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La poesia amorosa di Filita Author(s): Luigi Alfonsi Reviewed work(s): Source: Aegyptus, Anno 23, No.

3/4 (LUGLIO-DICEMBRE 1943), pp. 160-168 Published by: Vita e Penseiro Pubblicazioni dellUniversit Cattolica del Sacro Cuore Stable URL: http://www.jstor.org/stable/41216246 . Accessed: 17/04/2012 06:05
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La poesia amorosa di Filita


In altra sede abbiamo difeso la lezione Musis in dipendenza a Prop. II, 34, 31 : * tu imita di ablativo causale da memorem, Filita che ricorda delle Muse . E l, anche dono piuttosto per sulla base di quanto era stato discusso in relazione all'elegia d tenuta preprologo degli Ama callimachei,ivi manifestamente sente da Properzio,pensavamo che il poeta latino si riferisse precisamentealla Demeter, e che in essa Filita si fosse rappresentato quanto veniva narrando.Ora Carlo come in atto di ricordare Gallavotti pubblica in Aegyptus (anno XXII, fase. 1-2, Gennaioiugno 1942) (1), aal volume XVIII dei Papiri di Ossirinco il n. 2167 che comprende alcuni frammenti dal principio degli AtTta . Da esso, che io accetto nella ricostruzione del Gallavotti perch mi sembra sostanzialmentesicura, appare evidente che i versi 9-10 .... vXki yL<x.Stk'%ti /iv (xa*pi)vo(x^vta 7]>> | Xpuv abbastanza comunementedal Coppola e interpretati 3x<7o^poc, da altri come riferimento alla Demeter- magari in opposizione ad una supposta ; -, viceversa non implicano altro che il tra grano e quercia in espressione proverbiale(e queconfronto sto carattere proverbiale popolareggiante potrebbe essere maggiormentecomprovato dalla tenzone tra la quercia e la canna dal Coppola (2) della 36a favola di Babrio citata opportunamente anche nei introduttivi versi parso di scorgere pp. 44-45, perch dai di e ricordo Giambi Callimaco), che solo dopo si qualche fa il confrontotra le varie opere dei due autori citati. E cio al v. 11-12 si confronterebbero la Nann di Mimnermocon le sue
in Aegyptus ari da Ossirinco, (1) Cfr.C. Gallavotti, Nuovi testiletter

di Epa* (2) Cfr. G. Coppola, //prologo degli Afria ed il commento delle della Accademia Scienze in delle Sessioni R. Rendiconto phroditos, dell* Istitutodi Bologna. Classe di scienze morali 1932-33,p. 39 segg.; in Studi it. di fil. cl. 1933, p. 327 segg. e Id., Poeti e Telchini,

1942,p. 114 segg.

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composizioniminori (1), e ai versi seguenti le opere di lunga lena Filita di di con quelle pi corto respiro.Che sarebbe poi anche un avere fede nell'ordineadditatocidai cosiddettiscolii fiorentini - come ha ben dimostratoG. Coppola, con ogni probabilit il commentodi Epaphroditos - del PSI. 1219 rr. 12-15 ovTa Miavpao'j v ffuysepfosi Xi'ywv cTyjjW tv oct&v tou xat s^Tiova ^oXuTTt^wv l&Aowvtou svat. <paa/.)v Dunque quali erano le opere di molti versi e quali quelle di sull'analogia di pochi versi di Filita, e che a lui venivano riferite 13-14 di una Si ai vv. Mimnermo? detto era stato parla per quanto : si indi ora del che si comunque Pigmei sangue compiace gru il fatto che la gru animale sacro a Demetra (2) tenda yoavo;, ritornacome esempio mitico e che il suo destino miserabile anche presso Ovidio, Met. VI, 90-92. E tanto pi notevole questo che potrebbe essere in Ovidio eco di Filita, se col Maas e col Powell (Collectanea Alexandrina,Oxford 1925, p. 95) si ammette che il fr.26 Soi) &' &^ yaa sia stato imitatodalla Demetra di Filita in Ovidio, Met. V, 423. Quindi esso poteva trovare benissimoposto nella Demeterdi Filita, che poteva accentrare,nello stile di quelle che sono le in questo caso Metamorfosiovidiane,attorno ad una avventura, erzhlt (3), altre die Legende vom Koreraube paramythetisch nella Demeter( in qualche ancora. E analogamente poteva entrare altra opera consimile) forse anche la leggenda dei Massageti che : n qui escluso sia da contro (/tpv avSpa scagliano freccie a Tomyri la mitica regina dei Massageti vedere un riferimento vincitricedi Ciro, se vero, al dire di Strabone XI, 507, che le notizie sulla spedizione massagetica di Ciro e sull'antica storia persiana mediae siriaca nicht als sehr zuverlssiggelten knnen (4). In Sta TTjvxv <7uyypa<pso)v aat [t/jv]<pt^ou34av raccolta e e solenne a lunga pesante Demeter, questa opposizione supdel genere,stanno le brevi composizioni a scritti di miti,
il) Cfr. A. Rostaqni, Nuovo Callimaco, in Riv. di FU. class. 1928, 13 segg. p. (2) Cfr. l'art, dal Malten, s. v. Gerana, in P.-W., Real-enc. der cL Alt. VII, pp. 1234-36. (3) Cfr. Tart. Elegie del Crusius, in P.-W., Real-enc. der cl. AIL v. p. 2279. in P.-W., Real-enc. der cl. (4) Cfr. Tart,del Zieqler s. v. Tomyris, Alt. VI A, 2, p. 1704.

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poniamo(1), che, al dire di Callimaco,sono ^, o)Se e cio Quali sono queste opere pi dolci ? Noi non perch XtyTTt^ot. esitiamoa dire,oltre qualche breve epillio (Hermes ad es.) i canti per Bittide: e respingiamocol Gallavotti e con altri la lezione Battide attestata in qualche passo ovidiano (Tristia I, 6, 2), che, perch questa ci sembra seriore elucubrazionedi grammatici dato il caratteredi erudito proprio di Filita, hanno voluto scherzosamente alterare in questo senso il nome della sua donna e farnenientemeno che una glossa. Ma il passo di Ermesianatte che anzi e pur fu cronologicamente prossimo, contemporaneo(Rostagni, Poeti Alessandrini,Torino 1916, p. 340), a Filita perderebbe ogni senso,nella distinzionesottile che pur egli fa tra lui cantore di amore e insieme erudito,(e si confrontipure Strabone XIV, 657 ^; . . . ); ; e il luogo allora, in( xat KpiTix) tendendo aTT$a come vogliono, seguendo il Kuchenmller, e il e il Coppola (2) si ridurrebbe ad una mera tautologia: Blumenthal meglio invece credere che, esistendo una Bittideed essendo conosciuta come donna amata da Filita, Ermesianatte stesso (ma veramenteper lui manca ogni indizio perch in questi sicuramente attestata la lezione Bittide,sicch propendereia credere qualche poeta posteriore, ad ogni modo precedentead Ovigrammatico dio) altri ne abbia modificatoil nome: ma la stessa modificazione presuppone la realt di donna vissuta in Bittide. E allora questi canti per Bittide,che dovettero essere ispirati da reale amore,se a Filitafa appello ripetutamente Properzio come a poeta erotico (e non gi come a glossatore!), non dovetteroessere /
sottintendendo (1) Integrereiprecisamentecos il v. 16 x[i ] come nell'Ep. 28 callimacheo in lode di Arato: forse meglio prtGizq che pu trovare conferma nella chiosa ancora, per variare, a[ [/.ixpa] Se 14 v to() ad r. nel Scoli Londinesi: SSe- ou; *,8(<;) apposta degli Il (Aixpou felice poi si troverebbe in posizione particolarmente [Atx(poT). anche per l'opposizione col pocxpv ... 'vBpa del v. precedente.Riguardo alla prima parola del v. 16, tenuto conto che esso deve essere stato composto sullo stesso stampo del v. 12, supporremmoqualcosa come f apposizione ai poemi polistici (si cfr. il w/y YPW* xoco Toppv), cui si contrappongonoat {xtxpa:oppure, se si preferisse considerare chiusa nel v. 15 la menzione delle opere di lunga lena, si 8' <5>8e potrebbepensare a qualcosa come ^<rte]<x[ptxpat] [(^[]1 con ripresa appunto di motivi e frasidel v. 12. * (2) Cfr. l'articolo suo su Philetas, in P.-W., Real. ene. der cl. AU. XIX, 2, p. 2266, e Coppola (gi cit.) p. 336. Del resto pure il Crusius aveva sostenutola lezione Bittidecontro Battide.

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/ o Topv,ma anzi Callimaco deve averli consi/jj ypA/,a derati come pi dolci appunto degli altri solenni e pesanti. (E precisamente alla Demeter penserei vada riferito il fr. 254 Sehn, [| Kouov se, come pensarono gli editori ed fotsXov altri, precisamente al prologo degli Ama esso va riferito (cfr. A. Rostagni, Riv. FU. 1933, art. cit. p. 203)). E del resto, contro l'assimilazione fatta da alcuni tra la Lyde di Antimaco e i carmi per Bittide di Fiuta e quindi contro la supposta polemica di Callimaco nei confronti di entrambe queste due opere (ritenute tutte e due come poemi erotico- mitologici nel genere della Nanna ; mentre per la Nanna e per la Lyde non ci sono dubbi, ylriyuvVj ma ben diversamente si tratta per la Bittide (2)) parlano le stesse antiche testimonianze : e infatti laddove Plut., Cons, ad Apoll. 106 a proposito di Antimaco ci riferisce che -oS-avo6<jY) yp tyj; yutyj; ^uttyj; oltu -ows tvjv . . . vatKaTOuASn; . . . | toi; ''xacot; ASrjv apia-[/.7<T[/.svoc ; yjpcotx;<ju(A<pop;, >.> ttv auToO tcoiuv>.uV/)v, ci non affatto testimoniato per Filita (2). Anzi nell'identit della stessa situazione (anche la morte dell'amata) si sarebbero fatte sentire le differenze tra la menzione degli eroi in Antimaco e viceversa la spontaneit di Filita: e solo a questa identit di esteriore circostanza crediamo sia ispirato il confronto di Ovidio (Tristia I, 6, 1): tantum Ciarlo Lyde dilecta poetae tantum Coo Battis amata suo est E in pi questo carattere di tenuit, a parte altre ragioni, ci sembra di poterlo desumere anche dagli stessi assai discussi versi di Ermesianatte (75 segg. fr. 7 Powell) per i quali il riferimento al dato reale Otto^), come segnato dal Gallavotti (art. cit. di commento agii Aiti* e la (1) Cfr. A. Rostagni, / nuoviframmenti di Callimaco, in Riv. di FU ci. 1933, p. 203; Galpolemica letteraria in St. it. di fil. cl. 1933, p. 234. lavotti, //prologo e Vepilogo degli Aitioc, non si poteva pensare diversamente Ma prima dell'ultimo ritrovamento da cos ; e cos pensai aneti'io. (2) Cfr. anche E. Romagnoli, L'elegia alessandrina prima di Callimaco (Antimacop. 164 e Filita p. 165 segg.), in Musica e poesia nell'antica Grecia, Bari 1911; e U. v. Wilamowitz-Mllendorff, Hellenistische Dichtung in der Zeit des KallimachosI, Berlino 1925,p. 115: Auch seine hat er an seine Frau Bittisgerichtet;sie werden (di Filita) Liebesgedichte also einen anderenCharakter getragen haben als die an eine Nanno oder auch oder Cynthia. Lyde

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baravo) // prologo ecc. p. 236) col fr. 14 Powell -^- ci sembra indiscutibile.Si potrebbe dunque in questi Gtwo, Ypxtv; BittSx & 3oqv cos : cantando Bitversi interpretare tide in breve,in corti canti, sull'analogia dell'uso pure avverin Sofocle, Track. 857 3oiv vt/.<pav biale di 3"otq yaye;. metterebbe Ermesianatte Dunque qui bene in evidenza la brevit, oligostichia dei canti amorosi di Filita in confrontoal suo xai T^av . . . Xastesso lungo struggersi ^spi ^avxa | . . . [ il da anche esaminare >t^v. Rimarrebbe quindi passo di Properzio: innanzitutto notiamo come esso a questo proposito (II, 34, 31-32) corrispondein pieno anche all'ordine degli argomentinel prologo callimacheo: come in questo infattial confrontotra i / di Mimnermoe Filita seguiva la mene TToXuTTtya cAt'ycv (7Tywv zione del sogno di Callimaco <;' vap ; Tat Motaai v 'KXixrn aTOvt/)vtv amojv scviy'/jTtv, cos pure ' zVkhyoi in Properzioalia menzionedi Filitasegue quella di Callimaco fatta in modo significativamente vicino al passo greco citato: et non inflatisomnia CallimachLOra, siccome in questa elegia Properzio esalta l'ideale opposto al gonfio,al turgido e invece celebra la tenuitas(1), chiaro che quindi ai presuppostidella tenuitasdoveva informarsi l'opera di Filita, il cui esempio egli proponeva all'avversario Linceo, poeta pesante di epopee: e siccome poi il contenutodi cui egli voleva fossero ispirati, i canti di Linceo era amoroso (nil iuvat in magno vesteramore senex, v. 30 ; inque tuo s dure il v. chiaro che tenue di carme ignes, poeta, veni, 44), Filita,che egli a quello additava a modello,non poteva essere che amoroso: la Demetra quindi non c'entra. Non resta perci anche per questa via che pensaresoprattutto ai canti per Bittide. Properzioparla di Filita che ricorda per dono delle Muse: in quanto al ricordo,al memor, ci non pu fare difficolteccessiva,dato che Filitasi riconosceva[av^jlov (1) (e in ci io riterrei col Wilamowitzed altri si potesse pensare all'ombra di Bittideche dopo mortail poeta cantava,quantunquesi possa pure pensare l'abbia cantata e viva e morta) e se U fr. 11 P. (citato ai Trat'yvta, come appartenente ma non potevano magari i ^atyvta contenere in un seguito di brevi composizioni epigrammatiche tuttala storiadell'amoree formareessi, meglioun loro gruppo,
(1) Cfr. A. Rostaoni, Nuovo Callimaco, in Riv. di Fil. class. 1928, pp. 37-38. (2) Cfr. The Elegies of Propertius, by Butler-Barber (Oxford 1933) p. 257, n. 31.

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la cosiddetta Bittide?) poteva appunto immaginarequesto delicato augurio (1) forse messo in bocca a Bittidestessa:
KkOLGOL 'Efc SrUjAO T (ASTpia, .T 7UpO7Y)v; sl-v, eav^jff.&a * ' vto; &;.

Ma e il per dono delle Muse?. Penso che sull'analogia di quanto aveva fatto Esiodo - e fecero poi Callimaco (accennandone pure in un epigramma)ed Eratostene ed Alessandro Etolo, - anche Filita abbia preso l'ispirazione al suo canto di tristi dalle Muse, e che memoriee di nostalgicoabbandono precisamente - come poi Callimaco da Calliope, secondo quanto confermato pure da Properzio- cos pure Filita si sia fattoper cos dire da esse (se non anche dalla stessa Calliope) (2) dettare i suoi distici, quasicch avesse coscienza del loro caratteredi assoluta Che di questo artidei suoi predecessori. originalitnei confronti Fiuta si sia servitoespresalessandrino, ficio,del resto tipicamente samentenella sua qualit di poeta erotico(3) - il che naturalmente non esclude affattoFuso di mitologia per quanto lo rende poco probabile,ma di mitologia se mai erotica non eroica come era quella del tumido Antimaco - pu essere provato anche da da III, 3, 52. Qui Calliope, e particolarmente altri passi properziani nella spelunca, trovavano che si muse altre distaccandosi dalle incita Properzio a persisterenella sua poesia d'amore contro le lusinghe di canti pi solenni,e attintele acque dalla fonteAganippe gli riga il volto Philitea aqua (4). Ora qui chiaro che quest'espressione altro non significa che una consacrazione,per della poesia amorosa: e si appunto discusso dir cos ufficiale, se e in quanto Filita possa considerarsimaestrodi Properzio per la elegia erotica: ora anche ammesso,anzi vorremmoquasi agche Filita non sfoderava tutta Terudizione giungere dimostrato, di Antimaco nelle sue elegie, noi non pensiamo ad ogni modo che la sua fosse elegia di carattere soggettivo,come quella dei Romani, e invece pensiamo che nei watyvia,epigrammi in cui
(1) Cfr. E. Bignone, Teocrito(Bari 1935) p. 28. quaestiones,in ranos 1909, (2) Cfr. C. Tessi, De Philitae carminibus p. 125: e Id., Sugli AITIA di , in Aegyptus1928, p. 102. erklrtvon Max Rothstein (3) Cfr.Die Elegien des SextusPropertius, . 31. (Berlino 1920) 1, p. 439, (4) Ben analizzato il contesto da M. Lenchantin de Gubernatis, Callimaco, V acqua filetea e Properzio HI, 3, in Riv. di FU. class. 1935,

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erano anche cantati tutti i suoi sentimentiper Bittide - e che melanconicae magari tristenon urta fosseroanche di intonazione affatto col titolo,che indica le caratteristiche brevitecc, formali, non sostanziali,di contenuto, delle composizioni raccolte - egli amorosi,Properesprimessea pieno la sua personalite a questi,zio facesse espressamente riferimento Properzio (1). Naturalmente ha calcato l'espressionecome anche altri Romani,che per desidi grandi modelliellenici la loro derio di nobilitarenell'imitazione hanno ai Greci attribuito pi di quanto essi non avepropriaarte, vano realmenteprodotto. Tutto cos diventachiaro: ma non basta. che h e non si L'espressione properziananon avrebbe l'efficacia nel valore suo spiegherebbe compiutamente appunto se non si Filita il lui che sia stato consacrato,- e cio per primo suppone si sia figuratolui stesso iniziato - al canto dalle Muse e magari proprioda Calliope. L' acqua di Filita l'acqua con cui primo ha avuta la sacra investitura del canto amoroso lo. stesso Filita e perci Properzio pu seguirne l'esempio. Che se poi si fa riferimento (2) al passo di Virgilio,Egloga VI, 64, perch la fonte Aganippe quella della poesia amorosa,noi non escludiamoaffatto che magari da Filita stesso sia derivata questa immaginazionee che poi sia stata anche ripresa e rielaboratada Callimaco. Non unicamentequindi, come si osservato il gesto simboHcodella Musa aveva un significatosolo se il programmada lei esposto fosse stato gi attuato, almeno in parte, da Fileta , ma anche l'iniziazione stessa ad opera delle Muse era gi in Filita. Tanto pi che Filita nominatosempre quasi in unione a Callimaco: ma a tal proposito giova osservareche solo nel IV libro la menzione di quest'ultimo fattaper le sue poesie etiologiche, mentre altri mostrando Afcia conoscenza ed negli luoghi pur degli accettando le idee letterariein essi esposte - Properzio sembra riferirsi anche a composizionipi agili: si veda particolarmente HI, 9, 43 : InterCallimachisat eritplacuisse libellos' et cecinissemodis, Dore poeta, tais e prima ancora in IH, 1, 1 dove appunto i Calli(1) E si veda, se pur qualche valore per il confrontoha questa constatazione,che anche Licinio Calvo, un alessandrino romano e aderente alla scuola dei vewTspot, precisamentefra gli epigrammi - come non esita giustamentea raccoglierli anche ultimo editore dei Fragmenta poetaramlatinorum(Lipsia 1927), il Morel - annovera anche le elegie in lode di Quintilia: cos a un di presso almeno come ordine materiale nella raccolta dei rcar/vta dovevano essere i versi per Bittide. (2) Cfr. M. Lenchantin de Qubernatis, art. cit. pp. 170-71.

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machi Manes et Coi sacra Philitae sono invocati entrambicome della poesia amorosa. E infinein IV, 6, 3-4, dove si dei protettori parla di cera (g serta se si accetta la correzionedello Scaligero) Philitei,sembra che Properzio, Romana che gareggia,coi corymbi di il sempre tenendo fisso rapporto confrontotra la sua poesia amorosa e quella di Filita,questa volta voglia indicare che anche la sua poesia patriottico-mitica pu, quanto a perfezione artistica (1), essere ritenutapari a quella amorosa di Filita: immagine seguente dell'urna che distribuiscele acque di Cirene un ricollegarsial Callimaco degli inni (2). Concludendo: esistevauna tradizionedi poesia amorosa (Nann, Lyd) da Callimaco svalutata perch polistica: d'altra parte la poesia amorosa di Filita rispondevainvece all'ideale della tenuitas come risulta da Properzio che da Callimaco deriva: ed era in questo senso contrapposta ad Antimaco ed Omerc (II, *4, 45). Callimaco quindi deve avere consideratoi carmi amorosi di Filita come opere ogostiche. Resta allora - data l' improbabilitdi vere e proprie elegie soggettive - ipotesi che essi siano stati : epigrammima diversidalle at *ar sttovpyjais;di Mimnermo se si accetta la nostraintegrazionea[t tu*pai]per Filita, e di fatti, che E del resto si rammenti il richiamo tanto pi significativo. una che s lirici connessi elegia ed epigrammasono componimenti distinzione teoretica fra i due da nessun antico fu mai fatta: e annoverato cos si potrebbespiegarecome Filita sia comunemente fra gli elegiaci. Resterebbeun'ultimaipotesi: che cio Filita abbia composto due ordini di poesie amorose: una Bittide polistica svalutata da Callimaco e quindi non citata da Properzio ad esempio, ma cui nel proemiocome all'opera lunga,ed Callimaco si sarebbe riferito amorosi oligostichi.Ma notiano innanzitutto epigrammi Txiyvta ai cantidi Filita per riferiti come i versi gi citati di Ermesianatte detto dove da Filita non da usate Bittideriprendano espressioni Ateneoche li riporta: e che Ateneonon nomini a Bittideparrebbe per lo meno strano,se Filita avesse composto un'opera maggiore se ci fosse e celebre tutta dedicata a Bittide.Secondariamente, stato, il caso di Filita sarebbe stato proprio una ripetizionedi quello di Mimnermo:e allora Properzio,che a Callimaco si ispira, avrebbe preso come esempio di tenuitasnella poesia amorosa gli art.cit.p. 177. (1) Cfr.Lenchantin, A. Cfr. (Torino1916)p. 377. Rostaoni,Poetialessandrini (2)

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epigrammi di Mimnermo,1'^ del genere, e non quelli di Filita. Se ci non ha fatto,vuoi dire che l'epigrammadi Mimnermo non doveva rispondereal suo ideale di poesia d'amore: resta quindi chiaro che l'epigramma di Filita doveva essere diverso da quello di Mimnermo- scartate di entrambe le opere anche ammesso che avessero,e pure la presuntaBittide, maggiori, contenuto amoroso. Ma diverso da quello di Mimnermo l'epigramma di Filita non poteva essere se si ammetteFilita autore del pure di una Bittide: nel qual caso la raccolta epigrammatica di di Cos stata taciuta come Mimnermo cui sarebbe poeta quella sarebbe stata, come intonazione,assai simile. Resta quindi chiaro che pure la diversitdegli epigrammiamorosi,quasi personali,di Filita sembra postularela inesistenza di una presuntalunga opera elegiaca Bittide. Ma infinel'immagine di corymbi, oltre a riferirsi alla poesia, in quanto collegati a Bacco, con Apollo, dio dei poeti, non potrebbe anche suggerire,per quella terminologia al riguardoassai - - si ricordila corona di Meleagro! diffusatra gli Alessandrini, la poesia breve,anzi la raccolta di brevi poesie di Filita? Cos si a quella sempre Properzio abbia spiegherebbecome precisamente voluto ricollegarsi se anche non si vuoi vedere un'eco della cerimonia di consacrazione fattadalle Muse per Filita in quel sacra di III, 1, 1 che ha tutta l'aria di indicare un sacro rito: quello per cui le Muse avrebbero attintoal fiume Permesso l'acqua per dare - accanto e forse al di sopra dell'epica oramai in declino - nuova dignit ed onore al verso agile e leggero delle brevi composizionid'amore. Luigi Alfonsi

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