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MERCOLED 11 NOVEMBRE 2015 MESSAGGERO VENETO

a Tarcento

Un gruppo di stranieri bussa alla caserma dei carabinieri e chiede asilo


UDINE

I profughi hanno bussato direttamente alla porta della caserma dei carabinieri di Tarcento.
Lo hanno fatto luned pomeriggio. Erano in cinque, tutti giovani sui ventanni, tre pakistani e
due afghani. E sapevano esattamente dove andare e a chi rivolgersi.
I militari hanno verificato che
nessuno di loro aveva documenti validi per il soggiorno. Tutti, in
sostanza, erano entrati clandestinamente in Italia. I ragazzi
hanno fatto capire di voler richiedere la protezione internazionale e hanno dimostrato di

conoscere, almeno a grandi linee, il modo in cui il nostro Paese gestisce gli arrivi dei profughi.
I 5 sono stati fotosegnalati e si
sono poi presentati in questura
per avviare le pratiche relative
allasilo politico.
In questi giorni, com noto, i
profughi continuano ad arrivare
in Friuli e a Udine a gruppi di circa 20-30 persone. Per entrare
nel nostro Paese e per raggiungere la prima questura utile quella di viale Venezia utilizzano il
treno, come hanno fatto anche
domenica scorsa. Poco dopo la
mezzanotte a bordo di un convoglio, non lontano dal confine
austriaco, sono stati rintracciati

cinque stranieri che, poche ore


dopo, sono stati rispediti in
Austria perch trovati in possesso di un biglietto che testimoniava la loro provenienza da Vienna. Alle 5.30, sempre di domenica, altri nove profughi sono scesi
a Udine da un treno proveniente da Vienna. Sette di loro sono
stati subito riaccompagnati al
centro di cooperazione internazionale di Thrl-Maglern per
lavvio delle procedure di riammissione. E altri 7 giovani sono
stati individuati verso le 10 dalla
polizia di frontiera a Tarvisio.
Anche questi ultimi sono stati
reindirizzati verso lAustria.
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La caserma dei carabinieri di Tarcento

Altri 63 profughi arrivati in Fvg


Congelati i rinforzi alle frontiere
Dal vertice al Viminale nessun provvedimento immediato per fare fronte allemergenza
Il ministro Alfano atteso nei prossimi giorni in regione. Grim: Forza Italia e Lega sono disfattisti
di Domenico Pecile

Fi a Serracchiani:
schierare lesercito
ai nostri confini
Linverno moltiplicher
disagi e difficolt nelle nostre
citt e i forti flussi ai vicini
confini dei paesi sulla rotta
balcanica non ci pu trovare
impreparati. Il nostro
obiettivo che le regole siano
rispettate, cos come
l'equilibrio sociale del nostro
territorio. E quindi, a fronte di
quella che potrebbe
presentarsi come
un'emergenza profughi senza
precedenti per il Fvg, la nostra
proposta avere la presenza
dell'esercito a presidio di quei
confini che potrebbero essere
interessati dall'ondata
migratoria proveniente dalla
rotta balcanica. Cos i
consiglieri regionali di Forza
Italia e Riccardi e Ziberna,
firmatari assieme agli altri
colleghi di gruppo e alla
consigliera Piccin di una
mozione che andr in
discussione in aula mercoled
18 novembre e che chiede alla
Presidente Serracchiani di
attivarsi per richiedere al
Governo il coinvolgimento
dell'esercito nel controllo
delle frontiere con Slovenia e
Austria. Al di l della retorica
di regime - osservano Riccardi
e Ziberna -, sotto gli occhi di
tutti che il modello di
accoglienza targato
Serracchiani rappresenta un
fallimento: a riprova di ci ci
sono agli atti gli allarmi e le
proteste, politicamente
trasversali, di tanti sindaci,
fra i quali Romoli a Gorizia e
Honsell a Udine. In questo
contesto quello che noi
chiediamo non una rincorsa
agli estremismi. Tutt'altro.
Piuttosto aspiriamo a delle
condizioni di garanzia che
tutelino la tranquillit dei
nostri cittadini, facendo anche
capire a chi viene ospitato che
le regole di un Paese e della
sua gente vanno osservate:
Senza zone franche o deroghe
buoniste.

UDINE

Il ministro degli Interni, Angelino Alfano, ha in agenda una


serie di iniziative riguardanti
lemergenza
immigrazione
nella nostra regione. quanto
emerso a margine del vertice
romano di ieri, al Dipartimento di Polizia, al quale hanno
partecipato tra gli altri i questori del Fvg e i responsabili di
polizia di frontiera e ferroviaria. Lo stesso Alfano, al quale
nei giorni scorsi il consigliere
regionale Paride Cargnelutti e
il
segretario
regionale
dellNcd, Isidoro Gottardo,
avevano consegnato alcune
copie del nostro giornale per
ragguagliarlo sulla situazione-profughi, sar in visita
prossimamente nella nostra
regione. In quella occasione illustrer le iniziative che il governo pronto ad assumere.
Ieri, tra laltro, stato sottolineato che il Viminale in costante contatto con Austria e Slovenia per avere sempre in tempo
reale quello che sta accadendo
e quello che potrebbe succedere lungo la rotta balcanica. Ieri, tra laltro, oltre ai 40 arrivi di
immigrati tra Tarvisio e Gorizia, ce ne sono stati 23 a Trieste, provenienti da Lubiana.

Profughi in marcia ai confini con la Germania dove le temperature nei giorni scorsi erano decisamente fredde

E del vertice al Viminale si


occupato anche il parlamentare friulano di Per LItalia-Centro democratico, Gian Luigi
Gigli. La presenza a Roma del
ministro degli Esteri sloveno e
la convocazione dei questori
del Friuli Venezia Giulia al Viminale - afferma - sono indici
significativi del livello di allarme che da settimane stiamo
denunciando e che stato dap-

prima negato e poi sottovalutato. Larrivo in Slovenia di


una nuova ondata migratoria
di oltre 20 mila persone rischia
infatti di mettere in ginocchio
il piccolo Paese confinante, tenuto conto anche del fatto che
la Germania sta accettando solo siriani. Per il parlamentare
arrivato il tempo di dare una
risposta europea coordinata,
superando definitivamente il

Trattato di Dublino, attrezzandosi comunque per affrontare


londata migratoria in condizioni di accoglienza degne, se
la saturazione della piccola
Slovenia facesse riversare il
flusso sulla nostra regione.
Dubbi sullesito dellincontro di ieri vengono formulati
dal Sap, il cui coordinatore regionale, Olivo Comelli, parla
di incontro di routine senza

grandi decisioni. Mi riservo precisa - un commento pi articolato dopo che avr sentito
alcuni dei partecipanti al summit. Ma le prime notizie mi paiono dimostrino che decisioni
importanti non sono state prese, a cominciare dalla richiesta
di riforzi di polizia ai nostri
confini.
Intanto per tiene banco la
polemica politica. La segretaria regionale del Pd, Antonella
Grim, giudica folle latteggiamento con cui Lega e Forza Italia si ostinano a distruggere
ogni tentativo di affrontare
lemergenza dei richiedenti
asilo. Noi non siamo buonisti:
siamo concreti. Loro sono disfattisti. La sua una risposta
alle accuse della forzista Savino e del leghista Fedriga, che
ha definito folle il progetto
della Prefettura di Trieste, Comune, Caritas e Ics che favorisce laccoglienza di uno o pi
richiedenti asilo nelle case dei
triestini in cambio di un contributo economico.
Secondo Grim con questo
progetto nessuno intende
chiedere alle famiglie di sostituirsi alle istituzioni, ci mancherebbe altro. Ma un modo
serio, concreto e innovativo di
dare, a chiunque lo desideri, la
possibilit di contribuire.

La protesta si sposta in Prefettura


Pordenone, stamane sit in di immigrati accampati al parco di San Valentino
di Laura Venerus
PORDENONE

Profughi e volontari ieri a Pordenone

La misura colma e, raggiunta


la quota di 47 profughi al parco
di San Valentino, la Rete solidale ha deciso di usare le maniere
decise e lo far gi oggi, come
spiegato in un post di Facebook
al termine della riunione che
s' tenuta al parco nel pomeriggio: Vista la ripetuta indifferenza di Comune e Prefettura che
continuano a non adempiere ai
loro doveri istituzionali affermano i volontari della Rete
convochiamo per domani mattina (oggi, per chi legge, ndr) al-

le 11 un sit-in sotto la Prefettura


in piazza del Popolo. Se la Prefetta continuer a ignorare la
nostra richiesta formale protocollata, proseguiremo la giornata con un pranzo sociale in solidariet con i richiedenti asilo.
Ieri, la giornata era cominciata con una certa tensione visto
il diniego della Prefettura di accordare un incontro con le persone che compongono la Rete
solidale, che si erano raggruppate sotto il palazzo del Prefetto
assieme ad alcuni richiedenti
asilo. Il prefetto li ha invitati a
stilare un elenco di argomenti
in un documento che stato

successivamente protocollato.
Nella missiva, la Rete solidale
dei cittadini ha richiesto: l'immediata apertura di un centro
di prima accoglienza, con l'intervento del Prefetto affinch
requisisca stabili pubblici idonei a tale scopo cos come accade in altre parti d'Italia, nonch la fornitura di pasti caldi
giornalieri come previsto dalla
normativa vigente. I pasti, attualmente, sono forniti dalla Rete solidale stessa che cucina per
i profughi o fornisce loro il denaro necessario per comprarsi
qualcosa.
Sull'argomento, stato orga-

nizzato luned sera un incontro


con Gianfranco Schiavone, presidente Ics (l'associazione d'accoglienza di Trieste) ed esperto
Asgi (associazione studi giuridici sull'immigrazione. Schiavone ha duramente accusato il Comune di mettere in pratica la
politica dello struzzo. L'obbligo d'accoglienza ha affermato
scatta gi nel momento della
manifestazione di volont di
chiedere la protezione internazionale. Pertanto se un Comune non dimostra di attivarsi per
trovare una soluzione, pu scattare anche la diffida da parte
dei richiedenti asilo.

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