pianoforte di Keith Jarrett, (ahi, ahi, ahi, bricoleur fai da te). L Bruno era un altro.
ascoltare i racconti dei musicisti che accompagnano Sembrava un tecnico di tutto, una specie di mastro fale-
le star in tour, tornare a casa a piedi quando non cera gname, idraulico e carpentiere. La prima volta io e Gio-
pi nessuno in giro per la citt, stare seduto nel secon- vanni ci siamo guardati negli occhi come per dirci: Ma
do tavolino, sulla sinistra appena entrati, per vedere il la stessa persona che vediamo la sera?. Lui ha capito e
campionario umano che ogni sera passava da Spazio. ci ha affibbiato uno dei suoi rassicuranti vadavialc. Era
A Giovanni G. piaceva guardare muoversi, imprecare e proprio Bruno. Burbero e burlone, capace di stupire con le
teorizzare Bruno, piacevano le tette attenzioni di un gran signore, autentico e semplice.
di Daniela, farsi una canna durante Ai nostri occhi sapeva prendere la vita nel modo giusto. A
le pause dei concerti. Oggi Giovan- gran sorsi, ma gustandone le sfumature. Un modo quasi
ni G. vive in un posto indefinito del- aristocratico, barba alla Carlo Marx e frac, comera ritrat-
la mia cartina, lungo lautostrada to nella foto vicina alla macchina del caff. Giovanni G.
Salerno Reggio Calabria. quando nelle sere dinverno torna a casa, prima di ad-
130

Credo che non si faccia pi le canne dormentarsi, beve il rhum ecuadoregno che Bruno gli ha
e non pensi pi alle tette di Danie- insegnato a bere, allora era quasi una reliquia dal sapore
la. Credo ne frequenti altre, al sud intenso, ricordo del suo periodo sudamericano, adesso lo
abbondano. La mattina si alza e pubblicizzano su Canale 5.
guarda il mare, poi si infila nel suo Noi che ahinoi, mi viene da dire continuiamo a vivere
ospedale, specializzato nel riparare in questa citt, abbiamo anche la sfiga di registrare tutto
i tanti che si rompono le ossa a 150 com, subiamo il peso della realt. Ma per i tanti Giovan-
allora, sulla sottile striscia di asfal- ni G. che hanno attraversato alcuni anni con noi, Bruno
to che collega la Sicilia al mondo dal resta una figura quasi mitologica, un simbolo, un maestro
quale Giovanni ha deciso di appartar- fisso nella memoria. Il solito, appunto. Carlo
si. Giovanni G. mi ha telefonato po-
chi giorni fa scrivo nel gennaio del P.S. A me e a Giovanni G. piaceva vedere le foto dei mu-
2004 mi ha raccontato delle cose di sicisti che erano passati per Spazio, veder la faccia da
oggi e mi ha ricordato Spazio. Il suo bambino cresciuto di Bruno quando ascoltava col pugno
Spazio. Nella fissit del pensiero di chi ha lasciato la citt alzato Comandante Che Guevara cantata da Flaco, fare
dove ha studiato, tutto dovrebbe essere come allora. gli stupidi con qualche ragazza (altri se le scopavano, noi
Mi ha chiesto di Bruno e io gli ho risposto: il solito. di rado), dibattere di calcio il luned sera, prenderci in giro
Come mi ha chiesto di Salvini: il solito (questo, per, e vedere Bruno litigare con il futuro avvocato Gazzosa. Il
vero). Pensa che Bruno sia ancora dietro al banco a spillar vino ros che Bruno ci faceva bere, invece, non ci piaceva
birre e a urlare a Daniela che non capisce un cazzo. Pensa proprio. Ma non glielo abbiamo mai detto, non era impor-
che Marco sia ancora l e con lui tutti gli altri. Un giorno tante. Carlo E. Gariboldi
Carlo Genta esco.... Il mondo non cambiato, il mio libretto s. Sono
stanco. Avevo voglia di vederti.
Ci sono davvero pochi luoghi/persone/suoni, che hanno La prima volta. Fine estate. La musica greca (non mi pia-
un privilegio: marcano il territorio della tua esistenza. Le ce). Gli spiedini in cortile: sanno di limone e sono buonis-
persone sono ovviamente quelle che ti ritrovi davanti simi. Mi ha portato Gionata che stato mio compagno di
tutti i giorni, perch le hai scelte, sposate, generate, op- scuola, che un compagno vero (io no, ho smesso di
pure perch alzi il telefono e sai che ti rispondono e non credere in tutto molto tempo fa e ho cominciato a credere
devi fare un discorso dallinizio. Puoi limitarti a sillabare, in ci che mi pare). Gionata anche il mio pi caro amico.
oppure a parlare in slang. Beh, insomma, ci devo tornare...
Tanto ci si capisce. Certe volte non nemmeno necessa- Le volte in mezzo. Sono tante e questa carta costa per
rio che ci siano. I suoni sono quelli che quando ti capitano imbrattarla coi miei ricordi dei quali a chi legge impor-
nelle orecchie, perch vuoi o per caso, aprono un certo ter ben poco. (Ma una cosa ve la devo dire, tanto per
numero di porte sul tuo passato... facce, altri suoni, pro- chiarire: quella ancora molto giovane signora che ora
fumi, sapori, emozioni pi o meno fisiche. Stanno sempre a casa ad aspettarmi maledicendo me e il mio lavoro di
l come in sospensione, aspettandoti. Prima o dopo tanto scribacchino, mentre due nani pieni di energia saltano
ci torni. I posti sono la cornice di tutto questo, la scatola ovunque, beh quella signora lho conosciuta l, a Spazio-
che contiene tutto. Come la tua stanza di bambino, la cu- musica. Capito?).
cina della nonna, il tuo prato, la casa della prima fidanzata Lultima volta. Qualche sera fa. Tutto pi ordinato. Per-

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che a ripensarci ti mette ancora quellangoscia eccitata, fino i quadretti con le locandine sono appesi in fila. Bruno
perch i passi che si avvicinano o la chiave che gira nella non c pi, andato via, portandosi la nostra incazzatura,
toppa li risenti. Davvero. AllUniversit avevo un posto. perch non si fa cos, cos presto, cos definitivamente.
Cortile delle magnolie, in fondo, dove c un muretto bas- C ancora qualcuno di quelli, che suona o che beve.
so contro la parete, un corridoio stretto dove non va nes- Ci sono io, che sono diverso, che forse cerco qualcosa
suno. Io ci andavo. Ci andavo a chiacchierare da solo con che non posso pi avere. Perch NON C PI. Non so se
lattesa spessa degli esami. Mi portava fortuna, o almeno ci torner. In fondo non ne ho pi tanta voglia. Ma, non
cos ho sempre pensato. L su una colonna cera scritto un fraintendetemi: in tutto questo non ci deve essere malin-
verso di una canzone dei Doors. conia dolciastra.
Non mi ricordo il verso e nemmeno la canzone, ma non Tanto mi basta sentire, per voglia o per caso, una stro-
penso sia cos importante (e non potete nemmeno andare fa dei Doors ed ecco che riapre il mio Spazio. Ci sono
a controllare, dato che qualche anno fa ci hanno passato Bruno con Daniela, ci sono Gianni, Marco, il Cannibale,
sopra una mano di vernice). Per mi caricava e mi faceva Gionata... che hanno ancora voglia di tirare tardi tanto do-
venire voglia: Adesso faccio sto cazzo di esame e poi, mani si dorme anche se marted. Ci sono gli spiedini al
vada come vada, stasera porto la mia rabbia o la mia eu- limone. C quella mora riccia che non sa ancora quanto
foria ad annegare a Spazio. Bruno gi l che attacca il la far arrabbiare.
fusto sotto il bancone e che sistema le spine dellimpian- E in mezzo ci sono io. Felice. Ci vediamo domani. Tanto
to. Aspettami Bruno, una media rossa, tanto per comin- lesame andato e senza due chiacchiere con Bruno, in
ciare. Hai mica visto Gianni? E Marco? fondo al bancone la notte non la stessa, manca qualco-
E quella mora coi riccioli? No, vaffanculo tu: non sei il mio sa. Non quella che piace a me. Per fortuna ti ho trovato,
segretario, sei un mio amico! una settimana che non Bruno. Cos mi fai compagnia. Carlo Genta
Broletto! Devo ammettere che in una cosa mi superava
alla grande: riusciva a mettere in serie pi spine triple
(quelle della corrente) di un ingegnere della NASA! E
violare quelle 25/30 leggi base dellelettricit per cui
ci che non poteva funzionare invece funzionava! (o
quasi).
Il mio battesimo fu quando mi diede un aggeggio (hai
presente quel coso elettronico con le lucine rosse)
dove potevi far scorrere le scritte (tipo: sabato sera
concerto dei Long Horns ingresso ecc.) e con le parole
mei cl rb l so nanca cndal me lo rifil col chiaro
intento di programmarglielo!!!! Dopo un po glielo
restituii abbastanza soddisfatto (tranne per averlo avu-
to in casa mia per tre mesi, acceso, con la scritta va-
davialc che scorreva! E non riuscivo pi a toglierla!)
Mario Mariotti e Andres Villani e mi guadagnai la sua riconoscenza elettrica.
P.S. Non ha mai voluto che gli aggiustassi altro!
Sai, Mario viene domani a portarmi il suo scritto.
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Ma va. E tu ci credi ancora! Cosa vuoi che ti porti il La barca


Mariotti, tuttal pi arriver con una piastrella! (occu-
parsi di piastrelle il suo mestiere n.d.r.). Questo mi Dopo anni di bricolage (!!!) ormai sia io che Bruno ave-
aveva detto ridendo Luca. stata dura e senza lapporto vamo affinato le nostre tecniche, ovvio fare il grande
di Sara e Pam non sarebbe stato possibile... salto dopo alcune consultazioni decidiamo di costru-
ire una barca!! S, di quelle vere, di legno, per andarci
Lo zen e larte del fai da te al mare 7 metri di lunghezza, mica pizza e fichi!
I progetti li trovi?
Casaviva reparto legnami angolo scampoli (pan- Li ha un mio amico, me li manda appena pu
nelli avanzati, rimasugli di tavole e pezzi vari) io E dove la costruiamo?
con quelli mi ci sono arredato la casa, qualcun altro Da te in cascina
s costruito mezzo locale. Una voce alle spalle: sa Ok, ma ci metteremo un casino di tempo
ft ch?mi giro e chi mi trovo? Bruno, con braghet- Allora la costruiamo dentro al fienile!
te, sandali e camicia fuori, un sacchetto di viti, colla Giusto! Stufa a legna e via! Mario, sai il greco?
per il legno in mano sguardo incuriosito.. devo far- no, Bruno, perch??!!
mi una mensola per la cucina cun cl tc l tf Sai, i progetti quelli del mio amico
gnent!! uff (+ grugniti vari) fm vd il passo sono in greco
successivo stato un appuntamento pi o meno set- .??!!!!!!!!Ah!
timanale, al pomeriggio, speso a rifare, progettare e Bruno? Dimmi
costruire aggeggi dal dubbio utilizzo, scaffali e porta- Come cazzo facciamo a far uscire la barca dal fienile
televisori che sarebbero bastati per arredare tutto il una volta finita????
One Man, One Vote: una paletta, una figa Tema: lauree mancate ed amori sbocciati. Due grossi
problemi - non vi era alcun dubbio a quel tempo -
La comune passione per le donne raggiunge il culmine che tormentavano chi si sentiva smarrito nei locali
una sera in cui labituale proporzione di Spaziomusica dove cominciava ad imperare la kaipiroska e le mani
26 uomini - 1 donna, viene cambiata in un pi che sod- accompagnavano i ritmi tritiritriti di cover band.
disfacente 10 donne - 1 uomo! Gli smarriti appunto cercavano rifugio in un luogo
Tralascio i commenti allentrata (oserei dire continua) buio coccolato dalla musica. Ma i dubbi ben presto
di ragazze nel locale, penso fosse un venerd, giorno + si son trasformati in certezze: di baci fotografici,
o di pausa di Daniela) solo che ad un certo punto sono parigini se ne ricordano pochi, e mi piace pensarli
veramente troppe: ovvia la discussione su quale sia la rari ma veri, magari con un sapore eccessivo di rum,
pi figa, quella da sposare, quella con le tette pi gros- ma veri. Bruno coltivava le rose, Daniela gli amori: il
se! Urge una votazione che sciolga ogni dubbio, quindi, terreno del sentimento concimato con tenacia friulana
vista la mia nota capacit di costruire un deltaplano genuinit genetica e lieve apprensione pedagogica,
con 4 stuzzicadenti, una chiave inglese e dello scottex, faticosamente produceva frutti passionali e duraturi.
Bruno mi commissiona delle palette per fare la fatidica Le rose di Bruno sbocciavano, gli amori di Daniela un
votazione: inforco la bici, a casa tagliuzzo le bacchette po meno.
per le tende, recupero del cartone, un pennarello e . Il sabato sera, t(ri)onfo della coppia, portava nel locale
eccomi di ritorno con cinque serie di palette con voti dal gli esuli della pizza-cinemino, pronti a far incetta

133
6 al 10 (mica stupidi, nessuna insufficienza!!!) di suoni. Il banale assioma che il musicista cucca a
Bruno nel frattempo, scioglie il tendone rosso (quello piacimento era rispettato: una chitarra fa pi di una
vicino al telefono) e obbliga le ragazze a passare ad carezza, un palco crea amorevole soggezione... Lopez...
una ad una attraverso la tenda! Ovvio che nessuna (o Solieri... gli Americani.
forse tutte) abbia vinto per noi quella sera ci siamo E quanti disastri ha fatto la bella Ruth dalla lunga
spaccati in quattro dalle risate anche se (naturalmente) chioma che firmava sui dischi e scolpiva sui cuori ...
solo Barone ne ha intortata una! amici per sempre: tutti stesi, zerbini ai suoi piedi e
P.S. Per Bruno tutte quelle con le tette grosse avevano alla sua voce. Amore con la A maiuscola, Amore di
il massimo dei punti. Mario (Mariotti) quelli inarrivabili. Tu non hai scampo, ma lei, solo lei
pu sceglierti. E allora via con gli autografi.
Ancora il Vago Ma erano i giorni della settimana il vero calvario
sentimentale. Contrari allabbondanza che pu creare
Luca arrivato, poche sere fa, con un foglietto: gravi scompensi ormonali, le donne a Spazio, per lo pi
questo te lavevo gi dato, no?! Il foglietto era tutto studentesse forestiere, passavano lente tra un esame
stropicciato e scritto con caratteri microscopici. Mi e laltro. Qualche collezionista aggiungeva gemme rare
sono un po rovinata la vista, ma ne valeva la pena ... al suo curricolo; i pi guardavano e guardavano, persi,
Quella sera non cero. Come spesso accadeva il corpo salvo eccezioni, nella fuffa delle chiacchiere.
e la mente si tenevano alla larga dai confronti e dai Solo gli occhi improvvisamente illuminati di Bruno
viaggi del cuore. Si era deciso di crescere quella notte facevano intendere larrivo di una qualche novit
a Spazio: una corposa pianificazione progettuale e femminile e lopera di tessitura di Penelope-Daniela
sentimentale, diretta dalla mediazione di Daniela. faceva il resto. Luca Ternavasio
Il Palla zione, ha avviato il progetto, ha definito La Cosa, ha dise-
gnato un albero, una quercia. Che almeno alta, robustosa
Arrivo. Entro. Bruno al banco. Ciao Bruno. La risposta et forte. Per ora. Poi ci ritroveremo ai piedi di un ulivo
un grugnito. S, tipo lo snort di un Paperino incazzato. Ebbene, te ne do atto, tu lo sapevi gi. Che si finiva cos,
Va a quel paese, Bruno. Anzi, vaffanculo. E grazie. Perch intendo. Lho capito subito da come hai sostituito gli snort
qui a SPAZIO ci si ritrova non per edonismo, per apparire, con la rituale bestemmia inviata a Nostro Signore. Niente
per sentirsi belli, fighi o al centro di qualcosa. Veniamo di personale, per carit. Sei comunque solenne l, accanto
qua in pellegrinaggio notturno per guardare, per scoprire, alla statuetta di Vladimir Ilic Uljanov, mentre pronunci la
per sentire, per vedere. Per farcela passare. un richiamo formula dissacrante, magica, rituale e familiare: p. d.
tacito. Un istinto. Nessuno ti butta dentro. Anzi. Quel can- C anche la Tv adesso a SPAZIO. C soprattutto la sera
cello rosso un incubo. Te lo immagini sprangato mentre ti della consultazione. Quella del 1994. La prima volta in cui
incammini. Lo sfidi comunque. Non c scelta. Qui a SPAZIO nella gabina a vergare la scheda non eravamo soli. Cera
tutto unico, diverso. Anzi, perfettamente uguale. A quello chi aveva lo scimmia sulla spalla. E chi il biscione. O tutti e
che sei abituato a dare, a ricevere. Non ci hai mai pensato, due. Quella sera si scherza. E c chi giura di aver prepara-
Bruno, che qui bello venire perch se stai di merda puoi to unautomobile col doppio fondo per raggiungere la terra
tranquillamente continuare a stare di merda? Odio i posti di Francia. Andiamo avanti. In fondo, che cambia? E allora
dove si va a stare bene per forza. Sono finti. Siamo in mol- aspettiamo. Chi la birra, chi il panino di Daniela, chi una
ti a pensarla cos. SPAZIO vero. A SPAZIO si finisce col figa. Chi la guarda, chi si immagina come sarebbe se, chi
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parlare di cose. Delle cose. Laltra sera - ricordi Bruno? - eri magari se le passate tutte e adesso osserva quelli che le
incazzato. Nero. Perch quel tale, ma s Little Goose, quello sue tutte se le son sposate. Una per ciascuno, non tutte in-
che ha deciso di seppellire la nostra rabbia con la modera- sieme, per. La musica. Guarda Bruno. Accanto a te. Proprio
l, davanti alla cassa. C Flaco. Ti sta spiegando testuale
che per vivere certe situazioni, per capirle, per apprezzarle
bisogna essere teste di casso. Litaliano lo strascica un
poco, lo pronuncia a ritmo di tango, Flaco. Teste di casso
come me e te, Bruno. Ridete insieme. Di gusto. Poi Gene,
con i suoi Domopak, che nemmeno puoi andare a pisciare.
Altrimenti si immalinconisce. Perch se mi ascoltate canta-
re e allimprovviso andate al bagno, un piccolo sospetto mi
viene, implora al microfono. Edoardo ha voluto essere Joe
Sarnataro per 100 persone. E quelli delle Lunghe Corna, che
averli l ogni settimana sembra persino troppo, ho come il
sospetto che ci mancheranno un casino, un giorno. Che non
arriver mai. Quando impossibile il cancello rosso re-
ster sprangato definitivamente. Mentre, forse, in unaltra
dimensione, in questa, sar aperto. Definitivamente aperto.
Assolutamente aperto. Sempre aperto. Ci mancherebbe,
Bruno. Ah, ciao Bruno. (Da dietro il banco giunge forte e
chiaro un grugnito) . Stefano Pallaroni
Lo staff

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Heidi anni con Vincenzo, che con lei lasciava perfino trasparire
momenti di dolcezza, e poi con Giancarlo: e galeotto fu
Bruno stato per me come un padre. Un padre che, a Bruno che li fece incontrare. (Prima ero una brava ra-
differenza di quelli normali, mi ha insegnato a bere wisky gazza, poi Spazio, con i suoi amori, mi ha traviato! mi
ed a tirar tardi la notte a Spazio. Da lui ho anche imparato ripete ancora ogni tanto). Una delle poche persone inglesi
le migliori parolacce italiane. Ci sarebbero cos tanti ri- capace di imparare bene non solo litaliano, ma anche il
cordi, pensieri, storie da raccontare... ma quando cerco di dialetto pavese (per buona parte appreso da Bruno)
scrivere, non ce la faccio. Lunica cosa che riesco a dire Per anni ha spinnato birre, distribuito sorrisi, servito ed
quanto meraviglioso fosse quelluomo chiamato Bruno. ingurgitato gin tonic a gog, fatto (inconsapevolmente)
innamorare schiere di ragazzi che stravedevano per i suoi
Heidi, si chiama proprio cos, come quella delle ... ca- occhi azzurri, i suoi capelli biondi e la sua simpatia.
prette che fanno ciao!. Inglese doc, di Nottingham. Ve- stata al riparo della nostra ala protettiva ma si anche
nuta via giovanissima perch aveva intuito, prima ancora sorbita gli improperi che Bruno lanciava regolarmente
di sperimentarlo, che in Italia si vive meglio. contro gli Inglesi e le loro davvero strane abitudini in
Arrivata a Spazio appena diciottenne, con Lopez, agli inizi materia di cibo (patate con la buccia ect), orari, moquette,
dell87: c rimasta fino alla chiusura. cresciuta con noi: bidet... Heidi e la febbre, giusto un filino, quel famoso
quasi una figlia. Ed a Spazio ha trovato lamore: anni ed trentasette-e-due, cos spesso invocato, un must dei suoi
Ada

La sua prima a Spazio: il torrido concerto dei Conga


Tropical nel luglio dell87. Me li ricordo bene lei e Plinio
quella sera. Da allora, assieme ad Heidi diventata una
presenza costante. Anche lei quasi una figlia o meglio,
una sorella minore. Heidi & Vincenzo Ada & Plinio: sto-
rie damore e percorsi paralleli. Un soffio di poesia per
quei ruvidoni dei Long Horns. Mi sarebbe piaciuto inserirli
nellAlbo doro delle coppie di Spazio, ma poi la vita ha
determinato altre scelte. Una persona dalla rara genero-
sit la Ada: felice quando pu farti un favore od una gen-
tilezza. Grande cuoca la Ada, di quelle creative. Anche se
Heidi e Ada a Spazio, dove i panini erano sempre gli stessi, aveva ben
primi anni a Spazio. E poi quel: ... ma Vincenzo lo sa?: un poca possibilit di esercitare la sua fantasia.
tormentone lungo mesi. Alcuni flash che lei mi racconta: Quando attaccavamo a parlare, io e lei, era difficile porci
Con tutto quello che mi capitato a Spazio potrei riem- un freno. capitato che Bruno, vedendoci cos infervora-
pire unEnciclopedia, che i ricordi sono confusi perch te, sacramentando qualcosa in pavese stretto, ci allun-
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lavoravo sempre! (Diciamo la verit: eri sempre ingrana- gasse un bicchiere dacqua tra le risate di tutti: cos non
ta suggeriscono invece Gianni & c.): vi si secca la lingua ci diceva.
La session con le biciclette: in tanti, tutti sbronzi, fa- Anche con lei il tormentone della laurea. Anche lei prota-
cevano la gara per vedere chi arrivava per primo sul pal- gonista, ma da dietro il bancone, della festa di non-laurea
co. Musolino ha preso la mia scassatissima Graziella e, in cui Massimo ha dato il meglio di s. Anche lei di quelli
con tutta la sua mole, ci salito sopra. Me la sono vista che Peter Pan non vogliono toglierselo dallanima.
brutta per la bici, allepoca il mio unico mezzo di
Heidi aveva, ovviamente, le trasporto. ...Non so proprio da dove cominciare! Ma s ... dallinizio.
sue preferenze: Una volta mi toccato anche guidare e allora Vaffanculo Daniela!!!
Cera chi veniva trattato da non avevo neanche la patente, per accompagnare Stavo facendo il biglietto; anzi no, la mitica tessera per
lei con particolare riguardo: a casa Bruno e Dave troppo ubriachi anche solo per entrare a Spazio Musica, e tu pronunciavi il tuo personale
dosi massicce di gin tonic (la infilare la chiave nella portiera della macchina. apostrofo rosa tra le parole ti amo.
parola tonic veniva urlata Bruno che mi telefona di mattina presto (saran- Tu, mille lire, questo uno dei tuoi nomi fra noi studenti.
nel bicchiere, giusto per dare no state le 9.00) per sapere lesatta traduzione di Comunque sia, non sapevo, quella sera che Spazio Musi-
il sapore). Formula da Offerta blow job ca per anni sarebbe diventata la mia casa.
Speciale: Paghi 2, bevi 3 (ed Una sera tutti e tre: io, Ada e Francesco, siamo Gi, Spazio! Il locale in cui la cosa pi difficile era farsi
anche multipli di 3). arrivati belli ciucchi dopo una cenetta insieme. I uno spinello (le persone che ci hanno provato non hanno
Marco e Mess, con rispet- Chicken Mambo presentavano il loro disco. Spa- mai osato riprovare) e bere un caff.
tivi gastroenterologi, sentita- zio era imballato, cerano anche molti ospiti. Al Ho visto avvicendarsi mille macchine da caff, dalla pi
mente ringraziano. primo tentativo di prendere i bicchieri, Ada ha accessoriata alla pi semplice e non ho mai bevuto un
rovinosamente fatto cadere il vassoio... caff decente. Non ho mai visto Bruno farne uno senza
Bruno e Ada

Le tre grazie: Daniela, Heidi e Ada

Bruno e Heidi
Francesco in posa insolitamente seria
investire lincauto avventore con i peggior insulti. Ho visto

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persone chiedere un secondo caff solo per amici, che
avendo bevuto molti bicchieri daltro non erano pi in gra-
do di reggersi in piedi.
Grazie! Perch in una citt un po chiusa come Pavia, tu e
Daniela avete accolto me e tanti altri dandoci la possibi-
lit di conoscerci, incontrarci, di ascoltare buona, spesso
ottima musica, e avete dato a molti ragazzi la possibilit
di suonare. Io ho lavorato non per te ma con te e non ho
mai vissuto le serate trascorse insieme come serate di
lavoro, anche se si faticava parecchio; piuttosto come
serate di divertimento e non retorica dire che sono cre-
sciuta anche grazie a te. Un bacio, una grattata alla barba
genuina e un arrivederci. Ada Meroni

Francesco Gasparini

Gran parlatore e gran lavoratore, nei primi anni di Spazio


passato da avventore-bevitore allaltra parte del banco-
ne. Ha quindi avuto lonore (per questo invidiato da molti)
di affiancare la premiata coppia Heidi & Ada.
Formidabile quel trio!
Roberto Piaggi

Il Rubert da sempre fedele a Spazio. Veniva dallOltre-


p, per anni ed anni, notte dopo notte. Le sue mansioni
erano quelle sia da buttadentro che da buttafuori.
Stava allingresso quando cera da far pagare i concerti.
Preciso come un orologio svizzero: nessuno sfuggiva al
suo controllo. Quando Spazio era troppo imballato ferma-
va fuori la gente. Con lui inutili le suppliche: Dai, su, fac-
ci entrare! Siamo solo due, i nostri amici sono gi dentro,
ti offriamo una birra.... Tanti gli studenti che ci hanno
provato. Ma Piaggi era incorruttibile, perlomeno con i ma-
schi; se erano ragazze... be, si poteva trattare. Francesco con Mary Ann Brandon
Passate alla storia le discussioni in dialetto strettissimo
tra lui e Bruno su brugole, trapani e saldature.

Sergio Nascimbene
138

arrivato allinizio dellestate (mi pare fosse quella


dell89) per rifare limpianto elettrico, in attesa che uscis-
se la famosa Commissione a darci lagibilit come
locale pubblico. Gran lavoratore, bravo, metodico e, per
fortuna, anche molto tran-
Menzione speciale per Donatella Frontuto. quillo. Non si spaventato
Senza il suo aiuto non so come avrei fatto a ridare neanche un po quando si
forma umana a casa nostra, dopo che i cicloni- visto davanti per la prima
musicisti se ne erano andati. volta Bruno appena tornato
Anche per lei, come per me, i picula e rumpabal dai Caraibi, con la sua soli-
pieni daffetto di Bruno si sprecavano. ta tenuta da spiaggia e per
di pi senza denti davanti
(Nando, il dentista stava
cercando di porvi rimedio). La sua calma olimpionica con-
tro lo stato di agitazione permanente di Bruno. Da allora,
oltre a non avere pi problemi in campo elettrico, ci siamo
fatti un amico in pi.

Roberto e Sergio
Quelli che lUniversit lhanno fatta,
di notte, a Spazio
Cardano e dintorni
Le mappature
Spazio-strazio-musica
(Alessandro Porta - Fabio Laboranti - Antonio Spinillo)
Bruno e il calcio: cronaca di una discesa in campo
(Antonio Spinillo)
La mia casa pavese (Antonio Pizzonia)
Questo era Spazio (Marco Molinari)
Il mio Spazio (Rita Gigante)
Spazio unidea (Valeria Pangrazio)

Kerouak & Friends


The Kerouak & friends
Bruno (Stefano Duchi)
Lamore che ho dentro (Cinzia Matteo )

I Chimici & C.
I chimici
Il blues della 131 (Camilla Giubbini)
Contorno falso con gran dieresi (Sandro Pallavicini)

Gli Ingegneri
Gli ingegneri, Spaziomusica e laltro sesso
(Giovanni Magenes)
Quel covo... (Lorenzo Duico)

Cani Sciolti
Cosa vuoi (Pippo Valla)
Sandro & friends (Alessandro Bacciocchi)
Ciao bella gnocca / Il caff
(Rossana Corte e Roberto Allara)
Laureato grazie a Spazio (Mirko DOnofrio)
Una vita senza briglie (Mario Giavotto)
Geologi / Casale
Paolo Graziano
Ahmed
Alessandro Bianchi / Alessandro Siess
Claudio Rossella / Simone da Domodossola
I Lampugnani
Avevano ventanni o gi di l sul finire degli anni Ottanta. mative chimico-farmaceutiche, sorella in sensibilit ed
Incoscienti quanto basta (e non solo, per dirla alla Guc- inquietudine. Suo lo scritto-manifesto (Non passeran-
cini, dentro al basso ventre). Voglia di divertirsi e di no) per la chiusura di Spazio. Bruno ha girato i rutamat
tirare mattina con gli amici, voglia di innamorarsi e fare di mezza Provincia, ma alla fine c riuscito a ficcarle in
sesso (non necesasariamente le due cose insieme). Liberi, mano, il giorno della sua laurea, un finestrino tutto intero
lontani da casa (venivano da ogni parte dItalia), con lUni- per la sua diroccata FIAT 131. Con lei il folto drappello dei
versit da fare. Spazio stato per loro una seconda casa. chimici, un mix di pratica scientifica e vocazione lette-
Ci sono venuti per anni ed anni, sera dopo sera, in massa raria: Piersandro Pallavicini (il suo ultimo romanzo
ed anche da soli, tanto sapevano che l avrebbero trovato Madre nostra che sarai nei cieli lo si trova tra un Benni
gli amici. Bruno ed io, di volta in volta, siamo stati i fra- ed un Pennac nei Narratori di Feltrinelli).
telli maggiori, i confidenti, gli amici, ed anche i genitori Taglietti, da sempre il mio pupillo, dalemiano di ferro.
un po rompiscatole. A Spazio hanno prosciugato ettolitri Lui non lo dice, ma so che gira lItalia per conferenze col-
di birra e mangiato quintali di bruschette. te. Alla sua laurea (110 e lode) ceravamo, emozionati,
A Spazio hanno portato anche i genitori (chiedendoci pri- anche Bruno ed io; la sua dotta esposizione mi risultata
ma di non dire raccontare proprio tutto....) completamente oscura, tranne che per un congiuntivo,
Da Spazio sono usciti tante volte nel cuor della notte in usato, ovviamente, in modo conforme. Donata, calma
stato di super-ebbrezza alcolica...! e solare, nel frattempo diventata sua moglie ed anche
Per di giorno si studiava. Difatti quasi tutti si sono laure- madre di suo figlio Pietro (lanti-Silvio perch nato lo
140

ati, e quasi tutti in regola e con alti punteggi (potremmo stesso giorno e lo stesso mese di Berlusca), Monti (110
fare una grande festa mettendo insieme tutti i laureati e lode anche lui): il regalo di laurea (Bruno aveva lavorato
da 110 e Lode passati da Spazio). un sacco per prepararglielo) stato il poster di una foto
Si sono subti gli improperi di Bruno, la mia vocazione scattata, a sua insaputa, nel cortile di Spazio in uno dei
pedagogica ed i miei cazziatoni quando facevano casino suoi momenti pi epici ...
ma anche il nostro affetto ed il nostro calore. Scardina: grande amico di Taglietti, squinternato quan-
Facile fare gli alternativi a ventanni. Voglio vedervi to basta. Ho preteso di vedere la sua tesi di laurea (in
dopo i 30, pronti a dire sissignore! dicevo spesso con Fisica) perch non mi fidavo: la sua opera rimasta espo-
tutto lorgoglio generazionale di chi ha avuto la fortuna sta a Spazio per pi di un anno. Il Siess: cero anchio
di vivere i suoi ventanni nella stagione del 68. alla sua seduta di laurea; nellattesa ho decantato a sua
Be, arrivati ora alla soglia dei quaranta, in fondo sono mamma le sue virt .... La sua morosa (ora moglie) Lucia:
rimasti gli stessi. Hanno conservato l impronta, que- lei e la sua amica Annina erano le fans pi sfegatate di
sta lievit nei confronti del vivere, anche se adesso, in Tolo Marton.
qualit di medici, ingegneri, avvocati, osservatori inter- Molinari: per anni lho additato ai nuovi studenti di Spa-
nazionali, geologi, scrittori ... occupano posti importanti zio come esempio di chi, pur divertendosi a tutto spiano
e di responsabilit. E, sfidando le ingiurie degli anni di notte, si era laureato in quattro anni in giurisprudenza
che sradicano consuetudini ed affetti, sono rimasti anco- con 110 e lode. In realt lui ha preso 103 ed ha anche
ra amici e non perdono occasione (matrimonio, nascita di cercato di dirmelo diverse volte, ma io, presa dallentu-
un figlio ect) per ritrovarsi. Tanti i volti, i nomi, le storie siasmo, lho realizzato solo durante la festa di chiusura.
che mi si affollano nella testa... La Vale: una dolcezza incredibile, diventata, oltre che
Camilla: una vocazione letteraria sopraffatta da infor- mamma, una quasi-ambasciatrice a Parigi, Rita: sorri-
so solare e pudore antico... Spinillo: uno tra i pi saggi: Cinzia che diventava Tania quando parlava in radio; una
mi dava sempre una mano a zittire cori ubriachi... persona solare, tipica bellezza mediterranea: Bruno la ri-
Fabio: ho scoperto dopo anni che era lunico lavoratore copriva di complimenti.
e che, dopo notti alcoliche e dissolute, gli toccava alzarsi Il Tore: me lo sono ritrovato a scuola, con un minimo di
prima delle sette ogni mattina: incredibile! imbarazzo reciproco, in veste di psichiatra, relatore in un
Ale Porta: unaria da bravo ragazzo, ben portata, anche corso daggiornamento.
lui, per.... Pizzo & Seba: premiata coppia: unici nel loro Giovanni Beccarisi: ci facevamo sempre dei gran com-
genere; riuscivano a farmi fare i panini alle ore pi im- plimenti io e lui!
possibili... Negli annali di Spazio il concerto della Pizzo Alessandro da Cuneo: cos affezionato a Spazio che ci
& Paso blues band (Paso: il Pasini, elemento di spic- ha anche consegnato il fratello minore perch gli garan-
co dei chimici). Rui Carlos, il portoghese, grande amico tissimo la stessa formazione di base.
di Spino; Giacomo da Varzi (le lunghe discussioni con Il suo amico Morris, che ha appeso al chiodo la sua lau-
Bruno se le ricorda ancora) Conconi: noi lo chiamavamo rea in legge ed ha aperto uno Spaziomusica in quel di
Gavino perch bastava che aprisse bocca per capire che Ragusa.
era sardo. Crodo ( da l che viene) fisioterapista nonch colto
Il Cobra: una forza della natura, grande bevitore di birra, DJ. Andrea diventato psichiatra (di lui ho perso com-
quando decideva di divertirsi era molto difficile arginarlo; pletamente le tracce): grande sostenitore delle feste
Bubu: per fortuna meno sciamannato del fratello. greche (... si cucca facile!). Dopo la laurea uno stage

141
Pantino: una delle sue prime volte a Spazio (aveva in Inghilterra. Su tutto un inquietante interrogativo: cosa
ventanni e ne dimostrava 16) Bruno lha fatto scendere si saranno detti lui ed i matti inglesi?
dal palco prendendolo di peso: grande lezione di vita! Il Dino, Fritz, Matteo, Franca & company...
Guazzo: un fair play quasi inglese... Pippo da Piacenza: inconfondibile per la sua erre
Aurelio: la passione comune per gli Stones. strascicata ed i berretti pi strani che si cacciava in
Lucrezia: immortalata su un poster di Spazio da un mu- testa.
sicista americano innamoratosi perdutamente di lei dopo
un concerto. Riccardo Barranca, Paolino, Stefano E poi ci sono gli studenti pavesi: di loro, ma solo per
Duchi: i Kerouak: per loro alto indice di gradimento, facilitarne lindividuazione, si parla nel capitolo quelli
anche perch riempivano Spazio di ragazze. di Pavia.
Quelli del Cardano e dintorni: le mappature umane ed incasinate in cui nomi e volti si incrociano e si so-
vrappongono. Assolutamente arbitrarie le associazioni
stato un grande piacere riannodare con loro i fili della e le classificazioni.
memoria. Ho chiesto aiuto e collaborazione ai pi assi- Cominciamo da Pizzo: Antonio Pizzonia, che stato
dui ed affidabili. Sono uscite mappature umane miste il pi sollecito:

Cara Daniela, per la lista ... che dirti ... ci provo... Parto da chi mi era pi vicino e poi... anzi no, cerco di andare in ordine
cronologico. Forse non ti ho mai detto che la prima volta che ho messo piede a Spazio stato (al mio primo anno di
universit ovviamente) nel 1989, su invito di Patrizia DErcole, studentessa di matematica, tipa davvero in gamba,
anche lei di stanza al mitico collegio Cardano.
Stefano Gambini (pavese, studente e mio collega in geologia) che suon la batteria allo storico concerto della
Pizzo&Pasoss Blues Band cos composta: Dario Pasini - Bruno Munik (il ragazzo nero, cardaniano anche lui) e sua
sorella, Linda Pietrostefani - Sergio Pasini - Fabio Marino. Proseguo senza ordine, i nomi, cos come mi vengono
in mente, tra parentesi i soprannomi:
Stefano (Kobra) e Bubu Antenucci, Spino (o selvaggio), Seba (o strumento), Ale Porta (minchia doro),
Gianluca Pizzonia (fratellino), Fabio il biondo (detto seghi, o baffo), Paolo (il tore), Rita Gigante, Gerardo
Lionetti, Leonardo Pisani (o pugile), Sebastiano (lo svizzero), Pierpaolo e le sorelle (Come rivedrei volentieri
Pierpaolo, viveva con lo Svizzero, sono anni che non ho sue notizie...)
142

A proposito di svizzeri, ricordo Cristoforo lo svizzero detto Supercris, ma era del periodo dei pi grandi con Panta
grande, Spinillo grande, Bubu ecc... Marco e Sergio Ninotti, Manuela (la ex di Seba), Deborah Previti,
Marina Ricci, Lucrezia Mazzamurro, Francesca Digregorio (Digre), Valeria Pangrazio, Marco Molinari,
Pantino, Angelo Coviello, Pinna il sardo...
La comitiva dei Romani: Federico, Pinocchio, alcuni Borromaici: Lele Ciaparella, Simone il bergamasco, Lipe,
la Federica (federfica)....... Ale Loza, Ale Fenocchi, Marcello Treglia (uccello), Antonio Zirilli (o zirillone),
Carlo Tesi, Fulvio Scimonelli (il fuza), Davide Coppola, Alessandro Meinero, Dado, Fiorenza Feltri (figlia del
noto Feltri) detta flo, aveva due amiche ...
I geologi: Mario Mariotti, Pietro Giubbini e sua sorella Camilla (che non era geologa ma era fissa a Spazio)
Arnaboldi, Pippo Valla, Silvietta, Luca, Giovanna, Elena, Paolino...
Oddio Dani che sforzo, ricordo i volti di mille persone, ma i nomi??? Se continuo cos mi fuma il cervello...

Fabio Laboranti (baffo): lelenco dovrebbe essere qua- Taraschi, Paola Ronca, Milena (ex di spino), Adria-
si completo; mi sembra di non avere visto questi nomi: no Anesi, Ludovico Petruccelli, Guazzo (guazzotti -
Lucia Canino (e Juan), Marco Molinari, Pento (vero nome di battesimo irricordabile), Sfinky ...
nome Fabio), Stefano Conconi, Alessia Lorenzi, Rui E Bruna Gnocchi, Barone e compagnia, che tu hai
(lamico portoghese di Spino) e Lorenza... bene in mente ....
e andando pi indietro negli anni: Isa Molina, Angiola
A seguire Linda Pietrostefani: Cara Daniela, la mail Il Moli Parto da me: Marco Molinari Tosatti (il Moli): confido nellindicazione
di Antonio mi ha suscitato una valanga di bei ricordi... esatta del cognome che (ahim) doppio (come la personalit dei gemelli?), consi-
e Spazio era certamente uno dei postoni preferiti di derato che il libro, ne sono certo, rimarr ai posteri e che della mia presenza a Spazio
tutti noi che abbiamo fatto luniversit l... Quanto ai vado assolutamente fiero (conservo ancora la vecchia tessera ARCI obbligatoria
nomi, per tentare di arricchire la lista di Antonio: nel lontano 88-89). Continuo indicando principalmente quelli dellarea - Cardano:
i Romani si componevano di: Giacomo Summa Antonio Pantaleo (Panta) - Pietro Prospiti (Pietro la bestia) - Giacomo Bra-
(bassetto con occhiali), Carlo Sotis, Filippo (detto ghieri (il Sindaco) - Gianluca Vitale (Ubi) - Giovanna Bagnardi - Valeria Pan-
Lipe), Paolo Giorgi Rossi e la sua fidanzata (e for- grazio - Dario Pasini (il Paso) - Antonio Spinillo (Spino) - Gerardo Lionetti
se ora moglie...) Betta: questi i romani veri... (Gerry) e la moglie Piera - Marcello Treglia (il Capellone) - Fabio Laboranti
Poi cerano tutti quelli che ruotavano attorno a quel - Paolo Pantaleo (Pantone) - Stefano Antenucci (il Kobra) ed il fratello Emilio
giro: Paolo Bellini (siciliano di Noto, detto il sor- (Bubu) - Francesca Di Gregorio (Digre) - Leonardo Pisani (il Pugile) - Sebastia-
cio), Patrick (anche lui siculo, ma di Catania), Iolan- no Ippolito (Seba) - Luigi Nuzzo (il Conte) - Stefania Gherardi - Marco Ninotti
da Amica (di Cosenza, amica di federfica gi citata..) - Gianluigi Arnaboldi - Antonio Pizzonia (Pizzo) - Piergianni Pinna - Alessia
Paolina Loddo (di Cagliari, ex morosa del Summa), Lorenzi - Lucia Canino - la Lella di Sondrio - Rita Gigante - Guazzotti (il Guaz-
Mattia Panena, Mattia Bassi (amicone anche di zo) - Adriano Anesi - Marco Fincato (Sfinky)
Fuzza...)
Tra i borromaici (amici tra laltro della Flo e della
Lalli, inseparabili amiche): Simone Giuliani (di Lo-

143
vere), Gabriele Ciapparella (di Busto Arsizio), Gui-
do Bosticco, Plinio Amendola (di Amalfi, ancora a La Vale (Valeria Pangrazio): gli habitus: Paolo Pantaleo (Pantone), An-
Pavia), Domenico Mastrangelo, Titta, Gnoga (credo tonio Pantaleo (Pantino), Marco Molinari (Moli), Sebastiano Ippolito
Gnocchi di nome vero). Tra le signore, ricordo anche (Seba), Marcello Treglia (lo sbronzo di Riace), Pasquale Catalano (Pasqua-
Laura Poncia (che stava con Nicola Giovenzana), le Spallanzani Dottore), Dario Pasini (el Paso), Stefano Antenucci (il Kobra),
Laura Sofia (svizzera)... Indimenticabili: Antonello Emilio Antenucci (Bubu), Antonio Spinillo (ovviamente Spino), Antonio
Turco (detto bella storia..) e Jean-Luc (il suo Pizzonia (Pizzo-Pannunzio, ma solo per pochi), Fabio Laboranti (Baffo, Se-
amico di Dolceacqua) ghi, Fibbio), Corinna la tedesca di Molinari (la pirulina), Carlo Sotis (Car-
Poi cera tutto un altro gruppo, di cui era molto amico an- lino)... I Paolini: Paolo Giorni Rossi, Paolo Montenegro, Paolo Bellini
che lAle Porta (anche se i gruppi erano sempre tutti in- Andrea Cavalleri (il grande Cava, Cavetti), Simone Arcagni, Simone Giuliano
crociati...), composto da persone di diversa provenienza (il Simo), Ciro Agostino (Ciruzzo), Riccardo Franciolli (il Giallo), Patrick Gallenti
e ahim orientamento politico.... comunque, certamen- (Puccio), Federica Riccardi (Federfica, la penna), Silvia Barberani (la penna),
te presenti a Spazio sulle note dei Long Horns cerano Lorenza Perelli (il Lorenzone), Giovanna Bagnardi, Lucia Canino, Paola Loddo
Matteo Ciocca (amico di Dado e Sandrino), Giorda- (Paoletta), Jolanda Amica (Jo), Francesca Di Gregorio (la tigre), Riccardo Bar-
no, Dimitri, Anna, Paola Fasolini, Alessandra Fer- ranca (Barracuda), Federico Riboldi (vento nei capelli), Giacomo Summa (Giaco-
raris, Lorenzo, Sabrina Passuello, Simona Tansi- mino), Monica Cannat, Andrea Giussani (il giurassico), Andres Villani, Zeno
ni, Cecio (Francesco Apeddu, di Pavia) ... oddio!, Pagano (Zeno Pagano, un nome che anche un soprannome), Gabriele Scotton
quante facce mi vengono in mente...Grazie per avermi (Gabbri), Giovanna Scotton, Giusi di Lauro (peppina), Giovanna Patrone (Giu-
dato lopportunit di ricordare!!. Linda ba), Camilla Giubbini, Pietro Giubbini, Angelo Taglietti (Alambiccus, ma solo
per pochi), Filippo Scardina (occhio pallato)
Spazio/strazio-musica Che ci fosse qualcosa di lisergico che ci ammaliava e rapi-
va in questo luogo sacro e profano che ti estraniava dalla
Correva lanno 1986 e, tra una partita di pallone e una normale dimensione spazio-temporale!?! Tutto ci non
suonata tra amici del complesso scelto degli ottoni con stato pi possibile dopo la ristrutturazione del 91.
Pizzonia allarmonica a bocca, sempre si trovava il Bruno aveva pensato di rimpicciolire i cessi fino a ridur-
tempo per una birra a Strazio Musica. Questo posto li ad un piccolissimo corridoio che dava nella stanza con
stato il minimo comune multiplo di tutti noi, arrivati a turca montata da un muratore albanese ubriaco, con la
Pavia da ogni parte dItalia ed incontratici in questo lo- pendenza delle piastrelle al contrario: la turca svettava su
cale, sempre con le luci soffuse, gestito da un tenebroso una specie di cucuzzolo invece di essere al centro di una
compagno dagli occhi rossi Ma chi sei. Caron di- depressione, dando cos origine ad un fenomeno alquanto
monio? No, solo mille lire. strano ed odioso ma, in alcune situazioni, di ausilio per
La prima volta che entrai cerano i coni di vimini delle da- riprendersi... ovvero lallagamento delle scarpe al tirare
migiane come lampadari, una serie di personaggi che poi dello sciacquone.
ho sempre sistematicamente rivisto per tutta il decennale Tutto ci si verificava al venerd soprattutto ma anche
periodo della mia frequentazione e quasi mai conosciu- molte altre sere. Era ormai un appuntamento fisso: la se-
to ed una gentile signora dalle tette grosse e le vocali rata con le Lunghe Corna, in cui tutti davano sfogo ai pro-
aperte che mi disse: ciao! la prima volta che venite pri deliri. Grandissimo sempre stato il Kobra che batteva
qui?... allora sono mille lire per la tessera ARCI Natural- di venerd in venerd il suo record di birre medie bevute e
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mente stiamo parlando della fantastica ed ineguagliabile non pagate . questa sera ne ho bevute 8., questa
coppia che ci ha fatto da genitori, istitutori ed ha parte- sera 11. E via cos, incapace ormai di stare in piedi,
cipato al nostro alcolismo per diversi anni. La gentile si- ma con un gozzo di quelli! Il Kobra che rideva come un
gnora ovviamente la Dany, tanto amata e tanto odiata matto e straparlava con una erre moscia sempre pi in-
in base ai panini che ci concedeva (oppure no) nei mo- controllabile e marcata.
menti di estremo bisogno dettati dal tasso alcolico o dai
corroboranti chimici. Lui Karl-mille lire: il grande Bruno Colui che fece il fatal rifiuto!
a cui potevi misurare il buon umore o la propensione a
servirti bene durante tutta la notte basandoti sul numero Immaginate voi un uomo di posizione in una industria, far-
di bestemmie che precedevano la parola di saluto .. maceutica per di pi, che ha passato un anno accademico
, .. ., ciao. a corteggiare un mostrino francese neanche eccessiva-
mente simpatico... Lui andava al lavoro ogni mattina pun-
I bagni di Spazio tuale e brillante dopo avere aiutato Bruno a chiudere la
saracinesca tutte le notti ed avere bevuto anche limpro-
Infinite sono le storie, storielle ed aneddoti che si sono ponibile durante i suoi lunghi monologhi con Laura. Ma
vissuti in questo fantastico posto; molti gli incontri e le che le diceva sempre di tanto interessante e conturbante?
persone conosciute, tante delle quali, forse la maggior Perch, nonostante tutto, lei stava l affascinata ed inte-
parte, al bagno. ressata ad ascoltarlo tutto il tempo di tutte le notti............
Ho provato pi volte ad andare a Spazio per sentire Le ma non gliela dava mai?!
Lunghe Corna (Long Horns n.d.r.) entrare al bagno alla E venne finalmente lultima settimana della sua perma-
seconda canzone. ed uscirci dopo la fine del concerto. nenza Erasmus a Pavia. Durante queste ultime sere, lei
decise di concedere le proprie grazie, e l, il baffo, por- di essere entrato a far parte di quel mondo con cui, si
tatala nella sua tana la costrinse a dormire sul divano sapeva, Bruno non centrava granch. Ma noi siamo sicuri
mentre lui, ubriaco come spesso, pass la notte nel suo che se si fossero presentati Maradona o Pel alle 2-2,30
stupendo matrimoniale tutto disteso di traverso di- del mattino, facilmente avrebbero convinto Bruno (specie
cendole . non me la hai data per un anno e adesso in assenza della consorte) a far parte della dirigenza del
tienitela anche lultima settimana!!!! club, anche solo per litigare con gli avversari, per la sua
Ale, Fabio e Spino genuina natura di uomo contro.
Spino, con la partecipazione psicologica di Fabio e
Bruno e il calcio: cronaca di una discesa in campo Ale Porta

Bruno aveva una leggendaria avversione per il calcio,


ma i suoi atteggiamenti potevano, per chi lo conosceva
bene, essere aggirati, a volte anche facilmente, a secon-
da dei numerosi fattori che determinavano i suoi umori,
non ultima la meteorologia. Insomma, per farla breve:
Fabio Laboranti
era la migliore squadra di calcetto che, principalmente
leterno calciatore CONCONI(detto anche GAVINO, ti-
pico nome della sua zona di provenienza: lALTO ADIGE),

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aveva messo su. Era composta da vecchie glorie dei mitici
tornei intercollegiali degli anni 90. Il nostro dream-team
era in cerca di sponsor per la partecipazione ad un torneo.
Le possibilit erano due: Spazio o Turista.
Lipotesi Spazio era stata scartata per prima nel veloce
screening che aveva preceduto lazione. Al Turista tro-
vammo per una freddezza inaspettata verso O PALLO-
NE. Allora, disperato, proposi Spazio: Non vi preoccu-
pate, lo convinciamo, andiamo dopo le due!!.
Andammo alle tre e per convincerlo ci volle anche meno Il dito della verit
impegno del previsto (a parte la scarica di insulti che il Io odio il calcio. Prendete le magliette
nostro era solito propinarci allingresso del locale), an- e andate fuori dai coglioni.
che perch le nostre richieste si limitavano ad una divi-
Stefano Conconi detto Gavino
sa, anche usata!!! Ottenemmo una maglietta nera con lo
Gerardo Leonetti
scudetto di Spaziomusica stampato sul petto e numero Antonio Spinillo detto Spino
dordinanza scritto col pennarello sul dorso 6 - 7 minuti Alessandro Porta
prima dellinizio della prima gara e che si cancell gi en-
tro la fine del primo tempo.
La foto che vedete riguarda la sera della consegna della
divisa, ed il dito che il nostro sponsor ci mostra solo una il Moli
(adesso cos)
dichiarazione di resa nel momento in cui si rende conto
La mia seconda casa le megagrigliate e i fiumi di vino nel cortile quando comin-
ciava il bel tempo?
Se mi avessero chiesto, Ma la ciliegina sulla torta era lui: il mitico Bruno! Col suo
10 anni fa: cos SPAZIO- barbone bianco, i suoi occhi vivi e intelligenti, le sue paro-
MUSICA?, avrei risposto: lacce (quando era di buon umore), le sue bestemmie (quan-
un locale dove si ascolta do lo era un po di meno). Appariva burbero, a volte insop-
ottima musica dal vivo, si portabile, ma sapevamo che lui a noi voleva bene. I suoi
beve, si incontrano tanti preferiti erano Rita e Seba, ma si era affezionato a tutti noi
amici, ci si diverte. Se mi e, a modo suo, lo dimostrava sempre. Lo vedevi una volta
ponessero ora la stessa Bruno e non potevi pi dimenticarlo; il suo faccione, nasco-
domanda direi: SPAZIO sto da barba e capelli, ti rimaneva impresso. Chiedetelo a
era la mia seconda casa Gene chi era Bruno, chiedetelo al Liga, chiedetelo a tutti
Bruno, Seba, Gerardo, Pizzo, Spino e Fabio pavese, un periodo della quei musicisti, famosi e non, che rimanevano incantati dal
mia vita e come tale fa par- calore del locale e del pubblico e dallaccoglienza di Dani
te di me, un periodo magnifico, a cui sono legate le amicizie e Bruno. E quel suo modo di parlare! Ricordo il suo vocione
pi vere e durature. Innanzitutto ero studente, e questa al microfono e la sua barba che spuntava dalla finestrella
gi una condizione privilegiata, in pi ero studente fuo- dietro al bancone da cui tutto vedeva. Adesso avete rotto
ri sede, e quindi senza controllo, appena maggiorenne, i coglioni... scendi dal palco tu, e tu altro posa la chitarra!
146

lontano dalla mia famiglia e libero di fare tutto quello che Non vi sembra ora di andare affanculo a casa vostra?!.
volevo (sono sopravvissuto, comunque!). Non esagero defi- Ma poi a casa non si andava, anzi, spesso chiudeva il locale
nendo SPAZIO la mia seconda casa. e rimanevamo dentro tra intimi, ad ubriacarci fino a tar-
Come chiamereste voi un posto dove per 6 anni ho trascor- dissimo: cera la Dani ovviamente, cera sempre almeno un
so quasi tutte le mie serate; dove mamma Dani mi pre- rappresentate dalle Lunghe Corna, e Spino, Ale e Mar-
parava panini a qualsiasi ora della cello, e Baffo che andava a dormire
notte (sia chiaro, dovevo subire pri- strisciando e dopo 2 ore era al lavoro,
ma tutta una serie di insulti del tipo: P.S: Tutti conosciamo Seba e e Conconi, dove lo mettiamo Conco-
il solito rompicoglioni, a questora sappiamo quanto sia ... inside. ni? E poi continuando cos, i ricordi si
puoi andare affanculo perch il pa- A riprova di ci, mi ha detto per accavallano, e sono tutti ricordi belli,
nino non te lo faccio. Ma il panino, telefono di scrivere io qualcosa del periodo pi bello della mia vita:
alla fine arrivava sempre, ed era per Bruno e di mettere anche la di centinaia di persone conosciute, di
tanto pi buono quanto pi sudato). sua firma. Nessuno si meravi- gente che magari non rivedr pi, di
Un posto dove tutte le facce erano gliato di questa richiesta proprio amici di una notte alcolica, di sesso
per me familiari perch, quantome- perch era Seba a farla. Devo dire e di amore, del mitico concerto della
no di vista, conoscevo tutti; dove comunque che di tutto ci che ho Pizzo & Pasos Blues Band, dei Venerd
ho imparato ad amare il Blues e scritto Seba era parte importante. delle danze scatenate, con i Long che
a suonare (anche se una parola Io meglio di altri so quanto fosse ci mandavano in delirio (o erano lalco-
grossa) larmonica a bocca; dove ho legato a Bruno e quanto ci tenga ol e le canne?) .
preso le sbronze pi colossali. E le a partecipare al ricordo. Pizzo E Bubu e il Cobra con la panza fiera al
mangiate notturne di spaghetti? E vento, le bandiere rosse, i Che e i col-
bacchi russi, e le banconote di ogni dove e di ogni tempo, una seconda famiglia (non se ne avranno a male i miei ge-
e le foto con dedica dei grandi musicisti appesi al muro... nitori ai quali voglio un bene dellanima) che mi ha aiutato
Tutto questo e molto di pi era SPAZIO, tutto questo e mol- a crescere in un momento molto importante della mia vita.
to di pi e sar BRUNO. Spesso mi piace ricordarvi con chi vi ha conosciuto (la Vale,
Pizzo (Antonio Pizzonia) la Gi, Pietro, Giacomo...) ma anche raccontarvi a chi non
Reggio Calabria, 25 marzo 2003 ha avuto questa fortuna (anche se ho paura che non capi-
scano che cosa era Spazio e che cosa eravate tu e Bruno).
Nota: gli scritti di Bubu e di Marco Scardigli si trovano Fortuna penso sia la parola giusta, perch io mi sento

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nei Last Minute. fortunato ad avervi conosciuto e voluto bene. Mi piace ri-
cordare la disponibilit, laffetto che avete avuto per noi
Questo era Spazio (a volte anche nel modo burbero che era proprio di Bruno,
ma il cielo sa quanto ce lo meritavamo!). Solo crescendo
Quando ho saputo di Bruno, mi venuto addosso un gran (non sono un vecchio rincoglionito
magone. Ed ho iniziato a pensare a Pavia, a Spazio ed a voi, ma gli anni passano e la calvizie,
a quello che per me avete rappresentato e rappresentate per me, avanza) si riesce vera- P.S. Solo domenica mi capitato di ricorda-
tuttora. Ho tirato fuori i vecchi ricordi che ancora oggi con- mente ad apprezzare la sincerit re con amici il fatto che tu mi hai sempre
servo con grande gelosia (la vecchia tessera Arci, le foto, la e lautenticit delle persone. Odio presentato alle nuove leve di Spazio come
bellissima lettera di saluti che avevate scritto alla chiusura il fatto che quando si muore si esempio di 110 e lode, perennemente pre-
di Spazio). Pavia ha rappresentato il periodo pi bello e pi diventa tutti belli, bravi e buoni e sente a Spazio e spesso (ma non diciamolo
spensierato della mia vita, un periodo in cui in fondo non per niente al mondo vorrei che le a nessuno) ubriaco. Ebbene, come ti ho det-
si aveva nulla ma bastava quel nulla per essere felici. Un mie parole potessero suonare re- to tante volte, io non ho preso 110 e lode (ho
periodo che mi ha fatto conoscere la vita (nel bene e nel toriche, ma per me Bruno era una preso 103) ma, a forza di sentirmelo dire, mi
male), che mi ha fatto diventare uomo, un periodo al quale persona vera, autentica, sincera, sono convinto che la lode, se non sui banchi
credo di dovere in gran parte quello che oggi sono come una persona che sicuramente dellUniversit, me la sono sicuramente me-
persona. In tutto questo Spazio Musica e Voi, tu e Bruno, potr aver avuto mille difetti, ma ritata a Spazio....
avete avuto (forse inconsciamente) unimportanza fonda- che io ho stimato ed il cui ricordo ANCHE QUESTO ERA SPAZIOMUSICA ED
mentale. E nel ricordo di Bruno, che ora non c pi, voglio mi accompagner sempre. ANCHE QUESTO ERA BRUNO.
ringraziarvi per tutto ci che mi avete dato. Scusami per questa lettera un Marco Molinari (Moli)
Spazio per me stata una seconda casa e Voi siete stati po sconclusionata ma ieri ho im-
provvisamente scoperto di essere anchio un po pi solo.
E se un giorno vorrai ricordare Bruno, magari a Spazio, con
i vecchi amici, la mia prima birra la dedicher a lui ( una
cazzata ma per me sar come salutarlo e ringraziarlo di-
rettamente). Grazie di tutto, ti sono vicino e ti abbraccio in
questo giorno triste.
Marco Molinari (Moli)

Spazio unidea

Cara Daniela,
tu e Bruno siete stati importanti per me. La stagione di
Spazio Musica stata fondamentale e unica per tutti co-
loro che varcavano quasi ogni sera quella porta rossa.
Grazie per avere inventato, costruito e coltivato quel loca-
le, che non stato un luogo fisico, ma unidea. E per me
teatro degli anni pi belli della mia vita. Grazie per avermi
insegnato, con lesempio, lo slancio dellidealismo vero
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nei rapporti umani e per avermi fatto sentire a mio agio (il
che non poco: la base della fiducia in se stessi).
... ricordo una delle mie prime serate a Spazio Musica
Il mio Spazio
quando, da giovane studentessa ancora un po intontita
Bruno carissimo e inconsapevole, mi avvicinai al bancone, guardai Bruno
invano ho provato a scrivere su Spazio, e chiesi qualcosa di strano e di buono da bere. ... Mi
ho cercato davvero di aprire il mio Spazio, osserv... con aria un po scocciata e un po affettuosa e
di renderlo ancora accessibile a me, agli altri... mi disse che mi avrebbe accontentata se promettevo di
tutto inutile e per diversi motivi... non dirlo in giro e di non chiederlo pi. Mi conquist... non
io vedo ancora i colori delle nostre serate, sento la musica lo chiesi pi, ma di quel cocktail ricordo i sapori di tutte
e ne respiro il ritmo di felicit... le emozioni che ho provato negli anni seguenti a Spazio...
perch Spazio stato una dimensione dellanima e delle nostre vite... ... un po di dolce e un po di amaro...
un tempo in cui ci stato concesso di essere come ci piaceva, ... un po di freddo e un po di caldo...
seguire con libert sogni, desideri, inclinazioni... ... un po di buono e un po di sgradevole...
senza riserve e senza timori... ... un po di forte e un po di leggero...
nel mio cuore e nella mia mente quella musica continua... Mi rimase un buon gusto in bocca... il gusto delle sen-
scandisce, leggera, i nostri passi... sazioni che provo entrando nel locale e pensando ad un
accompagna me e i miei amati amici. uomo e ad una donna che hanno creato uno Spazio nella
Rita (Rita Gigante) musica di ognuno di noi... Con tutto il mio affetto.
Vale (Valeria Pangrazio)
The Kerouak & friends compagno di bevute era Giulio Contini, detto il cugino The Kerouak
Giulio. Ed anche: Andrea Cerioli, Andreone, pi noto
Presenze memorabili nelle notti di Spazio. Grande amo- come il Bolscevico, Paolo Manfredi, ancora oggi noto Stefano Duchi,
re per la musica. Suonavano, ed anche bene. Non era il come il Tore. Le ragazze di via Ferrini: tutte zie, il Divino
nostro genere musicale preferito, anzi! Bruno e tanti altri come io avevo deciso: zia Paola (Bolzani), zia Canna secondo Mork, tecnico
per glielo perdonavano perch, essendo loro iscritti ad (Monica Cannat, oggi moglie di Riccardo), zia Betty, del gruppo;
una Facolt ad alta densit femminile come Lingue Stra- zia Claudia. Unica eccezione Cinzia Matteo, nota come Ango-shato per
niere, erano sempre circondati da donne (e che donne!). Tanya (nome adottato anche durante la sua breve attivit gli amici di Cremona:
Competenza tecnica, grande cultura musicale, forte ten- a Radio Ticino): senza nulla togliere alle coinquiline, ha canto e tastiere;
denza allinnovazione e alla sperimentazione. Sorti sul fi- popolato a lungo le fantasie degli esponenti del sesso Paolo Montenegro
nire del 1986; una partecipazione ad Arezzo Wave nell88. maschile dellepoca. detto il Maestro
A Spazio hanno suonato pi volte. Altre amiche del gruppo: Lisanna cio Lisa, Betta (per per le sue conoscenze
Dopo aver presentato dal vivo il loro progetto pi ambizio- un breve periodo divenne Marisa) e poi Laura, Lucia, sterminate:
so, la suite/concept Decay (De Exitii Gloria), sciolsero il Rita, Manuela e Gabri. prima chitarra;
loro sodalizio artistico senza quasi accorgersene a met Paride Bottajoli
anni novanta, una volta che gli studi universitari furono Bruno che veniva
sostituiti dagli impegni di lavoro e relative incompatibi- pronunciato
lit di orari e distanze. Rock energico, influenze wave, Per me Bruno era uno dei personaggi pi carismatici di alla francese,

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accenni psichedelici, melodia e noise, il tutto coadiuvato Pavia, ma provavo una certa soggezione nei suoi confron- con laccento sulla
da un evocativo suono dorgano... ti, ovviamente dovuta al carattere burbero e agli straordi- i finale:
Stefano Duchi che racconta: In casa Kerouak (lun- nari scatti di cui era protagonista. seconda chitarra;
go la statale per Milano) oltre a me, Riccardo, Paolo e Per usare un eufemismo, suppongo che la nostra musica Giuseppe Scotto
la micia Pixie, abitavano gli studenti: Dario Maffezzoni, lo infastidisse, ma la straordinaria capacit di Spazio- di Perta
detto Lino, Andrea Malnati (Andreino), Lorenzo Mer- Musica era proprio quella di veder confluire molti tipi di universalmente
li (Lori). Durante gli affollatissimi parties capitavano, tra linguaggi, anche quelli di una giovane band come the Ke- conosciuto
gli altri: Roberto Voltini (Volpe). Suo storico amico e rouak, che nel 1988 imparava a stare su un palco proprio come Giugi: batteria;
nel locale di via Faruffini. Riccardo Barranca:
Gli anni di Pavia Di certo il nostro chiasso gli sar risultato molto pi dige- basso
ribile grazie alla nutrita presenza femminile che animava
Gli anni di Pavia emergono dai miei ricordi sempre le nostre serate
illuminati di un che di leggendario. Forse si tratta di Impossibile poi dimenticare il suo sguardo accigliato,
nostalgia. Gli anni universitari, let dellenergia e che dal palco intravedevo dietro la finestrella del bar.
dellincoscienza, la pura voglia di vivere. Stefano Duchi
Spaziomusica, una seconda casa, un covo, un cro-
cevia di emozioni. Bruno, loste ideale. Carismatico,
dolcemente scorbutico, inevitabilmente affettuoso.
Senza di lui e senza Daniela quegli anni non sareb-
bero stati la stessa cosa. Alessandro Siess
La Tania crisi sentimentale, la fatica di crescere, ed io sapevo che
l, con lui e Daniela, ero a casa e che potevo prendermi
Non so trovare le parole per scrivere di Bruno. Ho aspet- ancora un po di tempo per crescere. Dopo essere andata
tato tanto tempo mentre i pensieri andavano ed erano via da Pavia per lavoro, ogni tanto ci tornavo. Non tanto
tanti, e con le immagini sovrapposte. Ho preso tempo per- spesso, ma quasi ogni volta riandavo a Spazio Musica.
ch non avevo le parole. Gli odori, i rumori, la musica di quel posto sono sempre
Non le ho ancora adesso le parole che vorrei. Per me stati casa per me. Laltra casa rispetto a quella che avevo
come se Bruno fosse ancora l, dietro al bancone di Spa- lasciato a 19 anni nel Sud dellItalia.
zio Musica, con quegli occhi incredibili, pungenti, scuri, Quanti amici, quanti musicisti, quanto tempo, quanto
vivi. Ed passato cos tanto tempo da quando ho lasciato amore mai sprecato; lamore che ancora oggi ho dentro,
Pavia. AllUniversit ero quella che dichiarava di volerci perch quel posto, Bruno, quelle persone mi hanno dato
vivere: mi commuovevano lodore pessimo dellacqua e la talmente tanto amore da scaldarmi il cuore ancora oggi.
nebbia insistente. Invece sono stata quella che per prima E spero di portarmi sempre dentro questo amore, di non
ha trovato lavoro fuori e se ne andata. Tutti gli altri com- perderlo mai. Cinzia Matteo (Tania)
pagni del Collegio, o almeno quasi tutti, volevano andar
via ed invece sono ancora l, vivono a Pavia. A volte non I chimici & friends
ci ritorno, perch ancora adesso mi prende una nostalgia
che mi scende dentro. ... da chimico un giorno avevo il potere / di sposar gli
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E Bruno l. Spazio Musica l. Io sono cresciuta l den- elementi e di farli reagire / ma gli uomini mai mi riusc di
tro. Come diceva Bruno, con un fare quasi orgoglioso che capire / perch si combinassero attraverso lamore, / affi-
non posso dimenticare: La Tania cresciuta a birra qua dando ad un gioco la gioia e il dolore... canta De Andr.
dentro, mica a latte, e guardate come venuta su bene!. Di questi elementi che mischiavano scienza e conoscen-
Quante sere, quanti giorni, quanto tempo. Le foto di tutti za, ma anche amori ed emozioni, ne sono girati diversi
noi appese al muro, tanti momenti fissati l, nellattimo esemplari a Spazio.
dello scatto e tu ti sentivi a casa. Al caldo, in un posto Noi, folto gruppo di assidui frequentatori di Spazio, for-
sicuro. Quante cose ci siamo detti e Bruno aveva sempre se proprio per la meticolosa cura con cui ci preparavamo
un modo cos diretto di dirti le cose, uno sguardo che rive- alle serate o per la seriet con cui non mancavamo un
lava anche quello che forse in quel momento non ti diceva concerto o una festa, grazie anche alle nottate dedicate
a parole. Quello sguardo bastava. alla (s)conoscenza di s e degli altri, quasi fosse stata una
Una volta mi ha detto che Daniela per lui era come un scuola platonica del secolo scorso, ancor oggi ci portiamo
braccio, che forse non era sempre capace di dirglielo, ma assai bene nel mondo. Indipendentemente da dove la dia-
che lei era una parte del suo corpo. Me lo ha detto in spora della vita ci ha condotto e, oserei dire -che nessuno
modo asciutto ed allo stesso tempo cos tenero che non te me ne voglia- molto meglio di coloro che alle dieci della
lo saresti aspettato da lui. O forse si, perch era capace sera erano in branda perch stanchi o dediti a studi pi
di una tenerezza estrema e di una dolcezza spiazzante. disperatissimi che matti.
A me lha sempre fatta sentire questa tenerezza, quasi I percorsi sono stati tanti e tutti degni: storie di persone,
senza parole, mi ha sempre fatto sentire importante. Mi di amici, di compari che si accompagnano a casa per tutta
ha sempre difeso, coccolato quasi. Ed io mi sentivo orgo- la notte; di amori, chiari o nascosti, finiti o durati per sem-
gliosa del suo affetto. Mi leggeva sulla faccia lennesima pre, di sorellanze e fratellanze che parlano ancora oggi,
al tempo nuovo; storie di andata e ritorno, di famiglie nel Il blues della 131 Fiat
frattempo moltiplicate, di ricordi gelosamente conserva-
ti nel cuore. Quel che resta a tutti noi, figli illegittimi di Nellautunno del 1994 giravo con una Fiat 131 blu, cui un
quellappuntamento notturno indimenticabile, unim- incidente di percorso aveva rotto un finestrino: questo
pronta, un accenno, uno SPAZIO dellanima che suoner era stato rattoppato con plastica e subito dimenticato.
sempre, a spregio del tempo che ci isola su autostrade Una notte, tornando da Spazio, sul lungo Ticino, ven-
affollate e silenziose, percorsi obbligati e ripetitivi a cui ni fermata da una pattuglia di carabinieri, insospettiti
costringiamo fantasia e immaginazione, e suoner sem- dalla natura dellauto, dal finestrino rabberciato, da una
pre unaltra MUSICA. Camilla Giubbini grossa pianta in vaso parcheggiata sul sedile posteriore
- purtroppo non trattavasi di marjiuana ma di una rari-
In combutta con la Donata e la Camilla questi sono i t botanica appartenente a mio padre che mi portavo
nomi che siamo riusciti a recuperare... Angelo: appresso da tempo.
Camilla Giubbini (cami), Donatella Sacchi (doni), Non so come, forse il culo degli ubriachi, forse le buo-
Angelo Taglietti (taglio), Giancarlo Barbaresi (gef- ne maniere di due ragazze (non ricordo neppure con chi
fry), Ubaldo Seghezzi (ubi), Graziano Seghezzi (il fossi), sta di fatto che credettero davvero che la pianta,
mago), Maria teresa Lotilli (la maga), Cesario Bar- su cui si appunt tutta la loro attenzione, fosse quella
bato (cece), Alessandro Porta, Roberto Drera, Da- che indicai io, con il nome sicuramente sbagliato, ma
niela Rosa, Andrea Angelini. Dario Pasini (paso), pronunciato in latino con alcolica sicurezza. E cos scivo-

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Massimo Morini (max), Antonello Fisone (fiso), Pao- lammo via, lontano dai loro sguardi inadagatori. Bruno si
lo Compiani, Mike Barbieri, Pietro Giubbini, Mario sganasci dal ridere al racconto dellaccaduto e, curio-
Sterli e Caterina ..., Maurizio Licchelli, Piersandro so, volle vedere assolutamente lauto, per immaginarsi,
Pallavicini, Manola Dettori, Matteo Vanossi, Lu- pensai, lo stupore dei solerti carabinieri. Lo stupore in-
cia Cucca, Monti Angelo (angelone), Giancarlo De vece fu mio quando, alluscita della seduta di laurea, in
Santis, Monichino Alberto, Lucia Pozzi, Claudio mezzo alla fiera di paludati amici e parenti, trovai Bruno
Zanelli, Domenico Chiapperini, Marco Bascap, con un finestrino nuovo sotto il braccio, recuperato per
Fabio Campagna, Peter Novella, Vittorio Garlando, loccasione e accompagnato da una manciata di inevita-
Ruggi, Luca Bergia, Ernestino Paraboschi, Filippo bili e sibilati insulti sul fatto che, a dicembre inoltrato,
Scardina, Elena Formaini, Alberto Sfulcini, Danie- girassi ancora con la plastica e il nastro adesivo da pac-
le Tarditi, Raffaele Tarditi, Mas- co a tenerla. Sullo sfondo di quelle
simo Ugazio, Alessandro Siess notti pavesi si potrebbe cantare il
e Lucia, Corrado Mandirola, Le- blues della gita e della 131 Fiat in-
onardo Pisani (il pugile), Beppe sieme a mille altre canzoni, pronte
Campagna, Nicola Dalessan- a uscire dalla nebbia e dal ghiaccio
dro, Michele Lundari (Michele che scricchiola sotto le scarpe, can-
lo svizzero), Fiammetta Bellone, zoni di e per Spazio, ma ci manca un
Claudia dallocchio, Giovanni filo forte di barba bianca che ci uni-
Pozzi, Gi Fogliato, Chiara Bevi- sca ancora a male parole, che sono
lacqua, Enrico Boggeri, Angelo le migliori e le pi dolci, in verit.
de Pascalis, Luca Cartegni... Camilla Giubbini
Contorno falso con gran dieresi chio ai denti, delle dimensioni incredibili del deretano e
della messa in piega vagamente astratta aveva risposto
Lanno non lo ricordo con precisione, ma Spazio Musica Beh, per contorno ci sarebbe e si era fermata, l. E
era aperto da non molto: diciamo allora lottantacinque, gesticolando impercettibilmente aveva cercato la parola
lottantasei. Era gennaio, studiavo ancora ed ero appena giusta, forse riassuntiva, o comunque definitiva, che le
rientrato a Pavia per la ripresa delle lezioni. Quella sera ri- evitasse di prodursi in un elenco che probabilmente non
vedevo i miei due carissimi amici e compagni di corso Bob ricordava o addirittura non conosceva e dopo secondi
e Paolo: avevamo fatto lultimo dellanno insieme, noi e e secondi di quel muto, impercettibile gesticolare aveva
qualche altro amico, su in montagna, da me, nel Trentino. annuito con decisione, come a darsi della stupida per non
Poi, il due, eravamo tornati ognuno a casa propria. Ades- esserselo ricordato prima, e aveva detto: per con-
so, trascorsa una settimana, passavamo la prima serata torno ci sarebbero verdre. S, verdure: cos, semplice
insieme l, a Spazio. Non era stato un gran ultimo dellan- e generico, e dunque gi ridicolo di per s da parte di una
no: su da me, in montagna, ci eravamo discretamente presunta ristoratrice, ma ridicolo soprattutto perch pro-
divertiti, ma niente di pi. nunciato con unincredibile, pazzesca, accentuatissima .
Eppure, a Spazio, dopo che la prima media chiara era sce- Una dieresi mostruosa, su quella u, che sembrava fatta
sa a fare il suo effetto, gi ci sembrava di aver passato non da due puntini ma da due palle di cannone, se non
vacanze indimenticabili. Avventurose, divertentissime. dalle palle di Giove in persona. Con uninflessione cos
Da leggenda! E leggendaria in particolare ricordandola trentina che sembrava finta. Che sembrava unimitazione,
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mentre attaccavamo la seconda media chiara ci sem- una gag studiata


brava la cena del 28 dicembre nellagriturismo montano Avete presente Bebo Storti? Avete presente quando, anni
denominato, con incerto sforzo di fantasia, Alpenrose. e anni dopo, avrebbe interpretato, per Mai Dire Gol, il
Dove era accaduto listantaneamente famoso episodio contadino bergamasco Alfio Muschio, quello leghista e
del contorno. Che, a ricordarlo a met della seconda con la faccia marrone? Bergamasco e non trentino, dac-
birra media, faceva ridere me Bob e Paolo sguaiatamente. cordo, ma verdure, ecco, Bebo Storti nei panni di Al-
Come pazzi. Avete presente la ridarla? Insomma, quando fio Muschio lo avrebbe pronunciato alla stessa maniera
non ci si pu fermare? Quando basta aggiungere una nuo- grottesca: verdre. Bene. Lass, in Trentino, al tavolo con
va parola, una nuova battuta, anche scarsissima, anche tovaglia a quadretti rossi e bianchi dellAlpenrose, cera
inconsistente, e lo stesso si ride? Ecco: cos. stato un lungo istante di silenzio anche da parte nostra.
Lepisodio del contorno era questo: allAlpenrose, dopo Tutti noi amici, ecco il punto, avevamo dovuto compiere
un primo a base di strozzapreti, canederli e ravioloni al uno sforzo per non scoppiare a ridere in faccia alla povera,
burro nero, era arrivato il momento di ordinare il secondo e pittoresca, cameriera. Lunica che non si era accorta di
e avevamo tutti optato per lo stufato di capriolo. Con po- nulla era stata proprio lAnna. Che, trasognata e crimina-
lenta, of course. Tutti tranne Anna, la fidanzata di Paolo, le, aveva chiesto: Ma a parte quello, cosaltro c? E la
che si sentiva un po indecisa nellaffrontare anche polen- cameriera, stringendosi nelle spalle: beh legmi
ta e capriolo dopo la cospicua legnata calorica del tris di Noi, a quel punto, basta: eravamo esplosi.
primi. Cos, in cerca di qualcosa di pi leggerino, aveva
chiesto alla giovane e pittoresca cameriera dellAlpenro- Ecco, a Spazio e verso la fine della seconda birra media,
se: Ma se volessi solo un contorno, per dire, cosa ci sa- tutto ci ci sembrava semplicemente irresistibile. Rideva-
rebbe? E la cameriera pittoresca per via dellapparec- mo come tre idioti e dalla nostra estremit del lungo tavo-
lo dove eravamo seduti sentivi arrivare risate a crepapelle stro amico dalla lunga barba manteneva laplomb che ben
e urlacci a base di verdre!, legmi! e di tutta una gli conoscevamo, e si limitava a studiarci con sguardo di
pletora di altri cibi vegetali con la u, tutti pronunciati sopportazione Finch non fummo noi, anzi, per esser
con quella dieresi costruita con le palle di Giove. Zcc- precisi Paolo, a chiamarlo in causa.
hine! urlavamo. E gi a ridere. Patate, no, cio tb-
eri! E via a piegarsi in due per le risate. Nella nebbia alcoolica e ridanciana ci accorgemmo che
Ma s, s: eravamo stupidissimi e ubriachi e con la ri- Bruno stava transitando a lato del nostro lungo tavolo:
darla, e le verdure con la erano il nostro tormentone. forse andava a verificare qualcosa sul palco in fondo al
Bruno ci aveva lanciato un paio di occhiate dalla finestrel- salone, forse stava recuperando bicchieri vuoti, vai a sa-
la che dal banco del bar si apriva sul salone principale. pere. Di sicuro non stava preoccupandosi di noi, ma nem-
Un paio di occhiate di controllo, niente di pi. Facevamo meno per sogno. E Paolo invece, impazzito per lalcool e
casino, ma non abbastanza da essere veramente fastidio- per la carenza di ossigeno dovuta al gran ridere, al tran-
si per gli altri clienti, e Bruno ci conosceva, e poi chiun- sitare di Bruno e nel gorgoglio di una propria risata os
que ce lo avrebbe letto in faccia: eravamo solo dei bravi allungare una mano per fermarlo. E coinvolgerlo.
ragazzi, degli studenti anche un po secchioni, pericolosi Bruno, Bruno! gli urlacchi, con lui che, l in piedi, man-
per nessuno. Avessimo continuato a bere tutta notte, a teneva un ferreo self-control. Bruno, senti: ma tu, con
ubriacarci senza piet, al massimo saremmo morti soffo- lo spezzatino dagnello, di contorno, cosa ci mangeresti?
cati per le risate, ma non cera da aspettarsi alcun danno Verdre o legmi? Lui, senza fare una piega, ci mise un

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per il locale. E cos, quando Bob era andato a prendere il istante a dirci: verdre o legmi non lo so, ma mi sa che
terzo giro di medie chiare, Bruno aveva scambiato solo a cena, come contorno, voi dovete esservi fatti dei gran
unocchiata con Daniela, e laveva servito senza commen- fnghi. Bruno cammin via come se niente fosse. Noi
tare. Tornato al tavolo, gi stramarci dalcool avevamo at- finimmo sotto al tavolo in preda alle convulsioni.
taccato la birra salendo di un nuovo gradino nel contenuto
alcoolico delle nostre vene, e salendo un nuovo gradino Bene, non vero. Lepisodio non esiste, un falso. Bruno
anche nel delirio di risate sceme e gratuite sul tormento- non ci ha mai fatto quella fulminante battuta, e nemme-
ne delle verdre: avevamo cominicato a costruirci le gag, no siamo mai stati a cena, con Bob Paolo e gli altri, in
a lanciarci vicendevolmente la battuta. Su un risotto alcun agriturismo trentino denomimato Alpenrose. Seb-
alla milanese, per dire, tu cosa metteresti? poteva dire bene lass, dalle parti dove vado in montagna da sempre
Paolo, fintoindifferente. E io, oppure Bob, dopo qualche (Pejo, Val di Sole) davvero parlino a quel modo, con la
secondo di elaborazione: ma, non so: tartfi?. E gi a u appesantita da unabnorme dieresi, e dunque mangino
ridere come idioti. Ma un arrostino di vitello, per dire, volentieri sia verdre che legmi, nessun colloquio con
tu come lo accompagneresti? potevo chiedere io, affet- nessuna cameriera si mai svolto a quel modo. Il tormen-
tato, da falso intenditore. E Bob o Paolo, dopo un breve tone delle verdre e dei legmi invece esiste davvero, ma
ponzamento in cui gi ghignavamo: ma, per esempio roba di qualche giorno fa (gennaio 2004), e riguarda me
prea! E via a sganasciarsi come matti. Insomma, cazza- e mia moglie, complice un paio di bicchieri di bonarda
te. Cazzate cos Per dei quarti dora, delle mezzore Cabanon A indicazione del fatto che, probabilmente, in
E alla fine io credo che noi tre cretinetti, i coglioni a Bruno questi 15-20 anni io non abbia raggiunto quella gran ma-
e a Daniela li avessimo anche un po effettivamente rotti, turit Ma maturit mia a parte, perch metterci Bruno
a forza di stupidaggini urlate a quel modo Ma il no- e Spazio Musica di mezzo?
Beh, Daniela mi sollecitava da un po di tempo a scri- Gli ingegneri
vere qualche ricordo, considerazione, aneddoto per il
libro collettivo che avete tra le mani. Io le ho detto di Ora sono manager, consulenti, dirigenti di aziende in-
s, ma poi non ho prodotto niente. Il tempo che manca, formatiche, professori universitari e chi pi ne ha pi
gli impegni le solite scuse di tutti, che poi scuse non ne metta... Ma, al di l dei ruoli professionali, sono
sono Ma insomma: due giorni prima che finalmente rimasti casinisti e ridanciani come allora, quando mi-
mi decidessi a scrivere questo pezzo, e proprio in conco- gravano in massa verso Spazio (rigidamente soli uomi-
mitanza con il mio casalingo tormentone con la , mi ni, e non certo per scelta): Giovanni (tra gli ideatori di
arrivato un sms di auguri di Daniela per il nuovo anno, e, Spazio, superbo bassista in combutta con Mili e la
nellsms, era anche contenuto un velato e garbatissimo Dora vedi Maestro Manzi Ensemble), Lorenzo (Bire),
invito a muovermi, e mandare finalmente il pezzo pro- Piero (Dig), Felice, Al, Valter, Khoder, Monica,
messo ormai da mesi Allora, un po per caso e un po Daniele, Cecco S. e Cecco R., Fabio G. (insupera-
perch la coscienza mi rimordeva, ho cominciato a met- bile sassofonista ?!) e Fabio L., Stefano, Spillo,
tere Bruno e Spazio Musica dentro a questo tormentone Mauro, Nano, Valerio, Pierpaolo (il Pier), Ivan
personale e a costruirci una storia intorno, e due giorni (la serpe), Enzo (Boss, alias Saltinbrugna Siamo noi,
dopo ecco che mi sono seduto davanti al computer e Gi & il Gato da Godiasco, campioni di saltinbru-
E il vero punto questo: Bruno e Spazio Musica sono gna dal 1986 al 1991. Abbiamo tentato invano di or-
stati, per noi studenti di allora - e parlo degli anni 80 ganizzare un torneo di questo sport anche a Spazio,
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- una persona e un luogo talmente leggendari da rima- ma ahim, non cera disponibilit del terreno di gioco
nere per sempre conficcati nel nostro immaginario. E da (sostanzialmente mancavano le brugne).
diventare, per chi come me scrive, dei potenti genera- Ed il Gi aggiunge quello che mi ha rovinato aver
tori di storie anche a venti anni di distanza, dei motori trovato casa in via Calchi, a 100 metri da Spazio. I primi
dellimmaginazione, dei catalizzatori nella distillazione due anni di Universit passavo pi tempo con Bruno che
di episodi e snodi narrativi. Mi era gi successo nel con i professori. Mi sono divertito molto ma... 2 anni: 4
primo romanzo che ho scritto e pubblicato (Il Mostro di esami. Ho dovuto traslocare per riuscire a laurearmi!.
Vigevano, 1999), con uno Spazio Musica diventato San
Zenone. Gli ingegneri, Spazio Musica e laltro sesso
Mi successo di nuovo qui, adesso: Bruno e Spazio Mu-
sica non dentro un aneddoto, ma dentro una specie di Gli ingegneri non sanno scrivere e, alcune volte, non
racconto. Non semplici oggetti di ricordo, ma veri motori sanno nemmeno parlare in italiano corretto. Fin da
di fantasie. Con un Bruno, per dirla tutta, che nel mio quando entrano in universit come studenti viene loro
immaginario rimane lincarnazione di quello cos ricco di detto siate sintetici, non scrivete romanzi, se uno scrive
cose sconosciute ai pi da diventare un Uomo del Miste- molto probabile che scriva cazzate.... Cos studiano
ro capace di incutere soggezione. Un Uomo del Mistero imparando formule e passano gli esami facendo calcoli
molto gentile e cool, di perfetto aplomb e di paternalisti- e mettendo crocette sulle possibili risposte alternative
ca pazienza. Ma esattamente quello capace di mettere alle domande poste nellesame. Per cui anche i pochi
al suo posto qualsiasi studente ubriaco con due parole. che alla fine delle scuole medie avevano una bench mi-
Con una battuta tagliente. Una battuta, alloccorrenza, nima attitudine alla composizione in italiano scritto, lo
contenente anche delle ! Piersandro Pallavicini disimparano nel giro di pochissimo tempo.
Io sono diventato ingegnere pi di ventanni fa; per que- stretti a fare tutti i giorni. I personaggi che sono saliti
sto ci ho messo tutto questo tempo a mettere gi queste sul palco di Spazio (senza peraltro elevarne la qualit
poche righe e a comporre qualche frase leggibile che artistica) ne sono una testimonianza: da Piero dig, a
rievochi gli anni passati ed alcuni momenti irripetibili Bubu il maledetto del rock, allex suonatore di liscio del
vissuti a Spazio Musica. Vorrei essere capace di tradurre piacentino, allemigrante in America del quale nessuno
in parole i ricordi pi felici, legati alle jam sessions, alle ha rimpianto la voce per molti anni, allautore di questi
discussioni sulla musica, allascolto di gruppi mitici che brevi pensieri che ha cercato di suonare con scarsissimo
sono passati a Spazio, ma la mia mente ormai squadrata successo fino a tarda et (non faccio nomi perch ora
non renderebbe giustizia ai sentimenti pi intimi evocati sono tutti stimati professionisti o ricercatori).
da quei momenti, per cui mi vedo costretto a fotografare Alcuni erano anche dei musicisti veri, come il chitarrista
una situazione strettamente collegata alla mia formazio- dei Mandolin Brothers, altri erano solo dei frequentatori
ne e al mio lavoro attuale. e bevitori di birra e vino (Bireli, il Macio, ..), ma la cosa
Fin dallinizio, nel lontano 1986 a Spazio come ad Inge- che accomunava tutti era la perenne mancanza di fga.
gneria non si vedeva una donna neanche dipinta sui S, perch a differenza di altri frequentatori di Spazio
muri. A quei tempi gli studenti di Ingegneria erano abi- che separavano laspetto artistico-musicale da quello
tuati a vivere tutta la giornata in un ambiente in cui il sentimentale-sessuale (nel senso che molti, dopo una
rapporto tra maschi e femmine era di circa 100 a 1, e certora si trovavano con le donne in altri ambienti che
pertanto la frequentazione di Spazio Musica non cam- non fossero... Spazio) gli ingegneri stavano l a suona-

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biava di un granch questo modus vivendi, anzi forse re, a bere e a discutere delleventuale possibilit che
il rapporto era leggermente migliore. entrasse una ragazza. Mi ricordo una frase che sintetiz-
Questa strana analogia tra un luogo di divertimento e di za lo stato danimo tipico, detta da Bireli riferendosi ad
musica ed una facolt tecnica mi ha sempre stupito e, a una delle poche presenti, anche discretamente cesso :
mio parere, ha anche una qualche correlazione con las- quella non un granch, ma la molla.
sidua frequentazione di Spazio da parte degli ingegneri. Ora sono cambiati i tempi sia ad Ingegneria che a Spa-
Non mi chiaro quale dei due fattori fosse la causa e zio, nel senso che il rapporto tra la popolazione maschile
quale leffetto, nel senso che non riesco a capire ancora e quella femminile si avvicinato allunit in entrambi
adesso se gli ingegneri andassero a Spazio perch non gli ambienti. Levoluzione quasi parallela dellincremen-
cerano donne e pertanto si sentivano in un ambiente to della popolazione femminile non mi permette di risol-
a loro naturale oppure se Spazio fosse privo di sesso vere il dilemma se fosse la presenza degli ingegneri a
femminile poich era frequentato da ingegneri che, vi- causare la carenza di figa o se, viceversa, Spazio costi-
sta la loro naturale difficolt a comunicare in italiano tuisse un ecosistema ideale per attirare popolazioni mi-
gi ricordata in precedenza, fungevano da catalizzatori gratorie prive di elementi femminili (ingegneri). Peraltro
negativi. Il dubbio mi rimarr per il resto della mia vita le nuove generazioni (mio figlio) mi dicono che a Spazio
e comunque, anche se fosse possibile risolverlo, non continuano ad andare studenti di ingegneria a suonare e
cambierebbe uno stato di fatto che si protratto per a bere, esattamente come ventanni fa. Sar forse que-
numerosi anni. sto che li attira? Giovanni Magenes
In ogni modo agli Ingegneri piace la musica, forse per-
ch rappresenta il modo di sfogare la propria espressi-
vit artistica repressa dal lavoro tecnico che sono co-
Quel covo fine di ogni serata si andava a casa sulle proprie gam-
be o con la bicicletta contenti di avere impiegato bene il
Te la ricordi la foto che hai fatto con Bruno? Posso inse- proprio tempo e, in occasioni particolari, come la serata
rirla nel libro?. Certo che puoi, la foto tua. S ma ci della festa greca organizzata da Costas, anche consa-
sei ritratto tu e, vista la situazione rappresentata, magari pevoli di avere partecipato a qualcosa che rimarr nella
non ti fa piacere. memoria di chi cera. Dopo qualche anno, com inevi-
Senti, stata esposta parecchi anni a Spazio, che pro- tabile, si smette di essere studenti. I ritmi cambiano e
blema c se adesso viene messa in un libro? E poi non ti anche la frequentazione di Spazio si fa pi rada, anche se
preoccupare, non sono pentito n delle foto che ho fatto ogni volta che si torna a salutare Bruno e Daniela una
n dei posti che ho frequentato da giovane. festa. Di loro, ogni persona che li ha conosciuti, conserva
Quando ho conosciuto Bruno e Daniela? un ricordo particolare ed unico. Spaziomusica: al di l dei
Bisogna andare con la memoria al 1986 o al 1987. Una luoghi comuni!!!
sera un amico mi chiede: Ti interessa ascoltare un po Lorenzo Duico
di blues? C un bel locale, ingresso libero (non da poco
quando si studenti e squattrinati), atmosfera carina, il Cani sciolti
bar con Bruno, un tipo che sembra Carlo Marx, e un grup-
po di Pavia che suona. Sono bravi, sai. Peccato che il loca- Cosa vuoi?!
le sia un covo di comunisti. Come un covo di comunisti, Pippo Valla da Piacenza, stanato da Pizzonia (..te lo ricor-
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non mi hai detto che si suona e si ascolta della bella mu- di? capello lungo, barba e occhialini tondi. Viveva in una
sica?. S, ma Bruno e Daniela e tutti quelli che frequen- casa in Borgo, insieme a Paolino e Fabio. Una mitica casa
tano il bar sono comunisti. Io ci vado solo per la musica. in campagna, che per era in citt, con cani, gatti, galline
Sar che in Italia un luogo comune, ma io non ho mai nel cortile e nebbia e sole sul terrazzino delle lunghe sco-
visto dei comunisti che mangiano i bambini, noi siamo pe ... che posto magico!)
grandi e se mi dici che la musica bella ci possiamo an-
che fare un salto in sto locale. Dopo quella sera ci sono Mah! Capisco come ti sia andato in fumo il cervello a
tornato tante e tante volte, in quel covo di comunisti. ricordarsi Spazio, caro Pizzo! Quanti neuroni cancellati e
Bruno sempre pronto a commentare il fatto del giorno o da recuperare. bello ricordare le immagini nei suoni di
Bruno e Lorenzo Duico a mandare affanculo qual- bicchieri e strumentisti, tutti primi attori / attivi e vivi /
cuno, Daniela pi pacata come i fermenti iniettati / nei corpi in espansione / lievi-
intenta a organizzare qual- tati al malto / sincopato o singhiozzato ritmico canto. Eh
cosa o a fare quattro chiac- si! Carissimo Pizzo la disperazione del silenzio borghese
chiere con i vari avventori era stravinta in un sopravvissuto covo in via Via
e con gli amici. Tanti con- Faruffini!!! Le immagini sono indelebili, non si riescono a
certi, tante chiacchiere pi dimenticare. Per i nomi ci vuole tempo, prendo il tempo,
o meno impegnate (anche i ad esempio quello perso, e lo metto in questa ricerca...
comunisti amano divertirsi intanto c la combriccola di chi entrava non condividendo
tra un commento politico la scelta ma ammetteva che era lunica via di scampo, e
e laltro) e tante bevute chi accompagnava casualmente qualcuno e diventava poi
di birra, grappa o gin. Alla qualcuno... e qualcuno che scompariva e si mimetizzava...
Vado per piene memorabili prese con
I Cremonesi e quelli che giravano attorno alla casa in
borgo, gruppo TNT: Nico, Massi, Monica, Bedu,
Carlo Tibetano, Nico Guacci, Fabio, Rossetto, Ne-
gus-negrelli, Coscia, Michele, Zocca, Alberto
Giglia, altri in fase di recupero files. Alcuni amici/e di
Piacenza: Paga, Albo, Cri-stina, Fonzo, Flebo, Beps
sono forse le piene pi lunghe che ho preso e a volte ci
hanno anche cacciati. Il bello il brutto il cattivo sono tutti
collegati da quel bancone con due occhiaie e un barbone
bianco dietro il banco a scrutare reattivo la risposta di un
Sandro e Rosanna
cosa vuoi...!? Pippo Valla

Sandro & Friends

Te li mando presto i nomi di quelli che venivano a Spazio


con me, entro la settimana prossima. Potessi diventare
astemio! Parola di Sandro. Ed i nomi sono arrivati: Aimo

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Bertazzoli, Nicola Geravasini, Stefano Rini, Yuri
Susanna, Eliano Gabrieli, Graziano Aglio, Massimo
Manganaro, Mattia Burzio, Alessandra Saglietti,
Mauro Van Aken, Roberto Baldanza, Massimo Gua-
rino, Roberto Pazzaglia, Marcello Lentini, Alessan-
dra Cecala, Michela Oleotti, Federica Riva, Matteo
Canevari, Elizabeth
Lamberti, Seghizzi Max, Carlo Ubbiali, Michele biblioteca di filosofia, dove avevamo appuntamento. Il
Lambiase, Davide Cornara, Marcello Monti, Mattia buon Nicola Gervasini si presentato alle sette di sera,
Panena, Alessandro Zagni...: la maggior parte erano adducendo scuse degne di Jake Blues per spiegarmi i mo-
del Collegio Fraccaro, praticamente tutti gli uomini; gli tivi del suo ritardo, dopodich abbiamo cenato e verso le
altri erano per lo pi persone con cui lavoravo al C.T.M. undici mi ha aperto la porta di casa e mi ha detto che non
aveva potuto farmi le copie delle chiavi.
Spaziomusica sar sempre nei miei ricordi. l che ho A quel punto mi ha chiesto se volevo rimanere in casa
passato la mia prima notte da studente fuori sede, la chiuso dentro o seguirlo a bere una birra sotto casa; do-
prima di una lunga serie. Avevo appena trovato un posto manda retorica, sono sceso e mi sono trovato per la prima
letto in una casa fatiscente in via Volta, a due passi da volta a Spazio.
Spazio. Da bravo ragazzo ero arrivato al mattino, con li- Dopo aver superato limpatto con l espansiva cordialit
dea di mettere a posto le mie quattro cose nel corso della di Bruno ho ordinato la mia birra e mi sono presentato
giornata. Il mio coinquilino per non cera e, non essendo agli amici di Nicola, che sono poi diventati anche miei
ancora epoca di cellulari, ho aspettato che arrivasse in compagni di sbronze e i protagonisti di alcune scenette
che forse vale la pena raccontare. Una sera non suonava Ciao bella gnocca
nessuno. Dopo qualche birra abbiamo attaccato bottone
con due tedesche al tavolo accanto. Non facile dire cosa ha rappresentato Spazio nella mia
Sembrava tutto procedesse per il meglio, ma al momen- vita, so solo che il settembre del 97 una data mitica,
to delle presentazioni successo lincidente diplomati- perch da quel giorno niente pi stato come prima. Ri-
co: Aimo si presenta col suo nome, che lo perseguita da cordo quel mio ingresso timido nel locale, dove tutti sem-
tutta la vita, e una delle due gli dice qualcosa in tedesco bravano parte di una Grande Famiglia, accomunati da una
con aria schifata (chiss cosa aveva capito!). Grasse ri- sola vera e unica passione: la musica!
sate da parte nostra e depressione suicida di Aimo che Tutto ha avuto inizio un luned sera: la serata della miti-
comincia a bere come un cammello, fino a non sentire ca Jam Session. La Roby (Lotito) mi aveva chiesto di fare
pi i nostri commenti idioti. Scaricati allistante dalle qualche pezzo insieme a Lei.
valchirie, arriva la proposta di Paz., noto cultore di video Era la prima volta che potevo dare vita al mio sogno: can-
erotici, di andare a casa sua a vedere lultima novit del- tare dal vivo. E cos dal quel giorno ogni luned sera
la sua fornita videoteca. A quel punto Aimo si incazza a diventato un appuntamento irrinunciabile e Spazio di-
morte con noi che non comprendiamo il suo dramma e ventato il luogo dove rifugiarmi se qualcosa era andato
comincia a urlare insulti sanguinosi che vengono inter- storto o dove condividere gioie particolari In qualun-
rotti da un manico di scopa che Bruno gli batte in testa que circostanza Spazio era la mia casa, la mia famiglia,
dalla finestrella del banco. Altra scenetta: una sera suo- era la dimensione che mi aveva aiutato ad esprimere ci
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nava un gruppo di americani piuttosto numeroso. che sentivo, ci che amavo, in cui le idee ed i valori della
Verso la fine del concerto si sono messi a girare tra il vita avevano ancora un senso. E come dimenticarmi delle
pubblico e hanno incrociato una signora piuttosto anzia- lunghe chiacchierate fatte a tarda sera quando ormai il
na, (credo che fosse la madre di ... che, da buona in- locale si vuotava a poco a poco (poveri il Bruno e la Da-
tegralista cattolica fuori di testa, era venuta a cercare niela che si dovevano sorbire le mie paturnie damore ).
il figlio ormai trentenne per toglierlo da quel luogo di Insomma Spazio sar sempre un punto di riferimento, un
perdizione). Uno dei musicisti vedendola si commuove legame inafferrabile ma altrettanto indissolubile.
e labbraccia pensando che fosse stata l fino a tardi per E ogni qualvolta andr con la memoria a quei momenti,
sentirli suonare; la signora gli dice acidissima non cre- non potr che rivedere la Daniela sulla soglia della porta
do di conoscerla. (Oh chi si vede: che fine hai fatto ma vaff... ) e il Bruno
Chiudo ricordando con piacere che, alla festa di chiusu- dietro al bancone che, nellavvolgermi in un incredibile
ra di Spazio, quando la spina della birra aveva deciso abbraccio, mi dice sorridendo ciao Bella Gnocca!!!
di andarsene prima di noi, abbiamo finito proprio come Rossana Corte
avevamo cominciato..., soprattutto dopo che Daniela ci
ha invitato a bere qualcosa di diverso.
E cos... via con gin tonic come fosse birra, con il risultato Il caff
che Coppola alle tre e mezza disse lormai famosa frase,
minchia mi sono dimenticato di mettere in carica la con- Nel lontano 1992 siamo stati insieme a due cari amici
trofigura: domani a lavorare ci devo andare io!. a Spazio. Li abbiamo portati, io e il Mauro (eravamo due
Alessandro Bacciocchi studenti giovani e, ahim, pi magri). Loccasione era im-
(per anni animatore dellOsteria Sottovento) portante: cera Dick Heckstall Smith insieme alla miglior
chitarra blues dello stivale: Paolo Bonfanti, allora per Blues, al vero Blues. Per i due amici, con qualche anno in
noi sconosciuto e ligure al 100%, ora amico e per met pi (ma non possiamo sottolineare tale neo, non una Rossana Corte &
casalese. Non eravamo ancora aficionado del locale (an- loro colpa) una serata veramente da ricordare. Inutile dire Roberto Allara: vicini
che se locale non assolutamente idoneo..) quindi non che sono state serate per noi importanti, per tanti motivi, in questo libro perch
avevamo ancora scoperto lambiente e i suoi personag- ma soprattutto per la musica e per laria che abbiamo felicemente uniti
gi. Appena entrati abbiamo intravisto al mixer il Bruno, respirato a Spaziomusica. Per questo dobbiamo ringrazia- nella vita. Venivano a
affaccendato come sempre a far uscire il giusto suono; re tutti quelli che frequentavano e vivevano a Spazio, e al Spazio, con compagnie
vicino, seduto ad un tavolino un personaggio, un po naif, primo posto la Daniela e il Bruno, due persone veramente diverse molto prima
che giocava da solo a scacchi, forse senza riuscire a vin- speciali, ma questa unaltra storia. Inutile dire che il di conoscersi.
cere n con i bianchi n con i neri. Un inciso: il giocatore caff il Bruno, nonostante linsistenza del Ciccio, non ce Una sera me li
di scacchi era la star della serata, Dick Heckstall Smith. lha fatto pagare: era veramente pessimo e non possiamo sono visti capitare
Ora arrivo al titolo: come sempre la cena era stata fru- far altro che ringraziare lOste per la decisa correzione di davanti insieme
gale (piatto base di quattro anni di Universit era pasta grappa. Roberto Allara e teneramente
asciutta con il sugo della mamma del Mauro; nessuno abbracciati: che sia
pi riuscito a concentrare in un sugo tanto nutrimento!! L Spazio chiama Spazio stata laria di Spazio?
nacque il piatto unico..). Quella volta per il Mario e il Cic-
cio avevano portato del beveraggio mica male e in quan- Carissima Daniela,
tit tale da vederci costretti a chiedere, arrivati a Spazio, grande idea quella di scrivere un libro ricordando Bruno e

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un caff, un semplice caff. La Daniela allingresso stava quel bellissimo avamposto di cervelli pensanti da voi crea-
come sempre intrattenendo i nuovi arrivati con gentilezza to e sapientemente gestito che era Spaziomusica, tempio
e un mix di goliardia quando il Ciccio, candidamente, chie- sacro dove i nostri corpi venivano sostentati da nettare al
de al Bruno tre caff. La riposta stata semplice, imme- luppolo e al doppio malto. Dopo essermi laureato in legge
diata e per noi incomprensibile: Ma sei sicuro? Se vuoi in quel di Pavia, ho deciso di finire di prendermi in giro e
un consiglio esci fuori dal vicolo sulla destra c un bar e di assecondare quella che era ed la mia passione per la
l puoi trovare un caff, il nostro veramente imbevibile! musica, piuttosto che seguire un triste destino diviso tra
Il problema che dopo questa consulenza, ovviamente carte e tribunali. Ad una intensa carriera concertistica in
gratuita, il nostro Oste non ha cercato reazioni, certo di giro per il mondo ho unito unattivit dimpresa nei servizi
aver risolto il tutto. Il Ciccio, personaggio gioviale, che si musicali. Ho infatti aperto nella lontana terra di Sicilia
sentiva particolarmente a suo agio tra i 108 quadri del (Ragusa, via Matteotti 26) uno studio di registrazione,
Che che monopolizzavano i muri di Spazio, incosciente di- con annesse scuola di musica e sale-prova. Come potevo,
chiara: Noi il caff se possibile vorremmo berlo qui, va secondo te, chiamare questo posto? Dopo numerose ma-
bene lo stesso! Il Bruno lo guarda con stupore e... Se sturbazioni mentali su una serie di nomi inglesi... lillumi-
proprio vuoi, per devo correggerlo grappa. nazione. Il pensiero corso lontano a quei magici tempi in
Il concerto stato fantastico: alla batteria Mickey Waller, cui lo Spaziomusica di Bruno e Daniela nutriva le nostre
per anni drummer di Rod Stewart, con un fabbisogno me- fresche e giovani menti affamate di musica e di voglia
dio giornaliero di birra da guinness dei primati, insieme ad di socializzare. Cos ora c uno Spaziomusica anche a
un grande bassista hanno creato un tappeto sul quale Ragusa, che, come quello di Pavia, diventato cenacolo
il sax di Dick e la chitarra di Paolo ci hanno fatto volare di cervelli liberi che vogliono incontrarsi e volare. Un ab-
e sognare. Per me e per il Mauro stata liniziazione al braccio, Morris (Maurizio Morello)
Mirko e Gabriella
Spaziomusica vuole dire birra, serate parlate e
Con Mirko Felicemente sposi in quel di Verona: una delle poche cop- suonate con persone vicine. Ricordo con vero pia-
suonavano: pie cresciute a Spazio che sono riuscite a resistere nel cere i concerti dei Java Jives con cui abbiamo
Simone Giorgi tempo! Bravi! suonato diverse volte a Spaziomusica, diverten-
Andrea Beduschi ...e cera spazio per la musica e per tante altre cose, non doci sempre anche e soprattutto grazie a Bruno e
Massimo Dacc tutte, mi dicono, citabili sulle pagine di un libro... Daniela. Ricordo anche i Bedlam Rovers, gruppo di
William Quello che sicuro che a SPAZIOMUSICA ho trascorso pazzi di S. Francisco che ho conosciuto proprio a
Federica Bagnoli delle gran serate a volte sul palco, pi spesso al bancone. Spazio. Cerano due cantanti e un violino, musica
Era il nostro punto di riferimento quando io e Gabriella, ska-hippy, di presa immediata e sincera. Non cera
adesso mia moglie, vivevamo a Pavia. quasi nessuno, ma stata una serata indimenti-
Erano gli anni dellUniversit. Dopo giornate di lezioni, cabile... come tutte le serate a Spaziomusica.
alcune indimenticabili come quelle di Anatomia Umana Paolo Graziano
Normale del professore L. Cattaneo, altre che - non ho
problemi a dirlo - non servivano ad un cazzo di niente,
cera SPAZIOMUSICA. Dopo dodici ore di studio per gli
esami, mandando a memoria veri e propri elenchi telefo- Una vita senza briglie: sangria come gel
nici, cera SPAZIOMUSICA.
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Ho ringraziato il mio amico SPAZIOMUSICA festeggian- Per i miei anni da studente Spazio Musica stato uno
do la Laurea con lui...che serata!!!..... prima fin la birra dei ritrovi fondamentali. Ricordo con nostalgia il senso di
e poi il fiato...ricordi? .....detto questo, sono sicuro di far libert e di abbandono di quegli anni.
parte dei laureati grazie a SPAZIO. Mirko DOnofrio Se devo scegliere tra i tanti ricordi a Spazio ne ho uno in
particolare. Era una di quelle serate veramente alcoliche,
si beveva senza ritegno, senza la minima paura di lasciar-
si andare fino in fondo.
Quella sera, dopo mille birre con il palombaro, era ar-
rivata al nostro tavolo, non si sa come, una grossa cioto-
la piena di sangria. Quella sangria mi fissava, come una
bellissima donna insaziabile, io non avevo pi spazio per
bere e non avevo pi il minimo ritegno; cos pur di non
lasciare intonsa quella ciotola di nettare decisi di tuffare
le mie mani nella sangria e di spalmarmela in testa come
Da aggiungere, in qualit di laureato grazie a Spazio, Toto, amico di Luca. Pare se fosse gel per i capelli. Dopo poco i pi stravolti del
che una sera, pur conoscendolo appena, glielabbia menata cos tanto che, som- gruppo, anche loro si spalmavano di gusto.
merso dai sensi di colpa, si sia precipitato la mattina dopo ad iscriversi a quellu- Un ricordo stupido ma il ricordo di una vita senza briglie
nico esame che gli mancava: Giapponese. Me lha confessato anni dopo. Peccato della quale spesso provo grande nostalgia.
solo che a Luca, anche lui coinvolto nellavventura, mancasse un esame ulteriore: A BRUNO. Anche se spesso abbiamo litigato e altrettanto
lo stesso che, a tuttoggi, non ha nemmeno preso in considerazione. spesso ci siamo stati sulle palle in questo momento ti ri-
cordo con amore. Mario Giavotto
Ahmed Ci siamo incontrati tante volte a Spazio e qualche volta abbiamo parlato, senza
mai presentarci formalmente: parole intelligenti, battute, un po di solidariet,
Per solidariet e per par condicio non poteva mancare musica. Ci conosciamo solo di vista se cos si pu dire, ma ci non ci ha impedito
anche un pezzetto in arabo. La traduzione Ahmed non di trasmetterci (spero vicendevolmente) attimi positivi. Queste sono tutte cose
me lha n scritta n detta. Conoscendo il tipo potrebbe che lasciano piccoli ricordi, persino involontari, o anche solo belle sensazioni
anche esserci scritto fesso chi legge, ma no, Ahmed estemporanee che per hanno il pregio infinito e impagabile di riempire la vita una
diventato un serio professionista, non pi lo studente volta per sempre e di renderla altamente, profondamente degna. Queste mie righe,
che, in preda a delirio alcolico salito sul palco di Spazio in fondo, ne sono la testimonianza. Credo di dovervi dire grazie per esserci entrati
ed ha usato il microfono a mo di timbales , arringando le cos nella mia vita. Un bacio felice. Alessandro Bianchi
masse. Bruno se l quasi mangiato quella volta!

Simone Bassetti da Domodossola: presenza assidua la sua. Allepoca era


cos magro che, quando entrava, mi sentivo in dovere di fargli un panino. La
sua mappatura: Beppe Zambotti, Paolo Forti naso di merda, Ludovico
Antonioletti, Elena Moselli Mose, Sarah Allori Allo, Marco Franzini
il conte, Silvia Canegalli, Elena Semino, Fabrizio Bertoli Devil, Mario

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Rossano, Diego, Caterina Cazzaniga, Simone Tonietti il biondo, Andrea
Zuffi the magic translator...

...A voi legato il periodo pi dolce della mia vita. Emanuele Gorgoglione: me
lo ricordo bene perch ci chiamava papi e mami, e non solo tra le pareti di Spazio.
Una volta anche, a voce urlata, in un GS molto affollato...

...In ricordo della swingin Pavia che stato per me Geologi/Casale + qualche infiltrato
Spazio dal 95 al 99. Grazie! Michele Panizzi: uno
che la vita se la viveva intensamente in quegli anni. a cura di Iso e Patrizia: Akim, Barba, Roberto, Sandro, Alfio, Emilio, Fino e
Ora dottore in Scienze Politiche, alle prese con ordi- Lisa, Miriam, Mariangela, Patrizia, Iso, Sergio, Alfredo, Mauri (bronzo). Si
nari problemi di precariato narrano varie leggende metropolitane...
Di alcol e di panchine (vedi Frammenti n.d.r.) ma anche di Akim lalpinista che,
per entrare a casa di unamica, invece di suonare il campanello come tutte le per-
sone normali, ha scalato le impalcature montate per lavori di tinteggiatura della
Luomo dalla lunga barba se ne andato via con la facciata: inquietante apparizione per gli esterefatti genitori di lei, occasionalmente
mia giovent, inconsapevole personaggio di ricordi quel giorno in visita ... ma tutti tu te li vai a cercare?!
in me sempre vivi! Addio Bruno! Claudio Rossella
I Lampugnani non ce n uno tra di voi con un nome normale?. Pron-
ti: Lampugnani. Da allora diventiamo I Lampugnani. La
Abbiamo passato a Spazio quasi tutti i sabati dei lunghi sera troviamo la prima fila tappezzata di cartelli LAMP e
anni delluniversit e ci ha cambiato la vita. Per questo ci godiamo a un metro di distanza uno spettacolo indescri-
lidea di un libro su Bruno e su Spazio ci emoziona molto. vibile. Impossibile infatti descrivere lemozione, la musica
unica, il silenzio del pubblico, lintensit dellinterpreta-
zione, la calligrafia stentata dellartista che con imbarazzo
I Lampugnani: Michelangelo Lampugnani, Giovanni Nahmias, Martina
ci firmava un autografo.
Treu, Aldo Giuliani, Alessandro Vascon, Chiara Nahmias, Giovanni Costan-
Un grande momento di musica si scriveva a Spazio e Spa-
zo, Stefania Maggioni, Paolo Cremonesi, Lorenzo Craveri, Vittorio Bianchi,
zio entrava nella nostra vita.
Caterina Guerrini, Andrea Vigo, Cristina, Faciorusso, Federico Adamo.
Tina Nina Nooh

La prima volta Gennaio 1993. Terzo anno di universit. Siamo ospiti abi-
tuali di Spazio. Martina invece ci viene per la prima vol-
1991: cera Honeyboy Edwards. Avevamo appena scoper- ta, ci conosciamo da poco ma le ho gi raccontato tutto..
to la magia del blues quando scopriamo che proprio da Quello che non si aspetta un pezzo duomo come Andy
noi nella bassa padana, a Pavia, arriva un antentico blue- J. Forest, fisico asciutto e stivali, che suona larmonica e
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sman del delta, uno di quelli veri, un sopravvissuto. balla a mezzo metro da lei. Nellintervallo Martina si fa
Prenotiamo. Al telefono, dopo due tentativi di spelling del coraggio ed entra nel camerino: Bruno appena uscito,
mio cognome (Nahmias) Daniela mi fa: Ma siete in tanti: Andy solo, noi stiamo fuori e pensiamo ?!?!
Ne esce subito con lautografo e una dedica To Martina,
Tina Nina Nooh: il titolo del prossimo pezzo che Andy
foto Treves

suoner. E che dedica a lei!!


- Caspita - penso io - la sua prima volta a Spazio e gi
fila con Andy J. Forest! A fine concerto per non va via
con lui, ma torna a casa con me. E cos inizia la nostra
storia. Da undici anni sempre insieme. Da tre marito e
moglie.

I pezzi-fido

Il nostro amico Paolo, detto Fido, non pi lo stesso.


Ha iniziato a lavorare, fa lo scaricatore e si alza presto.
Continua a venire con noi a Spazio, ma nei pezzi lenti
scivola in gi sulla sedia, appoggia la nuca e si appiso-
la... Da allora se un batterista attacca con un ritmo lento
pensiamo Ecco che parte un pezzo-fido! Giovanni e
Martina Nahmias
Quelli di Pavia e dintorni
Puccio Barone
Paci Barone
Marco Agnelli
Massimo Ghimmy ed amici
Andrea Zuffi
Ruggi
Mattia Riccardi
i Dorigo
Patricia e Giancarlo
Michele Colloi
Annina
Sara
Simona Viciani
Danielina
Simona
Silvia Massara
Ricky del Barattolo
Pavia in serie A
Gabriella e Pam
Aris, il salvatore
Silvia Comaschi
Silvio delle Aste
Enrico-Kildare
Giacomo-Civetta

Si comincia con la schiera degli ex-studenti, ora diventati E poi quelli che ci hanno sostenuto i primi anni senza
persone quasi serie: Puccio (Giuseppe) e Paci (Arman- mancare una sera (Danielina, Silvia...), chi a Spazio ci
do): i pi piccoli dei Barone (che grande famiglia!) con veniva per la musica (il mitico Gigi, che di concerti non
il loro entourage; Andrea Zuffi, the magic translator; il se ne perdeva uno, in piedi, fin dalle prime note a batte-
Ruggi, luomo delle valvole, oltre che delle birre: lui, la re il ritmo...), chi per la birra e la compagnia, chi trasci-
Paola e tutta la compagnia; Marco Agnelli (una carrie- nato dagli amici, chi per i Long Horns... Quelli di Pavia
ra artistica stroncata da Bruno: mi sorride lo stesso ogni in serie A, Sara e la Pam del Bianco Orso Bruno,
volta che mi vede); i Dorigo (ora insegnanti democratici Silvia Comaschi, Enrico-Kildare, Giacomo-Civetta,
contro la Moratti) con Patricia Veltri, sorella minore di Il Salvatore & friends, Silvio delle aste... e tanti altri
Cl; Mattia Riccardi (ha vinto un dottorato in unUni- ancora, sparsi tra storie e musica.
versit tedesca); Sara ed Annina (non posso riportare i Capitoli a parte per quelli che a Pavia sono stati e sono
consigli che dava loro Bruno ...), le sorelle Viciani; Ricky la meglio giovent e per gli amici di Bruno dal lun-
del Barattolo... go passato...
Puccio

Ci si incontra di rado per Pavia. Lui impegnatissimo tra


lavoro e famiglia (moglie e due figlie splendide).
La corrente daffetto la stessa di sempre, anzi... di pi.
Come in quella fredda sera del 92 quando il nostro ab-
braccio cercava di rendergli pi lieve il dovere alla pa-
tria che chiamava...

Ordine sparso

Ci sono esperienze nella vita che devi fare e ti rendono pi


forte. Chi passato dalle forche caudine della bigliette-
ria di Spazio prima di un concerto importante, lo sa: dopo
lo sguardo di Bruno Morani, non c doganiere, sbirro,
gorilla o inquisitore che ci possa far paura. Si vedeva il
capoccione del Bruno incorniciato dalla finestrella gi
dal cancello rosso. Se cera gente, normalmente pioveva.
164

Stefano Cattaneo, Dopo dieci minuti che era l, Bruno si rompeva i coglioni, 2) Presenza di ragazze ai tavoli: e se anche erano inguar-
Pietro Estrangeros chiedeva da bere, tornava dietro il bancone e con una scu- dabili, il buio aiutava.
(morto anni fa
in un incidente)
sa qualunque mandava Daniela o chiunque si prestasse a 3) Buio, fumo, musica, lorgoglio di aver dipinto di nero le
staccare i biglietti. pareti anche se il Fadiga dice di essere stato lui;
Mi sono sempre divertito molto al bancone, per 4) Bruno dopo un po che pistolava sul mixer, si rompeva i
questi motivi: coglioni, tornava dietro al bancone e con una scusa qua-
1) Non essendoci servizio al tavolo, ed essendo io pigro, era lunque chiedeva a Daniela di andare a Pordenone.
meglio stare l e le birre/i panini al salame/arrivavano prima; Mi sono sempre divertito a Spazio, per questi motivi:
2) Gran passaggio di ragazze; 1) Volevo bene a Bruno, e ne voglio a te, Daniela.
3) Dopo che hai sentito i Long Horns una ventina di volte
in un anno, stare davanti al palcoscenico perde molto del Amici di Spazio
suo fascino;
4) I siparietti Daniela/Bruno erano molto pi divertenti di Kaishik Yajakar Cacio: fratello assai pi magro e
Casa Vianello, e ad onore di Daniela, lei non si mai la- blandamente pi serio del Capo.
mentata. Al limite fanculizzava Bruno. Il quale si rompeva Noto per la larghezza della lingua. Zecchino doro 1977,
i coglioni, tornava dietro al mixer e con una scusa qualun- cantava la pi bella nonna ce lho io. A Spazio non ha
que mandava Daniela a spillare birre e affettar salami. mai cantato.
Mi sono sempre divertito molto in sala, per questi Marco Majocchi Majo: molti interessi e smisurati
motivi: talenti, dal pianoforte alle sbronze. Quale sia il talento
1) Non essendoci servizio al tavolo, ed essendo io pigro, maggiore, non saprei. Atleta nato. Milanista nonostante il
era bello mandare qualcun altro a prendere da bere; presidente del club. Indimenticato protagonista con Dadi
Ravasi (vedi) di alcune puntate di Doppio Slalom. E cos Paci Barone
li ho sputtanati entrambi.
Roberta Beba Rampulla: se Cicciolino (suo padre) Armando Paci: lultimo arrivato dei fratelli Barone. Lin-
lavesse chiamata direttamente Beba, avrebbe fatto pri- telligenza, la passione, limpegno civile-letterario ed il
ma. Non ho mai conosciuto nessuno che la chiamasse sorriso dei diciottenni, di quelli giusti, di quelli
con il nome di battesimo. A Spazio giocava soprattutto a che ti fanno sfatare tutti i luoghi comuni intor-
no ai giovani doggi. So anche suonare un Lara
carte, e ogni tanto ci portava il fidanzato. Che ovviamente
po la chitarra, non bene come mio fratello! La prima volta che sono entrata a
non poteva capire.
Massimo (accordo di Do e poco pi, giusto per Spazio era linverno del 1989, suo-
Giuseppe Letizia: Lui non c pi ma la sabongia del Leti
far scena con le ragazze) era riuscito ad ap- nava Angela Brown, una donna di
vive nel mio cuore.
parire ai suoi occhi come un chitarrista quasi colore con unenergia pazzesca
Marco Andreone Ciciu: ora distinto bancario e teno-
bravo: incredibile! e una gran voce. Ero curiosissi-
re, allepoca compagno di scorribande sul mio cinquecen-
Va da s che non potevamo che riservargli la ma, perch Puccio me ne parlava
to rosso, lui Hutch, io Starsky e Cacio pigiato dietro a fare
pi calorosa delle accoglienze! dall87! Il calore e la simpatia
Huggie Bear. Vintage ante litteram.
con cui mi avete accolto, senza
Lara Rodino (e pi tardi anche Doriana, sua sorella): li-
La casa fuori di casa contare loriginalit del locale, mi
gure di nascita, cittadina del mondo per vocazione, pave-
Era lultimo anno di liceo, mi pare fosse un ha colpito subito. Quella sera ed
se per scelta. Ho sempre pensato che fosse un po matta,
gioved di maggio. Un gioved sera che non anche ogni volta che, tornando a
e questa ne la prova. Grandi, tutte e due.

165
aveva molto da dire e decise di scriversi da Pavia dalla Germania, passavo a
Davide Ravasi Dadi: uscito pari pari da Hair. Inse-
s. Un amico mi disse: Andiamo, dai, che Spazio a salutarvi. Il mio in fondo
gna alla Bocconi e vota comunista. Quantomeno contro-
costa poco e si passa del buon tempo! Uno non altro che un semplice ma
verso, grande affabulatore, molto colto: lidea del diorama
dei miei fratelli faceva ostinatamente finta sincero grazie per tutti quei sor-
dei Village People fatta con i Big Jim nata a Spazio.
di lavorarci e laltro ci andava regolarmente. risi che mi dicevano Benvenuta a
Isabella Dia: semplicemente Isa, un misto tra un uraga-
Inoltre, erano tempi di jam session ormonali casa!. Un abbraccio, Lara
no e la damina delle fate (in proporzione rispettivamente
90%-10%). Adorabile, nonostante sia sorella di Enzo Dia, e si sperava in qualche duetto per lingua e
che riesce a essere senza vergogna filoradicale e interi- gancetto di reggiseno. Dove c blues, c amore, babe.
sta, due posizioni in netto contrasto ideologico. il deten- Quella sera non trovai il blues e lamore tard, ma il desti-
tore del famoso Palo di Palermo, e depositario dei segreti no aveva comunque architettato qualcosa, per il mio esor-
della Mula. dio da abitante di Spaziomusica. Appena aperta la porta
Alberto Jean Mangiante: poeta contemporaneo. Fa- un tizio tale e quale a Carletto Marx si scaravent gi dal
mosa allepoca la storia del suo Vespino con incidente an- bancone e mi piomb addosso stringendomi con le sue
nesso. E poi Marco Giovanetti, Francesca Metra, Lo- manone da orso. Nella fretta di incollare la sua barba alla
renzo Borgna, Paolo Ponchia Mascherpa, Paolo mia guancia, dimentic di avere tra le labbra la sigaretta
Cocilovo, Massimo e Nadia Spada, Massimo Cor- accesa. Pazienza. Lo sguardo che da sopra gli occhiali mi
sico, Titta, Paolo Villa, Riccardo Beretta, il Malu, stava paternamente inchiodando al pavimento si presen-
Paola Rossolillo, Silvia e Barbara Sorrentini... t come il compagno di giochi dinfanzia di mia madre, mi
Tutti me li ricordo a Spazio, altri non li collego a quel luo- schiaff in mano una birra e mi affid alle capaci mani
go dellanima ma voglio loro comunque bene. della gentil creatura che imparai presto a chiamare Da-
Giuseppe Barone niela. Se fino ad allora ero riuscito a spiccicare nume-
ro due parole (gi e grazie, per la cronaca), per il quar-
Claudio Zonta to dora successivo scesi abbondantemente sotto la me-
...Mi pare che il dia. Mi riemp di calorosi complimenti per un minutaggio
semprepreparato sufficiente a far imbarazzare un giorg clunei, mi present
barone abbia gi detto a una ventina di persone di cui prontamente dimenticai
tutto... e anche di faccia e nome e mi fece la cronistoria delle ultime impre-
pi... Gi che ci sono se dei miei fratelli, cui aveva assistito, partecipato e che Tante piccole casette, a formare una piccola citt nella
intervengo sui Verba aveva financo documentato con foto (per un lungo istante citt, fumosa, saltellante, tamburellante, sudaticcia.
manent: Ci sono state ho temuto proseguisse mostrandomi dei lucidi). Col sindaco che ti scruta di sopra gli occhiali mentre ti of-
pi formazioni durante Mi ripresi in tempo per fare un giro per il locale. Negli fre da bere e la ferst ledi che a colpi di spaghettate riduce
la breve ma intensa anni che seguirono la mia prima apparizione, quelle pareti in schiavit lincauto musicista di passaggio. Pensando-
carriera. Il nucleo allora poco affollate ebbero a riempirsi di facce che impa- ci ora, forse Spaziomusica tutto l, in quel concetto di
fondamentale era: rai a conoscere e a ricordare. Pochi fra i tanti, tantissimi: condivisione di uno spazio, di unesperienza di musica e
Andrea Bonelli voce, Chris Daniel and The Kings, il bluesman Andy J. Forrest, i di umanit. O almeno cos stato per me. Una specie di
armonica e kazoo (non Man col chitarrista che somigliava in modo impressionan- seconda casa, una citt adottiva, un porto cui arrivare e
con la c e la doppia zz... te a nonna Maria, i Gang che improvvisarono lInternazio- da cui ripartire per tornare ognuno alla propria notte. Spa-
anche se il suono era nale con Bruno in uniforme da Armata Rossa, e poi i baffi ziomusica non si frequenta. Si abita.
un po cazzuto...) di Ares Tavolazzi, il sorrisone di Ellade Bandini, la voce di Armando (Paci) Barone
166

Davide Bertoli basso Ruth Gerson. E mi viene da ridere a pensare che su quel
Marco Beltrami palco, che vide gente del calibro di Johnny Heartsman, si La mappatura umana di Paci.
tastiere (lui preferisce esibivano anche i Verba Manent dellamico Claudio Zonta. I MY FRIEND PEDRO erano:
pianoforte... ma sempre E ci suonammo pure noi: io Claudio e il resto dei My Friend Claudio Skizzo
di tasti si parla...) Pedro, in unindimenticabile serata in cui la voce mi si rin- Zonta; Giangiacomo
Claudio Zonta tan in gola per lagitazione. Un panchinaro del S. Peppe Faccia da prato
chitarrre in Oratorio che si allena con i finalisti della cempions lig. Pinardi; Giovanna
Marco Moraca Mica male. Spazio era lisola del nonsoloblues, a cui si Scotton Club
chitarre approdava per far circolare sana musica, facce e chiac- Scotton;
Palmitessa (il nome chiere, a volte idee e opinioni. Con chi ti pareva. Il tuo Francesca Vignali;
non lo ricordo...) angolino ricavato a fatica, con lo spazio giusto per starci Paolo Orlandi;
batteria. in piedi con la birra in mano, era una casa accogliente in Laura Orlando;
Poi sono girati un cui chiunque passasse di l poteva farti visita, e questo Riccardo Belluomo Puglisi,
po di sassofonisti e valeva per tutti. Non importava chi fosse e perch fosse l, Giovanni Ravasi ed Erica Pavesi...
percussionisti... importava il fatto di cercare parole altre, facce altre e idee E, naturalmente, Pedro, che nessuno ha mai visto ma c
altre. Ogni locale ha una sua storia e tutti abbiamo storie sempre stato in ognuno di noi. (Era una creazione mia e
da raccontare che sono figlie di quellunico grande intrec- di Giangiacomo. Pedro lemblema di tutte le minoranze
cio: a Spaziomusica succedeva proprio questo, la storia discriminabili, e oltre: nano, maniaco etero-omo-bises-
del locale e di chi ci andava a suonare era un po la storia suale, comunista, fumatore der-ba, ebreo o perlomeno
di tutti, la musica come linguaggio universale, collante di circonciso, nero per nota caratteristica anatomica, e ov-
singole, irrinunciabili esperienze. viamente invisibile. Il mondo visto dal basso, insomma).
Marco Agnelli

Grandissima iniziativa quella del censimento! Allora, ti


faccio un po di nomi delle persone che venivano a Spazio Marco Agnelli Band
con me. Innanzitutto colui che mi ci ha portato per la prima
Riccardo Bonomi
volta: Carlo Berruti detto Tazzo. Poi a ruota: Ricky Bo- amore a prima vista, credo. Allingresso un signore dalla- e Carlo Berruti
nomi, amico di infanzia del Tazzo, che suonava la batteria ria burbera con una lunga chioma ed una altrettanto lunga
nella mia primissima band e che tuttora suona jazz; lho barba mi diede il benvenuto. Al mio timido buonasera
rivisto di recente dopo moltissimi anni. Stefano Balzani, rispose con un vadavialc, dm ciau, sum no ins veg.
chitarrista della mia vecchia band Sound Reaction, detto Ragazzi, ero a casa!
Sorriso (n.d.r.: mia la responsabilit del soprannome: Mi piaceva quel posto, cos incredibilmente diverso da
per via di quellaggeggio ortodontico che, per un paio tutto ci che avevo visto da queste parti fino a quel mo-
danni, gli ha conferito un sorriso tutto speciale!). Alberto mento. In totale controtendenza. Non dimentichiamo che
Coronelli detto Popo, laltro chitarrista, quello un po pi quelli erano gli anni dei paninari, di Craxi al governo,
timido e pacioccone. Lorenzo di Francia, quello che vo- delledonismo reaganiano, di Pippo Baudo che imperver-
leva sposare Ruth Gerson! (n.d.r. Ricordo benissimo: alla sava sul piccolo schermo (ehm quello ce lo stiamo cuccan-
fine di un entusiasmante concerto di Ruth, se ne era uscito do tuttora...). E questo locale aveva il coraggio di distin-
dicendo Lei ancora non lo sa, ma sar la madre dei miei guersi in modo cos netto dal conformismo dilagante di

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figli!). Marco Giacomantonio: il mio amico con i ca- quei tempi. Pian piano divenni un assiduo frequentatore
pelli ricci, un po timido, che era con me quella sera dello di Spaziomusica. A mia volta mi dilettavo a fare musica (e
scorso anno in cui saltato allultimo momento il concer- mi diletto tuttora, a dire la verit). Iniziai un corso di voce
to di Ruth Gerson. Enrico Domenichini detto Dome .... con Ambra DAmico, purtroppo ero probabilmente troppo
non ha bisogno di presentazioni! Kapil Jayakar... idem giovane per apprezzare appieno la bellezza di quel corso
come sopra! Paola Lanterna ed Edy Casalini: le ami- e abbandonai dopo un paio di mesi... potessi tornare in-
che inseparabili di Domenichini... dietro, mannaggia! Passarono gli anni... ma il tentativo di
cantare in modo pi o meno decoroso rimaneva nel mio
Ed ora la mia personale testimonianza su Spazio: cuore, non sempre con risultati lusinghieri. Era il 1997 o
Era un inverno buio e tempestoso....si fa per dire, perch gi di li, e Daniela aveva concesso una serata alla mia
se i ricordi non mi tradiscono era primavera inoltrata. Ero band: Sound Reaction. Arrivammo a Spazio sul presto
giovane, molto pi giovane di adesso...diciamo che sar per sistemare la strumentazione, e Bruno venne ad aprirci
stato l86 o l87, non avevo ancora lautomobile, ero uno il cancello. Probabilmente non si ricordava bene chi suo-
studente liceale ed ero giunto in quel di Spazio con la mia nasse quella sera, ma la sua espressione nel vederci fu
fedele bicicletta. Levento: il mio amico Carlo Berruti si molto eloquente. Si rivolse a me e mi disse Sun vialtar
esibiva con la sua band, i Warhammer, sul palco di Spa- stasira?. E io eh, si! E Bruno prontamente rispose Am
ziomusica ed ero curiosissimo di andarli a sentire. Il pro- racumandi f no cag tamme laltra volta se no vincli!
blema era che non sapevo neppure bene dove si trovasse E questa frase entr di diritto nella leggenda! Grazie Bru-
questo locale, cos lo stesso Carlo fu costretto ad aspet- no per la tua sincerit, ti abbiamo amato e continueremo
tarmi di fronte allOrto Botanico per indicarmi la strada. ad amarti anche per questo.
Erano ancora lontani i tempi dei cellulari e degli SMS! Fu Con tanto affetto, Marco
Andrea Zuffi Andrea era the translator perch una sera, a fine con-
certo, in preda alle mie frequenti manie di socializzazio-
19-11-02 ne forzata, lho piazzato a fianco dei musicisti americani
Avere ricordi nitidi delle serate passate a Spazio non perch li intrattenesse. Cos ha potuto sciorinare tutto il
mai stata cosa facile. Uno volta oltrepassata la soglia suo inglese, ed anche inventarsene un po.
delle tre pinte il tempo veniva scandito alla perfezione Suoi compagni davventura: Alessandro Pesucci,
dai suoni provenienti dal palco, e dai momenti caratteriz- ingegnere-musicista, da anni in forza nei Bar Mario,
zati da musica pi cupa e ovattata, percepita durante le Simone Bassetti da Domodossola e Diego Beretta,
sempre meno rare frequentazioni del bagno. Daltronde la meglio noto come: il Pino: che altro soprannome dare
birra deve pur uscire da qualche partecorvo nero non ad uno che, per via della statura e della magrezza, per
avrai il mio scalpo o hanno la faccia come il culo tutte e cinque le recite natalizie di tutti e cinque gli anni
erano i punti fissi nel corridoio. Iniziando a scrivere mi della scuola elementare si era visto assegnare la parte
vengono in mente mille frammenti di vita notturna, di del pino?
discorsi trascinati fino al momento in cui Bruno indicava
il maledetto foglio al bancone: la mescita termina alle Dottor RuggiMenti
2.30. Credo siano i ricordi di tutti quelli che hanno
vissuto a Spazio, condiviso successi universitari e tra- Era cos che lo chiamavo, storpiando un po il suo cogno-
gedie amorose o viceversa, serate di ottima musica, esi- me. I primi anni di una fedelt assoluta: a Spazio, alla
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bizioni a memoria di dilettanti a vita, e improvvisazioni morosa, alle birre, alle valvole... Per le tessere di Spazio
di grandi maestri. le perdeva: finalmente ho capito perch (pare che la con-
A Spazio si stava in piedi in zona palco a sentire assoli sistenza del cartoncino fosse quella giusta).
incredibili e si andava poi a casa a provare, seduti sul
letto senza ampli per non svegliare genitori e parenti. Lho ritrovato con grande piacere al concerto della Fami-
Oppure si stava al banco a parlare con tutti, a vedere chi glia Rossi agli Orti Borromaici, insieme a Miriam, che da
entrava, a sentire i commenti di Bruno, a scrutare le pareti anni felicemente sua moglie. Intatta la sua vocazione
alla ricerca di una dedica nuova o di una foto fresca. Io per le birre. Le valvole, grande argomento di dibattito con
sono cresciuto a Spazio, e l ho stretto amicizie e consoli- Bruno, da semplice passione giovanile sono diventate la
dato quelle esistenti. sua professione: bravissimo a costruire ampli & affini!
Non potrei immaginare me stesso 15 anni fa in una Pa- La mappatura umana secondo Ruggi:
via senza SpazioMusica, il Bar Sport di chi brucia dalla Paola Pizzagalli il paolino o pizza, Stefano Vas-
voglia di vivere, ed accomunato dalla passione per la sallo vassa, Roberto Maconi maco, Ahmed Adjur
musica prima che di qualunque altra cosa. Il solo locale amerd, Kapil Jayakar kapo (quello di Caniggia),
dove potersi presentare da soli o in gruppo, con la cer- Andrea Angioletti gnola, da non confondere con quel-
tezza di divertirsi, o dove andare dopo aver fatto altro lo della blues band, Angelo Monti angelone, Angelo
perch la macchina tirava verso via Faruffini, sempre e Taglietti angeletti, Marcello Paglione, il cognome di
comunque. Ora tutto cambiato purtroppo, ma ogni tanto per s dice tutto ect.ect.ect...
una birra tra quei muri la si deve bere ugualmente, perch
l c un pezzo di tutti. Grazie Bruno e Daniela, non dimen-
ticheremo. Andrea
Massimo Ghimmy:
presenza fissa a Spazio
fin dai primi anni.
Lavorava alla libreria C.L.U.
Sempre gentile
e disponibile.
Ce lo ricordiamo tutti.

169
Spazio 92: Gimmy, Anania, Toto, Lupi
nella foto: 1992
1 fila: Barbara, Gimmy,
Skeggia, Johnny
2 fila: Marco, Kalle, Silvia,
Lupi, Naso, Loretta
3 fila: Nedo, Matteo, Lele,
Anna Lucia, Teresa, Anania,
Davide, Cristina.

Ex figiciotti in ordine sparso:


Silvio Petitto con Paola Miranda, Gli amici della C.L.U.
Stefania Miranda, Elisa Bazzano, hanno deciso di istituire
Alessandro Arrigo, Angelo una Borsa di studio a
Portalupi, Monica Cipollini, lui intitolata, a favore di
GianMaria Medolla, Massino un laureando in lettere,
Schettino, i fratelli Fontana... sezione arte e spettacolo
Verso la fine del 1986 mi sono tesserato come mem- Bruno mi ha sempre fatto venire in mente il suona-
bro del club ARCI Spazio Musica. tore Jones, che offre la faccia al vento e la gola al
Correva voce che qualcuno l dentro suonasse dal vivo. vino. La cosa che pi colpiva in lui era una profonda
Validit annuale, costo 1000. OK si fa! onest. Era una persona che aveva la forza e il coraggio
Dopo averla compilata e timbrata, Daniela mi conse- di essere quello che era, senza sconti, senza cedimenti.
gna la tessera spiegandomi tutti i vantaggi dellesserne Le sue bestemmie, i suoi insulti e lamore per il dialetto
possessore e comunque concludendo che una tessera venivano da qui, credo. Ti facevano capire che l dentro,
con quei presupposti poteva in ogni caso essermi molto a Spaziomusica, fra le sue mura, era meglio non ve-
utile. stire la solita maschera, che era meglio toglierla allin-
Dopo quattro mesi circa, lartiglieria (corpo sacro alla gresso, e lasciarla fuori accanto allombrello. Questo
patria) mi intima di lasciare il lettino domestico per una era per me il fascino del posto, quello che mi ci faceva
pi virile ed eroica branda. Passa lartiglieria passa- sentire a casa, al di l della musica, e musica vera,
no due morose passano 1000 birre medie (Cristo gli della birra a basso costo, e di tutto il resto. Spaziomu-
esami di farmacia non passavano mai!! Perch !!??). sica stato per me, e lo ancora, un punto dapprodo,
Passa anche Larry Johnson e, molti anni dopo, Daniela, e questo lo devo a Bruno, alla sua voglia di realizzare
come me laveva data, la rivolevaCristo! (la tessera). un luogo suo, anche contro lostilit e, peggio anco-
Daniela, ho capito che devi esporre il quadro con le ra, lindifferenza di tanti, in una citt svogliata come
tesserine storiche ma non la trovo pi Pavia. Mattia Riccardi
170

Daniela, si ti ho promesso che lavrei cercata ma ora


ho poco tempo .
No, Daniela, non vale che senza tessera non mi dai Quando mi avvicinavo a quel bancone assaporavo unat-
da bere ..Brunooooooo! mosfera che, al di l delle innumerevoli birre medie
Si lho quasi trovata . che mi sono tracannato, mi faceva sentire in armonia e
Daniela, cazzo, lho usata per fare i filtrini delle canne mi trasmetteva quel senso di amicizia che neanche il mio
la prima sera a militare!!!!!! Baci, Stefano. amato luppolo riusciva a darmi. Mi sono sentito sempre
Stefano Ruggi semplicemente a casa e quella sintonia che aleggiava
era difficilmente riscontrabile in altri banconi.
Locale fuori dal gregge
I ricordi non possono che essere dei migliori anche se
qualche vaffanculo in occasioni pi disparate ed alter-
native me lo sono preso, ma ho sempre pensato che
facesse parte della schiettezza e trasparenza che si pu
raggiungere solo con gli amici. La magia ricavata dalla
musica diffusa mi accompagnava fino a casa e pensavo
certo che SpazioMusica proprio unico ....quasi quasi
domani ci ritorno. Un grazie per lamicizia ed un ricordo
che difficilmente si dimentica poich intriso di piacevoli
emozioni. Ciaooo! Michele Colloi
Lucia Toto Dorigo e Maurizio Protti

Bruno era una di quelle persone che lasciano il segno. Tu Con loro era un piacere
e lui, forse inconsapevolmente, avete segnato gli anni pi discutere di tutto: di
belli e travagliati delle nostre esistenze. Bruno con le sue scuola e di politica,
battutacce e le sgridate da pap burbero, tu con le parole di musica e del senso
dolci e la capacit di sdrammatizzare, siete stati un punto della vita. Voci soliste
fermo. Si veniva a Spazio perch Spazio eravate voi, l della reggae band
uno poteva prendersi una ciucca mentre raccontava i suoi Bebamabala: memorabile
dolori e sentirsi meno solo, o infervorarsi discutendo di la serata con Paco
politica per ore. Spazio non era un locale, era un po una Ignacio Taibo II.
famiglia. per questo che la morte di Bruno ci colpisce Lucia e Patricia (Veltri,
cos forte, gli si voleva bene, senza sapere quasi il perch. la sorella minore di Cl):
Un abbraccio forte. Lucia, Toto, Mauri persone solari ed amiche
inseparabili.

171
Gli anni di Spazio la scambia per un pacco-bomba, e con la forbice comincia
a tagliuzzarla per vedere cosa contenesse... lepisodio
Cara Daniela, stato scritto negli annali di casa Veltri e per questo larte-
non mi capita spesso, ultimamente, di ricordare i nostri fice passer alla storia... Cara Daniela erano belli i nostri
esordi nel lontano 93: i figli ti fagocitano a tal punto ... raid a Spazio, era bello sapere che ceravate voi - tu e
ma ieri, parlandoti in piscina, ho cominciato a pensarci e Bruno - a prenderci un po in giro: noi che eravamo troppo
poi a casa eccoli riaffiorare pi vivi che mai. presi dal nostro amore in fieri....
Con Giancarlo li abbiamo ripercorsi ed stato come tor- Come quella volta che senza inibizione alcuna (a Spazio
nare indietro a quei bellissimi eccitantissimi anni, incasi- era cos... ci sentivamo a casa) ci siamo messi a pomiciare
nati pi che mai (la clandestinit, e s, io ero laltra...) davanti al bancone e Marco ci ha accompagnati con un
ma spensierati ed irripetibili. gioco di luci stile night club e poi ci hanno fatto lapplau-
Gli anni di Spazio: cos che li ricordiamo e li ricor- so... noi felici!
deremo sempre. E vi ricorderemo sempre. Bruno - con il E come non ricordare i miei 5 coca e rum a sera - pie-
suo caratteraccio - ci conosceva da poco, e ci ha pre- gata in due sul tavolone mentre il Gian si ammazzava di
stato la sua preziosissima canadese due posti. Dovevamo Ramazzotti con la Cl...? O i vostri panini - i migliori
andare in Corsica con Cl e Taglietti. rigorosamente prosciutto mozzarella e pomodoro?
Era lestate del 94. Una vacanza memorabile: poco spazio Non ritorner con la memoria alla mia festa di laurea nel
s, ma cera lamore.... La cosa buffa che tornati dalle febbraio del 92, per me lavventura cominciata dopo,
vacanze e sistemata la tenda nel ripostiglio dei miei in quando venire l, da voi era veramente ogni sera unemo-
attesa di restituirvela, ce la siamo un po dimenticata. Fin- zione....
ch un giorno pap Veltri (pooooco sospettoso) la trova e Un abbraccio, Patricia e Giancarlo (De Santis)
Tessera mille lire da (le uniche donne del nostro gruppo di affamati persi),
Gianluca (giornalista), il Dile, il Teo, gli Zanon e altri
La prima volta che ho varcato il cancello di Spaziomusica che ora sto dimenticando.
era il 1987; avevo 15 anni e la tessera costava mille lire. Le Lunghe cornadevo solo ringraziarli; sono loro che mi
Il primo impatto stato incredibile, mi piaceva tutto: la hanno fatto conoscere un nuovo mondo che aveva i nomi
gente, la musica, larredamento, i prezzi... E poi i due pa- di Jimi Hendrix, Doors, Rolling Stones, Led Zeppelinil
droni di casa, perch di una vera e propria casa si trattava mio picco musicale in quel periodo era Bruce Springsteen,
per chi frequentava pi o meno assiduamente. Dicevo di ma non disdegnavo Madonna e i Duran Duran.
Bruno e Daniela: senza di loro la piccola oasi felice di via In pratica le mie orecchie hanno ricevuto una sorta di ri-
Faruffini non sarebbe esistita, due persone particolari, di educazione, poi migliorata sempre pi con gli anni anche
quelle con cui riesci a entrare in sintonia subito, che ti grazie ai gruppi noti e meno noti che sono stati ospiti a
dicono tutto in faccia, senza filtri e se ti devono mandare Spazio. Potrei perdermi nei ricordi legati a quegli anni,
affanculo, lo fanno e basta. ma preferisco tenere a mente limmagine simbolo di Bru-
Bruno e Daniela, perfetti e unici per la fauna di musici- no dietro al bancone che distribuisce birre agli amici,
sti e clienti (mai come in questo caso il termine fuori perch cos che ci siamo sentiti tutti noi che abbiamo
luogo per chi andava a Spazio) che hanno attraversato avuto la fortuna di conoscere uno dei pochi luoghi dove si
quel piccolo buco dalle parti dellorto botanico. Ho avuto poteva essere se stessi, dove si poteva (e si pu tuttora!)
la fortuna di conoscere un po meglio Daniela in questi vivere. Cristiano Maccabruni
172

ultimi anni (prima ero pi timido e chiuso) e grazie anche


alla mia ragazza Cristiana. Con lei la suddetta andata A Spazio legata anche una delle feste di compleanno
stranamentesubito daccordo. pi belle della mia vita. Me laveva organizzata Dario. Il
Sono diventato anche oggetto di prese per il culo da parte clou era un Musichiere sui generis: al suono del kazoo,
sua a causa della mia lentezza a laurearmi (problema que- appena il motivo veniva individuato, partiva una forsen-
sto molto comune fra i frequentatori di Spazio) e della mia nata corsa tra i tavoli verso il palco, che travolgeva tutto
idiosincrasia al matrimonio. Se penso a Spazio, oltre a e tutti. Il premio era una fetta di torta, tra le tante messe
Bruno-Daniela, due sono le cose che mi vengono in men- in palio sul palco. Come ci siamo divertiti!! Allinizio voi
te: il mio gruppo di amici, tutti maschi e affamatissimi eravate un po preoccupati per lincolumit fisica nostra e
di figa, ma grandi amanti della buona musica, e la Long per la tenuta di Spazio, poi vi siete messi a ridere come
Horns Blues Band. matti!.
Abbiamo scoperto Spazio da sbarbatelli e ci abbiamo tra- Rita che racconta. Ma questo solo un episodio. Il suo
scorso molte serate, Alberto (oggi fa lavvocato), Max scritto (molto bello) arrivato ben oltre il fuori-tem-
Maggi (il pogatore, definizione di Daniela perch una po-massimo; stato quindi inserito tra i Last Minute.
sera pogandoha quasi scatenato una rissa evento
rarissimo a Spazio ed stato buttato fuori di peso dal
Bruno; la sera seguente il Morani vedendolo arrivare con
aria contrita gli ha pure offerta una media chiara!), il Caf-
fe, Antonio (medico a Londra), il Chicco (vive e lavora in
unisola della Grecia), Ace, il Simo, il Fauci (ingegnere
in unazienda farmaceutica), Rita-Valeria-Marta-Gia-
Un nome da gridare lealt, il credere fermamente in me stessa e in una serie
di ideali, lottare con dignit per ottenere quello che re-
Bruno! Un nome da gridare. Dopo la tanto sofferta perdi- almente volevo. Cos, quando mi sono laureata con una
ta di Bruno, Daniela mi ha chiesto di scrivere una frase, un tesi storico politica e musicale sugli anni sessanta, in cui
passo, un brano, insomma una voce, un sussurro, un verso nessuno aveva creduto allinfuori di loro mi sembrato do-
che esprimesse il mio vissuto a Spazio Musica. veroso dedicarla a zio Bruno, zia Dany e Spazio Musica.
La cosa mi ha completamente spiazzata. Sono da sempre Spazio infatti, da sempre stata la mia seconda casa.
abituata a tenermi tutto dentro, quanto meno sono una di Un posto dove si mescolano e si fondono generi musicali
quelle persone che si ritrovano ad avere un fottuto carat- diversi luno dallaltro. Dove si fanno le 5 del mattino par-
tere di merda che difficilmente lascia trasparire i propri lando di musica e poesia. Dove la gente cresce a blues,
pensieri e soprattutto i propri sentimenti, insomma una panini col salame e vino rosso. Dove ci si diverte e dove ci
persona mai abituata a chiedere, ma in grado di dare. si commuove ascoltando Under the Bridge dei Red Hot
E quindi eccomi qui, a scrivere un passo che cercher di Chili Peppers e magari subito dopo Bocca di Rosa di De
trasmettere quello che Bruno e Daniela insomma, Spazio Andr. E credetemi, come sentirne il profumo.
Musica, mi ha passato in tutti questi anni di assidua fre- Sono passati ormai 11 anni da quando ho messo per la
quentazione. Si perch Spazio una parte di me, di quello prima volta piede a Spazio Musica. Ed stato proprio
che penso, di quello che dico, di quello che sento, di quello cos. Le cose sono cambiate. Io sono cambiata. La gente
che sono. Avevo solo 18 anni quando ho messo per la pri- cambiata. Ma Spazio no. Latmosfera, i suoni, i colori e la

173
ma volta piede nel mio Spazio. musica sono sempre gli stessi. Come avrebbero detto i Led
E gi sapevo, ma chiunque avrebbe saputo, che qualco- Zeppelin: The song remains the same!.
sa sarebbe cambiato. Che io sarei cambiata, che avrei La vostra Annina. Annalisa Tronconi
quantomeno visto le cose sotto una luce completamente
diversa. Ed anche le ombre. Spazio cos, come il prende- La prima volta che ho messo piede a Spazio stato nel
re o lasciare, o lo odi o lo ami. Con la gente che ai primi 92. Un amico bergamasco mi ci ha portata e la cosa stra-
accordi della band di turno, naviga a vista fra il fumo delle na stata proprio questa: una pavese come me che non
sigarette guatando i tavoli in cerca di un posto, prima di sapeva dellesistenza di un locale cos proprio nella sua
lanciarsi in balli sfrenati e stupefacenti miscugli di alcool. citt! Comunque le sorprese non sono finite. Un giorno,
E lui era l. Capelli lunghi, borse sotto gli occhi quegli stes- parlando con mio padre, ho scoperto che neanche lui co-
si occhi capaci di leggermi dentro e la barba, quella sua nosceva Spazio Musica e allora ce lho portato. Facevano
barba lunga, ruvida e al tempo stesso accogliente nella del gran blues quella sera e l, con mio grande stupore,
quale mi tuffavo alla ricerca di un mio momento personale mio padre ha ritrovato un grande amico... Bruno! S, si
di conforto. Lui era in grado, anche solo con uno sguardo, conoscevano da anni ma si erano persi di vista....
di sentire, di capire cosa non andava. Come tutte quelle Mi son detta Ma guarda un po cosa sono riuscita a fare
volte la sera prima di un esame, che in una sorta di rituale in una sola sera e tutto questo grazie a Spazio Musica!!!
mi sedevo sulla stessa sedia in panico totale trangugiando Da allora nata una splendida amicizia con Bruno e Da-
la mia media; lui era in grado di distrarmi completamente niela e considero Spazio come se fosse anche casa mia...
caricandomi come una molla dicendomi anche solo con per i ricordi di tante sere, amori e tanta musica!!!
un vaffanculo che tutto sarebbe andato per il meglio. Di Grazie ancora Bruno!!! E grazie a te Daniela.
insegnamenti me ne ha dati davvero tanti. Il coraggio, la Con affetto. Sara Ventricelli
Simona Viciani Danielina

Amica di Plinio e dei Long Horns. Un piacere ritrovarla Si chiama Daniela De Amici, per noi rimarr sempre
dopo tanti anni. Lei e la sorella Alessandra hanno aper- Danielina. Arrivata a Spazio quandera diciassettenne,
to una Galleria a Pavia LArte 17, al 17 di piazza Ca- per anni non si persa una sera, guadagnandosi da subito
vagneria, dove organizzano mostre di pittura, incontri il nostro affetto. Che rimane ancora intatto.
con autori, concerti, eventi darte e dove il Maestro Gigi
Viciani espone con una permanente. Ed l che ho sco- a Spazio io ci sono cresciuta. Spazio era nato da poco,
perto che Simona diventata la traduttrice italiana del io ero solo una ragazzina. Ai tempi, con una piccola quo-
ta, veniva data una tessera settimanale che consentiva
mitico Bukowski! Mi ha raccontato che, nel corso del suo
lingresso. Quella sera io e mia cugina non avevamo ab-
soggiorno americano durato quasi un decennio, ha fre-
bastanza soldi; con dispiacere ce ne stavamo andando,
quentato i luoghi dove il grande poeta-scrittore vissuto,
quando qualcuno ci chiam, ci fece entrare e ci offr
ha conosciuto i suoi pi intimi amici ed anche la vedova, anche da bere. Chiacchierando seduto al tavolo con noi
Linda Lee, alla quale la lega ora una profonda amicizia. ci battezz le sue nipotine. Quello era il suo benvenuto,
questo era Bruno! Da allora mi sono sempre sentita un
Unidea bellissima quella di scrivere un libro per Bruno, po la sua nipotina. Da quella sera Spazio diventato la
indimenticabile e mai dimenticato, e per Spaziomusica, mia seconda casa, come del resto lo stato per quasi tutti
che per tutti noi ha rappresentato unepoca. Eravamo in quelli che, come me, hanno passato l tante e tante sera-
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tre: io, mia sorella Ale e Paola, una nostra comune amica; te per tanti e tanti anni. Serate allinsegna della musica,
per noi la serata a Spazio era la serata delle ragazze. di risate, di pastasciutte, di Natali con Bruno in versio-
Noi, con formazione classica, (io violino, mia sorella pia- ne Santa Claus, di fortunati incontri, di grandi amori e di
noforte) abbiamo comunque da sempre nel DNA la musica grandi emozioni. Spazio non era solo un locale, era molto
rock, visto che nostro padre negli anni 60 aveva una band di pi, era una seconda famiglia, s, questo sono stati per
e che ha inciso, tra l altro, anche la versione italiana di tanti di noi Bruno e Daniela. Nel corso degli anni tante
una cover dei Rolling Stones: Thats how strong my love cose sono cambiate, loro no: il loro calore, la loro disponi-
is. Grazie a Plinio e ai Long Horns ci siamo riavvicinate bilit sono rimasti intatti. Ogni volta che, anche a distanza
anche a questo genere di musica. Per me Spaziomusica di anni rivedevo Bruno, lui mi abbracciava, mi avvolgeva
sempre stato sinonimo di libert: si arrivava nella stra- con la sua barba bianca lunga e profumata e mi faceva
dina di Spazio e, appena si vedeva la lunga barba bianca scoppiare a ridere con una delle sue inconfondibili battu-
te. Era gentile e generoso e di lui ho sempre apprezzato la
di Bruno che ti accoglieva allingresso, ci si sentiva in un
sua schiettezza, compresi i suoi va da via il c ed i suoi
luogo che poteva essere ovunque: in America, a Cuba
cattivi umori, perch lui aveva una sola faccia: quello che
persino a Pavia! Voglio ringraziare Daniela e Bruno per
diceva lo pensava e quello che pensava lo diceva.
aver inventato quel posto cos speciale dove stare insie- Non cera ipocrisia nel suo sguardo, non cera finzione
me o da soli, ascoltando o facendo musica. Simona n doppi fini nel suo sorriso: lui era uno vero e se lo
ricambiavi con la stessa moneta, potevi stare certo che
ti era amico, amico del cuore. Bruno, mi manchi, ma con-
tinuerai ad essere nei miei pensieri e, grazie alla forza
ed al grande amore di Daniela, continuerai a vivere in
mezzo a noi. Danielina
Rosso Silvia Massara Dopo la tempesta,
verr la luce.
La figura sintreccia come rami verso il cielo, Silvia Massara: da sempre fedele. Tra le prime a varcare E tutto quello che resta
lesile corpo traspare luminosit. la soglia di Spazio, quando il palco era ancora vuoto e le un flebile respiro,
Incutono timore il pallore e il movimento della bocca. pareti desolatamente bianche. Con noi ne ha costruito e un soffio di primavera
Escono le parole, condiviso la storia. Con lei Corrado Riccardi ed il suo in- che, bastardo,
vacillanti riflessi tinti di rosso, separabile amico Renato. Allora, ogni tanto, imbracciava raccoglie dentro
falce e martello esposti a Natale. la chitarra e cantava .... chiss se se lo ricorda ancora?! centinaia di voci.
Ora dorme.
Non so chi labbia scritta. Mi stata data non ricordo da Tranquilli. Silenzio.
chi, scritta su un foglietto volante e senza nome la sera Una stella
del concerto di Giorgio Cordini in ricordo di Bruno a Spa- rossa
zio il 15 febbraio 2003. Mi suscita emozioni nel profondo un ricordo
perch evoca immagini legate a momenti che non riuscir una fede
mai pi a cancellare dalla mia memoria. una vita.
La piazza,
i passi
sui ciotoli

175
sparsi,
per non credere
che tanto lo stesso.
Hai insegnato
che si pu cambiare
e non cedere
alle coordinate previste.
Suoneranno
per te
cento volte
E sar come sentire
il pensiero,
il tuo,
accarezzare i muri
per dire
che morire
non andar via.
Ciao Bruno.
Silvia
Pavia 19 marzo 2002
Simona Ricky del Barattolo

Venivo spesso a Spazio con Danielina, Cilla, Sacchi. In ... ma perch non si pu? Perch se giusto e condiviso
certi momenti mi sentivo quasi spaziomusica-dipenden- ed anche semplice non si deve poter fare?: avr avuto
te perch mi sembrava non esistesse posto migliore per 18 anni allora Riccardo: capello lungo, look alternativo
spendere il mio tempo. che contrastava con la solennit dellAula Consiliare. Una
Spazio stato un contenitore di musica ad alti livelli; in riunione, di quelle istituzionali, per discutere di politiche
tanti, ai tempi, godevamo dei concerti senza renderci giovanili: 1 giovane diessino, 1 giovane leghista ect. Io,
conto di quale lavoro di ricerca e di quanta passione ci presente forse in qualit di esperta (???), al fianco di
fosse dietro. Bruno stato da tanti odiato, credo per il quellaltra giovane che la Vanna Jahier (ma che ci fai
suo ruolo da insegnante severo con i suoi allievi; pro- tu qui?siamo sbottate a ridere tutte e due, dallalto dei
babilmente, in alcuni momenti, avr pensato di dare delle nostri - allora - quarantanni suonati).
perle ai porci. Lovviet del giusto che si scontrava con una qualche
A questo va aggiunta la sua migliore qualit: non si trat- ottusa norma burocratica. Stesso istintivo candore,
teneva mai dallesprimere i suoi pensieri, per quanto duri stessa istintiva ribellione, stessa capacit di indignarsi:
fossero! Una volta mi ha anche dato una lezione di vita. il filo rosso che lega la mia e la sua generazione, quella
Cera concerto quella sera, lui mi aveva fatto entrare a dei giovani impegnati ad inventarsi un futuro a misura dei
prezzo ridotto: vedendomi titubante allingresso, aveva loro sogni. Riccardo & i Corsari. I Corsari ed il Barat-
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capito che avevo pochi soldi in tasca. tolo c.s.a. Centro sociale autogestito, spazio collettivo
Quando ho preso la seconda birra mi ha fatto per un di dissenso e di antagonismo, centro di aggregazione e
cazziatone tremendo e davanti ai miei amici (ma allora contro-informazione culturale e politica. Fermento attivo
i soldi ce li avevi ?!; in realt avevo proprio raschiato il nella calma piatta delluniverso giovanile pavese. Da pre-
fondo del barile). servare e difendere.
Morale: mi sono sentita offesa, umiliata ed ho giurato
di non rimettere pi piede a Spazio. Per un mese ce lho Tutto accadde in via Faruffini, viuzza pavese circondata
fatta. Poi, una sera, tutti i miei amici andavano a Spazio da fabbriconi abbandonati, in un giorno imprecisato di un
ed io mi sono ritrovata l, fuori dalla porta, come unim- imperviosissimo inverno. Nonostante il freddo termico il
becille. Bruno lha saputo, uscito, mi ha chiamato e si mio cuore appena appena post-adolescenziale trabocca-
scusato a suo modo; con estrema dolcezza, mi ha fatto va dAmore, e tutto minfuocava: un amore non improv-
capire che non aveva voluto ferirmi e che comunque me viso, anzi, pensato, ri-pensato e soppesato durante lun-
lero presa troppo per una delle sue buttate. ghe osservazioni dellUniverso femminile, osservazioni
Mi ha colpito il fatto che comunque si ricordasse di me, di precocemente concentrate su una in particolare, che non
quello che era capitato e che avesse cercato di rimedia- colpiva per unimponente presenza od un modo smalizia-
re; avrebbe potuto fregarsene perch io non ero che una to nellincedere, ma che proprio per questo consideravo
delle tante persone che frequentavano Spazio e certo lui come una sensazione tremendamente vera e forte, per-
non aveva bisogno della mia presenza. ch tremendamente interiorizzata: per niente legata a
Mi sono resa conto allora che per lui, che vedevamo sem- fattori oggettivi, esteriori o esornativi (coppia sinonimi-
pre impegnato a cacciar madonne al di l del banco, non ca). Oddio, anche lei era dotata, come tutte, dei suoi begli
eravamo dei clienti ma dei compagni di musica. orpelli, ma questi mi colpivano fino ad un certo punto: era
altro a far breccia (e sar cos, per tanto altro tempo dopo) tutto il mio scarso senso dellironia, a tutto il mio tragico
ovverosia lessere femminino, quello che fa dire ai poe- charme) eppure niente, zero di zero. Eppure la musica non
ti: donna, infinito mistero bello; o quel pizzico di follia, era malvagia e soprattutto Spazio era veramente atmo-
unito al naturale pudore o linnata eleganza donnesca o sferico : per le sue luci soffuse, la musica stramazzatim-
la capricciosit di certi atteggiamenti... ma forse sarebbe pani (almeno per noi, piazzati proprio sotto al palco, sulle
meglio dire non so, marrendo!, riscoprendo, anche in non troppo comode sedie di legno) e soprattutto per i suoi
una storia totalmente mia e che ho raccontato a me stes- abitanti: gli strascicanti e biascicanti ubriachi, i residuati
so migliaia di volte, il tema dellinnefabilit. Sta di fatto, di anni di lotte, gli alternativi (ma senza virgolette, che
tornando allintreccio, che il primo appuntamento con lin- ormai susa questespressione soltanto in modo spregiati-
finito mistero lavevo fissato proprio l, allimbocco della vo) e poi Bruno, unicona, da incorniciare assieme al Che,
viuzza pocanzi citata, e non perch quello fosse un vicolo per me che non lo conoscevo: la prosopopea del sincero,
particolarmente pittoresco od elegante, anzi, era uno di franco rompicoglioni anti-tutto: non integrato, mal nutrito,
quei posti devitalizzati dalla morte della fabbrica, la cui mal vestito, disintegrato. Come non restarne quantomeno
agonia, iniziata alla fine dei 70, aveva portato, allinizio suggestionati? Certo limmagine mitizzata dallora era bi-
dei 90 (epoca in cui questa verace storia si svolgeva) a dimensionale, col tempo avrei conosciuto meglio Bruno e,
creare, nella citt, vaste zone desertiche, lasciate al son- fedele al personaggio, pi per quello che ha fatto che
no di abnormi capannoni neri, in cui pure la vita vegetale per quello che ha detto: e per fatto intendo laiuto con-
trovava difficolt a ricrescere, a causa delle vischiosit creto dato, coi concerti di auto-finanziamento a Spazio,

177
chimiche lasciate nel terreno dalle pericolose lavorazioni gli articoli di difesa sulla provincia pavese, a me ed al
di poveri uomini, ma perch in via Faruffini cera (e c) collettivo di cui faccio parte nel creare, anche a Pavia, uno
SpazioMusica. spazio che tra alti e bassi detta, ormai da qualche anno,
SpazioMusica, un nome che da piccolo pronunciavo in lagenda politica cittadina: il csa Barattolo. Ma torniamo
estasi, suggestionato da tutto ci che in me evocava: in alla storia-cornice: come and a finire collinfinito miste-
primis la musica, ma la vera musica, suonata dal vivo, non ro? Fin che quella stessa notte nevic fortissimo sulla
la spazzatura su pentagramma che i pi ascoltavano in citt, e me ne stetti per tanto tempo a fissare il vuoto, am-
quegli anni, e subito dopo la politica e cio la contesta- monticchiando, nel frattempo, neve sulla cuffia, sul cap-
zione di cui ogni tanto sentivo in giro qualche parola, il potto, nel palmo della mano aperta. E tutto questo finch,
tutto connesso allimpressione della Vita ribelle e randa- molti molti molti anni dopo, non arriv primavera, anche
gia. Doppiamente emozionato stavo entrando quella sera, per me. Arrivederci e grazie Spazio.
per la prima volta, nel Tempio che tanto a lungo maveva Riccardo Bernasconi
suggestionato e ci stavo entrando con lei linfinito mi-
stero, non mano nella mano, e nemmeno troppo vicini,
ma insieme. Ne saremmo usciti divisi, prima lei (giovane
giovane, non poteva fare troppo tardi), dopo poco io, pa-
recchio depresso ed intristito, e perch quella sera avevo
capito che lincendio di pocanzi (quello nel mio petto, per
intenderci) non sera propagato anche al cuoricino che
batteva vicino al mio. Eppure la serata era stata preparata
con cura (avevo dato fondo a tutta la mia poca sagacia, a
Quelli di... Pavia in serie A
Andrea: Indomito e ribelle
Coerenza tra pensiero ed azione
Ottobre 2003: tanto cambiato, ma loro due no, sempre
Coraggio nellaffrontare il mondo
l, al bancone di Spazio, a contrattare lo sconto sulla birra:
per far valere le proprie idee
il Pape (Andrea Papetti) ed il Pine (Massimo Pinelli). Un
Compagno
dj vu di quelli che ti rassicurano. Ci si guarda: la risata,
Amico
fragorosa, viene dal cuore. Le battute ed i ricordi anche.
Amore ed attenzione
Una volta vi ho portato dallIndia 10 rupie per la collezio-
per tutto quello che faceva
ne di banconote appese al bancone. Non valevano niente
Musica, sport, letteratura,
e glielho detto a Bruno, lui per mi ha offerto lo stesso
politica, il sociale
2 medie: fantastico!. (Pine) Nei nostri racconti Spazio
Le serate con gli amici al bar
continua ad essere il locale, un meraviglioso pensiero
l a Spazio che si incontrarono
(Pape). Quella sera non cera il resto della compagnia:
lui e la lunga barba
Mauro, Cecio, Savino, Gasto, Teo, Dario, Pippo...
Come due leoni si conobbero
facile incrociarli in giro. Sono loro che hanno fondato
In una sera dagli animi caldi
Pavia in serie A: da anni, a fine giugno, movimentano
lottarono.
la realt pavese organizzando una settimana di concerti
Il rispetto reciproco vinse
& eventi agli Orti Borromaici. Un appuntamento in cre-
Cecio
178

scendo, legato ad iniziative di solidariet: assolutamente


imperdibile! Menzione speciale per Mauro: ogni volta
che mi vede mi tira su il morale Sei una grande donna Per ricordare Andrea:
Daniela! Se solo io avessi qualche anno in pi.... Sono I suoi genitori e i suoi amici hanno promosso una
nato nellepoca sbagliata! e via dicendo. Me ne ha an- raccolta fondi da destinare al Progetto Organizza-
che raccontata una bella: Una sera, dopo lennesima zione Nuova Educazione Autonoma Indigena (ONE-
birra scroccata, vado da Bruno e gli dico: Cosa mi dai AI) del Chiapas. Questo perch la sua memoria
per duemila lire?. E lui, un po, come dire, esasperato, possa continuare a vivere tra i compagni zapatisti
si leva la dentiera, lappoggia al bancone e mi risponde: che Andrea amava cos tanto. Per informazioni:
Sa voeut anmo? Poedi dat i me dent!. info@paviainseriea.it

Nella foto:
Vir, Andrea,
Cecio, Pine

Andrea Mangani
ci ha lasciato
nellestate 2004
Bruno, che dire che non sia gi stato detto, che non sia 18 anni e dovevo affrontare il burbero tutta da sola. Lui mi
Era una torrenziale
scontato? Il suo burbero modo di fare nascondeva una risponde con un secco chi ? e io...
domenica del
gentilezza e un calore unici. I consigli lui te li dava con Sono la figlia della Gabry...
novembre 2002,
parsimonia, anche se eri tu a richiederglieli, quasi non Ah, la bambina! Sali.
il Ticino stava per
volesse invadere il tuo spazio. Una sera alle prove di un (ti mando la mia bambina era stata la frase di mia ma-
esondare. Con una
gruppo italiano famoso, borbott tra la barba al sar dre al telefono).
scusa qualsiasi,
mia bon de sun quel l. guarda mac al tegna la chita- Entro nel cortile e..... e adesso dove cazzo vado? Lui na-
senza sapere perch
ra. Tanto per farmi capire che non era convinto delle turalmente non si fa vedere e dopo qualche cinque mi-
e percome, mi sono
scelte che avevamo fatto. Il suo modo di dare affetto poi nuti sento ancora il vocione Ve s da l. Salgo le scale
ritrovata catapultata
era particolare: non te lo diceva apertamente per faceva e trovo una porta semi-aperta ma di lui neanche lombra
a Spazio. E l,
cose che ti dimostravano quanto lui tenesse a te. E a me V da chi certo! con le ginocchia che tremano sembra
improvvisamente, si
doveva tenere molto se, per festeggiare il mio cinquan- facile! Lo trovo in calzoncini e canotta bianca seduto su
sono accese tutte
tesimo compleanno, lui che fumava 2 pacchetti di MS al di un trono in un antro scuro pieno di CD, dischi e qua-
le luci e mi sono
giorno, rimasto 4 ore in un posto dove non si poteva dri...Stat!.... certo!. Riesco a dire sono venuta a
sentita circondare
fumare! Grazie Bruno, anchio ti ho voluto bene. prendere le foto ...mi squadra un attimo e dice...e tu
dallabbraccio di amici
Gabri (Gabriella Pertusati) saresti la bambina? Poi forse si accorto della mia ansia
venuti da ogni parte
e mi dice (ore 14.30) vuoi una birra? no, grazie un
per fare la festa ai
Bianco Orso Bruno rum, fumiamo una sigaretta e vai... praticamente avevo
miei 50 anni. Li avevo

179
gi il bicchiere di fronte...bevat donca!.... certo!
compiuti a settembre
Pensare alla prima volta che ho visto il Bianco Orso Bru- Non mi ricordo assolutamente cosa ci siamo detti: ero in
ed era stato il
no mi impossibile; a Spazio, neanche a dirlo, o forse trance da agitazione, per sono sicura che di qualcosa
compleanno pi triste
quando ho visto per la prima volta il nonno di Heidi in tele- abbiamo parlato! Da allora lho adorato e a modo nostro
della mia vita.
visione! Sono sicura, per, della prima volta che ci siamo credo sia nata unamicizia e una bella stima.. Me ne sono
Lidea di questa festa
trovati a tu per tu, faccia a faccia e per di pi da soli, e in accorta durante una cena a casa mia dove, senza dirci
di risarcimento era
casa sua. Mia madre, io ed altri pazzi senza esperienza niente, ma con degli sguardi che non avevano per niente
venuta a Gabriella,
stavamo organizzando dei concerti in un tendone alla pe- bisogno di sottotitoli, abbiamo preso per il culo una nota
in combutta con Sara
riferia di Pavia, con i Vigili Urbani e tutti i rompipalle delle rompina sfigatina invidiosina che entrambi non vedevamo
e Pam (la dura dal
grandi occasioni alle calcagna.... quale momento migliore di buon occhio... Il fatto che lui cercasse complicit in me
cuore tenero) e con
perch il dinamico duo si offra di darti una mano? mi ha ubriacata senza bisogno di bere... allora lho portato
Patrizio, Simone & c.
Il concerto in questione era Capitan Fede e non ricordo a vedere la mia nuova moto (immatricolata nel 76 ma per
Emozioni che non
pi chi... stavamo preparando il libricino con tutte le date me nuovissima!) e per me stata lapoteosi!
dimenticher mai!
e le descrizioni delle serate, e per questa avremmo citato Ci sono state da allora altre serate in cui ho avuto confer-
La mia amica Gabriella
la collaborazione con Bruno e Daniela, ci voleva una bella ma dellincredibile fatto di piacergli, ma mi rimasta una
fatta cos...
foto dellorso e qualcuno doveva andare da lui a ritirar- cosa da chiedergli: cosa intendeva quando diceva a Simo-
la...!!! Di lui sapevo che era scontroso, amava poco parla- ne che non capiva un cazzo di donne perch non doveva
re e ancora meno elargire la sua effige. provarci con me ti tcapisat nient quela l l no duma...
Veniamo al dunque, suono il campanello (quando lo tro- LA FIGA! sono convinta che per me ci fosse nascosto un
vo, perch di fronte a me avevo una sfilza di Morani non gran complimento in quelle parole... speriamo!
meglio identificati) con il terrore nellanimo perch avevo Un bacio Bianco Orso Bruno. Pam (Pamela Bossetti)
Il salvatore Zio Bruno

Menzione speciale per Aris Lodola, ovvero il salvato- Ho conosciuto lo zio Bruno e Spazio pi di otto anni fa
re. Niente a che vedere con la salvezza dellanima, anzi, grazie al mio moroso bassista, e da quel giorno la mia vita
genio e sregolatezza sono le sue caratteristiche. Le sue cambiata. Ma lo zio lho conosciuto anche grazie al mio
serate si misurano in fusti di Guinness prosciugati insie- lavoro di salumiera alla Coop. Era uno dei miei clienti pi
me a quegli sciamannati dei suoi amici bikers, tra i pi affezionati, pi che altro ero io che mi ero affezionata a
fedeli fans di Fabio Treves: Simona Ghezzi, Fabio Bo- lui per quel suo modo di essere burbero, spartano ma nel
nini, Valerio Freddi (gruppo compatto) e gli aggregati: contempo cos simpatico. Mi ricorder sempre una matti-
Raffaella e Paola Del Bue + Gianmarco. na di Natale, proprio il 25 dicembre, eravamo aperti come
Menzione speciale perch, qualche anno fa, senza alcun ogni Supermercato che si rispetti ed io ero giustamente
clamore, rischiando di suo, ha salvato da annegamento incazzatissima, quando sento una voce imponente dal
una ragazza finita con lauto in un canale, appena fuori fondo della corsia: Bella figa! Tutti si girano, colleghi
Pavia. Sembra scontato: la banalit del bene. E menzione e capi, io alzo gli occhi e lo vedo, sorrido e lo saluto: non
ancor pi speciale perch ha rifiutato di apparire, e dietro avrei potuto cominciare meglio la giornata. Una volta, era
lauto compenso, ad una di quelle trasmissioni televisi- sabato mattina, il solito carnaio di gente al banco; arriva,
ve su reti Mediaset, che inseguono laudience a colpi di lo curo e, dopo mille peripezie, lo servo: Dimmi zio. E
esperienze da brivido. Bravo Aris! lui: mezzo chilo di gnocca fresca e d tetin (con il diret-
180

uno dei protetti di Bruno tore scandalizzato che mi chiede Ma lei lo conosce quel
signore l? Certo, rispondo io mio zio!). Questo era
il Bruno: una persona unica, onesta, sincera, che non si
faceva scrupoli davanti a nessuno. Era una persona vera.
Mi mancano le sue entrate trionfali in braghette, ciabat-
tine e limmancabile camicia rossa. Mi mancano le sue
richieste di prodotti di nicchia. Mi manca la sua barba
imponente che occupava da sola mezzo supermercato.
Cos era ed cos che lo voglio ricordare.
Ciao zio Bruno! Silvia Comaschi

I nostri a Dublino:
Museo della Guinness
(e dove altro avrebbero
potuto fare la foto?!)
Nota: pare che gli abitanti
di Dublino si siano complimentati per
la quantit di Guinness che,
pur essendo stranieri, riescono
ad ingurgitare.
Silvio, quello delle aste nella finestrella che gode come un pazzo mentre ascolta
la musica quasi un icona. Le due stanze dove trovavano
Negli anni passati Spazio stata una delle mie mete rifugio tutti gli alternativi rimasti (ma Spazio non era
preferite. Ci andavo spesso con molte amiche. Bruno era il locale alternativo, alternativo a che? Magari ci fosse
felice, mi diceva: bello vedere tante belle prugne, per un antagonista), il posto dove dovevi, potevi andare in
tu potevi anche stare a casa... rumpabal! qualsiasi momento della serata. L ho sentito alcuni dei
Lo so, sono un rompicoglioni ma gli ero simpatico (scor- concerti pi intensi della mia vita: Chris Daniels: strepi-
pione come lui). Una sera dovevo fare delle foto ad An- toso, ricordo distintamente il suo batterista dire che Pa-
tonio Carta ma, invece di ritrarre lui, inquadravo le aste via era stato uno degli high points del loro tour europeo;
dei microfoni ed angoli remoti del palco (lalcool fa brutti Andy Forest, Lee Konitz e Franco DAndrea, lo scatenato
scherzi). Per questo ancora adesso Daniela mi prende in rhythmnblues di Alan Farrington e Charlie Cinelli, il brit-
giro. BRUNO: un misto tra genialit e sregolatezza, anche ish blues di Mick Clarke...
se trovare una definizione appropriata molto difficile. Io E cera Heidi, nota anche come la baby-sitter di Frances-
so solo che SPAZIO, BRUNO e DANIELA sono stati per ca, in versione dark dietro il banco con Ada, Daniela che
molti anni come una scuola alternativa. Loro hanno creato mi prendeva per il culo tutte le volte che mi presentavo,
un locale (pochi altri in ITALIA) nel quale ascoltare, ma so- Bruno dietro il banco che mi salutava con aria canzonato-
prattutto vivere il ROCK, il BLUES ect... rasentava lestasi ria. E poi tornare da Chicago e raccontare. Ho visto Eddie
emotiva. Buona musica, birra, ambiente e gustosissimi Clearwater e sentirmi rispondere con la condiscendenza

181
panini (una lotta continua per averli, a nessuno piaceva e il compatimento dobbligo con lultimo dei provinciali
farli) unisci il tutto a BRUNO e DANIELA e ad una buo- ma stato a Spazio sei anni fa (sottointeso: ma
na dose di allegria: questo era SPAZIO. Un GRAZIE di sei proprio pirla, cosa credi, il meglio passa di qui). Ed
CUORE per tutto quello che ci avete regalato! La traccia era vero.
solcata nei nostri cuori porter sicuramente buoni frutti. Spazio dovrebbe essere una catena di locali, dovrebbe
essere un marchio di qualit, come una radio di Classic
Rock, roba che non si riesce a sentire in Italia se non sei
Dottor Kildare collegato a Internet. Per noi era il dottor
Non mi importa di sembrare un reduce, quello era uno dei Kildare: lui che
Un po di tempo fa, dopo anni di eremitaggio (sono un pochi posti dove valesse la pena di stare. Dove potevi ve- ha seguito Bruno
tipo antisociale) ho conosciuto i Long Horns, la house dere Cristiano De Andr, Mauro Pagani, Edoardo Bennato nel corso della
band di Spazio e loro, ovviamente, mi hanno fatto conos- appoggiato al muro che era stato usato come quaderno sua malattia, con
cere Bruno e Daniela. dei compiti dalla crew (i writers n.d.r.) comprendente la professionalit ed
Il mio momento di gloria (si fa per dire) lho avuto quando Francesca di cui sopra, nel frattempo non pi in et di umanit, con laria
sono salito sul palco con loro (cera il professor Magenes baby sitter. scanzonata di chi
al basso), e ricordo chiaramente la faccia di Bruno. Da Ma Heidi era ancora l, bella sottile e dark solo nei vestiti. vorrebbe riuscire,
allora ho attaccato un adesivo di Spazio sulla custodia O quella sera che mi aveva tenuto un posto per Sonny sempre e comunque,
della ES 347 a ricordo della mia comparsata. Landreth (scoperto perch sentito su una cassetta di Chris a rendere pi leggere
interessante leggere le testimonianze di alcuni dei Daniels) la sedia rimasta bella vuota in mezzo alla folla le difficolt degli altri.
personaggi che sono passati di l, perch c una netta perch pensavo che il concerto fosse la sera dopo Che Non dimentico.
corrispondenza di ricordi. La faccia di Bruno inquadrato vergogna. Enrico Brunetti
Dottor Civetta & friends

Solo dopo anni di frequentazioni e centinaia di concer-


ti (arrivavano sempre in tre: al suo fianco, immancabili,
Giovanni Montagna, fedelissimo di Spazio sin dagli
albori, e Claudio Cazzani) ho scoperto che si chiama
Giacomo Bovio. Per noi sempre stato il
Pirro dottor Civetta: suo figlio Andrea (alle-
famoso, e non solo poca diciassettenne, ora pi grande ed
in Italia, per la sua impegnato nella Sinistra Giovanile) per
arte. Quando stava interi pomeriggi aveva deliziato Bruno pro-
a Pavia per Mostre, vando, con la sua band, lomonimo brano
frequentava lambiente dei Punkreas. La civetta ci rimasta nelle
dei compagni. Pi volte orecchie. E tutti loro nel cuore.
venuto a trovarci a Pavia: anni Ottanta. Tutto cambiato, di-
Spazio. Una sera lho menticato. I giovani sono impegnati a far-
riaccompagnato a casa si strada, a costruirsi un solido futuro. Il
in macchina. E lui, che sabato sera si riversano nelle discoteche
182

si sempre distinto dove possono stordirsi con musica ritma-


per la sua generosit, ta, sempre uguale, una musica che non disegno di Pirro, 1987
ha voluto a tutti i costi d emozioni e che annulla i pensieri. Dove
regalarmi una delle sue sono finiti i sogni, gli ideali che avevano
opere che, da allora, animato strade, piazze, scuole, fabbriche? Oggi ho saputo che uno spirito libero se n andato
d vita e colore a casa Dove sono i giovani che ascoltavano can- per sempre. Sono tanti i ricordi Caro Bruno, hai in-
nostra. Grande Pirro! zoni-poesie tenendosi per mano? Poi giri ventato un modo nuovo di fare spettacolo; il tuo gran-
langolo di una delle tante stradine medio- de amore per la musica, le tue scelte coraggiose e il
evali di Pavia ed un tuffo al cuore: ecco tuo anticonformismo hanno fatto di te veramente un
Spaziomusica con dentro tutto quello che credevi perso. mito e quando i miti muoiono entrano nella leggenda
Sono l i miti, gli eroi, le passioni: ti guardano dai muri, ti La tua mitica barba, il tuo carisma hanno lasciato
accolgono, ti avvolgono e ti travolgono. E, dietro il banco- il segno e so che questi pensieri non sono solo miei
ne, lui, barbuto e burbero, li personifica tutti, lui che non ma anche di tantissima gente, giovani e meno giova-
sorride a nessuno, ma che a ognuno rivolge il suo sguar- ni, che hanno avuto la fortuna di frequentare il tuo
do schietto, da amico sincero. Tu lo guardi attraverso la tempio della musica.
spessa coltre di fumo azzurrognolo e ti riconosci, ti ritrovi: Ciao Bruno! Te ne sei andato ma sei rimasto nel no-
hai ancora ventanni e puoi ancora cambiare il mondo. Pa- stro cuore, gi oggi mi piace immaginarti indaffara-
via: anni Novanta. Il vento cambiato. E li ritroviamo l, a to ad organizzare concerti rock in mezzo alle nuvole.
Spazio, i nostri figli: stessi ideali e stessi sogni ed ancora Sono sicuro che avrai successo anche nellaldil
la voglia di tenersi per mano ascoltando canzoni-poesie. Stefano Grard
Grazie Bruno! Giacomo Bovio
La meglio giovent di Pavia
Di giovent non si pu certo pi parlare visto che i Angelo Minetti, il colonnello Astori, Ubaldo Nicola,
meno anziani hanno abbondantemente superato i 40. Gianni Francioni, Giorgio Forni, il Panizza, Aristide
Che rimangano i migliori invece non c dubbio. Mi ri- e la Lella, Giorgio Bertazzini, Siro Repossi, Galmoz-
ferisco a quel vasto arcipelago di varia umanit e solida zi, Mittino, Carlino Cassani, il Mapelli, Giovanni
formazione politica ed ideale, cresciuti ribelli e destinati Giovannetti (il fotografo del movimento)....
a rimanere tali per il resto della vita. Quelli tirati su negli E poi: Marco Ferraris, i fratelli Resga: Romolo e
anni 60-70 a pane, amore, rock e Lotta Continua: militanti Giancarlo, il Cilla, Mirtillo (quale altro nome appic-
duri e puri, femministe pi o meno incazzate ... la parte ciccare ad uno che, di suo, fa Vincenzo Fiorito?), Lello
migliore di quelli che hanno fatto il 68, qui, a Pavia, Argentieri, Nando Didio, Franco Mortara Jones,
una delle sue sedi storiche a livello nazionale. A quanto Enrico Invernizzi, Roberto Tortini con Nadia, Ger-
mi risulta, sono pochi quelli che, per dirla alla Guccini, ry Canevari con Claudia, Icio Lanterna, Icio Lauro
si sono persi a quei patti. Folta invece la schiera degli (quando non era a Berlino), Andrea Spadini, il Daniele
insegnanti, a dimostrazione della naturale propensione del Prvi, Dario Pasetti, la Nora e Chinosi, Muso-
a non fare carriera e a non diventare ricchi. Sono le pri- lino, Wally (Valentino Bravi), Pignatelli il grande,
me persone che Bruno mi ha fatto incrociare quando sono il Tamba (Maurizio Ravizza), il Guerrino, il Natale,
definitivamente sbarcata a Pavia. Era il 78, il riflusso gi Maiu Gat...
alle porte (ma ancora non lo sapevamo). Persone con cui
ho condiviso discussioni, battaglie, valori ed anche tante Le belle gnocche del 52- cos ci chiamava Bruno
risate, aperitivi, cene ed osterie. Alcuni ci hanno seguito (formidabile quellannata!), con me: Carla Boiocchi,
a Spazio, con altri ci siamo persi di vista, ma a Pavia, si Lela Giovilli, la Pier, Dina Paganoni, Didi Peroni,
sa, non difficile incontrarsi anche senza fissare appun- con Giovanni Riboni a fare il maschio evergreen della
tamenti... Alcuni di loro hanno scritto facendo riaffiorare situazione.
memorie di tempo antico. Tanti altri ho cominciato io a
ricordarli come mi si affacciavano nella mente, per as- Silvia Ferraris, Maria Lanza, Mariella Della Pa-
sonanze emotive ... Marco Ferraris e Roberto Tortini trona, Barbara Rossi, Ettina Confalonieri, Fiorenza
hanno fatto la loro parte. Il resto dellelenco venuto in Zanchi, Chicca Buccellati e sua sorella Susi, Mimi
una serata di maggio 2004 a Spazio: eravamo in tanti a Peroni, Laura Ranzini, Silvia Cocito, Anna Cervelle-
festeggiare il compleanno della Betti che cantava con i ra, Marina e Paola Pietra, Laura Beretta, Giovanna
MACADAM. Nomi, storie, battute, ricordi sono usciti cos, Reggio dAci, la Lella, la Lovagnini, Gabriella Pran- Giorgio Boatti
a valanga, tra risate, birra e gin tonic. Niente a che vedere dini, Erica Cremaschi, Isabella, Patrizia Ottolini, Eu- abbiamo condiviso
con la depressione di chi si sente reduce (che du palle genia, le sorelle Barzan, Valeria, Anna Agostoni, la sua candidatura
quelli che ancora oggi ostentano una sofferta superio- la Cat (Caterina Vertova quella della TV), Carmen, alle elezioni del 94
rit!). Silvia Ferraris, va detto, quella che ha dato il Vittoria, la Lodola, Marta (la sorella maggiore)... quando, esserci...
contributo pi rilevante. Lelenco che viene fuori frutto bisognava esserci!
di quel clima, dimenticanze ed imprecisioni comprese. Via I compagni-musicisti: da Plinio e Vincenzo a Ivano Il suo racconto, tutto
alle danze: Franco Bolis (lder maximo dei lottatori con- (i loro scritti nella sezione Il sound di Spazio), Valter da leggere, in
tinui), Giorgio Boatti, Guido Crainz, Angelo Zorzoli Casali: direttore del Vittadini, il Mao, i fratelli Nocito: Suono Progressista
(lAssessur) con Assunta, Alberto Moggi e Pinuccia, Mariano ed anche Basquez, che non musicista ma che
qui ci sta bene, Marco Pazzi, che se ne andato pochi sia (Gianni De Siati), il Ciccio, i coniugi Cassetta,
Interventi di: Roberto
Tortini, Romolo Resga,
mesi dopo Bruno, Enrico Sersale, Angiulein, Gianni, Federico, i fratelli Raffa (Iano, Filippo, Carmelina),
Alberto Moggi, Diego Mimmo ... Ed ancora: Paolo Rovati, Marco Contini da Mario Alerci, Diego Scotti, Mario Boffelli, la Ciki,
Vallati, Angelo Zorzoli, Cremona, Franco Costantino, il Giusepin, i fratel- Matteo Modafferi, Giannino il gigante, Marco Rai-
Roberto Ginato e li Valentinelli, Zarino Zucchi, Giuseppe Tarlarini, noldi, Emilio Donini...
Fedora Ramondino, Lele Perversi, Fabrizio Garlaschelli, Italo Venzaghi, Quelli che ci hanno lasciato: Guido Coralli, Marco No,
Vittoria Dellavalle e Pierino Soria, Pietro Barichello, Iaio, Francesco Sem (Sandro Bologna), Angelo Chieppi, il Delo,
Sergio Ferraboschi,
Marta e Cifu, Amer,
Crovato, Maurizio Costa, Carletto Porcari, Bruno il Telo, Maria della sede, Carla Bolis, Massimo
Daniela Zandonella Marazzita, Maurizio Vaghi, Cardillo, Cifu, Claudio Moruzzi, Massimo Schinelli, Lele Pelizza, Maurizio
e Viola, Stefano Ramaioli, Marcotullio, Pricco, Ettore Cauli, Mau- Colli, Stefano Perelli, Max (Massimo Rolando), re-
Gerard... ro, il Pesco, Ottavio Verdobbio, Ponzio, Roberto centemente: Pierino Giunti.
(ricordo di Lele Moggi) Mazzocchi, Marco Cordani, Marino Neri, Alvaro, DallOltrep, sulla direttrice Broni-Stradella e lWest: su
Martino Vertova, Lucio Decimo, Lucio Romano ... i suggerimento di Ezio Pontiroli, il Mess, uno che le cose
tarantini: Piero Vinci, Beppe Manzella, i fratelli le sa: laltro Pontiroli, Renato (il nostro vignaiuolo di
Mazzacane... fiducia), il Mariolino della Fiore, Lele Ravetta (grande
pianista e cantante), i Calatroni, Ginato (da anni a Mila-
Edo Erba, Eligio Gatti (Assessore alla Cultura), Claudia no), Carvn, lo zio (ovvero Salvini), noto imprenditore
Cappelletti (anche lei stata Assessore), Roberto Tra- della ristorazione, Gavina, Nielsen, Mariano Bellaro-
184

verso, Benni, Franca Graziano .... sa, la Monica... Altri foresti: Sergio Sacchi, quelli
Spazio a parte per Sergio Ferraboschi, il grande vec- del Mucchio Selvaggio di Belgioioso, Bruno Ce-
chio del blues di Pavia e Vittoria Della Valle. Quelli rutti (attore, animatore, lavora allAssessorato Cultura di
Marco Ferraris
che, dopo Pavia, sono rientrati ai territori dorigine: il De- Pavia) e quelli dellITIS di Casalpusterlengo...

Renato, Tortini, Romolo, Mirtillo

Alberta e Musolino

Il Mess, Claudio Gavina (in arte Nielsen) e Angiulein


Pavia 22 marzo 2002
Cara Daniela,... ho ritrovato lo scritto di una donna
indiana, che avevo letto e riletto quando tre anni fa
se ne andata mia mamma. Io e Viola te lo vogliamo
passare, perch ci sembra si adatti a te e Bruno ed alla
vostra bellissima storia damore.
Daniela Zandonella e Viola

Ultimo addio

La morte non niente.


io sono soltanto passato nella stanza accanto.
Io sono io, tu sei tu.
Pierino Giunti... tanti anni fa. Questa foto rimasta appesa a Spazio per degli anni.
ci che eravamo luno per laltra, lo saremo sempre.
morto in un incidente stradale nellaprile 2004
Dammi il nome che mi hai sempre dato,
parlami come hai sempre fatto.
Non usare un tono differente

185
non prendere unaria solenne o triste
continua a ridere di ci che ci faceva ridere insieme
parla, sorridi, pensa a me, parla con me.
Che il mio nome sia pronunciato in casa
come sempre stato
senza enfasi alcuna
senza traccia dombra
la vita significa ci che ha sempre significato
il filo non spezzato
A sinistra Gigi Gnocchi, perch dovrei essere fuori dal tuo pensiero
amico di Bruno dal profondo del cuore semplicemente perch sono fuori dalla tua vita?
Io ti attendo. Non sono lontano
solo dallaltra parte della strada
I due Pontiroli assorti(ti) vedi, va tutto bene.

Carla Boiocchi e Pinuccia Balzamo


Il nostro covo ideale abbiamo mai passato una serata, in pubblico o in privato,
degli ultimi venticinque anni senza costruire situazioni co-
Tortini, Romolo & friends: stare insieme a loro una mico - paradossali assurde parafrasando i nostri miti let-
delle esperienze formative della vita. Momenti impossibili terari (Wilcock, Satie, Aub) e anche precorrendo certi stili
da dimenticare: le man fonfe e le imitazioni di Roberto umoristici resi poi famosi da altri pi intraprendenti di noi.
(insuperabile quella di Stanlio) e gli esilaranti racconti delle Avevamo cominciato al Prvi in borgo, antica alter-sede
disavventure finanziarie di Romolo, uno che chiamava il degli anni Settanta, per arrivare al Cantiere: un vecchio
pap Bruno (e, di conseguenza, me la mamma), da anni magazzino ristrutturato, diventato centro di ricerca e spe-
emigrato a Palermo. Tutti quelli che li conoscono sanno rimentazione ed anche spazio per mostre e laboratori. Per
bene cosa dico. Che Dio ce li conservi! qualche tempo stata una realt alternativa al piattume
degli anni ottanta. I fratelli Resga (Romolo e Giancarlo),
Non semplice tradurre in righe i ricordi, i momenti miglio- Matteo Bavera, io ed altri ci occupavamo, con il regista
ri della tua vita, quelli che vorresti non dimenticare mai, al Beppe Randazzo, di improvvisazione teatrale; Roberto
contrario delle pagine negative che, purtroppo, sono le pi Aglieri e Roberto Valentino dei laboratori musicali e Lu-
solide e le pi pesanti. Spaziomusica di bei ricordi ce ne ha ciano Ferro della grafica. Poi l ci hanno fatto lInsomnia
regalati uninfinit: emozionanti, memorie dallalto valore ed ora lInvidia etno-chic-caf. A Spazio lispirazione
alcolico fatte di serate creative inondate di musica. Un era davvero forte: sentivamo il desiderio incontrollato di
cocktail ricostituente e rivitalizzante per il corpo e lo spiri- creare momenti ludici pseudo-artistici in forma di pice
186

to. Bastava varcare la soglia ed era subito HOME SWEET quasi teatrali e di declamazioni semiserie. Ogni occasio-
HOME ed almeno per quella sera potevi dimenticare la ne era quella buona, specialmente se avevi gi nella pelle
sottocultura imperante ed il fascistume emergente di que- qualche bicchiere di vino. Non era necessario occupare il
gli anni. Eri in uno degli ultimi, caldi e confortevoli nidi di palco: a noi bastava essere l, davanti al banco per buttare
resistenza: politica, culturale, musicale e, why not, uma- una gag e ti faceva piacere vedere la gente che rideva.
na. Solo il bancone, indispensabile interfaccia per spine Come quella volta alla festa di nozze di Chinosi e la Nora.
di birra e bruschette ci divideva dalla banda della barba: O quella sera memorabile con Plinio e Romolo, arrivato
Bruno, Daniela, Ada e Heidi, ma, sul tardi, questo diventa- fresco fresco da Palermo, che ci ha visti uscire da Spazio
va sempre pi inconsistente fino a svanire...! Ricordo una dopo ore di inarrestabile frenesia affabulatorio-comico-al-
notte, verso le quattro, noi molto accalorati in una intermi- colica. (indimenticabile limitazione che Romolo faceva del
nabile discussione politico-filosofica: i Morani, che non ne Bossi pi troglo, quello degli albori: ... la padania, i galet
potevano pi, se ne sono andati lasciandoci le chiavi del ...) I litri di vino erano talmente tanti che il povero Plinio
locale. Il Bruno: non appena dentro bastava uno sguardo ha anche dovuto misurare la strada per casa sua! Era
e capivi subito in che luna era il barba. Importante saper- insomma un dovere scatenare la risata, anzi, di pi, quasi
lo perch lumore del pap, come lo chiamava Romolo, una missione: a Spaziomusica abbiamo riso e fatto ridere
influiva molto sullo svolgimento della serata. Non cerano tanto e bene. E tanta musica abbiamo sentito, buona mu-
molte versioni: o tranquillo e affabile o incazzato nero! Per sica, la nostra colonna sonora. Che solo l potevi ascoltare
quanto mi riguarda non ho mai trovato Morani indisponi- dal vivo. Incredibile: quei musicisti che ti arrivavano sotto
bile o chiuso stile porcospino e, in ogni caso, bastavano casa! Insomma non mancava proprio niente: il nostro covo
di norma due o tre battute per entrare in sintonia e E di ideale. Un gran bel periodo della nostra vita e della nostra
battute a Spazio ne uscivano a profusione: Jerry ed io non storia. Ve ne sar sempre grato! Roberto Tortini
Quando largentea neve orna il posto dove riposa Bruno
pu sopportarsi luragano sferzante della vita
che d alle membra i brividi,
se il nostro cuore caldo.
Finch virt terremo per il bastone lungo la via
e per lanterna verit, pu sopportarsi luragano sferzante della vita
che d alle membra i brividi,
se il cuore manteniamo calmo.
Soffia, furia del vento, inverno rigido corrugati,
linnocenza un vestito da inverno,
e ci copra, sopporteremo lo sferzante uragano della vita
che d alle membra i brividi,
se il nostro cuore caldo.
Da William Blake, poeta visionario come noi.
Un abbraccio stretto stretto, Romolo Resga

187
Alberto Moggi Lei: solare e disponibile, lui: arguto ed ironico: di quelle
persone su cui sai di poter contare, sempre e comunque.
Un mito. Come altro definire uno che comincia a lavorare
facendo sciopero, proprio il primo giorno dassunzione?! Cara Daniela, il mio racconto riguarda unaltra vita, un
Un record da Guinness che vale ancor di pi perch rea- altro mondo, un posto in cui Bruno aveva finito col trovarsi
lizzato nellambiente grigio, conformista ed allineato che male, ma il posto dove nata la nostra amicizia, tu sai
era, agli inizi degli anni Settanta, la Banca del Monte. quanto profonda.
Il pregio della coerenza che lui e Pinuccia Balzamo, Non chiedermi una cronologia da storico, n una preci-
moglie e compagna di una vita hanno dimostrato da sem- sa individuazione degli avvenimenti. Prendili cos, come
pre: militanti rigorosi (da Lotta Continua in poi), in prima se fossero improvvisi ricordi che ti tornano alla mente
fila in tutte le battaglie giuste, senza perdere la tene- quando hai bisogno di qualcosa di bello a cui pensare
rezza... Un punto di riferimento per tanti qui a Pavia, a oppure di qualcosa che oggi, ricordandolo, ti sembra
livello politico ed anche umano. bello. Alberto
Ti t st ad Lotta Continua? da tutti i pori. Stavo guardandolo, cercando di capire le
ragioni del mio improvviso interesse, quando lui mi asse-
Primo incontro: st una ulteriore mazzata: Mi sun sucialista mi disse
Ciu, mi m cimi Bruno Bruno Morani. sum Lumbardian. Va b, ma allora provoca!
Ti t st ad Lotta Continua? Poi mi son ricordato che lallora vice-presidente della
Alzando la testa dal mio lavoro incrocio uno sguardo che Banca, Avvocato Lucchetti, socialista, era solito, unico
mi fa superare il fastidio di dover parlare ad un collega. in tutta la banca, passare dal mio sportello dicendomi:
Eravamo agli inizi degli anni settanta ed io, entrato in ban- Moggi, fal brav, va cad vran tr fra! e allora
ca nellottobre del 1969, sposato con Pinuccia ed impe- mi sono messo a parlare seriamente con lui.
gnato in Lotta Continua, ero ben determinato a non farmi Cos nata la nostra amicizia, con frequentazioni allinizio
coinvolgere nelle discussioni tra bancari; infatti era pi di numerose (principale luogo dincontro la Cooperativa del
un anno che, pur lavorando in banca, Borgo), poi pi sporadiche, ma sem-
limitavo i miei contatti con questo pre intense.
mondo al minimo indispensabile dal Incontri difficile spiegare questo tipo di
punto di vista professionale. Bruno, sa ft ch. Sono le amicizia; un po come spiegare il
Il resto mi sembrava futile ed irritan- 10.30, mentre esco per anda- 68 a chi non lha fatto: cosa stato,
te, in ogni caso indegno di qualsiasi re a prendere un caff, noto, quali emozioni ha suscitato, quante
mia attenzione. Fuori di l cera ben alla fermata dell1 la sagoma speranze, quanta presunzione. Negli
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altro! La persona che mi guardava inconfondibile di Bruno. Ciu anni a seguire, paradossalmente,
con un interesse che a me pareva Albe v a laur. Si, ma mentre io salivo la china di una car-
fuori luogo possedeva per una di Bruno ien ps di ds e riera da predestinato, riversando
quelle doti naturali che si finisce con msa!. allinterno del posto di lavoro quella
linvidiare a chi, magari senza accor- Tas, di gnnt .. ir sira ho smania di riuscire a risolvere alme-
gersene, le porta addosso con una ciap una stpa ... no qualche problema contingente,
disinvoltura disarmante. Chiamatela Vt un caf? se non proprio cambiare il mondo,
simpatia, empatia, capacit di comu- No, Albe annho ciap Bruno cominciava a soffrire sempre
nicare o come diavolo vi pare: fatto giam cinch Ciu Bruno, pi le regole di un lavoro che non
sta che da quel momento il muro che as vdam. Mi fa un cenno sentiva suo, che non gli dava niente,
avevo eretto tra me e gli altri bancari di saluto, ingobbisce ancor radicalizzando sempre pi le sue con-
cominci a vacillare. Lo sguardo non pi se possibile e continua vinzioni, fino ad arrivare a definirsi
era ancora quello che sarebbe sta- ad aspettare lautobus che lo comunista.
to poi conosciuto come alla Bruno porter a lavorare allalba del-
Morani. Non cera alcun segnale le 11. Ora e sempre Resistenza
di quel disincanto, di quellironia, di Le nostre serate nella Cooperativa
quella strafottenza, di quella dolente in Borgo avevano ad un certo punto
consapevolezza che lo renderanno famoso (almeno per subito un processo di normalizzazione. Sostanzialmente
noi). No, allora davanti a me cera un giovanottone un cominciavano con una mangiata ed una bevuta. Ad un
po cresciutello che mi guardava con due occhi sporgenti certo punto della serata arrivavano in cooperativa al-
che sprizzavano entusiasmo, ammirazione, disponibilit cuni ex-partigiani, in genere apparentemente incazzati
con noi. La nostra appartenenza alla sinistra extra-par- nostra citt si debba innalzare un grido di dolore e di testi-
lamentare non andava gi a questi dinosauri comunisti. monianza. Detto, fatto. Ci ritroviamo a casa di Bruno per
Le discussioni nascevano da piccole provocazioni subito preparare i manifesti per convocare una manifestazione
accettate, raggiungevano lapice con di protesta che arrivi al Consiglio
insulti ferocemente reciproci e fi- Lotta dura senza paura Comunale.
nivano al canto di Bandiera Rossa, Agenzia S. Paolo-Crosio- Lidea autarchica quella di produr-
lInternazionale ed altre canzoni par- ne, ore 8.30 di un giorno di re autonomamente sia i volantini
tigiane. In questa sorta di democrazia sciopero: Pastormerlo v che i manifesti raffiguranti due rac-
comunista strapaesana trovava posto fra prcu ve fra ca chette incrociate e grondanti sangue
persino linno di Lotta Continua. Urla ta spachi al c. Bruno, ar- con un teschio nel mezzo. Nessuna
dinferno, pugni sul tavolo, lacrime, rampicato sulla saracinesca mediazione con i boia.
abbracci, qualche vomito. dellagenzia chiusa cerca di Per la produzione dei manifesti Bru-
Alla fine abbracci, pugni chiusi, buona attirare lattenzione del capo no si procurato la vernice rossa
notte compagni; e chi ci riusciva tor- agenzia che si barricato (ovviamente), una pistola a spruzzo e
nava a casa sua. A lungo andare an- dentro a lavorare e fare il i fogli bianchi necessari. Prepariamo
che questo film sempre uguale comin- crumiro. Sembra un orango quindi una sagoma di cartone con
ciava a stancare. Per avere una serata in gabbia che sbatte contro intagliato il disegno delle racchette
un po diversa e stare tra di noi, ma- le inferriate. Il capo agenzia e del teschio. Appendiamo i fogli al

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gari a parlare delle stesse cose, ma non apre. muro e cominciamo Il risultato
senza lobbligo di recitare il solito decisamente buono: la vernice, co-
copione, Bruno aveva organizzato la lando sotto la sagoma, produce un
cena in un casolare sperduto in mezzo alle campagne in effetto visivo trucido,ma molto convincente. Peccato che,
localit Aqua Negra. Fino ad una certa ora tutto bene; una volta terminato lultimo manifesto, ci accorgiamo che
stavamo godendoci tranquillamente la nostra serata di li- gli spruzzi laterali hanno prodotto un alone rosso sul muro
bert quando da lontano si comincia a sentire un vociare bianco della stanza di Bruno Brta ...! Acquistata
scomposto. Mano a mano che il rumore si avvicinava la una lunga catena a cui ci leghiamo, indossati a m di
dura realt prendeva il sopravvento: erano loro!! Al canto uomini sandwich alcuni dei manifesti, partiamo per rag-
(si fa per dire) di Ecco savanza uno strano soldato giungere il Consiglio Comunale. Lapporto delle masse, in
facevano irruzione nellangusta saletta i soliti noti. Ind questo caso praticamente nullo; in effetti arriviamo al
c siv andt a fin. Vum cerc par tta la sira! Sal- Comune in uno sparuto gruppetto a capo del quale spic-
ve compagni. Ora e sempre Resistenza. chiamo io, Bruno, Pinuccia e pochi altri, incatenati e bar-
dati di tutto punto. Saliamo lo scalone centrale e ci ritro-
Tennis cileno viamo in Sala Consiglio, con tutto il nostro armamentario.
LItalia gioca la finale di Coppa Davis di tennis contro il Entrando, cerchiamo di spiegare le ragioni della nostra
Cile di Pinochet. Tutte le proteste e le richieste di non protesta ai Consiglieri e al Sindaco. Lo sguardo assente di
dare una patente di legalit a chi ha ucciso Salvador molti Consiglieri ci fa capire che l dentro almeno il 30%
Allende cadono sotto la meschina speranziella che final- delle persone non sa neanche chi sia Pinochet, altri sono
mente di possa vincere, con Panatta e compagni, la mitica daccordo con lui, altri ancora dimostrano fastidio per lin-
insalatiera. Pavia, Bruno ed io pensiamo che anche dalla trusione. La cosa certa che tutti stanno con Panatta.
Dopo un breve discorso Vaca dun Morani, al sa p se f par gn no a lau-
Il testimone caduto nel vuoto di un fa- r!.
Pasquale Mancuso, giovane pretore dassalto stidio palpabile, Bruno ed
(oggi PM antimafia a Roma) durante un intervallo io prendiamo le nostre ca- Il Direttore
del secondo processo intentato dalla banca con- tene, i manifesti grondanti Se c stato uno che aveva capito quanto poco Bruno
tro Bruno: Moggi, ma lei cosa fa, il testimone di (la vernice non aveva fatto avesse a che fare con la banca, questo stato il direttore
professione?? in tempo ad asciugare) e generale. Completamente incapace non dico di compren-
ce ne andiamo maledicen- dere, ma anche solo di sopportare i comportamenti di Bru-
do la classe politica loca- no, ha fatto di tutto per buttarlo fuori, facendo in fin dei
le, lipocrisia nazionale, la tirannia cilena e la vernice conti, quando c riuscito, il suo bene a prescindere!
alla nitro che si appiccica dappertutto. Gente come Bruno, che sfuggiva ad ogni suo controllo
Ferie e malattia perch viveva sostanzialmente in unaltra dimensione,
In una intensa giornata dei primi di luglio vedo girare lan- lo lasciava sconcertato; la sostanziale ingovernabilit di
golo il Rag. Gandolfi, capo del personale. Faccio finta di Bruno lo sgomentava; pi che un impiegato un po recal-
non vederlo ma lui punta decisamente su di me. Moggi citrante ha finito con lapparirgli come il nemico da abbat-
cam dga da tr, cag vri f vd una roba. Si? tere, lincarnazione di tutti i mali della categoria.
Cal guarda chi che roba al mha mand al so amis Bruno, a dirla tutta, non se ne accorgeva nemmeno. La
Morani. Mi porge un foglietto spiegazzato; cerco di leg- sua vita si svolgeva ormai su di un altro pianeta: prima
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gere scritto in turco. Al centro della pagina, unici ca- quadri, poi musica, insieme protezione civile e impegno, il
ratteri leggibili: 15 gg. Mi vien da ridere, ma alzando gli tutto condito con una salsa di irritante menefreghismo di
occhi vedo lespressione costernata del Rag. Gandolfi e fronte ad ogni richiamo. La sua immagine accompagnava
mi trattengo: A mi m par un certi- puntualmente questa sua evoluzione: i
fict ad malatia rispondo cercando Il film capelli crescevano, la barba cresceva,
di restare serio. Lui mi guarda deluso Agenzia 21 Borgo Ticino. Il i suoi fini lineamenti venivano pro-
di non essere perlomeno compatito. capo agenzia viene contatta- gressivamente coperti da una duplice
In effetti Bruno, contando sulla clau- to dalla produzione di un film cascata sempre pi grigia e sempre
sola contrattuale che prevede la so- per ambientarvi le scene rela- pi lunga. Questo aspetto esteriore,
spensione delle ferie in atto, nel caso tive ad una rapina. Dopo un pi di ogni scelta ideologica ha influ-
di sopraggiunta malattia, andato in primo sopralluogo, il regista ito sul giudizio del direttore generale.
Turchia, ha trovato un medico com- si avvicina al capo agenzia e Nella societ dellapparenza questo
piacente ed ha spedito lormai famo- dice: Va tutto bene, per mi esempio di rottura con una tradizione
so certificato. dovete sostituire quellimpie- consolidata rappresentava il massimo
Dopo uno splendido mese sulle rive gato allo sportello, altrimenti insulto. La nostra obiezione che non
della Turchia meridionale, sarebbe non si capisce bene chi il abbiamo mai conosciuto un criminale
tornato ed avrebbe ritrovato intatti bancario e chi il rapinato- senza cravatta cadeva puntualmente
i suoi 15 giorni di ferie. Negli occhi re. Bruno alza lo sguardo e si nel vuoto. Questa capacit del diret-
di Gandolfi leggo pi che la rabbia e mette a ghignare scrollando il tore generale di odiare una persona
limpotenza, ormai sbollite, una sorta testone. in un modo cos viscerale lo avrebbe
di malcelata e divertita ammirazione. portato, dopo qualche anno, a contatto
Regali
Ciau Albe tho purt un re-
gal dala Turchia. Apre un
con altre persone (troppe) da odiare, fagotto e mi mostra una serie a Pavia, le austriache,accompagnate
alla morte. Sulla sua tomba Bruno ha impressionante di coltelli bel- da un maschio francese chiaramente Friuli Galeotto
sempre idealmente posto un mazzo di lissimi ed enormi. esasperato, avevano finito con linfi- Luis, ind cl
fiori in segno di ringraziamento. Sernisa ti, mi dice. Si ma larsi nella stretta Via Calchi, andan- l Bruno? Ciau
Bruno, sam ciapan in gir dosi ad incastrare tra le macchine Moggi, al mha
Lautobus color del sole cun tun rob insi am portan parcheggiate. Il francese, pesan- dit cl andava in
Ore 1.30, sto tornando da una riunio- in via Romagnosi. Scelgo il temente apostrofato dalle ragazze, Friuli. Chi ien tti
ne di Verdi organizzata a Como. Sono pi piccolo, col manico di osso aveva finito con il rompersi le balle ed incas parch lha
stanco, ma ormai sono pressoch ar- piuttosto grezzo, una lama di aveva piantato tutti, compreso il bus dit gnnt. Mah, al
rivato. Giro langolo tra Corso Garibal- dieci centimetri. Mi guarda bloccato in mezzo alla strada. Per for- m dit cl ha cuns
di e Via Foscolo, a 50 metri da casa disgustato della mia scelta tuna, attirati dal frastuono (i malevoli una friulana.
mia e improvvisamente mi si para Albe ma va da via al c, dicono dalle bionde ragazze), un Ades ag rangia l
davanti, in contromano, un autobus va. gruppo di avventori di Spazio Musica la gamla.
arancione. Porco Giuda, ho pensato, guidato da Bruno era uscito per pre-
stavo gi dormendo e non me ne sono stare il loro aiuto. Lautobus, alla cui
accorto. Nel sogno lautobus era guidato da Bruno. Per guida si era subito messo Bruno, era stato disincagliato
faceva troppo freddo per essere in un sogno e poi le spostando a forza di braccia le macchine parcheggiate
madonne che sentivo erano troppo realistiche. (alcune portano ancor oggi i segni delloperazione). Arri-

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Bruno, sa fet l?? Alla guida del bus cera davvero vati per alla fine di Via Calchi occorreva fare due curve
Bruno, il quale, bestemmiando dentro fuori il finestrino mi di 90 gradi contromano per sbucare finalmente in Corso
fa: Guarda ca so dre fat un pias a t, nh.Ma ti Garibaldi. E l le cose si erano complicate perch tra le
ts bon da guid cal rob l? Oh, la Madona, vt ca macchine parcheggiate e gli angoli da superare lo spazio
sii no bon?. Quel che era successo in precedenza mi era veramente poco. A quel punto io stavo arrivando e
stato poi raccontato. Nel tardo pomeriggio doveva arriva- le madonne salivano al cielo. Le automobili sono state
re a Pavia un gruppo di 5 ragazze austriache che a Milano tutte spostate contro i muri, al grido di Vn, du, tre,
avevano portato alcune auto a pannelli solari e un pullman via il bus ha eseguito un centinaio di manovre, ma alla
su cui era montata una cucina che funzionava a pannelli fine, cio intorno alle due e mezzo di notte, il bus riposa-
fotovoltaici. Volendo approfittare delloccasione avevamo va parcheggiato davanti alla scuola Boerchio. Alberto
chiesto loro di fare un salto a Pavia per una dimostrazio-
ne in Piazza della Vittoria il giorno dopo. Arrivate per

Lele, cio Daniele Moggi, figlio di Alberto e Pinuccia. Lo spirito ribelle e la voglia di cambiare il mondo ce laveva nel
Dna. Veniva a Spazio con i suoi amici pi cari: Francesco (suo cugino) e Luca in testa.
Lultima sera, tra una birra e laltra, tra una battuta e laltra, mi aveva parlato del suo nuovo lavoro: insegnava ad un
corso per giardinieri o qualcosa di simile. Ma allora siamo colleghi! gli avevo detto ridendo: lui era quanto di pi
lontano dallo stereotipo del docente.
Pochi giorni dopo un aneurisma lo ha stroncato: era il 1999 ed aveva poco pi di 20 anni. Il 5 maggio a Spazio un
concerto a lui dedicato: ciao Lele!
Angelo Zorzoli Bruno era la generosit. Bruno poteva dire o fare qual-
siasi cosa: io stavo sempre dalla sua parte. Ancora oggi
Lavorare meno, lavorare tutti: pare che questo famoso mi stanno antipatiche delle persone solo perch a lui sta-
slogan degli anni Settanta lo sconvolgesse (cos dicono vano antipatiche.
alcune malelingue del suo entourage). Ma come... la- Bruno aveva il diritto di essere comera, anche perch
vorare tutti?! Non sarebbe meglio: Lavorare... gli altri lui a me non ha mai negato il diritto di essere comero e
...?!. (E difatti mi ha fatto marcire per consegnarmi le come sono. Angelo
quattro righe che seguono! n.d.r.). E pensare che gli toc-
cato diventare lAssessore Comunale (allEcologia) il pi Diego Vallati
gettonato, quello che ha lavorato di pi e meglio. Non lo
dico io che sono sua amica ma lo attesta unindagine che Amico prima ancora che collega di lavoro di Bruno (anche
lUniversit ha svolto in citt allinizio del 2004. lui un bancario alternativo), a nome dellAssociazione
Che fosse anche il pi simpatico, oltre che il pi bello era Pavia Citt di Re, ha addirittura proposto Bruno per las-
da tempo storia nota. Linizio della sua amicizia con Bru- segnazione delle benemerenze di San Siro. La lettera
no si perde nella notte dei tempi. Si facevano sempre un uscita sulla Provincia Pavese in data 7-10-2002.
sacco di complimenti a vicenda.
Tra le tante passioni comuni (la politica in primis) cera
anche il gusto del mangiar bene: entrambi cuochi creativi. Il 18 marzo scorso Bruno Morani se ne andato.
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Insieme avevamo concepito qualche anno fa, in una sera Per anni Spaziomusica, il locale creato e gestito in-
in cui nessuno dei tre era proprio sobrio, il progetto per la sieme alla moglie Daniela, stato luogo di ascolto di
nostra vecchiaia: SPAZIOSPIZIO: pensioni messe in co- grande musica, anche a livello internazionale, e pun-
mune / vita insieme, ma con privacy garantita / massag- to di riferimento per tante giovani band agli esordi.
giatori neri e massaggiatrici filippine per la fisioterapia / Non il caso qui di dilungarsi in elogi (anche perch
viagra libero e gratuito / Slow food in cucina / il vino, solo il tipo non gradisce molto i complimenti), ma indub-
quello consigliato da Gianni Mura / il rock, quello giusto, bio che siamo in molti ad essergli grati.
come colonna sonora / e le gite con soggiorno negli SPA- per esprimere questa gratitudine che desideriamo
ZIOSPIZI in franchising sparsi per il mondo ... proporre lassegnazione della Benemerenza di S. Siro
2002 a Bruno Morani.
Non ce la faccio, cazzo, Daniela! non ce la faccio a par- Occorre approfittare della sua assenza, altrimenti,
lare di Bruno! Io Bruno non lho conosciuto; noi ci siamo... pare gi di sentirlo: Ma and a pardon, Ma
incontrati. Ed abbiamo continuato ad incontrarci, anche siete matti?!.
senza mai cercarci perch era logico, era inevitabile che Poi, per, ne siamo sicuri, se la riderebbe sotto i baffi
fosse cos. Ed ogni incontro era una festa. Era come se ci (e la barba), divertito e compiaciuto. quello che for-
conoscessimo da sempre, fin dalla prima volta, con Alber- se sta facendo in questo momento, l dove si trova.
to Moggi quando, scoperto che eravamo lui impiegato di A noi, invece, piace pensare che ancora una volta ci
banca ed io operaio, ci siamo detti: cun qla facia l e abbia preso in giro e che verr lui stesso a ritirare la
siamo scoppiati a ridere. sua Benemerenza.
Un modo comune di stare al mondo. Non cera bisogno Diego Vallati: Associazione Pavia Citt di Re
di tempo e di parole. Bastava sapere che laltro cera.
Sergio e Vittoria po dordine in quella brigata di sciamannati. Fu una lotta
dura per la Bonazza ma, alla fne, riusc quasi a spuntarla.
Ci si conosce da una vita. In comune lamore per la politi- Poi ci fu il terremoto in Irpinia e Morani, sempre presente
ca, per la musica e per il buon vivere. Sergio, il grande nelle catastrofi naturali, part. Ci telefonava ogni giorno
vecchio del Blues a Pavia, che ha avuto lidea di utilizza- per raccontarci delle feste che facevano la sera e per in-
re quel capannone di fronte alla sua officina per farne un caricarci di mandare i fiori alla sua Dani: 30 rose rosse il
locale di musica dal vivo. Cos nato Spaziomusica. Con giorno del suo trentesimo compleanno...
Sergio e Vittoria ed un gruppo di sciamannati abbiamo Di serate storiche a Spazio ce ne sono state tante: dai
condiviso la fase avventurosa, difficile ma entusiasmante Carnevali ai concerti Blues. Come dimenticare Koko
dei primissimi anni di Spazio. Taylor, Luisiana Red, Matt Guitar Murphy, Carey Bell, o il
grosso bassista Julius Farmer...
Quando ci siamo conosciuti (tanti anni fa) ci siamo subito E Chico Hamilton: dopo una serata memorabile labbiamo
presi in simpatia, che poi si tramutata in profondo affet- accompagnato alle cinque del mattino al suo furgone in
to. Era appena passato il terremoto in Friuli (dove Bruno piazza Petrarca tra baci ed abbracci, come se ci conosces-
aveva conosciuto la sua Bonanni) e tutti i venerd sera, simo da sempre ...
prima di partire per raggiungerla, passava dal negozio a Vittoria Dellavalle e Sergio Ferraboschi
salutarci. Nd vet, Muran? e lui, sbuffando perch vo-
leva fare il duro, ma con gli occhi che brillavano a tru

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la foela. In quel periodo noi avevamo grossi problemi Blues: E cosa credi che fossero gli spiritual, i blues e tut-
esistenziali, chi ci dette una mano a superarli? Muran. to il resto, se non il nostro inno? E come credi che allora
Ci accolse in casa sua per pi mesi. Da quel momento, avrebbero potuto resistere i negri delle piantagioni?
in parallelo a Lotta Continua, riuscimmo a fondare Festa Si sarebbero suicidati tutti se non avessero ascoltato
Continua.. Tut a c ad Muran a fa baldoria. Era bravissi- questi canti. Ecco, soltanto questo il Blues .
mo a cucinare; da lui abbiamo apprezzato il risotto con Louis Amstrong 1970
le fragole e tanti altri piatti che lui si inventava. Ricordo
una mangiata di pasta e fagioli: al Guerrino (Mantovan)
era scappato il coperchio del pivaroe, ma non ci aveva
detto niente. E labbiamo mangiata lo stesso, anche se
era impossibile perch, per noi disastrati di sinistra il
proverbio O mangi la minestra, o salti la finestra era
pura verit.
Non parliamo poi delle quantit industriali di vino. Noi ci
mettevamo del nostro con i bottiglioni di Barbera dellOl-
trep, la Bonazza, da buona furlana, ci procurava ottimi
vini (Traminer e Cabernet) della ditta La Valentina dei
fratelli Fantin, gente del suo paese, Casarsa della Deli-
zia (Scasazza, come diceva Sergio). Per fortuna nostra
la furlana decise di stabilirsi con noi in casa del Bruno
e, da buona maestra, cominci a tentare di mettere un
Il Ginato buffo da far scoppiare tutti a ridere.
Anche a Daniela tocc ridere, ed allora il sorriso di Bruno
Da anni vive a Milano. Spazio stato per lui lopportunit si fece ancor pi soddisfatto...
di ritrovare gli amici, Plinio e Vincenzo in testa, e per noi Ciao Daniela, ciao Bruno.
quella di conoscere Fedora, sua moglie, una compagna di Fedora Ramondino e Roberto Ginato
quelle serie. lei che ha scritto. Confermo che quello che
racconta tutto vero!
Marta & Cifu
Limpatto con Spazio, nonostante la luce bassa del bar
ed il buio sopra i tavoli, stato in realt botta di luce e Massimo Caffi, laccordatore di pianoforti. Un amico di
di calore. A me, che venivo da Milano, abituata ai grandi quelli storici. Per noi cera sempre. Sguardo stralunato,
spazi dei concerti o dei centri sociali, quel piccolo grande battute taglienti in stretto dialetto pavese che rimbalza-
posto dava subito limpressione che qualcosa di vero, vano contro quelle di Bruno. Al suo fianco Marta, sua leg-
di vivo e, se vogliamo, di strambo si muoveva ancora giadra compagna.
con lemozione. Ed anche ogni oggetto o foto appesa a
quei muri dava emozione e senso di vita vissuta al posto Ci sono alcuni motivi per cui, anche quando si sente par-
giusto al momento giusto...: dalla foto del Liga al quadro lare di un Bruno qualsiasi, a me ed a Massimo capita di
del Che, dalla bandiera del Bruno ai sorrisi in bianco e pensare immediatamente, allunisono e senza esitazione,
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nero di Daniela. allirripetibile Bruno Morani.


Il sorriso e la vitalit di Daniela contrastavano con i gesti Motivi diversi in quanto io lo conobbi nella mia adole-
lenti e lo sguardo intenso del Bruno. Si andava incontro a scenza tramite la frequentazione di Spazio Musica men-
Daniela sempre senza esitazioni, il Bruno invece bisogna- tre Massimo, in circostanze a me ignote, lo conobbe circa
va prima studiarlo da lontano. Ricordo una sera, prima trentanni fa. Tuttavia qualcosa ci unisce nel sorriso che ci
di in concerto dei ragazzi (i Long Horns): eravamo duran- affiora naturalmente quando ricordiamo una sera destate
te il governo Prodi (mai rimpianto, posso dirlo?). Il Fausto particolare, una sera in cui persi una imbarazzante scom-
nazionale, dicasi Bertinotti laveva fatto cadere inevita- messa che vedeva come riscossore del caso il poi mai
bilmente e rovinosamente. La Daniela era inviperita e in- ricompensato Bruno. Eh s, perch il debito che avrei
cazzata come non lavevamo mai vista; non smetteva un dovuto pagare, il contrappasso che la dura legge della
secondo di sputare veleno contro Fausto e il suo partito. sconfitta mi infliggeva era una prestazione sessuale.
E non stava mai ferma: continuava, con gesti meccani- Al concerto di Elio e Le Storie Tese in quel di Cava Manara
ci, a strofinare i tavolini del bar ed i posacenere come scorreva birra mista al consueto imperversare di zanzare.
unossessa. Non la fermava pi nessuno: pi strofinava I pezzi si susseguivano trascinando le folle... Nellallegria
e pi inveiva... Ad un certo punto si materializza dietro di generale io e Massimo incontrammo Bruno e Daniela e ci
lei il Bruno. Alto, magro, calmo, un sorrisetto sarcastico, fermammo a godere insieme a loro di un po di buona mu-
anzi proprio da stronzo e, piano piano comincia a ripetere: sica. Ad un tratto gli Eli attaccarono un pezzo riarrangiato
amareggiata, la ragazza amareggiata...! Sar perch rispetto allincisione originale....
nessuno saspettava la sua presenza l dietro, sar perch Massimo:Questo Servi della gleba! Io: Ma va, cosa
il contrasto tra lincazzatura di Daniela ed il calmo sarca- dici, non mica Servi della gleba... sar un pezzo nuo-
smo di Bruno era troppo, troppo forte ... risult tutto cos vo. Massimo: Ma s, ascolta, non senti il giro armonico?
riarrangiato ma Servi della gleba Io: NO CHE NON Se i termini di generosit ed altruismo non fossero gi
LO !!!!! Insomma la diatriba non sembrava affievolirsi definiti, si potrebbero chiamare con il nome di Bruno. In
tanto pi che la intro musicale andava per le lunghe e non lui queste due qualit, aggiunte ad una grande sensibili-
chiariva, anzi, alimentava i dubbi sollevati nellarsura del t, si fondevano e trovavano perfetta espressione. Bruno
malsano, insettivoro campo sportivo. Ad un tratto uno dei la generosit ce laveva nellanimo; era cos verso qualsi-
consueti lampi di genio del mio moroso: Va b, se sei asi persona, indipendentemente dalla profondit o meno
cos sicura scommettiamo: sentiamo come attaccano il del rapporto di amicizia.
pezzo e se hai ragione tu io fornir prestazione sessua- Bruno era un amicone, un giocherellone, un amante del
le a Bruno, se hai torto toccher a te. vivere, mai banale e tanto meno superficiale. In tanti anni
La scrittura cos fatta del dialogo non rende bene lidea di amicizia ho constatato di persona, anche in momenti
ma vi assicuro che nel suo complesso lo svolgimento dei per me difficili, che Bruno era sempre presente e disponi-
fatti risultava alquanto ameno... c anche da dire che, in bile ad ascoltare i miei sfoghi, trasformandosi da amico in
verit, quella scommessa non era poi una gran scommes- confidente e consigliere.
sa, ma, certa di poter evitare il pagamento in natura in Mentre scrivo queste righe ho davanti agli occhi la sua
caso di disfatta, accettai. faccia che assume uno sguardo serio, a tratti indagato-
Come aveva reagito il Bruno? Inutile spiegare per filo e re, come a voler sottolineare che ascolta con attenzione.
per segno il gergo dialettale del suo intervento a chi lo Sono tante le cose, anche molto serie e personali, delle
conosce. Per i novizi, mi limiter comunque ad una cita- quali ho parlato con lui, io che, per pudore, sono abbot-

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zione concisa ma, credo, sufficientemente illuminante: tonatissimo. Ma sapevo di poter contare sulla sua discre-
Mi, sa gh da picatl sum sempar dacordi. Conclusio- zione, oltre che sulla sua amicizia.
ne: persi vergognosamente la scommessa ma non saldai Amicizia durata 26 anni. La discrezione Bruno lha mante-
il debito nonostante gli imbarazzanti strattoni che il mio nuta anche nei momenti difficili della sua malattia: aveva
moroso mi dava nel bel mezzo del concerto per indurmi a pudore di parlare delle sue sofferenze e del suo dolore:
pagare pegno allillustre vincitore. Daccordo la scampai, questo era un problema esclusivo di Daniela che, da sola
ma non mi dimenticher mai la frase di saluto che il Bru- e con tanto coraggio, riuscita ad affrontare quei mesi
no usava immancabilmente da quella sera tutte le volte terribili, assistendolo e curandolo con amore e dedizione
che ci incontrava: PAGA I PUFF!!!. Marta & Cifu totali. Leopardi dice Luomo non mai ridicolo, lo diventa
solo quando vuole essere o sembrare ci che non : Bru-
Amer Abdalla no era sempre se stesso, non aveva miti, idoli, anzi era un
dissacratore, coerente fino in fondo.
Sono passati quasi trentanni da quando ha lasciato la Con la sua scomparsa non ho perso soltanto un amico
sua martoriata terra dorigine: lEritrea. fraterno, ma molto, molto di pi. Purtroppo la natura
Diventato ingegnere, ma rimasto lo stesso spirito ironico stata poco generosa con lui, non gli ha concesso di avere
ed arguto di sempre. Poliglotta per natura, oltre che per una vita lunga, ma di viverla come lui lha voluta, questo
scelta: gli manca solo il dialetto pavese. Non lo so par- s, ne sono sicuro. Sono le cinque del mattino. E me lo
lare, ma lo capisco bene. Soprattutto se una donna a vedo davanti. Me lo vedo, mentre noi ci danniamo a scri-
parlarlo...! E mentre lo dice si allarga in un sorriso. vere di lui, sorridere dallaldil e scuotere la testa come
Amer: al mio fianco anche durante la terribile, ultima not- per dire: ma guarda questi quanto sono scemi?! Ciao
te di Bruno. Bruno! Amer
Ci sono cose che ci sono, ma non si vedono di vita. Avrei potuto prendere i voti.
Gabriele Albanesi: Mi avrebbe capito, dandomi del pirla!
artista geniale il volto di Bruno, sotto la barbaccia, per esempio: Si parlava di pittura, di musica
e super-maestro voi non lavete mai vistoio s! E qualche vago accenno a deliziose scorribande
di scuola elementare. Daltronde anche la tornitura del mento rasato da prima repubblica.
Anche lui della di Marx non passata alla storia. E il piacere di dire cazzate in modo consapevole,
generazione contro. Mi dispiace per voi, perch vi sono sfuggiti di non affrontare volutamente argomenti seri
Di Bruno amico alcuni di quei piccoli particolari, stato il nostro modo
da sempre. impercettibili segni espressivi, per non confessarci niente, avendoci gi detto tutto
Frequentavano leggeri cenni fisionomici che appartengono alla dolcezza Come una notte, tanti anni fa,
Brera & artisti del sorriso di Bruno e che invece inesorabilmente quando sentii bussare alla porta.
ed organizzavano rimangono nascosti dallispido pelo, come dire?, Pavia. Piazza della Vittoria.
mostre. ideologico e anarchico Entr nella mia topaia, mi disse di andare a cagare
e si butt sul mio letto. Affranto.
Devo tornare indietro di almeno un quarto di secolo Aveva lottato con qualcuno.
Emilio Vedova Andai a rifugiarmi dalla morosa.
Ho sempre avuto invidia di questa dolcezza, Tanto per dire morosa.
di cui so per certo Sapevamo di cosa avevamo bisogno.
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aveva sommo pudore: riuscito, Senza bisogno di parlare.


con la complicit del pelo, Il giorno dopo aveva preso una delle sue decisioni.
a trasformarla in sottile ironia, abbozzo compassionevole Con la stessa determinazione deve aver deciso
ma anche, secondo i casi, ghigno ironico, di lasciarsi crescere la barba. Tanto peggio per Marx!
come pure sghignazzo, E tanto peggio per il suo sorriso dolce,
risata ipertrofica, presa per il culo e, nei casi pi meritati, che ho poi imparato a indovinare e che ho visto sparire,
giudizio finale, assoluto e definitivo sotto la piega amara della vita

Ma quel sorriso, quello, non lho pi visto Ci sono cose che ci sono,
Raphael Alberti E mi manca. ma non si ha voglia di vedere
e cose che si vedono, ma proprio non ci sono!
come i nostri entusiasmi di giovani uomini, Non ci crederete. Io a Spaziomusica
che vedo ogni giorno passarmi davanti agli occhi, sono entrato in pochissime occasioni.
fin dai tempi dellassassino Pinochet, Unaltra cosa che c, ma che non ho quasi mai visto
dei comizi di Almirante, Capiscimi, compagno!
delle cene con i pittori Lui non mi mai venuto a trovare, in studio.
La complicit tra me e Bruno era seconda Che due teste di cazzo!
forse solo a quella
che fermentava tra lui e la sua Daniela: Ci sono cose che non ci sono pi, ma che vorrei vedere
ci si incontrava spesso, ancora una volta.
ma nessuno chiedeva allaltro informazioni Gabriele Albanesi
Amici dal lungo passato
Francesco Ricevuti e Bruno Morani
I Ministri del Regno 1959-60 Palio delloca

Foto depoca: Pavia, inizio anni sessanta


Gli amici di Bruno da lunga data, pavesi doc, come Gian- da ottima cena preparata da mia sorella ed abbondante
ni Puglisi e Gianfranco Ventricelli, Angelo Moro (lui beveraggio. Tutto bene, ma ci voleva una trovata in pi
con Bruno gestiva una Galleria dArte) che, accomunati per divertirsi: Fioeu, sa fuma?. A Bruno venne in mente
dal grande amore per la musica, a Spazio venivano spes- di organizzare uno streap-tease! Poco prima della mezza-
so per i concerti. Massimo Bardotti (fratello minore di notte comparve cos nella sala la nota streap-teaseuse
Sergio): a Spazio, tanti anni fa, che nato il grande Jocelyn Soch-mel. Tutti ad urlare: Bla gnoca! Un succes-
amore tra lui e la Billy. E ancora: Cecco Ricevuti e sone: uno streap-tease degno, ma forse anche superiore,
Nando De Martino. Questi i loro ricordi. a quello che allepoca facevano le pi note spogliarelliste
(Dodo DAmburgo compresa). Finita la rappresentazione
Cecco Ricevuti Bruno si lav, si tolse il cerone e si vest normalmente per
partecipare alla cena. Tutti quelli che non sapevano della

Foto G. Chiolini-Pavia
Da bambini Bruno ed io abitavamo a non pi di 150 metri sua performance non credettero che fosse stato lui la star
di distanza. Quasi gemelli: io nato in ottobre, lui in novem- della serata, ma una professionista vera!
bre, anno 1943; la vita quindi iniziata insieme. Qualche anno dopo, sempre a Capodanno, Bruno scapp
Sino alle scuole medie siamo stati compagni di scuola e da Bologna, dove faceva il militare, giusto il tempo di farci
tante volte anche di banco; non proprio scolari modello, riavere dalla sorpresa, mangiarsi un piatto di risotto fat-
anzi du malnt, diciamo dotati di una spiccata personali- to da mia sorella e riprendere il treno e ripartire. Era lui:
t, sempre insieme, dentro e fuori la scuola.. In seguito, Bruno era cos!
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anche se le strade dello studio e del lavoro si sono diversi- I spagnult: Come fanno a piacervi le arachidi? C da
ficate non ci siamo mai persi di vista, ma abbiamo sempre mangiare e sputare in continuazione!! diceva Bruno. Per
coltivato lamicizia e la stima reciproca. Ed insieme quante forza che non gli piacevano: le mangiava tutte intere, gu-
ne abbiamo combinate! scio compreso!
1958: il Corteo Storico per il Palio dellOca. Bruno ed io Vespisti contro lambrettisti: Bruno: Vespa 125; Alberto
eravamo i Ministri del Regno, vestiti con lunghi ed ampi Pazzaglia (Polpa): lambretta.
abiti rossi e con due magnifiche parrucche bionde. Belli Facevamo le gare a Ticino. Bruno una volta fin a gambe
da vedere. Non potevamo farci mancare beni di confor- aperte contro un palo! O Signr, che dulr! Bruno, come
to essenziali: quatar papon ad barbera ben nascosti: ce va? gli chiesi qualche giorno dopo. Tas, di p gnent! Per
li invidiavano tutti! Obiettivo vero era quello di mettersi fortuna lho messo in prova ieri sera: funziona tutto come
in mostra per tast i fiult! ricordo ancora... quella con prima! Potrei raccontare molto altro, ma basta questo
le tette tanto sode! mi pareva di toccare il Paradiso. Ca- per dare lidea dellestro, dello spirito goliardico e della
podanno 1964: via i miei genitori avevamo organizzato grande, vera amicizia di Bruno.
una festicciola in casa come si usava allora, confortata Ciao caro amico Bruno, Cecco
Nando De Martino

La nebbia dalla Minerva avanzava su Corso Cavour verso


il Demetrio, le beole del selciato e le rotaie del tram luc-
cicavano per lumidit. Sotto i portici della Varesina trovai
il Bruno: stava mostrando i rudimenti della boxe francese
appresi da poco in una palestra. Bruno, il fratello minore
di Silvio e Rino, lultimo dei Morani. Il pensiero vaga lon-
tano nella memoria: Torti, Tacconi, Sacchi, Cristiani, Rice-
vuti, Cazzola, Pazzaglia, Barone... tutti, chi pi chi meno,
frequentatori dellOratorio del Carmine. Noi i bambini,
loro i grandi. Passano gli anni, si stava tutti insieme, nel-
la stessa compagnia. Ci divertivamo molto. Eravamo, in
senso buono, dei mattacchioni: ci piaceva fare gli scherzi,
ridere e far ridere. Storie memorabili. Come quando, ad
ogni inizio dAnno Accademico ma anche in altre occa-
sioni, salivamo sulla statua del Regisole in piazza Duo-
mo per lustrare le palle del cavallo. Bruno una volta si

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era messo a far finta di essere culo (gay). Aveva inter-
pretato cos superbamente la sua parte che alla fine la
fanciulla da lui ambita, alle sue prime avances, gli aveva
detto: Non agitarti cos, tanto si capisce bene che ad
uno come te le donne non interessano. Ad una festa di
Capodanno Bruno si present vestito in frac: quella sera
era un figlio di ricchi che, in seguito ad un bruttissimo
incidente, aveva dato fuori di testa. Io lo accompagnavo
in veste di domestico-infermiere, pronto ad intervenire e
contenere eventuali intemperanze. Recitammo cos bene
che, alla fine, due ragazze si misero perfino a piangere,
commosse dallo strazio di vedere un giovane di belle spe-
ranze, abbruttito e reso negletto dal male. Una volta gli
fu prestata una moto Guzzi per portare in camporella una
studentessa americana di cui era follemente innamorato
(allora cera un proficuo scambio tra luniversit di Pavia e
studenti - soprattutto studentesse - americani). Torn con
la schiena martoriata dalle zanzare e dai tafani, stramale-
dicendo la ragazza che tutto aveva concesso dalla cintola
in su, negando caparbiamente il pi ben succoso frutto Capodanno 1962:
Bruno in frac
dalla cintola in gi.
Molto altro successo, ma i ricordi sono lacunosi: da te di avere, da chiss quanti anni, una brutta epatite. Le
giovani si impegnati a viverle le cose, non si pensa di cose precipitano ed il suo fisico, un tempo rotto ad ogni
fissarle nella memoria per poterle raccontare da vecchi. strapazzo, improvvisamente comincia a cedere. Lultima
Passano gli anni e, come dicono (ipocritamente) i benpen- volta che ci vedemmo fu in una stanza dospedale: unat-
santi ci si trasforma, si matura (ma non tutti accettano mosfera irreale, il Bruno, visibilmente, faticava a vivere.
una vita piatta ed oscura). Come succede ai pi, anche La sensazione era quella che, nonostante il sole, la neb-
Bruno si sposa. Scompare dalla circolazione, entra in ban- bia invadesse piano piano la stanza. Me ne andai, incapa-
ca: tutto casa e lavoro. Per degli anni, finch un giorno ce di pensare. Poche ore dopo anche lui se ne and. Ciau
molla tutto, esce di casa senza pi far ritorno. gnola! Nando
Tremando la terra in quel del Friuli il baldo Bruno approda
in quei lidi per dare aiuto ed ivi incontra, inaspettatamen- Nerina Silvestro De Martino
Nando De Martino te, una ragazza, Daniela, con cui inizia un dialogo cos
costruttivo al punto di sposarsela. Come sua consuetu- Di Bruno avevo sempre sentito parlare da Nando, mio
dine, qualche volta la stramaledisce (in senso buono: le marito, suo amico da una vita; delle loro avventure, della
sue sfuriate non portano rancore) per con lei riesce a baldoria, delle matte serate di quanderano giovani.
creare un rapporto ricco damore, di umanit, di compren- Bruno e Daniela li ho conosciuti solo negli ultimi anni
sione umana e di rispetto. (La mandi da via al c, ma l della loro bellissima unione. La mia vuole essere una te-
tropa bona). Apre, insieme ad altri amici, Spaziomusica: stimonianza di stima e di affetto nei loro confronti. Io ho
200

un locale allavanguardia, dove ci si trova per ascoltare un figlio, Federico, con un grave handicap: per questo mi
concerti od anche semplicemente per bersi una birra e occupo di solidariet verso tutti i soggetti pi sfortunati.
stare tra amici. l che ogni tanto ci rivediamo: Bruno ed Siamo gli amici di chi non ha amici come ha detto don
io, i mattacchioni di sempre e, come sempre, amici. Enzo Boschetti. E voglio ringraziare Bruno per la sua ge-
Una sera sul palco, stanno cantando due graziose ragazzi- nerosit, per il bene che ha fatto a me ed ai miei ragazzi
ne: bocche spalancate, denti scintillanti e protsi, lingue del Centro Socio Educativo Il Tiglio.
sinuose che scandiscono la musica: impossibile rimanere Mi ha aiutato ad organizzare Solidariet sotto le stel-
indifferenti! Ne parlo con il Bruno e lui, ridacchiando, mi le al Mulino della Frega che Carlo Vercesi aveva aperto
confessa che nel locale pi duna gli ha ispirato i miei quella sera apposta per noi: i nostri ragazzi insieme alle
stessi, peccaminosi pensieri. Poi quella del pesce-den- famiglie, agli educatori ed a tanta altra gente, tutti uniti
tiera. Il Bruno, nei Caraibi per lavoro, mentre nuota dagli stessi valori. Ed anche la serata al Teatro Fraschini a
sottacqua, sovrappensiero, apre la bocca: la protesi den- sostegno dellAssociazione Sclerosi Tuberosa con Tambu-
tale che gli aveva installato pochi mesi prima comincia ad relli (sempre disponibile) e Tullio De Piscopo che, oltre ad
inabissarsi compiendo lente evoluzioni. E lui, resosi con- essere un grande artista, si dimostrato persona genero-
to di quello che sta succedendo, con poderose bracciate sa e di rara sensibilit.
scende rapidamente a recuperare un oggetto che gli era E poi con mia figlia Michela: Bruno, come un pap af-
indispensabile per poter mangiare e per poter tenere una fettuoso, lha portata ai concerti di Ligabue regalandole
proficua vita di relazioni sociali. unesperienza indimenticabile. Lo ricorderemo cos Bruno:
Gli anni avanzano strisciando. Bruno scopre tardivamen- un amico sincero dal grande cuore! Nerina
I Piacentini
Arrivavano da Piacenza Lella e Marinella (Rossi), con zioni. Frank che una volta, a fine festa, in pieno delirio
Dante (Brigada) e Frank (origine cockney doc). Piacenza, alcolico, ha scavalcato il cancello di Spazio (che rischio!)
gi Emilia nellaria: una erre strascicata unica al mon- dimostrando una sorprendente agilit.
do, una paciosit che si respira a fior di pelle. Lella e Marinella, sempre sorridenti, che incassavano di-
Grandi appassionati di musica (hanno sfidato per anni gli vertite tutti i complimenti di Bruno.
inverni padani pur di non mancare agli appuntamenti im- Da qualche anno hanno aperto una trattoria, di quelle
portanti) ma anche di birra (mi ci voleva un foglietto intero vere, dove si mangia la sana, classica cucina piacentina,
per segnare tutte le birre che bevevano in una serata), a prezzi assolutamente popolari, dove non ci sono came-
di contatti umani e del buon vivere in generale. Senza di rieri rompicoglioni che ti stanno dietro le spalle per riem-
loro le Feste di Spazio non sarebbero state le stesse; loro pirti il bicchiere di vino quando pare a loro. Unesperienza
e la loro mitica coppa, di quelle fatte stagionare tutto unica: provare per credere!
il tempo che serve; loro ed il loro calore, il loro sorriso, la Chiedetelo a Treves, lunico che riuscito a mangiarsi tut-
loro simpatia. Dante che imbottivo di caff a fine concerto to il ben di dio che ti portano in tavola!
(anche per lui, come per Bruno, il tasso alcolico era diret- A Piacenza: Trattoria Bivio Galleana
tamente proporzionale alla qualit della musica) prima di (vicino allo stadio)
consentirgli di mettersi in viaggio, tra mille raccomanda- via Manfredi, 130 tel. 0523-454277.

201
Grazie per le fantastiche serate che mi avete regalato in tanti anni! Fabi (Fabiana Fermo)

La sfiga pi grande per me sarebbe Trovare il cesso fuori uso


entrare a Spazio Musica senza sigarette e quindi chiuso per riparazioni E la spina della birra rotta!
Sam Lay & i Piacentini

Cera una volta (e c tuttora) nel cuore antico di


unantica citt un vecchio cancello; al di l del cancello
una porticina rossa che ti fa entrare in un mondo speciale:
il magico mondo di Spaziomusica. Cerano una volta (e ci
sono ancora) i magici interpreti di questo magico mondo:
i musicisti, i pifferai magici che avevano il dono di trasfor-
mare le note tristi del blues in gioia ed emozioni.
Cerano una volta (ma non ci sono pi) i magici profumi
dei souvlaki durante le tavolate nel cortile, arricchite
dal vino, dalle risate e dalle improvvisazioni. Cera una
volta (e, per fortuna, c ancora) la fatina buona del ma-
gico mondo, Daniela, la maestrina mai esausta e sempre
disponibile anche nel saper diffondere in noi, allora gio- di possedere la lucidit ed il disincanto di Bruno, di cui
vanissimi profani, lamore per la musica e la buona com- sono fiera di potermi definire amica, perch la vita un
pagnia. Cera una volta (e purtroppo non c pi) il grande dono a cui il saggio deve saper rinunciare. Se si ama e
burattinaio del magico mondo: Bruno, un albus silente si ammira una persona, lei non muore mai: e per me Bruno
dalla grande anima, lunga barba bianca ed occhi ironici e vivr per sempre, con Spaziomusica. Marinella Rossi
scintillanti. In questa favola quello che conta non il fina-
202

le, ma la morale: Chi trova degli amici trova un tesoro, e Anche questo riuscita a farmi fare la Signora Ma-
un tesoro per sempre. Lella Rossi estra: io che scrivo le mie memorie, magari un po of-
fuscate da tutto lalcol ingerito in quel localaccio mal
La Genesi secondo Guccini-Marinella. frequentato ( cos che era considerato 15 anni fa) che si
Cera il Bruno con la barba bianca, Lui, la sua barba e chiama tuttora Spaziomusica. Parlare di Spazio vuol dire
lo Spazio era vuoto. Ma poi in Friuli conobbe la Dani, veramente scrivere la mia storia. Avevo 23 anni. Anche
prese la cotta e ci fu un gran boato. Apr un locale e molto a Piacenza cerano i locali alternativi: ci si trovava e ci
accogliente: lo Spaziomusica era stato creato. Ci siamo si divideva subito per gruppi. Spaziomusica era diverso,
arrivati per caso: ci ha portato un nostro amico che in- particolare: si respirava unaria eterogenea, cosmopolita
contravamo al Tuxedo. Ti puoi aspettare tante cose da un quasi. Spazio era il rifugio dalla quotidianit fatta dal la-
posto che non hai mai visto, ma tutto era niente rispetto voro, ma anche da ipocrisie, meschinit, prevaricazioni.
a Spaziomusica: un locale che era una presa di posizione. Spazio era un posto dove non solo si ascoltava buona
Nessuna finzione, nessuna ipocrisia, niente compromessi: musica ma si conoscevano belle persone, si scambiava-
in un certo senso mi ha spiazzato: a Piacenza non si pu no idee ed esperienze: l, pi ancora che ai cortei della
avere un locale pubblico ed essere se stessi. CGIL o del Movimento Studentesco, che ho capito che la
Ho conosciuto Bruno e Daniela, le due grandi anime di vita non standardizzata e che, se vuoi, la puoi cambia-
Spaziomusica, il loro coraggio, la loro semplicit; e ho re. A Spazio si discuteva di tutto: di politica, di filosofia,
conosciuto grandi musicisti, di unumanit assoluta, che di sesso, il tutto con un sottofondo musicale di primor-
come me apprezzavano il valore dellamicizia. Spaziomu- dine, la Musica, con la M maiuscola. Gi ascoltavo blues
sica stato un pezzo importante della mia vita perch fat- prima di frequentare il localaccio ma solo l ho capito
to di persone vere. Io spero, quando verr il mio momento, che cosa fosse veramente.
Ho ascoltato concerti da favola con grandi interpreti cuore quando ho saputo che se ne andato anche lui!);
(chiss dove li andavano a scovare Bruno e Daniela!): e quando tu, Dani, avevi chiesto a Frank di intrattenere
Sam Lay, Bob Margolin Greg Fingers Taylor. Ripassan- Mary Ann Brandon: lui, stretto accento cockney, lei: texa-
do i miei CD, ritrovo: Ruth Gerson, Sarasota Slim, Freddie na di Nashville: dopo 5 minuti per capirsi sono passati ai
James e Mary Ann Brandon E poi gli italiani: Fabio bigliettini
Treves, Paolo Bonfanti, Ricky Portera, Capitan Fede, i Bruno per me stato una sorta di Peter Pan. Questo non
Mescaleros (la band di Graziano Romani: con loro avevo vuole essere un elogio funebre (anche se se ne merite-
ed ho un feeling, anche alcolico, particolare). Non posso rebbe di molto migliori). perch, insieme a te, Dani,
citarli tutti: la notte troppo breve. E Gnola, e Cimaschi? riuscito a creare qualcosa di bello e di molto utile, im-
(io sono socio del Tix fans club). portante. Perch noi che abbiamo frequentato Spazio per
Quanti ricordi! Una Little Wing da brivido con il vio- tanto tempo, siamo cresciuti in un certo modo, con un
lino di Mauro Pagani accompagnato dalla band di Fabri- certo spirito; forse eravamo gi predisposti; sta di fatto
zio De Andr; Reggie Washington (suonava il basso con che l che lo abbiamo amplificato, fatto nostro: l che
Mickey Waller e Dick Heckstall Smith) che, a fine concer- abbiamo capito che la nostra vita questa e che, bella o
to, tocca insistentemente il culo alla Lella prendendosi brutta che sia, dobbiamo affrontarla cos.
un vaffanculo di proporzioni bibliche; Vincenzo e Solieri Spazio, il nostro rifugio. B gente: io su lisola che non
in una session ad alto tasso alcolico che si rubano gli as- c ci sono stato! Sono le due di notte. Marinella sta
soli. E poi gli spaghetti alla carbonara, variante lenticchie rientrando. Le chieder di fare lamore come facevamo

203
(che schifo!) mangiati a casa vostra alle tre di notte men- 15 anni fa quando tornavamo da Spazio, eccitati e felici
tre Cimaschi sparava Yes a raffica (senza ovviamente dopo un magnifico concerto (se non ero troppo ubriaco!).
capire un cazzo) ad un Louisiana Red ispirato che gli rac- Grazie Bruno, grazie Dani!
contava la storia della sua vita; le feste di chiusura con P.S. Prima per finisco la bottiglia di rosso. Alla salute,
souvlaki e le famose polpettakie di Costas (un colpo al Bruno! Dante Brigada

Marinella
e Dante

Lella: Bruno aveva ragione...


Quelli di Landriano-Vidigulfo-Magherno
Hanno partecipato in ordine sparso e a vario titolo a que- fy, Sara, Cristina o Attilio Cinquetti (cognome che mal si addice alla sua
sto viaggio disorganizzato. crocchia. I deliri del mole; il classico gigante dal cuore doro, di quelli che
Musicisti o presunti tali: Prestini Family (Paolo, gruppo erano sempre ti ispirano fiducia ed affetto), Antonella Passaro (la fi-
Marco, Dario) che tranne uno, continuano a suonare, fomentati e diretti dal
danzata), Linda Gemelli, Paolo Prestia con Manuela
Barbara Padovan che ha abbandonato le scene per comandante Bruno
Bertuletti (Manu), Massimo Zangaro (gin tonic: chis-
amore, Franco Signorelli che ha abbandonato le sce- Morani.
s come mai?!), Bruno Negri (la bruna), Massimi-
ne perch ingrassato, Fratelli Pacchiarini (Lorenzo e Fancazzisti palu-
liano Muzio, Massimiliano Melotti (il melo), Davide
Fabio) che hanno abbandonato le scene perch gli anda- dati da studenti:
Beltramin (beltra), Fabiana Fermo, i fratelli Prestini
va di farlo, Fabiana che ha abbandonato le scene pri- Lele, Toto (Pol Pot),
(Dario, Marco, Paolo), i fratelli Pacchiarini (Lorenzo e
ma di cominciare, Davide Anelli che ha abbandonato le Andrea, Marianna,
scene perch tanto non trombava comunque, Kempe. Dario, Davide, Lory, Fabio)...
Maiu, Stefano e Sandro che purtroppo continuano Fra, Rita, Mauri e
a calcare le scene. Lucia. Cellula in- Giussago e dintorni
Puristi dellascolto, talmente presi dalla musica da controllabile. Giovanni Puerari (pue), Cesare Alitta (Cesar), Claudio
estraniarsi da tutto quello che li circondava: Domenico Simpatizzanti o cac- Benvenuto (benve), Pennati (penna), Antonio Rizzi (To-
Ottini, Fabio Lodola, Alessandro Zucca, Yuri Negri, ciatori di pelo: Car- gno, il Lungo), Francesco (frebby), Gian Angelo Nec-
Loris Rustioni, Stefano Lanzi, Gigi Maggi, il Dome lin, Dome, Starsky chi (giangi)...
204

(laltro Pagani) e suo fratello Valerio, Marco Bollani e e Utch (Claudio e


soprattutto lunico e inimitabile Gigi Quaglini. Davide), Michele, Natale, Ercole.
Teorici rivoluzionari almeno fino a quando donne Donne che nonostante tutto quello che hanno sentito
e birra non prendevano il sopravvento facendoli tornare e visto hanno comunque deciso di dividere la vita con i
alla loro condizione naturale: quella di pirla a piede libe- protagonisti delle sopra citate categorie: Laura, Cinzia,
ro. Elenco in rigoroso ordine gerarchico: Beltra, Corra, Antonella, Barbara, Anna.
Boni, Roby, Macio o Ciucio, Franco, Vit, Cibo, Raf- Grazie Spazio, Corrado & Boni

Lorenzo & manciata di figa 1

Bruno & manciata di figa 2: la vendetta!


1988... Quando
Corrado aveva i
capelli.
seduti: Corrado
Bargigia (primo
piano con sigaretta),
Franco Signorelli,
Stefano Vitaloni e
Dado Poletti.
in piedi: Plinio
Fraccaro (con
sigaretta)
Frank Militello e
Vincenzo Rende.

Saggezza Quando decidi di rileggere un diario inevitabilmente al- Complimenti!


cuni nomi o luoghi, nonostante lo scorrere delle pagine e
Quella sera dopo il concerto a Spaziomusica, in un batter delle date rimangono li, come per tracciare un percorso o il Boni (Paolo
docchio il locale si svuot Tutti quei giovanotti bel- forse per ricordarti dove sono le tue radici. Nel rileggere Bonizzoni) che racconta:
li freschi, pieni di ormoni e di grandi idee per il futuro, il mio breve diario due nomi si susseguono costantemen- Il sogno della mia vita:
mentre il gruppo suonava tenevano il tempo battendo il te, LAURA, la mia compagna e un altro che puntualmente conoscere Guccini!
bicchiere di birra sul tavolo, ma un minuto dopo lultima appare come a sottolineare quanto abbia inciso su ci che lui, da sempre, il mio

205
nota, erano gi andati via, altrove, chiss dove! sono. il nome di un luogo: SPAZIOMUSICA, lo Spazio- idolo! Ed un giorno Bruno
Ci guardammo attorno un po perplessi e un po smar- musica di BRUNO e DANIELA. Ma come! Di solito sono e Daniela, a sorpresa,
riti, ci accorgemmo di essere rimasti soli, soli con Bruno la politica, le letture, i buoni dischi, i viaggi a riempire il mi portano con loro nel
e Daniela. Bruno ci sorrise scuotendo la testa, venne a proprio bagaglio formativo, non un piccolo e buio locale back-stage di un suo
sedersi con noi ed iniziammo a parlare. di una citt piccolo borghese come Pavia. Invece no! concerto. Troppo bello
Gi Parlare! Parlare di chi non parla pi di dove sono Per noi (io e Laura intendo) SPAZIOMUSICA stato tutto per essere vero! Peccato
finiti i pensieri, le opinioni, larte del comunicare e par- questo, uno spazio aperto dove dalla tenacia anarchica di che, quando Francesco
lando e bevendo si fece notte fonda, ma fonda fonda! BRUNO e dallentusiasmo contagioso di DANIELA abbia- mi stringe la mano,
A quel punto aspettavamo solo che Bruno ci mandasse a mo scoperto che sono le persone a rendere speciali i luo- io, troppo intimidito,
fare in culo come solo lui sapeva fare, ma non lo fece ghi e che non essere mai banali fa la differenza. A Spazio come la Gradisca di
non quella sera. Grazie Bruno! Barbara e Roberto abbiamo trovato sempre quello che cercavamo, stata felliniana memoria,
casa nostra. L abbiamo ascoltato musica memorabile, sono riuscito a dire solo:
visto concerti e conosciuto artisti che mai ci saremmo im- Complimenti!. Tutto
maginati, ci siamo divertiti, ubriacati, incazzati.L abbia- qui! Dopo, mi sarei preso
mo trovato rifugio dopo le sconftte (purtroppo politiche), a sberloni: non mi sono
da l siamo ripartiti, con nuovi traguardi (utopici) e nuovi mai sentito cos imbecille
compagni. SPAZIOMUSICA ci ha insegnato a sognare e in vita mia! Boni
ad essere liberi. Adesso lo so, siamo gente di Spazio! Ha-
sta la victoria!
A Bruno e Daniela, IMMMENSAMENTE GRAZIE!
Corrado Bargigia e Laura Inzaghi
Voghera e Oltrepo
I Vogheresi Tumas

I primi anni di Spazio arrivavano da Voghera, quasi ogni Stradellino doc. Ogni giorno si fa Stradella Milano A/R.
sabato sera. Troppo casinisti ed allegri per non lasciare Saranno le sue origini (ce n di gente particolare da
tracce. Mario Bonventre (lo si trova il mercoled ed il quelle parti!), sar la dura vita del pendolare, saranno le
sabato al Mercato di piazza Petrarca, sempre circondato quantit industriali di birra che ingurgita: il fatto che si
da donne. Il suo segreto: vende stoffe, scampoli di tele inventato un linguaggio tutto suo, infarcito di massime e
anche pregiate e ci riesce bene: la missione della sua di citazioni a cavallo tra linglese e lo stradellino.
vita!), sua moglie (gi allepoca stavano insieme) Anto- Allarrembaggio forever, Il sanguis l pus rock, il tost
nella Barbieri. E poi Beppe Morando (sembrava forte l pus punk. Per descrivere le gambe di una cantante:
come un toro: un aneurisma lha stroncato qualche anno ehhh la salta in sal palc col galone rugente, e la
fa), Francesco Chiereghin (dopo una giovinezza dissi- canta da tras via
pata si lanciato, e con grande seriet, nello studio e nel Un invito alla ragazza accanto: Dai, su cicetta, dam un
lavoro), Giulio Benenti (ha un negozio di tessuti al 27 di kiss... Da quando gli ho detto che ho trovato una foto di
corso Garibaldi), sua sorella Cristina con Mauro Betta (se quando era giovane e pareva persino bello, mi parla quasi
ne sono andati anni fa). Mario e Francesco raccontano: con simpatia... Tra gli addetti ai lavori noto anche per via
Una delle nostre prime sere a Spazio. Era rimasta una di: la vedi questa mano, zingara: i motivi sono top-se-
mezza damigiana, di quelle piccole, di sangria. Bruno ce cret, dato che nel programma protezione testimoni
206

ne offre un bicchiere: finito in due secondi. Se la bevete della repubblica Ceca. ( il Mess che me lha rivelato).
tutta non ve la faccio pagare. Ci siamo impegnati: unora
dopo non ce nera pi un solo goccio. Ci siamo anche por-
tati via la damigiana vuota per ricordo! Che ciucca quella
sera, ce la ricordiamo ancora!
Altri amici vicini e lontani...
Dominique Aris: lamica di sempre, anima italiana in
corpo e terra francesi. Simpatia e sorriso che conquista-
no. Le estati a Raveo, in Carnia e poi, arrivate ai ventanni,
insieme in giro per Italia ed Europa, quando tutto era l, da
vivere, a portata di mano. Bruno felice di lasciarsi andare
con lei ad una generosit sfrenata, da quella prima volta
nellestate 76 a Portofino.
Per Dominique un battesimo darte che ha lasciato il se-
gno: da anni ha un importante incarico al Ministero della
Cultura Francese.
Pierre Buraglio: suo compagno da una vita. Un grande
artista, opere esposte alla permanente del Beaubourg a
Parigi, mostre in tutto il mondo. Un passato da militante,
di quelli seri e puri, dallepoca in cui cera labitudine alla
coerenza, costasse anche il negarsi alla vocazione artisti-
ca, come lui ha fatto per alcuni anni. A Bruno ha voluto
dedicare la serigrafia della camicia rossa ...
Bruno est parti. Et les souvenirs font dj surface.

207
Cest en sa compagnie que je fis ma premire rencontre
avec lart contemporain auquel ni mon enfance ni ma for-
mation ne mavaient prpare.
Ctait un grand vernissage Portofino autour d Emilio Pavia 1993 Castello Visconteo Dominique e Pierre tra me e Bruno
Vedova dont Bruno avait t le secrtaire. Rencontre
nouvelle et dterminante pour moi avec le milieu de lart; y trouvions encore du plaisir...comme il avait raison!
Dominique e Clara
soire brillante dans la jet-set qui sest termine sur la Je me souviens des longues vires en voiture o on fu-
Poche parole
plage o Bruno, Daniela et moi avons dormi ...le bonheur. mait beaucoup de cigarettes blondes, dune nuit Arona,
smozzicate al
Bruno tait fait des contrastes et des dmesures dont jal- de la tombe de Felice Cavallotti, dune petite fille devant
telefono. Non riuscivo
lais faire rgulirement l heureuse exprience de 1976 le poster de Karl Marx ayant bien-sr reconnu Bruno.
a dire altro. Hanno
2001. Ainsi, comme Georges Perec, je me souviens: Je reverrai toujours sa barbe, ses sandales, son short,
preso il primo mezzo
Je me souviens de sa grande gnrosit rptition avec lt sur les terrasses avec tous ses amici, la chaleur
disponibile e sono
moi (peut-tre ai-je exagr!), quand il me suffisait, avec touffante, les milliards de zanzare, dans Pavia, ma ville
arrivate quasi insieme
mon accent franais, de lui dire che bella maglia Bruno! dadoption. Et puis, je me souviendrai toujours du Ma-
quel 19 marzo del
pour en devenir aussitt lheureuse propritaire. riage du Sicle Spaziomusica.
2002: Dominique da
Je me souviens de sa dmesure, de ses excs, en cui- Enfin, je bois la dernire goutte de la liqueur de r-
Parigi, Clara da San
sine, en gastronomie, en amiti: manger, boire, fumer et glisse offerte ce bel t 2001 quand je suis venue pas-
Vito al Tagliamento.
toujours dans le partage, toujours avec dautres pour la ser quelques jours Pavia et o Bruno tais tellement
Non ce la facevano a
rencontre, l change, le rire...le bonheur. Je me souviens en forme... je narrive pas imaginer que je ne le verrai
pensarmi sola, senza
des grenouilles en rag, des agnollotti au gongonzola. plus...
Bruno.
Bruno dtestait les pique-nique alors que Daniela et moi Au revoir Bruno, Dominique
loncini, le estati in terrazza insieme a tutti i suoi amici, il
caldo asfissiante, i miliardi di zanzare a Pavia, mia citt
dadozione.
E poi mi ricorder sempre del Matrimonio del secolo a
Spaziomusica...
Sto bevendo lultimo goccio del liquore alla liquirizia
che Bruno mi aveva dato nellestate del 2001, quando
ero venuta a passare alcuni giorni a Pavia. Bruno sta-
va bene... Non riesco ad immaginare che non lo rivedr
pi... Ciao Bruno, Dominique

Bruno se ne andato. Ed i ricordi gi riaffiorano.


con lui che ho fatto il mio primo incontro con larte Clara Rivieri: toscana dalle fiere origini, capitata per
contemporanea: una mostra a Portofino di Emilio Ve- amore a San Vito al Tagliamento. Una prof. di quelle che
dova, di cui Bruno, per un certo periodo, era stato assi- i ragazzi li sanno appassionare al piacere della cono-
stente. Un incontro nuovo per me, determinante per la scenza. Ma anche, per amore della musica, raffinata ed
mia vita futura. Serata brillante tra gente del jet-set.... appassionata cantante di jazz e di musica latina. Che
Alla fine Bruno, Daniela ed io a dormire in spiaggia: a Spazio ha regalato una indimenticabile serata con gli
208

la felicit. Bruno era fatto di grandezza, di contrasti e Obatal. Per me cara, indispensabile amica. Con lei una
di eccessi di cui, a partire da allora e fino al 2001, ho sintonia di mondi, di passioni, di stile di vita. Un punto
avuto felice esperienza. E cos, come Georges Perec, di riferimento prezioso ogni volta che ritorno nel mio
mi ricordo: amato Friuli.
- Mi ricordo la sua grande generosit verso di me (sono
stata forse io ad esagerare?) Mi bastava dirgli, con il 18 marzo 2002
mio accento francese:Che bella maglia, Bruno per di- morto Bruno, lamico caro. Bruno e Daniela, Daniela e
ventarne immediatamente la felice proprietaria. Bruno, un riferimento felice, una coppia che si era tro-
Foto Antonella Rivieri

- Mi ricordo dei suoi eccessi, del suo essere sopra le vata. Alla base cera AMORE, per loro stessi, per la vita
righe in cucina, in gastronomia, in amicizia: mangiare, vissuta ruggendo, alla faccia del grigiore che non li ha
bere, fumare e sempre insieme ad altri... gli incontri, gli mai sfiorati, mai. E anche la vecchiaia era stata progettata
scambi, le risate... la felicit. in alternativa alla rassegnazione, ai soliti schemi. Tutti ci
- Mi ricordo delle rane in umido, degli agnolotti al gor- auguravamo di passarla insieme, era uno spiraglio e una
gonzola. E poi di come lui, amante delle comodit, de- speranza. Inventarsi una vita sorridente, sempre in dive-
testasse il pic-nic, mentre io e Daniela... come aveva nire, in avanti, col pugno alzato, uno sberleffo alla morte.
ragione! Ed invece finita ma andremo avanti noi. Questo non ce
- Mi ricordo dei lunghi viaggi in macchina, di tutte le lo possono togliere. un impegno.
sigarette fumate, di una notte ad Arona, della tomba di Giovinezza, non serve fuggire il richiamo di Apollo.
Felice Cavallotti, di una ragazzina che aveva riconosciu- Gettati nella fiamma, muovi con un canto di primavera,
to Bruno in un poster di Karl Marx. se morire tu devi, in primavera. Edgard Lee Masters
Rivedr sempre la sua barba, i suoi sandali, i suoi panta- Con tutto laffetto di 25 anni di amicizia, Clara
Michele Stallo

Oltre la foto...
Di quella foto scattata a sua insaputa nel back stage di un
concerto del Liga, Bruno era troppo orgoglioso. E non po-
teva che essere immediata lintesa con Michele, capace
di fermare in uno scatto il carisma di Bruno e del suo bar-
bone bianco. Ci siamo visti poco ma lamicizia e la stima,
quelle vere, rimangono per la vita.

Avevo prodotto il calendario 97 in custodia CD di Liga-


bue. Sulla pagina retro di gennaio avevo messo questa protrarre ulteriormente la mia sofferenza e scoppi in una
foto con una citazione del barbone del film Amarcord di fragorosa risata coinvolgente. Riapparvero cos il Mori e
Fellini. Il testo era linizio di una canzone di Ligabue: Ahi, gli altri Me lavevano fatta!
Ahila, Vagano girollanz gironzano gironzalon Dopo un ma vaf doveroso, meritato, e da lui stes-
Vagano Vagano Vagano. so condiviso, risi anchio (finalmente!) e iniziarono le
Lunica foto per la quale sarebbe servita una liberatoria paccate sulle spalle. Dopo aver riso insieme tanto anco-
del soggetto ritratto era proprio questa, ma Ligabue, Ma- ra sulla farsa (e tante scuse da parte sua , ma era

209
ioli ed altri mi dissero, prima di andare in stampa, di non perfetta!), ci fermammo a parlare di vari argomenti. Il
preoccuparmi: lo conosciamo, Bruno Morani di Spa- concerto stava per iniziare, ci scambiammo i recapiti e mi
zio Musica, sar ben contento. invit calorosamente ad andare a trovare lui e sua moglie
Ero nel bar del Palaforum a gustarmi una birra, quando Daniela a Spazio Musica, con la relativa ospitalit a casa.
fui chiamato da Marco Mori che, complice del Morani, Mi diede unimpressione molto positiva, schietto, since-
mi invit con aria greve a conferire con questultimo che ro, senza maschera, e poi quelli che non sanno suona-
subito mi disse Lei, come si permesso a pubblicare una re possono restare a casa e quelli che pensano di essere
mia foto sul calendario di Ligabue?, abbastanza confu- dei padri eterni, via dai cogl!. Dopo alcune piacevoli
so gli risposi Beh, non poi una cosa tanto grave, pos- telefonate in cui non mancava di rinnovare linvito, riuscii
siamo risolverla. S, si trovi un buon avvocato cos la ad andare a Pavia e, oltre ad aver avuto la conferma di
risolviamo davanti al giudice, intanto per ora ho chiesto ci che pensavo di lui, scoprii un personaggio fantastico.
il sequestro immediato di tutte le copie. Pensai ad uno Purtroppo i 1.000 chilometri di distanza non hanno favori-
scherzo, ma lui era molto serio. Io andai nel panico totale, to la nostra frequentazione, ma tutte le volte che ho avu-
del resto, al di l delle rassicurazioni precedentemente to modo di trascorrere del tempo con Bruno e Daniela,
ricevute, ero dalla parte del torto sempre stato un piacere immenso. Rimarr indelebile in
Mi ero dissanguato abbastanza per autoprodurre il ca- me il ricordo di una persona unica, col carattere apparen-
lendario, come avrei fatto a pagare un avvocato? Cercai, temente scontroso ed il cuore enorme. Spesso, quando
imbarazzato, di trovare altre strade per giungere ad un bevo un Pampero, affiora nella mia mente il bancone di
accordo. Non cera nulla da fare Spazio Musica e un uomo con la barba bianca che con-
Dopo alcuni interminabili minuti, impietosito dal mio sta- tinua a versare rum, brindando alla vita Continuer ad
to e preoccupato che mi venisse un infarto, decise di non incontrarti ciao Bruno. Michele Stallo
Daniela fan club

Esiste, lo giuro!, un Daniela fan club (e, alla faccia


dei miei detrattori, volete che non lo scriva in questo li-
bro?!). Lhanno fondato quattro ragazzi di Genova, grandi
appassionati di musica: Marco e Massimo Bariani,
Alessandro Priano e Roberto Dechaud. Tutto per-
ch una sera, a fine concerto, ho preso la macchina e
li ho accompagnati in stazione, dato che rischiavano di
perdere lultimo treno possibile. La nostra prima volta
a Spaziomusica: ci doveva essere Kevin Welch, sostitu-
ito alla grande da Eric Andersen e da Ruth Gerson (vera
rivelazione). A fine concerto chiediamo informazioni per
raggiungere la stazione e questa signora molla tutto l
per accompagnarci. Troppo gentile!. Da allora li abbiamo
visti spesso, soprattutto per i concerti proposti da Carlo
Carlini. Si instaurato da subito un costruttivo scambio
focaccia - birre rosse (bevono non male i ragazzi) con re-
210

ciproca soddisfazione. Non sono ovviamente mancati alla


tre giorni di chiusura. Marco addirittura venuto tutte tre
le sere: usciva in condizioni impossibili, ad unimpossibile
ora della notte da Spazio: una dormita ed una doccia a
casa, a Genova, pronto per ripresentarsi la sera dopo...
(Bruno sosteneva che, a parte lamore per Spazio, cera in
vista una qualche possibilit di amplesso...)
Il Daniela fan club che si fa vivo ...che succede!?
S, lo so...dovremmo scrivere qualche ricordo su Spazio
dei bei tempi......ma ci speri ancora? mi sa che i genovesi
sono taccagni in tutto, anche nelle parole... suo cavallo.... Non ho molti ricordi del Daniela fan club, e
Io personalmente posso dirti una cosa soltanto: il mo- so che ci terresti tanto, ma credo che ci siamo venduti per
mento che ho sempre ben stampato nella mia mente qualche birra in pi..... ah, ah...... dai... non bisogna darti
lultima serata del vecchio Spazio quando, ringraziando troppe soddisfazioni!
Bruno, gli dissi che non ci sarebbe stato pi nulla del A parte tutto spero (speriamo) di vederti il 15 novembre,
genere; lui si schern con modestia e tenerezza (!)... Ecco: in occasione del ritorno a Pavia dei Cheap Wine, secondo
non mi dimenticher mai la sua espressione! Lo rividi al- me uno tra i migliori gruppi rock italiani: sono gente tosta
tre volte, e salutava pure! (brutto segno). che crede davvero in quello che fa. (assolutamente dac-
Su low horse Carlini hai gi detto tutto, romanzando cordo! n.d.r.) Cara Daniela, paladina degli oppressi e degli
moderatamente; se usciranno quelle cose faranno la sua indipendenti, non puoi mancare...
fortuna,groupie di ogniddove si nasconderanno sotto il Un abbraccio. Marco ottobre 2003
Carmelo Genovese che ti lasciava unimpronta indelebile. Un segno di forza
in una societ nella quale di rigore, spesso purtroppo a
La musica, si sa, una passione contagiosa che genera ragione, la paura e la diffidenza.
incontri ed emozioni e ti lascia unimpronta che non si Non sar certo il primo a ricordare che decine di musici-
cancella. Cos stato con Carmelo ed Elena. Ci si rive- sti dogni dove hanno conservato un posto particolare nei
de ancora, in giro per concerti, ed sempre un piacere loro ricordi per Spazio Musica. Loro pi di altri abituati
grande e reciproco. a girovagare portando in giro un sogno; bussando come
moderni viandanti alle porte di locali spesso gestiti da
Frammenti di vita persone abituate a considerarli una semplice scommes-
passato qualche anno oramai. Eppure sembra ieri. Nel- sa per lincasso serale. Sorpresi, si ritrovavano in casa
la fitta nebbia serale di Pavia, con le minuscole goccioline loro come vecchi amici. Qualche volta abbiamo avuto la
che stavano a mezzaria aspettando che le raccogliesse fortuna di esserci anche noi; con Bruno che versava un
il tuo parabrezza, trovare Spazio Musica non era facile. bicchiere di bonarda mentre Daniela preparava una cena
Un viale lungo, stretto ed alberato; una via secondaria familiare. Immancabilmente si finiva per infuocare il
dissimulata che offriva una poco evidente alternativa alle tutto attingendo ad un indimenticabile boccione di olio
strade principali. Poi una svolta a novanta gradi in unal- al peperoncino rimasto impresso nella memoria di mia
tra stradina che portava dritto ad un cancello. Il rumore moglie Elena come una splendida icona di condivisione
degli scarponcini sulla ghiaia. Un piccolo fabbricato che e partecipazione. E poi la musica. Conserver sempre

211
doveva aver ospitato per lungo tempo le mani esperte e un posto speciale per alcuni momenti che ho vissuto nel
volenterose di qualche artigiano. Poi entravi. Un locale loro locale. Come la prima volta che ho ascoltato le mille
lungo e stretto il cui spirito sapeva illuminarti anche nella sfumature della chitarra di Tolo Marton. Oppure quando
penombra. A volte ci andavo di pomeriggio: per spiare i organizzammo su due piedi un concerto dei Ghosthouse
musicisti nel corso delle prove. Dietro il bancone Bruno che si rivel fantastico; pieno di rabbia e intensit.
sistemava le sue cose con una sorta di indaffarata calma. Ma sono soltanto un paio di ricordi. Mille altri sono ri-
Non mancava mai di offrirmi una birra ed una mancia- masti impressi nella mente delle persone che come me
ta di osservazioni acute mentre si parlava di musica o di hanno viaggiato almeno per una sera su quel treno che
qualunque altra cosa. La sua capacit di condensare un sbuffava musica ed emozioni sincere. passato qualche
punto di vista in una breve frase era proverbiale. Poi, tra anno oramai, eppure sembra ieri. E sembra che quel treno
una parola e laltra, lo osservavo smanettare silenzioso non si sia pi fermato. Ma ognuno ha proseguito il proprio
al mixer mentre ascoltava pazientemente le indicazioni viaggio, da solo o in compagnia. A volte capita ancora
dei musicisti, anche di quelli pi pignoli, ai quali non di di incontrarci nelle stazioni della vita. Mentre ognuno
rado lanciava battute mordaci ed irresistibili. Uno spasso. aspetta la propria coincidenza. E gli occhi di Daniela sono
Erano battute concepite con laiuto di una breve carezza sempre quelli di una donna dolce e determinata che non
alla sua lunga barba brizzolata. ha smesso di sognare. Anche per Bruno. Carmelo
Non ero un cliente fisso ma mi sentivo a casa. Ci erava-
mo visti soltanto per lorganizzazione di alcuni concerti e
per qualche serata dei miei artisti preferiti, ma Bruno e
Daniela avevano il dono di saper trattare le persone con
grande gentilezza ed umanit. Una generosit danimo
Luca Vitali Un amico speciale: Nettuno

C una frase di Bruno che ricordo in modo particolare; Lho incontrato nella pensioncina di poche camere dove
non lho neanche sentita direttamente, mi stata riferi- abbiamo trascorso le vacanze. ...perch Bruno era
ta dalla Betty. Eravamo al Tenco 2000: io ero l per Jam, Un tipo speciale: alto, magro, con un barbone bianco lun- speciale. Ruvido,
e cerano anche Bruno e la Betty. Mi ricordo la cena, al go pi di una spanna. Lui si chiama Bruno ma io lho so- pungente, spigoloso,
dopofestival, eravamo allo stesso tavolo. Lui doveva sta- prannominato Nettuno quando lho visto uscire dallac- un po come poteva
re molto attento a quello che mangiava e, soprattutto, qua reduce da una pescata: con la sua lunga barba bianca apparire la sua barba
a quello che beveva. Sapeva che anche a distanza di e il suo portamento assomigliava proprio al re dei mari che invece poi ti
kilometri tu lo controllavi e quindi era combattuto tra il della mitologia. Tutti i giorni andavamo a fare delle gite in stupiva per quanto era
desiderio di lasciarsi andare e laltrettanto forte desiderio mare con il gommone. pulita e profumata e
di non fregarti. Gli mostrai delle foto che avevo fatto: Bruno-Nettuno nuota molto bene e sa anche pescare in sapeva di buono...
ce nerano due in particolare che gli piacevano molto. Il apnea con il fucile ad aria compressa. Elisabetta Grimaldi
giorno dopo, prima di partire, sapendo di fargli piacere, Un giorno lho seguito in mare e sono riuscito a vederlo
lasciai alla Betty quelle foto per lui. proprio nel momento in cui sparava ad un pesce e lo colpi-
Devessere proprio un bravo ragazzo questo che disse va in pieno. Bruno mi ha insegnato a pescare con la lenza;
di me alla Betty. Non so, io Bruno non lo conoscevo be- mi ha anche dato il suo pugnale da sub e mi ha detto:
nissimo, mi metteva soggezione per quel suo essere un Adesso sembri proprio Rambo! Per fortuna Bruno non
212

po orso; ma spesso mi dicono che la stessa cosa succede abita lontano da Milano e cos potr andare a trovarlo.
con me, e cos, il sapere che lui aveva una buona conce- Andrea Grimaldi
zione di me, mi ha inorgoglito. Chiss, forse tra persone
Aveva 10 anni Andrea
non facili sarebbe potuta nascere una grande amicizia. durante quellindimenticabile
E del resto, ogni volta che ci siamo poi rivisti allo Spazio- vacanza in Corsica, in cui
musica, sempre stato molto gentile e cordiale con me, siamo diventati grandi amici
che continuavo, da parte mia, ad essere sempre un po in con Enrico ed Elisabetta, i
suoi genitori. Ora di anni ne
imbarazzo. Ci sono delle cose, dei momenti che ti riman- ha pi di 20 ma Bruno se lo
gono dentro, anche a distanza di anni. Quel devessere ricorda ancora .....
un bravo ragazzo mi ha colpito, e lo porto con me, nella
mente e nel cuore, il mio ricordo di Bruno, oltre al fatto
che ci accomunava la buona musica ed al fatto che ha
una moglie stupenda. Tutto qui. Un grande abbraccio.
Luca Parma
Al mitico Bumbo, anche se un orso scontroso, ma
con unanima dolce questo lha scritto Federica
Mariani, pronipote di Bruno, figlia di Ilaria e di
Pino. Lei, prima ancora di cominciare a parlare, lo
identificava riproducendo i suoi inconfondibili colpi
di tosse da fumatore incallito.

Last Minute
Qui sono collocati gli scritti arrivati ben oltre il fuori-tempo-massimo o perch gli autori lhanno saputo tardi (come
Emilio-Bubu e Marco Scardigli) o perch... boh (come la Rita). Ad impaginazione gi ultimata, impossibile pensare ad un
inserimento pi consono, pena complicanze per i grafici: rischio di inappetenza per Luciano e di gastrite per la dolce e
paziente Cecilia... (chi li conosce sa cosa intendo).

A.A.A. LAST MINUTE

Questa volta giuro Ho iniziato a venire a Spazio quando avevo 16 anni ed perch a Spazio la birra, ma anche la sangria che prepara-
che te lo mando! oggi ne ho esattamente il doppio. Spazio, fino a qualche vamo noi del Comitato erano buone...
Dai, per favore, anno fa, stato per me un punto di ritrovo fondamentale, Ultimamente, per problemi allo stomaco, chiedevo sem-

213
aspetta: ci tengo troppo intimo, familiare e vero, e, nonostante potesse diventare pre e solo un bicchiere dacqua al Bruno...dapprima con
ad esserci nel libro! scontato visto che ci andavo quasi tutti i giorni, devo dire flebile e vergognoso timore, poi con consapevolezza. Ed
La Rita, anche se che latmosfera di Spazio per me sempre stata magica! il Bruno mi ripeteva, sempre in dialetto: Non bere tutta
con un ritardo di un Magica per la musica, per gli amici, magica anche per gli quellacqua che ti fa male... ma sei proprio sicura che vuoi
paio danni, stata di incontri casuali... Ma la magia di tutte queste cose che ancora un goccio di quella roba sporca??!! Guarda che ti
parola. Ed il suo scritto ho elencato arrivava dalla presenza di due indimenticabili fa venire il mal di stomaco!!! E intanto amorevolmen-
troppo bello. personaggi come Bruno e Daniela, sempre a bisticciare e te mi porgeva il bicchiere dacqua che gli avevo chiesto!
sempre ad essere complici damore! Eppure, ironia della sorte, di l a poco anche lui avrebbe
...Mamma Daniela... e Bruno...in una parola sola: il Bruno! dovuto bere solo acqua... Proprio in quei giorni io e Dario
Cosa dire del grande Bruno?! ...che mi ha visto crescere lo incontrammo al GS: era un po gi perch i dottori lave-
dentro a questo posto, mi ha visto con una compagnia di vano messo a dieta rigida, ma nei suoi occhi si leggevano
matti pogatori, mi ha visto intrecciare i miei pi importan- ancora la sfida ed il coraggio...!
ti legami, mi ha visto ridere... Mi ha anche visto piangere Grazie Bruno per la tua determinazione, la tua dolcezza, il
damore la notte del Capodanno del 98, con la vista com- tuo carisma di dolce e burbero nonno, la tua ironia, le
pletamente annebbiata, quasi distesa sul suo prezioso tue urla che rimbombavano tra le pareti di Spazio, insieme
bancone fino alle 7 del mattino! Ricordo ancora le parole alle tue risate... Grazie per lindelebile intesa con la tua
confortanti e paterne che il Bruno mi farfugliava tra un grande e forte Daniela. Grazie perch con voi ho imparato
sorso e laltro, dandomi dolci consigli di vita vissuta... In tante sfumature della vita, nel passaggio dalladolescen-
dialetto, alla sua brusca maniera che in quel momento za all et della seriet...se unet della seriet esiste per
non era pi cos tanto brusca!! E tra un sorso e laltro, s... davvero... Con grande affetto, Rita (Minchiotti)
A.A.A. LAST MINUTE

Emilio-Bubu: A raccontare di Spaziomusica si richia di cadere nella e ragazze che hanno la tua et e anche loro sono soli ad
il fratello tranquillo malinconia: un ricordo bellissimo di un tempo senza arrangiarsi unesistenza, con tutto quel che segue.
del Cobra, una delle pensieri, escluso quello di divertirsi. Tanto per capirci, un Quando sono arrivato io a Pavia cerano i locali di Borgo-
presenze costanti anno senza dare un esame e alla fine un complementa- ticino a farla da padrone, una irripetibile e fantasmago-
nelle notti di Spazio. re infilato in zona Cesarini per evitare il militare. Poi mi rica sfilata di osterie dove la vita notturna pulsava come
Uno di quelli che hanno dato una regolata al minimo, ma quello un altro in nessun altro posto del globo. O forse ero io a essere
luniversit lha fatta discorso. A Spaziomusica ci si andava quasi tutte le sere. giovane ed entusiasta. Era il 1979, per rigor di storia.
di notte, a Spazio Anche se prima si faceva altro, si andava tardi, alluna Poi passarono gli anni (i nefasti anni Ottanta): le osterie
o anche dopo per un ultima birra dal signor Millelire e chiusero e aprirono altrove discoteche. La vita passava
Marco Scardigli dalla Daniela. Signor Millelire perch Bruno era uguale e piano piano i miei amici, i commilitoni dellesperienza
Anche lui coinvolto al Giuseppe Verdi delle banconote. Poi dopo la birra due pavese si laureavano e se ne andavano. Perch una cosa
nellavventura. chiacchiere e magari unaltra birra e via cos. Sempre con che non si dice o non si capisce che lesperienza pavese
Nel frattempo musica di sottofondo. Buona musica, come adesso non se a tempo: dopo un po si esaurisce. Come una pila. Mi
diventato autore ne trova tanta in giro. Ricordi tanti, ma parecchio anneb- laureai anchio ma rimasi a Pavia, avevo un lavoro e una
di saggi e testi storici. biati dallalcol. Ad esempio un carnevale in cui tutti era- casetta. Fu in quel periodo che andavo a Spaziomusica:
no mascherati e i Long Horns suonavano. Fu una serata per mi sentivo solo. Per la prima volta nella mia vita
notevole, finita con una jam-session e gente portata via sentivo di appartenere a unaltra generazione rispetto a
a braccia per colpa del solito ultimo bicchiere bastardo. qualcun altro. Vedevo i frequentatori, gli studenti venuti
214

Per i pochi bellicosi superstiti alla fine cera stata una dopo di me che facevano le cose che facevo io gli anni
spaghettata di Daniela, al ritmo di Simpathy for the devil. prima, garruli e freschi. Per ci separava qualcosa: non
Poi rissa in collegio fra chi rientrava ubriaco allalba, e proprio un abisso, ma sicuramente un vetro vagamente
chi dormiva ligio al dovere. Una serata perfetta: non sar deformante. Dicevamo le stesse cose ma i significati era-
grande letteratura, per bisognava esserci. Perch quello no sempre un po imprecisi: quello che valeva per me non
che non si riesce a raccontare il clima che cera: il bar valeva esattamente per loro. Il mio ricordo pi vivido un
poteva anche essere un posto normale. tavolo lungo, comunitario, nella seconda sala, dopo il bar.
Il bello veniva nella seconda stanza, dopo la porticina: Come fosse un istogramma, ci misuravo quanta gente co-
la cortina fumogena di fumo ( una ripetizione?) da far noscessi. Qualche sera due o tre persone.
invidia alle sale biliardo pi malfamate, lodore acre di Altre sere nessuno.
sudore e alcol (odore di giovent?), la musica sopra tutto A Spaziomusica ci portavo amici da Novara: era un bel
e tutti. E poi Bruno, cordiale e ottimista: Ancora qui a posto, in controtendenza a quelli che imperavano allora
rompere i coglioni?. Emilio e mi aiutava a spiegare agli altri e a me stesso perch
restavo a Pavia. Perch l la vita era ancora sufficiente-
I miei ricordi di Spaziomusica non sono particolarmente mente diversa e intelligente e locali come quello lo testi-
allegri. Per spiegarlo devo brevemente far capire cosa sia moniavano. In realt io ci andavo solo a bere. La musica
Pavia e come funziona per chi ci viene a studiare. A Pavia non mi mai piaciuta e non lho mai capita. Per per un
ci si arriva alla fine del liceo, garruli e freschi, per fare po Spaziomusica stato sufficiente come giustificazione
luniversit. In realt luniversit lultima cosa: limpor- a rimanere a Pavia. Poi, forse dopo qualche sera di troppo
tante una vita da soli, lontani dalle catene o dagli ab- con il tavolo-istogramma a zero, decisi di tornare a Nova-
bracci della famiglia, assieme a un milione di altri ragazzi ra. Marco Scardigli
(quelli del pollo di plastica appeso al soffitto) non ci conosciamo molto cara Daniela, ma credo che un
... inevitabile ricordarsi di quellaria burbera dietro la con- sottile filo rosso ci sia tra noi: ecco, tu e Bruno siete quelli che
solle (era apparente o vera?), dei sorrisi accennati dietro io chiamo LA MIA GENTE. Io cambio posto, citt, lavoro ma
il bancone, dei cenni di assenso o dissenso che discre- cerco, e, per fortuna, trovo sempre la mia gente: persone forti,
tamente lanciava... della foto sopra la porta... dellaffet- coraggiose, libere, combattive, amanti, compagni, universali.
to che ci avete donato e trasmesso quando venivamo a Ed io ho bisogno di vivere con queste persone perch credo
Spazio. con affetto e stima che ricordiamo Bruno... come loro che bisogna cambiare il mondo; ci credo ancora e ci
con affetto e stima che non ci dimentichiamo di te. Un credo di pi proprio quando le trovo. E allora volevo dirti che,
abbraccio. Emanuele & Daniele anche se da lontano, voglio bene a te Daniela e voglio bene a
Bruno; che sono felice di avervi incontrato e conosciuto, che
sapere della scomparsa di Bruno mi ha fatto soffrire
Con un bene enorme, Stefania Grossi
...Credo che me lo ricorder sempre cos Bruno: quel flash
di voi due dietro il banco di Spaziomusica, nella notte del- Angela Mariani: un funzionario dal volto umano
la vigilia di Natale. un ricordo di un contrasto: vi vedevo
cos sani - mi sembravate cos felici - in quel posto che
a me sembrava affascinante ma cos poco sano, con tutto I Sommaruga: una trib. Venivano da Milano. Non si
quel fumo... Ma limmagine era positiva e simpatica. Me sono persi un concerto per anni ed anni.

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la tengo molto cara. Mi piace pensare anche alla vostra
storia. bello vedere che le passioni travolgenti e i pro-
getti insieme sono ancora possibili. Anche se tante cop- Le commesse di Griffini
pie trascinate o scoppiate sembrano provare il contrario. Bruno: come si fa a dimenticare uno
Peccato che a volte il destino sia cos duro. Un abbraccio cos! Unico nel suo genere! Lo vedevamo
forte. Marco (Morosini) quasi tutti i giorni: veniva a prendere
i micconi per i musicisti o le brioches
fresche per Daniela e mamma Carla.
Spesso ci portava in negozio i musicisti e
Per forza che Bruno morto. In questo mondo dove il
ce li presentava sogghignando (chiss che
Comunismo scomparso, finito, che ci stava a fare uno
cosa gli aveva raccontato!). Tante volte
come lui? Alberto Pietrapertosa
entrava con fare deciso e faccia incazzata:
E lura? Chi l ca vusava stamatina?
(voleva dire che le nostre gioiose urla
Caro Bruno, vorrei abbracciarti dovunque tu sia e dirti gra- mattutine lavevano svegliato - camera
zie per quelle notti piene di musica, per il calore umano sua era proprio sopra il negozio). Noi
che sentivo a Spazio e anche per il sano sudore, per tentavamo di scusarci; per fortuna, dopo
laria densa di fumo e odore di birra, per quelle mani che un paio di va da via il cu scappava
battevano sui tavoli a chiedere un bis, come a volere che da ridere anche a lui... Bruno, unico....
tutto non finisse mai. Terr stretti quei momenti per farli burbero-simpatico.
rivivere il pi a lungo possibile nel cuore e nella mente. Alessandra, Grazia, Ivana, Melissa...
Mara Camerano - Alessandria
Spaziomusica: punto e festa 3-4-5 luglio 1999
Dopo 13 anni Spaziomusica volta pagina:
13 anni di grandi concerti, grandi emozioni, grandi serate
vissute con intensit da brivido che fanno parte del patri-
monio collettivo di Spaziomusica e della storia individuale
di ciascuno di noi. venuto il tempo di ritirarci e di lascia-
re ad altri lonore e lonere di continuit/discontinuit.
Festeggeremo alla grande: una kermesse di tre giorni ad
alta densit umana, musicale,poetica e godereccia.
Avremo il piacere di ritrovare volti, lasciarci andare ai
ricordi, riascoltare parole, suoni, voci che sono stati la
colonna sonora delle no-
Il nostro manifesto daddio. In quella tre giorni suc- stre vite lungo tutta questa
cesso di tutto, di tutto e di pi. Il pieno di emozioni straordinaria esperienza
come mai nella vita. I volti, le immagini, i suoni sono che stata per noi Spazio-
sedimentati nella memoria. Ma Bruno ed io avevamo musica.
bisogno che rimanessero tracce tangibili: non ci pa- Spaziomusica che per noi,
reva vero stesse succedendo proprio a noi. E cos le irriducibili fedeli alla li-
foto dellultima sera di Gavino Starone. E cos la re- nea, intesa come passio-
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gistrazione video della mega jam curata da Bruno, che ne civile e politica, stile di
custodisco gelosamente a casa. vita e relazioni umane, ha
E cos un album dalle pagine ingiallite dove ognuno rappresentato un microco-
poteva scrivere. Ne esce un ritratto molto bello e mol- smo dove realizzare quella
to vero della gente di Spazio. filosofia di valori che sono
I pensieri li ho trascritti per renderli leggibili dato che stati la straordinaria forza unico valore ed unico parametro,cui spesso anche unarte
emozione e tasso alcolico (non saprei dire in che ordi- collettiva della nostra ge- straordinaria come la musica deve piegarsi. Spaziomusica
ne di priorit) non aiutavano certo la bella calligrafia. nerazione (arrivata adesso una piccola ma per noi importante dimostrazione che,
Luciano Ferro e Cecilia Rossignoli ne hanno reso alla soglia dei cinquan- pi che budget miliardari, sono le idee, i progetti, le con-
il sapore. ta), in un mondo molto taminazioni e gli incroci sul piano artistico ed umano a
diverso dalle nostre utopie contare. La riprova sono le decine e decine di musicisti
e dai nostri sogni. amici che hanno dato la loro adesione alla grande festa
Tantissime ed indimenticabili le serate in cui a Spazio tra finale ; giornate in cui faremo il pieno di emozioni, senza
la band (pavese-italiana-inglese o americana che fosse) rimpianti ma con tanti ricordi, come direbbe il suonatore
e la gente si creato un mix di emozioni, unatmosfe- Jones di Fabrizio De Andr. Un forte abbraccio ideale ed
ra assolutamente speciale. In tutti il piacere di esserci: un grazie di cuore ai musicisti sparsi per Pavia, per lI-
unesperienza artistica ed umana che fa parte della no- talia e per il mondo e a tutte le persone amiche (lelenco
stra memoria e della nostra storia e che nessun assegno, lunghissimo) con cui abbiamo condiviso musica ed emo-
per quanto miliardario riuscirebbe mai a comperare, n zioni, discorsi impegnati e risate, pastasciutte, buon vino,
tanto meno e riprodurre. Ci sembra importante ribadirlo ideali e grandi sogni
di questi tempi, appiattiti sulla logica del denaro come Bruno e Daniela
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Pensieri dallalbo doro Comunque la pensiate, la fine di un mito. Bob

Questa storia inizia con la S di Solitudini dimenticate in bic- Ho cominciato lavventura di Spazio come un divertimento
chieri di birra, con la S di Stonate chitarre ubriache, con la uguale a tanti altri, e mi sono accorto che mi avete dato i
S di Strane coppie create da uno strano dio dellAmore, e migliori anni della mia vita. Giovanni
ancora una S per Serate dedicate ai ricordi.
E continua questa S maledetta di Sognatori che non vo- Voi a volte ci pensate cos lontani, eppure siamo cos vici-
gliono essere presi. la S di Spazio che accompagna una ni (Wim Wenders)
M, Melodie di Musicisti di altre galassie che ospitavano i Roberto dal cielo sopra i tamburi
sogni. la M di Miracolo ed la M di Magico che insieme
portano ad un ultima. Arrivati a Spaziomusica. Ora si scen- Sono arrivata qui per caso, in una di quelle certe notti.
de. Finalmente un treno puntuale. Un bacio al capostazione Qui per caso ho incontrato lubriaco (MB) molto intrapren-
Barbuto ed una lenta carezza alla dolce Maestrina. Luca dente (con la mia amica), per, siccome lei non lo voleva,
lho ramagliato su io.
Tu me quieres dejar.../yo no quieto sufrir/con tigo me voy Qui, sempre per caso, mi ha baciato per la prima volta (ori-
My santo (Espacio Musica)/dunque me vueste morir. ginale) e vissero felici e contenti! Qui, per caso Bruno,
Hasta pronto companeros! Marco Daniela, Luca, Heidi, Massimo, amici, musica, birra lo
rifarei. Con affetto, tantissimo. Biby
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Adesso mi compro un paio di sgabelli, le sigarette, cinque


birre, lo stereo, i dischi e finalmente sto a casa. Cerco di Un ininterrotto grazie dal 1989. Luca
sublimare. Cerco di crearmi il salotto. Cerco di stare come
prima... Inizio a leggere la Provincia, forse anche Repub- Un grazie di cuore a Bruno e Daniela per 10 anni di emozio-
blica, tutti i volantini vecchi, quelli nuovi, le locandine dei ni. Valter e Riccardo
concerti. Cambio vita. Massimo
Grazie per 6 anni di ubriachezza molesta a ritmo di buona
Nelle notti ghiacciate, appesi alle bici e agli scampoli delle musica. Teo
tante idee possibili, soltanto qua ho trovato cuori caldi e
pensieri vivi, una tana dove svernare ed un rifugio, nonch ma che ubriachezza molesta, solo sana quanto basta
una scuola di formazione al rhum. per creare unatmosfera unica. Andrea
Alcune iene attorno mi chiedono di smetterla, ma non la
smetteremo Camilla Mi siete stati anche sui coglioni, per Spazio Spazio. Pa-
olo
Almeno non romperete pi i coglioni con il farmi abbassare
il volume del basso Naturalmente scherzo. Ciao miti! (Fifth Ai momenti indimenticabili in cui ero sempre alla ricerca di
Avenue, Birragratis, Cabrini, qualche volta Long Horns e, nuove follie. Cosa volete che vi dica: per 5, 6 anni vi ho fre-
pi avanti, spero Elton John, se non mi incula.) Lorenzo quentato: andavo a letto con le vostre facce e mi svegliavo
tardi. Ora non pi e mi manca Mario
Il migliore vov e la migliore crema di lardo lho trovata qua.
Dove andr domani? Max Che dire della mia seconda casa?. Ho praticamente vis-
suto qui quasi sei anni, irripetibili, attraversando come di necrologi! Cazzo, ne avete le palle piene? Va bene, sono
passaggio serate beh, quelle serate, di quella rara alchi- contento che voi vi godiate un po di musica come abbiamo
mia che solo qui a Spazio si poteva creare. fatto noi per un po di anni!
E ci ho pure cantato diossanto, se dovessi fare un calcolo Scherzo naturalmente. Siamo nati con voi, cresciuti a pane,
di quanta birra lasciamo stare. blues e soul, un festival soul a Porretta, anche grazie a voi.
Ai fratelli e zii putativi che dir si voglia, a Bruno e Da- Ciao, noi ci saremo sempre.
niela, Heidi, Luca, Ada non si poteva non voler bene. Grazie Hot Mama soul band
di tutto. That was entertainement. Armando
Ai compagni, anche se inconsapevoli, della mia giovane
Un grazie di cuore per tutto laffetto, la simpatia ed il calore ubriachezza. Grazie! Lory
di una vera famiglia dimostrato, che ha contraddistinto un
periodo della ma vita breve, ma carico di forti emozioni. Sa- Ai momenti indimenticabili in cui ero sempre alla ricerca di
ranno ricordi che porter sempre con me. nuove follie. Luca
Un abbraccio. Rossana
Conoscervi stato bello (Bruno un po meno), per siete
Siamo cresciuti a rock e blues in questo locale. grandi. Sostituirvi sar impossibile. Forse sovrapporvi. Co-
Grazie di esistere. Dante e Mary munque grazie. Patrizio

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Musica, spiedini, donne e Zorbas group. Kostantino Io spero che non siano titoli di coda, ma solo la pubblicit.
Tornate presto! Simone
Spazionon solo Musica. Grazie!
Patrizia, Cristina, Michaela, Elena Vi ho fatto incazzare di brutto per ho imparato a suonare e
stare insieme ad un sacco di gente. Grazie. Militello
Ogni volta ogni volta che torno non vorrei non vorrei pi
partir Luisa e Giorgio Hasta la vista/tosta lhasta lestamente!!!
Saluti e baci al nostro comandante che con su brazo liber-
Non so che cosa hanno i nuovi studenti di Pavia; noi aveva- tario ci ha servito tante birre e cubalibre. Un bacio a papi e
mo Spazio. Moli e Gavino mami. Ale Porta

A Daniela e Bruno: vi ho conosciuto tardi, ma il piacere Peccato che Daniela sia un po menosa, comunque un gra-
stato immenso. Vi voglio bene. Gabry zie di cuore! Angelo

E lottavo giorno Dio si distrasse e cre Spaziomusica. Nebbia e nebbia nella pianura, poi, in fondo, anche la notte
E fu un grande giorno. GinTonic era lieve. A Pavia. Renato

Ci lasciate con grande dispiacere, per quello che avete Stay hard, stay hungry, stay alive. Betty e Marco
fatto stato grande. Grazie di tutto. Attilio
Sto con le farfalle/vale sempre la pena/uscendo da qui mi
Dio bono, a leggere le pagine precedenti sembrano dei sono sempre venute in mente bellissime canzoni. Mess
Chiss, forse continuer il tempo in cui la musica di questo pi maturo. Senti che un pezzo di te si sta staccando e fa un
indimenticabile locale stordir, in modo assolutamente po- po male. Un abbraccio. Carlo
sitivo, il mio timpano. Manuela
Sono le cinque meno un quarto del mattino. Ai miei genitori
Heidi! nostra gioia e nostra grazia. Bionda e doce comme italiani: grazie per tutto, vi vorr sempre bene. Ai migliori
ozucchero! Betty ragazzi con cui abbia mai lavorato, ai migliori clienti che
abbia mai avuto. Grazie! Heidi
Heidi: un bacio riconoscente. Il banco dei bar di tutto il
mondo sia lincrocio dei nostri sentieri futuri. Marco Formidabili quegli anni. Mim

Il primo posto dove ho suonato, dove ho preso delle ciucche Io sono il vento e come il vento torner.
da dio e dove mi sono divertito una cifra. Fatemi una birra. Pr
Grazie a Bruno e Dany. William
Amputati di questa parte della nostra vita, vaghiamo nel
Le belle avventure non possono durare in eterno. buio della notte cercando mete impossbili. Emulando goc-
Il tempo passa e la ruggine non dorme mai (come canta ce di malinconia nel cerchio della storia,sentiamo la morsa
Neil Young). Ma i bei ricordi s, quelli durano per sempre della lieve tristezza. Chiara
e quando sono legati alla musica trovano SPAZIO nel tuo
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cuore, nella tua anima e da l non se ne vanno mai. Il Paradiso lo preferisco per il clima, linferno per la com-
mi ricordo il blues, il rock, interminabili assoli di chitar- pagnia. GinTonic
ra;mi ricordo che quando la band saliva sul palco di Spa-
ziomusica era linizio di una grande serata. Lamicizia non si misura a parole, ma a litri di birra e
Grazie Spazio! Keep on rockin in a free world!!! Guido pisciate! Fabiana & Alessandra

Ci sono dei giorni o delle notti in cui ti senti non pi vecchio, Per Daniela e Bruno. da giorni che sto pensando alle sera-
ma pi adulto o pi maturo. Cos maturo che ti sembra di te e alle nottate passate da voi: ai concerti indimenticabili,
perdere qualche pezzo per la strada. alle grandi bevute e alle grandi passioni!
Come quando arrivi per lultima volta a Spazio, che sar Ora che il piccolo Marco ci fa vivere altre bellissime emo-
ancora ma non sar pi. Vedi facce che non trovavi da anni, zioni, dora in poi, la notte chiuder gli occhi e far finta di
altre che hai guardato ieri senza vederle, per poi accorgerti essere a Spaziomusica, con la mia band preferita.
che sono mattoni di un passato che non ti vuole mollare. O Un grosso abbraccio ed un grande grazie!
che tu non vuoi lasciar andare. In fondo la storia di ciascuno Silvio, Paola e il piccolo Marco
questione di punti di riferimento. Alla fine torni a casa.
Dai un bacio a tua moglie che magari hai conosciuto pro- Lo Spazio come linfinito. La Musica ti aiuta a raggiun-
prio a Spazio, in una notte fresca di settembre, scrivendo gerlo. Sai quante volte/sognando un viaggio/restan-
in fretta numeri di telefono sopra i nomi dei musicisti del do fermo nello stesso posto/e con la mente ho girato il
mese; accarezzi una testolina ancora implume che dorme mondo Grazie per questo piccolo viaggio. Fermi qui,
nel letto accanto al tuo. in questa caldissima dimora.
Chiudi gli occhi. E ti senti non pi vecchio, ma pi adulto o KKF - Fede Poggipollini band
Ci avete dato modo di suonare, soprattutto di suonare certo. E la sinistra che ha fatto? Ha perso regolarmen-
come volevamo noi. Per questo sento di dovervi ringrazia- te. Lunica volta che, per stanchezza, lei ha smesso...:
re. Con voi finisce unepoca, ma avete scritto una pagina spuntato Prodi!
importante in questo mondo scalcinato che la musica Non parliamo poi del gusto: mentre la sinistra del Pre-
italiana. Grazie di tutto. Vi vogliamo bene. Saremo sem- mier va al salone e si accompagna a Vissani, loro come
pre amici veri. Ricky Portera & Claudio Golinelli affinano il palato?: panini e la solita birra.
E che dire di Bruno. Poco c da aggiungere, del resto
Alla barba pi ispida del blues e ad un grande cuore!!! lui non una figura reale. Inizialmente pensavamo ad
Maurizio Solieri una sorta di copertura ideata da Daniela per allontana-
re tutto quellaggirarsi di aitanti giovanotti che, appena
Spaziomusica chiude i battenti: un vero peccato e se vo- varcata la soglia, si precipitano da lei.
gliamo usare un termine religioso: un peccato mortale. Ma poi, una volta giunta la richiesta del Museo Spallan-
Una parte di storia musicale che ha fatto epoca. Se ne va zani per lesposizione del suddetto accanto al famoso
dopo aver lottato con tutte le sue forze ma soprattutto con nano in formalina, ci siamo fatti lidea che la faccenda
un cuore grandissimo e ormai depresso. era certo pi complessa.
Il cuore immenso di Bruno e Daniela, combattenti indomiti Innanzi tutto crediamo che quella faccia da figlio dei fiori
e senza frontiere e con un solo grande amore nel cuore: diventato saggio e per anni esposto in un angolo buio
la buona musca! Lindifferenza e la poca sensibilit della della sala non sia altro che un pezzo di folclore, a testi-

225
gente li ha fiaccati e li fa ora desistere. Ho un grande peso monianza che il 68 pavese non lha fatto soltanto Bolis
sul cuore ma mi auguro che chi non ha capito nulla ieri, (visto che lunico che non rinnega).
possa sentire una grandissima nostalgia domani. E poi avete mai provato a girare la sua postazione sotto
Perch le cose e le persone belle non si possono dimenti- vetro? Provateci e vedrete comparire la neve come nelle
care. Per sempre nel mio cuore. Aida Cooper bolle da souvenir. Il Bruno, tale personaggio da Museo
delle cere sessantottino, stato anche immortalato nel
Ci hanno preso in giro per 13 anni con quella loro aria libro di Ligabue. E a testimonianza che luomo Bruno
da sinistrorsi pronti a credere alla Rivoluzione. Mai visto solo una chimera del tempo che fu, viene rappresenta-
gente pi conservatrice: niente cambiato in quelloffi- to in una sorta di natura morta con accanto baule. Infi-
cina credo dallapertura. E anche per quanto riguarda il ne, chi non ne fosse convinto, provi a dirgli qualcosa:
cartellone, cambiare un eufemismo. In fondo i Solieri e risponde sempre Vaffanculo e Fatti i cazzi tuoi a
i capitan Fede tornavano sempre, non parliamo dei Mau- ripetizione. Cosa che ci fa presumere non sia altro che
ro Pagani o dei Fabio Treves. comandato da un disco, ovviamente a 45 giri, con relati-
Praticamente ciclici, come la prima neve. Ma i musicisti vo mangiadischi.
in s non hanno colpa: tutto a causa della pasta do- Comunque, veri o falsi che siano, i due meritano un salu-
pata. S, quel sugo che serve la colonia che da un lato to, se non altro per lentusiasmo che hanno saputo met-
bomba gli artisti (lo si vede poi sul palco: altrove non terci (ma questi sono solo affaracci loro) e che hanno
fanno mica quelle performance l) e dallaltro crea di- saputo trasmetterci (e questo ci piace di pi).
pendenza, tant che gli stessi sono costretti a tornare in Non li salutiamo neppure, tanto sappiamo che avranno
zona-pasta almeno una volta allanno. Per anni Daniela certo pi tempo libero, ma saranno comunque sempre
ha fatto appello a votare a sinistra prima di ogni con- dalle parti di Spazio. Baci. Linda Lucini
Spaziomusica: laddio e i rimpianti per Pavia re ai veri e propri eventi che si svolgevano in via Fa-
ruffini. Mi mancher il palco di Spazio e quel simpatico
11 Marzo 99 brontolone di Bruno, un grande uomo ed amico, nonch
certo: tra poco pi di due mesi chiuder i battenti lo tecnico del suono insuperabile, dietro al quale per, non
Spazio Musica di via Faruffini, un locale storico per Pa- tanto nellombra, ha agito quella grande donna che Da-
via, un punto di ritrovo abituale per gli amanti di tanti niela (citazione rubata... ma sempre calzante). Speriamo
generi musicali, gestito con passione e dedizione da Da- che rimangano i muri di Spazio a raccontare le storie dei
niela e Bruno Morani. A loro voglio dire grazie, a nome del musicisti passati negli anni, speriamo che chi di dovere
tanti amanti del blues, siano essi musicisti o parte di quel possa ripensare a cosa perde la citt di Pavia, e non solo,
grande pubblico che si visto in questi anni, grazie per speriamo soprattutto che Daniela e Bruno possano final-
la loro genuina passione, per la loro pazienza e cocciuta mente riposarsi dopo questi anni di duro lavoro ascoltan-
ostinazione nel portare avanti una personale crociata a dosi in santa pace, solo per relax, un buon blues di Muddy
favore della musica di qualit. Waters ed un lento di B. B. King. Grazie ancora ragazzi per
Non spetta a me ricordare quanti artisti siano passati nel quello che avete dato a migliaia di persone, me compre-
piccolo ma prestigioso locale di via Faruffini. Credo che a so. Fabio Treves - Milano
tutti loro mancher laffetto che hanno saputo trasmette-
re i coniugi Morani: una blues family che con gli anni si Pavia, citt assopita:
fatta conoscere in tutto il mondo. Anni fa, a Memphis, Spaziomusica deve proprio morire?
226

Tennessee, prima di salire sul palco mi venne incontro


il leggendario bluesman nero Honeyboy Edwards e mi 26 Marzo 1999
chiese: Hey, man, ho saputo che vieni dallItalia. Me lo Generi come il blues e il jazz da tempo non sono pi
faresti un piacere? Mi saluti a Pavia gli amici di Spazio considerati come semplice musica di evasione, ma sono
Musica? Tanto per far capire che proprio i musicisti diventati argomento di studio e di approfondimento in
sono i primi a ricordarsi del locale e dei suoi pi che uni- Conservatori ed Universit, in quanto importanti chiavi di
ci animatori. Ma nella musica, come nel calcio, c poca lettura di contesti sociali e periodi storici.
riconoscenza e allora che senso ha andare ancora avanti Un recente articolo pubblicato dalla rivista Amadeus
controcorrente, in una battaglia un po troppo donchi- trombettista Winton Marsalys sottolineava come il
sciottesca, logorante e faticosa per imporre la buona moderno ascoltatore stia diventando sempre di pi un
musica in risposta a mode e gusti che non prevedono ascoltatore totale, in grado di apprezzare e rispettare
certo il blues, il rock ed il country? Pavia e le istituzioni generi differenti quali la musica classica e quella afroa-
non sono certo state generose con lo Spazio Musica. In mericana. Queste argomentazioni, a parole condivise da
altre regioni dItalia locali molto meno attrezzati hanno molti, non hanno trovato riscontro a Pavia nei fatti, se si
trovato validi interlocutori in quell assessorato ai giovani esclude qualche rassegna jazzistica come quelle nel cor-
o in quello della cultura, per promuovere iniziative musi- tile del Municipio, frequentate da un pubblico distratto e
cali e per dare risposte concrete alle sacrosante richieste tormentato da sciami inferociti di zanzare.
di tanti ragazzi che non amano lomologazione culturale Pi di frequente, latteggiamento generale verso chi, dal
in atto. Ma a poco serve ora recriminare e polemizzare. basso, ha cercato di proporre musica stato di generale
Spazio Musica ha segnato un periodo importante anche indifferenza, se non di ostracismo per la paura, a volte
per la vicina Milano che spesso si spostava per assiste- con connotati isterici, del disturbo della tranquillit
della gente. Spaziomusica a Pavia ha rappresentato 3) Ma il particolare affetto di chi frequenta e ha frequen-
uneccezione: Bruno e Daniela (i gestori) hanno consen- tato Spazio non dettato solo da ragioni musicali.
tito di ascoltare autentici artisti blues e jazz come Chico Daniela con la sua sovrumana disponibilit e Bruno con
Hamilton, John Hammond, Bob Margolin e tanti altri, e la sua burbera passione, hanno creato un clima di acco-
vanno sicuramente ringraziati in quanto il locale diven- glienza che ha reso facile a chiunque entrare nel locale
tato negli anni un importante punto di riferimento per e poi ritornarvi.
tanti appassionati. Purtroppo, per motivi personali ma si- Nonch, aspetto non secondario in una citt studente-
curamente (a mio parere) legati al triste quadro descritto, sca, hanno offerto un servizio intrattenimento e socialit
Bruno e Daniela hanno deciso di interrompere lattivit a prezzi assolutamente al di sotto delle medie correnti.
entro pochi mesi. Spero sinceramente che questo non (Chi ascolta musica, sa cosa significhi dover rinunciare
avvenga e che organismi come le varie associazioni uni- ad acquistare il cd che piace perch non si trovano le 40
versitarie o direttamente anche lamministrazione comu- mila lire necessarie). Forzando la mano, ma solo un poco
nale (una volta, del resto, non si suonava jazz anche al appena, si pu dire che abbiano svolto una buona fetta
Vittadini?) possano intervenire per garantire la continuit di funzione vicaria di un centro sociale.
di Spaziomusica. Inoltre, vorrei auspicare che si possa 4) Come ha reagito Pavia?
veramente operare un generale rilancio delle proposte Come sempre, sonnecchiando. In verit, forse ci siamo
musicali a Pavia, una citt che (si dice...) vuole puntare abituati troppo bene e abbiamo pensato che tutto fosse
il proprio sviluppo sul turismo, sul terziario e, soprattutto, dovuto e che Spazio sarebbe sempre esistito. Il locale

227
sulla cultura. Luigi Marinoni - Pavia stato sentito spesso come un corpo estraneo e la
ricchezza culturale che ne derivava sembrata spesso
Grazie a Spaziomusica sprecata. Non c da stupirsi se anche questo, oltre alla
stanchezza, abbia spinto a chiudere. Insomma, Daniela
8 giugno 99 e Bruno hanno fatto una scelta che ci fa soffrire, ma che
Nemmeno un mese, e Spaziomusica chiuder. Su que- comprensibile e va rispettata.
ste pagine abbiamo letto voci di tristezza e rimpianto, Non hanno certo preso la decisione con leggerezza e,
a cui ci associamo e alle quali proviamo ad aggiungere proprio perch la hanno meditata, siamo sicuri che im-
qualche riflessione il meno possibile condizionata dalle plorazioni e suppliche sentite in continuazione in questi
emozioni che sono legate a quello spazio. mesi (No, dai, continuate) siano inutili e anche un po
1) Spaziomusica stato innanzitutto un locale di prim patetiche. Possiamo solo ringraziarli (mai abbastanza, in
ordine in Italia per quanto riguarda la programmazione verit) per quello che hanno fatto e chiedere loro che il
rock e blues; ha ospitato nomi straordinari per il nostro patrimonio accumulato non si disperda. Cio che, come
paese o ne ha scoperti altri che si sarebbero poi affer- gi successo, mettano a disposizione la loro incredibi-
mati. le rete di conoscenze, contatti ed esperienze per costru-
2) Per questo, ha offerto ai pavesi per pi di dieci anni, ire in questa citt iniziative, occasioni e incontri. Non
senza interruzione, opportunit uniche e nel contempo sappiamo dire se Pavia ne abbia bisogno: noi s.
ha aperto un palco ai giovani gruppi pavesi delle varie E poich siamo certi che non impiegheranno il tempo
ondate. Con grande tolleranza e attenzione, tanto che libero dal locale per sonnecchiare davanti alla televi-
questanno sono anche comparsi Dj e ritmi drumnbass, sione, ci auguriamo che vogliano aiutare ancora molti
musica hip hop e pezzi. a pensare, immaginare, sognare. Massimo Depaoli
Spazio 1999 da PASSAPAROLA del 9-4-99 tavolo quando suon Solieri. Il locale chiuso e tutto nero
e un cartello di fuori: a mezzanotte gli americani hanno
Spaziomusica , almeno finora, una di quelle cose che, bombardato Baghdad. Juan Carlos Flaco Biondini che
marmoree, si rifiutano di scandire il normale trascorrere fece Hasta siempre comandante con la chitarra elettri-
delle stagioni, apparentemente destinate a ergersi, soli- ca e alla fine piangevamo tutti come vitelli.
tario immobile solido faro nella notte delle mareggiate Mi dite che forse il locale chiude, che lo vendono, che
del tempo. Non una sedia ha cambiato disposizione nel ci fanno un cazzo di supermercato. Lanciamo qui una
locale-santuario da quando, una dozzina di anni fa, co- proposta: diamine, lha fatto pure il manifesto che un
minciammo a regalarci le prime saltuarie visite nel sancta quotidiano nazionale, facciamolo pure qui, facciamo la
sanctorum del blues pavese (beh, pavese un p riduttivo sottoscrizione. Tutti quelli che l dentro almeno una volta
in effetti, ma non c bisogno di incenso in questa sede). hanno cantato, hanno bevuto troppo, sono stati mandati
Ci andavamo spesso di luned, a giocare a Risiko, che non a cagare, hanno discusso dellokkupazione, o in qualche
cera mai nessuno perch non suonavano e non era anco- modo, in quel piccolo angolo della loro vita, hanno vibra-
ra stato di moda. to. Ce lo compriamo il maledetto posto, e ci facciamo
Poi, gli altri giorni, sul palco si presentava qualche negro- suonare quelli che dice il Bruno. Non facciamoci togliere
ne vecchissimo che, seppur ignoto a noi pivelli, si scopri- Carosello per la seconda volta. Gionata Ferroni
va essere linsegnante di solfeggio di Eric Clapton.
Il Bruno si ergeva severo dietro al bancone e ordinavamo
228

medie corrette vodka con voce tremante.


Spazio era pieno di signori sui trentacinque-quaranta con
i baffi, che facevano s con la testa al ritmo delle per-
cussioni. Poi, quando le mandrie di ragazzi pavesi, nel
loro eterno migrare in blocco, decisero che era di moda
frequentare locali dallaria sinistrorsa, pienone continuo
anche nei giorni di chiusura; forse la musica, anche se
sempre di altissimo livello, finiva un p in secondo piano,
ma molti si tuffavano nella bolgia solo per provare lef-
fetto dello struscio con dozzine di tette democratiche di
sinistra. E Daniela, tanto di cappello, manteneva un po
della sua dolcezza anche mentre ci impediva di entrare,
perch il locale era imballato o perch sembravamo trop-
po ciucchi (Bruno, dal banco, invece ci urlava con gli occhi
spiritati di andare tutti affanculo, ma lui cos, prendere
o lasciare).
Frammenti di storia: Ellade Bandini che alla fine del con-
certo si concede 10 minuti di puro sesso con la batteria
e il pubblico sfiora il soffitto. I greci che cantavano e
sfornavano spiedini sul ghiaino di fuori. Una tipa comple-
tamente in trance che faceva la danza del ventre su un Mucchio Selvaggio
229
Spazio e i media

Quotidiani ...l s su la Pruincia: a Pavia, si sa, la Provincia


e riviste: Pavese a far notizia. La Provincia ha dato spazio-a-Spa-
Provincia Pavese zio, uno spazio importante. Se ho un grosso plico di ri- Bruttocao, Claudio Cuccurullo, Carlo Gariboldi, Lin-
Passaparola... tagli che mi ha aiutato a tirare le fila della memoria di da Lucini, Donatella Mele, Maria Grazia Piccaluga,
Repubblica e questo libro, lo devo anche alla Provincia Pavese (ed alla Giulia Santerini, Lucrezia Semenza, Luca Simeone,
TuttoMilano mamma di Bruno che, con pazienza e sistematicit, ri- Roberto Torti, Roberto Valentino, Clotilde Veltri.
Il Blues tagliava e catalogava tutto). La Provincia ha sostenuto le Molti di loro passavano dalle parti di Spazio perch ap-
Jam due edizioni del Festival Blues (la seconda con un apposito passionati di musica o pi semplicemente perch gli an-
Buscadero fascicolo allegato al giornale), la rassegna di giovani band dava di bersi una birra tra amici: Elettra, Enrico, Rober-
Radio: Musica Ribelle (95-96), il concorso-rassegna Pavia to; Donatella: una presenza costante la sua negli anni
Radio Pavia rock(98-99). Ci ha seguito da vicino negli anniversari ed ruggenti. Anche Stefano che sulla Provincia scrive di
Radio Popolare eventi particolari ed anche nella lunga fase delladdio. sport; con lui e con Carlo e Clotilde eravamo gi molto
Quando cerano i concerti ne dava notizia quasi sempre, amici, per via di Marco (Morani, il nipote).
230

...compatibilmente... Clo, Spazio lha vissuto con noi, full-immersion per anni,
Ogni tanto ci anche capitato di incazzarci: mezza pagina notte dopo notte: una voce ed un sorriso luminosi. (ora
per una cover band qualsiasi, poche righe per artisti di a Roma, con Kataweb). Giulia (anche lei a Roma: Radio
fama (Joe Ely, ad esempio). Ma successo di rado. Capital) presto diventata di casa ( anche venuta ad
Io, con la mia solita tenacia, inviavo fax, preparavo scru- abitare nel nostro stesso cortile). Per loro due (allepoca
polosamente schede dei musicisti, rassegna stampa, foto si muovevano spesso in coppia) i bella gnocca di Bruno
e poi ...cominciavo a martellare, dal vivo e per telefono. si sprecavano.
Alla Provincia hanno imparato a conoscermi ed anche a Maria Grazia (Piccaluga), sempre gentile, capiva al
riconoscere il mio inconfondibile accento friul-veneto. In volo ogni notizia ed ogni situazione e ne scriveva con in-
portineria cera Lucio Masullo che tutti ricordano per la telligenza e sensibilit. Il suo messaggio:
sua gentilezza. Ora ci sono: sua figlia Eleonora (che ha
le sue stesse caratteristiche), Mariuccia: Maria Ange-
lucci (ci consoliamo a vicenda delle disgrazie dellInter), Io a Pavia sono arrivata tardi e Spaziomusica
Elena Cassago, Luciano Diani e Marino Rossi. dellera storica lho frequentato poco, purtroppo.
Negli anni si sono succeduti vari Direttori: Luigi Carlet- Ma Bruno lho conosciuto attraverso gli occhi lumi-
ti, Sergio Baraldi, Franco Manzitti, Enrico Grazioli, nosi e le parole appassionate di Daniela: e lui, bur-
fino allattuale: Roberto Galli. Tanti i giornalisti che si bero, ruvido ma generoso, non sarebbe stato tanto
sono occupati di noi, con competenza e professionalit. Li amato e rimpianto dagli amici (tantissimi) se non ci
cito in ordine rigorosamente alfabetico (sperando di non fosse sempre stata lei, l accanto, paziente, dolce
dimenticarne nessuno): Elettra Aldani, Franco Bagna- ma forte e caparbia come una tigre.
sco, Melissa Bertolotti, Angelo Bonacossa, Grazia Maria Grazia
Linda Lucini: iniziato parecchi anni fa come un sempli- no a Spazio finivano poi per abitare da lui, qualcuno anche
ce rapporto professionale: lei che scriveva sulla Provincia per non volersene pi andare. E poi sar anche perch
di musica e di cultura, noi che organizzavamo concerti. Bruno la gente la sapeva fiutare. Non era amico di tutti,
La conoscenza ha prodotto la stima, poi subentrato laf- divi e prime donne non facevano per lui. Ma se in qualcu-
fetto: smisurato, reciproco. Affetto che ho sentito molto no riconosceva la scintilla, lamicizia ed il rispetto erano a
vicino anche durante i giorni bui. E non avrebbe potuto vita. E, caso raro nel mondo degli artisti, in questo veniva
andare diversamente con una persona come Linda. Linda ricambiato a vita. Lo stato con Ligabue che, ormai star
le parole le sa. Linda le parole da dire le ha trovate an- da tutto esaurito negli stadi, ha chiuso il suo libro con una
che per scrivere il ricordo di Bruno allindomani della sua foto del Morani in barba bianca.
morte. Per me il suo rimane uno dei ritratti pi veri e pi E quando al Fraschini il Liga ha ricordato Fabrizio De An-
toccanti di Bruno. Ancora adesso non riesco ad arrivare dr ha attaccato parlando proprio del suo amico Bruno.
alla fine senza sentire un groppo in gola. Non da meno Gene Gnocchi che un giorno alla doman-
da Le piace Pavia? rispose: S, perch c una bella
Bruno era ruvido e ribelle come la sua barba. Ma se gli piazza e poi perch c il grande Morani. Ma lui non era
davi un bacio sulla guancia quella barba ti accarezzava solo lamico di big della musica. Bruno gli artisti li ama-
morbida e la sentivi grande come un abbraccio, grande va tutti, esordienti compresi. Soprattutto quelli pavesi ai
come il suo cuore. Sembra strano a dirsi ma Bruno con quali dava una disponibilit quasi illimitata. Perch per
quella sua abitudine di mandare tutti indistintamente a lui, giramondo pronto a fare la rivoluzione, Pavia era co-

231
quel paese, sapeva ascoltare. Bruno in 13 anni di bancone munque un punto fisso ed intoccabile. Pavese nellanimo
a Spazio ha sempre avuto una parola per tutti. Dopo la e non solo nel cognome di una famiglia storica (suo zio
mezzanotte, pi spesso una parolaccia. era il poeta Dario Morani), era adorabile nei suoi racconti
Tanto pi quando si chiudeva nella cabina di regia. Rideva della citt e delle storie da molti dimenticate. Ma Bruno
come un matto quando gli dicevi che avresti voluto capo- era anche la Pavia di oggi: del resto molte delle nuove
volgerla quella bolla di vetro con il mixer e lui dentro per
vedere se poi scendeva la neve. Non da meno quando lo Bruno, barba ruvida e ribelle ma grande come il suo cuore
accusavi di essere un conservatore, con tutti quei cimeli di Linda Lucini Provincia Pavese 20 marzo 2002
da prima della caduta del muro di Berlino sparsi ovunque,
a Spazio e in casa. Appesi e mischiati senza gusto ai qua-
dri dautore che arrivavano dalla Galleria dello zio Dario e
di suo padre Aldo. Ma lui era fiero dei suoi trofei bizzarri.
Decisamente orgoglioso di quel diploma donore conse-
gnatogli dal club Tenco-sezione infermeria. L, a Sanre-
mo, nel festival pi prestigioso della canzone dautore,
era una sorta di decano. Non cera musicista, tecnico o
big che non gli tributasse affetto.
Girare con lui allAriston era un p come stare accanto
alla statua portata in processione: venti saluti per fare
pochi metri di strada. Perch s che il Bruno sapeva farsi
Linda Lucini
amare dai musicisti. Sar perch tutti quelli che suonava-
generazioni sono venute su a panini, birra e Spazio. L era anche capace di liti furibonde. Come qualche mese
studiavano, l facevano la festa di laurea e, a volte, an- fa quando minacci di far ingoiare il clakson allautista
che quella di nozze. Ma Bruno era anche tante altre cose, davanti a lui nel caso non avesse smesso di suonare al
era la falce e martello con tante lucine intermittenti che vecchietto che attraversava lentamente. E si potrebbe an-
esponeva fuori dal balcone della sua casa in pieno centro dare avanti ancora, perch Bruno era davvero incredibile.
a Natale per far da contrasto alle luminarie dei negozi. Ma del resto, Bruno era la sua barba, grande come il suo
Era la pastasciutta sempre pronta tra una risata e laltra. affetto. Un abbraccio Bruno da tutti quelli che a Pavia,
Era uno capace di prendere laereo solo per dire una paro- nella musica e in giro per il mondo hanno nel cuore un
laccia in faccia alla donna che amava e che ha continuato pezzetto della tua barba.
ad amare tantissimo. Ciao Bruno. Che Dio o chi per lui ti faccia continuare ad
Sapeva tirar fuori ancora le galanterie di una volta, ma ascoltare della musica. Linda Lucini

Settimanale di annunci,
con una sezione dedicata
ai principali appuntamenti
musicali e culturali di Pavia
e Provincia. In redazione un
gruppo di appassionati: Guido Mariani: preciso, puntuale,
232

sempre informato, grande fan di Ruth Gerson; Furio Sol-


lazzi: conoscitore e storico animatore della scena musicale
pavese; Carlo Genta (da qualche anno in forza a Radio24):
assiduo frequentatore delle notti di Spazio, di cui ha scritto
... una bella fetta della torta dei desideri notturni di chi
a Pavia ci vive, anche perch da noi che ha incontrato
lamore della sua vita. Battitore libero: Gionata Ferroni da
Garlasco, detto Tota, (lo conoscevo bene come intrattenito-
re e gran bevitore di birra, ignoravo completamente la sua
vocazione giornalistica. Stupendo il pezzo che ha scritto in
occasione della chiusura di Spazio). Al loro fianco: Dante
Anconetani, Terry No, Gigi Porro, la Claudia e, last
but not least, il sorriso e la mole di Chicco Falerni, luo-
mo delle salamelle. Per Pavia rock 99 ce ne ha fatte com-
perare qualche tonnellata, convinto che tutti mangiassero
come lui (Mei cargal che impienilcome si dice a Pavia):
salamelle everywhere: con quelle avanzate abbiamo riem-
pito i freezer di mezza Pavia. Nel 1996 Spazio risultato il
miglior locale della Provincia, secondo un sondaggio tra i
loro lettori; cos una sera sono venuti a consegnarci una
pergamena, di quelle serie.
TuttoMilano di Repubblica pubblicava settimanalmen- sala con tavoli, tavolini, cinque file di sedili in legno tipo
te le date dei concerti (i pi significativi venivano annun- cinema parrocchiale per gli spettatori pi attenti, e il
ciati anche su Musica). palco. Pi (sincera) familiarit che (formale) cordialit,
Per noi era importante perch la comunicazione raggiun- senza menate.. Sulle pareti tante fotografie, dediche
geva un numero vasto di appassionati. (ci sono anche gli autografi dei Rolling Stones, pas-
sati dal batterista inglese Mickey Waller e conservati
Marco Pastonesi ha scritto su TuttoMilano (1990) uno con la dovuta gelosia), una statuetta dorata di Lenin,
dei ritratti pi fedeli di Spazio: gli bastato metterci unimmagine di Che Guevara, un basso tuba appeso al
piede una volta per capirne lanima. soffitto.... Unisola felice? Un tuffo nel passato? Une-
sperienza da fare. Marco Pastonesi
Ci vuole orecchio
Enzo Gentile (che gentile lo di fatto, oltre che di
Era un deposito di mobili: nome) ha dato notizia e recensito alcuni tra i nostri
detto e fatto, comprato concerti pi interessanti. Cos ha scritto di Spazio sulle
e ristrutturato, insonoriz- pagine milanesi di Repubblica (1994):
zato, alla fine del 1985
nasce Spaziomusica. Alti La qualit garantita
(di entusiasmo) e bassi (di

233
inesperienza), comunque la un locale storico, che forse per distinguersi dallef-
voglia di fare e di stare in- fervescenza modaiola dei luoghi della notte, dove
sieme quando non era uno grande la tentazione di cambiare spesso e a tutti
slogan ma un senso della i costi, si mantiene nel tempo inalterato: Spaziomu-
vita, adesso dei nove soci sica di Pavia, nel centro della citt, in un vicolo cie-
fondatori sono rimasti due co difficile da trovare, una specie di tana gestita a
ma hanno il diavolo in cor- conduzione familiare da Bruno e Daniela Morani, ap-
po e non temono fatiche n passionati di musica, happening, cultura, se possibile
incertezze. associata allimpegno politico a sinistra.
Daniela Bonanni e Bruno Alle pareti non si scorge neppure un frammento di
Morani non temono neppu- muro a causa di un fittissimo collage di quadretti e
re i tempi cos tirannici per foto con dedica delle decine, centinaia di ospiti an-
chi cresciuto nel Sessan- che illustri che si sono alternati sul piccolo palco.
totto e che il Sessantotto La colonna preferita di Spaziomusica senza dubbio
non vuole tradire, almeno il blues, con qualche digressione sul jazz, sul rock
nei principi di base: per classico e, recentemente, sulla canzone dautore ita-
fortuna i fatti danno loro liana...
ragione... ...Una scaletta di cui andar fieri, musica da consu-
... Lambiente semplice, mare in quel guscio impermeabile al cattivo gusto ed
lagio immediato: ingres- allapprossimazione di tanti ritrovi per giovani e stu-
so minimo, birreria, poi la denti... Enzo Gentile
Hanno dato voce alle iniziative di Spazio altri quotidiani (Il Ferraboschi e soprattutto al gi citato Bruno Morani, gi-
Giorno: Franz Prato e Stefano Zanette), settimanali e gante buono dalla lunga barba bianca e personaggio dal
mensili a diffusione locale: Il Luned, Il Punto... piglio quasi romanzesco.
Con la sua incredibile passione per la musica, lo spetta-
Pavia in tasca (1995) colo, ed una serie infinita di giuste entrature, Morani
riuscito e riesce costantemente a far transitare nel club
La chitarra di Flaco riparte da Spaziomusica pavese i pi grossi nomi del blues, del rock e del jazz, con
qualche sporadica incursione nel pop...
Nato dieci anni orsono come circolo Arci, ora Spazio- Lultima prodezza di Morani la produzione di questo live
musica una S.r.l. che fa capo a Daniela Bonanni, Sergio di Flaco...

Marco ed i suoi amici veni- un cielo immobile e una terra rivoltata allinfinito. Bisogna
vano da Lodi e Melegnano, infilarsi in piste tortuose, lesatto contrario delle highway
anche con nebbia e gelo. Si che abbiamo visto sulle copertine dei libri e dei dischi di
perdevano per Pavia. Ogni rocknroll, compiendo piccoli viaggi tra ghostown illumi-
Marco Denti: uno di volta. Ma quando arrivava- nate da uninsegna e un campanile che va a rilento. Biso-
234

quelli che il rock ce no lasciavano il segno: risate contagiose, grande calore e gna andare piano perch la pianura orizzontale, sembra
lhanno dentro, come simpatia. Le canzoni dei concerti loro le conoscevano tutte semplice, ma piena di insidie e la citt, dove aspettano
stile di vita, non solo a memoria: pubblico ideale per il rock. Lasciavano anche lo spazio, e la musica, stata costruita per i cavalli, non
come colonna sonora un tot di boccali di birra vuoti e lura, se gh?! I gavivan per le Cadillac.
quotidiana. Oltre sd! ha sentenziato il Mess di fronte alla mia espressio- Sar per questo che, ogni volta (ma proprio: ogni volta) che
che appassionato, ne di stupore e meraviglia. siamo scesi gi, in cerca del nostro spazio, della nostra
anche un profondo Il suo scritto: pura poesia rock! musica, ci siamo persi e abbiamo girovagato per la citt,
conoscitore della cultura sfiorando i muri, sbirciando dietro ogni angolo, o magari
e dellimmaginario rock.
Ecco qui, viste le minacce... (n.d.r. il mio status di signora perdendoci lungo il fiume. Eppure dovremmo conoscere le
direttore della Collana
perbene mi impedisce di rendere pubbliche le minacce cui strade, la nostra pianura, siamo nati qui e, invece, quasi a
DISTORSIONI
ho dovuto ricorrere per farlo scrivere in tempo...!) voler andare contro il nostro destino, eccoci ancora, unal-
SELENE Edizioni.
Collabora con le maggiori Lo spazio, la musica. Dovrebbe essere semplice. Nel- tra sera, a cercare quel posto, quel piccolo posto con le
riviste specializzate del la pianura c un sacco di spazio, potrebbe starci tanta, sedie rubate al cinema, le chitarre sul palco, gli americani
settore. Fa parte del tantissima musica. Invece non cos: qui anche la terra appesi al muro perch lo spazio, la musica sono per tutti.
comitato di redazione del diventata artificiale e solo lafa dellestate e la nebbia Ci siamo persi e ci perderemo ancora perch lo sapevamo,
BUSCADERO, glorioso delinverno ci ricordano che c ancora una natura, che non lo sappiamo ancora, che si pu girare tutta la notte, nella
mensile di Informazione c soltanto la working life, la vita di lavoro, che c anco- pianura senza spazi e senza musica, ma poi arrivi, ti ba-
rock che per anni ha ra mistero e bellezza. Ci si diverte poco, in pianura, e per sta spingere la porta che cigola un po, sentire le chitarre
inserito nella rubrica trovare la musica bisogna attraversare un nulla affasci- che vengono accordate, ed ecco che qualcuno ti mette una
Live in Italy anche i nante, orizzontale, spietato: lo spazio infinito dove scom- birra in mano (grazie, Bruno) ed come sentirsi a casa.
programmi di Spazio. parire mentre le strade si snodano tra aironi e serpenti, Marco Denti (e i suoi amici)
Marino Grandi: una vita per il BLUES. Appassionato,
rigoroso, riservato, nessun cedimento alla civilt dellap-
parire: uno che alla musica ed agli ideali ci tiene per dav-
vero. La sua rivista IL BLUES: una nicchia di qualit, una
nicchia preziosa per tutti gli appassionati della musica del
diavolo. Preziosa la sua collaborazione, in particolare per
le due edizioni del Festival Blues dell88 e 89. A Spazio, ai
concerti, quelli pi veri, in compagnia di Silvano Bram-
billa e del figlio Davide contagiato della sua stessa pas-
sione, lui non mai mancato.

Cara Daniela,

235
difficile scriverti in questo momento. Difficile perch
tutto rischia di sembrare, pi che altro, di circostanza. Ma
vogliamo credere che capirai come la nostra mancanza
di parole viene dal profondo, perch, oltre ad aver amato
la musica come Bruno, lo abbiamo sempre stimato per la
lotta che ha condotto per tutta la vita affinch la coerenza ticheremo delluomo, pregi e difetti compresi, riteniamo
fosse un valore e non semplicemente un sostantivo. giusto aggiungere la dimensione che aveva trasmesso al
Marino Grandi e famiglia suo locale, unico vero juke joint della nostra penisola.
Innanzitutto lubicazione: un cortile chiuso tra le case,
Un ricordo: Bruno Morani situato in una via stretta ed a senso unico. Allinterno un
bancone vecchio stile, le pareti tappezzate di fotografie
Sinora questo spazio aveva sempre ospitato il ricordo di di artisti e non solo, ed i tavoli di legno su cui campeggia-
artisti scomparsi. Ma, come per ogni buona regola non vano pi bicchieri di vino che di whisky. E poi cerano le
scritta, esistono le eccezioni. E lo strappo che consumia- prime file ad un passo dal palco, ricavate usando vecchie
mo oggi, dedicato a Bruno Morani. sedie provenienti da una sala cinematografica, sulla cui
Spirito guida del locale Spazio Musica di Pavia per oltre sinistra era stata ricavata la piccola cabina di regia del
dieci anni, ideatore del Festival Pavia In Blues che negli suono da cui Bruno, tra un invettiva ed un incoraggia-
anni 88 ed 89 scosse dal torpore lintera provincia son- mento (il tutto espresso nel dialetto pavese che arroton-
necchiante, Bruno ha sempre portato avanti il suo amore dava gli spigoli), dava corpo ai suoi sogni. Ed cos che
musicale a 360 gradi, di cui il Blues era una parte, impor- lo vogliamo ricordare, immerso per sempre nella musica.
tante se vogliamo, ma un di cui. Ma a ci che non dimen- Marino Grandi il Blues giugno 2002
per tre anni, tutti i gioved mattina, Bruno ha fatto tutto
questo senza mai chiedere una lira.
Per tre anni, tutti i gioved mattina, ho abbracciato Bruno.
E, tutte le volte, mi veniva in mente di quanto lui e Daniela
fossero stati gentili, disponibili e, soprattutto, molto ge-
nerosi nei miei confronti. Ricordavo quando, diversi anni
prima, lamico Fabio Treves mi esort a contattarli con un
rassicurante vai tranquillo, sono dei nostri intendendo
con questo suo personalissimo modo di dire che erano
Bruno, uno di noi dei veri amici: gente sincera, sinceramente appassionata
di musica. Appartenente, cio, a quella specie di club di
Per tre anni, tutti i gioved mattina, SpazioMusica stato eletti per i quali la musica non solo intrattenimento, ma
il mio studio televisivo. Per tre anni, tutti i gioved mattina qualcosa di pi profondo e di pi significativo. Che ci fa
alle dieci e trenta, Bruno accoglieva me, la troupe e la vivere meglio e ci permette di instaurare una comunica-
regista Sonia Erbetta (soprattutto la regista Sonia Erbet- zione a livelli superiori. Per questo, tutti i gioved mattina,
ta) con un sorriso. penso a Bruno.
Gi, proprio lui quello che per tutti era un burbero bona- E mi manca. Ma la tristezza mi passa quasi subito perch
rio ma pur sempre un burbero a me sorrideva sempre, me lo immagino nel Paradiso del Rock mentre ascolta una
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magari con la scopa in mano perch stava terminando di jam tra Brian Jones e Jimi Hendrix. Oppure, che sbircia
fare le pulizie. Per noi. Perch, sempre per noi, aveva gi il suo amato Chet Baker duettare con il vecchio Miles. O
attrezzato la sala. Nonostante avesse dormito (credo) po- ancora che va da Jim Morrison e lo rimprovera Non muo-
che ore perch il locale, come sempre, aveva chiuso tardi. verti cos tanto davanti al microfono come cazzo faccio
Per tre anni, tutti i gioved mattina, Bruno Morani a tirarti fuori la voce? Ezio Guaitamacchi
Ezio Guaitamacchi e stato il mio assistente personale. Nel senso che,
la redazione di JAM si di qualsiasi cosa avessi bisogno, lui me la procura- Anche Ezio uno di noi. Ci era stato raccomandato dai
uniscono al commosso va allistante. A volte lo guardavo e la somiglianza Treves e, non c bisogno di dirlo, tutti gli amici dei Treves
ricordo di Fabio Treves con il mitico Billy Gibbons degli ZZ Top mi faceva sono automaticamente nostri amici.
e, stringendo forte pensare che invece che nella bassa Padana stavo Una vita, la sua, sotto il segno della musica. Grande
Daniela, piangono la nelle lowland tra Texas e Louisiana appassionato, profondo conoscitore (sa tutto del rock
scomparsa dellamico Per tre anni, tutti i gioved mattina, Bruno ci prepa- americano: dalle discografie pi recondite al gossip dei
Bruno alla cui memoria rava il caff. Mettici il latte suggeriva questa backstage), giornalista e critico musicale, fondatore e di-
dedicano questo macchinetta fa un caff di merda. E intanto, mi rettore di riviste che hanno fatto la storia della musica in
numero del giornale. raccontava di quanto fosse stato forte il gruppo o Italia (da Hi Folk a Jam), direttore di prestigiose collane
lartista che aveva suonato sul palco di SpazioMu- editoriali: da Arcana alla divisione Musica di Editori Riu-
sica nei giorni precedenti. Spesso mi faceva sen- niti. Ed anche grande divulgatore, nonch capace chitarri-
tire le registrazioni. A volte, mi mostrava anche le riprese sta. Peccato solo sia troppo milanista!
video. Per tre anni, tutti i gioved mattina, io, la troupe e Come lui racconta, Spazio stato il suo studio televi-
la regista Sonia Erbetta, mentre tornavamo a Milano, par- sivo per anni. Ogni gioved Bruno si alzava allalba per
lavamo dei Morani. E di come erano speciali. Gi, perch accoglierlo: sigaretta accesa, occhiaie profonde, non pro-
prio bello da vedere dopo poche ore di sonno, ma il cuore
cera tutto! E quando Ezio e la troupe arrivavano, Spa-
zio era pronto, o quasi: palco sgombro, luci posizionate,
macchinetta del caff accesa. Ed Ezio non ha mai perso
occasione per dimostrare gratitudine.
Lomaggio suo e della regista Sonia Erbetta stato un
ritratto intenso e toccante di Bruno, fissato dalla macchi-
na da presa nella sua dimensione di eroe romantico ed
anarchico. Ritratto andato in onda per Cowboy Mambo su
Odeon TV e pi volte replicato.
Nel vederlo Bruno si era proprio commosso! Stessa com-
mozione anni dopo per Ezio, venuto a Spazio insieme a
Brunella Boschetti Venturi ed a Roberto Monesi
(anche loro diventati cari amici) per proporre dal vivo i
classici del rock legati alla presentazione del suo libro:
Figli dei fiori/figli di Satana.
Essere su quel palco, sentire la suapresenza: sai, mi
aspettavo da un momento allaltro di vedere il faccione di

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Bruno sbucare dalla finestrella in fondo alla sala: mi ha
confessato, emozionato, a fine serata.

Ezio Guaitamacchi
non lasciava mai spazio a fraintendimenti: lui diceva quel-
lo che pensava.
Centinaia, forse migliaia i concerti organizzati con la stes-
sa, identica passione. Una casa, quella di Bruno e Danie-
la, a cinque minuti di distanza da Spazio Musica e che di
Luned 18 marzo il mondo della musica italiana ha perso fatto stata il prolungamento naturale del locale tanto
un protagonista e un amico importante. Bruno Morani che le cene organizzate prima del concerto diventavano
stato uno dei pochi personaggi che, senza essere stru- per noi musicisti una parte altrettanto importante della
mentisti virtuosi o compositori affermati, hanno saputo serata. Ognuno di noi sentiva il calore, laffetto ed il ge-
scrivere pagine importanti della storia del rock e del blues neroso senso dellospitalit di casa Morani. E cos si sa-
in Italia. Bruno era anche un aficionado del club Tenco, liva sul palco rilassati, pronti a dare il meglio di se stessi.
amico sincero di cantautori, sognatori e poeti daltri tem- Con lamico Cooper Terry ricordo che davamo vita ad un
pi. Gente vera, lontana anni luce dal mondo dello show trio quasi da cabaret: il nero del Texas, il geometra della
biz, amante dello stare insieme per il solo gusto di farlo, Bassa, larmonicista fotografo...
senza secondi fini, unita da una E adesso tutto questo mi manca e mi fa stare male anche
passione comune. se penso che rivivr nei racconti di quelli che lo hanno
Questa sana ideologia e il con- conosciuto... Mi ricordo che nel 1993 a Chicago, in oc-
seguente stile di vita hanno casione del grande Blues Festival annuale, ho incontrato
238

fatto s che Morani sposasse il leggendario chitarrista Honeyboy Edwards che, saputo
una donna che con lui ha con- che ero italiano, come prima cosa mi ha chiesto se cono-
diviso tutto. Insieme, per anni, scevo i suoi amici Bruno e Daniela. La stessa domanda
Bruno e Daniela hanno ideato, me lha fatta John Hammond a Bellinzona . E potrei anda-
costruito e diretto un locale di re avanti per molto tempo a raccontarvi quanti sono stati
Pavia (Spazio Musica) diven- gli artisti che hanno (o che avrebbero...) voluto bissare le
tato quasi subito un punto di indimenticabili serate pavesi.
riferimento imprescindibile per Tempo fa Bruno aveva ceduto il locale: troppo fatica, so-
tutti gli appassionati del nord prattutto per un sognatore come lui, per uno abituato a
Italia e per centinaia di giovani lavorare sodo ma anche pronto a mandare a quel paese
artisti della bassa Lombardia. tante persone cos distanti dal suo modo di concepire il
Tutti coloro che hanno calcato mondo. Ce lo ricordiamo tutti dietro al mixer audio del lo-
il palco di Spazio Musica cale, con la sua barba alla Karl Marx, la sigaretta sempre
(fossero esordienti o vere e pro- presente allangolo della bocca, pronto a chiedere edu-
prie leggende anglo-americane catamente al batterista di turno: ... ma ha sempre quel
di rock, folk, blues o jazz) hanno suono l quel rullante di merda?!. Ci mancherai tanto
potuto apprezzare la competen- Bruno, perch eri davvero unico per tutti noi che viviamo
za, la disponibilit ed il caratte- in questo ambiente sempre pi finto, sempre pi pettego-
re di Bruno. Che a volte poteva lo e attaccato ai soldi, sempre pi distante da quellidea
persino sembrare burbero ma che tu fino allultimo avevi coltivato nel tuo grande cuore.
che sempre era schietto e che Fabio Treves
Radio Pavia ribelle erano, oltre a noi Cusu: Arianna Bernardini,
Paolo Franchi, Livia de Bahia, lo specialista Claudio
Radio Pavia: per anni la radio di Pavia, targata Lovagni- DellAcqua (detto of the water) lintervistatore ufficia-
ni: Massimo, la moglie Claudia ed i figli Francesco le degli stranieri, Emanuela Ferrandi...
e Marianna. Era destino che ci incrociassimo. Loccasio- In redazione, sotto la direzione di Alessandro Repos-
ne nata con Musica Ribelle (1995-96). Da parte loro c si: Pierpaolo Bonelli, ora insegnante a tempo pieno e
stata grande disponibilit: tutti i gruppi che partecipavano coniugato con prole in quel di Novara, Lara Vecchio, la
alla Rassegna venivano intervistati in radio. fata della redazione, Sara Marenco detta grazie di esi-
Capitava poi spesso che portassimo nel pomeriggio ne- stere, Paola Ciandrini e, negli ultimi periodi, Davide
gli studi di via Cavallotti le band, italiane o straniere, che Tininini e Diego Bianchi. Da non dimenticare le miti-
avrebbero suonato la sera a Spazio. E se ne sono sentite che centraliniste: la Pier, Sabina, Antonella...
delle belle! Le sorelle Cusumano: Giusi ed Anna hanno Nel 2002 la famiglia Lovagnini ha lasciato.
ricostruito, su mia richiesta, lo staff di Radio Pavia: Si chiusa unepoca.
I registi storici: Roberto Tarozzo detto Roby che ora Le frequenze sono ora occupate da Lifegate radio, che,
lavora a Video Italia e Dario Gandolfi. Gli speaker (pur- per fortuna, trasmette gran bella musica e senza interru-
troppo non li ricordiamo tutti) ma al tempo di Musica zioni pubblicitarie!

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Cusumano sisters: Giusi ed Anna Io volevo iniziare il branetto citando Gaber: qualcuno
era comunista perch credeva di poter essere vivo e fe-
Belle, brave, intelligenti e bon ad parl. La simpatia, re- lice solo se lo erano anche gli altri, perch mi ero fatta
ciproca, scattata, immediata, fin dal primo avventuroso questo film di Bruno, ma non lho scritto perch: 1. il com-
incontro, tanto che ho praticamente costretto Giusi (mae- pitino era diverso, 2. io volevo essere onesta e io onesta-
stra in cerca di prima sede) a fare subito domanda di inse- mente con lui non ho mai parlato di politica, magari di
gnamento nella mia scuola. (Da quando lei emigrata per belle fighe e morosi stronzi ma non di comunismo. E poi
amore in quel di Verona, scattata la nostalgia, reciproca sarebbe stato uno sfruttamento indegno della memoria di
tra tutte le maestre del Vallone). due grandi uomini. Per te lo dico in confidenza: limmagi-
La prima band intervistata per Musica Ribelle sono stati ne del gabbiano che stende le ali in uno slancio ideale mi
i Fifth Avenue (che gi si erano fatti notare a Spazio, e fa tanto venire in mente voi due, gente come la Nadia...
non solo per le loro indubbie qualit artistiche); nonostan- (n.d.r. Nadia Meriggi, insegnante. diventata Assesso-
te tutte le mie raccomandazioni ce lhanno messa tutta re comunale allo sport) la generazione che ha perso, ma
per risultare ancor pi fuori di testa del normale. Da al- che ha tra le sue fila gente che non ha perso dignit, forza
lora le due sorelle sono state una presenza leggiadra e morale e generosit.
costante a Spazio. E in questo mondo di merda sparsa a 360 gradi, un inte-
Fino a che Giusi me la sono ritrovata con il moroso, s, ro arco parlamentare di stronzi costituzionali, non un
proprio quel Davide, sincero liberale, con cui avevo avuto esempio da poco per chi non ha neanche una generazione
tante discussioni di etica e di politica. Non ci potevo cre- cui far riferimento. E adesso ti saluto perch non vorrei
dere! Il loro matrimonio ha avuto anche il nostro placet! sbracare... ti voglio bene! Giusi
Io Bruno lho conosciuto prima di vederlo. Voglio dire si teneva il marted sera, e lindomani bisognava andare
che lho conosciuto attraverso la sua donna, che entrata a lavorare ma quelle ore al tavolo di legno di Spazio
nella mia vita con lirruenza di un ciclone. Stavo seduta bisognava viverle, con Daniela onnipresente e Bruno a
davanti al mio microfono solitario nella radio cittadina gravitare in lontananza, burbero e sornione. Appendice
(Radio Pavia) un pomeriggio come tanti; il capo entra, di quei marted sera erano i sabato pomeriggio in radio,
mi presenta Daniela. Cinque minuti dopo si registravano quando i personaggi sciamannati della notte avrebbero
i seguenti interessanti fenomeni: la sottoscritta stava dovuto, secondo clich, presentarsi sotto una luce diffe-
intervistando una star internazionale, il capo era stato rente, da bravi lavoratori con la testa sulle spalle e una
trascinato in una serie di collaborazioni con Spazio di cui passione per la musica invece arrivavano pi sciaman-
non aveva minimamente avuto il tempo di rendersi conto, nati ancora, eccitati per lintervista e caricati per lespe-
io ero rimasta coinvolta nelloperazione Musica Ribelle rienza. Anche i registi che si alternavano alla consolle
che mi ha fatto conoscere alcuni dei pi grossi fenome- si caricavano per quei pomeriggi di Musica e Musicisti
ni, musicali e umani, del territorio, e per ultimo mi ero ribelli: con camomille e pazienza. Occorreva tutta la loro
convinta a fare domanda nella stessa scuola dove lavora professionalit per ingabbiare in uno schema radiofonico
lei. L, finch sono rimasta a Pavia, ho avuto il privilegio il turbine di idiozie e cabaret a microfono aperto che si
di conoscere e collaborare con il gruppo di maestri pi riusciva a creare in quei pomeriggi. Io non so se qualche
pazzo e creativo che annoveri la storia della Pedagogia. nostro ascoltatore abbia ancora nella memoria leco di
Penso sia superfluo specificare che in questo gruppo lei quelle trombe marine via etere: se non lhanno peggio per
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ha sempre ricoperto il ruolo del caterpillar. Ho subito pen- loro, perch io quando voglio tirarmi su di morale mi ri-
sato che un uomo il quale sposa una donna come Daniela ascolto quelle registrazioni e ringiovanisco di dieci anni.
dovesse essere per lo meno eccezionale. Quando poi lho Io so che Spazio era proprio fuori dal mondo. Io so che gli
visto, in tutto il suo fulgore bolscevico di barba e capelli, Spaziali erano tutti un po fuori di testa. A Spazio poteva
accosciato in lino bianco e sandali sul bidone della birra, capitare anche di riunirsi in quindici donne per festeg-
ho subito capito di aver avuto ragione. Non posso dire di giare un addio al nubilato, constatare che la sposa non si
averlo conosciuto da vicino: lo rivedo dentro il suo barac- era presentata, e festeggiare imperterrite lavvenimento.
chino di registrazione, deus in machina, a dirigere burbero Io so che a Spazio mi capitato di conoscere le persone
i ragazzi con largento vivo addosso che smaniavano per pi vere, nel bene e nel male, so che a Spazio mi sono
leccitazione di potere avere un posto per suonare e un sentita a casa, anche quando da amante del rock ascol-
pubblico che li ascoltasse. Lo rivedo a veleggiare come un tavo del reggae, anche quando da maestra facevo le ore
santone laico in mezzo alla sua gente, che lo adorava e lo piccole con Cuba libre a gogo, e anche quando sotto il
rispettava, e non solo per quello che faceva, ma per come ritratto di Marx decidevo di sposare un liberale. Giusi
era. Era la gente di Spazio, alla quale io non appartenevo Cusumano
se non come osservatrice. Seguendo loperazione Musica
Ribelle invece mi ritrovai nello Spazio come a casa mia. La prima cosa che mi viene in mente del rapporto tra
Cera da ascoltare i ragazzi della band, da prendere con- Radio Pavia e Bruno che nel nostro studio avevamo ap-
tatto con loro per lintervista, bere una birra (o pi duna) peso in bella mostra il disegno della faccia di Bruno con
per sciogliere il ghiaccioparlare del rock o del blues; le lacrime che scendevano lungo il viso. Ce laveva man-
del dissenso e del senso della vita; della politica e di San- dato via fax per fare dellironia su Berlusconi che aveva
remo (stroncandoli entrambi, a onor del vero). Il concerto sprecato qualche sua preziosa e sincera lacrima per un
gruppo di albanesi sbarcati sulle coste italiane. Pratica- bracciare fraternamente lui, il mio vecchio amico Carlo
mente la sua ironia ci accompagnava durante ogni pro- Marx. Quella sera rimasi a Spazio con Fiorenzo fino
gramma. La sua presenza sotto forma di disegno rappre- alle quattro del mattino per festeggiare il buon esito di un
sentava per noi un grande evento eversivo. Parlando di esame universitario. A saracinesche abbassate e ad am-
Bruno con Giusy qualche giorno fa le raccontavo proprio plificatori spenti si parl del pi e del meno. Dietro al ban-
il fatto che il suo viso, che mi faceva ridere per il contra- cone, sopra il quale campeggiava il ritratto del suo Sosia,
sto tra laria del satanello su una faccia da santo asceta, Bruno stava asciugando gli ultimi bicchieri e ogni tanto
mi rimasto impresso in modo vivido. Di solito, si sa, i interloquiva con noi. Mi chiese a che parrocchia apparte-
contorni dellimmagine di una persona scomparsa piano nessi. Risposi che non appartenevo n a una parrocchia,
piano si confondono. Ma si vede che lui si sa imporre n a una cellula. Ero semplicemente un liberale che non
anche nel ricordo. Spazio Musica, per noi della penultima aveva mai votato DC. Soddisfatta la sua curiosit - deci-
generazione di Radio Pavia, era come una scatola magi- samente forte, ma non altrettanto invadente - sulle mie
ca: da voi passavano i personaggi pi strani, musicisti da ascendenze politiche, il discorso scivol sul jazz. Bruno,
tutto il mondo, famosi e non, e con tutti avevate lo stesso quella sera, non aveva voglia di andare a dormire. Si vede
rapporto. Io mi ricordo di averne avuti ospiti tanti, a volte che gli girava cos. Ad un certo punto notai che appesa ad
anche a sorpresa, senza prepararmi neanche le doman- una parete cera una tromba. Come un bambino davanti
de, facendo solo delle chiacchierate curiose a microfono ad una bicicletta nuova chiesi se potevo fare un giro di
acceso, per chi avesse voglia di ascoltarle. Perch voi ci note. - Sai suonarla?, mi domand Bruno con lentusia-

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avevate tirato su cos. Penso che, rompiballe o no, tu e smo di chi si sarebbe fatto scorazzare volentieri in giro
Bruno abbiate per molti anni creato movimento a Pa- per le atmosfere musicali di New Orleans. - No.risposi
via, abbiate cercato di prendere i nostri capoccioni tra a bruciapelo, leggendo nei suoi occhi la viva delusione
le mani per scuoterli e in molti casi siete riusciti a farci per avergli ucciso, proprio davanti ai suoi occhi, una bel-
pensare in maniera creativa, originale, frizzante. Chi lo la aspettativa. E allora vaffanculo. Si, ma un patto.
far adesso? Anna Cusumano Quale? Che tu me la faccia suonare E perch? Per
due motivi. Primo perch non lho mai suonata e secondo
Ho conosciuto Bruno a Spazio Musica e con lui ho con- - aggiunsi beffardamente - perch faresti felice un libera-
diviso un paio di boccali di birra alla spina e, se proprio le. Ed io per fare felice un liberale dovrei far incazzare
devo essere sincero, a prezzi tuttaltro che popolari. sta- un comunista?, fece lui puntandosi lindice contro. Non
ta questa la prima punzecchiatura che gli indirizzai dopo risposi, per mi disse di andare a prendere la tromba e
che la moglie Daniela, vedendomi entrare per la prima di sparare fuori due note. Lo feci, ma ne usc un sonoro
volta nel locale, mi chiese se ero uno sbirro o un parente pernacchione. Bruno si mise a ridere e si ciment pure lui:
di Mussolini; forse per via del mio cappotto scuro e della stesso risultato e stessa pernacchia.
mia, presunta, io dico, somiglianza con il Benito di fasci- Ripensando allepisodio dopo tanto tempo, ho voluto ad
sta memoria. ogni costo caricarlo di un significato a posteriori, come
Sapendo di essere entrato in un covo di comunisti e se quei due pernacchioni avessero anticipatamente salu-
accortomi che i comunisti si erano accorti della mia tato la legge sulle rogatorie internazionali o i vari provve-
presenza, cio di un corpo a loro estraneo raccolsi lo dimenti salva-Previti. In quellanacronistico istante ci sia-
sfott e con lindice rivolto a Bruno le risposi cos: S, mo trovati perfettamente daccordo. Ma lui da comunista,
sono Mussolini in persona e sono venuto qui per riab- ed io da liberale. Davide Tininini (marito di Giusi)
Un tipo solare, sorridente. Uno che sa di cinema e di let- li stranieri, erano immediatamente messi a loro agio.
tere, di musica e di teatro. Ed anche una di quelle rare Quel pomeriggio Livia non cera. Ogni tanto succedeva:
persone che, se le incontri al mattino, ti viene da pensare le organizzavano qualche serata brasiliana in giro per la
che quella una giornata fortunata... Lombardia e la ragazza spariva. Lasciandoci in braghe di
La band di cui racconta erano i Road Runners di Mellow tela. Daniela intanto, puntuale come un servizio del tele-
Mel Owens, un personaggio incredibile, incrocio tra can- giornale sullarrivo dellinfluenza, portava il suo ospite: un
tante blues-predicatore-capitano di ventura, e quella volta chitarrista nero, dal faccione enorme e dalle mani grosse
il Bonelli era in forma strepitosa! Unforgettable! come badili. Prova a dirgli che non capisci la lingua che
sta parlando e ti saltano come minimo due molari. Insom-
Racconto per Bruno... ma la situazione questa: Daniela, lospite nero pece, lo
studio pronto, dieci minuti allinizio della trasmissione e
Difficile spiegarlo in qualche riga, difficile anche rac- nessuno a fare da conduttore. Mettiamoci anche un radio
contarlo. Ma chi lo ha vissuto pensa che possa essere giornale da preparare e praticamente solo io disponibile
divertente e significante. Non so, non ne sono convinto. al sacrificio. Non che abbia mai avuto paura a buttarmi
Io, Bruno lho visto. Tante volte. Ma non lho mai cono- nel vuoto delletere radiofonico e neppure quella volta
sciuto realmente. Quello che so che lui la storia di Pa- mi sono preoccupato pi di tanto delle ripercussioni. Ho
via lha fatta, io lho solo raccontata. Poche volte e male. accettato e mi sono messo a disposizione per la condu-
Ma se una cosa che ci accaduta pu servire a farne zione. Di musica ci ho sempre capito qualcosa, linglese
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il personaggio che sempre stato, allora parto senza lo parlicchio mi sono detto se gli chiedo gentilmente
indugio. Tanto per cominciare, Bruno non centra nulla (molto gentilmente) di parlare piano, magari me la cavo.
con questa storia. Meglio, centra solo indirettamente. Magari. E lintervista partita. E a me non sarebbe nep-
Spazio Musica a met degli anni Novanta sponsorizzava pure parsa malaccio se, dallaltra parte del vetro, non
un programma pomeridiano a Radio Pavia. Era un buon avessi visto Daniela e gli altri conduttori e registi che si
programma di rock e musica dal vivo. Gli artisti che la tenevano la pancia dalle risate. Bastardi! Alla prima pau-
sera si sarebbero esibiti sul palco passavano dagli studi sa musicale ci siamo confrontati e ho scoperto che quello
di via Cavallotti e chiacchieravano con lintervistatore di che usciva dalla radio era la parodia di unintervista. Un
turno. Quelli pi sciolti regalavano anche una performan- p come se Tot e Peppino si fossero messi a intervistare
ce dal vivo. Che per una radio vitale come il sangue per un bluesman di New Orleans. Ne sono passati di anni. In
un vampiro. Da qualche mese la trasmissione era curata radio ho lavorato ancora per qualche tempo e, sincera-
da Livia de Bahia, una brasiliana perdutasi tra Milano e mente, penso di aver fatto anche delle cose decorose (in
Pavia, capace di regalare unoretta la settimana di musi- fin dei conti il mio campo erano il cinema e il teatro).
ca etnica. Erano i tempi della Lambada, per intenderci, e Poi, ho lavorato come giornalista e, allo stesso tempo ho
tutto quello che arrivava dal SudAmerica era suonato ne- sempre insegnato diritto alle superiori. Insomma, penso
anche fossero i Beatles. Ebbene, Livia era anche la nostra di essermela giocata decentemente la mia inutile car-
interprete ufficiale: parlocchiava un inglese sporcato di riera. Ma per Daniela sar sempre quel Bonelli di quel
brasiliano, italiano e francese che permetteva di superare pomeriggio a Radio Pavia. Lei si divertita un mondo e
qualsiasi frontiera e parlare praticamente con chiunque. sicuramente lavr raccontata anche a Bruno. Almeno un
Se a questo ci aggiungiamo anche una naturale simpatia, milione di volte. Questa volta, Bruno te lho raccontata io
capirete che gli ospiti che arrivavano, soprattutto quel- la vera storia. Pierpaolo Bonelli
FM 107.6

La nostra radio. Impensabile vivere senza. Chiaramente va sostenuta, in tutti i modi (tessera, abbonamento,
schierata (a Sinistra, ovviamente) senza essere settaria. ritocco, sottoscrizione a premi ect... ect...) anche se,
Arriva sulla notizia con una tempestivit ed una completez- quando partono con labbonaggio, lessano le palle come
za di informazione incredibili (come faranno a trovare bravi solo loro sanno fare. Radio Pop dava notizia dei concerti di
inviati in ogni parte del mondo lo sanno solo loro!). Molti gli Spazio e Spazio ha sempre sostenuto Radio Pop nelle sue
approfondimenti (ancor pi preziosi in questo clima di omo- battaglie di auto-finanziamento. Anni fa, durante un ab-
logazione totale sul versante radio-televisivo) ed i micro- bonaggio Claudio Agostoni entrato a Spazio dicendo in
foni aperti, anche sui temi pi caldi. Diffonde e produce diretta: Siamo nella dpendence del Mississipi, sulle rive
cultura: libri, arte, teatro, cinema. Trasmette musica a 360 del Ticino. Ed al bancone - incredibile ma vero - c uno dei
gradi (difatti io che sono anche in questo datata, alcune ZZ Top che ti serve la birra! (Bruno come incarnazione
trasmissioni non riesco ad ascoltarle) con conduttori come padana dei ZZ Top: non glielaveva mai detto nessuno!)
Claudio Agostoni, Roberto Caselli, Marina Petrillo Ad un mese dalla scomparsa di Bruno, Claudio gli ha vo-
assolutamente impareggiabili in fatto di competenza e di luto dedicare una lunga e stupenda trasmissione fatta dai
passione. E poi ci sono trasmissioni come Sansone in cui ricordi e dalle testimonianze di alcuni tra gli amici pi cari:

243
Agostoni & friends danno fondo al meglio di s: gliene sar Fabio, Flaco, Mauro, Linda. Lorenzo... E cera tutta la sen-
eternamente grata perch hanno contribuito pi volte a rial- sibilit di Claudio nella scelta della colonna sonora che
zare le sorti di mie giornate cominciate col cielo grigio su iniziava con le struggenti note di He was a friend of mine
che non si voleva schiodare... dei Birds per chiudersi con The Internationale targata Ro-
Per questo e per molto altro ancora RADIO POPOLARE bert Wyatt. Ascoltarla ogni volta un colpo al cuore!

Aula VI:
rivista universitaria
Fonici, promoter, locali...
Lamore per la musica, la qualit dei suoni: Bruno ci
I suoni: teneva molto. Per questo passava i suoi pomeriggi rin-
Giancarlo Pierozzi serrato dentro Spazio tra pannelli fono-assorbenti, jack,
Mimmo di Longhimusica cavi elettrici, amplificatori, mixer, microfoni... Oppure da
Gandalf SETTENOTE di Pepi Zacchetti a Voghera e, fin dalla
Radio Vittoria sua apertura, dal Mimmo di LONGHIMUSICA a Pavia.
Direttori Artistici Questa attenzione, questo profondo rispetto per la mu-
& promoter: sica lo percepivano immediatamente i musicisti e gliene
Umberto Tonello erano profondamente grati. Bruno aveva imparato a fare
e Franco Ratti il fonico mettendoci passione, curiosit, provando e ripro-
Carlo Carlini vando con pazienza infinita.
Rambi (Rambaldo E soprattutto osservando i fonici quelli veri, Giancarlo Una rarity: Bruno e Giancarlo insieme, entrambi ridono
degli Azzoni) Pierozzi e Cina (Vincenzo Cinone) in testa.
Gigi Bresciani
Locali: Giancarlo Pierozzi: uno tra i fonici pi noti ed apprez-
in giro per lItalia... zati a livello nazionale: il mago dei suoni lo definiva
Thunder Road Fabrizio De Andr ringraziandolo prima della fine di ogni
Fillmore suo concerto.
244

Cooperativa Portalupi Bruno e Giancarlo: due orsi: schivi, ruvidi: parole poche,
Intorno ai concerti: ancor meno sorrisi, battute taglienti, grande cuore. Cera
I miei concerti preferiti affetto, cera sintonia speciale tra loro: unintesa istinti-
di Claudio Perotti va e sotterranea, che non aveva bisogno di tanti discorsi.
I fiaschi dei concerti I due mutolini li definivamo sorridendo Heidi ed io. Per
Documento: Laltra Bruno, Giancarlo, oltre che grande amico, stato il ma-
faccia della musica live estro dei suoni.
Quando era allopera al mixer di Spazio, quando muoveva
impercettibilmente i tasti per ottenere quel magico impa-
sto sonoro di cui solo lui capace, Bruno, dietro a lui, non
perdeva un movimento, osservava e prendeva nota. Si era
fatto centinaia di fotocopie del frontespizio del mixer per
segnare le posizioni dei cursori scelte da Giancarlo; le
avrebbe poi riprodotte, pari pari, quando la stessa band
sarebbe tornata a suonare a Spazio. Nel frattempo non
una parola tra i due.
A casa Bruno si sfogava:Vigliacco se Giancarlo mi fa ve-
dere qualcosa, vigliacco se mi dice qualcosa: muove tutto
cos in fretta che non riesco a stargli dietro!.
cos che Bruno ha imparato, con grande umilt e grande
attenzione, dedicando ore ed ore al sound check dei grup-
pi, spendendo capitali (a mia totale insaputa) per avere il Dal Mimmo di Longhimusica
meglio della strumentazione e soprattutto mettendoci la- Bruno trovava il meglio in fatto
nima. La sua pi grande soddisfazione era quando Gian- di strumentazione ed anche un
carlo capitava a Spazio a met di un concerto, andava al ambiente umano a lui conso-
mixer e non cambiava quasi niente: la conferma che il no. Basta leggere quello che
maestro approvava il suo lavoro! Mimmo ha scritto per render-
Anche in questo caso: parole zero. A Bruno piaceva ac- sene conto. Simpatia, schiettezza, grande senso delliro-
compagnare Giancarlo ai concerti; gli piaceva vederlo nia: il lato migliore della pavesit.
allopera, trovarsi allinterno della variegata umanit di
musicisti, tecnici, assistenti che si muovono nei back Mimmo (Maurizio Longhi)
stage. E poi Bruno, con quella faccia l, se lo ricordavano
tutti, anche perch infilava una battuta dietro laltra e pa- Il ricordo del mio primo incontro con Bruno si perde nella
gava da bere in continuazione. Viaggiavano spesso insie- memoria, anche perch ho limpressione che Bruno fosse
me. Heidi ed io ci divertivamo ad immaginare e riprodurre un tipo che ti pare di conoscere da sempre e anche ora che
le loro frasi smozzicate, tra vaffanculo vari e battute al non pi tra noi, ti aspetti di vedertelo comparire davanti
vetriolo perch Bruno (quasi due pacchetti di MS al gior- improvvisamente, come sempre. In altre parole a me sem-
no) era lunico a sfidare il divieto di Giancarlo a fumare in bra di non vederlo da un po, come al solito; ma prima o poi
macchina... verr a trovarmi perch gli serviranno le pelli per la batte-

245
ria, un mixer o dei cavi, come sempre. Nell 80 o 81, era
Il mio amico Bruno dAgosto, suonavo ad Agropoli al Sarracino, bel locale
all aperto con ottimo ristorante annesso; i miei compari
tutta colpa di Mauro Pagani; lui che mi ha portato a musicisti erano Walter Casali al basso, Mario Rognoni alla
Spaziomusica la prima volta nel 1992, in una pausa del chitarra, Marco Ottini voce solista e alla batteria il Cece di
tour le Nuvole di Fabrizio De Andr. Voghera (che certamente ha anche un cognome ma per noi
cos che ho conosciuto Bruno: mi stato simpatico da sempre stato solo il Cece). Insieme formavamo il quintetto
subito. Anche se parlavamo poco, andavamo molto dac- base di Gianni Bedori che in quelle circostanze leggere
cordo. Ho cominciato ad andare spesso nel locale ed l e ballabili si faceva chiamare Johnny Sax. Ebbene, che
che ho conosciuto Heidi, la mia compagna. Gli ho dato nesso pu avere tutto questo con Bruno? Verso la fine di
una mano a sistemare limpianto; quando non ero in giro una di quelle serate di Agosto, sotto quel cielo fantastico di
per lavoro, mi capitava di fargli i suoni ai concerti. Insie- Agropoli, quando ormai la maggior parte dei clienti se nera
me abbiamo anche aperto un piccolo studio annesso al andata a dormire e noi cercavamo di convincere gli ultimi
locale dove abbiamo registrato un paio di CD live. a seguirli con dei pezzi da sbadiglio automatico, quando
Tante volte Bruno veniva con me ai concerti: gli piaceva insomma pensavamo di essere allultimo pezzo, ecco che
molto. Ci capitava di fare chilometri e chilometri senza entra nel locale una sveglia e allegra compagnia di una
dirci una parola. A me fa male parlare di lui. Io sono fatto decina di persone di sesso misto che avevano stampata
cos. Con Bruno io ci stavo bene, ci stavo bene e basta. in fronte una gran voglia di trascorrere almeno ancora un
Per me lui era un amico, un padre, un fratello, era tutte paio dore insieme, bevendo qualche bicchiere e ascoltando
queste cose insieme. E sono sicuro che anche lui mi vole- musica, ahinoi! la nostra. Anche i camerieri non sembra-
va bene. Giancarlo Pierozzi vano felicissimi di avere nuovi clienti a quellora, almeno
cos facevano pensare gli sbuffi e le occhiatacce che rivol- che mentre nasceva Spazio e ricordo che una volta Bruno
gevano al tavolo dei nuovi arrivati. Infatti poco dopo se ne volle che andassi con lui a dare unocchiata al locale, forse
andarono tutti tranne uno; il fortunato -guarda caso!- era per avere il parere di uno stagionato orchestrale. Non sono
un extracomunitario sui 35 anni, cos diremmo oggi, ma ai stato per un frequentatore di Spazio dapprima perch,
tempi, per noi, era soltanto uno coi capelli crespi, la pelle pur avendo requisiti anagrafici adeguati, suonavo quasi
un po pi scura, che sgobbava probabilmente per due, con tutte le sere e dopo perch, col peso crescente degli anni,
la sua bella giacchettina a righine azzurre, e che non era fino ad oggi con il mio lavoro attuale che non mi d tregua,
nato in Italia. Si chiamava Amin e ancora non sapeva quali sono diventato un tipo estremamente casalingo e tirarmi
pesanti straordinari lo attendessero quella sera, e neanche fuori di casa la sera praticamente impossibile. Se ci fossi
quali mance, peraltro. Noi sul palco ormai velato di malu- andato pi spesso mi sarei goduto di pi il nostro Bruno con
more, cominciavamo a consultarci sul da farsi: ancora due la sua simpatia e le sue bombe irresistibili. Occupandomi
pezzi, massimo tre, no uno perch dalle dieci che siamo per io di strumenti musicali e accessori ovvio che Bruno
qui, solo dieci minuti...no basta! e intanto curiosamente diventasse anche mio buon cliente e frequentasse abitual-
gli occhi erano tutti fissi su questi rompiscatole. Ad un certo mente il mio negozio e cos le sue bombe le sparava di-
punto io e Mario abbiamo cominciato a poco a poco a rico- rettamente qui da me.
noscere uno di Pavia; lui o non lui....era lui! Era il Bru- Piano piano, spontaneamente, nato tra noi due un ricco
no. Ma quel l l Muran! Abbiamo praticamente smesso repertorio di scherzi e stupidate con gran divertimento di
di suonare e dopo baci, abbracci e incredulit di fronte al eventuali clienti presenti; generalmente Bruno conclude-
246

caso, sono volate via dodici bottiglie di champagne, tutte va, con la sua flemma: ma alura ti t s propi stpit... ma
portate ad una ad una, con servizio impeccabile dal povero lei proprio uno ..... Dopo lepisodio del ritiro della sua
e solitario Amin. Naturalmente era Bruno che trattava diret- patente, il cui racconto originale del Bruno mi ha mandato
tamente con Amin; la frase ricorrente era: Amin! - (pausa) sul pavimento dal ridere (esempio: Carabiniere, deciso:
- portam na butilia!, e poi altre come: Amin! - (pausa) Scenda dalla macchina!. Bruno, disponibile, con inten-
- sta sveli! Fa nd i p!. Noi orchestrali, pur godendo ti collaborativi: Eh! a fagla!. Carabiniere,pi tranquillo:
di pessima fama al riguardo, di quelle dodici bottiglie, ne Ma lei ubriaco. Bruno, con molta calma: Si! e via
abbiamo bevuto poco meno di mezza tra tutti ma il tempo cos). Bruno girava con uno dei cinquantini pi scassati
passava anche per noi sobri, e alle quattro del mattino, con dEuropa con una cassetta di legno che fungeva da porta-
lo stomaco a pezzi dal troppo ridere alle battute del Bruno, pacchi; quando arrivava davanti al negozio, dopo aver par-
al suo modo di raccontare comicamente anche le cose se- cheggiato limprobabile mezzo proprio davanti alla porta,
rie, alle quattro, dicevo, lasciavamo la compagnia diretti ai si presentava sulla soglia con: pantaloncino corto, camicia
nostri solitari lettini. Amin, al quale Bruno, una bottiglia si e sbragata, sandalo modello frate e quel suo barbone bianco
una no, allungava un deca alleviandogli cos la sofferen- dietro cui effettivamente poteva celarsi chiunque. Col ne-
za del lungo straordinario, la sera successiva ci disse che gozio pieno di gente, ad alta voce gli dicevo: Sei ancora
se nerano finalmente andati verso le cinque barcollando e qui? to, prendi 500 lire e fila, e non spenderle al bar!.
reggendosi lun laltro con grande impegno e difficolt. Da Lui, naturalmente, rispondeva stando al gioco, per niente
quellestate Bruno diventato Bruno; lo vedevo spesso al imbarazzato dalla presenza di altra gente; poi appena re-
mio ristorante, il Mago, dove veniva anche solo per bere stavamo soli o con qualche amico comune me ne diceva di
qualcosa e fare due risate; fu proprio al Mago che Bruno e tutti i colori. A volte invece fingevo di mandarlo via dicen-
Daniela festeggiarono il loro matrimonio. Ci si vedeva an- dogli: Ti ho detto ieri di non venire pi! fuori, barbone!
e lui rispondeva: No, dai! cento lire, poi non vengo pi.
Ultimamente poi faceva tutto da solo: apriva la porta e Un negozio di dischi cos esiste (esisteva?)
anche a Londra. Ne parla Nick Hornby nel suo libro
dalla soglia tendendo la mano piagnucolava: Un franchin,
Alta fedelt: leggere per credere!
dam un franchin! un franchin par un bianchein!. Finiva
naturalmente comunque con una serie di insulti irripetibili Gandalf
nei miei confronti tra le risate dei presenti. Non c stata viale Cesare Battisti (Centro Commerciale Minerva)
una sola volta in cui, anche durante la trattativa dacquisto
pi seria, ci fosse capitato di non fare gli stupidi come due
bambini. Durante una delle ultime occasioni che ho avuto
di vederlo, appunto in negozio, Bruno stava comperando
un mixer; eravamo accucciati a terra osservandone uno Stessa filosofia di fondo per
Discheria Radio Vittoria
ingombrante dentro una custodia di legno con coperchio di
di Vittoria Dellavalle e Sergio Ferraboschi,
legno piuttosto pesante e si valutava insieme se fosse ido- al 32 di corso Cavour.
neo alle sue esigenze. Gli ho fatto lo scherzo pi infantile E l lamore per il blues a regnare ...
del mondo: Bruno, metti un dito qui, senti com liscio!
e ho lasciato cadere il coperchio. Bruno, tradito dalla sua
ingenuit, lingenuit del bambinone sincero, esegu e non Nello, in arte Gandalf, il nostro pusher di musica
tolse in tempo la mano. Mai avrei voluto fargli male, sep-

247
pur lievemente, e mai avrei immaginato che alla sua et Il suo negozio abitato da brontoloni iper-critici e iper-se-
potesse abboccare ad uno scherzo cos idiota. Il coperchio, lettivi in fatto di musica. Cito tra tutti: Tamboo, Furio,
inesorabile, gli arrivato netto sulle dita e mentre io e Lo- Marco, il Mess, e Raschini, detto anche quante bi, per
renzo (il mio braccio destro e sinistro) non stavamo pi in via del numero di B che antepone alla parola bellissimo
piedi dal ridere, Bruno, con la sua calma, guardandomi con quando gli piace un disco. Da Gandalf ci si sente in fami-
un espressione di incredulit sul viso, ignorando le mie glia. Le visite non durano mai meno di mezzora, a volte
scuse che mi uscivano a fatica per il ridere, ha cominciato: pi ore, o tutto il pomeriggio se sabato: va da s che con
Ma allora tu sei proprio uno..., ma chil l propi un...., queste frequentazioni da tossico, gli addict di cui sopra
ma Lei veramente un grandissimo...., e un po in dialet- comprano dai 3 ai 10 (dieci, se ci sono le offerte, e ci sono
to, un po in italiano me ne ha dette di ogni. Spesso par- quasi sempre!) dischi a settimana.
lavamo della sua salute, mi raccontava della sua malattia, Da Gandalf si brucano notizie su questo o quellartista
delle cure, della dieta, ma Bruno sapeva sorridere anche e si criticano ferocemente gli avventori occasionali che
di quello, ne parlava senza lagnarsene e, se fosse stato hanno la sventura di chiedere lultimo CD del festival-
preoccupato, non ci si poteva accorgere, non lo lasciava bar o qualcosa di Robbie Williams. Nello ci cura e ci
vedere; dopo quelle due parole veloci sulla salute era subi- culla con la musica. un paladino degli autori di nicchia
to pronto a sparare un bomba delle sue. Bruno era cos: e fa pubblicit a tamburo battente a gruppi e cantautori
uno che non ti rendi conto che non lo vedrai pi. Lo sai, ma emergenti (o sommersi?). Noi siamo ormai abituati ai
non ci credi; uno che un po che non vedi ma che non ti suoi quiz del tipo: - vediamo quanti secondi ci metti a ri-
sorprenderesti nel vedertelo comparire davanti ogni tanto conoscere questo pezzo - e agli umori infernali di Paco, il
dicendoti magari Dam una pel dal rulant e fa svelt parch suo pastore polacco (cane). Adoro questo posto.
gho presia cos, come sempre. Mimmo Nello, non cambiare mai. Betti
Direttori Artistici & promoter Guido Mazzon e Tony Rusconi ci hanno introdotto
nel mondo del jazz;
Direttori Artistici: oltre ad essere P.R., fonici, addetti stam- Fabio e Susanna Treves ci hanno aperto le porte del
pa, addetti alle pulizie, infermieri, addetti ai panini, mesci- blues;
tori di birra, organizzatori del catering etc...etc..., anche i Roland Barbacovi: grazie a lui sono arrivati musicisti
direttori artistici ci toccava fare, anzi questo era uno dei del calibro di Bireli Lagrene ed Angela Brown.
compiti principali. Fin dallinizio abbiamo dato una chiara Gigi Bresciani: ci ha messo in contatto con il meglio
identit alle scelte musicali e culturali di Spazio, a partire del folk-rock inglese.
dai nostri gusti e dal nostro amore per la musica di quali- LAssociazione AREAREBUS di Rovigo, organizza-
t, senza inseguire le mode (che poi, tanto, vanno fuori trice del Delta Blues Festival: Alessandro Mottaran e
moda), o quello che piace alla gente o il pieno a tutti i Stefano Marise hanno portato a Spazio alcuni grandi del
costi. In questo, tra me e Bruno, laccordo sempre stato blues, tra cui R.L. Burnside e David Honeyboy Edwards.
totale. Ci siamo anche concessi la libert di sperimenta- Anche Tano Ro ci ha proposto artisti blues: Bill Tho-
re e far sperimentare. E la qualit comunque, alla fine, ha mas, Paul Orta, Andy Just...
sempre pagato... Va detto che siamo stati fortunati perch Rambaldo degli Azzoni, Rambi: lartefice dellon-
abbiamo incrociato, da subito, musicisti, addetti ai lavori, data afro-latina di Spazio
amici che ci hanno messo a disposizione le loro conoscenze Maurizio Vignati la mamma: ci ha fatto conoscere
e la loro competenza. Ospitare i musicisti a casa nostra poi Solieri, Golinelli, tutta la band di Vasco ed altri rocker.
248

ha facilitato le relazioni umane e, attraverso un gigantesco Giancarlo Pierozzi, il fonico, ci ha presentato mezzo
passaparola, anche i contatti artistici. Ma come fate ad mondo: i musicisti lui li conosce tutti.
avere tutti quei contatti? A quali Agenzie vi rivolgete? Ce Ma sono stati Umberto Tonello e Carlo Carlini quelli che
lhanno chiesto in tanti, da sempre. Presto detto. pi hanno contribuito a costruire la colonna sonora di Spazio.

In basso a destra Umberto Tonello con Sam Lay e Bob Margolin


Umberto Tonello

Sar per la voce sensuale che ho sentito la prima volta


al telefono (glielho sempre detto che avrebbe un futuro Bella Pavia, ma merda! Bruno non mi piaciuto venirti
garantito come telefonista di linee erotiche!), sar perch a salutare.
cominciavamo appena a muoverci sulle strade del blues Quante prime volte con te e Daniela a Spazio musica!
e lui ci ha proposto i Big Fat Mama: Umberto Tonello da Il mio primo concerto venduto, quello dei Big Fat Mama,
Cuneo: non potevamo non incontrarci. pagati pi del doppio, perch mi avevi detto che altri-
Grande appassionato e cultore di musica, soprattutto rock menti ci guadagnavi troppo; la mia prima produzione
e blues; l dove le persone normali hanno mobili per tazze blues americana: Fred James and Mary Ann Brandon
da t ed argenteria lui ha scaffali alti fino al soffitto pieni che proprio da voi hanno iniziato a farsi conoscere non
di dischi, dei vecchi album di vinile (anche di CD, che per solo in Italia. La prima volta che ci siamo incontrati di
non hanno la stessa, imperfetta poesia). persona: Clarence Carter & Big Fat Mama al Pavia Blues
Di blues e di rock lui sa praticamente tutto: fategli un Festival, dove per la prima volta ho anche visto la tua
nome, una richiesta e, nel giro di secondi, trova il disco incontenibile incazzatura, che si placava come nulla fos-
e lo mette sul piatto. Per vivere vende pellicce e per pas- se, dopo poche ore. Le mitiche pastasciutte a casa vo-
sione si diletta a far circolare buona musica. Con i Big Fat stra, troppe per ricordarle, come troppi i tours che grazie
Mama ci siamo trovati bene reciprocamente: cos che alla vostra pazienza e infinita disponibilit si sono potuti

249
ha avuto inizio una collaborazione che si snodata negli realizzare:Umberto, i giorni buca non sono un costo,
anni. Grazie a lui, ai suoi contatti, alla sua competenza ed Daniela e Bruno ci ospitano!. Quante emozioni legate
alla sua seriet sono arrivati a Spaziomusica nomi stellari a voi, i concerti riusciti ed emozionanti, Sam Lay, Marc
del blues: Sam Lay, Bob Margolin, Little Charlie & the Ni- Benno, Fish Heads&Rice, Paolo Bonfanti, Johnny Heart-
ghtcats, Marc Benno, Patrick Ford, Michael Osborn, Fred- sman, ed anche quelli che vi hanno deluso.
die James and Mary Ann Brandon, Michael Hill e molti I meravigliosi e tristi occhi di Daniela che ti guardava-
molti altri. Good man and good promoter dicevano, sod- no quando il tuo bere diventava inarrestabile, ma cazzo
disfatti di lui, i musicisti americani. Bruno, quanto bevevi!
Tra noi cera un accordo di mutua assistenza: oltre alle La passione e la professionalit nel tuo lavoro: a Spazio
date ufficiali capitava spesso che ci telefonasse dicen- Musica i concerti erano veri, sudati, ispirati e con suoni
do :La band ha un giorno buco marted prossimo la fate da palco che rispettavano il talento di chi suonava.
voi?: cos che sono uscite alcune tra le migliori e pi Sai Bruno, tutte queste piccole cose che dico, non so
appassionanti serate di Spazio. se ti sarebbe piaciuto leggerle, sono emozioni e ricordi
che non vogliono celebrarti, fanno solo parte del nostro
Franco Ratti (IRD): Ho saputo da Umberto e ti sono tragitto personale. I chilometri tra Cuneo e Pavia non
vicino. Vi ammiravo molto come Spazio Musica e sono molti, ma per venire a salutarti sono stati troppi.
ho potuto constatare di persona le vostre doti umane La piccola storia del blues, rock, jazz e tutte le altre
anche al di l della generosit, gentilezza e simpatia musiche non cantate dai media, non sarebbe stata la
che mostravate nel vostro lavoro. Spero che Bruno, stessa senza il palco di Spazio musica. Ciao Bruno.
ovunque sia andato, sia in buona compagnia e possa Umberto
ascoltare ancora la musica che amava.
Carlo Carlini musicisti; qualche oretta di sonno, quel tanto che basta
(tanto lui uomo bionico) e poi, al mattino, al lavoro.
Carlini, hai unet, hai avuto due quasi-infarti, ti tocca Maria Grazia, sua moglie, e Paola, una delle sue figlie,
proprio diventare pi bravo. Impossibile: non so come (persone simpatiche e squisite) continuano a cercare di
si fa!: thats Carlini, the only one. Basco da guerrigliero convincerlo a seguire abitudini e ritmi pi umani: tutto
perennemente in testa, i capelli (quelli che gli restano) inutile, lui cos: Carlo Carlini!
lunghi, occhiali sulla punta del naso, cinquantanni o gi lui il vero rocknroll hero sostengono i suoi fan ge-
di l: low-horse-Carlini, per via del cavallo dei pantaloni novesi che, come tanti appassionati, seguono ovunque i
che gli raggiunge met coscia (anche in questo grande suoi concerti. Smisurato il suo amore per il folk-rock ame-
anticipatore di mode). Sigaretta perennemente accesa, ricano. Lui un promoter di quelli veri, altro che immagine
come Bruno anche lui molto democratico nelle sue scelte e music business! uno di quelli che se un disco gli piace,
alcoliche: vino (la sera di Joe Ely a Spazio ha seccato una telefona al numero che trova in copertina e, con il suo
quantit smisurata di Barolo) e grappa e rum e wisky basic english, dice: Hello, Im Carlo Carlini, from Italy: do
Chilometri e chilometri macinati, ad ore impossibili della you want to come and play for me?. Chip Taylor (autore,
notte, con ogni condizione atmosferica, per scarrozzare tra laltro, di Wild Thing, resa mitica dallinterpretazio-
ne di Jimi Hendrix) ha scritto per lui una canzone A sort
of gypsy. Cos ha detto di lui durante il concerto tenuto a
Spazio nel 96: Amici di New York mi avevano avvisato:
250

se vai in Italia a suonare per Carlo Carlini, aspettati lina-


spettabile: qualsiasi cosa ti pu succedere! Ed proprio
vero! Lui chiama a suonare in Italia musicisti sconosciuti
e senza consistenza come me (incredibile, no, detto da un
artista di quello spessore! Tanti giovani musicisti avreb-
bero molto da imparare! n.d.r.); e, credetemi, non ci gua-
dagna mai una lira, anzi ci perde quasi sempre. Ma lui
ed ha attaccato la canzone. (Nellagosto 2002 ero a
Londra: Chip Taylor suonava in un mitico club di Soho;
a fine concerto lho avvicinato: appena gli ho parlato di
Carlini, si illuminato ed ha scritto un messaggio pieno di
calore da consegnargli).
lui che fa (o ha fatto) girare in Italia: Joe Ely, Elliott
Murphy, Poppa Chubby, Dave Alvin, Kevin Welch, Ruth
Gerson, Eric Andersen (andate a leggere che cosa dice di
Carlini al sito www.onlyahobo.it!), solo per fare alcuni
nomi. Di solito per, quando diventano abbastanza famo-
si, e rischierebbe di guadagnarci dei soldi, lascia perdere
e si dedica alla scoperta di altri musicisti. Sembra impos-
sibile ma tutto vero: per fortuna, in giro per il mondo, ci
sono ancora personaggi cos!
Quello che voglio scrivere non dirlosapevo gia tutto prima
un ricordo di Bruno, ma una .figurati adesso
cosa che mi successaun Allora io pensavo.se sa
sogno.. gi tuttodi cosa cavolo
Ho sognato di avere avuto possiamo parlare... Chiedergli
un ennesimo infarto e di non come si trovava l mi sembrava
avercela questa volta fatta.. veramente banale..parlare
di essermi trovato dallaltra del tempo.dove il tempo non
parte e di aver visto Bruno esiste...assurdogli chiedo
venirmi incontro.gli dico perch hai fatto tutto questo
cazzo Bruno.sei veramente nella tua vita? Per amoredice
ridicolo senza barbalui: ma lui. Ci metteranno in camera
sei proprio scemo.non vedi insiemepenso Carlo
che sono un bambinola barba
verr...avrei voluto parlagli di
quello che avveniva a Spazio.
di Daniela.dei suoi verie
falsi amici.mi ha fatto capire
che sapeva gi tutto...con un Questo testo ha ispirato
gesto eloquente della mano Jason Reed per la sua
come dire proprio a me vieni a Song for Bruno

251
Rambi internazionale (che avremo poi rivisto in una Rassegna
organizzata dal Comune di Pavia).
Rambaldo degli Azzoni, cio Rambi: grande appassio- Da allora le nostre frequentazioni, telefoniche e dal
nato di musica ed infaticabile promoter, di quelli che ci vivo, sono riprese a pieno ritmo. Intorno al 2000 Ram-
credono e che ci mettono lanima oltre che la compe- bi ha creato Storie di Note: www.storiedinote.
tenza, i soldi e la professionalit. com etichetta discografica a misura duomo, nata
Da sempre, a partire dalla met degli anni 80, con per promuovere buona musica (dal rock alla canzone
lAssociazione Music Temple di Cesiomaggiore (Bellu- dautore fino alla world music) e sostenere artisti di
no) fino ad arrivare a Storie di Note. qualit e di grandi potenzialit (molte le facce note)
Allora lui si occupava di impegno politico e musica che non trovano spazio adeguato nei circuiti tradizio-
afro-latina, colonna sonora ed umana che ben si adat- nali: i Gang, Pippo Pollina, Claudio Lolli, Giorgio
tava ai ritmi calienti dei nostri primi anni. cos che Conte, Tolo Marton, Nada, Il Parto delle Nuvole
sono sbarcati per la prima volta a Spazio (era il 1987) i Pesanti, Max Manfredi, Roberto Durkovic, Les
Conga Tropical e, negli anni successivi, i sudamerica- Anarchistes...
ni: Grupo Chico, Quarteto Idea, Caribe... con cui sono Unetichetta impegnata, che lega la musica a progetti
nate, distinto, amicizie importanti e durature. di pace, giustizia e solidariet.
I contatti si sono poi un po diradati, fino ad un pome- Unetichetta che ha anche avuto il coraggio di portare
riggio del giugno 98, quando ci ha telefonato per pro- la musica a Baghdad nel gennaio 2003, appena prima
porci un inedito duo: il cantautore palermitano Pippo che Bush vi portasse la guerra. Il filo rosso delle origini
Pollina e Charlie Mariano, nome di prestigio del jazz continua...
Bruno certistica risult essere sorprendente, quasi memorabile;
i musicisti, che il giorno seguente venivano da me nel
Nel 1986 abitavo vicino a Belluno in una grande casa bellunese per continuare il loro breve tour nel Norditalia,
colonica molto isolata e fredda; nelle cantine era stato raccontarono di unesperienza bellissima per calore ed
ricavato, in modo molto artigianale ma efficace, un locale accoglienza.
per concerti dal vivo. Tra i musicisti che spesso frequen- Il concerto era stato di grande intensit e ancor pi lo era
tavano il locale cera quel magico chitarrista che era ed stata la festa e la notte successiva. Non per nulla uno di
Tolo Marton e, dato che tra noi era nata una collabo- loro (Eugenio) inizi in quelloccasione una relazione che
razione anche per trovare in giro per lItalia nuovo spazi lo avrebbe portato al matrimonio e Pavia divenne meta
dove la musica importante..., un giorno lui mi segnal frequentissima per Aldo e gli altri. Il tempo pass e io
un posto, a Pavia, aperto da poco, dove aveva suonato: si combinai con Bruno Morani e la sua Daniela diversi al-
chiamava Spaziomusica ed era in una lista con altri nomi, tri concerti e le nostre telefonate erano frequentissime,
tutti interessanti, ma nulla di pi. ma io ancora non avevo avuto loccasione di incontrare
Presi contatto con il gestore del club, Bruno, ancora non quelluomo incredibile che mi era stato descritto come
sapevo che lui e Spaziomusica erano praticamente una una sorta di sosia di Carlo Marx ...
cosa sola....insomma, la persona era molto gentile e com- Ero davvero molto ansioso e curioso di vedere Spazio-
petente, ma soprattutto era molto interessata alla musica musica, ormai divenuto uno dei riferimenti pi significa-
afrolatina, della quale mi stavo occupando con passione, tivi per il blues e la canzone dautore; sapevo che anche
252

anche politica, in quel periodo. Non fu difficile organiz- grandi nomi ritenuti allora inarrivabili amavano passare
zare una prima trasferta a Pavia, nellinverno 1987, per di l. Loccasione venne improvvisa in circostanze una via
un gruppo latinoamericano di stanza a Roma, il Quarteto di mezzo fra il comico e il drammatico. A Pavia and a
Idea, di cui faceva parte un mio carissimo amico e gran- suonare un gruppo africano di cui curavo allepoca un po
de chitarrista uruguayano, esule in Italia, Aldo Maurno i concerti e la promozione, i Conga Tropical. Erano bravi
(anche lui purtroppo non c pi). Quella spedizione con- musicisti di Congo, Zaire, Camerun e Costa dAvorio, tutti
studenti a Roma, che avevano dato vita al primo gruppo vedendo video musicali incredibili e ascoltando registra-
afro di discreto successo formato in Italia: pi o meno dei zioni che solo Bruno avrebbe potuto fare. Non dimentico
capiscuola. Allepoca avevamo messo loro a disposizio- invece lui alla sua consolle di Spaziomusica, la posta-
ne un pullmino usato che, purtroppo, dopo poco tempo zione di un vero lider maximo, fare contemporaneamen-
dallacquisto, si era rivelato un vero bidone. Ed infatti te fonico, tecnico luci, registrare live e fare riprese video
anche quella volta a Pavia li aveva lasciati per strada e ..... Non dimentico neppure quando mi disse che non ce la
loro erano dovuti rientrare a Roma in treno con tutti i loro facevano pi, lui e Daniela, a portare avanti Spaziomusica
strumenti....una specie di odissea. e mi sembr quasi la fine di unepoca ..... Non dimentico
Ma la vera odissea fu quando io decisi di andare a recu- pi che mai lultima volta nella mitica casa, una cena
perare il mezzo, che nel frattempo era stato rimesso in molto triste, drammatica con Bruno che stava molto male
sesto alla buona. Arrivando in treno alla stazione di Pavia, e quasi fuori di s .... diciamo che quando Daniela mi ha
nel bel mezzo di una grande nevicata, incontrai finalmente detto che Bruno non cera pi, una parte di me, quella
luomo di tantissime telefonate, di cui tanti mi avevano pi romantica e sognatrice, si sentita ancora pi sola,
parlato. Vidi davvero un Carl Marx forse un po pi magro, lultimo legame con un modo di vivere, fare e proporre la
vestito di nero in un paesaggio bianchissimo di neve e di musica con cui avevo sempre sentito grande affinit si era
luce; fu una autentica apparizione, un momento che non definitivamente spezzato ...
dimentico. Inizi cos la seconda parte del mio rapporto Rambi (Rambaldo degli Azzoni)
lungo 15 anni con Bruno Morani. Nota: In quegli anni anche il parco macchine a disposizio-

253
Non descrivo il catastrofico ritorno nel bellunese in pul- ne delle band che giravano lItalia per concerti (penso ai
lmino sotto quellinfinita nevicata. Posso invece dire che mitici pullmini Volkswagen) soffriva di precariet e non
Bruno lho rivisto molte volte in occasione di concerti a era raro che capitassero avventure e sfighe vere, come
Spaziomusica, che sono stato ospite come tanti musicisti quella che Rambi ricorda, buone da raccontare ai nipoti
nella sua grande casa accanto alla Questura, che ricordo e ben diverse da quelle oggi confezionate da agenzie di
alcune bellissime tavolate nella sua grande sala da pranzo viaggio ad uso e consumo di turisti in cerca di emozioni.

Gigi Bresciani Carissima Daniela, spero che tu continui nella scrittura


del tuo libro, il dovuto omaggio al caro Bruno. Ovvia-
Gigi Bresciani, cultore ed appassionato di musica folk-rock, mente io non ho scritto nulla e preferisco conservare di
stato un importante supporto, in particolare nei primi lui un ricordo interiore, perch non ho trovato le giuste
anni. Ha fatto arrivare John Renbourn e Bert Jansch, i Man parole per esprimere quanto gli ero vicino e lapprezza-
e band della nuova scena inglese di quegli anni come i vo (non ipocrisia!). Ricordo con nostalgia le serate allo
Mir, Gary Hall & the Stormkeepers. E poi, quando non era Spazio Musica con te e Bruno e le cene a casa vostra a
di moda, ti proponeva suonatori di cornamuse o sconosciu- discutere di musica e controversie politico/sociali. Bruno
te band ungheresi (Barbaro Hungary: la band che ha tanto ha lasciato un grande vuoto ed io lho collocato idealmen-
impressionato i gusti difficili di Vincenzo Rende). te nei grandi maestri della mia vita. Ciao. Gigi
Locali: i luoghi della musica Gaio di Spilimbergo agli inizi anni 90. da l che Filippo
Giunta partito per arrivare al ROTOTOM SUNSPLASH:
Un piccolo tributo di memoria e di affetto per i locali im- uno dei pi importanti festival reggae a livello mondiale).
pegnati nellarte di promuovere e far circolare buona mu- Il NAIMA a Forl, il BARFLY ad Ancona, il BLOOM a
sica, quelli sintonizzati sulla nostra stessa onda, sparsi Mezzago (che anche importante centro di impegno cul-
in giro per lItalia. Perch ci vuole una buona dose di in- turale e politico), il BIG MAMA di Marco e Pasquale a
sanit, oltre che una smisurata passione per decidere di Roma, il FOLK CLUB di Torino (il suo ideatore Franco
aprire un locale di musica dal vivo (ma non facevamo me- Luca stato pi che meritatamente premiato come ope-
glio ad aprire una pizzeria?! ci veniva da chiederci ogni ratore culturale con la targa Tenco 2000). Il DONNE &
tanto!) in questo nostro Paese che non aiuta certo n chi MOTORI di Brescia, IL CAFF DELLA PESA di Char-
fa n chi promuove musica. lie a Vignale, Il FUORI ORARIO di Taneto di Reggio
Qui ne cito soltanto alcuni, senza nessuna pretesa di si- Emilia, il VELVET di Rimini, lESTRAGON di Bologna,
stematicit e completezza, cos come mi vengono in men- il FLOG di Firenze, Il SEOR DE BONFIM di Genova
te, o perch ci sono stata o perch li ho conosciuti attra- Nervi, LARMADILLO di Alessio Ambrosi a Sarzana,
verso i coloriti racconti dei musicisti nel loro peregrinare il PASINETTI di Bellinzona, il JU BAMBOO di An-
in giro per lItalia. Un omaggio che mi viene dal cuore al drea e Gigliola Colombo a Savona, il SONAR di Col-
CAPOLINEA di Giorgio Vanni, leggendario locale di le Val dElsa, il BORDERLINE di Pisa...
Milano, che ha fatto la storia del jazz, e non solo in Italia.
254

La prima volta in cui ci sono entrata (inizi anni Settanta, Qui, in zona, il THUNDER ROAD di Codevilla, locale che
avevo ventanni ed arrivavo dal Friuli) ne sono rimasta lindicazione programmatica ce lha gi nel nome, omag-
cos affascinata che mi sarei trasferita a Milano per po- gio al grande Springsteen. www.thunderoad.net.
terci andare tutte le sere. Il Capolinea legato al ricordo Manuel Clava mi ha scritto. Il suo messaggio mi ha
di tanti concerti insieme a Bruno, a mostri sacri del jazz molto colpito:
che suonavano ad un metro da te, ad atmosfere alcoliche
e fumose, ad incontri che, alle ore pi impensate della Bruno per me stato un esempio da seguire. Il suo sti-
notte, producevano improvvisazioni musicali da brivido. Il le uno degli ingredienti da non dimenticare per mandare
Capolinea non c pi, ma proprio nel senso letterale del avanti il mio locale. Un aneddoto su tutti (e alcuni amici
termine: abbattuto da ruspe. Un mondo che se ne anda- gi lo sanno da tempo): lidea del Thunder Road mi ve-
to. Mi si stringe il cuore quando ci penso. nuta una sera che ero a Spazio, quindi il Thunder pu
E Milano, musicisti compresi, stata a guardare! tranquillamente considerarsi una costola di quel mito.
chiamato Spaziomusica.
E poi locali che si sono persi o che sono passati di mano
o che si sono dati ad altra vocazione o che invece ancora
resistono, tenacemente resistono. Mi fa piacere segnalare: www.superclub.it, sito di
Il SONNY BOY a San Fior (vicino a Conegliano Vene- locali associati Ci accomuna la passione per la musi-
to); il POSTO a Verona; il PARADISO PERDUTO a ca, quella suonata dal vivo... Per questo ci siamo mes-
Venezia, il VAPORE a Mestre, l HIROSHIMA MON si insieme e cominciamo a dire la nostra, cercando di
AMOUR a Torino, il ROTOTOM (da friulana dico che c farci sentire in un mondo di suoni distorti.
voluto un bel coraggio ad aprire un locale reggae in quel di
Il FILLMORE di Cortemaggiore, un locale al centro del- cos non sono ripetibili anche e soprattutto perch man-
la musica e che della musica ha fatto il suo centro. cano le persone che li sanno e vogliono compiere. Non so
www.fillmore.it Enrico Pighi lo abbiamo conosciuto se riuscir a scriverti qualcosa per il libro che stai crean-
come promoter appassionato e competente. Tutti i mu- do. Di certo Bruno mi rester nel cuore e spero che questo
sicisti ce ne parlavano bene, caso pi unico che raro: ci ti possa bastare. Enrico
sono sempre questioni in sospeso, soprattutto di soldi, tra
promoter e musicisti. diventato un caro amico. E poi la COOPERATIVA PORTALUPI alla Frazione
Ho dato il compito anche a lui, allegandogli qualche rac- Sforzesca di Vigevano:
conto di storie scritte intorno a Spazio. con loro avevamo in comune i valori di cultura e di aggre-
Leggendo il bellissimo acquerello della tua mail ho pen- gazione, lentusiasmo e la voglia di fare degli inizi ed an-
sato che nessuno potr mai dipingere in modo cos diverti- che i problemi, le sfighe, il sempre tormentato rapporto
to, divertente ed affettuoso il Fillmore. Voi avevato creato con le Istituzioni e con normative sempre pi rigide. An-
veramente un LUOGO dove vivere e questo si avvertiva che la loro una scommessa ancora oggi attiva, sebbene
immediatamente, non appena varcata la soglia. Miracoli siano cambiati i tempi, le persone, le motivazioni.

Franco Luc
Folk Club Torino

255
Davide Salluzzo che racconta: I miei concerti preferiti
A met degli anni ottanta rischiava la chiusura e il fallimen-
to. Un gruppo di amici che avevano in comune lamore per I concerti che mi sono piaciuti di pi? Tanti, ma tanti, per-
la musica ed una sincera e condivisa idea di socialit, deci- ch, dal 1986, si sono avvicendati sul palco di Spazio fior
sero che non si poteva disperdere un patrimonio di luoghi, di musicisti che ci hanno fatto vivere serate eccezionali.
di idee, di cultura, ereditato dalle societ di mutuo soccorso Per cominciare: Julius Farmer,bassista strepitoso;la pri-
(1890). Da qui, linterpretare cosa potesse diventare allora ma volta di Tolo Marton (diventato poi, per nostra fortuna,
(era il 1986) un luogo sorto per far incontrare e confrontare le di casa) allinizio un silenzio quasi irreale, il che non da
persone, dare spazi fisici a chi non ne aveva. Luogo dove, da poco, considerando il bordello che cera di solito.I brividi
sempre, si poteva stare anche se non si aveva potere dacqui- anche durante il concerto di Louisiana Red: sembrava che
sto, dove il reddito che lattivit produceva veniva reinvestito entrasse in trance quando suonava il suo blues. Un altro
per sviluppare e far crescere il luogo stesso e chi lo viveva. bluesman di razza: Johnny Heartsman. A proposito di blues,
Poi, si sa, le idee camminano se c il saper fare, lesperien- e quello di casa nostra? Lunico, il grande Treves! E Gnola!
za, lumilt. Dove andare, a chi rivolgersi? Milena e Gloria E Paolo Bonfanti: una delle chitarre blues pi lucide che
conoscevano Bruno e Daniela, Spaziomusica era la realt abbia mai sentito. E poi la voce dellanima di Aida Cooper...
pi importante della provincia dove, oltre alla musica, cera
Passando ad altri generi: Chico Hamilton: il suo jazz era
gran parte di quello che noi volevamo fare. Ricordo ancora la
velluto! Ed i Man? Della serie: come un quintetto di signo-
prima sera che incontrai Bruno: fiumi di parole, consigli, nu-
ri musicisti, gi piuttosto attempati, possa dar vita ad un
meri di telefono, dritte, raccomandazioni ed una buona dose
256

concerto al fulmicotone! Impossibile non ricordare Flaco


di buon senso che spegneva il mio entusiasmo e mi rende-
Biondini, in versione elettrica, acustica, in duo, trio, quar-
va consapevole dei casini che di l a presto io, con Milena,
Gloria, Diego, Gerardo, Giovanni, Marina, Domenico tetto: ogni volta era una festa, e ogni volta cera il must
ed altri ci saremmo tirati addosso. Tanti i gruppi, gli artisti, finale: Comandante Che Guevara. Mi vien la pelle doca,
che abbiamo mutuato da Spaziomusica, Lorenzo Riccardi, se ci penso. Limmensa bravura, simpatia e disponibilit di
Betty Verri, Ivano Grasselli, Max Manfredi, Mario Mantovani, Mauro Pagani, sempre pronto a scambiare quattro chiac-
Fabio Treves, Gnola Blues Band, Fats Band, e molti altri. La chiere da pari a pari con il vicino al bancone del bar. Si po-
soddisfazione pi grossa fu che, dopo qualche anno di espe- trebbe continuare allinfinito con nomi di protagonisti della
rienza e rodaggio, fu Bruno a chiederci di segnalargli artisti e storia della musica contemporanea, protagonisti a Spazio
gruppi: il riconoscimento pi importante che potevamo avere di concerti memorabili. Tra i tanti: Mick Clarke (ex Killing
dopo anni di lavoro, di impegno appassionato e disinteres- Floor), John Rembourn e Bert Jansch (ex Pentagle), Elton
sato. (Rispetto a noi, loro sono sempre stati pi aperti alle Dean (ex Soft Machine), Pip Pyle (ex Gong), Tony McPhee
nuove tendenze musicali fino ad ospitare band anche molto (ex Groundhogs), Ares Tavolazzi (ex Area), Ellade Bandini e
importanti del panorama nazionale. n.d.r.). quanti altri ancora?!
Oggi, locali che fanno musica dal vivo ce ne sono davvero Uno dei concerti pi coinvolgenti: 2 giugno 1989 :De Luxe
pochi ma, forse, meglio cos perch anche i pochi che ci Blues Band, e cio: Dick Heckstall-Smith al sax (ex John
sono scimmiottano mode e costumi, da altri pensati, ideati Mayall, ex Graham Bond Organisation, ex Colosseum), Bob
per fare businness e riempire le menti di cazzate immonde. Brunning al basso (ex Fleetwood Mac, ex Savoy Brown),
La vera trasgressivit oggi fare locali dove si ascolta il si- Mickey Waller alla batteria (ex Rod Steward, ex Jeff Beck),
lenzio! Parole, suoni timidi, isolati, veri. Danny Adler alla chitarra (ex Solomon Burke, ex T-Bone
Con stima ed affetto. Davide Walker). Una super band sulla carta, ancora meglio sul pal-
co. Bravi, grandi, hanno stregato tutti! E poi, come nella vano pubblicato un bellarticolo, le locandine erano state
migliore tradizione di Spazio, quando il feeling tra musicisti posizionate nei punti-chiave in citt, io avevo cominciato a
e pubblico era perfetto,dal concerto ufficiale si passati, menarla parecchio tempo prima a tutti quelli che entravano
cos, naturalmente, ad unasession, dove una emozionata a Spazio, buona se non ottima la qualit della proposta, ep-
ma bravissima Renata Tosi ha dato saggio delle sue doti pure qualcosa non aveva funzionato. Bruno ed io, proprio
vocali interpretando un paio di brani di Billie Hollyday. Le per il coinvolgimento emozionale che mettevamo in ogni
facce, ragazzi! Ma la cosa incredibile era che i pi stupiti nuovo concerto, spesso ce lo sentivamo prima nella pelle e
per quello che stava succedendo erano proprio i musicisti. E cazzeccavamo quasi sempre.
s che, date le loro referenze, chiss quante situazioni simi- Alla fine, oltre al danno economico, rimaneva il rammarico
liavevano vissutodurante la loro carriera. Tutti avvolti dal- di unoccasione persa, il disagio per non essere riusciti a
la magia della musica e della gente, fino a tirar mattina tra garantire agli artisti il loro giusto riconoscimento, anche in
euforia, abbracci, strette di mano, brindisi e complimenti, termini di qualit e quantit di pubblico. Come quel sabato
mai stati cos veri. Claudio sera: la band di un contrabbassista molto bravo che ave-
vamo conosciuto al Tenco: diciassette-persone-diciassette
Claudio Perotti: pietra miliare di Spazio. Ci vogliamo trop- (me lo ricordo bene perch le avevamo contate). Erano an-
po bene. Presente dal giorno dellapertura e poi per anni, che meno la sera di un chitarrista inglese; cera pure una TV
notte dopo notte. Lui i concerti li pu raccontare perch, da locale. Per fortuna loperatore ha inquadrato solo il palco
grande appassionato di musica, non se ne perdeva uno: in quella volta l. E il jazz. Dopo i primi, brucianti anni, il jazz

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prima fila dallinizio alla fine. Fondamentale il suo contribu- ha cominciato a non tirare pi, con l infinito rammari-
to alla costruzione del clima umano di Spazio degli inizi co, soprattutto di Bruno. Una sera ci siamo ritrovati in non
ed anche al mantenimento di un tasso alcolico adeguato. pi di quaranta ad ascoltare due musicisti oltre che molto
Mai un segnale di debolezza: un milord, una roccia (solo bravi, noti a livello nazionale (li abbiamo poi rivisti a Pavia,
una volta, forse, un pochino...). Nel corso degli anni ha per- nellambito di Festival organizzati dal Comune).
so i capelli, ma quello che rimasto intatto il suo fascino. E poi quella performance tra musica e teatro: non gliene
Non a caso, durante i suoi avventurosi viaggi solitari in giro fregava niente a nessuno: tutti bevevano, parlavano a voce
per il mondo, ha incantato Paola, romana de Roma e, per alta. Ricordo ancora lincazzatura di Bruno
amor suo, si trasferito laggi.
E vivono con la figlia Chiara, felici e contenti.... Laltra faccia della musica live

I fiaschi dei concerti Il documento che segue labbiamo scritto nel 1998, ma non
mi pare che la situazione sia migliorata. Anzi. Per questo lo
Si tende sempre a ricordare e raccontare solo le esperien- ripropongo: il dibattito aperto.
ze belle e felici. Ma anche i momenti difficili che abbiamo
attraversato rimangono e continuano a far parte della no- Come sta la musica in Italia? Dal nostro osservatorio mili-
stra storia. Anche della storia di Spazio. I concerti sfigati, tante di gestori (Spaziomusica: Pavia locale da cento posti
per esempio, quelli dove non c gente, oppure la gente c di musica dal vivo, 12 anni di storia), musicisti, semplici ap-
ma distratta e caciarona; a Spazio, certo che ce ne sono passionati, e fruitori di concerti, lanciamo alcune riflessioni
stati! Spesso non cera spiegazione razionale: li avevamo sullo stato di salute della musica in Italia. Ci colleghiamo
annunciati per tempo, Provincia Pavese e Passaparola ave- alle osservazioni della lettera del responsabile artistico del
Naima di Forl pubblicata recentemente su Musica di ad affrontare un mare infestato da pescecani. E cosi, vai
Repubblica (per ora senza-risposta, cosi come senza rispo- con gruppi che provano 4-5 sere alla settimana, nellatmo-
sta stata unintervista al vetriolo pubblicata su Jam Ma sfera rassicurante ma asfissiante di cantine e sale prove
quale rock italiano? a Mauro Pagani, uno dei personaggi (pagate a caro-prezzo), tutti tesi ad esercitarsi allinfinito
pi lucidi ed innovatori del nostro panorama musicale) che su scale pi veloci della luce, tutti narcisisticamente
ha avuto il merito di squarciare quel velo di autocompiaci- concentrati su brani di propria composizione, alla ricerca
mento e trionfalismo francamente eccessivo che circonda di unoriginalit a tutti i costi, che spesso ha come risultato
la musica made in Italy. opere scadenti o pseudo-riproduzioni di modelli noti. Scar-
sa invece la propensione al .confronto ed allascolto di altri
1) Una situazione paradossale: in Italia si ha lim- concerti ed altri gruppi,in particolare di band dello stesso
pressione che circoli sempre pi musica, ci sono sempre livello tecnico e qualitativo, che suonano magari un genere
pi musicisti, sempre pi concerti ma il pubblico, sono diverso. Non parliamo poi di una serie di musicisti, di solito
gli ascoltatori spesso a mancare. Lo stato di grazia della meno giovani, che vanno s ai concerti degli altri, ma pi
musica italiana (mai cosi tante band, tanta competenza che altro per contare quanti accordi sbaglia il chitarrista e
tecnica, tante commistioni di stili, tanti CD prodotti ed au- quanto pubblico pagante riesce a fare quella band. Si trat-
toprodotti) si scontra di fatto con un preoccupante calo di ta quasi di un suonarsi addosso, anche perch suonare
ascolti che interessa band pi note (il successo si dimostra davanti ad un pubblico vero sempre pi difficile: qualsiasi
essere sempre pi breve ed effimero) e meno note (lelenco locale riceve in media non meno di 7-8 nuove proposte alla
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dei flop, purtroppo, sarebbe lungo. Se poi si passa a con- settimana da agenzie, musicisti, amici di musicisti. Quindi,
siderare i numeri veri dei CD venduti (non illudiamoci, non pur con tutta la buona volont, diventa impossibile dare
solo quelli di Sanremo) allora c veramente da mettersi a spazio a tutti.
piangere. Alcune importanti eccezioni (CSI in testa) non mo-
dificano purtroppo, il dato di fondo. 3) Cover band - band originali
il nuovo che fatica ad avanzare:
2) Giovani Band la contrapposizione sterile se non controproducente. Il
La musica un grande valore e lo ancor pi per le nuo- problema creare le condizioni perch tutta la buona mu-
ve generazioni che si trovano a vivere in un universo cos sica originale e non, possa circolare. ovvio che repertori
povero di ideali, privati persino della possibilit di grandi fondati su cover e brani storici mille volte gi sentiti ab-
battaglie da combattere. biano grande impatto emotivo ed immediato successo di
Per fortuna sempre di pi sono i giovani che, pur tra mille pubblico. Sicuramente meno scontato che un locale operi
difficolt, imbracciano uno strumento e fondano una band. la scelta di non appiattirsi sulla musica di successo, quella
Spesso pero lobiettivo principale non tanto quello di di- che, piace alla gente Aberrante labitudine di tanti gestori
vertirsi, provare e comunicare emozioni, quanto arrivare al d scegliere le band non in base alla loro proposta artistica
pi presto a produrre un CD, ad ottenere un contratto disco- ma alla quantit di pubblico che garantiscono (500 perso-
grafico con unetichetta importante. Lindustria discografi- ne: stata la richiesta di una agenzia di spettacoli di Mila-
ca, sempre alla ricerca di nuovi fenomeni, non produce altro no ad un gruppo della zona) come se il pieno a tutti i costi
che confusione ed uninflazione di artisti che sperano nel potesse essere lunico e non uno dei dati di cui tener conto
colpo della vita non essendo, nella maggior parte dei casi, (come lAuditel per le trasmissioni TV):
n preparati musicalmente, n attrezzati sul piano umano - Sconsolante daltro canto sia per il gestore che. per le
band che sudano e faticano per creare produzioni originali, E allora perch cos difficile far passare lidea che tutta la
avere spesso un pubblico di poche decine di persone. musica live, non solo quella dei mega-concerti e delle mega
- Avvilente il dover constatare la scarsa recettivit, la scar- rock-star, al pari del cinema, ma anche al pari di whisky e
sa curiosit del pubblico rispetto al nuovo, a sonorit di- birra deve essere pagata? Perch cos difficile far paga-
verse,e anche a band non conosciute, magari solo perch re i concerti nei piccoli club a prezzi ovviamente popolari,
provenienti da diversa area geografica. rapportati a qualit e costi delle proposte artistiche, allin-
- Avvilente, oltre che, alla lunga, economicamente insoste- segna del pagare il giusto, pagare tutti, anzich ricorrere
nibile per qualsiasi locale. a consumazioni obbligatorie, consumazioni maggiorate
ecc..., quasi che la musica suonata fosse un corollario al
4) I costi della musica bere e non viceversa, un sottofondo, un ornamento di un
I costi (e su questo credo ci sia unanime consenso) sono locale, un mezzo per avere pi gente, alla stessa stregua di
assolutamente insostenibili e penalizzano tutte le realt, sexy-cameriere & affini? Sarebbe secondo noi un segnale
piccole e grandi della musica live. (Con tutti i soldi che noi, importante per ridare dignit valore e giusto prestigio alla
Spaziomusica, abbiamo dato in 12 anni per SIAE, tassa musica.
spettacoli ecc. avremo potuto pagarci i Rolling Stones, o E ce n bisogno in Italia, dove suonare, ascoltare, vendere,
gi di l!). Partendo dal presupposto che la musica una produrre, far circolare musica ancora dura per tutti. Anche
delle pi alte forme darte e di comunicazione, in attesa se, per certi aspetti, si respira aria nuova, molti e molti an-
della nuova, organica ma fantomatica legge, bisognerebbe cora sono i problemi e le difficolt che gli appassionati e gli

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da subito ridurre le aliquote, oltre che per i CD, per tutte addetti ai lavori si tro-
le realt che diffondono e producono musica live in Italia, vano quotidianamente
riconoscendo lo status di produttori e promotori di cultura ad affrontare Per que- Una segnalazione importante, da diffondere e divul-
e di aggregazione. sto ci suona franca- gare: Presentazione della Proposta di legge per la
mente stonato questo soppressione dellagibilit ENPALS e la riforma della
5) Pagare la musica clima auto-celebrativo Previdenza per i lavoratori autonomi dello spettaco-
La musica ha costi alti. Ai musicisti va garantito, oltre che e spesso trionfalistico lo a cura dellArci di Rimini:
rispetto, un riconoscimento ed un compenso perlomeno che circonda la musica www.arcirimini.it e-mail: rimini@arci.it
dignitoso mettendo ordine in una giungla di prezzi scanda- in Italia. E lo diciamo
losa. Alcuni esempi: musicisti che si sobbarcano chilometri senza intenti polemici
e chilometri per suonare gratis e devono litigare con il ge- ma proprio perch ab-
store per farsi dare il pattuito rimborso di centomila lire in biamo molto a cuore le sorti della musica, al pari di tanti
un locale in cui la consumazione minima costa dodicimila musicisti, ascoltatori, gestori di locali, organizzatori (non
lire; oppure: una giovane band, assolutamente sconosciuta possiamo non citare Carlo Carlini ed Umberto Tonello: due
che per promuovere il primo Cd, chiede, praticando un forte promoter davvero speciali), proprio perch siamo degli irri-
sconto, un cachet minimo di un milione per suonare un mar- ducibili appassionati di questa magica alchimia di suoni e
ted qualsiasi, od ancora: ottimi musicisti che suonano per di ritmi che ci ha regalato e continua a regalarci emozioni
due lire perch hanno la sfortuna di vivere in un periodo in straordinarie.
cui il jazz non tira e lelenco sarebbe lunghissimo; storie SPAZIOMUSICA: Bruno Morani e Daniela Bonanni,
di vita vissuta che ogni musicista, ogni gestore di locale Fabio Treves, Carlo e Manuela Botteri ...seguono 30
potrebbe raccontare. firme di appassionati.
Il sound: le centinaia e centinaia di concerti che sono stati la colonna sonora di Spazio Jazz e onda afro-latina
ed anche delle nostre vite: blues, jazz, rock, afro, reggae, etno-folk, musica latina ed Musicisti italiani
anche psichedelia, punk, drumnbass.... e stranieri: un capitolo a
I suoni, i ritmi, le voci, i volti delle migliaia di musicisti passati da Spazio e da casa no- s perch definito
stra: un patrimonio di musica, di calore e di affetto, una sorta di imprinting che ritrovo nel tempo, legato
intatto ogni volta che mi capita di incrociarne qualcuno, camminando per Pavia o nei back soprattutto ai primi anni.
stage di concerti importanti.
Tanti quelli che hanno voluto fissare il ricordo, anche se sono passati degli anni ed an- Poi la suddivisione dei
che se erano venuti una sola volta da noi, come successo per molti americani. Hanno musicisti per provenienza
scritto cose incredibili, molto belle, particolari. E ad ogni messaggio, per me, unondata e per genere musicale:
di emozioni, di sorrisi e di lacrime. Gli americani
Ho scritto di loro, rivedendoli ad uno ad uno, come in un film, nella mia casa grande e Blues / songwriters
vuota. Perch io, che fatico sempre pi a ricordare nomi, titoli, autori, le emozioni me le e rock americano
ricordo bene. Le emozioni, quelle vere, hanno una memoria tutta speciale. Gli inglesi
E mentre passavo lunghi pomeriggi e lunghe serate immersa nei racconti del mondo di British blues / psichedelia
Spazio, puntualmente successo che, ad un certo punto, la persona, il musicista di cui / folk-rock-pop
scrivevo, riaffiorasse dal passato con la sua musica, la sua faccia, il suo DNA emotivo, Gli irlandesi
quello che rende ognuno di noi unico e speciale.... Altri musici dallEuropa
Bruno ed io dobbiamo davvero ringraziare la sorte per averci fatto incontrare musicisti e dal mondo...
che sono anche persone cos speciali. Gli italiani
Quelli del blues / rockers
Ordine di presentazione emiliani / rock, pop,
Dopo lunghe riflessioni e ripensamenti, dopo varie consultazioni di amici esperti e pazien- cantautori e...
ti, mi finalmente venuto un ordine di presentazione delluniverso dei musicisti che Local heroes
sono passati da Spazio.Un ordine che non poteva essere n alfabetico n sistematico, Jam session story /
criteri chiari s, ma troppo rigidi, troppo lontani dal sound incasinato di Spazio e troppo band dellultima
anonimi per una come me che, come dice il Depa anche la punteggiatura ce lha emo- generazione grungers &
tiva. Una logica c, ed tutta interna, e quelli che a Spazio sono venuti la capiranno e mine vaganti /
ci si ritroveranno benissimo. Una logica che viene dalle assonanze sonore ed emotive, altri suonatori /
dagli incroci di suoni che hanno determinato gli incroci delle persone, dallaffetto, ed Voghera & Oltrep /
anche dal genere musicale, dalla provenienza, dallordine di apparizione, da quello che i musicisti storici
hanno scritto... di Spazio.
Il sound di Spazio

Theres something happening here


what it is aint exactly clear...
...stop, hey, whats that sound
everybody look whats going down....
cos i Buffalo Springfield negli anni Sessanta.
Gli anni del Jazz
siamo diventati proprio amici. in
questo modo, grazie a loro che si
avviata la stagione jazz di Spazio-
musica. Si sono impegnati da subito,
direttamente, in prima persona, suo-
nando nelle formazioni e nelle com-
binazioni pi diverse e convogliando
da noi i loro amici jazzisti provenien-
ti da ogni parte (Steve Lacy, Peter
Kowald, Gianluigi Trovesi, Gaetano
Liguori ...).
Contributo fondamentale, in termini
di qualit dei rapporti umani oltre
che di creativit artistica, anche
1985: Spaziomusica era ancora unidea, un sogno: di- quello di Roberto Aglieri, gi allora proiettato verso
scussioni, progetti, ed anche ricerca di contatti nel mon- contaminazioni tra jazz e sonorit orientali.
do della musica. Ho pensato subito a Guido Mazzon e
Tony Rusconi. Li avevo conosciuti negli anni Settanta,

263
nel corso della mia vita precedente in Friuli, a Casarsa A Casarsa allora eravamo in tanti: un gran bel gruppo di
della Delizia, patria di Pasolini, il paese dei temporali e amici, di quelli che ti rimangono per la vita: Pierino, Ru-
delle primule (da l viene anche la madre di Guido, che di ben (adesso Segretario regionale CGIL), Michele, i Gigi,
Pasolini cugina). Beppe, Bepi, Charlie, il Formigo, Manlio, Cheba,
Cleme, Fausta, Giusi, Floriana, Nino, Patrizia, Mau-
Guido e Tony gi allora erano esponenti di punta del jazz rizia, Alessandro, Giorgio, Don Giacomo, Gianni e ...
nazionale ed europeo, soprattutto nelle sue forme di im- Soldi pochi, anzi pochissimi, ma dalla nostra grandi idee e
provvisazione creativa. Pi di una volta li avevamo invitati grandi entusiasmi che, uniti alla passione ed alla sfronta-
a suonare nel mitico cinema Delizia, il nostro cinema tezza dei nostri ventanni, ci facevano superare ogni tipo
Paradiso che, a conferma delle peggiori tradizioni della di ostacolo.
Organizzavamo seguitis- Menzione speciale per
modernit, ha ceduto da anni il posto ad un supermerca-
simi Cineforum, dibattiti Pierino:
to. Ci eravamo poi persi di vista, ma sapevo che abita-
politici ed anche concerti. Piero Colussi,
vano a Milano e ricontattarli stato facile. E cos Bruno
Passato alla storia quello lamico di sempre,
ed io, in una grigia domenica dinverno, siamo partiti alla
degli Stormy Six, venuti ideatore di
volta della casa milanese di Tony. Loro sono stati gentili
da Milano, oltre che per Cinemazero
da subito, anche se inizialmente, soprattutto Tony, di una
suonare, anche per portare a Pordenone
gentilezza un po snob, tipica di un modo di rapportarsi
soccorso a Franco Fabbri, e Consigliere
che andava di moda in quegli anni in certa parte della
costretto a servire la patria Regionale
Sinistra milanese.
in quel di Pordenone. per la lista-Iilly.
Altri incontri si sono susseguiti, lunghi discorsi, cene,
bevute: ogni diffidenza si sciolta come neve al sole e
Guido Mazzon

A Spazio si ambientato cos bene (ha anche trovato mo-


glie: Marina) che ha deciso di lasciare Milano per trasfe-
rirsi a Pavia.
Abitando qui gli capitava spesso di passare da noi la sera,
anche solo per bersi una birra e stare tra amici.
Con il suo gusto per limprovvisazione e la sua incredibile
versatilit ha portato una ventata di novit nel panora-
ma musicale di Pavia, diventando un importante punto
di riferimento per jazzi-
sti ma anche per tanti
Cara Daniela, vincendo lemozione, la nostalgia, rockettari. Oltre ai suoi
la rabbia... scrivo due note per Bruno. concerti, rimangono me-
Con immutato affetto, Guido morabili alcune session
che lo hanno visto pro-
Il pomeriggio passavo spesso, inaspettato, tagonista:
da Spaziomusica e ti trovavo solo Lui con Roberto Aglie-
264

ad armeggiare con fili, cavi, trapani,


ri, Tony Rusconi e non so
martelli e falci

Foto Daniela Albinger


pi chi altro: hanno rag-
un goccio? grazie!
e col sottile filo anarchico che ci univa intrecciavamo giunto il palco attraver-
una rete di discorsi... sando Spazio in biciclet-
la politica, le persone, il jazz e il resto... ta, in mezzo alla gente
poi in tripudio: e non stato
la tua solare incazzatura che linizio di una serata
e il mio serioso scetticismo very hot.
si placavano e si abbracciavano sulle note di Due poliziotti, evi-
my funny valentine. dentemente interessati
molto di pi ai decibel
che allarte, hanno in-
terrotto una sua ispirata performance al piano: saranno
state le quattro del mattino, ma - lo giuro! - il volume era
proprio basso!
La sua ospitata in un concerto dei Welcome Idiots
:impossibile dimenticare lisi-dome-i calatroni affiancati
da un mostro sacro del jazz, il tutto sotto listrionica regia
di Roberto Aglieri.
La sua collaborazione con Marco Gatti (fortemente so-
stenuta da Bruno).
Guido e Tony: i concerti
3 maggio 86: TRIO:
Guido Mazzon tromba
Peter Kowald contrabbasso
Tony Rusconi batteria

1986: Italian Art Quartet:


Renato Geremia violini, sax,
clarinetto, piano
Guido Mazzon tromba
Bruno Tommaso contrabbasso
Tony Rusconi batteria

11 marzo87: TRIO:
Guido Mazzon tromba
Gaetano Liguori piano
Tony Rusconi batteria

4 novembre 87:
Duo Aglieri-Mazzon
concerto per flauto, tromba,
strumenti elettronici

265
10 dicembre 87:
Gianluigi Trovesi sax
Tony Rusconi batteria

5 marzo 88:
Tony Rusconi Timeless:
Tony Rusconi batteria
Vincenzo Rende chitarra, voce
Plinio Fraccaro basso,voce

Dopo il 1990 (93-94,)


Guido Mazzon:
songs and tales:
Guido Mazzon tromba, flicorno,
live electronics
Ellen Christi voce
Umberto Petrin piano
Tiziano Tononi
batteria, percussioni.

Guido Mazzon tromba


Paul Lovens batteria
Umberto Petrin piano
Tony Rusconi netario dopo Seattle, Porto Alegre, Genova. A proposito
di Genova, sai che i miei compagni del gruppo Comunica-
Trentino, di quelli tosti: era l negli anni ruggenti della zione di Milano hanno fatto Genova il Libro Bianco, che,
contestazione giovanile; stato un grande piacere ritro- distribuito in occasione della commemorazione di Carlo
varlo ora, dopo che per anni ci eravamo persi di vista, im- Giuliani, ha avuto un successo editoriale eccezionale?
pegnato nelluniverso no-global. Irriverente, ironico: con Chiss quante copie avremmo venduto a Spazio Musica!
lui era un divertimento discutere e litigare. Le sue battute Credo che nessuno sarebbe entrato nel locale senza aver-
taglienti, e le altrettanto taglienti risposte di Bruno hanno lo comprato! Sai che ridere se tu avessi pescato qualche
fatto storia. Era un frequentatore assiduo di casa nostra; fratello o sorella (come amavi chiamarci) senza il libro. Lo
per lui per niente moglie (il soggetto era alquanto refrat- avresti rincorso apostrofandolo in dialetto pavese, e ma-
tario) ma pi di una fidanzata occasionale. gari con la dentiera in mano, come facevi con me quando
Oltre ai concerti jazz, aveva dato libero sfogo alle sue ori- ti chiedevo la A 112 in prestito, memore delle multe pre-
gini rock fondando il trio Timeless, con Vincenzo Rende e cedenti.
Plinio Fraccaro: stile hendrixiano, energia allo stato puro. Durante questo Forum Europeo la nostra Associazione
Non sopportava il fumo, per gli toccava adeguarsi: sape- Progetto Comunicazione ha preparato ed allestito una
va che con Bruno la battaglia era persa in partenza. mostra sulla guerra e una, gi presentata a Genova nel
Cercava di coinvolgere tutti nelle sue manie salutiste. luglio scorso, sui fatti successi in quella citt. Molte di
Con me e con Bruno aveva capito subito che non era quelle foto, scattate da fotografi di tutto il mondo, sareb-
266

aria. Aveva trovato una qualche sofferta disponibilit nei bero state molto bene, appese alle pareti di Spaziomusi-
ragazzi del rock Plinio e Vincenzo, che, con Ada ed Heidi ca. Molte persone di Genova e di Firenze erano piuttosto
lo hanno accompagnato qualche volta, nei suoi giri sa- simili a quelle che circolavano nel locale. Sicuramente
lutari in riva a Ticino. Li ricordo ancora, loro malgrado, amavano, litigavano e si riappacificavano, bevevano, fu-
una domenica pomeriggio in rassegnata processione, mavano (che incubo) allo stesso modo. E comunque tutti,
le facce segnate da notti insonni e da eccessi alcolici... ieri come oggi alla ricerca di soluzioni per un mondo mi-
gliore e di qualche cosa di valido e di giusto, che abbia un
senso nel proseguire la quotidianit.
FIRENZE citt aperta 6-10 Novembre 2002 Quando nato il Movimento, qualcuno venuto a cercare
Un altro Mondo possibile me e altri amici. Anche tu, con Daniela, sei venuto a Mila-
no per parlare con me e con Guido dellidea di aprire uno
Carissimo Bruno, poco dopo la grande manifestazione di spazio culturale dove raccogliere i cocci del movimento
sabato 9 nov. che ha visto sfilare un milione di persone, che fu e svolgere delle attivit.
ti scrivo da Firenze citt aperta, sede del Social Forum Che coraggio avete avuto! Ricordo che mi guardavi, dopo
Europeo. Essendo coinvolto in alcune attivit culturali del averci esposto la tua idea e dopo che Daniela aveva ricor-
Movimento dei Movimenti, mi viene spontaneo riferirti di dato il nostro incontro in Friuli durante un concerto dedi-
alcuni momenti significativi di questo Forum Europeo. In- cato a P.P. Pasolini. Io replicavo che comunque gli artisti
nanzi tutto non si pu parlare solo di F. E. bens mondiale, andavano pagati e accuditi. Cercavo di provocarti(vi), e
sia per i contenuti che per la presenza di delegati di tutti tu pensavi: questo lo sistemo io! Quell incontro stato
i continenti. Infatti mi sto accorgendo di assistere ogni pi che utile e simpatico. Un po come con i No Global. E
volta ad una continua rigenerazione del movimento pla- allo Spazio Musica stata una Festa continua. Amiche ed
amici, pazze suonate, discussioni e incontri socializzanti. Peter Kowald
Non parliamo delle bevute e... delle zanzare (allora molto
globali). Poi magari si proseguiva nella tua bella e labi- Il nostro primo, importante appuntamento concertistico.
rintica casa diventata per me rifugio sicuro ed intrigante. Quando il jazz parla europeo titolava la Provincia Pave-
Pavia era impensabile senza Spazio Musica. se (articolo di Roberto Valentino); per la prima volta anche
Allora. Oggi per molti impensabile vivere le nostre la stampa nazionale (Repubblica, Corriere, Manifesto) si
squallide citt senza il riferimento al Movimento. A Firen- occupata di Spaziomusica.
ze eravamo tantissimi. A Spazio quei pochi tendevano a Peter Kowald, esponente di primo piano dellimprovvi-
realizzare le stesse cose ed era zona franca. Un po come sazione radicale europea, componente della Globe Unit
il Movimento oggi. Caro Bruno, ti assicuro che faremo Orchestra e della London jazz composers Orchestra.
limpossibile per costruire un mondo migliore, un mondo tornato a Spazio lestate dellanno dopo, in duo, con
non in vendita. Cercheremo con tutte le nostre forze di Martin Mayers (corno francese) e ci ha anche regalato
garantire sogni e speranze. una sua opera pittorica, che conserviamo gelosamente.
E magari di sorridere, anzi di farci delle belle risate come Quando usava larchetto diventava tuttuno con il suo
facevamo a Spazio. Ciao, un abbraccio Tony contrabbasso e ne ricavava sonorit incredibili.
morto, anche lui, nellanno 2002.

267
Opera di Peter Kowald
Peter Kowald

Guido Mazzon e Gaetano Liquori

Foto Daniela Albinger


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Duo Aglieri - Mazzon


Concerto con flauto, tromba e strumenti elettronici
Paul Lovens
Bruno Tommaso e Renato Geremia

Gianluigi Trovesi
Ellen Christi

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Duo Gianluigi Trovesi - Tony Rusconi
Jazz: gli italiani
I tempi doro del jazz a Spazio si collocano tra il 1986 ed Capivano subito che cera rispetto e passione per la mu-
il 90-91: anni avventurosi e naif, cera latmosfera giusta, sica ed i musicisti. Il trattamento era familiare. E noi non
cera voglia di sperimentare. Ai mercoled del jazz, oltre stavamo l a contare quanto bevevano o se prendevano
a Roberto Aglieri (storico di Spazio) erano fissi tutta una un drink per la morosa. (In tanti locali milanesi la regola
serie di musicisti, passati alla storia di Spazio. Maria- era: non pi di 2 free drinks a testa). Tanti di loro erano
no Nocito: il contrabbasso non era uno strumento molto diventati quasi di casa. E ci hanno regalato emozioni in-
gettonato nella nostra scuola di musica, tanto che il suo dimenticabili: Gaetano Liguori, Gigi Cifarelli, Enzo e
corso non ha mai avuto iscritti. Allepoca lui si sentiva for- Gianni Lo Greco, Julius Farmer (americano, ma italia-
temente ispirato dallavanguardia e dalle sonorit dellArt no dadozione), Paolino Dalla Porta, Tiziano Tononi,
Ensemble of Chicago. Militava nel Belgius Mandala Riccardo Luppi, Riccardo Fioravanti, Pietro Sala,
Ensemble (Chicago era troppo lontana, e le canne fa- Michele Bozza, Massimo Pintori, Renato Sellani,
cevano il resto). Nel corso degli anni, oltre a collaborare Piero Bassini, Vanni Stefanini, Pamela Fries, Flavia
con jazzisti del calibro di Bassini e Liguori, passato a Vallega, Arrigo Cappelletti, Patrizio Fariselli, Ro-
scrivere musica colta e raffinata per quartetti darchi! Al berto Del Piano, Carlo Actis Dato, Giorgio Di Tullio,
suo seguito, anni dopo, Beppe Grifeo al piano. Pavese Marco Bianchi... E, anni pi tardi, Amedeo Bianchi,
dadozione: dalla sua Palermo ha portato il calore dei rit- Piero Gemelli, Aldo Mella, Rosa Emilia, Emanuele
mi arabi e mediterranei. Sandro De Piscopo: con tanto Cisi... fino ad uno storico concerto con Gianluigi Trove-
nome...! Grande pianista, sorriso ed ironia da napoletano si e Gianni Coscia... Allepoca Bruno aveva pi tempo
270

verace: le sue tracce si perdono in Svizzera... Nello Da e pi voglia di fare le foto e quindi c la documentazione
Pont: il primo insegnante di batteria della nostra scuola. del come eravamo di allora. Leffetto virato seppia
Sbarcato da Belluno in una roulotte nel cortile jazz del Ca- naturale, dato da anni di esposizione delle foto al fumo ed
polinea. Le ultime notizie che abbiamo di lui risalgono a alla calda umanit che passava da Spazio.
parecchi anni fa e parlano di arte, cavalli e vita agreste. A partire dagli anni 90 il jazz ha cominciato a non an-
Michele Troncon: vibrafonista batterista. Bruno gli dare pi (non si capisce bene perch). Dopo una serie
smadonnava dietro perch ogni volta che suonava gli toc- di concerti andati deserti, abbiamo dovuto arrenderci e
cava girargli la batteria, dato che era mancino. Veneziano diradare di molto gli appuntamenti, con infinito ramma-
doc, grande frequentatore di ombre. I Mirage: Fabio rico di Bruno.
Casali Stefano Gianini Carlo Caruso Alberto
Siragusa Andrea Savio: alla cena jazz organizza-
ta per contattare musicisti pavesi si sono presentati solo Riverboat Stomper Jazz Band
loro. Se il jazz di Pavia siamo noi, siamo proprio messi
bene, cio... il jazz a Pavia ad essere rovinato! cos ha Formazione di jazz tradizionale tra le pi note ed afferma-
esordito sorridendo Stefano. Con lui e con Fabio non ci te in Italia ed allestero.
siamo pi persi di vista; i loro percorsi musicali si sono Fondata nel 1975 da Paolo Gaiotti, ripropone il CLAS-
intrecciati con la storia di Spazio. Intervenivano anche SIC HOT JAZZ dalle origini di New Orleans alla Chicago
Umberto Petrin, la Ticinumjazz band e la Riverboat dei ruggenti anni 20. Da anni partecipa ed ottiene lu-
Stompers. E poi i jazzisti milanesi, o meglio quelli che singhieri successi ai traditional jazz festival pi presti-
abitavano o gravitavano su Milano. Circolava davvero il giosi a livello internazionale: New Orleans jazz & Herita-
meglio del jazz nazionale. A Spazio si trovavano bene. ge Festival, Sacramento Jazz Jubilee ...
Altri musicisti che hanno collaborato con la band in modo
Riverboat of Ticinum Jazz Band: saltuario o continuativo:
Paolo Gaiotti (cornetta, washboard,voce) Luciano Invernizzi, Bruno longhi, Lino Patruno,
Alfredo Ferrario (clarinetto) Claudio Perelli, Livio Cerri, Laura Fedele, Stefano
Duccio Castelli (trombone, voce) Bagnoli, Carlo Bagnoli, Lucio Capobianco, Rossano
Carlo Marchesi (piano, voce) Sportiello, Paolo Tomelleri, Rudy Migliardi, Walter
Nanna Freddi (banjo) Ganda, Giorgio Alberti, Giampiero Compare, Anto-
Claudio Nisi (bassotuba) nio Michaelides, Alberico Di Meo, Teddy Fullick,
Achille Legnazzi (batteria) Maggie Kingson...

Riverboat of Ticinum Jazz Band

Mariano Nocito e Renata Tosi

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Umberto Petrin Gigi Cifarelli

Uno dei pianisti pi talentuosi e versatili della scena Un must nella storia di Spazio. Erano i primissimi anni. Gigi
contemporanea. Tanti i suoi concerti a Spazio. Il primo era giovane e gi incredibilmente bravo, capace di com-
il 30 maggio dell86 (ma quanti anni aveva?!) con Ivano plessi virtuosismi alla chitarra, sempre animati da grande
Maggi alla batteria, Roberto Casella al contrabbasso e forza espressiva. E con un piacere, una voglia di suonare
Sergio Piva al sax. Il pi memorabile quello al fianco di contagiosa che gli faceva (e gli fa ancora oggi) tirar mat-
Guido Mazzon e Paul Lovens. tina ad ogni concerto. Aveva appena inciso Coca e rhum
Ne ha viste e dette delle belle, anche in qualit di re- (1985) e si era gi imposto sulla scena nazionale. Anche lui,
sponsabile dei corsi di musica dassieme del Vittadini, come Bruno, uno diretto, chiaro, con il grande pregio della
saggi finali compresi. Ho assistito alla nascita di Spazio- sincerit, senza tante menate.
musica, sia dalla parte del pubblico che direttamente dal Dal primo incontro cos, a pelle, lamicizia: il comune senti-
palco. Ho moltissimi ricordi, ma unimmagine che ancora re intorno alla musica ed allo stare insieme.
mi ritorna spesso risale allepoca in cui sfruttavamo lo E sono state serate (tante!) ad alta qualit umana ed arti-
stesso locale per effettuare stica fino a che anche lultimo degli irriducibili, ad unora
i corsi di Musica dassieme impossibile della notte, ancora in estasi dopo lultimo asso-
jazz. Lorario era dalle 17.30 lo di Gigi, si alzava dalla sua poltroncina rossa davanti al
in poi. Bruno era sempre palco per raggiungere luscita.
272

presente e si preoccupava Poi, a locale vuoto, le ultime battute, gli abbracci e larrive-
di sistemare amplificatori e derci nella notte...
batteria, passando sul palco Il tempo passa e tutti noi vediamo scorrere velocemente
tra i vari studenti, imprecan- la nostra vita e la nostra assuefazione ai ritmi frenetici fa s
do in modo apparentemente che molte delle cose belle ed emozionanti che ci capitano
minaccioso. finiscono col non essere godute e valorizzate nel modo giu-
Io seguivo dalla platea e sto. Cos succede purtroppo che anche le persone lascino
mi divertivo moltissimo ad questa vita e troppo presto vengano non pi ricordate (non
osservare le reazioni dei ho detto dimenticate).
ragazzi, ammutoliti, timoro- Nei miei concerti da diverso tempo mi piace parlare e ricor-
si, indispettiti. Il loro gioco dare le persone che ho stimato, apprezzato, ben voluto e
di sguardi mentre Bruno si amato ( questo significa anche aver raggiunto una certa
agitava tra i cavi, mandan- et, purtroppo). Qualcuno a volte ha borbottato Gigi parla
do affanculo tutto il mondo sempre di morti che palle! negativo.
(senza esclusione del so- Penso invece sia bello farlo proprio perch sinonimo di
prannaturale)... Credo che, positivit e perch il dono della vita e della musica, che
in fondo, anche lui si stesse per me significano amore e gioia, ci aiuti a valorizzare e ad
divertendo. amare ogni attimo che viviamo ricordando quanto chi non
Mi piace molto ricordare c pi ha rappresentato per noi. Che possiamo fare allora
quel periodo. se non tenerli presenti raccontando la loro essenza e i loro
Un abbraccio. Umberto ideali? Per questi motivi quando Daniela mi ha chiesto di
raccontare qualcosa di Bruno ho accettato senza esitazio- con sigaretta perenne e con il suo aspetto burbero e bron-
ne. Sono tanti anni che suono e giro locali di ogni dove e tolone da sessantottino imbufalito cercava di camuffare la
il Pub, Jazz Club, Blues Bar o come lo si voglia chiamare sua natura dolce e buona rimbrottando continuamente e
rappresenta dal mio punto di vista la vera tana di chi ama prodigandosi al meglio al mixer. Alla fine delle prove del
suonare un determinato tipo di musica, ma purtroppo nel suono io gli domando dove si va a mangiare? e lui estrae
tempo sono quasi sparite nelle persone e nei luoghi certe dalla tasca un mazzo di chiavi e porgendomele dice a casa
caratteristiche che Spazio Musica ha avuto. stato uno mia!. E tu? chiesi io. Resto qui, ci vediamo dopo. Que-
dei pochi posti che in qualche modo ricordava ai tempi di sto lindirizzo, troverete tutto in cucina, il vino sul tavo-
Bruno e Daniela il mitico Capolinea del carissimo Giorgio lo.. mi raccomando, alle dieci qui. C da aggiungere
Vanni di cui sono stato molto amico e che aveva similitudini qualcosa di fronte a una persona che ti manda a casa sua
caratteriali molto forti con Bruno. Per esempio schiettezza e con i tuoi amici? Bene, la casa era accogliente e calda; ci
passione per ci che faceva. veniva offerta come se ci si conoscesse da anni. Questa
Infatti si pu fare musica per amore o per soldi, cosa che si la generosit di cui parlavo prima.
pu fare in qualsiasi attivit, perci si pu gestire un locale Inutile dire che quel vino riemp le nostre panze anneb-
con le stesse finalit. Purtroppo il concetto del dare ave- biando inevitabilmente le nostre menti e il sottoscritto,
re sembra sia circoscritto al denaro dimenticando che la come suo solito, combin un disastro facendosi scivolare il
generosit dote molto pi vasta; ad esempio voi vi pre- bottiglione dellolio e allagando letteralmente il bellissimo
occupereste di pi se un amico non offrisse un caff o una pavimento in cotto in modo catastrofico, il tutto natural-

273
cena o se fosse assente in un momento di grande difficolt mente alle 21:50. Imbarazzatissimo telefonai confessan-
e di grande sofferenza? Io, sicuramente, nel secondo caso. do il malefatto e Bruno, dopo un paio di Madonne e im-
E allora ricordo che in quegli anni per me andare a Spazio precazioni disse vaff. molla tutto e vieni a suonare,
Musica era una festa, era andare a trovare degli amici, chi se ne frega!!.
era passare una bella serata sapendo di poter dare lanima Diventammo subito amici. Ecco, ora mi piace immaginare
suonando (come mia abitudine) fino a notte fonda senten- che in qualche parte delluniverso Bruno e Giorgio stiano
dosi ben voluti non per il ritorno commerciale ma perch gestendo un Paradise Jazz-Blues Club rigorosamente di
cera qualcosa che andava al di l dei soldi. E, inoltre, cera sinistra dove tutti i grandi musicisti che li hanno raggiunti si
una finalit comune: io suonavo perch amavo e amo farlo ritrovano per volersi bene e suonare insieme. Gigi
e per cercare di dare alla musica e a chi la apprezza la pos-
sibilit di divulgarsi, Bruno si prodigava insieme a Daniela
per fare si che ci avvenisse. Con mezzi diversi eravamo
ugualmente coinvolti avendo un unico scopo: un Pub senza
musicisti forti sicuramente penalizzato, ma un musicista
senza un posto dove suonare ed essere ascoltato ancor
pi mutilato. Il mio ricordo va al nostro primo incontro: mi
resi subito conto dal palco, dagli strumenti e dallorganiz-
zazione delle prove del suono che tutto era fatto con laiuto
di chi aveva voglia di esserci e ogni persona che arriva-
va riusciva a farmi sentire importante per lentusiasmo e Gigi Cifarelli chitarra
Sandro de Piscopo piano, tastiere
lemozione evidenziate dalla mia presenza. Il buon Bruno
Gaetano Liguori per il mondo: dal Nicaragua allEritrea, da Sarajevo alla
Thailandia...
Milano 29-5-2004 Ho la precisa convinzione che, se Bruno fosse vivo lot-
La musica pu cambiare lEuropa. terebbe insieme a noi. Pu sembrare e lo stato uno slo-
LEuropa pu cambiare musica. gan, ma mai come in momenti come questi si sente la
Gaetano Liguori: un pianoforte contro la guerra, mancanza di compagni veri come lo era Bruno. Penso che
il razzismo, lingiustizia. il suo lato ludico risate, bevute, mangiate etc... sar
Un pianoforte per la solidariet, la pace, la cultura. senzaltro ricordato da tutti i musicisti che sono passati
da Spaziomusica. Io voglio, anche per il mio ruolo attuale
con questi slogan che Gaetano Liguori si presentato (solo per un breve periodo naturalmente), ricordare il Bru-
alle elezioni europee del giugno 2004, candidato nella li- no compagno militante. Come quella volta che tornai dal
sta dei Comunisti Italiani. Un grande piacere vedere una Nicaragua (Sandinista naturalmente).
faccia umananei manifesti elettorali. Piacere ancor pi Decidemmo di fare un concerto celebrativo nel decimo
grande averlo ritrovato, dopo tanti anni, cos comera: anniversario della rivoluzione sandinista.
fedele alla linea. Ci aveva emozionato tutti a Spazio, a Bruno costru una bandiera rocha e negra che espo-
partire dal 1987: Cile libero Cile rosso, La cantata ros- nemmo a mo di fondale, solo che la fece tanto grande
sa per Tall el Zataar, il concerto dedicato al Nicaragua che non ci stava nel locale. Era magnifica a tal punto che,
sandinista. neanche a dirlo, me la don e io feci tutta una serie di
274

E poi, tante altre volte ancora: con Guido Mazzon e Tony concerti con il fondale costruito da Bruno. Al centro cam-
Rusconi; in trio, con il padre Pasquale alla batteria; con peggiava la scritta Que viva Nicaragua che era anche il
il suo quintetto per una appassionante serata di musica titolo del disco che avevo dedicato a quella straordinaria
e poesia a fianco del compagno-poeta Giulio Stocchi... esperienza. A me piace ricordarlo cos, con la bandiera
Un musicista eclettico e di grande spessore. Uno capace della speranza da una parte e dallaltra il tavolo imban-
di miscelare solida formazione classica e sperimentazioni dito con gli immancabili bottiglioni di vino: al centro lui
jazzistiche, la solarit delle sue origini napoletane con le con la sua barba bianca da finto saggio. Hasta la victoria
sonorit raccolte nel suo avventuroso peregrinare in giro siempre, dovunque tu sia Compagno Bruno! Gaetano
Foto Daniela Albinger
Julius Farmer e Gigi Cifarelli

Julius Farmer

Oggi Negroni: a fianco della scritta, il disegno di due


africani raffigurati con lanello al naso, secondo il pi
classico (e pi stupido) stereotipo, e con un bicchiere
in mano: la prima sera in cui, a Spazio, si poteva bere il
cocktail Negroni. Ed anche la prima volta di Julius Farmer
da noi. Appena prima di lui entra un musicista della band
che conoscevamo, gli cade locchio sul cartello, fa appena
in tempo a dirci: Julius si incazzer, lo conosco bene:
non tollera nessun tipo di ironia su questioni attinenti alla
razza; in quello entra lui, Julius, con il suo basso e tutta
la sua imponente mole.
Momento di panico: che fare? Non c il tempo di togliere
il cartello, mi arrischio a chiedergli, sorridendo: Un Ne-
groni, prima di cominciare?. Lui si allarga in uno di quelle
sue famose, grasse risate e, con quel suo italiano alla
Stanlio ed Ollio certo che s, come quei due negroni

275
l. Ah,ah,ah!. Pericolo scampato. stato linizio di una
lunga serie di concerti che lo hanno visto protagonista, al
fianco di musicisti diversi, in primis Gigi Cifarelli.
Julius Farmer, grande bassista, americano dorigine ma
milanese dadozione se ne andato, causa infarto, ormai
diversi anni fa.

Aprile 1987 Trio:


Enzo Lo Greco
contrabbasso
Patrizio Fariselli
pianoforte
Gianni Lo Greco
batteria
Foto Daniela Albinger
Febbraio 1988 Nexus
Daniele Cavallanti sax tenore e baritono
Pietro Bonelli Roberto Ottaviano sax alto e soprano
Lauro Rossi trombone
Paolo Dalla Porta contrabbasso
Tiziano Tononi batteria e percussioni
276

TRIO KRAMER:
Lukas Kramer
pianoforte
Marco Vaggi
contrabbasso
Nello De Pont
batteria
Paolino
Dalla Porta
contrabbasso
Riccardo
Luppi
sassofono
Piero Bassini piano e flauto
Riccardo Fioravanti basso Pietro Sala
Vanni Stefanini batteria batteria

Pamela Fries
voce
Riccardo Luppi
sax
Vanni Stefanini
batteria

277
Amedeo Bianchi

Arrigo Cappelletti
Un ricordo speciale per la calda voce
e la simpatia di Angela Baggi
CARLO ACTIS DATO QUARTETTO
Carlo Actis Dato sassofoni, clarino, basso
Piero Ponzo sassofoni, clarini
Enrico Fazio contrabbasso LAmore, anzi lAmour:
Fiorenzo Sordini batteria Maria Colegni e Mario Arcari
278

Giorgio Di Tullio batteria


Marco Bianchi pianoforte
Maurizio Salemi contrabbasso
Roberto Manzin sassofono contralto

ITALIAN VOCAL ENSEMBLE


Flavia Vallega voce
Roberta Gambarini voce
Antonio Scarano chitarra
Roberto Della Grotta contrabbasso
Stefano Bagnoli batteria
Rosa Emilia e Emanuele Cisi

Gianluigi Trovesi

279
Foto Rita Cricchio

Gianni Coscia
Jazz: gli stranieri
Louis Moholo: Viva la Black in cui musica, impegno politico, trasgressione, tasso alco-
lico rovinoso hanno costituito una miscela esplosiva. Ed
18 maggio 1987: un day-off sulla strada della rassegna stato cos, per due giorni e due notti. Era la nostra prima
jazz internazionale di Pisa: cos nato il primo concer- volta: non ci era mai capitato (n ci capiter mai pi) di
to-evento della storia di Spazio. Un concerto contro la- sentirci, al loro confronto, regolari e provinciali.
partheid, per la liberazione di Nelson Mandela. Ricordo la fierezza, limperturbabilit ed il grande carisma
E non poteva essere altrimenti dato che Louis Moholo, di Louis Moholo. Lo ricordo apostrofare urlando Roberto
batterista sudafricano, fa parte di quella generazione di Bellatalla: Do it again!.
musicisti che la politica razzista del governo di Pretoria Quellaccordo non gli andava proprio bene.
ha costretto allesilio. Sbarcato a Londra nel 1965 si ben Ok man, youre right: e cos Roberto andato avanti
presto imposto come uno dei batteristi pi innovativi, vi- unora a ripetere quel fottuto accordo sul suo contrabbas-
tali e dinamici della scena jazz europea ed internazionale. so, mentre noi stavamo cenando. un grande! Sto im-
VIVA LA BLACK: Sean Bergin (sax) Thebe Lipere parando tutto da lui mi ha detto alla fine. E Sean Bergin,
(percussioni) Claude Deppa (tromba) tutti di origine il sassofonista, strepitoso, grande come una montagna,
sudafricana, emigrati in Inghilterra Roberto Bellatalla bianco. Aveva avuto grossi problemi in Sud Africa perch
(contrabbasso), lunico italiano. si mischiava con i neri. Peccato che dopo il concerto vo-
Sono capitati a casa nostra un giorno prima del previsto, lesse assolutamente una donna: Its not written in the
dopo un concerto vorticoso allo Zimba, storico locale afro contract cercavo di dirgli scherzando; per lui per era un
280

di Milano. Che non fossero dei collegiali lo si capiva subi- problema serio (e lo diventato anche per noi).
to. cos iniziata una non-stop di 48 ore allinsegna della A titolo di scuse, prima di partire, mi ha portato un mazzo
vita spericolata. Molto pi di un concerto: un happening di gladioli enorme quasi quanto lui.
Viva la Black

281
Pochi mesi dopo (novembre 1987)
Roberto Bellatalla arrivato con
i FONOLITE: radici jazzistiche
contaminate con funky, fusion, afro e rock
Francine Luce: voce
Jim Dvorak: tromba
Marcello Magliocchi: percussioni Roberto Bellatalla
282

Mario Volpe: sintesi ed elaborazione


digitale del suono

Francine Luce

Sean Bergin
Chico Hamilton

1989: Chico Hamilton ha un day-off la prossima settima-


na. Vi interessa? Cosa?! Un tuffo al cuore: Chico Hamil-
ton, una delle leggende del jazz a Spaziomusica?! Non ci
sembra vero: diamo immediatamente la conferma. Bruno
ed io lavevamo visto alcuni anni prima, una domenica
pomeriggio, al Capolinea: assolutamente strepitoso!
Ci attiviamo immediatamente, usando tutti i canali possi-
bili. Arriva il giorno fatidico: 28 ottobre.
Chico, come tutti i grandi, dimostra sin dallinizio una di-
sponibilit straordinaria spazzando via i nostri timori re-
verenziali. Spaziomusica gli piace; il sound- check scorre
veloce. E poi il rito della pasta a casa: si mangia e si beve:
come se fossimo amici da sempre. Hey, mamacita -mi
dice abbracciandomi - your food is great!
Spaziomusica strapieno: il tam tam ha funzionato .
Chico fa parlare la batteria con una leggerezza, una ma-

283
estria ed unintensit da brivido; la band: EUPHORIA:
Cary De Nigris: chitarra - Reggie Washington: basso -
Thomas Chapin: sassofoni affiatata. Il gusto, il piacere
del suonare insieme contagia tutti.
Un concerto ed una nottata indimenticabili. Bruno feli-
ce, anzi raggiante. Rincasiamo tardi. Loro devono ripartire
con un pullmino per Vienna, da dove prenderanno laereo
per Dublino il pomeriggio dopo. Non prima di un replay
della pasta. A non so che ora della notte li accompagnia-
mo al pullmino: baci ed abbracci e la promessa di rive-
derci. A distanza di sei anni Chico ritorna. come sempre
in gran forma: gli anni per lui non sono un problema. Fa
parte di quella generazione di jazzisti speciali, oramai in
via di estinzione, grandi musicisti che ci mettono lanima,
capaci di suonare per ore ed ore, capaci di scolarsi una
bottiglia di vodka per poi ricominciare da capo con la mu-
sica. E la magia si ripete ancora.

Foto Stefano Galvani


Lultimo flash che ho di Chico al mattino, dopo pochis-
sime ore di sonno: solito sorriso solare e contagioso, tuta
bianca aperta sul davanti, che mi stringe forte tra le sue
braccia poderose e mi saluta: Bye bye mamacita!
Chico e Bruno
284

Thomas Chapin
scomparso qualche anno fa
Bireli Lagrene

3 e 4 maggio 1989: due giornate storiche: Bireli Lagrene


a Spaziomusica! Non ricordo per quale strana e fortunata
alchimia siamo riusciti ad avere il contatto.
Siamo molto emozionati: per noi un grande onore avere
un musicista cos prestigioso.
Bireli ha solo 22 anni: un talento soprannaturale. Gipsy,

Foto Barbara Maduli e Mario Andrigo


allievo di Django Reinhardt, gi sotto contratto con la
Blue Note. diventato famoso anche presso il pubblico
del rock per il suo tour con Jaco Pastorius.
Hanno un equipaggiamento mostruoso ed un fonico al se-
guito per garantirsi la purezza dei suoni. Tutta la band
straordinaria: lui fa volare la chitarra.
E poi si diverte: comincia a suonare tutti gli strumenti ru-
bandoli agli altri musicisti: e li suona tutti benissimo!
La gente impazzisce: non li lasciano smettere, si va avanti
fino a tarda notte. Poi a casa, la pasta collettiva: rimania-

285
mo colpiti dalla loro straordinaria semplicit.
Come sottofondo mettiamo Ragapadani, lalbum di Ro-
berto Aglieri. Bireli lo ascolta, rimane colpito e ci chiede
chi quel musicista. Anche se saranno state le quattro
del mattino telefoniamo a Roberto, certi di fargli piacere.
Dopo 10 minuti gi l. Peccato che il disco lavevamo
messo a 45 giri, cos i suoi virtuosismi al flauto sembrava-
no pazzeschi. Roberto ha avuto il coraggio di confessarce-
lo solo il giorno dopo.
Rivediamo Bireli a Milano, qualche anno dopo, allArco
della Pace. con Paco de Lucia e Larry Corryell: entrambi
usano lo spartito, mentre lui suona distinto, senza biso-
gno di leggere la musica. Ad un certo punto si alza un
vento fastidioso: i fogli dello spartito volano via.
Paco De Lucia, rigoroso ed impeccabile nel suo completo
bianco, cerca di rimetterli a posto una, due volte, poi li
lancia lontano, guarda Bireli: si sorridono e vanno avanti a
suonare! Grande lezione e grande performance!
Steve Lacy

arrivato rispondendo allinvito di un amico: Tony Rusco-


ni. Un Maestro. Un carisma cos grande che ammaliava ed
intimidiva al tempo stesso.
La sua performance in solo ha tenuto inchiodati tutti: i
jazzisti presenti ma anche molti ragazzi che il jazz non sa-
pevano nemmeno dove stesse di casa.
Un silenzio quasi irreale: il sax di Steve ha reso lincanto.
Sapere della sua morte (giugno 2004) mi ha colpito pro-
fondamente.
286

28 ottobre 1991
Lee Konitz sax
Lee Konitz e Franco DAndrea Franco DAndrea piano
Elton Dean

In Cahoots

1 giugno 1990: In Cahoots: il Canterbury sound sbarca


a Spazio. Nomi stellari: Phil Miller: chitarra Elton
Dean: sax Fred Baker: basso Pete Lemer: tastiere
Pip Pyle: batteria Keith Tippet: tromba. Collabora-
zioni che vanno dai Soft Machine a Robert Wyatt ai Gong.
Sonorit da brivido sospese tra jazz e rock progressivo: un
concerto carico di fascino e suggestioni che siamo in tanti
a ricordare. (Roberto Re, il bassista, lo cita ancora ades-
so!). Con Phil Miller siamo rimasti in contatto. Durante il
nostro viaggio a Londra ci ha invitato a cena: una serata
molto piacevole. Sua moglie ha anche insegnato a Bruno
a fare la birra in casa. Ricetta che Bruno, inutile dirlo, ha
sperimentato subito al nostro rientro in Italia. Phil Miller
Saputo della morte di Bruno, mi ha scritto:

Dear Daniella,

287
For me Bruno was a kind, good natured and generous guy
who had a great passion of all types of music. I loved
coming to the SpazioMusica to play for you and Bruno and
to see you both. It was always ultra relaxed and conduci-
ve to playing music. I was shocked and saddened to hear
of his illness and that he had died.
I am so sorry for you. Love Phil Miller

Cara Daniela,
Il mio ricordo di Bruno di un uomo premuroso, cordiale
e generoso che aveva una grande passione per ogni ge-
nere musicale. stato bellissimo venire a Spaziomusica
a suonare per te e Bruno e conoscervi entrambi. stata
unesperienza molto rilassante che ha avuto un effetto
positivo sulla mia musica. Sono rimasto veramente scon-
certato e addolorato nellapprendere della sua malattia
e in seguito della sua scomparsa. Sono profondamente
dispiaciuto per te. Con affetto, Phil Miller
Collaborazioni:
Roberto Valentino, giornalista, appassionato e cultore di jazz, organizzatore di ras-
segne ed eventi. Allepoca era lui a scrivere per la Provincia Pavese ed anche per
SPAZIOMUSICA NEWS (il nostro mensile di informazione) articoli e recensioni sui
concerti jazz pi significativi di Spazio.
Daniela Albinger, allora studentessa, faceva le foto (ed anche molto bene).
Uno delle presenze pi assidue era Stefano Galvani. Cos lui ricorda quella stagione:

Il jazz a Spazio
Nei primi anni di Spazio, quelli che giustamente Daniela considera come i pi av-
venturosi, la programmazione dei concerti stata molto originale, in quanto frutto di
scelte coraggiose ed anticonvenzionali.
In un contesto cos aperto ed informale il jazz ha avuto per diversi anni uno spazio
significativo. Oltre a nomi di rilievo del panorama italiano ed internazionale, si sono
avvicendati musicisti che suonavano raramente nel nostro paese e solo nei festival di
avanguardia. Mi riferisco a personaggi come Peter Kowald, contrabbassista tedesco,
da poco scomparso: una performance in solo indimenticabile la sua.
288

Ricordo bene anche il concerto del batterista Paul Lovens: si era presentato a casa di
Bruno e Daniela con unaria insospettabile ed un look da impiegato di banca, parlava
molto piano esprimendosi in un buon italiano. La sera la trasformazione: look anni
Sessanta, compresi stivaletti dannata; con Guido Mazzon ed Umberto Petrin, aveva
dato vita ad una performance rimasta negli annali della storia di Spazio.
Guido Mazzon, che in quegli anni viveva a Pavia, si esibito pi volte e con diverse
formazioni (con Tony Rusconi, Roberto Aglieri, Gaetano Liguori...); in una di queste
occasioni ha presentato il suo bel cd Il profumo della libert con la presenza della
bravissima cantante americana Ellen Christi.
E poi i concerti di alcuni maestri del jazz: Lee Konitz, Steve Lacy, Chico Hamilton...
autografo di Lionel Hampton Lacy si esibito in solo, Konitz in duo con il grande Franco DAndrea, ed Hamilton, in
due occasioni alla testa dei suoi interessantissimi gruppi elettrici. Altri nomi di rilievo:
Bireli Lagrene, Phil Miller ed Elton Dean dei Soft Machine, e, tra gli italiani: Gianluigi
Trovesi e Gianni Coscia, Paolino Dalla Porta, Riccardo Luppi, Tiziano Tononi, Gigi Cifa-
relli... lelenco sarebbe lungo.
Spazio Musica ha anche ospitato, a pi riprese, i saggi e le jam sessions dei corsi di
musica dassieme jazz del civico istituto musicale Vittadini tenuti da Umberto Petrin e
Roberto Aglieri, dai quali sono emersi diversi bravi musicisti. Iniziative, progetti, voglia
di rischiare: quello che oggi manca, e non solo a Pavia. Stefano Galvani
Onda Afro Latina
Nei suoi primi anni di storia, Spazio era un vero e proprio
laboratorio aperto a stili e generi diversi; unica discriminante
la qualit della musica fatta e suonata. Nella commistione
di suoni che andavano dal rock al free jazz, non potevano
non trovare posto i ritmi calienti della musica afro-latina.
Sono stati Carlos Ugueto e Candelario Cabezas con Los
Gemala (che allepoca infiammavano le notti di Milano) ad
inaugurare, nellaprile del 1987, la stagione caraibica di Spa-
zio. Grazie a Rambi (Rambaldo degli Azzoni) sono arrivati
i ritmi africani dei Conga Tropical e la salsa y sabor tropical
dei sudamericani: Grupo Chico, Los Guyaba, Caribe ... E
poi il reggae degli IRIE di Winston Peters (diventato poi
famoso con il nome di Papa Winnie), di Elia, di Doctor
X and the rude boys... Il samba e la bossa nova di Gilson
Silveira e Silvio DAmico, con la cantante Deise Miran-
da. Sono passati anche (era l87 o l88) gli Africa United
del mitico Bunna che gi allora cominciavano ad avere no-
toriet nazionale. Un concerto-prova-dal-vivo in un day off
allinterno del tour, uno di quei concerti che hanno lasciato il
segno. E gli Obatal, orchestra salsa di stanza in Friuli, con
Clara Rivieri, mia amica carissima, finalmente arrivata, e
alla grande, sul palco di Spazio! Da segnalare linnamora-
mento caraibico di Bruno, tornato da una trasferta di lavoro
di qualche mese ad Aruba (Antille Olandesi) con decine e
decine di cassette di musica salsa e merengue. Musiche
originali, un turbinio di suoni pieno di fascino. che, dopo
intere ed intere serate passate a Spazio con questa colonna
sonora, non ne potevamo pi. Du bal! Bruno al solito, sor-
do alle nostre rimostranze, andava dritto per la sua strada:
Vialtar capis gnent. Il bello che aveva ragione lui: anni
dopo molti di quei brani li abbiamo sentiti come novit alle
radio nazionali.

Carlos Ugueto y los Gemala


Conga Tropical
Quarteto Idea, Guayaba, Caribe...
Grupo Chico
Obatal
altri...
Carlos Ugueto y Los Gemala

Prima apparizione a Spazio: 11 aprile del 1987. Leader,


percussionista, cantante, vera anima diabolica della
band: Carlos Ugueto, per
Ma la vera anima artistica del gruppo era Candelo, anni conduttore musicale a
Candelario Cabezas: percussionista, figlio della fa- Radio Popolare ed animato-
mosa cantante colombiana Leonor Gonzales Mina, la re delle notti calienti di tanti
negra grande. Sul palco faceva impressione: oltre ad locali milanesi. Un vulcano di
essere bravissimo aveva un carisma che raramente energia; arrivava sempre al
dato vedere: la sua presenza riusciva a mettere in luce sound check con ritardi verti-
il meglio dei singoli musicisti, a compattare la band, a ginosi, investendo con un tor-
fare uscire quel suono l, quello che lui aveva in men- rente di parole di scusa Bruno
te. E difatti presto entrato nel giro dei nomi noti della (che non riusciva neanche pi
musica italiana: Litfiba, Jovannotti. Un malore improvvi- ad incazzarsi) e la morosa di
so lo ha stroncato, molto giovane, diversi anni fa. turno (allepoca le cambiava
spesso) che magari lo aspet-
tava da ore. I suoi musicisti:
290

Marcello Cosenza, chitarra simpatia e buonumore


contagiosi Claudio Cavestro, sax Roberto Zonca,
basso Fabrizio Garofoli, tastiere, ormai non ci faceva-
no neanche pi caso.

Candelo
Conga Tropical

Correva lanno 1987: l8 luglio. Loro: i Conga Tropical, tutti


rigorosamente africani, fieramente anti-apartheid, capi-
tanati dal bassista Roger Sabal Lecco: tre chitarre, due
percussioni, due fiati, due voci: ritmi trascinanti di radice
centro-africana e caraibica alternati a dolci temi in lingua
Lingala e kokongo.
Il concerto pi torrido e pi sudato della storia di Spazio.
Vuoi perch fuori cera una temperatura di 34-35 gradi
(allinterno non si sa: di aria condizionata neanche a par-
larne); vuoi perch il feeling era quello giusto; vuoi per
leccesso di Cuba Libre ingeriti (scorte di rum esaurite a
met serata); vuoi perch loro erano proprio bravi e per-
ch la cantante Thrse, oltre ad avere una bella voce,
era anche uno schianto da vedere: neanche il pi rigido
dei pavesi presenti, neanche quelli che di solito stava-
no immobili e fissi come i baccal, sono riusciti a star

291
fermi quella sera. Tutti gi a ballare. E ne sono successe
di ogni: gente che, sudata marcia, usciva, giusto il tempo
di strizzarsi la maglietta per poi ributtarsi nella bolgia;
un tot di amori occasionali non dichiarati, la nascita di
un grande amore (durato parecchi anni), non consumato
quella sera per eccessivo tasso alcolico di lei
Quarteto Idea Guayaba Caribe

Tutti musicisti professionisti, provenienti da diversi Stati


dellarcipelago sudamericano (Argentina, Per, Paraguay,
Venezuela), ritrovatisi a Roma a partire dalla seconda
met degli anni 70 ed affiancati da alcuni tra i pi quotati
percussionisti italiani.
Lunga esperienza ed im-
QUARTETO IDEA:
portanti collaborazioni
Eugenio Chabanau (chit. el. voce)
allattivo nei Paesi do-
Aldo Maurno (chit.cl. voce)
rigine, hanno portato a
Ruzendy Montero (voce perc. leggere)
Spazio il calore, il colore,
Al Persy (basso voce )
le voci, lallegria, i ritmi
GUAYABA: Ruzendy Montero (voce)
calienti della SALSA e
Aldo Maurno (chit. voce) Al Persy (basso voce)
della musica Afro-cuba-
Raffaele Cassa (piano voce )
na.
Filippo La Porta (congas)
Aldo Maurno (anche
Roberto Monducci (timbales)
Aldo Maurno per noi era diventato
292

CARIBE: Vito Zaccaria (tast. voce)


Aldito): grande chi-
Eugenio Chabanau Ruben Viloria (voce) Joe De Donno (piano)
tarrista, molto colto,
Lou Barbera (basso voce)
impegnato, discussioni
Paulo La Rosa (timbales voce)
vibranti di musica e di
Roberto Mamey (congas)
politica con lui.
Filippo La Porta (bongo y guiro).
Non c pi: se ne
andato, diversi anni fa,
per un banalissimo incidente in motorino per le strade di
Roma. Eugenio Chabanau: passionalit tipica degli Ar-
gentini. 30 aprile 1988: primo concerto del Quarteto Idea.
Il giorno dopo, 1 maggio: tutti alla festa Primo Maggio
con i tuoi. Il meglio di Spazio si trasferisce nel cascinale
di Renato Pontiroli, alle porte di Canneto Pavese, in mezzo
alle vigne. Ricordo bene la scena: scendiamo dalla mac-
china incrociamo una nostra amica Erica Cremaschi;
lui ci chiede: Chi ? Presentatemela, somiglia in modo
impressionante ad Annie Girardot, il mio ideale di don-
na. Detto, fatto. stato amore a prima vista: quelle cose
che pensi possano succedere solo nei romanzi rosa. Dopo
qualche anno lei si trasferita a Roma. Hanno anche fatto
un figlio insieme.
Grupo Chico di Enzo Chico Valls
Monterotondo (RM), un giorno dautunno del 2002
1987: Enzo Chico Valls: voce-chitarra-sax; Herico
Campos: voce-chitarra: il sabor del son cubano, le radici Istantanee di Bruno Morani
della musica salsa, quando ancora non era di moda in Italia. con sottofondo spaziomusicale
Ed il sapore di una grande amicizia, di quelle che nascono (e il fedele accompagnamento di Daniela)
per strani incroci della vita e che poi resistono alle ingiurie
degli anni e della lontananza geografica. Di Bruno Morani avevamo solo il suo nome scritto su
Grandi musicisti, due persone solari, generose, colte, di un foglietto accanto a un numero di telefono; di Spazio
quella sapienza costruita in anni di migrazioni condotte in Musica, la vaga ma allettante informazione pare che da
nome della musica e della libert da una parte allaltra del quelle parti ci si diverte un sacco. Arrivati alla stazione di
continente sudamericano, cos maledettamente scisso tra Pavia, proveniente non so da quale cittadina veneta, ebbi
il realismo magico delle sue genti e lorrore di dittature e un saggio della sua voce, la normale voce di un gestore di
desaparecidos. E poi qui, in locale non collegata ancora a nessun volto n a nessuna
Europa, negli anni 70, quan- personalit: Tra cinque minuti sono l.
do girare il mondo era facile Bruno ci apparve dopo cinque minuti precisi alla stazio-
perch trovavi amici ovunque, ne di Pavia nella parte di Marx (Karl) in versione pianu-
per approdare, a ridosso degli ra padana, regia di Sam Peckinpah. Leterna reciproca

293
anni 80, a Roma. Herico (da diffidenza tra musicisti e gestori di locali si cominci a
anni rientrato in Colombia con sciogliere subito. Sprizzava simpatia da tutti i pori ma
la sua Juanita): il suo parla- comunque continuava a trattarci in maniera abbastanza
re pacato, i suoi ritmi lenti e formale. Probabilmente gli stavamo simpatici per ci per-
pacifici. Una passione visce- cepiva come tipi abbastanza normali. Arrivando vicino
rale per la carta stampata: si alla mitica casa di Via Malaspina si ferm con la mac-
fermava a leggere ovunque, china per salutare una ragazza e approfitt per invitarla
qualsiasi brandello di giornale gli capitasse sotto tiro, an- per la nostra serata. Quando ripart ci disse: questa
che quelli usati per coprire i pavimenti mentre tinteggiava una mezza scoppiata, ma simpatica. Al che io gli rispo-
casa sua. Enzo: quasi uno svizzero al suo confronto, pi si: ci piacciono le persone mezze scoppiate ma simpa-
pragmatico, grande senso dellironia; nel 94, appena avu- tiche. Da quel momento si sciolse ogni formalit tra
to la cittadinanza italiana, ci disse: Dopo anni finalmente noi e diventammo immediatamente e per sempre amici.
posso votare! Non si votava nellArgentina dei Generali! Forse si considerava un mezzo scoppiato ma simpatico
Mi capitato di ricordarlo spesso ai tanti amici e compagni pure lui, va a sapere Be, non aveva tutti i torti, ma
affetti, allavvicinarsi di ogni elezione, da sindrome di diser- naturalmente Bruno era molto di pi di questo. A Spazio
zione delle urne. Tra noi, da subito, unamicizia cos forte da Musica sembrava che non ci lavorasse nessuno. Era una
convincere me e Bruno ad accettare la proposta di partire piccola comunit anarchica ma perfettamente funzionale.
insieme: proprio noi che, per sottrarci ai riti della vacanza di Allinizio non riuscivo a capire perch nessuno mi desse
gruppo, ci siamo sempre mossi da soli ed in totale libert. una birra, pur avendola chiesta diverse volte, dopodich
E, a parte la delusione di Bruno sul fronte del pescato, Bruno sincaric di chiarirmi i concetti: Ancora non lhai
abbiamo ricordi molto belli di quelle vacanze spagnole. capito che devi andare dietro al bancone e servirtela da
solo, tesoro? Certo questo valeva soltanto per i musici- del locale volevano andare in Grecia ma li convincemmo a
sti o per gli amici super fidati, altrimenti Ma forse sto venire a Mallorca, dove eravamo pi o meno diretti. Cos
dicendo una cavolata. Credo che Bruno non lasciasse mai un giorno li vedemmo arrivare da quelle parti, Bruno con
allasciutto nessuno per una questione di soldi. Chi era- tutta lattrezzatura da sub. Herico, che conosceva un po
vamo noi? Un duo di son cubano tradizionale in tempi non quei mari, lo aveva convinto che non cera di meglio al
sospetti (vi sto parlando del lontano 1987). Wim Wenders mondo per fare il sub ed ebbe modo di pentirsene amara-
non aveva girato ancora Buena Vista Social Club e noi mente: oltre a non acchiappare altro che smilzi polipetti,
non eravamo n cubani n abbastanza vecchi da essere qualche giorno dopo gli fu rubata tutta lattrezzatura dalla
rispolverati e consegnati alla storia della musica. Io avevo nostra vecchia macchina parcheggiata in pieno centro di
adottato come nome darte Chico Valls che era come si Palma. Io ero alle prese con una mia fiamma che stava
faceva chiamare anche mio fratello quando suonava nei particolarmente antipatica a Bruno, cos non ho molti altri
complessi di musica tropicale nellArgentina dei primi ricordi di questo suo passaggio in Spagna.
anni 60, ma una volta in un locale di Roma si sbagliarono Gli anni passarono, e nel 91 tornammo a Spazio Musica
e sul giornale scrissero questo nome, Gruppo Chico. Il in quintetto, sempre con lo stesso nome, Grupo Chico. La
nome ci piacque, giacch tra laltro un duo il gruppo pi contrabbassista del gruppo era Silvana, la mia compagna,
chico (piccolo) che esiste. Lo spagnolizzammo levando la e fui lieto che stesse simpatica a Bruno, giacch per me
doppia p e rest quello come nome: Grupo Chico. Laltro lui oltre ad essere come un fratello maggiore aveva anche
componente del duo era Herico Campos, che ora vive in una miriade di sensori di umanit. Era tutto intenerito
294

Colombia. Tutto questo per dirvi che, chiss per quale ra- dal fatto che ci chiamassimo lun laltro amore, e un po
gione Bruno continuava a chiamare Chico a Herico invece ci prendeva in giro, un po gli faceva sincero piacere.
che a me. Dopo quella serata (o sono state due?), Herico Una sera prima di avviarci a Spazio Musica stavamo ve-
ritorn subito a Roma e io rimasi per qualche giorno a dendo la televisione e cera una cantante nordamericana
godermi quella straordinaria ospitalit nella quale Danie- con due tette cos grosse. Bruno disse a Daniela: Guarda,
la e Bruno erano maestri. Bruno non mi faceva spendere guarda impara Daniela, impara! Chi conosce Daniela
nemmeno in sigarette. Rispetto alle donne, mi diceva non ha bisogno di ulteriori spiegazioni. Quella volta, al
sempre con quel suo sorriso sornione: Enzo, secondo me momento di passare a prendere gli strumenti e salutarci,
tu avresti un sacco di possibilit. Sei bravo ma non ti me lo vedo arrivare in motorino con una giacca di pelle
applichi. Forse era vero il contrario, non ero bravo ma mi dallaria molto vissuta. Bella questa giacca, Bruno, gli
ci applicavo tanto. Comunque il risultato non cambiava. dissi.. Non fece in tempo a finire la frase che gi se lera
Un giorno Daniela e Bruno non cerano in casa e sicco- levata e me la porgeva. Tieni, tua. Mi levai il mio giub-
me vidi che la montagna di piatti in cucina cresceva a botto di jeans con attaccata una spilla di Marx (Groucho)
dismisura, volli rendermi utile e passai un sacco di tempo e glielo diedi, spilla compresa. Mi disse: Se un giorno la
a lavarli. Quando stavo finendo arrivarono i miei due stu- devi buttare me la devi ridare, eh sai, ci sono molto af-
pendi anfitrioni e Bruno tutto intenerito disse: guardalo fezionato, caro Mi stava stretta gi allora, figuriamoci
Daniela, che carino, non se n accorto che abbiamo la adesso. Qualche anno dopo smisi di usarla.
lavastoviglie!. Quellestate con Herico decidemmo di an- ancora l, appesa nel mio armadio, ed il ricordo ma-
dare a provare fortuna in Spagna, ma prima ci accordam- teriale che mi rimane di Bruno, oltre una foto che mi ha
mo per una sosta da Bruno e ovviamente per una serata inviato Daniela. Fu in occasione di quel viaggio che mi
a Spazio Musica. Bruno e Daniela nel periodo di chiusura mostr con entusiasmo infantile la sua tessera di Rifonda-
zione, una delle prime sottoscritte a Pavia, credo. Bruno questo mondo senza una persona cos speciale como lo
fu il primo e lultimo gestore di locale del quale io sia mai era il mo eroe Bruno. Te confieso con dolore e solitudine
diventato veramente amico. Ho detto fu? Balle! Bruno che sempre, ogni volta che ricordavo Italia e vedevo le
tra noi. Anche se siamo cos tristi e ci sentiamo tutti un immagini atroci de Berlusconi e i suoi amici al potere, me
po pi vuoti. Enzo rincuoravo assai pensando a la gente come te e Bruno,
perci adesso sento che Italia rimasta per me un p
Questo lo scritto di Herico, che da anni tornato in Su- pi povera. Sempre sono stato consapvole que Bruno e
damerica. Lho lasciato intatto perch la commistione tra te formavate una importante parte de la gran bella Italia
italiano e spagnolo trasmette per intero il ritmo del suo che mi portai al cuore quando sono andato via di l. So
grande cuore e del bene enorme che voleva a Bruno. che questo disagio pasar algun da ma di Bruno cer-
to che non potr mai scordarme, e anzi, le sono grato a
Daniela, Daniela che triste e teribile notizia mi hai dato! la vita per avermelo fatto conoscere. Carssima Danie-
Non le parole juste e tanto meno in italiano per espri- la, ho grosse difficult per esprimermi in italiano, tanti
mere il mio dolore e disagio davanti a questa tragedia. anni fuori dallItalia hanno menomato le mie capacit di
Ci siamo scambiati delle parole con Enzo per commenta- espresarmi en questa vostra meravigliosa lingua, spero
re questo doloroso fatto e poi ho voluto lasciar passare que tu potrai disculparmi tutti i miei errori ortografici. In
qualche giorno per contestarte perch ero veramente momenti come questi in realt ci si vorrebbe guardarse
stupefatto ma soprattutto senza parole. Di uguale ma- negli occhi per compartire il dolore e il disagio; per ci

295
niera continuo con un vuoto nello stomaco che mi impe- ti chiedo di scusarmi se non riesco a esprimermi come
disce di pensare a te senza il tuo compagno, addirittura avrei voluto. Daniela, il tuo progetto di scrivere un libro

Herico Campos
Foto Francesco Petretti
per conservare e onorare la memoria di Bruno mi pare Obatal
una otima scusa per poter recordarlo e averlo di alcu-
na maniera vicino. Aderisco pienamente a la tua idea e Che notte quella notte! I ritmi calienti della salsa suonata
cercher di riversare in parole alcuni dei tanti ricordi di come dio comanda: trionfo di fiati e percussioni, uno sca-
Bruno che porto sempre con me. Credo que me sarebbe tenato Juri Dal Dan alle tastiere: gli Obatal. Impossibile
stato pi facile fare un pezzo musicale, anzi, dopo che star fermi: ballavano tutti, ma proprio tutti. In prima fila
ho avuto questa notizia, mi sono passate per la testa Linda ed Ivo, arrivati dal Friuli, ed un folto gruppo di fan
un sacco de musiche. Penso que non sarebbe poi niente milanesi: Antonella, Edgardo, Maddalena, Alberto, Pao-
male fare un libro con testi, fotografie e la aggiunta di un la, Marinella, Monica. Tutti, tranne ovviamente Bruno e
bel CD, gi che sono sicuro che di musiche e musicisti Giancarlo, allergici ad ogni tentativo di schiodamento.
che sono passati da voi avrai tanto di quel bel materiale Ma la star della serata era lei, la cantante, la front-wo-
per fare una cosa del genere. man: Clara Rivieri, voce calda e piena di grinta. Non ci
Cara Daniela, per il momento ti lascio, non senza ricor- potevo credere: Clara, la mia amica carissima sul palco di
darte che qui, nella lontana e dolorosa Colombia, hai Spazio! Una gioia troppo grande: che notte quella notte!
degli amici veri che ti ricordano con tantssimo amore e
anche tanta ammirazione per essere stata la compagna Faccio musica da quasi ventanni e, per lo pi, canto: in
di vita di un gran bel tipo, come lo era il nostro Bruno. duo, trio, quartetti e quintetti, formazioni con i pi svariati
Juanita y yo te queremos mucho y te mandamos millones multipli. Quella volta di Spazio eravamo in nove: gli Oba-
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de besos y abrazos. En la memoria de Bruno, que el buen tal, nome di una divinit cubana che avrebbe (avrebbe)
Dios del vino te bendiga y te proteja. Herico Campos dovuto garantirci vita facile e ingaggi propizi. Negli anni,
non sempre questo si era avverato. Ricordo, in un paesino nevrosi, bestemmie, e Obatal, 1995
della pedemontana friulana, festa allaperto, quella volta frustrazione.
che, dopo tre ore di montaggio dellimpianto e prova suo- In un attimo era tutto
ni, al secondo pezzo, inizi a piovere rovinosamente, una pronto, e nel giro di
specie di fortunale che travolse tutto, strumenti, spartiti, poco, eravamo gi se-
cavi e persone che annaspavano sotto il diluvio, tentando duti a tavola da Daniela
di mettere in salvo qualcosa. O quellaltra, quando, ingag- e Bruno, una cena squi-
giati per la serata ad una sagra, durante una sudatissi- sita, un relax inedito,
ma prova suoni, che avevamo aspettato pazientemente le battute di Bruno e
per due ore circa, fummo, dopo soli tre minuti, cacciati la generosit solare di
dallorganizzazione che doveva far provare un gruppo di Daniela che ci fecero
ballerini folkloristici di danze furlane, costumi tradizio- entrare in serata e ci
nali e tutto. Il nostro gruppo, una piccola orchestra, con caricarono di energia, FORMAZIONE
sezione fiati e percussioni, timbales e congas, incontrava oltre che delle preliba- Stefano Andreutti congas e percussioni
sempre grandi difficolt nella fase precedente il concerto, tezze messe in tavola. Juri Dal Dan pianoforte
o lesibizione, forse perch eravamo numerosi, forse per il Perch Spazio, e Bruno Hermes Qhiraroini timbales e coro
tipo di musica che facevamo, la salsa cubana tradizionale e Daniela, erano anche Luciano Marangone basso
e classica, non il latino commerciale. Tra di noi, cera pa- questo: un mix strepi- Giuseppe Orselli trombone e coro

297
recchio entusiasmo, anche se lapproccio con questo tipo toso e vincente di pro- Maurizio Cepparo trombone e coro sax
di musica ci portava via sedute e sedute di prova, dove fessionalit e umanit, Mauro Darpin sax tenore e coro
cercavamo faticosamente di penetrare lo spirito vero del di leggerezza, risate, Jacques Centonze bongoes e percussioni
son cubano: obbiettivo ambizioso ed estenuante, cera calore e buona prepara- Clara Maria Rivieri lead vocal
bisogno appunto di molto entusiasmo per dimenticare le zione tecnica, la capaci-
lacune che ci sentivamo addosso. Quella volta di Spazio, t di immedesimarsi e
per noi, rimasta memorabile: dati i trascorsi, arrivammo sapere ci che fa star
a Pavia dal Friuli con un certo anticipo, un po tesi e preoc- bene, e quindi suonare bene, il musicista di turno, che non
cupati che la prova suoni fosse la solita via crucis, che ci solo un esecutore o un virtuoso, ma prima di tutto una
innervosiva a tal punto, che poi, durante il concerto, qual- persona. La festa, quella sera, and benissimo, ci diver-
che volta tra di noi scoppiavano piccole risse o restava timmo un sacco, noi a suonare, la gente a ballare salsa,
del palpabile malumore. Niente di tutto questo. La prima merengue, cha cha, boleri: cerano tanti amici di Milano,
immagine che ho davanti agli occhi, entrando nel locale, fuori una nebbia impenetrabile in cui, dopo, molti si per-
fu la selva di aste e microfoni gi posizionati, allacciati e sero. Ecco, la foto che ho davanti, se ci fosse la possibilit
funzionanti; le spie al loro posto, cavi per terra che si sno- di riassumere la serata in unistantanea, questa: la sala
davano in grande ordine, non i soliti apocalittici grovigli. piena di facce accaldate e allegre, sul palco Daniela che
Bruno e Giancarlo, efficientissimi, avevano gi preparato canta con me Guantanamera, e Bruno, in fondo, che dalla
tutto, e in un batter docchio si arriv alla vera e propria finestrella del bar manda ogni tanto tutti a quel paese,
prova suoni. Da dietro la consolle, Giancarlo fece suonare, compresa la divinit cubana, nel modo pi affettuoso che
credo, tre battute a ciascuno, tanto gli bast per termina- io abbia mai conosciuto.
re in pochi minuti quello che a noi era sempre costato ore, Era il 14 ottobre 1995. Ciao Bruno. Clara (Rivieri)
Foto Daniela Albinger

Elia
298

OSALYPSO
Sandra Ugolini sax tenore
Giulia Salsone chitarra
Fernando Barreto, Silvio DAmico, Deise Miranda, Gilson Silveira Fabiola Torresi basso
Martina Baratta congas
Paul La Rosa timbales
IRIE:
Winston Peters voce solista
Umberto Rosa tastiere
Lello Hernandez Scinia chitarra
Tiziano Doctor Fun basso, voce
Fabio Amodeo batteria

299
Papa Winnie

Liliana Jimenez
Blues in U.S.A.
Carey Bell
Marc Benno
Angela Brown
Adrian Burns
Robert Lee Burnside
Larry Burton
Chris Daniels & the kings
Popa Chubby
Eddie Clearwater
Fish Heads and rice
Ford blues band + Andy Just
Frank Frost
John Hammond
Johnny Heartsman
Michael Hill and the Blues Mob
David Honeyboy Edwards
Andy J. Forest
Freddie James & M. Ann Brandon
Max Johns
Larry Johnson
Sam Lay e Bob Margolin
Lightinin Willie & the Poorboys
Little Charlie & the Nightcats
Little Willie Littlefield
Lousiana Red
Marian James and the Turbanaires
Bobby Mack & the Night Train
Johnny Mars & Big Fat Mama
Arthur Miles
Willie Murphy
Omar & the howlers
Michael Osborn
Pontiax
Tom Principato
Sonny Rhodes
Road Runners
Foto Adriano De Carli

Sarasota Slim
Spanic Boys
Bill Thomas
Sarah Pierce, Mike Blakely, Willie Jaye
Autografo di Charlie Musselwhite. Non venuto a Spazio.
Labbiamo incontrato in un club al Greenwich Village di New York

301
Cooper Terry e Carey Bell

Se date unocchiata, anche fuggevole, allelenco dei mu- Carey Bell


sicisti che hanno calcato il mitico palco di SPAZIO pote-
te da soli rendervi conto che le autentiche leggende del Una leggenda del blues sbarcata a Spazio grazie ad Are-
Blues, quello acustico, elettrico o progressivo, sono pas- arebus di Rovigo. One of the reigning blues harp virtuo-
sate da Via Faruffini 5... Tutti, o quasi, hanno lasciato un sos, gi al fianco di Muddy Waters e Willie Dixon.
ricordo indelebile nel cuore di noi ammalati di Blues... I brividi. La prima volta (1989) in quartetto, accompagna-
Procedendo nella lettura troverete aneddoti e piccole to da musicisti tedeschi. Un anno dopo in duo con Coo-
storie legate a quelle serate davvero uniche e speciali. per Terry. Cera qualcosa che, secondo lui, non andava
Un cosa voglio ribadire con forza: tutti gli amici blue- nellaccordatura della chitarra di Cooper, cos Carey Bell
smen che si sono esibiti, nel corso degli anni, mi han- ad un certo punto glielha tolta di mano e lha sistemata
no assicurato che SPAZIO non aveva niente da invidiare come voleva lui, per riprendere poi il concerto. E Cooper
al Buddy Guys Legends di Chicago o al B.B.Kings Club era incredibilmente serio e teso per lemozione di suonare
di MemphisParola di John Hammond e Honeyboy a fianco di uno dei maestri del blues. Emozione grande
Edwards. Fabio Treves e collettiva anche per tutti noi quella sera a Spazio.
Angela Brown

Non ci sono parole per descrivere la sua voce. Bisogna


ascoltarla, dal vivo meglio ancora che su disco. Il suo
primo concerto a Spazio (20 dicembre 89) affiancata da
The International blues duo, si concluso con una
versione a cappella di Amazing grace. Lemozione era
cos forte che c stato un lungo minuto di silenzio, denso
e quasi irreale dentro Spazio, poi lapplauso fragoroso e
liberatorio.
302

Marc Benno
Adrian Burns Mia cara Daniela,
ricordo ancora la prima volta che ho incontrato te e Bru-
Hanno scritto di lui: la sua chitarra lancinante, il no nel vostro favoloso locale a Pavia. In quel periodo ero
pathos allo spasmo; ascoltandolo si rimane affasci- ospite di un caro amico a Milano che cercava di convin-
nati dalle sue dita magiche e dalla sua potente e calda cermi a suonare nella zona e fu lui a portarmi in un locale
voce. Capitato per caso a Pavia in una brumosa notte in fondo a un vicolo che dubito sarei riuscito a trovare da
dinverno: lamicizia stata immediata. cos che ha solo. L ho incontrato un uomo con una folta barba che si
scelto Spazio per aprire il suo tour italiano del 1996, tour dimostrato caloroso e amichevole e che ci ha invitato a
che ha fatto tappa anche al Teatro Nazionale di Milano. passare la serata nel suo locale. Ben presto mi sono reso
Indimenticabile la sua voce: possente e sensuale, come conto di quanto fosse popolare quel posto non appena
nella migliore tradizione della black music, e la sua in- ho cominciato a guardarmi intorno ho notato una parete
terpretazione, straordinaria e toccante, di Little Wing alla quale erano appese dozzine di fotografie e con mia
di Jimi Hendrix. grande sorpresa ne ho vista una della mia amica Sal-
ly Barker che Bruno aveva scattato durante un viaggio a
Dear Daniella, Londra. Bruno mi ha detto che amava molto la voce di
I can remember the first time I met Bruno and Daniela at Sally e da quel momento ho capito che saremmo diventati
their fabulous club in Pavia. I was staying with a good amici. stato un grande piacere suonare a Spaziomusica
friend in Milan who was trying to get me playing in the in due occasioni e nella seconda essere ospitati nella vo-

303
region, and took me out to the club down the alleyway stra incantevole casa. Abbiamo parlato di politica e cul-
that I doubt I would have found on my own. turae dellimportanza di questultima nella vita. stato
I met the bearded figure who was warm and friendly and davvero un magnifico weekend! Mi dispiace veramente
we were invited to stay the evening. It soon became evi- di non aver potuto visitare Pavia pi spesso e di non aver
dent just how popular the place was and as I looked passato pi tempo insieme a voi. Bruno mancher tantis-
around there was a wall with dozens of photos and to simo a molta gente e io sono orgoglioso di poter essere
my surprise there was one of my good friend Sally fra questi.
Barker which Bruno had taked during their trip to Lon- Adrian
don. Bruno told me how much he loved Sallys singing
and I knew that we were going to get on well.
It was my pleasure to play the club on two occasions
and stay the last time with Bruno and Daniela in their
wonderful home. We spoke of life and politicsculture
and its importance in life. It was a wonderful weekend!!
It is my regret not have been able to visit Pavia more
often and spend time with them. Bruno will be sorely
missed by many people, I count myself as proudly as one
of their number. Love, Adrian
Robert Lee Burnside & Jon Morris Per mantenersi (e soprattutto per mantenere lo stuolo
dei suoi 13 figli) Burnside (classe 1926) ha coltivato co-
Le luci si spengono: Robert Lee Burnside imbraccia tone, fave e granoturco. Il blues rendeva poco; allora
la chitarra e, accompagnato da Jon Morris, comincia a non aveva neanche il telefono e per contattarlo, ci han-
suonare rispolverando un repertorio che giace in fondo no raccontato Alessandro Mottaran e Stefano Marise
al cuore di tutti gli appassionati di blues. La gente sem- di Arearebus, dovevano prendere appuntamento tramite
bra stregata da quel vecchio che ha assunto la figura del il medico del villaggio. Come in una favola a lieto fine
saggio che racconta la storia di una cultura : linizio R.L.Burnside diventato poi famoso a livello internazio-
della recensione di un concerto tenutosi nellambito del nale: nel 96-97 la Jon Spencer Blues Explosion che
Delta Blues Festival che da anni lAssociazione Arearebus richiede la sua collaborazione. Nel 98 esce il CD Come
organizza a Rovigo e dintorni. On In pubblicato dalla Fat Possum, con i remix delle sue
La stessa magica atmosfera si creata a Spazio la sera canzoni fatte da svariati DJ. Its Bad You Know, una
del 3 novembre del 1990. Il blues delle origini, il blues canzone di quel disco, entra nella colonna sonora della
rurale, quello imparato osservando i grandi maestri e suo- serie tv The Sopranos, che negli USA programma di
nato con sudore, passione e cuore. grande successo.
304

R.L. Burnside
Larry Burton

Chris Daniels and the Kings si era strenuamente battuta contro la guerra in Vietnam
e continuava a battersi contro la sindrome guerrafondaia
Ho letto e riletto tante volte lo scritto di Chris Daniels ed che percorre la storia americana. E proprio lui, per iro-

305
ogni volta mi prende la commozione. Ma come abbiamo nia della sorte, capitato in Europa proprio quando il suo
fatto ad avere la fortuna di diventare amici di personag- fuckin President Bush (senior) cominciava a bombardare
gi cos straordinari? Chris Daniels e i Kings sono entrati lIraq (gennaio1991).
come un uragano nella nostra casa e nel nostro Spazio. Il racconto di quello che successo, in modo cos detta-
Con loro abbiamo trascorso giorni di felicit e di follia col- gliato (e ne sono passati di anni!), cos intriso di calore e
lettiva, di quella sana follia che ti d il gusto del vivere. di colore, lha fatto lui. Aggiungo solo alcuni flash:
Giorni di baldoria, di divertimento, di eccessi, di grande casa nostra diventata un accampamento: letti, asciuga-
musica. I loro concerti sono stati sicuramente uno dei mani, vestiti sparsi un po ovunque.
punti pi alti della storia di Spazio: musicisti tutti bravis- una tavolata gigantesca, sempre apparecchiata, piena
simi (la loro storia, le loro collaborazioni ne sono eviden- di cibo e di vino, giorno e notte.
te testimonianza), che suonavano con unenergia ed un io in bici a met Corso Cavour, vietatissimo alle auto;
divertimento contagiosi: la gente letteralmente impazzita Chris con questa mega Mercedes bianca che gioca con un
(tutto il concerto era da standing ovation), e noi per pri- vigile la parte dellamericano un po stupidotto.
mi: unatmosfera magica! Lui, Chris: bastato uno sguar- Bruno ed io, in giro per Pavia, con questa allegra e casi-
do ed era come se ci conoscessimo da sempre. Immediata nara brigata: ci guardavano tutti!
la sensazione di trovarsi dalla stessa parte, di appartene- Pinki, soprannominato cos per la sua carnagione rosea
re a quella generazione senza confini che ha lottato per ed anche perch, invece del solito gatto, si teneva in casa
i suoi sogni e che, arrivata alla soglia della maturit, un maialino tutto rosa vivo.
continua a sognare. Forrest e la performance di Elvis: Forrest, inginocchiato,
Chris: fiero di essere parte dellAmerica-sana, dellAmeri- con faccia ispirata, davanti alla Vittoria: a Spazio era di-
ca-contro, quella delle marce per i Diritti civili, quella che ventata una leggenda.
A Story about Italian Magic from Denver, Colorado George Bush (the elder) marched his army into Iraq. For
My name is Chris Daniels and I live in Denver, Colorado those of us whos politics ran close to Bruno and Dan-
in the States. My band, Chris Daniels & the Kings got iela, it was a not a good day to start a tour. The State
their first big break when we signed to Provogue Records Department was advising everyone to stay home because
in Holland in the fall of 1990. The head of the record terrorists were everywhere and they were gunning for
company, Jan van der Lindon put out or third CD called Americans overseas. I figured, what the hell, might
Thats What I like about the South in October. The CD as well go! The tour was booked by Jan and a company
was produced by Al Kooper who was in Bob Dylans fa- called Be-Pop, and their representative Ed Luinse in Hol-
mous electric band from the Newport Folk festival of land and he used Umberto in Italy. It began early February
the 1960s and he also started Blood Sweat & Tears, The and ran through April and it was freezing cold in Holland
Blues Project, and Super Session, to name only a few. I when we landed. By the time we got to Italy, six weeks
met Al when we were played in New York in at the Bot- into the tour, we were a pretty beat bunch of guys: eight
tom Line with David Bromberg. He loved the sound of the band members including Pinki on drums, Kevin Bro Lege
Kings because we were an eight piece horn band like on the bass, Dean on keys, little Mike Schuller on lead
The Electric Flag, BS&T and The Blues Project. Our CD guitar, Carlos and Fly on saxophones and Forrset on trum-
won lots of critical acclaim and the cover, by Neon Park of pet and my on lead vocals and guitar. Plus we had Bill T
Frank Zappa and Little Feat fame, was the poster used for and Mario as road crew one a biker from Colorado, the
the tours all over Europe. It was that cover that got us the other a Swiss hippie who knew enough Italian to get us
306

record deal in Europe in the first place. I can still remem- lost in every town we went into with him as a guide. We
ber seeing that art on huge posters all over Europe in train looked and smelled like a Belgian football team plus the
stations in Switzerland and Holland and Italy. boys could drink like Irish priests on Sunday, and smoke
Our first tour to support the record started the day pot like Jamaicans and had been doing it. On a tour we
did a few years later (1994), we all got stopped at the all along the wall across from the entrance of the Spazio-
border of Italy because we had the big black Mercedes musica was the largest damn painting of the classic Che
limo what the Italians called the Bill Clinton. Despite Guavera publicity photo (it was a giant red mural I think)
my warnings to the guys not to bring pot out of Holland, that I had ever seen. The club was long, like a German
the guard dogs went crazy. Later, Bruno laughed about beer hall, with community tables all up and down the
it but told us it was a close call. They kept sniffing all rectangular shape. And, there sticking out of a little win-
over the car and we had to empty every T-shirt trunk and dow at the far end of this long wall and painting of Che,
suit-case at the border crossing check point. The German was what looked to be Carl Marx himself, beaming and
Shepard kept sniffing and barking and finally it went over nodding and smiling and laughing. He waved at me and
to Bro and literally bit him on the ass. The guards took yelled Ciao Chris! I hollered back to him, I love the
Bro into the search room and I went in there with him to painting of Che! I dont think anybody in my band except
make sure he was OK. They told him to empty his pockets Fly even knew who Che was. Now, in high school, I was
and sure enough he had an empty hash bag from Holland. a member of SDS (Students for a Democratic Society it
The funny part was that they had been smoking it all the was the white boy version of the Black Panthers. I was
way across Switzerland trying to use it up and Bro was so vehemently against the war in Vietnam and worked for
stoned he didnt really even know how close he came to Civil Rights and was gassed in Chicago in 1968 at the
seeing the inside of an Italian jail and learning the Italian Democratic Convention and I was in Washington for the
word for bitch. The guard chewed him out saying dont huge May Day Peace Rally the year Nixon went into

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be such a stupid American! But I am getting ahead of Cambodia your basic student radical during the Vietnam
the story. War. And here we were with my government attacking
The first tour took us to Italy at the end of March, 1991 Iraq, and I am standing looking at a painting of Che and
and we had two full days to get from Bearn, Switzerland talking to one of the Marx brothers.
to Pavia, Italy. The boys stopped at Pappas in the hills So all these symbols had meaning to me. I was making
outside Milan and then went to the club. I did not do any my living with a guitar for the first time in my life, and
drinking or drugs so it was just enough time off for me to there was Che, emblazoned on the wall, and here came
hop on a midnight train after the last show in near Bearn a man who looked like every photo and statue I had ever
and take the train to Venice and then meet up with the seen of Marx (though in Brunos case it was both Carl and
boys at the Spaziomusica in Pavia. I got off the train in Groucho Marx). He was smiling the biggest smile I had
Pavia and flagged a cab. The driver had no idea where the ever seen and he said, You must-a be Chris? Where did
club was so I had him pull over to the curb next to a huge you a come-a from? Are you tired, do you want a beer?
Chris Daniels & the Kings poster, a shot of the buck some You want-s some food? Dont worry, the band-s all-a here
babe on the neon Park cover of the record, and he read but they are sleeping because we had a little party here
the address of the club so he could take me there. I will last night. Its great to meet you.
never forget the first time I met Bruno. I was tired from In all my years in touring and playing Rock n Roll, I had
traveling and I had not had much sleep. The cab dropped never met anybody like Bruno or like Daniela. Bruno and
me off at this little white building at what seemed to me I hit it off right away. I told him I loved his painting of
to be the end of a long alley down a long hill in a crowd- Che and asked him if anybody ever said you look a lit-
ed part of Pavia. I was lost. I walked into the club about tle like Carl Marx? he broke in. Yes all the time,
16:00 that March afternoon and started laughing. There, but its OK. We had a great time talking about my stupid
Chris Daniels President and Italys right- their laundry. It is one of the reasons we had Bill T as
wing government. (At that a sound man-rodie, he was so damn big, American club
time Italy had just elected owners didnt mess with us (or at least the didnt mess
an anti-communist right with T).
wing leader to head the So this was something like having stepped into a time
government. Bruno knew machine or onto a different planet. It would be like Count
more about Italian politics Dracula bringing Buffy the Teenage Vampire slayer over
and American politics than to meet the folks. It just never happens in the States.
anybody I ever met. But here were the boys, Pinki, Carlos, Forrest, and Mi-
Just before he took me chael sleeping in Bruno and Danielas 15th century villa
by the little hotel where with antique family heirlooms as beds and the boys un-
half the band was staying derwear and sox strung up on lines all around place. Bru-
I asked Bruno if I could no and Daniela had this tiny Italian clothes washer that
use the bathroom in the fit about two American pair of blue jeans and the boys
club. I will never forget it. were doing their wash; hanging it all over the apartment
I walked into what looked and it took about three loads to get one guy enough clean
like a cloths closet and cloths to make it through another week on the road and
there was a hole on the they had six guys staying there! It looked like an indoor
308

floor and two foot prints version of Brooklyn tenement photos from the 1930s. It
in the concert complete was amazing. In the middle of this Daniela is zooming
with little toes so you about handing the boys towels for the shower and aspirin
knew which way to point for their hang-overs.
your feet and for traction That night Bruno and Daniela made us a huge dinner in
if you needed it. On the their tiny kitchen and then put together this long table in
wall hung toilet paper and the living room and we all sat around and talked politics
a handle for leaning back and drank what I think was Brunos homemade wine that
and firing down the hole when large deposits were being knocked the boys for a loop (think it had a ton of alcohol
made. It was the funniest damn bathroom I had ever seen. in it and laughed and laughed. Pinki and Bruno and Bill
The boys still laugh about it. When I got to the hotel, Dean T got into drinking special liqueur that Bruno brought out
and the boys there were asleep (their usual Europe thing and Pinki was almost too stoned to play the gig.
party at night sleep all day). So I went with Bruno over But most of all I remember how much Daniela loved Bru-
to his house. Here, in the most wonderful apartment on no and how much he loved her and they way they would
the upper floor of a marvelous old Italian building with a laugh at each other and dance to the music. You could tell
courtyard in the center of the building, I found the rest of Daniela had Brunos number and had heard all Brunos
the band being taken care of by their new den mother, grand ideas about politics and thought they were both
Daniela. good, bad, silly and even a little crazy. She would give
Now, you have to understand how different this is. In the him all kinds of shit but he just laughed about it. It was so
States, club owners dont like to pay the bands, much less remarkable to see how a couple together all those years
take them home and put them up and feed them and do cold laugh at each other and yet be so in love. She would
put up with his going off on a tangent about one thing he was saying) and then sang to her. All the time Bruno
or another and she only jumped on him when he became was dancing about in the back clapping his hands and
over bearing and he would always bob his head and nod laughing. I think he even translated the rap that Forrest
and laugh at himself and say, yes my beautiful wife, you was giving to the women. I had gotten him to translate
must be right. It was beautiful to watch and the meal, the I Like Your Shoes rap section of the song when we
incredible, salad to pasta to wine. I remember thinking, played that song. So, when we finished the Elvis song, the
this is what a marriage should be, fun, loving, passionate, place went crazy. We had to do another encore. By this
and filled with laughter and fighting and love and happi- time it was almost 2am but it was one of the most fun
ness. I remember thinking, I hope I can find somebody shows we ever played in Italy.
some day and that we are like this, happy!. You cant About one year later, in the spring of 1992, we came back
imagine the scene. All 12 of us crammed into Bruno and to Pavia on our second European tour. We were travelling
Danielas living-room/dining room with the widows open in the big white Mercedes van and we got totally lost
and bottles of wine and cheese and bread and salad and trying to find the club. It was Daniela who found us after a
pasta and everybody talking as loud as they could. It was shop owner called her. She was all dressed up in her fan-
like the smell of fresh bread, the taste of life itself, per- cy work cloths and she came and found us on her bicycle.
fectly Italian. We followed her back to her house and some of the boys
Then, it was time to go over to the club. The boys were all stayed there and some stayed in the Hotel, like last time.
a little tipsy from Brunos wine so we caught a cab after We had another fantastic dinner (it was like the Italian

309
figuring out that we all could not ride on Danielas bike version of Alices Restaurant by Arlo Guthrie) and it was
(and that we were too looped to walk the short distance (again) truly the high point of the tour.
to the club) and headed for the Spaziomusica. I remember That night, on the break between our first and second
Bruno trying to set up extra mics for the sound and strug- show. The wonderful family of the older woman who re-
gling to get enough mics for a full horn band like us or quested Elvis the years before met us in the alley just
Tower of Power. The audience came in and packed the outside the club. Bruno was helping us (on the intermis-
place tabels to rafters and we started to play. That night sion) fix our van which had broken down. He told us that
we played, and played and played. It was magic. We did the family of the woman had sort of a tribute they want-
three shows and the audience wanted more so we kept ed to give us. This remarkable family brought us baskets
playing. filled with cheese, wine from their vineyards, bread from
About 1 oclock in the morning, right before our last en- their farms, it was incredible. Bruno translated their sto-
core, a beautiful woman in her 70s, all dressed in tradi- ry. According to Bruno, the woman had passed away a
tional widows black with her silver hair in a perfect bun, few months before we came back. But she told her family
came forward and said one word to me, Elvis?. We had that she had had a great life, surviving the Nazis and the
learned the old Fools Rush In for weddings and Forrest depressions and that she had all her wishes come true: a
did a wonderful but very weird Elvis impersonation. great family, marvelous children, and as Bruno translated
So we lit into the. In the middle, the band all got down on it, she finally got to see Elvis before she died. She had
their knees and for the talking section and Forrest came told her family how much fun that was and that it was one
off the little stage and down into the crowd to that beau- of her favorite moments in a long and remarkable life. It
tiful old Italian woman who had requested the song, and was one of the most touching moments we ever had in
talked to her (which I dont think she knew a single word Italy or anywhere else playing music.
We came over for two tours in 1994, the first in May and little red window at the back of the club grinning from ear
June and again in August. In June we got to play the to ear and loving the music. It was like your own personal
Spaziomusic one more time and it was magic. My favor- cheering section. Bruno and Daniela are still our favor-
ite moment was when Bruno came out of the kitchen and ite memories of touring Europe even now, ten tours and
danced with Daniela on Elvis one more time. 12 years after our first visit. It was a magic time. What
In August, 1994 we came back a second time but the club I know is that if there is a place where music is played
was closed for holiday Even so, Bruno came to see us. in the next life, Bruno is there, his head popping out of
Umberto had booked us onto a festival in the hills near the widow at the back of the hall, smiling and dancing,
Balogna, a club in Rimmini called Rock Island and at an listening to Jimmi Hendrix play guitar. He will be there
outdoor Pizza club and festival venue with a huge stage forever and I can only hope that years from now when my
in Umbertos home city in western Italy. Daniela could not time has come, I will get the chance to play for him again,
make it but Bruno came all the way over and danced the and I know that I will again see the love in his eyes for
night away. He was not the promoter of the show or any- his beloved Daniela. You both taught us so much. Thank
thing like that; he just wanted to hear the band and dance you for all your love and for making the music magic.
and to see his friends. We were honored. I remember Chris Daniels Denver
meeting him in the lobby of the Hotel. Umberto said, I Colorado USA November 10, 2002
have a surprise for you and it was Bruno. We hugged and
laughed and talked and drank tea and laughed about look- Chris Daniels
310

ing like we were British version of Marx and Trotsky. Later Mi chiamo Chris Daniels e vivo a Denver, Colorado, Stati
that same year, our bass player Kevin, Bro, Lege and his Uniti. La mia band, Chris Daniels & the Kings ha avuto la
girlfriend Lynn went down after that tour and stayed with sua prima grande occasione quando abbiamo firmato un
Bruno and Daniela for a few days. They picked them up contratto con la Provogue Records, in Olanda, nellautun-
at the train station and showed him all over the town. In no del 1990. Il dirigente della casa discografica, Jan van
all my years playing from California to New York, Alaska der Lindon, pubblic il nostro terzo Cd, intitolato Thats
to Atlanta no other club owner manger has ever given so what i like about the South, in Ottobre. Il Cd era prodotto
much love to the musicians as Bruno and Daniela. Bru- da Al Kooper, che aveva fatto parte della famosa band
no was not just a friend but he always felt like one of elettrica di Bob Dylan in occasione del Newport Folk
the band. It was like he made the music happen and we Festival del 1960 e che aveva fondato i Blood Sweat &
loved him for it. In Italy, there were two famous clubs. I Tears, i Blues Project e la Super Session, solo per citarne
have met many musicians who remember them and who alcune. Ho conosciuto Al quando suonavamo a New York
played them. In Rome, there was the caf Roma where al Bottom Line insieme a David Bromberg. David amava il
Jimmi Hendrix and others played. But in northern Italy, sound dei Kings perch avevamo una sezione fiati di otto
there was a club that has now become a legend in the elementi come gli Electric Flag, i BS&T e i Blues Project.
States. Il nostro Cd ricevette il plauso dei critici musicali e la
The legend was of a magic place with Che on the wall copertina, di Neon Park, noto per i suoi lavori per Frank
and of the beautiful woman Daniella and her charming Zappa e i Little Feat, fu utilizzata come manifesto per i
husband Bruno who ran the Spaziomusica in Pavia. Amer- tour in tutta Europa. Ed stato proprio per merito di quella
ican musicians who were lucky enough to play there all copertina che abbiamo ottenuto il nostro contratto in Eu-
remember Brunos smiling face popping in and out of the ropa. Ricordo ancora di aver visto quel disegno sui grandi
manifesti, nelle stazioni ferroviarie in Svizzera, Olanda e una stanza per perquisirlo e io li ho seguiti per essere si-
Italia. Il nostro primo tour per pubblicizzare il Cd cominci curo che non avesse problemi. I poliziotti gli hanno detto
il giorno in cui George Bush padre, invase lIraq. Per quelli di vuotare le tasche e cos saltato fuori un sacchettino
come noi che politicamente sono vicini alle posizioni di vuoto che prima era pieno di hashish. La cosa divertente
Bruno e Daniela non era il giorno migliore per iniziare un che i ragazzi lo avevano fumato mentre attraversavamo
tour. Il Dipartimento di Stato aveva consigliato di non la- la Svizzera cercando di consumarlo tutto prima di arrivare
sciare il paese perch secondo loro cerano terroristi dap- alla frontiera e Bro era cos sballato che non si reso
pertutto pronti a sparare a tutti gli americani. Ma io mi nemmeno conto di quanto avesse rischiato di diventare il
son detto, Al diavolo, saremmo partiti ugualmente! Il prossimo inquilino di una prigione italiana. La guardia gli
tour era stato organizzato da Jan e dallagenzia Be-Pop e fece un terribile cazziatone e lo lasci andare dicendogli,
il rappresentante di questultima. Ed Luinse, si appoggia- americano, stai attento a non fare troppo il furbo! In
va a Umberto per lItalia. I concerti iniziarono a febbraio ogni caso proseguiamo nella storia. In base alla tabel-
e continuarono fino ad aprile (in Olanda faceva un freddo la di marcia del nostro primo tour dovevamo arrivare in
cane). Quando arrivammo in Italia, dopo sei settimane di Italia alla fine di marzo del 1991, quindi ci restavano due
tour, gli otto membri della band erano distrutti: Pinki alla giorni per raggiungere Pavia da Berna e i ragazzi si sono
batteria, Kevin Bro Lege al basso, Dean alle tastiere, fermati da Pappas, un locale non molto distante da
Mike Schuller alla chitarra solista, Carlos e Fly al sax, Milano.
Forrest alla tromba e il sottoscritto, voce e chitarra. Inol- Io non avevo bevuto n fumato e cos ho fatto in tempo

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tre avevamo Bill T e Mario come roadies, il primo, un a saltare su un treno notturno dopo lultimo concerto nei
motociclista del Colorado, e laltro un hippy svizzero che dintorni di Berna e ad arrivare a Venezia dove, dopo aver
conosceva litaliano a sufficienza per farci regolarmente preso un altro treno, sono sceso a Pavia per raggiungere
perdere in ogni citt dove lo utilizzavamo come interprete. il resto della band a Spaziomusica e una volta in stazione
Avevamo laspetto e lodore di una squadra di calcio ho preso un taxi. Lautista non sapeva dove fosse il locale
belga e in pi i ragazzi bevevano come preti irlandesi la e cos lho fatto accostare al marciapiede davanti a un
domenica e fumavano erba come giamaicani. Durante un enorme poster della nostra band. Lui ha letto lindirizzo
tour che abbiamo fatto pochi anni dopo, nel 1994, siamo del posto in fondo al manifesto e mi ha portato l. Non
stati tutti fermati alla frontiera italiana perch viaggiava- dimenticher mai la prima volta che ho incontrato Bruno.
mo a bordo di grosse Mercedes limousine - quelle che gli Ero stanco del viaggio e non avevo dormito molto. Il taxi
italiani chiamavano da Bill Clinton. mi lasci davanti a un piccolo edificio bianco che mi sem-
Nonostante i miei avvertimenti ai ragazzi di non portare br essere alla fine di un lungo viale in una zona molto
erba fuori dallOlanda, i cani antidroga sembravano im- affollata di Pavia. Non avevo la minima idea di dove mi
pazziti. In seguito Bruno rise a crepapelle quando glielo trovassi. Sono entrato nel locale intorno alle 4 di quel
raccontammo ma poi ci disse che lavevamo scampata pomeriggio di marzo e ho subito cominciato a ridere.
bella Mentre i cani annusavano ogni angolo della mac- Lungo tutto la parete che partiva dallingresso cera il pi
china, noi abbiamo dovuto svuotare il bagagliaio, i sacchi grande murales del classico ritratto del Che che aves-
e le borse al posto di controllo della dogana. si mai visto. Il locale era lungo, a pianta rettangolare e
Un pastore tedesco che continuava ad annusare ed abba- sembrava una birreria tedesca con i classici tavoli da bir-
iare alla fine si lanciato addosso a Bro e gli ha letteral- reria tedesca.
mente morso le chiappe. I finanzieri hanno portato Bro in E in fondo a questa parete spuntato da una sorta di
finestrella un uomo che sembrava Carl Marx in perso- migliava un po a Carl Marx. Lui mi ha interrotto rispon-
na che sorrideva e gesticolava. Agitando un braccio mi dendo, Sempre. Ma va bene cos. Poi abbiamo passato
ha salutato gridando Ciao Chris! e io gli ho risposto, piacevolmente un po di tempo parlando del mio stupido
questo ritratto del Che veramente fantastico! Fran- presidente e del governo di destra italiano (Allepoca lI-
camente non credo che a parte me e Fly, gli altri mem- talia aveva eletto un presidente del consiglio anticomu-
bri della band avessero anche la pi vaga nozione di chi nista) e Bruno conosceva la politica italiana e americana
fosse Che Guevara. Per capirci meglio su questo punto, meglio di chiunque avessi mai incontrato. Poco prima
devo spiegarvi che quando ero al liceo, facevo parte del che mi accompagnasse al piccolo albergo dove allog-
SDS, (Students for a Democratic Society), la versione dei giava met della band, gli ho chiesto se potevo usare il
ragazzi bianchi delle Pantere Nere. Allepoca ero forte- bagno del locale. Non lo dimenticher mai. Sono entrato
mente contrario alla guerra in Vietnam, mi battevo per i in quello che sembrava lingresso di un guardaroba e sul
diritti civili, mi sono preso una bella dose di lacrimoge- pavimento cera un buco e due rialzi a forma di piedi.
ni durante la Convention dei Democratici a Chicago nel Sul muro era appesa la carta igienica e una maniglia per
1968 e ho partecipato alla gigantesca Manifestazione piegarsi indietro e centrare il buco nel caso di produ-
e marcia per la Pace del Primo Maggio a Washington, zione abbondante. Era il bagno pi dannatamente buffo
lanno in cui Nixon invase la Cambogia - in sostanza ero che avessi mai visto. I ragazzi ridono ancora oggi quando
il cassico studente della sinistra radicale durante gli anni ne parlano. Quando sono arrivato in albergo Dean e gli
del Vietnam. Ed ora eccomi qui di nuovo mentre il mio altri stavano dormendo (la solita storia di tutti i tour in
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governo attaccava lIraq, davanti a un murales del Che a Europa-baldoria di notte e poi dormire di giorno), cos
parlare con uno dei fratelli Marx. sono andato insieme a Bruno a casa sua. L, nel pi bello
Ora potete comprendere perch tutti quei simboli ave- degli appartamenti al piano superiore di un meraviglioso
vano un significato per me. Era la prima volta nella mia e antico palazzo italiano, con un cortile al pianterreno,
vita che riuscivo a guadagnarmi da vivere suonando la ho trovato il resto della band affidata alle cure della loro
chitarra ed ecco che mi ritrovavo davanti a un dipinto del nuova mamma, Daniela.
Che insieme a un uomo che assomigliava in maniera im- Ora, importante capire quanto questo fosse differente
pressionante a tutte le foto e le statue di Marx che avevo rispetto agli Stati Uniti. Negli USA i proprietari dei club
visto (sebbene nel caso di Bruno fosse pi un mix fra non amano pagare i gruppi, e ancor meno portarseli a
Carl e Groucho Marx). A quel punto Bruno mi ha fatto il casa, rimetterli in sesto, sfamarli e lavargli la biancheria
pi grande sorriso che avessi mai visto e mi ha detto, Tu sporca. Questo uno dei motivi per cui teniamo Bill T
sei Chris vero? da dove arrivi? Sei stanco, vuoi una bir- come tecnico del suono e roadie, perch grosso come
ra? Vuoi mangiare qualcosa? non ti preoccupare il resto un armadio a due ante. I proprietari dei locali in America
della band gi arrivato ma ora stanno riposando perch non ci hanno mai piantato grane (o quantomeno non lo
ieri notte abbiamo fatto un po di baldoria. Sono felice hanno mai fatto con Bill T).
di conoscerti. In tutti gli anni passati in giro a suonare Cos, tutto questo era come essere entrati in una mac-
RocknRoll, non ho mai incontrato nessuno come Bruno china del tempo o essere sbarcati su un altro pianeta.
e Daniela. Inoltre vi assicuro che fra me e Bruno si trat- Un po come se il Conte Dracula invitasse Buffy lAm-
tata di una vera amicizia a prima vista. mazzavampiri a partecipare a una scena del film Tutti
Mi sono complimentato per il ritratto del Che e gli ho insieme appassionatamente. Sono cose che negli Stati
chiesto se nessuno gli avesse mai fatto notare che asso- Uniti proprio non accadono. Eppure ecco l i ragazzi, Pin-
ki, Carlos, Forrest e Michael che dormivano beatamente per la tangente divagando su qualche argomento, ma gli
nella grande casa del XIV secolo di Bruno e Daniela su saltava in testa solo quando lui diventava troppo pesante.
letti che parevano antichi cimeli di famiglia mentre la Bruno a quel punto scrollava il suo testone, annuiva e ri-
biancheria intima e le calze erano appese ad asciugare dendo fra s e s mormorava, va bene mia deliziosa mo-
in tutta la casa. Bruno e Daniela avevano una piccola gliettina, hai ragione. Era una cosa bellissima da vedere
lavatrice italiana che conteneva al massimo due paia di davanti a quel tavolo imbandito e ricordo di aver pensato
blue jeans e i ragazzi erano impegnati a lavarsi i vestiti. ecco come dovrebbe essere un matrimonio: divertente,
Ci volevano almeno tre carichi per fornire a un membro sentimentale, appassionato, pieno di risate e battibecchi,
della band vestiti puliti a sufficienza per stare in giro di amore e felicit, spero che un giorno anchio possa es-
unaltra settimana- e cerano sei persone alloggiate l! sere cos fortunato da trovare una donna simile!
Sembrava di vedere una versione da appartamento di Davvero non potete immaginarvi la scena. Eravamo in
quelle vecchie foto degli anni 30 con le case popolari dodici stipati nel soggiorno di Bruno e Daniela, con le
di Brooklyn e le file di panni stesi. In mezzo a tutto que- finestre spalancate, fra bottiglie di vino, formaggi, pane,
sto bailamme, Daniela andava avanti e indietro portando insalate e pasta, e tutti parlavano e discutevano a voce
asciugamani per la doccia e distribuendo aspirine per i alta. Era come il profumo del pane fresco e il piacere
postumi della baldoria notturna alla band. Quella sera della vita, tipicamente italiani. Infine arriv il momento
Bruno e Daniela ci hanno preparato una cena luculliana di alzarci per raggiungere locale. I ragazzi erano un po
nella loro piccola cucina e hanno sistemato un lungo ta- sbronzi e cos abbiamo preso un taxi, immaginando di

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volo nel soggiorno attorno al quale ci siamo seduti man- non poter trovare posto tutti sulla bicicletta di Daniela
giando, parlando di politica e bevendo quel che ritengo (oltre al fatto che eravamo troppo brilli per percorrere
fosse un vino fatto in casa da Bruno che ha messo lette- a piedi il breve tratto di strada fino al club). Una volta
ralmente KO i ragazzi (credo che contenesse una tonnel- a Spaziomusica ricordo Bruno che si dava da fare come
lata di alcol puro, e loro ridevano eccome se ridevano). un matto per trovare e piazzare dei microfoni in pi per
Pinki, Bruno e Bill T hanno anche assaggiato un liquore una intera sezione fiati come la nostra. La gente nel frat-
speciale che Bruno ha portato in tavola e alla fine Pinki tempo cominciava a riempire il locale occupando tutti i
era cos sbronzo che per un attimo ho creduto che non ce tavoli disponibili mentre noi aprivamo il concerto. Quella
lavrebbe mai fatta a suonare. notte abbiamo suonato per ore. Era davvero unatmosfe-
Ma il mio ricordo pi vivido limmenso amore di Daniela ra magica. Abbiamo fatto tre set interi ma il pubblico
per Bruno e il grande amore di Bruno per lei, per non par- continuava a chiedere bis e cos noi siamo andati avanti.
lare di come ridevano insieme, scherzando, prendendosi Alluna circa del mattino, appena prima dellennesimo
in giro e ballando. Sono convinto che nessuno conoscesse bis, una bella donna anziana sui 70 anni, vestita comple-
cos bene Bruno come Daniela, lei conosceva a memoria tamente di nero come una vedova, con i capelli argentati
tutte le sue grandiose idee sulla politica e a turno le cri- raccolti in un perfetto chignon, si fece avanti e mi sussur-
ticava o le elogiava, ed era una cosa davvero bella perch r solo una parola, Elvis?
qualche volta erano idee ingenue o addirittura un po fol- Noi avevamo in repertorio il classico Fools rush in che
li. Comunque era veramente fantastico vedere come una suonavamo ai matrimoni e Forrest si esibito in una fan-
coppia insieme da cos tanti anni potesse avere dei batti- tastica, ma assolutamente fuori di testa, interpretazione
becchi anche aspri, ma amarsi ancora con tanta passione. (o meglio impersonificazione) di Elvis. Nel bel mezzo
Daniela lo sopportava pazientemente quando lui partiva del brano tutta la banda si messa in ginocchio per la
sezione parlata e Forrest saltato gi dal piccolo pal- detto ai familiari di aver avuto una vita piena, era so-
co in mezzo al pubblico, ha raggiunto lanziana signora pravvissuta ai nazisti, a molte crisi e momenti brutti ma
che aveva richiesto la canzone e ha cominciato a parlarle aveva visto realizzarsi tutti i suoi desideri: una grande
(non credo che lei capisse una sola parola di quel che famiglia, dei figli meravigliosi e come Bruno tradusse let-
lui diceva) e successivamente a cantare. Mentre acca- teralmente, era riuscita finalmente a vedere Elvis pri-
deva tutto questo, in fondo al locale, Bruno continuava ma di morire. Aveva raccontato ai parenti quanto fosse
a ballare battendo le mani e ridendo come un matto. stato eccitante e che quello era stato uno dei momenti
Penso che stesse ascoltando il rap che Forrest stava pi straordinari della sua lunga e incredibile vita. Senza
cantando alla donna, dal momento che io gli avevo tra- dubbio si trattato di uno degli episodi pi commoventi e
dotto la parte intitolata I Like your Shoes del pezzo. toccanti che abbiamo mai vissuto in Italia o da qualsiasi
Cos quando abbiamo finito il brano di Elvis la gente altra parte dove abbiamo suonato.
letteralmente impazzita e abbiamo dovuto dare lultimo Da quella volta siamo tornati in Italia per due tour, il
bis. Erano le due del mattino ma stato uno degli spet- primo a maggio e giugno del 1994 e il secondo nella-
tacoli pi divertenti che abbiamo mai fatto in Italia. Circa gosto dello stesso anno. A giugno abbiamo suonato a
un anno dopo, nella primavera del 1992, siamo tornati a Spaziomusica e ancora una volta la magia si ripetuta.
Pavia per il nostro scondo tour europeo. Viaggiavamo a Il momento pi bello stato quando Bruno uscito dal-
bordo di un grosso furgone bianco Mercedes e ci siamo la cucina e ha ballato la canzone di Elvis con Daniela.
completamente persi cercando di trovare Spaziomusica. Nellagosto del 94 siamo tornati per la seconda volta e
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stata Daniela a trovarci dopo averla fatta chiamare dal purtroppo Spaziomusica era chiuso per ferie, ma anche in
proprietario di un negozio. Era vestita con i suoi abiti da questo caso Bruno venuto a vederci suonare.
lavoro ed venuta a prenderci in bicicletta. Labbiamo Infatti, Umberto, ci aveva prenotato diverse date: un fe-
seguita fino a casa sua e come la volta precedente, alcu- stival sulle colline nei dintorni di Bologna, un locale a
ni dei ragazzi si sono fermati da lei mentre gli altri sono Rimini di nome Rock Island e un concerto in un festival
andati in albergo. completo di pizzeria allaperto e un gigantesco palco nel-
Anche questa volta ci ha preparato una fantastica cena la citt natale di Umberto.
(era come la versione italiana del film Alices Restau- Daniela non potuta venire ma Bruno ci ha raggiunto e
rant di Arlo Guthrie) e ancora una volta stato il mo- ha ballato tutta la notte. In quelloccasione lui non era
mento pi bello del tour. Quella notte, durante la pausa lorganizzatore dello spettacolo ma voleva solo ascoltare
fra il nostro primo e secondo set abbiamo incontrato, la band, ballare e ritrovare i suoi amici. Noi ne siamo sta-
sulla strada appena fuori dal club, la famiglia dellanzia- ti davvero onorati. Ricordo di averlo incontrato nellatrio
na signora che ci aveva richiesto il brano di Elvis lanno dellhotel. Umberto ci aveva detto, Ragazzi, ho una sor-
prima. Bruno, che nel frattempo ci stava dando una mano presa per voi e la sorpresa era Bruno. Ci siamo abbrac-
a riparare un guasto al furgone, ci ha spiegato che la fa- ciati, abbiamo riso e dopo ci siamo messi a chiaccherare
miglia della donna voleva consegnarci una regalo. Quella bevendo t e scherzando sul fatto che sembravamo ri-
fantastica famiglia ci aveva portato delle ceste colme di spettivamente la versione britannica di Marx e Trotzky. In
formaggi, di vino dei loro vigneti e di pane fatto in casa. seguito, sempre nel 94, il nostro bassista, Kevin, Bro,
Era una cosa incredibile e Bruno ci tradusse la storia. Lege e la sua compagna Lynn sono andati a Pavia dopo
La donna, disse Bruno, era morta qualche mese prima il tour e si sono fermati da Bruno e Daniela per qualche
del nostro ritorno in Italia. Ma prima di andarsene aveva giorno.
In tutti gli anni che ho passato suonando dalla California
a New York, e dallAlaska fino ad Atlanta nessun proprie-
tario di locale ha mai dimostrato tanto affetto, amore e
rispetto verso i musicisti, quanto Bruno e Daniela. Bruno
non era solo un amico ma si sempre sentito come un
membro della band. Era come se fosse lui a far suonare
la nostra musica e noi lo amavamo per questo. In Ita-
lia cerano due locali molto famosi e io ho conosciuto
molti musicisti che hanno suonato in entrambi e che li
ricordavano bene. A Roma, cera il Caf Roma, dove ha
suonato anche Jimi Hendrix insieme a tanti altri, ma nel
Nord Italia cera un locale che ora diventato una vera
leggenda negli Stati Uniti. Popa Chubby
Una leggenda che narra di un luogo magico con un mu-
rales del Che, di una bella donna di nome Daniela e del
suo affascinante marito Bruno che gestivano insieme un
club a Pavia chiamato Spaziomusica.
I musicisti americani che hanno avuto la fortuna di suo-

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nare l ricordano il volto sorridente di Bruno, che entrava
e usciva dalla piccola finestra rossa in fondo al club, il
volto sorridente di un uomo che amava la musica con tut-
ta la sua anima. Era come la tua parte privata di applausi.
Bruno e Daniela sono tuttora il nostro ricordo pi caro
dei tour europei, perfino oggi, dopo dieci tour e 12 anni
dopo la nostra prima data a Pavia. stato veramente un
periodo magico.
Quel che posso dire ora, che se nellaldil esiste un po-
sto dove si suona musica, Bruno sicuramente l. Sorride
e balla con la sua testa che fa capolino dalla finestra in
fondo al club, ascoltando Jimi Hendrix che suona la chi-
tarra. Egli sar l per sempre e io posso solo sperare che
quando verr il mio tempo, avr la possibilit di suonare
ancora per lui, e sono sicuro che vedr nei suoi occhi
lamore eterno per la sua adorata Daniela. Entrambi
ci avete dato tanto. Grazie per tutto il vostro amore e
per aver reso la nostra musica e la musica di tutti cos
magica. Chris
Eddy Clearwater
Fish Heads & rice corda David, ha avuto unintesa immediata con Bruno),
filosofia, cucina e senso della vita.
Band americana che affonda le radici nella grande tra-
dizione del Memphis sound: Gary Talley (chitarra - uno I remember we played at Spazio Musica towards the
dei fondatori dei Box Tops); Walter Ferguson (tastiere end of our very first tour in Europe. We had been through
- gi organista della John Freds Playboy Band); Stuart a pretty good beating by then. Spent a lot of time lost,
Brower (batteria). Bassista e vocalist: David James, tired and confused. When we found Spazio Musica, as
fratello di Freddie, voce di notevole espressivit e poten- usual, we had no idea what to expect, but Bruno greeted
za, alla Joe Cocker. In un tour ha fatto la sua apparizione us warmly, offered a sip, and began slinging the gear on
Billy C. Farlow (ex-Commander Cody): bravissimo armo- stage. After sound check we went to his home and met
nicista, matto come un cavallo. I loro concerti (impres- Daniela. We were treated like family and that meant so
sionanti per compattezza, ispirazione ed energia) fanno much to us after weeks on the road. It was our first time
parte della storia di Spazio, a partire da quel 5 dicembre to be taken into a home in Italy so we really appreciated
92, quando sono arrivati stremati, alla fine di un lungo the atmosphere and a glimpse of regular life. The show
peregrinare in giro per lEuropa. stato un grande piacere went great, the place was packed and the people rocked.
condividere con loro (a Pavia e, anni dopo, a Nashville du- Bruno did a wonderful job with the sound. I think that is
rante il nostro viaggio americano) emozioni, risate, lunghi something that may have been overlooked about him, he
discorsi intorno a musica e politica (anche loro parte della was a very good sound engineer, the best at any of the
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generazione contro, in particolare Walter che, come ri- clubs we played. After the show we were feeling ten

Foto Adriano De Carli

Billy C. Farlow
feet tall and bullet-proof and Bruno encouraged us. He sentivamo dieci centimetri pi alti e a prova di proiettile e
hung out with us, indulging our broken Italian babble and Bruno ci dato un grande incoraggiamento. Si intrattenuto
laughing our asses off. Especially Walter. Walter was con noi, perdonando il nostro pessimo italiano, e ha riso
always hilarious, but Bruno brought out the best in him. e scherzato, specie con Walter. Walter un tipo allegro
They seemed to make quite a connection and man would ma con Bruno ha davvero dato il meglio di s. I due sem-
they laugh, we all did. That was one of the best things bravano avere un feeling particolare e quando scoppiava-
about the Fish Heads. That is perhaps my over-riding me- no a ridere noi non riuscivamo a trattenerci. stato forse
mory of Bruno, laughter, and a look that he would get in uno dei pi bei momenti dei Fish Heads and Rice e il mio
his eyes. Fun, mischievous, Im not sure, but I remember pi vivido ricordo di Bruno insieme alla sua risata e al suo
the look. Anyway, after that, we came to Spazio Musi- sguardo che non saprei se definire divertito o malizioso ma
ca almost every time we toured and always loved it. The che ricorder sempre. Comunque, dopo quella volta, siamo
highlights were always hanging out around the table at tornati a Spaziomusica in ogni nostro tour ed sempre sta-
dinner and, of course, hanging out with Bruno at the bar to bellissimo. Le cose migliori succedevano sempre a cena
until all hours of the night after the show, laughing. I can e naturalmente quando restavamo in compagnia di Bruno
honestly say I dont think Ive ever met anyone that made dopo il concerto, ridendo e chiacchierando fino a tarda
me feel more welcome and at home upon first meeting notte al bar. Devo ammettere francamente di non aver mai
than Bruno and Daniela. Returning to Spazio Musica this incontrato nessuno che mi abbia fatto sentire cos a mio
year to play was great, as always, but it sure felt like agio prima di conoscere Bruno e Daniela. Tornare a Spa-

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there was a hole in the place. We miss you man. ziomusica questanno stato bello come sempre ma senza
David James - Fish Heads & Rice - Dec. 10, 2002 dubbio si avvertiva un vuoto nel locale. Ci manchi amico.
David James
Ricordo che abbiamo suonato a Spaziomusica verso la
fine del nostro primo tour in Europa. Ne avevamo passate The Ford Blues Band
di cotte e di crude ed eravamo stanchi e confusi. Quando
siamo arrivati a Spaziomusica come al solito non sapevamo Un nome da leggenda. Una storia che insieme storia di
cosa aspettarci, ma Bruno ci ha accolto caldamente, ci ha grandi musicisti e saga di una grande famiglia americana,
offerto da bere e ha iniziato a sistemare il palco. Dopo il una famiglia di quelle vere, non di quelle plastificate che
sound check siamo andati a casa sua dove abbiamo cono- ci tramanda la tiv. Una storia che inizia nel 1968, quando
sciuto Daniela. Siamo stati accolti come in famiglia e ci Patrick (batteria) ed il fratello Robben (chitarra), fondano
per noi ha significato parecchio dopo cos tante settimane il nucleo originario della band. A loro ben presto si unisce
on the road. Era la prima volta che entravamo in una casa Mark (armonicista), il fratello pi giovane: la Charles
italiana e cos abbiamo avuto modo di apprezzare latmo- Ford blues band (Charles il fortunato padre) ha vita bre-
sfera e di goderci uno scampolo di vita normale. Il concerto ve ma molto intensa e lascia il segno. Robben diventa uno
stato un vero successo e il locale era pieno di gente che dei pi apprezzati e conosciuti chitarristi blues-jazz-fusion
ballava. Senza contare che Bruno ha fatto un lavoro ma- a livello internazionale. Patrick che, oltre ad essere bat-
gnifico con i suoni. Credo che questo sia un aspetto che terista anche autore di testi, arrangiatore e produttore,
forse pu essere sfuggito a qualcuno: Bruno era davvero un collabora con i pi grandi della scena blues: Charlie Mus-
ottimo tecnico del suono, il migliore che abbiamo avuto in selwhite, John Lee Hooker, Brownie McGhee, Jimmy Wi-
tutti i locali in cui abbiamo suonato. Dopo lo spettacolo ci therspoon Sul finire degli anni 80, Patrick ricostituisce
The Ford Blues Band che, pur tra diversi cambi di forma- ging smile and said, This is it! while spreading his arms
zione, si caratterizza per un sound innovativo ed originale in the air. And this was Bruno. He gave us something to
che sa coniugare lenergia del blues a pi raffinate inven- drink and as we walkied aroung the club I could not help
zioni di stampo jazzistico. 1997: la prima volta a Spazio, but notice all the posters on the walls of various com-
lanno dopo ancora: Patrick Ford (batteria,voce) Andy munist leaders. Che, Castro, Lenin, they were all there.
Just (armonica,voce) Volker Strifler / Scott Johnson There was also the wall of fame which was covered with
(chitarra,voce) Dewayne Pate (basso,voce). the promo pictures of all the artists who had played there
C anche il mitico Fabio Treves ad accoglierli. over the years. It was a small, dark, club that definitely
Arrivano, dopo il solito peregrinare e tante richieste di had an atmosphere all its own and it was obvious that
informazioni. Ovviamente non parlano una parola di ita- Bruno had a lot to do with that atmosphere. After helping
liano. Il feeling non pu che essere immediato: Patrick us unload and do a quick soundcheck he road with us to
ha la faccia solare, di quelle che ti ispirano fiducia, ed un his home where we were to stay for the next two nights.
sorriso che viene dal cuore. And what a wonderful two nights we had. It was there we
Andy Just lo conosciamo: era venuto a Spazio agli inizi met Daniela, whose warmth and kindness charmed us all.
degli anni 90. Si vede che sono amici. E lo si sente ancor And it was there over a wonderful pasta dinner that we
pi quando salgono sul palco: sono bravissimi e condi- first became acquainted with our hosts.
vidono il piacere di suonare insieme. Piacere contagio- Daniela was smiling and talkitive while Bruno was a bit
so: c grande calore anche tra il pubblico. E poi a casa: more restrained and gruff. Both however, went out of
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parole in libert, come fossimo vecchi amici. E Patrick ci their way to make us feel welcome and comfortable, and
racconta della California, degli anni60, della sua grande conversation, bread, and wine lasted long into the night.
e leggendaria famiglia, dei musicisti che circolavano per I was not surprised to learn that Bruno was a hard core
casa, di John Lee Hooker che cantava le ninne nanne per communist and that he had photos of Che in his home as
far addormentare i suoi figli well. He was very strong in his opinions and was quick
to voice them. Most of his anger was aimed at what had
Dear Daniela, happened to the communist party over the years and how
I am sorry I could not deliver this in person but here are a he felt they had gotten way off track. Being an old Cali-
few thoughts from a friend. I was in the middle of a five fornia hippy myself, not to mention an avid history buff, I
week Ford Blues Band tour of Europe when we arrived in had at least read enough to be abel to have some good
Pavia. It was our first time there and we were trying to and lively discussions. Brunos passion was infectious but
find a club called Spaziomusica. As is often the case, we at one point I stopped the conversation to say that though
had just finished a really long drive from the last gig, we I had no problem with the large posters of Che, Lenin, etc
were tired, and we wer lost. around the club I had also noticed the poster of Stalin and
After asking for assistance several times, and we of cour- told him I did have a hard time with that one. He was
se spoke no Italian, we finally found ourselves entering a not a very nice man I said. Brunos eyes sparkled as he
driveway between two buildings and pulling into a par- looked at me with that same challenging smile and said,
king area in front of what we were hoping was the club. He was a bad man Patrick. A very bad man. And we must
As I entered the building I saw a man with long hair and not forget them either.
beard standing behind the bar. I introduced myself and The following year we had the joy of returnng to Pavia,
asked if this was Spaziomusica. He gave me a challen- Spaziomusika, Daniela, and Bruno.
Once again we came in a day early just to stay with these
two precious people, to enjoy their company and hospi-
tality, and to play at their club. Though being on the road
can be, and often is, physically, mentally, and emotionally
exhausting the joy that comes from meeting and beco-
ming friends with such wonderful people as Bruno and
Daniela makes it all worth while.
The death of Bruno was such sad news to me. In all my
travels he was one of those few people that I found my-
self actually thinking about and looking forward to seeing
again. Though I had not been to Pavia in several years
I always looked forward to the next time we would get
back to be with our dear friends. And the loss of Spazio-
musica is also a very sad one.
Such clubs seem on the edge of extinction.
Daniela, I so hope that one day soon we will get back to
see you. Know that you are in my heart, one of those few.
My deepe Patrick Ford

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di leader comunisti appesi al muro, il Che, Lenin, Castro;
Cara Daniela, sono dispiaciuto di non poterti consegnare cerano proprio tutti. Ho visto anche una parete con tutte
questa lettera di persona ma comunque eccoti qualche le fotografie degli artisti che avevano suonato l nel cor-
riflessione da un amico. so degli anni. Era un piccolo, buio locale che possedeva
Mi trovavo nel pieno di un tour di cinque settimane in unatmosfera assolutamente speciale ed era ovvio che
Europa con la Ford Blues Band quando siamo arrivati a Bruno giocava una parte importante nel creare quellat-
Pavia. Non conoscevamo la citt e stavamo cercando un mosfera. Dopo averci aiutato a scaricare gli strumenti e
locale chiamato Spaziomusica. Come spesso accade in aver fatto un rapido soundcheck, Bruno ci ha portati a
questi casi, arrivavamo dallultimo concerto dopo aver casa sua dove ci ha ospitato per due notti. E che notti
guidato a lungo, eravamo molto stanchi e ci siamo persi. fantastiche sono state.
Dopo aver chiesto informazioni diverse volte, senza sape- L abbiamo conosciuto Daniela la cui cordialit e genti-
re una parola di italiano, alla fine ci siamo trovati in una lezza ci hanno immediatamente conquistati. Ed stato
stradina fra due edifici e abbiamo parcheggiato davanti a proprio durante una deliziosa cena a base di pasta che
quello che speravamo fosse il locale. Quando sono entra- abbiamo familiarizzato con loro. Daniela sorrideva spesso
to allinterno ho visto subito un uomo con lunghi capelli ed era molto loquace mentre Bruno era un po pi riser-
e una lunga e folta barba dietro il bancone. A quel punto vato. In ogni caso entrambi hanno fatto del loro meglio
mi sono presentato e gli ho chiesto se quel posto fosse per metterci a nostro agio e la conversazione accompa-
Spaziomusica. Lui mi ha guardato con un sorriso ironico gnata dal vino andata avanti fino alle ore piccole. Non
e mi ha risposto, proprio questo. Quelluomo era Bru- sono rimasto sorpreso nellapprendere che Bruno era un
no. Successivamente ci ha dato da bere e mentre giravo comunista irriducibile e anche a casa sua cerano foto di
per il locale non ho potuto fare a meno di notare i poster Che Guevara. Era molto deciso nelle sue opinioni e le so-
steneva con forza. Era soprattutto molto arrabbiato per Hello my good friend Daniela. I am so SO SORRY to
ci che era accaduto al partito comunista italiano durante hear of your loss of your husband Bruno. I know you are
gli anni e sosteneva che ormai sembravano aver perso i a strong women, but it is hard when you lose someone
loro ideali. that has been your other half of your life. I know, I lost my
Essendo io stesso un vecchio hippy californiano, e un sister who was only 27 years old. But, life is a wonderful
grande appassionato di storia, avevo letto abbastanza per experience and you being such a kind and giving person
dar vita a una interessante e vivace discussione. La pas- (as was Bruno) I think it is great that you are writing a
sione di Bruno era proprio contagiosa e a un certo punto book on both your lives at Spaziomusica. So as I remem-
ho fermato la conversazione per dirgli che non avevo pro- ber my first visit to your town of Pavia and meeting you
blemi con i poster del Che, di Lenin e degli altri che avevo and Bruno was in the early 1990s when I was with John-
visto nel locale ma avevo anche notato unimmagine di ny Nitro and Tano Roe was our guide. I loved the town
Stalin e quella non riuscivo a sopportarla. of Pavia, it has a very nice feeling almost like a small
Non era certo un bravuomo gli ho detto. town. When I first met you and Bruno I was shocked to
A Bruno brillavano gli occhi mentre mi fissava con un sor- see how much he looked like Karl Marx and you are a
riso provocatorio e rispondeva, Era un uomo malvagio, very beautiful woman. It was really great that you invi-
Patrick. Molto malvagio. Ed per questo che non dob- ted us into your house to stay as guest for the time that
biamo dimenticarlo. Lanno successivo abbiamo avuto we were playing at your club,it made me feel like I was
il piacere di tornare a Pavia e di rivedere Spaziomusica, with my family (my family is from Nicocia down south) so
320

Daniela e Bruno. E per lennesima volta abbiamo avuto I know how Italian customs are. When we first got into
la fortuna di stare con queste due persone preziose, di your home you and Bruno were so kind to us. I loved the
godere della loro compagnia e ospitalit e di suonare nel way you had your house set up. I have told my wife many
loro locale. Nonostante la vita del musicista on the road times about the WONDERFUL home made furniture that
possa essere, e spesso sia, fisicamente, mentalmente e Bruno family made and all the Marxism stuff! Then came
emozionalmente molto faticosa, la gioia che deriva dal the food! You made us wonderful dinners each time that I
conoscere e stringere amicizia con persone meravigliose stay at your house, and you told me how to make the HOT
come Bruno e Daniela ti ripaga di tutta la fatica. OIL for the Pasta. I did make some by the way!!
La scomparsa di Bruno stata veramente una brutta noti- After a GREAT dinner we would go to the club to play,and
zia per me. Durante tutti i miei viaggi, lui era una di quelle I have played in thousands of clubs around the world, but
poche persone alle quali realmente mi ritrovavo a pensare your club had a nice warm feeling about it,because of you
e che non vedevo lora di poter rivedere. Sebbene nel cor- and Bruno. We always had a good Gig at your club, maybe
so degli anni non abbia avuto altre occasioni di tornare a sometimes not as many people as the club could hold but,
Pavia, ho sempre atteso con impazienza il momento in cui the crowd was ALWAYS very kind to us and liked our mu-
avrei potuto incontrare di nuovo i miei cari amici. sic. I ALWAYS looked forward to coming to Pavia to play
E anche la perdita di Spaziomusica stata molto triste. your club and stay at your home. I will NEVER forget the
I locali di questo tipo sembrano ormai in via di estinzio- story of Bruno driving home after a gig, and telling about
ne. Daniela, mi auguro davvero che un giorno possiamo the Jumping Trees. That would be a good name for a
tornare a trovarti, nel frattempo sappi che sei una delle song!! Well, I am going to say good-bye for now Daniela.
poche persone che porto sempre nel mio cuore. I hope everything works out for you in a good way. (It will
Patrick Ford because you are a loving person) I will miss Bruno but I
will see him again someday and talk about Jumping Trees stato molto generoso e apprezzava la nostra musica. Ero
and Karl Marx and music. Please let me know if you are sempre entusiasta di venire a Pavia, di suonare nel vostro
still going to keep the club open, and I would love to have locale e di essere vostro ospite. Non dimenticher mai
one of the books when it is done. Take care Daniela! la storia di Bruno che tornava a casa in macchina dopo
Love, your friend always, Andy Just un concerto e mi raccontava degli alberi che saltavano.
Sarebbe un bel titolo per una canzone! Ora purtroppo ti
Ciao Daniela, cara amica mia. Sono molto addolorato devo salutare ma mi auguro che le cose ti vadano bene (e
nellapprendere della scomparsa di tuo marito Bruno. So so che sar cos perch sei una persona amabile). Bruno
che sei una donna forte, ma duro perdere qualcuno che mi mancher, ma sono sicuro che un giorno lo rivedr e
era laltra met della tua vita. So come ti senti perch io parleremo ancora di alberi che saltano, di Karl Marx e
ho perduto mia sorella quando aveva solo 27 anni. Ma la di musica. Ti prego di farmi sapere se hai intenzione di
vita unesperienza meravigliosa e tu (come Bruno) sei tenere aperto il locale e inoltre mi farebbe piacere avere
una persona buona e ricca di sentimenti. una copia del libro quando sar pubblicato.
Penso che sia fantastico che tu stia scrivendo un libro su Abbi cura di te Daniela, tuo amico per sempre!
Spaziomusica. Per quanto mi riguarda ricordo che la mia Ciao! Andy Just
prima visita a Pavia e lincontro con te e Bruno avvenuto
allinizio degli anni 90 quando suonavo con Johnny Nitro
e Tano Ro era la nostra guida. Pavia mi veramente pia-

321
ciuta e vi si avverte una sensazione piacevole. La prima
volta che ho incontrato te e Bruno sono rimasto sorpreso
nel vedere quanto assomigliasse a Karl Marx mentre tu
sei una donna molto bella. Ho veramente apprezzato il
vostro invito a restare da voi per il periodo in cui doveva-
mo suonare nel vostro locale, mi ha fatto sentire come se
fossi con la mia famiglia (che originaria di Nicosia gi al
sud) e quindi conosco bene le usanze italiane.
Tu e Bruno siete stati molto gentili e mi piaceva il modo
in cui avevi arredato la casa. Ho parlato molte volte a mia
moglie dei meravigliosi mobili artigianali della famiglia di
Bruno e di tutte quelle cose sul marxismo! E che dire del
cibo! Ci avete preparato una cena squisita ogni volta che
siamo stati vostri ospiti e tu mi hai spiegato come pre-
parare il soffritto per la pasta. E io ci ho anche provato!
Dopo una cena eccezionale abbiamo raggiunto il locale
per il concerto: io ho suonato in migliaia di locali in giro
per il mondo ma il vostro possedeva una calda e speciale
atmosfera, grazie a te e a Bruno. A Spaziomusica abbiamo
sempre fatto degli ottimi concerti, forse qualche volta non
Andy Just
abbiamo trovato il posto pieno, ma il pubblico sempre
Frank Frost batterista un amico, un fratello, protrattosi per oltre 40
anni, a cui si aggiunse quello con il chitarrista Big Jack
Era stanco. S, Frank Frost era proprio stanco quella sera Johnson, diede vita negli anni 70 al gruppo dei Jelly Roll
del 30 gennaio 1993. La caduta del giorno precedente, Kings. Trio atipico il suo, che fu alfiere di un blues elet-
testimoniata dal cerotto sul sopracciglio destro, lo aveva trico roots, ruspante, che poco concedeva alla tecnica e
depresso. Se a ci aggiungiamo che i problemi allo sto- molto allenergia immediata.
maco dovevano essere tenuti a freno con un antiacido Amato pi dai fan che dallindustria discografica, anche
biancastro, il quadro clinico di questa figura seminale del quella volta stette dalla loro parte e, dal palcoscenico del-
blues del Delta non era certo delle pi rassicuranti. Eppu- lo Spaziomusica, riusc a trarre, dal suo sterminato e, pur-
re questo cantante, armonicista e tastierista, originario di troppo, spesso dimenticato patrimonio musicale, alcune
Auvergne, Arkansas, dove era nato il 15 aprile 1936, se gemme, tra cui una Deep Blues che faceva scomparire
avesse potuto ci avrebbe raccontato sicuramente pi del- la pur ottima versione presente nel Cd omonimo dellAp-
la sua passione per la pesca e per il whisky che non della paloosa. Dal 12 dicembre 1999 riposa, accanto a Robert
sua importanza quale esponente del blues pi terrigno, Nighthawk, nel Magnolia Cemetery di Helena, Arkansas.
quello dei juke joint. Il connubio con Sam Carr, pi che un Marino Grandi
322

Frank Frost, Ray Farrell (30.01.1993)


Foto Marino Grandi
Foto Adriano De Carli
John Hammond

Cera un pubblico speciale quella sera: non solo appas-


sionati, ma tanti musicisti blues venuti da ogni parte per
John Hammond: Dillo, Renato ed Andrea degli Hot Bibins
da Sestri, Leo e Riccardo (i fratelli Sgavetti) da Reggio
Emilia... cerano anche i Neri per caso che facevano le
prove a Spazio in quel periodo. La dedizione e la passione
con cui John Hammond interpreta e vive il blues fanno s
che ogni suo concerto, lui da solo sul palco con voce-chi-
tarra-armonica, meglio se in un piccolo club, sia unespe-
rienza da vivere. Non si pu raccontare. Un carisma ed
unintensit rare, che ti rimangono dentro.
Cos ricorda il Dillo:
I passeggeri sono tutti a bordo. La band al completo:
chitarra, basso, batteria. Siamo in autostrada, tutti molto
eccitati, nonostante la serata non sia la nostra. Stiamo
andando ad ascoltare un grande: John Hammond, in

323
un posto altrettanto grande: lo Spaziomusica di Pavia.
Lasciato il mare alle nostre spalle, dopo circa unora ar-
riviamo nel cuore della vecchia citt... Entriamo... Entria-

Luca Fiscella foto Effigie


mo... (Penso a quanti musicisti ed appassionati di blues
e di roots music debbano essere grati a questo piccolo
grande locale)... Ciao Daniela, ciao Bruno, ciao guardia
forestale, ma questa unaltra storia.... John Hammond
l: possiamo toccarlo. Il concerto tra i migliori di sempre
ha lasciato un segno indelebile... Si discute di Blues e di
altro con John, con Daniela, con Bruno... tardissimo....
ciao, arrivederci presto.... Autostrada Genova Milano 10
anni dopo, John Hammond nelle nostre orecchie ci sta
accompagnando con Walking Blues.... Bruno nel nostro
cuore e nella nostra anima. Cos il ricordo se non ci che
non pu morire? Dillo - Hot Bibins
Johnny Heartsman

Era un mito blues ed un grande personaggio: la notizia


della sua morte, avvenuta qualche anno fa, ci ha reso
molto tristi. Polistrumentista, cantante, autore ed arran-
giatore: uno dei fondatori del moderno sound targato
West Coast. Lo stile inconfondibile della sua Fender Stra-
tocaster era stata fonte di ispirazione per uno stuolo di
chitarristi blues. Nei suoi due concerti a Spazio (11 e 12
febbraio 1994) aveva impressionato tutti per la sua voce
e per la naturalezza, lestrema facilit con cui passava
dalla chitarra al piano, dal flauto al basso, suonandoli
tutti bene! In lunghi giri pomeridiani gli avevo fatto cono-
scere le cose migliori di Pavia: ne era rimasto affascinato.
Sempre gentile, in vena di complimenti, ad un certo punto
mi aveva detto: Con il tuo fisico-a-curve, potresti rappre-
sentare la donna ideale per un nero americano sui 30-35
anni, dovresti solo ingrassarti quei 5 o 6 chili. Per me,
324

niente di pi facile! Non capita spesso di sentirsi dire ste


cose in un mondo sempre pi ossessionato dalle diete.

Michael Hill s Blues Mob calda e possente, come nella migliore tradizione black.
Li abbiamo inseguiti e rivisti, un paio danni dopo ad un
Un colpo al cuore: Ricorda che avrai sempre una fami- Festival organizzato da Carlini dove hanno surclassato un
glia qui da me, a Brooklyn, N.Y: cos mi ha scritto Mi- Mick Taylor, freddo e troppo snob per suscitare passio-
chael Hill (chit. e voce) allegandomi il suo ricordo The ni. Durante la guerra in Iraq Michael mi ha scritto: Sono
magic of Bruno and Daniela. Ed in effetti ci siamo subito furioso ed imbarazzato per la politica del mio Governo e
sentiti in famiglia, reciprocamente, con lui e con tutta la per tutti quegli Americani che sono convinti sia giusto far
band: Professor Sharpe (tastiere) Peter Cummings valere la legge del pi forte. Nonostante tutto per voglio
(basso) Tony Lewis (armonica). 4 marzo 98: un day essere ottimista e pensare che pace e giustizia possano
off allinterno di un tour europeo cominciato a Francoforte prevalere. Non dobbiamo mai smettere di sperare e di
e destinato a concludersi in Spagna. Una data che non lottare. Questa lAmerica che ci piace! E che non ci
dimenticheremo: alle due del mattino stavano ancora vengano a dire che siamo anti-americani!
suonando a Spazio davanti ad un pubblico entusiasta e Spaziomusica: The Magic of Bruno and Daniela
scatenato (me e Bruno compresi) che non li lasciava andar After spending most of another day rolling through Eu-
via. Una miscela esplosiva di blues, rock ( Purple Haze rope in the van, a tired Blues Mob pulled into the town
che ha determinato il destino di chitarrista di Michael), of Pavia, Italy. We had a show that night at a club cal-
reggae e rnblues; testi impegnati e colti (riferimenti let- led Spaziomusica and everyone in the band was anxious
terari: James Baldwin e Toni Morrison ); e poi la voce: to get someplace where we could chill out as soon as
possible. Our tour manager looked at the itinerary and people who rocked with the music and gave back every
announced, There are two hotel rooms, and everyone bit of energy that we gave them, and then partied and
else is staying at the promoters house. Much general hung out with us well into the night. We returned to
groaning and grumbling ensued; on the road, having ones perform at Spaziomusica a couple of years later and the
own private space is the fondest wish of every travel we- experience was just as special as the first time (needless
ary bandmember. Not that we dont love each other (and to say I stayed at the promoters house!) We also saw
our promoters) but theres something about having ones Bruno and Daniela at shows in other cities to which they
own bathroom and little corner of the universe that ma- graciously traveled from Pavia to hang out with us, and
kes a private room seem like heaven on earth at the end seeing them was always like seeing family. It saddens me
of a long trip in close quarters. So it seemed like a cool that I wont have the opportunity to see Bruno again, but
thing to me that I got one of the hotel rooms. Thats only vivid memories of his passion, generosity and Spaziomu-
because I had not yet met Bruno and Daniela. It turns sica will always be with me. And I look forward very much
out that our promoters happened to be two of the most to sharing more special times with Daniela, who for me
warm, welcoming and gracious people one could have personifies the love and magic that she and Bruno shared
the good fortune to meet anywhere, let alone on the road. with each other and with the rest of us.
We were to have dinner at their house before the show, Michael Hill
and when the tour manager and I drove over from the ho-
tel we found three bandmembers who were now ecstatic

325
at their good fortune of staying at the promoters house.
Bruno and Daniela were the kind of people who made you
feel like family, and each guy had a nice, comfy bed in his
own room in their large but cozy, homey apartment. To
make the welcome even warmer, Daniela had prepared
one of her famous feasts: an abundance of great pasta,
sauce and salad and a variety of olives, meats, breads,
crackers, fruit and fragrant cheeses, with wine and spirits
flowing in accompaniment to storytelling and laughter.
Their rich hospitality gave one a sense of well being
that is the very essence of the phrase home away from
home. One of the truly wonderful nights of any tour, and
we hadnt yet even played the show. We did make it over
to play at Spaziomusica, and in so doing placed ourselves
in the illustrious company of many excellent musicians
whom Bruno and Daniela had welcomed there. It was one
of those clubs where you walk in and feel the love of the
music thats permeated the room. The staff and audience
at the club greeted us with a welcoming spirit similar to
that which we experienced in Bruno and Danielas home.
We had a hot show with a roomful of beautiful, friendly
326

Spaziomusica: la magia di Bruno e Daniela bagno privato e di un piccolo angolo di universo tutto per
Dopo aver passato un altro giorno viaggiando attraver- te ti fa sembrare una stanza singola dalbergo un vero pa-
so lEuropa in un furgone, una stanca Blues Mob Band, radiso in terra. Cos il fatto di essere uno dei fortunati che
arrivata nella citt di Pavia, in Italia. Quella sera do- avevano questa possibilit mi faceva sentire veramente
vevamo suonare in un locale chiamato Spaziomusica e bene. E questo, devo ammetterlo, solo perch non avevo
tutti i membri della band non vedevano lora di fermarsi ancora conosciuto Bruno e Daniela. Infatti, come scoprim-
in qualche posto per rilassarsi un po. Il nostro tour ma- mo in seguito, si d il caso che i nostri promoter fossero
nager dopo aver dato unocchiata allitinerario ci ha det- due delle pi cordiali, ospitali e meravigliose persone che
to, Ci sono due stanze disponibili in un hotel, quelli che uno potesse mai incontrare in qualunque luogo, per non
rimangono staranno a casa dellorganizzatore del tour. parlare di qualcuno in viaggio on the road.
A quel punto si levato un coro generale di mugugni e Avremmo dovuto cenare a casa loro prima del concerto,
lamentele, perch quando sei on the road il pi grande e quando io e il tour manager siamo arrivati l ci siamo
desiderio di qualsiasi musicista di avere a disposizione inbattuti in tre membri della band che sembravano al set-
un po di privacy. Questo non perch ci siano problemi di timo cielo per aver avuto la fortuna di essere ospiti degli
incompatibilit fra i singoli membri della band (o con gli organizzatori. Bruno e Daniela erano il tipo di persone che
organizzatori) ma perch alla fine di un lungo viaggio in ti fanno sentire a casa tua, e ogni musicista aveva un co-
condizioni di costante promiscuit, poter disporre di un modo e bel letto in una stanza privata, allinterno del loro
spazioso e confortevole appartamento. Per darci un ben- David Honeyboy Edwards David Honeyboy
venuto ancora pi caldo, Daniela aveva preparato uno dei Edwards e Larry
suoi rinomati banchetti: una cornucopia di ottima pasta, David Honeboy Edwards un nome leggendario nel pa- Johnson nel gotha del
salse, insalata, oltre a diversi tipi di olive, carni, pane, norama blues di tutti i tempi. Per intenderci, quando nel blues! Entrambi tra i
cracker, frutta e formaggi freschi, innaffiati da vino e li- 1969 i Fleetwood Mac decisero di registrare a Chicago nei protagonisti del concerto
quori in abbondanza per accompagnare la conversazione mitici studi della Chess Records per incontrare il gotha tenutosi il 7 febbraio 2003
ed inneggiare al buon umore. La loro grandiosa ospitalit del blues, lui cera, insieme ai grandi padri come Willie al Radio City Music Hall
dava un senso di benessere che rendeva pienamente il Dixon, Otis Spann, Walter Horton e tanti altri... di New York, fortemente
senso del detto sentirsi come a casa lontano da casa. Non un semplice chitarrista, ma uno di quelli che stato voluto ed organizzato
In sostanza, una delle pi belle e vive serate di qualsia- un importante esempio per diverse generazioni di artisti da Martin Scorsese per
si nostro tour fino ad allora, e pensare che non eravamo blues. Nel 1993, nel backstage del Blues Festival di Chi- celebrare il suo progetto
ancora saliti sul palco! Alla fine siamo riusciti ad arrivare cago, mi ferm e mi disse, fissando la mia maglietta nera BLUES. Di quella magica
a Spaziomusica e a esibirci entrando cos nella illustre dello Spaziomusica: ...hey man, ma tu indossi la magliet- serata sono appena usciti
schiera dei molti eccellenti musicisti che Bruno e Danie- ta di un posto nel quale io ho suonato da poco... conosci in America un film e un
la hanno accolto nel loro locale. Spaziomusica uno di Bruno e Daniela? doppio CD live Lightning
quei club dove, appena varcata la soglia, puoi avvertire Se li vedi, salutali, fai ancora i complimenti per il locale in a Bottle. David
il grande amore della musica che ne permea latmosfera. e la pastasciutta di Daniela... Questi aneddoti sono real- Honeyboy Edwards e Larry
Il personale e il pubblico ci hanno salutato con lo stesso mente accaduti, e la stessa scena mi capitata altre volte Johnson sono presenti

327
caloroso entusiamo che avevamo provato a casa di Bruno parlando con amici come John Hammond e Bob Margolin, nel primo disco, quello pi
e Daniela. Abbiamo fatto un concerto splendido e molto altre leggende, altri grandi amici di Bruno e Daniela. acustico, rispettivamente
intenso in una sala affollata da un pubblico fantastico che Oltre al marchio Martini, Ferrari o Pirelli, nel mondo c con Gamblin Man e
ballava entusiasta e che ci restituiva la stessa energia anche quello ancor pi blues di Daniela e Bruno con la Whered You Get The
che noi davamo loro, per poi festeggiare insieme a noi al loro unica creatura: SPAZIOMUSICA. Fabio Treves Sound.
termine dello spettacolo fino a notte inoltrata.
Siamo tornati ad esibirci a Spaziomusica due anni dopo e
latmosfera stata esaltante come la prima volta (mi pare
superfluo sottolineare che in quelloccasione ho scelto di
essere ospite di Bruno e Daniela!). Abbiamo incontrato
Bruno e Daniela in occasione di altri nostri concerti in di-
verse citt, dove ci avevano cortesemente raggiunto per
passare un po di tempo con noi, e la loro presenza ci ha
sempre fatto sentire come se stessimo incontrando dei
familiari. Oggi, putroppo mi rattrista terribilmente il fatto
che non avr mai pi la possibilit di vedere Bruno, ma
i vividi ricordi della sua passione, generosit e di Spa-
ziomusica mi accompagneranno per sempre. E non vedo
lora di poter passare altri momenti speciali con Daniela,
che per me impersona lamore e la magia che lei e Bruno
David Honeyboy Edwards
condividevano insieme a tutti noi. Michael Hill
Andy J. Forest allegri, grandi amiconi, mentre uscivo di casa per andare
a scuola.
Le strade del blues sono infinite. Ci siamo ritrovati a di- PS: Il suo sogno, il libro nel cassetto, Andy lha realizza-
stanza di un paio danni dallultimo concerto: il suo pul- to: nel 98, per leditrice Pendragon, uscito Letter from
lmino, dopo mezzo giro dEuropa, aveva dato forfait pro- Hell: la storia di una blues band che va allinferno, dove
prio qui, appena fuori dal casello di Bereguardo. La sera viene ingaggiata dal diavolo per suonare Un libro in-
scivolata sul filo dei ricordi. Ne sono passati di anni e di tenso, crudo e visionario.
concerti da quando Andy bluesman dalla faccia dangelo
e armonicista dalle grandi doti ha varcato la soglia di A few words dedicated to Bruno.
Spazio (1988). Una vita on the road, su e gi per gli States, After living in Italy off and on for about ten years I disco-
con una manciata di armoniche in tasca ed il sogno di un vered a club in Pavia. I got a gig there with my quartet at
libro nel cassetto; larrivo a New Orleans (il posto che in the time. The very first time there were no microphones
fondo avevo sempre cercato). Poi lItalia, inizio anni Ot- and Daniela said In general the bands bring their own
tanta, diventata sua seconda patria, lapprodo al cinema mics. Thats the only time I can remember eating at the
(ho cominciato per gioco e mi sono ritrovato con ruoli di club. After a big plate of spaghetti the drummer asked
protagonista in 12 film). about a second course and I said In general the bands
Concerti, Festival, collaborazioni stellari sia negli States bring their own second course, everybody laughed and
(Taj Mahal, Willy De Ville) che qui in Italia (una chicca: we were immediately friends. Now Ive played there so
328

sua larmonica in Quello che non hodi De Andr - Bu- many times with so many groups that it all is a blur in my
bola). Fantasista oltre che virtuoso, riesce a trarre dalla memory so Ill go backwards from the last time. The last
sua armonica unimpressionante gamma di suoni, modu- time I saw Bruno he and Daniela were no longer running
lazioni, ritmi. Divertente, ironico, animale da palco; i suoi the club. They had handed it over to other managers or
concerti a Spazio sono passati alla storia per lalto tasso gestori but they kept an active hand in booking and Bru-
di coinvolgimento e spettacolarit. no took care of the sound.
Sempre circondato da ottimi musicisti. Gli Italiani: in ordi- I think he relished that chore. He wasnt one of those
ne di apparizione (pi o meno): Pippo Guarnera: tastiere sound men who constantly fiddle with knobs and stare
(il gigante buono, un mago allorgano Hammond) at the board ignoring the band. I think most musicians
Vince Vallicelli: batteria (un personaggio! A Spazio pi know what Im talking about. When I looked up to ask for
volte e con band diverse) Roby Zonca: basso/chitarra more or less something in my monitor I saw the twinkle of
James Thompson: sax (italiano dadozione, al seguito di two alert, intense eyes peering through smoke haze and
Zucchero) Alan King: sax e voce Heggie Vezzano: stage light glare. The combination of those eyes and the
chitarra Luca Tonani: basso Maurizio Borgia: bat- frame of hair and a great, grey beard, made him intere-
teria. Gli Americani: Billy Gregory, Joyce Grimes, J.J. sting and endearing to look at. We always had a laugh or
Juliano, Tommy Williams, Murphy Taylor. Menzio- two during sound check. It was quick and fun. One time
ne speciale per il chitarrista Kenny Brown: unintesa I was fooling around on guitar (not my main instrument)
esagerata tra lui e Bruno. Arrivati nel cuore della notte and Bruno asked me matter of factly if I wanted to do the
a Spazio (viaggio allucinante causa sciopero dei Tir in sound or continue to break balls. (forse rompere il caz-
Francia) ci ha pensato Bruno a rincuorarli a suon di rum zo) His dry humor was contagious. The stress of running
Pampero. Me li sono trovati davanti, Kenny e Bruno, belli around and dealing with the SIAE (Italian BMI) etc... etc...
Tommy Williams, Kenny Brown, Murphy Taylor e Andy J. Forest

was gone and Bruno was in full form. Back at the apart- wanted to leave the table after dinner and drinks. When
ment we had a great meal as usual and we talked about I brought the guitarist Kenny Brown from New Orleans,

329
past and future gigs, politics (the hated Berlusconi) and I remember waking up at 9:00 AM to the sound of hoo-
listened to some recordings Bruno had made. He told me ting and howling laughter. Kenny and Bruno were in the
he was tired and it was great not to have to work so hard kitchen slapping their knees breathlessly between full
anymore. The gig went great as always and afterward we hearted belly laughs. You guys are up early I said, but
hugged said see you next time. Through the 90s I brou- as I said it I realized they hadnt gone to bed yet. They
ght a lot of bands from the US and Spazio Musica was by stopped for a second, looked at me then at eachother
far the most talked about stop on the calendar. When I ran and then went into hysterics again. Daniela said, I think
into other bands like the Pontiacs or Sarasota Slim they those two have fallen in love! That kind of thing just di-
all said, did you play at Spaziomusica?. dnt happen anywhere else. Now as I write this, I am at
Their eyes would light up and a smile would creep onto Danielas home, number 8 Via Malaspina. The van I was
their faces. It had reached legendary status without any driving after a 25 day tour of France broke down on the toll
extra effort on Daniela and Brunos part. They simply were road about 10 kilometers from Pavia. I sent the band on
doing things the way they felt was the only way. Treat to Milano and Daniela came to pick me up at the garage
the musicians well, have a good time and everybody in- where Ill get the clunker fixed. There are not many friends
variably enjoyed themselves. Usually bands dont want to around I feel comfortable asking a favor like that of. It
stay at an apartment. was a little spooky that after 1000 kms of noise, the ball
They prefer the privacy of a hotel where they can rest up bearing finally busted right here (proprio qui).
and vegetate in front of the TV or read a book but this She fixed me another great meal and we talked about the
wasnt just any anonymous flat. It was a soft, cool and past and looked at stacks of photographs but we didnt
warm party where everybody felt at home. We usually really talk a lot about Bruno. We didnt have to. It was as
just barely made it to the club on time because nobody if he were here with us.
There was a silence where his no-bullshit tenor voice aggiungere o togliere qualcosa dalle spie vedevo scattare
would have added to the conversation and maybe a Bruno segnali dallarme, i suoi occhi penetranti che mi sbircia-
shaped whole in the Universe walks around the house. vano attraverso una nuvola di fumo e un faretto che si
Daniela goes on with life and Bruno is still a big part of accendeva sul palcoscenico. La combinazione di quegli
it - as she was a part of his. He was a lucky man and occhi incorniciati dai lunghi capelli e una folta e grigia
he knew it. Spazio Music was great and very important barba lo rendeva un uomo interessante e accattivante. E
for all of us musicians AND for the public. The audience durante il sound check riuscivamo sempre a farci quattro
came knowing that they were going to hear good music risate. Era un lavoro veloce e divertente. Una volta stavo
and have a good time in a magic atmosphere. For Bru- pasticciando con la chitarra (che non il mio strumento)
no and a Daniela it was a wonderful, living expression e Bruno mi chiese testualmente se avessi intenzione di
of their love of music, people, life and above all for ea- fare i suoni o di continuare a rompere le balle, (anzi,
chother which I feel now, will never be forgotten by any forse disse: di rompere il cazzo).
of the people who got to experience it first hand. Like me Il suo humor caustico era contagioso. Non dovendo pi
for example. badare al locale e occuparsi dei casini legati alla SIAE,
Thank you. Yours very truly, Bruno era in piena forma. Tornati al suo appartamento,
Andy J. (Forest) - February 10th, 2003 abbiamo fatto una gran mangiata come al solito, abbia-
mo parlato di concerti presenti e futuri, di politica (specie
Qualche parola dedicata a Bruno. dellodiato Berlusconi) e ascoltato alcune registrazioni
330

Dopo aver vissuto in giro per lItalia per circa dieci anni fatte da lui. Mi aveva detto di essere stanco e di esse-
ho scoperto un locale a Pavia, dove allepoca ho fatto un re contento di non dover pi lavorare cos duramente. Il
concerto con il mio quartetto. La prima volta non cerano concerto and benissimo e dopo ci siamo abbracciati e
microfoni e Daniela mi aveva detto, di solito se li portano salutati. Nel corso degli anni 90 ho portato in Italia parec-
i gruppi. Quella la sola occasione in cui mi ricordo di chie band dagli Stati Uniti e Spaziomusica era in assoluto
aver mangiato nel locale. Dopo aver divorato un grosso il locale pi in voga. Quando mimbattevo in altre band
piatto di spaghetti il batterista chiese di averne un altro e come i Pontiac o Sarasota Slim, tutti chiedevano invaria-
io obiettai di solito se lo portano i gruppi, tutti scoppia- bilmente, avete suonato a Spaziomusica?.
rono a ridere e diventammo immediatamente amici. A quel punto i loro occhi silluminavano e un sorriso si
Da quel momento ho suonato a Spaziomusica cos tante apriva sul volto. Il locale era ormai diventato un mito senza
volte e con cos tante band che la mia memoria si confon- grandi sforzi da parte di Bruno e Daniela. Loro facevano
de e allora cercher di ricordare gli episodi pi recenti. semplicemente quel che si sentivano di fare nellunico
Lultima volta che ho visto Bruno, lui e Daniela non erano modo che ritenevano possibile. Trattavano bene i musicisti,
pi i proprietari del locale. erano gentili con tutti e tutti si divertivano. Di solito i gruppi
Lo avevano affidato ad altri gestori ma mantenevano un non amano essere ospitati in un appartamento. Preferisco-
ruolo attivo nella scelta delle band e Bruno si occupava no la privacy di un hotel dove possono riposarsi e vegetare
dei suoni. Credo che apprezzasse sul serio quel lavoro. davanti alla tv o leggere un libro. Ma quello non era un pa-
Lui non era uno di quei tecnici del suono che armeggia lazzone anonimo. Era una festa intima, eccitante e cordiale
continuamente con cursori e pulsanti ignorando la band. dove ognuno si sentiva a casa propria. Riuscivamo a fatica
Penso che la maggior parte dei musicisti sappia di cosa a tornare al locale in tempo, perch nessuno voleva alzarsi
sto parlando. Quando alzavo lo sguardo per chiedergli di da tavola dopo aver cenato e bevuto.
Quando sono venuto con il chitarrista di New Orleans,
Kenny Brown, ricordo di essermi svegliato alle nove del
mattino al suono di fragorose risate. Kenny e Bruno erano
in cucina, si davano grandi pacche sulle ginocchia e ride-
vano a crepapelle. Vi siete alzati presto ragazzi, dissi ,
ma quasi immediatamente mi resi conto che invece non
erano ancora andati a letto. Loro si fermarono un istante,
mi guardarono poi si scambiarono unocchiata e ricomin-
ciarono ad ammazzarsi dalle risate. Daniela comment,
credo proprio che questi due si siano innamorati!
Vi posso assicurare che questo tipo di cose non mi sono
accadute da nessuna altra parte. Ora, mentre scrivo que-
ste parole, mi trovo a casa di Daniela. Il furgone che ho
guidato dopo un tour di 25 giorni in Francia si guastato
sullautostrada a una decina di chilometri da Pavia. Cos,
ho spedito la band a Milano e Daniela venuta a prender-
mi dal meccanico che mi riparer quel vecchio catorcio.
Pippo Guarnera
Ed un fatto singolare che dopo aver tenuto per 1000

331
il miglior Hammondista italiano
chilometri, il cuscinetto a sfera abbia ceduto proprio qui.
Daniela mi ha preparato un pasto eccezionale, dopodich
abbiamo parlato del passato e guardato un sacco di fo- Freddie James and Mary Ann Brandon
tografie, ma a dire il vero non abbiamo parlato molto di
Bruno. Non ne avevamo bisogno. Un mix di blues, rock, ballad, southern country da Nash-
Era come se lui fosse l con noi. Cera un silenzio al quale ville, Tennessee: Freddie James e Mary Ann Brandon,
mancava solo la sua caustica voce tenorile e chiss, for- compagni nella musica oltre che nella vita. Lei: cantan-
se unombra dalle fattezze di Bruno si aggira intorno alla te-chitarrista-compositrice: voce calda e vibrante, grande
casa e nellUniverso. Daniela continua la sua vita e Bruno presenza scenica. Lui: cantante-chitarrista-composito-
ancora una parte molto grande di questa vita, come lei re-produttore; stile chitarristico selvaggio, alla Steve Ray
lo stata di quella di Bruno. Era un uomo fortunato e lo Vaughan, voce potente e grintosa. Molti dei brani da loro
sapeva. Spaziomusica stato molto importante per tutti i composti hanno trovato interpreti deccezione: da Koko
musicisti e per il pubblico. Gli spettatori venivano sapen- Taylor (Its a dirty job) a Lonnie Brooks, da Katie Web-
do che avrebbero ascoltato ottima musica passando una ster a Johnny Winter (The illustrated man). Questul-
bella serata in una atmosfera magica. Per Bruno e Danie- timo brano presente, per pochi secondi, nella colonna
la stata una meravigliosa testimonianza del loro amore sonora di un film con Julia Roberts. Con i diritti dautore
verso la musica, la gente, la vita e soprattutto di ci che li ci siamo fatti mezzo studio, ci hanno raccontato: Hol-
univa e io sento che questo non sar mai dimenticato da lywood, si sa, paga bene! A Spazio sono arrivati la prima
chi ha vissuto questa esperienza in prima persona. Come volta nel maggio 91: un concerto che ha lasciato il segno.
me per esempio. Da allora sono tornati pi e pi volte: noi felici di averli,
Grazie. Con immenso affetto, Andy J. Forest loro felici di ritrovare ogni volta un pubblico caloroso ed
appassionato. Lei cercava di imparare litaliano: c stato la know a lot about Blues music, but culturally they only
subito un proficuo e divertente scambio italiano-inglese knew it in the context of their nightclub Spazio Musica,
(si sa bene quali sono le prime parole che si imparano in a very casual place. So they were quite surprised when
ogni lingua straniera). Agli inizi del 97 Freddie arrivato I dressed in a suit to go to the show. I explained to them
al seguito di Roscoe Shelton, voce storica del gospel that the entire crowd would be decked out in their finest
e del blues fin dagli anni 60 quando era nome di punta clothes and that they were in for a real show on both si-
della casa discografica Excello. un onore per me essere des of the stage. They changed clothes and off we went.
al fianco di un grande come lui, uno dei miei maestri ispi- When we arrived at the club they were both amazed. It
ratori. (Roscoe Shelton - stato proprio Freddie a comu- looked like a Baptist church on Sunday morning. The pla-
nicarmelo - morto pochi mesi dopo Bruno). ce was huge and it was buzzing. Bobby Bland is a sex
Nel nostro viaggio negli States ci hanno ospitato a casa symbol to middle aged Black women like Elvis was to
loro con grande calore. Nashville: citt della musica, una White women in his Vegas years. We were three of five
session incredibile in un club minuscolo. E poi il concerto- white faces in a crowd of about 2,000. Our waitress was
ne di Bobby Bland. Quello che racconta Freddie tutto, ma a very attractive, scantily clad young Black girl and Bru-
proprio tutto vero! Eravamo praticamente gli unici bianchi no immediately took notice. When Bobby hit the stage it
ed io ero una tra le donne pi magre (mai pi avuto il pia- was bedlam. Women, old and young, big and small (some
cere in vita mia) data la stazza media delle signore nere VERY big) rushed the stage. They were throwing flowers,
presenti che si agitavano, in estasi, davanti al loro idolo, snapping photographs and trying to get Bobby to wipe his
332

con tette e culi poderosi e molto fieramente esibiti. Ed face with their handkerchiefs. Things eventually settled
vero che Bruno, sempre sensibile al fascino femminile, down and Bobby put on a fantastic show, performing a
ogni volta che la cameriera (bella gnocca) si avvicinava, seemingly endless string of hits. It was a rare treat, but
mi diceva: Dai, mamma, me la fai portare a casa?! especially for European Blues fans.
I had noticed that every time our waitress came to the
I remember many amusing things about Bruno, how table, Bruno said something (in Italian) to Daniela in a
much he loved all types of music but especially 1950s very pleading tone. I could only make out a few words (my
Rock & Roll. He was a communist who ran his business Italian is functional at best) one of them being mommy.
like a capitalist but mostly a kind, generous and very fun- When the waitress came back for the last time to settle
ny guy. Several years ago, Bruno and Daniela came to vi- our bill, Bruno said it again. I asked Daniela what he kept
sit us in Nashville and stayed in our home. They had never asking her. She said he keeps saying Mommy can I keep
been to the South before and were amazed at how hot her? Please can I keep her? Ahh Bruno...
and humid Tennessee is. You can read about it and see Well all miss you. But I know that youre rockin wherever
it in the movies, but until youve experienced it you dont you are. Fred James - July 2002
really understand.
They wanted to hear some Blues music in a local setting. Ricordo molte cose divertenti di Bruno. Quanto amasse
We were lucky in that Bobby Blue Bland was in town tutti i generi di musica ma in special modo il rocknroll
performing at a huge nightclub (it used to be a supermar- degli anni 50. Era un comunista che gestiva i suoi affari
ket) with a predominantly Black clientele. A real chitlin come un capitalista ma soprattutto una persona gentile,
circuit club with the most popular Blues entertainer in the generosa e molto simpatica.
Black community of the day. Now both Bruno and Danie- Molti anni fa, Bruno e Daniela sono venuti a farci visita a
Nashville e li abbiamo ospitati a casa nostra. Non erano tastico, suonando quella che sembrava una serie infinita
mai stati nel vecchio Sud prima di allora e sono rima- dei suoi successi. Il concerto era un godimento pi unico
sti particolarmente stupiti dal clima terribilmente caldo e che raro, specie per due appassionati di blues europei.
afoso del Tennessee. una cosa che si pu vedere nei film Nel frattempo, mi ero accorto che ogni volta che la no-
ma finch non la provi di persona non la puoi realmente stra cameriera veniva al tavolo, Bruno sussurrava qual-
capire. Un giorno, Bruno e Daniela mi hanno detto di vo- cosa in italiano a Daniela in un tono molto supplichevo-
ler ascoltare del blues in qualche club locale. Siamo stati le. Riuscivo a capire solo qualche parola (il mio un ita-
fortunati perch proprio in quei giorni Bobby Blue Bland liano molto elementare), una delle quali era mamma.
si trovava in citt per esibirsi in un gigantesco locale (ri- Quando la cameriera tornata indietro lultima volta per
cavato da un vecchio supermercato) frequentato da un portarci il conto, Bruno ha ripetuto ancora quella parola.
pubblico prevalentemente afroamericano. Un club molto A quel punto ho chiesto a Daniela che cosa mai le do-
popolare dove suonavano i pi famosi musicisti blues del mandasse Bruno. Lei mi ha risposto che lui continuava a
momento. Ora, sia Bruno che Daniela erano degli esperti implorarla dicendo, mamma posso tenerla? Per piacere
di blues, ma come fenomeno culturale lo avevano cono- posso tenerla? Ahhh, Bruno mancherai tanto a tutti noi,
sciuto solo nel contesto del loro locale, Spaziomusica, un ma sono sicuro che in questo momento te la stai spas-
posto decisamente informale. Cos sono rimasti parecchio sando, dovunque tu sia. Fred James
stupiti quando io ho indossato giacca e cravatta per usci-
re. A quel punto gli ho spiegato che tutto il pubblico si

333
sarebbe presentato vestito letteralmente a festa e che
stavano per assistere a un vero show sia sul palco, che fra
gli spettatori. Loro non hanno detto nulla e si sono cam-
biati dabito. Quando siamo entrati nel locale sono rimasti
entrambi meravigliati. Il posto aveva tutta laria di una
Chiesa Battista la domenica mattina. Il club era davvero
enorme e molto affollato. Bobby Bland per le donne nere
di mezza et un vero sex symbol paragonabile allElvis
Presley degli anni di Las Vegas per il pubblico femmini-
le bianco. Oltre ad altri due spettatori eravamo le uniche
tre facce bianche in una folla di 2000 neri. La nostra ca-
meriera al tavolo era una giovane afroamericana molto
attraente e poco vestita, cosa che Bruno non ha mancato La Band di Freddie
immediatamente di notare. James con Rosanna
Quando Bobby salito sul palco si scatenato un vero (al centro) e Gabriele
pandemonio. Donne di tutte le et, vecchie e giovani, Provinciali (a destra)
magre e grasse (alcune davvero molto grasse) si sono
accalcate sotto la scena. Lanciavano fiori, scattavano
fotografie e cercavano di raggiungere Bobby per asciu-
gargli il volto dal sudore con i loro fazzoletti. Alla fine la
ressa si calmata e Bobby ha dato vita a uno show fan-
Larry Johnson

Dicembre 87: Giancarlo Trenti, grande appassionato ed


infaticabile organizzatore di Rassegne blues ci telefona:
in Italia Larry Johnson; ha un day off a Santo Stefano.
Detto-fatto. stato Bruno ad approntare tutto nel giro di
pochissimi giorni (io ero in Friuli a passare il Natale con i
miei): due manifesti, un giro di telefonate, il passa-parola
tra la gente giusta.
Larry Johnson, nato ad Atlanta nel 1938, sbarcato a New
York sul finire degli anni 50; vita difficile, da bluesman
di quelli veri, di quelli che il blues se lo portano addosso.
Allievo del leggendario Reverendo Gary Davis, da lui ha
tratto profonda ispirazione: tecnica musicale raffinata ac-
compagnata da una voce calda e profonda, pochi accordi
essenziali che riportano alla dimensione pi vera e pi
struggente della musica del diavolo.
Quel 26 dicembre 1987 rimasto tra i ricordi pi belli di
334

Spazio: una serata magica. Larry ha affascinato tutti!


cominciata unamicizia che si snodata attraverso giorni
e giorni passati insieme, musica, cene, vino, incontri, ses-
sion improvvisate anche nel cuore della notte Uno di
quegli incontri che ti segnano. Tanti i ricordi:
Larry, la prima volta a casa nostra: imbraccia la chitarra
(non se ne separava mai), comincia a cantare e a noi ven-
gono i brividi per lemozione.
Larry che dedica una serenata blues ai genitori di Bruno,
increduli e felici nel ricevere un omaggio cos speciale
Larry e la sua risata sonora.
Larry e si chiude per causa di blues: cerano Lorenzo,
la Betty, Renato, Ivano, il Mess. E cera troppo blues in
quella domenica, e troppe risate, troppe parole in liber-
t, troppo salame, troppo vino rosso (il mitico Barbera di
Renato Pontiroli: Larry ne beveva in quantit industriali).
Di certo quelli che sono passati da Spazio quella sera
sperando di prolungare lemozione del concerto della sera
prima, conoscendo noi e conoscendo Larry, non si sono
meravigliati di trovare il cancello sbarrato ed il cartello
Chiuso per causa di blues.
Larry: per un mese allo Splendid Hotel (era a Pavia, in
via XX Settembre ma, nome a parte, non aveva molto di
splendido; al suo posto ora c la libreria Civetta). Lui,
troppo abituato allo stile di vita adrenalico del Greenwich
Village di N.Y. per adattarsi ai ritmi tranquilli di una citt
riservata come Pavia.
Larry che, nel marzo 88, apre il 1 Festival Blues da noi
organizzato allAntares: il vibrante inizio di una tre-giorni
memorabile.
Larry: la sua ira, istintiva e assolutamente immotiva-
ta, nei confronti di un Andy J. Forest la cui unica colpa
era quella di essere un musicista bianco americano e di
trovarsi in Italia. Larry che di fronte alla nostre rimostran-
ze, urla:Voi non sapete cosa ci fanno loro, i bianchi in
America!
Larry e le feste di Canneto Pavese: Primo maggio con
i tuoi dove i tuoi, come illustrato nel cartoncino-invito,
erano i Sacri Padri della Rivoluzione: i canti di lotta mi-

335
schiati al blues. Renato Pontiroli, padrone di casa di una
generosit senza limiti, ogni anno commetteva lerrore di
lasciare aperte le porte della cantina.
Il pap e la mamma
Ed ogni anno succedeva di tutto di Bruno con Larry
Larry: la sua faccia incredula che si allarga in un sorriso
quando ci vede entrare in un locale del Greenwich Villa-
ge dove stava provando i suoni per il concerto della sera:
Bruno, Daniellla: you in New York city:
I cant believe it!

Larry Johnson
Renato Pontiroli
Ivano Grasselli

in piedi: Betty Verri


Sam Lays Blues Family del blues da Muddy Waters a John Lee Hooker...; Bob
con Bob Margolin e Greg Fingers Taylor Margolin: chitarrista di Muddy Waters dal 1970 fino alla
sua morte (1983); Greg Fingers Taylor armonicista
27 febbraio 1993: che brividi quella sera! della Jimmy Buffett band; al basso Steve Hunt.
A dir la verit i brividi erano cominciati un paio di mesi Non poteva mancare Umberto Tonello, arrivato apposta
prima quando Umberto Tonello ci aveva proposto la band da Cuneo. Che sarebbe stata una serata speciale era pre-
di Sam Lay, in arrivo in Europa per il Festival Blues di Am- vedibile. Ma lo stata... di pi: una di quelle serate che
sterdam. Nomi stellari: Sam Lay, batterista della Paul vorresti non finissero mai. Se la ricordano bene anche Fa-
Butterfield blues band nel 63, e poi al fianco dei grandi bio Treves e Paolo Bonfanti che avevano rinunciato a dei
concerti pur di esserci e che si sono meritati i complimenti
della band dopo una torrida jam di fine concerto.
Orso al piano e Bob Margolin
Ricorda Fabio:
Quella sera sono riuscito a far commuovere Bob Margo-
lin quando ho estratto dalla mia 24 ore sgualcita un bu-
stone con dei bianchi e neri risalenti al concerto di Muddy
Waters al Palasport di Torino nel 1970... Ci sono dei bei
ritratti di un Margolin giovanissimo, attento nellaccom-
336

pagnare il grande padre del blues Mississippi Muddy Wa-


ters, con la sua indimenticabile Telecaster rossa... Bob mi
ha abbracciato con grande intensit, come fossimo amici
da sempre e, anticipando la mia richiesta (quella di poter
jammare), mi ha invitato sul palco, come la storia del
blues, da sempre, prevede...

I had two gigs in Italy wich stand out in my mind as ide-


al: Bob Margolin indica come ideali i concerti a Spazio
ed al Folk club di Torino nel lungo messaggio-resoconto
del tour europeo scritto al ritorno a casa al suo fan club.
Racconta poi del divertimento provato suonando insieme
ad Orso il road manager che, ad unora imprecisata del-
la notte, si era messo al piano. Parla anche della gente e
dei tanti studenti di ogni nazionalit che quella sera erano
rimasti inchiodati a Spazio: I met English, German and
Italian college students who were enjoying our American
music. This night was a perfect instance of the blues brin-
ging all kinds of people together.
Il grande messaggio universale del blues!
Bob Margolin

337
Foto Treves
Sam Lay, noi e i piacentini
338
Willie and the poor Boys

339
Little Charlie and the Nightcats soldi): impossibile trovare 4 camere singole, nello stesso
hotel, a Pavia. La partenza era quindi in salita. Arrivano
Band californiana acclamata dalla migliore critica specia- nel primo pomeriggio, aria diffidente; guardano i poster
lizzata americana. Sound inconfondibile: originale commi- con le dediche alle pareti e cominciano a sciogliersi: cono-
stione tra elementi di Chicago blues, jazz blues di marca scono tanti degli artisti passati da Spazio. Noi sfoderiamo
West Coast, swing texano, rockabilly, rnblues. Si sono il nostro migliore repertorio di accoglienza; nel frattempo
imposti allattenzione internazionale a partire dal 1986 Anno Bouwhis, il road manager che gi conosciamo, mi
quando Bruce Iglauer, presidente della Alligator e grande comunica che torneranno a dormire nellhotel svizzero: un
scopritore di talenti, era rimasto talmente impressionato problema in meno. In attesa che il palco sia pronto parlo
dallascolto di un loro demo, da prendere il primo aereo con loro della cena: sono tutti vegetariani, escluso quindi
per Sacramento (dove loro si trovavano) per metterli sotto il magico rag; spiego che possiamo andare al ristorante
contratto. o mangiare a casa No problem, as you prefer mi dicono.
26 ottobre 1995: unica data italiana (avevano un day off Sembra tutto molto pi semplice del previsto.
allinterno del tour svizzero): ci aveva telefonato gente da Corro a casa ed improvviso una cena vegetariana esage-
ogni parte. Me lo ricordo bene quel giorno: un freddo be- rata: due primi (pomodoro e pesto), melanzane grigliate
stiale, nebbia, ghiaccio, di tutto e di pi. Due giorni prima (surgelate GS), un tot di formaggi tra cui la mitica ricot-
il manager olandese (Han Kuiper) ci aveva mandato un ta affumicata friulana. E cos li conquisto. Sparo cazzate
fax per comunicarci che i musicisti non accettavano la pi grosse del solito: era appena uscito un articolo troppo
private accomodation n la cena in casa e che avevano divertente su una ricerca scientifica commissionata per
fatto delle storie in Belgio. Grande problema (oltre che di indicare agli Americani la giusta lunghezza media del
pene; dico, che noi in Italia abbiamo altri standard! E gi
a ridere. Appena prima del concerto lultimo problema:
lampli del basso in tilt. Bruno si allarma non si pu
fare il concerto: attimi di panico, per fortuna Plinio, venu-
to per ascoltare i suoi idoli, va a prendere il suo di ampli.
Segue una serata magica. Se ne vanno tra baci ed ab-
bracci, sarebbero stati volentieri a dormire anche a casa
nostra. Anno, tra il divertito e lincazzato mi dice: non
possibile! se penso a tutte le storie che hanno fatto in
altri posti! Thats Italy, thats Spaziomusica.

Little Willie Littlefield


340
Louisiana Red Plinio, Louisiana Red e Vincenzo

Leggenda vivente del blues. Ha suonato con i pi grandi:


Muddy Waters, John Lee Hooker, Jimmy Red. La sua inte-
ra vita un blues, vita dai trascorsi molto difficili, pi dura
e pi avventurosa di un romanzo.
Vive suonando, giorno e notte, in simbiosi totale con la
sua chitarra. E non gli piace suonare da solo. Lo sanno
bene Gnola e Tix che Lousiana (li aveva conosciuti a cena
a casa nostra) ha voluto sul palco sin dal secondo pezzo,
cogliendoli impreparati. Unesperienza straordinaria
ricordano anche se faticavano non poco a star dietro
al suo vorticoso improvvisare. successo unaltra volta
anche a Plinio e Vincenzo: Grande emozione essere al
fianco di uno dei nostri miti! Riusciva a descrivere, in
tempo reale, suonando, gli stili dei pi grandi con cui, tra
laltro, aveva suonato.

341
Marian James & Turbanaires
Bobby Mack
342

Johnny Mars & Big Fat Mama


Arthur Miles BRUNOS BLUES VISION
In his world of the blues theres the sound of guitars
Ottimo pianista, voce black, calda e vibrante, Arthur Miles playing in the sun the drums beating down like the rains,
stato la colonna sonora soul e rhythmnblues di Spazio, of our everyday blues, the thump of the bass throbbing
sin dagli albori della nostra storia. Americano, nipote di the blues through our veins of life and the blue voices
West Montgomery, uno dei padri del Jazz Guitar, da pi crying out the pains of strife, the sound of the sax and
di ventanni suona nelle piazze di mezzo mondo. Ha al suo harmonica blowing all night and day. And where the blues
attivo collaborazioni con personaggi del calibro di Jos bars are open 24 hours a day.
Feliciano e Big Joe Turner. Risale alla seconda met de- Thank you Bruno for sharing your world of this special mu-
gli anni 80 linizio della sua collaborazione con Zucchero sic, and giving us all a chance to express our blues in your
(Blues). Bring back the chic (1989) e A Tripin on your spazio music. Thank you for your vision; your vision of the
love (1990), raffinati pezzi di soul dance, lo hanno portato blues see you in blues heaven, Arthur Miles
ai primi posti nelle classifiche dei Network pi ascoltati
in Italia ed in Europa (Londra in particolare). Da anni LA VISIONE DEL BLUES DI BRUNO
di casa in Italia, che diventata la sua seconda patria, Il mondo del blues di Bruno una chitarra elettrica che
anche se il suo italiano (ci capitava spesso di riderci sopra suona nel sole, il ritmo ossessivo dei tamburi che come
insieme), rimane very, ma very basic. A Spazio ha suonato pioggia battente scroscia sul grigio dolore di vivere, lin-
decine e decine di volte: in duo con James Thompson cessante pulsare del basso nelle vene della vita, una voce

343
(collaboratore fisso di Zucchero) ma, di solito, accompa- che grida la rabbia di conflitti strazianti accompagnata dal
gnato da una band rodatissima e di primordine: Marco suono del sax e dellarmonica ogni giorno e ogni notte in
Limido, in assoluto uno dei migliori chitarristi blues ita- un vicolo dove i blues bar sono aperti ventiquattrore su
liani, Roberto Berlini alla batteria, Davide Bianchi ventiquattro.
al basso (in sostituzione di Massimo Pavin). Speriamo Grazie Bruno, per aver condiviso con noi il tuo mondo di
proprio, caro Arthur; di ritrovarci tutti nel paradiso del questa musica speciale, e per aver concesso a ognuno di
blues. noi la possibilit di esprimere il nostro blues a Spaziomu-
sica. Grazie per la tua visione, la tua visione del blues.
Ci rivedremo nel paradiso del blues, Bruno, Arthur.

Foto Daniela Albinger

James Thompson
Willie Murphy e Popa Chubby
344

Omar & The Howlers


Michael Osborn sta and drink after our performance and you and Bruno...
these are moments I will never forget! Lauras mother died
Marzo94: Venivamo dal gelo del Nord Europa. E recently and her family talked about all the good times and
poilItalia, Pavia, il sole e la gente ancor pi calda the kind of person she was. What I remember about Bruno
del sole Lo aspettavamo con ansia Michael Osborn, is his smile and his love of music and people. Thats the
the mighty Mick, the guitar whiz, il mago della chitar- way I will always think of Bruno and he still lives on by
ra, uno dei fondatori della Ford Blues Band negli anni 70 what he brought to so many people over the years!
e, dal 1981, al fianco del mitico John Lee Hooker. My condoleances go out to you and your family from Lau-
Arrivano nel tardo pomeriggio: gentili e disponibili; si ra and I. Love, Michael Osborn
vede che sono stanchi. Breve sound check, poi a casa.
Una delle pi grandi pastasciutte della storia di Spazio: Cara Daniela,
eravamo la met di mille perch diversi amici avevano vo- Sono rimasto molto turbato dalla tua lettera che mi an-
luto conoscere Michael e la sua band (e come potevamo nunciava la scomparsa di Bruno. davvero una cosa tri-
dire di no?!). Cerano anche Dave Peabody e Rob Mason ste. Ne ho parlato con Pat Ford e Steve Harlewood (il mio
che avevano suonato da noi appena qualche giorno pri- vecchio bassista) e naturalmente ne informer i musicisti
ma. Ricordo i brindisi infiniti, le foto (Luca Fugazza in gran della mia band precedente. Ho incontrato di recente Steve
forma), il loro stupore per unaccoglienza cos calorosa e Harlewood e abbiamo parlato a lungo di un fantastico tour
poi il concerto: una lunga, torrida, emozionante notte di fatto insieme e in special modo della data italiana. Ricordo

345
blues, di quelle rimaste negli annali della storia di Spazio. che eravamo in giro per lEuropa da parecchie settimane;

Dear Daniela,
I was shocked to get your letter about the death of Bru-
no. That is so sad. I told Pat Ford and Steve Harlewood
( my old bass player) and of course I will let the rest of
the guys in my old band know about it. I recently saw
Steve Harlewood and we talked about a great tour we
had and especially in Italy. We had been touring nothern
Europe for several weeks; 5 americans...in the freezing,
cold,getting lost... and we could not speak any langua-
ge except english. And then...Pavia! It was like the sky
opened up and the sun was shining and the people were
warmer than the sun. You and Bruno made us feel so
welcome... the food...the drink...the hospitality...what
a great day! Even though I was sick, I felt like new in
Pavia!
Bruno will always be a part of a great memory for me.
He was very friendly and I remember the club being fil-
led with photos of many of artists that had performed
there and he was very proud to show us around. The pa-
5 americani persi in un clima freddissimo senza conoscere l, e lui che con orgoglio ce le mostrava tutte. E che dire
nessuna lingua a parte lInglese. E poi dimprovvisoec- della pasta e del vino dopo il nostro spettacolo insieme a
coci a Pavia! Il cielo si aperto mostrando un sole splen- te e a Bruno quelli sono stati momenti che non potr
dente e la gente era pi calda del sole. Tu e Bruno ci avete mai dimenticare! Quel che ricordo di Bruno il suo sorriso
fatto sentire cos a nostro agioil cibo il vino, lospita- e il suo grande amore per la musica e gli amici. Questa
lit, che giornata indimenticabile! Pensa che nonostante limmagine che serber per sempre di Bruno: lui vive
non stessi affatto bene, una volta a Pavia mi sono sentito ancora in tutto ci che ha donato a tanta gente nel corso
rinascere! degli anni.
Bruno far sempre parte dei miei ricordi pi belli. Era una Voglio esprimere da parte mia e di Laura le mie pi sentite
persona molto cordiale, ricordo i muri del vostro locale condoglianze, a te e alla tua famiglia.
coperti dalle foto dei tanti artisti che avevano suonato Con immenso affetto, Michael Osborn

Foto Luca Fugazza


346

Michael Osborn Band


Dave Peabody & Rob Mason 1994
The Pontiax

On the road again: cera anche un pezzo dei Canned


Heat (il chitarrista Jamie Shane) nella band americana
dei Pontiax the new kings of California boogie blues,
fondata agli inizi degli anni 80 dal virtuoso dellarmoni-
ca Mitch Kashmar, con Jack Kennedy al basso, Luca
Frederiksen alle tastiere e Tom Lackner alla batteria.
Sono arrivati a Spazio il 14 maggio del 93, durante un
tour che li ha visti protagonisti dei principali Festival
Blues europei. Californiani, calore ed entusiasmo quasi
naif; con loro ci siamo sentiti, da subito, praticamente
fratelli. Sono rimasti affascinati dal fluire lento dei nostri
ritmi di vita: le cose antiche, le solide mura di casa nostra,
e poi il vino, la pasta, il mangiare seduti intorno ad un of different food and drink at that wonderful, slow, easy,
tavolo Impossibile per convertirli alla semplicit dei european pace that is so lost in America, and something
sapori mediterranei; il pi indisciplinato era Mitch che, I had never ever experienced!!I learned how to be a host
nonostante gli improperi di Bruno, mischiava in modo in- from these people. They immediately opened their homes,

347
verecondo tutti i cibi che aveva a disposizione. and their selves, to us five American strangers.We were
Il concerto stato speciale: una di quelle sere in cui la thrilled to return the favor when Bruno and Daniela paid
magia della musica contagia tutti fino a notte fonda, con their first visit to America and stayed with us in southern
Jamie nella parte del guru e Mitch scatenato con la sua California...I remember going to a beachside cafe and
armonica. Jamie, dopo anni di vita vissuta pericolosa- getting the biggest kick out of Brunos shock and dismay
mente, diventato quasi-salutista, quasi-vegetariano e at the sight of all the condiments together in the midd-
quasi-astemio, ci ha parlato della sua avventura con i le of the table, waiting to be squirted and slathered in
Canned Heat agli inizi degli anni 70: di grande adunate various combination, and thrown down the hatch........in
rock, di follie, di avventure allucinogene nel deserto pavia, at the Bonannis house, you spend an hour with an
Siamo diventati cos amici che casa loro a Santa Barba- incredible tomato, a little dressing, and some cheese.......I
ra stata la prima tappa del nostro viaggio negli States remember him saying Ahhh, you Americans are in such
nellestate 94. California dreamin: loceano, il sole, i a hurry!!! You just mix everything together!!! And when
surfisti, le belle bagnine, i grandi spazi, le grilled steaks youve visited Pavia and played Spaziomusica, you knew
cucinate da Mitch, il massiccio pullmino Doogie con cui he was right.
Jamie ci scarrozzava: tutto come nei film your friend Mitch Mitch Kashmar The Pontiax

Well, I remember Bruno and Daniela as one, so its im- Dunque, nei miei ricordi Bruno e Daniela sono legati in-
possible to remember one without the other... dissolubilmente luno allaltra, cos mi impossibile im-
When youre on the road, it feels almost sent from he- maginare luno senza laltra
aven when you have hosts like Bruno and Daniela. We Quando ti trovi in tourne e incontri gente che ti ospita
spent hours just sittng around the table, enjoying all kinds come Bruno e Daniela ti sembra quasi un dono del cielo.
Abbiamo passato ore seduti intorno a un tavolo gustan- ristorante sulla spiaggia e di essermi davvero divertito a
do cibi e bevande diverse con quel meraviglioso, rilas- vedere la faccia perplessa di Bruno alla vista di quel va-
sato stile di vita europeo che in America abbiamo ormai sto assortimento di salse sulla tavola (a Pavia in casa Bo-
perduto ed stato qualcosa che non avevo mai provato! nanni, abbiamo passato unora mangiando dei fantastici
Personalmente ho capito cosa significhi essere ospite di pomodori conditi e un po di formaggio) e ricordo le parole
persone di questo genere. di Bruno in quelloccasione Ahhh, voi americani, avete
Hanno subito aperto le loro casa e il loro cuore a noi, cin- sempre una fretta del diavolo!!! Combinate un sacco di
que stranieri venuti dallAmerica. Siamo stati entusiasti intrugli col cibo!!!.
di restituire loro il favore quando Bruno e Daniela sono E se sei stato a Pavia e hai suonato a Spaziomusica ti
venuti per la prima volta in America e si sono fermati da rendi conto che Bruno aveva davvero ragione.
noi in California ricordo che siamo andati a un piccolo Mitch Kashmar The Pontiax
348
Tom Principato Band

Sonny Rhodes
Road Runners

Sarasota Slim: Gene Thomas Hardage Dear Daniela,


What a wonderful idea to honor Bruno with words from

349
From the heart of Miami to the soul of Chicago: hot all the bands. Its been over 10 years now since we were
southern blues rock from the States cos recitava il ma- in Italy and one the first things I think of when I remember
nifesto di presentazione. Un mix tra il sound scarno ed our tours over there is Brunos Spaziomusica. Of course
essenziale del Delta ed il blues elettrico metropolitano; we enjoyed playing there as we enjoy playing everywhe-
voce calda e grintosa, dotata di notevole estensione: lui, re, but the real reason for remembering Pavia is the won-
Sarasota Slim, chitarra elettrica, slide, dobro, accompa- derful hospitality we enjoyed at your house with shared
gnato da una band ad alto tasso di energia. 1991: primo meals from your kitchen and talking through you in the
tour europeo per la promozione del CD Living in my su- living room about everything. I think Bruno was fascinated
itcase. Tutte le volte che sono venuti a Spazio stato with communism because he wanted everyone to be able
un successo. Una sera, dopo un paio di bis, la gente non to enjoy the good things in life, and he found a way to
voleva andarsene; latmosfera era quella giusta: hanno bring some of that to his community in the form of music
invitato musicisti presenti per la jam. at Spaziomusica. One day while walking around the nei-
Cera Vincenzo quella sera, ma faceva lorso, il riserva- ghborhood Benny the bass player and Bruno stopped to
to, il timido, il pavese insomma, anche se si capiva che lust at a beautiful red Ferrari parked close to your house
la voglia di suonare era tanta. Siccome non sono capace Benny teased Bruno that it was not the right car for him
di farmi i cazzi miei, mi sono avvicinata e, con le buone but it was the right color and they laughed and we still
maniere, lho praticamente obbligato a salire sul palco; think about that today and laugh. As for Spaziomusica,
ha provato perfino ad aggrapparsi allattaccapanni per re- Brunos good nature must have infected the patrons be-
sistere ma io, pi caparbia di lui, lho avuta vinta. cause they were an unusually friendly bunch we always
Il feeling con Sarasota e la band stato immediato, len- had a great time there. Thank you. Gone but not forgotten
tusiasmo della gente alle stelle. your friend, Gene Hardage A.K.A. Sarasota Slim
Cara Daniela, bassista Benny e Bruno si sono fermati per ammirare una
che magnifica idea rendere omaggio a Bruno attraverso magnifica Ferrari rossa parcheggiata vicino a casa vostra.
le testimonianze di tutte le band. Sono passati pi di 10 Benny si era messo a prendere in giro Bruno dicendogli
anni dal nostro ultimo concerto in Italia e una delle prime che se quella non era la macchina adatta a lui, perlomeno
cose che ricordo dei nostri tour nel vostro paese il locale lo era il colore, e un attimo dopo sono scoppiati in una
di Bruno, Spaziomusica. Naturalmente ci piaciuto suo- gran risata.
nare l cos come ci piace suonare dappertutto, ma il vero Pensa che ancora oggi a distanza di tanto tempo io e
motivo per cui ricordiamo Pavia la fantastica ospitalit Benny non riusciamo a trattenere un sorriso ripensando a
di cui abbiamo goduto a casa vostra, la vostra cucina e le quellepisodio. E cos come stato per Spaziomusica, lin-
chiacchierate in salotto. Io penso che Bruno credesse nel dole amichevole di Bruno doveva aver contagiato anche
comunismo perch desiderava che tutti potessero godere i suoi clienti abituali poich erano veramente una insoli-
delle buone cose della vita e che abbia trovato il modo di ta banda di gente allegra e simpatica. L da voi abbiamo
realizzare questo ideale nella musica che proponeva nel sempre passato dei momenti splendidi. Grazie. Lui se ne
suo locale, per i suoi concittadini. andato ma non sar dimenticato, il tuo amico, Gene
Un giorno mentre passeggiavamo nel quartiere, il nostro Hardage
350
Spanic Boys club and a man answered, between the two of us stum-
bling through each others language he knew right where
Puro rocknroll, schietto e rotondo, boogies travolgenti, we were, across from a small childrens amusement park.
ballate elettriche e poi ancora surfs maliziosi e reboanti e Instead of giving me directions I was told to wait there. In
country-blues da vera antologia del genere: unautentica just minutes a man pulled up in a small car and introdu-
festa della musica a stelle e strisce. (Elio Bussolino -Re- ced himself as Bruno, the owner of Spaziomusica, and he
pubblica). Loro sono Tom (il padre) ed Ian (il figlio) Spanic told us to follow him.
alle chitarre, accompagnati da una solida sezione ritmica: This might not seem like a big deal to most people but
Curt Lefevre alla batteria e Paul Schroeder al basso. when you have been traveling for hours it was a welco-
Si capisce lontano un miglio che sono Americani. A veder- me relief to just follow blindly to your destination. This
li si potrebbero scambiare per un paio di pacifici condut- was just the first of the overwhelming generosity and
tori di un drugstore: niente di pi lontano dalliconografia hospitality that was given to us.
classica e un po maledetta dei musicisti di rocknroll. Bruno immediately took us inside
Quando salgono sul palco sono irresistibili, travolgenti: and started to make us panini and
una delle pi felici reincarnazioni dello spirito autenti- give us drinks faster than we could
co e verace del rocknroll. A Spazio hanno suonato pi think. We knew that this was going
volte, e sempre con grande successo, a partire dal 1994. to be a great place to play. After our
Bruno diventava matto per la loro musica che lo riportava impromptu lunch we loaded in and

351
alle atmosfere degli anni ruggenti della sua giovinezza. started a sound check. Bruno did it
Hanno dimostrato di apprezzare laria familiare che si all, he miked everything and did the
respirava a Spazio ed anche a casa nostra: si quindi mixing. When he was behind the
stabilita da subito unamicizia molto sincera. Ci siamo board and we were playing Bruno
scambiati doni, inviati gli auguri di Natale. Loro ci hanno just lit up almost like a small child,
portato un dream catcher lacchiappa sogni della tradi- you could really tell he was a music
zione indiana, che teniamo appeso in sala. fan. Just when we thought things
Ci hanno invitato a casa loro, nel Milwaukee: You must couldnt get much better we were
come, well have good time. Well make a great barbecue taken to the house that Bruno sha-
for you: steacks as thick as this e Bruno impazziva per red with his wife Daniela and they
le fiorentine. gave us our rooms to stay in. Danie-
la and Bruno both made us feel as
Dear Daniela, Here you go ... though we were in our own homes.
Being in a band with my Father has taken us to many dif- After a rest, Daniela prepared a
ferent places across the U.S and Europe to play. Of all of fantastic meal which was served at
these places probably the one that stands out at the top what now seems like a huge table.
is Spaziomusica in Pavia, Italy. It was our very first trip We all gathered around and ate and
to Italy and we did not speak the language very well or talked like long-lost friends. It is this
know our way around. When we did finally find our way experience that sticks out in my mind
to Pavia, we of course got lost and could not find the club. and makes me feel like I have family
At the first telephone we could find I placed a call to the in Pavia. It never seemed like a job
when we visited there but more like a homecoming, even ti a Spaziomusica Bruno ci ha fatto entrare e ha iniziato
the first time. immediatamente a prepararci dei panini e a servirci da
Several years later my wife and I took a vacation to Italy bere e noi abbiamo capito che quello sarebbe stato un
and we made it a point to stop in Pavia. Not wanting to buon posto per suonare. Dopo quel pranzo improvvisa-
impose, we stayed at a hotel and surprised Bruno at the to abbiamo scaricato gli strumenti e abbiamo iniziato il
club that night. After giving us both hugs Bruno promptly sound check. Bruno ha fatto tutto da solo, ha sistemato
scolded us for not calling to stay with him and Daniela. i microfoni e ha bilanciato i suoni. Mentre facevamo le
This was the kind of person that Bruno was. prove e lui ascoltava dietro il mixer lo abbiamo visto il-
I still have the tape that Bruno made of our first show at luminarsi in volto come un bambino felice e noi abbiamo
Spaziomusica and when I run across it I think of him, and realizzato che quelluomo amava veramente la musica. E
how after the show in the early morning hours he played proprio quando pensavamo che meglio di cos non ci po-
it at his house like he could not get enough of the music teva capitare, Bruno ci ha portati nellappartamento dove
he had heard all night. He truly was a huge music lover viveva con la moglie Daniela e ci ha messo a disposizione
and a person that we will never forget. una stanza tutta per noi. Bruno e Daniela ci hanno fatto
By the way, please know that if you ever travel to the US sentire davvero a casa. Dopo aver riposato, Daniela ha
you are always welcome here at our home in Milwaukee. preparato un pasto fantastico, servito su quello che ricor-
Ian Spanic diamo come un enorme tavolo. Ci siamo riuniti l intorno
e abbiamo mangiato e chiaccherato come amici ritrovati.
352

Ciao Daniela, eccomi. Questa esperienza si impressa in maniera indelebile nei


Suonare nella band di mio padre ci ha permesso di viag- miei ricordi e mi fa sentire come se a Pavia avessi trovato
giare in tanti posti diversi attraverso gli Stati Uniti e lEu- unaltra famiglia. Suonare a Spaziomusica infatti non ci
ropa. E di tutti i locali in cui abbiamo suonato il migliore in mai sembrato un lavoro ma piuttosto un ritorno a casa,
assoluto quasi certamente Spaziomusica. Ricordo che si persino la prima volta. Molti anni dopo io e mia moglie
trattava della nostra prima volta in Italia, non parlavamo siamo venuti in vacanza in Italia e ci siamo sentiti in do-
bene la lingua e non conoscevamo la strada. vere di fare una tappa a Pavia. Non volendo disturbare
Quando alla fine siano riusciti a raggiungere Pavia, ci sia- abbiamo preso una stanza dalbergo e quella sera abbia-
mo persi. Cos non appena abbiamo trovato un telefono mo fatto una sorpresa a Bruno, andandolo a trovare al
ho chiamato Spaziomusica e mi ha risposto un uomo. In locale. Dopo averci calorosamente abbracciati, ci ha subi-
qualche modo siamo riusciti a capirci e lui mi ha spiegato to rimproverati per non averlo avvertito del nostro arrivo
che sapeva dove ci trovavamo, nei pressi di un piccolo perch avrebbe voluto ospitarci a casa sua. Questo era il
parco giochi. Ma invece di darmi indicazioni mi ha detto tipo di persona che era Bruno. Conservo ancora il nastro
di aspettare l. Dopo pochi minuti arrivata una utilitaria che Bruno ha registrato durante il nostro primo concerto
dalla quale uscito un uomo che si presentato come a Spaziomusica e ogni volta che me lo trovo per le mani
Bruno, il gestore di Spaziomusica, e ci ha detto di seguir- penso a lui e di come dopo lo spettacolo, ormai a notte
lo. Alla maggior parte della gente non sarebbe sembrato fonda a casa sua, continuasse ad ascoltarlo come se non
certo un grande inizio, ma avendo viaggiato per ore abbia- fosse ancora sazio di tutta la musica che aveva sentito
mo accolto con sollievo la cosa. quella sera. Era davvero un grande amante della musica e
Questo stato solo il primo atto della travolgente gene- una persona che non dimenticher mai.
rosit e ospitalit che abbiamo ricevuto. Una volta arriva- Con affetto, Ian Spanic
Bill Thomas Trio

Sarah Pierce, Mike Blakely, Willie Jaye everyone remembers best. He was a big man in every
way...bigger than life... and will be missed by all that had
grazie allinfaticabile lavoro promozionale di Fabrizio the honor to know him. The time that you and he brought

353
Poggi ed Angelina dei Chicken Mambo se, dal Texas, us into your home will remain a treasured memory to be
sono arrivati a Spazio. Si erano incontrati durante i loro cherished always.
avventurosi viaggi musicali negli States. Ed nel corso From Sarah, Stefano, and certainly myself, I send our sin-
di quegli incroci sul piano musicale ed umano che ma- cere prayers to you and your family. I hope that when we
turata la collaborazione con Stefano Intelisano, il tastie- return to Italy in the fall, we might have a chance to see
rista che ora vive stabilmente ad Austin. Il rock- blues ad you so that we can say these things in person. For now I
alto tasso di energia di Willie Jaye (non a caso definito remain... sincerely. Merel Mario Bregante
The Texas Hurricane); la Texas cowboy music di Mike
Blakely (noto anche come scrittore di romanzi western); Cara Daniela,
la voce dolce e piena di grinta di Sarah Pierce, accom- sono Mario Bregante, il batterista di Sarah Pierce. Ho sa-
pagnata da Mel Bregante, batterista che stato uno dei puto da Stefano della morte di Bruno. Ti scrivo per dirti
fondatori della mitica scuola californiana del country-rock quanto ci spiace. Tra i musicisti che hanno suonato in Ita-
dautore. E ad ogni concerto, per chiudere alla grande, la lia, tuo marito era una delle persone che tutti ricordavano
session finale con larmonica di Fabrizio. meglio. Era un grande uomo, pi grande della vita stessa
e sar rimpianto da tutti quelli che hanno avuto lonore
Dear Daniela, di conoscerlo. Ed i momenti che abbiamo vissuto insieme
My name is Mario Bregante and I am the drummer for a casa vostra rimarranno tra i ricordi pi cari. Le nostre
Sarah Pierce. This morning Stefano told me very the sad sincere preghiere a te ed alla tua famiglia da parte mia,
news about Bruno. I am writing to tell you how very sorry di Sarah e di Stefano. Spero ci rivedremo durante il nostro
we are for his loss. Of all the people I speak to about prossimo tour in Italia per poterti dire queste cose di per-
performing in Italy, your dear husband was the one that sona. Con affetto, Mario Merel Bregante
Indice locandine:

Big dawgs
Honey Davis
Jimmy Dillon
Keith Dunn & John Packer
Alan Haynes
Howard & the White Boys
Mark Hummel
Jaime Dolce
Douane Jarvis
King Bees
Tim Krekel
Pierre Le Rue
Mick Martin
Don McCalister
The Moochers
Paul Orta
354

Poorboys
Cheryl Porter
Fred Reining & John Morris
Hank Shizzoe
Skeeter Brandon
Mitch Woods & his Rocket 88
Zora Young & Model T- Boogie
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Songwriters e rock americano
Festival del
1 maggio 97:
Dirk Hamilton
Butch Hankok
Greg Trooper
Neil Casal
Chris Borroughs
Dave Alvin

Joe Ely
Stephen Bruton
Eric Andersen
Victoria Williams
Ruth Gerson
Jack Hardy
Chip Taylor
& Tom Pacheco
David Essig
Jason Reed
Steve Wynn
Ghosthouse
The Overcoat
Bedlam Rovers
Bob Childers
Temple Ray
Say Zuzu
Steve Forbert
David Massengil
Radoslav Lorkovic

Bruno e Jack Hardy


Troppo bella questa foto.
Troppo luminosi i sorrisi
di Bruno e di Jack.
Mi si stringe il cuore
ogni volta che appare
sullo schermo del mio
computer.
Festival 1 Maggio 97

Festival del rock americano dautore: Dirk Hamil-


ton, Butch Hankok, Greg Trooper, Neil Casal, Chris
Borroughs...

stato il solito Carlini ad organizzarlo: lui, di rock ameri-


cano se ne intende ed ha tutti i contatti giusti. Un grande
evento, una non-stop iniziata alle 21 e protrattasi fino a
notte fonda che ha richiamato appassionati da ogni parte.
Con una chicca in pi: il grande Dave Alvin che, a sorpre-
sa, ci siamo visti arrivare... Unbelievable!
Primo maggio? A Spaziomusica a guardare le stelle:
cos titolava Passaparola Levati i canonici concerti isti-
tuzionali al PalaRavizza, questo , non ci piove, levento
musicale dellanno per noi che siam di casa dalle parti del
Ponte Vecchio. Non nemmeno una sorpresa che ad ac-
cendere questa notte piena di stelle siano Bruno Morani

357
e Daniela Bonanni che gi da tempo hanno fatto del loro
Spaziomusica lisola felice della musica pavese. Neil Ca-
sal, Dirk Hamilton, Chris Borroughs, e Butch Hankok tutti
insieme, tutti in una volta sul palco nero di Spazio il primo
maggio (e neanche la data figlia del caso...) per una ma-
gica overdose di note Rock&Blues...
Giulia Santerini sulla Provincia Pavese: Maratona
a tutto rock: sei ore con la canzone americana dauto-
re... Festa dei lavoratori nel nome del rock questa sera
a Spaziomusica con sei ore filate di Festival della can-
zone dautore americana.... Una musica per estimatori...
Rarissimo vederli suonare sullo stesso palcoscenico ed
insieme, come accadr nella jam session finale...
Enzo Gentile su Repubblica: ...nel corso di questa
densa kermesse ci sar modo di calarsi nel mondo poetico
dei folk-singers doltreoceano...
In particolare sar interessante scoprire un musicista
come Greg Trooper, lanciato da Gary Tallent, gi membro
della springsteeniana e Street Band, imbattersi nelle bal-
late di un classico hobo come Chris Borroughs o nello stile
malinconico ed introspettivo di Neal Casal...
... Gi il cartellone della serata era da sballo....... poi, acca- ancora a Pavia o dallaltra parte delloceano. Magia! Ma-
dono magicamente quelle cose che ti senti di ringraziare gia! Spazio, latmosfera, il fumo, la barba bianca di Bru-
qualcuno da qualche parte delluniverso per essere l, in no, bastardo, che, lo vedo ancora adesso, nascondeva un
quel momento. Allora, partiamo dal presupposto che una ghigno di sana soddisfazione. Vorrei vedere: Dave Alvin
certa band della citt degli Angeli, un nome a caso, THE cos, in Via Faruffini, giusto di passaggio! ...Sai, passavo
BLASTERS, abbia fatto la storia di un certo rock, insieme qui fuori, ho sentito delle note, una musica conosciuta,
a nomi quali Los Lobos ecc.ecc.; che i due fratelli Alvin unimprecazione che pi o meno diceva... ma v a da
abbiano scritto qualche decina di canzoni memorabili; che via......., curiosa, molto musicale, ma fa parte del folk
uno dei suddetti fratelli, in questo cazzo di primo maggio si italiano? Boh, quasi quasi entro a farmi un whisky. Dave
materializzi sul palco di Spaziomusica! Alvin, primo maggio 1997, Spaziomusica, Pavia. Dave Al-
Dave Alvin, sigaretta eterna fra le labbra, anelli dordinan- vin, quasi a fine concerto, quasi scazzato, seduto sullo
za alle dita, ciuffo o quel che rimane di netta marca fifties, sgabello, si accende lennesima sigaretta e butta l, con
giubbotto di jeans, grinta stampata sulla faccia da gang del nonchalance :Boys, che canzone volete ascoltare? Ve
barrio: una fortuna vederlo alla luce di Spazio, meno sareb- la suono, basta che mi permetta di andare avanti con la
be stato incrociarlo nel cortile semibuio. Ma questo co- mia sigaretta Dal semibuio della sala, una voce chiede
lore. Quando sale sul palco in acustico, con parte della sua Leaving. Risposta di Dave: Yeah, is a perfect cigarette
band, con quella voce a tratti baritonale, da paura ed inizia song. Carlo Botteri
a snocciolare Out of California, Marie Marie, Say a long go- Dave Alvin ha scritto questa dedica per Spazio:
358

odbye, Fourth of July...... beh, ti viene da pensare se siamo Thanks, thanks, thanks. Next time well play all night

Dear Daniela, Dirk Hamilton


I just got the sad news about Bruno from Stefano
(the italian keyboard player who now lives here in
Austin,Texas). Please accept my condolences. I didnt get
the chance to know Bruno well, but after the one time I
played Spazio, I never forgot the good feeling I had from
him and I always thought that one day we would meet
again. This is sad news indeed.
My thoughts are with you, Dirk Hamilton

Cara Daniela,
ho appena saputo la triste notizia di Bruno da Stefano,
il tastierista italiano che vive qui, ad Austin. Accetta, ti
prego, le mie condoglianze. Non ho avuto lopportunit
di conoscere bene Bruno, ma di quellunica volta in cui
ho suonato a Spazio ricordo il feeling, lintesa che ho da
subito sentito con lui. E ho sempre pensato che un giorno
ci incontreremo ancora. Comunque una gran brutta
Chris Borroughs
notizia. Ti sono vicino, Dirk Hamilton
Joe Ely propria, per guida in stato di ubriachezza,
pensa un po). West Texas Waltz, Wishin for
18 aprile 1998: Joe Ely a Spazio: non ci potevamo crede- You, Honky tonk masquerade, Musta Notta
re! stato un regalo di Carlo Carlini che di Joe gran- Gotta Lotta, Boxcars e via andare! Grande
de amico. E quella notte, protrattasi fino alle prime luci prestazione, Spazio scoppia di salute e su-
dellalba, entrata nella leggenda. dore, giusto che ci siano questi locali, che
Il racconto di Carlo Botteri: esistano appassionati come Daniela e Bruno
(anche questa sera mica si smentisce, spedi-
Joe Ely a Spaziomusica!? Ma va! figuriamoci se il gran- sce aff.......un bel po di minchioni): ogni tan-
de Joe, Joe il texano di Lubbock, un grande delle ster- to un brindisi condito dalla mitica frase....mi
minate pianure desertiche dello stato dalla stella solita- v amm a petroli.... e gran finale. Bis? S,
ria......arriva a Pavia. Affanculo, noi che amiamo la musi- certo. Dischi da autografare? Oh yes.
ca, una certa cultura musicale, possiamo, ciclicamente, Una mezzora sul bus a riposare, con il bic-
essere soggetti a visioni, sogni. chiere di bourbon a fare compagnia e tutti a
Sogni che, qualche volta, si avverano. Una telefonata, nanna. Cosa? Ma neanche per idea. Il clou
solo una telefonata, tanto cosa costa, giusto per farmi della serata.
sputare da Bruno un ma v a cag classico gi pi volte Tutti i matti rimasti a Spaziomusica, alticci
appioppatomi. Invece mi risponde una voce celestiale (o per non dire sfatti da tensione, bevute, caldo, allegria in

359
almeno cos mi sembra): s, s,s Joe Ely suoner a Spa- una fotografia che il tempo non riuscir mai ad ingiallire.
ziomusica! Daniela e Bruno, vi amo! Uno dei mie eroi! Il Joe Ely il texano in un circolo che piano piano cade a ter-
Texas Waltz a Pavia. Quindi via con i preparativi, le solite ra per una polaroid che subito esce dalla macchina foto-
frasi sconnesse in inglese/pavese/pitagattese (di S.Cri- grafica, facce stanche, soddisfatte, sorridenti, estasiate,
stina e Bissone), la borsa con i dischi da autografare, la belle. Ecco, belle facce, era facile vederle dopo i concerti
camicia a scacchi da perfetto redneck simil-coglionazzo di Spaziomusica, quando qualche luce cominciava a spe-
(molti anni prima di Kurt Cobain e compagnia briscola), la gnersi si accendevano i sorrisi. Grazie Bruno e Daniela,
Manu che mi segue con un misto di pazienza/compassio- grandi momenti questi, indimenticabili! Ma quella sera di
ne per un ragazzino di quasi quarantanni. Joe Ely, quella fotografia... come eravamo BELLI.
Arriva la sera, il cortiletto di Spaziomusica pronto ad
accogliere il bus di Joe e band. Ma dove cazzo ci sta P.S. Per sporcare questo foglio bianco, mi hanno aiutato
un bus? E invece, eccolo allorizzonte della Beale Stre- un bicchiere di Jack Daniels, la barba di Bruno per i ricordi
et italiana, Via Faruffini. Un minibus, ecco come riesce migliori, un paio di vecchi vinili di Joe che stavano pren-
ad entrare. Mica siamo dalle parti degli Stones, con tour dendo troppa polvere e, gran finale Suckin a big bottle of
bus megagalattici pieni di gnocca ed altro. Tutto si svolge gin di Butch Hancock. Carlo Botteri
tranquillamente, Spaziomusica pronto ad accogliere un
concerto memorabile, via i tavoli e le sedie, tutti in piedi. Nel libretto del suo ultimo CD Streets of sin, dopo gli
Spazio pieno come un uovo. Joe snocciola le sue canzoni, special thanks, Joe Ely scrive:
nuove e vecchie, con un pistolone alto due metri (Teje) Not to forget: Ace, Freckless. Goldie and Bruno.
alla chitarra flamenco, il mitico Jesse Taylor allelettrica With love to all.
(a proposito, ormai passa pi tempo al fresco che a casa
360
Stephen Bruton I will never forget the dinner at your house before the
gig at Spazomusica. Not only were we taken back by the
Fascino e grande carisma: uno di quei personaggi che so- large Warhol-esque portraits of Che, Fidel, and Mao, but
gni di incontrare viaggiando, come nel pi classico imma- the dinner conversation was wonderful. All politics and
ginario on the road, nelle strade americane della musica. music. I remember watching Bruno laughing and thin-
Songwriter vero, intenso e ricco di umori, profondo ed king how he looked to me like the eccentric billionaire,
ispirato, colto ma anche ironico e divertente rock dau- Howard Hughes. I think he enjoyed the communal dinner
tore, echi stonesiani, suadenti ballads (Out of time) with the musicians and whomever happened to be there
Chitarrista di Kris Kristofferson a partire dagli anni 70, si as much as anything in his life.
fatto conoscere al grande pubblico con lAlbum What Perhaps Im wrong but he was remarkably vibrant in a
is it del93. Da anni scrive e collabora con Bonnie Raitt; group of people. it was during this dinner that we had
personaggi come Willie Nelson e gli Highwaymen hanno conversation with you and all of us were totally charmed
interpretato sue canzoni. La sua unica apparizione a Spa- by the lovely Daniela. I also recall how you, upon hearing
zio, dieci anni fa, ha lasciato il segno, in noi ed anche in that I liked the olive oil, went to the kitchen and brou-
lui. Con tutto il suo girare in festival, teatri e club di tutto ght back your very own peppered olive oil that you had
il mondo pensavo non potesse ricordarsi di noi. Ed invece made. I have never tasted any olive oil that good since
mi sbagliavo: segno che le emozioni, quelle vere non te le and have bragged to many people of having tasted so-
dimentichi. Il suo messaggio cos profondo, cos poetico mething unlike anything Ive ever had before or since. The

361
e cos denso di ricordi mi ha commosso. Profondamente. gig went well and it was a very late night. I remember the
Cos come mi hanno commosso gli scritti di Terry Wil- next day walking forever around town and shopping for
son, il bassista e di Tom, il batterista, che mi ha anche gifts to take home. I met up with you and Tom and Ter-
inviato una card speciale. I momenti vissuti insieme ci ry at the expresso bar across the street from your house
rimangono nel cuore. and drinking enough expresso for me to keep shopping
although I was completely worn out. My last memory is
Daniela, of both of you standing next to the car when we were
Sorry for the delay in answering your request. I am on tour leaving. We were all crying and I thought how great this
and I wanted to give my letter to you some thought. I am was to have such strong emotions for two people we had
deeply saddened by the passing of Bruno and my heart just met only a few days before. Ive always wanted to
goes out to you in your time of grief. return, but alas it has never presented itself. However,
I often think of our short but memorable time in Pavia last year a friend of mine, a songwriter and singer, Temple
with you two. I remember being a bit apprehensive about Ray, came back from Italy with greetings from you and
both the club and staying with you at your apartment. Of Bruno and a t-shirt from Spaziomusica, which I treasure. I
course as soon as we met Bruno and saw the man face know your loss is overwhelming but I hope you also know
to face we knew we were in good hands. I remember his that in this very cruel and inhuman world there are people
face. It looked like it had been carved from stone and his and personalities that transcend cultural differences and
eyes were deep and soulful. He seemed to be looking really make a personal mark on the people they come into
at all aspects of your personality with his gaze. A truly contact with. Such a man was Bruno. And Daniela, you,
remarkable thing in the fact that he did not seem to be too, are such a person. The two of you were so close,
judgemental but just very interested. it is hard to think of one without the other and probably
some of us never will, but the gift of knowing both of you Penso spesso al nostro breve ma memorabile soggiorno
has been given to a lot of people who will always point a Pavia. Ricordo che allinizio ero un po preoccupato, sia
to their time with you as a highpoint in their lives. I know per il locale, sia per il fatto di dover essere ospitati a casa
that is true for me and Tom and Terry. A monsignor said vostra. Ma mi bastato incontrare Bruno per capire di es-
to me in a time of loss for me, Life is not a problem to sere in buone mani. Ricordo bene il suo volto. Sembrava
be solved, but a mystery to be lived through. Its true, scolpito nella roccia, aveva occhi profondi e uno sguardo
our job is to keep going and so I hope that this road Im intenso. Con quello sguardo sembrava poter cogliere ogni
on will lead me back to Pavia again someday and we can aspetto della tua personalit. Ci che lo rendeva davvero
create more life memories. And we both know, Bruno will straordinario era che non aveva laria di qualcuno pronto
be there with us .God Bless, Stephen Bruton a giudicarti ma era solo molto interessato.
Non dimenticher mai la cena a casa vostra prima del
Cara Daniela, concerto a Spaziomusica. Non solo rimanemmo sorpresi
Scusa il ritardo nel rispondere alla tua richiesta. Al mo- dai grandi ritratti alla Warhol del Che e di Mao, ma la
mento sono in tour e volevo dedicare una riflessione alla conversazione a tavola fu splendida.
lettera da scriverti. Sono profondamente rattristato per la Parlammo di politica e musica. Rammento di aver osser-
scomparsa di Bruno e il mio cordoglio rivolto a te in que- vato Bruno ridere e di aver pensato quanto somigliasse
sto momento di dolore. alleccentrico miliardario Howard Hughes. Credo che
abbia apprezzato quella
362

cena insieme ai musicisti


allo stesso modo in cui
amava tutto quello che gli
capitava nella vita. Forse
mi sbaglio ma in mezzo
alla gente lui si distingue-
va per la sua straordinaria
esuberanza.
E fu sempre durante quella
cena che tutti noi rimanem-
mo totalmente affascinati
dallamabile Daniela.
Ricordo anche come tu,
dopo aver sentito che mi
piaceva lolio doliva, an-
dasti in cucina e tornasti
portando il tuo olio doliva
piccante fatto in casa. Da
allora non ho mai assag-
giato un olio cos buono e
mi sono vantato con molta
gente di aver gustato qualcosa di assolutamente unico. Daniella,
Il concerto and bene e quella notte tirammo fino a tar- I am so sorry to get the news of Brunos passing. He was
di. Il giorno dopo camminai a lungo in citt per acquista- such great company to hang out with. Bruno had such a
re qualche souvenir da portare a casa. Ci incontrammo wonderful sense of humour and you were both so nice to
nel pomeriggio insieme a Tom e Terry al bar di fronte a take us (The Stephen Bruton Band...... I was the bass player,
casa vostra; ricordo di aver bevuto caff espresso a suf- Terry WIlson) in your house and put us up while in Italy. You
ficienza da poter continuare a fare shopping nonostante both made us feel so at home. I hope your friends are there
fossi completamente esausto. Il mio ultimo ricordo di and close and my prayers and thoughts will be with you. All
quellesperienza di voi due in piedi, di fianco allauto- the best, Terry Wilson
mobile, mentre stavamo partendo.
Eravamo tutti commossi e rammento di aver pensato Daniela,
quanto fosse bello provare delle emozioni cos intense sapere della morte di Bruno mi ha profondamente rattrista-
per due persone che avevamo conosciuto solo un paio di to. Era davvero un grande. Aveva un meraviglioso sense
giorni prima. Ho sempre desiderato tornare a trovarvi ma of humour. E voi due siete stati cos gentili da ospitarci (la
ahim loccasione non si mai presentata. In ogni caso, band di Stephen Bruton, io ero il bassista) e da farci sentire
lanno scorso una mia amica cantautrice che si chiama come a casa. Spero che i tuoi amici ti stiano vicino. I miei
Temple Ray, tornata dallItalia portandomi i saluti tuoi e pensieri e le mie preghiere sono con te. Ti auguro tutto il
di Bruno, insieme a una maglietta con il logo di Spaziomu- meglio! Terry Wilson

363
sica che conservo gelosamente.
Io so che la tua perdita incolmabile ma spero anche che Dear Daniela,
tu sappia che in questo mondo assai crudele e disumano, Im sorry to hear about Bruno. I know you will miss him
ci sono persone e personalit capaci di trascendere le very much. We had such a great time in Pavia and staying
differenze culturali, persone che lasciano un segno parti- at your home made it such a special time on the tour. One
colare sulla gente con cui vengono in contatto. Bruno era we always talk about. How wonderful you were to us. You
una di queste. E anche tu, Daniela. Voi due eravate cos open your home and took such good care of us. We will
uniti che difficile pensarvi luna senza laltro e proba- never forget. I hope you are doing well, and Im really ho-
bilmente qualcuno fra noi non ci riuscir mai, ma il dono ping to return to Pavia soon and look forward to seeing you
di avervi conosciuti stato condiviso da tanta gente che again. Please take care and keep in touch. With Love, Tom
ricorder il tempo passato insieme a voi come uno dei (Stephens drummer) Ps Ive attached a card...
momenti pi belli della vita. E so che questo vale per me,
per Tom e per Terry. Cara Daniela,
Quando a mia volta ebbi a soffrire la perdita di una perso- cos triste sapere di Bruno. So che ti mancher molto.
na cara, un vescovo mi disse, La vita non un problema Siamo stati cos bene con voi a Pavia. Spesso ne parliamo
da risolvere, ma un mistero da vivere. proprio vero. Il ancora. Di quanto siete stati gentili con noi. Ci avete aperto
nostro compito di andare avanti e cos spero che la stra- casa vostra, vi siete presi cura di noi in un modo splendido.
da sulla quale mi trovo ora, possa un giorno condurmi di Non lo dimenticheremo mai. Spero che tu vada bene e spe-
nuovo a Pavia per rievocare i nostri ricordi. Ed entrambi ro proprio di ritornare presto a Pavia e di rivederti ancora.
sappiamo che Bruno sar l con noi. Con grande affetto, Tom (il batterista di Stephen Bruton)
Dio ti benedica. Stephen Bruton
Eric Andersen e Mauro Quai) come ...fautori di una sorta di rinasci-
ta del linguaggio cantautorale inglese ed americano:
Unicona del cantautorato americano, a partire dagli anni They have created a personal renaissance in american
Sessanta. Uno dei primi ad intuire le infinite possibilit and english language songwriters of the world, stating
espressive dellincontro tra cultura alta e tradizione po- in their native Italy.... A renaissance coming from italian
polare, tra parola scritta e parola cantata, tra letteratura, hearts. ... In the Carlinis car I heard amazing things,new
poesia e folk, blues e rock.... con queste motivazioni gli vernacular american stories, words and worlds. On par
stato assegnato il Premio Tenco nel 2003. Ed proprio al- with Coltrane, Parker and Kerouak...
lora, a Sanremo, che lho rivisto. Erano passati 7 anni dal
suo unico concerto a Spazio, il 9 novembre 1996, quando Victoria Williams
ci aveva emozionato tutti con il suo carisma e le sue can- & the Harmony Ridge Creek Dippers
zoni di rara bellezza. Ricordo che allora avevamo parlato
fino a notte fonda con lui e con Ruth Gerson di canzoni, La storia di Victoria Williams, dolce e sensibile cantau-
di politica, di poesia e della sua vita avventurosa divisa trice americana, va raccontata perch storia di grande
tra lAmerica e la Norvegia. Ed anche di Carlo Carlini. coraggio e perch la dimostrazione che anche il mondo
Eric Andersen, nella home page del sito www.onlyaho- del rock pu avere un cuore. Per lei che, durante un tour
bo.it, indica lui (e sua figlia Paola, Adelmo Quadrio in cui era supporter di Neil Young, si era scoperta affetta
da sclerosi multipla, senza assistenza medica (succede, in
364

America!), rockstar del calibro dei Pearl Jam, Lou Reed,


Jayhawks... si sono mobilitate registrando un album di
sue composizioni. Il ricavato (250 mila le copie vendute)
oltre a coprire le sue spese mediche, ha consentito la
nascita di unassociazione di solidariet: Sweet Relief
Musicians Fund (www.sweetrelief.org) pensata per
assistere artisti in difficolt per malattie invalidanti.
A Spazio il 19 settembre 1998 era arrivata gente da lonta-
no per il suo concerto.
Victoria Williams, Mark Olson (ex Jayhawks, suo
compagno di vita) e Mike Razz Russel hanno creato da
subito unatmosfera pacata, tranquilla ma molto coinvol-
gente. Come ha scritto Guido Mariani su Passaparola: I
coniugi Olson, accovacciati sul palco riempito fino allin-
verosimile di strumenti, sembrano invitarci nel salotto
Ruth Gerson ed Eric Andersen di casa loro, di quella fattoria a ridosso del deserto ca-
liforniano in cui compongono le loro canzoni. Qui non ci
sono i coyote che ululano solitari alla luna, ma si crea
unatmosfera rilassata in cui il trio propone un repertorio
di ballate acustiche e canzoni dalle atmosfere country e
tradizionali...
Ruth Gerson & band embraces issues, music and others inspires more people
than he could ever imagine. He breathes his spirit into
Grande voce del rock dautore americano. all of us. To me, he will always be an earthy and impish
The New poet of rock (Elle Magazine - N.Y.) kind of Santa Claus. To visit with him and Daniella holds
A voice of sex & purity... Dopo aver sentito su nastro the excitement of Christmas. Every moment is a gift we
una sua canzone da lei interpretata, perfino Bob Dylan ha unwrap and cherish. Listening to good music together.
voluto incontrarla. Eating delicious food. Sharing stories, joking, a lot of tea-
...La cosa incredibile che ci siamo trovati un pomerig- sing, and learning about the world - with Mrs. Claus (Da-
gio a New York, solo io, lui e le nostre chitarre... niella) teaching us a little extra Italian on the side, Fuori
Con Ruth stato amore a prima vista. dalle palle, Bruno. The love of Bruno and Daniella is an
Capitata a Spazio l11 novembre del 1996 con Carlo Car- inspiring love. So many musicians, like us, who come
lini. Un rimpiazzo dellultimora: ci doveva essere Kevin through their home - when we leave, carry their love with
Welch che, per motivi familiari, aveva improvvisamente us in our own hearts. An example of a perfect love. A
interrotto il tour europeo. Era un sabato sera e tutti era- perfect friendship that teaches us how to love and care
no arrivati l per lui: un inizio difficile anche perch a lei for our families and friends.
toccava lonere di aprire per il mitico Eric Andersen che Bruno is vibrantly alive in our thoughts of him. He lives in
Carlini era riuscito miracolosamente a far arrivare quella our acts of love and friendship, because he has shaped
sera. Sale sul palco, imbraccia la chitarra e tira fuori una our way of loving and of being friends. Ruth Gerson

365
voce carica di grinta e di sensualit che stende tutti sin
dalla prima canzone: un concerto indimenticabile. E con
Ruth sar festa, ma festa grande ogni volta.
Con lei e con tutta la band.
La lista dei suoi ammiratori (oltre ad essere una grande
cantautrice rock una ragazza poetica, colta, gentile ed
anche molto bella) si allunga sempre di pi:
Guido Mariani esce dalla sua naturale pacatezza e
scrive su di lei cose sublimi su Passaparola;
c chi fonda un Ruth Gerson fan club,
c persino chi, alla fine di un suo concerto, uscendo da
Spazio completamente estasiato, mi prega di riferirle che:
... lei non lo sa ancora, ma sar la madre dei miei figli!

Music. Food. Politics. Homemade Wine. Friendship. Fa-


mily. Generosity of the Heart. Bruno and Daniellas home.
Spazio Musica. Our favorite place to be, where we are
all at once at home - Bruno and Daniellas dinner table in
Pavia, Italy. On stage, with Bruno behind the sound board,
the video camera, and the bar.
Brunos vision of the world is contagious; the way he
Musica. Cibo. Politica. Vino genuino. Amicizia. Famiglia. scartare e da serbare nellanimo. Ascoltare buona musica
Generosit che viene dal cuore. La casa di Bruno e Danie- insieme. Gustare cibo delizioso. Condividere storie, scher-
la. Spaziomusica. Il nostro luogo preferito dove ritrovarsi, zare, prendersi in giro e imparare qualcosa di nuovo, con
dove dimprovviso ci sentiamo a casa. A cena intorno al Daniela che provvede a insegnarci un po di italiano, del
tavolo con Bruno e Daniela. Sul palco con Bruno dietro il tipo, fuori dalle palle, Bruno. Lamore di Bruno e Daniela
mixer, la video camera, il bar. un amore che ispira. Dalla loro casa sono passati tanti
La visione del mondo di Bruno contagiosa, il suo modo musicisti come noi e quando ripartiamo portiamo nel cuo-
di argomentare su ogni questione e sulla musica, per re il loro amore. Un esempio di amore perfetto. Una ami-
la gente una fonte dispirazione pi di quanto lui possa cizia perfetta che ci insegna ad amare e prenderci cura
immaginare. Bruno diffonde il suo spirito in tutti noi. delle nostre famiglie e degli amici.
Per me lui sar sempre una sorta di rustico e dispettoso Bruno vive intensamente nei nostri pensieri. Vive nei no-
Babbo Natale. Una visita a lui e Daniela reca la magi- stri gesti damore e amicizia perch ha plasmato il nostro
ca eccitazione del Natale. Ogni momento un dono da modo di amare e di essere amici. Ruth Gerson

My communist Claus... When Bruno and I took this picture, I


was immediately reminded of another with a supermarket San-
ta taken when I was ten. Will the real Chris Kringle, please step
366

forward?

Il mio Santa Claus comunista ... Quando ho fatto questa foto


con Bruno, mi venuta immediatamente in mente unaltra foto
di quando avevo 10 anni, con il Santa Claus di un supermarket.
Vuole il vero Babbo Natale fare un passo avanti per favore?
Ivan Bodley
Al fianco di Ruth Gerson,
Daniella,
da sempre, Ivan
hello from New York city! This is Ivan Bodley, the former Daniela, funkboy Bodley:
bass player with Ruth Gerson and Willie Nile. I just heard ciao da New York! Sono Ivan Bodley, il bassista di Ruth bassista-compositore-
through the musicians network and my friends in Michael Gerson e Willie Nile. Ho appena saputo della morte di arrangiatore che a New
Hills Blues Mob of the very sad news of Brunos death. Bruno dalla rete dei musicisti e dai miei amici che suo- York collabora con i
I am truly sorry to hear of your loss. In all of my travels nano nella band di Michael Hill. Mi spiace cos tanto! In Grandi (Sam Moore e
in the world and of all the thousands of folks I have met, tutti i miei giri intorno al mondo, tra le migliaia di persone Gloria Gaynor, tanto per
Bruno and yourself are two of my all-time favorite people. che ho incontrato tu e Bruno siete tra i miei preferiti in dare lidea). Uno cos
One of my favorite photographs from all of my many tra- assoluto. Una delle foto a cui tengo di pi quella di me bravo che del suo CD
vels is a picture of me and Bruno down at the club, both e Bruno al club: abbiamo entrambi laria un po folle e si Jazz / funk unit mi
of us looking a little crazy and obviously having a great vede che ce la stiamo godendo insieme. Tu e Bruno siete rimasta solo la copertina:
time together. You and Bruno were always so gracious to stati cos cari con noi: ci avete aperto il vostro club, la me ne aveva lasciate 3
us and opened up your club, your home, and your hearts vostra casa ed anche il vostro cuore. Stare a casa vostra, copie, ma il CD piaciuto
to us. I think I enjoyed having food at your house with mangiare insieme credo mi piacesse ancor di pi del con- troppo anche ai nostri
the two of you even more than the actual show. I used to certo. Pensavo che suonare per voi fosse quasi un modo amici bassisti che non me
think of us playing the show as our way of paying for the per ricompensarvi del privilegio di stare a casa vostra, lo hanno pi restituito.

367
privelege of getting to spend time at your house. I shall insieme a voi. Bruno, tu e Spaziomusica saranno presenti Ivan, un gigante dallaria
remember Bruno, you, and Spazio musica for the rest of nella mia memoria per il resto della vita. seriosa, si lasciato
my life. I want to thank you for these great memories and Voglio ringraziarti per questi splendidi ricordi e dirti che ben presto contagiare
tell you that even as far away as New York city, Bruno will anche in un posto cos lontano come New York Bruno sar dallatmosfera anarchica
be dearly missed. teneramente rimpianto. e festosa di Spazio e di
Sincerely, Ivan Bodley New York - january 2003 Ivan Bodley casa nostra. E si sente da
quello che ha scritto...
Jack Hardy sullonda di ballad dal sapore irlandese (ed anche con il
grande amore per Lucrezia, allepoca studentessa assi-
tra i pochi artisti a reggere alta la bandiera del folk dua di Spazio, confermato per iscritto nel manifesto da
acustico urbano newyorkese. Personaggio di grande uno dei musicisti di Jack).
preparazione intellettuale e Durante il nostro primo (ed unico) viaggio negli States,
Daniela, I am so sorry to hear about Bruno. this musicale, Hardy porta avanti Jack ci ha fatto trovare le chiavi del suo appartamento di
has been such a terrible year. I lost my brother da anni un discorso di musica N.Y. nella lavanderia sotto casa (lui era fuori citt per un
in the trade tour disaster and we still have not colta di rara integrit e valore paio di giorni): al centro del Greenwich Village, nel cuore
recovered from that. we will miss Bruno. I will da Enciclopedia rock 80 - Ar- della musica. Il suo era lunico appartamento (lo occupava
write something and I know I have some photo- cana Editrice. da pi di 20 anni) ancora da ristrutturare, circondato da
graphs. Are you continuing with spazio musica? Musicista brillante, ironico, mega loft ad affitti miliardari.
I will stop by for a visit when I am in Italy next. politicamente impegnato: la Da l sono passati i nomi migliori del cantautorato ameri-
Ciao, and a big hug from me, Jack sintonia stata immediata. Io cano! Che emozione esserci!
sono uno dei due ultimi comu- Quando gli ho comunicato la morte di Bruno mi ha rispo-
Daniela, I was one of two communists in N.Y. nisti rimasti a New York ci ha sto, affranto, che eravamo accomunati nel lutto: lui ha
the other was Dave van Ronk except that he also detto dopo aver visto i ritratti perso un fratello nella tragedia delle Twin Towers.
died this year, so now Im the only one. Jack del Che e le bandiere rosse In una mail successiva ha aggiunto: Ricordi, vi dicevo
alle pareti. che ero uno dei due ultimi comunisti rimasti a New York?
368

Indimenticabile il suo primo Be adesso sono rimasto lunico: laltro, il mio amico can-
concerto, organizzato in due giorni (una data saltata in tautore Dave Van Ronk morto qualche mese fa.
un altro locale) e finito con grandi bevute e grandi cori Grande Jack!
Chip Taylor City perch riusciva a... contare le carte), ha successi-
vamente inanellato una serie di vittorie anche alle corse
Dopo aver letto la sua biografia non vedevo lora di dei cavalli. Aura da favola anche intorno al suo ultimo
conoscerlo: personaggi cos sembra esistano sono nei CD: Seven days in may racconto in musica e poesia
romanzi o nei film, ed invece vero, tutto vero. vero dei sette giorni di una travolgente passione vissuta con
anche che arrivato a Spazio in una uggiosa notte dot- Florence, una ragazza francese incontrata al Pravda Bar
tobre, accompagnato da Carlo Carlini, a suo modo anche nel Greenwich Village. Trovatemi una donna che non so-
lui personaggio da cinema (e non a caso Chip Taylor ha gni di incontrare un Chip Taylor almeno una volta nella
scritto per lui A sort of gypsy). James Voight (Chip vita!
Taylor il suo nome darte), fratello dellattore John e Grande pathos la stessa sera anche con lalternative
quindi zio di Angelina Jolie. Songwriter deccezione: country di Eric Blakely e con Tom Pacheco, cantauto-
lui lautore (forse pochi lo sanno) di brani storici: Wild re ispirato, stile dylaniano, appassionato cantore della-
thing (resa immortale da Jimi Hendrix); Angel of the merican dream visto dalla parte dei losers, dei perdenti.
morning (Gli occhi verdi dellamore, ridiventata una Ci ha raccontato la sua storia, la sua fuga dallAmerica
hit internazionale nellinterpretazione di Shaggy); Try dove arte e musica sono troppo spesso piegate a logiche
(Janis Joplin). La sua vita pi avventurosa di un ro- commerciali, la sua vita in Irlanda dove la musica tra la
manzo: campione di golf, poi giocatore dazzardo (terzo gente, fa parte del vivere. Un grande incontro, anche sul
classificato ai Campionati Mondiali di Black Jack; era piano umano. Di quelle persone che vedi solo per poche

369
cos bravo che fu cacciato da tutti i Casin di Atlantic ore e ti rimangono impresse per la vita.
David Essig

Era il 1989. Suonava in un locale di Milano, uno di quei


locali fighetti della Milano da bere dove ben pochi era-
no gli interessati alla sua musica. Per questo ha accolto
con senso di liberazione e grande sollievo la Betti e Lo-
renzo che erano andati a prenderlo. A Spazio ha suona-
to il 7 aprile davanti ad un pubblico di appassionati. Ha
impressionato anche chi non lo conosceva per le sue non
comuni capacit tecniche alla chitarra e per la sua forza
interpretativa. Poi la notte, a casa nostra, tra il bis della
pasta e bottiglie di vino, il racconto di una vita da roman-
zo: venuto via dallAmerica (da molti anni vive in Canada)
per sottrarsi allincubo del Vietnam...

Jason Reed
370

Carlini al telefono: - Daniela, sbrigati, ti aspettiamo a


Spazio. C Jason Reed. Ha scritto una canzone per Bru-
no, partendo dal mio testo e ci tiene a fartela sentire!.
Mi vengono i brividi per lemozione: una canzone per Bru-
no! Erano le sette di sera del 29 aprile 2004 ed io stavo
uscendo per una Assemblea anti-Moratti a cui non potevo
proprio mancare. Czzo Carlini, perch non me lhai detto
prima?! ... ma si sa, i tempi di Carlini sono i tempi che
Carlini si d.
Jason Reed: cantautore rock, stile Steve Earle e Bruce
Springsteen. Il suo CD Highway: pura dinamite come
ha scritto Buscadero. Musica sana e vigorosa, elettrica e
possente, che mischia rock e country, ballate stradaiole e
liriche vibranti... Era il 16 ottobre del 97 quando sbar-
cato a Spazio: una serata adrenalinica, di quelle che non
dimentichi. Il rito della pasta, il concerto a tutto rock e poi
discorsi e bevute in libert: gran bel personaggio Jason
Reed. Ma chi se laspettava che scrivesse addirittura una
canzone per Bruno?! Il testo, molto suggestivo, parte dal-
lo scritto di Carlini, la musica ha i toni struggenti di una
ballad ... Thanks Jason!
Quello che voglio scrivere non un ricordo di Bruno, ma pire che sapeva gi tutto...con un gesto eloquente della
una cosa che mi successaun sogno.. Ho sognato di manocome dire proprio a me vieni a dirlosapevo gi
avere avuto un ennesimo infarto e di non avercela questa tutto prima figurati adesso Allora io pensavo.se
volta fatta..di essermi trovato dallaltra parte e di aver sa gi tuttodi cosa cavolo possiamo parlare... Chieder-
visto Bruno venirmi incontro.gli dicocazzo Bruno. gli come si trovava l mi sembrava veramente banale..
sei veramente ridicolo senza barbalui: ma sei proprio parlare del tempo.dove il tempo non esiste...assurdo
scemo non vedi che sono un bambinola barba verr... gli chiedo perch hai fatto tutto questo nella tua vita?
avrei voluto parlagli di quello che avveniva a spazio.di Per amoredice lui. Ci metteranno in camera insieme
Daniela.dei suoi verie falsi amici.mi ha fatto ca- penso Carlo Carlini

371
SONG FOR BRUNO

My old friend, how have you been, i must say i havent seen you in a while,
you look so young, what have you done, you were a man but know a child
Oh, i understand, youre still a man, and you still know everything thats going on
i guess theres no point to tell you about your joint, or daniela, or your friends
good, bad, or strong
(chorus)
Is this a dream, or what it seems, i never thought id get to you so soon
well i need some rest, and id almost bet they put us in the same room
Theres things id like to say, about all of our days, but i just dont see the need
cause youve been up here and its all so clear, everything is all so clear
Just one thing id like to ask, before im really up above, all that you did, all that
you said, why. he did it all for love, i did it all for love
(chorus)
Is this a dream, or what it seems, i never thought id get to you so soon
well i need some rest, and id almost bet they put us in the same room.
Jason Reed
Steve Wynn Spaziomusica and was invited back with you and Bruno for
a wonderful, leisurely evening of delicious food and great
Febbraio 1996: Ezio Guaitamacchi, con la consueta genti- conversation. You both made this weary traveler feel very
lezza, ci telefona:Ho bisogno di un favore: devo intervista- much at home and I have nothing but the fondest memories
re Steve Wynn per Tele+. Posso usare Spaziomusica? E ce of you and Bruno. with love and friendship, Steve Wynn
lo chiede anche! Per noi un onore: Steve Wynn, leader dei With your permission I will put you on my mailing list so
Dream Syndacate, gruppo guida del paisley underground you will know about upcoming Italian shows. You have a
nella Los Angeles degli anni 80, approdato nel 1989 alla lifetime invitation to the guest list at any show that youd
carriera solista. Si rivela essere persona estremamente like to attend.
gentile, dotata di grande carisma e grande fascino: un
incanto sentirlo suonare! Ci sono anche Cristina Don Cara Daniela
e Davide Sapienza. Finita lintervista, tutti a casa per la Mi molto dispiaciuto apprendere della scomparsa di Bru-
pasta collettiva. Passiamo una gran bella serata insieme. no. Certo che ricordo la serata passata insieme; conservo
Qualche settimana dopo riceviamo una cartolina da Steve ancora una foto di quelloccasione in un album fotografico
che ci fa un piacere enorme. a casa mia. Siete stati entrambi molti gentili con me e di
Non appena riceve la mia e-mail con la notizia della morte tuo marito conservo dei ricordi molto vivi e belli. Hai tutta la
di Bruno, mi risponde: mia comprensione e i miei migliori auguri affinch tu possa
Dear Daniela, I am so sorry to hear about the passing superare questo difficile momento.
372

of Bruno. I certainly do remember our night together and Per il libro: Considerato tutto il tempo che passo on the
actually still have a photo from that night in a photo album road, avere lopportunit di passare una serata a casa di
in my apartment. You were both very kind to me and I have qualcuno unoccasione molto rara e speciale. Daniela,
only the best and fondest memories of your husband. You io ho ancora in mente il video registrato per un passaggio
have my sympathies and my best thoughts and I hope you televisivo a Spaziomusica al termine del quale sono stato
are doing okay. invitato da te e Bruno a gustare una deliziosa cena e una
For all of the time that I spend on the road it is a very rare piacevolissima conversazione.
and special experience to actually have the time and oppor- Entrambi avete fatto sentire questo stanco viandante dav-
tunity to spend an evening in somebodys house. Daniela, vero a casa, e di te e di Bruno ho solo dei ricordi meraviglio-
I still remember the night that I taped a TV appearance at si. Con affetto e amicizia, Steve Wynn
Ghosthouse Cara Daniela,
la notizia della morte di Bruno ci ha reso molto tristi. il
Band californiana le cui radici affondano nella grande tradi- nostro caro amico Aldo Pedron che ci ha informato. Sono
zione folk-rock e country-rock americana, con particolare sicuro che non ti ricordi di noi; abbiamo suonato a Spazio-
riferimento ai Grateful Dead ed al sogno psichedelico dei musica nellottobre del 1994. E quella data resta uno dei
Dream Syndacate di Steve Wynn, che tra laltro co-pro- nostri ricordi preferiti dellItalia, soprattutto grazie alla gran-
duttore del loro primo CD edito nel 1993 dalletichetta Club de personalit di Bruno. Eravamo stanchi, venivamo da un
de Musique. Un day off imprevisto a met settimana; ci tour faticoso e ci stavamo piangendo addosso. Bruno ci ha
telefona Aldo Pedron, critico musicale appassionato ed dato la carica giusta. Voi state vivendo un sogno ma tutto
esperto cultore di rock americano: cos che sono arrivati quello che sapete fare lamentarvi. Usate invece la vostra
a Spazio il 13 ottobre 1994. Non cera tempo per pubblicit energia per il concerto e SUONATE!. Cos abbiamo fatto: e
ma, grazie al passaparola ed alla buona sorte che spesso quello per noi stato il migliore concerto dellanno in Italia.
aiuta gli amanti della musica, uscita una serata presso- Mettiamo ancora le magliette che Bruno ci ha regalato. Per
ch perfetta: i Ghosthouse hanno dato lanima e la gente me che sono batterista stato molto divertente ascoltare da
(tanta) era quella giusta. Come avrei potuto dimenticarmi Bruno le storie del grande Mickey Waller. Bruno mi ha anche
di loro? Rimane il mistero di quello che possa avergli detto detto una cosa che ricordo ancora bene: se sei di sinistra,
Bruno, con il suo very basic english ed i suoi modi non pro- sei sempre dalla parte giusta. (n.d.r. impossibile rendere il
prio polite, per dargli la carica giusta. gioco di parole dallinglese: left (sinistra) e right (destra,

373
ed anche giusto). Tutti noi ricordiamo con affetto la pasta a
Dear Daniela, casa vostra ed il vostro club lungo e stretto.
It was with sadness that we learned of Brunos passing this La gente era appassionata ... un tributo alla passione di Bru-
spring. Our good friend Aldo Pedron informed us of the re- no. Ti pensiamo con affetto, Billy Frank a nome dei Ghosthou-
gretful news. I am sure you do not remember our band, Gho- se.
sthouse, but we played at Spazio Musica in October 1994.
It remains one of our favorite memories of Italy...mostly due
to Brunos larger than life personality. We were having a
tiring tour and had gotten in the habit of complaining. Boy,
did Bruno set us right. Man, he said, You guys are living a
dream but all you do is whine. Take that energy to the show
and PLAY!. Well, we did, and we had the best show of our
stay in Italy that year. We all still wear our Spazio t-shirts
Bruno gave us later. For me being a drummer, it was espe-
cially fun to hear about the great Mickey Waller from Bruno.
Bruno also said something about being left makes you right
which I have remembered to this day. We all remember the
pasta dinner at your home and the long, narrow club fondly.
The crowd was passionate...a tribute to Brunos passion. Our
thoughts are with you, Kindest Regards,
Billy Frank on behalf of Ghosthouse
374
British Blues
De Luxe blues band
Down Town
Cliff Aungier
Mick Clarke
Dana Gillespie
Tony Mc Phee & the Groundhogs
The Hoax
Dave Peabody
Paul Millns
Dave Kelly
John James and Eddie Walker
The De Luxe Blues Band linizio di una delle session pi preziose della storia di
Spazio. Le chiedono di andare a Londra a registrare con
stata The De Luxe Blues Band ad aprire la stagione loro. Non se ne far niente: un vero peccato! (Nellestate
del blues britannico a Spazio, anno 1988, con alcune leg- 2002, a Londra, ho rivisto Bob Brunning: si ricordava an-
gende della scena europea. cora di quella sera magica ed anche della voce di Renata
Dick Heckstall - Smith: sassofoni Tosi).
(Alexis Corner, Graham Bond, John Mayall; tra i fondato- Concerto memorabile, anzi memorabilissimo per un altro,
ri dei Colosseum: primo esempio di contaminazione tra importante motivo: lautografo dei Rolling Stones, la
rock, blues e jazz) mia rock band preferita, che ancora oggi mi ispira emo-
Bob Brunning: basso zioni da richiamo della foresta!!!
(ex Fleetwood Mac, Savoy Brown) Mickey Waller me laveva promesso, ma dopo un quan-
Mickey Waller: batteria titativo esagerato di birre; me laveva ribadito il giorno
(Rod Stewart, Jeff Beck, Ron Wood, John Mayall) dopo, con il suo stretto accento cockney, allaereoporto di
Danny Adler: chitarra (Roogalator) Linate, ma francamente non ci speravo molto. Dopo nean-
che un mese mi arrivata una busta da Londra e dentro:-
Gli autografi sono quelli di Mick Jagger, Keith Richard e
Dopo due ore tiratissime di concerto successa una cosa
Charlie Watts: lui che ha aggiunto to Daniela e The
che solo nei piccoli club pu accadere. Troppe emozio-
Rolling Stones, come mi ha spiegato Mickey Waller in
ni: nessuno se ne vuole andare. Renata Tosi (emiliana,
376

una lettera successiva.


blues nellanima, voce dei Listen Here) sale sul palco
Una copia lho esposta subito a Spazio e con grande orgo-
ed attacca un motivo di Billie Holliday, Danny Adler la ac-
glio lho mostrata in pi occasioni; loriginale me lo sono
compagna al piano. In pochi minuti si riforma la band:
sempre tenuto ben stretto e sicuro a casa!

Autografo degli Stones

Bob Brunning, Dick Heckstall-Smith, Mickey Waller, Danny Adler


Mickey Waller

Danny Adler

377
Bob Brunning
Down Town

Paolo Bonfanti partecipa come ospite ad un concerto di


The De Luxe Blues Band nel corso del primo tour italiano:
nasce cos lidea della collaborazione tra musicisti italiani
ed inglesi: Down Town.
Dick Heckstall-Smith: sax soprano e tenore
Mickey Waller: batteria
Bob Brunning/Reginald Whorthy
(ex Ike & Tina Turner): basso-voce
Paolo Bonfanti: chitarra-voce.
La musica affonda le sue radici nel blues ma usa le mol-
teplici e diversificate esperienze dei suoi componenti per
costruire sui classici del genere un sound originale e
potente, caratterizzato da un forte impatto live.
I Down Town suonano pi volte a Spazio ed ogni volta
una grande emozione: lelemento trainante sicuramen-
378

te Dick Heckstall-Smith (ex-Colosseum), leggenda del


rock-blues inglese. Grande carisma, molto british come
personaggio: viene gi Spaziomusica quando suona, con-
temporaneamente, sax soprano e sax tenore.

Dick ha voluto farsi ritrarre con Bruno: ricordano Lenin & Marx, vero?!

Down Town
Cliff Aungier

Cliff Aungier

Chitarrista inglese, folk & blues songwriter: abilit


compositiva, tecnica raffinata e grande cuore. la sua vita
blues la porta segnata in volto recita la recensione di un
suo concerto... e si vede. Sbarca a Spaziomusica con Gigi
Bresciani alla fine degli anni 80: sar il primo di una serie
di appuntamenti, a scadenza pi o meno annuale.
I suoi concerti sono sempre densi di emozioni.
Ed anche di alcol. Bruno ovviamente suo fedele alleato
e complice. Una volta arriva accompagnato dalla moglie
che si raccomanda: Cliff ha una giornata impegnativa
domani: seminario + concerto in Veneto: non deve bere!
Daccordo! Peccato che, a fine serata, la meno sobria
fosse proprio lei: niente di trascendentale, ordinaria am-
ministrazione. Per la mattina dopo tirarli gi dal letto e
caricarli sul locale Pavia-Milano delle 11.30 stata unim-
presa pazzesca: ho dovuto dar fondo a tutte le mie risorse

379
di maestra incazzata e sciorinare tutte le male parole che
conosco, in tutte le lingue, friulano compreso!

1989: Aereoporto di Linate: allalba.


Bruno e Lorenzo immortalati da Cliff,
in attesa del volo per Londra.
Come si vede, belli vispi dopo una notte bianca
tra concerto ed un lunghissimo post-concerto.
The Hoax

Mick Clarke Mack&TheBoys


380

Tony McPhee

Dana Gillespie
Foto Dave Peabody
Dave Peabody

Chitarrista, cantante, compositore inglese. In quasi


trentanni di carriera ha rivisitato il blues in tutte le sue
forme: dal Delta al Ragtime al country-blues. Sterminata
produzione discografica, nei concerti live che esprime la
sua dimensione migliore. anche apprezzato fotografo:
sue le copertine di diverse riviste inglesi di folk-blues.
arrivato a Spazio nel 90, accompagnato dal percussio-
nista Robert Bond. Grande concerto!
Simpatico, divertente, pi mediterraneo che british in fon-
do allanima, si sentito subito a casa: Spazio, Pavia, la
pasta, il vino (solo bianco), le donne italiane: tutto gli
piaciuto talmente tanto che non se ne voleva pi andare!
partito 3 giorni dopo, con la promessa che ci saremmo
rivisti presto. Difatti, con nostro grande piacere, tornato Top Topham e Dave Peabody: maggio 1991
pi volte: accompagnato da Top Topham (chitarrista de-
gli esordi degli Yardbirds, prima dellingresso di Eric Clap-

381
ton) e dallarmonicista Rob Mason (eccellente musicista
formatosi alla scuola di
Rob Mason cos ha scritto: Sonny Terry).
Cara Daniela, la notizia della morte di Bruno Casa sua a Londra diven-
mi ha profondamente colpito. tata casa nostra. La nostra
Bruno era una persona fantastica, una forza della prima volta (Bruno non
natura: per me stato un privilegio conoscerlo. aveva mai messo piede in
Ed i momenti splendidi che abbiamo vissuto insieme Inghilterra) ci ha preparato
li conservo gelosamente in fondo al cuore. un men speciale: sugo a
sorpresa (non ho mai ca-
pito cosa ci avesse messo
dentro) e pasta, ma pasta di tutti i tipi mischiata e cotta
insieme: spaghetti-rigatoni-fusilli-tagliatelle al dente,
scotta, cruda ect... Vedendolo cos fiero del suo omaggio
allitalian food non me la sono sentita di dirgli altro che:
Dave, what a funny idea!, mentre Bruno, stato, al
solito, crudamente sincero: Ma che cazzo ti venuto in
mente?!
Nellagosto 2002 Dave e Rob Mason mi hanno accolto
Brixton,
con calore a Londra, nella mia prima estate senza Bruno. London 2002
Psichedelia: Man
Psichedelia: Man mente vuoti. Una volta, sul tardi, a casa nostra Deke, o
forse Mickey, si preparava una moka da sei di caff ed
Band gallese che ha fatto la storia del rock progressive in intanto si lamentava perch dormiva poco di notte.
Europa, on the road dal 1968. Non ho mancato di avvertirlo: Il caff italiano forte,
fanno musica come una volta: lunghi e sfavillanti as- mica come quella brodaglia che bevete in Inghilterra! Se
soli di chitarra (pi precisa, inventiva e psichedelica quel- lo bevi a questora, ovvio che non dormi Lui mi ha guar-
la di Mickey Jones, pi potente e densa di dato sorridendomi: Ehi, baby (anche se siamo, pi o meno
blues quella di Deke Leonard), ritmo pul- coetanei n.d.r.) tu non puoi insegnarmi proprio niente a
sante del basso di Martin Ace, drumming proposito di caffeina, eccitanti e similari In effetti, consi-
preciso di Terry Williams (Dire Straits). derato anche il consumo di cartine Rizla dichiarate nel loro
Unatmosfera generale tipica dei Seventies manifesto, bisogna dire che aveva ragione lui.
che coinvolge ed appassiona il pubblico. Un luned sono arrivati e ci hanno raccontato lavventura
(Franco Bigi) del pomeriggio precedente: per evitare un day-off il loro
Arrivati alla soglia dei 50 anni si presentano promoter aveva trovato, allultimo momento, un concerto
con un manifesto che tutto un program- in una discoteca, di quelle da liscio. Si erano trovati di
ma: leggere per credere (peccato non avere fronte coppie attempate e famigliole con bimbi al seguito,
pi loriginale: era cos bello che ce li hanno gli unici (beata ingenuit) a ballare. Avremmo troppo vo-
fregati tutti a fine concerto). Daltronde, per luto esserci!
382

capire la loro sana follia, basta dire che gi


nel 69 avevano inciso Erotica un brano di Dear Daniela,
rock e sospiri, censurato poi nelle successi- How sad to hear your news about Bruno! It is terrible to
ve edizioni. lose a life partner but I know you are strong, Daniela, and
Fantastici MAN! Trasgressivi, imprevedibili, you have many friends who will comfort you at this sad
capitavano da noi a qualsiasi ora (una volta time. I send you my love and wish you happiness for the
alle 7 di un sabato mattina!), una voglia con- future which we know thats what Bruno would wish for
tagiosa di divertirsi e divertire. I loro concer- you. My thoughts are with you, Martin Ace
ti a Spazio sono stati un evento, di fronte ad
un pubblico di nicchia che li adorava: ogni Cara Daniela,
brano durava non meno di 15-20 minuti, gli che tristezza sapere di Bruno! tremendo perdere il pro-
assoli erano cavalcate alla ricerca di nuove prio compagno, ma so che sei una persona forte, Daniela,
sonorit, il ritmo sempre pi trascinante. e so anche che hai tanti amici che ti staranno vicino in
Uno dei due batteristi che si sono alternati questi momenti tristi. Ti mando tutto il mio affetto e lau-
a Spazio (non ricordo se Terry Williams gurio di felicit per il futuro che, sappiamo bene, quello
- Dire Straits - o John Weathers - Gent- che Bruno vorrebbe per te. Ti sono vicino. Martin Ace
le Giant) programmava scientificamente le
sue bevute prima di cominciare: 6-7 Guin-
ness, ordinatamente posizionate ai lati del-
la batteria: non una sbavatura durante tutto
il concerto, alla fine tutti i boccali rigorosa-
Luca Fiscella foto Effige

383
Folk Rock Pop
Foto Adriano De Carli

Folk Rock Pop


John Renbourn
Bert Jansch
Gary Hall & the
Stormkeepers
Felicity Buirski
Sally Barker
Mir
Mirrors over Kiev
Mack & the Boys
Instant Karma
The Barely Works
Big Jig
To hell with Burgundi
The Calenning Band
384

John Renbourn-Bert Jansch appassionato; molti gli addetti ai lavori che osservava-
no incantati lagile arpeggio delle sue dita sulle corde.
Due miti musicali della nostra generazione, tra i pi im- Giorgio Ghezzi se lo ricorda ancora bene:
portanti ed influenti chitarristi della scena folk britannica. Allora suonavo la chitarra acustica. John Renbourn era
Amici da sempre: intensa attivit concertistica e molte- sopra tutti. La prima volta che ascoltai la sua versione di
plici collaborazioni discografiche. Fondatori, nel 68, con The English Dance entrai in una crisi mistico-musicale
Jacqui McShee, dei mitici Pentangle, storico gruppo folk. e non ascoltai pi il CD per un paio di mesi. Poi la notizia:
Dopo il loro scioglimento (1973; si sono ricostituiti, con John Renbourn a Spazio Musica! Arrivai prestissimo e fui
diversa line-up, in tempi pi recenti) prendono due strade stupito di vedermelo seduto, di fianco ad un tavolo. Non
diverse: Bert Jansch si interessa al blues ed al folk baro- sapevo cosa dire o fare... Be, conservo ancora il biglietto
que, John Renbourn si dedica alle radici della tradizione dingresso autografato. Lho rivisto altre quattro volte a
britannica: composizioni medioevali e rinascimentali riar- Spazio. Ho anche osato portargli un pezzo per chitarra che
rangiate con nuove accordature aperte. Li ha fatti arrivare avevo scritto, con grande impegno e fatica. Lui si messo
Gigi Bresciani. stato un onore per noi averli a Spazio. a cantarlo, lasciandomi di stucco.
John Renbourn ha suonato pi di una volta, in solo. Da allora ho capito limportanza del solfeggio cantato.
Unatmosfera intensa, di grande suggestione: lui la chi- Unaltra volta, alla fine di un suo concerto (saranno state
tarra non la suona e basta, con la chitarra lui tesse ma- le 2) mi ha fatto provare la sua Franklin acustica: pra-
gie. E a Spazio potevi vederlo, l, ad un metro da te. Non ticamente insuonabile data linesistente distanza delle
a caso i suoi concerti richiamavano un pubblico folto ed corde dalla tastiera. Cos ho capito la necessit di una
amplificazione per una tecnica chitarristica cos sofistica- big eyes, specially the eyes. It is a pity old Karl couldnt
ta. Sempre riconoscente per tutto questo (e molto altro) a make it to Spazio. He would have enjoyed himself drin-
Spazio Musica. Giorgio king with his Pavianese doppelganger under the big si-
gned picture of Chico Hamilton that hung by the bar. Chico
Brillante, ironico, colto, John uno di quei personaggi che liked the place too. Bruno somehow had a way of heighte-
ti restano impressi per la vita. Ha fatto la storia della mu- ning reality of imbuing the commonplace with a touch of
sica, e si sente! Lui e Bruno si sono capiti al volo, anche the miraculous. I dont mean that in any esoteric way, it
per passioni comuni. Impeccabile durante il concerto, si really happened and it could be comical when it did. Once
lasciava un pochino andare appena dopo. we were walking together along a little street and there
Gli piaceva il Barbera; lo beveva, tranquillo e rilassato, was a bicycle leant agaist a wall.
mentre rispondeva, con infinita pazienza, ai tanti chitarri- Bruno stopped and looked at it intently. Bicycle he
sti suoi fans che gli facevano ogni tipo di domande. exclaimed, and suddendly it became more bicycle.
A Bruno aveva dato un suggerimento: quando sei un po Another time we were riding along in a car with Bruno at
sbronzo, hai la testa confusa e qualcuno ti chiede: the wheel, which was a nice little bit of theatre in itself.
A cosa stai pensando? tu rispondigli, ma con aria seria We drove past a long factory wall all of yellow bricks.
e pensierosa: Im composing, cos vedrai che ti lascer He was enthralled. Yallow he cried, and the bricks sho-
in pace. Quello che ha scritto su Spazio e su Bruno ri- ne back. It is a bit difficult to explain but thats how it
mane una delle testimonianze pi intense e pi poetiche. was and it wasnt restricted to bicycles and brick walls.

385
Grazie John! What I liked best and remember well is being back with
Bert Jansch: pi introspettivo, grande carisma, molto Bruno and his wife Daniela at their home, sitting around
stimato nella scena musicale britannica (Donovan ne ha the appropriately big table. Daniela would chide Bruno
consacrato la fama dedicandogli House of Jansch). affectionately about his drinking. His expression would
A Spazio ci ha regalato una perla di concerto accompa- change to perplexity and remorse. As soon as she was out
gnato dal bassista Nigel Portsman Smith e dal pianista of the room he would lean back and casually retrieve a
Paul Millns (grande voce soul, che avevamo gi avuto bottle from the ledge of the open window just behind his
modo di apprezzare per le sue esibizioni in solo). chair take a long pull and replace it with seconds to spare.
John Renbourn & Bert Jansch: nel 91 il duo si ricostitu- She must have known. Most vivid though is Brunos chilli
isce: c la voglia di suonare ancora insieme, di ritrovar- bowl: a huge bowl of chilli-oil that had place of honour in
si dopo anni di percorsi solisti differenziati. E Spazio ha the center of the table. It gleamed in the sunlight.
avuto la fortuna di essere una delle tappe del loro tour Mysterious Max Ernst landscapes swirled slowly in the
italiano: un evento! bottom of the glass.
It reflected Brunos huge eyes and was indeed like the
John Renbourn: Being asked to play at Brunos club grail, a wonder of wonders.
Spaziomusica was always something to look forward to. In amongst the Ten Commandments is a non-coveting
The place had a great atmosphere due mainly to Brunos clause. Well, I confess to coveting Brunos chilli bowl. So
presence, which was felt even in his absence. much so that I now have a near replica on my own table.
He was a wonderful character, one of the sweetest guys I It too shines like a thing possessed. I pass it often but
think I have ever met. Everyone knew him as Bruno Marx seldom without thinking Bruno.
because he and Karl looked so much alike: big beards and Lots of love, John
Quando mi chiedevano di suonare nel locale di Bruno, spettacolo imperdibile, quando passammo di fianco al lun-
Spaziomusica io non stavo pi nella pelle. Il posto aveva go muro in mattoni gialli di una fabbrica. Giallo grid lui
una atmosfera speciale grazie soprattutto alla presenza di e i mattoni sembrarono risplendere al suo appello. So che
Bruno che si avvertiva anche in sua assenza. Bruno era un un po difficile da spiegare ma questo ci che accade-
personaggio fantastico, uno degli uomini pi amabili che va e non era limitato alle biciclette e ai muri di mattoni.
abbia mai conosciuto. Tutto lo conoscevano come Bruno Quel che apprezzavo di pi e che ricordo molto bene sono
Marx, perch lui e Karl si assomigliavano come due gocce i momenti passati con Bruno e sua moglie Daniela a casa
dacqua. La stessa folta barba e gli stessi occhi, specie loro, seduti intorno a un grande tavolo perfettamente in
questi ultimi. un vero un peccato che il vecchio Karl non sintonia con lambiente. Daniela rimproverava con affetto
abbia mai potuto conoscere Spaziomusica. Chiss come Bruno perch beveva e lespressione di lui mutava dallo
si sarebbe divertito a bere insieme al suo sosia pavese stupore al pentimento.
sotto la grande foto autografata di Chico Hamilton appesa Non appena lei usciva dalla stanza, Bruno si piegava
sopra il bancone. Anche a Chico piaceva quel posto. allindietro con noncuranza, prendeva una bottiglia dal
Bruno aveva un modo tutto suo di mettere in rilievo la ripiano della finestra dietro la sua sedia, beveva una lun-
realt, di infondere allordinario un tocco di miracoloso. ga sorsata e la rimetteva al suo posto nel giro di pochi
Non sto assolutamente parlando in termini esoterici, era secondi. Credo che lei lo sapesse. Ma il ricordo pi vivido
una cosa che accadeva realmente e spesso con risultati riguarda loliera di Bruno. Era una enorme oliera piena di
incredibilmente comici. Una volta stavamo passeggiando olio piccante sistemata al posto donore al centro del ta-
386

insieme in una stradina dove cera una bicicletta appog- volo che splendeva ai raggi del sole. Attraverso il vetro,
giata al muro. Bruno si ferm e la fiss intenzionalmente. misteriosi paesaggi di Max Ernst giravano vorticosamente
Bicicletta esclam poi, e dun tratto quella divent pi sul fondo e si riflettevano nei grandi occhi di Bruno. Era
bicicletta. In unaltra occasione ci trovavamo in macchi- davvero come il Gral, una meraviglia delle meraviglie.
na con Bruno al volante, e gi questo era di per s uno John

Bert Jansch Bert Jansch, Paul Millns, Nigel Portsman Smith

Nigel Portsman Smith e Bruno


Iain Matthews
(Fairport Convention
Southern Comfort)
Gary Hall
Carolina Shout

Paul Millns
Dave Kelly

387
Gary Hall & The Stormkeepers arrivare da Preston - England un vaso gigante della mia
marmellata preferita: incredibile, vero?!
Inizi anni 90: band della nuova scena musicale inglese: Appena saputo della morte di Bruno, Gary mi ha inviato
forte presenza scenica, testi ispirati, sonorit che spazia- un messaggio pieno daffetto e cos ha voluto ricordare
no da struggenti ballad ad incursioni nel pop e nel rock, Bruno e Spazio:
impreziosite dal violino di Richard Curran. Leader della When youre a travelling musician on the road, someti-
band: Gary Hall, voce possente e carica di pathos, look mes all you have is the kindness of strangers to keep you
selvaggio. (Lo ritroveremo anni dopo al fianco di Ian Mat- going. I first met Bruno Morani and his soul mate Danie-
thews: ex-Fairport Convention). la in February 1990, when my band, the Stormkeepers,
I loro concerti hanno sempre richiamato grandi masse played a concert for them at their Spazio Musica club in
femminili a Spazio: si pu dire, senza dubbio alcuno, che Pavia. Even today, over a decade now since we first met,
sono stati la band che ha cuccato di pi (e spesso hanno the kindness I received on my first encounter from these
trovato sistemazioni migliori che casa nostra per passare two people, still leaves a lasting impression upon me.
la notte), con buona pace dellorgoglio maschile italiano I returned to Italy many times during the nineties and was
ferito. Dietro al look trasgressivo... anime romantiche e fortunate enough on several of those tours to be able to
tenere. Parlando con loro avevo detto di quanto mi piaces- return once again to Spazio Musica and once again take
se la marmalade inglese (quella di arance amare): be, refuge from the road with my two friends, if only for the
dopo un mese dal primo concerto a Spazio, mi sono vista night. What do I remember about my time in Pavia?
Gary Hall I remember the magnificent buildings, the river, the beau- to un ricordo indelebile. Sono tornato molte volte in Italia
tiful girls, the electric atmosphere inside Spazio Musica, durante gli anni 90 e nel corso di parecchi di questi tour ho
the warmth of the people there and the wonderful food avuto la fortuna di potermi fermare di nuovo a Spaziomu-
that Daniela would prepare for everyone in her wonderful sica e per lennesima volta di potermi temporaneamente
kitchen back at their apartment, where wed all sit around lasciare la strada e i chilometri alle spalle per trovare un
the table for hours before the concert began; eating, drin- rifugio presso i miei due amici, anche se si trattava di una
king, talking and laughing. And then, once the concert notte soltanto. Che cosa ricordo delle mie visite a Pavia?
had finished, wed continue to party until the sun came Be, mi vengono in mente i magnifici e antichi palazzi, il
up. (Unfortunately, I can also remember the hangovers!) fiume, le belle ragazze, latmosfera elettrica allinterno
However, if you were to ask me what do I remember most di Spaziomusica, il calore umano dei suoi avventori e i fan-
from my time in Pavia? tastici piatti che Daniela cucinava per tutti noi nella mera-
What I remember most is a wonderful man with a big be- vigliosa cucina del loro appartamento, dove ci sedevamo
ard and an even bigger heart, totally lost in the music that attorno al tavolo per ore, prima del concerto, mangiando,
he cherished so much. bevendo, chiacchierando e ridendo. E poi, una volta termi-
Bruno didnt speak good English, although he spoke it bet- nato lo spettacolo, la festa proseguiva fino allalba (pur-
ter than I could speak Italian. However, with his expressi- troppo ricordo anche molto bene i postumi delle sbronze!).
ve gestures and beautiful brown eyes, he could eloquently In ogni caso se mai doveste chiedermi qual il ricordo pi
articulate his views about the things in life that matter bello del tempo che ho passato a Pavia, risponderei che si
388

with more clarity, depth, passion, and soul than any En- tratta di un uomo fantastico con una folta e grande barba
glish/Italian phrase book could translate. Because when e un cuore ancora pi grande, dedito completamente a
Bruno spoke, he spoke from the heart. quella musica che amava cos tanto. Bruno non parlava un
Hes no longer with us in this world, which is a great loss buon Inglese, sebbene il suo Inglese fosse molto migliore
for all who loved him. Nevertheless, knowing that hes del mio Italiano, ma nonostante questo, attraverso la sua
now in a better place, whilst still continuing to live on gestualit incredibilmente espressiva e i suoi bellissimi
in the hearts of the countless souls he touched along the occhi marroni, era in grado di esprimere in maniera elo-
way, will hopefully bring a little comfort to us all. quente e articolata le sue opinioni sulle cose importanti
Until our paths cross again Mr Morani, may the angels della vita, con maggiore chiarezza, profondit, passione e
take good care of you. cuore di quanto qualsiasi dizionario Inglese\Italiano potr
Gary Hall, Preston, England 4th July 2002 mai tradurre, perch quando Bruno parlava, le sue parole
venivano dal cuore.
Quando sei un musicista on the road, a volte lunica Ora, Bruno non fa pi parte di questo mondo e questa una
cosa su cui puoi fare affidamento per andare avanti nono- enorme perdita per tutti coloro che lo amavano. Comunque
stante la fatica la benevolenza e la cortesia degli estra- sia, la consapevolezza che ora si trova in un posto migliore
nei. La prima volta che ho incontrato Bruno Morani e la e che nel contempo continua a vivere nei cuori delle innu-
sua compagna Daniela stato nel febbraio 1990, quando merevoli persone in cui ha lasciato un segno incancellabile,
la mia band, gli Stormkeepers hanno tenuto un concerto spero possa recare un po di conforto a tutti noi. E fino al
nel loro club, Spaziomusica a Pavia. E anche oggi, a pi di giorno in cui le nostre strade si incroceranno di nuovo, pos-
dieci anni dal nostro primo incontro, la cordialit che ho sano gli angeli aver cura di te, Mister Morani.
ricevuto da queste due fantastiche persone, mi ha lascia- Gary Hall - Preston, Gran Bretagna, 4 luglio 2002
Felicity Buirski To Hell With Burgundi

Mir The Calenning Big Band

389
Instant Karma
The Barely Works Sally Barker

Big Jig
Suoni dIrlanda
Albatross - The BMC Band

Blues dal sapore dIrlanda, suonato con cuore, passione


e grande energia. La band, fondata agli inizi degli anni
80 dal chitarrista-cantante Barry Mc Cabe, ha accom-
pagnato Rory Gallegher, storico guitar hero del rock-blues
irlandese (morto nel 1995), nel suo ultimo tour europeo (in
Italia: al Festival Blues di Pistoia).
Non riuscivo a crederci: essere al fianco del mio mae-
stro ispiratore, del mio idolo: stata unemozione gran-
dissima ci ha raccontato Barry. A Spazio hanno sorpreso
ed infiammato tutti fin dal loro primo, esaltante concerto
(inizi 1995). Da allora le loro apparizioni sono diventati ap-
puntamenti imperdibili per un numero sempre crescente
di appassionati, Bruno ed io in testa. Finita lesperienza
con gli Albatross, Barry Mc Cabe ha avuto un nuovo im-
pulso ed un nuovo inizio con The BMC Band. Affiancato play Spaziomusica? to which they all smiled and said -
dal suonatore di cornamusa Davy Spillane, ha inciso lAl- Karl Marx. They then took out a 1000 lira note, pointed
390

bum The peace within, blues celtico: suggestivo mix at it and said - Bruno! Both Daniella & Bruno took us
di blues e di musica tradizionale irlandese. into their home, cooked wonderful meals for us and basi-
cally shared their lives with us too. Thats a rare thing to
Having spent quite a bit of time on the road from the late find on the road. It always made going to Pavia so special.
80s to the mid 90s Im sure youll forgive me if I cant re- Their kindness knew no boundaries and as the story abo-
member every club or festival Ive played. However, there ve shows, knowledge of that kindness didnt stop at the
is not a chance in the world of forgetting my time(s) at Italian border. Spaziomusica - one very special club.
Spaziomusica in Pavia. From the first moment I set foot Daniella & Bruno - two very special people.
in the club it felt like home! This was due in no small Barry Mc Cabe (Albatross/The BMC Band)
part to the wonderful kindness of the owners Daniella &
Bruno - owner might not be the best word to use as they Avendo passato non poco tempo on the road a partire
felt more like hosts or dare I even say friends. dalla met degli anni 80 e fino alla met degli anni 90
The walls of the club paid testament to all the fine artists credo che mi perdonerete se non riesco a ricordare ogni
who have ever played there, yet both Daniella and Bruno locale o festival dove ho suonato. In ogni caso per nulla
had this uncanny knack of making you feel like you were al mondo riuscirei a scordarmi della mia data a Spazio-
the first band they ever had play there. Im quite sure they musica e della mia permanenza a Pavia. Sin dal primo
bestowed the same kindness on all their guests. In fact I momento in cui ho messo piede nel locale mi sono sentito
know so, because once I was playing a festival in Holland a casa! Di ci devo sicuramente essere grato alla squi-
and was talking to an American band who were touring sita gentilezza dei due padroni del club, Bruno e Daniela
Europe. I asked them - where have you been so far? - anzi, padroni non mi sembra la parola giusta, poich li
They said - Italy, and I immediately asked - did you definirei dei veri anfitrioni o meglio ancora degli amici.
Le pareti del locale erano coperte di foto che rendeva-
no omaggio a tutti i bravi artisti che avevano suonato l,
eppure Bruno e Daniela riuscivano magicamente a farti
sentire come la prima band che avesse mai suonato su
quel palco. Posso dirlo con certezza, perch una volta ho
partecipato a un festival in Olanda e stavo parlando con
un gruppo americano che stava girando lEuropa. Ho do-
mandato loro, dove siete stati fino ad ora? Loro mi han-
no risposto, in Italia e io immediatamente ho chiesto,
avete suonato a Spaziomusica? A quel punto hanno
sorriso e mi hanno risposto, Karl Marx. Poi mi hanno
mostrato una banconota da mille lire e indicandola hanno
esclamato, Bruno! Bruno e Daniela ci hanno ospitati
a casa loro, hanno cucinato cibi squisiti e hanno diviso
quel che avevano con noi. Questa una cosa che rara-
mente capita quando sei on the road e che ha sempre
reso il fatto di suonare a Pavia un evento speciale. La loro
cordialit non conosce confini, come dimostra la storia Andy White

391
sopracitata e la consapevolezza di quella cordialit non
si esaurisce oltre il confine italiano. Spaziomusica: un lo-
cale molto speciale. Daniela e Bruno-due persone molto
Here Be Dragons
speciali. Barry Mc Cabe (Albatross/ The BMC Band).

Barry Mc Cabe
Altri musici dallEuropa e dal mondo
Hans Theessink & the Blue Groove bito, gi dal sound check per continuare con lincrociarsi
di sorrisi, calore e simpatia al tavolone di casa nostra. I
Hans Thessink & La personalissima rivisitazione dei classici, la profondit loro concerti sono rimasti negli annali della storia di Spa-
Blue Groove della sua voce, gli echi alla Ry Cooder della sua chitarra zio, finiti ogni volta nel tripudio generale con una versione
Hans Blues and boogie ne fanno uno dei migliori artisti nel mondo del blues: di Will the circle be unbroken che durava non meno di
Benoit Blue Boy cos diceva di lui la critica specializzata gi agli inizi de- mezzora perch nessuno voleva andarsene, nessuno vo-
Last Call gli anni Novanta. Hans Theessink: olandese dorigine, da leva che la magia finisse...
Barbaro Hungary anni a Vienna, cresciuto on the road con la musica. Al
Embryo suo fianco the Blue Groove: una marching, gospel, Saputo della morte di Bruno, cos mi hanno scritto:
California Guitar trio blues, Mississippi groove band: la calda ed intensa voce Non dimenticheremo mai Spaziomusica, il calore con cui
Percussion orchestra di Dorretta Carter, le percussioni di Alee Thelfa, il tap- ci avete accolto, la pasta, il vino, gli amici, il vostro stile di
Factotum peto sonoro del basso tuba di Jon Sass, con Milica in vita cos easy. Ci siamo sentiti proprio come a casa. N
Kangaroo Moon veste di road manager. If the groove is right you cant dimenticheremo Bruno, uno che non poteva non rimanerti
go wrong ci ha scritto Hans in un biglietto di auguri di impresso, con quella sua lunga barba bianca. Lui, siamo
Natale. E con loro il giusto groove cominciato da su- sicuri, sta continuando ancora a sentire buona musica...
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Hans Theessink

Alee Thelfa
Dorretta Carter
Hans Blues & Boogie

Pullmino Volkswagen tappezzato di adesivi e pieno di ogni


cosa, saloppette multicolore, lunghi capelli grigio-bian-
chi, un cappellaccio in testa, sorriso a tutto tondo: lui,
quello del manifesto Hans Blues & Boogie, european
tour 1988. Classico musicista on the road, versione tede-
sca. Potrebbe essere il fratello maggiore di Bruno tanto si
somigliano. una intensa serata di blues, quello ruspante
delle origini, con il classico collo di bottiglia per leffet-
to slide. Alla fine, tra una birra ed un wisky, ci racconta
il perch di una strana clausola free drinks: min.5 per
person inserita allinterno di un contratto seriosissimo
(forse lunico nella storia di Spazio) che ci aveva fatto per-
venire qualche settimana prima. My first time in Swe-
den: quella volta, come nel film The Blues brothers,
il suo cachet era stato pi che dimezzato perch, a fine
concerto, si era lasciato un po andare ed aveva bevuto

393
qualche wisky, ignorando che l i superalcolici costano
una fortuna. Da allora ha imparato la lezione: ad ogni fine
serata, in qualsiasi parte del mondo si trovi, dopo esser-
si tracannato non meno di 5 wisky, tira fuori, allegro e
soddisfatto, il suo contratto. Inutile dire che a Spaziomu-
sica, come da tradizione, la media delle bevute stata
abbondantemente superata e senza bisogno di clausole
contrattuali aggiuntive.

California Guitar Trio


Last Call

Kangaroo Moon

Factotum
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Barbaro Hungary

Embryo

Benoit Blue Boy

Percussion Orchestra
Blues made in Italy
La diffusione del BLUES nostrano passa attraverso la
programmazione, spesso veramente coraggiosa, di locali
come SPAZIOMUSICA. Coraggiosa ma importante, alla
quale tutti noi dobbiamo essere grati. Quando Bruno si
faceva vivo, quasi sempre attraverso quella grande don-
na di Daniela, noi sapevamo che andavamo in un locale
dove, se non ci davi dentro alla grande, rischiavi la fac-
cia. Perch SPAZIO, grazie a Bruno, era un locale diffi-
cile, un test importante. Era un po il trampolino di lancio
per molte blues bands emergenti, ma anche i gruppi gi
conosciuti dovevano guadagnarsi gli applausi con un re-
pertorio energico e travolgente, senza fronzoli ed atteg-
giamenti da divetti. Se con gli stranieri, da parte di Bruno,
cera quel giusto timore riverenziale che si deve a leg-
gende viventi, con NOI era sempre in agguato lo storico,
ma sempre efficace va-da-via-il-c. Inserire nel proprio
curriculum SPAZIO era un punto in pi, per tutti.
Fabio Treves
Questi i musicisti Di Blues se ne masticato tanto a Spazio: non meno di
che ci hanno seguito un concerto alla settimana per quasi 14 anni... il pieno di
e che hanno scritto emozioni. I pi assidui erano i milanesi:
per ricordare: Fabio Treves & Gnola, Cooper Terry - Aida Cooper &
Fabio Treves & band the Nite Life con Lillo Rogati e Marco Limido, la Ba-
Aida Cooper ker Street Band con Dave Baker, Chuck Fryers, Tino
Lillo Rogati Cappelletti e Claudio Bazzari; Giancarlo Crea & i
Gnola con: Model-T-Boogie con Nick Beccattini, Dario Lom-
Tiziano Cimaschi bardo, Massimo Pavin, Massimo Bertagna... Arthur
Massimo Mugnaini Miles (in questo libro nella sezione blues americani)
Marco Guarnerio & band: Marco Limido, Davide Bianchi, Roberto
Paolo Bonfanti con: Berlini... la Level blues Band di Giancarlo Schinina,
Alessandro Pelle Roberto Testini, Valentina Comi, Maurizio Simpsi
Tolo Marton ... la Fats band: Enrico Penati, Daniele De Stefani,
Oscar Abelli Massimo Sardellini, Danilo Papetti..; la Peppercorn
Vincenzo Caponetto Blues Band: Enrico Penati, Pauro Gianfreda, Vitto-
(ex-Blue Stuff) rio Villa Massimo Bertagna, Leandro Re..., Tandem
Enrico Penati Blues: Fabretto-Farmer-Bolzoni-Tuzzi ... Nell86 la
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Vince Vallicelli... prima volta di Tolo Marton con Bebo Baldan e David
Brian Srb e dei Big Fat Mama: Piero De Luca, Paolo
Bonfanti, Mauro Mura, Maurizio Renda. E poi Rudy
Rotta, Joe Sarnataro & Blue Stuff, Fryers & friends,
Gnola & Band, Paolo Bonfanti, Listen Here, Paolo
Ganz, Guido Toffoletti & the Blues Society, Nick
Beccattini & serious fun, Andy Carrieri & Dirty
Hands, Vince Vallicelli, gli Hot Bibins, Trutz Viking,
Kim & the cadillacs, the King Bees, Rick Hutton,
Fandango blues band, Fendinebbia electro blues
band, Steady Rollin, Peppe blues & Hells cobra,
The black snake, Sem & friends ...

Fabio e Susanna Treves

He was a friend of mine (Jam aprile 2002: vedi capito-


lo stampa): ogni volta che lo leggo mi commuovo: solo
uno che ti vuole proprio bene pu scrivere quelle cose.
Fabio non solo la storia del blues in Italia. questo ma Fabio Treves
anche molto, molto di pi: un grande musicista che, con
trentanni di carriera alle spalle, continua a girare in lungo
e in largo soffiando sulla sua armonica con lentusiasmo,
la passione ed il divertimento di un ragazzino.
Anarchico e ribelle al punto giusto, insofferente alle nor-
me ed alla disciplina.
(Negli anni Settanta - questa qui va raccontata - contrav-
venendo ai rigidi diktat della militanza politica di allora,
si anche inventato limprovvisa malattia di un parente
lontano per non mancare al Festival dellisola di Wight).
Lui uno che i suoi sogni continua a giocarseli fino in fon-
do. Fabio e Susanna: i Treves: impossibile pensarli se non
insieme. Una fortuna ed un privilegio essere loro amici.
Era l86. Dovevano arrivare alle 18 per il sound check. Noi
eravamo ancora a casa. Bruno incazzato: E lura, moevat
donca! Io, tranquilla: Ma va, lhai mai visto un musici-
sta puntuale?!. 18.10 davanti al cancello rosso di Spazio:
un pullmino dannata, da musicisti on the road, e poi due
baffi inconfondibili, un caldo sorriso, una vigorosa stretta
di mano: Fabio Treves: lunico musicista puntuale nella

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storia di Spazio. Lamicizia venuta da s, tra simili ci si
capisce al volo, senza bisogno di troppe parole e troppe
menate. Fabio ci ha aperto le porte del blues, ci ha mes- Susanna Treves con Bruno
so a disposizione, con una generosit che non ha uguali,
la sua competenza, le sue conoscenze ed anche il suo raccomandava Bruno ogni volta), il formaggio stravecchio
tempo. Lui e Susanna hanno sempre tifato per noi, senza trentino, gli anicini a conclusione del pasto. E poi, prima
se e senza ma. Ci hanno accompagnato nei momenti pi di andare a Spazio a suonare si pulisce tutto (mai avuto
importanti della nostra storia: i Festival Blues, una serie la cucina cos in ordine come dopo le visite dei Treves). Ed
sterminata di concerti con la band ed in duo con Cooper il blues suonato con il cuore oltre che con larmonica, len-
Terry, le Jam (indimenticabile quella con Sam Lay e Bob tusiasmo contagioso, le standing ovations, i Lampugnani
Margolin), gli anniversari di Spazio, le grigliate, la festa & friends che arrivavano in massa, i bikers che Treves lo
di chiusura inseguono ovunque e tanti giovani, quasi increduli: Mi
I concerti della Treves Blues Band a Spazio sono sempre piace proprio questo blues... E ancora: Fabio che imita
stati festa grande: il piacere di ritrovarsi, le battute, gli la mia parlata larga e strascicata, lui che meglio di tutti
sfott sullInter (grrr!), le ultime novit, il gossip diverti- si appropria del vaffanculo che sono solita elargire a
to su quello che succede nellambiente della musica. La piene mani...
cena a casa: il rag condiviso anche da Susanna, solita- Fabio e Susanna ci sono stati anche nei momenti pi do-
mente vegetariana; i brindisi (per loro, astemi, con lacqua lorosi, quando mi sentivano in lacrime al telefono appena
minerale rigorosamente gasata), i salami divorati, la cop- fuori dallospedale e avrebbero fatto chiss cosa... Cera-
pa dei Piacentini, il gorgonzola (Devi comperarlo in quel- no anche per laddio a Bruno, come sempre al nostro, ed
la bancarella, capito! quello l che piace a Susanna mi ora, al mio fianco.
Treves Blues Band 1986

Fabio & Cooper

Cooper Terry: un grande. Il ricordo di Fabio Treves ce lo


consegna proprio cos comera...
El Negher di Navili
Mi sembra che fosse il 1972 o gi di l. A Milano si respi-
rava unaria di politicizzazione totale e anche la musica
ne risentiva un poco. Era il periodo doro della fusion tra
impegno politico e riscoperta della canzone popolar- tra-
dizionale, il nuovo Jazz italiano era di sinistra e il Rock,
quello bello e straniero, era considerato da molti imbecil-
li, malati di protagonismo, di destra A Milano era da
poco arrivato dallAmerica un musicista che si chiamava
Verl Cooper, ma il cui nome darte era Cooper Terry, in
omaggio al suo grande maestro darmonica a bocca: il
leggendario Sonny Terry. Nella citt del panetun e della
madunina Cooper si era trovato subito a suo agio, capen-
Lattuale formazione (insieme dal 96)
do anche che in quello strano periodo storico-culturale
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cera grande voglia di un genere musicale fino ad allora


TREVES BLUES BAND Tino Cappelletti: basso: lo conoscevamo sconosciuto, o quasi: il BLUES. Appena lo conobbi, in un
I musicisti al fianco di Treves dai tempi della Baker Street Band. lui che locale fumoso locale di Milano che si chiamava Raro Folk
a Spaziomusica si becca le battute pi irriverenti e divertenti Club, in seguito il leggendario Punto Rosso, capii subito
alla chitarra: di Fabio durante i concerti, un po perch il che saremmo diventati buoni amici e che avremmo potu-
Maurizio Glielmo Gnola, pi attempato della compagnia, ma soprattut- to anche suonare insieme Fu lui a farmi conoscere da
Paolo Bonfanti, to perch (anche lui come me) ha lonore (ed vicino i classici di Elmore James e Robert Johnson, gi
Renato Scognamiglio; anche la sfiga) di essere interista. scoperti precedentemente attraverso i 33 giri di Mayall e
al basso: Alex Kid Gariazzo: chitarra, il pi giovane: Korner, e fu sempre Cooper a spronarmi sulla strada del
Andrea Tognoli era una promessa, ora una splendida realt. buon vecchio Blues La nostra comune passione era il
(che ora sta in Germania), Bravo (la sua chitarra fa scintille), bello, sim- blues delle origini, quello campagnolo, arcaico e forse un
Dillo Di Lorenzo, Robi Zonca; patico ed innamorato del blues... ed ha anche po rozzo dei nostri autori preferiti: Bukka White, Blind
alle percussioni: una bella voce. Cosa si vuole di pi dalla vita! L. Jefferson, Leadbelly, Son House, Johnny Shines
Massimo Pellegrini Massimo Serra: batteria. Ha il ritmo dentro, ma anche quando iniziammo a fondare i nostri rispettivi
non sta fermo neanche un secondo. Detto an- gruppi elettrici non dimenticammo mai le ballate tradi-
che luomo delle pentole: il suo set con le pi- zionali ed i blues dei chitarristi tradizionali del Delta del
gnatte portate via da casa infiamma gli animi. Mississipi, quello che per noi e Paul Simon risplendeva
sempre come una National guitar. Fummo tra i primi
a richiamare la gente del blues nei primi localini e bir-
rerie alternative (poi diventarono posti che di alternativo
avevano mantenuto molto poco, forse la misera paga...)
Fabio Treves e Cooper Terry

e spesso non mancarono polemiche pesanti con coloro al c Che tipo che era!, ne avrei migliaia di fatti da
che volevano richiudere il blues in una specie di ghetto raccontare, ma senzaltro sono unici i concerti tenuti allo
per soli intenditori, per collezionisti pochi e puri e per Spazio Musica, lui nero come il carbone, Bruno Morani
chi, con un atteggiamento di razzismo alla rovescia, che sembrava un vecchio lupo di mare o uno di quei
sosteneva limpossibilit di un blues fatto da musicisti personaggi dei film western in bianco e nero. Cooper en-
bianchi. Di fronte alle polemiche lui mi diceva:... ehi FT tra per primo nel locale e vedendo Bruno che sistema il
ma va da via al c con ste balle s perch dopo un bancone del Bar esce con sta frase:ue ti santa Claus
po di mesi lui aveva gi imparato il dialetto milanese te minga vist el prupietari? Poteva nascere una classica

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e le frasi pesanti... Lui sosteneva che nella sua vita ne tragedia pavese, ed inizi invece una delle pi belle, sin-
aveva fatte e dette tante, ma che non aveva mai sentito cere, appassionate storie di amicizia profonda alle quali
tante menatesul Blues, come in quel periodo... Cooper abbia mai potuto assistere nella mia ormai trentennale
era uno di quei musicisti istintivi e generosi, sul palco carriera... Se tanto mi d tanto i due adesso se ne stanno
e fuori dalla scena, passava per un tipo incazzoso ma insieme ad ascoltare qualche classico del Blues Coo-
era semplicemente uno che non amava essere preso in per era un vero amico per me, proprio come Bruno, e solo
giro. Insieme abbiamo fatto centinaia di concerti, molti io so come mi manchino Da quando Cooper se ne
di solidariet e di sostegno per le pi disparate associa- andato, nel Dicembre del 1992, non ho mai pi trovato un
zioni o enti benefici, ai soldi non dava importanza, ma musicista che sapesse accompagnare cos ad occhi chiu-
quando cera qualcuno che voleva fregarlo diventava una si ... la mia armonica, ogni volta che salgo sul palco sento
verapantera nera... Fiero della sua negritudine, negli che i miei due Blues Brother mi sono al fianco e mi aiu-
ultimi anni della sua vita gli piaceva ironizzare sullon- tano in questa bellissima e faticosa missione. Cooper ha
data massiccia di extra-comunitari di colore... Spesso lasciato un vuoto enorme. Tanto era bravo e tanto, come
raccontava in concerto quello che gli era successo in si definiva lui, era il burino numero uno... mi manca
Corso Buenos Aires a Milano. Ero uscito dal negozio di quel suo vezzo di fissare le cosce delle ragazze sedute
dischi Ricordi e mi accorgo, una volta estratta la siga- in prima fila ai concerti, quel suo improvvisare cazzate-
retta, di non avere da accendere, gentilmente fermo un sul palco, quella sua risate sincera e devastante, quel
signore e gli chiedo fuocoquesto con fare villano mi d suo modo di prendere in giro certi colleghi, soprattutto
unocchiata e mi dice: u con tutti gli accendini che vendi del giro dei jazzisti Bon ragazzi, dovunque voi siate
almeno uno te lo potevi tenere no? ...avete capito? Io Co- adesso, comportatevi bene, qui ci mancate veramente
oper che vengo scambiato per un v cumpr, ma vada via tanto... Fabio
Foto Susi Treves
Foto Treves

Fabio in session con Sam Lay, Bob Margolin, Greg Fingers Taylor
400

Aida Cooper Passionale, istintiva, generosa, ribelle, mai accomodante:


da questo punto di vista un po Bruno in versione femmi-
La sua voce: calda, vibrante, piena di pathos, che non ha nile e difatti andavano cos daccordo loro due! A Spa-
eguali, perlomeno in Italia. Una voce che ti colpisce dritto zio ci veniva almeno un paio di volte allanno, altrimenti
al cuore e non puoi pi farne a meno. andavamo in crisi di astinenza. Ed ogni volta era un gran
Mauro Pagani lha voluta, anni fa, per la pubblicit di piacere ritrovarsi. Ed ogni volta si rinnovava l emozione.
Musica di Repubblica. Cera una ragazza che, a fine con- Aida cera anche quella volta l, al cimitero, per salutare
certo rock, ramazzava il palco e, dimprovviso, prendeva Bruno. Ha voluto che fosse la struggente melodia di un
in mano il microfono e cantava Try. Non era il disco di gospel ad accompagnarlo nel suo ultimo viaggio...
Janis Joplin, come credevamo tutti: era la viva voce di Non lo dimenticher mai.
Aida. La sensualit con cui si muove sul palco: una sen-
Al suo fianco il fedele Lillo Rogati (bassista),
sualit trionfante ed esibita, legata al suo modo di esse-
pietra miliare del blues made in Italy.
re, alla carnalit delle sue origini emiliane, lontana anni
lui (per anni musicista di Cooper Terry)
luce dai canoni estetici che ci vorrebbero tutte perfettine
che ha sempre tenuto le fila della Nite Life Band.
ed anoressiche. Ha collaborato con i pi grossi nomi del
Alcuni dei musicisti che si sono succeduti:
panorama nazionale (Zucchero, Ramazzotti, De Gregari,
Marco Limido, Paolo Manzolini,
Venditti, Bennato e, per lunghi anni, con Mia Martini e
Heggy Vezzano: chitarre
Loredana Bert).
Stefano Re, Davide Ravioli, Pablo Leoni: batteria
Ma la sua vera strada glielha indicata Cooper Terry,
Luca Savazzi: tastiere / Roberto Perego: sax
per anni suo compagno di vita: il blues, inteso non
Daniele Moretto: tromba
solo come musica ma come modo di essere e di vivere.
401
Aida ha dedicato a Bruno il suo CD Live in bluesdi re-
cente pubblicazione.
Cos ha fatto anche Lillo, che ha scritto:

Non poteva mancare anche da parte mia una dedica per


Bruno, amico da sempre. Come non rimpiangere le serate
passate a casa sua o a Spazio Musica a mangiare e a
parlare di musica e di politica. Ora sar sicuramente in-
sieme a Cooper Terry a ridere e scherzare come facevano
quando erano ancora entrambi tra noi...
Ciao amici, non vi dimenticher mai. Lillo Rogati

Aida Cooper

Ci sono incontri nella vita che lasciano il segno non sai


perch e non te lo chiedi nemmeno. E come gli amori a
prima vista che sono delle vere rarit anche lempatia
Aida con due super-fan: Dario Bonizzoni ed Enzo Straneo (a sinistra)
verso alcune persone spesso non si spiega. Con Bruno mi
successa questa alchimia. In apparenza burbero, forse
anche per il suo aspetto alto, possente, barbuto, a volte
necessariamente blasfemo, spesso irascibile, aggrediva i
musicisti soprattutto se non erano delle sue idee politi-
che e, poveri loro, se ignari di ci le esprimevano. Ma, se
leggevi fra le righe dei suoi mai ordinari comportamenti,
conoscevi la sua grandissima sensibilit e umanit.
Quando entravo a Spazio Musica il suo saluto era sem-
pre lo stesso: sei sempre una gran bella figa e riusciva a
risollevarmi il morale anche quando ero gi, in fondo al
pi buio dei pozzi esistenziali. La cosa che lo sorprendeva
di pi, che lo divertiva molto, erano i miei look e, supera-
ta la fase occhi giocosamente spalancati....non dico gli
apprezzamenti che esprimeva. Meno male che Daniela
non mai stata gelosa, anzi lei condivideva e insieme si
divertivano a giocare di rimandi. Non dimenticher mai le
cene a casa di Bruno e Daniela prima dei concerti. Tutto
era sempre a disposizione.
Mangiavano insieme a noi del gruppo e poi lasciavano le
chiavi di casa e tornavano al locale con immensa dimo-
strazione di fiducia anche di questi tempi dove nessuno si
402

fida di nessuno.Due persone infinitamente speciali. Finito


il concerto Bruno arrivava con la sua aria soddisfatta e mi
diceva che lo rimescolavo tutto, io sempre insoddisfatta
o di me, o del gruppo, o dellimpianto mi lamentavo della
prestazione e lui mi ripeteva: ma una gran bella figa come
te non ha problemi e rideva come un bambino felice. Era
un uomo libero, non schiavo del mondo, un uomo valoroso
che non ha preferito un modo di vita adeguato e allineato
per evitare laggravarsi della sua malattia ma andato
senza remore e paure, sorridendo.
Questa la liberta che si concessa, la pi alta per luo-
mo. Ha avuto la fortuna di conoscere tutto ci che il mon-
do pu offrire, la bont, lamore, lamicizia e perch no
forse anche lodio e linimicizia. Era umano, generoso e
incrollabilmente fedele agli amici. Lunica mia recrimina-
zione di non averlo potuto abbracciare unultima volta
per dirgli: arrivederci Bruno. Aida

Aida Cooper Band, 1986


Bruno ha tantissimi amici..... Mino
Io sono uno degli ultimi ed ho timore a dirlo; quasi vergo-
gna. Forse non sono neanche pronto ad esserlo. Forse non Dove collocare Mino Torti da Mont Beccaria, se non
dovrei neanche..... Timore doffendere lamicizia solida vicino alla sua Aida? Un personaggio il Mino. Una sen-
che ha con gli altri. Lamicizia che Bruno regala: vitale. sibilit ed una generosit rare. Uno che non si dimentica
energica, sensibile. Impegnata. Quando lo vedo sem- mai di compleanni e ricorrenze. Uno capace di inventarsi
pre alto, magro da farmi invidia, con la sigaretta in mano chiss che per trovare quella rarity in forma di vinile o
sospesa a mezzobusto, la testa un po piegata con quel di libro o di bottiglia dannata, che ti far tanto piace-
sorriso da vecchio bambino pronto a scappare nel gioco re ricevere. Uno sempre aggiornato sul gossip intorno al
di battute, di sguardi da compagnone, da ammiccamenti, mondo della musica, che descrive con battute taglienti,
brindisi e grasse risate. Lho incontrato poche volte con colorite ed irresistibili. Uno che ha la rara virt di dire
quella barba da saggio e mai stato senza allegria. quello che pensa il Mino. Il pi grande fan di Aida: non si
Lho conosciuto politicamente collerico quasi fisicamente perde un concerto, la riempie di fiori e di regali. E per lui
collerico.... e mi son divertito. Poi una sera, ad un concer- Aida accetta, suo malgrado, perfino di mettersi in testa
to, dopo che abbiam fatto arrabbiare la Daniela per i brin- improbabili cappelli che vanno al di l del kitsch, come
disi, le urla e le grasse risate che ci siam fatti, mha tirato successo in una delle edizioni della festa di Mont di cui
un scherzo... e si nega da allora, sorridendo divertito. Ridi, Mino lanima, oltre che direttore artistico (e con que-
ridi divertito, tanto prima o poi ti ripiglio e allora, in bar- sta definizione me li sono guadagnati, inevitabili, i suoi

403
ba alla Daniela!!!, torner con te ai concerti a brindare e vadaviailc...).
a ridere. Ti conosco da poco e finisco per rispetto, perch
ti voglio tanto bene e prima o poi ti ripiglio.
Baci Bruno e bacer la Daniela, come tu baci lAida!!!....
io che posso. Lorenzo Pugliese

Lucia, io Mino, Flaco e Aida


alla festa di risarcimento dei miei 50 anni.
Marco Limido

Una delle migliori chitarre blues per tocco, sensibilit


e destrezza. A Spazio aveva un gruppo di fan super-ap-
passionati che non si perdevano nemmeno uno dei suoi
concerti. I pi bravi se lo sono accaparrato: Cooper Terry
ed Aida (nella Nite Life dagli inizi insieme a Lillo Rogati)
Fabio Treves ed Arthur Miles, con cui ha collaborato per
anni ed anni. Ma il blues malattia di famiglia. Sul fini-
re degli anni Novanta si messo in proprio ed ha fondato,
con il fratello Franco allarmonica e voce, il cugino Da-
vide Bianchi al basso e Roberto Berlini / Gigi Biol-
Giancarlo Schinina
cati alla batteria, The Family Style, band con cui ha
& Level Blues Band ottenuto successo ed importanti riconoscimenti in tutta
Marco Limido e Lillo Rogati
Europa.
404

Gnola Blues Band con sti due; ma li vedi come sono conciati?! Gnola, al
secolo Maurizio Glielmo (ma che cazzo di nome ti sei
Ci siamo rivisti tante volte dopo il 18 marzo 2002: stesso scelto? lo sai cosa vuol dire in dialetto pavese? lo ave-
affetto, stesse risate, stesse storie, stesso gioco delle va apostrofato Bruno la prima volta). Sbarcato a Spazio il
parti con loro sempre pi scriteriati ed io che fingo di cer- giorno del suo trentesimo compleanno (16 maggio 1987),
care di arginarli, ma niente pi lo stesso: perch Bruno al seguito di Fabio Treves.
era uno di loro, uno della band! Assolutamente geniale alla slide guitar, altrettanto crea-
Bruno si illuminava dimmenso non appena vedeva arri- tivo e dissennato nellarte del vivere. Ed in questo Mar-
vare Tiziano Tix Cimaschi: erano una coppia formidabi- co Guarnerio, uno dal grande cuore, gli fa buona, anzi
le. Insieme potevano anche essere pericolosi (soprattutto ottima compagnia. Tastierista, produttore, compositore
per il tasso alcolico che riuscivano a raggiungere) ma si di grande talento ed inventiva (passato agli 883 ect.ect.):
mettevano addosso reciprocamente una tale allegria! Tix x fora: era il suo refrain preferito. Ci ha fatto morire
che strabuzza gli occhi, che fa quelle sue facce troppo con i suoi effetti sonori alle tastiere in quella mitica festa
buffe mentre suona (grande bassista!) e Bruno, sorriso del 31 dicembre dell89.
radioso, che gli si avvicina con due bicchieri di Rum Pam- Dal 1990 subentrato Roger Mugnaini, decisamente il
pero Anniversario so che avevi sete, amore mio pi affidabile ed il pi serio (si fa per dire) della compa-
E sempre loro due, adagiati sulle sedie da cinema, il rum gnia. Ha superato ampiamente la prova daccoglienza
che gli esce dalle orecchie, che se la ridono beati alla fac- di Bruno. I batteristi: Maurizio Simpsi, Francesco Pe-
cia di Gnola, per una volta tanto serio, che, imprecando, lizzari, Mauro Gilli.
carica in macchina anche la strumentazione di Tix Danie- Non escono da Oxford i ragazzi, di quelli che il blues ce
la, mi tocca proprio darti ragione: fai bene ad incazzarti lhanno nel sangue e che lo applicano anche nella vita.
Gnola Blues Band

Di quelli che zio assoluto noi due che scendiamo


- lorario unopinione e la colpa sempre del traffico in dalla macchina e Bruno che ci aspetta
tangenziale, oh yeah fermo, impassibile davanti alla porta del
- Gnola s che ce lha lungo il naso, oh yeah locale.
- le tequila bum bum sono una bella gara, oh yeah Scusa, Bruno, abbiamo trovato casino
- quando sono insieme gli scappa da ridere, oh yeah allingresso dellAutos Fottetevi,
- la polizia gli fa il palloncino e quella volta Tix non aveva brutti stronzi! Andate tutti e due a dar
bevuto, oh yeah via il culo e ci lancia un oggetto volan-
- Gnola ha il mal di denti ma il dentista di quelli che va te (in seguito identificato in un martello)
ai concerti del blues. oh yeah che mi arriva ad un paio di centimetri
- gli stacco la corrente allalba perch neanche le randel- dai piedi. Ma sei fuori, pirla! Potevi
late li fermano, oh yeah prendermi!dico io. Vi sembra lora di
- vanno a comperarsi le sigarette ma il tabaccaio sta a 30 arrivare, brutte merde? pi di due ore
km e quello del locale si incazza come una iena, oh yeah che vi aspetto. E ti sembra il caso di
- quando suonano il blues ti vengono i brividi, oh yeah tirarmi il martello, per questo? e poi,
- neanche le cannonate li schiodano da Spazio, oh yeah con dolcezza femminea, cerco di sdram-
- Bruno ce lhanno nel cuore, oh yeah..... matizzare un po: Allora vuol dire che
non mi vuoi pi bene?! Oh, amore,

405
Tiziano Cimaschi ma lo sai che ci sei solo tu per me!
Difficile mettere su carta le mie emozioni; anche perch il solito Bruno e via con sound check e
io non scrivo mai. E poi con Bruno e Daniela ne abbiamo Pampero.
passate talmente tante! Giusto un episodio, di quelli de- Mi sembra ancora di vederlo e di sentir-
stinati a rimanerti nel cuore. I soliti ignoti erano entrati lo, con i suoi modi schietti e duri, diretto
in cantina e mi avevano rubato tutti gli amplificatori. Il e generoso, sempre pronto ad ascoltare
giorno dopo dovevo suonare. Confuso e sotto shock, chia- e a capire i problemi degli altri. Non ri-
mo Bruno: anni prima gli avevo praticamente regalato il nunciava mai alla sua ironia. E che dire
mio vecchio Music Man, ci tenevo che lavesse lui. Tix, di quella volta in cui voci false e tenden-
Gnola
lampli sempre stato tuo. Lho usato, riparato e conser- ziose (di Daniela, e del resto della band)
la chitarra quella di Alessandro Rava
vato. qui, non farti menate e vieni a prenderlo! Solo un dicono di averci trovati ubriachi fradici,
musicista sa cosa si prova in quei frangenti! seduti su una panca del locale, abbrac-
Bruno e la sua deliziosa accoglienza. ciati biascicando parole senza senso? Dopo tutto non
Dovevamo suonare a Spazio quella sera. Bruno ci aveva eravamo poi cos andati s, avevamo bevuto qualche
raccomandato di far presto, non si capisce il perch, dal bicchierino di rhum, tanto per gradire, ma non eravamo
momento che io e Gnola siamo sempre stati puntuali, fuori cos come loro raccontavano vero Bruno? Io,
come orologi svizzeri (ah,ah,ah). Quella volta il nostro era e un sacco di altre persone che come me hanno avuto il
un signor ritardo; in macchina cercavamo di inventarci privilegio di conoscerlo, potremmo raccontare uninfinit
delle scuse ed immaginavamo la faccia di Bruno al no- di questi momenti, che ci hanno aiutato a costruire il bel-
stro arrivo; di sicuro doveva gi essere incazzato nero. La lissimo rapporto di amicizia che ci univa.
scena quella di un film western: cortile deserto, silen- A Bruno, sei sempre nel mio cuore, Tix
Marco Guarnerio: Ho chiuso gli occhi e mi sono venute
in mente le immagini, i suoni, le sensazioni, belle, belle
come sempre. Come viverle la seconda volta, che poi
come la prima. Ed allora ho rivisto, ho risentito, cio ho
visto e ho sentito senza dover per forza trovare un sen-
so, poich alcune cose il senso ce l hanno gi, sono loro
stesse il senso. Gli voglio bene.
Non pu passare certo inosservato e neanche inascolta-
to. La sua presenza sicuramente massiccia ed incon-
fondibile, la comunicazione forte, la trasmissione chiara.
Tutti sanno, sentono, capiscono e si emozionano.
Le cose particolari fanno parte di un essenza unica, di
ununica energia. Tutte le parti di una storia, vissute in
momenti diversi tra persone diverse, le immagini, i suo-
ni, gli odori, i riti, i saluti, gli abbracci e tutto il resto. Roger e Tix
Marco

Roger Mugnaini: Il mio primo concerto a Spaziomusi- Paolo Bonfanti


406

ca risale al dicembre del 90. Non conoscevo n Bruno


n Daniela n tantomeno il loro originale locale pieno di Parlare di Paolo e dei suoi concerti un po come sfoglia-
storia e di foto di tanti artisti. Naturalmente ci siamo trat- re lAlbum di alcune tra le pagine pi belle della nostra
tenuti ben oltre la fine del concerto con Bruno che offriva storia. arrivato a Spazio nel 1987 e da allora, come nella
ogni sorta di drinks caraibici. pi classica tradizione degli amori ricambiati, non ci sia-
Tutto questo miscuglio cominci fin da subito ad avere mo pi persi di vista. Ci ha impressionato subito quel chi-
effetto per poi culminare nel viaggio di ritorno sullauto- tarrista mancino che veniva da Genova: tecnica da virtuo-
strada per Milano, di fronte al Forum di Assago. Vomitai so, ispirazione e capacit compositive non comuni ed una
anche lanima! Con Tix che mi diceva: Ma ti pare bello: profonda cultura musicale, al punto di riconoscere dalle
fare queste cose proprio davanti al Tempio del rock! e foto appese tutti, ma proprio tutti i jazzisti ed i bluesman
Gnola che mi batteva la sua delicata manina sulla schiena passati da Spazio e descriverne la storia.
al grido di KEEP ON ROCKIN! Altro che rockin: avevo (Si capisce subito che sei laureando al DAMS!- quan-
verniciato gli interni della macchina di Tiziano! te volte glielho menata! Forse anche per non sentirselo
stato il mio battesimo a Spaziomusica. Ero lunico della pi dire ad un certo punto ha deciso che era ora di finire
band che andava in giro a suonare (per non dire vaga- ed passato alla status di laureato, con una tesi ... sul
bondare) accompagnato dalla ragazza, oggi mia moglie blues naturalmente).
e madre dei miei due figli. Ricordo che la prima volta che
Daniela la vide, durante la cena pre-concerto a casa loro, Ha iniziato con la Big Fat Mama: grandi musicisti e
esclam: Meno male che c una presenza femminile grandi amici, una delle band di rock blues pi importan-
che d un tocco di grazia in mezzo a queste bestie! ti a livello nazionale: Piero De Luca: basso / Maurizio
Momenti gratificanti! Roger Renda: chitarra e voce / Mauro Mura: batteria.
come un musicista americano: preciso!), animatore arti-
stico ed anche rianimatore: lui, totalmente astemio, co-
stretto a farsi carico dei suoi compagni di strada, italiani
e stranieri, in preda a delirio alcolico post-concerto.

La prima volta...
Ho suonato cos tante volte a Spazio Musica che ho perso
il conto... ma la prima, con i vecchi compari Big Fat Mama,
non si pu dimenticare: laccoglienza, schietta e familia-
re, la cena al tavolone a fondo sala (riso allo zafferano..),
e poi quel tipo che sembrava Marx e la sua compagna
di vita.. a beccarsi e farsi battute tutto il tempo (ma si
vedeva benissimo che non potevano fare a meno luno
dellaltra)... Abbiamo subito capito che non era un posto
come gli altri. E lavremmo capito ancora meglio dopo,
davanti ad un pubblico caldo e competente, alla fine tutto
(o quasi... dipendeva dalla Bonarda ingerita) in piedi a
Paolo Bonfanti ballare... Come diceva il grande Nat King Cole... unforget-

407
table in every way!!
E poi la Paolo Bonfanti Band con vari musicisti che
hanno accompagnato la sua chitarra stellare: Massimo Miss didietro Spazio Musica
Berri, Tiziano Cimaschi (ancora lui!), Germano Jori, ... non mi ricordo proprio di che citt fosse quella tipa,
Renato Scognamiglio, Andrea Costanzo..., fino allat- forse di Piacenza, ma non sono sicuro Il Morani me la
tuale formazione: Rosalba Grillo al basso (una donna fece notare un sabato sera, come al solito affollato, a
bassista: una rarity) ed Alessandro Pelle alla batteria Spazio.La vedi quella l?... la speciale commissione (..dei
(abbiamo poi scoperto che veniva da anni a Spazio a sen- soliti disgraziati) lha nominata Miss Didietro Spazio
tire i concerti blues. Ci ha confessato che per lui suonare Musica per lanno in corso... Lei ovviamente non lo sa...
a Spazio stata la realizzazione di un sogno). Se non ricordo male al posto di didietro ha usato un
Ha suonato con i Down Town (alcune leggende viventi altro termine...
del British Blues: il sassofonista Dick Heckstall Smith,
il batterista Mickey Waller ed il bassista Bob Brun- Il contascatti
ning), Fabio Treves, Gnola, Alessandro Gariazzo... ...girare lItalia a suonare con musicisti inglesi ed ame-
E poi Freddie James e Mary Ann Brandon, Roscoe ricani era elettrizzante e musicalmente istruttivo ma po-
Shelton, Jono Manson, David James teva avere qualche volta conseguenze impreviste: alcuni
Se la rideva un sacco assistendo alle liti leggendarie tra di loro per esempio non avevano ben chiara la differenza
me e Bruno; da buon ligure non esternava commenti, ma si tra le tariffe telefoniche inglesi e quelle italiane. Questo
capiva che, in fondo, stava dalla parte di Bruno. Lho visto sfociava in conti stratosferici caricati sulle spese degli al-
allopera, oltre che come chitarrista-cantante-front-man, berghi o bollette astronomiche agli ignari ospitanti.
come autista, road manager, interprete (parla linglese Come nella migliore tradizione, quando si suonava a Spa-
zio Musica si dormiva a casa del Morani e la mattina (tar- dove si sarebbe svolto il concerto (eravamo convinti di
da..) successiva cera qualcuno che si attaccava al telefo- trovarci a una festa dellUnit, nellangolo dei giovani....
no ed erano dolori...! Non potr mai dimenticare il ghigno lo spaziogiovani.... lo spaziomusica......). Allennesima do-
soddisfatto del Bruno davanti al nuovo gadget installato manda nei bar e allennesimo caff/grappa un ragazzo ci
vicino al suo apparecchio telefonico: un contascatti spi- disse che lunico locale che dove potesse esserci un con-
der ultimo modello SIP... e il suo commento:..stavolta certo serio e della buona musica era lo SPAZIOMUSICA
non mi incno pi! Paolo in via FARUFFINI. Di corsa ci catapultammo alla ricerca
e dopo esserci incastrati nelle vie della citt riuscimmo
Sono Alessandro Pelle, il batterista di Paolo Bonfanti. nellimpresa. Allingresso ci imbattemmo in un omone
A dire la verit mi sento un po imbarazzato: 1) perch con la barba bianca troppo serio, anzi incazzato con tutti:
sono sempre stato un grande frequentatore di SPAZIO- gruppo, clienti, mixer, casse...ecc ecc e la situazione ci
MUSICA (ce ne fossero di locali cos qui a GENOVA!) 2) lasci un p basiti..... ma dopo esserci serviti al banco
perch TU e BRUNO siete stati e sarete sempre per quelli ci indirizzammo a salutare i nostri idoli. Di quella sera ri-
come me... delle istituzioni... Musicalmente credo di aver cordo, oltre allo sbattimento, la magia che si era creata
realizzato tanti miei sogni...tra questi quello di essere e limpressionante sfilza di foto di grandi musicisti che
passato dalle poltrone al palco di SPAZIO... e ANCORA avevano suonato nel locale e le loro dediche lasciate a
NESSUNO MI HA MENATO!!! ...eh..eh..eh BRUNO e DANIELA. Quello fu il primo di tanti concerti
Tutto ha avuto inizio un po di anni fa. Con la mia truppa di visti nel vostro locale, ma la cosa pi bella stata loc-
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fanatici del BLUES un sabato sera decidemmo di seguire casione, nel tempo, di frequentarvi e rendermi conto di
il nostro idolo... Fabio Treves con la sua band, il quale ci aver conosciuto due persone meravigliose. Non mi voglio
disse che suonava allo SPAZIOMUSICA a PAVIA. Siccome dilungare troppo. Sono felice di poter suonare in un un lo-
era quasi estate e i concerti si svolgevano gi allaperto cale MITICO e di far parte della grande famiglia di BRUNO
arrivati in citt cercammo una piazza, una festa, un palco e DANIELA, Ale

Paolo Bonfanti con Fabio Treves


Foto di Stefano Galvani
Hot Bibins

409
Big Fat Mama

Piero De Luca: basso


Maurizio Renda: chitarra e voce
Mauro Mura: batteria Hot Bibins
Paolo Bonfanti: chitarra e voce
Il gruppo ottimo, compatto, mai sopra le righe. Il rife-
rimento Chicago, senza tralasciare il blues grintoso del
Texas, il tutto suonato con straordinario feeling... cos
Silvano Brambilla su Il Blues. Non a caso anche Fabio
Treves li ha voluti al suo fianco.
Renato Scognamiglio (chitarra e voce) e Andrea Co-
stanzo (batteria) avevamo gi avuto il piacere di cono-
scerli e di sentirli suonare al fianco di Paolo Bonfanti,
con Dillo (Luigi Di Lorenzo: basso) la sintonia stata
immediata. Oltre alla musica, il marchio generazionale di
un impegno per migliorare il mondo... Compagno di quelli
seri, anche Assessore alla Cultura a Sestri Levante e ne
combina delle belle!
Tolo Marton

Tolo Tolo. Uno tra i chitarristi migliori al mondo: paro-


la di Treves. Tolo, da sempre fedele alla linea. Una linea
dettata dal suo grande talento, dalla sua ispirazione e
dalla sua passione per la musica. Fedele alle sue origini di
musicista rigoroso, coerente, mai appagato e da sempre
estraneo alla logica del music bussiness.
La sua prima volta a Spazio stata nell86: incredibile
che a distanza di cos tanti anni e cos tanti concerti ne
conservi ancora un ricordo cos nitido. Da allora Tolo ha
costruito ed attraversato la storia di Spazio: almeno due
appuntamenti allanno, mai un concerto uguale allaltro:
blues, rock, ballad, incursioni nel jazz e nel mondo lunare
della psichedelica. Tolo non ha mai amato ripetersi: ogni
volta per lui era una sfida, una continua ed affascinante
ricerca, il gusto e la voglia di reinventarsi, come se fosse
sempre la prima volta. A killer guitar-slinger from Italy:
410

Tolo: guitar hero: un chitarrista italiano che va a vince-


re in terra americana il Voodoo Child Award (1998), con-
corso ideato alla ricerca di un talento che ricordasse lo
spirito di Jimi Hendrix. Ha vinto con Alpine Valley, ballad
struggente e visionaria, scritta in memoria di Steve Ray
Vaughan. Carla, sua moglie, me laveva detto: Sentirai,
a me ha fatto venire i brividi. Non appena labbiamo sa- Tolo Marton a Seattle
puto esplosa la gioia ed stato un susseguirsi frenetico con il padre e la sorella di Jimi Hendrix
di telefonate a tutti gli amici, a tutti i fan che lavevano
seguito con emozione e con passione in tutti quegli anni. complimenti, quasi imbarazzato quando Anna e Lucia, le
Ricordi tanti: sue fan pi accanite, srotolano sul palco un mega striscio-
Tolo al nostro primo Festival Blues, correva lanno 1988: ne preparato in suo onore dopo il trionfo a Seattle.
stato lui che ci ha risolto la serata dopo che un improvvi- Tolo ed i suoi musicisti: scritti cos, in ordine, pi o
so malore di Phil Guy ci stava gettando nel panico. meno, di apparizione: David Brian Srb, lamericano tra-
Tolo e sua moglie Carla, la sua compagna per la vita, piantato a Bologna e Bebo Baldan, Orazio De Salvo
+ tutta la band con morose al seguito: una domenica lu- (grande simpatia, matto come un cavallo) e Massimo
minosa passata tra chiacchiere, vino e patate lesse (mai Fantinelli, Gigi Todesca, Sandro Marinoni, Wil-
mangiato patate lesse cos buone come quella volta l!) ly Mazzer, Oscar Abelli, (loro due insieme ad Austin:
gi, in Borgo, dal Previ, quando ancora era una trattoria una convivenza difficile da immaginare) fino ad arrivare
alla buona. ai Lostiguana: Marco e Massimo Michieletto e
Tolo, schivo e riservato, che si schermisce di fronte ai Maurizio Feraco. Tolo Tolo.
Tolo con Bebo Baldan e David Brian SRB

Tolo con Gigi Todesca


Oscar Abelli e Sandro Marinoni

1986: Tolo con Orazio De Salvo e Massimo Fantinelli

Il mio primo ricordo di Bruno Morani Vittoria ci intercett da qualche parte, forse vide quella

411
Dicembre 1986: pochi giorni a Natale. Eravamo partiti Peugeot e pens eccoli, per forza devono essere loro
due settimane prima pieni deccitazione. Ci attendevano e ci fece strada. Alle 10 e mezza passate stavamo scari-
ben 14 serate di fila in Svizzera! Tornavamo con la nostra cando districandoci tra il pubblico che alla nostra vista ci
scassatissima Peugeot 404 giardinetta del 71, zeppa di dedic un incoraggiante applauso. Io ero completamente
strumenti fin sopra il tetto, e nevicava. Naturalmente era- fuso ma riuscivo anche ad essere preoccupato. Piazzam-
vamo in ritardo. Questo nuovo locale a Pavia dove non mo i nostri strumenti non senza un certo imbarazzo, con la
avevamo mai suonato, lo Spazio Musica, ci aspettava gente che ormai da unora stava seduta aspettando. Sar
per le sette di sera, e noi eravamo ancora fuori dellIta- stata quasi mezzanotte quando cominciammo. Dopo un
lia, ed erano gi le sette passate! I cellulari non erano paio di pezzi qualcuno gridava: alza! alza! Alzo cosa?
stati inventati e di trovare un telefono sotto la tormenta Suona pi forte! Ma come, a me sembrava gi di stare
neanche a parlarne. Al confine lufficiale di dogana era suonando forte, ma per loro era piano. Che il mio orec-
gi incazzato da prima. Uscito controvoglia da quella spe- chio avesse perso il senso della realt, dopo 14 serate
cie di gabbiotto, guard prima la macchina, poi noi, poi svizzere in posti dove ti controllavano con il misuratore di
di nuovo la macchina. Ma chi quel deficiente che vi decibel? Forse fu in quel momento che finalmente alzai lo
ha fatto passare?! Forse la neve ci deve aver aiutato, sguardo e incrociai quello un po burbero ma divertito di
perch al suo Sparite da qui prima che ci ripensi pas- un tipo alto e magro, capelli lunghi e una folta barba che
sammo indenni con la nostra carretta piena di acquisti mi fece subito venire in mente Carlo Marx. Stava gestico-
svizzeri. E via verso Pavia. Dopo code in autostrada e code lando nella mia direzione come per dirmi: vai Tolo!. In
in tangenziale, attraverso i finestrini appannati scorgem- quellistante mi sentii addosso una carica tale che ci diedi
mo il cartello Pavia. Erano le 10. E Via Faruffini, come ci dentro per tutta la sera. Bruno mi aveva dato il via.
si arriva? Non so ricordarmi neanche come successe, ma E fu indimenticabile. Tolo Marton
Un opera fatta con grande passione. Lautore Black Wolf: lui ai concerti di Blues non mancava mai
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Oscar Abelli custodire il tuo sogno mi disse. Suonai in molte occasioni
dopo quella prima volta a Spaziomusica da Bruno e Danie-
Ci era piaciuto subito Oscar, da quella prima volta con i la. E molti sono i musicisti che nei primi anni Novanta ho
Listen Here: un vulcano di energia, di gesti, di idee, di pa- accompagnato l con la mia batteria: Sandro De Piscopo
role. Vederlo alla batteria era uno spettacolo perch lui (nipote di Tullio), Valentina Comi, Lillo Rogati, oltre al
uno che quando suona si d tutto intero, anima e corpo, mio gruppo di allora LISTEN HERE con Renata Tosi,
alla musica. E ci era piaciuta tanto anche Renata Tosi, la Giuseppe Zironi, Gabba Longoni, Fausto Coda.
cantante: un vero talento naturale. La sua interpretazione Anni dopo anche il grande Tolo Marton. Ma soprattutto
di Billie Holliday aveva impressionato anche Dick Heckstall ho masticato un giusto sapore di musica dentro ad ognuna
Smith ed altre leggende del British Blues che avevano volu- di quelle serate, serate che perdevano il tono solenne ed
to suonare per lei in una session rimasta memorabile. in cui poteva succedere di tutto, anche limprevedibile. E a
Un tot di anni, di concerti, di jam, di incontri dopo, Oscar ci me accadde di sostituire un batterista come Mickey Waller
aveva sorpreso arrivando a Spazio a fianco di Tolo Marton. perch troppo ubriaco e suonare con il suo gruppo di Lon-
Impossibile pensare a due persone pi diverse: Tolo, schivo dra: la Deluxe Blues Band, con Dick Heckstall Smith, mitico
e pacato, Oscar, fibrillante ed agitato. Eppure avevano an- sax, ex-Colosseum e Bob Brunning, bassista della grande
che passato dei mesi insieme in quel di Austin: da com- scena londinese anni 60! A Bruno e a Daniela e anche alla
pagni di musica lintesa tra loro era grande. fortuna cos, del caso che mi ha portato a Pavia devo tan-
to della mia vita per la musica e per la mia esperienza. Mi

413
Non facile per me descrivere ci che ha significato mu- intimidisce trovare le parole giuste che diano il senso alla
sicalmente e soprattutto ci che ha dato al mio sentire verit di quei tempi e parlino ad altri di un affetto che ha
quel mio primo viaggio a Pavia, quel primo incontro con saputo unire alla musica i nostri sogni, ma sono certo di
Bruno e Daniela. Vivevo a Parma a quel tempo, la met non sbagliare quando sento che sono per Bruno tutti quegli
circa degli anni Ottanta e ricordo che mentre cercavo di applausi. Oscar
raggiungere Pavia e Spaziomusica, rimurginavo tra me e il
mio blues e la mia tristezza... Ma Bruno aspettava la musi- Oscar Abelli
ca che avvolge e dovrebbe sempre avvolgere ogni respiro
di un musicista e cos aprirono i miei polmoni la sua pacca
sulla spalla, il suo bicchiere di vino, la sua curiosit perch
ancora non sapeva chi ero, la sua barba bianca e i suoi ca-
pelli lunghi ed ancora pi bianchi. E poi in tutta quella sua
allegria cos fiera di se stessa e cos seria tanto da rega-
lare al locale unatmosfera da osteria sotto casa. Con lui,
(che a guardarlo non so ancora se somigliasse pi a Marx,
per colpa del bianco che lo rendeva saggio o pi al Che se
vedevo solo nel suo sguardo) e solo con lui ho confessato
la mia voglia di suonare la tromba (dopo, tra laltro, lo feci
io, che ero e resto un batterista). Bruno non perse tempo e
da un ripostiglio mi trov una custodia di velluto rosso vuo-
Renata Tosi e Oscar Abelli
ta: Per il domani di una tromba: un cassetto sicuro dove
Fendinebbia

Sem & Friends

Tandem Blues
414

Andy and the Dirty Hands


The Blake Snake

The Kingbees
Joe Sarnataro (Edoardo Bennato) & Blue Stuff suonato a Spazio stata festa
grande. E sono perfino riusciti a
Per le nostre credenziali blues aveva garantito Max Pez- far ballare Bruno!
zali: lui ed Edoardo Bennato si erano parlati nel back sta- Conobbi Bruno Morani nel 92.
ge del Festivalbar. (Cera stima tra loro, difatti la sera del Sapete quelle figure fiere, compo-
concerto Bennato aveva dichiarato alla Provincia Pavese ste da quello spessore culturale
Trovo Max Pezzali molto simpatico, immediato, come la e pronte a mandarti a quel paese
musica che fa). senza nemmeno fartene accorgere
E cos Joe Sarnataro, lalias blues di Bennato, sbarcato se ti mettevi a dire cazzate. Eb-
a Spazio. Era il 25 settembre del 92. Non riuscivamo a bene, quella faccia che ricordava
crederci! La notizia, anche se non ufficiale, era circolata tanto Artaud, Lyndsey Kemp, pro-
con il passaparola: non cera pi posto neanche in piedi. feta di se stesso e degli altri, era
Una notte da ricordare, una notte di sano, autentico, su- nemico di tutti quei sistemi che
dato blues. vogliono imporre e che negano la
La cronaca di Carlo Gariboldi: Attaccano i Blue Stuff, libert despressione e darte. Bru-
con il loro blues sanguigno ed una carica irresistibile di no fu uno dei primi cultori di Blues
simpatia, latmosfera si fa rovente: inizia cos il viaggio di tanto da aver ospitato nel suo leg-
Joe: un Bennato, disponibile ed in gran forma, che si ri- gendario SPAZIO MUSICA i pi

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mette in gioco e, con la consueta, graffiante ironia, ritorna emblematici musicisti di questo
alla sua anima blues. asciuto pazzo o padrone: genere. Era per anche attento a
comme aggi fa cu chistu blues dint o core: Chicago quello che gli girava intorno, infat-
blues e slang partenopeo: funzionano benissimo insie- ti molti artisti italiani gli devono
me, a dimostrazione di come lanima napoletana possa tanto. E cos quando con i Blue Stuff arrivai allo Spazio
far vibrare le corde della musica del diavolo. Tutto troppo la prima cosa che mi regal fu la sua maglietta poich
bello! Una notte di quelle che vorresti non finissero mai. le altre erano tutte finite. Incominciammo a conoscerci e
devo dire che lui aveva capito che non eravamo i soliti Sunset and blue:
cos che abbiamo conosciuto i Blue Stuff, una delle napoletani da cartolina, infatti si parlava proprio chiaro! nuovo CD e nuova
migliori blues band italiane: Enzo Caponetto e Guido Almeno una volta al mese si suonava da Bruno, ma ci fu band per Enzo
Migliaro: chitarra/voce Mario Insegna: batteria/ una sera allo Spazio che si cre la magia: a fine concer- Caponetto. Ad
voce Umberto DAquino: basso Renato Federico: to Bruno usci da dietro le quinte indossando una divisa accompagnare la sua
piano. Bravi, divertenti, napoletani veraci, di quelli che, borbonica e sulle note di uno shuffle chiamato Asciuto funambolica chitarra:
quando li incontri, ti viene da chiederti: Ma perch non pazzo O Padrone, incominci a ballare come un osses- Gaia Fusco:
siamo tutti napoletani?. La simpatia, reciproca, scatta- so dimenando un Triccaballacche (chiss dove lo aveva voce e chitarra
ta subito. Grande passione per il blues, dissacrante iro- preso), provocando una efficace reazione del pubblico, Gabriele Del
nia, sguardo disincantato ma pieno damore per Napoli che a sua volta ballava seguendolo perfino fuori il locale. Vecchio: tastiere
ed i suoi guai, esilarante slang napoletano mischiato con Bruno aveva come tutti gli artisti quellinconfondibile sen- hammond
linglese e perfino con il dialetto milanese. so dellironia ma era anche una persona perbene perch Fulvio Sorrentino:
Lacqua pocae a papera nun galleggia e Afragola sapeva vivere. Ciao Morani, ci si vede dallaltra parte. chitarra
shuffle: loro cavalli di battaglia. Ogni volta che hanno Vincenzo Caponetto
foto Adriano De Carli
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Blue Stuff la band napoletana di Edoardo Bennato

Enrico Penati lanima. A Spaziomusica in quelle sere tutto si amalga-


mava in una magica ricetta: Bruno e la sua barba, il sorri-
Me li ricordo bene: venivano spesso ai concerti blues im- so ospitale di Daniela,linfa del locale , le foto sul muro,
portanti lui e Daniela, sua moglie. Gentili e discreti, tra la pastasciutta e gli artisti...: questo pathos ideale che ti
i primi ad arrivare per trovare liberi i posti pi vicini al faceva piangere e ridere contemporaneamente.
palco, quelli dove la musica si sente meglio, dove c pi Bruno era il capitano di un veliero sempre in mare alla ri-
feeling. cerca di un approdo musicale sincero e riprendeva il mare
E me lo ricordo Enrico, a soffiare dentro la sua insepara- dopo lennesimo concerto, spinto da quellamore per la
bile armonica, con la Fats band, la Peppercorn Blues musica che ha sempre accompagnato ogni suo gesto.
Band e come ospite in tante situazioni live... Onore a te amico Bruno che in tanti anni hai saputo co-
struire, animare, gestire e difendere quel luogo incanta-
...cerco le cassette che ho registrato a Spaziomusica. to che era Spaziomusica, ed hai creato per i musicisti di
Bruno, la memoria storico-musicale di quelle mura sar blues che l hanno suonato lo stesso ambiente dei locali
per sempre assente ai nostri occhi, ma per sempre pre- di Chicago e New Orleans.
sente in tutti quei luoghi dove ancora si suona musica con Enrico Penati armonica blues Milano dicembre 2002
Vince Vallicelli

Grande personaggio, oltre che grande batterista.


Una persona di quelle vere, anche lui uno spirito libero.

Dedicato a Bruno
Era una persona libera con un cuore grande come una
casa. Aveva buon fiuto per le cose sane e belle.
Era burbero di carattere ma gentile di animo.
Amava la musica, il vino e il canto, e forse proprio per
questo che labbiamo perso. Non so quanto possano ba-
stare queste mie parole per colmare il vuoto che ha la-
sciato in tutti noi, comunque sono dettate dal rispetto e
dalla stima che avevo per Bruno, una persona unica.
Ciao Bruno, sarai sempre nella nostra musica. Vince

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Rudy Rotta Lalbum (vinile) del 1988, la copertina di Milo Manara

...chitarrista diabolico ...voce graffiante ...eccellente


compositore: uno dei grandi del blues made in Italy. Da
anni ha acquisito ottima fama ed un posto di rilievo nei
Festival e nel circuito blues a livello internazionale.
Anche da noi i suoi concerti hanno scatenato entusiasmo.
Da sempre al suo fianco il grande Pippo Guarnera (usci-
vano magie dal suo Hammond); Geppi Frattali al basso e
Carmine Bloisi alla batteria nel suo ultimo live, gennaio
99, a Spazio. Lui e Bruno: due personalit titaniche, spes-
so in rotta di collisione ma, su tutto, la grande, comune
passione per il blues.
Paolo Ganz: harmonica blues

Gennaio 91: storie di blues in versione acustica: Paolo


Ganz (gi allora uno dei pi apprezzati armonicisti a li-
vello nazionale) ed Alex Perzolla alla chitarra. Una gran
bella serata di musica e damicizia, con larmonica lascia-
ta per la collezione di Spazio. Pochi giorni dopo riceviamo
un messaggio che ci fa molto piacere:
Cari Bruno e Daniela, vi ringraziamo ancora una volta per
la vostra gentile accoglienza e fraterna ospitalit! raro,
in questo ambiente, incontrare persone che non sono tut-
te tese a sfruttare il lavoro di chi suona la propria musica
e disposte, senza bisogno di tante parole, a capire che
questa strada la si deve percorrere insieme. Come col-
laboratori e soprattutto come persone. Paolo & Alex
418

Baker Street Band

Tra i primi a dare limpronta blues a Spazio.


E che impronta! Era il 1986. E loro spopolavano nei locali
di tutta Italia. Serate torride: rock blues energico e com-
patto, suonato con grande classe!
(E Cappelletti era gi adulto. Ha ragione Fabio Treves a
chiamarlo il brontosauro del blues).

Dave Baker:
batteria, voce
Chuck Fryers:
chitarra, voce
Tino Cappelletti:
basso, voce
Claudio Bazzari:
chitarre
Fryers and Friends

Trutz Viking Groth: one man band


(ex- Kim the Cadillacs) la valanga del rocknroll
& country ... have guitar... will travel

Peppe o Blues
& Hells Cobra:
calore, simpatia,

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funky-blues esplosivo:
non potrebbe essere
diversamente con un
personaggione come
Peppe Di Lucca, la
versione partenopea
di Popa Chubby!

Giancarlo Crea e Nicola Becattini

The Rick Hutton Band Model-T Boogie


Rockers Emiliani
Claudio Maioli e Luciano Ligabue
Marco Ligabue & Little Taver
Fede Poggipollini
Mel Previte & The Gangsters of love
Maurizio Solieri & Claudio Golinelli
Massimo Riva
Ricky Portera
Gene & fratelli Gnocchi
Freak Antoni
Pezzi di Skiantos: Big Fuzz, Havock, Clara & black cars
Graziano Romani & Mescaleros
Souldrivers
Mega Jam 5
Wild Junkers
Rockerville
Ustmam
French & the Firebirds
Bassapadana, Dirty Hands, Fandango, Tupamaros
anni 70, in pellegrinaggio laico, per respirare una boc-
cata dossigeno, per sentire sulla pelle lorgoglio di stare
dalla parte giusta e di essere in tanti.
Andavamo spesso Bruno ed io per Feste dellUnit, a
Borretto di Reggio Emilia ad esempio, gemellato dal 1976
con il Comune terremotato di Trasaghis, in Friuli, dove
nato il nostro amore.
Ed era sempre grande, vera festa. Poi i tempi, i troppi
soldi sono arrivati i Guazzaloca ed anche la leggenda-
ria e rossa Emilia ha cominciato ad adeguarsi alla storia
presente. Quando ci governavano i nostri sindaci analfa-
beti e stalinisti stavamo bene. Hanno salvato la cultura,
.. tra la via Emilia e lWest...: vorr ben dire qualcosa la civilt, il benessere. Ora che ci governano dei politici
che il meglio del rock nazionale (Liga, Vasco...) venga da liberal e laureati le cose non vanno pi cos bene... ha
l. Si respira unaria speciale da quelle parti. E vengono detto recentemente, con grande lucidit, Lindo Ferretti.
subito in mente i fratelli Cervi, il vecchio PCI, Giuseppe Alle Feste dell Unit lorganizzazione sempre perfetta
Verdi, la pasta fatta in casa, il gnocco fritto, gli asili mi- ma c meno calore, meno discussioni e canzoni di lotta,
gliori del mondo. Lunico posto - lho sempre detto con meno rosso nelle bandiere. Per fortuna arrivato Coffera-

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orgoglio tutto italiano agli Americani che transitavano a ti a riaccendere le speranze...
Spazio - dove si (era?) realizzato il vero Comunismo che Di rock band emiliane ne sono passate tante a Spazio-
benessere condiviso, solidariet, servizi sociali che fun- musica: in tutte un amore, una propensione naturale per
zionano, capacit di divertirsi, gusto del vivere ed anche il rock americano ed una contagiosa carica di simpatia e
buona musica. Ci si andava nellEmilia Rossa, gi dagli voglia di vivere.
Claudio Maioli & Luciano Ligabue con il Liga. Allora il Luciano nazionale era agli inizi,
ma si capiva subito - e Bruno che le persone le fiutava
Claudio Maioli: il fatto che venisse dallEmilia era il pri- lo ripeteva spesso - che i suoi sogni di rocknroll erano
mo elemento a suo favore. bastato che mettesse piede veri. E se sei onesto, se sei vero e non di plastica, diventare
a Spazio, bastata unocchiata per capire di che pasta rockstar (e regista e scrittore di successo) come capitato
era fatto e da che parte stava. E poi lui, con il suo fisico a lui, ti cambia la vita, ma non ti cambia lanima. E Lucia-
importante, non uno che passa inosservato. Uno che no Ligabue uno che ancora oggi puoi ritrovare intento a
ti trasmette unidea di solidit e di simpatia, uno da cui, parlare di brischetta con dei compaesani venuti su da Cor-
altro che lauto usata compreresti, tanta la fiducia che ti reggio in pullman, come successo dietro il palco, dopo un
ispira! Allepoca un promoter sui generis, con idee chiare concerto memorabile allArena di Verona. E non la faccio
intorno alla musica: Kaball, Brando, i Gang: alcuni dei mu- lunga: con persone cos ci si capisce al volo, senza bisogno
sicisti che sono arrivati grazie a lui. Anche in politica solido di menarsela troppo su certe cose. Bruno ed io, ai concerti
come una quercia, ma prima che la quercia fosse presa a e nel back stage, con tutti loro ci siamo sempre sentiti a
simbolo del Partito diventato diesse. Maioli e 10 giorni di casa e non li ringrazieremo mai abbastanza per laffetto ed
festa come oasi di resistenza umana: il Che riviveva allora il calore che ci hanno dimostrato.
in quel di Correggio (e cera anche la mia amica Clara con
lOrchestra salsa Obatal). Maioli e la grande avventura Bruno lho conosciuto
dove suonate stasera? prima di incontrarlo. Me
422

a pavia, spazio musica lo ha presentato cos


ah, da bruno? un musicista reggiano
no, spazio musica, al bar-posto-ritrovo di
un piccolo locale... Reggio Emilia un pome-
da bruno! riggio primaverile del
...ah... 1993, mentre bevevo
lennesimo caff nellat-
tesa del gruppo per poi partire per la serata. Arriviamo a
Pavia, vedo il cortile, poi il locale, poi Bruno e Daniela. Il
locale mi incuriosisce da subito in quanto molto diverso
dagli altri e molto simileal personaggio che lo gestiva...
Venivo dall Emilia rossa e con un passato e un presente
personale comunista ma mai mi sarei aspettato di trovare a
Pavia un locale pubblico cos fortemente rosso e schie-
rato. Bene. Conosciamoci meglio: avevo sempre pensato
che esistono al mondo persone che non si sono mai viste,
ma che, se si incontrano, dopo 10 minuti hanno la sensazio-
ne di essere amici da sempre. Quella splendida sensazione
che ci fa capire che, seppur lontani, remiamo nella stessa
direzione e con lo stesso ritmo. Da sempre con Bruno e Da-
Claudio Maioli niela fu cos. Da subito ho abbattuto in un solo colpo la mia
genetica diffidenza provinciale, il mio riserbo professionale collezionavo ora fanno bella mostra di s sulla mia scriva-
del cazzo e la mia rigidita esattoriale che lessere agen- nia, a ricordarmi tutti i giorni la tua sensibilit e disponibi-
te mi costringeva. Il mi costringeva presto spiegato: lit per gli amici. Ma anche vaffanculo Bruno. Vaffanculo a
la percentuale sul piccolo cachet della band che le piccole quella sera che mi hai detto che avevi ricominciato a bere
agenzie chiedono ai locali. Solo chi lo ha fatto e lo fa sa perch se no, che vita ...... Vaffanculo anche a me che ti
quanto sia importante e sempre troppo bassa per coprire ho appoggiato la scelta vedendo il tuo umore alto per quel PS: ti devo anche
le spese di affitto, telefono, viaggi, spedizioni, ecc... Ho motivo. E vaffanculo anche a chi non ha capito quanto per aggiornare sulla
un piccolo locale Claudio, e non posso pagare di pi per il te fosse importante sentirti vivo con quella bevuta e ti ha situazione politica
gruppo, per se ti va di mandarmeli sarei contento di farli punito per questo. Fammi sapere, se puoi, come va di l italiana degli
suonare...se no vaffanculo, cazzo... cazzo, Bruno un ter- e preparaci una bella festa e un bel concerto per quando ultimi anni. non
zo del cachet....parlo col gruppo...vediamo. Bluffavo, tanto arriviamo. io e alcuni amici comuni. ci conto. ciao Bruno. so se ci crederai
sapevo che avrei supplicato i ragazzi di accettare e sarei Claudio (Claudio Maioli).
andato ad accompagnar-
li gratis per il piacere di
Giugno 2002: il Liga a
tornare da Bruno che con Di back stage ne ho visti tanti, molti con Daniela. Ma quelli del Liga sono tutta
San Siro. Uno striscione
il suo coraggio, la sua sim- unaltra cosa. Negli altri sei un ospite benvoluto o gradito, dal Luciano di Correg-
rosso nel tripudio di
patia e la sua schiettezza gio sei di casa. Guardi Maioli che scorta Daniela neanche fosse lei la rock star. E
suoni, gente e colori:
tirava avanti quel piccolo tu, semplice assistente della regina Dany , stai l inebetita a vedere Maioli che,
Bruno qui con

423
vitale cremlino musicale nonostante i casini e il suo far da chiocchia a tutti, si fa in quattro per lei. Maioli
noi. Un colpo al cuore.
della bassa lombarda. che le dice: Stai qui e non ti muovere. Dopo ti fermi con noi, vero?. Una semplice
Abbraccio Linda. Ed
In quegli anni abbiamo gentilezza, qualcosa di grandioso se la si data: mezzora prima di San Siro 2002.
il groppo in gola mi
cenato, dibattuto di politi- E poi le attenzioni di Marco e della band, le feste dopo concerto. Pane, salame e
scoppia. Di Bruni al
ca, cazzeggiato, ascoltato vino rosso al secondo megashow milanese e le mamme dei musicisti pi giovani a
mondo ce ne sono tanti,
buona musica, bevuto, fat- parlar di passatelli e tagliolini e a dire quantaltro potevano fare i loro ragazzi nella
ma il Morani era unico.
to tardi fino a che la salute vita, invece ci tenevano tanto alla musica...
Non posso esserne
gli ha permesso di gestire stato l che ho avuto un bacio dal Liga. Era la prima volta che lui e Dani si ritro-
sicura, ma penso proprio
il locale. Negli anni a veni- vavano senza Bruno. Lui con un mi dispiace smozzicato di chi sa che non ci sono
che quello striscione
re ci incontravamo spesso parole adatte da dire quando qualcuno se ne andato. E poi labbraccio, quello s
fosse dedicato a lui.
nei tour di Ligabue dove vero, carico, pieno di tutte le parole. Lei, la friulana testarda contagiata dal vaf-
appena poteva ci veniva a fanculo di Bruno, tutta presa a cercar di non far uscire in lacrime quello che le si
trovare per passare qual- muoveva nellanima. Lui, intimidito, impacciato per non poter fare di pi. Io, imba-
che ora nel back stage. guarda che lui bravo, sullonest razzata per essere l, a sbirciare quellintimit. Io, con un nodo in gola da cacciar
e il talento non mi sono mai sbagliato...diceva. gi per non infierire su Daniela.
Avrei per, arrivati a sto punto, due o tre cose da dirgli. E, in quel tumulto di sentimenti per sovrappeso di emozioni, il Liga ha baciato
Grazie Bruno. Grazie per lamicizia. Grazie per la franchez- anche me. Ho sorriso, non per il bacio, ma per Bruno. Da sempre quando mi diceva
za. Le persone come te rendono il mondo un po migliore. devo farti conoscere questo e quello, gli rispondevo: c solo un artista che vorrei
Il microfono vintage che mi hai regalato solo perch ti ho mi presentassi. Uno solo. Ci siamo messi daccordo tante volte, ma il destino ti
confessato che mi piaceva, e il vecchio mulinello da pesca porta spesso altrove. Per Bruno, la parola lha mantenuta. Linda Lucini
che mi hai trovato da un amico solo perch sapevi che li
Marco Ligabue

Little Taver & his crazy Alligators:


Davide Tavernelli little Taver: voce
Marco Ligabue Liga Chili Guitar: chitarra
Riccardo Boccedi Crazy doctor: basso
Tony Farinelli Tony the butcher: batteria
424

Marco Ligabue & Little Taver anche a fare un duetto con una mucca vera?!);
Taver & Braccino Paladino, con le diapositive che illu-
Cinema. Ogni volta con loro era un cinema. Un cinema strano la sua grande storia;
che iniziava con il sorriso radioso di Marco e finiva a notte Taver e gli euro di rocknroll;
fonda, quando finalmente riuscivamo nellimpresa di fic- Taver che si ingoia una scatola di Balsen al cioccolato
care in macchina Taver, destinazione Correggio. Perch fondente spalmati di gorgonzola;
di esemplari fuori e divertenti e carichi di adrenalina Taver che si inventa la serata gay e, allingresso di Spa-
come Taver, mica ce ne sono tanti in giro. E perch gli altri zio, controlla il pacco dono a tutti gli esemplari di sesso
della band stavano al gioco e si divertivano un casino su maschile (da vedere le facce di quelli - per fortuna pochi
quel palco. E si rideva come matti anche a casa nostra - che a Spazio mettevano piede per la prima volta!).
ad ascoltare le loro storie ed a vedere Taver, spesso con E la musica: rocknroll suonato e sudato come dio coman-
signora, ingurgitare mix di cibi cos assurdi che avrebbero da: su quello non si scherza: Elvis, Blasters, Los Lobos ed
schifato anche un Americano medio. anche Carosone, Buscaglione, Celentano...
Taver & il suo fisico bestiale (chiss come gli piace que- Alla fine: Taver e un compleanno da festeggiare ....e qui
sto inizio!) ... quando mi buttano sul palco pu succedere arriva Marco Liga chili guitar. Il marchio di fabbrica
di tutto perch le ragazze rimangono estasiate dal mio dei Ligabue c tutto: stessa faccia scolpita da indio, stes-
fisico...; so sorriso franco e luminoso, stessa passione viscerale
Taver in versione mucca pazza (la leggenda narra che per il rock e le chitarre dannata. Stesso stile di vita, quel-
sul palco della Festa dellUnit di Correggio sia riuscito lo da emilian way of life. Lui e Taver, amici e complici,
divertiti e divertenti, con i border da compilare, le storie bino che nascondeva dietro a quei
da raccontare, i ritardi da giustificare... capelli bianchi, il modo unico di
E poi quella serata finita a torte in faccia: cera panna voler bene a Daniela... sar stato
spiaccicata ovunque... tutto questo e altre mille cose a
rendere Bruno unico e speciale. Le
LUnico belle persone sono belle persone e
La torta scendeva piano, e lenta come una lumaca la- basta, e il solo fatto di starci vicino
sciava la scia impregnando le pareti dello Spazio. Scen- ti fa sembrare ci che c intorno
deva la crema, il budino, il pan di spagna, e forse anche speciale. Non credo che lui si sia
la cera colata delle candeline. Oltre al tinteggio nero, al fatto troppi problemi sul come cre-
fumo e a tutte le storie spalmate qua e l, su quelle pareti are Spazio Musica; se lo costrui-
ora cera anche la torta. La Signora urlava perch quello to intorno, cos come gli veniva, in
Spazio, se pur piccolo, vecchio e a volte sempre troppo modo molto naturale.
uguale, ci teneva a tenerlo in ordine. Non sopportava di Ora che il calendario ha girato una
vederlo sporco di crema! Forse sarebbe bastato un bel triste pagina, nel mio angolo dei ri-
vaffanculo, ma era una parola che non riusciva a pro- cordi ci sono ancora quelle serate
nunciare bene, almeno non cos bene come lUnico, e quei momenti passati insieme, e
che sapeva veramente farla suonare! Questo la face- quando ripenso a Spazio Musica

425
va incazzare. LUnico era al tavolo, a festeggiare. Cera mi sembra di aprire uno di quei
molto da festeggiare, cera la vita che sorrideva, cera la vecchi ma unici carillon. Marco Ligabue
musica che teneva compagnia, cera la Signora l vicino
(pi la sentiva urlare e pi gli piaceva), cerano le ultime Praticamente impossibile raccontare un episodio o qual-
gocce di rum Anniversario, cerano le lunghe basette che aneddoto sullo Spazio Musica. Appena fissata la data
improbabili di Elvis, cera il border compilato e pronto, del concerto per noi cominciava il countdown. Voglio es-
cera un compleanno che si finiva di celebrare. sere chiaro: tutta questa attesa non era tanto per la data
Tutti elementi che fanno pensare a una serata davvero in s ma per tutto quello che sarebbe successo prima e
speciale, a uno di quei momenti da segnare con una bella dopo il concerto. Per farvi un esempio: il nostro sound
sottolineatura sul calendario. check durava dai 5 ai 10 minuti. Si provava un pezzo e
Chiss quanto devessere importante per un locale il ca- poi VIA!... a casa di Bruno e Daniela a mangiare come
lendario, ogni giorno da riempire, da far funzionare, da maiali (Il mio piatto preferito erano i biscotti con una bella
fare in modo che piaccia al cliente, al fornitore, al suo- spalmata di gorgonzola, ve lo consiglio). Quando Bruno e
natore Il calendario girava inesorabile e dopo qualche Daniela mi vedevano mangiare questa prelibatezza signi-
mese ti riportava allo Spazio, e cos ti accorgevi che la ficava che il livello alcolico aveva superato il limite, cos si
serata speciale non era stata il frutto di un momento par- partiva per il locale. Prima di uscire dovevo per andare in
ticolare, e che anzi ti poteva capitare ogni volta che ci bagno a lasciare un ricordino...(pensa, Daniela, per anni
tornavi. LUnico riusciva a trasmettere un sapore spe- ti sei seduta proprio dove io ho appoggiato le mie dolci
ciale a tutto. natiche). Come sanno tutti i fortunati che hanno avuto la
Sar stata la barba bianca, il modo di dire vaffanculo, possibilit di suonare allo Spazio Musica, finita la cena
lamore per la musica, il riconoscere i veri dai non, il bam- si tornava al locale per iniziare a suonare; la chiusura di
426

Taver: il fisico bestiale...

casa Morani spettava ai gruppi perch Bruno e Daniela co giustificando il gesto come LA SETTIMANA GAY.
di solito partivano prima. Una volta, sar stato per la La gente che mi conosceva non rimaneva stupita (di l a
nebbia (anche se mi hanno giurato che quella sera era poco questo gesto mi avrebbe anche portato fortuna nel
una limpidissima serata di aprile) ci siamo trovati, nel film Radiofreccia); quelli che invece erano l per caso ri-
tragitto Casa Vianello....ops Casa Morani-Spazio Musica, manevano con la classica faccia da pesce lesso. Tra i tanti
a Caronno Pertusella. Solo grazie allaiuto del telefono pacchi toccati quella sera si ricorda: Pacco dellassesso-
ma soprattutto del buon avvocato Andrea Filipazzi, me- re alla pubblica istruzione se non ricordo male a forma
glio noto come Briegel, bassista degli storici Ritmo Triba- di libro, Pacco dellassessore allo sport e tempo libero,
le, siamo arrivati a destinazione con un buon ritardo: 40 a forma di palazzetto, Pacco del gelataio, ovviamente a
minuti. Lultima cosa che voglio raccontare quella che forma di cono e per concludere Pacco del sindacalista per
ha provocato anche una polemica in casa dellonorevole i metalmeccanici della Fiom a forma di Berlusconi. Dopo
Grillini, meglio conosciuto come presidente dellArci Gay. tante cazzate giunto il momento di concludere. Una sola
Quella sera di Dicembre, se non ricordo male, arrivammo cosa voglio che Bruno e Daniela sappiano: suonare allo
al locale, ovviamente dopo la cena, con soli 20 minuti di Spazio Musica per me stato un onore ma soprattutto un
ritardo e mi rimaneva il tempo per fare qualche gags. A piacere aver conosciuto due splendide persone come voi.
tutti quelli che entravano simpaticamente toccavo il pac- Vi voglio bene !!!! Little Taver
Fede Poggipollini

Chiss perch, ogni volta che fissavamo le date di Capi-


tan Fede, cominciavano a fioccare le telefonate, pratica-
mente tutte femminili... In effetti Fede Poggipollini, con
quella sua aria un po wild un po naif, i numeri per essere
idolo delle ragazzine ce li ha eccome...
Lo avevamo conosciuto nel back stage del Liga. Non se
la tirava proprio. Uno vero. Naturale invitarlo a suonare
a Spazio. Ha cominciato con due date consecutive il 13
e 14 dicembre 1996. Erano tra i primi concerti che faceva
in proprio; in repertorio la rivisitazione del meglio del
rock anni 60 e 70: dai Beatles ai Creedence passando per
Carole King, Magic Mushrooms diventato poi King Kong
Four il nome della band: Antonio Ciullo Bonetti: bat-
teria Alessandro Tambo Daltri: chitarra Franco
Jamaica Barletta e Giuseppe Guerra che si sono
alternati al basso e Gary, il fonico sempre appiccicato

427
a loro. Una band di amici, amici di quelli veri. Il feeling
giusto, laffetto e la tenerezza sono scattati subito. Fede Poggipollini
E cos le domeniche a casa nostra dopo il concerto: cola-
zione lenta, ritmi lenti, relax totale tra risate, chiacchiere
e commenti - musicali e gossip vari - sulla serata. Poi sor-
risi & baci & abbracci a dare forma al nostro arrivederci e Spazio Musica. Tante volte abbiamo preso quella uscita
... un vasetto di marmellata fatta da me come viatico per dopo avere fatto tanta strada per sentirci, alla fine, pratica-
un buon viaggio... mente a casa.
Ci siamo ritrovati invitati nel settore dei Vips (a fianco del- Fin dalla prima volta il rapporto con Bruno e Daniela sta-
la Panicucci) al Rolling Stone di Milano alla presentazione to avvolgente, completo, pieno di risate come un amore.
del primo CD di Fede Via Zanaboni, 59 (1998); dentro Innanzi tutto appena arrivi Bruno manda tutti affanculo per-
c una canzone (sentita pi volte a Spazio) che somiglia ch in ritardo, poi saluta Ciullo mancino del cazzo mi fai
proprio ad una che, qualche anno dopo, sarebbe diventata girare la batteria, Fede quante ne hai scopate stanotte
un successo dei Lunapop. guarda che faccia che hai, Tambo stasera non mangi e
Conservo gelosamente su cassetta il suo messaggio pie- Jamma continua pure a drogarti. Il tutto farcito di baci
no di incredulit, di tristezza e di affetto che mi ha accom- e abbracci forti, veri. Poi, dopo aver fatto i suoni, si va da
pagnato nei giorni del Grande Dolore. Daniela che ha preparato la cena ed proprio qui che ci si
dimentica sistematicamente che si deve fare un concerto:
Bruno il calore, le chiacchiere e il buon vino ci fanno arrivare
Broni-Stradella una uscita dellautostrada Piacenza-To- sul palco come se dovessimo suonare in salotto dopo una
rino che per noi ha un solo ed inequivocabile significato cena da amici. Il locale sempre pieno, il concerto va
sempre bene ed straordinario vedere come alla fine tutti
vanno a salutare Bruno e Daniela.
proprio allora che capisci che lo spettacolo sono loro.
Ed con loro che si chiude il locale e si torna a casa sem-
pre un po storti ma felici, si riguarda il concerto mentre
si finisce la pasta rimasta dalla cena e buona notte
Daniela prima.. e buona notte Bruno per ultimo.. e
grazie perch siete un esempio per come vi amate e per
come amate quello che fate. Fede e Ciullo

Capitan Fede & King Kong Four


428

Mel Previte & the Gangsters of love

Anni 80: il meglio del rock americano filtrato dalle atmo-


sfere emiliane: I Rocking Chairs: Graziano Romani
Mel Previte Antonio Righetti Roby Pellati
Franco Borghi Max Grizzly Marmiroli. 4 dischi
allattivo, importanti collaborazioni con Elliott Murphy e
Willie Nile. Quando sembravano ormai proiettati allaf-
fermazione sulle scene internazionali si sono sciolti (che
peccato!). A partire dalla met degli anni 90: Mel Previ-
te, Rigo Righetti e Roby Pellati sono diventati, assie-
me a Fede Poggipollini, la band di Ligabue.
Personaggi di grande qualit e spessore, nel cuore intatta
la passione per il rock americano: per loro, da anni abi-
tuati a palazzetti, teatri e stadi, suonare nei club sotto
il nome di Mel Previte & the gangsters of love, un
ritorno alle origini.
A Spazio (era l11 ottobre del 97), alla fine di una serata
emozionante e coinvolgente per tutti, Mel ha scritto nella
dedica: mi sono ricordato come ci si diverte a suonare!
Maurizio Solieri & Claudio Golinelli gran cuore. Bruno ed io quasi non riuscivamo a
capacitarci di tanto affetto e ne eravamo orgo-
Solieri e Golinelli, mitici companeros di Vasco Rossi si gliosi e felici. Da allora, siamo diventati amici
ributtano allarrembaggio del sabato notte pavese. Non si anche del resto della banda: Daniele Tede-
fanno prigionieri ed ancora: A Pavia li conosciamo schi / Beppe Leoncini: batteria; Andrea
bene: da anni ci fanno ballare e sballare tra i tavoli di Innesto (Cucchia): sassofono; Vic Johnson:
Spaziomusica. Prima di ogni loro concerto un vento fatto voce ed anche di Cinzia e di Stefania, la di-
di migliaia di sussurri agita il sottobosco pavese dai cortili vina creatura
dellUniversit alle vie del centro: c la band di Vasco Memorabili i loro concerti (almeno uno allan-
e il popolo carbonaro del rock entra in fibrillazione . no): il meglio del rock interpretato dai protago-
cos scriveva Carlo Genta su Passaparola nel 96. nisti! Ci ha sempre fatto un effetto incredibile e
Ce li aveva portati Maurizio, La Mamma, in una sera- ci ha riempito di orgoglio e di emozione vederli
ta di pausa nelle prove per la tourne di Vasco del 93: dare lanima a Spazio e ritrovarli, pochi giorni
che emozione! Loro, che hanno scritto la storia del rock dopo, al fianco di Vasco, di fronte a decine di
in Italia, non se la tiravano neanche un po, anzi erano migliaia di fan in delirio. Maurizio aveva per
molto easy, molto disponibili, con una grande voglia di Bruno un affetto tutto speciale. Basta leggere
divertirsi e fare casino. Immediata lintesa con Bruno che, il suo scritto - pura poesia rock - per capire cosa
come al solito, non vedeva lora di trovare dei complici per voglio dire:

429
i suoi viaggi musical-alcolici. Pochi mesi dopo due concer-
ti di fila. Confesso che ero un po preoccupata: due gior- Era una di quelle serate un po alcoliche che puntual-
ni-due notti rock a Spazio e a casa nostra, tragressione, mente seguivano la fine della quotidiana giornata di pro-
sex & drugs & rocknroll:... mamma mia! chiss ! Ed ve per il tour di Vasco 1993, Gli spari sopra. Dopo il
invece Maurizio ed il Gallo, oltre che grandi musicisti, bombardamento sonoro a cui per svariate ore eravamo
si sono rivelati persone speciali, persone vere, persone di stati sottoposti, dopo gli innumerevoli cambi di scaletta e

Il Gallo

opera di Maurizio Solieri

Il Gallo, Cucchia e Solieri


stesure dei vari pezzi, era come assistere ad un tramonto ultime cibarie rimaste, riposavamo le stanche terga, il
californiano il potersi sedere a tavola con gli amici della desiderio gi della prossima volta.
band e, finalmente, rilassarsi. Carburati a dovere erava- Carissimo Rasputin (come ti chiamavo io) eri IMPAGABI-
mo usualmente pronti a buttarci tra le braccia di Milano, LE quando indossavi la divisa dellArmata Rossa, quando
nella nightlife metropolitana, tra le luci dei clubs, alle ten- occhieggiavi con occhi spiritati le curve delle fanciulle
tazioni della citt tentacolare. Ma quella sera no, la dire- presenti, quando mi versavi dosi di grappa da stendere un
zione era unaltra; dal Moonlight Motel dove soggiorna- camionista Ceceno!
vamo erano le brumose strade che conducevano a Pavia In questi tempi di PIATTEZZA ASSOLUTA, di MENEFRE-
ad ispirarci, complici il nostro road-manager MaurizioLa GHISMO IMPERANTE e di IGNORANZA DIFFUSA un
Mamma, che sogghignava nel buio, il profilo rubato a un piacere pensare a una persona cosi piena di PASSIONE.
guerriero Cheyenne. Il termine della corsa, dove lEspace Non ti dimenticheremo MAI! E la tua risata sgangherata
si ferm scaricando varia umanit (il Gallo, Tedeschi, Cuc- ci far compagnia per sempre!
chia, Rocchetti, la Sonia e Biancani, di sicuro Bitto) era IN ALTO.....I BOCCALI!!!!!!! Ciao, BRUNACCIO!!!!!
un vecchio cortile fiocamente illuminato, con un puzzle Maurizio Solieri
di manifesti che annunciavano questa e quellaltra band.
Insomma eravamo arrivati allo SPAZIOMUSICA. Entrando ... per rincarare la dose, quando lho ringraziato, mi ha
nel locale, fummo pervasi da unatmosfera calda, fami- scritto: Ricorda Daniela che c bisogno di forti emozioni
liare, dove il fumo si mischiava ai vapori alcolici emanati e di gente vera come voi. UN GRANDE!
430

dagli avventori accalcati attorno al bancone del bar. Qui,


quasi in un sogno, si stagliava una alta figura ieratica,
con occhi febbricitanti e posseduti, un viso daltri tempi Maurizio: La Mamma
contornato da una lunga barba ispida e grigiastra da mo-
naco medievale, che con grandi gesti e gran vociferare Maurizio Vignati, per tutti: la Mamma. Non che aves-
accoglieva i viaggiatori della notte. Era il nostro Bruno, se qualcosa di materno, n tanto meno di femminile nelle
una delle persone pi schiette e amanti della musica e dei fattezze, anzi... Fisico massiccio, lunghi capelli grigi, ar-
musicisti che mi sia mai capitato dincontrare. Immedia- cata dentaria nuova di pacca (di quelle che ti fanno in un
tamente, utilizzando la parca strumentazione che rimane- week end in Olanda o nella ex-Yugoslavia). La Mamma
va fissa sul palco, jammammo un po e bevemmo molto, perch per lui gli amici erano piezz e core, perch si
tanto che i contorni rimangono ancora un po confusi. Lim- faceva in quattro pur di accontentare tutti, di soddisfa-
pidissima invece la immediata simpatia e amicizia che ne re richieste ed esaudire desideri: qualsiasi richiesta e
segu, per lunghi anni, quando loccasione di fare un con- qualsiasi desiderio. Veniva da uno di quei ridenti paesi
certo a Spaziomusica era sempre vissuto come una festa, dellhinterland milanese... Si faceva ogni sera chilometri
tra gli incazzamenti di Bruno al sound-check, le splendide nella nebbia per bersi uno schifo di caff a Spazio.
tavolate ammanite da Daniela, vera madre dei musicisti, Per anni aveva lavorato on the road, nellentourage dei
tra salami artigianali e vini dellOltrep, il riguardarsi la musicisti: Vasco Rossi, Litfiba, Pino Daniele, dove lo cono-
videocassetta della volta precedente tra chiassosi com- scevano tutti e tutti gli volevano bene. Era molto amico di
menti, il concerto sempre tra fiumi di sudore e boccali di Solieri, Golinelli & c. (per questo lho inserito vicino a loro
birra, le antiche camere di questo splendido appartamen- in questo libro): lui che ce li ha fatti conoscere e li ha
to depoca dove, a notte fonda, dopo aver dato fondo alle portati a Spazio. Era lui che ci procurava i pass per entrare
nel back stage dei concerti ed anche il famoso gaffa tape, inventato il lavoro Oppure, parlando di chi,
per Bruno accessorio assolutamente vitale. nel giro della musica, faceva strani maneggi coi
Sempre in vena di scherzi. Memorabile quello pensato per soldi: Quello l un prestigiatore, tra un asse-
Bruno il quale, notoriamente, aveva unavversione feroce: gno cabrio e laltro A me la menava sempre
a) verso i cellulari b) verso le telefonate anonime. Una per via delle mie origini friulane: Voi, lass,
sera la Mamma, dal bagno di Spazio aveva cominciato crucchi pi dei crucchi
a telefonare a ripetizione al numero di Spazio con il suo Dopo anni di vita movimentata si era ritirato:
cellulare ( stato uno dei primi in Italia ad averlo), salvo una vita ordinaria, un bar di paese da gestire.
riagganciare non appena qualcuno rispondeva. Labbiamo visto lultima volta a casa nostra: spi-
Dopo la sesta, settima volta consecutiva, quando le im- rito sempre ribelle, fisico appesantito: si capiva
precazioni di Bruno avevano aggiunto il top per qualit e subito che era scazzato. Una settimana dopo
quantit, se ne era uscito serafico, parlando con il cellula- morto di infarto (era il 96 o gi di l).
re attaccato allorecchio, ed aveva raggiunto da dietro un stata la prima persona a cui ho pensato nella
Bruno sempre pi incazzato ed alterato. notte di passaggio del millennio ad un quar-
Noi, il pubblico, piegati dal ridere. Famose le sue battute to dora dal duemila: era la pi gettonata del-
al fulmicotone. A Lorenzo Riccardi: Deh, te, quello che ha le sue battute.

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Quello al centro la Mamma con il suo profilo Cheyenne, come dice Solieri
Foto Adriano De Carli
Massimo Riva che cercava, faticosamente, di tenerli a bada. Erano arri-
vati la notte prima, belli squinternati, dopo una serata in
Un altro che se ne andato: il 1 giugno 1999 ...e adesso un locale non molto lontano da Pavia. Ad accoglierli Bru-
suona con gli Angeli, come ha detto Vasco Rossi con un no che, tanto per cambiare, aveva fatto il nottambulo. Il
grosso magone, iniziando il primo concerto senza di lui. giorno dopo Massimo aveva deciso di giocare al muto:
Giusto 5 anni prima, nel giugno 94, il suo unico concerto non parlava; se sollecitato si esprimeva a gesti o scriveva
a Spazio. Presentava il suo primo Album solista Matti frasi essenziali. In giro per Pavia era stato riconosciuto.
come tutti. Due ragazze ci avevano seguito, mute anche loro, fino a
Lavevamo conosciuto, con Maurizio Solieri e Claudio Go- casa. Poi si erano fatte coraggio, avevano suonato il cam-
linelli, nel back stage di una tourne di Vasco Rossi. Insie- panello e chiesto di lui. A quel punto non aveva pi potuto
me erano stati la Steve Rogers Band, quella di Alzati non parlare: e via con gli autografi.
la gonna che, nel 1988, era diventata una hit nazionale; Avevamo poi parlato di musica, degli Stones, miei idoli da
esperienza finita per consumata fase storica. Massimo sempre. Keith Richards era il suo modello di chitarrista:
e la band (Lele Leonardi: chitarra solista Andrea Ge: niente teoria, niente ricerca di assoli, ma piuttosto
batteria Gepi Frattali: basso e cori Giacomo Gian- il piacere della chitarra ritmica Matti come tutti sa
notti (il re della Versilia): tastiere e cori + Emilio Righi molto di chitarra
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Ricky Portera dallo sconforto: dove sono ca-
pitato?!.
Dicembre 2002: il mio primo Natale senza Bruno. Quellat- Mi feci coraggio e dopo aver par-
mosfera da festa a tutti i costi, il dover essere (o perlome- cheggiato come potevo lenorme
no apparire) felici. Giornate difficili. fuoristrada che possedevo, en-
Un messaggio, di quelli che non ti aspetti: sappi che trai in quello che mi sembrava
non sei sola, hai il pensiero di un sacco di persone che lantro delle streghe. Fu come
vi hanno voluto e ti vogliono bene Ricky. A seguire uno fare un salto nel passato: loscu-
scritto che ti colpisce al cuore. Ricky Portera: rocker di rit, il tipo di arredamento, quelle
quelli veri, un po maledetti, sicuramente scriteriati: ban- sedie da cinema inquietanti per-
dana, pantaloni di pelle, camicia aperta fino allombeli- ch presupponevano la presenza
co; aria di sfida, aria da sex & drugs & rockn roll, come di un pubblico critico e attento,
nella pi classica delle iconografie rock. Irriverente, tra- anche perch sarebbe stato dif-
sgressivo, sensuale, sempre a parlare di quella cosa l ficile per gli occupanti volgersi a
Poi imbraccia la chitarra ed lincanto: un suono, il suo, destra o a sinistra, impensabile
inconfondibile, un suono lungo un sogno perch, oltre girarsi indietro, ci sarebbe voluto
alla tecnica, c anima, c passione, ci sono emozioni un contorsionista.
vere. C il cuore che Ricky ci mette anche per scrivere di Ma ecco ad un certo punto, per

433
Bruno e di noi, il cuore con cui accompagna suo padre nel completare questo mio stato
suo ultimo viaggio. I ricordi: il suo omaggio, a voce e per danimo, apparire quello che per un attimo credetti fosse
iscritto, alle mie tette, con Bruno che non smette di ride- venuto a vendicarsi delle mie ideologie destroidi Carl
re Ricky matto come un cavallo: una volta, senza dirmi Marx rimasi senza fiato, in quella atmosfera surreale
niente, stacca dalle pareti di casa una foto, una grande e che sapeva di candele spente soffiandoci e di birra. Quan-
bella foto di me, ventenne, curve sinuose al posto giusto do una voce tuon ciao, sono Bruno.piacere Ricky,
(la tengo appesa giusto per ricordarmi comero...). risposi con la bocca un po secca, non so se per lo stupore
La prende, la piazza sul palco e comincia a decantare le dellapparizione, o per la birra bevuta la sera prima.
mie virt prima di dedicarmi una canzone E fu cos, che lultimo dei freak convinti, tra una birra, un
rhum e due fette di salame divent un amico di quelli che
Un viaggio come un altro ti porti nel cuore, di quelli che quando ci pensi ti viene da
Un viaggio come un altro: siamo sempre sulla strada noi sorridere, di quelli che hanno avuto una vita spericolata
rockstar di provincia. Un locale come un altro, una sera- e sono morti fregandosene delle imposizioni che let e
ta come tante. Non ero mai stato a Spazio Musica. Quel la medicina gli imponevano. Per Bruno un buon bicchiere
pomeriggio, reduce da una serata un po difficile, a cau- era un credo, un momento quasi sessuale, amava lalcool
sa di una sbronza colossale accompagnata da una delle in maniera religiosa e religiosamente si fatto accompa-
solite e inutili liti con la mia ex moglie, appena arrivato gnare da lui fino alla fine.
nel minuscolo parcheggio di questo locale, che pi che Ha creduto nella musica, ha dato modo a tanti di noi, di
un parcheggio sembrava il retrobottega di un robivecchi poter suonare come volevamo, come ci pareva, perdonan-
vista la quantit industriale di merce in disuso che affol- do anche qualche performance disastrosa (te lo ricordi
lava le pareti e gran parte del passaggio, mi feci prendere vero Bruno?!). Bruno e Daniela sono stati una famiglia per
chi come noi non ha un punto fisso; casa loro era un po la
casa di noi poveri disperati che cercano un po di famiglia
anche dal portiere di un albergo.
Sto scrivendo mentre sono al capezzale del mio babbo
difficile accettare la morte, specie di un pap, ma
credo sia ancora pi deprimente scoprire che chi se ne va
non ha lasciato nulla. Quella la morte vera
Mio padre mi ha lasciato in eredit le cose pi grandi
che un uomo degno di essere chiamato cos deve avere:
lamore, lonest, la grande dignit che lo ha sempre con-
traddistinto e me la fatto stimare ed amare immensamen-
teBruno la sua grande umanit.
Arrivederci Bruno. Buon viaggio pap... ti voglio bene,
Ricky (Ricky Portera)

Gene Gnocchi
434

Mi dice al telefono: Lascia una pagina bianca e scrivi nel


mezzo: - Morto Morani non se ne fa un altro - cos
che voglio ricordare Bruno. Lui a Bruno era affezionato
per davvero. Di Bruno diceva una persona splendida in-
dicandolo anche come uno dei motivi per cui gli piaceva
Pavia ad una giornalista della Provincia Pavese. Entrato
a Spazio la prima volta con Marco (il nipote di Bruno che
allepoca giocava a basket a Fidenza) un tardo pomeriggio
del 92.
Lui e Bruno si erano guardati in faccia e stretti la mano:
buuummm... simpatia istantanea e reciproca. Perch si
capiva subito che Bruno era uno diretto e sincero, non
uno di quelli che leccano e si fanno belli di fronte alle
persone famose.
Notoriamente Gene : comico, intrattenitore, scrittore,
calciatore, autore e protagonista delle poche trasmissioni
che si guardano volentieri in TV ed anche avvocato. Ma
il rock lamore della sua vita. Da sempre grande appas-
sionato ed intenditore di rock, anche quello di nicchia:
Graham Parker, Calvin Russell, Steve Forbert (peccato non
ci fosse quando venuto a suonare a Spazio).... A Spazio
Gene ci ha regalato serate straordinarie di musica e di
comicit, la sua, graffiante e stralunata.
Nella vesti di Cuki, accompagnato da una band che altri
non potevano essere che i Domopak o di un rocker prole-
tario e un po sfigato: The legend is back: retrobottega
di un successo con i Getton Boys dei suoi fratelli Charlie
ed Andy.
Non ha mai voluto una lira una. Lui fatto cos. Un gran-
de. Veniva a Spazio perch gli andava. Veniva per Bruno.
E Bruno ne era troppo felice. The Dirty Hands
Faceva il cantante rock, serio e convinto, ma sempre sui
generis ovviamente... Non cerano limiti e censure e nean-
che la rigidit dei tempi televisivi e cos, tra una canzone
e laltra, le battute venivano a raffica, in un crescendo di
improvvisazione e di botta e risposta con il pubblico e con
Bruno che lo guardava divertito dalla finestrella del bar.
Come quella volta in cui Bruno, su indicazione di Gene,

435
era andato di persona a controllare che cosa facevano in Bassapadana
bagno 3 ragazzi che avevano avuto la malaugurata idea di
alzarsi per andare a pisciare durante il concerto Eh, no, il
pubblico noi lo vogliamo al completo! Bruno, va a control-
lare che cosa stanno facendo E Bruno era corso in bagno
per relazionare. Ci sei andato per davvero! Incredibile:
sei troppo forte...!

Per i Ghiozzi - Gnocchi comicit & rock & divertimento


sono affare di famiglia. Al seguito di Gene sono arrivati Tupamaros
da Fidenza fratelli ed amici per diverse, esilaranti serate.
I Getton Boys di Charlie Gnocchi e Joe Violanti con
Andy Gnocchi (la famiglia numerosa, ci mancata la
sorella) al coro-grunge, Tom Bolato (basso-asta-quadri),
Johnny Nirvana Cacciali (coro) ed il batterista Silve-
rio che, tra una rollata e laltra, faceva le magie....
E sempre loro con i Turboidioti al motto di:... se mangi
le orecchie ti senti bene! Non un caso se, nel frattem-
po, Charlie e Joe siano diventati conduttori di importanti
trasmissioni radio-televisive...
The Fandango Band
Freak Antoni

Roberto Freak Antoni

La fortuna cieca ma la sfiga ci vede benissimo e spesso


prende la mira anche al buio. Non c gusto in Italia ad
essere intelligenti: Roberto Freak Antoni, comik ge-
nius - dementhial performer (cos sta scritto nel suo bi-
glietto da visita) lautore di queste pillole di saggezza
ormai entrate nel linguaggio comune. Intelligente lui lo
per davvero, il gusto lo prova invece chi lo vede in azione,
chi lo vede muoversi con dotta demenza e caustica iro-
nia tra le pi ardite acrobazie linguistiche.
Il tutto allinsegna del divertimento e della trasgressione,
che non stata solo manifesto programmatico della no-
stra generazione (ora alle prese con i primi problemi fisici,
oltre che con disincanti vari) ma anche vita vissuta, scelta
esistenziale di chi, come Freak & Skiantos, ha trascorso
decenni tirando mattina nella mitiche osterie bolognesi.
Inutile dire che, con le mie very basic capacit di scrittura,
436

mi sento del tutto inadeguata a parlare di lui, ma so gi


che, per fortuna, posso contare sul suo affetto e sulla sua
benevolenza. Anzi, sulla molta stima, smisurata simpatia
e tanto affettato che ci ha accordato da subito, dalla
sua prima volta in solo a Spazio il 22 dicembre 1996,
quando ha fatto divertire tutti inanellando le sue migliori
Dandy Bestia e Marco Nanni
perle linguistiche. Due anni dopo, Freak, tenero, in attesa
di diventare padre per la prima volta:la chiameremo
Margherita anche se lei, di sicuro, non ci perdoner mai
di averle dato il nome di una pizza....
Freak che ascolta, imbarazzato, i complimenti di una lumi-
nare come Maria Corti, storica della lingua e scrittrice:
Esiste una cosiddetta demenza che, confrontata con la
cosiddetta sapienza, diventa molto pi dotta e vera ...Gli
Skiantos erano trasgressivi, contestatori e stupidi per fin-
ta, cio geniali, cos diversi dagli studenti di oggi che in-
vece ascoltano e... prendono appunti. Gli stessi studenti
cui Freak ha tenuto testa la sera in unAula del 400 gre-
mita. La maggior parte non laveva mai sentito nominare,
ma lui riuscito a conquistarli in un crescendo esilarante
di botta e risposta...
BALLATA IN UNA PAGINA PER IL MITICO BRUNO DI SPAZIOMUSICA

Bruno barbalunga e folta e bianca Poderosa.


sampietro profeta Bruno cavaliere con spada di fuoco,
occhi buoni umile coi poveri di spirito,
che scrutano sornioni. terribile
(Sembra burbero, ma benefico!) con potenti prepotenti.
Un Difendideboli che Bruno nella sua casa con tante stanze antiche,
Ascolta il prossimo e sa farsi rispettare:Bruno vissute,
Non sopporta ingiustizia.Alcuna amate,desolate, confortevoli, sopportate,
Molto gli piace Musica in quelle stanze taglia corto
che trattiene nella testa, le chiacchiere di amici
vicino a Festa & Fantasia, quando diventano
mentre su sportello di credenza un filo oziose,noiose, compiaciute, tediose,
(nellintercapedine tra vetro e legno) poich detesta i
mette-in-mostra fotoposa di lui e Ligabue, formalismi, i convenevoli banali,
cantante rock che balla sul mondo, le frasifatte un po teatrali. Preferisce
anche se a Bruno non piaceva ballare... gli sfoghi viscerali,

437
Sbaglio, Daniela? in quanto onesti,
Lo prevedo discutere squilibrati che non cercano pretesti
con Ligabue, il pittore, per nascondere pazzie
importante questionare con furbe acrobazie.
sullarte e sulla vita e sul significato. Bruno discorsi lunghi notti,
Bruno cipiglio imbronciato notti intere
sopracciglia aggrottate ma a parlare del potere
sguardo sereno di compassione del dovere
per i tanti figli incontrati del suo mestiere
che avrebbe voluto chiamare suoi bello ma non facile,
(remote incarnazioni condivise??). entusiasmante ma sempre pi difficile...
Bruno castagno centenario: un bacio a Daniela
dinverno regalava frutti,
destate spandeva la sua ombra. da Roberto Freak Antoni Skiantos Bologna, ottobre 2003
The Havock: Pezzi di Skiantos ia e laltro, a bere al banco. Il suo fare informale ma
Sara J.Stones educato, burbero ma cordiale, introverso ma socievole ed
voce La lunga onda degli Skiantos che, oltre alla dotta de- in breve mi ritrovo sotto un santino di Marx a parlare con
Umberto Vaccari menza dei testi, il rock lhanno sempre suonato alla gran- lamico del cuore e di mille battaglie, conosciuto giusto
Polmone voce de, arrivata a Spazio frammentata in band diverse. cinque minuti prima. Montiamo e facciamo la prova dei
Davide Galanti suoni. Io ed il bassista siamo stimati quali fonici di una
chitarra The Big Fuzz certa fama, e ci accorgiamo da subito che lattrezzatura
Sandro DellOlmo poca ma buona e che Bruno, nella sua infinita modestia
tastiere Il mitico Dandy Bestia (un personaggione!), chitarrista tecnica, ha amplificato centinaia di grandi artisti, quindi
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Bruno Corticelli e, insieme a Freak, autore di tanti dei testi degli Skiantos. lasciamo fare a lui e tutto va per il meglio. Non cera-
basso Amore e dedica speciale per Bruno, scritta sul CD Saluti vamo mai visti prima, ma Bruno ci porta a mangiare a
Roberto Granito da Cortina: Ciao Bruno. Dandy Bestia ti ama. Avevamo casa sua e mette la sua grande dimora a nostra completa
Morsiani tirato mattina a casa nostra parlando con lui e con Stefa- disposizione. Qui conosciamo Daniela la sua compagna
batteria no Bitelli di politica e del senso della vita. Subito dopo, che, oltre a prepararci una cena coi fiocchi, ci tratta con
perch non ci rimanessi male, ha aggiunto:... ma ama fare materno e ci coccola con la sua squisita ospitalit. In
ancor di pi la tua signora .... casa di Bruno e Daniela capisco il perch del successo di
Marco Marmo Nanni: solido bassista che ha anche Spazio Musica: la Famiglia, nel senso pi solidale del
passato a Bruno un ampli per il basso, di quelli indistrutti- termine! Tutti gli studenti di Pavia, tutti gli artisti e non
bili e dai suoni veri degli anni Settanta. Ciccio Galan- che passano da qui, si sentono subito a casa loro, tra un
dra (che si alternava con Andrea Ge) alla batteria. pap ed una mamma che, anche se non ti conoscono, con
Luca Tornado Testoni: che chitarrista! Il fratello pi infinita disponibilit e calore umano, ti dimostrano che sei
saggio di Dandy Bestia. A Spazio ha suonato anche con il benvenuto. nella famiglia di Spazio Musica.
Clara & the black cars. Basta leggere il testo che mi ha Negli anni sono tornato altre volte a suonare da Bruno e
mandato per capire chi : Daniela, ma la Famiglia Spazio Musica mi venuta in
Saranno state le sei del pomeriggio, un sabato dellau- mente spesso, anche al di fuori del lavoro, ed ogni tanto
tunno del 90 quando arrivo allo Spazio Musica. Nel cor- ci si sentiva anche solo per fare due chiacchiere con un
tile daccesso al locale vedo un signore con lunga barba e amico. Un amico vero! Credo che Bruno mi stia guardando
lunghi capelli grigi che sta lavorando. Bruno, il padrone in questo momento, e fra un porca puttana e laltro mi
di casa che, appena arrivati, d disposizioni per lo scarico dica: ciao vecchio stronzo, io sto bene e tu? Ciao Danie-
degli strumenti dal furgone e ci invita, tra un porca tro- la e Buona Vita, Luca Tornado (Skiantos)
Graziano Romani & Mescaleros

25 giugno 1994: la prima volta, la prima di una lunga se-


rie. Graziano Romani, indimenticata voce dei Rocking
Chairs, da anni avviato alla carriera solista: una delle
migliori voci rock-soul del panorama nazionale; autore di
grande ispirazione e talento.
I Mescaleros: Niki Milazzo: chitarra solista Leo
Sgavetti: tastiere Riccardo Sgavetti: basso Max
Baldaccini: batteria: ottimi musicisti, grandi amici, da
una vita on the road. Ogni volta che venivano era festa
grande, per noi e per loro. Ed ogni occasione per vedersi
era buona:
i concerti: forte impatto emotivo, energia, sudore, quel
rock che colpisce al cuore ed allo stomaco; UNO SGUARDO INDIMENTICABILE quello di Bruno,
i capodanni: mitico quello del 96 (vedi capitolo a parte). insieme al suo sorriso, sincero e un po sornione, nel de-
venuto gi mezzo metro di neve: loro sono arrivati co- finirmi un altro rocker emiliano, la prima volta che ho
munque e se ne sono andati alle prime luci dellalba dopo messo piede allo Spaziomusica. Ricordo che venne ad

439
aver suonato per pi di quattro ore. aprire personalmente il cancello di ferro su via Faruffi-
Altrettanto mitica lincazzatura di Bruno nel 98 (ancora ni, lasciandomi entrare col furgone degli strumenti e la
loro ad animare la festa e la notte): il suo primo capodan- mia band, con cui stavo girando i locali rock italiani per
no ad acqua minerale e succhi di frutta. promuovere il mio disco solista. Da circa due anni avevo
le jam per gli anniversari di Spazio: davano lanima, era- sciolto il mio primo gruppo, i Rocking Chairs. Era il 25 giu-
no capaci di stare sul palco ore ed ore; gno 1994 e, nonostante il caldo, il locale sembrava fresco
le grigliate di fine stagione: i primi ad arrivare, super-pun- come un tempio, dalle cui pareti letteralmente coperte di
tuali in quelloccasione (anche perch non volevano per- manifesti, foto con dedica e memorabilia varie dei mille
dersi la mitica coppa piacentina) e tra gli ultimi ad andar- e pi artisti e musicisti che si erano esibiti su quel pal-
sene (quando il palco era vuoto e lultima salsiccia finita). co, usciva una vibrazione magica, rara. Di sicuro Bruno
E poi il nocino della nonna, i tortelli fatti in casa, le nostre non me lo ero immaginato cos, parlandogli al telefono
trasferte alle loro Feste dellUnit, la trattoria della Moira, qualche tempo prima per fissare la data della serata. Me
le morose diventate mogli, il comune amore per Springste- lo aspettavo pi giovane. Quella barba grigia e i capelli
en e per gli Stones, le donne di Graziano, il panettone on lunghi lo facevano assomigliare a un beatnik californiano,
the table che lui canta insieme ad Elio, il nostro patto di a un poeta underground, e pi precisamente mi ricord il
mutuo soccorso per la vecchiaia; e poi: settembre 2002, mitico bassista americano Leland Sklar. Quando mi sent
San Siro, prima di campionato: anche quella volta l dalla cantare le mie canzoni, predisponendo il palco per il soun-
parte giusta e canta C solo Inter. dcheck, ricordo bene una sua frase, ...Cazzo, Romani, te
Il grande sorriso di Leo... Lunica volta che lho visto triste ti meriti il mio microfono migliore, e si sbatteva a cercare
stato ai funerali di Bruno: ha voluto esserci a tutti i costi i suoni giusti, magari imprecando, bestemmiando, scher-
anche quella volta l. zando e fingendo di incazzarsi con i miei musicisti o con
Soul Drivers
Progetto musicale semiacustico ideato da Graziano Romani e Max
Cottafavi, chitarrista, gi collaboratore di Ligabue. Brani storici, sedi-
mentati nella memoria collettiva: da Little Wing a Like a Rolling Stone,
rivisitati e riarrangiati. Preziosi fraseggi alla chitarra di Max (anche lui
della partita a Spazio in quel memorabile Capodanno della nevicata) e
la voce vibrante e carica di pathos di Graziano.

qualche cavo che smetteva di funzionare...Ma i suoi occhi sempre loro, comunque... Mi torna in mente una grande
Al seguito un gruppo
tradivano una bont e unonest incredibili, unumanit e serata in cui Mauro Pagani, al violino, si un a me e la mia
di super-fan: Emanuela,
una semplicit non comuni. Fu subito amicizia, con Bruno band, i Mescalero, per una jam di classici rock: Like A
Anna, Aurelia...
e Daniela, ed il rito della pastasciutta al rag a casa loro, Rolling Stone/Gloria/Voodoo Chile/Knockin On Heavens
prima del concerto, faceva diventare quella nostra strana Door/No Woman, No Cry... Credo fosse il 14 gennaio 96,
comunit una specie di famiglia, tenuta unita dalla sin- unemozione incredibile. Ricordo che la lessi anche ne-
cera passione per la musica, e dallenergia delle menti gli occhi di Bruno, la stessa emozione. Bruno amava la
sintonizzate. Da Bruno e Dani mi sentivo a casa, mi ri- musica, la vita e la gente, anche se talvolta poteva sem-
caricavo, il concerto era emozionante, ed il pubblico era brare affaticato, deluso, scontroso. Era semplicemente
attento e coinvolto, ogni sera. Ci ho suonato 13 concerti, vero, come le storie che ho avuto la fortuna di ascoltare
allo Spaziomusica, fino al periodo in cui Bruno e Dani ri- da lui, dalla sua voce sincera, magari mentre lo aiutavo
nunciarono, dopo tanti anni e con enorme dispiacere, alla a cuocere gli spiedini e le braciole durante una delle fa-
gestione del locale: Il loro caro Spazio era e sar per volose grigliate che organizzava, insieme a Daniela, per
440

Graziano Romani
& Mescaleros & friends
tutti gli artisti e gli amici, nel cortile del locale, prima assieme. Da l nata la chitarra EKO che lui mi ha re-
della chiusura estiva...Mi raccontava la sua visione delle galato sapendo della mia passione per gli strumenti di
cose, delle sue idee politiche, le esperienze e i ricordi, quella marca. Da l nata una cosa che ogni musicista
le disillusioni, le piccole vittorie di ogni giorno. Era bello che passato anche solo una volta a SPAZIO MUSICA sa,
comunicare con lui, sia nel rumore di un palasport pieno una cosa che non si pu descrivere, una cosa che non puoi
di gente in attesa dellinizio dello show, o magari immersi toccare con mano, una cosa che va vissuta allinterno del
nella tranquillit di un pomeriggio destate ad una festa di tuo stomaco e sul palco e retropalco di quegli anni di
Rifondazione a Correggio, in Emilia, seduti a brindare col SPAZIO MUSICA.

441
lambrusco allombra di uno stand-ristorante...Mi manca La scorsa settimana mi capitato di suonare ad una con-
lo sguardo di Bruno, ma mi basta un secondo per ricattu- vention sulla musica beat italiana. Cera un sacco di gen-
rarlo e imprimerlo di nuovo nella mente, come se non se te che aveva ritirato fuori i vecchi jeans, gente che diceva
ne fosse mai andato. So per certo che non lo dimenticher Io quando ero giovane nel 68 portavo i capelli lunghi
mai, proprio come la sua schiettezza e la sua amicizia. in segno di protesta, per insegnare agli altri che non
...Indimenticabile. laspetto che fa una persona: questo era un direttore di
Graziano Romani, cantautore, settembre 2002 banca. Gli ho chiesto se avrebbe preso uno come me a
lavorare da lui e mi sono sentito dire che se mi fossi to-
La prima volta che lo vidi aveva gi unaria familiare. Ca- sato forse... Lui diventato quello contro cui combatteva,
pita di rado di conoscere una persona e dopo dieci minuti oppure non ha mai combattuto veramente, era solo una
pensare che in realt la conosci da una vita: Bruno era moda. Bruno no, Bruno non ha mai seguito le mode, Bruno
cos, lo zio che nessuno ha mai avuto e che tutti vorreb- non si mai fatto comprare.
bero avere, Bruno e la Dany sono cos, unentit unica. Bruno ha sempre combattuto sia in strada che dentro al
La prima volta che lo vidi fu a Spazio Musica. Entrai con suo locale, facendo solo musica di qualit, non badando
il mio Leslie e lui, senza neanche dire ciao io sono Bruno troppo a riempire il cassetto. Incontrando persone come
il gestore e questo il mio localino ...mi guard e disse quel direttore di banca mi vien da chiedermi se valeva la
che cazzo fai?! non avrai mica intenzione di mettere quel pena combattere tutti questi anni, poi ripensando a quello
frigo sopra al mio palco?. Da l nata la nostra amicizia. che hanno fatto Bruno e la Dany per noi musicisti, credo
Da l nato il suo vaffanculo siete dei bastardi ogni proprio di s e penso che il mondo abbia un gran bisogno
volta che suonavamo a Spazio senza fermarci a dormire a di gente come loro.
casa loro. Da l nato il nostro andare a vedere concerti GRAZIE! Vi voglio bene Leo (Sgavetti) 4 ottobre 2002
Massimo Casta
Castagnetti
voce, chitarra acustica,
armonica
Paolo Cortes Campioli
chitarra elettrica, cori
Luigi Freccia Costi
chitarra elettrica ed acustica
Mega Jam 5
Gabriele Lele Cavalli
Graziano Romani basso, cori
(Rocking Chairs): voce, Joe Ibru-Artimus
chitarra, flauto traverso, Abruzzese
armonica batteria
Max Cottafavi (Ligabue, Wild Junkers
Clandestino): chitarra
solista Wilko (Rats):
chitarra, voce
Briegel (Ritmo Tribale): Wild Junkers pieno di barba grigia, allapparenza un po burbero ma con
442

basso una dose di umanit davvero notevole. Dopo il soundcheck


Lor (Rats): batteria e Ci avevano portato il loro CD Aint that America: il andiamo tutti a cena insieme...a casa loro, neanche ci co-
percussioni. meglio del rock americano riproposto con fedelt e pas- noscessimo da tanto tempo. Ci raccontano che l funziona
sione. Massimo Castagnetti, a detta anche di tanti nostri cos loro hanno sempre gente in casa e ci parlano di
La formazione, amici super-esperti, ricorda in modo impressionante John questo e quel musicista, dellamericano che era l 2 giorni
pungente e travolgente, Hiatt quando canta Paper Thin, Springsteen in Better prima del viaggio in America a trovare quellaltro che
sullonda della comune days, Tom Petty in You wreck me... Ci abbiamo messo un aveva suonato qualche mese prima... Un bel piatto di pasta
passione per il sano rock niente per decidere di farli suonare a Spazio. E ci basta- al peperoncino, salame, vino: sembrava davvero un ritrovo
delle origini Qualche titolo: to guardarci in faccia per sentirci immediatamente amici. di vecchi amici era semplicemente la prima volta degli
White Room (Cream), Wild Junkers allo Spazio Musica. Ad un certo punto Bruno
Hey Joe (Hendrix), Era il 1997, primavera. Sullonda (e lorgoglio) del primo e Daniela ci salutano: Andiamo ad aprire il locale, qui ci
Wild Horses (Rolling CD (allora autoprodursi un CD non era semplice come sono le chiavi di casachiudete voivi aspettiamo per le
Stones) Unenciclopedia adesso) approdavamo finalmente allo Spazio Musica 22.30 . Ecco in queste poche parole il senso dello Spa-
sonante per un tuffo Ce ne avevano parlato in tanti come un posto piccolo ma zio Musica, dellindimenticato Bruno, di DanielaPotrem-
ristoratore nella leggenda. molto accogliente, luogo di ritrovo spesso di grandi musi- mo poi aggiungere tutto quello che avveniva l dentro, del
Caldamente consigliato. cisti nei loro periodi di pausa, lontano dai grandi tour calore della gente, della passione di Bruno per la musica, la
Enzo Gentile. ma anche di bluesman, rocchettari Tutti ci parlavano di qualit dellaudio, la mania delle cineprese, la registra-
Hanno chiuso la loro breve questo posto e della simpatica coppia che lo gestiva zione di ogni concerto ogni piccola cosa per loro aveva
ma intensa storia a Spazio Ora finalmente anche gli Wild Junkers avevano questo e ha ancora un significato ma tutto sta in quella frase
il 6 febbraio 1999. onore Entrati nel locale facciamo conoscenza di Daniela semplicemente ospitalit.
e Bruno ho ancora limmagine di questo buffo signore Grazie! Lele Cavalli (Gennaio 2004)
Pochi giorni dopo mi arriva un pacchetto postale: dentro
c Paper in fire: la registrazione fatta da Bruno di quel
primo concerto degli Wild Junkers a Spazio il 18-4-1997.
Il CD (notevole!) lincontro di due sensibilit: quella di
Bruno, del suo grande amore per la musica ed i musicisti
e quella di Lele che, ritrovata la registrazione del concer-
to, ha pensato di trasferirla su CD, in omaggio a lui.
A seguire la continuazione della storia scritta con il ritmo
fluido ed incalzante di una rock ballad:

...In questi anni sono cambiate molte cose, io Paolo e Joe


non suoniamo pi negli WJ dal 1998, Casta e la sua ra-
gazza hanno aperto una birreria qui sulle colline di Scan-
diano, Freccia non lo si vede mai, preso tra il suo lavoro
alla Nike e la ragazza con cui andato a convivere... Paolo
(Campioli) come sempre ha tanti progetti avviati, Joe ha
suonato per diversi anni con un gruppo locale facendo
canzoni originali in italiano, io ho collaborato con Wilko

443
dei Rats, poi ho iniziato a suonare con Graziano Romani
con cui ho registrato un paio di CD ed il tour del disco
Soul Crusader (tributo a Bruce).
Adesso continuo ogni tanto a collaborare con Graziano
(abbiamo suonato anche ieri sera) e inoltre ho formato
un duo voce-chitarra con una ragazza di Correggio, i PINK
MOON, ora siamo in tre con laggiunta di un ragazzo al
violino...insomma la musica non ci lascia mai..... Lele Rockerville

24 ore di tempo ed una band da rimpiazzare un sabato


sera: cos sono arrivati a Spazio i Rockerville. Il solito ca-
sino per trovarci, poi... tutto in discesa: gran bella band,
rock sanguigno, bella gente, tipico emilian style. Quella
sera, pampero dopo pampero, sono andati via storti i ra-
gazzi. Siamo diventati cos amici che la volta dopo hanno
portato le morose: mega-tavolate insieme e lavvio di un
proficuo scambio concerti-tortelli: arrivavano ogni volta
con tortelli squisiti fatti dalla mamma, dosaggio per ca-
mionisti affamati (in Emilia si mangia, non sanno mica
cos la nouvelle cuisine!). E poi noi, quante volte in tra-
sferta a Correggio ...
Tutto cominciato quasi per caso, un venerd sera di pa- purtroppo non trovi quasi pi, e questi sono argomenti che
ROCKERVILLE
recchi anni fa. Suonavo con i Rockerville. Mi chiama un con emiliani come noi non potevano fallire!
Joe Fiore
mio amico: c da fare una data il giorno dopo in un locale E via a parlar di musica. Ed ogni volta che nominavi qual-
Voce
di Pavia. Senza pensarci un attimo rispondook! In quel cuno saltava fuori una foto o un aneddoto vissuto in prima
Roby Campovecchi
periodo la musica era il centro focale della ns.esistenza persona da questa coppia straordinaria. E da quel mobile
Batteria
e per nessun motivo avremmo rinunciato ad uno show, saltavano fuori centinaia di videocassette, s perch Bru-
Gianni
anche se avvisati con meno di 24 ore di anticipo! E cos si no registrava ogni concerto che si teneva a Spazio Musi-
Campovecchi
arriva a Pavia e naturalmente ci si perde. Come si usa fare ca, dal BIG americano, al gruppo di ragazzini.
Chitarra
si chiede un po in giro. Ecco un ragazzo, beh un giovane Come entravi da loro, automaticamente diventavi un
Tony Farinelli
sicuramente ci sapr indicare la strada per arrivare ad un membro della famiglia! Bruno era una persona vera e,
Basso
locale per giovani: SCUSA SAI DIRCI DOVE TROVARE come tutte le persone vere, decisamente scomodo da
Chicco Righi
SPAZIO MUSICA? e lui:MAI SENTITO NOMINARE!!! prendere. Se gli stavi sui maroni te lo diceva e basta, non
Chitarra
Ahia mi sa che dura! ci girava intorno per fartelo capire!
SCUSA DOVREBBE ESSERE IN VIA FARUFFINI Ma quando scoccava la scintilla BUMMM!
MAI SENTITA NOMINARE anzi, mi sa che duris- Alla fine fu una delle serate pi belle della storia dei
sima!!! E in quel momento suona lunico cellulare che Rockerville e fu linizio di una bella avventura con Bruno
allora potevamo permetterci PRONTO e Daniela. Sullo sfondo questo locale che sta a Pavia un
SONO BRUNO DI SPAZIO MUSICA. po come S.Marino sta allItalia: una zona franca in ter-
444

DOVE CAZZO SIETE ..STRONZI!!!!!!! ritorio altrui. Spazio musica non era un locale di Pavia,
Beh, in quel momento ci siamo detti finita, se un ge- era della gente che lo amava, era lombardo ed emiliano,
store di un locale come primo approccio ti accoglie cos, piemontese e ligure, era del nord e del sudera italiano
la situazione irrimediabile! e del mondo. Da allora tornammo molte altre volte, sia
Seguendo le sue indicazioni in diretta arriviamo a desti- come musicisti, ognuno con le proprie storie nuove, che
nazione, attraversando una selva di vicoli nel centro di come pubblico, ma soprattutto ogni volta si tornava a fare
Pavia. Una volta arrivati scatta il colpo di fulmine!!! In visita a degli amici, ed ogni volta tornavi a casa con un
mezzo alla strada vediamo questo personaggio: una sorta amico nuovo in pi perch anche la gente che conoscevi
di capitano Achab che dal ponte della sua nave scruta l dentro era la gente dello SPAZIO MUSICA!
loceano in attesa di vedere la balena bianca . Mi ricordo quando una volta fece finta di incazzarsi perch
FINALMENTE BASTARDI!!!! la faccia da burbero arrivammo per un concerto sotto Natale, con le rispettive
condita da mille rughe, ognuna delle quali sicuramente ragazze al seguito, e lui vedendoci arrivare sbott:che
con un propria storia da raccontare, quella barba e quei cazzo avete preso casa mia per un ristorante? e poi via,
capelli bianchi e lunghi, ed una accoglienza del genere, tutti da Daniela che ci stava aspettando come al solito!
sarebbero bastati per demoralizzare chiunque. E unaltra volta invece quando si incazz sul serio, e a
Ma cera qualcosa cerano quei due occhi. E due occhi ragione, perch qualche stronzo gli fece fuori una delle
cos non potevano sbagliare. centinaia di foto appese alle pareti, foto che immortala-
Per noi fu amore a prima vista! Ci conquist subito anche vano tutti , ma proprio tutti, gli amici che erano passati su
Daniela quando ci accolse nella loro casa con una casca- quel palco! Per quel qualcuno forse erano solo foto, ma
ta di penne al rag, un salame da affettare, vino rosso per Bruno erano pezzi di vita!
a volont ed un senso di ospitalit e calore umano che Ci anche capitato di parlare con qualcuno a cui Bruno
non piaceva, ma va bene cos, non potevamo spiegargli Ustmam
noi comera Bruno: o lo capivi oppure no, e quindi ...bye
bye e amici come prima, ma non sai cosa ti sei perso! Gennaio 1992: cominciavano gi ad essere famosi. Una
Quando facemmo la festa di tre giorni per la chiusura proposta originale: melodie e parole della tradizione po-
del locale, si capiva che ci stavamo lasciando alle spalle polare tosco-emiliana mischiate a ritmi punk e sonorit
qualcosa di importante. Lo vedevi negli occhi di Bruno e elettroniche. Alle spalle le solide basi dei CCCP Fedeli
Daniela, ma anche in tutti quelli che si alternavano su alla linea di Lindo Ferretti e Massimo Zamboni.
quel palco, mischiandosi ad altri con i quali non avevano Presentano il loro primo lavoro discografico Ustmam:
mai suonato, con un unico denominatore comune, lamore successo e calda accoglienza anche a Spazio. Peccato
per quel luogo, lamore di tutti coloro che hanno potuto per che il concerto duri unora, un solo bis previsto. La
godere di questa bellissima storia. E per la prima volta nostra gente, abituata alle non-stop blues di suoni e su-
quella notte tornammo a Correggio con un grosso, gros- dore da due ore e passa, rimane un po sconcertata. Ma
sissimo senso di vuoto! il pi sconcertato Bruno che questi giovani con il loro
Quella sera Bruno ci regal una scatola piena di magliette show case non li capisce proprio.
di Spazio Musica, io le conservo ancora e, nonostante or- Fraternamente discutiamo, soprattutto con Mara, lanima
mai siano sbiadite e sfilacciate, le indosso ancora spesso del gruppo (ne ho un ricordo nitido come di persona dolce,
e le esibisco con orgoglio, prima di tutto perch ogni volta intelligente e sensibile, oltre che di cantante di talento).
che le tolgo dal cassetto il mio pensiero va a loro, e poi Capisce le nostre ragioni ma ci spiega che il loro, pi che

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perch un po come voler dire a tutti che della bellissi- un concerto, la presentazione live del disco. Per capire,
ma storia di Bruno, Daniela e di quello straordinario loca- capiamo anche, per non ci va proprio di adeguarci. A sin-
le, .. nel ns.piccolo,. noi ne abbiamo fatto parte!!!! tesi dei nostri discorsi Mara, con grande ironia, decide di
GRAZIE!! Tony (Farinelli) scrivere: Ustmam i fighini nella dedica.

French & the Firebirds

... onore allo Spaziomusica, zona


franca di sesso, birre & rocknroll in
questa contea bianca ... Beh, per, a
pensarci bene, di birra e rocknroll
ne sono scesi dei fiumi, di SESSO un
po meno!!! Per concludere, voglia-
mo ringraziarvi dellospitalit, cosa
che si trova piuttosto raramente di
questi tempi e soprattutto in queste
forme ...
Mauro Pagani nessuno. Da tenere stretta per quando verranno i tempi
grami della vecchiaia.
Come raccontare, se non per frammenti di criptiche imma- - la pasta della colonia: lui che ha dato il nome ad uno
gini, quel monumento nazionale che Mauro Pagani? Un dei tormentoni di Spazio.
regalo essere diventati suoi amici. - le jam: per fine stagione, per i 10 anni, per la festa di
chiusura ... lui cera sempre: lui, il suo violino, il suo gran-
... cominciata con il Ron Pampero, piccola ala ci ha de carisma...
infiammato i cuori. - la conferenza colta in Universit: La musica delle pe-
Tu canti Creuza, ma non c pi Fabrizio. Si beve ancora riferie.
ma ci manca Bruno. - gli assoli: quandero giovane li facevo fare pi lunghi
La forneria che nella memoria, la giovinezza di fama e agli altri, cos intanto io sparivo e cominciavo ad intortare
di passioni. le ragazze
La colonia che aspetta la sua pasta con il rag che inte- - le ultime parole famose: stasera mi fermo poco: mai
nerisce il core. una volta che non ci abbia aiutato a chiudere Spazio...
Notti suonate intrise di poesia, notti traviate perch dolce - legge un articolo molto poetico scritto su di lui da una
il peccare. giornalista e domanda: Chi ha scritto questo ti sco-
Notti leggre, canne-suoni-risate, davverodavveroed per?
gi mattina. - la sua macchina pi leggendaria: una Porsche nera,

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Si sogna ancora intanto il tempo avanza. dannata. Bruno la guarda con un po dinvidia: Questa
Si sogna ancora ma dentro un po si muore. qui s che una macchina seria!
- i matti siamo noi: Dove? Al manicomio criminale di
Storie di Mauro Castiglione delle Stiviere? caro Aglieri, certo che ci vengo
- Siamo come scolari in vacanza: abbiamo linsegnan- a suonare.
te pi bravo, che per molto severo ed esigente: con - ancora lui: mi commuovo troppo: segno che sto invec-
lui non si pu sgarrare Mauro, Ellade, Giorgio, Miche- chiando ... anchio, Mauro, mentre scrivo ste cose...
le, Pierre: con il Maestro Fabrizio incantavano i teatri - pagani / domani: il suo ultimo CD, bello da far male.
(De Andr-Tour 92-93). White room dei Cream il ...che di colpo la vita sembra fatta per te e comincia do-
segnale dattacco di quella indimenticabile serata a mani... A domani... Pagani!
Spazio.
- Prese a calci le ciabatte rosa della moglie. Si stapp Locchio fondo di Bruno era la prima cosa che vedevi
una birra. La canna del fucile era fredda e confortante. quando arrivavi a Spazio al pomeriggio per il sound
Ma quante belle giacche, ma quanta bella gente . check. Era un misto di poco cristiana rassegnazione ai
Uno: la storia di Bruno tra qualche anno, quando si rompimenti di coglioni quotidiani e di palpabile gioia di
sar definitivamente rotto i coglioni e comincer a spara- vederti. I Clubs di giorno sono ragazze bruttine, stanche
re - diceva cos ad ogni concerto dedicandogliela. e senza trucco. Si vedono le crepe, le bruciature, let dei
- Mauro, ho visto su Musica una foto dei tuoi ventanni: tendaggi e lo sporco negli angoli. Ma le prove del pome-
bello come un dio greco! E adesso me la merito una de- riggio sono la prima cosa buona della giornata: si suona,
dica come si deve Certo: a quella figona di Daniela per s. Si lavora pigramente al suono del proprio stru-
firmato Mauro Pagani: cos sta scritto, e non me la toglie mento, si ripassa una parte, si cazzeggia. Certo il tutto si
complica un po se il fonico del locale uno come Bruno.
Da quando Pierozzi gli aveva sistemato limpianto e spie-
gato come funzionava, la vita del vecchio brontolone era
cambiata in meglio; girare bottoni e regolare microfoni
gli piaceva un casino. E anche spaccare le balle a tutti;
chiunque, me compreso, prima o poi un bel cazziatone
se l beccato. Alle otto e mezza si andava a mangiare
a casa, in centro. Lui non veniva quasi mai, quello era
territorio di Daniela. Si mangiava, si dicevano un sacco
di cazzate e si rideva a crepapelle; si beveva anche, pa-
recchio. Salumi, formaggi e La pasta della Colonia, che
in verit erano quasi sempre rigatoni al rag da leccarsi
i baffi. E poi indietro, a Spazio. Nel frattempo tutto era
Mauro Pagani e Joe Damiani
cambiato, le luci erano accese, e le pareti scomparse in
un limbo nero che come sempre avviene nei Clubs non ti
fa pi sapere dove sei. Solo luci, facce, occhiate, alcol e
odori: birra, fumo, sudore e vampate improvvise di profu-
mi di donna, che promettono baci e seni sfiorati, nel nero
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accogliente e senza tempo. Bruno appena arrivavo mi al-


lungava una bottiglia di Pampero, che comunque mi aiu-
tava a tenere livellata; col risultato che spesso finivamo le
serate senza pi consonanti e con la reattivit di un sacco
di patate. Poi la musica, fino alle mille e mezza, senza li-
miti di orario, genere e volume; e poi unaltra oretta ai ta-
voloni, ultime cazzate, ultimi bicchierini. A un certo punto
mi metteva una mano in tasca, e ci lasciava dei soldi. Non
erano mai pattuiti, non erano mai gli stessi: andava come
andava. Allalba, in condizioni pietose, si andava a casa,
o comunque a dissolversi in un letto. Ho passato tutta la
mia giovent a suonare nei Clubs, e nessun Palasport del
mondo vale un buon locale; a casa di Bruno non ho mai
smesso per un secondo di avere ventanni.
Mauro Pagani
Giorgio Cordini

Ogni volta, ogni volta che torno, non vorrei non vorrei pi
partir questo messaggio di Luisa rimasto scritto a
lungo sulla piccola lavagna appesa nella cucina di casa
nostra. Giorgio Cordini & Luisa Moleri: loro due, sem-
pre insieme. Ci si salutava ogni volta, alle ore pi impro-
babili della notte, con la voglia di ritrovarsi presto, come
succede solo con gli amici che ti porti nel cuore, quelli
cui ti legano affinit di fondo, un comune sentire, stima
reciproca e tanto affetto. Giorgio: uno che la chitarra la
anima, la fa parlare; formazione hendrixiana (e si sen-
te!), non comune sensibilit. Non a caso anche Fabrizio
De Andr lo ha voluto al suo fianco durante le sue ultime
due tourn. Amico da sempre di Mauro Pagani (ho visto
di quelle foto depoca di loro due!). Il blues, quello che ti
lascia limpronta, suonato insieme, da giovanissimi, nei
club a Brescia e dintorni. Ce laveva presentato Lorenzo

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Riccardi. Primo concerto nel 91 con la Wha Wha Band:
Max Gabanizza: al basso e Joe Damiani alla batteria:
tributo a Jimi Hendrix con incursioni nel blues. E poi, sem-
pre con la Wha Wha, le tante volte al fianco di Mauro, una tranquillit olimpionica. Non lho mai visto perdere la
con Eros Cristiani alle tastiere: il loro piacere di suonare calma n con i suoi compagni di viaggio e nemmeno con
insieme si propagava fino a contagiare tutti. Pi di una Bruno, capace di lanciare imprecazioni a destra e manca
volta sono salita sul palco ad abbracciarli per dare voce per un larsen che non gli riusciva di eliminare. Pensando
allemozione collettiva o anche per trovare conforto dopo ai tanti musicisti agitati, frenetici, dissennati che mi
una qualche sconfitta elettorale (ricordo quella bruciante capitato di incontrare negli anni, spesso gli dicevo sorri-
del 94! Ma perch?!). In quei momenti Spazio diven- dendo: Giorgio, sei un mito: uno dei pochi musicisti che
tava una nicchia securizzante di musica, di poesia e di anche una persona normale!.
amicizia che ci proteggeva da un mondo esterno cinico ed
ostile. E la magia delle serate al fianco di Cristiano De 15 febbraio 2003.
Andr, Massimo Bubola, Lorenzo Riccardi. La pre- Parto da casa molto presto. Normalmente chi come me
ziosa rivisitazione strumentale di alcune perle dei Beatles suona per lavoro, abituato ad alzarsi dal letto non pri-
realizzata da Giorgio insieme a quel mostro di bravura ma delle dieci. Trovarsi in auto verso Pavia alle otto e
che Andrea Braido. Ed ancora Giorgio con Mauro-El- mezzo per lo meno strano. Mia moglie Luisa dormic-
lade-Michele-Pierre: la band di Fabrizio De Andr: chia, ancora qualche chilometro e un caff allautogrill
che notte quella notte!. In tutte queste situazioni Giorgio ci sveglier del tutto. Il tempo non n bello n brutto.
cera, sempre preciso ed affidabile. Affrontava ogni situa- Una mattinata invernale tipica delle nostre pianure. Ma
zione, ogni problema, sia artistico che gestionale, con la giornata per me, lo sento, sar speciale. Daniela lha
voluta fortemente e io con lei. Ha organizzato per lex-- libero e anarchico che teneva alla larga qualsiasi tipo di
suo Spazio Musica, che continua a gestire Simone, con compromesso, misti ad una gran voglia di far funzionare
grande entusiasmo, una rassegna di musica dal vivo. E tutto alla perfezione. Insomma, un tipo che non passava
cos ha trovato il modo di farmi presentare alla grande il inosservato. E tutto nel suo locale sembrava essere al po-
mio nuovo progetto Disarmati. Non solo, ma ha orga- sto giusto. Le locandine e le foto sui muri che ritraevano
nizzato una mattinata presso lIstituto Magistrale di Pavia tutti i protagonisti del rock, del jazz e del blues che erano
per portare anche agli studenti il mio messaggio. Ecco passati di l, i cimeli pi o meno canonici appesi al soffitto
dunque il motivo dellinsolito orario di partenza. Lincontro nella zona bar, i manifesti del Che e le bandiere rosse che
con gli studenti, che sembrano vivere con grande interes- non lasciavano dubbi sui decisi e ostinati orientamenti
se linsolita mattinata, come sempre emozionante e mi politici di Bruno e Daniela E tutto era confermato e
Max Gabanizza ripaga ampiamente della levataccia. Suono alcuni brani consolidato dai loro discorsi, ma soprattutto dalle loro fer-
del mio cd, aiutato dalla proiezione di immagini a tema me prese di posizione sullamore, la pace, la solidariet.
e riesco a suscitare curiosit e domande fra le studen- Quello che dicevano era quello che facevano. E il loro
tesse. Il dialogo continuerebbe se ci atteggiamento, il loro porsi di fronte alla realt di tutti i
fosse altro tempo a disposizione, ma giorni era lo specchio del loro sentire e del loro carattere,
Wha Wha band: a la lezione purtroppo gi finita e lucido e ruvido quello di Bruno, dolce ma deciso quello di
fianco di Giorgio Cordini, lappuntamento fissato dopo cena a Daniela. Per me Spazio Musica era Bruno e Daniela, tanto
Max Gabanizza al Spazio Musica. Una pizza con Danie- che tornarci oggi senza Bruno mi sembra quasi sbagliato.
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basso e Joe Damiani la, un paio dore a casa sua, in pieno Nel locale anche lacustica era ottima: si sentiva bene sul
alla batteria: precisi, centro, e poi al locale per attendere palco e il suono diffuso era di buona qualit nonostante
affidabili, creativi: gli altri musicisti e iniziare le prove. i volumi a volte impressionanti. Bruno allinizio aveva te-
una sezione ritmica Dal 1991 avevo suonato a Spazio nuto le distanze con me. Non credo di essergli risultato
formidabile. Diventati Musica almeno una volta allanno. subito simpatico. Forse gli sembravo troppo strano per il
di casa. Una garanzia Avevo conosciuto Bruno e Daniela mio carattere misurato e la mia resistenza ad esagera-
per tutti i musicisti che tramite Lorenzo Riccardi, cantautore re, caratteristiche insolite per la maggior parte dei musi-
hanno accompagnato a di Pavia, incontrato al Premio Tenco. cisti. Ma sarei tornato tante altre volte a Spazio Musica
Spazio: Mauro Pagani, Lui mi aveva parlato di quel fantasti- negli anni 90.
Massimo Bubola, co locale dove la musica si faceva e Ricordo che era una serata con Mauro Pagani e con altri
Cristiano De Andr.... si ascoltava in un altro modo, seduti componenti della band di Fabrizio De Andr. Gi quella
E, gran bella sorpresa, su vecchie sedie da cinema tra stu- sera avevo legato molto di pi con Bruno: una birra al ban-
anche con i Gang ce li denti e appassionati di blues, tra fiu- co prima delle prove e sentii che tutte le riserve, se mai
siamo visti arrivare... mi di birra e altro. ce nerano state, si erano dissolte. Fare le prove con lui
Cos la prima volta mi ero trovato sul che sistemava cavi e microfoni e regolava limpianto era
mitico palco con la Wha Wha Band. Allora il nostro reper- sempre unavventura. Se tutto andava bene al primo colpo
torio era costituito da pi di venti pezzi di Jimi Hendrix era ok, ma se qualcosa non si sentiva nel modo giusto,
e la serata era stata impegnativa, ma molto piacevole. o cerano dei problemi che non si riuscivano a risolvere,
Avevo conosciuto in quelloccasione Bruno: barbone in- capitava che si spazientisse e che mandasse tutti a quel
colto, un fare da burbero, lespressione da qui si riga paese con espressioni inconfondibili ed inequivocabili.
dritto, ma dietro un animo da gran signore, uno spirito I cimeli tremavano, ma i fisher tenevano. In un modo o
nellaltro alla fine tutto andava a posto e i concerti erano Eros Cristiani
sempre ottimi. Cera il pubblico giusto, lambiente caloro-
so, il clima sereno, si suonava bene e si rendeva sempre ... si suonavano fiori... Eros e la sua bella favola. Eros,
al massimo. bello come il sole, intento a tessere ricami sonori con le
Sono le sei passate e stiamo provando. Simone a siste- sue tastiere. Eros che sorride, un po intimidito dalla ru-
mare i cavi, ad aggiustare i microfoni, a provare i volu- videzza di Bruno, ma capisce subito e diventa dei nostri.
mi. Sembra non sia cambiato niente. tutto come prima, La poesia, la sua, quella giusta per descrivere le magiche
la pedana, limpianto, le sedie, i manifesti sulle pareti. atmosfere di quelle notti...
Manca solo lui, con le sue imprecazioni e le sue improv-
vise gentilezze. Mi manca perfino lincontro delle nostre Spazioporto della terra 1324-b-locale
barbe, che complicava i nostri abbracci, ma ci dava un SPAZIOMUSICA anno 3551
senso di appartenenza ad una stessa categoria. Lui era
un bambinone. Si divertiva un mondo con queste piccole Penso al mio shampo!
cose. E le prove si fanno lo stesso, la musica si fa lo stes- Mi riporta sempre per una stana distorsione temporale in
so, anche senza di lui. una zona di limbo tra un appello e laltro-Fuori-dal-reale.
Ma Bruno sembra esserci comunque. Finite le prove tutti Ogni volta che mi butto in doccia uso shampi diversi. Ogni
a casa di Daniela. Anche il rito della cena prima del con- shampo mi riporta, per una strana alchimia, indietro nei
certo con la pastasciutta al rag, la famosa pasta della ricordi: lontano o vicino, dipende da quale hotel o alber-

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colonia, i formaggi e il vino buono non stato dimenti- ghetto di prima stella mi ha ospitato nei miei tour.
cato. Una tradizione irrinunciabile. Questa sera, insieme Ogni citt un albergo, ogni stanza uno shampino regalo...
ad Eros, Giuseppe e Michele, abbiamo fatto un buon con- Ogni shampino un ricordo. Stavo dicendo che uno sham-
certo. Ho presentato i brani del mio nuovo Cd e credo che po, in particolare, mi porta in questo luogo meraviglioso,
uno in particolare sarebbe piaciuto molto a Bruno. Cos posto in un infinito cosmico finito. Mi trasporta in un loca-
mi venuto spontaneo dedicarglielo. un arrangiamento le buio, anche un po tetro, stretto stretto, pieno di fumo e
di Bella ciao. Quando ho pronunciato quelle due frasi gente di ogni galassia. Asdrubali di Aldebaran, Miopi del
di presentazione al microfono, credo di aver balbettato e pianeta Orizzont del sesto quadrante, terrestri, famelici
non so in quanti hanno capito le mie parole. paguri senzienti del Peloponneso sesto, e peciototofani.
Mentre la suonavamo lui era l e mi sembrava di sentirlo Ogni razza, ogni essere da qui al limite estremo del creato
cantare e battere le mani a tempo. Tornando nella not- passa per una volta a SPAZIO MUSICA, il bar del futuro.
te che si fa giorno verso casa, rifletto con Luisa sul fatto Io credo di avere inserito nel mio elettrone-cuore, nel
che non passato neppure un anno dalla morte di Bruno, seme dove contenuta tutta la mia essenza, una memo-
eppure a noi sembra molto di pi. Alla nostra et gli anni ria di questo luogo sperduto e cos affascinante che viene
passano che neppure te ne accorgi e le cose ti scivola- riportata a galla da questo shampo trovato per caso in
no addosso con una velocit a volte sconcertante. Ma una grotta, durante una gita a Betlemme.
questa no. Pesano i giorni quando manca una presenza Al bar ci sono i sono i soliti amici: Mauro Pagani, Cordi-
importante, anche se magari poco assidua nella quotidia- ni, Lorenzo, Max mano lesta, Joe 4 mani, Daniela, tutti
nit. Pesano tanto che il tempo si dilata e ti sembra un terrestri pensanti e tanti altri, anche non pensanti, come
secolo il passare di un pugno di giorni che si trascinano le larve di milliputh. Si beve, si chiacchiera, si suona per
dentro il grande vuoto di unassenza. Giorgio ore, ci si diverte; tutto consentito, ma solo dalle 23 in
poi - orario terrestre. Prima si deve fari i conti con il pi bevuta ed una scazzottata con quelli di Aldebaran, che in
svitato umano mai esistito. Bruno, colui che traghetta i fondo ci stanno un po sulle palle.
musicisti sul palco. Bruno mi ha colpito subito dal primo Mi ricordo una sera: avevamo un concerto polimerale.
momento. Un pugno in pieno mento, ben assestato; mi Si suonavano i fiori, come al solito. Pagani faceva uscire
sono risvegliato qui, perch l, non mi avrebbero pi tro- dalle margherite note celestiali e colori incandescenti che
vato. Mai sbagliarsi e chiedere a Bruno: dove inserisco il prendevano la forma dei suoi momenti estatici. Joe che
jack? prima di conoscerlo approfonditamente, soprattut- amava di pi portarsi un tronco aborigeno, ne percuoteva
to se sei un novizio. La risposta velocissima. Io lho fat- la corteccia ed i ritmi scanditi prendevano la forma di un
to. Mi ricordo, cos come un ragazzino alle medie chiede rosso fuoco che ad ogni battito sembravano le pulsazioni
alla sua compagna di banco cosa sono quei rigonfiamenti di un cuore gigante. Io mi limitavo a creare con le mani
strani, spuntati allimprovviso l davanti. Non piacevole sonorit che facevano da collante alle loro tinte forti; di-
sentirsi dare del coglione, pirla, da Bruno. Figuriamoci poi ciamo che le mie violette da campo spruzzavano qua e l
dalla mia compagna di banco di tredici anni che ripete gli delle tenui tinte pastello, che andavano a sfumare o ad
stessi aggettivi con la voce di Bruno!!! accentuare le loro gradazioni intense. Max e tutti gli altri
Insomma, il primo impatto drammatico: rischi la paralisi, avevano dellincredibile nel disegnare figure poliespanse
diventi rosso, non sai che fare, che dire, dove nasconderti, e vivacissime. Tutti, dico proprio tutti, si lasciavano im-
perch lui un uomo di grosso impatto. Cerchi cos, in mergere in questo arcobaleno spumeggiante di verdi, di
modo intelligente, di fartene una ragione; in fondo, sotto rossi e di blu. E Bruno assorbiva, godeva e, a modo suo,
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quella barba, dietro al burbero ci sar un uomo oppure ringraziava: una battuta qua, una pacca l, un drink offer-
no?! Eccome se c , e che uomo! Una persona che con il to. Spesso anche tutta una bottiglia. Arrivai per ultimo e,
tempo ho imparato ad amare, tra un concerto e laltro, una dopo il battesimo, fui preso come un figliuolo da accudire,
coccolare, rimproverare amorevolmente.
Ma quanta gioia ho provato nello stare in quel bar con
Cristiano de Andr gli amici. Bruno al mixer mi ricordava un colonnello di
... ci sentivamo invincibili, ci sentivamo cos...: la co- Jesimis intento a portare il suo cargo in quota, oltre la
lonna sonora dei miei momenti di tristezza. ...ombre e sodiosfera. Attento al sistema motore tonale, ci portava
stagioni... andate perdute. Sentirla cantare da Cristia- con la stessa perizia nellatmosfera musicale; le sue mani
no, a due metri da me, sul palco di Spazio quel marzo si muovevano sugli equalizzatori standardizzati in modo
del 94 stata unemozione che non dimentico. uniforme, lento ma preciso; uno sguardo ai toni, ai vu me-
ter, per poi ritornare ad ascoltare i colori per migliorarne
la gradazione. Si fermava per una madonna tirata al
malcapitato: dove metto il jack? e poi proseguiva nello-
pera, concentrato.
Un cesellatore di frequenze, un imbianchino dello spettro
musicale. Impavido, possente, lui ci dava la possibilit di
suonare senza rischi, senza voli pindarici: era una sicurez-
za. E noi lo amavamo, in modo semplice, come del resto
era lui: una persona che amava vivere. Semplicemente.
Eros
Michele Ascolese

A Spaziomusica potremmo registrare live, c un clima


particolare, unatmosfera dove le cose succedono. E poi
a Pavia mi diverto sempre, ho moltissimi amici, uno pi
matto dellaltro. Bruno per primo cos ha dichiarato alla
Provincia Pavese. Dopo quella prima jam di lusso con la
band (quasi intera) di Fabrizio De Andr (Pagani-Cordi-
ni-Ascolese-Bandini-Michelatti) non ci siamo pi persi di
vista. Conoscere Michele Ascolese un grande privilegio.
Ascoltare la sua chitarra un grande piacere. In ogni si-
tuazione. Con Fabrizio De Andr e tutti i grandi (De Gre-
gori, Vanoni, Paoli...) con cui ha collaborato, negli arran-
giamenti e nei concerti live. Con Ondabuena Hotel,
la band allinsegna dei ritmi latini nata dallincontro con
Natalio Mangalavite, che ha incantato Spazio nellottobre
del 96, fino ad arrivare alle sue performances con Olivie-
ro Malaspina.

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Andrea Braido

La chitarra pi richiesta dItalia: Vasco, Mina, Eros Ra-


mazzotti... Per Andrea Braido la chitarra pi che un stru-
mento. Pare sia un prolungamento naturale del suo corpo.
Impressionante. Un amore nato quandera bambino grazie
ad un amico pasticciere che, tra un bign e laltro, come
lui ci ha raccontato, gli passava i dischi di Hendrix da
ascoltare. A Spazio venuto un paio di volte (la prima nel
93) con il suo trio: Carlo Giardina alle tastiere e Davide
Ragazzoni alla batteria. Nel 95, in duo con Giorgio Cor-
dini, ha presentato la rivisitazione strumentale di alcune
perle dei Beatles: un incanto...
Flaco Biondini rita da guerra in onore di Fla-
co. Per foderare pareti e soffit-
Colpo di fulmine. Amore a prima vista, sbocciato nel back to dello studio ha comperato
stage di un concerto del mitico Guccini, inizio anni Novan- tanta di quella tela che, con
ta. Si sono piaciuti subito Bruno e Flaco. Pi che amici, pi quella rimasta, abbiamo rifat-
che fratelli. Uguali. In grandezza e trasgressioni. Eccessivi to le tende di casa nostra e ne
ed orgogliosi di esserlo. Passionali. Spiriti liberi, di quelli abbiamo data in quantit a tre
che sognano e che sanno farti sognare. nostre amiche. La sera della
Alleati e complici in tutto, anche, ovviamente, per farmi il registrazione erano tutti e due
culo. Si facevano mille complimenti a vicenda e si dava- belli tesi come corde di violino.
no ragione sempre e comunque, anche per quei loro irra- A dare serenit allambiente
gionevoli scoppi dira di cui facevano le spese di volta in contribuiva molto Giancarlo
volta unautoradio che si rifiutava di funzionare oppure la Pierozzi dal mixer, con la sua
prima persona che gli capitava a tiro (e che spesso ero io). solita calma olimpionica. Due
Juan Carlos Flaco Biondini, si sa, da sempre il chitarri- serate di passione, ma ne vale-
sta di Guccini, ma per capire davvero quanto bravo sia con va la pena: il CD bellissimo!
la chitarra e quanta magia ci sia nella sua voce e nella sua
musica, bisogna averlo l, a pochi metri di distanza, attac- Cazzo, Bruno, come rompe la
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care con tanghi, rumbe e milonghe. A Spazio lincanto si Daniela! Vuole che scriva su
ripetuto tante e tante volte. di te. Ma io che cazzo scrivo?
Non ho mai visto Bruno cos felice come quando il suo Racconto qualche puttanata
Flaco gli dedicava, alla fine di ogni concerto, versioni su- vissuta insieme o devo dire che
blimi di Hasta siempre. Se ne contano a decine , mai mi manchi, cosa ormai risapu-
una uguale allaltra. Sempre accompagnato da grandi mu- ta, per il semplice fatto che
sicisti: Ares Tavolazzi al contrabbasso; Claudio Tuma non puoi che mancare a tutti quelli che ti hanno conosciu-
(chitarra); Carlos Buono uno dei pi celebrati suonatori to. Devo dire che eri la persona pi generosa del mondo?
argentini di bandoneon; Pietro Cantarelli: piano / ta- Ma anche questo risaputo. Ed io personalmente sono
stiere (lho rivisto con grande piacere nel novembre 2003 stato bersagliato con pi di un atto di generosit da parte
con Ivano Fossati. Suoi gli arrangiamenti di un concerto tua. Devo raccontare delle ciucche prese insieme? E chi
che ha incantato il Teatro Fraschini di Pavia). si poteva sottrarre alla sbronza quando ti presentavi mu-
La formazione attuale comprende: Paolo Mozzoni, ge- nito di quello sciroppo che custodivi in una tasca inter-
nio e sregolatezza, da sempre suo fedele batterista; Enzo na del giubbotto e provvedevi a distribuire tra i presenti
Frassi al basso ed Oscar Delbarba al piano. dovunque si fosse. Devo raccontare di quando ho fatto
A Spazio Flaco ha anche registrato un CD live. Lo studio un incidente con la macchina a Pavia, quindici minuti
laveva allestito Bruno in fondo al cortile, lavorando come dopo averti salutato e ti ho telefonato ininterrottamente
un matto. Nellagitazione di fare e fare bene caduto dal- a casa dalle sei del mattino alluna del pomeriggio senza
la scala e si fratturato due costole, salvo ricominciare a riuscire a svegliarti? E poi mi hai chiamato a casa mia
lavorare il giorno dopo. Totalmente inutili i miei tentativi dispiaciutissimo perch avevi appena ascoltato i venti e
di farlo ragionare, anzi era quasi orgoglioso di quella fe- passa messaggi che ti avevo lasciato in segreteria? O di
quando ti telefonavo con la voce roca dicendoti che mi un sacco di volte per chiedermi di mandarle qualcosa
chiamavo Mainardi e ti proponevo una serata con la mia di scritto su di te, ed io non so da dove cominciare. Se
orchestra specializzata in valzer, mazurche e polke e poi avessi la dentiera gliela butterei addosso come hai fatto
andavamo avanti dieci minuti a programmare con tutta una volta tu: forse cos capirebbe!
seriet una serata di liscio con i fiocchi? O di quando Ma no, penso che la cosa migliore sia chiamarla e spie-
suonavo con lamplificatore a manetta e tu ti piazzavi garle che non facile scrivere su qualcuno a cui si
davanti urlando pi forte!, pi forte! e tutti avevamo voluto tanto bene senza cadere nella retorica o nella-
i timpani a pezzi. Certo, potrei parlare di tutte queste neddoto facile. Sono sicuro che lo capir.
cose, ma non mi sento capace. Cazzo, le voglio bene, ma La Daniela spacca i marroni ma non mica scema.
come rompe i marroni la Daniela?! Mi ha gi chiamato Mainardi (Flaco Biondini)

Una delle tante chicche. Una volta, ore ed ore dopo la fine del
concerto, prima mi hanno svegliato con una telefonata assurda,
poi Flaco ed il mitico Mozzoni mi si sono materializzati davanti
alla porta di casa. A volte ritornano. Era quasi lalba e Bruno dor-
miva della grossa (dopo una Flaco-serata neanche le cannonate lo
avrebbero svegliato). Cosa era successo? Quasi arrivati a Parma, si
erano accorti di aver lasciato a Spazio i giubbotti con dentro chiavi

455
di casa ect. ect. ed avevano dovuto tornare indietro. Avevano facce
cos distrutte che non me la sono sentita di infierire.
Enzo Frassi, il bassista, ci aveva
parlato di unaltra band in cui suo-
nava: Massimo Greco Quartet.
Di lui cera da fidarsi. Cos stato:
una grande serata a base di swing,
acid jazz, ritmi funky e latini. Mas-
simo Greco alla tromba (per anni
al fianco di Zucchero) - Carmelo
Tartamella, chitarra stellare (lho
rivisto con grande piacere al fianco
di Andy J. Forest) ed una pulsante
sezione ritmica in cui il basso di
Enzo era affiancato dalla batteria La serenata: Enzo Frassi (ancora lui!) ha voluto
di Roberto Faenzi. farci un omaggio speciale prima che Spazio chiu-
desse: una serenata, di quelle che una volta si face-
vano sotto al balcone dellamata per conquistarla.
venuto apposta da Cremona con il suo contrabbas-
456

so e due amici sudamericani al seguito (uno era in


Italia con gli Inti Illimani), si piazzato allingresso
e, con fare particolarmente ispirato, ci ha dedicato
una serie di brani dai ritmi latini. Che tenero!

Un ricordo di cuore per Wainer Nadalini,


scomparso nel giugno 2004. Era un grande
appassionato di musica. Arrivato con Flaco, aveva
collaborato alla produzione del suo CD registrato a
Spazio.
Con la sua etichetta: la Nemesi Record, incideva
lui stesso (chitarra e voce) e produceva dischi di
country rock emiliano a forte impegno civile.
Gli volevamo bene.
Ares Tavolazzi Bruno era per me un amico, un amico reale. Anche se
non ci si frequentava con assiduit cera tra di noi uninte-
Anche lui, come Ellade Bandini, da Ferrara (ne girano di sa che non aveva bisogno di fronzoli. Si scherzava spesso
grandi artisti dai nomi strani in quella citt!). Dici Ares e con le parolacce, ma era un modo di darsi confidenza,di
pensi agli Area, ad una rivoluzione musicale che ha fatto sentirsi simili in questo mondo malato. Dietro alle parole
storia. Ares uno asciutto, diretto, con il grande pregio scherzose e sarcastiche cerano valori reali, valori di una
della coerenza. Lui le parole non le spreca, ma quelle che generazione che ha dato tanto e ricevuto poco. Bruno ave-
ti dice sai che gli vengono dalla testa e dal cuore. (Speria- va doti rare al giorno doggi come lumilt, la bont da-
mo sia cos anche per le dediche di cui mi ha omaggiato!). nimo, la riservatezza. Quando era necessario dava, senza
Ci si incontrava nel back stage di Guccini. Grandi sorrisi pretendere nulla in cambio. Spero che tutto limportante
e strette di mano. Fino a quel concerto con Flaco, e Pietro lavoro fatto da Bruno e Daniela in questi anni a Pavia per
Cantarelli al piano. Un Hasta siempre da brividi ... che la musica abbia lasciato qualcosa alle nuove generazio-
alla fine - siamo in tanti a ricordarlo - piangevamo tutti ni, qualcosa che possa rimanere ed essere trasmesso: un
come vitelli... ( incredibile: Ares mi contagia. Parlando di esempio per tutti coloro che ancora credono nei piccoli
lui, viene da essere scarna anche a me). ma costanti cambiamenti. Ares

457
in piedi, a sinistra:
la bianca chioma
di Giancarlo Pierozzi
e Mimmo Paganelli,
discografico di rara sensibilit.

Guccini condiviso
con la mia amica Carla Boiocchi

In uno Spazio super-affollato,


di fronte al Francesco nazionale:
Fantini (suo manager) e
Luciano Barbieri del Tenco.
458

Nei camerini
del Palatreves
di Pavia.
A Daniela
con amore!:
la dedica
di Ares. 1996: E, dopo il concerto al PalaRavizza di Pavia, venne il gran giorno di Guccini
a Spazio! Era nellaria, ma non riuscivo a crederci! Avevo poco pi di 18 anni
(primissimi anni 70) quando lavevo visto in concerto la prima volta, lui e la sua
chitarra, nellaula magna del Centro Studi di Pordenone: grandioso! Auschwitz
e Canzone per unamica riempivano le nostre serate, tra chitarre strimpellate e
cori collettivi. Con il vino rosso, come da copione.
Frequentare il suo back stage e le cene post-concerto non ha mai smesso di emo-
zionarmi perch, per me, lui rimarr sempre un mito.

12-11-2004: Francesco Guccini al PalaRavizza di Pavia.


Ad un caro amico che purtroppo non c pi. Un uomo generoso, dalla lunga
barba bianca...: la dedica a Bruno arriva dopo il primo brano. A seguire un
applauso forte e sentito ( ce nera tanta di gente di Spazio a sentire il mitico
Francesco). Colpita - dritta al cuore - e affondata. Non ce lho proprio fatta a
seguire il concerto quella sera.
Ellade Bandini

Alla batteria: Ellade Bandini: vengono gi i Palasport


per gli applausi che si scatenano ogni volta che Guccini lo
annuncia. Ellade, il mago dei tamburi. Uno dei miti della
musica italiana. Unico ed inconfondibile.
Un sorriso luminoso che ti ispira simpatia immediata. Ed
una grande umanit. Per lui i ritmi dei tamburi sono un
naturale proseguimento dei ritmi del corpo e della vita. O
viceversa. Riesce a trarre sonorit sussurrate e piene di
pathos anche dal collo rotto di una damigiana, come du-
rante lultimo tour di De Andr. Quando suona si diverte e
ci mette lanima. E non importa che abbia davanti migliaia
di persone o meno di un centinaio di appassionati, come
successo tante volte a Spazio. Sempre disponibile, con pagnava al suo modo di vestire stile hippy, difficilmente
tutti. Anche con i ragazzini che, ai primi approcci con la mimetizzabile. Invisibile per gli altri, ma non per i suoi
batteria, lo sommergono di domande. Schietto, diverten- amici musicisti che controllavano che lui fosse sempre a
te, profondo. Ellade: genio e sregolatezza. Il tirare tardi suo agio, ma soprattutto che il bicchiere fosse sempre a

459
perch di notte, con il buio, che si vive. Con Bruno e livello con il vino migliore.
Rolando suoi complici in pi di una occasione. La sua ma- Fu Flaco Biondini a presentarmi Bruno prima di un con-
nia di raccontare storielle e barzellette piccanti (e ridere certo di Francesco tenuto a Pavia una quindicina di anni
come un bambino). I suoi apprezzamenti, non proprio ve- fa e lui subito mi scrittur per suonare nello splendido
lati, sulle donne (ma ci vuole ben altro per farmi arrossire). rosso paradiso creato con Daniela (sua alter ego) a
Ed i messaggi, spesso con disegno annesso, che non man- loro immagine e somiglianza, cio il mitico Spaziomusica
cava mai di lasciarci sul tavolo prima di uscire da casa no- dove tutto era perfetto: la musica, il bere, la clientela,
stra. Un amico. di quelli veri. Lui dice e ridice che al posto lideologia, ma soprattutto loro due erano perfetti, nella
delle torri gemelle crollate ci metterebbe le mie tette. Io ci buona e nella cattiva sorte. Se vogliamo parlare del bere,
metterei la sua amicizia, i suoi tamburi ed il suo sorriso ... ammetto che lo abbiamo sempre fatto in-coscientemen-
te da professionisti... Tanto. Anzi, troppo. Al punto che
BRUNO: alto, magro, discreto, sincero, AMICO. Bruno, Rolando Cabrini ed io ci perdevamo in lunghissime
Bruno nei camerini, prima dei concerti degli amici (Fran- chiacchierate notturne che spaziavano dalla filosofia alla
cesco Guccini, Fabrizio De Andr), sempre in disparte per musica per approdare nostalgicamente ai ricordi di Rolan-
non disturbare. In tanti anni, non lho mai visto approfit- do e miei, ricchi di aneddoti riguardo al periodo passato
tare dei catering che, conoscendo i giornalisti marpioni, con Albano e Romina in giro per il mondo.
vengono allestiti molto abbondantemente. Lui, tranquillo Durante una di quelle notti, i nostri racconti furono bru-
come una giraffa, con i suoi grandi occhi curiosi. Sentiva scamente interrotti dallo spalancarsi di un portone del
le enormi cazzate occasionali dette da persone che non locale. Fummo accecati da un bagliore che di pi non po-
centravano niente con noi e tanto meno con lui. Sem- teva essere, restammo pietrificati quando poi vedemmo
brava invisibile, per quelleducazione che male si accom- una sagoma avanzare nella nebbia stile incontri ravvici-
nati del terzo tipo: praticamente una visione apocalittica.
Ellade: pensieri in libert
Peggio!!! Era Daniela incazzatissima alle 8 del mattino,
Intervista a Daniel Pennac:
venuta da casa a piedi per prendere la macchina che le
(n.d.r.: cera uno dei suoi libri sul tavolo della sala)
occorreva per andare a scuola e che Bruno avrebbe do-
- Esiste la befana?
vuto portarle a casa cinque ore prima. Daniela: una forza
- No.
della natura. Del resto soltanto una donna cos avrebbe
- E Babbo Natale?
potuto dividere una vita con un Bruno cos. Certo, il tutto
- No
finito troppo presto, anche se Daniela sa che la quasi to-
- Crede allesistenza degli UFO?
talit delle coppie dovranno vivere diverse vite per averne
- Nnnnnnnooo.
una cos intensa e coerente come quella che il destino le
- Esiste laldil?
ha serbato con il suo Bruno.
- Molto improbabile
Potrei ricordare ancora uninfinit di momenti, ma prefe-
- Esistono i comunisti?
risco finire immaginando da qualche parte due capelloni,
- S, due, a Pavia, sicuri come il passato.
uno pavese laltro nazareno, tutti e due buon intenditori di
Chiss se un bel d ripasser di qui cibo e di vino, seduti a parlare delle loro convinzioni che
Chiss se Berlusconi vincer le elezioni tanto diverse poi non sono. E sicuramente anche questa
Purtroppo non so dire nulla sullavvenire volta, ad offrire vorr essere Bruno. Ellade
Ma lasciate che vi dica che mi fa impazzir la...........
460

(P.S.: Lo giuro) Anonimo del Seicento Ciao Daniela, amore nostro.


Alan Farrington e Charlie Cinelli avevano anche un
trio con Cesare Valbusa alla batteria: Charlie & the
Cats: e con quello raggiungevano livelli torrenziali di
dotta demenza. La musica era rock, bello energico. Le
facce, pi che squinternate. I testi delle canzoni un go-
liardico ed esilarante mix di inglese improbabile-italia-
no-dialetto bresciano. Va, Gina ed Orzinuovi due delle
loro hit che nel bresciano-veronese venivano cantate da
giganteschi cori collettivi... Irresistibili. Con loro cera da
morir dal ridere... Lunico problema era riuscire a cacciarli
via ad una qualche ora della notte. Avevano energia e du-
rata pi delle duracell.

Ellade ha fatto un concerto-tributo ai Beatles. Al


basso quella volta cera Stefano Cerri (con lui in
tour con De Andr).
Un grande dolore apprendere, non molto tempo

461
dopo, la notizia della sua morte improvvisa.

Ellade (seminascosto come spesso succede nelle foto ai


batteristi) Alan Farrington (basso e voce) Sandro
Gibellini (chitarra) + il resto della band che non si vede:
Roberto Soggetti (flauto e tastiere) Charlie Cinelli
(chitarra). Musicisti con le palle si diceva a Spazio, o
meglio ...musicisti con importanti collaborazioni ed un
ampio ventaglio di esperienze alle spallescriveva la criti-
ca specializzata. Rock classico, soul e rhytmn blues suo-
nato e cantato come dio comanda. Serate di festa grande
che sconfinavano in ore sempre pi tarde della notte...
NACO: tamburi dal mondo con laccordo che ce ne avrebbe fatta una copia. Non ha
fatto in tempo: se ne andato per un tragico incidente
Naco: il mago delle percussioni. Dei suoi ritmi e delle sue in autostrada di l a pochi mesi. Tutti gli volevano bene:
suggestioni si avvalevano: Elio e Le Storie Tese, Ivano per rendersene conto basta andare a Laigueglia, a fine
Fossati, Enrico Rava, Jovannotti, Fabrizio De Andr (A giugno, al Perc Fest Memorial Naco la grande fe-
Naco, splendido musicista e grande caro indimenticabile sta delle percussioni a lui dedicata, diventata una tra le
amico: la dedica di Anime Salve)... pi importanti a livello europeo. (Tra i promotori: Rosario
Grande amico di Ellade. Lavevamo conosciuto grazie a Bonaccorsi, fratello di Naco e grande jazzista). C unat-
Giancarlo Pierozzi, nel back stage di un concerto. Durante mosfera speciale, ci sono tutti i migliori: una tre giorni di
ledizione 95 del Tenco avevamo passato un pomeriggio seminari, concerti, jam session che durano fino allalba...
insieme sul lungomare di Sanremo intrecciando storie e
discorsi. Ci aveva parlato
della sua famiglia, della Biba Band
sua mamma siciliana che
accoglieva con calore tutto Il puro piacere di suonare insieme, per divertirsi ed inven-
mediterraneo i tanti amici tare momenti creativi, la gioia di ritrovarsi tra amici con-
musicisti che transitava- tro i tristoni, contro il megapalco che ti fa dimenticare il
no dalla Liguria, sua terra gusto di scaricare gli
462

dadozione; della felicit strumenti e di suona-


di essere diventato padre: re in un club; perch
quando nominava il suo suonare in un locale
Naquito gli si illuminava- con il pubblico che
no gli occhi. ascolta a due pas-
E poi della soddisfazione si da te e che puoi
per il suo primo, importan- guardare in faccia,
te lavoro discografico come come tornare agli inizi, per noi che siamo professionisti.
solista: Naco che sarebbe uscito di l a qualche mese tutto pi yeah dichiara Faso. La Biba: una band che
per letichetta di Jovannotti Soleluna: sintesi delle sue non conosce confini numerici n creativi (a Spazio erano
esperienze musicali che spaziavano dal jazz al pop, dalla in 13 o 14, ma possono essere anche di pi, a seconda
musica latina a quella africana. Disco da promozionare degli impegni di lavoro individuali); una band per cui vale,
suonando nei club. Fu cos che arriv a Spaziomusica il di norma, la regola del raddoppio: due bassi, due batte-
22 marzo 96. Sul palco una festa delle percussioni: mille rie; repertorio: Weather Report,uno degli esempi pi
strumenti dai pi classici a quelli pi strani, recuperati nei alti di contaminazione tra jazz e rock. I musicisti migliori
suoi tanti viaggi in giro per il mondo ed anche sofisticate a livello nazionale: la base quella degli Eli: Elio, Faso,
apparecchiature elettroniche: un concerto indimenticabi- Mayer, Feiez, pi Max Furian, Paolo Costa, Demo
le, ricco di suggestioni e di grande pathos. Morselli, Claudio Pascoli, Daniele Comeglio, Anto-
Bruno, sotto la direzione di Giancarlo, aveva dato lani- nello Aguzzi, Enrico Cremonesi, Paola Folli e chi
ma per fare i suoni ed aveva anche registrato il concerto. c, c.
A fine serata la videocassetta se lera portata via Naco, Elemento fondamentale: Giancarlo Pierozzi, il fonico:
amico e punto di riferimento per tutti. A Spazio hanno
suonato due volte ed ogni volta stata festa grande! Ecco lo stemma della Biba che ancora oggi usiamo e custodiamo con affetto.
La prima (novembre 96) cera anche Alex Baroni (si era stato fatto con amore e infatti rimane come bellezza ancora ineguagliato.
alla vigilia del suo primo exploit sanremese); arrivava ciao da Christian e tutta la Biba. Christian Meyer
direttamente da Roma dopo un avventuroso viaggio in
treno. Sono tornati pochi mesi dopo: volevano registrare
un omaggio ad un grande amico scomparso: Naco in tec-
nica il migliore percussionista italiano, in umanit, anima
della Bibaparola di Elio. Di l a qualche anno altre due
irreparabili perdite: Feiez ed Alex Baroni.

Alex Baroni, Elio, Feiez

463
Massimo Bubola
Foto Matranga

Nella mia citt nessuno straniero: una serata allinse-


gna della solidariet. Era il 91. Le prime note di Fiume Sand
Creek: chi canta insieme a Lorenzo? C un sacco di gente,
ma le birre possono aspettare. Per me, cresciuta a pane e De
Andr, emozione pura.
cominciata cos la nostra storia con Massimo. Storia darte,
di musica e daffetto. Tre anni dopo il concerto tanto atteso,
uno dei primi che lui faceva in qualit di interprete. Cabbia-
mo messo lanima per prepararlo io ed Armando Mazzoni
(persona squisita, oltre che suo carissimo amico di Pavia). E
quella sera cera latmosfera giusta, il calore giusto, la gente
giusta, quella che ama il rock e la poesia e che ha ancora
voglia di sognare. E sentir cantare, cos, dal vivo, a Spazio,
Io e Massimo
una dopo laltra: Andrea, Rimini, Una storia sbagliata, Don
Raffa, sedimentate nella memoria con la magica voce di con Ruth Gerson) E Massimo ogni volta ci ha incantato:
Fabrizio, stata unemozione unica per me e per tutti quelli le ballate dal sapore celtico, il rock appassionato e carico
che hanno avuto la fortuna di esserci. di energia, la scrittura poetica che solo chi ha il dono del-
Di concerti ce ne sono stati tanti dopo quella prima sera: la visionariet sa inventare. ... e lesplosione in istanti di
Eurialo e Niso, Camicie rosse, Johnny lo zingaro, Un an- grazia che noi solo sfioriamo, grazie a persone come lui
gelo in meno, Tre rose, Dino Campana (molto prima che il ...(cos mi ha scritto la Betti), culminati in questa poesia
cinema lo scoprisse), Mio capitano (uno splendido duetto per Bruno.

LA BARBA DI BRUNO
La barba di Bruno era una mappa
con tracce di paesaggi
rami spezzati e nidi di uccelli
mattine brumose sui bordi del fiume
tracce di fulmini caduti e nicotina
ombre scure di birra, ambrate di whisky
dorate di rhum, laccate di cognac
Quante canzoni serano perse nella barba di Bruno
464

e quante notti di canzoni e di fumo serano


ritrovate proprio l
il mattino
Barba da monaco anacoreta e da anarchico
barba da vecchio su occhi da ragazzo La band: i primi anni Massimo era affiancato
Barba in cui finivano i cavi delle chitarre dalla Wha Wha Band (Giorgio Cordini-Max
e dove partivano le luci Gabanizza Joe Damiani). Altri musicisti si sono
dal fondo della sala di cristallo avvicendati fino agli attuali: Enrico Mantovani
Barba sopra il cuore come lo scudo di un cavaliere (chitarra, bouzouki, lap steel...) Eduardo
che sapeva pregare, combattere e tornare Hebling (basso) Michele Gazich (violino -
Barba che capiva il momento collabora ad arrangiamenti e produzione CD)
e sapeva suonare il vento - and, last but not least, Moreno Marchesin
come la vela di un rimpianto che ancora si alza alla batteria. Recentemente ho passato insieme
e ancora prende il largo a loro una domenica pomeriggio, in giro per
strade e bar di Pavia. Una sana esperienza di
Massimo Bubola follia creativa, tutta da fare: stato come
Grezzana (Verona) - Pasqua - l11 aprile 2004 tornare ai miei ventanni on the road...
Il vicolo era buio. La debole luce che filtrava dal cortile Marcello Matranga: per Massimo pi di un fan, pi di un
indicava che era l che dovevo arrivare. Dove stavo an- promoter, pi di un amico...:
dando? Io che non uscivo mai di casa di sera ero diretto Credo fosse il 1991, o forse il 1992. Non avevo mai mes-
ad un luogo a me sconosciuto. Entravo nella bocca della so piede a Spazio Musica, ma ne avevo sentito parlare da
balena o nella tana del lupo? qualche amico ed avevo letto la programmazione dei concerti
La luce del locale mi sorprese stordendomi. Tante voci che su qualche magazine musicale. Non ricordo bene n la data
si incrociavano: una confusione un po anarchica sembra- n che concerto fosse, per alcuni particolari mi sono rimasti
va regnare. Non ti vidi subito. Rimanevi nascosto dietro ben impressi nella mente. Il primo fu quel piacevole senso
la miriade di foglietti appesi sopra il banco. Ci sono voluti che provi ai primi tepori della primavera.Il secondo fu quello
alcuni minuti prima che riuscissi ad inquadrarti e questo di entrare in un locale che mi port a pensare subito come
aument la mia inquietudine. Eri una figura che incuteva cavolo potessero starci pi di cinquanta persone senza pe-
timore. Chi eri? Un capitano di ventura al timone di un starsi i piedi vicendevolmente. Il terzo motivo fu la fulminante
veliero, un Garibaldino sopravvissuto ai Mille o un Che impressione di simpatia che mi fece un signore con una lunga
Guevara sbarcato a Pavia, anzich a Cuba? La barba bian- barba ed un aria che pareva sempre incazzata. Bruno (scoprii
ca lunga e folta, la statura possente, lo sguardo severo e dopo il suo nome) era dietro il banco a spillare birre fresche
diretto intimidivano al primo contatto. e rinfrancanti. Mi appropinquai al banco con lintenzione di
Daniela, che intanto mi aveva intrattenuto con il suo sor- godere del refrigerio della bevanda, ma dovetti attendere la

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riso e la sua loquacit, ti invit ad offrirmi da bere. I tuoi fine di una conversazione che mi parve surrea-
occhi mi scrutarono ed io sapevo che il momento era ar- le. Un ragazzo chiacchierava con Bruno di mu-
duo: un astemio come me nel covo della birra! Con un filo sica. Non sembrava esserci la confidenza che
di voce chiesi unacqua tonica. Mi squadrasti pensando: deriva da una chiara amicizia. Forse era solo
Ma chi questo bel manichino, da dove arriva? Caro conoscenza. La discussione era del tipo ma
Bruno, da quella volta sono passati parecchi anni. Venivo che bello quel disco, ma che bravo quel chitar-
nel tuo locale ad ascoltare musica ed a bermi i miei be- rista, hai sentito come sono tosti....etc. Pi che
veroni analcolici. La tua barba mi diventata familiare ed una discussione appariva per un monologo.
amiche le tue ironiche battute. Non eri di molte parole e Il signore con la barba non rispondeva. Ogni
mal sopportavi oche starnazzanti e facili perditempo. Bei tanto mandava occhiate che a me davano lim-
momenti che rivivono nella memoria ora che il veliero pressione di essere veramente enigmatiche. La
ha lasciato il porto / ha attraversato tutti i mari / sta navi- cosa si prolung per circa cinque minuti. Alla
gando verso linfinito Armando Mazzoni fine luomo con la lunga barba disse la sua. Mi aspettavo
una replica strutturata di fronte a tanto effluvio di parole. In-
vece disse semplicemente: Mio caro, mi sa che tu di musica
non capisci proprio un cazzo! Se vuoi restare fai pure, ma se
questi sono i tuoi gusti hai sbagliato posto. Avevo trovato
uno dei miei luoghi ideali, e Bruno (il signore con la lunga
barba) lideale padrone di casa senza peli sulla lingua e con
una schiettezza senza pari. Marcello Matranga
Radiofiera lest su di una vecchia Mercedes, diretto in zone impervie
e dure devastate dallira della terra... Osoppo, Gemona...
Ci siamo ritrovati anni dopo, senza bisogno di appunta- Quel Friuli messo in ginocchio dal terremoto...Come se la
menti, (complice Moreno, il batterista: la testa rimasta durezza della storia che ha accompagnato quelle terre da
la stessa, anche se non ha pi la chioma arancione...) sempre, non fosse bastata a piegare la gente che lo abi-
perch cos stava scritto, perch, come dice Ricky ...Il tava. Quel ragazzo partito guidato dal suo spirito...Vo-
tempo, prima o poi, riporta tutto a casa.... leva dare una mano a scavare tra le macerie, nel fango...
A Spazio erano arrivati con Annibale Bartolozzi: di lui Forse nel suo inconscio sperava di trovare delle risposte a
Ricky Bizzarro: cera da fidarsi e poi erano caldamente consigliati anche delle domande pesanti, domande che ogni spirito buo-
voce, chitarra, da Massimo Bubola. Allarme: il loro CD ... sincero e no e curioso ha...Il fato ha voluto che trovasse una bella
armonica, testi pulsa di passione, non finge turbamenti astratti, non cerca Cimuttona e se innamorasse...Bruno ha trovato ci che
Michele Bizzarro: di essere alla moda. Ma parla forte e chiaro. Col cuore. cercava cos come lo hai trovato tu.
basso, cori Cos stava scritto. Tutto vero, anzi di pi: impressionanti Poi lo Spazio Musica... il rocknroll... la poesia... Cri-
Giovanni Schievano: dal vivo per carica vitale e compattezza dei suoni. Trevi- sto... Quel postaccio era impregnato damore!!!..
chitarre, tastiere sani doc, ma niente a che vedere con il Veneto dei schei Dai muri cadevano in continuazione pezzi di sogni mai
(Bepi Fedato) e di sindaci imbarazzanti. La scintilla scoccata subito. E realizzati, e per questo vivi ed urlanti come di rado se
Moreno Marchesin: basta leggere quello che ha scritto Ricky per capire per- ne vedono e sentono. Sogni di musicisti, poeti, amanti
batteria ch. Amore per la vita, amore per la musica ... e cos in e scrittori, sogni di bambini mai nati....Cara Daniela, la-
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poche ore ci siamo trovati a tirar mattina raccontandoci more una cosa a cui io tengo molto, forse la mia unica
le nostre vite... e vera preoccupazione/occupazione..Naturale quindi che
io lo sappia odorare...Ti assicuro che lodore tra le
una storia speciale la vostra... Di come non ne esisto- vostre mura mi stordiva...Pi dellalcool che mi abbrac-
no pi, se non nei racconti di qualche nonna che ancora ciava con braccia forti e accoglienti...Pi della mia mu-
non ha perso quella luce negli occhi che solo lamore sa sica, pi del rocknroll... pi di ogni altra cosa... Da anni
donare. La storia di un ragazzo che parte dallovest verso oramai nella nostra sala prove sul muro alle mie spalle
ho inchiodato una foto di Bruno. Se ne sta l, sgualcita,
con i bordi arricciati e i colori macchiati dallumidit che
quasi tutte le sale prova hanno di natura... Lui ci guar-
da con i suoi occhi buoni e un sorriso che non puoi non
ricambiare ogni volta che lo incroci... Tu sei una Cimut e
notoriamente di razza non siete facili al sorriso, almeno
finch non decidete di regalarne... Allora poi ce n per
tutti... Come lospitalit, antica e unica... La vostra lunga
tavola, piena di ogni cosa buona che desideravi...Io e la
mia banda abbiamo girato in lungo ed in largo il paese.
Ma cos come voi, credimi... non ce ne sono pi!!! Cari
amici non mi lascerete mai..Bruno continuer a sorridere
tra la sua rassicurante barbona e ad inviare i suoi puntua-
li Vaffanculo al mondo...Tu, occhi buoni, starai sempre
aiutando qualcuno insegnandogli quello che porti con te...
continuando ad amare quel ragazzo che scavava tra il fan-
go cercando qualcosa di buono da portare con s...
Vi voglio bene, Ricky

Sulle vie del sale: Oliviero Malaspina


Max ManfrediMario MantovaniLorenzo Riccardi

Quel 24 aprile del 99, appena prima di mollare Spazio,


abbiamo voluto averli tutti insieme, nella stessa serata.
Max da Genova, Oliviero da Menconico di Varzi, Lorenzo
da Pavia, Mario da Orzinuovi nel bresciano: una via del
sale dal richiamo storico. Per loro una stessa matrice,
percorsi comuni ed un incrociarsi sui fili delle storie e
delle canzoni. (Lorenzo, da sempre al nostro fianco, lho
inserito tra gli storici di Spazio).
prima sulla vita di fra Santamaria e dei suoi pistoleros pa-
Max Manfredi vesinhos. Penso che si potrebbe anche buttar gi qualco-

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sa in gruppo (sto parlando di scrittura), sarebbe consono
Una faccia stralunata e visionaria, come i suoi testi, come allo spirito di Bruno. Mi ha colpito limmagine di Bruno,
i suoi libri, come le sue canzoni: Max, il cantimbanco di ingombrante come un trompe-loeil barocco, fra gli angeli
Genova. Uno che passa dalla musica medioevale al fado e i santi, con la faccia poco convinta. Per ripensandoci,
della tradizione portoghese, dal tango ai ritmi travolgenti gli angeli sono esseri di fuoco (almeno alcuni), e l Bruno
della musica balcanica. Testi surreali, densi di immagini, ce lo vedo gi meglio. Ingombrante per me non mai sta-
di quelle che ti fanno navigare al largo ed una voce for- to. Immagino possa esserlo la sua assenza.
te e potente, con quella sua inconfondibile erre arrotata. Che ricordo, ad esempio? Quando col compagno Riccardi
stato il dio del vino ad inventare la poesia cantata la capitavamo a Spaziomusica, magari in orari di chiusura,
frase davvio del suo sito filosofia largamente praticata. e tu e Bruno alzavate gli occhi al cielo con aria di santa -
Capitavano spesso lui e Lorenzo (Riccardi) nel fondo delle appunto - sopportazione. E poi ci offrivate da bere.
notti di Spazio: la lucidit era quella che era, quella giusta Ma penso che se ci mettiamo l, magari a casa tua, da-
che serve per la scrittura poetica. vanti a un po di cibo macrobiotico e della tisana al tiglio e
E quando gli ho chiesto di scrivere, il minimo che potessi agrumi, potrebbe venirci fuori qualcosa di carino.
aspettarmi era il testo che segue: Quanto allappartenenza, cos arduo appartenere a se
stessi, fossanche per uso capione. Poi mi ricordo una vol-
Cara Daniela, ta che ho dedicato la mia Notti slave, per gioco, a tutti
parteciper senzaltro, solo non vorrei scrivere cazzate ( gli stalinisti presenti in sala...e anche a Daniela. Lepo-
il motivo per cui ho praticamente smesso di scrivere can- pea si inventa laddove non c (pi). Potrebbe venir fuori
zoni: un occhio critico alle cazzate decisamente superiore una specie di epopea...
alla media, e al liceo). Forse sarebbe il caso mi informassi Un abbraccio forte. Max
Oliviero Malaspina aveva prestato e che mi dimenticavo di restituirgli. C
solo un piccolo particolare: nel frattempo si era prestato a
Cara strega furlana...: cos che mi chiama, e dentro c tempo pieno nellaffittarmi Spazio come sala prove une-
tutto laffetto di Oliviero, il suo affetto e la sua sensibilit. state del 1997 praticamente gratis. Insieme al famoso
Me lo ricordo bene fin dagli anni Novanta, lungo e secco, cavetto rosso e qui siamo nel 2001 mi aveva regalato un
con quella sua aria da poeta maudit e lo sguardo traso- microfono Sennheiser ed un adattatore per chitarra-effet-
gnato. Scriveva testi intensi e di grande spessore. ti ad uso di Michele Ascolese. Sono cose che conservo
Era il 96 quando, gi pluripremiato a Recanati (90, 91 e con estremo riguardo. Compreso il cavetto rosso. Viva
93) ha presentato a Spazio il suo CD Ahi, ahi,ahi, con la Bruno. Oliviero
chitarra di Michele Ascolese che da sempre ha seguito la
sua produzione artistica. ... sono stato stringato per motivi di cuore. Credo che si
Per arrivare alloggi, ai mostri che sono benvenuti, alle possa dire e capire tutto in poche righe... Ti abbraccio e ti
parole leggere, allultima notte del mondo: parole in voglio bene, cara strega furlana, Oliviero
musica che sanno guardare in faccia la vita e i fatti del
mondo con rabbia ed emozione, con indignazione e con Amici di Oliviero
poesia. Testi che gli hanno fatto guadagnare, negli anni,
la stima e la collaborazione con Cristiano e Fabrizio De Mauro Albera. Brillante quarantenne. Non un
Andr. La sua voce si fatta pi cruda e pi decisa. I suo- musicista ma si adopera con la sua cultura (tanta,
468

ni sempre pi contaminati: dal rock alle ballate etniche, ma tanta!) ed il suo spirito critico (tagliente, anzi di
dai suoni elettronici al piffero della tradizione popolare pi) al fianco dei suoi amici artisti: Oliviero, Roberto,
con Stefano Faravelli nella parte del magico Laura...
pifferaio... Quelli come te non se ne vanno...: Per dimostrarmi il suo affetto ha coniato una battuta
ha scritto per Bruno. Ed toccato a lui aprire a molto utile per ribaltare con lironia gli effetti, ine-
SpazioDi notti e di canzoni: la prima rasse- vitabilmente visibili sul fisico, del tempo che passa:
gna dedicata a Bruno. Noi siamo quelli della long distance beauty ... in
the dark ho aggiunto io. Da lunga distanza e nella
Il famoso cavetto rosso quasi oscurit leffetto ancora niente male...
Ho pi di un ricordo di Bruno e ben pi di
un aneddoto. E Bruno come tutte le persone Personalmente non ho conosciuto bene Bruno, con-
speciali ti permette di ripercorrere sentieri dividendo con lui casualmente poche serate dietro
nella memoria, provando s un dolore duro a anonimi mixer mentre mi improvvisavo fonico per
passare, ma con un retrogusto di felicit nel amici. Mi salvava da inevitabili problemi tecnici, non
ricordare. Non so se per pura fortuna o per risparmiandomi la sua simpatia, la sua sensibilit, la
quale congiunzione astrale sono sempre sta- sua conoscenza musicale, i suoi improperi in dialet-
to risparmiato dai suoi famosi vaffanculo. So to pavese. Lo chiamavo maestro ricevendo dal suo
soltanto, e questo credo sia un aneddoto che sguardo taciti ma va da via il..., che forse ancora
lo ritrae perfettamente in tutta la sua genero- non mi meritavo.... Paolo Rolandi
sit e stranezza, che un vaffanculo me lo diede da Il giornale di Voghera 23 gennaio 2003
telefonicamente per una cavetto rosso che mi
Ci siamo conosciuti tardi, ma abbiamo recuperato in fretta
perch Laura (Miradoli) e Roberto (Piccoli) sono perso-
ne di rara sensibilit, con cui ci si intende subito. Entram-
bi musicisti: lei pianista, lui chitarrista (anche di Oliviero).
Allattivit concertistica affiancano linsegnamento alla
Scuola civica Sacerdoti di Voghera. Un groppo in gola
quando ho letto i loro pensieri ed ascoltato questo Peni-
tent waltz per Bruno.
A Bruno e Daniela - Al bel pensiero che hanno rap-
presentato per me e per molti: due che ce lhanno fatta
a viversi bellamente e a vivere delle proprie passioni,
senza svendersi. scusate se poco ... Roberto e Laura

The penitent waltz: Nel caso in cui Bruno si tro-


vasse a bussare alle porte di un ipotetico Paradiso..
lunica penitenza richiestagli per i suoi trascorsi sa-
rebbe certamente di carattere musicale, senza dub-

469
bio avrebbe a che fare con un valzer...

Mario Mantovani
Foto Franca Facchetti

...doveva essere benedetto quel fiasco di vino rosso: la for-


tuna glielha portata per davvero a Mario che, cinquantan-
ni dopo, bravo, bello, simpatico, intelligente e... bon ad
sun, come dicono a Pavia per esprimere il massimo. Ma-
rio, un compagno di quelli seri: la solidit dei valori legata
alle tradizioni popolari, la poesia e limpegno civile, il culto
della storia e della memoria. Il gusto del vivere, dello stare
insieme, del mangiare bene e del bere ancor meglio. Quan-
do gli si fa visita nel suo famoso casello, non ce la si fa pro-
prio a non uscire storti, storti e felici. Mario uno che nella
vita fa il preside (niente a che vedere con i burocrati fedeli
ed ossequienti cui siamo abituati), scrive e canta canzoni
(Mar quella pi poetica e struggente; Resolvez-vous,
messieurs: il titolo del suo ultimo CD), scrive libri (lultimo
Riso amaro pubblicato da Stampa Alternativa)... Era in
Maremma quando gli ho telefonato: lispirazione gli ve-
Mario Mantovani
nuta l, tra cielo e mare...
Tutto successo il 21 di marzo. Intanto perch il giorno di quella mattina, della vita che potrebbe ricominciare da
in cui sono nato e quindi non posso non tenerne conto. capo, della storia cancellata. Lo sai che mentre io na-
Il 21 marzo stato anche il giorno del funerale di Bruno. scevo, sulla via Palestre sfilava la processione delle pal-
Quella mattina, quando ho aperto la finestra, mi son tro- me? Tutti a festeggiare con i ramoscelli di ulivo in mano.
vato di fronte al cielo pi bello della mia vita, un azzurro Cancellare la storia, ricominciare da capo. Farebbe bene
che conteneva tutto il vigore della primavera. Laria era anche ai cattolici. Salverei San Francesco per via delle
cos tersa che si potevano vedere le case sparse sulle sue idee sulla povert. Ci fermiamo a bere un caff?
montagne del lago dIseo. La vita poteva ricominciare Entrammo in un piccolo bar alle porte di Pavia. Anche ai
da l. Sarebbe bastato cancellare la storia e le malefatte comunisti avrebbe fatto bene azzerare tutto. Pensavo al
delluomo. Fanculo Bruno, perch te ne sei andato? Il pen- 1917 in Russia, a Castro, a Che Guevara. Quellultimo
siero della sua morte frantumava le immagini di quella dellanno. Bruno aveva appeso alla finestra che d sul
giornata stupenda. Lavevo raccontata a Bruno la storia corso, una falce e martello illuminata. Un fiume di ragazzi
del fiasco di vino che aveva benedetto la mia vita e lui, vi passava sotto e la guardava. Erano stupiti, presi come-
senza darlo a vedere, un po mi invidiava. Io sono nato in rano dai preparativi dellultima notte dellanno. rimasta
via Palestre, dietro la chiesa di Orzinuovi, a cento metri l per giorni, a confondersi con i fuochi dartifcio, con il
dalla gloriosa osteria Italia. Gisella, la famosa ostessa revisionismo storico e la morte delle ideologie. Lasciam-
che sapeva tenere a bada decine di uomini, quella mattina mo la macchina al cimitero, tanto era li che dovevamo
del 21 marzo 1948, come seppe della mia nascita, chiam tornare, e ci facemmo un bei pezzo di strada a piedi sotto
470

sua fglia: Antonietta, vai da Angelina la sarta, che ha un sole che diventava sempre pi caldo. La chiesa era
appena avuto un bambino, e portale un fiasco di vino. Dil- piena di gente. La bara di Bruno era l, davanti allaltare.
le che porta pi fortuna dellacqua benedetta. Mentre gli Lui non era certo un tipo di chiesa ma ero contento che ve
raccontavo la storia Bruno si grattava la barba. Due mesi lavessero portato. Soprattutto in quella prima giornata di
prima della sua morte, in occasione dellultimo dellanno, primavera, cos bella che si poteva ricominciare di nuovo
Daniela aveva riunito a Pavia la solita compagnia. Arrivai e lo si poteva fare con tutti gli uomini di buona volont,
in compagnia di Marco e Betty. Trovai Bruno sprofondato cattolici compresi. Poi ho visto Daniela alzarsi dal banco.
nella poltrona, le braccia abbandonate sui braccioli, come Leco dei suoi passi rimbalzava sulla coltre di tensione
mai mi era capitato di vedere. La settimana precedente, che ricopriva le navate. Ricordai il gioco del sassi, quel-
mi ero fatto tagliare i capelli, i baffi e mi ero fatto cresce- li che lanciavamo da ragazzi sulla superfcie dellacqua.
re un ordinatissimo pizzetto. Mi presentai davanti a lui La guardai raggiungere il microfono. Parl direttamente
tutto bello pulito. Nonostante la sua evidente debolezza, a Bruno. Lemozione era troppa. Mi guardai in giro come
lo vidi scattare in piedi e mettersi una mano alla fronte: se niente fosse. Sotto il peso delle parole di Daniela, ho
Guarda come s conciato questo pirla. Poi ci lamentia- visto Lorenzo rattrappirsi dietro grandi occhiali da sole, le
mo che la sinistra sempre perdente!Mentre mi stavo rughe di Mauro contorcersi e il viso di Giorgio perdere la
facendo la barba per recarmi al suo funerale, ripensavo dolcezza. Uscendo da Pavia, non abbiamo preso la solita
a quell espressione e non mi sembrava lavesse pronun- strada statale n. 235 che porta a Brescia. No, siamo anda-
ciata scherzosamente. Alle nove precise Franca pass ti verso Belgioioso con lintenzione di cercare una tratto-
a prendermi per andare a Pavia: Auguri. Hai visto che ria. Dovevamo pur brindare al mio compleanno. Era stato
giornata stupenda? La sua voce era fresca come laria cos bello ed entusiasmante cominciare con quel fiasco di
di primavera. Appena in macchina, le raccontai i pensieri vino. Mario
Armando Corsi

La faccia di Armando Corsi non si scorda. Basta vederlo una


volta, una volta soltanto sul palcoscenico, ricurvo sulla pancia
della sua chitarra, per capire che lui e la sua musica convivo-
no in una sorta di catarsi - cos scriveva Flavio Brighenti su
Musica, e continuava: E quella straordinaria convergenza di
virtuosismo, sensibilit, schiettezza, producono sul pubblico
un effetto magico .... Fratello di chitarra e di palco di Ivano
Fossati, Armando Corsi aveva da poco pubblicato Itinerari:
... un disco che rispecchia semplicemente quello che sono:
un musicista che vive di emozioni... cos aveva dichiarato.
E di emozioni abbiamo fatto il pieno quella sera a Spazio...

Luca Ghielmetti

Luca Ghielmetti, musicista e poeta; incidentalmente


nella vita fa il farmacista a Valmorea (Como).

471
Uno di quegli uomini fascinosi di cui si stanno perdendo
le tracce, di quelli che fanno sentire unica e preziosa ogni
donna che incrociano. Uno di quelli per cui la bohme
scelta di vita. Dalle Dolci spose mancate dun soffio il
suo primo, ispirato CD al testo di A un passo dalle nuvo-
le canzone portata al successo da Enrico Ruggeri.
Deh, Ghielmetti, questa lultimissima chance: tra una
settimana chiudo con la raccolta materiale.
Mi risponde da unosteria di Bologna: Ciao stella bella,
aspettavo questo tuo ultimatum. Non preoccuparti: sar
operativo da luned. Lo sai che ci tengo.
A quel punto, conoscendolo, non pu che scattare un
vaffanculo Ghielmetti grondante daffetto.
Tre giorni dopo mi arriva una lettera:
Sono stato in casa tutta una sera (non mi succedeva da
anni) per condensare in parole laffetto ed i ricordi. Una
frase di una mia canzone inedita mi sembra la pi adat-
ta:... nella palude della vita noi sguazziamo ormai felici.
Nessuno ci far mai santi, ma intanto noi siamo beati.
Saremmo tipi daragosta, ma ci commuovono le alici.
Con affetto tremendo per Bruno e Daniela, Luca
Dennis & the Jets
Arrivammo a Pavia la notte di un venerd prima-
Di giorno si presentano come rispettabili e quasi attem- verile, direttamente da Torino dopo uno show in
pati signori. La notte si trasformano e, ciuffi scolpiti da un club il cui nome aveva a che fare con lamore
quintali di lacca, giubbotti di pelle, scarpe bicolori, rug- per la bomba atomica o gi di l. Spazio Musica
giscono rocknroll. Dennis & era pi promettente come nome, sicuramente pi
the Jets: dai primi anni Ottanta creativo e rassicurante: ne avevamo avuto notizie
la pi brava, famosa e scatena- a Firenze, ma nessuno dei nostri concittadini ave-
ta band italiana di Rockabilly. va mai avuto la fortuna di tenervi un concerto pri-
I tre fratelli: Dennis, Jerry e ma di noi. Ci accolse uno spilungone di quasi due
Johnny Flagiello (basso - chi- metri, a met fra Clint Eastwood e Shel Shapiro,
tarre- voci), Bobby Kong Ko- sulla porticina del locale stretto e lungo come il
niewsky (sax e voce), Tarzan suo gestore. Potevate arrivare prima, rockabil-
della giungla (batteria.e voce). ly del cazzo! Ho dovuto far bere non so quante
Toscanacci veraci ed irriveren- persone per avere compagnia nellattesa. Ci ab-
ti,rudi e selvaggi come rockers bracci fraternamente come se ci avesse sempre
della prima ora, sinceri ed onesti conosciuto e questo stato il nostro primo incon-
fino allultima goccia di sudore, tro con Bruno. Naturalmente Spazio Musica era
472

carichi di energia e voglia di di- gremito ed erano circa le quattro del mattino. In
vertirsi. bella mostra, sugli scaffali del bar, cerano sva-
Erano arrivati la notte prima del riate bottiglie di superalcolici pronte per essere
concerto. Bruno li aveva accolti svuotate ma Bruno tir fuori lennesima bottiglia,
bene, al suo solito modo. ben sigillata e la stapp in nostro onore: stato
Superaccoglienza anche la loro: il miglior rhum che abbia mai bevuto in tutta la
al mio ritorno da scuola, il gior- mia vita.
no dopo, spaghetti pomodoro e Il mattino del sabato non ricordo come ci sve-
basilico erano pronti in tavola. gliammo in casa di Bruno; mio fratello John-
(S preparato qualcosina) ny stava preparando una colazione per tutti
Servita e riverita come una signora: non ero proprio pi quando rientr a casa una bella e dolce signora:
abituata! Da allora sono diventate una delle mie band facemmo fatica a realizzare che potesse essere
preferite. Con loro ci si divertiva alla grande prima, du- parente di Clint-Shapiro.Sono Daniela, la ra-
rante e dopo ogni concerto: chiedetelo ai Grey Coffee Pot gazza di Bruno. Cos si present laltra met di
Agriturismo La Ripa che di concerti non se ne sono persi neanche uno. Feeling Spazio Musica. Jerry, il fratello maggiore si scus
tel. 055.8493519 speciale tra Bruno e Tarzan, che si chiama Mauro Sarti per il disordine fatto in cucina ma Daniela, di-
laripa63@hotmail.com ed ha aperto un Agriturismo, di quelli veri, a Vicchio, nel vertita e felice, mangi con noi gli spaghetti alla
Mugello. Dennis and the jets.
E Dennis: Cara Daniela, questo quanto di meno pateti- Dennis Flagiello
co sono riuscito a fare. Non facile scrivere di un perso-
naggio cos straordinario:
Road manager-amico, anzi di pi: Sergio Salaorni, non
proprio uneducanda, un personaggio tutto da conoscere
e da scoprire. Questo il testo del telegramma che mi ha
mandato quando Bruno mancato:

Grazie Bruno, grazie di cuore per quello che ci hai


dato nella tua vita, grazie per il tuo grande amore per
la musica, grazie per la tua umanit, per il tuo affet-
to e per la tua voglia di vivere e divertirti come un
bambino. Se c un posto che rimasto scolpito nel
mio cuore in maniera indelebile Spaziomusica: ve-
nire da te e Daniela era come tornare a casa dopo un
lungo viaggio. Grazie per sempre compagno di fede e
di lotta. Ti ricorder sempre in tutte le mie preghiere
perch nella tua nuova vita tu possa essere colmo Un concerto di grande impatto, dedicato a tutti quelli
di dolcezza, amore e felicit. Un grande abbraccio, come noi che con quella musica l ci sono nati ed ai gio-
sicuro di ritrovarti di nuovo nelle prossime vite. vanissimi alla ricerca di emozioni forti, quelli che vogliono

473
Con amore e affetto, Sergio Salaorni riappropriarsi del meglio della tradizione del rock e del
blues. A seguire una nottata, di quelle che lasciano il
segno, densa di parole, incroci, brindisi, musicisti persi
nelle lande pavesi... Non ci siamo pi persi di vista.
Ernesto De Pascale
Prima mi guarda fisso negli occhi, poi scruta in tutte le
La storia del rock e del blues lui lha vissuta, scritta, rac- sue parti la copertina del cd che ha in mano, poi mi riguar-
contata, a partire dai primi anni Ottanta dai microfoni di da negli occhi ed esclama una cacata! affidandomi
RAI Stereonotte. Grande appassionato, divulgatore, in- loggetto che da quel momento in poi brucia scotta.
trattenitore, ha educato alla buona musica intere genera- Ecco Bruno: chiaro, preciso, specifico, assolutamente di
zioni di giovani. Gli siamo tutti debitori. parte. Cio il contrario dellItalia di oggi. La sua personali-
Ernesto De Pascale: produttore, giornalista, conduttore t occupa una stanza. Ecco perch, penso io, si fatto un
RAI ed anche musicista. in questa veste (armonica e club a sua misura a e a misura per la dolce Daniela. Anche
voce) che si materializzato a Spazio nel febbraio 93 , lei, come Bruno, chiara, precisa, specifica, assolutamente
affiancato da Dennis & the Jets che, la sera dopo, avreb- di parte. E fanno due!, penso. Se diventano tre una volta
bero dato fondo al loro repertorio rockabilly. si sarebbe chiamata adunata sediziosa... E quante di adu-
SUPERBLUES: i classici (Jimi Hendrix, Doors, Cream, nate sediziose attorno a quel bel tavolo di casa prima dei
Canned Heat, Savoy Brown...) assimilati attraverso le- concerti; adunate che mi hanno fatto immaginare lItalia
sperienza delle generazioni anni Sessanta e Settanta ma contadina di una volta che come diceva il grande scrit-
anche aperti alle contaminazioni di nuove sonorit (Jon tore grossetano Luciano Bianciardi (un anarchico, perdio!,
Spencer Blues Explosion). e per di pi emigrato a Milano) il dopoguerra e gli ame-
Demo Morselli (notare dedica)
ed il nostro Fabrizio Sforzini
Ernesto De Pascale
474

ricani ci avevano portato via ubriacandoci di modernit.


Bruno, quegli stessi americani, o i figli di, li bastonava, ec-
come!, intorno a quello stesso tavolo. E loro zitti,l, a testa
bassa, a tirar fuori quel poco di cultura che hanno. E loro
zitti, l, a testa bassa, ad ascoltare i comizi, le arringhe,
le prediche, la sua verit. E a suonar bene come in pochi
altri posti al mondo per non far cattiva figura...
Sto bene, caro Bruno, a scrivere di te... ho rivisto una
video cassetta poche settimane fa: ceravamo noi a
suonare. Al termine del concerto non se ne va nessuno
e arrivi tu. Parli, rimproveri, correggi, prendi per il culo.
Mi dici non avevi mai visto il Che avere un faccione
cos grosso su una maglietta indossata da qualcuno. E
concludi. Solo allora la gente defluisce, in un attimo. Sai
Bruno, non sono in tanti quelli che li tengono agganciati
fino allultimo; pensa ai politici, alla televisione, a tutto il
resto. Allora ho pensato che la gente era l per te, non per
noi. E ho pensato che anche noi eravamo l per te e per la
tua Daniela. Caro Bruno, thanks for the dinner! Ernesto
1996: Demo Morselli Band

475
Demo Morselli Band

Veniva a suonare la tromba con diverse formazioni jazz


agli albori di Spazio. Ci siamo persi di vista per degli anni
e ci siamo poi ritrovati, per caso, ad una di quelle terrifi-
canti feste trendy organizzate da una TV commerciale.
Pochi mesi dopo arrivava a Spazio con la sua BIG BAND:
15 elementi capitanati dal nostro Fabrizio Sforzini, con
Lucia Montella, da una vita compagna di Demo, nelle
vesti di tata e coordinatrice.
Luca Colombo (chitarra), Enrico Cremonesi (tastiere),
Rino di Pace (batteria), Sandro De Lellis (percussioni);
Bruno Piazza, Michael Rosen, Daniele Comoglio,
Massimo Zagonari: sax; Ambrogio Frigerio, Pasqua-
le Giorgio, Dino Gnassi: tromboni; Fernando Brusco,
Umberto Marcandalli, Giancarlo Mariani: trombe.
Bruno ha lavorato una settimana per allargare il palco:
cos ci stavano tutti. stata una fantasmagorica festa
della musica! Pochi mesi dopo iniziava lavventura al
Spazio 1986: Demo, capello corto, suona la tromba
Maurizio Costanzo Show. Il resto storia nota.
Gang Un abbraccio,un abbraccio forte forteper prima cosa
e poile parole, le parole che non ci sono, tutte inutili,
Questo un posto da Gang cos aveva sentenziato superflue. Ci spiace tanto. La notizia della morte di Bru-
Claudio Maioli la prima volta che aveva messo piede no ci ha colto di sorpresa, non ce laspettavamo proprio.
a Spazio. E pochi mesi dopo, grazie a lui, i Gang sono Quando ci siamo visti a Spaziomusica ci era sembrato in
arrivati per davvero! Rock e melodie popolari, impegno forma, bene ed invece la vecchia roccia si stancata
politico e lirismo, la rabbia e la poesia: questo sono i di rotolare. Cos sia, ma ci mancher e tanto. Ci mancher
Gang. con Bruno un pezzo del nostro
Questo e molto altro ancora: la cuore, della nostra strada perch
sapienza antica, la forza lirica Il ricordo di Sandro (Abbiati) e sappiamo bene che da oggi in
delle storie, la militanza mai di- Stefano (Lusardi): Vengono i poi, quando saremo su dalle sue
sgiunta dalla passione, il calore Gang, senza pubblicit, a prezzo e dalle tue parti, non potremo pi
ed il sorriso che vengono dal cuo- politico. Passate parola.- Era incontrare quegli occhi di eterno
re, i ritmi torridi di chi partito stata Daniela ad avvisarci. La bambino, teneri, limpidi, anche tri-
con il mito dei Clash marchiato sera a Spazio cera mezza Pavia. sti ma luminosissimicome quelli
a fuoco sulla pelle e nel cuore Ma quanti amici avete?! ha di chi ha corso lInferno ma tor-
(Federico Guglielmi). esordito Marino. Sono state due nato, allalba, stanco e felice
Marino e Sandro Severini: ore e mezza di grande musica E gli occhi sono riflessi di quella
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compagni di strada di quelli che, e grande feeling. Alla fine sale strana luce del primo mattino
appena li incontri, capisci subito sul palco Bruno, cappello e Quegli occhi circondati, assediati
che hai un mondo da condividere. giacca dellArmata Rossa ed da tutto quel bianco che gli ha
Dovevano essere in incognito, un intona, con voce forte e chiara, sempre donato un certo carisma di
day off tra una Festa dellUnit e un Internazionale da brividi. vecchio saggio, di guru, di fratello
una di Rifondazione in zona-Mila- Avremmo anche potuto uscire e compagno pi grande
no. C stato un passa-parola sot- e fare la Rivoluzione in quel Se leggesse lui queste righe ci
terraneo tra amici, ma solo tra momento! Prima di scendere, con manderebbe sicuramente affan-
quelli che se lo meritavano. le sue solite maniere gentili, ci culo, con un sorriso per, quello s
La sera Spazio era imballato come apostrofa: Pensavate che e quel suo scatto, quel battere il
nelle grandi occasioni: un pubbli- non me la ricordassi tutta, eh, piede a terra forte, da seduto, quel
co selezionato, molto di parte brutti stronzi! suo alzare occhi e mani al cielo,
Ed stata una delle serate pi verso lalto imprecando Grande
emozionanti della nostra storia! Bruno! Ci mancher Dani ma re-
Cera tutto: grande musica, grandi ster sempre nei nostri ricordi pi
testi, grande passione civile e po- belli del nostro tanto girare per
litica. finita con Bruno, addosso la divisa dellArmata questo Paese. Passeremo ancora di l e lo andremo a sa-
Rossa, che ha dato il via ad una delle versioni dellInter- lutare. Portagli intanto per noi una rosa rossa e una lacri-
nazionale pi intense e pi partecipate. ma di sole. E una breve poesia di Rilke che ci ha ricordato,
Quella notte i Gang ci hanno fatto sognare: un immenso pensando a lui, non sappiamo perch
sogno collettivo... Marino e Sandro Severini
Da che lAngelo mio pi non mi veglia
pu libere spiegar, volando lali;
e fendere il silenzio delle stelle.
Ch le trepide mani egli levare
non deve pi su le mie notti sole,
da che lAngelo mio pi non mi veglia.

Da che lAngelo mio pi non mi veglia


da che lo espulse, dopo lalba, il giorno,

477
il nostalgico volto ei spesso inclina

Le mani sue rimangono; siccome


rondini cieche, che, dal sole illuse,
sui rami secchi dun albero ignudo
lottano contro i soffi del rovaio
un pudico rossore le sue guance invermigliava

E avea negli occhi una fulgida vampa


Quasi daurora. Ma su tutto, immense
Svettavan lali a navigargli il cielo,
verso la terra, e pi non ama il cielo

da I Canti dellAngelo Custode di R.M.Rilke


Claudio Lolli Neri per caso

Un pezzo della nostra Storia. Il filo rosso che continua nel- Mim-Gonzalo-Ciro-Diego-Mario-Massimo.
le scelte di musica e di vita ...bandiere rosse come un 1995, avevano appena vinto Sanremo, sezione Esordienti.
tappeto del cielo... Lintesa e laffetto sono venuti cos, Erano il fenomeno musicale del momento in Italia. Le ra-
semplicemente. Ed anche le canzoni intense e piene di gazzine, adoranti ed urlanti, li inseguivano ovunque.
poesia. Non era nostalgia, era voglia di futuro. Cercavano un posto dove fare le prove per il loro tour.
Sullonda degli Zingari Felici per riprendersi La terra, la Giancarlo Pierozzi, loro fonico, ce li ha portati a casa.
luna e labbondanza... Per noi sono cos diventati i Neri per casa.
Avrebbero potuto scegliere hotel a cinque stelle e risto-
Il ricordo che ho di voi, e del vostro SpazioMusica, un ranti di lusso; sono stati invece felici di condividere lospi-
ricordo confuso e felice. Ricordo un locale lungo e stret- talit incasinata e barricadera, ma piena di cuore di casa
to, a modo suo spazioso e senzaltro accogliente, a cui nostra. Ci siamo capiti subito perch loro sono proprio
sono arrivato attraverso una corte fredda e nebbiosa: ma cos, con in pi il calore e lirresistibile simpatia che solo
dentro freddo e nebbia sono spariti per la vostra acco- chi nato intorno a Napoli ha dentro.
glienza e la vostra cordialit, per la vostra non comune ca- Di giorno erano impegnati per le prove a Spazio. Sentirli
pacit di essere ospiti. Poi un concerto andato bene, che era un incanto (i Beatles a cappella, che brividi!). Sono
Bruno ha filmato (mi ha chiesto gentilmente il permesso!) bravissimi; la loro cultura musicale viene da solidi studi
478

e di cui mi ha spedito una copia. Tavole imbandite e bot- classici oltre che da una vasta conoscenza del rock e del
tiglie di vino a suggellare un incontro pop, del jazz e della fusion. Bruno ed io avevamo fatto
che non avrebbe dovuto essere lulti- un cordone sanitario attorno a loro per farli stare in
mo. Mi dici ora che cos , e ci mi pace Ricevevano pacchi dai contenuti pi improbabili: da-
addolora: per i laici difficile immagi- gli orsacchiotti di peluche a reggiseni e mutandine, con
nare di rivedere le persone che ci sono messaggi dal tenero-poetico allerotico spinto. Bruno,
state care. Ma anche i laici hanno un da maschio navigato, non smetteva di dare consigli du-
loro piccolo paradiso, assolutamente so mettendola sul pragmatico, mentre alcuni dei maschi
dignitoso e pulito, ed la memoria. E, storici di Spazio cercavano di sfruttare, ovviamente a loro
credi, sono contento che tu stia lavo- vantaggio, gli ardori femminili a disposizione!
rando per costruire il piccolo paradiso Ci arrivavano telefonate in continuazione: anche la nostra
di Bruno e che tu mi abbia permesso popolarit era alle stelle in quel periodo.
di parteciparvi con questo piccolo mo- Non hanno potuto, con grande rammarico, fare lo spet-
mento di affetto, Claudio tacolo zero a Spazio, come si usa di solito a conclusione
delle prove, per il veto posto da una discoteca fuori Pavia
dove avrebbero suonato di l a pochi giorni.
Quando sono partiti per il tour eravamo tutti commossi,
anche lautista del pullmino: erano diventati piezzecore,
ci avevano riempito la vita per una settimana: ci spiaceva
cos tanto vederli andar via! Lamicizia continuata negli
anni: abbiamo conosciuto le fidanzate, le mamme. Siamo
anche stati ospiti (supercoccolati) a Salerno di mamma
Olga e pap Salvatore Caravano (per anni ha suonato
insieme a Bruno Villani, ex Direttore dellIstituto Vittadini,
nonch padre di Andres). Quando venivano dalle parti di
Milano non mancavano di fare un salto a Pavia, in partico-
lare Mim, lo skapokkione, il figlio prediletto.
Nel loro ultimo CD Neri per Caso: La Raccolta: due le
dediche: ad Alex (Baroni) e Bruno. Ancora una volta sono
riusciti a commuovermi.

Ricordi
Ben alzato, stronzo di merda!
Questo era il buongiorno che Bruno mi dava, sempre ele-
gante nei sui slip e magliettina bianca, mentre mi prepa-
rava un caff dei suoi, accompagnato da una sana bevuta
di acqua frisia. Ogni mattino era una tragedia; mi alzavo
ancora mezzo intontito dalle bevute colossali che mi ero
imposto la sera prima a spaziomusica.... ma... torniamo

479
indietro. Conobbi i miei genitori adottivi nel momento pi
alto della mia carriera: avevamo vinto Sanremo, vendeva- qualche mese che lidea di avere per casa i neri per caso
mo belle copie del nostro disco, navigavamo in un mondo (che gioco di parole,eh?) non che lo entusiasmasse,
meraviglioso,e, ciliegina sulla torta, conobbi Bruno e Da- pensava fossimo dei fighettini, degli stronzi, magari un
niela. Il fonico che avevamo assoldato, il buon Pierozzi, po fascistelli. Mi rivel anche di quanto poi fosse stato
ci parl di un posto dove poter fare le prove per la tourne contento del contrario, del fatto che eravamo dei ragazzi
e delle persone che gestivano il locale. Pierozzi: Il posto normali, per nulla fighettini e lontanissimi dal fascismo,
lideale, sono brava gente...un po strano Bruno... ma anzi, siamo lincarnazione del centro sinistra, come unit
vedrete vi piacer... di idee antifasciste. Ma questo non centra.
Il sorriso sulla faccia del buon pierozzi lasciava presagire Ricordo con piacere i pomeriggi passati insieme al loca-
che forse avremmo avuto qualche sorpresa, bisognava le. Noi provavamo e Bruno metteva a posto, ogni tanto si
capire che tipo di sorpresa, se bella o brutta. Mai sorpre- fermava a guardarci, ad ascoltarci, in piedi, con le braccia
sa fu cos bella! Ci ritrovammo in una casa enorme, piena conserte. Una volta, mentre prendevo una birra, mi disse
di letti, libri, musica e ...amore! Si, amore. Fu un colpo di (e rimane ancora il complimento pi bello): Ma sapete
fulmine. Bruno era lincarnazione del comunismo, in tutti i che siete veramente bravi, minchia! Mica pensavo che
sensi e Daniela sembrava lopposto, cos diversa, ma cos foste cos! Che belle voci! E io che pensavo foste delle
uguale, lopposto che viene attratto. Bruno lo conoscete, merde!. Fu allora che bevvi per la prima volta una birra
era come se Carlo Marx avesse deciso di aprire un pub e con Bruno; mi sentii amico, accettato... qualcosa stava per
Daniela, la maestrina che aiuta il suo uomo, lamentando- nascere. La consacrazione dellamicizia furono quelle me-
si a volte,ma cos fiera di lui. Mi colp la loro ospitalit, ravigliose cene a base di buon vino, di formaggi, salumi e
il loro essere cos gentili, tranquilli. Bruno mi rivel dopo la oramai mitica bolognese di Daniela, un toccasana! Le
prove durarono una decina di giorni durante i quali vidi ritrovo a sorridere pensando a come mi chiamava (il fi-
crescere la sintonia tra di noi, qualcosa di unico che ci glio un po stronzetto), a come passavamo i pomeriggi a
avrebbe legati comunque e dovunque. Ricordo quanto fu raccontarci le nostre battaglie, scoprire ogni volta un lato
bello vederli al nostro concerto alle rotonde; di quanto fui bello e diverso di ognuno di noi. Forse sar scontato, un
fiero di presentare i miei genitori adottivi ai miei genitori povero romantico... ma a me Bruno manca, manca tantis-
biologici. Anche per loro fu amore a prima vista: pensa- simo. Soprattutto quando, Natale alla porte, accendeva
te che mio padre conserva nella sua rubrica il numero il suo albero di Natale, quella falce e martello piena di
di Bruno e Daniela sotto il nome Carl Marx e Signora... luci intermittenti e sfolgoranti. Che bei tempi.... In questi
uno sballo! E da allora, appena potevo, tornavo nella mia casi speri vivamente che lui sia lass, forse in un altro
Pavia, a respirare quellamicizia, quel sentirsi accettati, pianeta, un altro mondo, un altro universo, ma pronto ad
voluti bene, capire che non ero un peso, ma un amico che accogliermi come ha sempre fatto, magari con un:Ben
tornava nella sua nuova e splendida casa. Ogni tanto mi tornato, stronzo di merda! Mim

Massimo
480

Mim

Annibale Bartolozzi Berger chiudere in una riserva e soprattutto con la speranza e


la certezza che per ogni generale Custer ci sar sempre
Bruno ho fame cos cantava, con voce calda e piena una Little Big Horn. Annibale venuto a pi riprese ed
di grinta, Berger nel 1990. Il Bruno con cui ce laveva in diverse vesti a Spazio: per suoi concerti ( da Spazio
non era il Morani bens un direttore artistico, di quelli che che ha iniziato il tour promozionale del disco Saliremo
imprigionano la creativit ed affamano gli artisti. Come in alto nellottobre 92); per un appassionato e sudato
avremmo potuto non ascoltare questo grido di dolore tributo a Springsteen con i Glory Days, ed anche come
e come avremmo potuto non diventare amici di uno che, produttore con i Senzabenza. Adesso lo sentiamo divertir-
per presentare il suo disco Apache dichiarava: Gli si, divertire e cazzeggiare (troppo bravo!) sulle frequenze
Apaches sono gli artisti con i loro desideri di non lasciarsi di Radio Popolare.
Nell Albo doro della festa di chiusura ha scritto: In
una nazione irrimediabilmente democristiana, da destra
a sinistra, sempre un perverso piacere sentirsi amico
di due persone libere. Il piacere aumentato negli anni
vedendo che rimanevate uguali a voi stessi, generando in
me la speranza che, nonostante tutto, non sia obbligato-
rio rincoglionire ed adeguarsi.
Da musicista, produttore e da semplice cazzaro vi ho
sempre trovato gentili, intelligenti e buoni, (nonostante
gli svariati insulti di Bruno).
Per questo sarete sempre nella lista dei miei amici.
Annibale

Gipsy Eyes

Matteo Salvadori: chitarrista nellanima: Non ci inte-


ressa soltanto riprodurre, pur cercando di essere il pi
possibile fedeli, n fare sfoggio di presunto virtuosismo;

481
ci interessa creare unatmosfera quanto pi vicina a quel-
la delle jam in tipico stile anni 70, dove ci che avviene,
avviene l ed ora
Di bravi chitarristi che fanno Hendrix ne ho sentiti tanti,
ma Matteo ha qualcosa di speciale...!
Con Bruno cera grande simpatia e grande rispetto e cera
anche, ogni volta, la guerra dei volumi.
A vincerla era sempre Matteo, o forse era Jimi che, evo-
cato, interveniva dallalto! Gipsy Eyes
Carissima Daniela,
scusami tantissimo x il ritardo, sono una merda, ma come Matteo Salvadori: chitarra e voce
ti ho detto qui su Plutone il tempo si dilata e gli scansafa- (883, D.Silvestri, Mao)
tike come me se la prendono comoda... comunque spero Max Laredo: basso (sound engineer - Carl Lee)
di tornare presto sulla Terra, e sarai una delle prime per- Fabio Pinato / Davide Graziano: batteria
sone a essere avvertita, promesso! (Africa Unite,Madaski,V.Capossela)
Pensare a Bruno ovviamente mi fa ricordare i viaggi da
Torino in cui nn vedevamo lora di suonare, in un posto Il loro repertorio espressione di grande amore per il mi-
quasi unico x latmosfera ke si creava ogni volta con tutti tico JIMI HENDRIX , di cui esplorano tutta la produzione
gli amici ke ogni volta ritrovavamo...Cera poi il viaggio di artistica: dagli esordi al periodo psichedelico, fino alle
ritorno sbronzi x i Gin Tonic e le birre che ci eravamo sco- contaminazioni funk dei primi anni 70.
lati...e le orecchie che fischiavano x il casino che avevamo
fatto! Ma del resto Bruno ogni volta al soundcheck lo ripe-
teva... MA XK CAZZO NN ABBASSATE QUEGLI AMPLI! E
no, Bruno lo sai il xk nn li abbassiamo.
Xk solo a guardarti chiaro ke i tempi ke io mi sono so-
gnato attraverso i dischi tu li hai vissuti alla grande, e sai
meglio di me ke gli ampli devono stare A PALLA, anche se
alle 19,30 di un venerd sera non lo si pu dire.
Per man mano che il tempo passa e la serata va verso le
ore piccole il volume nn + un problema e lespressione
che prende il tuo volto sembra voler promettere una asso-
luzione x i nostri peccati di ROCKNROLL...
Beh, almeno dove sei adesso puoi goderti i concerti fatti
dagli originali, invece delle volgari imitazioni che eri co-
stretto a sorbirti quaggi sulla Terra! Beato te, chiss che
jams! GRANDE MUSICA...TE LA MERITI TUTTA,
Matteo Salvadori
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Pino Scotto

Faccia da rocker. Passato alla carriera solista dopo gli


anni ruggenti con i Vanadium. Arrivato a Spazio nel 93
a presentare il suo ultimo CD Il grido disperato di mille
band Stessa voce carica di grinta, stessa energia sul pal-
co. Il rock ci ha uniti da subito.

Sapere della morte di Bruno, mi ha creato, come spesso


accade, un dolore e allo stesso tempo un istinto di rabbia,
perch Bruno era anzitutto una persona ancora giovane
e un combattente che ha vissuto scegliendo sempre la
strada pi difficile. Insieme a Daniela la sua compagna, a
Pavia, avevano creato quello Spazio Musica dove la pa-
rola musica aveva lo spazio e il rispetto che meritava. Un
luogo dove lodore del blues e il sapore del rock scorrer
per sempre nel cemento di questo locale, come il sangue
scorre nelle vene di ogni essere umano.
Grazie Bruno, forse oggi starai ascoltanto Jimi Hendrix
che suona un blues solo per te. Pino
Pippo Pollina & Charlie Mariano

stato Rambi (Storie di note) a farci conoscere que-


sto cantautore palermitano diventato musicista di culto
allestero ma ancora non conosciuto come merita in Italia.
Una storia avventurosa la sua: affascinante sentirgliela
raccontare. Negli Agricantus degli esordi (1979), lasciata
la Sicilia dopo luccisione di Giuseppe Fava, direttore de
I siciliani, giornale con cui collaborava, ha trascorso tre
anni suonando in strade e piazze dEuropa fino al succes-
so in Germania e Svizzera, dove vive: 6 Album pubblicati,
pi di 200 mila copie vendute.
Testi intensi ed impegnati; musica che mescola armonie
e ritmi mediterranei con atmosfere jazz. Spaziomusica
era chiuso per la pausa estiva, ma Bruno lha riaperto per
loccasione quel 15 luglio del 98: impossibile perdere
lopportunit di avere insieme Pippo Pollina ed il grande
sassofonista Charlie Mariano, una colonna del jazz inter-

483
nazionale, gi al fianco di Stan Kenton, Astrud Gilberto,
Charles Mingus ... Un evento!

Vengono tutti e tre da quella realt ricca di


fermenti musicali che era Catania nella met
degli anni Ottanta. Era il 1995 quando sono
arrivati a Spazio. E cos, a distanza di pochi
mesi uno dallaltro, abbiamo avuto il piacere di
ospitarli e di ascoltare gli acquerelli etno-pop di
Kaball, le sonorit rock di Brando (ex Boppin
Kids), il pop sofisticato di Mario Venuti (ex
Denovo), da anni ispirato cantautore sulla rotta
Inghilterra-Brasile.
Banda Osiris

Li avevamo conosciuti al Tenco, dove la loro esilarante e


personalissima versione di Samarcandaaveva fatto mo-
rir dal ridere tutti. Insieme ad altri volonterosi, avevamo
poi aiutato Gianluigi nellardua impresa di restare sve-
glio fino allalba per non lasciarsi scappare il primo treno
per Voghera (allora lui abitava in un paesino dellOltrepo,
scelto per tranquillit e comodit dei trasporti pubblici (?!) Spazio). Semplicemente grandiosi! Oltre che simpatici,
Gli ci sono volute decine di mancate coincidenze corrie- divertenti, intelligenti, sono troppo, troppo bravi. Avrei
ra-treno per accorgersi che non era proprio cos). Sono ve- proprio voluto esserci al 54 Festival Internazionale di Ber-
nuti a Spazio, con la gestione Patrizio-Simone, in versione lino, per vedere le loro facce stralunate mentre ricevevano
prova-quasi-carbonara, mischiati a quelli di Cielito Lindo. lOrso d Argento per la miglior colonna sonora (il film
(Al sassofono la Donata, da studentessa una fissa di Primo amore di Matteo Garrone).

Lella Costa
484

Abbiamo avuto il piacere di avere anche Lella


Costa. Arrivata grazie allIRMA, un nome, un pro-
gramma: Istituto per la Resistenza alla Malinco-
nia. Era il novembre dell87. Lo spettacolo si chia-
mava Adlib: ad libitum, senza schema preciso,
con aperture allimprovvisazione. Sono qui per
raccontare delle storie: cos che ha esordito.
Il via ad unescalation di battute, gags, riflessioni,
prese in giro di personaggi e luoghi comuni, con
la lucidit e la graffiante ironia che hanno sempre
contraddistinto i suoi spettacoli. Troppo brava.
Paola Turci: La conoscevamo di fama
come cantautrice sensibile ed ispirata.
arrivata una sera con Giancarlo Pierozzi.
Gran bella persona, una di quelle toste!
E la sua scelta di dedicare ad Adriano Sofri
il tour 2004, ha confermato limpressione
di quella prima volta.

Martini Bank: una band che incrocia influssi


mediterranei con la tradizione afro-americana.
Il progetto artistico di Pino Martini, ex bas-
sista dei mitici Stormy Six, che avevamo gi
apprezzato, e con diverse formazioni, nei primi
anni di Spazio.

Otto & Bernelli che non se la sentono di andare avanti con lo spettacolo

485
per stato di ebbrezza eccessivo, che ognuno (ci hanno
Otto & Bernelli musica bassa pregiata too much detto poi) rinfaccia allaltro. Io non so che fare: vado a
brothers international since 1977: cos recitavano le loro chiedere spiegazioni, li invito a continuare c gente
locandine. 1988: erano passati diversi anni da Laltra do- che ha fatto chilometri nella nebbia per venirvi a vede-
menica la fortunata trasmissione di Renzo Arbore, ma re! Niente da fare. E qui avviene lincredibile: la gente,
chi poteva dimenticare questi due personaggi divertenti e invece di incazzarsi,
stralunati, che suonavano qualsiasi strumento, con qual- incuriosita e divertita,
siasi parte del corpo? comincia a parlare con
Arrivano a Spazio e sono proprio cos come apparivano loro: lo spettacolo, im-
in tiv, squinternati per davvero, non solo per rispettare provvisato, va in scena
il copione. Ci si intende subito. Prova dei suoni e poi, a tra i tavoloni di Spazio.
casa: si mangia, ma soprattutto, si beve. Spaziomusica Una serata esilarante e
gremito: tanti se li ricordano, altri, pi giovani, sono venu- davvero speciale.
ti per curiosit. Loro si bardano con tutti i loro ammenni- Da bravi professionisti
coli: ci si diverte solo a guardarli. Otto e Bernelli, a mente
Lo spettacolo inizia. Dopo qualche minuto i due comincia- pi lucida, firmano un
no a parlare in tedesco e gi tutti a ridere. Lo sprolo- bonus per uno spetta-
quio va avanti, forse un pochino troppo, a volumi che van- colo a gratis, entro
no progressivamente alzandosi.Tutti continuano a ridere. il 90, che conserviamo
Ad un certo punto uno dei due si toglie tutta la bardatu- gelosamente: peccato
ra e si rifugia nel camerino. Laltro rimasto solo, spiega non averlo usato!
Comitiva Brambilla

Gi il nome era un programma, ma stato quel rock agri-


colo scritto nella locandina a convincerci del tutto che
quella era una band giusta per Spazio. ... ballate, swing,
sprazzi di musica etnica, rock e valzer alla francese ...: un
bel concerto e loro proprio delle belle persone. Si era agli
inizi dei 90. Quando, anni dopo, abbiamo visto il nuovo
cantante dei Nomadi (la voce che ricorda in modo impres-
sionante il mai dimenticato Augusto) ci parsa una faccia
nota. Ed proprio lui: Danilo Sacco, quello che allora
era il cantante-chitarrista dellallegra Comitiva! Che bella
sorpresa!

Beppe Gambetta: chitarrista acustico


di grande sensibilit e di tecnica prodigiosa
486

Serena rock band


Serena rock band:
fondata da Franco Serena: gi leader, ini-
zio anni 60, dei Ragazzi dai capelli verdi.
Al suo fianco: Andrea Varotto Ludovico
Sambin Alex Favaretto. Potente miscela
di rock e di blues. Una serata che ha lasciato
il segno: basta guardare le facce...!

Franco Serena e Bruno


Paola e Chiara
Ma come faccio a farvi entrare: siete due bambine?! Era il 1996,
avranno avuto poco pi di ventanni ma ne dimostravano non pi
di 16. Erano venute a Spazio per salutare il loro amico Fede Poggi-
pollini, il chitarrista del Liga. Mancava poco al loro esordio, quello
che le avrebbe rese famose, tra le Nuove proposte al Festival
di Sanremo. Simpatiche, carine, un background (pochi lo sanno) di
centinaia di serate passate a suonare (tromba e chitarra, o forse
basso, non ricordo) nei locali milanesi. Si sono ricordate di noi e da
Sanremo ci hanno spedito una cartolina: per zia Daniela e zio Bruno
Per loro le cose sono un po cambiate da allora

487
Militanti del cuore: cos si definivano i Setto-
re Out. Amici per la pelle. Le loro canzoni ma-
nifesti di uno spirito diverso... Il rock come stile
di vita, tra poesia cruda, chitarre distorte e fiumi
Il passaporto per il Paradiso (cos il loro CD) lo di birra.... Non racconto altro perch, adesso
hanno portato anche a Spazio gli ExtraLarge, che sono diventati persone serie, hanno com-
rocknroll bello hard. La volta dopo, tra baci ed perato il mio silenzio (complice Marco Denti)
abbracci, porgono il pacco dono: Vi s portato un garantendomi una succulenta presentazione
pensierino: olio-vinsanto-cantuccini: toscanacci del presente libro a Melegnano, beveraggio &
dal cuore tenero gli ExtraLarge! salamelle incluse.
Bambi Fossati & Garybaldi

Locandine:

Abbey Road
Achtung Banditi
Art.11
Bambi Fossati & Garybaldi
Bandura
Caravan Petr
Donato Ciletti
Custodie Cautelari
Day Dream
Extra Stinky
Fuorilegge
Groovers
Java Jives
Jolly Roger Band
Meccano
Novalia
488

Rouges
Scomunica
Senzabenza
Severance
Carlo Skizzo Biglioli
Sleeves
Steel Drama
Tacabanda
The UPS
Tuttinunanotte
U Boot
Ufo Piemontesi
Una Razza
489
Fuorilegge
Local Heroes
490

Long Horns

Ogni viaggio, alla fine, ti riporta a casa. Jam Session Story


Il cerchio di Spazio non pu che chiudersi con i musicisti Band dellultima generazione
di Pavia e dintorni, i tanti che da noi erano di casa per Suonatori, grungers & mine vaganti
concerti, per jam, per birre, per amore... Altri musici...
Voghera & Oltrepo on my mind
Gli Storici
Jam Session Story che incrociava a Spazio : il feeling giusto cera, il diverti-
mento anche, la qualit ... be, pi o meno ...
Jam session: marmellata sonora, note in libert: pratica Free jazz: tante le session di jazz. Una per tutte: pro-
molto diffusa nei club americani, pi difficile da realizzare tagonisti Roberto Aglieri, Tony Rusconi e Guido Mazzon
in Italia per i distinguo, il narcisismo, le menate di tanti che, contornati da un tifo da stadio, arrivano sul palco in
musicisti nostrani. bicicletta. E non stato che linizio di una serata ad alta
I primi anni di Spazio succedeva spesso: la libert era densit....
totale, il palco era aperto a chi voleva suonare: punto e Session di fine concerto: capitato tante volte che,
basta. E ne sono successe delle belle. Il pornofolk: due dopo la fine di un concerto, magari alle due del mattino od
personaggi simpatici, un po particolari, venivano da Lac- anche pi tardi, per quei magici incroci che solo la musica
chiarella o gi di l. Il pi riservato tra i due faceva da cla- riesce a creare, musicisti della band ed altri presenti tra il Mugnai
que, laltro imbracciava la chitarra e cantava. La musica pubblico, salissero sul palco.
ricordava la tradizione folk-rock americana, loriginalit E spesso stato puro incanto. Renata Tosi che canta
stava tutta nei testi, hard, in dialetto milanese. Allinizio Billie Holliday accompagnata dalla De Luxe Blues Band,
non ci facevamo caso, poi qualcuno ha ascoltato ed il pas- Bob Margolin chitarrista gi alla corte di Muddy Waters,
saparola si diffuso: per un certo periodo il pornofolk accompagnato al piano da Orso, il suo road manager;
dellhinterland stata una vera attrazione! Guido Mazzon e, se non ricordo male, Gaetano Liguori:
MUGNAI: si suona insieme, ci si diverte: con la sua saranno state le quattro del mattino quando entrato uno

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voce potente ed il suo inconfondibile accento toscano della pula per richiamarci alla realt ed ha osato defi-
rivolgeva questo invito a tutti i musicisti, o presunti tali, nire schiamazzi notturni un alto momento di musica ...

Spazio 1986: Marcello Perrone, Roberto Aglieri, Guido Mazzon

Tony Rusconi, Musolino (al piano) e Gigi Caforio


Musolino: musicista, ma solo in playback. Mai suonato in vita sua,
ma gli riusciva di infilarsi in situazioni da jam e di farsi fotografare in
atteggiamento di musicista vero. Famosa la sua battuta, appena dopo
una delle sfuriate di Bruno: Quello che colpisce del Morani la sua
calma costante.
I luned di Spazio trasmissioni televisive di maggior successo), ogni luned
rinunciavano ad altri impegni e si facevano anche dei
La libert senza regole unita alla casualit dava origi- chilometri nella nebbia e nel gelo pur di essere presenti,
ne a serate assolutamente magiche, ma anche ad altre senza beccare una lira. Erano loro a dare il via, a creare
assolutamente terrificanti, con unaccozzaglia di suoni latmosfera giusta ed a situare il livello musicale: il re-
impossibile da sopportare. sto veniva da s. In pi di 2 anni non sono praticamente
Dopo un tot di anni, abbiamo capito che forse conveniva mai mancati! E da allora, anche se gli impegni lavorativi
dare una forma organizzativa anche alla jam. Il perso- li hanno divisi, non si sono / non ci siamo pi persi di
naggio pi indicato non poteva che essere Vincenzo vista.
Rende, musicista dal grande carisma: con i suoi vaf-
fanculo, i suoi modi rustici (alla Bruno), le sue espres- Fabrizio Sforzini: (bassista della Demo Morselli Band):
sioni colorite, ha avuto da sempre grande popolarit pavese doc. Veniva da anni a Spazio e poi era diventato
e seguito nellambiente musicale, e non solo a Pavia. l alter ego di Tamboo. Divertente, ironico (uno spasso
cos che, nel 94, sono cominciati i luned di Spazio, sentirlo raccontar barzellette) gran mangiatore e bevi-
ancora oggi unistituzione, grazie allapporto musicale, tore oltre che (allora) un buon battitore di gnocca. Un
relazionale, alcolico e di varia umanit di Vincenzo e grande cuore. Un amico, di quelli che ci sono sempre.
di altri tre grandi: Fabrizio Sforzini, Paolo Fantozzi e Un linguaggio il suo pi vicino ad un camallo genovese
Franco Penatti. che ad uno studente di Oxford. Laccordo con Bruno era
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Musicisti di ottimo livello (da anni sono inseriti nelle perfetto. Ma sulla musica non scherzava. Era un rom-
picoglione: si incazzava se sbagliavamo note ed accordi
- dice Andres, aggiungendo subito: - e meno male che
cera lui a metterci in riga. Una garanzia!

Paolo Fantozzi: (per anni arrangiatore, oltre che piani-


sta nella band di Sarabanda,assieme ad Andres Vil-
lani) veniva da non so pi quale paese dellhinterland.
(Una volta siamo andati a cena a casa sua e, vista la di-
stanza, Bruno ed io gli abbiamo detto se non era matto a
farsi tutti quei chilometri ogni sacrosanto luned! Idem
per Penatti). Di una simpatia irresistibile e contagiosa:
lho sempre visto ridere dietro a quei suoi enormi baffi.
(Pare che ora, trasferitosi ad Arezzo, se li sia tagliati).
Allinizio era pi morigerato (o almeno cos mi pareva);
poi la cura Rende-Morani-Sforzini gli ha fatto acquisire
pi cattive abitudini. Famosa la scena della pizza-a-go-
g: una margherita che il nostro Fantoz, in preda a deli-
rio alcolico di buon livello, ha fatto girare su se stessa,
ridendo come un matto, per una buona mezzora per poi
riconsegnarla intatta al cameriere.
Franco Penatti: (batterista a Passaparola) forse il pi ficatore quando il mio scoppiava, Da-
regolare (non era difficile dato il livello generale). Una niela con il suo Sforzini pirla ora di
roccia. Una di quelle persone che istintivamente ti ispi- finirla quando molestavo .. vabb
rano fiducia. Non troppe parole: quelle giuste ed essen- noi lo sappiamo. Ora, di aneddoti
ziali. Osservava divertito le facce di Bruno ed ancora pi ne avrei tanti da farci unenciclope-
divertito ascoltava le creative imprecazioni sia di Bruno dia, dalle battute sul volume di palco
che di Vincenzo. Incuriosito dalla varia umanit che si dei gruppi, alle serate in giro, a quella
agitava dentro Spazio, rimase folgorato da Lisi fin dalla notte quando vedo la fatica che fa per
sua prima apparizione: Quando lho conosciuto mi si mettersi alla guida della sua Polo e gli
aperto un mondo. Forse era un mondo parallelo, comun- dico Bruno, vt ca guidi m? e lui si
que era il suomondo. vah, parch porco gh la str cla sa
sposta!!! .
Sfursein Fabrizio Sforzini Ho cominciato a scrivere questo pen-
siero pensando a tutte le cazzate che
Sinceramente non ricordo che anno fosse quando misi tirava fuori ma ora mi ritrovo con la te-
piede per la prima volta a Spaziomusica, ma ricordo sta che mi partita nei ricordi e prefe-
come se fosse ieri Daniela che mi disse ce lhai la risco ricordarlo con un pensiero sem- Fabrizio Sforzini
tessera? Nooo? Allora la devi fare, costa 1.000 lire e plice come lui. Uno dei ricordi pi belli e vivi che ho e

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quella faccia da incazzato, piena di barba, che da dietro che credo mi porter sempre appresso tutto il periodo
al bancone mi guard con laria di quello che ti studia e Spaziomusica: le sbronze, le suonate, gli amici, vabb
che appena sbagli a parlare voli fuori dal locale senza anche le gnocche.ovvio!!! Devo ringraziare Daniela e
passare dal via. Vabb, tanto sono qui per la jam-ses- Bruno perch mi hanno regalato tanti dei momenti pi
sion Allepoca non suonavo ancora, ma quel loca- felici della mia vita, con la semplicit e la voglia di fare
laccio pieno di gentaccia mi entusiasmava un sacco, senza preoccuparsi. E perch mi hanno dato modo di
cerano le jam, cerano un sacco di gruppi e di musici conoscere tanta gente e tanti musici di ottimo livello con
che non avevo mai sentito nominare ma che suonavano alcuni dei quali nata lamicizia vera.
di brutto! E a Bruno va spesso il mio pensiero, perch con il suo
E vai! Finalmente un posto senza fighetti, senza luci ci sfursein, bevam lltim per dopu vet fra di bal cl
strane, arredamenti chic, e commercialismo, un loca- tardi non riuscivi mai ad andare a casa, e l, tra i vari
le dove si pensava alla musica: non mi sembrava vero! ltim, ci si raccontava la vita, cos, da ingranati, da
Passano gli anni e scatta anche a me la molla del mu- amici. Gli devo un grazie, a lui come a Daniela, perch in
sico; da quel momento il rapporto tra me e il Bruno un periodaccio della mia vita mi sono stati tanto vicini,
cresce quasi inspiegabilmente; scopro una persona molto pi di tante altre persone che si reputano amiche.
gentile, disponibile, premurosa e di unospitalit quasi E questa cosa mi ha fatto tanto bene.
imbarazzante. Ricordo le jam con gli americani, le cene Lho visto alla jam della vigilia del suo ultimo Natale, mi
a casa del Bruno con le pastasciutte mega di Daniela ha abbracciato e con gli occhi lucidi mi ha chiesto come
e i papon di rosso, le jam del luned con Vincenzo, il stai? bene Bruno, tu piuttosto? am sum rut i bal sfur-
Penatti e il M. Fantozzi che pi era ingranato e meglio sei, per sto ben, preocupat no, sto benone... Voglio ri-
suonava. Il Bruno che si offriva di prestarmi il suo ampli- cordarlo cos, con quellabbraccio e quello sguardo... Vo-
glio credere che ci sia qualcosa oltre, voglio pensare che lasagne ed il pollo arrosto con le patatine??? ecco: per me
sia da qualche parte e che stia bene, che stia facendo ba- il luned era sempre Natale !!!!
racca, tanto, cazzone comera, sicuramente riuscir a fare Il rapporto con Bruno e Daniela cresceva sempre pi, tra
casino pure l. Ti abbraccio Bruno, e prepara la butiglia, cene a casa loro, indimenticabili e solenni sbornie ami-
tanto prima o poi ci si rivede... di Sfursein. Fabrizio chevoli. Spazio non era solo un locale, e spero che sia
ancora cos, ma una sorta di gita in campagna con gli ami-
Paolo Fantozzi ci pi cari, pi diversi senza alcun preconcetto, solo
con la voglia di stare insieme e di condividere qualcosa
Nonostante suonassi gi da diversi anni a Milano, non che, sembra stupido dirlo, si chiama Amore.
avevo mai messo piede a Spazio. Quando mio fratello, Vi ho sempre nel cuore. Paolo
Sforzini, mi parl del progetto di fare una serata di ses-
sion in un locale molto famoso a Pavia ovviamente ne fui Franco Penatti
subito entusiasta!!!
Mi ricordo quando andammo a montare gli strumenti, Ho conosciuto Spaziomusica pi di 10 anni fa grazie al
era un luned e La Bruna ci accolse un po bruscamen- mio insegnante di batteria Massimo Pintori.
te.se non sbaglio pioveva ed i porco., volavano a Dopo una serata al Conservatorio Vittadini, mentre lo
mezzaria rimanendo stabilmente tra noi. aiutavo a smontare la batteria, mi ha detto: Andiamo,
Tra me e me, diciamo, dissi: figa! che bellambientino! ti meriti una birra in un bellissimo posto dove ci sono un
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anche perch il Bruno mi aveva borbottato qualcosa del sacco di musicisti e persone interessanti.Conoscerai an-
tipo Ah, ti ta se il Fantozzi??!! che i proprietari, in particolare il Bruno: un tipo strano
Nelloccasione conobbi gli altri amici con cui avrei diviso ma se gli vai a genio da subito sei salvo!. Appena ci ho
quelle magiche serate: Vincenzo Rende e Franco Penatti, messo piede ho capito cosa intendesse: il primo capitolo
detti volgarmente il Rende ed il Pennuti. della mia lunga storia con Spazio si apre con la scena di
La serata cominci con la curiosit della gente che, devo Bruno che manda Lisi a quel paese perch pretende len-
dire, venne subito numerosa. Lambiente si scald subito nesima birra gratis. Mi sono fatto largo tra una serie di
e dopo 3 o 4 pezzi scesi dal palco per far suonare gli altri personaggi singolari. Quella sera suonavano i Long Horns.
e cominciai subito a conoscere una serie di personaggi Mi ricordo un sacco di ammennicoli appesi al soffitto, le
indimenticabili. Mi sentii subito in famiglia e la Daniela, pareti ricoperte di foto autografate da moltissimi artisti
che conobbi la sera stessa, contribu molto a farmi sentire pi o meno famosi che erano e sarebbero ancora passa-
a mio agio. Il Bruno, subito dopo aver suonato ci invit ti di l. Ci sono poi tornato con Fabrizio Sforzini (uno dei
a bere qualcosa; lo guardavo con curiosit, quasi mi im- pi grandi bassisti con cui abbia mai lavorato! anche
pauriva, avevo paura di quello che potesse dire riguardo grazie a lui che sono riuscito a farmi SPAZIO nel mondo
alla serata o direttamente a me, come musicista. Invece musicale di Pavia! Sempre lui mi ha chiesto di entrare
tir fuori subito una boccia di quelle per le occasioni a far parte della TAMBOO and Ticino playboys: e come
speciali e mi disse: Brau Fantozzi!! Tal sonet verament avrei potuto dire di no!). Nella prima data con il mitico
ben!! dame un basin, amore Tamboo a Spaziomusica ho avuto il primo rapporto diretto
Che dire.passavo i giorni ad aspettare il LUNEDI!!! Pre- con il Bruno che mi ha subito mandato aff... perch gli
sente quando sei bambino che aspetti il sabato alluna avevo chiesto di mettermi la batteria in un certo modo.
per le comiche o la domenica perch sai che ci sono le Ho passato tutta la sera evitando di incrociare non solo la
sua persona ma anche il suo sguardo; lo vedevo acciglia- cisti, tutti bravi: Andrea Rossi, grande talento chitarri-
to e molto attento dalla sua postazione di barista-fonico. stico, il bassista Max Zaccaro (Zaccariello: capelli di
Molto pi in l nel tempo ho avuto modo di ricevere i suoi colore cangiante ed un torrente di parole. Ho scoperto che
complimenti (logicamente indiretti: quello era il suo stile) per un pelo non ero stata la sua maestra durante i miei
sia per il mio modo di suonare, sia per come ero. (n.d.r: anni vigevanesi: che rischio!); il batterista Luca Gior-
va detto che, in mezzo a Tamboo, Sforzini e agli altri scia- dano (serio, colto politicamente schierato; un piacere
mannati, il Penatti si distingueva per calma e sobriet). discutere con lui); il tastierista Stefano Intelisano (vive
Mi ricordo bene anche le famose cene da Bruno e Daniela e suona ad Austin da pi di 3 anni; la jam ha contribuito a
(grandissima persona): la loro casa antica e piena di ri- segnare il suo destino di musicista (Avevo scienza delle
cordi, le mega-spaghettate, le sbronze, le discussioni cos costruzioni al Politecnico di Milano alle 8 del mattino di
accese che sembrava non dovessero mai finire! Uscendo ogni marted: impossibile esserci dopo la session del lu-
da quella casa ho pensato tante volte: incredibile che ned, con immancabile ascolto finale del Rende-pensiero
esistano ancora persone cos ed avrei voluto, come tanti che si protraeva fino allalba; forse anche per questo
musicisti, passare pi tempo con loro. Poi arrivata la che ho mollato lUniversit).
session organizzata da Vincenzo Rende (altro imperdi- E poi Dora Marchi, il Duca, il Pr, Lorenzo, Davide, il
bile personaggio!): grandissima idea che ha dato la pos- Basna, Fabio Casali... fino ad arrivare alle nuove leve.
sibilit a tanti musicisti di conoscersi, mettersi a confron- Un nome per tutti: Sabrina Sensi: faceva le elementa-
to, formare nuove band. Per due anni, insieme a Fabrizio ri quando veniva insieme a suo padre Marino, bassista

495
Sforzini e Paolo Fantozzi abbiamo aperto i famosi luned della Midnight Blues Band; lho rivista mesi fa cantare:-
di Spazio, che ancora adesso funzionano alla grande! (Ci non credevo ai miei occhi: ha voce e grinta la ragazza! La
sono stato recentemente e, pur con qualche cambiamento House Band attuale (come da foto) cos formata: Pa-
di connotati, ho ritrovato la voglia di stare insieme e di vi- olo Terlingo: chitarra / Paolo Achilli: basso / Luigi Pi-
verla fino in fondo quellavventura, come se, per assurdo, loni Scuri: batteria. In questo lungo, mutante fluire una
fosse lultima!). stato un periodo intenso, produttivo ed certezza granitica: Vincenzo Rende. I luned passano e
anche molto divertente. Per motivi lavorativi ci siamo poi lui ancora l, dieci anni dopo, a dare ordini, coordinare,
separati ma ancora adesso, quando ci ritroviamo, conti- organizzare, imprecare,
nuiamo a ricordare quelle incredibili serate. Un grazie im- sparare cazzate con quel
menso a tutte le persone che in quelle occasioni mi hanno suo sorriso un po bef-
dato carica e dopo quei momenti mi sono rimaste amiche. fardo. A lui si rivolgono
Un altro grandissimo grazie per aver potuto conoscere con rispetto anche punk
due persone che con il lavoro e il sacrificio di anni sono e metallari; lui il capo
riuscite ad inventare e tenere in piedi una realt come ed anche il maestro:
SPAZIOMUSICA! uno che la musica ce lha
Grazie DANIELA, grazie BRUNO. Franco nellanima.

Foto Pietro Pontremoli


I luned di Spazio 2 puntata

Dopo gli anni di Sforzini-Fantozzi-Penatti, a far parte della


Paolo Achilli, Vincenzo Rende, Luigi Piloni Scuri, Paolo Terlingo
House Band per le jam del luned sono entrati altri musi-
Band dellultima generazione
Introduzione A partire dal 95 altri sono i suoni che arrivano, a valanga, come faceva a nascondersela in un berretto, durante il
Prova dei suoni a Spazio: drumnbass, metal, punk... un concerto quasi giorno, per non avere problemi sul lavoro. Adesso i capelli
e giovani band ogni sera, un paio di Rassegne-Concorso (Musica Ribel- se li tagliati ma, secondo me, stava meglio prima.
Francesco Negroni / le: 1995 e Pavia rock: 98-99). Non stato facile n per
Maurizio Vallati Bruno n per me, datati e di parte anche nella musica, I Freenation: Enrico Cozzi, Massimo Longhi, Gianni
Giovanni Lanfranchi passare dalle atmosfere jazz e blues e rock, a noi cos Rossi (uno molto creativo ed anche molto pacato). Alla
(Sleep- Logos- care, a quel profluvio di sonorit ostiche, spesso suo- batteria Gianni Spadaro, molto meno pacato di lui (lo
Armonite-Ultima Band) nate a volumi impossibili che anche Bruno faceva fatica vedo quasi ogni giorno perch vende giocattoli al Mercato
a moderare. Non sempre facile nemmeno il rapporto con di piazza Petrarca).
Marco Moraca generazioni distanti anni luce dalla nostra. Io, al solito pi Di quel giro: Racine / Bone Machine / Danger Bird
(Abbey Band) buona e conciliante, lui pi brutale e diretto. Ma non con vari incroci tra musicisti: Giuseppe Marziani, Ren-
Max (Mauvaise) un caso se, a fine serata, dopo le mie parole di incorag- zo Carbone, Daniela Usardi, Enrico Domenichini,
Mary Newsletter giamento, andavano tutti da Bruno: era la sua lopinione Roberto Lisi, Alessandra Zucchella, Vito Negrini,
Un tot di altri in forma che contava. Cera dialettica, cera scontro, cera gioco Luca Fasteni...
di locandina delle parti. E cera cuore, quello che ritrovo quando mi
JAM HIP HOP: i capita di incontrarli questi giovaniche a Spazio hanno Gli Axia: fa un certo effetto ritrovare Dando, il cantante,
mercoled alternativi iniziato la loro storia live con la musica. bardato di pelle, tutto sexy, sotto le spoglie un po terrific
di Marilyn Manson (un tributo che funziona parecchio). Ma
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I Polpa: troppo simpatici con i loro esilaranti travesti- lui il braf fioeu di sempre. Lui e suo fratello, uno dei pi
menti con cui trasformano in show ogni loro concerto. vivaci animatori della Festa della birra di Cava Manara.
Ed anche bravi, peccato il genere! Manuel, il batterista
(uno che la buona musica la apprezza tutta) ha avuto per Gli Armonite: lunica band che ho dovuto tampinare per
anni una folta capigliatura rasta. Una sera mi ha mostrato le loro date a Spazio. Ne avevano sempre una: da gite

A Bruno e Daniela con riconoscenza:


Fungus, Grey Coffeee Pot, Hellos
Punk, Polpa, Freenation, Etilica,
Gi e la Silvia e tutti noi.
Lhanno scritto su una targa e ce lhanno
consegnata lultima nostra notte di
Spazio. ...nonostante tutti gli improperi
che si sono sorbiti...! Un piacere enorme.
scolastiche prolungate al bassista che andava in Sudame- Prova dei suoni & giovani band
rica a dissenterie varie. Per sono bravi ed il loro progetto
musicale merita per davvero. Un capitolo a parte, entrato quasi nella leggenda.
Non di semplice sound check si trattava, bens di vera e
Francesco Negroni: uno troppo tenero. La musica propria prova, e non soltanto di suoni! Un percorso di
arte di famiglia: suo padre, Silvio, figura storica del sopravvivenza, un rito di iniziazione da cui i giovani mu-
patrimonio musicale pavese. Tra laltro fondatore dei sicisti uscivano pi forti e pi temprati. Si pu dire che
Fioeu dla nebia per cui scrive testi e musiche. (Chiss Bruno avesse una sua concezione pedagogica. Nien-
perch non hanno mai suonato a Spazio: ce lo siamo te a che vedere con la Montessori. Comprensione zero.
chiesti, reciprocamente, senza saperci dare risposte Permissivismo zero. Filosofia brutale e diretta: Se vuoi
precise.) Francesco, passato dalle atmosfere urlate imparare a suonare ed a stare sul palco non
degli Sleep (mammamia!) al rock venato di pop degli fare la fighetta, reagisci, incazzati, tira fuori
Dario Savini: uno di quelli
Ultima, una band che ha tutti i numeri per sfondare. tutto quello che sai e tutta lenergia che hai
che ti stanno immediatamente
Non a caso ci suonano anche Giovanni Lanfranchi e in corpo! Ed cos che funzionava. Io, con
simpatici. Nato sotto il segno
Maurizio Vallati. (Diego, suo padre, amico di Bruno vocazione didattico-sensibile, paladina delle
della Bilancia (non a caso si
da una vita). I Logos: un uso della voce che, sar anche vittime, cercavo di calmierare i suoi eccessi.
muove oscillando a destra e
di moda ma... Quello che Maurizio ha scritto, a partire Spesso la prova suoni si concludeva con pa-
sinistra), biologo (la sua tesi
dalleufemismo iniziale, d proprio lidea del rapporto role di fuoco tra me e lui, con i musicisti che
consisteva, pi o meno, nel

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Bruno & giovani band. assistevano ridendo: meglio che al cinema!
misurare lallungamento di
Tra i giovani musicisti (tanti quelli che hanno
certe lumache, le quali per
I Mauvaise: Max, una sensibilit non comune. Quella avuto il loro esordio live sul palco di Spazio)
non ne avevano neanche
volta ci aveva fatto saltare la cena arrivando tardissimo cera chi si divertiva, chi si preoccupava, chi si
per la mente di crescere!).
al sound check e senza una scusa plausibile. Il cazziatone, spaventava, chi si incazzava (anche se devo
Va detto che i cazziatoni di
pesante ed inevitabile, gli ha fatto capire che noi eravamo dire che successo poche volte). Alla fine tut-
Bruno sono serviti, eccome!
l per loro quella sera. cos che cominciata. ti o quasi capivano che si trattava, in fondo
Irriconoscibile: ora sfodera gran
in fondo, di eccesso damore e che a Bruno
voce e presenza scenica con
Marco Moraca: gran bella impressione da subito: lui realmente interessava che loro, i giovani, im-
i SOUTHLANDS: li consiglio
uno che, oltre alla musica, da sempre impegnato in parassero a tirar fuori il meglio di s. Metodo
vivamente agli appassionati di
iniziative di solidariet. Dagli Insight Band, Verba Ma- particolare ma efficace: chi sopravvissuto
blues e southern rock!
nent, Vie Aeree ad Abbey Road (lamore per i Beat- a questa selezione naturale, eccome se ha
les alla fine prevale su tutto). Si erano portati una nutrita imparato!
claque di amici e parenti (perfino la nonna!) quella prima
sera per affrontare Bruno e Spazio. Anno 1994-95 , serata dinverno, met settimana:
- Ore 21.00: i componenti del gruppo rock Interurbana (gi
Mary Newsletter: a Spazio erano arrivati per il concerto il nome una cazzata), di cui sono cantante e tastierista, si
dei Man, miti della psichedelia. Memorabile la registra- apprestano a preparare gli strumenti e a fare i suoni.
zione del loro CD. Al mixer una lunga barba bianca che nasconde uno sguar-
do sfiduciato ma benevolo.
Gli Whales di Massi e di Paolo Prestia ...ect. ect. - Ore 21.20: la lunga barba bianca biascica un alura..cud..
poi ...silenzio. Era la prima volta che salivo sul palco di Spazio e, non
- Ore 21.25, timidamente mormoro Scusa Bruno, ce la- essendo pratico di amplificatori e soprattutto preso dalle-
vresti un altro cavo per il microfono che questo non va... mozione, ho collegato la mia chitarra ed acceso linterrut-
silenzio tore. Quando cercavo di switchare dal suono pulito a quel-
- Ore 21.27: ancora: Bruno, scusa.. non ce lavresti... ma lo distorto, partivano di quei fischi che sembrava ti graf-
che cazzo vuoi ancora? fiassero il cervello. A quel punto Bruno dal suo gabbiotto
- Ore 21.27.30, il Bruno arriva con il cavo me lo passa del mixer ha chiesto al microfono se i suoni erano pronti
svogliatamente e dice: pure i cavi buoni mi devono usa- e se si poteva cominciare. Io, che avrei preferito spararmi
re! in un piede piuttosto di contraddirlo, con un filo di voce
- Ore 21.30: proviamo la batteria, il basso, le chitarre, la mi sono avvicinato al microfono e ho detto: Scusa, il mio
tastiera. Bruno si allontana dal mixer e va al bancone e io ampli fischia. Lui sempre dal microfono della sua nicchia
timidamente: Scusa... la voce... non la proviamo? e quindi davanti a tutta la gente mi ha risposto: CAZZI
Ma che voce e voce, che cazzo la faccio a fare, tanto non TUOI e questa frase geniale mi ha tanto stupito quanto
sei mica capace di cantare (era in dialetto Pavese ma non tranquillizzato e messo a mio agio. In un altra occasione
lo so scrivere). Dario ero venuto a Spazio per fare un paio di canzoni acusti-
P.S. Abbiamo appeso la foto di Bruno nella nostra sala che. Arrivato il mio turno sono salito sul palco e, presa la
prove: chiss che non ci porti fortuna! chitarra, ho allungato il jack a Bruno dicendo: Io ho una
chitarra acustica. Lui con un sorriso tra il satanico e il
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fanciullesco mi ha detto: Guarda, io quelli con la chitarra


acustica me li inculo la mattina dopo di che siamo scop-
piati a ridere... So che pu sembrare strano ma penso che,
avesse capito che ero teso e avesse cercato, a modo suo,
di aiutarmi. Senza voler sembrare retorico vorrei poterlo
ringraziare, anche perch, se adesso riesco a salire sul
palco, lo devo alle serate a Spazio e quindi anche a Bruno.
Grazie Bruno, grazie Daniela, Filippo Milani
Durante una lunga e faticosa giornata lavorativa, il pen- Il Mago di Oz
siero di suonare a Spaziomusica la sera stessa mi dava 15 Dicembre di un anno imprecisato, circa le 21.
una carica in pi. Automaticamente rimuovevo dai miei Esci dalla nebbia grigia per infilarti nel buco nero: un po-
pensieri quel piccolo ostacolo da superare prima della sto buio, che odora del fumo acre della sera precedente.
performance live: la prova suoni con Bruno! Lumidit classica dei locali vuoti ti entra nelle ossa: non
Lavoravo tutto il giorno di corsa e con i nervi a fior di pel- capisci se le mani tremano per il freddo o per lemozione
le. Poi sempre di corsa a casa: una doccia velocissima, del concerto imminente. Armeggi impacciata con le cer-
un morso ad una merendina confezionata mentre tenta- niere delle custodie e cominci a montare gli strumenti.
vo di infilarmi i jeans sulle gambe ancora umide. Poi la Sei l che avviti allasta i tuoi piatti del charleston, quando
ricerca delle chiavi dellauto , gli strumenti da caricare noti con la coda dellocchio il tuo malefico chitarrista gi
e finalmente e sempre di corsa, fuori. Arrivato a Spazio pronto ad infilare il jack. Lo vedi alzare il master dellampli
cominciavo a ritrovare un po di pace nel locale vuoto e a 5. Stai per urlare: Nooooo! Troppo tardi.
silenzioso. I ragazzi della band si stavano gi preparando, (Segue vigorosa pennata con distorsore inserito)
un saluto dolce a Daniela e un: Ciao Bruno: capivi che ... porco.... - Silenzio di tomba -
era di buonumore se ti rispondeva con un verso un verso Gandalf affronta il Ballrog / Merlino sfida Morgana.
tipo....a...o che gli usciva dalla barba (poche volte ricor- / Alhazred spalanca la sua bara. Armageddon.
do di averlo visto muovere le labbra per salutare, secondo Le pareti si stringono e trasudano liquidi vischiosi per in-
me il suono veniva emesso proprio dalla barba, unentit globarti; un demone informe compare tra i vapori dalla

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a s stante). E appena iniziavo ad assaporare per la pri- porta del bagno. Due lampi di brace sfrecciano nella tua
ma volta nella giornata un po di serenit, cominciavano direzione. Abbassa quella merda, porco...
quei venti minuti in cui Bruno emetteva unimprecazione Torni a respirare, cerchi lo sguardo complice dei tuoi com-
per ogni metro di cavo srotolato; di prassi durante que- pagni davventura e, finalmente, ti scappa da ridere.
sta operazione dovevi sparire per non sentirti dire di Tanto il dio qui dentro con la d minuscola, soltanto
peggio. Ed era allora che ti accorgevi che anche il tuo una parola. Solo che, con il porco davanti, si trasforma
chitarrista, non potendo parlare, aveva dietro la testa una in una formula magica.
nuvoletta di un ipotetico fumetto con la tua stessa scritta: La musica, bambini, la pi umana delle magie.
vorrei essere da unaltra parte. Daniela Usardi (Racine)
Durante la prova cori, se secondo lui non tiravi fuori tutto
quello che avevi in gola, lo sentivi dire tra i denti dietro
il banco mixer (ma a microfono acceso):... io ti metto la
spia al minimo cos non ti senti e sei costretto a tirare
fuori quella cazzo di voce. Finite quelle incombenze di
routine, cominciava la serata e tutto andava bene, quasi
che la prova-suoni-bruno fosse una sorta di rito propizia-
torio per il concerto. Kempe (Andrea Campari)

P.S. Lo so che quanto mai scontato, ma come faccio a


non concludere dicendo:bei tempi quelli?!
Con affetto, Kempe (Midnight Rambler L.B.)
Che msica ad mrda!

Con questa velata metafora, rivolta alla mia band, ho co-


nosciuto Bruno Morani. Avevo circa 18 anni e, da circa un
paio, suonavo con un gruppo di amici. Eravamo i Logos e,
fino a quel momento, tanta musica a muso duro, ma poche
esperienze Live. Spaziomusica era per noi una tappa impor-
tante e sapevamo bene che in quel locale avevano suonato
grandi musicisti italiani e stranieri. Bruno era uno che se ne
intendeva e per noi la sua opinione contava molto. Appena
saliti sul palco per la prova dei suoni bastarono poche note
di chitarra e un paio di rullate per strappare dalla bocca
di Bruno quella frase che ancora oggi ricordiamo tutti con LOGOS:
grande simpatia. Per nostra fortuna eravamo al corrente Nicola Osso Carena
Sacha Bovina
del fatto che quel ragazzo dellet di mio padre, lunga bar-
Alessandro Ferrazzano
ba e sguardo scuro, non aveva troppi peli sulla lingua. A Maurizio Vallati
proposito di mio padre, quando seppe di questa amabile
presentazione fu compiaciuto Bene, bene, sempre in
500

forma. Lo conosceva bene, evidentemente. Nonostante


lapproccio un po forte, quello fu il primo di una serie di
concerti a Spaziomusica. In quel locale ci siamo tolti tante
piccole soddisfazioni e devo dire che Bruno, con il tempo,
conoscendoci meglio e riascoltando la nostra musica, non
cambi mai idea. Nessuno di noi per si lamentava degli
apprezzamenti che ci attribuiva, anzi quasi ci faceva piace-
re, perch sapevamo che lui pi di altri ci aveva capito. Ave-
va capito che eravamo quattro ragazzi di citt che amavano
la musica e avevano voglia di suonare e sfogarsi. Lo dimo-
stra il fatto che sul suo palco ci siamo saliti diverse volte.
Ora Bruno e i Logos non ci sono pi e questo bel rapporto di
amore e odio musicale finito. Io nel frattempo continuo a
suonare e forse (dico forse perch con Bruno niente scon-
tato) la musica che suono adesso potrebbe anche piacergli.
Ho 23 anni e non posso parlare dallalto della mia esperien-
za, perch ancora non ce lho. Vedo ragazzi pi giovani che
salgono su quel palco, rimasto ancora uguale dopo tanti
anni. La storia si ripete. A loro mancher comunque qualco-
sa: lincoraggiamento del Bruno. Che msica ad mrda!
Maurizio Vallati - Batterista ex-Logos
Cara Daniela,
ricordo bene il primo commento di Bruno sul nostro grup- SLEEP: Francesco Negroni, Andrea Cattagni,
Enrico Maestri, Andrea Ornigotti
po ...picchiate come animali!
E ancora ...Negroni, se provi ad alzare ancora il volume,
sai dove ti infilo la chitarra? poi prova a immaginare cosa
devi fare per fare uscire il suono!...
Ma anche...alla jam in occasione del vostro addio a Spa-
zio, appena saliti sul palco: questo il mio genere prefe-
rito, Negroni fenomeno!
ULTIMA BAND:
Francesco Negroni
Io: Bruno, non abbiamo molti pezzi; riusciamo a fare solo Giovanni Lanfranchi
40 minuti! Paolo Ciotta
Bruno:- 40 minuti? stai scherzando... dopo 15 io vi tolgo Davide Passantino
la corrente! Maurizio Vallati
Negroni, tu sai suonare... perch non cambi musica?

Ma a parte queste battute, ci che pi mi ricordo di Bruno


legato allaffetto che si pu avere per una persona che

501
per primo, insieme a te, mi ha dato la disponibilit di far
sentire la mia musica, indipendentemente dal genere e
dai gusti musicali. Sulle biografie che ho spedito in giro
ho sempre scritto con orgoglio esordio avvenuto l11 No-
vembre 1998 a Spaziomusica, Pavia. Per questo e per
tutte le birre che mi avete offerto, un grosso abbraccio!
Francesco Negroni (S.L.E.E.P. / ULTIMA BAND)

Piccole storie di vita vissuta del Vangelo secondo Bruno. Bene, dopo quella data gli Ar- ARMONITE:
monite, cos cari a Daniela, vengono subissati dalla sfiga: Andrea Bacchio
Gli Armonite esistono dal 96. Beh, ne passato di tem- il bassista parte per il militare, il tastierista molla la band, Gabriele Rossi
po e soprattutto in questi anni abbiamo passato cos tante il violinista torna indenne da una gita di tre giorni con la Jacopo Bigi
traversie ed affrontato cos tante sfighe che a confronto sua classe del liceo con una grave intossicazione (dicono Giovanni Lanfranchi
Leopardi pu ritenersi una persona molto fortunata. alimentare) Paolo Fosso
Prima data a Spazio:97. Il violinista torna indenne, ma la sua reputazione no. Da-
Gli Armonite entrano nel locale e si trovano di fronte un niela andr avanti a ridere di me ancora per i prossimi
Bruno come al solito molto affabile e cortese: metti- 30 anni luce, ma purtroppo non avr mai un piglio cos
telo in quel posto il riverbero e va bene cosnon agguerrito nel dirmi Abbassa quel coso, che non capisci
mi rompete i coglioni: 1 e insindacabile comandamento un cazzo! Giovanni Lanfranchi
ABBEY BAND: con il mio gruppo! A dir la verit devo ringraziare Daniela
Marco Moraca che, con cuore di mamma, quando le chiesi se era possibile
Alessandro Pintus suonare l mi rispose di s, quasi senza battere ciglio. Non
Bruno Strazzi sapeva se eravamo bravi o no, che musica suonavamo o
Marco Beltrami cose di questo genere.. il 14 Febbraio del 1995 eravamo sul
Cristian Casertelli palco di Spazio Musica per la prima volta: avevamo solo
17 anni e una serata tutta nostra a Spazio Musica. Prima
la prima volta che entrai a Spazio ebbi la sensazione di di salire sul palco incrociai Bruno che, incoraggiandomi,
essere come Pinocchio nel paese dei balocchi Ero poco disse dietro la sua enorme barba vedete di non farmi fare
pi che un ragazzino che aveva tanta voglia di scoprire delle gran figure di merda che oggi S.Valentino ed un
quel posto. Ne avevo solo sentito parlare era un luogo venerd sera.. Corsi dagli altri e dissi: stasera dobbiamo
misterioso, quasi irraggiungibile per noi che a quei tempi spaccare..
frequentavamo ancora il cinema la domenica pomeriggio Per fortuna and tutto bene! Conservo ancora la registra-
e il sabato sera dovevamo rientrare per le undici e mezza zione che il buon Bruno ci fece bestemmiando perch gli
al massimo. Non mi ricordo esattamente quando ci andai avevo portato una cassetta di merda.. in realt era una
e nemmeno perch ci andai da solo quasi per farmi pio- cassetta che avevo pagato un occhio della testa allora, ma
niere di un nuovo paese ancora sconosciuto dai miei coe- comunque non andava bene!!!
tanei... Venni accolto assolutamente come mi aspettavo... Bruno era cosi.. adorabilmente burbero, incredibilmente
502

nella pi completa indifferenza scontroso, ma di grandi sguardi... Ti mandava a cagare ma,


Ascoltai il rumore dei bicchieri che uno strano tizio stava se lo guardavi bene, i suoi occhi ti dicevano: Dai ragazzo,
nervosamente sistemando al loro posto mentre lo stereo dimostrami quello che vali, quello che sei. So che non mi
suonava del blues mi fermai un istante per capire quale deluderai...! Se teneva a te ti mandava a cagare e potevi
fosse la direzione da prendere per trovare un posto a se- vantartene perch non eri stato sbattuto fuori dal suo lo-
dere possibilmente il pi defilato possibile, ma allo stesso cale.. avevi preso la tua birra ed eri cmq uno che entrando
tempo pi vicino a quel palco in fondo alla sala che tanto veniva salutato: uno di loro... e questo era il gioco.. Daniela
faceva sognare.. la batteria che brillava grazie alle luci, le stata la sua parte buona; lui demandava a lei i buoni pen-
chitarre gli amplificatori.. e soprattutto quella scritta.. SPA- sieri, le buone parole.. le pubbliche relazioni In qualche
ZIO MUSICA! Pensai:Eccomi qua! modo lei riusciva a fargli dire sempre di s e non credo sia
Lui mi disse con tono frettoloso Siamo ancora chiusi ed io sempre stato facile.. Oggi Spazio cambiato.. non c pi il
avrei voluto morire: erano le nove e tre quarti e ovviamente Che, non ci sono pi appesi i pass dei concerti al bancone,
il locale era vuoto.. lui ed io.. Mangiafuoco e Pinocchio.. non ci sono pi le panche da cinema delloratorio e soprat-
Posso stare qui lo stesso?chiesi da ragazzino educatis- tutto non c pi Bruno c solo tanta nostalgia di non
simo e lui sorrise annuendo e continuando a brontolare avere avuto allora qualche anno in pi per vivere con Bruno
dietro ai suoi bicchieri.. e Daniela nel Loro Locale le emozioni che ci hanno sempre
Questo stato il mio incontro con Bruno: che tipo ragazzi! raccontato Con Affetto, Marco Moraca
Mai pi avrei pensato in quel momento che, a distanza di
qualche anno, incontrandolo per strada, ci saremmo ferma- Ultimora: lAbbey Band, insieme ai Back to the Beat-
ti a chiacchierare e a scherzare sul mondo.. e mai avrei im- les parteciper nel gennaio 2005 ad una session di regi-
maginato che sarei riuscito ad andarci a suonare a Spazio strazione live nei mitici Abbey Road Studios di Londra.
Vigevano 18-09 2002
Pu succedere di incontrare persone che ti lascino un se-
gno, persone che, senza troppe parole, possono restarti nel
cuore, anche con i loro silenzi. Bruno per me stata una di
queste. Il mio primo concerto live stato a Spaziomusica,
il primo incontro con lui, con quel posto, con la poesia delle
pareti,che per molti sono solo mura, ma per un ragazzo che
fa musica con il cuore e lanima, sono preghiere. A molti
Bruno stava sulle palle, ma per me era una delle ultime per-
sone realmente sincere sulla terra, innamorato della musi-
ca, forse pi di me, paziente e impaziente da un momento
allaltro, ma vero, incredibilmente vero. Lo ringrazio per Riccardo Volpati
Massimo Tordini
tutte le volte che mi ha stretto la mano perch mi ha dimo-
Fabrizio Romano
strato che pu esserci, anche oggi, uneccezione per tutte Massimiliano Dal Moro
le cose. GRAZIE BRUNO! Ciao Daniela. Max-Mauvaise

Il burbero con la barba brontolava dal bar. E noi suonava-

503
mo in un pomeriggio di aprile per registrare il nostro demo.
Il Pierozzi ci sembrava un Pulcinella rockettaro mentre ci
affidavamo alle sue orecchie e alle sue dita sapienti che
agivano sul mixer. Bruno lo mandava a cagare. Anche noi ci
mandava a cagare. Uno dei pi bei gesti di stima che aves-
simo mai ricevuto. Cera anche un violinista insopportabile
con noi; che parlava, suonava, parlava, parlava e PROTE-
STAVA! II burbero con la barba che brontolava dal bar inizi
a immaginare i modi pi spettacolari per disfarsene ma,
ahinoi, non li mise mai in atto.
Vivere SpazioMusica in quei giorni fu come trovarsi in una
bellissima gita scolastica, dove gli insegnanti/compagni
erano Bruno, Giancarlo e Daniela. E noi ce la mettevamo
tutta! Azzo se ce labbiamo messa tutta! Ne usc un demo:
Nuove Lettere. E ne uscirono anche tanti bei ricordi da ri-
passare ora davanti a un bicchiere di bonarda.
Grazie. Bruno, guarda che ti abbiam preso delle patatine
Par forsa: si di facc ad merda!. I Mary Newsletter
Massimo Necchi, Mario Bram
Massimiliano Galbani, Marco Gusberti
Davide Pisi, Marco Pisi
Jam hip hop & variazioni sul tema si chiam la serata del mercoled dei primi mesi del 99.
Come per le jam hip hop, il desiderio di aria nuova aveva
Non solo blues e rock. Tanti stili dentro o intorno a Spazio- vinto ma si trattava solo di un mero atto di fiducia. Non
musica. Presi dal desiderio di aprire ai ggiovani, Bruno e cera modo di ottenere unadesione ideologica, tanto che
Daniela decisero di lasciare una serata alla settimana alla in quelle sere Bruno non si faceva vedere a Spazio. Inutile
cura di alcuni giovani selezionatori di musica locali. Altre convincerlo che lelettronica fosse uno strumento di demo-
musiche, altri suoni. Per Bruno questo significava soprat- crazia musicale, che permettesse a chiunque avesse idee
tutto la somma eresia di introdurre piatti e un mixer sul in testa di esprimerle, che fosse persino lecito suonare mu-
palco di Spazio. Per essere pi chiari, musica non suonata sica al solo scopo di ballare.
dal vivo ma riprodotta. Per essere ancora pi chiari, portare La risposta era sempre la stessa: Campinat i bal.
Massimo Depaoli
entro il sacro recinto persino un campionatore. New beatz Max Depa (Massimo Depaoli)

Protagonisti principali:
Luca Ternavasio (il Vago: DJ del Turista) e Mas-
simo Barone (ancora lui, a prescindere).
Pierpaolo Vigevani, il Pierre o Pier, tour ma-
504

nager, giornalista... il principale artefice, assieme a


Bruno Cerutti della venuta di Kruder e Dorfmeister al
Castello Visconteo di qualche anno fa.
Lele Sacchi: da anni a Milano, DJ tra i pi affermati
su scala nazionale. Mattia Burzio: animatore, ope-
ratore culturale, Emanuele Sacchi, Alberto Anna-
done (musicista degli Ultraviolet makes me sick),
Max Schiavetta, Ivan... Supervisione del Depa
(Bad Professor): vero guru spirituale della crew.

Lele Sacchi
Ho conosciuto Bruno circa dieci anni fa frequentando Spaziomusica come fruito-
re. Subito ho apprezzato la sua forte pavesit.... era uno che girava poco attorno
alle parole, ti diceva sempre cosa pensava in faccia....roba ormai molto difficile da
trovare in giro. Anche se lui e Daniela, una volta deciso di cedere lattivit, hanno
dichiarato di aver incontrato grandi difficolt nel comunicare con le nuove gene-
razioni, trovo che entrambi abbiano comunque provato a dialogare con le nuove
realt e in alcuni casi ci siano riusciti ottenendo buoni risultati. Grazie Bruno per
la tua voglia di fare qualche cosa per la tua citt, per gli amici e per la musica!
Respect! Dj Pagio (Luca Pagetti)
Suonatori, grungers & mine vaganti
Messi gi cos, per assonanze emotive, per et, per Il disagio giovanile Dome & Lisi & friends:
paesi di provenienza, per comuni frequentazioni musicali, Lultimo disperato tentativo di un gruppo di adulti di- Welcome Idiots /
per abitudini alcoliche conformi... sperati per evitare di finire come la famiglia del Mulino Danger Bird /
Bianco. Alla stregua dei locali sulla rive gauche an- Bone Machine...
Il Dome che Spaziomusica ha tenuto a battesimo un particolare Maestro Manzi
movimento di pensiero, il celeberrimo disagio giovanile Ensemble
Enrico Domenichini: il Dome: batterista storico del che per considerata la presenza fra i suoi seguaci di per- Terlo, Seta, Duca,
panorama pavese (Welcome Idiots Bone Machine), sonaggi come Enrico Domenichini e Franco Militello, non Basna, Pr... :
letterato (ex-giornalista, ora traduttore dallinglese di libri oseremo definire n culturale e quantomeno filosofico ma Fifth Avenue
e testi, compresi quelli presenti in questo libro). Un artista piuttosto di negazione dellevidenza, specie dopo otto Grey Coffee Pot
a tutto tondo, di quelli che hanno fatto della bohme e birre medie. Di giovanile non vera certo let degli adepti Midnight Ramblers
della trasgressione una regola di vita. Lui e Lisi: coppia che andava dai 35 anni in su, mentre per quanto riguarda Frammenti di Okazaki
di inseparabili, meglio di Stanlio e Ollio! Nei tempi doro, il disagio possiamo tranquillamente affermare che fosse Terlo & Seta Story
grandi animatori delle NOTTI a Spazio, in citt e provin- totale, incondizionato e tutto sommato creativo, dato che Basna & Rude Mood.
cia (mi suggeriscono: ... anche di quelle della polizia. In nellarte del cazzeggio e in quella di tentare di pagare le Interventi di: Francesco
Texas s che gli avrebbero dato soddisfazione! L s che Luigi, Moreno
gli avrebbero fatto un inseguimento come si deve, alla E.T. / Marco Gatti
Blues Brothers!). Il Dome: perseguitato politico, ma non

505
dai magistrati comunisti come il Berlusca nazionale, bens
dalla polizia fascista che per anni ha continuato ad impor-
gli la prova delletilometro. Ed ogni volta che soffiava nel
dannato palloncino erano dannatissimi guai.
Da bravi militanti, a Spazio ci siamo impegnati per la sua
giusta causa:
- Uno special: Thanks giving for Domenichini, or-
ganizzato al motto di Hasta la patiente siempre, non
appena, dietro la pressione popolare, gli hanno ridato la
patente
- Una serata di raccolta fondi (per pagare tutte le multe
accumulate): Fondo cassa Domenichini, con distri-
buzione di santini particolarmente toccanti: il Dome, con
a fianco un ispirato Militello, a mani giunte a mo di pre-
ghiera. E quella volta s che il rock stato lespressione
pi genuina del disagio giovanile.
- Un altro special: Cercasi fidanzata urgentemente
(o amante fissa o, ma solo come ipotesi residuale, anche
occasionale). Il soggetto : giovanile, maschio, eteroses-
suale non-praticante. Non so dire come sia andata a fini-
re quella sera, ma credo in bianco, as usual.
consumazioni in marchi della Repubbli- LISI: basta la parola
ca di Weimar i disagiati hanno raggiun-
to livelli insuperabili, ai quali potevano Lisi: bassista dei Welcome Idiots e grande amico del
opporsi solamente la consumata abilit Dome. Noto ai pi come assiduo frequentatore dello zer-
di Daniela e i feroci cazziatoni del Bruno. bino, dove lo confinavo quando entrava a Spazio allora di
Ma quali erano i tratti salienti di questi chiusura e chiedeva 500 lire di birra.
giovani Holden in perenne fuga da Dotato di generosit esemplare: quando aveva due lire
s stessi e dalletilometro della polizia pagava da bere a tutti, il problema era che voleva pagar
stradale? Una mostruosa sindrome di da bere anche quando non aveva una lira .
Peter Pan, il terrore di diventare come Tre le fasi di modalit di (non) pagamento.
Alessandro Cecchi Paone per i disa- 1) Lisi: una birra, please? e si allontana con il boccale.
giati e come Daniela Santanch per le Scusa, ma non la paghi? faccio io
disagiate. Ecco spiegato lineffabile de- Mi spiace, non ho i soldi replica lui .
siderio una volta terminata la baldoria 2) Lisi: una birra, per favore (sempre educato il Lisi!)
a Spaziomusica, di ritrovarsi a casa di Hai i soldi? chiedo io
Lorenzo per cantare a squarciagola fino Ecco qui dice lui e mi mostra un deca. Prende il boccale,
alle cinque di mattina aberranti compi- rimette il deca nel portafoglio e si allontana.
lation rocknroll, con grande gioia dei vicini che spesso Lisi, e lura! gli urlo dietro.
506

trascinati dallirrefrenabile gioia di vivere di quella banda Questi soldi mi servono assolutamente per pagare una
di adulti fancazzisti si assiepavano davanti alla porta di bolletta domani replica lui.
Lorenzo armati di kalashnikov con il classico caricatore 3) Lisi: Una birra per favore
da trenta colpi e il selettore di tiro su raffica. Il disagio Da brava maestra gli illustro la regola, ragionamento bi-
giovanile ha trovato inoltre grazie a Spaziomusica il suo nario, semplice semplice: Carta c: birra c / carta non
portavoce culturale nel pi agghiacciante gruppo della c: birra non c Lui estrae un deca, io lo ritiro al volo,
storia del rock: I Parenti delle Vittime, una consorteria solo allora gli faccio la birra e poi gli allungo il resto. Ele-
di musicisti rigorosamente over 35 specializzati nell mentare, no?!
Bibliografia infliggere al pubblico orrende punizioni sonore, che inutil-
consigliata mente il buon Bruno tentava di arginare cercando soprat- Il diecimila
sul disagio giovanile tutto di impedire a Domenichini di cantare. Una serata tra le tante. Lisi entra, radioso come sempre.
Morani Bruno - Vogliamo terminare il nostro breve excursus su questo Esordisce con stasera offro da bere. Raccoglie un po
Militello vuoi abbassare devastante fenomeno con un aneddoto: una sera, prima di di ordinazioni al bar: due gin tonic, due medie chiare, una
quella c di chitarra? uno degli sciagurati concerti dei Parenti delle Vittime, guinness. Poi paga: con un deca naturalmente. E ride.
Ed. Spaziomusica 1997. entra a Spaziomusica una timida ragazza che fissa con gli Il cinquantamila
occhi sgranati il nome del gruppo sul manifestino appeso Un luned, serata da jam. Lisi ordina la solita birra e, con-
Morani Bruno-Bonanni al muro. Dopo qualche esitazione, la giovane si avvicina testualmente, estrae un 50mila. Domenichini, per lemo-
Daniela Ma perch gli alla cassa e chiede con un filo di voce e unaria mesta zione, sviene davanti alla cassa. Stacco la musica e, dal
diamo retta? (testimoni, Bruno e Daniela): Scusate ho capito che un microfono del bar, d lannuncio: Un attimo di silenzio, il
Saggio su R. Lisi. concerto di beneficienza, ma chi che morto?. Dome momento solenne: Lisi ha esibito un 50 mila! Lapplau-
Ed. Spaziomusica 1998. so immediato, spontaneo nonch fragoroso: met dei
presenti si alza e viene a congratularsi con Lisi per questa
svolta epocale della sua vita.
Latto finale
il 5 luglio 1999, anzi il 6 luglio, dato che sono, pi o
meno le cinque del mattino: latto finale del nostro Spa-
zio dopo una tre-giorni-tre-notti di festa-musica-incontri.
Siamo rimasti in pochi, i superstiti, a contarci e raccontar-
ci ancora. Entra Lisi e qui parte il coro ancora tu, ma
non dovevamo non vederci pi?! Un sorriso pi allucina-
to del solito, in mano, mi pare, il suo basso o le congas.
E pretenderebbe di salire sul palco e suonare!
Non possibile: no, Lisi, noooo!!! Lultimo atto della no-
stra gestione: mandare affanculo Lisi!
Anno Duemila
Labbiamo rivisto lultima notte del 1999: lui che ci ha in-
trodotti nel nuovo millennio. Girava in strada ed offriva da
bere a tutti gli amici. Era praticamente un bar ambulante:
gin, wisky, rhum in una borsa; acqua tonica, coca cola e

507
bicchieri nellaltra: il ghiaccio era dato dalla temperatura
ambientale a 4 sottozero o gi di l. zienza!). S, perch io sono quello delle famosissime 500
Che dio ce lo conservi, il Lisi ! lire di birra. Vi spiego: penso di essere stato lunico nella
storia di Spazio ad estrapolare una cos irrisoria quantit
Anche Lisi ha scritto: non ci potevo credere! Ma allora della stessa senza essere espulso definitivamente...
vuol dire che sa scrivere?! A scrivere non so, ma, a furia (n.d.r. Cazzo, Lisi, dove hai imparato tutte queste parolo-
di leggere tutte le multe che gli sono arrivate, a leggere ne?!) Sicuramente il tempo mi ha insegnato che sono un
ha imparato di sicuro ha sentenziato Brontolo. buon cliente. Ricordo anche quella volta che fino allultimo
volevo suonare le congas alle 5 del mattino e Daniela, da
A tutto il mondo di Spazio brava maestra, mi ha accompagnato fuori per un orecchio
Ciao umani! ora di tornare indietro nel tempo. S, se pregandomi di andare a casa. Unaltra prova di pazien-
non mi sbaglio era l86 lanno in cui ebbi la chance di za me la diede Bruno che, sempre a quellora, dopo aver
conoscere il Maestro BRUNO MORANI e DANIELA, la sua chiuso mi disse: Lisi, v in let chl tardi ed io lo sfidai
signora, nonch mescitrice del locale. Premetto. Il mio tirando scherzosamente la sua barba ; al che lui scese dal
nome Lisi, non so se ne avete gi sentito parlare (ma motorino e mi rincorse per tutta la via. Insomma: due cos
penso di s) date le mie innumerevoli performances sia di se non cerano, bisognava inventarli. Se potessi ricordar-
concerti che di sbronze di birra. Mi sento di dire che sono mele tutte sarebbe un libro di barzellette. Altro che quel-
nato a Spazio: s, stato come un corso di formazione le di Totti. Un ringraziamento speciale a Bruno per tutto
professionale di vita, di confronto musicale e sperimen- quello che ha fatto, per tutti i musicisti che mi ha fatto
tale guidato dalla geniale presenza di Bruno e Daniela conoscere e per tutte le volte che gli ho rotto i coglioni.
che hanno veramente esaudito ogni mio desiderio (na pa- Vi voglio bene. Roberto Lisi
ne. difficile contare tutte le madonne e le imprecazioni
che sono volate in queste occasioni, ce nera sempre una.
Alla fine ho imparato a prenderlo dal verso giusto, anzi, a
volte penso che il suo modo diretto e senza mezzi termini
mi hanno dato qualche insegnamento di vita.
Bruno mi ha dato, indirettamente, dei buoni consigli che
nel tempo ho fatto miei, come tirare fuori la voce, limpor-
tanza dellequilibrio dei volumi fra gli strumenti e verso il
pubblico. Penso di Lui che era un grande professionista
dei suoni, un uomo con una passione grandissima per la
musica, che riuscito a metterla in pratica, facendo un
lavoro che lo appassionava e che gli dava grandi soddi-
sfazioni. Avete dato vita ad un locale dove si sono esi-
biti artisti di fama internazionale, un locale che non da
meno di quelli che ho visto nei miei viaggi americani, a
Memphis e Nashville.
Se avessi avuto modo di dare un consiglio a Bruno, gli
La mia lettera per Bruno avrei detto non prendersela, di lasciar andare, di vivere e
508

Cara Daniela godere della vita. Cosa pensi mi avrebbe risposto?


la prima volta che ho suonato a Spazio stato agli inizi Daniela questa lettera soprattutto per Te, per chi rima-
degli anni 90. Fino ad allora, Spazio, era stato un tab per ne. Lamore lunica cosa che ci pu salvare! Minimale
i gruppi che facevano musica propria. Penso che sia grazie Gianni Rossi
a te, Daniela, che Spazio abbia iniziato ad aprirsi a gruppi
fuori dallarea Blues. Eravamo eccitati dallidea di suonare Maestro Manzi ensemble
nel locale storico di Pavia dove erano passati grandi mu-
sicisti, ma limpatto con Bruno non stato facile: fedele 1995: si capiva subito che Giovanni (Magenes) aveva
alla linea musicale, ci ha accolto con un umore nero. Mi una gran voglia di rimettersi a suonare (il basso il suo
sono detto chiss che musica pensa che noi facciamo. strumento), e non solo nelle session. Militello ci sta di
Il sound check stato un delirio non si poteva chiedere sicuro, il Mao anche. Perch non metti insieme un po di
niente, aiuto! Ma durante tutte le imprecazioni Bruno, altri amici e li fai diventare una vera band? Cera an-
da grande professionista, ci ha messo a posto i suoni in che in ballo la partecipazione alla Rassegna Musica
maniera impeccabile e quella sera abbiamo suonato alla Ribelle: ammessi dufficio. cominciata cos, per gioco
grande. Ci sono volute un paio di cover di Neil Young per lavventura del Maestro Manzi Ensemble. Il nome gi
sciogliere il ghiaccio, e quando alla fine del concerto Bru- tutto un programma. E non poteva essere pi azzeccato
no ci ha detto che non facevamo proprio schifo ho ca- data let media dei protagonisti. Poi la scrittura creati-
pito che questo era il massimo dei complimenti che pote- va di Magenes: suo il testo di presentazione che merita
vamo avere. Da quel giorno ho avuto il piacere di suonare qui la pubblicazione integrale. Dentro la band met della
ancora a Spazio, con diversi gruppi con i quali ho fatto facolt di ingegneria (nessuno era pi studente, e da un
parte i Pike, Danger Bird, Freenation, Bone Machi- pezzo). Pubblico delle grandi occasioni la sera della prima
(19 dicembre 1995): non hanno suonato niente male i ra- di birre che per il pregio delle note eseguite dalla sua chi-
gazzi! Con il Mao, solido come una roccia, che cercava tarra. Grande session man: ha suonato insieme, ma non
di fare ordine nella band. Gran bella storia! Al cantante a favore dei Long Horns, Carey Bell ect. Attualmente
Cecco Rezzi, partito la mattina dopo per un periodo lavo- molto difficile riportarlo nella tonalit corretta dopo una
rativo in California, subentrata la Dora (giovanissima ed certa ora. Piero Stanchi alla chitarra di turbamento. No-
agli esordi): e l diventata tutta unaltra storia! nostante sia perfettamente in grado di progettare e rea-
lizzare robot autonomi, non ancora ben capace di muo-
Maestro Manzi Ensemble vere autonomamente le dita sulle corde della chitarra.
Il nome deriva da una trasmissione RAI degli anni 60 ri- comunque un personaggio da palco per la sua animalit
volta agli adulti analfabeti dal titolo Non mai troppo sfrenata che gli ha causato non poche noie con la Curia
tardi, tenuta dal famoso MAESTRO MANZI, e riassu- varesotta. ancora convinto che la chitarra abbia 5 corde
me pienamente le caratteristiche peculiari dei musicisti ma, visto luso che ne fa, nessuno si augura che scopra
o pseudo tali che si esibiranno sul palco. Per alcuni dei la sesta, Roberto De Lotto alle tastiere. Suona da anni
componenti di questo gruppo non mai troppo tardi per senza successo in vari gruppi underground dellhinterland
smettere di suonare, visto che la non pi verde et li ren- milanese e pavese. Di inclinazione liturgica, vive ogni per-
de pi vicini alla categoria dei nonni che non a quella dei formance di rhythnnblues come strumento di penitenza
giovani musicisti. Per altri non mai troppo tardi per sali- deducibile dal purgatorio. lunico del gruppo a dire di
re su un palco e fare musica (o cabaret) dato che sono alla saper leggere uno spartito (per la verit nessun altro pu

509
loro prima esperienza davanti al pubblico. Per tutti vale controllare).
comunque il fatto che non mai troppo tardi per imparare
a suonare. Passiamo rapidamente alla presentazione dei
personaggi: Nota: negli anni successivi la band ha
subito ulteriori cambiamenti dorganico
Mao Bozzi Pietra alla batteria. Non alla sua prima
e di nome, il Mao si riappropriato della
esperienza musicale, essendo stato il mitico batterista sua centralit: Mao ed i Quarti di Manzi:
delle Pesche Sciroppate negli anni 70 e dei Long Horns rehabilitation rhythmnblues.
begli anni 80, ma il tempo trascorso dallultima volta che
ha preso in mano le bacchette fa s che come se lo fos-
se. Ha ripreso a suonare su consiglio del fisioterapista di
Montescano ed uno dei pochi al mondo a sostenere che
i funghi porcini del Parco del Ticino siano meglio di quelli
dellAppennino. Giovanni Magenes al basso. Nemme-
no lui , musicalmente parlando, di primo pelo ma, nono-
stante gli insuccessi a ripetizione, non demorde e perse-
vera nellinsano proposito di riunire amici e conoscenti
per portarli su un palco. Si trova a suo agio nel lavoro
di quipe perch gli consente di dare sempre la colpa a
qualcun altro per la cattiva riuscita di un brano musicale.
Frank Militello alla chitarra di sfondamento. Musicista
notissimo nellambiente pavese e non, pi per il consumo
Angelo Graffigna al sax tenore. Dopo aver appreso a Dora Marchi
suonare locarina in giovent, gradatamente passato al
sax, mantenendo le sonorit dello strumento dorigine. Ma chi che canta? ce lo siamo chiesto in tanti non
Dovendo conciliare il lavoro di cardiochirurgo con quello appena abbiamo sentito la sua voce. Una folgorazione.
di sassofonista, praticamente non dorme e ci nuoce alle Era lei, Dora: avr avuto s e no 18 anni e non poteva fare
sue performances musicali. Preferisce le ance in allumi- tardi perch la mattina dopo cera da andare a scuola. Un
nio, inesistenti in commercio, ed adduce alla mancanza talento naturale ed una sensibilit musicale gi orientata
di tali ance le pessime sonorit che produce con il suo verso il soul ed il rhythmnblues. Stare sul palco le veniva
strumento. Fabio Germagnoli al sax alto. nato mu- facile. Per primo stato Magenes che lha presa al volo
sicalmente nella terra del liscio, dove forse era meglio nel Maestro Manzi Ensemble, poi Dora blueslips, Doras
che rimenesse, ispirandosi alla scuola di Giliana Gillian. clan... Ora Dora la cantante la fa di professione, ma, appe-
Sassofonista per motivi non noti, ha scelto il contralto per na pu, non perde occasione per animare le jam di Spazio
laffinit con Charlie Parker, dal quale ha mutuato lestre- con Janis ed Aretha...
ma compostezza durante le pause musicali. il principale
responsabile del primo tentativo (peraltro fallito) di esi-
bizione pubblica del gruppo sul pianale di un camion a
rimorchio nel piacentino. Cecco Rezzi: alla voce. Si sono
sprecati paragoni (c chi dice che se Morandi lugola
510

doro, il Cecco almeno lugola malfa) ma lui modesta-


mente si schernisce. Reduce da karaoke in ogni parte
del mondo (o almeno dovunque ci fosse un congresso di
elettronica) consapevole dei propri limiti, si preparato
la fuga dopo lesibizione. Il giorno 20 trasloca con lintera
famiglia per la California e non si sa se e quando torner.
Dalla 2 data stata registrata la modifica dellorgani-
co: Cecco Rezzi: per fortuna non pi alla voce. Dopo
la prima (ed ultima) esibizione emigrato negli USA e
ci rimarr per qualche anno, con grande sollievo di tutta
la band. Con sommo gaudio di tutti stato sostituito in
maniera definitiva da Dora Marchi, una cantante dalla
voce e dallaspetto enormemente pi gradevoli. Essendo
ancora molto giovane, la Dora ha accettato di dedicare
una parte del suo talento alla riabilitazione musicale de-
gli altri componenti del gruppo. Anche se i risultati non
potranno certamente essere positivi, il suo impegno nel
volontariato sta commuovendo tutti. Speriamo che, vista
let ed il fisico prosperoso, la sua resistenza sia tale da
continuare in questa opera meritoria.
Dora e Tamboo
a cura di Giovanni Magenes
Fifth Avenue Grey Coffee Pot

Prestini & Pacchiarini family: non suona molto ame- Anche loro (con tutti i fan, amici ect.ect.) vengono da quel
ricano, ma loro il rock alla Hendrix, Led Zeppelin & c. lo triangolo delle Bermude intorno a Landriano & c.
riproponevano alla grande! Hanno cominciato a suonare per gioco.
Paolo (chitarra) e Marco (tastiere) i Prestini; Lorenzo Quando sono sul palco (e non solo l) si divertono come
(basso) e Fabio (batteria e voce) i Pacchiarini con il matti e fanno divertire. Ne inventano sempre una, anzi
cantante Franco Signorelli (per qualche concerto anche due. Ci vogliamo troppo bene.
Barbara) che come se facesse parte della famiglia. In-
collati alla storia di Spazio per la musica, la compagnia Si di braf fioeu, ma bon ad sun propit no: ce lo sen-
e le birre (Paolo, il Pr, se ne aggiudica il primato ma tivamo dire da Bruno prima di ogni concerto. Ma allora,
non si sa come faccia mai un segno di cedimento). come cazzo facevamo a suonare cos spesso? Un po per
Come tanti della zona compresa tra Vidigulfo Landria- amicizia, un po per piet, un po, forse, per le nostre stra-
no Magherno (che sia terra da rockers?) tra i nostri pi bilianti trovate:
assidui e fedeli sostenitori. (avremmo potuto fare una 1) LA WURSTEL NIGHT: un pacchetto di maxi wurstel vici-
succursale di Spazio da quelle parti). Memorabile il con- nissimi alla scadenza, offerti a tutti quelli che entravano.
certo con cui hanno inaugurato Musica Ribelle nel 95, 2) GAMBALETTO PARTY: decine e decine di gambaletti
altrettanto memorabili le loro dichiarazioni demenziali dai colori pi improbabili, indossati ovunque tranne che

511
in diretta a Radio Pavia il pomeriggio successivo (Giusi sulle gambe: in testa a mo di cerchietto, come maschera
Cusumano, la conduttrice, non si ancora riavuta dallo per rapina, come foulard ect. Lunico che non siamo riusci-
choc). Fabio e Franco non suonano pi; il Pr, Marco, Lo- ti a coinvolgere stato Bruno: Voialter
renzo sono inseriti in varie situazioni live, nei Midnight si matt, si no nurmal tan me i alter
Ramblers e recentemente hanno anche preparato un Tri- 3) LA GRANDE BUFALA DELLA LOTTERIA per inchiodare
buto ai Pink Floyd (la banda si fa chiamare L.S.D.) asso- la gente fino alla fine del concerto.
lutamente imperdibile: da vedere, oltre che da ascoltare. 4) IL PUBBLICO CHE CI AUTOGRAFA: un luned di Pasqua,
tutti impegnati in pic nic e gite fuori porta. Tutti, tranne Midnight Rambler
noi e 12 malcapitati che ci hanno fatto da pubblico. Alla
fine Rita nostra grande fan, ha raccolto le firme della gen- Repertorio rigorosamente hard rock, non oltre gli anni 70.
te e ce le ha consegnate: ma di solito non sono gli artisti (Stones, Deep Purple, Hendrix, AC DC). Suonavano spesso
a fare gli autografi? la notte di Halloween, con coreografia adeguata, che tan-
5) COME FAR TACERE IL CANTANTE: Una sera non ne po- to piaceva a Bruno. Il Kempe riuscito persino a portare
tevamo pi di Stefano: mazal l trop, fal tas, impusibil a Spazio un prete appassionato di musica che in quelloc-
diceva Bruno. Allora abbiamo improvvisato una Croce casione ha dichiarato che il rock non musica del dia-
Verde: la Gi e Fabio, vestiti da infermiere, sono saliti sul volo. Il Maio: talmente appassionato degli Stones che,
palco, lo hanno preso di peso e, simulando un ricovero se visto un po da lontano, riesce ad assomigliare anche
forzato, lo hanno chiuso in bagno. Per un po siamo stati fisicamente a Mick Jagger (nostro grande idolo). Ares:
tranquilli. ne sono passati di anni (allora ne aveva 6) da quando suo
6) Il DUCA (non proprio signorile come David Bowie): padre, Rolando, giustamente fiero di avere un figlio cos,
grande voce ma presenza scenica zero: immobile come aveva voluto farci vedere come gi si destreggiava con
una statua, mani in tasca. Stefano invece: animale da tamburi e bacchette.
palco ma la voce lha sempre usata meglio per chiacchie- Capitolo a parte per il Duca: fisico da rugby, uno che a
rare con le clienti del supermercato di viale della Libert Spazio veniva spesso e si beveva delle gran birre. Ma
dove lavora che per cantare (soprattutto agli esordi). Una cosa sta facendo? ho pensato quando lho visto salire
512

sera Daniela li ha fatti recitare nei loro giusti ruoli. Suo- sul palco alla prima dei Ramblers. Sono rimasta tramorti-
navano i BIRRAGRATIS. (gi il nome un programma!) ta quando ha cominciato a cantare: che voce! Incredibile!
Sul finale il Duca ha cantato nascondendosi dietro il E non aveva detto niente: lesatto contrario di tanti che
mixer; Stefano salito sul palco come special guest: se la tirano senza saper cantare! Presenza scenica: zero.
cantava in playback, agitandosi come fosse una rock star! Fermo come una statua e con mano in tasca. Ora per ha
Grande versione di High Way to hell: un successone, persino imparato a scuotere leggermente la testa!
con Stefano portato in tripudio!
7) Un ricordo particolare: nei giorni della caduta del Go- DUCA: Sono arrivato per la prima volta a Spaziomusica
verno Prodi Daniela era intrattabile: era cos incazzata al termine della scuola superiore: appassionato di musi-
che quasi quasi non dava neanche da bere a chi, come ca e cantante di una band alle prime armi Frammenti di
me (Sandro), era di Rifondazione. Okazaki. Spaziomusica era un locale diverso dagli altri:
Midnight Rambler: Meno male che cera Bruno! segnali di sinistra in ogni angolo, molti studenti univer-
Kempe (Andrea Campari) per questo e per tanto altro ancora che Spazio diven- sitari, birra che costava poco, qualit della musica, sem-
basso
tato un luogo - locale troppo restrittivo - dove ascoltare plicit della gente che vi entrava. E poi listintivit vera
Maio (Marco Maiocchi)
chitarra musica non significa solo andare a sentire un artista ma dei suoi gestori Bruno e Daniela: se ti dovevano mandare
il Pr (Paolo Prestini) condividere passioni, momenti e tormenti che restano affanculo lo facevano senza tanti complimenti; meglio di
chitarra nella memoria. Grazie Bruno, grazie Daniela. chi invece fa un bel sorriso e cattivo gioco. La cosa sicura
il Duca (Antonio de Paolis) Sandro Abbiati, Stefano Lusardi,Cristina Rampini & che Spaziomusica non ha mai chiuso la porta in faccia
voce tutto il clan dei Grey Coffee Pot a nessuno; e questo non mi pare poco, visti i tempi che
Ares Cabrini
stiamo vivendo.
batteria
Il Duca (Midnight Ramblers - Frammenti di okazaki)
Frammenti di okazaki Blues Addiction ai Blues Fellas, arrivato a The Rude
Mood: un formidabile trio di blues sanguigno...
Terlo (Paolo Terlingo): chitarra Seta (Stefano Intelisa- Stefano, passato attraverso i Chicken Mambo, da qualche
no): tastiere Kempe (Andrea Campari): basso il Duca anno negli States: suona con gli Americani veri in quel
(Antonio De Paoli): voce Cippo (Filippo De Magistris): di Austin e si sta facendo un nome.
batteria. Si sono trovati anche l: Terlo andato da lui per qualche
mese e gli ha anche fatto fare bella figura con i suoi amici
Ma che cazzo di nome avete? Bruno aveva ragione: musicisti. Ecco le loro storie.
come si fa a chiamare Frammenti di okazaki una rock
band! Era stato il Cippo, immerso insieme a Terlingo negli Scusa la prosa Daniela, ma interrompo la mia lettura
studi di biologia, a scegliere quel nome l (okazaki mi delladalgisa del Gadda per scriver queste due mie righe
hanno spiegato un pezzo del DNA). sugli inizi tra me il fratellino seta.
... dalle pi dure sonorit zeppeliniane al blues, da fughe Che il CarloEmilio mi perdoni.
hendrixiane a deliri jazzistici: giovani ma tosti ed anche Intelisano, comera intelisano? Era gi strano in seconda
parecchio bravi! (superiore intendo). Portava i capelli lunghi lisci neri-neri
e con caschetto demod alla gionlnnon con surpls di
Paolo Terlingo e Stefano Intelisano cerchiettino rosso e uolkmn rigoroso. E aveva gi la don-
na. Dal seno ampio e respirato. Che invidia. Lo incontrai

513
Il Terlo, Paolo Terlingo, chitarrista, quello che viene da una la prima volta per caso dentro una chiesetta triste, dove
famiglia di musicisti, folgorato da Hendrix quando aveva qualche pretucolo avea abbandonato un organetto che-
14 anni. Amico di una vita di Seta (Stefano Intelisano): se-vuoi-andarlo-suonare-vai-quando-vuoi. Era lestate
pianista. Viaggiavano sempre in coppia quei due. Due ta- del 1988 (o 89?). Io per me mi portavo in dote una sgan-
lenti veri. Nati e cresciuti a Spazio. gherata chitarra di legno e un paio di pezzi a memoria
E son venuti su molto bene! Gli incroci musicali della vita dellhendrix. Lintelisano, dentro lombra del tabernacolo,
li hanno, temporaneamente, divisi. Il Terlo, passando dai suonava gi come un keith-emerson frenetico. Da solo.

Paolo Terlingo e Stefano Intelisano

Io e Stefano
Che mi sono seduto di fianco senza neanche un piace- la zona rossa. Entra un tipo alto con custodia. Saluta con
re-paolo che stavamo gi facendo la nostra prima jam. complicit. Mi ignorano tutti. Tranne Bruno. Che non mi
A due. stacca gli occhi di dosso. Malissimo.
Da quel momento ne abbiamo fatte un 4centomila di suo- Sono davanti SpazioMusica. C la nebbia e fa un freddo
nate in due, poi in tre e poi via. becco. Ho poco pi di 20 anni. Questo il 95. Hanno fatto
La prima banda che abbiamo messo in piedi si chiamava un concorso di musica e la mia banda ha suonato un me-
Jazzemani (come lorto bibbilico ma in be-bop). Perch setto fa. Niente male. Daniela ci ha chiamato per suona-
pare che a fare un po gli intellettuali, noi bruttini si rime- re ancora. Entro e mi muovo un po come se conoscessi
diasse qualche donna in pi. Mica vero. tutti. E Bruno mi guarda male. Entra il mio bassista con
Tanto lui la donna ce laveva e io picche. Che invidia. custodia. Lo saluto, bella fab come andiamo?. Mi faccio
Quando il Cippo mi tir dentro ai Frammenti di Okazaki due passi nella zona rossa e porto lo strumento. Bruno mi
pensai al mio socio col cerchietto. E nacque quella for- fissa malissimo. Entrano gli altri e facciamo i suoni. Dal
mazione da urlo. La prima data che venne fuori era a Spa- fondo del palco vedo in faccia Bruno. Lo vedo bene. Mi
zio. Oggi il ragazzo che suonava in chiesa (manco fosse sta fissando. Non dice niente. Finiamo i suoni. Allora mi
stivi-uin-uoud) vive in America e fa il musicista. Ma la avvicino e bevo una birra al banco.
donna non ce lha pi. Neanchio. (sai-che-novit) Bruno... come ti sembra la banda? La vostra...? (tranquil-
Ci siamo sentiti qualche giorno fa e pensando alle nostre lamente) A me fa schifo. Chiuso il discorso. Va bene. Non
vite sentimentali (un po stortignaccole nevvero), abbia- c problema. Finisco la birra e arriva gente. Esco. Siga-
514

mo pensato che magari ci conviene rimettere insieme i rette. Quando torno quasi ora di suonare.
jazzemani. Che a fare gli intellettuali, noi bruttini, qual- Mentre prendo unaltra birra Bruno parla di spalle con
che donna certo salta fuori. Mica vero. qualcuno dietro il bancone. Come sono quelli che suona-
Terlo no? Beh... un po che non sentivo un gruppo che suonava
con questa voglia... niente male. Mentre dice questa pa-
Spazio 86-95: Sono davanti a SpazioMusica. C nebbia role si volta e mi vede. E mi sorride.
e fa un freddo cane. Ho 13 anni. Questo l86. Accompa- Poi mi fissa come se avessi 13 anni. Mi d una birra. Vai a
gno mio fratello grande a fare qualcosa di musica-das- suonare che gi tardi. Paolo Terlingo
sieme-jazz. Il babbo mi ha caricato in macchina portia-
mo tuo fratello a suonare, sali anche tu che ancora non Austin-Texas settembre 2003: ciao Daniela! sono qui
ho capito bene dove siamo. da pi di tre anni: a volte mi sembra un eternit, a volte
Il fratello entra e in un istante si muove dentro il loca- mi sembra sia passato tutto cos in fretta! Se penso che la
le come se non conoscesse il mio babbo e tanto meno primissima scintilla risale al marzo98...! Ed colpa tua:
il moccioso di 13 anni che mi sa che non puoi neanche sei stata tu ad indicarmi come tastierista a Joe Barreca;
entrarci qui dentro. meglio che te ne stai fuori... Non tua e dei Chicken Mambo: sono stati Fabrizio ed Angelina
ho ancora detto una parola che il colonnello se ne sta a portarmi con loro in Amerca la prima volta ed a farmi
andando vuoi restare? vi passo a prendere fra un oret- conoscere Sarah Pierce e Mel Bregante !
ta? che mi ritrovo dentro. Ho 13 anni. E Bruno mi guarda Di quegli anni ricordo le jam session. Rende non lo co-
male. Qualcuno suona la batteria l in fondo sotto una noscevo ancora da vicino, ed ovviamente sono passato
luce rossiccia. Il fratello parla da grande con il musicista anchio, come tutti quelli della mia generazione, dai suoi
e Bruno mi guarda fisso. E male. Faccio due passi verso cazzo, suona!!, suonaaa!!!, ed affini. E c voluto del
tempo a capire cosa esattamente significassero. Sulla fi- lorgano Hammond (il mio prediletto tra gli strumenti sul-
gura di Vincenzo Rende si potrebbero scrivere pagine e la faccia della terra) abbia in Italia: Pippo Guarnera, un
pagine. Una cosa in comune con Bruno ce lha di sicuro, maestro di una semplicit e di una squisitezza uniche.
ed ci che ho imparato ad apprezzare conoscendolo via Dopo il concerto, visto il mio entusiasmo, rimise in moto
via: la schiettezza e lonest, limmediatezza nel comuni- il suo Hammond e mi diede una paio di dritte, piccole ma
care, che rendevano Spazio un posto unico, dove ti sentivi fondamentali , che conservo tuttora come una bibbia.
a tuo agio. Di voci negative su Spazio a Pavia se ne sen- Bruno: lintervista che Ezio Guaitamacchi ha trasmesso in
tivano tante, soprattutto tra quelli della mia generazione. tele un gran bel ricordo. La sua umanit e la sua sem-
Principalmente laccusa era quella di essere politicamen- plicit vengono fuori dal tono con cui racconta la storia
te schierato, cosa che comunque col tempo sembra rima- di Spazio, fatta giorno per giorno, di sacrifici e di grande
nere una virt di pochi; evviva lo scambio di opinioni, il entusiasmo, sempre con i piedi per terra. Con Bruno arri-
confronto e, ancora una volta, la comunicazione. vava sempre un momento in cui il suo temperamento da
Ho un ricordo ancora lucido della prima volta che misi orso non ce la faceva a nascondere un animo estrema-
piede a Spazio. Ero con Paolo Terlingo (un altro che ha mente gentile. Lumanit di molte delle figure abituali di
iniziato l e che, come me, ne sono sicuro, si porta appres- Spazio ci che ricordo con pi piacere, specie ora che
so un po di Spaziomusica ovunque gli capiti di suonare). sono lontano da Pavia. La bellezza di certi personaggi a
Quella sera suonava suo fratello Roberto (terlingo sad, Spazio la cogli dopo un po, quando cominci ad andarci
detto anche il mistico, incredibile talento del piano jazz, perch ti senti parte della famiglia. Sembra che in questo

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contrapposto ovviamente al fratello terlingo happy). posto ognuno, a modo suo, lasciasse intravedere o addi-
In pratica non conoscevo nessuno, probabilmente non rittura esponesse per intero la grande anima che magari
avevo ancora 18 anni, let in cui cominci a sperimenta- si teneva nascosta o faticava ad uscire nella noia delle
re quel misto tra paura e desiderio di salire su un palco. ore di lavoro quotidiano. E non solo il luogo comune del
Ti succede nei locali di musica dal vivo che cominci a locale dove ti dimentichi delle otto ore di fronte ad una
bazzicare, ma ce n uno dove questa sensazione ad un birra. Con Terlingo usavo spesso definire in modo scher-
certo punto diventa veramente forte: per me successo zoso lintellighenzia del locale che si riuniva in genere a
a Spazio. stata una specie di perdita della verginit fine serata in accesi dibattiti ad alto tasso alcolico, da cui
musicale, anche se messa gi cos... mi immagino le per qualche ragione non si riusciva mai a venir via. Ed il
battute e le perle di saggezza che tirerebbero fuori Bruno giorno dopo, immancabilmente, ti davi del coglione, chie-
e Vincenzo! dendoti, nei momenti di peggiore abbiocco, perch mai
Terlingo, grazie al quale sono conosciuto come seta gui- si dovesse tirar mattina parlando ogni volta delle solite
dava gi ed aveva una 126 nera che ci portava in giro per cose con le solite facce....
le serate dei Frammenti di Okazaki, la nostra prima band. Questo lato assolutamente felliniano del luned sera pur-
(A proposito di Terlingo: quando stato in visita qui lho troppo ha reso per qualche anno il marted mattina una
mandato qualche giorno da un mio amico in Louisiana: dura lotta di sopravvivenza. ( per quello che mi hanno
durante una session questo misterioso chitarrista italia- visto poco a Scienza della costruzioni, il marted alle
no ha molto ben impressionato un pubblico di musicisti 8.00, alla Statale a Milano). Comunque sono ancora vivo,
blues: hanno anche appeso una sua foto da quella sera e devo dire che Spazio mi manca parecchio.
sul muro del locale!) Qui, ad Austin, ho incontrato tanti musicisti che sono
A Spazio ho anche incontrato il migliore musicista che passati da Spazio durante i loro tour in Italia: chiss per-
The Rude Mood

Rock blues ad alto tasso di energia. Assolutamente da


non perdere! Terlo (Paolo Terlingo): chitarra, voce
Basna (Davide Busnelli): basso
Blues Willis (William Moroni): granitico batterista
(a lui la Findus dovrebbe dare un premio perch la prova
concreta di come sia possibile ingurgitare 32 bastoncini
di pesce ed uscirne vivi!)

Il Basna: dove c buona musica, lui c. E diventa sem-


pre pi bravo! Dagli Okkanoey ai Bar Mario (tributo di
successo a Ligabue), passando attraverso i Fungus, tra i
vincitori di Pavia Rock 99 (Guido Tronconi alla chitarra
e Davide Anelli, il figlio di Drupi, alla batteria disturba-
ta) ed ora The Rude Mood.

ch tutti si ricordano di questo posto (devo dire che, dopo Bruno e il basso elettrico
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qualche tempo qua, comincio a capire come mai i salami Stasera andiamo a Spazio?
e le pastasciutte con cui li deliziavate abbiano lasciato il Era una delle frasi pi ricorrenti nel mio ultimo anno di
segno!!!). Tempo fa, alla Deadwood jam in South Da- Superiori. Era il 1990 ed io ero uno degli scoppiati che
kota, dove suonavo con la band di Sarah Pierce, ho incon- veniva a Spazio con lantologia per studiare, tra una bir-
trato Chris Daniels che, con i suoi Kings, aveva un ricordo ra e quattro chiacchiere tra amici. Impossibile resistere
ben stampato nella mente dei suoi concerti a Spazio e alla simpatica scontrosit del Bruno, uno di poche parole,
della vostra ospitalit. Con lui ho suonato la fisa in un dieci, di cui otto in dialetto pavese. Scontro tra me, bas-
fuori programma che ci ha visti, insieme a John Mceuen,
davanti a pi di diecimila persone, appena prima di Mr.
Wilson Pickett.
Ho anche fatto da ospite allorgano Hammond nel con-
certo di Buckweat Zydeco, uno dei miei eroi che Fabrizio
Poggi mi aveva fatto conoscere. stato un sogno parlare
con lui nel back stage, condividere wisky, che non mai
buona cosa rifiutare, anche se mezzogiorno, e poi es-
sere invitato a fare un pezzo con loro. L mi venuto in
mente Vincenzo:Non pensare n a chi hai davanti, n al
livello della band! Prendi le palle in mano, esci sul palco
e spacca il culo! Cos ho fatto, di fronte a migliaia di
persone che ballavano e si divertivano come matte!
Seta Stefano Intelisano
sista moderno e lui, che vedeva lo strumento in modo musica ha rappresentato per me, come penso per molti
tradizionale, da buon cultore di blues. Il bas deva fa il altri ragazzi, una grande opportunit. Unopportunit uni-
bas- mi diceva - ti set un chitarista, il tutto ovviamente ca di poter calcare lo sconfinato territorio della musica
inaffiato con uno o pi ... va da via il c. Eppure, sotto assieme a diversi, insostituibili e preziosi compagni di
questo muro io avevo notato un amore incondizionato viaggio che tuttora operano per fare la differenza, e non
per questo strumento. Difatti nella strumentazione del solo nel panorama pavese.
locale, lamplificazione del basso era costituita dalle mi- Ma questa opportunit, questo immenso dono di cui la
gliori apparecchiature disponibili sulla piazza: Acoustic, citt di Pavia ha beneficiato in tutti questi anni, ha i volti
SWR, David Eden. Pur non essendo un bassista lui sapeva di Bruno Morani e Daniela Bonanni: a loro il merito di aver
quello che si doveva usare per far rendere lo strumento al creato una cos grande aggregazione attorno alla musica,
meglio. Una sera, dopo un mio concerto, mi disse: Set promuovendone instancabilmente la diffusione a tutti i
braf, ma va da via il c: il pi grande complimento che livelli e per tutte le et.
abbia mai ricevuto, ed ogni volta che il volume va oltre il Probabilmente sia Bruno che Daniela non si renderanno
consentito, me lo immagino che mi bestemmia dietro e mai pienamente conto di quanto la loro opera sia stata
mi manda a quel paese... Non ho dubbi: Bruno amava il carica di significato per noi, le nuove leve della musica.
basso ed i bassisti, ed i suoi ...va da via il c li porter Da parte mia, mi sento debitore nei loro confronti poich
sempre con me .... Davide Busnelli Basna sono sicuro che niente sarebbe stato lo stesso se tutti
noi non. avessimo avuto loro a cui appoggiarci. Ed per

517
Uno Strano Posto questo, per questa possibilit che io li ringrazio sincera-
mente. Ognuno ha il proprio viaggio e tutti i viaggi sono
Non ricordo pi perch capitai li quella sera. Avevo 17 diversi ma molti di questi sono iniziati a Spazio.
anni. Qualcuno mi aveva parlato pi volte di questo locale Grazie. Francesco Montesanti
e il mio interesse, la mia curiosit erano cresciuti col pas-
sare del tempo. Spaziomusica: un nome promettente per Francesco Montesanti il secondo da sinistra
ragazzi come me che si affacciavano per la prima volta
al mondo della musica; qualcosa che doveva necessaria-
mente essere esplorato, qualcosa che, per chi come me
aveva (ed ha) tutta questa sete di musica, prometteva di
essere diverso da tutto il resto e, in qualche modo, parti-
colare. E particolare Spazio lo era davvero.
Tre sono le cose che ricordo di quella prima sera: un indi-
viduo con la barba lunga dietro il bancone del bar... basta-
va lui a dare al locale unaria piuttosto... non so... strana
ecco, sicuramente molto accogliente. In secondo luogo mi
ricordo di tutte le foto appese sulle pareti del locale. Chi
erano quelle persone? Musicisti forse... E lultima cosa
che mi colp quel luned del 1997 fu quella di chiedermi ad
un certo punto: ma come diavolo fanno a suonare cos?.
Quella sera sono cominciate per me molte cose. Spazio-
1988: avevo 17 anni, frequentavo la 3 superiore. Da tardi? Non si sapeva il motivo preciso per cui lui fosse
due anni mi destreggiavo con un paio di bacchette per sempre incazzato, ed io non ho mai indagato, per ci
batteria. Decisi di prendere lezioni di musica: fu cos siamo sempre rispettati ed questo quello che conta.
che, su suggerimento di un amico, entrai per la prima Quella dimensione casalinga di locale notturno che, per
volta a Spaziomusica. Vidi subito un personaggio barbu- problemi scolastici, potevo vivere solo di giorno, mi sta-
to dallaria abbastanza incazzata, dietro ad un bancone va un po stretta; avrei voluto viverla anche di notte ma
pieno di whisky e alcolici dogni genere, con banconote ero troppo giovane.
di ogni nazionalit appese, un bel po di simboli della Ho stampato nella mente e nel cuore i miei due primi
sinistra italiana e vignette satiriche sulla politica. Allora concerti a Spaziomusica: il saggio di jazz e quello di
non era un locale vero e proprio, ma un Circolo culturale blues nel 1989, presentato e pubblicizzato anche dalla
Arci. Provincia Pavese.
Un po intimorito dal personaggio mi presentai: Era la prima volta che appariva il mio nome su un quo-
Salve, ma vero che qui si danno lezioni di batteria? tidiano: ero in uno stato di euforia totale, ma avevo
Lui mi rispose: s e allora?. Non chiesi nemmeno che anche una paura fottuta di suonare in un locale cos
insegnante ci fosse; era tanta la voglia di imparare che prestigioso. Il mio primo piatto Swing lho suonato in
miscrissi subito, senza neanche pensarci. I costi delle quelloccasione e ne sono fiero. I due concerti andarono
lezioni erano bassissimi; se penso che un insegnante- benissimo, il pubblico apprezz molto e conservo ancora
medio adesso, in 2 ore di lezione prende quello che io il trafiletto del giornale.
518

spendevo allora in un mese! Ed in pi facevo musica A Spazio si respirava laria del vero concerto dal vivo e
dinsieme e teoria e solfeggio! si sentiva il vero volume da concerto. Mi ricorder sem-
Da qui parte la mia avventura con Spazio e con il mondo pre gli assoli di Vincenzo Rende su un brano di Jimmy
della musica. Andare ogni settimana in quel posto mi Hendrix (sempre nell89); mi venne la pelle doca: era
faceva stare veramente bene, la scuola oramai non la la prima volta che sentivo una chitarra elettrica con un
consideravo pi, non vedevo lora che arrivasse il giorno suono cos corposo a un metro di distanza!
per la lezione di batteria o di teoria o di musica dinsie- Il mio primo insegnante di batteria fu Nello Da Pont,
me. Spazio era diventata la mia casa e Bruno il barbuto e grandissimo personaggio! Io gli cantavo le frasi ritmiche
Daniela la consorte i miei secondi genitori. Quel locale, che mi venivano in mente, lui in due secondi me le scri-
con tutte quelle foto appese di musicisti famosi abbrac- veva: impressionante! Mi ricordo perfettamente la sua
ciati a Bruno mi entusiasmava a tal punto che promisi a lucidit, la sua umilt e la sua tranquillit interiore. Era
me stesso che avrei fatto di tutto per vedere anche la diventato il mio Guru. per merito suo se ho imparato a
mia di foto appesa su quella bacheca. Alla fine ci riuscii, portare lo Swing sul piatto, stato lui la prima persona
ma mi ci vollero dieci anni. Bruno ed io non abbiamo mai ad aprirmi musicalmente la testa. Un giorno gli chiesi
avuto un grandissimo rapporto, perch lui era sempre come si facesse a diventare musicista professionista.
scontroso o perch parlava di politica o perch parlava Ce lho ancora nel cuore la sua risposta: Ci vogliono
di musica e ce laveva sempre con qualcuno. soprattutto passione e costanza nello studio; si deve
Io, ragazzino, non mi intromisi mai nelle sue discussioni, ascoltare tanta musica e farsi valere fino in fondo. Non
ma ogni tanto facevo apposta a mettergli dei dubbi in farei il musicista se allora lui non mi avesse dato una
testa. Lui mi guardava senza dire una parola, con une- risposta tanto convincente! Luigi Piloni Scuri
spressione per dire: Ti mando a cagare adesso o pi
Ciao Dany. Quando sono rientrato a casa, la sera in cui Fare il pirla mi viene bene ma scrivere... lasciamo perde-
mi hai dato lultimatum per scrivere qualcosa, ero logica- re, comunque...
mente ubriaco (cera da chiederselo?), ma ho preso carta e
penna ed ho incominciato a pensare (cosa che non faccio Non facile descrivere il segno che Spazio ha lasciato
da qualche anno). Mi sono ricordato di una tua frase che dentro di me. Spazio stato la scintilla che ha fatto na-
suonava pi o meno cos: Forse non sembrava perch liti- scere in me l amore per la musica ed diventato il punto
gavamo tanto, ma stata una bellissima storia damore. di incontro tra tutti quelli che come me avevano bisogno
Beh, mi sono detto - inventiamo qualcosa su questa storia di appartenere a qualcosa. Ho conosciuto bene Spazio
damore - e mi sono teneramente divertito ad immaginare nel periodo in cui facevo il commesso in un negozio di
un Bruno calmo e tranquillo, soave e sognante, dolce ed strumenti musicali e la scintilla ormai era un rogo incon-
appunto tenero (ve lo immaginate?). Ed ecco quello che trollabile. Finivo tardi di lavorare e mi fermavo in citt
uscito. Non penso che se la prenda, probabilmente in aspettando larrivo di Bruno o di Daniela. Ricordo che
questo momento star insultando Hendrix perch non tira mangiavo un panino e stavo l a cazzeggiare, a volte leg-
fuori la voce o Bonham perch - Pica no ins fort in sa cla gevo il giornale assaporando quellaria di vissuto che mi
bateria l - ... E.T. dava la stessa sensazione di quando sali sul palco e sai
che prima di te ci sono passati i grandi.Oppure cercavo
semplicemente qualche chiacchiera con Daniela o Bruno
Questo un racconto che parla di extraterrestri:
ed era piacevole essere ricoperti di amichevoli insulti dal-
Bruno aveva una grande casa al confine del bosco.

519
la coppia pi strampalata che io abbia mai conosciuto.
In primavera si poteva sentire il suono di ogni sin-
Alcune volte Bruno mi chiamava perch aveva bisogno di
gola creatura che parlava sincera ai sentimenti del
preparare il palco per la jam: in realt cercava compagnia
mondo. Lui lo faceva: toccava un ramo e lo osserva-
va a lungo, lo ascoltava, lo annusava, ne gustava i come quando chiudeva il locale e senza dire niente mi
frutti. Ascoltava il vento inebriarsi fra le sue foglie. versava un bicchierino e cominciava a chiacchierare, fini-
Sentiva il docile canto dellacqua intonare una me- to il bicchiere era chiaro che non sarebbe passato molto
lodia nel continuo fuggire del fiume che scorreva, tempo prima che Bruno lo riempisse di nuovo. Devo molto
indifferente alle foglie che si lasciavano cadere, a Spazio, a Bruno ed a Daniela: dalla passione per la mu-
cercando unemozione come lacrime senza tempo. sica a tutte le volte che sono andato a casa storto ed
Lui soffriva, rideva... insomma... viveva. ancora un piacere incrociare persone con cui magari non
Un giorno vide una stella (che chiameremo Danie- ho mai neanche parlato ma se ci si incontrati a Spazio
la). Strano. Pens. Una stella cos luminosa in pie- ci si saluta consapevoli di avere qualcosa di veramente
no giorno? Deve essere rara e preziosa. Voglio rag- grande in comune. Ciao ZIA! Moreno (Santagostino)
giungerla. La stella gli venne incontro. Lui costru
la scala pi alta che avesse mai fatto. La stella lo
guard e disse: - Non posso raggiungerti, non posso
neanche avvicinarmi pi di cos alla terra. Forse non
ci incontreremo mai, a meno che tu- Lui la inter-
ruppe -a meno che io non sia un extraterrestre.
Ciao. E.T.
Un mio, banalissimo Marco Gatti un trasporto per la tua autenticit, per i tuoi vaffanculo
Come va? E lui: Oggi senza compromessi (pi sinceri di quei sorrisini caratte-
non mi sento ancora Vorrei evitare di cadere nelluso di trasformare i morti in ristici dellarea), per il tuo modo diretto che aveva urtato
focalizzato dentro. Santi e cio di benedire/dire bene della salma di uno di il mio morbo (peace & love a tutti i costi) ed il mio modo.
Se ci fosse stato Bruno loro semplicemente a causa della loro dipartita. Cos un giorno mi hanno raccontato che non vale la pena
lavrebbe incenerito. Dove sei Bruno? Credo che ci che ci ha impedito di vo- preoccuparsi troppo per la destra e la sinistra,verde-az-
Bruno era allergico lerci (apparentemente) bene, fosse una forma di morbo zurro-rosso o gialli perch comunque vada tutto va al
a tutto ci che sa di antica quanto attuale. Io lo chiamo morbo integrale (for- centro (nel caso ci riferiamo al nostro corpo le molteplici
mistico e di zen, di se anche bio), vale a dire: siamo cos integri nelle nostre attivit delle sezioni destra e sinistra confluiscono in un
arancione e di peace & convinzioni che non possiamo incontrarcima io lo so unico luogo detto intestino, magari leggendo un libro in
love, il mondo popolato che il tuo blues mi piace e mi coinvolge al picco del pia- una bella toilette) La morte, ne sono certo, ci ricorda la
da fratelli e sorelle cere Ma allora cos che mi ha impedito di riconoscer- ragione antica, quel centro che occasione e che para-
(era Andrea Meregalli ti senza forme antagoniste o bellicose? Mannaggia alla dosso! Grazie comunque per la rarit che sei stato, e non
che, sorridendo, mi miseria! Forse mi ricordo ora che sono stato (sono?) uno per pomparti pi di tanto, ma per aver conservato qualco-
chiamava sorella, ma psico-a-patico, integrale e falso freak & free cos free sa di integro al di l dei modi convenuti-convenienti del-
quello era un gioco). Con da non poter comunicare con quellanima S, s Bruno, le belle maniere, insomma il morbo 00 farina slavata,
Marco Gatti era scontro non perch sei morto, avevo gi cominciato da prima a quello anonimo n dolce n salatoma vaff Marco
continuo. Uno spettacolo riconoscere il tuo schizzo (mio?) e devo dire che sentivo
520

da vedere: Bruno lo
ricopriva di battute
pesanti e taglienti. Per
fortuna Marco uno
tranquillo, da peace &
love appunto, non se la
prendeva e continuava
a seguire il filo delle
sue vibre e delle sue
percussioni. Ma, come si
vede, un rapporto in fondo
cera, anche tra quei due.
Altri musici... Gino Poma & Vat 69 /
Cabrini & Crema
Andrea Rossi: talento naturale della chitarra. Impressio- Furio Sollazzi
nante. Uno dallanimo mistico che cercava ogni volta di Botteri + Manuela &
calmierare le imprecazioni di Bruno. Suo fratello Gabrie- Hot Mama
le, un po meno mistico: batterista degli Armonite e dei Marino & Midnight
Fioeu dla Nebia. Cesare Zanotti: grande voce: arrivato Blues Band /
con i Deathworm (alla batteria un giovanissimo Alex Wine Spirit
Morandi, al basso Andrea Bacchio Armonite) A par-
Lorenzo Riccardi e Andrea Rossi Stefano Bertolotti
te il nome (terrificante) si capiva subito che erano bravi!.
E poi il Melo (Massimiliano Melotti), di una generosi-
t senza limiti; non musicista ma per la musica ha dato
tanto, creando, tra laltro lo studio di registrazione-sala
prove LIVE in Borgo (ora gestito da Lampugnani & Casali),
cui annessa la Scuola di Musica Lizard.
Fabio Casali: con la chitarra un rapporto quasi simbioti-
co: non mancava mai ad una session. A Spazio ha anche
presentato il suo CD Xotique, denso di suggestioni. Sta
Stefano Bertolotti:
per uscire il suo nuovo CD, in collaborazione con Eros Cri-
batterista, intensa
stiani. attivit concertistica

521
Marco Pazzi
Max Zaccari (basso) e Luca Giordano (batteria) per anche negli States,
anni sempre presenti il fondatore dello studio
Bruno, con tutti i suoi luned, Carlo Bellani, di registrazione-
pregi e difetti, stato un cantante. Maurizio etichetta discografica
ULTRASOUND a
personaggio di rilievo per Lotito, mago della ta-
Corteolona.
la musica a Pavia. Tu e lui morra, con Gianpiero
insieme avete dato tanto. e Roberta, virtuosi di
Voglio ricordare di lui gli chitarra: una famiglia
aspetti positivi, spesso na- di musicisti. Tiempo
scosti dietro una masche- mancante il nome
ra forse un po burbera della band. Giorgio Matteo Callegari
ma non cos impenetrabile Poggi: da chitarrista e Ernesto La Torraca
come voleva far credere. stile psichedelico era
Come molte persone, mol- diventato fonico ed or-
ti amici, molti musicisti, ganizzatore di service.
avr sempre un piccolo Inconfondibile la sua Appena qualche mese dopo Bruno se ne andato anche Mar-
presenza, in giro per co Pazzi, mitico e creativo chitarrista, indimenticato anima-
pensiero per lui. Rober- tore della scena musicale pavese. Dagli inizi degli anni 90
to Re importante punto concerti. Era perch colonna portante dei Mod. 740, con i fratelli Callegari
di riferimento della scena purtroppo mancato, (Matteo e Cristiano), Ernesto La Torraca e Giorgio Ma-
musicale pavese. molto giovane, diversi raschi.
anni fa.
Gino Poma e Bruno: camicie gemelle Gino Poma: un ragazzo di 60 anni

Quand l mort il Bruno m sciup al coeur, l tam me


fus manc so no ! e si commuove mentre lo dice
il Gino. Capelli lunghi e candidi, pizzo e baffi importanti,
camicie che pi sgargianti di cos non si pu: un ragazzo
di 60 anni, giin me laqua.
Gino il bello di Piazza Petrarca, come lui stesso si de-
finisce ridendo. Anche lui come Bruno, un pavese doc, di
quelli che parlano con il colore, il calore e lironia che solo
il dialetto sa esprimere. Uomini di quelli di una volta, di
quelli che le donne, i filet le guardano eccome; sem-
pre sensibili alla visione di un bel paio di tette (anche se
innamorati per la vita di ununica donna, per Gino la sua
dolcissima moglie Mariella). Chitarrista-cantante, rocker
dannata, on the road negli anni 60 e 70 con i VAT 69, al
fianco del cantante Lionello.
arrivato a Spazio con i Settima Onda di cui era mana-
522

ger, sostenitore, grafico, addetto stampa ect.ect.


Ma la voglia di suonare gli ribolliva dentro (e si sentiva!);
sono cos rinati i VAT 69: Enzo Mantovani (chitarra-vo-
ce) Beppe Bollani (basso-voce) Aurelio Rognoni
(tastiere) Pierangelo Poma (batteria). Il chitarri-
sta-front-man-trascinatore sempre lui, il Gino: voce
vibrante, grinta ed entusiasmo di sempre .
E ad ogni concerto Amico di ieri delle Orme: una dedica
speciale al suo amico Bruno.

Gino Poma, Enzo Campari, Bruno Migliavacca


Furio Sollazzi

Una vita intorno alla musica, anzi, per essere pi precisi,


intorno ai Beatles: la grande passione della sua vita.
Storico batterista dei Back to the Beatles (Aldo
Tagliaferri: chitarra,voce Turi Calogero: chitarra,
voce Paolo Buccelli: basso, voce). giornalista, or-
ganizzatore di rassegne e di concerti, molto noto in citt.
riuscito anche nella difficile impresa di ricostruire la
storia dellarcipelago musicale di Pavia e dintorni dagli
anni Sessanta fino ai 90 con Rock around Pavia e cura,
con la consueta precisione, la sezione musicale del si-
to:www.miapavia.it.
Con Bruno si stavano sulle palle. (Anche se con un ce-
dimento: una volta Bruno gli ha regalato alcuni dischi
depoca appartenenti a suo padre). Il bello che non ave-
vano mai litigato. Semplice questione di pelle. Di certo
la sregolatezza totale di Bruno faceva a pugni con il fare

523
pacato, ragionevole e pragmatico di Furio. E poi Bruno
era tremendo: o gli andavi a genio subito, o niente da
fare. Comunque questa storia che riguardava loro due.
Con Furio ci si incontra spesso, ovviamente nei negozi di
dischi, dalla Vittoria o da Gandalf, e si parla, ovviamente,
di musica e di concerti. Ed anche dello choc provato quel-
la volta che sua figlia (faceva le elementari ed io le avevo
Claudio Cabrini insegnato il ritornello di Happy Christmas) era tornata a
casa dicendogli (beata ingenuit!): Pap, la mia maestra
A Pavia unIstituzione: lo conoscono tutti. E lui, pave- di inglese la canta meglio di John Lennon...
se di quelli doc, molto legato allanima di questa citt.
Grande voce soul, da negro bianco: i paragoni con Fau- Eroe per caso
sto Leali (che anche suo estimatore) si sprecano. Quando lho conosciuto Bruno era un geometra un po
Lui ed i CREMA/ PIPER CLUB, con la mitica chitarra squinternato, giovialone e godereccio, che passava sei
di Enzo Mantovani (altra colonna portante della musi- mesi in Libia (a lavorare nei cantieri) e poi tornava per
ca pavese), il meglio delle canzoni anni Sessanta: sono un po a Pavia per godersi i meritati guadagni. Compa-
stati loro la colonna sonora della nostra mega festa di gno di cene e di bevute, frequentava anche lui il negozio
nozze quel 26 ottobre dell85. Il concerto numero zero di di dischi di Sergio e Vittoria (Radio Vittoria, in Corso Ca-
uno Spazio che doveva ancora aprire al pubblico. Di suoi vour). Proprio in quella sede, quando si cominci a venti-
concerti ce ne sono stati altri, ma quello rimane unico, lare lipotesi di aprire un locale, una specie di circolo in
impossibile da dimenticare! cui i musicisti pavesi potessero finalmente suonare privi
Se di qualche cosa lo si poteva accusare era leccessivo
personalismo nella conduzione del locale (ma questa era
anche la caratteristica che contraddistingueva Spaziomu-
sica, rendendolo un posto unico nel suo genere). Non
stata tanto la preparazione musicale di Bruno (peraltro,
per sua stessa ammissione, ridotta e settoriale), quanto
la sua personalit cos umorale. S perch Bruno era un
uomo in bianco e nero; non esistevano i Grigi, le vie di
Furio: Spazio 1986 mezzo, i compromessi o gli ammiccamenti. Se una cosa o
una persona non gli piaceva, non la prendeva nemmeno
dei vincoli imposti dai proprietari delle discoteche o dalle in considerazione, non la vedeva o gli faceva chiaramente
mode volubili di un pubblico disattento, Bruno si dichiar capire di non aver voglia di tollerarla. Se invece era di
disposto a partecipare allimpresa. Poi part nuovamente. suo gradimento, allora gli si poteva chiedere di-tutto-di-
Nel frattempo venne fondato Spaziomusica. Quasi imme- pi, sapendo che lui non avrebbe avuto alcuna limitazione
diatamente tutti noi che avevamo compiuto limpresa, o remora a soddisfarne i desideri. Tanti sono quelli che
compreso Sergio Ferraboschi (che ne era stato il maggior hanno trovato, nella casa di Bruno e Daniela, quasi una
artefice) ci rendemmo conto che nessuno era in grado di seconda famiglia arrivando anche a fermarsi a Pavia an-
reggere la conduzione del locale. Ed ecco riapparire Bru- che se non dovevano suonare in citt. Bruno si trovato
524

no, al ritorno dal suo ennesimo viaggio di lavoro. Sembr cos a dover reggere la conduzione di un locale divenuto
a tutti che lui potesse rappresentare la soluzione migliore impegnativo e a dover, suo malgrado, interessarsi anche a
ai nostri problemi e cos, consenziente, ma non troppo generi musicali che non erano nelle sue corde.
convinto, venne investito dellincarico e vi si dedic con Anche il personaggio Bruno cresciuto a dismisura, ol-
sempre maggiore impegno. tre i limiti che lui stesso si era dato naturalmente, costrin-
Con il passare del tempo la sua figura divenne sempre pi gendolo ad atteggiamenti e pose che da naturali, a volte,
importante e fin con lidentificarsi con il locale stesso. erano diventati fittizi. Quando la malattia lha costretto ad
Lo ammetto subito, onde spazzare via ogni possibile am- abbandonare la conduzione del locale si reso conto di
biguit: tra me e Bruno si era rotto qualche cosa e non quanto il locale stesso lo avesse costretto in un personag-
si pu dire corresse buon sangue. Un giorno, un paio di gio a volte scomodo da sostenere anche per lui stesso.
anni fa, gli chiesi per quale ragione avessimo mai litigato, Bruno era pi semplice, pi immediato e, fino allultimo,
perch ormai non me la ricordavo pi. Lui mi guard con privo di compromessi. Ha provato a combattere ma poi,
aria tra lingenuo e il sornione e mi rispose bofonchiando nel suo tipico stile senza mezzetinte, ha deciso che la vita
Litigato? Noi non abbiamo litigato!e se ne and la- che gli restava la voleva vivere a modo suo.
sciandomi l, interdetto. Ci sono persone che lo ricordano come un eroe, pioniere
Chiarito questo, ho sempre riconosciuto a Bruno i meriti di e sostenitore della musica a Pavia e altre che invece ne
aver saputo condurre il locale a livelli che non ci saremmo ricordano solo i lati negativi. Sbagliano tutte. Bruno era
mai immaginati, creando un giro di musicisti (molti quelli uno a cui piaceva divertirsi e stare in compagnia delle
stranieri) di alto livello che avevano finito con il conside- persone che gli erano simpatiche. Tutto quello che non
rare Spaziomusica un locale in cui non si poteva non suo- gli interessava, era di secondaria importanza e se ne
nare quando la loro tourn toccava luoghi vicini a Pavia. rimasto invischiato soloper caso. Furio
Hot Mama Soul Band sone! Bruno un ciclone, fa e disfa fra un bicchiere ed
Hot Mama Soul Band
un affanculo di tutto cuore. Certe volte lo strozzeresti, ma
Eravamo amici da anni con Carlo e Manuela. E non lui cos, prendere o lasciare. E, dopo due secondi due Emanuela Tacchini
poteva essere altrimenti visto che, da cultori e super-ap- scoppi in una risata fragorosa. Io, Manu e gli Hot Mama voce
passionati, non si perdevano nemmeno uno dei concerti siamo nati in quella prateria, niente sconti, ma gioia di Carlo Botteri
importanti di Spazio. E poi il Botteri da Santa Cristina, ol- vivere insieme momenti. Momenti e basta, belli e meno voce, maestro di cerimonie
tre a schiettezza e simpatia senza pari, ad una passione belli. Bruno, ci fai suonare? Abbiamo messo insieme una Massimo Antoniotti
batteria
pallonara (pare che nel ruolo di mediano non sia niente band di soul. Sinceramente facevamo schifo, ma lui ci d
Angelo Soffritti
male) che confluisce in tifo morbido per la squadra dei una possibilit. Tocco il cielo con un dito, su quel palco basso
perdenti (Inter of course), si fatto notare da subito per ho visto tanti miei eroi. Impazzisco, suono (?) la chitarra Marco Casasco
conoscenza sterminata e per una memoria che gli con- indecentemente. Dal buio di Spazio sento una voce nel bel tastiere
sente di ricordare nomi, bootleg ed anche gli aneddoti pi mezzo di una canzone: Boteri, incorda la chitara se no Claudio Menna
reconditi e singolari del rock americano. tinculi. Capisco al volo che il prete in fondo alla sala (si, chitarra
Max Paganin
Ma stato Bruno, con la sua proverbiale delicatezza, a in quel momento mi ha ricordato quei preti di provincia,
tromba
posizionare la cifra stilistica di unamicizia: Botteri, in- sempre affamati e rubicondi, che, nel cinema di parroc- Pinuccia Muresu
corda che chitara, se no tinculi! detto ad alta voce in chia, minacciavano i casinisti e chi si azzardava a mettere sax
uno Spazio affollato. Ed il Botteri che fa? Invece di incaz- gli occhi su qualche giovane gazzella) mi sta lanciando Gianluca Romanini
zarsi ci ride sopra (insieme a tutti noi) e decide di passare un messaggio che pi chiaro non si pu: cambia mestie- sax

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al ruolo di maestro di cerimonie. re, vendi la chitarra e lascia fare il chitarrista a chi lo sa
Che gli riesce benissimo. La Tony Colan Band degli fare. Presto fatto, chitarra venduta e avanti. Hot Mama,
esordi che ha avuto a Spazio il suo battesimo da palco, da allora, hanno perso un grattuggiatore di corde e hanno
diventa, con una serie di cambi dorganico tutti favorevoli, guadagnato.....non so cosa. Questo Bruno, sanguigno,
la Hot Mama Soul band, apprezzata in giro per lItalia, senza mezze misure. Queste persone ormai rare. A tanti
anche alla manifestazione pi importante della soul mu- pare folcloristico, dietro la sua barba, ma col cazzo, lui
sic a livello nazionale: il Festival di Porretta. Su tutti Ma- cos! Per anche un po stronzo: lasciare cos, Spaziomu-
nuela: sguardo profondo e sorriso radioso. La sua voce sica, vuota della sua imponente e ingombrante presenza,
calda e roca, una voce che ti prende lanima: ascoltare per iniziare una nuova avventura senza neanche dire dove.
per credere! Una voce che ha impressionato anche Paola Questa non me la doveva fare. Ah, Bruno Bruno, vecchio
Turci, di passaggio a Spazio con Giancarlo Pierozzi. Non pretone di provincia...... (ti stai gi incazzando, lo vedo).
finiva pi di farle i complimenti quella sera! Carlo Botteri, Emanuela Tacchini e tutti gli Hot Mama.
Non sono mai stato bravo a scrivere meditando, cercando
i vocaboli giusti, il pathos, la ricerca della frase ad effetto
e, magari, malinconica. Sono ariete in tutto e per tutto,
quindi scrivo di getto. Ci sono persone che, in qualche
modo, ti segnano la vita, nel bene e nel male. La musi-
ca mi ha permesso di conoscere vagonate di personag-
gi, tanti stronzi e tantissimi bravi ragazzi. Molti di questi
ultimi gravitavano intorno a Bruno e Daniela, per questo
li ritrovavi a Spaziomusica. E gi, prima vengono le per-
Ho visto lo sguardo di Wine Spirit The Midnight Blues Band
chi ha sempre creduto
nelle cose vere e di chi Capelli fino a met schiena, gilet e pantaloni di pelle, ar- Conoscevo gi Bruno, ma dal giorno in cui ho potuto
ha saputo dare in modo mamentario classico da rock band di quelle toste: Gra- parlargli e passare pi ore con lui, che ho cominciato ad
pulito una cosa alquanto ziano Demurtas il Conte: chitarra Alberto Bollati apprezzare di lui molte cose: dalla lunga barba bianca a
rara: LA VERA AMICIZIA!! El Guapo: basso Corrado Ciceri C.C.Nail: batte- quel suo essere cos, a modo suo ...
Ed era sempre festa! ria. Sound compatto, grintoso, senza sbavature; presenza Ho avuto la sensazione che la nostra amicizia durasse da
Ricordo ancora, come scenica, grande abilit tecnica, repertorio da antologia sempre: un feeling particolare.
fosse ieri, le serate del rock: Deep Purple, ZZTop, Jimi Hendrix, Van Halen Non dimentico come ha sostenuto il debutto a Spazio del-
passate in compagnia, (Signora, ma questo chitarrista qui suona meglio di Van la Midnight Blues Band. Ci diceva a chiare lettere: Ma
ospiti a casa vostra Halen! mi ha detto, in estasi, un ragazzo la prima volta allora, non avete ancora finito di fracassarmi le orecchie,
prima di ogni concerto. che li ha sentiti. Da allora lui diventato per tutti Van oltre che le palle?! Ma si capiva che la nostra musica gli
Momenti indimenticabili: Halen: non si pu non notarlo: lunico che, ancora piaceva. In un momento delicato, Bruno ha saputo ricon-
una cena allinsegna del adesso mi d del lei e mi chiama signora, e poi parla qua- ciliarmi alla musica; stato lo stimolo per continuare a
divertimento tra risate si pi di me! Ho saputo da poco che si chiama Andrea cercare quello che la mia grande passione aveva ancora
accompagnate da un Vermetti ed un illustre ingegnere informatico). da dare a me ed alla mia famiglia. Tocco con mano ogni
buon bicchiere di vino.... Si divertivano un casino a sentire le espressioni colorite di giorno il segno che Spazio continua a vivere in ognuno di
Ricordo ancora la prima Bruno durante il sound check. Si cenava poi tutti insieme, noi. E come dimenticare il debutto della mia piccola,
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volta a Spazio quando parlando sempre di musica e di musicisti. Avevano un unico Sabrina, proprio sul palco di Spazio, quel palco che ha
ti ho chiesto qualcosa e difetto: con loro si tirava tardi ogni volta: ci mettevano due fatto nascere lei e rivivere me!
tu mi hai cristato dietro, ore a smontare ampli, effetti ect che si portavano dietro in Spazio: loccasione per ritrovare la serenit che, in certi
come forse nessuno gran quantit ed a compilare, con accuratezza maniacale momenti, mi aveva abbandonato.
aveva mai fatto. Al (che palle!), il border SIAE. Una volta arrivati a casa, a Grazie! Marino Sensi della Midnight Blues Band
momento non capivo e ci notte fonda, trovavamo sempre la tavola sparecchiata e
sono rimasto secco, ma di tutto in ordine, oltre che un biglietto pieno di gentilezze:
l a poco sono state solo rockettari dal cuore tenero gli Wine Spirit!
ed esclusivamente grandi
risate .....Spesso ce lo
raccontiamo per ridere
ancora. Ti voglio ricordare
cos, come il Bruno
che sei sempre stato:
luomo dalla folta barba
grigia, simpaticamente
ombroso, ma vero. E, ad
essere sincero, un po ci
manchi.... Con affetto, il
conte, WINE SPIRIT.
Voghera & Oltrepo on my mind
(Il Mess mi incenerir per questo titolo, ma pazienza).
Comincio dalle band storiche: Mandolin Brothers, Chi-
cken Mambo, Rava Bros. E poi Antonio Carta, Melo-
dy Castellari, Grandmother Milk: di loro si parla nelle
pagine successive. Alcune giovani band sono mischiate
con quelle di Pavia. Continuo con un elenco di gruppi che,
pi o meno, vengono da quelle parti ed hanno suonato
a Spazio: rock-blues-soul-funky... Un elenco parziale ed
approssimativo, fondato sulla memoria (la mia e quella
di altri musicisti oltrepadani con cui mi sono consultata)
e sul materiale che ho ritrovato... Un mix variegato: mu-
sicisti che si incrociano (Giacomo Lampugnani e Ste-
fano Gianini tra i session-men pi richiesti), band che
non esistono pi; qualcuno (il Guerzoni) che diventato
famoso ed approdato prima a Sanremo, poi al musical
(daltronde lui, oltre allOltrep, ha la Martinica ben im-
Iron Picasso
pressa nella faccia) ...

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SOUL POWER: Ettore Ferro: piano,voce Giancar- ARBUS & THE FROGS: Paolo Arbus Legnani: ar-
lo Jacono: organo hammond Little Pino Libertino: monica e voce Giuseppe Marziani: chitarra Giaco-
chitarra Francesco Foresta: basso Massimiliano mo Lampugnani: basso Fabio Nicola: batteria
Paganin: tromba Andres Villani: sax tenore Silvio
Malinverno: trombone Stefano Gianini: percussioni Gli AMNESIA di Loris Stefanuto, grande percussionista.
Massimo Antoniotti: batteria
WELCOME IDIOTS: un nome, una garanzia: Se non sie-
STONE FREE: Ettore Ferro: piano Little Pino Liber- te mai stati protagonisti di un disastro aereo, venite ad un
tino: chitarra Francesco Foresta: basso Stefano nostro concerto: Massimo Calatroni: voce Alberto
Gianini: batteria Fausto Fafo Fietti: percussioni Calatroni: chitarra Roberto Lisi: basso Enrico Do-
Nota: giuro che laccoppiata Little Pino Libertino & menichini: (vedi capitolo grungers pavesi).
Foresta non me la sono inventata: loro due esistono per
davvero e sono amici di vita e di musica da anni. Lele Ravetta: ottimo pianista, grande voce, notevoli ca-
pacit interpretative. Matto come un cavallo. Animatore di
MARCO GUERZONI & IRON PICASSO: tante notti e di tante jam a Spazio.
Marco Guerzoni / Paola Sodani: voce Pinuccia Ha scritto la storia della musica di Pavia e dintorni. Cos
Muresu: sax Marco Casasco: piano Gianni Fal- come Claudio Fiocchi, anche lui stradellino doc. Un chi-
sitta: chitarra Marco Sannella: basso Massimo tarrista-cantante dal grande carisma, uno di quelli che la-
528

Antoniotti: batteria sciano il segno. scomparso diversi anni fa ma ancora


ben presente nella memoria di tanti. Uno genuinamente
RUBEN SODA: Roberto Semini e Gabriele Zelasco: fuori dal tempo. Se fosse esistito un movimento hippie in
chitarra Andrea Barbieri: basso Fabrizio Calagno: Italia lui, di certo, ne sarebbe stato leader carismatico ha
tastiere Ettore Ferro: voce Gianni Rava: batteria detto di lui Furio Sollazzi.

Welcome Idiots
Mandolin Brothers

Come i Long Horns a Pavia, cos i Mandolin a Voghera:


unIstituzione. Il nome glielha dato Fabio Treves: era il
1979 e Jimmy Ragazzon e Paolo Canevari in duo acusti-
co suonavano country e blues. Nel giro di poco la svolta
elettrica, nel tempo vari cambi di formazione che non ne
hanno intaccato lidentit: 25 anni dopo i Mandolin con-
tinuano a sbattersi e suonare nei clubs, nelle piazze, in
tanti Festival Blues in Italia ed allestero del buon, sano e
vecchio rocknroll.

Jimmy: - Daniela, quanto c da scrivere per il libro?


io: - quello che vuoi, poche righe, una pagina ... Commento di Gianni Rava
Jimmy: - io di pagine ne ho scritte, pi o meno, un decina. Guarda: Paolino con i capelli e Jimmy diviso due ...

Peccato che di quelle 10 pagine non me ne sia arrivata


neanche una. Ah, i rocknroll heroes...!

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Fatevi raccontare direttamente da lui quello che aveva
scritto! ... invece il loro ultimo CD For real me lha man-
dato subito. Sulla musica non si scherza!

MANDOLIN: Formazione attuale


Jimmy Ragazzon: voce-armonica- chit.acustica
Paolo Canevari: chitarre: elettrica, acustica, slide
Bruno De Faveri: chitarre- voce
Ricky Fortin: basso
Stefano Cattaneo: tastiere-fisa-hammond
Riccardo Maccabruni: -tastiere
Daniele Negro: batteria

Alcuni dei musicisti che si sono avvicendati negli anni:


Marcello Perrone, Enrico Negri, Vito Porzio: chitarre
Cece Chiesa, Fabio Nicola, Gianni Rava: batteria...

...ed il mai dimenticato Elio De Faveri al basso


Chicken Mambo Da un paio danni Fabrizio ed Angelina si sono lanciati,
con la passione e la tenacia di sempre, in un altro, in-
Mi arrivato sotto forma di pacchetto postale: un CD, teressante progetto legato al recupero della tradizione
mittente: Fabrizio ed Angelina Poggi. Una melodia di e delle radici popolari lombarde: turutela (cantastorie).
una dolcezza struggente: La lingua del tuo cuore, libe- Nella recensione del disco Il fischio del vapore, cos si
ramente tratta da Language of the heart di Jim Stewart espresso Car nel Buscadero: Anche Fabrizio Poggi ha
e Bernie Houlahan. Un testo pieno di poesia: ... tu per fatto unoperazione simile (a carattere pi folk, senza im-
sempre volerai, ma il tuo viaggio gi finito ... Fabrizio plicazioni politiche), con lo splendido Turututela, ma lui
lha registrata in casa con uno walkman, con la voce che non De Gregori e il suo disco non ha ricevuto gli onori
un sussurro, pensando a Bruno. Non ho retto lemozione della grande stampa....
e mi sono sciolta in lacrime.
Fabrizio Poggi & Angelina: una vita insieme. Dopo anni I musicisti che si sono avvicendati negli anni:
folli con Tamboo, Fabrizio elabora, sulle ali della passio-
ne, un progetto musicale FABRIZIO POGGI & CHICKEN MAMBO:
ispirato a quel calderone Voce, armonica a bocca, organetto, chitarra acustica,
etnico e di suoni che mandolino,rubboard: Fabrizio Poggi
New Orleans: rnroll, zy- Chitarre elettriche e acustiche: Maurizio Fassino, An-
deco, cajun, swing, boo- drea Fossati, Gianfranco Scala
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gie: nascono cos i Chicken Tastiere e Fisarmonica: Davide Giorgi, Stefano Inteli-
Mambo: Fabrizio (armo- sano, Andrea Manuelli, Bobby J. Sacchi
nica-voce) Maurizio Fassino (chitarra) Giuseppe Basso: Joe Barreca, Roberto Re, Alex Carreri
Barreca (grande Joe!: basso) - Luca Montini (batteria) Batteria: Michele Vittori, Corrado Ciceri, Massimo
Davide Giorgi / Stefano Intelisano (tastiere e fisar- Contessa, Franco Pelizzari, Stefano Bertolotti
monica). Band compatta, ritmi travolgenti, divertimento
collettivo garantito ad ogni concerto.
Il dietro le quinte di Angelina: lei che tesse le fila FABRIZIO POGGI E TURUTUTELA:
con intelligenza e tenacia, lei, sorridente ed instancabi- Voce, armonica a bocca, organetto, chitarra acustica,
le, che tiene insieme la band, trova i contatti, organizza i mandolino: Fabrizio Poggi
concerti, vende i CD. Chitarre elettriche e acustiche: Alessandro Balladore,
I Chicken Mambo ne fanno di strada e di concerti e di Maurizio Fassino
festival; incidono 5 CD, di cui uno registrato in America, Tastiere e fisarmonica: Roberto G. Sacchi
ed ottengono importanti riconoscimenti da riviste specia- Basso: Joe Barreca, Roberto Re, Alex Carreri
lizzate sia in Italia che negli States. Batteria: Stefano Bertolotti, Renato Tassiello, Mi-
Nei loro frequenti viaggi laggi, si sono fatti molti amici; chele Vittori
alcuni li hanno portati in tour in Italia, anche a Spazio:
Willie Jaye the Texas hurricane, Mike Blakely, Sarah
Pierce... ( con lei che il nostro (perch praticamente
cresciuto a Spazio) Stefano Intelisano sta lavorando e si
sta facendo un nome ad Austin.
Cara Daniela,
questo che leggerai viene dal profondo del ns cuore
perch riassumere in poche parole la Vs storia, la sto-
ria di Bruno, la ns amicizia, non sarebbe possibile. Ci
sono per delle poesie che ci riescono. Questa una
di quelle.

A Bruno
da Angelina e Fabrizio Poggi (Chicken Mambo)
LA LINGUA DEL TUO CUORE (Canzone per un ma-
rinaio)

Tu per sempre volerai Tu per sempre canterai


Ma il tuo viaggio gi finito Con la voce forte e bella
Le stelle guideranno il tuo cielo La canzone voler
E la luna sar il tuo amore. Anche senza melodia

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Col destino non si gioca Col destino non si gioca
Ma dovunque tu sarai Ma dovunque tu sarai
Io ti parler per sempre Io ti parler per sempre
Nella lingua del tuo cuore. Nella lingua del tuo cuore.
Tu per sempre ci sarai
Tu per sempre te ne andrai Senza tempo e dentro i sogni
Navigando con il vento Ci hai lasciato in libert
Ed il mare culler Coi ricordi di chi resta
La tua barca e tu lo sai
Col destino non si gioca
Col destino non si gioca Ma dovunque tu sarai
Ma dovunque tu sarai Io ti parler per sempre
Io ti parler per sempre Nella lingua del tuo cuore.
Nella lingua del tuo cuore.

Liberamente tratta da una composizione di Jim Stewart e Bernie Houlahan


Rava Bros Band personaggio. Molto bravo a suonare la chitarra. Non lab-
biamo dimenticato. Ora la sua chitarra la suona Gnola.
Domani mattina mi alzo alle cinque per andare a lavora-
re, e questo s che un bel blues! aveva rotto cos lac- Fine anni 80, Pavia, Universit: Aula del 400.
cademica superficie di una conferenza sul blues Gianni Serata di dibattito blues, presente Luciano Federighi.
quella volta. Perch blues musica, calore, il sound BAM! Blues nel mio animo del sopracitato Luciano era
Il primo concerto in della vita, ed anche la passione che Gianni ci mette il mio testo pi consultato durante gli anni del Liceo. Mol-
assoluto che ho fatto a quando ti serve il vino solo quello buono allenoteca to ma molto pi presente nelle mattine di studio tra-
Spaziomusica stato un Osteria del Naviglio a Pavia. scorse al Bar Nube di tutti gli Urbis et orbis e Adorno,
mercoled di tanti anni (Lo hanno voluto persino a Miami ad insegnare la cultura Gregory etc...
fa (fine anni 80), con del buon bere agli Americani! From Sannazzaro straight La serata, organizzata dagli infaticabili e vulcanici Bruno
Alessandro Rava: chitarra on to Miami. E io che non ci credevo!) vadavialcu Morani e Daniela, si svolge tra riflessioni
e armonica a bocca, RAVA BROS BAND: Gianni Rava: batteria Ettore ermeneutiche sul significato profondo dello schema poe-
Fabrizio Poggi Ferro: piano Davide Ferro: armonica: il nocciolo tico e strutturale della metrica AAB e delle sacre 12 battu-
duro Gianfranco Scala / Gabriele Zelasco: chitarra te, dal blues di Charlie Patton al RNB di B:B: King.
Toni Papagno: basso. I concerti, i dischi, i complimenti ...Il blues questo, il blues provoca quello, proviene di
del capo della Alligator in persona... senza mai perdere il qua e va di l. Era bello ascoltare una persona tanto
gusto del vivere e del condividere. competente. Per si stava facendo davvero tardi, cos ho
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Gianni aveva un fratello: Alessandro, anche lui gran bel espresso un nuovo tipo di blues : il blues della sveglia alle
cinque del mattino. Quello era il mio blues di quella sera!
andata cos. Da l in poi sono successe molte cose.
Sarebbero successe lo stesso ma il momento era partico-
lare. Cera una specie di Blues Revival pavese, il Festival
Blues allAntares organizzato da Spazio, locali improbabili
dove si cimentavano blues boys con laccento della bassa,
le torri e i camini della raffineria di Sannazzaro si trasfor-
mavano nella bright lights di Chicago downtown...e intan-
to a Spazio suonavano Treves, Gnola, i mitici americani e
noi si andava in giro di qua e di l a suonare, si diventava
grandi e la vita ci prendeva a calci mentre cercavamo di
emulare questo e quellaltro.
Ora, dopo un tot di anni e un tot di pezzi di Bo Diddley,
Muddy Waters e un tot di calci nel culo e a volte anche nei
maroni, sono qui a scrivere per il mio amico Bruno.
Porca puttana, a noi ci tocca far trottare sotto il sole e la
notte questa sporca vita che non ha mai piet e non mai
finita se no che si fa... Allora ti dico : massimo rispetto
Mr. Morani per tutte le notti spesse di fumo, di musica
Claudio Cigalino, Alessandro e Gianni Rava
alta e di drinks. E di sporca vita. Gianni Rava
Melody Castellari
BLUES CON LE ALI dedicato ad Alessandro Rava
La sua prima volta a Spazio nel 95 con i DEVA, rock band
Il paradiso dei Bluesmen
di quelle toste, per il concorso Musica Ribelle. Figlia dar-
non ha atteso a lungo per averti.
te, e si sente! Entrambi i genitori musicisti; il padre Cor-
Lass il palco era gi pronto,
rado, lautore, tra laltro, della musica de Il testamento
mancavi solo Tu.
di Tito di Fabrizio de Andr. Ha fatto colpo subito: per la
Hai dovuto affrontare un triste viaggio, simpatia, la presenza scenica, ma soprattutto per la voce,
insolito e ingiusto. potente e di rara intonazione, una voce di quelle che non
bastato un treno velocissimo, scordi. Una vita divisa tra studi di registrazione e concerti
un attimo ed tutto finito. macinati on the road, fino al ruolo di Nefertari nel musical
Il fischio muto di quel locomotore colossal I 10 Comandamenti.
stata la tua ultima nota,
accompagnato da un assordante
e stridulo rumore di freni sferranti.

La calce bianca ha coperto il tuo sangue Antonio Carta


nellultimo tuo tragitto e resta l,

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sembra non volersi scomporre. Si dava sfogo alla voglia di cantare nelle serate di Anto-
Ed ogni mattina in quella tragica scena nio Carta: Bocca di Rosa, La canzone di Marinella, Dio
Ti rivedo inerme morire. morto, Il vecchio e il bambino... le can-
zoni che hanno segnato tanta parte del-
Non sei una di quelle persone
le nostre vite. Io e la Clo a dare il via ai
che si dimenticano in fretta,
cori. E lui, allinizio quasi intimidito, con
come il solito fatto di cronaca,
il suo amico Stefano al basso, le inter-
anche per me che ti ero quasi sconosciuta.
pretava tutte con trasporto e con pas-
Ritornerai a prendere la tua chitarra sione. Erano i primissimi anni Novanta.
forse con le mani di qualcun altro. Da allora di locali, di piazze, di palchi
Sentiremo la tua voce nel ricordo del nostro cuore. ne ha attraversati tanti Antonio Carta.
Concerti di solidariet, importanti colla-
Sei volato in cielo con le ali di una chitarra, borazioni, una band di spessore: Santi
e come tutti gli Angeli Isgr alla chitarra - Roberto Re al bas-
sarai sempre accanto a noi, so - Stefano Bertolotti alla batteria.
e quando ci vorrai parlare Unidentit musicale che si andata
da cos lontano, progressivamente definendo dal primo
non dovremo fare altro CD Pezzi di carta, a forte impegno
che ascoltare la Tua Musica. sociale, al progetto di canzoni in lingua
Angela Megassini sarda ( storia doggi), tributo alla sua
terra dorigine.
Cara Daniela, Antonio Carta
con Bruno se ne andato un amico, una persona che ave-
va il coraggio di portare avanti un ideale in una societ
nella quale essere Comunisti e mostrare la faccia non
facile, soprattutto se hai un locale da gestire. Un pezzo di
storia che non c pi. Se questo stato possibile grazie
anche al tuo prezioso contributo.
Non so se di locali come Spazio ne nasceranno altri. Ero
alle prime armi, strimpellavo appena la chitarra. Sono
capitato per caso a Spazio con una compagnia di amici
che gi lo conoscevano. Ho subito provato una forte emo-
zione: non mi era mai successo di entrare in un locale e
trovare falce e martello e Che Guevara appesi alle pareti!
Ricordo che tu eri alla cassa e, con un atteggiamento fa-
miliare, ci hai invitato a fare la tessera e ad accomodarci
nella sala dei concerti. Anche limpatto musicale stato
molto positivo: quella sera cera Tolo Marton. Spazio
cos diventato per anni il punto di riferimento di tante se- Grandmother Milk
534

rate assolutamente irripetibili: era lo stare assieme a per-


sone semplici, con la voglia di divertirsi e di condividere Era un nebbioso gioved di novembre, anno indefinito
gli stessi ideali. Ascoltare buona musica ti fa venir voglia (forse il 1994): i Grand Mother Milk agli esordi (che sono
di imparare suonare: cos stato per me. rimasti tali!) al loro primo concerto a Spaziomusica.
Finch un giorno, io e Stefano Pistore, il mio amico bas- Il locale era imballato (ed intasato). Bruno, nonostante ci
sista, abbiamo trovato il coraggio di proporci per un con- volesse bene (eravamo troppo teneri!) dimostrava (giu-
certo. Lidea di suonare in un locale dove si esibivano miei stamente) perplessit gi allinizio della serata.
idoli come Flaco Biondini ed Ares Tavolazzi mi incuteva Il risultato fu: un concerto interrotto per rissa (sul palco),
timore. Be- ho pensato - al massimo ci butteranno fuori una pila di casse cadute sulla folla (che non se ne nean-
a calci! A fine serata la cosa che mi ha fatto pi piacere che accorta) ed un rolex rubato al nostro amico Angelo (e
sono stati i complimenti di Bruno che, a vederlo cos, die- poi ritrovato sul palco). Le ultime parole, destinate a dive-
tro tutta quella barba, mi appariva come una persona mol- nire famose, furono quelle dette da Bruno in strettissimo
to severa Come tu sai la collaborazione andata avanti dialetto pavese: Violter mavi rut i cujon. Foeura di ball e
per anni. E di frasi del tipo: diu tmaladissa... cambia cla fiv ved pu! GRANDE!
chitara l, sentat no che rumur la fa! oppure seguiten In realt a Spazio (credo che, in fondo in fondo, a Bruno
a romp i bal, va ben insi... o tira foera la vus, donca... stavamo simpatici) abbiamo suonato diverse altre volte.
ce ne siamo sentite dire tante! Allinizio, non conoscendo Gianky
bene il personaggio, non fiatavamo: poi abbiamo capito
che in fondo Bruno era uno buono ed ad ogni bestemmia Gianky Dealberti: voce - Camillo Achilli: basso
o vaffanculo le risate e i rimandi erano dobbligo. Lobo Lodigiani e Davide Marchese: chitarre
Un abbraccio, Antonio Carta Luca Massini: batteria.
Gli Storici
Quelli che a Spazio hanno dato le radici, a partire da quel Betti Verri
lontano 1986. Lorenzo Riccardi
Ivano Grasselli
Betti Verri Roberto Aglieri
Magenes-Mao-Mili
con lei che voglio cominciare lultimo capitolo di questa Tamboo
storia. La Betti: il sorriso radioso di Spazio. I lunghi capel- Long Horns
li, il sorriso e la voce. La Betti: con noi da sempre.
La sua sola presenza ingentiliva laria gi in quelle prime Max Pezzali
notti di fumo e di alcol. Precisa ed affidabile. Sensibile e
colta. Una nota di grazia tra maschi urlanti e un po rudi.
Lei e Lorenzo: oltre lamore cera la musica, cerano i libri
e cerano i sogni.
La musica: passione dellanima. Innamorata dei cantauto-
ri francesi, dei Beatles, di Dylan... Gi allora li cantava a
memoria. A Spazio il suo primo concerto: la voce tremante
demozione. Ogni concerto per lei da prima volta an-
che oggi, a distanza di anni e di tante serate sui palchi.

535
La sua voce: intensa e vibrante. I Big Time, i Macadam, la
chitarra, i cori, le sessions...
Ed i fan con Marco... rapito... Come si fa a raccontare la
Betti? La Betti la Betti.

Camminavo verso la piazza, da poco tornata da un viag- casa, dove spesso finivamo le serate e le baldorie insieme
gio in Francia, dove avevo fatto indigestione di musica ai musicisti che si esibivano a Spazio. Mi piaceva stare
e chansonniers, quando comparve Georges Moustaki l con loro, adoravo quellaria di famiglia che si respirava
allangolo del pensatore. Accelerazione cardiaca. Alto, entrando dalla porta rossa. Mi confortava vedere il faccio-
barba, capelli lunghi e color cenere, dritto come un fuso, ne sornione di Bruno dietro al banco e allingresso. Il suo
sguardo profondo e pensoso. Un giubbotto di pelle, nero. era certo un modo di fare brusco, ma io lo trovavo a tratti
Sbott: Sono contro in perfetto dialetto pavese (mei so dolce e antico: a volte mi divertiva sentirlo lanciare be-
contra!) - non era Georges. Per mi colp molto, e conti- stemmie al cielo. A volte questo atteggiamento diventava
nuai a vederlo in seguito, in giro per Pavia, guatandolo di gioco, e mi piaceva giocarlo. Era sincero e molto diretto:
soppiatto, per via di quegli occhi penetranti e quel bar- non mi sono mai sentita a disagio per questo, anzi, ero
bone. Dunque prima di Bruno vennero i suoi occhi e la proprio a mio agio, mi sentivo a casa. Ero felice di questa
sua barba. Una sera capitai in un nuovo locale: lo trovai condizione di privilegiata. Essere bene accetti a Spazio
l, dietro al bar ad accogliere la gente, a spiegare Spa- significava anche passare la prova-Bruno.
ziomusica. Conobbi quella stessa sera anche Daniela, Se n andato in primavera. E ora Daniela vorrebbe che
sua compagna di una vita. Seguirono giorni, poi mesi, poi parlassi di Bruno... Centinaia i ricordi che affollano i pen-
anni di assidua frequentazione del locale e della loro bella sieri: / Bruno vestito da Babbo Natale che distribuisce
Betti e Marco

Lorenzo Riccardi

Nell86 lui aveva poco pi di ventanni. Gi rapito dalla


musica e malato di Dylan. Lo si capiva da lontano, dalla
cascata di capelli e dalla faccia, la faccia di uno che non
ce la fa a non essere ribelle ed anche poeta. Tra i primi
ad entrare nello Spazio nascente, insieme alla Betti (allo-
ra cos teneri e cos inseparabili). Tra quelli che a Spazio
hanno dato lanima. Il 20 maggio 86 il suo primo con-
certo, annunciato da una locandina, di quelle che Bruno
confezionava a mano con i caratteri trasferibili, lettera
per lettera. Solo per pochi. E solo per amore. E poi Lar-
ry Johnson, la chiamata al Tenco (era l89, il nostro
Lorenzo a fianco dei Grandi!), la vittoria al Recanati
(1990), Giorgio Cordini e Mauro Pagani che con lui
cominciano a visitare Spazio, un Sand Creek con Mas-
simo Bubola, le strade che si perdono (quanto lab-
biamo atteso quel primo CD!), i concerti, le jam infinite,
536

quel posto di blocco diventato un tormentone (quan-


do la polizia ti fermava nella notte per un controllo, veniva
voglia di cantargli proprio quella canzone l), il Dome con i
Parenti delle vittime e le sbronze, le paste collettive,
le discussioni fino a tirar mattina.... E poi si arriva, oltre
doni ai soci / Bruno che mi propone un marsalino e dei la caverna, a fiamma e candela con il pettirosso che
pasticcini la mattina presto, mentre traballo verso luscita batte le ali e la chitarra imbracciata nelle scuole ... Il
scavalcando corpi addormentati per andare a lavorare / correre del tempo a volte fa paura canta lui. Ma a Loren-
Bruno che urla ma siv dre a gni matt? mentre, duran- zo neanche i capelli bianchi sono arrivati a cambiarlo. E s
te il corso di teatro facevamo gli esercizi di respirazione che ora di anni ne ha 40...
ed emissione della voce / Bruno che butta nel lavello un
fantastico risotto alle fragole Bruno che dice surela a
Daniela / Bruno e il suo sorriso, e i suoi occhi veri, e i suoi
gesti generosi, e le sue mani grandi e incredibilmente ca-
paci, e la sua furia, e la sua barba... Cosa mi manca pi
di lui? Forse tutto ancora qui. Lho sognato di recente,
segno che la sua presenza forte, aleggia su questa citt,
su Daniela, su chi gli ha voluto bene, su Spaziomusica.
Brel cantava: Cest dur de mourir au printemps, tu sais?
Mais je pars aux fleurs, la paix dans lame.
Bruno e Lorenzo
...Che la tua anima sia con noi... Betti
Mi ricordo la voglia di giocare,
lironia e questa canzone
che non significa nulla ma germogliata
nelle fumose notti di Spaziomusica.
Lorenzo

Lorenzo e Mauro Pagani

Amici e super-fan di Lorenzo: Giovanni Romeo, Marco Sermattei, Francesco Mastrandrea, Riccardo Bianchini, Simona Sandri
e last but not least, Rosa, da anni sua compagna di vita. Citazione speciale per la mitica nonna Maria.

537
Ivano Grasselli cussioni) e Stefano Gianini (batteria) sono confluiti nei
Macadam, al loro recente esordio discografico. Gli arran-
Cera anche lui dal notaio quel 29 febbraio 1984 per fonda- giamenti sono il frutto del lavoro corale della band. Testi
re Lassociazione culturale Spaziomusica. E, negli anni, e musiche sono di Ivano: e dentro si sente lanima di chi,
anche se la sua presenza a livello pratico-organizzativo si come lui, la musica lha ascoltata, amata e suonata per
defilata, lui a Spazio per i concerti importanti come per le una vita. Ascoltare per credere.
session c sempre stato. Daltronde Ivano uno di quelli
che la storia della musica a Pavia ha cominciato a scriverla Pavia, una citt senza favole, o meglio, una citt che se le
pi di 20 anni fa. Prima come bassista a fianco dei Long inventa per paura di restarne senza. Spazio Musica forse
Horns; non si poteva non notarlo, lui tranquillo e riservato, non una favola ma ci ha aperto un bel po di fantasia.
cos diverso dallimmagine rocker & wild del resto della Dove saremmo andati tutti noi senza la mamma? In que-
band. Poi, con basso e chitarra, al fianco di Lorenzo Ric- sto caso una mamma in rosso. Un rosso forse un po cupo
cardi fino ai Big Time, band in cui raffinate rivisitazioni di che puzza di fumo, che, almeno a me, ha lasciato piccoli
Tom Waits, U2, Rickie Lee Jones si mescolavano a brani istanti, piccoli gesti, forse una testa piegata di lato,un paio
di sua composizione, con la voce e la grazia di Betti Verri, di occhiali sul naso. Piccoli istanti che io, da buon timido,
da sempre sua compagna di musica, ad incantare tutti. non so se sono riuscito a ridonare come avrei voluto. Ora
I Big Time, progressivamente allargatisi a Maurizio Vi- mi ritrovo, in ritardo, a parlare di quelle cose che mi sono
tagliani (chitarre e mandolino), Nicola Cioce (voce-per- rimaste dentro. Mah!
Ivano, Betti, Lorenzo, Stefano

C una foto con una fila di sione ma forse poca voglia di fare e quindi nessun risul-
bottiglie sul tavolo a casa tato allattivo e solo qualche lavoretto iniziato. Il sollievo,
di Bruno e Daniela, sono forse, quando il tutto passato nelle mani di Bruno e di
forse le 2 o le 3 di notte, chi riusciva a continuare, perch io personalmente proprio
da un lato ci sono io con non ce la facevo. La contentezza di veder partire una cosa
la chitarra, dallaltro Larry che comunque mi piaceva molto e la gioia di essere sul
che mi guarda suonare. carrozzone. Poi sono venuti: il blues, il jazz (quello free mi
Mi ricordo che aveva ap- sembrava proprio una presa per il culo, vedi Muso e Maz-
pena riso quando avevo zon al piano) il cabaret, la scuola di musica, le jam dove
cantato la frase come up non si sapeva mai cosa suonare, i concerti con Lorenzo,
in my room and play with con Betty.......ragazzi! una vita intera.
my toysda Easy money Ci sono sicuramente tante altre cose, ma mi vengono in
di Rickie Lee Jones. Ero mente solo quelle di cui forse tutti hanno gi parlato: la
contento perch mi aveva pinza, le bestemmie, il vino, due fette di salame, alura su
detto che suonavo bene il fioi, sbasa cal rob l. Bruno: il primo ricordo che ho di lui
blues. Non ricordo lanno, quello di una sera in borgo (guarda caso). Io con tutto il
forse l89, era una delle gruppazzo ero dal Previ; sul tardi sentiamo arrivare un bel
serate che finivano a casa Morani; per me non sono state po di gente dallOsteria della Malora. In mezzo a loro, tutti
538

tante ma tutte piacevoli, davvero. Comincio da qui. Perch ubriachi, cera uno che cantava (urlava): l sciup la pri-
di questo che ti ho parlato - Daniela - quando mi hai tam- mavera fuma and matina e sera. Era lui, forse tornato da
pinato perch scrivessi qualcosa sul nostro mondo di uno dei suoi lavori allestero, gi personaggio al primo in-
Spazio. Ora che ho cominciato mi vengono in mente cose contro. Poi persi di vista sino a quando, forse attraverso il
sparse: come quando alle sei di sera uscendo dal lavoro Mao, mi arriva lidea del locale. Cazzo che bello: un sogno!
passavo da Spazio: cera Enzo Ciotola che faceva lezione. Ma poi andata com andata. Comunque se non ci fosse
Io suonavo la batteria per accompagnare gli allievi: facevo stato tutto questo, sento che tutto sarebbe stato peggio,
solo un tempo, la bossa-nova, perch io la batteria non la irrimediabilmente peggio. Bruno ed io non abbiamo mai
mastico poi tanto. Spesso cera Bruno, intento come al parlato tanto, forse un po prima dei concerti, racconti di
solito nei suoi lavoretti, che dallombra, proprio come il cose accadute o di gente che doveva arrivare a suonare,
batterista di Boogie di Paolo Conte, lanciava sguardi cat- raramente di incazzature o di politica.
tivi gridando ogni tanto un alura iv fin da fa dal cioc?. Sai, Daniela, qualche anno fa ho scritto una canzone (che
Oppure quando nei primi tempi stavo al mixer durante parola grossa) che parla di chi si appresta ad intraprendere
le serate di jam, soffrendo quando qualcuno maltrattava qualcosa di nuovo, che ritiene importante, descrivendo i
lamplificatore del basso che avevo lasciato a disposizio- momenti, inventati, che hanno preceduto la partenza ver-
ne, sino a vedere in diretta il tentativo di distruzione per- so Cuba a bordo del Granma. Ecco c chi crede in qual-
petrato da Militello. cosa e ci prova. Non pu che provarci.
O ancora quando mi sono immolato per la causa, ca- Grazie! Ivano
dendo dal palco con relativa distorsione alla caviglia (ed P.S. Non so perch, per da un po di tempo a questa parte,
ingessatura) durante il concerto di Tolo Marton. Ma mi quando mi capita di suonare Hasta Siempre , mi emo-
vengono in mente anche gli inizi di Spazio con tanta pas- ziono e mincazzo pi di prima.
Roberto Aglieri

A Bruno e Daniela: un conforto per molti: questa la


dedica di Roberto nel suo primo Album Ragapadani
(1987). Era entrato a Spazio, da musicista, fin dai primis-
simi giorni di apertura: siamo diventati amici da subito,
cos, senza tante spiegazioni e tanti perch.
Roberto: musicista e compositore colto ed ispirato e mu-
sicoterapaeuta, di quelli seri. Il suo tocco leggero e carico
di ironia e generosit nellaffrontare la vita, la trasversali-
t dei suoi incontri, il suo mondo popolato di gnomi e fol-
letti ( cos che lui ama definirli: Con loro aggiunge- mi
diverto di pi; gli altri sono troppo regolari e troppo preve-
dibili) ma anche di illustri artisti ed affermati psichiatri. Il
suo studio-laboratorio: porto accogliente dove scambiare
cibo, vino (il barbera in bottiglioni non manca mai), suoni
(di musica) e visioni (di arte e del mondo). Roberto Aglieri, 1987
A Spazio si sono realizzati i miei sogni di musicista ado- Roberto ed il suo Ragapadani fatto sentire, per erro-

539
lescente: l che ho trovato quelli che erano i miei miti. re, super-velocizzato ad un ammirato Bireli Lagrene.
Conoscere Guido Mazzon e Tony Rusconi mi ha aperto Roberto: lanima artistica della serata Potemkin En-
nuove prospettive: Tony stato un po come un fratello semble. Daltronde lui laveva sempre detto che il suo
maggiore, si preso cura di me, ha prodotto il mio primo obiettivo era quello di dirigere il Coro dellArmata Rossa
disco; Guido mi ha accompagnato nel terreno della spe- ed il Conservatorio di Mosca (poi il Muro caduto e nien-
rimentazione. te ha avuto pi senso).
E poi Mauro Pagani: oltre a session memorabili sul pal- Roberto che sente i Marlene Kuntz sul palco di Pavia
co di Spazio, ha anche accettato di seguirci in una per- Rock (1989 Castello Visconteo). Allora erano agli esordi.
formance allinterno dellIstituto psichiatrico giudiziario di Luca Bergia, il batterista, studiava a Pavia ed era di Roberto Aglieri
Castiglion delle Stiviere. casa a Spazio. Bruno ed io, da bravi brontosauri, quella flauto, elettronica
musica l non riuscivamo a digerirla. Roberto invece ha Sandro Soncini
Il suo primo concerto a Spazio nel febbraio 87 con Fi- visto giusto: Mi piacciono, sono originali; se continuano chitarra
Andrea Sacchi
lippo Rodolfi al piano (il mio scopritore, un grande cos ne faranno di strada E cos stato. armonica blues
vecchio del jazz) Fabio De March al contrabbasso e Roberto narcisista: risentito, un po per gioco, un po sul Fausto Avo Soncini
Tullio Granatello alla batteria ( lui linventore e co- serio, con Bruno Marazzita, autore della sua caricatura. percussionista etno-reggae
struttore delle mitiche batterie Tamburo, nonch batte- Non che non sia bella, non che non mi si riconosca, Fausto Fafo Fietti
rista dei mitici JUMBO anni 70) per io quel doppiomento l non ce lho! Be ha talmente percussionista etno-funk
Roberto che fonda la scuola di musica a Spazio (cosa rotto le palle che Marazzita si presentato una sera con Stefano Faravelli
piffero
molto seria) e che poi si fa pagare in bianchini, a mo di un pennarello ed ha ampliato la zona blu dello sfondo, impreziositi dalle voci di
castigo, lassenza o la disattenzione di musicisti stu- riducendo cos il doppiomento sotto accusa (che peraltro, Martina Galvani
denti svogliati che disertano limpegno del solfeggio. nella realt, cera). e Maria Elena Moro
Roberto con lindiano: Rashmi V. Bhatt: il concerto di
tabla + Laboratorio di musica classica indiana un semi-
nario fortemente voluto da Bruno, stante la sua notoria
propensione verso tutto ci che sapeva di mistico e di
orientale. Lho rivisto racconta Roberto diversi anni
dopo, in tv: era il maggiordomo indiano in: Nebbia in Val
Padana, uno sceneggiato con Cochi e Renato.
Considerando che, per il concerto a Spazio arrivato da
Perugia con una FIAT 127, in una serata di nebbia paz-
zesca, possiamo proprio dire che quella sera l che
iniziata la sua Padania
Roberto ed il sound check. Il modo migliore per desta-
bilizzare lassetto del palco di Bruno era quello di arrivare,
ad esempio, con: larmonium a pedali e 4 casse di percus-
sioni che, amichevolmente, Bruno definiva ciucar,
ovvero i sonaglietti dei bambini. Deh, Brontolo sal
quel rob l ; ma l adr a gni scemo il to maestro!
Roberto e la DIATONIC ORCHESTRA: la versione di-
540

screta della Living Orchestra: un assemblaggio di


variegati personaggi e musicisti che, sotto la sua sapien-
te regia, riescono a configurarsi come piccola orchestra.
Una trib di bimbi sperduti (sua la definizione) in un
viaggio che rimanda alle atmosfere oniriche da sogno di
una notte di mezza estate.
Fausto Avo Soncini: Faccia e ritmi da freak ed un
grande sorriso: Ciao mamma!: cos che mi saluta ab-
bracciandomi con calore ogni volta che mi vede:
Che dire di Bruno, personaggio importante per una cit-
t come Pavia. A me sempre sembrato un uomo senza
tempo, nato cos e rimasto sempre uguale: stessa barba e
stessi capelli lunghi. Quando entravo a Spazio da cliente
o da musicista dovevo aspettarmi le sue famose battute:
Scusa Bruno, ho lasciato a casa le bacchette... ien cas-
si to, o se no vet da Rizzi e ti a comprat oppure Scusa,
mi metteresti un po deffetto sulle percussioni? Pica un
po chel rob l Io suono: due battute: pum bam e lui, sen-
za nemmeno aver toccato il mixer, mi dice Va ben insi.
Un mito: impossibile dimenticarlo. Avo
Come nella migliore tradizione anni 60 e 70 la Diatonic 30 luglio 2003
Orchestra ha due roadies al seguito: Brontolo e Faiar Cara Dani,
(peccato continuino invece a mancare le groupies). Loro alla fine ho trovato lispirazione. Pensando a Bruno riesco
ruolo quello di garantire un supporto alcolico e mange- a sentirlo ancora cos vicino, cos presente nelle cose, nei
reccio ad una band di astemi ed anoressici virtuali (gran- luoghi, nelle persone che incontro... cos gli ho scritto una
de cruccio del leader) Importante il contributo gaudente lettera, per dirgli di ci che succede in questi giorni, di
di Stefano Faravelli, il pifferaio magico. come ci trasciniamo correndo come sempre sul filo delle
Da segnalare lalterna ma significativa presenza di An- lame...
giulein (Angelo Bosoni), batterista, pittore e quantal-
tro. Del 2002: Amina. Del 2003 Fabularium con Caro amico ti scrivo, cos mi distraggo un po
cui vince la terza edizione nazionale del Premio Toast per e siccome sei molto lontano, pi forte ti scriver
il M.E.I. 2003. Dentro c un brano Finale (per Bruno
Morani) pieno di incanto e suggestione. Ciao Bruno, passato un po di tempo dallultima volta
Che genere di musica faccio? La musica che mi piacereb- che abbiamo bevuto insieme. Sono ancora in ritardo e so
be ascoltare dice lui semplicemente. che queste assenze ti mandavano spesso in collera con
gli amici:non ti fai pi vedere, brutto stronzo dicevi
spesso usando una specie di formula con la quale proba-
bilmente stigmatizzavi il nostro lento incedere nel mondo

541
degli adulti, intesi come persone che si danno (nota il dop-
pio senso o lossimoro) responsabilit,
Bella, non ho mica ventanni
Ne ho molti di meno
E questo vuol dire
Responsabilit

vuoi perch si innamorano oppure fanno figli (delle due


alla fine ho preferito la seconda), salvo poi organizzare
fughe per unalba nebbiosa dietro le sicure porte di Spa-
ziomusica. Poche ragazze (loro vanno via prima, chi lo sa
si industria) mentre noi, con una sindrome riconducibile
al personaggio principale di un romanzo scritto quando la
fantasy era considerata una realt parallela, potevamo
volare sulle parole, sapevamo cogliere gli attimi, ammini-
stravamo scenari mai visti.

siamo solo noi


che andiamo a letto la mattina presto
che ci svegliamo con il mal di testa
siamo solo noi
Cera un Capitano Uncino l dietro la porta, pronto a spe- ha deciso di mandare a dire a questi padani (io mi chiamo
gnere come sigarette (mi viene in mente il parroco quan- fuori avendo chiesto asilo politico ad un piccolo pianeta
do, da ragazzini ci sorprendeva a fumare dietro il muretto che sta sulla cintura di Orione, se non mi rispondono tut-
delloratorio) i nostri sogni ogni volta che li lasciavamo talpi vado in Tibet) che si rotto i coglioni (e s che devo-
andare in giro, o forse i capitani erano tanti, multicolore, no essere grandi, o no?) della loro arroganza di falsi ricchi:
pronti a dirci che il mondo regolare, profumato e petti- arrivata la siccit e il Po si ridotto ad un rigagnolo
nato, e che noi dovevamo metterci in linea (detto a noi, melmoso e tutti boccheggiano per il caldo, neanche fos-
poi, che eravamo fedelissimi alla linea!) poich tutto sta- sero degli africani. Ben ci st (nel senso di padani). Non
va cambiando e la disinvoltura del giorno richiedeva un che Lui, o suo figlio, siano passati dal tuo nuovo locale e
tributo troppo pesante per tipi che vi si aggiravano con che tu gliene abbia parlato? In tal caso, cosa ci sar dopo,
quel cerchio al capo che garantisce la qualit della notte cavallette, vacche magre o altro? Semmai fammi sapere
appena lasciata. e andate avanti cos, vedrai che prima o poi questi idioti
(che vuol dire teste dure) capiranno qualcosa.
sono un visionario
vedo quello che non c Vedi caro amico, cosa si deve inventare
sogno una macchina che per poter riderci sopra, per continuare a sperare
riavvolge il tempo
Vabb, avrei continuato a scherzare su quello che suc-
542

Quando ti ho salutato lultima volta, la mia rabbia si cede qui in giro, tanto a dire di un piccoletto orribile in
sciolta in pianto. Poi ho fatto un sogno e nel sogno ceri doppiopetto che si aggira nei nostri sogni provocandovi
tu in un altro luogo che non era il nostro, ma era pieno di black-out e buchi e bugs come soltanto un buon virus me-
gente che abbiamo sognato, un luogo in cui vi era cos diatico saprebbe fare, ma stasera sono in un posto cos
tanto spazio che la musica non aveva bisogno di essere bello che rende selvatica la mia rabbia.
suonata, era gi tutta dentro il nostro pensiero (o forse Sar il suono delle onde, irriducibili come avremmo vo-
era lanima?) e tu eri il gestore preferito (anche l) da tutti luto essere noi, e forse lo siamo ancora ma qualcuno so-
quei musicisti, nel luogo dove si pu bere il rum migliore lertemente si fatto in quattro o pi per spiegarci che
delluniverso. i guerrieri jedi sono personaggi fantastici (vedi in quali
Ma questa unaltra storia... Comunque, se questo il significanti anfratti ci siamo infilati, mi ricorda la guer-
paradiso, mandami il materiale informativo e, mi racco- ra dei boeri, i 33 giri che suonano velocissimi, le bands
mando, una cartina, cos non mi perdo. sovietiche in tour) ed io ne sono convinto: traditi da una
radicale fiducia nella gente (lassenza di maiuscola e la
Da quando sei partito relativa interpretazione sono affidate alla discrezione del
c una grossa novit lettore), detti guerrieri hanno scordato il luogo in cui han-
lanno vecchio finito ormai no lasciato le loro spade laser. Sono veramente fantasti-
ma qualcosa ancora qui non va ci!Senza le spade, useranno il pensiero. E poi non
detto che la memoria non ritorni.
Ad ogni modo, il motivo per cui ti scrivo per raccontarti
di come vanno le cose qui da qualche tempo. Ti saluto, Bruno, e a presto, o meglio, a tutte le ore.
B, la novit sta nel fatto che, forse, esiste un dio, il quale Roberto Aglieri
Magenes - Mao - Mili

Con noi dalla primora.

Giovanni Magenes: bassista-ingegnere, molto pi


ingegnere (di quelli importanti, per davvero) che bas-
sista. Anche lui come il Mao e come Ivano, parte di
quel drappello di musici andati dal notaio per costi-
tuire lAssociazione Spazio Musica e che poi hanno
abbandonato la militanza attiva per problemi di lavo-
ro, famiglia... A Spazio comunque lui cera sempre, sul
palco ed al bancone, e la sua presenza non passava
inosservata perch Giovanni una di quelle persone
che hanno il potere di alleggerire il peso della vita
per s e per gli altri. Lope-
...Allora si ricord di quanto era successo ra per cui pi sar ricorda-
Da quelle parti nel milleottocentottantuno to : The band: Maestro
No. Non ho dormito. La fatica di quel ragazzo, Crispn, Manzi Ensemble. Adesso

543
mi ha rimosso i ricordi. Cos simile al giovane Lorenzo a Spazio ci vanno i suoi fi-
Chavala che mi accompagn, per questa stessa strada, a gli Enrico e Luca, entrambi
nascondere il nostro Titolo nel 1881! Devastavano la no- musicisti. E devo dire che
stra terraquegli stranieri crudeli con noi quasi quanto valsa la pena che lui si
questi padroni ugualmente stranieri dal cui giogo invano, facesse quelle levatacce
ogni generazione, tentiamo di liberarci. Era l81? S! Io per anni ogni sabato matti-
avevo sessantatre anni. Chi aveva ordinato che la mia na (dopo musica e bagordi
et si fermasse? Cosa importa! Il fatto che sono fermo del venerd a Spazio) per
sul suolo di tutte le generazioni, dietro questa protesta. Il accompagnarli alla Scuola
grano, gli uomini, i fiumi, le et, germogliano, crescono, si di Musica dellAudio Shop.
esaltano, muoiono, scompaiono. Lunica cosa che rimane Per imparare s che hanno
la nostra protesta. Manuel Scorza imparato!
Frank Militello: il Anima blues: quando suona la chitarra si trasforma: il fee-
Mili: per follia crea- ling, il groove quello giusto. Glielha riconosciuto anche
tiva starebbe molto Vincenzo, sempre drastico nei suoi giudizi sui musicisti.
meglio tra i grungers & Grande feeling anche con le medie chiare, e con le Becks
c., ma lui proprio uno ancor di pi.
storico. A Spazio Ed il groove e la lucidit dei discorsi, da una certa ora in
c stato da sempre: poi, risultano inversamente proporzionali al numero delle
fedele nei secoli peg- birre ingurgitate. Passati alla storia i Militelli: banco-
gio di un carabiniere. note speciali fabbricate da Bruno, simili al dollaro, con la
Uno dei primi tesse- faccia di Frank al posto di Lincoln.
rati. Uno di quelli che Bella storia! Servivano per le sue consumazioni quando
ci ha aiutato a portar aveva esaurito il credito in moneta corrente, cio quasi
dentro il bancone (il subito. Di recente lho visto ad una session del luned a
pi pesante del mon- Spazio. Be, Mili, nonostante let e la vita dissoluta, mi
do) ..Se non era per sembra che con il fisico te la cavi bene. Mi sa che il cer-
me... ha continuato a vello invece...
menarcela per anni... Il cervello, quello, ormai andato da anni! Non lo recu-
Uno che i concerti non pero pi neanche con il CEPU mi ha detto lui ridendo.
544

Frank Militello e Dora se li perdeva mai e si


intrufolava ovunque, Mao, Maurizio Bozzi Pietra, altra colonna portante
sia quando cera la possibilit di una jam, sia quando delloperazione maestro Manzi. Lui un musicista di
cera da farsi fotografare a fianco di un musicista. (difatti quelli veri: batterista storico della scena musicale pave-
luomo pi fotografato della storia di Spazio). Per libe- se: da Le pesche sciroppate ai Grump (cera Giovanni
rarcene abbiamo anche provato a mandarlo in tour con i Rende: lui che ha iniziato alla chitarra Vincenzo, suo
Blue Stuff, arrivati con una mega corriera al seguito di fratello) fino ai lunghi anni di militanza con i Long Horns.
Joe Sarnataro, ma... niente da fare: dopo pochi giorni ce Granitico e solido nel suono ed anche nellaspetto: una
lhanno rispedito indietro. garanzia.

1 militello

Mao
Sergio Tamburelli Tamboo & friends

1987: Tolo Marton a Spazio. Sergio Tamburelli, ventanni


appena, almeno una quindicina di chili in pi rispetto ad
ora, ha passato tutta la sera con noi dietro il bancone a
spillare birre. A fine concerto, tra lo stupore di tutti, sale
sul palco, prende il microfono ed attacca: everybody
needs somebody: preciso a Belushi: ci divertiamo tutti
come matti, anche Tolo, di solito cos controllato: nata
una stella! Da allora Tamboo ci ha regalato serate indi-
menticabili! Tamboo, limpenitente Tamboo: il suo gusto
per la vita, la sua simpatia, le battute intrise di velati
riferimenti sessuali (quando parlavano di sesso lui, Bru-
no, Vincenzo, Giovanni e Jimmi avrebbero fatto arrossire
anche uno scaricatore di porto), la sua risata sonora che mo pollo che, per lavoro, gli tocca di tagliare a pezzi, viene
contagia tutti quando comincia a sparare cazzate a raffi- preso da qualche, passeggero, rimpianto
ca. Tamboo the animal: un animale da palco che vuole Tamboo ed i suoi cronici ritardi per il sound check,con
divertire e divertirsi, stupire e provocare. Il suo grande Bruno che non riusciva mai ad incazzarsi fino in fondo

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amore per il blues, il rnblues, il rocknroll e poi per il Tamboo che ti chiede una sigaretta perch da anni, dice
revival italiano degli anni 50, il swing, il country rivisitato lui, ha smesso di fumare (solo le sue di sigarette, per).
in chiave padana, con i fantasmi di John Belushi e di Fred Tamboo che arriva con i suoi casinisti e goderecci amici
Buscaglione presenti in ogni suo concerto. Tamboo che di Varzi...
cambia e si trasforma e che, come laraba fenice, rinasce Tamboo e la sorella di Therry, americana: lui che si in-
ogni volta con altro nome ed altra band: Tamboo, the venta l per l uno slang ammmericano da far invidia ad
animal, and, in ordine temporale: Crazy bus band, Alberto Sordi
Crazy band, Ticinum Playboys, Rustick boys, Bo- Tamboo e Taver: incontro ad alto spessore, ma questa
narda Wagon Boys, Delirio Sex tet, I vampiri della volta Taver che lo previene e gli d una bella strizzata
botte, fino ad arrivare a Tamboo all stars, lultima sua sulle palle.
creazione. Tamboo vincitore: oltre che di un vaso cinese
alla pesca di beneficenza di Borgarello, di molto altro nel- La cena: Quando venivano a cena da noi prima del con-
la vita ( lui che mi ha detto di metterla gi cos perch certo, riuscivano a fare un casino pazzesco; mangiavano
non vuole prendersi troppo sul serio). Ad esempio, ha vin- quantit industriali di roba (ricordo che calcolavo un etto e
to: Star 90 con il brano Sono un maiale (Rete 4); il mezzo di pasta a testa e non ne avanzava mai! Ma allora
concorso al Gal della Valle (Italia 1); ha partecipato Tamboo era in trasbordante forma fisica). Per non parlare
a trasmissioni quali BOOM (con Gene Gnocchi e Teo Te- del bere: si iniziava col vino rosso per poi passare alle
ocoli) e Lo spazzolino da denti (con Gerry Scotti). Ma grappe ed a vari intrugli a base di erbe che Bruno si dilet-
lambiente ricco, finto e patinato della tele non faceva per tava a fare nel suo tempo libero. Ancora prima di iniziare
uno ruspante come lui e cos ha opposto il gran rifiuto. il concerto erano gi belli andati eppure hanno sempre
Ogni tanto ( sempre lui che lo dice) al centocinquantesi- suonato e suonato alla grande!
Tamboo 1986

I musicisti Max Bernuzzi: il suo prezioso violino ora alla corte dei
Tanti i musicisti che hanno Fioeu dla nebia. Gnola: recente acquisizione come su-
seguito il Tamboo nei suoi per-guest-star e che dio ce la mandi buona!
avventurosi percorsi. Tut- Fabrizio Sforzini: un grande! Da anni bassista dellOr-
ti cos bravi da non aver chestra di Demo Morselli. Di lui si parla diffusamente in
bisogno di tirarsela, tutti questo libro come animatore delle mitiche jam session del
(chi pi, per fortuna nostra, luned. Allallegra brigata spesso si unisce Marcello Mi-
qualcuno... meno) in linea lanese (Marcello & the Machine), grande chitarrista.
con lo spirito goliardico e
la sfrenatezza del leader. Claudio Menna: oltre a suonare la chitarra, fungeva da
In ordine, pi o meno, di capro espiatorio: era lui che si sobbarcava lenorme peso
apparizione temporale, dal degli improperi di Bruno durante i sound check.
1988 ai giorni nostri:
Chitarra: Marcello Per- U! Brunooooo! ma coshai fatto?! non hai neanche sa-
rone, Little Pino Liber- lutato e sei sparito cos, senza dire niente.
tino, Antonio Giardina, Questa non te la perdono. Passi per tutti i vaffanculo
Dionigi Turcinovich, che ho preso, ma questa.... Quando ti vedo (e prima o poi
Claudio Menna, ti vedo!) non ti saluto neanche, maleducato.
546

Riccardo Bianchi. Mi han detto che hai aperto un locale nuovo. Te pareva!
Basso/Contrabbasso: Mi raccomando: cerca di imparare bene a fare i suoni, non
Ultimora: Francesco Foresta, Fabrizio Sforzini, Marco come al solito, perche l c gente che suona e suona
Tamboo & band Zacch, Giacomo Lampugnani per davvero. Chiss che gruppi ti godi adesso, con tutta
allaltezza del mito. Tastiere: Eros Cristiani, Mauro Faraoni. quella gente.......
Anno 2003: in un locale Armonica: Fabrizio Poggi Beh, cerca di metter gi una data decente che, quando
fuori Pavia, a fine Sax: Andres Villani arrivo, voglio suonarci anchio.
concerto, gli hanno Violino: Max Bernuzzi Ti saluto, per ora, e.......stammi bene!!! Claudio
presentato il conto: 120 Tromba: Max Paganin
euro centoventi (cio Trombone: Silvio Malinverno Andres Villani
duecentoquarantamila Batteria: Massimo Antoniotti, Franco Penatti, Il caldo suono dei suoi sassofoni ci ha accompagnato negli
delle vecchie lire) per Lallo Tanzi, Michele Vittori, Furio Sollazzi, An- anni. Andres Villani: uno dei rari musicisti di formazione
i gin tonic e le coke & drea Panizza classica (famiglia darte la sua: madre violoncellista,
rum bevuti. Come i Blues Il mitico maestro Faraoni: per anni colonna por- padre: Bruno per anni direttore dellIstituto musica-
Brothers: precisi! Tamboo tante della band; solo per questioni di lavoro e le Vittadini qui a Pavia), capace di suonare in libert,
e Andres sostengono di famiglia che, dopo anni di onorato servizio, con senza spartito, allinsegna dellimprovvisazione pi tra-
che tutta colpa di grande rammarico, ha dovuto lasciare. Max Pa- sversale. Lui non lo dice perch fatto cos, uno naif (e
Lampugnani che, da solo, ganin: uomo dalle mani doro; oltre che essere un difatti non si pu non volergli bene) e poi perch suonare
si mangiato 21 piadine ottimo suonatore di tromba, maneggia (hair stylist gli viene naturale: in realt un bravissimo musicista. Da
e bevuto 24 coke. cio barbiere) anche le forbici con grande talento. anni collabora stabilmente con lorchestra sinfonica della
Ora membro fisso della Hot Mama soul band. citt di Pavia; poco pi che ventenne ha vinto un concorso
Max Zaccari e Andres Villani

nazionale ed entrato a far parte dellO.F.P. di Bologna,


Orchestra Jazz della Comunit Europea, sotto la guida di
personaggi di musicisti del calibro George Russel, Mike
Gibbs, Kenny Wheeler, Bruno Tommaso, Enrico Rava.
Poi passato a Tamboo: una folgorazione. E l ha dato fon-
do alla parte sregolata di s. Ha lavorato per quattro anni
a Sarabanda (Rete 4) ed avrebbe potuto continuare per
anni ed anni ancora, ma la passione per la musica suo-
nata e sudata e per gli amici (Tamboo in testa) lo hanno
portato a mollare la sua condizione di emigrato di lusso a
Roma per farlo tornare (per fortuna anche nostra) a Pavia.
Ho pensato subito a lui per lultimo saluto da dare a Bru-
no sulle note dellInternazionale. Marco, che lo conosce
bene, mi ha detto: Fammi prima controllare: non vorrei
pensasse che si tratta dellinno dellInter. In effetti An-
dres ha candidamente confessato che va be, insom-
ma, pi o meno devo averlo sentito una volta: chiss
che cazziatone gli avrebbe fatto Bruno, se solo avesse

547
potuto!
Il cow boy di Tamboo
Il suo racconto: Era il 1987. Avevo 16 anni. Gi allora il rockabilly era la
Ero praticamente un bambino, nel 1986 avevo 16 anni; mia passione. Bazzicavo i locali di Milano. Pavia: zero. Ho
andavo a Spazio per suonare nel gruppo di musica das- fatto una breve apparizione a Spaziomusica per un John-
sieme del maestro Umberto Petrin; mi accompagnava mio ny be good, poi, per un bel po, pi niente.
padre (che sarebbe meglio non leggesse le note successi- Anni dopo ci sono tornato al seguito di Tamboo e dei suoi
ve). Da un Bruno (quello serio, mio padre) ad un altro Bru- Bonarda Wagon boys. Mi presento in anticipo, in perfetta
no (molto meno serio: Morani): ho continuato a praticare tenuta rockabilly: ciuffo scolpito e brillantinato, stivali pi-
il piacere della musica, allargando gli orizzonti al piacere tonati, sgargiante camicia texana con tutti i ricami.
delle donne (nel frattempo ero cresciuto) e della bottiglia. Al seguito la mia fedele Telecaster.
La situazione precipitata quando ho conosciuto Tamboo, Entro e Bruno mi squadra da capo a piedi:
mio vero guru. E poi, devo dire, ho continuato di mio. - E ti, chi set, ca voeut? -
Di Bruno ricordo un cazziatone tremendo semplicemente -Sono ospite di Tamburelli-
perch ero in ritardo; io cercavo di parlare con la sempre - Ah! Va da via l c ti e l l, il solit tiratardi, ma quand
confortante Daniela perch non avevo neanche il coraggio il riva ...!
di guardarlo in faccia. Ricordo decine e decine di session Quando Sergio arrivato con le sue solite due ore di ri-
fino ad arrivare alla festa finale: io sempre presente! tardo, gli insulti sono puntualmente arrivati, e ce ne sono
successo di tutto: troppo bello! Andres stati per tutti. Ma gli insulti di Bruno erano positivi, per-
ch detti con amore e con ironia, perch lui alla musica ed
Ciau Bruno!: Bruno Villani ai musicisti ci teneva per davvero ... Alex Mela
Cronaca di un ritardo annunciato Ore 17.45: a Spazio: tutta la band arrivata;
Antefatto: venerd sera, al telefono: per tutti c un complimento.
Bruno: Senta, a che ura at rivat? B: e cal pirla l? al massimo alle quattro e mezza!
Tamboo: Presto, sicuramente entro le quattro e mezza: Quand cal riva al ciapa al so va a da via al cu!
dobbiamo provare pezzi nuovi. Ore 18.30: arrivo con tranquillit.
B: Va ben, vo li aposta. Puntul, am racumandi. Tutti sono in attesa del nostro incontro.
Sabato ore 17.30 a Spaziomsica sono presenti solo Bru- T: Allora, Brunone, tutto in ordine?!
no e lospite della serata Lucky Mela: B: Tambo, pirla! va a da via al cu!
B: E ti sa fet chi? ed altro ancora; ma dalla sua bocca sarebbe uscito
Lucky Mela: Dovrei fare lospite questa sera. ben di peggio se non mi avesse salvato la simpatia che
B: Ti ca fet lospite set riva prima di altar. Bruno ha sempre avuto nei miei confronti.
Tamburelli l sempar il solit balurd! Sergio Tamburelli

Long Horns pavese: strage di cuori femminili, come da leggenda. Dei


personaggi. Con il pregio della coerenza, da sempre. Inos-
Li ho convocati, come gli eroi di Paco Ignacio Taibo, in una sidabili. Anche se i capelli sono caduti ed il fisico non
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nebbiosa serata dinverno: C da scrivere il libro. Sul pi quello di una volta. E grandi musicisti, ma per davvero:
tavolo la nostra storia in immagini, locandine e foto, di- Plinio Fraccaro, famiglia importante, illuminata e demo-
ventate ormai foto depoca. Poi i ricordi che cominciano cratica, di quelle che hanno fatto la storia dellUniversit
a fluire tra sorrisi e tel l smozzicati: c da raccontare di Pavia; formazione classica, polistrumentista: una roccia;
una vita insieme. Plinio e Vincenzo: con Bruno si conosce- Vincenzo Rende, autodidatta, talento naturale della chi-
vano dai primi anni Settanta: gli anni di Lotta Continua tarra, hendrixiano nellanima oltre che nelle corde, gran-
e dellantifascismo militante, delle manifestazioni e del de voce soul. Gi nel 78 (il mio primo anno a Pavia) per
femminismo, di grandi amori che nascevano e coppie ascoltare il loro rock-blues sanguigno si migrava in massa,
aperte che scoppiavano, di alcol (a fiumi), di sogni e di ogni marted, al Boschetto di Torre dIsola. Sezione ritmica:
trasgressioni, delle osterie in il Mao (Maurizio Bozzi Pietra) alla batteria ed Ivano
Borgo (il Previ quando ce- Grasselli al basso: due pietre miliari della storia musi-
rano Daniele Travaini e sua cale di Pavia, al nostro fianco sin dagli albori di Spazio.
mamma, la mitica Rina, e Poi arrivato Lopez, il fratello pi piccolo di Vincenzo.
La Malora della famiglia Cantante, front-man, lidolo delle ragazzine. Sul palco la
Perelli) dove Contessacan- sfrontatezza dei suoi (allora) 18 anni (di anni adesso ne ha
tata con rabbia si alternava 35 ma sempre uguale a se stesso). Jim Morrison e Mick
alle sonorit di Crosby, Still Jagger suoi modelli ispiratori. Con Bruno sempre a dirgli:
Nash& Young. Compagni duri Lopez, l un microfono, l no na canela per quel suo
e puri, senza perdere la te- modo, diciamo cos particolare di tenere il microfono.
nerezza. Ruvidit alla Char- Di un narcisismo disarmante, Stakanov non il suo mito,
les Bronson condita in salsa ma, si sa, ogni scarraffone: ci tocca proprio volergli
bene. Alla batteria dopo il Mao sono arrivati: Mariano a lavorare in fonderia. La stessa voglia che mi prendeva
Bellarosa (stradellino doc), Eugenio Mori (lasciati i quando cominciavano le vertiginose discese in campo
Long Horns: gli States, Biagio Antonacci, 883), Rosario alcoliche. E non ce nera per nessuno. Spazio non sarebbe
Napolitano, Giuseppe Rotondi (lunghi boccoli neri, viso stato lo stesso senza i Long Horns, senza i loro concerti (i
angelico, una nota di poesia tra quei ruvidoni: Guai a voi mitici venerd delle Lunghe Corna quando gi alle
se me lo rovinate! continuavo a raccomandare a Plinio 10 non riuscivi pi ad entrare), le jam, gli assoli da brivido
e Vincenzo; lho ritrovato, con grande piacere, a fianco di di Vincenzo e le sue imprecazioni, la posa statica di Plinio
Giorgio Cordini), fino ad arrivare a Gianluca Scollo che, ed il suo grande cuore da orso, le conquiste di Lopez, il
dal 1990 ancora resiste e che si adattato in pieno ai rit- maialino di Rolando e poi le sbronze, le litigate, gli amori
mi forsennati della band. Dal 1990 le tastiere di Rolando ed il grande affetto che ci ha sempre legato. Le loro tracce
Cabrini (cugino di Claudio: la musica arte di famiglia. sono disseminate in tutto questo libro di racconti
Ares, suo figlio ha cominciato a suonare la batteria allet
di 5 anni). Dietro unaria da tranquillo ragioniere nasconde
una buona dose di follia, che lo ha fatto entrare subito in
sintonia con Bruno. Dopo anni trascorsi a fianco di Albano
e Romina (che gli hanno anche garantito la pensione) e
soprattutto di Ellade, diventato un vero rocker: wisky a
go-go, sempre pronto a tirar mattina. Di una generosit

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senza limiti: non siamo mai riusciti a non farlo pagare: sic-
come non prendevamo i suoi soldi, ce li nascondeva nei
posti pi impensati.

Una storia lunga pi di ventanni: Long Horns Cama-


rillo Brillo (in onore a Frank Zappa) Lizard King
(nel tributo ai Doors; a Jim Morrison Lopez ci assomiglia
per davvero!) Bandido (con lapporto del percussioni-
sta Dario Tanghetti ed il bassista Ermes Locatelli):
sempre loro: una garanzia: grandi trascinatori di masse
giovanili, sicuramente una delle migliori cover band a li-
Sempre al seguito dei Long Horns: il Lucio,
vello nazionale. Dal blues elettrico al rock anni 70 e 80; Lucio De Vecchi, non si sa se pi per
gli anni Novanta: un repertorio che proponeva il meglio amicizia, per il rock o per le ragazze...
delle nuove band e delle nuove tendenze che agitavano Grandi fan anche Riccardo Grignani, Herv
la scena internazionale. Bruno ed io, da bravi dinosauri, Baron... e tanti (soprattutto tante) altri...
li preferivamo alla vecchia maniera, con il blues e gli
Stones; i Metallica non ci hanno mai fatto impazzire, e ci Francesco Albertini detto Jimi per la sua
smisurata passione per Hendrix e per i Long
toccato persino sorbirci qualcosa di Marilyn Manson. E al- Horns. Campione di rock acrobatico, assieme
lora, gi discussioni a non finire. E poi la guerra dei volumi: alla moglie. Con Bruno-Vicenzo-Giovanni
Aveva ragione Bruno a dirgli:
io cercavo di mediare, senza successo e spesso la voglia Lopez, l un microfono, l no na canela! parlava di sesso come uneducanda.
era quella di mandarli tutti (Bruno e Long Horns insieme)
Plinio Fraccaro

Cantarana (PV) 8-1-03 tanti luoghi . Abbiamo condiviso tante cose Bruno ed io;
Che scrivere di Bruno? abbiamo amato e/o odiato le stesse persone, le stesse
Che scrivere di unamicizia situazioni. Jeans, sandali francescani destate, camicia a
quasi trentennale, passata scacchi e giacca militare verde. Naturalmente la barba,
per anni raggianti, fatta di che cera, anche se non raggiungeva la lunghezza ed il
sogni, speranze rivoluzio- candore degli ultimi anni. Sono tra i pochi a ricordarlo
narie, di unenorme voglia senza, per un certo periodo, e a volte con i baffi. Non gli
di conoscenza, di input certo mancata una coerenza, anche nel look attraverso
(oggi si dice cos) a livello i decenni! Ci si conosce intorno alla met degli anni 70
umano, politico-sociale e (un gran bel calderone i 70; ma quali anni di piombo?!)
soprattutto culturale. Con- Bruno un po pi anziano o, se preferite, pi grandicello,
tro lingiustizia insomma, noi un gruppone di ragazzi e ragazze, unaccozzaglia pi o
Plinio ha un laboratorio di anche se non era tutto rose e fiori. La Storia comunque meno organizzata di giovani proveniente dalle pi dispa-
chitarre / strumenti dannata. si ripete, vedi oggi (questo suona un pochino luogo co- rate arti e mestieri. Eravamo i medi: chi era studente
Il sito, caldamente consigliato, mune ) Tant, proviamoci. Nevica. Mi accendo una medio davvero (i pi), chi impiegato, chi pompiere, chi di-
: www.unclep.it MiniMeharis e cerco tra i vinili, i cari vecchi L.P., una co- soccupato cronico, chi bidello. Cerano poi il muratore, lo
lonna sonora ideale, qualcosa che ispiri questo momento studente universitario, loperaio, il ricco di viale Libert, il
di penna e di ricordi. Non basterebbero queste righe, gi commerciante, il nullafacente, il ragioniere. Ecco, il buon
550

tante, per raccontare aneddoti, storie vere e altre pi im- Bruno allepoca era ragioniere nella piccola banca (luni-
probabili, momenti di vita, tanti, passati con Bruno, e con ca) di Borgo Ticino. Militanti di Lotta Continua (chi pi chi
Daniela naturalmente. tutto un turbinio di pensieri e di meno) noi; tesserato del PSI (quello di Lombardi), ma pi
ricordi accentuatisi da quando Daniela, un paio di mesi fa, che simpatizzante nostro lui.
ha convocato i Long Horns. Con piglio magistrale (rimane Deve ancora arrivare Craxi accompagnato dai fetidi anni
la sig.maestrrra di sempre) e puntiglio ci ha illustrato il 80. La svolta sovietica di Bruno avvenuta pi tardi,
suo interessante progetto. Sono sbucate di quelle foto! agli albori di Spazio. Scelta da cui ho sempre dissentito
Va b Ventinove anni (29) di amicizia sono tantissimi o anche se su questo argomento non ci siamo mai scazzati
pochissimi; dipende da che lato si guarda la cosa. Butto seriamente. Gli regalai qualche anno fa bandiere, gagliar-
gi qualcosa di getto, qualche momento, o forse una ve- detti ed altri oggetti made in URSS; provenienti dallU-
duta dinsieme di tanti anni fa. Ma non di pi. Comunque craina per lesattezza, grazie ad un antico amico veneto
trovo If I could only remember my name di David Crosby, (Bruno: notevoli le donne di quella terra!). Ci si scornava
che, mi viene in mente ora, non ho mai fatto ascoltare a sulle canne, sugli ormai famosi nel mondo volumi de-
Bruno. Gliela dedico ora. Va benissimo. Mi riporta indietro gli amplificatori e quando si era alticci, se non completa-
di anni e mi ispira un poco nello scrivere. Da tempo ormai mente ubriachi, su motivi futili: la richiesta di un caff,
scrivo solo Programmi SIAE, scalette dei brani, qualche oppure di un bicchiere dacqua. Che strano. Ci si trovava
bigliettino alle amate o a mia figlia Amina, rare canzoni e in piazza e, se non cera da far politica, qualche ronda
fugaci appunti di viaggio dimenticati nei cassetti. Lontani antifascista o organizzare / partecipare a qualche evento
gli anni della stesura di roboanti volantini o di veri e propri culturale, alla sera si andava per osterie in borgo. Era una
(soprattutto lunghi) proclami damore alle predilette. La specie di zona franca per noi (o almeno lo pensavamo).
musica mi fa pensare, vedo Bruno in tante situazioni ed in L avevamo un sacco di amici, non ultimi gli ex-partigia-
Long Horns 1986

ni. Bruno, e qualcun altro della sua generazione, era lo


zio giovane, il fratellone. Si trovava bene con questi 17
/ 25enni che alle canzoni popolari e di lotta alternavano
Guccini e le canzoni cubane e sudamericane oggi tanto
di moda (Bruno ed io parlavamo spesso di questo nei po-
meriggi a Spazio: del Che usato per la pubblicit di una
famosa marca di caff, di come lindustria discografica,
il Sistema, alla fin fine risucchi tutto e riproponga que-
sto tutto banalizzato, svuotato dei contenuti, mercificato).
Ma si cantava e si suonava anche Hendrix, Neil Young,
Muddy Waters, Allman Bros, Blues e West Coast: pensa-
te a 20, 30, 40 persone che cantano in coro Teach your quegli anni, voluta da persone con quel background cul-
children o accompagnano con ululati cori di Yeah alla turale. La musica e limpegno. Blues, tanto blues, ma an-
J.Winter. Il risultato non era poi cos male e soprattutto che jazz davanguardia, folk, rock, cabaret... Lopportunit
ci si divertiva. Bruno si avvicin al Blues cos. Lui, gran- per tanti musicisti, musicofili, appassionati e soprattutto
de appassionato di jazz e fine conoscitore della canzone giovani di avvicinarsi a generi musicali densi di contenuti
popolare e tradizionale. Bruno and me: ragazzi di famiglie e fuori dagli schemi preconfezionati. Uno Spazio post-ri-
bene, in vista, importanti in questa Pavia. Piccola flusso che durer tanto, ma non abbastanza. Lascio ad

551
citt, borghese gente..., per cantarla alla Guccini. Pecore altri, sicuramente numerosi, il racconto, gli aneddoti, le
nere (anzi: rosse) sempre (pavia) contro. esperienze sugli anni di Spazio e su Bruno di quel periodo.
I giri in collina domenicali dagli amici-compagni dellOl- Plinio
trep, lantifascismo militante, lappropriazione indebita
di vino (pregiato) per le cene con le compagne universita- Post scriptum:
rie, i primi concerti di una generazione nuova di musicisti - Aver conosciuto Louisiana Red ed aver suonato a Spa-
locali, lospitalit della casa di Bruno e Daniela (cambiava ziomusica con lui (era uno dei miei idoli da diciottenne!),
ogni tanto ubicazione, ma la porta per noi figli adottivi come con altri musicisti, collaborando poi professional-
era sempre aperta, come ora daltronde). Ospitalit per mente con alcuni di loro, ha accresciuto la mia conoscen-
tutta una serie di cose, quali il down post-libagioni, le za ed aperto i miei orizzonti.
scopate con le compagne universitarie sopracitate (na- - Non voglio poi dimenticare il grosso apporto logistico-u-
sceranno anche grandi amori come, pi tardi, a Spazio), mano-musicale-tecnico ed anche (ahim) alcolico che
oppure per un po di salame o per un semplice piatto di Bruno, Daniela e Spazio hanno dato alla band in cui milito
pasta piuttosto che per un po di compagnia nelle gelide (Long Horns), in tutti questi anni.
e nebbiose serate pavesi. A volte si passava per chiedere - Nonostante il carattere decisamente del cazzo di Bruno
in prestito la mitica A112 per andare in montagna con la e lorgoglio mio, non abbiamo quasi mai litigato e quando
morosa di turno. Si arriva poi agli anni di Spaziomusica succedeva si tornava a casa propria con il groppo in gola.
Una cosa grande ed importante che Bruno, insieme ad Una telefonata la mattina dopo e tutto passava. Ci siamo
altri, ha creato e che questa citt non ha capito e recepito sicuramente voluti un gran bene. Mi manca.
allora agli albori e che continua a non capire oggi, nono- - Ho i lucciconi agli occhi, per cui finisco qui.
stante il cambio di gestione. Una cosa, un luogo nato in Grazie Bruno, grazie Daniela, vostro Plinio (Fraccaro)
Luisiana Red e Vincenzo

Vincenzo Rende
552

forse mi basterebbe dire che ci siamo conosciuti a Dove minchia sono capitato? Unimpressione micidiale
met anni 70. Ero molto giovane ma anche molto preco- la mia prima volta a Spazio: un posto unico, dal sapore
ce. Ed abbiamo condiviso, ancor prima di Spaziomusica, antico, cos come la faccia di Bruno che ti squadrava
tantissime esperienze, dalle pi impegnate a quelle pi con quegli occhi inquietanti. Scusi, dovrei spostare
leggere, e sempre con ottimi risultati. Si era veramente la batteria? Comincia no a rump i bal. Messaggio
bravi! Difficile cercare un fatto, un avvenimento: politica, ricevuto. Anni dopo.... il tirante. Io levavo un tirante del-
musica, sbronze (precisiamo che la sua malattia non la pelle della grancassa per montare il doppio pedale:
stata causata dallalcol), litigi furiosi ogni volta menate pazzesche. Poi il compromesso: puoi
Fino a quel giorno in cui mi sono ritrovato davanti ad una levarlo ma guai a te se non lo rimetti a fine concerto.
chiesa ad imprecare contro tutte le divinit passate, pre- Una sera successo: mi sono dimenticato: aiuto!
senti e future, proprio come avrebbe fatto lui. venuto gi luniverso. Lui la batteria elettronica (che
Vincenzo usavo per alcuni pezzi della psichedelia anni 80) non la
sopportava proprio: sa fet anm cun quela machineta
ad merda! Una sera avevamo litigato ( successo in di-
verse occasioni), anche pesantemente, per una banale
questione di feltrini o di volumi. Una settimana dopo mi
ha praticamente regalato (t, ciapa s) una spia Ca-
botron, che sto usando ancora adesso. Bruno era cos.
Gianluca Scollo
Max Pezzali cisione maniacale come tasselli nella storia del Blues e
del Rock, ascoltatore attento a ogni sfumatura, appassio-
Forse quel blues degli Stones che d il via allUomo nato ed esperto a un livello che raramente mi capitato
Ragno, Max Pezzali laveva sentito proprio a Spazio, suo- di incontrare. Mi difficile ricordare Bruno Morani senza
nato dai Long Horns. Lui a Spazio ci veniva agli inizi, da commuovermi, riaffiorano alla mente le domeniche po-
ragazzo. Ci veniva per la musica, per gli amici, per le birre, meriggio trascorse insieme in interminabili grigliate con
anche per una ragazza greca a cui erano in tanti a fare il i nostri amici comuni greci, le serate trascinate ben oltre
filo (alla fine lha spuntata lui). lorario di chiusura a discutere tanto di massimi sistemi
Max a Spazio veniva per Bruno. quanto di stronzate senza senso, le spaghettate a casa
Lo si capisce dal ricordo che lui mi riconsegna delle di- sua e di Daniela in unatmosfera di serenit ed allegria
scussioni notturne senza fondo, dei racconti di suoni e irripetibili. Una volta lo incontrai, e mi disse che avrebbe
di visioni, del rum Pampero condiviso, delle grigliate coi dovuto lasciare il locale: gli acciacchi dellet lo costrin-
Greci quando bouzouki e sirtaki si mischiavano a spiedini gevano a uno stile di vita un po meno frenetico. Nei suoi
e Johnny Walker, della poesia di quelle notti lontane... occhi vidi lamarezza di chi stava per perdere una parte
importante della propria esistenza. Lo Spazio Musica che
Ciao Daniela! conoscevamo scompariva per sempre.
... Stai facendo una cosa molto bella per un uomo straor- Probabilmente il DNA ha unimportanza enorme nei nostri
dinario; non a caso, anche tu sei una donna straordinaria. destini: il padre di Bruno, che nella mia infanzia ho avuto

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Ti mando un abbraccio fortissimo, Max la fortuna di conoscere, era un poeta, e poeta stato il
figlio, con la passione e la fragilit che appartengono solo
In quegli anni Spazio Musica era un luogo speciale dove ai Grandi Uomini. Max
la mediocrit non era consentita. Ognuno dei suoi avven-
tori aveva qualcosa di particolare da raccontare, una sto-
ria strana alle spalle o davanti a s, un dettaglio, a volte
impercettibile, che lo differenziava dal resto dellumani-
t: studenti universitari provenienti dai luoghi pi lontani,
fricchettoni della vecchia guardia mai integrati nel con- Max Pezzali (seminascosto)
formismo piccolo-borghese, ragazze ubriache perse nelle tra Bruno e Joe Sarnataro-Bennato
danze al ritmo delle band sul palco, fieri reduci di Rivolu-
zioni sognate e mai consumate, rumore, birra e musica,
tanta buona musica. Poi cera lui, Bruno. La sua statura,
la sua barba, i suoi occhi e il suo carisma.
foto Garbi dalla Provincia Pavese

Ho un ricordo vivido e incredibilmente definito delle sera-


te trascorse insieme nella biglietteria, langusto antro che
si trovava entrando sulla destra; i suoi racconti immagini-
fici, le sue discussioni accalorate, il suo ottimo rum vene-
zuelano, e soprattutto il suo immenso e sconfinato amore
per la Musica. Lo avrei ascoltato allinfinito snocciolare
nomi di chitarristi, bassisti e batteristi, collocati con pre-
Quelli che hanno scritto

Sandro Abbiati Enrico Brunetti Ernesto De Pascale Claudio Golinelli Max Manfredi
Stefano e Cristina Lusardi Stephen Bruton Rambaldo Degli Azzoni Marino Grandi Mario Mantovani
Amer Abdalla Massimo Bubola Vittoria Dellavalle e Ivano Grasselli Federica Mariani
Oscar Abelli Rino Bugiolacchi Sergio Ferraboschi Dario Gravina Mario Mariotti
Roberto Aglieri Adrian Burns Dennis & the jets Paolo Graziano Tolo Marton
Marco Agnelli Davide Busnelli Heidi Denny Commesse Griffini Mary Newsletter
Ahmed Massimo Caffi Marco Denti Andrea-Elisabetta-Enrico Silvia Massara
Gabriele Albanesi M.Teresa Camera e Tina Massimo Depaoli Grimaldi Marcello Matranga
Roberto Allara Natale Luigi Di Lorenzo Stefania Grossi Cinzia Matteo
Luca Amodeo Mara Camerano Enrico Domenichini Ezio Guaitamacchi Max Mauvaise
Annalisa Andrea Campari Kempe Lucia e Toto Dorigo Marco Guarnerio Guido Mazzon
Emilio Antenucci Herico Campos Stefano Duchi Gary Hall Armando Mazzoni
Dominique Aris Vincenzo Caponetto Lorenzo Duico Dirk Hamilton Barry Mc Cabe
Sandro Bacciocchi Carlo Carlini Emanuele e Daniele Jack Hardy Angela Megassini
Balentes Antonio Carta Fabiana Fermo Michael Hill Claudio Menna
Luciano Barbieri Dorretta Carter Paolo Fantozzi Stefano Intelisano Ada Meroni
Corrado Bargigia e Laura Gabriele Cavalli Tony Farinelli Andy J Forest Filippo Milani
Massimo Barone Gigi Cifarelli Luca Finotti David James Arthur Miles
Giuseppe Puccio Barone Tiziano Cimaschi Dennis Flagiello & the Freddie James Phil Miller
Armando Paci Barone Manuel Clava Jets Kapil Jayakar Rita Minchiotti
Riccardo Bernasconi Michele Colloi Patrick Ford Andy Just Alberto Moggi
Annibale Bertolazzi Silvia Comaschi Plinio Fraccaro Mitch Kashmar Marco Molinari
Alessandro Bianchi Aida Cooper Roberto Freak Antoni Fabio Laboranti Francesco Montesanti
Flaco Biondini Giorgio Cordini Stefano Galvani Lampugnani Marco Moraca
Giorgio Boatti Rossana Corte Carlo Gariboldi Giovanni Lanfranchi Marco Morani
Ivan Bodley Eros Cristiani Marco Gatti Lara Ro. Maurizio Morello
Alberto Bonanni Anna Cusumano Carmelo Genovese Luciano Ligabue Marco Morosini
Pierpaolo Bonelli Giusi Cusumano Carlo Genta Marco Ligabue Roger Mugnaini
Paolo Bonfanti Mirko DOnofrio e Ruth Gerson Gaetano Liguori Francesco Negroni
Paolo Bonizzoni Gabriella Giorgio Ghezzi Roberto Lisi Mim & Neri per caso
Pamela Bossetti Daniela fan club Luca Ghielmetti Claudio Lolli M.Grazia Nespolo ed Ezio
Carlo Botteri e Manuela Chris Daniels Ghosthouse Linda Lucini Poli
Giacomo Bovio Giancarlo De Alberti Mario Giavotto Cristiano Maccabruni Michael Osborn
Mel Bregante Daniela De Amici Rita Gigante Giovanni Magenes Barbara Padovan e Ricky
Gigi Bresciani Nando De Martino e Camilla Giubbini Claudio Maioli Mauro Pagani
Dante Brigada Nerina Maurizio Glielmo Oliviero Malaspina Pagetti DJ Pagio
Flavio Brighenti Antonio De Paoli Gene Gnocchi Man:Matin Ace Stefano Pallaroni
I numeri

Pier Sandro Pallavicini Graziano Romani Hans Thessink 564 le pagine


Valera Pangrazio Gianni Rossi Davide Tininini 1574 le foto, le locandine, i biglietti sparsi...
Alessandro Pelle Marinella Rossi Umberto Tonello 279 le persone che hanno scritto. Il testo pi lungo il
EnricoPenati Lella Rossi Roberto Tortini fantasmagorico racconto di Chris Daniels: 4 pagine im-
Franco Penatti Stefano Rugginenti Fabio e Susanna Treves perdibili. Il record di brevit va - manco a dirlo - ad un
Claudio Perotti Tony Rusconi Annina Tronconi pavese: 2 parole due, ma scritte col cuore.
Gabriella Pertusati Gianni Sacco Daniela Usardi 468 ( pi o meno) i musicisti e le band che hanno suonato
Umberto Petrin Davide Salluzzo Pippo Valla a Spazio: italiani e stranieri, vicini e lontani, molto famosi
Max Pezzali Matteo Salvadori Diego Vallati ed esordienti totali ...
M.Grazia Piccaluga Moreno Santagostino Maurizio Vallati qualche migliaio i messaggi e le mail che ho ricevuto;
Roberto Piccoli-Laura Giulia Santerini Vince Vallicelli molte di pi quelle che ho inviato.
Miradoli Sarasota Slim Enzo Valls 1000 e 1000 e 1000 ancora i nomi ed i volti di Spazio. Ci
Giancarlo Pierozzi Dario Savini Clotilde Veltri ho messo pi di 890 giorni per ricostruire fatti e storie ed
Alberto Pietrapertosa Marco Scardigli Patricia Veltri una cura maniacale per mappature umaneche fossero
Linda Pietrostefani Gianluca Scollo Sara Ventricelli le pi complete possibili. Ho dato fondo alla mia memoria
Enrico Pighi Pino Scotto Elisabetta Verri ed a quella dei tanti che mi hanno aiutato. Ce lho messa
Luigi Piloni Scuri Marino Sensi Simona Viciani proprio tutta - lo giuro! - per non dimenticare nessuno. Se
Antonio Pizzonia Fabrizio Sforzini Andres Villani successo, mi spiace proprio. Credo comunque di poter
Fabrizio Poggi Leo Sgavetti Bruno Villani contare su una benevola comprensione e di meritarmela
Fede Poggipollini Sandro Siess Stefano Viola anche.
Alessandro Porta Antonio Silva Luca Vitali 3 i miei superconsulenti-angelicustodi-rassicuratori: Fa-
Ricky Portera Silvio da Pinarolo Terry Wilson bio e Susanna Treves & Linda Lucini che mi han-
Lorenzo Pugliese Simona Wine Spirit no seguito passo dopo passo passo, scritto dopo scritto,
R. Bizzarro & Radiofiera Maurizio Solieri Steve Wynn emozione dopo emozione... Lo so che li ho gi inseriti
Fedora Ramondino & Furio Sollazzi Daniela Zandonella negli special thanks allinizio di questo libro. E che
Ginato Avo Soncini Massimo Zaza voglio ribadire il concetto perch non li ringrazier mai
Franco Ratti Tom e Ian Spanic Angelo Zorzoli abbastanza.
Gianni Rava Spinillo Andrea Zuffi
Roberto Re Michele Stallo
Jason Reed Angelo Taglietti
John Renbourn Sergio Tamburelli
Vincenzo Rende Little Taver
Romolo Resga Ares Tavolazzi
Lorenzo Riccardi Roberto Terlingo
Mattia Riccardi Luca Ternavasio
Francesco Ricevuti Luca Testoni
Clara Rivieri Alee Thelfa
Quelli che hanno suonato

A 440 B.Art Bums Custodie Cautelari Extrastinky


Abbey Road Baccano Butch Hankok Dana Gillespie F.lli Lotto
Acapulco gold Baker Street Band Cacao Dandy Bestia Fabio Casali
Acthung banditi Banda Osiris Calenning Band Danger Bird Fabio Treves
Adrian Burns Bandura California guitar trio Danny Adler Fabrizio Sforzini
Africa United Barabn Candelario Cabezas Das dadasein Factotum
Aida Cooper Barbaro Hungary Caravan Petr Dave Kelly Fandango Band
Alan Farrington Barely works Carey Bell Dave Massengil Fats Band
Alan Haynes Bassa padana Caribe Dave Peabody Fede Poggipollini
Alan King Bassafrequenza Carlo Actis Dato David Brian Srb Felicity Buirski
Albatross Bebamabala Carlos Ugueto David Essig Fendinebbia
Alberto Camerini Bedlam Rovers Carmelo Tartamella David Honeyboy Edwards Fifth Avenue
Alee Thelpha Benoit Blue boy Carolina shout David Zollo Fish Heads & Rice
Alejandro Escovedo Beppe Gambetta Charlie Cinelli Daydream Flaco Biondini
Alias Bert Jansch Charlie Gnocchi Deathworm Flavia Vallega
Almalibre Betty Verri Charlie Mariano Demo Morselli Flying fox
Almalibre Biba band Cheryl Porter Dennis & the Jets Ford Blues Band
Amedeo Bianchi Bidibop sextet Chicken Mambo Deva Four Angels
Andrea Braido Big Jig Chico group Dick Heckstall Smith Frammenti di Okazaki
Andres Villani Big Dawgs Chico Hamilton Dirk Hamilton Franalanda
Andy J.Forest Big Fat Mama Chip Taylor Dirty Duck Francine Luce
Andy Carrieri & Dirty Hands Big Fuzz Chris Borroughs Dispersione zero Franco DAndrea
Andy Just Big Time Chris Daniels & the Kings Doctor X Franco Penati
Andy White Bill Thomas Cinu Don Mc Calister Frank Frost
Angela Baggi Billy C.Farlow Clara & the black Cars Donato Ciletti Freak Antoni
Angela Brown Bireli Lagrene Clara Rivieri Dorretta Carter Fred Baker
Annibale Berger Birragratis Clarence Carter Downtown Fred Reining
Antonio Carta Black snake blues band Claudio Cabrini Dreamtime Freddy James
Archensiel Blastoplastica Claudio Golinelli Eddie Walker Freenation
Ares Tavolazzi Blue Stuff Claudio Lolli Eddy Clearwater French & the firebirds
Arizona Bob Brunning Cliff Aungier Ellade Bandini Fryers & friends
Armando Battiston Bob Childers Comitiva Brambilla Elton Dean Fungus
Armando Corsi Bob Margolin Conga Tropical Embryo Fuorilegge
Armonite Bobby Mack Cooper Terry Enrico Penati Gaetano Liguori
Art.11 Bone Machine Crema Eric Andersen Gang
Arthur Miles Brando Cristiano De Andr Esperienza acustica Gary Hall & Stormkeepers
Axia Bruno Tommaso Cuki & I domopack Extralarge Gene Gnocchi
Ghosthouse Insolite note Lella Costa Mary Ann Brandon Neil Casal
Giancarlo Crea -Model-t- Instant Karma Level blues band Mary Newsletter Nello Da Pont
Boogie Interurbana Level group Massimo Bubola Neri per caso
Gianluigi Trovesi Irie Lillo Rogati Massimo Greco Nexus
Gigi Cifarelli Irio De Paula Listen here Massimo Riva Nick Becattini
Giorgio Cordini Iron Ricasso Little Charlie & the Matteo Salvatori Novalia
Glory Days Ishtar quintet Nightcats Maurizio Solieri Obatal
Gnola blues band Jack Hardy Little Taver&his crazy Mauro Pagani Oddity
Grandmother milk Jaime Dolce & Innersole alligators Mauvaise Olin
Graziano Romani& Jason Reed Little Willie Littlefield Maverick Oliviero Cremonesi
Mescaleros Java Jives Logos Max Johns Oliviero Malaspina
Greg Fingers Taylor Jimmy Dillon Long Horns Max Manfredi Omar & the Howlers
Greg Trooper Joe Ely Lorenzo e i parenti delle Meccano Ondabuena
Grey Coffee Pot Joe Sarnataro vittime Mega Jam 5 Onirica
Groovers John Hammond Lorenzo Riccardi Mel Previte Opera omnia
Guayaba John James Los Gemala Melanie Harrold Otto e Bernelli
Guido Mazzon John Morris Los Mata Tigres Michael Hill & Blues Mob Overcoat
Guido Toffoletti John Renbourn Lost River band Michael Osborn Pamela Fries
Gypsy eyes Johnny Heartsman Louis Moholo Viva la Michele Ascolese Paolo Bonfanti
Hank Shizzoe Johnny Mars Black Michele Bozza Paolo DellaPorta
Hans blues& boogie Jolly Roger Band Louisiana Red Mick Clarke Paolo Fantozzi
Hans Thessink Julius Farmer Luca Ghielmetti Mick Martin&blues rockers Paolo Ganz
Havana club Kaball Mack & the Boys Mickey Waller Patrizio Fariselli
Havock Kangaroo moon Maestro Manzi ensemble Midnight blues band Paul Lovens
Head Hunters Keith Dunn&J.Paker Man Midnight Ramblers Paul Millns
Hells cobra blues band Kim&the Cadillac Mandolin Brothers Midnight sons Paul Orta
Hellen Christi King Bees (It) 279. Marc Benno Miele di lei Peppino DAgostino
Here be dragons King Bees (USA) 280. Marco Guerzoni Mike Blakely Percussion Orchestra
Herico Campos y grupo KK Four 281. Marco Ligabue Mirage Peter Glaser
siesta Klaushoora 282. Marco Limido Mir Peter Kowald
Hoax Knot Toulouse 283. Margot Mirrors over Kiev Phil Miller
Hokkanohey Larry Burton 284. Mario Mantovani Mitch Woods Piero Bassini
Honey Davis Larry Johnson 285. Mario Venuti Mod.740 Piero Bonelli
Hot Bibins Last Call 286. Marion James & Moochers Piero Coscia
Hot Mama Le vie aeree Turbanaires Musicisti & Band Pierre Le Rue
Howard & the White Boys Lee Konitz Mark Hummel My friend Pedro Pietro Cantarelli
In Cahoots Lele Ravetta Martini Bank Naco Pino Scotto
Pip Pyle Sarah Pierce The Poorboys
Pippo Guarnera Sarasora Slim Tiempo Mancante
Pippo Pollina Say Zuzu Tiempo mancante
Polpa Scomunica Timeless
Pontiax Sem & friends Tinto Bros
Poorboys Semplicemente Chiara To hell with Burgundi
Popa Chubby Senzabenza Tolo Marton
Power Symphony Serena rock band Tom Pacheco
Psyco caos Sergio Tamburelli Tom Principato
Quarteto Idea Settima Onda Tony Mc Phee
R.L.Burnside Settore out Tony Rusconi
Racine Severance Top Topham
Radiofiera Shuffle Club Treves Blues Band
Radoslav Lorkovic Simone Lisino Trutz Viking
Ramblas Skeeter Brandon Tupamaros
Rava Bros band Skizzo Biglioli Turboidioti
Red Wine Sleep Tutti Contro
Riccardo Bianchi Sleepwalkers Twilight Symphony
Rick Hutton Slego U-boot
Ricky Portera Smoking Kills Umberto Petrin
Ritmi Urbani Sonny Rhodes Unarazza
Riverboat Ticinum jazz Soul Drivers Ups
band Soul Power Ustmam
Road Runners Spanic Boys VAT 69
Rob Mason Steady Rollin Verba manent
Roberto Aglieri Stephen Bruton Via Cavo
Rockerville Steve Ashley Victoria Williams
Rosa y grupo Steve Forbert Vittadini ensemble
Roscoe Shelton Steve Lacy Vox Lace
Rouges Steve Wynn Welcome idiots
Rubensoda Stone Ange Wild Junkers
Rudy Rotta Stone Bridge band Willie Murphy
Ruth Gerson Tabula Rasa Willie & the poor boys
Sally Barker Tacabanda Wine Spirit
Sam Lay Tamboo crazy band Xaxexo
Samambaia Temple Ray Zora Young
Santiago The music machine Zorbas group
Fotografi e foto

Quelli che hanno immortalato i volti e momenti top di Paolo Torres: tra le sue foto, ce n una, fatta a me e
Spazio: li dobbiamo ringraziare tutti. Questo libro non Bruno insieme, nei giorni della festa di chiusura.
sarebbe lo stesso senza le loro opere. C cos tanto Bruno in quella foto che lho voluta mettere
nella lapide. con quella foto che si chiude questo libro.
Michele Stallo: sua la foto di copertina: il carisma di Luca Fiscella di EFFIGIE (lagenzia di Giovanni
Bruno fermato in uno scatto. Giovannetti-Pavia): John Hammond, i Man...
Adriano De Carli: veniva per i concerti importanti, dato Gavino Starone: festa di chiusura. Glielavevo chiesto io
che lavora per vari quotidiani ed agenzie. Suoi gli intensi certa che, stante il prevedibile tasso alcolico generalizzato,
ritratti di: David Honeyboy Edwards, John Renbourn, Joe nessun altro sarebbe stato in grado di farle.
Sarnataro-Bennato, Mauro Pagani, Greg Fingers Taylor, Luca Vitali di Parma: appassionato di musica, grande
Ustmam... (spero di non averne dimenticati; il suo fan di Lorenzo e di Betti; ha anche scritto cose molto belle
tocco comunque si riconosce). su di noi.
Era cos gentile da prestarsi anche ad alcune foto di Stefano Galvani: i jazzisti dei primi anni. Molto bello il
gruppo che io gli richiedevo. E poi lui la copia delle foto servizio su Chico Hamilton, poi pubblicato su Guitar Club.
(che spesso venivano pubblicate) ce la portava subito. Daniela Albinger: veniva spesso a Spazio. Fotografia
A differenza di Luca Fugazza, caro amico, da tempo e musica erano la sua passione. Ci siamo poi persi di
disperso in qualche landa dellex Impero Sovietico. Molto vista. Di lei mi rimangono foto di tanti jazzisti (apparse su
bravo ed ispirato anche lui (ritratti di Mauro Pagani, Spaziomusica News) e di un Bruno dannata.
Lorenzo Riccardi, Betti Verri, Max Manfredi e Bruno...). Marino Grandi: direttore de Il Blues: Frank Frost: un
Peccato ci volessero tempi biblici per averle quelle foto: ritratto molto intenso.
spesso toccava ricorrere alle pi svariate minacce! Non Fabio Treves (di fotografia anche insegnante): Sam Lay e
a caso, dietro ad una splendida immagine di Bruno del Bob Margolin, Bruno ect.. ect..
1992, cos ha scritto: A Bruno: non per scusarmi e non Massimo Barone, che (te pareva!) se la cava bene
per farmi perdonare niente. Ma, forse, solo per sentirmi anche con le foto. Da segnalare quelle con Popa Chubby
insultare un po meno. Bruno: Molte delle foto dei primi anni sono sue. Da
I Garbi (padre e figlio) venivano spesso, per conto della ragazzo aveva imparato anche questo con i Chiolini
Provincia Pavese. (storici fotografi di Pavia), amici di famiglia.

Nota: Giuro che ce lho messa tutta per non dimenticare nessuno: ho annotato, controllato e ricontrollato.
Se dovesse essere successo, me ne rammarico e chiedo scusa.
Grafici Non sono uno che scrive. Mi occupo di immagini. E le
immagini di questo libro raccontano. Centinaia e cen-
Spesso il talento non ha il riconoscimento che merita. So- tinaia e centinaia di immagini: sfuocate, macchiate,
prattutto se uno fa un lavoro dietro le quinte. I fonici, a difetti esaltati perch cos la poetica imperfezio-
ad esempio. Ed anche i grafici. I nomi di chi ha ideato e ne di chi vive di notte. Immagini impregnate di siga-
realizzato un manifesto, un dpliant, una locandina sono rette e di fumo, di birra, di vino e di rum, del sudore e
scritti di solito ai margini e talmente in piccolo che ci vuo- del respiro di una umanit calda e sregolata. Imma-
le la lente di ingrandimento per leggerli. gini impregnate di musica. Immagini che raccontano
la storia per sorrisi, di quelli veri e sghignazzanti. E
Qui invece voglio scriverli a caratteri cubitali. cos c un libro che tu sfogli in avanti, con il pensiero
il mio modo di ringraziare Luciano Ferro e le sue colla- che invece allindietro. Andare a ritroso, per tempi
boratrici: Cecilia Rossignoli, Sonia Adavastro, Luisa sfasati... Grazie Bruno! Luciano Ferro
Freddi (che anche sua moglie).

Luciano Ferro, amico di Bruno dai primi anni Settanta.


Che fosse bravo lo sapevo gi (altrimenti non mi sarei
rivolta a lui per questimpresa). Non riuscivo per ad im-
maginare come potesse dare forma chiara e resa estetica Cecilia, io e Sonia
allordine emozional-confuso con cui gli consegnavo scrit-
ti, foto, locandine... Mi venuto un colpo al cuore quando
ho visto le prime pagine di prova! Ed stato un grande
stimolo ad andare avanti. Anche sua quindi la responsa-
bilit se questo libro cos lievitato fino ad oltrepassare
la soglia delle 500 pagine. Sua e di Cecilia che, oltre
ad inserire scritti, didascalie, frammenti ha scannerizzato
tutte ma proprio tutte le immagini che le ho portato, cata-
logandole con grande precisione. Con la Ceci ho lavorato
gomito a gomito, pagina dopo pagina, per settimane e
settimane. I suoi occhi azzurri sgranati, lincredulit ed il
sorriso con cui mi guardava quando ne sparavo qualcuna
delle mie... Brava, disponibile ed anche paziente. Una che
capisce le cose al volo.
Sonia (la So cos la chiama Cecilia) intervenuta per la
supervisione, impeccabile con il suo linguaggio sempre in
stile College Oxfordiano... Si fatta perfino una notte in
bianco, chiusa nello studio, per finire tutto nei tempi stabiliti.
Oltre alla competenza, affidabilit e creativit usuale, loro
ci hanno messo laddizionale del coinvolgimento e della
passione in questo libro. E si vede, eccome se si vede!
Finisce cos. Una pagina non conforme a regole redazionali.
Una pagina dettata solo dalle ragioni del cuore.

... poi cera lui, Bruno. La sua statura, la sua barba, i suoi occhi e il suo carisma.
Un poeta, con la passione e la fragilit che appartengono solo ai Grandi Uomini.
Max Pezzali

La morte esiste quando muore qualcuno: lho sentito dire a scuola, da un


bambino che non aveva ancora 7 anni. Per me la morte ha cominciato ad
esistere quando Bruno se ne andato la sera del 18 marzo 2002.

... come la sisle tu ss lade ...te ne sei andata come la rondine


fasint dul il cr, facendo male al cuore,
iei di bot a torne, lei, tra un po ritorna,
tu no di sigur... tu invece non ritornerai di certo...

Lho visto scritto anni fa in una epigrafe a Raveo,


il paese della Carnia da cui viene mio padre.
Per una donna morta in giovane et da parte di un marito
innamorato e dolente.
C dentro tutta la tenerezza ed il pudore antico di quelle
terre di cui mi sento parte.
La dedico a Bruno, con tutto il mio amore...

... ma Bruno non vorrebbe si finisse in lacrime ...

Ecco allora il finale-alla-Bruno: le parole sono state


scritte nel settembre 1962 dallo zio di Bruno,
il poeta Dario Morani

E ads fiuln, als l bicr par mi, E adesso fiulon, alzate i calici per me.
serenament anca sa ghi i occ russ, serenamente anche se avete gli occhi rossi
al vostar cr, la s, l amm cun mi, il vostro cuore, lo so, ancora con me
ma f spar l magon cun culp ad tuss... ma fate sparire il magone con un colpo di tosse...
A Bruno
dal grande cuore e dalla lunga barba.
Ci manchi. Daniela

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