Radio Elettronica 1978 09

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Amplificatore 50 watt RUBRICHE: 101, Lettere; 107, Novita; 111, Piccoli annunci Foto atl M, Fraticelli, Milano. Katia cover girl, Copyright by ETL- Etas Periodici del Tempo Libero - Torino. Dire: zione, Amministrazione, Abbona- menti, Redazione: ETL, via Carlo Alberto 65, ‘Torino, telefono 313649-513702. Una copia di Radioelettronica costa Tire 1.000. ‘Arretrati lire 1.200. Abbonamento 12 numeri lire 9.900 estero 16 USA §. Stampa: Arti Grafiche Bellomi S.pA. Via Pacinotti, 16 - Verona - Tel. 505605. Selezione colore - fotolito_in nero ~ Tipi e yeline: Arti Grafiche _Bellomi = Verona, Diffusione: Flli Fabbri Editori S.p.A. Via Mecenate, 1, tel. 5095, Milano. Distribuzione per i'Italia: A, & G. Marco s. via Fortezza 27, tel, 2526, Milano. Radio Elettronica @ una publi cazione registrata presso il Tribu- nale di Milano con il n. 112/72 del giorno 2-11-/2, Direttore re- sponsabile: Mario Magrone. Pub- blicita inferiore al 70%. Tutti i diritti sono riservati, Manoscritti, disegni, fotografie anche se non pubblicati non si restituiscono. HOBBY ELETTRONICA ” a ice 2 copertina 0 Ist 108 102 KIT SHOP Fa 8 MaIOR 3 “04 Mancucci 3637 Ea MELCHION! aes a MENNIX. 2 4 MONDADORI 104 w2.0304 Muzzio" 4 copertina cre 3 coportina 628 NIRO. 3 ED. CEL Pano! ate 2 RADIOFORNITURE EL, AMBROSIANA ie SCUOLA RADIO ELETTAA eo s SIGMA ANTENNE EL RICCI 3 TeLco Es 106 TE EXiB0. ‘2 Vecoutern RANCHI % VEMATRON GANZERLL 3 Viet Gavazzt 3 witsierr 67.99.101 ZETA ELETTRONICA 19 Negel 8/10 sel, 89.96 Pubblicek: Publikompase S.o.A., - 20125 Milano - Via Gact 21 Genova’ = via B. Ver- Filta: 10126 Torino, eso M- d’Azeglio’ 60 tel, 65.85.65. * ppazza 25 (el. 59.25.60." * 40125 Bologna ~ via Rizzoil 38 tel. 72.88.26-22.67.28 * 39100 Botzens ‘via Cortel 30/a tel. 22.32526.350. » 0l84 Roma’ ~via Qualita Fontane 1S tel. 47.35.908-47.95.847. © 38100 Trente » piza M. 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II suo uso comprends Taccompagnamento di orchesting, Taluto allo studio dei vari strumentt musicall oppure Tinserimento in un ‘organo elettrico. (CARATTERISTICHE TECNICHE Alimentazione: 115-220-280 V c.0, 50/60 Hz Livelo cuscita: 250 mV Impedenza duscita: ko Ritmi ottenibil: 5 + combinaziont Dimensioni: 200x125x40 UK261/U - in Kit L. 22.500 Dietbutt dala GBC RICEVITORE VHF 110 = 150 MHz UK 527 Con uno schema relativamente sem: plice questo apparecchio permette 4G} ricevere con ottima sensibitd le trasmissioni in AM 0 FM che avven gono in una gamma che si estende tra | 110 ed i 150 MHz In questa gamma di frequenza avvengono tra- ‘smission|interessanti come il traffico amatoriale del 2m, le trasmissioni tra aeroporti ed aerei in volo, ponti radio prvati ece. L'apparecchio & di modeste dimensioni ¢ completamente autosutficienta per Talimentazione. interessante la possibiit8 di poter eseguire esperiment! sulla propaga- Zione delle VHF. (CARATTERISTICHE TECNICHE Alimentazione a batteria interna: 12Vec. Corrente assorbita: max - 100 mA Gamma di trequenza: 110: 150 MHz telescopica ea 178x98%70 @MTROD SINTONIZZATORE STEREO FM UK 541 Questo apparecchio costruito con i ‘iter! piu aggiomnati e con largo impiego di circulti intograti, pormotte i ottenere | miglior risultati di sen- sibiita e di fedelta di riproduzione Ccon il minimo di spesa ed il massimo i semplicita. Si tratta di un ricevitore supereterodina con tre sezioni di sintonia, corredato di un efficacis- simo decodificatore stereo integrato Permette, accoppiato ad un amplificatore stereotonico audio, di ascoltare le stazioni FM sia monofoniche che stereo. CARATTERISTICHE TECNICHE Alimentazione: 115-120-250 Ve.a. 50/60 Hz Gamma di frequenza: 88 = 108 MHz Sensiblite: 7,6 pV (S/N=30 dB) Frequenza intermedi Banda passante a tiferito alle sensibilita di: 1,5 LV Distorsione armonica: <0, "25 + 20000 Hz 260 x 150 x 78 UK541 - in Kit L. 45.000 Trae reek)AMPLIFICATORE LINEARE « CB» ‘on preamplificatore d’antenna da stazione base POTENZA: AM 300 W-SSB 600 W MOD. « JUMBO ARISTOCRAT + AMPLIFICATORE LINEARE « CB» da stazione base POTENZA: AM 70 W-SSB 140 W con accordatore di R.OS. in ingresso MOD. « SPEEDY » RF 100 AMPLIFIGATORE LINEARE «CB» da mobile POTENZA: AM 50W-SSB 100W ALIMENTAZIONE: 12 Volt MOD. « COLIBRI" 50» AMPLIFICATORE LINEARE « CB» da_mobil POTENZA: AM 30W-SSB 60 W ALIMENTAZIONE: 12 Volt MOD. « COLIBRI’ 30 » AMPLIFICATORE LINEARE « CB» da mobile POTENZA: AM 12-18 W-SSB 25.30 W ALIMENTAZIONE: 12 Vcc. MOD. « BABY » C.T.E. NTER IATONAL BAGNOLO IN PIANO (REGGIO EMILIA) - ITALYGTM ol saerotrreMoCitl je lelol mod. 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Data la bassa potenza di us ta (200 mW aumentabile a 400 = mW), questa stazione ha una portata limitata: il raggio di a- zione con una potenza di uscita a di 200 mW é infatti di circa 800 metri. Da cid risulta evidente che questo apparecchio non potra essere utilizzato per creare una stazione di tipo commerciale e che copra una vasta area. Esso ryy) potra invece essere utilizzaio va- lidamente nell’ambito di un rio- ne, di un complesso scolastico © di ‘un piccolo paese. Riteniamo che questo progetto rappresenti una conereta possibilita per 6 e quanti (e qui pensiamo in modo particolare ai lettori pid giovani) ra ] ] e intentando creare una piccola 40Presentiamo questo mese la prima parte di una completa emittente per rendere operativa una radio FM Vediamo ora il trasmettitore, il prossimo mese parleremo del mixer. Un'apparecchiatura semplice da costruire e di costo limitato. di ARSENIO SPADONI «radio libera ». Nonostante la semplicita del cireuita la qualita della modulazione & molto buona; l'emissione & evviamente di tipo monafonica. La decisione di presentare un apparecchio dalla potenza limitata & stata in pratica una scelta obbligaioria in quamo ta costruzione di un apparecchio. molto pit potente ayrebbe richiesto una completa _strumentazione per la taratura e la messa a pun- to. La costruzione di questo apparecchio @ invece alla portata di tutti essendo il circuito molto semplice e non richiedendo per la messa a punto strumento alcuno. Una considerazione ana- Joga pud essere fatta anche per quanto tiguarda Vaspetto economico. La spesa per realizzare una stazione pit potente avrebbe richiesto uno sforzo finanziario non indifferente mentre per realizzare la stazione che presentiamo la spesa complessiva non dovrebbe superare le 40 mila lire, 4IN1 [1mv), IN2 (mv), IN3 (100m), IN4(100mv), una cifra questa che riteniamo sia alla portata di tutti i nostri lettori. Per completare la stazione sono necessari almeno due giradischi (o due registratori) ed un microfono, In questo numero viene de- seritta la sezione di alta frequenza mentre sul numero di ottobre presenteremo la sezione di BF ovvero il mixer a quattro canali, Principio di funzionamento Come si vede nello schema a blocchi la stazione trasmittente FM @ composta principalmente da un msicelatore/preamplificatore (che verra descritto nel prossimo numero) e da una sezione ALIMENTAZIONE (9+15V) trasmittente in grado di erogare una potenza di circa 200 mW. Il mixer dispone di quattro ingressi (due ad alta e due a bassa sensibilita) e fornisce in uscita un segnale dell’ampiezza di ci ca 50 mV. Allinterno del mixer sono alloggiate le due pile piatte da 4,5 volt collegate in serie che garantiscono l’alimentazione si del mixer che della sezione trasmittente, Come vedremo in seguito, la tensione di alimentazione potrd essere portata a 15 volt per ottenere una maggiore potenza e quindi un pid ampio raggio di azione. Il mixer, che 2 dotato anche di una presa per cuffia, & collegato alla sezione trasmittente mediante un cavo schermato bifilare; questo cavo viene utiliz- SEZIONE TRASMITTENTE zato per far giungere alla sezione trasmittente sia la tensione di alimentazione che il segnale audio. La sezione trasmittente & composta da uno stadio preamplificatore/separatore di bassa frequenza e da uno stadio oscil latore di alta frequenza. Per ottenere una buona fedelt’ di riproduzione, la modulazione in frequenza della portante radio & ottenuta mediante diodo varicap. La sezione trasmittente & con- tenuta all'interno di una piccola scatoletta plastica; come si vede nelle illustrazioni, anche Manten- na trasmittente @ fissata a questo contenifore. Questa soluzione, che tra [altro si é rivelata molto pratica) & stata adottata al fine di evitare perdite di potenza do- vule al cavo di collegamento tra 42AA sinistra vedete rappresentato lo schema a blocchi secondo cui la stazione radio & strutturata, 1! collegamento fra il trasmettitore ed ii mixer (che Vi presenteremo i! prossimo mese) trasterisce la tensione di alimentazione e 1@ bassa Frequence da irradiare il trasmettitore ¢ antenna. Nel nostro caso antenna risulta fissata direttamente alla basetta stampata e quindi tutta la potenza erogata dal trasmettitore viene irradiata. Il contenitore all’interno del quale 2 alloggiato il trasmettitore funge anche da supporto per l’antenna rendendo pid semplice I'installazione della stessa, Questo contenitore dispone di una sola presa di ingresso rappresentata da una presa jack stereo identica a quella utilizzata quale presa di uscita del mixer Analisi del circuito Some si vede nelle illustrazioni il cireuito elettrico del trasmettitore & molto semplice. Es- so infatti utilizza solamente due La sezione trasmittente @ orgenizzata avvalendosi di due transistor, la sintonia in frequenza @ ottenuta mediante un diodo varicap; un ulteriore accordo fra trasmettitore p antenna si ottiene tramite il condensatore variabile C32. La modulezione @ epplicata direttemente alle base ui TY. 1 segnale dj basta frequence da applicare al mixer pud essere prelevato da qualsiasi gisedischi 0 registratore; ii controllo dell'emissione @ verificabile con un normale sintonizzatore pet ‘modulazione di frequenza. transistori, Nonostante cid la sta- bilitd in frequenza risulta pitt che soddisfacente e la qualita della modulazione non ha nulla da invidiare a quella delle emittenti commerciali. Il circuito & stato studiato nei minimi particolari per ottenere il massimo ri- sultato con il minor numero possibile di component. In una pi ma fase avevamo previsto nello stadio di alta frequenza Vimpie- g0 di un oscillatore quarzato un transistore finale di potenza; tuttavia le difficolta di tare- tura riscontrate durante la messa a punto del circuito hanno consi- gliato di scartare questa soluzione. Abbiamo cosi messo a punto questo circuito le cui prestazioni, se si esclude ovviamente la stabilita in frequenza, sono identiche a quelle del circuito con, oscillatore quarzato e stadio di potenza separato. Questo circuito presenta inoltre il non trascurabile vantaggio (con laf follamento esistente sulla gamma FM) di un facile spostamento della frequenza di trasmissione. Ma analizziamo piti dettegliata- menie lo schema eletirico, L’apparecchio utilizza due tansistori ai quali fanno capo lo stadio preamplificatore di bassa frequenza e lo stadio oscillatore che genera la portante radio. Lo stadio che fa capo a Tl, un elemento NPN al silicio contraddistinto dalla sigla BC317B, amplifica il segnale proveniente dal mixer di cirea 10-20 volt cid significa che se il segnale ingresso presenta un‘ampiezza 43BASETTA VITE \f 50 mV, Io stesso segnale sul collettore del transistore presen- tera un’ampiczza di quasi 1 volt. Il transistore @ montaio nella configurazione ad emettitore comune; in parallelo alla resistenza di emettitore @ presente un condensatore elettrolitico che per i scgnali alternati rappresenta un corto circuito rando co- sila controreazione introdotta dalla resistenza di emettitore. La polarizzazione di base ottenuta mediante un partitore 44 composto dalle resistenze R1 ¢ R2. Il condensatore ceramico C3 da 100 pF collegato tra il collettore ¢ la base del transistore limita la banda passante dello stadio evitando Vinsorgere di auttoscillazioni parassite che potrebbero nascere facilmente a causa della noteyole lunghezza del cavo di collegamento tra il mixer e questo stadio. La corretta polarizzazione del transistore pud essere verificata misurando la tensione di collettore dello stesso; se tale tensione presenta un potenziale equivalente a circa meta tensione significa che la polarizzazione & corretta e lo non introduce alcuna distorsione. Con una tensione di alimentazione di 9 volt il transistore risulta polarizzato correttamente se la sua tensione di collettore risulta compresa tra 3 ¢ 6,5 volts se la tensione presente sul col lettore non fosse compresa entro tali_ valori, il transistore do-Componenti Ci = 10 pF 16 VL 270 pF 100 pF C4 = 10 uF 16 VL C5 = 50 LF 16 VL C6 = 100.000 pF C7 = 10.000 pF C8 = 22.000 pF C9 = 10.000 pF C10 = 10 pF Ctl = 22 pF C12 = 5-12 pF compensatore RI = 150 Kohm R2 = 33 Kohm R3 = 1 Kohm R4 = 100 ohm R5 = 150 ohm R6 = 22 Kohm Tutte le resistenze sono da % W al 10% Ti = BCSITB T2 = BC 140 (vedi testo) Di = BAIO2 Li = vedi testo JAF1 = VK200 JAF2 = VK200 JAF3 = VK200 JAF4 = VK200 Per ll materiale Tutti i componenti impiegat in questo progetto sono di facile reperibilita. AlVesclusivo scopo di agevolare i nostri lettori informiamo che la scatola di_montaggio completa della sezione trasmittente (sono compresi anche il contenitore e la antenna) pud essere richiesta alla Kit Shop, C.so V. Ema nucle 15, Milano dietro versa mento di L. 15,000 tramite va glia postale. vrai essere sostituito oppure il valore della resistenza R2 dovra essere leggermente modificato. II segnale audio presente sul collettore di TI viene inviato allo stadio di alta frequenza tramite il condensatore C4 e la impedenza di alta frequenza JAF3. Tutte le quattro impedenze utilizzate in questo cireuito, unitamente ai condensatori C2, C6 e C8, hanno il compito di’ impedire che una parte del segnale di alta frequenza generato da Nella pratica i componenti che avete visto trecciati sullo schema elettrico trovano tutti sistemazione sulla basetta stampata appositamente studiata. if montaggio non presenta particolari difficolta: valgono le abituali raccomandazioni per I'esecuzione delle bobine e per Je saldature. Raccomandiamo un saldatore di potenza non superiore a trenta watt con punta accuratamente pulita. T2 giunga agli stadi di bassa frequenza. Le impedenze di alta frequen za infatti, mentre consentono il passaggio della tensione di ali mentazione e del segnale audio, bloccano completamente i segnali di alta frequenza. Cosi, ad esempio, JAF3 consente al segnale audio di modulare lo stadio di alta frequenza ma impe- disce che il segnale radio generato da T2 giunga sul collettore di T1. Analizziamo ora il fun- rionamento dello stadio oscillatore. Questo circuiio_utilizza_un solo transistore NPN di media potenza (in contenitore TO-39) montato nella configurazione ad emettitore comune (per le tensioni alternate il condensatore di emettitore C9 rappresenta un corto circuito). 1 tran: lizzato in questo stedio non & per nulla critico al punto che possibile, come abbiamo fatto noi, impiegare un transistore co- munemente utilizzato in circuiti di bassa frequenza. Durante le prove, infatti, abbiamo utilizza- to dei BC140 e dei BFY52 senza notare apprezzabili differenze nei confronti_ di transistori e- spressamente realizzati per lavorare in stadi di alta frequenza; riteniamo che altri transistori di BF quali, ad esempio, il BSX45 © il 2N697, offrano gli. stessi risulcati. Tutti questi semiconduttori pur essendo utilizzati_normal- mente in circuiti di bassa frequenza presentano una frequenza di taglio dell’ordine delle cen- tinaia di MHz © possono quindi 45essere utilizzati come oscillatori nella gamma FM. Il motivo prin- cipale per cui abbiamo utilizza- to questi transistori risiede nel loro basso costo, notevolmente inferiore a quello degli equiva- enti transistori di alta frequenza. Durante il funzionamento T2 dissipa in calore una discreta potenza e per questo motivo & consigliabile munire questo cle- mento di un piccolo raffredda- tore. La polarizzazione di base & garantita dalla resistenza R6 da 22 KOhm. Il circuito accordato dal quale dipende la frequenza di oscillazione & formato dalla bobina Li, dal condensatore C10 e dal diodo varicap. 11 condensatore C10 ¢ il diodo varicap possono essere considerati come un unico condensatore la cui capaciti @ funzione dell’ampiezza del segnale audio. Come no- to infatti, 1a capacith anodo-ca- todo di un diodo varicap dipende in parte dalla tensione ap- plicata ai capi del diodo stesso, Questa particolarita viene sfrut- tata per ottenere una dipenden- za della frequenza di risonanza del circuito accordato dalla tensione audio. In questo modo si ottiene la modulazione in frequenza della portante radio FE da notare che la modulazione a varicap consente di ottenere una fedeltd di riproduzione veramente buona, paragona- bile a quella delle emittenti commerciali. Tl condensatore C11 da 22 pF collegato tra il circuito accordato ¢ la base del transistore 2 Velemento che provoca lentra- ta in oscillazione del circuito. Dal collettore di T2 il segnale radio. viene inviato all’antenna tramite il compensatore C12 Questo elemento consente di ottenere un perfetto adattamento tra lo stadio oscillatore ¢ Van- tenna in modo che quest'ultima irradi 1a massima potenza possi bile. Come si vede nelle illustrazioni, nel nostro prototipo abbiamo fatto uso di una antenna a stilo da 1% d’onda la quale 46 ha fornito buoni risultati. Con una tensione di alimentazione di 9 volt lo stadio oscillatore assorbe una corrente di circa 30 mA ed croga una potenza RF di 200 mW; per raddoppia- re la potenza di uscita @ suffi- ciente alimentare l’apparecchio con una tensione di 15 volt. In quest’ultimo caso Voscillatore assorbe una corrente di 50 mA ed eroga una potenza di circa 400 mW. Per evitare un eccessivo in- nalzamento della temperatura di T2 & sconsigliabile alimentare Vapparcechio con una tensione superiore ai 15 volt. Quanti non intendono realizzare un apposito alimentatore della rete-luce a 15 volt per alimentare 'apparecchio ma vogliono ugualmente aumen- tare Ja tensione di alimentazioneNN (€ quindi anche la portata), potranno utilizaare tre pile piatte da 4,5 volt collegate in serie. Montaggio Al fine di realizzare un montaggio razionale, abbiamo previsto l'impiego di una basetta stampata il cui disegno @ riportato nelle illustrazioni. La ba- Nell'immagine sopra il mixer studiato per l'accoppiamento con il trasmettitore che vi presenteremo nel prossimo numero. setta @ vista sia dal lato rame che «in trasparenza > dal lato componenti. Sulla basetta, che misura appena mm 40x50, sono cablati tutti i componenti; inoltre, come si vede nelle illustrazioni, alla basetta é fissata, mediante ua bulloneino, anche l'antenna trasmittente. Consigliamo a quanti si apprestano a realizzare questo apparecchio di fare uso di una piastra in vetronite; questo materiale presenta infatti delle caratteristiche molto buo- ne sia dal punto di vista elettrico che da quello meccanico. Per approntare la basetta potrete impiegare uno qualsiasi dei tanti metodi di protezione delle piste; tuttavia, tenuto conto del- Ia semplicitd del circuito, V'impiego dei nastrini ¢ delle piaz- zuole autoadesive risulta il metodo piti sbrigativo, Dopo la corrosione, asportazione dello stra- to protettivo e la foratura della basetta, dovrete pulire accuratamente le piste per evitare che residui di lavorazione 0 tracce di ossido provochino saldature fredde. L'inserzione dei componenti sulla basetta non presenta aleu- na difficolt’. Come al solito & consigliabile iniziare tale operazione inserendo per primi i componenti passivi owvero le resistenze, i condensatori e le impedenze. Queste ultime sono tutte ipo VK 200, reperibili con & presso tutti i rivenditori di component elettronici. Le resistenze utilizzate nel nostro prototipo sono tutte da 4% watt al 10%; questi elementi sono so- vradimensionati_e pertanto potranno essere utilizzate anche resistenze da 4 di watt. Per quanto riguarda j condensatori ceramici ricordiamo che non sempre il valore & chiara- mente indicato_sull’involucro. Pitt spesso, specie tra i condensatori di produzione giapponese, il valore & indicato mediante un particolare codice formato da tre cifre ultima delle quali rappresenta, come nel codice dei colori delle resistenze, il numero di zeri da aggiungere alle prime due cifre per ottenere il valore completo della capacita espressa in picofarad. Questo partivolare codice viene impiegato quasi sclusivamente | per condensatori di capacita inferiore ai 100,000 pF. Inserendo i condensatori clettrolitici (tutti del tipo a montaggio verticale) fate attenzione anon scambiare tra loro i terminali: un errore di questo tipo provocherebbe, entro breve tempo, la distruzione del componente, Successivamente dovrete inserire e saldare il diodo varicap, il compensatore C12 ¢ i due transistori, L’identifiewzione dei terminali del BC317B & molto semplice; in corrispondenza di ogni terminale & stampigliata ‘Segue a pagina 112 47jacomino, il bulletto della ‘combriccola, per il fatto che avesse qualcosa in comune con il campione delle due ruote si sentiva, € non poco, sempre su di tono. Oltre al nome li acco munava, a suo dire, la passione per i motori e la soddisfare la quale si era com- perato (di terza o quarta mano dicono gli invidiosi) una HF ti- picamente rossa e preparata da corsa della quale andava orgo- Hlioso; ancora i soliti invidiost dicevano che V'unica corsa cui potesse partecipare era il Rally dei Demoliiori. Aveva ovviamente provveduto a munirla di una bella coppia di fari fendinebbia, di un paio di trombe pneumatiche e dell'im- mancabile autoradio mangiana- siri: cose assolutamente indi- spensabli per abbordare con suc- cesso le giovincelle. Sul tutto erano sparsi_nume- rosi stampini taluni dei quali visto il logo ove erano stati fis- sati, facevano intendere chiara- mente che il loro scopo prima- rio era quello di coprire rug- gine ed ammaccature, Come & tipico di tutti i man- cati assi del volante, non per- deva mai oceasione di mostrare la sua bravura di pilota all'in- cauto passeggero che lo accom- pagnava, e se poi questo appar- teneva al gentil sesso dava veramente sfogo alle sue « doti » spremendo il motore come un limone. E quel sabato Vincauta passeggera era proprio la .sua ex ragazza alla quale voleva far provare 'ebbrezza di una corsa portandola con lui a studiare la prova speciale di Montemale visto anche che si era iscritto, come c’era da aspettarsi, ad un rally. LHF arraned fin sul crinale che fa da spartiacque fra il Gra- na ed il Maira ¢ fu quindi in- dotta a tuffarsi follemente nella discesa che conduce a Dronero mentre Giacomino, ormai tuito assorbito dalla guida continuava a dettare alla ragazza le note Oil alarm in automobile di FRANCESCO MUSSOLelettronica é la tecnica dei controlli automatici: anche in auto pud risolverci molti problemi. Vediamo in pratica come un sensore elettronico pud tenere costantemente sotto sorveglianza il livello de! liquido dei freni. FOTO FAT che gli sarebbero poi servite in gare Destra veloce... allungo 500 metri... sinistra lenta... esse veloce... allungo... € qui il baldo giovane si vide davanti, a pochi metri dal tornante, un carro di fieno che, mogio ‘mogio, scen- deva a valle. Frend, frend ripe- tutamente con tutta la forza, ma i freni non risposero che fiacca- mente mentre la sagoma del car- to si faceva sempre pitt vicina. A questo punto fu senz’altro la mano prowida di un santo a tracciare in estremis e proprio all'imbocco del tornante una stradiceiola la quale, diparten- dosi esternamente a questo, por- tava ad un cascinale poco di stante. La vettura la imboced di volata e si fermd poco dopo fra la protesta generale di una bri gata di gallinelle e le urla iste- riche di Marianna. — Sabotaggio! — gridd lui — Ramadan 'd na machina (alias catorcio) — urld lei. Fu 49Int Inz Cicalino Spia la fine di un idillio; ferito mor- talmente nei sentimenti Giaco- 10 trascind stancamente Ma- rianna alla sua dimora, poi ven- ne al bar dove non dopo tre grappini si decise a raccontare Faccaduto e chiese aiuto: un qualcosa che ti avverta quando stai per essere senza olio nei freni. Il circuito Ecco quanto @ stato da_noi escogitato al fine di metter i lettori al riparo da simili avventure che non sempre possono avere un lieto fine, Il problema era quello di tenere sotto controllo il livello dell’olio dei freni contenuto nelle apposite veschette. Si @ pensato di risolyerlo ponen- do nelle stesse degli clettrodi che pescassero nel fluido, collegati poi ad un cireuito in grado di tenere costantemente sotto controllo la resistenza presentata dai medesimi. La resistenza passa infatti a yalori praticamente infiniti quando gli elettrodi non sono piti bagnati dall’olio. Si trata di una soluzione quanto mai semplice e classica in linea di principio, ma che pone invece dei problemi di ordine pratico vista la bassa con- ducibilita delVolio dei freni la quale, per giunta si riduce ancora al diminuire della tempera- 50 FOTO CROMODORA tura del liquido stesso. In passato la rivista si era gid occupata di dispositivi di questo genere ed aveva offerto ai lettori dei cireuiti a transistor ed a int grati i quali perd, vista proprio Ia bassa conduttivita, non si pre- stavano per questo uso. Si deve infatti realizzare un sensore ad alta sensibilita e cio8 in grado di lavorare con correnti bassissime dell’ordine di pochi pA ed il tutto, visto che la cosa interessa molti lettori, deve anche risul- tare di facile realizzazione e di sicuro affidamento. Osservando lo schema elettrico si vede come questo sia statoscomposto in tre sezioni ognuna delle quali svolge una ben precisa funzione, Cominciame dalla prima sigla- ta « Rivelatore » e diciamo subito che vi sono due transistor in quanto questa prevede due ingressi in conseguenza del fatto che su molte vetture & presente il doppio circuito frenante e quindi di due distinte vaschette per l’olio. Chi possiede una vettura con il circuito frenante semplice pud tranquillamente omet- tere R2 e TR2. A proposito dei transistor va subito detto che i tipi adottati sono previsti per lavorare con I dispositive & naturalmante alimentato dalla batteria dell'auto ‘cos] come fo sono j dispositivi 4 segnalazione. Ad eccezione i TR4, che necesita di una maggiore dissipaziono tormica, tutti gli altri elementi sono racchiusi in plastic case, Wl elrovito prevede i! collegamento ad un cicalino @ ed una lampada spia. Suggeriemo d adotiar@ io schema 2 [ato tenendo I! cicalino come allarme ¢ la lampada spia come memoria di allarme. Vale a dire quando i! cicaling ha suonato potremo disattivarlo lasciando he la spia ci ricordi i! paricolo. basse correnti e forti guadagni: caratteristica questa necessaria se si vuole evitare di dover poi ricorrere ad un maggiore numero di stadi amplificatori a valle del tilevatore. Noterete infatti come la resistenza di base del transistor sia di velore molto elevato (10 Mohm) per cui quando Velettro- do non pesca nell’olio la corrente che scorre nella base vale solo 1,2 WA (trascurando la Vbe di TRS ed RO: questa @ allincirca la corrente che scorre negli elettrodi), Analizzandolo dal punto di vista della logica digitale si pud vedere questo stadio di in- gtesso come una porta OR la cui uscita @ alta se anche uno solo degli ingressi @ alto (elet- trodo non immerso). Con Pa giunta di un terzo transistor si potrebbe ad esempio tenere sotto controllo il livello nel vaso di espansione del circuito di raf- freddamento 0 quella della vaschetta del lavavetti. Passiamo ora al secondo blocco siglato « amplificatore » il quale ha per I'appunto il compito di amplificare la debolissi- ma corrente fornita dal primo. Il transistor usato, TR3, @ iden- tico ai primi due visto’ che anche questo lavora a basse cor rentie gli si richiedono ancora dei forti guadagni Le resistenze R5 ed R6 man- 5lmontaggio tengono l’emettitore, in assenza di segnale, ad una tensione pari a: Valim. x R6/R5+R6 la quale vale, nel nostro caso, 2,91 Ve tende a salire quando sulla base di TR3 giunge la corrente in uscita da TR1 e/o TR2. Si stabilisce cost un certo tasso di controreazione utile per Ia stabilita. di funzionamento dello stadio. La corrente che scorre negli emettitori dei primi due transistor quando gli elettrodi non sono pill immersi fluendo sulla base di TR3, in interdizione normalmente, porta il medesimo in conduzione (non saturazione) € Ia corrente che cosi fluisce per il collettore costituisce il segnale di uscita di questo stadio. L’ultimo blocco del nostro Oil Control tessuto attorno a TR4, ed & anch’esso estremamente semplice. In condizioni normali il transistor si trova in interdizione pet cui non vi @ aleun passaggio di corrente nel suo interno mentre non appena il livello dell’olio scende al di sotto di quello degli elettrodi, la conseguente corrente di collettore di TR3 fluisce attraverso la base di TR4 por- 52 Componenti del ci no tutti efementi orientativamente in saturazione ¢ fa- cendogli di conseguenza attivare Vindicatore ottico od acustico che avverte il conducente del pericolo. Per V'indicazione ottica potete usare una lampadina spia da 12V 2+3 W mentre se prefe- rite quella acustica fate uso di un buzzer o ronzatore di pari potenza. Adottando il buzzer o qualsiasi altro carico di natura induttiva uso del diodo Di in parallelo ad esso diviene tassa- tivo ai fini di proteggere il transistor dalle ben note extracorren- ti di apertura. tandolo Montaggio I pochi componenti ¢ lassen: za soprattutto degli integrati ren- dono possibile l'uso di qualsi- voglia tecnica per Vallestimento della basetta dall’inchiostro per circuiti stampati alla serigrafia: consigliabile quest'ultima se si deve eseguire una serie di queste basette per gli amici. Iniziate il cablaggio saldando le quattro resistenze ed i due condensatori. Passate poi ai transistor per nion bollire i quali usa- Ri = 10 Mohm C2 = 100 nF R2 = 10 Mohm C3 = 10 pF tantalio R35 = 120 Kohm TRI = BC207 R4 = 3,9 Kohm et RS = 680 ohm R6 = 220 ohm TR3 = BC207 Ci = 100 nF TR4 = BC160 Equivalente transistor BC207 equiv. BC107 - BC237 - BSW42 BC160 equiv. BC161 - BC287 - BC636 Per il materiale 1 componenti utilizzati per la realizzazione to di regolazione della luminosita so- facilmente reperibili. La cifra necessaria per il loro acquisto corrisponde a 6.000 lire. te Ia seguente tecnica, Infilate subito tutti ¢ quattro i transistor nelle rispettive piazzole © qi di saldate tutte le basi poi tutti gli emettitori; in questo modo non dovete attendere fra una saldatura e Valtra che il terminale appena stagnato si raffred- di un pochino onde evitare surri- scaldamenti alle giunzioni. Anche se la cosa non @ diffi- ile fate attenzione ad inserire correttamente i transistor € s0- prattutto badate a non confon- dere TR4 (BC160) con gli altri sito che questo & unico PNP della combriceola, Un poco di attenzione anche per il diodo D1 il cui anodo va collegato a massa, e poi la basetta deve solo ricevere i cavetti di collegamento, Quelli che 1a allacciano agli eletirodi, visa la elevata impedenza di ingresso dello stadio & bene che siano schermati in modo che non captino i disturbi generati dall’impianto elettrico dell’auto, Ad eliminare questi danno pure un valido contributo i due condensatori da 100 nF posti sugli ingressi. Circa gli elettrodi, quello dimassa 2 costituito dallo stesso corpo metallico della pompa dei freni mentre quelli che pescano nell’olio. pasando attraverso il tappo della vaschetta potete rea- lizzarli comodamente con delle asticciole di acciaio per model- lismo, Presa lasticciola piegatela ad un suo capo in modo da formare un’asola nella quale deve passare la vite di fissaggio e quindi piegatela a squadra tre-quattro mm dopo I'asola stessa. Prendete il tappo della vaschetta dell’olio, sgrassatelo per bene © quindi praticategli due fori: uno per l’asticciola ed uno per la vite. Infilate I’asta e dal di dentro la vite munita di rondella fatela passare nell’asta ed infilate ancora una rondella normale un capocorda con attacco faston maschio, una rondella dentellata e serrate bene il tutto con dado ¢ controdado, Sull’ interno del coperchio stendete un bel velo di sigil- lante siliconico o altro collante in modo da ristabilire una per- fetta tenuta di liquido in corrispondenza dei fori ed infine ta- sliate l'asticciola alla lunghezza Per rendere operativo il circuito é necessario apportare una piccola modifica meccanica al tappo del serbatoio olio dei freni. La piccola astina inserita permettera di controllare 1! livello minimo e ad essa fari capo il circuito collegato tramite un ‘morsetto di tipo fast-on generalmente utilizzati per tuttl | collegamenti eletirici sulle auto. voluta. II coperchio pud ora venir imesso in sede e collegato al circuito a mezzo dellapposito cayetto che ayrete provveduto a munire di una presa faston. In merito alla sistemazione del dispositive sulla vettura vi consigliamo di piazzarlo nel va- no motore al riparo da fonti di calote ¢ dagli spruzzi di acqua, mentre la lampadina spia va po- sta sul cruscotto bene in vista. Un’ottima soluzione consiste nell’usare sia il cicalino che la lampadina e nell’aggiungere un commutatore tramite il quale la- seiare normalmente inserito il cicalino e non appena questo suona inserire la lampadina in attesa di rapgiungere una stazione di servizio presso la quale eseguire il rabbocco dell’olio: fatto questo bisogna perd ricor- darsi di reinserire il cicalino, Il vantaggio di questa solu. zione & che si evita di dover sobbarcare per un certo periodo il fastidioso ronzio del cicalino © non si corre il rischio di non vedere, a causa della forte lumi- nositi dell’ambiente, la lampa- dinetta accesa. Per un viaggio nell’etere Sui fascicoli arretrati di Radio Elettronica puoi trovare: CB Quarantasei, aumenta il numero di canali del tuo ix (luglio °78) Il segnale in banda V, come vedere le TV libere (maggio ’78) Vox preampli, commutazione automatica per il microfono (aprile ’78) Trasmettitore professional FM, fai la tua radio (marzo '78) Bird cage, superdirettiva per i 27 MHz (febbraio ’78) RX VHF, il ricevitore per ascoltare gli aerei (gennaio °78) Niente TVI, eliminiamo le interferenze (novembre '77) VEO per 27 mega, spazia li- beramente per i canali (settembre °77) 2 metri in supereterodina. ricevitore 144 MHz (giugno 77) Preamplificatore _d’ antenna, pid segnale nel ricevitore (febbraia '77) beens Richiedi con lire 1.200 in francobolli il fascicolo desiderato a Radio Elettronica, via Carlo Alberto 65, Torino.LL snpatecchio qui deserito & un generatore di effetti luminosi di tipo professionale in grado di pilotare un carico massimo di 8.000 watt sud- diviso in quattro canali. I primi tre canali risultano sensibili alle frequenze alte, medie e basse dello spettro acustico mentre il quarto canale collegato ad un generatore d’impulsi che a sua yolia pud essere modulato dal segnale audi Questo apparecchio @ particolarmente indicato per discoteche € sale da bailo di piccoic ¢ medic dimensioni ma pud essere impiegato anche in ambienti domestici. I generatore utilizza i recenti prodotti della componentistica elettronica; i filtri sono di tipo attivo e Visolamento dalla rete luce @ ottenuto mediante fotoaccoppiamenti. Ne 34 Spotmusic — suoni e luci testo A. LETTIERI_ professional in armonia foto FRATICELLI & C. Otto chilowatt su quattro canali, controllo diretto da segnale musicale, impulsi luminosi spaziati nel tempo a piacere, possibilita di accoppiamento diretto o tramite il microfono inglobato nella struttura circuitale. Un progetto per la discoteca e per l'amatore pili esigente. consegue che le caratteristiche di questo dispo tivo sono realmente all’altezza di quelle dei generatori di tipo professional. Il segnale audio pud essere prelevato direttamente ai capi delle casse acustiche dell’amplificatore di bassa frequenza oppure pud essere fornito dal piccolissi- mo microfono interno di cui questo apparecchio 2 dot Grazie all’impiego di due circuiti integrati che assolveno gran parte delle funzioni, la realiz- zarione di questo apparecchio @ alla portata di tutti gli sperimentatori, Altrettanto si pud effer- mare per quanto riguarda il costo che, pur non essendo bassissime, & senz’altro accessibile alla grande maggioranza dei nostri lettori. 55,lc. int. > ‘Sezione di potenza S| ‘Ampli a larga banda Isolatori optoelettronici > 2 Medi ati uy an Cc He at ay | L [| Circuit enti i controllo| potenza Cc Cb re —) he _—— AL] coneratore 1 b> = —— Impuisi: Principio mento di tipo comune. A tale quindi applicato agli ingressi di di funzionamento A differenza degli apparecchi di questo tipo presentati ne- ali anni passati, questo dispositivo utiliza dei filtri attivi mol- to selettivi realizzati con amplificatori operazionali; inoltre il circuito di isolamento dalla rete luce prevede l'impiego dell’ultima novita nel campo della opto- elettronica: un circuio integrato a 16 pin contenente quattro fotoaccoppiatori completamente indipendenti tra loro, Questo integrato, smentendo la regola che vuole elevato il costo delle no- vit, presenta un prezzo accessibile, di poco superiore a quello di quatro trasformatori di isola- proposito ricordiamo che tutti i generatori di effetti luminosi debbono uilizzare degli isolatori per evitare che la massa dell’apparecchio risulti collegata ad un capo della rete luce. Questo generatore dispone di numerosi ingressi che ne consentono Vimpiego con qualsiasi apparecchiatura audio; I’apparee- chio dispone anche di un microfono interno. II segnale presente agli ingressi viene amplificato da un primo amplificatore operazionale In alto trovate lo schema a blocchi delle funziont svolte dal circuito. La separazione fra parte di potenza @ di controllo & ottenuta mediante isolatori optoelettronici. tre filtri attivi ognuno dei quali utilizza un amplificatore opera- ionale. I tre segnali di uscita yengono applicati ad altrettanti fotoaccoppiatori e quindi inviati ai TRIAC. In questo modo la intensit& Tuminosa delle lampade collegate in serie ad ogni TRIAC dipende dall’ampiezza del segnale di bassa frequenza applicato al_gate. 11 livello Iuminoso dei singoli canali 2 indicato, oltre che dalle lampade collegate alle uscite, da tre LED che consentono di controllare i livelli di uscita anche quando le lampade, per qualsiasi motivo, ion sono visibili. Questo’ apparecchio dispone inoltre di un circuito generatore di impulsi il quale utilizza duemultivibratori astabili realizzati con componenti discreti. Questa sezione genera degli impulsi regolabili in frequenza ed in durata che vengono applicati al quarto TRIAC. E da notare che il generatore di impulsi pud funzionare —indipendentemente oppure pud essere modulato dal segnale audio; in quest'ultimo caso si ottengono degli effetti particolari dovuti alla dipenden- za della frequenza degli impulsi dal livello sonoro. Analizziamo ora in dettaglio il Tunzionamento dei vari stadi. Lo stadio d'ingresso Questo cireuito & stato studia- to per consentire l'utilizzazione del generatore con qualsiasi apparecchiatura audio; nel caso in eu, per qualsias! motive, non fosse possibile realizzare i collegamenti tra amplificatore e il generatore, quest’ultimo potra funzionare ‘ugualmente_utilizzando ill sensibilissimo microfono in- 58 terno di cui & dotato. Lo stadio di ingresso fa capo al primo dei quattro amplificatori operazionali contenuti all’interno dell'integrato IC1. Questo elemento, contraddistinto dalla sigla LM 349, pur essendo un comune dual-in-line plastico a 14 pin contiene al suo interno ben quattro amplificatori operazionali completamente indipendenti tra loro. II primo di questi operazionali viene appunto utilizza- to nello stadio di ingresso come amplificatore a larga banda e ad elevato guadagno; in tensione questo circuito guadagna oltre 45 dB il che significa che la sensibilita di ingresso & di circa 5 mY. Mediante il potenziometro R9 (master) & possibile regolare il livello del segnale di ingresso (segnale che viene applicato al pin n. 3) € quindi anche quello del segnale di uscita (presente sul n. 1), Il commutatore S1_consente invece di utilizzare nel modo pit appropriato la sorgente sonora bile. Nella prima posizio- ngresso del generatore viene collegato il microfono interno. Nel nostro prototipo abbiamo fatto uso di un microfono magnetico preamplificato di produzione giapponese che ha fornito ottimi risultati. Questo mi crofono, essendo preamplificato, dispone di un terzo terminale di uscita che deve essere colle. gato alla linea positiva di alimentazione. Nella seconda posizione I’ingresso dell’amplificatore operazionale viene collegato direttamente alla presa jack per microfono esterno; oltre al_segnale proveniente da un microfono esterno, a questo ingresso potr’a essere applicato qualsiasi altro segnale di debole ampiezza (al massimo 0,5 volt) quale, ad e- sompio, il segnale presente sulla uscita AUX dei giradischi e degli amplificatori. Nella terza posizione vengono collegati all’ingresso del primo amplificatore operazionale deiLalimentazione del circuito 8 ottenuta mediante un trasformatore a doppio avvolgimento. |! codice letterale del disegno sopra riportato corrisponde a quello dello schema elettrico generale. A sinistra vedete il frontale e i retro del prototipo da noi realizzato, Tutta la struttura é stata alloggiata in un contenitore della nuova serie Rack International prodotta dalla Ganzerli 1! microfono, che appare in alto a sinistra, @ stato direttamente fissato al pannello frontale. partitori di tensione necessari nel caso di collegamento diretto tra Ie casse acustiche dell’amplificatore ¢ il generatore. Con i valori di resistenza utilizzati 1a sensibilita dell’apparecchio viene ri- dotta rispettivamente di 1000, 100 ¢ 10 volte. Come si vede gid prevista la miscelazione dei due canali stereofonici_necessa- ria per ottenere un perfetto fun- zionameno dell’impianto. Infatti se l’ingresso del generatore fosse collegato ad uno solo dei due canali di un amplificatore stereo- fonico, l’intensiti luminosa risul- terebbe dipendente solamente dal segnale audio del canale collegato, Nel nostro caso i terminali in comune alle due casse (massa) dovranno essere collegati alla massa del generatore mentre gli altri due terminali {fase} dovranno essere collegati agli ingressi del partitore, Ad ¢ sempio, utilizzando un amplificatore da 30 watt, i terminali in comune alle due casse dovranno essere collegati a massa mentre gli altri due terminali dovranno essere collegati ai pun- contraddistinti dai numeri 4 ¢ 5. E da notare che la miscelazione dei due segnali avviene a valle del partitore per cui il funzionamento dell’ amplificatore non ne risente; occorre inoltre osservare che a causa della elevata impedenza del partitore, questo circuito non assorbe che una infinitesima parte del segnale presente sulle casse. | filtri Il segnale audio amplificato presente all’uscita del primo amplificatore operazionale viene applicato agli ingressi dei tre filtri attivi i quali utilizzano i tre ri- manenti amplificatori operazionali dell’integrato IC1. Dal pun- to di vista circuitale i tre stadi sono perfettamente uguali tra loro; ovviamente sono differenti i valori dei componenti che de- terminano la frequenza di risonanza ovvero la frequenza alla quale i filtri presentano il massimo guadagno. La frequenza di risonanza @ determinata in massima parte dai valori dei due condensatori utilizzati_ in ogni filtro. 1 tre filtri presentano una frequenza di risonanza di 130 Hz per i bassi, di 1.500 Hz. per i medi e di 8.000 Hz per gli alti, Per ottenere tali valori di frequenza, i filtri utilizzano rispettivamente dei condensatori da 2.200 pF (C11, C12), da 470 pF (C7, C8) © da 82 pF (C9, C10). All’ingresso di ogni filtro @ presente un potenziometro che consente di regolare il livello del segnale di uscita, Con un segnale di ingresso di ampiezza nomi nale, all’uscita di ogni filtro presente un segnale (alla frequenza di risonanza) di circa 8 Vpp. L’uscita di ogni filtro & collegata tramite una resistenza da 330 ohm ai terminali di ingresso di un fotoaccoppiatore. Come abbiamo accennato precedente- mente questo generatore di effetti luminosi utilizza quattro foto- aceoppiatori completamente in- endenti tra loro che sono contenuti all'interno dello stesso circuito integrato contraddistinto dalla sigla ILQ 74. Ogni fotoaccoppiatore & composto da un diodo LED e da un fototransistore di tipo NPN, La intensiti luminosa dei LED dipende dall’ampiezza dei segnali di bassa frequenza presenti alle uscite dei tre filtri. A seconda della luminosit del LED la giunzione del relativo fototransistore presenta una impedenza maggiore o minore. In ultima analisi, quindi, la impedenza della giunzione collettore-emettitore del fototransistore dipende dal- Vampiezza del corrispondente segnale audio. E importante osservare che tra il LED e il fototransistore non esiste alcun collegamento elettrico e quindi i circuiti che fanno capo a questi due componenti risultano isolati tra loro. La stadio di potenza risulta 59 Ogni fototransistoreComponenti 100 Kohm 100 Kohm 10 Kohm 10 Kohm 1 Kohm 1 Kohm 100 Ohm 1 Kohm 10 Kohm pot. 10 Kohm 33 Kohm 680 Ohm 220 Kohm 10 Kohm pot. 150 Kohm 150 Kohm 1 Mohm 330 Ohm 10 Kohm pot. 150 Kohm 150 Kohm 1 Mohm 60 R54 = 47 Kohm Tutte le resistenze sono da Vo W al 10% C1 = 470 uF 16 VL 470 uF 16 VE 1,000 uF 16 VL 10 uF 16 VL 10 uF 16 VL 10 uF 16 VL 470 pF 470 pF 82 pF 82 pF 2.200 pF 2.200 pF 220 uF 16 VL 47.000 pFPer il materiale Informiamo i lettori interessati alla costruzione che possono rivolgersi alla Kit Shop (C.so Vitt. Emanuele 15, Milano) che offre, dietro versamento su vaglia postale, la scatola di montaggio completa (sono compresi tutti i componenti elettronici, 1a basetta stampata, gli interruttori, il commutatore e il trasformatore di alimentazione) al prezzo di L. 44.000. La basetta misura 110 x 230 mm. 10 uF 16 VL 10 uF 16 VL 2.200 pF 2.200 pF 10 uF 16 VL C20 = 10 pF 16 VL C21 = 47 uF 16 VL €22 = 10 uF 16 VL Commutatore 1V 3P Interruttore Interruttore Interruttore Fi = Vedi testo lo TI = Trasformatore di alimentaz. Pot. 10W Secondari: — 949 volt 0,5 A — 9 volt 0,5 A ICl = LM 349 IC2 = ILQ74 BC 108B BC 108B lmontaggio DI-D9 = 1N 4001 TRIACI = 600V-10A TRIAC2 = 600V-10A TRIACS = 600V-10A TRIAC4 = 600V-10A LED1 = LED LED2 = LED LED3 = LED LED4 = LED MICI = Microfono magnet. preampli 61collegato in serie al circuito di base dei transistori finali; la variazione della resisienza’collettore-emettitore del fototransistore proyoca percid una variazione della tensione di collettore del transistore. L’andamento della tensione di collettore del transistore finale di ogni canale risulta quindi simile @ quello del s gnale di bassa frequenza applicato agli ingressi del fotoaccoppiatore. Il segnale presente sul collettore del transistore viene applicato al gate del TRIAC mediante un condensatore elettrolitico. 1 tansistori utilizzati in questo stadio « TRI-TR4) sono dei comuni BC108B montati nella configurazione ad emetiitore comune. Quasti elementi non sono critici © pertanto. potranno essere sos con qualsiasi \ransistore NPN di piccofa ¢ media _potenza (BC208, BC317, 2NI711 ece.). Quando il segnale alternato presente sui collettori di questi transistori supera una certa ampiezza, i TRIAC 62 entrano in conduzione provocan- do Vaccensione delle lampade collegate in serie. In ultima ana- lisi_quindi la luminosita delle lampade dipende dall’ampiezza e dalla frequenza dei segnali applicati all’ingresso del generatore. La lampada collegata in serie al TRIAC 1 si illuminera con segnali di frequenza compresa tra 500 e 5,000 Hz, quella collegata al TRIAC 2 si illumi- nerd solo con frequenze supe- riori a 5 KHz mentre quella col- Nid eons legata in serie al TRIAC 3 si illuminera esclusivamente con segnali di frequenza inferiore a 500 Hz. I tre LED collegati in parallelo alle uscite consentono di regolare i livelli di uscita anche quando le lampade non sono ancora collegate © quando queste sono installate in un’altra sala. | TRIAC debbono presentare una tensione di funzionamento di 600 volt ed una cor- tente proporzionale alla potenza massima del carico. Nel nostro prototipo abbiamo fatto uso di TRIAC da 600 V - 10 A che consentono di collegare all’uscita di ogni singolo canale un carico massimo di 2.000 watt Il generatore d'impulsi Questo circuito genera degli impulsi, regolabili in frequenza ¢ in durata, che modulano il quarto TRIAC. Questo stadio & formato principalmente da due multivibratori astabili; il primoTRIAC Q Nea di questi, che fa capo ai transistori TR5 e TR6, genera degli impulsi a frequenza bassissima (1-10 Hz). La frequenza e il periodo di questi impulsi possono essere regolati entro limiti piuttosto ampi mediante i potenziometri R33 ¢ R34. Gli imputsi generati dal primo multivibratore modulano il secondo multi- yibratore astabile che fa capo ai tansistori TR7 e TR8. Questo secondo circuito genera un segnale di frequenza molto pid alta (circa 10 KHz) necessario per mantenere accesa la lampada anche durante gli impulsi di pit lunge durata, In serie al collettore di TR8 & collegato il LED di ingresso del quarto fotoaccoppiatore contenuto in IC2. Questo elemento modula il relativo fototransistore il quale, a sua yolta, pilota il transistore TR4. Come negli stadi precedenti, il segnale presente sul collettore del transistore finale viene inviato al gate dol TRIAC mediante un condensa- Generatore di effetti luminosi BCI08B G MICRO Mas: SEGNALE tore elettrolitico. Anche in questo caso un dioda LED collegato in parallelo all’uscita consente un controllo visivo del funzionamento del circuito anche quando le lampade non sono collegate Liinterruttore 13 permetie di escludere questa sezione mentre V'interruttore 12 consente di modulare il generatore di impulsi col segnale audio. In quest'ultimo caso la frequenza degli impulsi di uscita risulta in parte dipendente anche dal livello del segnale audio. Inoltre quando il segnale audio presenta un livello molto basso il funzioname: to del generatore di impulsi vi ne bloccato ¢ la lampada collegata in serie al TRIAC 4 rimane spenta. L’alimentazione del generatore di impulsi 8 disaccoppia- ta dalla linea positiva mediante una resistenza (R29) ed un condensatore elettrolitico (C13). U'alimentatore Per alimentare questo apparecchio sono necessarie due tensioni continue, La prima, a 12+ 12 volt, alimenta lo stadio di ingresso, i filtri e il generatore d'impulsi; la seconda, a 12 volt, alimenta lo stadio finale. Non & possibile alimentare lo stadio finale con la stessa sorgente utilizzata per alimentare gli altri circuiti in quanto la massa dello stadio finale & collegata ad un terminale della rete luce. Il trasformatore di alimentazione dovra pertanto disporre di due av- volgimenti secondari; il primo dovra fornire una tensione al- ternata di 949 volt con una corrente di 300 mA, il secondo una (ensione di 9 volt con una corrente sempre di 300 mA. Il trasformatore di alimentazione dovra percid essere in grado di dissipare una potenza di circa 10 watt. La tensione fornita dall’avvolgimento secondario a 9+9 volt viene raddrizzata da un ponte di diodi formato da quattro diodi del tipo IN 4001; Ie tensioni presenti a valle di tale ponte vengono livellate dai condensatori elettrolitici C1 e C2 ai capi dei quali & presente una tensione perfettamene continua di circa +13 volt che scende a +12 yolt sotto carico, Anche Valtra sezione dell’alimentatore utilizza quattro diodi 1N 4001 ed un condensatore elettrolitico di elevata capacita (C3). Completano il circuito due fusibili che pro- teggono l’apparecchio da even- wali corto circuiti.. La corrente d'intervento di Fi & di 0,2 A mentre la. corrente d'iniervento di F2 dovra essere proporzionale al carico collegato alle uscite. 11 secondo fusibile potra essere sostituito con quattro fusibili collegati in serie a ciascuna delle quattro uscite. Il montaggio Come accennato precedente- mente la realizzazione di questo apparecchio @ alla portata di tutti gli sperimentatori, Il fun- 63zionamneto di questo generatore infatti_ non & per nulla critico € la messa a punto non richiede alcuno strumento di misura. Per realizzare questo apparecchio dovrete innanzitutto repe- tire tutti i componenti necessari riportati_ nell’ apposito elenco. Nella stragrande maggioranza dei casi si trata di componenti facilmente reperibili; gli unici componenti che potrebbero pro- curarvi dei problemi, specie per quelli di voi che abitano in-pro- vincia, sono i due circuiti integrati. Il quad di operazion: LM 349 & prodotto dalla Natio- nal e quindi @ reperibile presso tutti i concessionari ed i rivenditori di tale casa che sono numerosi © sono sparsi un po’ ovunque in Italia; Vintegrato ILQ 74 & invece un prodoito della Litronix la quale, anch’essa, dispone di numerosi concessionari e rivenditori. Tra le in- serzioni_pubblicitarie di questa stessa rivista troverete Vindi zo di numerosi rivenditori pres- 64 tt so i quali sono reperibili i prodotti di queste due case. L’unico componente che non @ reperibile in commercio & il trasformatore di_alimentazione; se disponete dell’attrezzatura necessaria potrete autocostruirvi questo componente, in caso con- trario dovrete rivolgervi ad uno dei tanti artigiani che costruisco- no trasformatori. Potrete evitare tutto cid utilizzando due trasformatori di alimentazione, il. primo con un avvolgimento secondario a 9+9 volt, il secondo con un solo avvolgimento secondario a9 volt, Trasformatori di siffatte caratteristiche sono facilmente reperibili in commercio. Oltre ai componenti propria- mente elettronici dovrete acqui stare anche il contenitore entro il quale alloggiare l’apparecchio nonché tutte le minuterie e gli accessori necessari (prese, manopole, portafusibili, ecc.), Solo a questo punto potrete iniziare la preparazione della basetta stampata. I] motivo per il quale é necessario acquistare prima tutti i componenti e quindi preparare la basetta @ evidente: i componenti non sempre presentano le stesse dimensioni e pertanto se, ad esempio, i condensatori elettrolitici acquistati fossero del tipo a montaggio orizzontale e non verticale come quelli im- piegati nel nostro prototipo, il percorso delle piste dovrebbe essere sensibilmente modificato. Per quanto riguarda il metodo di protezione delle piste, se & vostra intenzione realizzare un solo esemplare del generatore vi consigliamo di disegnare diret mente sul rame le piste mediante gli appositi nastrini e piaz- zuole autosdesive, in caso con- trario vi consigliamo di real zare un master ¢ utilizzare il sistema fotografico. Come potete vedere nelle fotografie che illustrano questo progetto, per la realizzazione del nostro prototipo abbiamo fatto uso di una basetta in vetronite, materiale questo molto pitt resi- stente dal punto di yista meccanico del comune fenolico. Per un apparecchio che ha la prete- sa di competere con analoghi di- spesitivi di tipo professionale Vimpiego della vetronite & d’ob- bligo. Ultimata la preparazione della basetta con la corrosione e la foratura, vi consigliamo di pulire accuratamente le piste con del comune detersivo da cucina ( un ottimo sgrassante) fino a fare apparire il rame in tutta la sua naturale lucentezza, Questa operazione @ molto importante per ottenere delle saldature per- fete. ‘A questo punto potrete iniziare ad inserire sulla basetta e a saldare i vari componenti. Per il montaggio dei circuiti integrati & consigliabile seguire il nostro esempio ovvero fare uso degli appositi zoccoli; questi componenti infatti possono essere facilmente danneggiati dal calore Segue a pagina 98- Sigma GP77M - * Dipolo a 1/2 d’onda a basso angolo di radiazione onde ottenere il massimo rendimento in trasmissione la migliore sensibilita in. ricezione. ‘* Fisicamente @ massa (in corto) per impedire in maniera assoluta che tension’ statiche entrino nel ricetrasmettitora enche durante us temporale. Questo. purticolare. accorgimonto elimina ‘completamente "GAN generato dalle scariche.elettosttiche.lungo i cavo iscesa, | Frequenza: 27 MHz (C8) Guadagno: 7 a8 (iso) SWAT 22 (@ meno) Impedenza: 52 Ohm Potenza massima applicasile: 1000W AF continul * Stilo" in “alluminioanticorodal (16-128) smontabile in due pezzi 3 radiali in alluminio | (2-128) . * Resistenza al vento: 150. Km/h # Connettore ‘50239 con copriconnettore stagno Estromita antistatiche * Alloggiamento radiale protetto da premistoppa '* Tubo sostegno © 25, lo stesso implegato nelle antenne TV per maggiore comodita nel montaggio. | © Scarico d'acqua attraverso il tubo di sostegno. | Base. in materiale. termoinduronte completamente. stagna, | | | | . \ \ ‘© Dimonsioni: smontata m. 1,55 - montata m. 5.20. (Q. 1,250. Catalogo generale * Peso: inviando L. 300 in francobolli 1 PRODOTTI SIGMA SONO IN VENDITA NEI MIGLIORI NEGOZI ED IN LIGURIA ANCHE PRESSO: GENOVA - QUARTO DEI MILLE F.LLI FRASSINETTI - Via Redipuglia, 39/R SIGMA ANTENNE di E. FERRARI 46047 PORTO MANTOVANO via Leopardi - tel. (0376) 398667di SEAN GHISONI Prova a rilassarti al lampeggio intermittente di due luci ed ascolta il rumore bianco: concentrati, anche per te nuovi incontri ravvicinati. 1 sono ed il ritmo, da sempre, hanno una forte influen- za su di noi; un suono pud risul- tarci pitt o meno gradevole, pud essere rilassante, come pud ur- tarci. Altrettanto si pud dire per il ritmo, che da sempre regola le nostre attivita vitali, che si basano su quello che noj_ chia- meremo « Bioritmo »; su di esso, infatti, sono basati i battiti car- diaci, ‘la respirazione, Vattivita cerebrale... La vita di oggi ci im- merge in continui stress, ci sotto- pone a forti tensioni emotive, a rumori assordanti, ¢ ci travolge con innumerevoli. preoccupazio- ni; questo porta ad un’alterazio- ne del nostro bioritmo naturale e le conseguenze si vedono: chi oggi non soffre d’insonnia 0 non ha sbalzi di umore e di tensione, © si ritrova in improwisi stati dansia, oppure si trova a subire nevralgie o disturbi gastrici di origine nervosa? Credo infatti che oggi sia sempre pit difficile trovare una persona che non sia affetta da malattie di origine psi- 66Bioritmo ipnoelettronico cosomatica e nevrosi varie Ristabilire un ritmo naturale diventa importante, ess0 costi- tuira inoltre la base necessaria per poter iniziare esperienze di ipnosi, autoipnosi, bilocazione. Il Bioritmo-Control (B.R.C.) ci potra agevolare notevolmente in questo compito, pur non avendo in se stesso nessuna capaciti ¢ cid & un fatto positivo, che ci permetiera di poterlo utilizzare tranquillamente, senza paura di sorta; esso, infatti, non porta necessariamente al sonno, ma tende a stabilire un giusto stato d’animo tra veglia e sono. Il funzionamento del B.R.C. € Ja sua utilizzazione sono semplici; esso 8 costituito da due parti quella visiva del monitor schermato in blu, colore che risulta essere il pid riposante e rilassante; e quella sonora. L’effetto visivo € quello sonoro si possono usare, a discrezione, contemporaneamente 0 in modo separato. Per la parte luminosa, una volta acceso il monitor con apposito IOS SS. 7 interruttore, si agira sul poten- iometro, che regola la frequenza di oscillazione delle lampade, sino ad oftenere un ritmo di oscillazione in sintonia con il nostro bioritmo personale. Questo lo otterremo, quando gli impulsi luminosi si alterneranno in modo tale, da non recarei nessun fastidio e nessun senso di disa- gio; facilmente sentiremo un ini- iale senso di rilassamento p: colisico, che aumentera man mano. Per quanto riguarda invece Veffetio sonoro, una volta acceso l'interruttore, il generatore di rumore rosa, @ tale rumore che infatti udiremo, con T'apposito interruttore si agird sul potenziometro, sino a raggiungere 31 li- yello di volume che pitt ci sara gradito; volendo, & possibile Pascolto in cuffia. Il rumore rosa, che risula es: sere Vinsieme di tutti i rumori della gamma audio, @ paragona- bile ad uno scrosciare d’acqua, ad una cascata, ad un ruscello od altro; esso, grazie alla sua erA c12 Schema elettrico del dispositivo. capacita di coprire tutti gli altri rumori, riuscira ad isolarci dal- Vambiente in cui ci troviamo ¢ indurra ad un naturale stato di calma. Pud capitare che all’ini- zio tale rumore risulfi sgradevo- le: un po’ di pazienza, e vedremo che questa sensazione sva- nira, per lasciare il posto ad una pitt piacevole, Descrizione del circuito Il Bioritmo-Control & costit to da un generatore di rumore rosa, che pilote un amplificatore ad integrato, e da un circuito di monitor, consistente in a multivibratore astabile in cui due lampadine a filamento fanno da carico per i collettori dei transistor. I] generatore di rumore rosa vero e proprio compren- de solo due componenti, il dioclo LED Di e il resistore da 1 Mohm ad esso collegato Il diodo led viene polarizzato inversamente da una tensione abbastanza alta (18 V) da farlo andare in conduzione per effetto valanga, e la corrente che scorre in ess0, viene limitata per mezzo di R4 ad un valore che non 66 metta in pericolo Vintegrita del diodo led, Qualunque giunzione in con- dizione inversa, si tratti di diodi, zener 0 transistor, produce un certo soffio (noi abbiamo utilize zato un led perché il maggior drogaggio di questo semicondut- tore facilita il funzionamento a valanga); costituito da segnale distribuito uniformemente su tut- to lo spettro di frequenze, teori- camente tra 0 e o>, appunto da questo soffio che ricaviamo il rumore rosa. Infatti la differenza tra il soffio, o pitt precisa- mente rumore bianco, ¢ il rumore rosa @ nell’estensione della banda di frequenza, che per il rumore rosa é limitata alla ban. da audio. I segnale, dunque, passa attraverso il condensatore C6 sulla base del BC108 che Io amplifica e Jo filtra grazie alla reazione negativa introdotta dal condensatore C7 sulle frequenze elevat Vi invito a sperimentare di- versi valori di C7 compresi tra 1 Fe 10 F per vedere come cambia il soffio. 11 rumore rosa viene poi amplificato dal TAA 611 B, il cui schema & classico, ad eccezione della resistenza inserita sull'useita che limita la massima potenza d'uscita, e protegge Vintegrato da eventuali cortocir- cuiti sul carico. GENERATORE DI RUMORE ALIMENTATORE AMPLIFICATOREL'impedenza dell’altoparlante, grazie a questa resistenza, pud essere di qualunque valore; se montando altoparlanti di impedenza abbastanza alta, (> 160) si riscontrasse un volume troppo basso, @ possibile diminuirla o climinarla completamenie, Passiamo ora al multivibratore, penso che tutti conoscano la teoria di funzionamento di qu sto circuito, fondamentale nel- V'elettronica. Appena si di tensione, uno dei transistor inizia a condurre, ¢ V'altro va in interdizione, poi a secondo della corrente di tempo determinata dai condensatori ¢ dalle resistenze di base il circuito cambia di sta- to. In questo caso le resistenze di collettore sono costituite da due lampade a filamento da 6 V 50 mA la cui resistenza varia da circa 60 ohm a 120 ohm durante il riscaldamento, quindi i tran sistor devono avere una polarizzazione di base che gli permetta di fornire la corrente necessaria all’accensione della stessa. Consideriamo un guadagno minimo di 10 per i transistor utilizzati, la resistenza massima di base deve essere all’incirca dieci volte quella di base. Per permettere la regolazione, le resistenze sono sostituite da ‘un partitore variabile. La necessita di usare resistenze di basso valore nelle reti di polarizzazione deter- mina l'uso di 2 condensatori di grossa capaciti, per poter raggiungere frequenze di commutazione abbastanza basse. L’alimentazione @ doppia, 12V © 18V per due ragioni: 1) per avere una tensione abbustanza elevata; 2) per avere il massimo disaccoppiamento tra il multivibratore e gli stadi audio a bassa frequenza. Entrambe sono stabi- lizzate, una a 18V con uno zener, l'altra a 12V con uno zener nsistor. FE possibile so- stituire il transistor QT con uno in contenitore TO 126, tipo BD 4 nili, munendolo di-un dissipatore di almeno 10 cm, meglio fissandolo sul contenitore metallico, Per il montaggio delle lampade, si consiglia di non usare zoccoli, ma di saldarle direttamente al circuito, queste non dovranno essere pitt distanti di 2/3 cm l'una delPaltra; dietro alle lampade @ opportune met- tere uno schermo in cartoncino per evitare che si veda dallo esterno il circuito stesso quando Papparecchio @ in funzione. Lo schermo deve essere di colore blu ¢ lo si pud facilmente realizzare utilizzando i fogli di plastica trasparente che vengono venduti nei negozi di materiale per arti grafiche, Naturalmente ogni tipo di materiale avente le caratteristiche richieste pud essere utilizzato. Il rilassamento totale Raggiungere un totale stato di rilassamento, pud sembrar fa le, ma in realt& non lo 2, Molte volte crediamo di essere rilassat ma non lo siamo; basta infatti poco, per distrarci, come basta una minima sollecitazione ester- na per farci reagire; questo indice di mancato rilassamento. Per raggiungere uno stato di rilassamento totale, esistono diver- se tecniche, che, per lo pitt, si rifanno a pratiche yoga, diffi- cilmente adattabili alla nostra cultura occidentale. La tecnica che verrd ora espo- sta, trae le sue origini dalle pra- fiche yoga e pud essere da noi praticata, perché integrata con V'effetto prodotto dal B.R.C. Rite scire a rilassarsi completamente, oltre ad essere necessario per le pratiche ipnotiche e di bilocazione, ci tornera estremamente utile in generale; basta infatti una sola ora di yero rilassamen- to per riposare, come se avessi- mo dormito una notte intera; fatti il nostro sonno, normalmei te, non & per niente calmo ¢ ci porta a notevoli sprechi di energia. Riuscire a rilassarsi, vuol anche dire riuscire a concentrar- si in modo completo su qualcosa che ci interessa € questo pud essere molto utile; 0, piti sem- plicemente, pud servire per eliminare lo stress, che tutti i gior- ni assorbiamo e, a poco a poco, ci avvelena; ci permetter’, per un po’, di distrarci dai nostri af- fanni, ‘aiutandoci a « non_pen- sare »; potra risolverci problemi d'insonnia, senza dover ricorrere continuamente a farmaci, il cui uso prolungato risulta "essere molto dannoso per il nostro or- ganismo. - Posizione: il BRC. va messo a circa due metri da dove noi andremo a coricarci; ci si pud coricare su di un letto, anche se & consigliabile un tappeto ed una stuoia arrotolata, che uuseremo come cuscino. La testa sara rivolta verso il nord magnetico, 0, in caso di impossibilit’, verso nord-est, est, E indispen- sabile non avere vestiti stretti 0 indumenti con elastici, che bloccano la circolazione e la respita- zione: sarebbe preferibile non averne. La stanza deve essere buia. Prima di coricarci sul dor- so, avremo regolato, sia la parte monitor, sia la parte sonora del B.R.C., come precedentemen- te indicato. 69Imontaggio Componenti Ri = 220 ohm R2 = 220 ohm RS = 220 chm R4 = 1 Mohm R5 = 100 Kohm Re = 1 Mohm R7 = 100 ohm R8 = 1 Mohm R9 = 150 ohm R10 = 22 ohm R11 = 10 ohm R12 = 22 ohm R13 = 500 ohm pot. Ri4 = 68 ohm 68 ohm 500 uF 25 VI C2 = 10 uF 16 VI C3 = 100 uF 16 VI C4 = 50 uF 25 VI 220 Kohm pot. log. 50 uF 25 VI 10 nF = 5 0F 100 nF 25 uF 6 VI C10 = 82 pF Cit = 120F C12 = 500 uF 12 VI C15 = 0,1 uF C14 = 100 pF 16 VI C15 = 1000 uF 16 VI 2. - Respirazione: fissando il monitor, concentreremo tutta la nostra attenzione si di esso; seguendo il suo impulso, inizieremo a regolare il ritmo della nostra respirazione, che deve essere calma e senza forzature: andremo a stabilire un giusto ritmo tra la fase di inspirazione e quella di espirazione, che dovranno avere un‘uguale durata, ‘A questo punto, @ opportuno trasformare, quella che é la nostra normale respirazione, in re- 10 spirazione diaframmale (0 addo- minale), cosa ebbastanza sem: plice, Per chi non avesse mai praticato questo tipo di respirazione, bastera un minimo di concentrazione iniziale e si vedra poi, che verra spontanea e senza sforzi Questo tipo di respirazione, molio usata da atleti, attori..., permette di raggiungere un no- fevole rilassamento © una grande capacita di concentrazione. Per meglio riuscire ad appren- dere questa tecnica, basta ap- poggiare il palmo della mano sopra Vombelico, questo ci permettera di seguire il movimento dell'addome © di comprendere cid che dobbiamo fare. Si inizia con la fase di espirazione e, in questa fase. si contrae al massimo il diaframma; sentiremo la mano scendere. Nella fase di ispirazione ci sforzereme di spin- gere Varia verso il basso e ciot nella zona del diaframma; ci potra ajutare il fatio di pensareC16 = 1000 pF 16 VI Qt = 2N5054 Q2 = BCI08 Q5 = BD433 Q4 = BD433 ICI = TAAGIIB DI = Led rosso Zl = zener 12V, 1W Z2 = zener 18V, 1W PDi = ponte 50V/1A TI = 18¥V 5A trasformat. Per il materiale Le varie parti possono essere acquistate presso i migliori negozi di materiale elettronico. Il costo orientativo della realizzazione & di circa 12.500 lire. II circuito stampato, dimensioni naturali, misura 60x 210 mm. che la mano appoggiata deve essere spinta versa alto dalla addome. Nella fase di inspirazione, non ci si deve sforzare, in quanta, essendo gid contratto al massimo il diaframma, in breve (empo inspireremo tutta la quantita d’aria necessaria 3. - Rilassamento muscolare: raggiunto un giusto equilibrio di respirazione, inizieremo la fase conclusiva, Essendo difficile ri lassare contemporaneamente tut- fo il corpo, senza una necessaria pratica, vedremo di rilassarlo una parte per volta, Si iniziera dalla gamba destra 0 sinistra, ci si concenirera su di essa e si iniziera a pensare che ci si sta rilassando: « la mia gamba si sta rilassando », « i suoi muscoli sono sempre pitt rilassati », « i muscoli della mia gamba sono stesi e perfettamente rilassati »: quando sentiremo che la gamba ha raggiunto un buon stato di rilassamento, passeremo all’altra. Poi sari la volta di un braceio, del tronco ed infine della iesia: la formula mentale da seguire & sempre la stessa: Alla fine ci si concentrera sul- Viniero corpo: « il mio corpo si sta rilassando sempre di pid», «
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Radio Elettronica 1978 09

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