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LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO

Unicuique suum
Anno CLIV n. 79 (46.621)

POLITICO RELIGIOSO
Non praevalebunt

Citt del Vaticano

domenica 6 aprile 2014

Papa Francesco allAssociazione nazionale comuni italiani

Aumenta in Grecia il numero dei bambini a rischio povert

La stanchezza del sindaco

Se linfanzia
diventa un incubo

Stanco ma con il cuore pieno


damore: cos Papa Francesco immagina il sindaco dopo una giornata
di lavoro trascorsa in mezzo al popolo. Il Pontefice ne ha parlato nel
discorso pronunciato a braccio durante ludienza allAssociazione nazionale comuni italiani (Anci) ricevuti nella mattina di sabato 5 aprile, nella Sala Clementina rivolgen-

do agli amministratori laugurio di


essere sempre mediatori per fare
lunit, per fare la pace, per risolvere
i problemi e anche risolvere i bisogni
del popolo.
Rispondendo alle parole di saluto
del presidente Fassino, che aveva richiamato linsegnamento del cardinale arcivescovo di Torino Michele
Pellegrino, il Pontefice ha ricordato

con sentimenti di gratitudine la figura del porporato, il quale nel dopoguerra aiut la famiglia Bergoglio. E
ha richiamato in proposito lidentit del sindaco, che deve saper
camminare con il suo popolo e in
mezzo al suo popolo. Questo ha
sottolineato rivolgendosi ai presenti
il lavoro del sindaco, e io dir la
vostra spiritualit.

Dunque non si pu capire un sindaco che non stia sempre in mezzo


alla gente. Perch, ha ribadito il
Santo Padre, lui un mediatore in
mezzo ai bisogni della gente. Il rischio quello di diventare semplicemente un intermediario, che
sfrutta le necessit delle parti e
prende una parte per s. Invece il
mediatore ha rimarcato colui
che paga con la sua vita per lunit
del suo popolo, per il benessere del
suo popolo, per portare avanti le diverse soluzioni dei bisogni del suo
popolo.
Certo, ha ammesso Papa Francesco, dopo il tempo dedicato a fare
il sindaco, questuomo, questa donna finiscono stanco, stanca, con la
voglia di riposarsi un po. Ma hanno il cuore pieno di amore perch
sono stati mediatori in mezzo al popolo. Da qui lauspicio conclusivo:
Vi auguro questo: stanchezza, in
messo al vostro popolo, e che la
gente vi cerchi perch sa che voi
sempre rispondete bene.
PAGINA 7

Il colloquio del Pontefice


con un gruppo di giovani fiamminghi

Caccia al tesoro
PAGINA 5

Si vota per eleggere il nuovo presidente e per gettare le fondamenta del dopo Karzai

LAfghanistan alle urne per cambiare pagina


KABUL, 5. LAfghanistan si appresta
oggi, con le elezioni presidenziali, a
voltare pagina, dopo essere stato
guidato, in questi ultimi tredici anni,
da Hamid Karzai. Gi allalba si sono formate lunghe code ai seggi. Un
fatto, questo, molto significativo,
considerando che nei giorni scorsi i
talebani hanno minacciato attacchi
contro tutti coloro che si recheranno
alle urne. Evidentemente pi forte
della paura il desiderio della popolazione afghana di dare il proprio
contributo, attraverso il voto, a cambiare la situazione di un Paese ancora sotto il giogo delle violenze, segnato dalla povert e a rischio isolamento in politica estera.
stato lo stesso Karzai, questa
mattina, a invitare i connazionali a
recarsi alle urne per esprimere la

NellOriente cristiano

y(7HA3J1*QSSKKM( +[!"!&!z!.!

La voce
dellicona

Icona della Pentecoste, Evangeliario siriaco


di Mor Gabriel (XIII secolo)
ANTONIS FYRIGOS

A PAGINA

propria preferenza, sfidando cos il


clima di forte intimidazione suscitato
dai talebani. Ovviamente le misure
di sicurezza predisposte per evitare il
peggio sono massicce: stato deciso
di dispiegare pi di duecentomila tra
soldati, poliziotti e membri del servizio di intelligence. I seggi da sorvegliare e da monitorare sono pi di
settemila. Tra laltro gli afghani vanno alle urne anche per il rinnovo di
34 consigli provinciali: tra i 2.713
candidati figurano 308 donne.
I candidati alla successione di
Karzai sono otto, Tra i favoriti, Abdullah Abdullah, leader della coalizione nazionale afghana; Ashraf
Ghani, che stato ministro delle Finanze nel Governo di transizione
targato Karzai (20022-2004), e Abdullah Zalmai Rassoul, ex ministro
degli Esteri, una delle figure pi vicine al presidente uscente. Se nessun
candidato otterr il cinquanta per
cento dei voti al primo turno (prospettiva che si annuncia probabile),
si svolger un ballottaggio tra i due
meglio piazzati in una data che sar
fissata dalla Commissione elettorale
dopo lufficializzazione dei risultati.
Alle presidenziali guarda con particolare attenzione la comunit internazionale, nella consapevolezza che
lAfghanistan, nella regione, continua a rivestire un ruolo strategico,
anzitutto nella lotta al terrorismo. A
seguire lesito del voto con motivato
interesse sono anzitutto gli Stati
Uniti che, proprio negli ultimi tempi, hanno visto crescere sensibilmente le divergenze con Karzai. A testimonianza di ci, il mancato accordo
sulla sicurezza, che si sarebbe dovuto firmare in vista del definito rimpatrio del contingente internazionale
entro il 2014.
Washington avrebbe voluto firmare lintesa il prima possibile, il presidente afghano uscente ha invece
preferito prendere tempo: ne conseguito uno scontro diplomatico,
suggellato, tra laltro, da una recente
intervista nella quale Karzai ha puntato il dito contro gli Stati Uniti accusandoli, in sostanza, di cattiva gestione della causa afghana. Ma da
tempo che i rapporti fra Washington
e Karzai non sono pi idilliaci. Gli
Stati Uniti del resto non hanno mai
gradito, come sottolineava nei giorni
scorsi lInternational New York Ti-

mes, il potere troppo centralizzato detenuto da Karzai. E per questo motivo stavano cercando di favorire laffermazione nel Paese di una
gerarchia meno piramidale e pi
democratica, cos da incoraggiare
una pi ampia partecipazione delle
autorit e delle istituzioni alla cosa
pubblica. In questo scenario assume
dunque rilevanza lorientamento che
avr il presidente che uscir dalle urne: sembra probabile, rilevano gli

osservatori, che il nuovo capo dello


Stato cercher di ricucire quei rapporti con i Paesi occidentali che negli ultimi tempi si sono andati logorando. Un obiettivo che, se raggiunto, rilancerebbe il ruolo dellAfghanistan, al momento un po in sordina, nellambito della politica estera.
Nello stesso tempo il nuovo presidente dovr rivedere i rapporti con il
Pakistan: anchessi, proprio di recente, hanno sofferto pi bassi che alti.

Udienza al presidente
della Repubblica di Liberia

Nella mattina di sabato 5 aprile il


Santo Padre Francesco ha ricevuto
in udienza nel Palazzo Apostolico
il presidente della Repubblica di
Liberia, signora Ellen Johnson-Sirleaf, che ha successivamente incontrato il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, accompagnato
dal segretario per i Rapporti con
gli Stati, arcivescovo Dominique
Mamberti.
Nel corso dei cordiali colloqui, si
sono rilevate le buone relazioni esistenti tra la Santa Sede e la Liberia

e si espressa soddisfazione per il


cammino positivo compiuto nel
rafforzamento delle strutture democratiche del Paese. In particolare, si
apprezzato limpegno della Chiesa in favore della pace e della riconciliazione nazionale, cos come
il suo importante contributo in ambito sociale ed educativo.
Infine, vi stato uno scambio di
vedute sullattuale situazione internazionale e regionale, con speciale
riferimento alle aree di crisi.

Bambino greco raccoglie una bandiera ad Atene (Afp)

ATENE, 5. Il numero di bambini


che erano a rischio povert in Grecia nel 2012 ha superato il mezzo
milione: sono 521.000, il 26,9 per
cento di tutti i bambini rispetto al
23,7 per cento del 2011. uno dei
dati pi rilevanti, e inquietanti,
contenuti nel rapporto annuale dal
titolo La condizione dellinfanzia
in Grecia 2014. Limpatto della crisi economica sui bambini. Il dossier, diffuso ieri, stato realizzato
dal comitato nazionale greco
dellUnicef in collaborazione con
luniversit di Atene.
Il rapporto evidenzia che in
base ai dati del 2012 i bambini
poveri che vivono in famiglie gravate dalle spese per lalloggio, ovvero con un costo che superi il 40
per cento del reddito, sono pari al
92,2 per cento. L86,5 per cento

delle famiglie povere non pu permettersi nemmeno una settimana


di vacanza. La situazione non rosea nemmeno per le famiglie dei
bambini non poveri, come le chiama il rapporto: il 39,3 per cento di
questi nuclei ha dichiarato, tra laltro, limpossibilit di pagare bollette, rate di prestito o spesa da carta
di credito, rispetto al 27,6 per cento nel 2011.

Ventanni fa incominciava
il genocidio in Rwanda

I cento giorni
dellorrore
PIERLUIGI NATALIA

A PAGINA

NOSTRE INFORMAZIONI
Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza:
Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Marc
Ouellet, Prefetto della Congregazione per i Vescovi;
le Loro Eccellenze Reverendissime i Monsignori:
Tarcisius Ngalalekumtwa,
Vescovo di Iringa (Tanzania),
Amministratore Apostolico sede vacante et ad nutum Sanctae
Sedis di Songea, in visita ad
limina Apostolorum;
Bruno Pius Ngonyani, Vescovo di Lindi (Tanzania), in
visita ad limina Apostolorum;
John Chrisostom Ndimbo,
Vescovo di Mbinga (Tanzania),
con il Vescovo emerito, Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Emmanuel A. Mapunda
in visita ad limina Apostolorum;
Gabriel Mmole, Vescovo di
Mtwara (Tanzania), in visita
ad limina Apostolorum;
Alfred Leonhard Maluma,
Vescovo di Njombe (Tanzania),
in visita ad limina Apostolorum;
Castor Paul Msemwa, Vescovo di Tunduru-Masasi (Tanzania), in visita ad limina
Apostolorum;
Bernardin Mfumbusa, Vescovo di Kondoa (Tanzania), in
visita ad limina Apostolorum;
Desiderius M. Rwoma, Vescovo di Bukoba (Tanzania),
Amministratore Apostolico sede vacante et ad nutum Sanctae
Sedis di Singida, in visita ad
limina Apostolorum.
Il Santo Padre ha ricevuto
questa mattina in udienza Sua
Eccellenza la Signora Ellen
Johnson-Sirleaf, Presidente del-

la Repubblica di Liberia, e Seguito.


Il Santo Padre ha nominato
Membro della Congregazione
delle Cause dei Santi lEccellentissimo Monsignore Franois
Eid, Vescovo emerito di Le Caire dei Maroniti (Egitto), Procuratore a Roma di Antiochia dei
Maroniti.
Il Santo Padre ha nominato
Assistente Ecclesiastico Generale dellAzione Cattolica Italiana
Sua Eccellenza Reverendissima
Monsignor Mansueto Bianchi,
finora Vescovo di Pistoia.
Il Santo Padre ha accettato la
rinuncia al governo pastorale
della Diocesi di Maroua-Mokolo (Camerun), presentata da
Sua Eccellenza Reverendissima
Monsignor Philippe Albert Joseph Stevens, dei Piccoli Fratelli del Vangelo, in conformit al
canone 401 1 del Codice di
Diritto Canonico.

Provvista di Chiesa
Il Santo Padre ha nominato
Vescovo di Maroua-Mokolo
(Camerun) il Reverendo Padre
Bruno Ateba Edo, S.A.C., Superiore Regionale dei Padri Pallottini per il Camerun e la Nigeria.

Nomina
di Vescovo Ausiliare
Il Santo Padre ha nominato
Ausiliare della Diocesi di Long
Xuyn (Vietnam) il Reverendo
Joseph Trn Vn Toan, Direttore del Centro Pastorale della
medesima Diocesi, assegnandogli la Sede titolare vescovile di
Acalisso.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 2

Negli Stati Uniti laumento dei posti di lavoro non basta a far scendere il tasso di disoccupazione

Si aggravano le difficolt economiche per Kiev

Ripresa ma non troppo

LUe esorta Mosca


a ritirare le truppe
dal confine con lUcraina

WASHINGTON, 5. Il mercato del lavoro americano continua a crescere,


ma non troppo. Se i progressi ci sono, non mancano tuttavia le difficolt. I posti di lavoro creati in marzo
sono 192.000 e tutti nel settore privato, che ha raggiunto quota 161,1
milioni di occupati. Il tasso di disoccupazione resta per fermo al 6,7
per cento. Il presidente Obama ha
detto che i dati confermano la ripresa, ma anche che bisogna fare di pi
per rafforzarla.
La fotografia scattata dal dipartimento del Lavoro statunitense sembra confermare la scelta di politica
monetaria della Fed, con un lento ritiro degli aiuti alleconomia ma nessuna fretta, almeno per il momento,
di un aumento dei tassi di interesse,
atteso per il 2015. Insomma, la Fed
vuole aiutare la ripresa, ma guardandosi anche da nuove possibili crisi.
E gli analisti sembrano ottimisti:
Con la debolezza legata al clima
alle spalle, prevediamo che i posti di
lavoro creati ogni mese saranno sui
200.000, riducendo gradualmente il
tasso di disoccupazione e consentendo alla Fed di continuare nel freno
agli acquisti ha dichiarato Paul
Ashworth, di Capital Economics, citato da diverse agenzie.
Complessivamente positiva la risposta delle Borse mondiali. Tuttavia, Wall Street ha ricevuto i dati
con cautela e, dopo un avvio in rialzo, ha perso slancio e girato in territorio negativo.
In effetti, non mancano le criticit. Come rilevano numerosi esperti,

Persone in cerca di un lavoro (Ansa)

le rilevazioni presentano luci e ombre. I 192.000 nuovi posti sono leggermente al di sotto delle attese degli analisti, che scommettevano sulla
creazione di 200.000 posti, ma in linea con la media mensile dallinizio
del 2013. Il tasso di disoccupazione
rimasto fermo nonostante laumento della partecipazione alla forza lavoro, salita dal 63 per cento al 63,2
per cento: senza questo rialzo il tas-

Scontri alluniversit
di Caracas

SAN JOS, 5. Inedito ballottaggio,


con esito scontato, per le presidenziali in Costa Rica. Domenica, il
Paese si reca alle urne per il secondo turno gi sapendo il nome del
vincitore. Uno dei due candidati,
Johnny Araya, del partito di destra
Liberacin Nacional, al Governo
che al primo turno aveva registrato uno scarto di voti di appena
lun per cento sul rivale, Luis Guillermo Sols, del partito di centrosinistra Accin Ciudadana si
infatti ritirato dalla competizione.
Sindaco della capitale per 21
anni, Araya ha lasciato dopo la
pubblicazione di sondaggi che
davano Sols in vantaggio di oltre
40 punti percentuali. Leventualit del ritiro di uno dei due candidati al ballottaggio non prevista
dalle leggi elettorali e il secondo
turno si dovr comunque tenere.
D allentrata in vigore della Costituzione del 1949, non era mai accaduto che un candidato rinunciasse a correre per un ballottaggio delle presidenziali.

Fase degli scontri nella capitale venezuelana (Afp)

CARACAS, 5. Sempre pi tesa la situazione in Venezuela. Gruppi di


uomini armati, molti dei quali incappucciati, hanno fatto irruzione
nel campus dellUniversit centrale
(Ucv) a Caracas e aggredito studenti che si stavano riunendo per
una manifestazione di protesta. Il
nuovo episodio di violenza stato
attribuito dai media locali a gruppi
di miliziani irregolari.
Cecilia Carlota Garca Mrquez,
rettore dellUcv, ha denunciato il
brutale assalto di questi gruppi,
chiedendo al presidente Nicols
Maduro di tenere al guinzaglio i
gruppi irregolari, entrati in azione
proprio mentre Maduro annunciava in un discorso televisivo a reti
unificate la creazione di un organismo per la protezione dei diritti
umani. Il Governo ha precisato
Cecilia Carlota Garca Mrquez
sa chi sono perch sono stati denunciati, ma continuano ad agire
nellimpunit pi totale.
Lattacco di questi gruppi arrivato poco dopo che la Guardia nazionale aveva impedito che si svolgesse una manifestazione di protesta che doveva raggiungere la sede
della vice presidenza dal campus
dellUcv: gli studenti sono stati
bloccati da unit della polizia antisommossa, che hanno usato gas lacrimogeni e camion con idranti
stando almeno alle ricostruzioni
fornite dalla stampa locale.

D allinizio delle proteste a febbraio, causate soprattutto dalla grave crisi economica che il Paese attraversa, almeno 39 persone sono
morte nei disordini; quasi seicento
i feriti e 168 i fermati.

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so di disoccupazione sarebbe sceso


al 6,5. Nel comunicare i dati relativi
a marzo, il dipartimento del Lavoro
ha rivisto al rialzo anche quelli di
gennaio e febbraio, durante i quali
sono stati creati pi posti di lavoro,
37.000 in pi, di quanto inizialmente
stimato. I dati mostrano come leconomia non viaggia ancora alla velocit sperata, ma non frena nemmeno
bruscamente, come molti pessimisti

Scontato
lesito
del ballottaggio
in Costa Rica

Aggrediti studenti nel campus

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domenica 6 aprile 2014

LAsia
alla guerra del riso
BANGKOK, 5. Nei prossimi mesi
lAsia potrebbe essere interessata
da una guerra del riso. In un momento in cui il prezioso alimento
ha raggiunto prezzi record al ribasso, il Governo della Thailandia
sta infatti programmando limmissione sul mercato di un milione di
tonnellate al mese di riso, quasi il
doppio rispetto alla media mensile
dello scorso anno.
La necessit sempre pi acuta
da parte di Bangkok di smaltire
limmenso accumulo di riso risultato della politica di sostegno al
reddito degli agricoltori, ai quali
era stato promesso un prezzo garantito superiore fino al 50 per
cento sta spingendo la Thailandia a mosse quasi obbligate. Sono
infatti fallite tutte le manovre di
credito possibili, a causa della gra-

ve crisi politico-istituzionale nel


Paese. Scarse anche le possibilit
di accordi diretti tra Bangkok e le
Nazioni abituali acquirenti, che in
buona parte si sono rivolti altrove,
cercando prezzi pi convenienti o
la certezza di acquistare la produzione pi recente e non scorte.
La decisione di Bangkok si inserisce su un mercato gi saturo e
prezzi in forte discesa, di fatto sottocosto se messi a confronto con
quelli dei concorrenti pi prossimi, Vietnam e India. Il crollo del
prezzo del riso thailandese stato
del 30 per cento lo scorso anno,
partendo gi da un livello inferiore a quello pagato ai contadini per
una politica che ha creato un buco
enorme nelle casse pubbliche.

GIOVANNI MARIA VIAN


direttore responsabile

TIPO GRAFIA VATICANA


EDITRICE LOSSERVATORE ROMANO

Carlo Di Cicco

don Sergio Pellini S.D.B.

vicedirettore

Piero Di Domenicantonio
caporedattore

Gaetano Vallini
segretario di redazione

direttore generale

avevano previsto allinizio dellanno,


quando i dati congiunturali americani avevano risentito dellinverno rigido che aveva rallentato lattivit economica. La ripresa procede, ma il
presidente Obama ritiene che siano
necessarie misure per rafforzare la
crescita e la creazione di posti di lavoro ha dichiarato il presidente dei
consiglieri economici della Casa
Bianca, Jason Furman. Il tasso di
disoccupazione rimasto al 6,7 per
cento anche se il tasso di partecipazione alla forza lavoro aumentato.
Il settore privati ha creato 8,9 milioni di posti di lavoro in 49 mesi consecutivi di crescita.
A influenzare i possibili sviluppi
della situazione economica americana potrebbero essere anche le tensioni sul fronte bancario. Le autorit
hanno infatti aperto unindagine penale contro Citigroup una delle
maggiori banche degli Stati Uniti
in seguito a una maxi frode da quattrocento milioni di dollari. Il caso rischia di scatenare nuove tensioni tra
lAmministrazione Obama e il settore finanziario.

no quelle annunciate la settimana


scorsa dal Governo, e tengono conto del forte aumento del prezzo del
gas russo per Kiev (pi ottanta per
cento, da 268,5 a 485,5 dollari per
mille metri cubi). Il deficit pubblico dovrebbe salire al 4,8 per cento
(contro il 4,5 per cento dellanno
scorso), e il debito pubblico dovrebbe raggiungere l86,1 per cento
del pil (era all81 per cento lanno
scorso). Linflazione dovrebbe infine attestarsi al 15 per cento.

Pi di ottocento milioni alle urne dal 7 aprile al 12 maggio

Maratona elettorale
in India per le legislative
NEW DELHI, 5. Sono pi di ottocento
milioni gli elettori che in India, dal 7
aprile al 12 maggio, si recheranno alle
urne per il rinnovo del Parlamento.
Si tratta di una vera e propria maratona elettorale, durante la quale saranno attive, nei 930.000 seggi allestiti, oltre 1.500.000 macchine elettroniche. previsto che i risultati ufficiali
saranno comunicati il 16 maggio. I
principali partiti che si contendono il
successo del voto sono lIndian National Congress I (Inc) e il Bharatiya
Janata Party (Bjp). Le ultime proiezioni danno in leggero vantaggio il
Byp, che presenta come candidato a
primo ministro Narendra Modi, attuale capo dello Stato del Gujarat.
Dal canto suo lIndian National
Congress I, al potere negli ultimi
dieci anni, sembra voglia puntare sulla figlia della leader Sonia Gandhi,

Priyanka. Unindicazione in tal senso, ma mancano ancora conferme ufficiali, venuta in questi giorni da un
esponente del partito, in una dichiarazione rilasciata al Times of India. Questa prospettiva, rilevano gli
analisti, non porrebbe in buona luce
la figura del fratello Rahul, numero
due del partito e, secondo molti osservatori, aspirante premier: lidea di
puntare su Priyanka, infatti, significherebbe trasmettere un senso di sfiducia nei riguardi di Rahul, da tempo impegnato nella sfida contro Narendra Modi. I temi della campagna
elettorale sono stati linflazione economica, la disoccupazione e la corruzione. Da rilevare che per la prima
volta si parlato della possibilit di
un cosiddetto terzo fronte formato
da una maggioranza basata sullalleanza dei partiti regionali.

Un sostenitore del Bharatiya Janata Party durante una manifestazione a New Delhi (Reuters)

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ATENE, 5. I ministri degli Esteri


dellUnione europea hanno nuovamente esortato la Russia a togliere
le sue truppe stanziate al confine
con lUcraina e hanno ritenuto che,
anche se auspicabile preparare
nuove sanzioni contro Mosca, non
venuta lora di applicarle. Lalto
rappresentante per la Politica estera e di sicurezza comune dellUe,
Catherine Ashton, ha fatto notare
che i Ventotto restano in attesa del
ritiro delle truppe russe dal confine con lUcraina.
Questo ancora non il momento per imporre sanzioni economiche, ma dobbiamo essere pronti
perch la situazione ancora molto
pericolosa, ha detto il capo della
diplomazia britannica, William
Hague, ieri allinizio del vertice informale dellUe, che si chiude oggi
ad Atene. LEuropa, ha comunque
sottolineato Hague, deve preparare una terza fase di sanzioni, perch la situazione rimane seria.
Tuttavia, il ministro degli Esteri
olandese, Frans Timmermans, ha
convenuto che non ancora il momento di imporre sanzioni economiche. Da parte sua, il capo della
diplomazia tedesca, Frank-Walter
Steinmeier, ha dichiarato ai giornalisti di auspicare che la Russia
collabori, attraverso i legami commerciali,
attraverso
i
prezzi
dellenergia, a mantenere unUcraina viva economicamente.
Ma, intanto, nonostante la promessa dellimpegno del Fondo monetario internazionale nei confronti
delle autorit di Kiev, lagenzia
Moodys ha ulteriormente abbassato il rating dellUcraina da CAA2 a
CAA3. Loutlook negativo.
Kiev nel 2014 affronter un altro
periodo di recessione e vedr il suo
pil ridursi del tre per cento dopo
che lanno scorso aveva fatto registrare crescita zero. Lo sostiene
unanalisi della Banca mondiale
presentata in una conferenza stampa ieri nella capitale ucraina. Le
previsioni dellistituto finanziario
con sede a Washington rispecchia-

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Ungheria al voto
per il rinnovo
del Parlamento
BUDAPEST, 5. Gli ungheresi sono
chiamati domenica alle urne per
rinnovare il Parlamento, che sar
eletto in base alla nuova Costituzione, entrata in vigore lanno
scorso. Nettamente favorito, secondo i sondaggi, il partito di
centro-destra Fidesz, dellattuale
primo ministro, leuroscettico
Viktor Orbn, accreditato di oltre il 40 per cento dei consensi.
Per fare da contrappeso a
Fidesz, socialisti, centristi, liberali, e parte dei verdi, hanno
formato una coalizione dellopposizione (Alleanza democratica) di larghe intese, designando
un solo candidato in ogni circoscrizione uninominale, dove probabilmente si decider la competizione elettorale. Capolista e
candidato
primo
ministro
dellAlleanza democratica sar il
leader
socialista
Attila
Mesterhzy. La coalizione di sinistra data al 30 per cento circa. Si attestano, invece, attorno
al 13 per cento gli estremisti di
destra di Jobbik.

Riaperto il traffico
aereo civile
sul Kosovo
PRISTINA, 5. Dopo quindici anni
dallinizio della missione militare a guida Nato, stato riaperto
ieri il traffico aereo civile sopra i
cieli del Kosovo. Lintesa stata
raggiunta tra i vertici dellAlleanza atlantica e le autorit responsabili della gestione del
traffico aereo civile dellUngheria, alla quale laccordo di pace
di Rambouillet (giugno del
1999) affid la competenza di
gestire lo spazio aereo kosovaro.
La normalizzazione dellaviazione civile kosovara porter anche ingenti risparmi economici e
ambientali legati a un rilevante
accorciamento della distanza
geografica tra i Paesi della regione balcanica, calcolato in ben
370.000 miglia nautiche lanno,
per un risparmio complessivo
che si aggira attorno ai 18 milioni di euro a favore delle compagnie aeree e, di conseguenza, dei
passeggeri. Da ieri, infatti,
possibile effettuare il sorvolo diretto da parte di velivoli civili
dello spazio aereo del Kosovo
lungo le rotte internazionali.
Il gestore di queste tratte
lagenzia
magiara
Hungaro
Control. La decisione che ha
portato alla firma dellaccordo
scaturisce da un processo avviato qualche anno fa allinterno
del Consiglio del Nord Atlantico, che ha accettato lofferta del
Governo di Budapest di provvedere alla gestione tecnica del
servizio in Kosovo attraverso
Hungaro Control.

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domenica 6 aprile 2014

pagina 3

Dopo le nuove tensioni tra israeliani e palestinesi

Ventanni fa incominciava il genocidio in Rwanda

Incognita sulla pace


in Vicino oriente

I cento giorni dellorrore

TEL AVIV, 5. ora di fare il punto


della situazione col presidente
Obama. Non sono parole facili
quelle pronunciate ieri dal segretario di Stato americano, John Kerry,
da Rabat, in Marocco. Dopo mesi
di faticosa strategia diplomatica
per riportare al tavolo delle trattative israeliani e palestinesi, adesso
tutto sembra sul punto di fallire.
Ieri, al termine di un lungo colloquio telefonico, il presidente palestinese, Abu Mazen, ha respinto la
richiesta di Kerry di ritirare le domande di adesione a quindici organizzazioni delle Nazioni Unite e
ad altri organismi internazionali,
compresa la Convenzione di Ginevra sulla protezione dei civili.
Il tempo molto limitato ha
spiegato il segretario di Stato americano, che nelle prossime ore sar
di nuovo a Washington per capire
insieme al presidente Obama se vale la pena andare avanti nel cercare
spazi per possibili intese. Valuteremo molto attentamente e con
precisione dove siamo e dove
possibile andare ha aggiunto Kerry, sottolineando che di fronte a
due parti incapaci di fare passi costruttivi c un limite allammontare
di tempo e agli sforzi che gli Stati
Uniti possono spendere.
Kerry ha cercato ieri di salvare
lultima possibilit per raggiungere
un accordo, chiamando il presidente palestinese, Abu Mazen, e chiedendogli di riaprire il dialogo con
la controparte israeliana. Marted
scorso i palestinesi hanno avanzato
richieste di adesione a quindici
agenzie delle Nazioni Unite. Questo ha tuttavia scatenato la reazione israeliana. I palestinesi hanno
motivato il gesto facendo riferimento alla mancata scarcerazione
di una nuova tranche di detenuti
nelle carceri di Israele. Nel corso di
un lungo colloquio telefonico con
Kerry, Abu Mazen ha dichiarato
che non torner indietro sulla decisione di firmare accordi internazionali. Kerry ha dunque avvertito Abu Mazen che Israele potrebbe preparare una dura risposta per
le azioni palestinesi.
Ci nonostante, lOlp (organizzazione per la liberazione della Palestina) ha fatto sapere di volere

Sanguinosi
attacchi
nello Yemen
SANA, 5. Otto soldati sono stati
uccisi e undici feriti in un attacco
lanciato da insorti di Al Qaeda nella penisola arabica contro una postazione militare nel sud-est dello
Yemen. Lo ha riferito ieri una fonte militare a Sana. Anche quattro
miliziani sono rimasti uccisi. Gli
assalitori si sono avvicinati alla postazione a bordo di diversi veicoli
prima di aprire il fuoco contro i
soldati con diversi tipi di armi, uccidendone otto e ferendone undici, ha detto la fonte allagenzia
Afp. Lassalto avvenuto nella provincia di Hadramut. Sul luogo
dellattacco il Governo yemenita ha
inviato rinforzi militari.
Il ramo yemenita di Al Qaeda
ha inoltre rivendicato ieri un altro
attacco compiuto gioved scorso
contro il quartier generale dellesercito ad Aden, che ha provocato un
bilancio di venti morti, tra cui un
bambino di sette anni. Secondo la
rivendicazione lattacco stato
compiuto da due diversi gruppi. Il
primo ha preso di mira lentrata
principale del complesso, contro il
quale un attentatore suicida ha fatto esplodere unautobomba, mentre
il secondo si infiltrato da un altro
ingresso del campo militare.
Secondo un portavoce di Al
Qaeda nella penisola arabica,
nellazione sono morti cinquanta
tra militari e ufficiali, mentre una
fonte governativa ad Aden ha detto
che i morti sono stati complessivamente venti: oltre lattentatore suicida, dieci assalitori, sei soldati e
tre civili, tra cui il bambino. Nel
dicembre del 2013 un altro attacco
terroristico contro la sede del ministero della Difesa a Sana aveva
provocato 52 morti.

sostenere ancora il processo di pace


portato avanti da Washington, anche se occorrono nuove basi dalle quali ripartire. Uno dei punti
nodali fanno sapere gli esperti
proprio la condizione dei detenuti e la loro possibile scarcerazione.
Intanto, il ministero dellInterno
israeliano ha approvato ieri un
nuovo progetto archeologico a Gerusalemme est contestato dai palestinesi. Il piano prevede la costruzione di un museo e di un centro
visitatori a ridosso delle mura della
Citt vecchia, nel quartiere di Silwan a maggioranza palestinese.
Nella zona vive una comunit di
coloni ebrei sotto costante protezione armata dellesercito, in mezzo ai residenti arabi. Questi ultimi
hanno protestato, sostenendo che il
progetto non tiene conto delle loro
necessit ed solo un mezzo per
rafforzare la presenza ebraica nel
quartiere. Il ministero ha fatto sapere di aver ascoltato le obiezioni ma di aver approvato il piano,
che coprir unarea di 1.200 metri
quadri, perch mostrer importanti scoperte archeologiche al pubblico e come attrazione turistica
contribuir allo sviluppo della citt. La questione dello status di
Gerusalemme e in particolare di
Gerusalemme est, che i palestinesi
rivendicano quale capitale del loro
futuro Stato autonomo uno dei
maggiori nodi del contenzioso.

Il mondo non seppe affrontare la strage nel Paese africano


di PIERLUIGI NATALIA
Il 7 aprile del 1994 cominciarono i
cento giorni pi feroci della storia
del Rwanda e forse di quella
dellumanit intera dopo la fine della seconda guerra mondiale. Per oltre tre mesi si perpetr una strage sistematica che il mondo non seppe
prevedere, n affrontare, n tanto
memo fermare. A fare da detonatore
allesplosione di orrore in cui sfociarono decenni di conflitti tra le etnie
hutu e tutsi fu un attentato: il giorno prima erano stati uccisi i presidente rwandese, Juvnal Habyarimana, e burundese, Cyprien Ntaryamira, nellabbattimento del loro aereo
che stava atterrando all'aeroporto
della capitale rwandese Kigali. Con
loro morirono due ministri burundesi, cinque funzionari rwandesi e i tre
membri dellequipaggio francese
dellaereo. I due presidenti rientravano da un vertice di capi di Stato
dell'Africa centrale tenuto a Dar-esSalaam, in Tanzania, e dedicato proprio alla guerra che da anni vedeva
contrapposti gli hutu e i tutsi che
abitano i due Paesi. A fermare il
conflitto non erano valsi neppure gli
accordi sottoscritti il 4 agosto
dellanno precedente ad Arusha,
sempre in Tanzania, che prevedevano un Governo di transizione rwandese anche con esponenti del Fronte
patriottico rwandese (Fpr), il gruppo
armato dei tutsi, quello guidato
dallattuale presidente Paul Kagame.

Sospetti anche sui nigeriani di Boko Haram

Due sacerdoti e una suora


sequestrati in Camerun
YAOUND, 5. Due sacerdoti italiani
e una suora canadese missionari in
Camerun sono stati rapiti nella
notte da uomini armati che hanno
fatto irruzione nei locali della parrocchia dove si trovavano, nella
diocesi di Maroua-Mokolo, nel
nord del Paese africano. Papa
Francesco stato informato del rapimento, prega per i rapiti e formula auspici per una soluzione
della vicenda.
Due gruppi di uomini armati a
bordo di auto hanno fatto irruzione intorno alle due di notte ora
locale nelle case dei sacerdoti e
delle suore, hanno messo a soqquadro tutto e hanno portato via i
tre religiosi. La notizia stata confermata da fonti diocesane di Vicenza, di dove sono originari i due
sacerdoti, don Giampaolo Marta,
in Camerun da sei anni, e don
Gianantonio Allegri, tornato in
settembre dopo esservi stato in
passato per un decennio. Anche la
religiosa, della quale non stato
riferito il nome, appartiene a una
congregazione radicata in Veneto,
le suore della Divina Volont, che
hanno la casa madre a Bassano
del Grappa e che da anni da anni
operano a stretto contatto con i

Aperture
di Washington
a Teheran
WASHINGTON, 5. Le aziende statunitensi Boeing e General Electric
hanno ricevuto il permesso dal dipartimento del Tesoro a vendere
pezzi di ricambio allIran nellambito dellallentamento delle sanzioni deciso dopo laccordo preliminare sul programma nucleare di
Teheran con il gruppo cinque pi
uno (i membri permanenti del
Consiglio di sicurezza dellO nu:
Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Russia e Cina; pi la Germania). Il portavoce della Boeing,
Tim Neale, ha spiegato che il permesso apre la porta ad alcune
transazioni per fornire a Teheran
pezzi di ricambio che sostituiscano
quelli danneggiati o inservibili degli aerei iraniani e la revisione di
18 motori venduti allIran alla fine
degli anni 70.

sacerdoti diocesani vicentini impegnati nel nord del Camerun.


Apprensione e solidariet sono
state espresse dal sindaco di Vicenza, Achille Variati, il quale ha
ricordato come la citt veda da
sempre religiosi e laici molto impegnati nella solidariet internazionale, in particolare in Africa.
Il ministero degli Affari esteri italiano ha attivato ununit di crisi
in coordinamento con lambasciata
italiana a Yaound e ha chiesto il
massimo riserbo per favorire una
rapida soluzione della vicenda.
I primi sospetti ricadono su ribelli locali, che avevano annunciato azioni di ritorsione dopo un recente sequestro di un loro arsenale
di armi da parte della polizia. Proprio nella casa a Maroua delle
suore della Divina Volont si trovavano ieri gli altri due sacerdoti
vicentini che prestano servizio pastorale nella diocesi, don Maurizio
Bolzon e don Leopoldo Rossi, che
nei giorni scorsi, a quanto si appreso, avevano ricevuto minacce.
Secondo fonti citate dallAnsa, i
sequestratori potrebbero invece essere giunti da oltre il confine con
la Nigeria e appartenere al gruppo
dei Boko Haram.

Lossario nel Genocide memorial a Nyamata (Afp)

Nessuna inchiesta internazionale


ha mai accertato chi fossero i responsabili dellattentato. Ma la violenza dilag subito, prima nella capitale Kigali e poi nel resto del
Rwanda, contro i tutsi e gli hutu
moderati. I soldati hutu della guardia presidenziale si scatenarono nel
quartiere di Kigali dove erano alloggiate le milizie dellFpr, che ritenevano autrici dell'attentato. Tra le prime
vittime ci furono anche dieci caschi
blu belgi dellUnamir, la missione
dellOnu incominciata nellottobre
precedente. I militari belgi erano

Crescente
preoccupazione
per la diffusione
dellebola
CONAKRY, 5. Allimpegno dellO rganizzazione mondiale della sanit per aiutare le autorit sanitarie
della Guinea a contrastare lepidemia di ebola e quelle degli altri
Paesi a scongiurare il contagio si
affianca una crescente preoccupazione. Per la prima volta, infatti,
il virus, per il quale non esistono
cure, si manifestato nellAfrica
occidentale e sembra espandersi
verso la regione del Sahel. A parte un caso non mortale avvenuto
in Costa dAvorio nel 1994, infatti, lebola si era finora limitato alle zone centrali del continente.
Come si sia spinto a ovest, in particolare in Guinea e nel Mali,
ancora un punto interrogativo per
gli esperti. Quello che ha colpito
queste zone nellultimo periodo
il ceppo di ebola scoperto nel
1976 in Zaire, oggi Repubblica
Democratica del Congo.
Lunico modo per fronteggiarlo
isolare i casi sospetti allinterno
di ambienti sterilizzati e mettere
in quarantena quanti sono stati a
contatto con i malati. Dallinizio
dellanno, la Guinea ha registrato
134 ammalati, dei quali 84 sono
deceduti. Altre sette persone sono
morte in Liberia e tre in Mali.

stati catturati mentre cercavano di


proteggere la fuga del primo ministro, Aghate Uwilingiyimana, anchella uccisa come altri esponenti
del Governo.
Per cento giorni centinaia di migliaia di donne e di uomini, di vecchi e di bambini furono trucidati in
ogni localit durante una spaventosa
caccia alluomo. Cos come, un anno
dopo, fu atroce la vendetta dei tutsi
andati al potere. Nel campo di Kibeho, furono trucidati migliaia di
hutu, compresi donne e bambini,
mentre da Kigali il nuovo Governo
rivendicava il diritto di separare i
profughi dagli autori del genocidio. Le forze dellOnu, dopo aver
assistito impotenti al primo, terrificante attacco, riuscirono a portare in
salvo migliaia di bambini, spesso
trovati accanto ai cadaveri delle madri. Quelle ore hanno segnato per
sempre la memoria di chi le ha vissute. Quei bambini non parlavano,
non piangevano, alcuni erano impazziti. E vacill anche la ragione di
quanti si prodigarono per rendere
quellorrore, sia pure in minima parte, meno crudele, o di quanti dovettero raccontarlo.
Un aspetto del conflitto tra hutu
e tutsi, popolazioni entrambe a
grande maggioranza cattolica, non
pu essere taciuto: quello del coinvolgimento di molti religiosi. Fin
dallinizio il sangue segn la Chiesa
rwandese, spesso con il colore del
martirio, ma talora ed qualcosa
che ancora sconvolge macchiando
mani colpevoli. Non a caso, ricevendo proprio questa settimana i vescovi rwandesi, Papa Francesco ha ricordato le tante sofferenze e ferite,
ancora lungi dallessersi rimarginate
e li ha esortati ad andare risolutamente avanti, rendendo senza posa
testimonianza alla verit, sottolineando che la Chiesa ha un posto
importante nella ricostruzione di
una societ riconciliata.
Unimpressione amara si diffuse
nelle coscienze in quella primavera
del 1994. Ma la comunit internazionale non colse immediatamente la
spaventosa portata degli avvenimenti. Il Consiglio di sicurezza dellO nu
si limit a sollecitare lallora Segretario generale, Boutros Boutros-Ghali,
a prendere le misure necessarie per
assicurare la sicurezza dei cittadini
stranieri in Rwanda. Un decennio
dopo Kofi Annan, il successore di

Boutros-Ghali che nel 1994 era responsabile delle missioni militari


dellOnu, ammise di aver lui stesso
sottovalutato la situazione. Cos come un anno dopo, nel luglio del
1995, i caschi blu francesi dellO nu
si dimostrarono impotenti davanti a
un altro genocidio, quello di Srebrenica, in Bosnia ed Erzegovina.
Del resto, neppure la tragica vicenda balcanica aveva davvero coinvolto il nord ricco e potente del
mondo, dove si vivevano gli anni
della fine del bipolarismo est-ovest
con un sollievo che i decenni successivi si sarebbero incaricati di dimostrare immotivato. Quanto si preparava e poi si attuava nei Balcani e
nei Grandi Laghi colse impreparata
la comunit internazionale. Eppure
quelle immagini, quelle notizie di
massacri, di lager che vedevano incatenati uomini concreti e la dignit
stessa delluomo, di fosse comuni
dove si seppellivano cadaveri e la
stessa umanit, non erano nuove.
Non erano tanto inaudite da sembrare incredibili. Accadeva di nuovo,
come era accaduto cinquantanni
prima in Europa. La cronaca proponeva evidenze crude e risuscitava
memorie dolorose. Ma questa insistenza della memoria non seppe farsi
compassione attiva, riflessione attenta, vigilanza sollecita.
Tramontava come era vissuto,
consegnando i suoi orrori al duro
giudizio della posterit, un secolo
segnato dalle atrocit, il secolo che
aveva inventato i lager, le pulizie etniche, i genocidi sistematici, che aveva proposto lepidemia ricorrente dei
totalitarismi, che aveva devastato la
fisiologia delle Nazioni con la patologia dei nazionalismi, che aveva tramutato lidentit etnica nella maschera ghignante del razzismo.
Ventanni dopo, in questo inizio
del millennio, quei mostri sono ancora presenti e spesso trionfanti.
Non dimenticheremo mai che pi
di 800.000 persone innocenti sono
state selvaggiamente uccise. Rendiamo omaggio al coraggio e alla capacit di recupero dei sopravvissuti,
ha detto il Segretario generale
dellOnu, Ban Ki-moon, che il 7
aprile sar a Kigali per la cerimonia
di commemorazione. Ban Ki-moon
ha elogiato la determinazione dei
rwandesi a rigenerare il loro Paese e
gettare le basi per un futuro sicuro e
prospero. Ha per aggiunto che la
battaglia non si ferma qui, perch
bisogna continuare ad agire per impedire altri simili orrori, in particolare nella regione dei Grandi Laghi,
dove limpatto del genocidio si fa
ancora sentire.
Il nostro passato, il nostro ieri pi
recente, il nostro oggi, sono uguali.
Identiche immagini, identiche notizie fanno da testimoni daccusa per
chi usa lidentit delle Nazioni come
una spada contro le minoranze etniche, o sociali, o religiose, come un
grimaldello per scassinare i forzieri
della storia e per derubarli della memoria, per chi mistifica i popoli con
un sedicente progresso senza diritti,
con pacificazioni solo presunte perch senza giustizia e senza verit.
Ban Ki-moon ha ragione: un anniversario serve a fare memoria. Ma
una memoria che non insegni solo
un inutile formalismo.

Consegnato un carico di armi chimiche nel porto di Latakia nonostante i combattimenti nellarea

Scontri sempre pi aspri a Damasco e Aleppo

Civili siriani in fuga dai combattimenti (Reuters)

DAMASCO, 5. Sintensificano gli


scontri su gran parte dei fronti siriani, in particolare nei sobborghi
di Damasco e intorno ad Aleppo,
dove ieri c stato un numero imprecisato di vittime per i raid aerei
governativi e per i bombardamenti
di mortai da parte dei ribelli. Nella
capitale, almeno 11 persone, tra cui
sette minorenni, sono morte sotto
il fuoco di entrambe le parti.
Lagenzia ufficiale Sana parla di sei
bambini uccisi nel sobborgo di Dikhaniye, mentre attivisti dellopposizione riferiscono di cinque uccisi,
tra cui una bimba, a Mliha, a est
della capitale. Ad Aleppo, intanto,
gli elicotteri del regime proseguono
incessantemente i bombardamenti
dei quartieri orientali e nord-orientali in mano agli insorti, come
Shaykh Maqsud, Sakhur, Masaken
Hanano, Shaar, Maysar.

Anche nel nord-ovest si continua


a combattere per il controllo di alcune localit sulle colline intorno a
Latakia, capoluogo dellomonima
provincia costiera. Informazioni
contrastanti e impossibili da verificare in modo indipendente riferiscono di scontri attorno al cosiddetto Osservatorio 45, una postazione strategica della quale due
giorni fa lesercito aveva annunciato la riconquista.
Nonostante il perdurare dei
combattimenti, proprio nel porto
di Latakia stato consegnato ieri il
dodicesimo carico di agenti chimici
da portare fuori dalla Siria, nel
quadro degli impegni presi da Damasco per la distruzione del suo
arsenale chimico. Le operazioni di
consegna e di imbarco erano sospese dal 20 marzo, proprio per i
combattimenti nellarea.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 4

domenica 6 aprile 2014

Annunciazione,
Evangeliario siriaco di Mor Gabriel
(XIII secolo)

Efrem paragona
il mistero inafferrabile del Dio unotrino
alla forma sferica della perla
E rivede nella nascita di Cristo luce del mondo
la leggenda secondo cui la perla si forma
dallinfiltrazione nella conchiglia di un raggio di sole

Nella chiesa di SantAtanasio

Una
settimana
di Passione

Immagine teologica e poesia nellOriente cristiano

La voce dellicona
Una guida per partecipare meglio alle funzioni liturgiche
Pubblichiamo stralci dal prologo al libro di Manuel Nin, La voce
dellicona. Immagine teologica e poesia
nellOriente cristiano (Citt del Vaticano, Libreria editrice vaticana,
2014, pagine 259, euro 18).
di ANTONIS FYRIGOS
n principio era il
Logos. () E il
Logos si fece carne
e venne ad abitare
in mezzo a noi: e
noi abbiamo visto la sua gloria
(Gv 1, 1,14). Il mistero teandrico
dellIncarnazione ha trasmutato la
gnosis concettuale di Dio (theognosia) in una gnosis visiva di Dio
(theoptia). Divenuto veramente uomo, il Dio non circoscrivibile e non
raffigurabile si reso circoscrivibile
e raffigurabile: i connotati propri di
un individuo ben determinato sono
connotati propri di Dio.
Il rapporto uditivo, che nellAntico Testamento luomo aveva instaurato con Dio, nel Nuovo Testamento sinnesta nel rapporto visivo
con Dio: ora noi vediamo linaudito e udiamo linvisibile (2 Pt 1,
16-19). La carne (sarx) visibile e
tangibile di Ges di Nazareth, essendo la carne del Dio invisibile
e ineffabile, diviene elogio della natura creaturale e della materialit.

Il volto di Ges di Nazareth riprodotto sulla tavola di legno smette


di essere eikon nel senso deteriore
del termine (parvenza); diviene
a-letheia nel senso etimologico pi
stretto del termine, cio non-nascondimento, rivelazione del
volto di Dio: diventa Verit. La visione di Dio faccia a faccia, cui
luomo votato, gi divenuta una
concreta realt. Ciascuno di noi ha
oggi la potenzialit di dichiararsi
testimone oculare della grandezza
di Dio.
Il soave e vigoroso amalgamarsi
icona/logos (salva restante la superiorit dellicona sul logos) una
costante nelle celebrazioni liturgiche delle Chiese cristiane dO riente. Al fondamento teologico dellicona, determinato come dogma
nel Concilio VII Ecumenico (Nicea
787), si affiancano i versi dellinnografia: i quali, non nuoce ricordarlo, una volta riconosciuti ortodossi
dalla Chiesa e una volta introdottisi nelle sacre ufficiature, assumono
ipso facto valenze indiscutibilmente
teologiche. partendo da questo
presupposto che ci si deve accostare alla lettura del presente libro,
che vuol essere una guida per meglio partecipare alle funzioni liturgiche.
Linizio dellanno liturgico (1
settembre), che coincide con lini-

Dormizione della Madre di Dio, Evangeliario siriaco di Mor Gabriel (XIII secolo)

di INOS BIFFI
La sensibilit alla teologia come poesia
apparve quando ormai da tempo mi ero
inoltrato nel cammino teologico. Veramente gi ai tempi del liceo il rettore Giovanni Colombo, col suo cristocentrismo
estetico e spirituale, mi aveva iniziato alla scoperta della figura di Cristo nella letteratura, o perch vi era espressamente
presente, o perch se ne avvertiva lassenza o se ne provava uno struggente desiderio. Ma la svolta venne dopo diversi anni
di insegnamento, non senza lo stimolo di
autori come tienne Gilson specialmente
con uno dei suoi capolavori, La thologie
mystique di saint Bernard, e Jean Leclercq
con la sua teologia monastica
Che la Verit sia dotata di bellezza era
la persuasione di santAgostino, che parlava di splendore della verit, al quale faceva ripetuta eco Tommaso dAquino.
Questi parlava di bellezza della verit,
di bellezza della grazia, di bellezza di
Dio; di luce della Verit prima.
Ma la nuova visione che mi si venne
creando era quella pi precisamente di
una figura della teologia, che avesse come
principio ed espressione la modalit della
poesia o il trascendentale pulchrum nella
forma della poesia o del canto poetico. Di
tienne Gilson mi aveva particolarmente
colpito questa osservazione: LItalia d il
meglio del suo pensiero nelle vaste teologie di un Tommaso dAquino o di un san
Bonaventura, o, come nel capolavoro di
Dante, essa innalza fino al genio il senso
dellordine e dellordinamento architetto-

zio del nuovo ciclo della Natura,


rievoca
lo
status
primigenio
delluomo. Creato da Dio per essere padrone e signore dellUniverso
e plasmato con la mescolanza intelligibile/sensibile, luomo situato come methorios (linea di demarcazione, di confine) tra il mondo fisico materiale e le realt angeliche: Simeone Stilita, che con la
sua ascesi si elev al disopra del
mondo e, pur non abbandonando
luomo, divenne uomo celeste, angelo terrestre, opportunamente
proposto dalla Chiesa come paradigma del nostro status primigenio.
Per divenire erede del Regno di
Dio, fine ultimo della creazione,
luomo deve tenere fisso lo guardo,
come verso una stella polare, allinfinitudine del mistero di Dio.
Gli Inni sulla perla di S. Efrem
il Siro, di cui la Chiesa propone la
lettura nel giorno della sua festivit
(28 gennaio), sono a questo riguardo significativi. In essi il monaco
di Nisibi paragona linafferrabile
mistero del Dio Unotrino alla forma sferica della perla, incoglibile
nel suo insieme allo sguardo umano; accosta la perfetta generazione
del Figlio dal Padre alla peculiarit
di formazione della perla che, diversamente dalle gemme preziose,
non lavorata n intagliata; rivede
nella nascita di Cristo, luce del
mondo, la leggenda che vuole la
perla formarsi dallinfiltrazione nella conchiglia di un raggio di sole;
scorge nellemergersi della perla
dallimmensit degli oceani labbandono da parte di Cristo dellimmensit del seno del Padre per venire ad abitare in mezzo a noi; accosta lacquisizione della fede,
perla pregiata, allo spogliarsi di
ogni cosa e al tuffarsi nelloceano
di Dio.
Unico cibo che, nel viaggio verso la deificazione, luomo deve tenere nella bisaccia il frutto bello del digiuno. E unica compagna
di viaggio, che garantisce lesito
positivo dello stesso, la certezza
della misericordia di Dio.
Il kondkion di Romano il Melodo (cfr. 20 luglio, festivit di
santElia profeta) evidenzia il contrasto esistente tra giustizia (che,
nellottica umana, deve prevalere
sulla misericordia) e misericordia

(che, dal punto di vista divino, non


pu non dominare sulla giustizia).
Alla ribellione di Elia, che pretende
unadeguata punizione nei confronti di chi offende Dio, lO nnipotente esprime con parole struggenti la
sua impossibilit di sostenere il
pianto e langoscia di tutti gli uomini da lui creati: Ho compassione dei peccatori () non sopporto
che qualcuno si perda. Nel dramma svolto tra il giusto Elia e il Dio
misericordioso, lOnnipotente non
riesce a nascondere la sua estrema
Debolezza per il genere umano. Si
possono ora comprendere le ragioni per le quali nelle Chiese cristiane dOriente la festivit della Trasfigurazione del Signore sul Monte
Tabor (6 agosto) investe unimportanza particolare. Nel momento in
cui il Cristo vi mostrava come in
lui la natura umana veniva riacquistando la bellezza archetipa dellimmagine, il Padre svelava il fondamento del preeterno progetto
salvifico dicendo: Questi il mio
Figlio diletto, nel quale mi sono
compiaciuto: ascoltatelo, egli doner al mondo grande misericordia.
Gli avvenimenti che precedono
la (festivit della) Nascita di Cristo
sono indicativi dellannientamento
delle leggi della natura decaduta e
il ripristino in loro vece (ovviamente con lassenso di Dio) del dominio delluomo su di esse: Elisabetta
la sterile partorisce Giovanni il Precursore (cfr. 24 giugno, festivit
della Nascita di San Giovanni Battista); Anna la sterile partorisce la
Theotokos (cfr. 8 settembre, Nativit della Madre di Dio).
La modalit di procreazione, cui
attualmente soggiace il genere

Cattedrali di idee
nico delle idee: le cattedrali di pietra sono
francesi, ma le cattedrali di idee sono italiane.
come dire che il mistero cristiano pu
essere indagato non solo dallintelletto e
quindi espresso concettualmente mediante
le idee, dalla cui ordinata e logica connessione promana una cattedrale con una
propria bellezza, ma anche pu essere
espresso dallimmagine che lo rappresenti
e lo ritragga. In altri termini: il mistero
cristiano, che loggetto della teologia,
pu suscitare anzi necessariamente suscita non solo il sapere, in cui viene
pensato, ma anche leffigie, che lo simboleggia e in certo modo lo rende visibile, e
anche il verso poetico che lo esalta e lo
canta. Una fidei canora confessio.
La fides canora richiama santAmbrogio,
il suo finissimo canto del dogma. Fu soprattutto grazie alla familiarit col vescovo
di Milano e, in particolare, con i suoi inni, che ho avvertito la suggestione, per
non dire la necessit, di una teologia nella
forma estetica della poesia. SantAmbrogio, che aveva innati il gusto poetico e la
sensibilit musicale, aveva cantato la presenza di Cristo e dei suoi misteri nelle ore
del giorno e nel succedersi delle festivit
raggiungendo i vertici insuperati dellinnologia cristiana. Venne da qui limpulso
di dedicarmi al prolungato commento di
quei carmi.

Il commento agli Inni di santAmbrogio


suscit il desiderio di comprendere e di illustrare anche la poesia cristiana degli Inni sacri di un altro ambrosiano, Alessandro Manzoni, che, tornato alla fede,
ugualmente aveva cantato le festivit del

Tredicesimo volume
Anticipiamo stralci dalla
presentazione a Teologia e poesia
(Milano, Jaca Book, 2014, pagine
416, euro 40), tredicesimo volume
dellopera omnia di Inos Biffi che
sar presentato luned 7 aprile nella
Sala delle Colonne del nuovo
Grande Museo del Duomo di
Milano. Si tratta di studi dedicati
alla teologia degli inni sacri di
SantAmbrogio, Dante, Manzoni e
Claudel, sui quali interverranno
Angelo Stella, presidente del Centro
Nazionale di Studi Manzoniani,
Marco Ballarini, dottore della
Veneranda Biblioteca Ambrosiana, e
il direttore dellO sservatore
Romano.

umano (e che Gregorio di Nissa inquadra nel contesto delle tuniche


di pelle), e i limiti che la stessa
impone, incominciano ad arretrare
rispetto alla modalit del flusso di
vita assegnata da Dio alluomo
primigenio nellatto di creazione.
Culmine di questo processo il
parto verginale della Theotokos,
che nulla toglie allumanit perfetta
assunta dal suo Figlio.
Le meditazioni sul ciclo liturgico
contenute in questo libro, pi che
sulle letture Vetero e Neotestamentarie si basano sulle icone e sulla
poesia: queste, essendo effetti della
potenza demiurgica delluomo elargita da Dio, si presentano come
antidoron dellIcona e del Logos
che Dio ha donato alluomo. Le
raffigurazioni artistiche riprodotte
nel libro, lungi dallavere una funzione decorativa, detengono, parimenti agli Inni, un valore meramente teologico.
Lo spazio dedicato alla Terminologia liturgica un utile sussidio per
chi non ha dimestichezza con i termini liturgici dellOriente cristiano;
e le notizie sugli Innografi introducono, a mo di sinassario, alla conoscenza dei teologi poeti, autori
degli Inni qui esaminati. La trattazione espositiva, sobria e disadorna, si dispiega rilevando con discrezione gli aspetti peculiari delle icone e dei versi, senza mai ambire a
prevalere su di essi. La dinamicit
del discorso cos formato stimola il
lettore a ripercorrere le sacre Ufficiature seguendo i sentieri spirituali personali, a prescindere dalla
posizione cronologica che le stesse
occupano allinterno dellanno liturgico.

Signore e dei suoi santi, facendo scaturire


nella letteratura italiana la vena di una lirica nuova.
Ma contemporaneamente mi si spalancava dinanzi tutta la bellezza della terza
Cantica della Commedia di Dante, tutta
la meraviglia del Paradiso, che fino ad allora mera apparso piuttosto astratto e
concettuale. Veramente, se a occuparmi
era stato esclusivamente il Paradiso, tutti i
canti del Poema sacro sono una sublime
trasfigurazione poetica dellintero mondo
della fede, anzi della realt creata universale, nellarco di tutte le sue vicissitudini.
La professione del teologo trova compimento e si consuma nellestatica ed estasiata visione della somma luce (Paradiso, XXXIII, 66): quando i concetti mortali sono oltrepassati (v. 67) e il fine di
tutti disii (v. 46) ormai raggiunto.
La quarta parte dedicata alla poesia
liturgica di Paul Claudel. Il grande autore
de Lannonce faite Marie e de Le soulier
de satin che incominciai a gustare gi
negli anni liceali grazie al rettore Giovanni Colombo, che ben lo conosceva e ce lo
commentava con impareggiabile finezza
rinnov la sua ispirazione lirica e drammatica attingendo alle sorgenti della piet
ecclesiale. Egli seppe rendere genialmente
in poesia i santi misteri che costellano
lanno sacro, suggestivamente definito come Corona benignitatis anni Dei, che poi
il titolo della prima raccolta di inni ispirati alle festivit. alla quale si aggiungeranno Feuilles des Saints, Visages radieux e altri componimenti sparsi.

Alla porta di chi, Signore misericordioso, andremo a bussare, se


non alla tua?. Questa preghiera
dalla liturgia siro-occidentale della
settimana santa insiste su un tema
comune alle diverse liturgie orientali: Cristo grande intercessore
presso il Padre perch ci apra le
porte della sua misericordia, porte
che simbolicamente e anche sacramentalmente verranno aperte la
notte di Pasqua, quando entreremo nella chiesa luogo di luce e di
vita nuova.
Nella chiesa di SantAtanasio in
via del Babuino a Roma, officiata
dal Pontificio collegio greco, la
domenica delle Palme alle 10.30 si
celebra la liturgia di san Giovanni
Crisostomo nella contemplazione
del Signore che entra vittorioso
come re a Gerusalemme. Con il
mattutino del luned santo, celebrato la sera della stessa domenica, iniziano le celebrazioni dei tre
primi giorni, incentrate sullattesa
del Signore, che viene come sposo
della Chiesa. Da luned a mercole-

Sepoltura di Cristo, Evangeliario siriaco


di Mor Gabriel (XIII secolo)

d santi alle 18.45 si celebra la liturgia dei doni presantificati, cio


il vespro con la comunione ai santi doni consacrati la domenica
precedente. Il gioved santo alle
10.30 si svolge la Divina liturgia di
san Basilio e, con il sabato santo,
questa una delle dieci volte
allanno in cui si utilizza questa
antica anafora. Nel pomeriggio alle 18 si celebra il grande mattutino
della santa e immacolata passione
del Signore nostro Ges Cristo,
in cui vengono cantate le dodici
pericopi evangeliche della passione e morte del Signore.
Venerd si celebrano alle 10 le
grandi ore e il vespro con la deposizione del Signore dalla croce
e la sua sepoltura sotto laltare.
Nel pomeriggio alle 18 si canta
gi il mattutino del sabato santo.
In questufficiatura si intonano gli
enkmia, lamentazioni funebri ma
allo stesso tempo piene di speranza della Madre di Dio, della Chiesa e di ogni cristiano. Questa celebrazione si conclude con la processione con il Cristo morto che
esce dalla chiesa e vi rientra passando sotto licona di Cristo, attraverso la sua morte.
La celebrazione della Pasqua
inizia alle 23 del sabato santo con
lufficiatura di mezzanotte al buio,
il lucernario, la processione fuori
dalla chiesa e la proclamazione
del vangelo della risurrezione. Al
canto del tropario di Pasqua si
rientra in chiesa e la celebrazione
prosegue con il mattutino di Pasqua e la Divina liturgia di san
Giovanni Crisostomo, che si celebra anche alle 10.30 della domenica di Pasqua. La sera alle 19 si
canta il vespro, seguito dal vangelo dellincontro del risorto con i
discepoli. (manuel nin)

LOSSERVATORE ROMANO

domenica 6 aprile 2014

pagina 5

giustizia: perch a questo e a me no?. E io


trovo Dio in questo, ma sempre nel dialogo.
A me fa bene cercare di trovarlo durante tutta la giornata. Non riesco a farlo, ma cerco
di fare questo, di essere in dialogo. Io non
riesco a farlo proprio cos: i santi lo facevano bene, io ancora no... Ma questa la
strada.
Una ragazza Siccome io non credo in Dio, non
riesco a comprendere come lei preghi o perch lei
preghi. Mi pu spiegare come prega lei, nella
sua veste di Pontefice, e perch prega? Il pi
concretamente possibile...
Loro fanno parte di un gruppo di giovani, nato
durante la Gmg di Rio, perch a Rio hanno
voluto comunicare anche agli altri giovani fiamminghi cosa hanno fatto l; e sono un gruppo di
12 gli altri sono qui fuori, tra laltro sono
venuti anche con...
...ma io voglio salutarli, gli altri, dopo, s!
Allora lo possiamo organizzare... E loro fanno
veramente questo lavoro di entrare, penetrare nei
media come giovani, partendo dalla loro ispirazione cristiana. anche in quel senso che vogliono porle delle domande. Lei, invece, non
credente loro sono quindi quattro, di quel
gruppo lei non credente, ma ci sembrava
anche importante, perch siamo una societ
molto laica, nelle Fiandre, e sappiamo che abbiamo un messaggio per tutti. Quindi lei era
molto contenta...
Ah, mi piace! Tutti siamo fratelli!

Il colloquio di Papa Francesco con un gruppo di giovani fiamminghi

Caccia al tesoro
E adesso ti faccio io una domanda: dove riposa il tuo cuore?

Veramente, s. La prima domanda : grazie per


avere accettato la nostra richiesta; ma: perch
lha accolta?
Quando io sento che un giovane o una
giovane ha inquietudine, io sento come mio
dovere di servire questi giovani, di dare un
servizio a questa inquietudine, perch questa
inquietudine come un seme, e poi andr
avanti e dar frutti. E io in questo momento
sento che con voi sto facendo un servizio a
quello che pi prezioso, in questo momento, che la vostra inquietudine.
Un ragazzo Ognuno, in questo mondo, cerca di
essere felice. Ma noi ci siamo chiesti: lei felice?
e perch?
Assolutamente, assolutamente, sono felice.
E sono felice perch... non so perch... forse
perch ho un lavoro, non sono un disoccupato, ho un lavoro, un lavoro da pastore!
Sono felice perch ho trovato la mia strada
nella vita e fare questa strada mi fa felice.
Ed anche una felicit tranquilla, perch a
questa et non la stessa felicit di un giovane, c una differenza. Una certa pace interiore, una pace grande, una felicit che viene anche con let. E anche con un cammino
che ha avuto sempre problemi; anche adesso
ci sono i problemi, ma questa felicit non va
via con i problemi, no: vede i problemi, li
soffre e poi va avanti; fa qualcosa per risolverli e va avanti. Ma nel profondo del cuore
c questa pace e questa felicit. una grazia di Dio, per me, davvero. una grazia.
Non merito proprio.

e al centro almeno in questo momento


il potere, il denaro. E noi dobbiamo lavorare
per le persone, per luomo e la donna, che
sono limmagine di Dio. Perch i giovani?
Perch i giovani riprendo quello che ho
detto allinizio sono il seme che dar frutto lungo il cammino. Ma anche in rapporto
con quello che dicevo adesso: in questo
mondo, dove al centro il potere, il denaro,
i giovani sono cacciati via. Sono cacciati via
i bambini non vogliamo bambini, ne vogliamo di meno, famiglie piccole: non si vogliono i bambini. Sono cacciati via gli anziani: tanti anziani muoiono per una eutanasia
nascosta, perch non si ha cura di loro e
muoiono. E adesso sono cacciati via i giovani. Pensate che in Italia, per esempio, la disoccupazione giovanile dai 25 anni in gi
quasi del 50 per cento; in Spagna del 60
per cento, e in Andalusia, nel Sud della
Spagna, del 70 per cento quasi... Non so
la percentuale di disoccupazione in Belgio
quale sia...

poco. poco, grazie a Dio. Ma pensate


voi cosa significa una generazione di giovani
che non hanno lavoro! Tu puoi dirmi: Ma
possono mangiare, perch la societ d loro
da mangiare. S, ma questo non sufficiente, perch non hanno lesperienza della dignit di portare il pane a casa. E questo il
momento della passione dei giovani. Noi
siamo entrati in una cultura dello scarto:
quello che non serve a questa globalizzazione, si scarta. Gli anziani, i bambini, i giovani. Ma cos si scarta il futuro di un popolo,
perch nei bambini e giovani e negli anziani
il futuro di un popolo. I bambini e i giovani, perch porteranno avanti la storia, e gli
anziani sono quelli che devono darci la memoria di un popolo, come andato il cammino di un popolo. E se si scartano, avremo
un gruppo di gente senza forza, perch non
avr tanti giovani e bambini, e senza memoria. E questo gravissimo! E per questo io
credo che dobbiamo aiutare i giovani perch
possano avere il ruolo nella societ che in
questo momento storico difficile ci vuole.
Ma lei ha un messaggio specifico, molto concreto
per noi, affinch noi magari possiamo ispirare altre persone, come fa lei? Anche persone
che non credono?
Ha detto una parola molto importante:
concreto. una parola importantissima,
perch nella concretezza della vita tu vai
avanti; con le idee solo, non vai avanti!
Questo molto importante. E credo che voi
giovani dobbiate andare avanti con questa
concretezza della vita. Tante volte anche con
azioni legate alle situazioni, perch si deve
prendere questo, questo... ma anche con le
strategie... Io ti dir una cosa. Ho parlato,
per il mio lavoro, anche a Buenos Aires, con
tanti giovani politici, che passavano a salutarmi. E sono contento perch loro, siano di
sinistra, siano di destra, loro parlano una
nuova musica, un nuovo stile di politica. E
questo a me d speranza. E io credo che la
giovent, in questo momento, deve prendere
il largo e andare avanti. Che siano coraggiosi! Questo a me d speranza. Non so se ho
risposto: concretezza nelle azioni.

Un ragazzo In molti modi lei ci manifesta il


suo grande amore per i poveri e per le persone
ferite. Perch questo cos importante per lei?
Perch questo il cuore del Vangelo. Io
sono credente, credo in Dio, credo in Ges
Cristo e nel suo Vangelo, e il cuore del Vangelo lannuncio ai poveri. Quando tu leggi
le Beatitudini, per esempio, o tu leggi Matteo 25, tu vedi l come Ges chiaro, in
questo. Il cuore del Vangelo questo. E Ges dice di se stesso: Sono venuto ad annunciare ai poveri la liberazione, la salute, la
grazia di Dio.... Ai poveri. Quelli che hanno bisogno di salvezza, che hanno bisogno
di essere accolti nella societ. Poi, se tu leggi
il Vangelo, vedi che Ges aveva una certa
preferenza per gli emarginati: i lebbrosi, le
vedove, i bambini orfani, i ciechi... le persone emarginate. E anche i grandi peccatori...
e questa la mia consolazione! S, perch
lui non si spaventa neppure del peccato!
Quando trov una persona come Zaccheo,
che era un ladro, o come Matteo, che era un
traditore della patria per i soldi, lui non si
spaventato! Li ha guardati e li ha scelti. Anche questa una povert: la povert del peccato. Per me, il cuore del Vangelo dei poveri. Ho sentito, due mesi fa, che una persona ha detto, per questo parlare dei poveri,
per questa preferenza: Questo Papa comunista. No! Questa una bandiera del
Vangelo, non del comunismo: del Vangelo!
Ma la povert senza ideologia, la povert...
E per questo io credo che i poveri sono al
centro dellannuncio di Ges. Basta leggerlo.
Il problema che poi questo atteggiamento
verso i poveri alcune volte, nella storia,
stato ideologizzato. No, non cos: lideologia unaltra cosa. cos nel Vangelo,
semplice, molto semplice. Anche nellAntico
Testamento si vede questo. E per questo io li
metto al centro, sempre.

Un ragazzo Quando leggo i giornali, quando


mi guardo intorno, mi chiedo se la razza umana sia veramente capace di prendersi cura di
questo mondo e della stessa razza umana. Lei
condivide questo mio dubbio? (la traduttrice) ...
Scartiamo, come lei diceva. Anche lei sente questo dubbio qualche volta, di dubitare e di dirsi:
ma Dio, dov in tutto questo?

Una ragazza Io non credo in Dio, ma i suoi


gesti e i suoi ideali mi ispirano. Forse lei ha un
messaggio per tutti noi, per i giovani cristiani,
per le persone che non credono o hanno un altro
credo o credono in modo diverso?
Per me si deve cercare, nel modo di parlare, lautenticit. E per me lautenticit questa: io sto parlando con dei fratelli. Tutti siamo fratelli. Credenti, non credenti, o di questa confessione religiosa o dellaltra, ebrei,
musulmani... tutti siamo fratelli. Luomo al
centro della storia, e questo per me molto
importante: luomo al centro. In questo
momento della storia, luomo stato buttato
via dal centro, scivolato verso la periferia,

...un po meno: 5-10 per cento...

Niels Larsen Stevns (1864-1941)


Zaccheo sul sicomoro per vedere Ges, particolare

Io mi faccio due domande, su questa questione: dove Dio e dove luomo? la


prima domanda che, nel racconto della Bibbia, Dio fa alluomo: Adamo, dove sei?.
la prima domanda alluomo. E anchio mi
domando, adesso: Tu, uomo di questo secolo XXI, dove stai?. E questo mi fa pensare anche allaltra domanda: Tu, Dio, dove
sei?. Quando luomo trova se stesso, cerca
Dio. Forse non riesce a trovarlo, ma va su
una strada di onest, cercando verit, per
una strada di bont e una strada di bellezza.
Per me, una persona giovane che ama la verit e la cerca, ama la bont ed buona,
una buona persona, e cerca e ama la bellezza, su una buona strada e trover Dio di
sicuro! Prima o poi lo trover! Ma la strada
lunga e alcune persone non la trovano,
nella vita. Non la trovano in maniera cosciente. Ma sono tanto veri e onesti con se
stessi, tanto buoni e tanto amanti della bellezza, che alla fine hanno una personalit
molto matura, capace di un incontro con
Dio, che sempre una grazia. Perch lincontro con Dio una grazia. Noi possiamo
fare la strada... Alcuni lo incontrano nelle altre persone... una strada da fare... Ognuno deve incontrarlo personalmente. Dio non
si incontra per sentito dire, n si paga per
incontrare Dio. una strada personale, dobbiamo incontrarlo cos. Non so se ho risposto alla tua domanda...

Siamo tutti umani e facciamo degli errori. Cosa


hanno insegnato a lei i suoi errori?
Ho sbagliato, sbaglio... Nella Bibbia si dice, nel Libro della Sapienza, che luomo pi
giusto sbaglia sette volte al giorno!... Per dire che tutti sbagliano... Si dice che luomo
sia lunico animale che cade due volte nello
stesso punto, perch non impara subito dai
suoi sbagli. Uno pu dire: Io non ho sbagliato, ma non migliora; questo ti porta alla vanit, alla superbia, allorgoglio... Io
penso che gli sbagli anche nella mia vita sono stati e sono grandi maestri di vita. Grandi maestri: ti insegnano tanto. Ti umiliano
anche, perch uno pu sentirsi un superuomo, una superdonna, e poi sbagli, e questo
ti umilia e ti mette al tuo posto. Io non direi
che da tutti i miei sbagli ho imparato: no,
credo che da alcuni non ho imparato perch
sono testardo, e non facile imparare. Ma
da tanti sbagli ho imparato, e questo mi ha
fatto bene, mi ha fatto bene. E anche riconoscere gli sbagli importante: ho sbagliato
qui, ho sbagliato l, sbaglio l... E anche essere attento per non tornare allo stesso sbaglio, allo stesso pozzo... una cosa buona,
il dialogo con i propri sbagli, perch loro ti
insegnano; e la cosa importante che ti aiutano a diventare un po pi umile, e lumilt
fa tanto bene, tanto bene alla gente, a noi, ci
fa tanto bene. Non so se questa era la risposta...
La traduttrice Ha un esempio concreto, di come
ha imparato da uno sbaglio? Lei (la ragazza
che ha fatto la domanda) osa...
No, io lo dir, lho scritto in un libro,
pubblico. Per esempio, nella conduzione
della vita della Chiesa. Io sono stato nominato superiore molto giovane, e ho fatto tanti sbagli con lautoritarismo, per esempio. Io
ero troppo autoritario, a 36 anni... E poi ho

Incontro in Vaticano
Luned scorso, 31 marzo, Papa
Francesco ha rilasciato unintervista a
un gruppo di giovani delle Fiandre
(Belgio), accompagnati in Vaticano dal
vescovo di Gent, monsignor Lucas
Van Looy. Di et compresa tra i 18 e i
27 anni, i giovani fiamminghi hanno
rivolto le loro domande a Papa
Francesco che ha risposto in italiano.
Una parte del colloquio stata
trasmessa dalla televisione belga la sera
del 3 aprile, mentre la versione
completa sar diffusa in video nei
prossimi giorni. Di seguito
pubblichiamo la trascrizione integrale
del colloquio con la traduzione in
lingua italiana delle domande.

Come prego... Tante volte prendo la Bibbia, leggo un po, poi la lascio e mi lascio
guardare dal Signore: quella lidea pi comune della mia preghiera. Mi lascio guardare da lui. E io sento ma non sentimentalismo sento profondamente le cose che il
Signore mi dice. Alcune volte non parla...
niente, vuoto, vuoto, vuoto... ma pazientemente sto l, e cos prego... Sono seduto,
prego seduto, perch mi fa male inginocchiarmi, e alcune volte mi addormento nella
preghiera... anche una maniera di pregare,
come un figlio con il Padre, e questo importante: mi sento figlio con il Padre. E perch prego? Perch come causa o per quali
persone prego?
Tutti e due ...
Prego, perch ho bisogno. Questo lo sento, che mi spinge, come se Dio mi chiamasse
per parlare. La prima cosa. E prego per le
persone, quando io trovo persone che mi
colpiscono perch sono malate o hanno problemi, o ci sono problemi che... per esempio
la guerra... Oggi sono stato con il nunzio in
Siria, e mi ha fatto vedere le fotografie... e
sono sicuro che oggi pomeriggio pregher
per questo, per quella gente... Mi hanno fatto vedere fotografie di morti di fame, le ossa
erano cos... in questo tempo io questo
non capisco quando abbiamo il necessario
per dare da mangiare a tutto il mondo, che
ci sia gente che muore di fame, per me terribile! E questo mi fa pregare, proprio per
questa gente.
Io ho le mie paure: di che cosa ha paura lei?
Di me stesso! Paura... Guarda, nel Vangelo, Ges ripete tanto: Non abbiate paura!
Non abbiate paura!. Tante volte, lo dice. E
perch? Perch lui sa che la paura una cosa direi normale. Noi abbiamo paura della
vita, abbiamo paura davanti alle sfide, abbiamo paura davanti a Dio... Tutti abbiamo
paura, tutti. Tu non devi preoccuparti di
avere paura. Devi sentire questo ma non
avere paura e poi pensare: Perch ho paura?. E davanti a Dio e davanti a te stessa
cercare di chiarire la situazione o chiedere
aiuto a un altro. La paura non una buona
consigliera, perch ti consiglia male. Ti spinge su una strada che non quella giusta. Per
questo Ges diceva tanto: Non abbiate
paura! Non avere paura!. Poi, dobbiamo
conoscere noi stessi, tutti: ognuno deve conoscere se stesso e cercare dov la zona nella quale noi possiamo sbagliare di pi, e di
quella zona avere un po di paura. Perch
c la paura cattiva e la paura buona. La
paura buona come la prudenza. un atteggiamento prudente: Guarda, tu sei debole in questo, questo e questo, sii prudente
e non cadere. La paura cattiva quella che
tu dici che un po ti annulla, ti annienta. Ti
annienta, non ti lascia fare qualcosa: questa
cattiva e bisogna buttarla fuori.
La traduttrice Lei (la ragazza) ha posto questa domanda perch qualche volta non facile
in Belgio, per esempio, parlare della propria fede: questo era per lei anche un modo, perch
tanti non credono, e lei ha detto: Io voglio porre questa domanda perch voglio avere la forza
anche di testimoniare...
Ecco, adesso capisco la radice della domanda. Testimoniare con semplicit. Perch
se tu vai con la tua fede come una bandiera,
come le crociate, e vai a fare proselitismo,
quello non va. La strada migliore la testimonianza, ma umile: Io sono cos, con
umilt, senza trionfalismo. Quello un altro
peccato nostro, un altro atteggiamento cattivo, il trionfalismo. Ges non stato trionfalista, e anche la storia ci insegna a non essere trionfalisti, perch i grandi trionfalisti sono stati sconfitti. La testimonianza: questa
una chiave, questa interpella. Io la do con
umilt, senza fare proselitismo. La offro.
cos. E questo non fa paura. Non vai alle
crociate.
La traduttrice C una ultima domanda...

imparato che si deve dialogare, si deve sentire cosa pensano gli altri... Ma non si impara
una volta per sempre, no. lunga la strada.
Questo un esempio concreto. E io ho imparato dal mio atteggiamento un po autoritario, come superiore religioso, a trovare una
strada per non esserlo tanto, o essere pi...
ma ancora sbaglio! contenta?... Vuole osare unaltra cosa?
Una ragazza Io vedo Dio negli altri. Lei dove
vede Dio?
Io cerco cerco! di incontrarlo in tutte
le circostanze della vita. Cerco... Lo trovo
nella lettura della Bibbia, lo trovo nella celebrazione dei Sacramenti, nella preghiera e
anche nel mio lavoro cerco di trovarlo, nelle
persone, nelle diverse persone... Soprattutto
lo trovo nei malati: i malati mi fanno bene,
perch io mi domando, quando sto con un
malato, perch questo s e io no? E con i
carcerati lo trovo: perch questo carcerato e
io no? E parlo con Dio: Fai sempre unin-

Lultima? quella terribile, lultima, sempre...


La nostra ultima domanda: lei ha una domanda per noi?
Non originale la domanda che io voglio
farvi. La prendo dal Vangelo. Ma credo che
dopo aver sentito voi, forse sia quella giusta
in questo momento per voi. Dov il tuo tesoro? Questa la domanda. Dove riposa il
tuo cuore? Su quale tesoro riposa il tuo cuore? Perch l dov il tuo tesoro sar la tua
vita. Il cuore attaccato al tesoro, a un tesoro che tutti noi abbiamo: il potere, i soldi,
lorgoglio, tanti... o la bont, la bellezza, la
voglia di fare il bene... Tanti tesori ci possono essere... Dov il tuo tesoro? Questa la
domanda che io far, ma dovrete dare la risposta a voi stessi, da soli! A casa vostra...
Le faranno sapere la risposta con una lettera...
La danno al vescovo... Grazie! Grazie a
voi, grazie! E pregate per me.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 6

domenica 6 aprile 2014

Domenica pomeriggio il vescovo di Roma nella parrocchia di San Gregorio Magno

Il 21 giugno e il 5 luglio

Alla Magliana
opzione per la carit

Il Papa
in visita pastorale
in Calabria
e in Molise

braccia spalancate, stato dedicato


il 18 dicembre 1977. E non molto
tempo dopo, il 18 febbraio 1979, ha
ricevuto la visita di Giovanni Paolo
II, che nella circostanza denunci i
molti problemi del quartiere che,
essendo esploso piuttosto caoticamente, porta il segno di non poche
carenze in fatto di servizi sociali primari e soffre disagi. Ecco allora la
vocazione specifica della parrocchia,
che sempre stata sensibile agli ultimi. Merito anche della posizione
strategica, essendo situata in piazza
Certaldo, cuore della Magliana.
Dopo aver subito una selvaggia
azione di speculazione edilizia negli
anni Settanta prosegue don Renzo
il quartiere attualmente vive una
condizione pi normalizzata, sebbene i seri problemi economici, sociali e culturali, con fenomeni di microcriminalit e tossicodipendenza
che la affliggevano inizialmente,
non sono stati ancora completamente debellati. E la popolazione,
inizialmente di estrazione proletaria,
nel tempo si trasformata e diversificata inglobando famiglie di vario
ceto.
La parrocchia dedicata al Papa romano (540 c.a. 604) dottore della
Chiesa, in passato dipendeva dalla
diocesi di Reggio Emilia. Il primo
responsabile, don Alberto Altana,
dellistituto Servi della Chiesa, si insedi in un modesto garage. Da allora i sacerdoti emiliani, coadiuvati
dalle Povere figlie della visitazione
di Maria, che misero a disposizione

Cassano allJonio il 21 giugno e


Campobasso e Isernia il 5 luglio,
saranno le mete delle prossime
due visite pastorali di Papa Francesco in Italia.
Lo ha resto noto oggi, sabato 5
aprile, un comunicato della Santa
Sede, nel quale si informa che il
Pontefice ha accettato linvito a
recarsi nei mesi di giugno e luglio
prossimi dapprima in Calabria e
poi in Molise. Entrambi gli appuntamenti con i fedeli di due regioni del meridione dItalia saranno di sabato. Confermato dunque
quanto gi anticipato nei giorni
scorsi da monsignor Nunzio Galantino, vescovo di Cassano
allJonio e segretario generale della Conferenza episcopale italiana,
il quale aveva annunciato che il
Santo Padre gli aveva comunicato
lintenzione recarsi in visita nella
sua diocesi.
Invece larcidiocesi di Campobasso-Boiano, che il Pontefice visiter insieme con la Chiesa di
Isernia-Venafro, guidata dallarcivescovo Giancarlo Maria Bregantini. Il presule, noto per il suo
impegno contro la criminalit organizzata, stato incaricato di recente da Papa Bergoglio di scrivere i testi per le meditazioni della
tradizionale Via crucis del Venerd santo al Colosseo, che si svolger la sera del 18 aprile.

di GIANLUCA BICCINI
Lattenzione agli anziani indigenti,
ospitati tra le mura della parrocchia,
e la collaborazione con associazioni
di volontariato che aiutano disabili,
ex detenuti e tossicodipendenti: sono due tra i segni pi eloquenti della presenza della parrocchia di San
Gregorio Magno nel quartiere romano della Magliana, dove Papa Francesco si reca in visita pastorale domenica pomeriggio.
Ancora una periferia dunque per
il vescovo di Roma, la sesta dopo
Prima Porta, Tor Sapienza, Castro
Pretorio, Infernetto e Setteville di
Guidonia. Il Pontefice incontra una
realt di trentamila abitanti, purtroppo tristemente nota per fatti di cronaca nera legati al sodalizio criminale della banda della Magliana, ma
che invece come spiega il parroco
don Renzo Chiesa oggi simile
a tante altre periferie urbane, con
cittadini onesti, rispettosi delle regole, generosi e civilmente impegnati,
ma anche con esempi di supina
omologazione alle mode superficiali
della societ attuale.
Eretta il 13 dicembre 1963, San
Gregorio Magno festeggia quindi il
compleanno lo stesso giorno di Papa
Bergoglio. E se lo scorso anno ha
celebrato il cinquantesimo di attivit,
lattuale edificio parrocchiale ha
unet un po pi giovane: in cemento armato a vista, affiancato da
unalta torre campanaria in cui spicca una statua di Ges Cristo con le

Celebrato a Cracovia lanniversario della cattedrale

Luogo dellincontro
tra Dio e gli uomini
Il grande compito di trasmettere
alle nuove generazioni leredit spirituale incarnata dalla cattedrale
di Cracovia stato affidato dal cardinale Stanisaw Ryko ai partecipanti alla messa per i 650 anni della consacrazione del tempio sulla
collina di Wawel.
Il porporato ha presieduto il 28
marzo scorso la celebrazione come
inviato speciale di Papa Francesco.
Allomelia ha sottolineato come il
mondo odierno metta a dura prova
anche lidentit cristiana dei polacchi. Si promuovono comportamenti in evidente contraddizione
con lo spirito del Vangelo ha
detto e tanti nostri connazionali
cedono alle tentazioni, seguono lo
spirito del mondo, allontanandosi
da Dio.
Da qui linvito a ricordare le parole pronunciate da Giovanni Paolo II in piazza della Vittoria a Varsavia il 2 giugno 1979: Lesclusione di Cristo dalla storia delluomo
un atto contro luomo. Senza di
lui non possibile capire la storia
della Polonia. E in proposito il
cardinale Ryko, presidente del
Pontificio Consiglio per i laici, ha
individuato nella cattedrale cracoviense un tempio della patria, un
testimone della storia cristiana e
della fede della nazione cui continuare a guardare per non smarrirsi.
Un testimone muto ha affermato ma che comunque dice tanto: basti pensare al legame che
con essa hanno avuto il santo vescovo Stanislao, la santa regina Edvige e lo stesso Papa Wojtya.
Portando ai presenti il saluto e
la benedizione di Papa Francesco,
linviato speciale ha infine evidenziato che lo scopo delle chiese far
incontrare Dio con gli uomini.
Come sarebbe povero luomo
ha detto senza questi segni della
presenza salvifica del Signore che
sono le chiese; come sarebbe povero lorizzonte della nostre citt e
villaggi, senza le torri delle chiese
che si alzano verso il cielo e invitano a spostare lo sguardo dalla terra
verso lalto; come sarebbe povero
luomo senza il suono delle campane che lo svegliano dallindifferenza esortandolo a considerare ci
che pi conta nella vita. E questo
gli abitanti di Cracovia possono ca-

anche loro locali, cercarono di evangelizzare il territorio, soprattutto poveri ed emarginati. Al primo parroco
sono succeduti don Pietro Cecchelani fino al 1989, anno della sua partenza come missionario in Brasile,
don Angelo Scalabrini e infine don
Giovanni Davoli, cui nel 2004, con
laffidamento al clero di Roma, sule strutture socio-sanitarie e le agenbentrato don Chiesa. Dal 1976 zie formative del quartiere. Ne
aggiunge vivono con noi le suore emersa la necessit di dare la priorit
Missionarie dellImmacolata regina al mondo giovanile e alle persone
della pace, che fedeli al loro fonda- anziane, malate e prive di punti di
tore, il beato Francesco Pianzola, sa- riferimento Sono nati cos a San
cerdote di Vigevano, sono al servizio Gregorio Magno il doposcuola per i
della comunit, con particolare at- ragazzi delle medie e delle superiori
tenzione alle persone e alle famiglie e loratorio la domenica mattina.
bisognose.
Non mancano neanche gli scout e
Una tappa fondamentale nel cam- lAzione cattolica ragazzi il sabato
mino di San Gregorio Magno sta- pomeriggio. Per la terza et stato
ta la celebrazione del venticinquen- potenziato il gruppo dellamicizia,
nale di fondazione.
Fu decisa ricorda
il parroco listituzione di una casa della
carit, animata dalle
Carmelitane
minori
della carit e da volontari. In pratica
due grandi saloni parNelle stesse ore in cui Papa Francesco
rocchiali sono stati
visita la parrocchia della Magliana, nella
trasformati in un apchiesa di San Nicola da Tolentino al rione
partamento, dove atMonti, il vescovo ausiliare Matteo Zuppi
tualmente vivono suor
presiede una veglia di preghiera per il
Manuela e suor Enrica
dono della pace in Siria, per il rientro
insieme a dieci ospiti
degli sfollati nelle loro case e dei rifugiati
con varie difficolt:
nella propria terra.
anziani, disabili o straLappuntamento, alle 18.30 di domenica 6
nieri. Insomma una
aprile, per la celebrazione dei vespri in
famiglia nella parrocrito armeno promossa dal Centro per la
chia, il cui simbolo
cooperazione missionaria tra le Chiese,
un cestino contenente
dallufficio per la pastorale delle
i tre pani delleucarimigrazioni del Vicariato e dalla comunit
stia, della parola e dei
cattolica armena di Roma. Abbiamo
poveri. Inoltre dal
creduto necessario ritrovarci ancora
1994 attivo il Centro
spiega monsignor Zuppi per pregare
di ascolto Caritas, colinsieme per la Siria, ricordando la
legato in rete con tutti
richiesta incessante di Papa Francesco e
i servizi cittadini, che
per fare nostra linvocazione che giorno e
ha intessuto nel quarnotte sale al cielo da tutte le vittime di
tiere una trama di soliquel Paese insanguinato, la cui via
dariet fraterna sodolorosa sembra non fare pi notizia.
prattutto nei confronti
Troppi innocenti sottolinea il vescovo
delle persone malate,
sono vittime. Per questo faremo nostra
pi fragili e sole. Per
la richiesta di intercessione delle comunit
intervenire sui bisogni
cristiane in Siria e per loro domanderemo
reali continua don
che cessi la violenza e che si cerchi una
Renzo tre anni fa
soluzione pacifica alla crisi. Invocheremo
abbiamo svolto uninanche la liberazione dei rapiti.
dagine, interpellando

Preghiera per la Siria

dove alcuni volontari si occupano di


pi di cinquanta anziani. E da ultimo nato un gruppetto giovanile
missionario. Tra i loro fiori allocchiello: il finanziamento di un progetto di alfabetizzazione in un villaggio a Mweso, Repubblica Democratica del Congo; la costruzione di
una scuola in un villaggio vicino; e
il Sabato in famiglia, con lapertura di una mensa dedicata alle persone sole. E dal prossimo anno la parrocchia offrir un cammino di formazione e di vita spirituale alle famiglie dei bambini e ragazzi del catechismo, per coinvolgere i genitori.
Alle tradizionali attivit liturgiche,
pastorali e di preparazione ai sacramenti si affiancano quelle del consultorio familiare e di realt sociali
locali come La lampada dei desideri, La prora e Magliana 80,
che si occupano di persone che per
malattia, per scelta, per errori o per
casi della vita , si sono ritrovate ai
margini. La prima si dedica allintegrazione di disabili, la seconda
una cooperativa che assicura un inserimento lavorativo a uomini e donne che per et o problemi personali
vengono ingiustamente scartati dal
sistema produttivo; e la terza cura
vari servizi, tra cui una comunit di
recupero per persone tossicodipendenti, vittime di tratta sessuale e immigrati e detenuti in affidamento.
Tutte le tessere di questo variegato
mosaico che la parrocchia di San
Gregorio Magno avranno la possibilit di incontrare il Papa prima della
celebrazione della messa della V domenica di Quaresima. Nellattesa
conclude don Renzo abbiamo
promosso una serie di incontri di riflessione sullesortazione apostolica
Evangelii gaudium, nel corso dei quali la comunit, suddivisa in gruppi,
ha cercato di applicare concretamente il messaggio del Pontefice nel
contesto della Magliana.

Udienza
al premier italiano
Matteo Renzi
Nel pomeriggio di venerd 4 aprile Papa Francesco ha ricevuto in
udienza privata in Vaticano il presidente del Consiglio dei ministri
italiano Matteo Renzi con la famiglia. Lincontro durante il
quale si svolto un colloquio privato di una ventina di minuti
durato poco pi di mezzora.

Gioia per i nuovi santi

Nel segno della vitalit apostolica

San Stanislao

pirlo meglio di altri, visto che hanno vissuto lesperienza di Nowa


Huta, il quartiere che ai tempi del
regime comunista doveva essere
senza le chiese e senza Dio.

Lutto nellepiscopato
Monsignor
Michael
Pearse
Lacey, vescovo titolare di Diano,
gi ausiliare di Toronto, in Canada, morto nella mattina di
mercoled 2 aprile allet di novantasette anni. Nato a Toronto
il 27 novembre 1916, aveva ricevuto lordinazione sacerdotale il
23 maggio 1943. Eletto alla
Chiesa titolare di Diano il 4
maggio 1979 e nominato vescovo
ausiliare di Toronto, aveva ricevuto lordinazione episcopale il
21 giugno successivo. Il 31 maggio 1993 aveva rinunciato allincarico pastorale. Le esequie saranno celebrate luned 7 aprile
nella parrocchia della Santissima
Trinit di Toronto dal cardinale
arcivescovo Thomas Christopher
Collins.

ROMA, 5. Non dovrebbe essere la


mobilit con tutto quello che implica di libert spirituale, di disponibilit e capacit di discernimento e
di fare delle scelte una delle caratteristiche indispensabili del nostro
corpo apostolico? Il continuo peregrinare di Anchieta, quasi come forma di vita, potrebbe essere di ispirazione anche oggi e stimolare la nostra ricerca di mobilit apostolica,
per rispondere alle sfide che le nuove frontiere ci prospettano. Lo scrive padre Adolfo Nicols Pachn,
preposito generale della Compagnia
di Ges, in una lettera inviata ai
membri dellistituto in occasione
della canonizzazione di Giuseppe de
Anchieta, sacerdote professo della
Compagnia di Ges, iscritto da gioved scorso, con Francesco de Laval
e Maria dellIncarnazione, nel catalogo dei santi.
Di de Anchieta padre Nicols Pachon sottolinea il forte contrasto tra
la fragilit fisica e lintensa vitalit
apostolica, portata avanti ininterrottamente per quarantaquattro anni,
percorrendo numerose regioni del
Brasile, fino alla morte, a 63 anni.
Una vita apostolica e radicalmente
evangelica. Le sfide della missione
oggi esigono sempre di pi la rivitalizzazione del corpo apostolico
della Compagnia, scrive il preposito, mettendo in evidenza che la
sorgente della vitalit apostolica di
Anchieta era la sua profonda esperienza spirituale. La solidit della
sua fama di santo e di taumaturgo
aveva il suo fondamento nellamore,
nella preghiera, nellumilt e nel servizio. Alla base di questa vita itinerante non vi era certamente alcun

spirito di avventura, ma solo lo spirito di disponibilit per la missione,


di libert spirituale e di prontezza
nel cercare e trovare in ogni momento la volont del Signore.
Un tratto di grande rilievo nella
figura umana, spirituale e apostolica
di Jos de Anchieta osserva il superiore dei gesuiti appare nella
sua capacit di organizzare strutturalmente la missione, integrando le
diverse presenze apostoliche e le diverse dimensioni in un solo progetto
diversificato e complesso, ma unico.
E al centro lamore per gli indios
che d senso a tutto: Sento gli indios scrive dal suo ultimo rifugio
nel villaggio di Reritiba pi prossimi dei portoghesi, perch per loro che sono venuto in Brasile.
Sempre operatore di riconciliazione
viene sottolineato si impegn
profondamente nel dialogo con i tamoyos. Considerava indispensabile
adattarsi alla psicologia indigena.
Per la Compagnia di Ges, questa
santit unoccasione per riprendere con intensit la ricerca di quegli
orizzonti che furono i suoi e che sono sempre nuovi: la sensibilit di
fronte alla diversit etnica e al pluralismo religioso, culturale e sociale; lo
sviluppo instancabile di una fresca
libert creativa e di una responsabile
capacit di improvvisazione; la ricerca di espressioni inculturate per
lesperienza cristiana ed evangelizzatrice.
Il presidente della Conferenza
episcopale brasiliana, cardinale Raymundo Damasceno Assis, ha manifestato gioia e gratitudine, a Dio e al
Papa, per la canonizzazione di Giuseppe de Anchieta (dichiarato dal-

lepiscopato brasiliano patrono dei


catechisti). Il 4 maggio, durante lassemblea plenaria che si terr ad
Aparecida, i vescovi concelebreranno
nella basilica una messa in rendimento di grazie.
Le figure di Francesco de Laval,
gi vescovo di Qubec, e di Maria
dellIncarnazione (al secolo Marie
Guyart), fondatrice nella citt canadese del monastero delle Orsoline,
sono state ricordate in un messaggio
dallAssemblea dei vescovi cattolici
del Qubec, a firma del presidente,
Pierre-Andr Fournier, arcivescovo
di Rimousky. Due figure modelli e
fonti di ispirazione per i cristiani e
le cristiane di ogni tempo e di ogni
cultura. la stessa Maria dellIncarnazione a descrivere de Laval, da
lei conosciuto, come luomo pi
austero e pi distaccato dai beni di
questo mondo. Dona tutto e vive in
povert, ha lo spirito della povert.
Mentre lantico vescovo di Meaux,
Jacques-Bnigne Bossuet, chiamava
Maria dellIncarnazione, sua contemporanea, Teresa della Nuova
Francia, paragonandola a unaltra
grande figura della spiritualit cristiana, santa Teresa dvila. Nel
messaggio, monsignor Fournier sottolinea il fatto che queste canonizzazioni giungano durante il giubileo
per il 350 anniversario della creazione della parrocchia di Notre-Dame
de Qubec, ulteriore prova di un
attaccamento di Papa Francesco
alla Chiesa di qui che ci tocca profondamente.
Fra i decreti della Congregazione
delle cause dei santi promulgati il 3
aprile, uno riguarda le virt eroiche
del servo di Dio Adolfo Barberis, sa-

cerdote
diocesano,
fondatore
dellIstituto delle suore del Famulato
cristiano. Cos lo descrive il postulatore della causa, don Flavio Peloso:
Unaltra bella figura del clero italiano, additato da Papa Francesco
come modello di santit cristiana
eroica. Sulla scia dei santi piemontesi, il Barberis stato un protagonista
della carit sociale, risposta della
Chiesa italiana ai problemi spirituali
e alle conseguenze pratiche delle
ideologie socialiste e liberali. Sono
certo che la riscoperta della figura e
dellopera di Adolfo Barberis, monsignore della Curia torinese ed
esperto della periferia umana delle
donne che non contano, contribuir
a dare concretezza e impulso al cammino della Chiesa di Papa Francesco
chiamata a unire il profumo dellincenso della preghiera con lodore
delle pecore pi in necessit.

LOSSERVATORE ROMANO

domenica 6 aprile 2014

pagina 7

Nomine
episcopali
Le nomine di oggi riguardano Camerun e Vietnam.

Udienza del Papa allAnci

La stanchezza
del sindaco
Stanco ma con il cuore pieno
damore: cos Papa Francesco
immagina il sindaco dopo una
giornata di lavoro trascorsa in mezzo
al popolo. Il Pontefice ne ha parlato
nel discorso pronunciato a braccio
durante ludienza allAssociazione
nazionale comuni italiani (Anci)
ricevuti nella mattina di sabato 5
aprile, nella Sala Clementina
rivolgendo agli amministratori
laugurio di essere sempre mediatori
per fare lunit, per fare la pace, per
risolvere i problemi e anche risolvere i
bisogni del popolo.
Ringrazio il Signor Sindaco di Torino per le sue parole a nome di tutti
voi. Lo ringrazio di aver nominato
il Cardinale Pellegrino, al quale io
sono tanto grato: nel dopoguerra
stato lui ad aiutare la mia famiglia a
trovare lavoro. un bel gesto, il
suo. Far ricordare questi uomini di
Chiesa, questi uomini e queste donne di Chiesa parroci, suore, laici
che sapevano camminare con il
loro popolo, allinterno del popolo
e con il popolo. E un po lidentit
del sindaco questa! Lei ha incominciato il suo discorso dicendo:

Questo si rivolge al sindaco, questi


si rivolgono al sindaco.... Con tutti
quelli che si rivolgono al sindaco,
povero sindaco, finisce accasciato da
tante cose... Ma questo il lavoro
del sindaco, e io dir la vostra spiritualit. Io la penso un po alla fine
della giornata, e vi parlerei della
stanchezza del sindaco, quando dopo una giornata torna a casa con
tante cose che non sono state risolte. Alcune s, ma tante no.
Il sindaco, in mezzo alla gente.
Non si capisce un sindaco che non
sia l, perch lui un mediatore, un
mediatore in mezzo ai bisogni della
gente. E il pericolo diventare un
sindaco non mediatore, ma intermediario. E qual la differenza? che
lintermediario sfrutta le necessit
delle parti e prende una parte per
s, come quello che ha un negozio
piccolo e uno che gli fornisce e
prende di qua e prende di l; e quel
sindaco, se esiste lo dico come
possibilit quel sindaco non sa
cosa fare il sindaco. Invece mediatore quello che lui, lui stesso colui che paga con la sua vita per
lunit del suo popolo, per il benes-

sere del suo popolo, per portare


avanti le diverse soluzioni dei bisogni del suo popolo. Dopo il tempo
dedicato a fare il sindaco, questuomo, questa donna finiscono stanco,
stanca, con la voglia di riposarsi un
po, ma con il cuore pieno damore
perch ha fatto il mediatore. E questo vi auguro: che voi siate mediatori. In mezzo al popolo, per fare
lunit, per fare la pace, per risolvere i problemi e anche risolvere i bisogni del popolo.
Penso a Ges: non era sindaco,
ma forse licona ci serve. Penso a
Ges in un momento della sua vita,
quando era in mezzo alla folla: la
folla lo spingeva al punto dice il
Vangelo da non poter quasi respirare. Cos devessere il sindaco, con
la sua gente, con lui, con lei, perch
questo significa che il popolo, come
con Ges, lo cerca perch lui sa rispondere. Vi auguro questo. Stanchezza, in mezzo al vostro popolo,
e che la gente vi cerchi perch sa
che voi sempre rispondete bene.
Grazie per quello che fate, e pregate per me!

Il cardinale Piovanelli ricorda lattualit di Giorgio La Pira

Dalla parte della povera gente


A Firenze Giorgio La Pira viene
chiamato il sindaco santo. E a voi,
sindaci dItalia, proprio questo
aspetto interessa. In attesa dellincontro con Papa Francesco nella Sala Clementina, il cardinale Silvano
Piovanelli, arcivescovo emerito di
Firenze, ha riproposto agli amministratori le linee fondamentali dellimpegno politico di La Pira. Mettendo in evidenza che il servizio di
questo indimenticato politico cristiano, che fu a lungo sindaco di Firenze, non stato qualcosa di stravagante o appartenente al passato.
invece una attualissima lezione che
ha tantissimo da dire ancora oggi a

Un dono
per il Baby hospital
di Betlemme
In previsione del viaggio
in Terra Santa, lAnci ha donato
a Papa Francesco un contributo
per lacquisto di unattrezzatura
medica al Baby Hospital
di Betlemme. Lo ha annunciato
al Pontefice il presidente Fassino.
Il Baby Hospital, sostenuto
dalle Caritas italiana e svizzera
e anche da alcune diocesi
tedesche, svolge un sempre pi
efficace servizio di assistenza
per i bambini e le loro mamme.
Dispone oggi di ottanta posti
letto e accoglie circa
tremilacinquecento pazienti
ogni anno, proponendosi cos
un punto di riferimento sanitario
di primordine nella regione.

quanti hanno scelto di svolgere il


servizio di amministratori pubblici.
Ricordando la testimonianza di
Fioretta Mazzei, che fu stretta collaboratrice di La Pira nellamministrazione cittadina, il cardinale Piovanelli ha subito spiegato che La Pira am tanto essere sindaco di Firenze, e soltanto di essa, vivendolo
come una consacrazione, come un
fatto definitivo; quasi una missione
ricevuta dal suo popolo, come i re
dIsraele ricevevano lunzione dei
profeti; e qualunque fosse lalternanza degli avvenimenti il fatto restava
sempre; il suo destino era scritto nel
destino di Firenze stessa; sapeva di
esprimerne lanima. Fino a dire di
aver capito che il cristianesimo
storia e geografia.
La Pira, ha proseguito il cardinale, amava definirisi venditore ambulante di speranza. Eletto nel
1946 deputato alla Costituente,
contribuir a dare precisa definizione a quei pilastri essenziali
dellordine sociale che sono gli enti
sociali originari entro i quali organicamente inserita e ordinariamente
si sviluppa, nel suo cammino ascensivo verso i supremi valori interiori,
la persona umana. Per lui, dunque,
il valore della persona viene prima
di tutto. E poi sul suo impegno politico molto chiaro, fino a scrivere
che il suo stile va preso com: il
Signore lo sa, egli mi ha sempre posto in condizioni che non alterino la
fisionomia essenzialmente orante e
contemplativa della mia vita.
Da sottosegretario al ministero
del lavoro si impegna in prima linea
contro la disoccupazione. Una battaglia proseguita poi da sindaco di
Firenze. Infatti, ha rilevato il cardinale Piovanelli, nella concezione di
La Pira lamministrazione era lorgano competente a soddisfare i bisogni pi urgenti degli umili, avvian-

do a soluzione i problemi dei pi


poveri della citt, a potenziare lattivit industriale, agricola, commerciale e finanziaria, a far diventare
Firenze un centro di valori universali. Cos era divenuto normale, ha
detto il porporato, che i poveri e i
disoccupati si rivolgessero sicuri e
fiduciosi al sindaco. Ma la sua amministrazione non era unopera assistenziale, perch il suo scopo era
restituire ai cittadini il sapore perduto della comunit. Con competenza in politica e in economia, La
Pira partiva dalloccupazione, dalluomo e non dal denaro. E non
aveva obiettivi personali o di parte.
Ma cosa dice oggi il sindaco La
Pira ai sindaci dItalia? Li invita anzitutto, ha spiegato il cardinale, a
custodire il sogno di aiutare la crescita di una citt in cui le persone si
aiutano a risolvere i problemi di tutti i giorni. Ricorda, poi, che occorre cominciare dagli ultimi e rispondere allattesa della povera
gente, con uno sguardo alle periferie, alle questioni della casa e del lavoro.
La Pira dice inoltre di non perdere la speranza: non a caso aveva
scelto come proprio motto lespressione di san Paolo In spem contra
spem. E dice anche la verit che il
cristiano un uomo libero e risponde solamente al Vangelo. Ebbe infatti ad affermare: Il Vangelo
parla chiaro. Nella scelta fra i ricchi
e i poveri; fra i potenti e i deboli;
fra gli oppressori e gli oppressi; fra
gli occupati e i licenziati; fra coloro
che ridono e coloro che piangono;
la nostra scelta non ha dubbi: siamo
decisamente per i secondi. E ai
sindaci di oggi, ha concluso il cardinale, La Pira dice pure che lunica
strada per lumanit il sentiero
della pace indicato del profeta Isaia:
le spade diventino aratri.

Bruno Ateba Edo


vescovo di MarouaMokolo (Camerun)

Nel saluto del presidente Fassino

A lezione
da Michele Pellegrino
La Pira un sindaco al quale dobbiamo ispirarci perch ha saputo risolvere, in momenti difficili, i problemi della citt e della povera gente. Lo ha detto al Papa, allinizio
delludienza, il sindaco di Torino
Piero Fassino, presidente dellAssociazione nazionale comuni italiani.
Le problematiche che ha affrontato il sindaco La Pira, uomo di cultura e di dialogo, nel periodo post
bellico non sono uguali ma simili a
quelle che attualmente devono affrontare molti sindaci ha ricordato
Fassino. E ha anche fatto proprio
linsegnamento del cardinale Pellegrino, che fu arcivescovo di Torino:
Camminare insieme la manifestazione della pi grande fraternit.
Proprio questo, ha aggiunto,
limpegno dei sindaci: dare speranza e fiducia stando accanto alle persone, soprattutto a quelle che vivono in solitudine e nelle difficolt.
Oggi, ha detto ancora al Pontefice,
viviamo una crisi economica profonda, che ha travolto le sicurezze
economiche di molti Paesi, costringendoli a modificare le loro prospettive di sviluppo e a ridisegnare
i contorni del loro futuro. E cos
i comuni, presidii pi prossimi ai
cittadini e millenarie roccaforti di
una coesione urbana e sociale fondamentale per la vita aggregata, si
trovano a operare, in uno scenario
segnato contemporaneamente da riduzione di risorse pubbliche e crescente domanda, tanto pi grande,
di sostegno e assistenza.

I comuni, ha affermato Fassino,


si presentano dunque come i naturali destinatari di ogni richiesta, ansia, speranza dei cittadini. Ai sindaci si rivolgono i genitori per gli
asili nido, scuole materne e primarie. Si rivolgono le famiglie che
hanno in casa una persona anziana.
Si rivolgono coloro che vogliono vivere in un ambiente sano, sicuri
dellaria che respirano e dellacqua
che bevono. Si rivolgono i lavoratori per chiedere di non essere lasciati
soli di fronte alle tante precariet
del mercato del lavoro.
In questo loro impegno quotidiano ha proseguito i sindaci
sono chiamati a sfide nuove, quali i
flussi migratori crescenti. Cos come le tensioni internazionali spingono le persone a fuggire in cerca
di un futuro possibile e ci pongono
la questione della vita. Il presidente ha quindi sottolineato il ruolo
dellassociazionismo cattolico e delle parrocchie, dove risiede la capacit di ascoltare, accogliere e includere. Parlando, infine, della sua
citt di Torino, patria di grandi
santi sociali a cominciare da don
Bosco, Fassino ha anche ricordato
la prossima ostensione della sindone. E ha concluso riaffermando
limpegno degli amministratori per
dare voce a quanti non ce lhanno e
per rappresentare chi non ha titolo,
contrastando la crisi e restituendo
cos soprattutto ai giovani speranza di lavoro, di progresso e di futuro.

Nato il 20 novembre 1964 a


Zoetel, nella diocesi di Sangmlima, entrato nella Societ
dellapostolato cattolico (Sac), frequentando il noviziato nel biennio
1988-1989. Ha svolto gli studi di
filosofia nel seminario maggiore di
Kabgayi, in Rwanda, e quelli di
teologia presso lEcole thologique Saint Cyprien a Ngoya, in
Camerun. Ha emesso la prima
professione il 15 agosto 1989 e
quella perpetua il 2 ottobre 1994.
Ordinato sacerdote l8 luglio 1995,
stato vicario e poi parroco dei
Santi Pietro e Paolo di Mfoundi,
a Yaound (1995-2001). Dopo gli
studi per la licenza in teologia pastorale presso lIstituto teologico
pallottino di Vallendar, in Germania (2001-2003), divenuto rettore
del teologato pallottino e della basilica Marie-Reine-des Aptres di
Mvoly, a Yaound (2003-2009).
Dal 2008 rettore regionale della
societ pallottina per il Camerun
e la Nigeria. Attualmente anche
presidente della Conferenza dei
superiori maggiori del Camerun.

Joseph Trn Vn Toan


ausiliare di Long Xuyn
(Vietnam)
Nato il 7 aprile 1955 a Thi
Bnh, nel Nord Vietnam, ma registrato civilmente nella provincia di
Qung Nam, diocesi di Nang,
ha ricevuto la formazione sacerdotale dal 1966 al 1974, nel seminario
minore della diocesi di Long Xuyn, e poi, dal 1974 al 1981, nel seminario maggiore della medesima
Sede. Ha prestato servizio, per
ben undici anni, nelle parrocchie
di Mi Khi e Thanh Qui (diocesi di Long Xuyn), in attesa di
ottenere il permesso governativo
per lordinazione sacerdotale. Ordinato presbitero il 16 gennaio
1992 e incardinato nella diocesi di
Long Xuyn, stato vicario parrocchiale di Nostra Signora del
Rosario, Lng Sen, forania di
Vinh Thanh (1992-1999). Dopo gli
studi presso la De La Salle University di Manila, nelle Filippine,
ove ha conseguito un dottorato
(2000-2005), dal 2006 direttore
del centro pastorale e coordinatore
delle attivit pastorali e missionarie della diocesi di Long Xuyn,
rettore del seminario minore di
Saint Theresa, insegnante di missiologia nel seminario maggiore
interdiocesano di Cn Tho.

Ai giovani dellOpera fiorentina intitolata al politico cristiano

Quei consigli di Paolo


Tra gli oltre ventimila giovani che, dal 1952, hanno partecipato ai campi scuola dellOpera La Pira ci sono due
presidenti del Consiglio Romano Prodi e Matteo
Renzi e almeno cinquanta vocazioni sacerdotali per le
diocesi di Fiesole e Firenze. Ma soprattutto una schiera
di uomini e di donne che continuano a mettere in campo giorno dopo giorno, in famiglia e nei pi diversificati ruoli nella societ, quella formazione umana e cristiana che il cardine della proposta educativa pensata e
testimoniata dal fondatore dellOpera, Pino Arpioni.
A dieci anni dalla morte, la storia di questo appassionato educatore raccontata, con foto e testi inediti, nel
libro Pino Arpioni e La Vela Sessantanni di campi-scuola (2014, Edizione cooperativa fiorentina, pagina 272,
euro 25,00). Lo ha curato Claudio Turrini, uno dei suoi
ragazzi. E davvero nel profilo delleducatore Pino Arpioni si riconoscono anche i profili di migliaia di giovani con, sullo sfondo, quello di Giorgio La Pira. Fu proprio lui a dire ad Arpioni di essere bussola e telescopio per le nuove generazioni, come scrive nella prefazione del libro il cardinale Silvano Piovanelli. Mentre il
presidente dellOpera, Gabriele Pecchioli, ricorda come
lespressione pi caratteristica di Arpioni di fondo sia linvito a non perdersi in chiacchiere e tornare sempre allessenzialit della vita cristiana.
Oggi lOpera prosegue il suo servizio dando vita a
campi scuola a Castiglione della Pescaia e a Pian degli
Ontani, forte delleredit di La Pira e della testimonianza sul campo di Pino Arpioni. E facendo tesoro anche
dei consigli pratici di Paolo VI e di Giovanni Paolo II
che pi volte hanno ricevuto i giovani toscani in udienze private. Papa Montini, amico di lunga data di La Pira, nel 1975 dette persino vita a un vivacissimo botta e
risposta con Arpioni, rivelando cos locchio lungo
dellantico assistente dei giovani universitari. E suggerendo anche con consigli pratici, con linvito a saper
studiare il passato per essere avanguardia nellevangelizzazione. E a questo proposito annunci proprio a questi
giovani con la battuta ora facciamo indiscrezioni da
sala stampa le linee essenziali della Evangelii nuntiandi che a breve avrebbe firmato. Nel 1982, alla pre-

VI

Giorgio La Pira e Pino Arpioni al villaggio La Vela nel 1972

senza di madre Teresa in partenza per il Libano, Papa


Wojtya ricord ai rappresentanti dellOpera La Pira
che non avrebbe alcun senso studiare il problema della
pace solo dal punto di vista accademico, astratto se
proprio la pace non fosse uno stile di vita personale e
quotidiano.
Consigli pratici che Arpioni ha fatto propri, aggiungendoli alle esperienze vissute alla scuola fiorentina del
cardinale Dalla Costa, con don Facibeni, don Bensi,
Fioretta Mazzei ma soprattutto La Pira. Dal 1951 Arpioni al fianco proprio del sindaco La Pira nella veste di
assessore e di responsabile dei cantieri di lavoro. Il rapporto con La Pira decisivo per comprendere Arpioni e
il suo stile di educatore: basti pensare che il professore visse nella sede dellOpera, che oggi porta il suo
nome, gli ultimi sette anni della sua vita, confrontandosi con i giovani su i pi scottanti temi di attualit. Dalle
sue idee sono scaturiti anche intensi dialoghi avviati dai
giovani toscani con gli anglicani, gli ortodossi greci, il
mondo russo e i loro coetanei israeliani e palestinesi.

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