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LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO
Unicuique suum
Anno CLIV n. 1 (46.543)
POLITICO RELIGIOSO
Non praevalebunt
Papa Francesco celebrando la quarantasettesima giornata mondiale indica da dove ripartire per portare giustizia e verit a tutti gli uomini
NOSTRE
INFORMAZIONI
In data 2 gennaio, il Santo
Padre ha accettato la rinuncia
al governo pastorale dellArcidiocesi di Tororo (Uganda),
presentata da Sua Eccellenza
Reverendissima
Monsignor
Denis Kiwanuka Lote, in conformit al canone 401 1 del
Codice di Diritto Canonico.
Al centro
la famiglia
Una donna a Baghdad (Afp)
Provvista di Chiesa
Alla famiglia, tema del prossimo sinodo dei vescovi, dedicato per intero il numero di gennaio del mensile donne chiesa mondo con articoli di Maria Pia Sacchi Musini,
Francesca Romana de Angelis, Silvia Guidi e Cristian Martini Grimaldi. Agnese, la santa del mese,
raccontata dallo scrittore e giornalista Dario Fertilio. Con questo numero anche la prima pagina dedicata alla riflessione sulla teologia della
donna.
IN
ALLEGATO
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 2
Ianukovich
risponde
agli europeisti
ucraini
Rousseff
rassicura
sulla crescita
brasiliana
BRASILIA, 2. Nel tradizionale messaggio di fine anno, il presidente del
Brasile, Dilma Rousseff, ha contestato con forza quella che ha definito
una guerra psicologica fatta da alcuni settori delleconomia e della finanza. Secondo la leader brasiliana,
appunto tale la diffusione, a suo
giudizio senza avallo nei fatti, di
previsioni su un possibile regresso
economico del Paese.
Rousseff ha detto che, al contrario, sotto questo aspetto il 2014 sar
un anno ancora migliore di quelli
appena trascorsi. Dobbiamo ha
detto il capo di Stato sempre agire
in maniera produttiva e positiva, cercando di trovare soluzioni e non amplificare i problemi. Se alcuni settori,
per qualsiasi motivo, alimentano sfiducia, specialmente sfiducia ingiustificata, questo molto negativo. La
guerra psicologica pu frenare investimenti e ritardare iniziative.
Rivolgendosi
ai
concittadini,
Rousseff li ha dunque invitati a entrare nel 2014 con tutta lenergia e
lottimismo con la certezza che la vita continuer a migliorare.
Aumenta il salario
minimo
in Guatemala
GUATEMALA, 2. A partire da ieri, il
salario minimo in Guatemala aumentato del 5 per cento. I salari pi
bassi, quelli dei lavoratori delle maquiladoras, le fabbriche di assemblaggio, in massima parte di propriet
straniera, salgono allequivalente di
267,35 dollari mensili. Nel settore
agricolo, laumento porta il salario
minimo a 303,61 dollari. Il limitato
aumento salariale, stabilito dal Governo del presidente Otto Prez Molina, molto distante dalle richieste
delle organizzazioni dei lavoratori,
secondo il quale era necessario accrescere le retribuzioni almeno del
30 per cento. Di contro, gli imprenditori proponevano aumenti del 3,3
per cento.
LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO
Unicuique suum
POLITICO RELIGIOSO
Non praevalebunt
aveva annunciato anche possibili attacchi contro obiettivi russi fuori dal
Caucaso. E una mano potrebbe arrivare dagli Stati Uniti: funzionari
della sicurezza americana sono infatti pronti a scendere in campo nella citt sul Mar Nero per svolgere
un ruolo di collegamento, lasciando
alle autorit russe la responsabilit
complessiva della sicurezza a Sochi.
Riforme e sacrifici
dalla politica
per un futuro di speranza
ROMA, 2. Un nuovo forte appello
alla politica, chiamata a dare risposte qui e ora soprattutto ai giovani e a mettere in atto lungimiranti
e continuative scelte di governo
con le quali devono misurarsi partiti, forze sociali e Parlamento, questultimo oggi pi che mai bisognoso di nuove regole per riguadagnare il suo ruolo centrale. questo uno dei passaggi pi significativi del messaggio di fine danno del
presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano. Il capo
dello Stato ha ricordato come il
2013 sia stato tra i pi pesanti e
inquieti che lItalia ha vissuto da
quando diventata Repubblica.
Lanno che sta per iniziare ha
detto pu e deve essere diverso
per il Paese e per quanti hanno sofferto duramente.
Nel corso della diretta televisiva
seguita da oltre sette milioni di persone, Napolitano ha anche citato
brani di alcune lettere spedite al
Quirinale da cittadini che si trovano in situazioni di difficolt per la
crisi economica. Un modo per rispondere indirettamente alle violenze verbali e alle tendenze distruttive del dibattito pubblico, richiamando piuttosto a una assunzione di responsabilit nei confronti
delle fasce pi deboli della popola-
Bloccata parte
della riforma
sanitaria
di Obama
WASHINGTON, 2. Un giudice della Corte suprema americana ha
bloccato ieri uno dei punti pi
controversi della riforma sanitaria
promossa dal presidente Obama.
Il giudice Sonia Sotomayor ha
infatti deciso di sospendere temporaneamente quella norma che
avrebbe costretto anche i gruppi
con affiliazione religiosa a fornire
copertura assicurativa ai propri
dipendenti che intendono usare
la cosiddetta pillola del giorno
dopo. La Corte ha cos accolto la
richiesta di una congregazione di
suore cattoliche. Ora lAmministrazione sar chiamata a trovare
un compromesso.
Proprio lobbligo di copertura
assicurativa in materia di contraccezione rappresenta uno dei punti pi discussi della riforma firmata dal presidente Obama il 25
marzo del 2010, e il cui obiettivo
dichiarato l'aumento del numero delle persone tutelate dal sistema sanitario (32 milioni in pi) e
la diminuzione della spesa pubblica.
Nel frattempo, la Corte suprema ha ricevuto ieri dallo Utah la
richiesta di sospendere la sentenza federale che ha permesso i matrimoni tra omosessuali nello Stato. Domani si sapr se la Corte
accetter di esaminare il caso.
direttore responsabile
Carlo Di Cicco
vicedirettore
caporedattore
Gaetano Vallini
segretario di redazione
Laeroporto dellAvana
Piero Di Domenicantonio
Parlamentari
italiani
in visita nelle carceri
direttore generale
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presidente del Lingotto, John Elkann, in un messaggio ai dipendenti. Lemozione con cui oggi vi
scriviamo si legge nel testo
quella del vedere il frutto di quattro anni e mezzo di lavoro per arrivare alla piena integrazione industriale e culturale; siamo certi che
questa emozione sia condivisa dagli oltre 300.000 di voi che nel
mondo sono parte di questo storico
giorno per Fiat e Chrysler. Parziale soddisfazione stata espressa
dai sindacati italiani, che chiedono
investimenti.
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LOSSERVATORE ROMANO
pagina 3
Dopo un 2013 che ha fatto registrare un drammatico aumento del numero dei morti
Due persone uccise ad Alessandria negli scontri tra polizia e manifestanti pro Mursi
Violenze in Egitto
A met febbraio
le elezioni in Libia
per lAssemblea
costituente
TRIPOLI, 2. Sempre pi certezze
sul cammino verso la Costituzione libica: le elezioni per lassemblea costituente sono infatti state
fissate per met febbraio.
La novit stata annunciata
dallalta Commissione nazionale
per le elezioni, senza per specificare la data precisa. Le operazioni di registrazione per votare
la costituente sono terminate ieri
con poco pi di un milione di
iscritti, la maggior parte dei quali
giovani. Il maggior numero di registrazioni avvenuto nella capitale. Il termine ultimo era stato
posticipato ripetutamente nelle
settimane scorse, a causa del basso numero di iscritti.
La costituente sar composta
da sessanta membri eletti e divisi
equamente tra le tre regioni: Tripolitania (ovest), Fezzan (sud) e
Cirenaica (est). Sei seggi saranno
assegnati a donne, mentre altri
sei saranno divisi tra le tre minoranze: tebu, tuareg e amazigh
(berberi). I candidati per la costituente sono 649, di cui cinquantaquattro donne, mentre per
quanto riguarda le minoranze si
presenteranno quattordici tebu e
sei tuareg. Gli amazigh ne restano esclusi, lamentando la loro
marginalizzazione come ai tempi
di Gheddafi, oltre al riconoscimento nella nuova Costituzione
delle loro peculiarit culturali.
I candidati saranno distribuiti
su undici distretti elettorali: Sirte,
Misurata, Tripoli, Zawya, Sabha,
Ubari, Gadames, Al Batnan, Al
Jabal Al Akhdar, Bengasi e
Ajdabiya. Secondo la dichiarazione costituzionale del 2011, a elezioni avvenute, lassemblea avrebbe quattro mesi di tempo per redigere una nuova Costituzione e
una volta pronta sottoporla, entro un mese, a referendum.
La formazione della costituente sarebbe dovuta essere una delle priorit del Congresso generale
nazionale eletto nel luglio del
2012, ma la crisi politica, problemi burocratici e linstabilit hanno causato ritardi. La novit rispetto agli altri anni che anche
i militari potranno partecipare al
processo elettorale.
JUBA, 2. Il presidente del Sud Sudan, Salva Kiir Mayardit, ha proclamato lo stato di emergenza in due
Stati, quello di Jonglei e quello di
Unity, dove sono in corso violenti
scontri tra le forze di governo e i ribelli fedeli allex vicepresidente Riek
Machar. Lo rende noto lo stesso Governo di Juba su Twitter, mentre
lemittente Al Jazeera riferisce che
lesercito governativo ha inviato migliaia di militari a Bor, la capitale
dello Jonglei, passata laltro ieri sotto il controllo dei ribelli. Lemittente
aggiunge che gli scontri stanno continuando anche su altri fronti, come
ad esempio Mayom e Malakal.
La dichiarazione dello stato di
emergenza coincide con il previsto
avvio dei negoziati tra le fazioni rivali oggi ad Addis Abeba, in Etiopia, dove si cercher di mettere fine
al conflitto scoppiato il 15 dicembre
nella capitale tra reparti contrappostri della Guardia repubblicana e poi
dilagato in altre zone del Paese. Secondo la missione locale dellO nu,
sono morte migliaia di persone e
duecentomila civili sono stati costretti ad abbandonare le proprie case.
Il portavoce del Governo etiopico,
Getachew Reda, ha detto che i colloqui puntano a monitorare i meccanismi del cessate il fuoco. Ma
anche su questo obiettivo minimo le
previsioni restano incerte.
Il leader nordcoreano
agita la minaccia atomica
PYONGYANG, 2. Il leader nordcoreano, Kim Jong-un, ha minacciato,
per il 2014, un disastro nucleare
nella penisola asiatica se si dovesse
arrivare a una nuova guerra, avvertendo che neanche gli Stati Uniti
potrebbero ritenersi al sicuro. Se
scoppia di nuovo una guerra nella
penisola, questa causer un disastro
nucleare massivo e gli Stati Uniti
non ne saranno indenni ha dichiarato Kim in un messaggio diffuso
dalla tv e dalla radio nazionale in
occasione del consueto discorso di
fine anno. Siamo di fronte ad una
situazione nella quale anche un piccolo incidente militare accidentale
pu condurre ad una guerra totale
ha avvertito il leader di Pyongyang.
La parte pi ampia del discorso
di Kim il secondo dalla salita al
potere nel dicembre 2011 dopo la
morte del padre, Kim Jong-il
stata comunque dedicata agli sforzi
per creare un clima favorevole per
migliorare i rapporti tra le due Coree e per il varo delle riforme economiche, senza dimenticare loscura
vicenda che ha portato alla fucilazione per alto tradimento, appena
poche settimane fa, di suo zio Jang
Song-thaek, ex numero due del regime comunista. Faremo sforzi
massicci per migliorare le relazioni
tra nord e sud ha assicurato Kim,
auspicando che Seoul possa avere
un analogo comportamento al fine
di una reale riuscita di un clima di
collaborazione. Kim non ha per
formulato novit rispetto al proposito di ricostruzione economica unita allo sviluppo nucleare gi espresso in primavera, se non rimarcando
che per un Paese prospero e per il
miglioramento del tenore di vita
della popolazione dobbiamo puntare allagricoltura come uno degli
elementi principali del nostro impegno. Priorit, poi, ai settori delle
costruzioni e della tecnologia.
BANGUI, 2. Nella Repubblica Centroafricana e in particolare nella capitale Bangui, tornata teatro da un
mese di scontri tra milizie contrapposte, si registrano violenze contro
i bambini a livelli senza precedenti.
Lo ha denunciato Souleymane Diabate, rappresentante nel Paese
dellUnicef, il fondo dellOnu per
linfanzia, dopo gli scontri che hanno colpito Bangui allinizio di dicembre. Secondo Diabate, sempre
pi bambini vengono reclutati in
gruppi armati e sono presi direttamente di mira in atroci attacchi di
rappresaglia: sono necessarie azioni
concrete di prevenzione. LUnicef
ha verificato sedici casi di uccisioni
deliberate di bambini, alcune in
modo atroce, oltre a sessanta episodi di sparatorie nelle quali sono stati feriti bambini.
La situazione nel Paese resta
drammatica e finora non servito a
riportare almeno unapparenza di
normalit il dispiegamento di contingenti stranieri, quello inviato dalla Francia e la Misca, la missione
dei Paesi confinanti passata lo scorso 19 dicembre, per mandato del
Consiglio di sicurezza dellO nu,
sotto il comando dellUnione africana. Nonostante alcuni interventi
andati a buon fine, soprattutto a
Bangui, si ancora lontani dallottenere il previsto disarmo delle mili-
zie, quelle degli ex ribelli della Seleka, autori del colpo di Stato che
lo scorso marzo ha deposto il presidente Franois Boziz, e quelle rimaste fedeli a questultimo o, comunque, contrapposte alla Seleka.
Le conseguenze per la popolazione di un Paese gi in precedenza
tra i pi poveri al mondo sono state
rese drammaticamente pi pesanti
dalla guerra civile. Il Programma
alimentare mondiale (Pam) dellOnu ha lanciato un appello ai donatori per raccogliere 107 milioni di
dollari per assistere 1.250.000 persone nei prossimi otto mesi. Nellimmediato, sono proprio i bambini
sotto ai cinque anni le persone pi
a rischio. Ci serve urgentemente il
sostegno dei donatori per non rimanere senza cibo gi a gennaio,
ha dichiarato Denise Brown, la responsabile del Pam per lAfrica occidentale, che sta coordinando a
Bangui gli interventi. Brown ha aggiunto che dal 5 dicembre, data
nella quale sono riprese le violenze
a Bangui, lagenzia dellOnu ha
fornito assistenza a 174.000 persone
nella capitale, 41.500 a Bossangoa e
21.500 a Bouar. Linsicurezza il
nostro maggior problema, ha detto ancora Brown, chiedendo alle
parti belligeranti di garantire la libert di movimento degli operatori
umanitari.
Liberati in Myanmar
gli ultimi prigionieri politici
NAYPYIDAW, 2. Importante svolta
nel Myanmar. Il Governo di
Naypyidaw ha infatti reso noto che
dal primo gennaio il Paese asiatico
non ha pi prigionieri politici.
Gli ultimi cinque dissidenti sono
stati liberati marted scorso, dopo
che il presidente, Thein Sein, aveva
annunciato la grazia per tutte le
persone detenute per reati politici.
Si tratta di un provvedimento
molto atteso dalle cancellerie occidentali che se confermato spalancherebbe la strada al ritorno alla
democrazia in Myanmar dopo i
lunghi anni di regime militare, e
consentirebbe di fare partire con
maggiore determinazione gli intensi
programmi di sostegno allo sviluppo e di investimento.
Primo leader di un Governo civile (da novembre del 2010), anche se
sostenuto dai militari, Thein Sein
ha avviato una serie di importanti
riforme politiche e sociali, grazie
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 4
Non lo vedo
ma continuo a cercarlo
Il secolo
incapace
di finire
di SILVIA GUIDI
Societ degli Spettroscopisti Italiani (1871), che nasce con un programma di ricerca in fisica solare
ma ha un approccio multidisciplinare, volto a promuovere lo scambio tra astronomi e chimici, fisici,
meteorologi, e cos via che si interessano di spettroscopia. Lorgano
della societ, le Memorie della Societ degli Spettroscopisti Italiani,
oggi considerato la prima rivista
specializzata in astrofisica, in particolare per i suoi contributi sulla fisica solare. Qui Secchi e Tacchini
pubblicano non solo i loro articoli
ma anche splendidi disegni e tavole
cromolitografate delle protuberanze
solari, da loro osservate e messe a
confronto con quelle disegnate da
Giuseppe Lorenzoni allO sservatorio di Padova, anchegli membro
attivo di questa societ, destinata
nel tempo a diventare lattuale Societ Astronomica Italiana (1920).
Nel recente volume Alle origini
dellastrofisica italiana: il carteggio
Secchi-Tacchini 1861-1877, curato da
chi scrive (Inaf-Osservatorio Astronomico di Palermo) e da Antonella
Gasperini (Inaf-Osservatorio Astrofisico di Arcetri), emerge in maniera molto chiara il contributo che i
due astronomi hanno dato nel porre le basi per la nascita dellastrofisica in Italia, e non solo. La loro
corrispondenza ricchissima di riferimenti e di scambi con altri colleghi che allestero si occupavano
delle stesse tematiche e che hanno
fondato lastrofisica europea e statunitense.
Tuttavia non solo linteressante
aspetto scientifico ma anche quello
umano che rende la lettura del carteggio appassionante e coinvolgente. Le paure, i timori, la rabbia, le
delusioni, lo sconforto, lentusiasmo, lamor proprio, la difesa appassionata del proprio lavoro, le invidie, le gelosie, le rivalit, le mosse
politiche, gli affari di famiglia, le
confidenze: tutto passa attraverso il
fitto carteggio (ben 350 lettere) che
Secchi e Tacchini si scambiano e da
cui emerge un rapporto vero, sincero, genuino, in cui prevalgono gli
interessi comuni, al di l delle loro
profonde differenze di et, di carattere, di pensiero, di scelte di vita.
Laffetto spontaneo tra i due si
coglie, da una parte, dagli inviti insistenti di Tacchini perch Secchi si
fermi a Modena a casa sua per
mangiare insieme lo zampone, come pure dalla sua pronta offerta di
cercare appoggi politici per salvare
dalla confisca losservatorio del
Collegio
Romano;
dallaltra,
dallinvio di bottiglie di elisir di eucaliptus da parte di Secchi, preoccupato dalle febbri ricorrenti del
suo amico, e dalle sue raccomandazioni per la sua salute, nonch
dallappoggio ai progetti scientifici
di Tacchini, come la creazione di
un osservatorio astronomico sullEtna.
Il carteggio tra Secchi e Tacchini
in definitiva evidenzia un ritratto a
tutto tondo dei due personaggi e
della loro epoca. Per questo, nel
volume gi citato, il carteggio
preceduto da due saggi introduttivi, di cui il primo descrive il contesto storico e culturale in cui i due
scienziati hanno vissuto e il secondo ripercorre le vicende della ricostruzione del carteggio, che presenta aspetti del tutto fortuiti. Le lettere di Tacchini a Secchi sono infatti
conservate presso la Pontificia Universit Gregoriana e di esse era no-
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 5
Stranieri
molto familiari
Ci che pi desideriamo
Tra i documenti conservati nellarchivio dellIstituto Paolo VI di Brescia figura lappunto inedito, che qui pubblichiamo, nel quale il futuro Pontefice manifestava lo stupore del credente di fronte al mistero del Natale.
Questo laspetto fondamentale del Natale: in quel giorno la grazia
di Dio si mostrata salvatrice per tutti gli uomini; ... apparve la
bont e lamore di Dio Salvatore nostro verso lumanit. Come se il
cielo si aprisse, e la luce del sole divino piovesse sul mondo, e lo inondasse di ci che pi noi possiamo desiderare, dessere amati; di ci che
pi noi possiamo invocare, dessere salvati; di ci che pi pu trasformare la nostra filosofia della vita e delluniverso, quel giorno benedetto
di Natale ci fu appunto rivelato: Dio ci ama, Dio ci salva, Dio ci apre il
suo disegno, tenuto nascosto nei secoli (Col. 1, 26), il disegno duninfinita misericordia.
Paolo
Ritratti della Vienna del Novecento in mostra alla National Gallery di Londra
E Shanghai
chiuse le porte
agli ebrei
abbandonandola, Ria non volle sopravvivere a quella terribile delusione, e si tolse la vita. Era il 28
dicembre 1911. La madre, sconvolta, come si pu immaginare, volle
che fosse dipinto un ritratto della
figlia cos drammaticamente perduta. Lincarico fu affidato a Gustav
Klimt, il ritrattista pi ricercato a
Vienna in quegli anni. Aranka era
nipote di Joseph Pulitzer, il famoso giornalista e ricco editore che
dedicata al ritratto nella Vienna Gustav Klimt, Ludwig van Beethofin-de-sicle: Facing the Modern: ven, Egon Schiele e Gustav
The Portrait in Vienna 1900. Mahler, tutte prestate dal Museum
Lesposizione, concepita da Chri- Karlsplatz di Vienna.
Il percorso comincia con il costopher Riopelle e curata da Gemma Blackshow, ha ravvivato lau- siddetto periodo Biedermeier, lo
tunno londinese alla National Gal- stile romantico dinizio Ottocento
lery e chiuder a met gennaio di moda nella borghesia mitteleu2014. Il grande ritratto postumo di ropea desiderosa di normalit doRia Munk, che Klimt inizi intor- po le guerre napoleoniche, un peno al 1917, fu ritrovato incompiuto riodo rappresentato da artisti come
nel suo studio dopo la morte Frederich von Amerling e Ferdidellartista nel febbraio 1918, e con- nand Georg Waldmller. I loro risegnato ad Aranka Munk. La gio- tratti furono poi riscoperti dai pitvane Ria, in piedi su un elegante tori moderni della Vienna del 1900.
sfondo di fantasie floreali, immersa Il visitatore si aggira quindi tra imin una raffinata freschezza decorata magini di bambini e famiglie, di
da mille colori, ci offre un sorriso artisti e intellettuali, di uomini e
sognante. Klimt non ha finito di donne nei loro ruoli coniugali e
decorare il suo abito, in primo pia- professionali ritratti tra il 1867 e il
no restano solo tracce di carbonci- 1918. Quel periodo prometteva riforme e benessere, rinnovamento e
no per uno schizzo preliminare.
La mostra di Londra, dedicata tolleranza, ma fin per generare il
alla ritrattistica fiorita nella capita- dramma della guerra mondiale e
le asburgica intorno al 1900, pro- lincubo dei totalitarismi.
prio nel primo germogliare dellarPrima della sala conclusiva con
te moderna, offre la possibilit di opere non finite o abbandonate
ripercorrere un periodo straordina- perch deludevano le aspettative
rio della Vienna imperiale, tra i pi degli artisti o dei committenti, una
importanti nella storia europea. In sala dedicata al ritratto come diuna citt multinazionale, multietni- chiarazione damore a ricordo di
ca e multireligiosa, gli artisti a un defunto, ed qui che sono
differenza dei loro
contemporanei a PariIn una citt multietnica e multireligiosa
gi, Monaco e Berlino
erano incoraggiati
gli artisti erano incoraggiati
dai committenti a cona concentrarsi sullimmagine del singolo
centrarsi sullimmagine
dellindividuo perch
Riprodurre i cari scomparsi
cos richiedeva il merdivenne una forma di memoria
cato locale.
Ritratti divenuti celebri icone di questo periodo di- esposti i ritratti di Ria Munk dipinti da Gustav Klimt, Egon pinti da Klimt. Accanto ai pi vivi
Schiele, Richard Gerstl, Oskar Ko- colori che ritraggono persone vive,
koschka e Arnold Schnberg so- le maschere mortuarie e i ritratti di
no esposti accanto a opere di arti- persone amate e perdute, tra cui
sti meno celebri ma comunque im- quelli di Ria, ispirano nelle sale
portanti, come Broncia Koller e dellesposizione uninquietante senIsidor Kaufmann. Esposti alla Na- timento del carattere effimero di
tional Gallery di Londra sono di- tanta umanit. La mostra londinepinti provenienti dalle collezioni se ricostruisce le mutevoli identit
pi importanti dAmerica e dEu- di artisti e committenti, amici e faropa, tra cui opere che raramente miliari, intellettuali e vip di una
lasciano le pareti del Castello del societ di un altro tempo e di un
Belvedere di Vienna o del Museum altro spazio. E alla fine il visitatore
of Modern Art di New York, ac- resta con un senso allo stesso temcanto a immagini poco conosciute, po di meravigliata curiosit e
eppure notevoli, provenienti da struggente malinconia, perch sono
piccole collezioni pubbliche e pri- tante le fattezze umane dipinte e
vate. La maggior parte delle opere cos vari gli stili pittorici, ma viene
sono su tela, ma i visitatori posso- da domandarsi: dove sono ora tutno ammirare anche disegni e le im- te queste persone? Che senso ha
pressionanti maschere mortuarie di avuto la stesura di tanti colori?
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 6
La riconciliazione
segno del Vangelo
Per la famiglia
e la sua dimora
STRASBURGO, 2. Da Strasburgo a
Praga per costruire lunit tra i cristiani. La citt francese ha salutato
ieri, 1 gennaio, le decine di migliaia
di partecipanti al tradizionale incontro europeo dei giovani e dalla cattedrale gotica il priore della comunit ecumenica, fratel Alois, ha annunciato che il prossimo raduno
continentale si svolger nella capitale della Repubblica Ceca, dal 29 dicembre 2014 al 2 gennaio 2015. Il
cardinale e arcivescovo di Praga,
Dominik Duka, e il presidente del
Consiglio ecumenico delle Chiese
ceche, pastore Daniel Fajfr, sono
giunti a Strasburgo per sottolineare
levento. Cari giovani amici ha
detto il porporato con gioia che
vi invito allincontro internazionale
dei giovani cristiani preparato dalla
Comunit di Taiz nella Repubblica
Ceca, a Praga, citt che si trova nel
cuore dellEuropa e che, sin dallinizio della nostra storia, stata un
centro spirituale e culturale non solo del nostro Paese, ma di tutta
lEuropa centrale.
Quella di Praga sar dunque la
nuova tappa nel cammino per lunit tra i cristiani. Nella meditazione
della sera del 31 dicembre fratel
Alois ha ricordato il senso di questo
itinerario spirituale: Se cerchiamo
una riconciliazione tra i cristiani,
non per essere pi forti. Non
nemmeno per ripiegarci su noi stessi. No, noi cerchiamo la riconciliazione dei cristiani perch essa sia un
segno di Vangelo, e possa diventare
un fermento di avvicinamento tra
gli uomini e tra i popoli.
In questa prospettiva, si proietta
dunque il lavoro della Comunit di
Taiz per tutto il 2014. Lo ha sotto-
Iniziativa della Federazione mondiale luterana da attuare ogni mese del 2014
Ortodossi e battesimo
MOSCA, 2. Fra i documenti approvati dal sinodo della Chiesa ortodossa russa svoltosi il 25 e 26 dicembre a Mosca ne figura uno dedicato al battesimo dei bambini
nati in caso di surrogazione di
maternit nella fecondazione assistita dalle cosiddette madri
portanti. Nel testo, riportato in
sintesi dal blog Parlons dorthodoxie, si ricorda che ogni bambino pu essere battezzato nella fede
di coloro che chiedono tale sacramento per lui: Un bambino non
responsabile delle azioni dei suoi
genitori e non colpevole del fatto
che la sua venuta al mondo derivi
da tecnologie riproduttive condannate dalla Chiesa. Il patriarcato
di Mosca, pur ribadendo la sua
contrariet a tale pratica oggi autorizzata in Russia, non nega dunque il battesimo ma raccomanda di
procedere al rito solo a unet in
cui il minore possa prendere e assumersi gli impegni sacramentali
davanti a Dio.
Nel documento si aggiunge tuttavia che il bambino pu ricevere
il battesimo anche in tenera et a
condizione che i suoi genitori facciano atto di conversione e si impegnino a educare il piccolo nella
fede cristiana e in obbedienza alla
parola del Vangelo. Agli occhi della Chiesa ortodossa russa la surrogazione di maternit un metodo
riproduttivo inaccettabile: si sottolinea il lato snaturato di tale
pratica che avvilisce la dignit
umana della donna e la sua nobile
vocazione di madre, in quanto il
suo corpo non considerato che
una sorta di incubatrice, una macchina. Com noto, infatti,
nellambito della fecondazione assistita, la madre portante quella donna che si assume limpegno
di portare avanti la gravidanza e
di partorire per conto di una cop-
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 7
Il vescovo di Roma a San Pietro per il Te Deum di ringraziamento nellultimo giorno dellanno
E poi pensiamo, noi cittadini romani, pensiamo a questa citt di Roma. Che cosa successo questanno?
Che cosa sta succedendo, e che cosa
succeder? Com la qualit della vita in questa Citt? Dipende da tutti
noi! Com la qualit della nostra
cittadinanza? Questanno abbiamo
contribuito, nel nostro piccolo, a
renderla vivibile, ordinata, accogliente? In effetti, il volto di una citt
come un mosaico le cui tessere sono
tutti coloro che vi abitano. Certo,
chi investito di autorit ha maggiore responsabilit, ma ciascuno di
Occorre fuggire
dalla globalizzazione
dellindifferenza
CAMPOBASSO, 2. Un rinnovato
impegno nella costruzione di una
convivenza fondata sulla verit, sul
lamore e sulla giustizia, fuggendo
dalla globalizzazione dellindifferenza, che fa abituare alla sofferenza dellaltro e induce al disprezzo e
allabbandono dei pi deboli
stato sollecitato da Papa Francesco
nel messaggio indirizzato alla quarantaseiesima Marcia per la pace,
promossa dalla Conferenza episcopale italiana, in collaborazione con
Caritas, Pax Christi e Azione cattolica, che si svolta la sera dellultimo dellanno a Campobasso sul tema scelto dal Pontefice per la
Giornata mondiale del 1 gennaio:
Fraternit, fondamento e via per
la pace. Iniziativa che ha registrato la partecipazione di moltissimi
giovani che, attraversando le strade
del capoluogo molisano, hanno
compiuto alcune tappe significative: dalla mensa Caritas al carcere,
per non dimenticare chi chiede una
nuova opportunit e un futuro migliore. Ad aprire il corteo, forse ancor pi significativamente, la croce di Lampedusa, realizzata da un
falegname dellisola con i legni delle barche dei migranti, per richiamare alla memoria il sacrificio di
quanti sono morti nel tentativo di
approdare in Europa.
Nellomelia della messa celebrata
al termine della marcia, larcivescovo di Campobasso-Boiano, Giancarlo Maria Bregantini, presidente
della Commissione episcopale per i
problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, ha ribadito limportanza dellimpegno per la realizzazione di una societ fondata
sullamore. Per costruire la pace
occorre tanto tempo. Non la si improvvisa mai, ma la si prepara con
cura, con amore, fin nei particolari,
tramite relazioni costruite con amore. Con la stessa tenerezza, una
montagna di tenerezza, con cui
Maria realizz le povere fasce della
grotta di Betlemme. Ma proprio
quella tenerezza ha trasformato
una dimora per animali in una casa
luminosa, la casa di Ges. Dunque, ci vuole pazienza infinita,
per costruire la pace, giorno per
giorno, fedelmente, con tenacia e
caparbiet. Da qui, limportanza
dei piccoli passi, come in una marcia, fatta insieme ai compagni di
strada. la forza del germoglio,
che ci viene dalla contemplazione
del piccolo Bambino Ges, icona
di questo Natale. Quel bambino
che nato anche lui senza documenti, lungo una strada, fuori dai
controlli legali, da due genitori in
precariet, costretto poco dopo a
scappare davanti alla polizia.
Questo il Natale, non caramelloso, ma vero, da contemplare con
amore. La pace esige tempo, pi
tempo che spazio. Nella pace riceviamo ci che veramente siamo.
Ricostituire la pace nel tessuto
umano e culturale significa accogliere linvito divino pi grande:
restare nellAmore di Dio.
Per il presule, che non ha risparmiato critiche allacquisto e alla
produzione di armamenti, il no
alla guerra il s alluomo. Solo
chi porta la pace in mezzo al mondo degno di essere chiamato uomo, perch egli fa del suo simile
un prossimo e del suo prossimo,
un fratello. Eccoci cos, ha aggiunto, al cuore di questa marcia:
riconoscerci e vivere da fratelli,
poich siamo figli dello stesso Padre Celeste. Per noi, di Campobasso, proprio il programma pastorale dellanno che viviamo. Allora sar veramente la citt della pace,
per tutto il 2014. Una meta ambiziosa ma limpida.
Per monsignor Bregantini, la
fraternit parte sempre dallo sguardo con cui io guardo i miei fratelli.
Costruiamo allora ponti e non muri, aratri e non lance. Soprattutto
lottiamo reciprocamente per il lavoro dei giovani, come segno di
una pace fondata sulla vera fraternit, nella condivisione del lavoro.
La guerra, dunque, quel volto
girato altrove, che non si cura del
fratello.
E ripercorrendo idealmente i
luoghi toccati dalla marcia a Campobasso, il presule ha sottolineato
che la pace intercessione e preghiera insistente; scuola di fraternit gi nelle aule scolastiche e nel
lavoro condiviso; risanare le nostre ferite perch divengano feritoie
gi in un carcere, in un passato redento; accoglienza di tutti, per
vincere la cultura dellindifferenza
e dello scarto; sguardo al volto di
Dio e al cuore di Maria, per imparare da loro a stimare, senza permalosit negative, ogni persona.
La pace, ha concluso, proprio il
mondo che attende di attuarsi. Per lapice della sua realizzazione
e rimane sempre la persona, come
ci ha insegnato lo studio accurato
della Pacem in terris.
Inaugurazione
dellanno giudiziario
del Tribunale vaticano
Lottantacinquesimo anno giudiziario del Tribunale dello Stato della
Citt del Vaticano sar inaugurato
sabato 11 gennaio. Alle 9, nella cappella di Maria Madre della Famiglia,
nel palazzo del Governatorato, il
cardinale Raymond Leo Burke, presidente della Corte di Cassazione,
celebrer la messa. Seguir la relazione del promotore di Giustizia,
Gian Piero Milano.
Lutto nellepiscopato
Monsignor Joaquim Gonalves, vescovo emerito di Vila Real in Portogallo, morto nel pomeriggio di
marted 31 dicembre a Pvoa de Varzim, in seguito a un attacco cardiaco. Nato a Revelhe, nellarcidiocesi
di Braga, il 17 maggio 1936, era stato
ordinato sacerdote il 10 luglio 1960.
Nominato vescovo titolare di Ursona
e ausiliare di Braga il 3 agosto 1981,
aveva ricevuto lordinazione episcopale il 18 ottobre dello stesso anno.
Quindi il 19 maggio 1987 era stato
nominato vescovo coadiutore di Vila
Real e il 19 gennaio 1991 era divenuto vescovo di Vila Real, succedendo
per coadiuzione. Il 17 maggio 2011
aveva rinunciato al governo pastorale della diocesi. Le esequie sono state celebrate, nella mattina di gioved
2 gennaio, nella cattedrale di Vila
Real.
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 8
Preghiera silenziosa
alla Salus populi Romani
Al mattino insieme ad oltre centomila fedeli in piazza San Pietro;
nel pomeriggio con la solitaria,
personalissima preghiera nella cappella della Salus populi romani a
Santa Maria Maggiore. Cos Papa
Francesco ha affidato alla Santa
Madre di Dio le speranze del
mondo intero e le attese di giustizia dellumanit, nel giorno in cui
la Chiesa celebra la Giornata mondiale della pace. Cos ieri, mercoled 1 gennaio 2014, dopo aver invitato i fedeli raccolti in piazza
San Pietro per il consueto appuntamento mariano nel giorno di festa a ripetere per tre volte linvocazione a Maria, nel pomeriggio si
recato nella basilica liberiana, per
rinnovare la sua preghiera alla Signora della pace, davanti alla cui
immagine ha sostato per circa venti
minuti.
Nomina episcopale
in Uganda
Omelia della messa nella basilica vaticana per la solennit della Santissima Madre di Dio
Una visita imprevista, quella pomeridiana, svoltasi in forma strettamente privata, anche se per il Pontefice stato quasi impossibile evitare limpatto con le centinaia di
fedeli che in quel momento erano
nel tempio e che si sono improvvisamente accorti di avere il Papa tra
loro. Da notare che, nonostante
lentusiasmo suscitato da quellinsperata opportunit di vedere il
Santo Padre cos da vicino, hanno
tutti rispettato il suo momento di
preghiera silenziosa nella cappella
della Vergine. Nella circostanza il
Santo Padre, che era stato accolto
dal cardinale arciprete Santos Abril
y Castell, ha deposto un bouquet
di rose bianche.
stata la settima volta che Papa
Bergoglio si recato nella basilica
mariana di Roma. La prima fu il 14
marzo dello scorso anno, allindomani dellelezione al Pontificato.
Emmanuel Obbo
arcivescovo di Tororo
Nato il 7 ottobre 1952, nel villaggio di Nagoke/Kirewa, contea
di West-Budama, arcidiocesi di
Tororo, dopo le scuole primarie
entrato nel seminario minore della congregazione religiosa degli
Apostoli di Ges. Successivamente ha studiato presso lEast-African Commercial and Secondary
School di Kampala e presso il
Centre for Continuous Education
dellUniversit Makerere, ottenendo il Pitman certificates in Book
Keeping. Nel 1977 entrato nella
congregazione degli Apostoli di
Ges, dove l8 dicembre 1979 ha
emesso i primi voti. Gli studi di
filosofia (1980-1982) e teologia
(1982-1986) li ha svolti nel seminario degli Apostoli di Ges a
Nairobi. Ordinato sacerdote il 13
dicembre 1986, stato per un anno assistente del maestro dei novizi nel noviziato di Moroto. A
Roma dal 1987 al 1991 per la licenza e la laurea in filosofia presso la Pontificia Universit Urbaniana, rientrato in patria stato
rettore del Philosophicum di Langata (1992-1994), vicario generale
della congregazione e coordinatore pastorale della stessa (19931999), assistente generale per le
comunicazioni sociali (1999-2001)
e rettore del seminario minore degli Apostoli di Ges a Nadiket,
Moroto (2003-2007). Nello stesso
periodo stato anche coordinatore della zona Moroto-Kotido, pro
vicario generale del vescovo di
Moroto, presidente del board of
governors e dello school management committee del Saint Daniel
Comboni Polytechnic, a Naoi,
Moroto. Eletto alla sede residenziale di Soroti il 27 giugno 2007,
ha ricevuto lordinazione episcopale il successivo 6 ottobre.
Isabella Ducrot,
La strada di casa (2014)
Famiglia e teologia
Il nuovo anno si apre con un numero monotematico del
nostro mensile dedicato alla famiglia, che sar oggetto
centrale di riflessioni e analisi nel mondo cattolico in
preparazione al sinodo convocato per lottobre 2014 su
questo tema. Le donne infatti al centro delle relazioni che
tengono insieme la famiglia e la animano, sia per quanto
riguarda gli aspetti quotidiani concreti che per quelli
relazionali e affettivi sono anche centrali nel fare della
famiglia il luogo della trasmissione dellesperienza di fede.
Ma questanno porta anche una novit: per rispondere alla
richiesta, pi volte ripetuta, di Papa Francesco di
approfondire una teologia della donna, in modo da definire
meglio il suo posto nella vita della Chiesa, aggiungiamo
una pagina al nostro mensile dedicata esclusivamente a
questo argomento. Ogni mese un teologo o una teologa
svilupper in questo spazio le sue considerazioni su questa
questione aperta e centrale nella Chiesa di oggi, arricchendo
cos di nuovo alimento la discussione in corso. Abbiamo
deciso di chiedere la collaborazione anche se non
soprattutto a non specialisti del tema. Pensiamo infatti
che gli specialisti in genere gi hanno scritto, e le loro
riflessioni quindi sono disponibili anche senza il nostro
intervento, e poi soprattutto che questo tema cos centrale
nella vita cristiana contemporanea da essere necessariamente
oggetto di pensiero e di proposte da parte di tutti,
soprattutto di tutti coloro che nella loro vita hanno fatto
della riflessione sulla Chiesa un momento centrale. La serie
delle riflessioni teologiche aperta da Pierangelo Sequeri,
teologo molto ammirato e amato, che non si mai dedicato
alla questione femminile in particolare, e proprio per questo
offre unanalisi fresca, nuova, molto stimolante per tutti.
Egli ci dimostra ancora una volta come la teologia possa
diventare pensiero vitale e utile per affrontare i problemi
della vita della Chiesa. Continueremo per alcuni mesi con
queste nuove pagine, per proporre, alla fine di questa
esperienza, una tavola rotonda di discussione delle proposte
fatte, che sar pubblicata. Il nostro intento dare il via ai
lavori, offrendo le fatiche raccolte, per le conclusioni, a
Papa Francesco. (l.s.)
Perch straordinaria?
Era una donna piena di carit, che per
me il vero segno della speranza. Vivevamo in tempi difficili, subito dopo la guerra, era facile essere colti dalla disperazione; lei invece riusciva a trasmetterci una
grande positivit. Era una donna animata
da una grande fede con un alto senso etico: credeva ciecamente nella possibilit di
realizzare una pace duratura fra le nazioni, sebbene fossimo in piena guerra fredda. Certo il conflitto era finito, ma a Tokyo cerano ancora distruzione e miseria.
La Tokyo che conosciamo oggi ha preso
vita solo dopo le olimpiadi del 1964.
Si trovava a Tokyo durante la guerra?
Durante la guerra mio padre mi port
ad Hakone, una cittadina sulle montagne
vicino il Monte Fuji. Ho visto gli aerei volare proprio sopra di noi quando quel
giorno bombardarono la capitale. Dopo i
bombardamenti siamo stati a visitare la
nostra casa, completamente rasa al suolo.
La cosa orrenda di questi raid aerei era
che, pur essendo concentrati in alcune zone della citt, restavano colpite anche aree
Quando ero ancora al primo anno di liceo, una suora ci disse che avremmo potuto vedere con i nostri occhi la reliquia del
santo pi importante del Giappone. Io
avevo conosciuto Francesco Saverio sui libri di scuola. Era il 1949: erano passati
quattrocento anni da quando per la prima
volta nel lontano 1549 il grande gesuita
mise piede in Giappone. Non mi aspettavo dunque di trovare una reliquia cos ben
conservata. Avevo letto delle storie sul
corpo di Francesco Saverio, dicevano che
anni dopo la sua morte, quando il corpo
venne sottoposto a una visita per verificarne lo stato di decomposizione, se punto
sulladdome, rilasciava ancora del sangue
proprio come fosse vivo. Ma pensavo fossero solo storie. Quando il braccio di
Francesco Saverio arriv nella chiesa di
Kjimachi andammo a vederlo. Ricordo
che era il suo braccio destro, lo stesso
braccio che utilizz per battezzare migliaia di persone. Ebbi uno shock molto
forte. Pensai a tutti quei cristiani che conoscevo: erano tutti eredi delle gesta compiute con quel braccio. Le dita erano cos
ben conservate che sembravano quelle di
un anziano, non certo quelle di una mummia di quattro secoli.
A che et si poi battezzata?
donne chiesa mondo women church world mujeres iglesia mundo femmes glise monde donne chiesa mondo women church world mujeres iglesia mundo femmes glise monde donne chiesa mondo
Juliana Bollini, Papai meu!
(2011)
Si ritrovano in lei
le caratteristiche della donna
che Montini vedeva pronta al voto
e in grado di giovare alla societ
da renderlo utile al bene di tutti. Una convinzione maturata senza dubbio sullesperienza
vissuta in casa.
La mamma di Giovanni Battista, Giuditta
Alghisi, donna di buona cultura sia grazie
alla famiglia di origine (che le consente di essere educata dalle Marcelline, nel collegio milanese di via Quadronno); sia grazie alla famiglia acquisita, dove fede e cultura si mescolano rafforzandosi reciprocamente e allargandosi
alle vicende socio-politiche contemporanee,
lette sempre in una prospettiva provvidenziale.
Dalla prima parte del carteggio montiniano
(1914-1923), pubblicata nel 2012 dallIstituto
Paolo VI, e dalle lettere degli anni 1928-1929
che ho il privilegio di aver letto come collaboratrice della prossima tranche dellepistolario,
emerge limportanza per Montini di alcune figure femminili, e quanto esse abbiano contato
nella formazione del suo particolare femminismo. Tra tutte, proprio le lettere della e alla
mamma si rivelano fondamentali.
con lei che Giovanni Battista dialoga fittamente, facilitato dallestrema confidenza che
ambedue hanno con il mezzo epistolare, ma
soprattutto da una speciale affinit di sentimenti. La mamma scrive al figlio con cadenza
regolare (preferibilmente nei pomeriggi festivi,
dedicati in particolare ai rapporti familiari e
amicali), provvedendo a illustrargli tutte le novit di famiglia dalla salute, ai viaggi, agli
impegni di lavoro o di carit e non lesinando raccomandazioni riguardo la sua salute delicata. Don Battista non altrettanto costante
nelle risposte; ma non lascia mancare mai per
troppo tempo sue notizie e, anche nelle lettere
per lo pi indirizzate genericamente ai familiari (Carissimi ne laffettuosa e consueta
intestazione), si percepisce che la sua interlocutrice diretta la madre, attraverso cui sono
filtrate le informazioni che arrivano a Roma
da Brescia, da Verola, dal Dosso, o dai luoghi
di vacanza frequentati dalla famiglia. Scrive
don Battista l8 dicembre 1929: Ricevo puntualmente le vostre lettere e mi fanno sempre
piacere. Ve ne ringrazio affettuosamente: esse
duplicano la mia vita, facendomi partecipare
alle cose di cost, che son sempre care, e, viste
Giuditta Alghisi con i suoi figli in una fotografia del 1906 (Giovanni Battista il primo a sinistra)
zione alla vita sociale e politica, a frequentazioni formative), insieme alle testimonianze
biografiche che ne rimangono.
Si ritrovano dunque in lei tutte le caratteristiche della donna che Montini vedeva pronta
al voto e in grado, anche attraverso questo
strumento, di giovare alla societ. Ed probabilmente pensando a questa ideale figura femminile che non rinuncia a essere sposa e
madre ma, grazie alle qualit acquisite con lo
studio e la riflessione, riesce ad agire per il bene di tutti che Paolo VI volle un collegio
dove le giovani donne, applicandosi agli studi
senza trascurare le esigenze dello spirito, potessero sviluppare i loro talenti non per carrierismo o per quella che oggi diremmo una rivendicazione di genere, ma in virt di una carit intellettuale capace di esprimere il meglio
del genio femminile e di spenderlo per gli altri. Con il lavoro che facciamo al Santa Caterina, interpretando il mutare dei tempi ma
senza farci condizionare dalle mode, ci impegniamo a non deluderne le attese.
Storia di Olimpia
di SILVIA GUIDI
Staremo in vedetta
Oh, carissimo, non crederti ozioso
Non tutti debbono compiere
lo stesso lavoro e non tutti
maneggiare lo stesso strumento
di FRANCESCA ROMANA
DE ANGELIS
n viso dai lineamenti regolari e una rotondit adolescente, occhi grandi, vellutati e uno sguardo appena malinconico, come se vedesse la vita
che aveva davanti. Nel ritratto che
resta di lei, Olimpia indossa una
veste sontuosa con una gorgiera
alla moda spagnola del tempo. A
stemperare la rigida preziosit
dellinsieme, sui capelli morbidamente raccolti una delicata accon-
VI
Il romanzo
Mamma, ti posso
parlare?
epistolare: ai familiari, alle amiche, agli umanisti, ai teologi protestanti in un dialogo intenso e
coinvolgente che celebra insieme
lamore umano e quello divino.
Convinta che ogni terra patria a chi forte affronta con coraggio le tappe del loro triste esilio: Kaufbeuren, Wrzburg e infine Schweinfurth dove vivono il
lungo assedio della citt e si salvano grazie a una avventurosa fuga.
Coperta di stracci e divorata da
una febbre ardente Olimpia approda infine nella dotta Heidelberg. Non possiedono pi niente,
anche i libri e i manoscritti sono
andati perduti, ma i due sono salvi. Sembra aprirsi finalmente un
periodo di pace: Andreas ottiene
una cattedra di medicina alluniversit, Olimpia insegna latino e
greco e riscrive quanto ricorda
delle sue opere perdute.
Il male intanto si aggrava. Lultima lettera per lumanista Celio
Secondo Curione, amato come un
secondo padre, il maestro che credeva nella tolleranza religiosa e nel
valore della conoscenza per arrivare dallombra delle cose alle cose. Olimpia muore di tisi il 26 ottobre 1555. Aveva appena 29 anni.
Il saggio
Hroines de Dieu
Sentirci parte
di una famiglia pi grande
ci aiuta a vivere il meglio della vita
Senza fermarci
allapparenza delle cose
accoglienza, chiunque pu accogliere una
persona da amare per quello che ; vogliamo
sostenere questa apertura permanente. Alcuni, sperimentata la positivit del gesto in accoglienze temporanee, anche di un solo giorno, si sono resi disponibili ad accoglienze
prolungate.
il caso di Jimmy e Silvia Garbujo che
hanno trasformato la loro abitazione in una
casa-famiglia, Casa San Benedetto. Oltre ai
nostri quattro figli ne abbiamo altri cinque:
tre ragazze adolescenti, un ragazzino e una
Il film
La sposa promessa
Shira, figlia di un rabbino della comunit
ortodossa di Tel Aviv, vuole sposare un
coetaneo. La storia, appena iniziata fra i
due, per interrotta dalla morte per
parto di Ester, sorella di Shira. Il cognato
Yochai rimane solo col neonato che viene
accudito da Shira e dalla nonna. Yochay
per pensa di andare in Belgio e di
risposarsi: il piccolo sar allontanato dalla
famiglia materna. Solo Shira pu
cambiare tutto
rinunciando al suo
progetto e
sposando, come
suggerisce la
madre, il cognato.
Shira accetta.
Sacrificio?
Obbedienza alla
comunit
chassidica?
Debolezza di fronte
alla madre? Nella
sua scelta c tutto
questo, ma non
solo: scena dopo
scena, da possibile
imposizione la sua decisione si trasforma
in un inedito atto di amore. Amore verso
il bimbo, verso il cognato, verso la madre,
ma anche verso una tradizione alla quale
legata, e alla religione in cui crede: lo
spettatore di La sposa promessa (2012) che
si aspettava ribellione o rassegnazione, si
trova di fronte a unobbedienza che,
paradossalmente, diventa nuova libert.
La regista Rama Burshtein appartiene alla
comunit ortodossa di Tel Aviv. Il suo
non , quindi, uno sguardo critico, ma
adesione totale ai valori della comunit, il
che rende il film pi vero ed emozionante,
coinvolgendo anche chi da quel mondo si
sente ed molto lontano.
(@ritannaarmeni)
women church world mujeres iglesia mundo femmes glise monde donne chiesa mondo women church world mujeres iglesia mundo femmes glise monde donne chiesa mondo women
UNA
VIA A
PARIGI
PER SUOR
SKOBTSOV
HAITI
LA
NYIRUMBE
FESTA DELLA
MAD ONNA
DI
CAACUP
IN
PARAGUAY
SCOMPARSA
LA FONDATRICE DI
TELEFONO ROSA
LE
ARTIGIANE AFRICANE
BIMBI
COLOMBIANI
SANTA TERESA
PARLA ALLASIA
donne chiesa mondo women church world mujeres iglesia mundo femmes glise monde donne
La giovane e lo Straniero
La santa del mese raccontata da Dario Fertilio
ppena fu buio, la giovane
Agnese salz dal letto e sedette al tavolo, inquieta dinnanzi
allo schermo acceso, nellattesa
che vi comparisse lo Straniero.
Egli infatti era l. Nel rettangolo azzurro
stazionava la rossa icona taurina chera
sua: con essa dallinizio laveva attratta.
Allora ci sei, egli le sindirizz prontamente, comebbe indovinato la presenza
di lei. Il lampeggiare del messaggio dest
nella fanciulla un fremito di piacere. Ella
si trovava infatti alla vigilia del convegno
pi volte in progetto con lo Straniero;
lungamente laveva carezzato come linizio
di un destino felice.
E tuttavia qualcosa, un timore dal sembiante dun indice candido puntato contro
il suo petto, ferm per un attimo la mano
sul punto di premere i tasti; ma gi era sopravvenuto intanto lammonimento dello
Straniero: domani sera!.
Ella contemplandolo ne fu piena desultanza; giacch il timore di prima sera dissolto. Dove?. Monte Sacro, Casale
Giuliani 66, terzo piano, ricordati di suonare da basso. Come ci arrivo?, volle
sapere la fanciulla. Prendi un tax, dai
lindirizzo allautista e poi suona. Pago
tutto io, la rassicur lampeggiante colui
che parlava dietro alla figura di toro. A
che ora?, sinform Agnese. Io sar l
alle sei e mezzo. Tu non tardare troppo.
Ma proprio nel consegnargli il definitivo s, quel dito invisibile torn ad affisarsi
sul suo cuore. Ella attese un minuto, due
e poi tre, respirando con forza, incapace
di vincere un tremito che dimprovviso
laveva colta. E in guisa della bambina
chera stata avanti dincontrare lo Straniero, infine scrisse: Domani no, devo studiare.
Il come? chebbe in risposta la
schiaffeggi, sembrandole quasi che licona taurina, ingrandita, si facesse rosso sangue. Non fare la santAgnese, adesso, le
ingiunse rapido lo Straniero.
Allora per la prima volta la colp il fatto
di non conoscere il vero nome di lui. E un
umore curioso la prese, di sapere almeno
chi fosse la santAgnese che poteva somigliarle. Confin la forma di toro nella cornice pi bassa dello schermo, e cerc rapida tra i mille contatti delletere, sinch
comparve unicona preceduta dalle parole:
Il miracolo di santAgnesa. E qui lesse:
El terzo decimo anno della sua et perd
la morte e trov la vita, della quale dilesse
il fattore Tornando Agnesa dalla scuola,
el figliolo del prefetto della citt di Roma
sinnamor di lei.
La forza
del punto di partenza
di ROBERTO VOLPI
a forza della famiglia in Italia nel quarto di secolo che va
dal secondo dopoguerra alla fine degli anni Sessanta del
Novecento testimoniata da una serie formidabile di indicatori, che riguardano il matrimonio e i figli. Tutti si sposano. I
tassi annui di nuzialit sono sistematicamente compresi tra il 7 e
l8 per mille, con punte di oltre otto matrimoni lanno ogni mille
abitanti, pi di due volte-due volte e mezzo il tasso attuale (3,4
per mille). Let media delle donne al matrimonio la pi bassa
di sempre, attorno ai 24 anni, contro i quasi 31 di oggi. Non solo
i vincoli di coppia sono istituzionalizzati nel o col matrimonio,
ma il matrimonio nel 97-98 per cento dei casi celebrato in chiesa. Il vincolo prescelto dalla quasi totalit delle coppie dunque
quello a pi alto tasso di responsabilit. Lobiettivo, infine, indiscutibilmente quello dei figli. Si registrano in quel periodo livelli di nascite che diventeranno ben presto inconsueti, con punte di oltre un milione di nascite annue (attorno alla met degli
anni Sessanta) in una popolazione di sette milioni inferiore a
quella attuale, nella quale si registrano invece assai meno di 550
mila nascite annue.
Alla luce di questi dati non si fatica a capire come il duro dopoguerra, la ricostruzione difficile, la trasformazione delleconomia italiana da agricola a industriale, il miracolo economico siano altrettante fasi, che rappresentano al tempo stesso decisive sfide per il futuro del Paese, che lItalia affronta servendosi di uno
strumento, o meglio ancora facendo leva su uno strumento, che
potrebbe apparire assai improprio, e che si rivela invece la sua
vera arma vincente, in un certo senso la sua anima profonda:
quella che oggi definiamo come famiglia tradizionale, la famiglia
formata dalla coppia eterosessuale pi i figli.
Ben pi del ventennio fascista, quando limparit della donna,
oltretutto, era cos marcata da rendere la famiglia costituzionalmente inadeguata alla crescita e al progresso, quel quarto di secolo cos particolare e con tratti perfino di straordinariet a rappresentare il trionfo della famiglia. Un trionfo che non sembra
conoscere ostacoli, se vero, com vero, che non verr scalfito
neppure dai rivoluzionari e proprio sul piano del costume, degli stili di vita anni Sessanta. Nel corso di quel decennio si
raggiungono i livelli pi alti di nuzialit, natalit e di matrimoni
celebrati col rito religioso che lItalia abbia mai conosciuto.
La peculiarit pi marcata, e al tempo stesso il tratto divaricante pi netto con loggi, di quella famiglia sta nella concezione
chessa, e quanti la costituiscono, ha di se stessa. Quella famiglia
non n si considera il punto di arrivo. Chi si sposa sa e ovviamente accetta felicemente accetta, vien da dire, proprio alla luce dei dati che essa non sia che un punto di partenza, un saldo, solido, affidabile punto di partenza. Si parte dalla famiglia
per costruire il proprio posto nel mondo. Non si attende pervicacemente, fin quasi allo sfinimento, di avere quel posto per poi,
solo una volta conquistato, passare a costituire una famiglia.
una famiglia quella di quel quarto di secolo che non aspetta
che i singoli componenti la coppia abbiano gi compiuto le conquiste necessarie a darle solide fondamenta e prospettive. Solidit e prospettive le costruisce e realizza cammin facendo in quanto famiglia. una famiglia che ha il suo senso, il suo sentimento,
proprio nel punto di partenza. dalla partenza che misura il
progredire suo e dei suoi membri, del loro impegno, del loro lavoro nel tempo. E poich misura se stessa a cominciare dalla partenza non ha paura del domani, che non pu che seguire. Ha lo
sguardo lungo sul futuro, non si nutre semplicemente delloggi,
anche se sa benissimo che occorre darsi da fare nelloggi, per scalare il domani.
La famiglia di oggi una famiglia che pretende di realizzarsi
dalla fine. Dai traguardi gi conseguiti, gli obiettivi gi raggiunti,
le tappe gi superate dai singoli: le esperienze sentimentali gi
inanellate, la conoscenza sessuale maturata, gli studi conclusi, il
lavoro sicuro, la casa adeguata. una famiglia che chiede a se
stessa il mantenimento di premesse gi date, portate in dote
dalluomo e dalla donna. E che si batte per consolidare quel che
ha gi, che i singoli hanno gi conquistato prima di fare famiglia. La famiglia, cos, si abbarbica al passato e teme del domani,
si forma con grande difficolt, non ha pi o ha molto meno
il cemento delle conquiste da fare in quanto famiglia, e pi esige
di avere tutte le condizioni giuste per non correre rischi nel tempo che verr, pi ne corre e si sfalda.
esattamente su questo confine tra due modi di pensare e
realizzare la famiglia che si situa il passaggio da una famiglia votata, come una squadra di calcio, al gioco offensivo, aperto, creativo, coraggioso a una famiglia che, sempre come una squadra di
calcio, si chiude nella propria met campo e non riesce a sviluppare che una strategia di stampo difensivo. Poche aperture, trame risicate, rapporti convenzionali con gli altri. Del resto, la
grande penuria di bambini, ragazzi e adolescenti fino al compimento della maggiore et nellItalia di oggi (10 su 60 milioni,
uno ogni sei abitanti, molti meno dei 12,4 milioni di abitanti di
65 e pi anni) limita tutte le occasioni e le possibilit di incontro
tra gli adulti e tra le stesse famiglie. La famiglia finisce cos per
smarrire la sua socialit, il suo essere societ, che non a caso
sente sempre pi estranea, lontana, ostile.
Pi vuol mettere in cassaforte il risultato del suo domani, questa la conclusione, pi quel risultato diventa per essa problematico, si allontana da lei.
Giornalista e
scrittore italiano di
origine dalmata,
Dario Fertilio
(1949) lavora nella
redazione culturale
del Corriere della
Sera. Con lo
scrittore russo
Vladimir Bukovskij,
ha fondato i
Comitati per le
Libert ed stato
lideatore
delliniziativa
Memento Gulag,
ossia la
celebrazione, ogni 7
novembre, della
giornata in
memoria delle
vittime del
comunismo. Tra le
sue pubblicazioni,
Teste a pera e teste a
mela (2001), La
morte rossa. Storie
di italiani vittime del
comunismo (2004),
La via del Che
(2007), Musica per
lupi (2010), Lultima
notte dei fratelli
Cervi (2012).
di PIERANGELO SEQUERI
che la
nuova sensibilit della Chiesa per la
questione femminile non avesse
riflesso e addirittura riflesso
esemplare allinterno della Chiesa
stessa. Naturalmente, riflesso non
vuol dire puro e semplice
rispecchiamento. Esaminate tutto,
tenete ci che buono (1
Tessalonicesi, 5, 21-22). La questione
femminile odierna, nel suo
complesso, un vasto territorio,
frequentato da sforzi di
approfondimento teorico meritevoli
di ogni attenzione, come anche da
scorribande ideologiche di imbarazzante
profilo intellettuale. Per non parlare del fatto
che, sul terreno pratico delle politiche e del
costume, la menzione della questione
femminile si iscrive un po confusamente fra
gli estremi: da un lato, come elemento
qualificante delle lotte civili contro le
differenze penalizzanti, ossia quelle che
indicano alto grado di marginalit ed
esclusione (il tema dei diritti dei poveri, dei
disabili, degli immigrati, delle donne);
dallaltro come indicatore di disparit per
laccesso alle differenze premianti, ossia per
linsediamento ai livelli pi alti ed esclusivi
delle lites professionali (della leadership,
della cultura, delleconomia, della politica).
Naturalmente, c verit in entrambi gli
estremi. Farli valere come il focus della
questione femminile, tuttavia, espone anche a
insidiosi dirottamenti e inconsapevoli
riduzioni della pi ampia e profonda
questione antropologica che vi implicata. In
ogni modo, c quanto basta per
raccomandare che il tema, anche nellambito
della riflessione ecclesiale, non sia ridotto a
una semplice questione di discernimento delle
buone maniere o delle quote rosa, dei
complementi sentimentali o del politically
correct. Si tratta, in verit, nellodierno
passaggio depoca, di un argomento
sistemico. In altri termini, il tema impone
ormai una riconfigurazione della questione
AREBBE DAVVERO STRANO
gennaio 2014
Snodo epocale
Giovanni Paolo II passare dal
riconoscimento teorico della presenza attiva e
responsabile della donna nella Chiesa alla
realizzazione pratica (n. 51). Ora, Papa
Francesco tiene il punto, e rilancia. Nella
recente esortazione apostolica Evangelii
gaudium, ha ribadito la necessit di
riconsiderare con pi rigore, in questa
prospettiva, il fatto che nellevento fondatore
della Chiesa, la Madre del Signore iscrive il
femminile nella costituzione stessa del suo
principio di grazia. Di fatto, una donna,
Maria, pi importante dei vescovi (n. 105).
La funzione ministeriale, anche nella sua
originaria fisionomia di potest gerarchica,
non si definisce in ragione di un potere
lautore