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Progetto Culturale / Indici dei Libri

Le prove dellesistenza di Dio (1989)


Lenigma Rosmini 1988)
Gemma Galgani. Testimone del soprannaturale (1987)
Riflessioni sulla libert (1983)
Introduzione a San Tommaso. La metafisica tomista & il pensiero moderno (1983)
Momenti dello spirito II (1983)
Momenti dello spirito I (1983)
Lalienazione delloccidente. (Osservazioni sul pensiero di Emanuele Severino) (1981)
La preghiera nel pensiero moderno (1979)
La trappola del compromesso storico (Da Togliatti a Berlinguer) (1979)
Lessenza del cristianesimo. Ludwig Feuerbach (1977)
Lavventura della teologia progressista (1974)
La svolta antropologica di Karl Rahner (1974)
Tomismo e Pensiero moderno (1969)
Esegesi tomistica (1969)
Luomo e il rischio di Dio (1967)
Introduzione allateismo moderno (1964)
Feuerbach-Marx-Engels. Materialismo dialettico e materialismo storico (1962)
Partecipazione e Causalit (1961)
Participation et causalit selon S. Thomas DAquin (1961)
Georg W. F. Hegel: La dialettica (1960)
Vangeli delle domeniche (1959)

Profili di Santi (1957)


Dallessere allesistente (1957)
Lanima (1955)
LAssoluto nellesistenzialismo (1954)
Dio. Introduzione al problema teologico (1953)
Tra Kierkegaard e Marx. Per una definizione dellesistenza (1952)
Problemi dellesistenzialismo (1945)
Introduzione allesistenzialismo (1943)
Percezione e Pensiero (1942)
La Fenomenologia della percezione (1941)
Neotomismo e suarezismo (1941)
La nozione metafisica di partecipazione secondo San Tomaso dAquino (1939)
La nozione metafisica di partecipazione (1937)

9. La necessit di un ritorno alla metafisica secondo il magistero della Chiesa


Un ulteriore motivo di merito ci viene dal magistero della Chiesa. Linsistenza nel ritorno ad una vera
istanza metafisica, a san Tommaso e alla sua philosophia essendi -come si pu vedere nella Fides et
Ratio- trova, infatti, una magnifica risposta nelle opere di Cornelio Fabro, per la profondit metafisica, per
la fedelt al tomismo autentico e per lapreminenza assoluta, che egli stesso riconosce sempre allessere
come atto (esse ut actus).
10. La fedelt alla Chiesa
In ultimo, non si pu dubitare che lopera di Cornelio Fabro costituisca un prodigio disensus ecclesiae,
proprio in un tempo in cui sembra che le lodi maggiori e i riconoscimenti pi ferventi ricadano su coloro
che credono di essere pi audaci perch contestano il magistero della Chiesa e la voce del supremo
Pontefice. Pubblicare le sue opere un modo di riconoscere la sua fedelt al magistero autentico e di
mettere alla portata di tutti gli studenti e studiosi di buona volont un pensiero marcato a fuoco dallo
splendore della verit, un pensiero che ha saputo corrispondere alla generosa esigenza della fede con
laudacia autentica della ragione, che accoglie saggiamente ed umilmente lens in quantum ens.

credere il massimo atto di libert, massimo sacrifico oggettivo di libert. Se per credere occorresse
capire, il credere non sarebbe credere, ma c' un capire anche nel credere; il capire del credere non
riguarda loggetto, ma latto: io capisco che devo credere in Qualcuno, per cui scio cui credidi

LA SCELTA
(Aforismi 949-962)
949.
Porre lapertura dellio di fronte allessere, libert. In questo problema lo spirito, per la
prima e lultima volta, si sente vibrare e librare sopra il nulla: salvezza e perdizione, nulla ed
essere convivono nellistante che precede la scelta.
950.

La prima scelta della libert la scelta del fine: il fine il compimento.

951.
Chi sceglie il finito non ha risolto il problema della scelta, lha esasperato, e avendolo
esasperato non ha superato langoscia, si sprofondato nellangoscia; chi si sprofonda
nellangoscia si chiama disperato; non solo angosciato, disperato.
952.

Chi sceglie linfinito sceglie il modo autentico, sceglie lAssoluto.

953.

Se si sceglie lAssoluto non lo si sceglie, si scelgono mondi diversi in modi diversi.

954.

Con la scelta non bisogna scherzare, perch la scelta ci qualifica dentro.

955.
Luomo non la risultante matematica delle circostanze dellambiente che lo riceve, ma
responsabile delle sue azioni ed artefice del suo destino, perch ciascuno ha nelle sue mani la
possibilit delle sue decisioni.
956.

Essere davanti a Dio, davanti a Dio la qualit di emergenza dellesistenza.

957.
La scelta diventa il mio io, essa non mi accompagna come unombra ma mi precede
come una luce, come la mia individuazione; essa davanti al mio volto, davanti ai miei occhi
perch dentro agli occhi, dentro, la mia spiritualit; ecco cosa significa la libert, la scelta
della libert.
958.

Luomo lunico essere che pu essere due volte.

959.
Il cristianesimo pu dire a un uomo: tu devi scegliere lunica cosa necessaria, ma in modo
che non deve essere questione di scelta. Proprio questo che non c alcuna scelta esprime con
quale intensit e passione infinita si sceglie.
960.
Non che sulla bilancia delle scelte io possa mettere il finito e linfinito, no; linfinito su,
levato allinfinito e il finito l nella palude dellesistenza... eppure devo scegliere linfinito e lo
posso respingere; ma linfinito non oggetto di scelta.
961.

La scelta di Dio il Dio della scelta delluomo.

962.

Lio radicale non ha data di nascita. la scelta radicale la nascita dellio radicale.

(Aforismi 936-948)
936.
C un volere radicale profondo prima dei voleri particolari, c una scelta radicale
profonda prima delle scelte particolari, che non effetto delle scelte particolari, ma fondamento.

937.
C un momento... assoluto che assolutamente sappiamo che ci divide dallassoluto, ed :
la libert, la scelta della libert.
938.
Che accento infinito cade sullio nel momento in cui tiene come misura Dio. Egli
sinfinitizza nella scelta e nellimpegno del compito finito.
939.

La scelta suprema al punto supremo scelta damore, quindi rischio.

940.
Come abbiamo un nome di famiglia che ci caratterizza civilmente, cos abbiamo un nome
spirituale acquisito che ci dato dalla nostra scelta e da ci che io sono obbligato a compiere
secondo questa scelta.
941.
Luomo quello che per la scelta che fa della propria vita, per la fisionomia, la struttura
che d alla sua libert. E loggetto della libert il bene, lamore.
942.

Una decisione comporta la qualit intrinseca della propria vita.

943.
La prima scelta della libert scegliere quel Bene che non ammette competizione, cio il
Bene assoluto, il Bene infinito, il Bene che bene di ogni bene, quel Bene per il quale non c
questione di scelta, ma mediante la cui scelta possibile ogni altra scelta.
944.
Il valore della mia scelta non nei mezzi particolari ma nella dedizione a questi mezzi per
il fine.
945.

Ogni cosa infinita comporta un rischio, ove non c rischio non c realt infinita.

946.
La possibilit radicale possibilit di prorompere in una scelta, e questa scelta sospesa
al s e al no, ma a volte il s esige il no di infinite cose, e il no esige il s di ununica cosa, che
lAssoluto.
947.
La scelta della libert il nome che diamo a noi stessi, se apparteniamo a noi o se
vogliamo appartenere agli altri. Se scegliamo il finito apparteniamo ad altri. Se scegliamo linfinito
apparteniamo a noi stessi; il nome di appartenenza interiore, di costituzione interiore, di
costituzione e appartenenza radicale.
948.
Prendiamo ad esempio le due passioni fondamentali: amare, odiare. un amore amante
di chi vuole amare; un odiare odiante di chi vuole odiare; una scaturigine ineffabile, profonda
le cui chiavi sono lessenza stessa della persona; si ama come si vuole essere, si odia come si
vuole essere; e si odia secondo la propria personalit. Cos che limpegno radicale della libert
domina tutto questo settore, quasi che ogni coscienza fosse un campo minato, minato dalla sua
scelta radicale ed appunto in funzione di questa organizzazione trascendentale, che sorgono gli
odi e gli amori, le simpatie e le antipatie, gli eroismi e le vilt.

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