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BREVE COMPENDIO TEORICO-PRATICO

PER LA CONOSCENZA INTERIORE

INDICE
PARTE PRIMA

L'UOMO

SEZIONE PRIMA: LA STRUTTURA PSICOLOGICA


DELL'UOM0

LIBERTA' E CONDIZIONAMENTO
o
o
o

IL RISVEGLIO DELLA COSCIENZA


o
o

la dottrina dei molti


la personalit
l'Essenza

i quattro stati di coscienza


la dottrina dell'istante

IL CENTRO DI GRAVITA' PERMANENTE


o
o
o

lo stato di "nigredo"
autoricordo ed autoosservazione
i diversi tipi di relazione

SEZIONE SECONDA: LA STRUTTURA FISICA


DELL'UOMO

I CINQUE CENTRI DELLA MACCHINA UMANA


o
o

L'ALIMENTAZIONE
o
o
o

il cibo
l'aria
le impressioni

IL RILASSAMENTO
o

i tre cervelli
i cinque settori e lo schema corporeo

teoria e pratica del rilassamento

IL SESSO
o
o
o
o

la sessualit normale
l'infrasessualit
la soprasessualit
la coppia polare

SEZIONE TERZA: L'INIZIO DEL LAVORO

LA MENTE
o
o
o
o
o
o
o
o

la disciplina della mente


le effigi mentali
i tre tipi di mente
memoria meccanica e memoria lavoro
conscio e inconscio
la chiacchiera mentale ed il silenzio della mente
attenzione, concentrazione, meditazione
l'immaginazione cosciente

IL LAVORO ESOTERICO PSICOLOGICO


o
o
o

il lavoro per il corpo


il lavoro per l'anima
il lavoro per lo spirito

PARTE SECONDA

L'UNIVERSO
SEZIONE PRIMA: IL COSMO

LE LEGGI COSMICHE
o
o
o
o
o
o
o
o

legge del ritorno


legge di ricorrenza
legge di entropia
legge delle ottave
legge di evoluzione e involuzione
legge del pendolo
legge del tre
legge del sette

ASSOLUTO, ESSERE ED ESSENZA


o
o
o
o

la
la
la
la
la
la
la
la

il Padre Eterno Cosmico Comune


la Monade
l'Anima ed il Principio animico
la Ruota del Samsara

LA STRUTTURA DEL COSMO


o
o
o
o
o
o
o

lo Zodiaco
i Cosmi
i Mondi
i Corpi
le Gerarchie
le Dimensioni
il Diavolo, Satana e Lucifero

SEZIONE SECONDA: IL RAPPORTO CON L'ASSOLUTO

LA PREGHIERA
o
o
o
o
o

cos' la preghiera
perch si prega
quando si prega
dove si prega
come si prega

LA LEGGE DEL KARMA


o
o

la legge di "azione e conseguenza"


pratica della bilancia o della croce

SEZIONE TERZA: L'ESPERIENZA DIRETTA

IL SONNO E I SOGNI
o
o
o
o
o

LO SDOPPIAMENTO ASTRALE COSCIENTE


o
o
o

lo Yoga del sonno


il sogno meccanico
il sogno cosciente
il ricordo dei sogni
l'esperienza dell'Essere

lo sdoppiamento con il corpo lunare


lo sdoppiamento con il corpo solare
tecniche per lo sdoppiamento astrale cosciente

LA MORTE E LA NASCITA DEL CORPO FISICO


o
o
o
o
o
o

l'Antakarana e il raggio della morte


il destino del disincarnato
i rapporti con i defunti
il concepimento
il momento della nascita
il neonato

PARTE TERZA

IL MISTERO
SEZIONE PRIMA: L'INIZIAZIONE

LE SCUOLE INIZIATICHE
o
o

essoterismo, mesoterismo, esoterismo


le pseudoscuole

IL CAMMINO INIZIATICO
o
o
o
o

i preparativi
la soglia
il sentiero probatorio
le tre Montagne

SEZIONE SECONDA: LA MORTE DELL'EGO

I TRE FATTORI PER LA RIVOLUZIONE DELLA COSCIENZA


o
o
o
o
o
o
o
o
o
o

il risveglio dell'Essenza
il primo fattore: la "decapitazione"
la Trasformazione delle impressioni
la morte in cammino
il secondo fattore: l'alchimia
la purificazione dell'energia
il risveglio del Fuoco Sacro
il terzo fattore: il sacrificio per l'umanit
l'amore
la trasmutazione delle energie cosmiche

SEZIONE TERZA: LA SALVEZZA

GLI ASPETTI DELL'ASSOLUTO IMMANIFESTATO


o
o

Ain, Ain Soph, Ain Soph Aur


il Tetragramma sacro

LA SACRA TRIADE MANIFESTATA


o
o
o
o
o

Keter, Chokmah, Binah


Cristo il "Salvatore"
il Cristo Cosmico
il Cristo Intimo
il Cristo Storico

EGO - PERSONALITA' - ESSENZA


LIBERTA' E CONDIZIONAMENTO
Dobbiamo renderci conto che non siamo liberi, che le nostre azioni sono
condizionate, che, anche se talvolta cos non ci sembra, non esercitiamo quasi mai
la nostra volont e che siamo sempre comandati da "altri". La nostra, insomma, non
una condizione di uomini, ma di burattini, di umanoidi, di robots. Come tutte le
persone che fanno la volont di qualcun altro, viviamo come ipnotizzati, nel sonno
della coscienza.

Molte favole che si raccontano ai bambini, ma che in realt andrebbero spiegate agli adulti,
trattano questo argomento. Per esempio, "Cenerentola" e "La bella addormentata nel bosco"
di Perrault e, soprattutto, "Pinocchio" di Collodi.

Per, anche se ci rendiamo consapevoli di tutto questo, di solito diamo la colpa ai


condizionamenti esterni: la famiglia, la scuola, l'educazione, la TV, la pubblicit, il
lavoro, gli incontri, gli amici, il tempo atmosferico, la salute, le circostanze,
l'ambiente. In realt, i condizionamenti pi importanti si trovano al nostro interno, e
sono i nostri stati d'animo, i nostri desideri, le nostre fantasie. Sono i pi importanti
perch sono proprio loro a determinare le circostanze esterne che, invece, quasi
sempre incolpiamo ("gli stati attirano gli eventi ").
Cosi, forse, pu essere la pigrizia a farmi accendere la TV (o ad impedirmi di
spegnerla) per poi esserne condizionato; o, forse, il mio cattivo umore che mi fa
litigare con quei "fastidiosi" vicini di casa; forse la noia che mi conduce al bar o in
osteria, dove incontrer i soliti amici che mi inviteranno a bere; o, forse, l'avidit e
la sete di quadagno che mi impedisce di avere un po' di tempo libero per guardarmi
intorno; o la paura di non essere abbastanza considerato che mi fa vivere con
persone sgradevoli o profittatrici; o la gelosia ad impedirmi di avere una felice vita
coniugale e familiare; o le continue, inutili preoccupazioni a rovinarmi, giorno dopo
giorno, la salute.
Le situazioni concrete della nostra vita, insomma, piacevoli o spiacevoli (i rapporti
con gli altri, la vita familiare, la salute, il lavoro ecc.), sono il prodotto di stati
interiori mutevoli, di illusori aggregati della nostra psiche che, essendo solo il frutto
di fuggevoli impressioni, non hanno alcun motivo reale per esistere.
Da questo punto di vista, tutta la nostra vita ILLUSIONE (Velo di Maya per gli
Indostani), perch fondata sull'affascinazione. E spesso affascinazione
dolorosa, perch la speranza si alterna alla delusione, la salute alla malattia, la
ricchezza alla povert, l'amicizia al tradimento e cos via fino alla morte, senza
alcuna speranza di stabilit.
Per questi motivi, la vita terrena chiamata VALLE DI LACRIME.
Cos' dunque la nostra vita? Un insieme di avvenimenti che non abbiamo voluto e
di cui abbiamo scarsa coscienza, perch sono prodotti non da noi, ma da
AGGREGATI PSICHICI. Se vogliamo abbandonare la condizione infraumana di
burattini, dobbiamo allontanarci dall'illusorio mondo dell'affascinazione ed avviare
quel processo di rinnovamento interiore denominato "seconda nascita" e che porta
alla formazione dell' "uomo reale". Tale processo simboleggiato dalla rottura
dell'uovo. Per questo la Pasqua, festa di rinascita e di resurrezione, si collega nella
cultura occidentale alla simbologia dell'uovo. Esso racchiude nel suo guscio l'uomo
nuovo in attesa di essere liberato e portato alla luce.

La simbologia dell'uovo nella tradizione occidentale riassunta nell' uovo filosofale (o uovo
alchemico), rappresentato nell'Emblema n VII dell'ATALANTA FUGIENS di Michael Maier.

LA DOTTRINA DEI MOLTI


Gli Aggregati Psichici si comportano al nostro interno come se fossero dei veri e
propri "personaggi psicologici", vere e proprie persone, tanti altri "noi stessi". Per il
fatto di essere illusori e meccanici, di procurare in noi l'affascinazione ipnotica e,
quindi, di indurci in errore, tali Aggregati sono completamente negativi. Nell'antico
Egitto erano chiamati "Diavoli rossi di Seth", nel Vangelo cristiano sono chiamati
"Demni". Pi genericamente, possiamo chiamarli DIFETTI. Essi, bench siano
tantissimi (in numero di 987 secondo Mouravieff, vedi bibliografia), non sono
infiniti; senza voler dar loro un numero preciso, possiamo semplicemente affermare
che sono MOLTI.

Talvolta, la negativit degli Aggregati psichici non sembra evidente. Ci dipende in parte dal
fatto che l'umanit ha conferito con l'andar del tempo una valenza "positiva" a certi difetti,
per esempio all'orgoglio e all'amor proprio; in parte, perch gli Aggregati sono "furbi" e
spesso, per apparire buoni, si vestono di altruismo e di generosit. Dietro la loro apparente
bont, tuttavia, c' spesso la paura del giudizio degli altri, l'incapacit di dir di no, la
timidezza, il senso di colpa, il vittimismo, la sottomissione, la superbia ecc. ecc.. Proprio a
causa del loro innegabile pseudoruolo di affermazione individuale e sociale, nell'antico Tibet i
difetti erano chiamati "VALORI".

Il nostro spazio psicologico individuale non quindi unitario, ma molteplice e


frammentato: una molteplicit di difetti (i quagrangoli nella figura sottostante) lo
riempie completamente, al 100%. Questo concetto sta alla base della cosiddetta
"DOTTRINA DEI MOLTI", e dev'essere perfettamente capito e sperimentato da
chiunque desideri mettersi seriamente alla ricerca di se stesso.

Uno spunto di riflessione pu essere offerto dalla lettura dell'episodio dell'


"indemoniato di Gerasa" (Lc 8, 2-27), da cui si deduce che i Difetti, pur essendo i
principali in numero di sette, sono in realt tantissimi, ovverosia LEGIONE. La
religione cristiana chiama i sette principali difetti PECCATI CAPITALI e conferisce
loro un nome ben preciso: IRA, SUPERBIA, LUSSURIA, GOLA, AVARIZIA, INVIDIA,
PIGRIZIA. Resta per inteso che ognuno di essi porta dietro a s tutta una schiera di
difetti secondari il cui nome, pur non essendo precisato in alcun luogo, pu essere
abbastanza facilmente individuato attraverso un sincero esercizio introspettivo. Si
scopre cos che la SUPERBIA si collega all'amor proprio, all'intolleranza, al
vittimismo, alla compiacenza, all'ironia, alla vanit; l'INVIDIA all giudizio, al
pregiudizio, al confronto, al desiderio, all'autocommiserazione, alla competitivit; la
LUSSURIA alla lusinga, alla seduzione, al compiacimento, alla galanteria, al
tradimento, alla gelosia; l'IRA alla violenza, al litigio, al rancore ecc. ecc..
Gli Aggregati, pertanto, formano degli insiemi molto complessi ed intrecciati fra
loro. Tali complessi, denominati EGO, vengono ta lvolta paragonati ad un albero,
che riconosce nel tronco il difetto principale, nelle foglie i difetti ad esso collegati e
nelle radici i difetti nascosti, difficili o impossibili da ammettere. Altre volte i
complessi egoici vengono paragonati alla LUNA ("Luna Psicologica"), che possiede
una faccia illuminata (difetti visibili) ed una faccia in ombra (difetti nascosti). Per
questo, ancora, si dice che L'EGO E' FORMATO DA TANTI DETTAGLI.
Gli Aggregati psichici non coabitano in modo tranquillo all'interno dello spazio
psicologico di una persona, ma ciascuno cerca di prevalere sugli altri e di imporre
agli altri la propria volont. Tutti sono in continua lotta per la supremazia e
ciascuno, a turno, la ottiene, diventando per un certo tempo il re ed il signore della
situazione. Questo accade perch ogni Aggregato formato da una certa quota di
ENERGIA, che per agisce in modo assolutamente inconsapevole. La volont
dell'Aggregato non quindi in alcun modo una volont cosciente, bens meccanica,
ripetitiva, capricciosa, caotica e priva di qualsiasi indirizzo stabile. Essa si esprime
attraverso semplici dinamiche associative innescate dagli organi di senso o dal
pensiero. Vedo una certa persona e subito prevale in me l'Aggregato
dell'intolleranza; ne vedo un'altra e provo simpatia; sento una certa canzone a cado
nella malinconia; ricevo un insulto e sono preso dal vittimismo; ricordo un buon
affare compiuto e mi riempio di soddisfazione ecc. ecc..
Infine, gli Aggregati non sono rappresentati in modo uniforme all'interno della
psiche: alcuni sono pi estesi, altri pi ristretti. Come si visto nella figura
precedente, le superfici quadrangolari non sono tutte uguali. E' evidente che gli
Aggregati pi estesi hanno maggiore possibilit di imporsi su quelli pi ristretti, i
quali possono prendere il potere pi raramente, e solo di quando in quando.
(La DOTTRINA DEI MOLTI complessa e qui ne abbiamo fatto solo qualche cenno. Ulteriori
chiarimenti ed approfondimenti saranno forniti a richiesta. Per un riferimento letterario vedi H.
Hesse: IL LUPO DELLA STEPPA - Mondadori).

LA PERSONALITA'
Gli Aggregati psichici entrano nello spazio psicologico di una persona, uno dopo
l'altro, nei primi sette anni di vita. Essi entrano per imitazione, sul modello, cio,
degli Aggregati che gi esistono nell'ambiente psicologico che circonda il bambino:
la sua famiglia, i parenti, gli educatori, le prime amicizie ecc.. Attorno ai sette anni di
et, la psiche del bambino gi piena, al 100%, di Aggregati psichici, e quindi di
Ego, e nulla si pu pi fare per impedire la loro manifestazione. Comunemente si
dice che il bambino ha formato la propria PERSONALITA'.
In senso morfologico possiamo quindi intendere per personalit la STRUTTURA
PSICOLOGICA formata dall'insieme degli Aggregati psichici. Tale struttura
perfettamente caratterizzata in base alla frequenza con cui i singoli Aggregati si
manifestano. Poich tale frequenza sempre diversa da individuo a individuo e dal
momento che sempre diverse sono le combinazioni dei vari Aggregati tra loro, si
deduce facilmente non solo che il numero degli Ego grandissimo, ma che
numerosissime sono anche le Personalit, che degli Ego sono il veicolo di
manifestazione. E' pertanto praticamente impossibile, negli esseri umani, trovare
due Personalit uguali.
Ogni persona ha pertanto degli Ego ben caratteristici, formati da Aggregati diversi
che si combinano in modo caratteristico tra loro. Ogni Personalit evidenzia quindi
un "profilo psicologico principale" (PPP), che si riconosce per la specifica
frequenza con cui uno o pi complessi egoici entra in azione.

Particolarmente interessante l'efetto della combinazione di diversi Aggregati tra


loro. Uno stesso Aggregato, dominante e caratteristico in due persone diverse, pu
esprimersi in modo differente in ciascuna. Ad esempio, un grande Aggregato del furto
pu caratterizzare la Personalit del grande ladro se si associa con l'Aggregato della
presunzione, dell'ambizione e dell'orgoglio; caratterizza viceverso la personalt del
ladruncolo se si associa ad un Aggregato di paura o di insicurezza.

Non sempre il riconoscimento del PPP agevole, specie in Personalit complesse.


Per il fatto di essere espressione dei difetti della psiche, la Personalit
sostanzialmente negativa. E' bene abituarsi presto a questo concetto, perch nel
linguaggio comune una "forte personalit" indica generalmente qualcosa di buono
e di desiderabile.
In senso dinamico, infine, possiamo definire la personalit come l'ENERGIA
risultante dalla somma delle diverse quote energetiche presenti nei difetti di uno
spazio psicologico. Ma a quanto ammonta l'energia di una Personalit? Per quanto
possa sembrare impossibile, la sua energia uguale a zero. L'energia della
Personalit , infatti, illusoria proprio come illusori sono gli elementi che la
costituiscono. E' vero che questi ultimi, presi isolatamente o a gruppi, possiedono
un'energia ben evidente, che dimostrano soprattutto quando si impossessano
drammaticamente della psiche. Ma altrettanto vero che, se facciamo la somma
vettoriale di tutti gli Aggregati presenti in uno spazio psicologico, la risultante non
pu essere che zero, poich essi non appartengono alla realt, ma sono solo
artefatti, fantasmi del nostro mondo interiore.

L'ESSENZA
L'uomo comune e corrente generalmente rassegnato alla sua condizione. Pur
rendendosi conto di di trascorrere la sua esistenza in modo illusorio e per lo pi
infelice, non fa nulla per cercare di prendere in mano la situazione e di liberarsi
degli Aggregati psichici.
1) Un primo motivo senz'altro la paura di ritrovarsi, una volta distrutti gli
Aggregati, con uno spazio psicologico vuoto, privo cio di quegli stimoli che, nel
bene e nel male, danno significato all'esistenza. Generalmente, infatti,
l'identificazione con l'Ego tale da far ritenere che esso sia l'unica presenza
esistente all'interno della psiche.
Se cos fosse, sarebbe disperante. Nulla di reale, infatti, esisterebbe nell'uomo, ma
solo un ammasso informe di Aggregati psichici.
Chi per riesce, magari solo per qualche istante, a superare il mondo
dell'affascinazione e ad avere quindi di s una visione consapevole, capisce come,
non potendo l'Aggregato per il suo essere illusorio, soggettivo, mutevole,
meccanico rappresentare la natura vera dell'uomo, debba esistere all'interno dello
spazio psicologico individuale qualcos'altro di pi vero e di pi legittimo. Questo
qualcosa, rappresentato dalla reale natura umana e riassumibile nei concetti di
oggettivit, verit, volont , coscienza ecc., costituisce una sorta di "principio
animico" o scintilla d'anima, che si definisce con il termine di ESSENZA.
Nell'Essenza ciascuno trova pertanto la capacit di esprimersi in modo reale al di l
di ogni possibile condizionamento e trova anche l'orientamento stabile per
affrontare le difficili esperienze nella materia densa del Mondo Fisico.
Ma perch, allora, se l'uomo conserva in s la sua vera natura, in pratica vive poi
come se essa non ci fosse - al punto di essere tentato di negarla - e, rinunciando
quasi ad ogni forma di esperienza oggettiva, ritiene di non possedere al proprio
interno null'altro che gli Aggregati psichici? In altri termini, dove si smarrita
l'Essenza? Perch non si rivela?
Tentare una risposta non semplice. Significa riandare all'inizio della storia
dell'umanit, che parla di inganni e di paradisi perduti. La coscienza collettiva,
attraverso l'elaborazione della favola e del mito, mantiene il ricordo di strane
battaglie, di troni usurpati e insanguinati, di patrie dimenticate, di tesori rubati e
nascosti, di lontane terra da riconquistare. Vicende che non difficile riferire ai
contenuti dello spazio psicologico, ad oscure lotte tra la parte cosciente e quella
infracosciente della psiche.

Scopriamo allora che l'Essenza, nel corso della storia dell'uomo, stata
progressivamente vinta e catturata dall'Ego, che la tiene ancora saldamente
prigioniera al proprio interno. Essa, che dovrebbe dimorare di diritto, unica ed
indivisa, all'interno dello spazio psicologico individuale, non esiste pi. Inutilmente,
come Diogene, la potremmo cercare, perch si trova, molteplice e frammentata,
all'interno degli Aggregati della psiche.
La distruzione dell'Aggregato, pertanto, non deve spaventare. Ci che si distrugge,
in fondo, soltanto un ladro e un usurpatore, un abitante abusivo del nostro mondo
interiore che, nel momento stesso della sua morte, libera finalmente la particella di
Essenza che teneva prigioniera. La distruzione dell'Ego non lascia dunque vuoto lo
spazio psicologico, ma, al contrario, costituisce la condizione indispensabile al
recupero dell'Essenza e pone la basi per la cristallizzazione dell'ANIMA.
2) Il secondo motivo che generalmente ostacola il lavoro interno la sua apparente
difficolt. Infatti, se le cose fossero esattamente come appena descritto, potremmo
dire che l'eliminazione degli Aggregati psichici, affidata unicamente alle forze
instabili e soggettive degli elementi stessi da distruggere, sarebbe un'impresa
destinata al fallimento.
Fortunatamente, per, come si pu talvolta constatare dalla occasionale comparsa
di qualche elemento consapevole, l'uomo mantiene ancora dentro di s, non ancora
caduta nelle mani dell'Ego, una piccola quota di Essenza libera, forse un 3% del
totale. Questa piccola particella autocosciente costituisce il solo punto d'appoggio
stabile e sicuro per poter iniziare il processo di distruzione degli Aggregati psichici.
Tuttavia, si tratta ugualmente di un lavoro non facile, anzi, cos difficile che la
maggioranza delle persone, pur conoscendone i vantaggi, sceglie di non affrontare,
preferendo piuttosto una vita di illusione e di sofferenza. Il 3% di Essenza, infatti,
nonostante esista, si comporta inizialmente come se non ci fosse, poich giace
profondamente addormentato all'interno della psiche, sopraffatto dalla gran massa
di Aggregati che ne impedisce la manifestazione. Riuscire a fargli spazio non cosa
da poco, perch si tratta di andare alla ricerca di qualcosa che si tentati di negare,
e di limitare allo stesso tempo la forza e l'espressione dell' Ego, che invece appare
come l'unica Realt.
Riducendo, tuttavia, anche solo di poco l'aggressivit e la presenza di qualche
Aggregato psichico dentro se stessi (questo , in fondo, il significato della
disciplina ascetica), si verifica una situazione nuova e particolarmente favorevole: il
3% di Essenza diventa concretamente "presente" all'interno della psiche e comincia
a manifestarsi.
Da questo primo momento di autocoscienza, sia pur precario e provvisorio
(COSCIENZA SOGGETTIVA), l'eliminazione concreta degli Aggregati Psichici
diventa realmente possibile. Ogni Aggregato distrutto lascia uscire la scintilla di
Essenza che teneva prigioniera e questa, aggiungendosi alla parte libera, ne
aumenta progressivamente la percentuale (COSCIENZA OGGETTIVA).
Da quanto fin qui esposto, possiamo dunque dire che la liberazione dello spazio
psicologico, con la conseguente reintegrazione in esso dell'Essenza, consta di due
momenti non necessariamente separati nel tempo:

un momento psicologico (o momento della coscienza soggettiva, detto anche


momento ascetico) rivolto all' "estensione" dell'Aggregato (cio alla
frequenza della sua comparsa), che ha per obiettivo il risveglio della
Coscienza e del 3% diEssenza;
un momento spirituale ed esoterico (o momento della coscienza oggettiva,
detto anche momento mistico) rivolto all' "energia" dell'Aggregato (cio alla
causa stessa della sua sussistenza), finalizzato alla eliminazione totale

dell'Ego attraverso le facolt contenute nella quote, sempre crescenti, di


Essenza libera e risvegliata.
Fornire le basi teorico-pratiche per la messa in pratica di tali momenti e per
restituire all'uomo la sua legittima libert precisamente uno degli scopi degli studi
gnostici.

IL RISVEGLIO DELLA COSCIENZA


IL CENTRO DI GRAVITA' PERMANENTE
La strada che conduce alla seconda nascita, cio allo sviluppo dellAnima, la
strada del risveglio della coscienza. E una strada "rivoluzionaria", ma non nel
senso di rivoluzione sociale, esterna e collettiva, bens in quello di rivoluzione
psicologica, interna ed individuale (rivoluzione della coscienza).
Essa si attua percorrendo un sentiero iniziatico che porta ad un progressivo e
graduale innalzamento del livello dellEssere.
Infiniti, sia in alto che in basso, sono i gradi del livello dellEssere. Ogni individuo
occupa in ogni istante della sua vita un gradino ben preciso sulla scala dellEssere
ed il livello raggiunto dipende strettamente dalla sua capacit di liberare la propria
Essenza eliminando gli Aggregati psichici.
Chi vive con la coscienza addormentata, affascinato dai propri Aggregati e
dimentico di se stesso, obbedisce continuamente alla volont di "altri": non detiene
pertanto un alto livello dellEssere. Tutti i nostri sforzi devono tendere in modo
pratico ad innalzare sempre pi questo livello.
E quindi importante la simbologia della scala. Essa rappresenta, gradino dopo
gradino, il cammino che conduce allautorealizzazione intima. Possiamo capire,
adesso, il significato delle scalinate poste ai lati delle piramidi dellAmerica
precolombiana e che conducevano ai templi del sole; e capiamo anche il significato
della biblica scala di Giacobbe (Gen. 28, 12).
Riproduciamo qui sotto una incisione di ispirazione alchemica (*Mutus liber* di
Altus): oltre al simbolo della scala, contiene anche un esplicito invito al risveglio,
rappresentato dagli angeli che suonano le trombe in direzione delluomo
addormentato.

Da un punto di vista psicologico, lo stare su una scala implica una condizione


provvisoria, di transito. Su una scala non si sta: o si sale o si scende. Di fatto, il non
salire significa discendere. Colui che non distrugge i suoi Aggregati, li rafforza ("le
tendenze si accentuano"). Non possibile mantenere stabile il proprio livello
dellEssere: se esso non si innalza, inevitabilmente si abbassa.

Quattro sono le tappe fondamentali della salita sullinfinita scala del livello
dellEssere, ed ogni tappa caratterizzata da un diverso stato di coscienza.

Le linee fondamentali di questa dottrina sono tratte da Platone, *La Repubblica*).

Il primo stato di coscienza, quello pi basso (ma non esiste un limite inferiore in
questo stato), paragonabile al sonno profondo e ipnotico. Pi che di coscienza, si
potrebbe parlare di incoscienza o infracoscienza. E il livello delleiksia, della pura
imitazione ipnotica, della barbarie.
Un passaggio automatico, fisiologico, lo separa dal secondo stato, quello della
pistis, che in un certo senso rappresenta un risveglio. Ma lo stato di veglia della
pistis paragonabile a quello delluomo quando si sveglia al mattino, non dunque
un vero risveglio della coscienza. Nella pistis regna ancora laffascinazione, anche
se scompare la barbarie e la pura imitazione. Si pu infatti dire che qui limitazione
lascia il posto alla credulit, che pure una forma di imitazione, ma in un certo
senso pi elevata: credo perch lha detto un altro.
Questi due primi stati sono comuni e si alternano in tutte le persone correnti. Ma
sono entrambi stati dellignoranza e dellerrore, in cui la coscienza resta
profondamente addormentata.
Il risveglio vero inizia nel terzo stato di coscienza, quello della dinoia. Ma il
passaggio a questo stato non n automatico n fisiologico. E un passaggio
volontario e critico. In condizioni normali lumanoide non in grado di eseguirlo e
resta intrappolato nei primi due livelli. Solo eventi straordinari come una grande
inquietudine spirituale, avvenimenti tragici come gravi delusioni o malattie,
eccezionali qualit morali come uninsolita capacit di autocritica e di pentimento
possono aiutare lumanoide ad effettuare questo passaggio. Il terzo stato di
coscienza lo stato in cui comincia il vero risveglio, lo stato della "messa in
discussione".
Dalla credulit si passa al vero credere. qui non si crede pi perch ci si fida, ma
perch si incomincia a sperimentare di persona. Questo anche lo stato del
cammino iniziatico, lo stato in cui il livello dellEssere comincia finalmente ad
innalzarsi. E lo stato in cui si inizia a formare una stabile relazione con lEssenza e
in cui gli Aggregati vengono compresi ed eliminati.
Da questo stato, attraverso un passaggio rivoluzionario (nel senso precisato
allinizio di queste pagine), si entra nel quarto stato di coscienza, cio in quello della
nous, che lo stato dellAnima formata. In questo stato la coscienza
completamente risvegliata e lumanoide diventato Uomo. Si manifestano quindi le
qualit della coscienza, la felicit, la volont, la pace, lamore, lestasi, la shamadhi.
E lo stato che, nel suo infinito estendersi in alto, porta alla liberazione totale e
allautorealizzazione.

Poich il nostro un obbiettivo pratico, si tratta di individuare alcune norme di


comportamento che ci possano portare concretamente al risveglio della coscienza.
"Risveglio" significa uscita dal sonno e dallaffascinazione di cui sono responsabili
i nostri Aggregati. Essi, come abbiamo gi visto, sono illusione e fanno vivere
lumanoide in una realt fittizia che viene scambiata per Realt oggettiva. Ma in che
modo agisce lAggregato, come riesce a creare in noi questa falsa realt?
Fondamentalmente, attraverso due meccanismi.
1) Innanzitutto, con la distrazione dallistante, dal "qui e ora". LEgo, infatti, ci
trascina sempre fuori dallattimo e dalla situazione presente e reale (fuori dal tempo
e dallo spazio) e, attraverso rimpianti, progetti, fantasie, ci proietta in mondi irreali
posti spesso nel passato o nel futuro.
La realt del presente viene sostituita dallirrealt di vani contenuti psichici. Un
attacco dira, ad esempio, agisce distraendoci dalla situazione reale e trascinandoci
altrove in una fantasia di violenza; un desiderio ci porta lontano nel tempo,
facendoci fantasticare su un poco probabile futuro. Cos dunque la vita, vissuta in
questo modo? Solo una raccolta di sogni illusori. Dove siamo noi adesso? Opera
lEssenza o un Aggregato?
Da questa situazione si esce con un atto di volont, con la decisione di VIVERE
LISTANTE. Solo questo istante conta, reale. Tutto il resto illusione e sogno. Il
tempo della nostra vita un insieme lunghissimo di punti, di istanti. Dove siamo noi
in questi istanti? Ci siamo o non ci siamo? In quale affascinazione, desiderio,
fantasia siamo coinvolti? (fig. 15)

E quindi indispensabile, se nella nostra vita non vogliamo collezionare solo vuote
illusioni, accettare e praticare la DOTTRINA DELLISTANTE. Ogni istante, cio, deve
essere vissuto in piena consapevolezza. La chiave di questa consapevolezza la
chiave di violino, chiamata anche chiave di sol : S.O.L. significa: Soggetto, Oggetto,

Luogo. In ogni istante, cio, consapevolezza di noi stessi, di chi ci sta di fronte,
dellambiente che ci circonda.
La distrazione, quindi, deve lasciare il posto a ci che viene definito stato di allerta
percezione, lo stato proprio delle sentinelle in tempo di guerra. Risveglio della
coscienza significa anzitutto capacit di utilizzare al massimo la percezione dei
cinque sensi. Quante cose non vediamo perch siamo distratti dallEgo!
Percorriamo decine di volte la stessa strada senza accorgerci della forma di una
finestra o di un simbolo posto su un balcone. Siamo perfino capaci di scivolare su
una buccia di banana perch non lavevamo vista! Doveravamo in quel momento?
Certo non camminavamo assieme al nostro corpo fisico su quella strada.
Cos, giorno dopo giorno, accumuliamo occasioni mancate, incontri perduti, suoni
non uditi, cose non toccate. Esperienze che, se fossero state vissute, sarebbero
state vita reale.
2) LEgo non agisce soltanto attraverso la distrazione. Abbiamo gi considerato
come una delle sue principali caratteristiche sia la meccanicit. Il risveglio della
coscienza si deve ottenere dunque anche attraverso il controllo dei comportamenti
meccanici, assumendo la condizione psicologica dello stato di allerta novit. Ci
significa continua e costante disponibilit verso il nuovo, il cambiamento, il
confronto, il cambiar modo di pensare, labbandono di preconcetti e di pregiudizi.
Significa anche distacco dalle cose, accettazione della impermanenza e della
provvisoriet della materia. Tutto il mondo delle forme muta di continuo e luomo, in
quanto forma, deve saper mutare con il tutto.
Lostinato attaccamento al vecchio, la ripetizione meccanica, il ricordo sterile sono
spesso strumenti nelle mani dellEgo, cos come la capacit di rinnovamento, di
ricominciare da capo, anche giorno dopo giorno, sono spesso espressione
dellEssenza.
Distrazione e meccanicit sono dunque due importanti caratteristiche dellEgo che,
una volta scoperte, lo rendono vulnerabile e ne consentono lindebolimento
attraverso le fasi iniziali del lavoro interno.

IL CENTRO DI GRAVITA PERMANENTE


Il cammino iniziatico, le cui origini sono situate al passaggio tra il secondo ed il
terzo stato di coscienza, ha per fondamento una condizione psicologica particolare
rappresentata, come s visto, da una forte inquietudine spirituale quasi sempre
unita a un crollo delle illusioni e a forti tensioni emozionali (la compassione
buddista). Colui che cerca ("der Suchende") sperimenta linsoddisfazione per il
mondo in cui vive ed irresistibilmente attratto da un altro mondo, che per
intuisce senza ancora conoscere. Capisce, insomma, che l dov non pu restare,
ma non sa bene ancora dove andare.

E questa la condizione della cosiddetta notte mistica di S. Giovanni della Croce o


della selva oscura di Dante. In termini alchemici la nigredo, sorta di doloroso e
oscuro travaglio interiore in cui nulla sembra confortare leroe melanconico se non
il desiderio, che scaturisce dal 3% della sua Essenza, per lOpera che vuole
compiere, cio il cammino verso la propria Autorealizzazione.

La condizione di nigredo, che di fatto rappresenta una ricerca passiva, una specie di
fermentazione psicologica, lascia poi il posto ad una ricerca attiva detta, sempre in
termini alchemici, peregrinatio, che simboleggiata da un viaggio per mare. In ci
sta il significato della nave, che spesso ha in bella mostra una scala di corda che
conduce alla cima dellalbero maestro.
Il senso della peregrinatio senzaltro quello di una separazione, ma anche quello
di un cambiamento e di una scoperta nuova. Chi affronta questo viaggio vive
unesperienza di abbandono e di distacco da qualcosa di certo e di noto, ma sa di
dirigersi, con la sua caravella, verso una pi gratificante speranza; in fondo lieto
di abbandonare le sue certezze, perch lo stato di nigredo gli ha fatto comprendere
che erano illusorie.
Tuttavia, non unimpresa facile, perch si tratta di cambiare un intero modo di
pensare: il passaggio al nuovo mondo implica labbandono definitivo del vecchio
(non si pu mettere il vino nuovo in otri vecchi). Questo concetto, banale nel suo
enunciato, devessere perfettamente compreso e messo in pratica.
La peregrinatio un periodo psicologico ben delimitato nel tempo. Corto o lungo
che sia, per indispensabile al ricercatore, perch costituisce per lui una specie di
lavacro purificatore che consente al suo 3% di Essenza di manifestarsi attraverso
un nuovo senso di orientamento interiore. Inizia cos a formarsi, allinterno del suo
spazio psicologico, quello che viene definito il centro di gravit permanente.

Uscendo ora dalla metafora del viaggio, cerchiamo di definire meglio cosa si
intenda per centro di gravit permanente.
Nello spazio psicologico dellumanoide, cio delluomo dei primi due stati di
coscienza, nulla di permanente sembra dimorare, ma solo i mutevoli Aggregati che
lo trasportano continuamente da un comportamento ad un altro, da uno stato

danimo ad un altro ecc.. Lunica cosa degna di poter essere definita permanente,
integra e non frammentata o plurale, sarebbe il 3% di Essenza, in quanto solo esso
potrebbe costituire un nucleo di vero e duraturo centro di orientamento psicologico.
Ma questo 3% soffocato, oscurato dallEgo; di fatto, lEgo che costituisce il
centro di gravit dellumanoide. Ma non reale n permanente.
Il viaggio per mare, in pratica, ha il significato di una volontaria rinuncia allEgo e di
una decisione di entrare in relazione con lEssenza. Questa concreta condizione
psicologica sancita da diverse cerimonie e rituali diniziazione, tra cui il battesimo
cristiano, dove al battezzando (cio a colui che sta per decidere di entrare nel
cammino iniziatico) viene formalmente chiesto di rinunciare al male e a Satana (le
cosiddette "promesse battesimali").

Unimportante differenza tra il simbolismo della peregrinatio e la condizione


psicologica concreta che, nella realt pratica, non ci si separa dallEgo cos
facilmente come ci si separa da una costa. Allinizio del viaggio, lEgo continua
infatti ad abitare ben saldo nella psiche del navigatore e a tenere soffocata la totalit
della sua coscienza.
La separazione , dunque, solo psicologica: un proposito, una buona intenzione. Il
ricercatore dice a se stesso: "da adesso in poi non intendo pi gravitare attorno
allEgo, bens attorno al 3% di Essenza".
Allintenzione, per, come spesso succede, non corrispondono i fatti , che
continuano, come sempre, ad essere determinati dallEgo. Questa condizione di
incoerenza, che fa soffrire il ricercatore, ben evidenziata in Ovidio, nella celebre
frase di Medea: "video meliora, proboque: deteriora sequor": vedo il bene,
lapprovo, ma seguo il male.
Per superare questa difficolt, indispensabile un piccolo atto di eroismo: bisogna
che lumanoide, gi insoddisfatto della sua vita, deluso nelle sue illusioni, passato
per forti crisi emozionali, dopo aver cambiato modo di pensare, pratichi degli sforzi
coscienti e dei sacrifici volontari. Il proposito di rifiutare un certo numero di
comportamenti egoici deve corrispondere alla messa in atto di altrettanti
comportamenti coscienti. In questo modo la meccanicit, laffascinazione, il rumore,
lincostanza, lindisciplina, limbroglio, il sotterfugio, la falsit, il disordine,
lambiguit lasciano il posto al silenzio, alla disciplina, allorganizzazione, allordine,
alla rettitudine, alla perseveranza; il tutto in uno stato di allerta percezione-novit.
Cos, pur rimanendo il suo spazio psicologico pieno di Ego, egli di fatto comincia ad
allontanarsene: le nuove qualit interiori, ridimensionando lestensione degli
Aggregati, iniziano a farlo gravitare attorno al 3% di Essenza e riescono a fargli
prendere coscienza dei suoi difetti. Prima, con lAggregato egli era un tuttuno,
confluiva con esso, era Aggregato lui stesso e non ne poteva quindi avere
unesperienza reale. Ora, osservando le cose dal punto di vista dellEssenza, gli
possibile disidentificarsi, realizzare cio nei confronti dellAggregato quella
separazione tra osservatore e osservato che rende possibile la vera conoscenza.
Osservando lEgo dallEssenza, egli ha la possibilit di studiarlo in maniera
scientifica e reale.
Possiamo quindi affermare che proprio la disidentificazione il vero significato
psicologico della peregrinatio.

Losservazione degli Aggregati compiuta dal 3% di Essenza, cio in modo non


identificato, prende il nome di autoosservazione psicologica. In chi fa dell Essenza
il proprio centro di gravit, lAutoosservazione diventa una facolt costante, attiva

in ogni momento ed in ogni circostanza. Pi grandi sono le difficolt della vita,


maggiori sono le opportunit per lAutoosservazione psicologica, perch proprio
nelle difficolt che gli Ego hanno le maggiori possibilit di manifestarsi. Il ritiro dalla
vita attiva, se da un lato pu favorire lo studio di s attraverso il silenzio, dallaltro
pu portare alla falsa credenza di possedere relativamente pochi Aggregati. Perci
la vita di tutti i giorni, la cosiddetta palestra psicologica, rappresenta la via migliore
per la conoscenza di s.
LAutoosservazione, basandosi fondamentalmente sulla relazione con il 3% di
Essenza, porta con s il concetto di autoricordo, cio la capacit di ricordarsi
sempre, di istante in istante, di s stessi. Colui che non capace di ricordarsi di se
stesso, non neppure capace di autoosservarsi; e viceversa.
Possiamo affermare che autoricordo e autoosservazione sono le due facolt
fondamentali che si risvegliano in chi comincia a creare in s il centro di gravit
permanente. Sono queste le due facolt-base per tutto il successivo lavoro interno.
La capacit di Autoosservazione rende possibile un importante esercizio, sia pure
facoltativo, di autoanalisi: la RETROSPEZIONE. Si tratta di ripercorrere, in modo non
identificato e quindi alla luce del 3& di Essenza, la giornata a ritroso nel tempo con lo scopo
di evidenziare gli Aggregati che si sono manifestati allinterno della spazio psicologico.
Maggiore la capacit di vivere listante in Autoosservazione durante il giorno, maggiori
sono i frutti della pratica della Retrospezione. Essa si attua alla sera, con il corpo
perfettamente rilassato e dopo aver liberato la mente da qualsiasi pensiero: non bisogna
compiere lerrore di "pensare" allAggregato, perch il pensiero identificante e porta con s
reazioni emozionali personali e soggettive. Lo scopo della Retrospezione invece quello di
riuscire a scoprire e poi a studiare laggregato in modo oggettivo. E pertanto indispensabile
che, allinizio della pratica della Retrospezione, ci si metta in relazione con lEssenza.
Ci si astenga, tuttavia, per il momento, di eseguire simile pratiche fino a che, continuando la
lettura di questo libro, non se ne sia capita la tecnica perfetta.

AUTORICORDO e AUTOOSSERVAZIONE costituiscono gli strumenti fondamentali


per la comprensione dello spazio psicologico. La pratica costante di queste due
facolt, resa possibile dalla formazione del Centro di gravit permanente, porta
allautoscoperta e allautorivelazione: riusciamo cio a vederci per ci che
veramente siamo, senza illusioni e senza identificazioni.
Tale scoperta critica degli Aggregati rappresenta il presupposto per il loro studio e
per quel processo di autoanalisi che conduce alla conoscenza di s
(autoconoscenza). Ed proprio la conoscenza di s uno degli obiettivi, non certo
secondario, del ricercatore, perch egli sa che la seconda nascita, il diventare vero
uomo, passa attraverso la gi citata frase incisa nel frontone del tempio di Apollo in
Delfi: conosci te stesso e conoscerai luniverso e gli dei.

Una importante caratteristica del Centro di gravit permanente quella di essere


magnetico, di essere cio capace di attrarre e mettersi in contatto con altri Centri
analoghi. Anche gli Ego si attraggono. La loro attrazione, per, non magnetica, ma
conseguenza nellesistenza di determinate leggi (del caso, della ricorrenza) che
studieremo pi avanti; e la relazione che si stabilisce tra di loro dura solo per il
periodo, in genere breve, del loro predominio nello spazio psicologico; dura, cio,
fino a che quellEgo non viene soppiantato da un altro.
Ad esempio, unamicizia pu stabilirsi perch due persone, per ricorrenza o per
caso, si incontrano e scoprono in loro Aggregati comuni; lamicizia finir quando a
quegli Ego subentreranno degli altri.

Esempio di attrazione tra diversi centri magnetici in persone che hanno risvegliato una
certa percentuale di Essenza.

Ci non accade se lattrazione determinata dallEssenza. Chi sviluppa in s un


Centro di gravit permanente, ne attrarr magneticamente un altro, e questo un altro
ancora, e cos via. Con questa particolarit: che una simile relazione non fugace
come quella provocata dallEgo, bens duratura. Anzi, permanente. Inoltre, un
Centro piccolo viene pi fortemente attratto da un Centro pi grande, e la situazione
generale che si viene a creare rappresentata nella figura qui sopra. Tra le persone
che cercano e che riescono a risvegliare un po di Coscienza viene cio a stabilirsi,
apparentemente in forma inspiegabile, un legame stabile che consente loro di non
perdersi e di ritrovarsi sempre nel labirinto dellesistenza.

La formazione del Centro di Gravit Permanente non ha per solo leffetto di portare
allAutoconoscenza. Di fatto, migliora anche la qualit di vita del ricercatore, poich
ne migliora le relazioni.
Lessere umano ha fondamentalmente due tipi di relazione: una con il "s" e una
con il "fuori di s". Dal momento per che la sua vita , come abbiamo visto,
completamente condizionata dallEgo, non c da stupirsi se le sue relazioni sono
entrambe sbagliate e squilibrate.
Con se stesso, pertanto, lumanoide in vera relazione non capace di entrare.
Confonde se stesso con il proprio corpo, la propria mente, le proprie emozioni.
Dominato dallaffascinazione, quando sano pensa di poter restare tale per sempre,
pensa perfino di poter essere immortale. Pensa che la salute gli spetti di diritto
anche se mangia, dorme, respira, si veste e si comporta da incosciente. Pretende
anche che una persona estranea, che di lui non conosce niente o quasi, il
cosiddetto medico, lo faccia guarire al pi presto quando si ammala. E, se guarisce,
riprende a mettersi allo specchio della sua vanit.
Con il mondo esterno le cose non vanno meglio. Nei rapporti con le persone gli
Aggregati dominano incontrastati, alternandosi lun laltro. Lorgoglio, lintolleranza,
la gelosia, la lussuria, lira, linvidia, la cupidigia, il furto, la menzogna, lipocrisia, il
pregiudizio, loffesa, lindifferenza ecc. costituiscono la base del rapporto che
lumanoide ha con i suoi simili. Non sa amare nemmeno le persone pi care.
I rapporti tra la persone sottostanno tuttavia ad un processo di autoregolazione.
Ogni azione limitata e controllata dalla reazione dellaltro; sono scontri tra Ego

che, con le loro dinamiche, si attestano attorno allequilibrio che consente la


cosiddetta "convivenza sociale" (vedi figura).

Nei confronti dellambiente, per, luomo pi distruttivo. La reazione della natura,


non essendo causata dallenergia dellEgo, bens da leggi cosmiche,
generalmente pi lenta di quella di un essere umano, e consente agli aggregati
psichici dellaggressore di avere effetti devastanti e talvolta irreversibili. Di fatto,
luomo ha distrutto il pianeta.
La formazione del Centro di Gravit Permanente permette di migliorare
notevolmente la qualit della nostra vita. Gli stati di sofferenza, gli impedimenti, le
preoccupazioni, le circostanze sfavorevoli, per il fatto di essere causate dallEgo e
dalle conseguenti nostre pessime relazioni, a poco a poco scompaiono.
Il miglioramento delle relazioni con noi stessi e con lesterno ci conduce a quella
progressiva semplificazione (plosis) della nostra vita che la base della futura
FELICITA.

PRATICA DI AUTOOSSERVAZIONE: sdoppiarsi ogni tanto nella giornata in


osservatore (Essenza) e osservato (Ego); attraverso lEssenza, percepire lEgo che
ci domina in quel momento e, se possibile, dargli un nome (intolleranza, desiderio,
invidia ecc.). Non reprimerlo se questo costa troppo sforzo.
PRATICA DI AUTORICORDO: nella giornata, ricordarsi ogni tanto di "se stessi",
della propria Essenza, del fatto che non si soltanto corpo fisico, ma che siamo
manovrati da Aggregati psichici.

LA STRUTTURA FISICA DELL'UOMO


I CINQUE CENTRI
Il corpo una macchina biologica.
Esso rende possibile la manifestazione nel mondo fisico (tridimensionale,
sensoriale) dello spazio psicologico di ciascuno. Se non esistesse il corpo fisico, lo
spazio psicologico non potrebbe manifestarsi.
Con uno spazio psicologico costituito da Ego, il corpo la manifestazione dellEgo.
Con uno spazio psicologico costituito da Essenza (o se si sta formando in esso un
centro di gravit permanente), il corpo , o comincia ad essere, la manifestazione
dellEssenza.

La macchina umana organizzata in tre cervelli (fig.1): cervello intellettuale,


cervello emozionale e cervello motore. Ci rappresentato simbolicamente dal
numero otto che, posto in orizzontale, sta ad indicare linfinito; lotto, cio, il
simbolo dellunione delluomo con linfinito, del macrocosmo con il microcosmo.
I tre cervelli funzionano attraverso cinque Centri.
Il cervello intellettuale possiede 1 Centro (Centro intellettuale) con sede nella
scatola cranica cio nellencefalo.
Il cervello emozionale possiede 1 Centro (Centro emozionale) e ha due sedi: una nel
cuore e una nel cosiddetto plesso solare, cio la rete nervosa in prossimit della
bocca dello stomaco.
Il cervello motore ha 3 Centri: Centro motore propriamente detto, con sede nel
midollo spinale cervicale; Centro istintivo (o viscerale), con sede nel midollo spinale
lombare; Centro sessuale, con sede nelle ghiandole sessuali (ovaie e testicoli) (fig.
2).

La situazione, riassunta dalla tabella della figura 3, pu essere rappresentata anche


dalla figura 4, che mostra lo schema corporeo organizzato nella forma di un edificio
a tre piani (i 3 cervelli) che comprende 5 settori (i 5 Centri). Per possedere un buon
equilibrio psicofisico, occorre che i settori siano tutti in giusta proporzione tra loro,
proprio come mostra la figura 4.

..................................
La figura 5 mostra invece alcuni esempi di schema corporeo alterato, con
prevalenza di uno o pi settori a scapito di qualche altro.

La prima cosa da fare in chi riconosca disarmonico il proprio schema corporeo,


quella di riportarlo ad un giusto equilibrio.
Valgono tre regole fondamentali:
1) i Centri sono serbatoi energetici. Completamente carichi al mattino, essi
distribuiscono, nel corso della giornata, la propria energia nei territori di loro
competenza, assicurando in tal modo il perfetto funzionamento di tutto lorganismo;

2) i Centri sono tutti in comunicazione tra loro, come i componenti di un circuito


elettrico (vedi fig. 6). Ci significa che, se un Centro si scarica precocemente

durante la giornata, pu utilizzare provvisoriamente lenergia di un altro Centro pi


carico;
3) ogni Centro utilizza una sua propria energia (chiamata esotericamente idrogeno),
che diversa da quella degli altri. Ci significa che, se un Centro ormai scarico
costretto ad utilizzare lIdrogeno di un altro Centro, si trova anche da esso
contaminato.
La condizione di "debito energetico", premessa di ulteriori squilibri e prevista come
eccezionale, invece la regola nelluomo comune e corrente. Ci dovuto alla
presenza dellEgo che, attraverso la sua attivit meccanica (chiacchiera mentale,
identificazione, emozioni negative, uso scorretto del movimento e della sessualit
ecc.), produce un inutile sovraaffaticamento dei Centri ed un loro precoce
esaurimento molto prima che la giornata abbia termine.
E quindi importante, al fine di permettere ai Centri di funzionare con unenergia
quantitativamente e qualitativamente corretta, sottrarli al pi presto dallinfluenza
dellEgo, trasferendo nellEssenza il Centro di Gravit Permanente.

Diamo ora, per ciascun Centro, dei brevi cenni di chiarimento.

CENTRO INTELLETTUALE. Non dobbiamo confondere questo Centro con la


"mente". La "mente" unaltra cosa, come vedremo pi avanti, e non
appartiene alla macchina biologica. Il Centro intellettuale, invece, un organo
del corpo fisico. Esso funziona attraverso la cosiddetta "logica della ragione",
cio attraverso il ragionamento, processo particolarmente studiato da
Aristotele nella sua teoria sul sillogismo (protesi, antitesi, sintesi). E un
Centro lento, perch il processo logico avviene tramite un susseguirsi di
scelte binarie successive, ognuna basata su un proprio particolare percorso.

Il Centro Intellettuale sintonizzato sulla vibrazione sonora della vocale " I ".
CENTRO EMOZIONALE. Il Centro emozionale, gestito dallEssenza,
dovrebbe trasformare tutti i nostri sentimenti in comprensione, compassione
e amore. Invece, a causa della presenza dellEgo nel nostro spazio
psicologico, noi non siamo pi capaci di provare delle vere emozioni, ma
diventiamo il bersaglio di interferenze capaci di produrre soltanto emozioni
negative: batticuore, brivido, pianto, riso, stretta allo stomaco, blocco del
respiro ecc. ecc..
Ci accade perch abbiamo perduto la capacit di stupirci: la natura, la
musica e larte in genere, il rapporto con i nostri simili sono cose che non
stupiscono pi: ci si stupisce solo di fronte al brutto, allinverosimile,
allazzardato, al trasgressivo.
Il Centro emozionale pi rapido di quello intellettuale, perch si fonda non
sul ragionamento, ma sullintuizione. Per sviluppare le intuizioni si possono
usare le vibrazioni sonore delle vocali " O " (relazionata con il cuore) e " U "
(relazionata con il plesso solare).

CENTRO SESSUALE. E un Centro fondamentale. Oltre ad essere implicato


nei processi di generazione e rigenerazione, si trova anche al centro di ogni
attivit umana. Poche sono, tuttavia, le persone che possiedono un Centro
sessuale equilibrato, proporzionato e carico. La sua energia H 12, in genere
molto scarsa perch dispersa inutilmente in vario modo, infatti molto
spesso inquinata dagl idrogeni degli altri Centri, che intervengono per
integrarla.

Nel Centro sessuale racchiuso il pi grande segreto delluniverso, segreto ben


conosciuto dagli antichi, ma poi quasi del tutto dimenticato. Luso corretto di
questo Centro, una volta rigenerato, indispensabile per lautorealizzazione del
singolo (vedi pi avanti, in questa stessa Parte Prima, e poi nella Parte Terza, nel
capitolo dedicato al Secondo Fattore).
Il Centro sessuale, particolarmente collegato con la respirazione, sintonizzato
sulle vibrazioni sonore della vocale " A ".

CENTRO MOTORE. E il Centro che coordina il movimento, il gesto, la parola.


Governato dallEssenza, questo Centro esprime grazia ed armonia (vedi le arti
figurative classiche); governato dallEgo, cio nelle sue condizioni abituali, si
esprime in modo sgraziato e disarmonico: ticks nervosi, contratture
muscolari, movimento a scatti, voce sgradevole e stridula ecc. ecc..

Inerzia ed eccessivo esercizio fisico rovinano questo Centro: la pratica del


rilassamento e di una moderata attivit lo fortificano.
Il Centro motore sintonizzato sulla vibrazione sonora della vocale " E ".

CENTRO VISCERALE (o ISTINTIVO). Lavora per assicurare gli automatismi


del corpo (digestione, respirazione, funzione ghiandolare, immunitaria ecc.) e
per coordinare le funzioni istintive e di adattamento allambiente (fame, sete,
sopravvivenza, riproduzione ecc.). Un Centro istintivo scarico e mal
equilibrato, quindi, predispone alla malattia e al disadattamento. Poich
questo Centro elabora le sostanze e le impressioni che provengono dal
mondo esterno, importante proteggerlo vigilando su di esse, in particolare
sullalimentazione e sulle percezioni sensoriali.

E facile a questo punto comprendere come, secondo la visione che siamo andati
esponendo, la salute del corpo fisico dipenda in gran parte dalla capacit di
mantenere i Centri in equilibrio armonico attraverso luso corretto della loro energia,
che non deve mai esaurirsi completamente durante la giornata per non creare
mescolanze di Idrogeni.
Tale condizione di armonia (vedi fig. 4) trova il suo fondamento nella parte del
lavoro interno dedicata alleliminazione degli Aggregati psichici, unica causa di
disordine, squilibrio e contaminazione energetica. Se i Centri fossero espressione
dellEssenza invece che dellEgo, ben vero che la condizione abituale delluomo
sarebbe quella di un sostanziale benessere. Non peraltro nostra intenzione
approfondire in questa sede i concetti di salute e di malattia, particolarmente
complessi e non riferibili unicamente alla struttura del corpo fisico. Tuttavia, per
dare a chi legge lopportunit di migliorare fin dora, anche prima di iniziare il vero e
proprio "lavoro interno", la propria condizione di salute, accenneremo qui di seguito
ad alcuni accorgimenti utili ad equilibrare la struttura dello schema corporeo.
Questo, nella consapevolezza che nessun "lavoro interno" pu essere iniziato con
un corpo fisico troppo sofferente.

PER MANTENERE LA CONDIZIONE DI SALUTE


A) METODI GENERALI
- rotazione dei Centri: non usare mai troppo a lungo un Centro nella giornata, ma
alternarlo ad altri. Ad esempio, non studiare troppo a lungo, non fare troppo a lungo
attivit fisica, ma cercare di inserire nella giornata i settori carenti;
- uso di un solo Centro per volta: preferibile non utilizzare pi Centri
contemporaneamente, per non creare interferenze e contaminazioni. Quando si
cammina, si cammini; quando si legge, si legga; quando si ascolta, si ascolti. Il
brivido che talvolta si avverte durante unemozione uninterferenza tra il Centro
emozionale e Centro motore;
- cercare di dormire bene: i Centri, come abbiamo visto, si ricaricano di notte
attraverso un sonno riposante e fisiologico. E utile pertanto non affaticare i Centri
prima di coricarsi (con il leggere, lo studiare, il mangiare, il far ginnastica ecc.), ma
far precedere il sonno dal rilassamento e dal silenzio della mente;
- rispettare i ritmi naturali: coricarsi presto alla sera e svegliarsi presto al mattino.
Questo perch il corpo fisico attinge la propria energia dalla luce del sole, che viene
accumulata durante il giorno e riversata nei Centri durante la notte. Meno ore di luce
si godono, meno energia ricevono i Centri. Lideale sarebbe coricarsi al tramonto e
svegliarsi allalba.
B) METODI PARTICOLARI (RIFERITI A CIASCUN CENTRO)
- centro intellettuale: si rovina con lintellettualismo, lo studio esagerato, leccesso
di pensiero ("il miglior modo di pensare il non pensare"); si rigenera attraverso
pensieri positivi ed una attivit equilibrata, che non comporti usura e
sovraaffaticamento;
- centro emozionale: si rovina con le emozioni negative; si rigenera attraverso il
contatto con la natura, lespressione artistica, la musica dei grandi classici;
- centro sessuale: si rovina con lattivit infrasessuale (vedi pi avanti); si rigenera
attraverso lattivit sessuale "normale", quella, cio, assolutamente priva di conflitti
psicologici ed esercitata secondo legge di natura;

- centro motore: si rovina con labuso dellattivit fisica e della parola, come anche
con linerzia e leccessiva sedentariet; si rigenera con una moderata attivit fisica,
con luso discreto della gestualit e del tono di voce;
- centro istintivo: si rovina con la sollecitazione eccessiva e disarmonica dei cinque
sensi (rumori, luci, ritmi), con lalimentazione scorretta e con la respirazione di aria
inquinata; si rigenera con le buone impressioni (educazione dei sensi) e la corretta
alimentazione.
Ricordiamo che un Centro istintivo deteriorato significa gi di per s cattiva salute.

Approfondiremo lo studio di due comportamenti particolarmente importanti al fine


della propria autorealizzazione: la pratica del rilassamento e la sessualit.

IL RILASSAMENTO
Se lEssenza, invece di occupare soltanto un 3% dello spazio psicologico, lo
riempisse completamente, manifesterebbe la sua benefica presenza in vario modo
nei diversi Centri della macchina organica. Cos, in particolare nel Centro motore,
lEssenza si potrebbe esprimere in un atteggiamento armonioso dei gesti, della
parola, della posizione del corpo, dei lineamenti del viso.
La considerazione degli antichi per larmonia del corpo e, in generale, della forma,
nasce proprio dal fatto che larmonia "esterna" ritenuta espressione e verifica di
perfezione "interna", anzi, strumento essa stessa di perfezione. Da ci la funzione
pedagogica dellarte nellantichit.
La nostra macchina organica, invece, allo stato attuale delle cose, non oggetto di
manifestazione dellEssenza, ma degli Ego. Se consideriamo il Centro motore, lEgo
di manifesta con la tensione del corpo fisico, che porta dietro a s tutta una serie di
fattori sgradevoli tra cui il dolore e la perdita di energie. Tale tensione sta allorigine
di un circolo vizioso (vedi schema) che rappresenta un grave ostacolo al lavoro
interno: dolore e stanchezza, causati dalla presenza dellEgo, impediscono di
operare quei processi psicologici che dovrebbero portare alleliminazione

dellEgo stesso. La pratica della retrospezione, per esempio, risulta pressoch


impossibile se il corpo indolenzito e provato da una giornata trascorsa
nellidentificazione con i problemi della vita quotidiana.

Per spezzare tale circolo vizioso indispensabile eliminare le tensioni muscolari.


Ci si ottiene con due metodi diversi.
Il primo, che abbiamo gi considerato, consiste nel mantenere nel corso di tutta la
giornata un costante atteggiamento psicologico volto a mantenere il Centro motore
in un giusto equilibrio armonico: attivit fisica moderata e costante, rotazione dei
Centri, autoosservazione ecc..
Il secondo una vera e propria pratica da eseguirsi in un momento particolare della
giornata ad esso riservato. Lesercizio costante di questa pratica, oltre a produrre
un certo riposo e a consentire il recupero delle energie nel corpo fisico, permette
ben presto, a chi se ne serve, di eliminare le tensioni muscolari nei momenti in cui
necessario procedere a tutte le diverse fasi del lavoro interno (individuale e di
gruppo).
LA PRATICA DEL RILASSAMENTO
Questa una pratica fondamentale. Ogni altra pratica strutturata (ad esempio la
retrospezione) deve essere preceduta dalla pratica del rilassamento.
Lo scopo del rilassamento quello di ottenere, nello stato di veglia, un riposo totale
del corpo fisico, il suo isolamento dal mondo esterno ed il perfetto equilibrio nel
funzionamento dei suoi cinque Centri. Nello spazio psicologico, infatti, lEgo viene
temporaneamente ridotto al silenzio attraverso lesercizio della concentrazione,
cosicch il 3% di Essenza pu trovare spazio libero per manifestarsi. In effetti, se
riesce, la pratica del rilassamento si trasforma progressivamente in una pratica di
Autoricordo. Il metodo il seguente.
Ci porremo distesi a terra, o sopra un letto, in posizione supina (a pancia in su)
preferibilmente con il capo rivolto a nord, con le braccia leggermente scostate dal
tronco e le gambe leggermente divaricate.
Chiuderemo gli occhi e cercheremo dentro di noi una buona disposizione per la
pratica, dimenticando tutti gli impegni del mondo esterno.
Cercheremo di isolarci dallambiente circostante eliminando gli stimoli dei cinque
sensi. Immagineremo, per esempio, che i nostri sensi siano comandati da piccole
leve e le azioneremo una dopo laltra eliminando, di volta in volta, luso della vista,
delludito, dellolfatto, del gusto e del tatto.
A livello del Centro intellettuale, cercheremo di eliminare qualsiasi pensiero,
concentrandoci nel suono, anche immaginario, della vocale " i " e nella zona della
fronte compresa tra le sopracciglia (intracciglio).
Ci concentreremo adesso sul Centro motore e cercheremo di rilassare
perfettamente il corpo.
Ci concentreremo dapprima sulle braccia, dalle mani alle spalle, e immagineremo
che tutte le tensioni escano dalle dita nella forma di piccole biglie di ferro rotolanti o
di piccoli nani. Sentiremo le braccia diventare, a poco a poco, sempre pi pesanti.
Ripeteremo la stessa cosa anche per le gambe.
Controlleremo che le spalle siano abbassate e che il viso sia perfettamente liscio e
disteso, quasi sorridente, con la fronte e lintracciglio spianati. Controlleremo anche
che gli occhi abbiano, dietro le palpebre chiuse, le pupille rivolte in avanti e non in
alto. Controlleremo che le mascelle non siano contratte. Eviteremo qualsiasi
movimento, anche meccanico: un prurito che dovesse sopraggiungere sparisce da
solo se ci si concentra sulla parte interessata.

Una volta ottenuto il rilassamento e una profonda sensazione di generale


pesantezza del corpo , ci concentreremo nel suono della vocale " e ".
A livello del Centro emozionale, avremo cura di non essere preda di nessuna
emozione negativa, o di tipo inferiore. Unimpressione di paura, ad esempio, pu
essere controllata aprendo per qualche istante gli occhi. Ci concentreremo prima
nel cuore e nel suono della vocale " o ". Poi nel plesso solare (a livello della
cosiddetta "bocca dello stomaco") e nel suono della vocale " u ".
Ci concentreremo poi sulla respirazione, che si trova in stretta relazione con il
Centro sessuale, e quindi nel suono della vocale " a ". Verificheremo che la
respirazione sia tranquilla e regolare. Immagineremo laria mentre entra ed esce dal
nostro apparato respiratorio, seguendola nei vari tratti (dal naso agli alveoli
polmonari e viceversa).
Immagineremo anche che il corpo sia uno spazio pieno e che la respirazione si
espanda regolarmente in tutto questo spazio senza alcuna difficolt. Sentiremo
tutto il nostro corpo respirare tranquillamente ("tutto il corpo respira: respirano le
braccia, respirano le gambe, respira laddome"). Ci sentiremo uno spazio pieno
pesante e caldo che respira" .
Ci metteremo quindi in rapporto con il 3% della nostra Essenza, cio con la
scintilla del nostro Essere Reale. In questo stato, se avremo programmato di
eseguire una pratica successiva (retrospezione ecc.) la inizieremo. Altrimenti,
rimarremo concentrati per qualche tempo sulla nostra parte reale, sperimentando i
benefici della relazione con lEssenza.
Alla fine, con uno sforzo di volont, decideremo di riprendere il contatto con il
nostro corpo. Programmeremo mentalmente i movimenti per la ripresa del tono
muscolare normale e poi li eseguiremo stringendo alternativamente a pugno le dita
delle mani, piegando gli avambracci sulle braccia, piegando le ginocchia, tirando un
profondo respiro e, infine, aprendo gli occhi.

SESSUOLOGIA TRASCENDENTALE
Come gi S. Freud aveva intuito allinizio del nostro secolo, il Centro sessuale
condiziona fortemente lattivit umana, in modo diretto od indiretto. Esso ha infatti a
disposizione lenergia pi potente, sottile e difficile da padroneggiare che si
conosca: l energia cosmica creatrice, chiamata anche energia solare. Questa
pervade tutto luniverso e, nella macchina umana, sotto forma di energia sessuale,
si concentra nelle ovaie e nei testicoli, rispettive sedi, per la donna e per luomo, del
Centro sessuale (vedi fig. 2).
Lessere umano pu utilizzare la propria energia sessuale, in rapporto al proprio
livello dellEssere, in modo molto diverso. Si distinguono cos tre tipi di sessualit:
1. sessualit normale, che conduce alla generazione;
2. infrasessualit, che conduce alla degenerazione;
3. soprasessualit, che conduce alla rigenerazione.

SESSUALITA NORMALE.
Caratteristica della sessualit normale la concordanza con le leggi della natura,
secondo cui la vita organica, indispensabile alla sussistenza del pianeta Terra, deve
esprimersi sulla sua superficie ad ogni costo ed il pi a lungo possibile. In altri
termini, gli esseri umani, gli animali, le piante, i batteri ecc. costituiscono, nel loro
insieme, una specie di antenna ricevente sulla crosta terrestre in grado di
trasmettere il nutrimento cosmico negli strati sottostanti del pianeta, mantenendolo
in vita.
Senza gli organismi viventi cellulari la Terra morirebbe e farebbe la fine degli altri
corpi celesti che hanno ormai esaurito il loro ciclo vitale (come gi accaduto per
tutti i pianeti del nostro sistema solare).
Il perpetuarsi della vita viene assicurato dalla capacit riproduttiva: per questo si
dice che la sessualit normale si esprime attraverso la generazione.
Una persona di questo tipo non ha conflitti sessuali di alcun genere: vive
serenamente la propria sessualit, ama, si riproduce senza rendersi conto di essere
un semplice ingranaggio al servizio della natura, che pretende sempre nuovi e
diversi corpi fisici (vedi la figura di Papageno nel "Flauto magico" di Mozart). E lieta
di mettere le proprie energie a disposizione della specie, al pari di tutti gli altri
organismi biologici viventi.
Dal momento che alla natura non interessa lautorealizzazione del singolo, ma solo
il mantenimento della vita organica sulla Terra, lEgo non esercita un grande
influsso sui Centri delle persone dotate di sessualit normale, ed in particolare sul
Centro sessuale, che infatti possono cos risultare relativamente protette da
malattie, conflitti e atteggiamenti negativi. Per lo stesso motivo, In loro non si fa
per sentire nemmeno in modo particolare linquietudine del 3% di Essenza.

INFRASESSUALITA
Nell infrasessualit il Centro sessuale si trova nelle mani di Aggregati molto
evidenti ed energeticamente molto carichi, capaci di provocare gravi danni alla
persona. Qui, il mezzo viene considerato il fine: il legittimo desiderio e piacere
sessuale, che nella sessualit normale conduce alla generazione in accordo alla
legge di natura, qui considerato dallEgo lunico obbiettivo da perseguire. Non si
ha quindi generazione, bens, essendo la macchina umana nelle mani di Aggregati
distruttivi, degenerazione contro la legge di natura.
Il difetto maggiormente responsabile dellazione sul Centro sessuale , come si pu
ben intuire, quello della lussuria. Tantissimi sono, per, gli Ego che gli si
accompagnano: il desiderio, la vanit, la curiosit, la gelosia, la galanteria, lamor
proprio, la gentilezza, l insicurezza, la crudelt, la paura, la timidezza ecc. ecc..
Nei confronti della sessualit, intesa come linsieme delle condizioni che trovano il
loro coronamento nel congiungimento carnale tra uomo e donna, questi Ego
possono avere due effetti: 1) rifiuto dellatto sessuale; 2) abuso dellatto sessuale.
Il primo effetto, appartenente alla cosiddetta "sfera di Lilith" *, evidente in molte
perversioni sessuali (omosessualit, sadismo, masochismo, feticismo, pedofilia
ecc.), in certi comportamenti sessuali alterati (assenza di desiderio, impotenza,
frigidit, masturbazione) ed anche in certe scelte di vita (celibato).
[*secondo una tradizione cabalistica, Adamo aveva due mogli, Lilith e Nahemah]

Il secondo effetto, appartenente alla cosiddetta "sfera di Nahemah", si trova nella


prostituzione, nelladulterio, nella pornografia, negli eccessi sessuali e, in genere, in
tutti i comportamenti caratterizzati dallimpossibilit di darsi una disciplina nella
sfera del sesso.
E evidente che lumanit tutta, attualmente, pi o meno, infrasessuale.

SOPRASESSUALITA.
La soprasessualit unaltra cosa. In questo caso, non lEgo a guidare il Centro
sessuale, ma

lEssenza, con evidenti effetti benefici e ricostruttivi in primo luogo sul Corpo
Fisico, nei confronti del quale si assiste ad una vera e propria rigenerazione.
In questo tipo di sessualit lenergia contenuta nel Centro sessuale (energia
cosmica creatrice) non viene dunque impegnata per la generazione di corpi fisici (se
non eccezionalmente), n tantomeno viene sprecata come accade
nellinfrasessualit. Viene invece sapientemente utilizzata. Questo concetto si
esprime dicendo che lenergia sessuale viene conservata (vedi il simbolo del calice)
e trasmutata.
A cosa porti questuso centripeto (anzich centrifugo) dellenergia, sar oggetto di
argomenti successivi. Qui accenneremo soltanto al fatto che lenergia trasmutata
fondamentale per il lavoro interno e che quindi la soprasessualit un importante
obbiettivo per ogni serio ricercatore di se stesso. Dal momento per che egli parte
frequentemente da una condizione infrasessuale, bisogna che prima possa
raggiungere la condizione di sessualit normale. Vale la regola generale secondo

cui non possibile praticare la soprasessualit se non si prima raggiunta la


condizione di sessualit normale.

Se la soprasessualit pu essere esercitata da chiunque abbia raggiunto la


condizione di sessualit normale, peraltro intuibile che essa trovi la sua massima
espressione allinterno di una coppia particolarmente affine, che abbia i medesimi
obbiettivi di perfezionamento interiore.
La coppia completamente affine nota con il termine di coppia polaree realizza la
ricostituzione del primitivo "androgino divino" attraverso lunione di due esseri
perfettamente complementari. Ogni persona di sesso maschile, maturando
affettivamente, sviluppa in s un ideale femminile e ogni persona di sesso femminile
sviluppa in s un ideale maschile. Ci espresso dalla figura 7, in cui il triangolo a
base inferiore rappresenta luomo, quello a base superiore, la donna; In ciascuno
dei due triangoli grandi racchiuso il triangolo complementare "ideale": per ogni
uomo esiste soltanto una "donna angelicata" , per ogni donna un solo "principe
azzurro".

Lessere complementare, che fino ad un certo punto interno, deve poi essere
riconosciuto nel mondo esterno. Solo a seguito di tale riconoscimento, quasi
sempre non facile in quanto ostacolato dalla presenza dellEgo, potr realizzarsi
lunione che caratterizza il cosiddetto "matrimonio perfetto", condizione che
simboleggia, nel mondo fisico, una pi alta unione animica e spirituale (fig. 8). Si
dice, infatti, che il matrimonio perfetto unisca i due partners in tutti i piani cosmici:
fisico, vitale, emozionale, mentale, della volont, della coscienza, della
sopracoscienza.

La coppia polare che esercita la soprasessualit, non perseguendo lobiettivo della


generazione dei corpi fisici, bens quello del perfezionamento interiore, non segue
la legge di natura, ed effettivamente essa alla natura non serve. Dal momento per
che non ne danneggia il corso, come invece avviene per i comportamenti
infrasessuali, si dice che essa non va contro , ma va oltre la legge di natura.
Se la coppia polare la condizione perfetta per luomo e la donna che vogliano
esercitare la soprasessualit, non per questo gli incontri meno perfetti devono
essere considerati non adatti a tale scopo. Ci che conta latteggiamento che
ciascuno deve avere nei confronti della sessualit, che, guidata dallEssenza e non
dallEgo, diviene progressivamente qualcosa di sacro e consente, giorno dopo
giorno, lo sviluppo delle facolt spirituali.

SESSUALITA NORMALE: generazione secondo natura


INFRASESSUALITA: degenerazione contro natura
SOPRASESSUALITA: rigenerazione oltre la natura

LA MENTE
Non dobbiamo confondere la mente con il Centro intellettuale. La "mente", infatti, non il
cervello (o encefalo) e dunque non appartiene al Corpo fisico.
Possiamo piuttosto definire la mente come linsieme dei contenuti dello spazio psicologico
oppure, in senso dinamico, come lenergia prodotta dallinsieme dei contenuti dello spazio
psicologico.
In questo senso, lo spazio psicologico mente; e, poich lo spazio psicologico,
completamente nelle mani dell'Ego, costituisce la Personalit, la Personalit mente.
Ma quali sono i contenuti dello spazio psicologico? Sono sostanzialmente tre:
- ESSENZA LIBERA, nella quota di un 3% del totale;
- EGO (Aggregati psichici o difetti), che imprigionano il 97% dellEssenza;
- EFFIGI MENTALI.
DellEgo e dellEssenza abbiamo gi detto nellargomento del mese n. 1. Riguardo alle
effigi mentali, potremmo dire che esse si affiancano agli Aggregati psichici nel riempire
completamente, al 100%, lo spazio psicologico. Esse sono le immagini del mondo esterno,
non ancora organizzate in Ego, proiettate nello spazio psicologico attraverso la finestra dei
cinque sensi. Le Effigi servono alla manifestazione dellEgo: lidea che abbiamo di una
fetta di torta pu effettivamente attivare lEgo della gola. Per lEgo serve anche al
rafforzamento delle Effigi: la Lussuria pu condurre un soggetto alla ricerca di unEffigie
con cui soddisfarsi.

Una volta costituite, le Effigi hanno vita autonoma e agiscono attraverso il pensiero ed il
ricordo. E molto difficile sbarazzarsi di unEffigie mentale, una volta costituita. Infatti, le
percezioni che giungono alla psiche attraverso gli organi di senso non vi si imprimono in

modo temporaneo, ma permanente, come su un supporto magnetico. Il fatto di non


ricordarle non significa che esse non esistano. Ogni esperienza, pertanto, modifica in
modo permanente la struttura psicologica delluomo e, di conseguenza, per azione
dellEgo sui tre cervelli, anche la sua struttura fisica. Va posta quindi molta prudenza
nellesporsi alle impressioni del mondo esterno ed indispensabile leducazione dei
sensi: in modo particolare, non vedere e non sentire tutto ci che potrebbe capitare di
vedere e di sentire (immagini, musica, discorsi ecc.), tenendo sempre ben presente per
prima cosa la necessit del lavoro interno.

La Mente si manifesta sotto tre diversi aspetti:


1) Mente scettica; 2) Mente dogmatica; 3) Mente interiore.
Le prime due menti sono espressione degli Ego e pertanto si definiscono menti egoiche
attive. La terza invece espressione dellEssenza e si definisce mente interiore passiva.
La Mente scettica accetta solo ci che pu essere confermato dai cinque sensi e perci
viene chiamata anche Mente sensoriale. E la mente della scienza ufficiale, accademica, e
crede solo nelle sperimentazioni riproducibili in laboratorio o negli studi condotti con
determinati "metodi" razionali. Di tutto il resto dubita. Questa Mente, a cui si conferisce
normalmente lunico credito, invece ingannevole, perch i cinque sensi non danno
limmagine esatta della realt. La vista e ludito sono, ad esempio, molto limitati: certi
animali vedono e sentono cose che noi non vediamo e non sentiamo. La cosiddetta
"scienza" stata pertanto costretta, in passato, a formulare le sue teorie sulla base di
sperimentazioni imperfette; teorie che, ancor oggi, continua sempre a modificare in seguito
a nuovi, fallaci, strumenti di percezione prodotti dalla tecnologia. Pertanto, la "scienza" non
possiede la verit per il semplice fatto che la verit non pu essere provvisoria. Del resto,
essa stessa ammette che "la realt inconoscibile" , perch i dati di cui pu disporre sono
parziali ed impermanenti.

Vedi in: Francisco Varela: "LA VIA DI MEZZO DELLA CONOSCENZA" - Feltrinelli

La Mente dogmatica accetta soltanto ci che corrisponde a certi suoi contenuti


precostituiti e ritenuti veri, ma che veri non sono: sono invece, per lappunto, dogmi
prodotti dagli Aggregati psichici. E quindi una mente basata sul pregiudizio. Una tale
mente non potr mai essere aperta al nuovo e rappresenta uno dei pi grandi ostacoli al
lavoro interno.
La Mente interiore collegata unicamente con lEssenza. E perci mente di Verit e di
Sapere. Si deve alla presenza di questa Mente se il ricercatore sente linquietudine che lo
conduce alla porta della Conoscenza e riesce ad aprirla. Lunico problema che
lEssenza, nelluomo comune e corrente, solo un 3% del totale e, per di pi,
completamente addormentata.
Le due menti egoiche attive (scettica e dogmatica) sono infedeli e meccaniche perch,
essendo al servizio dellEgo, non consentono la formazione di concetti reali. In esse
vengono elaborati pensieri soggettivi, illusori, condizionati. Non sono dunque menti
creative, ma ripetitive. Si limitano cio a ripetere, e spesso in modo parziale ed imperfetto,
ci che hanno appreso in precedenza e lavorano attraverso limitazione e la credulit.
Esse appartengono quindi alluomo dei primi due stati di coscienza.

Gli Ego che condizionano e compongono le prime due menti, si stratificano in numerosi
livelli (48 o 49, secondo certe tradizioni). Tali livelli costituiscono l inconscio. Si pu
pertanto paragonare la Mente ad un lago profondo (fig. 2), che in superficie
rappresentato dagli Ego del preconscio ed in profondit da quelli dell inconscio profondo

(lEs, secondo Freud). Il 3% di Essenza, cio il livello del conscio e della Mente interiore, in
tale lago non rappresentato, se non occasionalmente.

Quando luomo crede di essere cosciente, in realt si serve degli Ego del preconscio:
confondendo il conscio con linconscio, egli crede di essere sveglio, ma invece dorme e
sogna. Detto in altri termini, colui che non in grado di entrare in relazione stabile con la
propria percentuale di Essenza libera trascorre lesistenza unicamente tra i vari livelli
dellinconscio senza mai poter sperimentare lIo cosciente.
Tutte le diverse dottrine psicologiche o psicoanalitiche riconoscono una presenza stabile
dell io cosciente negli esseri umani. Da quanto finora esposto, si deduce invece che l io
cosciente, di norma, non affatto una presenza stabile nella psiche delluomo. Ci che
viene definito io cosciente , in realt, lio del secondo stato di coscienza ("pistis", vedi
argomento del mese n. 2), che sembra sveglio e libero, ma che invece totalmente
condizionato e addormentato.
Solo attraverso leliminazione dellEgo e la progressiva riduzione delle due Menti attive, il
lago incomincia a riempirsi di Mente interiore, di pura Coscienza, costruita attorno ad una
quota sempre maggiore di Essenza libera. E la situazione che porta alla costituzione dell
anima formata.

I contenuti delle prime due menti si esprimono nel Centro intellettuale attraverso la
memoria meccanica, cio una capacit di ricordare totalmente gestita dalla volont
dellEgo.
In certi casi il ricordo facile, perch appartiene agli Ego superficiali del preconscio. In altri
pi difficile o addirittura impossibile, quando appartiene agli Ego dellinconscio profondo,
che giacciono sepolti negli strati pi sommersi della psiche.
Per gli Ego di questo tipo, il cui ricordo normalmente impossibile, risale gi a Freud la
messa a punto di una particolare tecnica di indagine, nota come "metodo delle
associazioni libere". Essa sfrutta un funzionalismo fondamentale della mente egoica, l
associazione mnemonica meccanica (AMM), secondo la quale tutti i contenuti della
mente, anche quelli pi profondi, si mettono spontaneamente in relazione tra loro
attraverso piccole parti comuni (assonanze, somiglianze, analogie simboliche ecc.). La
persona che lascia la propria mente libera di associare i propri contenuti e sfugge alle
ripetizioni meccaniche della vita quotidiana realizzando, anche per breve tempo, una
condizione di perfetto rilassamento corporeo e di isolamento dallambiente esterno, sar
invasa da ogni tipo di pensiero e vedr comparire davanti a s numerosissime immagini,

collegate tra loro in modo apparentemente illogico, ma tutte espressione di Ego ben
precisi e talvolta anche molto profondi.
Ci che conta poter sperimentare la presenza di questo mondo sommerso e nascosto, le
sue dinamiche ed i suoi effetti sulla psiche e sul corpo fisico. Spesso le immagini sono
cos brevi ed evanescenti che si percepiscono solo al momento del loro svanire. Nella
situazione psicoanalitica, lo sperimentatore un soggetto esterno, lanalista, che raccoglie
le fuggevoli impressioni e ne documenta i percorsi. Nella situazione del ricercatore solitario
invece il soggetto stesso a doversi rendere oggettivo scienziato di se stesso. Ci
possibile unicamente se egli, entrando in rapporto con il suo 3% di Essenza, diventa
capace di vivere listante e di rendersi cosciente delle proprie dinamiche interne nel
momento preciso del loro manifestarsi.
Si crea cos una vera e propria pratica di conoscenza interiore in cui, attraverso lAMM, i
diversi Aggregati psichici hanno la possibilit di essere osservati in modo oggettivo per
essere studiati e compresi. Come mostra la figura 3, la Coscienza (il 3% di Essenza) non
occupa un posto preciso nel lago della mente, potendovi penetrare dovunque, per farvi
luce. A differenza di Freud, che collocava lIo cosciente nel livello pi superficiale delle
istanze psichiche e che mai quindi avrebbe potuto indagare negli strati dellEs, il nostro
ricercatore solitario, polarizzato nellEssenza, si rende conto di poter illuminare anche il
proprio inconscio e di giungere allautorivelazione.

Proponiamo adesso tre diverse tecniche di autoanalisi, da eseguire sempre con il corpo
ben rilassato e scollegato da possibili stimoli sensoriali.
1) Pratica dello schermo cinematografico: con la mente in silenzio e gli occhi chiusi,
immagineremo davanti a noi uno schermo cinematografico. Dopo un certo tempo, vi si
proietteranno spontaneamente molte immagini, apparentemente caotiche e senza senso,
che studieremo passivamente sotto la guida dellEssenza.
2) Pratica della galleria: con la mente in silenzio e gli occhi chiusi, immagineremo davanti
a noi una galleria vuota. Entro breve tempo, essa sar percorsa da ogni tipo di immagini e
pensieri, in un senso e nellaltro, che osserveremo e studieremo passivamente, guidati
dallEssenza.
3) Pratica del paese psicologico: con la mente in silenzio e gli occhi chiusi, immagineremo
di trovarci dentro a una citt e di percorrerne le strade. Visiteremo quartieri nobili ed
ignobili, palazzi ricchi e poveri, soffitte e cantine, chiese ed osterie. Incontreremo persone
sconosciute, ma anche amici e conoscenti. Analizzeremo tutto ci passivamente,
lasciandoci guidare dallEssenza, nella convinzione di essere nel nostro "paese
psicologico", cio allinterno della nostra psiche per conoscerne e studiarne gli Aggregati.

Tutto ci che vedremo in questa pratica, infatti, corrisponde ad un Aggregato ben preciso
della nostra mente, che si rende spontaneamente osservabile attraverso lAMM.

LAssociazione Mnemonica Meccanica, caratteristica delle due menti egoiche, pu agire in


due sensi: verticale e orizzontale.
Lassociazione verticale si verifica solo occasionalmente ed in circostanze particolari,
come nel sogno o negli esercizi di introspezione, e collega fra loro Ego di ogni tipo, del
preconscio e dellinconscio profondo. Pu essere utilizzata dal ricercatore polarizzato nella
propria Essenza per il progresso nella conoscenza di s e per il proprio lavoro interno. Le
tre pratiche appena illustrate utilizzano per lappunto lassociazione verticale e permettono
la manifestazione di Aggregati anche molto profondi, la cui esistenza di norma viene
negata dalla maggioranza delle persone (fig. 4).

Lassociazione orizzontale, invece, si verifica sempre, una costante della mente umana
ed accompagna luomo esteriore in ogni istante della propria vita. Essa si svolge
prevalentemente tra gli Ego superficiali del preconscio e sta allorigine di due processi
particolarmente disturbanti per la conoscenza interiore: la chiacchiera mentale e la
fantasia. Tali processi generano, allinterno dello spazio psicologico, un costante "rumore
di fondo", come un eccessivo sommovimento della superficie del lago, che impedisce la
manifestazione dellEssenza (fig. 5). Essi, pertanto, sono da riconoscere e da eliminare al
pi presto da colui che cerca, perch sono allorigine di tre fondamentali ostacoli:
sottraggono energie, rendono impossibile lautoricordo e lesperienza dellistante,
impediscono lautoanalisi.


Per quanto riguarda i ricordi, dobbiamo distinguere i ricordi della memoria meccanica e i
ricordi della memoria-lavoro.
I ricordi della memoria meccanica sono collegati alle due menti egoiche attive (scettica
e dogmatica) e sono dunque espressione di Aggregati della psiche. Essi non servono al
lavoro interno, anzi, lo ostacolano suscitando stati interiori negativi come il rimpianto, il
rammarico, il vittimismo, lorgoglio, la vanit ecc.. Possiamo anche definirli residui negativi
della mente o scheletri del passato.
I ricordi della memoria-lavoro sono collegati invece con la mente interiore. Non sono
dunque espressione di Ego, ma di Essenza, e sono utili al progresso nel lavoro interno. Ad
esempio, consentono lo studio di un difetto, lanalisi di un sogno, la realizzazione di una
pratica, la comprensione di un libro ecc..
Mentre la memoria meccanica fondata sul passato, la memoria-lavoro si fonda sul
presente, sullistante, sullattimo. E quindi una memoria reale, concreta, scollegata con
qualsiasi tipo di fantasia. Del resto, il lavoro interno inizia ogni istante da capo e si compie
vincendo quella tentazione di voltarsi indietro che fece trasformare la moglie di Lot in una
statua di sale.
Fantasia e la chiacchiera mentale, espressioni della AMM propria delle menti egoiche
attive, trovano il loro corrispettivo, nella mente interiore, nell immaginazione e nel
silenzio interiore. L immaginazione dunque una facolt della Coscienza
("immaginazione cosciente") e si distingue dalla fantasia perch si compie non nella
proiezione attiva dellEgo, ma nel raccoglimento sullEssenza. Ci che produciamo con
limmaginazione cosciente si compie sempre, non solo nei cosiddetti "mondi interni", ma
anche nel mondo fisico secondo il detto: "immaginare creare".

Leliminazione della chiacchiera interna e il conseguente silenzio della mente attiva,


condizione indispensabile per la relazione con il 3% di Essenza, permette di sperimentare
uno stato interiore di fondamentale importanza per il lavoro interno: la concentrazione.
Per concentrazione dobbiamo intendere una particolare facolt dellEssenza, espressa
dalla mente interiore, che consente di rivolgersi ad un unico pensiero vivendo listante in
perfetto autoricordo.

Secondo questa definizione, perch si possa parlare di concentrazione, occorrono alcune


condizioni ben precise:
- capacit di usare le facolt dellEssenza: esse, a causa della prevalenza dellEgo nello
spazio psicologico, sono normalmente atrofizzate; si tratta di risvegliarle con lesercizio
costante, proprio come si riabilita un arto atrofizzato;
- uso della mente interiore: la concentrazione dunque una facolt passiva, spontanea,
che si verifica senza alcuno sforzo e senza alcun dispendio di energie;
- esistenza di un unico pensiero: i pensieri che, assieme ai relativi problemi, di norma
affollano in massa lo spazio psicologico, nella concentrazione sono affrontati uno per
volta, con metodo rigoroso;
- capacit di vivere listante: la concentrazione si compie nel momento presente; lunico
pensiero, cio, devessere attinente ad una situazione reale che avviene nel "qui ed ora", e
deve rispettare il principio della "chiave di S.O.L." (soggetto - oggetto - luogo);
- stato di autoricordo: chi pratica la concentrazione deve vivere in collegamento con la
propria parte Reale ed in continuo ricordo della propria Essenza.
Distinguiamo inoltre due tipi di concentrazione. Una avviene mentre i Centri della
Macchina organica sono attivi (soprattutto il Centro intellettuale) e si verifica nella vita
corrente di tutti i giorni; laltra avviene nel completo riposo di tutti i Centri e si compie nel
corso di unapposita pratica.

Concentrazione nella vita attiva.


Si tratta di eseguire le attivit della giornata in accordo alle caratteristiche della
concentrazione appena ricordate e cio:
1) vivere listante con un unico pensiero legato alla situazione reale. Ci viene
comunemente espresso con le frasi: "se devi lavarti, lavati; se devi vestirti, vestiti; se devi
guidare lautomobile, guida lautomobile; se devi lavare i piatti, lava i piatti." E cos via. Se
infatti chi guida lautomobile d ascolto ai diversi pensieri che possono entrare nella sua
mente, non vive listante e guida in modo meccanico, forse anche pericoloso.
2) servirsi della mente interiore, integra e passiva, e abbandonare luso delle menti
egoiche, attive e frammentate, apportatrici di chiacchiera, fantasia e distrazione. Ci
significa portare a termine i singoli obbiettivi programmati, senza permettere intrusioni di
elementi disturbanti. A questo proposito, se la fantasticheria sterile una pratica da
abbandonare, la programmazione della giornata, fissando anche materialmente su
unagenda compiti e scadenze, pu essere di grande aiuto. Potremmo anche in questo
caso ricorrere ad alcune frasi, del tipo: "se esci per fare la spesa, fai la spesa e non
fermarti al bar; se devi andare ad una conferenza, non fermarti a parlare con lamico; se
devi studiare, studia senza guardarti intorno".
3) essere in autoricordo. Non esiste concentrazione senza autoricordo, perch, come
abbiamo visto, la concentrazione una facolt della coscienza. Latteggiamento interiore
di chi vive in autoricordo il distacco, la consapevolezza cio che, al di l degli obbiettivi
prefissati, ci che conta non perdere il rapporto con la propria Essenza. Tale condizione
potrebbe essere riassunta dalla frase: "se devi lavare i piatti, lava i piatti, ma se non puoi
farlo adesso, pazienza, lo farai dopo."

Concentrazione come "pratica".

La pratica della concentrazione il punto di partenza di tutte le esperienze interiori e


pertanto deve entrare obbligatoriamente a far parte delle attivit quotidiane di chi desidera
la conoscenza di s. Essa si compie in un ambiente tranquillo, assumendo una posizione
comoda con il corpo perfettamente rilassato.
La concentrazione pu riguardare un oggetto esterno (unarancia, una candela), ma anche
una parte del corpo, per esempio una mano o un braccio. Particolarmente utile la
concentrazione sul cuore. Allinizio, dopo aver ottenuto un buon rilassamento, si cerca di
indirizzare il pensiero verso lunico oggetto prefissato, eliminando progressivamente tutti
gli altri contenuti della mente. Successivamente, si analizza loggetto tenendo conto della
sua origine, della sua finalit, della sua utilit, dei suoi pregi, dei suoi difetti, delle sue
caratteristiche (forma, colore, peso, misura, consistenza ecc.). Infine si cerca di penetrare
dentro loggetto, per arrivare progressivamente a concentrarsi sulle sue strutture pi sottili,
fino al singolo atomo, in cui anche la mente interiore si perde.

E utile ricordare ancora una volta che la concentrazione uno stato passivo della mente. Pertanto, durante la pratica, loggetto (o il
pensiero) sar indagato spontaneamente, senza alcuno sforzo e senza lintervento delle menti attive. La vera difficolt iniziale
consiste proprio nel bloccare la funzione di queste menti che, di norma, sembrano invece le uniche esistenti, e di porsi invece in
rapporto con la mente interiore.

A questo punto, si pu prolungare la concentrazione per un tempo indefinito oppure


trapassare gradualmente nella meditazione. In tal caso la persona, concentrata
nellatomo, si pu porre delle domande senza risposta logica, del tipo: " questa la verit?"
oppure "se tutto si riduce allunit, lunit a cosa si riduce?" (koan della meditazione zen).
Dalla mente interiore si annuller anche lunico pensiero, il Corpo fisico si addormenter e
lascer lEssenza libera di sperimentare tutta una serie di stati interiori, che culmineranno
nellestasi mistica . E fin troppo evidente che la meditazione pu verificarsi solo nel corso
di unapposita pratica.
Gli stati interiori che si sperimentano nella meditazione sono, progressivamente: 1) indagine sulla causa e sullorigine delle cose; 2) lettura dei
registri dellAkasha; 3)sperimentazione dei diversi componenti dellEssere; 4) sperimentazione del Vuoto Illuminatore; 5) sperimentazione della
Gran Realt; 6) estasi mistica o sahamdi.

Se dunque la concentrazione si esegue da svegli e con la mente ferma in un unico


pensiero, la meditazione si compie con il corpo addormentato e senza alcun pensiero.

Per approfondire il tema della meditazione, vedi in: SCHNOLLER Andrea - LA VIA DEL SILENZIO - Appunti di viaggio

Le caratteristiche della concentrazione sopra descritte possono, in ultima analisi, essere


riassunte in una sola: luso della mente interiore. Chi usa la mente interiore, infatti, gi
naturalmente concentrato: la relazione con lEssenza gli consente di vivere listante in
autoricordo e senza chiacchiera mentale. Se tali caratteristiche sono state specificate, lo si
fatto unicamente a scopo didattico, cio per poter differenziare la concentrazione da altri
stati interiori apparentemente molto simili e con i quali essa non va confusa.
L attenzione, per esempio, non una facolt della coscienza e non presuppone luso
della mente interiore. Manca anche lautoricordo. Tuttavia, le menti egoiche, pur sempre
pronte a dubitare e a confrontare, sono disciplinate: la loro attivit ridotta al minimo ed
quasi assente la chiacchiera mentale. Ci consente alla persona attenta di vivere listante
e di avere il pensiero indirizzato verso un unico obbiettivo.
La condizione opposta allattenzione la distrazione. In essa, le menti egoiche sono
totalmente indisciplinate ed il soggetto facile preda della chiacchiera mentale e di ogni
tipo di attivit fantastica. Non assolutamente possibile vivere listante e il pensiero erra
vagando tra una quantit di pensieri diversi.
L identificazione pu, a prima vista, essere confusa con lattenzione, perch la mente
indirizzata ad unico oggetto. Ma guardare un film immedesimandosi nelle vicende dei
personaggi, lasciarsi affascinare da una partita di pallone, piangere ascoltando una certa
musica non vita reale, bens sogno. Nell identificazione, infatti, ci che domina nella

mente un Ego che porta la persona a perdere non solo la coscienza di s, ma anche la
consapevolezza dellistante: in questo stato, che lo stato interiore di quasi tutti coloro che
non seguono un percorso di autoconoscenza, lillusione viene scambiata per realt e la
vita si consuma in una continua serie di rappresentazioni ingannevoli.
Riassumiamo nella tabella sottostante le principali caratteristiche psicologiche degli stati
interiori descritti in questo capitolo.

LE LEGGI COSMICHE
L'Universo emana dall'Assoluto e ne rappresenta la MANIFESTAZIONE: nel suo
procedere, essa diviene sempre pi "densa", sicch, dallo Spirito originario, si
esprime alla fine attraverso la Materia; ma Spirito e Materia sono diversi aspetti
dell'unico Assoluto.
La Manifestazione soggetta ad un insieme di leggi indispensabili al fatto che essa
si mantenga in equilibrio armonico. Vengono chiamate LEGGI COSMICHE dalla
parola greca 'kosmos" che significa "ordine".
Pi la Manifestazione densa, minore il suo grado di libert, perch maggiore il
numero di leggi necessarie al mantenimento dell'ordine. Il numero delle leggi
aumenta sempre pi con il procedere dallo Spirito verso la Materia (vedi figura
sottostante).

L'Assoluto ha un'unica Legge: l'Amore (o libero arbitrio). Successivamente, le leggi


divengono 3 (Negazione, Affermazione, Conciliazione); poi, via via, raddoppiano
fino a raggiungere il numero di 96. Moltiplicandosi infine per tutte le cifre da 1 a 9,
raggiungono il numero massimo di 864, necessario a regolare la parte pi densa
della Manifestazione (Nona Sfera) in cui il grado di libert praticamente nullo.
Nel nostro Mondo Fisico (pianeta Terra) agiscono 48 Leggi Cosmiche, che possono
essere distinte in meccaniche e coscienti.
Le LEGGI COSCIENTI regolano sapientemente ogni pi piccolo aspetto
delluniverso ed ogni espressione della Manifestazione loro sottoposta,
Le LEGGI MECCANICHE, indispensabili allequilibrio della Manifestazione
soprattutto per ci che riguarda la sua parte materiale e fisica, non sempre sono
utili alluomo che cerca la propria Autorealizzazione. Alcune, chiamate LEGGI
MECCANICHE INFERIORI, devono anzi venir trascese e superate; altre, chiamate

LEGGI MECCANICHE SUPERIORI, devono venir comprese ed in qualche modo


utilizzate.

Ci occuperemo dapprima delle LEGGI MECCANICHE (superiori ed inferiori). Pi


avanti cercheremo di comprendere una legge cosciente (Legge del Karma o di
"causa ed effetto").

LEGGE DEL RITORNO


(cosmica, meccanica, inferiore)

Tutto in natura ritorna: il sole, la luna, le stagioni, le giornate. Tutto si ripete sempre
allo stesso modo, nulla di nuovo sotto il sole (Choelet ), Ogni nuova giornata in
definitiva una ripetizione delle giornate precedenti, con gli stessi pensieri, gli stessi
gesti, gli stessi avvenimenti ecc.. E' un'illusione credere che il tempo sia lineare; in
realt il tempo circolare, e tutto ci che accade nel tempo, ritorna: guerre, paci,
rivoluzioni, controrivoluzioni. Anche noi ritorniamo. La nostra Essenza, dopo aver
esaurito la sua manifestazione in un corpo fisico, ritorna in un altro corpo fisico per
un numero finito di volte (nel corpo fisico delluomo 108 volte, secondo gli orientali).
La vita dell'uomo , in realt, una serie di esistenze caratterizzate dal ritorno della
medesima essenza.

Non dobbiamo confondere il ritorno, che meccanico, con la reincarnazione, che


cosciente. Solo un Maestro autorealizzato pu decidere coscientemente di
reincarnarsi.
E' importante riuscire a superare la legge del ritorno; al riguardo, si veda quanto
verr detto pi avanti, a proposito della legge di evoluzione e involuzione.
ESERCIZIO: con il corpo rilassato e la mente passiva, riflettere sulle esistenze
precedenti.

LEGGE DI RICORRENZA
(cosmica, meccanica, inferiore)
Tutto ritorna e si ripete allo stesso modo. Anche per l'uomo lo stesso Ogni
esistenza una ripetizione noiosa e dolorosa dell'esistenza precedente. Ci
dovuto alla meccanicit dell'Ego, che si rende responsabile degli eventi della nostra
vita. Un Ego, che prende il sopravvento all'et di vent'anni provocando un certo
avvenimento, riprender il sopravvento a vent'anni nell'esistenza successiva,
perch cos gi stato nell'esistenza precedente.
Per superare questa legge, causa del perpetuarsi di avvenimenti dolorosi,
indispensabile l'eliminazione dell'Ego, cio il progressivo aumento della quota di
Coscienza.
Gli avvenimenti che si succedono nel corso di un'esistenza possono essere di tre
tipi:
1. eventi casuali;
2. ricorrenze;
3. eventi prodotti dalla volont cosciente.
Questi ultimi sono quasi inesistenti, essendo il 3% di Coscienza in noi
completamente addormentato. La vita dell'uomo dunque gestita unicamente dal
caso e dalla ricorrenza meccanica, con tutte le loro conseguenze (vedi pi avanti, a
proposito della "legge di causa-effetto").
ESERCIZIO: riflettere sugli eventi della propria vita che sembrano esser stati
provocati dalla legge della ricorrenza.

LEGGE DI ENTROPIA
(cosmica, meccanica, inferiore)
Tutto il mondo fisico soggetto alla legge di entropia. L'entropia una grandezza
matematica (simbolo S) che misura la perdita di energia potenziale in un sistema
chiuso. Maggiore l'entropia, maggiore l'appiattimento del sistema. La legge dice
che l'entropia cresce spontaneamente. Pertanto, tutto tende spontaneamente
all'appiattimento e alla morte.
Questo principio, valido per tutto il mondo materiale, applicabile anche allo spazio
psicologico: l'entusiasmo tende ad appiattirsi nell'abitudine, il coraggio nel timore,
la volont nella pigrizia e nella depressione. Anche per quanto il lavoro interno,
esso tende ad essere progressivamente abbandonato.
Per superare questa legge, almeno nel suo aspetto psicologico, occorrono
interventi esterni del tipo qui di seguito elencati:
1.
2.
3.
4.
5.

compiere sempre sforzi coscienti e sacrifici volontari;


essere in contatto con altre persone delle medesime idee;
leggere testi e libri che stimolino il lavoro interno;
cercare nuove idee e nuove forze;
essere il pi possibile in autoricordo.

ESERCIZIO: riflettere sull'effetto dell'entropia nella propria vita interiore.

LEGGE DELLE OTTAVE


(cosmica, meccanica, inferiore)
La legge di entropia, nel mondo materiale, pu essere superata solo se al "sistema"
viene fornita energia supplementare dall'esterno (ad es. una fiamma che riscaldi
l'acqua mentre si sta raffreddando). Il modo con cui l'entropia viene vinta
simboleggiato dalla scala musicale (ottava). La salita di unottava avviene in tre fasi:
1. la fase iniziale, relativa alle note DO, RE, MI;
2. la fase intermedia, relativa alle note FA, SOL, LA, SI;
3. la fase finale, che poi rappresenta un nuovo inizio, relativa al raggiungimento
del DO dell'ottava superiore (figura qui sotto).

Le fasi sono separate da una caduta di tono, per superare la quale necessario un
supersforzo, (in senso psicologico uno "choc cosciente"), cio un apporto
energetico ancora maggiore.

Un buon esempio di come funzioni questa legge dato dalla trasformazione


dell'acqua. Se ad un blocco di ghiaccio viene applicata dell'energia sotto forma di
calore, arrivati al punto di fusione, questa deve aumentare; e deve aumentare
ancora al punto di evaporazione In campo psicologico, si dice che un successo
conseguito su un ottava, deve poi essere riqualificato nell'ottava superiore, e cos
via. Le ottave sono infinite, com' infinita la scala del livello dellessere.
Sempre in senso psicologico, lo "choc" in grado di innescare il supersforzo pu
essere rappresentato da una grave malattia, dal crollo di qualche illusione,
dall'acquisizione del senso di compassione, della capacit di pentimento e di
autocritica ecc..
ESERCIZIO: riflettere sugli "choc" accaduti nel corso della propria esistenza;
riflettere sul proprio grado del livello dell'essere.

LEGGE DI EVOLUZIONE E INVOLUZIONE


(cosmica, meccanica, inferiore)
Tutto il mondo materiale, sul pianeta Terra e nel cosmo, soggetto alla legge di
evoluzione ed involuzione. Ogni cosa nasce, cresce, si sviluppa (fase evolutiva) e,
dopo un periodo di maturit, decresce e muore (fase involutiva). Questo processo
avviene nel tempo. La fase evolutiva si oppone alla legge di entropia; quella
involutiva l'accelera. Poich il tempo circolare ed soggetto alla legge del ritorno,
la legge pu anche essere descritta nella forma di un cerchio (figura) in cui il punto
della morte coincide con quello della rinascita.

E facile vedere questa legge applicata ad un animale o ad una pianta; ma essa


applicabile anche ad un pianeta, ad una galassia, ad un universo.
Particolarmente importante considerare come la legge di evoluzione e involuzione
agisce sul pianeta Terra: la natura evolve dal regno minerale, a quello vegetale, a
quello animale fino all'uomo. Per la ragione stessa che evolve, poi non pu che
involvere, cos come quando, raggiunta la cima di una scala, non si pu che
scendere. E involve nel regno animale, in quello vegetale e di nuovo in quello
minerale (figura).

E questo il cosiddetto "moto perpetuo" della natura, simboleggiato dalla ruota


(ruota del Samsra per gli orientali). Tutti i diversi aspetti fisici sono rappresentati
contemporaneamente, in modo che, accanto a forme evolutive, coesistono anche
forme involutive.
La legge di evoluzione e involuzione si supera unicamente con la rivoluzione della
Coscienza, cio con la progressiva, totale e definitiva distruzione dell'Ego (morte
mistica). Se la legge non viene superata, l'uomo subisce la medesima sorte degli
animali, dei vegetali e dei minerali, e accetta il ruolo di piccolo ingranaggio al
servizio della Natura.
Durante il percorso circolare della manifestazione fisica (Samsra), l'Essenza
presente in tutti i corpi materiali: dapprima, durante la fase evolutiva,
accompagnandoli nellaspetto di elementale della natura; poi, durante la
manifestazione umana, penetrando in essi sotto forma di Essenza vera e propria,
cio di Volont/Coscienza individuale.
L'Ego, che comincia a fare la comparsa gi a livello dei vegetali evolutivi e che si
rafforza poi negli animali attraverso l'istinto, ha la possibilit di rivelarsi
chiaramente soltanto nell'uomo, che si trova ad aver a che fare non solo con gli
istinti, ma anche con l'intelligenza ed il libero arbitrio, che non sempre capace di
gestire. La Volont/Coscienza dell'uomo, che dovrebbe essere espressa
dall'Essenza, viene cos ad essere intrappolata sempre pi da una indefinita
quantit di Ego sempre pi cristallizzati, fino a scomparirvi prigioniera del tutto
durante la fase involutiva.
Nell'ultima tappa dell'involuzione, nel cosiddetto "inferno", gli Ego vengono distrutti
dalla Natura in modo meccanico ("morte seconda"), e l'Essenza pu riprendere
nuovamente libera un nuovo ciclo del Samsra, cio una nuova eternit.
Soltanto luomo consapevole, servendosi dell'intelligenza e del libero arbitrio, pu
superare questa legge: se lo fa, consegue la Maestria e si avvia coscientemente alla
propria autorealizzazione. Chi non supera la legge, dopo 3000 giri nel Samsra
(3000 eternit) alla fine dell'ultimo inferno viene riassorbito nel principio vitale
universale come Essenza non autorealizzata e senza maestria.

LEGGE DEL PENDOLO


(cosmica, meccanica, inferiore)
Nessuna cosa al mondo fissa. Tutto si muove tra due estremi che tornano e
ritornano. Questa una legge meccanica cosmica. Chiaro-scuro, luce-ombra,
costruzione-distruzione, forza-debolezza, bellezza-bruttezza, giovinezza-vecchiaia.
Il pendolo oscilla sempre e attraverso queste alternanze la Natura si perpetua.
Il pendolo agisce anche nello spazio psicologico dell'uomo, esprimendosi
soprattutto conte Bene e Male, e quindi attraverso i "codici morali". La legge, utile
alla Natura, va superata da chi si prefigge il lavoro interno. Bene e Male sono criteri
soggettivi. L'oscillazione deve essere sostituita con un centro permanente ed
oggettivo che stia all'origine della percezione intuitiva e diretta della verit e che
permetta di evitare l'identificazione con uno dei due poli.
La legge del pendolo agisce anche nel mondo del pensiero sociale e religioso,
attraverso la formulazione di teorie e dogmi di carattere opposto. A destra stanno le
scuole spirituali, le religioni, le sette; a sinistra stanno le scuole e le ideologie
materialiste. Nessuno conosce la verit, perch questa si trova al centro, in un
punto che sta oltre l'oscillazione (vedi figura).

ESERCIZIO: riflettere su come la legge del pendolo agisce sugli stati d'animo.
Trovare lo stato interiore realmente corrispondente alla situazione esterna.
Verificare il carattere permanente di tale stato.

LA LEGGE DEL TRE


(cosmica, meccanica, superiore)
Questa legge chiamata anche "santo triamashikam", o legge della conciliazione
degli opposti, o legge creatrice. Essa, in quanto legge di natura, agisce su tutto il
cosmo, anche nei suoi aspetti psichici e spirituali.
Per comprendere la legge del tre, bisogna tenere presente la legge di analogia e la
legge del simile: com' sopra, cos sotto; com' dentro, cos fuori; il simile attira
il simile (ne viene anche curato) e respinge l'opposto. Per esempio, l'acqua si unisce
all'acqua, il fuoco al fuoco; per acqua e fuoco tra loro si respingono.
La legge del tre dice che, per creare, necessaria la conciliazione degli opposti. Gli
opposti sono conciliati dalla terza forza. Occorrono dunque tre forze: la forza attiva
(positiva), quella passiva (negativa) e quella neutralizzante (neutra). In altri termini,
la forza attiva respinta da quella passiva; tuttavia, la forza neutralizzante consente
la loro conciliazione. Le tre forze, agendo insieme, sono capaci di creare.

Il vapore generato dall'acqua e dal fuoco che riescono ad essere conciliati dal
recipiente. Un corpo umano viene creato dall'uomo e dalla donna conciliati
dall'amore o dal desiderio.
Applicate al campo spirituale, le tre forze prendono il nome di Padre (santo
affermare), Figlio (santo negare), Spirito Santo (santo conciliare). L'universo
creato dal Padre e dal Figlio (1 e 2 Logos) conciliati dall'amore dello Spirito Santo
(3 Logos).
ESERCIZIO: riflettere su come l'uomo debba essere in equilibrio con la donna e su
come il celibato sia contrario alla legge del tre.

LEGGE DEL SETTE


(cosmica, meccanica, superiore)
E chiamata anche "santo eptaparaparshinock" o legge ordinatrice. Se la legge del
tre crea, quella del sette organizza.
L'universo stato creato in sette giorni, sette sono i giorni della settimana, sette i
peccati capitali, le note musicali, le meraviglie del mondo, i colori dell'iride, i corpi
celesti visibili. I sette bracci del candelabro ebraico accennano a questa legge.
Sulla legge del sette si regge tutta l'organizzazione della Natura. La Natura
meccanica, ma profondamente ordinata. L'uomo, per riuscire in qualsiasi impresa,
deve seguire la Natura, imitarla coscientemente ("natura parendum vincitur" = la
natura si vince imitandola). Non seguire la legge del sette significa andare contro
natura e fallire in tutte le imprese. Solo l'imitazione cosciente della Natura permette
di domarla e padroneggiarla, secondo il precetto affidato da Dio ad Adamo.
Esercizio: osservare la natura e riflettere sulla necessit di portare il suo ordine in
noi; riflettere anche sul significato simbolico che la natura possiede nel nostro
mondo interno: alternanza di giorno e notte, luce e tenebre, trasformazioni di
sostanze, produzione di vapori, nubi, temporali, fulmini ecc.

ASSOLUTO, ESSERE ED ESSENZA


E' impossibile definire l'Assoluto. La definizione migliore forse quella cabalistica,
che citiamo qui di seguito :
"L'Assoluto l'Essere di tutti gli esseri. LUI quello che , quello che sempre
stato e che sempre sar. Si esprime come movimento e riposo astratti assoluti. E' la
causa dello spirito e della materia, ma non n l'uno n l'altra. L'Assoluto molto
oltre la mente; essa non lo pu comprendere ed per questo che possiamo solo
intuire la sua natura.
L'Assoluto molto oltre la vita condizionata, molto oltre il relativo. E' il REALE
ESSERE (LUI) che il NON-ESSERE perch non ha alcuna concordanza con i nostri
concetti; per E' L'ESSERE REALE. Tutto questo, perch non lo comprendiamo
intellettualmente. Per noi come un NON-ESSERE quantunque sia il REALE
ESSERE DELL'ESSERE.
ESSERE molto pi che esistere, e LA RAGION D'ESSERE DELL'ESSERE E' LO
STESSO ESSERE. Nell'Assoluto si trova questa nostra legittima esistenza, che un
non- essere, un non-esistere per la mente umana.
L'Assoluto non un dio e nemmeno un individuo divino o umano; sarebbe assurdo
dar forma a ci che non ha forma, sarebbe uno sproposito tentare di
antropomorfizzare lo spazio.
L'Assoluto certamente lo spazio astratto incondizionato ed eterno, molto al di l
degli dei e degli uomini. L'Assoluto LUCE INCREATA che non fa nessuna ombre in
nessun luogo, durante la profonda notte del Gran Pralaya .
L'Assoluto molto oltre il tempo, il numero, la misura, il peso, la casualit, la forma,
il fuoco, la luce e le tenebre.
Tuttavia, E' FUOCO E LUCE INCREATA.
PRATICA: meditare nell'Assoluto e nel Pralaya, ponendo la mente in silenzio.

L'Assoluto, che Amore, si manifesta creando ("l'amore crea"). Tale manifestazione


("mahavantara" in sanscrito) si realizza periodicamente attraverso i "giorni cosmici"
e le "notti cosmiche". Il periodo del Mahavantara infinitamente lungo. Durante i
"giorni cosmici" ("Mahakalpa"), l'Assoluto emette ("vomita") particelle infinitesime
di s, delle MONADI; durante le "notti cosmiche" ("Mahapralaya"), le riassorbe.
Le Monadi costituiscono il REALE ESSERE dell'uomo, il principio spirituale
individuale da cui ciascuno di noi deriva. Per questo fatto la Monade pu anche
essere definita come nostro PADRE INDIVIDUALE.
In realt essa una conciliazione dei due principi primordiali (maschio-femmina,
Yin-Yang, luce-tenebre, giorno-notte ecc. ) perfettamente fusi ed integrati.
Dal nostro punto di vista di esseri umani, si pu pertanto affermare che ciascuno
ha, nella Monade, un proprio Padre (Padre Spirituale) e una propria Madre Spirituale
Individuale (Madre Divina), cos come mondo fisico possiede un padre e una madre
fisica.
In analogia con quanto avviene per i genitori fisici, si soliti attribuire al Padre
Spirituale la funzione della sapienza, del consiglio, dell'insegnamento, dell'

orientamento; alla Madre Divina quella della protezione, della consolazione,


dell'incoraggiamento, dell'aiuto nel lavoro interno.
Ogni individuo umano possiede nel proprio corpo fisico due atomi autentici della
propria Monade, cio due atomi di puro Spirito: l'atomo del Padre, che pura
Sapienza, nell'intracciglio; l'atomo della Madre, che puro Amore, nel cuore. Questi
due Atomi, nel loro insieme, formano ci che viene definito "ESSERE INTERNO";
esso presente solo al vertice dell'evoluzione del mondo fisico, e pertanto solo
nell'uomo. Egli per non lo pu percepire a causa della grande distanza che separa
il mondo fisico dal mondo dello Spirito.
Nell'uomo, la mediazione tra mondo fisico e mondo spirituale rappresentata
dall'Anima ("Manas"). Essa il risultato di uno sdoppiamento della Monade,
sdoppiamento che, pur non alterandone la natura divina, la rende compatibile con la
densit del mondo fisico.
Nell'uomo comune e corrente per, come di sa, l'Anima quasi completamente
frammentata e intrappolata nell'Ego, ed libera ed integra solo per un 3%. Ci
significa che normalmente l'uomo non possiede l'Anima, bens solo un embrione
d'Anima, un PRINCIPIO ANIMICO. Questo principio prende il nome di ESSENZA, ed
comunemente rappresentato come una stella a cinque punte.
Essere ed Essenza sono due aspetti diversi dell'unica Monade.
Il principio animico della Monade, che nell'uomo viene chiamato Essenza,
presente anche in tutti gli altri aspetti della natura
(minerali, vegetali, animali). Nelle forme evolutivi ad esso si d il nome di
ELEMENTALE. Ogni pianta, ogni pietra, ogni animale di tipo evolutivo possiede il
proprio Elementale che vive felice al servizio della Madre Natura: folletti dei boschi,
gnomi delle rocce, silfidi dei ruscelli, salamandre del fuoco ecc.. Gli Elementali
esistono anche nel corpo dell'uomo.
Il principio animico della Monade presente anche nelle forme involutive della
natura; viene chiamato con il termine di Essenza ("Essenza in involuzione") .
Poich il corpo fisico dell'uomo sede dell'Atomo del Padre e della Madre (Spirito)
ma anche veicolo di manifestazione dell'Essenza (Anima), definire l'uomo come
UNA TRIADE DI CORPO, ANIMA E SPIRITO.
Prima di possedere un corpo umano, la Monade si esprime attraverso un elementale
della natura con un corpo da minerale, vegetale ed animale. Al termine del ciclo
delle esistenza umane, se non trova la via per la propria autorealizzazione, la stessa
Monade si esprimer con l'Essenza in involuzione nei mondi inferni.
ESERCIZIO: con il corpo rilassato e con la mente in silenzio, meditare sulla propria
Monade e sui corpi fisici in cui essa si espressa durante il ciclo evolutivo del
Mahavantara.

LA STRUTTURA DEL COSMO


La cosmologica gnostica molto complessa. Pur avendo cercato di ridurre le
informazioni allo stretto necessario, la lettura di questo mese non sar forse di
immediata comprensione.

I SIMBOLI FONDAMENTALI DELLO ZODIACO


La Tradizione si sempre servita dei simboli dello Zodiaco per rappresentare l'Universo.
Diamo quindi qui sotto la decifrazione dei principali di questi simboli e lo schema della loro
collocazione nella mappa celeste.
(fare click sull'immagine per ingrandirla)

Tra i dieci pianeti dell'astrologia classica (anche il sole e la luna dall'astrologia sono
chiamati pianeti), i primi sette ricoprono un'importanza particolare, perch sono quelli
conosciuti fin nella remota antichit in quanto visibili ad occhio nudo.
I segni, a partire da Ariete, si inscrivono in un cerchio in senso antiorario e occupano
ciascuno un settore di 30 gradi. Con l'eccezione dei luminari (sole e luna), ciascun pianeta
ha per suo domicilio, cio per proprio luogo di riferimento, due segni, cos com' spiegato
dalla figura sottostante.
(fare click sull'immagine per ingrandirla)

Tutti i pianeti percorrono lungo la sfera celeste, pi o meno velocemente, questo schema
in senso antiorario, creando raggruppamenti in una pressoch infinita quantit di
combinazioni.

E' possibile conoscere la posizione di ciascun pianeta sulla sfera celeste, riferita ad un
particolare istante, e quindi allestire la mappa delle diverse combinazioni in quell'istante,
consultando certe tavole astronomiche denominate "effemeridi".
Esercizio: dopo aver studiato le figure soprastanti, rispondere alle seguenti domande:
- quali segni sono domicilio di Marte?
- che pianeta ha il suo domicilio in Toro?
- quali sono gli ultimi tre segni dello Zodiaco?
- che pianeta ha il suo domicilio in Bilancia?
- dove ha il proprio domicilio la Luna?

I COSMI
I Cosmi sono sette e originano dal SACRO SOLE ASSOLUTO (S.S.A.).
Dal S.S.A. esce un raggio (il raggio della creazione) costituito da un'unica forza spirituale
purissima (esotericamente: il Santo Ochidanoch). Questo raggio si sdoppia in tre e crea un
Universo.
Primo Cosmo: si chiama anche PROTOCOSMO. E immanifestato, perch esiste prima
della creazione. E costituito dall'insieme di tutti i Sacri Soli Assoluti. E' l'Assoluto nella sua
potenzialit creatrice. Il Protocosmo governato da un'unica legge, quella dell'Amore,
detta anche legge del Libero Arbitrio, che dell'amore la pi grande espressione. Il
Protocosmo vibra sulla nota DO dell'ottava superiore.
Secondo Cosmo: detto anche AIOCOSMO ("cosmo santo"). E' il primo grado della
manifestazione. Rappresenta l'insieme di tutti gli universi, di tutte le galassie, di tutti i
possibili corpi celesti. E' un Cosmo purissimo, in cui regna un'armonia paradisiaca (la
"musica delle sfere" di Keplero). E' retto unicamente dalle tre leggi fondamentali, cio dal
cosiddetto "santo Triamashikam": affermazione, negazione, conciliazione. Vibra sulla nota
SI.
Terzo Cosmo: si chiama anche MACROCOSMO. E' rappresentato dai corpi celesti della
nostra galassia, che ruota attorno a Sirio, il sole del sistema di Hors. E' retto da sei leggi e
vibra sulla nota La.
Quarto Cosmo: E' anche detto DEUTEROCOSMO. E' il Cosmo del nostro sistema solare,
governato da dodici leggi. Vibra sulla nota SOL.
Quinto Cosmo: o MESOCOSMO. Rappresenta il pianeta Terra ed governato da
ventiquattro leggi. Vibra sulla nota FA.
Sesto Cosmo: : MICROCOSMO. E' l'Uomo, retto da quarantotto leggi. Vibra sulla nota Mi.
Settimo Cosmo: anche detto TRITOCOSMO. Rappresenta le viscere della Terra, il
mondo minerale sommerso. E' il cosmo dell'involuzione infernale. In esso le leggi
aumentano a dismisura da 96 fino a 864. Vibra sulla nota RE.
Non bisogna credere che i Cosmi siano realt esclusivamente materiali. Nei Cosmi
coesistono mondi, corpi, dimensioni che si penetrano e si compenetrano e che solo in
piccolissima parte possono appartenere all'esperienza dei cinque sensi tradizionali
dell'uomo.

I MONDI
Il mondo che oggetto della nostra esperienza comune si chiama MONDO FISICO, o
mondo tridimensionale di Euclide (altezza, larghezza, profondit). E' il mondo indagato
dalla cosiddetta "scienza sperimentale".
Il Mondo Fisico si manifesta nello spazio.
Il Mondo Fisico esiste in quanto strettamente collegato con il MONDO VITALE, detto
anche mondo eterico. Il Mondo Vitale di manifesta solo nel tempo. Esso non quindi
rappresentabile nello spazio e non percepibile dai 5 sensi, anche se in qualche modo
misurabile e rappresentabile.
Il Mondo Vitale necessario al Mondo Fisico affinch questo si possa manifestare.
Insieme, i due Mondi formano il mondo dell'esperienza comune dell'uomo, chiamato anche
inondo dello spazio-tempo, o mondo cellulare, o mondo delle 48 leggi.
Oltre a questi due Mondi, esistono altri nove mondi (mondi interni), ciascuno dei quali
distinto in inferiore e superiore.
I mondi inferiori prendono anche il nome di MONDI INFERNI, o mondi infradimensionali,
circoli, sfere, o Mondo di Plutone. I mondi superiori prendono anche il nome di CIELI. Nel
loro complesso, quindi, i nove mondi interni sono organizzati in nove sfere e nove cieli. In
essi il tempo non esiste: ci che nel Mondo Fisico avviene nel tempo, nei Mondi Interni
gi avvenuto.
I nove Mondi Interni sono i seguenti:

MONDO ASTRALE: mondo della Luna . Mondo molecolare. 24 leggi (superiore); 96


leggi (inferiore).
MONDO MENTALE: mondo di Mercurio. Mondo atomico. 12 leggi (superiore); 192
leggi (inferiore).
MONDO CAUSALE: mondo di Venere. Mondo della Volont/Coscienza. Primo
mondo elettronico. 6 leggi (superiore) e 288 leggi (inferiore).
MONDO INTUIZIONALE o BUDHI: mondo del Sole. Secondo mondo elettronico. 6
leggi, (superiore); 384 leggi (inferiore).
MONDO ATMICO o DELL'INTIMO: mondo di Marte. Terzo mondo elettronico. 6
leggi (superiore); 480 leggi (inferiore).
MONDO NIRVANICO: mondo di Giove. Quarto mondo elettronico. 3 leggi
(superiore); 576 leggi (inferiore).
MONDO PARANIRVANICO: mondo di Saturno. Quinto mondo elettronico. 3 leggi
(superiore); 672 leggi (inferiore).
MONDO MHAPARANIRVANICO: mondo di Urano. Sesto mondo elettronico. 3 leggi
(superiore); 768 leggi (inferiore).
MONDO DI NETTUNO: EMPIREO, 1 legge (superiore); NONA SFERA, centro
dell'Inferno, 864 leggi (inferiore).

Cerchiamo ora di analizzare brevemente i singoli mondi.


1. Mondo vitale. E' un mondo energetico senza alcuna estensione. Qualunque corpo
materiale in esso scompare, conservando solo la parte energetica. E' chiamato
anche mondo Jinas. Il Mondo vitale ha delle "porte" che lo mettono in facile
comunicazione con il contiguo Mondo fisico, attraverso le quali si pu passare
anche incoscientemente (triangolo delle Bermude). L'Essenza si manifesta nella
parte vitale del mondo minerale, vegetale ed animale evolutivo sotto forma di
elementali della Natura, o Deva (gnomi, folletti, salamandre ecc.). Anche il corpo

2.

3.

4.

5.

fisico dell'uomo possiede gli elementali nel Mondo vitale; ad essi ci si pu rivolgere
per ottenere la guarigione da malesseri o da malattie.
Mondo astrale. E' anch'esso un mondo parallela a quello fisico, collegato con la
parte emozionale della macchina umana e particolarmente con il Centro
Emozionale Superiore (C.E.S.). Il Mondo astrale inferiore detto anche LIMBO, o
mondo dei sogni, o mondo dei morti (mondo intermedio), perch col si reca l'Ego
pluralizzato di ogni persona quando sogna o quando disincarna. Nel Mondo astrale
superiore si possono attingere saggezza e aiuti di diverso tipo per il lavoro interno.
E indispensabile riuscire a diventare padroni del Mondo astrale, riuscire ad andarvi
coscientemente. Esistono metodi e tecniche che insegnano ad uscire
coscientemente nel Mondo astrale.
Mondo mentale. Lo spazio psicologico di ciascuno MENTE. Nel loro insieme, gli
spazi psicologici di tutta l'umanit costituiscono il Mondo mentale. Nella parte
inferiore di questo Mondo regna la fantasia e l'Ego. Nella sua parte superiore regna
invece la Mente interiore, l'immaginazione cosciente, la memoria-lavoro. La
disciplina della mente e l'uso dell'immaginazione sono il primo passo verso
l'esplorazione corretta del Mondo mentale.
Mondo causale. In questo mondo non pi possibile essere meccanici o
infracoscienti; questo infatti il mondo della volont/coscienza. E' anche il mondo
delle cause degli eventi dell'esistenza di ciascuno. Chi esplora questo mondo nella
sua parte superiore lo pu fare solo coscientemente, e incomincia a impadronirsi
della propria ANIMA (Manas).
Con il Mondo causale inizia la manifestazione dei cosiddetti Mondi psichici (cio
relativi all'Anima: Causale o dell'Anima umana, Intuizionale o dell'Anima divina,
Atmico o dell'Intimo) e i Mondi paradisiaci (Nirvana, Paranirvana,
Mahaparanirvana), fino all'Empireo. Analogamente, nella parte inferiore, iniziano i
grandi Mondi infernali che giungono, gradatamente, fino al loro centro in cui si
realizza la morte seconda: LA NONA SFERA.

La figura qui sotto cerca di rappresentare l'insieme dei Mondi. Si tenga per presente che
la loro stratificazione una semplificazione grafica riduttiva; in realt, tutti i mondi si
penetrano e si compenetrano.

GLI ELEMENTALI DEL CORPO FISICO DELL'UOMO


Ogni nostro atomo ha nella quarta dimensione (Mondo vitale) l'aspetto di una citta' in cui
lavorano milioni di esseri, definiti ELEMENTALI. Sono micromondi organizzati in gerarchie.
Per migliorare il rapporto con il proprio corpo fisico e' consigliabile lavorare con gli
Elementali.
(fare clic sull'immagine per ingrandirla)

PRATICA:

immaginare un Elementale (per es. uno Gnomo) ed il colore corrispondente (il


giallo);
pregarlo affinche' ci aiuti a far ordine nel nostro corpo;
pronunciare per tre volte l'apposito mantra.

I CORPI
I Mondi non sono disabitati, bens abitati da CORPI. Essi sono:
- CORPO FISICO (C. F. )
- CORPO VITALE (C. V.)
- CORPO ASTRALE (C. A. )
- CORPO MENTALE (C. M.)
- CORPO CAUSALE o MANAS (C. C.)
- CORPO BUDHICO o BUDHI
- ATMAN o INTIMO
- NIRMANAKAYA (Spirito Santo)
- SAMBHOGAKAYA (Figlio)
- ADH I KAYA (Padre)

- DHARMAKAYA (MONADE)
Ogni Corpo abita nel rispettivo mondo. Ad esempio, il Corpo fisico abita nel Mondo fisico, il
Corpo astrale nel Mondo astrale ecc..
Analogamente al C.F., tutti i Corpi possiedono organi di senso adatti a sperimentare la
realt di ogni mondo.
Ad esclusione del Corpo fisico e del Corpo vitale, che gi esistono sia pure in forma
imperfetta e che devono soltanto essere "rigenerati", tutti gli altri corpi di norma non sono
formati e devono appena essere "generati" nel corso dell'esistenza attraverso il lavoro
interno. Notiamo che nessun corpo vivente nasce senza un atto sessuale. Analogamente,
tutti i Corpi, per essere viventi e coscienti, possono essere generati soltanto in
conseguenza di un uso cosciente della sessualit.
Diamo adesso un breve glossario relativo ai Corpi.
Corpo fisico: detto anche macchina umana o macchina biologica. E' il corpo materiale che
vive nel Mondo fisico/tridimensionale/euclideo, dove veicolo di manifestazione
dell'Essenza. Dopo la morte, si disgrega rapidamente.
Corpo vitale: detto anche Corpo eterico. Si compenetra al Corpo fisico e ne permette
l'esistenza costituendone il tessuto energetico. E dunque un corpo energetico. Un Corpo
vitale forte rende anche forte e in buona salute il Corpo fisico. I due Corpi sono
strettamente uniti e interdipendenti e, insieme, permettono all'Essenza di manifestarsi nel
mondo cellulare dello spazio/tempo.
Gli elementali della natura si sono tutti ritirati nel mondo vitale: essi, pertanto, non si
manifestano pi con il Corpo fisico, bens soltanto con il Corpo vitale.
Talvolta, il Corpo vitale pu esser visto sotto forma di AURA variamente colorata, una
specie di corona luminosa che circonda il corpo fisico e i cui colori cambiano a seconda
delle condizioni fisiche, psichiche o spirituali del soggetto. Esistono anche in commercio
apparecchiatura in grado di distinguere l'aura, basate sul metodo Kirljan.
Come il Corpo fisico, anche il Corpo vitale gi generato, ma deve essere "rigenerato".
Dopo la morte, il Corpo vitale si disgrega assieme al Corpo fisico, e talvolta si rende
visibile accanto alla tomba con l'aspetto di una fiammella verde-bluastra: il fuoco fatuo.
Corpi interni: detti anche "corpi sottili". Sono i Corpi che abitano i mondi al di fuori dello
spazio/tempo, cio i cosiddetti "mondi interni". Di regola, tali corpi non sono generati ed
esistono allo stato di "fantasma", nella forma cio di corpo lunare (vedi voce seguente).
Corpi lunari: la dizione riferita in particolare al Corpo astrale, mentale e causale. Sono
chiamati anche "fantasmi" o "corpi di desiderio". Sono i corpi interni prima di essere
generati. Essi sono formati dall'Ego pluralizzato e sono pertanto veicolo dell'Ego. Essi
possono esplorare soltanto gli aspetti inferiori (infernali) rispettivi mondi, sia in modo
incosciente che cosciente ("uscita cosciente in corpo astrale lunare"). Normalmente, il
Corpo astrale lunare esplora in modo incosciente e meccanico l'Astrale inferiore durante i
sogni e dopo la disincarnazione.
Corpi solari: sono gli stessi corpi di cui sopra, per dopo il processo di il "generazione"
ottenuto con il lavoro interno (1: eliminazione dell'Ego; 2. uso cosciente della sessualit; 3:
sacrificio per gli altri). I Corpi solari abitano coscientemente in ogni aspetto dei rispettivi
mondi, sia nella loro parte inferiore che in quella superiore.
I Corpi solari possono essere "riqualificati" in ottave superiori, e si trasformano in corpi di
luce e in corpi d'oro (Corpi Esistenziali Superiori dell'Essere).

Corpo astrale: normalmente, non possediamo il vero corpo astrale (solare), ma solo un
corpo astrale lunare (fantasma astrale). Con questo corpo lunare possiamo esplorare solo
le regioni inferiori del mondo astrale, cio il Limbo (il Regno dei morti) e la Regione dei
sogni. In queste regioni i messaggi utili al lavoro interno, per quanto ci siano, sono per
avvertiti perlopi in forma confusa e indiretta. Pertanto, urgente costruire il Corpo astrale
solare per attingere direttamente saggezza e insegnamento dalle regioni coscienti del
Mondo astrale. I "sensi" del Corpo astrale solare sono costituiti dai 7 chakra.
Corpi di peccato: sono i primi quattro corpi (fisico, vitale, astrale e mentale). Si chiamano
cos perch sono i corpi che, anche se generati e solari, ancora precedono la formazione
dell'Anima e non presuppongono il raggiungimento della Maestria con il conseguente
abbandono della ruota del Samsra. Sono i Corpi in cui si manifesta l'Essenza. Solo con
la formazione del Corpo Causale solare (Manas) l'Essenza di trasforma in Anima e
l'iniziato, dotato di volont cosciente, consegue la Maestria.
Corpi psichici: sono i veicoli di manifestazione dell'Anima: Corpo causale: Manas o anima
umana; Corpo budhico: Budhi o anima divina; Corpo atmico: Atman, o Intimo (Maestro
interno).
Corpi spirituali: nel loro complesso formano il "TO SOMA HELIAKON" (Corpi celesti). Ci si
riferisce ai corpi del primo, secondo e terzo Logos (Padre, Figlio e Spirito Santo), cio ai
primi tre Kaja. Essi si ottengono ad un grado molto elevato di Maestria.
Il Corpo fisico ha 48 leggi; Il Corpo vitale ha 48 leggi; Il Corpo astrale ha 24 leggi; Il Corpo
Mentale ha 12 leggi; I Corpi psichici hanno 6 leggi; I Corpi spirituali hanno 3 leggi; La
Monade ha 1 legge.

LE GERARCHIE
I Mondi, oltre che da Corpi (lunari e solari), sono abitati anche da "esseri spirituali". Essi
esprimono la diretta volont dell'Assoluto in ogni aspetto della sua manifestazione;
l'Assoluto che abita nei mondi proporzionandosi ad essi. Da questo punto di vista,
l'Assoluto pu anche essere concepito come l'insieme di tutti gli esseri spirituali (la
"candida rosa" del Paradiso dantesco). Gli "esseri spirituali" sono anche definiti "l'esercito
della voce".
Ogni persona che, liberandosi dal Samsara, raggiunge la Maestria e si ricongiunge con la
propria Monade (Maestro autorealizzato), si ricongiunge anche con l'Assoluto ed entra a
far parte dell'esercito della voce. Pu allora liberamente decidere di continuare a svolgere
il suo compito in un Mondo qualsiasi. Se il mondo scelto quello fisico, egli deve
"incarnarsi": il VERBO (voce) deve acquistare un corpo fisico ("et Verbum caro factum est
et abitabit in nobis"). Si parla in questo caso di REINCARNAZIONE.
Esistono Maestri autorealizzati tanto nella parte superiore quanto in quella inferiore dei
Mondi, cio nei Mondi inferni (Ekate Proserpina), e che esprimono la volont dell'Assoluto
quindi anche nelle Infradimensioni del Tritocosmo.
Gli esseri che popolano la zona superiore dei Mondi interni sono chiamati anche
"gerarchie angeliche" o, secondo la dizione gnostica, "Arconti pneumatici" (da pneuma =
spirito).
A seconda del mondo da loro abitato, le gerarchie angeliche sono state da sempre distinte
in: angeli (m. astrale), arcangeli (m. mentale), principati (m. causale), potest (m. budhico),
virt (m. atmico), dominazioni (nirvana), troni (paranirvana), cherubini (mahaparanirvana),
serafini (empireo).
A seconda invece dei loro compiti, le gerarchie angeliche si dividono in sette RAGGI:
amore, giustizia, forza, morte, medicina, vita e sapienza.
Esaminiamone alcuni.
Giustizia: la Giustizia cosmica amministrata da 43 giudici, che hanno il difficile compito di
mantenere l'equilibrio tra causa ed effetto. Pertanto, la Giustizia cosmica rappresentata
simbolicamente dalla BILANCIA (vedi pi avanti, legge del Karma).
Vita: gli Angeli della vita hanno il compito di collegare l'Essenza con il rispettivo
spermatozoo fecondante, dietro indicazione da parte dei 43 giudici.
Forza: queste gerarchie aiutano e proteggono il lavoro interno di ciascuno; in modo
particolare aiutano a superare le prove.
Morte: gli Angeli della morte, in accordo con la Madre Divina, tagliano il filo di energia
eterica ("Antakarana") che collega l'Essenza con il rispettivo Corpo fisico.
Amore: sono gerarchie che insegnano la compassione e il sacrificio per gli altri.
Proteggono l'amore coniugale e familiare.
Saggezza: gli Angeli della saggezza rendono comprensibili nei diversi mondi i messaggi
del Padre, che altrimenti andrebbero confusi e dimenticati (ad esempio quelli che
avvengono durante i sogni notturni, ma che riceviamo anche attraverso i simboli, i testi
sacri e l'arte in genere).
Medicina: queste gerarchie operano per la salute del corpo fisico, in accordo con quelle
della Giustizia. Nel mondo astrale superiore esiste un tempio (tempio di Alden) a cui ci si
pu riferire direttamente (con il corpo solare) o indirettamente (tramite l'intercessione
dell'Essere interno) per ottenere la guarigione delle malattie.

A tutti gli esseri spirituali ci si pu e ci si deve rivolgere in qualsiasi momento per chiedere
aiuto, protezione, guarigione, saggezza ecc. Le gerarchie rispondono solo se sono
chiamate, perch rispettano il libero arbitrio di ciascuno. Solo, non bisogna stancarsi di
chiamare n farsi scrupolo di importunare: "chiedete e vi sar dato, bussate e vi sar
aperto".
La realizzazione di ogni richiesta avviene in accordo con la Giustizia Divina (legge del
Karma) e con i "meriti del cuore" del richiedente (richiesta sincera e progresso nel lavoro
interno).
Su come inoltrare le richieste, vedi il capitolo dedicato alla preghiera.

LE DIMENSIONI
Lunghezza, altezza e profondit sono le prime tre dimensioni. Esse individuano qualunque
corpo solido esistente nello spazio. Geometricamente, questo spazio definito definito
"cartesiano" (vedi figura) dal nome dei tre assi di riferimento (assi cartesiani).
Il mondo identificato da queste prime 3 dimensioni il MONDO FISICO, detto anche
mondo tridimensionale di Euclide.
La quarta dimensione il TEMPO. In essa lo spazio non esiste: tutto nasce e muore nel
tempo. Nulla rappresentatile nella quarta dimensione se non il tempo. La quarta
dimensione coincide con il Mondo vitale o eterico o dell'Jinas. Insieme, le prime quattro
dimensioni definiscono il MONDO DELLO SPAZIO/TEMPO, detto anche Mondo cellulare
o Mondo della manifestazione della materia.
La quinta dimensione l'ETERNITA'. In essa il tempo non esiste, ma tutto un ETERNO
PRESENTE. La quinta dimensione comprende due mondi: il mondo astrale e il mondo
mentale.
La sesta dimensione la MATEMATICA. E' la dimensione dei due primi mondi
elettronici: il mondo causale (Manas) e il mondo intuizionale (Budhi).
La settima dimensione comprende i successivi quattro mondi elettronici, fino alle soglie
dell'Assoluto.
Oltre la settima dimensione esistono gli aspetti sovradimensionali dell'Assoluto studiati
dalla cabala.
Accanto alle Dimensioni e alle Sopradimensioni esistono le INFRADlMENSIONI: esse
appartengono tutte ad un unico Cosmo, il Tritocosmo.
Le Infradimensioni comprendono nove mondi (nove circoli o nove sfere), nei quali le leggi
aumentano progressivamente da 96 a 864 (96 x 9).
Per "zone infradimensionali" si devono dunque intendere le dimensioni, al di sotto delle
prime tre, occupate dai mondi interni inferiori, cio dai MONDI INFERNI.
Le Dimensioni e le Infradimensioni non devono essere immaginate isolate e separate una
dall'altra, o stratificate. Esse SI PENETRANO E SI COMPENETRANO OUI E ORA.

IL DIAVOLO, SATANA E LUCIFERO


I Mondi interni non sono popolati solo dalle Gerarchie celesti. Come abbiamo visto, sono
popolati anche da CORPI. Tra questi, i Corpi lunari, abitatori dei Mondi inferiori, sono
esclusivamente al servizio dellEgo. L'EGO popola quindi i Mondi interni sotto la forma
strutturata di Corpo lunare.
D'altro canto, se pensiamo all'Ego come "mente" (fantasia, chiacchiera mentale, stati
interiori sbagliati ecc. ), capiamo che esso in un certo senso "abita" i mondi interni sotto
forma di contenuto psichico.
Comunque sia, entit strutturata o elemento psichico, l'Ego sempre un elemento
laceratore e quindi un DIAVOLO (dal greco "dia-ballo"). L'insieme degli Ego che
costituiscono la Personalit l'insieme di Diavoli denominato LEGIONE.
Si capisce dunque come i Mondi interni possano essere abitati dal DIAVOLO, intendendo
con questo termine ciascun Ego particolare.
La dimora abituale degli Ego l'Astrale inferiore, cio il regno del desiderio, della morte e
dei sogni. Abbiamo per anche visto come l'Ego, per esempio sotto forma di fantasia,
possa spaziare anche nelle altre infradimensioni.
Per SATANA si intende invece l'entit energetica demoniaca creata nei secoli dall'uomo, e
che serve da veicolo di manifestazione all'Ego individuale. Satana , in un certo senso,
l'opposto dell'Assoluto.
Come l'Assoluto possiede il suo esercito (gerarchie celesti), cos anche Satana possiede il
suo "esercito del male" costituito dall'insieme dei singoli Ego personificati. Come alcune
persone rivolgono i loro sforzi all'Assoluto (Maestri), cos altre li rivolgono a Satana (Maghi
neri). Il risultato la GRAN BATTAGLIA tra la "loggia bianca" e la "loggia nera".
LUCIFERO non un aspetto di Satana, bens un aspetto dell'Assoluto. Pi precisamente,
egli l'ombra dell'Assoluto che ci conduce alla luce.

E' detto anche "allenatore spirituale", perch mette l'uomo continuamente alla prova
attraverso la TENTAZIONE. Se l'uomo non fosse tentato, infatti, non avrebbe alcun merito
nella sua evoluzione spirituale. Ogni tentazione superata, invece, lo fa avvicinare sempre
pi all'Assoluto.

Lucifero, pertanto, rappresenta una parte divinale all'interno dell'uomo, un secondo


aspetto dell'Essenza. L'eliminazione completa dell'Ego produce l'assimilazione completa di
Lucifero all'Essenza, fatto che si esprime con il detto: "Lucifero dona le sue corna
all'iniziato".
Talvolta Lucifero non sembra distinguibile dall'Ego, come nel "Faust" di Goethe. E'
importante quindi saper discernere. Esistono due tipi di tenebre, che bisogna saper
riconoscere con il senso dell'Autoosservazione: 1) le tenebre dell'ignoranza e dell'errore,
che provengono da Satana; 2) le tenebre del silenzio e della saggezza, che provengono
da Lucifero e che rappresentano lo stato di "nigredo", cio lo stato iniziale di ogni opera
spirituale.
Come nel Faust, la tentazione pi grande quella sessuale. Esiste per il fuoco lussurioso
(Ego) e il fuoco luciferico. Anche se all'inizio si lavora sempre con la lussuria (il "fuoco
arsenicato" degli alchimisti), se la tentazione viene superata, pian piano Lucifero, come
Prometeo, riesce a rubare il fuoco e a consegnarlo all'uomo affinch riesca a farne un uso
cosciente.
L'uomo si trova in rapporto costante con l'Ego. Tutta la sua vita praticamente diretta
dall'Ego, che si sostituisce alla sua Coscienza. Per, oltre a questo rapporto meccanico e
incosciente, l'uomo pu avere un rapporto cosciente e volontario con il Diavolo. E' il caso
dei "Maghi neri" prima menzionati, persone risvegliate nel male e per il male. E' per
anche il caso di chi, occasionalmente e magari per gioco, accondiscende a certe pratiche
di tipo demoniaco. Vedremo pi avanti come una di queste pratiche, generalmente ritenuta
innocua e risibile, sia lo spiritismo.
Generalmente le persone hanno grande timore di essere preda di forze negative. La paura
del malocchio, della negativit, delle fatture continua a dar lavoro a moltissimi "operatori
dell'occulto". Bisogna invece sapere che la migliore protezione contro le cosiddette "forze
del male" consiste nel progredire energicamente nel bene. Chi risveglia la Coscienza al
riparo da qualunque reale o ipotetico influsso negativo.

VERIFICA GENERALE SULLA STRUTTURA DELL'UNIVERSO


Prima di continuare la lettura del compendio, e' opportuno verificare la comprensione dei
seguenti enunciati. In caso di difficolt, rileggere i capitoli corrispondenti.
1) I Cosmi sono sette (scrivere qui sotto i loro nomi):
______________________________________________________
2) I Cosmi non sono Mondi.
3) Cosmi e Mondi si manifestano nelle Dimensioni.
4) Alcune dimensioni hanno pi Mondi.
5) Un Mondo contiene pi dimensioni: quale?
6) Ad ogni Mondo corrisponde uno specifico Corpo.
7) I Mondi sono 20.
8) Ogni Cosmo ha un preciso numero di leggi.
9) Ogni Dimensione si compenetra con tutte le altre.

10) Di Cosmo in Cosmo, le leggi raddoppiano.


11) Le Dimensioni sono 7.
12) Le Infradimensioni appartengono al Tritocosmo.
13) L'Assoluto immanifestato ha una sola legge.
14) I Mondi del Tritocosmo sono Sfere.
15) I Mondi Interni sono 18.
16) I Mondi Inferni appartengono ai Mondi Interni.
17) Le Sfere sono 9.
18) Alla quinta dimensione appartengono due Mondi
19) Non tutti i Mondi interni sono Cieli.
20) I Cieli sono 9.
21) L'Uomo un Cosmo ( ________________ )
22) La prima Sfera ha 96 leggi.
23) I Corpi sono 10.
24) Il Cielo della Luna il Mondo Astrale Superiore.
25) La nona sfera ha 864 leggi.

IL RAPPORTO CON L'ASSOLUTO

LA PREGHIERA
Nell'affrontare questo tema particolarmente complesso, l'esigenza di estrema sintesi che ci
siamo proposti riduce il problema a una serie di precise domande, a cui cercheremo
brevemente di rispondere: 1) Cos' la preghiera? 2) Perch si prega? 3) Quando si prega?
4) Dove di prega? 5) Come si prega?
Cos' la preghiera
La preghiera un mezzo per comunicare con il nostro Maestro Interiore (cio l'Intimo,
l'Atman, la nostra Anima), con il nostro Essere Interno (l'Atomo del Padre e della Madre),
con le Gerarchie celesti (Maestri e Angeli), con il nostro Reale Essere (cio con la nostra
Monade, ovvero con il nostro Padre Eterno Cosmico Individuale), con l'assoluto (il Padre
Eterno Cosmico Comune).
Cercheremo anche di definire la preghiera con le parole del monaco cristiano Giovanni
Vannucci: "Il regno dei cieli l'immenso spazio cui approda l'uomo che prega. La
preghiera non domanda, n implorazione e neppure adorazione; la dilatazione della
coscienza nell'immenso mare della sapienza, amore, gioia divine. E' crescita personale ...
in un'unione dove l'io e il tu sono una sola realt nella confusione del principio e della fine,
dell'interiore e dell'esteriore, del tempo e dell'eterno ...".
E ancora: "Pregare modificare radicalmente la propria coscienza. E' andare
continuamente oltre i limiti ... in noi e oltre noi, nel prossimo e oltre il prossimo, nel finito e
oltre il finito, nella ragione e oltre la ragione, nel sentimento e oltre il sentimento,
nell'oggetto e oltre l'oggetto" .

G. VANNUCCI: "Pellegrino dell'Assoluto" - CENS 1990

Perch si prega
Si prega la Madre per ricevere aiuto, protezione, conforto; si prega il Padre per ricevere
consiglio, idee, forze; si prega anche per rinnovare la nostra fiducia, per sentirsi meno soli,
per praticare l'autoosservazione, per riuscire a trasformare le impressioni, per vincere le
abitudini, per distruggere o indebolire l'Ego; si prega per riuscire a compiere un qualsiasi
sforzo o sacrificio nel lavoro interno e, in genere, all'inizio di una qualunque pratica
spirituale.
Quando si prega
Anche se ci sono alcuni momenti che ciascuno deve dedicare in modo specifico alla
preghiera, in realt BISOGNA PREGARE SEMPRE, perch la preghiera indispensabile
al lavoro interno.
L'AUTORICORDO, principio basilare che deve essere praticato di istante in istante,
UNO STATO DI PREGHIERA COSTANTE, paragonabile all'Esicasmo. Dalla capacit di
essere in Autoricordo dipende la possibilit di praticare l'Autoosservazione e tutte le altre
pratiche per l'indebolimento e l'eliminazione dell'Ego.

Per quanto riguarda l'Esicasmo di veda:

1. A. Bloom: "L'Esicasmo" - Rocco Editore, Napoli

2. Aninimo: "La via di un pellegrino" - Adelphi, 1972


Dove si prega
L'Autoricordo va praticato sempre e dovunque. Ogni luogo, del resto, buono per pregare,
come un luogo un po' appartato della casa. Alcune particolari preghiere, come anche
quelle che accompagnano una pratica specifica (rilassamento, meditazione ecc.), o certe
preghiere recitate nel corso di cerimonie rituali, esigono ambienti protetti e tranquilli.
Come si prega
Ci riferiremo qui alle forme e ai modi della preghiera. Tre sono le forme principali di
preghiera:
a) preghiera tacita (cio recitata mentalmente); b) preghiera articolata (cio recitata a voce
pi o meno alta); c) preghiera modulata o cantata.
La preghiera tacita potente, perch si fonda sulla concentrazione.
Pi potente ancora, per, la preghiera articolata, perch alla concentrazione unisce il
potere creativo della Parola (il "Verbo" crea). Ancora meglio se la Parola contiene
vibrazioni in grado di raggiungere facilmente le diverse dimensioni dei Mondi interni. Tali
parole sono chiamate MANTRA.
La preghiera modulata o cantata risulta ancora pi efficace, perch il potere creativo della
Parola si unisce all'armonia dell'Universo ("musica delle sfere" di Keplero).
Da quanto detto, si deduce che la forma pi efficace di preghiera dovrebbe essere il
MANTRA MODULATO.
Tre sono anche i principali modi della preghiera:
a) preghiera solitaria; b) preghiera in gruppo; e) preghiera rituale.
La preghiera recitata da soli potente.

Il grande valore della preghiera recitata "nel segreto" e' testimoniata nei Vangeli da Mt. 6,6.

Pi potente ancora, per, la preghiera recitata in un gruppo di persone animate dal


medesimo desiderio spirituale .

Vedi l'insegnamento evangelico: "Dove due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo
a loro".

La cerimonia rituale aggiunge a tutto ci la sacralit del simbolo e del gesto, e rappresenta
il modo pi alto di pregare (vedi, ad esempio, le diverse celebrazioni liturgiche nelle varie
espressioni religiose).
A conclusione di questa breve analisi, possiamo dire che la preghiera pi efficace, senza
con questo voler negare l'altissimo valore della semplicit, IL MANTRA MODULATO
NEL CONTESTO DI UNA CERIMONIA RITUALE.
Diamo adesso qualche esempio di preghiera.
Per la forma tacita, ricordiamo la semplice invocazione del Padre nell'Autoricordo ("Padre
mio"), o l'invocazione della Madre nella cosiddetta "morte in marcia" ("Madre mia aiutami").
Preghiere tacite che incontreremo in seguito sono quelle relative alla formazione del
"Circolo di protezione" e a pratiche particolari (ad es. quella della "Bilancia", vedi piu'
avanti nella legge del Karma).

Per la preghiera articolata (che pu essere pronunciata anche in forma tacita), riportiamo:
- in prosa:

il "Padre nostro";
la "preghiera dell'abbandono" di Carlo Carretto
la preghiera di ringraziamento di Carlo v. Eckhartshausen, alchimista del 160;
la "preghiera per gli ammalati" di Samael Aun Weor;

- in poesia:

i salmi di Davide, raccolti nella Bibbia (vedi per es. il n. 130 e il n. 137);
la "Piccola salmodia" di G. Vannucci;

- mantra:

data la particolare potenza di queste preghiere, preferiamo non dare indicazioni al


riguardo. Gli interessati possono accostarsi alla letteratura specifica, meglio se
indirizzati da una seria scuola spirituale. L'uso dei mantra, soprattutto se cantati nel
contesto di una cerimonia liturgica, compete alla parte pi profonda ed esoterica
delle tradizioni religiose.

PREGHIERA DELL'ABBANDONO (di Carlo Carretto, mistico moderno recentemente


scomparso)
Padre mio, io mi abbandono a Te.
Fa' di me ci che Ti piace.
Qualunque cosa Tu faccia di me
Ti ringrazio.
Sono pronto a tutto, accetto tutto
Purch la Tua volont si compia in me
E in tutte le tue creature.
Non desidero niente altro, mio Dio.
Rimetto la mia anima nelle Tue mani,
Te la dono, mio Dio,
Con tutto l'amore del mio cuore.
Perch ti amo.
Ed per me una esigenza d'amore il donarmi,
Il rimetterei nelle Tue mani senza misura,
Con una confidenza infinita,
Poich Tu sei il Padre mio.

PREGHIERA DI RINGRAZIAMENTO (di Carlo v. Eckartshausen, alchimista dell'800)


O SIGNORE, TU sei l'Assoluto, e nella TUA VITA Una
manifesti il TUO Splendore che per me
il TUO Onnipotere, Onnipotenza e Onniforza,
e in umilt io TI ringrazio
per la TUA Misericordia di concedermi
la Luce del TUO Sapere e della TUA Memoria
durante il mio lavoro giornaliero, e cos
compiere il mio Dovere che la TUA Volont.
A TE o Signore dedico ogni azione
In TE o Signore fisso la mia immaginazione
A TE o Signore vengo come l'unico rifugio.
O Signore:
concedimi di accettare con calma le cose che non posso cambiare
concedimi la TUA Grazia, Forza e Intelligenza di cambiare ci che posso cambiare
concedimi la TUA Luce con il TUO Sapere e la Memoria
per realizzarne la differenza.
Amen.

PADRE NOSTRO, che sei nei cieli. Sia santificato il tuo nome.
Venga il tuo regno. Sia fatta la tua volont.
Come in cielo, cos in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano. Rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori.
Aiutaci a non cadere durante la tentazione e liberaci dal male.
Amen.

PREGHIERA PER GLI AMMALATI (di Samael Aun Weor, esoterista moderno)
Forza universale e cosmica, energia misteriosa, seno fecondo da cui tutto nasce. Tu,
Logos solare, Emanazione ignea, Cristo in sostanza e in coscienza, Vita potente per cui
tutto procede. Vieni a me, penetrami, illuminami, bagnami, attraversami e risveglia nel mio
essere tutte quelle sostanze ineffabili che sono parte tanto di Te, quanto di me.
Forza universale e cosmica, Energia misteriosa, io ti scongiuro. Vieni a me, risolvi la mia
afflizione, cura questa malattia e allontana la mia sofferenza affinch io possa trovare
armonia, pace e salute.
Te lo chiedo nel Tuo santo Nome, che i Misteri e la Chiesa Gnostica mi hanno insegnato,
affinch faccia vibrare assieme a me tutti i misteri di questo piano e dei piani superiori.
Che queste forze riunite possano ottenere il miracolo della mia guarigione. Cos sia.

PICCOLA SALMODIA (di Giovanni Vannucci)


Un nuovo giorno di vita ci offerto,
possiamo seguirti, Signore, dove oggi sarai.
Nei sogni di pace, nel cuore degli uomini,
nelle forme di bellezza, nei cuori assetati di te.
Nella dimora segreta del cuore,
nella voce intima che indica la via.
Negli alberi, nel vento, nell'acqua perenne,
nella terra, nella luce, nella roccia inflessibile.
Nella luce del giorno, nella vita ardente,
nel lavoro intenso, nella calma delle soste.
Nell'incontro dell'amico, nelle domande di amore,
nei cuori che si spogliano di s.
In questa casa che tua,
educa le nostre mani in opere giuste, nutri di verit la nostra parola.
In questa casa che tua,
apri i nostri occhi alla bellezza, le nostre orecchie alla sapienza.
Aiuta il cuore ad amarti di pi
a sentire in te, pellegrino senza frontiere,
la nostra vera terra.

*********

LA LEGGE DEL KARMA


(cosmica, cosciente)
La parola "KARMA", in sanscrito, significa "azione e conseguenza": non c' effetto senza
causa e non c causa senza effetto; ogni causa si trasforma in effetto ed ogni effetto si
trasforma in causa. La legge del Karma anche chiamata "legge di compensazione" o
"legge della bilancia cosmica", nel senso che le conseguenze tendono a compensare i
continui sbilanciamenti provocati dalle cause e a riportare cos il tutto nel segno del
necessario equilibrio cosmico.
Le cause che creano questi sbilanciamenti continui sono le azioni umane: il libero arbitrio,
con cui opera l'uomo, anzich essere al servizio della Coscienza, continuamente
condizionato dall'Ego. Ci vero fino nei pi alti gradi del livello dell'Essere. Finch esiste
lEgo, esiste anche la possibilit di poter usare a favore del male il proprio libero arbitrio.
La legge del Karma interessa dunque anche chi ha raggiunto un elevato grado di
Maestria, ma che non ha distrutto ancora completamente l'Ego. Pi elevato il livello
dell'Essere, pi alto il disordine creato da chi sbaglia e maggiore la sua responsabilit.
Maggiore dunque sar l'entit della compensazione.
Il Karma dunque legge di compensazione, non di punizione o di vendetta. Tuttavia,
l'uomo vive generalmente gli effetti del suo Karma come dolore e sofferenza. Tale
condizione dovrebbe essere di stimolo per lavorare interiormente ed eliminare l'Ego che
lha causata. In tal senso si dice che IL KARMA E' UNA MEDICINA. Invece, gli uomini
bestemmiano, protestano, si giustificano, incolpano gli altri della loro sorte, si scusano.
Con simili proteste non si cambia il Karma, anzi, esso diviene pi duro e pi severo.

Bench spesso il Karma agisca anche nel corso di una medesima esistenza, in molti casi
esso agisce nel corso di esistenze successive. In tal caso, gli eventi che accadono nel
corso di una esistenza sono la compensazione di azioni causate in esistenze precedenti.
In realt, quella del Karma la legge pi complessa e pi difficile da comprendere, poich,
nella sua attuazione, utilizza continuamente come elementi di compensazione situazioni e
personaggi che vengono a costituire, a seconda dei casi, sempre nuove cause e nuovi
effetti e che vengono chiamati STRUMENTI DEL KARMA.
Inoltre, questa legge si combina anche frequentemente con la legge del Ritorno e con
quella della Ricorrenza. Per esempio: se a trent'anni di et qualcuno commette un grosso
furto, possibile che, nelle esistenza successiva, sempre a trent'anni per legge di
ricorrenza, lo stesso Ego si rifaccia vivo. Per, la legge di compensazione potr fare in
modo che questa volta sia egli il derubato, e si servir un altro ladro come suo strumento.
Ovviamente questo nuovo ladro, pur essendo, quale strumento del Karma, utile
all'applicazione della legge come elemento di compensazione, dovr a sua volta
compensare gli effetti del suo Ego nel corso di quella medesima esistenza o di
un'esistenza successiva.
Tutto ci trova conferma nel motto evangelico. "Con la stessa misura con la quale avrete
misurato sarete misurati" (Mt, 7,2).

Il Karma si fonda su due colonne:


GIUSTIZIA e MISERICORDIA

Giustizia senza misericordia sarebbe tirannia; misericordia senza giustizia sarebbe


compiacenza di fronte alla trasgressione.
Ci significa che il Karma non meccanico nella sua compensazione, ma una legge
amministrata con Coscienza.
Ne deriva che IL KARMA E' NEGOZIABILE.
Non dobbiamo credere che il Karma sia automatico e crudele. Le disposizioni di questa
legge, essendo basate anche sulla misericordia, possono essere cambiate.
Ciascuno in grado di cambiare il suo proprio destino, basta che osservi i due seguenti
principi:

IL LEONE DELLA LEGGE SI COMBATTE CON LA BILANCIA


UNA LEGGE INFERIORE VIENE TRASCESA DA UNA LEGGE SUPERIORE

Questi due principi significano: il Karma dev'essere sempre compensato, ma la


compensazione non deve realizzarsi necessariamente con il dolore. Il dolore, la
sofferenza, la malattia sono le forme pi basse e meccaniche di compensazione, che
possono essere trascese da forme pi alte.
Bisogna sapere che l'uomo ha a disposizione altre monete, di maggior valore, da mettere
nel piatto della sua bilancia: quelle dell'amore verso l'umanit manifestato attraverso le
buone opere.
In realt, nessuno pensa a contrattare il suo Karma quando si trova nella disperazione;
nessuno in questi casi pensa a Dio o al suo prossimo. L'umanit cos. Dar da mangiare
agli affamati, da bere agli assetati, consolare gli afflitti, visitare gli ammalati ecc. sono da
sempre considerate le opere di misericordia utili a riscattare il proprio Karma, se compiute
in modo disin-teressato e nei fatti oltre che nelle intenzioni: "ci che l'uomo semina
raccoglier e le sue opere lo seguiranno" (Mt, 7, 17).
A che serve, per, compiere buone opere, se non si cambia radicalmente la propria vita?
Se l'Ego non viene eliminato, se non viene eliminata la violenza, la lussuria, l'avarizia,
l'adulterio, la dissipazione ecc., sempre nuovi errori verranno commessi e dovranno
essere compensati. Pertanto, le buone opere devono accompagnarsi ad un progressivo e
personale cambiamento dello stile di vita impostato sul RETTO PENSARE, RETTO
SENTIRE, RETTO AGIRE e sulla progressiva eliminazione totale e definitiva degli Ego.
Ma esiste ancora un' "opera" pi grande che pu essere compiuta ed quella di chi,
impegnato nel cammino della propria autorealizzazione, aiuta disinteressatamente in
questo stesso cammino il suo prossimo. Quest'opera viene chiamata SACRIFICIO PER
L'UMANITA', e rappresenta l'espressione pi alta d'amore. Chi la compie sa quanto sia
dura, rischiosa, ingrata. Ma si comprende come il consolare un ammalato sia in fondo ben
poca cosa al confronto di togliere definitivamente qualcuno dalla condizione di malattia e
di infelicit per avergli consegnato le chiavi della propria liberazione.

Oltre ad essere negoziabile, il Karma ha la caratteristica di essere anche DILAZIONABILE.

In altri termini, l'effetto di un'azione negativa pu essere rimandato, o sospeso o


temporaneamente interrotto. Questo concetto si esprime anche dicendo che al Karma si
possono chiedere dei PRESTITI.
Ogni richiesta di questo tipo deve essere avanzata con molta seriet. Niente pu venir
regalato, tutto dev'essere compensato. I prestiti, alla fine, devono essere tutti riscattati. Chi
non si sente in grado di riscattare un prestito non lo chieda nemmeno, perch il prezzo che
pagher sar ancora pi duro. La dilazione possibile perch la legge del Karma
amministrata in modo cosciente da 43 giudici, che appartengono, nei mondi interni, alle
Gerarchie del raggio della Giustizia. Essi agiscono in un TEMPIO situato nel Mondo
Astrale Superiore (tempio della Giustizia divina o della Giustizia cosmica). A differenza di
quanto capita talvolta nel mondo fisico, la Giustizia divina (il "Leone della Legge") non
sbaglia mai. Tutto viene compensato in modo mirabile. Per ogni essere umano esiste in
questo tempio un apposito libro del dare e dell'avere, dove tutto viene registrato. I Giudici
sono Maestri dotati di un elevato grado di Coscienza. Essi abitano talvolta nella quarta
dimensione in stato di Jinas e possono rendersi visibili a chi sta per disincarnare. Si veda
a questo proposito l'episodio biblico del banchetto di Baldassarre (Daniele, 5, 5 e ss.), in
cui compaiono le tre parole misteriose: Mane, Tecel, Fares .
A questi Maestri, che secondo la tradizione egizia hanno il volto coperto da una maschera
con le sembiante di sciacallo e la cui guida ANUBIS, ci si rivolge per negoziare e
chiedere prestiti.

Anubis, nella tradizione cristiana, e' rappresentato da S. Michele.

Una malattia di significato karmico pu temporaneamente guarire se l'interessato riesce ad


ottenere una dilazione, e pu guarire definitivamente se il prestito viene riscattato .
Nella pagina seguente viene dato la schema di una pratica efficace per chiedere la
sospensione di una situazione karmica ("pratica della bilancia").
Queste brevi indicazioni sono state riferite esclusivamente al Karma individuale. In modo
analogo, potremmo riferirci a situazioni di Karma collettivo (di un gruppo, di una famiglia, di
un popolo), di Karma planetario, di Karma cosmico ecc.. In qualunque situazione
troveremo strumenti di compensazione, cause, effetti, nuovi effetti e nuove cause.
Terminiamo questa breve esposizione sul Karma dicendo che lAMORE la legge pi
grande di tutte. Ogni altra legge superata da quella dell'Amore. Un atto d'Amore riscatta
ogni altra legge. Qualunque prestito viene riscattato da un atto di puro Amore, perch:
"L'Amore generoso, l'Amore benigno, non invidioso, l'Amore non si vanta n
s'insuperbisce; non manca di rispetto, non cerca le cose sue, non s'irrita, non tiene conto
del male che riceve, non gode dell'ingiustizia, ma si rallegra della verit. Tutto scusa, tutto
crede, tutto spera, tutto sopporta" (I Cor. 13, 4-7).

PRATICA DELLA BILANCIA


1) Ci collocheremo stesi al suolo con il volto rivolto al soffitto e con le braccia
completamente allontanate dal corpo, in modo da formare con esso una croce. La testa
verso ovest e le gambe unite verso est.
2) In questa posizione, profondamente concentrati, ci metteremo in contatto con il nostro
Essere interno attraverso il sacro mantra "OM MANI PADME IOM", che dovr essere
ripetuto tre volte di seguito.
3) Poi, chiederemo con fervore che, nel nome di Cristo, per la maest di Cristo, per il
potere del Cristo, il nostro Essere interno si presenti davanti ad Anubis (o S. Michele) e
che possa intercedere per noi affinch ci sia permesso di superare il nostro Karma e che
ci sia consentita la grazia che desideriamo, sempre che essa sia in accordo alla Legge
divina. A questo punto, esporremo in termini concreti la richiesta secondo la forma
seguente:
"Padre mio, Madre mia, vi supplico, nel nome del Cristo, per la gloria del Cristo, per il
potere del Cristo, intercedete per me presso il tribunale del Karma affinch mi sia
concessa misericordia. Ve lo chiedo con tutta la mia anima ed il mio cuore, per poter
proseguire nel lavoro interno".
4) Senza perdere la profonda concentrazione, solleveremo la parte superiore del corpo
mettendoci seduti, guardando verso est e con le braccia incrociate sul petto (la destra
sulla sinistra). Il resto del corpo rester come prima.
5) In questa nuova posizione ripeteremo integralmente quanto esposto nei punti 2 e 3.
6) Una volta conclusa la richiesta in posizione seduta, ritorneremo alla posizione distesa.
TUTTA LA PRATICA DEVE ESSERE RIPETUTA TRE VOLTE

IL SONNO E I SOGNI
A) IL SONNO
Si usa dire "sonno della Coscienza" per definire la condizione dei primi due stati d
Coscienza (Eikasia e Pistis, vedi argomenti precedenti) in cui esiste solo meccanicit,
imitazione e cieca credulit. E' questo un tipo di sonno che prende l'uomo comune e
corrente sia di giorno che di notte.
Da questo tipo d sonno ci si deve liberare. Bisogna imparare a vivere "da svegli", cio ad
essere pronti alle novit, ai segnali e ai messaggi che in ogni momento giungono a noi e
dei quali spesso nemmeno ci accorgiamo.
Questo il significato dell'ammonimento di Ges agli apostoli nell'orto degli ulivi: "Cos
non siete stati capaci di vegliare un'ora sola con me? Vegliate e pregate, per non cadere
in tentazione" (Mt, 26,40). La vera nuova vita di S. Pietro, che fino a quel momento non
aveva capito nulla della predicazione del suo Maestro, inizia con il canto di un gallo.

Il gallo [ pertanto il simbolo del risveglio.

Dopo questa premessa sul sonno psicologico, esaminiamo brevemente il sonno


fisiologico ed i suoi fenomeni.
Fisiologicamente, il sonno occupa un terzo della nostra vita. E' dunque un fenomeno
ragguardevole ed indispensabile: il modo con cui l'organismo "si costringe" a riposare.
Privato del sonno, un soggetto presenta gravi alterazioni del comportamento, della
capacit di concentrazione e di attenzione. Si racconta che i Cartaginesi, prima di far
rotolare Attilio Regolo in una botte di chiodi, volendo ridurre la sua resistenza psicologica
durante gli interrogatori, gli tagliassero le palpebre per impedirgli di dormire.
Il sonno dev'essere naturale e spontaneo (cio indotto senza farmaci). A questo scopo, un
buon sonno va preparato in un certo senso durante il giorno: indispensabile essere il pi
a lungo possibile coscienti durante la vita di veglia, cio essere in autoricordo e in
autoosservazione di istante in istante, nel pieno uso e possesso dei 5 sensi e nel pieno
equilibrio dei 5 centri. Chi soffre di insonnia potrebbe benissimo chiedersi qual la qualit
della sua vita da sveglio. Altrettanto potrebbe chiedersi chi soffre di incubi. Non un buon
sonno quello di chi, alla sera, cade subito profondamente addormentato dopo una giornata
piena di identificazioni e dopo aver, di conseguenza, consumato tutte le energie. Il sonno
un momento da vivere il pi possibile con la Coscienza sveglia; per questo si dice che
bisogna "dormire da svegli" .
E' molto importante avere un buon sonno almeno per due motivi:
1) Il sonno consente al Corpo Vitale di riparare le piccole lesioni riportate dal Corpo Fisico
durante la vita di veglia, nonch di provvedere al naturale ricambio delle cellule e dei
composti chimici.
2) Mentre dormiamo, viviamo numerose esperienze di "sdoppiamento" (i sogni), che sono
di fondamentale importanza per il lavoro interno. Per queste ragioni, il sonno deve essere
considerato una PRATICA importante, una vera e propria DISCIPLINA (il cosiddetto "Yoga
del sonno").
Lo Yoga del sonno.

In genere, sufficiente dormire 7 ore per notte. Non bisogna andare a coricarsi troppo
tardi o troppo stanchi.
Alla sera, non bisogna bere alcolici, o fumare, o fare discorsi troppo impegnativi o, in
genere, impegnare troppo i 5 Centri. La cena dev'essere leggera.
Prima di coricarsi, bisogna terminare tutto ci che pu essere terminato, possibilmente
senza lasciare nulla in sospeso per il giorno dopo. Bisognerebbe poter concludere la
giornata come se fosse l'ultima della nostra vita.
E' utile ascoltare, senza identificazione, un po' di musica dei grandi classici.
Ci si metter a letto con il capo rivolto a nord e in una stanza contenente i tre colori
fondamentali (rosso, blu e giallo).
Si rilasser il corpo e ci si metter in relazione con il 3% di Essenza, invocando
contemporaneamente la Madre Divina ("Madre mia vieni a me").
Ci si concentrer sul cuore e si aspetter tranquillamente il sonno vivendo l'istante.
Inizialmente si rester supini; successivamente, preferibile assumere la cosiddetta
"posizione del leone": appoggiati sul fianco destro, con la testa rivolta a Nord, le gambe
vengono tirate lentamente verso l'alto piegando le ginocchia. Si piega in alto anche il
braccio destro e si colloca la guancia destra sul palmo della mano destra, mentre il braccio
sinistro riposa sulla gamba sinistra (vedi figura qui sotto).

B) I SOGNI
Il sogno tuttora un fenomeno dal significato oscuro per la scienza ufficiale ed
accademica. Esso si accompagna ad un particolare stato bioelettrico della corteccia
cerebrale, registrabile elettroencefalograficamente, presente pi volte in modo ricorrente
nel corso del sonno ed abbinato ad attivit motoria dei muscoli oculari estrinseci (fase
"REM", o dei rapidi movimenti oculari).
In un periodo relativamente recente (anni '50), la ricerca sperimentale ha permesso di
accertare che la frequenza e la durata dei periodi REM, detti anche "periodi del sogno",
non sono sempre gli stessi nel corso della vita.
Dal primo al quinto giorno di vita, l'attivit REM occupa il 50% del tempo totale del sonno;
dal 5 giorno fino al compimento del primo anno, il 30%; a partire dai due anni di vita in
poi, la durata della fase REM pressoch la stessa, ed pari a circa il 20% della durata
totale del sonno. I bambini prematuri (da 2 a 10 settimane prima del termine) hanno
unattivit REM pari a circa il 60% del tempo totale del sonno, che a sua volta dura circa
20 ore nella giornata.

Molti studiosi hanno cercato di indagare sul fenomeno "sogno". Freud, nel secolo scorso,
aveva intuito due cose importanti:

che il materiale del sogno generalmente fornito dalle impressioni che il soggetto
riceve durante la vita di veglia;
che la scena del sogno si crea attraverso cinque meccanismi variamente intrecciati
tra loro: drammatizzazione, concentrazione, dispersione, spostamento dell'accento,
trascrizione simbolica ("elaborazione primaria" del sogno).

Ancor oggi, le sue intuizioni mantengono un'importanza rilevante: il simbolo considerato


il linguaggio con cui il sogno si esprime, e la sua decifrazione fondamentale per la sua
interpretazione. Alcune riserve possono essere mosse alla teoria del sogno costruito sul
materiale proveniente dall'esperienza della vita di veglia, la cosiddetta teoria dei "resti
diurni": che esperienza della vita di veglia pu infatti avere un neonato che dorme
praticamente in continuazione e che pure in continuazione sogna? Vedremo che il
problema si risolver facilmente quando daremo al sogno il significato affidatogli dalla
tradizione esoterica.
Rimandiamo alla letteratura scientifica specializzata chi volesse continuare questo filone di
ricerca.
*******
Considereremo ora il sogno alla luce della tradizione esoterica.
Se abbiamo presente la struttura del Cosmo nel nostro "sistema", potremo facilmente
capire la definizione seguente: il sogno un'esperienza del Mondo Astrale, effettuata
generalmente in modo incosciente e con uno pseudocorpo (detto anche "corpo dei
desideri" o "fantasma astrale") .

Freud stsso aveva gia' a suo tempo definito il sogno come "espressione di un desiderio"
soggiacente ai meccanismi di rimozione.

Mentre il Corpo Fisico giace addormentato, immobile e con i 5 Centri in completo riposo
(solo gli occhi si muovono), colui che sogna (cio il 3% di Essenza libera pi il restante
racchiuso negli Ego) si reca nel Mondo Astrale Inferiore. Il Corpo Fisico perde
momentaneamente la funzione di veicolo di manifestazione e l'Essenza vi resta collegata
soltanto attraverso un cordone di sostanza eterica, e quindi invisibile, denominato
"cordone argenteo" (ANTAKARANA per lIndostan). Ci consente in ogni momento, in
caso di necessit, il rientro immediato della persona che sogna nel proprio Corpo Fisico.
L'Antakarana, che di norma resta "arrotolato" allinterno dello spazio psicologico della
persona, pu allungarsi o "srotolarsi" senza limite, permettendo qualsiasi esperienza nel
tempo e nello spazio. Ricordiamo che nel Mondo Astrale lo spazio/tempo si riduce a un
punto matematico privo di materia, e che pertanto in esso possibile volare, penetrare nei
corpi e trasportarsi ovunque nel passato e nel futuro.
(per ingrandire l'immagine, cliccarci sopra)

L'esperienza del sogno rappresenta quindi una sorta di "sdoppiamento". Il sognatore, pur
rimanendo collegato al Corpo Fisico, suo abituale veicolo di manifestazione, ne assume
un altro, il Corpo Astrale Lunare, detto anche Corpo dei desideri o Fantasma astrale. In
realt, il Corpo Astrale Lunare non un vero veicolo, paragonabile, per esempio, al Corpo
Astrale Solare. Il "fantasma astrale" una struttura assai vaga, costituita dagli Ego e dalla

percentuale di Essenza libera di chi sogna tenuti, per cos dire, insieme dall'Antakarana.
Struttura che andrebbe completamente dispersa se l'Antakarana fosse tagliato.
Generalmente, il Corpo Astrale Lunare non un Corpo cosciente e consapevole. Infatti, il
suo 3% di Essenza libera addormentato esattamente allo stesso modo in cui
addormentato nello spazio psicologico allo stato di veglia. Ci significa che colui che nella
vita di veglia ha la Coscienza addormentata, ha la Coscienza addormentata anche nel
sogno: in esso egli non sar presente e l'esperienza sar gestita unicamente dagli Ego
che, in modo completamente meccanico, eseguiranno la loro rappresentazione priva di
senso, spinti solo dalla loro energia individuale.
Ora, se vogliamo che il sogno diventi un'esperienza utile per il lavoro interno, sono
necessarie due cose:
1) che il sogno sia vissuto in modo cosciente;
2) che al mattino esso possa essere ricordato.

Il sogno cosciente. (Il sogno tantrico. Lo Yoga del sogno)


Perch il sogno possa essere vissuto in modo cosciente e consapevole, indispensabile:
1) vivere in modo cosciente la vita di veglia (si veda quanto gi detto a proposito del
sonno), mantenendosi in autoricordo e autoosservazione di istante in istante, nel pieno
utilizzo dei 5 sensi e nel perfetto equilibrio dei 5 Centri;
2) addormentarsi secondo le regole dello Yoga del sonno.
Successivamente, si potr anche utilizzare uno dei due metodi seguenti:
1) addormentarsi cercando di ritornare in un sogno compiuto nella notte precedente, con
lo scopo di completarlo o di chiarirne qualche aspetto oscuro; in tal caso ci si
addormenter profondamente concentrati sulla scena del sogno in cui si vuole entrare;
2) addormentarsi utilizzando il cosiddetto "elemento iniziatore del sogno", cio
quell'elemento (persona, situazione, oggetto) che l'analisi dei diversi sogni dimostrer
essere in comune con tutti; in tal caso ci si addormenter profondamente concentrati
sull'elemento iniziatore.
Un sogno pu dirsi cosciente quando il sognatore:
a) riesce a ripetere intenzionalmente un sogno fatto in precedenza;
b) riesce ad essere attivo nel suo sogno e a costruire scene diverse;
e) riesce a separarsi volontariamente dalla scena del sogno per condurre delle ricerche
autonome.
Chi investiga nei sogni coscientemente scopre ben presto che essi si rivelano attraverso
quattro tappe consecutive (le quattro luci del sogno):
1) La "luce della rivelazione": il sogno incomincia a rivelarsi attraverso il suo linguaggio
simbolico, analogico, drammatico ecc.;
2) la "luce dell'accrescimento": la scena del sogno si comprende meglio, i riferimenti agli
Ego e ai Centri coinvolti diventano pi chiari;

3) la "luce della realizzazione immediata": si scopre il crudo realismo dei Mondi Interni,
senza abbellimenti o meccanismi elaborativi; l'Ego appare in tutta la sua evidenza;
4) la "luce dell'illuminazione interiore profonda": il sogno si rivela come stato di estasi
mistica.

Il ricordo dei sogni.


Diamo adesso qualche suggerimento per ricordare i sogni della notte.
1) Coricarsi ed addormentarsi secondo le regole del sogno cosciente.
2) Al risveglio, restare immobili; con i primi gesti automatici il ricordo del sogno spesso si
dilegua.
3) Cercare di svegliarsi spontaneamente. Le prime volte, per, pu tornar utile posizionare
qualche sveglia nel cuore della notte, perch un sogno interrotto si ricorda meglio.
4) Cercare di ricordare i sogni subito, non appena svegliati, facendo la retrospezione della
notte sempre immobili nel letto. Pi infatti passa il tempo, pi evidente si fa il processo di
"elaborazione secondaria" del sogno".

Per "elaborazione secondaria" di un sogno si intende il processo attraverso cui esso,


originariamente irrazionale ed incomprensibile a causa dei meccanismi di elaborazione
primaria, viene progressivamente dotato dalla mente di una struttura logica, che pero' lo
priva degli autentici significati originari.

5) Se non si ricorda nulla, pronunciare il mantra RA-OM GA-OM con grande


concentrazione.
6) Trascrivere i sogni cos ricordati in un apposito quaderno, che deve restare di uso
assolutamente personale e che dovr essere riletto e studiato dall'interessato
periodicamente (per esempio, una volta al mese). Pertanto, il quaderno servir soltanto al
sognatore; egli potr, analizzando i sogni, scoprire analogie, elementi ricorrenti, svelare
simboli, rivelare Ego, evidenziare i Centri maggiormente squilibrati ecc..
*******
Il sogno un'esperienza privata che non si racconta a nessuno. Ci, per almeno tre motivi:
1) I simboli di un sogno possono essere scambiati per realt da una persona esterna e
suscitare equivoci, gelosie, risentimento, invidia ecc.;
2) nessuno in grado di interpretare i sogni di un altro perch, salvo poche eccezioni, non
esistono simboli decifrabili in modo univoco: ognuno di essi possiede un significato
personale ed individuale, che va svelato caso per caso dall'interessato;
3) raccontare i propri sogni presuppone sempre protagonismo, curiosit e mitomania.
*******
I sogni possono essere di due tipi, entrambi ugualmente importanti, se compiuti in modo
cosciente, per il lavoro interno:
1. sogni meccanici;
2. esperienze dell'Essere.

SOGNI MECCANICI
Sono quei sogni collegati ai cinque Centri della macchina umana (specialmente al Centro
Motore) e che ripetono in modo incoerente, frammentario e paradossale la vita di tutti i
giorni. Essi sono dunque espressione dei diversi Ego che, durante il giorno, si esprimono
nei diversi Centri e che agiscono nel movimento, nelle viscere, nell'intelletto, negli stati
d'animo, nei muscoli e nel sesso e che, di notte, mentre il Corpo Fisico dorme, continuano
ad agire con il desiderio.
E importante riuscire a ricordare tali sogni e a rendersene coscienti, perch attraverso di
essi possibile risalire agli Ego che li hanno generati e ai Centri che li hanno subiti senza
l'interferenza della mente che, in una normale retrospezione o autoanalisi, tende sempre a
giustificare e a scusare.
Si capisce, quindi, l'importanza data da Freud ai sogni come elemento di analisi suo
sistema psicoanalitico. Si capisce anche il detto di Platone: L'UOMO SI CONOSCE DAI
SUOI SOGNI.
Dei cinque meccanismi di elaborazione primaria, i sogni meccanici utilizzano soprattutto:
la concentrazione (fatti dispersi durante il giorno vengono concentrati nel sogno in
un'unica scena), la dispersione (accade il contrario), lo spostamento dell'accento (un Ego
non si fa scoprire perch l'azione si accentra attorno ad un altro Ego minore o gi
smascherato), la trascrizione simbolica (l'Ego prende l'aspetto di un animale, di un
oggetto, di un elemento naturale ecc.). A quest'ultimo meccanismo va rivolta un'attenzione
particolare: se infatti il simbolo non viene decifrato, l'Ego non viene scoperto. I simboli
vanno studiati come si studia un alfabeto. Per esempio: la Paura nel Centro Intellettuale
pu essere espressa da una gabbia; la Paura nel Centro Emozionale, dal pianto; la Paura
nel Centro Motore, da un inseguimento, e cos via.
L'abitudine di trascrivere questi sogni sul quadernetto rappresenta una vera e propria
AUTORIVELAZIONE.

ESPERIENZE DELLESSERE
Non tutti i sogni sono espressione di Ego. Alcuni riflettono certe esperienze che l'Essenza
compie nel Mondo Astrale. L'Essenza compie sempre molte esperienze nel Mondo
Astrale; quasi mai, per, esse sono vissute dal sognatore in maniera cosciente, n al
risveglio vengono ricordate. Ci accade perch questi sogni particolari, veri messaggi
dell'Essere interno, si trovano associati a due Centri che sono poco usati dalle persone
comuni e correnti: il Centro Intellettuale Superiore e il Centro Emozionale Superiore. Tali
Centri sono perfettamente sviluppati in tutte le persone, ma il loro utilizzo dipende dal
livello dell'Essere di ciascuno e dalla sua capacit di entrare in relazione stabile con il 3%
di Essenza libera. Ci non toglie che chiunque possa fare, anche in maniera inaspettata,
l'esperienza di questi sogni interessanti.
In certi casi, rari, l'Essere si presenta pi o meno direttamente. In altri casi esso si
presenta nel contesto di scene variamente elaborate. Particolare attenzione va quindi
posta ai sogni contenenti una intensa formulazione drammatica (che un meccanismo di
elaborazione primaria non molto utilizzato dai sogni meccanici). Molto interessanti, poi,
risultano quei drammi che sembrano appartenere ad altri secoli e che si svolgono in
ambienti molto dissimili da quelli pertinenti alla vita di veglia del sognatore. Attenzione va
posta anche a scene di riunioni, discussioni, assemblee, cerimonie che si svolgono in
luoghi insoliti (templi, palazzi, piramidi ecc.) e che coinvolgono persone anziane, strane,
sconosciute.

Il linguaggio di questi sogni fondato principalmente sulla simbologia, sulla numerologia,


sulla legge delle corrispondenze, sulle analogie dei simili e dei contrari. Chi vuole rendersi
consapevole dei messaggi dell'Essere deve dunque dedicarsi allo studio dei simboli e dei
numeri. E ci diventa sempre pi difficile in un mondo che tende progressivamente ad
appiattire ogni linguaggio interiore anche nelle espressioni artistiche, che ne costituivano
fino a pochi anni fa il serbatoio tradizionale.
"Le immagini astrali riflesse nello specchio magico dell'immaginazione non devono mai
essere tradotte alla lettera, visto che sono solo rappresentazioni simboliche delle idee
archetipali e devono essere utilizzate nello stesso modo in cui un matematico utilizza i
simboli algebrici"

Samael Aun Weor: DISCIPLINA DEL SOGNO - Bibilioteca Gnostica, Varese.

L'USCITA NEL MONDO ASTRALE

Iniziamo questo tema con unimportante precisazione di fondo. Molte sette


esoteriche e pseudoesoteriche, tra cui anche molte sette "gnostiche", fanno
dellesperienza astrale un punto di forza, forse a ci spinte dalla filosofia della New
Age. Pur nella convinzione che le esperienze astrali, qualora realizzate, siano
importanti complementi allesperienza diretta dellultrasensibile, si ritiene che esse
non appartengano al patrimonio "gnostico" tradizionale, che invece si riferisce
piuttosto a "sogni" o a "visioni" (Nag Hammadi, cod. VIII,1). Non bisogna quindi
preoccuparsi se lesperienza astrale, pur ricercata, non arriva. Un sogno cosciente,
come vedremo subito, unintuizione o una visione nel corso di una qualunque
pratica meditativa possono valere altrettanto.

L'Astrale un mondo immateriale, al di l del tempo e dello spazio. Tutto vi si


svolge in un eterno presente e senza i limiti caratteristici del Mondo Fisico: peso,
massa, densit, gravitazione, consistenza ecc. . Lo si pu visitare con un corpo
parimenti immateriale, privo dei condizionamenti del Corpo Fisico (5 sensi,
necessit biologiche, membra ecc.) e pertanto capace, anche in volo, di esplorarne
tutti gli aspetti e di essere attivamente presente in tutte le vicende che vi accadono
nel passato, nel presente e nel futuro.
Tuttavia, l'Astrale Inferiore possiede il numero doppio di leggi del Mondo Fisico. E'
dunque, rispetto ad esso, un mondo pi complicato e pi condizionato. La sua
complicazione espressione diretta dell'Ego, che l trova la sua dimora abituale.
L'Astrale Inferiore infatti il primo dei nove mondi infernali, detto anche Circolo
della Luna, o Regno dei morti, o Mondo dei sogni. Esso un mondo parallelo al
Mondo Fisico, di cui la Legione riproduce la parvenza. Vi si trovano tutte le
proiezioni dei desideri dell'uomo: un architetto l trova le sue case e le sue citt; un
ladro, le sue vittime, il suo denaro e le sue prigioni; il disoccupato, le sue
preoccupazione; il dissoluto, le case da gioco, le sue donne, i suoi locali notturni
ecc..
L Astrale Superiore un'altra cosa. Esso possiede la met delle leggi presenti nel
Mondo Fisico, nei cui confronti quindi meno complicato. Nell'Astrale Superiore
l'energia vibra con intensit e frequenza maggiore di quella del Mondo Fisico, e
tutto vi accade in modo pi reale, pi vivo e pi rapido. Si pu anzi affermare che il
Mondo Fisico sia un lento e tardivo riflesso del Mondo Astrale Superiore, o meglio,
la sua cristallizzazione. Ci che accade nel Mondo Fisico diluito nel tempo, gi
accaduto nel Mondo Astrale Superiore, L si trovano i grandi templi della "magia
bianca", il tempio di Alden (della medicina), il tempio della Giustizia Cosmica
(tribunale del Karma) con il libro individuale del dare e dell'avere, i grandi templi di
saggezza. Entro questi templi, Maestri autorealizzati operano per il bene
dell'umanit. Accanto ai templi della "magia bianca" esistono naturalmente i templi
della "magia nera", rifugio di coloro che, coscientemente, sono al servizio di Satana.
E' nel Mondo Astrale, soprattutto, che avviene la "gran battaglia".

Con il termine "USCITA NEL MONDO ASTRALE" si intendono tutte le esperienze del
Mondo Astrale quando il Corpo Fisico giace addormentato. I sogni che compiamo
ogni notte, anche senza volerlo, sono quindi vere e proprie uscite nel Mondo
Astrale. Non c' nulla di strano o di pericoloso, dunque, nelle esperienze astrali.
Ogni notte, dormendo, chiunque le compie, anzi, le deve compiere per necessit
biologica. Non trovano pertanto credito i cosiddetti "intimoritori", cio coloro che
dissuadono dalluscire in astrale paventando pericoli che, in realt, per esperienza
comune, sono inesistenti.
Gli unici veri pericoli, da cui seriamente dobbiamo guardarci, sono il FANATISMO e
la MITOMANIA.

Mettiamo in guardia, comunque, coloro che sono troppo suggestionabili o che dovessero tendere,
per problemi di salute, agli stati allucinatori o dissociativi, dal cercare di effettuare da soli pratiche di
astrale, senza l'aiuto di una persona esperta. Ricordiamo che in certi soggetti queste pratiche sono
controindicate. Ricordiamo anche la necessit che queste esperienze avvengano in modo naturale,
senza ricorrere a sostanze che alterino lo stato di vigilanza: ogni droga, sia pur leggera, distruttiva
a livello fisico, psichico e spirituale e riduce la quota di Essenza libera.

L'uscita in Astrale praticamente un'esperienza di "sdoppiamento". Come avviene


nei sogni, mentre il Corpo Fisico resta sdraiato e immobile, il Corpo Astrale si reca
nel proprio mondo. Il collegamento tra i due corpi sempre e comunque assicurato
dalla presenza del "cordone argenteo" o Antakarana, che per nessuna ragione pu
essere interrotto. L'interruzione dell'Antakarana un evento che nulla ha a che fare
con ci che pu accadere durante lo sdoppiamento, ma che dipende unicamente
dalla precisa volont dell'Essere Interno (in questo caso, dalla Madre Divina
Individuale, vedi capitolo seguente).
Al di fuori del sogno comune, due sono i tipi possibili di sdoppiamento astrale
cosciente:
1. L'uscita cosciente in Astrale
2. L'uscita in Corpo Astrale Solare.
1) L'uscita cosciente in Astrale
Per questo tipo di sdoppiamento non necessario aver generato il Corpo Astrale
Solare. L'esperienza avviene con il CORPO LUNARE, e l'Astrale visitato quello
inferiore. E' quindi un'esperienza del tutto sovrapponibile a quella di un sogno
cosciente (vedi argomento del mese precedente). E' un'occasione importante per lo
studio degli Ego, propri o altrui, che si presentano faccia a faccia ripetendo scene o
azioni di tutti i giorni, magari frammentarie o confuse. Lo stato di coscienza vigile
dello sperimentatore, tuttavia, gli consente di essere parte attiva nella
rappresentazione e, in un certo senso, di dirigerla. Ci offre la possibilit di
acquisire una quantit di informazioni utili per il lavoro interno che, in certi casi, se
la scena vissuta fortemente drammatizzata e simbolica, possono provenire
direttamente dall'Essere (vedi le esperienze dell'Essere dei sogni, argomento
precedente).
2) L'uscita in Corpo Astrale Solare.
Questo tipo di sdoppiamento avviene invece con il CORPO ASTRALE SOLARE,
veicolo cosciente che consente non solo l'esplorazione della parte
infradimensionale del Mondo Astrale (Astrale Inferiore), ma anche quella della parte
sovradimensionale (Astrale Superiore). Solo poche persone possiedono questo
veicolo. Esso, a differenza del Corpo Astrale Lunare, che uno "pseudocorpo", un
CORPO vero e proprio, generato attraverso l'uso cosciente della sessualit in
accordo con i meriti del cuore. Il Corpo Astrale Superiore, pertanto, il prodotto

della pratica costante e concreta dei cosiddetti tre fattori per la rivoluzione della
Coscienza:
o
o
o

eliminazione progressiva degli Ego;


amore disinteressato per l'umanit;
lavoro con l'alchimia, in quanto il tipo particolare di energia del Corpo Astrale
Solare, che nulla ha a che fare con quella del Corpo Lunare, pu essere
generata solo da un processo di TRASMUTAZIONE delle sostanze biologiche
grezze, capace di trasformare l'energia chimica in Coscienza.

Si suole affermare, peraltro, che il Corpo Astrale Superiore e il Corpo Mentale Superiore possono
essere generati solo attraverso la pratica del Secondo Fattore, senza il concorso degli altri due.

Attraverso i 7 sensi di questo Corpo meraviglioso, ottenuti dall'attivazione dei 7


chakra della colonna vertebrale, possibile entrare in contatto diretto con realt di
eccezionale importanza per proseguire nel lavoro interno. I reali progressi ed anche
i regressi di questo lavoro sono infatti visibili e verificabili in maniera oggettiva solo
nei Mondi Interni, di cui il Mondo Astrale Superiore fa parte. E' l che L'INTIMO
(Atman), cio l'Essere Reale di una persona, il Maestro Interno di ciascuno, subisce
le prove e riceve le vere iniziazioni. E' nei Mondi Interni che si decidono le questioni
pi importanti, karmiche, di un'esistenza. Normalmente, colui che non usa il Corpo
Astrale Solare e nemmeno sa vivere coscientemente le altre esperienze di
sdoppiamento non riesce nemmeno a immaginare come la sua vita, nel Mondo
Fisico, sia un pallido riflesso di ci che avviene, in realt, nel Mando Astrale
Superiore.

Non dobbiamo confondere le vere iniziazioni, quelle cio che l'INTIMO riceve nei Mondi Interni, con
le iniziazioni comunemente dispensate, e spesso purtroppo vendute, dalle numerose scuole
pseudoesoteriche. Le vere iniziazioni corrispondono a progressi reali e tangibili nel lavoro interno e
si accompagnano a facolt che il soggetto acquisisce in modo concreto.

Basterebbe, per cambiare in meglio la propria vita nel Mondo Fisico, almeno una
volta essere accanto al nostro Intimo nel corso di una cerimonia che si celebra in un
Tempio di saggezza; o essere coscienti mentre, con trepidazione, si sfoglia il
grande Libro del dare e dell'avere nel Tempio circolare della Giustizia Cosmica.
Cinque minuti di lavoro cosciente nell'Astrale Superiore possono equivalere a dieci
anni di lavoro nel Mondo Fisico.

TECNICHE
Esistono diverse tecniche proponibili per l'uscita in Astrale. Esse sono le medesime
per entrambi i tipi di sdoppiamento, e sono pertanto utilizzabili sia da chi possiede il
Corpo Solare, sia da chi non lo possiede. In quest'ultimo caso, lo sdoppiamento
avverr, fin tanto che il Corpo Solare non viene generato, con il Corpo Lunare, e si
riceveranno anche cos importantissimi insegnamenti.
Prima di illustrare due di queste tecniche, ricordiamo alcune fondamentali note
preliminari:
1. Lo sdoppiamento va praticato unicamente per ricevere aiuto nel lavoro
interno, proprio o altrui. Praticarlo per altri fini costituisce un'azione che
dovr poi essere karmicamente compensata.
2. Lo sdoppiamento pu anche verificarsi con facilit, in modo quasi
meccanico. I benefici nel lavoro interno, per, si ottengono solo in
proporzione ai propri meriti. E' il caso, per esempio, di chi "eredita" il Corpo
Solare, e l'abitudine a servirsene, per averlo generato in un'esistenza
precedente.

3. Lo sdoppiamento avviene pi facilmente in colui che aperto al nuovo, che


capace di uscire dal pregiudizio e dagli schemi mentali, che disposto anche
a cambiare il proprio modo di pensare e di capire. Ci significa che,
psicologicamente, esso va preparato da un continuo stato di all'erta novit e
all'erta cambiamento.
4. Lo sdoppiamento generalmente non riesce a chi ha molto sviluppato l'Ego
della Paura. E' consigliabile, pertanto, se necessario, prima indebolire questo
difetto secondo metodi illustrati nella terza parte di questo compendio.
5. E' necessario imparare a vivere l'istante in ogni momento della propria
esistenza, praticando sempre l'Autoricordo e l'Autoosservazione. Ci
produrr un aumento del livello di Coscienza anche nel Mondo Astrale.
6. L'esperienza di sdoppiamento richiede un certo tempo e la sussistenza di
determinate condizioni: tranquillit, isolamento, silenzio. E' indispensabile,
prima di effettuarla, essere sicuri di non essere disturbati. Ci non toglie che,
quando il partner sia particolarmente affiatato, lo sdoppiamento possa anche
essere effettuato in coppia.
7. Lo sdoppiamento non un fatto intellettuale o, ancor peggio, mentale: un
fatto emozionale e, come per i sogni, si realizza attivando il Centro
Emozionale Superiore.

Illustreremo adesso brevemente due tecniche per l'uscita in Astrale. La prima


chiamata "tecnica della piramide"; la seconda, "tecnica del saltino". Entrambe
utilizzano la facolt della CONCENTRAZIONE e dell'IMMAGINAZIONE e si
organizzano la prima attorno al momento di passaggio tra la veglia e il sonno, la
seconda durante un sogno, anche meccanico.
Tecnica della piramide.
1. Chi si serve per la prima volta di questa tecnica dovr, nei giorni precedenti la
pratica, prendere confidenza con il simbolo della PIRAMIDE (Ricordiamo che un
filone importante della Gnosi quello di Alessandria dEgitto). A tal fine, potr cercare su
qualche libro le misure della piramide di Cheope (ritenute tra le misure
perfette) e provare a disegnarla. Potr immaginare di esserne l'architetto e di
concepirla cos come essa era in realt migliaia di anni fa. La orienter nello
spazio con le quattro facce rivolte ai quattro punti cardinali, ne studier le
proporzioni, il volume, il perimetro, ne progetter la porta (rivolta a Nord), gli
interni con i vari utilizzi e meccanismi. Potr studiarne le proiezioni
geometriche, i punti di forza e di concentrazione energetica. I pi abili nella
manualit potranno provare a costruirne una in scala ridotta, piccola come un
soprammobile o sufficientemente grande da potervi entrare. Quelli
particolarmente interessati potranno approfondire la conoscenza dell'Egitto
antico con l'aiuto di riviste, libri o, pi efficacemente con l'immaginazione.
2. Ci si stender supini sul letto o su un tappeto, con la testa rivolta a Nord, in
una stanza contenente i tre colori fondamentali (rosso, gallo, blu).
3. Ci si rilasser completamente, vivendo l'istante e vuotando la mente.
4. Si invocher mentalmente la Madre Divina, affinch guidi e protegga la
pratica, si cercher di sentirne la presenza attraverso il Centro Emozionale
Superiore.
5. Si pronuncer mentalmente e ripetutamente il sacro mantra FA-RA-0N, in
questo mod: FAAAA ... RRRAAAA ... ONNNN... . Le tre sillabe hanno un
significato profondo: FA la nota su cui vibra il Mondo Astrale; RA il nome
del Sole, il dio egizio corrispondente all'Assoluto; ON, analogo OM, un
potente mantra di forza.

6. Mentre si ripete il mantra, ci si concentrer sulla piramide di Cheope,


immaginandola in tutti i particolari, in modo da sentire la sabbia calda del
deserto, vedere il sole che ne illumina la punta dorata, udire il canto dei
sacerdoti, odorare i profumi che vi si sprigionano ecc..
7. Ci si concentrer, contemporaneamente, sulla profonda pesantezza del corpo
nello stesso istante in cui normalmente sopraggiunge il sonno. In quel
preciso momento ci si alzer dal letto.
Si ripeter pi volte la pratica fino a quando si verificher lo sdoppiamento e
vedremo il Corpo Fisico come un involucro freddo e immobile disteso sul letto, e ci
si accorger di galleggiare nella stanza. Potremo allora coscientemente entrare
nella piramide e prendere parte alle cerimonie sacre che si svolgono al suo interno.
Cose da ricordare:

chi usa il Corpo Lunare non visita la piramide reale, ma la sua proiezione nel
mondo dei sogni. Tuttavia, anche se non prende concretamente parte a ci
che gli vien dato di sperimentare, lo sdoppiamento cosciente e i messaggi
che riceve sono messaggi dell'Essere;
ogni Tempio, come gi quello di Salomone (I Re, 7, 21), possiede due colonne ai
lati del portale d'ingresso: IACHIN a destra (maschile), BOAZ a sinistra
(femminile). Ricordarsi di salutarle nel modo seguente: tenendo le mani
incrociate petto, la destra sulla sinistra, le gambe unite e gli occhi chiusi,
pronunciare "Iakin" piegando la testa verso la spalla destra e "Boaz"
piegandola poi verso la spalla sinistra. Il Guardiano presente sulla soglia
lascer passare.

Tecnica del "saltino".


1. Chi si vuol servire di questa tecnica dovr, nei giorni che precedono la
pratica, fare spesso un saltino in aria chiedendosi: "sono nel Mondo Fisico o
nel Mondo Astrale?". Dal momento che egli si trova nel Mondo Fisico, ricadr
subito a terra. E' importante che il saltino sia fatto spesso e il pi
coscientemente possibile, con vero dubbio, vivendo l'istante e cercando di
non essere osservati per non dover dare spiegazioni imbarazzanti.
2. 2) 3) 4) Vedi i punti 2), 3), 4) della tecnica precedente.
5. Ci si concentrer sul cuore e si far risuonare mentalmente la vocale "O". Si
immaginer il cuore come se fosse un fiore dai petali colorati mentre gira nel
petto in senso orario (nel senso, cio, delle lancette di un orologio
appoggiato sul petto e rivolto in avanti).
6. Si rester cos, perfettamente immobili e concentrati, usando la tecnica per il
sogno cosciente, fino a che sopraggiunge il sonno.
7. Durante il sogno SI FARA' IL SALTINO e ci si trover a fluttuare nellaria.

Non sempre occorre che il sogno sia cosciente. Anche durante un sogno meccanico, se labitudine a
fare il saltino di giorno abbastanza radicata, potr capitare di fare un saltino.

Anche questa tecnica va utilizzata pi volte di seguito, finch non riesce.


Diamo qui sotto due esempi di raffigurazione schematica di uscita con corpo lunare
e con corpo solare.

LA MORTE E LA NASCITA DEL CORPO FISICO


Abbiamo gi considerato che l'uomo, cos come incoscientemente vive, altrettanto
incoscientemente nasce e muore, non essendo capace di essere presente
nemmeno nei momenti fondamentali della sua esistenza. I veri processi della vita e

della morte gli restano sconosciuti ed egli si f erma alla loro apparenza esterna,
puramente materiale.
In realt, ci che avviene nel Mondo Cellulare in occasione della morte e della
nascita del Corpo Fisico solo l'aspetto pi grossolano di tutti i molteplici fenomeni
che si verificano nei Mondi Interni.
Cercheremo adesso brevemente di riassumerli alla luce di ci che al riguardo
riferisce la Tradizione Esoterica.

La morte del Corpo Fisico


La MORTE un evento naturale per tutti i Corpi Fisici. Nulla, nella vita, pi certo
della morte, eppure nessuno ne parla mai. L'uomo vive credendosi immortale, forse
perch teme, probabilmente con ragione, che le sue certezze possano crollare di
fronte al suo mistero. La morte fisica di ogni essere umano causata
dall'interruzione del "cordone d'argento" (Antakarana). Tale interruzione non si
verifica mai casualmente: questo evento regolato coscientemente dalla legge del
Karma e avviene con il consenso della Madre Divina Individuale. L'interruzione
dell'Antakarana provocata da un raggio proveniente dai Mondi elettronici (vedi
argomenti precedenti), un raggio divino potentissimo a cui nulla e nessuno pu
resistere. Per nessun altro motivo l'Antakarana si pu spezzare. Questo raggio,
proveniente dalla sesta dimensione, manovrato da apposite Gerarchie che
operano nel Mondo Astrale, gli Angeli della morte. L'interruzione dell'Antakarana
causa della separazione definitiva tra Corpo Fisico ed Essenza, separazione che sta
alla base di tutti i ben noti fenomeni disgregativi a livello materiale comunemente
associati al fenomeno della morte.
Con la morte, tre cose si dissolvono inesorabilmente: 1) il Corpo Fisico; 2) il Corpo
Vitale; 3) la Personalit.
Tutti conoscono il disfacimento del Corpo Fisico, ma ignorano che esso solo una
conseguenza del disfacimento del Corpo Vitale, cio di quel Corpo termo-elettromagnetico tetradimensionale i cui atomi si compenetrano in ogni atomo del Corpo
Fisico mettendolo in grado di funzionare.

Possiamo definire il Corpo Vitale anche come la quarta dimensione del Corpo Fisico.

Pertanto, il Corpo Fisico imputridisce nel sepolcro contemporaneamente alla


dissoluzione del Corpo Vitale. Talvolta quest'ultimo si rende visibile sotto forma di
fiammella azzurrognola (fuoco fatuo) che brucia sulla tomba. Ad un robusto Corpo
Fisico corrisponde un forte Corpo Vitale; per entrambi, dopo la morte, si
dissolvono rapidamente al pari di altri corpi pi deboli. Anche la Personalit si
dissolve, non c' domani per la Personalit del morto. Essa rappresenta la "traccia
energetica" degli Ego del morto che persiste nel Mondo Fisico. Ma, dal momento
che la somma vettoriale degli aggregati uguale a zero, questa energia, dopo
l'esalazione dell'ultimo respiro, essendo completamente illusoria, inesorabilmente si
esaurisce pi o meno lentamente nel tempo in proporzione alla sua carica.
Una personalit forte resta ancora a lungo, dopo la morte, nel Mondo Fisico; e, dal
momento che meccanica, si esprime maggiormente l dove maggiormente si
espressero gli Ego del defunto. Talvolta essa pu rendersi percepibile con varie
manifestazioni energetiche: rumori, movimenti di oggetti, tenui parvenze.
L'immaginario popolare chiama queste manifestazioni con il nome di "fantasmi" o
"spettri".

Ci che rimane dopo la morte rappresentato degli EGO e dall'ESSENZA. Essi


vengono a costituire ci che si chiama "il defunto". Nessun Ego pu venir distrutto
con la Morte Fisica. L'Ego pu venir distrutto solo con la Morte Mistica attraverso il
lavoro interno, o con la Morte Seconda nei Mondi Inferni, cio con l'eliminazione
meccanica, nell'involuzione, da parte della Natura.

A nulla pertanto servono l'omicidio (e quindi anche la pena di morte) o il suicidio. Per esempio, se un
malfattore viene ucciso, esso, con i medesimi difetti, ritorner in un altro Corpo Fisico e sar
karmicamente collegato nuovamente con l'uccisore; se un giocatore sfortunato si suicida, egli, con il
medesimo Ego del gioco, ritorner in un altro Corpo Fisico ma, per legge del Karma, questa volta
magari sar fortunato e costretto a disincarnare quando meno lo vorrebbe.

D'altra parte, l'Essenza non sopravvive in forma integra e libera che nella misura di
un 3%. Tutto il restante 97% sopravvive in forma pluralizzata inglobata nei singoli
Ego.
Ego ed Essenza, dopo la morte, immediatamente dopo lesalazione dellultimo
respiro, si recano nel loro mondo, il Mondo Astrale Inferiore (Limbo o Mondo della
Luna), le cui caratteristiche, gi ricordate nei capitoli precedenti, sono ancora ben
precisate nel Bardo: "Oh! nobile per nascita! ... il tuo corpo attuale, essendo un
corpo di desiderio ... non un corpo di materia grossolana, sicch ora tu hai il
potere di attraversare qualunque massa rocciosa, colline, macigni, terra, case, e lo
stesso monte Meru, senza trovare ostacolo ... Ora possiedi il potere delle azioni
miracolose che tuttavia non frutto di alcun Samadhi, bens del potere che viene a
te naturalmente ... Tu puoi raggiungere istantaneamente qualunque luogo che
desideri; hai il potere di giungere in quel luogo, nel tempo che un uomo
impiegherebbe per aprire o chiudere la mano. Questi diversi poteri di illusione e di
cambio di forma, non li desiderare, non li desiderare" ("IL BARDO THODOL, ovvero IL
LIBRO TIBETANO DEI MORTI", ed. Atanor; la presente traduzione tratta da: "Il libro dei morti" di S. A.
Weor ed. Biblioteca Gnostica).

In realt, dopo il taglio dell'Antakarana, il Corpo di Desiderio ("fantasma astrale")


subito svanisce: venuto meno il legame del "cordone d'argento" , il defunto si
disperde totalmente nell'Astrale Inferiore. Ciascun Ego lo rappresenta. Ogni defunto
contemporaneamente tante entit diverse quanti sono i suoi Ego. Un
chiaroveggente vede vagare nel Limbo tante diverse ombre, tutte appartenenti alla
medesima Essenza.
In ci sta la differenza tra la morte e il sogno, nel fatto che il taglio dell'Antakarana
distrugge anche il Corpo Lunare. Il defunto, per, non se ne accorge: il Corpo
Lunare non in realt un vero Corpo, e per lui la morte come un sogno, lo stesso
sogno che in fondo era la sua vita (Amleto).
La morte sempre la conseguenza di un GIUDIZIO (vedi il "Banchetto di Baldassarre",
Daniele, 5,5.) affidato alle Gerarchie del Karma. Al verificarsi di determinate condizioni,
che appaiono imperscrutabili all'uomo comune, le predette Gerarchie giudicano
l'Essenza e la fanno disincarnare (primo giudizio). Come ogni evento karmico,
anche la morte pu essere oggetto di contrattazione o di dilazione.
Se il Karma agisce, i Giudici affidano agli Angeli della morte il compito di regolare il
raggio elettronico proveniente dalla sesta dimensione. Essi tengono in mano lo
strumento simbolico del taglio dell'Antakarana, la falce. Talvolta possono rendersi
visibili al moribondo sotto la forma di esseri bellissimi e nello stesso tempo
terribilmente spaventosi.
La potenza del raggio, al momento dell'esalazione dell'ultimo respiro, libera la
Coscienza e il Giudizio del disincarnato che vede, durante i tre giorni e mezzo che
seguono la morte, passare retrospettivamente tutta la sua vita (prima
retrospezione). Questo accade in modo straordinariamente rapido e sconvolgente.
Dice il Bardo: "Sei stato svenuto durante gli ultimi tre giorni e mezzo. Non appena ti

riprenderai dallo svenimento, penserai: Cosa successo? . Poich in questo


momento tutto il Samsara sar in rivoluzione" .
Successivamente l'Essenza, libera nel Mondo Astrale, entra in uno stato di
coscienza di tipo lunare, e torna a rivivere la sua ultima esistenza in modo pi calmo
e pi tranquillo, dal momento che la vibrazione del Mondo Molecolare pi lenta di
quella dei Mondi Elettronici (seconda retrospezione). Sotto l'influenza lunare, il
disincarnato rivive ogni scena della sua ultima esistenza dalla vecchiaia alla
nascita, ritorna a visitare i luoghi che frequentava in vita, a dire e a fare ci che
aveva detto e fatto. Questa volta, per, il suo 3% di Coscienza lunare, non pi
seppellito dalla Legione degli Ego, riesce a capire le cose per ci che veramente
sono e prova gioia profonda per il bene compiuto e profondo dolore, invece, per
aver compiuto il male.
Terminato il processo retrospettivo, l'Essenza del defunto pienamente
consapevole del risultato e del valore finale della sua esistenza terrena, ed pronta
e desiderosa di compensare karmicamente i propri errori: affronta quindi
serenamente e volontariamente il secondo giudizio, quello che decider della sua
sorte.
Tutti questi eventi fanno della morte un vero e proprio cammino iniziatico: ci che il
defunto non ha saputo comprendere da vivo lo comprende adesso nel Mondo
Astrale, dove la Coscienza libera, non pi oppressa dagli Ego, pu rendersi conto
del suo operato con l'aiuto oggettivo dei Maestri del Karma.
Il defunto si presenta quindi nuovamente di fronte al Tribunale del Karma (secondo
giudizio) e subisce una delle tre seguenti sorti:
a. dovr tornare immediatamente nel Mondo Fisico. Ci accade se non ha
ancora esaurito il suo ciclo di esistenze e se il Karma agisce a suo sfavore, se
cio la bilancia pesa dalla parte del debito;
b. potr salire negli stati paradisiaci celestiali della sesta dimensione e ritornare
nel Mondo Fisico solo dopo un "certo tempo", cio dopo aver sperimentato
gioia a felicit ineffabili e ricevuto preziosi insegnamenti per la vita futura. Ci
accade, sempre che abbia a disposizione ancora altre esistenze, nel caso che
la bilancia pesi in suo favore, cio nel caso che abbia nella sua esistenza
passata lavorato per lo sviluppo della Coscienza pur senza aver raggiunto la
Maestria;
c. dovr sprofondare nell'involuzione per tutta un'eternit. Ci accade se non ha
pi esistenze a disposizione e se, nell'ultima, non riuscito a realizzare la
Maestria distruggendo almeno il 50% dei suoi Ego.

In certi casi, per debiti karmici troppo gravi, pu cadere nell'involuzione chi non ancora giunto
all'ultima esistenza. 0, al contrario, in seguito ad un atto di misericordia, pu venir concessa
un'ulteriore esistenza a chi le ha gi tutte completate. Caso particolare sono le cosiddette "case
vuote": Essenza ed Ego, gi in involuzione, mantengono un Corpo Fisico unicamente per essere
strumenti del Karma.

Il defunto che ha invece conseguito la Maestria, dopo aver subito i due Giudizi e le
due retrospezioni, continua il suo lavoro nel Mondi Interni. Se vuole, pu riprendere
volontariamente un Corpo Fisico per il bene dell'umanit. In questo caso non si
parla di "ritorno" ma di "reincarnazione", cio di una incarnazione cosciente e
volontaria.
I parenti del morto, all'oscuro di tutti i processi che avvengono nei mondi superiori,
spinti da falsi sentimenti di piet, di desiderio o di rimpianto, chiamano il congiunto
spesso disperatamente, specialmente durante il funerale, lo vogliono ancora in
mezzo a loro. Ci comprensibile, ma di grande ostacolo per chi, magari ancora
sotto choc per la scarica elettronica, vaga disorientato in cerca di riferimenti,

oppure esegue. in modo sempre pi consapevole, la seconda retrospezione in


attesa della sorte che lo aspetta.
L'unica opera buona che si pu fare per un morto quella di lasciarlo andare, non di
trattenerlo in un mondo che ormai non gli appartiene pi. Citiamo a questo
proposito le parole che, secondo il Bardo, sarebbero da recitare all'orecchio del
morente al momento del trapasso:
Nobile figlio, ci che si chiama la morte ora avvenuto. Tu lasci questo
mondo, ma non sei il solo; la morte viene per tutti. Non restare attaccato a
questa vita per sentimento o per debolezza. Anche se, per debolezza, tu vi
restassi attaccato, non avresti il potere di rimanere qui. Non otterresti altro
scopo che errare nel Samsara. Non essere attaccato, non essere debole,
ricordati della preziosa trinit.
Nobile figlio, qualunque spavento, qualunque forma di terrore possa assalirti,
non dimenticare le seguenti parole e, conservando nel cuore il loro
significato, procedi in avanti; in esse si trova il segreto vitale della
conoscenza: "Oh, quanto l'esperienza della Realt risplende su di me, dato
che ogni pensiero di paura, di terrore, di timore delle apparenze
scongiurato! Possa io riconoscere che ogni apparizione un riflesso del mio
Corpo Lunare; possa io riconoscerle come apparizioni del Bardo. Nel
momento importantissimo di compiere una grande fine, possa io non temere
le turbe delle divinit calme e irritate che sono le mie stesse forme di
pensiero".
Ripeti queste parole, chiaramente, e, ricordandoti del loro significato, procedi
in avanti. Con questo mezzo, qualunque sia la visione di timore o di terrore
che ti possa apparire, il riconoscimento sar certo: non dimenticare dunque il
segreto di queste parole.
Nobile figlio, nel momento in cui -1.1 tuo corpo e il tuo spirito si sono
separati, tu hai conosciuto lo splendore della Verit Pura, sottile, scintillante,
brillante, abbagliante, gloriosa e radiosa- mente impressionante, che ha
l'apparenza di un miraggio passante su di un paesaggio a primavera, in un
continuo succedersi di vibrazioni. Non essere soggiogato, n terrificato, n
timoroso. Ci rappresenta l'irradiazione della tua stessa vera natura. Sappi
riconoscerlo.

La nascita del corpo fisico


Mentre il 3% di Coscienza libera del defunto subisce nel Mondo della tutti i processi
appena descritti, le ombre dei disincarnati, ossia i loro Ego, vagano come spettri in
uno stato completamente infracosciente inattesa del loro destino. Alcuni, la
maggior parte, si esprimeranno in un nuovo Corpo Fisico; altri si avvieranno alla
Morte Seconda precipitando nell'involuzione dei Mondi Inferni; altri ancora, una
minoranza, accompagneranno i Maestri loro viaggio verso la perfezione e si
prospetta quindi davanti a loro il destino della Morte Mistica, cio quello della loro
eliminazione cosciente.
Per tutti, l'attesa avviene nell' ETERNITA', in un mondo senza tempo, mentre nel
Mondo Fisico possono trascorrere istanti, secoli millenni. Ed proprio qui, nel
Mondo Fisico, che talvolta un Ego di chi resta rimpiange colui che si disincarnato,
anche ormai da lungo tempo, al punto tale da cercare di tenerne viva ad ogni costo
la memoria. Si conservano fotografie, ricordi vari, ci si ricorda delle sue abitudini,
dei suoi modi di vestire o di parlare senza peraltro ricordare che, cos facendo, si
ottiene l'unico risultato di mantenerne pi a lungo sulla Terra la Personalit, cio la
sua energia egoica che invece dovrebbe scomparire. Oppure, pi spesso di quanto
non si creda, si organizzano sedute spiritiche nella vana speranza di riprendere i

contatti con chi, ormai sulla strada della Comprensione Profonda, non potrebbe
proprio capire il senso di questo trafficare insulso ed illusorio.

Pertanto, se la seduta spiritica riesce, non l'Essenza che si presenta, bens uno dei tanti Ego di cui
era composto lo spazio psicologico del morto. In questo le sedute spiritiche sono pratiche
assolutamente negative, nel fatto che mettono in rapporto con entit diaboliche (gli Ego).

Per la maggioranza dei disincarnati viene infine il momento del RITORNO. Gli Angeli
della Vita, che lavorano al servizio dei Giudici del Karma, con il consenso della
Madre Divina Individuale uniscono l'Essenza del defunto (quella libera, cio, e
quella contenuta negli Ego) con lo spermatozoo che sta per fecondare un ovulo. Da
quell'istante, l'Essenza collegata con un altro Corpo Fisico, che si va
gradatamente formando e sviluppando. Ogni interruzione del "cordone d'argento"
comporter la perdita di quel corpo e quindi di un'opportunit per
l'autorealizzazione di quell'Essenza .
Il momento e il luogo della nascita, compresa la famiglia del nascituro, sono stabiliti
unicamente dalla necessit di adempiere alla tre leggi del ritorno, della ricorrenza e
del Karma: l'Ego e l'Essenza devono ritornare (ritorno); l'Ego deve ripetere
meccanicamente le sue rappresentazioni (ricorrenza); le situazioni delle nuove
rappresentazioni devono compensare quelle delle esistenze precedenti (Karma). La
rinascita deve avvenire in un luogo e in un momento adatto alla manifestazione di
tutto ci, attraverso anche la giusta scelta del patrimonio genetico del nascituro. In
ci sta la grande complessit del lavoro degli Angeli della vita. E' evidente che, nel
Mondo Astrale, dove il tempo si riduce a un punto matematico, morte e nascita sono
eventi strettamente collegati: la vita incomincia dall'impronta stessa degli "zoccoli
della morte".
Al momento della nascita, dopo 10 mesi lunari dal concepimento, con il primo atto
respiatorio, il 3% di Essenza libera entra per la prima volta nel corpo del bambino,
venendo cos a formare il suo spazio psicologico. Il restante 97%, imbottigliato negli
Ego, continua a vivere nel Limbo (Mondo Astrale Inferiore).
Il neonato, dunque, il cui spazio psicologico formato solo dal 3% di Essenza
libera, totalmente cosciente, anche se solo per una piccola percentuale della sua
completa possibilit. Ci gli basta, tuttavia, per vedere gli adulti mossi dagli Ego,
che si affannano attorno alla sua culla, come una persona sobria vedrebbe un
ubriaco. Vorrebbe aiutarli, calmarli, ma non pu; l'unica cosa riesce a fare quella
di strillare, ma gli adulti non capiscono. Talvolta il neonato si spaventa nel vedere
gli Ego che gli ruotano intorno; e anche questa volta i genitori pensano invece che
possa avere fame o freddo o soffrire d'incubi. Poi, a poco a poco, nel corso degli
anni successivi, anche gli Ego cominciano a penetrare nel suo spazio psicologico,
per imitazione, finch, dopo 100 mesi lunari, a circa 7 anni di et, la "legione"
totalmente rappresentata e pronta ad esprimersi attraverso la PERSONALITA'. Quel
neonato ora diventato simile ai propri genitori.

Sono importanti alcune considerazioni:

Ogni nascita, come ogni morte, un EVENTO KARMICO amministrato da


Maestri coscienti. Qualsiasi intervento dell'uomo in questi processi
rappresenta un'ingerenza indebita. Colui che interferisce con la decisione
della Madre Divina o con l'operato dei Giudici compie un atto che poi dovr
compensare karmicamente.

Una coppia di genitori riproduce i propri Ego nei figli. Ma ci avviene non,
come generalmente si ritiene, per motivi biologici o genetici, n per motivi
psicologici o pedagogici, bens piuttosto perch il Karma si serve di quella
coppia in quanto adatta, geneticamente, psicologicamente, pedagogicamente
e anche socialmente, a sviluppare gli Ego che il nascituro si porta dietro
come eredit delle precedenti esistenze.

Per creare una famiglia armoniosa, in cui i figli possano nascere e crescere
abbastanza al riparo da contraddizioni e conflitti, la coppia di genitori
dovrebbe:

a) risvegliare il pi possibile la Coscienza attraverso l'eliminazione progressiva dei


propri Ego; si creerebbero cos le condizioni per generare dei figli con eredit
karmiche pi leggere;
b) abbandonare prima possibile ogni atteggiamento infrasessuale; l'infrasessualit
uno dei comportamenti che pi frequentemente interferiscono negli eventi
collegati con i processi della nascita e che producono un pesante KARMA
FAMILIARE.
c) coltivare la dimensione spirituale; l'assenza di spiritualit nella coppia porta alla
perdita progressiva del significato SACRALE dell'atto sessuale e della conseguente
FIDUCIA NELL'OPERATO DELLA MADRE DIVINA INDIVIDUALE, che esprime la
disponibilit a farsi strumento dell'armonia cosmica creatrice.
Diamo qui sotto due esempi di raffigurazione schematica di vita intrauterina e di
neonato.

APPENDICE
I DIVERSI STADI MATURATIVI DELL'UOMO
A 10 mesi lunari dal concepimento si ha la NASCITA
A 100 mesi lunari dal concepimento si ha la FORMAZIONE DELLA PERSONALITA'
A 1000 mesi lunari dal concepimento si ha la MORTE
PREMESSA
Analizzati brevemente i presupposti psicologici e cosmologici del lavoro interno, ci
occuperemo ora della sua parte centrale, che conduce direttamente
allautorealizzazione del singolo e che si riferisce al cosiddetto "mistero della
salvezza".
Generalmente, chi giunge a questo punto del percorso si imbatte in un
insegnamento oscuro, spesso frammentato, disperso in una quantit di dottrine
differenti o nascosto dietro linguaggi praticamente incomprensibili; come se la
"salvezza" fosse un privilegio riservato a pochi illuminati.
Convinti del contrario, tenteremo in questa terza parte di rendere per quanto
possibile comprensibile il "mistero" e di ricondurre le sue componenti fondamentali
ad uno schema unitario .
Non si vuole con ci negare il valore della riservatezza e della segretezza
nellinsegnamento profondo. Queste caratteristiche, infatti, se si escludono i casi di
deviate lite corporative, sono spesso una diretta conseguenza dellinsegnamento
stesso che, pi si approfondisce, pi diviene "riservato" ai pochi che decidono di
accedervi e che, se venisse divulgato, probabilmente non sarebbe capito .
Anche il linguaggio oscuro trova cos una sua giustificazione. Coloro che
approfondiscono acquisiscono in modo inevitabile esperienze e forme di
conoscenza e di comunicazione del tutto particolari, per le quali il comune
linguaggio diviene inadeguato. Pi che per un preconcetto desiderio di mantenere
segreta la dottrina del perfezionamento interiore, quindi la dottrina stessa a
divenire "segreta" per il fatto di essere compresa soltanto da una ristretta
minoranza di ricercatori .

Pertanto, pur proponendoci un lavoro di chiarimento e di semplificazione, non tutto


sar possibile svelare. Coloro che sono sinceramente interessati al lavoro interno e
allinsegnamento profondo faranno bene, dopo la lettura di questa ultima parte del
compendio, a porsi sotto la guida di una scuola iniziatica.

LE SCUOLE INIZIATICHE

Definizione e caratteristiche
Linsieme delle CONOSCENZE che portano all Autorealizzazione Intima
dellEssere tramandato dagli insegnamenti delle scuole iniziatiche.
Per SCUOLA INIZIATICA si intende una struttura capace di consentire,
a chiunque lo desideri, il raggiungimento della perfezione interiore.
Essa opera con particolari caratteristiche di metodo e di contenuto, che
adesso esamineremo brevemente.
1) ADERENZA AD UN CORPO DOTTRINALE
Come ogni scuola, anche la scuola iniziatica offre un INSEGNAMENTO.
Questo di norma fa riferimento ad un corpo dottrinale ben preciso,
collegato alla tradizione. Poich esistono diversi corpi dottrinali,
esistono anche diversi tipi di scuole iniziatiche; e se, da un lato, la
presenza di insegnamenti diversi pu apparire come un momento di
frattura o di divisione fra coloro che perseguono lunico obiettivo della
propria autorealizzazione, daltra parte pur giusto consentire a
ciascuno di seguire la sua particolare strada. Proprio come i raggi della
ruota di un carro, che portano ad un unico centro pur partendo da
punti diversi e percorrendo diverse direzioni.

2) RISPETTO DEL LIBERO ARBITRIO


La scuola iniziatica, nelloffrire un preciso insegnamento, sempre
rispettosa del libero arbitrio degli studenti e cerca di fare in modo che
le loro scelte derivino da una sempre crescente capacit di
comprensione. Favorisce quindi il confronto, il dibattito, il giudizio
critico, il ragionamento. Linsegnamento della scuola iniziatica, pur
precisamente orientato, non restringe quindi la coscienza con
lindottrinamento, al contrario, la allarga con il confronto e la

sperimentazione. Si dice, a questo proposito, che, frequentandola, non


si segue un "corso" ma si compie un "percorso".
3) DISTACCO DAL DENARO
La scuola iniziatica libera e gratuita e non persegue fini di lucro.

Struttura e metodi
Ogni scuola iniziatica si organizza in tre livelli, denominati CIRCOLI.
Essi rappresentano tre diversi gradi di realizzazione dellinsegnamento
e prendono il nome di: a) circolo ESSOTERICO, il pi esterno; b) circolo
MESOTERICO, lintermedio; c) circolo ESOTERICO, il pi interno. Solo il
primo circolo si esprime nel Mondo Fisico; il secondo ed il terzo si
esprimono esclusivamente nei Mondi Interni.

a) CIRCOLO ESSOTERICO
E la parte "visibile" della scuola, quella che, avvalendosi di una
struttura pi o meno organizzata, soggetta a manifestazione. Essa
consente lo studio, lapprofondimento, la messa in pratica, la
conservazione, laggiornamento e infine la consegna ad altri
dellinsegnamento e, in genere, del patrimonio culturale e spirituale
della scuola stessa. In questo circolo, con compiti e ruoli diversi
(discepoli, istruttori, Maestri, Giudici, coordinatori ecc.) si esprimono
le persone con un livello di lavoro interno anche molto diversificato.
L accesso al circolo essoterico, e quindi a tutta la scuola, deve essere
consentito a chiunque lo desideri . Anticamente, prima di esservi
accolti, i candidati venivano sottoposti ad alcune "prove" per verificare
la loro reale motivazione (ad esempio, li si faceva aspettare per anni
per provarli nella pazienza; si imponeva loro per anni il silenzio, per
provarli nella chiacchiera; li si sottoponeva ad umiliazioni per provarli
nellorgoglio ecc. ecc.). Ai tempi attuali, pur ammettendo in certi casi
lopportunit di una qualche selezione, le prove di ingresso tendono a
scomparire o ad avere un puro significato simbolico.
A chi viene accolto, l insegnamento viene dato in modo graduale ed in
fasi successive. Questa gradualit necessaria perch:

conduce ad un miglioramento nella comprensione


dellinsegnamento attraverso una corretta preparazione e

maturazione degli allievi: senza comprensione, linsegnamento


corre il rischio di venir banalizzato e frainteso;

linsegnamento profondo necessita di adeguata protezione, in


quanto conferisce agli allievi delle facolt nuove e diverse, che
bisogna esser capaci di gestire .

Spesso, tra un grado e laltro o tra una fase e laltra, vengono inserite
alcune soglie di passaggio, che possono consistere in una piccola
prova da superare, in un esame, in una verifica di apprendimento. Tali
soglie sono puramente simboliche e non implicano assolutamente un
passaggio di circolo, fatto questultimo del tutto personale e
dipendente esclusivamente dalla qualit del lavoro interno di ciascuno
e che nessuno ha, a livello essoterico, lautorit di giudicare.
Per quanto riguarda laspetto organizzativo del circolo essoterico, non
inopportuno chiarire che la scuola, nel momento in cui si esprime nel
Mondo Fisico, tenuta ad osservare le disposizioni legislative del
Paese in cui opera. Essa, pertanto, di solito assume una precisa
identit, avvalendosi di una delle tante forme associative previste
(gruppo di studio, centro culturale, fondazione, movimento ecc.) e
dotandosi di statuti (eventualmente registrati con atto notarile) e di
regolamenti interni.
Tali atti amministrativi, contenendo gli obiettivi ed i princpi ispiratori
della scuola, nonch i requisiti per frequentarla, sono generalmente
messi quanto prima a disposizione degli studenti.
In particolare, il REGOLAMENTO (la "regola") si occupa di definire.

gli obiettivi, il corpo dottrinale ed il metodo di lavoro della scuola;

la sua struttura organizzativa, cio i suoi diversi livelli di


espressione (gradi o fasi) e le condizioni per appartenervi, le
prove di ingresso e le soglie di passaggio, gli organi istituzionali
(direttivo, assemblea ecc.), gli incarichi, le attivit;

i diritti e i doveri dei partecipanti, con le eventuali sanzioni per le


inadempienze .

E importante, tuttavia, mantenere nei confronti del regolamento un


giusto distacco, considerandolo soltanto per quello che : uno
strumento orientativo per il lavoro essoterico. Per quanto perfetto un
regolamento possa essere, nessuna scuola iniziatica pu reggersi nel
Mondo Fisico solo sulla sua base, senza un corrispondente lavoro
compiuto contemporaneamente nei Mondi Interni nei circoli
mesoterico ed esoterico .
Infine, il circolo essoterico deve offrire lopportunit di unire la teoria
alla pratica. Ci significa che linsegnamento deve diventare
concretamente operativo nella vita dei suoi membri, sia di istante in
istante, sia in particolari momenti a ci appositamente riservati.
Quanto tali momenti sono vissuti collettivamente, possono dar luogo
ad espressioni rituali analoghe a quelle che si svolgono nei circoli pi
interni (mesoterico ed esoterico), e che rappresentano laspetto pi
profondo del livello essoterico, quello riservato ai membri dei gradi pi
elevati.

b) CIRCOLO MESOTERICO
Questo circolo si costituisce nei Mondi Interni tra gli allievi che
incominciano a mettere in pratica linsegnamento ed a vivere le prime
esperienze oggettive. E un circolo di reale progresso verso
lAutorealizzazione Intima e corrisponde, praticamente, allingresso
nel sentiero iniziatico (vedi capitolo seguente). Il passaggio al circolo
mesoterico un evento che non riguardo il Corpo Fisico, bens lIntimo
(Atman). E pertanto un fatto privato, personale, "meritato", e
corrisponde ad un particolare gradino del Livello dellEssere che si
conquista attraverso sforzi coscienti e sacrifici volontari.
c) CIRCOLO ESOTERICO
Anche questo circolo si organizza esclusivamente nei Mondi Interni. E
il circolo che porta alla conoscenza attraverso la comprensione e
lesperienza interna profonda dei "misteri". Anche lingresso nel
circolo esoterico un atto "meritato", che corrisponde ad un preciso
gradino del Livello dellEssere. A questo circolo appartengono persone
che sono in cammino lungo il sentiero iniziatico e che sono in grado di
partecipare ai riti e alle cerimonie riservate alla "Venerabile Loggia
Bianca", nonch di assumerne gli incarichi specifici. Pur non essendo
assolutamente appariscente nel Mondo Fisico, questo circolo
costituisce il cuore di una scuola iniziatica ed il suo fondamentale
presupposto.
Da quanto detto facile desumere che la vera scuola iniziatica. la sua
parte reale, interna, e che la sua organizzazione nel Mondo Fisico
trova un senso solo se riferita all interno. Ogni suo atto esteriore ha
pertanto il suo preciso riferimento nei Mondi Interni, dove viene
compiuto dallIntimo di ciascuno al cospetto delle Gerarchie. Di ci gli
studenti devono diventare ben presto consapevoli, acquisendo una
diversa e pi alta responsabilit e progredendo instancabilmente nel
lavoro esoterico.

Analisi del termine


Analizziamo adesso brevemente ci che si intende con il termine
"scuola iniziatica".
SCUOLA significa che una struttura legata allapprendimento. Ma
un apprendimento particolare per una struttura particolare.
Anzitutto lapprendimento reale non valutabile con i mezzi
comunemente adottati da una scuola, perch non dipende dal
grado di comprensione intellettuale dimostrato dallallievo. La
vera "cultura esoterica" si misura solo attraverso il Livello
dellEssere di ciascuno, e ci non pu essere rivelato da nessun
esame sostenuto allinterno del circolo essoterico. Pertanto,
persone che appaiono di apprendimento scarso possono
possedere un Livello dellEssere elevato, e viceversa.
Se per vero che, allinterno della scuola, nessuno pu porsi a
giudice della qualit del lavoro profondo, esoterico, di un altro,
anche vero che, nei termini previsti dal Regolamento e per fini

organizzativi interni, un allievo pu essere valutato sulla base


della sua semplice comprensione intellettuale (per esempio, per
poter diventare istruttore, per poter passare da una fase ad
unaltra, da un grado ad un altro ecc.).

Nella scuola iniziatica lo studio non ha mai termine e, volendo,


dura tutta la vita. Questo vale sia a livello essoterico, a motivo
della vastit della materia da apprendere, che offre la possibilit
di approfondimenti illimitati, sia a livello esoterico, dal momento
che infiniti sono i gradi del Livello dellEssere.

Infine, lapprendimento non si esaurisce al momento


dell'istruzione, ma viene vissuto, come attivit permanente,
nellinterazione continua di ogni membro della scuola.
Apprendisti, studenti, istruttori, Maestri, tutti sono in cammino, a
piccoli o grandi gruppi, verso la medesima meta e tutti hanno
qualcosa da insegnare e qualcosa da imparare dagli altri.

INIZIATICA significa che permette di acquisire delle "iniziazioni". Il


termine "iniziazione", il cui simbolo la PORTA, significa "inizio",
ingresso . Latto di chi riceve uniniziazione quello di "varcare una
soglia per passare da un posto ad un altro". A questatto corrisponde,
generalmente, il superamento di una prova.
Non dobbiamo confondere le iniziazioni con i Riti Iniziatici che le
scuole celebrano frequentemente nel circolo essoterico. Le vere
INIZIAZIONI non hanno in genere nulla a che fare con tali riti. Esse si
svolgono nel corso di cerimonie esclusivamente "esoteriche" e
vengono conferite dal Padre Individuale (Essere Interno) allIntimo di
ciascuno (Maestro Interiore o Atman) in accordo con i meriti
dellEssenza .
I Riti Iniziatici essoterici sono invece delle cerimonie simboliche
attraverso le quali le scuole rappresentano nel Mondo Fisico le tappe
del percorso che lallievo dovrebbe seguire nei Mondi Interni. Quasi
sempre sono i momenti in cui le scuole iniziatiche esprimono, davanti
alle Gerarchie, la parte pi profonda e ricca del loro insegnamento,
momenti che si rivestono quindi di un particolare aspetto sacrale. Ci
per non significa che lIniziazione venga effettivamente conseguita
dallIntimo dellallievo, perch tale fatto dipende unicamente dal suo
Livello dellEssere .
La scuola iniziatica non pu pertanto conferire, e tantomeno vendere,
le autentiche Iniziazioni, ma si limita soltanto a porre lallievo nelle
condizioni di poterle ricevere attraverso la pratica costante del proprio
lavoro interno.
Pseudoscuole iniziatiche
E utile saper distinguere una scuola iniziatica da una PSEUDOSCUOLA,
anche perch alcuni temi trattati o metodi seguiti possono a prima
vista apparire simili in entrambe.
Nella Pseudoscuola, per, lattenzione non rivolta al progresso
interiore dellallievo, cio alle esperienze che la parte intima o animica
del soggetto (Atman) vive nei Mondi Interni, bens alle esperienze che

la sua parte fisica compie nel Mondo Fisico attraverso la Personalit.


LEsoterismo diviene quindi PSEUDOESOTERISMO.
Una Pseudoscuola si regge quindi su quelle stesse forze egoiche su cui
si reggono tutte le istituzioni umane esteriori (partiti politici,
organismi internazionali, societ economiche ecc.). In particolare:

per quanto riguarda gli studenti, sulla CURIOSITA e sulla


PIGRIZIA. La prima, per le attrattive esercitate dai temi e dal
contesto in cui vengono trattati, che in genere concede ampio
spazio ad aspettative circa lacquisizione di "poteri" o "facolt"
nuove od occulte. La seconda, in quanto gli allievi sono
generalmente tenuti a frequentare soltanto dei percorsi comodi,
senza che ad essi sia richiesta la pratica, a volte lunga, faticosa e
scoraggiante, del lavoro interno;

per quanto riguarda gli insegnanti, sulla CUPIDIGIA e sulla


SUPERBIA. La prima non va intesa semplicemente come bramosia
di denaro (anche se un buon criterio per riconoscere una
Pseudoscuola resta sempre il fatto che essa sia a pagamento),
ma, pi generalmente, come desiderio di fama e di proselitismo
(aprire molte sedi, avere molti discepoli ecc.). La seconda, nel
senso che a molti "pseudoinsegnanti" piace imporsi come
detentori di una verit esclusiva, n fanno nulla per scoraggiare
negli allievi, nei loro confronti, il culto della personalit.

per quanto riguarda tutta la scuola, l EGO MISTICO, il


FANATISMO, la MITOMANIA e lINTELLETTUALISMO.

LEGO MISTICO allinizio un Ego molto sottile, che pu venir confuso


con lautentico fervore (desiderio delle pratiche, delle riunioni, di
ricoprire un incarico nella scuola ecc.). Esso per pu sfociare
insensibilmente nel FANATISMO, che un Ego comunissimo delle
pseudoscuole, ma che, se si presenta allinterno di una scuola
iniziatica, va combattuto con estrema severit per gli enormi danni che
produce.
Anche in piccole scuole il fanatismo pu fare la sua comparsa, e
talvolta in modo quasi inoperante. Per esempio, nella forma di un
esagerato attaccamento alle espressioni esteriori con conseguente
esasperazione delle norme o delle regole da seguire; o nelleccessiva
importanza data a dei semplici suggerimenti, che diventano precetti
assoluti; o nella rigidit nellapplicazione del Regolamento. Si pu
arrivare perfino a ritenere che la propria via sia assolutamente la
migliore e lunica possibile, e magari a costringere altri (parenti, amici,
figli) ad abbracciarla.
Il fanatismo diventa poi particolarmente pericoloso quando si unisce a
mal interpretate "esperienze interne" del soggetto, perch pu dar
origine a degli ATTEGGIAMENTI MITOMANI, se non addirittura
francamente paranoici. Lallievo si sente un illuminato, un saggio, un
eletto, un privilegiato, un prescelto, addirittura anche un "Maestro",
come se avesse una particolare missione da compiere o un destino da
seguire. E evidente che tali casi, se esplicitamente dichiarati, sono
quasi sempre di competenza della psichiatria.

Vale la regola generale che un autentico Maestro non dice mai di


esserlo.

ALCUNI CRITERI PER RICONOSCERE UNA PSEUDOSCUOLA


Culto della personalit
Fanatismo
Mitomania
Attaccamento al denaro e ai beni materiali
Comodit del percorso proposto
Poco rilievo al lavoro interno
Vanto per il numero dei discepoli e dei consensi
Intellettualismo

IL CAMMINO INIZIATICO
I PREPARATIVI
Il lavoro interno pu essere paragonato ad un viaggio che si compie alla
riconquista della patria lontana, caduta nelle mani degli usurpatori.
E evidente il riferimento al viaggio di Ulisse descritto nellOdissea. Lo stesso tema
presente anche nel mito valentiniano della "perla", gi citato, e riportato integralmente,
ad es., in H. Jonas: "LO GNOSTICISMO" - ed. S.E.I. Naturalmente, il viaggio di cui si
parla puramente allegorico: il lavoro interno viene realizzato molto spesso restando
fisicamente nel medesimo luogo e svolgendo la pi banale quotidianit.

E viaggio, dunque, ma anche battaglia, e chi parte deve essere


adeguatamente preparato.
Nella cultura occidentale, vedi ciclo del Graal e della Tavola Rotonda; in quella
orientale, il ciclo legato alla Bhagavad Gita. Testi di riferimento: John Mattews, "IL
GRAAL", ed. Xenia. Anne-Marie Esnoul (a cura di), "BHAGAVAD GITA", ed. Adelphi. Sri
Aurobindo, "LO YOGA DELLA BHAGAVAD GITA", ed. Mediterranee.

Deve, cio, aver fatto propri dal punto di vista teorico/pratico, e magari
approfonditi, tutti i concetti fin qui sommariamente esposti. Colui che decide di
mettersi in cammino avr risolto cos i suoi fondamentali problemi circa luso
dello spazio, del tempo, del denaro; sar anche sul punto di risolvere i propri
conflitti relativi alla sessualit e di recuperare quindi una sessualit "normale";
avr migliorato le relazioni attorno a s; avr anche aumentato un poco il suo
livello di coscienza ecc.. Del resto, la scuola iniziatica di appartenenza si
occuper di lui, dandogli preziosi consigli specifici ed individuali.
Tutto ci, per, a nulla varrebbe se colui che si accinge a partire non si
munisse anche di tre requisiti fondamentali: SPINTA MOTIVAZIONALE,
VOLONTA, PAZIENZA. Esaminiamoli brevemente.

La spinta motivazionale rappresentata dal grande desiderio di


raggiungere lobiettivo finale, cio la propria autorealizzazione. Solo una
grande determinazione, infatti, capace di consentire a chi lavora
interiormente di vincere la PAURA, che non tarder ad assalirlo. Paura dei
pericoli, della solitudine, dei fallimenti, dellignoto, del cambiamento, della
malattia e della morte. Conviene perci che colui che affronta il cammino
iniziatico si aggreghi a qualche compagno di viaggio che procede, magari solo
per un certo tratto, nella stessa direzione, o che si sottometta alla guida di
qualche compagno pi esperto. Trasformer il suo viaggio solitario in una
spedizione.
o

Non dobbiamo per dimenticare che una spedizione comporta anche degli
svantaggi che, nel nostro caso, sono costituiti da un duro lavoro preliminare
sullEgo dellIntolleranza, della Chiacchiera, del Giudizio, dellInvidia e, in genere,
dellOrgoglio.

Comunque sia, la spinta motivazionale iniziale devessere molto forte. Si dice


che, "se lacqua non bolle a cento gradi, non cristallizza ci che deve
cristallizzare e non si scioglie ci che si deve sciogliere". (Samael Aun Weor,
"DIDACTICA DEL AUTOCONOCIMIENTO", cap. IV: "Didactica concreta para la
disolucin del Ego", pag. 102, ed. Intergraficas L.T.D.A., Colombia, 1990.). Ci
significa che colui che deve partire deve prima "bollire a cento gradi", deve
cio passare per grandi crisi emozionali, straordinarie capacit di autocritica e
di pentimento, mirabili capacit di comprensione dellillusoriet dellIo e deve
approdare infine, sperimentandolo nella pratica, allo stato di "compassione
buddhista", cio a quella particolare capacit di "sentire e soffrire insieme" a
tutta lumanit dolente.
Questa eccezionale capacit di comprensione si traduce in una vera e propria
TRASVALORIZZAZIONE, cio nella scelta di porre il lavoro interno al primo
posto nella scala dei valori per cui vale la pena di vivere o di morire, per il
semplice fatto che tutto il resto viene inteso come illusione e vana perdita di
tempo.

La volont una qualit dellEssenza. Non dobbiamo confondere la volont


con la repressione o lautocontrollo. La volont un potere che consente il
superamento di qualunque impresa.
o

Il nome "TELEMACO", quello del figlio di Ulisse, contiene la radice dei due termini
greci "thlema"=volont e "macha"=lotta, combattimento.

Lo stato di autoricordo e di autoosservazione costante indispensabile a


chi si accinge ad intraprendere il cammino iniziatico, perch consente di poter
disporre di un 3%, sia pure soggettivo, di pura volont e di non cedere, quindi,
di fronte alle prime, piccole difficolt.
o

Tale percentuale destinata a crescere con il progresso nel lavoro interno, in


modo da poter far fronte alle difficolt sempre crescenti. Un maestro, che ha
sviluppato almeno il 50% di Essenza libera, e quindi di pura volont, in grado
di compiere quelli che ad una persona comune potrebbero apparire "miracoli".

Come la volont, anche la pazienza una facolt dellEssenza. Allinizio del


viaggio, chi procede vuol fare in fretta. Si trova invece davanti una quantit di

ostacoli inaspettati, impreveduti, che spesso deve sopportare con pazienza.


Spesso questi ostacoli si trasformano in vere e proprie prove. Altre volte sono
delle ricorrenze da superare o eventi prodotti da rappresentazioni egoiche.
Si suole paragonare il lavoro interno a quello di un minatore che scava in una
buia galleria alla ricerca delloro; solo la pazienza (e la perseveranza) gli
consente di raggiungere il risultato, che apparentemente non arriva mai. Se
perde la pazienza ed abbandona il lavoro, perde loro che avrebbe potuto
trovare magari gi con la picconata successiva. Allo stesso modo, nel lavoro
interno, non bisogna scoraggiarsi se apparentemente non succede nulla, se
non si sente nulla; forse soltanto una questione di pazienza.

LA SOGLIA
Il cammino inizia varcando una soglia: Il vecchio viene abbandonato e si va
incontro al nuovo, al cambiamento. Spesso, il vecchio anche largo, comodo;
il nuovo stretto e faticoso. E linizio del viaggio, che si compie sotto gli auspici
di GIANO, il dio bifronte che con una faccia guarda avanti e con unaltra guarda
allindietro. La porta, dunque, o la soglia, simbolo dellinizio, del progresso,
dellavanzamento, dellespansione; al contrario del muro, che simbolo
dellarresto e della chiusura.

La soglia resta inaccessibile per chi non ha le chiavi e la possibilit di camminare.


(Atalanta fugiens, emblema n. 27)

Tutto bene, dunque: il primo passo fatto. Invece, al candidato si presenta


subito una terribile prova. La porta in realt custodita da uno spaventoso
guardiano, il GUARDIANO DELLA SOGLIA, che gli sbarra il cammino. Il
Guardiano spaventoso perch la personificazione dei nostri errori, la
somma di tutti i nostri difetti psicologici. Tale il terrore che incute
questessere mostruoso, che molti falliscono la prova ritirandosi subito al di
qua della soglia. Solo pochi ricordano, in quei terribili istanti, che lEgo
illusorio, che la somma energetica della Legione uguale a zero, e si lanciano
valorosamente contro il mostro per affrontare una lotta corpo a corpo. Ed ecco
che egli si dissolve sotto i loro occhi.
Tale prova deve essere superata tre volte: la prima nel Mondo Astrale, dove
lEgo viene combattuto emozionalmente sul piano del desiderio; la seconda nel
Mondo Mentale, dove viene combattuto intellettualmente sul piano del
pensiero; la terza nel Mondo Causale, dove viene combattuto coscientemente
sul piano della volont. Per ogni piano, al candidato vengono offerte tre

opportunit di vittoria: in ogni Mondo, cio, in caso di sconfitta, la prova pu


essere ripetuta tre volte.
In queste prove il candidato non solo, ma assistito dalle Gerarchie che, se
invocate, possono aiutarlo. In ogni caso, lui che deve superare la prova, con le
proprie forze.

Se il candidato non supera la prova, resta per quellesistenza schiavo dei propri
difetti. Se la supera, nei Mondi Interni c una grande festa: un nuovo
"bambino" entrato nel cammino dellautorealizzazione. (Lc 9, 48; Lc 10, 21;
Lc 18, 16-17.)

IL SENTIERO PROBATORIO
Il viaggio continua e vengono compiuti i primi passi nel lavoro interno. E
ancora un percorso facile, tutto sommato piuttosto pianeggiante. Chi avanza,
tuttavia, ancora sottoposto a difficilissime prove, le cosiddette PROVE DEI
QUATTRO ELEMENTI.
Anticamente, per ricordare ci, le scuole iniziatiche mettevano materialmente a
prova il valore del candidato facendolo camminare sui carboni ardenti (prova
del fuoco), ponendolo in profonde caverne (prova della terra), in prossimit di
abissi spaventosi (prova dellaria), gettandolo nel mare (prova dellacqua).
Erano prove di vita o di morte, in cui si poteva perdere il Corpo Fisico. Oggi tali
prove non vengono pi somministrate a livello tidimensionale, ma sempre
bene ricordare la loro esistenza perch avvengono nei Mondi Interni per lo pi
allinsaputa dellinteressato, che nel frattempo conduce la propria vita quasi
sempre identificato nellEgo. Tali prove rappresentano le varie difficolt cui
sottoposto chi affronta il lavoro interno e sono date tante volte fino a che non
vengono superate. Possono riguardare il Mondo Fisico, i Mondi Interni o
entrambi.
Prova del fuoco. Nel Mondo Fisico il candidato provato nellorgoglio. E
sottoposto ad umiliazioni, ingiurie, ingiustizie; si sente solo e non considerato.
Se si offende, fallisce la prova. La supera invece se si mantiene sereno anche
negli insulti.
Prova della terra. Nel Mondo Fisico il candidato provato nellintolleranza. E
sottoposto ad ostacoli, ritardi, contrattempi, dolori, malattie sue e di altri. Deve
sperimentare la densit del Mondo Fisico nelle diverse manifestazioni dellEgo.
Se si ribella, fallisce la prova. La supera se si affida con serenit alla volont
del Padre.
Prova dellaria. Nel Mondo Fisico il candidato provato nel desiderio di
possesso e deve saper dimostrare di essere pronto ad abbandonare ogni cosa
ed ogni persona pi cara. Supera la prova se dimostra un completo distacco.
Prova dellacqua. Nel Mondo Fisico il candidato provato nellincostanza. E
sottoposto alla sferzata di una tempesta cui deve saper resistere. Fallisce la
prova se si piega davanti alle difficolt; se invece va avanti e riesce ad essere
pi forte delle circostanze avverse, la supera.
Naturalmente, come tutte le altre, anche queste prove sono date dallEssere
Interno e devono venir superate dallIntimo.

Quando tutte le prove vengono superate, il candidato riceve di diritto le OTTO


INIZIAZIONI DEI MISTERI MINORI, cio otto facolt particolari ed individuali
che lo metteranno in condizione di proseguire il suo cammino e di giungere fino
alla fine del sentiero probatorio. Se ci accade, nei Mondi Interni c ancora
una volta una grande festa: un valoroso eroe riuscito a liberare il 25% della
propria Essenza e si prepara alla scalata della Prima Montagna.

LA PRIMA MONTAGNA
Il cammino diventato duro, solitario. La vittoria sulle prove dei quattro
elementi, se ottenuta nel Mondo Fisico, ha tolto al candidato mole delle
cosiddette "soddisfazioni" che rendono piacevole o semplicemente sopportabile
la vita alle persone comuni e correnti. Ma di esse certamente egli non sente la
mancanza. Le iniziazioni dei Misteri Minori, unitamente alla liberazione di una
notevole percentuale di Essenza, lo fanno vivere come su un altro piano, i cui
valori non possono essere paragonati a quelli di chi non ha seguito la sua via.
Pi gravosa , se mai, la constatazione che molte persone care sono rimaste
indietro, bloccate in una delle tante prove ricevute nel percorso.
Egli cos prosegue nel cammino, che di qua e di l si apre sopra abissi
spaventosi. E il "sentiero del filo del rasoio", che non ammette indugi,
deviazioni, titubanze, che si percorre istante per istante in perfetto autoricordo,
vigilanza ed autoosservazione. Finch arriva il giorno in cui egli costretto a
fermarsi ed a guardare in su. La strada ora si inerpica sui fianchi di unaltissima
montagna, di cui a stento egli riesce ad intravedere la fine. Tornare indietro
impensabile, proseguire una pazzia. Nellindecisione, il lavoro interno si blocca;
il candidato, impreparato ad affrontare lostacolo imprevisto, incomincia pi o
meno velocemente a scendere la scala del Livello dellEssere.
Pu darsi, tuttavia, che in questi drammatici istanti egli si ricordi di sua Madre
e che Lei, chiamata, venga in suo aiuto nel sacro aspetto di DEVI KUNDALINI
SHAKTI.
o

Come si potr dedurre da tutto linsegnamento qui esposto, la Madre Divina ha cinque aspetti:

1) Divina Madre Immanifestata;


2) Maria, Ram-Io, Casta Diana, Stella Maris, Iside ecc., cio laspetto il cui atomo risiede nel cuore e che aiuta
laspirante nel cammino iniziatico anche attraverso la decapitazione dei difetti psicologici (vedi avanti, nel
capitolo decicato al Primo Fattore);
3) Ecate Proserpina, che aiuta le Essenze in involuzione nei Mondi Inferni;
4) Devi Kundalini Shakti, la Madre generatrice dei Corpi Interni ed annientatrice dei difetti psicologici;

5) Madre Natura, che presiede alla nascita e alla morte dei Corpi Fisici.

A questo punto, cio, il candidato capisce che per salire la Montagna deve
unire le Tre Forze Primarie della natura al fine di creare nuovi corpi, nuovi
veicoli pi adatti allimpresa. E, come ogni Corpo Fisico nasce attraverso un
atto sessuale fisico, cos anche i suoi Corpi Superiori nasceranno attraverso un
atto sessuale superiore. Il maschile dovr unirsi al femminile attraverso la
forza neutra della SESSUALITA TRASCENDENTE DEL TERZO LOGOS (Spirito
Santo) per realizzare, nella Forgia Infuocata di Vulcano, la GRANDE OPERA.
E lora della MAGIA SESSUALE, della pratica del GRANDE ARCANO. Se il
candidato capisce tutto ci, se si trova preparato al grande passo, la Madre
Divina Individuale, nella forma di Serpe Ignea dai magici poteri, verr in suo
aiuto.
La Prima Montagna si chiama anche MONTAGNA DELLINIZIAZIONE. Salendola,
infatti, il nostro viaggiatore riceve nellIntimo due gruppi di Iniziazioni
fondamentali:
le CINQUE INIZIAZIONI DEI MISTERI MAGGIORI (o Iniziazioni di
FUOCO);
le OTTO INIZIAZIONI VENUSTE (o di Venere).
Attraverso le INIZIAZIONI DI FUOCO, egli potr innalzare progressivamente
i sette serpenti, costruire cio i Sette Corpi Solari, ed incarnare Manas, la
propria Anima Umana; con le INIZIAZIONI VENUSTE, sar messo in grado di
rappresentare simbolicamente la vita e la passione del Maestro Ges, fino al
sepolcro, e di compiere quindi il primo passo verso lincarnazione del SECONDO
LOGOS (il Cristo Cosmico).
Data limportanza delle cinque grandi Iniziazioni di Fuoco, le esamineremo
brevemente, anche se esse sono di competenza specifica di un prossimo
argomento.
La PRIMA INIZIAZIONE DEI MISTERI MAGGIORI permette di rigenerare
completamente il Corpo Fisico e conferisce la "spada fiammeggiante", cio il
potere di difendersi, nei Mondi interni, dagli attacchi della Loggia Nera.
La SECONDA INIZIAZIONE DEI MISTERI MAGGIORI consente la
completa rigenerazione del Corpo Vitale. Con essa, il veicolo fisico diventa
meno sensibile alle fatiche, alle malattie e al dolore.
La TERZA INIZIAZIONE DEI MISTERI MAGGIORI consente la creazione
del Corpo Astrale Solare, che si sostituisce al Corpo Lunare. Liniziato pu
adesso recarsi a piacimento nel Mondo Astrale Superiore per vivere in modo
cosciente e diretto lesperienza del Reale attraverso indagini personali
compiute anche allinterno dei Templi della Loggia Bianca.
La QUARTA INIZIAZIONE DEI MISTERI MAGGIORI consente la
generazione del Corpo Mentale Solare, che si sostituisce al Corpo Lunare. Il
candidato accede alla Mente Cosmica e pu indagare con coscienza sulla
struttura della propria mente e dei propri pensieri. Con questa Iniziazione egli
si libera dei "quattro corpi di peccato" che lo tengono prigioniero della mente
inferiore e del desiderio e riceve pertanto le ALI IGNEE DELLO SPIRITO.

La QUINTA INIZIAZIONE DEI MISTERI MAGGIORI del tutto


particolare. Anzitutto essa non pu essere conseguita meccanicamente ed
inconsapevolmente come pu accadere per le prime quattro. La quinta
Iniziazione di Fuoco, che conferisce il Corpo Solare della Volont Cosciente,
devessere voluta ed accettata dallinteressato, che dunque pienamente
consapevole di riceverla (vedremo pi avanti, a proposito del Secondo Fattore,
come lascesa della Kundalini possa avvenire in un certo senso anche
meccanicamente ed inconsapevolmente, purch in accordo con i meriti del
cuore).
Essa consente inoltre la realizzazione di quattro condizioni fondamentali:
1) lincarnazione di Manas. Liniziato riesce a cristallizzare in s la prima parte
della propria Anima, lAnima Umana. E un evento nuovo ed importantissimo
perch egli, prima di questo momento, non possedeva unAnima, ma soltanto il
principio animico dellEssenza racchiusi nei quattro corpi di peccato. Pu
cominciare quindi a dirsi "uomo completo", un VERO UOMO dotato di Corpo,
Anima e Spirito.
2) il completamento della formazione dei sette Corpi Solari.
Contemporaneamente alla salita del Quinto Serpente che, conferendo la Quinta
Iniziazione dei Misteri Maggiori, produce anche la formazione del Corpo
Causale, sale anche il Sesto ed il Settimo Serpente, che portano
rispettivamente alla formazione del Corpo Intuizionale (o Corpo Budhico) e del
Corpo Atmico. Con ci non si vuol dire che lIniziato "incarna" Atman, cosa che
potr avvenire solo pi tardi; egli semplicemente ne ottiene il Corpo, e pu
cos iniziare ad esplorare tutte le sette dimensioni del Cosmo.

3) La possibilit di ottenere lINIZIAZIONE DI TIPHERETH. La formazione del


Corpo Causale Solare mette liniziato nella concreta possibilit di ricevere
successivamente, come vedremo tra poco, questa particolarissima iniziazione,
interna e segreta. Essa determina una sua vera e propria rinascita, cio la
nascita in lui del CRISTO INTIMO attraverso levento unico ed irripetibile del
NATALE INTERIORE. Il CRISTO nasce cio nellIniziato sotto forma di piccolo
bambino, viene per salvarlo concretamente ed individualmente (vedi la
SIMBOLOGIA DEL NATALE, tuttora pubblicata nel sito).
4) Labbandono della ruota del Samsra ed il raggiungimento della Maestria. La
nascita dei Corpi Solari e la cristallizzazione dellAnima Umana, con la prima
esperienza del Reale, permette il superamento del mondo dellapparenza,
dellillusione e delleterno ritorno. Giunto a questo punto, quando lascia il
Corpo Fisico, liniziato non costretto a ritornare nel Mondo Tridimensionale,
ma continua il suo lavoro di perfezionamento dei Mondi Interni. Inoltre, egli
consegue il titolo ed il grado di MAESTRO.
Con laiuto dei portentosi Veicoli Solari e della sessualit cosciente, il nostro
viaggiatore, ormai vero iniziato, riesce a continuare valorosamente la sua lotta
contro lEgo. Ha scalato ormai met della Montagna, ha conseguito straordinari
poteri, ha incarnato Manas, ha raggiunto il primo grado di Maestria. Ma una
sorpresa lattende.
La strada, che fino a quel momento si era snodata unica e solitaria,
improvvisamente si biforca: da una parte sale in strette volute nella forma di
una lunga spiraloide che ben presto scompare alla vista; dallaltra sembra
quasi scendere lentamente, e forse fin troppo facilmente, verso valle. Proprio
in corrispondenza del bivio, un austero Guardiano indica con il dito il sentiero
spiraloide, come fosse quello giusto da seguire. La scena insolita ed il nostro
viaggiatore si ferma confuso. Lindicazione del Guardiano non lo convince, ma
deve decidere in fretta. Egli non lo sa, ma quella a cui sottoposto una
durissima prova. I suoi poteri gli consentono di capire che il sentiero a spirale
lo porterebbe alla felicit ineffabile dei Mondi Paradisiaci del Nirvana, mentre la
via diretta lo condurrebbe alle enormi difficolt del ritorno al Cristo e
allAssoluto. Scegliendo la prima strada, potrebbe fermarsi a godere per tutta
leternit il premio dei suoi sforzi e delle sue fatiche, ma nel contempo si
dimenticherebbe ben presto dellumanit sofferente e si chiuderebbe in
unesistenza priva di amore.
o

Una simile esistenza non compatibile con la felicit eterna. Si afferma, infatti, che la via "spiraloide"
conduce ad una felicit che dura soltanto una di tutte le infinite eternit possibili e che, prima o poi,
liniziato che segue questa via ritorna, pi o meno consapevolmente, alla ruota del Samsra. Se il
cammino pu sembrare a prima vista individualista e solitario, in realt esso tutto quanto costellato da
"opere di misericordia", come si apprende dallo studio della Legge del Karma (su questo argomento
vedi pi avanti, nel capitolo dedicato al Terzo Fattore).

Continuando invece la sua strada attraverso la montagna, lungo la via diretta,


lo attenderebbero ancora dure fatiche, aspre lotte, altre montagne; ma poi
raggiungerebbe la propria Autorealizzazione Intima nellAmore dellAssoluto e
della propria Monade.
Egli dunque, incurante dellinvito del Guardiano, si avvia lungo la via diretta,
deciso a concludere il cammino della Prima Montagna. Ma la discesa solo
apparente. Il percorso forse ancora pi duro del precedente, pieno di insidie
e di difficolt. Bisogna stare allerta, lavorare incessantemente sullEgo che
cerca di approfittare di ogni attimo di distrazione e, successivamente, subito
spazzarlo via per mezzo dei poteri della Sessualit Trascendente.

I frutti di questo lavoro non tardano a manifestarsi. Liniziato coraggioso


riceve, uno dopo laltro, gli OTTO GRADI DELLINIZIAZIONE VENUSTA, che
gli consentono di far salire dentro a s altri otto serpenti. I suoi Corpi Solari
sono in tal modo riqualificati in unottava superiore e si trasformano in CORPI
DI LUCE, veicoli ancor pi perfetti e portentosi, adatti allesplorazione di tutti
gli aspetti dellAssoluto.
o

I Serpenti di Fuoco creano i SETTE CORPI SOLARI (Fisico, Vitale, Astrale, Mentale, Causale, Budhico
e Atmico), i primi Sette Serpenti di Luce li riqualificano e lOttavo genera i QUATTRO CORPI
SPIRITUALI (i quattro Kaja), che consentono alliniziato di esplorare i Mondi Interni dellEmpireo
(vedi pi avanti, Seconda e Terza Montagna).

Nel frattempo il Cristo Intimo, nato in lui con lIniziazione di Tiphereth nella
forma di piccolo bambino, incomincia a rappresentare individualmente il
Dramma Cosmico: liniziato incarna in forma simbolica la vita, la passione, la
morte e la deposizione nel sepolcro del Maestro Ges.
o

In questa prima rappresentazione del "dramma", puramente simbolica, si allude al cosiddetto "sepolcro
degli iniziati", in fondo al quale brilla la STELLA DELLESSENZA LIBERATA che si trova a
COMPOSTELA. La putrefatio una fase indispensabile del lavoro esoterico, che contiene in se stessa gi
tutto il risultato.

Giunto cos alla fine della Prima Montagna, il nostro viaggiatore, ora Maestro,
ha dissolto il 50% dei suoi Ego. Il viaggio stato straordinario, ma faticoso.
Non a caso sui suoi passi egli adesso trova un tempio, in cui entra per riposarsi
un po (Mc 6, 30-32).

schema della prima montagna

la prima montagna ed i suoi rapporti con i corpi superiori

LA SECONDA MONTAGNA
Riprese le forze, il nostro giovane Maestro vorrebbe ripartire. Ma la sosta nel Tempio
si trasforma ancora una volta in una prova di pazienza. Nonostante il suo ardente
desiderio di riprendere il cammino, egli, se non vuol compromettere tutto il lavoro
gi svolto, deve saper attendere serenamente il momento giusto.

Come si vede, anche nelle fasi avanzate del lavoro interno ci sono dei momenti di arresto, in cui tutto
sembra ristagnare. In questi momenti molto opportuno saper esercitare la facolt del
DISCERNIMENTO, che permette di distinguere se si tratta di entropia, pausa fisiologica o prova. Per
quanto riguarda linterpretazione dellArresto, del Ristagno, della Quiete ecc., si vedano i
corrispondenti segni del libro dell "I KING" , vedi bibliografia.

Poi, finalmente, pu continuare il viaggio ed affrontare la salita della Seconda


Montagna, laltissima Montagna della RESURREZIONE.

Che il cammino spirituale consista in una simbolica scalata stata unintuizione di molti mistici, tra cui
S. Giovanni dell Croce ("Salita al Monte Carmelo") e Thomas Merton ("La Montagna dalle sette
balze").

Qui non si tratta pi di iniziazioni o di prove: adesso egli deve compiere, con tutte le
facolt, i poteri e gli strumenti a sua disposizione per il vero lavoro profondo e per
leliminazione concreta e definitiva dellEgo. Dotato di ali e di spada fiammeggiante,
alla guida dei suoi Veicoli di Luce fisici, animici e spirituali [FISICI: Corpo Fisico,
Vitale, Astrale, Mentale. ANIMICI: Corpo Causale, Budhico, Atmico. SPIRITUALI: i tre
Kaja.], il nostro viaggiatore avanza nella parte pi dura del lavoro interno
acquisendo sempre maggior consapevolezza ed esperienza. Nove sono le grandi
tappe della sua scalata, e nove sono i GRADI DI MAESTRIA che egli raggiunge. Ogni
tappa un intero pianeta da esplorare, conoscere e conquistare. Calandosi nei
MONDI INFERNI di Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove, Saturno, Urano e
Nettuno (la "NONA SFERA"), cercandone dentro se stesso gli aspetti infraumani e
successivamente distruggendoli, egli si guadagna il diritto di prendere possesso dei
rispettivi CIELI, passando via via dalla condizione di ANGELO (Cielo della Luna) a
quello di SERAFINO (Cielo di Nettuno o Empireo).

In estrema sintesi, citiamo gli Aggregati Psichici di riferimento per ciascun pianeta. LUNA: desiderio;
MERCURIO: lussuria; VENERE: gola e cupidigia; SOLE: avarizia e dissipazione; MARTE: ira;
GIOVE: superbia; SATURNO: violenza; URANO: falsit e magia nera; NETTUNO: tradimento.

Non sfuggir lanalogia del lavoro della Seconda Montagna con quello descritto da Dante nella "Divina
Commedia". Poco importa se, come in Dante, i Mondi Inferni vengono esplorati tutti prima dei Cieli e
se, come nel nostro caso, i pianeti vengono conquistati ad uno ad uno. Ci che conta che il "descensus
ad infera" sia in entrambi i casi condizione indispensabile al proprio perfezionamento interiore.

Il possesso del pianeta Venere ed il conseguente distacco da ogni lusinga del mondo
fa s che egli possa incarnare nuovamente, e questa volta non in modo simbolico, il
Dramma Cosmico del Cristo Intimo, che NASCE IN LUI CONCRETAMENTE. LIniziato
nasce di fatto, assieme al Cristo Intimo, una seconda volta e va ad aggiungersi alla
schiera dei "due volte nati". Ovviamente, il Cristo in lui ancora piccolo, solo un
piccolo embrione, ma fatto d ORO PURO IMMORTALE ("EMBRIONE AUREO").

Si dice che lEmbrione Aureo, una volta formato, non possa essere distrutto mai, nemmeno in seguito ai
fallimenti pi gravi. Esso rimane pertanto intatto nei Mondi Superiori, in attesa di essere ripreso
dallIniziato. LEmbrione Aureo costituisce la fase iniziale di una nuova riqualificazione dei Corpi, che
da Corpi di Luce si trasformano, nel corso della Seconda Montagna, in Corpi dOro.

Nonostante questo straordinario evento, lavanzata nella Seconda Montagna


costellata da tali difficolt che ogni impresa, ogni pianeta conquistato, ogni nuovo
Grado di Maestria raggiunto comporta sempre una sovrumana fatica.

Questa fase del lavoro interno ben rappresentata dalle 12 fatiche di Ercole, che brevemente
ricordiamo. 1) Uccisione del leone di Nemeea; 2) uccisione dellIdra di Lerna; 3) cattura della cerva
Cerenta e del cinghiale di Erimnto; 4) pulizia delle stalle di Augia; 5) cattura degli uccelli di Stnfale;
6) cattura del toro di Creta; 7) cattura delle cavalle di Diomede; 8) uccisione di Caco; 9) conquista del
cinto di Ippolita; 10) cattura della mandria di Gerine; 11) conquista dei pomi delle Espridi; 12)
cattura di Crbero. Ovviamente, le fatiche a cui si allude nei lavori della Seconda Montagna sono le

prime nove, una per ogni pianeta. Le ultime tre appartengono, come si vedr, ai lavori della Terza
Montagna.
Ma le Nove Muse lo assistono e lo rincuorano, assieme a tutte le Gerarchie.

Le nove muse sono: Clio, Erato, Melpmene, Callope, Euterpe, Talia, Urania, Polimnia, Terpscore.

Giunto al pianeta Saturno, il nostro Maestro, dopo aver sperimentato concretamente


il Dramma Cosmico attraverso la Passione del Cristo Storico, muore in croce per il
mondo. Ma solo una morte apparente, che sembra tale soltanto a chi non sa
vedere. Ben presto, infatti, ed in modo altrettanto concreto, egli "RISORGE" nel suo
CORPO GLORIOSO DORO PURO. Adesso pu, a buon diritto, definirsi un MAESTRO
RISORTO, anche perch gli ultimi due pianeti gli consentono di conseguire la PIETRA
FILOSOFALE e LELISIR DI LUNGA VITA, simbolo dellimmortalit.

La PIETRA, conseguita con i lavori della Seconda Montagna, rappresenta il SESSO. Il sesso pietra
di salvezza, ma anche pietra di inciampo per il lavoro interno (vedi pi avanti, nel capitolo dedicato al
Secondo Fattore). Anche in queste altissime fasi del lavoro, ed in quelle successive, un Maestro puo'
tradire l'Opera "scagliando la pietra".
Per quanto riguarda l' ELISIR DI LUNGA VITA, il riferimento al Sacro Graal, nel ciclo della
Tavola Rotonda.
Giunto alla fine della Seconda Montagna, divenuto un Serafino, egli entra nel primo
livello dellEmpireo e prende possesso della propria Monade Manifestata incarnando
il Terzo Logos, lo Spirito Santo. Quando entra nel secondo tempio a riposare, ha
eliminato il 75% dei suoi Ego.

LA TERZA MONTAGNA
E un dio vivente colui che si accinge a scalare la Terza Montagna, la Montagna dell
ASCENSIONE. Apparentemente, lEgo sconfitto: il lavoro precedente sui nove
pianeti ha permesso allIniziato di eliminare da se stesso la parte visibile dei suoi
Aggregati psichici. Adesso egli dovr perfezionarsi ancora, ed estirparne le radici
discendendo negli Inferni di Plutone.
La strada della Terza Montagna particolarmente difficile ed insidiosa. Gli IO-CAUSA
[chiamati anche "peccati dellanima" o "memoria dellEgo"], infatti, si nascondono
ovunque ed assumono perfino laspetto pi santo ed innocente. Scovarli, riconoscerli
ed eliminarli definitivamente con laiuto della straordinaria forza del Cristo Intimo
precisamente il compito di colui che intraprende il cammino della massima
perfezione e che procede verso la liberazione totale.
Questopera si compie attraverso le tre ultime "fatiche di Ercole". Per tre volte il
Maestro Risorto deve calarsi ancora negli inferni di tutti i pianeti, nel cuore di
Plutone, e per tre volte deve riemergerne vittorioso. La prima volta per incarnare il
Cristo Cosmico; la seconda per incarnare il Padre.

Tre volte, quindi, lIniziato incarna il Cristo: nella Prima Montagna, con la 5 Iniziazione dei Misteri
Maggiori e la nascita del Cristo Intimo, lo incarna in forma simbolica; nella Seconda Montagna, nel
Cielo di Venere, lo incarna in forma concreta; infine, nella Terza Montagna, lo incarna nellaspetto del
Terzo Logos, il Cristo Cosmico.

Ma cos ancora non salvo, ancora pu precipitare nellabisso per qualche ombra di
peccato che risiede nascostamente in lui. Solo quando risale vittorioso per la terza
volta pu considerarsi LIBERATO e, ascendendo alla regione dellImmanifestato,
ritornare allAssoluto (AIN SOPH) perfettamente autorealizzato e nel pieno possesso
della propria Monade.
Ora egli nel Regno dellUnica Legge, la legge dellAmore e del Libero Arbitrio. L da
dove era partito Egli ritornato con Maestria. Decidere di restare un Suo diritto, ma
Suo diritto anche decidere di rientrare nella Manifestazione per il bene della Loggia
Bianca. Come gi il Maestro IESHUA BEN PANDIRA [Il nome esoterico del Maestro
Ges] fece nei confronti del pianeta Terra, anchEgli pu decidere con Volont
Cosciente di reincarnarsi in un Corpo Fisico, sacrificandosi per la salvezza di una
qualsiasi umanit.

IL PRIMO FATTORE PER LA RIVOLUZIONE DELLA


COSCIENZA:
PARTE PRIMA: "IL RISVEGLIO DELL'ESSENZA"

Il ritorno consapevole allAssoluto , come abbiamo visto, lobiettivo principale del lavoro
interno finalizzato allautorealizzazione del singolo. Detto in termini gnostici, la salvezza
ottenuta per mezzo della conoscenza. E abbiamo anche gi pi volte accennato a come
tale salvezza, raggiunta attraverso la eliminazione totale e definitiva dellEgo dallo spazio
psicologico individuale, debba necessariamente presupporre, accanto allintervento diretto
e gratuito dellAssoluto che salva attraverso i poteri dei suoi molteplici aspetti, anche lo
sforzo cosciente e volontario delluomo.
Tale condizione di combattimento interiore, denominata morte dellEgo, viene raffigurata,
nellarte e nelle diverse espressioni umane, mediante un ricchissimo materiale simbolico:
angeli armati (san Michele), santi armati (san Giorgio), divinit armate (Mitra), testi sacri di
argomento guerresco (Bagavad Gita), racconti cavallereschi (Don Chisciotte), racconti
mitologici (ciclo cretese), rappresentazioni popolari e folkloriche (tauromachia) e, in
genere, da una quantit di lance, spade, pugnali, scudi, celate ecc. che spesso formano gli
elementi base di molti stemmi gentilizi e nobiliari.
o

Spesso, proprio le casate nobiliari, come quella dei Medici a Firenze o dei Gonzaga a Mantova,
hanno contribuito non poco alla conservazione e alla custodia del materiale simbolico
dellinsegnamento profondo.

Fig 1. : san Giorgio e il drago (allegoria della morte dellEgo), particolare della pala daltare
dellomonima chiesa a Brazzano (Gorizia)

Fig. 2: il dio Mitra (allegoria della morte dell'Ego), Museo Correr, Venezia

Le scuole iniziatiche, consapevoli del ruolo centrale che linsegnamento relativo


alleliminazione dei difetti detiene nel processo di autorealizzazione, hanno da sempre
ricercato numerosi metodi pratici e numerose "vie" capaci di portare alla dissoluzione degli
aggregati psichici. Ad esempio, la via ascetica, che prevede forme anche severe di
mortificazione del corpo fisico; la via mistica, che privilegia la preghiera, la meditazione e

la ricerca del trascendente; la via attiva, in cui lEgo viene combattuto, tenendo conto delle
sue conseguenze karmiche, con opere concrete di umana solidariet; la via etica, che
conduce allistituzione e allosservanza di codici di comportamento morale; la via
esoterica, che trae origine dallinterpretazione "segreta" della Tradizione; la via
dellarmonia in cui si privilegiano gli aspetti psicologici e relazionali; ecc. ecc..
o

La via dellarmonia, ed. Conplan Art, Venezia, 1996, contenente un saggio introduttivo di Padre M.
Ballister S.J.: "Uno Yoga per loccidente".

Tali vie sono inevitabilmente parziali e, affrontando il problema della dissoluzione


dellaggregato psichico da ununica visuale, talvolta anche molto ristretta, portano chi le
segua separatamente a risultati quasi sempre provvisori ed insoddisfacenti.
Non si tratta, allora, di seguire una determinata "via", quanto piuttosto di riconoscere in
tutte un unico grande sforzo prodotto dalluomo nel corso della storia alla ricerca della
propria liberazione, e di riconoscere in questo sforzo le linee direttive che consentano di
conseguire la "morte dellEgo". Il sincretismo gnostico permette cos di evidenziare TRE
FATTORI di autorealizzazione, sparsi negli insegnamenti delle diverse scuole, tutti e tre
determinanti per leliminazione degli Aggregati psichici. Essi sono stati denominati dal
Maestro esoterista Samael Aun Weor "I TRE FATTORI PER LA RIVOLUZIONE DELLA
COSCIENZA" e sono riassunti nei concetti di morte, nascita e sacrificio. Il loro
significato generale il seguente:
MORTE: intesa non nel senso di morte fisica, ma in quello di morte mistica e allude al
concetto del "rinnegamento di s" espresso in Matteo16, 24: <Se qualcuno vuol venire
dietro a me, rinneghi se stesso...>. Faccia, cio, quanto possibile per rinnegare gli
Aggregati psichici (il me stesso), combattendoli con ogni mezzo psicologico e spirituale.
Non si creda, tuttavia, che tali sforzi riescano da soli a distruggere tutti gli Aggregati.
Lammonimento di Ges, infatti, continua: <...prenda la sua croce e mi segua>, avvertendo
cos dellesistenza di altre due condizioni (gli altri due Fattori) indispensabili allimpresa.
Per quanto riguarda la prima condizione, la morte mistica alla quale adesso ci riferiamo,
non essendo essa in grado di distruggere completamente lEgo, ma solo di distruggerlo in
parte, viene chiamata anche decapitazione psicologica: allEgo viene tolta solo la testa,
la forza principale, ma non tutta la forza.
NASCITA: anche in questo caso, non si tratta della nascita del corpo fisico, ma della
nascita dei cosiddetti corpi esistenziali superiori dellEssere, cio dei Corpi Interni. Pi che
una nascita quindi una trasformazione radicale che porta alla formazione di un uomo
nuovo , capace di possedere tutte le qualit necessarie allinvestigazione profonda
dellEgo e all'esplorazione del Cosmo, fino al Pleroma. Gli stessi processi alchemici di
trasmutazione energetica, che stanno alla base della formazione dei Corpi, sono anche
capaci, attraverso lattivazione di forze spirituali, di eliminare in modo totale e definitivo,
anche nei dettagli, ciascun Ego in precedenza profondamente investigato. Se quindi, con il
primo Fattore, lEgo viene soltanto decapitato, con il secondo viene completamente
distrutto e ridotto a polvere cosmica.
SACRIFICIO: il terzo Fattore, il sacrificio per gli altri, agisce sulle conseguenze dellEgo e
ne annulla gli effetti karmici. Sappiamo, infatti, che il Karma negativo si paga generalmente
con la sofferenza ed il dolore, ma anche con le opere di misericordia. Lamore e il sacrificio
disinteressato per lumanit, compiuto attraverso le buone opere costituisce quindi una
valida alternativa a quella vita di sofferenza che impedisce il superamento delle ricorrenze
ed causa del perpetuarsi dellEgo.
o

E per molto difficile poter stabilire, in chi ha lEssenza ancora addormentata, cosa sia buono e
cosa sia cattivo. Luomo, generalmente, credendo di fare il bene fa il male, e viceversa, perch
riesce a comprendere i termini bene e male solo in senso morale e non in senso oggettivo.

CRISTO BENEDICENTE, particolare del soffitto del Duomo di Gorizia. Le tre dita messe in evidenza nella
benedizione della tradizione cristiana occidentale sono una esplicita allusione ai 3 Fattori.

I TRE FATTORI non devono restare una teoria. Per condurre alla rivoluzione della
Coscienza essi devono esser messi in pratica in modo estremamente concreto. Tuttavia,
la pratica dei TRE FATTORI diversa da individuo a individuo e lo sforzo e il sacrificio
individuale varia in rapporto al Livello dellEssere di ciascuno.
Oltre a ci, i Tre fattori, per dare i loro frutti, devono sempre venir praticati insieme.
o

Lo stesso termine "fattore" indica che, se praticati insieme, i TRE FATTORI non sommano la loro
efficacia, ma la moltiplicano.

La loro pratia disgiunta conduce a risultati non solo insoddisfacenti, ma addirittura


controproducenti. Praticare, infatti, il primo Fattore senza il secondo porta ben presto ad
un inaridimento del lavoro interno per mancanza delle esperienze interiori profonde
assicurate dalla presenza del Corpi Esistenziali Superiori dellEssere. Il secondo Fattore
senza il primo porta lentamente verso pratiche di magia nera per lacquisizione meccanica
di facolt particolari la cui gestione, invece di passare progressivamente sotto il controllo
dellEssenza, resta nelle mani dellEgo.

E questa la condizione piu' frequente che porta alla formazione dei cosiddetti HASNAMUSSEN
(vedi anche in Ouspensky: "Frammenti di un insegnamento sconosciuto" - Astrolabio). Non sempre,
per, lHasnamuss un mago nero. Pi frequentemente egli una persona che possiede
internamente due centri di gravit, uno formato attorno allEssenza e un altro attorno allEgo. Ci
avviene proprio a causa della mancanza del lavoro con il primo Fattore.
Esistono quattro tipi di Hasnamussen:

1 tipo: luomo comune e corrente che non possiede alcun vero anelito spirituale e che vive nel sonno della
coscienza;
2 tipo: colui che, attraverso il 2 Fattore, ha sviluppato meccanicamernte il Corpo Astrale Solare senza
aver per contemporaneamente lavorato seriamente i propri difetti psicologici;
3 tipo: colui che, allo stesso modo, ha sviluppato meccanicamente il Corpo Mentale Solare;
4 tipo: colui che, allo stesso modo, ha sviluppato il Corpo Causale Solare senza eliminazione dellEgo.
Poich il Corpo Causale Solare si sviluppa solo coscientemente (e non gi, come gli altri Corpi,
meccanicamente), questo tipo di Hasnamuss proprio di colui che si risvegliato coscientemente nel male
e per il male, e che quindi pu essere definito giustamente "mago nero".

Datra parte, la mancanza del terzo Fattore, conducendo ad un insostenibile aumento dei
debiti karmici e del livello di sofferenza, rende impossibile la pratica degli altri due. E cos
via.

CONDIZIONE PRELIMINARE ALLA PRATICA DEI TRE FATTORI: IL RISVEGLIO


DELLESSENZA
Lazione salvifica dei Tre Fattori si realizza, in accordo con la Legge del Tre, per mezzo di
tre forze:

forza fisica, cio lo sforzo cosciente e volontario delluomo teso a contrastare


lazione dellentropia e a realizzare nel Mondo Fisico le condizioni necessarie
alleliminazione dellEgo;

Non quindi sufficiente possedere lanelito spirituale alla salvezza, ma occorre mettere in pratica
linsegnamento, come ben spiegato dalla parabola evangelica del giovane ricco, dall esempio della cruna
dellago e dallepisodio della cacciata dei mercanti dal tempio.

forza psichica, cio le facolt dellanima, espresse soprattutto dalla Volont,


dallIntuizione e dalla Immaginazione cosciente;

forza spirituale, cio i poteri dello Spirito che salvano attraverso la Forza Cristica
del Padre e della Madre. Tale forza gratuita: lAssoluto sempre disponibile a
salvare colui che, volontariamente e coscientemente, compie lo sforzo di cercarlo.
o

Da molte parti si tende ad enfatizzare troppo il potere della terza forza, come se essa da
sola fosse capace di salvare anche chi nella propria esistenza non faccia nulla per tentare di
eliminare lIo psicologico. Ci, naturalmente, falso e contrario alle leggi della Giustizia
Cosmica. Se la forza dellAssoluto gratuita, per anche rispettosa del libero arbitrio di
ciascuno. Vedasi, a riprova, i seguenti versetti: Mc 11, 24 <Tutto quanto voi chiederete
pregando, credete che lotterrete e lavrete>; Mt 21, 22 <E tutto ci che domanderete con
fede nella preghiera, lotterrete>; Mt 7,7 e Lc 11,9, <Chiedete e vi sar dato, bussate e vi
sar aperto>.

Normalmente, luomo comune e corrente, pur dotato di aneliti spirituali, possiede solo la
terza forza, la forza gratuita dello Spirito. Luomo giusto, che procura di mettere in pratica
linsegnamento, possiede anche la prima, la forza fisica. Ma la seconda forza, la forza
neutra dellAnima, quella che poi consente il compimento delle altre due, generalmente
manca anche in chi persegue il lavoro interno con le pi ferme motivazioni. A nulla
servirebbe cercare di distruggere lEgo senza aver prima suscitato la seconda forza,
quella del'Anima.
Risulta allora necessario che la pratica dei Tre fattori, per essere veramente efficace in chi
desideri sinceramente la propria "liberazione", sia preceduta dal risveglio della seconda
forza. Ci significa che a questo punto indispensabile porsi in relazione stabile con il 3%
di Essenza, embrione dellAnima, e costituire con essa un centro di gravit permanente
attraverso l AUTORICORDO COSTANTE.
Data quindi limportanza del lavoro psicologico individuale, ricapitoleremo nella tabella
seguente, lasciata di proposito incompleta per permettere a chi lo desiderasse di
aggiungervi altre voci in accordo al livello della propria comprensione, le principali
tecniche, gi descritte in questo libro, capaci di determinare il risveglio dellEssenza.
Inoltre, per favorire lo stato di autoricordo e per facilitare ancor pi il ricercatore nella
scoperta di se stesso, forniremo la traccia di una pratica pi complessa (pratica del
tempio cuore) a cui potr fare ricorso ogniqualvolta sentir il bisogno di porsi in relazione
con la propria Essenza.

TABELLA 1: COMPORTAMENTI UTILI AL FINE DEL RISVEGLIO DEL 3% DI


ESSENZA

VIVERE LISTANTE
FARE UNA COSA ALLA VOLTA
RUOTARE I CENTRI UTILIZZANDO AL MASSIMO I 5 SENSI
STARE A CONTATTO DELLA NATURA
REALIZZARE LA CHIAVE DI S.O.L.
ALIMENTARSI BENE
NON BERE ALCOLICI
NON FUMARE
PROGRAMMARE LA GIORNATA
RIDURRE I BISOGNI ED I CONSUMI
SEMPLIFICARE LA PROPRIA VITA
RINUNCIARE A QUALCHE COMODITA
NON IDENTIFICARSI CON I PROPRI EGO
ESSERE DISTACCATI DAL DENARO
NON MENTIRE
TENERE UN DIARIO
ASCOLTARE MUSICA CLASSICA
ESEGUIRE LA PRATICA DELLO "STOP"
ESSERE PUNTUALI
ESSERE DISPOSTI ALLE NOVITA
CERCARE IL SILENZIO
ESEGUIRE LA PRATICA DEL "SALTINO"
ABITUARSI ALLA SOLITUDINE
ABITUARSI AL DIGIUNO
NON SOLLECITARE TROPPO LA MENTE
PRATICARE SPESSO IL RILASSAMENTO

ESSERE ATTENTI, EVITARE LA DISTRAZIONE E LA FANTASIA


RICORDARE I SOGNI
USCIRE COSCIENTEM. IN ASTRALE
EVITARE LITI E DISCUSSIONI
EVITARE I RICORDI INUTILI
ACCORGERSI DEI PROPRI EGO
CHIEDERSI: DEVO? VOGLIO? HO VOGLIA?
CHIEDERSI: CHI MI FA COMPIERE CIO? L'EGO O L'ESSENZA?
PRATICARE LA SESSUALITA NORMALE E RINUNCIARE ALL'INFRASESSUALITA'
ABITUARSI AL SACRIFICIO

PRATICA DEL TEMPIO-CUORE


Cercheremo un luogo tranquillo ed appartato della casa ed un momento adatto, in cui sia
presumibile che nessuno ci disturbi.
Ci distenderemo al suolo (o su un letto, su un materassino) in decubito dorsale (a pancia
in su), preferibilmente con il capo rivolto a nord, con le braccia adagiate lungo il corpo, con
i palmi delle mani rivolti a terra e un po scostati dai fianchi.
Ci isoleremo perfettamente dallambiente circostante, chiuderemo gli occhi e rilasseremo
profondamente il corpo fino ad arrivare al completo riposo di tutti i suoi tre livelli, motorio,
emozionale ed intellettuale.
Chiederemo alla nostra Madre Divina Individuale di aiutarci e di assisterci nel corso della
pratica e lasceremo che Ella si presenti a noi nellaspetto di Iside, Maria, Stella maris,
Ram-io ecc. ecc.; in quellaspetto, cio, il cui atomo risiede nel cuore. La immagineremo il
pi accuratamente possibile, in tutti i dettagli.

E importante ricordare fin dora il ruolo fondamentale della Madre Divina Individuale nel processo di
eliminazione dei difetti.

Ci concentreremo finalmente sul nostro cuore.


Lo immagineremo dapprima nella forma di muscolo che batte e sentiremo in mezzo al
petto la sua pulsazione tranquilla, automatica e regolare.
Lasceremo che la nostra immaginazione passiva a poco a poco lo trasformi e che gli
faccia assumere laspetto di un TEMPIO, laspetto del nostro tempio-cuore.

Qualunque tempio si riesca a immaginare va bene, purch sia il frutto di una ricerca passiva e non di
uno sforzo mentale.

Ci abbandoneremo sempre pi alle facolt dellEssenza e ci lasceremo trasportare da


essa verso linterno del tempio. Probabilmente saliremo una scalinata, ci affacceremo nel
vestibolo, ci faremo riconoscere dal Guardiano, saluteremo con un cenno del capo le due
colonne (Jakin-Boaz) che si trovano a destra e a sinistra del portale dingresso.

Vedi nella Bibbia la descrizione della costruzione del tempio di Salomone, I Re, 7, 21.

Entreremo quindi nel tempio, compiendo nel suo interno i sette passi sacri e cercando di
adattare gli occhi alloscurit.
Scorgeremo un piccolo punto luminoso in lontananza e ad esso ci dirigeremo. Mentre ci
avvicineremo, la luce diventer sempre pi evidente, nitida e brillante.
ADESSO CI FERMIAMO. LA LUCE E ABBAGLIANTE E RIEMPIE COMPLETAMENTE I
NOSTRI OCCHI. CI LASCIAMO PENETRARE DALLA PACE E DALLA COMMOZIONE
DEI CENTRI SUPERIORI. IN QUELLA LUCE TROVIAMO CIO CHE ABBIAMO SEMPRE
CERCATO, NOI STESSI, LA NOSTRA ESSENZA, IL NOSTRO ESSERE REALE.
DAVANTI AD ESSO, RIVERENTI, FUORI DAL TEMPO E DALLO SPAZIO, CI
PROSTRIAMO IN CONTEMPLAZIONE PROFONDA.
Ritorneremo quindi lentamente sui nostri passi, verso il portale dingresso, e usciremo fuori
nel sole. Scenderemo la scalinata.
Riprenderemo poi il possesso del nostro cuore come muscolo, lo sentiremo di nuovo
battere regolarmente e tranquillamente in mezzo al nostro petto.

Riprenderemo quindi possesso del nostro corpo, lo sentiremo pesante e rilassato nelle
gambe, nelle braccia, nel tronco. Resteremo ancora per qualche tempo distesi, privi di
pensieri e di emozioni, ed in contatto soltanto con i Centri Superiori.
Riprenderemo infine il nostro tono muscolare normale, mettendo in attivit i Centri Inferiori.
Programmeremo nella mente, successivamente eseguendoli, alcuni movimenti:
stringeremo a pugno le dita delle mani, piegheremo gli avambracci sulle braccia,
piegheremo le ginocchia, tireremo un profondo respiro e, infine, apriremo gli occhi.
Ritorneremo alla vita attiva cercando di non perdere il ricordo del nostro Essere.

IL PRIMO FATTORE PER LA RIVOLUZIONE DELLA


COSCIENZA
(LA MORTE MISTICA)

OBIETTIVO: la decapitazione psicologica.

PRESUPPOSTI FONDAMENTALI:

sviluppo delle facolta dellEssenza (concentrazione, intuizione,


autoosservazione, autoricordo, immaginazione cosciente);

familiarit con le pratiche di retrospezione e di meditazione.

La decapitazione psicologica, ovvero leliminazione totale e definitiva di una


parte degli Aggregati psichici che compongono i complessi egoici, si raggiunge
attraverso un paziente lavoro che si avvale di forze fisiche (delluomo),
psichiche (dellEssenza) e spirituali (dellAssoluto). Si tratta di indebolire
lEgo togliendo definitivamente a molti Aggregati tutta la loro energia, in modo
che possano poi scomparire per sempre dallo spazio psicologico individuale,
liberando lEssenza prigioniera al loro interno ( risveglio oggettivo, vedi
argomento n.1).

Ricordiamo che con le pratiche del solo Primo Fattore si riesce a distruggere al massimo
un 25% di tutti gli Aggregati psichici.

In questa impresa, nonostante spesso da varie scuole si pretenda il contrario,


le forze umane e psicologiche da sole non bastano: esse, bench
indispensabili, possono svolgere solo un lavoro preparatorio. Leliminazione
vera e propria dellAggregato richiede forze infinitamente superiori a quelle
psicologiche, che sono le forze spirituali dellAssoluto. Da qui, la necessit
che il ricercatore, prima di affrontare la pratica della decapitazione, abbandoni
definitivamente la concezione materialistica, energetica, della realt e riesca ad
accedere, attraverso lacqusizione di una stabile coscienza animica,
allesperienza mistica dello Spirito nei suoi molteplici aspetti.

Fondamentale sar anche la possibilit concreta di indagine sullEgo attraverso


le forze dellEssenza risvegliata, esercitate non solo nel corso di pratiche a
ci appositamente designate (retrospezione, concentrazione, immaginazione
cosciente), ma anche, istante per istante, durante la vita attiva (intuizione,
autoricordo, autoosservazione).
Sar inoltre indispensabile acquisire una consuetudine con la pratica della
meditazione in tutti i suoi livelli. In quelli inferiori, per apprendere il linguaggio
della mente interiore; in quelli superiori, per fare lesperienza mistica dei mondi
spirituali ed entrare in contatto con le manifestazioni pi dirette e pi pure
dellAssoluto.

In questultimo tipo di meditazione possibile fare lesperienza dell estasi mistica. In


essa, tutta lEssenza, anche quella prigioniera degli Aggregati psichici, riesce a sfuggire
temporaneamente allEgo e a recarsi nella 6 dimensione per fare lesperienza de i
mondi paradisiaci e della GRAN REALTA.

LA PRATICA DEL PRIMO FATTORE


Rispetto alle forze in gioco, la pratica del primo Fattore pu essere quindi
suddivisa in tre momenti successivi: il momento fisico, il momento psichico
e il momento spirituale.

Nel momento fisico, il ricercatore manifesta la sua volont di eliminare


lAggregato mediante una azione personale consapevole.
Nel momento psichico, lAggregato viene analizzato dalla forza neutra
dellEssenza.

Nel momento spirituale, lAggregato viene distrutto dai poteri


dellAssoluto.

MOMENTO FISICO
Scelto un luogo tranquillo (pu essere una stanza appositamente riservata alla
pratica della meditazione, ma anche un posto silenzioso della casa in cui si
abbia la certezza di non essere disturbati), assunta la posizione adatta (qualunque
posizione buona, purch compatibile con limmobilit assoluta del corpo
anche per diverse ore) e completato il rilassamento (un perfetto rilassamento
indispensabile per eseguire questa pratica, in quanto ogni tensione del corpo
fisico, per quanto piccola, alla lunga genera dolore e distoglie dalle esperienze
psichiche e spirituali), si invocher laiuto della Madre Divina Individuale, il cui atomo
risiede nel cuore, e ci si concentrer profondamente sulla percentuale di Essenza
libera. Dallo stato di concentrazione si passer quindi, gradualmente, a quello
di meditazione, con il corpo fisico nellassoluto riposo dei cinque sensi, dei
cinque centri inferiori e della mente attiva.

MOMENTO PSICHICO
Non si pu raggiungere questo momento con la volont attiva dellEgo. Il
momento psichico giunge da solo ad fuori dal tempo. In esso, lEssenza a
condurre la pratica. Certamente, la facilit o la difficolt di ingresso in questo
momento dipende dal livello dellEssere di ciascuno e dalla capacit di stare in
autoricordo e in autoosservazione durante la vita di ogni giorno, vigilando sul
processo di identificazione. Prima o poi (non detto che ci avvenga nel corso
di una sola pratica) si sveglier limmaginazione cosciente e, davanti
allEssenza libera, in modo assolutamente spontaneo, comparir lAggregato da
eliminare. Inizia in questo modo la prima fase del momento psichico, quella
dellosservazione.

Si osserva. In questa fase, lEssenza osserva lAggregato per quello che , un


mostro, un demonio, e come tale se lo raffigura attraverso limmaginazione
cosciente (passiva e spontanea) fino a provarne schifo e ribrezzo. LAggregato
pu presentarsi nella forma di un animale, di una figura mitologica, di un
essere spaventoso. Esso la personificazione del nostro difetto, la causa del
nostro dolore o della nostra effimera gioia. Esso emana un caratteristico odore
e possiede un caratteristico sapore ecc..
Tale osservazione ha i requisiti dellesperienza oggettiva. Come uno scienziato,
il ricercatore, attraverso lEssenza, compie le proprie indagini senza alcun
coinvolgimento emotivo: la macchina organica giace nellassoluto riposo dei
centri inferiori, e soltanto la Mente interiore agisce, studiando con distacco
tutte le diverse espressioni dellAggregato e tutti i suoi comportamenti. Esso
viene osservato nei suoi effetti nei confronti del centro intellettuale,
emozionale, motore, istintivo e sessuale: che pensieri suscita, che stati
danimo provoca, che azioni fa compiere, che malattie o disordini produce nel
corpo fisico.
Quando il difetto ha assunto una chiara e precisa connotazione, ben
inquadrato nelle sue pi piccole caratteristiche, forme, dimensioni, quando
sono chiari tutti i suoi pi piccoli comportamenti, allora si entra gradualmente
in una fase di osservazione pi profonda ed analitica: lAggregato viene
compreso ed osservato, nei suoi dettagli, anche dal punto di vista storico (fase
dell analisi storica e della comprensione dellEgo). E una fase che pu durare
a lungo, anche molte ore, e che pu richiedere anche molteplici sessioni di
lavoro. Quando quel certo difetto ha dominato in me lultima volta? In quale
situazione? Assieme a quali persone? In quali precise circostanze? Perch mi
trovavo l? Cosa ho fatto per contrastarlo? Ero in Autoricordo, in
Autoosservazione? Queste domande, per esempio, possono sorgere
spontaneamente nella Mente interiore. E ancora: quali altri Aggregati
entrarono nella scena? Da chi vennero rappresentate veramente le commedie
o le tragedie? Oltre al principale, quali altri difetti vi presero parte? E come
possono collegarsi tra loro tutti questi diversi aggregati della mente? Quali
furono le conseguenze da essi prodotte? Quanto pi approfondita sar lanalisi,
tanto pi completa sar la comprensione del difetto e tanto meglio riuscir la
pratica. Analisi superficiali non conducono a nulla, sono inodori, insapori,
inconsistenti. Lacqua superficiale putrida, fangosa, e si asciuga facilmente.
Lanalisi dellEgo ha viceversa bisogno di acqua molto profonda e limpida, di
grande capacit introspettiva, di grande costanza, pazienza, capacit di
cogliere il dettaglio.

E importante vigilare sempre sullassenza di identificazione con il difetto, che deve


essere osservato dall Essenza con assoluto distacco e senza alcun coinvolgimento
emotivo. Ci, unitamente allapproccio mistico ed esoterico di tutta la pratica, mette al
riparo il ricercatore da stati interiori negativi (angoscia, regressioni, proiezioni affettive
ecc.) che invece sono caratteristici di altri tipi di analisi psicologiche.

Successivamente, lAggregato verr analizzato nel tempo, retrospettivamente.


Quando mi ha dominato altre volte? Quando stato? In quale occasione? In
quale circostanza? Con chi ero? ecc. ecc., fino ad indagare verso i confini della
memoria. Quando questo difetto comparso per la prima volta in me? Quanti
anni di vita avevo? Quanti mesi? Quanti giorni? Analizzato e compreso il difetto
in tutti i suoi pi piccoli dettagli, sar allora possibile il passaggio alla fase
successiva, quella del giudizio.

Si giudica. Ora il difetto possiede un nome ben preciso e sta davanti al ricercatore in tutta
la sua reale consistenza. Egli lha esplorato, lo conosce, ne riconosce le precise
responsabilit. Quel mostro gli fa orrore, la sua presenza gli insopportabile e, rivedendo
retrospettivamente gli errori compiuti nel corso della propria vita per causa sua, comincia a
provare, forse per la prima volta, un pentimento sincero.

Alcune persone, quando prendono coscienza di qualche loro grave difetto, cadono in
prostrazione profonda e si sentono in colpa. Ci profondamente sbagliato, perch il
"senso di colpa" soltanto uno stato interiore erroneo, che non serve a nulla e a
nessuno. Ci che conta "la colpa" e questa soltanto del difetto da eliminare. Pu
sussistere, se mai, proveniente dallEssenza, un senso di pentimento, di rimorso o di
vergogna. Ci positivo ed induce a vigilare per il futuro e a mettere in atto le strategie
necessarie affinch lAggregato eliminato non ritorni di nuovo nella psiche (vedi pi
avanti, a proposito della TRASFORMAZIONE DELLE IMPRESSIONI).

Egli ora finalmente pi forte di quel mostro: in grado di raccogliere le prove della sua
colpevolezza e di formulare nei suoi confronti dei precisi capi di imputazione. Nei mondi interni
si apre un vero e proprio "dossier", in cui vengono trascritte e registrate meticolosamente tutte
le responsabilit dellAggregato, responsabilit oggettive, inconfutabili: nel corso delle indagini,
in ogni occasione di "reato", lAggregato stato infatti colto sempre in situazione di
"flagranza".
Terminata cos la fase istruttoria, ha inizio il vero e proprio processo. Le prove vengono esibite
ai giudici alla presenza dellaccusato che, seduto al banco degli imputati, tenta la sua estrema
difesa. Con fare insinuante, arrogante o timoroso cerca di giustificarsi: che male c, lo fanno
tutti, lho fatto a fin di bene, per noia, per divertimento, per disperazione. Ma la Giustizia
Cosmica agisce con obiettivit assoluta: nessuna piet per lAggregato; lEssenza prigioniera
nel suo interno, gi punita abbastanza, a meritare misericordia, a meritare di unirsi finalmente
al 3% che ora sta per cogliere i frutti del suo paziente lavoro.
Viene emessa la sentenza inappellabile e limputato la ascolta suo malgrado: condanna a
morte.

ESEMPIO DI DOSSIER

AGGREGATO (nome) ....................................................................


ASPETTO FISICO ..........................................................................
SEGNI PARTICOLARI E CARATTERISTICHE ...........................................
ELENCO STORICO DEI REATI E LORO CONSEGUENZE
.........................................
.................................................................................................................
..
CAPI DI IMPUTAZIONE ............................................................................
PROVE DI COLPEVOLEZZA .......................................................................
DIFESA ....................................................................................................
SENTENZA ................................................................................................

MOMENTO SPIRITUALE
Si giustizia. Ora ha inizio la terza fase, quella dellesecuzione. Il ricercatore sempre raccolto
in meditazione profonda e sente a poco a poco crescere in s la potenza della terza forza, la
forza passiva e gratuita dello Spirito. Viene avvolto dalla dolcissima presenza della Madre
Divina, che lo riempie di gioia e di amore per tutta lumanit. Egli la vede nellaspetto di casta
Diana, nellaspetto cio di una terribile guerriera armata che, senza esitazione, emanando
infinita compassione per lEssenza prigioniera, colpisce lAggregato con la spada (1). Esso, che
sembrava invincibile, divenuto improvvisamente fragile, si sgretola sotto gli occhi delliniziato.
Egli lo vede rimpicciolire sempre pi, diventare sempre pi bello come un piccolo bambino, fino
ad annullarsi e ridursi in polvere cosmica. LEssenza che era stata prigioniera, finalmente
libera, emanando una purissima luce verdeazzurra, va ad unirsi alla percentuale gi presente
nello spazio psicologico.

SITUAZIONI DI EMERGENZA: LA DECAPITAZIONE


PROVVISORIA

Talvolta si verifica la necessit di decapitare un Ego durante la vita attiva, in situazioni in cui non possibile
eseguire la pratica appena descritta. E il caso, per esempio, di quando siamo attaccati da un Aggregato
dIra, o di Invidia, o di Intolleranza, o di Lussuria ecc. mentre svolgiamo il nostro lavoro, o parliamo con una
certa persona, o guidiamo lautomobile. Lasciare entrare lEgo "a briglia sciolta" nel nostro spazio psicologico
equivarrebbe ad un disastro; e tuttavia non possibile, in quei momenti, procedere ad una osservazione e
ad unanalisi accurata.
Bisogna dire, anzittutto, che aver scoperto lAggregato gi un fatto notevole. La maggior parte delle
persone, infatti, sempre completamente identificata con i propri Aggegati e di conseguenza non si accorge
di loro quando si avvicendano meccanicamente nello spazio psicologico. Accorgersi di un Aggregato,
significa essere in Autoricordo e in Autoosservazione, e vedremo tra poco come tali facolt dellEssenza, se
praticate di istante in istante, siano gi di per s sufficienti ad impedire la manifestazione dellEgo nella
psiche (1). E per molto difficile esercitare lAutoosservazione di istante in istante. Per questo, di norma, ci si
accorge di un Aggregato solo dopo che esso ha conquistato il potere e ha iniziato la sua opera devastatrice.
In questo caso, le forze psicologiche, da sole, non bastano pi e occorre far ricorso alle forze spirituali
operando una vera e propria decapitazione.
In questo tipo di morte mistica, definita anche morte in marcia o morte in cammino, lEssenza,
per motivi pratici e per cos dire "di emergenza", invece di analizzare e di comprendere,
semplicemente osserva, e la forza spirituale, rappresentata dalla Madre Divina, viene invocata
attivamente non appena il soggetto si accorge della presenza del difetto.
Si tratta di martellare la Madre, di non aver paura ad invocarla incessantemente e con fede, di
supplicarla con tutto il cuore affinch incenerisca lAggregato e lo riduca in polvere cosmica.
"Madre mia, ti prego, ti supplico, ti scongiuro, allontana da me questo difetto, riducilo in
polvere, ti prego, ti supplico, ti scongiuro".
In questo modo, anche se non stato precedentemente compreso a fondo, anche se non si
in grado di dargli un nome preciso, lAggregato viene distrutto e scompare dallo spazio
psicologico. Ovviamente, il risultato cos ottenuto provvisorio, e deve essere consolidato
successivamente non appena possibile con lesecuzione della pratica vera e propria.

STABILIZZAZIONE DEI RISULTATI:


LA TRASFORMAZIONE DELLE IMPRESSIONI
Come il cibo nutre il Corpo Fisico, cos le impressioni nutrono lo spazio psicologico. Esse sono
un alimento molto importante, di cui non possiamo fare a meno nemmeno per un istante, ed
entrano nella psiche attraverso la finestra dei cinque sensi.
Tuttavia, a differenza di quanto avviene per il cibo, le impressioni giungono a noi cos come
sono, non trasformate, non "digerite", perch lorgano predisposto alla loro trasformazione,
riassumibile nel concetto di Autoricordo, pur esistente, completamente atrofizzato per il
disuso.
In questo modo, lo spazio psicologico si riempie di impressioni dense, non trasformate, piene
di significati accessori collegati tra loro in modo arbitrario e soggettivo dalla mente, che
diventa cos, invece che strumento di Conoscenza legittima, strumento di orribile confusione.
Un bicchiere di vino si collega a situazioni da osteria, una donna a situazioni di desiderio
morboso, un oggetto a situazioni di invidia ecc. ecc.. In pratica, le impressioni non trasformate
(e le effigi mentali che esse creano) si collegano continuamente ad Aggregati Psichici, ad Ego,
li rafforzano o addirittura li producono, deformando la realt e rendendola inconoscibile.

La presenza dellEgo, e quindi di quei settori della Mente Egoica gi definiti come Mente
scettica e Mente dogmatica, rende ancora pi complesso il problema della conoscibilit
del Reale, che viene ad essere deformato due volte. La prima, dai cinque sensi, ed un
limite strutturale delluomo; la seconda, dallEgo, che altera psicologicamente le
percezioni gi alterate sensorialmente. Von Kleist riassume questo problema con una
bella frase: "Se tutti gli uomini avessero vetri verdi al posto degli occhi, dovrebbero
giudicare che gli oggetti che vedono sono verdi: e non sarebbero in grado di decidere se
il loro occhio mostra loro le cose come sono o non si aggiunga piuttosto quello che
appartiene non a loro ma allocchio. Cos per lintelletto. Noi non possiamo decidere se
ci che chiamiamo verit sia veramente verit o se soltanto ci appaia cos." (Von Kleist,
"FAVOLE SENZA MORALE" - Mondadori).

E logico che, se ci ricordassimo di noi stessi, al vedere una certa persona non proveremmo
intolleranza, o ira, o desiderio: vedremo la persona semplicemente per quello che . Se ci
ricordassimo di noi stessi, non ci metteremmo a piangere sentendo una certa musica o
vedendo una certa fotografia, ma queste impressioni giungerebbero a noi trasformate nella
loro reale sostanza, scollegate da qualsiasi emozione od associazione mentale inferiore o
negativa.
Pertanto, a nulla vale decapitare lEgo se poi non siamo in grado di trasformare le impressioni:
sempre altri Ego prenderebbero il posto di quelli eliminati e lEssenza sarebbe sempre pi da
essi resa prigioniera. Se vogliamo veramente liberare lEssenza e distruggere lEgo in modo
definitivo, dobbiamo aggiungere alla pratica della morte mistica quella della trasformazione
delle impressioni realizzata di istante in istante. Di istante in istante ricordarci di noi stessi.
In pi, le impressioni trasformate rappresentano il nutrimento fondamentale dei nostri Corpi
Interni, che sono il veicolo della nostra Anima. Una impressione densa (esotericamente definita
Si 48), adatta solo a nutrire un Ego, diventa adatta a nutrire il Corpo Astrale se viene
trasformata in Si 24, o il Corpo Mentale se viene trasformata in Si 12, ecc. ecc..
Con la Trasformazione delle impressioni non solo dunque evitiamo di formare nuovi Ego, o di
consolidare quelli esistenti, ma andiamo ad alimentare i Corpi Superiori Esistenziali dellEssere.

IL SECONDO FATTORE
PER LA RIVOLUZIONE DELLA COSCIENZA

( LA NASCITA )

OBIETTIVI: 1) la creazione dei Corpi Interni


2) la morte dellIo

METODI: luso sapiente delle energie sessuali

PRESUPPOSTI:
Fisico;

a) il raggiungimento dellequilibrio fra i cinque Centri del Corpo

b) il raggiungimento della sessualit normale.

Tutto ci che si riferisce al sesso e alla sessualit costituisce da


sempre una pietra dinciampo al lavoro interno. Lenergia del Centro
Sessuale infatti cos potente e sottile che, nelle mani dellEgo, in
grado di condizionare negativamente tutta la vita delluomo e di
vanificare ogni sforzo di perfezione.
Per contro, non pu sfuggire il fatto che tale energia, proprio per la sua
straordinaria qualit, detenga delle capacit, diremmo dei poteri, del tutto
straordinari. Non ci riferiamo solamente alla capacit di generare corpi fisici, fatto
straordinario gi di per s, ma anche alla capacit di influenzare determinare ogni
altra opera creativa delluomo, sia essa materiale, artistica o intellettuale.
Freud, usando un termine che ritroveremo pi avanti, introduce per primo
nellambiente scientifico il concetto di energia sessuale sublimata come
fondamento di tutta la creativit delluomo.

Le scuole iniziatiche e le religioni antiche, pertanto, hanno sempre osservato


nei confronti dei temi relativi al sesso la pi estrema considerazione e la pi
estrema cautela: se vero che nel centro generatore di ogni attivit umana deve
trovarsi anche la chiave del processo di salvezza, anche vero che si tratta di una
chiave capace di aprire anche altre porte, non tutte cos desiderabili. Il problema
quello di togliere la chiave dalle mani dellEgo. Cosa non facile, che richiede una
preparazione specifica ed uno sforzo individuale improponibile su vasta scala.
Si comprende quindi come i temi relativi alla sessualit siano stati
progressivamente ritirati dal livello esterno dellinsegnamento delle scuole
filosofiche, e riservati ai livelli pi interni. In essi il ricercatore, fortemente motivato
nella ricerca del suo perfezionamento interiore, accede infatti non solo alle
informazioni teorico/pratiche relative al sesso, ma anche alle tecniche concrete per
la dissoluzione dellIo, riducendo al minimo il rischio di cadere nellinfrasessualit.
Latteggiamento sessuofobico delle principali religioni tradizionali (cristianesimo,
ebraismo, islamismo),

oltre che

con motivazioni culturali, socio/ambientali,

dottrinali ecc., pu spiegarsi proprio con quanto appena detto. Le religioni


tradizionali, preoccupate di diffondere linsegnamento alla massa piuttosto che di
portare alla perfezione il singolo, e quindi necessariamente poco esigenti nei
riguardi del Primo Fattore, di fronte allimpossibilit di proporre un uso salvifico
della sessualit, preferiscono ignorarla, accontentandosi cos di proporre quasi
una salvezza minore, celibataria. Il sesso, lasciato quindi praticamente nelle mani
dellEgo, diventa allora solo un ostacolo da combattere e da negare, in ogni caso
da controllare con rigide norme morali.

*********
Giunti a questo punto del lavoro, cercheremo di affacciarci su quanto le scuole
iniziatiche tramandano nei loro circoli pi interni a proposito del Secondo Fattore e
della sessualit in genere, e lo faremo con laiuto di una scienza ermetica che,
grazie allincomprensibilit del suo linguaggio, ha saputo conservare intatti quei
temi, sfuggendo alle pi accanite persecuzioni: l ALCHIMIA.

Addentrarci in quel fenomeno culturale (scientifico, storico, filosofico, sociale) che passa sotto il termine
di ALCHIMIA non lo scopo del presente compendio. Ci basta qui ricordare che per Alchimia non
bisogna intendere, come si fa nellaccezione comune, una sorta di protochimica o di chimica grezza e
rudimentale; essa , al contrario, una vera scienza, che attiva tuttora e che si prefigge un obiettivo ben
preciso:
trasformare il
piombo della materia in oro
dello
Spirito. Loggetto
di questa scienza il sesso, anche se velato dietro storte, alambicchi o formule di composti chimici. Il
particolare linguaggio simbolico, incomprensibile anche alle persone pi dotte, se non salv dal rogo
dellInquisizione e dallaccusa di stregoneria molti alchimisti vissuti tra il 500 e il 700, permise tuttavia la
sopravvivenza dei testi che, al momento attuale, costituiscono praticamente gli unici documenti storici
sulluso cosciente della sessualit e sulla pratica del Secondo Fattore nel mondo occidentale.

Per saperne di pi:


- C.G. Jung: PSICOLOGIA E ALCHIMIA
- M. Maier: ATALANTA FUGIENS -

ed. Mediterranee

- S. e R. Piccolini: IL LIBRO DI ALCHIMIA, contenente fra laltro il MUTUS LIBER di Altus - ed.
MEB
- E. Canseliet: LALCHIMIA - ed. Mediterranee.

I LAVORI PREPARATORI DEL SECONDO FATTORE

LEQUILIBRIO TRA I CENTRI DEL CORPO FISICO

La premessa indispensabile alla pratica del


Secondo Fattore costituita dal raggiungimento di
un perfetto equilibrio tra i cinque Centri del Corpo
Fisico. Abbiamo gi visto a suo tempo che questi
Centri si comportano come dei vasi comunicanti,
o anche come componenti di un circuito elettrico, e
che, in caso di reciproco squilibrio, attingono il loro
nutrimento uno dallaltro e, in ultima analisi, dal
Centro Sessuale; questo viene ad
funzionalmente

alterato

essere quindi

costretto

ad

usare

unenergia che non la propria. Esotericamente, si dice che, invece dellenergia


costituita dallIdrogeno 12 (H 12), il Centro Sessuale si trova costretto ad utilizzare
degli Idrogeni pi pesanti (H 24, H 48).
Affinch i processi alchemici relativi alla pratica del Secondo Fattore possano
innescarsi e procedere nelle diverse fasi, indispensabile mettere a disposizione
del Centro Sessuale lenergia sua propria, facendo in modo che gli altri Centri non
si esauriscano precocemente. Abbiamo visto a suo tempo come ci si ottenga
fondamentalmente in tre modi:
1) con luso quotidiano di tutti i cinque Centri;
2) con la loro rotazione frequente;
3) con la disidentificazione dallEgo, che costituisce la vera causa del loro squilibrio
e dello spreco energetico.
Si conferma una volta di pi come AUTORICORDO e AUTOOSSERVAZIONE
siano pratiche fondamentali, e non solo per i problemi relativi al Primo Fattore.

Notiamo, sia pure incidentalmente, come lIdrogeno 12 sia unenergia del tutto particolare, capace di
attivare altri due Centri, chiamati Centri Superiori, che nelluomo comune e corrente di norma sono
atrofizzati: il Centro Intellettuale Superiore (CIS) e il Centro Emozionale Superiore (CES). Questi
Centri sono solamente espressione dellEssenza. Il primo conferisce sapienza, chiaroveggenza,
comprensione, telepatia, ingegno, idee ecc.; il secondo armonia, intuizione, amore, senso di fratellanza
ecc.. E evidente come lattivazione dei due Centri Superiori sia di grande aiuto per la messa in pra5tica
di tutti tre i Fattori.

LA SESSUALITA NORMALE

Il secondo presupposto alla pratica del Secondo Fattore il raggiungimento


della sessualit normale, cio di una sessualit vissuta secondo le leggi di natura e
che non produce conflitti di alcun genere.
Sessualit normale significa anche abbandono definitivo dellinfrasessualit
che, come abbiamo gi visto nella prima parte, si manifesta, in contrasto con le
leggi di natura, sotto due principali aspetti:
1) negazione e rifiuto dellatto sessuale;
2) abuso di questo atto, in tutte le sue forme, con obiettivi diversi da quelli
procreativi.
Il raggiungimento della sessualit normale, tenuto conto che tutte le persone
correnti hanno caratteristiche pi o meno infrasessuali, un fatto con cui ciascuno
deve confrontarsi e che richiede un particolare e difficile lavoro sullEgo della
Lussuria.

LA PURIFICAZIONE DELLENERGIA

Anche se il Centro Sessuale comincia a utilizzare, nellambito della sessualit


normale, lenergia sua propria (lIdrogeno H 12), inizialmente ancora non in grado
di provvedere ai lavori alchemici veri e propri del Secondo Fattore (il lavoro, cio,
nella cosiddetta forgia infuocata di Vulcano). E necessaria unopera preparatoria
di purificazione. Lenergia, infatti, pur essendo adatta, di pessima qualit e deve
essere raffinata attraverso quattro fasi successive di lavorazione. Tali fasi sono ben
note agli alchimisti e prendono il nome di nigredo, albedo, citrinitas, rubedo. Vale a
dire che lenergia da nera deve diventare bianca, quindi gialla e infine rossa (corvo
nero, colomba bianca, aquila gialla e fagiano rosso). Solo attraverso la rubedo si
forma il fuoco purificatore che in grado, divampando nell ATHANOR, di
trasmutare la materia grezza (il compost) nell oro spirituale. Si pu dire che l
opus alchemico, cio il lavoro caratteristico del Secondo Fattore, inizia proprio da
queste quattro fasi di purificazione.
Il concetto di nigredo non nuovo al lettore di questo libro. Gi nella prima
fase del lavoro interno il ricercatore, insoddisfatto e deluso della vita, pur
intravedendo gli orizzonti nuovi che il viaggio per mare gli promette, sperimenta
la solitudine della notte interiore passando per una nigredo psicologica. La
nigredo cui adesso ci riferiamo, invece, non soltanto riferita alla psiche, ma il
vero stadio iniziale dellopera (l opera al nero), lo stadio di chi possiede tutti gli
strumenti per iniziare il lavoro, ma deve ancora alimentare e purificare il fuoco. E
una fase di inattivit piena di speranza e di certezza del risultato, diremmo di
melanconia passeggera: il corvo nero, sia pur ancora in forma inespressa,
riassume in fondo gi la completezza del risultato.

Vedasi a questo proposito la MELANCHOLIA I di A. Durher, forse la pi celebre allegoria della nigredo
della storia dellarte. Melancolia significa bile nera, la lettera I rappresenta il primo stadio della
purificazione.
Vedi anche in Fulcanelli: IL MISTERO DELLE CATTEDRALI , ed. Mediterranee, 19 , pag. 83: (Il corvo)
il sicuro segno del successo futuro, la prova evidente dellesatta preparazione del compost, ... il sigillo
canonico dellOpera.

Il percorso di affinazione dellenergia H 12, di cui ora trattiamo, che dal nero porta
al rosso, esige nel ricercatore solitario lavvento di un fatto
nuovo:

la relazione stabile con un

partner

del sesso

opposto.
Il lavoro di coppia (coniunctio), fondamentale per la
pratica del Secondo Fattore (trasmutatio), inizia infatti fin
dalla nigredo con la realizzazione di certe fasi (separatio,
sublimatio) essenziali per lacquisizione della cosiddetta
castit scientifica (la scienza ermetica). Solo con essa la
coppia raggiunge la completa purificazione dellenergia del Centro Sessuale (opera
al rosso) ed pronta per i lavori centrali del Secondo Fattore.
In altri termini, la coppia alchemica, sole e luna, diversificazione in opposti di un
unico Androgino divino, lavorando con pazienza nel proprio laboratorium
oratorium, impara per prove ed errori, memore del disastro causato da Pandora, a
non versare il vaso di Hermes .

Il dio greco HERMES equivale a quello romano MERCURIO. Il mercurio, per gli Alchimisti, equivale all
ens seminis di Paracelso, cio al liquido seminale. Il vaso di Hermes , in definitiva, il contenitore delle
acque seminali, che non devono essere assolutamente versate durante i lavori dell Opus. Il termine
castit quindi qui usato in modo diverso che nellaccezione comune. Non significa assenza di rapporti
sessuali, ma rapporti sessuali senza perdita di energia, senza spasimo; superamento, quindi, sia della
condizione dellinfrasessualit che di quella della sessualit normale. In senso metaforico, quindi, il vaso
deve restare sempre ermeticamente chiuso. Pandora, invece, non resistette alla tentazione, vers il
vaso e tutti i mali si diffusero nel mondo.

Tutto ci esige il possesso di alcuni requisiti, che riassumiamo per praticit.

La coppia devessere stabile e non occasionale, e deve aver raggiunto la


condizione di sessualit normale.

latto sessuale deve essere assolutamente privato, anche per ci che

concerne le esperienze interne; marito e moglie devono essere sacerdoti


uno per laltro;

la congiunzione carnale deve assumere sempre pi laspetto di un atto

sacro, in cui lamore, oltre che esprimersi attraverso il desiderio sessuale,


si manifesta attraverso il Fuoco Spirituale.

I LAVORI CENTRALI DEL SECONDO FATTORE

A) IL RISVEGLIO DEL FUOCO SACRO E LA FORMAZIONE DEI CORPI SOLARI

La coppia alchemica, ottenuta la castit scientifica e lenergia purificata della


rubedo, possiede adesso la pi alta capacit generatrice: non solo quella di
generare, come le coppie comuni e correnti, altri corpi fisici, ma anche la capacit di
generare i Corpi Solari e i Corpi Esistenziali Superiori dellEssere, veicoli
indispensabili al proseguimento del lavoro interno.

Ci si chieder in che modo possa avvenire la generazione dei corpi fisici, dal momento che la
congiunzione carnale avviene senza spargimento del seme. Per comprendere tale mistero, il mistero
della Sacra Famiglia ovvero della generazione nella castit, necessario superare la logica
umana. Comunemente, infatti, una coppia ritenuta responsabile quando genera un figlio nel
momento che lei desidera. Nella supersessualit le cose stanno in modo diverso: la Madre Divina
che, in accordo con la legge del Karma, provvede al fatto che unEssenza sia collegata magari ad
un unico spermatozoo fecondante, senza che per questo debba essere necessario lenorme spreco
energetico dello spasimo.

Esamineremo adesso la teoria del processo della generazione dei Corpi Interni,
servendoci del pi alto simbolo allusivo del Secondo Fattore, il CADUCEO DI
MERCURIO.
Il dio greco Hermes comunemente raffigurato mentre tiene nella mano destra un
bastone dalla forma apparentemente incomprensibile, denominato CADUCEO. Esso
simbolo di potere, potere di chi conosce il segreto della scienza ermetica,
dunque del potere pi alto, capace di portare alla pefezione spirituale. Tale simbolo
stato per questo motivo adottato anche dal Cristianesimo, ma per lovvio motivo
di prendere le distanze dal paganesimo, stato trasformato ed ha assunto, con il
medesimo significato, la forma del pastorale dei vescovi. Vedasi, a conferma di
ci, la pala dellaltare della navata sinistra della cattedrale di S.Stefano, a Zagabria,
raffigurante S. Cirillo e Metodio.

La figura a lato mostra il Caduceo cos come viene


rappresentato simbolicamente (due serpenti attorcigliati
verso

lalto

su

un

bastone).

Si

noti

che,

durante

laccoppiamento, normalmente i serpenti assumono una


forma attorcigliata.
La figura pi in basso, invece, mostra il Caduceo svelato, cio tutto ci
cui il simbolo allude in accordo con la tradizione esoterica.
Nellosso sacro, in prossimit del chakra Muladara alla base della spina dorsale
, giace attorcigliata la Serpe Ignea dei nostri magici poteri, il Fuoco Serpentino
(per gli Indostani DEVI KUNDALINI SHAKTI). Giace immobile, attorcigliata tre volte e
mezzo su se stessa, profondamente addormentata.
Essa, purissima Realt spirituale, un aspetto della Madre Divina Individuale,
unica Forza in grado di generare i Corpi Interni e di annullare definitivamente gli
Aggregati Psichici. Per questo la sua sede viene definita "sacra".
Pu venir risvegliata dal suo sonno unicamente attraverso un processo di
trasmutazione alchemica. L Ens seminis, il Mercurio arsenicato, lavorato dalla
coppia nella FORGIA INFUOCATA DI VULCANO, ovvero nell Athanor ermetico
acceso dalla coniunctio, comincia ad esalare i suoi vapori risalendo verso lalto
lungo due cordoni di sostanza eterica. Essi, denominati NADI, sono collegati in
basso con le ghiandole sessuali e in alto con le
due narici. Si capisce cos come sia importante la
respirazione nel processo di trasmutazione.
(C) :
(D) :
(A) :
(B) :
(E) :
(F) :
(G) :
(H) :
(I):
(L) :
(M) :
(N) :

osso sacro
chakra Muladara
gonade destra
gonade sinistra
triveni
Pngala
Ida
colonna vertebrale
narice sinistra
narice destra
calice del cervello
ali dello Spirito

______________________________________________

Quello destro, di flusso positivo (PINGALA), parte dal testicolo destro e arriva
alla narice sinistra; quello sinistro, di flusso negativo (IDA), parte dal testicolo
sinistro e arriva alla narice destra.

Per le donne linverso: Pingala (+) nasce dallovaio sinistro e arriva alla narice destra; Ida (-)
nasce dallovaio destro e finisce nella narice sinistra.

I nadi si avvolgono attorno alla spina dorsale e vi si incrociano tre volte.


Durante la trasmutazione, quando i vapori del Mercurio si incrociano nel
TRIVENI, cio nell incrocio pi basso tra i due nadi, si verifica lo chock
necessario e sufficiente per il risveglio della serpe divina. Essa, nella forma di
FUOCO SACRO, incomincia a srotolarsi e a risalire lentamente lungo la colonna
vertebrale, vertebra per vertebra, aprendo uno dopo laltro tutti i Chakra e
conferendo alliniziato i poteri corrispondenti.

La tradizione esoterica orientale stabilisce, com noto, lesistenza di sette CHAKRA lungo la spina
dorsale. Essi costituiscono de i vortici di energia che, una volta attivati, conferiscono facolt
particolari, indispensabili al lavoro interno. Essi possono essere interpretati anche come i sensi
del Corpo Astrale e sono essi stessi costituiti di materia astrale. Dal basso in alto sono denominati:
MULADARA, SVADHISHTHANA, MANIPURA, ANATHA, VISHUDDA, AJINA, SAHASRARA e
conferiscono rispettivamente i poteri sulla terra, sullacqua, sul fuoco, sullaria, sulla voce e ludito,
dalla sapienza e della poliveggenza. Sulle tecniche per lattivazione dei Chakra vi molta discordanza
tra le diverse scuole. Qui si sostiene che essa pu essere prodotta soltanto dalle pratiche proprie del
Secondo Fattore.

La Kundalini, in questo modo, risale nella colonna vertebrale per sette volte. Le
prime due giunge fino allintracciglio, e genera il Corpo Fisico ed il Corpo Vitale
Solare: produce, cio, una completa rigenerazione a livello tridimensionale. Le
altre cinque volte giunge fino al cuore, e genera gli altri cinque Corpi Solari,
rispettivamente Astrale, Mentale, Causale, Budhico, Atmico: genera, cio, i Veicoli
coscienti in grado di esplorare tutte le dimensioni del cosmo.

Teoricamente, la risalita della Kundalini (il fuoco sacro) lungo la colonna vertebrale un fatto
meccanico legato unicamente al processo di trasmutazione alchemica. Si dice, per, che essa
avviene anche in accordo con i meriti del cuore, e

ci risulta evidente se si pensa che la

trasmutazione un atto sacro che si compie solo in chi ricerca sinceramente i valori spirituali. Non si
pu tuttavia escludere del tutto il processo di trasmutazione meccanica, e la prova concreta di ci
data dalla presenza degli HASNAMUSSEN (vedi parte introduttiva ai Tre Fattori).

In precedenza, nel capitolo dedicato alla Prima Montagna, abbiamo gi visto come la formazione dei
sette Corpi Solari corrisponda, di fatto, al conferimento delle sette INIZIAZIONI DEI MISTERI
MAGGIORI allIntimo del candidato. Chi conferisce le iniziazioni quindi la MADRE DIVINA
nellaspetto di DEVI KUNDALINI SHAKTI.

I Corpi Solari rappresentano per liniziato i veicoli necessari per entrare con
coscienza nel Pleroma, cio nella pienezza della manifestazione dellAssoluto. Le
diverse dimensioni del Cosmo, astrale, mentale, causale, le regioni paradisiache
del

Nirvana

diventano,

per

mezzo

dei

Corpi

Solari

oggetto

di

autentica esperienza diretta.


Tale accesso cosciente alla realt della Manifestazione costituisce un obiettivo
fondamentale del lavoro interno, e ci almeno per tre ordini di motivi:
- permette allIniziato di compiere un passo significativo nel proprio processo di
spiritualizzazione lungo la strada del ritorno al Padre. Egli, infatti, rendendosi
indipendente dai vincoli del mondo della materia, diminuisce la propria distanza
dallAssoluto;
- la possibilit di muoversi con coscienza nelle regioni superiori, solari, dei
diversi Mondi trasforma lIniziato in un soggetto gerarchico. Cio, per quella parte

che libera da Ego, egli diventa una Gerarchia Celeste ed entra a far parte di quell
esercito della voce che emana dallAssoluto e, nel contempo, lo costituisce. In
tale veste egli pu assumersi dei compiti in accordo con il suo raggio di
appartenenza (vedi quanto gi detto in proposito nella seconda parte del presente
Compendio);
- lesplorazione cosciente del proprio mondo astrale, mentale e causale mette
lIniziato in condizioni di poter rendersi consapevole dei propri difetti, anche di
quelli pi piccoli e nascosti; condizione questa necessaria alla successiva pratica di
eliminazione e di aumento della percentuale di Essenza libera. Tali difetti sono
chiamati esotericamente laltra faccia della Luna Psicologica.
Tuttavia, la formazione dei Corpi Solari non rappresenta che il primo passo
lungo il cammino che porta allAssoluto. Tali veicoli, attraverso la perseveranza del
candidato nei processi di trasmutazione propri del Secondo Fattore, devono prima o
poi venir distrutti per consentire la nascita di strumenti ancor pi prodigiosi,
denominati CORPI DORO. Essi sono il simbolo dell oro spirituale perseguito con i
lavori dell opus e consentono a chi li possiede di compiere il descensus ad infera
necessario per indagare nella causa stessa dellEgo, fino in ogni sua pi piccola
radice. In questo lavoro, simbolicamente, il candidato comincia ad affrontare le
dodici fatiche di Ercole, calandosi negli inferni dei singoli pianeti per guadagnarsi il
diritto di conquistarne i rispettivi cieli.
Successivamente, in seguito allacquisizione del lapis filosoforum o pietra
filosofale, liniziato riqualifica anche i Corpi dOro e li trasforma in CORPI DI LUCE,
veicoli questi adatti ad entrare nella Realt dellAssoluto e a compiere la volont
della Sua unica legge, lAMORE.

Abbiamo gi notato la corrispondenza tra Amore e Libero Arbitrio; ci significa che, anche giunto
nellAssoluto, liniziato, ormai vera e propria Gerarchia Celeste, ha la facolt di scagliare la pietra , di
rinnegare cio tutto il lavoro svolto, e di scendere a precipizio lungo la scala del livello dellEssere.

B) LA MORTE DELLEGO

La pratica del Primo Fattore, come abbiamo visto a suo tempo, non conduce
direttamente alla morte dellEgo, bens soltanto alla sua decapitazione, cio alla
morte di una parte dei difetti che lo costituiscono. La distruzione totale dellEgo,
anche nelle sue parti pi nascoste e tenaci, richiede lopera della Madre Divina non
pi sotto laspetto di Stella Maris, ma in quello potentissimo di Devi Kundalini
Shakti (FUOCO SACRO). Questo processo si pu realizzare soltanto durante la
pratica del Secondo Fattore, allorch il Fuoco Sacro ha la possibilit concreta di
sprigionarsi verso dentro e verso lalto, in senso centripeto, lungo la colonna
vertebrale.
In sintesi, la coppia alchemica, nel momento stesso in cui lavora per la
costruzione dei Corpi Interni, ha anche la possibilit di distruggere un Ego gi in
precedenza decapitato, compreso ed indagato in ogni suo aspetto visibile e
infernale. Luomo e la donna, a turno, durante il lavoro di trasmutazione
dellenergia, possono invocare insieme Devi Kundalini Shakti per la distruzione
del loro difetto. In questo modo la coppia combatte insieme, nella forma di
androgino divino, per la propria totale liberazione. Luomo aiuta la donna e la
donna aiuta luomo nel progresso verso la reciproca santificazione.
Questo il profondo significato esoterico e simbolico della MORTE IN CROCE:
il simbolo della croce rappresenta lunione del maschile (orizzontale) con il
femminile (verticale). La morte a cui si allude , naturalmente, la morte mistica.

Un altro simbolo dell'unione tra il maschile ed il femminile il cosiddetto "sigillo di


Salomone", costituito da due triangoli sovrapposti, quello maschile con il vertice in
alto, quello femminile con il vertice in basso. Un bell'esempio di tale simbolo di trova
in forma di mosaico ad Aquileia (Udine), nell'Aula "gnostica" della Basilica.

LA PRATICA DEL SECONDO FATTORE

L ARCANO (questo il nome esoterico della parte pi


interna e riservata dellinsegnamento relativo alla pratica
della Magia Sessuale) sempre stato coperto dal pi
profondo

segreto.

In

passato,

dellArcano era condannato


immediata.

ad

chi

rivelava

una morte

segreti

atroce ed

Ai giorni nostri, nel linguaggio corrente, il

termine arcano ha perduto il suo significato originario,


etimologico (1), per conservare invece quello, pi neutrale e
meno impegnativo, di segreto inestricabile.
Esso deriva dal termine greco arch, che significa punto di partenza,
ricapitolazione e tradotto anche semplicemente con arca. Delle due arche pi
celebri, quella di No e quella dellalleanza, la prima allude pi chiaramente ad un
contenuto sessuale: coppie di animali salvati in mezzo alle acque.
Nei culti misterici della Grecia antica, della cui parte pi segreta non ci
pervenuta praticamente alcuna attendibile traccia documentale, lArcano appena
intuibile (ad esempio, nei culti agresti di fertilit, nei misteri orfici ed eleusini);

Dai pochi elementi di cui disponiamo (Empedocle, Porfirio, Apuleio)


labbinamento tra il tema

sembra essere costante, negli

della discesa allinferno (Primo Fattore)

e quello della

antichi

misteri,

rinascita (Secondo Fattore).

Questultimo tema si concretizza nellallusione alla coppia mistica attraverso la vicenda di Orfeo ed Euridice (Virgilio, libro IV
delle Georgiche; Ovidio, Metamorfosi). Per una panoramica delle fonti sullesoterismo della Grecia antica vedi in Nucci DAnna:
LA DISCIPLINA DEL SILENZIO , Ed Il Cerchio.

pi riconoscibile certamente nelliconografia alchimistica del 1600 (Atalanta


fugiens di M. Maier, Mutus liber di Altus); diventa quasi evidente nelle
raffigurazioni sacre dellIndia classica. Mai, per, esso rintracciabile in un
documento scritto che lo riveli o lo analizzi in modo esplicito e nei dettagli. Prova

evidente, questa, che esso fu sempre tramandato per via orale. Come si dice, da
bocca ad orecchio.
Svelare pubblicamente a generici ascoltatori o a lettori di un libro non
precedentemente preparati la tecnica dellArcano, comporta certamente dei rischi.
In primo luogo, perch lenergia sessuale potente e sottile: saperla risvegliare
non implica subito anche il fatto di saperla poi padroneggiare. Ci richiede spesso
la presenza di un insegnante personalizzato.
Secondariamente, perch lascesa della Kundalini, nelle prime fasi del suo
risveglio, pu essere meccanica. La divulgazione delle tecniche del Secondo
Fattore, senza la certezza che colui che vi accede proceda anche in concreto alla
eliminazione dei propri difetti psicologici, espone al rischio di creare degli
Hasnamussen (vedi in precedenza, nella parte dedicata al Primo Fattore).
Inoltre, la parola scritta ha il limite di cristallizzare qualsiasi concetto, di datarlo,
rendendolo vittima

del tempo e della particolare personalit dellautore; tradisce,

insomma, quello spirito di continuo rinnovamento e aggiornamento che una


caratteristica tipica dellinsegnamento esoterico e che solo la tradizione orale in
grado di garantire.

Per questa serie di motivi, ed anche per altri di carattere pi personale, lAutore
di questo libro non divulgher la tecnica dellArcano. Egli raccomanda, invece,
ancora una volta, a chi intendesse accostarsi seriamente alla pratica dei Misteri, di
rivolgersi ad una Scuola Iniziatica.

IL TERZO FATTORE
PER LA RIVOLUZIONE DELLA COSCIENZA
(IL SACRIFICIO)

PRESUPPOSTI:

1) lacquisizione della dimensione sacrale


2) laccettazione del coivolgimento

OBIETTIVI.:

a) lamore per il pianeta


b) lamore per gli uomini

I PRESUPPOSTI DEL TERZO FATTORE

Al lettore attento non sar sfuggita la corrispondenza tra il processo di


formazione dei Corpi Interni e la salita delle tre Montagne. Si pu anzi
schematicamente affermare che, attraverso successive riqualificazioni, durante
la Prima Montagna si costruiscono i Corpi di Fuoco (o Corpi Solari), durante la
seconda i corpi dOro e durante la Terza i Corpi di Luce.
Il percorso lungo le Tre Montagne, tuttavia, implica anche la progressiva
eliminazione dellEgo. Lavoro che si avvale delle pratiche del Primo Fattore per
ci che riguarda la decapitazione ed una prima comprensione, e di quelle del

Secondo per ci che si riferisce alla morte vera e propria e alla comprensione
dellEgo pi profonda e causale.
Il lavoro con queste due forze (Primo e Secondo Fattore) non porterebbe
per ancora ad alcun risultato concreto se non fosse cementato e unificato
dallazione di una terza forza, quella del cosiddetto Terzo Fattore. Tale forza
viene generalmente riassunta, in un significato restrittivo, nel concetto di
amore per lumanit ed in questo senso trova la sua massima espressione
nella buona novella del Vangelo Cristico (1), in cui essa si manifesta sotto il
duplice aspetto di amore e di sacrificio.

(1) E noto, infatti, che la Sacra Scrittura del Cristianesimo ufficiale si divide in due parti: il Vecchio Testamento, dal libro della Genesi
al libro di Malacha; il Nuovo Testamento, dal Vangelo di Matteo allApocalisse. Mentre nellAntico Testamento grande importanza
viene data al rapporto biunivoco Uomo - Dio, espresso anche in modo alquanto esclusivo, nel Nuovo Testamento si sottolinea
particolarmente anche limportanza dellamore verso il prossimo (la buona novella).

Lamore per gli altri, infatti, presupponendo la proiezione al di fuori di s,


implica labbandono del desiderio egoico e quindi il sacrificio delle soddisfazioni
individuali, fino ai gradi pi estremi. Sotto questo aspetto, la morte di Ges
rappresenta il massimo esempio di amore e di sacrificio: Dio ha tanto amato
gli uomini da arrivare fino alla morte, ed alla morte di croce.
Leliminazione progressiva dellEgo presuppone quindi, accanto ad un
momento individuale e strettamente personale (Primo Fattore), in cui lIniziato
in rapporto stretto con se stesso e le proprie componenti divine (Essenza,
atomo del Padre, i cinque aspetti della Madre Divina), anche un momento
sociale, in cui egli si pone in rapporto con lambiente esterno e con i suoi simili;
e ci non solo in senso binario uomo-donna (Secondo Fattore), ma molteplice e
totale (Terzo Fattore). I due momenti sono, ovviamente, profondamente
compenetrati, in modo da formare un insieme assolutamente omogeneo.
Un aspetto unificante dei primi due Fattori la loro sacralit. Anche se
ci a prima vista pu apparire poco possibile, lIniziato, se vuol procedere nel
suo cammino, deve assumere questo aspetto anche per ci che riguarda il Terzo
Fattore, quando cio si apre verso il mondo esterno e la totalit dei suoi simili.

Sacrificare la propria individualit significa, infatti, compiere un atto sacro


(sacrum facere), e la comprensione di questo concetto uno dei fondamenti del
lavoro interno. Sacrificio, insomma, inteso non nel senso di privazione,
impoverimento,

sofferenza,

ma,

al

contrario,

di

accrescimento

di

avvicinamento alla propria natura divina.


Per una corretta interazione con il mondo esterno, tuttavia, lassunzione
della dimensione sacrale da sola non basta: lIniziato deve accettare anche di
essere coinvolto. In altri termini, si pu dire che egli, durante tutto il suo
percorso, non pu prendersi il lusso di sfuggire alla propria responsabilit di
soggetto umano, ma deve inferire attivamente, in senso karmico, con
lambiente che lo circonda, subendo le conseguenze del suo operato. Le quali
saranno tanto pi oggettivamente buone quanto pi egli sar progredito
lungo la scala del Livello dellEssere.
Riguardo

al

tipo

di

coinvolgimento,

pur

senza

addentrarci

nellargomento in modo specifico, pu essere utile riconoscere la seguente


suddivisione:
1) interazioni che nascono da una volont precisa del soggetto (cosciente
oppure egoica): il caso, ad esempio, di quando qualcuno decide di assumere
un certo incarico, di ricoprire un certo ruolo, di compiere
una certa scelta (sociale, politica, professionale, di stato) (1);

(1) Particolarmente stimolanti possono apparire gli impegni a favore della pace, contro la violenza, lo sfruttamento , la malattia,
il degrado sociale, lecologia ecc,. Laspetto sociale e collettivo un elemento imprescindibile della vita di ciascuno ed giusto che,
chi si sente di appartenere, internamente, al raggio della giustizia o della forza, possa impegnare parte delle proprie energie in
tal senso anche nel Mondo Tridimensionale. Per quanto riguarda ad esempio il Cristianesimo, tale interpretazione stata allorigine
di diversi tipi di impegno politico che, nei primi anni 70, ha visto una parte dei suoi aderenti schierarsi a favore degli emarginati.
Vedi i testi ormai storici: per il Protestantesimo, E. Kasemann - APPELLO ALLA LIBERTA - ed. Claudiana,
Cattolicesimo, F. Belo - UNA LETTURA POLITICA DEL VANGELO - ed Claudiana ,
CRISTIANI - ed. Cittadella,

1972 ; per il

1975 e AA: Vari - LA VIOLENZA DEI

1969

2) interazioni che nascono non per una precisa volont del soggetto, ma che
si incrociano in vario modo con la sua esistenza (per caso, per ricorrenza). Ad
esempio, quando egli si trova coinvolto in problemi che riguardano i figli, i

colleghi di lavoro, gli amici, la vita sociale, i vicini di casa, un semplice passante
ecc. ecc..
In entrambi i casi, dunque, bene che lIniziato non si ritiri subito dalle
situazioni della vita concreta, ma che, compiendo tutte le scelte che riterr per
s pi opportune, partecipi alla realt in cui la Legge della Giustizia Divina lha
posto. Il non coinvolgimento ed il rifugio nella solitudine, infatti, lo priverebbe
di quella che abbiamo definito palestra psicologica e quindi delle concrete
possibilit di progresso e di conoscenza di s. Leremita, colui che si estranea
dagli stimoli e dalle provocazioni del mondo, pu giungere perfino a ritenere di
possedere uno spazio psicologico integro e libero da Ego: invidia, intolleranza,
ira, rivalit, rancore, vendetta, fastidio, maldicenza, menzogna ecc. ecc.
possono restare pressoch silenti. Ma non per questo cessano di esistere e di
tener sequestrata una considerevole percentuale di Essenza.
E tuttavia da tener presente, al momento di intraprendere una scelta
politico-sociale, il grande dispendio di energia implicito in tale coinvolgimento,
che spesso obbliga al confronto con persone non interessate ad un cammino di
perfezione interiore e che per lo pi destinato gi in partenza al fallimento:
infatti evidente che nessuna societ potr mai migliorare, ber quanto buone
siano le leggi ed ottimi i governanti, se non migliora prima, individualmente, il
singolo uomo (2).

2)

Ed in questa direzione che si svolge soprattutto il lavoro della Gnosi, che sempre stata caratterizzata da un impegno solitario e
poco appariscente, ma teso alla costruzione fondamentale delluomo inteso come soggetto individuale.

I LAVORI CENTRALI DEL TERZO FATTORE

A) LAMORE PER IL PIANETA

Per una completa comprensione del Terzo Fattore, tuttavia, il concetto di


amore per lumanit , come si detto, alquanto riduttivo. E evidente che
lapertura nellambiente esterno non si limita al rapporto delluomo con i propri
simili; egli deve fare i conti con una realt ben pi ampia e diversificata, in cui
tutta la materia vivente ed i suoi prodotti si trovano ad interagire con un
Pianeta, la Terra, che, a sua volta, interagisce con le altre strutture fisiche del
Cosmo.
Non si tratta di un problema di poco conto. Da troppo tempo luomo ha
creduto di poter disporre a proprio piacimento delle risorse della natura,
ignorandone le leggi pi fondamentali. E forse tempo di ridefinire il concetto di
materia vivente, uscendo dai confini della materia cellulare. Ogni corpo fisico,
infatti, cellulare o meno, soggetto alle legge di evoluzione e involuzione e, in
quanto tale, da considerarsi vivente.
I temi dellecologia. pertanto, interessano relativamente chi
persegue il cammino della Conoscenza, perch sono scontati. In senso
esoterico, infatti, ogni corpo celeste, e quindi anche il pianeta Terra, una
particella del grande Corpo della Manifestazione dellAssoluto ed quindi
preposta ad assolvere una particolare funzione. Ignorare tutto ci e interferire
negativamente in tale equilibrio, accelerandone la degradazione, non ha
pertanto una ripercussione solo sulla materia cellulare (piante, animali, uomo),
ma su tutto il Cosmo, con conseguenze karmiche di enorme portata.
Consapevole dellaspetto sacrale del suo operato, lIniziato sa di dover
amare profondamente il Pianeta che lo ospita, e lo sente parte di s (Gen. 2,7).
Allo stesso modo in cui provvede allequilibrio del proprio corpo, indispensabile

per il progresso nei Mondi Interni, provvede anche allequilibrio del corpo del
Pianeta attraverso la rettitudine del suo comportamento.

LA TRASMUTAZIONE DELLE ENERGIE COSMICHE

Il pianeta Terra, in quanto organismo vivente, si nutre di energie


cosmiche, nelle quali immerso come una spugna nel mare. Tali energie, per
penetrare al suo interno ed essere assimilate, hanno bisogno della materia
cellulare: ogni pianta, ogni animale e ogni essere umano possiede una struttura
adatta a catturare le forze che arrivano alla superficie del Pianeta e,
successivamente, ad elaborarle e a trasferirle nei suoi strati pi profondi.
In tale processo, luomo soprattutto gioca un ruolo particolare.
Intermediario per eccellenza tra la Terra e il Cielo (2), egli si trova al vertice
della Manifestazione nel suo aspetto tridimensionale e la riassume totalmente,
in quanto Microcosmo, anche per ci che riguarda gli aspetti pi sottili.

(2)

In questo senso, la figura umana simboleggiata dalla stella a cinque punte. Nella cultura cinese antica, come bene dice
Guenon, Cielo e Terra, rispettivamente forza attiva e passiva, sono uniti dallUomo, forza neutra.
Vedi in R. Guenon: LA GRANDE TRIADE, ed. Adelphi.

Egli dunque il mezzo pi potente di cui la Natura si serve per poter sussistere
(1).

(1) Ogni essere umano, ne sia consapevole o meno, svolge un ruolo ben preciso al servizio della Natura. Anche chi non sa dare un
chiaro significato alla propria vita, trova in questo ruolo una prima risposta. Il problema piuttosto se luomo debba
accontentarsi di questo ruolo, gi di per s sacro, ma comune alle forme meno evolute della Manifestazione, o debba andar
oltre, cercando altri significati al proprio esistere. A questo proposito, interessante ricordare i suicidi di massa,
tempi della Lemuria e
servizio della

avvenuti ai

ricordati dalla Tradizione, motivati dal fatto che gli uomini si vedevano solo come piccoli ingranaggi al

Natura.

Generalmente, luomo nutre il Pianeta in modo del tutto inconsapevole:


Identificato nellEgo, ben lontano dallimmaginare che il proprio corpo possa
servire a qualcosaltro che non sia la soddisfazione dei propri desideri.
LIniziato, per, risvegliando progressivamente la Coscienza e cominciando ad
uscire dai processi dellidentificazione, ha la possibilit di servire la Natura in
modo consapevole e di riceverne in cambio alquanti benefici. Non dobbiamo
infatti dimenticare che la Natura uno dei cinque aspetti della Madre Divina e
che lamore per la propria Madre un dovere fondamentale ed indispensabile,
del resto ben ripagato, da chiunque si appresti a compiere un cammino
interiore.
Descriveremo adesso uninteressante pratica, che rende colui che la
compie consapevole del proprio ruolo di intermediario tra la Terra ed il Cielo.
Come sempre, essa basata sulla concentrazione e sullimmaginazione
cosciente, il che presuppone la relazione con lEssenza. E inoltre importante
assumere una corretta posizione del corpo, in modo da rendere ottimale il
flusso di energia.

PRATICA PER LA TRASMUTAZIONE DELLE ENERGIE COSMICHE

Il soggetto si pone seduto, o sdraiato, in modo che le piante dei piedi


siano aderenti al suolo e che i palmi delle mani siano rivolti verso lalto. E
fondamentale che ci sia un contatto diretto con la terra, e pertanto la pratica
devessere eseguita allesterno e a piedi nudi.
Dopo aver chiuso gli occhi e rilassato il corpo, entrer in relazione con
lEssenza e rivolger una preghiera alla propria Madre Divina, affinch lo aiuti
nellesecuzione della pratica. Immaginer quindi una grande luce sopra di lui e
si concentrer nella respirazione.
Eseguir, alternativamente, dei profondi atti respiratori, concentrandosi
sullaria che entra ed esce dai polmoni. Durante lespirazione, immaginer che
la luce, dal di sopra, entri nel suo corpo attraverso la ghiandola pineale e i palmi
delle mani; quindi che lo attraversi e si diffonda profondamente nella terra
attraverso le piante dei piedi. Durante linspirazione, viceversa, immaginer che
la luce entri in lui attraverso le piante dei piedi, attraversi il suo corpo ed esca
verso lalto attraverso i palmi delle mani e la ghiandola pineale. Nella prima
fase, ovviamente, una luce che nutre la Terra; nella seconda una luce che la
purifica asportandone le scorie dannose.
E importante essere ben concentrati anche quando la luce attraversa il
corpo, poich essa una preziosa fonte di purificazione e di energia per i Centri
di colui che compie la pratica.

La frequenza del respiro va regolata sul ritmo di ciascuno, senza limiti di


tempo.

I LAVORI CENTRALI DEL TERZO FATTORE


B) LAMORE PER GLI UOMINI

Noi non sappiamo, n possiamo immaginare, cosa sia lamore.


Scambiamo

per

amore

il

sentimentalismo,

laffetto,

lattaccamento,

la

dipendenza, il desiderio, la passione ecc. ecc.. Molti Ego della bont possono
essere scambiati per amore.
LAMORE vero una parola vuota per luomo comune e corrente, perch
esso una virt dellANIMA. Pertanto assurdo credere di amare finch lEgo
costituisce il centro di gravit della nostra psiche. Lunica cosa da fare, se
vogliamo amare, liberare lEssenza, distruggendo lEgo che la tiene
prigioniera.
Dellamore possiamo avere solo un vago concetto servendoci di parole,
simboli, similitudini. Potremmo dire, con S. Paolo, che lamore generoso,

benigno, non si vanta ecc. ecc. (I Cor, 13, 4-7), ma ancora non sapremmo nulla.
Allo stesso modo, potremmo dire che nessuno ha un amore pi grande di colui
che d la propria vita per la persona amata, ma ancora non sapremmo nulla.
Certamente, lamore lunica Legge da cui scaturisce la Manifestazione, lUnica
Legge dellAssoluto, che consente il massimo grado di libert e il massimo
rispetto del libero arbitrio. Al contrario, lEgo, che la negazione dellAmore,
riduce al minimo qualsiasi tipo di libert. Qual , infatti, il grado di libert di
una persona nelle mani dellEgo? Praticamente nullo, come praticamente nullo
lo spazio esistente tra un violino e la sua custodia (Samael Aun Weor:
DIDACTICA DE AUTOCONOCIMIENTO).
Lamore

espansione,

creazione,

manifestazione.

Legoismo

contrazione, ritiro, nascondimento. Chi ama, condivide con il cuore. Chi non
ama, tiene per s, cercando di giustificarsi con la mente. Lamore crea rapporti;
legoismo crea solitudine e barriere. Chi ama, si sacrifica, cio sacrifica se
stesso (il me stesso, gli Ego). Chi non ama, sacrifica gli altri ai propri fini
(denaro, potere, sesso ecc. ecc.).

Laspetto del sacrificio forse da riconsiderare un attimo. Gi abbiamo visto come il termi
ne sacrificio non significhi sofferenza o privazione, ma, al contrario, avvicinamento
allAssoluto (atto sacro). Ora, se vogliamo individuare lEgo che per eccellenza si oppone
al sacrificio, questo lEgo della Stregoneria. Esso, nonostante possa sembrare a
prima vista eccessivo, domina la nostra civilt. Il Mago Nero cerca il potere fine a se
stesso, il dominio sugli altri, la manipolazione delle coscienze per ingrandire la propria
personalit. Ed precisamente ci che gi da diversi anni accade nel mondo. Gli uomini,
anzich amati, sono sfruttati da occulti stregoni. Non ci si sacrifica per lumanit, ma
lumanit viene sacrificata.

Ogni piccolo gesto damore importante nella vita di un uomo; oltre


ad essere prezioso per chi lo riceve, esso rivela anche la capacit di uscire dal
me stesso e di compensare, in questo modo, le conseguenze negative
dellEgo. A questo proposito, la legge del Karma molto chiara: le conseguenze
causate dalla presenza dellEgo nelle azioni umane possono venir compensate o
dal dolore o dalle buone opere. Ogni opera buona, cio, - aiutare materialmente
chi si trova in difficolt, visitare un ammalato, consolare chi si trova nella

disperazione - rappresenta anche una moneta utile a riscattare il proprio


personale dolore.
Il grande fiume dellamore per lumanit possiede due sponde: da una
parte, quella delle opere materiali (la carit), dallaltra quella delle opere
spirituali (il sacrificio). Chi lo percorre, deve soffermarsi

da una parte e dallaltra, aiutando e soccorrendo due specie di poveri: quelli


in beni materiali e quelli in beni spirituali.

Vedi la distinzione fatta in questo senso dallinsegnamento islamico, ad esempio in Abd alQadir al-Jilani: IL SEGRETO DEI SEGRETI - Ed. lOttava, cap. XVI, La carit.

Molti, tuttavia, sono i modi con cui fare del bene, e solo la Coscienza
risvegliata pu suggerire, di volta in volta, il pi opportuno. Le situazioni, oggi,
mutano rapidamente ed anche le opere di misericordia, pur restando uguali
nella sostanza, cambiano nellaspetto esteriore.

Secondo il classico Catechismo cattolico, le sette opere di misericordia sono: 1) dare da


mangiare agli affamati; 2) dare da bere agli assetati; 3) vestire gli ignudi; 4) aiutare i
deboli; 5) visitare gli ammalati; 6) consolare gli afflitti; 7) seppellire i morti.

Dare da mangiare agli affamati, oggi, pu significare, per una nazione,


accogliere un milione di profughi, e lo stesso si pu dire per quanto riguarda
consolare gli afflitti o seppellire i morti.

Il problema vero per un altro, e si trova nella finalit ultima dellatto


damore, che consiste nel togliere un nostro simile da uno stato di sofferenza o,
ancor meglio, nel portarlo ad una condizione di felicit. Ora, gli aiuti materiali e
spirituali che generalmente si danno, anche su larga scala, limitandosi per forza
di cose ad apportare un sollievo temporaneo, non conducono chi li riceve ad
una

stabile condizione

di felicit.

dellEssenza, ricongiungimento con

Felicit

significa,

infatti,

sviluppo

lEssere, consapevolezza e conoscenza

del proprio destino. Evidentemente, alla FELICITA si pu giungere solo


attraverso un percorso iniziatico fondato sulleliminazione totale e definitiva
degli Aggregati psichici, e non attraverso la soluzione occasionale di una
condizione di bisogno. In questo senso, la civilt moderna, che con lo sviluppo
della tecnologia ha risolto molte situazioni di sofferenza, ben lungi dallaver
portato luomo alla Felicit (vedi in R. Guenon: SIMBOLI DELLA SCIENZA
SACRA, cap. I, La riforma della civilt moderna - Ed. Adelphi).
Ecco che, allora, lamore pi grande, il pi grande sacrificio e la pi
grande carit che un uomo pu compiere nel corso della propria vita, consiste
nel mettersi a disposizione per offrire, a chiunque lo desideri, la strada (la
Gnosi) che conduce alla distruzione dei difetti, alla formazione dellAnima,
allesperienza diretta della Manifestazione e, in definitiva, al ricongiungimento
con lEssere.
Non facile, tuttavia, individuare dei canali concreti per offrire questo
tipo di aiuto. Troppi metodi, passati e presenti, rivelano la loro inadeguatezza o,
peggio, sono posti al servizio di false espressioni di amore. Il contatto con la
gente porta a porta, ad esempio, pu esprimere un malcelato desiderio di
proselitismo, come anche il ricorso a un certo tipo di pubblicit (locandine,
radio, TV, internet). La pretesa di estendere anche ad altri membri della
famiglia il proprio credo, fino a giungere allautomatica iniziazione di neonati
inconsapevoli, pu rivelare uno scarso rispetto del libero arbitrio. Luso di un
linguaggio troppo dotto o troppo semplice pu nascondere il desiderio di una
certa discriminazione, ecc. ecc.. Lo scrivente ritiene che il metodo migliore per
la diffusione dellinsegnamento non possa essere attuato se non allinterno di
una scuola iniziatica, la quale, pur non facendo pubblicit di s, pur sempre
facilmente rintracciabile da colui che cerca.

Tuttavia, bene tener sempre presente che ogni forma di aiuto, per
provenire dal cuore ed essere quindi una spontanea espressione dellEssenza,
deve possedere almeno cinque requisiti.
1) Essere gratuita, cio priva di qualsiasi compromesso con il denaro.
2) Essere disinteressata, cio priva di secondi fini (potere, gratificazione,
proselitismo, voti ecc.).
Un Ego molto presente nel Terzo Fattore, ed anche molto insidioso perch poco
appariscente, quello del Fanatismo. In questo caso, chi aiuta gli altri, e pu essere anche
a costo di grandi rinunce e grandi sacrifici, non lo fa perch mosso da vero amore, ma
sotto la spinta dellEgo, che vuole sempre un certo contraccambio, anche se a prima vista
non evidente.
3) Essere indiscriminata, cio rivolta a tutti, anche a dei nemici.
Per capire questo punto, particolarmente difficile, indispensabile raggiungere il
sentimento della compassione e della equanimit buddisti, cio la comprensione che
tutti gli esseri sono uguali ed egualmente degni damore. Si suggerisce, a questo
proposito, di seguire il cosiddetto training delle nove sfere di Kyabjr Trijang Rinpoche,
descritto da Tanzin Gyatso XIV Dalai Lama in: LA PERFETTA FELICITA - ed: Studio Tesi.
4) Essere totale, piena, senza mezze misure.
Si accetta comunemente che la carit o il sacrificio per gli altri riguardino solo il
superfluo e leccedenza (di denaro, di vestiti, di cibo, di tempo ecc. ecc.). Come si deduce
dal Vangelo cristico, invece, per essere vera espressione damore, laiuto andrebbe offerto
anche a proprio discapito e a discapito della propria reputazione e dei propri interessi
materiali, fino alla morte di croce , intesa anche nel suo significato estremo.
5) Essere rispettosa del libero arbitrio.

IL MISTERO DELLA SALVEZZA

PREMESSA

Chi avanza nel lavoro esoterico e cerca di mettere in pratica gli insegnamenti ricevuti
per realizzare il proprio perfezionamento interiore, si scontra ben presto con il mistero
della salvezza. Si accorge cio che, nonostante le tecniche acquisite e le pratiche che si
sforza concretamente di realizzare, nonostante le conoscenze anche profonde di
simbologia, numerologia, cosmologia di cui dispone, nonostante labitudine al silenzio, al
sacrificio, alla preghiera nelle sue varie forme, la propria autorealizzazione ancora
lontana. E facile, a questo punto, che egli sia preso dallo sconforto, lo stesso sconforto dei
discepoli pi intimi del Maestro Ges mentre osservavano il giovane ricco che si
allontanava: ma, allora, chi si salva? (Mt 19, 25-26)
Abbiamo gi visto che lEgo, o anche lAggregato Psichico, non pu essere distrutto
completamente se ci serviamo soltanto delle tecniche psicologiche che abbiamo imparato.

Teniamo sempre ben distinte le tecniche psicologiche, cio quelle relative allEssenza (Autoricordo,
Autoosservazione, chiave di S.O.L. ecc.) dalle tecniche mentali relative allEgo (autocontrollo,
repressione, rafforzamento della personalit, dellautostima ecc.). E ovvio che queste ultime non
servono assolutamente al lavoro interno, al contrario, sono controproducenti.

Se cos fosse, lumanit avrebbe gi da un pezzo raggiunto la felicit. Ci che occorre sono
energie e forze del tutto particolari, che abbiamo gi definito con il termine di forze
spirituali. Esse, come abbiamo visto, integrano lo sforzo cosciente delluomo e sono da
esso per cos dire innescate.
In altri termini, il mistero della salvezza unicamente nella mani del Padre ed il
concetto dell Assoluto che salva basilare per il vero esoterista. Esso deve essere
compreso a fondo, non tanto attraverso riflessioni di tipo intellettuale, poco costruttive per
la limitatezza del pensiero logico, quanto attraverso la sperimentazione diretta dei Mondi
Interni ottenuta per mezzo della meditazione e dello sdoppiamento astrale. La salvezza,
pertanto, non pu essere oggetto di un insegnamento superficiale: essa pu essere
compresa e realizzata solo al termine di un addestramento iniziatico che riesca a condurre

il ricercatore alle soglie dellAssoluto attraverso un cambiamento radicale e rivoluzionario.


Al contrario, linsegnamento superficiale, quello che abbiamo tracciato a grandi linee nella
prima parte di questo libro e del resto facilmente reperibile in una quantit di testi,
religioni e forme di pensiero oggi esistenti e adatte per lo pi alla divulgazione di massa,
pu portare senza dubbio ad un miglioramento anche notevole nella conoscenza di s e
nella personale qualit di vita, ma non salva.
Partendo da questi presupposti, cercheremo adesso di sintetizzare i diversi aspetti
dellAssoluto Immanifestato, mettendone in rilievo il ruolo salvifico. La letteratura esistente
al riguardo molto vasta, e fa riferimento alla spiritualit di molte diverse culture. Pu
essere utile, allinizio, rivolgersi a qualche testo di esoterismo ebraico, che sar cura del
lettore reperire nel corso della sua ricerca.

GLI ASPETTI DELLASSOLUTO IMMANIFESTATO

La nostra ragione, anche alla luce di quanto esposto finora nel presente compendio,
dice che lAssoluto Immanifestato, Uno e Indivisibile e a noi percepibile soltanto attraverso
lAmore, unica Sua legge, presenta tre aspetti:
1. astrazione perfetta, in cui tutti i nostri tentativi di immagine, definizione,
concetto, pensiero, causa, forma, sostanza ecc. perdono completamente di
significato e, anzi, diventano sacrileghi;
2. Essere di tutti gli esseri, cio l'insieme di tutte le Monadi emesse durante il
Giorno Cosmico e ritirate nella Notte Cosmica;
3. Principio di ogni Manifestazione, cio l'insieme di tutti i Sacri SOli Assoluti che
formano il Protocosmo.

La Cabbal chiama questi tre aspetti, nellordine: AIN


AUR

AIN SOPH

AIN SOPH

Il concetto di Manifestazione, implicito nellAssoluto Immanifestato per il fatto che


Amore e facilmente percepibile, come si visto, nel suo aspetto di Protocosmo,

ancora percepibile, sia pure con maggior sforzo intellettuale, nel suo secondo aspetto:
la Monade, Atomo non manifestato di Dio, rappresenta in fondo il primo passo
dellAssoluto che genera. Ma se nellAssoluto racchiuso il concetto di Manifestazione, ci
significa che esso implica in S, Unit Indivisibile Perfetta, la coesistenza della Sacra Triade
Originaria e del suo Prodotto.
QUATTRO sono quindi le parole di Dio secondo la Cabbal: JOD, HE, VAU, HE, che
costituiscono il suo TETRAGRAMMA. Detto in termini antropomorfici, anche se molto
riduttivi e alquanto inadeguati, lAssoluto PADRE (forza attiva), MADRE (forza passiva),
FUOCO SESSUALE FECONDATORE (forza neutra), FIGLIO (manifestazione).
Prima di generare il Figlio, la Madre Infecondata rappresentata in tutti i culti dalla
Madonna Nera.

LA SACRA TRIADE MANIFESTATA

Il Tetragramma sacro si rivela nel primo grado della Manifestazione, lAiocosmo.


In esso, lAssoluto ANDROGINO (Padre-Madre, Santo affermare) CRISTO (Figlio, Santo
negare), FUOCO (Spirito Santo, Santo conciliare). Secondo la Cabbal, sono KETER,
CHOKMAH, BINAH,

i tre primi Sefiroti.

Essi, esprimendosi in tutti i livelli della

Creazione, sono propriamente quelli che ci salvano. Ci salva Keter, lAnziano dei Giorni: nel
suo aspetto di Padre, donandoci sapienza e conoscenza; nel suo aspetto di Madre, dandoci
intuizione e forza nella distruzione dei difetti psicologici. Ci salva Binach, consentendo la
realizzazione dei Corpi Esistenziali Superiori dellEssere attraverso la trasmutazione
alchemica delle nostre energie ed eliminando la parte pi sostanziale dellEgo. Ma,
soprattutto, ci salva Chokmah, il CRISTO. Dato il ruolo fondamentale che possiede il
Cristo nel processo di salvezza, ruolo per cui assume per antonomasia lappellativo di
Salvatore, ne precisiamo qui di seguito i tre caratteri fondamentali, rimanendo pur
tuttavia sempre alla superficie del mistero.

IL CRISTO COSMICO

Non un individuo. E il grande alito emanato dalle viscere dellEterno Spazio Astratto
Assoluto (AIN) per azione della Sacra Triade Originaria Immanifestata. E il Figlio che si
manifesta come Secondo Sefirota, CHOKMAH, come Secondo Logos che siede alla destra
del Padre. Il Cristo Cosmico lemanazione dellAssoluto che si oppone alla morte e la
vince in tutti i suoi aspetti. Egli la Forza della Vita, della Rinascita e della Resurrezione.
Egli rappresenta linsieme delle Gerarchie che costituiscono l ESERCITO DELLA VOCE ,
impegnate di istante in istante nella Gran Battaglia contro le forze della Loggia Nera.
Perci il Cristo Cosmico, il Cristo del Fuoco, il Logos Solare, lUnita Molteplice Perfetta il
SALVATORE DEL MONDO anche se il mondo non lo riconosce (Giov. 1, 10-11).

IL CRISTO INTIMO

Come il Cristo Cosmico il Salvatore del Mondo, cos il CRISTO INTIMO il salvatore
di ogni uomo particolare. Nessun uomo pu salvarsi se non per mezzo del Cristo. EGLI
viene per salvarci, EGLI nasce in noi ad un certo punto del nostro lavoro interno per farsi
carico dei nostri processi mentali, intellettuali, emozionali, fisici, sessuali ecc.. Ad un certo
punto del lavoro interno la Divina Madre Kundalini gli cede il passo affinch EGLI possa
compiere e realizzare fino in fondo il mistero della salvezza individuale (Giov. 2, 1-10).
Se il Cristo Cosmico emanazione dellAssoluto che Eterno Padre Cosmico Comune,
il Cristo Intimo emanazione dello stesso Assoluto che Padre Eterno Cosmico
Individuale, cio Monade Immanifestata ed ESSERE REALE. Egli si oppone alla nostra
Morte particolare ed causa della nostra particolare Rinascita e Resurrezione. Nel NATALE
INTERIORE il Cristo Intimo nasce dentro ciascuno di noi se noi lavoriamo concretamente
per eliminare i nostri difetti psicologici e facciamo risplendere le Stella dellEssenza nella
nostra Notte psicologica interiore.
Quando lEssenza comincia a trasformarsi in Anima, il Cristo Intimo nasce in noi nella
forma di PICCOLO BAMBINO. Dio, il Sacro Tetragramma, si fa concretamente presente in
ciascuno di noi per mezzo di Lui, bench persistano ancora i nostri difetti (bue ed asino
nella stalla). Egli cresce in noi in mezzo ai nostri dmoni interni che gridano continuamente
crocifissione! crocifissione!. Viene costantemente tradito dai nostri desideri (Giuda), dalla
nostra mente che sempre cerca di scusarci (Pilato), dalla nostra cattiva volont (Caifa).
Il nostro Salvatore Interiore Profondo vive in ognuno di noi la sua vita, passione,
morte e resurrezione. Ci rappresenta il DRAMMA COSMICO che sempre si ripete. Sempre
Egli viene frustato, schiaffeggiato, coperto di sputi e di insulti, incoronato di spine,
torturato e infine crocefisso dai nostri difetti psicologici. Ma sempre, se nasce e cresce in
noi, CI SALVA. Con la Sua Morte uccide la nostra morte, perch Egli Resurrezione qui e
ora, di istante in istante. La Resurrezione non in un lontano, ipotetico futuro. La nostra
Resurrezione deve avvenire adesso, personalmente, nella carne e nello spirito.
Quando il Cristo Intimo resuscita in noi, allora noi ci alziamo trasformati, diventiamo
MAESTRI RISORTI. Il Cristo Intimo non una teoria: un fatto terribilmente concreto.
Egli pu fare di noi qualcosa di veramente diverso da ci che siamo. Se ci piacciamo cos

come siamo, mai il Cristo Intimo potr nascere in noi. Egli nasce, cresce, muore e risorge
in noi solo se abbiamo il coraggio di metterci in discussione con il bisturi dellautocritica
e se lavoriamo seriamente e concretamente sopra i nostri difetti psicologici. Dobbiamo
imparare a CONOSCERCI PERFETTAMENTE per poterci trasformare.

IL CRISTO STORICO

Il Cristo Cosmico, il Fuoco Divoratore (Epistola di S. Pietro: Il nostro Dio un fuoco


divoratore), il Salvatore del Mondo, lEsercito della Voce, lUnit Molteplice Perfetta che
presente in ogni atomo pi piccolo della Creazione e che trova la sua espressione
individuale nella persona del Cristo Intimo, trova anche una precisa collocazione nel
mondo fisico temporo-spaziale: circa 2000 anni fa, in Galilea, il Cristo Cosmico,
emanazione dellUnit Molteplice di Dio, espressione della Santa Triade Immanifestata, si
incarnato in un uomo, GESU DI NAZARETH, per rappresentare il Dramma Cosmico
storicamente.
La Notte Psicologica diventa reale: il freddo, la solitudine, le bestie, la stalla, la
violenza, le fughe e le persecuzioni diventano fatti concreti, non solo rappresentazioni
interne. Cos anche la ricerca dellEssenza (la stella cometa) da parte dei tre navigatori
(maghi, alchimisti) solitari del deserto (Mirra, oro e incenso sono simboli dei Tre Fattori
per la rivoluzione della Coscienza: morte mistica, creazione dei Corpi Interni, amore).
Il Cristo Cosmico ed il Cristo Intimo si trasformano e si incarnano in un UOMO che
restituisce nel Mondo Fisico (oltre che nei Mondi Interni) la vita ai morti, la vista ai ciechi,
le gambe agli zoppi, che insegna concretamente per mezzo dei suoi atti e delle sue parole.
Non viene ascoltato, non viene capito n riconosciuto, viene materialmente crocefisso
bench Egli sia il Cristo Cosmico e, come tale, SALVI TUTTA LUMANIT ; bench sia il
Cristo Intimo che SALVA CIASCUNO INDIVIDUALMENTE mediante la sua concreta, fisica
Resurrezione.

BIBLIOGRAFIA
La GNOSI, da sempre, possiede due anime: una colta ed una popolare.
L'anima colta per lo pi teorica, elabora sistemi filosofici e si rivolge ad una elite di
studiosi.
L'anima popolare prevalentemente pratica e didattica: organizza scuole e
associazioni, non estranea a manifestazioni di culto e si rivolge a tutti.
Da sempre, le due anime sono separate e si trovano in posizione conflittuale, quasi di
sospetto reciproco. Tale incapacit di integrazione costituisce come un'anomala di
fondo, che sta forse alla base della emarginazione dei sistemi gnostici e della loro
continua estromissione dalle strutture sociali "accettate".
L'anima popolare, pratica, vuole mettere in atto i princpi gnostici ed accusa l'anima
colta di intellettualismo sterile; l'anima colta vorrebbe continuare nella ricerca
speculativa astratta ed accusa l'anima popolare di sottocultura, di settarismo e di
dilettantismo.
La difficolt di chi vuol stendere una sia pur stringata bibliografia sulla GNOSI
quella di superare questa barriera interna. Stare con la parte "colta" significa infatti
scegliere di essere incomprensibile a pi; stare con la parte "popolare" significa
continuare a fare della GNOSI una verit perdente.
La bibliografia che presentiamo nasce da una ricerca "mista" e quindi da un tentativo
di conciliare le due anime. E' solo una traccia, naturalmente incompleta: contiamo sul
contributo dei frequentatori del sito per ampliarla ed "aggiustarla" nel tempo.
I Testi Sacri di tutte le religioni mancano: sono dati per scontati.

ANONIMO - FILOCALIA ANONIMO - BHAGAVAD GITA - Adelphi


ANONIMO - IL BARDO THODOL - Athanor
ANONIMO - I KING - Astrolabio
ANONIMO (LAO TSE) - TAO TE CHING - Adelphi
ANONIMO - LA VIA DI UN PELLEGRINO - Adelphi
ANONIMO (a cura di Luigi Moraldi) - PISTIS SOPHIA - Adelphi
AUN WEOR Samael - PSICOLOGIA RIVOLUZIONARIA - Biblioteca Gnostica Varese
AUN WEOR Samael - LA GRAN RIBELLIONE - Biblioteca Gnostica Varese
AUN WEOR Samael - INFERNO, DIAVOLO, KARMA - Biblioteca Gnostica Varese
AUN WEOR Samael - DIDACTICA DE AUTOCONOCIMIENTO - Intergraficas L.T.D.A.
AUN WEOR Samael - LE TRE MONTAGNE - Biblioteca Gnostica Varese
AUTORI VARI (a cura di Luigi Moraldi) - I VANGELI GNOSTICI - Adelphi
BARBAULT Andr - TRATTATO PRATICO DI ASTROLOGIA - Morin
BENELLI Gian Carlo - LA GNOSI, IL VOLTO OSCURO DELLA STORIA - Mondadori

BESANT Annie - ESOTERISMO CRISTIANO - Fratelli Melita


BIANCA Mariano (a cura di) - ARKETE (Esoterismo, Sacralit, Gnosi) rivista trimestrale - Atanor
BIANCA Mariano - SAGGIO SUL MALE - Angelo Pontecorboli, Fi
BLAVATSKY H. P. - LA DOTTRINA SEGRETA
BLOOM - A. L'ESICASMO - Rocco Editore, Napoli
BROCK John - LA TERZA CULTURA - Garzanti
CADDY Eilen - LE PORTE INTERIORI - Arista
CANSELIET Eugne - L'ALCHIMIA - vol. 1 e 2 - Ed. Mediterranee
CAPRA Fritjof - IL TAO DELLA FISICA - Adelphi
CHOPRA Deepak - GUARIRSI DA DENTRO - Sperling & Kupfer
D'ANNA Nuccio - LA DISCIPLINA DEL SILENZIO - Il Cerchio
ERMETE TRISMEGISTO - CORPUS HERMETICUM (trad. di Valeria Schiavone)- B.U.R.
FAIVRE Antoine - L'ESOTERISMO - SugarCo
FEYNMAN R. P.: - Q.E.D. - Adelphi
FREUD Sigmund : - OPERE - Boringhieri
FULCANELLI - IL MISTERO DELLE CATTEDRALI - Ed. Mediterranee
GUENON Ren - LA GRANDE TRIADE - Adelphi
GUENON Ren - I SIMBOLI DELLA SCIENZA SACRA - Adelphi
GYATSO Tanzin - LA PERFETTA FELICITA' - Studio Tesi
IACUMIN Renato - LE PORTE DELLA SALVEZZA - Gaspari
JONAS Hans: - "LO GNOSTICISMO" - S.E.I.
JUNG Karl Gustav - PSICOLOGIA E ALCHIMIA
LEVI Eliphas: - CORSO DI FILOSOFIA OCCULTA - F.lli Melita
LOVELOCK James - LE NUOVE ETA' DI GAIA - Borighieri Bollati
MAIER Michael - ATALANTA FUGIENS - Edizioni Mediterranee
MATTEWS John - IL GRAAL - Xenia
MEAD G.R.S. - GNOSTICISMO E CRISTINESIMO DELLE ORIGINI - Fratelli Melita
MOURAVIEFF Boris - GNOSIS - Vol. 1, 2, 3 - A. la Baconire
MUSATTI Cesare - TRATTATO DI PSICOANALISI - Boringhieri
OUSPENSKJ P.D. -FRAMMENTI DI UN INSEGNAMENTO SCONOSCIUTO - Astrolabio
OUSPENSKJ P.D. - LA QUARTA VIA - Astrolabio
PAGELS Eliane - I VANGELI GNOSTICI - Mondadori
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