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EDIZIONI RIZA
FEBBRAIO 2017
numero 345
Periodico mensile
SCIENZE
MENSILE DI SCIENZA DELL’UOMO
ISSN 2499-0426 (ONLINE)
LA RIFLESSOLOGIA
LA RIFLESSOLOGIA DEL VOLTO
DEL VOLTO
Ecco i punti del viso da auto-massaggiare:
ringiovaniscono la pelle, eliminano
tensioni, dolori e infiammazioni
di M. Riva
Riza
Scienze
la riflessologia
del volto
Ecco i punti del viso da auto-massaggiare:
ringiovaniscono la pelle, eliminano tensioni, dolori e infiammazioni
Per un 2017 pie
abbonati a Riza
12 numeri di Riza Scienze
La rivista
monografica
per ritrovare
il benessere
psicofisico
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Scienze
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EDITORIALE
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10 INTRODUZIONE
La riflessologia del viso
La base teorica:
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le mappe riflessologiche
59 la Guida pratica:
come eseguire il trattamento
L’autrice
Michela Riva
Naturopata, formata presso la scuola di formazione in Naturopatia dell’Istituto Riza.
Esperta in numerose tecniche di massaggio per il benessere psicofisico, aromaterapia
e cromoterapia. Collabora con il Centro Riza di Medicina Naturale e come Consulente
per il Ristorante Amélie di Baveno. Responsabile Area Benessere del Centro Termale
di Premia Terme (VB). Vive a Stresa.
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editoriale
di Daniela Marafante
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Riza
Scienze
Centro Riza
Servizio di psicologia e psicoterapia
Incontri di gruppo
Tutti i giovedì con Raffaele Morelli
SCOPRIAMO LE NOSTRE RISORSE INTERIORI
Abbandoni, separazioni, fallimenti sentimentali, disagi esistenziali e disturbi psicosomatici a
volte ci travolgono. E così ricorriamo agli psicofarmaci con la speranza di salvezza. Ma non è
fuggendo dal sintomo, o cercando di metterlo a tacere con le medicine, che possiamo risolvere
il problema. Questi disagi racchiudono una gemma preziosa: è il grande sapere dell’anima che
preme per farci realizzare la nostra vera natura, cioè il nostro essere diversi da tutti gli altri.
Perché ognuno possiede Immagini soltanto sue. Gli incontri terapeutici del giovedì sono workshop
pratici dove vengono insegnate le tecniche fondamentali per ritrovare il benessere interiore.
Tutti i giovedì alle ore 17.00
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Riza
Scienze
introduzione
la riflessologia
del viso
Come ci insegnano antiche medicine e tradizioni,
nel volto è rappresentato l’intero universo:
ecco perché massaggiandolo si ha la possibilità
di rinnovare l’energia di tutto il corpo
10
ca, nel momento in cui adottiamo un’unica e rigida moda-
lità espressiva rischiamo di indossare una vera e propria
maschera che si sovrappone alla nostra natura più auten-
tica, limitandoci. E così possiamo indossare una masche-
ra per ogni occasione, con il rischio di rimanere imprigio-
nati in schemi fissi e reprimere tutto ciò che appartiene in
modo unico ed esclusivo alla nostra personalità. L’aspetto
interessante però è che, nonostante questo meccanismo
acquisito, in realtà non perdiamo mai la nostra essenza,
che può affiorare a fior di pelle.
Fondamentale L’equilibrio
fra interno ed ESTERNo
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introduzione
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Scienze
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introduzione
cenni storici
Le fondamenta: in Cina
Le ricerche storiche e archeologiche fanno risalire le pri-
me tecniche di massaggio facciale all’antico oriente. Più
di cinquemila anni fa, i cinesi scoprirono che esercitando
una pressione con le dita e con le mani su determinati
punti del corpo erano in grado di lenire il dolore. Questa
tecnica, che prende il nome di digitopressione, sostie-
ne la presenza di speciali punti collocati lungo i meridia-
ni energetici del corpo, una rete di canali invisibili in cui
scorre l’energia vitale e che collega pelle e organi interni,
creando un vero e proprio sistema di comunicazione che
attraversa tutto il corpo. L’antica arte di guarigione della
digitopressione si avvale della sensibilità della mano per
rilasciare endorfine, le sostanze analgesiche che il nostro
organismo produce in maniera naturale. Queste sostanze
vengono rilasciate dal cervello e distribuite in tutto il cor-
po attraverso la circolazione sanguigna.
Esercitando una pressione ferma e costante su determi-
nati punti si favorisce il rilascio di questi agenti analgesici
che svolgono anche un importante ruolo nei processi di
guarigione fisica ed emotiva.
Fitzgerald: il padre
della moderna riflessologia
L’esperienza del dottor William H. Fitzgerald (1872-
1942), medico americano otorinolaringoiatra, considera-
to tuttora il padre della moderna riflessologia, sembra
confermare l’antica tradizione curativa cinese. Partendo
dall’evidenza che attraverso la compressione di specifiche
aree del corpo era possibile calmare il dolore o addirit-
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Scienze
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introduzione
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1 1
3 4 4 3
14 14
5 5
6
7 7
La mappa di Riley,
10 10
12 12 semplificata, con
8 8 le aree del viso a
11 9 11 cui corrispondono
le varie parti del
corpo, segnalate
da un numero
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Scienze
Il sistema riflessologico
Nella riflessologia del viso, accanto al sistema dei “corridoi
energetici” prima descritto assume una notevole importanza
anche il sistema denominato riflessologico. Si tratta di un
sistema che si basa sul principio secondo cui ogni parte de-
limitata del corpo è in grado di rispecchiare in sé, sintetica-
mente, la totalità dell’organismo. Secondo questo principio,
lavorare in modo mirato su ogni singola parte del corpo ci
permette di diffondere per riflesso il benessere a tutto il
nostro organismo. Possiamo quindi considerare che sul viso
sia rappresentato l’intero universo, che costituisce il nostro
organismo, in ogni sua minima componente. Così come ogni
singola cellula rappresenta nell’infinitamente piccolo il corpo
intero (perché portatrice dei codici genetici che ne determi-
nano lo sviluppo), allo stesso modo ogni piccola parte del
viso può raffigurare la proiezione del corpo stesso nel suo
insieme, con gruppi di cellule che rappresentano il fegato,
altre il cuore, altre il cervello.
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introduzione
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Scienze
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Nel viso
e nelle orecchie,
come anche
nelle mani
e nei piedi,
esistono
zone riflesse
collegate a ogni
parte del corpo
che nell’insieme
rispecchiano
l’unità
psicosomatica
della persona
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Scienze
Il volto
parla di noi:
anatomia, forma
e simbologia
Per poter effettuare un buon trattamento riflessologico
è fondamentale conoscere molto bene
l’anatomia del corpo umano, i muscoli e i punti riflessi.
E anche saper leggere la struttura del viso
e riconoscere i dettagli che lo rendono unico
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il volto parla di noi
CENNI DI ANATOMIA
IL CRANIO
Le ossa
Il cranio, la struttura ossea che costituisce la testa del-
lo scheletro umano, comprende sia le ossa dentro cui
alloggia l’encefalo sia le ossa che formano il viso. Il cra-
nio protegge le strutture dell’encefalo e alcuni organi
di senso (elementi vitali assai delicati), e costituisce
le strutture della faccia, come le cavità nasali, quelle
orbitarie e la bocca. Morfologicamente e sotto il profilo
dell’origine embrionale, si divide in due parti:
• il neurocranio costituisce la parte posteriore e su-
periore del cranio. Protegge l’encefalo e comprende 8
Il cranio, formato
da 22 ossa, ossa: l’osso frontale, le due ossa temporali, le due pa-
è la struttura rietali, l’osso sfenoide, l’etmoide e l’occipitale;
ossea più • lo splancnocranio (o massiccio facciale o viscerocra-
complessa
del corpo umano nio) costituisce la parte inferiore e anteriore del cranio.
Il massiccio facciale, in cui si collocano le orbite oculari,
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Scienze
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il volto parla di noi
M gotica
IL VISO
I contorni
L’aspetto e i tratti caratteristici del viso dipendono princi-
palmente dalla forma del cranio. La fisiognomica, con la
frenologia che sostiene l’esistenza di una correlazione tra
caratteristiche psichiche e forma del cranio, è un’arte, o
pseudo-scienza, molto antica che può offrire
indicazioni e chiarimenti per valutare il volto
area della fronte da un punto di vista tipologico secondo cui i
contorni e la forma del viso delimitano la map-
pa del carattere della persona. Per determi-
area nare la forma del viso occorre considerare la
delle guance
lunghezza e l’ampiezza della zona della fronte,
area delle guance e delle mascelle.
delle mascelle
• Zona della fronte: conoscenza e ap-
prendimento - Se questa area è più grande
rispetto alle altre due le caratteristiche sono
risolutezza, buona memoria e inclinazione in-
tellettuale; se è la più piccola potrebbe esse-
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Scienze
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il volto parla di noi
I muscoli
Il viso di un essere umano contiene circa 43 muscoli. I
muscoli facciali, detti mimici, la cui funzione è contrarsi o
rilassarsi modificando le espressioni a seconda degli stati
d’animo, costituiscono la parte più espressiva del corpo,
emettendo il maggior numero di segnali emozionali. Non
a caso rivolgiamo naturalmente lo sguardo ai volti di chi
abbiamo di fronte quando interagiamo con gli altri. E im-
parare a leggere i segnali delle emozioni sul volto delle
persone può aiutarci a riconoscere gli stati d’animo altrui.
I muscoli del viso si dividono in muscoli che determinano
i movimenti della mandibola (masticatori) e muscoli im-
plicati nei movimenti di pelle, muscoli e tessuti facciali
(mimici o pellicciai).
Muscoli masticatori - Sono il
I muscoli del viso
temporale, il massetere, lo pterigoi-
deo esterno ed interno; tutti pari.
Muscoli mimici - Vanno sempre
a inserirsi sulla pelle che muovono,
determinando le diverse espressioni
Muscoli
delle palpebre del viso.
Muscolo epicranico - È costituito
Muscoli
del naso da tre porzioni: anteriormente dal
Muscoli muscolo frontale che, contraendosi,
delle labbra sposta in avanti il cuoio capelluto e
corruga la fronte; nella porzione in-
Muscoli termedia dalla galea capitis, o apo-
del padiglione
auricolare neurosi epicranica, una lamina fibro-
sa quadrangolare che ricopre la volta
e le parti laterali del cranio; poste-
riormente, dal muscolo occipitale che
sposta indietro il cuoio capelluto. Dai
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Scienze
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il volto parla di noi
LE ESPRESSIONI FACCIALI
I segnali emotivi universali
Quando proviamo un’emozione, di qualunque natura sia,
l’intero organismo ne subisce l’effetto e se essa cresce
si verificano anche dei cambiamenti a livello del sistema
nervoso autonomo in grado di influenzare la respirazione,
l’attività cardiaca e la temperatura corporea. Alcuni di
essi rappresentano “azioni predefinite” rispetto alle spe-
cifiche emozioni: ad esempio in caso di rabbia e paura
Le emozioni accresce la frequenza cardiaca che predispone la perso-
che si manifestano
sul nostro volto na a muoversi, aumenta il flusso sanguigno alle mani che
sono involontarie, prepara a colpire o a entrare in contatto con l’oggetto che
innate e comuni le suscita, determina un maggiore afflusso sanguigno alle
a tutti
gambe per prepararsi alla fuga, come un aumento della
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Scienze
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il volto parla di noi
i tratti espressivi
La testa: il più importante
centro sensoriale
Oltre al complesso intreccio di muscoli, che conferiscono
al volto notevole flessibilità, nel volto sono presenti molti
altri elementi, capaci di una gamma infinita di movimenti
e sfumature e in grado di fornire da soli moltissime in-
formazioni sullo stato della persona: gli occhi, il naso, la
bocca, le sopracciglia, le mascella. Non a caso, la testa
(volto e orecchie comprese) è il centro sensoriale per ec-
Le emozioni
condizionano
cellenza del corpo.
la mimica facciale
e, viceversa, le è la sede di quattro dei cinque sensi
espressioni del
viso influenzano Occhi, naso, bocca, orecchie, tutti elementi della testa,
lo stato d’animo sono la sede di quattro dei cinque sensi. Essi ci conduco-
no anche verso apparati più estesi: la bocca è l’ingresso
dell’apparato digerente, il naso di quello respiratorio, gli
occhi del nervo ottico, del cervello e del sistema nervoso,
gli orecchi dell’apparato uditivo. Impariamo a conoscerne
le funzioni e il significato.
Gli occhi
• Le “finestre della mente” - Gli occhi sono collegati di-
rettamente al cervello attraverso il nervo ottico e for-
niscono informazioni sullo stato del sistema nervoso.
Nervosismo e tensione, non a caso, traspaiono spesso
dagli occhi.
• Lo specchio dell’anima - Gli occhi riflettono la luce in-
teriore che racconta la componente più sottile delle no-
stre emozioni, della nostra anima.
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Scienze
la curiosità: osservandoli,
scopri come stai
Sclera
Chi guarda dritto negli occhi con
Iride
uno sguardo fisso, potente, pene-
trante tendenzialmente è una per-
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il volto parla di noi
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Scienze
Il naso
Qui si bloccano le lacrime mancate - Il naso, grazie al quale
respiriamo e percepiamo gli odori, è un elemento privile-
giato della relazione tra mondo esterno e interno. Vissuti
depressivi come la tristezza e il pianto trovano, se repres-
si, una modalità espressiva attraverso il naso. Spesso,
alla sua radice si manifestano le tensioni responsabili degli
inestetismi dell’occhio in quanto il naso trattiene le lacrime
che l’occhio non lascia sgorgare.
• Con punta in giù può associarsi a un carattere generale creativo, attratto dalle
novità in genere e a un desiderio di indipendenza.
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il volto parla di noi
La bocca
Comunicazione tra alto e basso - Attraverso l’alimentazione,
la comunicazione e la respirazione, la bocca è capace di
veicolare le energie del cibo, del suono, della parola, del re-
spiro, dentro e fuori di noi. La bocca è un organo dal duplice
significato simbolico: da un lato è porta d’ingresso della
materia-cibo e giudice di ciò che ci piace e non ci piace;
dall’altro, grazie alle terminazioni nervose che le arrivano, è
un organo analogicamente vicino alla sfera della sensualità
La bocca è come e del piacere erotico. Rappresenta il punto di convergenza
un libro aperto
che rivela il di direzioni opposte: alto e basso, dentro e fuori. Il tratto
nostro stato digerente inizia dalla bocca e termina nell’intestino, la cui
emozionale. E la funzione è assumere cibo dall’ambiente ed eliminare i rifiuti
sua conformazione
può rivelarci
che tornano all’ambiente da cui provengono. Questo scam-
aspetti della bio è simile al funzionamento del polmone che prende l’os-
nostra personalità sigeno dall’ambiente ed elimina le scorie all’esterno, motivo
per cui la medicina cinese considera intestino e polmoni
due organi affini.
Le labbra - Labbra gonfie sono il sintomo della debolezza
nella peristalsi e nell’assimilazione del cibo; strette parlano
di un intestino ostruito da scorie non eliminate.
Il labbro superiore rivela in particolare lo stato di salute
dello stomaco e dell’intestino tenue, quello inferiore dell’in-
testino crasso e la forza del processo di assimilazione del
cibo. Gli angoli della bocca rivelano le condizioni del duo-
deno. Le ulcere che si formano al lati della bocca sono
causate da un’alimentazione ricca di grassi che si accumu-
lano nel duodeno e che aumentano la secrezione degli acidi
biliari da parte del fegato e della cistifellea.
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Riza
Scienze
LE ORECCHIE
• Come in alto così in basso - Nella medicina orientale le
orecchie sono associate ai reni, perché hanno la stessa
forma e, circa, le stesse dimensioni. L’orecchio ha anche
le stesse fattezze di un feto capovolto e rappresenta la
ricettività nelle sue varie sfumature, proprio come l’ap-
parato urinario e genitale: è un contenitore che accoglie
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il volto parla di noi
Le due emifacce
La parte sinistra del nostro viso rivela l’Io attivo e sociale,
mentre la parte destra l’Io passivo e intimo.
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Riza
Scienze
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Dal viso,parte del corpo ben visibile,
possiamo conoscere molto
dello stato di salute e dei disturbi
della persona, prima ancora
che vengano espressi a parole
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Riza
Scienze
La base
teorica:
le mappe
riflessologiche
Sulle mappe possiamo individuare i punti-riflesso
che rappresentano le proiezioni degli organi a livello del viso.
Identificarli ci aiuta a riconoscere le corrispondenze dei segni
che possono manifestarsi sul viso (rughe, foruncoli e colorito),
indicatori di possibili squilibri e alterazioni
39
la base teorica
Le mappe riflessologiche
La mappa di proiezione
delle parti del corpo
Esaminando le due figure (2 e 3) a pagina 41:
● La testa è rappresentata nella parte centrale della
fronte.
● La radice del naso corrisponde alla cervicale.
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Scienze
figura 2 figura 3
La mappa di proiezione
degli organi interni
Con la mappa pubblicata a pagina 42, possiamo identifi-
care le aree che corrispondono ai singoli organi.
Area 1 - Dalla radice del naso verso la sua base: cuore,
arteria polmonare.
Area 2 - Dalle sopracciglia agli zigomi: polmoni.
Area 3 - Alla base dello zigomo, a destra: fegato.
Area 4 - Inclusa nella stessa zona precedente (3),
verso la base: cistifellea.
Area 5 - Alla base dello zigomo, a sinistra: stomaco.
Area 6 - A sinistra della narice: milza.
Area 7 - Proprio sotto il naso: stomaco, pancreas, in-
testino crasso, ovaie.
41
la base teorica
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la base teorica
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Riza
Scienze
L’organismo è carente
di sali? Scoprilo così
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la base teorica
verde (depurazione)
Un colorito lievemente sfumato verde-giallo è tipico di chi
ha problemi di depurazione a livello del Fegato. È il colore
che contraddistingue il temperamento bilioso. È facile riscon-
trarlo collegato a un viso triangolare e a una struttura fisica
muscolosa. Un viso così colorito, più precisamente a livello
di fronte e tempie e con un rosso acceso prevalentemente
Sale sul naso e sulle guance fino alle orecchie, indica la carenza di
Natrium sulfuricum (Solfato di sodio): il sale disintossicante
per eccellenza. Assumere questo aiuta a espellere le so-
stanze superflue, eliminando tutte le scorie metaboliche del
corpo, e in particolare quelle epatiche.
rosso (emozioni)
È il colore del temperamento sanguigno e allegro e general-
mente collegato a un viso quadrangolare e a una costituzione
fisica in cui è evidente la gabbia toracica. È un colorito at-
tribuito al sangue, al sistema circolatorio, alle infiammazioni
e alle emozioni e ci mette di fronte a una tendenza alla stasi
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Riza
Scienze
Giallo (digestione)
Il colore giallo, e soprattutto il giallo-grigio, indica ge-
neralmente squilibri a livello dell’apparato digerente. Un
simile colorito è spesso collegato a un viso ovale, con
una morfologia imparentata con il tipo “verde”, ma con la
muscolatura più sottile. Abbiamo di fronte una persona
piuttosto nervosa, ansiosa, ma anche riflessiva e medita- Zolfo
tiva. I suoi nervi gli provocano spesso problemi digestivi.
Il colorito giallo-brunastro, simile al color ocra, in partico-
lare intorno agli occhi, sulle guance e sul mento, accom-
pagnato da una pelle grassa, con impurità, e a un volto
spento e avvilito, secondo la teoria dei Sali evidenzia la
carenza di Kalium sulfuricum (solfato di potassio: zolfo +
potassio), sale che va anche abbinato alle secrezioni pu-
rulente e di colore giallastro, a desquamazioni della pel-
le con formazione di croste giallastre. Il potassio, con il
sodio, è il minerale responsabile della trasmissione degli
impulsi nervosi, della carica e del dinamismo psichico, in
grado di depurare l’organismo grazie all’azione dello zolfo,
“l’operatore ecologico” dalla divisa gialla (come lo zolfo)
del nostro corpo. Lo zolfo ha una tendenza centrifuga:
gli enzimi che lo contengono portano fuori le sostanze di
scarto attraverso gli organi emuntori (fegato, reni, epi-
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la base teorica
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Riza
Scienze
Grigio (stress)
Il colorito grigio, sbiadito, spento e opaco indica stress,
affaticamento e un indebolimento energetico profondo
che, per la Medicina Cinese, dipende principalmente
dal Rene.
Questo colore è spesso collegato a una morfologia con-
tratta, poco muscolosa, paurosa, fragile, a un viso mi-
nuto e a occhi spesso cerchiati. È tipico del tempera-
mento melanconico.
Un viso dal colorito grigio cenere con macchie sfumate
dello stesso colore che si notano maggiormente agli an-
goli esterni degli occhi e a livello del mento, stanco, con
tempie infossate e un’espressione apatica indica la ca-
renza di Kalium phosphoricum (fosfato di potassio: po-
tassio e fosforo): il tonico del sistema di Schüssler. Non
a caso è il sale indicato per risolvere gli stati di esauri-
mento, di mancanza di energia e le condizioni di ecces-
sivo lavoro mentale. Questo sale rappresenta la vera e
propria azione del potassio: l’elemento stimolatore per
eccellenza del sistema nervoso (insieme al fosforo). Si
rivela essere il sale specifico del sistema nervoso, utile
per combattere la mancanza di vitalità e la stanchezza
nella sua forma più forte e intensa.
I sintomi legati in caso di carenza sono più psichici che
fisici: se manca Kalium phosphoricum mancano carica
vitale ed energia e si apriranno le porte a stati di esau-
rimento, depressione, abbattimento.
Occhi cerchiati da ombre nero bluastre, occhi infossati,
espressione del volto spenta, rivelano la carenza di Fer-
rum phosphoricum (fosfato di ferro), il sale che stimola
le difese dell’organismo, un vero toccasana per tirarsi
su di tono!
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la base teorica
Visione energetica
Secondo la Medicina Cinese, gli
squilibri energetici dell’organismo
Int. tenue
Ve
a
cic
Ves
Cuore
Fegato
Cuore attraverso punti dolorosi e
alterazioni della pelle in aree
Fegato
Fegato
Pancreas
Reni Reni
Stomaco Stomaco
specifiche del viso.
Questa mappa ci permette di
so
Polmoni
Polmoni
sso
Cuore
entrare più nel dettaglio per poter
cras
cra
Int.
Int.
Zona 1
Area di proiezione di Intestino tenue
L’alterazione energetica dell’Intestino tenue si evidenzia con:
- una colorazione rossastra della zona accompagnata da
temperatura più elevata della pelle, segno di infiammazio-
ne dell’organo. Si verificano anche disturbi di memoria e
concentrazione;
- rughe orizzontali della fronte, numerose e profonde, a
livello psichico evocano la tendenza a rimuginare e al dub-
bio; 3 rughe sottili, con andamento ondulato, sono segno
di saggezza e di un’indole calma e serena; una sola ruga
orizzontale, leggermente inclinata verso il basso indica la
tendenza alla riflessione e alla depressione.
Zona 2
Area di proiezione della Vescica
Anche lo squilibrio energetico della Vescica si manifesta
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Riza
Scienze
Zona 3
Area di proiezione del Cuore
L’area del cuore si colloca sopra le arcate sopraccigliari.
Un’altra zona di proiezione dell’organo è la punta del naso e
l’area al di sopra del labbro superiore. In caso di problema-
tiche cardiocircolatorie queste aree possono arrossarsi o
impallidire soprattutto in seguito a uno sforzo o a un pasto
troppo abbondante. È un segno accompagnato spesso da
un biancore marmoreo intorno agli occhi e dalla sudora-
zione del labbro superiore. Occorre massima prudenza: il
sangue e i vasi sanguigni sono saturi.
51
la base teorica
Zona 4
Area di proiezione del Fegato
Gli squilibri del fegato si manifestano in mezzo alle soprac-
ciglia e a livello delle tempie con:
- secchezza dell’epidermide e irritazione;
- un leggero avvallamento doloroso alla pressione in mezzo
alle sopracciglia;
- mal di testa a livello delle tempie con ripercussioni sulla nuca;
- macchie pigmentate di colorito brunastro.
le rughe svelano
come aFfrontiamo la vita
Zona 5
Area di proiezione dei Reni
L’area dei reni si colloca intorno agli occhi. Gli squilibri de-
dell’rgano si possono manifestare con una dilatazione del
contorno occhi, con gonfiore acqueo (borse) e sudorazione
della zona dopo uno sforzo o con il contorno occhi rientrato,
di colore grigio che indica una tendenza alla cristallizzazio-
ne (calcoli) e stanchezza. L’utilizzo, in eccesso, dell’energia
ereditaria rappresentata dai reni può condurre a disfun-
52
Riza
Scienze
Zona 6
Area di proiezione dello Stomaco
La zona di proiezione dello stomaco, che generalmente si
evidenzia dopo i pasti, si congestiona manifestando ros-
sore agli zigomi se la persona soffre di digestione len-
ta con rischio di crampi, gonfiori intestinali, sonnolenza
postprandiale e se è spesso nervosa perché mangia in
fretta e di conseguenza assimila male il cibo.
In questa zona si trova il punto energetico del Meridiano principale dello stomaco S1
“Vaso delle lacrime”. È indicato stimolare questo punto, collocato sotto la pupilla in
un solco posto sulla verticale che passa per il suo centro, in caso di infiammazione
e atrofia del nervo ottico, disturbi visivi, malattie oculari in genere, palpebre gonfie,
muscoli del viso contratti, rughe sotto gli occhi.
Zona 7
Area dei Polmoni
Lo squilibrio si manifesta con una grossa ruga che parte da-
gli zigomi e corre parallela al naso. In caso di forte squilibrio
intorno a questo segno possono apparire eruzioni cutanee.
53
Riza
Scienze
ra psicosessuale;
- piccole increspature verticali sono collegate all’indeboli-
mento e al decadimento della funzione sessuale.
Organi e meridiani
Il sistema dei meridiani è una rete di comunicazione
energetica che assicura l’unità dell’organismo grazie ai
collegamenti che stabilisce tra organi, visceri, membra,
organi di senso, pelle, muscoli, tendini, ossa. È un si-
stema che provvede al mantenimento dell’attività vitale
delle varie parti del corpo e, insieme ai vasi sanguigni,
alla loro nutrizione.
È formato da canali energetici verticali (meridiani jing
mai), da canali collaterali luo (che percorrono il corpo
orizzontalmente) e da strutture superficiali di connes-
sione costituite dagli strati tendino-muscolari e dalle
zone cutanee.
I meridiani tendino-muscolari si trovano in superficie e
interessano le fasce tendinee, i muscoli e le articolazio-
ni, mentre le zone cutanee sono le proiezioni a livello su-
perficiale dell’attività fisiologica dei meridiani principali.
Sotto la superficie si trovano i meridiani luo, che fungo-
no da assistenti ai meridiani principali nella distribuzione
dell’energia.
In profondità si trovano i meridiani principali (sono 12
e percorrono sia la parte destra del corpo sia quella
sinistra per un totale di 24 percorsi) e gli straordinari.
Ogni meridiano è collegato a un organo e accoppiato a un
viscere: i meridiani collegati agli organi (yin) percorrono
la parte anteriore e interna degli arti e del busto, quelli
collegati ai visceri (yang) percorrono il lato posteriore
ed esterno degli arti e del dorso.
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la base teorica
56
Riza
Scienze
S3 S3
• S3 “Bellezza facciale” - Si VG
S4 S4
trova sotto lo zigomo, diret- VC 24
tamente in linea con le pupil-
le. Rilassa i muscoli del viso,
controlla la circolazione nel volto, allevia la congestione dei
seni nasali e le irritazioni agli occhi.
• VC 24 “Nutrimento di so-
legenda
stegno”- Si trova nella fos-
setta del mento, a metà VU: Vescica
strada tra il centro del S: Stomaco
labbro inferiore e, appunto
il mento. Allevia le tensioni IC: Grosso intestino
facciali e il torpore emotivo. VG: Vaso governatore Du mai
Indicato in caso di dolori
VC: Vaso concezione Ren Mai
alla gola.
57
È fondamentale scegliere modi, tempi
e manualità più adatte alla persona
perché ognuna ha zone di tensione
muscolare caratteristiche
del proprio modo di reagire
alle sollecitazioni interne ed esterne
58
Riza
Scienze
la guida
pratica:
come eseguire
il trattamento
59
la guida pratica
il trattamento
Un metodo dai profondi benefici
Attraverso il trattamento dei punti energetici del volto si
esercita un effetto riflesso benefico sull’equilibrio funzio-
nale degli organi interni.
Questa tecnica agisce a livello del sistema nervoso, ri-
attiva l’energia e la fa circolare (permettendo agli organi
corrispondenti di ritrovare la vitalità e la normale funzio-
nalità in modo naturale), rende più efficienti le funzioni
essenziali del corpo, rinforza le difese immunitarie. Se
praticata regolarmente, distende i tratti del volto e mi-
gliora la circolazione locale producendo un effetto “lifting
I recettori naturale”.
sensoriali della Condividendo gli stessi principi delle riflessoterapie, la ri-
pelle sono
sensibili a stimoli
flessologia del viso lavora per identificare la causa princi-
provenienti pale dei sintomi del malessere e poi li tratta con un piano
dall’esterno d’intervento adeguato. Utilizzando le mani e le dita, i mu-
come il tatto e la
scoli facciali e le terminazioni nervose vengono stimolati e
pressione cutanea
rinvigoriti, aprendo i canali energetici del corpo.
60
Riza
Scienze
• ansia;
E inoltre:
• tensione nervosa;
• allevia la tensione di viso, collo, cuoio
• stress;
capelluto e sistema nervoso;
• allergie e sinusite;
• lavora sulla totalità dell’organismo per
• insonnia;
affrontare problematiche specifiche;
• cefalea muscolo-tensiva;
• rivitalizza i muscoli del viso e riduce e/o
• problemi digestivi;
previene le linee di tensione e le rughe;
• dolori articolari
• stimola la microcircolazione e attiva il
e muscolari;
drenaggio linfatico restituendo luminosità
• squilibri ormonali;
al volto ed eliminando ogni tossina
• problematiche
responsabile dei processi di invecchiamento.
a livello cutaneo.
61
la guida pratica
LE FASI DI PREPARAZIONE
Trasmettere alla persona che si è lì per lei
Una volta che la persona da trattare è entrata nella
stanza sarà l’operatore, con il sorriso e la tonalità di
voce giusta, a darle il benvenuto.
Nel minor tempo possibile, il primo compito fondamen-
tale è trasmetterle fiducia, farle percepire che si è lì, in
quel momento, per dedicarsi completamente a lei e per
ascoltarla in modo da poter creare insieme, tramite il
tocco, quel legame sottile e quasi impercettibile che è
Il nostro corpo
non è un insieme uno degli ingredienti fondamentali per la buona riuscita
di parti separate, della seduta.
ma una totalità Dopo aver fatto sdraiare la persona sul lettino si scel-
indivisibile: agendo
sul particolare si gono insieme, in base allo stato psicofisico attuale, il
hanno effetti sul colore (se si a ha disposizione una lampada cromatica),
generale l’essenza e una musica di sottofondo, che non “copra” gli
altri sensi, ma che li lasci liberi di godere degli effetti e
dei benefici della manualità.
Prima di stabilire il contatto fisico vero e proprio è molto
importante che le mani dell’operatore siano sufficiente-
mente calde.
Il professionista inizia appoggiando le mani per qual-
62
Riza
Scienze
63
la guida pratica
LE INDICAZIONI UTIli
• Un trattamento, generalmente, dura dai 45 ai 50 minuti.
• La tecnica è adatta a tutti, anche in caso di disabilità,
e a tutte le età.
• Risultati tangibili possono essere sperimentati abba-
stanza velocemente e i benefici durano potenzialmente
per alcuni giorni.
• Per consolidare i risultati si raccomanda un ciclo di
trattamenti.
• I principali strumenti della riflessologia del viso sono
le dita. Per potenziare effetti e benefici si possono uti-
lizzare un olio o una crema (per la scelta vedere box
La musica, i
profumi e le luci a pagina 65) che favoriscono la possibilità di entrare
dell’ambiente in contatto con lo strato profondo del derma, e anche
“allargano” le ricorrere alla cromopuntura.
vie d’entrata nel
corpo: questo
rinforza l’efficacia La seduta
della tecnica La prima fase della seduta si svolge attraverso uno scambio
e favorisce
una capacità verbale. È un momento fondamentale perché consente di
trasformativa raccogliere tutte le informazioni necessarie per realizzare
che va ben oltre un trattamento “su misura”. Dopo aver osservato e accol-
il semplice
trattamento to le necessità primarie (attraverso l’ascolto attento delle
corporeo parole, l’osservazione del volto, delle forme del corpo, della
gestualità, della postura) e dopo aver escluso controindica-
zioni è possibile scegliere le essenze, il colore, le mappe e
le tecniche operative con cui realizzare il trattamento. Ogni
sessione comincia con una presa di contatto e la stimolazione
di determinati punti e zone per attivare le terminazioni ner-
vose e la circolazione linfatica e sanguigna del viso e iniziare,
così, il “dialogo” con gli organi interni. Si prosegue con diffe-
renti procedure di trattamento sulle mappe del viso in base
alle specifiche necessità fisiche e psicologiche della persona.
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Riza
Scienze
Gli oli possono essere scelti in base al tipo, alla qualità e alle problematiche della
pelle e dei tessuti.
• Olio di mandorle dolci - Contiene vitamine A, B1, B2, B6 ed E e
un’alta percentuale di grassi polinsaturi e monoinsaturi. È un buon
emolliente e lubrificante adatto a tutti i tipi di pelle, ben tollerato da
quelle sensibili ed efficace per quelle secche e mature.
A questi oli si può aggiungere una minima quantità di un secondo olio più ricco
Olio di jojoba (diluito al 10%) - È una cera che si estrae dai frutti
della Simmondsia chinensis. Utile per gli eczemi secchi e per
l’eczema infantile, la crosta lattea.
65
la guida pratica
Le pratiche operative
tecniche DI STIMOLAZIONE
Gli strumenti
• Polpastrello del dito indice, medio o anulare (o tutti e
tre insieme).
• Nocca del dito pollice.
• Punta arrotondata di un bastoncino.
• Martelletto di caucciù.
• Roulette (strumenti dotati a un’estremità di un rullo
dentellato rotante di varie dimensioni, dall’altra di una
punta di acciaio, anch’essa smussata).
Le dita (indice, • Sottili bastoncini di Moxa senza fumo.
medio e anulare)
e la nocca del
• Penna per cromopuntura.
pollice sono lo Il metodo
strumento principe Le mani devono trovare un punto di appoggio (polso o una
del trattamento
o due dita, mignolo e anulare) per evitare il rischio di “sci-
riflessologico
volamento” in una zona non desiderata (gli occhi).
66
Riza
Scienze
Le manualità
• Pressione con giro - Appoggiare lo strumento scel-
to (punta delle dita, punta arrotondata del bastoncino,
punta d’acciaio) sulla zona da massaggiare, poi premere
e girare sul posto trascinando la pelle nel movimento,
come se si volesse appiattire il punto.
• Spazzolare - Eseguire un movimento simile allo spazzo-
lare, o cancellare, una zona larga attorno a un punto, a
un gruppo di punti o a una zona-riflesso (orizzontalmen-
te, verticalmente o diagonalmente). Questa manovra è
un po’ dolorosa e generalmente la pelle si arrossa, ma
in ogni caso deve rimanere sopportabile. La combustione
dei sigari di Moxa
• Stimolare un punto o una zona con gli strumenti speciali avviene senza
Roulette: passare sulle zone scelte esercitando una leg- fiamma e sviluppa
gera pressione (sono consigliati dai 10 ai 20 passaggi). un intenso calore
Martelletto: permette di stimolare un punto, ma anche
una zona riflesso. Si effettua un picchettamento regola-
re giocando con l’effetto contraccolpo dovuto alla mor-
bidezza della testa (indicato per i bambini e le persone
sensibili).
Permette un’ottima stimolazione delle zone secche,
spente, di colorito grigiastro e opaco, addormentate.
Sigari di Moxa: la moxibustione consiste nell’applica-
zione del calore prodotto dalla combustione dell’erba
Artemisia, contenuta nei sigari, in prossimità dei punti
energetici. La più comune tecnica di applicazione consi-
ste nell’accendere il sigaro a un’estremità e avvicinarlo
al punto da trattare, a una distanza di circa 3 cm. Il
paziente deve avvertire il calore e, quando esso diventa
troppo intenso, avvisare il terapista che provvederà ad
allontanare il sigaro. L’operazione deve essere ripetuta
per 3-5 minuti, su ogni punto.
67
la guida pratica
i colori agiscono
a livello psicofisico
TECNICHE DI massaggio
Le manualità
• Sfioramento - Questo movimento consente di avviare il
trattamento e si articola in un passaggio progressivo che va
dall’immobilità al movimento. Predispone la persona a ricevere
il massaggio e consente all’operatore di percepire la reazione
al contatto, di individuare le tensioni, le zone calde e le zone
fredde e di impostare le tecniche operative successive.
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Scienze
69
Le alterazioni
a carico della pelle
manifestano ciò
che sta accadendo
nel nostro
organismo:
ecco perché agire
sulla cute significa
comunicare
con l’interno,
con il profondo
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Riza
Scienze
tutti i punti
da trattare
per rigenerare
corpo e mente
71
tutti i punti da trattare
TRATTAMENTO RIGENERANTE
COLONNA LOMBARE
PUNTO DI
RILASSAMENTO
SOMMITÀ DELLA TESTA
PUNTO DI
TERZO OCCHIO RILASSAMENTO
SPALLE
PLESSO SOLARE
PLESSO SOLARE
PUNTO REGOLATORE
PUNTO REGOLATORE
VASO DI LACRIME
VASO DI LACRIME
RIGENERAZIONE POLMONI
RIGENERAZIONE POLMONI
POLMONI/ ENDORFINE
POLMONI/ ENDORFINE NATURALI
NATURALI
MILZA
CISTIFELLEA
STOMACO
FEGATO
RENI RENI
REG. PELVICA/ VESCICA PANCREAS/APP. GENITALE
PANCREAS/APP. GENITALE INT. TENUE
APP. UROGENITALE/
SOMMITÀ TESTA COLON/UTERO
URETERI
URETERI
73
tutti i punti da trattare
l’ombelico:
il centro dell’energia
74
Riza
Scienze
75
tutti i punti da trattare
76
Riza
Scienze
77
tutti i punti da trattare
• Spazzolate i punti alla radice delle ali del naso, che corri-
spondono ai polmoni, dall’alto verso il basso.
L’effetto - Sono punti indicati per contrastare tutte le affezioni che riguardano
l’apparato respiratorio. Stimolano anche la produzione di endorfine naturali.
78
Riza
Scienze
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tutti i punti da trattare
L’effetto - Questo punto esercita un’azione efficace per i problemi relativi alla
vescica: infiammazioni, cistite, prolasso.
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Scienze
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tutti i punti da trattare
zona 1
Localizzazione: punto tra le
sopracciglia. Irradiato di 1° zona
turchese è uno dei punti più da stimolare
2
importanti per le 3
malattie della pelle.
4
Colore: turchese
7 1 7
(1minuto).
6
8 8
14 13
10 10
zona 2 9 5 5 9
11
Localizzazione: campo
superiore della fronte.
È la zona della forza fisica ed 12
è in relazione con le energie
bloccate.
Colore: arancione (1 minuto).
zona 3 zona 4
Localizzazione: campo inferiore
Localizzazione: campo
della fronte.
mediano della fronte.
È la zona detta “del riposo”.
È la zona dello spirito che da
Colore: blu (1 minuto).
antica tradizione è associata
alle emozioni.
Da trattare in zona 5
caso di disturbi
Localizzazione: zona naso labiale.
dell’apprendimento.
È definita come zona “sblocco”.
Colore: giallo
Dà origine a uno stato di rilassa-
(1 minuto).
mento e di attenzione particolare.
Colore: turchese (1 minuto)
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Scienze
zona 6 zona 10
zona 7 zona 11
Localizzazione: palpebre superiori. Localizzazione: zona
Hanno una stretta relazione con sopralabiale.
il sistema linfatico. Area di disintossicazione.
Colore: giallo (1 minuto). Colore: verde (1 minuto).
zona 8 zona 12
Localizzazione: palpebre inferiori. Localizzazione: mento.
Come le palpebre superiori hanno Questa zona rappresenta la
una stretta relazione volontà e la fermezza interiore.
con il sistema linfatico. Colore: viola (1 minuto).
Colore: viola (1 minuto).
zona 9 zone 13 e 14
Localizzazione: dall’inserzione Localizzazione: padiglioni
delle orecchie verso le guance. auricolari. Utile per stimolare
Da trattare prima la zona l’emisfero destro e sinistro
sinistra e poi quella destra. del cervello.
È la seconda zona della forza Colore: il padiglione
intesa come forza vitale e sinistro con il viola,
vitalità. Rappresenta la gioia. quello destro con
Colore: rosso (1 minuto). il giallo (1 minuto).
83
tutti i punti da trattare
Autotrattamento
L a riflessologia del viso è una tecnica manuale dai molteplici effetti che ognu-
no può praticare liberamente su di sé: libera e regolarizza le energie, de-
congestiona, stimola e fortifica tutti i sistemi, ghiandole e organi. È in grado
di arrivare al “centro” di molti disturbi emotivi e problemi fisici causati dallo
stress, come ansia, cefalea, insonnia, tensione muscolare, disturbi digestivi ed
è un ottimo strumento di pronto intervento. Per rendere più efficace il tratta-
mento il consiglio è abbinare l’aromaterapia, applicando sui punti energetici e
le zone riflesse oli essenziali specifici, dopo averli diluiti in olio vegetale.
84
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Scienze
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tutti i punti da trattare
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Scienze
Punti da trattare
• An Mian (punto fuori meridiano) “Suono del sonno”: si
trova nell’incavo dietro la punta dell’osso posto dietro l’o-
recchio (apofisi mastoidea). Punto sensibile alla pressione.
• Punti VB 20 “Cancello della consapevolezza”: si trovano
nelle cavità alla base del cranio, a tre dita di distanza dal
centro della colonna vertebrale.
Regolano il rilassamento e la circolazione sanguigna nel
cervello, alleviano il nervosismo.
• Punti VU 10 “Pilastro celeste”: si trovano un pollice al di
sotto della base del cranio, sui muscoli paralleli alla colon-
na, a 1 centimetro di distanza dal centro della colonna.
Rilassano il corpo, calmano i nervi, alleviano la rigidità del collo.
• Punto VG 16 “Dimora del Vento”: si trova al centro della
nuca, nell’ampia cavità presente alla base del cranio. Puri-
fica il cervello, allevia l’insonnia, riduce i dolori al collo.
• Punto VG 24,5 “ Terzo Occhio ”: riequilibra le funzioni della
ghiandola pituitaria, calma lo spirito.
• Punti alla radice delle sopracciglia: calmano il sistema
nervoso, rilassano i muscoli, regolarizzano il ritmo car-
diaco.
• Punti sulla parte bombata del mento in corrispondenza
della verticale che passa a fianco delle ali del naso. Per in-
dividuarli con precisione posiziona tre dita (indice, medio,
anulare) al centro del mento, sulla parte convessa i punti
si trovano sotto l’indice e l’anulare. Favoriscono il rilassa-
mento e disperdono le energie in eccesso.
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tutti i punti da trattare
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Scienze
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tutti i punti da trattare
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Scienze
L’AUTOMASSAGGIO
DEI PUNTI MARMA
Fa bene perché
L’automassaggio dei punti marma sull’area di testa e viso
calma la mente e il sistema nervoso. Aiuta in caso di raf-
freddore, pesantezza, mal di testa, tensione facciale, affa-
ticamento mentale e insonnia. Favorisce lo sviluppo della
memoria, migliora la vista, l’udito, l’olfatto e rilassa il corpo.
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tutti i punti da trattare
4 4
3
5 5 6
7 7
9 9 8
I punti da trattare
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Scienze
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tutti i punti da trattare
L’effetto - Applicare sui punti l’olio di sesamo calma e favorisce il sonno. Per
placare il mal di testa si possono utilizzare oli aromatici di zenzero, angelica
e calamo.
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Riza
Scienze
95
bibliografia
Bibliografia
• AAVV (Istituto Riza di Medicina Psicosomatica), “Dizionario di Psicosomatica”,
Edizioni Riza, 2007
• Blin C., “ABC de la connaissance de soi”, Editions Grancher, 1996
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• Corman L., “Viso e Carattere. Iniziazione alla Morfopsicologia”, Edizioni Mediterranee, 2003
• Frawley D., Ranade S., Lele A., “Guarire con la terapia dei Marma”, Edizioni Il Punto
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• Gazzola F., “Il Iinguaggio del volto”, Riza Scienze n. 275, Edizioni Riza, 2011
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• Geri F., Riva M., “Aromaterapia. Gli oli essenziali che sconfiggono cefalea, stanchezza, ansia
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• Gleditsch J. M., “Riflessoterapie, un’interpretazione unitaria di terapie orientali e
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• Günther H. Heepen, “I sali di Schüssler, 12 sostanze minerali per la salute”, Tecniche Nuove, 2007
• Heidler C., Nodari D., “Il Massaggio del volto. Una nuova tecnica psicosomatica”, Riza
Scienze n. 224, Edizioni Riza, 2007
• Hempen C. H., “Atlante di agopuntura”, Ulrico Hoepli Editore, 1999
• Kellenberger R., Kopsche F., “I Sali minerali del Dott. Schussler”, Nuova Ipsa Editore, 2000
• Kieffer D., “Guide Personnel des Bilans de Santé”, Editions Grancher, 2004
• Kushi M., “Il corpo non mente”, Edizioni Mediterranee, 2007
• Lin H. B., “I segreti del volto”, Gruppo Editoriale Armenia, 2000
• Müller MF., Nhuan le Quang, “Dien’ Cham’. Riflessologia Facciale Vietnamita”, Edizioni
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• Ohashi W., “Diagnosi orientale, come leggere il corpo”, Il Castello, 2002
• Pagnamenta F. N., “Tutto è scritto sulla pelle. Cromoterapia per adulti”, Rezzonico Editore, 2003
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• Primitivo V., “Cromopuntura. Le frequenze dell’anima”, Età dell’Acquario Edizioni, 2015
• Riva M., “Il Massaggio Olistico”, Riza Scienze n. 239, Edizioni Riza, 2008
• Swami Joythimayananda, “Abyangam. Massaggio Ayurvedico”, Fratelli Frilli Editori, 2001
• Teeguarden I. M., “L’agopressione Jin Shin Do”, Edizioni Body Mind Center, 1999
• Thibodeau G. A., Patton K. T., “Anatomia e fisiologia”, Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 2000
• Valussi M., “Il grande manuale dell’aromaterapia. Fondamenti di scienza degli oli essenziali”,
Tecniche Nuove, 2005
96
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Direttore responsabile:
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Direttore generale:
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Redazione:
nel prossimo numero Francesca Testi
Progetto grafico:
GLI OCCHI: UN MONDO DA ESPLORARE Roberta Marcante
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