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PROVINCIA DI MACERATA
C.A.P. 62012 Codice Fiscale e Partita IVA n. 00262470438
Assessorato
Ufficio BILANCIO
PROPOSTA DI DELIBERA DI CONSIGLIO DEL 23-04-15 N.6
---------------------------------------------------------------------------------------------------------Oggetto: RICOGNIZIONE DELLE SOCIETA' PARTECIPATE E ADOZIONE
DI UN PIANO OPERATIVO DI RAZIONALIZZAZIONE.
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DATI RELATIVI ALLA SEDUTA
---------------------------------------------------------------------------------------------------------Seduta del
N. 0
---------------------------------------------------------------------------------------------------------DELIBERA N.
| | Soggetta a Controllo
| | Immediatamente eseguibile
---------------------------------------------------------------------------------------------------------PARERE: Ai sensi dell'art. 49 1^ comma del D.Lgs n. 267/2000, si esprime parere
Visto in ordine alla regolarita' contabile
Premesso quanto esposto nel parere di regolarit tecnica, il presente atto non necessita del visto di
regolarit contabile in quanto non comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico
finanziaria o sul patrimonio dellente. Non necessita impegno di spesa.
Data: 23-04-2015
Firmato
---------------------------------------------------------------------------------------------------------PARERE: Ai sensi dell'art. 49 1^ comma del D.Lgs n. 267/2000, si esprime parere
Relazione in ordine alla regolarita' tecnica
Il documento proposto dall'amministrazione prevede la possibilit di cessione delle societ non
immediatamente attinenti alle finalit istituzionali, in linea con la legislazione vigente, compresa la
cessione della societ Gas Marca Srl la cui detenzione, anche solo per quote modeste, non in linea con
la attuale normativa, essendo la stessa societ operante sul libero mercato e, quindi, non attinente alle
finalit istituzionali dell'ente e pertanto da alienare interamente, ai sensi dell'art. 3 comma 27 della legge
244/2007.
Sotto il profilo tecnico, avuto riguardo alla situazione del mercato ed alle indicazioni contenute nel
"piano Cottarelli", anche le farmacie comunali, operanti anch'esse in un mercato concorrenziale "maturo",
andrebbero alienate al fine di non disperderne il valore patrimoniale attuale, gi ridottosi rispetto a
qualche anno fa, e destinato ad ulteriore riduzione certa per la tendenza sempre maggiormente
liberalizzatrice che caratterizza la legislazione di settore, con il rischio di perdere totalmente il valore
capitale nel giro di pochi anni, anche avuto riguardo alla scarsissima se non nulla redditivit della stessa
societ.
Diverso discorso andrebbe fatto anche per la Civitas Srl che gestisce solo una parte del servizio di
acquisizione delle entrate tributarie, cosicch il comune ha un servizio entrate disarticolato su tre fonti
con evidenti diseconomie e con incapacita di gestione complessiva del servizio stesso, avendo dovuto
scegliere di affidare all'esterno la riscossione coattiva. Risulterebbe pertanto opportuna o la futura
cessione sul mercato della stessa societ, a seguito di pubblica gara, con garanzia di conservazione del
servizio affidato per ulteriori 5 anni (comma 568 bis lettera b della legge 147/2013) in una logica
economica e organizzativa tesa alla razionalizzazione delle fonti di gestione delle entrate comunali,
ovvero una profonda ristrutturazione del servizio di gestione delle entrate comunali attraverso detta
partecipata.
Data: 23-06-2015
Firmato
---------------------------------------------------------------------------------------------------------PARERE: Ai sensi dell'art. 49 1^ comma del D.Lgs n. 267/2000, si esprime parere
Relazione in ordine alla regolarita' tecnica
Il documento proposto dall'amministrazione prevede la possibilit di cessione delle societ non
immediatamente attinenti alle finalit istituzionali, in linea con la legislazione vigente, compresa la
cessione della societ Gas Marca Srl la cui detenzione, anche solo per quote modeste, non in linea con
la attuale normativa, essendo la stessa societ operante sul libero mercato e, quindi, non attinente alle
finalit istituzionali dell'ente e pertanto da alienare interamente, ai sensi dell'art. 3 comma 27 della legge
244/2007.
Sotto il profilo tecnico, avuto riguardo alla situazione del mercato ed alle indicazioni contenute nel
"piano Cottarelli", anche le farmacie comunali, operanti anch'esse in un mercato concorrenziale "maturo",
andrebbero alienate al fine di non disperderne il valore patrimoniale attuale, gi ridottosi rispetto a
qualche anno fa, e destinato ad ulteriore riduzione certa per la tendenza sempre maggiormente
liberalizzatrice che caratterizza la legislazione di settore, con il rischio di perdere totalmente il valore
capitale nel giro di pochi anni, anche avuto riguardo alla scarsissima se non nulla redditivit della stessa
societ.
Diverso discorso andrebbe fatto anche per la Civitas Srl che gestisce solo una parte del servizio di
acquisizione delle entrate tributarie, cosicch il comune ha un servizio entrate disarticolato su tre fonti
con evidenti diseconomie e con incapacita di gestione complessiva del servizio stesso, avendo dovuto
scegliere di affidare all'esterno la riscossione coattiva. Risulterebbe pertanto opportuna o la futura
cessione sul mercato della stessa societ, a seguito di pubblica gara, con garanzia di conservazione del
servizio affidato per ulteriori 5 anni (comma 568 bis lettera b della legge 147/2013) in una logica
economica e organizzativa tesa alla razionalizzazione delle fonti di gestione delle entrate comunali,
ovvero una profonda ristrutturazione del servizio di gestione delle entrate comunali attraverso detta
partecipata.
Data: 23-06-2015
Firmato
----------------------------------------------------------------------------------------------------------
DOCUMENTO ISTRUTTORIO
PREMESSO CHE:
La Legge di Stabilit per il 2015 (Legge 23 dicembre 2014, n. 190) impone alle
amministrazioni pubbliche di cui al comma 611 lavvio di un processo di
razionalizzazione delle societ e delle partecipazioni societarie direttamente o
indirettamente possedute, al fine di assicurare il coordinamento della finanza
pubblica, il contenimento della spesa, il buon andamento dellazione amministrativa e
la tutela della concorrenza e del mercato. Tali finalit vanno perseguite tenendo conto
anche dei seguenti criteri:
1. eliminazione delle societ e delle partecipazioni societarie non indispensabili al
perseguimento delle proprie finalit istituzionali, anche mediante messa in liquidazione
o cessione;
2. soppressione delle societ che risultino composte da soli amministratori o da un
numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti;
3. eliminazione delle partecipazioni detenute in societ che svolgono attivit analoghe
o similari a quelle svolte da altre societ partecipate o da enti pubblici strumentali,
anche mediante operazioni di fusione o di internalizzazione delle funzioni;
4. aggregazione di societ di servizi pubblici locali di rilevanza economica;
5. contenimento dei costi di funzionamento, anche mediante riorganizzazione degli
organi amministrativi e di controllo e delle strutture aziendali, nonch attraverso la
riduzione delle relative remunerazioni.
Le amministrazioni richiamate dalla norma erano tenute, entro il 31 marzo 2015, alla
redazione di un piano operativo con indicazione di modalit e tempi di attuazione del
processo di razionalizzazione ed esposizione in dettaglio dei risparmi da conseguire. Il
piano, corredato da apposita relazione descrittiva, doveva essere inoltrato alla
competente sezione regionale di controllo della Corte dei Conti.
Per quanto riguarda la natura dei termini di adempimento, secondo le indicazioni fornite
dall'ANCI e da INVITALIA, possibile ritenere che le scadenze per la predisposizione
ed approvazione del piano di razionalizzazione (e conseguentemente quelli non definiti
per la trasmissione del medesimo alla Corte dei Conti) non siano perentori, ma che
con essi il legislatore abbia voluto scandire solamente una fase del pi complesso
procedimento destinato a perfezionarsi con la relazione sui risultati obiettivamente
conseguiti da inviare alla Corte dei Conti entro il 31 marzo 2016.
In tema di competenza relativa agli adempimenti, il comma 612 fa riferimento al
sindaco ed altri organi di vertice delle amministrazioni di cui al comma 611, in
relazione ai rispettivi ambiti di competenza. In realt, con riferimento agli enti locali,
se la definizione del piano operativo pu astrattamente ricondursi alla competenza del
sindaco, certamente da escludere che lapprovazione del piano operativo di
razionalizzazione, quando disponga direttamente la liquidazione di societ partecipate o
la cessione integrale delle partecipazioni, rientri nelle sue competenze, essendo invece
riconducibile alle attribuzioni del consiglio comunale, che, ai sensi dellart. 42
D.Lgs. n. 267/2000, competente in merito alla organizzazione dei servizi pubblici
ed alla partecipazione dellente locale a societ di capitali, affidamento di attivit o
servizi mediante convenzione (comma 2, lett. e).
Sulla base di tale presupposto stata predisposta la presente proposta di deliberazione,
elaborata dagli uffici comunali sulla base delle indicazioni fornite dalla maggioranza
che amministra il comune, da presentare al consiglio comunale, consentendo al sindaco
di elaborare il piano di razionalizzazione delle partecipazioni comunali del comune di
Civitanova Marche, tenendo conto delle indicazioni fornite dagli organi politici.
ESAMINATI:
- lart. 3, comma 27, della legge n. 244/2007 (finanziaria 2008) prevede quanto segue:
"Al fine di tutelare la concorrenza e il mercato, le amministrazioni di cui allarticolo 1,
comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, non possono costituire societ
aventi per oggetto attivit di produzione di beni e di servizi non strettamente
necessarie per il perseguimento delle proprie finalit istituzionali, n assumere o
mantenere direttamente partecipazioni, anche di minoranza, in tali societ. ";
- il successivo comma 28 stabilisce che "Lassunzione di nuove partecipazioni e il
mantenimento delle attuali devono essere autorizzati dallorgano competente con
delibera motivata in ordine alla sussistenza dei presupposti di cui al comma 27. La
delibera di cui al presente comma trasmessa alla sezione competente della Corte dei
conti";
- il comma 29 dello stesso art. 3, al primo capoverso, afferma che "Entro trentasei mesi
dalla data di entrata in vigore della presente legge le amministrazioni di cui
allarticolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nel rispetto delle
procedure ad evidenza pubblica, cedono a terzi le societ e le partecipazioni vietate ai
sensi del comma 27";
DATO ATTO CHE tale normativa stata ripresa ed integrata da successive
disposizioni finanziarie valevoli per il 2014 e per il 2015, come appresso sintetizzate:
- l'art. 1, comma 569, della legge n. 147/2013 (legge di stabilit 2014) ha previsto che il
termine di trentasei mesi fissato dalla precitata normativa di cui sopra (comma 29
dell'art. 3 della legge n. 244/2007, cio il 31 dicembre 2010) sia prorogato di quattro
mesi decorrenti dalla data di entrata in vigore della legge di modifica (ossia al 30 aprile
2014) decorsi i quali la partecipazione non alienata mediante procedura ad
evidenza pubblica cessa ad ogni effetto ed entro dodici mesi successivi alla
cessazione la societ, che non pu pi essere detenuta dallEnte locale, liquida, in
denaro, il valore della quota del socio cessato in base ai criteri stabiliti dall'art. 2437-ter,
secondo comma, del codice civile;
- il precedente comma 568-bis della stessa legge 147/2013 ha previsto che: Le
pubbliche amministrazioni locali , e le societ da esse controllate direttamente o
indirettamente possono procedere:
a) allo scioglimento della societ o azienda speciale controllata direttamente o
indirettamente. Se lo scioglimento in corso ovvero deliberato non oltre
ventiquattro mesi dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, gli
atti e le operazioni posti in essere in favore di pubbliche amministrazioni in
seguito allo scioglimento della societ o azienda speciale sono esenti da
imposizione fiscale, incluse le imposte sui redditi e l'imposta regionale sulle
attivit produttive, ad eccezione dell'imposta sul valore aggiunto. Le imposte di
registro, ipotecarie e catastali si applicano in misura fissa. In tal caso i
dipendenti in forza alla data di entrata in vigore della presente disposizione sono
ammessi di diritto alle procedure di cui ai commi da 563 a 568 del presente
articolo (mobilit tra le societ). Ove lo scioglimento riguardi una societ
controllata indirettamente, le plusvalenze realizzate in capo alla societ
controllante non concorrono alla formazione del reddito e del valore della
produzione netta e le minusvalenze sono deducibili nell'esercizio in cui sono
realizzate e nei quattro successivi;
b) all'alienazione, a condizione che questa avvenga con procedura a evidenza
pubblica deliberata non oltre dodici mesi alla data di entrata in vigore della
presente disposizione, delle partecipazioni detenute alla data di entrata in vigore
della presente disposizione e alla contestuale assegnazione del servizio per
cinque anni a decorrere dal 1 gennaio 2014;
- l'art. 2, comma 1, lett. b) del D.L. n. 16/2014 ha previsto che il termine di trentasei
mesi fissato dalla legge n. 244/2007, poi prorogato fino allaprile 2014, ulteriormente
prorogato di dodici mesi dalla data di entrata in vigore dello stesso D.L., ossia al
6/3/2015;
- il comma 611 dell'articolo unico della legge 190/2014 (legge di stabilit 2015, citata in
precedenza) stabilisce che "Fermo restando quanto previsto dall'articolo 3, commi da
27 a 29, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e successive modificazioni, e
dall'articolo 1, comma 569, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, (circa lobbligo di
verifica delle partecipazioni societarie che possono essere conservate dagli enti locali)
, gli enti locali, le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, le
universit .,
a decorrere dal 1 gennaio 2015, avviano un processo di
razionalizzazione delle societ e delle partecipazioni societarie direttamente o
indirettamente possedute, in modo da conseguire la riduzione delle stesse entro il 31
dicembre 2015, anche tenendo conto dei seguenti criteri:
a) eliminazione delle societ e delle partecipazioni societarie non indispensabili al
perseguimento delle proprie finalit istituzionali, anche mediante messa in liquidazione
o cessione;
b) soppressione delle societ che risultino composte da soli amministratori o da un
numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti;
c) eliminazione delle partecipazioni detenute in societ che svolgono attivit analoghe
o similari a quelle svolte da altre societ partecipate o da enti pubblici strumentali,
anche mediante operazioni di fusione o di internalizzazione delle funzioni;
d) aggregazione di societ di servizi pubblici locali di rilevanza economica;
e) contenimento dei costi di funzionamento, anche mediante riorganizzazione degli
organi amministrativi e di controllo e delle strutture aziendali, nonch attraverso la
riduzione delle relative remunerazioni";
- il successivo comma 612 dell'articolo 1 della legge 190/2014 afferma che "..., i sindaci
e gli altri organi di vertice delle amministrazioni di cui al comma 611, in relazione ai
rispettivi ambiti di competenza, definiscono e approvano, entro il 31 marzo 2015, un
piano operativo di razionalizzazione delle societ e delle partecipazioni societarie
direttamente o indirettamente possedute, le modalit e i tempi di attuazione, nonch
l'esposizione in dettaglio dei risparmi da conseguire. Tale piano, corredato di
unapposita relazione tecnica, trasmesso alla competente sezione regionale di
controllo della Corte dei conti e pubblicato nel sito internet istituzionale
dellamministrazione interessata. Entro il 31 marzo 2016, gli organi di cui al primo
periodo predispongono una relazione sui risultati conseguiti, che trasmessa alla
competente sezione regionale di controllo della Corte dei conti e pubblicata nel sito
internet istituzionale dellamministrazione interessata. La pubblicazione del piano e
della relazione costituisce obbligo di pubblicit ai sensi del decreto legislativo 14
marzo 2013, n. 33";
- il comma 613 della legge di stabilit 2015 stabilisce che "Le deliberazioni di
scioglimento e di liquidazione e gli atti di dismissione di societ costituite o di
partecipazioni societarie acquistate per espressa previsione normativa sono disciplinati
unicamente dalle disposizioni del codice civile e, in quanto incidenti sul rapporto
VISTI gli oggetti sociali delle sopra elencate societ come desumibili dai rispettivi
statuti o atti costitutivi;
DATO ATTO CHE le societ sopra elencate hanno in concreto per oggetto le attivit
di seguito sommariamente riepilogate e delle quali si fornisce sinteticamente l'ambito
normativo di riferimento:
ATAC CIVITANOVA S.p.A. unipersonale
CONSIDERATO che la societ Atac Civitanova S.p.A. unipersonale, a capitale
interamente del Comune di Civitanova Marche, gestisce seguenti attivit distinte tra tra
quelle affidate dal Comune di Civitanova Marche e quelle affidate da terzi:
- servizi affidati direttamente:
o distribuzione del gas metano;
o riscaldamento/raffrescamento stabili comunali
o global service pubblica illuminazione
o illuminazione votiva
o trasporto pubblico locale urbano su gomma
o trasporto scolastico e mediante scuolabus
o gestione della pubblicit su transenne parapedonali e pensiline
o servizio di spazzamento mediante mezzi meccanici delle pubbliche
vie
-
CONSIDERATO CHE:
Per il servizio di trasporto pubblico urbano sulla base dellart. 34, comma 16, del DL
n. 179/2012, la Regione Marche ha approvato la L.R. n. 6 del 22/4/2013 con la quale si
prevista lassegnazione del servizio mediante una procedura ad evidenza pubblica, su
base di ambiti territoriali provinciali, con affidamenti previsti per il 2015 (i contratti in
corso sono stati, da ultimo, prorogati al 30 settembre 2015).
Per il servizio di distribuzione del gas metano la disciplina di settore riconducibile a:
- Decreto Legislativo 23 maggio 2000, n. 164;
- art. 46-bis del Decreto Legge 1 ottobre 2007, n. 159;
- art. 24, comma 4, del Decreto Legislativo 1 giugno 2011, n. 93;
- Decreto Ministeriale 19 gennaio 2011 (GU n. 74 del 31.3.11) che ha
individuato i 177 Ambiti Territoriali (Atem) nel settore della distribuzione
del gas naturale;
- Decreto Ministeriale 18 ottobre 2011 (GU n. 252 del 28.10.11) stato
stabilito lelenco puntuale dei Comuni appartenenti a ciascun Atem;
- Decreto Ministeriale 12 novembre 2011, n. 226 (GU n. 22 del 27.1.2012)
recante il regolamento sui criteri di gara e la valutazione delle offerte per
laffidamento del servizio;
in relazione al suddetto quadro normativo si avviata la procedura per laffidamento, ad
evidenza pubblica, del servizio di distribuzione del gas metano a livello dellambito
territoriale (ATEM Macerata Est); il termine di pubblicazione del bando di gara
attualmente fissato all11/6/2015.
Il servizio di riscaldamento/raffrescamento degli stabili comunali, qualificato in
passato dalla giurisprudenza quale servizio pubblico locale, deve oggi essere inquadrato
nella definizione di attivit resa alla pubblica amministrazione locale (vedi da ultimo
Consiglio di Stato - Sez V del 3/6/2013 n. 3022). Si tratta quindi di un servizio
strumentale escluso da una gestione per ambiti territoriali per il quale si pone
lalternativa tra make or buy ovvero tra autoproduzione o ricorso al mercato.
Il servizio di manutenzione (global service) della pubblica illuminazione
qualificabile come servizio pubblico locale o servizio di interesse generale a rilevanza
economica (secondo la definizione operante in ambito comunitario); la giurisprudenza,
- lATAC Servizi s.r.l. stata oggetto di fusione per incorporazione nella societ Atac
Civitanova SpA Unipersonale, con atto notarile del 31/5/2013 e risulta cancellata dal
Registro Imprese;
- la Civita Palas s.r.l. ha cessato lattivit in data 08/05/2013 e risulta cancellata dal
registro imprese dal 06/06/2013;
VISTO il Piano Operativo di razionalizzazione sottoscritto dal Sindaco e la relativa
Relazione istruttoria predisposta dal Dirigente del IV Settore che sono stati trasmessi
alla Corte dei Conti con nota Prot. n.......... del 23/6/2015, pubblicati sul sito internet
dell'Ente in data 23/6/2015 e trasmessi al Commissario straordinario per la
razionalizzazione della spesa ai sensi e per leffetto dellart. 9, comma 3-sexies del DL
95/2012;
RILEVATO CHE occorre procedere, in primo luogo, alla valutazione della legittimit
della partecipazione del Comune alle societ sopra elencate in relazione alloggetto
sociale, alle attivit concretamente svolte e allanalisi dalle specifiche normative
afferenti lambito operativo delle stesse;
CONSIDERATO CHE subordinatamente alla valutazione di legittimit del
mantenimento delle partecipate in relazione alle attivit concretamente svolte, avuto
riguardo sia alle linee programmatiche di mandato presentate al Consiglio Comunale in
data 3/7/2012 (Delibera n. 30 del 3/7/2012) sia alle disposizioni normative della Legge
di Stabilit 2015 sopra richiamate, necessario validare il Piano Operativo di
razionalizzazione che predisposto dal Sindaco sulla base di un'integrale verifica
dellassetto delle partecipazioni societarie possedute dal Comune non solo sulla base
delle specifiche norme di legge ma anche di una logica economica legata alla
produzione di utili gestionali ed alla conservazione nel tempo dal valore patrimoniale
delle stesse partecipazioni societarie;
DATO ATTO CHE nelle linee programmatiche di mandato, alla Sezione denominata
Etica e democrazia partecipata, si afferma che lATAC Civitanova S.p.A. una
risorsa importante del territorio civitanovese e va tutelata: essa deve diventare quindi
la societ multi servizi della citt che accorpi le altre societ di cui proprietario il
Comune, e che gestisca quindi i tributi, le farmacie comunali e tutti quei servizi resi
alla collettivit. Tale impostazione porter ad un taglio netto di tutti quei consigli di
amministrazione e collegi sindacali, inutili per il buon andamento della macchina
comunale, ed alla creazione di economie di scala nellamministrazione delle risorse;
CONSIDERATO CHE il Piano Operativo di razionalizzazione predisposto dal
Sindaco tiene conto:
a) della recente evoluzione che ha subito la materia dellaffidamento, da parte degli enti
locali, di servizi pubblici e di servizi strumentali a societ partecipate oggetto, negli
ultimi anni, di numerosi e reiterati interventi normativi, di referendum abrogativi e di
sentenze della Corte Costituzionale;
- a seguito del Referendum del 12/13 giugno 2011 stato abrogato lart. 23 bis del D.L.
n. 112/2008 con la conseguenza che la Corte Costituzionale, con la sentenza n. 24/2011,
ha sancito applicazione immediata allordinamento italiano della normativa
comunitaria relativa alle regole concorrenziali minime in tema di gara a evidenza
pubblica per laffidamento dei servizi pubblici locali di rilevanza economica e, di
conseguenza, lammissibilit di ipotesi di affidamento diretto, in house, di pressoch
tutti i servizi pubblici locali di rilevanza economica;
valore economico del servizio o dei beni oggetto dell'affidamento sia complessivamente
pari o inferiore a 200.000 euro annui" sono soppresse;
DATO ATTO CHE le relazioni di cui allart. 34, commi 20 e 21 debbono essere
inviate, ai sensi del comma 25-bis dellart. 13 del D.L. 145/2013 allOsservatorio per i
servizi pubblici locali istituito presso il MISE che provveder a pubblicarle nel proprio
portale telematico e che, in deroga al comma 21, lart. 13, comma 1, del D.L. 150/2013
prevede che, al fine di garantire la continuit del servizio, laddove lente responsabile
dellaffidamento, ovvero ove previsto, lente di governo dellambito territoriale ottimale
e omogeneo abbia gi avviato le procedure di affidamento pubblicando la relazione di
cui al comma 20, il servizio espletato dal gestore o dai gestori gi operanti fino al
subentro del nuovo gestore e comunque non oltre il 31/12/2014;
DATO ATTO CHE il legislatore nazionale con lart. 3-bis del D.L. 138/2011 ha
introdotto una specifica disciplina per gli ambiti territoriali e i criteri di organizzazione
dello svolgimento dei servizi pubblici locali che stata recepita in disposizioni
normative regionali (ad es. TPL con la gestione degli affidamenti del TPL alle
Provincie e con la gestione integrata dei servizi di igiene ambientale e la costituzione
delle ATA sempre in ambito provinciale);
ATTESO CHE il quadro normativo nazionale della disciplina delle societ partecipate
si completa con le disposizioni in materia di controlli di cui all'art. 147-quater del
D.Lgs. n. 267/2000 e con le norme che pongono limiti alle societ partecipate in materia
di reclutamento del personale, spesa di personale, affidamento di incarichi, ecc. con
finalit di contenimento della spesa pubblica nonch estensioni alle medesime della
normativa in materia di appalti pubblici;
PRESO ATTO CHE per quanto concerne le societ diversamente coinvolte
nellambito dellaffidamento del servizio idrico integrato pervenuta lallegata nota
Prot. n. 211/2015, acquisita al Prot. C.le con n. 13193 del 18/3/2015, con la quale il
Direttore dellAutorit dAmbito Territoriale Ottimale n. 3 Marche Centro
Macerata, cui spetta la regolazione del servizio e laffidamento dello stesso, ha
comunicato che Relativamente alle tre societ consortili affidatarie del Servizio Idrico
Integrato dellAmbito (S.I.Marche, Centro Marche Acqua e Unidra), si segnala la
necessit di definire per esse un graduale percorso di eliminazione, stante il fatto che
non hanno i requisiti per il mantenimento, primo fra tutti un numero di dipendenti
inferiore a quello degli amministratori.
Ci nonostante, essendo queste tre societ concessionarie del S.I.I. (pur con la
peculiarit dello svolgimento a vario titolo dello stesso S.I.I. attraverso altre societ cd.
operative), la loro eliminazione prima dellaffidamento del servizio ad altro soggetto
potrebbe determinare un vuoto amministrativo che renderebbe assai problematica la
gestione a pieno titolo di un servizio essenziale per la comunit come quello idrico.
Anche alla luce delle quasi contestuali modifiche apportate dal d.l. 133/2014 (cd.
Sblocca Italia) al d.lgs. 152/2006 in tema di affidamento del S.I.I. ad un gestore
unico per ogni Ambito Territoriale Ottimale, si ritiene necessario un periodo di almeno
un anno di mantenimento in vita delle attuali tre societ concessionarie del servizio al
fine di porre in essere le necessarie azioni volte al mantenimento degli affidamenti
attuali in capo ai soggetti operativi o allindividuazione di un gestore unico in seno
allintero ATO.
CONSIDERATO CHE quanto esposto dal direttore dellAutorit di regolazione del
servizio idrico integrato lanalisi delle societ coinvolte, compresa anche la Societ per
lAcquedotto del Nera S.p.A. per la quale la quota di partecipazione del Comune non ha
valore tale da incidere significativamente sul bilancio dellente, sar oggetto di una
specifica concertazione tra i comuni dellambito, le aziende e lAutorit per valutare le
soluzioni organizzative pi confacenti.
PRESO ATTO CHE il COSMARI s.r.l. con nota Prot. n. 1142 del 23/3/2015, assunta
al Prot. C.le con n. 14278 del 24/3/2015, ha comunicato il programma di riassetto
societario, approvato dallAssemblea Generale del Consorzio, che prevede la
permanenza della sola societ COSMARI srl attraverso:
- fusione per incorporazione della societ Sintegra s.p.a., come approvato dai
Consiglio Comunali alla fine dellanno 2014 con la delibera di approvazione
della trasformazione societaria e riassetto delle societ del gruppo che si
concluder entro lanno 2015;
- messa in liquidazione della societ Proposte Ambiente s.r.l. (proprietaria
delle aree dove stata realizzata la discarica di Tolentino), mediante
lazzeramento della valutazione della partecipazione di COSMARI nella
societ, gi avvenuto in sede di perizia giurata di trasformazione del
consorzio in societ di capitali e successivo atto di messa in liquidazione che
avverr contestualmente alla fusione di cui al precedente punto.
Dalloperazione di riassetto del gruppo facente capo alla COSMARI s.r.l. secondo le
modalit sopra descritte, la suddetta societ si attende economie conseguenti
allazzeramento dei compensi degli organi amministrativi, di consulenza e di revisione
delle societ accorpate o liquidate. Nella nota Prot. C.le n. 14278 del 24/3/2015 queste
economie sono stimate in 41.000 lanno.
PRESO ATTO CHE la Provincia di Macerata con nota Prot. n. 19848 del 19/3/2015,
assunta al Prot. C.le con n. 13656 del 19/3/2015, facendo seguito alla precedente nota
della TASK s.r.l. (Prot. C.le n. 12397 del 13/3/2015) ha comunicato la propria volont
di mantenere la partecipazione in TASK considerandola indispensabile per la crescita
del territorio in termini di servizi integrati e di sistema in favore della PA maceratese e
verso i cittadini, esortando gli enti soci ad effettuare una approfondita valutazione in
merito alla partecipazione in TASK, evitando di disperdere il lungo percorso ed il
proficuo lavoro fatto fino ad oggi da tutti gli enti con risultati importanti;
CONSIDERATO CHE, in relazione al valore della partecipazione nella TASK
pressoch irrilevante e comunque tale da non incidere significativamente sul bilancio
dellente, si ritiene di rinviare la valutazione circa il mantenimento della quota alle
iniziative che la Provincia di Macerata porr in essere per concertare con i comuni soci
per valorizzare il ruolo della societ in termini di offerta di servizi ad alto contenuto
tecnologico;
CONSIDERATO CHE in materia di societ pubbliche strumentali, ossia quelle che
hanno per oggetto la prestazione di servizi non erogati a unindifferenziata collettivit
di utenti bens rivolti al soddisfacimento di un bisogno diretto dellEnte locale
committente, di immediato supporto di funzioni amministrative di natura pubblicistica
di cui resta titolare l'ente pubblico di riferimento, in vigore lart. 13 del D.L. 223/2006
(decreto Bersani bis), secondo il quale:
"1. Al fine di evitare alterazioni o distorsioni della concorrenza e del mercato e di
assicurare la parit degli operatori nel territorio nazionale, le societ, a capitale
interamente pubblico o misto, costituite o partecipate dalle amministrazioni pubbliche
regionali e locali per la produzione di beni e servizi strumentali all'attivit di tali enti
in funzione della loro attivit, con esclusione dei servizi pubblici locali e dei servizi di
committenza o delle centrali di committenza apprestati a livello regionale a supporto di
enti senza scopo di lucro e di amministrazioni aggiudicatrici di cui all'articolo 3,
comma 25, del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al
decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, nonch, nei casi consentiti dalla legge, per lo
svolgimento esternalizzato di funzioni amministrative di loro competenza, devono
operare con gli enti costituenti o partecipanti o affidanti, non possono svolgere
prestazioni a favore di altri soggetti pubblici o privati, n in affidamento diretto n con
gara, e non possono partecipare ad altre societ o enti aventi sede nel territorio
nazionale. Le societ che svolgono l'attivit di intermediazione finanziaria prevista dal
testo unico di cui al decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385, sono escluse dal
divieto di partecipazione ad altre societ o enti.
2. Le societ di cui al comma 1 sono ad oggetto sociale esclusivo e non possono agire
in violazione delle regole di cui al comma 1.
3. Al fine di assicurare l'effettivit delle precedenti disposizioni, le societ di cui al
comma 1 cessano entro quarantadue mesi dalla data di entrata in vigore del presente
decreto le attivit non consentite. A tale fine possono cedere, nel rispetto delle
procedure ad evidenza pubblica, le attivit non consentite a terzi ovvero scorporarle,
anche costituendo una separata societ. I contratti relativi alle attivit non cedute o
scorporate ai sensi del periodo precedente perdono efficacia alla scadenza del termine
indicato nel primo periodo del presente comma.
4. I contratti conclusi, dopo la data di entrata in vigore del presente decreto, in
violazione delle prescrizioni dei commi 1 e 2 sono nulli. Restano validi, fatte salve le
prescrizioni di cui al comma 3, i contratti conclusi dopo la data di entrata in vigore del
presente decreto, ma in esito a procedure di aggiudicazione bandite prima della
predetta data";
ATTESO che il Consiglio di Stato con la sentenza n. 257/2015 ha analizzato i limiti
posti dal quadro normativo di cui all'art. 13, commi 1 e 2, del D.Lgs. n. 223/2006
affermando che la gestione dei servizi strumentali deve essere separata da quella dei
servizi pubblici locali e le societ partecipate dagli enti locali che risultino affidatarie di
entrambi non possono partecipare a gare (in contrasto con la precedente interpretazione
espressa dall'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato n. 1 del 3/3/2008 secondo la
quale l'oggetto sociale esclusivo non va inteso come divieto delle societ cosiddette
multiutilities);
ATTESA la competenza del Consiglio comunale ai fini dell'adozione del presente atto
per le ragioni in precedenza espresse;
RITENUTO pertanto in sintesi:
a) di dover adempiere a quanto previsto dal comma 28 dellart. 3 della legge
finanziaria 2008 (n. 244/2007) ovvero effettuare una verifica, da motivare
adeguatamente, in ordine alla sussistenza dei requisiti di cui al precedente
comma 27 per il mantenimento delle attuali societ che producano beni o
servizi strettamente necessari al perseguimento delle finalit istituzionali
del comune, in esito alla quale sia prevista la decisione di confermare la
detenzione in capo allEnte di sole societ inerenti le finalit istituzionali
dell'Ente stesso, con la messa in liquidazione o la cessione delle societ prive
di tale requisito;
b) di dover avviare il processo di razionalizzazione delle aziende, delle societ e
delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute,
validando il progetto di riorganizzazione dei servizi gestiti definito nel
Piano Operativo di razionalizzazione delle partecipazioni predisposto dal
Sindaco che prevede la riduzione delle stesse entro il 31 dicembre 2015
attraverso la loro cessione o fusione, le modalit e i tempi di attuazione,
nonch l'esposizione in dettaglio dei risparmi da conseguire;
CONSIDERATO, in ordine alla precedente lettera a), che hanno i presupposti per
poter essere mantenute:
- le quote (sia dirette che indirette) relative alle societ partecipate da una pluralit di
enti locali inserite nell'ambito della gestione del Sistema Idrico Integrato (S.I. Marche
scarl e S.A.N. Societ Acquedotto del Nera SpA) in relazione alla specificit del
settore e dell'estraneit del Comune dal controllo degli affidamenti qualora non
maturino diverse indicazioni da parte dell'Ambito Territoriale o della maggioranza dei
soci nell'ottica di una complessiva razionalizzazione e semplificazione dell'impianto
organizzativo, ferma restando la competenza dellAutorit dambito territoriale per la
verifica della regolarit degli affidamenti rispetto al modello dellin house providing e
della legittimit dellesistenza della S.A.N. Societ Acquedotto del Nera SpA (nella
quale il comune ha una partecipazione minimale), operante in un ambito di competenza
che appare proprio dei soggetti affidatari della gestione del servizio idrico integrato;
- la partecipazione nella Task srl in quanto societ partecipata con una quota
estremamente ridotta in relazione alla particolare composizione societaria e alla natura
dei servizi offerti (trattasi di attivit analoghe a quelle che vengono fornite dalle centrali
di committenza) qualora non maturino diverse indicazioni da parte della Provincia di
Macerata o della maggioranza dei soci;
- la partecipazione totalitaria nell'ATAC Civitanova SpA nella considerazione che
l'azienda risulta affidataria del Servizio Idrico Integrato per conto dellATO e della S.I.
Marche e affidataria di servizi pubblici locali (TPL, distribuzione del gas, altri trasporti
collettivi, pubblica illuminazione ecc.) e produce attualmente servizi strettamente
necessari allEnte, integrando puntualmente il requisito di cui allart. 3, comma 28 della
Legge n. 244/2007 (riferimento art. 118 Cost.);
- la partecipazione nella societ Farmacie Comunali SpA in quanto societ che
produce un servizio pubblico locale di interesse dellEnte, che integra il requisito di cui
allart. 3, comma 28 della Legge n. 244/2007, trattandosi di esercizio diretto di servizio
pubblico mediante un'attivit rivolta a fini sociali, ai sensi dell'art. 112 del D.L.
267/2000 (vedi sentenza Consiglio di Stato n. 729 del 8/2/2013);
- la partecipazione nella Civita.s s.r.l. in quanto societ dedicata alla gestione dei
servizi di accertamento e riscossione di tributi locali e alla gestione dei parcheggi
pubblici a pagamento;
- temporaneamente le quote di partecipazione nel Mercato Ittico Civitanovese Soc.
Cons. a R.L. in quanto soggetto costituito nella forma di societ mista con socio privato
selezionato mediante una procedura ad evidenza pubblica e contestuale affidamento di
compiti operativi (c.d. "gara a doppio binario"), titolare della gestione di un servizio
pubblico a domanda individuale in conformit a quanto specificamente previsto dalla
legge regionale di settore n. 27/2009 e quindi integrante il requisito di cui allart. 3,
comma 28 della Legge n. 244/2007, riservandosi peraltro, con successivi appositi atti, la
valutazione dell'ipotesi di cessione della quota di partecipazione posseduta, in eventuale
prelazione ai soci di minoranza, qualora gli manifestino interesse a detta operazione;
CONSIDERATO, sempre in ordine ai medesimi presupposti di cui alla precedente
lettera a), di dover procedere:
- alla cessione della societ Gas Marca S.r.l. in quanto avente per oggetto attivit
di produzione di beni e di servizi di natura commerciale non strettamente
necessarie per il perseguimento delle proprie finalit istituzionali;
- alla cessione delle quote della Cooperativa il Nodo in quanto avente per oggetto
attivit di produzione di beni e di servizi non necessarie per il perseguimento
delle proprie finalit istituzionali, nonch finalit mutualistiche estranee
all'ente;
alla verifica della cedibilit delle quote detenute nel Mercato Ittico Civitanovese
Soc. Cons. a rl;
nel conferimento delle Farmacie Comunali SpA con successiva fusione per
incorporazione nell'ATAC Civitanova Spa, che viene mantenuta quale unica
societ interamente partecipata dal Comune operante esclusivamente nel settore
dei servizi pubblici locali, e nel contestuale avvio della cessione di una farmacia e
del ramo relativo alla commercializzazione all'ingrosso con il relativo deposito,
proprio in relazione alla valorizzazione del patrimonio posseduto dal comune,
caratterizzato da un trend decrescente del proprio valore economico legato
all'andamento del mercato e della normativa di settore sempre pi orientata alla
liberalizzazione;
RITENUTO, sempre in merito al precedente punto b), di approvare quanto
previsto dal piano operativo di razionalizzazione in ordine alla complessiva
riorganizzazione dei servizi gestiti dall'ATAC Civitanova S.p.A. sia in relazione
all'esito delle gare pubbliche in corso di espletamento relative al servizio di
distribuzione del gas e al servizio di trasporto pubblico locale sia in relazione ai servizi
di natura strumentale dalla stessa gestiti;
RITENUTO, in coerenza con quanto previsto al precedente punto b), di confermare
quanto previsto dal Piano Operativo di razionalizzazione per assicurare all'ATAC
Civitanova S.p.A. maggiore capacit finanziaria ed operativa e funzionale alla ricerca di
sinergie che possano favorire lo sviluppo di economie di scala, in ordine:
al disimpegno dal global service del servizio calore al termine dell'anno termico
2014-2015 (in ragione dellincompatibilit rispetto a quanto previsto dall'art. 13
del D.Lgs. n. 223/2006 secondo l'interpretazione da ultimo fornita dal Consiglio
di Stato con la sentenza n. 257/2015);
l'affidamento di nuovi servizi pubblici locali tra i quali potranno essere considerati
la gestione in global service della pubblica illuminazione, i servizi cimiteriali, i
servizi ambientali, esclusi i servizi legati al ciclo integrato dei rifiuti, in una logica
che ne garantisca lefficienza, lefficacia e leconomicit;
all'affidamento del servizio di gestione dei parcheggi a pagamento attualmente
gestito dalla Civita.s s.r.l., salva verifica dell'opportunit di un suo affidamento
all'esterno secondo le modalit di cui al D.Lgs. n. 163/2006, nell'ottica di una
ridefinizione del piano dei parcheggi che coinvolga anche investitori privati per la
realizzazione di nuove strutture di servizio pubblico;
alla possibile gestione del servizio di distribuzione del gas, in proprio o con
apposita NewCo, in esito alla gara in corso di esecuzione nellATEM Macerata 2,
con valutazione dell'opportunit di cessione delle reti comunali alla stessa societ
in un ottica di valorizzazione del patrimonio;
alla gestione, per il tramite della partecipata S.I. Marche s.c. a r.l., del servizio
idrico integrato, cos come definito dalla Legge 36/94 e dalla L.R. Marche n.
18/98, la quale partecipata opera in qualit di concessionaria per conto
dellAutorit dAmbito Territoriale Ottimale n. 3 Marche Centro Macerata, del
servizio idrico integrato nel sub-ambito che comprende i Comuni di Macerata,
Civitanova Marche, Appignano, Castelfidardo, Corridonia, Montecosaro,
Morrovalle, Pollenza e Treia. Trattasi di servizio di interesse generale
qualificabile come servizio pubblico, la cui competenza in ordine ad affidamenti e
regolazione attualmente assegnata all'Autorit d'Ambito Territoriale ATO 3 Marche Centro. Lo stesso suscettibile di ampliamento in relazione alle
previsioni dellart. 172 del D.Lgs 152/2006 come modificato dallarticolo 7 del
D.L. 12 settembre 2014 n. 133, come modificato dalla legge di conversione 11
novembre 2014 n. 164;
alla gestione del servizio farmaceutico nella sua attuale configurazione
incardinata nelle Farmacie Comunali SpA con alienazione in ununica o pi
soluzioni e comunque secondo un programma ben definito, entro l'anno 2015, di uno
o pi rami aziendali (una farmacia e l'attivit di vendita all'ingrosso di farmaci con il
relativo deposito), in modo di massimizzare il ricavato, a tutela del patrimonio
comunale e nel rispetto della tempistica sopra indicata;
Di adempiere a quanto previsto dal comma 28 dellart. 3 della legge finanziaria 2008 (n.
244/2007) confermando la detenzione in capo allEnte di sole societ inerenti le
finalit istituzionali dell'Ente stesso meglio descritte in premessa e stabilendo la
dismissione di quelle prive di tale requisito, in particolare:
- la cessione della societ Gas Marca S.r.l. in quanto avente per oggetto attivit di
produzione di beni e di servizi di natura commerciale non strettamente
necessarie per il perseguimento delle proprie finalit istituzionali;
- la cessione delle quote della Cooperativa il Nodo in quanto avente per oggetto
attivit di produzione di beni e di servizi non necessarie per il perseguimento
delle proprie finalit istituzionali, nonch finalit mutualistiche estranee
all'ente;
la cessione delle quote detenute nel Mercato Ittico Civitanovese Soc. Cons. a rl,
previa verifica dell'interesse all'acquisto da parte di soggetti aventi le
caratteristiche previste dal T.U. Regionale in materia di commercio;
Di prendere atto e di validare il Piano Operativo di razionalizzazione delle societ e
delle partecipazioni societarie predisposto, ai sensi dei commi 611 e seguenti della
Legge n. 190 del 23 dicembre 2014, dal Sindaco con la relativa relazione istruttoria
autorizzando l'integrale attuazione di quanto dallo stesso previsto per la complessiva
ristrutturazione, riorganizzazione e razionalizzazione delle partecipazioni societarie
detenute dal comune di Civitanova in adempimento agli obblighi derivanti dalla
complessiva legislazione citata in premessa.
Di approvare, in particolare:
A) LA RIDUZIONE DELLE SOCIETA INTERAMENTE PARTECIPATE DI
PRIMO LIVELLO
Il conferimento e successiva fusione per incorporazione delle Farmacie Comunali
S.p.A. nell'ATAC Civitanova SpA, che sar preposta alla gestione di soli Servizi
Pubblici Locali nel rispetto della normativa comunitaria. Il progetto di conferimento e
di fusione per incorporazione dovr essere completato entro il 31/12/2015, come
previsto dalla legge 190/2014 citata in premessa, al fine di evidenziare i vantaggi
economici dell'operazione societaria.
L'ATAC Civitanova S.p.A. quale unica societ interamente partecipata del Comune di
Civitanova Marche operante nel settore dei servizi pubblici locali sar soggetta al
controllo analogo da realizzarsi in conformit ai principi consolidatisi a livello
comunitario e nazionale, e sar oggetto di una complessiva riorganizzazione dei servizi
gestiti dallazienda, come illustrato in premessa, coerente con la necessit di
separazione della gestione dei servizi pubblici locali rispetto ai servizi strumentali e
finalizzata a formulare un piano industriale dell'azienda in un quadro caratterizzato dai
possibili sviluppi che deriveranno dalle procedure ad evidenza pubblica di prossimo
espletamento relative al servizio di distribuzione del gas e al servizio di trasporto
pubblico locale, stabilendo che la stessa:
si disimpegni dal global service "gestione servizio calore" per conto del comune
al termine dell'anno termico 2014-2015;
si disimpegni dal settore dei servizi di trasporto pubblico collettivo su ruota in
occasione della prossima gara che sar pubblicata a cura della Provincia di
Macerata ai sensi della L.R. n. 6 del 22/4/2013; tale scelta operativa potr anche
passare attraverso una fase di esternalizzazione del ramo d'azienda ad una nuova
societ interamente detenuta da ATAC SpA che possa seguire le sorti della gara
d'ambito che la Provincia sta organizzando;