Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
http://www.aziendamarinelli.it/saladegust/innesto.htm
SEZIONE VINO
CONOSCERE IL MONTECUCCO IL VINO GIUSTO VINO E BICCHIERE GLOSSARIO DEL VINO
SEZIONE OLIO
SCHEDA OLIVO NORMATIVA SU OLIO IL MERCATO VIRTU' OLIO GLOSSARIO OLIO Tornate home principale
PER UN APPROFONDIMENTO: LA POTATURA DELL' OLIVO L' IMPIANTO DELL' ULIVETO L'INNESTO DELL' OLIVO .
1) Con l'innesto per approssimazione si procura in maniera forzata l'accostamento e infine il contatto nel senso della lunghezza tra due rami o germogli di piante diverse, non separati dalla pianta madre; nel punto di contatto si asporta da entrambi un pezzo di corteccia e di legno mediante un taglio netto, quindi si lega fortemente.
2) L'innesto a marza si esegue asportando un rametto o una parte gemmifera da una pianta e mettendola poi a contatto con la parte interna della corteccia di un'altra pianta che fa da soggetto o portainnesto; questo pu avvenire secondo varie tecniche, che vengono definite "a spacco" (comune o inglese), se viene usata una sola marza, e "a corona", se sul soggetto si inseriscono pi marze.
1 di 2
13/12/11 19:00
http://www.aziendamarinelli.it/saladegust/innesto.htm
Esempio di innesto a spacco Viene effettuato, al rigonfiamento delle gemme, sul ceppo e sulle branche principali di piante adulte. Le marze, lunghe circa 10-15 cm, con 3 gemme, si fanno a cuneo all'estremit inferiore, con superfici oblique lunghe circa 5 cm. Il portainnesti si taglia orizzontalmente e si fende al centro, per una profondit di circa 6 cm. Nella fenditura, mantenuta aperta con un cuneo, si introducono le marze, curando di far coincidere le zone cambiali; occorre, quindi, sistemare i rametti non esattamente alla periferia, tenendo conto del maggior spessore della corteccia del soggetto. Si toglie il cuneo e si fa penetrare nella fenditura il mastice, che deve anche ricoprire tutta la superficie.
Esempio di innesto a corona La marza deve avere un diametro di 5-10 mm e lunga fino a 15 cm, fornita di 3 gemme, si fa con il sistema detto "a becco di luccio" con due superfici convergenti, una pi lunga dell'altra, in modo che risultino diversamente inclinate. Il portainnesto si recide orizzontalmente sulla corteccia si prepara una fenditura verticale in cui si introduce l'estremit della marza, con la superficie pi corta rivolta verso l'esterno, cos da ottenere la giusta inclinazione del rametto. Proteggere con mastice.
. 3) L'innesto a occhio - detto anche a gemma o a scudo - il pi comunemente usato: la marza costituita in questo caso da una porzione di corteccia a forma di scudo che viene inserita sotto la corteccia del soggetto in cui stata praticata un'incisione a T e ne sono stati sollevati i lembi del taglio. Per l'innesto occorre un buon coltello, detto "innestatoio", di ottimo materiale, costantemente ben affilato e pulito, perch i tagli devono essere sempre netti e vivi. . Per favorire l'attecchimento, dopo l'innestatura, si usano legacci di rafia, gomma, lana o rametti di salice, giunchi o vimini; quindi, per evitare la penetrazione di umidit e di eventuali parassiti attraverso le ferite, si copre la zona dell'innesto con appositi mastici, che possono essere a base di sego, cera gialla, pece, trementina o altre sostanze. Dopo 10-15 giorni dall'esecuzione, e in seguito una volta a settimana, l'innesto deve essere controllato, perch c' il rischio che i legacci producano un qualche fastidio al naturale sviluppo della pianta. Infine, dopo che l'attecchimento ben completato, la cima del soggetto deve essere soppressa a pi riprese per favorire il massimo sviluppo della marza domestica; a quest' ultima viene anche legato un tutore che facilita lo sviluppo in altezza del nuovo virgulto.
.
Copyright Azienda Agricola Marinelli 2008 - Tutti i diritti riservati
2 di 2
13/12/11 19:00