GIOCONDOR (30-03-16 17.

50)
Only who understood every shadow he met, is the human to ever shine;
(Passera Davide)
Lunico momento in cui una persona cambia maschera , quando non vista da
nessuno
(Passera Davide)

Ghiaccio, la sete
Un sostegno, il gioire
Un colpo in faccia.
La nebbia tenue attorno alle mie mura.
Sembriamo il mio foglio
Comunico bianco col nero
E da ogni gelo nasce chioma blu
Slowmotion, come Genjutsu.
Eppur brucio, ma il mio corpo mitile
Sassorbe, nei soffi daltrui anime
Bagnato, mi lacero.

La tomoa dellocchio sinistro

Sottil cornea, cede da pressione
Schiaccio in basso, a sboccarr
AGuzze Membranze, nei tempi di duna.
Scorre ora lasciutto, incrocio il suo
In ogni donna, sento uno stesso specchio;
E sincrina il mio, dai granelli strisciati
Dun vetro imperfetto, non ancora tempo.

Dov chi mi forgia? Nel mio buio

Involucro di sassi sbricioli, sono un impasto

Di colori. Ma mi collego ora ormai ad ombre.
Eppur sono terra, a distanza da ogni stella.
Vorrei unattrice, che non sia mai falsa
Ma sia uno specchio, fra anima e sostanza
Fra pubblico e spettacolo, quel cor che ha dentro
Che ne nasca un quadro, di ogni mio momento.

Eppur non un film, bens ritratto

Dagli occhi mobili, che agiti allo scatto
Cos le vedo, in un sorriso mist(ic)o
E rivedo la nebbia, non leggo pi nulla
una maschera, che ogni donna cela
Dappoi mostra, tranne a chi non c
Ma io u(t-homo-a) vederle, velo loro tela
E raggomitolato, nel cestino sbianco.

Illudimi, come esser ciechi

come otto anni, cambino muse i
Volti nelle sale, spenti come fiale
Blu, che nellaltitudine si fa in nero:
verso il cosmo, scorre linchiostro,
in un precipitevolissimevolmente,
verso piumaggio nero, lo sguardo
sempre fisso, in attesa sullultimo ramo.

Eppur non cedo, tra lerba degli sfondi

Fino sabbia dei tramonti, continuo, in blu
A chiamare un occhio, che non sia dannato

Specchio rotto, ma mosservi con calma.

Raggio biondo, annaspi di comune inferno
Audendo criniere, ignino d intima intesa
In rosso, correndo tra la sabbia dei tramonti fino a
Erba dei sfondi, sollievo nonostante.

Appari milite, pi avanti di me, nel gelo

Dal sole, potrei esser ingannato
Nonostante limmediato di un bianco e nero
Sfacciato, grafico pur di vago rari,
Il tuo foglio anche rosa, in partenza fiamma
Liquida, scorre, sulla pelle fino al nero
Simpone, non potr mai sbiancare, solo ardere
Simil alla mia nella fine, frigida passione.

Miei grafemi sian vaghi, datelo per fatto

Non saranno quadro, se non per chi quadro
E allora avanti, datemi del pazzo
Non dico mi dispiaccia, non me ne frega un
Eccentrico niente, perch non sono destino.
Cazzotto, immagine a volte taboo
Stabile, divulga a tutti, mentre di mia mano
Scritto, destina nervoso al Braille.

Dietro a un codice, libero vomitare

Dietro alle sbarre attesa, notturna luce
Guardando le ombre, ovvio che sbagliamo
Nel legger lingue morte, di persone tali.
Da lacrima vermiglia, sulla terra ciano, Dolore

N.d.R.: Vomitare
utilizzato nel senso, di
Comporre, per il suo
venire dimpulso.

Guerriero dombra, cappello Kage

Faccia da visiera, protezione a coperta
Affinch giusta, semmai potesse
Splendesse una vera cornice.