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Calcolo Plinto
Calcolo Plinto
Quaderno 2
INDICE
1.
TIPI DI FONDAZIONI.........................................................................................................4
1.1
1.2
2.
3.
FONDAZIONI PROFONDE............................................................................................ 37
3.1
Generalit ............................................................................................................. 37
3.2
Pali battuti ............................................................................................................. 39
3.2.1
Legno ............................................................................................................. 39
3.2.2
C.a. ................................................................................................................. 39
3.2.3
Acciaio........................................................................................................... 43
3.2.4
In c.a. gettato in opera ............................................................................... 44
3.3
Pali trivellati ........................................................................................................... 46
3.3.1
Di piccolo diametro (d<250 mm) .............................................................. 46
3.3.2
Di medio e grande diametro (d > 300 mm)............................................. 49
3.4
Pali trivellati pressati con elica ........................................................................... 51
3.5
Jet grouting........................................................................................................... 53
Quaderno 2
4.
5.
6.
7.
1.
Quaderno 2
TIPI DI FONDAZIONI
La fondazione quella parte della struttura alla quale viene affidato il compito di
trasferire i carichi al terreno, nel rispetto dei requisiti di progetto.
Le fondazioni possono essere dirette o superficiali oppure profonde a seconda
della natura del terreno su cui insiste la struttura e della tipologia della
sovrastruttura
1.1 Fondazioni superficiali o dirette
Applicano una pressione subverticale al terreno su unarea di impronta allargata
rispetto agli elementi portanti della sovrastruttura.
La necessit di avere alla base del plinto unarea maggiore di quella dei relativi
pilastri e/o setti portanti, legata al fatto che il terreno presenta rigidezza e
resistenza inferiori rispetto agli elementi strutturali. A parit di carichi, quindi le
tensioni trasmesse tramite tale maggiorazione, permette la riduzione delle tensioni
trasmesse, rendendole confrontabili coi valori del terreno di imposta.
Il piano di posa deve essere posizionato ad una profondit tale da:
-
La profondit D del piano di posa da p.c. influenza sia la capacit portante che
lentit dei cedimenti, infatti al suo crescere, a parit di carichi, decrescono i
cedimenti ed aumenta la capacit portante.
Le problematiche esecutive legate alla realizzazione di fondazioni dirette sono:
-
dov
presente
la
falda
freatica
necessario
abbassarla
Quaderno 2
modifiche indotte dalla realizzazione dei pali (in funzione della tecnologia);
linfissione
impiega
attrezzature
di
grandi
dimensioni
determina
trasmissione di vibrazioni;
5
Quaderno 2
2.
FONDAZIONI SUPERFICIALI
plinto
isolato
elementare
di
la
forma
fondazione
pi
diretta
Quaderno 2
Quando
pilastri
della
in
deformazione
condizione
piana,
di
quindi
Quaderno 2
IMPRONTA DI BASE
GEOMETRIA
ALTEZZA H
Cedimenti
Carico ammissibile
Plinto snello
Plinto tozzo
Trazione
ARMATURA
Taglio
Punzonamento
Quaderno 2
Quaderno 2
Geometria
2.1.1
Impronta di base
La considerazione da fare, per quanto attiene i plinti isolati che si tratta di
strutture di fondazione a pianta quadrata BxB a meno che leccentricit dei
carichi trasmessi non sia significativa, nel qual caso presentano forma rettangolare
B1xB2.
Per quanto riguarda limpronta di base, quanto gi visto per cedimenti e
definizione del carico ammissibile qtamm nel quaderno 1 va confrontato con il
carico massimo desercizio qemax trasmesso al terreno dalla struttura.
La verifica allo stato limite ultimo (SLU) impone: qemax < qtamm.
La definizione di qemax e, conseguentemente, delle dimensioni del plinto,
dipendono dal comportamento meccanico del terreno e dalle condizioni di
carico trasmesse alla fondazione dalla struttura tramite i pilastri. Le configurazioni
di carico possibili sono:
1) carico centrato: N0 e M=0
2) carico eccentrico: N0 e M0 (in questo caso si definisce leccentricit
e=M/N).
La verifica di cui sopra, come quella successiva (dei cedimenti) mantengono
inalterata la loro forma anche se si lavora con le tensioni ammissibili e saranno
rispettivamente la verifica a capacit portante e dei cedimenti della fondazione.
10
ECCENTRICITA
e=
centrato
Carico
e=0
(M=0)
M
N
Quaderno 2
e=
B
6
note
qemax e qemin
qe =
N
A
Am =
N
qtamm
La
tensione
uniformemente
q e max =
B
e<
6
q e min
N
6M
+ 2
B1 B2 B1 B2
N
6M
=
2
B1 B2 B1 B2
q e max =
2N
A
Fisso B2
NB2 + 6 M
Am =
B2 qtamm *
Am =
2N
qtamm *
Il
carico
Bmin =
cade
Am
allinterno
del
di
compressa
inerzia:
con
sezione
diagramma
triangolare
Fisso B2
Carico eccentrico
nocciolo
e>
B
6
2N
q e max =
B
B2 3( 1 e)
2
B
3u = 3( 1 e)
2
4N
Am =
+ 2 e B2
3qtamm *
di
parzializzata
materiale
inerzia:
(se
continuo
si
sezione
avesse
trave
un
si
* nel caso di distribuzione non uniforme di qe si pu considerare un valore della qtamm maggiorato del 20%.
11
Quaderno 2
struttura
(spostamenti
W2
W3
W4
elevazione.
I
danni
cedimenti
sono
provocati
differenziali
ed
dai
in
w
.
l
1
1
150 250
1
1
300 500
12
Quaderno 2
Difficilmente sono calcolabili i valori delle rotazioni relative, per questo sono stati
individuati dei valori di cedimenti assoluti limite legati al valore di scelto
(quaderno 1):
wmax = 15000 [mm]
sabbie
argille
Se ad esmpio si effettua una verifica allo SLE scegliendo =1/500, allora wmax sar
pari a 3cm o 6cm rispettivamente nel caso di sabbie o argille.
In conclusione quindi, le dimensioni del plinto che influenzano il valore di qe
dovranno essere tali che i cedimenti indotti nel terreno we non superino i valori
limite:
we < wmax
2.1.2
Altezza H del plinto
La stima dellaltezza H del plinto viene determinata verificando che la sezione di
cls sia tale da non subire rotture per punzonamento (fenomeno di tortura dovuto
al raggiungimento nel cls delle tensioni limite di trazione).
dimensioni
del
pilastro
Quaderno 2
Vpd Vpu
()
V pd = td B1 B2 Ap
Dove:
V pu = S p rd K (1.2 + 40 l )
Sp : superficie laterale di riferimento (critica) = 2 [(a1+3d) + (a2+3d)]d;
rd
rd =
resistenza
f ctd2 + cm f ctd
nominale
calcestruzzo
(vedi
paragrafo
2.2.2.3.1):
l = x y
0.0015 l 0.015
2.1.2.1
Metodo operativo
9 limitare la dimensione massima della mensola per consentire unadeguata
rigidezza, quindi V3H allora HV/3;
9 si stabilisce il valore di K in base ad una prima stima di H e quindi di d;
9 considerando il valore minimo di percentuale darmatura L = 0.0015 si
calcola il valore resistente Vpu e si verifica se tale valore soddisfa la relazione
(*).
In fase di predimensionamento, si pu impiegare la seguente relazione:
14
Quaderno 2
d 0.4 N pd
Dove Npd in Newton e d in mm.
Come ordine di grandezza si fa presente che L = 0.015 corrisponde circa a 37.5 kg
di acciaio per m3 di cls che, per strutture ordinarie in c.a., rappresentaa una
armatura importante.
2.2 Calcolo dellarmatura col metodo semiprobabilistico
Una volta note le dimensioni di base e di altezza del plinto, possibile stabilire se la
struttura in progetto rigida oppure flessibile (V2H oppure V>2H). Questa
distinzione importante in quanto con essa varia il procedimento di calcolo delle
armature del plinto.
2.2.1
Fondazione rigida (V2H)
necessario ricorrere a soluzioni per le mensole tozze.
In questo caso, generalmente, si dimensiona larmatura a trazione e la sezione
di cls tale da ben sopportare le sollecitazioni a taglio.
Se laltezza H stata determinata come al punto 2.1.2, la verifica a
punzonamento gi soddisfatta.
Vediamo di seguito i vari casi di carico centrato ed eccentrico.
2.2.1.1
Carico centrato e=0 (M=0)
Il meccanismo resistente, in questo caso, pu essere idealizzato con la formazione
di bielle compresse di cls e da tiranti orizzontali posti alla base del plinto, come
nella figura a seguire.
15
Quaderno 2
Bb
tan 1 = 4
0.85d
0.85d
Nd/2
B-b
4
Td
Td = Bd cos
quindi
Td = Rd tan 1 =
Nd B b
8 0.85d
16
Quaderno 2
Bd
C
Rd
Bd
Td
Td
Rd
Infatti, per traslazione Rd=N/2=Bdcos (per equilibrio alla traslazione verticale) e Td=
Bdsen. Il rapporto fra le due grandezze porta al risultato di cui sopra.
Gli equilibri vengono eseguiti su mezzo plinto e, vista la simmetria di geometrie e di
carichi, i risultati vengono estesi a tutta la struttura.
2.2.1.2
Carico eccentrico e0 (M0)
Nel caso di carico eccentrico il meccanismo di resistente decisamente pi
complicato: il carico trasmesso al terreno non uniforme e quindi le risultanti Rd
non sono centrate nelle semibasi. Liter rimane per il medesimo del paragrafo
2.2.1.1.
La cerniera 1 (a sinistra) la maggiormente sollecitata:
T1d = Rd 1
X 1 0.25b
0.85d
q e max =
Nd
6M
6M
+ 2
= qem +
B1 B2 B1 B2
B1 B22
q e min =
Nd
6M
6M
2
= q em
B1 B2 B1 B2
B1 B22
q em =
q e max + qe min
Nd
=
2
B1 B2
17
Quaderno 2
Visto che lo studio per viene condotto su met plinto, nasce la necessit di
definire landamento trapezio dei carichi sulla semi struttura, tenendo conto della
simmetria geometrica e della asimmetria dei carichi (e quindi delle tensioni di
contatto).
H Q + 2q
(Q + q ) H
;A=
3 Q+q
2
6M
3q em + 2
B
B1 B2
X1 = 1
6M
6
2q em + 2
B1 B2
x=
H
q
R1d =
Nd 3 M
+
2
2 B1
Il valore di R1d rimane baricentrico rispetto alle tensioni di contatto, ecco dunque
la necessit di definire la posizione del baricentro del trapezio rispetto allasse del
plinto (X1).
Larea del trapezio delle tensioni di contatto, ne definisce la risultante (che
equilibra i carichi verticali) che sar applicata nel baricentro, quindi a distanza X1
dallasse del plinto.
Una volta definito il valore della forza Td possibile definire larmatura in termini di
numero ferri e relativo diametro:
18
Quaderno 2
Td = As f yd
Dove As larea complessiva dellacciaio = nf d (con nf numero ferri e d area del
singolo ferro) e fyd il valore a snervamento di calcolo dellacciaio (pari al valore
limite fys diviso il coefficiente s=1.15).
In genere gli acciai per armature lente sono Fe B 38K e Fe B 44K, il cui valore di fys
rispettivamente pari a 326 e 374 N/mm2.
Per le armature lente, il diametro minimo impiegato 12 mm. Per plinti di modeste
dimensioni si pu scendere ai 10 mm di diametro.
2.2.1.3
Condizioni di ancoraggio
Nel caso in questione, la lunghezza di ancoraggio dellarmatura inferiore , va
computata a partire dal punto A, come riportato nella figura a seguire.
lb la lunghezza di ancoraggio
teorica e deve essere almeno
pari al valore maggiore dei tre
riportati a lato.
2.2.2
Fondazione flessibile (V>2H)
In questo caso larmatura viene dimensionata considerando il problema di una
mensola incastrata, caricata dalle sollecitazioni trasmesse dal terreno (uniforme o
no a seconda delleccentricit dei carichi).
19
Quaderno 2
Quaderno 2
e=
e=
M d B1
<
Nd
6
q max =
e=
N
6M
+ 2
B1 B2 B1 B2
M d B1
=
6
Nd
q max =
e=
Md
Nd
2N
B1 B2
M d B1
>
Nd
6
q max =
2N
B
B2 3( 1 e)
2
In tutti i casi Md il momento per unit di larghezza nella direzione di B2 (in pratica
si considera un concio unitario e poi si estendono i risultati per tutta la lunghezza di
B1).
Quando la sezione del plinto risulta parzializzata per grande eccentricit dei
carichi, si applica ancora la proporzionalit di cui sopra, stavolta riferita alla sola
parte di plinto interessata dalle tensioni di contatto, quindi 3u=3((B1/2)-e).
Una volta noto il valore del momento Md possibile calcolare larmatura
necessaria, considerando una sezione B2XH:
21
Quaderno 2
Us
Md
e =
, dove con b si
f cd b d
f cd b d 2
f cd =
f ck
[MPa]
Md
[MN],
[MN m / m]
definita
come
b e d [m]
la
capacit
Us
f yd
As = n d f
22
Quaderno 2
23
2.2.2.1.1
Quaderno 2
Metodo operativo
Noti i materiali impiegati per la realizzazione del plinto laltezza H del medesimo,
nonch le sollecitazioni agenti in termini di Md, si calcola:
f cd =
f ck
Md
f cd b d 2
Con lultimo valore calcolato si entra nellabaco, tirando una verticale per il m di
Us
U s = f cd b d
f cd b d
Visto che tale capacit meccanica deve essere assorbita dalle armature a
trazione:
As =
Us
f yd
As = n d f
2.2.2.1.2
Esempio di calcolo
f cd =
25
374
= 16.7 MPa e f yd =
= 325.2MPa
1.5
1.15
1.094
0.07
167 1 0.96 2
Us
U s = f cd b d = 0.07 16.7 1 0.96 = 1.12224 MN
f cd b d
U s 1.122. 240
As =
=
= 3451mm 2
f yd
325.2
24
Quaderno 2
Larmatura sul concio unitario quindi di 1022 (con area di 3801 mm2),
estendendo a tutta larghezza, si armer con 1022/m.
2.2.2.2
Condizioni di ancoraggio
lb ,net
h
= 1 0.66 lb
a
0.7 lb,net l1
= 0.7lb ,net l1 .
25
2.2.2.3
Quaderno 2
Verifica a taglio
2.2.2.3.1
Carico centrato
Il valore della forza di taglio per unit di lunghezza Vd nel caso di carico centrato
pari a:
Vd =
Nd B b
d
B1 2
Vd Vrd = [ rd K (1.2 + 40 l )] d1 B1
I valori dei termini contenuti nellequazione sono gi stati descritti al punto 2.2.1.1.
In questa fase della verifica i un plinto flessibile, la percentuale di armatura non
pi definita a priori come valore di tentativo, definibile con precisione essendo
determinata sia la geometria del plinto sia larmatura: l =
As
d B
Restano solo da definire i valori di rd di seguito riportati in N/mm2 per diverse classi
di cls, posto fck il valore caratteristico di resistenza a compressione del calcestruzzo.
fck
25
30
35
40
45
50
rd
0.30
0.34
0.37
0.41
0.44
0.48
2.2.2.3.2
Carico eccentrico
26
Quaderno 2
t1 =
N
6M
+ 2
B1 B2 B1 B2
t2 =
N
6M
2
B1 B2 B1 B2
2N
B
B2 3( 1 e)
2
B1
3u = 3( e)
2
t =
Td = As samm
Dove samm la tensione ammissibile dellacciaio che, nel caso ad esempio di un
Fe B 44 k controllato in stabilimento risulta pari a 2600 kg/cm2.
Quanto esposto in precedenza per la definizione del valore di tiro agente sul
tirante in acciaio, resta inalterato, quindi:
Td = Rd tan 1 =
Nd B b
8 0.85d
Quaderno 2
c =
M
x camm
Jn
s = n
M
(h x) samm
Jn
Posto che sia h laltezza utile della sezione ed x la posizione dellasse neutro
rispetto al lembo compresso della sezione.
28
Quaderno 2
2.3.2.1
Verifica a taglio
La verifica a taglio per i plinti flessibili verr eseguita nella medesima sezione ove
stato fatto il dimensionamento delle armature, sempre secondo le indicazioni
tipiche della tecnica delle costruzioni.
2.3.2.2
Verifica a punzonamento
Nelle verifica a punzonamento dei plinti flessibili, qualora queste non risultassero
soddisfatte, in condizioni ordinarie si pu anche pensare di impiegare armature
supplementari, sebbene sia sempre meglio allontanarsi dal possibile problema,
maggiorando la sezione del plinto affinch la verifica risulti rispettata.
Per questa verifica nellambito delle tensioni ammissibili, assunta come superficie
critica una superficie eguale a quanto descritto negli eurocodici (e quindi
analoga a quella riportata nel paragrafo 2.1.2), si definisce la tensione tangenziale
nel calcestruzzo t come rapporto fra il carico trasmesso dalla sovrastruttura e
larea laterale di tale perimetro critico e lo si confronta coi valori normati di
riferimento. Poer non richiedere armature suppletive dovr essere:
p =
2.4
N
c0 .
Ap
Raccomandazioni esecutive
Al di sotto del plinto deve essere previsto uno strato di cls magro di ameno
10 cm di spessore per la regolarizzazione del piano di posa;
29
Quaderno 2
2.4.1
Travi di collegamento
Quando si opera in zone sismiche, limpiego di fondazioni a plinto ancora
possibile, purch questi siano collegati fra loro da travi ordite secondo due
direzioni ortogonali, in grado quindi di trasmettere sia sforzi di trazione che di
compressione.
La maglia delle travi si fa pi chiusa al crescere del grado di sismicit, quindi col
termine ag/g, come nelle figure a seguire.
Per evitare problemi di instabilit, devono essere garantite nella trave di
collegamento delle dimensioni di minima: b
l
.
20
Nd
f yd
Per controllare la fessurazione in fase di rito del cls, necessario che larmatura
ecceda il minimo richiesto e che, se la trave gettata in opera, sia
opportunamente ancorata nei plinti collegati.
30
Quaderno 2
31
2.6
Quaderno 2
Metodo semiprobabilistico
32
Quaderno 2
33
Quaderno 2
34
2.7
Quaderno 2
Metodo n
35
Quaderno 2
36
3.
Quaderno 2
FONDAZIONI PROFONDE
3.1 Generalit
Di seguito si prendono in esame alcune delle casistiche in cui risulta giustificabile
limpiego di pale per la realizzazione delle fondazioni.
Quaderno 2
38
3.2
Quaderno 2
Pali battuti
3.2.1 Legno
Hanno generalmente sezione quadrata dellordine di 40x40 cm2 e lunghezze
massime dei 15-18 m. Il massimo sforzo di lavoro dellordine di 4.5 MPa
(ricordando che 1 MPa equivale circa a 10 kg/cm2).
3.2.2 C.a.
Hanno sezione quadrata o poligonale e sono generalmente prefabbricati in
stabilimento. La loro lunghezza condizionata dal problema del trasporto.
Sezione tipica fra 25x25 e 50x50 cm2, con lunghezze di 12-25 m. massimo sforzo di
lavoro dellordine di 8-9 MPa.
39
Quaderno 2
40
Quaderno 2
Questi pali presentano dei vantaggio, fra cui vale la pena ricordare:
- elevata curabilit;
- buona qualit del materiale impiegato;
- controllo delle caratteristiche prima dellinfissione;
- pi approfondita conoscenza del terreno in base ai dati relativi allinfissione (che
possono essere considerati alla stessa stregua di una prova penetrometrica
dinamica).
Come svantaggio si pu considerare:
- linfissione pu creare disturbi;
- impossibilit di variare la profondit del palo durante lesecuzione, sulla base
delle caratteristiche riscontrate;
- danni legati alle vibrazioni in fase di battitura, alle strutture vicine od ai pali gi
realizzati;
- dimensioni condizionate da problemi di trasporto.
Questo tipo di pali infatti, quando in c.a., deve prevedere una serie di armature
finalizzate unicamente ai problemi relativi al trasporto ed alla fase di battitura.
Quando in fase di battitura, lavanzamento si riduce a valori inferiori a 3 mm,
necessario prendere opportuni provvedimenti per facilitare linfissione, come
liniezione di acqua (in tal modo si lubrifica il palo e si riduce la resistenza del
terreno alla penetrazione).
41
Quaderno 2
42
Quaderno 2
3.2.3 Acciaio
Sono di svariate tipologie, geometrie e con particolari tecnologie di battitura a
seconda del costruttore (di cui in genere prendono il nome).
In questa sede ci si limita a dire che hanno notevoli doti di resistenza a
compressione, trazione e flessione, facilit di trasporto, possibilit di sopportare
elevati sforzi di infissione, facilit di giunzione per saldatura o di asportazione di
43
Quaderno 2
eventuali tratti residui. Per contro hanno per costi sensibilmente pi elevati dei
pali in c.a..
Di seguito si riportano ad esempio i pali tipo LACOR e RAYMOND.
3.2.4
In c.a. gettato in opera
Due sono le tecnologie possibili: a fusto battuto o a fusto colato. Del primo tipo
si ricorda il palo FRANKI e del secondo il palo SIMPLEX.
44
Quaderno 2
Quaderno 2
Quaderno 2
47
Quaderno 2
in
cls
in
genere
si
coassiale
(dette
48
Quaderno 2
49
Quaderno 2
di
attrezzature
di
natura
coerente,
di
realizzare
permette
tal
modo
la
produzione
necessariamente
continuo: lo si pu prevedere
rivestimenti
parziali
profondit
ove
si
fino
alle
trovano
50
Quaderno 2
Se quindi nel foro si mantiene il livello del fango bentonitico superiore a quello di
falda nei terreni attraversati, si determina una filtrazione dallinterno foro verso il
terreno. In tal modo si deposita sulla parete del foro un velo di fango che funzione
come una membrana impermeabile che consente alla pressione idrostatica
allinterno del foro di esercitare unazione di sostentamento delle pareti del foro.
Questi fanghi trovano limite di impiego solamente nelle ghiaie pulite, dove lo
strato impermeabilizzante non si forma e quindi si deve procedere con
rivestimento.
Diversi sono poi gli utensili impiegabili in fase di scavo. Nelle figure a seguire se ne
riportano alcuni esempi.
Quaderno 2
52
Quaderno 2
durante
l'iniezione,
di
disgregare
il
terreno,
miscelandolo
53
Quaderno 2
54
Quaderno 2
argillose sature, con plasticit medio alta, permette di raggiungere una resistenza
a compressione che non supera i 2-3 MPa.
Le miscele cementizie utilizzate nel jet-grouting sono costituite da una sospensione
cementizia con un rapporti cemento/acqua variabile tra 0,5 e 1,2 in funzione della
granulometria, della permeabilit del terreno e delle propriet meccaniche che si
vogliono ottenere. Nel caso sia necessario realizzare un setto impermeabile o
comunque una porzione di terreno con una minore permeabilit in terreni
granulari, si aggiunge alla miscela cementizia un prodotto stabilizzante, in genere
identificato nelle bentonite.
Il jet-grouting pu essere largamente impiegato nel consolidamento di terreni
coesivi, entro i quali ad esempio necessario realizzare una galleria: in questa
situazione si possono realizzare trattamenti colonnari verticali dalla superficie (se la
galleria non molto profonda), per consolidare il terreno al contorno della sezione
di scavo; possono inoltre essere realizzati dei trattamenti suborizzontali realizzati a
partire dal fronte di avanzamento sia lungo il profilo dell'estradosso che in
corrispondenza del fronte stesso.
Il jet-grouting pu essere anche utilizzato nella realizzazione di diaframmi
contenitivi dello scavo, in corrispondenza dell'imbocco di gallerie, coadiuvati da
una trave in cemento armato che permette l'ancoraggio delle teste dei tiranti
distribuendo la forza da essi esercitata, per garantire il corretto sostegno dello
sbancamento.
Quando in fase di realizzazione dei jet grouting si attraversanoi terreni con un certo
grado di cementazione, si pu operare col pretaglio, vale a dire una prima
passata fino alla profondit desiderata, in cui liniezione di sola acqua in
pressione.
In tal modo si disgrega il terreno attraversato che, in caso di cementazione, non
permetterebbe di formare colonne di diametro desiderato.
55
4.
Quaderno 2
PESO
mm
Kg/m
10
12
0,222
0,28
0,57
0,85
1,13
1,41
1,7
1,98
2,26
2,54
2,83
3,39
0,395
0,5
1,01
1,51
2,01
2,51
3,02
3,52
4,02
4,52
5,03
6,03
10
0,617
0,79
1,57
2,36
3,14
3,93
4,71
5,5
6,28
7,07
7,85
9,42
12
0,888
1,13
2,26
3,39
4,52
5,65
6,79
7,92
9,05
10,18
11,31
13,57
14
1,208
1,54
3,08
4,62
6,16
7,7
9,24
10,78
12,32
13,85
15,39
18,47
16
1,578
2,01
4,02
6,03
8,04
10,05
12,06
14,07
16,08
18,1
20,11
24,13
18
1,998
2,54
5,09
7,63
10,18
12,72
15,27
17,81
20,36
22,9
25,45
30,54
20
2,466
3,14
6,28
9,42
12,57
15,71
18,85
21,99
25,13
28,27
31,42
37,7
22
2,984
3,8
7,6
11,4
15,21
19,01
22,81
26,61
30,41
34,21
38,01
45,62
24
3,551
4,52
9,05
13,57
18,1
22,62
27,14
31,67
36,19
40,72
45,24
54,29
25
3,853
4,91
9,82
14,73
19,63
24,54
29,45
34,36
39,27
44,18
49,09
58,9
26
4,168
5,31
10,62
15,93
21,24
26,55
31,86
37,17
42,47
47,78
53,09
63,71
28
4,834
6,16
12,32
18,47
24,63
30,79
36,95
43,1
49,26
55,42
61,58
73,89
30
5,549
7,07
14,14
21,21
28,27
35,34
42,41
49,48
56,55
63,62
70,69
84,82
32
6,313
8,04
16,08
24,13
32,17
40,21
48,25
56,3
64,34
72,38
80,42
96,51
56
5.
Quaderno 2
5.1
5.2
57
5.3
5.4
Quaderno 2
58
6.
Quaderno 2
2nA f
2nA f
bx 2
nA f (h x) = 0 x 2 +
x
h=0
2
b
b
Lunica radice positiva dellequazione di secondo grado :
x=
nA f
1 + 1 + 2bh .
b
nA f
Jn =
bx 3
+ nA f (h x) 2
3
c =
M
x camm
Jn
s = n
M
(h x) samm
Jn
( c bx)
ed applicato in x
dal lembo
Ch0 = M
x
3
Th0 = M
E quindi:
c =
2M
camm
bx(h x )
3
M
s =
samm
A f (h x )
3
59
Quaderno 2
'
n( A f + A 'f )
2b( A f h + A 'f c)
x=
1+ 1+
b
n( A f + A 'f ) 2
Jn =
bx 3
+ nA 'f ( x c) 2 + nA f (h x) 2
3
c =
M
x camm
Jn
s = n
M
(h x) samm
Jn
s' = n
M
( x c) samm
Jn
7.
T
B 0.9 d
Questo valore dovr essere confrontato coi valori limite imposti dalla normativa
max =
Rbk 150
(kg / cm 2 )
75
R 150
(kg / cm 2 )
= 14 + bk
35
c0 = 4 +
c1
60
Quaderno 2
61