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RIZA

EDIZIONI RIZA

FEBBRAIO 2017
numero 345
Periodico mensile
SCIENZE
MENSILE DI SCIENZA DELL’UOMO
ISSN 2499-0426 (ONLINE)

IL MASSAGGIO PIÙ EFFICACE PER RIEQUILIBRARE TUTTI GLI ORGANI

LA RIFLESSOLOGIA
LA RIFLESSOLOGIA DEL VOLTO

DEL VOLTO
Ecco i punti del viso da auto-massaggiare:
ringiovaniscono la pelle, eliminano
tensioni, dolori e infiammazioni

GLI EFFETTI BENEFICI


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di M. Riva
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Scienze

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la riflessologia
del volto
Ecco i punti del viso da auto-massaggiare:
ringiovaniscono la pelle, eliminano tensioni, dolori e infiammazioni
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senza nessun retropensiero.
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senza il progetto di migliorarli.
“Migliorarli” significa sempre
omologarli al pensiero
convenzionale e mettere a rischio
la loro unicità.
Questo libro non propone
modelli educativi da perseguire,
che diventano vecchi subito
dopo essere stati annunciati.
Capovolge l’idea di educazione:
non più centrata
su obiettivi da raggiungere,
su compiti e punizioni,
ma sul talento, su cosa
caratterizza i nostri piccoli.
La stella polare
dell’educazione è chiedersi
che cosa li rende unici...

• I bambini ci stanno educando e non lo sappiamo


• Dobbiamo insegnare la passione, non il sacrificio
• Ci sono cose che solo la mamma può fare
• È bene che i bambini dicano le bugie
• Il genitore peggiore è quello che vuole essere perfetto
In libreria
sommario Riza
Scienze

EDITORIALE
­ 8

10 INTRODUZIONE
La riflessologia del viso

il volto parla di noi:


21
anatomia, forma e simbologia

La base teorica:
39
le mappe riflessologiche

59 la Guida pratica:
come eseguire il trattamento

71 tutti i punti da trattare


per rigenerare corpo e mente

96 bibliografia

L’autrice
Michela Riva
Naturopata, formata presso la scuola di formazione in Naturopatia dell’Istituto Riza.
Esperta in numerose tecniche di massaggio per il benessere psicofisico, aromaterapia
e cromoterapia. Collabora con il Centro Riza di Medicina Naturale e come Consulente
per il Ristorante Amélie di Baveno. Responsabile Area Benessere del Centro Termale
di Premia Terme (VB). Vive a Stresa.

7
editoriale

di Daniela Marafante

Tocchi e massaggi sul viso


regalano a tutto il corpo
profondi effetti benefici

Q uesto mese Riza Scienze è dedicato alla riflessologia


del viso perché, come ci insegnano le medicine e le
tradizioni più antiche, nel nostro volto è rappresentato
l’universo intero. In queste pagine, grazie a Michela Riva,
collaboratrice del Centro Riza di Medicina Naturale e Re-
sponsabile Area benessere del Centro Termale di Pre-
mia Terme, scoprirete che questa tecnica è una perfetta
sintesi di varie riflessologie, massaggi e digitopressione,
che agisce a livello del sistema nervoso, riattiva l’energia
e rende più efficienti le funzioni essenziali del corpo. E
per di più, se praticata regolarmente, ha un effetto lifting
naturale perché distende i tratti del volto e migliora la
circolazione locale. Michela Riva ha scelto di fondere la
sua esperienza di tecniche di massaggio per il benessere
del corpo, potenziate da aromi e colori, e di concentrare
questo sapere sul volto, dando forma a una guida inte-
ressantissima di tocchi terapeutici da effettuare sul viso.
Questa è la parte del corpo che più di tutte manifesta la
nostra personalità, ci permette di entrare in comunica-
zione, attraverso i sensi, con il mondo, ed è il principale
terreno su cui si manifestano le nostre emozioni: è, quin-
di, una “micromappa” dell’intero organismo. Ecco perché
massaggiando il viso, abbiamo la possibilità di entrare in
relazione addirittura con tutti i nostri organi interni e per-
sino con le parti più antiche del nostro cervello. Con l’au-

8
Riza
Scienze

silio delle tecniche che troverete qui, potrete influenzare


positivamente le parti del corpo che sono stressate o sof-
ferenti. Come fare? Il primo passo è scoprire dove sono
proiettati gli organi del nostro corpo e le loro funzioni nei
punti specifici del volto. Poi occorre imparare la struttura
ossea del cranio e il sistema muscolare e identificare i
segni che il nostro modo di vivere le emozioni lascia sul
viso. Un passo successivo è scoprire, grazie alle mappe
riflessologiche illustrate in modo semplice e chiaro, quali
parti del capo toccare, premere e massaggiare, millime-
tro per millimetro, anche da soli. Infine, possiamo co-
gliere che un segno sul viso, come un’eruzione cutanea o
un’infiammazione, non compare mai a caso ma corrispon-
de a un organo preciso, passo
fondamentale per poter inter-
venire e tornare a stare bene.

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volte ci travolgono. E così ricorriamo agli psicofarmaci con la speranza di salvezza. Ma non è
fuggendo dal sintomo, o cercando di metterlo a tacere con le medicine, che possiamo risolvere
il problema. Questi disagi racchiudono una gemma preziosa: è il grande sapere dell’anima che
preme per farci realizzare la nostra vera natura, cioè il nostro essere diversi da tutti gli altri.
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9
Riza
Scienze

introduzione
la riflessologia
del viso
Come ci insegnano antiche medicine e tradizioni,
nel volto è rappresentato l’intero universo:
ecco perché massaggiandolo si ha la possibilità
di rinnovare l’energia di tutto il corpo

È la parte del corpo che


esprime LA NOSTRA IDENTITà

I l viso è la parte del corpo che più di tutte manifesta


la nostra personalità, perché è come uno specchio che
proietta all’esterno il nostro mondo interiore.
Nell’antica Roma il termine persona veniva utilizzato per
indicare il volto di un individuo, ma l’etimologia della paro-
la veniva dalla maschera indossata dagli attori (chiamata
appunto “persona”). Il viso assume così un duplice signi-
Ogni angolo del ficato: porta che si apre sul nostro Io più profondo e che
nostro volto parla si manifesta attraverso indizi ben visibili, e maschera che
un linguaggio
del tutto personale mostriamo al mondo.
Secondo Carl Gustav Jung, padre della psicologia analiti-

10
ca, nel momento in cui adottiamo un’unica e rigida moda-
lità espressiva rischiamo di indossare una vera e propria
maschera che si sovrappone alla nostra natura più auten-
tica, limitandoci. E così possiamo indossare una masche-
ra per ogni occasione, con il rischio di rimanere imprigio-
nati in schemi fissi e reprimere tutto ciò che appartiene in
modo unico ed esclusivo alla nostra personalità. L’aspetto
interessante però è che, nonostante questo meccanismo
acquisito, in realtà non perdiamo mai la nostra essenza,
che può affiorare a fior di pelle.

Fondamentale L’equilibrio
fra interno ed ESTERNo

Jung ci propone un’affascinante similitudine tra la pelle e


l’individuo, sostendendo che come una cute sana serve
ad assicurare il ricambio dei tessuti sottostanti, allo stesso
modo un persona che stabilisce un buono scambio tra il
mondo interno ed esterno si mantiene in equilibrio e in
salute, dal punto di vista fisico e psicologico.

La forma del volto parla di noi


Il volto è il mezzo che ci permette di entrare in comu-
nicazione, attraverso i sensi e le sue infinite sfumature
espressive, con il mondo circostante, ed è il principale
terreno su cui si manifestano le nostre emozioni.

11
introduzione

Dall’antichità a oggi, studiosi d’Oriente e d’Occidente han-


no pensato al viso come al luogo in cui poter incontrare
la natura, e considerato i suoi contorni, la forma, le aper-
ture (occhi, naso, bocca, orecchie), le aree di tensione, i
colori e i segni come la mappa del carattere della persona
e del suo stato di salute psicofisico.
Le prime osservazioni sistematiche su questa specifica
parte del corpo sono state individuate nei testi di fisio-
gnomica (dal greco “physis” = natura e “gnosis” = cono-
scenza), ovvero l’arte di conoscere gli uomini dai tratti
della loro fisionomia.
Secondo la Medicina Tradizionale Cinese un’attenta analisi
del viso e dei suoi inestetismi può rivelare molte cose
sulla costituzione, il comportamento e la salute di una
persona.
In Ayurveda la testa e il viso sono da sempre tenuti in
grande considerazione e sono oggetto di cure particolari
proprio perché in queste due zone sono presenti quattro
dei cinque organi di senso che nella medicina tradizionale
indiana vengono nutriti e purificati per promuovere l’equi-
librio dell’intero organismo.
Per la visologia, una metodica diagnostica e terapeutica
L’ayurveda dedica, innovativa, frutto di una ricerca iniziata negli anni ‘70 dal
da sempre,
dottor Flavio Gazzola, medico e specialista in neurologia,
a viso e testa
un’attenzione i segni del viso (arrossamenti, alterazioni cromatiche, ru-
e una cura ghe, solchi) sono utili per conoscere il grado di salute
particolari
generale e la condizione di ogni organo e funzione interna.

Sul viso la “mappa” del corpo


Sul volto è possibile leggere molte sfumature di noi, del-
le nostre potenzialità e dei nostri bisogni inespressi, del
nostro modo di interagire con la realtà e dello stato di

12
Riza
Scienze

benessere dei nostri organi interni. Attraverso il viso ab-


biamo la possibilità di incontrare un mondo sommerso
in cui labbra, occhi e naso rappresentano i suoi piccoli
campi d’azione.
Il volto rappresenta quindi una micromappa dell’intero or-
ganismo che rende possibile, lavorando su un punto spe-
cifico, intervenire sulla parte del corpo corrispondente,
calmandola in caso di infiammazione oppure stimolandola
in caso di squilibrio.

toccando i pUnti giusti


attiviamo l’autoguarigione

Con l’ausilio di speciali tecniche di manipolazione


e di stimolazione, è possibile influenzare positivamente
le regioni del corpo e le funzioni dell’organismo
corrispondenti ai punti riflessi del volto e stimolare
i meccanismi di autoguarigione.

Massaggiando il viso abbiamo quindi la possibilità di en-


trare in relazione con gli organi interni e con le parti più
antiche del nostro cervello. Non è tutto, perché durante
una manipolazione non si toccano solo i tessuti cutanei,
ma anche la componente simbolica della parte che si sta
sfiorando. In quest’ottica è importante essere consape-
voli del fatto che ogni zona del nostro viso è depositaria di
un’impronta energetica che rappresenta un “modo di es-
sere del mondo e nel mondo”: quando si massaggia un’a-
rea riflessa l’azione non è “semplicemente” diretta verso
l’organo specifico, ma comprende l’intera sfera energetica
alla quale appartiene.

13
introduzione

cenni storici
Le fondamenta: in Cina
Le ricerche storiche e archeologiche fanno risalire le pri-
me tecniche di massaggio facciale all’antico oriente. Più
di cinquemila anni fa, i cinesi scoprirono che esercitando
una pressione con le dita e con le mani su determinati
punti del corpo erano in grado di lenire il dolore. Questa
tecnica, che prende il nome di digitopressione, sostie-
ne la presenza di speciali punti collocati lungo i meridia-
ni energetici del corpo, una rete di canali invisibili in cui
scorre l’energia vitale e che collega pelle e organi interni,
creando un vero e proprio sistema di comunicazione che
attraversa tutto il corpo. L’antica arte di guarigione della
digitopressione si avvale della sensibilità della mano per
rilasciare endorfine, le sostanze analgesiche che il nostro
organismo produce in maniera naturale. Queste sostanze
vengono rilasciate dal cervello e distribuite in tutto il cor-
po attraverso la circolazione sanguigna.
Esercitando una pressione ferma e costante su determi-
nati punti si favorisce il rilascio di questi agenti analgesici
che svolgono anche un importante ruolo nei processi di
guarigione fisica ed emotiva.

Fitzgerald: il padre
della moderna riflessologia
L’esperienza del dottor William H. Fitzgerald (1872-
1942), medico americano otorinolaringoiatra, considera-
to tuttora il padre della moderna riflessologia, sembra
confermare l’antica tradizione curativa cinese. Partendo
dall’evidenza che attraverso la compressione di specifiche
aree del corpo era possibile calmare il dolore o addirit-

14
Riza
Scienze

tura ottenere delle anestesie di breve dura- le Linee di energia


nel corpo
ta per effettuare piccoli interventi nel cavo
orale, arrivò a teorizzare che il corpo fosse
percorso da dieci aree parallele, cinque per reticolo
parte, in cui scorrono i flussi energetici.
Raccogliendo i dati relativi ai differenti sinto-
mi che i suoi pazienti raccontavano, notò che
i loro disturbi, diversi per origine e natura,
apparivano collegati e dislocati su un unico
corridoio ideale. Arrivò così a disegnare l’im-
magine del corpo diviso da dieci linee vertica-
li che lo percorrono partendo dalla testa per
finire nella punta delle dita dei piedi e delle
mani (vedere figura). Ogni parte del corpo
che è in una zona determinata da queste li-
nee, è collegata a un’altra tramite un parti-
colare flusso energetico e queste due parti Secondo Fitzgerald
possono interagire e influire l’una sull’altra. La testa e i nell’organismo
piedi rappresentano i due poli attraverso cui circolano 10 scorrono
10 correnti
correnti energetiche separate, cinque per ogni lato, de-
energetiche,
terminando delle zone di corrispondenza nel corpo. Ogni 5 per lato, che
zona include i diversi organi, muscoli e ghiandole che sono collegano i vari
situati lungo il suo percorso e sui quali è possibile agire. I organi collocati
sul loro percorso
lati destro e sinistro del corpo sono simmetrici.
Le sperimentazioni del dottor Fitzgerald iniziarono nel
1902 e nel 1917 pubblicò, insieme al dottor F. Bower, il
suo primo libro “Zone therapy, or relieving pain at home”
in cui descrisse i suoi successi nell’alleviare il dolore eser-
citando una pressione su varie parti del corpo utilizzando,
oltre alle dita, anche diversi tipi di strumenti, tra cui an-
che elastici e pettini.
Sostenitori della teoria e della tecnica di Fitzgerald furono

15
introduzione

Joe Shelby Riley (1856-1947) con la moglie Elizabeth. An-


che secondo il dottor Riley, autore di dodici libri dedicati alla
cosiddetta “terapia zonale”, un problema che riguarda una
parte di una delle cinque zone individuate da Fitzgerald può
essere influenzato positivamente attraverso la pressione di
uno specifico punto nel piede, nella mano, nell’orecchio o nel
viso, o ovunque lungo l’allineamento della zona stessa.
Il grafico rudimentale delle zone del corpo di Riley (nell’im-
magine) mostra le zone che attraversano l’area della testa,
in cui sono riflesse altre parti del corpo collegate ad esse.
Molti dei punti della testa identificati da Riley si possono
ritrovare nel libro “Body Reflexology: healing at your finger-
tips”, pubblicato nel 1995 e redatto da Mildred Carter, ri-
flessologa professionista.

13
1 1

3 4 4 3
14 14
5 5
6
7 7
La mappa di Riley,
10 10
12 12 semplificata, con
8 8 le aree del viso a
11 9 11 cui corrispondono
le varie parti del
corpo, segnalate
da un numero

16
Riza
Scienze

Il sistema riflessologico
Nella riflessologia del viso, accanto al sistema dei “corridoi
energetici” prima descritto assume una notevole importanza
anche il sistema denominato riflessologico. Si tratta di un
sistema che si basa sul principio secondo cui ogni parte de-
limitata del corpo è in grado di rispecchiare in sé, sintetica-
mente, la totalità dell’organismo. Secondo questo principio,
lavorare in modo mirato su ogni singola parte del corpo ci
permette di diffondere per riflesso il benessere a tutto il
nostro organismo. Possiamo quindi considerare che sul viso
sia rappresentato l’intero universo, che costituisce il nostro
organismo, in ogni sua minima componente. Così come ogni
singola cellula rappresenta nell’infinitamente piccolo il corpo
intero (perché portatrice dei codici genetici che ne determi-
nano lo sviluppo), allo stesso modo ogni piccola parte del
viso può raffigurare la proiezione del corpo stesso nel suo
insieme, con gruppi di cellule che rappresentano il fegato,
altre il cuore, altre il cervello.

Ecco Come funziona - La zona riflessa e l’organo corri-


spondente sono strettamente collegati fra loro: se un orga-
no è in squilibrio, la zona riflessa corrispondente ne risente.
Questa “risposta” può manifestarsi sotto forma di dolore,
sensibilità al tatto oppure attraverso alterazioni del tessu-
to. L’azione sui punti riflessi provoca una reazione nel corpo
e non segue solo i percorsi energetici, ma anche quelli delle
vie nervose. Il viso è il luogo delle informazioni e del con-
trollo di tutti i funzionamenti del corpo. Ogni punto riflesso
emette e riceve impulsi dall’organo che gli corrisponde e,
opportunamente stimolato, interviene efficacemente sia
nel trattamento sia nella regolarizzazione dell’informazione
che sottintende il loro corretto funzionamento.

17
introduzione

Dal Dien Chan ai metodi moderni


Il metodo Dien Chan, chiamato anche riflessologia faccia-
le, è una terapia creata dal professor Bùi Quôc Châu agli
inizi degli anni ‘80 a Saigon (oggi Ho Chi Minh). Interes-
sato ai principi della riflessologia e sulla base di intuizioni
Colonna suggerite dalla cultura e dalla lingua vietnamita, nel mar-
vertebrale zo 1980 il professore individuò il primo punto riflesso sul
viso. Nella lingua vietnamita, naso, setto nasale (song mui)
ha la stessa radice linguistica della parola schiena, colonna
vertebrale (song lung). Osservando la curvatura del naso,
Bùi Quôc Châu si rese conto della somiglianza tra il setto
nasale con la curvatura della colonna vertebrale e decise
di mettere in pratica la sua intuizione, trattando il punto
sensibile al tatto sul naso di un paziente con un forte dolore
alla schiena che, così, scomparve improvvisamente.
setto nasale
Il Dien Chan attualmente prevede circa 600 punti di rifles-
sologia situati sul viso, che vengono collocati e numerati
mediante un sistema di quadrettatura. Questo metodo
ricorre a strumenti (cercapunti, sfere, rulli dentati) e van-
ta un largo campo di applicazioni, producendo eccellenti
risultati nel trattamento di disturbi neurologici, della pel-
le, del sistema digestivo, circolatori, urologici, del meta-
bolismo e del sistema riproduttivo. Si ottengono effetti
notevoli anche nel trattamento di problematiche articolari
e muscolari come la lombalgia, la sciatica, il torcicollo, i
crampi ed è molto efficace nell’alleviare il mal di testa,
l’insonnia e le problematiche legate allo stress.
Nel 1988 Lone Sorensen sviluppò un metodo di rifles-
sologia facciale che combina terapie e pratiche antiche
e moderne, conoscenze dell’anatomia e della fisiologia,
ponendosi l’obiettivo di equilibrare l’individuo sia a livello
fisico che psicologico.

18
Riza
Scienze

La tecnica della Facial Reflex Therapy Sorensensistem™


combina il percorso dei meridiani e i punti dell’agopun-
tura, le mappe vietnamite e quelle del Sud America e la
moderna scienza della neuroanatomia. Questo sistema
permette ai terapisti di identificare gli squilibri nella salu-
te della persona e fornisce le conoscenze per stimolare,
attraverso il viso, il loro processo di riequilibro.
Peter Mandel, nato nel 1941 in Germania, fondatore della
cromopuntura e della Diagnosi Energetica dei Punti Termi-
nali (DEPT), che da molti anni si dedica alla ricerca sulle
energie che scorrono nel corpo e sulle possibilità diagno-
stiche e terapeutiche che ne derivano, lungo il suo percor-
so ha creato la tecnica della maschera cromatica del viso
(vedere pagina 81) che, stimolata esternamente, lavora
in profondità liberando la mente da pensieri, paure e pre-
occupazioni. Il metodo Zone Face Lift™, sviluppato da Ziggie
Bergman, riflessologa del viso e titolare della London School
of Reflexology, si basa sull’idea che il benessere interiore
della persona si riflette nel volto. Questo metodo, rinomato
per il naturale effetto lifting che infonde, coniuga i benefi-
ci ben documentati e sperimentati della riflessologia con il
vantaggio di conferire al viso un aspetto radioso e luminoso.
Profondamente ristoratrice e rigenerante, la metodologia si
avvale del massaggio dei punti di pressione, unito a tecniche
di guarigione dei nativi americani, dell’utilizzo di cristalli di
quarzo e del Gua Sha, metodica di cura molto antica, che
consiste nello sfregare zone specifiche della pelle con una
“spatola” di ambra o di giada che può essere utilizzata sui
singoli punti, su un intero canale energetico o su un distretto
anatomico più ampio della cute. Questa tecnica favorisce la
circolazione, drena i ristagni e la congestione dei tessuti, con
buoni risultati nel trattamento delle rughe.

19
Nel viso
e nelle orecchie,
come anche
nelle mani
e nei piedi,
esistono
zone riflesse
collegate a ogni
parte del corpo
che nell’insieme
rispecchiano
l’unità
psicosomatica
della persona

20
Riza
Scienze

Il volto
parla di noi:
anatomia, forma
e simbologia
Per poter effettuare un buon trattamento riflessologico
è fondamentale conoscere molto bene
l’anatomia del corpo umano, i muscoli e i punti riflessi.
E anche saper leggere la struttura del viso
e riconoscere i dettagli che lo rendono unico

21
il volto parla di noi

Il viso come sistema


I l termine olismo (dal greco holos=il tutto, l’intero) fa riferimento a una modalità
di pensiero che considera l’individuo nella sua globalità di corpo, mente e spirito
e mette in evidenza il forte legame che unisce l’uomo alla natura e all’universo.
In quest’ottica tutto ciò che proviamo, in termini di disagi, dolori ed emozioni, si
manifesta sul viso. La riflessologia, intesa come un risveglio delle parti “dolenti”,
poco accettate o poco comprese, diventa così una disciplina olistica per la salute
in grado di stimolare le funzioni delle parti “scollegate”. E perché il processo si
svolga in modo efficace e il trattamento abbia un buon esito, ripristinando l’e-
quilibrio perduto, è fondamentale conoscere tutto ciò che caratterizza e rende
unico il volto.

CENNI DI ANATOMIA
IL CRANIO
Le ossa
Il cranio, la struttura ossea che costituisce la testa del-
lo scheletro umano, comprende sia le ossa dentro cui
alloggia l’encefalo sia le ossa che formano il viso. Il cra-
nio protegge le strutture dell’encefalo e alcuni organi
di senso (elementi vitali assai delicati), e costituisce
le strutture della faccia, come le cavità nasali, quelle
orbitarie e la bocca. Morfologicamente e sotto il profilo
dell’origine embrionale, si divide in due parti:
• il neurocranio costituisce la parte posteriore e su-
periore del cranio. Protegge l’encefalo e comprende 8
Il cranio, formato
da 22 ossa, ossa: l’osso frontale, le due ossa temporali, le due pa-
è la struttura rietali, l’osso sfenoide, l’etmoide e l’occipitale;
ossea più • lo splancnocranio (o massiccio facciale o viscerocra-
complessa
del corpo umano nio) costituisce la parte inferiore e anteriore del cranio.
Il massiccio facciale, in cui si collocano le orbite oculari,

22
Riza
Scienze

l’ingresso delle vie aeree le ossa del cranio


e digestive, è composto da
14 ossa più 2 in comune
Parietale
con il neurocranio. Quelle
che lo compongono sono:
Frontale
• l’osso sfenoide, dalla
Temporale
forma di una farfalla, pre-
Sfenoide
senta un corpo centrale
e due regioni laterali mol- Lacrimale
to simili ad ali. Concorre
Nasale
alla formazione delle cavi- Etmoide
tà orbitarie e delle cavità Zigomo
nasali. Inoltre, possiede Occipitale
Mascella
una concavità che ospita
e protegge l’ipofisi. Mor- Mandibola
fologicamente simile a una
sella, questa depressione
prende il nome di sella
turcica. L’osso sfenoide si articola con numerose ossa del
cranio (frontale, parietale, occipitale, etmoide, temporale,
zigomatico, mascellare, palatino e vomere) e rappresenta
un importante punto d’unione tra gli elementi ossei del neu-
rocranio e quelli dello splancnocranio;
• osso etmoide (in comune con il neurocranio);
• vomere;
• ossa nasali;
• ossa lacrimali;
• ossa mascellari;
• ossa zigomatiche;
• ossa palatine;
• conche nasali inferiori;
• osso mandibolare.

23
il volto parla di noi

la curiosità: sul volto


si legge la parola “uomo”

Secondo credenze medioevali, sul viso umano è possibile


“leggere” la parola OMO (uomo): la M (gotica maiuscola,
simile a due O unite al centro e leggermente aperte in
basso), formata dalle arcate sopracciliari congiunte al
centro dalla linea del naso e completata ai due lati dai
limiti esterni delle cavità orbitali e dagli zigomi, le O
formate dagli occhi, iscritte secondo l’uso epigrafico
medioevale negli spazi interni della M.

M gotica
IL VISO
I contorni
L’aspetto e i tratti caratteristici del viso dipendono princi-
palmente dalla forma del cranio. La fisiognomica, con la
frenologia che sostiene l’esistenza di una correlazione tra
caratteristiche psichiche e forma del cranio, è un’arte, o
pseudo-scienza, molto antica che può offrire
indicazioni e chiarimenti per valutare il volto
area della fronte da un punto di vista tipologico secondo cui i
contorni e la forma del viso delimitano la map-
pa del carattere della persona. Per determi-
area nare la forma del viso occorre considerare la
delle guance
lunghezza e l’ampiezza della zona della fronte,
area delle guance e delle mascelle.
delle mascelle
• Zona della fronte: conoscenza e ap-
prendimento - Se questa area è più grande
rispetto alle altre due le caratteristiche sono
risolutezza, buona memoria e inclinazione in-
tellettuale; se è la più piccola potrebbe esse-

24
Riza
Scienze

re indice di scarsa memoria, passività e tendenza a sognare


a occhi aperti.
• Zona delle guance: evoluzione e volontà - Se questa
area è la più grande dominano perseveranza, controllo, disci-
plina e forte volontà; se è la più piccola scarsa volontà, man-
canza di disciplina e incapacità di portare a termine le cose.
• Zona delle mascelle: maturità e integrità - Se que-
sta area ha la dimensione più grande le peculiarità sono
discernimento, autonomia, integrità e indipendenza; se è la
più piccola può indicare immaturità e dipendenza dagli altri.

le 5 forme: qual è la tua?

Triangolare - Fronte e guance ampie rispetto al mento piccolo e appuntito.


I tratti denotano l’individuo come indisciplinato, ribelle, spontaneo, istintivo,
inaffidabile, arguto, irrazionale, fantasioso, intraprendente, intelligente.

Quadrata - Fronte, mascella e guance hanno la stessa ampiezza e


la somma delle loro misure è uguale alla lunghezza del viso. L’individuo è
sveglio, energico, caparbio, stabile, ipercritico, pratico, infaticabile, tenace.

Conica - I lineamenti si rimpiccioliscono nella parte alta del viso. La


persona è concreta, realista, gioviale, pigra, amante delle comodità,
conservatrice, con poca immaginazione, autoritaria e programmatrice.

Ovale - Fronte e mascella di uguale larghezza e più piccole delle guance:


la forma del viso allungata. La persona tende ad avere tratti che la rendono
volubile, eclettica, incostante, ingenua, preveggente e intuitiva.

Tonda - Fronte, mascella e guance di uguali dimensioni. La loro


somma è pari alla lunghezza del viso. L’individuo è dinamico, impetuoso,
comprensivo, dominatore, realista, pragmatico, sensuale e passionale.

25
il volto parla di noi

I muscoli
Il viso di un essere umano contiene circa 43 muscoli. I
muscoli facciali, detti mimici, la cui funzione è contrarsi o
rilassarsi modificando le espressioni a seconda degli stati
d’animo, costituiscono la parte più espressiva del corpo,
emettendo il maggior numero di segnali emozionali. Non
a caso rivolgiamo naturalmente lo sguardo ai volti di chi
abbiamo di fronte quando interagiamo con gli altri. E im-
parare a leggere i segnali delle emozioni sul volto delle
persone può aiutarci a riconoscere gli stati d’animo altrui.
I muscoli del viso si dividono in muscoli che determinano
i movimenti della mandibola (masticatori) e muscoli im-
plicati nei movimenti di pelle, muscoli e tessuti facciali
(mimici o pellicciai).
Muscoli masticatori - Sono il
I muscoli del viso
temporale, il massetere, lo pterigoi-
deo esterno ed interno; tutti pari.
Muscoli mimici - Vanno sempre
a inserirsi sulla pelle che muovono,
determinando le diverse espressioni
Muscoli
delle palpebre del viso.
Muscolo epicranico - È costituito
Muscoli
del naso da tre porzioni: anteriormente dal
Muscoli muscolo frontale che, contraendosi,
delle labbra sposta in avanti il cuoio capelluto e
corruga la fronte; nella porzione in-
Muscoli termedia dalla galea capitis, o apo-
del padiglione
auricolare neurosi epicranica, una lamina fibro-
sa quadrangolare che ricopre la volta
e le parti laterali del cranio; poste-
riormente, dal muscolo occipitale che
sposta indietro il cuoio capelluto. Dai

26
Riza
Scienze

suoi margini laterali originano i muscoli auricolari anterosu-


periori che determinano piccoli spostamenti del padiglione
auricolare.
Muscoli estrinseci del padiglione auricolare - Il
muscolo auricolare anterosuperiore e quello posteriore de-
terminano piccoli spostamenti del padiglione auricolare in
direzione anteriore, superiore e posteriore.
Muscoli delle palpebre - Comprendono il muscolo or-
bicolare dell’occhio e il muscolo corrugatore del soprac-
ciglio. Il primo è un anello ellittico che si trova attorno
alla rima palpebrale. Determina la chiusura della rima
palpebrale, convoglia le lacrime verso l’angolo interno del
sacco congiuntivale e dilata il sacco lacrimale facilitando
il deflusso. Il muscolo corrugatore del sopracciglio è in-
vece una sottile lamina carnosa che si trova in profondità
rispetto al muscolo frontale e contraendosi porta medial-
mente e in basso la cute del sopracciglio (conferendo al
viso un’espressione di perplessità).
Muscoli del naso - Essi comprendono il muscolo nasale
e il muscolo dilatatore delle narici. Il primo, contraendosi,
comprime la parte laterale del naso e restringe la narice
e il vestibolo del naso. Il secondo, che si inserisce nella
cute che riveste il margine inferiore dell’ala del naso, dila-
ta la narice e il vestibolo.
Muscoli delle labbra - Sono il muscolo zigomatico, il
muscolo quadrato del labbro superiore, il canino, il bucci-
natore, il risorio, il quadrato del labbro superiore, il men-
tale, i muscoli incisivi del labbro superiore e del labbro
inferiore, il muscolo orbicolare della bocca. Lo zigomatico
e il quadrato del labbro superiore, contraendosi, sposta-
no in alto il labbro superiore. Il muscolo canino, contra-
endosi, sposta in alto e medialmente la commessura la-

27
il volto parla di noi

biale. Il buccinatore contribuisce a formare la guancia e,


contraendosi, sposta la commessura labiale indietro e fa
aderire le guance e le labbra alle arcate alveodentarie,
favorendo la masticazione. Il muscolo risorio, triangola-
re, contraendosi, sposta indietro la commessura labiale.
Quello triangolare delle labbra la sposta in basso. Il mu-
scolo quadrato del labbro inferiore è posto più profon-
damente rispetto a quello triangolare, sposta in basso
e lateralmente il labbro inferiore, rovesciandolo. Il mu-
scolo mentale, contraendosi, solleva e corruga la cute
del mento. Quelli incisivi del labbro superiore e inferiore,
che originano dagli alveoli dei denti incisivi laterali supe-
riore e inferiore, contraendosi spostano medialmente la
commessura labiale. Il muscolo orbicolare della bocca,
infine, a forma di anello ellittico, con la sua azione chiude,
restringe e fa sporgere in avanti le labbra.

LE ESPRESSIONI FACCIALI
I segnali emotivi universali
Quando proviamo un’emozione, di qualunque natura sia,
l’intero organismo ne subisce l’effetto e se essa cresce
si verificano anche dei cambiamenti a livello del sistema
nervoso autonomo in grado di influenzare la respirazione,
l’attività cardiaca e la temperatura corporea. Alcuni di
essi rappresentano “azioni predefinite” rispetto alle spe-
cifiche emozioni: ad esempio in caso di rabbia e paura
Le emozioni accresce la frequenza cardiaca che predispone la perso-
che si manifestano
sul nostro volto na a muoversi, aumenta il flusso sanguigno alle mani che
sono involontarie, prepara a colpire o a entrare in contatto con l’oggetto che
innate e comuni le suscita, determina un maggiore afflusso sanguigno alle
a tutti
gambe per prepararsi alla fuga, come un aumento della

28
Riza
Scienze

sudorazione e della respirazione. Oltre ai mutamenti bio-


logici interni, le emozioni inducono anche dei cambiamenti
interiori, che non si possono udire o vedere, nel modo
di pensare e interpretare il mondo circostante. L’aspetto
interessante è che quando siamo emozionati possiamo
esercitare un controllo volontario eccellente sui muscoli
scheletrici e sulla parola, ma non sui muscoli facciali o
sulla regolazione del nostro apparato vocale.

le emozioni fondamentali: i tratti

Tristezza: angoli interni delle sopracciglia e delle palpebre superiori


alzati, angoli della bocca verso il basso.

Rabbia: sopracciglia abbassate che tendono a riunirsi al centro,


tensione delle palpebre superiori e inferiori, labbra serrate.

Sorpresa: sopracciglia alzate e curvate verso l’alto, occhi


spalancati, bocca aperta.

Paura: sopracciglia alzate che tendono a riunirsi al centro, palpebre


superiori alzate, palpebre inferiori tese, bocca aperta e labbra tese
verso l’esterno.

Disgusto: naso arricciato e guance alzate, labbro superiore


alzato.

Disprezzo: un solo angolo della bocca tirato verso l’alto o


l’esterno.

Felicità: rughe attorno agli occhi, palpebre inferiori alzate e guance


alte, angoli della bocca tesi verso l’alto.

Dolore: naso arricciato e tirato verso l’alto, sopracciglia convergenti,


costringimento degli occhi, labbro superiore alzato e quello inferiore
abbassato, mandibola abbassata.

29
il volto parla di noi

i tratti espressivi
La testa: il più importante
centro sensoriale
Oltre al complesso intreccio di muscoli, che conferiscono
al volto notevole flessibilità, nel volto sono presenti molti
altri elementi, capaci di una gamma infinita di movimenti
e sfumature e in grado di fornire da soli moltissime in-
formazioni sullo stato della persona: gli occhi, il naso, la
bocca, le sopracciglia, le mascella. Non a caso, la testa
(volto e orecchie comprese) è il centro sensoriale per ec-
Le emozioni
condizionano
cellenza del corpo.
la mimica facciale
e, viceversa, le è la sede di quattro dei cinque sensi
espressioni del
viso influenzano Occhi, naso, bocca, orecchie, tutti elementi della testa,
lo stato d’animo sono la sede di quattro dei cinque sensi. Essi ci conduco-
no anche verso apparati più estesi: la bocca è l’ingresso
dell’apparato digerente, il naso di quello respiratorio, gli
occhi del nervo ottico, del cervello e del sistema nervoso,
gli orecchi dell’apparato uditivo. Impariamo a conoscerne
le funzioni e il significato.

Gli occhi
• Le “finestre della mente” - Gli occhi sono collegati di-
rettamente al cervello attraverso il nervo ottico e for-
niscono informazioni sullo stato del sistema nervoso.
Nervosismo e tensione, non a caso, traspaiono spesso
dagli occhi.
• Lo specchio dell’anima - Gli occhi riflettono la luce in-
teriore che racconta la componente più sottile delle no-
stre emozioni, della nostra anima.

30
Riza
Scienze

la curiosità: osservandoli,
scopri come stai

In Oriente, il sanpaku, che significa “comparsa di tre


bianchi” si verifica quando la sclera, la parte bianca
dell’occhio, compare sopra o sotto l’iride, rivela
l’esistenza di un grave squilibrio del sistema nervoso
della persona.

Sono quel particolare del volto che ci permette di entra-


re in relazione con l’altro prima ancora di conoscerlo e
di sentire le sue parole.
Occhi luminosi e vividi ci parlano di una dimensione esi-
stenziale gioiosa, vitale, ricca di energia; occhi cupi e
opachi evocano, simbolicamente, i pozzi notturni.
Occhi profondi e calmi indicano quella saggezza che si
conquista attraverso la ricerca e il contatto costante
con le cose della vita.
Il modo in cui gli occhi di una persona stabiliscono un
contatto con gli occhi di un’altra svela informazioni ri-
guardo alla personalità.
Le componenti

Uno sguardo dall’alto al basso evo-


ca orgoglio e arroganza, uno verso
il basso parla il linguaggio della ti- Ciglia
midezza. Pupilla

Sclera
Chi guarda dritto negli occhi con
Iride
uno sguardo fisso, potente, pene-
trante tendenzialmente è una per-

31
il volto parla di noi

sona brillante, coraggiosa, con la coscienza pulita e con


un’alta opinione di sé.

• Il luogo delle emozioni - Gli occhi sono il punto di in-


contro e di scambio con la realtà, sono il centro dello
sguardo inteso come espressione del volto.
La loro mimica esprime lo stato d’animo, le emozioni e le
intenzioni della persona.

Forma, grandezza, distanza e angolazione


Occhi grandi denotano sensibilità e talento artistico,
amore per la pace, il potere di affascinare. Piccoli indi-
cano razionalità e praticità, tenacia, prontezza decisio-
nale unita a furbizia, intuito e a un certo opportunismo
ed egoismo.

Ravvicinati possono denotare meticolosità, praticità,


tendenza alla razionalità e suscitare sensazioni di fred-
dezza e scarsa capacità affettiva. Distanziati possono
essere associati a tratti di egoismo, arrivismo e avidità.

Per i fisionomisti Occhi sporgenti indicano energia, estroversione, si-


è stato logico curezza di sé, mentre infossati parlano di una natura
studiare chiusa, introversa, della difficoltà a comunicare i propri
le caratteristiche
degli occhi, sentimenti, di fermezza d’intenti e spirito osservativo.
considerati
la diretta Caratterizzati da angoli esterni in giù rivelano fantasia,
manifestazione
dei sentimenti, dolcezza di carattere, ma anche una certa mancanza
per delineare di coerenza. Se gli occhi hanno angoli esterni in su de-
la predisposizione notano capacità di applicazione, disciplina, serietà mo-
emotiva
della persona
rale ma anche senso dell’humour, idealismo, attitudine
spirituale verso la ricerca di valori di vita.

32
Riza
Scienze

Il naso
Qui si bloccano le lacrime mancate - Il naso, grazie al quale
respiriamo e percepiamo gli odori, è un elemento privile-
giato della relazione tra mondo esterno e interno. Vissuti
depressivi come la tristezza e il pianto trovano, se repres-
si, una modalità espressiva attraverso il naso. Spesso,
alla sua radice si manifestano le tensioni responsabili degli
inestetismi dell’occhio in quanto il naso trattiene le lacrime
che l’occhio non lascia sgorgare.

ogni naso è un carattere

La fisiognomica sembra confermare la frequente associazione


tra le forme e le dimensioni del naso e alcuni specifici tratti della
personalità, come le doti morali e valoriali, le doti spirituali e le
attitudini culturali.

• Grande indica bontà, volontà, dignità.

• Piccolo denota remissività, influenzabilità, lealtà nei sentimenti.

• Lungo si associa a tendenza all’isolamento, profondità di pensiero, raffinatezza,


serietà, indipendenza e capacità di impegnarsi.

• Corto manifesta versatilità, vivacità, sensualità, mutevolezza e incostanza,


altruismo.

• Ricurvo evidenzia doti morali e intellettuali, onestà, fedeltà verso i propri


principi, tolleranza, magnanimità.

• Con punta in su indica senso estetico, sensualità, civetteria, fervida fantasia,


socievolezza.

• Con punta in giù può associarsi a un carattere generale creativo, attratto dalle
novità in genere e a un desiderio di indipendenza.

33
il volto parla di noi

La bocca
Comunicazione tra alto e basso - Attraverso l’alimentazione,
la comunicazione e la respirazione, la bocca è capace di
veicolare le energie del cibo, del suono, della parola, del re-
spiro, dentro e fuori di noi. La bocca è un organo dal duplice
significato simbolico: da un lato è porta d’ingresso della
materia-cibo e giudice di ciò che ci piace e non ci piace;
dall’altro, grazie alle terminazioni nervose che le arrivano, è
un organo analogicamente vicino alla sfera della sensualità
La bocca è come e del piacere erotico. Rappresenta il punto di convergenza
un libro aperto
che rivela il di direzioni opposte: alto e basso, dentro e fuori. Il tratto
nostro stato digerente inizia dalla bocca e termina nell’intestino, la cui
emozionale. E la funzione è assumere cibo dall’ambiente ed eliminare i rifiuti
sua conformazione
può rivelarci
che tornano all’ambiente da cui provengono. Questo scam-
aspetti della bio è simile al funzionamento del polmone che prende l’os-
nostra personalità sigeno dall’ambiente ed elimina le scorie all’esterno, motivo
per cui la medicina cinese considera intestino e polmoni
due organi affini.
Le labbra - Labbra gonfie sono il sintomo della debolezza
nella peristalsi e nell’assimilazione del cibo; strette parlano
di un intestino ostruito da scorie non eliminate.
Il labbro superiore rivela in particolare lo stato di salute
dello stomaco e dell’intestino tenue, quello inferiore dell’in-
testino crasso e la forza del processo di assimilazione del
cibo. Gli angoli della bocca rivelano le condizioni del duo-
deno. Le ulcere che si formano al lati della bocca sono
causate da un’alimentazione ricca di grassi che si accumu-
lano nel duodeno e che aumentano la secrezione degli acidi
biliari da parte del fegato e della cistifellea.

Il luogo dei sentimenti - Una bocca grande indica espansivi-


tà, spirito attivo, ambizione, energia, una carica aggressiva

34
Riza
Scienze

e aspetti di sensualità; piccola manifesta raffinatezza, buon


gusto, tendenza a dare importanza al lato esteriore delle
cose, tratti di autocontrollo e di egocentrismo.

IL “CARATTERE” DELLE LABBRA

• carnose indicano sensualità spiccata, dinamismo, generosità,


estroversione e fervida fantasia;

• sottili rivelano egoismo, senso di superiorità,


opportunismo;

• sporgenti sono associate a caparbietà e testardaggine, loquacità,


schiettezza, tendenza all’indiscrezione;

• con angoli in giù denotano severità e vigore morale, pessimismo,


profondità di idee, tenacia, senso del dovere, autocontrollo;

• con angoli in su manifestano sensibilità, vivacità, ottimismo,


gaiezza, dinamicità.

Le guance - Rotonde indicano un temperamento socievole,


estroverso, emotivo; magre sono associate a un carattere
severo, fermo, con idee chiare, natura contemplativa ed
elevatezza mentale.

LE ORECCHIE
• Come in alto così in basso - Nella medicina orientale le
orecchie sono associate ai reni, perché hanno la stessa
forma e, circa, le stesse dimensioni. L’orecchio ha anche
le stesse fattezze di un feto capovolto e rappresenta la
ricettività nelle sue varie sfumature, proprio come l’ap-
parato urinario e genitale: è un contenitore che accoglie

35
il volto parla di noi

e feconda il cervello. Parole, suoni,


orecchio
rumori trovano nell’orecchio il loro
punto di raccolta da dove vengono
Padiglione trasmessi al cervello per concorrere
alla costruzione della conoscenza e
della coscienza.
• Massima diversità nella massima
Conca similitudine - Come il volto, anche le
orecchie sono caratterizzate dal pa-
Lobo radosso della massima diversità nella
massima similitudine e, proprio come
il volto, possiedono caratteristiche che
consentono di raggiungere il mondo interiore. L’orecchio
costituisce da sé un sistema e rappresenta una prezio-
sa fonte di informazioni sulle predisposizioni fondamentali
della persona. Nel complesso può essere diviso in tre
piani che corrispondono ai tre livelli del viso indicati dalla
morfopsicologia, lo studio della personalità attraverso i
tratti del volto, scienza fondata da Louis Corman (1901-
1996), medico psichiatra e pediatra francese:
- la zona superiore: il padiglione. Comprende elice e ante-
lice ed è legato ai processi intellettivi;
- la zona mediana: la conca. È l’orifizio del condotto udi-
tivo accompagnato dai rilievi del trago e dell’antitrago e
testimone dell’importanza della vita emotiva e della sua
espressione;
- la zona inferiore: il lobo. Manifesta gli impulsi sensoriali e
materiali e può compensare gli eccessi di idee e sentimenti.

Le due emifacce
La parte sinistra del nostro viso rivela l’Io attivo e sociale,
mentre la parte destra l’Io passivo e intimo.

36
Riza
Scienze

Orecchie: cosa e come osservarle

Delle orecchie è possibile notare le Aderenza


dimensioni, la posizione, l’inclinazione, • Attaccate: indicano ricettività,
l’aderenza e la forma. riflessività, tendenza a conciliare,
disciplina, dipendenza.
Dimensione
• Staccate: evidenziano eccesso,
• Grande: indica ambizione, forte
indipendenza, ribellione, spirito polemico
estroversione e tendenza a imporsi,
e critico, litigiosità.
capacità di valutare pro e contro.
• Piccola: segnala modestia, Forma
apprensione, interiorizzazione, fascino, • Arrotondata: è armonia e socievolezza.
vivacità. • Spigolosa: è di chi ha temperamento
da leader, forza, attività, carattere
Posizione
difficile, individualismo.
• Alta rialzata: indica vivacità
• Faunesca: sottolinea istinti potenti,
intellettuale, capacita intuitiva, idealismo.
perspicacia, eccessività e ironia.
• Bassa ribassata: segnala capacità di
• Elice (chiocciola) spesso: segnala
ponderare, buon senso, realismo.
assimilazione lenta, mancanza di
Inclinazione delicatezza e materialismo.
• Verticale: è segno di concentrazione, • Larga: mette in luce una facile
riflessività e reattività. esteriorizzazione, estroversione e vanità.
• Inclinata obliqua: parla di impulsività, • Stretta: è sinonimo di pudore, ritegno,
audacia, reattività, immediatezza. delicatezza, introversione.

Le due emifacce differiscono sempre in funzione del grado


di personalità e, pur essendo individuabili solo nell’unità,
rappresentano comunque le due polarità del maschile e
del femminile. Questa divisione esiste già nel cervello dove
sono presenti un emisfero destro e uno sinistro che hanno
funzioni diverse e in cui, fin dalla nascita, uno dei due predo-
mina sull’altro tanto che, con la crescita, questa differenza
fisiologica e funzionale arriva a condizionare la personalità.

37
Dal viso,parte del corpo ben visibile,
possiamo conoscere molto
dello stato di salute e dei disturbi
della persona, prima ancora
che vengano espressi a parole

38
Riza
Scienze

La base
teorica:
le mappe
riflessologiche
Sulle mappe possiamo individuare i punti-riflesso
che rappresentano le proiezioni degli organi a livello del viso.
Identificarli ci aiuta a riconoscere le corrispondenze dei segni
che possono manifestarsi sul viso (rughe, foruncoli e colorito),
indicatori di possibili squilibri e alterazioni

39
la base teorica

SCOPRI CHI SEI


Sul viso c’è tutto il corpo
figURA 1
Possiamo considerare l’uomo come un es-
sere costituito da tre parti (figura 1):
• il capo - Da esso dipende principalmen-
te la funzione psichica. Il capo ha la sua
rappresentazione visologica a livello della
fronte;
• il torace - Da esso dipende la funzione
cardiorespiratoria. Il torace ha la sua
rappresentazione visologica a livello dei
due terzi inferiori del naso e degli zigomi;
• l’addome - Da esso dipende la funzione
digestiva, intestinale, renale e genitale.
L’addome ha la sua rappresentazione vi-
sologica a livello delle guance e del mento.

Le mappe riflessologiche
La mappa di proiezione
delle parti del corpo
Esaminando le due figure (2 e 3) a pagina 41:
● La testa è rappresentata nella parte centrale della

fronte.
● La radice del naso corrisponde alla cervicale.

● Le spalle si proiettano alla radice delle sopracciglia, le

braccia seguono la linea delle sopracciglia con le mani a


livello delle tempie.
● La colonna vertebrale inizia dalla parte inferiore della

fronte e segue la curvatura del naso.

40
Riza
Scienze

● Le natiche e il bacino sono rappresentati dalle narici.


● Le cosce seguono le pliche laterali del naso.

● Le ginocchia si ritrovano a lato degli angoli della bocca.

● Le gambe seguono la linea che le collega al mento.

● I piedi si riuniscono a livello del mento.

figura 2 figura 3

La mappa di proiezione
degli organi interni
Con la mappa pubblicata a pagina 42, possiamo identifi-
care le aree che corrispondono ai singoli organi.
Area 1 - Dalla radice del naso verso la sua base: cuore,
arteria polmonare.
Area 2 - Dalle sopracciglia agli zigomi: polmoni.
Area 3 - Alla base dello zigomo, a destra: fegato.
Area 4 - Inclusa nella stessa zona precedente (3),
verso la base: cistifellea.
Area 5 - Alla base dello zigomo, a sinistra: stomaco.
Area 6 - A sinistra della narice: milza.
Area 7 - Proprio sotto il naso: stomaco, pancreas, in-
testino crasso, ovaie.

41
la base teorica

mappa degli organi Area 8 - La zona del colon inizia


dal lato destro del mento, sale
a livello del labbro superiore,
attraversa la regione situata
tra la base del naso e le labbra
e poi ridiscende verso la punta
del mento.
Area 9 - Area tutto intorno alle
labbra: intestino tenue.
2 1
Area 10 - Dalla parte superiore
3
5 6 del mento al bordo inferiore:
4
7
11 utero, ovaie, vescica, retto.
8
Area 11 - Su entrambi i lati
9
10
della bocca: reni, ghiandole
surrenali.

I tre piani del viso


La regola di fondo tramandata dalla tradizione afferma
che il volto riassume le caratteristiche di tutto il corpo,
che è una sorta di unità nell’unità, e che, proprio come
il corpo, è divisibile in una parte alta, una mediana e una
bassa, ognuna con uno specifico significato simbolico e
associata a caratteristiche psicologiche.
Le tre zone possono trovarsi in perfetto equilibrio, anche
se più spesso accade che una o due zone siano più svilup-
pate rispetto alle altre, segnale, secondo la morfopsicolo-
gia, di una maggiore influenza di essa sul temperamento
della persona.
• La parte superiore (zona della fronte) - Questa area
comprende la fronte, le tempie e la parte alta dell’arco
sopracciliare. Corrisponde al mondo del pensiero e agli
organi del capo dove si svolgono i processi mentali di as-
42
Riza
Scienze

similazione ed elaborazione i tre piani del volto


dei dati sensoriali. La zona
della fronte è il luogo dove
i pensieri, le prolungate ri- ZONA DELLA FRONTE
Pensiero
flessioni e le preoccupazioni

lasciano il segno. ZONA DELLE GUANCE



Emozioni
Per la Medicina Cinese è la e comunicazione

zona di proiezione di Intesti-


no Tenue e Fegato, organi ●
ZONA DELLE MASCELLE
Istinti
che hanno il compito di tra-
sformare e assorbire le “im-
pressioni” lasciate dal cibo
introdotto.
• La parte mediana (zona
delle guance) - Questa area
comprende gli occhi, gli zi-
gomi e il naso. Corrisponde al mondo delle emozioni e
della comunicazione, evocando il contatto con il mondo
esterno (occhio, naso, orecchie) e gli organi della porzio-
ne centrale del corpo (arti superiori, cuore e polmoni e
parte alta dell’addome). Il cuore è il centro dell’affettività,
i polmoni sono responsabili dello scambio tra il dentro e
il fuori e parlano il linguaggio degli scambi affettivi e della
vita di relazione, e gli arti superiori, in grado di tocca-
re, accarezzare, difendere e aggredire sono in relazione
con il contatto emotivo. L’occhio riflette la luce interiore,
esprime la parte più intima delle emozioni e il naso (respi-
razione e percezione degli odori) rappresenta la relazione
tra esterno e interno.
Per la tradizione cinese, la zona intorno agli occhi è in
relazione con il mondo acquatico, con gli organi Rene e
Stomaco sul cui meridiano c’è un punto, collocato pro-

43
la base teorica

prio sotto l’occhio, detto “Vaso di lacrime”; la zona che si


estende dagli occhi alla bocca è in relazione al Polmone
e al Cuore, che governa il livello psichico. Il naso, che si
trova sotto il dominio del meridiano del Cuore, è, sempre
secondo la medicina cinese, connesso all’intuizione.
• La parte inferiore (zona delle mascelle) - Questa zona
comprende la mandibola, la bocca, il mento e il collo. Cor-
risponde al mondo degli istinti e agli organi della parte
bassa del corpo: l’intestino, l’apparato urogenitale e gli
arti inferiori ed evoca tutti gli aspetti legati all’oralità, alla
sfera sessuale e alle componenti aggressive.
Secondo la tradizione cinese è il luogo di incontro dei me-
ridiani di Intestino Crasso, Rene e Stomaco.

Sul VOLTO la nostra salute


I segni ci dicono come stiamo
Conoscere le mappe del viso ci permette di mettere in re-
lazione i segni che possono manifestarsi sulla cute con la
salute degli organi interni.
L’incarnato e i colori della pelle, le alterazioni (foruncoli, ru-
ghe profonde, pori dilatati, secchezza o desquamazione in
un settore preciso, cambiamento della compattezza e dell’e-
lasticità di una zona specifica, temperatura della pelle in
rapporto alle zone vicine, gonfiore o depressione, modifica-
zione della forma dei muscoli, contratture muscolari, stato
congestizio, peluria anormale) manifestano ciò che accade
all’interno del nostro corpo. Un’eruzione cutanea non si ma-
nifesta casualmente in un punto piuttosto che in un altro,
ma appare in un posto del viso che corrisponde a un organo
interno che ha un’area “preferita” in cui scaricarsi, elimi-
nando le tossine.

44
Riza
Scienze

L’organismo è carente
di sali? Scoprilo così

Secondo il dottor William Heinrich Schüssler, la


disarmonia (malattia) si accompagna sempre a una
carenza di specifici sali minerali. In base alla teoria dei
Sali, da lui formulata, il viso può rivelare la carenza di
una o più sostanze organiche e il rimedio per ritrovare
l’equilibrio è somministrare quelle che risultano carenti.

Il colorito che può assumere


Alla fine del XIX secolo, il medico tedesco Wilhelm Hein-
rich Schüssler (1821-1898) definì il metodo terapeutico
che ruota intorno a 12 sali minerali essenziali, capaci di
armonizzare e regolare i processi chimici nelle cellule.
Nel 1874 pubblicò il suo libro “Eine Abgekürzte Therapie”
dedicando un intero capitolo alla diagnosi del viso. La sua
teoria sosteneva che quando i sali essenziali non vengono
assorbiti nel modo giusto sul viso si manifestano segni ti-
pici, come cambiamenti cromatici, rientranze o sporgen-
ze di alcune parti, rughe, modifiche di consistenza della
pelle, lucidità. I suoi studi furono poi portati avanti da Kurt
Hickethier (1891-1958) che da subito fu affascinato dalla
biochimica del dottor Schüssler, tanto che dal 1910 iniziò
la sua ricerca sulla diagnosi del viso. Oggi, grazie al suo
metodo è possibile effettuare un’analisi dei tratti soma-
tici in grado di individuare una terapia con la biochimica
di Schüssler, senza alcun errore.
Il primo passo, nel rispetto della teoria proposta, è
osservare il viso in generale, notando la luminosità,
il colore dell’incarnato e le macchie di colore.

45
la base teorica

Prova anche tu - Guarda chi hai intorno a te! Puoi notare


facilmente le differenze di colorito tra una persona e l’al-
tra: alcune hanno un viso rosso, altre grigio, altre bianco,
per esempio. Queste differenze non sono opera del caso,
ma il risultato di un comportamento organico.
I colori che la pelle può assumere sono principalmente
cinque: il verde, il rosso, il giallo, il bianco, il grigio e pos-
sono presentarsi con molte sfumature.
Essi si osservano per analogia e spesso sono legati a una
morfologia particolare e a un determinato temperamento.

i 5 colori: Cosa significa Quando appaiono

verde (depurazione)
Un colorito lievemente sfumato verde-giallo è tipico di chi
ha problemi di depurazione a livello del Fegato. È il colore
che contraddistingue il temperamento bilioso. È facile riscon-
trarlo collegato a un viso triangolare e a una struttura fisica
muscolosa. Un viso così colorito, più precisamente a livello
di fronte e tempie e con un rosso acceso prevalentemente
Sale sul naso e sulle guance fino alle orecchie, indica la carenza di
Natrium sulfuricum (Solfato di sodio): il sale disintossicante
per eccellenza. Assumere questo aiuta a espellere le so-
stanze superflue, eliminando tutte le scorie metaboliche del
corpo, e in particolare quelle epatiche.

rosso (emozioni)
È il colore del temperamento sanguigno e allegro e general-
mente collegato a un viso quadrangolare e a una costituzione
fisica in cui è evidente la gabbia toracica. È un colorito at-
tribuito al sangue, al sistema circolatorio, alle infiammazioni
e alle emozioni e ci mette di fronte a una tendenza alla stasi

46
Riza
Scienze

sanguigna. Per la Medicina Cinese, riflette l’accumulo di calore


nell’organismo. Il “rosso” può presentari anche solo in foruncoli
o infiammazioni, segnali di anomali processi fermentativi a li-
vello intestinale causati dall’eccessivo consumo di prodotti ani-
mali. Macchie rosse ai lati delle ali del naso e improvvisi ros-
sori possono indicare la carenza di Magnesium Phosphoricum
(Fosfato di Magnesio), il sale indicato in caso di irrequietezza
e tensione psichica, dolori e contratture al collo e alle spalle.

Giallo (digestione)
Il colore giallo, e soprattutto il giallo-grigio, indica ge-
neralmente squilibri a livello dell’apparato digerente. Un
simile colorito è spesso collegato a un viso ovale, con
una morfologia imparentata con il tipo “verde”, ma con la
muscolatura più sottile. Abbiamo di fronte una persona
piuttosto nervosa, ansiosa, ma anche riflessiva e medita- Zolfo
tiva. I suoi nervi gli provocano spesso problemi digestivi.
Il colorito giallo-brunastro, simile al color ocra, in partico-
lare intorno agli occhi, sulle guance e sul mento, accom-
pagnato da una pelle grassa, con impurità, e a un volto
spento e avvilito, secondo la teoria dei Sali evidenzia la
carenza di Kalium sulfuricum (solfato di potassio: zolfo +
potassio), sale che va anche abbinato alle secrezioni pu-
rulente e di colore giallastro, a desquamazioni della pel-
le con formazione di croste giallastre. Il potassio, con il
sodio, è il minerale responsabile della trasmissione degli
impulsi nervosi, della carica e del dinamismo psichico, in
grado di depurare l’organismo grazie all’azione dello zolfo,
“l’operatore ecologico” dalla divisa gialla (come lo zolfo)
del nostro corpo. Lo zolfo ha una tendenza centrifuga:
gli enzimi che lo contengono portano fuori le sostanze di
scarto attraverso gli organi emuntori (fegato, reni, epi-

47
la base teorica

dermide, polmoni). L’accumulo di tossine a livello mentale


si traduce in una tendenza a “rimuginare sui pensieri”, per
questo assumere Kalium sulfuricum favorisce il rinnova-
mento cerebrale, attraverso l’eliminazione di tutto ciò che
è nocivo. Si rivela adatto anche per combattere la parte
finale delle infiammazioni.

Bianco (stanchezza e anemia)


Un colorito pallido e bianco indica mancanza di sangue,
anemia e stanchezza, ma può anche indicare paura e di-
sequilibri a carico dell’apparato respiratorio e del sistema
linfatico. È il colore tipico del temperamento flemmati-
co. Per la Medicina cinese è collegato con l’energia dei
Polmoni e dell’Intestino Crasso. Il colorito bianco caldo,
tendente all’avorio, simile alla cera, in particolare nella
Un colorito zona delle orecchie, della fronte, delle ali e della punta
bianco-pallido può del naso, associato a un viso magro e allungato, con una
essere il segnale
pelle che appare sottile e poco consistente, rivela la ca-
di una carenza di
fosforo e calcio renza di Calcium phosphoricum (fosfato acido di calcio,
che ci espone a formato da calcio e fosforo): il sale ricostituente, adatto
stanchezza e a per gli stati anemici e per la riparazione dei tessuti dopo
fragilità ossea
una malattia. Questo sale è indispensabile per la rige-
nerazione del sangue (forma nuove cellule sanguigne) e
per la formazione dei tessuti. La carenza di questo sale
si manifesta con mancanza di energia (fosforo) e fragilità
(calcio), a livello corporeo con osteoporosi, fragilità ossea
con tendenza a fratture frequenti, denti fragili. A livello
nervoso con stanchezza, difficoltà di concentrazione, in-
sonnia, irritabilità. In natura il fosforo si accende sponta-
neamente all’aria (ipereccitabilità), ma la fiammata che
produce si esaurisce facilmente (stanchezza).

48
Riza
Scienze

Grigio (stress)
Il colorito grigio, sbiadito, spento e opaco indica stress,
affaticamento e un indebolimento energetico profondo
che, per la Medicina Cinese, dipende principalmente
dal Rene.
Questo colore è spesso collegato a una morfologia con-
tratta, poco muscolosa, paurosa, fragile, a un viso mi-
nuto e a occhi spesso cerchiati. È tipico del tempera-
mento melanconico.
Un viso dal colorito grigio cenere con macchie sfumate
dello stesso colore che si notano maggiormente agli an-
goli esterni degli occhi e a livello del mento, stanco, con
tempie infossate e un’espressione apatica indica la ca-
renza di Kalium phosphoricum (fosfato di potassio: po-
tassio e fosforo): il tonico del sistema di Schüssler. Non
a caso è il sale indicato per risolvere gli stati di esauri-
mento, di mancanza di energia e le condizioni di ecces-
sivo lavoro mentale. Questo sale rappresenta la vera e
propria azione del potassio: l’elemento stimolatore per
eccellenza del sistema nervoso (insieme al fosforo). Si
rivela essere il sale specifico del sistema nervoso, utile
per combattere la mancanza di vitalità e la stanchezza
nella sua forma più forte e intensa.
I sintomi legati in caso di carenza sono più psichici che
fisici: se manca Kalium phosphoricum mancano carica
vitale ed energia e si apriranno le porte a stati di esau-
rimento, depressione, abbattimento.
Occhi cerchiati da ombre nero bluastre, occhi infossati,
espressione del volto spenta, rivelano la carenza di Fer-
rum phosphoricum (fosfato di ferro), il sale che stimola
le difese dell’organismo, un vero toccasana per tirarsi
su di tono!
49
la base teorica

Gli squilibri degli organi interni


La mappa per riconoscere i disturbi

Visione energetica
Secondo la Medicina Cinese, gli
squilibri energetici dell’organismo
Int. tenue
Ve

a
cic

si riflettono sulla superficie


sc
ica

Ves

Cuore
Fegato
Cuore attraverso punti dolorosi e
alterazioni della pelle in aree
Fegato

Fegato
Pancreas

Reni Reni
Stomaco Stomaco
specifiche del viso.
Questa mappa ci permette di
so
Polmoni

Polmoni
sso

Cuore
entrare più nel dettaglio per poter
cras

cra
Int.

Int.

riconoscere tutti i i segnali che il


Disturbi ormonali
ginecologici viso ci invia.

Zona 1
Area di proiezione di Intestino tenue
L’alterazione energetica dell’Intestino tenue si evidenzia con:
- una colorazione rossastra della zona accompagnata da
temperatura più elevata della pelle, segno di infiammazio-
ne dell’organo. Si verificano anche disturbi di memoria e
concentrazione;
- rughe orizzontali della fronte, numerose e profonde, a
livello psichico evocano la tendenza a rimuginare e al dub-
bio; 3 rughe sottili, con andamento ondulato, sono segno
di saggezza e di un’indole calma e serena; una sola ruga
orizzontale, leggermente inclinata verso il basso indica la
tendenza alla riflessione e alla depressione.

Zona 2
Area di proiezione della Vescica
Anche lo squilibrio energetico della Vescica si manifesta

50
Riza
Scienze

con il colore rosso, spesso accompagnato da desquama-


zione sull’orlo delle sopracciglia e alla radice dei capelli,
che può estendersi su tutto il cuoio capelluto. La persona
può avere problemi di eliminazione dei liquidi. Le rughe che
partono dalla radice delle sopracciglia e si estendono in
diagonale lungo l’area di proiezione di Vescica segnalano
uno stato di perenne vigilanza, tipico di chi è sempre in ten-
sione e di chi cerca in ogni momento di avere la situazione
sotto controllo.

Il punto per il benessere


di testa, naso e occhi

La stimolazione del punto energetico VU2 “Bambù riunito


o raccogliere il bambù” collocato sul Meridiano principale
della Vescica, all’estremità interna delle sopracciglia,
è indicata in caso di cefalea, ostruzione nasale,
infiammazioni oculari, vista offuscata, prurito oculare,
dolore agli occhi, febbre da fieno.

Zona 3
Area di proiezione del Cuore
L’area del cuore si colloca sopra le arcate sopraccigliari.
Un’altra zona di proiezione dell’organo è la punta del naso e
l’area al di sopra del labbro superiore. In caso di problema-
tiche cardiocircolatorie queste aree possono arrossarsi o
impallidire soprattutto in seguito a uno sforzo o a un pasto
troppo abbondante. È un segno accompagnato spesso da
un biancore marmoreo intorno agli occhi e dalla sudora-
zione del labbro superiore. Occorre massima prudenza: il
sangue e i vasi sanguigni sono saturi.

51
la base teorica

Zona 4
Area di proiezione del Fegato
Gli squilibri del fegato si manifestano in mezzo alle soprac-
ciglia e a livello delle tempie con:
- secchezza dell’epidermide e irritazione;
- un leggero avvallamento doloroso alla pressione in mezzo
alle sopracciglia;
- mal di testa a livello delle tempie con ripercussioni sulla nuca;
- macchie pigmentate di colorito brunastro.

le rughe svelano
come aFfrontiamo la vita

Una ruga profonda verticale, a destra, che parte dalla radice


del naso e va verso la fronte è “la ruga della collera”.
Una sola ruga verticale tra le sopracciglia è tradizionalmente
vista come segno di potere e di autorità e attitudine al comando.
Le rughe diagonali che partono dalla radice delle sopracciglia
e vanno verso le tempie sono tipiche di chi cerca di avere in
ogni momento la situazione sotto controllo ma anche di chi ha
un atteggiamento curioso nei confronti della vita.

Zona 5
Area di proiezione dei Reni
L’area dei reni si colloca intorno agli occhi. Gli squilibri de-
dell’rgano si possono manifestare con una dilatazione del
contorno occhi, con gonfiore acqueo (borse) e sudorazione
della zona dopo uno sforzo o con il contorno occhi rientrato,
di colore grigio che indica una tendenza alla cristallizzazio-
ne (calcoli) e stanchezza. L’utilizzo, in eccesso, dell’energia
ereditaria rappresentata dai reni può condurre a disfun-

52
Riza
Scienze

zioni sessuali, regolate dalla stessa energia. Una leggera


borsa vicina all’occhio denota iperattività delle ghiandole
surrenali, tipica nelle situazioni di stress. Se questa condi-
zione perdura e le occhiaie diventano profonde, possiamo
considerarla espressione di una condizione di affaticamen-
to cronico. Le borse sotto le palpebre rappresentano, a
livello simbolico, due vasi colmi di lacrime che non riescono
più a fluire, forse perché bloccate dal timore di piangere o
di esprimere lo scontento e l’amarezza.

Zona 6
Area di proiezione dello Stomaco
La zona di proiezione dello stomaco, che generalmente si
evidenzia dopo i pasti, si congestiona manifestando ros-
sore agli zigomi se la persona soffre di digestione len-
ta con rischio di crampi, gonfiori intestinali, sonnolenza
postprandiale e se è spesso nervosa perché mangia in
fretta e di conseguenza assimila male il cibo.

Stimolare questo punto


per alleviare gli occhi segnati

In questa zona si trova il punto energetico del Meridiano principale dello stomaco S1
“Vaso delle lacrime”. È indicato stimolare questo punto, collocato sotto la pupilla in
un solco posto sulla verticale che passa per il suo centro, in caso di infiammazione
e atrofia del nervo ottico, disturbi visivi, malattie oculari in genere, palpebre gonfie,
muscoli del viso contratti, rughe sotto gli occhi.

Zona 7
Area dei Polmoni
Lo squilibrio si manifesta con una grossa ruga che parte da-
gli zigomi e corre parallela al naso. In caso di forte squilibrio
intorno a questo segno possono apparire eruzioni cutanee.

53
Riza
Scienze

ra psicosessuale;
- piccole increspature verticali sono collegate all’indeboli-
mento e al decadimento della funzione sessuale.

Organi e meridiani
Il sistema dei meridiani è una rete di comunicazione
energetica che assicura l’unità dell’organismo grazie ai
collegamenti che stabilisce tra organi, visceri, membra,
organi di senso, pelle, muscoli, tendini, ossa. È un si-
stema che provvede al mantenimento dell’attività vitale
delle varie parti del corpo e, insieme ai vasi sanguigni,
alla loro nutrizione.
È formato da canali energetici verticali (meridiani jing
mai), da canali collaterali luo (che percorrono il corpo
orizzontalmente) e da strutture superficiali di connes-
sione costituite dagli strati tendino-muscolari e dalle
zone cutanee.
I meridiani tendino-muscolari si trovano in superficie e
interessano le fasce tendinee, i muscoli e le articolazio-
ni, mentre le zone cutanee sono le proiezioni a livello su-
perficiale dell’attività fisiologica dei meridiani principali.
Sotto la superficie si trovano i meridiani luo, che fungo-
no da assistenti ai meridiani principali nella distribuzione
dell’energia.
In profondità si trovano i meridiani principali (sono 12
e percorrono sia la parte destra del corpo sia quella
sinistra per un totale di 24 percorsi) e gli straordinari.
Ogni meridiano è collegato a un organo e accoppiato a un
viscere: i meridiani collegati agli organi (yin) percorrono
la parte anteriore e interna degli arti e del busto, quelli
collegati ai visceri (yang) percorrono il lato posteriore
ed esterno degli arti e del dorso.

55
la base teorica

meridiani yin meridiani yang


Polmone Grosso intestino
Ministro del cuore Triplice riscaldatore
Cuore Intestino tenue
Milza Stomaco
Fegato Vescica biliare
Rene Vescica

I punti di digitopressione del viso più utilizzati si trovano sui


loro tragitti, a eccezione dei meridiani straordinari ren mai
e du mai e di alcuni punti ad azione particolare (punti fuori
meridiano). Scopriamoli insieme.

• VU2 “Bambù riunito” - Si trova all’estremità interna del


sopracciglio: illumina la vista.
Indicato in caso di cefalea occhi stanchi, visione offuscata,
infiammazioni oculari, per illuminare lo sguardo.

• VG 24,5 “Terzo Occhio” - È tra le sopracciglia, nella fos-


setta presente nel punto in cui il dorso del naso entra in
contatto con l’osso della fronte.
Riequilibra le funzioni della ghiandola pituitaria e apre le
cavità nasali.

• S2 “Quattro bianchi” - Si trova nella fossettina sotto l’or-


bita, sulla linea della pupilla. Illumina gli occhi. Indicato in
caso di palpebre gonfie, cefalea, infiammazioni oculari.

• IC 20 “Accoglienza dei profumi” - È nel solco fra le ali


del naso e le guance, in corrispondenza del bordo inferiore

56
Riza
Scienze

del naso. Indicato in caso di i punti da trattare


ostruzione nasale, anosmia.
VG 24,5
• S4 “Granaio della terra” -
Si trova all’estremità della VU 2 VU 2
commessura labiale. Indica-
to in caso di nevralgia trige-
S2 S2
minale, paresi facciale e per
attenuare e prevenire le ru-
ghe naso-labiali. IC 20 IC 20

S3 S3

• S3 “Bellezza facciale” - Si VG
S4 S4
trova sotto lo zigomo, diret- VC 24
tamente in linea con le pupil-
le. Rilassa i muscoli del viso,
controlla la circolazione nel volto, allevia la congestione dei
seni nasali e le irritazioni agli occhi.

• VG 26 “Centro della persona” - Collocato lungo la linea che


unisce la base del naso con il labbro superiore. Purifica il
cervello e il naso. Allevia il dolore e la rigidità in caso di
lombalgia.

• VC 24 “Nutrimento di so-
legenda
stegno”- Si trova nella fos-
setta del mento, a metà VU: Vescica
strada tra il centro del S: Stomaco
labbro inferiore e, appunto
il mento. Allevia le tensioni IC: Grosso intestino
facciali e il torpore emotivo. VG: Vaso governatore Du mai
Indicato in caso di dolori
VC: Vaso concezione Ren Mai
alla gola.

57
È fondamentale scegliere modi, tempi
e manualità più adatte alla persona
perché ognuna ha zone di tensione
muscolare caratteristiche
del proprio modo di reagire
alle sollecitazioni interne ed esterne

58
Riza
Scienze

la guida
pratica:
come eseguire
il trattamento

Le mappe del viso rendono accessibili


il sistema nervoso ed energetico: agire sui punti specifici
permette di attivare il processo di riequilibrio.
Scopriamo tutto quello che serve per effettuarlo al meglio

59
la guida pratica

Il cuore della tecnica


I l nostro viso è protagonista centinaia di volte al giorno: per ridere, man-
giare, parlare, corrugare la fronte, esprimere e trattenere emozioni. Tutti
questi movimenti causano tensioni ai muscoli del viso e della testa e al corpo
intero che i profondi tocchi della riflessologia del viso aiutano a dissipare
grazie a un ciclo di trattamenti che hanno l’obiettivo di ottenere un corrispon-
dente miglioramento delle condizioni disarmoniche e una sensazione generale
di benessere. La riflessologia del viso rappresenta una sintesi tra i principi
delle riflessoterapie, del massaggio e della digitopressione e utilizza una
tecnica semplice: la stimolazione dei punti-riflesso del viso per prevenire e
alleviare il malessere.

il trattamento
Un metodo dai profondi benefici
Attraverso il trattamento dei punti energetici del volto si
esercita un effetto riflesso benefico sull’equilibrio funzio-
nale degli organi interni.
Questa tecnica agisce a livello del sistema nervoso, ri-
attiva l’energia e la fa circolare (permettendo agli organi
corrispondenti di ritrovare la vitalità e la normale funzio-
nalità in modo naturale), rende più efficienti le funzioni
essenziali del corpo, rinforza le difese immunitarie. Se
praticata regolarmente, distende i tratti del volto e mi-
gliora la circolazione locale producendo un effetto “lifting
I recettori naturale”.
sensoriali della Condividendo gli stessi principi delle riflessoterapie, la ri-
pelle sono
sensibili a stimoli
flessologia del viso lavora per identificare la causa princi-
provenienti pale dei sintomi del malessere e poi li tratta con un piano
dall’esterno d’intervento adeguato. Utilizzando le mani e le dita, i mu-
come il tatto e la
scoli facciali e le terminazioni nervose vengono stimolati e
pressione cutanea
rinvigoriti, aprendo i canali energetici del corpo.

60
Riza
Scienze

FA bene a mente e corpo


La riflessologia del viso si è dimostrata particolarmente efficace in caso di:

• ansia;
E inoltre:
• tensione nervosa;
• allevia la tensione di viso, collo, cuoio
• stress;
capelluto e sistema nervoso;
• allergie e sinusite;
• lavora sulla totalità dell’organismo per
• insonnia;
affrontare problematiche specifiche;
• cefalea muscolo-tensiva;
• rivitalizza i muscoli del viso e riduce e/o
• problemi digestivi;
previene le linee di tensione e le rughe;
• dolori articolari
• stimola la microcircolazione e attiva il
e muscolari;
drenaggio linfatico restituendo luminosità
• squilibri ormonali;
al volto ed eliminando ogni tossina
• problematiche
responsabile dei processi di invecchiamento.
a livello cutaneo.

Attenzione - Alcuni dei benefici elencati sono globali e


graduali, non tutti facilmente percepibili dopo un singolo
trattamento. La riflessologia del viso è un metodo di rie-
quilibrio energetico generale i cui effetti dipendono dalle
condizioni di squilibrio esistenti.

Ecco come si svolge


I PRIMI PASSI
Creare un legame e un ambiente accogliente
Per garantire una buona riuscita di un trattamento di
riflessologia del viso conta non solo la preparazione teo-
rica e tecnica dell’operatore, ma anche la sua personale
capacità di relazionarsi con la persona che ha di fronte,
l’abilità nel creare un luogo adeguato e confortevole per
la seduta.

61
la guida pratica

Nella maggior parte dei casi, chi si appresta a ricevere


un trattamento corporeo incontra per la prima volta il
professionista e proprio per questo spetta a quest’ul-
timo entrare in contatto, per primo, con “il ricevente”.
Il luogo dedicato alla seduta dovrà essere abbastanza
spazioso in modo che la persona non abbia l’impres-
sione di sentirsi chiusa e possa stare tranquilla e do-
vrà anche essere sufficientemente caldo, accogliente e
profumato.

LE FASI DI PREPARAZIONE
Trasmettere alla persona che si è lì per lei
Una volta che la persona da trattare è entrata nella
stanza sarà l’operatore, con il sorriso e la tonalità di
voce giusta, a darle il benvenuto.
Nel minor tempo possibile, il primo compito fondamen-
tale è trasmetterle fiducia, farle percepire che si è lì, in
quel momento, per dedicarsi completamente a lei e per
ascoltarla in modo da poter creare insieme, tramite il
tocco, quel legame sottile e quasi impercettibile che è
Il nostro corpo
non è un insieme uno degli ingredienti fondamentali per la buona riuscita
di parti separate, della seduta.
ma una totalità Dopo aver fatto sdraiare la persona sul lettino si scel-
indivisibile: agendo
sul particolare si gono insieme, in base allo stato psicofisico attuale, il
hanno effetti sul colore (se si a ha disposizione una lampada cromatica),
generale l’essenza e una musica di sottofondo, che non “copra” gli
altri sensi, ma che li lasci liberi di godere degli effetti e
dei benefici della manualità.
Prima di stabilire il contatto fisico vero e proprio è molto
importante che le mani dell’operatore siano sufficiente-
mente calde.
Il professionista inizia appoggiando le mani per qual-

62
Riza
Scienze

che istante sulla parte


a cosa prestare
superiore del torace,
attenzione
senza esercitare alcuna
pressione,orientando
Per poter effettuare un buon
le dita verso i piedi e
trattamento è importante:
collocando la base delle
• conoscere molto bene l’anatomia
mani sotto le clavicole,
del corpo umano, i muscoli
prestando attenzione a
e i punti riflessi;
percepire il ritmo respi- • cogliere le espressioni del viso
ratorio della persona e della persona in trattamento;
lasciando che avvenga il • essere attenti al peso del tocco,
contatto. pronti a correggere il tiro, in
Si instaura così quel ogni momento.
legame di “pelle” indi- Tutto questo perché ogni
spensabile perché il persona ha caratteristiche
trattamento sia potente che la rendono unica.
ed efficace.

GLi strumenti necessari

L’attrezzatura indispensabile prevede un lettino da massaggio con una parte


inclinabile in modo tale che la schiena della persona rimanga sollevata, un
cuscino da poter collocare sotto le ginocchia per favorire il rilassamento delle
gambe e, per l’operatore, uno sgabello regolabile perché è importante poter
lavorare agilmente sul viso ed essere in grado di osservare la mimica di chi
sta ricevendo il trattamento. L’ideale sarebbe disporre anche di una serie
di strumenti come un sistema di luci scomponibili nei colori dell’arcobaleno,
essenze profumate, musica e tisane per poter sollecitare i
cinque sensi (l’olfatto con i profumi, la vista con i colori, l’udito
con la musica, il gusto con la tisana e il tatto con il
massaggio) e ripulire nel profondo i canali sensoriali
favorendo un migliore assorbimento del trattamento.

63
la guida pratica

LE INDICAZIONI UTIli
• Un trattamento, generalmente, dura dai 45 ai 50 minuti.
• La tecnica è adatta a tutti, anche in caso di disabilità,
e a tutte le età.
• Risultati tangibili possono essere sperimentati abba-
stanza velocemente e i benefici durano potenzialmente
per alcuni giorni.
• Per consolidare i risultati si raccomanda un ciclo di
trattamenti.
• I principali strumenti della riflessologia del viso sono
le dita. Per potenziare effetti e benefici si possono uti-
lizzare un olio o una crema (per la scelta vedere box
La musica, i
profumi e le luci a pagina 65) che favoriscono la possibilità di entrare
dell’ambiente in contatto con lo strato profondo del derma, e anche
“allargano” le ricorrere alla cromopuntura.
vie d’entrata nel
corpo: questo
rinforza l’efficacia La seduta
della tecnica La prima fase della seduta si svolge attraverso uno scambio
e favorisce
una capacità verbale. È un momento fondamentale perché consente di
trasformativa raccogliere tutte le informazioni necessarie per realizzare
che va ben oltre un trattamento “su misura”. Dopo aver osservato e accol-
il semplice
trattamento to le necessità primarie (attraverso l’ascolto attento delle
corporeo parole, l’osservazione del volto, delle forme del corpo, della
gestualità, della postura) e dopo aver escluso controindica-
zioni è possibile scegliere le essenze, il colore, le mappe e
le tecniche operative con cui realizzare il trattamento. Ogni
sessione comincia con una presa di contatto e la stimolazione
di determinati punti e zone per attivare le terminazioni ner-
vose e la circolazione linfatica e sanguigna del viso e iniziare,
così, il “dialogo” con gli organi interni. Si prosegue con diffe-
renti procedure di trattamento sulle mappe del viso in base
alle specifiche necessità fisiche e psicologiche della persona.
64
Riza
Scienze

ecco gli oli che si possono utilizzare

Gli oli possono essere scelti in base al tipo, alla qualità e alle problematiche della
pelle e dei tessuti.
• Olio di mandorle dolci - Contiene vitamine A, B1, B2, B6 ed E e
un’alta percentuale di grassi polinsaturi e monoinsaturi. È un buon
emolliente e lubrificante adatto a tutti i tipi di pelle, ben tollerato da
quelle sensibili ed efficace per quelle secche e mature.

• Olio di vinaccioli - È un olio leggerissimo, ricco di acidi grassi


polinsaturi. Esercita una blanda azione astringente che lo rende
adatto alle pelli giovani e, grazie alle sue qualità elasticizzanti e
rassodanti, si rivela utile contro l’invecchiamento cutaneo.

• Olio di semi di pesca o albicocca - Molto leggero, penetrante e


nutriente. Indicato per le pelli invecchiate precocemente, sensibili,
infiammate e secche.

• Olio di sesamo - Contiene acidi grassi polinsaturi, vitamine e


minerali, lecitina, amminoacidi. Indicato per psoriasi ed eczema.

A questi oli si può aggiungere una minima quantità di un secondo olio più ricco

Olio di germe di grano (diluito al 10%) - Indicato per pelli


eczematose, psoriasi e cute invecchiata precocemente. Esercita
un’azione rigenerante, restitutiva, nutriente e antiossidante.

Olio di jojoba (diluito al 10%) - È una cera che si estrae dai frutti
della Simmondsia chinensis. Utile per gli eczemi secchi e per
l’eczema infantile, la crosta lattea.

Olio di avocado - Ricco di vitamine A, B e D, utili per le affezioni


cutanee. È un olio viscoso di colore verde e penetrante, per questo
è meglio utilizzarlo diluito al 5%. È indicato per chi soffre di allergie
alle graminacee e non può usare l’olio di germe di grano.

65
la guida pratica

LA MANUALITÀ “CHIAVE” È LA DIGITOPRESSIONE


La manualità di base è la digitopressione che letteralmen-
te significa “pressione con le dita”. Le dita più indicate per
praticarla sono l’indice, il dito medio (il più lungo e forte della
mano), l’anulare e il pollice. La pressione da esercitare dipen-
de dalla parte del viso da trattare e dallo stato di salute della
persona: generalmente la si esercita per circa 30 secondi,
massimo 1 minuto, a seconda del punto e della zona del viso.
Stimolare rapidamente i punti non dolorosi e smettere di far-
lo non appena cessa di essere sensibile. La pressione su un
punto permette all’energia vitale di scorrere all’interno dell’or-
ganismo e di rilasciare endorfine, le sostanze analgesiche che
il corpo produce in maniera naturale e che svolgono un ruolo
importante nel processo di guarigione fisica ed emotiva.

Le pratiche operative
tecniche DI STIMOLAZIONE
Gli strumenti
• Polpastrello del dito indice, medio o anulare (o tutti e
tre insieme).
• Nocca del dito pollice.
• Punta arrotondata di un bastoncino.
• Martelletto di caucciù.
• Roulette (strumenti dotati a un’estremità di un rullo
dentellato rotante di varie dimensioni, dall’altra di una
punta di acciaio, anch’essa smussata).
Le dita (indice, • Sottili bastoncini di Moxa senza fumo.
medio e anulare)
e la nocca del
• Penna per cromopuntura.
pollice sono lo Il metodo
strumento principe Le mani devono trovare un punto di appoggio (polso o una
del trattamento
o due dita, mignolo e anulare) per evitare il rischio di “sci-
riflessologico
volamento” in una zona non desiderata (gli occhi).

66
Riza
Scienze

Le manualità
• Pressione con giro - Appoggiare lo strumento scel-
to (punta delle dita, punta arrotondata del bastoncino,
punta d’acciaio) sulla zona da massaggiare, poi premere
e girare sul posto trascinando la pelle nel movimento,
come se si volesse appiattire il punto.
• Spazzolare - Eseguire un movimento simile allo spazzo-
lare, o cancellare, una zona larga attorno a un punto, a
un gruppo di punti o a una zona-riflesso (orizzontalmen-
te, verticalmente o diagonalmente). Questa manovra è
un po’ dolorosa e generalmente la pelle si arrossa, ma
in ogni caso deve rimanere sopportabile. La combustione
dei sigari di Moxa
• Stimolare un punto o una zona con gli strumenti speciali avviene senza
Roulette: passare sulle zone scelte esercitando una leg- fiamma e sviluppa
gera pressione (sono consigliati dai 10 ai 20 passaggi). un intenso calore
Martelletto: permette di stimolare un punto, ma anche
una zona riflesso. Si effettua un picchettamento regola-
re giocando con l’effetto contraccolpo dovuto alla mor-
bidezza della testa (indicato per i bambini e le persone
sensibili).
Permette un’ottima stimolazione delle zone secche,
spente, di colorito grigiastro e opaco, addormentate.
Sigari di Moxa: la moxibustione consiste nell’applica-
zione del calore prodotto dalla combustione dell’erba
Artemisia, contenuta nei sigari, in prossimità dei punti
energetici. La più comune tecnica di applicazione consi-
ste nell’accendere il sigaro a un’estremità e avvicinarlo
al punto da trattare, a una distanza di circa 3 cm. Il
paziente deve avvertire il calore e, quando esso diventa
troppo intenso, avvisare il terapista che provvederà ad
allontanare il sigaro. L’operazione deve essere ripetuta
per 3-5 minuti, su ogni punto.

67
la guida pratica

• Cromopuntura - Questa tecnica si pratica applicando


luce colorata sui punti riflessi. Lo strumento è un puntale
luminoso sul quale vengono applicate delle colonnine di
vetro colorate diversamente. Il tempo di esposizione per
ogni punto è al massimo un minuto.

i colori agiscono
a livello psicofisico

Il biofico tedesco F. A. Popp ha dimostrato scientificamente


che ogni cellula vivente emette radiazioni di luce molto
debole (biofotoni): si tratta di vibrazioni elettromagnetiche
che costituiscono un sistema di comunicazione intracellulare,
un linguaggio tra cellule che regola i processi biofisici
del corpo. Su queste basi, applicando uno stimolo
cromatico sui punti energetici individuati, il
colore trasmette bioinformazioni in grado di
attivare processi riparativi a livello psicofisico.

TECNICHE DI massaggio
Le manualità
• Sfioramento - Questo movimento consente di avviare il
trattamento e si articola in un passaggio progressivo che va
dall’immobilità al movimento. Predispone la persona a ricevere
il massaggio e consente all’operatore di percepire la reazione
al contatto, di individuare le tensioni, le zone calde e le zone
fredde e di impostare le tecniche operative successive.

L’effetto - È un tocco rilassante, tranquillizzante, che sviluppa la sensibilità


e riattiva la circolazione sanguigna e linfatica di superficie.

68
Riza
Scienze

• Pressione con scivolamento - Questa manualità è identi-


ca alla precedente, ma aumenta la pressione e rallenta la
velocità, permettendo un’azione più profonda e diretta. Il
movimento è lento: quello di andata va effettuato con una
pressione che deve essere esercitata con il peso di tutto il
corpo, quello di ritorno prevede uno sfioramento con stira-
mento che serve a mantenere il contatto.

L’effetto - È il movimento base per rilassare e decongestionare i muscoli e


per favorire l’irrigazione sanguigna profonda dei tessuti. È una manovra se-
dativa che comunica, a livello non verbale, contenimento, direzione, stabilità.

Le manualità successive mirano a sciogliere le tensioni lo-


calizzate in una zona specifica.
• Impastamento - Le mani agiscono una contro l’altra, oppu-
re dita e pollice creano una “S” immaginaria. Il movimento
può essere superficiale o profondo, a seconda della massa
di tessuto trattata: quello superficiale riguarda la pelle e il
sottocute, quello profondo agisce sul muscolo spremendo i
liquidi in esso contenuti.

L’effetto - Elimina le tossine, attiva il metabolismo muscolare, scioglie le con-


tratture, rilassa e tonifica i tessuti. Stimola una percezione tridimensionale
del muscolo trattato e crea una sensazione di “spazio interno”.

• Frizione - La mano non striscia, ma si appoggia alla pelle


e muove i tessuti sottostanti. Generalmente si effettua a
mano piena, ma può essere eseguita anche con i polpastrel-
li. Il movimento può essere circolare, ellittico, in avanti e
all’indietro, senza mai staccare la mano dalla superficie.

L’effetto - Mobilizza le aderenze tra i tessuti, scioglie le tensioni, crea spazio,


libera dalle restrizioni.

69
Le alterazioni
a carico della pelle
manifestano ciò
che sta accadendo
nel nostro
organismo:
ecco perché agire
sulla cute significa
comunicare
con l’interno,
con il profondo

70
Riza
Scienze

tutti i punti
da trattare
per rigenerare
corpo e mente

Gli squilibri corporei si riflettono sulla superficie


attraverso punti dolorosi e alterazioni cutanee
in specifiche aree del viso: impariamo il trattamento
e l’autotrattamento più adatti per allontanare tutti i disturbi
e risvegliare l’energia vitale

71
tutti i punti da trattare

Così ritroviamo il benessere


le mani sul viso
Gli organi compresi in una stessa zona energetica sono in comunicazione tra di
loro e per questo l’azione su una qualsiasi parte di essa si riflette su tutte le altre
componenti della stessa area. E così, attraverso il massaggio dei punti collocati
nelle zone energetiche del volto è possibile influenzare gli organi della fascia cor-
rispondente. La riflessologia del viso è molto efficace per combattere il dolore
cervicale, le contratture, i dolori muscolari e le difficoltà di movimento a carico
delle articolazioni. A questo scopo ottimi risultati si ottengono, per esempio,
utilizzando la cromopuntura, irradiando il colore rosso o utilizzando l’infrarosso
sulla proiezione dell’apparato osteoarticolare e muscolare.

TRATTAMENTO RIGENERANTE

L a sequenza di riflessologia del viso che proponiamo sti-


mola una rigenerazione profonda dell’intero organismo
grazie all’allentamento delle tensioni psicofisiche (punti in-
dicati nella figura a pagina 73). Il trattamento prevede il
massaggio, la stimolazione dei punti riflessi del viso e l’ap-
plicazione di diverse tecniche cromoterapiche sulle aree di
corrispondenza degli organi e dei sistemi interni al corpo. Si
tratta di uno schema-base a cui è possibile aggiungere suc-
cessivamente altri punti e zone riflesso. Solo quando questa
seduta sarà ben memorizzata ed eseguita con facilità sarà
possibile valutare di completarla personalizzandola.

Mani sul centro


dell’ombelico
La seduta di base
della persona • Chiedete alla persona da trattare di fare tre respiri pro-
da trattare: fondi e, appoggiando le vostre mani sul centro dell’om-
così si stabilisce
il primo contatto belico, percepite il suo ritmo respiratorio, lasciando che
avvenga il contatto.
72
Riza
Scienze

COLONNA LOMBARE

PUNTO DI
RILASSAMENTO
SOMMITÀ DELLA TESTA

PUNTO DI
TERZO OCCHIO RILASSAMENTO

GOMITI INIZIO COLONNA


VERTEBRALE
MANI
GOMITI
SPALLE MANI
COLONNA VERTEBRALE

SPALLE
PLESSO SOLARE
PLESSO SOLARE
PUNTO REGOLATORE
PUNTO REGOLATORE
VASO DI LACRIME
VASO DI LACRIME
RIGENERAZIONE POLMONI
RIGENERAZIONE POLMONI
POLMONI/ ENDORFINE
POLMONI/ ENDORFINE NATURALI
NATURALI
MILZA
CISTIFELLEA
STOMACO
FEGATO
RENI RENI
REG. PELVICA/ VESCICA PANCREAS/APP. GENITALE
PANCREAS/APP. GENITALE INT. TENUE
APP. UROGENITALE/
SOMMITÀ TESTA COLON/UTERO
URETERI
URETERI

73
tutti i punti da trattare

l’ombelico:
il centro dell’energia

L’ombelico è il centro della forza rigeneratrice dell’uomo:


massaggiarlo significa entrare in contatto con la memoria
antica dei visceri e incontrare il mondo del rinnovamento.

• Esercitate una frizione circolare delicata, con la punta


del dito indice, medio e anulare, sul punto “Mare della
tranquillità” (punto VC 17 posizionato al centro del petto,
a quattro dita di distanza dalla base dello sterno, nella
cavità a livello del cuore).

L’effetto - Calma e rilassa il corpo, libera il petto, allevia il nervosismo, le ten-


sioni, l’ansia, la tristezza, favorisce il riequilibrio emotivo e calma lo spirito.

• Appoggiate le mani sulla parte superiore del torace collo-


cando la base delle mani sotto le clavicole e, dopo esservi
sintonizzati con il ritmo respiratorio della persona, eserci-
tando una leggera pressione ogni volta che lei espira e al-
lentando la pressione quando espira, “aprite il petto”, spo-
stando lentamente le mani verso le sue ascelle. Il movimento
deve essere lento, come un prolungamento della presa di
contatto, e va fatto seguendo il ritmo respiratorio dell’altro.
Ripetete il movimento diverse volte, come a voler aprire
la zona superiore del torace. Dopo aver ripetuto questo
sfioramento diverse volte, applicando qualche goccia di olio
Applicare qualche
goccia di olio o un po’ di crema, e sempre seguendo il ritmo respiratorio
essenziale potenzia dell’altro, prolungate il movimento oltre alla clavicola per
l’effetto del
arrivare alla parte superiore del braccio. Scendete lungo
trattamento
il lato interno, con una mano su ogni braccio e poi tornate

74
Riza
Scienze

alla posizione di partenza scivolando sul lato esterno. La


pressione esercitata deve essere più forte nel movimento
di discesa e più leggera nel movimento di ritorno.
Ripetete la sequenza per almeno 3 volte.
• Attingete all’olio o alla crema.
• Applicate una serie di frizioni e di pressioni con scivo-
lamento sui muscoli del collo e delle spalle a partire dalle
braccia per sciogliere eventuali blocchi al libero scorrere
dell’energia nel corpo.
• Esercitate una pressione dei punti nelle cavità alla
base del cranio, in corrispondenza dell’attaccatura dei
muscoli della nuca sul margine occipitale inferiore, a
tre dita di distanza dal centro della colonna vertebrale
(punto bilaterale VB 20 “Cancello della consapevolezza“:
regola il rilassamento e la circolazione sanguigna del
cervello, allevia la rigidità del collo e il nervosismo, illu-
mina gli occhi e schiarisce i sensi.
• Massaggiate tutto il cuoio capelluto e, in particolare, la
zona attorno alle orecchie (il massaggio di questa zona
della testa, che corrisponde al meridiano di Cistifellea, è
particolarmente indicato per chi è inquieto), effettuando fri-
zioni circolari con la punta delle dita. Il massaggio del cuoio
capelluto si rivela utile per le persone “cerebrali”, nervose
e che soffrono di cefalea.
• Nel punto di incrocio tra la linea mediana del cranio e
la linea che congiunge gli apici del padiglione auricolare
si trova il punto VG 20 (“Cento incontri”): deve essere
premuto.

L’effetto - Purifica il cervello, agisce contro la cefalea, le perdite di memoria,


le difficoltà di concentrazione e di coordinazione, l’irrequietezza, il collo rigido
e favorisce la circolazione dell’energia lungo la colonna vertebrale.

75
tutti i punti da trattare

• Appoggiate i pollici sui punti che si trovano sulla linea


orizzontale che divide la fronte a metà a livello della verti-
cale che passa sul lato esterno dell’iride e con le altre dita
massaggiate il cuoio capelluto con una serie di frizioni
circolari. Questi punti, strofinati orizzontalmente su una
zona larga circa 2 centimentri, rilassano il sistema nervo-
so, alleviano i dolori e riducono le allergie.
Indicato in caso di - L’azione su questi punti è utile per ri-
solvere dorsalgie, lombaggine, astenia, insonnia, problemi
di memoria, disturbi cutanei.
• “Aprite la fronte”, spostando le mani lateralmente verso i
lati del viso con 3 pressioni con scivolamento.

L’effetto - Questa manualità ha lo scopo di allontanare le tensioni, cancella-


re i pensieri e rinfrescare la mente.

• E premete il punto al centro della fronte che corrisponde


alla sommità della testa.

L’effetto - È un punto utile da trattare in caso di affaticamento mentale (per


migliorare la memoria) e per regolarizzare la produzione ormonale.

• Massaggiate con una pressione con giro il punto tra le


sopracciglia, nella fossetta presente nel punto in cui il dor-
so del naso entra in contatto con l’osso della fronte (punto
VG 24,5 “Terzo occhio”, che agisce sull’equilibrio psichico
in generale e riequilibra le funzioni dell’ipofisi). Questa è la
zona del viso dove si concentra la tensione degli occhi e
della mente, e lo stato di preoccupazione.
Indicato in caso di - L’azione su questo punto è efficace per
combattere cefalea frontale, nelle affezioni nasali e parana-
sali, epistassi, sinusite, insonnia.

76
Riza
Scienze

• Massaggiate con una pressione con scivolamento la zona


compresa fra le sopracciglia e il punto indicato come inizio del-
la colonna vertebrale che corrisponde alla colonna cervicale.
• Premete i punti che si trovano alla radice del naso che
corrispondono alle spalle.
• Continuate il massaggio applicando piccoli colpi lungo le
sopracciglia, partendo dalla loro radice, e seguendo il bor-
Massaggiare
do orbitale: questa zona corrisponde alle braccia.
le arcate
E premete i punti a meta delle sopracciglia: corrispondo- sopraccigliari
no ai gomiti. corrisponde
• Continuate il massaggio fino alle tempie, che hanno una a un massaggio
delle braccia:
corrispondenza con le mani. dalle spalle
• Sul bordo osseo, all’estremità delle sopracciglia, c’è un pun- alle mani
to connesso in particolare ai dolori oculari, ma anche alla tiroi-
de. È un punto che va massaggiato con un movimento dolce
di pressione con giro, trovando appoggio sulle sopracciglia.

L’effetto - La stimolazione di questo punto è utile anche in caso di torcicollo,


dolori cervicali e occipitali, insonnia. Corrisponde al punto del Meridiano
principale della Vescica (VU 2 “Bambù riunito”) le cui indicazioni terapeuti-
che principali sono cefalea, paresi facciale, ostruzione nasale, infiammazio-
ni oculari, prurito oculare.

• Per eseguire un massaggio su tutta la colonna vertebra-


le, massaggiate e spazzolate in senso verticale dal punto
che corrisponde all’inizio della colonna lungo il dorso del
naso. Per massaggiare bene la colonna lombare spazzolate
in senso verticale dal punto che si trova alla base dell’attac-
catura dei capelli fino al punto sottostante e poi in senso
orizzontale lungo l’attaccatura dei capelli.
• Drenate la palpebra superiore dall’interno all’esterno
dell’occhio. Esercitate una pressione con giro sul punto che

77
tutti i punti da trattare

si trova al centro del bordo inferiore dell’orbita, sulla parte


ossea (S 1 “Vaso di lacrime”: punto che libera l’energia, illu-
mina gli occhi, ne calma le irritazioni, permette una visione
più nitida). Drenate anche la palpebra inferiore.
• “Fate respirare tutto il viso” prendendo tra le punte delle
dita la porzione di pelle all’altezza degli zigomi. Eseguite una
pressione circolare sui punti al centro delle guance, sulla
linea della pupilla.

L’effetto - Quelli indicati sono punti di rigenerazione dell’energia dei polmoni:


aprono il centro del respiro. Si rivelano utili per tutti i problemi a carico
dell’apparato respiratorio.

• Spazzolate i punti alla radice delle ali del naso, che corri-
spondono ai polmoni, dall’alto verso il basso.

L’effetto - Sono punti indicati per contrastare tutte le affezioni che riguardano
l’apparato respiratorio. Stimolano anche la produzione di endorfine naturali.

• Premete i punti chiave dell’apparato digestivo:


- plesso solare. Massaggiate in direzione delle orecchie;
- stomaco. È il punto indicato per tutti i problemi della di-
gestione;
- milza. Questo punto, indicato in caso di digestione labo-
riosa, è utile associarlo a quello che corrisponde allo sto-
maco con un piccolo movimento di massaggio verticale,
effettuato dall’alto in basso;
- fegato. È il punto che regola il colesterolo e la digestione.
A livello delle
guance sono Da associare al punto di cistifellea con un piccolo movimen-
proiettati gli organi to di frizione orizzontale, effettuato all’altezza della base del
dell’apparato naso. Attenzione a non stimolare questo punto in caso di
digestivo
ipertensione.

78
Riza
Scienze

- intestino. Si entra in contatto con questo organo, mas-


saggiando la zona della mascella al di sopra del labbro su-
periore, insistendo particolarmente sulle aree di tensione.

L’effetto - Questi movimenti aiutano a sciogliere la tensione generale del viso e


ad allentare quelle associate alla “maschera sociale” che spesso indossiamo.

• Continuate premendo il punto al di sotto del naso, che


corrisponde all’intestino (colon).

L’effetto - Favorisce la peristalsi intestinale e aumenta l’energia.

Questo punto corrisponde anche all’utero e, se stimolato,


induce le contrazioni uterine, pertanto è controindicato in
gravidanza.
• Continuate il massaggio premendo i punti a lato del punto
riflesso del colon che corrispondono al pancreas, all’utero,
alle ovaie e alla prostata.

L’effetto - Questo punto agisce efficacemente in caso di diabete, cistite, pro-


blemi mestruali e disturbi prostatici. Stimola le difese immunitarie ed è in
relazione con la maggior parte dei disturbi sessuali e dell’apparato genitale.
Questo punto può essere stimolato da solo o includendo i punti che si tro-
vano nella zona che divide la base del naso dal labbro con una spazzolatura
orizzontale eseguita verso l’interno (verso il centro).

• Massaggiate con una pressione con scivolamento dalle


ali del naso al centro del mento: questo punto corrisponde
al massaggio degli arti inferiori.
• Posizionate le dita sul mento e, premendo ripetutamente
con i pollici, invitate la persona ad aprire la bocca e a rilassa-
re la mandibola. Impastate il contorno del mento con i pollici.

79
tutti i punti da trattare

L’effetto - Questi movimenti aiutano a decontrarre le tensioni di chi è incli-


ne a “stringere i denti”.

• Massaggiate i punti che corrispondono ai reni (sono raf-


figurati su ciascun lato della bocca, lungo le pliche laterali
del naso) e agli ureteri con un movimento avanti-indietro
verticale, da ciascun lato della bocca.

L’effetto - Questi punti aiutano a governare i processi di eliminazione, i proble-


mi urinari e la ritenzione idrica. Oltre ad agire per alleviare i disturbi dell’ap-
parato urinario, stimolare questi punti libera nell’organismo antinfiammatori
naturali: ecco perché sono da trattare anche in caso di dolori alle ginocchia e
alle cosce, dolori lombari, problemi cutanei di natura infiammatoria.

• Premete il punto nell’incavo tra la bocca e il mento (i punti


situati sul mento devono essere stimolati verticalmente,
dall’alto in basso) che corrisponde alla regione pelvica e
all’intestino tenue.

L’effetto - Agire su questo punto riscalda il ventre e regolarizza la peri-


stalsi intestinale. È indicato da trattare anche in caso di dolori mestruali
e qualunque problema legato alla sessualità. Agisce anche sulle coliti
spastiche. Regala un potente effetto di rilassamento, utile in caso di
affaticamento nervoso.

• Premete il punto che corrisponde alla vescica.

L’effetto - Questo punto esercita un’azione efficace per i problemi relativi alla
vescica: infiammazioni, cistite, prolasso.

Per ottenere un effetto disintossicante e diuretico ese-


guite una spazzolatura in senso verticale da questo

80
Riza
Scienze

punto a quello sottostante che si trova al centro del


mento, sulla parte bombata. Anch’esso corrisponde alla
vescica, ma anche all’utero, alle ovaie, ai testicoli e alla
sommità del capo.

L’effetto - È un punto che favorisce la diuresi, disintossica, allevia i dolori


prostatici e mestruali, allenta i dolori alla sommità della testa e la rigidità
della nuca.

• Spazzolate in senso verticale il punto che si trova nell’in-


cavo davanti all’orecchio.
Attenzione - Si tratta di un punto importante che svolge
un compito regolatore sull’insieme delle funzioni dell’or-
ganismo. Per questo può essere utilizzato anche se per
errore è stato stimolato troppo un punto che non ne aveva
bisogno.
• Per terminare il massaggio del viso, riscaldate le
mani sfregandole energicamente tra di loro e appoggiate-
le delicatamente sugli occhi. Adesso, senza esercitare al-
cuna pressione, fate scivolare le mani ai due lati del viso,
lasciando che il loro calore distenda e modelli i lineamenti
della persona che avete appena trattato. Concludete il
massaggio,
Maschera
per invitare cromatica appoggiando
delicatamente le
Proponiamo un intervento rilassante, rigenerante e di rie- mani sugli occhi
quilibrio generale di tutto l’organismo. Raggiunge il profon- della persona
do liberando la mente da pensieri, paure e preoccupazioni. appena trattata,
invitandola a
È un ottimo trattamento per la pelle, rappresentando una
portare lo sguardo
sorta di lifting naturale perché rassoda i tessuti, donando dentro di sé e
radiosità al volto. ad interiorizzare
tutte le sensazioni
PROCEDIMENTO appena provate
“Dipingere” di luce colorata tutte le zone del viso indicate.

81
tutti i punti da trattare

zona 1
Localizzazione: punto tra le
sopracciglia. Irradiato di 1° zona
turchese è uno dei punti più da stimolare
2
importanti per le 3
malattie della pelle.
4
Colore: turchese
7 1 7
(1minuto).
6
8 8
14 13
10 10
zona 2 9 5 5 9
11
Localizzazione: campo
superiore della fronte.
È la zona della forza fisica ed 12
è in relazione con le energie
bloccate.
Colore: arancione (1 minuto).

zona 3 zona 4
Localizzazione: campo inferiore
Localizzazione: campo
della fronte.
mediano della fronte.
È la zona detta “del riposo”.
È la zona dello spirito che da
Colore: blu (1 minuto).
antica tradizione è associata
alle emozioni.
Da trattare in zona 5
caso di disturbi
Localizzazione: zona naso labiale.
dell’apprendimento.
È definita come zona “sblocco”.
Colore: giallo
Dà origine a uno stato di rilassa-
(1 minuto).
mento e di attenzione particolare.
Colore: turchese (1 minuto)

82
Riza
Scienze

zona 6 zona 10

Localizzazione: dorso del Localizzazione: dalla zona


naso. orbitale inferiore e lungo
Rappresenta la colonna le guance. Questa zona
vertebrale che è anche corrisponde al mondo delle
definita la “linea dell’anima”. emozioni.
Colore: turchese (1 minuto). Colore: arancione (1 minuto).

zona 7 zona 11
Localizzazione: palpebre superiori. Localizzazione: zona
Hanno una stretta relazione con sopralabiale.
il sistema linfatico. Area di disintossicazione.
Colore: giallo (1 minuto). Colore: verde (1 minuto).

zona 8 zona 12
Localizzazione: palpebre inferiori. Localizzazione: mento.
Come le palpebre superiori hanno Questa zona rappresenta la
una stretta relazione volontà e la fermezza interiore.
con il sistema linfatico. Colore: viola (1 minuto).
Colore: viola (1 minuto).

zona 9 zone 13 e 14
Localizzazione: dall’inserzione Localizzazione: padiglioni
delle orecchie verso le guance. auricolari. Utile per stimolare
Da trattare prima la zona l’emisfero destro e sinistro
sinistra e poi quella destra. del cervello.
È la seconda zona della forza Colore: il padiglione
intesa come forza vitale e sinistro con il viola,
vitalità. Rappresenta la gioia. quello destro con
Colore: rosso (1 minuto). il giallo (1 minuto).

83
tutti i punti da trattare

Autotrattamento
L a riflessologia del viso è una tecnica manuale dai molteplici effetti che ognu-
no può praticare liberamente su di sé: libera e regolarizza le energie, de-
congestiona, stimola e fortifica tutti i sistemi, ghiandole e organi. È in grado
di arrivare al “centro” di molti disturbi emotivi e problemi fisici causati dallo
stress, come ansia, cefalea, insonnia, tensione muscolare, disturbi digestivi ed
è un ottimo strumento di pronto intervento. Per rendere più efficace il tratta-
mento il consiglio è abbinare l’aromaterapia, applicando sui punti energetici e
le zone riflesse oli essenziali specifici, dopo averli diluiti in olio vegetale.

ora tocca a te!

P rima di iniziare l’autotrattamento vero e proprio, stan-


do seduto, respira profondamente più volte. Metti la
punta delle dita della mano sinistra sotto allo sterno: circa
tre dita sotto si trova il plesso solare, punto di incontro di
una serie di nervi e in connessione con il terzo chakra. Per
calmare e distendere tutto il sistema nervoso: comprimi
il punto, leggermente, per 2-3 respiri. Rilassati e ricomin-
cia. Respira lentamente e regolarmente.
Per favorire Ora sei pronto per iniziare a sperimentare: così puoi
lo stato di calma affrontare e risolvere il disturbo che avverti in questo
interiore comprimi
momento.
leggermente
il plesso solare,
punto in In caso di ansia
connessione
L’ansia è un sentimento di insicurezza e di inquietudine
con il terzo chakra
che si avverte nei confronti di un qualcosa che deve an-
cora accadere. La crisi esprime un disagio che oscilla tra
la “tensione progettuale” a realizzare i propri obiettivi e un
bisogno di passività, di quiete, di espressione delle proprie
potenzialità creative.

84
Riza
Scienze

Nella medicina cinese, psiche e soma sono un’unica entità,


in altre parole significa che ogni organo (fegato, milza, pan-
creas, reni, cuore, polmoni) non ha solo una precisa funzio-
ne organica, ma anche una funzione psichica, chiamata da
alcuni autori “anima vegetativa”. In questa ottica, l’ansia e
l’angoscia sono una manifestazione eccessiva dell’energia
del “cuore mentale” che può evidenziarsi con palpitazioni,
vertigini, sensazioni di soffocamento, insonnia.

L’effetto - Il massaggio dei punti energetici del viso contribuisce a calmare le


crisi d’ansia nei momenti difficili della vita quotidiana.

Oli essenziali indicati - Neroli, arancio dolce, manda-


rino, melissa.

Punto da trattare - VG 24,5 “Terzo Occhio”: tra le soprac-


ciglia, nella fossetta che si trova nel punto in cui il dorso del
naso entra in contatto con l’osso frontale.
Per sfruttare al meglio le potenzialità di questo punto
premi delicatamente, tenendo gli occhi chiusi e portando
l’attenzione sulla sensazione tattile tra le sopracciglia.

L’effetto - La pressione di questo punto stimola il rilascio di sostanze neuro-


chimiche efficaci per attenuare gli stati d’ansia.

Ora congiungi le mani e usa i medi e gli indici per toc-


care leggermente questo punto. Facendo respiri lunghi,
lenti e profondi, mantieni la concentrazione sul punto
per due minuti.

L’effetto - Questa azione calma l’organismo e attenua l’agitazione, aumentan-


do la capacita di intuizione e l’equilibrio emotivo.

85
tutti i punti da trattare

Punto da trattare - Nell’incavo davanti all’orecchio: mas-


saggia tutta la zona verticalmente, dall’alto in basso.

L’effetto - Rilassare il sistema nervoso, ridurre la traspirazione, se eccessiva.


Indicato in caso di tachicardia e sudorazione delle mani e dei piedi.

Punti da trattare - Si trovano sulla linea orizzontale che


divide la fronte a metà, a livello della verticale che passa sul
lato esterno dell’iride (punti di rilassamento, figura pagina
73). Strofina questi punti orizzontalmente, su una zona lar-
ga circa due centimetri.

L’effetto - Calmare il sistema nervoso e regolarizzare la sudorazione.

Per sconfiggere l’insonnia


L’insonnia si definisce come un insieme di disturbi accompa-
gnati da una sensazione soggettiva di non trarre giovamento
dal proprio sonno, che può essere vissuto come non abba-
stanza lungo o non abbastanza ristoratore, indipendentemen-
te dall’effettiva durata. In situazioni di particolare tensione,
questo disturbo rappresenta la difficoltà ad abbandonarsi
al riposo, vissuto simbolicamente come il momento della
passività, della perdita di controllo. La testa esercita una
forma di ipercontrollo, è piena di pensieri, incapace di la-
sciarsi andare al buio e all’ignoto e il corpo accusa tensioni
muscolari diffuse, mimando uno stato di allarme continuo
e, di conseguenza, sempre pronto all’azione. Per la medici-
na cinese l’eccesso di preoccupazioni, riflessioni, angosce
continue portano all’indebolimento energetico della Milza.
Insieme all’insonnia, caratterizzata da risvegli frequenti, la
persona può accusare anche inappetenza, ventre gonfio, o
nausea, palpitazioni, cali di memoria.

86
Riza
Scienze

Manualità - I punti indicati vanno massaggiati per circa 1


minuto, prima di andare a letto.

Oli essenziali indicati - Lavanda, camomilla blu, mimosa.

Punti da trattare
• An Mian (punto fuori meridiano) “Suono del sonno”: si
trova nell’incavo dietro la punta dell’osso posto dietro l’o-
recchio (apofisi mastoidea). Punto sensibile alla pressione.
• Punti VB 20 “Cancello della consapevolezza”: si trovano
nelle cavità alla base del cranio, a tre dita di distanza dal
centro della colonna vertebrale.
Regolano il rilassamento e la circolazione sanguigna nel
cervello, alleviano il nervosismo.
• Punti VU 10 “Pilastro celeste”: si trovano un pollice al di
sotto della base del cranio, sui muscoli paralleli alla colon-
na, a 1 centimetro di distanza dal centro della colonna.
Rilassano il corpo, calmano i nervi, alleviano la rigidità del collo.
• Punto VG 16 “Dimora del Vento”: si trova al centro della
nuca, nell’ampia cavità presente alla base del cranio. Puri-
fica il cervello, allevia l’insonnia, riduce i dolori al collo.
• Punto VG 24,5 “ Terzo Occhio ”: riequilibra le funzioni della
ghiandola pituitaria, calma lo spirito.
• Punti alla radice delle sopracciglia: calmano il sistema
nervoso, rilassano i muscoli, regolarizzano il ritmo car-
diaco.
• Punti sulla parte bombata del mento in corrispondenza
della verticale che passa a fianco delle ali del naso. Per in-
dividuarli con precisione posiziona tre dita (indice, medio,
anulare) al centro del mento, sulla parte convessa i punti
si trovano sotto l’indice e l’anulare. Favoriscono il rilassa-
mento e disperdono le energie in eccesso.

87
tutti i punti da trattare

Così vinci il mal di testa


Anche il mal di testa, come l’insonnia, esprime la difficoltà
di “lasciarsi andare”, di “perdere la testa” nella vita. Ci sono
situazioni in cui, oltre a cause somatiche (cervicoartrosi,
sinusite, digestione difficile), la cefalea rivela una lotta in-
teriore tra il mondo della ragione e il mondo delle emozioni
e degli istinti.
Per la medicina cinese, oltre a fattori esterni climatici
(vento-freddo-umidità-calore), il mal di testa può essere
causato dal Fegato. Eccessi di rabbia e collera, soprattutto
trattenuti, di alimenti troppo caldi e ricchi e di carni ros-
se causano un aumento dell’energia di questo organo che
può esprimersi in un’emicrania localizzata in prevalenza al
vertice del capo. Il dolore è accompagnato e preceduto da
vertigini, lampi visivi, agitazione, ansia, insonnia, sensazio-
ne di amaro in bocca.
La seconda delle cause interne che può provocare il mal
di testa è dovuta al Rene. Un’alimentazione troppo ricca
di sale, uno stato psicologico di paura oppure di ansia che
dura da tempo causano un deficit dell’energia renale che
può presentarsi con un’emicrania. Il dolore è sordo, inter-
no, continuo e può essere accompagnato da ronzii all’o-
recchio, confusione mentale, stanchezza, dolori lombari,
sensazione di instabilità nel cammino e di freddo.
La localizzazione del mal di testa può essere varia: fronte,
tempie, nuca, sommità della testa.

Manualità - Massaggiare i punti indicati con una pres-


sione circolare per circa un minuto. Ripetere ogni ora, fino
alla scomparsa del dolore. In base ai sintomi è possibile
aggiungere la stimolazione di punti che corrispondono al
fegato o ai reni.

88
Riza
Scienze

Oli essenziali indicati - Menta, limone, lavanda.

Punti da trattare - Questi punti inizialmente sono sensi-


bili alla pressione e dunque facili da reperire.
• Punto VB 20 “Cancello della consapevolezza”: si trova
nelle cavità alla base del cranio, a tre dita di distanza dal
centro della colonna vertebrale. Allevia il mal di testa, le
tensioni oculari, le vertigini.
• In caso di cefalea frontale tratta anche il punto VG 24,5
“ Terzo Occhio” per calmare uno stato mentale agitato. Il
consiglio è, comunque, di non stimolarlo troppo!
• In caso di cefalea temporale massaggia anche i punti
“Grande Yang” che si trovano sulla tempia tra le estremità
esterne delle sopracciglia e l’occhio per alleviare emicra-
nia, nevralgia trigeminale e vertigini
• In caso di dolore alla sommità del capo, stimola il punto
VG 20 “ Cento Incontri” che si trova nel punto di incrocio
tra la linea mediana del cranio e la linea che congiunge gli
apici del padiglione auricolare. È indicato anche in caso di
confusione mentale e sensazione di pesantezza alla testa.

Per ridurre l’attacco di cervicale


Oli essenziali indicati - Lavanda, camomilla, ravensara.

Manualità e punti da trattare - Strofina la zona tra le


sopracciglia. Premi i punti alla radice del naso, poi eser-
cita una pressione con scivolamento lungo le sopracciglia,
fino alle tempie.
La colonna vertebrale si trova rappresentata anche
nell’incavo situato davanti all’orecchio: massaggialo verti-
calmente, dall’alto in basso per alleviare i dolori e rilassa-
re il sistema nervoso.

89
tutti i punti da trattare

Come risolvere la lombalgia


Oli essenziali indicati - Lavanda, zenzero, wintergreen.

Manualità e punti da trattare - Picchietta la fronte lungo


l’attaccatura dei capelli, o strofina la zona con piccoli movi-
menti verticali. Premi il punto situato sulla curva del naso,
nell’incavo di una piccola depressione, soprattutto se avverti
difficoltà a riprendere la posizione eretta. Attenzione - Non
stimolare questo punto in caso di ipertensione.

Se la sinusite non dà tregua


Oli essenziali indicati - Eucalipto, limone, lavanda.

Manualità e punti da trattare - Strofina il centro della


fronte, le zone ai lati del naso, l’area davanti alle orecchie.

In caso di costipazione e stipsi


Oli essenziali indicati - Finocchio dolce, mandarino,
arancio dolce.

Manualità e punti da trattare - Con due dita della


mano destra (l’indice e il medio, con il pollice in appog-
gio sul mento) segui il contorno della bocca da destra a
sinistra. Arrivato al centro del mento imprimi un gesto
secco verso l’esterno. Ripeti più volte il movimento.

Per sconfiggere la colite


Oli essenziali indicati - Camomilla, melissa, bergamotto.
A differenza della manovra precedente (per costipazione
e stipsi), la pressione va esercitata in senso contrario, da
sinistra a destra.

90
Riza
Scienze

Per mal di gola e raffreddore


Oli essenziali indicati - Cajeput, niaouli, limone.

Manualità e punti da trattare - Strofina con gli indi-


ci, in modo energico e orizzontalmente, sotto i lobi delle
orecchie, e poi verticalmente davanti alle orecchie.


L’AUTOMASSAGGIO
DEI PUNTI MARMA

I Marma (che significa “segreto” a evocare un potere na-


scosto in alcuni punti anatomici vitali) sono zone e punti
energetici diffusi lungo il corpo, riconosciuti dalla tradizione
ayurvedica e trattabili con il massaggio perché qui si accu-
mulano tossine, stress ed emozioni negative. Questi punti,
situati dove si incontrano vasi sanguini, nervi, legamenti, ten-
dini, muscoli, ossa si identificano perché esercitandovi una
pressione si avvertono pulsazione o calore. Sono punti colle-
gati a terminazioni energetiche di organi e funzioni del corpo
e manipolandoli in modo adeguato si ottiene un massaggio ri-
flessologico della zona corrispondente, con risultati anche su
aree distanti. Questo accade perché i disequilibri del nostro
organismo si riflettono in dolori, blocchi o gonfiori di queste
aree prima ancora che si manifestino esternamente con la
vasta gamma dei sintomi delle malattie.

Fa bene perché
L’automassaggio dei punti marma sull’area di testa e viso
calma la mente e il sistema nervoso. Aiuta in caso di raf-
freddore, pesantezza, mal di testa, tensione facciale, affa-
ticamento mentale e insonnia. Favorisce lo sviluppo della
memoria, migliora la vista, l’udito, l’olfatto e rilassa il corpo.

91
tutti i punti da trattare

mappa dei punti marma

4 4
3
5 5 6

7 7

9 9 8

I punti da trattare

1 ADHIPATI - Si trova sulla sommità del capo, subito dietro la


fontanella anteriore.
Manualità - Massaggia il punto con una pressione circolare,
utilizzando il dito indice o il dito medio.

L’effetto - Calmare e controllare la mente e le emozioni.

2 SIMANTA - Questo punto nella mappa non è indicato per-


ché, in realtà, si tratta di linee che coprono un’area este-
sa: 5 regioni marma costituite dalle suture del cranio. Le
5 parti sono i 5 aspetti delle 3 suture: i 2 lati della sutura
coronale, la sagittale e i 2 lati della sutura lambdoidea.

92
Riza
Scienze

Manualità - Massaggia la sommità del cranio con le dita e i


palmi delle mani, oppure utilizza il dito medio per percorrere
tutte e 3 le suture della testa.
L’effetto - Il massaggio quotidiano di quest’area con olio di sesamo tiepido
calma i nervi, promuove il sonno e preserva la salute.

3 STHAPANI (AJNA) - Si trova al centro delle sopracciglia.


Manualità - Massaggia il punto con una pressione circolare.
Questa tecnica può essere accompagnata dal massaggio
di tutta la fronte per allentare lo stress di corpo e mente.

L’effetto - Applicare sul punto l’olio essenziale di sandalo promuove la medita-


zione, calma i nervi e allevia la febbre. Utilizzare oli stimolanti di basilico, men-
ta e calamo aromatico apre la mente e i sensi e favorisce la concentrazione.

4 AVARTA - Si trova al centro di ogni sopracciglio, nell’in-


cavo sopraorbitale dell’osso frontale. Controlla il senso della
vista e la postura fisica.
Manualità - Massaggia delicatamente con il dito medio.
L’effetto - Per migliorare l’energia, l’adattabilità e l’equilibrio applica sul punto l’olio
aromatico di canfora (o menta ed eucalipto), diluito prima in olio di mandorle
dolci. Occorre prestare attenzione a non toccarsi gli occhi con le mani sporche di
olio perché questi possono essere irritanti.

5 SHANKHA - Si trova sulle tempie, tra il trago dell’orecchio


(salienza triangolare del padiglione auricolare) e l’angolo latera-
le dell’occhio, e controlla il senso del tatto e l’intestino crasso.
Manualità - Massaggia il punto con una pressione delicata e
circolare. Per dirigere l’energia verso la mente e il cervello usa
le due dita medie di entrambe le mani sui due punti Shankha.

93
tutti i punti da trattare

L’effetto - Applicare sui punti l’olio di sesamo calma e favorisce il sonno. Per
placare il mal di testa si possono utilizzare oli aromatici di zenzero, angelica
e calamo.

6 UTKSHEPA - Si trova dietro il margine superiore del padi-


glione auricolare. È un importante punto di controllo per
la mente, l’intestino crasso e il senso dell’olfatto.
Manualità - Massaggia esercitando una pressione deli-
cata con le dita.
L’effetto - Utilizzare oli aromatici calmanti come sandalo, basilico dolce e me-
lissa aiuta a calmare la mente e a controllare lo stress.

7 PHANA - Si trova ai lati del naso, subito sopra le narici.


Controlla il senso dell’olfatto e i seni nasali.
Manualità - Massaggia esercitando una vigorosa pres-
sione circolare usando il dito indice.

L’effetto - Utilizzare oli di canfora, eucalipto o menta allevia il mal di testa e


la congestione dei seni paranasali, stimola i sensi.

8 VIDHURA - È collocato dietro e sotto l’orecchio, subito


sotto l’apofisi mastoidea. Controlla il senso dell’udito.
Manualità - Massaggia esercitando una delicata pres-
sione circolare utilizzando il dito medio.

L’effetto - Riduce l’ansia e l’agitazione mentale, allevia la congestione nelle


orecchie. Per decongestionare il canale uditivo applicare oli aromatici
penetranti come la canfora, l’eucalipto e la menta.
Utilizzare oli calmanti, come il sandalo, riequilibra l’ipersensibilità ai suoni
in generale.

94
Riza
Scienze

9 SHRINGATAKA - Si tratta di un marma essenzial-


mente interno, situato sul palato molle. Secondo il pen-
siero yogico è il punto di incontro delle energie di lingua,
naso, occhi, orecchie. È possibile lavorare sull’area del
volto corrispondente: sotto gli zigomi. Controlla il senso
del gusto, dell’udito, della vista, dell’olfatto: fornisce nu-
trimento alla mente.
Manualità - Massaggia delicatamente l’area corrispondente.

L’effetto - Usare oli aromatici nervini come la menta, la mirra e l’incenso


per stimolare le facoltà dei sensi.
Anche succhiare alcune spezie, come i chiodi di garofano e la cannella,
aiuta a stimolare questo punto.

IN sintesi: ecco i segni


a cui prestare attenzione

Per poter scegliere il trattamento, o autotrattamento, più adatto a te osserva


bene e ascolta il tuo corpo: tutti i segnali che ti invia possono essere letti come
precursori di un problema o indicatori di un’alterazione in via di sviluppo o di un
indebolimento di un organo.
• Visibili a un esame esterno - Foruncoli, verruche, rughe, colore e incarnato
della pelle, tipo di pelle (grassa o secca), pori dilatati, cambiamento della
compattezza e dell’elasticità di un’area precisa, temperatura della pelle in
rapporto alle zone vicine, gonfiore o depressione, modificazione della forma dei
muscoli, contratture muscolari, stato congestizio, couperose, vitiligine, peluria
anormale.
• Percepiti da te - Sensazioni di dolore e di disidratazione (pelle che tira), di
perdita di sensibilità locale, di bruciori, di formicolio, di spasmi, percepibili sia
sopra che sotto la pelle.
Spesso questi segni hanno analogia con il problema in corso di trattamento e
possono dare indicazioni utili sull’origine del disequilibrio.

95
bibliografia

Bibliografia
• AAVV (Istituto Riza di Medicina Psicosomatica), “Dizionario di Psicosomatica”,
Edizioni Riza, 2007
• Blin C., “ABC de la connaissance de soi”, Editions Grancher, 1996
• Bùi Quôc Châu , “Dien Chan, Metodo Multiriflessologico BQC”, CLUBQC, 2010
• Corman L., “Viso e Carattere. Iniziazione alla Morfopsicologia”, Edizioni Mediterranee, 2003
• Frawley D., Ranade S., Lele A., “Guarire con la terapia dei Marma”, Edizioni Il Punto
d’Incontro, 2005
• Gach M. R., Henning B. A., “Il libro della digitopressione per la cura dei problemi emotivi”,
Edizioni Mediterranee, 2007
• Gazzola F., “Il Iinguaggio del volto”, Riza Scienze n. 275, Edizioni Riza, 2011
• Gazzola F., “Visologia. Diagnosi e terapia dai segni del viso”, Sugarco Edizioni, 2003
• Gazzola F., Staehle J., “Digito-Puntura Estetica Cinese”, ALA Editrice, Les Nouvelles
Esthétiques
• Geri F., Riva M., “Aromaterapia. Gli oli essenziali che sconfiggono cefalea, stanchezza, ansia
e depressione”, Riza Scienze n. 248, Edizioni Riza, 2009
• Giannelli L., “Fisiognomica e Rimedi secondo la Medicina Tradizionale Mediterranea”, M.I.R
Edizioni, 2007
• Gleditsch J. M., “Riflessoterapie, un’interpretazione unitaria di terapie orientali e
occidentali”, Red, 2005
• Godwin M., “Chi sei? 101 modi di vedere te stesso”, Arnoldo Mondadori Editore, 2001
• Günther H. Heepen, “I sali di Schüssler, 12 sostanze minerali per la salute”, Tecniche Nuove, 2007
• Heidler C., Nodari D., “Il Massaggio del volto. Una nuova tecnica psicosomatica”, Riza
Scienze n. 224, Edizioni Riza, 2007
• Hempen C. H., “Atlante di agopuntura”, Ulrico Hoepli Editore, 1999
• Kellenberger R., Kopsche F., “I Sali minerali del Dott. Schussler”, Nuova Ipsa Editore, 2000
• Kieffer D., “Guide Personnel des Bilans de Santé”, Editions Grancher, 2004
• Kushi M., “Il corpo non mente”, Edizioni Mediterranee, 2007
• Lin H. B., “I segreti del volto”, Gruppo Editoriale Armenia, 2000
• Müller MF., Nhuan le Quang, “Dien’ Cham’. Riflessologia Facciale Vietnamita”, Edizioni
Mediterranee, 2004
• Ohashi W., “Diagnosi orientale, come leggere il corpo”, Il Castello, 2002
• Pagnamenta F. N., “Tutto è scritto sulla pelle. Cromoterapia per adulti”, Rezzonico Editore, 2003
• Peroni A., “Massaggio fotocromatico”, Edizioni Il Punto d’Incontro, 2008
• Primitivo V., “Cromopuntura. Le frequenze dell’anima”, Età dell’Acquario Edizioni, 2015
• Riva M., “Il Massaggio Olistico”, Riza Scienze n. 239, Edizioni Riza, 2008
• Swami Joythimayananda, “Abyangam. Massaggio Ayurvedico”, Fratelli Frilli Editori, 2001
• Teeguarden I. M., “L’agopressione Jin Shin Do”, Edizioni Body Mind Center, 1999
• Thibodeau G. A., Patton K. T., “Anatomia e fisiologia”, Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 2000
• Valussi M., “Il grande manuale dell’aromaterapia. Fondamenti di scienza degli oli essenziali”,
Tecniche Nuove, 2005

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