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Coxartrosi
Coxartrosi
Classificazione Eziologica
SECONDARIA (Malformazioni congenite, coxopatie dellinfanzia o adolescenza, turbe statiche, reumoartropatie, traumi, sovraccarico funzionale)
PRIMARIA O IDIOPATICA
Coxartrosi secondaria
Suscettibilit Obesit Familiarit Sesso F Menopausa (+) Osteoporosi (-) Ipermobilit Fumo Altre malattie (diabete, siderosi, etc) Traumi Congruit articolare Abuso articolare Professionale Sports
Fattori meccanici
Classificazione Patogenesi
Forma SENILE
Attivita metaboliche condrali condroblasti
Elasticita
Coxartrosi
SEGNI Punti dolenti alla pressione intorno al margine articolare Edema duro al margine articolare Scrosci e crepitii articolari Rigidita articolare Instabilita Riduzione ROM
DOLORE
Danno meccanico Propensione genetica
Danno cartilagineo
IL1 TNF IL6 . .
Infiammazione
Acido arachidonico Prostaglandine
Dolore
Test funzionali
Test di Trendelemburg: caduta dell emibacino sano verso il basso in appoggio monopodalico sul lato malato (insuff. mm. pelvi-trocanterici) in statica e durante la deambulazione. Flessione ABduzione ExtRarotazione
PREVALENZA DI ARTROSI
16 14 12 10 % 8 6 4 2 0 mani ginocchia femore 6 3 1 0,8 7 15
RX Sintomi
Molti pazienti con marcate deformazioni artrosiche non lamentano sintomi (e vice-versa). La prevalenza di artrosi aumenta con let: segni radiologici di artrosi sono presenti in > 90% degli ultra-ottanta.
CARATTERISTICHE RADIOLOGICHE DELLARTROSI Riduzione della rima articolare Osteofitosi Irregolariet del margine osseo Sclerosi e cisti subcondrali Calcificazioni periarticolari Tumefazione dei tessuti molli
esercizi consigliati ..
PROTESI DI ANCA
Cause
COXARTROSI PRIMARIA COXARTROSI SECONDARIA (displ. Cong. Anca,
Morbo di Perthes, epifisiolisi, fratture peritrocanteriche femorali)
FRATTURE (sede ed eta del pz)* NECROSI AVASCOLARE DELLA TESTA DEL FEMORE PATOLOGIE ARTRITICHE (ARTRITE
REUMATOIDE)
Osteoporosi: Forti Fattori di Rischio Et Sesso femminile Familiarit Fumo Inadeguato apporto di calcio e vitamina D Magrezza Sedentariet Malattie e Farmaci (es. cortisone)
2,000
INCIDENZA (0/00) FRATTURE FEMORALI IN VENETO-FRIULI PER GRUPPI DI ETA Casi annui stimati in Italia
30 25 20 15 10 5 0
< 50
TIPI DI PROTESI
- INVASIVE ENDOPROTESI (solo componente femorale dellarticolazione) PROTESI DI RIVESTIMENTO ARTROPROTESI NON CEMENTATE ARTROPROTESI CEMENTATE
Eta media durata 10 anni; Si cerca di preferire dapprima approcci meno invasivi, riservando approcci piu invasivi per i reimpianti.
+ INVASIVE
Fattori importanti per la scelta: eta del pz, patologia di base, caratteristiche ossee.
ENDOPROTESI
PROTESI DI RIVESTIMENTO
ARTOPROTESI
Complicanze
Infezioni post-operatorie Lesioni nervose es. nervo femorale (valutazione
clinica postoperatoria)
Trattamento post-operatorio
Va iniziato il piu precocemente possibile per ridurre il rischio di complicanze (TVP, sindrome da allettamento) Importante fornire al pz una EDUCAZIONE MOTORIA (informazione sui movimenti e posizioni consigliate e quelle sconsigliate, usare strategie motorie per cercare di sfrutare le capacit residue)
Programma riabilitativo
1 Giornata:controllo posizionamento dellAI (rotula allo zenit per evitare extra o intrarotazioni; lieve abduzione; evitare adduzione e rotazioni). Possibili movimenti flesso-estensione. Epresente una limitazione antalgica alla flessione. Contrazioni isometriche quadricipite (10 sec contrazione, 10 sec riposo serie da 10; 10 volte al giorno) Mobilizzazione rotulea
Programma riabilitativo
2 Giornata:chinesiterapia (dopo rimozione drenaggi) passiva (con terapista o con Continuous Passive Motion) e attiva con movimenti di flesso-estensione in scarico. Raggiunti gli 80 circa di flessione il pz pu assumere la postura seduta evitando movimenti di intra-extra rotazione e abduzione Il pz pu essere posizionato in poltrona Possibile eseguire qualche passo con carico parziale (con bastoni o girello).
Programma riabilitativo
Dalla 3 giornata:il paziente continua gli esercizi di chinesi attiva e passiva. Per prevenire contratture in flessione si invita il pz a estendere il ginocchio del lato operato e flettere sul letto il controlaterale. Potenziamento muscolare in particolare dei mm che stabilizzano anca mm. Gluteo (ponte monopodalico, abduzione in decubito laterale sul lato sano) Ciclettes (senza resistenza) Esercizi di leg extension dalla posizione supina
Programma riabilitativo
A CUTE INTEGRA (guarigione della ferita) : IDROCHINESITERAPIA (meglio se in acqua termale) effetto antalgico potenziamento muscolare con carico parziale IMPORTANTE PROGRAMMARE LA PROGRESSIONE DI CARICO (CARICO TOTALE in media a CIRCA 1 MESE dallintervento).
Il tattamento riabilitativo subordinato alle condizioni generali del pz e al grado di collaborazione del pz.
IL CAMMINO
IL pz con coxartrosi giunge allintervento di artroprotesi con un assetto posturale generale alterato (di cui spesso non ne cosciente). Lorganizzazione del passo e modificata con strategie alternative (antalgiche):arto
inferiore flesso, addotto, ed extraruotato, zoppia (ridotta fase di appoggio), allungamento dei tempi di contrazione, largo uso di compenso.
Dopo lintervento si ha un miglioramento dei parametri del passo (chinesiologici, lunghezza, velocit, tempo e cinetica articolare). La fase di carico va a lungo esercitata.
alcuni consigli
Preferire la doccia alla vasca da bagno. Sedere sullauto a pi pari e poi portare gli AAII allinterno dellabitacolo. Fare un gradino alla volta nel salire e scendere le scale. Usare indossa calzari. Evitare sport di contatto (come corsa o calcio) preferendo nuoto o ciclismo. Non aumentare di peso corporeo.
Sebbene il rischio di lussazione si riduca con il tempo queste precauzioni vanno sempre osservate.