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ENRICO VI
Enrico VI un uomo crudele, rozzo ed arrogante. Ha sempre avuto un rapporto conflittuoso
col padre, Federico II, che sempre stato duro e freddo con lui, nonostante lui non volesse
altro che compiacerlo. Una oppressione crudele e dispotica basata sul terrore come quella
esercitata dal padre su di lui non pu portare a buoni risultati, infatti non appena questi
muore Enrico VI, libero, non esita un secondo ad imboccare la sua stessa via, elevandosi al
di sopra di tutti in malvagit e crudelt, in un folle delirio in cui non riesce pi a distinguere
la verit, come si nota nel suo rapporto con la moglie, che giudica fedifraga e malevolente
verso di lui, arrivando a pensare che lei lo abbia legato a s facendolo innamorare con arti
demoniache, come una strega, in uno stato che oggi sarebbe definito paranoide, mentre
Costanza, pur non amandolo, non merita nessuna delle sue accuse. A completare il quadro
della sua rozza figura il fatto che lui, il primo giorno di nozze, non avesse alcuna
esperienza di corteggiamento, avendo soddisfatto le proprie pulsioni con stupri. All'inizio
Enrico odia Costanza, credendo che questa lo disprezzi, ma a seguito di un periodo da
coniugi la desidera ardentemente, ed ha verso di lei un attaccamento morboso. Si dimostra
stupido ed irrazionale, infatti la moglie non sterile, ma in una terra fredda come la
Germania non riesce a partorire, non mangiando perch non abituata al cibo locale e
deperendo, ma egli a lungo non ascolta il parere dei medici, che gli consigliano di lasciare la
moglie per un periodo in Sicilia, e quando egli acconsente lei rimane in breve tempo incinta.
E' un personaggio molto negativo, il principale antagonista della prima parte del libro.
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