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Yoshinori sumi ( sumi Yoshinori* ?, talvolta traslitterato Yoshinori Ohsumi) (Fukuoka, 9 febbraio
1.2
1945) un biologo giapponese.
sumi a Tokyo
1.3
Dopo essersi aggiudicato numerosi premi per le sue riAlla ne del 1974 si trasferisce a New York, presso
cerche tra il 2005 e il 2015, all'et di 71 anni, nel 2016,
l'Universit Rockefeller, per compiere degli studi in collaviene insignito del prestigioso premio Nobel per i suoi
borazione con Gerald M. Edelman. Nonostante le poche
studi sull'autofagia.* [4]
conoscenze nel campo dell'embriologia e dello sviluppo
embrionale, studia la fecondazione in vitro dei topi. Frustrato sia dallo scarso interesse nei confronti di questa disciplina, che dalla scarsa disponibilit di mezzi, decide
di passare all'analisi dei meccanismi di iniziazione della replicazione del DNA, servendosi dei lieviti. Gli stessi
lieviti diverranno in futuro oggetto di ulteriori ricerche.
Quando un anno e mezzo dopo, Mike Jazwinski entra nel
laboratorio di Gerald M. Edelman, sumi decide di lavorare sotto la sua supervisione. In questo periodo gli si presenta l'occasione per rientrare in patria, poich gli viene
oerto un posto all'Universit Tokyo.
1.4
Il ritorno in Patria
Riceve la notizia per via telefonica mentre era nel suo laboratorio, dichiarandosi sorpreso e onorato. In seguito, in
Nel 1977 torna in Giappone e lavora come professoun'intervista con la tv giapponese NHK, aerma:
re associato con Yiasuhiro Anraku presso la Facolt di
Scienze dell'Universit di Tokyo. A questo periodo risalgono le sue ricerche sulla membrana dei vacuoli del lieviIl corpo umano vive attraverso questo proto: sintetizzando membrane vacuolari riesce a dimostrare
cesso di autodecomposizione, che una forma
l'esistenza di una nuova pompa protonica.
di cannibalismo. Cerca di mantenere un equilibrio
delicato fra costruzione e distruzione. E
Dal 1986 al 1988 lavora come assistente universitaquesto
quello che in fondo caratterizza la vita
rio presso il Dipartimento di Biologia dell'Universit di
(Yoshinori sumi a NHk)* [5]
Tokyo.
Nel 1988 diventa professore associato della suddetta universit e ha la possibilit di avviare un piccolo laboratorio
personale. Inizia dunque, in modo autonomo, a lavorare
sulla funzione litica dei vacuoli. Successivamente riesce
a osservare il meccanismo di autofagia dei lieviti utilizzando sia il microscopio ottico che quello elettronico a
scansione. Approfondendo questo tipo di studio realizza
uno screening genetico per gli organismi con anomalie nel
processo di autofagia. Con l'aiuto della sua quipe individua 15 geni essenziali per l'autofagia indotta dall'assenza
di sostanze nutritive.
Alla met degli anni '50 gli scienziati osservano dei nuovi
compartimenti cellulari specializzati, che in seguito vengono considerati alla stregua dei gi noti "organuli cellulari, contenenti enzimi in grado di digerire proteine,
carboidrati e lipidi.
2.3
I risultati sono strabilianti: dopo un'ora, dei primi autofagosomi, dal diametro compreso tra i 400 e i 900 nm, iniziano ad accumularsi nel vacuolo e, continuando a crescere gradualmente in numero, nell'arco di tre ore lo riempiono quasi completamente, aumentandone il volume.
L'esperimento di sumi prova l'esistenza dell'autofagia
all'interno delle cellule di lievito. Inoltre, in maniera
ancora pi importante della scoperta stessa, il professor sumi riconosce subito un meccanismo per identicare e caratterizzare i geni responsabili di questo processo.* [12]I risultati di tale ricerca vengono pubblicati nel 1992 e hanno un notevole impatto sulla comunit
scientica.* [13]
sumi trae ora vantaggio dai ceppi di lievito da lui ottenuti, nei quali si sono accumulati gli autofagosomi durante il processo inedia indotto. Questi tipi di accumuli,
tuttavia, non sarebbero possibili, se i geni coinvolti nel
Il proteasoma degrada ecientemente le proteine una al- processo di autofagia venissero inattivati.
la volta, tuttavia, questo meccanismo non spiega come le sumi espone dunque le cellule di lievito coltivate a dei
cellule si liberano di proteine pi complesse o, talvolta, di processi chimici che, in modo del tutto casuale, provointeri organuli.
cano mutazioni in diversi geni. Solo successivamente, induce l'autofagia, per vericare se il processo di autofagia
fosse stato inibito, e se s, in risposta a quali geni mutati.
2.2
sumi e la scoperta dell'autofagia nel Ancora una volta i risultati sono strabilianti. Nel giro di
lievito
circa un anno dalla scoperta dell'autofagia nel lievito, il
2.4
Yoshihisa, T., Ohsumi, Y., and Anraku, Y. Purication and properties of mannosidase from vacuolar membranes of yeast Saccharomyces cerevisiae.
Plant Vacuoles (ed. B. Marin) Plenum Publising
Corp., pp.121-125 (1987)
Anraku, Y., Uchida, E., and Ohsumi, Y. Structure
and function of the subunits of the vacuolar membrane H+-ATPase of Saccharomyces cerevisiae.
Plant Vacuoles (ed. B. Marin) Plenum Publishing
Corp., pp.173-178 (1987)
Grazie a sumi, ora sappiamo che l'autofagia controlla importanti funzioni siologiche in cui le componenti cellulari necessitano di essere degradate e riciclate.
L'autofagia pu rapidamente fornire energia e blocchi costitutivi per il rinnovo di componenti cellulari ed quindi
essenziale per la risposta cellulare all'inedia e ad altri tipi di stress. Ad esempio, dopo un'infezione, l'autofagia
pu eliminare la proliferazione intracellulare di batteri
e virus. Inoltre, essa pu contribuire allo sviluppo embrionale e alla dierenziazione cellulare. Inne, le cellule si avvalgono dell'autofagia per eliminare le proteine
e gli eventuali organuli danneggiati, mettendo in pratica
un controllo di qualit molto importante per contrastare
l'invecchiamento cellulare.
L'autofagia, ormai conosciuta da pi di 50 anni, di fatto diventa fondamentale nella Fisiologia e Medicina solo
grazie al lavoro di Yoshinori sumi.
Ohsumi, Y., Uchida, E., and Anraku, Y. The H+Translocating ATPase in vacuolar membranes of
Saccharomyces cerevisiae. Biochemistry and function of vacuolar adenosine-triphosphatase in fungi and plants (ed. B. P. Marin), Springer., pp.141
150, Berlin (1985)
Anraku, Y., Uchida, E., and Ohsumi, Y. A
Novel H+-Translocating adenosine-triphosphatase
from the vacuolar membrane of Saccharomyces cerevisiae. Perspectives of biological energy transduction (eds. Y. Mukohata, S. Fleiscer and M. Nakao),
Academic Press, New York and Tokyo, pp.309-313
(1987)
5
Ohsumi, Y. Cellular recycling system-molecular
mechanism of autophagy. In Cell Growth, (Hall,
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Ohsumi, Y. Lytic function of vacuole, molecular
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Annu. Rev. Cell Dev. Biol., 27, pp.107-132 (2011)
4 Riconoscimenti
2016 Nobel Prize in Medicina o Fisiologia* [17]
2016 Paul Janssen Award* [18]
2016 Wiley Prize* [19]
2016 Rosenstiel Award* [20]
2015 The Person of Cultural Merit* [21]
2015 The Keio Medical Science Prize, Keio
University Medical Science Fund* [22]
2015 International Prize for Biology, The Japan
Society* [23]
2015 Canada Gairdner International Award, The
Gairdner Foundation* [24]
2013 Thomson Reuters Citation Laureates* [25]
2012 Kyoto Prize, The Inamori Foundation* [26]
2008 Asahi Prize, The Asahi Shimbun* [27]
7 ALTRI PROGETTI
2007 Science Award of the Botanical Society
of Japan 2006 Japan Academy Prize, The Japan
Academy* [28]
2005 Fujiwara Award, The Fujiwara Foundation of
Science* [29]
Note
[22] The
Keko
Medical
ms-fund.keio.ac.jp.
Science
Prize
2015,
6 Bibliograa
Questa voce proviene in parte dalla relativa voce sul sito www.nobelprize.org , in parte dal sito
www.titech.ac.jp .
Il paragrafo sulla biograa proviene in parte dal documento pdf online http://www.plant.uoguelph.ca/
sites/www.plant.uoguelph.ca/files/events/Create%
20Event/Dr.%20Ohsumi%20%20(1)(1).pdf,
in
parte dall'intervista rilasciata al JCB.
Il paragrafo Dagli esperimenti sul lievito alla scoperta dell'autofagiaproviene per intero dal sito
www.nobelprize.org* [1]
Il paragrafo sui riconoscimenti proviene dalla autobiograa di Yoshinori sumi e dai siti relativi a ciascun singolo premio assegnato, come indicato nelle
note.
Riferimenti ad esperimenti provengono dai singoli
articoli e pubblicazioni di Yoshinori sumi.
7 Altri progetti
Collegamenti esterni
(EN) Yoshinori sumi, su nobelprize.org, Nobel
Media AB.
9.1
Testo
Yoshinori sumi Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Yoshinori_%C5%8Csumi?oldid=84017027 Contributori: Luca Borghi, Jaqen, RolloBot, Gabbg82, No2, Jacopo Werther, Bbruno, FrescoBot, Euphydryas, Fringio, DerfelDiCadarn87, Adalhard Wae, Tartufo12312, Luigi
Sanasi, Alessandro Scalese e Anonimo: 3
9.2
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