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Propriet meccaniche dei fluidi

FLUIDO:
sostanza liquida o gassosa che assume la forma del recipiente che la
contiene.
non sostiene gli sforzi di taglio (scorrimento)
a) Liquidi:
hanno un volume definito e una superficie limite
sono praticamente incomprimibili (acqua distillata) = 103 kg/m3
a) Gas:
non presentano un volume proprio ma tendono ad occupare tutto il
volume messo a disposizione
sono facilmente comprimibili (aria) = 1.3 kg/m3
Le differenze di comportamento sono dovute alle diverse forze di
legame tra le molecole nella fase liquida o nella fase gassosa.

Macroscopicamente i fluidi sono sistemi continui, composti da un


numero infinito di elementi di massa dm = dV
E possibile lo scorrimento di una qualsiasi parte di fluido rispetto ad
unaltra adiacente o alla parete del contenitore. Allo scorrimento si
oppone una forza di attrito interno
Tuttavia il fluido non pu resistere allo scorrimento:
non esiste una forza di attrito statico che determini un equilibrio
statico
se un fluido in quiete, le forze tra gli elementi di fluido devono
essere normali alle superfici di separazione, altrimenti i vari elementi
scorrono luno rispetto laltro, lasciando lo stato di quiete

NON si parla di forze applicate in un punto del fluido, ma per elemento


di fluido di massadm si considerano:
1) Forze di volume FV , proporzionali a dV

esempio: forza peso dm g = dV g


2) Forze di superficie o di pressione FP , proporzionali a dS

Pressione in un fluido, p
[pascal (Pa) (= 1 N/m2 = 1 kg/(ms2), 1 bar=105 Pa] :

NON ha caratteristiche direzionali: una grandezza scalare e non


dipende dallorientazione della superficie su cui misurata
Rapporto tra il modulo della forza agente su una superficie
infinitesima che circonda il punto del fluido e larea della superficie
stessa p=dF/dS
Viene trasmessa alle superfici di separazione perpendicolarmente ad
esse

Lavoro delle forze di pressioni

Una forza di pressione F agisce alla


superficie infinitesima dS che si sposta di dh
Volume spostato: dV=dSdh


dW = F dh = F dh = p dS dh = p dV

W = dW = p dV

Lavoro delle forze di


pressione su un elemento di
fluido di volume V

Equilibrio statico di un fluido


In un fluido in quiete tutti gli elementi dm del fluido presentano
accelerazione e velocit nulla,
di riferimento inerziale
in un sistema

Ftot = FV + FP = 0
Consideriamo un elemento
di forma cubica di massa dm e densit
Componenti scalari di FP lungo lasse z:
p( z + dz )dSu z
p
p( z )dS p( z + dz )dS = dS( p( z ) ( p( z ) + dz )) =
z
dS
p
p
dz
= dzdS = dV
z
z

Componente scalare di FV lungo lasse z:


p( z )dSu z
( FV ) z = f z dm = f zdV
con fz componente lungo z di FV / dm accelerazione


p
p
Ftot = FV + FP = 0 lungo z dV + f zdV = 0
= f z
z p
z
p
= f y
= f x e lasse y:
Lungo lasse x:
y
x

. f x u x + f y u y + f z u z = p u x + p u y + p u z
grad( p) = f
x
y
z

con f = f x u x + f y u y + f z u z


Se in un fluido in quiete agisce FV la pressione nel
fluido NON pu essere costante

grad( p) = f

la pressione deve variare per consentire lequilibrio


statico.

FV tende a spostare lelemento di fluido provocando


una reazione del fluido che si manifesta con una
variazione di pressione

la pressione aumenta lungo il verso positivo della


direzione di FV

la risultante delle FP opposta a FV

Equilibrio statico in presenza della forza peso: legge di Stevino


Consideriamo un elemento di fluido di massa dm e densit in equilibrio.
Forze agenti su tale elemento:

1) Forze di volume: forza peso FV = dm g = dm f

2) Forze di pressione dovute Fp al fluido circostante

Poich il fluido in equilibrio statico grad( p) = f = g


grad( p) = dp u z = gu z dp
= g
dz
dz
p( z + dz )dSu z

z + dz

z
p( z )dSu z

Se in un fluido agisce la forza peso, la


pressione non pu essere costante ma
varia per avere lequilibrio statico
la pressione aumenta lungo il
verso della forza peso

z2

z1 z2
z2
dz
z1

z2
z1

Z2 - Z1

Legge di Stevino
La pressione p ad una profondit h sotto la superficie di un fluido
di densit costante aperto allatmosfera dato dalla somma
della pressione esterna p0 pi una quantit gh che dipende
linearmente con la profondit
p
p = p0 + gh
p0
0

Legge di Stevino: p = p0 + gh (se costante)


Esempio bacino dacqua sottoposto a pressione
atmosferica: =103 kg/m3, p0= 1,013105 Pa

p(h)=(1,013105 +9,8 103 h) Pa


ogni 10 m la pressione aumenta di circa 105 Pa

La legge di Stevino si pu trovare calcolando il peso della colonna di


liquido di altezza h:

F Shg
mg = Vg = Shg p = =
= gh
S
S

Conseguenze della legge di Stevino: la legge di Pascal


Dalla legge di Stevino: p = p0 + gh (se costante),
con p0 la pressione esterna

p1 = p0 + gh1

pi = p0 + gh i

Se p0 subisce una
variazione p0

p1' = ( p0 + p0 ) + gh1 = p1 + p0
'
pi = ( p0 + p0 ) + gh i = pi + p0

Tutti i punti nel fluido subiscono la stessa variazione di pressione p0


Esempio: la pressa idraulica

F1
F2
S2
p1 = = p 2 =
F2 = F1
S1
S2
S1

Conseguenze della legge di Stevino: superfici isobariche


La superficie di separazione di fluidi di diversa densit sempre
orizzontale

Ipotizziamo di avere due fluidi di densit diverse 1 e


2 separati da un una superficie non orizzontale: per
Stevino alla stessa quota ci deve essere la stessa
pressione, indipendentemente da x:
p1 = p0 + 1gh
p0 + 1gh = p0 + 2gh 1gh = 2gh

p1 = p0 + 2gh
Poich 1 2 h = 0

Conseguenze della legge di Stevino: vasi comunicanti

Principio di Archimede

FA

N.B. La forza di Archimede viene applicata al


CM del fluido spostato, mentre la forza peso
viene applicata al CM delloggetto

FA
mg

Nel caso in cui in due CM non coincidano o


non si trovino sulla stessa verticale, nasce un
momento

mg

C = CM della barca
B = CM del liquido spostato


Se C e B sono sulla stessa verticale, mg e FA hanno la stessa retta dazione
la barca in equilibrio (caso 1)
Se C e B NON sono sulla stessa verticale si genera un momento che agisce
in modo da riportare (caso 2) o allontanare (caso 3) dallequilibrio la
barca (B= nuovo CM del liquido spostato)

Forza di attrito interno


Quando si verifica uno scorrimento relativo tra due
elementi di fluido compare lungo larea di contatto
una forza tangenziale di attrito interno con verso
contrario a quello della velocit relativa.
Lelemento 1 del fluido esercita una forza
sullelemento 2 e viceversa: le due forze sono
uguali e contrarie. Se v1>v2 la forza di attrito
interno ritardante per 1 e accelerante per 2

dF=dS(dv/dn)
=viscosit del fluido, dipende dal tipo di fluido e dalla temperatura
dS=area di contatto
dv/dn=variazione del modulo della velocit ortogonale a dS

Moto di un fluido
Quando un fluido in moto, il suo flusso pu essere:
stazionario: tutti gli elementi di fluido che passano in istanti diversi nello
stesso punto P(x,y,z) hanno in quella posizione SEMPRE la stessa
velocit (in direzione, verso e modulo)
la velocit del fluido in punto P(x,y,z) rimane costante nel
tempo
il cammino seguito da un elemento di fluido in condizione
stazionarie si chiama linea di corrente
la velocit dellelemento di fluido sempre tangente alla linea di
corrente in quel punto.
Un insieme di linee di corrente passanti per
una linea chiusa forma un tubo di flusso.
Un tubo di flusso immerso nel fluido
o pu coincidere con il condotto

Portata di un tubo di flusso:


Si consideri un tubo di flusso di sezione
infinitesima dS, ortogonale alle linee di corrente.
dq=vdS
portata del tubo di flusso, rappresenta tutto il
volume di fluido che passato attraverso dS in un
secondo, [q]=m3/s
Un tubo di flusso pu cambiare di sezione, ma se:
il fluido ideale e quindi incomprimibile =costante
si in condizioni di regime stazionario

la portata q del tubo di flusso la stessa in qualsiasi sezione

dove la sezione aumenta la velocit diminuisce, se diminuisce la


sezione aumenta la velocit

Fluido ideale
Fluido in cui =0 e =costante
fluido non viscoso (=0) e incomprimibile (=costante)
una massa di fluido occupa sempre lo stesso volume anche se in
movimento
poich =0 le forze tra gli elementi, anche in moto relativo,
sono sempre ortogonali alla superficie di contatto

Teorema di Bernoulli
Fluido ideale (=0 e =costante) che scorre in
condizioni di regime stazionario dentro un condotto
a sezione variabile. Un volume di fluido, tra S1 e S2
si sposta tra S1 e S2.

ds1

2
ds2

ds1=v1dt= spostamento da S1 a S1;


ds2=v2dt=spostamento da S2 a S2
dV1=S1ds1, dV2=S2ds2 (nel tempo dt)
Fluido incomprimibile: dV1=dV2
Portata del fluido che attraversa S1 = portata del
fluido che attraversa S2.

Forze agenti sul fluido:


1) Forza peso (forza di volume)
2) Forze di pressione (forze di superficie)
3) Non ci sono forze di attrito interno poiche =0

ds1

Poich il fluido incomprimibile la massa dm1


del volume dV1 = massa dm2 del volume dV2
2
ds2

Movimento del fluido nel tempo dt equivale a:


i) dm si sposta dal volume dV1 al volume dV2
ii) la massa tra S1 e S2 rimane invariata

Utilizziamo il teorema dellenergia cinetica:


Wforza peso + Wforze pressione = Ecin

Wforza peso

relativo allo spostamento di una massa dm dalla quota z1


alla quota z2 poiche la massa tra S1 e S2 non cambia quota
Wforza peso = - Epot = -dmg(z2-z1)=- dVg(z2-z1)

Wforze pressione

ds1

2
ds2

Le forze di pressione dovute alle pareti del condotto


danno lavoro nullo in quanto ortogonali allo
spostamento mentre il lavoro di quelle dovute agli
elementi a monte di S1 e a valle di S2 dato da:
Wforze pressione=F1ds1+F2ds2=p1S1ds1-p2S2ds2= (p1-p2)dV

Ecin
Ecin = (1/2)dmv22-(1/2)dmv21= (1/2)dV(v22-v21)
Wforza peso + Wforze pressione = Ecin
- dVg(z2-z1)+ (p1-p2)dV= (1/2)dV(v22-v21)

1 2
1 2
p1 + gz1 + v1 = p 2 + gz2 + v2
2
2

1 2
1 2
p1 + gz1 + v1 = p 2 + gz2 + v2
2
2
1 2
p + g z+ v = in v a ria n te
2
Teorema di Bernoulli:
In un fluido ideale in moto con regime stazionario la somma della
pressione, della densit di energia potenziale (energia potenziale
per unit di volume) e della densit di energia cinetica (energia
cinetica per unit di volume) costante lungo il condotto o lungo
un qualsiasi tubo di flusso.

Applicazioni del Teorema di Bernoulli


1) Condotto orizzontale
la coordinata z non varia p+(1/2)v2=costante
In regime stazionario la portata q(=vS) rimane
costante
se aumenta la sezione, diminuisce la velocit,
aumenta la pressione
se diminuisce la sezione, aumenta la velocit,
diminuisce la pressione

2) Fluido in equilibrio statico (Legge di Stevino)


v=0

p1+gz1 = p2+gz2

se p2 = patm p1+gz1 = patm +gz2 p1 = patm + g(z2-z1)


p1 = patm + gh (h = profondit liquido)

3) Condotto a sezione costante


In regime stazionario (q = costante)
se non varia la sezione, la velocit rimane
costante.
3

(p1+(1/2) v2+gh1) = (p2+(1/2)v2 +gh2) = p3+(1/2)v2


(p1+gh1) = (p2+gh2) = p3

In un condotto a sezione costante in regime stazionario la


pressione massima nel punto pi basso, e descresce con laltezza

Esempio applicativo: tramite una pompa, si vuole far salire un fluido


di una quota h2 con una data portata q (= Sv)

p3 = p2 + gh p3 > p2

La pompa deve assicurare la differenza di pressione


p = gh2

p = gh2 corrisponde ad una forza (in modulo) F = p S = ghS


e a una potenza P =

dW d
ds
= ( Fds) = F = Fv = ghSv = ghq
dt
dt
dt

Dati: acqua, h=1 m, q=1 m3/s P = 1039.8111 W = 9.81 103 W= 9.81 kW

Teorema di Torricelli
Un recipiente contenente un fluido incomprimibile di
densit presenta un piccolo foro (a distanza h dalla
superficie libera) sulla parete di sezione trascurabile
S2 rispetto alla sezione S1 del recipiente. p0=pressione
nellambiente in cui si trova il recipiente.
Trovare la velocit v2 (velocit di deflusso) con cui il
liquido esce dal foro.
Poiche la portata deve essere costante (fluido incomprimibile) v1S1=v2S2
(v1=velocit di spostamento di S1):
S2<<S1

v2>>v1

il fluido pu essere considerato in quiete sulla superficie libera


(1/2) v21 0

Dal Teorema di Bernoulli:


(pa+(1/2) v2a+gya)superf.= (pb+(1/2)v2b +gyb)foro
Sulla superficie libera pa=p0, va 0, y=ya
Alluscita del foro pb=p0 e y=yb

La velocit di deflusso non dipende da o da p0 ed pari a


quella che avrebbe il fluido se scendesse in caduta libera da
unaltezza h.

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