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EurocodiceEC3eTestoUnico(D.M.14.1.2008)
ing. A. Perenthaler
gi responsabile Ufficio Calcolo Strutturale LEITNER S.p.A. Vipiteno (BZ)
cert. International Welding Engineer n. 070046A
dipl. International Welding Inspector IWI-C n. IT 080131A
a.perenthaler@rolmail.net
.
Corsodiaggiornamentosulcalcolostrutturale
EurocodiceEC3eTestoUnico(D.M.14.1.2008)
ing. A. Perenthaler
le categorie di collegamenti
i criteri normativi di progettazione
i modelli semplificati di verifica dei bulloni e delle flange
gli esempi applicativi
terza parte: i giunti saldati
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
marzo 2012
relatore: ing. A. Perenthaler
gi responsabile Ufficio Calcolo Strutturale LEITNER S.p.A. di Vipiteno
International Welding Engineer IWE
International Welding Inspector IWI-C
Gli argomenti
prima parte
i collegamenti strutturali
13
14
14
15
18
RIGIDEZZA rotazionale
19
19
24
26
seconda parte
i giunti bullonati
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
31
33
34
35
35
35
38
38
39
39
41
42
43
43
SDJ
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
45
45
46
46
47
47
48
50
50
51
53
53
57
57
63
63
67
70
71
73
73
76
78
79
79
81
82
85
85
95
95
99
102
104
108
111
SDJ
terza parte
i giunti saldati
117
118
TIPOLOGIE di saldature
Saldature a cordoni dangolo
Saldature di testa
Saldature entro fori
Saldature entro scanalature convesse
Saldature con piastre di spessoramento
Le tipologie di saldature nei giunti
118
119
120
122
122
123
124
125
127
127
127
127
128
129
133
133
137
137
139
140
140
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
140
142
142
143
144
SDJ
147
148
149
151
152
158
171
175
175
180
184
188
193
198
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
prima parte
i collegamenti strutturali
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
,,
din
e
Or
rs
JM2 = 1,25
no
co
LEurocodice 3 - Progettazione
delle strutture di acciaio dedica la parte 1-8 alla Progettazione dei collegamenti, in particolare i bullonati e i saldati.
EC3 costituisce il supporto applicativo riconosciuto dalle nuove Norme tecniche per le
Costruzioni, emanate con D.M.
14.1.2008, le quali assumono
anche il ruolo di norme nazionali
che implemenano gli Eurocodici ( limitandosi per a trattare,
ing
eg
ne
ri
T
pe
rs
olo
us
int
er
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
TN
ri
ing
eg
ne
(6.9)
din
(6.7)
co
rs
Or
er
no
(6.15)
us
int
rs
olo
leff = 0,5 ba
pe
(6.21)
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
(6.22)
SDJ
ri
TN
RIGIDEZZA rotazionale
ne
eg
rs
Or
din
ing
I collegamenti sono stati classificati prima in base alla rigidezza flessionale, poi in base alla loro resistenza.
I due criteri sono tra loro distinti, ma presentano delle caratteristiche
comuni: ad es. un giunto rigido dal punto di vista della rotazione, sar
pi facilmente in grado di ripristinare la resistenza, mentre se incernierato tale sar, come tendenza, anche strutturalmente.
Si possono allora sovrapporre le due classificazioni in un unico diagramma M-)come rappresentato nel riquadro sottostante (escluso il
caso di colonna-fondazione 5.2.2.5.(2)).
co
er
no
rs
olo
us
int
giunti a
ripristino parziale
giunti
incernierati
pe
Sj,ini
giunti a
completo ripristino
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
Or
din
ing
eg
ne
ri
TN
co
rs
er
no
int
rs
olo
us
Si pu usare la relazione semplificata bi-lineare di fig. 5.2 dove Ksemplificando dal prospetto 5.2, vale 2 per collegamenti
saldati o bullonati trave-colonna
e 3 per quelli trave-trave.
pe
Nota
Il momento resistente di progetto Mj,Rd per profili a doppio T da calcolare con i criteri visti, e per profili a sezione cava con il metodo del 7.
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
ri
TN
ne
eg
ing
e
din
Or
o
rs
co
no
er
int
o
us
olo
rs
pe
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
ri
TN
ne
seconda parte
pe
rs
olo
us
int
er
no
co
rs
Or
din
ing
eg
i giunti bullonati
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
TN
eg
ne
ri
TRAZIONE
Or
din
Categoria D
collegamenti non precaricati
classi da 4.6 a 10.9
(*) Ft,Ed Ft,Rd
Bp,Rd
(*) Ft,Ed deve tener conto delle
eventuali forze di contatto)
rs
co
Categoria A
collegamenti a contatto
(a rifollamento)
classi da 4.6 a 10.9
bulloni non precaricati
superfici grezze
Fv,Ed Fv,Rd
Fb,Rd
ing
TAGLIO
Categoria E
collegamenti precaricati
classi 8.8 e 10.9
Ft,Ed Ft,Rd (*)
Bp,Rd
(*) la verifica convenzionale
(ved. Note)
us
int
er
no
Categoria B
collegamenti ad attrito allo
stato limite di esercizio SLE
classi 8.8 o 10.9
bulloni precaricati
.Fv,Ed,ser Fs,Rd,ser
Fv,Ed Fv,Rd
Fb,Rd
pe
rs
olo
Categoria C
collegamenti ad attrito allo
stato limite ultimo SLU
classi 8.8 o 10.9
bulloni precaricati
Fv,Ed Fs,Rd
Fb,Rd (*)
.Nnet,Rd
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
ri
TN
eg
ne
din
Or
o
co
rs
ing
er
no
pe
rs
olo
us
int
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
pe
rs
olo
us
int
er
no
co
rs
Or
din
ing
eg
ne
ri
TN
del taglio fra i bulloni, a condizione che non cambino diametro e classe.
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
ne
ri
TN
eg
Diametri di foratura
12
14
+1
+3
18
22
24
27 e >
+3
+4
+6
+8
10
1,5 d
rs
20
+2
16
Or
misura bullone M, d
din
ing
Nella norma EN 1090-2 (cui rimanda EC3) sono previste due tipologie di fori ( normali e maggiorati) e due di asole ( corte e lunghe).
I diametri dei fori circolari (do) e le lunghezze delle asole (centro-centro)
per le diverse misure dei bulloni (M, d) devono rispettare i limiti - intesi
come massimi - segnati nella sottostante tab. 11, 6.6.1 della norma.
er
no
co
(*) La CNR 10011, in presenza di inversione degli sforzi, prevedeva accoppiamenti di precisione
in fori calibrati con gioco limitato a 0,3 mm fino a M20 e 0,5 mm oltre, oppure sempre 0,5 mm in
assenza inversione (regola pratica di buona tecnica non in conflitto, e che ancora applicabile).
La stessa CNR non ammetteva invece fori maggiorati o asole.
(**) il gioco trasversale deve invece rispettare i limiti dei fori normali
us
int
Il gioco normale foro-bullone per le misure M12 e M14 pu anche essere portato a
2 mm (ad es. per facilitare le operazioni di montaggio) purch la resistenza al
rifollamento del gruppo di bulloni - ora penalizzata dal maggior diametro foro resti almeno uguale a quella a taglio dello stesso gruppo di bulloni e in aggiunta,
per le classi 4.8 - 5.8 - 6.8 - 8.8 - 10.9 la resistenza a taglio Fv,Rd (definita pi
avanti) venga ridotta all 0,85%.
EN 1090-2 6.6.2 e 6.6.3
rs
olo
pe
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
Or
din
ing
eg
ne
ri
co
rs
TN
er
no
Bulloni calibrati
EN 14399-8 e EN 1090-2
us
int
pe
rs
olo
Nota
Come gi precisato nella nota precedente, la CNR 10011 prevedeva dei
giunti di precisione con bulloni normali in fori calibrati, aventi un gioco
minimo (3/10 fino a M20, 5/10 oltre).
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
TN
ing
eg
ne
ri
din
co
rs
Or
Resistenza a TAGLIO
er
no
con
int
1,25
us
Note
in generale
pe
rs
olo
Nei giunti a doppia sovrapposizione, tp deve essere lo spessore della piastra pi grossa
(EN 1993-1-8 3.8).
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
TN
tipo di fori
normali
0,85
maggiorati
0,85
asolati corti
ne
ri
1,0
eg
0,76
ing
0,70
parallelo forza
0,63
din
parallelo forza
trattamento superfici
classe
Or
0,40
0,30
0,20
int
er
no
co
rs
0,50
rs
olo
us
Connessioni di categoria B
pe
Connessioni di categoria C
Nota La norma CNR 10011 sottraeva a Fp,C il 100% di Ft,ED anzich l 80%.
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
TN
Resistenza a FATICA
eg
ne
ri
din
ing
Or
rs
'VC = 50 N/mm
co
er
no
'VC,red = 'VC ks
ks = (30 d)1/4
dove
us
int
'Vi = ) Ft,Ed/As
.)
.
con
rs
olo
pe
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
di PROGETTO
degli elementi PIASTRA
ne
ri
TN
..RESISTENZE
eg
ing
er
no
co
rs
Or
din
pe
rs
olo
us
int
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
ing
eg
ne
ri
TN
int
er
no
co
rs
Or
din
pe
rs
olo
us
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
TN
ri
din
ing
eg
ne
Or
forza di contatto
rs
co
=
=
er
no
con
int
pe
rs
olo
us
riferita al modo 1
ew
dw
riferita al modo 2
ved. quotatura figure varie precedenti
snervamento materiale contropiastre
spessore contropiastre
=
diametro rondella/diametro cerchio di testa o dado
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
TN
ri
ne
eg
ing
e
din
Or
o
rs
co
er
no
int
o
us
pe
rs
olo
prospetto 6.4 -
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
TN
da EN 1993-1-8 6.2.6
trazione trasversale
( 6.2.6.3)
ne
compressione trasversale
( 6.2.6.2)
din
ing
eg
taglio
( 6.2.6.1)
ri
I pannelli danima dei profili laminati (o saldati) sono da verificare in corrispondenza dei collegamenti, sollecitati come schematizzato nel riquadro.
rs
Or
pe
rs
olo
us
anime
compresse
non irrigidite
int
er
no
co
anime
rinforzate
con piastre
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
...
ne
ri
TN
RESISTENZA di PROGETTO
del COLLEGAMENTO
ing
eg
La resistenza a flessione:
centro delle compressioni e braccio dazione
din
co
rs
Or
er
no
int
dove
pe
rs
olo
us
La sovrapposizione con un
eventuale sforzo assiale produce effetti solo se supera il 5%
della resistenza plastica di
progetto
, e allora se ne
sommano linearmente gli effetti
con M con la formula
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
da c.d.c. ( centro
ala compressa)
a mezzeria delle
due file di bulloni in
trazione
ne
ri
TN
2 file
eg
ing
F1,Rd = F2,Rd
FRd = 2 F1,Rd
condizione
din
c.s.
Or
2 file
us
int
er
no
co
rs
c.s.
da c.d.c ( centro
ala compressa)
a mezzeria delle
due file di bulloni in
trazione
2 file
pe
rs
olo
in corrispondenza
di met spessore
dellala compressa
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
TN
ri
ne
eg
ing
e
din
Or
o
rs
co
er
no
int
o
us
rs
olo
pe
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
int
Ej
er
no
co
rs
Or
din
ing
eg
ne
ri
TN
pe
rs
olo
us
Nota
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
Tirafondi
TN
da EN 1993-1-8 3.3
I materiali di costruzione dei tirafondi sono acciai strutturali della norma EN 10025
eg
ne
ri
x al C-Mn (parte 2)
x resistenti alla corrosione
atmosferica (parte 5)
x microlegati a grano fine (parte 3)
x strutturali bonificati (parte 6)
x termomeccanici (parte 4)
oltre che acciai per bulloneria (EN 898) e per barre di armatura (EN 10080).
din
ing
pe
rs
olo
us
int
er
no
co
rs
Or
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
TN
us
int
er
no
co
rs
Or
din
ing
eg
ne
ri
rs
olo
Dati di progetto
fu = 355 N/mm2
pe
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
d0 = 22 mm
w = 120 mm
SDJ
TN
ne
ri
eg
ing
din
meccanismi di rottura
circolare (cp) non circolare (nc)
nella quale la larghezza efficace beff,t,wb dev essere quella del T-stub a modello della flangia di
estremit (cfr. 6.2.6.5).
La trazione viene trasmessa allanima della trave
unicamente attraverso i due bulloni tesi della fila
superiore interna 2 (il T-stub orizzontale).
1
2
= 318 mm
D = 5,5
Or
= 278 mm
m = 60-7,5/2-0,852 = 50,6 mm
e
.= 40 mm
m2 = 50-0,872
= 42,1 mm
O1 = m/(m+e)
= 0,56
Approfondimento
. = 0,46
Con le esatte lunghezza efficace e resistenza di O2= m2/(m+e)
progetto dellanima relative ai bulloni fila 2 calcolate
Lb
si pu risalire anche alla pertinente resistenza di
progetto dei bulloni stessi, che in prima analisi e
per semplificare si sono fatti lavorare come la fila 1.
rs
= 465 kN
er
no
co
int
us
La lunghezza del tratto di allungamento del bullone, misurata fra i piani medi di testa e dado com la classe 10.9 richiede una ronprese le due rondelle, risulta
= 58 mm
= 172 mm > Lb
rs
olo
Lb = 16+20+4+4+12,5/2+16/2
Lb* = 8,8 m3As/(6leff tf3)
pe
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
Ft,wb,Rd
FT,1/2/3,Rd
Ft,wc,Rd
470
(510)
700
490
us
rs
olo
Vwp,Rd
410
375
anima
colonna
Fc,fb,Rd
565
int
zona
ala infer.
trave
er
no
425
(213+300=)
Fc,wc,Rd
Or
213+213=
fila (1+2)
g)
anima
colonna
a taglio
rs
465
co
213
(300)
e)
ala e
anima
trave
soggette
a
compress.
240
350
fila 2
ne
FT,1/2/3,Rd
b)
anima
colonna
soggetta
a
compress.
laterale
eg
d)
anima
colonna
soggetta
a
trazione
laterale
fila 1
anima
colonna
ing
c)
ala
colonna
non
irrigidita
inflessa
dai
bulloni
f)
anima
trave
soggetta
a
trazione
din
a)
piastra
di
estremit
(T-stub
semplif.)
213
325
pe
zona inferiore in
compressione
ri
zona superiore in
trazione
TN
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
TN
ri
Esempi applicativi
Calcolo di giunti bullonati ricorrenti
rs
olo
us
int
er
no
co
rs
Or
din
ing
eg
ne
Dati di progetto
materiale profili e piastre: acciaio S275 - EN 10025-2
(12+12)M24 cl. 10.9 fub = 1000 N/mm2 A = 452 mm2
fu = 430 N/mm2
As = 353 mm2
pe
d0 = 26 mm
FEd = +600 kN
FEd,ser = +450 kN
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
TN
b) Categoria B:
collegamento ad attrito allo SLE
si lavora adesso su un
ne
ri
ks = 1,0
con
P= 0,3
n = 1,0
JM3,ser = 1,1
As = 353 mm2
= 247 kN
= 67,3 kN
din
ing
eg
Or
6Fs,Rd,ser = 12 67,3
= 808 kN
Verifica
rs
FEd,ser <6Fs,Rd,ser
er
no
co
legamento molto pi
penalizzato rispetto ai
gi verificati taglio e
rifollamento
c) Categoria C:
collegamento ad attrito allo SLU
int
Fp,C = 224 kN
us
. JM3
rs
olo
= 1,25
= 59,3 kN
6Fb,Rd = 12 59,3
= 711 kN
pe
Verifica
FEd <6Fs,Rd,ser
600 < 711 kN
ancora pi contenuto
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
ne
ri
TN
int
er
no
co
rs
Or
din
ing
eg
Dati di progetto
us
A = 452 mm2
As = 353 mm2
rs
olo
fu = 430 N/mm2
d0 = 26 mm
pe
VEd = 200 kN
con eccentricit e = 55 mm
rispetto asse IPE 500
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
TN
ri
= 31 mm
= 31 mm
= 57 mm
= 62 mm
passo fori
passo file
ing
IPE 500
eg
L 100x100x10
ne
din
= 33,3 kN
Or
Fv,Rd
= 86,7 kN
rs
co
k1
Db
int
posizione
er
no
Fb,Rd
3; 4
2,5
0,93
162
196
us
1; 2; 5; 6
2,5
0,77
pe
rs
olo
Nota
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
TN
Aw 5200 mm2
.
ing
I = 48200 cm4
df = 242 mm
din
Parametri di sollecitazione
Or
= - 225 kN
rs
= 258 kN
co
= (60/11600+150242/48200/10) 3200
er
no
df = (500-16)/2 = 242 mm
coprigiunti danima
ne
eg
ri
27 kN
14 kN
int
= 33,1 kNm
us
rs
olo
pe
Fv,Ed,f = Ni /7 = 258/7
= 37 kN
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
su una sezione
resistente
SDJ
TN
ne
ri
ing
eg
individuale
mx = 50 - 0,862
2Smx = 2 S 43
= 270 mm
Smx + w = S 43 + 200
Smx + 2e = S 43 + 255
= 335 mm
din
43 mm
= 245 mm
Or
in coppia
= 253 mm
co
rs
er
no
2) T-stub
int
us
rs
olo
(8 ) +sp.malta+tf+sp.rondella+ dado)
As /(6leff,1tf3)
prospetto 6.11
Lb * = 8,8433459/155/303
= 77 mm
313 77 mm
non verificato no forze di contatto!
pe
= 15600 Nm
= 15600 Nm
= 360 kN
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
ne
ri
TN
eg
ing
21 mm
E/Ec = ~7
leff = 310 mm
beff = 114 mm
tp = 30 mm
m = 43 mm
din
k13 =
k16 =
= 2,9 mm
co
rs
= 2459 /313
- tirafondi tesi
= 44,7 mm
Or
= 0,425310303/433
k15 =
ved.
prima parte
lg di allungamento tirafondo
Lb = 8d+sporg. fino a dado
= 827+50+30+5+24/2
= 313 mm
er
no
int
zT,l = 300/2 + 50
zC,r = 300/2 - 18/2
z = zT,l + zC,r = 200 + 141
= 200 mm
= 141 mm
= 341 mm
us
lato sinistro
teso
lato destro
compresso
rs
olo
rif. 6.3.4
= 47,6 mm
- a compressione kC parte dx
pe
rif. 6.3.4
kC,r = k13
21 mm
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
TN
.dissertando di duttilit
ne
ri
Or
din
ing
eg
Il concetto di duttilit dei giunti, nel caso si scelga una distribuzione plastica delle forze, un aspetto
fondamentale nella progettazione delle connessioni; per garantire tale requisito necessario, oltre che
rispettare lequilibrio, garantire una sufficiente duttilit dei componenti, tale da permettere la
ridistribuzione delle forze ipotizzate sugli elementi di giunzione.
Tale concetto (teorema statico) ben riportato a pag. 19 della dispensa delling. Perenthaler.
Prendendo come esempio i casi di distribuzione plastica a pagina 20 della dispensa, leurocodice impone di
avere una resistenza a taglio del bullone maggiore di quella a rifollamento; in questo modo, il limite
raggiunto dal bullone pi esterno sar appunto per rifollamento e, plasticizzando, permetter di
ridistribuire le forze anche agli altri componenti; in caso contrario (resistenza a taglio minore di quella a
rifollamento) si giungerebbe a rottura per taglio del bullone, violando quindi uno dei concetti base del
teorema statico; tale rottura sarebbe evidentemente fragile e non compatibile con le ipotesi di calcolo.
co
rs
er
no
Altre indicazioni necessarie a garantire la duttilit sono riportare nelle normative (NTC Eurocodice),
ma in generale il concetto base rimane quello di evitare, in caso di distribuzioni plastiche delle forze, le rotture fragili dei
singoli componenti, che pregiudicherebbero il corretto funzionamento dellintero giunto.
rs
olo
us
int
Relativamente alla sismica abbastanza complicato chiarire tutti i concetti in poche righe
Il problema pi consistente relativo alle connessioni riguarda pi la resistenza che la duttilit (che rimane sempre un
aspetto da considerare); scegliendo di calcolare una struttura dissipativa (q>1) bisogna garantire che le connessioni riescano
a sopportare (7.5.3.3 delle NTC) una sollecitazione di circa 1,3 volte la resistenza plastica dellelemento collegato, in modo
da permettere la plasticizzazione dellelemento stesso e la dissipazione dellenergia sismica in modo ciclico.
Questo significa che, se si sceglie di far dissipare energia alla trave incastrata alla colonne, il giunto dovr portare circa 1,3
volte il momento plastico della trave stessa e permettere la formazione di una cerniera plastica a valle del collegamento
(non prevista dalla norma italiana la dissipazione allinterno della connessione).
pe
Per gli aspetti relativi alla sismica, le norme con relativa circolare (2 febbraio 2009) spiegano in modo abbastanza chiaro
quello che deve accadere alla struttura quando deve fare i conti con lazione sismica.
uncontributosultemadelling.ManuelSommariva
StahlbauPichlerBolzano
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
TN
ne
ri
terza parte
pe
rs
olo
us
int
er
no
co
rs
Or
din
ing
eg
giunti saldati
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
TN
eg
ne
ri
din
ing
Cordone dangolo
singolo/doppio
facce di
fusione
rs
Or
altezza
di gola
us
int
er
no
co
lato del
cordone
rs
olo
..kk
pe
cordone dangolo a
forte penetrazione
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
ne
ri
TN
TIPOLOGIE di SALDATURE
eg
ing
din
Or
Fatica
co
rs
er
no
int
us
pe
rs
olo
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
pe
rs
olo
us
int
er
no
co
rs
Or
din
ing
eg
ne
ri
TN
.Le
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
TN
ne
ri
,,
ing
Giunti di forza
testa a testa di trave a doppio T
Or
din
eg
rs
1) Giunti di forza
er
no
co
Giunti di connessione
ad angolo tra ali e anima
di trave a doppio T
int
2) Giunti di connessione
pe
rs
olo
us
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
eg
Or
din
ing
rs
ne
ri
TN
rs
olo
us
int
er
no
co
Se prevista la formazione di
una cerniera plastica in corrispondenza del giunto, la sua resistenza sar almeno eguale a
quella della membratura collegata pi debole (ved. anche approfondimento a fine capitolo).
Se al giunto viene richiesta elevata capacit rotazionale plastica, ad es. per adattarsi a delle deformazioni imposte importanti, da accertarsi che il collasso del giunto non preceda ma
Adottare ambedue i tipi di cordone sullo stesso giunto soluzione poco pulita e perci da
evitare per quanto possibile,
Anime colonne
pe
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
TN
ing
eg
ne
ri
RESISTENZE di PROGETTO
delle saldature
er
no
co
rs
Or
din
int
rs
olo
us
Volendo realizzare una forte penetrazione si pu utilizzare il processo ad arco sommerso, in grado di fornire un elevato apporto
termico specifico (24 kJ/mm).
pe
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
Metodo direzionale
da EN 1993-1-8 4.5.3.2
La tensione normale viene inoltre limitata a
ri
TN
ne
eg
Ew 1,0
din
ing
Or
co
rs
er
no
int
us
pe
rs
olo
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
TN
Saldature di testa
a completa penetrazione
ne
ri
eg
da EN 1993-1-8 4.7.1
e
din
o
Or
Giunto a T
co
rs
ing
La norma, per il caso di completa penetrazione dello spessore e con riferimento alla qualit del materiale dapporto (ved.
riquadro) eguaglia la resistenza
del giunto a quella della pi debole delle due parti collegate (t1
o t di figura).
er
no
us
int
Saldature di testa
a parziale penetrazione
rs
olo
da EN 1993-1-8 4.7.2
pe
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
e
din
Or
o
co
rs
ing
da EN 1993-1-8 4.10
eg
ne
ri
TN
dove
rs
olo
us
int
er
no
La norma permette per di trattarla come uniforme, a patto comunque di diminuire la resistenza di progetto, da valutare su
una lunghezza efficace ridotta
.
ai lati (lato) dellanima.
Nel caso di doppio T laminati o
saldati si calcola con la formula
oppure
pe
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
Strappi lamellari
TN
da EN 1993-1-10 3
Nei prodotti laminati piani (lamiere), il fenomeno degli strappi
lamellari - quando ne sussistono
i presupposti metallurgici (la pre-
ne
ri
ing
Or
din
er
no
co
rs
essere innescato dal ritiro di saldatura nella direzione del traverso corto ( senso dello spess.).
Occorre quindi una speciale attenzione in fase di progetto, in
modo che il giunto a trazione
non venga sollecitato proprio in
quella direzione in fase di ritiro.
Se la saldatura invece coinvolge
lo spessore della lamiera genera
un effetto bloccante sugli strap-
eg
int
rs
olo
us
fornisce gli elementi per comporre il valore di ZEd dello specifico giunto saldato in esame
Se i contributi alla formazione
di Z - che possono essere di
segno negativo - portano a dei
.
valori attorno allo zero, non
serve passare a lamiere Z.
pe
Dalla tabella che segue si rileva che gli elementi che regolano il fenomeno
sono - oltre al tipo di saldatura - la sezione di gola (che influisce sul ritiro), lo
spessore del laminato (per la presenza di inclusioni), lo stato di sollecitazione, il preriscaldo della saldatura (la cui presenza o meno pu anche
fare la differenza tra lamiera normale e lamiera Z15), eventuale carico
esterno di compressione al traverso corto.
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
ne
ri
TN
int
ing
e
din
Or
o
er
no
co
rs
eg
da EN 1993-1-9 5
us
x trasversale
rs
olo
x tangenziale
pe
Importante
Nella fatica determinante la
variazione della tensione,
e non tanto il suo modulo.
Fondamentale per le scelte del
progettista il livello di gravosit
dell intaglio o particolare
strutturale costituito
dalla saldatura:
cordoni dangolo
a sovrapposizione
saldature di testa e a T
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
TN
ing
eg
ne
ri
rs
Or
din
Alcuni particolari costruttivi sono posti dalla norma nella categoria inferiore,
per evitare situazioni non conservative, non corrispondendo esattamente
secondo le sperimentazione alla categoria superiore, e contraddistingue
queste categorie con un asterisco.
E consentito salire di una categoria, spostando per il limite a fatica a cicli
costanti 'VD da 5 a10 mil., dove la curva cambia pendenza da m=3 a m=5
e il limite 'VD globalmente si riduce (cfr. tabella), mentre si era alzato di una
categoria quello a 2 mil. 'VC. Vedere al riguardo anche lesercizio n. 5.
curva modificata alternativa
'VC
'VD a 5 mil.
'VL
'VC
'VD a 10 mil.
'VL
36
45
56
26,5
33,2
41,3
14,6
18,2
22,7
40
50
63
23,4
29,2
36,8
14,6
18,2
22,7
er
no
categoria
36*
45*
56*
co
curva standard
int
rs
olo
us
pe
Il caso di cicli costanti - quindi tra loro tutti uguali - piuttosto raro nella pratica, mentre pi spesso i cicli sono tutti diversi tra loro, oppure suddivisi a
blocchi, quando la storia del carico in esercizio si ripete.
La norma riconduce i cicli variabili a un ciclo equivalente costante e ripetuto
lo stesso numero di volte, tale da avere la stessa gravosit in termini di fatica, o calcola la quota di danno provocato da ogni ciclo o blocco di cicli.
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
TN
din
ing
eg
ne
ri
pe
rs
olo
us
int
er
no
co
rs
Or
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
TN
ri
Sono invece da conteggiare le eccentricit strutturali e locali (disallineamenti, distorsioni, tolleranze di fabbricazione) e gli effetti
secondari, cos come le deformazioni imposte e le rigidezze reali.
Se non diversamente specificato, le tensioni sono calcolate nella
sezione netta.
La ripartizione dei carichi deve considerare eventuali concentrazioni
locali e curvature.
Il calcolo in base alle tensioni nominali pu essere modificato per
tener conto tramite il coefficiente kf di concentrazione delle tensioni
(SCF) analogo a quello visto per i nodi di travature reticolari - degli
effetti di intagli geometrici, come fori, disallinea-menti, eccentricit,
ecc.
int
us
ove i fattori Oi sono i coefficienti di danneggiamento equivalente dipendenti dagli spettri, ev. ricavabili dallAppendice A.
Il fattore kf, quando non fornito dalla norma, reperibile in direttive e a
letteratura specialistica, talora scisso nelle due componenti assiale e
flessionale della tensione (e del delta).
Anche l effetto dimensionale (che vede la fatica penalizzata, come
noto, dai maggiori spessori/diametri) si pu considerare tramite un
coefficiente ks, previsto nei prospetti, ad esempio ks = (25/t)1/5
er
no
co
rs
Or
din
ne
eg
ing
rs
olo
pe
infatti a tutti gli acciai strutturali delle EN 10025 da S235 a S700, ma anche
EN 10149, EN 10210, EN 10219, e inox EN 10088, purch rispettino la
EN 1993-1-10).
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
TN
Nei cordoni con piatti di estremit asportati e molati, linnesco della rottura si verifica preferibilmente al piede di saldatura,
per poi propagarsi allinterno del materiale base. In presenza di piatto di supporto linnesco dovrebbe avvenire alla radice,
per poi propagarsi nel piatto.
90
0.724'Vc
0.641'Vc
0.405'Vc
ing
prescrizioni e note
din
0.2
Or
t > 25 mm ks = (25/t)
IIW
'Vc
2
5
10
100
'Wc
106
rs
112
0.641'Vc
0.405'Vc
er
no
prescrizioni e note
co
0.724'Vc
CEN/TS 13001
'Vc
'Wc
o
us
90
0.724'Vc
rs
olo
2
5
10
100
100% CND
int
106
0.641'Vc
0.405'Vc
prescrizioni e note
Condizioni base
x disposizione simmetrica
x piena penetrazione
x saldatura manuale o semiautomatica
x presenza di tensioni residue modeste
x disallineamento < 1
Condizioni speciali
x tensioni residue rilevanti (es. giunti di pezzi
fortemente vincolati): una classe inferiore
pe
ne
2
5
10
100
'Wc
eg
'Vc
ri
EC3
106
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
Esempi applicativi
Calcolo di giunti saldati ricorrenti
ri
TN
us
int
er
no
co
rs
Or
din
ing
eg
ne
rs
olo
Dati di progetto
Materiale profili e diaframmi: S275 EN 10025-2 fu = 430 N/mm2
pe
NEd = + 300 kN
VEd = 250 kN
MEd = 150 kNm
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
TN
ne
ri
din
Sulla base delle assunzioni fatte, le tensioni di riferimento sui cordoni si calcolano come di seguito.
ing
eg
= 166 N/mm2
Or
= 40 N/mm2
= 88 N/mm2
rs
VN = NEd /A = 300103/7610
co
er
no
int
= 146 N/mm2
= 146 N/mm2
us
Vid,a =
= 292 N/mm2
pe
rs
olo
= 121 N/mm2
= 121 N/mm2
= Ww
Vid,b =
88 N/mm2
= 286 N/mm2
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
TN
Verifica di resistenza
= 117
= 367 N/mm2
ne
= 453 N/mm2
eg
ri
cordoni orizzontali
= 453 N/mm2
= 117
= 367 N/mm2
ing
cordoni verticali
Or
din
Considerazioni
la componente tensionale pi
forte quella normale, che verrebbe trattata dal metodo semplificato come la pi gravosa tangenziale
rs
er
no
co
Le sezioni di gola hanno unaltezza (8 e 6 mm) abbastanza pi piccola dello spessore delle rispettive
pareti del cassone (piattabande da 12 mm e anime
da 7 mm) e inoltre il materiale base acciaio S355, Ew = 0,9
con caratteristiche quindi analoghe a quelle del
con metallo base invece acmetallo dapporto.
ciaio S235, quello dapporto quasi
int
Si pu quindi ritenere che la resistenza di progetto dei sicuramente ancora S355, per
cordoni sia senzaltro inferiore a quella della sezione cui il divario reale di resistenza
dovuto agli esigui cordoni pi
base del cassone.
attenuato
pe
rs
olo
us
Questo, salvo pi approfondite analisi, rende improponibile che in zona nodo possa attivarsi una cerniera
plastica.
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
TN
Parametri di sollecitazione
ne
ri
= 2400 Nm
= 5400 Nm
Forze di taglio
=
90 kN
VEd,y = F1
40 kN
din
VEd,z = F3
ing
eg
Momento flettente
Forza assiale
NEd = -F2
Or
= -130 kN
di compressione
co
rs
er
no
UPN 140
int
us
rs
olo
pe
A
Az = A - 2btf + (tw + r1)tf
Ay = A - Az
Ix = 605 cm4
Wy
Wz,s = 14,8 cm3
= 2040 mm
= 1010 mm2
= 1030 mm2
Iy = 62,7 cm4
= 86,4 cm3
Wz,i = 35,8 cm3
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
h = 140 mm
b = 60 mm
ey = 17,5 mm
tf = r1 = 10 mm
tw = 7,0 mm
SDJ
TN
ing
eg
ne
ri
din
= 75 mm
rs
Or
co
er
no
da cui si ricava il rapporto fra tratto libero e tratto saldato (uguale anche al rapporto tra le altezze di gola
minima di calcolo 3,5 mm e min. di norma 5 mm)
e/l 0,49
int
Si pu cos fissare
us
e = 100 mm
l = 220 mm
rs
olo
Verifica a fatica
pe
= 52 N/mm2
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
TN
ri
us
int
er
no
co
rs
Or
din
ing
eg
ne
rs
olo
Dati di progetto
pe
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
TN
Limiti di fatica
A norma, il limite di fatica 'VD ad ampiezza
costante alzato da 108 a 5 106 cicli.
ne
ri
= 26,5 N/mm2
eg
= 36 N/mm2
ing
Or
din
Verifica
= 27,1 N/mm2
= 18,0 N/mm2
rs
er
no
co
JFf = 1,0
int
JMf 1,35
e perci
us
rs
olo
pe
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
TN
Premesse di calcolo
ne
ri
Viene richiesta la verifica della saldatura a cordoni dangolo di giunzione della rotaia di scorrimento - allineata sulla verticale di una delle due
anime del cassone - sulla piattabanda.
eg
M = 1,2
din
coefficiente dinamico
ing
J =1,35
Or
Tratto collaborante
er
no
co
rs
= 2501+ 0,2315/2
> 130 mm
int
us
pe
rs
olo
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ
N
ing
eg
ne
ri
T
pe
rs
olo
us
int
er
no
co
rs
Or
din
e
,OFDOFRORGHL&ROOHJDPHQWLVWUXWWXUDOLVHF(&
UHYH
SDJ