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Tensione equivalente o ideale Teorie di rottura

Sollecitazioni monodimensionali: le condizioni di limite o di rottura si determinano facilmente

Se sollecitazioni sono pluridimensionali (invarianti tutti non nulli) , ha


interesse determinare una tensione equivalente monodimensionale
per avere un riferimento semplice con delle prove di resistenza (ad ideale = (1, 2 , 3 )
esempio trazione) Viene chiamata tensione ideale

Questultima viene confrontata con la tensione materiali duttili


limite = sn
limite per valutare la criticit del componente rot materiali fragili

I criteri di rottura sono sostanzialmente semiempirici, pertanto ne esistono molti e nessuno di


essi ha validit generale. In genere, a seconda del materiale si sceglie il criterio pi adatto
da utilizzare

Ogni criterio caratterizzato da una ipotesi di cedimento, ossia da un parametro che,


raggiunto un valore limite, causa la rottura del componente

Tutti i criteri necessitano di taratura sperimentale, pertanto sono in genere semplici


altrimenti richiederebbero il tuning di molti parametri perdendo inevitabilmente di applicabilit
e di precisione.
In questo caso se ne esamineranno cinque, i pi utilizzati, secondo una strategia di analisi
che prevede i seguenti punti di vista:

1) Esplicitazione dellipotesi di cedimento


2) Applicazione dellipotesi in presenza di 1 , 2 , 3

3) Particolarizzazione dellipotesi al caso monodimensionale


4) Esame caso piano in un riferimento non principale
5) Confronto cedimento in sollecitazione di trazione semplice e torsione pura

I) MASSIMA TENSIONE NORMALE (Rankine)

1) Si ha rottura quando MAX raggiunge un valore critico

1 se 1 3 3 2 1
2) id = (1 2 3 )
3 se 3 > 1
Massima tensione

Conta solo il valore della tensione pi spostata dallorigine del piano di Mohr, le altre
due non influenzano la resistenza
3) E identico al punto precedente, ma una sola principale ora

presente (trazione)

4) Nel caso piano si pu tracciare la circonferenza (x , xy)
di Mohr e determinare da essa la tensione
massima max
2
x + y x y
ideale = + 2xy
2 2 (y , yx)

5) La sollecitazione di torsione caratterizzata da una tensione tangenziale massima a


45 nel piano fisico (in quello di Mohr a 90 e quindi da 3=- 1 e 2 = 0.

lim
max lim = lim =1
lim

Quindi, secondo questa teoria, la tensione che comporta la


max rottura a trazione uguale a quella tangenziale che comporta la
rottura a torsione
II) MASSIMA DEFORMAZIONE AMMISSIBILE (Bach)

1) Si realizza la rottura se MAX raggiunge un valore critico o limite

1 E [1 ( 2 + 3 )] se 1 3
2) id = (1 2 3 )
1 E [3 (1 + 2 )] se 3 1
Massima deformazione
Anche in questo II criterio si risente solo del valore principale
della deformazione pi spostato rispetto allorigine del piano 3 2 1
di Mohr, le altre due non influenzano la resistenza


id
3) Nella semplice sollecitazione di trazione (monodimensionale) risulta id =
E
1 ( 2 + 3 )
Quindi si pu esplicitare il legame in termini di tensione id =
3 ( 1 + 2 )

Rispetto al criterio di Rankine, stati tridimensionali di tensione tendenti allidrostatico


incrementano la resistenza (diminuendo la tensione equivalente o ideale)
2
x y
4) Nel caso piano non principale (3=0) Considerando: = + 2xy
2

(x , xy)
x + y x + y
id = 1 2 = + + =
max 2 2

id = (1 )
x + y
+
(1 + ) ( ) 2 + 42
x y xy
(y , yx) 2 2

max
5) In presenza di semplice torsione id = (1 + )
max
Pertanto ci si deve aspettare di raggiungere le medesime condizioni limite a
trazione ed a torsione semplice quando

lim
lim = = 0.77lim
(1 + )

Si consideri che una barra cilindrica di raggio r soggetta a 2 M tor


torsione semplice presenta una al raggio esterno pari a : r =
r3
III) MASSIMA TENSIONE TANGENZIALE (Guest / Tresca)

1) Si realizza la rottura se MAX raggiunge un valore critico o limite

In questo caso quindi non ci si riferisce ai valori principali dei tensori, bens alla
massima componente distorsiva

3 2 1
(Massima circ. Mohr)
2) Caso tridimensionale
1 3
id =
2
Massima
id
3) Caso monodimensionale id = id = 1 3
2
2
x y
4) Nel caso piano non principale (z=xz=yz=0) Considerando: = + 2xy
2

x + y x + y
id = + + Spesso questa formula si trova in forma
2 2
semplificata, valida per alberi ove le
sollecitazioni critiche sono in genere
id = ( x y ) + 4 2xy
2
combinazioni di trazione, flessione, torsione

id = 2 + 4 2
lim
5) In presenza di sola torsione id = 2 lim = = 0.5 lim
2

Un errore abbastanza tipico commesso da frettolosi strutturisti quello di trascurare


la componente nulla della tensione quando si analizza uno stato di tensione piano e
si considerano solo presenti due tensioni principali

Se prima = 120 MPa e seconda = 50 MPa id = 120 - 0 = 120 MPa

Se prima = 120 MPa e seconda = -10 MPa id = 120 ( 10) = 130 MPa

Questo errore purtroppo semiautomatico quando si effettua calcolo strutturale con


elementi bidimensionali (piastre o lastre). A tal fine occorrer molta cautela nella
post-processazione dei calcoli, al momento di definire le tensioni equivalenti per
valutare se si in condizioni di criticit o meno
IV) TEORIA DELLA CURVA INTRINSECA (Mohr)

1) Si realizza la rottura se, in un piano di Mohr, il cerchio massimo fuoriesce da una


determinata curva limite

Cos citato il criterio non cos utilizzabile in quanto


non dato sapere come generare la curva limite se non rottura
rottura
non effettuando molteplici prove con stati di tensione
complessi (3 difficile).

Per tale motivo e, come si vede dallanalisi delle


concavit, a favore di sicurezza, si provvede a costruire
in forma semplificata la curva intrinseca

LC LT
O La curva intrinseca si restringe o
si allarga in funzione del rapporto

Tensione di LC
Tensione di k=
rottura in una rottura in una LT
prova di prova di trazione
compressione
LC
D k= AF LC LT 2 k 1
LT sen = = =
E AB 2 LC + LT k + 1
F

LC A B LT C
O

O P P C


2 e 3) Un generico stato di tensione si rappresenta con il
massimo cerchio 1 + 3 1 + 3
OP = O P =
Da uno stato (OP,r) si ipotizzi una crescita 2 2
proporzionale () fino a (OP,r) 1 3 3
r= r = 1
2 2

r = ( OB + BC OP) sen
k -1 k -1 k -1 + k + 1

(1 3 ) = LT + LT 1 (1 + 3 ) k - 1 11 +
k +1
3 1
k +1
= id
k +1
2 2 2 sen 2 k +1

Dividendo ambo i membri per , e 3


id = LT id = 1
ricordando, per definizione k

La teoria di Mohr coincide con Rankine se LC >> LT ( k >> 1) id 1
id = 1 3
k
La teoria di Mohr coincide con Tresca se LC = LT ( k = 1) id = 1 3

In pratica si evidenzia il vantaggio del criterio di Mohr, in grado di essere applicato a materiali
differenti, governati da criteri di rottura di differente tipologia

2
4) Nel caso piano non principale (z=xz=yz=0) x y
Considerando: = + 2xy
2

x + y 1 x + y 1
id = + +
2 k 2 k
k 1 x + y k + 1
id = + ( y ) + 42xy
2

k 2 2k
x

k +1 k
5) In presenza di sola torsione id = lim = lim
k k +1

Il criterio pu quindi essere efficacemente utilizzato, quasi in ogni caso, basta conoscere la
resistenza limite del materiale sottoposto a trazione o a torsione.
V) MASSIMA ENERGIA DI DISTORSIONE (Von Mises)

1 e 2) Si ha rottura se la sola energia associata alla distorsione (variazione di forma e non di


volume) raggiunge un valore critico

U = energia deformazione idrostatica


U = energia di deformazione di sola distorsione
U = energia deformazione

Somma
Lenergia di distorsione U viene calcolata per differenza, avendo prima U e U
Per un punto di un materiale lineare
f 1
elastico, soggetto a carico U = d = f f (energia = lavoro = forza x spost)
monodimensionale e per un volume 0 2
di riferimento unitario monodimensionale

3D U=
1
(1 1 + 2 2 + 3 3 ) Usando
1 = 1
E
[1 (2 + 3 )]
2

1
U= 12 + 22 + 32 2 ( 1 2 + 2 3 + 3 1 )
2E
1 + 2 + 3
SI calcola ora lenergia derivante dalla sola componente idrostatica m =
3
Se tutte le tre tensioni fossero uguali a m lenergia diventerebbe quella sola idrostatica (U)

+ 2 + 3 1 2
U =
1
2E
( 3 2m 6 m2 ) = m = 1
3 =
6E
( 1 + 2 + 3 )
2

1 2 2
U = 1 + 22 + 32 + 2 ( 1 2 + 2 3 + 3 1 )
6E
Si pu calcolare U per differenza (Tra energie sommabilit vera solo se energie disaccoppiate)

1 2 1 2
U =
2E (
1 + 22 + 32 ) 1 1 32 2 (
1

2 + 2 3 + 3 1 ) +


3

Dopo alcune semplici manipolazioni si ottiene U =


1+ 2
3E
[( )
1 + 22 + 32 (1 2 + 2 3 + 3 1 ) ]
1+ 2
3) In condizioni monodimensionali U = id
3E

e dal confronto id = (2
1 )
+ 22 + 32 (1 2 + 2 3 + 3 1 )

Nella ipotesi di Von Mises (quella generalmente pi accreditata nei materiali metallici da
costruzione) stati di tensione di ugual segno tendono a diminuire la tensione ideale
2
x + y x y
4) Caso piano riferimento non principale Considerando: a = b = + 2xy
2 2

Principale id = 12 + 22 1 2

Non principale id = (a 2
+ b2 + 2 a b ) + ( a 2 + b2 2 a b ) a 2 + b2

2 2
x + y y
id = + 3 x + 3 2xy id = 2x + 2y x y + 3 2xy
2 2 ( 0.577 )
5) Rapporto tensione normale / tangenziale 1
id = 3 lim = lim
3

Quando opportuno utilizzare un criterio o laltro?

Dal punto di vista della sicurezza del risultato, esistono criteri pi o meno sicuri?
Esempio:
Sia noto il seguente stato di tensione x xy xz 134 25 -48

yx y yz = 25 30 -60 [ MPa ]
Per un materiale con LT= 300 LC= -400
e = 0.3 zx zy
z -48 -60 70

Utilizzando la metodologia precedentemente illustrata, si determinano le 3 tensioni principali:

pr = [178.0 70.2 -14.2]

1) Teoria max id ( I ) = 178.0 (Coeff. Sicurezza) X = 300/178 = 1.685

2) Teoria max id ( II ) = 178.0 - 0.3 ( 70.2 14.2 ) = 161.2 X = 300/161.2 = 1.861

3) Teoria max id ( III ) = 178.0 + 14.2 = 192.2 X = 300/192.2 = 1.561

14.2
4) Teoria Mohr id ( IV ) = 178.0 + = 188.6 X = 300/188.6 = 1.591
43

5) Teoria Von Mises X = 300/171.1 = 1.753

id (V ) = 178.02 + 70.22 + 14.2 2 (178.0 70.2 ) + (178.0 14.2 ) + ( 70.2 14.2 ) = 171.1
Le 5 ipotesi descritte si avvicinano di pi o meno alla realt a seconda del materiale e
delle sue condizioni di impiego

Estremizzando a materiali duttili e fragili

- Rankine - Guest
fragili - Bach duttili - Ip. Mohr
- Ip. Mohr - Von Mises

Un materiale si pu definire fragile o duttile a seconda della energia immagazzinata prima


della rottura (componente reversibile o elastica e irreversibile o plastica)

Osservazioni:

Basse temperature inducono materiali duttili a comportarsi fragilmente


Stati fortemente triassiali tendono a spostare il comportamento vero rotture fragili
Materiali fragili presentano tensioni rottura pi alte a compressione che a trazione
Rapporto torsione / tensione limite pu aiutare nella scelta

Alcuni criteri (molto semplici) si prestano abbastanza bene anche a materiali non
omogenei (e.g. materiali compositi) e vengono quindi utilizzati in I analisi
Rappresentazione nel piano di Westergaard (piano 1 2 )

Tensione normale massima


2
Deformazione massima
Tensione tangenziale massima

Zona impossibile (1 < 2) Von Mises

Zona di ammissibilit

In genere larea pi contenuta quella del criterio di Tresca


I dati sperimentali per gli acciai da costruzione si posizionano attorno a Von Mises
Il criterio di Bach allunga molto larea di ammissibilit rispetto agli altri

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