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GIUSEPPE RENSI J,~

IMPRONTE
PAGINE DI DIARIO

, AJ. ~(<; ~[L<:~ 7tO [L<:-


-rtXOV'E<; -rei) 7tpocr,ux6v,o ,e
~Cf;l. ~p<n~cxv'7l7tYl x.cd t"(OfLEV.
PLA T., Timeo, 34 C.

Mauvais prescheur de commu-


ne: de toute matiere [e dis volon-
tiers les plus estremes choses que
j'en say.
MONTAIONE, Il, 17
Es ist eio Gradmesser von Wil-
lenkraft, wle weit man des Sinnes
in den Dingeo entbehren kann, wie
weit man in einer slcnlosen We1t
zu .leben aushalt,
'\ NIETZSCHE, Der Wille zur
M acht, 585 A.

GENOVA
LIBRERIA EDITRICE II ALIA
1931
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Come gust ntimamente e eome comprendo sin nel pro-


fondo d questo scrittore! 'rutt le movenze del suo 'stile mi
consuonano 'dentro con singolare alfinit .. Scorgo la ragiono
d'ognfmenoma sfumatura nella. eollocaaone dn~ parole 'e
d'og11i virgola posta od omessa. Capisco perfino il Pl'h
della cadenza, della musicalt o della spezzatura del suo
perodare. ]l come penetro fn nelle menoma pieghe le v~
rit eh 'egli dice l SOl~O veramente le semplici 'Verit eterne :
le stesse che da s si rivelano e si impongono a me. n suo
sguardo proprio aperto ~ul1a realt com ', ed egli ne sa
cogliere 'quelli che anche a me appariscono i tratt; essenziali.
di essa, ma che i pi non' veggono. N soltanto so addcntrar-
mi nelle pi piccole fibre del suo pensiero espresso, ma in-
tuisco altres con tutta precisione quali sono le argomenta.
zioni da lui taciute, l sottostruttura ch'C silenziosamente suf-
fl,'aga ci che egli esprime. Oh} certo nessunouapisce questo
scrittore con la intensit c la profondit con tui lo eap iSC()
io. Su lo capissero cos, se sentissero, 'Come sento io, qua-
le ad ogni momento il rnotvo isgrcto e giusto ~lle con
esatta opportunit determina la forma che egli adotta,
se percepissero, come perccpisco jo, la verit della sua vi-
sione o rappresentazione della realt, se scorgessero.: come,
scorgo io, la f'orzn cl 'evidensa irresistibile degli argomenti
-9-
-8-:-.
solo nel mondo 'delle Idee v' il bene, il bello, il giusto, il
con cui la illustra, certo egli piacerebbe universalmente nel- vero j nel mondo delle cose e dei fatti, invece, I'imperfcaoire
la stessa grande misura con cui piace a. me. c la malvagit, il falso e la morte. Esso la filosofia di
Chi 1 F'ehte : nicht das isi, was wir sind, sondern das nach dem
lo. in Ewigkeit streben werden s ; sittliches Gesetz ist Bild
"'.; eines solches.: das nicht ist, sondern werden soll ; das
wharhafte Welt ist nicbt, sondern soll werden . (St(lats-
i

Per una sola ragione potrebbe avvenire che questi pen- lelire, p. 22, 23, 90).
sieri non fossero apprezzati. Pereh chi li legge,)i legge cia-
scuno in un minuto, badando piuttosto alla connessione dei ~t
vocaboli che a risuscitare in s viva la rappresentazione dei
fatti enunciati. Si leggono ciascuno in un minuto, e si crede Vi sono due modi di cambiare in politica.
.. - perci ch'e siano anche scritti ciascuno in un minuto, come Uno quello per cui si cambia cos da essere sempre ac-
un 'periodo qualunque d'un articolo di giornale che viene canto alla causa che vince. L'altro quello per cui si cam-
in mente quando si ha la penna in mano e che il giorno dopo bia anche a costo di essere sempre, accanto alla causa, che
anche, chi l'ha scritto dimentica. Scritti ciascuno in un mi- volta Il volta perdente.
;nuto in realt lo sono.. Ma dietro quel minuto che occorre Le party que ie condemneray en 110S guerre s, ,ie le
per scriverli, stanno quarant'anni di riflessione e, d'espe- condernneray plus asprcment, :flcurissant et prospere: il sera
rienza. Solo chi ,li legge' come il succo di quarant.' anni di pour me concilier aulounemellt soy, quand ie le verrai mi-
riflessione ed' esperienza, e possedendo egli stesso quaran- serable et aecabl (Moxr.ocsn, JII, 13).
~'anni di riflessione e d'esperienza, ne pu comprendere la' He (Halifax)., niu~t not be' eonfounded with the vulgar
vedt,e la penetrazione. crowd of renegades. Far though, like thern, ho passcd f'rom
side to side,his transition wns n lways in the direction oppo-
..,~ sito-to.theirs . (lVL\.cAULAY, Hist. 01 Engl.; ed. Deni:: I, UJ~).
L'uno di, quei due modi di. cambiare siznifca qualcosa di
Ci che reale irrazionale e Ci che razionale irrea- diverso dall'altro.
le. '- Ogni situazione giusta,' bella.wera;: razionaleyunica-
mente fin che sta soltanto nel pensiero. Appena si Tealizza, ' ..,~
diventa falsa, urtante, assurda, Quelli che' ne vengono in
luce saliente sono precisamente gli 'elementi antpatii e tri-' "Vuoi il filo conduttore attraverso le mutazioni di pcn-
sti. Le stesse tue irieeche 'si realizzano divengono nclJoro siero di cui mi accusiiTl filo mediante il' quale esse siridu-
realizzarsi ti te stesso disgustose;, cono ad armonia ~ Eccolo. In ogni 'diversa fase dello-Spirito
- Ci che reale irrazionale e'ci che razionale pubblico ho-cercato di far risuonare quella nota che poteva
irreale. - Questo mio motto la filosofia di Platone:
-lD- -11-

servire dicorrezione contro la tendenza che Jn essa' fase si


I
J.ui pubblicate, frequenti nell'Op1lS' postU1Il1l1lt, e ci perch
accentuava 'Come maggiormente esagerata ed erronea. Poi.- l'ultimo 110n un manoscritto destinato alla pubblicit, ma
ch tale tendenza fu
nei vari momenti diversa, diversa do- contiene solo note provvisorio per l'autore .
veva essere la nota correttiva, I.Jo spirito dell'azione fu dun- Che un pensatore si contraddica negli appunti di idee
que uno, sebbene il mio pensiero si sia mosso in direzioni che scrive per s, prova pur sempre che la contraddizione
contrastanti.vls sono contento d'nver fatto \.!os, cos tor-
presente nella sua mente. Chc nei ,libri che egli pubblica
nerei. a . fare. Qualunque sia stata l'efficacia, l'intento fu tali contraddizioni non figurino, prova che egli li accomo-
huono. da in modo da f'arl c sparire, mentre in realt nella sua men-
te vi sono. Che gli appunti (lo zibaldone ) che un qualun-
~
que pensutorc scrive per s formicolino tutti di contraddi-
zioni, prova che la contraddizione, la scissione in s, es'"
Chi fa tra, ci che ha scritto (poesie) saggi, pensieri) una senzialmente propria della ragione umana, nella quale fiori-
~ scelta per la pubblicazione, . un arrogante. Che autorit scono spontaneamente i pensieri pi antitctici, ch'a per essa,
ha la mia mente di rare tale scelta, cio di giudicare me nella loro genuina contraddizione, ha il coraggio di formu-
stesso 1 E se qualcosa che ho scritto, e che .ora mi pare una lare solo' negli appunti , negli ' zibaldoni , nelle 110te
sciocchezza, fosse una bellezza per un'altra mente? .Perch ri- non destinate alla pubblicit: quando sola con s ~ quan-
tenere che la mia mente, il mio giudizio che scarta, 5ia supe- do sincera.
riore .a quest'altra m'ente o alla mia mente che scrisse i Non
bisogna essere arroganti neppure sopra se stessi, e la ~ seel- "'o{

ta una siffatta arroganza.


Anche: il lettore che ,biasima)o scrittore per .non aver Si sarebbe relativamente felici solo se si potesse passurc,
fatto una e scelta e che vorrebbe fosse, stata fatta, cade attraverso tutta l'esistenza come passano i fanciulli attra-
injmaconsimile arroganza. Di questi pensieri, p. e., qual- verso la loro; cio vivendo sempre soltanto nel momento
cuno forse ti piacer qualche, altro ti parr, insulso. Ma puoi presente senza preoceupuzione d'un prima o 'un poi, e ve-
tu essere cos sicuro, di te stesso e del tuo giudizio da supe- dendosi sempre dinanzi a suo tempo, nemmeno sapendo co-
re con: certezza che in q nello che pure a te insulso un altro me e da chi provengano, il cibo, le vesti, le case .
.invece 110n trovi il pregio che tu non vi vcdi-?
"'o{

La vita aspirazione' alla virt quando si nel \'1Z 10, c


Constata il Vaihinger (Kanis oniithetieche Geistesart etc. nsprazione (tentazione) al vizio quando si nella virt.
nel-e-Festschrift Den Manen Nietzsclies, 1921) come lo-con- Tentazione della virt c tentazione del vizio; attrazione
traddizioni in Kant sianoassai .pi che non-nelle opere da al diverso di quanto .i fa, mai pace, posa definii iva, punto-
-12 -' - 13-

fermo. L'attrazione del diverso ci fa necessariamente scor- '107 Che importanza hanno consimili cambiamenti? Cos si
gere attraverso un prisma di critica dcmolitrice- quellaqual- scorge chiaramente, giudicando tali cambiamenti operantisi
siasi condotta che attualmente sit-iene, e della condotta che in quei paesi, e l'opera e -i sacrifici ad essi dedicati, dalla
si tiene, qualunque sia, si ' 'quindi necessariamente sempre sfera politica entro la quale noi ci moviamo. Ma tutto quello
scontenti. per cui noi stessi, nella nostra sfera politica, ci agitiamo e'
a cui dedichiamo sacrifici ugualmente ostinati, , visto ,<in
"'~ una sfera politica pi vasta, altrettanto privo di importan-
za. E c' sempre una sfera vista-dalla quale la nostra ha la
Ninve sar distrutta . stessa importanza di quel che ha, vista dalla nostra, 'la sfe-
Era probabilmente nella sua massima potenza, potenza i'a politica del Portogallo, della Bulgaria, della Bolivia.
paragonabile forse a quella odierna dell'Inghilterra o degli
Stati Uniti. Eppure; "attraverso e oltre questa prosperit e
.;C
solidit il profeta neha saputo prevedere la caduta, Che 'pro-
fezia miracolosal :
Profezia facilissima, invece: Chi avesse detto ad un uomo politico di Atene, Sparta
"Facilissima, perch tutto si distrugge. Tutto ci che c' o Tebe: giova al tuo stesso paese che tu non ti opponga alla
di pi grande, solido, sicuro, eterno, aere perennius , tut- vittoria del tuo nemico, gli giova che tu lo. lasci vinc-ere, sog-
to si' distrugge. Profetizzando la distruzione di qualunque , giogarti, dominarti, anzi che .tu lo aiuti a ci - avrebbe su-
cosa, per quanto formidabilmente robusta cpotente, si si-
scitato la pi. frenetica opposizione patriottica. Eppure, a-
curi di cogliere sempre nel segno. La facilit, anzi la sicu- vrebbe avuto ragione.
rezza, 'di tali' profezie non vuoi dir altro se non che tutto
quello che noi uomini facciamo, anche l'e nostre costruzioni $

storiche pi grandiose, impcriture , SOllO pari alle casette


di sabbia che plasma' per giuoco un fanciullo, cenere e nulla, La sistemazione dello Stato di Atene o di 'I'ebe, di Fi-
formazioni che, per: uno sguardo' che appena si allarghi al- renze o di Venezia - e pereh non' anche quello dell'Italia
quanto, sono gi svanite nel passato morto mentre ancora so- unita 1
no nel presente. Cio. Tanta fatica, tanto sangue, tanti nobili sacrifici per'
scavare e regolare piccole pozzette d'acqua e cementarne di-
,.\C ligentemente e saldamente i margini, e poi viene immanca-
bilmente il nuovocavallone della storia umana che inonda,
Per tutta la vita 'ostinarsi irremovibilmente con sacrifici cambia, travolge, distrugge; spazza via. tutto.
inauditi a cambiare la forma di governo .... del: 'Portogallo,
della Bulgaria,della Bolivia! E non poteva stare tranquil-
-14-
-15,-.

"'.; Mup(wv -rOLo.U't'WV tvotvt"LWf.l.(h-ev f.l.IX' (r.v0f.l.v<v ~ o/UX'IJ


yf1.!;;1. ~(.Lwv (PLAT., Rep. 603 D.).
Ho scritto altrove (1) che e tempo perso significa tcm- <.:: 'I'enus enimest mens et mire rnobilis ipsa . (LUCHEZIO,
:ro 110n impiegato secondo ,i propriigusti . IV, 750).
Ma n011 basta. Va aggiunto che impiegare,' il tempo se- JC

It
condo i propri gusti, impossibile, anche quando tutte le
condizioni esteriori e materiali a ci bastevoli, siano presenti.
Lo chiese: sfngetta, che vuoi 7
E' impossibile psicologicamente, E' impossibile per il funzio-
Che adombra l'irriguo parbagl
namento essenzialmente contraddtorio della nostra struttura Dei lucestilla.ntiocchi tuoi?
psicologica. Ohe futtu., nel tacito vaglio,
'I'u accendi una sigaretta perch ti piace. Impieghi il
tempo secondo i tuoi gusti. JHa no. Perch contemporanea- Oscura ~linefVa, di questo
, Sile:n~iQIUultipliGcy ]l se
mente ti spunta il pensiero che una sciocchezza, che ti fa
male, alla, salute, che ti fa spendere danari, che dovresti
smettere. ]l il tuo gtc.~to non pi integralmente tUQ gusto.
i NOn cela un invito, perch
gesto 'l
Il tuo e!l.reZ2;cvQle
]l' tempo impiegato contrariamente (perso) al t1W gusto di Ma si risovvenne : ci che
non sciupare quattrini .o di non rovinarti 'lo stomaco. Si voglia, sa alcuno, di noi Y
Tu scrivi e leggi perch ne hai. la passione. Agisci se. Fors' quel che fai, quel che vuoi,
condo i tuoi gusti. Ma no. Perch tosto avverti che si tratta Enigma, sfngetta, anche a te.
di un f'acchinaggio inutile e che meglio andare a 'prendere
il sole. E se vai a prendere il sole subito ti rimorde il pen- $
siero che questo che ti pare ora il tuo gtMto n011 lo , ma
tempo perso al ttLQ (J1lSto di scrive~ o leggere. Critica di Bergson, Le Roy, Mignone.
Non si pujnai faro neppure il proprio piacere anche L'universo l'infinita forza eruttva di creazioni infni-
quando nulla di esteriore lo impedisca. Perch niente v' che tamente nuove, che infinitamente travalicano il breve com,
sia permanentemente, univocamente S()nz;~ antitesi, nostro
piacere. Ci che uccido e vanifca tutto, H mutamento, la.
J passo delle nostre concezioni filosofiche o seentifche, nelle
quali, foggiato, come invece sono, rispetto' a un brevissimo
contraddizione, la scissione di noi in )1Qi stessi, per cui 1,'0-
gliarno e insieme non vogliam, vanifca ed uccide anche il ,
~
~
~
'
tratto di, tempo e di spazio, noi ci illudiamo di averlo rac-
chiuso. La vita dell'umanit e quella stessa del nostro globo
piacere. durata sinora un minuto, e noi non possiamo nemmeno im-
~ maginare in quale prodotto miracolosamente nuovo domani
~ sboccher. L'Essere totale, o Vita, o Evoluziorre creatrice (o
"
(1) Scheggie (Bib liotcca Editrice, Rieti, 19BO, p. 66). ~,

Dio) va concepito cos: cio come sospinto dall 'infinita f'or-


~
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l
~
~.16 -.
-17 -
za, eruttiva di creazione, . .in cui. consiste, verso I'assoluta-
stro globo, secerne, possa costituire il ponte di passaggio ver-
mente nuovo, verso il miracolo s, che domani, inconcepi-
so la forma d'Essere che meglio esprima il significato del
bilmente, .potr aprirsi ai nostri occhi o realizzarsi in' quella
Tutto). Nel suo eruttare infinito di creazioni miracolose quel-
forma di Essere che ci sostituir. '
la forza eternamente e assolutamente libera.vEssapuogg
Basta allargare ancor di pi questa larga e bella conce-
produrre una forma d'Essere e'di Spirito che' noi giudiche-
zione per vederne i lati manchevoli.
remmo niiracolosamen te alta, e domani distruggerla ~per sca-
Se l'universo l'infinita forza eruttiva di creazioni infi-
pricciarsi a sostituirvi soltanto produzioni 'di' semplice bruta
nitamente nuo've, tu.tto queste creazioni, quali noi possiamo
e cieca materia. Non affatto detto che pereh essa forza o-
comunque pensare o immaginare o sognare, ci sono gi state,
riginaria infinita ha prodotto oggi una .forma spirituale su-
non possono' non.esserci gi state, in un punto o nell'altro
premamente rnagnifcasia tenuta domani a trarre da questa
del tempo o della spazio infiniti. Nuove, se mai, esse non pos-
un'altra forma ancora superiore, e non' possa' invece diver-
sono essere che per noi, per la limitatissima sfera che la no-
tirsi, dopo aver fatto quella forma, a disf'arla, e a ritornare
stra percezione o il nostro pensiero 'hanno avuto ,sin qui e
alla produzione di semplici forme materiali {ed elementari.
per l'impercettibile 'punto del Tutto che il nostro sistema
Essa forza infinitamente creatrice' danza nell'Essere 'e con
solare. Non nuove per il Tutto, nel quale, se concepito come
l'Essere a suo assoluto capriccio.
il vero Tutto del tempo, e dello spazio, non pu non esserci
Perci nessuna evoluzione , e non solo nessuna cer-
(stato) tutto. - Quel nuove , adunque, ci che rende
tezza.o speranza d'una serie di produzioni procedenti verso
questa vasta concezione ancora, troppo ristretta, antropocen-
un pi e un meglio, ma anzi, data l'assoluta libert o ca-
trica, geocentrica, tolemaica, foggiata dal piccolo punto di
priccio sovrano di quella forza creatrice, 'la, certezza del
vista dell'uomo e del globo terracqueo.
, ,
contrario.
Inoltre. La concezione dell'universo come infinita, assolu-
Se veramente in infinitum per[]'amms (Eth., P. II, Lem.
tamente libera, non raccbiudibile nelle nostre determinazio-
VII, Sch.) non sesceda Spinoza, Non c ' che la forza, eter-
ni filosoficbe e scientifiche, forza eruttiva di creazioni mira-
namcnte eruttiva, dell'Essere che,ha (gi) fatto tutto e con-
colose, elimina l'idea di evoluzione .' Non si pu pensare
tinua' a: fare tutto,' che ha (gi)': prodotto, in questo o quel
quella forza, infinita e infinitamente libera, determinata a
punto dell'infinito, tutti i suoi miracoli' li ha "distrutti
produrre, pressoch linearmente, un qualcosa di pi e di
e li rif o rifar; - e che non ha in=vista nessun fine, cio
meglio di quel che ha prima prodotto (pi e meglio del' re-
nessuna evoluzione o produzione' continua' di' un ,p'i o
sto, per chi, se non per noi 1). Non si, pu .pensarla p. e., d'un meqiio, .nessun fine tranne quello di essere e di diver-
determinata a produrre dall'uomo e sopra l'uomo, una for- ti l'si a. capriccio eternamente con l'Essere, C011 la produzione
ma d'Essere superiore che lo sostituisca. (Anche ci sarebbe ~
incessante ed inesauribile di, forme' d'Essere.
antropocentrismo. Sarebbe immaginare che l'uomo, questo
essere vivente in un piccolo secondario insignificante piane-
ta, questa muffa, che quell'impercettibile zolletta, che il no-
2

....,(,~ .._ . w, ......~._.....,.. .----


~-
l -18 -
-19-
",'t
e me tiens est tousiours le premier et le dernier la batte-
. Chi csscndc nato e vissuto in un ~periodo e in un arn- rie de 110S troubles s ; j'escrivais ceey environ le temps
bicnt'edi couvivenza-politico-socale informato a legalit c qu'une forte charge dc nos troublos se croupit plusieurs
gurdicit, fosse venuto a' trovarsi: in: un .periodo o in un mois, de tout ,9Onpoids, droict SUl' moi s (IlI, 9 e 12, e mol-
ambiente di torbidi o violenze, in cui .fondamenti essenzia- to spesso altrove); - al Terrore, alle guerre napoleoniehe,
li della. vita civile fossero stati annientati, ..e imperasse; la ai colpi di Stato, alle rivoluzioni,alle_reazioni del secolo
semplice forza bruta, - p. e., il cittadino dell'Impero roma- XIX ed oltre ; - gi gi lungo tutto il_corso della storia,
no che cadeva improvvisamente sotto l'invasione barbarica la situazione che 'ad, ogni momento si- ripresentata, l~ si-
_ deve aver avuto l'impressione di essere passato da ci che tuazione dunque che occupa lo spazio di gran lunga mag-
consueto, regolare, normale, a. ci che eceezionala-e ac- giore nella, vita sociale, la situazione quindi che si deve dire
cidentale . .IL contrario . il vero; .eproprio questo, del resto, essere solita e propria di essa vita, quella in cui l'indivi-
poteva giovare a' calmare l'indignazione che egli certo; ri- duo non sicuro della sua esistenza, della sua casa, .della
-~
sentiva allo spettacolo por lui.nuovo. ' sua libert, della sua propriet, della possibilit d'esercizio
Dalle case di Cicerone che Clodio brucia, in Roma ma- della .sua professione, funziono 'od ufficio. Questa la rego-
dre del diritto , pererigervi ,11n'tempio, alla libert; ~ dai la, la normalit; 'C l'anormalit, l'irregolarit, l'il1consuctu-,
castelli e',.palazzi';spianati. 'durantevl medioevo;:- da ci dine, l'eccezionalit invece che in quel mare convulso di,
che accadde per nni o secoli in F'irenze e che Machiavelli violenze che la storia umana, brevi fasi di legalit, giuri-
narra quasi ad ogni passo delle sue Storie, p. e.,' nel solo dicit, sicurezza, si formino e reggano qualche istante.
libro terzo :.' a tanta arroganza i Capitani di parte salirono, Perci, anche, uu'illusione quella nella quale cade co-
ch'eglino erano pi che i Signori temuti, e 'con minor .reve- lui che, passando da una fase effimera di giuridieit alla fa-
renza s/andava a questi ch'e a quelli; pi maligni effetti se abituale del fas versum atque nefas , e vedendo sotto
dal timore di. quelli che governavano nascevano, pereh ogni i suoi 'occhi inorriditi accadere fatti come quelli sopra ricor-
minimo accidente: faceva loro fare alla Parte nuove ingiurie, dati, 'pensa ch'C,se i contemporanei li tollerano o li incorag-
o condannando, 'o' ammonendo,' o 'mandando in esilio i loro giano, la' storia li colpir di infamia. Nulla di meno vero.
cittadini; ser Nuto dalla moltitudine fu portato in piaz- Proprio come alla madre che piange e chiama a nome la 'fi-
za, ed a quelle forche per un piede: impiccato ; del quale a- glia Jiva morta, il monaco buddista risponde: ottantaquat-
vendone qualunque era intorno spiccato un pezzo, non rima- trornila fanciulle, che tutte si chiamavano Jiva, sono state
HO d'un tratto di lui altro .ehe il piede '; - dall'assoluta in- cremate qui; quale dunque fra queste quella che tu
sicurezza personale domiciliare durante l'epoca moderna piangi ~ - proprio cos a colui che s'indigna pei fatti
in quasi tutta l'Europa, di cui ci fornisce interessanti atte- iniqui che vede come per cosa inammissibile c inconsueta,
stazioni Montaigne : c'est grande extremit d'estre pres- si deve ricordare che essi hanno lo stesso nome dei milioni c
/3(. iusque dans son mesnage et repos domestique; le licu ou milioni c1iidentici fatti accaduti lungo il corso della storia
.c che formarono costantemente la materia bruta di questa.
- 20- - 21

La storia pass sopra a tutto, e in fondo, come fatti perso-


nalmente iniqui non li' ric~rda' nemmeno. Mit dem Leiden "'~
dorTlnzahligen abcrverfahrt 'm~n alsmJt einem voriber-
gehenden Unglick ausserst khl, osservailBurckhardt nel- Il moto morale della volont sta nel distaccarsi progres-
le sue acute consid-erazioni' sulla fclicit 'ed infelicit nella sivo di questa da ci a cui essa tiene fortemente, dagli og-
storia (Weltgeschichtliche Betrocliiumen; p. 259; ed. Krdner). getti delle sue passioni, dai suoi idoli. Quando essa si
Quei fatti sono per la storia piccoli fatti senza pi colore spe- staccata da tutti questi, ecco che resta con un altro poten-
cifico. di'male; in cui essa nonvede pi lasofferenzapersona- tissimo attaccamento. L'attaccamento al suo distacco, alla
le, che 11onha11110 che fare col divenire di quel tutto di cui sua spogliazione, all'opera che a ci condusse. Ci la sua
essll:parla e si occupa, col processo cho essa traccia senza nuova passione, il suo orgoglio, il suo idolo (senza una f're-
darsi pena di raccogliere iIamenti c penetrare e ..rivivere le netica passione, un vivo senso d'orgoglio, la formazione del-
angoseie dei' singoli stritolati dalle ruote di quel processo . l'idolo, la difficile opera del distacco non si sarebbe com-
Vorso i valori e i disvalori morali la storia presenta listcssa piufa). Occorre ora procedere, operare il distacco anche da
assoluta indifferenza della natura.' Il valore o il disvalore ci, vincere quest'ultima superba passione - il che non si
morale inesistente, privo cio d'ogni esistenza obbicttiva, pu fare che tornando agli idoli vecchi, Vedi i cain isti .
non solo per la natura, ma altres per la storia: cio per
la memoria umana, per la coscienza umana - per noi. ""~

Rinuncia, distacco. Questo il monito che ci viene dal


"'~
pi alto pensiero filosofico e religioso di tutti i tempi e di
tutti. i popoli.
Leggi a caso: la distruzione di Cartagine, in Mommsen ; Ma dopo aver rinunciato a tutto, c' ancora una cosa
il massacro diPrina, nel Botta i gli orrori della rivoluzione a cui si resta indissolubilmente attaccat r ed. lo. stesso di;
rancese,in T.ail1e; in 'una 'vitadi$pilioza il 'cannibaleseo stacco, la stessa rinuncia. A questo distacco,a questa l'i,
eccidio di Jande wu. 'e"lo sbrallamento d'Cl suo ~adavere, nunciu, colui che ha a tutto rinunciato non vorrebbe mai
che suscit tant'impeto d'indignazione nell'appartato filo- venir meno, perch appunto. staccandosi da tutto, ha messo
sofo da stimolarlo' a voler esporre la sua vita per collocare nel distacco l'intera propria anima e vita.
sul luogo dellassassinio la scritta ultinii barbarorum . Pure, la morale del distacco esige che a nulla si sia at-
Ecco l'uomo i cos infame che non merita se non I'estin- taccati, quindi nemmeno allo stesso distacco i che anche da
zion~. Ecco l'e azioni che .egli compiaquando lavora alle sue questo si sia pronti a distaccarsi; che anche questo si con-
costruzioni statali, .storiche,' e che' ~ormano la condizione ine- sideri come cosa che non deve. asservire il nostro spirito,
vitabilcdi queste; le quali, dUllq~le,'non sono veramente il- cio senza. brama, senza attaccamento:
tro, come pensava S. Agostino, che materia d'infel1lo. Ma quando cos ci si dist~cc~ti dallo stesso distacco,

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-----".- '---~--. ~"~~:t:6igUC::f~g;;';;:tf~~~~;~-:;:~~~
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'j

I - 22-
nevano un fine disinteressato, la prosperit, l'eccellenza, la.
restail vuoto assoluto, il Nulla, j<; SI scorge ere la morale.del grandezza, la gloria del paese? E se teniamo fermo per la
distacco non ci d infine che I'angoscia d.isperata di esser condotta dei Faraoni la definizione capriccio tirannico ,
precipitati nel vuoto assoluto e nel Nulla. perch la medesima. dcfinizione non applichiamo ai gover-
ni c1'oggid, che pur fanno, in forma diversa, ,la stessa COSClt?
..,'t
Non si riesce a scorgere che la storia antica' storia pre-
sente e la storia presente storia antica.

La giustificazione dei Faraoni ..


",'t
E' un luogo comune che i Paraou, i quali hanno spre-
muto innumerevoli vite umane poniamo per I'innalzarnento
Spesso avviene che il parlamentarismo , Cio I'intru-
delle' piramidi, rappresentino nella maniera pi tipica l'in-
sione illegale, prepotente, imperioso d'un ceto, d'una classe,
carn.zione del feroce egoismo dei tirannijdell'indiffercnte
.. ' d'una consorteria, d'un partito, nell'amministrazione dello
~ cinico sfruttamento degli uomini da parte del despota per ~ Stato, prenda un'estensione sconfinata appunto con la sop-
suoi fini personali anche di puro fasto.
pressione del sistema parlamentare.- Questa l'illustra-
, - Questo significa non essere capaci di capire la storia an-
zione del celebre detto che la peggiore delle Camere prefc-
tica nemmeno mediante la "luc'3che getta su di essa la sto-
ribile alla migliore delle Anticamere .
ria presente.
I: N ai vediamo ad ogni momento dei governi che per opere
..,'t ..
I: pubbliche o per scopi militari, sottopongono i loro governati
, I a tasse enormi, ossia li costringono (in altra forma) ad un
lavoro da schiavi, senza parlare del sacrificio diretto di vite Filosofia della politica.
umane in guerra. Questo , in altra forma, il sistema fa- La libera discussione ~ Inammissibile. Con essa, i pareri
raonico, Udiamo tali governi proclamare che fanno ci per discordant di tutti (e tra questi spesso i pareri pi insen-
la grandezza del paese, che questo il fine: superiore per cui sati) continuano ostinatamente a farsi' valere g,li uni <li fron-
impongono ai cittadini siffatti sac:rifici"Wriconoscia~o gene- te agli altri, e ci rende ogni decisione, ossia ogni azione,
ralmente che la COSasta cos: riconosciamo,' cio,che non impossibile, ovvero possibile solo quella decisione e quell'a-
per fini personali' degli uomini che sono al potere, ma per zione che scaturisce dalla transazione, dalla mezza misura,
fini di utilit o interesse pubblico, tali sacrifici vengono dalla stanchezza: vale a dire la peggioro di tutte. Occorre
imposti. l'autorit del solo.
. Perch non siamo capaci di riconoscere il medesimo mo- L'autorit del solo1 S, se con essa potesse trionfare il
vento nei Faraoni i Perch non siamo" capaci di .scorgere parere vero e giusto, cio il parere mio. Ma come ammetter-
che essi pure nell'enorme sperpero di vite che compivano, la dal momento che per essa trionfa 'il parere ingiusto e fal-
anche per costruire le piramidi, non avevano gi di mira so, cio il parere che la mia' coscienza scorge come falso,
di' soddisfare un ,proprio' tirannico capriccio, ma si ,propo-

f'
~
- 24- -25-

ere io combattevo pcreh .Ialso iOolui che oggi ha l'autorit di coscienza, e che non ostante ogni benessere materiale a-
era uno che ieri discuteva e il cui parere non poteva trion- borrono un governo che.operi contrariamente a una tale di-
fare mcdiante cragioni contro le obbiezioni degli altri. Per- rettiva.Questa era appunto l'esigenza degli uomini politici
ch o~a deve poter trionfare mediant~ la pura forza ~ Uin- di Roma perseguitati, dagli imperatori. (e .basti .ricordare
vocazione dell'autorit nelle fasi di libera discussione l'in- 'I'rasea Peto ed Elvidio Prisco) .. E 11 fattqdi averli perse-
vocazione che ognuno, ~a dell'autorit S1.~a contro quella d'o- '. guitati - di aver perseguitato in loro questa esigenza etica
gni altro; e siccome ognnno la fa implicitamente in questo - sufficiente a stabilireche, fossc anche ottima I'ammini-
senso, cos quell 'invocazione , .usieme la reiezione dell' au- strazioneriguardo .alle materialit della vita. che solo im-.
torit d'ogni altro, perci la reiezonc dell'autorit che poi portano ai pi, il regime era. obbrobrioso e condanncvole e
si realizza :'.quindi, .:reezione dell' auioritii: meritava e merita d'essere guardato da ogni uomo di senso
, .
In .q~~~ta, alternativa, si sempre aggirata e s aggira, morale con lo stesso sguardo di Tacito.
senza speranza d'uscita, la politica umana.
**~
$

Vi sono martiri delt'avvcnre.e martiri del passato. Mar-


Dicono molti storici : Tacito carica le tinte ; egli offre tiri per idee che stanno per trionfare; che si ha l'intuizione
un quadro che costituisce una profonda alterazione della che. trionferanno (p. es., i martiri cristiani), c martiri per
prospettiva ; guarda solo ad una piccolissima sfcra sociale, idee; le quali, pur essendo forse moralmente pi nobili 'C
quella dell'aristocrazia vicina agli imperatori, nell'mbito vere di quelle che su di esse trionfano,' appartengono irri-
della, quale soltanto le crudelt a questi rimproverate si com- mediablmento al passato, sono destinate a soccombere, e si
pivano ; .ma. sulla massa enorme del. popolo, sia di Roma e ha lmtto id questo loro, destino. (p. e., Elvidio,. Trasea
dell'Italia, sia delle provincie, quelle crudelt non avevano Peto, Ippazia).- I veri grandi martiri ed. eroi sono, i se-
luogo; i~ governo.rispetto a questamassa era soddisfazione,
e mai II mondo nel suo complesso fu cos felice come in
i condi. .I primi. hanno: morendo il senso sicuro di vivere. nel,
l'idea per cui muoiono e che.trionfer, e la loro una morte
quell'epoca .. gioiosa nella sicurezza antivedutadi tale trionfo. I secondi
Dire cos, significa .in fondo dar ragione alla maggioran- muoiono senza conforto, senza speranza e compenso, muo-
za atena, sorda alle esigenze, etiche,. che. si appaga di far iono per nulla, sono i soli che muoiono: con .assoluto dsin-
bene i proprio affari e' di vedere procedere regolarmente i ~ teresse ; anche il loro nome o scompare .dalla storia o vi
mezz] tecnici della v.itaeivile (treni, tram, borse, mercati),
contro .,i pochi .spiriti. superiori che a ci non s'arrestano,
I resta senza l'onore che .circonda quello di chi mor per la
causa' che ha vinto e fa la storia.
magiudicano.che tutto. questo sia meno che, nulla so nel.si-
stema di governo non illiesplica. e sij-ealzza u,na direttiva
lI Il.martirio per le cause perdute, questo il vero martirio
(1 l'autentico eroismo.
di moralit, di giustizia, di rispetto al diritto e allaIibert

~"!!r.,"'~;"' .....,..- !~"'~."''''''~..,......o:...-: _ .._ .....


-,
l'illusione a cui gli uomini cadono in preda quando, di fron-
E' impossibile che ClO continui i la cosa troppo as- te al mostruoso che loro sia presente ed incomba, si rifiuta~'l.0
surda, troppo mostruosa .: In pr:cs(mz~dir~vinosi e nefasti- di credere al-suo perdurare c trionfare. Perch quello che
-eventi sociali, questo pensiero si aff.e~ma con vvissma for- durato c trionfato innumerevoli volte nel mondo, non ostan- ,
za d'evidenza nel cuore dell'uomo;' Non v'' dubbio che es- te la certezza, identica alla nostra, che cinon era possibile"
so sia quello del cinese travolto tra le spire d'una caotica 110n dovrebbe durare e trionfare, solo perch vi si soggiac-
guerra civile, o del russo in balia della pazzesca tirannide

I
cia noi, ancora un'altra volta ~
bolscevica. L'affermazione si pu t~adurre: ci contro la
ragione, che non' pu non' dominare nell'universo, contro la ",-t
razionalit i ossia contro Dio. Dio, vale a dire la razionalit
immanente e teleologica, non pu permettere che ci duri Spesso in colui che assiste al trionfo definitivo su di s
a lungo e trionfi.
della malvagit, dlla bassezza, della vilt, della mancanza
Ma basta aprir a caso un libro di storia qualsiasi per
di coscienza e di scrupoli, il sentimento che scoppiava nel
constatare che ad ogni momento fu fatto questo ragiona-
padre Cristoforo col suo verr il giorno ! , si fa invinci-
mento, e sempre invano: e sempre esso fu confutato dai fatti.
bilmente strada: vi vedr nella polvere! . - Ma ci non
Gli Albigesi, i massacrati nella notte di S.Bartolomeo, gli
ha quasi mai luogo. No i non verr il giorno; non li; ve-
Ebrei passati a fl di spada dalle' legioni romane, gli Inca
drai nella polvere ; morirai con davanti agli occhi lo spet-
,; torturati daglispagnuoli, i guelfi bianchi sbanditi' (vedi le tacolo del loro trionfo saldo e permanente. Ed appunto
: ultime righe della Cronica del Compagni) i fuorusciti fio- l'essere fennamente e eonsapevolmente convinto di ci che ti
~
rentini invano difesi' davanti a Carlo V, i veneziani dati
improvvisamente in balia dell' Austria, certo sentirono bal-
I fa grande. Proprio pereh vede il totale e ineluttabile trion-
fo sulla sua vita dei tristi e degli ingiusti tragicamente
zar su dallo strazio vivissimo del 'loro cuore il grido:' ci grande il Giusto messo in croce. Questo l'unica risposta
non ' possibile! ci contro la giustizia, contro 'la ragione, che si pu dare al problema di Platon-e, Iiep, II, 361 E.
dunque contro Dio; la giustizia, la' ragione; Dio non pu per-
metterlo.
,-n fatto che' tutto ci ch'e' gli uomini, con l'impeto e la.
i,
~
.,)t

certezza del loro cuore dolorante, hanno -n questi ed' in' in-
Uno degli errori scaturenti, dal pregiudizio della razio-

I
numerevoli; altri momenti della' storia,' gridato impossibile'
nalit della storia, quello che le invasioni barbariche siano'
perch contro la igiustizia, la ragione e Dio, si 'sia invece
il benefico e necessario avvenimento ch'e serve a rinsangua-
sempre inesorabilmente avveratc, prova all'evidenza cheIa.
l'e una societ cristallizzata ed esaurita.
razionalit immanente del mondo, non' esiste se non nei co-
Ogni invasione barbarica invece (a cominciare da quella
"ccnti c vani desideri e' bisogni degli uomini. Prova quindi
doriea, come l'e recenti scoperte, che hanno messo in luce la
civlt-rnicenea e cretese, ci rivelarono) ha spezzato una ci-
,
~
~

28 - - 29

vilt che -crcscovnj, si sviluppava spiritualmente e in1:ellet- $


tualmentc con, grande intensit. nella pace (la quale sola
consente tale. sviluppo))~.che appunto in grazia di talc svi- Le due grandi proposizioni di Spinoza, quelle che com-
luppo spirituale diventaya.aliena dalle armi e perci possi- pensano ad usura ogni sua oscurit e eontraddizione c gli
bile e facile preda detharbaro.- L'Impero bizantino pas- assegnano il posto tra i sommi che hanno saputo vedere
sa per il tipo della societ cristallizzata' che ha bisogno di
t senza veli sin nel cuore delle cose.
infusione di sangue barbarico per ringiovanirsi; ma Leo-
pardi scrivc, c ha ragione (In, proposito d'1m' orazione gl'CC((
I
I
Quasi ordo aliquid in Naturapraeter respectum ad
uostram imaginationem esset . (Eth., Parte I, App.).
di G. G. Plotone): Fu spettacolo nuovo, nel tempo delle Ratio igitur, seu causa CUI' Deus seu Natura agi t, et
Crociate, alle nazioni europee i gente polita, letterata, abi-
tutrice di citt rumorose.campio, splendide per templi, per
t cur existit, una eademque est. Ut ergo nullius finis causa
cxistt, nullius ctiam finis causa agit; sed ut existend, sic
piazze.pcr palagi magnifici, per opere egregie d'arti d'og'ni
maniera, a genti r?zze" senza sentore di lettere, ahitatrici di
torri, di ville, di montagne; quasi selvatiche e inumane .
I
i
ct agcndi principium, vel fnem, habet nullum (Eth., Par-
te IV, Prad.).
",-t

Quando i Teutoni furono sconfitti da Mario, le loro don-


.lC 11e si uccisero coi figli; ma prima avevano offerto di arren-
ders purch fossero state sottratte allibito dei vincitori
,, Razionalit d'ella storia. c fatte schiave dell'e vergini vestali (v. Gmnox, DeoUne and
I

" Che il grande sogno di, Platone il re-filosofo, Questa ra- PaU, C. IX).
rissima combinazione., Lyov ~ -ry<:yovC; tv-r<;l 1to,<;l Magnifico contegno, toccante eroismo l Dove ne sono le
XP6X'P (Leggi, IV, 711 D) si sia realizzata, con Marco Au': traccie c i risultati 1 Sconfitta: la causa,'; annientati totalmen-
l'elio, una sola volta. nel mondo ~ e proprio nel momento te Isuoidif'ensori. Passata sull'una esugliultri l'onda della
storico in cui non poteva servire Il. nulla. distruzione, -del' tempo, dell'oblio. A che serv?'
Che l'incontro della pi alta sapienza col massimo pote- Svaniscono del pari, senza traccia e risultato, gli eroi-
re politico, questo caso unico, abbia avuto luogo con Marco smi, i sacrifici, le virt nostre. Contano nella storia umana
.Aurelio, quando loefacelo irreparabile. del mondo rendeva quanto ha contato quella delle donne teutone, T'li devi ve-
del tutto inutile dal .punto di. vista della societ umana la. derli totalmente perduti nel passato e in esso nullificati -
fortunatissima .e .rarissima congiunzione in una sola per- come lo , per la vita dell'umanit presente, quell'atto' di
sona di quei due elementi ..., . '. nobilissimo e commovente eroismo.
Razionalit 1 Ironia, e atroce ironia della storia. $

L'affare Dreyfus, il processo Murri, il fascismo. Chi ha


assistito a questi tre eventi e vi ha riflettuto attentamente,

~':::":-:".:..
1

.t, - 31-

J - 30-
~
ha visto con tutta evidenza, nella violenta buona fede d; en-
trambe le parti, nell'inesorabile sincera condanna morale di Il clich, il grande olich, di Thomas Hardy che da ci
'ciascuna parte contro l'avversa, che all 'uomo manca asso- che la nostra coscienza ravvisa come bene nasce il' male;
lutamente il criterio 'comune del bene e del male, che la il pi tremendo male: .tanto l'errore' di cui la stessa co-
mente umana non ha modo di discernere con precisione e scienza morale ci avvolge, tanto poco essa l'espressione
'chiarezza l'uno dall'altro. dell 'assoluto, del divino.
Il clich, il grande clic7i, d',Euripide che la situazione
~ tragica sorge perch i due antagonisti hanno entrallibi ra-
gione (tO'ocretv~LO: 'rWV "AOy<v) e app1mto :perci non possono
il Per avere una prova evidente a chiunque non abbia un a meno di combatterai ed uccidersi a vicenda.
'partito preso che la realt obbiettiva (verit) non esiste, I due grandi clichs sono in sostanza uguali. Hardy il
basta considerare i giudizi che noi diamo in politica. vero unico continuatore della tragedia greca.'
Parla con gli altri, vedi come essi scorgano in quella
ch'e dovrebbe essere la stessa-realt (verit) per tutti, una ",'t
cosa opposta a ci che vi scorgi tu. Ciascuno di noi inter-
preta in modi opposti" cio 'fabbrica diversamente con la sua La visuale giusta, la pcnetrazicne profonda delle cose,
testa, la realt politica. Nessuno vede la cosa come tJta, per- dei pochi, La forza per operare dei molti. La minoranza
I ch la cosa non sta in 1~essun determinato modo, ma solo sola, cio, tanto d'un paese, quanto d'un partito, possie-
quale la vedono le. varie teste, ossia diversamente.: L'essere de la conoscenza; ma la conoscenza soltanto. .La maggioran-
non c'; per ognuno ci che a lui apparisce; e c' solo za sola possiede la potenza per operare, ossia la volont, ma
questa multiforme, divergente, irreconciliabile apparenza. soltanto la 'volont.
Ogni monade rispecchia l'universo dal suo punto di vista - Vi un. conflitto insormontabile tra, conoscenza (mino-
individuala (Leibniz).Tale la lezione che i giudizi politici rnza), e volont (maggioranza). Chi vede la prima. Chi
ci danno. pu la seconda. Perch .la prima, riesca, oltre che a vedere,
Qui dicono Ardig e Guastella . il solo pensare alla pos- a potere e a fare '(a volere), deve procurarsi la forza, la po-
sibilit d'una verit in s fuori delle coscienze dogrnati- tenza di uoloni, ossia la maggioranza. Ma con, ci perde,
smo. Qui dicono gli ideali5ti: la verit appunto continua-, tosto la CO'rwscenza (vale a dire costretta ad adottare le
mente fatta dallo spirito. Tali riepostaraggiungerebberc lo insipienze, gli errori, le brutalit proprie della maggioran-
scopo' cui mirano, se, non solo ogni specie vivente non si za). Bisognerebbe P ()It Cl' fare, essendo e rimanendo, infima
costruisse' con la sua mente una realt diversa dalle altre minora.nza, ch questa sola vede intelligentemente, o poter
specie, ma, per di pi, Og11itesta, um~na, come provano i 'cedere intelligibilmente essendo folla, ch questa sola pu
giudizi politici, non si costruisse una realt diversa da ogni . fare. La tragedia eterna e inestricabile della vita politica
altra testa umana.

~
C
- 32- -33-

appunto questa: che come minoranza si conosce, ma non si 'Ma l' assoluta apatia, l.'asscluta-assenza d'ogni desiderio,
pu, e come maggioranza si 'pu fare, ma non si pu pi quindi d'ogni volont, preferenza, interesse - eperlnde ac
conoscere, cio la propria conoscenza chiara c superiore de- cadaoer -' ape ora vita 1
l' ve lasciarsi affogare dalla visuale' grossolana e: semplicistica
1~ dei pi. ,.:.;
"'.;
Dopo una giornata di intenso lavoro '- e tanto pi se
.La risposta di Diogene ad Alessandro. Tll sei re, gran- il lavoro stato di tuo gusto, se ti ha appassionato, rapito ,
de, glorioso, conquistatore. Per me,' tutto ci' non ha nes- - :ti accorgi .che tutta quella giornata ti stata succhiata
suna realt, E' una sopracostruzione del tutto irreale che e rubata da alcunch d'altro da' te. Tit non hai vissuto. Ha
solo le menti degli uomini hanno artificialmente creato c po- ,vissuto e operato, impadronendosi di te, questoalcuneh d'al-
sto su di t'e. Quello che tu sei realmente per me, non n tro. Tu non ti seinemmeno accorto d' essereal mondo. Hai
J la tua regalit, n la tua gloria. E'unicamcnte la tua massa finito il lavoro e dici: Che ho mai fatto 'l-sono stato sei,
" corporea, sei tu unicamente in quanto corpo che si Irappone otto ore, senza nemmeno pensare e sapere di vivere, senza
tra me e il sole e mi impedisce di goderlo. Sei tu, nell'unica vivere! ho perduto sei, otto ore di vita; ho perduto la vita;
tua realt che .non sia convenzionale e artificiosa : quella continuando cos perdo la vita . ,
di sensibile corporeo. Tanto pi, ho detto, se il lavoro stato di tuo gusto.
l Cio se stato un tuo divertimento. Pereh anche nel diver-
, : ,.:.;
timento (e tanto pi quanto pi' appassionante, divertente:
es. l'amore) accade la stessa cosa: Tu naufraghi nel' diver-
-Si aspetta ogni giorno' la posta e quando non giunge timento, non ti accorgi pi di' vivere; non sei tu, il di-
quello che si attende si dice: stiamo avedere se verr' alla uertimento stesso che si diverte. Hai, ancora una: volta, per-
distribuzione succ-essiva. Cio: tutta la vita nel futuro, duto il senso di vivere.
nell' attesa, piegata verso ci che verr, sradicata dal' pre- Per conservare sempre presente e vivo questo senso
sente. 'Ogni presente annientato. l'avvertenza che si vive - bisognerebbe non far nulla, n'
- Per vivere bisogna non' avere nessun desiderio. Solo lavorare, n divertirsi; c solo ascoltars a vivere; solo ascol-
i cos vivi nel presente, cio vivi. Se lasci adito ' a un solo tare e seguire il fluire della vita in te . Annoiarsi. Una vol-
desiderio, anche minimo, ti sposti' dal presente verso il fu- ta di pi, ora nell 'inazione e nella noia; annientare la vita.
turo in cui sar realizzato il desiderio, non vivi pi nel pre-
sente, cio non vivi, aspetti a vivere che' il desiderio sia sod- .>C
disfatto .:
L'assoluta apatia stoica dunque condizione della vita Il bambino, il cui mondo il mondo del giuoco, e solo 0,' .'

nel presente, cio della vita. in questo e per questo mondo vive e si agita,' guarda l'uomo'

, 3
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~_11<!!t:L~liiqr,d' 7 )\h.:."jii-I{~.._:~,~\"-o::;;t~_",...~~,r_;;::::.,~;.
.,,,.. ..,..1;:. -. '.~ ,_' .. JIt ~~'- >
- 34-

maturo, 'che si OCcupa di. affari o di studi.. come uno che - 35-
non si sa bene che cosa faccia. e perch, come uno che sta
gazza 1 A quello dell'uomo per cui la ricchezza, il potere,
nella periferia indistinta e lontana da quel centro luminoso,
concreto e veramente attuale della vita, che il giuoco. la fama 1 A quello del vecchio per cui questi e qualsiasi altri
fini della vita sano ugualmente nulla 1 A quale, se a ciao
L'uomo maturo guarda con un sorriso il bambino che
SCttn livello la vita presenta con ugHale ev.idenza e certezza
giuoca, come uno che non sa appassionarsi se non di cose
il rispettivo significato 1
irreali ed inutili, perch non conosce ancora le occupazioni
serie della vita, la loro. superiore necessit e il loro. potente
interesse . "'~
..1giovani che; nel. pieno fervore della loro attivit poli-
tica; scientifica, commerciale, industriale, letteraria, vedono Da giovani la posizione che si prende quella di lan-
l'uomo che ha lavorato e prodotto, divenuto .veechio, giacere ciare audacemente nel mondo i propri pensieri, sorti original-
mente nella nostra mente, nuovi dunque, di cui il mondo noli
in istato di mclanconica inattivit, lo contemplano con com-
passione leggermente sprezzante, e pensano: ha gi dato
quanto. poteva; adesso ' esaurito e finito, oramai fuori del-
I ha ancora avuto nozione. Poi si studia, curiosi di vedere se
per avvventura essi hanno d-ei precedenti,' e si soddisfatti
la corrente vitale, la quale invece attorno 'a noi ed in noi; di trovare la conferma dei propri pensieri originali e nuovi
realizzata da quello che noi operiamo. . in quelli di qualche antecessore. Da ultimo si finisce per
vedere che tutto quello che abbiamo pensato originalmente e
Non sospettano che alla SUa volta ilvecchio li guarda co-
audacemente annunciato era gi stato detto. Allora, anzich
i! me gente che con.tutta.I'anma sta immersa e si agita sen-
la posizione dellenunciatore di novit, si prende quella di
za posa nell' opera sua, solo perch.valla guisa del.ibambino
chi richiama concetti che sono gi stati formulati ed espres-
che giuoca. quale visto: dall 'uomo maturo, non si ancora
accorta dell'assoluta vanit e, frivolezza di tutto quello si. Ed ecco che sorge davanti la nuova generazione di gio-
che fa. vani che ricomincia ad enunciare audacemente i propri pen-
sieri 1Ltwvi e a lanciare nel mondo le proprie novit.
Per colui che giunto a questo stadio finale della vita
dande si pu ravvisare ed abbracciare il significato verarnen-
.$
te complessivo e definitivo .di essa, tutte le forme di attivit
dell'uomo maturo non sono che il giuoco infantile dei grandi.
Lo spazio e il tempo sono nelle cose come il senso in un
.$ libro. Esiste il- senso obbieitioamente nel libro? S. Ce l' ha
messo l'autore ed l obbiettivamente anche dopo che l'au-
tore morto. Pure, ci sarebbe se nessuno leggesse il libro,
A quale livello di et si coglie il vero senso della vita 1
se non ci fossero pi menti, se esistessero solo animali o mi-
A quello del bambino per cui la vita la trottola e la bam-
bola 1 A quello del giovanotto per cui il foot~ball e la ra-
I! nerali? C', ma poteuzialmente , soltanto per chi lo com-
prende. .
i. Spazio e tempo sono il lato delle cose volto verso la sen-'
~
r
J
- 36- - 37-

sibilit. Questo lato c' nelle-cosej ma senza la sensibilit Se in una famiglia ogni membro nella sua condotta per-
ci sarebbe per nulla, per no-suno, come un suono dove non sonale facesse soltanto ci che vogliono o vorrebbero gli al-
ci fossero orecchi o una luco dove non ci fossero occhi. -E tri membri, estinguerebbe tutti i suoi difetti, perch sono
la stessa cosa si. pu dire appunto di questi ultimi fatti, cio appunto questi che ognuno scorge chiaramente negli altri,
delle qualit sensibili. questi da cui si sente molestato, questi che vorrebbe elimi-
B' la teoria di Aristotele. Il concetto centrale di essa nare. Cos, facendo sempre ognuno ci clre vorrebbero gli
il rapporto tra potenza attualit. Come vista e udito sono
I~ altri, l'insieme della famiglia realizzerebbe la perfezione.
soltanto potenzialmente tali mentre non vedono e non odono, Basterebbe dunque che Og1W1W vincesse l'egoismo sino, al
c diventano attualmente vista ed udito col vedere ed udire grado di comportarsi nella sua, condotta secondo la visuale'
qualcosa, e reciprocamente suono, luce, calore sono tali solo che di essa vagheggia l' altro, cio che ognuno trasporta.s-
potenzialmente finch non uditi e visti, e solo quando uditi se nel proprio agire il. punto di vista dell' altro, perch si
e visti diventano attuali; cos la conoscenza solo potenziale effettuasse una. moralit completa e prohabilmente anche il
I fnch non conosce' la realt e nel limite in cui non la co- massimo di felicit. - Quella semplicissima cosa peraltro
'I nosce, e reciprocamente la realt o, l'universo in' s. poten- vuol dire amare il prossimo non come, ma pi di s stessi.
I
i zialmente quello che diventa attualmente' quando 'la cono-
1
scenza lo investe. Questo che esso nella' conoscenza il suo ",",
vero essere completamente, esplicato e sviluppato, essere che
):
esso possedeva, anche prima ma solo potenzialmente. L'idealismo dimostra s stesso dimostrando l'assurdo
'$
del realismo (niente pu essere pensato non pensato). Il rea-
lismo dimostra s stesso dimostrando l'assurdo dell'idealismo
F'losofia in treno.
(tutto diventa illusione e sogno). Ognuno dei due dimostra
Com' che non s esce pi da questa galleria che pure l
l'assurdo dell' altro; nessuno dei due pu sostenere s stesso
assai pi breve di quella da cui siamo in un baleno usciti
contro la dimostrazione dell' assurdo proprio che l'altro fa.
tcst 1 Ah, il treno ha rallentato.
11 fatto che una galleria ferroviaria pi lunga d'un' d-
",",
tra sia pi corta di questa, se il treno procede pi veloce-
mente nella prima e pi lentamente nella seconda, in mo- f
Il ISporc.
,l; L'infatuazione per lo sport prova che l'umanit vuol
do da oltrepassare quella in minor tempo di questa, non vuol I~
forse dire lo spazio in funzione del tempo 1 l',I ritornare alla sua origine: ridiventare scimmiesca. Che diffe-
il, renza c' tra ilcerveUo di .uomini ch'Cpassano il tempo lan-
.."' I ciandosi .delle palle secondo un rito det~rminato, e ilcer-
- vello delle scimmie la cui maggiore passione quella di sal-
Ha ragione Platone: TI&v't'wv o: !J.EyLO''t'WV xocxwv &vOpw-
- N' EO''t'L
, o~ J\EyOUO'W,
", 'I", (jl,~o - 7tOC
- rJ..v
~ e pW7tO tare da un ramo ad un altro gettandosi reciprocamente del-
7tOL 't'OU't'O o w, OC\)'t'<p
(jluO'd 't't cr't'L (Legg., 731 D-E). "Peccato radicale: l'egoismo. le noci o dei frutti di cocco~

1l
,,"_c~~t:';1~~"~'-"'~;:;'.,;;::;I......qe-"::;'7~-.g;;~-;;;. .
,,:;;;,~~~,-:;; .:;;:.;.:;..;o,~;;..;~-
.
-::r ..~.
.\ ..!.;:z;m:.~~;;;:;~e-H;J'4;""-;;~~~---~_-~:;'
:-:~_..;'t.-~i~
-39-
38"-
,.)t

~
Quale il criterio del bello 7 Che un romanzo, p. e.,
Moscerini c uomini. abbia un immenso successo, sia letto da tutti, tradotto in tut-
Il moscerino continua ostinatamente a girare attorno alla te le lingue, cio sia giudicato bello dai pi 1 No, si dice.
lampada fneh si brucia le ali. L'uomo osserva e dice:" che Perch non il buon gusto, ma gli elementi grossolani domi-
cecit! questo insetto intellettualmente cieco; non vede; non nanti nelle menti dei pi e accarezzati dall'autore nella sua
capisce. opera, possono essere la cagione del successo (cfr. PLAT.,
L'uomo scorge l'orrore, il disastro,la catastrofe della GOl'gia 502 B e s, Leggi 659 A-C). Che sia giudicato bello da
,:
Ii
guerra; e scrive anche libri per metterne in luce i terribili
effetti Tutti la deprecano e la temono. .Eppure l'umanit,
una piccola cerchia di competenti, buongustai, eletti 1 Ma
dove il giudice che stabilisc-e che costoro posseggono il buon
1,

)
li con gli occhi aperti sul male che essa arreca, continua a gusto autentico di fronte ai pi e sopratutto in quanto an-
I cascarvi o ricascarvi, che quelli che si autoconsaerano competenti sono quasi sern-
!
j'
Ovvero. Ogni giorno l'automobile sfracella migliaia di pre scissi fra loro nel giudizio ~ - T'anto significa quanto
i persone. l/uomo lo sa e vede dalle statistiche che esso il venirei a contare che i romanzi del Pittigrilli sono al cen-
'I
l!Il pi pericoloso delle ferrovie e dei transatlantici, Pure egli tesimo migliaio e avidamente letti in Ispagna ., scriveva
1 continua implacabilmento a salirvi. nno di questi competenti pcr spogliare un suo avversario
l Se l'uomo scorge e il .moscerino non scorge, l'uomo in- dell'autorit e del valore che la fama da lui goduta sembra
jli feriorc.al moscerino, ch questo ha e quello 110n ha la giu- assicurargli. Dove, di chi giudica (sia pur giustamente) co-
stificazione di non sapere a che cosa va incontro. n'fa ren- s, i titoli autentici e suscettibili di dimostrazione per com-
diamo giustizia ali 'uomo. F'ra lui c il moscerino non c' provare che il suo giudizio sia superiore e pi attendibile di
nessuna differenza, perch probabilmente ragioni analoghe quello dei centomila 1
a quelle che stanno presenti alla mente dell'uomo per spie- Chi rifletta imparzialmente e spassionatamente a questa
gare la necessit dogni' guerra, non ostante i danni~ gli alternativa, scorge che non affatto possibile metter la ma-
orrori di essa, a lui perfettamente noti, o per rendergli indi- no su di un criterio incontrovertibile del bello.
spensabile salire nell'automobile non ostante ne apprenda Sarebbe forse il bello nient'altro che un nome conven-
tI
non foss' altro dai giornali il mortale pericolo, stanno anche 'xionale per ci che piace ai pi, come verit un nome con-
~~
presenti al cervello del moscerino per giustificare il suo osti- venzionale per ci che opinano i pi ~ Pensate, infatti, ma
nato ritorno alla fiamma micidiale. attentamente, se vi riesce di concepire un bello che sia
II nostro 'errore quello di credere che la cosiddetta ra- sempre e da tutti,meno due o tre individui, ravvisato como
gione abbia introdotto mia differenza essenziale tra noi e brutto , o un vero >" che sia sempre c da tutti, meno
gli animali. due o tre individui, respinto come falso . Dove la poso'
I sibilit di dimostrare che si tratti d' un bello e cl' un
-40 -
- 41-
vero , e non d'un' aberrazione, d'un' idea fissa, d' una
pazzia dei due o dei tre 1 "'.;

"'.;
Tolstoi. - Dio la vita e la vita Dio. Lo stato supre-
mo sta n'Cl porci nella stessa direzione di questa corrente di
C' un. grande vantaggio per chi vive nei periodi in cui vita universale che passa in noi, e allora scompare l'illusione
il mondo va' orrendamente male (prima met del secolo XX) della nostra vita personale e si risolve il problema dell'im-
in confronto di chi vive nei periodi in cui va relativamente mortalit e della vita futura. (On Lite, ed. Cerkof, p. 150,
belle (seconda met del secolo XIX). La' sensazione. eviden- 156; TheMeaning o] Lite, p. 39).
tissima che il mondo inguaribile, che il .&UO andamento Buddismo. - Lo stato supremo sta nell'estinzione della
impossibile a raddri~z1!-re,che non c' se non da disperame . 'vita. Nirvana = estinzione. Nbbana heisst Verloschen
ed. uscirne, soverchia e fa impallidire l'orrore della morte. und ist Verloschen . e Hinter jeder Porm cles Lebens steht
.~\ Nichtwissen als zureichender Grund . (DALKE,Der Buddhis-
$
mus, 1926, p. 185, 182).
Hilty, - La religione ha il suo fondamento nella creden-
za alla resurrezione di Cristo.
Quando la gioia spontanea di vivere definitivamente
Il
inaridita, non si vive pi che per una ragione negativa: Tolstoi. - La credenza nella resurrezione di Cristo e nei
f
miracoli superstizione irreligiosa ..
l:
i
l'orrore della morte.
Renouvier. - Al pensiero religioso, alla risoluzione de-
L'uomo il torturato dall'Inquisizione del racconto del
, Poco Come questo, egli preso tra le pareti ardenti da un . gli enigmi del mondo, indispensabile la persistenza peren-
lato che si restringono sempre pi (il senso di nullit della uedellindivdualit. Il panteismo ' irreligione e materia-
vita) e il pozzo nero centrale dall 'altro lato (il terrore del- lismo.
]' estinzione). Tolstoi. - Cristo non ha mai insegnato l'immortalit per-
sonale (Wha.t I believe, ed. Oerkof, cap. VIII), ed pro-
$ prio di questa idea che bisogna. spogliarsi se si vuol rea-
~
lizzare l'insegnamento cristiano (ib. p. 136).
Un uomo si propone sinceramente il problema: che cosa Tolstoi. - Attendere o chiedere per il proprio miglio-
devo credere ~ .A tal uopo si sforza di rendersi conto, me-
dita, ricerca, s'informa di ci che hall, dettoalriguardo
grandi, pensatori, Legge Kant e Fiehte, Renouvier e Spir,
'I'olstoi c Schopenhauer. Ognuno gli d una risposta diversa
i pi
I
!
ramentouna forza al di fuori di s, cosa immorale e che
demolisce ogni nostra energia etica. Non si pu e non si
deve nemmeno pregare per ottenerlo, e because evcrything
necessary for it has been given us, and it is neither possible
nor needful to addanything more (What is Religion?etc.
e dimostra in modo invincibile l ',assurdo della risposta di
ciascun .altro. t
~.
'ed. Cerkof, p. 190).

I
.....
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I
gg i 'tbt1&sJMWt t'r,;!f~.zy,!::;;::,,~;o;: .~~,!;::Z::: .....
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- 42-
- 43-
Hilty. - E' inutile sperare in una propria forza per
nascere ad una vita morale. QiJesta forza bisogna chicdcrlu Ed ho riconosciuto che questo ancora tormento di spirito ...
E chi accresce la scienza accresce il dolore (Eccl., I, 17, 18).
a Dio e attingcrla da Lui.
Perci l 'esperienza finale di quasi tutti i pensutori
"'~ quella espressa nel monologo iniziale del Fasist ,

c Relinquitur quod ultima hominis felicitns sit in con- Habe nun, ach ! Philosophie,
i: :
i cmplationis veritatis. Haec enim sola operatio hominis I~.~t -Iuristcrei und Medizin
i>
t! !
sibi propria, ct in qua nullo modo aliquod aliud communi- ~ Und lei del' auch 'l'heologic
cat, Hoc ctiam ad nihil aliud ordinatur sicut fincm, quum Durehuus studiert, mit hcissem Bcmihcn -,
}:
contemplatio veritatis propter scipsam quacratur (S. TOM- Da steh' ich nun, ieh arrner Tar!
::IIASO, Swmsn cont1'a Geniiles, L. III, e. 37). Cos Aristotele, Und bin so klug als wie zuvor.
cos S pinoza, Pregiudizio dei filosofi, che ci che forma (po-
niamo pure) la felicit di essi, minuscola, impercettibile fra- In tale esperienza si uniscono Tcof'rasto ( l'uomo di-
zone della specie umana, formi c debba formare la felici!v. sprezza e gitta molti piaceri a causa della gloria... perci
di tutti gli uomini! l'amore della gloria. cos svantaggioso come che che sia ..,
In quanto poi quel concetto s'intenda pi specificata- vivete felici, e lasciate gli studi., la vanit della vita TIl:1g-
l giore. che l'utilit: v. LJ<:Ol'AIWI, COml)(t1"(lzionc ccc.) e A.
li mente nel senso che la massima felicit umana sta nell' atti- f:,
\
vit intellettuale, nella vita di pensiero, nella ricerca c pc-
~ F'rance ( Maintcuunt, jo eonnais la vant de toutes los
i:
.. nctrazionc dei sommi veri, si tratta non solo di un pregiu- .. tudes humaines. Qne do lectures inutilcs, qua dcconnais-
li:1 dizio, ma di cosa diametralmentc contraria alla realt o im-
sances onreusos, pour une vie si brve, use au rnilieu des
;:: ignorants l Pourquoi cct importun baguge, quand le voyage
q
possibile.E nessuno pi del pensatore sa come I'invostiguain-
ne della verit suprema - se fatta, non quale freddo cser- est si court t >" Bnoussox, A. Erance en paniouflcs, p. 27).
l!
:' cizio intellettuale, ma con vera passione, se ci si mette tutta
!.
l'anima riconoscendo e sentendo che dalla natura di eSS;L "'~
verit suprema dipende il nostro destino - sia, per il fatto
I i:!
che tale verit come una fata morgana ci si prospetta sotto Colui la cui morte stata annunciata ai quattro venti
i pi opposti aspetti ed eternamente ci illude, ci delude r- mentre era ancor vivo "C. che l/a provocato essendo aneor vi-

I I
ei sfugge, il llUO\'O e pi terribile tormento che si aggiunge
a tutti gli altri che la vita ci d. Bene l'avevano scorto Lu-
vo mnnifostuz iuni L1i cordoglio, si trova veramente
spiacevole condizione. Nulla pi indispettisce
in una
la gente che
crezio e l'autore dell' Ecclceiasie : I'uvor dato segn i di eommozione per errore ed inganno, cio
'I'unc aliis oppressa malis in pcctora Cll1'U per un Iatto che risulta falso. La gente si sente beffata;
Il la quoque cxpergcfactum caputerigere infit ... e resta con una specie di inconscio raucorc contro chi sta-o
(De ?'er. na:t" V, 1206), to lo stromento della beffa. ]~' in fondo, malcontento che
l'uomo per la cui morte si commossa non abbia eorripiu-

R
I
~
-44- -45 -

to sul serio la sua parte di morto, ~ abbia invece, attestan- J>. vincere, salire, occupare i primi posti, diventando conserva-
~
dosi vivo, mancato al suocmpito e .rese inutili, e alquanto tore ; la sua risposta ovvia sar : ma che gusto ne avrei?
umoristicamente inutili, le cerimonie compiute.' - Quando io sono queste idee, e voglio vincere io, cio queste idee;
egli morir davvero non avr pi alcunanttestazionc di quando dico di. voler vincere. io, questo io significa le mie
rimpianto. La riserva di rimpianto fu gi tutta sp'esa allora -ulce ; se per vincere d'evo rinunciare alle mie idee ed assu-
c per nulla. Non ne resta pi. E' esaurita. La gente non si . nrerc quelle di altri, non sono io che ha vinto, ma 1'aUro .
commuovo pi. S' gi commossa una volta e invano. Basta.
il' "'~
j:; "'.;

Il: Sensazioni di prigionia.


li; Nulla pi facile che vincere, nel campo politico, ab- Un predecessore, Silvio Pellico, aveva questa esperienza:
bandonando le idee proprie e adottando le altrui, quando si Lo svegliarsi la prima notte in carcere cosa orrenda! Pos-
veggono .questo preponderare: vincere, come Enrico IV, di- sibile! (dissi rieordandomi dove fossi) possibile! lo qui! E
~.
ventando da protestante cattolico, o, come molti nell 'era mo- non era un sogno il mio i (Le mie Priioni, c. II).
~;
derna, diventando nazionalisti, patriottici, monarchiei, 80- Ma in realt l'esperienza esatta la seguente. Il sogno
la cosa pi dolorosa del carcere, pereh esso riporta sempre
stenitori della tradizionale e convenzionale ufficialit chiesa- t

I.
stica, statale, sociale, nobiliare, dopo essere stati fino a tren- alla consueta vita di libert: si vive in esso nella propria
l: :
!: casa, tra i membri della propria famiglia, tra le piante, nelle
Il
t

Il
ta o quarant'anni nemici accaniti del patriottismo, della.
monarchia; della religione, di tutte le idee, le osservanze, lo
i vie. Lo svegliarsi straziante, perch dissipa c0!11eun fan-
,I. venerazioni, i valori imperanti ed accettati i - o vice- tasma questa che 'era pure la realt di poco prima e ripiornba
Il,
J;
" versa. Ma ci che singolare. che coloro' che vincono cos nella dura realt attuale. Lo strazio dello svegliarsi non de-
;.: riva dal fatto che sembri un sogno il carcere, ma dal fatto
non sentano che in tal guisa ha vinto non il loro io, ma l'io
che risulta uu isogno quella vita libera abituale a cui nel
.ehe stava contro al loro, che essi odiavano, che volevano di-
struggere. Ci, qu~ndi, che singolare che essi possano sogno si ritorna.
trovar soddisfazione in una tale vittoria. Se ve la trovano, ~
ci attesta la completa mancanza in loro d' un contenuto
profondo: essi non avevano un io interiormente in modo Sensazioni di prigionia.
saldo contcssuto di idee e facente una cosa sola. con queste, Chi si trova improvvisamente caduto in qualche basso
non avevano ch'e una persona esteriore, e basta quindi ad I:, fondo dell'esistenza che gli era sino allora affatto sconosciuto
"
essi la vittoria di questa; loro persona esteriore, qualunque -'- p. es.nella vita del carcere o in quella del sottosuolo polizie-
. sia il bagaglio di idee che essa vincendo porta alla vittoria . sco - resta come scisso in due uomini uno dei quali soffre la
Per ogni uomo, che possegga un contenuto, ci inconcepi- cosa, l'altro vi assiste. E quest'ultimo vi assiste e la osserva
bile; provatevi, se egli socialista, a dirgli: tu potresti .c011interesso immenso come se leggesse un romanzo dalle

.,o....;_:~ a;::w: -~~ ,:;;:::r~.;:=:::;~~~ _.. ~_ --'


.:--..--~~_.~
---~-<--,----~--_ .
-47 -
- 46/-
fa del male e contro la quale. ci non ostante . (tanto scorgi
tinte cupe. Calderon : La v.ita m. sogno. Sigismondo pu, che semplicemente forza naturale cieca) non senti indigna-
indifferentemente, considerar come un sogno la torre c come zione morale. Fra il malvagio che ti ha aggredito, perCOSSO,
realt la reggia. quando si trova nella. torre, o come sogno perseguitato, imprigionato, ucciso, e la tegola che ti caduta
la reggia. e come realt la torre quando si trova nella reggia, sul capo o il cane che ti ha addentato, non c' nessuna dif-
ov\'er~ corrrc realt la torre e la reggia sogno quand' nella ierenza,e devi considerare l'uno e l'altro caso al medesimo
torre, o come realt la reggia e la. torre sogno 'quand' nella modo. Se l'uomo ti ha percosso,' perseguitato, imprigionato,
reggia, - Conclusione: torre o reggia, tutto lo stesso. Si ucciso, ti ha colpito una disgrazia opera d'una forza naturale
pu a volont raffigurarsi la reggia e la torre come un bello cieca, una disgrazia naturale ,~ome una caduta, un nau-
c brutto sogno, o la torre e la reggia come una brutta o bella fragio, uno scontro automobilistico, il morso d'un cane idro-
realt. lo, la mia reale persona, chi soffre o chi assiste? fobo.
Si pu farla essere, a scelta, l'uno o l'altro. Ce ne persuadiamo meglio se. consideriamo i potenti della
terra e il male enorme che le loro gesta arrecano' agli uomini.
$ Un Napoleone, per esempio. Che costoro siano forze naturali
cieche, come un bolide, un vulcano, un terremoto; che. agi-
Si fa distinzione tra il male arrecato all'uomo dalla na- scano sotto l'impero di impulsi nella loro radice profonda
tura e il male arrecato all'uomo dall'uomo. Il primo (si dice) ciechi, potanti onde di forze naturali; che siano una mani-
operato .da forze cieche contro cui inutile protestare e iestazione, solo superficialmente venuta a galla nella sfera
indignarsi. Il secondo da agenti volontari. Esso viene ad es- cosciente, del male naturale cieco - un fatto da tutti
ser aggiunto volontariamente ti. quello gi grande arrecato facilmente riconoscibile e ammesso.
dalla natura. Potrebbe non aver luogo, se gli uomini voles- Questo modo di considerare la cosa induce, abbiamo detto,
sera. Contro di esso quindi la ragione di 'indignarsi c'. serenit c rassegnazione. Induce a perdonare a chi ti ha
Forse sarebbe pi vero (e pi atto a indurre serenit e fatto del male. E va sviscerato in tal guisa il senso del mo-
rassegnazione) e~siderare entrambi i ~ali' alla medesima tivo per cui si deve perdonare a coloro che ci hanno fatto
stregua. Consider~re cio il male recato all'uomo dalluomo del male, addotto dal Vangelo: perch .non sanno quel che
come l'opera d'una forza naturale cieca, al pari di quello si fanno.
arrecato gli dalla natura. L'uomo che ti fa del male agisce
$
mosso da impulsi o da ragioni, che, per il fatto di essere
emer-si nella sfera della coscienza ed apparire cos moventi,
volotitari, non sono, nel.loro fondo sostanziale, forze. naturali Sprofndati con sostenuta e appassiollatlJ.attenzione nel-
cieche meno del vento che strappa dal tetto la tegola che ti lo studio d'un grande sistema filosofico, qualunque sia. Man
cade sul capo e ti uccide. L'uomo che ti fa del male, non. mano cheIo penetri, ti sentipreso d'ammirazione e d' entu-
ostante che te lo faccia per una sua decisione cosciente che siasmo. Esso ti appaga pienamente, ti rapisce. La tua mente
egli stesso scambia per sua libera volont, nella sua realt. vi circola attorno e dentro con piena e crescente. soddisfa-
ultima una forza naturale cicca, come la tigre che pure ti

~
" ,
-r
-48 - I - 49

.~
zione. D'un tratto, in uno di :questi momenti in cui il tuo
l' pensiero fa rivivere attivamente in s il sistema ammirato ed
amato, un lampo ti mostra improvvisamente una lacuna, una. Anche nell'esprimersi si deve evitare la bonaria chia-
!I voragine. Ma come va qui ~ ,ti domandi.. Dapprima, fai rezza . Gl' ingegni confusionari sono stati venerati per-
!~
sforzi e ricorri ad espedienti concettuali per saldare la la- ch non furono compresi; 'e talvolta conviene l'oscurit per
Il ti
I,
cuna, colmare la voragine, persuaderti che non 'esiste. Poi, non riuscire volgare (B. GRACIAN Oracolo lIfamU1Jle, 3, 216).
vuoi essere onesto davanti a te stesso, c riconosci che si trat- Ci che oscuro si affaccia alle menti umane come un
ta d'argomentazioni volute , per amor del sistema, pel problema, un enigma, una sfinge, Le sfida. La sfida le irrita.
desiderio di salvarlo, ma che la voragine. c~. Appena fatto La raccolgono, sentono che non si pu, non si deve arre-
quest' atto di onest, mille lampi ti illuminano altre mille starsi e dichiararsi vinti. Quindi. un gran numero di menti
voragini, e l'intera impalcatura del sistema precipita. umane si pone in ogni tempo all'impresa di vincere la par-
Ed cos con tutti i sistemi. T1icti, come diceva Seho- tita, di penetrare l'enigma. Ossia un gran numero di pen-
penhauer (W. a. 1V. u. V.,vol. II, cap. 46) contengono un .satori si occupa in' ogni tempo del pensatore oscuro, il quale
precipitato insolubile, o qualcosa d'analogo al resto che cos diventa in' tutti i secoli oggetto di discussioni e di stu-
lascia il rapporto irrazionale tra due grandezze. -dio, vale a dire conquista fama duratura.
Ed certo con questo proposito, pi o meno distinta- .
I

JC
.mente presente alla loro coscienza, perch cio indovinano

.\
I; .
Intuitvamente e d'istinto la verit formulata esplicitamente
dal Gracian, che alcuni scrittori sono oscuri, p. e. Hegel, la
La certezza mediante la volont .
I: ragione della cui fama sopratutto questa.
h1;,' Se leggete un sistema di filosofia cattolica vi appare cos
.f bello, armonico, ben compaginato, che potete persuader-vene, Clarus ob oscuram linguam ...
'I

1" e, se ci me~trite.'qualche' fervore, .ve":ne persuadete. Potete Omnia enirn stolidi magis admirantur amautque,
j:! I

essere cattolici, se valete. Inversis quae sub vel'bis latitantia eernunt.


I,: . Cos .per ogni altro sistema. Lasciate entrare desiderosa-
\1:
(LU,CR., I, 640).
mente un' sistema in voi, apritegli le porte, entusiasmateve-

l ne, inebbriatevene, ricevetelo con passione, fate sforzi per


penetrarlo sino in fondo e farlo vostro e ne diventate con-
$

I vinti, qualunque esso sia. ! Cose d'Italia. .

I
.
Questa; peraltro, la confutazione di tutti i sistemi. O-
I: In Italia ci che sembrava straniero (le idee francesi
gnuno di essi indifferentemente la verit se lo si fa diven-
di Verri,Beccal'la, F'ilangcri, Roma[plOsi,e anche. poi, gli
I tar tale mediante un elemento non razionale del nostro spi-
immortali princi pi dell' 89 ) era nazionale, perch germi-
I~ rito, la passione, la volont; e qualunque di 'eSsilo solo per
nato qui nel nostro Rinascimento e dalla reazione incomin-
questa via.

I__~~,
iI,
i
- 50- - 51'-

ciata nel XVI secolo costretto. ad esulare e a fruttificare al- 110n lo vorr fare il tedesco, se questo, non l'inglese; guarda
trove. E ci che sembrava- nazionale (la. ~ philosophia -pe- dunque quali filosofi italiani siano indicati in qualcuna di
1:1
rennis e simili) era straniero, pereh prodotto appunto del quelle storie come tali da aver fatto epoca nel corso del pen-
l, 1530, della -dominazione spagnuola, della reazione da questa siero filosofico, da aver apportato in questo una nota nuova,
fatta pesare per secoli sulla penisola. decisiva, ineliminabilc ; - leggi, studia -quelli. Quelli sono
- Una piccola disgrazia dell 'esser nati italiani che tocchi gli unici filosofi italiani che meritino si consumi il tempo ad
l'
li;
leggere e ammirare insigni sciocchezze, quali quelle di Boe- occuparsene.
.': '
!!; :
,'il, caccio, Sacchetti, Bandello, Tassoni, ecc., ed entusiasmarsi "'~

Iiill'
..i',
ili I
come per altissima poesia della non-poesia di .Dante. (Vero
che ogni nazione ha. consimili disgrazie: la Francia, p. 'C., L' azione immorale non consiste nel compiere un atto cat-
li'j
quella che bisogni leggere e ammirare le insigni sciocchezze tivo, ma nel vincere la ripugnanza istintiva a compiere ci
1:li,
I di Rabelais). per cui si sente -riluttanza od orrore.
'- Vuoi sapere quali/filosofi della tua nazione meritino che Se avessi scritto l'azione immorale non consiste nel
tu, essendo italiano, legga? Ecco la risposta, Prendi in mano compiere un atto obbiettiuomente cattivo ecc. , avrei detto
una storia della filosofia scritta da un francese, o da un te- una cosa senza senso, Perch, quale l'atto obbiettivamente
;-

"li!
Ili
Il!
desco: vi troverai indicati alcuni inglesi (p. e. Locke, Ber-
keley, Hume) come pietre miliari del pensiero filosofico uni-
versare. Prendi -in mano una storia della filosofia scritta -da
mi .tedeseo o da un inglese: vi troverai del pari messi in,
I _cattivo? Quello che risulta' cattivo agli altri od ai pi, cio
che da costoro .subbiettiva,mente valutato come cattivo.
Quindi l'immoralit sta sempre e soltanto nel vincere
la s-ubbiettiva ripugnanza a compiere un atto, nel compiere
vista alClID frances . (p. _e. Descartes) come pensatori che l'atto che si avvcrtc come cattivo (non gi nel compiere atti
il,l'i
impossibile eliminare dal corso. di quel pensiero. Prendi in che altri avverte come cattivi.i ma l'agente no), vale a dire
I:
':1' mano una storia della filosofia scritta da- un inglese o da un nel violare e profanare la propria rivelazione morale che si
francese :vi troverai'celebrati al medesimo titolo pensatori annuncia appunto con siffatta ripugnanza. Pu darsi _che
i;

tedeschi: Kant, Fichte, Hegel, Non c' dunque nessuna in- altre persone non giudichino l'atto in questione ripugnante

i,

l,;
l'
vidia nazionale che voglia 'C possa sopprimere e passar sotto
silenzio i pensatori delle altre nazioni che veramente hanno
contato e che meritano quindi d'essere studiati. E questo
fatto che la grandezza dlll pensatore d'una nazione debba
Ii o cos ripugnante come appare a colui che vi rilutta o dicano
Il. costui : . Ma pereh ripugni cos esageratamente a fare
questa eosa i (p. es., un omaggio che a lui pare servilismo,
o una concessione che egli sente come violazione dei suoi
i, essere riconosciuta e messa in luce dallo storico appartenen- principi). Non e' ragione . Egli ha ugualmente ra-
I
i. te".ad un'altra nazione; ci che consacra legittimamente gione di non compire l'atto, se la sua coscienza vi ripugna,

Il
I

ii l' importanza obbiettiva di quello. Prendi ora in mano una ossia se la sua rivelazione morale glielo vieta. Pu darsi che
storia della filosofia scritta da un francese, da un tedesco, egli invece non senta ripugnanza a compiere atti che code-
i
Il'
da un inglese; se un _francese vuol dar torto al tuo paese, ste altre persone giudicano ben pi immorali dell' atto che
I

II
l'
I

i'
Il
I,, '' 'r r'

l
I

,
"
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I, '
Il ' - 52- - 5S.-
,i,
I
egli 'non vuol compiere, mostruose, criminali; e che esse gli l'ingraziar Dio d 'csserrni salvato un'altra cosa. E la mia
I
l'
dicano: Maperch invece di rifiutarti di compiere un atto
cos innocuo, non ti' preoccupi di astcnerti da questi altri
ben peggiori? . Egli' ha ugualmente ragione di insistere
t
i
vera fortuna, che mi ha procurato q~est'ar'a,' r~~le,' salvezzI
stata quella di il011 aver avuto fortuna. La fragilit umana
illl~ensa; immensa la facilit di' deviazion i~ bu~na 'fed~'
nel rifiuto di compiere quello pur continuando a compiere
f della coscienza umana. Se avessi avuto fortuna, se mi fossero,
questi.' La rivelazione morale non totale in tutti. Uno la ha piovuti sul capo onori e ricchezze, la ,~a'vi~ull:le e il' mio
su di un punto; uno su di un altro. Mancanza di riluttanza giudizio si sarebbero inconsapevolmente alterati, il mille s
vuol dire che su .qucl punto la rivelazione morale non e'.
, Ripugnanza vuol dire che su quel punto la rivelazione mo-
l sarebbe velato ai mi-eiocchi, non l'avrei pi conosciuto chia-
ramente e sicuramente come male, la sofistica naturale ,
rale .c'. 'Essa va rispettata dove c', sebbene non si possa suscitata dalle fortune che avessi ricevute, mi avrebbe fatto
pretendere che lo 'sia dove non c'. trovare per esso (cos accade, 19 vedi bene,"a x, '!i, 'z) ae~
nuazioni e giustificazioni, sarei senza' accorgcrmcnec senza.
~'
rendermene C~l~toscivolato in mille tra~~azio~i morali, 'il
11 'vigile senso etico si sarebbe in rnc progressivamente falsif-
li:
Il'
La ragiono del male.:
Quanto bene' non ti ha fatto ... ! Ha ringagliardito cor-
cato, smussato, reso atono, avrei passo passo, mediante una
~; I,

!t,
successivamente crescente inavvcrtita nutomstifcazione della
l'enti profonde del' tuo' spirito, ti ha fatto toccar con mano
l/I coscienza, finito per rendermi solidale col male, sostenitore
la bellezza della dignit e dell'attaccamento all'etieit pub-
I11 del male, pel quale sempre le' scuse ci gerrnnano numerose
Il 1 lic~ '- resistente contro la' potenza d~lle tenebre. I16} ..'v
I1'IlI
ed efficaci con perfetta sincerit nella mente quando nel su-
xaxo'tc)L (luf1-'e:vrJ0h pq. (S<?FOCLE,
Framm. 600, Nauck).
l'
l', blimiuale il nostro interesse le genera. Ecco da che cosa, inve-
l
I, ~ ce, mi sono salvato. Ecco quale fu la mia vera salvezza e come
li
l" me la procur la fortuna di non avere fortuna. Ti pare
" Ringrazia Dio ...;. ed ora tienti tranquillo .
l'l', :11-1a non capisci che' ringraziare pio' significa non stare poco ~ .
l"
p:, ,
tranquillo, e contjnuar invece ad agire' sotto il Suo ordine e
in' Suo' servizio contro il trionfo del Male? Se stessi tran-
..
~

quillo ': (cio indifferente e inattivo di fronte al Male' che La differenza tra i furbi e gli ingenui.
trionfa); rinnegherei; e abbandonerei quel Dio che tu mi' co- I furbi considerano spesso con commserazione quelli che,
mandi di ringraziare. non lo sono, pensando che mancano dell' intelligenza suffi-
~ ciente a capire le situazioni ~ a saper volgerle a proprio
profitto .
..... Mi disse: Ma un errore, Per comprendere come stanno le cose
No; la mia fortuna non consistita nella salvezza di
I cui parli; consistita in un'altra: Ci di cui posso ver~nient6
e scor~erecome si pu fare per ricava~e' v~~taggio, .non
occorre una grande intelligenza. E l' intelligenzau ci suf-
., J" \' ,". ".

Il!
Il
Il
..
.:~.~'r~~ ..
- 54:- - 55-

ficiente la 'posseggono generalmente anche i non furbi. La.' doro le formiche attaccate alle sue scarpe. Se fai centro
differenza, invece; tra i furbi e quelli che non lo sono, in te o nell'uomo, tutto o molto va male. Se ti consideri co-
semplicemente la seguente .. I secondi, vedono benissimo, al me una formica, sradicando il C'entro da' te, tutto va bene.
pari dei primi, ci che occorrerebbe fare per 'ricavare uti- Va male per '1' insetto mangiato dalla rondine, va bene per
lit dalle circostanze, quali si. siano .. Ma a differenza dei la rondine che lo mangia. Il male e il bene si equilibrano.'
primi, per un' insormontable ripugnanza morale, non pos- O meglio esistono solo relativamente agli uni '6 agli altri.
sono farlo, Per l'Essere totale tutto va bene, perch Q finch c' Essere.
E' assai istruttiva a questo riguardo l'idcntificazione tra
omo. ;(furbi) e &OLXOL (amorali) che fa Platone in ReI>. "'.;

613 B e il contrapposto di Se:LVOl. a O"oepol'(uomini di supe-


riorc jnoralit) in Fcdro 245 C, la definizione implicita di La vispa Teresa tutt' altro che una piccola cantafera
Oe:LVC; in Iiep. 405 C, corno colui che sa abilmente dstri- ridicola, come appare Il molti. E' invece sommamente pro-
cars dalle circostanze pericolose senza incorrere in danno o fonda, Contiene la filosofia del Vedanta 'C dello Yoga, di
pene, e ancora, la parficazione di Smc; ad immorale ( Schelling e di Hegel. Ci sei tu.
7to'J\A IXU"C; ~OLX1JXWC;) in Ilep. 4:09 C.
~
$
Giornali o montagna.
Guarda come ti appaiono momentosi i fatti, politici o di
Nocciolo dello stoicismo,
Ridurre tutto a ci che mio, a ci che nw. Ma che, cronaca, quando in citt li leggi minutamente su parecchi
cos' mio, me? Non il corpo, il possesso, la fama, gli onori, I
giornali; e come perdono ogni salienza e diventano un indi-
i figli' ece., ma -r mo"t'v, " (hS~IJ.OV, -r e:uOe:pLV ecc. stinto trascurabile quando in montagna getti appena lo
Cio i valori morali. Mio, io, soltanto i valori morali uni- sguardo sui titoli d'un :;01 giornale, - Se non vi fossero
versnli. Come nell'O religioni pi alte e pure, la personalit giornali, nulla accadrebbe, Soppressa o imbrigliata la stam-
r negata. e l'io identificato c ricondotto (esortato a identifi- pa, non aceade pi nulla.
carsi e ricondursi) ai valori universali - Idee, Dio - c a
".;
sentirsi uno con essi.

$
I giornali, informandoci eli ci che accade e si pensa in '
ogni parte del mondo, delle tendenze che si manifestano in
Cina o in Persia, delle agitazioni che scoppiano in India,
Nocciolo dello stoicismo e dello spinozismo. La spcrsona-
in Russia, nell'America meridionale, ci. sollecitano di con-.
Iizzuzione. Ricorda il Sermo d'cl Pascoli: all'uomo che, 1'0-
tinuo a pensare all'avvenire del mondo e ci permettono di
vinata dal terremoto la sua casa, impreca, il saggio fu ve-'
"

-5,6-, -5.7-

antivedere in qualche: misura questo avvenire, anche in ",,!,


quanto riguarder noi, di indovinare () sospettare cio quali
ripercussioni, tra mesi, anni Q secoli, gli avvenimenti 10110 Com' pieno di melodia. silenziosa il silenzioso intervallo
tanidi cui prendiamo notziaavranno sull'ambiente in cui tra due battute musicali! Si riflette e si fonde in esso la
noiviviamo. Non c.' maggior sorgente d' Infelicit, ,La ra- melodia della battuta prec-edente e il presentimento' melodi-
/l'ione Che, a diffr~nzl19-eW~nima~e, prevede, la ragione col- co.della battuta che seguir.
ta che, coi giQ+Il,ll-li;eon.Ia ~t.'oril;l,con lo sguardo aperto su
tutta la terra, prevede sempre pi, non che male e infe- $
J'I
.licit. Molto meglio ricevere gli avvenimenti man mano che
.. Vuoi essere originale a bnon .mercato l Prendi in 'mano
!i .vengono, senza. antivedere, senza sapere che e come e donde
!:; una teoria antica, da cento, o,mille anni .sorpassata, e, ripro-
V~~g011~. Come in Arminio e Doroiea. Come nei contadini.
"L ducila: - in, qualunque campo del pensrero. Tutto il corso
l"! del pensiero non che questo.r Un continuo ripresentarsi l}
,.:;
ritornar in auge di teorie precedentemente canute. Diventa
.innovatore originale il primo che. i1;1un certo campo ne ri-
Per essere storici indispensabile essere romanzieri. Si propone una.
l'! tratta dell')dcntica attitudine ..Che cos' il romanzo? L'espo- $
jii
;li
sizione d'una serie ,d'eventi, attinti da ci che la vita pre-
il senta. Chc cos' un libro di storia 1 La stessacosa .. Con la Illusione della libert.
i
i: I
d~ff~r~riza,';(dal; p,untn:qiyista della rappresentazione dei Colui che si veste alla- moda, ha la convinzione sicura di
l! j
i~tti, del tuttesecondaria) che questi ultimi eventi souoJ'e~~~ fare con ci quel che vuole, ossia di essere libero. Se qual-
i,
mente accaduti, .quelli nq.SE) perrappresentare. ev.enti, (non cuno .lo costringesse ad uscire con le vesti in uso cinque o
l,i':1 aecadutrdi vita in, un' romanzo bisogna essere artisti, bi- dieci anni fa, sentirebb-e <li subire lilla coazione, dessere co-
sOg1.1re~~re ~rtisti .della stessa natura e nella stessa mi- stretto a fare ci che non vuole, di aVIWp.violentata la sua
sura per rappresentare gli eventi di vita che sono effettiva- libert, Eppure la moda, secondo la quale egli si veste.. na-
mente accaduti. . rendogli ,con ci di far quel che vuole, una formazione. col-
lettiva a lui esterna, che gli si impone, e a tal punto che essa
$ creazione esterna altrui gli hamteriorizzato il suocomando.
glielo ha fatto accettare volonterosamente all'interno, glielo
, Al di l del significato' espresso nelle parole v' una vi- ha fatto diventare una CO$a, propria, Il far quel ch'egli vuo-
brazione, un alone, una -risonanza diffusa di significato, che le nel suo vestirsi alla moda, egli non l'avverte pi come
si esprime con l'elemento' musicale, della poesia o della .pro- eoazione (azione esterna nteriorizzata); gli pare, anzi, sua
sa artistica. volont e libert, Ma, appunto perci, coaziono fattasi
tanto pi profonda .

.:";..~_ ...,.._._-- .- --- ---,


~~;W;#iM_;,a.;:''iEAZ1<;,~;;:tJP,;!Gf~4::Z;::"""",~.<~?~~~~~~''''".'-' .._-::
_ --'..... - ---
l,l

l: 58 - -59-
II
i: ~ tuo desiderio che ti fa interpretare le cose in una certa guisa,
devi concludere che esse non saranno come le desideri ap;
Quanto pi le leggi sono.
nella .... loro formulazione
. . mi- punto perch lo desideri, e che quindi esse hanno una na-
gliori, ampie, complete, perfette, tanto peggio . Non lascia- tura opposta a quella che' il tuo desiderio vi attribuisce.
no pi nulla da fare all'attivit spirituale dell'interprete e Come nel primo caso, per raggiungere la verit, spogli
racchiudono ,tutti i rapporti umani in una rete immohile lo cose del colore che dei tucn occhi, cos in questo secondo
o difficilmente movibile. - Quanto pi' sono scarse o im- 'caso devi spogliarlc, se vuoi raggiungere la verit, della con- '
i'!
perfette, tanto pi consentono un'interpretazione mutante 'figurazionc che ad esse d il desiderio che ' tuo, Ne con5e-
Il
~:I secondo il mutarsi dei rapporti e atta a seguire il .loro can- gue, perci, che, altres, criterio di verit d'una dottrina,
l"
li!
giamento; tanto pi i bisogni sociali suscitano una viva ed d'un' ipotesi, d'una previsione che quanto maggiormente
il1 acuta attivit spirituale (di cui sono esponenti i giuristi tu brami o speri '( o l'uomo brama o spera) sia da' essa con-
;il e la giurisprudenza) per l'interpretazione eIa manipolazio- traddetto, conculcato e negato,
ii' ne concettuale delle leggi e per la costruzione del' dirit- Ci che non ti piace ha molto maggior probabilit d'es-
to, per modo da far di continuo drealleIegg stesse qual- ser vero di ci che ti piace.
cosa di sempre conforme ed adatto alle cangianti necessit.
.l~

"'~
N ulla pi della posa serve ad assicurarsi la fama di per-
Criterio di verit, sona di valore. E nulla pi della posa la prova della reale
C' una qualche soluzione filosofica, una qualche con- mancanza di valore. Coloro che, guardandono le fotografie,
clusione religiosa, ,una qualche futura configurazione politi- scorgi tosto esscrsi preoccupati davanti alla macchina di sti-
ca e sociale, nella quale tu senta di trovare il pieno appa- lizzare il loro volto ad artisti, a musicisti, a poeti, a pensa-
gamento dei, tuoi bisogni spirituali, nella cui verit quindi tori, a uomini d'autorit, a Oesari, a Napoleoni, forniscono
tu creda 'con tutta l'anima tua? del fatto che nella loro realt interna manca il corrisponden-
Sta in guardia. L'appagamento che essa ti d altera I'ob- te contenuto l'attestazione sicura appunto per questo che
biettivit del tuo giudizio. E' appunto 'C solo pereh la de-
hanno voluto improntare su di s artificialmente di 'tale
sideri che essa ti appare vera, Il tuo ardente desiderio o contenuto i segni all'esterno. Se cercano di atteggiarsi in
bisogno della sua verit perci un indizio che essa falsa, modo che, guardando, gli altri dicano sono tali ,mostrano
li Ma, come se tu scorgessi lo cose azzurre e avessi scoperto di non esser tali appunto perch hanno sentito necessario di
,I
che ci avviene perch hai la retina tinta d'azzurro, devi far di tutto per darsi l'apparenza esteriore di csserlo. Pro-
concludere che esse 7tonsonoazzurrc appunto perch le ve- prio i segni esteriori della passione in un artista drammatico,
di azzurre,' e che quindi esse hanno un colore diverso da o le gcsticolazioni e le parole d'un ciarlatano, sono la prova
quello. di cui tu le vedi rivestite - cos, constatato che il il dell 'assenza reale di ci elle esternamente significano.
l'!
li:
r!I:
1:1 - 6.0- - 61-
lir La lode, che Isccrate d. ad Evagora la seguente: della servilit di Quinto AterioY Deridiculo fui t senex,
O'EfLv WV 06 ...0 ti. npoQ"I.07t.ou O'uvQl;yU)y,,~ &~ -r,,~ ...ati f;[o\}. foedissirnae adulationis tantum infamia usurum . Gli tor-
XQl;...C(~~EU"i: (Ev. . 44). . n il l'idicoloun'udulazionc la quale, vecchio com'era, non
'poteva dargli altro frutto che l'infamia . .
..-:. Pazienza un vecchio! Non ha pi un istante da per-
derc. Ma un giovane,al quale il tempo che ha dina~i 'C 'i
pare impossibile come soltanto da ci ch'e egli stesso scorge mutamenti che in esso si 'opereranno, permettono persino di
ora, quali errori e sciocchezze molte, azioni che ha compiuto sperare un premio per le sue manifestazioni di coraggio e
nel passato e che allora gli sembravano bellee brillanti, non . <li fermezza di carattere Y
s'accorga che molte azioni 'che fa ~lel'presente, c che gli sem-
brano l,Jellc'c brill~nti ,come allora gli sembravano quelle, $
sono altrettanto errori e sciocchezze quanto adesso risulta a ~
lui stesso che quell'e lo er1l;Ilo. _ A che gli servirono tutte' le sue bassezze, le sue ser-
vilit e adulazioni, l'avvilimento d'ella suacoscienza, la men-
zogna alle proprie convinzioni Y E' morto.
l''
"'.;
ill, _ A che gli giov la sua rettitudine, la sua fermezza ed'
\q i inflessibilit, il senso della sua dignit, il proposito osser-
!ti - Sei vecchio, hai un piede nella tomba. Perch sei un-
!11
i
cora cosvile, seryile, mentitore alla tua coscienza, allo sco-
i vato di non abbassarsi ai potenti? E' morto.
(, ;
~!I i
il' J
po 'di procacciarti onori e f,l~'o~i e' strisciar ti' vicino .~i po- '$.
Il,

l,I
l
tenti Y Lascia ci alla giovinezza ch'e vuol far carriera e ne
.' .' ,,"" I.> .,.' ."

i;! ha dinanzi ~ s il .tempo, Ma tu, che domani sarai 'morto, A parte. ..


I
: perch non t~ comporti
. . .
da UOp:lO
.."
YLa tua
.
morte .prossima. non:'
.
. I X(a parte). - E' impossibile che faccia capire.a Yquan-

1<
j:li
ti rende
, libero 7
. .'

-:-::s.ono vecchio, ho 1:1npiede nella tomba, domani non


sar pi. Che cosa m'importa la dignit e la coscienza 7 Colgo
I to c' di ignobilit 'C di bassezza 'nella su~ 'c~a;~a indifferen-
za perL'immcralit deli~ c~sa plibblica, nel '~uosupino ada-
giarsi in quel che c' e 'approvare quel che c', nel suo es-
\.1' gli ulti~i momenti che POS50 godere ~ sfruttare. Anche con sere tipicamente l'uomo guicciardinesco del Cinquecento che
Li la scrvilit c la vilt trovo ragionevole e giusto assicurar- pensa solo al suo particulare , nel non curarsi che dei suoi.
guadagni 'e dei suoi passatempi. Conosco la sua' natura.

I
:11 meli. La dirittura e l'inflessibilit sono un lusso per i gio-
" vani. Y (a parte). - E' impossibile che faccia capire u X la
-Pazienza un giovane! Ha davanti una lunga vita da sciocchezza incornmensurabileche commette agitandosi e sof-
~
utilizzare e fecondare, c iu.'cui pu raccogliere i frutti delle frendo per l'andamento iniquo e immorale della cosa pub-
sue bassezze. blica, : prendendosi tanto a cuore questa faccenda, trascu-:
. Ma un vecchio . che non pu pi far.. conto sul-

r
"'" ."
I'avvenire i Non ti ricordi che cosa dice .Tacito (Ann. III, 57) randorcos i suoi affari, i suoi interessi,' i' suoi successi, i

,,
i'
- 62- - 63-
i.

suoi svaghi. A che gli servel Chi gli grato? Nessuno. Non decora ngenia, donee gliscente adulatone 'deterrerentur .
v'1:1, capisce che anzi nessuno ama l'uomo di carattere, tutti lo (Ann. l,l). Quando si forma un'atmosfera incni l'artista
, ,
I:'
. , vogliono via dagli' occhi,' perch la 'sua' sola presenza costi- o il pensatore non pu 'esprimere tutto quello che gli sorge
ii, l
in mente, ma obbligato a una determinata nota, gli spiriti
Il !
tuisce. un' tacito rimprovero, E ci per una vita che passa
presto, che non lascia traccia, vivere la quale con senno. superiori disdegnano di piegarsi a far sentire questa e tac-
pratico e epicureo I'unca saggezza, E' impossibile che ~lie- ciono, gli spiriti mediocri soltanto si affrettano in foll~ a
il.Il.:
;1 ',
lo faccia capire. Co~osco la sua natura. produrre quanto richiesto o comandato, ed produzione
11\; I

llil! I mestiere , 110n arte. 'L'attivit veramente creatrice resta del


tutto insterilita.
':I!:1 i $

"
u I .>'
~!li~i Affinch l' arte fiorisca occorre <1" un lato che tutte 10
I:l!l;
'1'" . fantasie che passano pel capo di qualsiasi uomo abbiano li- Probabilmente taluno crede che quando io attacco l'idea-
bert .di esprimersi, perch solo se tutte e ditUltti lo possono, lismo, il razionalismo, la religione, sia perch vado a cercar
",I
jdf vengono anche alla -Iuce quelle di' colui che. veramente arti- argomenti a favore d'una causa che ho puntigliosamente
l!\l;
l,Il I
sta, mentre se questi. sapesse di vivere in un' atmosfera in sposata, . come' fa un avvocato. Invece sono argomenti con-
,li:! I
cui la libera espressione di alcune fantasie non sia tollerata, tro la causa mia (contro quella che il mio pi profondo
1
li,
1l''\\\.\' resterebbe paralizzato dall'incertezza e dal timore che le sue sentimento' desidererebbe fosse vera) che mi sorgono dolo-
I"l' siano queste alcune. Occorre, .dall'altro lato, che non vi sia rosamente, senza mia voglia, contro mia voglia, su dalle cose.
iil
111!
pressione ufficiale' la quale tenda a favorire manifestazioni Perci sono talvolta impaziente delle contraddizioni. Si trat-
,:;1
'IIl I di fantasia. artistica' d'un determinato significato religioso,
politico, .sociale, perch in questo caso' si fomenta il devia-
ta di forme e figure della' realt, di tOo:~, che, non gi vo-
glio dimostrare, ma che vedo.
;)'! I
i
L:
mento la soffocazione del movente estetico puro per operar
Il .di quello volontario , pratico s, utilitario . $

La stessa cosa regge per la filosofia, se si sostituisce alla


!'i: parola fantasie ~ la parola e idee . Missione dei funzionari della cultura e pi dell'alta eultu-
l,Il ra (professori universitari, membri delle accademie) in uno
'" Stato che abbia reale e vigile senso della spiritualit e della
" ~I '
.>'
1'1
i; etieit - e missione tanto avvertita dai funzionari stessi
I, La ragione p-er cui in certi periodi si disserta, s, sul quanto riconosciuta ed ammessa dallo Stato - dovrebbe es-
\
sere quella dei sacerdoti e dei profeti nella Palestina biblica
l come deve orientarsi lo. poesia, il romanzo, l'arte, ma nes-
!
suna produzione compare, quella che Tacito, relativamente o del direttore di coscienza che qualche secolo fa tenevano
I
ad una fase del governo d Angusto c riguardo alla storia, presso di s le famiglie signorili' o del predicatore di Corte
l!! espone cos: e temporibusque Augusti dicendis non defuere, (ad es. un Bossuet) dell'O monarchie d'un tempo: la' mis-
1

l'

I
l
- 64-
- 65-
sione, cio, di rampognare, rimproverare, richiamare sul
l'etto cammino, quando 10 Stato non fa quel che deve, quan- dominanti e sfrenati, che sta per ingoiare quel poco di ci-
~
"" , do la sua prassi politica siavva per sentieri condnnevoli. vilt che si era faticosamente costituita. Questo processo di
[I
il Per questo fine quei' funzionari dellalta cultura dovrebbe- invasione e di inghiottimento durer forse un millennio. Do-
Il
:"
ro aver la consapevolezza d' essere pagati dal paese, come il po un millennio si avr forse un' umanit seminegra e bol-
I scevica - nuov~mente barbara. . '
paese e lo Stato dovrebbero aver quella che p'er questo fine
li pagano: ossia, pel fine che essi costituiscano, per cos dire, Pensa a questo enorme cavallone di nuova umanit che
la migliore' coscienza .del paese e la voce di tale coscienza. viene lentamente avanti, con lentezza mllenaria, forse ri-
Solo cos essi sono veramente il sale della terra . Ritene- sospingendo allimbarbarimento. E tu con qualche tuo per-
l'e invece che tali funzionari siano pagati per farsi giusti- sonale atto morale; nobile od eroico, compiuto oggi, puoi
fcatori '(l lodatori (o adulatori) d'ogni azione d'ogni gover- avere anche una pallida speranza di contribuire a salvare i
no volta a volta esistente,sarebbe come pensare che il diret- destini spirituali del mondo, a realizzare Dio e la sua vol-
tore di coscienza, che pur sedeva a mensa delle grandi fa- lont 1 Cucchiaino da caff che vuol vuotare l'oceano!
<t;i:
;",' '
~ll migle, fosse l' non per ammonire che non si peccasse c trat- ,.)C
,l, '
,'I: '
1~1: I I
tenere' dal peccato, ma venisse ospitato 'e nutrito apposta per
"111\ '
assolvere e eancellarequalunque peccato piacesse commettere. Scissa la specie umana in razze e nazionalit gelose e
contrastanti, in religioni nemiche ciascuna delle quali pre-
.Li i $ sume diventare la religione universale, in concezioni, filoso-
j'l;i1;1l
fiche o morali disparatissime, in .ideali ,artistici cozzanti, e
Lil1 Quando constato che 'quasi' tutto ci che ho scritto nel in generale. in una disparit spirituale che va sempre pi
'1,.':'/ accentuandosi anzch diminuire ,(ognuno, se si tien conto
jl:! passato con la sicura visuale che si trattava di'Verit, fu
:\!:l
Il''1
dallo stesso progresso del mio pensiero di continuo superato di tutte queste sfere di vita spirituale, non pi daccor-
il;,:
li!! i
1'::
e respinto,' concludo che assolutamente inutile scrivere choc- do, che con s stesso, e forse nemmeno) come sperare, che
chessia, -:- Eppure nell' atto che concludo cos, questa con- ne venga fuori un' umanitt E, se si pu sperare che ciav-
elusione che ora mi si affaccia com'e verit non posso, a meno venga, non lo si pu che per dopo ancora miliardi d'anni.
11';
il; ! Ci sono i negri, i gialli e forse altre razze ancor pi remote
\: i'
di scriverla.
e sconosciute, e per la fusione occorre il loro urto e le loro
'li!: '
~l;;
l ;,:: I
, l'
.lt invasioni. Siamo appena in principio della storia veramente
U1na1~a, cio crogiuolo dell'umanit tutta intera. Quale scon-
forto, allora, essere vissuti solo al principio di questa grande
Tornadall 'America c racconta :bolscevismo, invasione
elaborazione, cio in un'epoca ancora di profonda barbarie, e
ttl! negra. andarsene, non solo prima d'aver veduto la fine del dram-
l; Renditi tangibile che cosa' ci vuol dire. Un nuOVOca-
,I ma, ma quando siamo tuttora solo al prologo e il vero drarn-
:i vallone di umanit barbara, dagli istinti brutali ea:ri.imali
ma non ancora cominciato I
"
j.
i" l
Il
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il I
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'''~'~'~~,
- 66-
67-
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, e visse tutta la sua vita sicura che quello era il religiosa-
Dopo qualche mese sono tornato ieri dal mio legatore. mente doveroso e santo modo d'agire verso un reprobo, un
C'era sulla porta un altro nome. Ne chiesi notizia al fabbro infedele, un traditore della sua religione e .della sua razza.
vicino. Ha cambiato casa e poco dopo morto .

Ma come! E' scomparso dal mondo senza nemmeno che $


nessuno se n'e sia accorto 1 Nessuno: ~e a me solo per non
essere tornato da due mesi la sua morte sfuggita quasi fosse Trasloco.
stata quella di una mosca. Che miseria! Ho appena finito di mettere a posto nel nuovo apparta-
La tua morte futura ti pare invece che dovr essere la mento i ricordi di mio padre e di mia madre: di appendere
catastrofe centrale. Ma eredi che sar qualcosa di diverso 1, al muro i loro ritratti, di collocare nell'apposito scaffale i
Scomparirai anche tu dal mondo senza nemmeno che nessuno loro documenti, i loro scritti, i loro diplomi e monili. E mi
se ne accorga, perch quelli che se ne accorgeranno saranno traversa la mente, come un guizzo, il pensiero: non hai qua-
: i~I I

1:1, sempre nessuno rispetto 'agli infiniti altri a cui la tua mor- si neppure finito 'C un altro metter a posto i ricordi tuoi j'
I;i

te, questa catastrofe centrale, passer ignota come quella c subito dopo ancora un altro di quelli di costui, finch 'tutto,
.,!1'
d,I' d'una mosca. Del tutto pari alla morte di quell'operaio che con la memoria di te e di questi altri, terminer in qualche
Idlll~I tu vedi bene essere scomparso dal mondo senza che nemmeno cestino di spazzatura. .
~I
,'1 la gente se ne sia accorta. E guarda, ora che mi risovviene, , press'a P0CO la stessa
~I - Quando morrai, su milioni di uomini che ha la terra, so-
lo einque () sei persone a far molto v~rseranno alcune la-
cosa che continuava a percepire Marco Aurelio, IV, 48, IX,
28, 33, X, 34! Tutti si finisce per avere della vita umana la'
Mi1 medesima sensazione.
'1 '1 grime; ed anche queste saranno tosto asciugate e il tuo ri-
,',I"
Il

,'I cordo si far sempre pi saltuario, finch diventer un'om-


"l'I ,:;
/"1' bra vaga e scomparir del tutto.
~!
,i - Dove sono le ossa di Alessandro,di Oesare, di Augu-
~,! sto, di Euripide, di Virgilio? Figrati so dopo pochi anni Europa.~ Sovrapposizione di innumerevoli, e disparatis-
.
r: l
,

dalla tua morte ci sar qualcuno' che sappia solo dove sia- simi strati storici. Perci situazione inestricable,
no le tue ossa! Uomo moderno, Sovrapposizione di inn~merevoli e dispa-.
i' ratissim strati spirituali. Non pi unit. di religione, di
I;
: $'
r ; pensiero filosofico, di patria. Il cattolico o comunista' fran~
I eese come cattolico o comunista unito al cattolico e al co-
i
li; Che cosa importa ora a Rebecca Spinoza della riprova- munista tedesco j gli nemico come francese.
i', zione di cui i dotti perseguono la sua memoria .per il suo Quale dei diversi strati prevarr 1 Inestricabilit. Con-
I" comportamento verso il fratello 1 Essa eternamente morta, ~
"I flitto. Caos.
Il':
ll,'::
l,i 5
,, f;
!:/

~
....;..:..68- ~69"-

'$ 1011t.nel Tutto, negli altri. ~Espres&ione tipica di essa: il


caso del buddista che dava il suo corpo da mangiare al cane ..
Tutto. posto dal pensiero. Pensare qualcosa fuori dal

~
I, Qualcussurdo l La pi alta jsapenza dice che anche per
,'1 pensiero e assurdo. Solo ci che pone il 'pensiero reale.
Il'i l Ma lo stesso pensiero che pone necessariamente qual-
gli altr! l'individualit. vana. Vano dunque operare per
s, 'vano operare per gli altri.
s .

l~
,
,
cosa come esistente fuori da s. '
Dunque questa stessa una. posizione del pensiero ~ quin-
di inattaccabile e reale.
l $

t: ~I
~I'
l'
$
I protestanti, appena sottrattisi alle persecuzioni, si met-
tono a perseguitare le sette dissidenti. Gli ebrei di Amster-
li,1 dam, appena fuggiti all'Tnqusiziono portoghese, . persegui-
, "H . Il Vicario di Wakefield .
! 111"I" tano d'Acosta e Spinoza. Il partito rivoluzionario giunto al
~i
1;1
Tutte le' cose avverse si mutano in bell'e: il danaro 'per- potere reprime e perseguita coloro che sono (contro" di es-
t , d"
-'l"l: duto ricuperato, la Iibert viene riacquistata, i matrimoni so) rivoluzionari ..... N-essuna posizione , e pu essere, logi-
.Iil:l inspirati si concludono e si palesano Inaspettatamente cospi- camente sostenuta e svolta sino. in fondo. A un certo punto
j'lld i
l,I. cui.' Una cosa sola - il cui cangiamento era pure ndispcn- sopravviene sempre un ma, che arresta e rompe il prOC8t\50
Ilii ' sabile perch tutto finisse felicemente 'per tutti, anche per logico. 'La nostra logica procede fino ad un certo punto) poi'
'i'l Olivia - l'autore non osa presentarci cangiata, perch non si rifiuta ad andare Inuanzi, rinnega s stessa, forse .nonpu
~)cllsa di poter far credere al- lettore che si cangi : il cuore
li! i a menodi rado. - Ed cos in ogni campo, morale, giuri-
'1',1 ' del malvagio.
'(I dico; .religioso, flosofco.
11'
!l' 1 I! ~
IIl'(I1
11:
'
La gloria. $
il!!1
~'

.j:-I i
I
E tutto perch 1 Perch i futuri manuali di storia per
Il'1
I,!,
le scuole secondarie contengano quattro righe sulasua vita La gatta ama appassionatamenteI 'suoi figli, fneh non
""I
11"1' ed opere. -Non per questo. - E perch quando i ma- cornincanon correre e a nutrirsi da soli; poi le diventano
\'.il . '
I

estranei e spesso odiosi. Probabilmente essa crederebbe di


nuarinonpossono il. meno di contenere quelle. quattro righe,
l:il'lLii!! ', egli appartiene allo spirito dlla nazioneo del mondo. E' generare in s, in modo individuale e autonomo, le ragioni
l,di' questo spiritoyin cui egli ,' che obbliga l' autore del manua- di quell'amore e di quel disamorc ; e 110nvede di essere uni-
il!" camente il veicolo d'una legge naturale. (cura per la prole
j! l: le a comprendervelo.
1\il : finch 'dura il bisogno 'di questa) che si realizza-In lei cos
.$
1 iil i ncll'amore come nel cessare di' questo.
Ii' La pi alta sapienza (quando si ved-e che ogni fino per- Forse di tutta l'attivit 'spirituale nostra l medesima
"
lili :
li' sonale vano): abbandonare la propria individualit e vo- cosa vera.

", ..
'

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I:l!'
..L.:!._~,........
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Il -71-
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"1"
- ..7
" ~
1 :1
~
1, ii Che l'uomo sia inguaribilmente ottimista ]0 si ved'e dal
"

"1;: Il sempre maggiore sviluppo del meccanismo ha l'effet- 5UO sforzo di ingannare s stesso per dipingersi, se e fineh

to di staccare sempre pi l'uomo dalla. terra, dalla natura, pu, 'come buoni gli affari' cattivi che ha compiuto. Se uno'
dal mondo animale. Ha, con la bicicletta, staccato dall'asi- ha acquistato una casa o un podere, e, dopo, risulta che tu
no, prima usitatssimo in campagna. Ha, con l'automobile, una cattiva speculazione, ben difficilmente egli lo confessa
staccato dal cavallo: una carrozza da piazza, nello grandi a s medesimo. Ci sarebbe considerare il caso come dispera-
citt, comincia a far un'impressione strana, e, fra poco, un to, ossia, riconoscere, limitatamente ai confini del caso stesso,
uomo a cavallo -l'uomo che andava in giro sul dorso d'una la necessit della disperazione. E ei l'uomo non vuole a
bestia - parr una casa antidiluviana, Va staccando ora- nessun costo. Egli scoprir, inventer, far nascere un'in-
maianche dal bue, sostituito esso pure dalle aratrici. finit di constatazioni le quali provano .che la casa o il po-
A questo distacco dal mondo naturale e animale, fu sem- dero acquistati hanno i loro elementi vantaggiosi. Questo si
pre congiunta; l,infelicit individuale e pr~5sima' la rovina chiama cavare il bene dal male o prendere lo. vita dal lato
sociale. buono. O anche volont di' credere. .
~
~
Una sera Agnese sente fermarsi un legno all' uscio .
Ohi ha passati i cinquant'anni comprende ancora questa fra- Volont di credere.
se. Ma prossimo il momento che quella parola legno 'I'utti dicono: buono, saggio. lo credo di scorgere si-
sar a tutti incomprensibile e bisogncrmettervi una nota curamente che invece falso c clre tutti lo credono buono
per spiegare come, allora, avesse acquistato quel significato. e saggio, appunto perch finge bene. Non ne ho pero la si-
curezza matematica, c potrebbe darsi che mi sbagliassi e che
~ avessero ragione gli altri. Quando le cose stanno cos,' di-
pende da un mio atto di volont giudicarlo buono e saggio'
La lettura dei romanzi. o giudicarlo falso. Posso vederlo nell'una o nell'altra guisa;
'Perch ti interessi tanto agli affari ed ai casi della fa- secondo uoqlio. Anch'e qui, anche nel giudizio sugli altri,
miglia Buddenbrook (Mannj ? Non ne hai abbastanza dei entro i limiti della circostanza ora descritta, tutto dipende
tuoi 1 dalla volont di credere .
.;:.
",",

'/:i,
La notte per l'insonne. - Lo Stige cupo e nero che bi-
sogna attraversare per giungere ancora alla luce ..
\ Si prova piacere tanto a trovarsi in un ambiente signo-
il' , . Il sonno. - La tenue tela di. ragno che si deve pazien te- rile - p.e. ad un pranzo servito da camerieri in guanti
1 ,
! mente tessere e che ogni piccolo l'ornare sfonda.
;1;1'1
.1,:
!;;
" i -:-7-3-
., -.:-.72-:-
l' santi c vari tentativi. per. effettnarla ; ed ogni tentativo .di f-
Il bianchi .- unilormandovisi c: commiserando chi vi si scntis-'
fcttuuzione degenera immediatamente nel! 'abituale bassezza
se. impacciato c vi si comportasse in modo stonato; quanto
dello sfruttamento dei nobili sentimenti. pei .propr interessi
;/ a trovarsi in un ambiente di semplicit grossolana ..,..,'p.C .:
materiali e mondani compiuto dai furbi.
estiti xa contadini in un' osterie, li campagna Qi tavoli.
...
senza tovaglia ~ unitormandovis perfettamente .e rumi, ~
l '::!
" serando chi ha laridicolaggne di, praticare l'e regole, il com-
portamento, il modo {li vestire, le C()~\3 CQllv(1).4io;nalj1artifi, Si comincia coll'accorgersi che inutile lavorare, fare)
l.
Il, "11;:
1

dose e faLsc,Ghy &OnO d' uso negli .ambienti ~ Qi~tin.p '>, ~ I scrivere, perch, tanto, nella foUa innumerabile d'ella gente
l', i
signorili, che lavora, fa e scrive, la nostra opera travolta, superflua,
il!11l! ~ inutile, c, del resto, il tempo inesorabilmente 'la cancella e
'b,l'
1 la seppellisce j e che, perci, l'unica cosa da fare di stare
lij'li"
L'I '
I: Perch in tutte le religioni la salvezza dipende dalla
sdraiati in poltrona, tutt'al pi fumando.'
:~, I
;'\1 credenza, dalla conoscenza? ( Chi ha veduto cos sar Quae poterunt unquam satis expurgare cieutae,
~I ,
'1
I
I
salvo , ripetono spesso, press'a poco, le Upanisad). Nimeiius dormire putem quam scribere versus i
l\';li
h! : Perch uno salvo solo quando identifica il suo S con !-IOR., Ep. n, 2, 54_
!\li l ~' I
Dio, cio- riduce il suo S agli elementi di esso che sono di-
vini; ossia riesce a collocare' il suo io in tali elementi sol- Ma giunti a questo punto si scorge che anche la vita, l'a-
zionalmente a ci ridotta, a che serve? A nulla. E' ]0 stes-
Il'IIi . tan~o, strappandolo dagli altri elementi, sensibili c terreni,
della sua coscienza, i quali, allora, egli non sent~ pi,'cpme so nulla. E si finisce quindi con laccorgersi che la vita
Il'1
1'111
I"
io. In tal caso 'egli ~ salvo perch il suo io .cliventato unu stessa che' inutile.
;:'11'1'
!~I
li'l
Il cosa-divina ed eterna, ed egli quindi non pu porire : eter-
1,11
,11\
1
","-
'I no/ immortale.
111;:
i:J!!! 'I .. Ma per' operare q uesta .deutifcazione bisogna vedere,
Fare inutile. E' troppo chiaro. Nulla di 9110110,che fai
sapere, conoscere. Un atto intellettuale, uri atto di conosccn- pu rcstareo lasciare traccia,
;"I!:;
u il
!~:
" ;":
.' Il
za quindi necessario .alla salvazione ,
E se non fai perch vivi 1 'E' la vitastessa, allora che ti

iLl1 diventa inutile.


~
I lill!
,1:11:
L~ip.utilit. Essa incombe tanto sulla f.ua azione, quanto
sulla tua inazione, 'C le incenerisce entrambe.
Tutta la storia uno sforzo - e 11110 sforzo vano - per
rlii realizzare 1' utopia dello Stato plaionico : i saggi al go-
. La soluzione sarebbe fOI'5e solo quella di poter giuocare,

Il,I
,l.l,i
verno, l'aristocrazia della classe superiore e dominante con-
passare la vita giuocando (cio in un' occupazione. ad ogni
immediato momento interessante.per sstessac )).01). per fini
I
L'!!!
sistcntc nella virt e nella povert. Questa .~<utopiu sta di
continuo come l'ideale dinanziall 'umanit, La ,q11111C\ fa .inces-
ulteriori). Il gjuoco. ~ Passare il tempo . Cio : non accor-

I,,;! ;
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l'
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;11: -75 -
1I11 ....:..
74-
1"/
Ili
1 :20saranno annientati, i buoni assorbiti in Dio; qualunque
li,
' gersi del tempo. Reife des Mannes : das heisst den Ernst
'i/I cosa io faccia, il risultato resta lo stesso - quando' sei
wiedergefunden haben, den man als Kind hatte, beim Spiel .
,,'l',,, giunto a questa fase di riflessione, allora s hai raggiunto la
(NIETZSCHE, Jenseiis von G1~tumd. Bose,' 94).
suprema sapienza.
l
n. "'.; $
"il
lil'!
'1'1
Kcd WC; f;tm;: nii.v 't' XCX't'f;Vf;LV0f1.f;VOV (MARCO AURELiO, Operare inutile. Nulla di quello che tu fai lascrer trac-
Ll'I i,
cia dopo il brevissimo spazio di cinquanta o cento anni. .
d1 XII, 27).
Il',:
l', A che scopo? - Quando a tre quarti d'una vita passata ':Non resta che godere del niomentoche passa. Ma pos-
" sibile, posto che si sa che passa, e che dopo un istante viene
il:! a coltivare i campi o a scriv-ere libri, a governare gli uomi-
e
I
~::i
li
Il'
!!l ni o a radunare ricchezze, la visuale improvvisa e definitiva
ehe tutto quello che hai fatto. scompare come te in' breve ~
la morte 1 Come godere veramente (con senso di riposo si-
curo appagamento) d'un vagone ferroviario che sai devi la-
sciare. tra mezz' ora?
li'I:'l travolto senza lasciare traccia, ti affaccia in tutto il suo
i:! ~.
significato abissalequclla domanda, il senso finale della vi- L:'inuti:lit di operare e l'impossibilit e la vanit di go-
:,li[,
;11,
l: :~, ta ti si conclusivamente dischiuso e la suprema ~apienza dere sono cos le due branche, della tanaglia che stringono
,~ii I umana raggiunta. sino al soffocamento lo spirito umano.

Ilil,'1 $ $

Il!
Il;
Il. 'Il
I i
I A che 'serve t A che scopo? Quando questa domanda ti si . .. Rimane: il lasciare memoria di te.
l; Il'' Era una COSasu cui gli antichi contavano.' Vedi Sallustio..
il. Il presenta alla fine di tutto ci a cui hai dedicato successi-
1;1r/ : vamente la vita, non hai ancora raggiunta la suprema sa- , E potevano contarvi perch il loro mondo 'era unico e totali-
1,111
;,111 ~ tario e pareva dover restare eternamente (<< acre peren-
"l/I' pienza.
:1;/ , Ma quando quella domanda ti si presenta anche dopo che nius ) cos;' perch, anche, relativamente pochi si consacra-
['1'1
lil' vano nell' ordine intellettuale alle occupazioni atte !lo procac-
!!jii: ,1
hai rinunciato a tutto; quando anche di fronte alla' rinun-
I il cia ti chiedi a che serve? ; quando! avverti che il tuo io, ciare la gloria . Ma, oggi, oltrech moltissimi dedicando-
1.1: :
il,l1 nel miglioramento e nella purifcazionc del quale tutta, la , visi, raggiungere la gloria impossibile, oggi checo-
l':rI i

lli: sa significa restare nella storia 1 Significa' restare n'ella sto-


!'!!I, tua vita ora" soltanto, concentrata, dura un attimo, scom-
Ull pare tra breve, e la sola immortalit che si pu aver il co- ria della Bulgaria, del Montenegro, del Venezuela.Che co-
l'i!'l' raggio filosofico o scientifico di attribuirgli quella del suo sa conta? E quale nazione non una Bulgaria, un Monte-
iill assorbimento nella totalit dello spirito' o Dio; quando, per- negro, un Venezuela, se si pensa alla immensa multiforme to-
i! J :~

I, ci, ti spunta insopprimibile il pensiero: che serve, dun- talit del mondo "attuale, dei suoi eventi e della sua storia 1
/i'
L que, quello che ho fatto di me? che nc 'importa a me;, ~e io I1p6crf;'n XOCL ~v ywvlcx 't'ou't'ou 't'Di) XLflOC't'o xo.:l O't)
1<1
ii sono estinto 1 che 11eviene a me 'I gli elementi cattivi del mio ~ Yii cr't'LYf1.1j (MARCO AURELIO, VIII, 21).
in
l': k'

li! ~~
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t.o,"--
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Il
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Il'' -16 ...,....77~..
l'
Il $ $
il,
l'
,.
<

Il Qu.mlt~ pi4 l'uIItaA\ti\ ,~\ ya facendo intellettualmente e 1'amqumn non essei, mi scrivesti rattristato che i tua i
]li
, spiritualmente una, quanto pi si allarga l'\ lln~t~ spirituale libri non destino l'attenzione che meritano.
I'I' dell'umanit, tanto pi L'individuo scompare e sfuma. Ne-
l' Lamento clre (tanto pi mediante un'espressione cos toc-
i:' gli scrittori antichi si trova spesso il concetto : l'unico scopo
il,. -cante) non potrebbe suscitare una ripercussione maggiormen-
che la tua vita pu avere ~ quello di lasciare d9P.P di. te
,lli'
!I,'l i U'Il.ricordo mediante qualche opera gloriosa. E in'fatti al-
te dolorosa nell'animo appunto d'un altro scrittore, d,'uno
io che sa 'per sua esperienza interna come il lasciare trae-
l'
lora questo scopo individualistico ,voteva ~Hwarir~' giustif-

,
IIlli''
,!~II:
,~ il:
cato e' conseguibile, Con un paio di libretti' come quelli di
Sallustio si r~ggiUl~geva una gl()l'iaeterna entro quella sfera
ca di s, il sapere che le proprie idee agisconq :>l1al~~~,IU,~n~
t~, per un pensatore la. stessa yit~. Vulqm~ ~o,s~~hp'r~,
{)CCUP Alessandro Dumas padre morente nelle estrernepa,
,, '~,!!';lli eh~el'a' q.llOl;~tutt~ il' m~~d;: 9~Zi '~;;~~ryconosciuti nella
role di nterrogazione a suofiglio, f~ql~~st~. QU(3~t!l. fu ~a.
1 propria nazione come essere conosciuti in un villaggio j e
:,'l' l:'1.1 '
~ ~ ,\ . i
cosa che torment l'esistenza di .Vieo e che aneora tormenta
ne ha la precisa impressione chi ~l~ cominciato a essere co-
rH\~ ,li!! nosciuto solo nel suov~llag~io e ha finito per esserlo a tutta
noi per lui quando ne Icggiam.I'autobiografia,
ilqq Pure, pensa. Chi non tc:pnquam n01~ esset '! Anche lo
!I!II' la sua nazione, pcrch, carne allora dal villaggic guardava
scrittore pi celebrato, i cui libri sono letti g~ tutti, il 'cqi
1"\'
i!'. 1
~i!iIl
il alla nazione, cos ora. d~lla nazione guarda al mondo, e v~de
pensiero esercita una larghissima influenza, vedr - in
quindi ugualmente sterminata 'la gente da cui non cono-
questo mondo odierno in cui libri e scrittori sono a miriadi,
1l':'1:'1:1
11

sciuto, per cui non e 110n conta nulla. L'unit umana sempre , , , '," o l ".,., ,.'

'11:!1 i in cui le influenze esercitate dai pensatori s<?p-pinnumerevoli,


crescente ci d il senso che per essere conosciuti bisogna es-
1"111 provengono da tutte le regioni q(3I!~ term -da tqtt 1~
Il: Il serlo dal mondo j per contare qualcosa bisogna eontarlanel
I!JlI lingue, si accavallano, si sovrappongono, si annullano, si eli-
1',1
f'lii
mondo. Raggiungere questamta infnitamente pi' difficile
dono a vicenda - ogni sua traccia e ricordo scomparire fra
.,"11'i'1 e raro ora di quel che non era nell 'antichit. L'individuo
H Il cento, duecento, cinquecento anni, E .ehejiosa sono cinque-
i'~Il \ l sente cos sempre meglio L'impossibilit d'un proprio vero
li il cento anni pi d'un minutoeecondoj E, .p.~ c.os~ contanq
il,ili! personale risalto, 'la fata'le necessit di restare, non ostante
cinquecento aunise in ogni modo illlll fine di. essi si la
1Ili'"1 ,i ogni suo sforzo, 'naufragato e disperso n'Cl Tutto, nella vita
stesso' dmentcat, si li9 ,n~l~Pl~d~siIP:~ .ondzione ,4i,
1!II'j
Il:j,1
11
, della specie .0 nel corso totale dello spirito. E si fa quindi
sempre piu chiaro che questa vita della specie, questo corso
ri chi stato dimenticato dopo un anno o non mai ricordato t
'\1'1! Su tutti incombe il medesimedestino ~l~p la complessit
totulc -dello spirito, veramente la' solai cosa~sistente, che ,t
~l '
l,i o la multiformit del mondo moderno ci fa pi chiaramente
)1
1,1' in esso le nostre individualit devono rassegnarsi a scom-i (~~

,"li

;'11
parire, ochc, se potranno .conscrvare qualche traccia q Ior-
"~l che mai toccar con mano : quello che la nostra esistenza non
avr contate nulla, sari). sparita senza lasciar ,tr,aecia~
l'i m~ .di esistenza, lo potrannosolo scomparendo in esso.
. 'l'mnqua'1n 11.0)1, csseil Credi di essere ridotto a doverlo
'1"Iil dire tu solo 1 Ma non vedi che tutti alla stessa guisa di te
:t
l'

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U~
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!;.;I ,,~
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'l'H:
:~,I,
"-''''''....."~,,__-._~. ..,...;....,~.....--~~":'" .. '.::: 'd'/'"""-":' "., ::;w dE . "',. 1&;&%".1""" ..
1.1:;,
Il
'j"1
'I -78-
-79~
Il'' : sono condannati a. dirlo i Omnia fui; conducit nihil . Fu-
!, ~
rono, secondo narra uno scrittore nella Storia .Augt~)ta'1 le mente se noli quel che' sar per ogni presente del lontano
,Il:.1: , ultime parole di Settmio Severo .. Ed era un imperatore avvenire: un iuscme di fatti .che si possono indifferente-
I 'l'

lq romano. mento supporre accaduti in realt. o immaginati: da un ro-


11:il
j
rnanziere.
"'.;
! Il,' I1wc;; 1tcXV1"OC 't"cxx.wc;; v!X<p!Xvt~e:1"exL, 1"<1>f.L:v x6crf.Lcp ex1"!X 1"eX.
IILi , O'wIlOC1"!X, 1"<1> oe: extwvL !XL (J.V~Il!XL oc't"wv Il

!' :
(MARCO AURELIO,
, 'l'' L'inutilit dell'uomo - individuo e specie - provata
12).
li!
11:' dall'inutilit della storia, inutilit di cui, se ci interroghiamo
,llll

i coscienziosamente ed eliminando i pregiudizi culturali, ab- $


il!! biamo l'immediata sensazione. La guerra del Peloponncso,
i 'Ili la battaglia di Leuttra, i Mussulmani in' Sicilia, la conqui- Quando ero .bumbuo, le tre ere in cui ripartita la storia,
''l',Il' stanormanna d-ell'Inghilterra ... ' Che COSame ne importa? antica, moderna, contemporanea, mi apparivano statiche,
111. Anzi, che cosa importa 7 Che cosa importa ci per la gene- <lefinitiv~: contemporanea e punto fermo. Solo tra i qua-
':r!i,
!i!i razione che vive e lavora, soffre c gode, oggid? Che impor- ranta e i cinquant'anni mi ,sopravvenuta la sensazione
~II' ta per la vita d'oggi, per la vita presente, sola reale? For- che la contemporanea diventa antica.
se importa perch quegli eventi hanno contribuito a deter-
Il;11 .>'
~!
minare in un dato modo' questa nostra vita odierna ~ Ma
che c'osa conta 7 Se invece di quelli fossero accaduti avveni- 'Disarmonia prestabilita,
Il menti diversissimi o opposti, la situazione presente si sareb- Che la natura abbia creato prodotti, p. es. le frutta, ad
i!i Il be ordinata in un' altra maniera, ed entro quest' altra ma- uno scopo (generazione) e ncll 'Istesso tempo delle speci
niera la generazione attuale avrebbe sistemato la sua vita, animali (insetti, scimmie e anche l'uomo) che devono nu-
fili: :
avrebbe' 'ugualmente' vissuto; questa nostra vita odierna Ci t~irsi di esse, cio che devono servirsi a proprio scopo (a
I!'II
I, ,
sarebbe stata ugualmente, e, quantunque con diverse deter-
Il,/' scopo del proprio essere) di ci che la' natura ha fatto per,
i:1 ' minazioni esteriori, sarebbe ugualmente stata una vita di .altro scopo (generazione). E che entrambi gli scopi, eontrad-
':,/1.,I ' sofferenza e di gaudio, di b~ne e di male, che noi (acclimatati dicentisi, siano formazioni del'la medesima natura.
;11" come ora a queste, cos allora a quelle diverse determinazio-
;1,1.
"I, ni) avremmo vissuto ugua~11tentenon ostante il diverso pas- $'
iilili'
il !ll sato.' Sarebbe, cio, stata la stessa cosaf Che differenza, aduu--
'i,ll,
,~ que, 'se le narrazioni che leggo di eventi antichi siano pagine Si sarebbe consolati di morire solo se si morisse nell 'ulti-
Il ..
l', di storia odi 1'omanzo, di fatti accaduti o di fatti' inventati? mafase dell'umanit, insieme eon questa, quando questa fi-
Il'
lil. nisce. Poich ii dolore pi vivo che' arreca il pensiero della
Sono fatti 'passati, che non contano nulla per la vita viven-
!iI morte che dopo' di me e senza di me questo dramma uma-
ii; te e non esistono (pi), tali e quali i fatti di un, roman-
;:",
,I zo. - E del pari la nostra vita e storia d'oggi non obiettiva- no di cui io sono stato parte e che .stato, parte' essenziale
:t

;i'l
"
<li me, per cui ho trepidato, ho sofferto, ho sperato, continui
i!!
li!
'Il /I-

J
l
..=:' 80'.=- 81

senza 'di, me, senza che-io sappia quale ne sar 'la mta. Mo- $

rendocon l'umanit 'saprei tutto, avrei visto tutto, avrei Vis-


sute mediante Iastoriatutta I'umanit.cesolo allora, com' I giornali annunciano la morte di ... 'per broncopolmo-
piuto il corso dell'Uomo anche l'uomo sentirebbe di 'l)ott nite.
finire senza rimpianto. Curiosa r Su di lui la broncopolmonite ha presa 'letale.
Ma su (];i ?ne? Possibile1Sarebbe un fatto troppo fuor d'o-
~ gni regola ~ il crollo del sistema solare, Non '/hai accaduto.
Come pensare che possa 'accadere?
Viene un'et in cui si hall senso chiaro che intrapren-
dere un lavoro lungo spiritualmente assai dannoso. Non $'
dico soltanto, 'p. e., mettersi a scrivere un Iungo libro; ma.
solo mettersi ad uno studio alquanto lungo, p. e. apadroneg- Perch si persiste a vivere anche quando la vita conti-
giare un nuovo sistema filosofico. E d perehil dolore del. nua a risultare senza scopo, senza soddisfazioni, piena di
J, '", lamorte sta 'soprattto nel senso di non 'aver ancora finito, crucci e dolori?
d'aver dell'altro da fare, di dover partire lasciando inter- Per lastess ragione per xuii finisce di mangiare un
rotta e incompiuta qualche opera intrapresa. Da saggi piatto diciliegie sebbene si continuinoa trovare, una dopo
dunque dedicarsi solo a lavori che possano essere compiuti l'altra, scipite o cattive. '
in poche ore, a letture di cui in due o tre .giorni 'si arrivi Perch si speraaempre che la successivauia buona
alla fine. Solo cossi ' pronti alla dipartita senza il ramma-
rico d'aver lasciato dietroa s qualcosa di cominciato e non. '$
potuto condurre a termine.
.)t Quando tutti i mali, le traversie, le difficolt. della Vit'a
fossero tolti, resta ancora il 'maggiore, il quale anzi, tolti
, 'l'ipico caso di -arteriosclorosi , mi disse durantc Lfu-
quelli, diventa, giganteggiando nella sua unicit, ancora pi
nerali col suo accento di leggermente beffarda superiorit;
grave: In morte.
con lo stesso accento con cui si dice: qu-ello sciagurato ha.
Occorrono i primi per attenuare l'ultimo, e l'ultimo per'
perduto al giuoco tutto il suo patrimonio; come si trattasse
attenuare i primi.
d'un evento di cui ha 'colpa la persona in questione, e che-
riguarda essa 'soltantn.e ,non -noi, noi che 'siamo saggi, -sani, "'.;
superiori a queste cose, ' a 'cui quindi n '1'arteriosclorosi n
Cupio dissolvi .
la 'broncopolmonte.vn la paralisi .cardiaca o smil-rguar-
In una sedia a sdraio, rilasciti completamente tutti i
dano menomamente,
muscoli, perdere la sensazione del proprio corpo. Quale bea-
, zHa preso male le SUe misure Jvan 'Jljic; ben diverso '
titudine! Pregustamento della morte. La vita, questa forza
il caso nostro ', (Tor.sror, La mo1't'e (];i 'J. J;) I).

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- 82-

eccitante e sospingente, questo aculeo che sprona, sollecita,


costringe a camminare di continuo, abbandona finalmente
l'Essere qui, e lo lascia in pace.

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.1]'11 , Con gli anni non si possono pi sopportare le stagioni,
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l 'inverno, l'estate, i
situdini atmosferiche.
cambiamenti di temperatura, le vicis-
Che cosa vuol dire, se non che non
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," si pu pi sopportare la vita ~

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I: Perch ho fatto la sciocchezza di perdere il tempo a


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'i'" mettere insieme questi miei pensieri che saranno letti da cin-
pii
lli!', quanta individui e di cui fra cinque o dieci anni nessuno
Il'11''
si ricorder, c non l'ho invece impiegato a leggero' o a ri-
I!i~Il
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leggere Platone o. Shakespeare,Marco Aurelio o Goethe?
di; E tu perch hai fatto la sciocchezza di perdere il tempo
~ Hii a leggere questo libro, mentre non hai ancora letto gli infi-
!~;fill niti altri che avresti dovuto leggere prima e a preferenza
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, di questo 7
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lli' Perch ho scritto queste pagine 7 Bastava dire : tutto


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inutile. Dirlo 1 Anche questo era inutile. Bastava pensarlo.
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