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SSIS 2003 corso per gli studenti del secondo anno a cura di Carlo Penco

MATERIALE SU WITTGENSTEIN

1. 2. 3.

Guida bibliografica Tractatus Ricerche

WITTGENSTEIN Guida bibliografica Testi di Wittgenstein

Vi sono diverse edizioni delle opere di Wittgenstein; le prime edizioni sono quasi tutte pubblicate da Blackwell (a parte il Tractatus, pubblicato originalmente in tedesco e poi con traduzione a lato da Routledge & Kegan Paul). Vedi breve bibliografia opere pubblicate Le opere pubblicate si trovano anche in CD-ROM nella loro versione in inglese Una edizione critica completa delle opere di Wittgenstein in edizione originale si trova su CD come Wittgenstein's Nachlass I testi di Wittgenstein sono tradotti in italiano per lo piu' da Einaudi, ma anche da La Nuova Italia e altri editori. La prima traduzione del Tractatus a cura di Colombo e con introduzione di M.Dummet ormai esaurita. L'edizione italiana standard da anni quella curata da Amedeo Conte per Einaudi in diverse ristampe (le ultime con testo tedesco a fronte). La traduzione delle Ricerche filosofiche a cura di Mario Trinchero anch'essa di Einaudi, in varie ristampe.

Introduzioni generali a Wittgenstein

Kenny, Wittgenstein, Boringhieri, Torino 1984 (ed.or.1973) Kenny insegna a Oxford e ha scritto diversi lavori su Wittgenstein, Cartesio, S.Tommaso, Aristotele e Frege. La sua introduzione a WIttgenstein quasi un passaggio obbligato per chiunque vogia accostarsi allo studio di questo autore. D. Marconi (a cura di) Wittgenstein, Laterza, Roma-Bari. Una antologia di autori italiani che presenta i vari aspetti della filosofia di W.; uno dei lavori pi aggiornati sulla filosofia di Wittgenstein in Italia ed utile anche come fonte critica e bibliografica. L. Perissinotto, Wittgenstein, Feltrinelli, Milano, 1997 (introduzione breve) D. Marconi L'eredit di Wittgenstein, Laterza 1987, capitolo 1 (introduzione breve) D. Marconi, introduzione a un inedito di W. in: Wittgenstein, Filosofia, Donzelli, 1996 (introduzione breve)

Introduzioni al Tractatus

Una delle migliori introduzioni elementari al Tractatus di Wittgenstein : H.O.. Mounce, Introduzione al Tractatus di W..(1981), Marietti, Genova, 1999 P. Frascolla, Introduzione al Tractatus, Carocci, Milano S. Soleri, Note al Tractatus Logico-Philosophicus di Wittgenstein, Bibliopolis, 2003 (ma anche on line). Potere leggere l'introduzione in formato .pdf. Una analisi del testo paragrafo per paragrafo, con alcune discussioni generali, sullo stesso stile del lavoro (un po' datato) di M. Black, Manuale per il "Tractatus" di Wittgenstein, Ubaldini, 1967. G.H.Von Wright, Wittgenstein, Il Mulino, Bologna, 1983 (ed.or.1982) Il testo contiene una dettagliata esposizione delle origini del Tractatus. Georg H. Von Wright uno degli esecutori testamentari di Wittgenstein e famoso studioso di logica deontica. Il suo libro su W. contiene la premessa all'edizione del Prototractatus (Blackwell 1971), un breve "schizzo biografico" di W. e una presentazione degli scritti editi e inediti di Wittgenstein (su cui vedi anche il saggio di M. Rosso, "Wittgenstein edito e inedito", in AAVV, Capire WIttgenstein) Un inquadramento del perido (e del contenuto) del Tractatus, con i dettagli dei problemi della pubblicazione, si pu trovarenell'ultimo capitolo della biografia di McGuinness (vedi sotto) Ricerche filosofiche

C. Penco, Il secondo Wittgenstein, in M. Santambrogio, Introduzione alla analitica del linguaggio, Laterza, Bari Introduzione "breve" al secondo Wittgenstein. Non dedicata esclusivamente alla Ricerche Filosofiche, traccia i concetti fondamentali della filosofia del linguaggio delle Ricerche. Voltolini, Guida alle Ricerche Filosofiche, Laterza, Bari G.H.Von Wright, Wittgenstein, Il Mulino, Bologna, 1983 (ed.or.1982) Il testo contiene una esposizione della storia editoriale delle Ricerche filosofiche e degli inediti di Wittgenstein.

Biografie

Brian F. McGuinness, Wittgentein. Il giovane Ludwig (1889-1921), Il Saggiatore, 1990 (ed.or.1988) Questo libro molto utile anche per inquadrare il periodo di Cambridge e il periodo della guerra. R. Monk, Ludwig Wittgenstein. Il dovere di un genio, (ed.or.1990) Molto scorrevole e ben scritta G.H.Von Wright, Wittgenstein, Il Mulino, Bologna, 1983 (ed.or.1982)

Approfondimenti M. Andronico, D. Marconi, C. Penco, Capire Wittgenstein, Marietti, 1988 Molto utile il breve inquadramento bibliografico sui temi del Tractatus scritto da Diego Marconi, con un richiamo alla interpretazione dei passi di pi diffiile lettura. I saggi sul Tractatus riportati nell'antologia sono: A. Kenny, "la filosofia della mente del primo Wittenstein", B. F. McGuinness, "Il cosiddetto realismo del Tractatus", D. Pears, "La teoria del'immagine di Wittgenstein e le teorie del giudizio di Russell", E. Stenius, "L'enuciato come funzione dei suoi costituenti in Frege e nel Tractatus" Inquadramenti critici e bibliografici sui temi del Tractatus , delle Ricerche, dei saggi sui fondamenti della matematica, dei temi antropologici. Sulle ricerche saggi di Black, Kenny, Dummett; altri saggi rilevanti di Williams, Luckhardt, Broyles. Sulla figura di Wittgenstein Von Wright e M.Rosso. R. Egidi (a cura di),Wittgenstein e il Novecento : tra filosofia e psicologia, Donzelli, 1996 Antologia eterogenea, con contributi interessanti.

LEZIONI INTRODUTTIVE AL TRACTATUS Il Tractatus si puo' presentare in diversi modi a seconda dell'uditorio; suggerimenti: (a) versione linguistica del problema di Kant dei limiti della ragione (b) versione occidentale della ricerca dell'illuminazione attraverso le contraddizioni del linguaggio (in questo analogo a "Alice in Wonderland") (c) ripresa dell'ontologia di Aristotele (e non solo di quella) (d) analisi della struttura profonda del linguaggio rispetto alla veste superficiale In quanto segue presento le prime osservazioni che vengono prendendo in mano il Tractatus e d una versione "standard" del lavoro, basata sulla divisione in quattro parti (l'ontologia, le teoria dell'immagine, la teoria delle funzioni di verit, l'etica). Oggi ci sono molte critiche alla versione tradizionale con cui si presenta il Tractatus; ma nell'insieme la presentazione standard regge e puo' essere piu' o meno chiarificata con accortezza. 1. Prendere il mano il Tractatus un libro molto breve, con un titolo latino, una dedica, un motto, una introduzione, nessun indice e una serie di proposizioni numerate. Le primissime osservazioni (vedi il testo in .pdf) 1. il titolo - le disavventure editoriali (e il titolo originale) (v.Von Wright e lettere varie di W.) - La scelta di Moore (v.McGuinness) - il primo libro di filosofia del linguaggio in senso moderno (a) commenti agli sviluppi della logica (b) ontologia e filosofia impostata sulla nuova logica (c) logica, non epistemologia al centra dell'attenzione 2. la dedica - l'esperienza giovanile a Cambridge - l'avventura della guerra 3. Il motto 4. l'introduzione - l'impronta estetica del libro - la logica del nostro linguaggio (Frege) - il concetto di limite (Kant) - un criterio di significanza - fonti - Frege e Russell - valore1 - chiarezza nel dire - valore2 - capacit di mostrare 5. un indice provvisorio: le proposizioni numerate 1-7. - la funzione delle proposizioni "chiave" - la numerazione e il metodo assertorio (non argomentativo) (e le critiche successive WWK!) - la struttura espositiva del Tractatus e la sua storia (Prototractatus e impostazione teorica sottostante)

Un indice generale (vedi un indice pi dettagliato) (I) Ontologia 1. Il mondo tutto ci che accade 2. Ci che accade, il fatto, il sussistere di stati di cose (II) Teoria della immagine 3. L'immagine logica dei fatti il pensiero 4. Il pensiero l'enunciato munito di senso (III) Teoria verofunzionale 5. L'enunciato una funzione di verit degi enunciati elementari del linguaggio 6. La forma generale della funzione di verit [p, x, N(x)] (IV) Etica-estetica 7. Su ci, di cui non si pu parlare, si deve tacere.

2 Dire e mostrare - l'eredit di Kant e Hertz HERTZ Principi della Meccanica 1. Ci facciamo immagini interne o simboli (modelli) di oggetti esterni 2. Se un sistema un modello di un altro, il numero di coordinate del primo deve essere uguale al numero di coordinate dell'altro 3. diversi modi di rappresentazione contengono ci che sostanzialmente lo stesso - La teoria di Maxwell il sistema di equazioni di Maxwell. Ogni teoria che porta allo stesso sistema di equazioni , e quindi comprende gli stessi fenomeni, lo considerer una forma speciale della teoria di Maxell. WITTGENSTEIN Tractatus 1. Ci facciamo immagini dei fatti 2. La proposizione e la situazione rappresentata "devono possedere la medesima molteplicit logica (matematica) 4.04 (rif. Hertz) 3. Il disco fonografico, il pensiero musicale, la notazione musicale, le onde sonore, stanno tutti l'uno con l'atrlo in quell'interna relazione di raffigurazione che sussiste tra linguaggio e mondo. Ad essi tutti comune la struttura logica. 4.104 3. Tavole di verit - l'eredit di Frege e Russell Da leggere le propp. 4-6 - Questa la parte che puo' piu' facilmente essere svolta in collaborazione con un insegnante di matematica, facendogli presentare le tavole di verit e ragionando sui concetti di tautologia, contraddizione, e sul modo in cui Wittgenstein usa il concetto di "senso" 4. Il pensiero la proposizione munita di senso 5. La proposizione una funzione di verit delle proposizioni elementari 6. L forma generale della funzione di verit : [p, x, N(x)] in particolare: 4.25-4.4 : mondi possibili (4.1) 5.101: funzioni di verit 5.5-5.51, 6: la forma generale della proposizione 4.441-4.442: pensiero fondamentale (4.0132) 4.431: il senso di un enunciato (4.022 e 4.024) 4.46: Tautologia e Contraddizione 5.552: La logica apriori 5.5565: La logica del nostro linguaggio (4.002, 4.0031) 4. Etica, estetica, metafisica, filosofia 1. Il punto di partenza: che status le proposizioni della logica? I punto di arrivo: la logica non descrive nulla - la scienza descrive il mondo. Le proposizioni del nostro linguaggio hanno funzione descrittiva; e la logica presenta la struttura generale che regge la descrizione. Distinzione SENSO/PRIVO DI SENSO 2. La distinzione una distinzione tra tipi di proposizioni e loro ammissibilit in un linguaggio sensato. Di qui la distizione tra proposizioni della scienza, della logica, dell'etica-estetica-religione-filosofia: SENSO/PRIVODISENSO/NONSENSO Nasce il problema del "criterio di demarcazione" neopositivista 3. Il problema cardine dunque il problema del senso di una proposizione e della distinzione dire/mostrare il senso ci che si mostra e non pu essere detto: la forma logica, ci che una proposizione ha in comune con mondo) 1931 ss. i primi risultati metalogici sui limiti dei formalismi Gdel: la proposizione "G indimostrabile" vera ma non dimostrabile Tarski: "vero" non definibile senza contraddizioni nel linguaggio naturale 4.Ritorniamo alla classificazione delle proposizioni e vediamo cosa W. dice delle proposizioni dell'etica: - Il mondo tutto ci che accade. Nel mondo non c' valore (6.41). se non nel mondo, allora non esprimibile. - non ci sono proposizioni dell'etica (6.422) - l'etica trascendentale ( come la logica ua condizione del mondo, non una parte del mondo; la logica la condizione di pensabilit; e l'etica?) 5.61 5. L'enigma della vita. Il parallelo del campo visivo 6.431ss): la vita come il campo visivo - la morte non appartiene alla vita la supposizione dell'immortalit dell'anima non raggiunge il suo obiettivo; non risponde all'enigma della vita. 6. - il buono e il cattivo; il felice e l'infelice (altera tutto il mondo, ma lo stesso mondo, cio lo stesso insieme di fatti) 6.43 Il mondo come un tutto il Mistico 6.44 7. La risposta all'enigma della vita: 6.4321 -> 6.52 (6.521) L'impulso a fare domande e dare pseudo-risposte metafisiche (Shopenhauer) 8. Elucidazioni o chiarificazioni filosofiche - la filosofia una attivit (i neopositivisti...) Differenza tra proposizioni insenstate fuorvianti e chiarificanti (metafisica o cattiva filosofia e buona filosofia - da Tractatus alle Ricerche) - scopo porre fine a certe domande, contro la tendenza a unscire dai limiti del linguaggio (analogo a dimostrazioi di impossibilit in matematica)

9. Un esempio di metafisica: il solipsismo: 5.62 Ci he il solipsismo intende corretto, solo che non lo si pu dire, ma si mostra. proviamo a vedere i passi di questo argomento: Le tesi del solipsista sono "Solo io esisto", cio "Il mondo il mio mondo" l'uso famigliare di "io" (come di "mio") serve distinguere un oggetto da altri ("tu", egli", ecc.) - l'"io empirico". Il solipsista pretende di avere un superuso del termine "io", deviato rispetto alla norma, che parli di un "io trasendentale" che non sta per un oggetto del mondo. Dire che il mondo il mio mondo equivale a dire il mondo quello che io descrivo con il mio linguaggio, ma quello che descrivo con il mio linguaggio un insieme di fatti, dove io sono un elemento; se essi non sussustono nemmeno io sussisto. Se accetto che essi sussistano, il solipsismo coincide con il realismo. (5.64) L'io metafisico del solipsista diviene un punto vuoto; rimane la realt che coordinata al linguaggio. La verit del solipsista che il mondo quello che viene dato dal linguaggio, ma questo non pu essere correttamente detto nel linguaggio. (la mia concezione del mondo si mostra in ci che io dico del mondo) Anaogamete la posizione scettica (non possibile conoscere perch ogni espressione linguistica pu essere interpretata in modo diverso da ciascuno di noi, e non sapremmo mai come un altro la interpreta) non falsa ma insensata o fuorviante. Essa ha ragione nel dire che ogni regola pu essere interpretata in modo diverso, ma una regola non viene solo interpretata nella mente dei parlanti, ma viene seguina nella comunit dei parlanti. Questo non pu venire espresso dalla regola, ma si mostra nella pratica sociale. Questo punto forse un esempio della continuit profonda dal Tractatus alle Ricerche (profonda qui significa che non vengono usate le stesse parole, ma argomentazioni di tipo simile, dove alla contrapposizione dire/mostrare viene sostituita la contrapposizione tra interpretare una regola/seguire una regola).

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