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A

pochi giorni dalluscita dellanto-


logia Crimini Italiani (Einaudi,
2008, a cura sua, a va sans dire) riesco
a fare due parole col vero maestro del-
la letteratura criminale. Tra il serio e il
faceto, tra nomignoli e toni rilassati, si
parla di New Italian Epic, alta monta-
gna e persino di dieta.
Domande a rafca, risposte taglienti.
Continua a pagina 11
LuLtimo indizio
Intervista allautore
Piernicola Silvis
a pagina 7
CRonACHE uRBAnE
di un FuoRiLEGGE
Il romanzo
di Christopher Gofard
a pagina 10
LA SBoRniA
Un racconto
di Jurij Drunikov
a pagina 15
EVEnti
Bo-noir, la terza stagione
6 luglio - 3 agosto
a pagina 13
PEtRoS
mARKARiS
Mi sento
cittadino
del mondo
a pagina 3
FRAnCESCo
ABAtE
Vi racconto
il lato oscuro
della Sardegna
a pagina 4
SAndRonE
dAziERi
La trib
Coloradonoir
a pagina 4
GABRiELE
moRoni
I miei gialli
italiani irrisolti

a pagina 6
Seconda puntata per lantologia kult del giallo italiano
I crimini italiani dei big del noir
interviste
Rivista bimestrale dedicata alla letteratura gialla e noir. Edizione gratuita. Numero due, luglio 2008
m
assimo Picozzi complici anche
numerose, sempre eleganti, ap-
parizioni televisive in cui si distingue per
seriet e professionalit, ben noto a tut-
ti gli appassionati del giallo (quello vero,
quello true crime) per essere uno psichia-
tra forense, tra i massimi esperti in Italia
(e non solo) in criminologia.
Parallelamente allide-
azione e alla conduzio-
ne della trasmissione di
Rai2 La Linea dOm-
bra, che approfondisce
le fgure di alcuni tra i
pi noti serial killer, ecco arrivare in libre-
ria Quelloscuro bisogno di uccidere, in cui
lautore descrive in modo lucido, ma mai
freddo e distaccato, nove recenti casi di
cronaca nera che lo hanno visto coinvolto
direttamente come consulente: dallomi-
cidio satanico di Chiavenna a Michele
Profeta (il Killer delle carte da gioco, con
cui lo stesso Picozzi ebbe un inquietante
scambio di sms pochi giorni prima della
sua cattura), da Angelo Izzo alle Bestie
di Satana. Picozzi, nonostante questi casi
potrebbero facilmente suggerirlo, evita di
cadere nel facile e volgare meccanismo
dellesibizione mediatica dell(iper)corpo
del reato, del macabro
dettaglio fne a se stes-
so, per mostrarci invece
come spesso lomicida
sia la prima vittima del-
la propria follia. Non
facile mantenere vivo linteresse di un let-
tore gi a conoscenza della trama e del
fnale della storia data la notoriet dei
casi, successo scritti a quattro mani con
Carlo Lucarelli, qui autore di unelegante
prefazione.
Continua a pagina 5
Faccia a faccia con il criminologo massimo Picozzi
Quelloscuro bisogno di uccidere
Giancarlo De Cataldo Intervista a pagina 14
Massimo Picozzi
Lanima nera
di Alan D. Altieri
Il delitto sempre
la conseguenza
di una storia
milanoNERA 2 Luglio 2008
EditoRiALE - milanonera: web, carta stampata e ora anche eventi culturali
Una lunga estate noir
i
l tempo volato. Sembra ieri che pre-
sentavamo al Salone di Torino lesor-
dio cartaceo di milanonera Web Press e
ora eccoci nuovamente in libreria (gratis,
of course) con un nuovo numero ricco
di recensioni e interviste. Negli ultimi
tempi milanonera cresciuta moltissi-
mo. Il sito web registra un incremento
costante di accessi ed anche i redattori
della rivista aumentano a dimostrazio-
ne della grande passione che circonda il
mondo giallo e noir.
milanonera, poi, sta diventanto an-
che altro: un brand, una sorta di bol-
lino di qualit per lorganizzazione
di eventi come, ad esempio, il recen-
te e fortuantissimo milano in Bion-
da che si tenuto il 21 giugno scorso
con un grande successo di pubblico.
Gli eventi targati milanonera a luglio
saranno due, entrambi nella Bassa: il
6 luglio a Salsomaggiore e il 12 a No-
vellara (RE). Stiamo anche preparando
una sorpresa per settembre di cui ancora
non posso anticiparvi nulla. Tenete doc-
chio il sito.
Cosa aggiungere? In queste pagine tro-
vate un sacco di proposte di buone lettu-
re per lestate (con un occhio di riguardo
ai piccoli editori) e interviste ad alcuni
mostri sacri del genere come Giancarlo
De Cataldo, Alan D. Altieri, Sandrone
Dazieri, Petros Markaris e altri.
Mettetevi comodi sotto lombrellone e
leggete con calma la rivista. Poi, andate
alla libreria pi vicina a procurarvi i libri
che avete scelto. Dopo tutto, siamo qui
per dare buoni consigli di lettura, no?
Paolo Roversi
EDITORIALE
S
crivendo questo libro non pu non ave-
re pensato al cinema... infatti so che c
gi una sceneggiatura pronta. Ce ne vuole
parlare?
Lo sceneggiatore Lee Goldberg, un veterano
di Hollywood che ha lavorato in molti spetta-
coli televisivi, compreso il famoso Detective
Monk. Io lo conosco di persona e so che ha
una gran passione per le belle storie.
Mi piacerebbe raccontarvi del regista che vo-
gliono per il flm, ma siccome non stato fr-
mato ancora niente, non voglio contribuire a
spargere voci non confermate. La sceneggia-
tura cambia qualcosa rispetto al libro, ma il
risultato maledettamente buono! Spero che
il flm riesca bene e magari che attiri un po
dinteresse anche sugli altri romanzi.
Gli echi di tarantino sono forti nel suo libro.
Concorda? Conosce i B-movies poliziotteschi italiani cui Quentin si ispira?
C un flm di Kubrick, Te Killing (Rapina a mano armata, 1956), che so ha
ispirato Tarantino, e mi piaciuto molto. Non sapevo dei flm italiani, ma adesso
voglio assolutamente vederli. Per piacere fatemi sapere quali sono e li vado subito
a noleggiare.
Io sono un grande fan di Tarantino, ma lui solo uno dei tanti che mi han-
no infuenzato. Mi piacerebbe poterlo incontrare e magari discutere di la-
voro davanti a un bicchiere di birra. Tutto quello che fa stupendo, e io
adoro in particolare i flm Kill Bill. Mi ricordo quando cercavo di tro-
vare un agente, dopo aver scritto La gabbia delle scimmie, e uno mi ha rispo-
sto dicendo che il romanzo assomigliava troppo a quello che fa Tarantino.
Io ho pensato, ma come diavolo si fa ad assomigliare troppo a Tarantino?
come dire che sei troppo bravo...
il suo romanzo ambientato in Florida. Finalmente noi Eurorei non lassoce-
remo pi soltanto a CSi miami... Quanto si presta per un noir spietato quello
stato assolato?
Ho studiato allUniversit della Florida, a Orlando, e cos ho ambientato l il ro-
manzo semplicemente perch conoscevo il posto. Inoltre tanti, troppi romanzi si
svolgono nella pi seducente Florida del Sud (Miami, le isole Keys, ecc.), ma non
avevo mai sentito che ce ne fosse uno ambientato a Orlando che proprio nel
centro dello stato. Mi sembrata unottima idea.
Chi sono i suoi modelli letterari?
Raymond Chandler, Kurt Vonnegut, William Faulkner, Mike Resnick, Jim
Tompson, il mio amico Scott Phillips, Christopher Moore, Elmore Leonard e
Hemingway.
Lei ha insegnato per anni scrittura creativa. onestamente: per diventare scrit-
tori servono davvero questi corsi?
Molto spesso gli scrittori veri hanno bisogno di un veterano per afnare il loro
talento. Anche Tiger Woods ha un allenatore per mettere a punto i suoi leggendari
cambi di swing.
C qualcuno che non diventer mai uno scrittore, qualcuno che non avr mai
bisogno di un consiglio, ma resta ancora un sacco di gente tra i due estremi...
MilanoNera web press
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HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO:
Alessandra Anzivino, Daniela Basilico, Antonella
Beccaria, Daniele Biacchessi, Annarita Briganti,
Donatella Capizzi, Claudia Caramaschi, Alfre-
do Colitto, Francesca Colletti, Silvia Cravotta,
Gabriele Dadati, Patrizia Debicke, Stefano Di
Marino, Stefano Favaro, Andrea Ferrari, Fabio
Fracas, Andrea Galla, Paolo Grugni, Lucia
Tilde Ingrosso, Giuseppina La Ciura, Federica
Marchetti, Adele Marini, Emanuele Mozzanica,
Gianluigi Negri, Luca Ottolenghi, Antonio Pa-
gliaro, Seba Pezzani, Rafaella Piccinni, Massi-
mo Rainer, Paolo Roversi, Ambretta Sampietro,
Simone Sarasso, Davide Schito, Fabio Spaterna,
Giovanni Zucca.
Incontro con Victor Gischler autore de La gabbia delle scimmie
Jean-Cristophe Grang
iL GiuRAmEnto
Garzanti, p. 682, 18,60
L
uc Soubeyras, poliziotto della giudiziaria,
tenta il suicidio gettandosi, zavorrato, in
un fume.
Viene salvato per puro miracolo, ma rimane in
stato comatoso. Mathieu Durey, comandante
della criminale e amico fraterno di Soubeyras,
intraprende unindagine non ufciale in meri-
to al gesto del collega.
Non c solo la professione ad accomunare i
due: hanno condiviso gli anni della giovent,
coltivando la vocazione religiosa negli studi
ecclesiastici che li avrebbero dovuti condurre
a prendere i voti. In seguito, per, delle crisi
di coscienza parallele li hanno portati a com-
piere scelte diverse, da paladini della Fede ad
alferi della Giustizia; il tutto, per, mantenen-
do fermi i loro principi giovanili. proprio
alla luce di queste convinzioni che il gesto di
Luc appare incomprensibile allamico ed
da qui che Mathieu intraprende un viaggio
negli inferi che lo porter ad attraversare lani-
ma nera dellEuropa, tra esoterismo, satanismo
e Vera Fede.
Dire di pi sarebbe peccato, perch la trama
va assaporata a piccole dosi, seguendo, passo
passo, il ritmo soprafno dettato dallautore.
Grang lesponente di punta del thriller
nero francese e ne ricordiamo dei capolavori
assoluti del genere, quali I fumi di porpora e
Limpero dei lupi.
Con Il giuramento, lo scrittore e sceneg-
giatore transalpino non delude le attese del
suo pubblico.
C tutto il meglio della sua produzione: lazio-
ne, la descrizione dettagliata delle ambienta-
zioni e delle tecniche investigative, la giusta
dose di violenza e di suspense.
Il tutto con quel tocco di mistero che solo
i fuoriclasse sanno imprimere.
Massimo Rainer
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Victor Gischler
LA GABBiA
dELLE SCimmiE
meridiano zero, p. 255, 15,00
milanoNERA 3 Luglio 2008
INTERVISTE
P
etros Markaris oltre che scrittore autore teatrale
e sceneggiatore cinematografco.
Ha vinto la Palma dOro a Cannes nel 1998 con Leter-
nit e un giorno, di Teo Anghelopulos.
Parla correntemente greco, turco,
tedesco, francese e inglese.
In giugno uscita una raccolta di
racconti noir, I labirinti di Atene,
per Bompiani. Storie di emigranti
arrivati ad Atene per lavorare nei
cantieri per le Olimpiadi del 2004.
Non vengono rappresentati come
vittime, ma come persone che vo-
gliono vivere una vita normale.
Il commissario Charitos presente nel primo racconto,
pi lungo degli altri, e nellultimo.
Il libro era uscito in Grecia nel 2005, in seguito in Ger-
mania con il titolo Balkan Blues e in Spagna lo scorso
anno. Finora sono stati tradotti in italiano Ultime della
notte, Difesa a zona, Si suicidato il Che e La lunga
estate calda del commissario Charitos, tutti pubblicati da
Bompiani.
Lei diventato famoso per aver creato il personag-
gio di Kostas Charitos, della moglie Adriana e della
fglia Caterina. A chi si ispirato?
Kostas Charitos si presentato a me tra il 1991 e il
1993 in un periodo in cui avevo scritto la sceneggiatura
per una serie poliziesca tv, Anatomia per un delitto.
In tre anni avevo scritto le sceneggiature di 65 puntate
e non ne potevo pi.
Volevo smettere e la produzione mi aveva guardato
come un pazzo.
Ho continuato ancora per qualche puntata e, mentre
scrivevo queste ultime sceneggiature, si era presenta-
ta davanti a me una normale famiglia ateniese piccolo
borghese composta da tre persone, padre, madre e f-
glio. La prima reazione stata dovete sparire, perch
la letteratura, la tve il teatro sono gi pieni di piccolo
borghesi, e io me ne sono gi occupato abbastanza nella
serie tv. Ma il marito era cocciuto e non se ne andava.
Dopo un mese ho pensato deve essere un dentista o
un poliziotto.
Come autore, non avrei potuto scrivere molto su un
dentista, cos ho deciso che doveva essere un poliziotto,
ho trovato il nome a lui e alla moglie e ho deciso che il
fglio doveva essere una fglia, Caterina.
La moglie assomiglia tanto a mia madre, se n accorta
mia sorella, anche lei cucinava i pomodori al forno e ci
tormentava quando eravamo piccoli come fa Adriana
con il marito.
Caterina assomiglia molto a mia fglia Josephine.
Kostas Charitos non mi assomiglia, di mio ha le barzel-
lette che racconta e il fatto che legge i dizionari perch
io sono anche traduttore e amo i dizionari. Kostas lo
aveva ricevuto in dono dalla sua madrina.
Come diventato scrittore, dopo aver studiato eco-
nomia?
Nella vita non si sa mai se si diventa scrittori o no.
Quando studiavo economia gli unici scrittori profes-
sionisti erano gli inglesi.
difcile vivere di scrittura in Grecia?
Non molto comune ma io ci riesco. Lavoro anche
come scenografo.
Traduco dal tedesco in greco, nel 2003 ho fnito di tra-
durre il Faust di Goethe in greco; ho impiegato 5 anni
a tradurlo, dal 1998 al 2003. Da allora non ho tradotto
altro.
Che metodo usa per scrivere?
Non seguo un piano preciso,
ho una trama in testa e comin-
cio a scrivere sulla base di questa
trama. Scrivo un capitolo die-
tro laltro.
Tutte le mattine prima di iniziare
a scrivere bevo un caf con Chari-
tos e gli chiedo perch vuoi anda-
re proprio in quel posto l, perch
vuoi interrogare proprio quella persona?.
Quando ho scritto Difesa a zona ho scoperto chi era
lomicida a due terzi del romanzo, non volevo che an-
dasse a fnire cos.
Ma dato che le ricerche le faceva Charitos non potevo
farci niente.
Che tipo di lettore Petros markaris? Legge libri di
autori italiani?
Leggo molto, ne sono molto orgoglioso perch anche
se sono scrittore leggo da due a quattro ore al giorno.
Detesto la tv.
Tra gli autori italiani leggo Massimo Carlotto, Andrea
Camilleri, Leonardo Sciascia. Leggo anche autori spa-
gnoli e tedeschi.
Quali sono gli autori italiani pi popolari in
Grecia?
Andrea Camilleri il pi popolare, famoso anche
Massimo Carlotto, sono stati pubblicati due suoi libri
e sta uscendo il terzo.
Come considerata la letteratura gialla in Grecia?
Per decenni la letteratura gialla in Grecia stata com-
pletamente trascurata.
Gli autori di rispetto non avrebbero mai scritto un ro-
manzo giallo.
Nemmeno gli autori di sinistra si sono mai misurati
con il giallo.
Dopo che stato pubblicato il mio primo romanzo, in
Grecia molti si sono chiesti come mai uno che aveva
tradotto Brecht scrivesse un giallo. Non sapevano che
a Brecht piacevano molto i gialli. Solo dopo la fera del
libro di Francoforte del 2001, in cui la Grecia era stata
Paese ospite, i greci, vedendo le mie foto e i miei libri
allo stand, hanno pensato che se avevo avuto successo
allestero dovevano leggere i miei libri.
Come ha vissuto gli anni 70 e la dittatura dei Co-
lonnelli?
Quando ci fu il colpo di Stato ero tornato in Grecia da
due anni. Se lo avessi saputo non sarei tornato.
Ho visto la gente infelice e come scrittore ho senti-
to il dovere di rimanere per cercare di fare qualcosa
per aiutare.
Non ho fatto politica, ho iniziato a tradurre in greco
Bertold Brecht.
A quel tempo era molto rischioso, tuttavia i Colonnelli
non furono molto severi con me come lo furono con la
musica, il cinema e il teatro.
Stranamente non si accanirono con la poesia e la let-
teratura.
Quale considera la sua patria?
Costantinopoli la mia citt natale, l sono nato e vis-
suto fno al 1960. Facevo parte della minoranza etnica
greca.
La mia formazione culturale avvenuta in Austria, cul-
turalmente mi considero di impronta tedesca.
Vivo ad Atene dal 1972, quando ho deciso di voler
scrivere in greco, la lingua di mia madre.
Amo questa citt, ma quando parlo con gli amici uso
lespressione voi greci perch mi sento straniero per
alcuni aspetti.
Sono cittadino greco, uno scrittore greco ma la mia
mentalit non greca.
La Grecia la mia patria linguistica, per il resto mi
sento cittadino del mondo.
Ambretta Sampietro
incontro con Petros markaris creatore del commissario Charitos
Mi sento cittadino del mondo
I suoi romanzi sono tradotti in sedici lingue
Kostas Charitos
non mi assomiglia,
di mio ha le barzellette
che racconta e il fatto
che legge i dizionari
Amor Dekhis
i LuPi dELLA nottE
Lancora del mediterraneo
p. 203, 14,00
S
alah Algerino. Un tragico evento, il brutale assas-
sinio della moglie, lo costringe ad abbandonare il
paese natale, fagellato da una guerra di potere interna:
lombra del fondamentalismo minaccia la libert di
ogni cittadino che si oppone.
Nella speranza di rifarsi una vita si trasferisce in Italia.
A Firenze gli viene oferta la possibilit di riscattarsi.
Entra infatti a far parte di una squadra speciale mul-
tietnica che combatte il terrorismo. Il passato per ri-
torna nel suo presente. Unindagine riguardante una
serie di delitti, avvenuti nel quartiere islamico della ca-
poluogo toscano, lo riportano nuovamente nel suo Pa-
ese. E in Algeria scoprir una verit alquanto scomoda,
che lascer un segno indelebile nella sua vita.
Un libro che riesce a farci rifettere sulle problematiche
legate allimmigrazione, un tema scottante e attuale
anche in Italia. Una ricerca stilistica e linguistica degne
di nota, che avvicinano il lettore a due mondi lonta-
ni eppure ormai cos vicini, quasi a voler immaginare
unintegrazione per lo meno sulla carta.
Emanuele Mozzanica
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Petros Markaris
milanoNERA 4 Luglio 2008
INTERVISTE
S
e state per partire per la Sardegna inflate nel vo-
stro bagaglio Cos si dice di Francesco Abate.
Non vi aspettate una paziente e ordinata raccolta dei
luoghi in o out, avrete invece un ritratto veritiero e
tragicomico delle coste pi amate da-
gli italiani, unindagine appassionante
sulla frenetica evoluzione del malafare
nellIsola.
Abate non nuovo al romanzo dinchie-
sta, gi Il Cattivo cronista aveva traccia-
to la via con una grafante esposizione
dei tic e delle manie sarde.
In Cos si dice, per, si calano gli assi
e una robusta struttura veritiera fa da
sfondo ad una scanzonata e coraggiosa
rinascita del protagonista: Rudy Sapo-
rito, giornalista di nera.

nel tuo libro Cos si dice la redazione del quotidia-
no al quale appartiene il protagonista una specie
di girone dellinferno, il mestiere di cronista pe-
santemente messo in discussione, un richiamo ad
una crisi dei media?
S. Nel giornale dove lavora Rudy Saporito accade il
peggio che possa verifcarsi nella redazione di un gior-
nale ma in generale di una testata dinformazione.
Tutto asservito al sistema, le verit che vengono sco-
dellate sono funzionali agli impianti di potere, agli
interessi delle lobby o bene che vada ai capricci dei
singoli giornalisti. Dai grandi favori alle piccole mar-
chette.
Un giornale, quello di Rudy, dove si confeziona un
prodotto utile al (pre)potente di turno ma mai al letto-
re. Dove la verit sempre e solo funzionale ai gruppi
dominanti.
Per Cos si dice anche lo specchio non solo del gior-
nalismo venduto ma anche di quello cialtrone. Quello
votato al pettegolezzo, alla notizia futile, gonfata, tra-
visata o neppure verifcata.
unaccusa, non livorosa, semmai carica di humour, a
chi ha venduto e svenduto questa fantastica professio-
ne che per fortuna trova ancora molti esempi di onest,
professionalit e rigore. Anche se il
modello in ascesa, che fa da cattivo
esempio, laltro.
Quali sono i principi cardine
di una buona indagine giorna-
listica?
La fondatezza e quindi la veridici-
t delle fonti, un ampio spettro di
analisi e quindi la pluralit delle
opinioni e delle visioni.
Per questo bisogna mettersi in bal-
lo, scavare, sudare, non stare certo
seduti in una scrivania di redazione attendendo la veli-
na di un ufcio stampa o ci che ti serve gi precotto,
il solito portavoce di turno che sar sempre pronto a
venderti una verit di parte, magari non disonesta ma
comunque di parte.
Lindagine giornalistica come un puzzle, per renderla
completa devi avere tutte le tessere del mosaico.
Sardegna e malafare: i tuoi personaggi sono lega-
tissimi alla loro terra, ma ne scorgono anche il mar-
ciume nascosto, Rudy Saporito abbandonerebbe la
Sardegna?
Rudy Saporito non abbandonerebbe mai la Sardegna
perch lo stagno dove sguazza meglio ed pesce
grande fra piccoli pesci.
Fare il salto, lasciare il rassicurante stagno isolano, si-
gnifcherebbe confrontarsi in mare aperto con nuovi
predatori ben pi grossi e quindi ben pi pericolosi.
Rudy conosce la geografa dei suoi luoghi, chi la
popola, le leggi che la regolano, quindi si sente al
sicuro.
Abate e il futuro: continuerai a denunciare storie
scomode o rincorri nuovi spunti di rifessione e
ispirazione?
S sempre, le storie scomode mi afascinano e mi fan-
no prudere le mani. Ma per renderle pi fresche, e se
vogliamo appetibili, bisogna cercare costantemente
nuova ispirazione. Vorrei, come ho fatto sino ad ora,
seguire due piste. Una di matrice pi investigativa ben
avviata grazie al lavoro in tandem con il mio maestro,
Massimo Carlotto, e per ora approdata nella creazione
del romanzo Mi fdo di te, ma soprattutto del suo pro-
tagonista, Gigi Vianello. Con Massimo siamo gi al
lavoro per il ritorno di Vianello.
Unaltra invece legata a quella produzione che per ora
mi ha fatto scrivere libri come I ragazzi di citt e Ulti-
ma di campionato dove sulla graticola fnita la nostra
societ.
Alessandra Anzivino
milanonera incontra Francesco Abate, autore di Cos si dice, recentemente pubblicato da Einaudi
Vi racconto il lato oscuro della Sardegna
i
l progetto trib di Colorado noir parte da un
capitolo scritto da te. di cosa parla?
Il mio capitolo mostrava una donna, presumibilmen-
te rapita o comunque costretta in una stanza chiusa,
che cercava di capire che cosa stesse succedendo in-
torno a s. Descriveva i suoi carcerieri attraverso i
suoni e gli odori, perch era bendata.
Poteva essere chiunque, dicevo, ma chi venuto
dopo di me ha deciso che fosse la sorella di una poli-
ziotta, rapita per vendetta, mentre la poliziotta cerca
di salvarla.
Che cos un romanzo a millemani, perch lavete
defnito cos?
La defnizione di Maurizio Totti, ma piaciuta
a tutti. un po lestensione del concetto di libro
scritto a quattro mani, perch vorremmo fossero
moltissimi a partecipare.
Quanto importante lo scouting di nuovi talenti
per la letteratura gialla e noir contemporanea?
Lo scouting fondamentale in tutta leditoria, non
solo per il giallo e il noir.
Molti esordienti sono bravi, ma mancano di quel
qualcosa che li diferenzi da chi venuto prima di
loro. E trovare quel qualcosa in pi il compito di
chi lavora in una casa editrice come editor o scout.
Lo scopo fnale immagino sia la pubblicazione
del romanzo: in che collana visto che a quanto ne
so la Coloradonoir stata chiusa. Perch?
La Colorado Noir viva e lotta insieme a noi.
Semplicemente, dopo due anni di collaborazione
con la casa editrice Mondadori il rapporto si inter-
rotto e adesso viaggia sulle proprie gambe.
Info su: www.coloradonoir.it
La trib di Sandrone Dazieri
Cos si dice
anche lo specchio
non solo
del giornalismo
venduto ma anche
di quello cialtrone.
Philippe Doumenc
Lo StRAno CASo di EmmA BoVARY
Castelvecchi, p. 224 , 16,50
F
orse lunica vera libert quella permessa agli
scrittori che possono persino rimaneggiare le tra-
me e i personaggi altrui, talvolta anche saccheggiando
gli inarrivabili classici. La creativit non ha confni e
se, invece di una storia originale, viene voglia di rac-
contare un epilogo diverso per un romanzo celebre
oppure di proseguire la vicenda di un romanzo com-
piuto, nessuno pu impedirlo.
La storia che imbastisce Philippe Doumenc inizia
quando quella di Flaubert si conclude: nel marzo del
1846 Emma Bovary, innamorata delle passioni, adul-
tera, consumata dalle sue illusioni, si d la morte con
larsenico. Poi tutto prende unaltra piega e lo stile
faubertiano si intreccia con il ritmo del giallo: moren-
te, la stessa Emma rivela che ad avvelenarla stato un
misterioso assassino.
Cos da Rouen giungono il commissario Delvoye e il
suo assistente Remi che hanno il compito di indagare
sulla sconvolgente rivelazione. Tutti sospettano di tutti
e, tra imprevisti e colpi di scena, la vicenda si conclude
in modo inaspettato.
Il romanzo, ben congegnato, d una versione comple-
tamente rovesciata di quelle scritta da Flaubert e non
ne scalfsce il mito. Cameo dellautore al funerale di
Emma.
Federica Marchetti
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Sandrone Dazieri
Francesco Abate
milanoNERA 5 Luglio 2008
INTERVISTE
m
assimo Picozzi complici anche
numerose, sempre eleganti, ap-
parizioni televisive in cui si distingue
per seriet e professionalit, ben noto
a tutti gli appassionati del giallo (quello
vero, quello true crime) per essere uno
psichiatra forense, tra i massimi esperti
in Italia (e non solo) in criminologia.
Parallelamente allideazione e alla con-
duzione della trasmissione di Rai2 La
Linea dOmbra, che approfondisce le
fgure di alcuni tra i
pi noti serial killer,
ecco arrivare in libreria
Quelloscuro bisogno di
uccidere, in cui lautore
descrive in modo lu-
cido, ma mai freddo e
distaccato, nove recenti
casi di cronaca nera che
lo hanno visto coinvol-
to direttamente come
consulente: dallomici-
dio satanico di Chia-
venna a Michele Profe-
ta (il Killer delle carte
da gioco, con cui lo
stesso Picozzi ebbe un
inquietante scambio di sms pochi giorni
prima della sua cattura), da Angelo
Izzo alle Bestie di Satana.
Picozzi, nonostante questi casi potrebbe-
ro facilmente suggerirlo, evita di cadere
nel facile e volgare meccanismo dellesi-
bizione mediatica dell(iper)corpo del
reato, del macabro dettaglio fne a se
stesso, per mostrarci invece come spesso
lomicida sia la prima vittima della pro-
pria follia.
Non facile mantenere vivo linteresse
di un lettore gi a conoscenza della tra-
ma e del fnale della storia data la no-
toriet dei casi, eppure Picozzi ci riesce
benissimo, con uno stile essenziale, di-
retto, in sintonia con i precedenti lavori
di successo scritti a quattro mani con
Carlo Lucarelli, qui autore di unelegan-
te prefazione.
Professore, possibile comprendere il
bisogno di uccidere?
Da sempre i criminologi si sono inter-
rogati sullesistenza del crimine assolu-
to, quello sanzionato in ogni epoca e
cultura.
Si potrebbe pensare allomicidio, se non
fosse che in alcune situazioni, come la
guerra, non solo tollerato, ma addirit-
tura premiato.
In ogni caso lomicidio rimane il pi gra-
ve tra i crimini, qualcosa di intollerabile,
in quanto va a colpire il bene assoluto,
la vita stessa.
Per questo ci impossibile non cercare
una motivazione.
E un movente, un bisogno c sempre,
che il guadagno sia materiale o psicolo-
gico. Per chi si occupa di menti crimina-
li non esiste il raptus. Il delitto sempre
la conseguenza di una storia.
Lopinione pubblica si scandalizza da-
vanti a casi come quello di Ferdinan-
do Carretta, che uccide la famiglia e
dopo pochi anni giudicato guarito
e rilasciato con addirittura la casa dei
genitori in eredit; c a suo avviso
qualcosa che non va nella macchina
della Giustizia?
C molto che non
va, ma non si pu fare
di tutta unerba un
fascio.
Prendiamo proprio il
caso di Carretta.
Al momento in cui ha
ucciso era gravemente
malato, non in grado
di comprendere ci
che faceva.
Questo anche perch
non era mai stato cu-
rato.
Che poi anni di mani-
comio criminale, con
le terapie opportune,
possano averlo recuperato, non mi stu-
pisce. Piuttosto ci sono altri soggetti,
psicopatici lucidi come Angelo Izzo,
come Maurizio Minghella che hanno
avuto la possibilit di uscire dal carcere
in regime di semilibert. E in semiliber-
t hanno ripreso a uccidere.
Pi in generale, si sente di associarsi al
coro, ormai unanime, delle richieste
riassumibili nella formula di certez-
za della pena?
La certezza della pena una regola im-
prescindibile.
Ma dobbiamo evitare di farne uno slo-
gan populistico e vuoto di signifcato.
Dove sono le strutture penitenziarie in
cui rinchiudere i criminali condannati?
Dove sono gli agenti di custodia che de-
vono occuparsi di loro?
nel suo libro, il proflo di diversi cri-
minali ne evidenzia la malattia menta-
le, mentre al contrario non c nessu-
na giustifcazione per i cosiddetti sani
di mente. il male, dunque, esiste?
Il male esiste, ed il male che sta dietro
la maggior parte dei delitti eferati di cui
mi sono occupato, non la follia. I mala-
ti di mente sono pi spesso le vittime,
piuttosto che gli autori di reati. Ma na-
turalmente questo non fa notizia.
Che tipo di letture ama massimo Pi-
cozzi?
Confesso la passione per il giallo e il
noir in tutte le sfumature, dal legal thril-
ler al delitto della camera chiusa, al ro-
manzo costruito su criminologi, profler
e serial killer.
Chi sono a suo avviso gli scrittori in
grado di descrivere meglio la mente
criminale? E quali sono i romanzi che
consiglierebbe agli appassionati del
crimine?
Simenon rimane maestro insuperato
quando si tratta di raccontare come luo-
mo comune pu diventare un assassino,
come eventi allapparenza banali metta-
no in moto meccanismi che avanzano in
modo ineluttabile verso il dramma fnale.
Jefrey Deaver ha inventato con Lincoln
Rhyme e Amalia Sachs una delle coppie
pi azzeccate del moderno thriller. Poi
Michael Connelly, e il suo Harry Bosch
che somiglia a Marlowe e Spade.
Una citazione donore al mio amico e
socio Carlo Lucarelli. Il suo ultimo ro-
manzo Lottava vibrazione splendido,
lho visto nascere e crescere in questi
anni in cui io e Carlo abbiamo lavo-
rato insieme.
C stato un caso al quale ha lavora-
to che, data la sua eferatezza, sareb-
be potuto uscire dalla fantasia di uno
scrittore?
Trovo la realt delle cose che conosco
troppo cruda, banale e priva di speran-
ze per essere tradotta in un romanzo.
Penso che nessuno reggerebbe pagine
di angoscia senza senso. Magari qual-
che spunto si. Penso a Michele Profeta,
il serial killer di Padova. Ma solo qual-
che spunto.
Fabio Spaterna
Faccia a faccia con il criminologo massimo Picozzi
Lomicida la prima vittima
In libreria il suo nuovo libro Quelloscuro bisogno di uccidere
Un movente, un
bisogno per il
delitto c sempre,
sia che il guadagno
sia materiale o
psicologico. (...)
Il delitto sempre
la conseguenza di
una storia
Massimo Picozzi
milanoNERA 6 Luglio 2008
RECENSIONI
L
e storie criminali fanno inorridire ma afa-
scinano. Soprattutto se sono vere. E allora
tanto vale farle uscire dalle cronache, sempre
troppo scarne per la vorace curiosit dei letto-
ri, per trasportarle nei libri. Giusto per poterci
scrivere a saziet ricostruendo episodi, ripor-
tando alla luce dettagli, azzardando soluzioni.
la voglia di raccontare di pi che ha mosso
leditore Mursia a dare vita a una nuova collana
noir. Niente fction, solo giornalismo e a diri-
gerla un grande cronista di nera come Gabriele
Moroni, inviato speciale de Il Giorno. Intito-
lata Gialli italiani irrisolti, la collana parti-
ta con un libro frmato dallo stesso Moroni e
intitolato Per denaro e per amore, misteri lom-
bardi, omicidi senza colpevoli: una piccola an-
tologia dellorrore in cui sono ricostruiti dieci
casi giudiziari fra i pi crudeli ed eferati della
nostra storia criminale, tutti rigorosamente ir-
risolti. Morti spaventosamente
violente, avvenute a distanza di
molti anni ma legate da elemen-
ti comuni. Quali? Ce lo spiega
lo stesso Gabriele Moroni.
Perch proprio queste storie?
Perch sono casi che hanno
colpito la mia immaginazione e
che per ragioni diverse hanno cessato di essere
cronaca nera per diventare storia. Saghe atroci
che non sarebbe giusto lasciar sprofondare nel
buio della memoria.
Cosa hanno in comune?
Il fatto che le vittime sono tutte persone per
bene fnite in modo atroce. Lidia Macchi,
Simonetta Ferrero, Laura Bigoni, il professor
Klinger, Salvatore Corigliano Quello che
colpisce e che lega queste vicende, e che le
lega, lo iato esistente fra le vit-
time, tutte limpide, cristalline,
e la ferocia con cui sono state
massacrate.
Roberto Klinger era un grande
clinico noto anche per la sua
straordinaria umanit, Coriglia-
no, un bravo ragazzo. Di Lidia
Macchi, ragazza senza ombre,
ho conosciuto la splendida famiglia... Se lor-
rore ha colpito persone cos, chi pu conside-
rarsi al sicuro?
Sono tutti casi insoluti. ti sei fatto unidea
di chi potrebbero essere gli assassini?
Credo che la maggior parte di questi omici-
di sia maturata nella cerchia amicale e fami-
liare. Sono esempi dellamicizia, della fducia,
dellafetto e dellamore traditi.
da giornalista a scrittore. Cosa ti ha spinto:
la voglia di raccontare di pi, di aggiungere
particolari?
Una volta chiesero a Gary Cooper come si giu-
dicasse in quanto attore. Ma io non sono un
attore, rispose, sono me stesso. Questa ri-
sposta mi si adatta: io non sono diventato uno
scrittore, sono rimasto un cronista con la dif-
ferenza che scrivendo libri non sono pressato
dallimpellenza e posso approfondire.
un cronista che si occupa di delitti mo-
struosi maturati in ambienti insospettabili
ha ancora voglia di conoscere gente?
La curiosit per la gente resta la molla princi-
pale per chi fa il mio mestiere. certo per che
la cronaca, con il suo vizio di mescolare perso-
ne splendide che vivono talvolta in dimensioni
eroiche e personaggi abietti, resta una grande
maestra di saggezza e di prudenza.
Adele Marini
I gialli italiani irrisolti di Gabriele Moroni
Pino Cacucci
un Po PER AmoRE
E un Po PER RABBiA
Feltrinelli, p. 409, 19,00
P
ino Cacucci uno dei migliori narratori italiani.
Possiede uno stile fuido ed efcace. I suoi perso-
naggi corrono lungo le strade delle Americhe. Sono
eroi e ribelli. Lottano per afermare una verit, con-
tro profonde ingiustizie: le enormi disparit tra una
minoranza di nazioni ricche e una maggioranza di
Paesi poveri e sottosviluppati, dove la fame signifca
ancora sopravvivenza. Da almeno ventanni, dal bel-
lissimo Outland Rock, Cacucci raccoglie storie spesso
dimenticate. Lo fa per amore e rabbia, Come un vero
sognatore che non perde di vista la sua vera funzione:
un osservatore attento alle cose del mondo. Nel libro
Cacucci raccoglie appunti, reportage, ritratti e un ine-
dito. E descrive profli di isole e paesi italiani come
fossero paesaggi messicani che si delineano lungo stra-
de panamericane, quelle che lautore percorre da molti
anni. Racconta dei mutamenti sociali di Bologna, la
sua citt, cos diversa da quella conosciuta nel 77, tra
indiani metropolitani, vecchi partigiani, osterie di fuo-
ri porta ora trasformate in locali alla moda, linea dura
sulla sicurezza.
Tra le pagine di Un po per amore e un po per rabbia ri-
troviamo i guasti della societ civile e politica, gli squi-
libri e i paradossi italiani, le ferite mai rimarginate del-
la nostra storia contemporanea. E quei sogni infranti
nel sangue e nella violenza. Cacucci ha scritto un buon
libro da leggere con calma, magari in vacanza, ritro-
vando il gusto della narrazione, dove ogni parola resta
fssata nel tempo, a futura memoria.
Daniele Biachessi
Wu Ming 4
StELLA dEL mAttino
Einaudi, p. 391
16,80
D
ifcile non pensare a Q leggendo lultima fatica
di Federico Guglielmi, a.k.a. Wu Ming 4.
Sul sito dei Wu Ming c scritto che si tratta dellau-
tentico romanzo ponte tra i libri collettivi della
Foundation e quelli solisti.
Per come la vedo io, Stella del mattino una delle ope-
re migliori che siano uscite dalla fucina bolognese.
Sulla carta sarebbe il tipico romanzo con cui il sotto-
scritto, noirista impenitente, avrebbe poco a che spar-
tire: in ballo ci sono, nella Oxford anni Venti, Law-
rence dArabia, poeti del calibro di Robert Graves e
persino lumanista sognatore che di l a qualche anno
sinventer Il signore degli anelli (avete capito bene:
Tolkien uno dei tre protagonisti).
Di primo acchito, un Harry Potter per ragazzoni cre-
sciutelli. E invece: col cavolo
Stella del mattino vi trasporta in posti lontani, a far la
guerra con la dinamite e i cammelli.
Stella del mattino vi racconta la storia di un uomo
spezzato, trasformato in tutto ci che non mai voluto
essere: un eroe.
Stella del mattino uno squarcio sanguinante sulla
guerra di trincea e sulla miglior letteratura del secolo.
Stella del mattino sa di pioggia e deserto, di tabacco da
pipa e birra a poco prezzo.
Stella del mattino il miglior romanzo davventura
dellanno.
Dici cotica
Simone Sarasso
Leonardo Gori
muSiCA nERA
Hobby & Work , p. 329, 18,00
V
ersilia, 1967. Lex colonnello dei Carabinieri Bru-
no Arcieri, una vita nei Servizi Segreti, si trova
improvvisamente catapultato nel passato da due avve-
nimenti a prima vista assolutamente scollegati tra loro:
il casuale incontro con Tom, un vecchio trombettista
jazz e la scoperta di alcune lettere scritte da un vecchio
amore, in cui si parla di una famiglia ebrea sterminata
durante la guerra, dopo essere stata venduta alle SS da
una spia mai catturata. Ma davvero questi due fatti non
centrano niente luno con laltro? Quanto stato real-
mente casuale lincontro di Arcieri con la musica nera
di Tom? E che ruolo hanno le misteriose donne vestite
di nero che ogni sera scrutano il mare da un pontile? A
questo ultimo romanzo di Leonardo Gori non manca
davvero nulla per essere uno di quei thriller che ti ten-
gono sulla corda fno allultima pagina. Nessun perso-
naggio quello che sembra e anche le situazioni allap-
parenza pi scontate nascondono il possibile colpo di
scena. Anche lintreccio, sebbene il tema della guerra e
del periodo fascista abbia ispirato parecchi libri, risulta
essere convincente e mai banale, complesso quanto ba-
sta per non perderne il flo. Un romanzo, certo, frutto
di invenzione. Eppure dopo averlo letto non si pu fare
a meno di rifettere su un periodo, quello tra lArmisti-
zio e la Liberazione, a mio avviso ancora pi buio della
stessa dittatura, in cui molti criminali hanno approft-
tato della situazione di confusione non solo per ripulire
la propria immagine, ma addirittura per arricchirsi alle
spalle di quelli che combattevano davvero per gli ideali
e hanno reso il nostro Paese libero.
Davide Schito
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Gabriele Moroni
feltrinelli.it
Lamore non un miraggio.
Lautore rivelazione Luis Leante ci
parla del deserto:
quello del Sahara, e quello
che c in ognuno di noi.
Il percorso di rinascita di una donna
che vuole ritrovarsi,
per tornare a vivere.
milanoNERA 7 Luglio 2008
FRESCHI DI STAMPA
L
ultimo indizio un libro verit che
racconta come le forze dellordine
sono arrivate alla cattura di Giuseppe Pid-
du madonia, il numero due di Cosa nostra,
ma anche una storia personale che parla di
solitudine, del ruolo della famiglia e di mol-
to altro ancora. una scelta coraggiosa
Se per coraggiosa intendi il tipo di esito che
nella storia hanno le vicende familiari, devo
dire che forse, s, stata coraggiosa perch non
stato facile guardare dentro la mia famiglia e
scavare per trovare le difcolt nella vita di cop-
pia, che poi credo tutti abbiano pi o meno.
Aggiungendo lintreccio introspettivo volevo
raggiungere tre diferenti risultati: il primo
era di scrivere un romanzo che non potesse
essere incasellato esclusivamente nel genere
poliziesco.
Poi volevo mostrare la vera faccia dei poliziotti:
persone come le altre e non improbabili ma-
chos sciupafemmine o sfgati commissari di
una certa et. Infne volevo vincere una scom-
messa con me stesso.
Quale scommessa?
Sono sempre stato convinto che anche una
storia introspettiva pu essere
narrata con i ritmi di un thril-
ler. Dopo la prima stesura del
romanzo, la casa editrice mi ha
comunicato, testualmente: il
plot poliziesco perfetto ma le
vicende familiari sono mosce.
Complicale. A quel punto io
ho risposto: Ma non succes-
so niente di eclatante, in quel
periodo, in famiglia. E loro:
Inventati qualcosa. E io lho
fatto con la stessa dinamica
del thriller. Che poi io ci sia o
meno riuscito, non tocca a me
dirlo.
mentre sviluppavi lidea di questo romanzo
abbiamo avuto pi volte occasione di di-
scuterne i principali aspetti e soprattutto le
scelte narrative. non era e non una sto-
ria facile da scrivere soprattutto perch toc-
cava e tocca un periodo
storico nel quale sembrava
che con la morte di Falcone e
Borsellino fossero crollate le
ultime speranze di un intero
Stato. Quanto stato difcile
per te rievocare quei ricordi e
renderli vivi per noi lettori?
Lultimo indizio un roman-
zo che mi ha succhiato lani-
ma. Vedi, io sono poliziotto
nel profondo del mio essere.
Amo la giustizia. Avrei potu-
to fare lavvocato con mio
padre, che aveva due studi
legali, ma ho preferito pas-
sare dallaltra parte della barricata sognando il
trionfo della giustizia. Ecco lo spirito di questo
romanzo: mostrare poliziotti seri professionisti
e non eroi isterici da fction tv.
Spesso ho penato per tirare fuori le mie sen-
sazioni e i ricordi pi intimi. Nel libro sono
presenti i nomi reali di molti uomini che han-
no fatto la storia del riscatto Italiano contro
Cosa Nostra. Da Antonio Manganelli, attuale
Capo della Polizia, al tuo collega Gilberto Cal-
darozzi fno al Questore di Caserta Carmelo
Casabona e molti altri Sono grandi uomi-
ni. Manganelli un mito, per noi poliziotti.
Io poi, che lo conosco personalmente e ci ho
lavorato insieme, sono orgoglioso di aver aver-
ne avuto la possibilit. Anche Caldarozzi un
grande collega. Falcone, Borsellino e tutti gli
altri servitori dello stato hanno reso grande
questa nostra Italia e a loro va il nostro tributo
di afetto.
Fabio Fracas
Piernicola Silvis torna in libreria con il suo secondo libro. Labbiamo intervistato.
Questo romanzo mi ha succhiato lanima
U
no dei casi letterari dellanno senza
dubbio rappresentato da Stieg Larsson.
Lo scrittore svedese, morto allimprovviso a
causa di un attacco cardiaco nel 2004, autore
della ormai famosa Millennium Trilogy, di cui
Uomini che odiano le donne (Marsilio), rappre-
senta il primo volume. Anche in Italia, come
in tutto il resto del mondo, il romanzo ha ot-
tenuto un improvviso e inaspettato successo
di critica e pubblico. Marsilio pubblica ora
per tutti i fans italiani di Larsson, La ragazza
che giocava con il fuoco, secondo e attesissimo
episodio di questa trilogia che nei progetti
dellautore avrebbe dovuto essere composta da
una serie di dieci volumi. Lopera di Larsson
ha una singolare storia editoriale: Uomini che
odiano le donne, uscito dopo la morte dellau-
tore, ha venduto oltre 2,3 milioni di copie in
Svezia ed stato tradotto in venticinque lin-
gue. In Francia, grazie al passaparola, la trilo-
gia ha conquistato oltre un milione di lettori
in meno di un paio danni. In Danimarca, il
terzo volume il libro con la pi alta tiratu-
ra dopo la Bibbia, mentre gli Stati Uniti ne
hanno acquistato i diritti per 210mila dollari.
Senza contare la trasposizione cinematografca
e televisiva attualmente in fase di lavorazione.
Questo clamoroso caso editoriale internazio-
nale deve la sua fortuna allinvenzione dei suoi
due protagonisti, Blomkvist e Salander. Da
un lato, incontriamo lafascinante giornalista
Mikael Kalle Blomkvist, che levidente al-
ter ego dellautore. Nella realt, infatti Larsson
fu il fondatore della rivista Expo, nata con lin-
tento di difendere la democrazia e la libert di
parola contro i movimenti razzisti, antisemiti,
e di estrema destra. Nella fnzione letteraria,
il protagonista della trilogia il fondatore di
Millennium, una pubblicazione che si occupa
di smascherare gli imbrogli e i casi di frode f-
nanziari del Paese. Dallaltro lato, il vero col-
po di genio da parte dellautore sta nellaver
inventato la fgura di Lisbeth Salander.
Lhacker venticinquenne, sociopatica e bises-
suale, nata dalla personale reinterpretazione
da parte dellautore del personaggio di Pippi
Calzelunghe, di cui Larsson si professava fer-
vente ammiratore e di cui si trovano numero-
si e divertenti riferimenti in questo secondo
episodio. Se in Uomini che odiano le donne il
punto intorno a cui tutto ruotava era rappre-
sentato da Mikael, ne La ragazza che giocava
con il fuoco proprio intorno a Lisbeth che si
sviluppa tutta la storia. Qui il lettore impara
a conoscere meglio la protagonista femmini-
le della trilogia. Per raccontare il suo presente
lautore infatti costretto a parlare del suo pas-
sato, torbido e pieno di inconfessabili segreti.
La personalit di Lisbeth dipende totalmente
dal suo vissuto, che in questa storia ritorna
prepotentemente, coinvolgendo Mikael in
unavventura che lo vedr nel ruolo del primo
e fedele alleato della giovane hacker.
Se nellepisodio iniziale era lui a essere salvato
da Lisbeth, in questo caso le parti si invertono.
Sullo sfondo del paesaggio svedese delineato
magistralmente dallautore, i due protagonisti
si muovono afancati da un consistente nu-
mero di personaggi secondari che non sono
semplici comparse, ma agiscono e infuenzano
pesantemente lazione.
Quando tre di loro vengono inspiegabilmen-
te assassinati, Lisbeth viene accusata di essere
lartefce della loro morte. Da quel momento
in poi la storia si sviluppa attraverso diversi
piani narrativi raccontati grazie ai diferenti
punti di vista dei personaggi. La costante fuga
di Lisbeth e la sua indefessa ricerca da parte di
Mikael creano un irresistibile intreccio, la cui
sapiente struttura narrativa rende afascinanti
e scorrevoli le oltre 750 pagine del libro, che
conducono il lettore a un epilogo poco reali-
stico ma di sicura efcacia capace di gettare le
basi per lultimo atto della storia di Mikael e
Lisbeth.
Daniela Basilico
Millennium atto secondo. In attesa del terzo.
Stieg Larsson
LA RAGAzzA CHE GioCAVA
Con iL FuoCo
marsilio, p. 754, 19,50
Piernicola Silvis
LuLtimo indizio
Fazi, p. 275, 17,00
LE OSCURE VERIT
DEL PASSATO
Personaggi dal fascino ipnotico si
aggirano nelle strade di Cleveland al
ritmo di una narrazione incalzante.
The Washington Post
Michael Koryta
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milanoNERA 8 Luglio 2008
RECENSIONI
L
a Polizia non crede-
va che il tassista non
sapesse nulla di quelle
tre pallottole confccate
nel corpo del cliente.
Sembra linizio di un
giallo, invece la realt
che si prende una rivin-
cita sulla fantasia. Sem-
bra immaginata que-
sta storia che ha per
protagonista tre pallot-
tole e un panino.
La moglie lha messo a
dieta. Gli conta le ca-
lorie, una dittatura ali-
mentare fondata su un
indice di cibi proibiti,
che fanno male! Carne,
scatolette, burro, me-
rendine chimiche avvol-
te nella plastica, ciocco-
latini: via tutto!
Quel giorno per aveva-
no un accordo, dentro
il panino integrale lui
avrebbe potuto mette-
re tutto ci che voleva,
attingendo liberamen-
te dalla lista dei cibi
consentiti: maccheroni,
aveva pensato in un pri-
mo momento, alla fne
si gett sulla cosa pi
grassa della wife list.
Formaggio, solo fre-
sco. Roba da chiedere il
divorzio! Fu cos che si
fece prendere la mano:
la sua pausa pranzo pre-
se laspetto di una vali-
gia su cui devi sederti
per riuscire a chiuderla.
A mezzogiorno, men-
tre sta per addentare il
boccone proibito
un uomo sale di
scatto sul suo
taxi, ha il respi-
ro afannoso
ed talmente
pallido che sembra di
marmo, sanguina: Mi
porti allospedale pi vi-
cino. Niente panico! il
tassista si getta il panino
in tasca e parte a razzo.
Sente lodore del sangue
mischiarsi a quello del
formaggio.
I poliziotti li ha sempre
visti con la divisa in or-
dine ma questo indossa
scarpe da ginnastica,
ha la faccia butterata e
sembra un criminale an-
che se tutti lo chiamano
dottore.
Quindi gli avevano gi
sparato quando salito
sul suo taxi. Quelluo-
mo aveva appena fatto
una rapina, un taxi sem-
bra un ottimo palo.
Il tassista stanco, ha
fame, non ha mangiato
niente tutto il giorno, se
fosse un flm chiedereb-
be un avvocato, e invece
chiede un panino.
Qui non facciamo pa-
nini!
Non c problema, ho
il mio pranzo; estrae il
panino dalla tasca, si ri-
volge al commissario, ha
la bocca piena, mangia
soddisfatto, sembra Bud
Spencer: Ma le sembra
normale che uno che
partecipa a una rapina
pianifchi anche la cola-
zione al sacco?
Steve Hockensmith
SHERLoCK HoLmES,
montAnA
Hobby & Work, p. 313, 18.00
S
e pure Joe Lansdale si scomoda
per dire che questo un libro di-
vertentissimo, ci sar un motivo. Ce
ne sono tanti, in realt.
A cominciare dallimprobabile ac-
costamento della scomoda fgura di
Holmes al selvaggio West.
Tranquilli: il fantasma del pi no-
to investigatore della storia solo
evocato.
Niente sfde a pistolettate tra il
gofo Watson e Wild Bill Hickok,
niente tazze di t al saloon. Il roman-
zo in questione un western ed un
giallo in cui si fondono abilmente gli
stilemi dei due generi e la voglia di
divertire.
Due fratelli pi diversi di quanto lo
possano essere Holmes e Watson. Big
Red e Old Red.
Nellaspro Montana del 1893, let
aurea del West, nel mezzo della guer-
ra degli allevatori, ovvero i petrolieri
dellepoca.
La bella trama fnisce per essere un
elemento quasi secondario, sommer-
sa com da una miriade di situazioni
paradossali, battute bufssime e dia-
loghi arguti.
La deduzione sherlockiana non
manca. Solo che al posto dei mozzi-
coni di sigaretta, nelle praterie sono le
cacche delle vacche a fornire preziose
informazioni.
E meno male che qualcuno non
ha dato alledizione italiana un titolo
tipo La lunga pistola di Holmes oppu-
re Sfga allOK Corrall.
Io la tentazione lavrei avuta.
Qualcuno sarebbe insorto e qualcun
altro si sarebbe rivoltato nella tomba.
Se non altro per lesa maest.
Holmes pur sempre Holmes, che di
nome faccia Sherlock oppure John.
Seba Pezzani
Taxi blues
Racconti di una scrittrice taxista
di Rafaella Piccinni
r
e
c
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n
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e
Raoul Precht
SEnzA tRACCE, muto,
ComE AFFondA
unA nAVE
Foschi, p. 253, 10,50
S
teve, corpulento detective con
qualche problema di salute, vie-
ne incaricato da una soubrette ar-
gentina di scoprire il perch di alcu-
ni strani comportamenti del padre.
Lindagine si incrocia con il racconto
in prima persona di Helmer, infer-
miere omosessuale che collabora con
lorganizzazione svizzera specializza-
ta in eutanasia cui, si scopre poi, si
rivolto il padre della ragazza. Ov-
viamente emergeranno terribili verit
risalenti allepoca della dittatura mili-
tare argentina.
Il libretto duecento pagine scrit-
to benissimo, senza una sbavatura,
popolato da personaggi delineati con
sensibilit e maestria, scorrevole ma
denso; le situazioni sono avvincenti
e non banali. Non manca niente, in-
somma, salvo un intreccio degno di
questo nome.
Precht mira alto anche il titolo im-
portante una citazione da Marina
Cveateva, poetessa russa morta suici-
da nel 1941 e si ispira chiaramente
a Durrenmatt ma, mentre i romanzi
brevi dello svizzero sono gioielli per-
fettamente calibrati, qui leccesso di
sintesi rende la storia semplicemente
troppo poca, sia per quantit che
per complessit.
La sensazione di trovarsi davanti a
bozzetti che avrebbero richiesto ul-
teriore sviluppo acuita dalla scarsa
originalit dei contesti: lArgentina
dei desaparecidos, lalgida Svizzera
delleutanasia. Non che del poeta deb-
ba essere sempre il fn la maraviglia,
tuttavia da uno scrittore cos bravo ci
si aspetterebbe un qualcosa in pi
pi pagine, pi avvenimenti, pi
massa. Il coraggio, insomma, di dar
vita a un vero romanzo.
Donatella Capizzi
r
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Gennaro De Stefano
Luomo di CoGnE
Aliberti editori, p. 256, 15,00
I
l 21 maggio 2008 la Prima Sezio-
ne penale della Corte di Cassazio-
ne ha reso defnitiva la condanna a
sedici anni di reclusione pronunciata
dalla Corte di Appello contro An-
namaria Franzoni, accusata di aver
massacrato il proprio fglio Samuele
il 30 gennaio 2002.
Ora, in questo Paese, dove le con-
danne defnitive sono pi rare delle
banconote da trenta euro, una sen-
tenza passata in giudicato avrebbe
dovuto mettere la parola fne a una
vicenda pi simile a un legal-thriller
di John Grisham che a un caso giu-
diziario.
E invece no: il collegio difensivo ha
gi annunciato che chieder la revisio-
ne del processo.
Dunque aspettiamoci un Cogne-bis e
nel frattempo godiamoci lennesimo
libro che vorrebbe svelare la sola veri-
t possibile su quello che accadde sei
anni fa nella villetta - Mulino Bianco
di Montroz. Il titolo di questo instant
book, Luomo di Cogne, ne svela gi il
contenuto: secondo lautore, a uccide-
re Samuele non fu sua madre in preda
alla sindrome di Medea, ma un ba-
nale maniaco. Un insospettabile, ben
conosciuto a Cogne che, come uno
stalker da manuale di criminologia,
avrebbe aspettato, appostato nellom-
bra, il momento opportuno per entra-
re nella camera da letto dei Lorenzi e
impossessarsi della biancheria intima
di Annamaria, oggetto dei suoi turpi
desideri. Purtroppo quel mattino nel
lettone cera Samuele che lo avrebbe
visto e riconosciuto.
Innocentista della prima ora, Gen-
naro De Stefano, che sulla tragedia
di Cogne ha scritto anche il libro-
intervista La verit (Piemme, 2006),
ha riversato in questopera tutti i suoi
dubbi sulloperato dei magistrati, dei
periti, dei difensori e di chiunque per
sei anni, con tenacia e passione, abbia
speso tempo, denaro ed energie per
scoprire la verit sul delitto riuscen-
do, a suo giudizio, solo a inchiodare
uninnocente, mentre la soluzione del
caso era (e sarebbe tuttora) sotto gli
occhi di tutti.
Adele Marini
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Perch resistere allevoluzione?
feltrinelli.it
Il cambiamento. Meglio resistere o prenderne atto? Scalzare le proprie certezze pu rendere indolore
il passaggio. Baricco osserva la nascita di una nuova civilt, attraverso gli occhi di quella precedente.
milanoNERA 9 Luglio 2008
RECENSIONI
Alfredo Colitto
duRi di CuoRE
Perdisa, p. 128, 9,00
Alfredo Colitto un amico,
ma sopratutto un bravo
scrittore. Il suo Duri di cuo-
re un noir da leggere in un
fato. Due ore senza pensieri
racchiusi in una storia dove
c tutto: il cattivo spietato,
la bella da salvare, leroe con
qualche lato oscuro. Insom-
ma, basta parlare: leggetelo e
non rimarrete delusi.
Martin Cruz Smith
iL FAntASmA
di StALin
mondadori, p. 345, 19,00
In questa estate calda un po
di neve e freddo della Rus-
sia profonda non pu farvi
male. Il fantasma di Stalin
un romanzo che non delude,
seguito ideale del bellissimo
Gorky Park. C latmosfera,
quella malinconia di fondo,
il mistero da svelare. Martin
Cruz Smith uno che ci sa
fare, punto.
Piero Colaprico,
Pietro Valpreda
LE indAGini dEL
mARESCiALLo BindA
Rizzoli, p. 442, 19,00
Prima che unorda famelica
di scribacchini si mettesse in
testa che il giallo un genere
alla portata di tutti, cerano
Colaprico e Valpreda con i
loro romanzi e le loro storie.
Su milanonera, quindi, non
potevo non segnalare questa
raccolta dei loro romanzi in
cui si respira Milano e la si
racconta attraverso gli occhi
e il dialetto del maresciallo
Binda.
Nan Aurousseau
dELLo StESSo
AutoRE
E/o, p. 129, 14,00
Lo so: il titolo quello che
ma il libro non male. Ai
corsi di scrittura creativa una
delle prime regole che inse-
gnano che non si pu uti-
lizzare un protagonista che
sia uno scrittore. un con-
fitto dinteressi. Non si fa.
Aurousseau cade nel tranello
ma vince la scommessa. Il
suo primo noir non mi aveva
entusiasmato, questo invece
lho letto dun fato. Storia
avvincente (anche se in un
paio doccasioni sbrodola),
scritta in maniera onesta.
Aspetto lautore al prossimo
romanzo perch con questo
stile e la sua storia personale
(sette anni di galera per rapi-
na a mano armata) potrebbe
diventare il Bunker francese.
Davide Faraldi
GEnERAzionE
ERASmuS
Aliberti, p. 172, 15,00
Non siamo di fronte a un ca-
polavoro ma a un libro scrit-
to col cuore, sincero. Rac-
conta la mia generazione, la
stessa di tanti ragazzi che se
ne sono andati allestero con
una borsa di studio Erasmus.
Partono e quando (o se) tor-
nano non sono pi gli stessi.
Dei disadattati. Posso dirlo
perch successo anche a me
e anche a Davide Faraldi, au-
tore di questo romanzo. Ma
c di pi: con Davide abbia-
mo bevuto parecchie birre
insieme, l sulla Promenade
des Anglais a Nizza dove
tutti e due facevamo fnta di
studiare. Sono passati dieci
anni da allora. Dentro ri-
masta la nostalgia di quegli
anni e lui lha raccontata fe-
delmente in questo libro: un
po Moccia (eh purtroppo
s) e un po Holden. Ma che
non potete perdere se anche
voi fate parte della genera-
zione Erasmus...
Guillermo Fadanelli
L ALtRA FACCiA di
RoCK HudSon
tropea, p. 127, 12,50
Il Messico (senza nuvole) di
un giovane autore: morboso,
incestuoso, cattivo quanto
basta.
J.A. Konrath
BLoodY mARY
Alacran, p. 352, 15,00
Chiudo segnalandovi la se-
conda avventura di Jacqueli-
ne Jack Daniels.
Solito humor di Konrath,
una storia leggera da legge-
re sorseggiando un cocktail,
un Bloody Mary ad esem-
pio, per poi continuare, se
non lavete gi letto, con la
prima avventura il cui tito-
lo anchesso etilico (e che
io da bravo bukowskiano
non posso che apprezzare)
Whiskey Sour.
I like IT
Libri che mi piacciono per motivi assolutamente soggettivi
di Paolo Roversi
Andrea De Carlo
duRAntE
Bompiani, p. 440, 18,00
Un romanzo avvolgente il cui tito-
lo asseconda una visione presente e
fugace del tempo. Un protagonista
per eccellenza senza possesso e sen-
za menzogna che porta in superf-
cie sogni, desideri e paure, come un
fascio di luce che devasta e illumina
anime al neon. Attraverso gli occhi di
Durante il mondo scorre come se la
discrepanza tra forma e contenuto,
tra essere e non essere diminuisse nel
suo sviluppo e nella sua contrapposi-
zione. Una musica senza suoni, una
fotografa senza colori corrodono le
vite dei personaggi. E anche il mondo
marchigiano, aspro, compatto e poco
conosciuto, sembra imprimere alla
storia una forza che riesce a scuotere,
come se De Carlo volesse indicarci
una via non facile ma pi autentica
del viaggio.
il titolo Durante indica una tran-
sizione continua, perch questa
scelta?
Mi piaceva che il protagonista del
mio romanzo avesse un nome italia-
no nobile e antico che anche un av-
verbio di tempo. Corrisponde al suo
carattere intensamente concentrato
sul presente, senza nostalgie per il
passato n programmi per il futuro.
Poich Durante il fulcro della storia,
era inevitabile che il romanzo avesse il
suo nome.
Si parla di fragilit, ma come forza,
crede che ci sia bisogno di tornare
alla fragilit?
Credo che la vera forza sia pi bella
nella fessibilit che nella rigidit, nel-
la capacit di spostare il proprio peso
che nel restare immobili in un punto.
A volte poi si confonde la sensibilit
con la fragilit, ed un errore gros-
solano.
Anche con questo libro vuole che
restino delle domande e delle rifes-
sioni aperte?
S, lultima pagina dellultimo capito-
lo lascia al lettore con gli interrogativi
che fno a quel momento ho condi-
viso con lui. Per esempio sul senso
ultimo di fare quello che facciamo,
sul rapporto tra i nostri sogni e la
realt. Sulla discrepanza tra chi vor-
remmo essere e chi siamo, tra quello
che cerchiamo e quello che abbiamo,
sulla direzione in cui sta andando il
mondo.
Claudia Caramaschi
Mauro Covacich
PRimA di SPARiRE
Einaudi, p. 284, 16,00
Ormai non ce la fa pi nessuno.
Questo un dato (quasi) di fatto:
(quasi) nessuno riesce a intessere
una relazione matura, e dunque du-
ratura, con laltro, fno alla fne. Ed
anche lassunto che muove il sesto
romanzo del triestino Mauro Cova-
cich, alle prese con gli acciacchi sia
fsici sia emotivi del giro di boa dei
quarantanni. La trama scorre su due
binari paralleli, due narrazioni spe-
culari che vedono protagoniste due
coppie in crisi: lartista maratoneta
Dario Rensich e sua moglie Maura,
che lo tradisce con Sandro, un uomo
dal presente incerto e quindi contur-
bante. Laltro trio composto dallo
scrittore quarantenne Mauro, la mo-
glie Anna e lamante Susanna, che lo
intrappola con il suo fascino puerile.
Orchestrando abilmente fnzione
narrativa e cronaca quotidiana, Cova-
cich si trasforma in un libro aperto e
ci confessa il suo amore mentre scivo-
la inesorabilmente verso il passato in
un vortice di dolore puro, scavando
fn nelle viscere di un tema eterno che
merita sempre di essere raccontato e
scoperto.
Luca Ottolenghi
recensioni in bianco
Andrea De Carlo
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Mai pi
paura di volare
Luca Evangelisti
Come vincere
per sempre
la fobia dellaereo
Dal pi grande esperto italiano, finalmente un libro che sconfigge
per sempre la paura di volare. Leggere per credere!
milanoNERA 10 Luglio 2008
Raymond Chandler
iL LunGo Addio
Feltrinelli, p. 320, 8,00
C
onsiderato come il capolavoro di Raymond
Chandler, Il lungo addio un romanzo noir ma-
linconico e struggente, colmo di disillusione, come il
suo protagonista, il detective privato Philip Marlowe.
Lincontro casuale tra linvestigatore e Terry Lennox,
un ubriaco allultimo stadio alle porte di un esclusivo
locale, d il via a una vicenda tipicamente hard boiled,
perfettamente costruita, ricca di personaggi dai tratti
forti e decisi. Il romanzo ambientato in una Los An-
geles sofocata dal caldo, ventre molle di ricchi borghesi dediti
allalcool, sempre a un passo dallautodistruzione e allauto-
commiserazione. Marlowe si muove e noi con lui in questa
palude, rimanendo saldo a valori cui nessuno sembra pi cre-
dere, alla continua ricerca di una verit scomoda e pericolosa,
tra gangster, femmes fatales e poliziotti sempre a un passo dalla
corruzione. Il tutto scandito con una scrittura brillante, dal
tono tipicamente noir, di cui Chandler maestro, con dialoghi
al vetriolo, ironia mordace e senza scrupoli, e una malinconia
disillusa davvero appagante. Unopera ancora attuale, da leggere
senza riserve. Seguendo Marlowe fno al lungo, triste, e inso-
spettabile addio che chiude la vicenda.
Andrea Galla
RECENSIONI
Christopher Gofard
CRonACHE uRBAnE di un FuoRiLEGGE
newton Compton, p. 352, 9,90
L
unico modo per descrivere la feccia della societ armarsi di pazienza e
fare un giro nei bassifondi in cui questa si raduna, si organizza e si lecca
le ferite. Christopher Gofard lo fa da anni nel suo lavoro di giornalista di
nera a Los Angeles, e questo romanzo rappresenta uno spaccato fedele della
sua esperienza, oltre che una critica pungente allesasperato manicheismo
caratteristico del sistema americano. I protagonisti, infatti, sono dei mostri
consapevoli ognuno con una tara che lo perseguita dalla nascita e che lo ha condotto alloblio del fal-
limento. La California e lOrange County in particolare non sono mai state cos livide, cos pullulanti
di delinquenti e cos reali.
Benny, il protagonista, un informatore della polizia ex tossicodipendente con qualche detenzione
alle spalle e una moglie grassa e tirannica che lo sofoca con le sue continue lamentele. Lavora come
lavapiatti e beve fno a tardi in una bettola, dove si rifugia in compagnia di altri relitti della sua caratu-
ra. Larrivo di Gus Miller, corpulento veterano del Vietnam ormai in disarmo, sconvolge la pacifca
esistenza di Benny trascinandolo sempre pi a fondo, fno a condurlo di fronte alla corte suprema con
laccusa di essere un killer al soldo di una importante famiglia dello stato.
Con un metro narrativo alla Soliti sospetti, Benny racconta la sua verit al triste e disilluso avvocato
dufcio dipingendo un quadro grottesco e visionario. In questo scenario Benny il cattivo perfetto,
dipinto ad arte da anni di sballottamento fra carceri e meta-anfetamine ed convenienza di tutti che
reciti fno in fondo il ruolo assegnatogli.
Andrea Ferrari
Michael Harvey
CHiCAGo WAY
mondadori, p. 330, 18,60
H
ard Boiled puro e duro nella tradizione di Chandler. Per chi lamentava la latitanza del
detective privato ecco un esordio convincente e ottimamente ritmato. Michael Kelly rac-
conta in prima persona con il cinismo disincantato e un po romantico tipici del genere le notti
oscure di Chicago. Un vecchio collega, un dimenticato caso di stupro, legami con un serial killer
nel braccio della morte. Ma soprattutto una sflata di dark lady ben caratterizzate, intriganti,
con i loro segreti nascosti e un fascino ineludibile. Ma lamico muore ed emerge una catena di
delitti legati a prove scientifche che rivelano una impossibile realt. Sin dalla cover accattivante, decisamente anni 40,
il romanzo del produttore della celebre serie tv Cold Case sui delitti irrisolti promette un piacevole tufo nel passato. Lo
svolgimento, per, nervoso, scandito da dialoghi, colpi di scena, una certa dose di violenza e un bel fnale. Prodotto di
consumo, certo, ma si tratta di un thriller eseguito con competenza e conoscenza delle regole del gioco, tanto che, alcune,
vengono appositamente stravolte. In un panorama narrativo dove questo genere di giallo allamericana sembra ridursi a
pochi esemplari (i romanzi di Steve Monroe ambientati guardacaso a Chicago, editi da Einaudi) arriva paradossalmente
come una ventata fresca tra tante patologhe forensi e poliziotte pi casalinghe disperate che detective. Uno di quei ro-
manzi da consumarsi con un buon whisky e un sigaro, in poco pi di una serata. Avercene...
Stefano Di Marino
Cornell Woolrich
GiALLo A tEmPo
di SWinG
Feltrinelli,
p. 233, 15,00
C
ornell Woolrich sta-
to un gigante della
scrittura, noir e non solo.
Da un suo racconto Hitch-
cock ha preso spunto per La fnestra sul cortile. A lui si
sono ispirati anche Trufaut e Fassbinder. Americano,
classe 1903, ebbe unesistenza tormentata. Omoses-
suale quando non andava di moda, confd: Scrivo
solo perch vorrei restare vivo ancora per un po, dopo
essermene andato.
A oltre centanni dalla sua nascita, pi vivo che mai.
Lanniversario stato celebrato negli Usa con una rac-
colta di suoi racconti usciti negli anni Trenta e Qua-
ranta, poi pubblicati in Italia da Feltrinelli. Dopo New
York Blues (2006) ora la volta di Giallo a tempo di
swing. Il destino e la colpa, i sospetti e le bugie, gli
sbirri corrotti e le donne perdute. Questo e ben altro
in sei racconti perfetti: inquietanti, poetici, imprevedi-
bili e modernissimi.
A dispetto dellincedere dispettoso del destino, Wool-
rich concede ai suoi personaggi (e ai suoi lettori) quella
speranza di felicit che a lui fu negata. A chi apprezzer
i racconti, consiglio poi la lettura dei romanzi, in cui
Woolrich d il meglio del suo genio. Meritano in par-
ticolare la serie in nero e Si parte alle sei.
Lucia Tilde Ingrosso
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Mario Consani
Foto di GRuPPo
dA PiAzzA FontAnA
melampo Editore, p. 171, 14,00

in errore chi sostiene che sulla strage di
piazza Fontana, avvenuto a Milano il 12
dicembre 1969, non si conosce la verit e non
sar mai possibile conoscerla. Almeno in parte.
Perch dopo quasi quarantanni e dieci processi,
malgrado le assoluzioni, quanto meno una parte di quella verit la si pu
comprendere ed essa viene ricostruita in questo libro, Foto di gruppo da
Piazza Fontana, in cui Mario Consani, giornalista milanese, mette insie-
me atti giudiziari e li incrocia a dichiarazioni e interviste per dimostrare
che una serie di frammenti chiari esiste. Frammenti che peraltro non sono
marginali n scarsi. E, proprio come se fosse un album fotografco, Consani
articola il suo racconto creando capitoli che sembrano immagini e passa in
rassegna tratti biografci di eversori, politici, magistrati, imputati, sospetti
innocenti, agenti dei servizi segreti e delle forze dellordine per ricostruire
un periodo storico che con lattentato alla Banca Nazionale dellAgricoltura
ha inaugurato la strategia della tensione. Altro pregio del libro la sintesi:
non si perde in complicati intrecci giudiziari, paragraf brevi per riportare il
succedersi degli eventi, guadagnandone in efcacia.
Antonella Beccaria
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LORENZO BECCATI
IL MISTERO
DEGLI
INCURABILI
Una delle figure pi originali
spuntate ultimamente
nellaffollata confraternita
dei detective di carta.
Giorgio Boatti, il manifesto
Genova, anno Domini 1589.
Uno sfuggente assassino semina morte tra i carruggi
e dentro le mura dellospedale dei folli.
Una nuova intricata indagine per Pimain, il guaritore di maiali.
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milanoNERA 11 Luglio 2008
RECENSIONI
A
pochi giorni dalluscita dellantologia Crimini Italiani (Ei-
naudi, 2008, a cura sua, a va sans dire) riesco a fare due
parole col vero maestro della letteratura criminale. Tra il serio e il
faceto, tra nomignoli e toni rilassati, si parla di New Italian Epic,
alta montagna e persino di dieta.
Domande a rafca, risposte taglienti.
il saggio di Roberto Bui (Wm1) sul new italian Epic ha f-
nalmente dato forma teorica al lavoro di una generazione di
scrittori che ha stravolto il modo di narrare del Bel Paese.
tu, che di questa generazione sei uno degli esponenti illustri,
allepica ci sei arrivato tardi, con Romanzo Criminale pri-
ma e poi col superbo Nelle mani giuste. Come si evoluta la
tua scrittura in questo senso? Quando e perch hai sentito la
necessit di dare un respiro diverso alle tue storie criminali?
Com nata lesigenza (per citare un tuo articolo recentemen-
te apparso su Repubblica) di sporcarsi le mani, di narrare
il marcio del paese, di andare alle radici del lato oscuro della
nostra storia recente?
Lidea di Romanzo Criminale, in germe, risale al 1996. Scrissi un
capitolo che poi nel romanzo divenne Il Funerale del Dandi
e lo pubblicai sullo Straniero, la rivista diretta da Gofredo Fof.
Il libro fu dunque frutto di una lunga gestazione, visto che usc
nel 2002. Levoluzione della scrittura un dato comune a tutti
gli scrittori pi o meno citati da Roberto Bui (e anche da me).
Si inizia con un genere, si prendono le misure dei suoi limiti, se
ne estrae il succo, e poi lo si distilla innestandolo, come una fe-
conda contaminazione, in altri generi. Epico
un racconto corale, a suo modo eroico, che
vede la centralit del rapporto fra lindividuo e
la storia del proprio tempo (o anche di quello
passato, ma comunque in relazione con lin-
dividuo). Da questo punto di vista, esiste in
Italia una grande tradizione, che ha attraver-
sato il Risorgimento, la letteratura postunita-
ria, la letteratura dellItalia Umbertina, poi il
Fascismo (almeno sino a Silone e Alvaro), la
Resistenza e il boom (da Calvino, a Moravia,
a Bianciardi, a Pasolini). Poi, dopo la morte di
Pasolini, tutto si fermato, in apparenza, solo
in apparenza. Lepica trasmigrata nel gene-
re, stata scacciata dal salotto buono. Termini
come intellettuale o impegno sono diventati odiosi, lo scrivano
postmoderno diventato esperto di moda, di sport, di vini e
cocktail, s seduto al bar della Pace di Roma (o allequivalente di
San Babila o di Brera o di San Petronio) e ha cominciato a teoriz-
zare, con molta ironia e un grande cinismo di fondo, sul proprio
ombelico. Intanto, lItalia sta marcendo sotto gli occhi di tutti. E
questo non pu lasciarci indiferenti, non credi?
dalla pubblicazione di Crimini (Einaudi, 2004), la prima
antologia nera che hai curato, alluscita del recente Crimini
Italiani (Einuadi, 2008) sono passati quattro anni. Come
cambiato il modo di rapportarsi dei maggiori narratori ita-
liani alla crime-novel? E come mutato (se mutato) il tuo
approccio alla regia di queste opere corali?
Il giallo italiano, ha ragione Carlotto, tornato a rassicurare e
a immergerci in unatmosfera anni Cinquanta, un po da fc-
tion. Il noir ormai una formula per dire che stiamo parlando
di tuttaltro, ma usiamo ancora la chiave criminale per compren-
dere questo altro (o almeno per cercare di intaccarne la comples-
sit). Crimini Italiani unantologia pi matura e consapevole,
che fotografa il nostro modo di vedere lItalia di oggi: chi con
nostalgia, chi con rabbia, chi cercando la fuga nel delirio, chi ag-
grappandosi allillusione che qualche eroe vagabondo e solitario,
a questo sporco mondo, esista ancora. La regia ha segnato due
dfaillance perch ho perso, per mia colpa, Camilleri e Amma-
niti, e me ne rammarico... scherzi a parte, non sono stato capace
di convincerli a darmi un altro racconto, e dunque mea culpa.
Ma abbiamo nuovi e formidabili acquisti, ancora una volta tutti
uomini, e quindi anche di questo mi assumo ogni responsabi-
lit. Che vuoi che ti dica? un po un a questione di feeling,
un po di professionismo, molto di comunanza e rapidit negli
scambi... se avessi avuto carta bianca, avrei realizzato un volume
alto il doppio, perch di scrittori bravi e interessanti esclusi ce ne
sono, eccome. Ma spero che alla fne, in un ipotetico giudizio,
la bilancia fnisca col pendere dalla nostra parte... su una cosa
sola siamo rimasti irremovibili: abbiamo deciso di completare
il giro dItalia del crimine occupandoci delle regioni e citt non
trattate da Crimini. Ma a parte questo, ogni scrittore libero di
scrivere quello che gli pare. E i temi si raccolgono alla fne, non
si impongono prima.
Ancora su Crimini Italiani. domanda im-
pertinente e curiosetta, te lo dico subito. il
tuo racconto, Neve sporca, ambientato a
Courmayeur. La stessa Courmayeur in cui
sei stato incoronato, nel giro di pochi anni,
indiscusso signore del noir vincendo il presti-
gioso Premio Scerbanenco e la sua edizione
Super (quella riservata ai precedenti vincitori
del titolo). La doppia incoronazione cen-
tra qualcosa con la scelta della location per il
racconto o si tratta di pura casualit?
No, nessun caso... La storia ambientata a
Courmayeur per omaggio e tributo a una ca-
pitale del noir italiano... per riconoscenza allo
Scerbanenco... e perch un posto emblemati-
co di tante contraddizioni italiane: pensa che agiscono dei com-
mercialisti bastardi, un ex-galeotto eroe, ragazzi sbandati, un
carabiniere locale molto pi saggio del segugio antidroga inviato
da Roma e tanta, tanta neve. In tutti i sensi.
Nelle mani giuste si chiude alla vigilia del primo governo
Berlusconi. Scialoja scompare e nessuno sa che fne ha fat-
to. Questo, narrativamente, lascia una porta aperta. da fan
sfegatato ti chiedo se hai intenzione di proseguire la saga e di
aggiungere un terzo capitolo al dittico. Credo che molti dei
tuoi lettori sarebbero curiosi (io lo sono prepotentemente) di
un tuo sguardo sul presente (1994-2008, guarda caso i quin-
dici anni che vedono nascere e defnirsi il new italian Epic).
C qualche speranza per noi afcionados assetati di pagine?
Vuoi la sincerit o la diplomazia, giovane turco? Diplomatica-
mente direi che ci sto pensando.
Sinceramente ti dico: no, sto lavorando a una cosa completa-
mente diversa. Il presente, se proprio ci tieni a saperlo, ma con
dentro un po di futuro...
ultima domanda, inevitabile. nellimmediato, che bolle in
pentola?
Un rportage dallIndia e un graphic novel con Giuseppe Pa-
lumbo per Rizzoli. Una spy-story scritta a quattro mani con il
regista e sceneggiatore Mimmo Rafele. E una sana e (poco) ro-
busta dieta.
Simone Sarasso
Seconda puntata per lantologia kult che raggruppa i big del noir di casa nostra
Il giallo italiano torna a rassicurare
Ce lo spiega Giancarlo De Cataldo in questa intervista esclusiva
AA.VV.
CRimini itALiAni
Einaudi Stile Libero, p. 538, 19,80
I
l noir a una
svolta. Moltis-
sime le voci au-
torevoli, presenti
anche in questa
preziosa antolo-
gia, che si sono
espresse nelle
ultime settimane
sul destino let-
terario del giallo
poliziesco, sul suo compito danalisi sociale e culturale,
e ovviamente sulla sua infazione a spese di una qualit
non sempre garantita al lettore. Dibattito acceso e vivo
che ha deciso di dare delle linee guida al lettore per capi-
re cosa valga veramente la pena raccontare, senza lasciarsi
abbagliare da improbabili paladini della giustizia o geni
del male.
Lo dice chiaramente De Cataldo nelle sue note introdut-
tive Il crimine italiano appare sempre pi un afare di
gente comune. Dove si sviluppi il crimine ormai non ha
pi molta importanza, lItalia secondo i nostri autori av-
viluppata da una comune rete di malafare che va oltre le
peculiarit regionali ed paradossalmente alla base della
nostra unit culturale.
Procacciarsi nel minor tempo possibile un po di cocaina
o farci qualche quattrino vendendola, salvarsi precipitosa-
mente dai propri loschi afari sognando unaltra vita: que-
sti i temi essenziali che animano le storie, da nord a sud,
senza respiro, con malavitosi sempre meno riconoscibili
perch fortemente contaminati con le istituzioni e con le
manie di grandezza di poveracci allultimo stadio di fru-
strazione quotidiana. Sono dei cattivi incapaci, pastic-
cioni e ignoranti gli italiani, molto simili nel linguaggio
alle intercettazioni che leggono ogni giorno sui giornali,
sciocchi esecutori, che una volta obbedivano a una mac-
chinazione criminale pi sistematica e organizzata ora
sono cellule impazzite, pronte a tradire e ad ammazzare
solo per qualche soldo in pi.
In questi racconti onnipresente la cocaina, la droga che,
come dice De Cataldo, ti consente di stare al passo con la
schizofrenia della societ, che tutto rende possibile.
C anche qualche eroe, un poliziotto idealista qui e l, o
semplicemente qualche emarginato che cerca il suo riscat-
to. Viene da chiedersi con seriet chi possa essere, a questo
punto, il vero emarginato, viste le basi morali e cultura-
li della societ che opera la selezione. Un grande viaggio
dentro la realt, dunque, in compagnia dautori che non
vi deluderanno, perch le loro storie pur ammantate di
straordinaria e coinvolgente mistifcazione letteraria, sca-
turiscono dalle cronache odierne, dai giornali che tutti
leggiamo. La vera maestria di questi autori riuscire a far-
ci sorridere e rifettere con amarezza, mettendoci davanti
allevidenza che il nostro vicino di casa potrebbe essere
molto, molto pericoloso.
Altro elemento su cui porre laccento la forte connota-
zione di sfruttamento e criticit che vivono le donne in
questa societ malata, si scava nella loro fragilit, ci si im-
padronisce delle loro zone dombra per annientarle.
Difcile fare brevi compendi per ogni autore, tutti i rac-
conti meriterebbero una breve recensione individuale per-
ch sono storie compiute e assolute, recintate nella formu-
la del racconto breve. Splendidi a mio vedere i racconti di
Carlotto, Fois e di De Cataldo, fortemente caratterizzati
da una critica impietosa al luogo, a un ambiente culturale
regionale spezzato negli equilibri e sempre pi destinato a
diventare una bolgia di piccoli meschini interessi di crimi-
nali di serie B.
Alessandra Anzivino
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Einaudi. Stile libero Big
19,80
Giorgio Faletti, nato ad Asti, gi comico, poi autore e
interprete musicale, si imposto come popolarissimo
narratore a partire da Io uccido, vero e proprio caso
editoriale (con pi di tre milioni di copie vendute),
seguito da altri due romanzi di notevole successo e,
nel 2008, dalla raccolta Pochi inutili nascondigli.
Marcello Fois, nato a Nuoro, vive a Bologna, ma attin-
ge da sempre alle tradizioni sarde per alimentare il
suo universo narrativo. Tra i suoi libri, tradotti in mol-
te lingue, va ricordato in particolare il recente e pluri-
premiato Memoria del vuoto (Einaudi).
Carlo Lucarelli considerato universalmente il punto
di svolta del romanzo noir italiano, a partire almeno
da Almost Blue. I suoi libri sono stati oggetto di ridu-
zioni per il piccolo e il grande schermo, e alla grande
popolarit di scrittore si affianca quella di conduttore
della pi seguita e originale trasmissione televisiva sui
casi insoluti e i lati misteriosi della cronaca e della
storia. Nel 2008 ha pubblicato Lottava vibrazione
(Einaudi), romanzo di ampio respiro epico, apprezza-
tissimo da critici e lettori.
Loriano Macchiavelli, nato a Vergato, deve la sua fama
al personaggio di Sarti Antonio, con il quale ha crea-
to un vero e proprio modello per la narrativa noir ita-
liana, e ai numerosi, divertentissimi romanzi scritti
insieme a Francesco Guccini. Le storie di Sarti Anto-
nio sono in corso di ripubblicazione per Einaudi, con
crescente successo.
Giampaolo Simi, nato a Viareggio, una vera e propria
rivelazione della nuova narrativa italiana, grazie alla
sua capacit di unire moduli noir, gusto della suspen-
se e unanalisi spesso impietosa della realt contem-
poranea. Il suo ultimo libro, pubblicato da Einaudi,
il romanzo Rosa elettrica.
Wu Ming aveva gi dimostrato la sua vocazione al noir
con il racconto pubblicato nellantologia The Dark Side,
e la conferma in pieno, ulteriormente maturata, nel
contributo a Crimini italiani. Il romanzo pi recente
del collettivo Wu Ming lepico, fluviale Manituana
(Einaudi).
ISBN 978-88-06-19002-6
9 7 8 8 8 0 6 1 9 0 0 2 6 Progetto grafico di Riccardo Falcinelli.
Al nuovo appuntamento con i lettori, CRIMINI si conferma
come lantologia che i maggiori narratori italiani scelgo-
no per offrire al loro pubblico storie originali e inedite.
Spaziando dal Piemonte di Giorgio Faletti al Nord-Est di
Carlotto, al Sud di Carofiglio e De Silva, undici scrittori
mettono a nudo lItalia dei nostri giorni, esplorandone i
lati pi oscuri e lanima profonda.
Massimo Carlotto nato a Padova e vive a Cagliari.
Ha pubblicato per Einaudi, con grande successo, Mi
fido di te, scritto con Francesco Abate. conosciu-
to dal pubblico italiano ed europeo per il personag-
gio dellAlligatore, al centro di intrecci tra politica e
crimine proprio come lispettore Giulio Campagna,
gi noto ai lettori di Crimini, qui in una nuova avven-
tura. Il suo ultimo romanzo, pubblicato da e/o, Cri-
stiani di Allah.
Gianrico Carofiglio, barese, magistrato, senatore e scrit-
tore, ha inventato il popolarissimo personaggio dellav-
vocato Guido Guerrieri, cui stata dedicata una serie
televisiva di successo. Il suo ultimo libro Larte del
dubbio, pubblicato da Sellerio.
Sandrone Dazieri, cremonese, ha creato il primo inve-
stigatore dotato di doppia personalit. Unisce un
naturale talento comico a una nota metropolitana
dura e vissuta, che tiene conto di una naturale vora-
cit verso la vita e di una lunga esperienza fatta di
mille mestieri diversi.
Giancarlo De Cataldo nato a Taranto e vive a Roma.
Scrittore e giudice, autore di Romanzo criminale, vero
spartiacque nella narrativa degli ultimi anni, e di Nel-
le mani giuste, ha pubblicato nel 2008 per Einaudi
Onora il padre. Nel 2005 ha curato la prima edizione
di Crimini.
Diego De Silva, napoletano, utilizza il noir come
chiave di interpretazione delle trasformazioni socia-
li, unendo alla capacit narrativa un solido punto di
vista etico. Il suo ultimo romanzo, Non avevo capito
niente (Einaudi), ha ottenuto un grande successo di
critica e pubblico.
CARLOTTO CAROFIGLIO
DAZIERI DE CATALDO DE SILVA
FALETTI FOIS LUCARELLI
MACCHIAVELLI SIMI WU MING
CRIMINI
ITALIANI
EINAUDI STILE LIBERO BIG
LItalia sotto i nostri occhi. Non fa nulla per nascondersi.
LItalia delle scorciatoie. E dei suoi miti corrotti.
Larricchimento individuale. Il disprezzo del lavoro.
Il crimine che paga. La cocaina. Gli scrittori osservano,
e raccontano tutto. Raccontano un Paese nero.
In undici, straordinari racconti inediti.
A cura di Giancarlo De Cataldo
Giancarlo De Cataldo insegue nella Neve sporca di Courmayeur
un tesoretto che accende i sogni di tutti quelli che lo intravedono. Tranne
uno. Massimo Carlotto fa squarciare allispettore Giulio Campagna
la cortina del Little Dream per rivelarci la ferocia dietro il sogno
del Nord-Est. Gianrico Carofiglio cerca nella periferia di Bari La doppia vita
di Natalia Blum e trova una realt del tutto imprevista. Un uomo scende
dal treno ad Asti: tutto normale, nulla normale nelle agghiaccianti
simmetrie di Per conto terzi di Giorgio Faletti, governate dalla vendetta.
Lindustria del porno emerge dietro la scomparsa di una ragazza in Sesso
Sui Sassi, nella Matera di Sandrone Dazieri. Un chirurgo, una anestesista,
un amore forse sbagliato, una richiesta difficile da esaudire e da rifiutare:
e Campobasso diventa teatro del pi inquieto racconto di Diego De Silva:
Non vero. Luce del Nord risplende nella Genova del contrabbando
di Giampaolo Simi. Che cosa centra il leggendario Sarti Antonio, sergente
in Il confine del crimine di Loriano Macchiavelli con Suv e altre
bestie del tipo? Torna unaltra vecchia conoscenza di Crimini, il Curreli
di Dove? di Marcello Fois, in un commissariato altoatesino che sembra
una clinica svizzera. A Gambianise la vera indagine sulla morte
di Momodou, immigrato, condotta in un vertiginoso meccanismo
alla rovescia da Wu Ming. Niente di personale, verrebbe da dire alla fine,
con il protagonista di Carlo Lucarelli: un killer improbabile nellaspetto
e micidiale nellazione, che vede minacciato il suo onesto lavoro
di criminale italianoNiente di personale, tutto vero.
Dopo il successo di CRIMINI
il nuovo appuntamento
con i migliori scrittori noir italiani
CRIMINI 2 cover.qxd 21-05-2008 12:57 Pagina 1
Crimini Italiani
unantologia
pi matura
e consapevole,
che fotografa
il nostro modo
di vedere lItalia
di oggi
milanoNERA 12 Luglio 2008
RECENSIONI
Giorgio Faletti
PoCHi inutiLi
nASCondiGLi
Baldini Castoldi dalai
p. 376, 17,90
U
n paio di anni fa avevo sentito
Giorgio Faletti raccontare che
prima di pubblicare Io uccido aveva
scritto alcuni racconti che erano rimasti
nel cassetto per molti anni. Forse in Po-
chi inutili nascondigli qualcuno appar-
tiene a quel periodo. Una gomma che
cancella muri case e persone in mano
a un cartoonist di successo straziato
nellanima da un tradimento, un grup-
po di anziani che riecheggia Amici miei
alle prese con il mistero di una signora
tedesca un tempo bellissima e del mari-
to, un tram senza autista che si perde nel nulla
con a bordo un perfdo professore, le pietre del
Campo Duro che si scagliano da sole e uc-
cidono chi non in sintonia con la campagna
del Monferrato, un mostro sentimentale che
vive nascosto in un lago e difende una giovane
donna, zio e nipotina alla ricerca di un divo
tv scomparso in Giamaica e un uomo lupo su
un set cinematografco sono i temi trattati.
Quasi tutti i protagonisti sono persone cupe,
solitarie e tristi per natura o per grandi dolori,
accomunate dallangoscia che si trasforma in
crudelt. La scrittura semplice, diretta, quasi
colloquiale, facilmente comprensibile condita
da alcune battute da cabaret che sono forse il
segreto del grande successo di vendita. Il genere
noir-surreale, le vicende cos come sono nar-
rate possono accadere solo sulla carta.
Ambretta Sampietro
Vittorio Paganini
CoRioni
Edizioni di Latta, p. 370, 15,00
P
er chi non lo sapesse, Vitto-
rio Paganini lex comandante
dei NOCS (Nucleo Operativo Cen-
trale di Sicurezza), ovvero un gruppo
speciale della Polizia di Stato adde-
strato per portare a termine opera-
zioni ad alto rischio, come la libe-
razione di ostaggi o le irruzioni in
ogni ambiente per la cattura di
criminali e terroristi.
Lasciato lincarico, Paganini si de-
dicato alla scrittura esordendo nel
2004 con Il sequestro (Premio Tede-
schi), storia del rapimento dellindu-
striale forentino Dante Belardinelli,
liberato dai NOCS nel 1989.
Ora Paganini torna in libreria con Corioni,
storia di una faida calabrese allinterno della
ndrangheta.
Lesecuzione del capo del clan Tabacco, da
parte dei fratelli avversari Nico e Giuseppe
Geraci, rischia di aprire una nuova lunga
scia di sangue.
Per cui, a dare la caccia ai due killer, vie-
ne chiamato il comandante dei NOCS
Sergio Corsi.
Una storia tesa, cupa, in un ambien-
te fortemente omertoso, e con un fnale
sorprendente.
Una storia scritta con mano esperta e preci-
sa, ispirata a fatti realmente accaduti diciotto
anni fa ma che spiega come la Calabria di ieri
sia purtroppo identica a quella di oggi.
P.Gr.
29 giugno - 7 settembre 2008
Scrittori in citt - Tolentino Cultura 2008
Reading, concerti, degustazioni e interviste dautore.
A cura di Alessia Scarpeccio e Associazione culturale Idee in Circolo di Tolentino.
Reading e letture di Genny Ceresani e Laura Cannara.
6 luglio 2008
Salsomaggiore (PR), ore 18.00.
Presentazione della rivista milanonera.
Nei gazebo del centro cittadino con scrittori e giornalisti della testata.
12 luglio 2008
Novellara (RE), ore 21.30 presso Libreria Aliberti.
Serata noir e presentazione di milanonera.
Con Valerio Varesi, Paolo Roversi e Cristiano Governa.
26 agosto 2008
Nellambito di Parolario, Como, ore 21.00.
nuovo Cinema Booktrailer con Francesco Carofglio, Paolo Bianchi, Paolo Roversi,
Lorenzo Beccati, Gaia Amaducci, Domenico Moretti e Vincenzo Latronico.
Coordina Alessio Brunialti.
Info su www.parolario.it
Robert R. McCammon
LA ViA oSCuRA
Gargoyle Books
p. 488, 16,50
I
n tempi di rinascente xenofobia e
lotta alla diversit, questo un libro
che spinge a rifettere sulla realt.
Si tratta del romanzo La via oscura di Robert
R. McCammon, pubblicato a fne inverno da
Gargoyle Books, che si inquadra allinterno
della letteratura horror doltreoceano, ma i
temi che afronta sono pi che mai concreti:
diferenze etniche, estremismo religioso, tele-
predicazione, confronto con stili e credenze
minoritari sono i cardini attorno a cui ruota
la narrazione. Se c chi credesse poi che le
pagine di questo libro contengano descrizioni
fastidiose o raccapriccianti perch appartiene
al pi estremo dei generi del mistero, si do-
vr ricredere: da un lato, infatti, McCam-
mon dosa con sapienza lorrore che inserisce;
dallaltro le cronache dei giornali degli ultimi
mesi hanno fornito esempi di ben pi becera
natura che non hanno nemmeno lattenuante
della fantasia di uno scrittore. Insomma, come
accade per Joe R. Lansdale con La notte del
drive-in, anche qui si ritrova una lettura della
quotidianit, un ritratto efcace di una societ
che sembra non conoscere diferenze, almeno
a livello geografco, quando si tratta di odio.
Antonella Beccaria
appuntamenti
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V
icequestori, marescialli, commissari, po-
liziotti: a mangia come scrivi lo scrit-
tore si presentato, questa volta, in divisa.
La cena letteraria che una volta al mese va in
scena alla trattoria Il cigno nero di Montechia-
rugolo ha ospitato in giugno il vicequestore
di Verona (Trevisi), il maresciallo della Guar-
dia di fnanza di Reggio Emilia (Marcialis), il
commissario della Digos di Asti (Blini), un
poliziotto di Piacenza (Matrone).
Fedeli alla ricetta di Mangia come scrivi
una cena, tre scrittori per tre minuti (di rea-
ding), nove opere dartista hanno portato a
Montechiarugolo i loro libri. Che sono stati
presentati nella solita maniera insolita: nes-
sun autore ha parlato di s, ma ciascuno ha
curato una breve lettura, omaggiando il lavoro
del collega vicino e intervallando le portate del
menu della trattoria (accompagnate dalle bol-
licine della cantina astigiana Contratto).
Lartista che ha esposto nove suoi quadri, Ma-
trone, era gi stato ospite della rassegna nel
febbraio 2007 nelle vesti di scrittore (ha pub-
blicato tra gli altri Erba alta e Il mio nome
Tarzan Soraia per Frassinelli).
La stafetta tra scrittori ha visto Blini leggere
Trevisi (Fogli di via. Racconti di un vice que-
store, Emi), Trevisi leggere Marcialis (Io &
Davide, Piemme), Marcialis leggere Blini (Il
creativo, Ennepilibri).
Dopo la pausa estiva, la rassegna organizzata e
condotta dal giornalista Gianluigi Negri tor-
ner, sempre un gioved al mese, dal prossimo
25 settembre.
Tra gli appuntamenti in programma, Nel
blues dipinto di blues, Aspettando Hallowe-
en, Lo scrittore sale in cattedra.
Gianluigi Negri
Giallisti in divisa a tavola
milanoNERA 13 Luglio 2008
RECENSIONI
Noah Charney
LA donnA
dEL CoLLEzioniStA
Longanesi, p. 333, 17,60
U
n romanzo desordio centrato,
un godibilissimo afresco cul-
turale a tinte gialle.
Charney esibisce la sua grande espe-
rienza artistica, intrigando il letto-
re. Unannunciazione di Caravaggio
scompare a Roma, un prezioso dipin-
to di Malevic non pi nella cassa-
forte dei curatori dellartista a Parigi,
un professore emerito viene prelevato
durante una lezione alla National Gal-
lery
Gabriel Cofn famoso esperto, col-
lezionista e conoscitore dellattuale
architettura organizzativa dei furti darte, dar
appoggio allindagine dei carabinieri italiani.
La contropartita sar luscita di prigione di un
ladro darte su commissione, Vallombroso. In
realt Vallombroso la sua donna e regaler il
titolo alla versione italiana del libro (Ladro dar-
te nelloriginale). La serie di furti prosegue con
un altro Malevic e un ignoto quadro supremati-
sta, battuti entrambi alla casa daste Christies.
A Parigi si muove alla Conan Doyle/Agata
Christie un ispettore goloso e a Londra un se-
gugio di Scotland Yard, che richiama il Maigret
di Simenon. Cosa accumuna una madonna con
un quadro astratto tutto bianco?
In un carosello afascinante e movimentato in-
seguiremo la refurtiva, ma i colpi di scena ab-
bondano, nulla come pare e ogni dipinto pu
celarne un altro
Patrizia Debicke
Stephen King
dumA KEY
Sperling&Kupfer, p. 743, 19,90
D
uma Key una delle keys americane
nel magnifco paesaggio della Flori-
da. Sembra che questisola abbia un pote-
re nascosto che non tutti per riescono a
sentire, ma solamente chi ha subito qual-
che menomazione fsica. cos che Edgar
Freemantle approda su questisola dopo
una vita trascorsa come costruttore edile
di successo bruscamente interrotta da un
brutale incidente in cantiere. Su questisola
Edgar riscopre la sua passione fanciullesca
per la pittura e viene alla luce un talento
meraviglioso che neppure lui stesso sapeva
di possedere. Merito dellisola e dei suoi
poteri eccezionali. Il talento non per a
buon mercato, lisola (o lo spirito che aleg-
gia in essa) chiede come ricompensa un tri-
buto di sangue. Edgar pagher quindi a caro
prezzo la bellezza dei suoi dipinti. Fino a
quando decider di averne avuto abbastan-
za e decider di contrastare questo potere...
Ogni tanto King esce dal Maine e fa bene: la
scrittura risulta pi fresca e le immagini pi
varie. Nel libro si parla di pittura e di quadri
e laccostamento tra la scrittura e la pittura
in questo caso non una forzatura: in molte
occasioni la penna di King si trasforma in
un pennello e la forza dello scritto tale che
sembra di vedere le scene in diretta mentre
stanno accadendo. Il fedele lettore non ri-
marr deluso da questo libro. Verrebbe da
dire il solito King se questo non fosse una
garanzia di qualit e adreanalina.
Stefano Favaro
John Michael Greer
dizionARio
EnCiCLoPEdiCo dEi
miStERi E dEi SEGREti
mondadori, 2008, p. 690, 26,00
D
a dove vengono le idee?
Chiedetelo a uno scrittore e vi guar-
der stranito.
Le idee sono dovunque. Un articolo di
giornale, la scena di un flm, un quadro,
una frase rubata a una conversazione.
O un libro.
Siete autori di thriller, in cerca dellidea
per una trama piena di misteri per bissare
il successo di Dan Brown. Aprite a caso il
Dizionario dei misteri e dei segreti: p. 274,
Illuminati di Avignone, Rito massonico
di breve vita fondato in Francia... (in
realt, sono da secoli attivi in segreto per
tutelare la verit su...); p. 483, Rapimento
Morgan, La sera del 12 settembre 1826,
tre mesi prima della pubblicazione del suo
libro che svelava i segreti dei primi tre gradi
della Massoneria, William Morgan scom-
parve dalla prigione comunale di Canan-
daigua, nello stato di New York. [...] Di lui
non si ebbero pi notizie. Promettente.
E il Reclutamento retrospettivo? E i Regni
sotterranei?
Opera di uno studioso inglese appassionato
di societ segrete e storia nascosta, questo
volume cerca di fare chiarezza in un ambito
disciplinare a dir poco caotico e inquinato,
unendo la chiarezza del saggio con la leggi-
bilit di un romanzo che narra non una, ma
mille storie. Tutte misteriose.
Giovanni Zucca
B
o-noir la prima ras-
segna dedicata alla let-
teratura e alla cronaca nera.
Iniziata a Bologna nellestate
2006 ha ottenuto un grandis-
simo seguito. Nel corso degli
appuntamenti che vengono
proposti dal vivo scrittori,
giornalisti ed esperti riper-
corrono le tappe fondamentali di alcuni dei pi inquietanti
delitti che hanno macchiato il nostro Paese.
Bo-Noir torna anche questanno ed ufciale il programma
delledizione 2008, organizzata da Riccardo Marchesini e An-
tonella Beccaria. Qui a fanco date delle serate e argomenti che
si susseguiranno dal 6 luglio al 3 agosto prossimi.
Al momento siamo in attesa delle conferme degli ultimi ospiti
e via via verranno messi online i nomi di chi sar presente a
discutere con noi e con il pubblico. Stiamo preparando anche
video e contributi speciali che andranno a completare le sera-
te: pure in questo caso tutto verr pubblicato su queste pagine
virtuali e sul nostro spazio su MySpace.
info su: www.giostraflm.it/bonoir/
Paura a Bologna - Storie di rapimenti bolognesi
Domenica 6 Luglio 2008 - h. 21,15 Piazza Verdi, Bologna
da mamma Ebe a Vanna marchi: gli imbrogli dellocculto
Domenica 13 Luglio 2008 - h. 21,15 Piazza Verdi, Bologna
da CSi alla realt: le investigazioni scientifche in italia
Domenica 20 Luglio 2008 - h. 21,15 Piazza Verdi, Bologna
Romagna mia, Romagna in noir
Domenica 27 Luglio 2008 - h. 21,15 Piazza Verdi, Bologna
Fratelli di sangue: la banda della uno bianca
Domenica 3 Agosto 2008 - h. 21,15 Piazza Verdi, Bologna
Bo-noir, al via la terza stagione
Francesco Recami
iL CoRREttoRE di BozzE
Sellerio, p. 184, 12,00
S
trano libro Il correttore di bozze di Re-
cami, a tratti splendido a tratti irritan-
te. Cominci a leggere e dici: non possibi-
le. Sembra una storia insulsa, un giallo da
quattro soldi, per di pi pieno di refusi.
Lucilla, casalinga anni novanta con la Sce-
nic, adescata da un gigol. La trama gial-
la comincia cos e va avanti scialba, troppo
scialba. Poi inizi a capire. Quello che stai
leggendo un libro nel libro: il mano-
scritto che il correttore di bozze sta, ap-
punto, correggendo in bozze. Cos, pagina
dopo pagina, il giallo perde importanza, di
fatto non c pi, ed emerge la fgura del
correttore: kafkiano, solitario, in lotta con
parole ed editori, lapis, evidenziatori e voca-
bolari. Il correttore di bozze diventa la storia
di unossessione, romanzo claustrofobico e,
in alcune parti, bellissimo. Un romanzo che
parla di scrittura con fuoco ristrettissimo: di
accenti gravi al posto sbagliato, di refusi, di
parole straniere scritte male.
Il correttore di bozze anche un romanzo-
denuncia del mondo editoriale, soprattutto
giallo/noir (pazienza se lo pubblica un edi-
tore che sul giallo ha costruito il suo succes-
so). romanzo di grandi ambizioni, secon-
do me non pienamente raggiunte. A tratti,
Recami si lascia prendere la mano e i giochi
linguistici fniscono per annoiare. Un libro
comunque da leggere, anche se rappresen-
ta un notevole passo indietro rispetto allo
splendido Lerrore di Platini.
Antonio Pagliaro
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C
on la difusione dei booktrailer, flmati
promozionali di un libro, leditoria sta
vivendo una nuova fase. La pubblicit tradi-
zionale, un premio importante e il passaparola
ben gestito determinano notevoli incrementi
delle vendite ma c una parte di lettori che
non legge i giornali e non va alle presenta-
zioni. Entra nel megastore e compra il sensa-
zionale best seller annunciato. Poi si lamenta
che il sensazionale best seller faccia schifo. Se
chiedi perch lo abbia scelto la risposta sem-
pre la stessa. quello che ho trovato. I lettori
hanno voglia di prodotti innovativi. Navigano
in Internet, vanno o vivono allestero per un
periodo (generazione Erasmus), si confron-
tano con americani, tedeschi, francesi. Non
sono solo i giovani, una trib trasversale. A
loro si rivolgono i piccoli editori sfruttando la
Rete e la tecnologia digitale con booktrailer
low cost nei casi migliori di valore artistico.
Come efetto collaterale ne girano anche di
orrendi. I grandi editori per ora investono sui
nomi di punta. La Mondadori ha commissio-
nato il video di Niccol Ammaniti dopo lo
Strega 2007. Il booktrailer si rivelato par-
ticolarmente adatto a tradurre in immagini
romanzi gialli/noir. In Italia il primo flmato
stato prodotto nel 2005 da Marsilio per il
noir Baciami Giuda di Will Baer. Tra i video
pi cliccati in YouTube e invitati alle mani-
festazioni letterarie quelli di Simone Saras-
so, Susana Fortes, Teresa Moure, Lee Child,
Richard Montanari, Peter James e il nostro
Paolo Roversi. Fuori dal giallo/noir troviamo
i flmati da Tiziano Terzani, Loretta Napole-
oni, Gianrico e Francesco Carofglio, Paolo
Bianchi, Marco Buticchi, Paolo Colagrande,
Lidia Ravera, Wu Ming, Mario Desiati, Jo-
shua Ferris, Max Pezzali e molti altri. presto
per dire se questo strumento crei successo e
quindi ricchezza. Intanto serve a sperimen-
tare linguaggi, attrarre pi lettori, svelare ta-
lenti narrativi e cinematografci. Di certo non
danneggia le vendite. Purch alla base ci sia
un buon libro.
Annarita Briganti
per fare un booktrailer ci vuole un buon libro
milanoNERA 14 Luglio 2008
S
ei passato dalla trilogia di magdeburg a un
libro di racconti Armageddon. da una trilogia
titanica a testi molto brevi. Come vedi questa pro-
gressione?
Ogni storia diversa da ogni altra. Di conseguenza
diverso lo spazio necessario a raccontarla. Magdeburg
un progetto concepito per quel genere di lunghezza.
Per contro, per narrare ci che volevo in Armaged-
don, sono stati sufcienti due
romanzi brevi e tre racconti.
La termatica comune : come
pu fnire un ciclo degli uo-
mini, ciclo inteso nel senso
pi lato possibile. Armaged-
don peraltro dovrebbe essere
il primo volume di una serie
TEA Libri volta a riproporre
tutta la mia produzione di ro-
manzi brevi e racconti.
C davvero un pubblico di
lettori interessato ai raccon-
ti di un singolo autore?
Ritengo senzaltro di s. La
proposta narrativa antologi-
ca antica e solida quanto la
proposta del romanzo. Ogni
editore continua a pubblicar-
ne: sia mono-autore, che multi-autore a tema. Riten-
go che il racconto sia un ottimo formato per ofrire al
lettore un quadro ancora pi esauriente dellimmagi-
nario e della produzione sia di uno specifco autore
che di un gruppo di autori.
Ben Yurick, protagonista del primo racconto, Pho-
enix, un immortale. Eroe o vittima?
Immortale un termine ingombrante. Preferisco ve-
dere Ben Yurick come qualcuno che non pu mori-
re. Questa potrebbe suonare come una sottigliezza,
ma a mio parere una diferenza molto signifcativa.
Ritengo anche che un concetto come limmortalita
sia troppo arcano per potere essere compreso dalla
mente umana. Come ci insegna il grande Milan Kun-
dera nel suo capolavoro intitolato appunto LImmorta-
lit, rimanere in circolazione per sempre non fornisce
afatto risposte, pone solamente problemi pi grossi.
In questi termini, Ben Yurick non un eroe, ma non
necessariamente nemmeno una vittima. qualcuno
che cerca di fare i conti con limpossibile.
in molti tuoi libri parli di guerre. Come mai?
Nulla come la guerra fa defagrare il confitto. Con gli
altri e con noi stessi. In questi termini, sia in Kondor
(che parla di una guerra futura... presente?), che in
Magdeburg (ambientato in una guerra passata... o for-
se fn troppo presente anchessa), il vero Nemico (N
maiuscola) si trova dentro di noi.
Come direttore del Giallo mondadori stai risco-
prendo gli autori italiani. Scelta coraggiosa o in-
coscienza?
N luna n laltra. Se si tratta di scelta coraggiosa,
gi stata fatta dai grandi che mi hanno preceduto:
Alberto Tedeschi, Oreste del Buono, Laura Grimal-
di, Gianfranco Orsi & Lia Volpatti. Tutti loro hanno
pubblicato autori italiani.
Se si tratta dincoscienza, ci potrebbe implica-
re che gli autori italiani sono dei cani. Nulla di pi
sbagliato.
La qualit e la validit della narrazione non hanno
bandiera: autori validi possono essere fnnici come
pakistani come anche italiani. Questo non solamente
oggi, e di certo non solamente nel Giallo.
In Italia ci sono moltissimi autori validi. Limportan-
te, ritengo, dare loro la possibilit di trovare uno
spazio. In termini strettamente statistici, non dimen-
tichiamo che il Giallo Mondadori tira il triplo della
media dei libri da libreria e vende da due a tre volte
tanto. I libri della Monda-
dori Edicola SONO libri a
tutti gli efetti. Il fatto che
vengano venduti nel chiosco
allangolo o nelledicola della
stazione nulla toglie e nulla
cambia.
appena uscita Anime
Nere reload. Anche qui tut-
ti italiani: tu cos amante
dellAmerica sarai mica di-
ventato campanilista fno
al midollo?
Come sopra: abbiamo mol-
tissimi autori validi. Inoltre,
non tutto quello che ci arri-
va dallAmerica (virgolet-
te dobbligo) oro colato.
Anzi... Anime Nere (2007)
e Anime Nere Reloaded (2008) formano un corpus
narrativo di ben quaranta racconti per una foliazione
superiore alle novecento pagine. Un record. Ad autori
di primo piano Evangelisti, Dazieri, Genna, Tani,
Montanari, Salvatori, Di marino si afancano solidi
professionisti Forte, Lama, Cappi, Narciso, Mar-
cialis e inaspettati esordienti Maggi, Parazzoli,
Lombardi, Coata. La doppietta di Anime Nere una
proposta antologica al massimo del culturalmente
provocatorio e del policamente scorretto.
Niente ipocrisie buoniste e sovrabbondanza di colpi
bassissimi.
E giusto per provocare sullAmeriKa che ti piace tan-
to: we aint taking no prisoners!
negli States hai trascorso parecchi anni come sce-
neggiatore a Hollywood. da esperto: come sta il
cinema italiano?
Direi che il cinema italiano stia come il cinema in ge-
nerale. Quindi ecco, proprio secondo unantica mas-
sima di Hollywood, le cinque fasi della realizzazione
di un flm e/o serie tv: 1) pazzo entusiasmo; 2) totale
disperazione; 3) ricerca del colpevole; 4) punizione
dellinnocente; 5) promozione dellincompetente.
Paolo Roversi
incontro con il direttore del Giallo mondadori
Lanima nera di Alan D. Altieri
Lautore ha appena pubblicato Armageddon per Tea
AA.VV.
BuGS
Edizioni Bd, p. 266, 16,00
Q
uesta antologia raccoglie
dieci storie che hanno a che
fare con gli insetti, la razza pi nu-
merosa del mondo animale (oltre
un milione di specie conosciute) e
con i ragni, che non sono insetti,
ma fanno lo stesso accapponare la
pelle. Ciascuno scrittore ha trat-
tato il tema a modo suo, creando
una interessante variet di stili e
storie. Abbiamo lironia grafante
e schizoide di Dazieri, il cui pro-
tagonista serve da modello a uno
sciame che replica forme e com-
portamenti umani, e la crudelt
degli scorpioni giganti di Alan D.
Altieri, combattuti da una squadra
di contractors altamente specializ-
zati in una scenografa da incubo
tecnologico. Stefano Di Marino
racconta la storia disperata di un
killer allultimo tiro che afronta
la magia yoruba nei quartieri pi
degradati di Milano, mentre Die-
go Cajelli ci presenta una donna
intrappolata in un terrario pieno
di scolopendre. E ancora, in ordine
sparso, troviamo gli scarafaggi grossi
come gatti di Barbara di Gregorio,
le zanzare di Matteo B. Bianchi,
una storia damore tra formiche di
Alberto Schiavone, i ragni guerrieri
di Roberto Recchioni, linquietante
collezionista di farfalle di Enrico
Remmert e persino lUomo Fuco,
un supereroe degli anni Quaran-
ta redivivo nellesilarante racconto
di Gianluca Morozzi. Un ulteriore
bonus sono le brevi e spumeggianti
presentazioni dei racconti scritte dal
curatore Tito Faraci e alcune formi-
che (stampate, ovviamente) incluse
a caso tra le pagine. E forse perch
la casa editrice di questa antologia
specializzata in fumetti dautore,
forse perch alcuni degli autori sono
sceneggiatori di fumetti, quasi tutti
i racconti si portano dietro una cifra
fumettistica che li rende originali e
godibili. Insomma, un libro davvero
brulicante di vita
Alfredo Colitto
Nick Mamatas
ComE mio PAdRE
HA diCHiARAto
GuERRA
ALLAmERiCA
Cargo, p. 173, 13,50
C
molto da imparare da
questo giovane autore new-
yorchese. Nick Mamatas riesce a
dipingere una satira feroce del suo
Paese e delle sue fsime post-11
settembre con una delicatezza e
unironia che farebbero invidia al
miglior Aristofane (con il quale
infatti i paragoni si sprecano, insie-
me a quelli con Kurt Vonnegut).
Mica facile.
In Under my roof, incomprensibil-
mente tradotto con Come mio pa-
dre ha dichiarato guerra allAmeri-
ca, racconta la tragicomica vicenda
di un americano tipo che costrui-
sce una bomba atomica utilizzando
scarti di discarica e qualche informa-
zione pescata da Internet e la piazza
dentro un nano da giardino, usan-
dola come deterrente per chiunque
voglia invadere il suo territorio, lo
stato indipendente di Weinbergia
(praticamente la sua casa e il terreno
intorno). A raccontare le avventure
degli squilibrati abitanti di questo
bufo microcosmo, il principe Her-
bert, dodicenne con il dono di saper
leggere il pensiero altrui e molta pi
saggezza degli adulti che lo circon-
dano, a partire dai suoi genitori.
Non serve troppo sforzo per trova-
re le critiche ai media, alla politica
estera statunitense, al consumismo
e alla paura del nemico musulma-
no tra vicende che potrebbero ac-
cadere in un futuro neanche troppo
lontano.
Silvia Cravotta
ANNA MARIA FASSIO
i GioRni dEL
minotAuRo
Frilli, p. 237, 10,50
C
qualcosa di feroce in que-
sto romanzo che inizia da
una fne, dalla morte della sua pro-
tagonista. Vera Malan una scrit-
trice di successo, ormai anziana
vive nella sua villa a Belvedere, un
piccolo paese di provincia, il luogo
ideale dove districare un mistero.
sola Vera, le uniche persone che
ha intorno sono i domestici che le
fanno compagnia, come Vanessa,
una giovane adolescente inquieta.
Vera ha dedicato la sua vita al suc-
cesso, amata dai lettori, odiata dalla
fglia, una donna fragile e frustrata,
segnata dal passato di tossicodipen-
denza e dai ricoveri psichiatrici, pi
violenti di un pugno nello stomaco.
Ricoveri voluti dalla madre quando
la fglia viene ritrovata mezza nuda
in un appartamento squallido, fatta
come un cocco, cos dicono i suoi
due bambini, ai quali la donna non
ha risparmiato la scena. La fglia in
manicomio, i nipoti con la dome-
stica, Vera viaggia, lavora, scrive.
Una vita intensa che leditore vuole
raccontare in una biografa che af-
da alla nipote. La realt per non
mai quella che sembra. Cercare nei
ricordi rimossi sar come scavare nel
cestino dei rifuti, dov nascosto,
insieme al dolore di questa famiglia,
il mistero di un delitto irrisolto.
Rafaella Piccinni
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D00,00
Ogni minaccia debito. O forse era promessa? Ani-
me Nere prometteva di tracciare una mappa del lato
oscuro: c riuscita in pieno. Anime Nere Reloaded mi-
naccia di esplorare il fondo del baratro degli incubi.
In un ritorno auspicato e temuto, agognato e liberato-
rio, la tematica della crudelt il fulcro anche di que-
sta seconda, esplosiva antologia, estensione naturale
della prima. Ventidue autori determinati a colpire sot-
to la cintura con un pugno di ferro munito di rostri.
Ventidue racconti al massimo di giri della catarsi ma-
ledetta. Anime Nere Reloaded una nuova, temeraria
esplorazione della tenebra umana e culturale, sociale
e politica, del nostro tempo. Dalla scuola allinferno
alla viabilit da incubo, dalla famiglia che uccide al-
la societ in metastasi, dal terrorismo come norma al
sadismo come commercio, dalla premeditazione del-
la sofferenza alla ineluttabilit del dolore.
Tremate, tremate, le Anime Nere son tornate!
Gli autori di questa antologia sono:
Cristiana Astori, Matteo Bortolotti, Giacomo Cacciato-
re, Andrea Carlo Cappi, Dsire Coata, Alfredo Colit-
to, Andrea G. Colombo, Andrea Cotti, Matteo Curtoni,
Franco Forte, Giuseppe Genna, Paolo Grugni, Diana
Lama, Giuseppe Lippi, Fabio Lombardi, Ettore Mag-
gi, Mauro Marcialis, Giancarlo Narciso, Cinzia Tani,
Alda Teodorani, Gianpaolo Novelli & Andrea Zarini,
Marco Vallarino.
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a cura di Al an D. Al ti eri
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ASTORI BORTOLOTTI CACCIATORE CAPPI COATA COLITTO COLOMBO
COTTI CURTONI FORTE GENNA GRUGNI LAMA LIPPI LOMBARDI MAGGI
MARCIALIS NARCISO TANI TEODORANI VALLARINO ZARINI & NOVELLI
ART DI RECTOR: GI ACOMO CAL LO
PROGET TO GRAFI CO: WANDA L AVI Z Z ARI
I N COPERTI NA : EL ABORA ZI ONE DA FOTO MARA BRI ONI
Alan D. Altieri
RECENSIONI
milanoNERA 15 Luglio 2008
Rufus Gillmore
iL LEtto dEBAno
Polillo, p. 318, 13,40

G
illmore (1869-1935)
appartiene alla Van
Dine School. Per questo
suo Il letto debano ha mu-
tuato, infatti, da Van Dine
il formidabile quartetto de-
gli investigatori, la vittima
che nasce e muore come la
Canarina e lassassino dal-
la mente diabolica degno
di La fne dei Greene. Ma i
debiti fniscono qui (per
fortuna). questione di at-
mosfera e di colore. Grifn
Scott, il detective amateur, non ha
laplomb di Vance anche perch i
sei possibili assassini sono solo dei
parvenu (gigol, ex pugili, fanatici
religiosi, politici corrotti e ladri) che
parlano il linguaggio della violen-
za e del business. Dorothy Vroom,
la fanciulla in pericolo (darresto),
non uneterea wasp, ma una bruna
procace che sparge sensualit a pie-
ne mani. E dopo 300 pagine ad alta
tensione, quando Scott, accanto al
letto debano, secondo la prassi del
Giallo classico, smaschera lassassi-
no, anche il lettore pi smaliziato
colto di sorpresa. Non anche que-
sto il segno del capolavoro?
Giuseppina La Ciura
I
l portone dingresso cigol de-
licatamente: voleva dire che era
arrivato il pap.
La mamma si alz di scatto, e men-
tre si stava ancora inflando la ve-
staglia, corse in corridoio. Petka si
rigir sul fanco per addormentarsi,
ma suo padre parlava a voce alta,
cos si mise ad ascoltare. Il pap sta-
va spiegando alla mamma, in paro-
le sconnesse, che dopo la discussio-
ne della tesi di Valka si erano presi
una leggera sbornia. Petka sapeva
perch il pap aveva vuotato subito
il sacco. Faceva cos anche lui: se
confessi tu per primo, si pu evita-
re una scenata della mamma.
A giudicare da come il pap cion-
dolava in corridoio, e poi da come
se la rideva in bagno e cammina-
va sorreggendosi alle pareti, Petka
cap subito che la sbornia non era
stata per niente leggera.
Ti faccio un t o un caf? gli
chiese la mamma.
Un t e un caf! accett entusia-
sta il pap.
Mescolati o uno alla volta?
Quando si arrabbia, la mamma
diventa pungente. Petka laveva
sperimentato pi di una volta. La
mamma sospir in maniera platea-
le, and in cucina e il pap, in cal-
zini, entr nella stanza di Petka.
Dormi gi?
Cos prenderai freddo gli fece no-
tare Petka.
Non preoccuparti! Come ti vanno
le cose?
Petka si mise a sedere sul letto.
Quali cose?
Shhh il pap gli tapp la bocca
con il palmo della mano. La mam-
ma ci sentir. Dai, fammi vedere il
diario!
Adesso?! rispose sorpreso Petka.
Subito!
Ma subito comparve la mamma.
Lei vede anche attraverso i muri.
Sei fuori di testa? luna di not-
te! Il bambino dorme gi da un
pezzo.
E infatti cosa gli ho detto io: dor-
mi! Ma lui: Dai pap, posso farti
vedere il diario?
E fece locchiolino a Petka. La
mamma trascin il pap in cuci-
na e inizi a strigliarlo ben bene:
Quanto durer ancora questa sto-
ria? Torni a casa tardi, praticamente
mi tocca allevare Petka da sola. Mi
sono stancata di aspettarti e stare in
pensiero. Tutti i giorni una sbornia.
E adesso ti metti pure a svegliare il
bambino. Gi che si deve alzare
presto per andare a scuola.
Il pap taceva e beveva il suo t
con il caf. Poi si mise a fare il
bufone.
Ma la mamma si arrabbi: Guarda
che dico sul serio, non scherzare.
Ma dai, cerca di capire! inizi
a parlare lui. Non potevo mica
non andarci, dopo che Valka mi
aveva invitato. Oggi ha discusso la
tesi lui, domani toccher a me. E
chi mi scriver il giudizio? Valka.
Hanno invitato anche il professor
Serugin. Non ti immagini come
mi ha abbracciato. Mi fa: Caris-
simo, bisogna proprio che prendi
il dottorato anche tu. Subito!. E
quando mi da del tu, una fac-
cenda seria.
E tu a lui?
Cosa vuol dire, io a lui?
Cosa mi dici del fatto che prima
non ti badava nemmeno?
Appunto! Prima che ci sborniassi-
mo insieme, non si accorgeva ne-
anche di me, ma adesso
Daccordo per il dottorato. Ma
perch prendersi una sbornia anche
dopo il lavoro?
Per forza! sbott il pap. Quan-
do si porta a termine con succes-
so un ciclo produttivo, come si fa
a non ubriacarsi?! Cos, hai qual-
cosa contro il progresso della tecni-
ca? La tensione emti emtitiva
puah! La tensione emotiva deve
essere scaricata. Non c nessun
altro momento in cui ci si sente
cos uniti con i colleghi. Non c
niente da fare: il Ventesimo
secolo. Le persone non comunicano
tra loro, e una sbornia le avvicina.
In certi casi le avvicina, in altri le
allontana osserv la mamma.
Scusa. Ho capito cosa intendi.
Guarda nel frigorifero, magari c
rimasto qualcosa, riempi i bicchieri
cos ci avviciniamo.
Fai piano, o sveglierai di nuovo il
bambino!
La mamma chiuse meglio la porta.
Di cosa parlarono poi, Petka non
riusc a sentirlo. Steso sul suo let-
to, pensava a come fosse tutto cos
complicato.
La mamma aveva ragione, ma an-
che il pap...
La mattina dopo, per poco Petka
non fece tardi a scuola.
Il grande scienziato Newton spie-
gava lanziana insegnante scopr,
ragazzi, la legge della gravitazione
universale, grazie alla quale gli uo-
mini possono andare alla conquista
dello spazio. Chi sa cos successo
dopo questa scoperta di Newton?
Una sbornia! grid entusiasta
Petka.
La maestra aggrott le sopracciglia.
Una sbor-ni-a? domand. E
cio?
In classe si sollev una foresta
di mani.
Lanziana maestra, confusa, pens
che aveva fatto male a non frequen-
tare i corsi di aggiornamento.
Diccelo tu, Petja disse.
Cos Petja si mise a spiegare per flo
e per segno che cos una sbornia.
Jurij drunikov (Mosca, 1933-Da-
vis, California, 2008) stato uno dei
pi importanti scrittori russi del No-
vecento, unico nella capacit di ge-
stire grandi architetture narrative (si
veda Angeli sulla punta di uno spil-
lo, romanzo steso tra 1969 e 1979)
come in quella di condensare storie
straordinarie nelle poche pagine di
un racconto (come avviene nella re-
cente raccolta L non qua, 2005).
Scrittore sarcastico, politico, intento
a svelare le piccinerie di regime in
Russia fnendo epurato, ma anche
di non perdonare nulla alledonismo
statunitense dopo essersi rifugiato
oltreoceano, stato candidato al
Nobel per la Letteratura nel 2001.
Lultimo romanzo scritto prima di
morire, il suo capolavoro, Il pri-
mo giorno del resto della mia vita ed
uscito in anteprima mondiale in
Italia presso Barbera Editore, la casa
editrice che sta poco a poco tradu-
cendo tutti i titoli. Il racconto La
sbornia, rappresentativo della verve
narrativa di Drunikov, compare
su milanonera proprio per gentile
concessione di Barbera.
Gabriele Dadati
Robert Hltner
unindAGinE
SEnzA
imPoRtAnzA
del Vecchio
p. 192, 15,00

Le Alpi Bavaresi sono un


luogo ricco di Storia e di
storie, molte di queste sono
tenute nascoste perch pos-
sono far paura. Io ho deciso
di raccontarle perch esse
appartengono al popolo.
Cos Robert Hltner, inter-
venendo alla Fiera del Libro
di Torino, spiega le motiva-
zioni che lhanno portato a
narrare le avventure dellIspettore
Kajetan. Pubblicato in Germania
nel 1993, Unindagine senza impor-
tanza racconta le storie segrete cu-
stodite dagli abitanti di un piccolo
paese che si fondono con la Storia,
quella della Germania degli anni
Venti. Anche a Walching, nascosto
tra le Alpi bavaresi, le ferite della
Prima Guerra Mondiale e del pe-
riodo immediatamente successivo
non sono ancora sanate e la serenit
stenta a tornare. Qui una giovane
viene trovata morta in una fattoria
e tutto lascia pensare che i colpevoli
siano tre vagabondi.
Ma lo scrupoloso ed esperto ispet-
tore Kajetan, dai metodi investi-
gativi progressisti, non si ferma
davanti alle apparenze di un caso
senza importanza, e scopre un qua-
dro complesso di relazioni tra even-
ti e persone.
Hltner, con eleganza descrittiva,
attraverso dialoghi ben costruiti,
dipinge un vivido quadro del paese
e dei suoi protagonisti, delle tra-
dizioni e degli avvenimenti locali
della regione patria del nazionalso-
cialismo. Per comprendere il qua-
dro storico degli eventi che fanno
da cornice al romanzo, in appendi-
ce c unutile e dettagliata nota al
testo curata dalla traduttrice Paola
del Zoppo.
Francesca Colletti
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La sbornia
Di Jurij Drunikov
VIRUS
LASCIATEVI CONTAGIARE DALLA PAURA
Come King, Straub e Koontz prima di lei, Langan unautrice
destinata a rimanere a lungo sulla scena letteraria.
Dark Scribe Magazine
Sarah Langan
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(dati Nielsen, ottobre 2007).
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