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DANNI SOMATICI

DA RADIOTERAPIA
 Effetti graduati e stocastici (statistici)
 Reazioni acute.
– In genere reversibili, sono tipiche dei tessuti a rapido
rinnovamento (cute, mucose, midollo emopoietico). Se
la reazione è molto intensa in corso di terapia, questa
va sospesa.
 Danni tardivi.
– Sono tipici dei tessuti a lento rinnovamento, di per sé
poco sensibili, per lesione vascolare e connettivale.
 Reazioni acute e danni tardivi sono in rapporto
con dose e frazionamento (curve di isoeffetto)
DANNI DA RADIOTERAPIA
CUTE E SOTTOCUTE
 Prevedibili con le “curve di Strandqvist”
 Reazioni acute.
– Eritema, epidermolisi secca, caduta temporanea dei
peli, epidermolisi umida, depilazione definitiva,
lesioni degli annessi.
– Sono tipiche dei trattamenti con basse energie
(massimo della dose in superficie). Con alte energie
sono dovute a contaminazione elettronica del fascio.
In genere riparano in 4-6 settimane.
 Danni tardivi.
– Discromia sclerosi, teleangectasie, radionecrosi
acuta e tardiva. Cancerizzazione
DANNI DA RADIOTERAPIA
MUCOSA ORALE E FARINGE
 Reazioni acute.
Disepitelizzazione, essudazione, complicanze
infettive, edema della sottomucosa.
In genere regrediscono. Se la dose è stata eccessiva
possono essere irreversibili.
 Danni tardivi.
Atrofia della mucosa, sclerosi e retrazione della
sottomucosa, atrofia delle ghiandole salivari con
xerostomia.
 La riduzione della saliva ed il suo pH acido favoriscono
una tipica “carie rampante da radiazioni” che
interessa il colletto dei denti.
DANNI DA RADIOTERAPIA
TUBO DIGERENTE
 Reazioni acute.
Iperemia, disepitelizzazione, essudazione, che
interessano la mucosa del segmento irradiato
(esofago per trattamenti del torace; stomaco, tenue
e crasso per terapia sull’addome)
La sintomatologia (disfagia, dispepsia, diarrea,
proctite) dipende dal tratto interessato e può
comparire in corso o alla fine del trattamento.
La terapia è sintomatica.
 Danni tardivi.
Atrofia della mucosa, fibrosi, stenosi, perforazioni,
necrosi.
DANNI DA RADIOTERAPIA
POLMONE E PLEURA
 Reazioni acute.
Il polmone è sensibile.
Congestione, edema bronchiale e settale,
essudazione alveolare causano il quadro tipico di
“polmonite attinica”, che all’esame RX del torace
ripete la forma del campo di RT.
Alte dosi di bleomicina possono essere concausa.
Sintomatologia: Febbre, tosse, dispnea.
La terapia: corticosteroidi, antibiotici.
 Danni tardivi.
Fibrosi polmonare, mediastinica, pleurica.
DANNI DA RADIOTERAPIA
CUORE E PERICARDIO
 Reazioni acute.
Pericardite essudativa e costrittiva, alterazioni
fibro-ialine del miocardio, lesioni endoteliali.
Le lesioni possono essere dovuta in parte all’uso
contemporaneo di farmaci cardiotossici
(adriamicina)
Sintomatologia: Causata dalla pericardite.
La terapia: corticosteroidi e sintomatici.
 Danni tardivi.
Pericardite costrittiva, miocardiosclerosi,
cardiopatia dilatativa.
DANNI DA RADIOTERAPIA
SCHELETRO
 La dose assorbita dallo scheletro dipende dall’energia
del fascio utilizzato (kV)
 Si considerano solo danni tardivi.
 Adulti: Osteoporosi, necrosi ossea, fratture
patologiche, infezioni secondarie. Le lesioni sono
conseguenza del dano vascolare.
 Età pediatrica: Alterato sviluppo di parti scheletriche e
strutture articolari, in rapporto con dose assorbita,
sede trattata, evoluzione scheletrica. In genere si
osserva ipoplasia (cranio, rachide, torace, bacino, arti).
Possibile induzione di tumori (sarcomi).
DANNI DA RADIOTERAPIA
SISTEMA EMO-LINFOPOIETICO
 I tessuti emo-linfopoietici sono tra i più
sensibili alle radiazioni ionizzanti
 Reazioni acute.
Leucopenia, piastrinopenia, anemia, in rapporto
con l’entità del volume irradiato e la sede
anatomica. Possono comparire complicanze settiche
ed emorragie. In genere si ha normalizzazione, ma
campi molto estesi e dosi elevate possono dare
aplasia midollare.
 Danni tardivi.
Può residuare leucopenia e piastrinopenia. Possibile
evoluzione leucemica.
DANNI DA RADIOTERAPIA
RENE E VESCICA
 Reazioni acute.
Il rene presenta elevata sensibilità alla irradiazione.
Si può osservare “nefrite acuta da radiazioni” per
alterazioni flogistiche, degenerative e necrotiche di
glomeruli, tubuli e vasi. La vescica è sede di cistite
acuta per trattamenti ginecologici.
 Danni tardivi.
Nefrite cronica, per sclerosi e fibrosi, in rapporto a
dose e quantità di parenchima irradiato. Può
comparire ipertensione.
Nella vescica si possono osservare cistite cronica,
sclerosi vescicale e fistole.
DANNI DA RADIOTERAPIA
SISTEMA NERVOSO CENTRALE
 Reazioni acute.
L’edema cerebrale è sempre da prevedersnella
irradiazione dell’encefalo. Si previene e si tratta con
alte dosi di corticosteroidi (desametazone).
Reazioni analoghe si osservano per il midollo
spinale, in rapporto con l’estensione e la dose.
 Danni tardivi.
Demielinizzazione, necrosi, mielite trasversa.
I danni tardivi sono in gran parte dovuti alla
alterazione dei vasi

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