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Redazione: via Valadier n 42 00193 Roma - tel. +39 06 32818.1 fax +39 06 32818.230 1,20 Arretrati: 2,00 - Spedizione abb. postale D.L. 353/03
(Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) - Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009
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Ma mi faccia
Travaglio
a cura di Martina
Castigliani
Ascolta su w www.ilfattoquotidiano.it
un birillo (Ugo Sposetti, tesoriere Ds e deputato Pd, 28-7). Un po come il Pdl se condannassero Enrico Letta, che discorsi. Laggravante. Il gip: Si indaghi ancora Schifani per mafia. Berlusconi: Sono vicino allamico Schifani' (la Repubblica, 27/7). Leffetto e la causa.
Decadenza.
LA SENTENZA w Tutti gli scenari possibili del processo Mediaset in Cassazione per frode fiscale
w LAPPELLO
DEL FATTO w Valanga di adesioni. Parla il vicepresidente della Camera: Letta cadr sullart.138
Cosentino ai domiciliari: Non serve pi ai clan (la Repubblica, 27/7). Il servizio a domicilio non gradito.
Che fai, Ruby?
i abbiamo fermati con 53 ore di opposizione L di fila, nel momento giusto. Ed solo linizio: vedrete che il governo cadr proprio sul ddl costituzionale. Parola di Luigi Di Maio (M5S) 26enne vicepresidente della Camera pag. 2
Luigi Di Maio Ansa
Le confessioni inedite dei dilettanti che si imbottiscono di anabolizzanti per vincere le gare amatoriali: giovani spinti dai genitori, ciclisti pensionati, amanti del calcetto, scacchisti Almeno un atleta su venti sporco
w pag. 4 - 6 con racconto di Biondillo
I DOPATI
w LEDITORIALE w Dal craxismo al berlusconismo e ora le larghe intese w VELENI
DELLA DOMENICA
VATICANI w La guerra per conquistare il business dei paramenti
Strauss-Kahn torna nella polvere: rinvio a giudizio per i festini di Lille. Lex direttore Fmi accusato di sfruttamento della prostituzione (la Repubblica, 27/7). Boom delle esportazioni di cene eleganti e gare di burlesque. Grillipoti. M5S, in vista il gruppo fuoriusciti. Gambaro: Potremmo chiamarci Gap (la Repubblica, 24/7). I famosi quattro gap. Le innocenti evasioni. Il caso chiuso, ora vogliamo tornare a fare i vestiti in pace (Dolce&Gabbana, 23/7). A strisce. Linguori. Un giornalista oggi deve saper fare tutto. Noi formiamo giovani giornalisti 2.0, nella teoria e nella pratica. I partecipanti al master imparano ad adattare la prosa e il linguaggio a seconda del media (sic, ndr) su cui devono comunicare. Imparano a condurre notiziari, montare servizi per la tv, come pure a scrivere per quotidiani, portali internet o uffici stampa (Paolo Liguori, direttore editoriale New Media Mediaset e Ad del Consorzio Campus Multimedia In creato dal gruppo Mediaset e dalla Libera Universit Iulm, Panorama, 31/7). E tutto con la lingua. Grill Il Sung. 65 anni fa nacque una persona speciale... che 8 anni fa ha cambiato le nostre vite, che ha dato il LA a una rivoluzione culturale ineluttabile e inarrestabile... Bench la sua et anagrafica cresca, la sua et biologica recupera di anno in anno stando in mezzo alla gente che gli vuole bene. Grazie di cuore Beppe... grazie (Vito Crimi, senatore M5S, 21/7). E queste erano solo le critiche.
Segue a pag.18
pri il codice: articolo 624, furto. Ma non questo che na lettera inviata a papa Francesco e a Ratzinger. Il A cerchi. Nessuna legge prevede il furto della vita. Pen- Udito puntato contro due giovani stilisti, vicini a tapartiti, craxismi, berlusconismi. Ora larghe intese che Bagnasco, che vestono papi e cardinali. Laccusa: sono manomettono la Costituzione. Si sono presi i migliori anni della nostra esistenza. E sono ancora l. pag. 18 dellArcigay. Veleni omofobi per conquistare il business dei paramenti sacri che vale milioni pag. 7
ono passati quindici anni dallaprile in cui S Donato Bilancia semin il terrore in Italia. Il serial killer pi sanguinario. Ma, nonostante i 13 ergastoli, la legge oggi gli consente di chiedere di uscire in permesso. pag. 13
GIUSTIZIA E COSTITUZIONE
AVEVA 99 ANNI
DOMANI IN CASSAZIONE
rima la promessa da martire a Libero: Se mi condannano andr in carcere, non far lesule come Craxi. Poi la smentita da Palazzo Grazioli: Il presidente Berlusconi non ha rilasciato alcuna intervista, solo un colloquio liberamente interpretato. A poche ore dalla sentenza della Cassazione su Mediaset, attesa per domani (salvo rinvii) il capo del Pdl ricorre a uno dei classici del suo repertorio: lannuncio a sensazione, seguito da smentita. Tutto nello stesso giorno. La mattina si apre con il rumore della sua intervista (presunta, a questo punto) rilasciata al direttore di Libero, Maurizio Belpietro: Ho quasi 78 anni, avrei diritto ai domiciliari: ma se mi condannano, se si assumono questa responsabilit, andr in carcere. Non far lesule, come fu costretto a fare Craxi. N accetter di essere affidato ai servizi sociali, come un criminale che deve essere rieducato.
NIENTE VIE di mezzo, per lex
Palazzo Grazioli: Il presidente Berlusconi non ha rilasciato alcuna intervista. Il direttore Belpietro ha liberamente interpretato il senso di un colloquio in cui sono state confermate lassoluta infondatezza delle accuse rivolte al presidente Berlusconi e la sua precisa volont di continuare a offrire il suo contributo al popolo dei moderati. La chiosa persino polemica: Si rileva ancora una volta che alcuni quotidiani riportano tra virgolette frasi e giudizi attribuiti al presidente Berlusconi che non sono mai stati pensati n pronunciati.
A MARGINE , colpisce unintervista a Qn di Ugo Sposetti,
premier, che mostra il petto, intrepido. Dimenticando (?) che, anche di caso di rifiuto dellaffidamento ai servizi sociali, finirebbe al massimo agli arresti domicialiari. Berlusconi per non pessimista sulla decisione della Corte: Se non c pregiudizio, se non ci sono DI MAIO (M5S)
senatore del Pd ed ex tesoriere dei Ds: Se Berlusconi verr condannato, il Pd non regger lurto e salter come un birillo. Siamo politicamente annientati, nessuno ha ragionato di questa vicenda sul piano politico, non la reggeremo: per noi sar una botta tremenda e il partito imploder. Nel frattempo, sulle agenzie batte un colpo Daniela Santanch. Avverte: La responsabilit di chi deve decidere altissima. Condannare Berlusconi significherebbe non solo punire un imprenditore di successo, con lunica colpa di essersi occupato non solo delle sue aziende ma anche della cosa pubblica: vorrebbe dire anche mettere in di-
scussione quasi 10 milioni di italiani. Quindi, dopo il 30 luglio potremmo farci sentire. Mariastella Gelmini va in appoggio: La sentenza potrebbe danneggiare il Paese, quello che accadr il 30 riguarda anche gli avversari. Michaela Biancofiore su Repubblica disegna lapocalisse: in caso di condanna di Berlusconi, il Pdl non lascer solo il governo, ma si
dimetteranno tutti i parlamentari Pdl. Lo abbiamo deciso in assemblea di gruppo, ed erano tutti daccordo. In serata, si fa sentire Beppe Grillo, che sul suo blog se la prende con il Pd: Limputato gi risultato colpevole in primo e secondo grado, la Cassazione non entra nel merito della sentenza. A tenere in vita da sempre Berlusconi il Pdmenoelle, che gli ha garantito ricchezza e impunit alla luce del sole, come dichiar alla Camera Luciano Violante. E OccupyPd su Twitter batte le mani: Alle volte difficile non dare ragione a Grillo. Pd sveglia. Oggi, giornata di vigilia. E di inevitabili polemiche e annunci: veri o presunti.
LdC
i abbiamo fermati con 53 ore di opposizione di fila, nel momento giusto. Ed solo liniL zio: vedrete che il governo cadr proprio sul ddl costituzionale. Luigi Di Maio, 27enne deputato, nonch vicepresidente della Camera (il pi giovane della storia repubblicana) ne convinto: insistendo sullo stravolgimento dellarticolo 138, la maggioranza andr a sbattere. Sono gi spaccati sulle riforme. E poi tanta gente ancora non sa dellattacco alla Carta. Per questo, faremo una grande manifestazione nazionale a settembre sul 138.
Il primo risultato lavete portato a casa, con il voto sul ddl slittato a settembre. Ma perch la maggioranza ha arretrato?
Venerd scorso nella conferenza dei capigruppo (quella che ha deciso il rinvio del voto sul ddl, ndr) i rappresentanti della maggioranza si sono presentati senza una soluzione. La presidente della Camera Boldrini si dovuta rivolgere al nostro capogruppo, Nuti: Ci dica qualcosa. La proposta sui tempi stata nostra. Persino Brunetta si trovato daccordo.
Sul rinvio a settembre pu aver pesato lintervento di Rosy Bindi nella direzione del Pd (Non sacrifico la Carta a questo governo).
Obiezione: dal 1 agosto il voto slittato al 6,7 e 8 settembre. Qualcuno potrebbe dire: solo un mese in pi.
Innanzitutto, aspetto di vedere come la maggioranza riuscir a riunire tutti i suoi deputati in aula in quei giorni. Ma laspetto fondamentale che in queste settimane potremo continuare con lopera di informazione dei cittadini. In questo senso, lappello del Fatto e le tante iniziative che stanno nascendo sono un apporto fondamentale.
Anche Stefano Rodot e Gustavo Zagrebelsky hanno sottoscritto un appello sul 138. Avreste preferito che sul tema facessero qualcosa assieme a 5 Stelle?
Il nodo principale la deroga al 138, che per i costituzionalisti importante quanto larticolo 1, perch stabilisce come si cambia la Carta. Ridurre lintervallo tra le due votazioni su una legge costituzionale da tre mesi a 45 giorni sarebbe un precedente pericolosissimo. La Carta la casa di tutti: e loro vogliono abbattere la porta.
Mentre sulla riforma...
Il nostro ostruzionismo, che io preferisco definire opposizione, li ha bloccati. Si sono resi conto che con quattro decreti da approvare entro la pausa estiva, come quello sullecobonus, la nostra lotta li avrebbe messi nellangolo. E poi non sono cos convinti del provvedimento. Durante i nostri interventi in aula ho visto dubbi negli oc-
Pu darsi. Ma io spero che le sue parole non diventino lennesima foglia di fico dietro a cui si nasconde il Pd per dissimulare le sue reali intenzioni. Non mi affido alla Bindi per bloccare il ddl: piuttosto, spero nei parlamentari appena eletti del Pd e del Pdl.
Vede dissidenti anche nel centrodestra?
No, va bene ugualmente cos, tutti gli appelli sono utili. Ormai gran parte dei costituzionalisti si ribellata a questo ddl.
Eppure dalla maggioranza continuano a difenderlo. Fanno notare che la riforma varata dal comitato dei 42 verrebbe comunque votata dal Parlamento, e che potr essere sottoposta a referen-
Sarebbe blindata. Nel comitato dei 42 M5s avrebbe 4 o 5 rappresentanti, e Sel ancora meno. Il testo lo preparebbe la maggioranza, per poi votarselo. Hanno posto grandi limiti agli emendamenti (potranno presentarli solo i presidenti di gruppo, i 20 deputati o 10 senatori, ndr) per non avere ostacoli in aula.
Le vostre prossime mosse quali saranno?
Ci sono deputati del Pdl che hanno fatto il tifo per noi nei giorni scorsi. Nomi non posso farne, ma lo so per certo.
Stiamo pensando a un appello pubblico rivolto a tutti i cittadini. E poi terremo una manifestazione nazionale a Roma asettembre, nei giorni del voto sul ddl, a sei anni esatti dal primo Vday.
Rio de Janeiro
na cosa certa: lattenzione alla Giornata Mondiale della Giovent stata tutta per lui, Jorge Mario Bergoglio, Francisco, il primo sudamericano divenuto Papa. Sabato, per, i protagonisti sono stati finalmente loro, tre milioni di giovani giunti a Rio de Janeiro da ogni parte del mondo, per accamparsi sulla spiaggia della peccatrice Copacabana, divenuta santa per sette giorni. Si sono riparati dalla risacca dellAtlantico e di Iemanja (lacqua, la Regina del mare) che voleva prendersi sacchi a pelo, asciugamani, qualcosa da pellegrini, preti, suore e i seminaristi, che per tutto il giorno avevano gioito delle ciclopiche onde dellAtlantico e fatto impazzire i Bombeiros, i bagnini che temevano per la sicurezza degli enloquecidos catolicos. Giovani e preti hanno inscenato flash mob ispirati dalle rock star cattolici, visibili dai maxischermi a catena sulla praia. Persino cardinali e vescovi hanno danzato. ANCORA VITTIME
I giovani hanno atteso per tutta il giorno il primo discepolo della Compagnia di Ges divenuto Papa, che ha sfilato in rivista nella sua papamobile tre milioni di fedeli, ma anche volontari e berretti rossi dellesercito brasiliano che lhanno protetto sullavenida Atlantica.
E S IL CLIMA stato proprio di
In alto, la folla sterminata ascolta il papa (qui a fianco insieme a un gruppo di indios dellAmazzonia) grazie ai maxi schermi Ansa
gioia, mischiato al sacro e profano, proprio com la vita. Nel pomeriggio al posto Cinque, prossimo al forte Copacabana, dove atterrava lelicottero del Pontefice, ma era anche il quartiere generale della stampa internazionale, le Vadias, le puttane, come si fa chiamare il gruppo femminista che si batte per i diritti delle donne e per uno stato laico, ha osato sfidare la moltitudine cristiana e sono uscite in marcia sullavenida, mostrandosi a seno nudo alla folla. Cerano quasi quattromila donne di fronte all'Othon Palace: Voglio esprimere liberamente la mia sessualit, sono madre di una bambina e non voglio riprodurre questa cultura dell'inquisizione, gridava Marina de Azevedo, 28 anni. Alcuni uomini seminudi e con
curamente non si riferiva a loro, quando nellomelia della messa di sabato notte ha detto ai giovani cattolici di Smettere di essere codardi e scendere in strada.
IL PONTEFICE ha usato una
A RIO DE JANEIRO TRE MILIONI ALLA MESSA FINALE DELLA GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENT
Cabral, il governatore dello stato di Rio de Janeiro, cerano anche il rivoluzionario presidente boliviano, Evo Morales e la sua omologa argentina, Cristina Kirchner, la quale assieme al suo defunto marito, Nstor Kirchner, mantennero una relazione molto tesa nei confronti del porteno Bergoglio, quando era arcivescovo di Buenos Aires.
il volto coperto hanno spaccato statue e crocefissi di fronte agli allibiti ecclesiastici. A fermare lavanzata della marcia delle Vadias sono stati cento uomini della Fora Nacional de Segurana che ha fatto barriera per evitare che il blocco delle femministe raggiungesse il centro della manifestazione cattolica. Le Vadias hanno preso in parola Francesco, ma il Papa si-
terminologia sportiva per rivolgersi a loro. Lha fatto anche alla messa di domenica, quando, oltre a esprimere preoccupazione per lallontanamento dei fedeli dalla Chiesa, ha detto ai giovani di non sottomettersi al modismo, di essere autentici e di giocare sempre allattacco per evangelizzare il mondo, come ha fatto Ges. Alla messa di chiusura della lunga settimana religiosa, ma anche di proteste contro Srgio
I due capi di stato hanno assistito alla funzione religiosa assieme alla presidente Dilma Rousseff, la quale era tempo che non si era ancora vista in pubblico dopo le rivolte delle scorse settimane durante la Confederations Cup di calcio. Non c'era neanche alla finale del Maracana, dove la selezione brasiliana ha vinto contro quella spagnola. Nellomelia di chiusura, il Papa ha rivelato che la Polonia sar il paese, dove avverr la prossima edizione della Giornata Mondiale della Giovent. Ieri Francesco si imbarcato sul volo Alitalia ed tornato a Roma, mentre a Rio de Janeiro la vita tornata, a essere profana. Luned i militari del Bope hanno occupato la Mar, dove alcune settimane fa lo stesso battaglione aveva ucciso dieci persone durante unoperazione contro il narcotraffico.
ieri nel Paese si sono registrati almeno due morti: un giovane egiziano, della Fratellanza, stato ucciso nella regione di Gharbiya, nel delta del Nilo; e un altro ragazzo ha perso la vita a Port Said negli scontri scoppiati al termine del funerale di uno dei sostenitori di Morsi. Il tutto mentre lagenzia ufficiale Mena ha battuto la notizia di dieci terroristi armati uccisi nel Sinai nelle ultime 48 ore. Ora, decine di morti dopo, le tensioni sono ancor pi drammatiche, anche se quello che molti hanno letto come un ultimatum rivolto alla piazza islamica da parte dei militari a sgomberare la piazza scaduto senza che la piazza fosse svuotata. Il popolo ha dato allesercito e alla polizia un mandato per combattere chi cerca di destabilizzare la patria con atti terroristi, ha avvertito il ministro dellInterno Mohamed Ibrahim intervenendo ad una cerimonia allaccademia di polizia davanti a el Sissi, a lungo applaudito dalle reclute al suo arrivo.
Emiliano Liuzzi
DROGATI DI SPORT
DANNI IRREVERSIBILI Gli anabolizzanti hanno numerose controindicazioni. Il rischio pi grande quello di provocare danni al cuore con l'aumento del rischio di infarto. Alessandro Donati consulente italiano dellagenzia mondiale anti-doping, collabora con Libera, la rete di Don Luigi Ciotti contro le mafie. Quando sono gli amatori a farne uso i rischi aumentano perch tutto un fai da te e non ci sono, per paradosso, i controlli a cui sono sottoposti i professionisti, i quali sono dopati sotto tutela di uno staff medico. Tra gli effetti per chi assume queste sostanze c' l'aumento di probabilit di processi tumorali. Il soggetto appare affetto da instancabilit, iperattivo. Vive in uno stato di esaltazione psichica. Anche l'epo come ormone ha effetti devastanti. Provoca una eccessiva produzione di globuli rossi, sangue denso come la marmellata, si dice in gergo. Il rischio la trombosi, ma anche lictus. Il viaggio all'inferno di chi rischia la vita per una coppa.
lla fine della gara non contava mica vincere il prosciutto o il parmigiano Dop ma arrivare. Quanto meno arrivare, senza troppo distacco per evitare le risatine degli amici, il luned al bar. E cos alla bicicletta, alla passione di sempre, facile accoppiare qualche aiutino consigliato dagli esperti del ramo. Due ruote e il farmaco miracoloso, il tandem dei sogni. Cos da 62enne appassionato di bici, si diventa dopati per necessit, per non finire sommerso dalle battute al vetriolo di chi ti lasciava indietro come l'ultimo degli sfigati. Non c la competizione sportiva a guidare la scelta ma ragioni pi personali, a volte inconfessabili. Io ho iniziato cos per restare vivo, sentirmi al passo. Vedevo gli altri sfrecciare e io arrancare. Ho cominciato prendendo il Ventolin, mi apriva i bronchi, pi ossigeno, pi pedalate. Un farmaco, usato contro gli attacchi dasma, alloccorrenza assunto con la malsana idea di volare sul sellino e non restare indietro. Sentirsi un po pi uguale agli altri, un po pi giovani. Il racconto di Andrea, un sessantaduenne emiliano l'esperienza di un amatore finito nel girone infernale dei dopati, lui che inseguiva il successo nei tornei di provincia tra borraccia e fatica. Per finita male. Andrea andato a sbattere contro la sua vana gloria e un fisico che gli ha risputato contro gli intrugli digeriti. Assumevo anche farmaci antinfiammatori come lAulin. Scioglievo nell'acqua quattro o cinque bustine prima della gara.
Ma quella di Andrea non una storia isolata, un tratto distintivo che accompagna lo sport amatoriale, un tarlo, un vizio che vale milioni di euro e mette a rischio la salute degli atleti. Ma non solo. Anche il doping della domenica, quello amatoriale, infatti un reato. Perch viola le leggi, oltre il senso del ridicolo. Scorrendo i gli archivi dei Nas, i Nuclei antisofisticazione e sanit dei NON CI SI DOPA Carabinieri, di casi analoghi se ne trovano numerosi. EravaSOLO TRA ATLETI mo in Sicilia, a una gara ciclistica: alcuni corridori ci hanno PROFESSIONISTI visto in prossimit del traguardo, raccontano gli inquiMA ANCHE renti, e invece di fermarsi doTRA DILETTANTI, po larrivo hanno continuato a pedalare. Non sono propriaNEL 2012 mente fuggiti. Pedalata dopo pedalata, infatti, sono arrivati I NAS HANNO allospedale, piuttosto lontano: Hanno chiesto referti meCOMPIUTO dici, sostenendo di essere caduti. Dario Praturlon, capita54 MILA no dei carabinieri del Nas, racSEQUESTRI conta con il tono di chi non pu pi sorprendersi. Dal E ARRESTATO 2007 gira lItalia con militari e medici per stanare gli sportivi 67 PERSONE dilettanti che si dopano, e il sottobosco che li rifornisce: dallamico che smercia fiale e compresse, al gestore della palestra che arrotonda, sino al farmacista spregiudicato. Ma in tanti comprano su in- atleti che gareggiano per lavoro sono invece di pertinenza ternet, allingrosso spiega Praturlon. della procura antidoping del Coni. Ma la giustizia ordinaria Il lavoro tantissimo, a conferma che il doping non affare non fa troppa differenza tra dilettanti e professionisti. Chi solo degli sportivi professionisti, quelli che finiscono in si dopa, chi vende farmaci vietati o li somministra rischia copertina o in tv: anzi. Tra i dilettanti un fenomeno di una condanna penale, perch il doping in Italia reato. grandi dimensioni conferma Praturlon. Lultimo report per l'agenzia mondiale anti-doping, realizzato dal consu- Il fenomeno le pene e il mercato lente dellagenzia e maestro di sport Alessandro Donati e dalla criminologa belga Letizia Paoli ha esaminato indagini La pena base va dai tre mesi ai tre anni di carcere: aumenta giudiziarie, sequestri di sostanze, controlli antidoping per per atleti e medici professionisti. La lista delle sostanze e arrivare a questi numeri: pi di 250 mila persone assumono pratiche mediche il cui impiego vietato per doping viene sostanze dopanti, tra professionisti e amatori, per un giro di aggiornata periodicamente dal ministero della Salute. Conaffari di 425 milioni di euro. tinua ancora Praturlon: Le sostanze pi usate dai dilettanti A combattere il fenomeno ci sono (anche) i 160 carabinieri sono gli ormoni, come il Gh (ormone delle crescita, ndr), il del Nas, che assieme alla Commissione di vigilanza del testosterone e gli stimolanti, come lefedrina. LEpo (orministero della Salute controllano i non professionisti. Gli mone, aumenta l'ossigenazione del sangue, ndr) invece non
vicino alla pensione, con la passione per le due ruote, mi sono trasformato in sportivo dopato. Non volevo sfigurare con gli amici, e oggi sono impotente e tachicardico
440
CONTROLLI Nel 2012, il Nas ha sequestrato 54 mila tra fiale e compresse e arrestato 67 persone: 440 gli indagati. Un lavoro fatto su segnalazioni da parte di procure e cittadini, ma anche in seguito a controlli sulle gare.
250MILA
ASSUMONO SOSTANZE DOPANTI
LULTIMO REPORT per l'agenzia mondiale anti-doping, realizzato dal maestro di sport Alessandro Donati e dalla criminologa belga Letizia Paoli ha esaminato indagini giudiziarie, sequestri e controlli antidoping.
425 MLN
IL GIRO DAFFARI DEL SETTORE
NON SOLO PROFESSIONISTI I risultati del rapporto sono arrivati a questi numeri: pi di 250 mila persone assumono sostanze dopanti, tra professionisti e amatori, per un giro di affari di 425 milioni di euro.
STORIE/1
ARMA LETALE
Nellelmo di Full Metal Jacket erano collocati i proiettili di un mitragliatore. Nel caso del ciclista dilettante, spesso ci sono anabolizzanti
molto diffusa: costa troppo. Il mercato comunque fiorente. Solo nel 2012, il Nas ha sequestrato 54 mila tra fiale e compresse e arrestato 67 persone: 440 gli indagati. Un lavoro fatto su segnalazioni da parte di procure e cittadini, ma anche in seguito a controlli a campione sulle gare e le manifestazioni sportive. Giriamo lItalia, e possiamo anche presenziare ai test dei medici spiega Praturlon, che aggiunge: Il 2,5-3 per cento degli atleti risulta positivo, una percentuale alta. Dai numeri si passa agli aneddoti. Quando ci vedono alcuni atleti vengono presi dal panico. Mesi fa, in una gara di body building, una pesista letteralmente scappata, e altre due ci hanno provato. Talvolta assistiamo a sceneggiate. Un ciclista di 50 anni, per giunta, medico, ci ha giurato e spergiurato che non aveva mai assunto farmaci: eppure il test era chiarissimo.
STORIE/2
cia ma campione. Durante la giornata di lavoro iniziai a studiare tecniche particolari, specialmente aperture di partita, strategie, volevo migliorarmi. Era il mondo parallelo, oscuro, ma speciale. Difficile riuscire a gestire entrambe le attivit con la stessa attenzione. La passione degli scacchi inizi a diventare predominante, fino a quando lesse di uno scacchista risultato positivo al controllo antidoping. Per lui si apr un mondo, quello dei dopati da sedia e tavolo da gioco. Aveva un assistito che aveva fatto abuso di droga e divenne il suo confidente. Ini-
zi con il Ritalin, un medicinale in voga negli Stati Uniti, usato sui bambini iperattivi, comprato su internet. Giusto cos per cominciare, ma fu un inizio da dimenticare. Non sortiva leffetto sperato. Mi induceva a uno stato contemplativo, non mi faceva ragionare in modo pi rapido. Non prendeva iniziative, mancava lo slancio, il contrario di quanto cercato. La seconda strada fu battuta grazie agli amici, i colleghi di Milano. Alle feste girava cocaina, ma Paolo non ne assumeva perch dava un effetto rapido, fugace. Cominciai a prendere pasticche di ecstasy, meno nota come mdma, anfetamina con effetti euforici e alteranti. Troppo. Una droga che esalta, accelera, sconvolge, che ti catapulta in realt parallela, viaggi che per il gioco di pensiero e la professione non poteva permettersi. Lultimo approdo del viaggio di doping di Paolo stato la dexedrina, magiche pasticche da 15 milligrammi. Riuscivo ad acquistarla facilmente su internet, ho cominciato a drogarmi, avvertivo una particolare facilit nei meccanismi di ideazione, creavo nella mente la partita in modo molto rapido rispetto agli avversari, amplificavo le mie potenzialit. Ho cominciato ad assumere due tre compresse a settimana. Diventava pi rapido, uno scacchista da
serie A, ma contemporaneamente inizi a scemare la fame e il sonno. La fine della parabola tossica dellavvocato giocatore. Palpitazioni, problemi cardiovascolari, dolori al torace dopo un mese di uso. Per uscirne ha cercato la strada del telefono pulito, oggi servizio di consulenze on line al sito www.positivoallasalute.it Dallaltro capo del filo esperti come il medico Gustavo Savino, il coordinatore del progetto, che ha raccolto alcune di queste storie. Savino e Raffaele Candini hanno scritto un libro Storie di doping, Mucchi editore.
ORA LO SCACCHISTA in cura psichia-
trica per problemi di crisi di panico, la cosa pi leggera che gli rimasta, prima conviveva con turbe umorali e disturbo bipolare. Facendo un'analisi - spiega Savino - su tutte le persone che ho sentito lidea del dopato quella di sbalordire, colpire, farsi riconoscere come primi attraverso una prestazione vincente con il minimo sforzo. Laltro aspetto che il dopato convinto sia capace di controllare le assunzioni. Oggi il dato pi preoccupante che c una capacit incredibile di acquistare le sostanze. Ulteriore fattore che dovrebbe indurre interventi e attenzione massima sul fenomeno.
Nel. Troc.
IL RACCONTO
Sembrava di essere tornati ragazzi I miei compagni di squadra si erano messi sotto, facevano tutto con impegno, con dedizione. La resa di tutti era sempre pi alta, il fisico pi tonico. Potenza della volont
di Gianni
Vuoto dentro w Pedalavano per corso Buenos Aires, certo, molti erano tornati dalle vacanze; le fabbriche che chiudevano per riaprire a settembre erano ricordi del secolo scorso; per tanti non erano partiti
Cronaca di un suicidio, Guanda 2013
Disuguale per tutti w Pass il pomeriggio a discettare, analizzare, studiare. Prese appunti, si perse nei codici e nei codicilli. Non cap nulla. Quei fogli bordati di blu gli davano la nausea. Si sentiva un idiota.
Cronaca di un suicidio, Guanda 2013
Di padre in figlio
Biondillo
eravamo conosciuti agli allenamenti della squadra di calcetto dei nostri figli. Un grido di incoraggiamento, un consiglio, una battuta. Tempo un paio di mesi e il gruppo sera saldato, come vecchi compagni d'armi. Uscire il mercoled sera non era pi una rogna familiare, ma un modo diverso di passare la serata. Poi Mario disse: Perch non lo facciamo anche noi? Insomma, i bambini sallenavano e noi, ogni mercoled, affittavamo un campetto dove tirare quattro calci al pallone. Allinizio fu quasi ridicolo. Cinque quarantenni che volevano dimenticare gli anni che passano, giocando con la stessa foga di quando eravamo tutti adolescenti. Da ragazzo ero bravo, non c che dire. Per un po avevo pure coltivato lidea di giocare da professionista, poi un provino andato male con i pulcini dellInter mise fine alla mia, purtroppo solo ipotetica, carriera. Ma il tocco, anche a distanza di anni non lavevo perso. Gli altri per - Luigi, Franco, Giuseppe, Mario non erano esattamente delle promesse mancate. Ci alleni tu, dissero. Ci dai qualche consiglio.
dello stadio, chi verso la panchina. Ai due fischi dellarbitro i ragazzi si mossero verso gli spogliatoi. L accadde lincredibile: i miei amici di sempre, i miei fratelli di sangue, che scavalcavano le transenne, che fuggivano a gambe levate, portandosi dietro a forza i figli. E altrettanto i genitori degli avversari. Non ci capivo pi niente.
Quindi lei vuole farmi credere che non sapeva nulla delle partite truccate, del doping assunto dai suoi stessi compagni di squadra? Insomma, uno dei suoi amici stava morendo di infarto, a trentanove anni aveva dei valori del sangue degno di un ottantenne. Lo so, sembro un cretino, ma cos. Non mi sono accorto di niente. Suo figlio risultato positivo, non poteva di certo essere alloscuro anche di questo. Io credevo che fosse la sua determinazione a farlo tornare in gioco. Invece erano stati i suoi compagni di squadra. Probabilmente sotto consiglio dei loro genitori. Ma che razza di genitori sono? Ad un ragazzo stata riscontrata una gynecomastia, ad un altro una atrofia testicolare. Che padre lei, se ne rende conto? Non risponda a questa domanda disse lavvocato. Non tenuto a replicare alle provocazioni. Poi, al giudice: Il mio cliente ha fatto una deposizione spontanea e ha risposto ad ogni vostra domanda, direi che ora potete anche lasciarlo andare. Vada, vada disse scocciato il piemme. A tempo debito ricever il procedimento dingiunzione. Uscirono. Una nuvola ingrig il cielo. Che ne pensi? chiese lui. stato il tuo amico Mario a denunciare disse lavvocato. Ha ottenuto limmunit. Comunque non hanno niente in mano rispose lavvocato. Tu lo sai, io quella roba mica la prendo. Epo, gh, nandrolone, testosterone, winstrol, decadurobolin, anadrol, tiroxina bisogna proprio essere coglioni per calarsi quella merda. Non la prendi ma la vendi! disse ridendo lavvocato. Ti eri fatto proprio un bel giro col calcetto. Limportante che i carabinieri mi credano uno sprovveduto. Sei davvero un grande attore. Stavo per crederci anchio alla tua favoletta! Attraversarono la strada. Tua moglie chieder laffido esclusivo concluse pensoso lavvocato. Forse meglio cos. Io con Simone non ho mai legato. sempre stato una mezza sega. Volevo dargli una possibilit con i suoi amici. Ma un perdente. Tutto sua madre.
And a finire che ci si vedeva anche quando i ragazzi non dovevano allenarsi. Era diventato il nostro mercoled. Ognuno al lavoro aveva le sue beghe, le sue menate, nei week end cera la famiglia, le mogli, altre beghe, altre menate, ma quella sera a met settimana era solo nostra. Aperitivo, partita,
doccia, pizza, birra. Una pacchia. Poi un giorno Franco disse: Ho trovato lo sponsor!. Franco lavora nel marketing, conosce sempre il modo di far soldi. Lidea era semplice e geniale: iscriversi al campionato dilettanti della prossima stagione. I ragazzi negli juniores, noi nei seniores. Padri e figli. Il mobiliere del paese ci mise i soldi e il suo marchio sulle magliette. Il giornale locale ci titol paginate per mesi: Trasmettere i valori dello sport, di generazione in generazione. Forse i ragazzi si sentirono un po sotto pressione da tutta questa attenzione, non so. Noi in ogni caso eravamo esaltati come commilitoni in libera uscita. Giuseppe ci raccont del suo capo, in ufficio, che sera improvvisamente accorto di lui dandogli mansioni di maggiore responsabilit. Luigi parl dei clienti in negozio che gli avevano dato lamicizia su Facebook. Tutto girava come doveva girare. I miei compagni di squadra serano messi sotto, facevano tutto con impegno, con dedizione. La resa di tutti era sempre pi alta, il fisico pi tonico. Potenza della volont. Anche i nostri ragazzi andavano meglio. Tranne mio figlio, sempre pi svogliato, accidioso. A Giulio stanno crescendo le tette, mi disse una sera. Tredici anni e gi tanta cattiveria. Ma io sapevo che lo sport una palestra di vita. Avrebbe capito che vincere valeva il sacrificio di tanta fatica. Negli spogliatoi ormai era un girare nudi, a mostrare i fisici torniti. Su tutti Mario, il pi scultoreo, che per nel giro di pochi mesi inizi a perdere i capelli, cos, di botto. Noi comunque in campo facevamo la nostra porca figura. Si vinceva, e spesso a man bassa. Anche troppo. Non so come ma ero diventato quello pi scarso del gruppo. Eppure limpegno era lo stesso, la passione ancora di pi. Era il fiato che mancava. Sentivo gli anni,
Chi
CRONACA DI UN SUICIDIO Gianni Biondillo ha appena pubblicato per Guanda un libro dedicato alla storia di un uomo comune stritolato dai debiti: Cronaca di un suicidio. Nato a Milano nel 1966 architetto e saggista. Nel 2011 con I materiali del killer, da poco tradotto in Francia, ha vinto il Premio Scerbanenco-La Stampa. Tra gli altri suoi libri: I materiali del killer, Con la morte nel cuore e Per cosa si uccide (Editi da Guanda e da Tea).
Io, vero, nonostante limpegno, sentivo che le forze stavano mancando, ma stringevo i denti. Avevo trovato non degli amici, ma dei fratelli di sangue, non dovevo deluderli con le mie prestazioni. Il tocco, la classe, la tecnica non bastavano pi. Era il fisico che mi stava tradendo.
Poi ci fu quella volta che dopo un allenamento, neppure troppo faticoso, Luigi cadde a terra, nella doccia. Sembrava si fosse sgonfiato allimprovviso. Un omone grande e grosso collassato cos, come un sacco vuoto. Al pronto soccorso le analisi di Luigi erano completamente sballate. Non so quale malattia fosse, ma di certo era una di quelle brutte. Non vi preoccupate ci disse. Il campionato lo finisco, costi quel che costi. Un eroe, un mito. Lincarnazione autentica dei valori dello sport. Si riprese in fretta, sotto stretto controllo medico mi spiegarono gli altri. Giungemmo cos alla finale. Al pomeriggio noi seniores. Alla sera i ragazzi. Il piccolo stadio comunale era pieno allinverosimile. Ero commosso. Per me, per i miei compagni, per mio figlio. Un anno di sforzi, di dedizione. Ed eravamo giunti qui, a giocarcela alla pari. Che vinca il migliore dissi, entrando in campo. Alla fine del primo tempo mi sentii in debito dossigeno. A met del secondo venni sostituito. Ricevetti un applauso convinto e affettuoso dagli spalti, anche se dentro la cosa mi bruciava assai. La partita non si schiodava dallo zero a zero. Poi ci fu una fiammata degli avversari, in zona Cesarini. Assist dal centro campo, poi quellattaccante, poco pi di un nano, che vola nel cielo. Colpo di testa, gol. Fine dei giochi. Ci rimanevano gli juniores. Loro, forse, ci avrebbero riscattati. Scesero in campo. Ma era chiaro che qualcosa non andava per il verso giusto. Dopo un po il nervosismo sembr spostarsi dal campo agli spalti. Una notizia passava di bocca in bocca, detta a mezza voce. Qualcosa che non riuscivo a sentire. Cera chi guardava i
i miei compagni di merende no. Addirittura immaginai fosse colpa dellinfluenza negativa di mio figlio, sempre pi disinteressato, sempre pi insufficiente in campo, messo da parte dai suoi stessi compagni di squadra, vere furie scatenate. Il nostro sponsor gongolava. Ci aveva promesso mari e monti se avessimo vinto la coppa. Io fui pure intervistato dal telegiornale regionale, mano nella mano con mio figlio. Tutto girava nel verso giusto. Anche per questo non riuscivo davvero a capire come mai Mario avesse deciso di mollare, a poche giornate dalla fine del campionato. La vita vera unaltra cosa, mi disse, sibillino. Che discorso da perdente! Ci pens Franco a trovare il sostituto. Anche mio figlio inizi a sentire il peso della responsabilit. Girava meglio in campo, pi determinato, esaltato, quasi. Erano secondi in classifica a una sola incollatura dai primi. Si sarebbero giocati tutto nello scontro diretto.
ticana. Papa Francesco ha anche rifiutato la croce doro, la mozzetta e le scarpe rosse, la macchina ufficiale targata SCV1. I paramenti fuori dalle celebrazioni liturgiche sono ridotti al minimo
indispensabile: nessuna veste preziosa, ma labito bianco. Un messaggio chiaro: sono un povero tra i poveri, come ama ripetere. Messaggi che piacciono ai fedeli, ma hanno creato stupore tra le mura vaticane.
a chiamano la lobby dei paramenti sacri. Sicuramente diventata lennesima macchina di veleni nel Vaticano. Con un dossier riservato e anonimo: decine di copie sono state inviate a tutte le alte gerarchie vaticane, compresi papa Francesco e il pontefice emerito Joseph Ratzinger. Oggetto: latelier, vicino al cardinale Angelo Bagnasco, che ha sbaragliato la concorrenza per vestire cardinali e pontefici. Pochi lo sanno, ma quello dei paramenti sacri un settore da milioni, perch un vestito da cardinale o da pontefice costa da 5mila a 30mila euro. Per questo dietro nuvole di incenso si combattono battaglie selvagge, racconta un sacerdote genovese, della Curia di Bagnasco. Aggiunge: Limpressione, per, che stavolta lo scontro sia molto pi grande. Gi, perch il documento dei veleni pi che sulle qualit dellatelier punta sull'appartenenza del titolare all'Arcigay. Lascia intendere che si tratti di un omosessuale, come fosse motivo di scandalo per la Chiesa. A scrivere la lettera potrebbe essere stato qualche fondamentalista cattolico, omofobo, sospira il sacerdote genovese. Aggiunge: Ma io penso che in fondo si tratti di potere, si vuole creare disagio lasciando intravvedere dietro questa storia la presenza della tanto pubblicizzata lobby gay. Il documento siglato da quattro persone che si definiscono membri del Cal (Centro di Azione Liturgica), organizzazione - composta da laici, ma presieduta da un cardinale e da un monsignore di nomina ecclesiastica - che negli ambienti religiosi gode di rispetto, tanto da occuparsi della cura della liturgia. Le due pagine da giorni alimentano sussurri nei corridoi del Vaticano. Anche perch puntano il dito su personaggi di spicco. Da Bagnasco, al maestro di celebrazioni liturgiPARAMENTI EXTRA-LUSSO
ultimo articolo un profumo per ambienL te, che - dicono "unisce una particolare resina aromatica, il franchincenso, a mirra, bacche di ginepro, muschio, con sfumature di cuoio antico e ambra dorata". Si chiama Unum, costa 48 euro a boccetta ed la novit lanciata in estate sul mercato dei paramenti e accessori sacri. Un universo che ruota attorno al mondo religioso e che in Italia conta centinaia di aziende, tutte specializzate nella produzione e nella vendita di abiti e accessori per le messe e le celebrazioni liturgiche. Camici, stole, ma anche candele, crocefissi, calici e ampolle per l'acqua santa. Cataloghi infiniti, spesso disponibili anche online, per un settore che d lavoro a centinaia di persone. Del resto basta dare un'occhiata agli accesissimi forum sul web, dove gli amanti delle liturgie si
confronto in dibattiti al calor bianco, per capire come anche l'aspetto esteriore delle messe sia molto importante. Un mondo sotterraneo, sconosciuto, ma molto popolato. L'occhio molto attento e cade su ogni dettaglio, anche il pi piccolo, degli abiti indossati dal papa e dai cardinali. Nei siti si passano al setaccio i colori, le rifiniture dei tessuti. Proprio come in un qualunque ritrovo di appassionati di moda, ai quali non sfuggono le ultime tendenze del guardaroba. Una settimana dopo l'elezione di Bergoglio, per esempio, fioccano i commenti online: pi che sulle parole del pontefice ci si sofferma sul suo stile. Un iscritto al forum del sito cattoliciromani.com dice la sua in merito al colore della casula indossata nella messa d'inaugurazione: Rappresenta, se vogliamo, una nuova tendenza: la chiara definizione del colore liturgico. Il colore liturgico bianco: allora la casula deve essere bianca. Bianca, non gialla dorata
argento panna, con stolone dorato. Anche se si guarda agli anni passati, ai precedenti pontefici, l'atteggiamento non cambia. Nel 2008, per citare un caso, sul blog del movimento liturgico benedettiano, Rinascimento sacro, compare un articolo che descrive in maniera precisa e meticolosa le caratteristiche della veste usata da Benedetto XVI durante la messa della Trinit a Genova, e realizzata dall'azienda romagnola di paramenti sacri, Lavs. Ventisette grandi zirconi ovali color topazio incastonati nellargento dorato, 256 globuli in cristallo, 2186 globuli in bagno doro in dimensioni variabili dai quat-
tro agli otto millimetri. Per un totale di 2769 gemme. E un lettore anonimo commenta entusiasta: davvero stupenda. Questo un paramento degno del sommo Pontefice, non certo la coperta informe indossata a Pentecoste. Nelle collezioni della aziende e sartorie specializzate ci sono prodotti per ogni occasione. Alcuni sono rifiniti a mano, frutto di un lavoro artigianale che pu durare settimane. Ci sono le mitrie, i copricapi usati dai vescovi della Chiesa cattolica in particolari momenti della messa, come l'omelia, o la benedizione finale. In genere sono chiare con interni rossi, hanno pietre incastonate e due fasce laterali con le frange. E poi le casule, larghe vesti di forma ampia e circolare, con un foro al centro per la testa, che coprono tutta la persona. Possono essere color avorio ed essenziali, oppure pi scure ed eleganti, dotate di complesse lavorazioni al centro e ai lati. E ancora: stole in pura lana, coppe e anelli in argento con pietre preziose, e palle per calici in pura seta. I prezzi sono quelli di prodotti di alta moda, roba da Valentino. I coprileggio vanno da 45 euro a 220 euro, un calice in argento pu costare 2.500 euro, una stola richiede anche 900 euro. E per una casula color avorio ne servono perfino 9.000.
DIETRO IL PALCO
DAVID GILMOUR E COMPAGNI lestate del 1988. In Italia arrivano i Pink Floyd: una data a Torino, due a Roma. Successo assoluto. Nel frattempo David Zard aveva anche organizzato il tour di Michael Jackson, sempre nello Stivale, in occasione delluscita dellalbum Bad. DIRETTA TELEVISIVA Nel 1987 lestate del fenomeno Luisa Veronica Ciccone, in arte Madonna. Tutto mobilitato, migliaia di fan in attesa, la ricongiunzione con la famiglia dorigine. lei la regina. Per Zard uno dei pi grandi eventi soprattutto per il clamore suscitato intorno al concerto.
he bello, poi, lo ancora. Ha quella luce negli occhi che ti brucia con la stessa velocit di Hendrix quando polverizzava le chitarre. E nel momento in cui parla, lazzurro non si spegne. Nonostante un trapianto di fegato, un incidente stradale, un tumore al polmone. Ma lui ancora David il generale, come lo chiamava Dalla. David Zard. Luomo che ha contribuito come pochi altri alla storia del rock e del pop in Italia: qualunque nome, qualunque, lui, tra i Settanta e gli Ottanta, lo ha fatto uscire dalle riviste patinate, dai sogni dei ragazzi. Lo ha portato nello Stivale. Fatto suonare. Bob Dylan. Madonna. I Rolling Stones e Michael Jackson. Santana e i Genesis. Sempre e solo lui. E ancora le discese e le risalite, le batoste, successi, fallimenti umani e finanziari. Altre impennate. Mi sono sempre rialzato, fa parte del mio carattere. Come quella volta del trapianto. Devo tutto a Lucio. S, il fegato e Dalla per lui sono la stessa emozione. Fu lui a salvarmi la vita qualche anno fa.
In che modo?
Avevo troppa paura del trapianto, non volevo farlo. Cos mi port da un medico di Bologna. Il professore mi disse: O ti operi o non hai speranze. Io niente, non lo accettavo.
E a quel punto? (Resta zitto qualche secondo) La sera Lucio mi invita nella sua
casa di Bologna, in via D'Azeglio. Siamo in strada e arriva un tizio. Accidenti, non ricordo il nome, Gian e qualcosaltro. Comunque lo ferma. E rivolto a me: Vedi lui? Ha avuto i tuoi stessi problemi. Gli hanno trapiantato il fegato. Raccontagli come andata. E il tizio: Operato quattro settimane fa, e sono gi cos. Bene, lo scorso anno ero al funerale di Dalla. Incontro la stessa persona. La fermo: Oh, come stai? E lui: Bene, perch? Come perch. Il fegato intendo. La risposta mi ha fulminato: Ma ancora credi a quella storia. Fu tutta una sceneggiata di DA TRIPOLI A ROMA Lucio.
Chi
Tutto finto?
S, pensato solo per convincermi. Capito? Lui era cos. Come potrei non volergli bene? (Nel frattempo slaccia i primi due bottoni della camicia. Prende la catenina e tira fuori un ciondolo: mostra una stella di David). un regalo di Lucio. Lei stato il pi grande organizzatore di concerti. Ora gli artisti sono costretti a tornare sul palco a causa della crisi nelle vendite di cd.
Per forza, gente abituata a lauti guadagni. E pensare che quando organizzavo io, era molto pi complicato ottenere gli spazi: ho fatto delle vere guerre per far aprire i cancelli.
Qual era il problema?
Eravamo considerati dei capelloni, puzzolenti, anche un po drogati. Eppure mi presentavo sempre in giacca e cravatta. In occasione della tappa dei Genesis a Roma sono stato costretto a recuperare i documenti originari dello stadio Flaminio, e parlo dello statuto. Cera scritto che doveva essere polivalente, dallo sport agli spettacoli, alla religione. Si arresero.
Primo grande concerto?
Aretha Franklin ospite al Cantagiro. Poi tocc ai Led Zeppelin. Ma il clima era veramente intollerabile.
nato a Tripoli da famiglia ebraica il 6 gennaio del 1943. Inizia lattivit di impresario organizzando concerti per la locale comunit italiana. Abbandona la Libia nel 1967 per le persecuzioni contro gli ebrei in concomitanza della guerra dei 6 giorni. Da 40 anni protagonista della scena musicale e degli spettacoli dal vivo, ha portato in Italia per la prima volta artisti come i Pink Floyd, Bob Dylan, Genesis, Michael Jackson, Led Zeppelin e Madonna. Si deve a lui il successo di Notre Dame de Parisdi Riccardo Cocciante, lopera moderna che ha aperto la strada ad un intero genere: da Tosca Amore Disperatodi Lucio Dalla a Dracula Opera Rockdella Pfm. Sua anche lidea di portare in Italia per la prima volta spettacoli della portata di SaltimbancoeAlegriadel Cirque du Soleil, lentertaiment circense pi famoso al mondo.
Di pericolo?
Non si poteva arrivare a un show con il desiderio di vivere un momento di festa, e trovare trecento celerini in tenuta antisommossa dietro il palco. Il doppio fuori. Sembrava di stare in guerra. Dissi al Questore: voi siete qui per provocare. Ma eravamo nel 1972, la storia italiana gi colpita dalle prime bombe.
Robert Plant considerato il pi grande, o tra i pi grandi della storia.
E che vuol dire? Mi spiegate perche a Mick Jagger si guarda let, mentre a Zubim Mehta e Abbado no?
Che musica c nel suo iphone?
E lo , insieme Roger Daltrey degli Who. Non so dove trovano quel fiato.
Ancora oggi?
S, la classe quella. Loro non cantano, sparano. come avere una mitragliatrice e il dito fisso sul grilletto. Il loro obiettivo arrivare fino allultima persona dellultima fila, lamplificazione gli d quasi fastidio. Guardate che dopo la Rivoluzione Francese i grandi cambiamenti li ha portati solo il rock.
Non esagerato?
I Muse. Grandissimi. Con loro hai anche la sensazione che dietro ci siano dei bravi ragazzi. Oggi importante.
Non diceva lo stesso di Madonna. A suo tempo l'ha definita una stronza.
Nell88: eravamo a Portofino. Prima della conferenza stampa avevo paura per quello che avrebbe potuto dire.
LULTIMO NATO Parte da Verona il nuovo spettacolo, poi a Roma. Qualche numero: 45 artisti sul palco; 35 tecnici; 22 di produzione; oltre 200 costumi. Un allestimento composto da uno spazio scenico di palco e aree tecniche di 550 mq complessivi.
Ve lo assicuro. Una volta eravamo a Venezia. Non per il famoso concerto sullisola, quello rifiutai di produrlo, parlo di qualche anno prima. Insomma, arriviamo al Danieli, abbiamo bisogno di spostarci, mi dicono che c lo sciopero dei motoscafi. Gilmour e io siamo in difficolt, dobbiamo sbrigare una serie di cose. Chiedo al concierge di trovarmi il capo dei tassisti veneziani. Ci parlo: Sono David Zard, con me c David Gilmour. Avremmo bisogno, con tutto il rispetto e la solidariet per il vostro sciopero, di un motoscafo. E lui: Gilmour? Gilmour chi? Ho capito: ho due milioni in contanti per lei. Arriv in due minuti. Vicenda simile a Livorno.
Sempre i tassisti?
Zard insieme a Lucio Dalla Milestonemedia
No, no. Prima del concerto feci una passeggiata con Gilmour tra il pubblico, nel prato. Non ci ha fermato nessuno, al limite riconoscevano me, non lui.
Lou Reed cosa sua?
S, ingaggiato.
Sting?
Anche.
Elton John?
Fui obbligato.
Come obbligato?
S, era una coatta. Coatta vera. Invece fu magnifica. Sorpreso le feci i miei complimenti, sinceri. Il manager le chiese cosa stessi dicendo. Lei rispose: Mi sta leccando il culo. Sbottai dandole della zoccola.
Non fu leggero neanche lei. Al contrario ha sempre difeso Michael Jackson dalle accuse di pedofilia.
muro attorno, e poi lui non ama parlare della sua vita privata. Mi pare pi che legittimo.
La canzone preferita del menestrello?
Negli anni Settanta cera una malavita che stampava locandine false e annunciava eventi che non erano nemmeno in programma. Truffe vere. Ogni volta venivano da me poliziotti e magistrati per verificare. Parliamo anche di cinque, sei mila biglietti venduti per spettacoli fantasma. A quel punto fu la questura a consigliarmi di stampare i manifesti con scritto sopra organizzato da David Zard. Una sorta di certificazione a garanzia.
Torniamo a Dalla. Con lui ha realizzato la Tosca.
Ho visto i genitori di quei ragazzi andare in giro con le carte di credito di Michael. Spendevano, non sapete quanto. Se cera qualcuno da arrestare erano loro.
A chi ancora legato.
Una volta mi disse: cosa vuoi che ti canti questa sera? Eravamo allArena di Verona. Risposi Blowin' in the wind, ovvio. Alla fine dello spettacolo, nel camerino, mi chiese: Hai sentito? Te l'ho fatta. E io: No, Bob. Non prendermi in giro. Si fece portare la registrazione del concerto e me la fece
Con quello spettacolo abbiamo aperto una strada, quasi quattro milioni di spettatori.
Una cifra altissima.
Non direi, appena il cinque per cento degli italiani. Ma ora torniamo a ottobre con Romeo e Giulietta, sar ancora pi bello.
Tra gli artisti coinvolti c anche Davide Merlini, uscito da un talent show. Quindi lei non contrario a certi format.
A Santana, dal punto di vista umano il migliore ed un professionista incredibile. Poi con i Genesis.
Verit o leggenda: ha regalato una Fender Stratocaster a Steve Hackett.
Verissimo. Siamo negli anni Settanta, i Genesis arrivano a Torino per ununica data italiana. Al ritiro dei bagagli non trovano pi la chitarra, rubata nella civilissima Svizzera. Non solo, era domenica. Cos recuperai il numero di casa del proprietario del pi importante negozio della citt, lo svegliai e lo convinsi a tirare su la serranda.
Pi grande soddisfazione...
alla privacy. Lo ospito quando viene a Roma. Madonna? Cafona, mi diede del lecca culo, la mandai a quel paese. Professionalmente sono crollato molte volte, ma ho sempre ricominciato
Dylan e Zard a Fiumicino: il 1984 Contrasto
Non del tutto. Credo che ci sia stata una proliferazione enorme, eccessiva. Per hanno anche il loro lato positivo: offrono visibilit ai ragazzi, fanno una scrematura.
Allora cosa non apprezza?
Lingaggio di David Bowie: una notte mi chiama il suo agente, tra il sogno e la realt, mi chiede se ero interessato a farlo suonare. Chiusi laccordo in tre minuti (nel suo ufficio
troneggia una maschera anti-gas regalo dello stesso Bowie). Nel curriculum non vanta solo successi.
Danno visibilit, da l sono usciti artisti come Emma. Differente la storia di esperienze come le voci nuove di Sanremo: chi perde l, viene ghigliottinato, deriso, trattato come inutile. Mentre il talent show, e mi riferisco soprattutto ad Amici, una fucina che cerca di perfezionare, di far emergere il meglio.
Ancora oggi il suo nome sopra Romeo e Giulietta.
Vero, fa parte della vita, del gioco. Ma come dicevo prima, mi sono sempre rialzato a partire da quella volta con Cat Stevens. Vera batosta.
Fino a che punto?
S, per fortuna. Ma tutto nato per caso. riascoltare. Era quella, ma stravolta all'inverosimile. Un altro pezzo. Mi arresi. Ma lui cos: cambia tutto in continuazione, quasi mai ripropone i brani simili alla versione in studio.
Quella sera apr Santana e poi entr Dylan. Giusto? Le sorprese migliori.
Non piccola. Veniva in Europa per dieci date, sette delle quali in Inghilterra e una in Germania. Andai a Londra, il suo manager mi chiese diecimila sterline. Il palazzo dello sport di Roma conteneva 13.000 persone, ma Cat non desiderava il pubblico dietro le spalle. Quindi il sold out era fissato a 7.000.
E lei cosa fece?
Esatto, parliamo di quella notte. Dylan fu pessimo, Santana straordinario. Ma a Bob si perdona tutto.
Mick Jagger.
Mi adeguai. Attaccai per Roma dei manifesti per scusarmi del prezzo del biglietto, ma nonostante il tutto esaurito, ci rimisi.
Ha portato anche di Bob Dylan.
Grande personaggio. Gli dico sempre: dimmi la verit, tu hai un figlio segreto, lui che mandi sul palco. Tu hai la mia et, 70 anni. E non possibile saltare cos. Ma attenzione, gli Stones non sono cos uniti.
Le liti con Keith Richards fanno parte della storia della musica.
Pi o meno. Era ottobre scorso, esco dalle prove dello spettacolo. Una bicicletta mi investe, finisco in ospedale, la spalla compromessa. Ma dalle lastre scoprono un puntino sul polmone. Tumore. Mi salvano la vita. A quel punto volevo rimandare, inevitabile assenza di forze, invece arrivato lui e mi ha detto: Pap ci penso io. Sei sicuro? S, basta che non mi abbandoni. Aveva paura morissi. Ho scoperto che pi bravo di me.
Con tutto quello che ha creato nella vita, le mancata solo una candidatura in politica.
Un vero amico, ci conosciamo da qualche decennio, quando viene a Roma spesso dorme da me.
Dylan luomo pi scontroso del globo.
Sbagliato, la persona pi dolce e timida che conosca. capace di amorevoli conversazioni, profonde. Un uomo sul quale io posso contare. Da sempre gli hanno costruito un
Lui un grande stronzo. Gli Stones viaggiano ognuno con il proprio aereo, dividono il palco e a volte poco anche quello. Una volta siamo insieme, si guasta il mezzo privato di Ronnie Wood. Chiedono Richards se pu dargli un passaggio. Macch, offre la sua miglior la faccia schifata. Niente da fare. E lo lascia a terra.
Altro gruppo: ha dato il palco ai Pink Floyd.
Ho sempre ringraziato. Ma poi svelo che sono cittadino israeliano, che non voto in Italia. Scoppia a ridere. Gli si illuminano gli occhi azzurri. Si alza dalla poltrona con un po di fatica, fuori lo aspettano. Ha s settantanni, acciacchi, ma sogna ancora il prossimo spettacolo. E lui sempre, e comunque, il generale.
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FATTO IN ITALIA
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IO
DELLABUSIVISMO E DEL PROFITTO SANTO.
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Una ragazza w Gira gli stabilimenti con una foto in mano: cerca di scoprire chi suo padre, vuole conoscerlo. Lei, frutto di una notte del 1973. La Riviera allora era il punto di riferimento per le vacanze degli europei del Nord. E i giovani del posto gareggiavano a chi conquistava pi donne durante la stagione
Tipi da spiaggia
a camminato per sette chilometri senza mai stancarsi. Con scarpe basse ai piedi e un cappello di paglia a coprirle la chioma bionda e la pelle bianchissima. Ha percorso tutta la costa di Riccione, dal ponte Marano fino alle fontanelle. Si fermata in ogni stabilimento, uno dopo l'altro, a tutti ha allungato un'immagine sbiadita e la stessa domanda: Conoscete quest'uomo?. Quella foto tutto ci che Katherine, figlia di un'avventura estiva, ha di suo padre. Forse un gelataio, forse un bagnino, forse un barista. Di sicuro un vitellone, che nel 1973 riuscito a sedurre sua madre, tedesca venuta in vacanza sulla riviera adriatica insieme alla famiglia e a un gruppo di amiche. Quando l'ho vista arrivare non sono rimasto affatto sorpreso ricorda Paolo Zavoli, proprietario storico del bagno 108. I vitelloni erano cos: camminavano sul lungo mare a caccia delle biancone, le ragazze che arrivavano dal nord. E capitava che da quegli incontri nascessero dei figli. Ma oggi tutto diverso. I vitelloni non esistono pi.
KATHERINE NON mai riuscita a dare un volto a suo padre. Non ha mai scoperto se ancora vivo, se ha i suoi stessi occhi. Ma storie come la sua non sono rare in queste terre di Romagna. Zavoli, classe 1945, sulla pelle le rughe di una vita passata al sole a servire i turisti, ne conosce molte. Tutti racconti che appartengono a un passato che sembra chiuso definitivamente. Arrivano dalla belle poque della riviera adriatica, quando l'Italia scopre la televisione a colori, la radio suona Questo piccolo grande amore di Claudio Baglioni, e negli hotel si riversano carovane di persone. allora
che prende corpo la mitologia del vitellone romagnolo, giovane conquistatore impenitente, dalla pelle abbronzata e la parlantina senza freni. Figura presa in prestito da Fellini, che per primo ne ha fatto un ritratto beffardo, e rievocata poi De Andr, che ha messo in musica la tristezza di Teresa che guarda il mare, pensando al figlio del bagnino. Un po' guascone, un po' Dongiovanni e un po' mammone, il personaggio si fatto spazio nella cultura popolare italiana e ci rimasto per oltre trent'anni. Per estinguersi oggi, sotto i colpi della crisi e delle stagioni che non decollano, e scomparire con l'avvento della Caipiroska e delle spiagge 2.0, di quelle che hanno la rete wireless fin sotto l'ombrellone. Ora i turisti sono diversi, i ragazzi anche. Manca la spensieratezza di allora confessa Zavoli. C' poco spazio per i vitelloni in una Romagna piegata dalla disoccupazione record e dal lavoro nero. Trent'anni fa negli alberghi di Riccione arrivavano centinaia di turisti stranieri: finlandesi, danesi, norvegesi, svedesi, francesi e tedeschi. E le ragazze del nord, con la loro pelle chiara, erano le preferite dai vitelloni. O dei chicchirch, come li chiamavamo noi. Bagnini, camerieri, baristi e non solo. Spesso erano contadinotti dell'entroterra che lasciavano a casa moglie e figli, per trasferirsi sul lungomare e fare stragi di ragazze. Uscivano con una o anche due a sera, come veri donnaioli. E in autunno tornavano a casa. Poi, con il disastro di Chernobyl, cambiato tutto. C' stato il crollo di
In alto una spiaggia della riviera romagnola, anche questanno le presenze sono in calo; accanto, un fotogramma tratto da I vitelloni di Federico Fellini
arrivi, e di turisti del nord Europa abbiamo cominciato a vederne sempre meno. Avevano paura che le spiagge fossero contaminate.
OGGI IL VITELLONE rimane pi che altro confinato a raccolte di foto stropicciate, e agli amarcord nostalgici di quelli che tra gli ombrelloni della riviera hanno visto cambiare mode e generazioni. E infatti non c' uno che non abbia un aneddoto o un ricordo. Anche perch prerogativa obbligatoria del vitellone era raccontare ogni dettaglio delle sue avventure la mattina dopo, seduto al bancone del bar. E poco importava se fosse tutto vero. L'importante era parlane, in una gara a chi la sparava pi grossa. Eravamo un po' ballisti, certo, ma alcune cose accadevano davvero assicura Massimo Gambuti, servendo sorbetti e caff al Bar Mario. Ad esempio l'usanza di uscire con una ragazza fino a mezzanotte, poi
con un'altra fino alle tre. Era una cosa normale. E adesso? L'estate ancora la stagione degli amori fugaci. Ma la figura del vitellone come la immaginiamo noi non esiste pi, perch non c' pi quella rincorsa alla ragazza straniera che c'era all'epoca. Forse gli unici a ereditare il titolo sono i baristi cubani. Ma loro sono tutt'altro che perdigiorno. Lavorano da mattina a sera per mandare i soldi alla famiglia. Lui tra i tavolini davanti alla spiaggia si muove come a casa sua. Nello stabilimento ci nato e cresciuto, ha vissuto i primi amori e decine di avventure clandestine lunghe il tempo di una vacanza. Lo vede questo nella foto? mio fratello ed uguale a me. Quando avevamo 20 anni ci scambiavamo sempre la ragazza. Fino a quando non ha incontrato quella che sarebbe diventata sua moglie. Un vero vitellone quando si sposa mette la testa a posto. Lo scriva questo.
LA PAROLA DA SALVARE
di Valerio
Afferrante
Magrelli*
POETA E DOCENTE
Valerio Magrelli nato a Roma. Insegna alluniversit di Cassino
ispondo all'invito della rubrica La parola R da salvare, indicando senza esitazione il termine rispetto. La mia scelta risale a qualche tempo fa, quando, guardando alcuni video, scoprii che, nella cultura giovanile di origine americana, il massimo cenno di omaggio verso linterlocutore consisteva appunto nella formula: Rispetto!". Ebbene, trovo che tale atteggiamento nasconda qualcosa di aberrante, come se il riguardo verso l'altro fosse un premio da conquistare, e non l'indispensabile requisito di ogni contatto interpersonale.
RAPPER O CALCIATORI , attori o gangster, il discorso non cambia: ti offro il mio rispetto perch, con le tue azioni, hai saputo meritarlo. A prima vista la cosa parrebbe logica, mentre in realt racchiude un atteggiamento spaventoso in quanto letteralmente inumano. Infatti un simile modo di vedere si basa su un feroce superomismo, quello, per intenderci, illustrato nei documentari tipo Quark. C' qualcosa di profondamente fascista, in questa glorificazione della forza, e nel parallelo disprezzo per ogni forma di debolezza. Qui si tratta soltanto di essere leoni e mangiare le gazzelle, come una sciagurata rclame ebbe la spudoratezza di diffondere pochi anni fa. La noia di questa meccanica senza scampo si riflette anche in tutti i film di mafia, giacch la
clusione: "La scomparsa moderna del rispetto, o piuttosto la convinzione che il rispetto sia dovuto solo dove si producono ammirazione o stima, costituisce un chiaro sintomo della crescente spersonalizzazione della vita pubblica e sociale".
*Nato a Roma nel 1957, ha pubblicato cinque raccolte di versi e quattro volumi di prose. Docente di letteratura francese all'universit di Pisa e poi di Cassino, traduttore e saggista, collabora alle pagine culturali di Repubblica. Tra i suoi libri: Nel condominio di carne (Einaudi 2003), La vicevita. Treni e viaggi in treno (Laterza 2009), Che cos la poesia (Giunti 2013), Geologia di un padre (Einaudi 2013). Nel novembre 2003 l'Accademia dei Lincei gli ha conferito il Premio Antonio Feltrinelli.
offerto in maniera preliminare e preventiva, come indispensabile premessa nella nostra apertura verso il prossimo. Da qui la con-
12 APRILE 1998
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La storia in pillole
Nessuno ha ucciso pi di lui w Allassassino genovese spetta il tragico primato, ma a maggio ha scontato quindici anni di carcere e ora potrebbe chiedere un permesso premio. Intanto dalla cella dice: Vorrei fare il nonno di un bambino bisognoso, anche disabile. Ecco il ricordo dei giorni che fecero tremare lItalia nelle parole del pm Zucca e degli sbirriRicciarelli e Loconte
LA ROULETTE DEL DESTINO Lincubo comincia il 12 aprile 1998: nella toilette di un intercity viene uccisa Elisabetta Zoppetti. Una settimana e tocca a Maria Angela Rubino. Donne, scelte a caso. Lassassino che vuole sentirsi la mano del destino. LItalia in un attimo si paralizza, parte una caccia alluomo immensa. I detective scoprono che la stessa pistola ha gi ucciso tante volte. Il 6 maggio larresto di Donato Bilancia. Poi condannato a 13 ergastoli.
l terrorismo in Italia durato ventanni. Il terrore vero, tre settimane soltanto. Venti giorni dincubo senza respiro, quello che non coinvolge solo gli addetti ai lavori, ma stringe la gola di chiunque. La paura di uscir di casa, di attraversare la strada, di salire su un treno, di passare per caso qui o l. Perch cera in giro un assassino che sparava nel mucchio. Era la primavera del 1998. difficile, adesso, rivivere il panico di quei giorni, lancinante e fugace come certe passioni. A mezzanotte del 18 aprile, nel bagno di un treno fermo a Ventimiglia, fu scoperto il cadavere di una ragazza minuta e bellina, Maria Angela Rubino. Un uomo laveva costretta a inginocchiarsi, le aveva sparato, si era masturbato prima di scomparire. Una settimana prima, a Verona, Elisabetta Zoppetti era stata ritrovata uccisa nel gabinetto di un Intercity. Nulla accomunava le due donne. Furono ondate rapide e possenti di paura, con epicentro sui binari. Stazioni presidiate, allarmi ovunque, poliziotte in borghese mandate in giro a far da esca. Angelo Loconte, allora capo della Squadra mobile a Imperia, dunque diretto responsabile delle indagini sullomicidio Rubino, ancora impallidisce al ricordo. Il primo delitto sul treno aveva gi fatto scattare lallarme rosso, il secondo scaten liradiddio. Ci mettemmo freneticamente a cercare persone con precedenti psichiatrici, a seguire ogni soffiata, a controllare ogni plausibile sospetto. Solo a Imperia le perquisizioni furono pi di settanta. Le indagini disegnavano uno scenario che fortunatamente il pubblico conobbe per intero solo a cose fatte. Ununica rivoltella, una 38, caricata con rare munizioni finlandesi Laquapatria, ave-
va ucciso nel giro di sei mesi due cambiavalute, quattro prostitute, tre metronotte, un benzinaio, due coppie di coniugi e un biscazziere. Nella storia criminale del Paese, nessuno ha mai ammazzato cos tanto, cos in fretta, cos alla cieca come Donato Bilancia. Lo prese una squadra larga coordinata da due uomini capaci, per carattere, di mantenere la calma in quei giorni impazziti di pressioni da Roma, sgambetti fra Procure, rivalit fra polizie: Enrico Zucca, sostituto procuratore genovese, e Filippo Ricciarelli, responsabile del Nucleo operativo dei carabinieri. Lo incastr una paziente indagine allantica, completata da un tocco di Dna; ad annunciare limminente successo, soprattutto televisivo, degli investigatori in camice bianco.
OLTRE ALLE PERIZIE balistiche cera la testimonianza dellunico sopravvissuto, il transessuale Lorena. Vide Bilancia ammazzare i due metronotte che li avevano sorpresi vicino a Novi Ligure, lott, si finse morto, riusc a scappare. Cerano segnalazioni di una Mercedes scura, frammenti di plastica, impronte di pneumatici. Poi a Ricciarelli si present Pino Monello, un personaggio della Genova grigia, mezzo truffatore mezzo informatore. Sussurr: c un tale di nome Bilancia che ha una gran fretta di sbarazzarsi della Mercedes che gli ho passato. I precedenti da ladro professionista e giocatore compulsivo non dicevano molto, ma i carabinieri cominciarono a seguirlo, fotografarlo, studiarlo. Soprattutto, a raccogliere le tazzine dei suoi caff e le cicche delle sigarette, per confrontare il Dna della saliva con quello dello sperma lasciato sulle vittime. Lo presero il 6 maggio, tre settimane dopo lultimo delitto. Volle una specie di foto ricordo, poi
trovata. Lultima, un anno e mezzo fa: Vorrei fare il nonno di un bambino bisognoso, anche disabile. Gli uomini che lo hanno catturato non sono pi un gruppo, ma coltivano unamicizia indissolubile. Ricciarelli dal 2004 il nuDonato Bilancia in manette Ansa mero due di Sirio, la struttura di sicurezza della Fiat. Del caso Bilancia non parcominci a parlare. Diluviale, incontenibile an- la da tempo, ma di recente ha confidato a un amiche nelle confessioni: allinizio gli contestavano co, come lui appassionato di rugby: E stato codue omicidi, se ne accoll diciassette. me giocare una finale olimpica dopo anni di alIn una parte dellopinione pubblica, scoprire lenamenti. Non ha aggiunto e vincerla, perch che una serie cos lunga di delitti cos disparati era un cultore dellunderstatement. I due carabiopera di un singolo cre disorientamento, delu- nieri che hanno ammanettato Bilancia sono ansione, quasi sospetto, rievoca Zucca. Qualcuno cora a Genova: Kocis in un reparto speciale cominci subito a dire: chiss se andata davvero non meglio identificato, Sandokan rimasto al cos. Si form, spiega, una sorta di alleanza spu- Nucleo operativo. Un maresciallo, trasferito a ria fra alcune parti civili del processo, gli inqui- Grosseto, conduce le indagini sul naufragio della renti che avevano perso la gara, e uninforma- Concordia. zione assetata di effetti speciali. I mille programmi tv sul caso erano invariabilmente il salotto FINITI I PROCESSI Bilancia, Zucca passato atdegli scontenti. Argomento unico, gli ipotetici traverso una prova durissima, le indagini sugli complici. spaventosi pestaggi della polizia nella scuola a questa sorta di dubbio carsico, sotterraneo, Diaz, durante il G8 del 2001. Ci volevano la sua che Donato Bilancia si aggrappa da quando i tre pignoleria e il suo sangue freddo per far condangradi di giudizio lhanno condannato a 13 erga- nare, anche in Cassazione, i vertici della Polizia: stoli, escludendo ogni correit. Chiuso nel car- la sentenza definitiva di un anno fa. Subito dopo cere di Padova, si dedica alla coltivazione della passato alla Procura generale; ancora deve abipropria leggenda e del proprio ego. E convinto tuarsi a quellatmosfera rarefatta. che lavvocato che lo rappresenta diventer un I parenti delle vittime guardano il calendario. principe del foro, il giornalista che lo intervista Scontata met della pena, in Italia, si pu cominsar una star, il magistrato che riesamina il suo ciare a pensare ai permessi premio, in prospettiva caso far una carriera luminosa, riassume Zuc- anche alla scarcerazione per buona condotta. ca. Perci ha cambiato mezza dozzina di difen- Nellaritmetica giudiziaria, la met di tredici ersori prima dimbattersi nellattuale, Patrizia Tra- gastoli sono 15 anni di detenzione. Scaduti il 6 pella, che resiste dal 2008. Esaurito il filone com- maggio scorso. Non molti ci hanno badato, era il plici, ogni tanto cerca titoli di giornale con una giorno che morto Andreotti.
IL DIARIO IMMAGINARIO DI
di Rossella
KATE MIDDLETON
La principessa Kate, appena diventata mamma del piccolo Giorgio LaPresse
Milone*
ara Betty, mi venuta voglia di scriverti allimprovviso, anche se da tempo che non penso a te. Mi sei C tornata in mente proprio dieci minuti fa, quando hanno portato il piccolo per prepararlo e finalmente sono andati tutti via, compreso William che non finiva di ridere e di toccarmi i capelli. Mi tocca i capelli per la felicit, come se dovesse tenere impegnate le mani per trattenerla. Se ne sono andati dopo una mia specifica richiesta (uninserviente si soltanto assicurata: Ha bisogno daltro?, e io ho dovuto sorriderle per forza) e mi sono seduta al centro del letto, con una mano sulla pancia a sentire quello che non cera pi. Dovevo rimanere da sola almeno qualche minuto con questo vuoto. E allora pensando a quello che non c pi mi sei venuta in mente tu: quella volta che mi chiedesti: Kitty, ma tu li vuoi avere i figli? Quanti? Due, tre?. E io ti risposi che ne avrei avuti sicuramente, almeno due. Eravamo sedute nel cortile della scuola, su un tronco umidiccio per lumidit; ci stavamo mettendo il lucidalabbra nascoste dalle maestre. E poi tu mi chiedesti: E non hai paura?. E io ti dissi che eri una sciocca a pensare di avere paura di una cosa cos normale. Tu mi chiamavi Kitty come tutti gli altri; allepoca il mio nome era Catherine Elizabeth Middleton. Adesso mi chiamo KatelamogliedelprincipeWilliam. Nelle occasioni ufficiali devono chiamarmi: Sua altezza reale Catherine Elizabeth, duchessa di Cambridge, contessa di Strathearn, baronessa Carrickfergus. Non ricordo qual il tuo nome
bisogno di ridere molto; si pensa sempre che un re non sappia ridere. Come si educa un re? Dovr essere un uomo come tutti gli altri. Mi dico. Come si educa un individuo, allora? Ci assicurano che saremo seguiti. Ci saranno un mucchio di persone ad aiutarci, a consigliarci, a sostenerci. Ma loro non sono i genitori. Loro non sono la madre. Sono io - e saranno miei, gli sbagli. Come sono tuoi gli sbagli con i tuoi figli. Se ci trovassimo di nuovo nel cortile della scuola, sedute su quel tronco umidiccio, e tu mi chiedessi ancora: allora, hai paura? Io ti risponderei s, ho paura. Sarei una sciocca a non averne.
*Scrittrice, nata a Napoli. Oggi vive e lavora a Roma. Ha pubblicato Poche parole, moltissime cose (Einaudi); La memoria dei vivi, (Einaudi), Nella pancia, sulla schiena, tra le mani (Laterza), Prendetevi cura della bambine (Avagliano).
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BENVENUTI Sono molto contento che siamo riusciti a riunire questo gruppo di vignettisti, qui tutti insieme. () Ho sempre pensato che i
cartoons siano uno degli elementi pi importanti della stampa. Hanno un ruolo importante nella formazione dell'opinione pubblica, perch un'immagine di solito ha un impatto pi forte e diretto sulla mente ri-
spetto a quanto pu fare una frase e perch molte pi persone guardano una vignetta rispetto a quante invece leggono un articolo. Se stai sfogliando di fretta un quotidiano devi prendere una decisione consapevole per fermarti
e leggere un articolo, ma quasi impossibile non fermarsi a guardare una vignetta. Questo significa che un disegnatore ha una grande influenza sul modo in cui diversi gruppi di persone guardano l'uno all'altro. Possono inco-
INDONESIA THOMDEAN
DISEGNARE LA LIBERT
di Martina Castigliani
atturano le idee che non possono pronunciare e le inchiodano in un disegno. Suscitano uneco che crea terremoti, apre burroni e rompe le nuvole. Tuona cos forte da far piovere libert e non sempre un buon segno, perch a quello segue la repressione. Sono il nuovo esercito di rivoluzionari per la democrazia: vignettisti, autori di cartoons che fanno il giro del mondo con un blocchetto per gli appunti. Figli di regimi o dittature, si esprimono per immagini schivando la censura. Li protegge un network, Cartooning for Peace, nato nel 2006, per volont di Kofi Annan e del disegnatore francese Plantu. Allinizio erano dodici e difendevano la possibilit di fare una vignetta satirica su Maometto. Ora sono oltre cento e hanno una sede nei locali di Le Monde, dietro il palazzo a vetri l dove la metro fa una curva prima di arrivare sotto la Tour Eiffel.
SIAMO QUI MA GIRIAMO IL MONDO , racconta Alice Toulemonde, tra i responsabili dellassociazione non a scopo di lucro, lo facciamo con le vignette che esponiamo nelle varie nazioni. Difendiamo le parole e i racconti di queste matite. Cerchiamo di tenerli uniti, creare un gruppo, e far s che possano a loro volta essere protetti. Una rete che funziona da passaparola, oltre i confini, cercando di far dialogare le persone. Non facciamo niente di speciale, non spetta a noi offrire protezione. Ma abbiamo creato come una grande famiglia di autori che prima erano soli e invece ora possono contare su appoggi internazionali. Cos se qualcuno viene minacciato per il suo lavoro, lallarme scatta dappertutto. E quando la censura la conoscono in tanti, fa un rumore pi forte. Senza nemmeno aver avuto bisogno di dire una parola. Il fenomeno, conclude Alice Toulemonde, molto interessante. C sempre stato ma con la diffusione di internet e i social network esploso con una forza unica. Si fa un disegno in Marocco e lo vedono in Svezia due ore dopo. In Colombia un vignettista denuncia la repressione, gli rispondono dal Giappone. Un mondo senza confini che vince i silenzi con la forza delle immagini. I potenti diventano colorati, la morte sempre nera, ma le prigioni hanno sbarre di gommapiuma che si rompono con i denti e con un semplice morso. Chi disegna ha il potere e cambia le carte in tavola. Cos racconta Ares, famoso vignettista de LAvana: Io giro intorno ai problemi. Li racconto da un altro punto di vista per confondere le acque. So che non sono libero di dire certe cose e allora le disegno. Gli uomini rappresentati da Ares hanno megafoni giganteschi e cervelli disegnati in trasparenza dove i pensieri si perdono nel labirinto. Urlano anche se ad un primo sguardo sembra che non si senta nulla. Da Cuba fino in Francia, passando per Haiti. Non c niente da ridere. La censura quella che ti senti dentro e che non ti fa fare quel tratto di penna in pi, recita il manifesto degli autori di Cartooning for Peace. Si raccontano cos, attraverso i continenti. C Mikhail Zlatkovsky, la matita pi famosa in
Russia a cui stato vietato di rappresentare Putin. No alle vignette che mettono in cattiva luce il Presidente, il monito non scritto. stato Zllatkovsky il primo a disegnare Mikhail Gorbachev e poi Boris Yeltsin. Nella sua collezione di ritratti c pure Stalin, anche se il cartoon che ha fatto quando era un ragazzo nel 1959 ha dovuto aspettare ventanni e un po di celebrit per essere pubblicato. Per Putin immagina un burattinaio vestito a sua volta da burattino, con un costume di pelo colorato e con orsetti di peluche che escono dalle tasche. Un bambino che gioca con il potere. Parole non scritte che di certo il presidente russo non pu accettare. Cos Mikhail le tiene sulle carte da non pubblicare, relegate sui quaderni che restano nella valigia. Di pietre che si muovono con la forza di una penna, ne sa qualcosa Mana Neyestani, disegnatore che viene dallIran, in fuga attraverso i paesi. Di politica ne ha sempre voluto sapere poco. Un giorno ha disegnato un bambino che combatteva contro gli scarafaggi. Uno di questi ha risposto in azero, la lingua di una delle minoranze etniche del Paese. finita che gli azeri hanno letto il fumetto come CARTOONING un'offesa, le strade e le piazze si sono FOR PEACE, riempite e Neyestani dovuto fug- UN NETWORK gire. Cose di pote- CHE RIUNISCE re e equilibri che prima non aveva CENTINAIA DI mai preso in considerazione. Io se VIGNETTISTI. nel 2009 fossi stato a casa, racconta, COMBATTONO probabilmente non sarei nemme- I DITTATORI no andato a segui- CON LA FANTASIA re le manifestazioni contro il regime. Ma perch sono fatto cos, timido e riservato e chiuso nel mio piccolo. Mana ha una giacca marrone che porta cucita addosso dal giorno della fuga. Per mano una moglie, che di quelle follie dartista ne paga le conseguenze in affetti persi lungo il cammino e frontiere attraversate di nascosto senza un passaporto. Non questione di ridere o far ridere. la frase che ripetono tutti, quelli che con Cartooning for Peace lavorano da qualche tempo, quelli che credono nel cambiamento ma sanno che devono viverlo sulla loro pelle. Questione invece di fare delle scelte, prendersi in spalla la responsabilit di raccontare i fatti, di danzarci intorno alle parole scomode e farne un disegno. Fa lo stesso rumore, ma in pi toglie i vestiti scuri ai potenti, ne fa delle macchiette, li rende esseri umani. Putin, Sarkozy, Ahmadinejad, Berlusconi, Morsi. Hanno mani e piedi, hanno una pancia. E il viso, una volta disegnato, pi morbido di quello che sembra. Svestono i re e prendono a calci la censura. E succede che si stanca pure la paura.
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Possono aiutarci a capire il significato del loro lavoro e a come comportarci di conseguenza. E forse possiamo dargli una mano a pensare a come usare la loro influenza per evitare di rinforzare stereotipi e infiammare pas-
sioni, e invece per promuovere pace e comprensione. Lavorare insieme la strada da seguire. Disimparare l'intolleranza: Cartooning for Peace, discorso di Kofi Annan il 16 ottobre 2006, ex segretario delle Nazioni Unite.
SATIRA NO-LIMITS
' nel cuore popolare di Parigi un giornale C che ha fama di castigamatti, ovvero di non far sconti a nessun detentore del potere politico, sociale, religioso. Un piccolo settimanale contro i grandi simboli, che siano Hollande o i gruppi economici o ideologici internazionali. Satira contro la dittatura del pensiero maggioritario e predominante. Una pubblicazione che divide: Charlie (che richiama il bambino dall'ingenuit pura di Schultz) Hebdo (settimanale) da decenni un'icona del libero pensiero, seppur nei suoi risvolti ed espressioni pi trivie e volgari. Soprattutto quando si parla di temi sensibili e sacri. quasi un'ossessione quella per Maometto, che da tre anni - dopo la pubblicazioni di vignette che sono costate un'attentato alla sede del giornale - non hanno perso occasione per creare facezie sul dio musulmano. E le occasioni in questi anni di stravolgimenti nel mondo arabo non sono mancate. Un colpo al cerchio, ovvero ai dittatori rovesciati, e uno alla botte, ovvero ai simboli della religione islamica, "colpevole" secondo i responsabili del settimanale - in gran parte aderenti alla sinistra, ma molto critici e affatto allineati - di rappresentare una mentalit rigida e retriva. Qualsiasi cosa valida e possibile contro il pensiero dominante che oscura le coscienze sostiene Charlie Hebdo, che per questo pare non avere santi e rispetto per alcuno che faccia parte di una qualche forma di potere. Eppure anche i liberi senza freni del settimanale parigino hanno avuto le loro pecche ideologiche, i loro passi falsi, inciampando nel pi controverso e scabroso dei temi politico-religioso degli ultimi decenni: la critica agli ebrei, costata il posto in una faida fratricida all'interno della redazione a uno dei mostri sacri della satira francese: il disegnatore San. Ci che non era riuscito alle minacce dinamitarde islamiche, invece successo sotto il timore del giudizio severo di un altro dio (e di una comunit ben pi influente in Francia di quella musulmana).
IL SUSSIDIARIO
MOSTRA A PARIGI Le vignette pubblicate in queste due pagine sono tratte dalla mostra "Exile international cartoon expo", organizzata da Kianoush Ramezani e inaugurata il 3 maggio 2011 a La Maison des Journalistes di Parigi. Le opere di Kianoush Ramezani e Mana Neyestani saranno esposte in Italia dal 23 agosto al 7 settembre a Collecchio
(Pr) in occasione del Collecchio Video Film Festival dell'associazione Bomba di Riso. IRAN KIANOUSH RAMEZANI
S. Quando ho cominciato a disegnare non pensavo di averne un paio anchio. Ma bastato alzare la testa e decidere di raccontare le cose come stanno per costringermi a usarle.
Perch le vignette?
Disegno la repressione, svesto i potenti con la mia matita. Fa rimettere a posto le cose e capire la schizofrenia di un mondo dove non si liberi di dire la propria opinione. Il potere delle persone, non di chi un giorno si svegliato e ha imposto il proprio controllo. Quindi s, vale la pena anche se una scommessa dolorosa, perch sembra che loro vincano sempre.
E non cos?
E cominciato tutto a sedici anni. Non mi piaceva fare altro. Solo prendere la matita e disegnare le cose. Poi credo che sia questione ad un certo punto di decidere se essere una persona normale o interessarsi alla vita, alla societ che ti circonda.
E cos ha cominciato a disegnare di politica?
No. Ogni giorno mi sveglio e faccio la mia denuncia. Racconto una condizione. Non facile. Ho perso tutto, ma cammino a testa alta. Credo che sia cos dare un senso alla vita.
Cosa ha lasciato in Iran?
Lavoravo per i giornali locali, mi occupavo di attualit. Poi nel 2003 sono diventato presidente del Cartoonist right network. Vedevo che cera qualcosa che non andava. E da l hanno cominciato a crearmi problemi.
Qual stato il disegno di non ritorno?
dere le persone. Era un periodo in cui venivano giustiziati giovani manifestanti. Quel disegno ha fatto il giro del Paese e mi hanno fatto capire che dovevo andarmene.
Come pu unimmagine fare paura a un dittatore?
Una collezione di dischi meravigliosa. Il giorno prima di partire sono da uno dei miei pi cari amici. E gli ho lasciato tutte quelle note. Gli ho detto prenditene cura finch non torno. Sa che sono un regalo per la vita.
E nel fagotto della partenza cos rimasto?
Io parto dalle ali. Bianche, nere o colorate. Hanno le piume, sembrano delicate e invece cos resistenti. Ti fanno volare e soprattutto scappare da dove non puoi pi stare.
Dopo le manifestazioni di piazza del 2009 per protestare contro Ahmadinejad. Ho fatto uno schizzo e ho rappresentato il leader supremo Khamenei con il corpo formato da una corda. Quella stessa che lui usava per ucci-
Io e i miei colleghi, sono tanti davvero, raccontiamo quello che nascosto dietro le tende. Usiamo simboli che tutti possono capire e il messaggio potentissimo. Gabbie, uccelli, ali, prigioni. Cos il regime ha paura di noi. Raccontiamo la realt che tutti vedono ma che il potere cerca di negare.
Ho infilato un libro, le storie degli uomini che hanno cambiato il mondo, e il mio computer con larchivio di tutti i disegni. Poi una matita e un quaderno. E il mio cappello, naturalmente.
Torner mai a casa?
Sono loro ad avermi cacciato. Quando la libert non sar solo un disegno, io e le mie vignette torneremo in patria.
mart. cast.
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PAESI TUOI
AGENDO
BANDIERINA/SERIE TV
Il ponte che divide le Americhe The Bridge, ogni gioved sera, ore 21, FoxCrime SUL CONFINE. Finch non sar unito a te, il mio cuore non potr passare oltre. Solo essere abbandonato. Canta cos, Ryan Bingham, la giovane promessa del country gi premio Oscar per la sua canzone The Weary Kind nel 2010. un suo pezzo inedito la toccante sigla di The Bridge, il nuovo serial americano che FoxCrime trasmette ogni gioved sera ad una sola settimana di distanza dalla messa in onda americana sul canale via cavo Fx. Il ponte del titolo Il Ponte delle Americhe, sul confine tra Usa e Messico. Il luogo perfetto dove far trovare il corpo diviso in due di una messicana e di unamericana, costringendo una poliziotta texana (la tedesca Diane Kruger) e un collega messicano (Demian Bichir) a lavorare insieme per trovare il colpevole. Remake di una serie scandinava, la versione americana sfrutta la complessit delle differenze culturali tra le due nazioni e il gigantesco problema dellimmigrazione clandestina per creare un articolato affresco sulla difficile vicinanza tra due mondi cos distanti ma intimamente collegati uno allaltro. La detective affetta da Sindrome di Asperger la seconda eroina disfunzionale della tv americana dopo la meravigliosa protagonista di Homeland, e ancora una volta il simbolo di un paese terrorizzato dal diverso da se, malgrado cerchi con tutte le forze di capirlo. Come canta Ryan Bingham: Finch non sar unito a te, il mio mondo sar spezzato in due la mia vita mortificata.
Luca Raimondo
nche la Calabria prova, come il Salento con la Pizzica, a trasformare la musica popolare in un volno di sviluppo. CerA cando di uscire dal circuito asfittico e ad alto impatto ambientale del solo turismo balneare. Calabriasona mette in rete 18 eventi che si svolgono durante lestate, in piazze e borghi di un territorio tutto da scoprire, non solo sulla costa. Un unico filo conduttore: la musica popolare calabrese, tarantella in primis, una musica da ballo senza gli aspetti esorcistici del tarantismo pugliese, ma comunque legata a doppio filo con la tradizione religiosa. Questa settimana il turno di Scialuarti Festival, sul lungomare di Marina di Gioiosa Jonica (Rc), di Spadola Loves Folk, a Spadola (Vv), nelle Serre calabresi e di Tarantarsia, a Tarsia (CS), antico borgo della valle del Crati, dove oltre alla tarantella ci sar spazio per tutti i ritmi del Sud. E via cos per tutto agosto, tra balli indiavolati, ospiti di punta e artisti locali, corsi di ballo e di strumenti, prodotti tipici, convegni e mostre. Sino ad arrivare al capostipite, il 27 agosto a Caulonia, il Kaulonia Tarantella Festival, giunto alla XV edizione (www.calabriasona.it). Simile intento di riscoperta delle tradizioni hanno anche le sempre pi numerose sagre che si svolgono nella regione, che diventano anche unalternativa low-cost per vacanzieri in cerca di sapori tipici. Scoprendo, per esempio, la Pitta Chjina di San Costantino Calabro (Vv), una focaccia ripiena di pomodoro, tonno, olive, peperoni e acciughe (sabato 3 agosto, www.prolocosancostantinocalabro.it), o gustando il pesce spada a cui Bagnara Calabra (Rc) dedica un Gran Gal (sino al 4 agosto, www.prolocobagnara.it), o viaggiando tra decine di sapori tipici grazie alla Sagra del contadino di Limbiadi (Vv, 3 agosto, www.comune.limbadi.vv.it). Luned 29 luglio
TARANTELLA E MUSICA PER CREARE SVILUPPO Da Marina di Gioiosa a Tarsia, lestate calabrese pi ricca
Anche la Calabria prova a utilizzare la musica popolare come occasione di crescita economica.
Il meme
Piano, chitarra e voce nel suggestivo scenario del Teatro Antico di Taormina: cos Cesare Cremonini, con un evento unico e irripetibile, festeggia la fine del suo tour estivo. Da solo sul palco, senza la band, per un concerto intimo e di grande suggestione.
AL CARROPONTE di Sesto San Giovanni (Mi) la miscela unica degli Arturo Fiesta Circo, fatta di blues, jazz, canzone dautore, chanson francese e folk (ore 21.30, www.carroponte.org ) Marted 30 luglio
chamoisic.com A Chamois, comune a 1.800 metri nella Valle del Cervino, si pu arrivare solo in funivia, a piedi o in bicicletta. Con le auto a debita distanza, la musica si assapora meglio, soprattutto se di qualit come quella proposta dai 4 giorni di Chamoisic. A MAGLIE (Le) il Mercatino del Gusto porta alla ribalta alcuni dei migliori interpreti delle eccellenze enogastronimiche pugliesi (sino al 5 agosto,
www.mercatinodelgusto.it). A Genova, a Villa Croce, gran finale per Notti vista mare al Museo, (facebook.com/Museo.VillaCroce.Genova) Venerd 2 agosto
contreranno artisti come lo stesso Bennato. AD ACIREALE (Ct) va in scena la versione estiva del sontuoso carnevale della citt, in cui sar possibile ammirare i pi bei carri sfilati lo scorso febbraio. Domenica 4 agosto
Borghi in versi
Appennino Tosco-Emiliano, sino al 9 agosto limportanzadiesserepiccoli.wordpress.com Cantautori come Pino Marino,
Colapesce, Umberto Maria Giardini e poeti come Anna Maria Carpi e Milo De Angelis animeranno suggestivi scorci dell'Appennino Tosco Emiliano per L'importanza di essere piccoli, festival diffuso tra borghi e frazioni, in cui gli abitanti
aprono le porte ai visitatori. LA VERNACCIA di Oristano, vino bianco bandiera della Sardegna, protagonista della sagra di Baratili San Pietro, con degustazioni e folklore (www.comune.baratilisanpietro.or.it).
Colombo
osso recensire il libro deP dicato a un evento Tv (1972) che ho pensato, organiz-
Serata mediterranea
Roma, Cavea dell'Auditorium, ore 21 www.auditorium.com Erri De Luca fa da padrone di casa di una serata davvero speciale, che segna la conclusione della rassegna Luglio suona bene. Un omaggio al Mediterraneo, con Roy Paci, la MedFreeOrkestra, un gruppo di danza Sufi tutto al femminile per una festa senza confini musicali. A TRENTO, nel Giardino Santa Chiara, per Itinerari Folk, la voce di Giua e la chitarra di Armando Corsi per il loro progetto di musica e parole Tre (ore 21.30, www.itinerarifolk.it) Gioved 1 agosto
BANDIERINA/CD
di Pasquale Rinaldis
Il simbolo della musica a stelle e strisce John Fogerty Wrote A Song For Everyone (Columbia) JOHN FOGERTY uno che non ha bisogno di presentazioni: con i suoi Credence Clearwater Revival divenuto leggenda del rock e la sua voce, con quel particolare timbro, simbolo della musica a stelle e strisce. Oggi torna a far parlare di s per la pubblicazione di Wrote a song for everyone, un disco-tributo alla carriera, e al suo fianco si esibiscono star come Foo Fighters (splendida Fortunate Son), Bob Seger, Keith Urban, Jennifer Hudson, Kid Rock, My Morning Jacket, Tom Morello e molti altri per 14 canzoni in versioni inedite, tratti dal suo vasto repertorio e due brani mai pubblicati: Mystic Highway e Train of Fools.
Musica senz'auto
Chamois (Ao), sino al 4 agosto
zato, prodotto, dopo avere persuaso Luciano Berio (forse solo io potevo farlo) ad esserne il protagonista - autore, con tutta la sua musica e le musiche, in un programma che adesso storia della cultura italiana? Nel libro C' musica e musica, curato da Angela Ida De Benedictis, pubblicato da Feltrinelli, con due Dvd, io (perdonatemi) compaio tre volte. Luciano Berio Ansa Nella prima, a pagina 5 il testo di Berio comincia cos: Una sola volta mi MA DI LUCIANO BERIO sapevo molto di pi, sono seduto a un tavolino del Caff Rosati dai tempi in cui il suo studio di fonologia per parlare con un amico. Fu quella volta musicale alla Rai di Milano era frequentato che nacque il multiforme progetto di C' da Maderna, da Boulez, da Stockhausen, da musica e musica. Cage, da Eco, cera Cathy Barberian, e Berio A pagina 11, un testo di Michele dallOn- aveva gi iniziato il suo incredibile viaggio garo nota: Era una strana Rai, monocolore verso le musiche, come lui dice e ripete nel nella gestione e pluralista nelle risorse (Vit- libro e nei video (perch si va e si torna da toria Ottolenghi, Umberto Eco, Furio Co- Monteverdi ai Beatles). lombo...). Devo reclamare ancora due meriti. Avere A pagina 23, in un altro testo di Berio (Fo- scelto Vittoria Ottolenghi come curatrice di togrammi da un incontro) si legge: Il ti- 12 puntate - rimaste uniche. E avere affidato tolo venuto fuori parlando con Furio Co- la regia a Gianfranco Mingozzi. lombo mentre si discuteva su come fosse Poi c il gran merito di Feltrinelli di essere possibile dare un titolo che unificasse questa l'editore di libro e Dvd che salvano questa estrema variet di approcci alla musica grandiosa esperienza per chi viene dopo. (...).
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APP&DOWN
LARTE DI COSTRUIRE
OBITUARY
servizi che richiedono lautenticazione (con richiesta di Pin e codice fiscale), da quelli che invece non la prevedono. Tra le prime Domande web di Pensione Gestione Dipendenti Pubblici e Cedolino Pensione Gestione Dipendenti Pubblici, Lavoratori Parasubordinati Iscrizione, Estratto conto Contributivo. Svincolati da password invece Calcolo codeline F24 Art/com, Punti pagamento Reti Amiche e la pi interessante, Simulazione Calcolo Contributi Lavoro Domestico, che consente di stimare lim-
porto dovuto dal datore di lavoro per il pagamento dei contributi ed evidenzia limporto a carico del lavoratore in base a tipologia di contratto, ore retribuite nella settimana, indicazione di eventuale parentela tra le parti, retribuzione oraria effettiva e numero di settimane nel trimestre per il quale si richiede la simulazione. Il percorso strutturato in passaggi con griglie facili da compilare: pochi step per risparmiare chiamate e file, ottenendo risposte chiare e immediate.
Diletta Parlangeli
questi disegni quella delle immagini di una Tac, che funzionano come se il corpo venisse affettato (per fortuna si tratta solo di una metafora). Quando le fette sono realizzate orizzontalmente, si ottengono delle piante o planimetrie, se sono realizzate verticalmente dei disegni chiamati sezioni. Una sezione permette di cogliere meglio le relazioni degli spazi in verticale, cosa sta sotto e cosa sopra. Per capire a cosa somigli una sezione basti pensare a quando si demolisce un palazzo e sui muri che sono ancora in piedi, a volte, sia possibile riconoscere le tracce delle stanze, talvolta un bagno con le piastrelle o una camera da letto con la tappezzeria. Una sezione permette di capire se una stanza alta o bassa, se scendendo le scale si pu essere visti da chi si trova nellatrio o dove sono le cantine. Per dosare la luce naturale che circola in un edificio si tratta di un tipo di disegno fondamentale, che per alcuni progettisti il pi importante. La nuova Biblioteca Hertziana a Roma, disegnata dallarchitetto spagnolo Juan Navarro Baldeweg, un esempio magistrale di questo modo di pensare lo spazio, inserendo delicatamente allinterno di un edificio storico una grande cavit che illumina le sale di lettura disposte su pi livelli. La sezione pu essere sentita fisicamente, alzando lo sguardo verso lo spicchio di cielo che sovrasta il cortile.
Valentin Blum
EUREKA
passione per larte come Solomon lo defin, disvelava e ricostruiva filologicamente i significati preliminari di quei procedimenti artistici, rendeva noti i motivi pi intimi sottesi alla creazione di un quadro o di una scultura. Quello che mi interessa dare un'idea del personaggio in rapporto al risultato del suo lavoro, cio di capire quale dei suoi modi e atteggiamenti decisivo rispetto al risultato finale. Inoltre con la sua macchina fotografica abbracciava caos e disordine di oggetti comuni e spazi, cos come gli artisti pop avevano scelto di fare, facendosi freddi interpreti del delirio del mondo moderno. Con questo volume Mulas abbandonava la pista del reportage classico, per intraprenderne una di commento personale e partecipazione accorata ai fatti del mondo.
Adele Marini
Scanzi
hiss come fece a intercettare tutto quel doC lore. E come fece a interpretarlo cos bene: cos irripetibilmente. Damien Rice incide O nel 2002, lanno in cui esce in Gran Bretagna e Irlanda. La sua terra. Il resto dEuropa e gli Stati Uniti dovranno attendere il 2003. Un successo planetario, ma pi esattamente il disco del pianto. Lalbum con cui gli Anni Zero piangono i loro amori persi, le loro malinconie: le loro fini sistematiche e quasi sempre anticipate. Rice nato a Dublino nel 1973. Al tempo non ha neanche trentanni. Con lui c una voce che tante strofe ha ispirato, Lisa Hannigan, oggi affermata solista. Il suo controcanto prezioso. Rice un pazzo di talento. Ha mandato a quel paese le major molte pi volte dei dischi incisi (due soltanto. Lirripetibile O e il successivo 9, uscito quattro anni dopo e fatalmente trascurato, bench lodevole, perch paragonato al capolavoro precedente). Gi agli esordi, prima dellalbum con la sua band Juniper nel 1999, disse alla Polygram che non se ne faceva di nulla. Voleva libert, sempre libert. Di l a poco part per lItalia, Toscana, Pontassieve, per perdersi e salvarsi da se stesso. Molte canzoni di O nacquero allora. Il titolo rimanda al romanzo Histoire dO. Il primo a crederci fu il produttore di Bjork, David Arnold, che ascolt il demo e fu colpito dalla voce morbida e strascicate, dolente e straziante. O sta agli anni Duemila come Grace di Jeff Buckley ai Novanta: il disco dei cuori infranti e del male di vivere. Si piange, sempre, e si felici nel
BANDIERINA/RIVISTE
di s.c.
Cronaca di una partita del 1863 Il mondo nuovo, rivista di storia diretta da Lanfranco Vaccari, numero di agosto, 4,90 euro IL TOCCO DI MANO NON FALLO A Sheffield, per la prima volta nella storia, il giorno di Santo Stefano del 1860 due societ di football si affrontano sul campo. I giocatori sono 13 contro 14, le due squadre si distinguono per il colore dei cappelli, si possono usare le mani. Queste sono alcune delle bizzarre regole della prima partita di calcio. Anche raccontare il primo match di football storia. Dei costumi, di un Paese. soltanto uno degli articoli del numero di agosto di Mondo Nuovo. Un servizio per ogni secolo, dal 1492 a fine Ottocento. Si parla della vita maledetta di Caravaggio, della Guerra dei Trentanni, di come uno sconosciuto colonnello scrisse in una notte la Marsigliese.
LA VERONA VERDE Se oggi Verona ha il suo Parco delle Mura, trasformato da terra di nessuno a polmone verde della citt, anche grazie a lui. Cos come anche merito suo se i sotterranei oggi sono strade nascoste ma accessibili, vero e proprio gioiello meta di quei turisti che non si accontentano delle classiche visite al balcone di Romeo e Giulietta. stata una battaglia continua la vita di Carlo Furlan, uno dei fondatori storici di Legambiente, trovato morto a 64 anni nella sua casa a pochi passi da Verona. Una lotta per difendere il patrimonio, quello della sua citt, nella consapevolezza che meglio valorizzare l'esistente invece che aprire in continuazione nuovi cantieri, ma anche quello dell'Italia intera. La sua carriera parte infatti da una causa che tocca tutto il Paese, dal Piemonte alla Sicilia, quella del nucleare. Dopo una laurea in Fisica, negli anni '80 Furlan in prima linea in quel movimento che si oppone alla costruzioni di centrali nucleari, e che nel 1987 riesce a ottenere l'80% dei consensi al referendum. Un risultato elettorale che getta le fondamenta per la costruzione di una delle associazioni ambientaliste pi importanti e attive in Italia, Legambiente, di cui Furlan ricopre per molti anni il ruolo di presidente regionale. Ma Furlan sa anche che le cose si cambiano soprattutto da dentro le istituzioni, a colpi di delibere e interrogazioni. Cos si candida alle elezioni con la bandiera dei Verdi, e diventa consigliere provinciale e poi assessore provinciale al patrimonio e all'edilizia scolastica. Tre mandati in cui cerca di dare alla politica una direzione precisa, volta alla salvaguardia del territorio, al recupero delle zone degradate, spesso con l'obiettivo di riportare alla luce antiche ricchezze della citt. Come nel caso della Verona sotterranea e nascosta, dove scende lui stesso a lavorare per liberarla da rifiuti e sporcizia. Per questo oggi a Verona nessun ambientalista si definisce tale se non conosce la sua storia.
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DALLA PRIMA
SEGUE DALLA PRIMA
EDITORIALE
di Marco Travaglio
pri il codice penale e ti metti a A cercare: articolo 624, furto. Chiunque s'impossessa della cosa mobile altrui. Rifletti un attimo, il bene che hai in mente pu essere definito cosa mobile? No. Il codice aggiunge: Si considera cosa mobile anche l'energia elettrica e ogni altra energia che abbia un valore economico. Ecco, s, energia, in un certo senso... ma tu stai pensando ad altro. Provi a chiedere all'amico avvocato, ma lui alza le spalle: Ma no, quel furto non previsto dal codice. Non sempre c una responsabilit penale. Al massimo pu essere sociale, morale. Politica. Ammesso che in Italia esistano ancora. No, nessun codice preveder mai questo reato: il furto di vita. Non lomicidio, sia chiaro. Ma la sot-
trazione delle energie - molto pi luminose di quelle elettriche -, dei pensieri, dellentusiasmo, delle speranze. Ecco, questo si sono portati via. Hai quarantanni magari e, come capita nel mezzo del cammin di nostra vita, provi a fare bilanci. Ricordi gli anni delladolescenza, quella forza dei pensieri e dei muscoli. Era il tempo del pentapartito, del craxismo. Dei compromessi che permeavano tutto. Gi, allora ti sentivi addosso come una ragnatela, quella disillusione leggera e appiccicosa che fa scivolare nel cinismo. Poi arrivato il berlusconismo - del Cavaliere e del centrosinistra complice - e si mangiato ventanni. Ora ti toccano le larghe intese. Che o sei daccordo o sei daccordo, non importa se ti manomettono la Costituzione. E ti ricordi un film di Nanni Moretti: il protagonista che prende in mano un metro, ogni centimetro un anno. Ecco, met della vita se n andata (fate pure gli scongiuri, okay) e loro se la sono mangiata. Un giorno su due passato a convivere con polemiche, odi che hanno umiliato slanci e ideali. Speso a difenderti da chi voleva fare a pezzi il Paese mentre tu avresti voluto affacciarti sul mondo. Ma il
panorama era coperto dalle stesse facce. Ecco, il furto che intendevi. Poi ti guardi intorno, magari vivi in Sicilia, vedi i tuoi coetanei costretti a emigrare. Oppure a piegare la testa a mafie e clientele. A rinunciare a ogni impresa. Hanno preso perfino il tuo orgoglio, ma nemmeno di questo furto si risponde. O vivi in Liguria, dove senza tessere o affiliazioni non diventavi primario, dirigente sanitario, professore, manager.. Non un furto... di merito, impegno, occasioni? Hai visto architetti amici degli amici costruire palazzi per imprenditori oggi in galera o latitanti lasciandoti senza terra, aria, orizzonte. Hai assistito alla carriera di giornalisti campioni di silenzi e complicit. Mentre altri, pi bravi e liberi, arrancavano. Non un furto? Ci hanno rubato la vita. Non un reato, forse, ma i responsabili ci sono. Ancora al loro posto.
Ferruccio Sansa
con Salvatore Cannav, Alessandro Ferrucci, Emiliano Liuzzi, Progetto grafico Paolo Residori Grafica Fabio Corsi
adicali liberi. Se Berlusconi, filmato dalle telecamere, andasse a mettere la propria firma sui referendum radicali, sarebbe fatta: tutti i cittadini lo saprebbero (Maurizio Turco, Partito radicale, intervistato sui referendum che comprendono anche labolizione dellergastolo, Libero, 26/7). Peccato che Provenzano stia poco bene. Attinenze. Il 25 luglio '43, la caduta di Mussolini e gli insulti di Beppe Grillo (Maria Novella Oppo, lUnit, 26/7). Diavolo di un Grillo: al Gran Consiglio era gi l a insultare. Conoscenze. Per combattere gli evasori dobbiamo conoscerli (Stefano Fassina, viceministro dellEconomia, lUnit, 26/7). Magari invitandoli a cena. O al governo. Giuristi per caso. Angelini finanzia nel 2004 con 100 mila euro lallora governatore Giovanni Pace. Per il tribunale di Appello de LAquila una tangente (Roberto Rossi, lUnit, 24/7). Hai capito gli aquilani: hanno pure un Tribunale di Appello. E una Cassazione di primo grado no? Lesperto. Certo stona un po che parlino di autunno caldo un Grillo e un Casaleggio che negli scorsi anni non sono mai stati in piazza (Michele Di Salvo, lUnit, 24/7). Quelli del primo V-Day in piazza Maggiore a Bologna del 2007, o del secondo in piazza San Carlo a Torino del 2008, o in piazza Farnese
in difesa di De Magistris e Forleo, o in piazza Navona contro il lodo Alfano, o nelle piazze di Sicilia per le elezioni regionali, o nelle piazze di tuttItalia per le elezioni politiche, sembravano Grillo e Casalggio. Ma erano dei sosia. Invece Michele Di Salvo sempre l, fisso, come il palo della banda dell'Ortica. Parole grosse. Bonino passa allattacco: Autorit kazake intrusive (Corriere della sera, 25/7). Ma anche un po birbantelle. E birichine, ti. Tutto ve ben madama la Letta. Alcuni pensavano che Enrico letta eccedesse in annunci e rinvii. Si sbagliavano di grosso. Letta e i suoi ministri preparavano i percorsi appropriati. Ci hanno messo pochi giorni e adesso le iniziative sono tutte o quasi tutte ai nastri di partenza... Qualche risultato si intravede, ma i frutti pi consistenti cominceranno ad arrivare nel prossimo ottobre e poi nel 2014 (Eugenio Scalfari, la Repubblica, 28/7). Dare i numeri. Lo Stato paga le aziende: gi partiti 15,6 Ansa miliardi (La Stampa). In arrivo 15,7 miliardi per pagare le imprese (il Giornale, 23/7). Saccomanni: Alle imprese 40 miliardi entro lanno (Libero, 23/7). Saccomanni cede e porta a 50 miliardi l'assegno alle aziende (Libero, 26/7). Letta ha 62 miliardi: li spenda subito (Libero, 27/7). Siamo in buone mani.
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MAMMAMONDO
CICO&TOTO, PICCOLI ESPLORATORI CRESCONO Cico&Toto partono per le prime esplorazioni. Ma non tutto fila liscio. Anche i grandi viaggiatori devono procedere passo per passo. Di Massimo Fenati, autore di Gus&Waldo (Tea edizioni)
Non c un leone pi morbido in tutta la storia dellarte. Lo puoi vedere a Siena, dove abita con il suo amico Girolamo: entra nel Duomo, evita i sotterranei, trasformati in luna park della storia dell'arte, e punta verso la Cappella del Voto, o Cappella Chigi. Qui, un po' sopra la tua testa, vedrai questo gattone addormentato. Ma che ci fa un leone in una chiesa? tutta colpa di San Girolamo, che era un tipo bizzarro, un santo fuori dagli schemi. Un giorno, mentre passeggiava nel deserto pensando ai fatti suoi, Girolamo si accorse che qualcuno stava piangendo. Era un leone, che si era cacciato una spina nella zampa, e non riusciva pi a camminare per il dolore. Girolamo era uno studioso, uno con la testa tra le nuvole (le nuvole del Paradiso, nel suo caso): ed era davvero molto impegnato a pensare ai fatti suoi, ma decise di aiutarlo. Lo fece un po perch gli animali gli stavano simpatici, e un po perch se il leone avesse continuato a piangere gli avrebbe senzaltro impedito di studiare. Girolamo prese fra le mani la zampa del leone, trov la
spina e gliela tolse in un momento. Ma Girolamo non si tolse di torno il simpatico animale: e, in fondo in fondo, ne fu felice. Da quel giorno i due diventarono inseparabili, ed impararono a giocare insieme. Soprattutto, al leone piaceva quando il piede di Girolamo gli grattava la testa dalla grande
criniera. Siccome ancora le fotografie non esistevano, decisero di farsi fare una statua. E scelsero proprio il momento in cui Girolamo fa il solletico al leone con il piede. La statua la fece Gian Lorenzo Bernini, lunico scultore capace di trasformare un blocco di marmo duro e freddo in un leone morbido morbido, sdraiato a fare le fusa. E cos, visitando una chiesa e guardando una statua, puoi venir catapultato nel cuore dell'Africa: davanti ad un leone, che sembra proprio vero. Le nostre chiese, se le guardi bene, sono piene di animali dipinti e scolpiti: colombe, cammelli, cavalli, serpenti, maiali, buoi, aquile. Ognuno ha un significato preciso: spesso un simbolo, a volte (come nel caso del nostro leone) fa parte di una storia. Puoi divertirti a contarli, tutti questi animali. A conoscerli, e a riconoscerli. Puoi chiederti quale sia il loro significato, o capire se sono ritratti bene o male. Ma puoi anche immaginarti altre storie, e fantasticare sulle avventure e i viaggi di quegli animali. Certo, se sono belli, vivi e veri come il leone di Bernini, puoi anche semplicemente guardarli. E non ti stancherai di farlo.
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VIVARIO
LULTIMA PAROLA
Qua, tutti in fila come fanti, luno indietro e laltro avanti, che si esercitano nellindomito imprinting del seguire mamma oca, o fratello papero. E per un paio di giorni aia, orto e laghetto si sono trasformati nella replica dellaugusta dimora di Konrad Lorenz, il grande etologo che per primo diede a bere a degli ingenui palmipedi di essere la loro mamma e ci studi sopra con tanta sollecitudine da meritarsi per questo il Nobel. Un paio di giorni, poi la natura, che non n giusta n benigna, e faceva il suo lavoro gi mol-
namica, preda di inconsce quando irrefrenabili pulsioni criminali, ci ha voluto regalare tre paperelle, tre deliziosi pulcini di oca, oca domestica del genere Anser Anser, adattissima per fabbricare pat e piumini. Giubilava lamica nel consegnare lo sconcertante dono a una casa dotata persino di un laghetto, dico proprio un laghetto dove le oche possono fare il bagno e lisciarsi le piume e berciare felici. Giubilavano gli incoscienti fanciulli e le damigelle di casa pregustando la deliziosa immagine di Qui, Quo e
ti milioni di anni prima che lhomo sapiens generasse Kant e limperativo morale, ha fatto il suo tragico quanto ineluttabile corso. E adesso nel laghetto sguazza tristemente solo Quo. Perch la terza notte arrivata la poiana si pappata Qui, la seconda, sopraggiunta la faina e si pappata Qua. Forse Quo se la caver, perch nel corso naturale delle cose imparare da ci che accade. Oh, riferito agli animali, naturalmente, che gli umani non imparano mai abbastanza.
X-FATTO
di
Guglielmo Scilla