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Marzo 2015
Genova
Fischi di carta
POESIA DI CINQUE GIOVANI FISCHIANTI
IN QUESTO NUMERO
www.fischidicarta.it
EDITORIALE
del tutto escluso che, salito alla ribalta
col titolo di istigatore, De Luca non possa
godere di quel riconoscimento letterario ancora mancante alle fila della sua
carriera e di cui il lamento, sotto sotto, si
sente anche tra le pagine del libro.
Gli accusatori, dal canto loro, tentano
di intessere un filo tra le dichiarazioni
dell'autore e i concreti atti di sabotaggio,
sostenendo che la risonanza pubblicitaria
alla vicenda derivi proprio dalla strage
francese, i cui fatti hanno provocato il risveglio del dibattito sul tema della libert
e numerosi articoli, che, come questo,
identificano analogie tra le due situazioni. Maurizio Bufalini, il leader dell'LTF
in Italia, ha dichiarato che De Luca
una persona importante, i cui commenti
possono avere conseguenze pericolose.
libero di pensare ci che vuole e di chiamare a protesta, ma il sabotaggio un'altra cosa, senza evidentemente pensare
al risvolto semantico della parola usata
dallo scrittore: ''impedire'', ''ostacolare''.
La questione che torna sotto il riflettore,
dunque, la potenza della parola detta,
per chi la prende nel suo senso ideologico, ispirante, e chi, come gli accusatori,
nel suo senso pi concreto e pragmatico.
Ci che delude di pi non tanto l'attacco del mondo del profitto, del mondo del
s Tav, di chi ci lavora, quanto la decisio
PLIC
LA BANDIERA
Piovane1
Silvio Magnolo
Alessandro Mantovani
1 Le poesie Piovane, sono frammenti di una storia tra un Lui e una Lei irrimediabilmente separati per cause
ignote in uno stato che si chiama Italia, in cui forse il governo una dittatura e in cui, di certo, piove sempre.
Questo componimento ne il preludio.
2 Primaverile, da theros stagione calda in greco.
4
Fischi di carta
OCCHIO BIONICO
1 Mi giunge notizia di una pagina sconosciuta dello Zibaldone (lultima), ritrovata per caso dallagenzia di
pulizie che si occupa di Casa Leopardi a Recanati, dove Giacomo racconta del dialogo avuto con Ranieri
riguardo al suo nuovo occhio. Sotto una gamba dellimponente ed antico tavolo della sala da pranzo, pare
fosse stata posta la suddetta pagina ripiegata in quattro. Tutto fa pensare che il padre Monaldo, innervosito dal
traballio del tavolo, necessitasse di uno spessore, e trovasse nello scritto del figlio il supporto pi adatto. Ora
possiamo solo porre fiducia nella baldanza ed audacia della nostra folta schiera di filologi italiani.
Fischi di carta
BUCATO
ANIMA CARSICA
Andrea Pesce
Fischi di carta
Emanuele Canfora
ra tutte le poesie che ci avete inviato per mail abbiamo deciso di farne emergere una
in particolare, di mese in mese, che ci abbia colpito per originalit o interessato per qualsiasi
altro motivo, staccandola da Le poesie dei lettori. Per scoprire liter che ha portato a questa
rubrica andate a leggere la Zona Franca dello scorso numero, a pagina 10. Chiunque abbia
voglia di inviarci le sue poesie lo faccia senza timore, leggeremo e vi risponderemo!
F
LA
POESIA
DEL
MESE
LE
POESIE
DEI
LETTORI
Matteo Rosagni nasce a Genova, nel
1988. Nel 2007 si diploma al Liceo Classico e
lo stesso anno si iscrive alla Facolt di Farmacia
della sua citt natale. La scrittura sua passione da
sempre, il comporre versi valvola di sfogo. Gestisce un
blog (con relativa pagina Facebook) chiamato Psiche
e Amore, dove pubblica propri scritti:matteorosagni.
tumblr.com. Redattore pressosampdorianews.net.
Ama viaggiare e ascoltare musica. Ha collaborato con
articoli a carattere scientifico per Mercurio, periodico
di Farmacia. Autore supyrgi-piantedellasalute.eu.
Crea suoni elettronici, a tempo perso, con lo pseudonimo 01001101.
Matteo Rosagni
il formicolante agire
dunumanit impazzita
non pi padrona
del proprio tempo
ebete e apatica
chiusa in un velo
troppo pesante per toglierlo
troppo leggero per vederlo
strozzata dallaffanno
felice nellinganno
e ancora moti impazziti
vortici e sensazioni
sperdute nel crepuscolo
e
poi
un rintocco lontano
cosera? da dove veniva?
e
ancora echi lontani
paesaggi bucolici
che si facevan lunari
strane brezze
perlacei spiriti
annidati in rotti anfratti
spiavano di soppiatto
timidi e curiosi
spaventati dallesistenza
INTERLUDIO
Perch dopo le nostre e quelle dei lettori non una poesia di qualche autore conosciuto?
Lo vidi
seminava il vento
con fare stupendo
come un fiore
che spande i semi
Andandosene
non raccolse tempeste
ma una bracciata di rose
e ciascuna era verde.
Tadeusz Rozewicz
(Il Guanto Rosso e altre poesie, Scheiwiller, traduzione di
Carlo Verdiani)
LA PORTA
I muratori andandosene
hanno lasciato nel muro unapertura
verticale
A volte io penso
che il mio appartamento sia convenzionale
troppo
ci entrano come niente
i tipi pi diversi
purtroppo
trascorro il mio tempo
uscendo e rientrando
ultimamente mi hanno messo una porta
girevole
attraverso quella porta
Tadeusz Rozewicz
(Il Guanto Rosso e altre poesie, Scheiwiller, traduzione di Carlo Verdiani)
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ZONA FRANCA
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I maggiori responsabili di questa trasformazione sono Alessandro Manzoni, che impone il romanzo come forma
narrativa per eccellenza, e Giacomo Leopardi, che afferma il primato della lirica sulla poesia narrativa, condannandola cos allestinzione.
La poesia entra cos in una crisi testimoniata dal fatto che essa impiega molto pi tempo della prosa a riformare (con
Pascoli) il suo linguaggio.
Intanto, nel tentativo di rinnovare le strutture, i poeti sperimentano il verso libero; la metrica tradizionale si disarticola e la poesia perde gran parte della sua musicalit: il verso non pi ununit sonora, ma varia di ritmo e lunghezza
assecondando il suo contenuto. La poesia si avvicina molto pi alla prosa di quanto non abbia mai fatto nei secoli
precedenti.
E questo la porta in un vicolo cieco: tormentata da un bisogno di prosaicit, ma non pu diventar prosa a meno di
non sparire. Manca, insomma, di una propria identit.
Cos sar anche la poesia del Novecento, cos la poesia odierna.
Queste, nella maggior parte dei casi, le sue odierne caratteristiche:
1. Ha perso quasi tutta la musicalit (il metro classico sentito come una prigione, non come un meccanismo sonoro), ma mantiene la scansione in versi (irregolari) e gli a capo per mettere in risalto le singole parole o frasi,
2. Dissolto il verso, la sintassi si fatta pi regolare;
3. Ha mantenuto un gusto elitario per le parole inconsuete, anche se oggi meno che in passato;
4. Ha conservato molte figure retoriche. Quale che sia il suo contenuto, lo esprime sempre in modo vago, evocativo
(eredit di Leopardi?) pi attento a creare impressioni che a comunicare messaggi; il suo andamento non raziocinante e quando narra o descrive, impiega simboli, dettagli o figure enigmatiche.
Altri caratteri:
A. breve. Ogni poesia spesso non pi lunga di una pagina, e molto pi breve di un racconto;
B. Non si occupa quasi pi di narrativa, se non per descrivere situazioni molto semplici, e raramente fa satira.
Tratta ancra di morale, descrizioni e analisi sentimentale (che per molti coincide colla poesia), ma non pu farlo
in modo lucido perch offuscata dal peso delle figure retoriche e dal gusto per lindefinito. I poeti preferiscono
suggerire, piuttosto che dire, sognare, piuttosto che ricordare.
Riguardo al punto B., va detto che non sempre stato cos. Le poesie del Dolce Stil Novo, ad esempio, avevano
spesso laspetto di riflessioni filosofiche in versi a proposito dellamore.
La poesia oggi dunque un genere difficile, clto, spesso ambiguo ed enigmatico, povero di contenuti e non di rado
pi attento alla forma. In una parola: elitario.
E questo un problema: non solo perch avendo pochi lettori, poco lucrativo e non d la fama, ma anche perch
essendo coltivato da pochi cervelli ha scarse possibilit di evolversi. Non c nulla di quanto si dice in poesia che non
possa essere detto anche in prosa, e viceversa. La differenza nel modo: semplice e razionale vs. musicale ed ornato.
Nella societ di massa attuale la maggior parte delle persone non ha una cultura sufficiente per apprezzare un testo
poetico. Il proletariato e laristocrazia sono scomparsi: siamo tutti borghesi, e i borghesi non hanno mai veramente
capto le poesie. Amiamo le storie, e come si detto, la poesia di storie non ne racconta pi.
I temi non-narrativi attirano poco. Anche i testi in prosa che se ne occupano (per esempio le prose darte; artistiche
e non-narrative) godono di scarso successo.
Aggiungasi a ci il fatto che i media narrativi dominanti di questepoca non sono pi romanzi e racconti, ma i loro
omologhi visivi, film e telefilm.
La narrativa in prosa non sembra correre il rischio di esser soppiantata dal cinema (la distanza tra film e romanzo
maggiore di quella tra romanzo e poema), ma indubbio che oggi molti scrittori tendano a scrivere romanzi simili
a film. Il pubblico non vuole pi che la storia gli sia raccontata, vuole vederla, e lo scrittore fa il possibile perch il
lettore abbia questillusione. Per esempio dando limpressione che il narratore sia invisibile, che i fatti siano raccontati in diretta, minuto per minuto (luso del passato ormai solo un vezzo tradizionale, e infatti esistono autori che
scrivono al presente).
In questo scenario leventualit che rinasca una narrativa in versi (lontanissima dal cinema!) quasi impossibile.
La poesia dunque condannata a esser scritta da pochi e letta da pochissimi?
In parte, s.
Certamente la poesia potrebbe recuperare qualcosa del suo significato se ripristinasse unattenta musicalit del verso.
Riadottando antichi metri, o inventandone di nuovi (purch rigidi e sistematici); per fare ci i poeti dovrebbero smettere di modellare i versi in base al contenuto, e studiare invece come snaturare il contenuto in modo da renderlo
musicale. Ma non basterebbe.
Al popolo piacciono le storie, come si detto, ma non solo: al popolo piace anche la musica. Era cos ai tempi dei
Greci, cos ancra oggigiorno.
In conclusione, lunica poesia che non mai entrata in crisi la canzone. Essa non diventata libro, rimasta accompagnata dal canto e dallo strumento, gode ancor oggi di popolarit, specialmente in a quegli autori che dedicano
al testo una forte attenzione, come Fabrizio DeAndr, Francesco Guccini, Bob Dylan, i Cantacronache ecc. ecc.
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