Radio Elettronica 1982 05
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speciale I_IDEA "BASE arrivanoMm CTE. NIERWIONA {4 QUALITA AL GIUSTO PREZZO © 27/120 Rosmetro! Misuratore di campo & recite edipceate © olipri6o Fee ce prim amptiatore incre pron eae perauto 60W PeP. 30 WAM paeeeeeer © Colibri 100 @ 27/230 Rosmetro! neared Ce er Ty men cotatccioualicaratiertatche Wattmetro/Misuratore 50 Win AM. 100 W Pep dicampo Oe © 27375 Zenrepolatoredimetazione Ladostone dl due strumentt Moth polenta ampliicatore Irmotfentore antenna ad Gi guests apparato unt likent S60 mani A omy Sia —@ FD 1000Mpiapiccolo _—_—srante Factatnao onpreamplcatore com iaatore anoae tous Ticomintone frequenzimetro digitale 7 ‘mondo con queste a Jumbo 2711000 ae & Coe mceee kere Wetteeti Micro tees “& aman SOO Wind S00W PeP ——-Sramenta di prectone meer CSnpreamplientoredantenna — swaamentS pane tara semis 10-43 mV iv © RG 1200 — : fo ‘Mimentatore data faguar fertonste teu focisy. .@ 3! ‘usieta ia ao a Corrente 124 prestaziont incredibitt 7 Too Winaet 200W Per owe mecte NTERNATONA® foe 42011 BAGNOLO IN PIANO (R.E.) -ITALY-Via Val, 16 ~ Tot, (0622) 61623/24/25126 re. aut.) TELEX 890156, cet aswit SOMMARIO wea MAGGIO 1982 Telecomando luminoso Basta una torciatascabile e potrai accendere o spegnere uudistanza qualsias dispostivaeletico, Mixer modulare Dopo i modal dingresso micrfonico¢ RIAA, a costruiamo oraingresso ausiiario offertaspecale kit) 19 2 ee Antifurto automatico per vetture Normalmente Fantifurto bisogna ricordarsi W'inserirlo prima di ‘ogni volta che ssp rociprova DREZIONE GENERALE E AMMNSTRADONE DETORE RESPONSABLE Stefano Benvent Fonometro d’allarme Chesegnata quando mat acenblvengono superat 26 cnwren Se passin San Metronomo ‘SEGRETERA 1 REDAZIONE Se sei appassionato di musica, niente di meglio aaa diquesto piccolo metronomo per baitereil tempo. 30 EALUZZAZONEEDITORALE | ating Stud Sirenone bitonale Ecco una sirena del tipo “made in Usa”. Svegtia tuto il vicinato Hanto couazonaro: p 2 ft vicinavo assim Ingo, Carl Sint, eaterrisce e mee in fuga gli evertuali ospitinesiderat 32 ‘Sao AESSE. sent aabonaveNT Filtri e monitor per Hi-Fi Eeqroneas!-Cen Montore 38-Mlawo | | Ecco, in kit completo di at i component fil’ antrombo Conto Corrente Posie n. 19740208 | | cnaifruscioe il monitor per 'ascolioin euffia. 36 ‘Una copia L. 2.000 - Arretrati L. 4000 . —— —— ‘Abbonaminte 12 sumer. 22.00 Accensione automatica per neon (esiero L. 30,000) -Perogco mensie sfampa COPECO“ gna 24- Pere) Prima di illuninars, i tdi al neon degt alt ‘sine «stusone:A& 8 lampeggiano fastidtosamente pit volles 1 tol J mc sa Fare 27 ne nnn faranno ptt eavranno via pit unga grasie «questo proge 44 ene escusvo pera dstibusene | pealeerran ri questoprogetio.. 44 ‘ese ALE Aeon rain & Esato S.A Antifurto senza fi io la 222 lrg etn £0825 ral cont Tessas Mea problema fii. Eccone uno che invece funziona via radio. 52 campostine: ota Coto See ee Wi Kramer 32" iano Orologio a cucu: | Conigh a2 by Esvonia xt | | Aggiungi un po" di romantcismo e di poesia ajstanone Tebutale ot Mians ‘aun normalissimo orologio, Eallo scocear di ogn mn 11272 del 173.72, anallssimo oroldsioy Pubblct interioe at 70% re Ma il computer che cos’é? wrsommsceeain stamens, | | Daltedecnatepasamo. inquest rca punta ora 58 Sane foograte er smn ysewah wn alla costruzione dei diagrammi di flusso ee ge eat pate su aoe eal vero.e proprio linguggio del micropracessore. 73 uaceetenmenorcsss...| | Rubriche Sungetietwemsrstenses: | | a pos, pe. 11» Caro leore. p tals se eee’ che declinano on respons pag. 14 - Annunci dei lettori, pag. 79. arpa ae ere 13 - Servizio cireuti sampasi ¢ scale di momageio, Peace yee ie ara til rere oe roa ge coe Peace RadoELETTRONICA 3LORE DIDATTICO. LA SCUOLA. ECONOMI finora l’elettronica vi é sembrata difficile... ...«€@CCO Cosa vi proponiamo»: UNA VASTA GAMMA DI SCATOLE DI MONTAGGIO DI SEM- PLICE REALIZZAZIONE, AFFIDABILE FUNZIONAMENTO, SICURO VA- UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER L'HOBBISTA, IL TECNICO, ASSISTENZA TECNICA TOTALE A GARANZIA DELLA NOSTRA SERIETA: | VOSTRI PROBLEMI A PORTATA DI TELEFONO. L'APPARECCHIATURA CHE AVETE SEMPRE DESI- DERATO REALIZZARE © DI CUI AVETE BISOGNO AD UN PREZZO ACCESSIBILE E CONTROLLATO. VIA OBERDAN 24 - tel. (0968) 23580 88046 LAMEZIA TERME KIT N, 98 AMPLIFICATORE STEREO 25425 W RLM.S. L. 87.500, stereo ad alta fedelta completo di preamplii= zzato ¢ del controlli del ton! bass, alti e medi, tabilizzato incorporato. 40 V ct. - potenza max 25+25 W su 8 ohm (@5-+25 W su 4 ohm) distorsione 0.00%. KIT N99 AMPLIFICATORE STEREO 35425 W ALM.S. L. 500 lereo ad alta fedelta completo di preampli zato © dei controll del toni bs ‘Amplifica ccatore eq alimentatore stabilizzato Incorporato. Alimentazione 50 V ca. - potenza max 35-+35 W su 8 ohm (60+50W su 4 ohm) distorsione 0.03%. KIT N. 100 AMPLIFICATORE STEREO 50+50W R.M.S. L. 69.500 ‘Amplificatore stereo ad alta fedelta completo di preampii- ‘catore equalizzato @ dei controlli dei toni basi, alti e medi alimentatore stabilizato incorporate, Alimentazione 60 V ca, - potenza max 50+80W su 8 ohm (70+70W su 4 ohm) distor T PREZZI SONO GOMPRENSIVI DI IVA. ‘Assistenza tecnica per tutte le irettamente presso. Ia. nostra ca 4 componenth elettronich Catal PER PAVORE INDIRIZZO IN STAMPATELLO. pla. Le ordinazion! possono pure reperibilELETTRONICA Sap ee Pd ry 30 3 3 3 ” as Ey Coeee a8 sak 8 st INDUSTRIA ‘Amplificatore Amplifcatore AAmpiifcatore: ‘Ampitiontore AAlimentatore stabilizzato Alimentatore stabilzzato Alimentatore stabilizzato 2 Alimontatore stabilizzato 2 A 15. V Riduttore di tensione per auto 800 mA 8 veo. Riduttore di tensione per auto 800 mA 15 Veo Riduttore ai tensione per auto 800 mA 9 Veo Luci & frequenza variable 2.000 W Luci “psichedeliche 200 W canali medi Luci psichedeliche 2.030 W canall bassi Luci psichedeliche 200 W canali ant Variatore
a TTERE Questo trasmettitore erogd, almeno sulla car- fa, 2 W: ora vortel au- mentare la potenza fino 430 (0 pit) watt, Come fare? (Edoardo Sivera, Cambiano} Caro Edoardo, la modifica che vorresti effettuare & possibile ma non @ una tra Ie cose pitt semplici. I] rea- fatti un amplifi- catore lineare da 30 W senza un’adeguata _stru- mentazione rischia di tra- sformare il montaggio in tun emettitore di spurie e di disturbi di varia natura. Per questo ti consigliamo di acquistare un amplifica- tore gia montato (ci sono varie case che hanno in catalogo lineari di questo tipo) per evitare problemi di taratura. Fra gli acces- 2) 1 due Gti dl entrata | oe alPuscita del registra- tore, ma non capisco a cosa servono i doppi fi Hi di uscita, forse per il ripristino delle funzioni di due registratori.. (Ri- sposta: sono cavetti schermati; i condutto- 1i interni vanno uno al canale sinistro, Valtro al destro, mentre il ri- vestimento — metallico esterno di entrambi va a massa). 3) Le resistenze sono quelle a involuero. me- tallico 0 vanno bene quelle che normalmen- te danno al negozio? (Risposta: vanno. bene tutte). (Aldo Merulla, Ho costruito il vostro amplificatore 45 W An- no XI n. 3 marzo 8 alimentandolo con un alimentatore simile al vostro ma con tensione @uscita 40+40, in in- gresso ho messo'un pre- amplificatore per chi- tarra impiegante LM381 con sensibilita d’uscita standard 0,775 V RMS. | Tengo a precisare che | sia Talimentatore che il pre funzionano con un AMPLI di 100 W, da 80 W, da 60, insom- ma ho costruito diversi amplificatori_e il tutto ha sempre funzionato. PLIFICATORE ha pre- so FUOCO. ‘Ho controllato tutto, ho seguito per segno e per croce tutti i collegamen- ti, niente da fare non ’ un errore. Che sia stato difettoso LM 391 (si @ quasi sciolto)? Vorrei rimon- tare il tutto, comprare di nuovo tutto, ma... non So cosa pensare... Caro Ferdinando, ci di- spiace per la tua disav- ventura, ma non @ colpa nostra. Non ti sei reso con- to che il nostro ampli va alimentato a 24+24 volt? Eppure nell’articolo era precisato, Se vuoi riten tare (Ferdinando Cammissa, sori che possono migliora- re la trasmissione ci sono i soliti rosmetri e wattme- tri (per tenere sotto con- trollo potenze e onde sta- zionarie) © un buon limi taiore-compressore per tare di superare i limit deviazione imposti dalle norme di trasmissione in modulazione di frequenza. | | * Pur essendo un dilet- tante, sono rimasto pito "dalla. semplicita on cui esponete gli ar- gomenti ed ho deciso di provare un vostro. pro- getting. Sono un ap Sionato di Hi-Fi quit di vorrei provare il vo- stro equalizzatore ste- reo (RadioELETTRO- NICA. 282 pag. 52). I dubbi che vorrei chi rire sono: 1) L'equali zatore una volta finite ¢ collegato all'impianto non Io mette in erisi o procura danni all'am- Plifieatore? (Risposta: no). | Guinto di TV) | Ebbene il vostro AM- Napoli) ev E SCATTA = uscita) AL PRIMO RUMORE ° i ° Liinterruttore sonoro_uni- corran iimwofatsru yersale (RadioELETTRO. | 182959 333% NICA 1-82 pag. 16-19) si | 288353 So8hts pud moniare anche su | 433905 , 33 1 DEA ase . ; £una splendida idea mon- | $305 eager tarlo cosi, tantopiti che per | “oh $2 tun banale eryore di mon- | 2P==== 2098 02 taggio della pellicola in tipografia, Ja fig. 7 ripro- | duce il circuito stampato, | &. ahimé dal lato componen: | = tie non dal lato rame. Pur- | 1 Jo stampato lo hanno com- oe Cg ssionato a noi se lo sono | 29 visto “sbagliato | 2 recapitare abagliato | & emcees o3 do e saldando i componen- o tL dal latorrame)i Cl soe. se wacocec ti jn siamo dello spiacevole in- oe Saossce gh conveniente che. speriamo non si ripeta. Ai lettori che a os ee ekie hanno ricevito lo stampa | 2b 3$S3 gre seses = topabagllato febbiaras 233390 coc-anan ¢ cwaso5000 86 $a! proweiuio «inne on | S338S3SSrmm }moccsse oie modulo toca nase maxi | nb SSc0cco-ene 3 emmmcoooosbbm er questa copia della rv. | Ancocran tt MNO pans tuvE sta, Ed ecco lo schema ° BREVETTATO ° pratico per realizzare Tin- ferruttore su 1 DEA BASE 42. RadioELETTRONICACaro lettore, eccoci a maggio, e anche RadioELETTRONICA 8 fiorita. Centi- naia di lettere di incoraggiamenti, consigli e proposte sbocciano ogni giorno in redazione. Grazie! Grazie di cuore per aver reso possi- bile questa nuova, entusiasmante primavera seguendo con amicizia € simpatia il nostro lavoro. Sappiamo che molto ancora si pud e si deve fare, sappiamo che qualche errore qua ¢ 1 & quasi inevitabile che scappi (ma ti assicuriamo che ci mettiamo una cura spasmodica per evitarlo, e quando proprio capita pubblichiamo un errata cor- rige nella pagina delle lettere), Ma sappiamo anche che il numero degli amici che ogni mese si incontrano sulle pagine di RadioELET- TRONICA sta crescendo rapidamente, e questo é il miglior premio per le nostre fatiche. . RadioELETTRONICA per, ¢ questo lo avrai gia capito, non si siedera sugli allori. E fata, ogni mese, da un gruppetto di incon- tenibili matti sempre alle prese con qualche stimolante idea nuova di cui farti partecipe. L’elettronica, ne siamo convinti, oggi @ pro- prio questo: uno stimolo continuo. Permette di far di tutto, di risol- vere un’infinita di problemi. Ecco perché secondo noi merita una sempre maggiore diffusione amatoriale: per essere noi i padroni dei suoi segreti, invece di subire i costi e i limiti degli apparecchi commerciali. Un primo grande passo verso un’ancor pid vasta diffusione del- Velettronica, verso una maggiore praticita e facilita di realizzazio- ne, sta aiutando a farlol IDEA BASE A giudicare dalla festosissima e caldissima accoglienza che hai riservato al formidabile modulo universale lanciato da RadioELETTRONICA in esclusiva mondiale sul numero scorso, il futuro & proprio rosa: abbiamo esaurito nei primi venti giorni di vendita del numero di aprile ben mille pezzi di IDEA“BASE piccolo e altrettanti di grande, e cio® i mille e mille pezzi che ci eravamo assicurati come scorta. Come al solito fortu- nati i primi! Ma un primo passo non basta: constatiamo dalle tue lettere, ogni giorno, che il piti grande ostacolo alla sempre maggiore diffusione dell’elettronica sta nella difficolta o nella scomodita di riperimento dei componenti. Ecco perché da questo numero offriamo anche due kit su IODEACBASE : interesseranno sicuramente tutti coloro che hanno realizzato l’amplificatore 40 + 40. & Questo dei kit € comunque un discorso che merita ancora due parole prima di concludere: @ un servizio nuovo, istituito su tua tichiesta. Anche se molti lettori lo vorrebbero esteso a tutti i pro- getti presentati sulla rivista, é un servizio ancora in rodaggio, e molto gravoso per noi. Ce lo sobbarchiamo volentieri, per i motivi che dicevamo, ma ti preghiamo di un favore: segnalaci subito even- tuali disfunzioni. Certi che vorrai aiutarci a servirti meglio, ti salu- tiamo con un abbraccio, LA REDAZIONE RadioELETTRONIGA 13Si! per mia maggiore comodita, inviate- mi a casa i seguenti circuiti stampati: Si! per mia maggiore comodita, inviate- mia casa i seguenti kit: Codie Tipo eae, ar ue je) ee nitarto tie Ure RE 50/05 —‘Telecomando a raggio di luce pag. 16 ‘Accensione automatica er neon ag. 44 3.800 RE 51/05 REK 08/05 ~— Ingresso ausiliario per Mixer pag. 20 19.500 ... = Sono Inoltre disponibili i seguentl kit: RE 52/05 RE 63/05 ‘Antifurto automatico RE 54/05 RE 55/05 ‘Orologio acucl pag. 58 Ingresso ausiliario RE 56/05, IDEA BASE Mir! 6690.1 C Siaole IDEAMBASE ILIDEA “BASE Ropes BASE Maxi (65x107) IDEA "BASE Ne" @8H07, [DEABASE "=! 5 pezzi IIDEA™BASE Mx! 10 pezzi__ 36.000 IDEALKIT IDK 01/05 __‘Filtri antirombo ¢ anlifruscio per Hi-Fi pag. 96 2.500 11.500 20.000 20.400 REK 03/04 Alimentatore per autoradio ‘Alimentatore per ampli ‘Alimentatore per pre 13.800 .. REK 04/04 14,500 REK 05/04 10,000 REK 06/04 Mixer RIAA 19,500 REK 07/04 REK 01/03/A Preamplificatore versione mono completo 15.000 Preamplificatore versione stereo REK 02/03/A _Amplificatore 45 W completo “Amplificatore versione stereo Mixer micro 19.500 REK 01/03/B 27.000 .. 24.000 REK 02/03/68 45.000 .. Trasformatori TRI Per alimentatore autoradio 12.000 Tha Per alimentatore dell'ampli 18,500 IDK 02/05 Monitor per cutfia TRS er alimentatore del pre 4.600 Pid coniributo fisso per spese postali L. 1.000 TOTALE LIRE .... Pid contributo fisso per spese postali L. 1.500 TOTALE LIRE Nome ‘Scelgo la seguente formula di. pagamento: 1 allego assegno di L.... 1 allego ricevuta versamento di L. .. -——- ROI nica srl - Corso Monforte 39 - 20122 Milano Gi pago fin dora 'importo di L. ricard N. vente SOAMSAZA diltalia ad addebitarne I'importo sul mio conto BankAmericard. —~ Cap. Firma n trasferibile intestato a Editronica sri. wtnuww Sul CC/p N, 19740208 intestato a Editro- _.. con la mia carta di credito BankAme- _.. autorizzando la Banca d’America e Compilare a spedife questo tagliando a: Editronica sri. Servizio circuiti stampati e kit di RadioELETTRONICA - Corso Monforte 39 - 20122 MilanoIl servizio circuiti stampati e Kit Per facilitare il lavoro di realizzazione dei progetti proposti, RadioELETTRONICA offre la possibilita di acquistare i circuiti stampati gia realizzati e, per alcuni progetti, i kit completi di tutti i componenti Ottenerli € semplicissimo: basta compilare il tagliando quia sinistra e spedirlo a: RadioELETTRONICA, Corso Monforte 39, 20122 Milano, scegliendo la formula di pagamento preferita. EK 01/03/A IDK 02/05 REK 03/04 Anche una fotocopia Se preferisci evitare di rovinare la rivista ta gliando il modulo di or. dinazione nella pagina qui a fianco, fanne una fotocopia e spediscila a RadioELETTRONICA compilata in ogni sua parte. REK 02/00/A ee ack 05/04Telecomando luminoso Basta una torcia tascabile e potrai accendere © spegnere a distanza qualsiasi dispositivo elettrico vorrai collegare a questo montaggio. vete un televisore senza tele- comando che vi piacerebbe poter almeno spegnere a di- stanza (magari dal letto, prima di addormentarvi)? Avete, oppure, un televisore con telecomando, ma vi da fastidio che rimanga preacceso tutta la notte? Oppure ancora: ave- te un qualsiasi marchingegno elet- trico (luci, motori, piccoli elettrodo- mestici, tapparelle elettriche) da at- tivare o disattivare senza muovervi da dove vi trovate? Accendere 0 spegnere a distanza una lampada o un qualsiasi appa- recchio elettrico @ un sogno facil- mente realizzabile grazie all’elettro- nica, che mette a nostra disposizio- ersi mezzi: le onde hertzia- ne, gli ultrasconi, il suono e la luce. Nel progetto qui descritto si fa ri- corso all’ultimo principio: con V’aiu- to di una lampada tascabile potrete accendere 0 spegnere a distanza il vostro televisore, inviando per un istante il fascio luminoso della lam- pada su una piccola cellula foto- elettrica. [1 dispositivo & alimentato dalla rete, in modo che sia possi- bile collegare all'uscita qualsiasi ap- parecchiatura elettrica di potenza fino a 500 W. Lo schema elettrico Pi tato in fig. 1, B’ stato deliberata- mente semplificato mediante l'im- piego di un circuito integrato SN 7473, L’elemento chiave di questo co- mando luminoso é la cellula foto- elettrica. Essa presenta la caratte- ristica di ridurre notevolmente la sua resistenza in presenza della lu- ce. Questa proprieta viene sfrutta- ta per comandare il circuito attra- verso Ty. Il potenziometro, in serie alla re- sistenza Ri, permette di regolare la ‘bilita del dispositivo, in fun- zione della luce ambiente e del tipo di cellula impiegato, Il transistor T; ha il compito di fornire il segnale di comando al circuito integrato SN7473 (doppio flip-flop JK). Esso permette la rea- lizzazione del comando luminoso, facendo scattare il rele per mezzo di un impulso. Non sara necessario lasciare il raggio uminoso puntato sulla cellula per far chiudere ill re- Ik. Un breve impulso produce I’ac- censione o lo spegnimento. Viene utilizzato uno solo dei due circuiti commutatori racchiusi nel- Vintegrato. Per maggiore semplifica- zione non Vabbiamo fatto precede- re da un circuito anti-rimbalzo. Se ne @ il caso occorre quindi provare a fare diverse «chiamate » lumi- nose. Il transistor T; agisce da amp! ficatore in corrente continua ed il suo circuito di collettore alimenta Ia bobina d’eccitazione del reld di commutazione. Non si & presa in considerazione Ia soluzione del triac in quanto pone problemi d’innesco e di instabilita di fronte ai distur- bi di rete. Lialimentazione fa ricorso in que- sto caso solo a qualche elemento, sfruttando in particolare l'impeden- za del condensatore Cs. Il circuito integrato, dal canto suo, richiede circa 5 V di alimentazione, tensio- 16 RadioELETTRONICARs ks €44) = 4 Role Jo se i 3 Z Figura 1 ne fornita mediante il diodo zener Dz. In ogni modo, e, per un uso prolungato, sara opportuno fare ri- corso a un’alimentazione classica a mezzo trasformatore, togliendo gli elementi Ds, Ds, Cs € Re e ispiran- dosi alla fig. 2. Realizzazione pratica La fig. 3 indica il tracciato del circuit stampato, La fig. 4 presenta Ia disposizione pratica degli elementi. La cellula, il potenziometro e il rel non sono montati sul circuito stampato, ma verranno fissati al contenitore che racchiudera il tutto, Se non & necessario regolare in continuazione la sensibilit& della fo- tocellula, il potenziometro pud esse- re sostituito da una resistenza va- riabile. Osserviamo infine che i migliori Figura 2 risultati si avranno mettendo la cel- lula all'interno di un tubo lungo da 6 a 10 centimetri, destinato a sot- Figura 3 RT. 2 c2 Re Role RadloELETTRONICA 17‘Telecomando luminoso trarla alla luce ambiente e a miglio- rare la direzionalita del comando | Componenti impartito con 1a lampada tascabile. se usate L'ali- | RESISTENZE Re 700 al, la, atone mentazione senza _trasformatore, Re: 10 KO. (marrone, nero, aran.) rnon collegate la massa al conteni- | Rl gagye usraaaaaty ne. Re: 10 ko (marrone, nero, arancio) tore metallico perché sarebbe sotto |/ R899 weyiosso, vile aranco} : Re: 33.0./ 2 (aran., aran., nero) tensione. Usate, preferibilmente, Re7SKON poucven aE ace contenitori in plastica. SEMICONDUTTORI (Conta collaboration dt Flecroique Pratua) 1100 uF / 16 Velettrolitio C470 uF / 25 V elettrolitico Ci: 0,22 pF / 250 D,, Dz, Dy: 1N4004 0 1N4007 Dzs: zener 5,1 V / 400 mW Dz: zener 12V / 400 mW Cl: SN7473 Ty: 2N2222 ec. Te 2nezi, 23, 2n9089 : fotoresistenza tipo LDRO3 DRO? Relé 9/12 V1 scambio Trasformatore 220 V /9:12V / O5A Ponte di diodi o 4 x 1N4004 LA SEMICONDUTTORI via Bocconi 9, 20136 Milano - Tel. (02) 54.64.214 - 59.94.40 Magazzino Deposito: via Pavia 6/2 - Tel. 83.90.288 La Semiconduttrt sonunei’ Hi aver pronto il nuove catalogo Primavera 02. Vent pagine ftamente Hiustrate comprendents otra 10.000 voe! in campo eletroico, habbistico ecc. comprendent TRASFORMATOR! - ALIMENTATOR! . INVERTER . MOTOR! . TRANSISTOR . RELE" . INTEGAATI RLIOPARLANTI CROSSOVER - CASSe ACUSTICHE - AMPLIFICATORI - PIASTTE GIRADISCHI NOAMALIE PROFESSIONALI ~PIASTRE O! 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TR DISCRININAZIONE ANALITICA IMMEDIATA TRAMITE'IL CONTROLLO “ADC™E MEMORIA AUTOMATICA DELLA SINTONIA.Esclusione VLF del eet parasstario do terrenove ben te game di Aiserminaziono per sorolare su rotami oi fer, tapp di botiga,ingoete d chusura di baratol ed ave soot, Control separat di sensoita © guadagno, Testa sensie da otto paics del ipe-a Dobine separate cho pu eosore immerse pei cots azaua od cringe rome sl sipparo che Na un tipo fundonamentoWescoles, Fossa velare ure Singola moneta sino ad una profondta st 30" centimeti © i endo sing'a. 130 om im . | bi cal bili. Autonomia media, 60 ore di lavoro, Frequenza di voro 18kHz, Un sensible indicators permet fa Verfiea continua dela migiore sitonia, dea disciminaziono a seaperta dela wericae orecisa di glecenza dell oggeta rievato Posnbita i misurare la carica dale pile dele Daerie '5M/9600-00 Due versatilissi Cerca-Metalli analitici ad alta penetrazione VLF. TR 2200 ADC L. 790.000 VLF. TR 3300 ADC a L, 995.000 rT SS oF Mod. VLE 2200 aDc \NCerca-Metalli C-Scope 2200 ADC offre una Penetrazione nel terreno ecceilente ¢ ha tiche generall talmente elevate, mai riscontrate. tor. Si tratta di un apparecchio che accontenta Pid critic! che richiedono dal loro rivelatore una completa affidabiita Le caratteristiche del apparecchio sono tall che & possibile escludere anche le egaior interferenze date dai terreni pi diffi p ‘mineralizati, intrisi d'acqua salata e forlemente sali, anche in queste ardue condizior Tivelazione degli oggetti senza problem’ sna ia si pub condurre Fanais sletronica della quaita© dela natura delfoggette S8 980-08 Vapparecchio ideale, quando si vogliono condurre ricerche con una penetrazione molto elevata Mod. VLF.TR 3300 ADC _{esezionale profondita di rvelazione che caratterizza questo cercametal, combinata con la completa esclusione deireltette perccrern oa | ferreno, consente ai pi abil prospettor di rivisitare de terreni gia scandaglial (0 scandaghat da altm) che si siano dimoswall ruttaost del punto i vista dolle scoperte Uapparecchio 6 costruito . Ta campionatura del -ondo un prog} fas to completamente nuovo, che comprende utlizz0 di circu integrati avanzatissimi che effettuano in tal modo sina un nuovo standard di stabilta 6 di rivelazione alle piu grandi protondita, anche in condiziont ambientait critiche. Questo particolare rivelatore, offre quinal un‘affidabiita sin ora mal raggiunta, 'SM/9800-05 Caratteristiche principali mod. VLF.TR 2200 ADG e VLF. TR 3300 ADC Esclusione variabile del'effetto parassitario del suolo. Tre lvell di discriminazion). CONTROLL.O ANALITICO DI DISCRIMINAZIONE -ADG™ PoSeionty TADICOMMUTAZIONE AUTOMATICA DELLE VARIE RICERCHE. MODO DI FUNZIONAMENTO “SUPER DEPTH G-MAXIMASSIMA PENETRAZIONE NEL TERRENO: VALE SOLO PERIL MOD- 3300), FUNZIONAMENTO "G-MAX" ED ESCLUSIONE DELL'EFFETTO DEL SUOLO, PIU DISCRIMINAZIONE SIMUL TANEA SULLO STRUMENTO (SOLO PER IL MODELLO 3300). Funzionamento Auto-discriminatore/Normale (solo peril madello 3800) Controliodsen sibilté@ di guadagno, Controlio di volume ed interruttore generale abbinal..Funzionamento stabile, Possibilta di provare la Carica delle pile, Healses 2ione leagera @ robusta. Perfetto bilancianento peril mglior impiego, Sempcita di regolazione. Nuovo braccio telescopico regolebile divi in te part er la massima facilta di trasporto ed imballo. Testa esploratrice completamente regolabile. Testa espioratrice Isocon impermeable de otto poll ave Volgiment di rivelazione “Widescan’ VLF. TR 2.0, Altoparlante interno. Penetrazione dirivelazione indicaiva nel terreno’ 20 centimetn par una shigola ‘moneta nei modelli 2200 e 3300 che lavorano nei modi G/D. Rivelazione di una singola moneta a circa 40 centimetri perl modello 4300 che lavore nel ‘modo “G-Max”. Aimentazione: 2 pile I/0768-00 oppure due gruppi di plea sto, 12 n tuto, o due batterie ricaicabil’ Frequenza lavoro 19 Kez, Peso 1 heMixer modulare Vieni, ho mixaggio per te Dopo i moduli d’ingresso microfonico e RIAA, costruiamo ora l’ingresso ausiliario. Nella prossima puntata vedremo invece Vunita centrale. Alla fine avremo realizzato un mixer che non ha nulla da invidiare ai banchi di regia delle migliori stazioni radio private. (2° parte) cco la seconda parte del no- che come anticipatovi com- prende lo stadio d’ingresso ausilia- Prima di iniziare la descrizione di quest’ultimo vediamo di chiarire ali eventuali dubbi che possono es- sere sorti nella realizzazione del mo- dulo microfonico e de! modulo d’ gresso RIAA, pubblicati sul numero scorso. Una precisazione per esem- pio meritano la sensibilita d'ingres- so e i guadagni in tensione dei sin- goli stadi, che con semplici modif che potranno essere adattati alle esi genze dei singoli. Pit. precisamente per variare il guadagno, e di conse- guenza la sensibilita, sara sulfficien- te agire su Rs per lo stadio RIAA, e su R; per lo stadio microfonico: ‘Aumentando il valore di tali resi- stenze il guadagno diminuira e con esso anche la sensibilita, mentre di minuendone il valore otterremo l'ef- fetto opposto. Variando queste re- sistenze perd otterremo una conse- guente variazione della frequenza di taglio inferiore che andra ripor- tata nei limiti corretti (20 Hz 0 me- no), agendo sui condensatori sigla ti Cs, Ricordiamo infatti che la fre quenza di taglio inferiore & data dalla seguente formula: 1 2a-R-C dove R e C sono rispettivamente Rs e Cs per lo stadio RIAA e Roe C; per lo stadio microfonico. Qualche dubbio potrebbe essere pure sorto nello scorrere I'elenco componenti: per i potenziometri it fatti sono’ riportati ben 3 valori. Questi 3 valori possono essere in- differentemente utilizzati su qual si voglia telaio e pertanto nei nostri kit potrete trovare indifferentemen- 20 RadioELETTRONICA >Ol99vXIN IG vaava wiv ou YOLINOW Id vaave viv 1 is inant xnav to Aver © RadioELETTRONICA 21Fig. 2. Riporta (in iratto grosso) i ponticelli da effettuare per il | collegamento ui tre unita di miscelazione qualsiasi. Lo schema é valido per un numero qualsiasi di unitd, Sul unita terminale | (@ destra visti dal lato componenti) i terminali rappresenteranno: 1) pesitivo di alimentazione; 2) preascolto canale destro; 3) preascolto canale sinistro; 4) massa; 5) segnale canale de 6) segnale canale sinistro. Oo Re IEE Foto 2 te uno di que: correnti disponibilita di mercato. Vediamo ora Vingresso ausiliario. Schema elettrico ingresso ausiliario In fig. 1 ecco il circuito dell'in- gresso ausiliario che apparentemen- te potrebbe sembrare simile ai pre- cedenti ma che in realt& nasconde una notevole differenza. Tra le caratteristiche dell’LM387 vi & infatti Pimpossibilita di sop- portare sul suo ingresso non inver- tente (piedini 1 e 8) una tensione maggiore di 300 mV. Si compren- dera quindi bene che tale configu- razione non pud essere utilizzata per ‘un ingresso come quello ausiliario, dove le tensioni spesso superano questo limite. Si é fatto ricorso quindi all’impie- g0 di una configurazione invertente che, anche con l’aiuto del partitore costituito da Ri ¢ Rs, contribuisce a superare tale limite. In questo schema C; e Ry deter- minano la frequenza di taglio infe- riore, Rr e Rs il punto di lavoro, cio? Ja tensione sul piedino 4, che deve essere regolata a meti della tensione di alimentazione per con- sentire una saturazione simmetrica. Rye Ri: determinano invece il gua- dagno in alternata, mentre Cs costi- tuisce un efficace filtro contro i di- sturbi di alimentazione. Re, Rs ¢ Rs provvedono alla regolazione di vo- lume, mentre Rr regola il missaggio dei segnali di monitor con quelli provenienti da altri ingressi Realizzazione pratica Anche di questo circuito come ab- biamo fatto nel numero scorso per Vingresso RIAA e Vingresso micro, forniamo Ia scatola di montaggio comprendente ogni componente ne- cessario alla realizzazione. Pud ac- cadere che nel kit alcuni compo- nenti vengano sostituiti con altri del tutto simili senza comunque compromettere le caratteristiche di- chiarate del cireuito. Cid verra co- munque segnalato all’interno dei 22 RadioELETTRONICAFigura 3 Componenti mixer ingresso ausiliario Ry: 2x 47 kQ (giao, viola, arancio) Re: 2x 100 kev (marrone, nero, gallo) Ry: 2x 820 ker (grigio, rosso, giallo) Re: 2x 22 kO, (rosso, rosso, arancio) Re:1 x potenziometro logaritmico slaider da 22 kA 0 da 47 ko, oda 100k Ry 2.x 22 kA (rosso, rosso, arancio) Ry: 2x 22 ko? (rosso, rosso, arancio) 22x 100 nF Cx: 2x 100 nF C1 x 100 pF 25 V elettrotitico Ce 2x1 uF 16V elettrotca Cl: 1x L387 Sy: 1 x doppio deviatore a levetta OFFERTA ECCEZIONALE! Tutti i componenti necessari alla realizzazione del modulo di ingresso ausiliario direttamente a casa tua, a lire 13.500. II solo circuito stampato a lire 7.500. kit, Tutti i potenziometri di volu- in ogni caso, possono essere in- differentemente di valore compreso fra 22 e 100 kQ, purché siano a curva logaritmic. Ovvie le raccomandazioni a pre- stare molta attenzione nel mor gio alle polariti degli elettrolitici, nonché all’esatto posizionamento delle tacche di riferimento degli tegrati, Attenzione anche a non ef- fettuare saldature fredde che, spe- cie sulla piastra madre, porterebbe- ro a lunghe e laboriose ricerche di guasti inesistenti, Allo stato attuale della teconologia anche gli ti sopportano per 5 0 10 second il calore del saldatore.. I! nostro con- siglio & quello di scaldare i piedini a rotazione: non saldando cio? tut tii piedini di uno stesso integrato, ma saldando un piedino di Ch, poi uno di Cl, poi uno di Cl e cost L’alimentazione, cotne per i telai precedenti, 2 a 24 V, e Valimenia- tore presentato sul numero di aprile sirivelera pit che sufficiente. gq RadioELETTRONICA 23Antifurto automatico per vetture ladro no non puo Questo antifurto si inserisce da solo ogni volta che si spegne il motore. E se il ladro ci prova... a maggior parte degli anti- I furti per automobile fa in ‘modo, azionando per esempio Pavvisatore acustico 0 accendendo i fari, che il vicinato si accorga del ladro, Ma cid pud risultare inutile quando Vauto si trova in un luogo deserto, perché in questo caso il la- dro ha il tempo di neutralizzare l'al- larme. Un altro inconveniente & che la maggior parte degli antifur- to per auto deve essere attivata pri ma che il proprietario si allontani dalla vettura, Nel nostro progetto invece V'antifurto si attiva automa- mente. L’apparecchio Il funzionamento del nostro an- tifurto @ questo: quando si d& con- tatto Ia vettura parte normalmente, ma dopo qualche secondo il motore si ferma. Il secondo tentativo e quel- li successivi danno lo stesso risul- tato, il ladro credera forse che il motore sia guasto e abbandonera Yauto. Chi vorrebbe rubare una macchina con il motore difettoso? Schema generale In fig. 1 si_pud constatare che Vapparecchio impiega pochi com- ponenti, Alla messa in tensione Ci, che & collegato all’ingresso 12 di Ni, comincia a caricarsi attraverso Ri e Pi. Durante questo tempo Puscita del monostabile N; applica uno stato logico 1 agli ingressi del- la porta-trigger Nz, montata come invertitore e la cui uscita 2 collega- ta, mediante una resistenza di pro- tezione R2, alla base del transistor T;. Questo comanda un relé del quale si impiega il contatto « chiu- so a riposo »; di conseguenza esso alimenta la bobina d’accensione del veicolo. Quando la tensione supera la tensione di sogli ta di Ni cambia stato e N; rende conduttore T:. Questo fa scattare il relé che, a sua volta, interrompe Valimentazione della bobina: il mo- tore si arresta. Se adesso si preme il pulsante S,, Vingresso 1 della porta trigger Ns, in collegamento permanente con la massa tramite Rs, sara por- tato in stato logico 1. Dato che la sua uscita diventa bassa, scarica molto rapidamente C; attraverso Ry e Dz. Dz evita a C; di essere caricato da Ni. L’ingresso 12 di N: diventa basso, Iuscita avri uno stato alto, e di conseguenza, Vuscita di Nz, di ventando bassa, blocca il transistor Tye il rele (a riposo) alimenta la bobina. D; protegge il transistor T; dagli effetti di autoinduttanza del- Ja bobina del rele. Per mantenere ['uscita della por- ta Nj in stato logico 0, anche dopo aver rilasciato S:, abbiamo un’altra porta trigger Ni, in montaggio in- vertitore, i cui due ingressi sono col- legati alluscita di Ns Tramite il diodo D; l’uscita di Ne tiene Pingresso 1 di Ns allo stato logico 1. Volendo, se il relé a pid. vie (come quello indicato nell’elenco componenti), pud contemporanea- mente interrompere Valimentazio- ne della bobina e attivare un av- visatore acustico: clacson, sirena, ece. Realizzazione Come circuito stampato abbiamo utilizzato il modulo 1-DEA™BASE, che offre oltretutto il vantaggio di accogliere facilmente anche rel’ di- versi da quello che abbiamo utiliz- zato noi in sede di sperimentazione. E sempre opportuno, per l’integra- to, usare uno zoccolo. Il montaggio non presenta particolari difficolta. 24 RadloELETTRONICAASO + ‘Soama CHIAVE DI CONTATTO Oe Figura 1 Il pulsante Si, che neutralizza il sistema antifurto, viene occultato in un punto scelto a criterio personale. Il consumo del rele dev’essere infe- riore a 100 mA, deto che Ty non pud reggere correnti superiori. Si taglia il filo che collega il + della bobina alla « chiave di con- tatto ». La parte proveniente dalla « chiave di contatto » viene collega- Figura 2 TELAIO AUTO BOBINA DI Boo SS Sarde ACCENSIONE Soslien CHIAVE D1 CONTATTO ta al positivo delt’apparecchio, V'al- tra parte, quella che va al + della bobina, & collegata al punto R del rel8. Si conclude con il collegamen- to della massa (vedi fig. 2). Adesso quando si da contatto il motore pud partire, ma dopo qualche secondo si ferma, e lo si potra far funzio- nare normalmente solo premendo il pulsante S,. Si potra cambiare il tempo dopo il quale Valimentazione della bol na viene interrotta, modificando i valoti di Ri, Ps e C1. Nel nostro esemplare, con i va lori indicati nell’elenco dei compo- nenti, questo tempo va all'incirca da 3a 15 secondi, a seconda della posizione del cursore di Pr. Questo piccolo apparecchio, po- co costoso, pud essere utile da solo, © anche come completamento di al. tri sistemi antifurto, (Con a collaborzcione dt Radlo Pans) Componenti RESISTENZE Ry: 390 k= 1/4 W (arancio, arancio,giallo) Re 22kO- 1/4 W (rosso, rosso, arancio) Re 15 kO- /4W (mmarrone, verde, arancio) Re 1000- 1/4 {mmarrone, nero, marrone) Py: MO. Mini orizzontale CONDENSATORI C10 uF /16V C:3,3 uF Cs: 100 pF / 25.V ‘SEMICONDUTTORI Cl: 4093 Ty: BC 547 0 equivalente Dy, Ds, Ds: 3 x IN 4148 VARIE Relé: 12 V FEME MHP A002 44 05 Si: pulsante RadioELETTRONICA 25Fonometro d’allarme to per misurare i livelli sonori nei luoghi pitt disparati. Invece quello che proponiamo 2 regolato in anticipo su un livello di suono determinato, ed & in grado di indi- care se il livello di rumore dell’am- biente supera questo limite stabi- lito. Le possibilii applicazioni sono infinite: si pud usare per esempio per assicurarsi che non venga st perato un certo limite di rumore negli ambienti di lavoro, per bloc- care automaticamente un disposi- tivo all’aumentare del rumore pro- dotto, eccetera. I fonometri sono usati soprattut- Lo schema elettrico Lo schema di fig. 1 indica Yim- piego di due amplificatori operazio- nali TBA221 B oppure 741. Il pri- mo serve a elevare Ia tensione ero- gata dal microfono che raccoglie il suono. Il suo guadagno 2 determi- nato da una resistenza da scegliere in funzione della sensibilita che si vuole ottenere. In genere 5,1 MO & un buon valore. Un raddrizzatore del tipo dupli- catore di tensione trasforma il livel- Jo sonoro in una tensione continua, da applicare al comparatore che co- stituisce il secondo amplificatore. e Un potenziometro graduato permet- Po izioHto te di indicare la soglia oltre la qua- Ie il Led verde si spegnera a bene- ficio del Led rosso. Questo nel caso in cui'sia suffi- antifrastuono Ee a ee = vece si desidera costruire un apps recchio che intervenga automatica- Fra i tanti inquinamenti c’é anche quello, insidiosissimo, da rumore. wee Ecco un fedele guardiano C1 che segnala a i wort van | RY Iigafteon quando i limiti accettabili | . ~3 vengono superati. 3 ced es & 3 s3ta E che, volendo ‘ malas Goer ee ty (e sostituendo un Led eee esi Seal con un relé), pud a ae intervenire energicamente. Figura 1 i 26 RadloELETTRONICAmente al verificarsi di un certo li- vello sonoro, il Led rosso pud essere sostituito da qualsiasi altro elemen- to di registrazione 0 segnalazione, in particolare da un relé (in questo caso si elimina la resistenza da 8209). Realizzazione pratica Lo schema di cablaggio della fig. 2 mostra quento sia semplice rea- lizzare V'apparecchio su un modulo E-DEA "BASE Basta seguire at- tentamente il disegno, che rappre- senta il lato componenti, inserendo questi ultimi nei fori indicati (let- tere e numeri aiutano a evitare er- tori). Attenzione, come al solito, ai componenti polarizzati. La fig. 3 serve da modello per la graduazione del potenziometro (esclusivamente 10 kQ lineare). Si deve perd notare che le cifre della scala sono valide solo con riferi- ‘mento approssimato a una costante addizionale. Questa costante dipen- de dal calibro che si & stabilito ma anche dalle caratteristiche del mi- crofono impiegato, ed 2 quindi op- portuno determinarla in modo spe- rimentale, Si prende una fonte sonora del- la quale si conosce l'efficienza a una distanza data (per esempio una sire- na d’allarme che fornisce 120 dB a ‘un metro). Si colloca il microfono alla medesima distanza da questa fonte sonora (in azione) ¢ si regola il potenziometro fino al punto nel quale si accende il Led rosso. Se in Figura 3 2 IBASE 26 20 a 2 cf a ' 8 So | ' i od Figura 4, Come riconoscere Ie connessiont | dei Led. questo momento ['indice mostra, per esempio, 20 dB si apprence che la costante di taratura ha un valore di 120— 20 = 100 dB. Si aggiun- ge allora 100 a ciascuna delle indi- cazioni della figura 3, che cosi cor- risponderanno alla vera sens‘bilita dell’apparecchio. Conclusione Semplice da realizzare, ¢ molto economico data l’assenza di qual- siasi strumento di misura vero proprio, questo piccolo apparecchio ‘sari utile a chi voglia mettere in evidenza eventuali eccessi di rumo- re nei fuoghi pit vari. . (Con ta collborasone dt Ratio Plans) RadioELETTRONICA 27Fonometro ¢'allarme FONT! 1 RUMORE Missile Fucina di fabbrica Mitrasliarice Aereo Jet tin volo) ALL'UDITO Icannone Martello preumatico Campane GRAV! DANNI ‘Aereo Jet (a terra) Auto do corse Musica pop Sirene [Gatto delle nevi Metropolitana [Seahe cireolari, [Smerialiaries di metal Motocieli (Clacson forti Grandi generatori di corrente Pialiatrici peril fogno Fonderia [Grande orchestra sinfoniea [cartiera Cantiere edie Strada cittadina di grande tratfico Tornio metal Treno Motori pesanti {trattori, autotrenil NAUSEA ,CAPOGIRI, EMICRANIE Sabbiatrici Macchine tess Svogtia Tram agli ineroci in curva ‘Auto "500" (a 100 Km/h) Strada di meso tratfico PERICOLO DI SORDITA’ TEMPORANEA, Festa daballo FTeletono agio € televisori ad alto volume Teleserivent La voce umana {a toni elevati) ‘SENZAZIONE DI FASTIDIO. Strada tranauilla IConversazione (garbata) Recita teatrale Fruscio di foglie nel bosco Figura 5. Dal volume « Inquinamento da rumore », di Gianfranco Busetto e Mino De Chirico, Edizioni Maros, 1982. Componenti ‘SEMICONDUTTORI 2x TBA22IB 0 741 2x INGI48 1 Led rosso 1 Led verde RESISTENZE 5% 1/4 W: 2x 820 2 (grigio, rosso, marrone) 4x15 ko (marrone, verde, aran,) 1.x 100 ko (marrone, nero, giallo) 1x1 MQ (marrone, nero, verde) 1x5,1 MOQ (verde, marr., verde) 28 RadloELETTRONICA CONDENSATORI 1x07 pF 1x10 pF 1x47 uF DIVERS 1 microfono 1 potenziometro 10 ko 1 circuito stampato coe WIZ Pa TERME Tel. (0968) 23580 UNIVERSAL - STEREO - MIXER MIXER STEREO UNIVERSALE Ideale per radio libere. discoteche, club, CARATTERISTICHE TECNICHE Tn. 3 ingressi universal + Blimemtazione 18 Vee + Usclta per il controllo di pid MIXER: fing & 9 ingrassi MAX * Segnalo duscita = "2 Volt sett 1. 33,000 ‘SOUND LUX LUC! 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Alcuni conconrenti hanno imitato La nosina antenna PLC, Anche se cid ci lusinga, dal momento che ovviamente si tenta di copiare solo i prodotti pilt validi, abbiamo il do- vere di avvertinVi che tali contraffazioni possono trarre in inganno soo nella for- ma, in quanto le caratteristiche elettriche e meccaniche sono nettamente inferiori. Verificate quindi che sulla base e sul cavo sia impresso il marchio SIGMA. CATALOGO A RICHIESTA INVIANDO L. 500 IN FRANCOBOLLI SIGMA ANTENNE di E. FERRARI 46047 S. ANTONIO DI PORTO MANTOVANO - Leopardi 33 - tel. (0376) 398667Se sei appassionato di musica, niente di meglio di questo piccolo metronomo per battere il tempo. I Ji metronomo _ puramente meccanico consiste, essen- zialmente, in un movimen- to d’orologeria munito di un bilan- ciere o pendolo. Dopo aver cari- cato lo strumento si libera il bilan- ciere, munito alla base di un con- trappeso dalla posizione regolabile in modo da poter modificare la ve- locit& delle oscillazioni. L’apparec- chio dunque si basa sul principio fisico di inerzia ed elasticita. L’elettronica consente una tra- sposizione del fenomeno descritto, con l'indicazione dei battimenti da parte di un piccolo altoparlante. Il pitt semplice dei metronomi di que- sto tipo richiede solo due transistor in montaggio oscillatore; tuttavia la regolarit& e la precisione dei batti- menti variano notevolmente in fun- zione della tensione di alimentazio- ne o dello stato di usura delle pile, Osggi ci si offre 1a possibilita di are un circuito integrato, il NE 555 che presenta le stesse ca- ratteristiche di precisione qualunque sia la tensione di alimentazione fra 5e 15°V. Lo schema elettrico La fig. 1 presenta lo schema di principio dell’apparecchio con Yim- piego del 555. Oltre ai terminali di alimentazione (1) (4) ¢ (8) basta disporre di elementi R/C destinati a determinare la frequenza di lavo- ro del circuito integrato in montag- gio multivibratore astabile. Cosi il condensatore C; di 1 uF associato alle resistenze Rz e Rs cau: sa impulsi o battimenti al termina- Te (3) alla cadenza di 70-250 al mi- nuto, a seconda della posizione di R ‘Questo potenziometro, a variazio- ne «lineare », viene graduato nei battimenti mediante una scala e una manopola con indice. In prati- ca si potrebbe gia collegare un al- toparlante fra il positive del con- densatore C; ¢ la linea negativa del Yalimentazione, ma il segnale & troppo debole; per questa ragione si @ fatto ricorso a un amplificatore semplificato, consistente in due transistor complementari Questa configurazione esige tut- tavia almeno 9 V di tensione d’ali- mentazione perché l'ascolto sia co- modo. Cosi lapparecchio pud fun- zionare senza problemi con un al- toparlante con bobina mobile com- presa fra 2,5 Me 25.0. Realizzazione pratica 1 nostro metronomo & facilmen- te realizzabile su modulo IDEA™ BASE, seguendo le indicazioni di fig. 2 (che mostra il lato compo- nenti). L'inerocio di lettere e nu- meri (come nella battaglia navale) permette di individuare senza pos- sibilita di errori i fori in cui rire i componenti. 90 RadioELETTRONICA| | | f sempre preferibile montare il 555 su zoccolo; in ogni modo al ‘momento dell'inserimento si faccia attenzione all’esatto orientamento del segno di riferimento. Inoltre si ‘adi a non confondere il transistor Figura 1 PNP con I’NPN e a distinguerne bene i segni di riferimento. ‘Abbiamo sistemato l'apparecchio in una scatola Teko P/2 per confe- rire un miglior rendimento al. pic colo altoparlante, 1 uF. ° ascoerdu {i Wn dgar 28 $3 3 Sasce 3 istetes=——— SB88S3 erersoo 23 oScsccsma amos Shoes 3s3 Boo aebdee =3dho0 Fe ecoerah 1 t wow o Pe ° pp av ‘ ; Sa stuvz cata — / tne ester 2 un posto da INGEGNERE anche per Yoh | ss Gora POLITECNCY INGLES! Vi permottanne di store « ease CORRE Pore | | vost ea consogure wants stm Siem oats 209 bb So ES 5 INGEGNERE regolsmenteiscrito neiOrdine Britenico eee gfe 328330 na CARRIERA splendde 98392 Ingooneria CIVIL «Ingegneria MECCANICA cogs ee un THOLO ambito lun FUTURO ricco di soddietazioni 6 Malan sion «10825 Torino Tel, O11 ~ 655375 (ore 8 - 12), Ingegneria ELETTROTECNICA - ingegneris INDUSTRIALE Ingegneria RADIOTECNICA - ingegneria ELETTRONICA or Informazioni © consgli senza impegto scrvetaci oggi stesso BRITISH INST. OF ENGINEERING TECHN. Via Gian 4/7 Sede Centra le Londra - Delegazion In tutto i mondo Se si vogliono battimenti molto pid lenti occarre montare in paral- Telo a C; un altro condensatore da (Con ta collaboracione dt Electronique Pratique) LE INDUSTRIE ANGLO-AMERICANE IN ITALIA i RadigELETTRONICA 31Sirenone bitonale teat et ET Bos: i Ecco una sirena, che pud diventare anche di grande potenza, del tipo « made in Usa ». Sveglia tutto il vicinato e atterrisce e mette in fuga gli eventuali ospiti indesiderati. uesta sirena presenta la so- norita tipica delle auto di polizia americane, come ce le mostrano il cinema e gli sceneg- giati TV. £ una musica decisamen- te insopportabile, atta a scatenare tun accesso di follia nell'intruso en- trato nella casa per rubare. Si trat- ta di un apparecchio oltremodo semplice, inteso a sostituire i di- spositivi’ meccanici di allarme so- noro. A un prezzo molto inferiore si ottiene lo stesso risultato, con il vantaggio di una forte economia nel consumo a 12 volt, Inoltre il montaggio pud essere effettuato con componenti recuperati in fondo al cassetto, dato che non & richiesta una particolare precisione. Il fun- zionamento sara assicurato in tutti i casi, occorre solo spingere il livel- lo sonoro perché si arrivi all’or- rore. Il principio elettronico Usa due circuiti integrati 555, co- me indica la fig. 1, ¢ a valori sicu- ramente disponibili nelle vostre scorte Uno dei due 555 lavora sodo. E il Chr: oscillatore di base (nota acu- ta) e, contemporaneamente ampli- ficatore d’uscita per V'altoparlante. Lialtro circuito integrato (Ch) & il modulatore del suono. E anche un multivibratore, ma 2 invariabile e calibrato sull'effetto voluto. I 555 2 stabile sia per quanto riguar- da la temperatura sia per le varia- ioni di alimentazione. Cosi si pud sperare nel mantenimento della so- norith giusta anche se Ta batteria da 12 V & molto indebolita, T componenti associati a Cl, de- terminano un periodo di ricorren- za assai lungo, dell’ordine di 5 se- condi. Luscita di questo segnale avviene attraverso la resistenza Rs ed il diodo Dy. La resistenza limita la corrente nell’elettrolitico C3 e re- gola, in parte, la buona sincroniz- zazione del modulatore e del V.C.O, Quanto al diodo, esso impedisce il ritorno della tensione di C; su Ch, che potrebbe distruggerlo. Dunque, se C; non pud scaricarsi in Ch si rivolger® ai componenti di Ch. Ora questo circuito lavora da V.C.O., vale a dire da oscillatore controllato dalla tensione, poiché la sua resistenza Rs non arriva mai a + 12 V. Cosi la frequenza centrale non dipende pitt dal calcolo tradi- zionale, ma dalla polarizzazione pre- sente in Cs. Un_complemento di alimentazio- ne 2 fornito da Rj, il cui ruolo ag- giuntivo & quello di minimizzare Veffetto della corrente di fuga di Cs. Quindi il dispositive funziona in tutti i casi I segnale emesso da Cli 2 ad on- da quadra, ma diventa triangolare ai terminali di Cs, il che spiega la variazione lenta. L’elevata capacita di questo condensatore costituisce Ja riserva di alimentazione del mul- tivibratore Ch, I] valore 2 stato de- terminato in modo sperimentale per Faccordo con la frequenza di con- trollo fornita da Ch 92 RadioELETTRONICAov wv Figura 1 Il principio della paura £ arte e il modo di adattare questo generatore alla sua precisa destinazione. Ci sono tre casi pos- sibili dimpiego: Generatore sperimentale di ru- more. E la versione economica e miniatura che associa allo schema della fig. 1 un minuscolo altopar- lante di 25-100 Q. Tl volume so- noro ottenuto ® gid veramente si- nistro. E la conseguenza della gran- de quantita di armoniche contenuta nel segnale emesso da Cl; (pin 3) che & un’onda quadra. Liattraversamento dell’elettroliti- co Cs crea una differenziazione ai termineli del piccolo altoparlante, € questo rende ancora pitt ricco il segnale sonoro. Cosi com’, l’appa- recchio basta gid a creare una pres- sione acustica vicina a 120 dB a un metro. E dunque desiderabile ridurre la tensione di i a9 Vo addirittura 6 mette, per esempio, di incorporare Ja sirena in un giocattolo, Sirena d’allarme « ragionevole », E un impiego interessante del mo- dulo, che non richiede amplificato- re supplementare per altoparlanti ma si propone di dare una forte sor- presa al visitatore importuno. In questo caso si cerca il massimo ru- more possibile, ed & preferibile montare pitt altoparlanti in serie. Una buona soluzione pud essere quella di recuperare altoparlanti da 5 W, tipo autoradio, per esempio una serie di 4 x 2. 0 oppure 2x42. A questo punto @ pid la superficie totale delle membrane in funzione, e il loro numero, che Ia potenza elettrica a produrre il volume so- Se questa scelta d’impiego non implica alcuna modifica dello sche- ma, bisogna perd fare in modo di mettere fuori della portata di un tronchesino i cavi della sirena e dei suoi altoparlanti. In materia di al- larmi occorre che, passata la sorpre- sa, il ladro non possa fermare la sirena che ha fatto entrare in azio- ne, £ questo il principio del pani- co, che lo spinge ad una fuga im- mediata. Consigliamo quindi di collocare in un robusto contenitore, se possi- bile metallico, tutto Vallarme, vale a dire centrale di individuazione, batteria, sirena e altoparlanti. Sirena d’incubo. E ultima ap- plicazione del nostro generatore di rumori, valida nel caso di una bat- teria che possa erogare pil di 10 A. Lestensione necessaria @ presentata in fig, 2. Si tratta di un semplice Darlington NPN che funziona co- me commutatore ad alta potenza (120 a 150 W). E anche questo un vantaggio all’attivo dei segnali ad onda quadra, Abbiamo scartato Ia soluzione elettricamente pitt semplice, che consiste in un transistor di potenza MOS, per ragioni di economia e di impiego dei fondi del cassetto. La messa in parallelo dei 2N 3055 @ diretta, e questo non pone alcun problema nel nostro caso specifico. I due transistor saranno perd dotati di un dissipatore comune da almeno 5 Ww. Ul tipo di altoparlante consiglia- to in questo caso ¢ quello a com- pressione, da cui il raggruppamento in serie - parallelo allo scopo di ot- tenere 2 2 (0 meno). Sono normal- mente disponibili sul mercato alto- parlanti 2 compressione da 4 a 8 ; lo scopo 2 di avvicinarsi a una impedenza globale di 19. A que- sto punto il valore di cresta dell tensita raggiunge i 12 A. Il diodo di protezione & facoltativo e dipen- de dal montaggio finale realizzato. Infine occorre rispettare, anche in questo caso, tutte le precauzio- ni di occultamento dei fili. Radio- ELETTRONICA declina qualsiasi responsabilita per gli effetti fisiolo- gici di questa sirena molto precisa. Per esser chiari, non la si deve pro- vare alle spalle di malati di cuore € di persone anziane, dato che il livello supera con disinvoltura i 140 4B a quaiche metro di distanza. > ha osw tee 2059 [Figura 2. Amplificatore supplementare per forte potenza. 2eN 3058 0 iP wv RadloELETTRONICA 33Sirenone bitenale Le saldature da effettuare sono appena una quarantina, e grazie al- Vadozione del modulo "1 pea nase non ¢’ da predisporre aleun cireui- to stampato. Per i due 555 sugge- riamo di impiegare gli appositi zoc- coli da integrato, mentre ricordia- mo come al solito di rispettare le polaritt degli elettrolitici e il cor- tetto posizionamento dei CI. La qualitt delle saldature & importan- te, ¢ lo & ancora di pitt se il sistema deve essere chiuso per Fimpiego co- me allarme. Lo schema pratico di fig. 5 ton prevede Vaggiunta del- Vamplificatore di potenza indicato in fig, 2. Sard facile comunque an- che ai principianti alloggiare an- ch’esso sullo stesso modulo 1 pea” ease , qualora lo si volesse ag- giungere. La sirena @ in funzione normale dopo alcuni secondi, necessari per una corretta sincronizzazione di Cl; su Ch. Poi la regolaritt e i realismo sono. sorprendenti.. Dal punto di vista legale il sistema non deve essere impiegato su una mo- to o su un’auto come avvisatore acustico, anche se Palimentazione a 12 V ne potrebbe lasciar suppor re Vimpiego. La messa a punto 2 inesistente ¢ l'apparecchio deve funzionare al- la prima accensione. Si faranno le prove con, un piccolo altoparlante. Non ci si stupisca di trovare Ch molto caldo durante il funziona- mento, in assenza di amplificatore esterno. Cid @ normale, e pud por- tare, se necessario, alla sostituzio- ne del 555 se esso rifiuta il suo la- voro in potenza (il caso 8 poco pro- Componenti babile ¢ riguarda un circuito inte- grato difettoso) Con pochissima spesa, e seguen- do la scelta fatta, si realizza un ap- parecchio le cui impressioni d’ascol- to vanno dal divertimento allo spa- vento, ¢ questo 2 un risultato che ci sembra economicamente valido. (Con la collaborasione dt Rado Plans) RESISTENZE (0,5 W massimo) Ru: 1 kA (marrone, nero, rosso) Rs 220 kA (rosso, rosso, giallo) Rs: 8,2 KO. (grigio, rosso, rosso) (00 kO. (marrone, nero, giallo) Re: 39 kO (arancio, bianco, aran.) Re 39 kO (arancio, bianco, aran.) CONDENSATORI Cj: 220 uF / 16 V elettralitica 0 pF / 16 V elettralitico ©: 100 pF / 10 V elettrolitico Ge: 10 nF mylar Cz: 100 uF / 16 V elettrolitico ‘SEMICONDUTTORI Cl, Ch: 2x 585 NS1401N 4148 Un altoparlante 8:.- 3 W (oppure vedi testo) UTOLO erettronica- Hi-Fi Figura 3 di ENRICO CUTOLO VIA EUROPA, 34 - 80047 S. GIUSEPPE VESUVIANO (NA) TEL. (081) 8273975 - 8281570 Casella Postale 48 - C/C Postale 29064805 ‘AUPLINGRTORE EGUALIZZATORE WARANTZ POTENZA TOTALE 60 W AMS \VASTO ASSORTIMENTO AUTORADIO ED ACCESSORI PIONEER - MARANTZ - AIWA - CLARION - CORAL ‘SCONTI A RIVENDITORI ED INSTALLATORI RICHIEDERE CATALOGHI E QUOTAZIONI PREZZI 'SPEDIZIONE CONTRASSEGNO PIU SPEDIZIONI POSTAL! ‘34 RadioELETTRONICAAAK iL quando Ihobby diventa professione Tee ito eee ae he eee ete ee eed e alla qualita dei componenti adottati ~ sono gli stessi che Melchioni Elettronica vende alle industrie Roe einen n a eC ee en eee eae eer) I kit sono inoltre corredati da istruzioni semplici e chiare. Le scatole di montaggio Mkit si trovano in tutti i negozi Melchioni Elettronica e presso i pid qualificati rivenditori Cie oem) Pei Cun S52 Provaquatzi da 2 a 45 MHz 000) 20000 | RS53 ichedeliche 0 mw: OV 17,000 9.500 | RSS4 0 nergenza L 16.000 Alimentatore stabilizzato per ampli B. S55 0 equal 10.000 cite 40V 2 Ae 22V05.A 18.000 | RSS6 asmet 3,1 W 8.500 L. 33.000 6000 | RSs7 falore aulomatico di emergenza 6.000 L RSs8 termittenza regolabile, 1500 W.L 26.000 | S59 Scacciazanzare a ulvasuan c RSG0 Gadget elettonico a Le U 9.000 | R861 VUsmoter a Led L protes 29.900 | RS62 Luci psichedeliche por L ‘Ampilicatore BF 2W 7.500 | RS63 Temporizzatore regolabile T= L Ricevitore didatico 91.400 | RS64 Antfurto per aut L irena eletronica 30 W 17.000 | RS64W Unita aggiuntiva per RSB4 L 8 17,000 | RS6S Inverter 12 Vice. 220Vca 5.500 He 60 Wi L. 26.000 9200 | RS66 Contagin per auto a 16 L 24.000, ore za b ‘900 | RS67 Varatore di velocta 1500 W L 43.000, iia 9500 | RS6B Trasmetitore FM BB 108 Mi ampificatore con ingre RSE9 Alimentatore stabil2zato 12 2 impedenzs 5.800 | S70 Giardiniere elettonica 24.500 vel I reno) 7.400 | RS71 Generatore d 17.000 9500 2 utor L 17.600, Prova diode transistor 12800 ster stereo per autorac W. 30.000 npiicatore BF 21.000 | S74 Luci psichedeliche mic Almentatore stabil 25 2 23.000 WD i. L. 33500 20.500 | AS75 Caticaba 7 L. YB.000 23.000 zzatore per tergicns U 14000 8.000 e 0 L. 17.000 3 L 13500 18000 | RS: alco U 14500 c 8.000 @ di note m Metronomo elettion progiammab L. 24.500 ‘45300 impulsi al minuto, 6.000 | ASB1 Tempornizzatore fotograt ampeggiatore regolabile 40W 512 9.000 ‘sec. 220V 500M L. 22.000 ote pe aut 11.000 | sé rutfore crepuscolare 50 ale 000 zola max 1000, ja M 10.000 nl ti 15.000 ete Fipe 14900 ime 14500 27.500 3300 | prez si intendono IVA esclusa ‘Spectre a: Melenior Via Colletta, 97 "20138 Mino MELCHIONI | LET MROMUCA Porn e om ner cay eeFiltri e monitor per Hi-Fi in kit Via quel rombo, giv il fruscio Per chi ha realizzato Vimpianto Hi-Fi stereo 40 + 40 offerto in kit sul numero di marzo (ma si pud applicare anche ad altre catene), ecco, in kit completo di tutti i componenti, i filtri antirombo ¢ antifruscio e il monitor per l’ascolto in cuffia. dioELETTRONICA abbiamo presentaio un preamplificato- re e un amplificatore finale ad alta fedeltd con 40 watt d’uscita. En- trambi gli apparecchi erano offerti anche in kit, e enorme numero di richieste ci ha convinti a pubblic: re, sul numero 4 (aprile), i due al mentatori necessari al loro funzi namento, anche questi ultimi offerti in kit, con o senza il necessario trasformatore. La pioggia di orc nazioni & diventata una tempesta. ‘A questo punto ci siamo convinti, e speriamo non a torto, che ai no- stri lettori farebbe piacere poter completare il loro nuovo impianto Hi-Fi con un filtro anti-rombo, un filtro anti-fruscio, e un monitor per culia, S ul numero 3 (marzo) di Ra- Stavamo gid cominciando a dise- gnare ipotesi di circuiti stampati per i tre progettini ausiliari, quan- do... ci siamo resi conto che per la fase di sperimentazione avevamo a disposizione i moduli 1 pea*aase Poi, a sperimentazione conclusa, ci siamo resi conto di un’altra cosa: che progettare a questo punto i tre circuiti stampati sarebbe stato tem- po sprecato, Perché su 1 DeA"mASE i tre citcuiti funzionano benissimo, i componenti sono saldati, e non si verificano problemi di aicun ge- nere. In pitt i lettori che hanno gid in casa il nuovo moduletto univer- sale cominciano ad essere molti, € fard loro sicuramente piacere po- terlo utilizzare subito, senza per- dere tempo a realizzare fotografica- mente circuiti stampati a questo punto superflui, o senza doverne attendere la spedizione da parte no- stra, Schemi elettrici dei filtri In fig. 1 € 2 rispettivamente filtro anti-rombo e il filtro anti-fru scio. Tutti e due sono imperniati sull’LM387. Per i filtri sono stati utilizzati circuiti Butter Worth del 2 ordine, vale a dire filtri con un’at- tenuazione di 12 dB per ottava, ¢ con la frequenza di accordo a meno 3 dB. Per entrambi il guadagno unitario, in modo che il loro utilizzo © la loro esclusione non comporti nessuna differenza nel volume so- noro. La distorsione trattandosi di amplificatori con guadagno unitario 2 virtualmente nulla e comunque in- feriore allo 0,1 per cento, Valimen- tazione @ a 24 V (come quella del nostro preamplificatore), ¢ l’assorbi- mento 2 di 10 mA, corrisponden- te all’assorbimento tipico dell’inte- rato Le frequenze di taglio sono state fissate nei seguenti valori: © 50 Hz per il filtro anti-rombo on- de prevenire i rumori a bassa frequenza causati dai motori dei giradischi e dai dispositivi di tra- amento del nastro nei regi- stratoris © 10.000 Hz invece per il filtro an- tifruscio, che come tutti sapran- 96 RadioELETTRONICAao ha il compito di eliminare sof- ie disturbi ad alta frequenza. Entrambi i circuiti sono di tipo invertente. C1 Cre Cs con Ri € R2 per il filtro. ant-rombo, e C2 ¢ Cs con Ry Rr ¢ R; per quello anti-fruscio, determi- nano le frequenze di accordo. Le rimanenti. resistenze servono a ridurre il guadagno mentre i rima- nenti condensatori servono per sta- ilizzare i circuiti alle alte frequen- zee per filtrare ronzii e disturbi in- desiderati sulla linea di alimenta- zione. I deviatori (doppi in caso di ver- sione stereo) hanno il compito di inserire o di escludere tali fltr. cordiamo inoltre che gli schemi elet- trici si riferiseono a un solo canale mentre gli schemi pratici di montag- gic dei componenti si riferiscono al- Ia versione stereo. Il monitor Vediamo ora l'amplificatore per cuffia (ig. 5). B semplicemente un circuito invertente dove, per sup- plire alle limitate capacith di poten- za dell’LM387, sono stati aggiunti 2 transistor in modo da poter pi- lotare fine a bassa impedenza qua- i appunto le cuffie stereofoniche, che vanno da un massimo di 600 ohm ad un minimo di 8 ohm. Con tale circuito si possono tra quillamente ottenere correnti di 100 mA con tensioni dell’ordine dei 20 V piceo-picco, pid che sufficien- ti per il pilotaggio a livello adegua- to di una cuffia, Il tutto chiar mente senza rinunciare alle necessa- ‘rie caratteristiche di alta fedelt®. In- fatti il nostro circuito presenta q si alla massima potenza d'uscita, ‘che comunque é di poche centinaia di mW, una banda passante che va da 10 Hz a 200.000 Hz, una distor- sione a 1 KHz dello 0,01%, e che comunque si mantiene al disotto dello 0,1% anche a 20 KHz. L’ali- ‘mentazione & sempre a 24 V, come per i filtri. Per i transistor d’uscita sono sta- ‘ti utilizzati dei BD 139 e BD 140. ‘Questo per offrire la sicurezza di ‘un perfetto funzionamento anche dopo moltissime ore d’uso. Figura 1 Figura 2 sia) ct Figura 3 Rt Ra foureur RadigELETTRONICA 97 >Filtr| per monitor per HI-FI in kit $24V_ Figura 4 INGRESS! FILTRO, ANTIROMBO igura 5 2av usciTe FILTRO. ANTIROMBG] INGRESS! FILTRO ANTI — ae usciTe FILTRO ‘ANTIFRUSCIO. Esaminando il circuit vedremo che C; filtra V’alimentazione, R: de- termina il punto di lavoro, R; con Rs determinano il guadagno, C2 sta- bilizza il circuito alle alte frequen- ze, mentre C; e C, fungono da con- densatori di accoppiamento sullin- gresso e sull’uscita. Ricordiamo che questo circuito non & protetto cor tro i sovraccarichi o i cortocircuiti sull’uscita, che sono comunque da evitarsi. Realizzazione pratica Nelle fig. 4 € 5 troviamo la di- sposizione dei component rispetti- vamente dei filtri, ¢ del monitor su IDEA BASE . Si deve tenere sem- pre conto delle polarita degli elet- trolitici e dei diodi, delle tacche di riferimento degli integrati, del codi- ce dei colori delle resistenze e del- la piedinatura dei transistor. A pro- posito di questi ultimi ricordiamo di prestare attenzione alla parte me- tallica (fig. 6) che contraddistingue Foto 2. Monitor per cuffia. Figura 6 PARTE METALLICA. BCE 38 RadioELETTRONICAComponenti filtro antirombo Componenti filtro antifruscio Componenti amplificat. per cuffia 3300 pF C: 10.000 pF Ce: 100 nF 3300 pF Ce: 100 uF 25 V eletrotitiso CLF 16 V elettrolitico Ch: L387 S, doppio deviatore a levetta N.B.- Tutti i component vanno raddoppiati nea versione stereo, tranne C,, Cl, eS). II kit viene fornito gia in versione stereo il lato verso Valetta di raffredda- mento sul loro corpo. Trattandosi di montaggi_ a bas- sa frequenza, tutti i collegamenti esterni che portano segnele audio (tranne quelli della cuffia) andran- ng effettuati con dell’ottimo cavetto schermato. E opportuno poi tenere presenti le regole fondamentali per tun buon montaggio: © I collegamenti relativi alle ali- mentazioni non devono essere ef- fettuati tra un telaio e Valtro, ma devono confluire tutti verso un unico punto, il pitt vicino possi- bile al circuito di alimentazione, creando i cosiddetti coliegamenti a stella. * Le masse dei cavi schermati van- no collegate ai circuiti cercando di evitare i ben noti e deleteri anelli di massa. A questo scopo Je masse di tutti i circuiti com ponenti ’amplificatore vanno col- legate al telaio in un unico pun- to che va accuratamente scelto onde ottenere il mincr ronzio possibile, Tale collegamento va effettuato mediante una paglietta Ry: 82 kO (grigio, rosso, arancio) ico, aran.) Ry: 15 Ko. (marrone, verde, aran,) Re: B2 KO (grigio, sso, arancio) Cy: 100 nF Co: 560 pF Cu: 22 nF Ce: 100 nF Ce: 150 pF Ce: 100 pxF 25 V elettrolitico C: 1 uF /16 V elettrolitico Ch: L387 S,: doppio deviatore a levetta NB. - Tutti i componenti vanno raddoppiati nella versione stereo tranne C,, Cl, eS, IL kit viene fornito gia in versione stereo metallica solidamente fissata con viti e dad Ulteriori dettagli sono stati for- niti nel numero 3 di RadioELET- TRONICA, negli articoli relativi al preamplificatore e allo stadio finale. Per Valimentazione & possibile usa- re lo stesso alimentatore del pre, che ® in grado di alimentare con: temporaneamente quest’ultimo tutti e tre i circuiti qui descritti, an- che in versione stereofonica. Non @ invece consigliabile, so- prattutto in considerazione degli as- sorbimenti relativamente elevati del- Vamplificatore monitor, prelevare i 24 V dall’alimentatore del finale di potenza. Potremmo avere fenomeni inevi- tabili di instabilita e il rischio d motor-boating (continue oscillazio- ni a bassissime frequenze), che pos- sono, se ripetute, danneggiare gli altoparlanti Per concludere, un invito: desi- derate qualche altro circuito ace sorio per il vostro impianto Hi-Fi? Scriveteci. Noi intanto stiamo_pen- sando al mobile contenitore. Gia fo- rato e serigrafato... RAT KO. (giao, viola, aranciol Re: 100 kA. (marrone, nero, giallo) Ry: 820 KO (grigto, rosso, giallo) Re: 3300 2 (arancio, aran., rosso) Re: 3300 0 (arancio, aran., rosso) Ry: 33.0 (arancio, arancio, nere) R,: 33 9 (arancio, arancio, nero) Ci): 100 nF Cz 100 pF 25 V elettrolitico Cé 470 uF 25 V elettrolitico T;: BD139 o equivalente T,: BD140 o equivalente Di: 1N4148 0 equivalente D,: 1N4148 0 equivalente M387 NB. - Tutti i componenti vanno raddoppiati nella versione stereo tranne C,e Ch. II kit viene fornito gia in versione stereo. OFFERTA ECCEZIONALE! 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Ufficio Abbonamenti di RadioELETTRONICA Corso Monforte 39 - 20122 Milano se La presente offerta & valida solo per Iltalia fino al 12-7-82. isi ellCosi ti accendo il tubo impiego dei tubi fluorescen- | ti presenta numerosi vantag- gi rispetto a quello delle lampade a incandescenza: consumo notevolmente inferiore, luce pitt bianca, durata superiore. D'altra parte quando si accende il tubo si notano diversi lampeggiamenti, che sono sgradevoli e pregiudicano la durata del tubo e dello starter. Per climinare questi inconvenienti_ pro- poniamo un dispositivo destinato a rendere automatica l’accensione del tubo, che cosi avviene senza in- certezze e in maniera molto pi piacevole per 'occhio. Osserviamo che il costo di un simile dispositivo & molto modesto, ¢ che esso pud essere usato senza inconvenienti per una plafoniera a due tubi. Ci limiteremo a esaminare il ca- so del tubo fluorescente a starter. Esiste infatti un modello ad accen- sione istantanea, che & poco diffu- so ¢ ha bisogno di un reattore spe- ciale e di un tubo con nastro per Vinnesco. Tl modello a starter (fig. 1) & di gran lunga il pitt diffuso. Quando avviene Vaccensione si @ in pre- senza di un circuito in serie com- posto dal reattore, dal filamento superiore, dallo starter e dal fila. mento inferiore. Dato che la cor rente @ pressoché nulla si ritrovano ai terminali dello starter i 220 V della rete di alimentazione. Lo star- ter consiste in una copia bimetal- 44 RadioELETTRONICA| Figura 1 lica a contatto aperto in stato di riposo, il tutto racchiuso in un’am- pollina al neon. La tensione di 220 V causa linnesco del neon. Il calore cosi creato permette al bimetallo di curvarsi ¢ di chiudere il circuito. 1 filamenti sono collegati in serie al reattore che ha impedenza bassa, ¢ di conseguenza diventano roven- ti, La coppia bimetallica, che si &, nel frattempo, raffreddata, si apre € interrompe falimentazione al tubo. 11 reattore crea una lieve caduta di tensione, e quella ai capi dello starter non @ sufficiente per inne- scare il tubo al neon. In pratica cccorrono allo starter diverse inter- ruzioni per accenderlo. Il_progetto Con il nostro dispositivo quando il tubo viene meso sotto tensione si_alimenta anche il trasformatore 220 W/14 V. I diodi, da Ds a De, fanno da ponte raddrizzatore. Cz provyede ad un filtraggio efficace. Ci effettua una protezione contro i parassiti convogliati dalla rete. Il cuore dell’apparecchio & costi tuito da un NE 555, in montaggio monostabile. Quando il dispositivo viene alimentato, il 555 inizia la temporizzazione, dato che il termi- nale 2 & collegato al terminale 6. La durata di questa temporizzazio- ne & determinata da Pi, Re e Cs. Con i valori indicati si ottiene un arco di regclazione che va da 0,5, a 3,. L’esperienza mostra che que- sto tempo basta abbondantemente per la nostra applicazione. Durante il periodo di attivita del monostabile si riscontra uno stato alto (circa 12 V) sul terminale 3 del circuito integrato. Questa ten- sione polarizza T, mediante Rs. T; diventa conduttore e permet- te di alimentare la bobina del relé. Questo si eccita e chiude i suoi contatti di levoro Mi TU: e Mz TU: Questi cortocircuitano entrambi gli starter e permettono ill riscalda- mento degli elettrodi. Dope un certo tempo, determi- nato da P;, il 555 passa allo stato di riposo. T; si blocca e il relé tor- na a riposo. La sovratensione creata dall’a- pertura dei suoi contatti, permette Faccensione del tubo in modo cor- De retto. now 8 - ‘Starter mi, Ts uy tT na TU. Reattore Contensatore | g gstssamento | 8 2] Poraner m Figura 2 RadioELETTRONICA 45automatica per neon Il condensatore in serie con il secondo reattore attua uno sfasa- mento di 90° eliminando T'effetto stroboscopico (si accende un tubo quando altro ® spento). Osservazioni © L'accensione ottenuta con il di- spositivo @ pitt decisa e si effettua senza lampeggiamenti dato che il tempo di riscaldamento degli elet- trodi @ sufficientemente Iungo (cir- ca 13 8). Infatti nel caso del montaggio con lo starter il riscal- damento & troppo breve ed ha bi- sogno di diversi lampeggiamenti; « il diodo montato in parallelo al- la bobina del rele permette di evi- tare di bruciare Ty per sovraten- sione. E indispensabile; © D2, in parallelo a Py ed Ro & indispensabile per scaricare molto rapidamente C; attraverso Ri allor- ché viene interrotta I'alimentazio- ne. E in tal modo assicurata la temporizzazione costante ad ogni messa in tensione, anche nel caso di interruzione debole (mancanza di corrente e cosi via); © si osserva che vengono mante- nuti gli starter per ciascun tubo. ° chal FLUOMATIC =o ° ° Figura 3 ° (Jeon i 0s} {os + 7 “ | f Figura 4 220V 48 RadioELETTRONICAFoto 2 Cid 2 indispensabile per due ragio- ni, Se per_una qualsiasi causa il tubo non si accendesse in versione doiématica, si effettuerebbero le altre accensioni mediante lo star- ter. Rileviamo che nel modelo col- Jaudato si & sempre ottenuta, sen- za problemi, I'accensione con il rel; © quando si interrompe la corren- te ai contatti del relé si verifica, ai capi di questi, una sovratensione necessaria per accendere il tubo. Se non si prendessero precauzioni i contatti det relé si deteriorerebbe- ro rapidamente. Per evitare cid si usa il condensatore che @ incorpora- to nello starter e che & collegeto in parallelo sul bimetallo. Questo ci permette di xisparmiare un compo- nente per ogni tubo. Il tracciato del circuito & illu- strato in fig. 3. Esso & previsto per Vinserimento in una scatcla me- tallica Teko 4 B. Si consiglia di controllare che V'ingombro del relé e della resistenza variabile sia iden- tico a quello del modello. Noi ab- biamo scelto componenti di tipo corrente, che dovrebbero risultare reperibili ovunque. La fig. 4 mostra la disposizione dei componenti sul circuito stam- ato, Ricordiamo che occorre ba- dare come sempre alle polarita. Per poter fissare il relé sul cir- cuito potra risultare necessario al- largare i fori, in modo che i termi: nalipossano’ passare nel circuito. Per ultimo fissare il trasforma- tore mediante due viti da 3 mm. RadioELETTRONICA 47> Cablaggio e collaudo finale Procedere alla foratura del fon- do della scatola Teko come indi- cato in fig. 5. Fissare il circuito con quattro viti da 3 mm, sollevandolo leggermente mediante controdadi: Si badi perd a non superare Val- tezza, per poter chiudere la sca tola. Il cablaggio sar& fatto come in fig, 6, impiegando preferibilmente filo della sezione minima di 1,5 mm, Collegare il dispositivo al tubo fluorescente come in fig. 7, badan- do a mantenere lo starter. Si rileva che il dispositivo pud alimentare indifferentemente una plafoniera a due o a un tubo di potenza com- presa tra 15 e 85 W. Figura 5 wuomaric Figura 6 (quavoduos ov} OLvENWIS OLINOEIO 48 RadioELETTRONICA Lasciare aperto il coperchio per regolare Pj. Mettere sotto tensione il fluorescente, Il relé si deve ecci- tare, e i due elettrodi diventare rossi. Regolare P; per un tempo di riscaldamento dell’ordine di 1,5 s circa. Se il tempo stabilito con la re- golazione ® troppo corto, gli elet- trodi saranno scaldati invano. Si noti che in questo caso non si schia di bruciare i filamenti. Si vedono spesso tubi con gli elettro- di rossi in permanenza (starter in corto circuito). Questo dispositive, molto sem- plice da realizzare per chiunque, vi permettera di far funzionare in modo pitt gradevole i vostri tubi fluorescenti, evitando le famose «esitazioni >» dei tubi al momento dell’accensione. {Con ta colaboraclone a Bletrontque Praique)nv Starter Starter =a i Paro * 1 (Restore | (3 oral atte i Nol caso di un solo tubo: Pmorsetti 3.64 fron sono utilizati Figura 7 Foto 3 RadioELETTRONICA 49AHI | Ay wit NS Declal ogg! chisdendo informa: CORS// QUALIFICAZIONE Boni su uno do\ors| Scio Ra: PROFEBBIOMALE ae Etre le pil grande scuole. PROGHAMNIREONE SU ELABO. Suropeapercoriegondenza, ” RATOR!ELETTRONIGL ~ DISe- Ope? ceae ene Sevla Rasio UATORE” NECEANCS, be fir una’proparazions teonea e GIALE IMPIEGATA DAZIENDA- bratica completa ed approfonay TECNICO D-OFFICINA. MOTOR {irper eserltare comant una pro Bicechat ne Eo We&dbsemodena enccad pre: STENTE,E OREGNATORE EDRE spetive ELENRONIGO BATLOGARA Ben Sevota Radio Eta stuai a Noviny OiSeeNO € wTTORA Save tus rgolando tu stesso la. (NOVA) orate oti coral E al termine d6 Si stud cloporal d'un vero 8 Proprio taboratono professions: fer peroné material che accom. pagnano| grup lle leziont re Eteranno of tus propriet Se vu doctdare megto,apedisi iftapiando che tom i fondo a Questa pagina, ti faremo.avere Sine rigca Gocumentazione a £0 tor Ons! 1 SPECIALIZZAZIONE TECNICA feon materiel ELETIRONEA RADIO TV {NOV hy Unabio Siento" 1elevt Sidr BANCO E NERS TELE WiSiONE A COLom ELETTRO: tua preparazione, ‘Scuola Radio Elettra Via Stellone 5/Ma7 10126 Torino TECNICA = ELETTRONICA INDU: STRIALE =~ AMPUIFICAZIONE STEREO - ALTA FEDELTA (NOW: TA)“ FOTOGRAFIA - ELETTRAU: 10. 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Eccone uno che non Io ha: il segnale di effrazione lo trasmette via radio. na seria analisi del proble- [ ma della protezione antifur- to di un’abitazione mostra che si pud ottenere la massima effi cacia solo dotando ogni accesso, porta o finestra, di un dispositivo rivelatore, molto spesso un sempli- ce contatto. Da qui la soluzione tradizionale: V'installazione di un circuito ad anello che deve colle- gare tutti i contatti all'unita d’al- Iarme. Questo lavoro non soltanto & lungo e laborioso, ma pone enor- mi problemi nel caso di interni redati con cura, dato che @ indi- spensabile un cablaggio quanto mai discreto. Ecco una soluzione pit brillante: sostituire questo anello elettrico con collegamenti radio di debole portata, e quindi tali da non produrre disturbi. Principio generale _ Liidea base @ quella di far agire ‘ogni contatto su un’emittente di ra- diocomando estremamente miniatu- rizzata e pertanto facilmente occul- tabile, e di dotare la centrale d’al- larme di un adatto ricevitore. I trasmettitori in dotazione a cia- scun contatto devono rispondere a criteri ben precisi: Vestetica esige un ingombro il pitt ridotto possi- bile, alimentazione compresa. Que- sto suggerisce il ricorso a pile mi- niatura da 9 volt, e a un circuito stampato delle siesse dimensioni, sul quale non & quindi il caso di sistemare un montaggio molto com- plicato. L’impiego di una pila di capaci- t& molto limitata esige che il tra- smettitore sia molto economo in fatto di energia. Tuttavia occorre prevedere una potenza d’emissione sufficiente per ottenere senza an- tenna una portata di qualche de- cina di metri, il che implica un consumo di qualche decina di mil- liampére. Il solo modo di concilia- re questi due imperativi consiste nel limitare la durata di emissio- ne a qualche secondo dopo I'azio- namento del contatto, e nel garan- tire il ritorno a un consumo qua- si nullo dopo questa emissione, an- che se il contatto resta azionato. E infatti impensabile la disattivazio- ne manuale del contatto che pro- tegge, per esempio, una finestra ogni volta’ che si debba dar aria alla stanza, Si deve infine prevedere un sem- plice dispositivo di controll auto- matic delle condizioni della pila, per evidenti ragioni di comodita Sicurezza della trasmissione Questa sicurezza poggia su due punti essenziali: * assenza di entrate in funzione in- tempestive; dell’entrata in azione in caso di. effrazione. Cid esige un elevato grado di ne del collegamento, e sug- getisce il ricorso a sistemi di_co- dificazione e decodificazione. Tut- 52 RadloELETTRONICAA were aio Figura 1. Schema elettrico del trasmettitore, magnetco 2n 2905 3p 9/10 tavia, se questa soluzione non po- ne problemi per la ricezione, pre- senta seri inconvenienti per quanto riguarda la trasmissione: in effetti le dimensioni previste per emit. tente sono gia appena sufficienti per ospitare un circuito trasmetti- tore semplice, a un transistor, ¢ dotato di componenti di tipo cor- rente. E a questo dobbiamo aggiun- gere il temporizzatore di ritomno in posizione di attesa e il dispositive di controllo della pila. Inoltre & necessario comprimere severamen- te il costo della realizzazione dei trasmettitori, dato il numero talvol- ta elevato delle unita, identiche fra oro, che occorrono ‘per la prote- zione di tutti gli accessi vulnera- bili. Per queste ragioni, e per evitare disturbi sui ricevitori dell'abita- zione, & necessario ripiegare su una trasmissione in onda pura. E quin- di in sede di ricevitore che si deve ottenere la sicurezza voluta. I! prin- cipio al quale si pensa subito & quello dei ricevitori di radioco- mando monocanali a super-reazione (Chiusura del rel mediante il fru- scio della reazione, che scompare allorché viene azionato il trasmet- titore). Dato che simili apparecchi non presentano la sicurezza desi- derata abbiamo riveduto e corretto questo principio, al fine di ottene- re una soluzione vicina, ma che go- desse della sicurezza di un ricevi- tore supereterodina, Schema elettrico del_trasmettitore Lo schema della fig. 1 2 il risul- tato di numerose prove, destinate a conciliare gli imperativi di ridot- to ingombro, basso costo ¢ autono- mia con i principi di funzionamen- to indicati. La messa in tensione dell’appa- recchio & fatta a mezzo di un con- tatto che, contrariamente a quanto si riscontra di solito nei circuiti di rottura, si chiude in caso di tenta- tivo di intrusione. In generale & molto adatta una coppia di contatti magnetici. L’emittente propriamente detta impiega un transistor 2N2905 in montaggio oscillatore a reazione emettitore-collettore. Una resisten- za d’emettitore di 100 9 assicura una potenza adatta. La temporizza- zione della disattivazione automa- tica & ottenuta a mezzo di un mon- taggio quanto meno originale: an- ziché raggiungere direttamente la massa, la resistenza di 47 kM, che provvede alla polarizzazione di ba- se del transistor, si congiunge con un condensatore elettrolitico, che un sistema a diodo e resistenza da 100 kO scarica allorché L’apparec- chio non 2 alimentato. Alla messa in tensione questo condensatore si comporta in cortocircuito, il che permette all’oscillatore di avviarsi e pertanto di trasmettere il segnale. Simultaneamente il Led si accznde sotto l'azione della tensione di emet- titore, consentendo il controllo del- la pila grazie alla sua soglia di con- duzione. A poco a poco la corrente di base del transistor carica Telet- trolitico. Il punto di funzionamento del transistor varia quindi fino al bloccaggio finale, bloccaggio che d rera fintanto che il circuito restera alimentato. Il Led dunque si spe- gne e il consumo si limita ai 90 pA nella resistenza da 100 k®2, che po- trebbe eventualmente essere aumen- tata fino a 1 MQ o pitt (ne sarebbe influenzato solo il tempo di sca- rica). Si noti che & la copia capacita/ corrente di base a fissare la durata dell’emissione, che dunque dipen- de strettamente dal transistor. Allo scopo di sopperire alla dispersione normale dei 8 & prevista la scelta del condensatore nella gamma dei valori che vanno da 2 a 100 uF, secondo la durata desiderata. Si noti, ed 2 importante, che la fre- quenza di emissions slitta di cual- che decina di kHz seguendo 1a ca- rica del condensatore. Cid assicura che nonostante gli sbandamenti del- la sintonia dei trasmettitori e del ricevitore (particolarmente in em- peratura) si ottenga la frequenza esata di entrata in funzione nel corso del ciclo; di qui la sicurezza di funzionamento desiderata, senza ricorso a quarzi costosi e ingom- branti. i > RadioELETTRONICA §9Contatto antifurto senza fill Figura 2. Schema elettrico del ricevitore. anaes si p Schema elettrico del ricevitore Lo schema di fig. 2 mostra che il ricevitore @ un’autentica supere- terodina con media frequenza di 10,7 MHz, che fa uso di un SO42 P come convertitore di frequenza e di un SO41 P come demodulatore FM, fatto che pud sembrare strano dato che Lemittente non & modula- ta, In realtd lo schema & stato cal- colaio in modo di favorire al mas- simo il soffio fra le stazioni, solita- mente soppresso dai circuiti muting © squelch dei ricevitori FM. Que- sto soffio scompare alla ricezione di tuna portante, come nel caso di una “superreazione, ma con una sicu- rezza di funzionamento infinitamen- te pitt grande a causa di caratteri. stiche di stabilita, di sensibilita © di selettivita dovute al concetto su- pereterodina del ricevitore e all'im- piego di un filtro ceramico quale elemento di riferimento. Un rivelatore di soffio a tempo di risposta elevato tiene il relé d’usci ta aperto in assenza di emissione. Cid permette di limitare a 10 mA il consumo in posizione di attesa. Il tempo di risposta introdotto dal condensatore di 47 uF (eventual- mente di pid) impedisce all’appa- recchio di reagire ai parassiti pit vari. Inoltre una eventuale trasmis- sione in fonia sulla stessa frequen- za sar demodulata e interpretata come soffio dal rivelatore, e sara cosi evitata V'entrata in funzione. Un potenziohetro regolabile di 1 MO permette di regolare la sensi- bilita in funzione delle necessita delVutente. Realizzazione pratica La fig. 3 rappresenta il circuito stampaio di ciascun trasmettitore. Il cablaggio, molto serrato, rap- presentato in fig. 4. La bobina di sintonia & ottenuta avvolgendo tre spire di filo smaltato 8/10 su un asse di potenziometro (@ 6 mm). La foto del trasmettitore mostra Vaspetto che si-deve ottenere dopo il montaggio sul circuito stampato. Il circuito stampato della fig. 5 & quello del rigevitore, Dato che com- prende avvolgimenti stampati deve essere riprodotto con precisione. Per il caso che il nostro originale deb- 54 RadioELETTRONICA >Figura 3. Circuito stampato del trasmettitore. Figura 4. Disposizione dei componenti. RE S9/05, Figura 6. Disposizione dei componenti, Tet high 1a 109F | oS vyeas 2ipF oscy Fad 10.7 a Dae ‘a e( V0 : : 2708, peal =Giep Marselerd RadigELETTRONICA 55Contatto antiturto senza fil Foto 3. La piastra ricevente. L'uscita wtilizzazione 2 collegata una centrale dallarme. | . | i i Foto 4. Questi diversi tipi di contatti a chiusura possono servire a comandar» il trasmettitore; comunque preferibile la coppia @ contatti magnetici. ba risentire effetti negativi in sede di stampa precisiamo che la lar- ghezza delle piste degli avvolgi- menti & di 1,20 mm. Questo valo- re deve essere controllato da cia- scun lettore, dato che la qualita di stampa pud variare da un esem- plare all’altro di uno stesso nume- ro della rivista. Grazie all’artificio degli avvolgi- menti stampati il cablaggio secondo lo schema della fig. 6 & semplice come quello di un qualsiasi appa- recchio BF. Per il filtro ceramico non c’ alcun senso da rispettare, ¢ Vorientamento del trasformatore MF é di facile identificazione. At- tenzione, si tratta di un trasforma- tore del tipo da 10,7 MHz (specia- le per FM). I tipi correnti da 455 kHz non sono adatti. Regolazioni Si inizia con la regolazione del ricevitore: il rele deve chiudersi al- la messa in tensione, ed 2 molto improbabile che si apra da solo prima di qualsiasi regolazione. Do- po aver messo il potenziometro di sensibilita allincirca a mezza corsa si agisce, di volta in volta, sui due variabili e sul trasformatore MF per ottenere una decisa apertura del relé, ad antenna estratta, e si_at- tende qualche minuto per assicu- rarsi che non ci siano chiusure in- tempestive (altrimenti riprendete le regolazioni). Ottenuto questo risul- tato passate al trasmettitore, il cui condensatore elettrolitico viene mes- so provvisoriamente in corto cir- cuito per rendere continua Pemis- sione. Mettendovi a un metro circa dal ricevitore agite sul variabile del trasmettitore in modo da far chiu- dere il rel8. Rifinite la regolazione allontanando il trasmettitore, e infi- ne mettete a punto la regolazione del variabile « sintonia » del rice- vitore. Se il trasmettitore non agi- sce sul ricevitore conviene ripren- dere le regolazioni da zero con una nuova posizione del variabile « o- scillatore » del ricevitore. Applica- te lo stesso’ procedimento a tutti i trasmettitori, ma senza alcun ritoc- co del ricevitore, tranne il caso di una assoluta necesita. 56 RadicELETTRONICA rege ERE I EP OEIl caso pitt semplice d’impiego & senz‘altro quello di un appartamen- to. 0 di un villino di piccole dimen- sioni. In questa situazione @ suffi ciente montare un trasmettitore ac- canto a ogni contatto e collegare il ricevitore a una qualsiasi centrale Wallarme. La compatibilita & asst curata dal relé di uscita 4 RT del evitore, del quale un solo con- tatto di lavoro ® cablato sul nostro circuito stampa‘o, ma gli altri sono previsti in modo che possano es- sere collegati alla morsettiera se- condo le necessit’ del singolo uten- te. Occorre prevedere un’alimenta- zione che presenti un’autonomia sufficiente (batteria d’auto o pile in tampone), dati i 10 mA richiesti in permanenza dal ricevitore. Nel caso di un’abitazione di va ste dimensioni pud risultare insuf- ficiente la portata deliberatamente limitata dei trasmettitori. Si posso- ‘no allora contemplare diverse so- luzioni: © impiego di antenne collegate con Vemettitore o con il collettore dei 2N2905 d’emissione (soluzione poco estetica e con rischi di di- sturbi estern * impiego di pitt ricevitori (per esempio uno per piano) colle- gati in parallelo a livello del contatto del loro rel d’uscita; * installazione di « ritrasmettito- ri», ognuno composto di un ri- cevitore con la sua alimentazio- ne e di un trasmettitore. In pratica quando il ricevitore riceve un ordine di attivazione, an- che breve, la chiusura del suo rele alimenta il trasmettitore che, nel periodo di durata del suo ciclo, «autoalimenta » il ricevitore, asi curando cos una trasmissione di durata normale. Una giudiziosa di- sposizione di uno o pid ritrasmet- titori in rapporto con Ia centrale consente la copertura dei locali pit vast. In tutti i casi il comportamento del sistema d’allarme completo determinato dalle caratteristiche della centrale comandata dal rice- Vitore. Occorre tuttavia rilevare queste particolarita, dovute all’ piego di trasmettitori temporizzat n 2) 3) Componenti trasmettitore RESISTENZE 127 © (rosso, viola, nero) 1100 0 (marrone, nero, marrone) 1x 680 9 (blu, grigio, marrone) 1x47 kO (giallo, viola, arancio) 1x 100 kA (marrone, nero, giallo) CONDENSATORI 1x15 pF 1x4/20 pF variabile 1xInF 1x 22.100 uF (v. testo) ‘SEMICONDUTTORI 1x2N2905 1x 1N4148 DIVERS! 1 Led 1 attacco per pila 9V 1 circuito stampato Filo smaltato 8/10 Componenti ricevitore RESISTENZE 1,270 0 (rosso, viola, parton) 1x 330 9 (arancio, arancio, marrone) 1x 8,2 kO (grigio, rosso, rosso) anche se la centrale d’allarme presenta solo una breve tempo- Fizzazione alla messa in tensio- ne & possibile prendersela cal- ma per uscire, a condizione che si apra la porta prima di met- tere la centrale in tensione e che si lasei procedere normal- mente la temporizzazione; dato che il rel del ricevitore si chiude per brevissimo tempo alla messa in tensione, se la cen- trale d'allarme non dispone di temporizzazione d’avviamento coccorre prevedere una messa in servizio in due tempi: prima il ricevitore ¢ quindi la centrale; anche se la centrale 2 un appa- recchio semplice a rottura d’a- nello Vapertura di un accesso non impedisce all’allarme di suo- nare di nuovo se viene solleci tato un altro ingresso. Infatti il ricevitore torna in attesa dopo ogni allarme e i trasmettitori so- no indipendenti !’uno dall’altro. 1x 39 kA (arancio, bianco, arancio) 1x 1M. trimmer 2x12 k@ (matrone, rosso, arancio) ‘CONDENSATORI 1x47 pF 2x10 pF 3x27 pF 1x33 pF 1x47 oF 24/20 pF var, 1x 330 pF 1x1 nF 1x10 nF 2x22 nF 1x01 pF 1x10 pF 1x47 uF/16V el 1x 100 F/16 V el ‘SEMICONDUTTORI 1x SOMP Siemens 1x $042P Siemens 1x TBA221B 2x 1N4148, 1xBC318 1x 2NI711 DIVERSI 1 trasformatore MF 10,7 MHz (TOKO © equivalente) 10x10 mm 1 filtro ceram. SFE 10,7 MA Stettner Trelé 12 V 4RT 1 circuito stampato 1 antenna telescopica Alimentazione 12V 10 mA-+relé Questo sistema rappresenia un approccio diverso al problema del- la protezione periferica delle abita- Zioni. Evitandy quulsiasi cublaggio antiestetico e scomodo permette una installazione rapida ¢ di protezione efficace e flessibile. Infatti nulla im- pedisce di far agire su un tresmet titore separato qualsiasi contatto a chiusura, azionato da una tempe- ratura, da un livello di liquide 0 da qualsiasi altro fenomeno fisico, op- pure da un semplice pulsante di emergenza, Si pud addirittura mon- tare un trasmettitore in un'auto parcheggiata nei pressi. Non c® da temere alcun pericolo di funzionamento intempestive se si sceglie con giudizio Ia frequenza in funzione dell’ambiente radioclettri- co locale. Si pud fare la scelta fra i 72 MHz (telecomandi) e i margini della banda FM. In ogni mcdo il principio stesso dell’apparecchiatu- ra descritta evita quasi del tutto il rischio di disturbi, RadioELETTRONICA 57Col cucu piace di piv | nosce certamente il vecchio, /caro orologio a pendolo che segnala ora con il melodioso can- to del cucit. Il simpatico uccellino ripete il suo verso tante volte quan- te sono le ore indicate dalle lan- cette. Grazie all’elettronica si pud ottenere questo risultato apportan- do qualche modifica a un orologio del tipo classico. La realizzazione descritta in questo articolo procure ra anche un po’ di romanticismo e di poesia agli amici lettori, dimo- strando come, grazie all’elettronica, sia possibile trovare soluzioni nuo- ve anche per i problemi apparente- mente pit singolari. Ogni volta (fig. 1) che Vorologio indica un numero intero di ore, al- lorché, in altre parole, la Jancetta dei minuti si trova davanti al «12» del quadrante, il dispositivo elettro- nico installato fara sentire il suono del « cucti » per un numero di vol te corrispondente all’ora indicata II principio elettronico fondamen- tale si pud quindi scomporre in due parti distinte: — Vindividuazione dell’ora — Ia logica del conteggio. 58 RadioELETTRONICA‘azera— Figura 1 moe savin Fplicaoe | en tnicase Pt ust Floto oss Tanase ‘ansan mull be ‘ampil ‘dal Individuazione dell’ora E molto semplice: si tratta di in- dividuare il passaggio della lancet- ta deivminuti sul « 12» del qua- drante. Questa individuazione si effettua a mezzo di un dispositive ottico classico, vale a dire I'interru- zione di una radiazione infrarossa emessa da un diodo infrarosso e ri- cevuta da un fototransistor. E evidente che questa sempli t& df'individuazione avra come con- seguenza la realizzazione di un si- stema il cui compito consista nel- Vincrementare di un’unita il nu- mero di « cucii » emesso, e questo ciascun passaggio della lancetta dei minuti sul « 12». Logica del conteggio E’ essenzialmente costituita da due contatori-divisori per 12 dei quali uno & I’« indicatore » ¢ l'altro il « contatore ». L'indicatore avan- za di un'uniti a ogni ora, Il conta- tore che si trova a 1 in stato di riposo avanzera passo passo al mo- mento del funzionamento della suo- neria e si fermerd allorché si tro- veri a coincidere con Vindicatore. Questo torna « naturalmente » in posizione 1 allorché raggiunge la posizione 12, e cosi via. Quanto al contatore, una volta che la lancet- ta dei minuti ha lasciato 1a zona di individuazione viene rimesso a ze- ro (la chiameremo posizione 1 per comodita di spiegazione). Si pone perd un problema: infat- ti quando Vindicatore si trova in posizione 1 & bene, dato che il con: tatore in riposo si trova anch’esso su questa posizione, sopprimere mo- mentaneamente il controllo del si- stema di raffronto della posizione dei due contatori durante il primo doppio suono del « cucii ». Cosi pu- re non si dovr& conteggiare questo primo « cucit ». Un dispositive di sequenza pilo- tato da oscillazioni di comando fa apparire in successione, al livello delle proprie uscite, un ‘primo suo- no, un secondo suono e un silenzio per ciascun « cucit ». Il dispositivo - si trova bloccato al momento op- portuno. I due suoni comandati dal dispo- sitivo di sequenza sono prodotti da oscillazioni di BF, amplificate ¢ in- dirizzate verso un altoparlante. Sa- ra, beninteso, possibile far avanza- re artificialmente V'indicatore a mez- zo di un comando manuale, il cui compito & quello di mettere la suo- neria all’ora giusta. Il funzionamento elettronico Dato che un orologio del genere 2 installato in un posto fisso del lo- cale @ evidente che lenergia neces- saria al funzionamento del_com- plesso pud essere prelevata dalla re- te. L’slimentazione quindi classica € ormai ben nota (fig. 2): un trasfor- matore e un ponte raddrizzatore, con montaggio a ponte di Wheat- stone, seguito da un primo conden- p> RadioELETTRONICA 59Orologlo a cuct Figura 2 Trastormatore v m0 / 12V fea ‘TENSION! E CONSUMI (misure fatto con Tester da 20.000 9/V) Bloeco delralimentazione 25 155 00 [34280 Funzionamento senza suoneria 105 115 92 48 [130 110 100 95 ‘Durante it su0no ‘9510 7.8 47 | 150 150 145 95 Var TA satore di filtro C,. Il condensatore C; montato direttamente sul secon- dario del trasformatore ha il com- pito di eliminare eventuali tensioni parassite convogliate dalla rete. I transistor NPN Ty, montato come regolatore di tensione pilotato dal diodo zener Z:, fornisce, sul pro- prio emettitore, una tensione di 9 V. Il transistor T2, anch’esso mon- tato come regolatore di tensione, fornisce, dal canto suo, una tensio- ne di 5 V. In definitiva si trovano quini disponibiliall'uscita dell’afimenta- zione due tensioni continue: 9 V per l’amplificazione del suono, ¢ 5 Yalimentazione dei diversi Per quanto la maggior parte dei circuiti integrati utilizzati sia del ti- po MOS, che accetterebbe fino a 18 V di tensione d’alimentazione, la tensione di 5 V rimane necessa- ria, dato I'impiego di tre circuiti in- tegrati TTL. Per ragioni di sempli- ficazione e di collegamento fra i va- ri circuiti abbiamo adottato unica tensione di 5 V. T condensatori C; e Cs sono capa- cita di filtro La tavola della fig. 2 indica le tensioni e i consumi nei vari punti entazione. Si noti che an- che a riposo esiste un certo consu- mo: questo si spiega con la presen- za di cireuiti integrati TTL, che so- no relativamente ingordi. Tuttavia il complesso resta entro limiti accet- tabili quanto a consumo, dato che il dispositivo preleva dalla rete solo la modesta potenza di 1,5 W. Indicatore di mancata alimentazione rete Tenuto conto della logica di fun- zionamento @ evidente che la corri- spondenza del numero di suoni emesso allo scoccare di ogni ora re- sta assicurata solo se il dispositive timane alimentato in permanenza. Cio’, a seguito di un‘interruzione, sia pure breve, della corrente, tutto il principio di conteggio sarebbe to- talmente turbato se non si prendes- sero precauzioni speciali. E per que- sto che sono presenti i transistor Tie Ts Al momento della messa in ten- sione dell’alimentazione, si stabi sce immediatamente una tensione U; sul collettore di T:. Questa ten- sione ha come conseguenza V’ali- mentazione di un diodo elettrotu- minescente (Led) da parte di Rs € Ja saturazione di T, da parte di Re. Da cid deriva che il potenziale del- la base di T, & praticamente nullo e che non si trova disponibile alcuna tensione a valle di T;: Valimenta- zione si trova cosi in posizione di blocco. E la posizione che assume- rebbe quando la corrente fosse di nuovo disponibile dopo un’interru- zione. Questa posizione & cosi se- gnalata dall’accensione del Led vi sibile sul frontale della cassa del- Vorologio. Per sbloccare il dispositivo basta premere per un momento il pulsan- te BPi, chiuso in stato di riposo. In questo momento Ia base di T; si fis- sa al potenziale del diodo zener Zi, e compare all’emettitore di T; una tensione di 9 V. Di conseguenza il transistor Ts, in precedenza blocca- to, si satura grazie alla corrente di base inviata da Rs; cosi pure il po- tenziale del collettore di Ts diventa nullo ¢ il Led si spegne. Infine Ts si blocca definitivamente, in modo che l’alimentazione rimane anche quando, dopo qualche decimo di secondo, BP; viene rilasciato. Il si- stema viene sbloccato e si ha auto- mantenimento dell’alimentazione fi- no a un’altra interruzione della cor- p> rente. 60 RadioELETTRONICAOrologio a cuci Per battere il tempo Un diodo infrarosso CQY36 0 CQY37 2 fissato sul quadrante del- Vorologio allaltezza della cifra « 12 », Di fronte a questo diodo un fototransistor BPW17 riceve in per- manenza la radiazione infrarossa emessa dal diodo. Questa radiazione 2 invisibile all’occhio, anche nel- Voscuriti. Inoltre & assai debole, da- ta la breve distanza che esiste fra diodo infrarosso ¢ il fototransistor (una decina di millimetri). Tl consu- mo di questo diodo & minimo, del- Vordine di 12 mA. La base di Ts, collegata all’emettitore del fototran’ sistor, si trova quindi a un pote: ziale sufficiente alla sua saturazi ne e, quindi, con tensione di col- lettore nulla. Di conseguenza il vello logico disponibile _all’uscita della porta NAND II di Ch, in montaggio invertente, nullo dato che le porte NAND Te II di Cl, producono di fatto una doppia in- versione. Al momento in cui la lancetta dei ‘minuti taglia la barriera infrarossa, Ts si blocea ¢ il livello logico al punto C del circuito diventa ugua- Je a 1. La durata di questo livello logico 1 & funzione della larghezza della lancetta. Nell’esempio descrit- to in questo articolo la lancetta & larga da 4 a 5 millimetri circa; ne deriva una durata di individuazio- ne superiore al minuto, pid che suf- ficiente per consentire al dispositi- vo di « suonare » per esempio do- dici volte, Il pulsante BPs, aperto in stato di riposo, permette di bloccare Ts e di simulare artificialmente il pas- saggio della lancetta dei minuti sul «12» del quadrante. Si indovina facilmente che questo pulsante ser- vira, come vedremo in seguito, per la messa a punto dell’ora della suoneria. 1 condensatori Cs e Cy hanno il compito di far salire 0 scendere regolarmente il potenziale del collettore di T; al momento del- la commutazione. Infatti la lancet- ta dei minuti avanza in pratica con piccoli spostamenti, al ritmo delle oscillazioni meccaniche del sistema di orologeria. La presenza delle due capacit& evita quindi qualsiasi eventuale per- turbazione al momento dell’indivi- duazione dell'ora. L’indicatore E in certo modo il programma- tore (Cl«) del sistema: il contatore impiegato & un divisore per 12 di tecnologia TTL. Non esiste in tec- nologia MOS. La sua piedinatura e il suo funzionamento sono descritti in fig. 4. Quando la lancetta dei minuti dell’orologio arriva all’altezza della zona di individuazione si verifica quel che abbiamo visto al paragrafo precedente: il livello logico di C passa a 1 e rimane a questo livello fintanto che la barriera infrarossa resta tagliata. Questo livello 1 & trasmesso all’ingresso di un mono stabile costituito da due porte NOR Te Il di Cla, Non 2 forse inutile rammentare il funzionamento questo tipo di circuito di commu- tazione. In riposo l’ingresso 1 e Vuscita 4 del monostabile si trova- no simultaneamente al livello lo- gico 0. L’uscita 3 e gli ingressi riv. niti 5 e 6 sono quindi al livello 1. La capacita Cs si trova scarica. Al- la comparsa del livello 1 sull'ingres- so 1, Puscita 3 passa al livello lo- gico 0, il che ha per conseguenza immediata il passaggio a 0 degli in- gressi 5 ¢ 6, dato che Cs si trova all'inizio della carica, Cosi pure Vuscita 4 passa al livello logico 1; il fatto che anche lingresso 2 passi a questo livello non cambia nulla in merito al livello dell'uscita 3 (ve- di tabella di funzionamento di una porta NOR). In seguito Cs continua a caricarsi e giunge un momento nel quale gli ingressi 5 e 6 passano al livello 1, da cui il ritorno al li vello 0 dell’uscita 4. In definitiva a permanenza del livello 1 nel pun- to D dello schema ha una durata proporzionale al prodotto Ris x Ce. Nell’esempio dato, questa durata & dell’ordine di 2 0 3 decimi di se- condo. Infine allorché il punto C torna al livello 0, vale a dire quan- do Ia lancetta dei minuti lascia la zona di individuazione, Vuscita 3 torna al suo livello originario 1, il che permette alla capacit& Cy di sca- ricarsi. II circuito si trova nuova- mente in posizione di riposo fino al- Vora successiva. Fintanto che I'usei- ta D & a livello O il transistor Ty si trova bloccato e il suo collettore, come pure l'ingresso 14 del conta- tore, sono « aperti ». Ora si sa che se un ingresso di un circuito inte- grato a tecnologia TTL si trova aperto, assume invariabilmente il livello logico 1. Quando il livello in D passa a 1, Ty si satura e l'ingres so 14 di Cls commuta immediata- mente, a livello 0, con avanzamento di un’unit& del contatore, i cui in- gressi 6 e 7 (reset) sono sempre te- nuti a livello logico 0. Quindi il contatore stesso non @ mai rimesso a zero da un comando esterno. In sostanza ogni volta che la lancetta dei minuti dell’orologio arriva nel- la zona di individuazione, l'indica- tore avanza di un passo'e le sue quattro uscite A B C D cambiano stato come indicato nella tabella di funzionamento della fig. 4. Il tran- sistor Ts, come tutti gli altri colle gati tra'una logica MOS e una TTL, ha il compito di amplificato- re. Infatti si sa che un’uscita di un circuito integrato MOS non di- spone di potenza adeguata per ali- mentare un ingresso TTL. Al con- trario & evidente che un’uscita TTL 2 perfettamente in grado di alimen- tare un ingresso MOS I_contatore Anch’esso (CIs), come I'indicato- re, @ costituito da un CI SN7492, divisore per 12. Fintanto che il Ii vello logico di C & uguale a 0 il transistor Ts si trova bloccato e gli ingressi 6 e 7 del contatore sono a livello logico 1. La posizione del contatore a riposo & quindi lo zero (©, 0, 0, 0) che in tutto il corso del- le spiegazioni che seguono chiame- remo posizione 1. Al contrario quando Ja Iancetta dei minuti si trova nella zona di individuazione, Ts si satura e si ha, per conseguen- za, un passaggio a livello 0 degli ingressi 6 7 del contatore. Quin- di il contatore stesso pud avanzare solo durante il tempo nel quale il livello di C2 uguale a 1. Trascor- so questo periodo, non soltanto il contatore & bloccato, ma resta te- nuto in posizione 1. Senza entrare nei particolari del comando di avan- 62 RadioELETTRONICAzamento di questo contatore, che vedremo nei paragrafi, suscessivi, si pud notare che essa avanza di una « tacca » allinizio di ogni « cu- cit » (tranne il primo), Il conteggio si arresta quando Ia posizione del contatcre raggiunge quella dell’in- dicatore, ‘Comparazione della posizione dei due contatori ~Ta comparazione € effettuata con Vimpiego di quattro porte «OR Bee ai msl ciectin saan to & usato molto di rado. La fig. 4 mostra il funzionamento di questo tipo di porta. Cosi quando si col- legano i due ingressi di una porta similé alle uscite A, rispettivamente, dell'indicatore e del contatore, la uscita della porta presenter’: — il livello logico 0 se le uscite A sono alllo stesso livello — il livello logico 1 se i livelli so- no diversi. Le altre tre porte di Cly sono collegate nello stesso modo alle uscite B, Ce D dell’indicatore ¢ del contatore. Infine le uscite di tutte queste porte « OR esclusivo » confluiscono in un punto comune G tramite i diodi D;- Ds. Essendo questo punto l’ingresso di una por- ta MOS, la resistenza Ru & neces- saria per mantenere a livello logico Figura 4 Ingrosso a Dingresso nc“ a Ingresso 8 Fes Uscite 0 T'ingresso stesso, allorché sui ca todi dei diodi non si ha alcun li- vello logico 1. In definitiva il punto G presen- tera il livello: — 1 allorché le posizioni dell'indi- catore e del contatore saranno diverse. — 0 allorché le posizioni saranno identiche. IL sequenziatore 1 dispositivo di sequenza (Cl) 2 costituito da en contatore deci male. E di tecnologia TTL ed esi ste anche il suo equivalente in C. MOS con piedinatura identica. Nel- Vesemplare descritto in questo arti- colo 'autore non ha fatto ricorso all’omologo MOS in quanto non & ancora disponibile presso tutti i fornitori. Utilizzando l'ingresso EA (piedino 14), con l'uscita EB (pie- dino 1) collegata all’uscita A del primo circuito di commutazione, questo contatore SN7490 funziona da divisore per 10. Nella presente applicazione i piedini 2 e 3 (reset) sono stati collegeti alle uscite A e B (12 e 9). Quindi funziona da di- visore per 3 ¢ pud occupare una p sw 7480 Conttore evsore per 10 (TTL rae on 780 an Sree tenes weakens Cateounent A nresse Tee inwioge Stlingesce A impinge del noresso A ofele fs) > |tmaeemmpo Te Te [a mean 1 poset o}ijolo 5 ofojrlo 3 ml fo ped eee ofifoli} 6 ac]ofal ifr} a fe 1 Tfofofol SEfafs ofa} =k 2 rfolols| ¢ sc]ofifofs} 3 ryofsfo] 5 sElof iS fal aErs] (Pednaura idence «aust do! CO 430 oat opi s [ajeeys s Pajels fol 0 Toft co ono co 4001 oo at 4 pone + OF astute» a de heres! (MOS) Aponte NOR a 2 ingest 4 poe NAND a 2 nares RadigELETTRONICA 63Orologlo a cucd delle tre posizioni seguenti: — livello 1 su A (0 su B): sara il 1° suono del « cucd »; — livello 1 su B (0 su A): sara il secondo suono del « cuci »; — livello 0 su A e B: sara la nota di silenzio ¢ anche la posizione di riposo del sequenziatore. Le uscite A e B sono collegate agli ingressi di una porta NOR (III) di Cl, la cui uscita presenta un livello logico 1 ogni volta che il di- spositivo di sequenza si trova in posizione di riposo. Per contro quando il dispositivo avvia un ci- clo, Vuscita P di questa porta passa a livello logico 0, che si trova colle- gata all’ingresso di un monostabile costituito dalle porte NAND III e IV di Ch, il cui funzionamento & identico, ma inverso, a quello di un circuito dello stesso tipo formato mediante porte NOR (vedi il para- grafo « indicatore »), Di conseguenza ogni volta che il sequenziatore avvia un ciclo com- pare, per un brevissimo istante (pro- porzionale a Rix Cs, qualche mil- lisecondo), i livello logico 0 al punto Q ‘del circuito, Negli altri casi questo livello & uguale a 1. L'uscita Q di questo monostabile & collegata ad uno degli ingressi di una porta NOR III di Cl; mentre Valtro ingresso & collegato al punto D. Esaminando la tabella della ve- rita di una porta NOR, se ne de- duce quanto segue: 1° D @ a livello 0 (2 il caso pit frequente). L’impulso a livello lo- gico 0 emesso da Q si trova al- Tuscita N della porta NOR sotto forma di impulso positivo, che, per inversione dovuta al transistor Ts, fa avanzare di un’uniti il conta. tore Cls. 2° Dé a livello 1 (2 un caso par- ticolare che si verifica durante 2 © 3 decimi di secondo al momento in cui la lancetta dei minuti entra nella zona di individuazione), L’impulso, a livello logico 0, emesso da Q si ritrova, allo stesso livello, sull’uscita R; di conseguen- za il contatore non dari un incre- ‘mento di una unit allorché partira il primo « cuci », Questa disposizione & necessaria per ottenere la coincidenza fra indi- catore € contatore. Sarebbe stata inutile se in luogo di un contatore- divisore per 12 si fosse potuto in- stallare un contatore-divisore per 13, della cui posizione 0 ci si sa- rebbe potuti servire come posizione di riposo. Il dispositivo di sequenza & pilo- tato da un oscillatore formato dalle porte NAND lil e IV di Cly, del quale ricordiamo in breve il fun- zionamento. Quando V'ingresso 13 2 a livello logico 0 Vuscita 10 & ugualmente a livello 0: Voscillatore ® bloccato. Alla comparsa di un li- vello logico 1 in K, Voscillatore en- tra in funzione e si trova disponi- bile in L una successione di livelli 0, 1, 0 € cosi via. Questi livelli so- no invertiti da Ts e fanno avanzare il sequenziatore. Il periodo delle oscillazioni ® proporzionale a (Ra-+ P,). La resistenza variabile Pi per- mette di ottenere il ritmo voluto. Il comando dell’oscillatore dipen- de della porta NAND I di Ch. Quando if livello di uno dei suoi ingressi J & uguale a 1 Tuscita K presenta il livello: — 0 se il sequenziatore occupa la sua posizione di riposo: esso & dunque bloccato. — 1 se il sequenziatore occupa una posizione diversa. In que- sto caso termina il suo ciclo e si blocea non appena lo con- clude, Per contro quando il livello J nullo, Puscita K resta sempre ugua- Ie a'le il sequenziatore avanza senza essere arrestato da una parti- colare posizione di P e quindi del- le uscite Ae B. Infine il livello di J dipende es- so stesso dal livello dell’ingresso 6 della porta NAND II di Cl, e dai livelli De G. Tl funzionamento del complesso 2 il seguente. 1°) E Puna (& il caso pitt speciale) Quando la lancetta arriva nella zona di individuazione, e durante tutto questo periodo, il livello di € resta uguale a 1 ¢ il livello D diventa uguale a 1 ma per un bre- vissimo momento. Dato che indicatore contatore sono evidentemente entrambi in po- sizione 1, il livello G & nullo @ il caso della coincidenza). Ma a cau- sa di una breve comparsa del livel- Jo 1 su D, Vuscita H della porta NOR IV di Ch: passa a livello lo- gico 0, I a livello logico 1. Di conseguenza J presenta il livello lo- gico 0, e questo permette V’avvio del dispositivo di sequenza. Qual- che decimo di secondo pid tardi il livello di D torna nullo, quello di H diventa uguale a 1, quello di I diviene nullo e J presenta il livel- To logico 1. Il sequenziatore con- clude il suo unico ciclo e si blocca. 1] « cucit » si verifica una volta, il che & normale dato che Vorologio indica sempre I’una. In seguito Ia lancetta lascia a zona di individuazione e C torna al livello logico 0, il che non cam- bia nulla per il livello di J. 2°) Sono le due (La situazione & identica per le ore successive) Questa volta l'indicatore si mette in posizione 2. All'inizio del pas- saggio della lancetta nella zona di individuazione il primo « cucd » awviene nelle stesse circostanze di sopra, con la sola differenza che la breve comparsa del livello logi- co 1 in D é divenuta inutile, dato che in un primo momento non c’e coincidenza fra indicatore e conta- tore. Ma questa comparsa del livel- Jo logico in D avviene comunque (& d’altro canto necessaria per evi- tare il conteggio in occasione del primo suono) senza mutare il risul- tato logico del funzionamento. Il livello di J resta dunque uguale a O alla fine del primo « cuct ». Non appena parte il secondo « cucit» il contatore avanza di un’uni#’ e que- sta volta c’é coincidenza con la po- sizione dell’indicatore, e, di conse- guenza, il livello di J diventa ugua- Ie a 1. Il sequenziatore termina il suo ciclo e si blocca. Il canto Jel « cucit » si & verificato dunque due volte. Le fig. 5 e 6 riprendono il funzionamento del complesso indi- cando il livello logico dei vari pun- ti del circuito. La produzione dei due toni 1 livelli delle uscite A e B del di spositivo di sequenza sono inverti 64. RadioELETTRONICAdalle porte NOR I e II di Ch. Le uscite di queste porte sono collega- te a due multivibratori formati da 4 porte NOR (CIs). Questi entrano in oscillazione quando le entrate 8 e/o 1 sono a livello logico 0, Il pe: iodo delle oscillazioni ottenute & proporzionale ai prodotti: — (Ru +P) x Cis per il primo tono. — (Rux Ps) x Cy per il secondo tono. Le resistenze variabili Pr e Ps permetiono di calibrare questi oscil- latori sulle frequenze musicali de- siderate (dell’ordine del kilohertz). ‘Nel paragrafo «regolazioni e mes- sa a punto» vedremo il metodo che permette di accordare i due toni per ottenere un realistico « cucit », L’amplificazione Il transistor (PNP) Tw serve da preamplificatore. I segnali, casi am- plificat,, giungono alla base di un transistor (NPN) Ty, alimentato a 9 V. Infine un transistor di media potenza (PNP) Ty: ha la base ali- mentata da una frazione (che si pud dosare a volonta mediante la resi- stenza variabile P,) della tensione di collettore di Tn. Il circuito di collettore di Tiz 8 collegato ¢ un al- toparlante che pud essere escluso grazie all’interruttore I; un partico- Tare che pud risultare interessante, soprattutto di notte. > Figura 5 Insiestore su 12 PO eN (NOR! o-plat 2060 (NOR am Passagglo della as ‘minut ut fototransi (i minut) osclar | indicators su © indiestore wu @ a IU contatore ovb contre 1 eontatore pub contare[egrtatore ‘oincidonza ‘Non coincice Ton roid contatrprnceatore ontatore indiestore | _— come we6s0.NnRp Fk tel” Hu Jalecousn) | Leche Jellanont EMRE O azionl KJ 600) scillzion! bloceate | broceate Mel i . Tee svoneria suone : [hoe t / : Hl 1 primo «cued » non & conteggiato dal conttore (reste 1) sella " \ contatore « conta» al (del secondo «cued «( Pos, rosie wv exci [ROO ‘adic. | ont, autorizzate POSie ‘Oroiogio ‘Suono caltenuto Niente Figura 6 Adesive cotorato (nascheratara sal dispositive otico) Niente 12x cued Ya aia arise pease cae | oe | 7 Rte ooo } | 0 | + | mete y ales ere LE | SAY | cite tess» — ena L . > | 2xcuce “0 ey eure re Ewreuto stampa ; {, By Vee EY sere [2 0 | 1 | niente [ ] [ tanceta oti Lancetta del second RadloELETTRONICA 65Orolegio a cuci Foto 3. I! modulo di alimentazione utiliza un altro circuito stampato, 66 RadioELETTRONICARealizzazione pratica L’orologio @ classico, del tipo che si pud trovare nei grandi ma- gazzini o che si possiede gid. Pud essere a quarzo o semplicemente elettrico; al limite pud bastare un orologio’ interamente _meccanico. Quello che illustra Ja realizzazione presentata qui funziona elettrica- ‘mente con una pila da 1,5 V. I! suo funzionamento & del tutto indipen- dente dal sistema elettronico ‘de- scritto nelle pagine precedenti. Non si ® ritenuto utile prevedere una alimentazione a rete, per prolunga- te ad esempio la durata della pila. Questo sistema sarebbe poco con- veniente, dato che la piccola pila da 1,5 V ha una durata di funzio- namento che supera abbondante- mente I’anno, Pud essere invece in- teressante, quando si sceglie Yoro- logio, prevedere la possibilita di si- stemare il complesso elettronico sul lato posteriore, come mostrano fo- toe disegni, Tl montaggio del dispositivo ottico di individuazione dell’ora B evidente che non 2 il caso di compiere un collegamento materia- le o meccanico fra la corsa della lancetta dei minuti ¢ la sezione elettronica: una sistemazione del genere rischierebbe notevolmente di frenare Ja Iancetta a un certo mo- mento. Resta quindi il mezzo pit semplice e, in ultima analisi, pit fidato: quello ottico-lettrico ‘sotto forma di radiazione infrarossa ta- sliata dal transito della lancetta dei minuti sul « 12 » del quadrante. In ogni orologio si trovano, pren- dendo come riferimento il quadran- te, prima il piano di rotazione della Iancetta delle ore, poi quello della lancetta dei minuti ¢ infine, in certi casi, quello della lancetta dei se- condi. Dato che per definizione Ja lan- cetta pit lunga @ quella che fa un giro ogni ora l'individuazione del- Tora non presenta alcun particola- re problema. Tuttavia pud risultare 3 a 2 z RE 64/05, Figura 7 Figura 8 de zo " + TH 3 RZ Fr us gt RS ) re ® ~- =f ime 2 st t > ° & & > RadioELETTRONICA 67Orologlo a cucd D utile, in alcuni orologi, tagliare di qualche millimetro Ja lancetta dei secondi. Alaltezza del «12> del qua- drante 2 stato praticato un foro del diametro di 2 millimetri, per Vin- stallazione del diodo infrarosso, fis- sato su un mini-circuito stampato. Un secondo mini-circuito stampato, identico al primo, regge il fototran- sistor, Una vite in materia plastica del diametro di 3 millimetri con distanziatore ¢ che passa attraverso un foro praticato anch’esso nel qua- drante, tiene i due circuiti stampa- ti nella posizione indicata in fig. 6. Si noti che il fototransistor « guar- da» verso il quadrante; questa di- sposizione evita un’eventuale solle- citazione proveniente da una fonte luminosa esterna. Inoltre la parete posteriore del minicircuito stampa- to che regge il fototransistor & sta- ta rivestita di vernice nera opaca. Infine per mascherare il tutto & sta- to fissato sul plexiglas che copre il quadrante un adesivo colorato lar- go qualche millimetro. Montaggio dei componenti I circuiti stampati sono rappre- sentati in scala 1 : 1 nelle fig. 7 8. Come al solito per il montaggio dei componenti (fig. 9 e 10) si deve fare attenzione all’orientamento dei vari componenti polarizzati, Il Led viene saldato dal Iato ramato, ma solo in sede di montaggio finale, per poterlo posizionare bene quan- to a lunghezza degli elettrodi. In- fatti il Led sbocca sulla faccia an- teriore della casa dell’orologio. Cost pure si raccomanda di pro- cedere con la massima cura alla sal- datura dei circuiti integrati. Per non riscaldarli eccessivamente si saldi dapprima il piedino 1 di tutti i cir- cuiti integrati, poi si passi ai piedi- ni 2 cosi via. L'ideale satebbe montare i circuiti integrati su zoc- colo, = Punto importante & ill riconosci- mento delle polarita del fototran- sistor e del diodo infrarosso. La fig. 10 mostra il riferimento di que- sti componenti, Dopo averlo effet- tuato, la miglior soluzione per evi- tare qualsiasi errore di collegamen- to 2 quella di usare cavetto flessi- Figura 9 Loaica RE 55/05 68 RadloELETTRONICAuoyzewowny _ AB* AS+ e Figura 10 eweuedouy RadloELETTRONICA 69 {014 eweweju 1p owund) porno edd = 0 == Sharad LHd ula i ioisisuenoroy) 2b mae eumeuiperg soysisueniciog ‘8802811 ‘euomnous ' rea (oss01 o1uowseyu 1p owund) ‘s20n81100Orologlo a cucit Figura 11 Veduta posteriore Veduta di profilo bile con isolante, i cui colori saran- no accuratamente annotati sul pia- no di montaggio. I vari ponticel possono essere realizzati con filo di ame stagnato senza isolante. Le di- verse resistenze variabili saranno montate tutte con il cursore in po- sizione mediana. Tl montaggio Per evidenti ragioni estetiche & preferibile non forare la cassa del- Vorologi Ie & quella di incollare sul lato i temo e non visibile dell'orologio pezzi di compensato o di bakelite dopo avere montato viti nei punti Foto 4. It piccolo altoparlanie 2 montato 70 RadioELETTRONICAopportuni. La fig. 11 indica un pos- sibile modo di realizzazione. La stessa tecnica @ stata adottata per fissare il trasformatore e 'altopar- lante. A questo proposito @ bene osservare che devono essere fatti con molta cura i fori concentrici al- Valtezza dell’altoparlante, che sono owviamente visibili dal lato anterio- re dell’orologio. Per ultimi, fissate i due pulsanti BP, e BP: e I'interruttore I, ricor- dando che uno dei due pulsanti @ chiuso a riposo mentre l'altro aperto a riposo; quindi non biso- gna invertirli. Si pud dare un ultimo tocco al montaggio finale applicando una la- stra di plexiglas che copra, comple- tamente il lato posteriore della cas- sa. Questa lastra pud essere forata in corrispondenza delle resistenze variabili; i fori, del diametro di 4/0 5 millimetri, permetteranno la regolazione senza bisogno di smon- tare la piastra, Allg messa in tensione il Led ‘rosso si deve accendere, indicando il blocco dell’alimentazione. Agen- do su BP;, il Led si spegne e il com- plesso del circuito elettronico si trova in tensione. Ci sono due pre- cauzioni importanti da prendere: — Vintérruttore I deve essere chiu- so — Ia lancetta dei minuti si deve trovare decisamente fuori della zona di individuazione. Agendo su BP: si produrr’d un suono, verosimilmente molto stra- no nell'altoparlante, e per un certo numero di volte. Per poter accorda- re le frequenze musicali si pud met- tere P; nelle posizione in cui il di- spositivo di sequenza avanza con Yandatura pid lenta. Si accorda dap- prima il primo tono, poi il secondo agendo su P: e Ps. Chi ha orecchio musicale pud fa- re questa operazione, appunto, a orecchio,. se conosce ‘il canto .del cuculo. L'accordo si pud fare an- che con uno strumento musicale, Foto 5. Per far uscire i suono del cued si praticano dei fori nella cassa dell’orologio. Foto 6. Particolare del sistema optoelettronico; 5 scorge la lancetta dei minuti. RadioELETTRONICA 71Orologio a cuct basandosi per esempio sulle note SOL e MI. Terminata questa operazione, si pud procedere a regolare definiti- vamente la frequenza o la velocita del suono con Ja regolazione esatta di Pj. Infine si pud ottenere il vo- lume 0 intensit sonora che si de- sidera agendo sulla resistenza va- tiabile Ps. Poi, messo lorologio sull’ora, si deve far coincidere il numero dei «cuci » con l'ora indicata, Per far questo si preme BP: e si conta il Componenti ‘MODULO DI ALIMENTAZIONE Ri: 820 02 (grigio, rosso, marrone) Re: 560 © (verde, blu, marrone) Rg: 10 ko (marrone, nero, arancio) Re: 10 kO (marrone, nero, arancio) Re: 1,5 kO (marrone, verde, rosso) ko. (marrone, nero, rosso) 10 k&2 (marrone, nero, arancio) 100 nF mylar (marr., nero, giallo) 200 uF / 25 V elettrolitico Cs: 470 uF / 16 V elettrolitico 70 uF / 16 V elettrolitico iodo zener 10 V Zz diodo zener 5,6 V L:Led & 3 rosso (diodo elettrolum.) Ty: 2NI711 (NPN) con aletta di raffreddamento ‘Tx: 2NI7L1 (NPN) con aletta di raffreddamento Ty; BC 108 (NPN) iC 108 (NPN) Ponte raddrizzatore 0,5 A W.005/7924 0 equivalente T ancoraggi MODULO « LOGICO » 330 9 (arancio, arancio, marr.) 330 2 (arancio, arancio, marrone) Rig: 1 KO? (marrone, nero, rosso) Ry: 15 KO (marrone, verde, arancio) Ri 10 kO (marrone, nero, arancio) s: 220 kA (rosso, rosso, giallo) 33 k (aranci ancio, arancio) 10 kQ (marrone, nero, arancio) Rye: 33 kO2 (arancio, arancio, arancio) Rix: 10 kQ (marrone, nero, arancio) Rix: 100 kM (marrone, nero, giallo) Rj,: 33 kM (arancio, arancio, arancio) numero dei « cucit » emessi. Se per esempio questo numero & 6 e sono le 2 e 35 basta premere BP; il numero di volte necessario: una prima volta per le 7, una se- conda per le 8, e cosi via fino al- Yottava volta per le 2. Non & co- munque necessario, quando si fa questa messa a punto della suone- ria, aspettare la fine dei « cuch ». Terminato il primo canto si pud ri- lasciare BP:, ¢ premere di nuovo per avere ’ora successiva. Quando Ja lancetta dei minuti passer sul Ro: 10 ko (marrone, nero, arancio) Re: 10 ko. (marrone, nero, arancio) Reg: 33 KO (arancio, arancio, arancio) Res: 33 kA (arancio, arancio, arancio) Rex 22 KO (rosso, rosso, arancio) Res: 22 kA (rosso, rosso, arancio) Re: 33 k92 arancio, arancio, arancio) Rey: 33 KO (arancio, arancio, arancio) s 2,2 kA (rosso, rosso, rosso) 10 kO (marrone, nero, arancio) Re 470 0 (gallo, viola, marrone) Ry 10 0 (marrone, nero, nero) 11 ponticel 4 P: variabile 470 kO. (montaggio orizz) Pi: variable 1 ko (montaggio orizz.) Dy, Da, Ds, Dae 4 diodi 1N914 Cx: 20 uF / 16 V elettralition Cy: 10 pF / 16 Velettrolitico Cy: 10 uF / 16 V elettroltico Ce: uF mylar 100 nF mylar Ci LF mylar hx: 100 nF mylar Gy: 100 nF mylar Cys 100 nF mylar ¢ 100 nf mylar 100 nF mylar 3,3 nF mylar nF mylar 00 nF mylar Che: 100 nF mylar Toy Te Tr, To, To: BC 108 (NPN) The: BC 177 (PNP) Ty: BC 108 (NPN) Ty: 2N2905 (PNP) diodo infrarosso il canto del cuc risuoner& tre volte. La suoneria & definitivamente regolata, e rimarra cosi fino a un’eventuale interruzio- ne di corrente. Non rimane altro da fare che si- stemare Vorologio nel punto della casa dal quale, d’ora in poi, echeg- gerd lieto, melodioso e puntuale il canto del ‘cuci. . (Con ta collaboraione dl Electronique Pratique) Costedio L285 Ch: 6D 4011 (MOS) 4 porte NAND a 2 ingressi Cle: €D 4001 (MOS) 4 porte NOR a 2 ingressi ty: €D 4001 (MOS) 4 porte NOR a 2 ingressi Cl: CD 4011 (MOS) ‘4porte NAND a 2 ingressi Cl, SN 7492 (TTL) contatore divisore per 12 ls SN 7492 (TTL) contatore divisore per 12 Ch: SN 7490 (TTL) ccontatore divisore per 10 Cl: CD 4030 (MOS) 4 porte « OR esclusivo » a 2 ingressi Ci, CD 4001 (MOS) A porte NOR a 2 ingressi 13 ancoraggi MODULO FOTOTRANSISTOR PHT: foto transistor BP W 17 MODULO DIODO INFRAROSSO DIR: diodo infrarosso CQY 36 0 cay 37 VARIE trasformatore 220 / 12 V- 150 mA~ 18W BP;; pulsante miniatura normalmente chiuso: BP,: pulsante miniatura normalmente aperto |: interruttore miniatura unipolare AP: altoparlante @ 50-8 2. Spina rete Cavo rete Piattina multiconduttori 72. RadioELETTRONICAMa il computer che cos’é? Scusi, me lo dica in linguaggio macchina... Dall’esadecimale passiamo, in questa terza puntata del nostro rapidissimo corso introduttivo al computer, alia costruzione dei diagrammi di flusso e al vero ¢ proprio linguaggio del microprocessore. Carlo Santini, autore di questa se- tie di articoli, & projessore di mate- matica ¢ fisica in un liceo scientifico di Latina. B un appassionato dei com- puter, e su questo argomento ha scrit- {0 un libro (A scuola con il PET) di prossima pubblicazione presso Vedi- tore Franco Muzzio ed il programma «Corso di Basic » per il PET/CMB pubblicato dalla Completo Software. Ha inoltre scritto libri di quiz e enig. imi matematici per la Longanesi e per Ja Mondadori, (3" parte) er trasformare rapidamente P un numero decimale in esa- decimale (0 viceversa), senza molti calcoli e senza passare attra- verso il sistema binario, ecco in fig. 1 una semplice tabellina. La prima colonna a sinistra contiene tutte le cifre esadecimali, mentre nelle altre colonne ci sono i valori (decimali) corrispondenti al posto cccupato dalla cifra esadecimale nella formazione del numero. Cosi, per esempio, la cifra esade- cimale 1 vale rispettivamente 4096, 256, 16, 1 a seconda che occupi il quart'ultimo, terz’ultimo, penultimo © ultimo posto a destra. La prima riga di ciascuna colonna serve per identificare il valore decimale a se- conda del posto (la X) occupato dalla i : si abbia il numero esadecima- le 3DC da trasformare in decimale. La cifta (esa) 3 nella terz’ultima co- Ionna vale 768, la cifra D nella pe. nultima colonna vale 208, la cifra C nell'ultima colonna vale 12. 768 +208 +12=988, Quindi 3DC (esa) = 988 (decimale). Al contrario, si abbia ora il nu- mero decimale 2655 da trasformare in esadecimale: 2560 @ il numero pitt vicino per difetto a 2653, ¢ cor- risponde alla cifra (esa) A nella ter Zultima colonna. Restano 93 deci- mali. 80 2 il numero pid vicino per difetto 2 953 e corrisponde alla cifra (esa) 5 nella penultima colonna. Restano 13 decimali, che corrispon- dono esattamente alla cifra D nel Pultima colonna. Quindi 2653 (de- cimale), = ASD (esa) Una Yolta capito il meccanismo, Tuso della tabella & molto facile. Se volete esercitarvi, provate ad eseguire le seguenti trasformazioni. 205 (esa) > 524 (dec) 2B1A (esa) —> 1103 (dec) 7750 (dec) > 1E46 (esa) 65535 (dec) > FFFF (esa) Abbiamo cosi terminato di esami- nare le numerazioni binaria ed esa- decimale, in quanto ogni attivita svolta dai calcolatori (memorizza- zione dei dati, esecuzione di calco- Ii, scambio di’ informazioni) avvie- ne con il sistema binario. Tl sistema esadecimale va consi- derato come un sistema intermedio (fra quello decimale e quello bina- rio), che permetie all'uomo di tra- sformare rapidamente un numero in forma binaria e di averlo con- temporaneamente sotto una forma pit facilmente trattabile (grazie al- la maggiore economia di cifre) Digitali ¢ analogici I compater possono essere sudi visi in due grandi categorie: quel digitali ¢ quelli analogici. Alla se- conda categoria appartengono quel- le apparecchiature (elettroniche 0 meccanicke) in cui la machina co- stituisce un modello che sfrutta del- e opportune analogie. Chiariamo il concetto con un esempio: si abbia un certo numero di corpi metallici aventi ciescuno una certa carica elettrica e quindi un certo potenzia- le, e si voglia conoscere quale sia RadioELETTRONICA 73Ma il computer che cos’? HEX — X000 x00 0x0 00x oO 0 0 0 Fe ecesioritiete etl 1 4096 256 16 1 aventi forma sferica, come in fig. 4, 2 8192 512 32 2 Collegando i corpi tra loro, si avrd 3 42288 768 48 3 la situazione di fig. 5. 4 13384 4024 64 4 ie tive di camila hr ottenu- 5 20480-1280 80 5 oscmiale i equlibro’ Ve che a 6 24576 «1586 96 6 Yoleva determinare. 7 ~ 28672«—« 1792 112 7 L’esempio ® forse un po’ stram- 8 32768 2048 128 8 polaie Pies g-cetsteg wee Be in ite di jizzare is i i ieee aa 9 tivo del genere, ma descrive abbe- 40960 560 160 10 stanza bene il criterio di funziona- oe Be. 1g ell oa ee modo ono es. D 53248 3328 208 13 sere Peonerat calor analo- gici l’oscilloscopio, il regolo calco- E pra ey aa i Intre ¢(pershé no} Prolgio ala _— Alla prima categoria di compu- ure 3 potenziale di equilibrio che tutto il sistema assumerd quando tutti i corpi saranno collegati tra loro. our 2 Poiché esiste una ben nota ana- logia fra i fenomeni elettrici e quel- Ii idraulici, possiamo affermare che: — a ogni carica elettrica posseduta da un corpo corrisponde una certa quantita di liquido conte- nuta in un recipiente; — a ogni potenziale elettrico corri- sponde un certo livello del li- quido nel recipiente; — ad ogni corrente elettrica corri- sponde uno spostamento di le quido. Possiamo allora realizzare un mo- dellino idraiilico costituito da tanti contenitori cilindrici quantt sono { Modellino analogico: recipienti contenenti un volume v di liquide fino corpi metallici in oggetto, ciascuno al tivelio h. con un diametro tale che ponendo Figua3 in essi una quantita di liquido pro- porzionale alla carica elettrica del corpo cui si riferiscono, il livello del liquido assume una altezza cor- rispondente al potenziale del corpo (ig. 2). Se ora con dei condotti poniamo in comunicazione i recipienti tra di loro, dopo una prima fase di tran- sizione il livello dei recipienti si sta- bilizzerd. su_una opportuna posi- ‘tione d’equilibrio che (secondo la analogia citata) corrisponde al po- tenziale d’equilibrio che si voleva determinare (fig. 5). Forse il ragionamento risulterd =vtudw = si misura 74 RadloELETTRONICAter appartengono invece quei dispo- [~~ 7 o — sitivi che eseguono operazioni di ti- Figura 4 po numerico. Vengono percid detti calcolatori numerici o digitali (da a a 93 digit = cifra). Sono proprio questi yy Vp V3 ultimi i pid interessati in quanto proprio ad essi si fa implicito rife- timento quando si adopera il voca- bolo « computer ». Inoltre, essi per- ‘mettono una elasticiti e variabilita di applicazioni, pitt estesa rispetto caleolatori analogici il cui im- piego & invece piti specialistico e co- munque ristretto ad una certa cate- goria di problemi. In linea di massima un calcola- tore digitale & costituito dagli ele- menti di figura 6, e cio’: — una unitA di’ingresso con cui Yoperatore introduce nel calco- = ss us latore il programma di lavoro con i dati da claborare; — una unit di calcolo aritmetico per eseguire le operazioni indi- | Sistema di corpi metallici aventiciascuno una carica q e un potenzial cate, le modifiche e le compara- ioni richieste; — una unita di memoria nella qua- Figura 5 Je vengono immagazzinati tutti i dati e le informazioni di cui si pud aver bisogno; — una unita di comando che coor- dine il funzionamento delle va- rie parti del calcolatore ¢ im- partisce ad esse gli ordini ap- Propriati al momento opportu- 10; — una unitd di uscita che forni- sce all'operatore il risultato fi- nale di tutte le operazioni ese- Un computer pud essere parago- nato ad un matematico estremamen- te rapido e preciso, ma senza un briciolo di intelligenza 0 di inizia- tiva, Quando si sottopone un pro- Figura 6 blema ad un computer, si deve in- fatti insegnare al computer stesso weesso “| scan | sons Vintero procedimento _ risolutivo, anil if nei minimi particolari. Si deve an- a t -” cche prevedere quale dovra essere ill comportamento dello stesso di fron- te a situazioni che potrebbero sem- ‘rare ovvie: per una macchina nien- te 2 ovvio. Il primo lavoro da fare, prima di sottoporre un problema a un cal-Ma ll computer che cos’s? colatore, & percid quello di redige- re un programma di lavoro conte- nente un lenco.completo ed este mamente dettagliato di tutte le ope- razioni logiche elementari che do- vranno essere eseguite. Questo pro- gramma ha l’aspetto di uno schema a blocchi e viene chiamato diagram- ma di flusso o flow-chart. Per fissare le idee vediamo co- me potrebbe essere concepito un diagramma di flusso per risolvere le equazioni di secondo grado. Sup- poniamo per semplicita di avere gia Pequazione ridotta nella forma nor- male ax + bx te La formula risolutiva & (—b + VA) 2a dove A = b’— 4ac Supponiamo anche, per non fare le cose troppo facili, di dover risol- vere 10.000 equazioni una dopo Valtra. ‘Non occorrono molte spiegazioni per capire il low-chart di fig. 7. Un solo piccolo cenno_all’istruzione K—>K + 1 che significa esattamen- te prendi il numero K e sostitui- scilo con il numero K + 1. Usato in questo modo, K prende il nome di contatore. Inoltre, per convenzione, un bloc- co rettangolare contiene un calcolo da eseguire o un risultato da mettere in memoria. Un blocco trapezoidale contiene invece un comando di let- tura o di scrittura di dati. Un bloc- co romboidale impone invece un confronto fra dati allo scopo di prendere una decisione. Una volta redatto il flow-chart si pud passare alla fase successiva consistente nel sottoporre effettiva- mente il problema al computer. Ma in che modo, se esso « capisce » soltanto Ia numerazione binaria? ‘Ogni computer, a seconda del mi croprocessore con cui @ stato realiz- zato, ha un proprio linguaggio mac- china e bisogna tradurre il flow- chart in una serie di operazioni ele- mentari. Il discorso & perd piutto- sto delicato e complesso, perché per poter adoperare il linguaggio macchina si deve conoscere bene Ja struttura del microprocessore (Io hardware) e i particolari significati operativi legati ad opportuni nume- ri binari. Il linguaggio machina, per la sua difficolté, & ace soltanto agli specialisti. Ma cid non significa che ci sia preclusa la pos- sibilita di usare un calcolatore. Ci sono molti linguaggi netta- mente pit facili, detti interpreti, in quanto svolgono proprio una fun- zione intermediaria fra il linguag- gio umano e il linguaggio macchina. Quello finora pit diffuso & il Ba- sic € costituira Pargomento della prossima puntata, Rimane da puntualizzare una co- sa: tutti i linguaggi interpretiper- ‘mettono di programmare con mol- ta facilita, ma in cambio rallenta- no notevolmente la velocita di ese- cuzione del calcolatore, perché ogni aito elementare deve essere « codi- ficato » dal calcolatore stesso e « de- codificato » dal linguaggio macchi- na, Perd, nella maggior parte dei programmi, la velocita operativa di tun computer @ talmente elevata da minimizzare tali rallentamenti. (3. continua) Figura 7 \\ supe gue \_ one ee / 76 RadioELETTRONICAAUTORADIO-MANGIANASTRI CON AMPLIFICATORE EQUALIZZATO TCS 801 AUTORADIO-MANGIANASTRI AC 400 nme di eoezione: AM 2d reauenc 40 -10.000 5 ‘Son 8 108 wie Sermanas aru PREZZO L. 70.000, Biss fuses 4-8 Ohm Contra: sntona ons, Yalume AVTORADIO-MANGIANASTRI TK 604 ALTOPARLANTE SE 888 Coppa dl atopariant deste noea) PREZZO L. 79.000 PREZZO L. 64.000 UTORADIO-MANGIANASTRI HOX 28 Game d icezione: AM PREZZO L, 74.000 Mo RC un ene Re as aa Ro Tastee ris C= Tae | BN URAC LOSER Wrap iy Cea At)‘duscia #8 Ohm. Ale 0. 1600, 41900, 10.000. He tensa Sussta 4s (4 On Rlimentazione 18 PREZZO L. 85.000 PREZZO L. 77,000 [AMPLIFICATORE EQUALIZZATO AT 2027 aii ee 16 F009, 2409, 6000, 15 900 As. ©, anaone Bypass. 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