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Ma che capir il cinese?

di Umberto Eco
Il fatto che il mio editore cinese voglia tradurre una mia raccolta
di 'Bustine' del 2000, testimonia del fatto che c' gente che vuol
superare la divisione delle culture e capire quel che capiscono
gli 'altri'

Per ragioni a prima vista inspiegabili il mio editore cinese ha deciso


di far tradurre anche una raccolta di Bustine di Minerva che avevo
riunito in volume nel 2000. Chi legge questa rubrica sa che piena
di riferimenti all'attualit italiana e comunque occidentale e che a
leggere una Bustina anche di pochi anni fa gi si rischia di non
riconoscere nomi o situazioni. Immaginiamoci per un lettore cinese.
Infatti ricevo un e-mail dalla traduttrice, che dalle domande che pone
si rivela persona informata della cultura italiana, ma che rimane
perplessa di fronte a strizzate d'occhio o citazioni lampo, e mi
domanda: a quale distributore di benzina a piazzale Loreto si
riferisce? Cosa vuol dire Tre Palle un Soldo? Chi era il dottor
Chiesa? Chi sono gli editori Zozzogno e Tiscordi? Che cosa significa
'il Palazzo'? Chi sono i Cannibali? Perch il premio Campiello lo
decidono gli operatori ecologici delle Tre Venezie? Che cosa una
risposta 'alla Catalano'?

Cinesi a parte, mi chiedo se un nostro ragazzo del liceo sappia oggi


cos'era il distributore di benzina di piazzale Loreto, e se la sua
mente e il suo cuore - a meno che sia un cinefilo - siano mai stati
illuminati dalla visita di Tot agli editori Zozzogno e Tiscordi, dopo
che era sceso dal fatidico vagone letto. Ragione di pi per dubitare
della reazione dei cinesi a questi miei scritti. Il che m'indurrebbe a
riflettere su come, in questo universo globalizzato in cui pare che
ormai tutti vedano gli stessi film e mangino lo stesso cibo, esistano
ancora fratture abissali e incolmabili tra cultura e cultura. Come
faranno mai a intendersi due popoli di cui uno ignora Tot?

Eppure c' un fatto, ed che un editore cinese, contro ogni


ragionevolezza, disposto a investire denaro per tradurre le
Bustine, il che significa che esister un mercato di nicchia anche per
quelle - e d'altra parte basta visitare una libreria di Shanghai per
trovare in traduzione tutti i libri occidentali, non solo i romanzi, ma
persino Derrida o Heidegger, che gi pongono problemi a chi li
legge in lingua originale. Evidentemente il lettore cinese, anche se
non sa chi erano Zozzogno o Tiscordi, prima o poi vuole saperlo,
magari attraverso una nota a pi di pagina; forse non capir bene
chi era e cosa ha fatto il dottor Chiesa ma apprender che il
cadavere di Mussolini stato appeso per i piedi. Le culture sono
ancora divise, ma popolate di gente che vuole superare queste
divisioni e capire quel che capiscono 'gli altri'.

In questi giorni mi capitato di sfogliare gli atti giudiziari del caso


Vrain-Denis Lucas, un signore che verso la met dell'Ottocento
aveva prodotto circa 30 mila documenti autografi falsi e 27 mila ne
aveva venduti a carissimo prezzo a un grande matematico di quei
tempi, Chasles, membro dell'Accademia delle Scienze. N Chasles
(che certamente sar stato acuto in matematica ma abbastanza
ingenuo per tutto il resto) era stato il solo a crederci, perch anche
molti dei suoi colleghi accademici ci avevano messo del tempo per
decidere che si trattava di falsificazioni, e rozze per giunta.
***
Certamente Lucas aveva lavorato usando carta antica e riusciva
persino a falsificare, sia pure rozzamente, la calligrafia delle varie
epoche, ma aveva fatto scrivere su carta filigranata personaggi che
non potevano che aver usato pergamene o papiri, come Carlo
Magno, e addirittura aveva venduto lettere di Caligola, Cleopatra e
Giulio Cesare scritte in francese. Naturalmente del francese di
Cleopatra avevano subito dubitato tutti e il professor Chasles aveva
indulgentemente avanzato l'ipotesi che si trattasse di copia e
traduzione antica di un originale perduto, ma quando erano apparse
lettere di Pascal a Galileo e a Newton da cui si deduceva che
Pascal era stato il primo a scoprire la gravitazione universale, molti
avevano esultato (per patriottismo) senza far caso al fatto che
all'epoca gli studiosi di paesi diversi corrispondevano in latino.

Dunque nella civilissima Francia di poco pi di centocinquant'anni fa


alcuni accademici erano talmente nazionalisti e ignari di (o
disinteressati ad) altre culture, da non riuscire a immaginare che nel
mondo si parlasse qualcosa di diverso dal francese. E d'altra parte
pi o meno nella stessa epoca, in Texas, un deputato si era opposto
all'introduzione dello studio delle lingue straniere nelle scuole,
dicendo: "Se l'inglese era sufficiente per Nostro Signor Ges Cristo,
sar sufficiente anche per noi". Anche se poi Lucas stato
ovviamente sbugiardato e condannato, l'episodio ci ricorda che per
secoli le forze dell'etnocentrismo hanno posto filtri impenetrabili tra
culture diverse.

Il fatto che oggi un editore cinese tenti traduzioni impossibili segno


di un atteggiamento diverso. D'altra parte anche noi traduciamo
autori cinesi e chiss cosa capiamo veramente di quel che dicono.
Ma non importa, sappiamo per intanto che stanno parlando anche
loro.

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