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quotidiano

marted 20 marzo 2012 n. 39 www.ilfuturista.it


Siamo molto preoccupati dalla riedizione della logica spartitoria e proprio per affermare la nostra estraneit, noi non siederemo nel Consiglio di amministrazione della Rai (Anna Finocchiaro)

INCIUCIO REAZIONARIO

Ecco perch Fli non ha bisogno di oligarchie


di Mario CIAMPI

o ad un compromesso al ribasso, avverte Emma Marcegaglia. Le proposte del governo sono irricevibili, commenta Susanna Camusso. Quando Confindustria e CGIL sono entrambe contrarie ad una ipotesi di riforma del mercato del

lavoro, presumibile che la riforma allo studio sia quella giusta. A voler pensar male, viene da credere che Confindustria non si straccerebbe le vesti per un mancato accordo su lavoro e welfare. Daltro canto, un sistema di ammortizzatori sociali automatico toglie spazio e importanza

a quei tavoloni di concertazione che sono oggi lunica ragion dessere di unassociazione di rappresentanza unitaria degli imprenditori. Nella bozza della riforma, si sta di fatto chiedendo alle imprese di pagarsi (con laumento della quota contributiva sui contratti atipici)

la maggiore flessibilit dei contratti a tempo indeterminato. Le divergenze parallele tra Camusso e Marcegaglia rischiano di tradursi in un inciucio implicito. Andate avanti, professori Monti e ministro Fornero, andate avanti. (Piercamillo Falasca)

FLAVIA E FABIO, LANTICOMIZIO BELLISSIMO A PAG.2


primo piano

Il partito non si addice ai futuristi. Lidentit? Nella contaminazione


Brusadelli

Monti, presidente Cina, i mandarini ma senza partito: alla resa dei conti: la fiducia schizza in alto largo ai riformisti
Balsamo

La lezione di Moro: al centro della politica luomo, non il calcolo


De Palo

pag. 2

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Giumelli

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pag. 6

ppartengo alla generazione dei trentenni, quella che nel nostro Paese ha conosciuto per prima la precariet, insieme a tante disillusioni. Ci hanno allevati ad una certa autarchia culturale, e abbiamo sperimentato lebbrezza della globalizzazione. Ci hanno formati pi o meno per un posto fisso, e ci siamo ritrovati con un lavoro da inventare e da difendere. una generazione, la nostra, che non sopporta la fiction, la propaganda. la generazione futurista, per scelta o per necessit, la generazione del cambiamento. Non vogliamo diritti, ma opportunit, rischi e doveri, se per questi sacrifici possono trasformare questa Italietta in un grande Paese. Per questo siamo in sintonia con il governo Monti. E da Monti ci aspettiamo una grande operazione politica: che liberi le migliori energie italiane dalle zavorre che le frenano da troppo tempo. Ma forse la mia generazione, dopo Monti, si aspetta pure un altro regalo: che cambi la politica dei partiti. ormai una necessit conclamata. Nessuno pu pensare che cambi tutto nella societ e nelleconomia e che invece la politica sia ferma alle solite formule e ai soliti riti. Ricordo lapprezzamento unanime che ebbero i neo-ministri per le loro competenze, per i loro curricula. In quei giorni per qualcuno si chiesto come mai questi autorevoli intellettuali si tengano generalmente distinti e distanti dai partiti? Come mai la politica li chiami in causa a cicli di venti anni, spesso per prendere decisioni difficili o per mettere una pezza al sistema? Forse non sono fatti per raccogliere il consenso politico? Non mi sembra. Anzi, prima della Seconda Repubblica sono stati fondatori di partiti e statisti. A Pietrasanta Futuro e Libert ha scelto di navigare in mare aperto, di aprire il primo cantiere della Terza Repubblica. Lo pu fare a condizione che vengano frantumate le barriere oligarchiche. In definitiva, se sapr spalancare le porte del movimento a chi vuole portare idee e speranze per lItalia, a cominciare dalla generazione del cambiamento.

il futurista quotidiano n. 39 marted 20 marzo 2012


LAPPELLO DI FINI: SIAMO UN MOVIMENTO, NON CI SERVONO RECINTI
Federico BRUSADELLI

Il partito non si addice ai futuristi: lidentit di Fli si chiama contaminazione


come chiede lui stesso, senza giri di parole) un appello molto futurista e molto poco conservatore. Un appello affinch la fase due di Fli si apra allinsegna del coraggio, dellinnovazione, dellapertura. Respirare. Fli deve respirare a pieni polmoni, e deve far respirare a pieni polmoni il Nuovo polo. Non serve a nulla un partito come gli altri, per far questo. Non tempo di sondaggi al bilancino, di calcoli e di convenienze. Soprattutto, non tempo di nostalgie. Non per Futuro e libert. Qualcuno ha confuso la nascita di Futuro e libert con la rivincita di una storia che si era conclusa con lo scioglimento di An. Qualcuno considera Fli un fortino da difendere, un piccolo mondo da mantenere puro e incontaminato, libero da qualunque tentazione maggioritaria. Gianfranco Fini che non ha mai usato la parola destra, nei suoi discorsi a tutti loro ha ribadito che non cos. E che anzi Futuro e libert, per le stelle sotto cui nato, non pu che essere il motore di quel grande rassemblement nazionale che si candider a guidare il paese capitalizzando lesperienza del governo Monti. Non pu che essere il vero catalizzatore, allinterno del Nuovo polo, di tutte quelle energie ancora apolidi che si muovono nel paese, e che non hanno intenzione di schierarsi in base alle etichette ma ai progetti. Altro che riserva identitaria. Altro che paura di sciogliersi, fondersi o contaminarsi: lunica identit che pu vantare un movimento nato meno di due anni fa proprio la contaminazione,
Foto LaPresse Foto LaPresse

on conta chi avr pi tessere ma chi avr pi filo da tessere: si potrebbe riassumere cos, con questo gioco di parole, il senso profondo dei due interventi di Gianfranco Fini alla convenzione nazionale di Futuro e libert. Quello che Fini rivolge, dal palco di Pietrasanta, al suo movimento (che non e non deve essere un partito,

LA PAGELLA

la voglia di pluralit, di confronto sulle idee e non sulle storie. Costruire una grande forza politica? Magari, ha detto nel suo intervento Benedetto Della Vedova. E non

del FUTURISTA

poteva essere pi chiaro Fini, quando ha parlato di vocazione maggioritaria. Ecco perch il modo migliore per rendere onore al tanto invocato spirito futurista, anzich stringersi a difesa di un apparato appena nato, agitando inesistenti e talvolta ridicole questioni identitarie, servirsi di Fli per quello che : un mezzo e non un fine. Come ha detto Umberto Croppi, nel suo intervento, non importa se fra dieci anni saremo qui a festeggiare ancora Futuro e libert: quel che conta che fra dieci anni potremo voltarci indietro e dire cos abbiamo cambiato lItalia.

Nome: RUGBISTI ITALIANI Voto: 9

porchi di fango, rozzi e poco curati. Gli antagonisti dei calciatori da Billionaire super pagati e dalla rottura facile del menisco sono loro, i ragazzi del rugby. Il loro impegno sulla palla ovale un toccasana per lo sport italiano che ha ritrovato il senso della partecipazione, di una tifoseria allegra e divertita. Bambini allo stadio (pieno) nella massima tranquillit, scene da altri tempi. Mentre il calcio si rotola tra violenza e scandali giudiziari e i calciatori si rotolano tra le veline il rugby a far sorridere gli italiani. Grande coinvolgimento per una disciplina culturalmente lontana e fino a pochi anni fa lasciata allombra del pallone. Ma funziona, tanto. E limpegno paga anche sul campo di gioco. LInternational Rugby Board, equivalente rugbistico della Fifa del calcio, ha pubblicato laggiornamento settimanale del proprio ranking. LItalia finalmentesorride: la nostra nazionale scavalca la Scozia e ora in undicesima posizione a livello mondiale, proprio grazie al 13-6 rifilato agli stessi scozzesi sabato scorso allOlimpico. Gi, perch il Flaminio non pi sufficiente. I tifosi aumentano, insieme alla grande considerazione degli italiani verso quegli armadi umani.

PERINA E GRANATA A PIETRASANTA: FUTURISTI DI NOME E DI FATTO

Flavia e Fabio, lanticomizio bellissimo


Siamo pronti per andare Mariarosa in tourne, CROCIANI scherzano Flavia Perina e Fabio Granata. E intanto, per, il loro intervento alla convenzione di Fli di Pietrasanta sta spopolando sul web, e non solo tra i finiani (anche il sito di Repubblica ha pubblicato il video integrale). Un anti-comizio su base musicale (i Velvet Underground), dal ritmo veloce, scandito da quel Sar bellissima che stato il titolo e il leitmotiv dellappuntamento futurista. Sar bellissima perch Giovanardi non esiste ed eravamo su Scherzi a parte. Sar bellissima perch berlusconismo sar solo una voce su wikipedia. Sar bellissima perch avr capito che il problema di Palermo non il traffico. E sar bellissima perch i giudici antimafia a 70 anni non saranno eroi ma pg di cassazione. Sar bellissima perch lunico Porta a porta sar quello dallIndia e dalla Cina a studiare greco e latino. Ma poi, gi bellissima perch Ignazio La Russa e Maurizio Gasparri stanno in taglio basso a pagina dodici e perch Denis Verdini non ha pi nessuno da comprare. gi bellissima perch nonostante tutto e contro tutti siamo qui. E anche perch nel nostro dizionario prima dellAbc viene la F di Gianfranco Fini.
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dei venditori di aspirapolvere. Sar bellissima perch dir: Eluana riposi in pace. Sar bellissima perch conoscer chi eleggo. Sar bellissima perch chi dir non mi interesso di politica, sar considerato come nellAtene del V sec. o nei nostri anni 70: un idiota. Sar bellissima perch non dir pi: sei troppo giovane per... . Sar bellissima perch verranno ragazzi

Sar bellisima perch dir: Eluana riposi in pace e perch Denis Verdini non avr pi nessuno da comprare
Il quale ha gradito (e non poco) la sorpresa: futuristi, daltronde, o si o non si

il futurista quotidiano n. 39 marted 20 marzo 2012


MEGLIO LE FONDAZIONI? MONTEZEMOLO CI STA PENSANDO
Eugenio BALSAMO

Uomini, idee e non strutture: cos vola Monti Ma un suo movimento vale gi il 24 per cento
S
aranno pure anonimi, freddi e musoni, ma agli italiani sembrano piacere. Uomini austeri con un programma da realizzare non proprio indolore, eppure un certo appeal sembrano averlo. Tra alti e bassi Mario Monti e il suo governo non sono mai scesi al di sotto il 50 per cento di gradimento da novembre a oggi. Un dato sorprendente soprattutto in un momento in cui c una palese disaffezione del popolo verso i palazzi. Ed altrettanto curioso che, mentre una parte della politica e alcune forze sociali, facciano tutto il possibile per descrivere la presenza dellattuale esecutivo come negativa, autoritaria (nel senso di non eletta) e schiava dei poteri forti, gli italiani manifestano un approccio opposto. I dati dellAtlante Politico di Demos

E Fini invita luomo della Ferrari alla costituente del nuovo polo della nazione
diffusi per Repubblica nelle ultime ore dimostrano che cos: il 62 per cento degli intervistati ha fiducia nellesecutivo guidato dal Professore. E non

tutto, perch lo stesso rilevamento spiega che una lista Monti oggi vale il 24 per cento dei consensi elettorali. Un partito senza partito sarebbe il primo partito? Ecco spiegata unaltra novit assoluta. Allarrivo dellex commissario europeo in diversi hanno scommesso che la politica italiana sar rivoluzionata e che nulla sar pi come prima. Qualcosa va in quella direzione. Innanzitutto, si nota, gli elettori riescono a prescindere dallesistenza di unorganizzazione definita e presente sul territorio. Zero strutture e apparati inesistenti consentono alluomo venuto dalla Bocconi di attestarsi al primo posto nelle intenzioni di voto. E, va aggiunto, non un risultato frutto di un approccio propagandistico e po-

pulista. Forse vero il contrario. Nelle apparizioni televisive e sulle colonne dei giornali il presidente del consiglio e i suoi ministri elencano problemi e indicano soluzioni nelle quali il ricorso a sacrifici e rinunce una costante. Il che dovrebbe produrre distacco e disapprovazione. Evidentemente lora della concretezza, anche se inizialmente da subire, mentre archiviata la fase in cui affidarsi a mirabolanti soluzioni. Di qui la caduta del Pdl al 24 per cento e del partito di Vendola al 6 per cento. Identico ragionamento su Roberto Maroni che in credibilit supera Umberto Bossi. Tant che gli stessi dati di Demos illustrano il favore del 27 per cento degli italiani verso unestensione dellesperienza montiana anche dopo la primavera

del 2013. In questo caso, per forze di cose, dando vita a un soggetto politico da proporre agli elettori. E a proposito di futuro unaltra novit sembra conquistare sempre pi spazio. Tra le riserve qualificate e pronte a fare il passo verso la politica c Luca Cordero di Montezemolo. Lui stesso non ne fa mistero e gi diverse settimane fa ha avvertito di aver cominciato a scaldare i motori per unesperienza nuova. Anche Montezemolo nasce senza partito, ma dalla sua fondazione ha lanciato una sfida un patto liberale per le riforme che pu inserirsi perfettamente in quella pi grande affrontata dal governo Monti e che merita di trovare un seguito programmatico nel 2013. Ragione che ha indotto Gianfranco Fini a invitare Montezemolo ai pros-

Foto LaPresse

Si fa sempre pi strada la concretezza, da contrapporre alle soluzioni mirabolanti del passato


simi passi per la nascita di un nuovo polo da costruire come aggregazione di idee. Le strutture, si visto, non pagano pi.

DOPO TOLOSA, RUBEN (FLI) CHIEDE DI VIGILARE ANCHE SUL WEB

u o v a manifeManfredi stazione MOLFETTA di antiebraismo nel cuore dellEuropa. Questa volta la citt francese di Tolosa a registrare unintolleranza sempre viva. La sparatoria presso la scuola ebraica non ha lasciato solo vittime (tra cui tre minori) sul terreno, ma ha riacceso il dibattito su prevenzione e repressione di atti razzisti. A dirsi inorridito non solo il governo israeliano. Lo stesso termine stato usato dalla comunit musulmana di Francia e dalla politica di mezzo continente. Condanna e richiesta di impegno arriva anche dallItalia. In tutta Europa stiamo assistendo a un agghiacciante rigurgito antiebraico che oggi si concretizzato con i drammatici fatti di Tolosa, dove tre bambini e un adulto hanno pagato con le loro vite il prezzo di un odio cieco e insensato. Sono le parole di Alessandro Ruben, deputato di Futuro e libert e presidente per lItalia della Lega

Antisemitismo, uno spettro sullEuropa DADAUMPA N C


di Giovanni MANCA

ebraica antidiffamazione, dopo i fatti di sangue di Tolosa. Un vile gesto, ricorda Ruben che arriva a pochi giorni dal-

finch facciano di tutto per contrastare questa nuova ondata che, come sempre, parte dalla comunit ebraica ma in realt nei confronti di tutto loccidente libero e democratico. Massimo sforzo, aggiunge Ruben, deve essere anche compiuto per mantenere alta lattenzione verso gli obiettivi ebraici presenti nel nostro paese perch lodio, lantisemitismo e il sentimento

la notizia del progetto, sventato dalle forze dellordine italiane, di un attentato alla Sinagoga di Milano a opera di un giovane militante dellestremismo islamico. Il sentimento antisemita sta trovando in Internet un terreno fertile dove crescere e ampliarsi, con il risultato che troppo spesso si sta passando dalle parole ai fatti. necessario come sempre il massimo impegno da parte di forze dellordine, intelligence nazionali e internazionali per mantenere alta la guardia anche sulla Rete. Di qui linvito a governo ministero dellInterno af-

Non solo vittime sul terreno, ma si riapre il dibattito sulla prevenzione degli atti razzisti
antioccidentale devono essere stroncati sul nascere affinch non sfocino in intollerabili episodi di violenza come accaduto oggi in Francia.

ostituzionalisti e politologi si spendono da anni in contorsioni bizantine sul tema della crisi della forma partito. Meno inchiostro stato speso sulla crisi del Sindacato, sempre pi incapace di rispondere in termini di efficienza e di incisivit, in tempi di crisi economica internazionale, sulle scelte dei governi. Talmente casta da uscire indenni al dibattito sulla casta, i rappresentanti della triplice stanno per veder certificato ufficialmente la loro sunset boulevard. Subta lapprovazione della riforma pensionistica, stanno per prendere unaltra batosta con quella del lavoro. Vero che il governo da subito mise in chiaro: Confrontiamoci, ma poi decideremo senza esitazione. Ora, dopo settimane di chiacchiere sul falso problema dellarticolo 18, col governo pronto a licenziare il decreto e con davanti le amministrative che colpiranno il Pd a mezzo Cgil, il tempo dei distinguo pare finito. E con esso il ruolo concertativo del Sindacato.

il futurista quotidiano n. 39 marted 20 marzo 2012

il futurista quotidiano n. 39 marted 20 marzo 2012


Lombardopoli, indagato La Russa 2
VOLANO GLI STRACCI NEL GRANITICO PARTITO COMUNISTA

Non accenna a placarsi la bufera sul Pirellone. Dopo i casi delle ultime settimane che hanno decimato i vertici del Consiglio regionale, alla lista degli indagati si aggiunge anche lassessore alla Sicurezza della giunta Formigoni, Romano La Russa. Il fratello dellex ministro Ignazio indagato per finanziamento illecito ai partiti nellambito dellinchiesta sul caso Aler, lAzienda regionale edilizia residenziale. quanto si evince dallavviso di chiusura delle indagini..

I mandarini rossi alla resa dei conti Ora la Cina ha bisogno dei riformisti
V
olano gli stracci anche nel granitico partito comunista cinese (Pcc) e le tensioni del mondo globalizzato si fanno sentire anche nel Paese che forse meglio di tutti ha approfittato delle opportunit di questo nuovo ordine mondiale. In prima battuta, la notizia della cacciata di Bo Xilai, (in foto) leader del Pcc a Chongquing, stata ricevuta positivamente, ma una riflessione pi attenta ha aggiunto numerosi punti interrogativi alla vicenda. Quello che stato interpretato come un segnale di dibattito interno al Pcc potrebbe nascondere una situazione pi allarmante. Bo Xilai parte dellestablishment cinese da sempre. Suo padre, Bo Yibo, fu uno degli Otto immortali della Rivoluzione. Xilai ha subito, come il padre (finito ai lavori forzati per il suo riformismo), le conseguenze della Rivoluzione Culturale di Mao. Dallapertura della Cina, datata fine anni settanta, Bo Xilai ha iniziato la sua ascesa politica segnata da revanchismo, legalit e populismo. Chongqing diventata una citt conosciuta per le retate anti-prostituzione, contro il gioco dazzardo e corruzione, ma anche quella nella quale alcuni imprenditori hanno lamentato ingerenze dello stato nei loro affari, espropri e racket governativo esercitato da Bo Xilai in persona. Questa particolare pratica nellesercizio del potere potrebbe essere costata il posto a Bo Xilai. I giornali concordano sulla data dellinizio della fine per Xilai, lo scorso febbraio, quando Wang Lijun, capo della polizia di Chongqing e nominato dallo stesso Xilai, si rifugiato allinterno del consolato americano per unintera giornata. Le ragioni della sua visita (o fuga) non sono note, ma si parla di una confessione/denuncia delle azioni di Xilai. Gioved scorso Wang, che era anche vice-sindaco, stato sollevato dal suo incarico e, poco pi tardi, anche Bo Xilai stato sostituito da Zhang Dejiang, classe 1946, membro del Politburo del Pcc dal 2002 e vice-premier dal 2008. Il silenzio sul futuro di Xilai complica ulteriormente linterpretazione di quella che, unulteriore elemento di analisi dicendo che il partito avrebbe dovuto riflettere sul caso Wang Lijun. Lo scorso venerdi, Xi Jinping , il probabile successore di Hu Jintao alla guida del partito, ha auspicato un ritorno al metodo decisionale consensuale applicato dal Pcc sin dalla scomparsa di dellintervento dello stato nelleconomia. La sua rimozione segna un punto a favore dellala riformista del partito, fautrice di un cambiamento graduale con un ruolo crescente della societ civile e dei privati nella vita economica del paese. Unaltra interpretazione che per evitare

Francesco GIUMELLI

Per ricordare il giuslavorista ucciso il 19 marzo del 2002 dalle nuove Br, per la prima volta anche la vedova di Marco Biagi. Una cerimonia blindata, per andare incontro alle esigenze di privacy della famiglia, che in consiglio comunale a Bologna celebrano quel giorno, quando venne assassinato sotto le Torri, mentre rientrava a casa in bicicletta. Nel pomeriggio in piazzetta Marco Biagi, a due passi dallabitazione del professore, e anche Modena con il ministro Cancellieri.

Marco Biagi, il ricordo dieci anni dopo

dunque essere ad un bivio. Da un lato, scelte che porterebbero ad unapertura democratica pi rapida di quella prevista con il rischio che unanima populista e nostalgica possa emergere ambendo a far riconsiderare alla Cina alcune delle decisioni fondanti in materia economica. Dallal-

Claudio Colangelo manda un documento con 13 condizioni per il rilascio dopo lofferta di trattattiva da parte del chief minister Patnaik. Ma lambasciatore italiano si dice certo che linvito al negoziato risponde alle loro richieste. Il governo dello Stato indiano di Orissa ha ricevuto dai ribelli il documento con le condizioni da adempiere per il rilascio dei due italiani. Il documento arrivato molte ore dopo la scadenza dellultimatum posto dopo il sequestro e dopo la mano tesa del ministro.

Italiani rapiti dai maoisti: si tratta

Una rimozione epocale che significa pi modernit e rinnovamento


a prima vista, sembra una vera e propria resa dei conti interna al Pcc. Il giorno prima della destituzione di Xilai, Wen Jiabao ha fornito

Blitz anticamorra, in manette 16 giudici


Sessanta ordinanza di custodia cautelare emesse dal tribunale di Napoli oltre a sequestri per un miliardo di euro. Le accuse: concorso esterno in associazione di stampo mafioso, riciclaggio, corruzione in atti giudiziari, falso in atto pubblico. Ci sono anche sedici giudici. Tra questi otto funzionari impiegati presso le Commissioni Tributarie Provinciale e Regionale di Napoli, un membro del Garante del Contribuente della Campania e un funzionario dellAgenzia delle Entrate di Napoli.

Mao nel 1976 in modo da ridurre le lacerazioni e pericolosi scontri e divisioni nel paese. Questi interventi pesanti sulla vicenda di Bo Xilai aprono a diverse interpretazioni. La prima che il partito, diviso fra neomaoisti e riformisti, abbia scelto la seconda strada. Bo Xilai, con il simbolismo nostalgico del partito comunista e la campagna di sensibilizzazione al senso civico attraverso le vecchie canzoni del regime che venivano fatte cantare ai cittadini di Chongqing, rappresentava lesponente di spicco dei sostenitori

un processo di disintegrazione come quello subito dallUnione Sovietica, il Pcc preferisca gestire dallalto ed in modo centralizzato le linee politiche alternative a quella decisa dal partito. In tale scenario, Bo Xilai sarebbe stato silurato in quanto elemento di disturbo e di novit nel panorama politico cinese, non per una divergenza programmatica, ma in quanto portatore di un elemento democratico che potrebbe fare da detonatore in un paese grandissimo e caratterizzato da profonde divisioni e contrasti.La Cina potrebbe

tro lato, la via sarebbe quella del conservatorismo e del dirigismo di una classe dirigente che preferisce mantenere saldo il timone del Paese con il rischio di finire contro gli scogli di una frammentazione crescente, prodotta anche da unera in cui il controllo delle societ sta diventando sempre pi difficile per via della diffusione delle nuove tecnologie. In entrambi i casi, lOccidente dovrebbe fare uno sforzo per comprendere il Paese che potrebbe, pi di ogni altro, segnare le sorti del ventunesimo secolo. Pubblicato su Libertiamo

UN PICCOLO GESTO PER RICORDARE LE MORTI SUL LAVORO

Intitoliamo la Metro B a Bruno Montaldi

Francesco CORBISIERO

oma, quartiere Africano, zona non ben collegata col resto della citt. Ma i lavori di ampliamento della metro B sono arrivati fin qui. Non senza luci e ombre. Il 21 maggio 2011 Bruno Montaldi, tecnico di 48 anni impiegato nei lavori a piazza Annibaliano, fu trovato morto in una cisterna. Nei rilevamenti vennero trovate gravi violazioni dei codici

di sicurezza: assenza di rilevatori di gas, di autorespiratori per gli addetti e scale non a norma. I lavori sono terminati e anche questa zona avr presto la sua fermata metro. Tutto bene? No. Perch sulle insegne che annunciano la stazione c la dicitura Annibaliano/SantEmerenziana. Corretta, per carit, ma che n stato delle pie intenzioni del sindaco Alemanno che si di-

chiarava favorevole a intitolare a Montaldi la metro, una volta finita? Questa, se permettete, una battaglia di civilt. Intitolare la fermata di piazza Annibaliano a Bruno Montaldi vuol dire rovesciare il paradigma vigente in questo Paese secondo cui le morti sul lavoro sono inevitabili. Caro sindaco Alemanno, mantenga la promessa fatta a suo tempo, gliene saremo grati.

il futurista quotidiano n. 39 marted 20 marzo 2012


A 34 ANNI DAL RAPIMENTO, UNA DELLE INTUIZIONI DEL LEADER UCCISO DALLE BR
Francesco DE PALO

I suoi spunti potrebbero essere una sveglia a menti che rischiano di assopirsi
compromessi, abbia infine a valere e dominare la politica, perch essa non sia ingiusta e neppure tiepida e tardiva, ma intensamente umana. uno stralcio del discorso che

Aldo Moro tenne in occasione del Consiglio nazionale della Democrazia Cristiana, il 21 novembre 1968. Dove il primato della persona emergeva alto e imponente, per via di quel collante chiamato solidariet sociale. Che al suo interno, come uno scrigno tutto da scoprire, custodisce un doppio tesoro. Da un lato lessere umani, con la dignit del singolo essere pensante e che diventa cittadino attivo grazie al suo stato di zoon politikon di aristotelica memoria. Con le conseguenti valige di diritti che in quel frangente appaiono, come dincanto, dinanzi agli occhi del sogget-

Foto LaPresse

La politica a lezione da Aldo Moro: al centro c luomo, non il calcolo


la supponenza materiale che la distanzia sideralmente dalla percezione reale delle cose e della vita quotidiana che investe i cittadini-elettori. Che lascia nel dimenticatoio quel vocabolario ancestrale e polveroso che nessuno, al di fuori degli addetti ai lavori, alla fine riesce a tradurre in frasi di senso compiuto. Cosa resta allora di quel rigurgito di violenza di ieri, con il blitz contro Moro e la sua scorta, e con il tragico epilogo di unepoca? Le lezioni del professore universitario, i suoi scritti proclamati in occasione di riunioni politiche, gli interventi nelle commissioni parlamentari, quel fare mansueto ma non per questo privo di intensit. E in un momento in cui si ragiona, da un lato a colpi di spread e dallaltro di polemiche di bassissima leva,

i contro a sconcertanti e, forse, transitorie esperienze c quello che solo vale ed al quale bisogna inchinarsi, un modo nuovo di essere nella condizione umana. laffermazione di ogni persona, in ogni condizione sociale, dalla scuola al lavoro, in ogni luogo del nostro Paese, in ogni lontana e sconosciuta regione del mondo; lemergere di una legge di solidariet, di eguaglianza, di rispetto di gran lunga pi seria e cogente che non sia mai apparsa nel corso della storia. E, insieme con tutto questo ed anzi proprio per questo, si affaccia sulla scena del mondo lidea che, al di l del cinismo opportunistico, ma, che dico, al di l della stessa prudenza e dello stesso realismo, una legge morale, tutta intera, senza

to. Ma luomo da solo non sufficiente, ne occorrono altri per creare la comunit, quellagor allinterno della quale strutturare un meccanismo virtuoso di anelli che si intrecciano e, di conseguenza, traggono forza da quellunione. A trentaquattro anni dal rapimento e dalla strage di via Fani, utile riflettere su quegli spunti, anche alla luce di due volumi, Aldo Moro nella storia dellItalia repubblicana di Paolo Acanfora e L eredit politica di Aldo Moro di Pietro Panzarino. Per sottolineare la straordinaria attualit delle sue intuizioni, dove luomo vero fulcro della rinascita

morale della politica e del suo paese. Nettare di cui chi si occupa a tempo pieno della cosa pubblica non pu non nutrirsi. Unintelligenza politica raffinata, il cui pregio stato quello di interpretare a fondo gli accadimenti, dandone una lettura lucida e lungimirante, anche troppo, per quei tempi. La legge di solidariet a cui si rif in quel discorso sia il totem a cui la politica deve ispirarsi per rinnovarsi. Nella consapevolezza che quando si usano termini come societ civile o vicinanza alla gente si intende, in soldoni, proprio questo. Ovvero la politica che si fa umana, che si spoglia del-

Cosa resta, oggi, di quella violenza? Le sue lezioni, e lesempio alto di un modo di fare
ricordare qualche spunto di Moro non pu che suonare come una sveglia alle coscienze e alle menti del paese che, a volte, rischiano di assopirsi.

il futurista quotidiano
DIRETTORE RESPONSABILE Filippo Rossi REDAZIONE Federico Brusadelli, Francesco De Palo, Eugenio Balsamo ECONOMIA Piercamillo Falasca EDITORE: IL FUTURISTA SRL Domicilio fiscale: Roma, Via Eleonora Duse, 53 00197 Roma Partita IVA 11405141000 ISCRIZIONE ROC N. 21169/2011 REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI ROMA n. 73/2011 del 16 marzo 2011 ISSN: 22391142 DISTRIBUZIONE: ME.PE. Milano STAMPA: Centro Stampa Quotidiani spa Via dellIndustria n. 52 Erbusco (BS) 25030, Italy

la lettera
filipporossi@ilfuturista.it

Ok al cambiamento, ma ora spazio ai fatti

C
I L

aro direttore, se cambiamento devessere che cambiamento sia. Ma davvero. Burocrazia, tecnocrati e tessere da poggiare

nel dimenticatoio? Magari, ci sto, assieme alla carica emotiva di chi si sempre allontanata dalla politica perch puzzava di vecchio. E allora oggi per rimetterci in gioco credo che la spinta futurista vada nella direzione giusta e vada rafforzata con la pratica. Un paio di esempi credo possano rendere meglio di tanti pensieri scritti col cuore pi che con la mente. Pompei e Paestum crollano: sia allora loccasione per rivoluzionare il sistema archeologico italiano, togliendo labitudine di nomine politiche ma piazzan-

do solo archeologi che prima siano tali e dopo dei manager. Per non trasformare larte e la storia di questo paese in un affare da meri ragionieri. Punto due, la scuola: non possibile che luoghi sacri perch dediti alla formazione debbano avere limmagine di una fabbrica, con uscite, entrate e classifiche del chi pi fa pi incassa. Smorzando in questo modo lapprendimento che viene relegato a scomodo contorno e nullaltro. In quanto si rischia di far impazzire gli studenti con mille attivit extrascolastiche e con il

risultato, sotto gli occhi di tutti, delle classifiche euroee che ci vedono ai margini, con ragazzi che non sanno pi (grazie alla Moratti e alla Gelmini) una sola pagina di storia greca e romana. E con universitari che faticano a comporre un pensiero scritto in forma corretta. Cosa voglio dire? Che i nostri sussulti di cambiamento devono vedere un riscontro immediato. Come il commissariamento della Rai, come la battaglia per la cittadinanza agli stranieri, come una meritocrazia vera e verace. Giuditta Mannarini

C A R B O N A R O
gite, e non tardate, al primo sguardo:chi pensa dogni tempo avere accordo; or sento, e voi vedete, comio ardo. Cos Michelangelo Buonarroti raccontava il suo amore proibito e allertava i giovani dallo sciagurato gioco dellamore. Oggi una ragazza napoletana di 21 anni sostiene sul giornale che il suo sogno

DI ALESSANDRO CARBONE
fare la pornostar per una questione di emancipazione culturale. Questo lo stato delle cose in Italia. Il mercato del corpo della donna e luso ossessivo del sesso come immaginario pubblicitario hanno scavato, nellindole di un popolo di guardone e ignorante come il nostro, un solco profondo tra giovani e futuro.

uggite, amanti, Amor, fuggite l foco;lincendio aspro e la piaga mortale, coltra limpeto primo pi non vale n forza n ragion n mutar loco. Fuggite, or che lesemplo non poco dun fiero braccio e dun acuto strale;leggete in me, qual sar l vostro male, qual sar limpio e dispietato gioco. Fug-

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