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FedericoCaff

UNRIFORMISTASCOMODO DI GIUSEPPEAMARI

LA SOLITUDINE DEL RIFORMISTA


di Federico Caff (da il manifesto del 29 gennaio 1982) II riformista ben consapevole di essere costantemente deriso da chi prospetta future palingenesi, soprattutto per il fatto che queste sono vaghe, dai contorni indefiniti e si riassumono, generalmente, in una formula che non si sa bene cosa voglia dire, ma che ha il pregio di un magico effetto di richiamo. La derisione giustificata, in quanto il riformista, in fondo, non fa che ritessere una tela che altri sistematicamente distrugge. agevole contrapporgli che sin quando non cambi il sistema, le sue innovazioni miglioratrici non fanno che tappare buchi e puntellare un edificio che non cessa per questo di essere vetusto e pieno di crepe (o contraddizioni). Egli tuttavia convinto di operare nella storia, ossia nell'ambito di un sistema, di cui non intende essere n lapologeta, n il becchino; ma, nei limiti delle sue possibilit, un componente sollecito ad apportare tutti quei miglioramenti che siano concretabili nellimmediato e non desiderabili in vacuo. Egli preferisce il poco al tutto, il realizzabile all'utopico, il gradualismo delle trasformazioni a una sempre rinviata trasformazione radicale del sistema. II riformista anche consapevole che alla derisione di chi lo considera un impenitente tappabuchi (o, per cambiare immagine, uno che pesta lacqua del mortaio), si aggiunge lo scherno di chi pensa che ci sia ben poco da riformare, n ora n mai, in quanto a tutto provvede loperare spontaneo del mercato, posto che lo si lasci agire senza inutili intralci: anche di preteso intento riformistico. Essendo generalmente uomo di buone letture, il riformista conosce perfettamente quali lontane radici abbia lostilit a ogni intervento mirante a creare istituzioni che possano migliorare le cose. Persino Quintino Sella, allorch propose al Parlamento italiano listituzione delle Casse di risparmio postali, incontr lopposizione di chi ritenne il provvedimento come pregiudizievole alla libera iniziativa di consapevoli cittadini che, per capacit proprie, avrebbero continuato a dar vita a un movimento associazionistico nel campo del credito. Venne obiettato al Sella che vi sono due modi di amare la libert; (...) Vi il modo nostro: amarla di vero affetto, per s, per il bene che genera e permette ai nostri concittadini, considerarla, studiarla, renderla quanto pi si possa benefica (...) Vi poi un altro modo; e consiste nel professare a parole un amore sviscerato verso la libert, e domandarle un abbraccio per poterla comodamente strozzare. (Francesco Ferrara, da Discorsi e documenti parlamentari 1867-1875). Pi che essere colpito dagli strali del retoricume neoliberista (sempre dello stesso stampo), il riformista avverte con maggiore malinconia le reprimende di chi gli rimprovera lincapacit di fuoriuscire dal sistema. Egli , tuttavia, troppo abituato alla incomprensione, quali che ne siano le matrici, per poter rinunciare a quella che la sua vocazione intellettuale. In questa non rientra, per naturale contraddizione, il fatto di dover occuparsi di palingenesi immaginarie. Sollecitato in vari modi a farlo, il riformista ha finito col rendersi conto che si pretendeva da lui qualcosa di simile a quello che si chiede a un pappagallo tenuto in gabbia, dal quale, con la guida di una bacchetta, si cerca di ottenere che scelga, con il suo becco, uno dei variopinti manifestini che si trovano in un apposito ripiano della gabbia. Spaventato da questa implicita trasformazione in intellettuale pappagallesco, il riformista si rincuora prendendo un libro che gli caro e rileggendone alcune righe famose: Sono sicuro che il potere degli interessi costituiti assai esagerato in confronto con la progressiva estensione delle idee. Non per immediatamente, (...) giacch nel campo della filosofia economica e politica non vi sono molti sui quali le nuove teorie fanno presa prima che abbiano venticinque o trentanni di et, cosicch le idee che funzionari di Stato e uomini politici e perfino gli agitatori applicano agli avvenimenti correnti non probabile che siano le pi recenti. Ma presto o tardi sono le idee, non gli interessi costituiti, che sono pericolose sia in bene che in male. (John Maynard Keynes, Occupazione, interesse e moneta; 1936).

Pi che di contestazione, preferiremmo che la nostra posizione fosse profetica Rembert Weakland [ In epigrafe a F. aff! In difesa del welfare state "

Federico aff!# $n riformista scomodo % di Giuseppe Amari. ** In un recente convegno a UmbriaLibri dal titolo In fondo al male, il filosofo Sergio Givone ha rilevato come la filosofia contemporanea di fronte al male ! stata reticente, ha balbettato. Sottolineava poi come al concetto del male spesso si ! associato, direttamente o indirettamente, il concetto di colpa. "olpa personale, di famiglia, di ra##a, di civilt$, ecc. Io non so, se e %uanto, un tale discorso si possa estendere al pensiero economico contemporaneo. &a di fronte alle molte povert$ e alle complesse diseguaglian#e odierne ', l(economia, almeno %uella dominante, ! stata piuttosto reticente. Una malintesa conce#ione della meritocra#ia, sottintende talvolta, a contrario, una colpa, o per lo meno un demerito nel contesto di una pretesa libera competi#ione sociale nell(arena del libero mercato. Si parla spesso di eccellen#e ! giusto dare ad esse le migliori chance, come chiedeva anche )e*nes, ma in un contesto democratico e solidale della societ$ +. ,on vanno dimenticati i diritti della gente comune, del cittadino comune e, a maggior ragione, di coloro che sono pisvantaggiati. ,on sono certo mancate le voci, anche autorevoli, che hanno denunciato ini%uit$ e sfruttamento, ed avan#ato proposte. .oche per/, si pu/ dire, cos0 a lungo, con forte impegno e coeren#a scientifica, come %uella di 1ederico "aff!. 2, si potrebbe aggiungere, di 1austo 3icarelli. La cita#ione non ! fatta solo in omaggio al laboratorio che ha organi##ato %uesto evento. &a perch4 la sua figura, illustrata magistralmente da un commosso ricordo di "aff!, si intreccia anche con il consuntivo autobiografico dello stesso an#iano maestro. "os0 lo ricordava
Alcune di %ueste disuguaglian#e non solo economiche, nella complessit$ sociale odierna, sono descritte nel fascicolo n. 5, +667, di La rivista delle politiche sociali, dal titolo 8istratifica#ione sociale, lavori, redditi, habitus. 2 9.&. )e*nes, Liberalismo e laburismo, conferen#a al &anchester 8eform "lub, del : febbraio ':+;.
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<=> "ome personalit$ impegnata nel trasmettere la conoscen#a e nel fornire suggerimenti per l(a#ione, ai vari livelli della vita sociale, < 1austo 3icarelli > era altrettanto privo di enfasi, %uanto fermo nei raggiunti convincimenti. .ur nella naturale dolce##a del carattere, che egli era forse costretto a superare con intima pena, ! stato in molte occasioni esemplarmente critico delle politiche economiche ritenute inevitabili solo perch dettate da potenze egemoni? come pure di paradigmi di cui si volesse sproporzionatamente accrescere le capacit esplicative. <=> 2ra bens0 pa#iente, ma fermo nei propositi che non ammettono cedimenti. La sua vita ! stata densa? le sue giornate estremamente laboriose. 2gli era consapevole di quanto numerosi fossero gli afflitti e i diseredati e di quanto poche fossero le persone impegnate a rendere loro giustizia. <=> ,on sorprende che egli @ puro di cuore @ fosse attratto dalla personalit$ di )e*nes. "ome ha scritto il primo biografo dell(economista inglese, una sua dote, che trascende il tecnicismo analitico, era quello di trasmettere una visione e alimentare una speranza <corsivi n.d.t.> A. ,ella .refa#ione al suo ultimo volume, considerata un lascito morale, "aff! scriveva L(insistere su una politica economica che non escluda, tra gli strumenti da essa utili##abili, i controlli condizionatori delle scelte individuali? che consideri irrinunciabili gli obiettivi di egualitarismo e di assistenza che si riassumono abitualmente nell(espressione dello Stato garante del benessere sociale? che affidi allintervento pubblico una funzione fondamentale nella condotta economica? pu/ dare l(impressione di %ualcosa di datato e di una inclina#ione al ripetitivo e al predicatorio, tollerabile per sopporta#ione pi- che per convincimento. Buttavia, non ! improbabile che %uesti Cpunti fermi( di una conce#ione economicoDsociale progressista, anche se oggi sembrino essere eco sbiadita di un pensiero attardato, si ripresentino D in realt$ si stiano gi$ ripresentando D sotto aspetti diversi come critica a un profitto considerato avulso da preoccupazioni di indole sociale? come attivit di volontariato ispirata da un(etica radicata nei valori della trascenden#a? come rifiuto di un individualismo spinto a tal punto da perdere ogni contatto con una economia al servizio dell uomo <corsivi n.d.t.> 5. *** Un grande insegnante Econvinto difensore della scuola pubblica, dell(accesso universitario a tutti e della distan#a della scuola, come della ricerca, dagli interessi economici privati FG, un grande economista, un grande intellettuale ;, con i tratti caratteristici prima ricordati non poteva che essere scomodo, non solo per i suoi
8icordo di 1austo 3icarelli, in Economia politica, n. '', novembre ':H;. .refa#ione a 1. "aff!, In Difesa del elfare state!, saggi di politica economica, 8osenberg I Sellier, &ilano, ':H;.
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avversari sul piano scientifico ed ideale, ma anche per i suoi molti amici del campo progressista e sindacale ed i suoi stessi allievi. "aff! ricord/ una volta che, come tanti altri giovani, nel clima provinciale e conformistico del regime fascista, vide in Jenedetto "roce e Luigi Salvatorelli, alcuni riferimenti ideali. ,on ! %uesta la sede per approfondire, ma voglio ricordare %uanto scriveva 8emo Jodei sulla convin#ione di "roce che Kalla storia non si pu/ uscire come non si pu/ uscire dalla propria pelle . Un concetto che "aff! riprender$ %uasi con le stesse parole a proposito di un convegno dal titolo "scire dalla crisi o dal capitalismo in crisi# La risposta al dilemma @ diceva @ potrebbe essere che, in ogni caso, non ! possibile uscire dalla storia = 7. Scriveva ancora La filosofia crociana ! = eminentemente una pedagogia politica, il tentativo di educare una classe dirigente italiana all(alte##a dei suoi compiti, di farle assumere un respiro europeo. Il suo invito alla sobriet$, all(operosit$, alla seriet$ ! politicamente l(invito ad abbandonare i velleitari sogni di gloria na#ionalistici e colonialistici, a sacrificare gli aspetti bolsamente retorici e il trasformismo spicciolo che %uesta borghesia si trascina da secoli, a eliminare le scorie coscien#ialistiche deteriori, le chiacchiere e le chiusure locali per immergersi attivamente nel fiume degli eventi mondiali= H. 2( una le#ione che "aff! recep0 in pieno, e cerc/ di trasmettere. Sono convinto che non si comprende il ,ostro se si trascura la sua permanen#a a Londra dove assistette, con simpatia non scevra di adesione ideologica Esono sue espressioniG, all(esperimento liberalsocialista inglese, in %uanto costituiva un significativo completamento della struttura democratica che per essere tale, deve, ad un tempo aver contenuto politico, formale, e contenuto economico, sostan#iale :? il suo fervido impegno nel periodo della "ostituente e della prima ricostru#ione del .aese con la partecipa#ione alla "ommissione economica del &inistero per la "ostituente? con la battaglia governativa insieme a 8uini e .arri, poi continuata con Kossetti e sulle pagine di "ronache Sociali, la rivista di %uel movimento politico. Kecisiva fu anche la sua esperien#a in Janca d(Italia, da dove segu0, in presa diretta,
Un(idea della sua conce#ione dell(insegnamento la pu/ dare %uesto passo Siamo, ora, nella fase pi- uggiosa dell(anno. Sarebbe bello poter insegnare, sen#a dover giudicare. La partecipa#ione all(intelligen#a che si apre a un nuovo concetto ! entusiasmante? la pena di fronte all(imprepara#ione ! massacrante. .ure si continua a pensare che l(esame sia una gradita manifesta#ione di potereL ELettera di "aff! a Jruno Amoroso, del ; giugno ':;:G.
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Un accostamento fatto di recente da &ario Biberi. "risi e capitalismo, su $l %essaggero, del 'F giugno ':7F. 8 Il ruolo dell(economia in "roce, in Economia politica, n. +, +66A. Il fascicolo contiene anche saggi, sempre sul pensiero di "roce in merito alla scien#a economica, di 8iccardo 1aucci, Giorgio Lunghini, Aldo &ontesano. 9 Introdu#ione a 1. "aff!, &nnotazioni sulla politica economica britannica in un anno di ansia, di 1ederico "aff!, Becnica grafica, 8oma, ':5H.
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il formarsi delle principali istitu#ioni economiche e monetarie, interna#ionali ed europee '6. Al volontario, progressivo abbandono degli incarichi pubblici, ultimo %uello della Janca d(Italia e %uello presso l(2nte per gli studi monetari Luigi 2inaudi, segu0 il lungo, esclusivo impegno scientifico e di insegnamento, non solo universitario? la sua scelta di farsi il consigliere del cittadino Ean#ich4 del principeG, anche con una copiosa attivit$ pubblicistica. 3anno visti, %uesti ultimi, come un battaglia che continua nella fedelt$ a %uei valori e per l(attua#ione degli obiettivi delineati dalla "ostitu#ione, a cui aveva tanto contribuito. Si potrebbe dire che pass/ dalla guerra di movimento a %uella di posi#ione, dalla con%uista per assalti a %uella per assedio ''. Al centro del suo programma di ricerca, perseguito secondo %uei canoni crociani di intransigente coeren#e intellettuale e sommesso ma tenace impegno, ! sempre l(attua#ione della "arta costitu#ionale. ,e fece talvolta esplicito e polemico riferimento. "os0, oggi, ci si trastulla nominalisticamente nella ricerca di un Cnuovo modello di sviluppo(. 2 si continua ad ignorare che esso, nelle sue ispira#ioni ideali, ! racchiuso nella "ostitu#ione, nelle condi#ioni tecniche, ! illustrato dall(insieme degli studi della "ommissione economica= '+. Una volta proruppe esasperato A trenta anni precisi dalla firma della carta costitu#ionale si pu/ chiedere ai responsabili della politica economica che, nelle loro scelte %uotidiane, ricordino pi- spesso Ein verit$ imparino a ricordareG che ! Ccompito della 8epubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano di fatto la libert$ e l(uguaglian#a dei cittadini( M 'A
Sono aspetti puntualmente ricordati e valori##ati da 8iccardo 1aucci, L(economia per Cframmenti( di 1ederico "aff!, in 'ivista italiana degli economisti, a. 3II, A dicembre +66+? un(ottima guida al pensiero di "aff! con ampi rimandi ai suoi scritti. Sono ricordati inoltre da 2rmanno 8ea Lultima lezione, 2inaudi, '::+, ristampato %uest(anno con una postfa#ione dello stesso autore? un roman#o non solo biografico, ma anche una storia dell(Italia civile. Sul rapporto di "aff! con il movimento dossettiano, di cui fu praticamente la mente economica introducendo il pensiero Ne*nesiano, si veda innan#itutto, di .aolo .ombeni, $l gruppo dossettiano e la fondazione della Democrazia italiana ()*+,-)*.,/, Il &ulino, Jologna, ':7:. Su %uesto intenso periodo di attivit$ dell(economista, si sofferma piampiamente 0ederico 1aff2, un economista per la 1ostituzione, a cura di G. Amari e ,. 8occhi, 2diesse, 8oma, di prossima pubblica#ione. 11 La prima espressione fa parte, come ! noto, della riflessione gramsciana dopo la sconfitta. "aff! citava non di rado il politico sardo. La seconda ! riferita da "aff! ad 2inaudi per la sua instancabile opera di convincimento e persuasione. "fr. 1. "aff!, Luigi 2inaudi 'H75D':75. "ommemora#ione tenuta presso lOAccademia delle Scien#e di Borino. 8iprodotta su $l 3iornale degli economisti e &nnali di economia, del luglioDagosto ':75, e raccolta poi da "aff! nel suo 0rammenti per la storia del pensiero economico italiano, Giuffr!, &ilano, ':7F.
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Storia e impegno civile di Giovanni Kemaria, in 4ioneering economics5 $nternational essa6s in honour of 3iovanni Demaria, edited b* Bullio Jiagiotti and Giampiero 1ranco, "edam. .adova, ':7H. 13 "fr. Lettere di 0abbrica e 7tato, "endes, n. '5D'7, ottobreDnovembre ':77.
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1orse il concetto pi- esemplare del "aff! costitu#ionalista ! %uello dello Stato come occupatore di ultima istan#a. "io! la piena assun#ione di responsabilit$ da parte della societ$ nel garantire a tutti i suoi membri che ne abbiamo la capacit$, l(eserci#io effettivo del diritto e del dovere del lavoro nella configura#ione di un lavoro di cittadinan#a, pi- conforme al dettato ed allo spirito della "ostitu#ione del reddito di cittadinan#a.'5 Giacomo Jecattini in un suo ricordo di "aff!, poco dopo la sua scomparsa, affermava L(idea sottesa alla teoria della piena occupa#ione, che gli uomini devono avere un lavoro e non semplicemente un reddito, ha profonde dirama#ioni nella cultura di un(epoca= . 2 commentando l(isolamento scientifico di "aff!, aggiungeva La mia spiega#ione = ! che ! stato il mondo circostante che, spostandosi velocemente e inopinatamente, ha, per usare un linguaggio calcistico, messo "aff! fuori giuoco. "oncetti come la piena occupazione e costi sociali, che erano i pilastri concettuali di infinite elabora#ioni politicoDeconomiche, e che, sia detto incidentalmente, costituiscono ancora oggi le colonne portanti della parte programmatica della nostra inattuata "ostitu#ione, venivano non tanto ripudiati apertamente, ma @ peggio @ lasciati cadere silen#iosamente nell(oblio, dalla maggioran#a degli economisti <corsivi n.d.t.> . 'F "onsidera#ioni purtroppo ancora attuali. "aff!, pi- volte, ricord/ la nota convin#ione di )e*nes secondo il %uale i difetti pievidenti della societ$ economica nella %uale viviamo sono l(incapacit$ a provvedere un(occupa#ione piena e la distribu#ione arbitraria ed ini%ua delle ricche##e e dei redditi ';. La le#ione di )e*nes @ annota sempre "aff! @ porta = non alla enumera#ione di contraddi#ioni insanabili o all(enuncia#ione di crolli dell(assetto economico, ma alla ricerca di vie idonee alla reali##a#ione dei possibili miglioramenti sociali. K(altra
Alcune recenti ricerche nel campo delle scien#e psicologiche mettono in eviden#a i possibili rischi di dipenden#a nel ricevere certe forme di aiuto. ,e risulterebbe avvalorata, sul piano sociale, l(imposta#ione del lavoro di cittadinan#a come sicura forma di inclusione e partecipa#ione democratica alla vita civile. &entre, al contrario, %uella del reddito di cittadinan#a potrebbe incorrere nel rischio di configurare, congiuntamente, una situa#ione di estraneit$ e di subalternit$ sociale. "on un impoverimento umano e civile prima che economico. Sull(argomento, oggetto anche di analisi economica, ! di prossima pubblica#ione, sul piano pi- specifico della psicologia sociale, 7apere aiutare, una riflessione sulle possibili ambivalenze del dono, a cura di Giovanna Leone, Unicopli, &ilano. 15 Un riformista coerente, in $l 4onte, maggioDgiugno, n. A, ':HH. Sul piano della politica economica, poi, la diversa imposta#ione avrebbe l(effetto di attenuare l(impegno per la piena occupa#ione. 16 "fr. 9.&. )e*nes, 8ccupazione, interesse e moneta, 9eoria generale , Utet, ':FA, "ap. PPI3, ,ote conclusive sulla filosofia sociale verso la %uale la teoria generale potrebbe condurre, p. AA'. <Brad. it. 9he 3eneral 9heor6 of Emplo6ment, $nterest and %one6, &c &illan, London, ':A;>.
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parte il suo insegnamento non si riduce ad un ricettario di politiche valide per tutti i tempi, ma tende al superamento di ostilit preconcette nei confronti dellintervento pubblico nella vita economica, il cui compito integratore delle for#e di mercato intanto risulter$ valido, in %uanto sar$ in grado di adattarsi alle mutevoli circostan#e storiche <corsivi n.d.t.> '7. A lungo studi/ l(evolu#ione del capitalismo storico, tenuto distinto da %uello ideale Eanche perch4 considerato con Q. )app un sistema di costi non pagatiG? una realt$ in continua trasforma#ione e di cui non voleva essere n4 il becchino, n4 l( apologeta 'H. Introducendo il volume collettaneo, Leconomia della piena occupazione Edell(Istituto di statistica di RSford del ':5;, ma tradotto in Italia solo nel ':7:G ':, "aff! commentava che il pi- noto volume del Jeveridge 'elazione sullimpiego integrale del lavoro in una societ libera +6, aveva forse avuto un effetto negativo, nel far credere che la piena occupa#ione fosse raggiungibile sen#a dover invece mettere mano a pervasivi e diffusi controlli sull(economia di mercato. "ome invece dimostrato dai Ne*nesiani della prima genera#ione autori del volume in %uestione ,on soltanto la stabilit$ complessiva del livello dei pre##i, in condizioni di pieno impiego, ! considerata reali##abile in for#a Cdi un sistema piuttosto complicato di controllo dei pre##i e di sussidi, posti in essere congiuntamente, industria per industria(? ma Clo stretto controllo dei movimenti dei capitali( ! visto come indispensabile in un mondo in cui i maggiori pericoli al mantenimento del pieno impiego provengono soprattutto dalle rela#ioni commerciali e finan#iarie con l(esterno. In aggiunta, l(esigen#a di regolamenta#ione del volume complessivo dell(investimento privato non pu/ escludere il ricorso a controlli diretti, nella forma di autori##a#ioni specifiche? n4 lo Stato pu/ esimersi dall(intervenire in modo programmatico nei processi di locali##a#ione industriale =(. Butti i controlli
"fr. Lezioni di politica economica, Joringhieri, Borino, +66+, p. '5A. Rggi meritoriamente ristampate dalla Joringhieri. Un testo pensato non per l(Accademia, ma per diffondere, non solo tra gli studenti, la visione e gli strumenti di un(economia civile. 18 "fr. La solitudine del riformista, in $l %anifesto, +: gennaio ':H+. .i- che di capitalismo preferiva parlare del sistema in cui viviamo. ,e sottolineava le capacit$ di trasforma#ione nel tempo e rifuggiva dalle visioni deterministiche, riconoscendo, con il 8obertson, che la storia ha dimostrato sempre di avere %ualche carta di riserva? e che ad uno sbocco a senso unico = pu/ contrapporsi, riflettendo sugli insegnamenti della storia, una multidire#ionalit$ di effetti che, in definitiva, mantiene ampi margini di scelta aperti alle responsabili decisioni umane. "fr. C"apitalismo monopolistico(, C,uovo Stato industriale( ed effettiva realt$ economica, in 1. "aff!, 9eorie e problemi di politica sociale, Later#a, Jari, ':76. Kove "aff! recensisce le opere Eindicate tra gli apiciG di Jaran e STee#* e di 9.). Galbraith. Un sistema di cui ha sempre difeso la pluralit$ degli operatori e delle forme proprietarie, siano private o pubbliche? e di diversa motiva#ione, fosse il profitto, la coopera#ione o il volontariato. .urch4 non si confondessero i ruoli e le originarie ispira#ioni ideali. Le vicende storiche, l(evolu#ione culturale, la sensibilit$ democratica, avrebbero determinato lo sviluppo relativo e la democrati##a#ione di %uelle istitu#ioni. ,el faticoso sfor#o di allargare gli spa#i di libert$ sempre ristretti tra il caso e la necessit$. 19 AA. 33., Leconomia della piena occupazione, 8osenberg I Sellier, Borino, ':7: Eed. inglese del ':5;G. 20 Q. Jeveridge, 'elazione sullimpiego integrale del lavoro in una societ libera, 2inaudi, Borino, ':5H Eed. inglese del ':5HG.
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direttamente associati con il pieno impiego si rendono necessari, in effetti, per l(assun#ione del compito precedentemente svolto dalla disoccupa#ione e dal ciclo economico. 2 non vi ! alcuna ragione perch4 %uesti controlli non debbano essere democratici al pari di ogni altra fun#ione dello Stato. Lideale 2 di sostituire al controllo antisociale della disoccupazione, controlli consapevolmente adottati e manovrati democraticamente nellinteresse pubblico. Le modifica#ioni imposte dal tempo trascorso rispetto all(epoca in cui %uesti convincimenti venivano espressi non dipendono, a mio avviso, dal fatto di aver constatato che la gestione dei controlli ! difficile, ma dall(aver gradatamente dimenticato quellideale <corsivi n.d.t.> +'. Gi$ nel ':5F criticava l(imposta#ione individualista dell(economia Spostata l(atten#ione dal corpo sociale come un tutto alle singole unit$ economiche? diffuso l(insegnamento che, in un ambiente di adatte leggi ed istitu#ioni, i singoli sarebbero in grado di perseguire congiuntamente il loro personale interesse e %uello della collettivit$? era naturale che l(accertamento minu#ioso del comportamento delle singole unit$ economiche, analogamente ad ogni ingeren#a dello Stato dovesse essere considerata come un(interferen#a ingombrante ed ingiustificata, al di l$ di ben circoscritti limiti. Il tempo si ! incaricato di porre in luce la inconsistenza logica e linutilit pratica di %uesta linea di pensiero le decisioni economiche rilevanti non sono il risultato dell(a#ione non concordata delle innumerevoli unit$ economiche operanti nel mercato, ma del consapevole operato di gruppi strategici in grado di limitare l(offerta ed influire sulla domanda, orientandola a loro piacimento? il mercato 2 tanto onesto nel riflettere le decisioni dei singoli quanto pu: esserlo una votazione in cui alcuni elettori abbiano una sola scheda ed altri ne abbiano pi; duna= <corsivi n.d.t.> . ++ .rontamente valori##/, molti anni dopo, lo studio di Andreas .apandreu sull(assetto oligopolistico di potere delle moderne societ$, in analogia con %uello strettamente economico. Una dialettica sociale non tra singoli individui, ma tra gruppi di pressione %uali il Jig Jusiness, Jig Government, Jig Labour. 2 si accorse, tra i primi, come il Jig Jusiness prevalesse di gran lunga sugli altri, sia sul piano interno come su %uello interna#ionale. La for#a contaminante del denaro e del potere @ diceva @ non crea meramente problemi di Cimperfe#ioni( del mercato, ma ne influenza lintero funzionamento.

"fr. Introdu#ione a Leconomia della piena occupazione, op. cit. CJilancio economico( e C"ontabilit$ sociale( nell(economia britannica, in &nnotazioni sulla politica economica britannica in un anno di ansia, Becnica Grafica, 8oma. ':5H.
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.oich4 il mercato ! una crea#ione umana, l(intervento pubblico ne ! una componente necessaria e non un elemento di per s4 distorsivo e vessatorio <corsivo n.d.t.>.+A Intervento pubblico che nel capitalismo maturo fa ormai parte integrante e funzionale della stessa riprodu#ione economica e sociale, come hanno dimostrato i lavori di "laus Rffe e 9ames R("onnor, prontamente recensiti da "aff! In realt$, %uello che egli <R("onnor> sostiene e documenta ! che Cla crescita che del settore statale ! indispensabile all(espansione dell(industria privata, in particolare delle industrie monopolistiche( = +5. Uuelle concentra#ioni di potere economico finan#iario rendevano difficile la stessa conoscenza della realt <effettuale!? e scrisse un famoso articolo su La strategia dell(allarmismo economico, cio! sulla deforma#ione strumentale Esia in senso negativo, ma anche positivoG della realt$ per far passare provvedimenti a favore di determinati interessi o per non farne prendere altri a vantaggio della comunit$. .oneva il problema dell(informa#ione economica e di %uella finan#iaria in particolare di cui "aff! rivendicava l(interesse pubblico richiamandosi anche a 9. S. &ill. Uuelle concentra#ioni rendevano difficile anche il necessario sfor#o di indipendenza intellettuale da parte di studiosi, ma anche operatori sociali. Lo ha ricordato, abbiamo visto, nella commemora#ione di 3icarelli %uando parlava di paradigmi ritenuti inevitabili o ingiustificatamente ampliati nelle loro capacit$ esplicative. .aradigmi ed economisti, non di rado strumentali##ati da interessi se#ionali. Accadde, nell(immediato dopoguerra, %uando, dietro al liberismo di cattedra di uomini di comprovata integrit$ intellettuale come 2inaudi, "ostantino Jresciani Burroni, Kel 3ecchio D con i %uali gli dispiac%ue di polemi##are pur mantenendo sentimenti di reciproca stima D si nascondevano interessi monopolistici industriali e bancari, che, alla fine, rapidamente consolidatisi, finirono per prevalere +F. ,e rese continua testimonian#a rivolto, in particolare, alle for#e progressiste e di sinistra, spesso, purtroppo, inascoltato +;. "os0 che = perdura = %uel divario tra politica
.roblemi controversi sull(intervento pubblico in economia, in Leconomia contemporanea, i protagonisti ed altri saggi, di 1ederico "aff!, Studium, 8oma, ':H'. 24 Il dibattito attorno all(a#ione dello Stato nel capitalismo maturo, in Leconomia contemporanea, ecc., op. cit. 25 Si vedano ad esempio gli articoli Jilancio di una politica EIG, EIIG, EIIIG, su 1ronache sociali, rispettivamente, n. ';D'7 del 'F settembre ':5:? n. 'H e n. ': di ottobre, ':5:. Si tratta di personalit$ @ affermava "aff! in Jilancio di una politica EIG @ che ad un certo momento = si sono chiuse nel cerchio magico di un Cdogmantismo liberale( nell(ambito del %uale credevano di risolvere ogni problema con l(invoca#ione della formula dell(automatico fun#ionamento del meccanismo di mercato = In presen#a di %ueste idee anti%uate, anche degli studiosi stranieri notoriamente di tenden#a liberista ed universalmente appre##ati per l(e%uilibrio del loro giudi#io hanno dovuto formulare riserve sulla politica seguita dagli esponenti italiani del Cdogmatismo( liberale, nonostante gli ovvii motivi di solidariet$ = <e pi- oltre "aff! men#iona, tra %uesti, K. 8obertson>. 26 Bra i tanti ammonimenti ':5FD':7F Gli stessi erroriM Intervista di Sinistra 77 a 1ederico "aff!, a cura di 1ernando 3ianello. &a si veda anche Un riesame dell(opera svolta dalla "ommissione economica per la "ostituente, in 7tudi per il ventesimo anniversario dell&ssemblea costituente, vol III, 3allecchi, 1iren#e ':;:. 8ipubblicati in 0ederico 1aff2, un economista per gli uomini comuni , a cura di G. Amari e ,. 8occhi, 2diesse. 8oma, +667. Il saggio
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economica effettiva e politica economica poten#iale che si ! in grado di individuare per tutto il tempo successivo al dopoguerra = +7 2ra un appello rivolto soprattutto agli intellettuali che si dovevano guardare dalla venatio da parte degli interessi economici e dalle lusinghe dei circoli mediatici da %uesti organi##ati.+H "aff! ha impersonato, si pu/ dire, %uella figura di intellettuale che 8alph Kahrendorf ha chiamato, di recente, erasmiana "oloro che hanno il coraggio della libert$ nella solitudine, la capacit$ di convivere con le contraddi#ioni, la facolt$ di coniugare osserva#ione e impegno, la passione della ragione +:. &a in pi- aderiva alla conce#ione epistemologica dell(economista polacco Rscar Lange &olti progressi delle scien#e sociali sono dovuti al desiderio e passione per la giusti#ia sociale e il miglioramento delle condi#ioni umane. <=> 2( il desiderio di cambiamento e di miglioramento sia conscio che inconscio, a creare l(atteggiamento in%uisitivo della mente che si trasforma in investiga#ione scientifica sulla societ$ umana A6. Uuesto atteggiamento mentale lo port/ a rifiutare decisamente e motivatamente il tradeDoff tra efficien#a ed e%uit$, e la politica dei due tempi prima la produ#ione e poi la distribu#ione. = Rra l(e%uivoco ! tutto %ui non esiste un problema di distribuzione che non sia al tempo stesso problema di equa distribuzione. La corrisponden#a del riparto a ci/ che la coscienza sociale considera come Ce%uo( non pu/ rinviarsi ad un Csecondo momento(, mediante l(attua#ione di processi redistributivi, ma deve essere garantita allatto stesso in cui si organizza la produzione e nelle forme stesse in cui questa si realizza. &antenere su due piani distinti il problema tecnico della produ#ione e %uello sociale dell(e%ua distribu#ione significa praticamente lasciare insoluto %uest(ultimo come dimostra il fatto che la libert$ dal bisogno, l(attenuarsi delle disparit$ economiche individuali, l(uguaglian#a nelle possibilit$ sono ancora oggi mete da raggiungere, pur essendo aspira#ioni antichissime = <corsivi n.d.t.> A'.
sulla "ommissione economica fu ricompreso, dallo stesso "aff!, nel suo 9eorie e problemi di politica sociale, Later#a, Jari, ':76. 27 "fr. 1. "aff!, Se bastasse diminuire il numero degli #eri, in L"nit, 7 maggio ':H;. 28 "fr, 1, "aff!, Il falso dell(unit$ economica, 'occa, 'F ottobreD' novembre ':H;. 8ipubblicato in La solitudine del riformista a cura di ,. Acocella e &. 1ran#ini, Jollati Joringhieri, Borino, '::6, e in 0ederico 1aff2, un economista per gli uomini comuni, op. cit.. 8. Kahrendorf, 3li Erasmiani, Later#a, Jari, +667. "fr. Introdu#ione a &nnotazioni sulla politica economica britannica in un anno di ansia!, op. cit. 31 "fr. ,on basta produrre, in &spetti di uneconomia in transizione, di 1ederico "aff!, 8oma, ottobre ':5F. Una posi#ione che lo port/ anche a condividere, a conclusione di un intenso dibattito sulla nuova economia del benessere, le valuta#ioni di I. &. K. Little, intese a respingere l(accettabilit$ di %ualsiasi defini#ione di un incremento della
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Accenno appena ai problemi interna#ionali e a %uelli finan#iari, di particolare attualit$ in %uesti giorni e continuamente trattati da "aff!. .er %uanto riguarda i primi basti ricordare che "aff!, grande esperto per la sua attivit$ in Janca d(Italia e nel &inistero per la 8icostru#ione, fu il primo, sin dagli anni settanta, a denunciare la devia#ione delle istitu#ioni interna#ionali a cominciare dal 1ondo &onetario Interna#ionale, rispetto ai loro principi ispiratori ed anche statutari A+. .er le loro imposi#ioni defla#ionistiche e politicamente condi#ionanti nei confronti dei paesi debitori. Sono ben note le sue violente denunce contro le specula#ioni finan#iarie a danno del risparmiatore, contro gli incappucciati che operano al riparo dei numerosi paradisi fiscali e pia##e off shore, sempre fre%uentate da importanti ed etici banchieri e da autorevoli imprenditori? contro la fun#ione destabili##ante dei movimenti anormali EspeculativiG dei capitali AA. Sono altrettanto note le sue argomentate considera#ioni sui limiti logici e reali dei mercati finan#iari ben lontani dal paradigma di mercato perfettamente concorren#iale. A5

2( facile immaginare %uello che direbbe di fronte all(ennesima crisi finan#iaria, ad una finan#iari##a#ione che distorce persino i pre##i dei beni di prima necessit$ come gli alimentari e le risorse energetiche, stravolgendone le pur residue fun#ioni allocative? con la conseguente ulteriore distorsione degli indiri##i produttivi. "os0 che lo sgonfiamento della bolla finan#iaria ci lascer$, tra l(altro, un(economia reale non solo in crisi, ma anche drammaticamente in ritardo sul piano dei suoi normali adattamenti e della sua necessaria riconversione in dire#ione di uno sviluppo piricche##a, benessere, efficien#a o reddito reale, la %uale non tenga conto della distribu#ione del reddito E"fr. 1. "aff!, Lezioni di politica economica, op. citG. Distribuzione sulla quale ogni giudizio 2 inevitabilmente un giudizio di carattere etico e sociale E"fr. "aff!, ,on basta produrre, art. cit.G. 32 Su alcune trasforma#ioni recenti del 1ondo &onetario interna#ionale, in La 1omunit internazionale, fasc. 5, ':7H. 33 Si veda innan#itutto 3ecchi e nuovi trasferimenti anormali di capitali, in 9eorie e problemi di politica sociale, op. cit. pp. :7D''F. &a anche, pi- recente, Il falso dell(unit$ economica, 'occa, 'F ottobreD' novembre ':H;. 8ipubblicato in La solitudine del riformista a cura di ,. Acocella e &. 1ran#ini, Jollati Joringhieri, Borino, '::6, e in 0ederico 1aff2, un economista per gli uomini comuni, op.cit. 34 Si veda soprattutto Ki un(economia di mercato compatibile con la sociali##a#ione delle sovrastrutture finan#iarie, in 7tudi in onore di 3. ". 4api, "edam., .adova, ':7+. 8icompreso da "aff! nel suo "neconomia in ritardo, Joringhieri, Borino, ':7;? e ristampato in 0ederico 1aff2, un economista per gli uomini comuni, op. cit.. Bra i suoi moltissimi interventi sul tema si veda ad esempio .raticoni pittoreschi, $l %anifesto, ': luglio ':H'. 8ipubblicato su La solitudine del riformista, op. cit. &ercati finan#iari, gi$ non perfettamente concorren#iali di per s4, e che, se si avvicinano a rappresentare i fondamentali, cio! l(economia reale, ne riproducono le condi#ioni non concorren#iali Esoprattutto dal lato dell(offertaG? mentre %uando se ne allontanano, come spesso succede, sono sempre pi- soggetti a spirali di euforia o di panico rendendoli spesso, come diceva )e*nes il sottoprodotto di un casin/ da gioco. K(altronde l(operatore sul mercato non considera il pre##o che lui ritiene giusto, ma %uello che pensa che la maggior parte della gente ritenga tale. )e*nes citava al riguardo i concorsi di belle##a organi##ati sui giornali dell(epoca. 3inceva chi riusciva ad indovinare il criterio estetico prevalente tra i partecipanti alla scelta delle concorrenti, ciascuno dei %uali cercava di indovinare %uello che avrebbero pensato gli altri. ,e deriva un(intrinseca instabilit$ ed una sostan#iale incapacit$ della pretesa ottima alloca#ione. ,4 sinora ! stata smentita la sconsolata afferma#ione del Jagehot E'H+;D'H77G secondo il %uale in determinati momenti, un gran numero di stupide persone dispone di un grande %uantit$ di stupido denaro alla ricerca di chi lo divori. "fr. "aff!, Kiritto ed economia, in 1. "aff!. $n difesa del elfare statesaggi di politica economica, 8osenberg I Sellier, Borino, ':H;.

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sostenibile socialmente e fisicamente.AF Una finan#iari##a#ione che ha direttamente interessato anche il credito e le banche sia sul lato del passivo, nella raccolta e gestione del risparmio affidata a societ$ di gestione, sia sul lato dell(attivo, nell(eroga#ione dei crediti, con la titolari##a#ione spinta in una catena sempre pilunga e sofisticata. Stravolgendo cos0 l(essen#iale %ualit$ rela#ionale del credito A;, e con essa anche l(indispensabile unit$ di gestione del bilancio a#iendale, sempre sottolineata dalla scuola bancaria italiana. Sarebbe inoltre allarmato dal ritorno al passato Eimmemore degli errori precedentiG con la crescente commistione tra banca ed impresa Enon finan#iariaG e con il ristabilimento della banca universale Eerogatrice di credito a breve e a medio V lungo termineG. .er il pericolo del maggior rischio, della concentra#ione di poteri, ivi compresi %uelli informativi, dell(inaridimento del credito a lungo termine, a seguito anche di modelli gestionali tutti protesi alla ricerca del valore di brevissimo periodo. "aff! chiedeva agli studiosi della teoria monetaria di proseguire il lavoro di )e*nes nel superamento della dicotomia tra aspetti monetari e reali, e considerava il capitale come un impegno a produrreL A7 "i mancano oggi la sua analisi e la sua proposta,
"ome dimostra Luigi L. .asinetti, affinch4 si diffondano i benefici della conoscen#a e del progresso tecnico, in economie di piena occupa#ione e in pacifica conviven#a, ! necessario che i pre##i dei settori produttivi, maggiormente investiti dagli incrementi della produttivit$, diminuiscano in termini assoluti, ma soprattutto in termini relativi, a livello na#ionale e interna#ionale. "fr. Luigi L. .asinetti, Dinamica strutturale e sviluppo economico5 unindagine teorica sui mutamenti della ricchezza delle nazioni, Utet, Borino, ':H5 E "ambridge Universit* .ress, ':H'G. In part. p. +FA, nota '. Il volume fu scelto come primo numero della =iblioteca degli economisti, HW serie, dai direttori 1. "aff!, .. S*los Labini e S. Lombardini. Afferma ancora .asinetti 2( un po( %uesta la sfida dei nostri tempi fare s0 che il progresso tecnico diventi anche progresso sociale E"fr. L.L..asinetti La ricchezza delle nazioni, Guida editori. ,apoli, ':HFG. Bra i tanti studi sullo sviluppo sostenibile tesi a dimostrare l(inesisten#a del tradeDoff tra efficien#a ed e%uit$, da sempre una profonda convin#ione di "aff!, si veda La sostenibilit dello sviluppo globale, di Alessandro 3ercelli e Simone Jorghesi, "arocci editore, 8oma +66H. 36 Sui beni rela#ionali, ai %uali il credito pu/ essere in buona parte assimilato, si veda di S. Xamagni, Gli studi sulla felicit$ e la svolta antropologica in economia, in 0elicit e libert, economia del benessere in una prospettiva relazionale, a cura di Luigino Jruni e .erluigi .orta, Guerini e Associati, editori, &ilano, +66;. 1austo 3icarelli ricorda due imposta#ioni teoriche nel concepire il credito una, che ne accentua gli aspetti di relazione tra il banchiere e l(imprenditore <e i luoghi in cui esso vive ed opera>, in un rapporto di causalit tra il finan#iamento e produ#ione? l(altra, della piena assimila#ione del credito alle altre variabili finan#iarie nel modello di e%uilibrio e interrelazione economico generale E"fr. la voce "redito nel Dizionario di economia politica a cura di Giorgio Lunghini, con la collabora#ione di &ariano K(Antonio, Joringhieri, Borino, ':HAG. 2( inutile dire come sia largamente prevalsa %uest(ultima visione. La realt$ ! ovviamente diversa, ma tale imposta#ione ! servita a giustificare la deregulation dei mercati crediti#i e finan#iari, supposti capaci di autoregolamentarsi. "aff!, ovviamente, non la condivideva sin dagli studi preNe*nesiani, seguendo il suo maestro Guglielmo &asci E"fr. Gli economisti e la crisi, rapporti tra economisti italiani e il pensiero economico all(estero negli anni della grande crisi, in $ndustria e banca nella grande crisi )*>*-+.. A cura di Gianni Boniolo. 2tas libri, ':7H, pp. AFFDA;5. "aff! riporta, tra l(altro, il seguente brano del &asci L(e%uilibrio del sistema produttivo ! insomma condi#ionato da un sostan#iale sincronismo o parallelismo di comportamento fra categorie diverse di istituti e di agenti economici <della realt$ finan#iaria e di %uella reale>? se %uesta armonia manca, scoppia la crisi? una %uota di risparmio pi- o meno alta risulta di necessit$ sperperata e l(e%uilibrio del sistema @ una volta smarrito @ non pu/ pi- automaticamente ricostituirsi <corsivi n.d.t.>.
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"fr. Aspetti strutturali ed evolutivi del sistema imprenditoriale italiano, in "neconomia in ritardo, di 1ederico "aff!, op. cit.
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non meno di %uelle di 1austo 3icarelli, che ai rapporti tra accumula#ione e finan#a dedic/ molte delle sue energieL AH &a voglio concludere con %ualche insegnamento per il sindacato, a cui "aff! rivolse sempre grande atten#ione. Ki indipendenza intellettuale, innan#itutto, da %uei paradigmi di cui dicevo prima, concentrando maggiori sfor#i nell(elabora#ione concettuale. Ki spirito critico, ma anche autocritico, nelle rela#ioni con le altre parti sociali, con le istitu#ioni, con le for#e politiche, con i propri rappresentati, ed anche con i propri iscritti? di adesione pi- stretta alla realt$ effettuale e alle condi#ioni di lavoro, al costo umano dello sviluppo come spesso ci ricordava? di difesa non solo degli occupati ma dell(intero mondo del lavoro poten#iale per %uel diritto dovere del lavoro di cittadinan#a? di sollecita#ione ad una a#ione sempre pi- europea e sovrana#ionale, anche per l(urgente democratizzazione delle istitu#ioni di %uelle aree geopoliche, dove vengono assunte, ormai, le decisioni strategiche, spesso sotto le spinte incontrollate delle multina#ionali. Un invito a contribuire alla crescita della sensibilit$ democratica e ad una ricon%uistata socialit$ A:, con il consapevole intervento nei momenti EinscindibiliG del processo produttivo e distributivo? al ritorno in onore della virt- collettiva 56, anche con la valorizzazione del lavoro pubblico. 3irt- collettiva, che "aff! riteneva necessaria nello Stato, non meno che nell( assetto sociale. Uuesto ci riporta ai valori costitu#ionali, ai diritti sociali, civili e politici, alle istitu#ioni che li garantiscono e che sono @ come le liberta E"fr. L. 2inaudiG D tra loro solidali. Un concetto cha "aff! ripeteva di fre%uente.
"aff! avrebbe richiamato, ancora una volta, il rispetto della "ostitu#ione, dove, all(art 57, come ! noto, afferma &a Rep$bblica incoraggia e t$tela il risparmio in t$tte le s$e forme' disciplina e coordina il credito (. A %uei banchieri, tutti presi dalla ricerca esclusiva del valore per gli a#ionisti Ee per loro stessiG, avrebbe ricordato la fun#ione di interesse pubblico dell(attivit$ bancaria? e che %uesta dovrebbe essere valutata soprattutto per le capacit$ di suscitare lo sviluppo civile Ecome lo chiamava S*losG. Avrebbe inoltre ricordato che la scien#a economica aveva gi$ dimostrato che lo schema di concorren#a perfetta in %uesto settore non ha nemmeno le caratteristiche di ottimalit$ che, seppure a livello teorico, si assegnano Esotto determinate condi#ioniG agli altri settori produttivi. Indurrebbe, infatti, %uella concorren#a, alla massima produ#ione al minimo pre##o con i rischi di infla#ione di finan#a e gravi rischi di instabilit$, nel trascurare i necessari criteri pruden#iali. 8ichiamare la realt$ e le le#ioni della storia, le forme non concorren#iali, la pletorica rete distributiva, ecc., ! del tutto inutile tanto sono evdenti. 39 "aff!, .er una ricon%uistata socialit$, in $l 1omune democratico, 'ivista delle autonomie locali ed elle regioni, n. A, ':H;. 40 "aff! cit/, una volta, uno scontro parlamentare tra il liberista intransigente 1rancesco 1errara e Uuintino Sella, che ritorna di una certa attualit$ anche per l(oggetto del contendere. A %uesti che, proponeva la costitu#ione delle "asse di 8isparmio postali Edestinate a divenire gli sportelli locali di uno dei pilastri della struttura finan#iaria italiana, cio! la "assa Kepositi e .restitiG, 1errara opponeva che tale costitu#ione avrebbe inaridito lo spontaneismo che aveva portato alla crea#ione delle "asse di 8isparmio ad opera di filantropi educatori sociali. Uuintino Sella, con esemplare sobriet$, replicava Io sento in me profondamente che uno Stato vale %uanto valgono gli uomini che costituiscono %uesto Stato. <=> &a, d(altra parte, non mi nascondo neppure %uanto valga uno Stato in cui anche la modesta virtcollettiva sia in onore. "fr. "aff!, Intervento pubblico e realt$ economica, in $n difesa del elfare state, saggi di politica economica, op. cit. Il dibattito ! ripreso da 1. 1errara, 8pere complete, vol. $?, Discorsi e documenti parlamentari, 8oma, Ke Luca, ':7+. "aff! commentava Il richiamo storico serve a far comprendere che la contrapposi#ione pubblicoDprivato ! espressione di uno stato d(animo, pi- che di valuta#ioni %uantitative riducibili alle percentuali del prodotto na#ionale lordo riferite all(uno o all(altro settore.
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Il sindacato confederale, il sindacato dei diritti di Jruno Brentin, il sindacato in e per un(economia civile, se ha come compito principale l(estensione dei diritti sociali che ! la condi#ione per l(espletamento di %uelli civili e politici D per una democra#ia sostan#iale e non solo formale D sa bene che i primi sen#a gli altri non hanno molto significato. An#i come diceva Guido "alogero Sen#a l(elimina#ione degli s%uilibri di poten#a economica non c(! mai vera libert$ politica, e sen#a la garan#ia delle libert$ politiche non c(! neppure la possibilit$ di sapere se la giusti#ia economica sia reale o illusoria. 5' &antenere alta l(atten#ione ed intervenire anche con la mobilita#ione democratica %uando si teme una loro restri#ione, ! un compito non estraneo al sindacato confederale ed ! anche in coeren#a con l(insegnamento del ,ostro. Il %uale ricord/, una volta, le parole di 1erruccio .arri nel congedarsi dai suoi collaboratori del Governo da lui presieduto, tra cui lo stesso "aff! ,on c(! ombra su chi ha la luce di un ideale, aggiungendo, da parte sua Il mio non lascia margini al moderatismo opportunistico 5+. Il suo riformismo sollecitava l(edifica#ione e la continua corre#ione delle istitu#ioni per la piena occupa#ione, la libert$ e la giusti#ia sociale, la stabilit$ finan#iaria? un riformismo da non confondere con %uello preoccupato di rendere pi- libera ed autonoma la cosiddetta mano invisibile. Una visione provviden#iale che sempre, motivatamente, contest/ sia nelle formula#ioni teoriche delle varie scuole, fossero il liberismo di cattedra, il monetarismo, la teoria delle aspettative ra#ionali o %uella delle scelte pubbliche? sia con il richiamo alla concreta realt$ odierna dove la condi#ione normale ! la concorren#a imperfetta ed oligopolistica. Una mano invisibile di fatto ben manovrata da poteri visibili ed anche da %uelli invisibili Eche tanto preoccupavano ,orberto JobbioG, sempre pronti a strumentali##are ai propri fini %uelle ideali formula#ioni teoriche, e tanto pii loro glossatori. &entre valori##/ sempre %uelle teorie che aprivano gradi di libert$ e spa#i alle for#e politiche e sociali e per una consapevole politica economica.5A "on riguardo non solo alle teorie del riformismo cambridgeano
Guido "alogero, $n difesa del liberalsocialismo, 8oma Atlantica, ':5F, p. HF. Una linea di pensiero feconda, anche se prevalentemente di tipo carsico. Ad essa sono, almeno in parte, riconducibili, e non solo per motivi di storia personale e familiare, la visione sindacale di Jruno Brentin, sopra richiamata, e alcune elabora#ioni di A.). Sen che ne fa esplicito riconoscimento nei confronti di 2ugenio "olorni, socialista, martire antifascista, di cui ricorre il centenario della nascita e del %uale il premio ,obel spos/ una figlia. La conce#ione del Csindacato dei diritti( ! ben illustrata da una recente antologie di scritti del dirigente sindacale, =runo 9rentin, CLavoro e libert, scritti scelti e un dialogo inedito con @ittorio 0oa e &ndrea 'anieri, a cura di &ichele &agno, 2diesse, 8oma, +66H. 42 "fr. La solitudine del maratoneta, in 'assegna sindacale, +6 novembre ':;6. 43 .olitica economica capace di commisurare il numero e la qualit degli strumenti alla complessit$ degli obiettivi? con un uso anche disinibito degli strumenti compresi i controlli e i da#i temporanei, utili a prendere tempo per i necessari adattamenti produttivi. Seguendo in ci/ l(imposta#ione programmatica di 8. 1rish e plurie%ua#ionale di 9. Binbergen, per le %uali rinvio alle sue Lezioni di 4olitica economica. Imposta#ioni di cui appre##ava soprattutto il metodo pi- che gli aspetti %uantitativi in senso pitagorico Eindici e %uo#ienti intesi erroneamente in senso assoluto e a prescindere dalle dinamiche economiche e gestionaliG e deterministico Etenden#e tanto pi- incerte %uanto pi- prolungate
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ESidTicN, &arshall, .igouG, e naturalmente di )e*nes e dei postNe*nesiani, ma anche di Sraffa 55 e di .asinetti5F. ,on solo non credeva nell(autosufficien#a e nel predominio dell(economia nella vita sociale, economia che doveva, anzi, essere uno strumento della politica? ma non credeva neppure nella possibilit$ di una teoria generale Ecitava al proposito il suo amato &ontale %uando diffidava dal cercare la chiave dell(universoG. Invitava alla coesisten#a pacifica delle varie teorie, in attesa che la ragione tollerante e la storia esprimessero il loro giudi#io, cercando, nel frattempo, di impedire il soffocamento di %uelle minoritarie.5; 8icordava con &arshall le limitate capacit$ telescopiche della professione ed invitava alla puntuale documenta#ione della realt$, come alla scelta delle assun#ioni rilevanti per i problemi umani. Ad Ya*eN, che criticava la presun#ione del sapere in cui incorrevano i sostenitori dell(intervento pubblico, ribalt/ l(addebito, perch4 %uella presun#ione <=> forse pu/ riguardare sia chi erra nell(a#ione, sia chi sostiene che ogni bene venga dall(ina#ione Es(intende dei poteri pubbliciG 57. Aveva presente la complessit$ delle motiva#ioni umane D oggi campo di intense ricerche anche economiche D ben lontane dallo sciocco utilitarismo EA. ). SenG, alla base del paradigma economico dominante, e di tante semplicistiche formula#ioni. 5H ,4 si poteva confinare l(economia alla contabilit$ economica. &anifesta#ione ricorrente di %uesti antichi errori ! la tenden#a a voler ridurre l(economia ad una Cme##a scien#a(, considerandone esclusivamente i rapporti tecnologici ed eliminando dal %uadro gli aspetti soggettivi e psicologici <=>. Brascurare un carattere essen#iale della scien#a economica, cio! di essere Cmotivated and purposive(, significa semplicemente costruire un(altra scien#a. 5:. Si potrebbero rivolgere anche a lui le parole che indiri##/, in una sua commemora#ione, a Luigi 2inaudi Sempre ed in ogni caso, come con straordinaria lucidit$ ebbe ad affermare Gobetti, Cil centro fecondo del pensiero einaudiano

nel tempo e comun%ue da utili##are come stimolo a porre tempestivamente in atto consapevoli a#ioni correttiveG. Alla luce di ci/ appaiono in tutta la loro povert$ i riti dei banchieri centrali della J"2 e della 12K nei loro pomposi annunci di varia#ioni di centesimi di punto del tasso di sconto come una specie di Keus eS machina della politica economicaL 44 "fr. 1. "aff!, &orte di un grande economista. La solitudine insidiata di Sraffa, in $l %anifesto, 7 settembre ':HA. "apitalismo pigro e colpevole, in $l %essaggero del 'F novembre ':7F, dove recensisce il volume di .asinetti, Lezioni di 9eoria della produzione, Il &ulino, Jologna, ':7F. 46 "fr. 1. "aff!, .er una scien#a economica sen#a dogmi, in 4roblemi del socialismo, n. +'D++, maggioDagosto ':75. 47 "fr. 1. "aff!, I ,obel, in Leconomia contemporanea, i protagonisti ed altri saggi. 2d. Studium, 8oma, ':H'. 48 Una aggiornata rassegna di %uesti sviluppi si pu/ leggere in 4rofilo di storia del pensiero economico , di 2rnesto Screpanti e Stefano Xamagni, "arocci editore, 8oma, +665. 49 1. "aff!, )e*nes oggi, pubblicato in Leconomia contemporanea e altri saggi, 2di#ioni Studium, 8oma, ':H'.
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consiste in un intimo scetticismo verso tutte le formule Eanche le proprieG e in una fiducia assoluta nella inesauribile attivit$ degli uomini( .F6 In occasione di una profonda frattura sindacale invit/ ad utili##are il contributo di tre eminenti personalit$ di indiscussa integrit$ intellettuale, .aolo Jaffi, 2rmanno Gorrieri, .aolo S*los Labini? ma la proposta suscit/ diffiden#a. "omment/ amaramente Sono convinto che sia compito dell( Cintellettuale( %uella di rimanere fedele al dubbio sistematico, come appropriato antidoto alla riafferma#ione intransigente di formule di cui spesso si finisce per essere prigionieri. La mia proposta non ! stata in definitiva che un cauto invito a riflettere su %uanto poco giovi un rifiuto ostinato al ripensamento come metodo di conviven#a. "on sofferto vigore, lo si era affermato, annotando C Ah l(uomo che ne va sicuro E=G e l(ombra sua non vede che la canicola stampa sopra uno scalcinato muroL( F' 2ra un riformista veramente progressista e %uindi veramente scomodo. .enso che oggi non lo sarebbe di meno.

* 'ielaborazione di un intervento preparato per il convegno organizzato dalla 0acolt di Economia e dal laboratorio <0austo @icarelli! dell"niversit di %acerata, in ricordo di 0ederico 1aff2. %acerata, )) novembre >AA, . $l contenuto dellarticolo impegna esclusivamente lautore. ** 13$L Bazionale.

"fr. 1. "aff!, Luigi 2inaudi 'H75D':75."ommemora#ione tenuta presso lOAccademia delle Scien#e di Borino. 8iprodotto su Il Giornale degli economisti e Annali di economia, del luglioDagosto ':75. 8accolto poi da "aff! nel suo 0rammenti per la storia del pensiero economico italiano, Giuffr!, &ilano, ':7F.
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Il sindacato del dopo crisi, in Lettere di sinistra ,A, n.+, ':HF. <I versi sono di &ontale>.

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