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Romae 2016
QUAESTIO XXVI
DE PASSIONIBUS ANIMAE IN SPECIALI. ET PRIMO, DE AMORE
(q. 26: in particolare le passioni dellanima. Prima, lamore)
INTRODUZIONE
PRIMUS ARTICOLUS
UTRUM AMOR SIT IN CONCUPISCIBILI
(a. 1: se lamore sia nel concupiscibile)
Il problema che coinvolge questo primo articolo si riferisce al luogo dove lamore , cio se lo
troviamo nel concupiscibile oppure no. La risposta semplice: amore est in concupiscibili3. San
Tommaso insieme a Aristotele dice che l'amore non appartiene al irascibile. Cos affronta il
dibattito sul posto che occupa lamore come passione, a livello psicologico, possiamo dire. Per
sostenere la sua posizione, afferma che l'amore un appetito: quod amor est aliquid ad appetitum
pertinens. Anche nella questione precedente aveva gi assicurato questa posizione4.
Lamore come appetito classificato in tre: amore naturale, amore sensibile e amore
razionale o intellettuale. Questa classificazione data in base alla divisione tomistica di appetito:
secundum differentiam appetitus, est differenziazione amoris5. In altre parole, per Tommaso in
tutte le cose create ci sono tre tipi di appetiti: appetitus naturalis, appetitus sensibilis e appetitus
rationalis. Pertanto, ogni appetito segue una classificazione di amore.
In risposta alla terza obiezione di questo articolo, san Tommaso dice anche che lamore naturale
non soltanto nelle facolt dellanima vegetativa, ma in tutte le parti del corpo, e universalmente
in tutte le cose poich ogni cosa ha una connaturalit con tutto ci che le conviene secondo la
sua natura12.
2. Amor sensitivus: larmonizzarsi dellappetito sensitivo con un dato bene, cio la
compiacenza stessa nel bene, viene denominato amore sensitivo13. una passione o unattivit
della affettivit sensitiva nel concupiscibile. In questo senso, lamore sensibile o amore-passione
un atto della potenza nel concupiscibile, e non nellirascibile. Perch si riferisce al bene
semplicemente considerata (oggetto del concupiscibile), e non si riferisce al bene arduo e
difficile (oggetto del irascibile)14.
3. Amor rationalis (o intellectivus): larmonizzarsi della volont, con un dato bene, cio la
compiacenza stessa nel bene, viene denominato amore intellettivo o razionale15. linclinazione
della natura intellettuale secondo la volont.
ARTICOLUS SECUNDUS
UTRUM AMOR SIT PASSIO
(a. 2: Lamore una passione?)
La discussione di questo secondo articolo sullamore come una passione. San Tommaso
conferma che l'amore una passione. Per lui questo ovvio: Consistendo perci lamore in una
trasformazione (inmutatione) dellappetito da parte delloggetto, chiaro che lamore una
passione (amor est passio)16. La prova di questo amore come passione data da due ragioni: in
primo luogo, perch lamore nel concupiscibile, come si dimostrato nellarticolo precedente. La
seconda ragione data da San Tommaso perch lamore nella volont: In senso stretto se nel
concupiscibile; in senso lato se nella volont17.
Per capire questa posizione di San Tommaso, necessario prima di capire cosa intende lui per
passione: La passione (in genere) leffetto prodotto dallagente nel paziente 18. Cio, lamore
passione nel senso che loggetto appetibile muove (provoca un effetto) allappetito: Sebbene
lamore non indichi un moto dellappetito verso loggetto appetibile, tuttavia la modificazione
dellappetito da parte dellappetibile consiste in una compiacenza (complacentia) verso di esso.
Lamore la prima immutazione (o trasformazione) prodotta dalloggetto nellappetito.
12
Come tradurre questa terminologia tomista in un linguaggio comune senza tradire l'autore?
Paul Wadell spiega che il termine appetito suggerisce un primo movimento verso alcun bene
percepito. Per questo movimento non ha luogo in noi se non fosse perch esiste un bene che ci
attira verso di lui. Prima di iniziare la propriamente questo movimento, c una chiamata verso il
bene che portano le cose. E quindi siamo attirati verso la bont delle cose. Gli appetiti sono segni di
attivit, che descrivono come ci muoviamo verso ci che buono, la sua attivit una risposta a
qualcosa che ha successo dentro di noi. Gli appetiti si muovono solo perch prima, sono chiamati
dalla bont di qualcosaltro19. In altre parole, noi rispondiamo a una bont percepita. Questo ci
che Tommaso chiama prima immutatio appetitus ab appetibili (la prima immutazione o
trasformazione prodotta dalloggetto nellappetito), che appunto chiamato amore. Cio,
vogliamo qualcosa perch prima abbiamo ricevuto da alcuni la loro bont, la loro bellezza, la loro
unicit. Siamo stati attratti dalla bont scoperta. Questo produce un inmutatione, una trasformazione
allinterno, come unimpronta digitale, un timbro, qualcosa che accade dentro di noi, in modo da
smettere di essere uguali. Qualcosa di buono ci trasforma (ci immuta), e provoca una compiacenza
(complacentia), una certa affinit o attrazione interiore per quel bene percepito. E cos arriva in un
secondo momento la inclinazione verso quella bont che ci ha affascinato e, in qualche modo, ci ha
invaso allinterno.
A questo punto, San Tommaso parla di una certa circolarit della passione dellamore,
come infatti fa osservare Aristotele: Il moto appetitivo si sviluppa in cerchio (appetitivus motus
circulo agitur)20. Lui spiega che loggetto muove lappetito... e lappetito tende a conseguire
loggetto nella realt, in maniera che il moto finisca l dove ha avuto inizio. Una volta che il bene
scoperto, si tende verso quel bene. Siamo inclinati al bene percepito come un bene per noi, e
quindi si ritorna al punto in cui ha iniziato il movimento dellamore.
ARTICOLUS TERTIUS
UTRUM AMOR SIT IDEM QUOD DILECTIO
(a. 3: Lamore si identifica con la dilezione)
Quello che in gioco qui, questo: si lamore la stessa cosa che dilezione. Il termine
latino usato da Tommaso dilectio. Contro tutti coloro che dicono che lamore e la dilezione non
sono diversi, Tommaso dice loro hanno delle differenze. Ci sono quattro termini che si riferiscono
allo stesso, in un certo senso, amore, dilezione, carit e amicizia21. In effetti, lamore latto o la
passione degli altri tre: lamore infatti pi generico, poich ogni dilezione o carit amore, ma
non viceversa.
19
Paul J. Wadell, La primaca del amor. Una introduccin a la tica de Toms de Aquino, Ediciones Palabra 20072,
149.
20
STh, I-II, q.26, a.2. Cfr. ARISTOTELES, De anima, Libro III, c.10, n.8.
21
STh, I-II, q.26, a.3.
ARTICOLUS QUARTUS
UTRUM AMOR CONVENIENTER DIVIDATUR IN AMOREM AMICITIAE
ET AMOREM CONCUPISCENTIAE
(a. 4: Lamore ben diviso in amore di amicizia e amore di concupiscenza?)
22
STh, I-II, q.26, a.4. Cfr. ARISTTELES, Rethor., II, c.4, n.2.