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Salute e solidariet
DECIMO SEMINARIO INTERNAZIONALE
DI GEOGRAFIA MEDICA
(Roma, 16-18 Dicembre 2010)
Atti in onore di Cosimo Palagiano
a cura di
Giovanni De Santis
INTERNATIONAL
GEOGRAPHICAL
UNION
COMMISSION
HEALTH
AND THE
ENVIRONMENT
IGU
UGI
ASSOCIAZIONE DEI
GEOGRAFI ITALIANI
GRUPPO DI LAVORO
QUALIT DELLA
VITA, AMBIENTE,
INFRASTRUTTURE
SANITARIE
A.Ge.I.
UNIVERSIT DEGLI STUDI
DI PERUGIA
Perugia 2012
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ISBN 978-88-557-0472-4
2012 - Guerra Edizioni - Perugia
Via A. Manna, 27 - 06132 Perugia (Italia)
Tel. +39 - 075.528.90.90 - Fax +39 - 075.528.82.44
Propriet letteraria riservata - Printed in Italy
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COMITATO ORGANIZZATORE
Prof. Giovanni De Santis, Universit degli Studi di Perugia
Prof. Cosimo Palagiano, Sapienza Universit di Roma
COMITATO SCIENTIFICO
Prof. Rais Akhtar, Jawaharlal Nerhru University, New Delhi (India)
Member of Commission Health and the Environment
Prof. Gino De Vecchis, Sapienza Universit di Roma
Presidente Associazione Italiana Insegnanti di Geograa - Roma
Prof. Franco Farinelli, Universit degli Studi di Bologna
Presidente dellAssociazione dei Geogra Italiani
Prof.ssa Svetlana M. Malkazova, Moscow Lomonosov University
Member of the Commission Health and the Environment
Prof. Mark Rosenberg, Queens University Kingston, Ontario, Canada
Past President of the Commission Health and the Environment
Prof. Franco Salvatori, Universit di Roma Tre - Tor Vergata
Presidente Societ Geograca Italiana Onlus - Roma
SEGRETERIA
Dott.ssa Rossella Belluso, Sapienza Universit di Roma
Dott.ssa Chiara De Santis, Universit degli Studi di Verona
Si ringrazia per il contributo economico

A.Ge.I. - Associazione dei Geogra Italiani
Sapienza Universit di Roma
Societ Geograca Italiana Onlus - Roma
Si ringrazia per il patrocinio
Associazione Italiana Insegnanti di Geograa, Roma
Societ di Studi Geograci, Firenze
Universit degli Studi di Perugia
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PARTECIPANTI
Jos ALDEMIR DE OLIVEIRA,
Manaus (Brazil)
Rais AKHTAR, Srinagar (India)
Simona AMENTA, Cefal (PA)
Giusi AVERSANO, Salerno
Margherita AZZARI, Firenze
Caterina BARILARO, Messina
Gianfranco BATTISTI, Trieste
Rossella BELLUSO, Roma
Fabrizio BENINCASA, Sassari
Stefania BERTAZZON, Calgary
(Canada)
Simone BETTI, Macerata
Jena BIRANCHI, Hyderabad (India)
Janette BRUAL, Kingston (Canada)
Carlo BRUSA, Varese
Giovanni CALAFIORE, Roma
Salvatore CANNIZZARO, Catania
Donatella CARBONI, Sassari
Carmelo CASERTA, Reggio Calabria
Laura CASSI, Firenze
Donata CASTAGNOLI, Perugia
Cecilia CASTELLANI, Roma
Antonio CIASCHI, Roma
Carla CICIONI, Perugia
Caterina CIRELLI, Catania
Stefano CIRILLO, Catania
Pietro COFFARO, Roma
Giacomo CORNA PELLEGRINI,
Milano
Emanuela COSTANTINI, Perugia
Flavia CRISTALDI, Roma
Federica de CORDOVA, Milano
Maddalena DADDARIO, Roma
Mauro DE ANGELIS, Roma
Pierluigi DE FELICE, Cassino
Francesca DE MEO, Perugia
Patrizia de PONTI, Milano
Francesca DE SANCTIS, Roma
Chiara DE SANTIS, Perugia
Giovanni DE SANTIS, Perugia
Lucia DE SANTIS, Perugia
M. Antonietta DE SANTIS, Perugia
Gino DE VECCHIS, Roma
Matteo DE VINCENZI, Sassari
Corrado DE VITO, Roma
Elena DI BLASI, Messina
Silvano DI MONTE, Roma
Diana DRAGONI, Perugia
Olesya ELIKAN, Calgary (Canada)
Franco FARINELLI, Bologna
Gianni FASANO, Sassari
Marta FATTORI, Roma
Andrea FAVRETTO, Trieste
Elisabete FREIRE, Lisboa (Portugal)
Mario FUMAGALLI, Milano
Silv FUSCHIOTTO, Chiusi (SI)
Alessandro GALLO, Roma
Emanuela GAMBERONI, Verona
Jos GAMBINO, Messina
Sonia GAMBINO, Messina
Maria Laura GASPARINI, Napoli
Mariateresa GATTULLO, Bari
Marialuisa GAZERRO, Padova
Pietro GIORGI, Perugia
Arcangela GIORGIO, Bari
Maria Clotilde GIULIANI-BALESTRINO,
Genova
Paola GIUNCHI, Roma
Nadia GRIMALDI, Rovereto (TN)
Raul BORGES GUIMARES,
So Paulo (Brazil)
Emine Meral INELMEN, Padova
Erol INELMEN, Istanbul (Turchey)
Anna IRIMIS, Szekesfehervar
(Hungary)
Nilofar IZHAR, Aligarh (India)
Axel KORTEVOSS, Munich (Germany)
Francesca KRASNA, Trieste
Thomas KRAFFT, Maastricht
(Nederland)
Kristzina LANGER, Budapest
(Hungary)
Orazio LA GRECA, Roma
Raissa Athena LISI, Siena
Donato LO SCALZO, Perugia
Sarah A. LOVELL, Kingston (Canada)
Elvira LUSSANA, Perugia
Federico MACCONI, Arezzo
Marco MAGGIOLI, Roma
Svetlana M. MALKHAZOVA, Moscow
(Russia)
Marisa MALVASI, Monza (MI)
Elena MANDELLI, Verona
Paola MARAZZINI, Verona
Francesco MARCATTILI, Perugia
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Maria MARCATTILI, Roma
Marina MARENGO, Siena
Miriam MARTA, Roma
Giuseppe MASSARA, Roma
Gbor MICHALK, Budapest
(Hungary)
Patrizia MICOLI, Roma
Stefano MINETTI, Milano
Armando MONTANARI, Roma
Monica MORAZZONI, Milano
Linda MORGISSI, Roma
Luca MORGISSI, Perugia
Riccardo MORRI, Roma
Isabella MOZZONI, Parma
Caterina NICOLAIS, Napoli
Enrico Domenico NICOSIA, Macerata
Dmitry ORLOV, Moscow (Russia)
Cosimo PALAGIANO, Roma
Elena PALMA, Bari
Davide PAPOTTI, Parma
M. Laura PAPPALARDO, Verona
R.R. PARDESCHI, Pune, India
Yuri PERFETTI, Cosenza
Peris PERSI, Urbino
Cristiano PESARESI, Roma
Fabrizio PIEMONTESE, Roma
Giulia PINTORE, Padova
Eva PILOT, Bad Honnef
(Germany)
Corradina POLTO, Messina
Rosanna POLTO, Catania
Anna I. PRASOLOVA, Moscow
(Russia)
Pierpaolo PUATO, Padova
Annalisa PULEO, Arezzo
Stefania RAGUSA, Milano
Ramana RAO, Hyderabad (India)
Tamara RTZ, Szekesfehervar
(Hungary)
Claudia RIGATUSO, Arezzo
Francesca RINELLA, Bari
Eleonora RIVA, Milano
Maria Luisa RONCONI, Arcavacata di
Rende (CS)
Mark W. ROSENBERG, Kingston
(Canada)
Francesca RUBULOTTA, Catania
Giorgia RUBULOTTA, Catania
Federica RUGGIERI, Brescia
Andrea RUSSO, Catania
Rosanna RUSSO, Bari
Patrick SAKDAPOLRAK, Bonn
(Germany)
Franco SALVATORI, Roma
Angela SAVIO, Milano
Lidia SCARPELLI, Roma
Chiara SCHIAVO, Padova
Tatiana SCHOR, Manaus (Brazil)
Donatella SCORTECCI, Perugia
Marina SECHI NUVOLE, Sassari
Thomas SEYLER, Bonn (Germany)
Donatella SEPPOLONI, Perugia
Rizwan SHAHID, Calgary (Canada)
Natalia V. SHARTOVA, Moscow
(Russia)
Silvia SINISCALCHI, Salerno
Angelo SOLIMINI, Roma
Ivana SPADAFORA, Cosenza
Giovanna SPINELLI, Bari
Rosario SQUATRITO, Bologna
Barbara STANISCIA, Roma
Luigi STANZIANI, Roma
Margherita STOPPINI, Perugia
Marcello TANCA, Cagliari
Ines TESTONI, Padova
Monica UGOLINI, Urbino
Patrizia VALENTINUCCI, Perugia
Joo VASCONCELOS, Leiria
(Portugal)
Tamara VATLINA, Smolensk (Russia)
Paolo VIGAN, Milano
Ugo VIGNUZZI, Roma
Marianicola VILLANI, Roma
Natalie WALDBROOK, Kingston
(Canada)
M. Elisabetta ZANDOMENEGHI,
Verona
Alexandra ZIEMANN, Maastricht
(Nederland)
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Laugurio fatto nel 2007 a conclusione del Nono Seminario Internazionale di
Geograa Medica, quando nellAula di Geograa il prof. Cosimo Palagiano invit
i presenti a partecipare, alla scadenza canonica di tre anni, al Decimo Seminario
che si poi regolarmente svolto a Roma dal 16 al 18 dicembre 2010, stato felice-
mente portato a termine.
A poco pi di un anno e mezzo dallo svolgimento del Seminario, ho il grande pia-
cere di presentare il decimo volume di Atti, pubblicato con i tipi della Casa Editrice
Guerra di Perugia che si sostituita alla gloriosa e storica Casa Editrice Rux E.d.e.l.,
con il cui marchio sono stati pubblicati gli Atti dei nove precedenti Seminari.
Agli operatori tutti della Rux E.d.e.l. che hanno contribuito a realizzare que-
stimpresa trentennale va il nostro pi sentito e sincero riconoscimento e ringra-
ziamento, avendoci supportato in ogni momento, a partire da quel lontano 1982,
quando, grazie alla lungimiranza dellindimenticato Gastone Chellini, videro la
luce gli Atti del Primo Seminario.
Per la prima volta spetta a me, in prima persona, lonore di presentare il volu-
me, da sempre riservato al prof. Cosimo Palagiano, inventore ed anima di questi
incontri alla cui persona ho voluto fortemente che fosse dedicato il volume stesso,
in ringraziamento di quanto Cosimo ha fatto per la Geograa italiana e per la
Geograa Medica in particolare, essendone il massimo rappresentante in Italia.
questo il mio piccolo, modesto omaggio per un Maestro, un Amico ed ora un Collega,
giustamente insignito del titolo di Professore Emerito nel 2011, che, sempre ricco di
idee, di iniziative, di entusiasmo, continua a svolgere unintensa attivit didattica
e scientica, pur se uscito dal servizio attivo il 1 novembre 2010.
Desidero anche ricordare la prof.ssa Gabriella Arena, insieme alla quale si
inizi questavventura nel lontano 1981 e che ci ha prematuramente lasciato nel
2011, come anche il prof. Giacomo Corna Pellegrini, da sempre estimatore attento
ed attivo partecipante ai nostri incontri.
In questa occasione il nostro intento stato quello di appuntare lattenzione su
un tema di grande interesse come quello relativo ai rapporti che possono instaurarsi
tra la Salute e la Solidariet in un mondo ormai pienamente globalizzato e nel
quale le corrette relazioni tra Paesi in Via di Sviluppo e Paesi a Sviluppo Avanzato
diventano sempre pi necessarie. Infatti la necessit di supportare le popolazioni
in difcolt con aiuti da parte degli Stati ma anche di Organizzazioni non go-
vernative e Associazioni di volontariato diventa sempre pi impellente a seguito
della crescita del divario socio-economico e nanziario. A tale proposito, il rapporto
diventa fondamentale proprio per le enormi ripercussioni che si possono generare
non solo allinterno del contesto generale di aiuti a chi ne ha bisogno, ma anche nel
porre in essere interventi preventivi volti a proteggere e tutelare la salute di intere
comunit, a partire proprio da quelle pi deboli ed emarginate che hanno sempre
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pi bisogno dellaiuto e dellappoggio degli altri e, tra queste societ, quelle in cui
le malattie sono maggiormente presenti e interessano vasti strati della popolazio-
ne. Ecco perch il tema della solidariet pienamente attinente con le peculiarit
insite nel concetto di salute e interessa in primo luogo quella istituzionalizzata, a
cui si deve afancare quella volontaria che deve agire da supporto ed integrazione
e non per supplirla, come spesso tuttora accade.
Questa molteplicit di relazioni ci ha spinto ad organizzare i lavori in varie
sessioni al ne di offrire un ventaglio pi ampio possibile sulle specicit che po-
tevano scaturire dalle relazioni svolte dai tanti studiosi intervenuti.
I lavori del Seminario sono stati quindi suddivisi nelle seguenti:
Prima sessione - Gli aspetti generali (giuridici, socio-economici, territoriali)
connessi alla solidariet come motore di promozione e miglioramento delle con-
dizioni di salute
Seconda sessione - Solidariet istituzionalizzata e suo rapporto con le istituzioni
Terza sessione - Solidariet individualizzata: comportamenti solidali e ricadute
sulla collettivit
Quarta sessione - Contributi liberi sulle problematiche pi generali della Geo-
graa medica anche in relazione al tema della solidariet
Il volume che oggi vede la luce e che raccoglie, nelle 800 pagine di testo, ben 61
relazioni pubblicate nella lingua di presentazione ed equamente distribuite tra
le sessioni, si caratterizza per una buona internazionalizzazione dellargomento,
anche grazie allapporto di Studiosi stranieri e ai contributi di Colleghi italiani
che hanno trattato la situazione di altri Paesi, permettendo una costante interdi-
sciplinariet dal momento che il dibattito ha visto la fattiva presenza, non solo
dei geogra, ma anche di storici, letterati, economisti, giuristi, medici, sociologi,
loso e psicologi che hanno allargato il campo dellindagine e permesso una co-
stante interazione con le metodologie usate nelle altre discipline, come evidenziato
anche dalle discussioni seguite ad ogni sessione che, come ormai consuetudine,
sono state integralmente trascritte nella parte iniziale degli Atti.
Un aspetto di fondamentale importanza e di grande soddisfazione stato, poi,
quello di vedere, con risultati altamente lusinghieri, la folta partecipazione di gio-
vani ricercatori, alcuni dei quali si cimentavano, per la prima volta, con un consesso
internazionale, durante il quale si sono potuti confrontare con gli esperti presenti.
A conclusione di queste brevi riessioni ed impressioni, mi coglie il dovere di
ringraziare sentitamente in primo luogo il prof. Cosimo Palagiano per laiuto
prezioso che sa sempre dare, e poi quanti hanno collaborato alla buona riuscita
della manifestazione, ai Presidenti degli Organismi geograci nazionali ed inter-
nazionali, ai Presidenti delle singole sedute che hanno diretto i lavori con perizia
e competenza, ai singoli Relatori, alle Colleghe ed ai Colleghi che hanno avuto
la bont di presenziare ai lavori e, come ormai consuetudine e quasi tradizione
augurale, anche a nome del prof. Cosimo Palagiano che ha voluto passarmi il
testimone, non mi resta che darVi appuntamento al 2013, per il prossimo Undi-
cesimo Seminario Internazionale di Geograa Medica.
Giovanni De Santis

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SEDUTA INAUGURALE E INTRODUZIONE AI LAVORI
Giovedi 16 Dicembre 2010
Alle ore 9,30, nellAula Giuseppe Dalla Vedova della Societ Geograca
Italiana Onlus Roma, Palazzetto Mattei di Villa Celimontana , hanno avuto
inizio i lavori del Decimo Seminario Internazionale di Geograa Medica su
Salute e solidariet, alla presenza di Personalit e Convegnisti giunti da
varie Universit italiane e da diversi Paesi stranieri.
Presiede la seduta inaugurale il prof. Giovanni De Santis dellUniversit degli
Studi di Perugia, Organizzatore del Seminario insieme al prof. Cosimo Palagiano
Foto 1 Gli organizzatori proff. Palagiano e De Santis prima dellinizio del Se-
minario.
GIOVANNI DE SANTIS
Signore e Signori, Presidenti dei sodalizi geograci nazionali e internazionali,
care Colleghe e cari Colleghi,
permettetemi, prima di dare la parola al prof. Palagiano per lapertura ufciale
dei lavori del Decimo Seminario Internazionale di Geograa Medica, di rivolgerVi
il mio pi cordiale e sentito saluto di benvenuto e di ringraziarVi sentitamente e
indistintamente per la partecipazione, sia come relatori sia come uditori.
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Siamo ormai arrivati al Decimo Seminario Internazionale e siamo ancora qui
riuniti, nella splendida sede della Societ Geograca Italiana onlus, dopo quasi
trentanni per discutere di argomenti di Geograa Medica. Desidero sottolineare
con un certo orgoglio di essere giunti n qui da quando, nella splendida cornice di
Villa Miraori, i proff. Gabriella Arena e Cosimo Palagiano diedero avvio a questo
percorso che nessuno, allora, immaginava potesse arrivare, per ora, no al 2010
con questo decimo incontro, inaugurando il Primo Seminario. Vedo con piacere la
presenza di tanti amici, vecchi e nuovi amici, cui desidero rivolgere un caloroso
ringraziamento, non solo mio ma soprattutto da parte del prof. Palagiano: i primi
per esserci stati vicini lungo tutto questo periodo, gli altri per aver accolto con
entusiasmo il nostro invito.
Il tema proposto per il Decimo Seminario Internazionale di Geograa Medica appun-
ta la sua attenzione soprattutto sulla solidariet in quanto, come dice il suo signi-
cato, il cui termine che deriva dal francese solidaire, sta a denire chiaramente
latteggiamento concreto di comprensione e benevolenza, cui si aggiunge lintenzione
di operare gratuitamente ed attivamente nei confronti di chi in difcolt e dare
assistenza a chi ha bisogno daiuto. In un tale contesto, quindi ben si inserisce lap-
porto della geograa Medica in quanto, come ribadisce il concetto di salute.
Nel contesto del ben denito e paritario rapporto tra uomo e ambiente, che per
la Geograa Medica pu essere ampliato no a comprendere le relazioni che si
instaurano tra societ, territorio e malattia, trova piena realizzazione quanto pu
essere rapportato allo stato di salute delluomo. Infatti, tale realt comprende
molteplici implicazioni che vanno ad incidere, inevitabilmente, sul livello sociale,
demograco, insediativo, economico di intere popolazioni con ricadute inevitabili
sullintera gamma delle attivit umane. Di conseguenza, ben forte risulta essere
quindi anche il rapporto tra salute e solidariet proprio per le enormi ripercus-
sioni che si possono generare non solo nel contesto generale di aiuti a chi ne ha
bisogno, ma anche nel porre in essere interventi preventivi volti a proteggere e
Foto 2 I proff. Cosimo Palagiano e Franco Farinelli mentre il prof. Giovanni De
Santis pronuncia il suo intervento introduttivo.
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tutelare la salute di intere comunit. La solidariet non pu essere disgiunta dal
contesto delle patologie sanitarie ma neanche da quello di pi ampio rilievo che
il disagio e quindi esiste una forte relazione tra solidariet e salute.
Infatti, sono proprio le persone pi deboli ed emarginate ad avere bisogno dellaiuto
e dellappoggio degli altri e, tra queste, non sono proprio quelle la cui salute in
pericolo o gi stata persa che hanno pi bisogno di cura e assistenza? Ecco perch
il tema della solidariet pienamente attinente con le peculiarit insite nel concetto
di salute. Certo, non ci sogneremo mai di dare assistenza e aiuto a chi sta bene ed ha
unottima qualit della vita. Nel caso, poi, di chi soffre di malattie o di denutrizione
o di altre patologie o in gravi ristrettezze economiche, spesso causa di patologie
gravi, laiuto che viene dato senza dover ricevere obbligatoriamente qualcosa in
cambio risulta essere determinante per una migliore qualit della vita.
I lavori del nostro Seminario prenderanno, in esame, nella prima sessione
Gli aspetti generali (giuridici, socio-economici, territoriali) connessi alla solidariet
come motore di promozione e miglioramento delle condizioni di salute
Questa sessione si propone, infatti, di inquadrare in modo generale la questione
circa la denizione della solidariet, con particolare riferimento alle ricadute
che la solidariet, intesa come pratica, possa avere per il miglioramento delle
condizioni di salute e benessere dei soggetti coinvolti, sia di coloro che sono
oggetto di comportamenti solidali, sai da parte di coloro che pongono in atto tali
comportamenti.
Nella seconda sessione si parler di
Solidariet istituzionalizzata e suo rapporto con le istituzioni
Proprio per approfondire il ruolo della solidariet nellambito delloperato di or-
ganizzazioni ed enti che si presentano come guidati dalla stessa solidariet; in
particolare, per, interessante sottolineare che in questi casi ci si trova di fronte
ad una vera e propria industria della solidariet, con la conseguente gestione di
fondi economici e di politiche di sviluppo su larga scala.
Nella terza, poi,
Solidariet individualizzata: comportamenti solidali e ricadute sulla collettivit
si passer al tema della solidariet con riferimento a tutti quei comportamenti so-
lidali spontanei che interessano il singolo e che partono dalla sua iniziativa: tutti i
fenomeni di volontariato, di iniziative etiche volte al miglioramento delle condizioni
di salute del prossimo promosse a partire dalliniziativa solidale dellindividuo
rientrano allinterno della sfera della cosiddetta solidariet individualizzata,
spesso inserita nel contesto della solidariet organizzata.
Inne, nella quarta sessione, come ormai consuetudine, si conceder spazio ai
Contributi liberi sulle problematiche pi generali della Geograa Medica
A conclusione di questo mio breve intervento, permettetemi, sono certo di
raccogliere il consenso di tutti Voi, di dedicare questo Seminario Internazionale,
e il successivo volume che raccoglier gli Atti, al prof. Cosimo Palagiano, persona
che mi sempre stata vicino, sia nei momenti tristi sia in quelli pi felice e da cui
ho avuto ed appreso tanto e che ha sempre voluto onorarmi della Sua amicizia.
Questi incontri che hanno preso lavvio nel lontano 1982, anche grazie alla
fattiva collaborazione della prof.ssa Gabriella Arena, che qui saluto caramente,
si sono potuti svolgere solo e soltanto grazie allintuizione, alla solerzia e alla
grande determinazione di quello che stato e sar il mio Maestro, il prof. Cosimo
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Palagiano, che qui ringrazio ancora per la grande opportunit che ha voluto
darmi e che, spero, di non aver deluso.
Di certo il prof. Cosimo Palagiano, cui spetta il dovere ed il diritto di dichiarare
aperti i lavori di questo Decimo Seminario Internazionale di Geograa Medica,
vorr rivolgerVi il suo saluto e, spero, non vorr rimproverarmi per questa
sorpresa, spero ben accetta, di cui nessuno era a conoscenza ma che ho sentito e
desiderato fortemente.
Passo ora la parola al prof. Cosimo Palagiano, principale artece dello sviluppo
di questa disciplina in Italia e, perch no, uno dei rappresentanti pi importanti
ed inuenti anche nel consesso internazionale

COSIMO PALAGIANO
Sapienza Universit di Roma Organizzatore del Seminario
Distinguished Colleagues, Ladies and Gentlemen,
Pleased to give you a warm welcome as in previous events like this, I want to ex-
press my gratitude for accepting my invitation to participate in this 10
th
Seminar
on Medical Geography. It has been almost thirty years since our rst meeting held
at the beautiful Villa Miraori. To those of you who have followed all our path
every three years I want to express my special gratitude.
Of course I could not carry out this chore alone and therefore I feel an obligation
to thank the young and less young people who at different levels have helped me
during this long adventure.
It is with fondest pleasure to thank my colleague and friend Giovanni De San-
tis, whose ease of communication in solving many practical problems I greatly
Foto 3 Il tavolo della presidenza allinaugurazione del Seminario: da sinistra i
proff. Lidia Scarpelli, Franco Salvatori, Cosimo Palagiano, Giovanni De Santis,
Franco Farinelli, Mark Rosenberg e Gino De Vecchis.
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appreciate. With Giovanni I have often achieved a unity of purpose and project
management skills. More than every one else he has shared my interest and effort
and actively taking the lead as the main sponsor of the initiative and becoming
the editor of the proceedings.
He has always demonstrated his pride in being my rst student who has become
my colleague. He is fully involved in our joint enterprise which with a hint of
satisfaction I can dene, at least in terms of quantity, unique in the world and
not only in the eld of Medical geography.
I recall with deep affection the days of August we spent in the small town of Cansano
to review drafts of the proceedings. Every time it was a highly signicant experience
because it marked the conclusion of another work that was going to see the light.
Several times I repeated to my dear Giovanni Id committed to working with him till
to the organization and publication of the Proceedings of this Tenth Seminar.
Being retired now I conrm my decision, because I am convinced that the old
people must be replaced by young ones.
It is proper to the old, if they still have the capacity, to provide their expertise and
their advice to those who ask him.
But I would like to talk about the topic of the Tenth Seminar, which is the solidarity.
As with previous events, except the rst one which introduced a general topic
and the pursuit of Medical geography in Italy, this Tenth Seminar deals with a
subject different from the previous, just solidarity.
I must say that the topic was suggested by Giovanni. His proposal has been very suc-
cessful, considering the numerous colleagues who present a paper in this meeting.
Same success I wish all speakers and all those acting in the work of those days.
Perhaps never before solidarity has been so important as in this our contempo-
rary world, which seems to have lost all the rules of living together, starting with
respect for others and their ideas. But alongside these people who impose their
interests to others and its own rules of life, there is a more numerous operating
silently working for the good of the disadvantaged.
But here we do not want to consider all those individuals and associations involved
in solidarity because the topic would be time consuming and among other things
would fall outside the theme of this Seminar.
We will therefore only performed the solidarity in health care, for persons who need
treatment to restore health to make it less bitter or a long stay in hospital.
Unfortunately, the growing health care costs and the heavy reduction in state fund-
ing for the care and support have re-evaluated the work of volunteers who at all
levels try to make up for the inefciencies of the state. It goes back many decades
when the entire health care era. Entrusted to charities, as that is, visiting the sick
was considered a benevolent concession, a work of mercy, along with other
6: feed the hungry, give drink to the thirsty, clothe the naked, house the pilgrims,
to visit the imprisoned, bury the dead.
Fortunately, today, next to the ever praiseworthy religious, secular associations
also exist that address the need of care with passion and understanding.
Even the mass media have expressed for some time asking money to help scientic
research, which is subject to incredible cuts and staff reductions.
It seems that our society is becoming increasingly selsh towards those in need in
our country and abroad, as taken by the greed for wealth accumulation. The cur-
rent market economy without compliance with laws creates increasing economic
and social imbalances and therefore the need for greater solidarity.
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Eighteen years after the Intergovernmental Conference in Rio de Janeiro no
indication of sustainable development has been successful: the ecosystem and
biodiversity are neglected despite evidence of serious scientic work; economic
efciency in favor of renewable energy sources makes little progress and social
equity is not always respected, especially among the younger generations, which
leaves much less than what we inherited, given the cuts on the culture and the
protection and management of archaeological and artistic works.
But I want to conclude with a thought of hope. We are now seeing perhaps a rst
sign of reaction to a radical change of the system, perhaps due to solidarity.
With this wish and a lot of pleasure I declare open the Tenth International Semi-
nar on Medical Geography!
GIOVANNI DE SANTIS
Ringrazio il prof. Palagiano per le parole affettuose avute nei miei riguardi e per
aver messo un punto fermo e puntuale sul concetto di solidariet, tema alla base
del nostro incontro. Grazie Cosimo.
Passo ora la parola al prof. Franco Farinelli, Presidente dellAssociazione dei
Geogra Italiani, sottolineando che anche questo Decimo Seminario si svolge nel
contesto dei gruppi di lavoro dellAssociazione, tra i quali quello Qualit della vita,
salute e strutture sanitarie, in breve il nostro di Geograa Medica, uno dei pi
antichi. Ringrazio caldamente n dora, anche a nome del prof. Palagiano, il prof.
Farinelli per lonore che ci ha fatto con la sua presenza, non solo per lamicizia
che ci ha dimostrato, ma che, in qualit di Presidente, ha voluto proseguire la
tradizione del prof. Alberto Di Blasi, sempre presente ai nostri incontri. Prego
FRANCO FARINELLI
Universit degli Studi di Bologna
Presidente dellAssociazione dei Geogra Italiani (A.Ge.I.)
Sono molto lieto di essere intanto presente qui a rappresentare lAGeI, lAssocia-
zione dei Geogra Italiani, che tra i gruppi di lavoro senzaltro ha annoverato e
annovera quello cui oggi si fa riferimento come il pi signicativo. Questo lo dico
per tanti motivi. Intanto mi si lasci dire che io non entrer, anche se, come dire,
il desiderio sarebbe forte, allinterno della cerimonia che si sta celebrando oggi
sotto i nostri occhi e a cui io non ero preparato; devo dire cio cerimonia rara tra
un allievo e un maestro, dove lallievo prima allievo e poi diventa amico, cosa
rarissima e delicatissima. Non entrer in tutto questo, per devo dire, devo av-
visare i giovani che sono qui presenti che molto raro tutto ci allinterno della
trasmissione del sapere accademico.
Non entrer pertanto in questa delicatissima materia, se non per rivolgere ai due,
i miei personali auguri. Ma vorrei dire unaltra cosa, questo s, a nome dellAGeI
ma anche a nome mio. Io sono rimasto impressionato, prima di arrivare qui ieri,
riguardando tutti i volumi che ospitano le relazioni prodotte in un trentennio dal
gruppo di lavoro. Ha davvero ragione Cosimo Palagiano. Si tratta di un unicum, e
non soltanto sul piano nazionale. Ma pi ancora io sono rimasto sorpreso da qualco-
sa che nora mi era sfuggito. Devo dire che io ho delle colpe; tante volte negli anni
passati Cosimo e Giovanni mi hanno invitato a contribuire in qualche forma allo
sforzo collettivo e io, di qui il mio imbarazzo, non ho mai trovato il tempo per farlo e
mi dispiace davvero perch, e chiudo non voglio portar via troppo tempo, perch se
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si vanno a riguardare i volumi nella loro denizione cronologica, ci si accorge che la
geograa Medica, per merito di Cosimo Palagiano e di Giovanni De Santis, funziona
da straordinario dispositivo di risonanza magnetica ma non soltanto della geograa
Medica ma della geograa. Voglio dire che il campo della geograa Medica, cui ripeto
io sono perfettamente estraneo dunque ignoro tutto o quasi, il campo della geograa
Medica riesce a essere registratore sensibilissimo e immediato di tutto ci che nel
pi vasto movimento, nel pi vasto discorso geograco internazionale negli ultimi
trentanni si prodotto. Questo perch, e nisco davvero, questo perch, perch Co-
simo Palagiano un maratoneta e spero che anche Giovanni di qui in avanti lo sia.
Cio ha avuto la costanza, la forza oltre lintuizione, di cui si parlava, oltre il colpo
di pollice che sempre necessario in certe cose perch la realt, questo va detto ai
giovani, dipende da un colpo di pollice, se c o non c, poi per ci vuole la costanza
del maratoneta, limpegno continuo, la sistematicit dellintervento. Sono queste
doti, al di l ripeto della straordinaria come dire radiograa del discorso geograco
internazionale che si pu trovare soltanto in questi volumi, sottolineo lavverbio,
al di l di tutto questo i volumi del discorso della Geograa Medica in Italia cosi
com stato portato avanti e impostato davvero opera monumentale, oltre modo
signicativa non soltanto come geograa in genere e in generale stato il discorso
geograco internazionale ma io voglio sperare, per Cosimo che, naturalmente
ancora della partita, ci mancherebbe, continui ancora la sua corsa e per Giovanni,
anche della geograa prossima ventura. Grazie molte ancora.
GIOVANNI DE SANTIS
Grazie Franco di queste tue parole che spronano ancora di pi il prof. Cosimo Pa-
lagiano e me ad andare avanti con entusiasmo tanto da pensare gi al prossimo
incontro del 2013. Grazie ancora per la dimostrazione di amicizia di cui hai voluto
onorarci con la tua presenza. ora il momento di passare la parola al prof. Franco
Salvatori, Presidente della Societ Geograca Italiana Onlus, per la cortesia e
lamicizia di ospitarci in questo splendido Palazzetto Mattei di Villa Celimontana.
FRANCO SALVATORI
Universit degli Studi di Roma Tor Vergata
Presidente della Societ Geograca Italiana Onlus
Molto brevemente, cari Colleghi, per dirvi della piacevole circostanza di avervi
qui ospiti per un incontro che come immagino sar stato gi messo in luce
un fatto certo di consuetudine della geograa italiana ormai, ma di straordinaria
consuetudine. Non vorrei che il termine consuetudine svilisse e tradisse il sen-
so delle mie parole. Voglio dire che, come tutti o almeno molti di voi sanno, per
lintuizione di Cosimo Palagiano e per il pieno e solerte impegno di Giovanni De
Santis, questa serie di Seminari di Geograa Medica appartiene pienamente al
progresso di conoscenza nel settore geograco.
Si tratta di seminari che hanno da sempre rivestito un carattere internazionale,
cio non chiuso entro i conni della pur importante comunit scientica italiana,
proprio nella convinzione che rami della ricerca cos innovativi quali sono quelli
che in queste giornate verranno trattati non possono che essere considerati
assieme a ci che avviene nel resto del mondo.
Al di l di questo, mi sembra poi che la declinazione che il ciclo dei seminari
internazionali ha voluto assumere vale a dire quello di coniugare salute e so-
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lidariet mi sembra particolarmente felice e strategicamente importante per
la nostra riessione. Tanto pi in una congiuntura difcile che, da un punto di
vista economico, nanziario e sociale, nisce purtroppo, e credo che molti dei
presenti siano daccordo su questo avverbio, nisce per mettere fortemente in
discussione il welfare e le conquiste che, proprio attraverso il welfare state, sono
state assicurate per il benessere e la crescita delle nostre societ, e delle nostre
societ proiettate sul territorio.
La messa in discussione del welfare signica, sostanzialmente, mettere in discus-
sione i principi di solidariet sui quali si potuto rinnovare lorganizzazione del
libero mercato, e non soltanto di esso. Ecco allora che ci troviamo ad una svolta che,
oltre alle difcolt sociali che comporta, ai dolori e sicuramente alle fatiche, avr
conseguenze non soltanto dordine congiunturale, ma con ogni probabilit anche
dordine strutturale. E, dunque, a me sembra veramente importante e strategico
che anche la Geograa, e la Geograa italiana in modo particolare, per quello che
lintroduzione dei principi del welfare ha rappresentato per lorganizzazione terri-
toriale del nostro Paese, debba poter dare un suo contributo di riessione, che non
sia soltanto di rammarico o di critica, ma che sia fondamentalmente di impegno a
delineare situazioni entro le quali si possa ricostituire una convivenza civile che,
invece che abbandonare la solidariet, faccia premio sulla solidariet.
Nel caso specico italiano poi, come a tutti noi ben noto temo a tal proposito
di dire cose scontate si intreccia con la discussione relativa al decentramento, al
federalismo. Essendo la competenza principale della salute e della tutela della sa-
lute, per dettato costituzionale, afdata alle regioni, la doppia combinazione venuta
meno del welfare e ricomposizione su base federale dellorganizzazione del nostro
Stato, chiama due volte in causa il principio di solidariet. Solidariet tra individui,
tra cittadini, e solidariet tra soggetti regionali e, quindi, tra soggetti territoriali.
Sono convinto che questa prospettiva sar utilmente presente, tanto pi ci mi pare
scorrendo il densissimo e tto programma dei nostri lavori. Cosi come sono convinto
che, appunto, emergeranno risultati da poter spendere in questa direzione.
Grazie Cosimo e Giovanni per il lavoro che avete fatto. Mi associo alle parole di
Franco Farinelli nel chiedervi di continuare ad impegnarvi in questa direzione. Gra-
zie per lonore che avete voluto fare alla Societ Geograca chiedendo che la seduta
inaugurale si tenesse in questa sede e grazie ai tanti Colleghi che hanno accolto il
vostro invito e che animeranno queste giornate cui auguro ogni migliore esito.
GIOVANNI DE SANTIS
Ringrazio il prof. Franco Salvatori sia per le sue sempre affettuose parole ma
anche per la cordiale e direi calorosa accoglienza che ha voluto riservare ai
partecipanti a questo incontro perch siamo certi di poter sempre contare sul
Suo appoggio. Grazie di cuore.
Passo ora la parola al prof. Mark Rosenberg, Past-President della commissione UGI-IGU
Health and Environment, sotto la cui egida si sono sempre tenuti i nostri Seminari,
che porta i saluti del Presdente e dei Componenti la Commissione UGI. Prego.
MARK ROSENBERG
Queens University Kingston, Ontario, Canada,
Past-President of the Commission UGI-IGU Health and the Environment

President Farinelli, president Salvatori, president Scarpelli, president De Vec-
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chis, professor Palagiano, professor De Santis, rst let me send the greetings of
Professor Wong, and Professor Kraftt, the President and Secretary of the IGU, Com-
mission of Health and Environment. Unfortunately, Professor Wong cannot be
here. Professor Kraftt will join us on Friday morning. It is a great pleasure to be
back again in the Home of Geography for this meeting. I think this is the fourth
time I have been at this meeting over the years. It is one of the most important
meetings that the IGU Commission on Health and the Environment participates
in, maybe the most important of all, and I think the topic this year on solidarity
and health is a particularly important topic for the IGU Commission on Health
and the Environment. I think it has always been an extremely important issue
in Medical geography that we examine particularly vulnerable populations: the
poor, the elderly, those groups who are minorities within their own countries, and
the difculties that they have in access to health care. The very fact that when
we look at vulnerable populations, the reality is that their health is far poorer
than the rest of the population. And so these are incredibly important questions
and I think they take on a new importance, particularly at this time, because
health care systems around the world are under attack by governments that
would like to reduce the funding for health care and by governments that would
like to reduce the funding for research on health and health care. And so I think
this is particularly an important time for us in Medical geography to examine
these questions, so it is a great pleasure for the Commission on Health and the
Environment to be here. I would also like to say personally it is a great pleasure
to be here, particularly because of the role of the Professor Palagiano has played
in the commission over many years.
He has been one of our most important members. He has shown leadership in advanc-
ing Medical geography here in Italy, but he also has shown leadership in advancing
Medical geography internationally. So it is a great, great pleasure for me on personal
level since I have known Cosimo for a long time and to be here in a sense to celebrate
his contributions to Medical geography. In Canada when a professor is retiring we often
talk about retirement as a form of liberation. Liberation from the daily grind of the
university and the administration of the university, but mostly as a time of liberation
because it gives you as a professor the time to actually do other projects, for which you
never had time when you were a professor and often it also gives you the time to enjoy
some of the things that you were never able to do while you were a professor. So from
both, an ofcial point of view from the commission, but also from a very personal point
of view, Professor Palagiano, Cosimo, I wish you very many years of liberation from
your ofcial post as a professor and I know you will continue to contribute to Medical
geography in many and various ways. Thank you very much. Grazie.
GIOVANNI DE SANTIS
Ringrazio il prof. Rosenberg per averci portato il saluto del Presidente e del Se-
gretario della Commission of Health and the Environment dellUGI, sotto il cui
alto patrocinio si tiene ormai per la decima volta questo incontro internazionale.
Permettetemi poi di ringraziarLo per la Sua sempre gradita presenza che ci onora
e ci spinge a continuare in questa affascinante avventura che dura ormai da circa
trentanni, oltre che per la grande e costante considerazione che ci riserva e che
manifesta con simpatia e allegria.
Passo ora la parola alla prof.ssa Lidia Scarpelli, Presidente della Societ di Studi
Geograci di Firenze, laltro grande Sodalizio geograco italiano. Prego.
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LIDIA SCARPELLI
Sapienza Universit di Roma
Presidente della Societ di Studi Geograci (SSG)
Grazie per lopportunit che mi stata offerta questoggi di intervenire.
Consentimi innanzi tutto un ricordo personale: mi onoro di aver fatto parte di
quella pattuglia presente al Primo Seminario di Geograa Medica organizzato
dallamico Cosimo. Mi chiedevo proprio questa mattina venendo in Societ Geo-
graca Italiana in quale anno era cominciata lavventura, pensavo negli anni 80,
ci sono andata vicino, visto che mi confermi che era il 1982.
Il primo aspetto di questo incontro che mi piace sottolineare consiste in un rico-
noscimento alla tenacia con cui si garantisce una continuit di ormai quasi trenta
anni allorganizzare la ricerca e la presentazione su temi di Geograa Medica.
una vera abilit anzi direi veri e propri salti di ostacoli nel superare momenti
di particolare difcolt per lorganizzazione scientica, come quelli attuali, nei
quali tagli alla cultura, tagli alluniversit, che pure purtroppo non sono pi una
novit, sono ormai un fatto quotidiano, che si ripete da tanti anni.
Sono altres sicura di condividere in folta compagnia un riconoscimento particola-
re agli ispiratori dellattuale convegno: in ormai quasi tre decenni da quel primo
incontro si potuto apprezzare la continuit nellindividuazione di temi attuali,
fondanti, centrali, del vivere civile, poich la tutela della salute una delle mani-
festazioni pi alta del cosiddetto stato sociale. Cosicch lobbligo allosservanza
di tutti quegli elementi ed azioni che possono aiutare a conseguire lobiettivo di
garantire il miglioramento della salute uno degli aspetti pi importanti nelle
valutazioni in merito allo sviluppo delle comunit.
Ci premesso porto il saluto della Societ di Studi Geograci di Firenze, che in
questo momento rappresento, ribadendo che largomento salute e solidariet,
proprio nelle corde degli studi geograci ed a voi va il merito di averne fatto un punto
centrale della ricerca. Personalmente condivido il tema salute e solidariet, ma non
vorrei che la solidariet volontaria diventasse una di quelle forme che supplisce e
che fa dimenticare la mancanza di una solidariet istituzionalizzata. Ritengo che
questultima deve essere sempre presente, altrimenti si pu materializzare il rischio
concreto di una mancanza di garanzie per alcuni soggetti delle comunit. In altri
termini ritengo che la solidariet volontaria, pure importante ed espressione di un
sentire sociale alto debba essere di integrazione e non di sostituzione alla solidariet
istituzionalizzata. Forse, anzi sicuramente, questa mia convinzioni dettata dalla mia
preparazione universitaria, risalente ormai a tanti anni fa (ne anni 60 - inizio anni
70) e quindi, come si usa dire, datata. Ne sono consapevole, ma soprattutto in questi
momenti delleconomia cos delicati sono ancora pi convinta che questa connessione
tra pubblico e privato, istituzionalizzato e volontario, che si dovrebbe ripercuotere
anche nellorganizzazione del territorio, dovrebbe essere comunque presente proprio
per garantire, per essere solidali, non solo allinterno delle nostre regioni, allinterno
delle comunit di quello che chiamato mondo avanzato o di economia avanzata,
ma anche nei confronti e allinterno delle comunit del Sud del Mondo.
Un ringraziamento ancora a Cosimo e a Giovanni. Sono sicura che, nei prossimi
seminari, altrettanti temi importanti verranno analizzati. Grazie.
GIOVANNI DE SANTIS
Ringrazio la prof.ssa Scarpelli anche per aver sottolineato limportanza del tema
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oggetto di discussione del convegno, di questa solidariet senza la quale, appunto
senza il rapporto di solidariet tra Paesi poveri e Paesi ricchi, effettivamente si va
verso la ne di un mondo. Passo ora la parola al prof. Gino De Vecchis nella duplice
veste di Presidente del Consiglio del Corso di Laurea in Geograa della Facolt
che domani e sabato ospiter i lavori e di Presidente dellAssociazione Italiana
degli Insegnanti di Geograa. Quindi ci aspettiamo un duplice saluto. Prego.
GINO DE VECCHIS
Sapienza Universit di Roma
Presidente dellAssociazione Italiana Insegnanti di Geograa
Innanzi tutto ringrazio per linvito ricevuto i professori Cosimo Palagiano e Giovan-
ni De Santis, promotori di questo Decimo Seminario Internazionale di Geograa
Medica: una manifestazione che, dopo tanti anni, rappresenta nel panorama della
ricerca geograca unopportunit scientica consolidata.
Mi fa particolarmente piacere portare i saluti e gli auguri di buon lavoro da parte
dellAssociazione Italiana Insegnanti di Geograa qui, nellAula di Geograa del
Dipartimento, ovvero nei luoghi dove la frequentazione con il prof. Palagiano,
quotidiana e quasi ininterrotta dalla ne degli anni Sessanta ad oggi, si arric-
chita nel tempo di interessi e affetti comuni.
La vicinanza a Cosimo mi ha spinto in passato a fare qualche incursione in questo
settore di studi, con alcuni interventi in precedenti convegni. Sotto certi aspetti
ho vissuto, pertanto, questa esperienza, che Cosimo Palagiano ha portato avanti
con successo insieme a un altro collega e amico, Giovanni De Santis.
Il tema di questanno riguarda la salute e la solidariet. Si tratta di un tema che
per i docenti di geograa assume grande importanza, perch leducazione alla
salute si collega strettamente alleducazione per lambiente, alleducazione al
confronto, alla multiculturalit, alla solidariet.
Il fatto che questi temi, di natura interdisciplinare, vengano affrontati in chiave
geograca, e a livello internazionale, consente di far meglio comprendere come
la nostra disciplina coinvolga argomenti e questioni di grande impatto sociale e
culturale, con ricadute non trascurabili in sede formativa.
Chiudo con una notazione relativa proprio ai nostri corsi di laurea, giacch
motivo di soddisfazione osservare, nella veste di Presidente dei Corsi di Laurea
triennale e magistrale in Area Geograca della Sapienza Universit di Roma, come
lesperienza da Cosimo Palagiano maturata in tantissimi anni, nellambito della
geograa Medica, abbia conseguito un risultato chiaro e concreto. Infatti, il nostro
tradizionale corso di laurea in Geograa, nato negli anni Trenta del Novecento,
divenuto, nella sua articolazione triennale, un corso di laurea interfacolt: Scienze
geograche per lambiente e la salute. La Facolt di Lettere collabora attivamente
e procuamente con quella di Medicina. chiaro a tutti, e specialmente a noi
geogra del Dipartimento, che tale connubio potuto avvenire proprio grazie
allimpegno, in questo settore, di Cosimo Palagiano.
Auguro al convegno i risultati migliori, e a tutti voi buon lavoro. Grazie ancora a
Cosimo Palagiano e a Giovanni De Santis.
GIOVANNI DE SANTIS
Grazie Gino. Grazie per le tue affettuose parole e per la costante vicinanza avuta
in questi decenni e non solo per i tanti incontri di Geograa Medica.

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