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INTER

la leggenda della grande

nelle pagine de

le emozioni, i protagonisti, le sfide

a cura di Franco Arturi ed Elio Trifari


introduzione di Andrea Monti
coordinamento editoriale - Giulia Dadà
coordinamento tecnico - Sergio Daniotti

redazione testi - Sergio Gavardi con Maddalena Crivelli


revisione testi - Anna Lorenzini
ricerca iconografica e d’archivio - Centro Documentazione RCS Mediagroup / Quotidiani

art direction - Massimo Pitis


graphic design - Elisabetta Calabritto
impaginazione - Grande ForEdit - Monza

© 2013 RCS Libri Spa, Milano


Tutti i diritti riservati
www.rizzoli.eu

ISBN 978-88-17-06889-5

Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi


forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro senza l’autorizzazione
scritta dei proprietari dei diritti e dell’editore.
Sommario
pag. 7
FRATELLI DEL MONDO
di Andrea Monti

pag. 9
COME NASCE QUESTO LIBRO

pag. 11 pag. 169 pag. 301


LE ORIGINI LEGGENDE IN PANCHINA PIÙ NERO CHE AZZURRO
peccato originale: il dottor foni inventa il catenaccio Quattro cadute evitate per un pelo
nata dal milan herrera rivoluziona il mondo del calcio e l’avvio difficile della presidenza Moratti
“Ci chiameremo Internazionale, perché mourinho provoca, spacca, colpisce. ma il percorso è pieno
noi siamo fratelli del mondo” e vince di grandi gioie

Germano Bovolenta Luigi Garlando Massimo Perrone

pag. 41 pag. 197 pag. 305


SCUDETTI E COPPE I SUPERCAMPIONI LE CASE
il ricordo “peppin” meazza, l’eroe di un’epoca il “mago” hh lo chiese:
1989, lo scudetto del riscatto mazzola, il predestinato del gol ed ecco il gioiello ad Appiano Gentile
Nasce da un miracolo di scelte ronaldo, il fenomeno mai visto prima Ora il sogno è il nuovo stadio
ed esplode in una serie incredibile di record
Luigi Garlando Nicola Cecere
Lodovico Maradei

pag. 309
pag. 145 PASSIONE AI RAGGI X
I PRESIDENTISSIMI dici inter e dici prisco:
da angelo a massimo: con lui il sarcasmo andò al potere
i Moratti sono la dinastia dei trionfi in uno slalom fra i tifosi-star
passando da Fraizzoli a Pellegrini
Marco Pastonesi
Nicola Cecere

pag. 317
INDICE GENERALE DELLE PAGINE
FRATELLI DEL MONDO
di Andrea Monti

S e i colori del vostro cuore sono il


nero e l’azzurro, e se lui accelera
il battito quando sente le parole “paz-
Mentre scrivo, il glorioso vascel-
lo nerazzurro sta per affrontare il suo
più lungo, affascinante e avventuro-
ora, simbolicamente, anche l’ultimo
ancoraggio è reciso e assistiamo al-
la partenza della nuova Inter per le
za… amala”, bene: questo libro fa as- so viaggio. Un magnate indonesiano, lontane Indie con la stessa ansia e la
solutamente per voi. Se invece le due Erick Thohir, e i suoi soci rilevano la medesima eccitazione con cui la folla
tinte vi sono un po’ indigeste, o deci- maggioranza del capitale finora dete- di Palos salutò Colombo e le sue ca-
samente indigeribili, il consiglio è di nuta dalla famiglia Moratti. L’ho so- ravelle dirette verso l’ignoto. Tocca
leggerlo lo stesso. Vi appassionerà al stenuto sulla Gazzetta, lo ripeto qui: ferro, naturalmente. Ma il primo pen-
di là della vostra fede calcistica. Per- è la fine di un mondo, non la fine del siero è: torneranno? E il secondo, più
ché la lunga, gloriosa, picaresca av- mondo. cinicamente: porteranno ricchezza e
ventura dell’Inter è parte non piccola La lunga epopea dei Moratti si nuovi tesori? Lo scopriremo vivendo,
del nostro immaginario sportivo. accende negli anni del boom con la ma certo il nuovo mondo esiste e biso-
Questa non è, né vuole essere, figura monumentale di Angelo e con- gna provare a conquistarlo. Il passato
la storia organica di una squadra che verge in quella del figlio Massimo, e il presente raccontati in questo libro
ha toccato il suo apice con uno sto- l’ultimo mecenate, il presidente tifo- sono il bagaglio che l’Inter si porta in
rico Triplete, alloro che pochi altri so disposto a giocarsi una fortuna per viaggio e, insieme, la vera assicura-
club nel mondo possono vantare. È una fede. Una saga interminabile di zione per il suo futuro.
piuttosto un racconto dei suoi mol- passioni ed emozioni ha come prota- Anzitutto il palmarès (18 scu-
ti punti notevoli e pure degli anni gonista finale un ragazzino che nel ’64 detti, 7 Coppe Italia, 5 Supercoppe, 3
grami attraverso le cronache della leva timidamente al cielo di Vienna Coppe Campioni, 3 Intercontinentali,
Gazzetta, il più antico e blasonato la prima Coppa Campioni conqui- 3 Coppe Uefa) e i campioni indimen-
quotidiano sportivo. Protagonisti e stata dal padre e si ritrova quasi cin- ticabili. Filastrocche di nonni e nipo-
partite indimenticabili: un’emozione quant’anni dopo a sollevarne un’al- ti, due generazioni a mezzo secolo di
lunga 320 pagine. Franco Arturi ed tra che porta il suo nome: la notte di distanza: Sarti, Burgnich, Facchetti,
Elio Trifari, che assieme all’impareg- Madrid, il sogno di una vita, al diavolo Bedin, Guarneri, Picchi (il compian-
giabile squadra di Rcs Libri hanno cu- Edipo e il suo complesso… to “capitan”), Jair, Mazzola, Milani
rato il volume, ci propongono 7 sezio- Dire che, con l’IndoInter, il cal- o Peirò secondo i gusti, Suarez e
ni – origini, scudetti, coppe, presi- cio italiano non sarà più lo stesso è Corso… Julio Cesar, Maicon, Samuel,
denti, allenatori, campioni e merca- sbagliato più che banale: nel gorgo del Lucio, Zanetti (“el capitan” regnante),
to – arricchite da immagini, statisti- cambiamento, della tv in spogliatoio, Cambiasso, Thiago Motta, Pandev,
che e testi di approfondimento affida- delle voragini di bilancio, da tempo il Sneijder, Milito ed Eto’o. In mezzo,
ti alle nostre grandi firme. pallone non è più quello che era. Ma una formazione lunga cent’anni:
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Pepp Meazza, Skoglund, Veleno Lo- l’Inter non fu mai ma incarnò come al mondo sta nel suo patrimonio ge-
renzi e Nyers segnano la prima epoca nessuno la figura del primo tifoso. netico. La storia racconta che il club
d’oro. Valentin Angelillo, capocan- Tra gli aforismi che la passione gli fu fondato all’inizio del secolo breve
noniere ineguagliato con 33 gol, apre suggeriva a getto continuo ne pe- da 44 gatti dissidenti che avevano ab-
la strada all’era moderna: Altobelli e sco due rivolti ai cugini milanisti: bandonato il Milan in seguito al ritiro
Rummenigge, Matthäus e Boninse- “A Milano ci sono solo due squadre: della società rossonera dai campio-
gna, Zenga e Materazzi, Bobo Vieri l’Inter e la Primavera dell’Inter”, nati, in polemica con la Federazione.
e l’ultimo Baggio. Fino all’immenso, “Prima di morire corro a farmi la Ispiratore della rivolta Giorgio Mug-
sfortunato Ronaldo. Snocciolare tutti tessera del Milan, così sparisce uno giani, pittore di talento e artista biz-
i meritevoli è impossibile. Aggiunge- di loro”. In realtà, non odiò nessuno zarro. Al tavolo del ristorante L’Oro-
te voi all’elenco chi preferite: comun- e da nessuno fu odiato. Era il calcio logio, la sera del 9 marzo 1908, ne ce-
que non sbaglierete. di una volta, roba d’altri tempi. lebra la nascita con una frase: “Questa
Nel volume troverete anche un I tempi nuovi hanno nomi esoti- notte splendida darà i colori al no-
capitolo dedicato ai presidenti. Dal ci. Tho-hir, Tho-hir: francamente il stro stemma: il nero e l’azzurro sullo
primo, Giovanni Paramithiotti, via coro dagli spalti non riesco a immagi- sfondo d’oro delle stelle. Si chiamerà
via fino a Fraizzoli e Pellegrini. Su narlo. Ma chi dovrà inventarsene uno Internazionale, perché noi siamo fra-
tutti aleggia la figura sorridente di ricordi che Inter è solo l’abbreviazio- telli del mondo”. C’è qualcuno che si
Peppino Prisco, che presidente del- ne di Internazionale e che l’apertura sente di contraddire il fondatore?
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COME NASCE QUESTO LIBRO


Nota dei curatori

D a 7 anni la Gazzetta ha intrapreso l’opera di


rileggersi, dalle origini ai giorni nostri, per portare
o riportare alla luce uno straordinario osservatorio dello sport
Le sezioni – le origini fino al girone unico, scudetti,
coppe, presidenti, allenatori, supercampioni, colpi di mercato –
sono a loro volta ordinate cronologicamente, e arricchite di
mondiale che è stato costruito in 117 anni di storia. Il primo effetto cartigli atti a spiegare il significato delle pagine scelte e le
di questo paziente e intenso lavoro di ricerca si è sostanziato ragioni per le quali esse fanno parte di questo libro. E il tutto
in 31 volumi che hanno raccontato l’evoluzione del mondo è impreziosito da testi curati da firme della Gazzetta che
sportivo internazionale e italiano, attraverso la riproduzione e la analizzano i diversi aspetti, senza trascurare stadi e centri
trascrizione di quasi 1200 pagine, estratte da un accurato lavoro di d’allenamento, il tifo eccellente e quello che accompagna ogni
sfoglio, e arricchite di biografie, storie, immagini, curiosità. I “110 partita, ogni trionfo e perfino le delusioni inevitabili in
anni di gloria”, in 31 volumi , sono stati, ovviamente a prescindere 105 anni di storia nerazzurra.
dal quotidiano, l’opera editoriale più complessa della storia della Si tratta di un lavoro necessariamente collettivo, che
rosea, per un totale di circa 6000 pagine e 1800 immagini. parte dall’esperienza, diretta e mediata, dei curatori, e che
Il lavoro si è protratto negli anni, ha consentito di si è avvalso del paziente lavoro di ricerca di Sergio Gavardi,
allestire e diffondere un libro sul Centenario del Giro d’Italia, coadiuvato da Maddalena Crivelli, nella ricerca e nella scelta
ed è poi sfociato, sull’esempio dell’iniziativa del confratello delle pagine. Un lavoro reso possibile dalla totale disponibilità
Corriere della Sera, in una pubblicazione che ha riprodotto, del Centro Documentazione di Rcs Quotidiani guidato da
per la prima volta in dimensione quasi naturale e con tale Giampiero Mattachini, dall’appassionata collaborazione di
ricchezza di selezioni in un solo volume, “la storia dello sport Cristina Bariani, dall’insostituibile memoria storica di Luca
nelle prime pagine della Gazzetta”: 540 pagine, di cui 454 Condini. Ma l’intero Centro Documentazione ha collaborato
“prime” scelte per rappresentare, se mai fosse possibile, tutto per fornire pagine, immagini, documenti, riferimenti: e
lo sport dall’ottica della Gazzetta. Massimiliano, Silvia, Annalisa, Loredana sono solamente
Quest’opera è stata lanciata, con l’assenso della Direzione alcuni dei molti nomi delle persone che hanno reso possibile
del Marketing Gazzetta, da Marco Ausenda, direttore della quest’impresa.
Divisione Illustrati di Rizzoli Libri International: i volumi, Scelte, colpe, omissioni e gli inevitabili errori sono
accompagnati dal favore dei lettori, hanno riempito le librerie soltanto nostri: parecchi sono stati evitati grazie al lavoro
alla fine del 2012. Una sorta di invasione rosa, che ha suggerito d’indirizzo svolto per la Rcs Libri da Cristina Sartori, e
che l’operazione continuasse su altre direttrici. dall’appassionato lavoro di coordinamento di Giulia Dadà. E
Ed ecco la ragione – o le ragioni – del presente libro. per le pagine, una profonda gratitudine va a Sergio Daniotti,
La leggenda dell’Inter rivissuta estraendo vecchie e recenti che in fotolito ha amorosamente trasformato pagine rovinate
emozioni da una nuova, più approfondita e difficile ricerca, ma fondamentali in documenti presentabili, e migliorato quel
mai effettuata in precedenza con una simile completezza, che pareva non migliorabile.
per ripercorrere la saga interista dalla prima notizia della Un capitolo a parte riguarda le cifre, i numeri di
fondazione del club nel ristorante L’Orologio – allora a 100 un’Inter più che centenaria che Massimo Perrone ha rivisto,
metri dal Duomo – fino a oggi. ricontrollato e resi disponibili per completare, con i dati più
Sull’onda dell’esperienza acquisita con il volume delle aggiornati e verificati, questo volume. Che, lo ripetiamo, non è
prime pagine, e in forza di una frequentazione quarantennale una storia: ce ne sono di eccellenti, a esse abbiamo attinto più
della rosea, quasi un terzo dell’intera vita del giornale, i volte. Ma è una lunga collana di emozioni, rivissute attraverso
curatori hanno abbracciato la nuova sfida. Si trattava stavolta i titoli della Gazzetta, dalle notiziole agli speciali, dalle prime
non di fare una cernita nel monte di pagine già raccolte e scarne informazioni, tipiche di una stagione in cui il calcio non
catalogate per completarle, arricchirle e ordinarle nel volume era certo protagonista della vita degli italiani, fino agli
uscito l’anno scorso, ma di andare a mirare gli eventi della vita ultimissimi palpiti.
di un club che ha segnato il calcio italiano e internazionale. Selezioni e rinunce sono dolorosamente nostre: la gioia di
Abbiamo optato per ripartire in 7 sezioni le pagine che rivivere emozioni sopite o scolpite nel ricordo è la sensazione
andavamo scoprendo o riscoprendo, alcune nuovissime anche che vorremmo aver suscitato realizzando il presente libro. Da
per noi, partendo da eccellenti storie dell’Inter, dal meticoloso sfogliare, da conservare, da riguardare da soli o con gli amici:
lavoro di altri ricercatori, da date, nomi e cifre che hanno dentro, nel rigore che la Gazzetta ha sempre perseguito,
portato alla luce il “corpus” che è sotto i vostri occhi. c’è la passione.
Le origini
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1 2

in apertura 1 2 3

Il primo trionfo Lo scudetto bis Col Genoa in via Goldoni La consacrazione del “Pep”
Ecco gli eroi del primo Puntuale, dopo 10 anni Arriva il Genoa in via Ambrosiana-Juventus 4-2,
scudetto. Siamo nel 1910, il l’Inter riconquista lo Goldoni, e Lo Sport Illustrato 21 aprile 1929. I nerazzurri
portiere Campelli regge il scudetto, battendo 3-2 offre un’istantanea del 2-2 schierano Meazza, che ha quasi
pallone e il capitano Virgilio il Livorno. In porta c’è ancora di quel 19 aprile 1914, 19 anni. Lo vedete impegnare
Fossati (anche allenatore) ed Campelli, c’è ancora Aebi con Cevenini III e Bevastro Combi, che respinge un tiro
Ermanno Aebi, milanese di e c’è il fratello di Virgilio che rispondono a Crocco II di Rivolta; la palla finisce
padre svizzero, sono le stelle. Fossati, Giuseppe. e Grant. al “Pep”, che segna.
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LE ORIGINI

PECCATO ORIGINALE:
NATA DAL MILAN
“Ci chiameremo Internazionale, perché
noi siamo fratelli del mondo”

Germano Bovolenta

L ’Inter nasce da una “costola”


del Milan. La società si chiama
Football Club Internazionale ed è
ro resta, al posto del rosso ci mette
l’azzurro.
Quella sera i nuovi interisti, ita-
massimo buon volere ed i migliori pro-
positi sono le basi della nuova società
che per ora promette poche ma buone
fondata lunedì 9 marzo 1908 da un liani, svizzeri e scozzesi, firmano il cose. Scopo precipuo del nuovo Club
gruppo di dissidenti “scissionisti” verbale che sancisce la nascita della è di facilitare l’esercizio del calcio agli
rossoneri. Si riuniscono al ristoran- società. È redatto sul retro di un fo- stranieri residenti a Milano e diffon-
te L’Orologio, in via Mengoni, fra il glio di carta da lettere intestata a Um- dere la passione fra la gioventù Mi-
Duomo e via Manzoni, a Milano. berto Muggiani, padre di Giorgio. lanese, alla quale vanno fatte speciali
Sono in 43 o 44, molti artisti, qual- Alle ore 23,30 brindano a un grande e assai lodevoli  felicitazioni. I nostri
che poeta. Uno, Giorgio Muggiani, futuro e Giorgio Muggiani dice: “Ci auguri di vita lunga, prospera e, quel
il promotore, è un pittore cartel- chiameremo Internazionale, perché che più conta, concorde vadano al nuo-
lonista. È giovane, ha solo 21 anni, noi siamo fratelli del mondo”. Con vo sodalizio, che troverà certo nei suoi
ha conosciuto il calcio in Svizzera lui lavorano in sintonia soprattutto fondatori quella buona volontà neces-
ed è stato segretario (una sola sta- Enrico Hintermann, Ugo Rietmann saria perché i buoni intendimenti ma-
gione) del Milan Foot-Ball and Cri- e Giovanni Paramithiotti. Quest’ul- nifestati abbiano il miglior successo”.
cket Club. Si scontra con i dirigenti timo diventa presidente. La prima sede è il Caffè Com-
per vecchi dissapori e antagonismi Il 20 marzo 1908, La Gazzetta mercio. Il “campo da giuoco per
e lascia. Muggiani ha il senso de- dello Sport pubblica la notizia dal tito- l’inverno è l’Arena”, quello estivo
gli affari e una straordinaria vena lo: “Foot-Ball Club Internazionale”. si trova in Ripa Ticinese vicino al
artistica e creativa. Inventa molte Questo il testo: “Il nuovo Club, sorto Naviglio Grande. Nel primo anno
“campagne” pubblicitarie (Cinzano, da pochi g iorni a Milano da una deplo- non ci sono incontri ufficiali, solo
Pirelli, Rinascente, Vermouth Mar- revole scissura che non pochi malintesi gare amichevoli con le squadre del-
tini, Moto Guzzi) e il logo dell’Inter. ha creato in seno al Milan Club, è com- la città, Milan compreso. Giovanni
Sceglie anche i colori delle maglie, in posto in maggioranza di attivi footbal- Paramithiotti, veneziano di origini
aperto contrasto con il Milan: il ne- ley [sic!] e di parecchi appassionati. Il ebraiche, ingaggia i primi giocatori
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4 5
Battuti i cugini in amichevole I cinque Cevenini
Il 30 maggio 1926, l’Inter Sono Aldo, Mario, Luigi, diventa una bandiera,
batte i cugini del Milan 3-2 Cesare e Carlo, una delle segnando 158 gol in 190
in amichevole. Qui il portiere maggiori dinastie calcistiche partite. I suoi quattro fratelli
rossonero Carmignato vantaggio italiane. Tutti passeranno vi militeranno in epoche
respinge di pugno, anticipando (2-1), poi Cevenini III su progressivamente dal Milan diverse. Giocheranno
l’accorrente Moretti. Il Milan rigore e Bellini ribaltano all’Inter. Luigi, detto Zizì, contemporaneamente
chiude il primo tempo in il risultato. arriva nel 1912 e dell’Inter nell’Inter nel 1920-21.
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LE ORIGINI

e resta in carica una sola stagione. Il i nerazzurri per 6 stagioni, dal 1909 giocano tutti insieme diverse partite.
primo campionato sul campo di Ripa al 1915. Entra subito anche in Na- Fra queste un derby contro i rossone-
Ticinese è complicato. Il terreno non zionale. Il 15 maggio 1910 partecipa ri. Il 30 gennaio 1921, Inter-Milan 1-1,
è recintato e la palla finisce spes- a Italia-Francia (6-2) e segna il se- gol nerazzurro di Cevenini III, il più
so nel naviglio. Un socio, a turno, è condo gol. Scoppia la Prima guerra famoso e stravagante. Leone Boccali,
incaricato di recuperare il pesante mondiale e Fossati, con il grado di un grande del giornalismo, rimane
pallone inzuppato d’acqua. Ma è un tenente, parte per il fronte. Muore incantato dalle prodezze di “Zizì”:
lavoro che nessuno fa volentieri e le in combattimento sul Carso nel 1916. “Ha una scaltra eleganza del drib-
proteste si moltiplicano perché chi Gli dedicano l’Arena Goldoni, stadio bling e stanga in porta con ambo i
lo recupera non riesce a vedere la per molti anni anche dei nerazzurri. piedi, da ogni posizione, in tutti i mo-
partita. Può “solo seguirne gli echi L’Inter rivince il campionato di. Uno così io non l’ho più visto”. Lo
dei fortunati che stavano ai margi- dieci anni dopo, nel 1920, “grazie – chiamano Zizì, perché non sta mai
ni del rettangolo di giuoco. Troppo scriveranno gli analisti più attenti – a zitto, né in campo né fuori. Zizì, scri-
sacrificio”, racconta la Gazzetta. Al- una eccellente attrezzatura tecnica vono, come il ronzio di una mosca.
lora, con uno sforzo economico non e in specie a un elegante gioco d’at- Luigi, furbo dalla parlantina strafot-
indifferente per quei purissimi di- tacco, articolato sulle virtù dei suoi tente, se la prende con tutti. Compa-
rigenti, è assoldato un “omino” con singolari campioni”. Uno dei grandi gni, avversari e arbitro. Un suo fra-
una barchetta pronto a ripescare il protagonisti è Ermanno Aebi. Papà tello, Mario (Cevenini II, ndr), dopo
“ball” caduto in acqua. svizzero, mamma lombarda, nato il ritiro dal calcio agonistico diventa
L’Inter vince il suo primo cam- a Milano, raffinato giocoliere, sce- arbitro e dichiara: “Il mio sogno?
pionato nella stagione 1909-10. 16 glie la cittadinanza italiana e presta Non incontrare mai un giocatore lin-
partite, 55 gol fatti, 25 subiti. Lo spa- servizio militare durante il primo guacciuto come mio fratello”.
reggio con la Pro Vercelli è giocato a conflitto mondiale. Primo oriundo Dopo il secondo titolo, segue
Vercelli, ma la Pro schiera – raccon- della Nazionale, debutta il 18 gennaio un periodo non molto esaltante con
tano le cronache del tempo – la quar- 1920, nella partita Italia-Francia 9-4, cambi di allenatore. Si alternano Bob
ta squadra con ragazzini di 11-12 an- amichevole al Velodromo Sempione. Spottiswood, Paolo Scheidler e il
ni, per protestare con la Fif (Federa- Con l’Inter Aebi gioca 142 partite e grande Arpad Weisz, che lascerà un
zione italiana del football), rea di non segna 106 gol. È, assieme all’estroso segno molto forte. Verso la fine degli
aver voluto spostare la data del match Leopoldo Conti detto Poldino (pri- anni Venti, l’Inter è costretta a cam-
nonostante gli impegni in tornei mi- ma grande ala del calcio) e ai cinque biare ragione sociale (il partito fasci-
litari di alcuni vercellesi. L’Interna- fratelli Cevenini, uno dei fantastici sta abolisce il nome “Internazionale”:
zionale vince 10-3 fra le polemiche: protagonisti di quel tempo. Solo un “troppo socialista”), si fonde con
“La fine indecorosa di un campiona- tabellino per rendere l’idea: il 1° no- l’Unione Sportiva Milanese e diven-
to”, titola la rosea. vembre 1913 l’Internazionale travol- ta “Società Sportiva Ambrosiana”.
Il capitano-allenatore è Virgilio ge la Milanese Calcio 15-0. Sì, quin- Ma l’alba del girone unico (1929-30)
Fossati. Altissimo di statura rispetto dici. Luigi Cevenini segna 5 gol, Aldo porta il terzo titolo italiano e regala al
alla media, centrosostegno elegan- Cevenini 5, Aebi 4. calcio la stella delle stelle: Giuseppe
te e “preciso soprattutto – scrive la Aldo, Mario, Luigi, Cesare e Meazza, detto Balilla. E l’Inter entra
Gazzetta – nel colpo di testa”. Guida Carlo, cioè Cevenini I, II, III, IV e V, nella leggenda.
IL GIRONE UNICO

Fino alla stagione 1929-1930, la Serie A si disputa prima in


raggruppamenti distinti geograficamente, poi con finali tra Nord
e Centro-Sud (a partire dal 1912-1913). L’Inter – fondata nel 1908
come FC Internazionale Milano da un gruppo di soci dissidenti del
Milan – deve attendere soltanto 505 giorni per conquistare il primo
titolo (nel 1910), battendo i ragazzi della Pro Vercelli che non schiera
i titolari per protesta (“La fine indecorosa di un campionato”, scrive
la Gazzetta). Con cadenza decennale, si ripete nel 1920, stavolta
senza polemiche, nel primo torneo post bellico. Arriva al girone
finale con Juve e Genoa, batte i bianconeri 1-0 e pareggia 1-1 col
Genoa. Ma la soddisfazione più grande se la toglie nel 1926 quando,
invitata dal Milan all’inaugurazione dello stadio rossonero di San
Siro, batte i cugini 6-3 nel nuovissimo impianto. Fra i nerazzurri
incomincia a brillare la stella del giovane Meazza.
1909 4 dicembre – L’INTER PER IL
MARTORIATO BELGIO
L’Italia solidarizza con il Belgio
1919 Tuttavia, dopo il 3-0 di fine primo
tempo, i toscani rimontano e
sfiorano il pari: finisce 3-2, bis
20 dicembre – L’INTER CORSARA scudetto dell’Inter.
“a cui fu distrutta la patria”, come 30 settembre – ALLA FACCIA
TRAVOLGE I CAMPIONI
scrive la Gazzetta, che offre il suo DEL “DISGRAZIATO INIZIO…”
La Pro Vercelli è campione in aiuto organizzando alcune partite

1921
È curioso come la Gazzetta,
carica, ma l’Inter dimostra che può di calcio a Milano in favore dei
titolando in prima sulla vittoria
scalzare i piemontesi dal podio. profughi di quel Paese invaso.
dell’Inter per 4-2 sul Milan, parli
Vince infatti in trasferta con gol di L’Inter, che non può partecipare
di “disgraziato inizio della stagione 2 aprile – L’ECCEZIONE, TUTTI
Engler, aiutato da una papera del alla manifestazione dopo aver
calcistica a Milano”. Tuttavia il
portiere vercellese Innocenti, che assicurato la sua presenza, offre un INSIEME PER MILANO
riferimento non è alla sconfitta
si fa sfuggire il pallone di mano sostegno di 100 lire.
dei rossoneri, ma alle condizioni Cos’è l’Entente milanese? È
dopo un lungo traversone del
meteorologiche. La partita ha una squadra mista composta
nerazzurro. Di testa il bis di Fresia.
rischiato più volte la sospensione, da giocatori di Milan, Inter e

1915 che il Milan ha avversato. US Milanese, che al campo di


viale Lombardia sfida il Royal

1910 29 marzo – LO SCUDETTO


CHIAMA LE GRANDI CITTÀ
13 dicembre – UN OMAGGIO A
CAPITAN AEBI
Daring Bruxelles. La formazione
italiana può contare, tra gli altri,
su Cevenini III, Campelli e Aebi
25 aprile – UNO SCUDETTO FRA Il calcio è sbarcato di prepotenza dell’Inter, Morandi del Milan.
La novità della stagione è anche
LE POLEMICHE sulle pagine della Gazzetta e
una curiosità: per la prima
soprattutto in prima ha preso
L’Inter si aggiudica il suo primo volta lo scudetto è conteso tra

1926
nobile spazio. Ecco una rassegna
scudetto grazie anche alla decisione Genoa, Torino, Inter e Milan,
sui capitani delle grandi squadre:
della Federazione di non concedere rappresentanti di grandi città
un rilievo speciale per l’Inter e il
un rinvio alla Pro Vercelli, che italiane. E proprio in questa
suo Aebi.
ha molti giocatori impegnati in stagione sbocciano i padroni, 20 settembre – SAN SIRO, CHE
incontri militari. I piemontesi premessa di ciò che avverrà BEFFA AI CUGINI!
schierano i ragazzi, l’Inter vince costantemente fino ai giorni nostri.

1920
10-3 nella “burletta vercellese” e la In questi giorni il Milan festeggia
Gazzetta parla di “fine indecorosa l’inaugurazione dello stadio di San
di un campionato”.
6 aprile – A PASQUA È TEMPO DI Siro e per l’occasione richiama i
DERBY tifosi con un derby amichevole.
19 gennaio – SEPPELLITA LA Tuttavia i rossoneri chiudono la
Al Velodromo del Sempione, l’Inter FRANCIA CON GOL INTERISTI

1913
sfida sconfitti 6-3 dai nerazzurri.
sfida il Milan nel derby di Pasqua. I
L’Italia, contro un avversario come Il cronista si lamenta che i 10.000
nerazzurri rifilano 5 gol ai cugini.
la Francia, che in passato le ha spettatori non bastano a colmare
La partita è in equilibrio fino al 2-2,
dato sempre del filo da torcere, lo stadio, che dà un senso di vuoto.
18 aprile – IN NAZIONALE PARA poi Cevenini I, Aebi e Asti spezzano
la resistenza rossonera per il 5-2 si trasforma in una potenza.
CAMPELLI Almeno sembrerebbe dal 9-4 che
finale; per errore la Gazzetta titola “5

1928
L’Italia di calcio comincia a a 1”, corretto a mano. le ha rifilato. Scrive la Gazzetta:
suscitare grande interesse negli “Le azioni dell’Italia salgono sul
appassionati e la Gazzetta se ne mercato internazionale”. Cevenini
accorge. Così dà l’onore della prima
19 aprile – TUTTA LA PRIMA AL III segna due gol, Aebi addirittura
CALCIO: UN RECORD una tripletta. Reti nerazzurre.
30 agosto – “INTER E US
pagina alla nuova formazione MILANESE, UNITEVI!”
azzurra nella quale è stato Le finaliste del campionato
convocato il portiere Giampiero “rubano” agli altri sport tutta la 26 gennaio – UN PO’ PESANTE Il regime decide che tre squadre
Campelli, che in nerazzurro tra il per città sono troppe. Il Podestà
prima pagina. Non accade spesso COME AMICHEVOLE…
1910 e 1925 conterà 175 presenze. sulla Gazzetta dello Sport di questi di Milano, Ernesto Torrusio, si
anni. Il giornale racconta della Ricorrono nella storia i risultati prodiga affinché avvenga la fusione
sfida a quattro con Genoa-Milan clamorosi. Se poi sono scolpiti in tra Unione Sportiva Milanese e

1914
(1-1) e Inter-Torino, terminata 2-2. quella del derby, diventano ancora Inter, praticamente costretta ad
più indimenticabili. Come questo adeguarsi.
Inter-Milan 7-3, anche se in
10 maggio – TORINO BATTUTO, amichevole. Per i nerazzurri è la
23 febbraio – SOTTO LA PIOGGIA POI LA GUERRA vittoria più netta nei confronti
10 settembre – OBTORTO COLLO,
MATATO IL MILAN dei cugini. Agradi autore di una NASCE L’AMBROSIANA
Allo scoppio della guerra mancano
Derby Inter-Milan nelle doppietta. Il Partito fascista ratifica la
ormai pochi giorni. L’Inter
eliminatorie del girone Lombardia affronta il Torino e lo batte per fusione dell’Unione Sportiva
del campionato. Piove a dirotto Milanese con l’Internazionale
2-1. Un successo senza discussioni. 8 marzo – CHE RIMONTA COL
e il terreno di gioco è cosparso I nerazzurri passano con un per dare luogo alla società
di segatura gialla che arriva a
TORO: DA 1-5 A 6-6! sportiva Ambrosiana. La maglia
rigore di Agradi e il raddoppio
nascondere le linee che delimitano di Cevenini I. Tuttavia nella “Il più strano risultato della sociale sarà bianca “segnata dal
il campo. Nonostante le condizioni successiva sfida con il Genoa giornata”. La Gazzetta dello Sport Fascio Littorio e dallo stemma di
avverse, i nerazzurri sono soccombono in casa. sottolinea la valanga di gol che Milano”, presidente il Podestà.
travolgenti. Gol di Cevenini II (2), ha sommerso la sfida tra Inter e
Cevenini I, Bevastro e Aebi. Torino, valida per le semifinali di

1916 1929
campionato. Il risultato è di 6-6
e la partita è un romanzo. Al 24’
13 maggio – RINFORZI
della ripresa i granata vincono 5-1,
ROSSONERI CONTRO IL TOTTENHAM poi la rimonta e il pareggio. Aebi e
7 luglio – ADDIO AL CAPITANO, Agradi due gol ciascuno. 22 aprile– MEAZZA INCANTA GIÀ
Gli inglesi sono gli “stilisti del
calcio” e affascinano i tifosi.
CADUTO IN BATTAGLIA A 19 ANNI
Sbarca all’Arena di Milano il Gli echi del campionato sono Non è una stagione memorabile
21 giugno – BIS SCUDETTO COL
Tottenham, che sfida l’Inter fragorosamente sommersi dalle quella dell’Ambrosiana nell’ultimo
rinforzata, per l’occasione, dai
BATTICUORE
granate al fronte e dai lutti. Virgilio campionato prima del girone
milanisti De Vecchi e Rizzi. La Fossati, capitano della Nazionale La Figc, certa che nella finale fra unico. Tuttavia nel girone B, che è
Gazzetta rivolge ai nerazzurri e pilastro dell’Inter, cade fra i Nord e Centro-Sud prevarrà la comandato dal Bologna, la squadra
un in bocca al lupo che è tuttavia reticolati del Carso mentre da squadra settentrionale, incorona milanese batte 4-2 la Juventus.
azzardato. La lezione sarà tenente guida l’assalto dei suoi l’Inter prima della sfida per il Doppietta di Meazza, che a 19 anni
pesante: 0-5. uomini contro le linee austriache. titolo contro il Livorno a Bologna. incanta già.
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I DISSIDENTI ROSSONERI LANCIANO L’INTER

Un contrasto sull’atteggiamento da tenere nei confronti della Federazione


in relazione al divieto di schierare altri stranieri provoca la rinuncia
al torneo 1908 del Milan campione: un gruppo di soci esce e fonda l’Inter
Foot-Ball Club Internazionale

E’ il titolo di un nuovo Club sor-


to da pochi giorni a Milano.
Il nuovo Club nato da una de-
plorevole scissura (sic!), che
non pochi malintesi hanno (sic!)
creato in seno al Milan Club, è
composto in maggioranza di at-
tivi footballey (sic!) e di parec-
chi appassionati.
Il massimo buon volere ed i mi-
gliori propositi, sono le basi del- Il gruppo dei fondatori dell’Inter riunito nel
la nuova società che per ora ri- ristorante L’Orologio di Milano, il 9 marzo 1908.
promette poche ma buone cose.
Scopo precipuo del nuovo Club
è di facilitare l’esercizio del cal-
cio agli stranieri residenti a Mi-
lano e diffonderne la passione
fra la gioventù Milanese, alla
quale verranno fatte speciali e
assai lodevoli facilitazioni.
I nostri auguri di vita lunga,
prospera e, quel che più conta,
concorde vadano al nuovo soda-
lizio, che troverà certo nei suoi
fondatori quella buona volontà Il campo di via di Ripa Ticinese, disposto
necessaria perchè i buoni inten- lungo il Naviglio. Non infrequentemente la
dimenti manifestati abbiano il palla finiva in acqua, spesso recuperata dallo
miglior successo. stesso presidente Paramithiotti.

Q uando la Federazione stabilisce di


inibire l’ingaggio di altri stranieri
alle squadre che intendono partecipare al
composto da Paramith (leggenda, in greco)
e Iotti (cognome veneto). Si dice non por-
tasse buono quando assisteva alle partite e
cietà dei Pattinatori – dotato anche di un
campo da tennis in erba. La notizia pre-
cisa anche la divisa dell’Inter: “camicia
campionato, il Milan, detentore del trofeo che fosse destinato a raccogliere in barca il bleu e nero a strisce e pantaloni bianchi”,
1907, decide di astenersi dal difendere il ti- pallone quando finiva nei Navigli… Si dice colori scelti dal pittore Giorgio Muggiani,
tolo nella stagione successiva. Ciò scatena anche che abbia assistito a una partita truc- che spiegherà così lo stemma: “Il nero e
malumori in società, finché 43 o 44 soci cato con barba e baf finti e che l’Inter sia l’azzurro sullo sfondo d’oro delle stelle. Si
dissidenti si riuniscono in un ristorante riuscita almeno quella volta a vincere… chiamerà Internazionale, perché noi sia-
allora frequentato nel dopoteatro – L’Oro- La notizia della fondazione dell’Inter vie- mo fratelli del mondo”. L’Inter debutterà
logio di via Mengoni, fra la Scala e il Duo- ne data dalla Gazzetta 11 giorni dopo, il 20 in campionato nella stagione 1908-1909:
mo – e danno vita a una nuova società, che marzo, senza alcun dettaglio, se non che disputerà il primo derby con i cugini del
nel nome si richiama al desiderio di schie- si tratta di dissidenti del Milan. Più ricca Milan a Chiasso, perdendolo per 2-0, poi
rare stranieri finché possibile. Il primo di particolari la notizia successiva, che perderà 2-3 il primo derby ufciale nel
consiglio è composto da 16 membri, inclusi appare il 21 aprile. Da essa si apprende 1909. Il 6 febbraio 1910 prima vittoria uf-
segretario, economo e il primo presidente che ormai 4 squadre milanesi posseggono ficiale sul Milan in campionato (diventato
eletto, Giovanni Paramithiotti. Quest’ul- un campo di gioco, e che ora si è aggiunta a girone unico), 5-0, e 5-1 nel ritorno del
timo è un industriale milanese di famiglia l’Inter, che rileva l’impianto di via di Ripa 27 febbraio. E quell’anno, rocambolesca-
veneta, di origini ebraiche, il cui cognome è Ticinese 115 – sede fino ad allora della So- mente, arrivò lo scudetto per i nerazzurri.
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