Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
LEZIONE 11
PROBLEMI DI STABILITA
ANALISI LIMITE
SPINTA DELLE TERRE
PROBLEMI DI STABILITA
OPERE DI SOSTEGNO
OPERE DI SOSTEGNO
RIGIDE
FLESSIBILI
In entrambi i casi lentit e la distribuzione delle azioni che il terreno esercita sullopera sono legate allentit
e al tipo di movimento che essa manifesta, e pertanto la determinazione di tali azioni richiede lanalisi
dellinterazione terreno-struttura. La complessit del problema per tale che solo per le opere flessibili (e
in determinate circostanze) si risolvano schemi di interazione secondo procedure sofisticate. Nella maggior
parte dei casi si ricorre a soluzioni approssimate (come quelle ricavabile dellequilibrio limite globale), la cui
validit applicativa ha avuto riscontro in osservazioni del comportamento di strutture in scala reale o modelli.
3
OPERE DI SOSTEGNO
RIGIDE
Muro a gravit
Dimensionati
in
modo tale che la
risultante R non
produca in alcuna
sezione tensioni di
trazione.
Muro a
gravit
semi-
Per ridurre la
massa di
calcestruzzo
consente di
armare
debolmente
Muro a mensola
Soluzione
ricorrente ed
economica fino a
6-7m.
Muro a contrafforti
Soluzione a
mensola per
H > 6-7m.
Muro cellulare
Elementi
prefabbricati
riempiti da
materiale
drenante. 4
LEGAMI COSTITUTIVI
-Equazioni di equilibrio
-Descrivono il comportamento
tenso-deformativo del
terreno.
NECESSITA DI SEMPLIFICAZIONI
PROBLEMI DI STABILITA
PROBLEMI DI DEFORMAZIONE
(b) Leggi costitutive semplificate
ANALISI DI STABILITA
Condizione di esercizio
Modello elastico-lineare-isotropo
5
PROBLEMI DI STABILITA
METODI DISPONIBILI PER LA RISOLUZIONE
METODI DELLANALISI
LIMITE
cos articolato:
METODO DELL EQUILIBRIO LIMITE
GLOBALE
METODO DELLE
CARATTERISTICHE
PROBLEMI DI STABILITA
ANALISI LIMITE
(testo di riferimento: CRAIG)
= tan 2 45 +
1 sin
2
cos = 1 sin 2
La rottura avviene lungo un piano che forma un angolo di (45 +/2) rispetto al piano principale maggiore.
10
sha s3
s1
shp
(*)
pa = ha = K a z 2c K a
(1)
Quando la tensionale orizzontale raggiunge il valore della pressione attiva il terreno si trova nello stato tensionale
attivo di Rankine, in cui esistono due famiglie di piani di rottura inclinati di (45 +/2) rispetto allorizzontale.
11
(**)
ha
hp
p p = hp = K p z + 2c K p (2)
Quando la tensionale orizzontale raggiunge il valore della pressione passiva il terreno si trova nello stato
tensionale passivo di Rankine, in cui esistono due famiglie di piani di rottura inclinati di (45 +/2) rispetto al
12
piano verticale.
La figura mostra lorientazione delle superficie di rottura negli stati limite di Rankine
(a) Stato attivo. (b) Stato passivo.
13
La figura mostra i percorsi della sollecitazioni per il raggiungimento della rottura negli stati limite di Rankine.
14
Prove di laboratorio e prove sperimentali hanno indicato che gli spostamenti necessari per raggiungere le due condizioni limite sono
profondamente diversi fra loro. Per la mobilitazione della spinta attiva necessario uno spostamento della sommit del muro
dellordine 0,1-0,2% della sua altezza. Mentre, nel caso passivo, 2-8% per le sabbie dense, 5-20% sabbie sciolte. Scelta dellangolo di
attrito in funzione delle deformazioni. SABBIE: Per attiva, p. Per passiva, intermedio tra picco e ultima.
Il valore di K0 pu essere determinato soltanto attraverso prove di laboratorio (prove triassiali) imponendo la condizione di
deformazione laterale impedita. Esistono diverse relazioni empiriche che legano il valore di K0 ai parametri di resistenza.
15
pa = ha = K a z 2c K a
p p = hp = K p z + 2c K p
16
pa = ha = K a ( z + q ) 2c K a
p p = hp = K p ( z + q ) + 2c K p
17
W.T.
Ka =
pw = w H w
+
Hw
1 sin
1 + sin
Hw
Kp =
1 + sin
1 sin
pw = w H w
+
Hw
La figura mostra le distribuzioni delle pressioni attive e passive in presenza di acqua in condizioni idrostatiche
18 in
(assenza di moti di filtrazione). La pressione idrostatica va aggiunta alla pressione attiva o passiva calcolate
relazione ai parametri efficaci.
W.T.
Ka =
1 sin u
=1
1 + sin u
CND u= 0
pa = K a [ sat H w + ( H H w )] 2Cu K a
Hw
Kp =
1 + sin u
=1
1 sin u
CND u= 0
p p = K p [ sat H w + ( H H w )] + 2Cu K p
19
20
21
PROBLEMI DI STABILITA
22
n = cw + pn tan
Nella teoria di Coulomb le superfici di scivolamento
vengono assunte piane in tutti i casi (sia attivo che passivo).
Nel caso di spinta attiva, lerrore piccolo, nel caso di spinta
passiva (per >/3) lerrore pu essere consistente a
sfavore di sicurezza perch a favore della rottura.
La teoria soddisfa la soluzione del teorema di plasticit del
limite superiore.
N.B. quando =0 la soluzione da identici valori ottenuti da
Rankine. Il che vuole dire che limite inferiore e limite
superiore coincidono e che la soluzione esatta. 23
1)
2)
3)
Risolve il problema mediante unequazione di equilibrio globale del terreno considerato come
corpo rigido allinterno della superficie di scorrimento.
24
H cotg
Pa
Consideriamo un cuneo in condizioni di
equilibrio limite attivo e il relativo poligono delle
forze.
W (d)
Pa
T = N ' tan
r r r
R = N +T
N
R
max
Pa = W tan ( )
Pa
1
Pa = d H 2 cot g tan ( )
2
1
W = d H 2 cot g
2
Peso dellunit di volume del cuneo
P
=0
R = 45 +
'
Pa = d H 2 tan 2 45
2
2
2
K a = K a ( )
Pa
N
R
1
Pa = d H 2 K a
2
Soluzione di Rankine
Ka
1
tan ( )
Pa = d H 2 cot g
2
cos + sen tan ( )
Pa
W (d)
1
Pa = dH2 Ka
2
K a = K a ( , )
25
1
Pa = d H 2 K a
2
d= 1,8 t/m3
= 35
H= 6m
1
Pa = d H 2 K a
2
K a = K a ( )
K a = K a ( , )
K a = 0,27
K a = 0,246
Pa = 7,9 t / m
E ' = Pa cos = 7,3 t / m
Pa = 8,7 t / m
FORZE A SFAVORE DI
SICUREZZA
X = Pasen = 2, 9 t / m
La presenza dellattrito fra muro e terreno, a parit di parametri geometrici e meccanici, diminuisce il
valore della spinta Pa cio a favore di sicurezza.
26
ovvero:
Pa =
1
Ka H 2
2
P
=0
dove:
27
Pp
180- +
Pp
ovvero:
Pp =
W
R
1
KP H 2
2
P
=0
dove:
28
OPERE DI SOSTEGNO
SOVRACCARICO DISTRIBUITO
IPOTESI: terrapieno in sabbia (c=0), con superficie orizzontale (=0), muro liscio (=0).
Falda in condizioni idrostatiche
29
OPERE DI SOSTEGNO
SUPERFICIE INCLINATA
IPOTESI: terrapieno in sabbia (c=0), con superficie inclinata (0), muro liscio (=0).
30
OPERE DI SOSTEGNO
CARICO LINEARE
IPOTESI: terrapieno in sabbia (c=0), con superficie orizzontale (=0), muro liscio (=0).
31
OPERE DI SOSTEGNO
CARICO PUNTUALE
IPOTESI: terrapieno in sabbia (c=0), con superficie orizzontale (=0), muro liscio (=0).
32
OPERE DI SOSTEGNO
RANKINE e COULOMB
Ma quando 0, ovvero nei casi reali in cui c interazione fra la parete dellopera di
sostegno ed il terreno, ci sono degli effetti sulla forma della superficie di scorrimento,
di cui bisogna tenere conto.
Se non lo si fa, si SOVRASTIMA LA PP, ed essendo questultima UNA FORZA
RESISTENTE, si esegue unanalisi A SFAVORE DI SICUREZZA.
OPERE DI SOSTEGNO
SUPERFICI DI SCIVOLAMENTO CURVILINEE
34
OPERE DI SOSTEGNO
SUPERFICI DI SCIVOLAMENTO CURVILINEE
CONVENZIONI SUI SEGNI per LUTILIZZO DELLE TABELLE
PARETI INTONACATE =
/4
PARETI IN MURATURA o CEMENTO ARMATO NON LISCIATE 2/3 < < /2
35
OPERE DI SOSTEGNO
INFLUENZA di KA e kP dal VALORE DI
=0, =0, = 30
Ka e Kp in funzione di
Ka e Kp
KP
KA
0
0
10
15
20
25
30
Si osserva che in condizioni di spinta attiva il coefficiente Ka varia poco, ovvero poco
influenzato dalla rugosit della parete. In condizioni di spinta passiva viceversa, la
dipendenza molto pi pronunciata.
36
OPERE DI SOSTEGNO
INFLUENZA di KA e kP dal VALORE DI
Ka in funzione di
Kp in funzione di
18
0,9
16
0,8
14
0,7
12
10
0,6
0,5
0,4
0,3
0,2
-30
-20
-10
0
0
10
20
30
-30
-20
-10
10
20
30
37
OPERE DI SOSTEGNO
INFLUENZA di KA e kP dal VALORE DI
+
Kp in funzione di
Ka in funzione di
-90
-70
-50
-30
0,5
0,45
0,4
0,35
0,3
0,25
0,2
0,15
0,1
0,05
0
-10
60
50
40
30
20
10
0
10
30
50
-60
-40
-20
20
40
60
80
Il valore del coefficiente di spinta attiva CRESCE passando da valori di negativi verso valori di positivi
VICEVERSA, Il valore del coefficiente di spinta passiva DECRESCE molto rapidamente passando da valori
di negativi verso valori di positivi
38
OPERE DI SOSTEGNO
INFLUENZA di KA e kP dallangolo e dal rapporto |/
/|
/
PA
e = 0 (parete verticale)
Kp in funzione di ' e |
/'|
Ka in funzione di ' e |
/'|
1
0,9
0,8
0,7
0,6
0,5
0,4
0,3
0,2
0,1
0
80
/ = 0
60
/ = 2/3
50
/ =1
40
/ = 1
70
/ =1/3
PP
/ =2/3
30
10
15
20
25
30
35
40
45
50
20
/ = 1/3
10
/ =0
0
0
10
20
30
40
Angolo di a rito '
50
Si osserva che al CRESCERE dellangolo di resistenza al taglio il coefficinete di spinta attiva KA decresce
lentamente, mentre il coefficiente di spinta passiva KP cresce molto rapidamente.
Come gi visto, la dipendenza dal valore di , a parit del valore di , pi sensibile per il coefficiente di
spinta passiva. Tale sensibilit aumenta tanto pi aumenta il valore dellattrito parete-terreno. 39
OPERE DI SOSTEGNO
SPINTA DOVUTA ALLACQUA
In presenza dacqua occorre considerare tutto in termini di tensioni efficaci e aggiungere la pressione
dellacqua. In condizioni idrostatiche o in presenza di moto di filtrazione.
CONDIZIONE IDROSTATICA
40
OPERE DI SOSTEGNO
SPINTA DOVUTA ALLACQUA
41
OPERE DI SOSTEGNO
SPINTA DOVUTA ALLACQUA
SISTEMI DI DRENAGGIO
42
PARATIE
43
OPERE DI SOSTEGNO
FLESSIBILI
La stabilit legata alla mobilitazione della resistenza passiva nella zona della paratia infissa.
CALCOLO DI PROGETTO:
PARATIE
- Profondit di infissione D
H
zR
EQUAZIONI A DISPOSIZIONE:
R
Occorre conoscere la distribuzione delle forze sulla paratia (sia a monte che a valle)e quindi le forze che agiscono.
44
OPERE DI SOSTEGNO
CASO 1
FLESSIBILI
DISTRIBUZIONE DELLE PRESSIONI SULLA PARATIA
HP: terreno incoerente (c=0, 0), asciutto (S=0, = d), attrito muro terreno nullo (=0), si raggiunge la condizione limite
in tutti i punti nello stesso momento, per la stessa rotazione. Rankine.
arctg Ka d
PARATIE
arctg Kp d
Spinta attiva
Spinta passiva
zR
R
D
Occorre conoscere la distribuzione delle forze sulla paratia (sia a monte che a valle)e quindi le forze che agiscono.
45
OPERE DI SOSTEGNO
CASO 1
FLESSIBILI
AZIONI SULLA PARATIA
H + zR
H + zR
z2
Pa1 = K a d z dz = K a d
2 0
0
PARATIE
H
zR
z2
1
2
Pp2 = K p d z dz = K p d = d K p z R
2
2 0
0
zR
Pa1
zR
D
1
= d K a ( H + zR )2
2
Pp2
pa = K a d z R
OR
p p = K p d (H + z R )
Pp1
Pa2
p p = K p d (H + D )
pa = K a d D
Pp1 = d K p ( H + z R ) + d K p
Pa2 = [ d K a z R + d K a D ]
(D z R )
( H + D )]
2
(D z R )
2
EQUAZIONI DEQUILIBRIO
1. Traslazione orizzontale
2. Rotazione attorno ad O.
INCOGNITE
zR e D
46
OPERE DI SOSTEGNO
CASO 1
FLESSIBILI
BRACCIO DELLE AZIONI
H + zR
b1 =
PARATIE
H
b2 =
Pa1
zR
b2
Pp2
OR
zR
3
b1
b=?
Per trovare i bracci delle altre due azioni, occorre scomporre la singola azione (singolo
trapezio) in due (1 triangolo+ 1 rettangolo).
47
OPERE DI SOSTEGNO
CASO 1
FLESSIBILI
BRACCIO DELLE AZIONI
pa = Ka d zR
b5
D- zR
b6
Pp1R
Pa2R
b3
b3 =
b4
Pp1T
Pa2T
pa = Ka d D
Pp1R = d K p ( H + z R ) (D z R )
pp = K p d (H + zR )
Pa2T = ( d K a D d K a z R )
] (D 2 z )
2
b4 = (D z R )
3
b5 = b3 =
(D z R )
Pp1T = d K p ( H + D ) d K p ( H + z R )
pp = K p d (H + D)
Pa2 R = d K a z R (D z R )
(D z R )
(D z R )
2
b6 = b4 =
2
(D z R )
3
48
OPERE DI SOSTEGNO
CASO 1
FLESSIBILI
EQUAZIONI DI EQUILIBRIO
1. Traslazione orizzontale
2. Rotazione attorno ad O
2 equazioni in 2 incognite
49
OPERE DI SOSTEGNO
CASO 2
FLESSIBILI
DISTRIBUZIONE DELLE PRESSIONI SULLA PARATIA
HP: terreno incoerente (c=0, 0), acqua (S=1, = sat), condizione idrostatica. Attrito muro terreno nullo (=0), si
raggiunge la condizione limite in tutti i punti nello stesso momento, per la stessa rotazione. Rankine.
arctg Ka
PARATIE
arctg
Kp
Spinta attiva
Spinta passiva
Spinta dellacqua
zR
R
D
OPERE DI SOSTEGNO
CASO 3
FLESSIBILI
DISTRIBUZIONE DELLE PRESSIONI SULLA PARATIA e CALCOLO SEMPLIFICATO
HP: terreno incoerente (c=0, 0), acqua (S=1, = sat), moto di filtrazione. Attrito muro terreno nullo (=0), si raggiunge
la condizione limite in tutti i punti nello stesso momento, per la stessa rotazione. Rankine.
PARATIE
Filtrazione
stazionaria
APPROCCIO
SEMPLIFICATO
im =
zR
R
D
(sx) VALLE
(dx) MONTE
v = z im wz
v = z+ im w z
H
H + 2D
(*)
In entrambi i casi (approccio semplificato o reticolo) non possiamo conoscere i valori di v perch dipendono da una incognita
(D).Non possiamo tracciare i diagrammi delle tensioni efficaci perch, per esempio, ha =Ka v.
PROCEDURA PER TENTATIVI:
1)
Si ipotizza inizialmente che ci sia una distribuzione idrostatica delle pressione interstiziale (dove im =0 e h=z). Ovviamente in
questo caso la soluzione coincide con la soluzione del CASO 2, e quindi troveremo risolvendo il sistema D1 e zR1 di primo
tentativo.
2)
Grazie ai valori di D1 e zR1 trovati calcolo im1 e ottengo il valore di v1 (come da espressioni (*)). h1 azioni efficaci sulla
paratia. A cui vanno sommate le pressioni derivanti dallacqua in moto di filtrazione. Poi con lapproccio semplificato, nel caso di
cadente media: u = w z im1 w z (monte) u = w z + im1 w z
(valle). Con la nuova distribuzione si potr risolvere il
sistema e ricavare D2 e zR2 di 2 tentativo.
3)
4)
La procedura va iterata fino a quando la differenza percentuale fra due valori di D trovati (uno con il suo precedente) risulta < 2%.
51
OPERE DI SOSTEGNO
Ka = K p = 1
CASO 4: CND
FLESSIBILI
DISTRIBUZIONE DELLE PRESSIONI SULLA PARATIA IN CONDIZIONI NON DRENATE
HP: terreno incoerente (c=0, 0), acqua (S=1, = sat), CONDIZIONE NON DRENATA. Attrito muro terreno nullo
(=0), si raggiunge la condizione limite in tutti i punti nello stesso momento, per la stessa rotazione. Rankine.
2Cu 2Cu
arctg sat
PARATIE
arctg sat
pa = sat z 2Cu
p p = sat z + 2Cu
Punto F
2Cu
2Cu
zR
R
D
z0 =
2Cu
sat
p pF paF > 0
ovvero:
H<
sat
La zona di tensioni negative (tension cracks) genera fessurazioni. Questa parte del diagramma pu essere trascurato. Al suo
posto pu considerarsi la spinta idrostatica dellacqua che va a riempire le fessure.
52
OPERE DI SOSTEGNO
CASO 5
FLESSIBILI
PARATIE ANCORATE
HP: terreno incoerente (c=0, 0), terreno asciutto (S=0, = d). Attrito muro terreno nullo (=0), si raggiunge la condizione
limite in tutti i punti nello stesso momento, per la stessa rotazione. Rankine.
arctg Kpd
arctg Kad
T
Le incognite in questo caso sono D e T.
La profondit di rotazione nota perch il
punto in cui stata vincolata la paratia mediante
il tirante.
Nelle equazioni di equilibrio occorrer considerare
oltre alle risultanti dei tre diagrammi delle spinte
attiva (1) e passive (2) anche la forza T del tirante
incognita, necessaria a vincolare la paratia.
R
D
ATTIVO
2)
PASSIVO
VERIFICHE SLU
54
VERIFICHE DI STABILITA
Pa
Wt
Wm
Ppv
Pav
Pao
Ppo
Pp
SLU:
Rv
R
Ro
1)
2)
Ribaltamento
3)
4)
Stabilit globale
55
VERIFICHE DI STABILITA
VECCHIA NORMATIVA
D.M. 11/03/1988
TRASLAZIONE ORIZZONTALE
Pa
Wt
Wm
Pav
Pao
F
F
h stab
Ppv
h scorr
Ppo
Pp
Rv
Ro Rv tan m
Ro
Ro
1,3
Pao
1 2
tan m = tan = tan
3 3
Ppo + Ro
Pao
Ro
1,3
Pao
Rv = Rv U b
Risultante delle u alla
base della fondazione
Per la verifica alla traslazione orizzontale con la vecchia normativa, una volta dimensionato il progetto dellopera di sostegno,
si determinano Ro e Pao e si verifica che il loro rapporto sia maggiore di 1,3.
56
VERIFICHE DI STABILITA
VECCHIA NORMATIVA
D.M. 11/03/1988
RIBALTAMENTO
La rotazione piccola,
enfatizzata nel disegno.
Pa
Wt
Wm
Pav
Pao
stab
ba
Ppv
Ppo
Pp
M
M
1,5
rib
Wm am + Wt at + Ppo c
1, 5
Pao ba Pav B
R
am
at
B
OSSERVAZIONI
1)
2)
3)
4)
Non sono noti i bracci c e ba rispettivamente delle componenti orizzontali della spinta passiva e della spinta attiva.
5)
Generalmente si trascura la spinta passiva, per le stesse ragioni della traslazione orizzontale.
6)
Per il calcolo di ba (braccio della spinta attiva Pao), se siamo in condizioni drenate e idrostatiche o di terreno asciutto,
57
possiamo utilizzare Rankine b=1/3.
VERIFICHE DI STABILITA
CARICO LIMITE
VECCHIA NORMATIVA
D.M. 11/03/1988
Pa
Wm
Wt
Qlim
2
Qes
un altro tipo di verifica, non si tratta di confrontare le forze che
producono uno spostamento del muro con che quello che si
oppongono a tale spostamento (verifiche precedenti) ma di
verificare se una forza applicata complessivamente (Qes) possa
comportare la rottura del terreno di fondazione.
Il Qes il carico desercizio ovvero il carico che agisce in direzione verticale sulla pianta delle fondazione. Pu
essere eccentrico. Avviene quindi una parzializzazione della fondazione (che pu perdere localmente il contatto
a causa di momenti di forze eccentriche BB*). Solo una parte della fondazione reagisce ai carichi verticali.
Il Qlim il carico limite che i terreni di fondazione possono sopportare. Va valutato in funzione dei parametri
di resistenza del terreno e delleventuale spinta dellacqua. Il qlim (carico unitario) dipende chiaramente
anche dalleventuale parzializzazione della fondazione (qlim= Qlim/B*)
58
VERIFICHE DI STABILITA
STABILITA GLOBALE
VECCHIA NORMATIVA
D.M. 11/03/1988
F 1,3
Il muro non viene specificatamente tirato in ballo: la verifica prescinde dalle dimensioni del muro e dalle sue
caratteristiche. La sua presenza avvertita solo come peso.
Si forma una superficie di scivolamento globale lungo la quale il pendio scivola (verifica di stabilit dei pendii).
La superficie che si forma detta critica, perch ha valore del fattore di sicurezza minimo tra tutte le superfici che
danno cinematismi ipotizzabili. Le dimensioni dell opera influiscono solo quando queste impediscono la
formazione di una superficie critica di scorrimento e consente cinematismi (e quindi relative superfici di
scorrimento) per i quali la verifica risulta soddisfatta.
59
VERIFICHE DI STABILITA
NTC 2008
60
VERIFICHE DI STABILITA
NTC 2008
Azioni: Si considerano azioni sullopera di sostegno quelle dovute al peso proprio del terreno e del
materiale di riempimento, ai sovraccarichi, allacqua, ad eventuali ancoraggi pre-sollecitati, al moto
ondoso, ad urti e collisioni, alle variazioni di temperatura e al ghiaccio.
GEO
EQU
61
OPERE DI SOSTEGNO
SCORRIMENTO
CARICO LIMITE
GEO
RIBALTAMENTO
STABILITA GLOBALE
GEO
NTC 2008
EQU
EQU+M2
Non coinvolge la mobilitazione
della resistenza del terreno di
fondazione. Equilibrio di un corpo
rigido
GEO
Approccio 1:
-combinazione 2: (A2+M2+R2)
62
PARATIE
NTC 2008
GEO
UPL
HYD
GEO
STR
GEO
R=1,0
SCOMPARE LAPPROCCIO 2
63