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Nel 1994 più di cento paesi hanno firmato i dimostravano nelle strade. Le spiegazioni furono affrettate: i media
nuovi accordi che pongono le basi della presero rapidamente le distanze dall'argomento, tenendosi alla larga
globalizzazione economica, gli accordi anche dalle manifestazioni di Davos e di Washington che seguirono.
G.A.T.T. - General Agreement on Tariffs and Attualmente, le proteste che in Europa si susseguono in occasione de-
Trade - (Accordo Generale sulle Tariffe e sul gli incontri del WTO, o di organismi ad esso collegati, non costitui-
Commercio). scono mai occasione di pubblico dibattito: la cronaca si limita ai disor-
Il silenzio della pubblica informazione sui dini di piazza.
termini e le finalità degli accordi, è totale. È sufficientemente chiaro insomma, come il "nuovo ordine del mon-
Nell'inverno del 1999, il WTO - l'ormai do" nasconda alla pubblica opinione più di quanto mostri. Ma non è
famoso "World Trade Organization", solo l'incontrollabilità degli istituti finanziari internazionali, ad essere
organismo di controllo dell'economia in questione. Questa non è una novità. Vi è dell'altro. Nuove regole
internazionale creato in seno al GATT nel di vita - globalizzate - sono state elaborate nei pensatoi del Sistema,
94 - è fallito al vertice di Seattle per dissidi e in esse tutto rimanda a una transizione, dal vecchio or-
interni, mentre 40.000 americani
1
dine al "nuovo". Siamo tutti invitati a respirare l'aria dei tempi: la Per quale motivo, esattamente, le patrie dei popoli del Sud sono di-
divisa della politica è ora la transnazionalita, ove le armonie finanzia- ventate strette?
rie stabilite a Bruxelles o a Wall Street hanno precedenza assoluta sui Occorrerebbe domandarlo, questo è il punto, alle istituzioni internazio-
bisogni delle comunità nazionali. La divisa della scienza è ora la nali, che mentre paralizzano l'Occidente con la parola magica - razzi-
transgenetica. La divisa dell'uomo "nuovo" è la transessualità. La smo - per sgombrare il campo alle migrazioni in arrivo, sfruttano i
divisa di una società in cambiamento perpetuo è infine l'ateismo, per paesi poveri creando una povertà senza rimedio, sgombrando così il
non dover fare i conti con Dio, che non cambia mai le Sue leggi. Il campo alle migrazioni in partenza.
mondo nuovo eredita con disagio venti secoli di storia cristiana. La Banca Mondiale e il Fondo Monetario hanno devastato le econo-
Vorrebbe liberarsene e ripartire da zero, ma non lo ammette: l'anticri- mie dei paesi in via di sviluppo in modi che non sono intuibili, se
stianesimo è una parola d'ordine soltanto sussurrata, nella società de- non si indaga.
mocratico-progressista. Le multinazionali sfruttano la forza lavoro, nel Sud del mondo, in mo-
Per restare in tema: secondo le stime della Caritas, i musulmani resi- di neppure immaginabili, se non si indaga.
denti in Italia sarebbero oggi 422.000, ma il segretario nazionale delle L'ONU - la stessa che auspica migrazioni di massa - tace sulla sorte
comunità islamiche in Italia - un italiano "convertito" - ci rassicura: del Sud, ed è un silenzio che non copre cosa da poco: milioni di morti
in realtà sono di più di un milione1. per fame, ogni anno, da anni.
Destinati a crescere, questo è evidente, poiché le stesse istituzioni inter- Inevitabile, prevista e ricorrente conseguenza dello sfruttamento di
nazionali - ONU e Banca Mondiale - auspicano le migrazioni di massa economie ridotte a deposito di materie prime e manodopera a basso
- è stato detto in chiare lettere - poiché si suppone che gli immigrati costo. Sfugge, questo, all'ONU, o alla libera stampa occidentale? Le
colmino i vuoti lavorativi e demografici delle società occidentali. Nazioni Unite concorrono alla distruzione economica di interi popoli,
Eppure è ben noto come le le ondate migratorie siano causate soprat- per poi invitare disperati di ogni razza e religione a ricostruirsi una
tutto dalla miseria: non si vede come sia dato auspicarle. Varrebbe vita altrove.
dunque la pena di chiedersi per quali motivi, in un'economia Un'inconfessata complicità con il grande capitale? Peggio: ingegnerie
globalizzata, gli istituti internazionali neppure tentino di porre rimedio sociali, in vista del nuovo ordine del mondo.
ad un simile stato di cose, che investe ampie aree dell'emisfero meri- Sul nuovo ordine in via di formazione quindi, e sui suoi "ingegneri",
dionale del pianeta. E di più: per quali motivi neppure sollevino il occorre indagare.
problema di fronte alla pubblica opinione internazionale. Le
migrazioni di massa non sono più materia sociale od economica, da
qualche anno a questa parte: attengono alla filosofia. Sono eventi "I 52 Paesi più poveri dei mondo hanno un debito di 700mila mi-
ineluttabili, "epocali". liardi di lire verso i governi del G7 e gli organismi intemazionali.
Gli interessi che devono pagare li strozzano. Questa miseria in cre-
1
"II Giornale", 23 gennaio 2000, p. 14. L'intervistato è Hanza Roberto Piccardo, ex estre- scita è anche una delle cause dell'immigrazione verso l'Europa".
mista di sinistra, segretario nazionale della U.C.O.I.I. (Unione delle Comunità e Organizza-
zioni Islamiche in Italia) Antonio Socci, "il Giornale", 24 febbraio 2000
3
IMPOSTAZIONE DEL PROBLEMA
Nord e Sud
5
medici la valutazione dei danni provocati dalla fame tra le popola/ioni Il Sud (questa volta globalmente inteso) presenta consumi così bassi in
della Federazione Russa2. In altre aree dell'ex Patto di Varsavia, come rapporto alla popolazione, in quanto solo una minoranza di abitanti
Romania e Bulgaria, si registrano livelli di vita che ricordano molto da conduce una vita paragonabile alla nostra.
vicino quelli dei paesi in via di sviluppo. È la fascia dei grandi proprietari, funzionari statali, imprenditori, mi-
Se il Nord non è uniforme nella ricchezza, il Sud non lo è nella po- litari, il 15-20% della popolazione complessiva, mentre il 30-40% del-
vertà: si oscilla dalla miseria estrema del reddito annuo prò-capite la popolazione versa in uno stato di "povertà assoluta". La classe
del Mozambico (90 dollari) al reddito medio-alto dell'Arabia media oscilla secondo i tempi tra i due estremi.
Saudita (7.000 dollari). Lo scenario delle aree economiche mondiali
è quindi più articolato:
Le due povertà
a) Paesi industrializzati del Nord, con aree tra loro disomogenee per
qualità di vita. Si definisce "relativa" la povertà presente nel Nord: una mancanza di
b) Paesi produttori di petrolio, (Libia, Medio Oriente)
risorse che interessa, con gradi diversi di impatto, la qualità della vita.
c) Paesi in via di sviluppo, semi-industrializzati (America Latina,
La povertà del Sud è detta invece "assoluta" , ai limiti della soprav-
Asia, Medio Oriente)
vivenza: una condizione segnata dalla mancanza di cibo, da scarsità di
d)Paesi poveri, produttori di materie prime (Africa, America Latina, acqua potabile (1/3 della popolazione del Sud non dispone di acqua
Sud-est asiatico, Oceania) pulita), dalla mancanza di sistemi igienico-sanitari e di abitazioni de-
e)Paesi molto poveri, privi di materie prime (48 Paesi, tra Africa e gne di questo nome.
Asia meridionale)
Le statistiche indicano che il Nord, con il 20% della popolazione La povertà del Nord. Analizzando il fenomeno della povertà in Italia,
mondiale, consuma l'80% delle risorse del pianeta3 l'ISTAT ha scelto come unità di riferimento un nucleo familiare com-
posto da due persone, e ha verificato che una famiglia è povera (si
Il 76% della produzione mondiale di legno intende di povertà relativa), quando la sua spesa media per i consumi
Il 75% di energia è pari o inferiore a quella di un solo individuo. In Italia la spesa
Il 61% di carne media mensile pro- capite è 1.476.000. Nella condizione di
Il 48% di cereali povertà "relativa" si trovano sette milioni e 423.000 famiglie, il
Il 42% di acqua potabile 13% della popolazione italiana. Parte della popolazione vive poi in
una condizione definita di povertà "assoluta" : sono 950.000
2
famiglie che dispongono in media di 994.000 lire mensili. (ISTAT
Cfr. Jean Ziegler, "La fame nel mondo spiegata a mio figlio", Nuova Pratiche Editrice,
Milano 1999, p. 13. Ziegler, deputato socialista al parlamento svizzero, è uno dei più noti 1999).
sociologhi europei. I dati sulla povertà, in Occidente, sono forniti dalla UNDP (Human
3
Cfr. Alan During, "How much is enough? ", Earthscan 1992. Cit. in "Nord e Sud - Pre development report 1997), l'Agenzia delle Nazioni Unite che si occu-
datori, Predati e Opportunisti ", EMI Editrice (Editrice Missionaria Italiana), Bologna 1993,
p. 69. pa di sviluppo, e dalla "Trade Union World", 1997.
7
Nel Nord del mondo vi sono 220 milioni di poveri, 17,9% della po- Se aggiungiamo poi, sulla base dei dati forniti dalla Banca Mondiale
polazione (World Development Indicators, 1997), le popolazioni che vivono po-
co al di sopra di questo livello, il numero dei poveri, nel Sud del mon-
Negli USA 40 milioni 15% della popolazione, (con do, raggiunge i tre miliardi.
ampie sacche di povertà Il 64% dei poveri del Sud vive nelle campagne e il 36% nelle città.
non solo "relativa" ) Quest'ultima aliquota è destinata a salire nei prossimi anni, perché le
Nell'Unione Europea 57 milioni 17,6% della popolazione. metropoli rispetto alle società rurali, "offrono" qualcosa in più: lavori
occasionali, attività illecite, sfruttamento dei figli per l'elemosina e per
Nell'Europa dell'Est 120 milioni 30% della popolazione. la prostituzione.
La povertà del Nord non ha ovviamente alcuna ragion pratica di esi- Per queste popolazioni, beninteso, urbanizzazione non significa "quar-
stere poiché ovunque, in Occidente, incontriamo un'economia florida tieri periferici", ma bidonville alle periferie delle grandi città del Sud.
(con l'eccezione, ovviamente, dell'ex Patto di Varsavia). La povertà
da noi si fonda piuttosto su ragioni "giuridiche" : il predominio dei "Fra 30 anni, cinquecento milioni di africani vivranno in enormi ba-
parametri finanziari (il profitto monetario) sui parametri economici (la raccopoli, sepolti nei 'cimiteri' di II Cairo come nelle Cross Roads di
Città del Capo, nelle 'Amakoko' di Lagos come nelle 'Pekine' di Da-
produzione di beni).
kar. Il mondo dei baraccati d'Africa è in vertiginoso aumento" 4.
Ovunque, nelle nazioni industrializzate, la ricchezza reale - quella dei
beni prodotti - è immensa, tuttavia essa è subordinata alla ricchezza
All'inizio degli anni novanta, la morte per fame mieteva dai 13 ai 18
simbolica, quella del denaro.
milioni di vittime. (IFAD, Providing food security, 1991) In questi
Nelle nostre società da decenni i magazzini non bastano a contenere la
ultimi dieci anni molto è cambiato, in peggio: tutti gli osservatori
mercé prodotta, manca solo il denaro per acquistarla. La Conferenza
sono concordi nell'ammettere che il numero degli affamati stia
Episcopale Italiana nel suo "Notiziario" del febbraio 99: "La povertà
crescendo.
avanza anche là dove si produce ricchezza e si consuma: all'interno
La FAO nel suo rapporto più recente ha stimato che nel 1998 i morti
delle stesse società ricche."
per fame siano stati oltre 30 milioni.5
La povertà del Sud. È la povertà detta "assoluta": un povero del Sud
dispone mediamente di un dollaro il giorno.
Con una formula efficace è stato definito "un uomo che se entra in
un
negozio è solo per chiedere un'elemosina".
Dati della UNDP (1997) e della UNFPA (World Population, 1996):
Poveri assoluti in Asia 950 milioni 27% della popolazione 4
Cfr. John Bennet e Susan George, "La macchina della fame", EMI, Bologna 1990, p. 8.
in Africa 220 milioni 30% della popolazione 5
Cfr. Jean Ziegler, op. cit., p. 11.
in America Latina 110 milioni 22% della popolazione
8
Le cause della povertà strutturali" delle loro economie imposti da Banca Mondiale e Fondo
Monetario.
Secondo un'opinione diffusa nei paesi ricchi, l'indole stessa delle po- "Aggiustamenti" che vincolano gran parte della produzione all'ex-
polazioni del Sud - l'incapacità di progresso e una proverbiale inca- port, nell'ottica di un'economia globalizzata e sotto il rigoroso con-
pacità di organizzazione - sarebbe la causa del loro tracollo. In realtà trollo delle multinazionali.
il panorama del sottosviluppo, nel Sud del mondo, ha meno evidenze di Nel "Primario" quest'obbligo si traduce nell'eliminazione dell'a-
quel che non si creda, sia per quanto attiene alla "incapacità" del Sud, gricoltura di sussistenza, riconvertita alle monocolture richieste dal
sia per quanto riguarda la presunta "innocenza" del Nord. mercato intemazionale: è accaduto che popolazioni del Sud patissero
Il "Nord", non rappresenta però la classe globalmente intesa degli la fame mentre i loro governi esportavano al Nord produzione agricola
imprenditori occidentali, perché gli attori in scena, nell'emisfero meri- di qualità.
dionale del pianeta, sono le imprese multinazionali, il Fondo Moneta- Non manca in questo panorama l'inganno delle apparenze, e cioè gli
rio, la Banca Mondiale. interventi delle imprese occidentali nella costruzione di centrali di tra-
In una parola, i "poteri forti", le cui strategie non prevedono solo il sformazione, dighe, impianti industriali.
profitto, ma il potere, il controllo di aree geo-politiche. L'azione Ma la logica non è quella dello sviluppo: in Nigeria, un progetto di
autonoma di un capitalismo di tipo europeo non avrebbe arrecato ai irrigazione affidato alla Nigeria Ltd, società del gruppo Fiat, ha deter-
paesi poveri la centesima parte del danno loro arrecato dai "vertici" minato l'espulsione di 60.000 contadini dalle loro sedi, senza inden-
finanziari internazionali, che hanno applicato metodi di sfruttamento nizzo: in compenso la polizia ha abbondato in manganellate nel corso
deliberatamente incontrollati, incatenando quelle terre al sottosviluppo delle manifestazioni di protesta. Edward Goldsmith:
per meglio controllarne le risorse. Lo sfruttamento del Sud del mondo
non va quindi addebitato ad un capitalismo d'assalto trascinato dal suo "Mentre cresce la quantità di terra necessaria alla coltivazione di
stesso slancio, ma a pianificazioni freddamente calcolate dai poteri forti prodotti da esportazione, i contadini locali vedono restringersi quella
e operanti da mezzo secolo. Una strategia che del resto lascia tracce necessaria al proprio fabbisogno. Non solo, ma dato che la priorità
vistose: è noto come i debiti contratti dal Terzo Mondo producano da economica dei governi è rappresentata dagli scambi con l'estero, si
decenni enormi interessi passivi, e le cifre ormai sono tali da costituire tratta anche della terra migliore. Di conseguenza la popolazione rura-
un traguardo irraggiungibile. le è costretta a ritirarsi in regioni aride o comunque poco coltivabi-
La sola restituzione degli interessi brucia annualmente le poche riserve li"6.
finanziarie dei paesi in via di sviluppo, impedendo qualunque tentati-
vo di ripresa.
Inoltre i paesi debitori - questo è il punto - a garanzia della restitu-
zione dei capitali sono tenuti ad accettare i cosiddetti "aggiustamenti
6
Cfr. Jerry Mander - Edward Goldsmith, "Glocalismo", Arianna Editrice, Casalecchio
(BO) 1998, p. 67. Titolo originale: A Case thè Global Economy and for a turn toward
the local, San Francisco, 1996.
10
11
Le politiche alimentari dell'Occidente lizzato l'afflusso, in Italia, delle eccedenze produttive di Germania,
Francia e Olanda per coprire il 40% del nostro fabbisogno. Ebbene, se
Anche per la produzione alimentare, nei paesi sviluppati, vale la logi- in Europa il sistema delle quote ha snaturato l'agricoltura per salvare i
ca dell'economia liberista: il prezzo di vendita è tutelato più di quanto parametri della finanza, nei paesi extraeuropei le regole dell'economia
lo sia il consumatore, il profitto è curato più di quanto lo siano i bi globalizzata danno all'esportazione la precedenza sullo stesso
sogni. consumo interno.
La pubblica opinione, ignorando le legislazioni che limitano l'attività Il Brasile è tra i primi produttori di carne e il secondo produttore mon-
produttiva nel Primario, è autorizzata a supporre che la produzione di diale di soia, dopo gli USA, ma le multinazionali dirottano la soia ver-
cibo sia "libera". Che dunque sia destinata in primo luogo al fabbi- so l'export, per il nutrimento dei bovini dei paesi ricchi. Le superfici
sogno nazionale, quindi all'export. di terreno utilizzate per la soia, coltivate a cereali, potrebbero nutrire
Un quadro medioevale: da trent'anni, in tutta Europa vige il sistema decine di milioni di persone. I poveri del Brasile sono più di 30
delle "quote", che prevede il divieto di commercializzare la produzio- milioni.
ne agricola e zootecnica oltre limiti prefissati. La Malaysia, che può contare su un'agricoltura di prim'ordine, nella
Questo non riguarda solo il latte, come la pubblica inlormazione sem- stessa logica ha perso l'autosufficienza alimentare: esporta il 73%
bra sottintendere nelle cronache della protesta dei Cobas: in realtà il dei suoi prodotti e importa cibo di base
sistema delle quote è applicato, ovunque in Europa, all'intera produ- Ma la dittatura del denaro esprime il meglio di sé soprattutto con le
zione alimentare. eccedenze di produzione.Confessava candidamente il commissario
O attraverso l'imposizione di una quota alla Ionie di produzione (car- per l'agricoltura europea Franz Fischler:
ni, latte, cereali, soia, pomodori, tabacco) o indirettamente, attraverso
vincoli quantitativi all'industria di trasforma/ione (per esempio lo zuc- ''Il sostegno dei prezzi ha fatto il suo tempo. Poiché il contribuente e
chero e le conserve di pomodoro). il consumatore europei non sono più disposti a finanziare l'accumulo
La produzione nazionale lattiera negli anni 70, all'alio d'entrata in vi- di nuove montagne di carne bovina e di cereali per poi doverne
gore del regime quote, copriva soltanto il 60% del fabbisogno interno. pagare di tasca propria la successiva distruzione.
Ma, per rispettare le armonie finanziarie cui si accennava nella Pre- Questo perché anche noi dobbiamo smettere di pensare in una pro-
messa, ai produttori italiani furono imposte le quote esaltamente come spettiva europea, quando da tempo altri si sono resi conto delle pos-
ai paesi che avevano eccedenze di produzione. sibilità che offrono i mercati internazionali"8.
Il risultato: dal 1983 al 1997 più di 100.000 aziende zootecniche
na Vi è un'ampia scelta tra le forme di dissipazione: le trasformazioni
zionali (dati forniti dalla Guardia di Finanza nel corso delle indagini biochimiche, in alcool e amido, dei cereali in eccedenza.
svolte sulle quote latte)7 hanno cessato l'attività mentre è stato ufficia- La rinuncia calcolata alle risorse: nel 1992 la "riforma" dell'agri-
7
Dati riportati nelle Relazioni 1 e 2 della Commissione Governativa D'Indagine sulle quote 8
Citato in BANKTNFORMA, periodico della Banca di Credito Cooperativo del Cremonese,
latte. 1998, n. 39, anno X, p. 11.
12 13
coltura della UE ha posto un pesante freno alla produzione agricola: il Il nocciolo della questione
cosiddetto "set aside", la messa a riposo del 15% dei terreni semina-
tivi. Con questi presupposti non sorprenderà che nessuna agenzia interna-
Gli Stati Uniti sono i maestri di tale logica: per evitare esuberi di pro- zionale si faccia carico, efficacemente, dell'insufficienza alimentare
duzione, nel 1982 il governo USA stabilì di mettere "in gelo" 37 dei paesi poveri.
milioni di ettari di terreno. La FAO non è istituto assistenziale ma "tecnico", che impegna i suoi
Così, mentre la FAO, sotto la direzione degli americani, si domandava ricercatori nelle analisi dei terreni di tutto il mondo e nell'indicazione
angosciata come combattere la fame nel mondo, nel 1983, in America, di parametri di crescita economica, ma dopo decenni di indicazioni e
la produzione di mais calò del 51%, quella di soia del 31% e quella di di "campagne contro la fame", i morti per fame si contano a decine
grano del 14%. Solo l'opposizione degli agricoltori pose un freno al di milioni.
provvedimento, e negli anni successivi la produzione riprese9. E Da una parte Part. 3 della Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo rassicura
ancora, la sottrazione di cibo all'alimentazione umana, utilizzato sul diritto alla vita, dall'altra Franz Fischler ci informa della "di-
per i mangimi dell'allevamento animale: in tutta Europa centinaia di struzione di montagne di cereali e carne bovina". Emerge una
migliaia di tonnellate di latte in polvere, ogni anno, sono destinate al- doppia verità nel sistema delle comunicazioni di massa: una verità di
l'alimentazione bovina. facciata e, inespressi, i veri progetti in cantiere. Uno schema
Anche una gran parte dei prodotti imperfetti, nell'industria dolciaria, massonico classico.
prende la via dell'alimentazione animale. E così via. Varrà quindi la pena di rivisitare i tempi e i luoghi nei quali prese for-
ma il Sistema, in questo dopoguerra.
Dopo, il problema della fame nel mondo apparirà più chiaro, insieme
Per quanto riguarda l'Unione Europea, essa impone periodicamente ad altro.
l'incenerimento o la distruzione con mezzi chimici di montagne di
tonnellate di prodotti agricoli di ogni sorta.
9
Cfr. Luca Jahier, "Dagli aiuti alla fame", Edizioni del Gruppo Abele, Torino 1998, p. 62.
10Cfr. Jean Ziegler, op. cit., p. 55.
14 15
IL "SISTEMA"
17
È vero che, a quella data, gli anglo- americani erano già sbarcati in Senza i mercati esteri, gli Stati Uniti non potranno mantenere il mas-
Normandia (nel mese precedente) e non vi erano più dubbi sull'esito simo livello d'occupazione e di benessere"12. Un portavoce del
della guerra. Dipartimento di Stato:
Ma restava la guerra, per arrivare fino a Berlino, e si profilavano, a "I nostri metalli stanno finendo, e anche il nostro petrolio un giorno
pace conclusa, le incognite della politica espansionistica di Stalin. finirà... altre materie prime essenziali devono provenire dall'estero e,
Eppure gli USA, in quella fase del conflitto, vollero conferire ai pro- fra cinquant'anni, come gli inglesi, dovremo esportare per pagare
blemi finanziari una priorità assoluta. ciò che ci occorre per vivere" 13.
Il presidente della Conferenza, il segretario del tesoro USA Henry In quest'ottica si chiarisce meglio l'invito alla Conferenza, da parte degli
Morgenthau, ai delegati: Stati Uniti, di ventisette delegazioni di paesi che ora chiameremmo "in
via di sviluppo", come quelli dell'America Latina al completo14.
"Tutti noi abbiamo assistito alla tragedia economica del nostro tempo.
Paesi che la guerra non aveva neppure sfiorato e che non avevano bi-
Abbiamo conosciuto la depressione mondiale degli anni Trenta. Siamo
sogno di essere "ricostruiti". Erano però formidabili depositi di ma-
stati spettatori dello sviluppo dei disordini delle valute, che si sono
terie prime per la costruzione della prosperità altrui. In realtà gli
diffusi da una nazione all'altra, distruggendo le basi dello scambio e
obiettivi della Conferenza erano già stati stabiliti dal CFR, prima
degli investimenti internazionali e persine della fiducia internazionale.
ancora dell'entrata in guerra degli Stati Uniti. Il CFR (Council on
Abbiamo visto le loro vittime cadere preda, a volte, di demagoghi e
Foreign Relations - Consiglio delle Relazioni Estere) è un
dittatori, e abbiamo visto lo smarrimento e l'amarezza alimentare il fa-
organismo semi-segreto del quale tratteremo nei prossimi paragrafi;
scismo e, alla fine, la guerra"11.
esso presiedeva - e presiede - alla politica estera degli Stati Uniti: un
È questa la prima fra tante affinità che emergeranno, nel corso dell'in- autentico regista, dietro le quinte della storia del secolo XX e, in
dagine, tra finanzieri e marxisti. specie, dietro le quinte di Bretton Woods. Il Segretario di Stato
Il banchiere Henry Morgenthau, evidentemente, divideva con questi Stettinius scriveva nel "Rapporto al Presidente sui risultati della
ultimi l'idea che l'economia fosse l'anima della storia, chiave di lettu- Conferenza di S. Francisco" (Relazione ufficiale, dalla
ra di ogni evento. Pubblicazione 2349 del Dipartimento di Stato americano):
Nello stesso anno della Conferenza, il vicesegretario di Stato, Dean
Acheson, con minori pretese filosofiche, dichiarava: "Chiunque abbia
preso in esame questo problema (...) ritiene che nelle condizioni 12 Ibid., p. 26.
13 Ibid. - Cfr. B. Nissen, "Building the World Bank", Rampart Press, San Francisco 1974,
attuali il nostro mercato interno non sia in grado di assorbire tutta la p. 38.
nostra produzione. (...) Abbiamo quindi bisogno dei mercati esteri per 14 La definizione "paesi in via di sviluppo" fu coniata dal Presidente statunitense
Harry Truman, in un discorso tenuto il 20 gennaio 1949 davanti al Congresso. Truman colse
i prodotti degli Stati Uniti... l'occasione per dichiarare che il modello di sviluppo di riferimento, per queste nazioni,
doveva essere quello industriale e capitalista. Questi i paesi convocati a Bretton Woods, che
sarebbero stati, di lì a poco, inglobati nella categoria: Bolivia, Brasile, Cile, Cina, Colombia,
11 Cfr. Susan George-Fabrizio Sabelli, "Crediti senza frontiere", Edizioni del Gruppo Abe- Costa Rica, Filippine, Ecuador, Egitto, El Salvador, Etiopia, Guatemala, Haiti, Honduras,
le, Torino 1994, p. 30. Titolo originale: Faith and Credit. The World Rank'a Secular Em- India, Liberia, Messico, Nicaragua, Panama, Paraguay, Perù, Repubblica Domenicana,
pire. Uruguay, Venezuela.
18 19
"...prima della fine del 1939, dietro suggerimento del CFR, fu istituita USA, e così si rivolgeva a Roosevelt, già nell'agosto del 1941, duran-
una commissione per i problemi del dopoguerra" l5. te un incontro su una nave al largo di Terranova:
"...esperti di politica estera e industriali nel 1939 cominciarono a riu- "Signor Presidente, credo che lei desideri abolire l'impero britanni-
nirsi periodicamente a Washington, sotto gli auspici del Council on co... Tutto ciò che lei ha detto, lo conferma"18.
Foreign Relations.
L'obiettivo degli incontri era quello di elaborare una strategia econo- Al tempo di quell'incontro, gli Stati Uniti erano appena entrati in
mica post-coloniale capace di conformare il mondo agli interessi ame- guerra (l'attacco di Pearl Harbour è del dicembre 1941). Roosvelt e
ricani" 16. Churchill firmarono in quell'occasione la "Carta Atlantica". Il
(E. Goldsmith) documento, al quarto punto, specificava che, a conflitto terminato,
vincitori e vinti avrebbero dovuto avere accesso alle materie prime ne-
cessarie al loro sistema produttivo19.
"L'organismo (il CFR. n.d.A.) era un punto d'incontro per i principali
In questo scenario la Conferenza aprì i battenti, ed Henry Morgenthau
esponenti dell'industria e della diplomazia, una palestra di leaders e di
affidò la direzione della I Commissione al suo assistente, Dexter White,
idee cementati dalla fede in una economia globale dominata dagli in- che inserì nell'agenda tre obiettivi strategici. Il primo: totale libertà di
teressi delle aziende americane. scambio internazionale, diversamente da quanto era accaduto negli
Imembri di quest'organismo valutarono subito che l'interesse nazio anni 30, quando gli stessi inglesi avevano opposto barriere
nale americano richiedeva il libero accesso ai mercati e alle materie all'espansionismo commerciale americano (blocco Sterling).
prime dell'Occidente, dell'Estremo Oriente e dell'Impero britannico. Il secondo: facilitazioni per gli investimenti privati all'estero. Infine,
II24 luglio 1941 un memorandum del Consiglio delineò il concetto di libero accesso alle materie prime (quelle che abbondano nei paesi
area vitale, vale a dire la parte del mondo che gli Stati Uniti avrebbero poveri).
dovuto dominare economicamente e militarmente per garantire le ma I documenti ufficiali di apertura indicavano come obiettivo prioritario
terie prime al sistema industriale americano. la creazione di un Fondo Monetario Internazionale, che avrebbe dovu-
Il documento chiedeva anche la creazione di istituzioni finanziarie to garantire la parità delle monete negli scambi, mentre la creazione di
mondiali per "stabilizzare le monete e promuovere programmi di in- una "Banca" appariva un obiettivo soltanto collaterale. Ma
vestimento a favore delle imprese in località sottosviluppate". Il Pre- nell'ottica di un nuovo ordine internazionale, si profilavano anche
sidente Roosvelt fu puntualmente informato di tutto questo" 17. problemi di etica comune. Tra i responsabili delle delegazioni non
(David Korten) sembrava esservi uniformità di
15 Cfr. Cleon Skousen, "II Capitalista Nudo", Armando, Roma 1978, p. 74.
18 Cfr. Susan George-Fabrizio Sabelli, op. cit., p. 25.
16 Cfr. Jerry Mander - Edward Goldsmith, op. cit., p. 133. 19 Cfr. Susan George-Fabrizio Sabelli, op. cit., p. 26. In nota è indicata la fonte: O.Valance,
17 Ibid., p. 31. Les maitre du monde, Etas-Unis, Japon.Flammarion, Paris 1922, pp. 24-26.
20 21
vedute, in tal senso. Per Dexter White gli obiettivi erano soltanto "...soltanto a fini adeguati e in modo adeguato, dopo le dovute ricer-
"tecnici". che da parte degli esperti e dei tecnici, in modo tale da fornire una
salvaguardia contro lo sperpero, gli sprechi e la stravaganza".
"...prevenire la disgregazione dei commerci esteri e il collasso dei
sistemi monetario e creditizio, assicurare il ripristino dei commerci
esteri e fornire l'immensa quantità di capitali virtualmente necessari Non erano condizioni accettabili, per il Sistema. Da un punto di vista
formale, Keynes fu oggetto di ininterrotte manifestazioni di stima (e
in ogni parte del mondo per la ricostruzione, il recupero e la ripresa
persino di ovazioni da parte dei convenuti, alla cena di commiato),
economica"20.
ma la sostanza della risposta americana alle sue proposte fu chiarita
dallo stesso Keynes quando, dopo Bretton Woods, scrisse che gli
Per Lord Keynes si profilavano invece problemi anche inorali, per lo
uomini di Roosvelt vollero smantellare il suo piano, pezzo dopo
più legati alla sorte dei paesi poveri, quelli ricchi di materie prime.
pezzo.
"Il campo della ricostruzione dalle conseguenze della guerra sarà Il motivo del contendere era chiaro: le strategie da attuare nei confron-
il compito principale della Banca nei primi tempi. Ma appena possi- ti dei paesi poveri.
bile, e con enfasi crescente con il passare del tempo, vi è un secondo Keynes intuì per tempo ciò che sarebbe accaduto: arrivò a manifestare
dovere da svolgere, altrettanto basilare, vale a dire lo sviluppo delle il timore che, da Bretton Woods in poi, la sovranità delle nazioni sa-
risorse e della capacità produttiva del mondo, con particolare atten- rebbe stata in pericolo23.
zione ai paesi meno sviluppati, il miglioramento del livello di vita e Egli definì infine Bretton Woods, "La casa delle scimmie"24. In
del lavoro ovunque, per far sì che le risorse di tutto il mondo diven- quella sede furono gettate le basi del nostro futuro.
gano sempre più disponibili al genere umano"21.
In vista della creazione di una Banca Mondiale, Keynes aveva propo- Il Council on Foreign Relations
sto che rutti i governi firmatari versassero un contributo in oro o in
valuta convertibile in oro, e che questo valore valesse come garanzia Il CFR, il "motore" di Bretton Woods, è un sodalizio elitario che fu
per l'emissione di buoni su mercati finanziari che, a turno, avrebbero creato all'inizio del secolo, un "gruppo di pressione" alle spalle dei
fornito il capitale necessario. governi USA.
Su questa base gli investitori avrebbero considerato i buoni emessi al- Christian Science Monitor, 1 settembre 1961:
tamente affidabili. "Ad ovest dell'elegante Park Avenue, la 68ema strada divide due edi-
Lord Keynes si era anche preoccupato di precisare (precisazione che fici armoniosi: uno è sede dell'ambasciata sovietica presso le Nazioni
assumeva un valore profetico) che i capitali sarebbero stati impiegati22: Unite. Proprio di fronte, all'angolo sud-ovest, si trova il Council on
22 23
Foreign Relations, probabilmente uno degli organismi semi-pubblici tuzioni - questo è il punto - in modo assai più efficace di quanto po-
più influenti nel campo della politica estera"25. Intorno alla tessero i loro colleghi d'oltreoceano, i banchieri alle prese con Imperi
Costituzione del "Council" ruotano eventi dai quali la storia ufficiale rimasti intatti: gli "Imperi Centrali" (l'Impero germanico del Kaiser e
sta alla larga, come la cronaca sta alla larga dal WTO. La supremazia l'Impero di Austria-Ungheria degli Asburgo) e lo Zar. Alla fine della
economico-politica britannica, fu incontrastata in Europa e nel mondo Grande Guerra, dopo la caduta degli Imperi e parallelamente alla
lungo l'intero corso del secolo XIX, fino al primo conflitto mondiale. Conferenza di pace di Versailles (gennaio 1919), la Round Table
Allo scoppio della Grande Guerra, l'impero britannico comprendeva inglese patrocinò la fondazione di un centro studi dei problemi
55 paesi, per una superficie totale di circa 31 milioni di kmq e una internazionali.
popolazione totale di 400 milioni di uomini. La marina inglese era Un alto dignitario della massoneria inglese, il colonnello Mandel Hou-
la più potente del pianeta, la sterlina era la moneta-base degli scambi. se, riunì nelle sale dell'Hotel Majestic di Parigi i delegati inglesi, che
Londra era così la capitale del mondo, e la capitale mondiale della facevano capo alla Round Table di Lord Milner, e quelli americani,
massoneria. che ruotavano intorno al gruppo finanziario dei Morgan 27. In quella
Ma la potenza degli Stati Uniti, già dalla fine del secolo, si presentava sede furono gettate le basi del centro studi: la sezione britannica del
inarrestabile. centro prese successivamente il nome di RIIA (The Royal Institute of
Ifinanzieri ne presero atto, e così i massoni: l'asse dei poteri forti si International Affairs). Quella americana fu chiamata Council on
spostò da Londra a Wall Street. Foreign relations.
IISistema diede avvio all'operazione dall'Università di Oxford, con la Il ruolo del "Council", da allora, fu cruciale.
creazione, ad opera di Lord Milner, di un sodalizio semi-segreto crea Personalità della politica, della cultura, della diplomazia e del giorna-
to per la bisogna, la cosiddetta "Round Table" (Tavola Rotonda, ahi lismo statunitensi - circa 1400 membri - affiancarono gli attori prin-
mè). cipali del CFR: il gruppo Rockefeller e il gruppo Morgan. Il
Alfred Milner era contemporaneamente alto dignitario della Gran Log- "Council" era già uno "Stato nello Stato" e la presenza di finan-
gia di Londra e banchiere, e riunì intorno a sé uomini dell'alta zieri nel suo nucleo centrale rispondeva ad una logica precisa. Il
finanza e della politica, come Lord Rotschild e Balfour26. Alla CFR non era infatti un'istituzione USA, successivamente utilizzata
creazione della Round Table inglese corrisponde la prima fase di questo dai signori del denaro: il "Council" era stato creato da loro. Non per
passaggio di consegne. moltiplicare la ricchezza - secondo la prassi usuale dello scambio di
La seconda fase ebbe inizio con l'inizio del secolo XX, quando la favori, tra istituzioni politiche e finanzieri - ma per controllare le isti-
Round Table si estese agli Stati Uniti e ai paesi del Commonwealth. tuzioni.
La Round Table americana era costituita da un "cartello" di finanzieri Nessuna nazione al mondo presentava caratteristiche tali da consentire
che letteralmente dominava l'economia USA, e che controllava le isti- una simile operazione: nell'Occidente europeo certo non mancavano
i
25
Cfr. Cleon Skousen, op. cit., p. 73.
26
Ibid., pp. 45-46. 27
Ibid. p. 72
24 25
vuoti di potere, ma venti secoli di storia cristiana non si potevano "L'influenza di questi business leaders era così grande che Morgan e
"comprare" Rockefeller riuniti, od anche Morgan da solo, avrebbero potuto mette-
Il Nuovo Mondo invece, non aveva storia. re a terra il sistema economico nazionale"31
Alexis de Tocqueville scriveva:
"Furono le qualità atte al commercio e all'industria, in forme somma- "La società di comunicazione del Gruppo Morgan (American Tele-
mente predatrici, e non le 'possibilità agricole' a fiorire nella turbolenta phone and Telegraph) aveva un patrimonio superiore alla ricchezza
e sbadata società della democrazia di frontiera"28. di 21 Stati dell'Unione"32
I ritmi di crescita della società americana non furono scanditi dal mo- "Questo gruppo, totalmente dominato negli Stati Uniti da J. P. Mor-
nachesimo, dal Sacro Romano Impero, dalla formazione dei liberi co- gan e CO., nel periodo tra il 1880 e il 1930 aveva caratteristiche ben
muni, ma dalla scoperta dell'oro in California (1849) del petrolio in precise. Dislocato sulla Costa Orientale, era tipicamente cosmopolita,
Pennsylvania (1859) dallo sviluppo della rete ferroviaria e in generale anglofilo, internazionalista33.
dal sorgere di grandi famiglie che non erano nobiliari, ma
finanziarie, e che dettarono subito legge nello Stato americano. Fu il "Su queste basi...si affermò nel ventesimo secolo una struttura di po-
caso, tra i tanti, del finanziere Vanderbilt- uno dei giganti della finanza tere che passando da Londra a New York penetrò profondamente nella
statunitense - che per tutelare la sua rete di trasporti che facevano scalo vita delle università, della stampa e nell'attività della politica estera"34
in Nicaragua, fece pressioni sul governo per inviarvi i marines - già
allora - "per proteggere gli interessi americani minacciati in quella Circa mezzo secolo dopo, l'Ammiraglio Chester Ward, membro del
zona"29. "Council":
A partire dalla creazione del CFR dunque, l'alta finanza abbandona lo
schema delle influenze sui governi per accedere ad una conduzione si- "...rilevante è l'influenza del CFR sui mass-media: esso controlla o
lenziosa ma diretta della cosa pubblica: ciò che noi chiamiamo un po- possiede i maggiori quotidiani, le maggiori riviste, le maggiori reti ra-
tere "forte". dio-televisive"35
Il senatore americano Barry Goldwater:
Cleon Skousen:
"Il Council on Foreign Relations è la branca americana di un istituto
"II Council on Foreign Relations era la copertura per J. P. Morgan e fondato in Inghilterra (...)
per il piccolo gruppo americano della Round Table"30
28Cit. in Vieri Poggiali, "I conquistatori di miliardi", De Vecchi Editore, Bologna 1967, p. 31 Ibid., p. 28
48 de Tocqueville, "La democrazia in America", 1835. 32 Ibid.
29Ibid., p. 96. 33 Ibid., p. 53.
30Cfr. Cleon Skousen, op. cit., p. 72. 34 Ibid., p. 55.
35 Cfr. Sergio Gozzoli, "Sulla pelle dei popoli", p. 71. Rivista trimestrale, anno IX, Edizio-
ni dell'Uomo Libero, Milano 1988.
26 27
Crede che i confini delle nazioni debbano essere cancellati e che Quigleys si presentava al pubblico come uomo straordinariamente
debba essere instaurato un governo unico del mondo"36. in-Ibrmato sull'attività del Sistema per il solo fatto che egli ne aveva
fatto parte: questo egli ammette, senza mezze misure, nel suo libro.
L'autore presentava verità cruciali sul futuro del mondo ma anche, per
I "messaggi" del Sistema al popolo chi i avesse voluto ben leggere, sul suo passato. Dichiarava infatti
che esisteva un'area di potere, il "Sistema", che orientava da tempo
Molte tra le notizie che riguardano il CFR e altri potentati sovranna- la sua azione, in economia e in politica, al governo del mondo. Egli
zionali, sono tratte dal un volume pubblicato dall'editore Armando spiega le radici storiche e ideologiche, il cammino di formazione e
(Roma, 1978) che ha per titolo "II capitalista nudo". Si tratta della gli obiettivi di questo occulto sistema di potere angloamericano.
traduzione di un testo pubblicato negli Stati Uniti agli inizi degli Cosmopolita, per dir meglio.
anni 70: The Naked Capitalist- A review and commentary on Dr. Nelle pagine di Quigleys, il Sistema è quello che abbiamo tratteggiato:
Carrol Quigleys 's book. Tragedy and Hope. L'autore, il professor l'area di potere finanziario dislocata nella Costa Orientale. Quigleys
Cleon Skousen, ex funzionario dell'F.B.I., aveva risposto con questo dichiara di prendersi la responsabilità di parlare proprio a nome del
libro ad un libro di Carrol Quigleys, pubblicato nel 1966 e Sistema, in quanto era tempo che tale area di potere palesasse la sua
distribuito contemporaneamente negli USA e in Gran Bre-tagna. azione.
Carrol Quigleys era un personaggio di rilievo, accreditato presso i Ma questa, per Quigleys, non era una cattiva notizia, per il popolo.
maggiori istituti culturali e scientifici degli Stati Uniti: professore di Egli assicurava che l'umanità non doveva dolersi di tale, superiore
storia alle università di Harvard, Princeton e Georgetown. Membro conduzione, che secondo il suo parere era attuata da uomini di pri-
della American Association for Advancement of Science, della Ameri- m'ordine. Veri "illuminati".
can Antropological Association, dell'American Economie Association. Cleon Skousen rispose denunciando ciò che Quigley esaltava: per l'ex
Insegnante presso l'U. S. Naval Weapons, il Foreign Service Institute funzionario dell'F.B.I. l'esistenza di un tal centro di potere ipotecava
del Dipartimento di Stato. E altro. Insomma un uomo che quando par- la libertà dei popoli del mondo intero.
lava - o scriveva - doveva pesare le parole. Skousen rivisitò le 1300 pagine di "Tragedy and Hope" e accusò il
Ebbene, Carrol Quigley pubblicò un libro sconcertante, Tragedy and "Liberal Eastern Establishment" di ciò che è peraltro noto alla storia
Hope" - A History of the World in Our Time: "Tragedia e Speranza- (non quella insegnata presso la scuola dell'obbligo): di aver
Una storia del mondo nel nostro tempo ' '. sostenuto il bolscevismo in tempi cruciali, tempi nei quali, senza
Il libro, che fece un enorme scalpore, fu pubblicato in USA dall'edi- appoggi esterni, esso sarebbe crollato. Di aver cavalcato le distruzioni
tore Mac Millan Co. e a Londra dalla Collier-Mac Millan Limited. che il comunismo seminava nel "vecchio mondo", quello cristiano, e di
Entrambe le case editrici erano controllate dal CFR. aver cavalcato l'internazionalismo socialista, prima bozza di un
"nuovo ordine del mondo" dove le sovranità nazionali dovranno
scomparire. Dopo la pubblicazione di The Naked Capitalist, la Mac
36 Ibid., p. 55. Cfr. "Chiesa Viva", Gennaio 1993, N° 236, ANNO XXIII, p. 10. Millan ritirò subito dalla circolazione "Tragedy and Hope". Quigley
aveva definito nel suo libro "Tragedy" - Tragedia - l'ottu-
28
29
sità del popolo profano che non accoglieva tale superiore autorità, un I comuni interessi di banchieri e rivoluzionari
governo mondiale di "illuminati", e "Hope" - Speranza, l'auspicio
che tale governo, per il bene del mondo, prendesse forma. Il
Sistema, talora, si concede una poco massonica sincerità attraverso "Più di 50 anni fa la ditta Morgan decise di agevolare la penetra-
pubblicazioni non prive di verità scomode, o addirittura clamorose. zione negli Stati Uniti di movimenti di sinistra.
Simili iniziative editoriali mirano a più scopi. Ciò m relativamente facile in quanto questi gruppi erano affamati
In primo luogo a "scaricare" la tensione degli osservatori: una verità di finanziamenti e bramosi di avere voce in capitolo.
cruciale confessata in anticipo dal soggetto in esame, è meno Wall Street fornì loro entrambe le cose".
cruciale della stessa verità palesata da un investigatore esterno. In
secondo luogo libri del genere saggiano le reazioni della pubblica Carrol Quigleys, Tragedy and Hope, p. 938.
opinione e della stampa.
Infine costituiscono autentici "messaggi", trasversali alle aree dei po-
teri forti. Si vuole che la strategia economico-politica elaborata dal CFR per
Ma, quel che più preme osservare, è che nessuno, mai, né direttamente Bretton Woods, appartenga al grande capitolo storico dell'imperiali-
né indirettamente, ha potuto o voluto contestare la veridicità delle no- smo yankee.
tizie fornite da Carrol Quigleys e confermate, da diverso punto di vi- Ora, che a Bretton Woods siano state operate scelte "imperialiste", da
sta, da Cleon Skousen. parte USA, è fuori di discussione, ma abbiamo visto che gli strateghi
non vanno ricercati nella "classe americana", politica ed economica:
lo yankee in quanto tale, non ha mai mostrato vocazioni imperiali.
Una vocazione connaturata invece al Sistema, alle spalle dei governi
"yankees".
Connaturata a poteri forti che, nella loro idea di patria, non sono ame-
ricani più di quanto siano neo-zelandesi, e che non conoscono quindi
confini nella scelta di questa o quella nazione da usare come testa d'a-
riete per distruggere ordini "vecchi" e costruirne di nuovi.
Straordinariamente versatili, i poteri forti.
Americani per vocazione: all'atto della Dichiarazione di Indipendenza
degli Stati Uniti, lo storico massone Eugene Lennhoff ci informa
che, su 56 firmatari, 50 erano massoni37. E comunisti per calcolo:
all'atto della rivoluzione bolscevica dell'otto-
37 Cfr.
Eugen Lennhoff, "II Libero Muratore", Bastogi, Foggia 1981, p. 167. Titolo origi-
nale Die Freimaurer, Amalthea, Verlag 1929. Zurich-Leipzig-Wien.
30 31
bre 1917, documenti del Dipartimento di Stato americano ci informa- il 19 marzo 1917 da Schiff a Miliukoff, ministro degli esteri del go-
no che finanzieri americani ed europei avevano largamente finanziato i verno provvisorio russo, dopo la caduta degli Zar. Il testo:
rossi.
Gli stessi poteri che presiedevano discretamente Bretton Woods "Permettetemi, in qualità di nemico irriducibile del potere tirannico
-poteri teoricamente yankee - avevano erogato enormi risorse finanzia- che perseguitava senza pietà i miei correligionari, di felicitarmi tramite
rie a beneficio dei rivoluzionari comunisti. Cleon Skousen: vostro con il popolo russo, per l'azione così brillantemente conclusa
e di augurare pieno successo ai compagni del governo e a voi
"È certo che alcuni esponenti delle "banking families" finanziarono medesimo"41.
per molti anni i rivoluzionari. Trotsky nelle sue memorie fa riferimen-
to a prestiti di finanzieri inglesi fin dal 1907"38 Le autorità statunitensi non mancarono di registrare il generale impe-
gno che caratterizzò l'alta finanza "nord-americana" nell'aiutare la ri-
"Dal 1917 i maggiori aiuti finanziari alla rivoluzione furono organiz- voluzione bolscevica.
zati da Sir George Buchanan e da Lord Alfred Milner (dell'alleanza Le certificazioni di questa movimentazione di denaro sono contenute
Morgan-Rotschild-Rhodes)"39. in una raccolta di atti diplomatici pubblicati a cura del Dipartimento
di Stato: "Paper Relations of the United States - 1918 - Russia (in
Sul "New York Journal-American" del 3 febbraio 1949, si legge che three volumes) United States, Government Printing Office, Washing-ton
la banca "Kuhn and Loeb" finanziò i bolscevichi per 20 milioni di 1931.
dollari. I dati furono forniti dal nipote del presidente della Kuhn Da un protocollo (Paper Relations of the United States, documento n.
and Loeb, Jacob Schiff. 9, volume I, pp. 375-76. ):
Schiff era presidente, al tempo della Rivoluzione d'Ottobre, di una "Sig. Raphael Scholnickan - Haparanda
delle più potenti banche d'America. Aveva diretto compagnie d'affari Caro amico,
come la Central Trust, la Western Union Telegraph e la Wells Fargo l'ufficio della banca Warburg ha, in seguito al telegramma del sinda-
Express. Era stato anche, più volte, presidente della Camera di Com- cato Westphalo-Renano, aperto un credito compagno Trotzky.
mercio di New York40. L'incaricato si è procurato delle armi, ha organizzato il loro trasporto
Uno yankee a pieno titolo, dunque, il nostro banchiere citato dal e le ha inviate a Lulea e a Vardo a mezzo agenzia di Essen & Figlio a
"New York Journal", uomo del quale si occupò anche il "New York nome dei destinatari di Lulea.
Times" del 10 aprile 1917, riportando il testo del telegramma inviato Lì c'è una persona autorizzata a riscuotere il denaro destinato al com-
pagno Trotsky"42.
38
Cfr. Cleon Skousen, op. cit., p. 59.
39 Ibid.
40
Cfr. Henry Coston, "L'alta finanza e le rivoluzioni", Edizioni Di Ar, Padova 1971, p. 41
ibid., p. 43.
121. 42
ibid., p. 114.
32 33
lìnanziere americano, presidente della "Occidental Petroleum", nella
Dal documento n. 6: "Al Signor
sua biografia scrive. "Lenin mi disse, in sostanza, che il comunismo
Ruffner - Helsingfors Caro Signore,
non funzionava' '45 e riporta la testuale dichiarazione del capo rivolu-
vi informiamo che per ordine del sindacato 315. 000 marchi sono stati
zionario:
trasferiti dalla Società Diskonto sul conto del Signor Lenin, a Kronst-
dat"43. "Quello che davvero ci occorre sono il capitale e l'aiuto tecnico ame-
Dal documento n. 5 (pag. 374 del Paper Relations..): "Il Presidente ricano per rimettere in sesto le nostre ruote"46.
del Sindacato Industriale Westphalo-Renano all'Ufficio centrale della
Nya Banken di Stoccolma, per Svenson Baltzer, rappresentante a Gli "americani" non fecero mancare né l'uno né l'altro. Lo ricordava
Stoccolma della Diskonto Gesellschaft e per il Sig. Kirch, qualche armo fa Brzezinski, già consigliere di Stato americano e fon-
rappresentante della Deutsche Bank in Svizzera. Il Sindacato datore, su mandato di Rockefeller, della "Trilateral Commission", po-
Industriale Westphalo-Renano del carbone incarica voi e la direzione tentato sovrannazionale del quale ci occuperemo nei prossimi paragrafi:
amministrativa di pagare, come già sapete, il denaro necessario per "Lo sviluppo economico sovietico tra il 1917 e il 1930 si è basato
aiutare gli emigranti russi desiderosi di fare propaganda tra i essenzialmente sull'aiuto tecnologico degli Stati Uniti. Almeno il
connazionali prigionieri di guerra e nell'Armata Russa"44. 95% della struttura industriale dell'URSS ha ricevuto questa assisten-
za"47.
Il "Sindacato Westphalo-Renano" (Rhenische Westphalian Industriai
Syndacate) menzionato nel telegramma era una potente organizzazione "Business", si dirà. Non solo.
imprenditoriale dell'industria tedesca, della quale era presidente un Il Sistema saldò strutturalmente le sorti del bolscevismo con quelle
personaggio all'epoca assai famoso: Kirdoff, il "barone del carbone". della macchina produttiva e finanziaria americana. Saldatura economi-
In quanto ai Warburg, questa dinastia bancaria, al termine del primo ca che, per la ben nota equazione, si tradusse fatalmente in una salda-
conflitto mondiale, aveva spedito i fratelli Paul e Felix alla Conferenza tura politica. Da un rapporto del Dipartimento di Stato americano:
di Pace di Parigi, come esperti per tutelare gli interessi degli Stati Uni-
ti e il terzo fratello Max, che durante il conflitto era stato responsabile "Kuhn and Loeb and Company, il più grande finanziere newyorkese,
del'economia di guerra del Kaiser, come curatore degli interessi della partecipa al finanziamento del primo piano quinquennale, dopo avere
Germania sconfitta. funzionato come banca di deposito per il governo bolscevico, che vi
Tra gli altri finanzieri impegnati a soccorrere il proletariato russo, ac- aveva trasferito tra il 1918 e il 1922 più di 600 milioni di rubli in oro48.
corse anche il banchiere Harmand Hammer (del Liberal Establish-
ment) all'indomani della Rivoluzione. Hammer incontrò a più riprese
Lenin, con il quale strinse amicizia. Il
45Cfr. Harmand Hammer, "Hammer", Armenia Editore, Milano 1988, p. 110.
46Ibid., p. 113.
43 47Cfr. Charles Levinson, "Vodka-Cola", Vallecchi, Firenze 1978, p. 256.
Ibid., p. 112. 44
48Ibid., p. 257.
Ibid., pp. 111-112.
34
35
Lo scrittore canadese Charles Levinson: È particolarmente importante l'adesione alla causa bolscevica del
"L'istituto bancario della famiglia Rockefeller appariva (...) come il più gruppo di banchieri tedesco-anglo-americani che amano farsi chiamare
impegnato nelle operazioni di credito con il nuovo regime rivoluziona- banchieri internazionali per mascherare il loro ruolo effettivo"51.
rio di Mosca. Nel 1925 esso negoziava il finanziamento di esportazioni
Non esisteva - e quindi non esiste - un sistema economico-politico
americane di cotone e di macchine utensili. Tre anni dopo, si incaricava
americano, ma un Sistema finanziario cosmopolita che, attraverso la
della collocazione di prestiti russi in territorio americano, ciò che gli
politica americana, e utilizzando il potenziale distruttivo del comuni-
valse aspre critiche da parte di organizzazioni patriottiche"49.
smo, agiva sulla scena mondiale.
Il 14 giugno 1933 il presidente della "House Banking Committee", Il già citato Professor Skousen fornisce informazione eloquenti, in re-
lazione al cammino del CFR nell'Amministrazione americana: sotto la
Louis McFadden:
presidenza Kennedy, su 82 persone che componevano l'alta dirigenza
"Il governo sovietico ha ricevuto fondi emanati dal Tesoro americano, del Dipartimento di Stato, 64 appartenevano al Council on Foreign
attraverso la mediazione della Federal Reserve Board. Le banche fede- Relations52.
rali hanno cooperato in questa operazione con la Chase Bank, la Gua- Henry Kissinger: "Cinque anni fa il Council on Foreign Relations mi
ranty Trust Company e altre grandi banche newyorkesi. Se aprite i offrì la prima opportunità di operare sistematicamente nel campo degli
libri del Amtorg, l'ufficio generale dell'organizzazione commerciale affari esteri. I miei rapporti con Council sono rimasti stretti, e la mia
comunista, o della banca centrale dell'URSS, vedrete l'importanza delle ammirazione per esso è andata, se possibile, aumentando"53.
somme prelevate dal Tesoro americano a beneficio della Russia.
Queste operazioni sono state effettuate a profitto della Banca di Stato All'inizio degli anni 70, il CFR aveva per presidente David Rockefel-
sovietica attraverso i suoi corrispondenti, la "Chase Bank" di New ler, ed era finanziato dal "Rockefeller Brothers Fund"54.
York e 'Kuhn and Loebe and Company' "50.
36 37
Storia ufficiale e Storia reale Così Solgenicyn fa parlare Parvus, uomo di fiducia dei Warburg, ri-
volto a Lenin57:
Nel corso di un convegno sulla Massoneria svoltosi recentemente a "E senza soldi, anche le vostre parole d'ordine, così nude e crude,
Milano, era presente tra i relatori Igor Safarevic, uno tra i più autore- fanno cilecca, non è vero? I soldi ci vogliono, è con i soldi che con-
voli scienziati dissidenti dell'Unione Sovietica (Safarevic è un mate- quisti il potere! E con che cosa, se no? Questione delicata, vero?"
matico di fama mondiale, ma anche ricercatore storico). Lo scienziato,
nella sua relazione, ha chiarito il ruolo cruciale svolto dalle logge Il CFR, al tempo dei finanziamenti ai rivoluzionali russi, fu all'altezza
massoniche russe nella preparazione della rivoluzione del '1756. del compito. Il "Council" mosse la gigantesca "pedina" America,
Il caposcuola della dissidenza russa, Aleksandr Solgenicyn, tratta l'ar- nello scacchiere del primo conflitto mondiale, a tempo opportuno.
gomento nel suo "Lenin a Zurigo", romanzo storico del 1975, sulla Né prima né dopo certe date.
base di ricerche storielle che l'editore Mondandori definì "puntigliose La data che, alla prova dei fatti, stava a cuore del molto massonico
e talora illuminanti". presidente americano Wilson, era quella della Rivoluzione russa (marzo
Il protagonista principale del romanzo è Parvus, nome di battaglia di 1917). Scrive uno storico polacco (i corsivi sono dello storico):
un personaggio chiave dell'operazione finanziaria che rifornì Lenin di
"Nessuno ha mai compreso perché gli Stati Uniti abbiano dichiarato
trenta milioni di marchi in oro.
guerra alla Germania. L'Impero tedesco non costituiva per essi alcun
Ma il personaggio non è inventato. Parvus fu personaggio storico di pericolo, né presente né futuro. Per provocarne la disfatta, l'America
rilievo, le cui vere generalità chiarisce lo stesso Solzenicyn in appen- tuttavia investì miliardi e inviò quasi due milioni di combattenti, im-
dice al suo libro. provvisati frettolosamente, al di là dell'Atlantico. Negli annali di quel-
"Parvus (Helphand) Aleksandr Israel Lazarevic 1869-1924. Nato a la repubblica pacifica mai si era visto alcunché di simile (...) Ancor
Berezino in provincia di Minsk, trascorre l'infanzia ad Odessa, nel meno si spiega perché il presidente Wilson (...) abbia esitato fino a
1891 termina gli studi nell'università di Basilea. Comincia a pubblica- metà del marzo 17, tollerando 1'approvvigionamento di entrambe le
re con successo sulla stampa tedesca di sinistra (...)" parti belligeranti da parte dell'industria americana, né perché proprio
e solo a partir da quella data tutto l'apparato della stampa transatlantica
56
si scagliò con estrema violenza contro la Germania. Noi vediamo, ora,
Igor Safarevic è nato nel 1923 in Ucraina. Matematico di fama mondiale, è stato radiato
nel 1975 dall'Accademia delle Scienze di Russia per la sua attività di dissidente; è membro
che tutto è molto semplice: fino a metà aprile del 1917, occorreva
dell'Accademia delle Arti e delle Scienze e dell'Accademia delle Scienze negli Stati Uniti, che la monarchia di diritto divino tedesca fosse aiutata a schiacciare
dell'Accademia Leopoldina in Germania, dell'Accademia dei Lincei in Italia, della British la monarchia di diritto divino russa. In quella data, un tale scopo era
Royal Society di Londra e di numerose altre istituzioni" (Dalla quarta di copertina del
suo "II Socialismo come fenomeno storico mondiale" - Effedieffe Edizioni, Milano ormai raggiunto, la cosa era fatta e occorreva, ora,
1999). Sefarevic è uomo di straordinario statura morale, oltre che scientifica. Per il coraggio
dimostrato durante gli anni della dissidenza, Aleksandr Solzenicyn lo ha pubblicamente elo-
giato. 57
Cfr. Aleksandr Solzenicyn, "Lenin a Zurigo", Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1976,
Il convegno sulla massoneria ha avuto luogo a Milano, presso il Centro Congressi Palazzo p. 143.
delle Stelline, il 15 maggio 1999.
39
38
aiutare esclusivamente le grandi democrazie occidentali affinchè esse, Non si può neppure dire che la storia ufficiale sia "avara" di notizie:
a loro volta, schiacciassero la monarchia di diritto divino tedesca"58 a riguardo, tace del tutto. In quanto all'attore principale, il colonnello
Dimitrevic, il suo silenzio fu sigillato da un'opportuna fucilazione, a
Perché?
Salonicco, nel corso del conflitto, "in circostanze non chiarite". Papa
Domanda inutile, per le logge, per l'alta finanza e per il CFR che rap-
Benedetto XV, definì la guerra allora in corso: "L'inutile strage".
presentava entrambi: gli "Imperi Centrali" e lo Zar erano ostacoli ri-
Tutt'altro che inutile, nell'ottica dei "liberi muratori"60. Il
masti intatti.
Gran Maestro Nathan:
Il "mondo nuovo" non avrebbe mai potuto sorgere, con gli Imperi
cristiani sulla scena politica europea. "È certo, ed è noto, che la Massoneria influì sulle folle per una sol-
È in questa logica che, in un convegno degli alti gradi del Rito Scoz- levazione contro gli antichi alleati" "La Massoneria volle la guerra, e
zese, il 5 maggio 1917, il Gran Maestro Nathan definiva inaspettata- ha dato alla guerra tutta sé stessa" Da una circolare del Rito
mente "democratica" la guerra allora in corso, guerra che doveva Scozzese, 18 novembre 1918:
condurre a "riforme democratiche".
Ma non era per Trento e Trieste che l'Italia si batteva? E cioè per "È ben chiaro a tutti, ma giova ripeterlo altamente, che questa guerra
un'annessione territoriale che l'Austria-Ungheria avrebbe concesso al- noi auspicammo e volemmo, non solo in nome delle rivendicazioni
l'Italia - questo è noto anche alla storia ufficiale - in cambio della nazionali, ma ancora per i fini democratici che essa si proponeva,
neutralità? per gli effetti rinnovatori che ne sarebbero scaturiti"
Allora la- storia "reale" torna sugli eventi, sull'attentato di Serayevo
del 28 giugno 1914 all'Arciduca Ferdinando, ad opera dello studente Quando, nell'autunno del 1918, l'Austria-Ungheria pubblicò una Nota
liceale serbo Gavrilo Princip. La "scintilla" che fece divampare l'in- che invitava le potenze belligeranti a discutere i preliminari di una pa-
cendio. ce, il Gran Maestro Nathan inviava a tutte le logge una circolare nella
La Storia reale si chiede infatti come potesse un diciottenne muovere quale si raccomandava:
una guerra privata all'Impero Austro-Ungarico, senza una guida all'al- "A voi, fratelli massoni, l'illuminare le masse sugli scopi della
tezza dell'impresa. guerra; a voi aprire gli occhi sulle tragiche conseguenze di ogni
Ma allo studente, e agli altri congiurati, non mancava una guida: era il proposta di pace prematura, sulla falsità di coloro che si adoperano
colonnello Dimitrevic, capo del Servizio Informazioni di Belgrado e per seminare la discordia (!) e cercare - vincitori di ieri, vinti d'oggi -
capo di un'organizzazione massonica (neanche a dirlo, "patriottica") di assicurarsi la perpetuità di un loro imperio sul mondo e sulla
alla quale apparteneva lo stesso Gavrilo Princip59. libertà delle genti".
58
Cfr. Emmanuel Malynski. "La guerra occulta", Edizioni di Ar, Padova 1978, pp 157-
158.
59
Cfr. Franco Bandìni, "La Grande Guerra", 1965. Inserto in fascicoli della "Domenica 60
Cfr. "Il libro del Massone italiano", Ed. "Vita Nova", II ed. Torino 1922, edizione fuori
del Corriere" pubblicato in occasione del cinquantenario dell'entrata in guerra dell'Italia commercio riservata ai massoni. Le citazioni, nell'ordine, a partire dalla "guerra democra-
nel primo conflitto mondiale
tica": pp. 868, 907, 909, 929, 918.
40 41
Non si creda che tutto questo sia "preistoria". Gli "scopi della guer- "La diffusione così rapida delle idee comuniste (...) si spiega con una
ra" sottintesi dal Gran Maestro Nathan stanno alla base del nostro propaganda veramente diabolica quale forse il mondo non ha mai ve-
presente. duto. Propaganda diretta da "Un solo centro" e che abilissimamente
Nel cinquantenario dell'intervento italiano, il periodico mensile della si adatta alle condizioni dei diversi popoli; propaganda che dispone di
Massoneria "La Rivista Massonica", nel n. 4-6 dell'aprile-giugno grandi mezzi finanziari, di gigantesche organizzazioni, di congressi in-
1966, riportava il discorso tenuto dal Gran Maestro Roberto Ascarelli ternazionali..."
nella loggia di Trieste (corsivo mio):
"Un terzo potente aiuto al diffondersi del comunismo è una vera con-
"E possiamo anche, fieri, ricordare che fu la voce del non dimentica- giura del silenzio in una grande parte della stampa non cattolica (...)
bile Gran Maestro Italiano che pur volle la guerra, Ernesto Nathan Questo silenzio (...) è favorito da varie forze occulte le quali da tempo
(banchiere. N.d.A. ), che nella assise delle massonerie dell'Intesa, du- cercano di distruggere l'ordine cristiano".
rante la prima guerra mondiale, si levò per proporre, - prima di ogni
altra - la unione dei popoli del Mondo in una Società delle Nazioni ' '. "Esiste anche un'altra alleanza - a prima vista, una strana e sor-
prendente alleanza - ma, se ci pensate, un'alleanza che è, in effetti,
Così, le stesse logge che avevano scatenato la Grande Guerra, saluta-
ben fondata e facile da capire. È l'alleanza fra i nostri leader
rono con entusiasmo la rivoluzione russa che esse avevano
comunisti e i vostri capitalisti"62
scatenato. Il telegramma inviato dal Grande Oriente, nel marzo 17, è
assai chiaro, a riguardo, come l'affiliazione massonica - conclamata -
dei capi rivoluzionali che ressero il governo provvisorio: il Principe Alexandr Solzenicyn
Lvov prima e Kerenski poi61.
In questo scenario, tra i centri di potere occulto - "borghesi" - e il
comunismo internazionale - "proletario" - l'intesa fu sempre perfet- Morire per niente
ta. Uno scenario nel quale risplende l'anima popolare della Rivoluzio-
ne d'Ottobre: organizzata dalle logge e finanziata dalle banche inter- Dai tempi della guerra del Vietnam si ricorderà- forse- il presidente
nazionali. Pio XI nell'Enciclica "Divini Redemptoris" del 19 marzo sud-vietnamita Van Thieu, che "guidò" il suo popolo contro i comu-
1936: nisti del nord. Uomo che l'opinione pubblica mondiale impietosamen-
te definiva "fantoccio" degli americani.
61
Di certo non vi è memoria del suo predecessore, che aveva caratteri-
Ibid., p. 864. Il testo del telegramma: "II Grande Oriente d'Italia esprime a Vostra Ec-
cellenza il vivo compiacimento della Massoneria italiana pel grandioso rinascimento politico stiche completamente diverse: Ngo Dinh Diem, eletto presidente del
e sociale del popolo russo, augurando che l'esaltazione dello spirito nazionale nella luce Sudvietnam nel 1957.
delle libertà conquistate, raggiunga più rapidamente le alte finalità della vittoria contro le
autocrazie imperialiste, assicurando il progresso libero, civile e pacifico dell'umanità". Cattolico, di famiglia cattolica, nazionalista. Un uomo che con
Sull'appartenenza alla Massoneria del principe Lvov e di Kerenski, è esplicito Serge Hutin, grande chiarezza aveva scelto l'alleanza con gli
storico della massoneria e massone egli stesso, nel suo "La Massoneria" (Arnoldo Monda-
dori Editore, 1961, p. 27.)
62 Dello stesso autore: "Agricoltura e Mondialismo", Effedieffe, Milano 1998, p. 121.
42 43
La funzionalità del comunismo internazionale Si trattava, allora, del potere di John Davidson Rockefeller I, il "re
del petrolio".
Nell'ottica di un governo unico del mondo, il Vietnam non doveva re- Era chiamato "Sistema", dagli americani, l'insieme delle attività eco-
stare padrone di sé stesso, arbitro di una posizione chiave nello scac- nomiche che ruotavano intorno alla "Standard Oil", la compagnia di
chiere del Sud-est asiatico, e dunque delle formidabili fonti di materie proprietà Rockefeller che deteneva il monopolio della raffinazione pe-
prime di quella zona del mondo: riso, caucciù, stagno, minerali ferrosi. trolifera.
Se il Sud avesse vinto, gli occidentali sarebbero stati tutt'al più "con- Era un impero finanziario già allora incontrollabile per il Governo Fe-
trollori" di un Vietnam rimasto nella loro orbita, ma i comunisti pro- derale: banche, compagnie di commercio, ferroviarie, tranviarie, elet-
mettevano di esserne i "carcerieri". Una vocazione naturale. In una triche, di trasporto, miniere, industrie, società del gas e del riscalda-
parola: i nazionalisti non erano controllabili nell'ottica di un ordine mento.
mondiale a direzione unica. I comunisti sì. A questo riguardo, si Un impero finanziario che, dopo avere scansato, all'inizio del secolo,
legge sul quotidiano "Le Monde" del 19 aprile 1977, un intervento le leggi anti-trust invano emanate dal Congresso (Sherman Act), radi-
di M. Young, membro della "Trilateral Commission "e cò il suo potere anche nel sistema politico americano. Nomi come
rappresentante americano all'ONU. Dichiarava Young sulla guerra in National City Bank, Chase Bank, Hanover Trust Company, United
Angola; States Trust e tanto altro ancora, tra economia e politica, indussero da
"È esatto dire che la venuta delle truppe cubane, forze militari disci- allora gli americani ad usare questa parola con la S maiuscola.
plinate, ha agevolato il ristabilimento dell'ordine e ristabilito la situa- Ai giorni nostri, ovviamente il Sistema non si chiama più soltanto
zione" Rockefeller.
L'Angola aveva bisogno d'ordine, essendo uno dei primi produttori Negli Stati Uniti la definizione è stata ora perfezionata: "Liberal Ea-
mondiali di oro e diamanti. Ed ora che il Sistema non può più disporre stern Establishment": il "Sistema Liberai dell'Est". Ove l'Est indica
di un ordine comunista "utile"garantito dai cubani, in Angola, non si la "East Cost", la Costa Orientale di Wall Street e di Manhattan.
fa mancare una guerra ormai interminabile, e utile, che devasta il paese. Dalla rivista americana "The Mc Alvany Intelligence Advisors" del
Nel corso di un'inchiesta di una rete televisiva nazionale, nell'inverno maggio 199064:
del 99, una suora missionaria spagnola dichiarò davanti alle telecame-
re che la guerra continuava, in Angola, ' 'per gli interessi delle multi- "l'America è attualmente amministrata da un gruppo, che chiameremo
nazionali ' '. il "Liberal Eastern Establishment", costituito da alcuni dei più ricchi
finanzieri americani (i vari Rockefeller, Andrea, Hammer e centinaia
d'altri) e certi dirigenti liberali della stampa, dell'esercito, della
I potentati sovrannazionali cultura e della politica.
La parola "Sistema" entra nel lessico politico per la prima volta negli 64
Cfr. "Chiesa Viva" n. 222, ottobre 1991, ANNO XXI, p. 14. La Rivista ha sede in Bre-
Stati Uniti, alla fine del secolo scorso, per qualificare ciò che tempo scia, Via G. Galilei 121. Direttore, sacerdote Dott. Luigi Villa.
dopo sarebbe stato definito un "potere forte".
46 47
Questo gruppo domina sia i partiti politici degli Stati Uniti sia le più "Il Giornale", 18 aprile 1983: "Essa raggruppa uomini pubblici,
grosse banche e multinazionali americane. Le più importanti organiz- magnati dell'industria e della finanza, economisti e docenti universitari
zazioni politiche che lo rappresentano sono il "Council on Foreign di altissimo livello di paesi industrializzati e retti da democrazie par-
Relations" (CFR) e la "Trilateral Commission" Questo gruppo lamentari" (...)
controlla la politica statunitense dagli anni 20, ed è strettamente "Il professor Romano Prodi, presidente dell'Iri e membro della Trila-
collegato (...) con altri gruppi internazionalisti impegnati nel terale..."
raggiungimento di un unico governo mondiale".
Tra gli "altri gruppi internazionalisti" cui fa riferimento il "Me Alva-
La "Trilateral Commission" (Commissione Trilaterale) è un poten- ny Advisors", il più potente è il Bilderberg Group, potentato creato
tato sovrannazionale, anch'esso semi-ufficiale, che riunisce le elites nel 1954 dietro le spalle del Patto Atlantico, così come il CFR nel
economico-fmanziarie di Stati Uniti, Europa e Giappone. La Trilateral 1919 era stato alle spalle della Società delle Nazioni. La "cordata" è
fu fondata da Rockfeller a Tokio quando, nell'ottobre del 1973, si la stessa.
riunirono 450 capi di multinazionali, politici, studiosi, giornalisti, Incontro del Bilderberg a Torquay (Inghilterra), il "Messaggero", 23
sindacalisti. aprile 1977: "Quest'anno i padroni del mondo occidentale sono da
La Trilateral è attualmente radicata in tutti i poteri costituiti dell'Occi- giovedì sera alloggiati all'Hotel Imperiale di Torquay, una cittadina
dente attraverso referenti politici ed economici. Il fondatore ufficiale sulle coste della Manica"
- dietro consegna e alle dipendenze dei Rockefeller - fu Zbigniew
Brzezinski, che sarebbe poi diventato Consigliere di Stato sotto Incontro di Burgenstock (15-17 maggio 1981), il "Corriere del Tici-
l'amministrazione Carter. no" del 16 maggio: "II governo mondiale in seduta":
Brzezinski definì la Trilateral "11 gruppo delle potenze intellettuali e Incontro di Villa D'Este (Cernobbio), il "Giorno", aprile dell'87:
finanziarie più forti che il mondo abbia mai conosciuto". Di
Brzezinski scrive anche "Paese Sera" (20 luglio 1977): "Egli era, "Il Bilderberg, Governo ombra del mondo" Tra i partecipanti italiani,
all'epoca, anche membro del comitato direttivo del CFR". Carlo Azeglio Ciampi"
L'annotazione ha rilevanza in quanto mostra la doppia o tripla appar-
tenenza delle personalità di maggior spicco a organizzazioni tra loro L'ideatore e il fondatore del Bilderberg Group fu Joseph Retinger
separate, in apparenza. (1887-1960), massone che operava ai vertici delle logge polacche e
Questo vale anche per Gianni Agnelli, per esempio, che è membro sia svedesi. Si legge nel suo libro pubblicato con il patrocinio della "Eu-
della Trilateral che del "Bilderberg". ropean Cultural Foundation": "Benché il primo obiettivo del 'Bilder-
berg Group' fosse di consolidare l'Alleanza Atlantica, Retinger si ado-
"Il Giorno", 16 aprile 1983: "Per la prima volta a Roma la miste- perava, in primo luogo, a realizzare una 'Unione Europea' " (Retin-
riosa 'Trilateral': 320 'big' ell'economia libera. Tra essi Kissinger, ger, "Memoirs of an Eminence Grise", ed. John Pomiam)65
Rockefeller, Agnelli e i potenti del Giappone"
65
Cfr. "Chiesa Viva" n. 223, novembre 1991, ANNO XXI, p. 14.
48 49
Di fatto, ci sarebbe stato impossibile sviluppare il nostro progetto Molti osservatori del fenomeno mondialista ritengono che le logge ab-
per il mondo se, in questi anni, fossimo stati sotto i riflettori della biano ceduto il passo al puro potere del denaro e dei suoi controllori.
pubblicità. In altri termini, le divise ideologiche della Libera Muratoria - l'anti-
Ma il mondo è oggi più sofisticato, e disposto a procedere verso un cristianesimo in primo luogo - sembrerebbero superate dai tempi. La
governo mondiale (...) questione non è così semplice.
La sovranità sopranazionale di un'elite intellettuale e di banchieri Una prima osservazione di certi eventi culturali e di costume, che con
mondiali è preferibile all'autodeterminazione nazionale che si prati- ammirabile costanza si ripetono nella società occidentale, moltiplicati
cava nei secoli passati"66 dai media e sempre uguali a sé stessi, indicano che i bersagli tradizio-
nali dell'azione massonica settecentesca e ottocentesca non sono stati
David Rockefeller abbandonati. Anzi. Il Cardinal Biffi:
"Oggi è in atto una delle più gravi aggressioni culturali al Cristiane-
simo. Tutta l'eredità del Vangelo (...) viene progressivamente ripudiata
La Massoneria e il silenzio della pubblica informazione dalla legislazione e scalzata dalle coscienze".
Il silenzio dei media, su questi autentici continenti sommersi, e tutta- Per molti indizi vi è da credere che tale aggressione sia organizzata.
via visibili per quanto basta, non è evidentemente casuale. Le ragioni A meno di concedere i caratteri della "spontaneità" alle operazioni
prime del silenzio si intuiscono facilmente: il denaro può comprare tutto culturali sopra citate. Operazioni in vario modo orientate al culto della
e, prima di ogni altra cosa, i "riflettori della publicità". Ma il silenzio - trasgressione in genere e di quella sessuale in particolare, e all' irrisio-
parziale o totale, secondo i casi e le esigenze - dei mezzi di ne della fede cristiano-cattolica.
informazione, lascia indovinare padroni, se possibile, ancora peggiori Tutto ciò divide qualcosa con le attività finanziarie di Rockefeller e
dei grandi capitalisti impegnati nel gioco del dominio del mondo. soci? No, ma il culto di simili "libertà" non è cosa nuova, nelle ope-
Si pone infatti una questione fondamentale: la finanza che vuole sosti- razioni culturali dei massoni, i colleghi di Rockefeller. Papa Leone
tuire la politica nel governo dei popoli, rappresenta sé stessa, o rispon- XIII nella enciclica "Humanum Genus", già nel 1884:
de ad "altri"?
"Giacché, infatti, nessuno è solito servire tanto supinamente alle per-
Gli "altri" sono i poteri occulti, le massonerie internazionali che, al- sone scaltre e astute quanto coloro il cui animo è stato snervato e fiac-
meno secondo i canoni della cultura corrente, storicamente precedono
cato dalla tirannide delle passioni, nella setta massonica si sono trovati
la formazione delle grandi aree di potere finanziario.
alcuni che dissero e proposero pubblicamente che si doveva sistema-
ticamente e con ogni accorgimento, saturare la moltitudine con una il-
limitata licenza in materia di vizi: una volta conseguito questo obiet-
66
Cfr. Maurizio Blondet, "Quaderni di Avallon", rivista quadrimestrale, ed. Il Cerchio, N. tivo, essi l'avrebbero facilmente tenuta in loro potere e arbitrio, in vi-
32, Rimini 1994, p. 83. sta di più audaci disegni".
50 51
È un fatto che i "muratori" del nuovo ordine sociale - i detentori del LA BANCA MONDIALE
potere finanziario - coabitino nelle loro organizzazioni, fino al punto
di confondersi, con i "liberi muratori" - i detentori del potere cultu-
rale - di più antica data.
La rete televisiva nazionale, il 17 maggio 1997, mandò in onda un'in-
chiesta condotta da tre giornalisti.
La voce di fondo definiva la già citata"Trilateral Commission", con-
trollata dal gruppo Rockefeller, "organizzazione massonica" impegna-
ta in operazioni di neo-colonialismo economico ai danni dell'America
Latina.
Erano presenti, al dibattito che seguì, i Gran Maestri delle tre princi-
pali comunioni massoniche italiane, che non corressero né la definizio- "La Banca Mondiale sostiene il socialismo in Africa"
ne della Trilateral, né la sostanza del suo impegno in Sud America. David Ottaway in "New York Heraid Tribune", 6 maggio 1975
"La grande regola della storia moderna è dì non giudicare se non Due studiosi di rapporti con il Terzo mondo, Fabrizio Sabelli e Susan
documenti scritti e prove materiali, mentre la grande regola della George, hanno analizzato l'attività della Banca Mondiale (World
massoneria è di applicare la regola del segreto a tutto ciò che le Bank) avvalendosi della collaborazione di singoli ricercatori, di agen-
sta più a cuore. L'ideale dello storico, da una cinquantina d'anni zie per la cooperazione e lo sviluppo,di istituti come il "Transnational
in qua, è stato quello di vedere senza tentare di capire, evitandolo Institute", "Greeenpeace" e della stessa "World Bank". La Banca
perfino. Ma ecco un campo dov'è impossibile vedere se non si ca- Mondiale dichiara infatti in un manuale interno: "La. politica della
pisce, e dove assai spesso occorre capire alla prima allusione senza Banca è di essere aperta e cooperativa con i mezzi di informazione"68.
aver mai visto, senza mai vedere. Alla luce dei fatti che sono emersi dall'indagine, questa scelta si rivela
Si può immaginare se un'indagine simile ha scoraggiato mentì d'al- un espediente propagandistico: in realtà la Banca Mondiale e il Fondo
tronde assai serie ma che, preferendo il calcolo e la constatazione, Monetario, nel mondo in cui viviamo, anche se mostrano qualcosa,
avevano perso il desiderio e l'abitudine dì capire"67. non hanno nulla da temere.
Il Fondo Monetario Internazionale (International Monetary Fund), co-
me la Banca Mondiale nasce a Bretton Woods nel 1944. Al Fondo
Monetario fu affidata la supervisione della parità delle monete, da
quando le riserve d'oro (il "tallone aureo") non costituivano
67
Cfr. Bernard Fay, "La massoneria e la rivoluzione intellettuale del secolo XVIII", Einau-di Editore, Torino
1945. Titolo originale La Franc-maconnerie et la Revolution intellectuel-le du XVIIIe siede. Paris, ed. De 68
Cfr. Susan George-Fabrizio Sabelli, op. cit., p. 12.
Cluny, 1935.
52 53
più, dalla fine del primo conflitto mondiale, il parametro di riferimen- menti diretti nei paesi in via di sviluppo, fornendo consulenze strate-
to, e da quando la generale crisi economica seguita al conflitto aveva giche e garanzie contro i rischi non commerciali. La presidenza della
indebolito dollaro e sterlina, prima "monete forti". Inoltre il Fondo Banca Mondiale spetta per tradizione ad uno statunitense.
Monetario avrebbe dovuto fornire prestiti attinti da un "fondo" Tra i circa 8.000 dipendenti, la maggioranza è costituita da nordame-
comune, formato dai contributi dei paesi aderenti. La procedura ricani e britannici. La sede è Washington, con uffici a New York, Pa-
attualmente prevede che ogni paese abbia facoltà di ritirare, in caso rigi, Ginevra, Londra e Tokyo.
di bisogno, il 25% del capitale a suo tempo versato. Se la cifra Dal '48 al '93, la Banca ha concesso finanziamenti per 235 miliardi di
necessaria è superiore, deve chiedere un prestito, A queste dollari ripartiti in 3.500 operazioni, che hanno interessato la maggior
condizioni però, ed è questo il punto, il paese debitore, per dare parte dei paesi meno sviluppati.
garanzie di solvibilità, è tenuto ad accettare le condizioni imposte dal In ordine decrescente, i maggiori debitori: Messico, India, Brasile, In-
Fondo Monetario stesso per "aggiustare" la sua economia in vista donesia, Turchia, Cina, Filippine, Argentina, Corea, Colombia, Maroc-
delle restituzioni. co, Nigeria.
Le condizioni sono le stesse vincolate ai prestiti detti di "aggiusta- L'IDA ha concesso autonomamente circa 78 miliardi di dollari. I mag-
mento strutturale", della Banca Mondiale. giori debitori: Tanzania, Ghana, Kenya, Sri Lanka, Uganda, Etiopia,
Il Fondo Monetario dunque svolge un ruolo di supporto politico alla Sudan, Egitto, Nepal, Malawi, Zaire, Madagascar, Yemen, Senegal,
Banca Mondiale. Zambia.
Soprattutto da quando, a partire dal 1973, il sistema internazionale BIRD e IDA formano congiuntamentre la Banca Mondiale, "World
delle "valute fluttuanti" fece decadere la sua funzione di equilibratore Bank", cui aderiscono 151 paesi, e che ha erogato prestiti, al 1993,
finanziario. per complessivi 312 miliardi di dollari
All'atto della chiusura della Conferenza di Bretton Woods, la sessione
La Banca Mondiale (BIRD: International Bank for Reconstruction and plenaria del 22 luglio 1944, la Banca disponeva di 10 miliardi di dol-
Development) è stata varata ufficialmente a Savannah nel 1946, in lari, una cifra per quei tempi astronomica.
Geòrgia. Quel denaro avrebbe dovuto accellerare la ricostruzione dei paesi col-
Nel 1956 fu creata l'IFC (International Finance Corporation) come af- piti dalla guerra e sollevare i paesi meno sviluppati. Nel dicembre
filiata della Banca, benché questa "Corporation" risulti legalmente e del 1946, Pio XII aveva dichiarato in un radiomessaggio al mondo: "II
finanziariamente autonoma: concede prestiti ad imprese private di quei pane manca, nel senso letterale della parola, a intere popolazioni"69.
paesi che abbiano già ricevuto prestiti dalla Banca. Nel 1960 fu creata Nel primo anno di attività, la Banca Mondiale fornì prestiti per la ri-
l'IDA, "International Development Association" istituto finanziario
internazionale che fornisce prestiti a condizioni più vantaggiose
della World Bank.
Dal 1988 rientra nel gruppo della Banca anche la MICA (Multilateral
Investment Guarantee Agency), con lo scopo di favorire gli investi-
69
Cfr. Piero Gheddo, "I popoli della fame", EMI, Bologna 1985, p. 124.
54 55
costruzione postbellica, ma a partire dal 1948 cominciò a concedere La condizione di base è la stessa: tutte le istituzioni governative inte-
crediti a paesi del Sud. ressate dagli interventi, devono farsi garanti del libero scambio com-
I primi anni di attività della World Bank non sembrarono accendere merciale e dell'accesso delle multinazionali nei loro paesi.
particolari speranze.
Nel discorso del 10 novembre 1955, il Pontefice dichiarava: "I popoli PRESTITI PER SETTORE Sectoral adjustment loans, "di aggiusta-
favoriti dalla natura o dai progressi della civiltà rischiano di conoscere mento settoriale".
un giorno duri risvegli, se non si danno cura, sin d'ora, di assicurare ai Riguardano settori dell'economia di un paese, le cui strategie, da quel
meno fortunati i mezzi per vivere umanamente e dignitosamente e per momento, devono coincidere con quelle della Banca. È il caso del
incominciare anch'essi ad evolversi"70. Messico, che ha ottenuto prestiti nel settore energetico alla
L'evoluzione dei paesi poveri avrebbe dovuto essere il compito istitu- condizione di favorire le privatizzazioni e di predisporre le normative
zionale della Banca, ma nell'articolo I dello Statuto, tra i cinque obiet- legali necessarie per l'intervento delle multinazionali. In quanto al
tivi istituzionali, due riguardano i rapporti con il capitale privato, con settore agricolo, la condizione per il Messico è stata il passaggio da
l'indicazione dell'obiettivo di fondo: "...promuovere gli investimenti un'agricoltura di sussistenza a una produzione su larga scala, per l'e-
privati esteri")71. sportazione. Interventi cosi concepiti hanno interessato decine di
Gli "investimenti privati esteri" erano e sono quelli delle multinazio- nazioni.
nali.
PRESTITI DI AGGIUSTAMENTO Sono prestiti di carattere strategi-
co, il punto di forza della World Bank: "structural adjustment loans",
I prestiti della World Bank "prestiti di aggiustamento strutturale".
Sono destinati a ristrutturazioni parziali o totali delle economie nei
PRESTITI PER PROGETTI Finanziamenti ai governi per progetti nel- paesi poveri.
l'industria, agricoltura, infrastnitture, ecc. Questo tipo di prestito è assolutamente vincolato alla disponibilità, da
Nella pratica il prestito è vincolato a precise condizioni, come nel caso parte del paese beneficiario di operare cambiamenti nelle proprie legi-
dell'Unione Sovietica, che ha ricevuto 500 milioni di dollari per il set- slazioni, coerenti con le strategie della Banca.
tore petrolifero, da allora aperto alla partecipazione di imprese multi- Strategie che non cambiano rispetto ai modelli precedenti, ma che in
nazionali. questo caso sono ufficialmente dichiarate: orientare le produzioni lo-
cali all'esportazione e favorire l'intervento delle multinazionali.
PRESTITI ISTITUZIONALI Sono destinati alla ristrutturazione di in- Questi prestiti sono spesso chiamati, con sinistra definizione, "pro-
teri apparati di uno Stato: Ministero per l'energia in Brasile, Ente grammi d'austerità". In altre parole, una politica di riduzione delle
energetico tailandese, Dipartimento dell'energia nelle Filippine, ecc. spese sociali. (!)
a) Privatizzazione delle compagnie statali.
70
Ibid.
71 Cfr. Susan George-Fabrizio Sabelli, op. cit., p.
22.
57
56
b) Ridimensionamento del pubblico impiego e conseguente licenzia- di sviluppo; dal 1993 sottosegretario al Tesoro dell'amministrazione
mento di personale. Clinton.
c) Tagli alle spese di pubblica utilità: agricoltura, sanità, edilizia, Sull'onda di un'ideologia "liberai" da manuale, Summers crede che
istruzione, ecc. la prosperità sia raggiungibile attraverso la sola applicazione di "para-
d)Riduzione degli stipendi per contenere l'inflazione. metri": "Spesso si dimentica che le leggi dell'economia sono simili a
e)Liberalizzazione delle importazioni ed eliminazione delle barriere quelle dell'ingegneria: esiste solo un insieme di leggi universalmente
doganali. applicabili ' '73
Del resto, a partire dall'Illuminismo settecentesco,l'economia è stata
Precisamente su questo terreno prende forma la sinergia tra Banca elevata agli altari delle "scienze esatte", affrancata dalla legge morale,
Mondiale e Fondo Monetario. Quest'ultimo prepara per i paesi inde- con illimitato potere di intervento sugli uomini, sulle cose e sulla na-
bitati una lettera di intenti con la quale essi si impegnano a ristruttu- tura creata.
rare le loro economie, per "potenziarle" in vista della restituzione del Harry Summers: "L'idea che dovremmo limitare la crescita a causa
debito. di un qualche limite naturale è un profondo errore che, se dovesse
Le cosiddette "politiche di aggiustamento strutturale" del Fondo Mo- acquistare influenza, avrebbe immensi costi sociali"74.
netario si risolvono nella pratica in poche ma chiare linee di tendenza:
lavorare molto, esportare molto, consumare poco. Susan George: ' 'Qualunque strategia per cercare una soluzione ai problemi ambien-
"...ancora recentemente la Banca Mondiale ha accordato 202 milioni tali che rallenti la crescita dei paesi poveri, sottoponendoli a regole
di dollari allo stato brasiliano perché possa dare crediti all'agricoltura. forzate in modo diretto o limitando i loro mercati, è gravemente im-
Ma solo una minima parte di quella somma andrà a finire nelle mani morale" 75 .
di coloro che producono cibo per il fabbisogno interno. La quasi
totalità andrà a coloro che producono cibo per l'esportazione"72. In Brasile. La Banca Mondiale ha finanziato la transamazzonica, via
di comunicazione che taglia in due la foresta tropicale per rifornire i
mercati asiatici di legname e minerali.
La Banca Mondiale e l'ambiente Il bacino amazzonico ha un'estensione di circa sei milioni di
chilometri quadrati. L'istituto per l'esplorazione dello spazio, con
L'idea-base dei moderni modelli di sviluppo, è che la produzione sia sede a S. Paolo del Brasile, ha iniziato a sorvegliare l'area per mezzo
insieme simbolo e realtà della felicità umana. di satelliti dal 1972. Da allora fino ad oggi le rilevazioni hanno
Interprete insuperato di tale idea resta Harry Summers, fino al 1990 registrato la distruzione di
vicepresidente della Banca Mondiale nel settore preposto alle politiche
72
Cfr. Jon Bennet con Susan George, op. cit., p. 196. 73 Cfr. Susan George-Fabrizio Sabelli, op. cit., 111.
74Ibid., p. 113.
58 75Ibid., pp. 114-
115.
59
530.000 chilometri quadrati di foresta (la superficie della Francia è di "Disoccupazione, particolarmente fra la popolazione di origine locale;
544.000 kmq)76. inadeguati risarcimenti e misure di sostegno agli spostamenti migrato-
Al disboscamento operato delle multinazionali sia aggiunge quello de- ri, edilizia abitativa inadeguata, crescita delle baraccopoli, servizi sani-
gli immigrati che fuggono dalla miseria del Mato Grosso o degli Stati tari inadeguati, inquinamento delle fonti d'acqua potabile e degrado
del nord-est (l'agricoltura brasiliana è un feudo delle multinazionali delle risorse forestali"80.
americane: Cargill e Continental Grain controllano la soia, Anderson
Clayton il cotone, General Foods il caffè, Minute Maid, filiale della In Bolivia, Malawi, Malaysia, Giava. David Bakter, di Greenpeace,
Coca Cola, il succo d'arancia)77. ha esaminato le valutazioni ambientali della World Bank in questi
Questi contadini con le loro famiglie tentano di conquistare terreno paesi, in vista di investimenti nel settore energetico. Nella sua
coltivabile bruciando la foresta. Ma a queste condizioni l'humus viene relazione81 ha rilevato macroscopiche omissioni in relazione a: gas a
rapidamente distrutto e la terra perde fertilità: i contadini devono quin- effetto serra, aumento delle piogge acide, emissioni di mercurio e
di nuovamente spostarsi. metalli pesanti, inquinamento dell'acqua dolce e marina, smaltimento
In quanto all'estinzione delle popolazioni autoctone (se ne è parlato dei rifiuti solidi e liquidi.
molto, ora non se ne parla più), all'inizio del secolo gli indios dell'A-
mazzonia era sette milioni. Ne sono rimasti duecentomila78.
La Banca Mondiale e i popoli
In India. Nel 1993 il Consiglio della Banca annunciò la valutazione di
un prestito (800 milioni di dollari) all'India per il settore energetico. La Banca Mondiale aveva messo in cantiere un progetto di irrigazione
Il "Environmental Defense Fund" statunitense avvertì che il prestito della valle del fiume Narmada, attraverso tre regioni dell'India. Il
avrebbe potenziato un settore ai limiti: ".vara con ogni probabilità progetto era faraonico: erano previste 300 grandi dighe, 135 medie e
la più grande fonte singola di emissioni di gas a effetto serra presente 3.000 piccole per fornire energia elettrica a 40 milioni di persone e
sulla terra"79. potenziare il sistema irrigativo locale.
Nello stesso anno, l'India aveva infatti già ottenuto un prestito di 400 Molti osservatori lanciarono però l'allarme: si profilava un'emigrazio-
milioni di dollari per la creazione di due centrali di trasformazione, ne interna che avrebbe oscillato tra 250.000 e un milione di persone.
nella regione di Singrauli. Una sola di queste dighe, la Sardar Sarovar alta 140 metri, avrebbe
Territorio nel quale le precedenti attività estrattive avevano causato, sommerso un territorio occupato da 245 villaggi. Un movimento di
secondo una relazione della stessa Banca Mondiale: opinione indiano, il NBA, avvertì che il progetto avrebbe solo
accresciuto la ricchezza dei grandi proprietari terrieri e che i benefici
per tutti esistevano solo sulla carta.
60 61
Ma la Banca aveva già stanziato nel 1985 una cifra iniziale di 450 mi- Il comunicato della Banca che seguì la delibera, sembra scritto da uno
lioni di dollari e nel 92 ne erano previsti altri 440. Nel 1988 il squilibrato di mente.
progetto era ormai all'attenzione del mondo per il corredo di eventi "..a prescindere da quanto la situazione possa essere grave, a prescin-
che l'aveva seguito, a conferma della bontà dell'idea: scioperi della dere da quanto il progetto possa essere sbagliato, a prescindere da
fame, minacce di suicidi in massa per annegamento, violenze, arresti quante norme siano violate e a prescindere da quanto siano chiari i
di oppositori al progetto. rimedi prescritti, la Banca continuerà a finanziarlo secondo le proprie
La World Bank fu così costretta, probabilmente per la prima volta nella condizioni", (dispaccio Inter-Press Service del 23\10\92 cit. da J.
sua storia, ad affidare le valutazioni del caso ad una commissione Lobe)82
indipendente, formata da due personaggi di alto profilo: Bradford
Morse, ex sottosegretario generale dell'ONU e il canadese Thomas Il comunicato scatenò ovviamente reazioni davanti alle quali questa
Berger, ex giudice della Corte suprema della British Columbia. Le volta la banca Mondiale dovette arrendersi, ma l'abbandono dell'im-
conclusioni di una relazione di 363 pagine avvertivano che si pro- presa figurò come una decisione autonoma del governo indiano.
spettava una situazione "grave" e che erano emersi "errori basilari
nella realizzazione".
La Banca Mondiale e i poveri
a)Non erano state fatte valutazioni serie sull'impatto ambientale
b)Non vi erano seri programmi di risarcimento per le popolazioni co
strette ad emigrare "I predecessori alla guida della Banca facevano
c) Gravi problemi di carico idrico e salinità parte dell'elite
d)Previsioni di malattie provenienti dall'acqua bancaria della costa orientale"83 .
e)Perdita dell'unica fonte di vita per migliaia di pescatori
Susan George: "...durante i primi vent'anni, alcuni dei prestiti
La commissione rilevava altresì che uno dei consulenti della stessa
Banca, la cui relazione era stata ignorata, aveva definito alcuni aspetti concessi dalla Banca si rivelarono disastrasi sia dal punto di vista
del progetto "trappole mortali". umano che da quello dell'ambiente; altri prestiti risultarono
La risposta della World Bank fu all'altezza della sua fama: nel settem- chiaramente mirati a aiutare e fiancheggiare le società multinazionali
bre 1992 il consiglio di amministrazione, con il 59% dei voti a nella loro opera di penetrazione nei paesi in via di sviluppo"84
favore e il 41% contrari, decise per il proseguimento dell'impresa. A partire dal 1968, sotto la nuova presidenza di Robert Mc Namara, la
Tutti i paesi in via di sviluppo, India in testa, votarono a favore del strategia della World Bank sembrò cambiare.Davanti al Consiglio del-
progetto, mentre furono contrari Stati Uniti, Germania, Australia, Ca-
nada, Giappone e i paesi nordici.
La logica è intuibile: i paesi poveri non potevano mettersi in contrasto
con i vertici della Banca. 82Ibid, p. 187.
83Cfr. Susan George- Fabrizio Sabelli, op. cit., p. 41.
84Ibid., p. 39.
62
63
la Banca, riunito nel 1973 a Nairobi, Mc Namara denunciò la "povertà ''800 milioni di uomini nel mondo vivono al di sotto del minimo in-
assoluta" di intere popolazioni: dispensabile' per una vita umana: questo significa la povertà assoluta',
"...una vita in condizioni così degradate da malattie, analfabetismo, cioè la miseria disumana (...)
malnutrizione e squallore da negare alle sue vittime le necessità basi- Diciamolo chiaramente: continuare la lotta contro la povertà non è un
lari per un essere umano...Condizioni di tale ristrettezza da impedire la lusso economico che possiamo offrirci quando tutto va bene, ma di
realizzazione del potenziale genetico di cui si dispone alla nascita; cui possiamo fare a meno quando la situazione diventa difficile. È in-
condizioni così degradanti da costituire un insulto per la dignità uma- vece un dovere sociale e morale costante e un imperativo economi-
na, eppure così diffuse da rappresentare la norma per circa il 40% de- co"87.
gli abitanti dei paesi in via di sviluppo"85
Da quella data gli interventi nelle economie dei paesi poveri si molti-
Mc Namara era lo stesso uomo che avrebbe poi incatenato i paesi in plicarono con i cosiddetti "interventi strutturali": tra il 1980 e il 1989,
via di svilluppo ai programmi di "aggiustamento", per sovrapprezzo 33 paesi dell'Africa ricevettero 241 prestiti di "aggiustamento struttu-
indicando il controllo delle nascite quale condizione preliminare per rale". Sempre in quegli anni, il Prodotto Lordo prò capite è calato in
ricevere finanziamenti. In realtà la difesa dei poveri era funzionale quei paesi del 1,1% l'anno88. Dal tempo del discorso di Me Namara,
al rilancio di operazioni economiche nei paesi in via di sviluppo, e dal 1980, la quota globale dell'Africa nel conteggio del Prodotto mon-
i risultati lo provarono. diale è scesa dal 5% al 1,5%89.
Sotto la sua presidenza i prestiti per progetto si trasformarono nei co- Dal 1970 al 1990, il numero degli affamati nel mondo è cresciuto del
siddetti "programmi integrati", che prevedevano la missione di 11%.
esperti americani incaricati di individuare gli obiettivi e pianificare gli
interventi. I governi, sulla base delle indicazioni, chiedevano poi i "In agricoltura l'attività della Banca è stata incentrata sulla distru-
finanziamenti alla Banca Mondiale. Ma ancora una volta i beneficiari zione dell'autonomia del mondo contadino attraverso la disintegra-
non erano i popoli. zione dell'economia di sussistenza, mediante forme di sostegno del
Susan George: "Non di rado, purtroppo, i progetti della Banca aggra- credito appositamente ideate a questo scopo"90
varono le disparità e crearono nuovi problemi. Per molti dei principali
beneficiari dei prestiti, la situazione finanziaria si è fortemente aggra- Samir Amin
vata e il numero di coloro che vivono in uno stato di povertà assoluta
è oggi più elevato di allora"86
Mc Namara all'assemblea di Washington della Banca, nel 1980:
87Cfr. Piero Gheddo, op. cit., p. 13.
88Cfr. Susan George-Fabrizio Sabelli, op. cit.,p. 146.
89Cfr. Gaetano Rebecchini, "Globalizzazione e ruolo dell'Europa", Quaderni del "Secolo
d'Italia", 1999.
85Ibid., p. 40.
90Cfr. Samir Amin, "II Capitalismo nell'era della Globalizzazione", Asterios Editore, Trie
86Ibid., p. 47. ste, 1997,p. 41.
64 65
/ modelli di sviluppo della Banca Mondiale ma tecnico, né fossero sorti dubbi sui benefici che il paese ne avrebbe
potuto trarre, il prestito venne alla fine bloccato dalla direzione della
Il caso della repubblica dello Zimbawe chiarisce come sia stato possi- Banca per ragioni ideologiche".
bile aggravare la povertà dei paesi africani. Non è impresa da poco.
"Non volevano che lo Zimbawe avesse successo adottando quella che
Tra l'anno dell'indipendenza, il 1980, e il 1987, lo Zimbawe aveva
per loro era la strategia sbagliata"
ricevuto dalla Banca 646 milioni di dollari.
Caso più unico che raro, il paese non aveva mai ritardato nei paga- La strategia giusta fu affidata a un uomo di fiducia della World Bank,
menti né chiesta alcuna dilazione: questo preservò lo Zimbawe dagli il ministro delle finanze, che introdusse nel 1990-91 un programma di
"aggiustamenti strutturali" del caso. "aggiustamento strutturale". I risultati della sua azione:
Lo sviluppo economico del paese cresceva con valori due o tre volte a)Perdita della autosufficienza alimentare.
superiori rispetto alla media degli altri stati africani, e questo avveniva b)Il sistema sanitario è stato smantellato. Molte donne non possono
applicando parametri uguali e contrari a quelli indicati dalla Banca. Lo più partorire in ospedale
Zimbawe aveva adottato misure protezionistiche per le proprie indu- c) L'istruzione ha subito la stessa sorte: molti bambini abbandonano le
strie (contro la prassi del liberismo estremo e dell'abbattimento delle scuole.
barriere commerciali) e aveva stanziato cifre elevate a sostegno dell'i- d) Incremento della prostituzione a causa della povertà.
struzione e dell'assistenza sanitaria,contro la prassi del taglio delle
spese sociali. A questo proposito, un passaggio dalla relazione di Ann Cotton, della
I risultati raggiunti dallo Zimbawe con il denaro della Banca ma senza Cam Fed, associazione caritativa britannica:
la sua assistenza tecnica, furono l'autosufficienza alimentare, un siste- "L'unico bene che resta da vendere è il sesso, non solo per le giovani
ma sanitario efficiente, la crescita commerciale. Fino al 1987 vi ma anche per le loro madri.
furono alcuni esperti della Banca che avevano sinceramente Ho parlato a donne che si prostituivano ed esse hanno menzionato la
contribuito allo sviluppo del paese, impegnandosi per due prestiti a scuola dei figli come prima ragione di tale scelta. Sono ben
consapevoli dei rischi che ciò comporta per la loro salute, ma non
sostegno dell'esportazione di prodotti finiti. Ma i prestiti non furono
vedono molte altre possibilità che quella di comprare la sicurezza dei
concessi.
loro figli vendendo la propria.
Della vicenda si occupò un consulente internazionale, Colin Stone-
Vorrei proprio che la Banca si rendesse conto della miseria causata
man, collaboratore della società di consulenza finanziaria "Coopers
dalle sue strategie92
& Lybrand "ed esperto dell'economia dello Zimbawe, sulla quale re-
Il Grain Marketing Board, il consorzio dei cereali dello Zimbawe, aveva
digeva rapporti trimestrali per l'Economist Intelligence Unit. Dalla sua
riserve di granturco per quasi due milioni di tonnellate. I programmi di
relazione91:
aggiustamento strutturale richiedevano però bilanci in pareggio. La
"...dopo lunghi ritardi e senza che fosse stato sollevato alcun proble- clausola obbligò il consorzio a svendere le riserve (questo accadde
91 92
Cfr. Susan George-Fabrizio Sabelli, op. cit., pp. 63- Ibid., p.
64. 68.
67
66
I
poco prima che una grave siccità colpisse il paese) e a sospendere la
costruzione di magazzini nelle zone periferiche del paese. Un esempio di ingegneria sociale
Attualmente lo Zimbawe deve ricorrere all'importazione di beni ali-
mentari. Nell'aprile del 1992 si è svolto a Torino un seminario su "Aspetti oc-
cupazionali e di formazione dei programmi di aggiustamento in Euro-
pa centrale e orientale".
Altri aspetti dell'aiuto ai paesi in via di sviluppo Il convegno era ufficialmente patrocinato dall'Organizzazione Interna-
zionale del lavoro (OIL), ma gli osservatori notarono che, nella realtà,
Il già citato Lawrence H. Summers, nel 1991, inviò un promemoria risultava organizzato dalla Banca Mondiale.
riservato a sei alti dirigenti della Banca. Tra i partecipanti, ministri e segretari di Stato dei paesi del centro e
Lo scritto arrivò sulle scrivanie di "Greenpeace" e dell'"Environ- dell'est europeo e rappresentanti della World Bank. Il racconto
mental Defense Fund". Questo permise a "Economist" di pubblicar- dell'inviato dell'Unione Europea:
ne le parti più significative. Summers così esordiva nel promemoria, "Dopo i nostri interventi, il signor H. (responsabile dell'ufficio opera-
rivolgendosi ai colleghi93: tivo per le risorse umane della Banca per i paesi dell'Europa orientale)
ha parlato per 25 minuti, presentando 'un'ipotesi da 'prendere in con-
"Detto tra noi, non ritenete che la Banca Mondiale dovrebbe incorag- siderazione', e precisamente l'opportunità di valutare il successo dei
giare il trasferimento di un numero maggiore di industrie inquinanti programmi di aggiustamento in corso nell'Europa centrale e orientale
nei paesi meno sviluppati?". sulla base dell'aumento del tasso di disoccupazione piuttosto che del-
"...l'inquinamento dannoso per la salute dovrebbe essere in qualche la sua diminuzione. In altre parole, veniva proposto un approccio del
misura generato nel paese dove il costo ad esso associato è più basso, tipo ' se non fa male, non funziona'.
vale a dire in quello con i livelli salariali più bassi. Penso che le Nel corso della stessa sessione egli fece riferimento ai cambiamenti in
motivazioni economiche per scaricare un quantitativo di rifiuti tossici corso nell'Europa centrale e orientale come ad un grande esperimento
nel paese con i salari più bassi non faccia una grinza sotto il profilo mai tentato sino a ora. (...)
logico, e che dovremmo guardare in faccia la realtà." Le conseguenze dell'approccio della Banca Mondiale potrebbero essere
molto gravi da un punto di vista economico, sociale e politico, non
Ma questa non è una novità per gli appaltatori del nuovo ordine mon- soltanto per i paesi dell'Europa centrale e orientale, ma anche per la
diale. Susan George: Comunità Europea.
"È un fatto ben noto che negli Stati Uniti i rischi tossici sono concen- Infatti saranno i membri di quest'ultima, e non i paesi dell'America
trati in zone povere, abitate normalmente da minoranze che si pensa settentrionale, a fronteggiare per primi le conseguenze dell'aumento
abbiano capacità di protesta limitata"94. della disoccupazione, delle tensioni sociali e delle pressioni migrato-
ne.."95
93Ibid.,p.
104.
95
94Ibid., p. Ibid., pp. 69-
105. 70.
69
68
Gli obiettivi della Banca Mondiale mento strutturale su scala mondiale rappresenta una scelta profonda-
mente ideologica, non soltanto perché accresce gli squilibri sociali, co-
Verso la fine del 1991, il presidente della Banca Lewis Preston affidò me sostengono le organizzazioni non governative, ma perché pretende
ad un vicepresidente, Willi Wapenhans, il compito di valutare l'esito di instaurare un "nuovo ordine internazionale" che assomiglia strana-
dei progetti che erano stati messi in cantiere nei dieci anni precedenti, mente al vecchio"99
sulla base dei soli parametri finanziari, escludendo qualunque altro La struttura di vertice della Banca è la rappresentazione plastica di
problema di carattere umano o ambientale. questo ordine di idee.
Le conclusioni: tra i progetti ultimati al 1991, il 20% risultava falli- La Banca è sotto il controllo di un consiglio di amministrazione, i cui
mentare con una percentuale, tra i fallimenti, superiore al 40% nei set- componenti (all'inizio degli anni 90 erano 176) sono i ministri delle
tori idrico, sanitario e agricolo. finanze o i governatori delle banche centrali dei paesi membri.
Il portafoglio preso in esame riguardava prestiti per 140 miliardi di Costoro delegano l'esercizio del potere a 24 direttori esecutivi che
dollari ripartiti in 188 progetti dall'inizio degli anni ottanta. Questo non sono stipendiati non dai paesi di provenienza ma dalla Banca stessa.
dovette soprendere, tra altri, il premio Nobel per l'economia Maurice Dei loro nomi, nonostante il ruolo ricoperto, la pubblica informazione
Alais che aveva individuato nei lavori della Banca Mondiale dei paesi di origine non si cura mai.
letteralmente "centinaia di errori"96 Errori matematici, non concettuali. In teoria, a costoro spetterebbe la nomina del presidente della World
Ma erano errori "coerenti" con i piani della globalizzazione economica. Bank.
Il punto è questo: non è plausibile che la World Bank collezioni disa- Nella pratica, il direttore esecutivo statunitense informa i colleghi della
stri e che i suoi consulenti non sappiano far di conto. È del tutto scelta del suo Governo sulla presidenza della Banca, a cose ormai fat-
plausibile invece, che la Banca si esponga a critiche pur di non te.
rinunciare ai suoi obiettivi strategici. Colin Stoneman: Ora, poiché per tradizione al presidente spetta anche la guida del
consiglio dei direttori, ecco che entrambe le cariche sono riunite nella
"Tutti i rapporti della Banca Mondiale o del Fondo Monetario utiliz-
persona di un nordamericano, il che costituisce un notevole
zano i dati a loro disposizione per raccomandare il pacchetto standard
guadagno di tempo. L"'Economist"100:
del libero mercato"97.
"In generale essa mira, con un successo sempre maggiore, a promuo- "I direttori dei paesi ricchi, per la maggior parte funzionali pubblici di
vere la creazione di un mercato mondiale unico, basato principalmente livello intermedio o elevato, sanno di avere poco da guadagnare dal-
sull'attuale suddivisione del lavoro nel mondo"98. l'opporsi a un presidente che può fare una telefonata al loro capo, il
ministro delle finanze, in qualunque momento del giorno e della notte.
Susan George: "Ecco perché l'imposizione del modello dell'aggiusta-
I direttori che provengono dai paesi poveri esitano a opporsi al
perso-
70 71
nale direttivo se pensano che ciò possa mettere a repentaglio il flusso LE MULTINAZIONALI
di capitali verso il loro paese o compromettere la comoda posizione
dei loro compatrioti all'interno della Banca".
Cenni storici
7
3
In quanto alle antenate - reali, non mitologiche- delle odierne multi- La tipologia101
nazionali, e cioè quelle sorte intorno al 1880, il riferimento è ancora
fuorviante perché in realtà esse "dicono poco" in relazione alle carat- Prima generazione Negli anni 50 le multinazionali penetrano nei paesi
teristiche per le quali le IM sono universalmente conosciute. Le in via di sviluppo con l'obiettivo di reperirvi materie prime, in attua-
prime multinazionali, nate dalla fine dell'800 all'inizio del 900, zione delle strategie di Bretton Woods.
erano petrolifere, minerarie, alimentari, sorte per rispondere alle cre- In una prima fase, i paesi in via di sviluppo accolsero con favore il
scenti esigenze dei paesi industrializzati e il contesto nel quale si muo- flusso di capitali e tecnologia nei settori agricolo e minerario. Nel
vevano era quello delle occupazioni coloniali. corso del decennio successivo il giudizio mutò, per l'evidenza dei
La loro struttura era "orizzontale": la casa madre apriva filiali all'e- fatti.
stero con stabilimenti simili ai propri e operava nei confronti delle fi-
liali investimenti cosiddetti "di portafoglio" attraverso l'acquisto di Seconda generazione Sul finire degli anni 50 le IM danno l'avvio al-
titoli. l'azione che più le caratterizza: il radicamento nel tessuto economico
Veniva così a crearsi, sull'attività delle filiali, una rendita di tipo fi- e sociale delle nazioni ospiti.
nanziario. Questo secondo tipo di IM, avendo come obiettivo l'esportazione dei
Tra le due guerre il fenomeno segnò il passo perché la crisi dei mer- propri prodotti e cioè la conquista di mercati esteri, sostituisce l'espor-
cati finanziari e creditizi (quelli cui faceva riferimento Morgenthau al- tazione tradizionale con la creazione di propri impianti produttivi nelle
l'apertura della Conferenza di Bretton Woods) portò a una forte con- stesse nazioni destinatarie dell'export, e organizzando in loco la com-
trazione dei rapporti economici internazionali. mercializzazione dei manufatti.
Le multinazionali riprendono il cammino negli anni 50, impegnate an- La logica è già, vistosamente, quella di una "invasione": questo tipo
cora, come le loro antenate, nel reperimento di materie prime, agricole di strategia venne attuata dagli USA per aggirare le politiche economi-
e minerarie, nei paesi del Terzo Mondo. che di quei paesi in via di sviluppo che tendevano all'autosufficienza.
Ma già con la seconda generazione prende forma la multinazionale co- Paesi che intendevano affrancarsi dalla necessità di importazioni dal-
sì come oggi opera, a struttura produttiva "verticale", dove i rapporti l'estero con una produzione nazionale.
della casa madre con le filiali diventano strettissimi, non legati soltan- Tutte le IM di questa generazione sono statunitensi, cui solo più tardi
to alla rendita finanziaria ma dove tutto, dal reperimento di materie si aggiungeranno, con uguali procedure di azione, IM europee e infine
prime, alla produzione, alla gestione delle risorse umane, alla innova- giapponesi.
zione e alla commercializzazione, è sotto il controllo della casa-madre.
Si tratta questa volta, da parte della impresa multinazionale, di un "in- Terza generazione È strettamente legata all'attività delle prime due.
vestimento diretto", attraverso la creazione ex novo di una società (la L'espansione delle IM, in queste prime due fasi, determinò un'espan-
filiale) o attraverso il controllo di una società locale preesistente. sione del terziario. Negli anni 60 e 70 vi fu un'esplosione di
consociate: banche, assicu-
101
Cfr. Francesco Grassivaro, "Le Imprese Multinazionali", Cedam, Padova 1991.
74 75
razioni, istituti finanziari, società di trasporti, imprese commerciali, Il rapporto con le economie nazionali
tutte provenienti dai paesi di origine delle IM.
La multinazionale ha due obiettivi fondamentali: la conquista di nuovi
Quarta generazione Le IM di questa generazione, partendo dalla base mercati aggirando le barriere commerciali degli Stati, e la dislocazione
delle imprese "export- oriented" della seconda generazione, vanno alla degli impianti produttivi in paesi dove i costi sono più bassi. La
ricerca di paesi con bassi costi industriali e bassi costi di lavoro. La multinazionale raggiunge il primo obiettivo in forza delle normative
variante, rispetto alle IM della seconda generazione, è fondamentale: vigenti, che non prevedono per le filiali delle multinazionali la veste
queste multinazionali, chiamate "run-away industries", operano una giuridica di "società straniera". Esse quindi godono di tutti i vantaggi
"segmentazione" del ciclo produttivo,dislocando la produzione di riservati alle società locali. Alcuni aspetti della questione.
componenti e semilavorati in aree del mondo tra loro diverse, secondo •La multinazionale può contabilizzare l'utile di esercizio presso quelle
criteri di risparmio e di qualità. filiali che godono di condizioni fiscali più favorevoli (paradisi fiscali)
Per questo tipo di IM, l'economia globalizzata è già un fatto compiu- •Una multinazionale può precludere interi mercati alle sue filiali, di
to. Non per nulla è detta "globale": essa opera nei mercati internazio- storcendo le politiche economiche della nazione ospite.
nali come fossero mercati regionali di un unico paese. La Renault fa La filiale di una IM, può infatti ricevere dalla casa madre un input
fabbricare i motori in Spagna. La IBM fabbrica i computer in che contrasta apertamente con le politiche economiche nazionali.
Indonesia, li fa montare a Saint Omer e li vende negli Stati Uniti.
"Le catene di montaggio della Ford Escort in Germania e in Gran Bre- •Il decentramento internazionale del lavoro attuato dalle IM (scelta di
tagna ricevono i freni dal Belgio, i vetri e le autoradio dal Canada, le paesi dove mano d'opera e costi di produzione siano più bassi) deter
batterie e gli specchietti retrovisori dalla Spagna, i freni idraulici dagli mina infallibilmente ripercussioni occupazionali. Sono i licenziamenti
Stati Uniti, i pulsanti, gli alternatori e i ventilatori dalla Francia" l02. in tronco attuati dalle multinazionali, registrati dalla cronaca.
•L'impresa multinazionale opera in piena autonomia finanziaria ri
Quinta generazione Sono le multinazionali "post- industriali". Gene- spetto alla nazione ospite:
ralmente il termine "post-industriale"indica le trasformazioni cui sono "Ogni multinazionale organizza una circolazione di fondi interni,
soggette le strutture produttive a seguito delle nuove tecnologie elet- una specie di mercato finanziario a uso e consumo di un solo attore
troniche e informatiche. che viene utilizzato come 'pompa' per l'intera rete (...). Le multina-
Le IM post-industriali producono e vendono brevetti, assistenza tecni- zionali si indebitano nelle valute che garantiscono condizioni più fa-
ca, sistemi informativi, servizi di ingegneria industriale. vorevoli- come è accaduto con lo yen- diversificano le fonti di finan-
ziamento, aggirano le eventuali restrizioni nazionali del credito" 103.
Le multinazionali commerciali Le "Trading houses".
102
Cfr. Antonio Pollio Salimbeni, "II grande mercato", Bruno Mondadori, Milano 1999, p. 85.
103
Ibid., p. 87.
76 77
• Le multinazionali non pubblicano mai o in minima parte, i risultati il mondo. Attualmente il 40% dei suoi dipendenti non è costituito da
delle ricerche tecnologiche. nord americani.
Di norma, le ricerche sono condotte dalla casa-madre e non dalle fi- Secondo la stessa logica la General Electric produce i suoi componenti
liali. In tal modo queste ultime non "rischiano" di arricchire di con- elettronici a Singapore, con 100.000 dipendenti. La segmentazione del
tenuti le economie ospiti. lavoro non ha ovviamente una valenza soltanto tecnica, poiché essa
favorisce un radicamento nelle economie nazionali - tra "indotto" e
Il giudizio è unanime (e intuitivo): tutti gli economisti ammettono che interazioni di varia natura - tale da determinare un'influenza, una volta
esistono "irriducibili punti di divergenza" tra l'ottica nazionale e di più, anche politica.
quella multinazionale nell'allocazione delle risorse e della divisione Questo schema di azione è attualmente realizzato da 500 multinazio-
del lavoro. nali.
L'economia degli Stati, avendo come obiettivo la prosperità della co-
munità nazionale, è anche orientata alla programmazione su scala in- Collaborazioni con altre imprese Per superare le barriere di entrata
ternazionale. in
La multinazionale è unicamente tesa a questo perché la singola econo- nuovi mercati, le IM stipulano contratti di collaborazione con imprese
mia, per le IM, non è più di una pedina in un sistema mondiale inte- nazionali.
grato, nel quale l'obiettivo non è la ricchezza delle nazioni, ma il pro- È stato calcolato, al 1982, che le multinazionali americane avevano
fitto delle multinazionali. sottoscritto accordi di questo genere con un numero di imprese cinque
volte superiore a quello delle loro filiali americane all'estero (Lorange,
1988)
L'espansione
Acquisizioni Si tratta del "rilevamento" di imprese in difficoltà finan-
Le multinazionali inseguono incessantemente acquisizioni, fusioni e ziarie.
quote di partecipazione per allargare la loro influenza. I principali mo- Un'indagine della fine degli anni 80 su un campione di 33 grandi IM
delli di sviluppo organizzativo: americane, stabilì che dagli anni 50 le multinazionali, grazie alle ac-
quisizioni, erano entrate in 80 nuovi settori industriali.
Operazioni internazionali consocietarie: sono le "Joint ventures" con
altri soggetti economici,nelle quali la IM partecipa alla gestione della Lo scenario104
nuova impresa sulla base della quota di possesso.
L'insieme delle imprese controllate da una multinazionale è
Coordinazione di produzioni internazionali Si tratta della già menzio- definito ' ' gruppo multinazionale ' '
nata "diversificazione" del ciclo produttivo. La IBM, settima impresa
nel mondo, non fabbrica più neppure una vite negli USA, ma opera
104
come centro organizzatore di una rete di imprese che lavorano in tutto 1 dati sono tratti da "II grande mercato", "Nord e Sud - Predatori, Predati e Opportu-
nisti", op. cit. e "Geografia del Supermarcato Mondiale", Editrice Missionaria Italiana, Bo-
logna 1996.
78 79
Se una multinazionale controlla altre multinazionali il gruppo assume della Shell, il bilancio del Sudafrica, quello dell'ENI, il bilancio del-
la definizione di "conglomerato". l'Egitto, quello della Nike, il bilancio del Kenya, quello della Daimler-
Le stime dell'ONU, alla metà degli anni 90: 37.000 multinazionali nel Chrysler era di poco inferiore a quello di Israele105
mondo con 170.000 filiali e 70.000.000 di lavoratori alle dipendenze.
La commercializzazione del carburante è monopolio delle IM petroli-
Le IM controllano i 2/3 degli scambi mondiali. Attualmente sui 100
fere. Exxon, Mobil, Texaco, Chevron, Schell, BP, Agip-Phillips, Elf,
maggiori bilanci del mondo, 49 sono di Stati, 51 di imprese
Amoco.
multinazionali. Negli Usa il 95% della produzione e del commercio di
alimentari e più del 50% delle esportazioni globali, sono sotto il Marche tradizionali di una nazione, non appartengono più a quella na-
controllo delle multinazionali. Questo vale per l'80% delle zione, come la tedesca Opel, della General Motors, o le italiane Peru-
esportazioni globali della Gran Bretagna. gina, Motta e Alemagna, della Nestlè.
Le IM più importanti sono 200. Si tratta di "conglomerati" la cui at- Multinazionali sono Fiat, Renault, Ford, Wolkswagen, Citroen, Benet-
tività si estende a tutti i settori dell'economia: agricoltura, industria, ton, Honda, Goodyear, Sony, IBM, Mitsubishi, Nissan, Hewlet Pac-
commercio e finanza, con un valore produttivo pari a un terzo del pro- kard, Nike, Adidas, Reebok, Fila, Philips, Westinghouse, Philip Mor-
dotto mondiale. ris.
Sono 62 conglomerati giapponesi, 53 americani, 23 tedeschi, 19 fran-
cesi, 11 britannici, 8 svizzeri, 6 sud-coreani, 5 italiani, 4 olandesi. Le IM dell'alimentazione hanno un posto d'onore anche nell'immagi-
nario collettivo: Coca-Cola, Pepsi, McDonald's, Chiquita, Del Monte,
Le multinazionali controllano il 90% del commercio mondiale del Schweeps.
grano, caffè, mais, tabacco, Nel settore alimentare esistono tre tipi di multinazionale. Le
cotone, juta, prodotti fore- multinazionali a "integrazione verticale", che controllano l'intero
stali e minerali del ferro. ciclo, dalla coltivazione alla vendita, come le IM del té (Unilever,
85% del commercio mondiale del Finlay, Allied Lyons) e delle banane (Chiquita, Dole e Del Monte).
cacao, del cuoio e della bau- Le multinazionali commerciali, che acquistano e rivendono prodotti
xite grezzi, come il caffè: Aron, Acli international, Volkart, Cargill. Infine
80% del commercio mondiale del le multinazionali di "trasformazione", che lavorano il prodotto
té e dello stagno grezzo, lo confezionano e lo vendono direttamente: Nestlè, Philip
75% del commercio mondiale Morris, Procter & Gamble.
delle banane e del caucciù Può accadere che le attività si intreccino: è il caso della Philip Morris,
60% del commercio mondiale multinazionale del tabacco, che ora lo è anche del caffè, dopo aver
dello zucchero inglobato la Jacob Suchard e la General Foods.
Al 1996, il bilancio della Philip Morris era il quintuplo di quello del
Vietnam, quello della General Motors superava il bilancio statale della
Turchia; quello della Ford superava il bilancio della Danimarca, quello 105
Cfr. "Nord -Sud "op. cit., p. 79.
80 81
Le multinazionali detengono un vero oligopolio - "di pochi"- nel set- Unilever Alimentari: Astra Olearia, Olio Dante, Olio Sangiorgio, Ber-
tore cerealicolo, che dura con gli stessi soggetti dagli anni 60. Con- telli, Oio, Friol, Calve, Maya, Gradina, Rama, Lipton.
trollano circa la metà del commercio mondiale dei cerali: Cargill Gelati: Algida, Eldorado, Sorbetteria Ranieri. Surgelati:
International (USA) - Bunge e Born (Brasile) - Continental Grain Iglò, Genepesca.
(USA) - Andre e Garnac (Svizzera) - Dreyfus (Francia). Prodotti per la casa: Coccolino, Vim, Orno, Surf, Cif.
Igiene: Atkinson, Lux, Rexona, Dove, Durban's, Mentadent,
"A dirigere l'Italia ci sono adesso i supergrandi della finanza mon- Gibbs106,
diale e delle multinazionali,
Il massimo delle decisioni che un governo può ancora prendere è "...tra le varie Imprese Multinazionali vi è tutta una serie di legami e
quella di far pressione sul pubblico per indurlo a mangiare un connessioni che rendono la cooperazione più consapevole che casuale"
107
.
po' meno carne o a consumare un po' meno combustibile" ("The
Economist", in "Europeo", 26 dicembre 1974)
"Le banche multinazionali (BM) hanno assunto una posizione di as-
soluta preminenza nel credito e nella finanza internazionali.L'attività
Segue un quadro delle società del settore alimentare controllate in di intermediazione delle BM ha relegato in secondo piano il ruolo del-
Italia dalle multinazionali. Alcune, tra queste società, hanno però le istituzioni finanziarie internazionali108
riacquistato quote proprie.
"Dopo la fine della parità aurea del dollaro e la crescita esponenziale
Nestlè Paste alimentari: Buitoni, Pezzullo. della liquidità internazionale alimentata dalle rendite petrolifere, le BM
Surgelati: Findus, Surgela, Mare Fresco, Oggi in Tavola, si sono trovate nella condizione più favorevole per passare dalla fun-
Italgel, Voglia di Pizza, Valle degli Orti. zione di banche d'appoggio delle multinazionali al ruolo vero e pro-
Salumi: Vismara: prio di 'sistema bancario' dell'economia mondiale" 109.
Dolci: Smarties, Kit Kat, Galak, Quality Street, Polo, Tof-
fee, Motta, Alemagna, Perugina, La Cremeria, Gelateria "L'impresa definita 'globale' si situa oltre la dimensione multinazio-
del Corso, Rowentree Macintosh nale: privilegia una strategia adattata non soltanto alle esigenze dei
Acque minerali: Perrier, Vittel, Acqua Vera, San Bernardo, paesi nei quali mantiene una presenza produttiva, ma deliberatamente
San Pellegrino, Panna, Pejo, Levissima, Recoaro, Fiuggi, mondiale, per cui le filiali si integrano a partire da zone geografiche
Claudia. diverse, trascendono le frontiere nazionali. Lo 'stiramento
Bevande: Nesquik, Nescafe, Orzerò, Faemino, Hag, Sanbit- geografico'
ter.
Philip Morris: Fattoria Osella Spa, Jacobs caffè srl, caffè Splendid, 106
Cfr. "La Padania", domenica 22 e lunedì 23 agosto 1999, p. 8 e "Geografia del Super-
Kraft lacobs Italia Spa, Simmenthal. mercato mondiale" op. cit., p. 13.
107
Cfr. Francesco Grassivaro, op. cit., p. 151.
108
Ibid., p. 78
109
Ibid.
82 83
riguarda tutte le fasi del prodotto. (...) un vero e proprio capitale errante MODELLI DI SVILUPPO NEL SUD
senza una specificazione nazionale, con un gruppo dirigente inter-
nazionalizzato" no
"Il punto di partenza è che globale non è un altro modo per dire 'in-
ternazionale'. Il termine globale, infatti, non include alcun riferimento
alla nazione, la oltrepassa negandola.
Nel linguaggio del marketing e del business, la globalizzazione indica
una prospettiva sulle strategie in campo economico: essa individua un
punto-mondo, un punto-globale come sistema, come spazio all'interno
del quale un individuo, un'impresa, un gruppo di interessi, una nazio-
ne, si riorganizzano o, semplicemente, cercano di sopravvivere" 111. "Ogni volta che i paesi del Terzo Mondo sono riusciti a sviluppare
strutture economiche locali, la Banca Mondiale e il Fondo Moneta-
"Le società multinazionali sono il fulcro del capitalismo moderno: rio Internazionale, insieme agli Stati Uniti, hanno tentato in ogni
esse hanno preso il posto degli stati nazionali dell'Occidente, dal modo di distruggerle"113
momento che rappresentano i centri politici reali della nostra epo-
ca'' Le statistiche
Charles Levinson112
Le economie del Sud presentano grafici inaspettatamente in ascesa.
Il Fondo Monetario Internazionale ha dichiarato che, alla metà degli
anni novanta, le economie dei paesi in via di sviluppo coprivano il
43% del prodotto lordo mondiale e che nei primi anni del 2000 la
quota potrebbe superare quella degli stessi paesi industrializzati.
Paesi come l'India, il Brasile, l'Indonesia, il Messico sono tra le prime
15 nazioni per "massa economica"114. Vediamo se è vero.
Generalmente parlando e come più volte ripetuto, l'economia dei paesi
in via di sviluppo è vincolata all'esportazione: il 70% della produzione
prende la via del Nord.
110
Cfr. Antonio Pollio Salimbeni, op. cit., pp. 91- 113
Cfr. Jerry Mander-Edward Goldsmith, op. cit., p.
92. 138.
111
Ibid., p. 9. 114
Cfr. Antonio Pollio Salimbeni, op. cit., p. 104.
112
Cfr. Charles Levinson, op. cit., p. 16. 85
84
In quest'aliquota sono compresi anche i beni primari, perché il Sud è Ora, quello che è un errore superabile (alla condizione che quello che
stato costretto ad abbandonare l'agricoltura di sussistenza a vantaggio digiuna si faccia riconoscere nella statistica successiva), può essere
delle monocolture richieste dall'export, e deve importare cibo di base. eretto a metodo, perché i numeri indicano solo il volume della produ-
Ma le importazioni alimentari raggiungono una parte minoritaria delle zione di ricchezza in una nazione, non indicano la sua destinazione.
popolazioni, perché solo una parte minoritaria delle popolazioni del L'India risulta una delle prime potenze mondiali per movimento eco-
Sud ha potere di acquisto. nomico- commerciale e lo è, sulla base dei "parametri": tra i primi
Accade così che nel Sud circoli sufficiente quantità di cibo - come produttori nel mondo di cereali, carne e carbone. L'India correda
vedremo in dettaglio in altro paragrafo- ma non il denaro per aquistar- questa ricchezza con una popolazione di 2.000.000 di lebbrosi -
lo. 1'incremento annuo è di 500.000-600.000 unità - e con una città
In quanto ai manufatti (prodotti industriali finiti), i prodotti tecnologi- come Calcutta che brulica di disoccupati e affamati provenienti dalle
camente avanzati importati dal Sud, sono quelli prodotti dalle imprese campagne circostanti.
occidentali che vi hanno trasferito gli impianti industriali. Le quote di Eppure il principio della distribuzione delle ricchezza è teoricamente
produzione del Nord indicano assai chiaramente i cambiamenti di riconosciuto anche dai paesi ricchi.
teatro: negli Stati Uniti e in Gran Bretagna la quota di lavorazione dell' La definizione di "competitivita" di un paese è infatti, secondo l'OC-
industria manifatturiera è scesa dal 40 al 20%; in Germania e in SE:
Giappone è sotto il 30%115.
"...la sua capacità di produrre beni e servizi vendibili sui mercati in-
Nell'Unione Europea, per esempio, è previsto il trasferimento all'este-
ternazionali in condizioni di mercato libero e leale, mantenendo e ac-
ro di alcune fasi del lavoro, il cosiddetto "traffico di perfezionamento
crescendo al tempo stesso il reddito reale dei cittadini nel lungo pe-
passivo" (TPP). In pratica un prodotto appena abbozzato viene trasfe-
riodo"116
rito all'estero e reimportato in una fase di lavorazione più avanzata,
con costi di lavoro minori e senza pagare dazi. Fa largo uso di questa Nella pratica la definizione è rispettata fino a "mercato libero". Una
prassi, tra altri, Benetton abbigliamento, che tiene per sé il più disinvolta lettura del concetto di "competitivita" si è registrata, per
procedimento più delicato della lavorazione, la tintura, mentre appalta esempio, nelle attività della Banca Mondiale in Africa, dove 26
a imprese terze (centinaia, sparse tra Italia, Europa dell'Est e Africa del paesi dell'Africa sub-sahariana hanno ottenuto il diritto di usufruire del
Nord) le fasi di lavoro iniziali. Per quanto attiene poi alla ricchezza Programma speciale di assistenza.
distribuita, i numeri non dicono nulla. Il Programma di "aggiustamento strutturale" prevedeva, per riassesta-
Resta ancora valido quanto si usava dire a proposito dei "quadri sta- re le economie di quei paesi, una produzione orientata alle esportazio-
tistici": se un individuo mangia un intero pollo e un altro digiuna, la ni.
scienza statistica rileverà un consumo pari a Vz pollo prò capite. I risultati: questi paesi hanno aumentato le loro esportazioni del
5% tra il 1991 e il 93, diminuendo contestualmente il consumo
115
Ibid., p. 87.
116
Cfr. Antonio Rollio Salimbeni, op. cit., p. 105.
86 87
pro- capite dello 0,3%. Questo, in una regione che registra il livel- dotti industriali finiti dell'intero Sud, ed è questa quota che falsa i
lo di povertà più alto dell'intero pianeta117. conteggi delle statistiche che assegnano al Sud nel suo complesso,
Il ruolo silenzioso delle imprese occidentali, nei paesi in via di svilup- una forte esportazione di prodotti industriali118. Il Terzo mondo nel suo
po, è quello di far apparire una ricchezza teorica, e cioè una straordi- complesso continua a impoverirsi pagando un pesante tributo di
naria movimentazioni di mercé e capitali, quando nella pratica la mer- materie prime. Tra i prodotti esportati al Nord:
cé viene esportata e i capitali prendono la via del Nord. Questa
prassi, consolidata da un trentennio, ha trovato verso la metà degli Il 42% è costituito da combustibile
anni 80 anche una sistemazione giuridica. Fino allora i fatturati delle 21% da prodotti agricoli
filiali delle multinazionali erano computati nel Prodotto Nazionale
Lordo del paese di origine della IM. Per esempio: il fatturato della Per le statistiche, il Sud copre solo il 22,6 % delle esportazioni mon-
filiale tailandese di una multinazionale americana era assorbito dal diali, con il 37% di questo volume assorbito dagli scambi tra i paesi
Prodotto Nazionale degli Stati Uniti. Ma dagli anni 80 i fatturati delle dello stesso Sud.
filiali sono stati inglobati nel Prodotto Interno Lordo delle nazioni Con un flusso di importazione così modesto dal Sud, qualcuno si è
presso le quali sono dislocate: una ricchezza inesistente. Alla chiesto come possa il Nord consumare l'80% delle risorse del piane-
multinazionale va il denaro, al paese in via di sviluppo, la statistica. ta119.
Il quadro generale dell'economia del Sud, che presenta una ricchezza La risposta sta nel riferimento dei quadri statistici, che è solo finanzia-
teorica e una miseria pratica, è plasticamente rappresentato dalla map- rio.
pa delle multinazionali dislocate nei i paesi in via di sviluppo. Un In altre parole, il grafico delle esportazioni mondiali ha come parame-
rapporto dell'ONU (World Investment Report, 1995) informa che il tro di riferimento la quantità di denaro in circolazione, non la quantità
40% delle società controllate dalle 37.000 multinazionali del mondo, si della mercé.
trovano al Sud. Può così accadere che nel 1988 le esportazioni di caffè movimentas-
I paesi economicamente autonomi e avanzati, nel Sud, si riducono a sero nove miliardi di dollari, per poi scendere due anni dopo a sei mi-
quattro: Singapore, Corea del Sud, Hong Kong e Taiwan. Questi liardi e mezzo.
paesi, alla scuola dell'Occidente, hanno creato a loro volta delle Eppure non vi era stata una diminuzione di merci in movimento, anzi
multinazionali. la quantità era aumentata: nel 1988 erano state vendute 3.885.000 ton-
Per avere mano d'opera a costo inferiore, le società di Hong Kong ora nellate di caffè; nel 1990, 4.629.000.
decentrano la produzione in Cina, quelle di Taiwan in Vietnam e in Il Sud aveva prodotto di più e guadagnato di meno. Questo accadeva
America Centrale e quelle della Corea del Sud in Indonesia. I per la caduta del prezzo del caffè120.
quattro paesi, da soli, coprono circa il 70% delle esportazioni di pro-
117
Cfr. Susan George-Fabrizio Sabelli, op. cit., p. 93. 88
118
Cfr. "Nord-Sud", op. cit., pp. 138-139.
119
Cfr. "Nord-Sud", op. cit., p. 137.
120
Ibid.
89
In realtà questa dinamica investe tutti i produttori del Sud indebitati, Dall'enciclica sociale "Laborem exercens" di Giovanni Paolo II:
che per pagare in dollari esportano prodotti agricoli. Sul mercato
internazionale si è quindi riversata un'offerta superiore alla domanda: il "In taluni paesi in via di sviluppo, milioni di uomini sono costretti a
risultato è la caduta del prezzo di acquisto all'ingrosso. Questa è una lavorare i terreni di altri e vengono sfruttati dai latifondisti, senza la
variazione dei prezzi "classica", legata al rapporto tra domanda e speranza di poter mai accedere al possesso neanche di un minimo pez-
offerta; ma vi sono anche variazioni "indotte" o artificialmente zo di terra proprio. Mancano forme di tutela legale per la persona del
procurate: un esempio è la rottura degli accordi commerciali. Fino al lavoratore agricolo e per la sua famiglia in caso di vecchiaia, di ma-
1989 un accordo internazionale - è ancora il caso del caffè lattia o di mancanza di lavoro. Lunghe giornate di duro lavoro fisico
-garantiva che, nei casi di flessione della richiesta, la produzione ecce- vengono miseramente pagate.
dente fosse ritirata nell'attesa di una domanda più forte. Su Terreni coltivabili vengono lasciati abbandonati dai proprietari; titoli
pressione delle multinazionali, nel 1989, non fu rinnovato l'accordo legati al possesso di un piccolo terreno, coltivato in proprio da anni,
e l'immissione nel mercato di tutto il caffè giacente nei magazzini vengono trascurati o rimangono senza difesa di fronte alla "fame di
determinò un crollo dei prezzi. Infine, le oscillazioni create ad arte. terra" di individui o di gruppi più potenti".
Presso le borse di Londra e di New York le multinazionali, attraverso
complesse manovre speculative, sono in grado di far variare i prezzi in Famiglie contadine nel Sud che non possiedono la terra che coltivano:
brevissimo tempo: a fine settembre del 1994 il prezzo del caffè per India 53% Perù 75%
tonnellata era di 4100 dollari. Ad inizio dicembre era di 2.500 dolla- Messico 60% Filippine 78%
ri121. Colombia 60% Indonesia 85%
Brasile 70% Bolivia 85%122
122
Cfr. "Nord-Sud", op. cit., p. 180.
121
Cfr. "Geografia del Supermercato Mondiale", op. cit. p. 18. 9 0
91
Attualmente le zone franche sono circa 250, sparse tra 50 paesi del- In altre fabbriche i controllori giravano armati di bastone per "correg-
l'America Latina e dell'Asia. gere" gli errori.
È stato calcolato che vi lavorino circa due milioni di persone, l'80% La mancanza di norme di sicurezza sul lavoro ha provocato morti a
delle quali sono donne tra i 16 e i 25 anni123 catena: nel 1994 sono scoppiati 40.000 incendi nelle fabbriche cinesi
Un'idea dell'affare che le zone franche rappresentano per le multina- delle zone speciali, con 2.487 vittime126.
zionali, è data dall'offerta di una "zona economica speciale" in Ban- Il governo cinese finanzia inoltre i cosiddetti laogai, i campi di lavoro
gladesh, comparsa in un'inserzione pubblicitaria su una rivista di ma- forzato cinese.Vi sono osservatori che hanno denunciato il cointeresse,
nagement124. Le condizioni: in questa nobile impresa, della Banca Mondiale. Si valuta che i laogai
a)Licenza d'import-export ottenibile in una giornata. siano un migliaio, con una popolazione carceraria che va dai sei agli
b)Esenzioni fiscali per 10 anni otto milioni di prigionieri.Vi si produce per l'esportazione, di tutto:
c) Esenzioni da dazi per i macchinali in entrata e per i beni prodotti in scarpe, vestiti, televisori, té127.
uscita
d) Testuale nell'annuncio: "Nelle zone la legge vieta la formazione di
Le paghe
sindacati e gli scioperi sono vietati".
Attualmente le zone "migliori" per le multinazionali sono il Vietnam,
la Cina, la Thailandia, l'Indonesia, il Messico, il Guatemala e il Paki-
Modelli per il futuro
stan.
La Cina comunista ha accolto il principio delle "Zone Economiche La paga oraria in alcuni di questi paesi nel settore calzaturiero, in lira
Speciali" con uno zelo assolutamente straordinario. Nel 1995 italiana128.
un'organizzazione di Hong Kong, l'AMRC - Asia Monitor Resource in lire italiane 1183
1190
755
Brasile in moneta locale (cruzeiros): 0.77 793
300
Center - 125, ha condotto un'inchiesta nelle zone economiche speciali in Messico (pesos) 5,8
territorio cinese, registrando assunzioni illegali, orari massacranti, Thailandia (bath) 13
paghe basse, assenza di norme di sicurezza, mancanza di libertà Indonesia (rupie) 1162
sindacale, punizioni corporali. Vietnam (dong) 0,14
Fra tutte le fabbriche indagate, più di 9.000 violavano la legge cinese
sull'orario di lavoro: in alcune di esse gli operai erano obbligati a 91 II "Washington Post" del 12 maggio 1996 pubblicò i costi di produ-
ore mensili di straordinario. zione, nel Sud, di alcuni capi d'abbigliamento distribuiti dalle quattro
maggiori catene commerciali americane (come la nostra UPIM, Stan-
123
Cfr. "Geografia del Supermercato Mondiale", op. cit, p. 68. 126
Ibid.
124
Ibid., p. 69. 127
Ibid.
125
Ibid., p. 86. 128
Ibid., p. 66.
92 93
da, ecc.) La paga oraria nei luoghi di provenienza è espressa in cen- energici - molto energici - cambiamenti di rotta di cui qualcuno pre-
tesimi di dollaro. sto o tardi dovrà farsi carico.
129
Testimonianza resa nel corso di una puntata del "Maurizio Costanze Show". La cosa non ha avuto 130
seguito. Cfr. "Geografia del Supermercato Mondiale", op. cit., p. 10.
94 95
di andarmene in giro a rubare. Il salario non cresce e mio marito
Non ho mai preso più di 750 colones (£. 65.000) al mese. I capi ci
toma a casa ogni sera stanco morto" 131.
urlano di lavorare più in fretta. Non ci è permesso di andare al
"Mio marito è un tagliatore di canna da zucchero (...) Talvolta al gio- gabinetto più di due volte al giorno anche se lavoriamo 14 ore fi-
vedì o al venerdì abbiamo finito il poco denaro che guadagniamo e late.
così durante il week-end non abbiamo nulla da mangiare" 132. Nello stanzone fa molto caldo e i ventilatori sono scarsi. Le
ragazzine devono lavorare come le donne adulte e se qualcuna si
SAN PAOLO DEL BRASILE Lavori socialmente utili. Un'operaia: rifiuta di fare lo straordinario è portata nel cortile ed è lasciata tutto il
giorno sotto il sole cocente"134.
Margarida Nascimento, anni 37, madre di cinque figli, vedova. La
donna mantiene da sola la famiglia lavorando al Fronte del Lavoro di
SRI LANKA Raccolta del thè
Emergenza.
Margarida cammina due ore per essere al Fronte alle 6. Se non arriva Paramaswary ha 28 anni. Vive raccogliendo il thè a Badulla.
al lavoro puntualmente, come punizione perde due giorni di paga. Al Vive con altre operaie tamil in lunghe baracche costruite vicino alla
Fronte passa quattro ore a spostare pietre per la costruzione di una di- piantagione, ognuna delle quali ha 24 stanze. Paramaswary vive con
ga di sbarramento. Lavora quattro giorni alla settimana. Alla fine del i suoi due figli e suo marito in due stanze.
mese si porta a casa l'equivalente di 20.000 lire. "Quando parto da Lavora otto ore al giorno per un salario di poco più di mille lire13S.
casa, ho con me un po' di caffè e di farina di manioca. Non ho altro. I
morsi della fame cominciano verso le 10, ma bisogna non farci caso e GUATEMALA Industria tessile. Dall'articolo "Multinational Popula-
resistere. tion", P. Donovan. "New Internationalist" 1992- n. 235.
Non guadagniamo quasi nulla, ma il Fronte è la sola cosa che esiste
"Le donne del settore tessile sono pagate meno di un dollaro al giorno
fra noi e la morte" m
e subiscono frequenti abusi sessuali. Nella fabbrica Lucasan ogni 15
SALVADOR Fabbrica di camicie per conto di multinazionali america- giorni sono messe in fila e sono colpite alla pancia per scoprire chi
ne. Una operaia: è incinta. Chi lo è, viene licenziata in tronco. Se le operaie tentano
di organizzarsi, le fabbriche vengono chiuse e riaperte dove il sinda-
"Alla "Mandarin", dal lunedì al giovedì si lavora dalle sette del mat- cato non esiste ancora.
tino alle nove di sera. Aura Marina Rodriguez, un'attivista sindacale alle dipendenze della
Il venerdì, invece, si lavora dalle sette del mattino alle quattro del mat- multinazionale Phillips Van Heusen, è stata assassinata nel 1992."
tino successivo. Poi ci si stende 3 ore sul pavimento e si riprende il
lavoro alle sette fino alle cinque del pomeriggio. INDIA Lavoro minorile, fabbrica di camicie per gli USA a Dacca.
Una operaia (nove anni):
131
Cfr. Jon Bennet- Susan George, op. cit., p. 197.
132
Ibid., p. 183.
133
Ibid., p. 194.
134
Cfr. "Geografia del Supermercato Mondiale", op. cit., p. 80.
135
Cfr. Jon Bennet-Susan George, op. cit., p. 163.
96
97
"Comincio a lavorare alle otto del mattino e finisco alle dieci di sera, "Hai mai visto quelle fotografie che mostrano montagne d'immondi-
ma quando c'è molto da fare continuo fino alle tre di notte, poi mi zia ai margini delle megalopoli dell'Asia meridionale, dell'Africa, del
sdraio sul pavimento e dormo fino all'alba. Perù e del Brasile? Sono i rifiuti gettati dai ricchi delle città.
Quando sbaglio il capo mi picchia e ogni occasione è buona per to- All'alba i poveri e gli affamati s'impadroniscono di quelle piccole
gliermi la paga. Se entro anche solo un minuto più tardi, alla terza montagne inerpicandosi sui loro fianchi.
volta perdo un giorno di paga. Se faccio un giorno di assenza, mi tol- Frugano nell'immondizia con picconi acuminati e, se trovano avanzi
gono tre giorni di paga. Insomma raramente porto a casa più di 300 di carne, resti di un animale, pezzi di pane, verdure guaste, frutta
rupie (circa 10.000 lire) al mese. Nella fabbrica i bambini sono tanti. avariata, li infilano nel sacco di plastica che hanno con sé. Poi
riportano queste provviste alle loro famiglie nella bidonville. Questo
Forse siamo più della metà di tutti i dipendenti" 136.
cibo consente una sopravvivenza precaria ma il suo consumo,
THAILANDIA Lavoro minorile, fabbrica di borse. Un operaio (tredici ovviamente, attacca l'organismo"139.
anni):
"Lavoro a Bangkok in una fabbrica di borse che è stata premiata co- Il debito dei paesi poveri
me la migliore fabbrica per l'esportazione. Taglio, cucio e incollo bor-
se, non so quante migliaia alla settimana. Lavoro 12, anche 14 ore al Hanno concesso prestiti al Sud: Banca Mondiale, il Fondo Mone-
giorno. Mi fermo solo per mangiare e per dormire"137. tario e i governi. Si aggiungono i prestiti delle banche private e i tra-
sferimenti di capitali delle imprese del Nord impegnate in investimenti
diretti.
Le condizioni di vita
Banca Mondiale Prestiti a tassi di mercato e agevolati.
Jean Ziegler: Fondo Monetario Prestiti a tasso di mercato
Banche private
Governi Crediti all'esportazione. Si tratta di capitali an-
"Nei paesi dell'Africa, dell'Asia e dell'America Latina vivono 146 ticipati ai paesi in via di sviluppo per l'acquisto
milioni di ciechi. Imprese di manufatti del Nord. Prestiti a tassi di mercato
Nel 1999, Gore Brundtland, direttrice dell'Organizzazione Mondiale Prestiti obbligazionari
della Sanità, presentando a Ginevra il suo piano 'Vision 2000', affer-
Investimenti diretti in attività produttive. È l'at-
mò: "L'80% delle lesioni alla vista sarebbero totalmente evitabili". In
tività delle multinazionali favorita dalla Banca
particolare con una regolare assunzione di vitamina A in età prescolare"
Mondiale.
138
.
99
136
Cfr. "Geografia del Supermercato Mondiale", op. cit., p. 93. 139
Ibid., p. 40.
137
Ibid.
138
Cfr. Jean Ziegler, op. cit., pp. 12-13.
98
Il problema del debito nasce nel 1973 con l'impennata del prez-
ma, a partire dal 1981, Reagan prima e Bush poi, aumentarono le spe-
zo del petrolio. I paesi arabi si trovarono a disporre di una quantità
se militari per un totale di 2.481 miliardi di dollari140. Ne seguì un
di denaro liquido straordinaria, che depositarono nelle banche del
deficit nel bilancio federale, che il governo stabilì di colmare
Nord.
chiedendo prestiti pubblici e allettando i risparmiatori con buoni del
Ma l'economia dei paesi ricchi ristagnava - proprio per l'aumento del
Tesoro ad alto tasso di interesse.
prezzo del petrolio - e le banche occidentali non trovarono clienti ai
Molti capitali esteri presero allora la direzione degli Stati Uniti
quali proporre crediti. Pianificarono quindi una campagna di acquisi-
(anche i capitali dei benestanti del Sud) e le banche internazionali si
zioni presso i governi del Sud, che accolsero le proposte senza esita-
adeguarono ai nuovi valori inaugurati dagli USA.
zioni.
Da una parte quindi i tassi variabili dei prestiti concessi al Sud diven-
Si intrecciarono, in quella scelta, diversi ordini di motivazioni: sincero
nero più cari, dall'altra la rivalutazione del dollaro conseguente all'af-
desiderio di industrializzare il proprio paese, volontà di riscatto. Ma
flusso di capitali verso gli "States" penalizzò le esportazioni del Sud.
anche volontà inconfessate: acquisto di armi, importazione di beni di
lusso per le fasce più ricche della popolazione, interesse personale
dei governanti, megalomanie di varia natura (opere pubbliche faraoni-
che). La situazione del debito
Nel primo periodo i prestiti furono a breve termine, ma la liquidità dei
produttori arabi di petrolio continuava a crescere e le banche occiden- Alla fine del 1996, il debito complessivo del Sud ammontava a 1.700
tali stabilirono di erogare finanziamenti più elevati e a lungo termine miliardi di dollari (World Bank, Global Development Finance,
di restituzione, incatenando di fatto i paesi poveri ad un debito che 1997).
non avrebbero più potuto gestire. La regione più indebitata è l'Asia, con il 41,4% del debito totale, se-
L'ultimo vistoso aumento del petrolio fu del 1979 e da allora la situa- guita dall'America Latina, con il 38,1% e dall'Africa con il 21,5%.
zione precipitò: il primo "black out" fu del Messico, nel 1982, quan-
do dichiarò di non poter più pagare gli interessi. Il Messico fu Alcune tra le nazioni più indebitate:
seguito da altri 14 paesi. Messico 165 miliardi di dollari Venezuela
Thailandia 57
36 miliardi
Da allora si è innescata una spirale classica: i paesi poveri contraggo-
Brasile 159 miliardi Nigeria 35 miliardi
no debiti per coprire le rate di restituzione (interessi compresi) con un
flusso di capitali, dal Sud verso il Nord, dell'ordine di circa 200 mi- Indonesia 107 miliardi Algeria 35 miliardi
liardi di dollari annui. India 94 miliardi
Il meccanismo del debito si mise in moto non solo in rapporto al prez-
zo del petrolio, ma anche a causa dell'aumento dei tassi di interesse
negli Stati Uniti. Fino al 70 l'enorme liquidità in circolazione li aveva
mantenuti bassi,
140
Cfr. "Nord-Sud", op. cit., p. 119.
100
101
I creditori del Sud (ONU, World economic and social survey 1996): "Queste linee di tendenza indicano che i paesi in via di sviluppo in-
contreranno nel futuro maggiori difficoltà di gestione del loro debito,
Banca Mondiale e Fondo Monetario 36 % del debito ma ciò non indica l'esistenza di un problema generale in relazione ad
Governi 26 % esso. A fronte di scenari probabili, le proiezioni relative alla bilancia
dei pagamenti corroborano tale punto di vista" 141.
Banche private 9%
Altri privati 29 % Dunque, secondo la World Bank, i paesi in via di sviluppo erano in
grado di gestire il debito senza scosse.
La crescita del debito. (OCDE, Financement et dette extérieure des Nel 1982 il Rapporto sullo sviluppo ("Development Report") della
pays en development 1991; ONU, World economic and social survey Banca Mondiale, assicurava che le banche private avrebbero garantito
1996): al Sud un livello di prelievo netto a medio e lungo termine di circa 90
1970 Debito: 200 miliardi di dollari 1990 1400 miliardi miliardi di dollari l'anno per il resto degli anni 80. La risposta a
queste prime previsioni non si fece attendere: nel 1982, poche
1982 800 miliardi 1992 1500 miliardi
settimane dopo il rapporto, il Messico dichiarava bancarotta, seguito
1984 1050 miliardi 1994 1600 miliardi a ruota da altri paesi debitori.
1986 1100 miliardi 1995 1600 miliardi In quanto ai prestiti delle banche, questi, semplicemente,
scomparvero, per riprendere solo successivamente e in misura
1996 1700 miliardi di dollari
risibile. In altre parole la World Bank aveva invitato i paesi debitori a
procedere su una strada che li stava portando al tracollo.
Ogni mese il Sud versa al Nord 16 miliardi di dollari. Tra tutti i
paesi poveri, il caso dell'Africa sub-sahariana, di una povertà
Nel 1983 la Banca Mondiale assicurava:
inarrivabile, è rivelatore della specie cui appartengono i padroni del
"Questi (...) fattori contribuiscono a spiegare le ragioni dell'aggravarsi
mondo: ogni mese quella regione dell'Africa versa al Nord un miliar-
del debito negli anni 80, ma queste difficoltà hanno interessato deter-
do di dollari, (dati Banca Mondiale, 1997)
minati paesi piuttosto che interi gruppi o regioni..."142.
La Banca Mondiale e il debito Due anni dopo questa relazione, altri trenta paesi, dopo il Messico, di-
chiararono di non poter più pagare gli interessi. Nel 1986 la Banca
La prima insolvenza tra i paesi poveri fu quella del Messico, nell'ago- dichiarò che, alla metà degli anni 90, il debito dei paesi poveri
sto del 1982. sarebbe ammontato da un minimo di 560 miliardi a non più di 864
Nel 1981 la relazione annuale della Banca (World Development Re- miliardi di dollari.
port) aveva dichiarato:
141
Cfr. Susan George-Fabrizio Sabelli, op. cit., p. 84.
142
Ibid, p. 87.
102 103
Puntualmente, nel 1993 l'indebitamento del Terzo Mondo aveva rag- Banca Mondiale, le previsioni dei prezzi di acquisto delle merci im-
giunto la cifra di 1.534 miliardi di dollari. portate dal Sud, lo erano ancor meno.
Segue un quadro delle previsioni della Banca sui prestiti che il Sud Furono previsioni che chiusero il cerchio dell'inganno: poiché il Sud
avrebbe dovuto ricevere. A lato delle stime della Banca sono eviden- poteva - e può - rispondere al debito solo attraverso i capitali ottenuti
ziati (in miliardi di dollari) i prestiti effettivamente concessi al Sud con le esportazioni, una stima inesatta di queste ultime, orientata a un
dalle banche. Il divario è tale da non essere leggibile, plausibilmente, ingiustificato ottimismo, non poteva che orientare il Sud a un ottimi-
nell'ottica di un "errore". smo ugualmente ingiustificato.
Segue un quadro delle previsioni della Banca sui prezzi delle materie
Stime della Banca (World Prestiti concessi al Sud prime, in rapporto al valore effettivamente conseguito. La previsione
Development Report, 1982) venne fatta nel 1989, a indice 100, per l'anno seguente 145:
198390-115 miliardi di dollari 35 Minerali/metalli previsioni della Banca 127,7 prezzo reale 78,8
198490-115 17,2 Grassi e oli 137 47,5
198590-115 15,2 Bevande 86 42,4
Legname 135,7 84,7
198690-115 7
Agricoli non alimentari. 117 59,5
198790-115 7
Totale alimenti e bevande 88,8 52,6
198890-115 7,8
198990-115 10,5 Infine, nel 1992, la Banca ammise la gravita della situazione per bocca
199055-96,7 15 di L. Summers, direttore del servizio economia.
Dati OCSE - Organizzazione di Cooperazione e di Sviluppo Econo- "Questa lezione è ormai ben assimilata, ma il prezzo pagato per essa
mico - e della OECD in "Financing and External Debt of Developing è stato l'arresto dello sviluppo di molti di questi paesi per un intero
Countries, 1991 e 1992 Surveys"143 decennio" 146.
Solo nel 1991 la World Bank cominciò ad ammettere che:"...la fine L'arresto dello sviluppo per un decennio: non c'è male per un istituto
della crisi del debito non era prossima, come non lo era la ripresa impegnato nell'aiuto alle economie dei paesi poveri. Recentemente il
del flusso di capitali dal Nord verso il Sud" 144. Se le previsioni dei presidente americano Clinton, al vertice di Firenze, ha ventilato
prestiti non costituivano il punto di forza della l'ipotesi di una remissione del debito, spiegando la ragione
145
Ibid., p. 90.
146
143
Ibid., p. 86. Ibid., p. 87.
144
Ibid., p. 88.
105
104
di tanta generosità: ' 'paesi che utilizzano i loro bilanci solo per pa- I governi creditori, da parte loro, formarono un consorzio chiamato
gare gli interessi del debito, non potranno mai comprare le nostre "Club di Parigi", all'interno del quale già dal 1980 (vertice di Toron-
merci ' '. to) si aprì la discussione sul debito del Terzo mondo, fino al vertice di
È superfluo commentare questa affermazione sotto il profilo "mora- Napoli del 1994, quando stabilirono di concedere una serie di facilita-
le". Vale piuttosto la pena di indovinarne la logica. Una logica che zioni ai paesi con il reddito prò-capite più basso: tagli parziali del de-
non dovrebbe essere dimenticata dai soggetti, grandi e piccoli, che da bito, periodi di restituzione più lunghi e taglio del pagamento degli
tutt'altra ottica, e cioè secondo un vero spirito umanitario, attualmente interessi.
promuovono iniziative per affrontare e risolvere il problema del debito Ma per tutte le soluzioni la condizione di base resta la stessa: i paesi
del Terzo mondo. Se gli Stati Uniti promuovessero una remissione che accettano debbono sottostare ai programmi di aggiustamento della
totale del debito, non è chiaro che anche gli oppositori del Banca Mondiale e del Fondo Monetario.
mondialismo dovrebbero arrendersi di fronte a tanta grandezza Se l'Occidente decidesse di rimettere il debito, a queste condizioni il
d'animo? A queste condizioni gli USA potrebbero ben candidarsi al lucchetto si chiuderebbe per sempre: non vi sarebbe programma di
governo del pianeta. Ma una simile scelta si risolverebbe solo in una "aggiustamento strutturale", nelle economie del Sud, che l'opinione
trappola - l'ultima-per i paesi poveri. pubblica mondiale non si sentirebbe di sottoscrivere.
La finanza internazionale è perfettamente consapevole che la catena
del debito, utilissima per ricattare, alla lunga comprime qualunque di-
namica commerciale. La fame nel Sud del mondo
Attualmente il Sud funziona solo da mercato di "scarico": da qui la
preoccupazione di Clinton che nel Sud non si formi una classe di veri Per la pubblica opinione occidentale, le cause della fame nei paesi in
compratori. via di sviluppo sono "sottintese".
Inoltre, il Nord non ha un vero interesse a che il debito venga resti- L'insufficiente produzione di cibo. Una verità "lapalissiana". È possi-
tuito: il Nord ha interesse a ricevere materie prime e beni dal Sud, bile supporre il contrario, in paesi affamati? Sulla base dell'economia
non moneta cartacea. di mercato, è più che possibile.
Le soluzioni abbozzate sino ad ora per uscire dalla spirale del debito, Nel Terzo Mondo il problema non è la penuria di cibo, ma la mancan-
indicano che l'obiettivo non è quello di "liberare" il Sud, ma di in- za di denaro per acquistarlo: il problema è l'accesso al cibo. I paesi
catenarlo ad una dipendenza ancor più redditizia per il capitalismo oc- poveri quasi eguagliano le nazioni ricche nella produzione di cibo di
cidentale. base (più della metà dei 1,4 miliardi di ettari coltivati nel mondo sono
La proposta delle banche (Piano Brady) prevedeva che la Banca Mon- nel Sud) ma la produzione, sorretta dai prestiti della Banca Mondiale,
diale e il Fondo Monetario concedessero ulteriori crediti ai paesi insol- non è orientata al fabbisogno delle popolazioni. È l'economia
venti, affinchè questi potessero pagare il debito, ma a un "prezzo globalizzata che tiene banco.
scontato". In sostanza offrirono il passaggio del debito, un po' scon- "...scopo di questi prestiti è di far passare intere regioni da
tato, dalle banche alla Banca. un'agricol-
106 107
tura di sussistenza e di alimentazione della popolazione, ad un'agricol- In poche parole: nel Sud non manca il cibo, manca il denaro. E chi
tura integrata nel mercato internazionale, cioè per l'esportazione" 147 non possiede denaro, nel nuovo ordine del mondo, deve comprendere
"Monde Diplomatique", luglio 1979 che è politicamente corretto crepare, togliendo il disturbo. Anche la
mancanza di tecnologia è vista come una delle cause della fame.
"Vent'anni fa, l'Africa era autosufficiente per quel che riguarda l'ali- Sembra che la verità sia all'opposto:
mentazione" 148
COSV - coordinamento organizzazioni servizio volontario "In brevissimo tempo, il paesaggio dei paesi in via di sviluppo è
enormemente cambiato. La diversificazione in agricoltura è cosa del
"L'Asia ha ottenuto significativi risultati verso il conseguimento del- passato. Ora i paesi si specializzano in uno o due prodotti per l'espor-
l'autosufficienza alimentare. Alcuni paesi hanno superato la fase di in- tazione. Il risultato è una completa distruzione dei metodi
sicurezza alimentare ereditata dal passato, altri hanno accumulato ri- tradizionali di vita"152.
serve impressionanti..."149
È stato il caso della cosiddetta "rivoluzione verde" (greeen revolu-
De Gaspar, Vice Direttore Esecutivo del "World Food Council", ONU. tion).
Così venne chiamata una serie di innovazioni, in agricoltura, elaborate
"Anche in un paese che soffre la fame ci possono essere silos e ma- da ricercatori della Fondazione Rockefeller negli anni 60. Vennero
gazzini pieni di derrate alimentari. La tragedia della morte per fame in messe a punto alcune varietà di cereali con tempi di crescita brevissi-
mezzo a tanta abbondanza è la prova più evidente del fallimento mo- mi, tanto da garantire due o tre raccolti in un solo anno. Inoltre, queste
rale della maggior parte dei leaders mondiali" 150. varietà erano resistenti ai pesticidi e agli erbicidi. I guai cominciarono
FAO, M. Benaiss subito: tali scoperte servivano solo ad arricchire i già ricchi e ad
aggravare la povertà dei già poveri.
"Se voi guardate il mondo nel suo complesso, vi è sufficiente cibo pro-
dotto per ogni uomo, ogni giorno. Ma questo non succede perché è l'ac- a) I contadini non potevano più produrre i loro semi per le semine del-
cesso al cibo ad essere il vero problema"151 l'anno successivo. Trattandosi di un ibrido, la nuova varietà di riso,
(John Lupien, Direttore FAO) alla seconda generazione, non offriva più le stesse caratteristiche dei ,
semi di partenza.Dunque ogni anno i coltivatori dovevano acquistare i
semi dalle ditte produttrici. Non soprenderà che queste ditte fossero
multinazionali americane.
147
Cfr. Piero Gheddo, op. cit., p. 72. b) Le nuove varietà davano i risultati promessi solo con l'uso di
148
Studio del COSV, Comitato di coordinamento delle Organizzazioni di Servizio Volonta
rio, Milano, febbraio 1984,p. 21. Con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri-Dipar grandi quantità di fertilizzanti e pesticidi. La "rivoluzione verde" ha
timento Cooperazione allo Sviluppo.
149
Ibid., p. 23.
150
Cfr. Jon Bennet-Susan George, op. cit., p. 222.
151
Cfr. "Access to food is the real problem". News highlights-Food and Agricolture Orga
nization of the United Nations, http. //www. Fao.org./News/1998/981204-e.htn. 05/01/99. 152
Cfr. Jon Bennet-Susan George, op. cit., p. 55.
108 109
così aperto nel Sud un mercato formidabile per le multinazionali che li obbligatoria per le famiglie che avessero già due figli.Nel corso della
producono: Novartis, ICI e Shell. discussione parlamentare, gli oppositori della legge riferirono:
c) I contadini non hanno potuto permettersi simili spese neppure alla
lontana: la rivoluzione verde ha potenziato solo l'attività dei grandi "Tra la popolazione indiana, alcuni gruppi di minoranza ma di mag-
produttori, inducendoli ad acquistare i piccoli appezzamenti dei conta- gior evoluzione nel campo dell'istruzione e della ricchezza, presentano
dini. In Malesia uno solo di questi produttori, agli inizi degli anni 80, tassi di crescita meno elevati: ad esempio i cristiani, i sikh, i parsi, gli
tolse il pane a decine di famiglie che circondavano la sua grande pro- ebrei del Kerala; mentre i maggiori tassi di crescita si notano nelle po-
prietà. In India la "rivoluzione verde" ha potenziato la grande produ- polazioni più povere marginali (paria, tribali) o negli stati più arretrati
zione, a tal punto che ora l'India esporta cereali. In compenso è au- (Madhya Pradesh) o ancora fra i musulmani, che vantano il numero
mentato il numero dei senza terra e degli affamati. come forza" 154.
153
Cfr. Piero Gheddo, op. cit., p. 43. 154
Ibid., p.
40.
110 Ill
Egli propose la creazione di un Consiglio mondiale dell'alimentazio- mente aumentati. Non vi è da credere che questo accada a causa di
ne, di una riserva alimentare in caso di emergenze e di un Fondo problemi "organizzativi".
per finanziare il flusso delle eccedenze della produzione alimentare La FAO sembra aver ricalcato, in questo dopoguerra, lo schema di al-
verso i paesi che più ne avessero bisogno. La proposta fu respinta155. tri istituti umanitari, condannati a non concludere mai nulla, creati so-
Da allora a nulla sono valsi gli sforzi di alcuni uomini (certo non la lo per salvare le apparenze di poteri impegnati in tutt'altro genere di
maggioranza) della FAO di fronte alla fame reale e non solo "statisti- obiettivi.
ca" dei paesi poveri. Una proposta simile a quella di Lord Body in- Nel XX anniversario della prima "Campagna mondiale", il bollettino
fatti, fu nuovamente avanzata dalla FAO in tempi più recenti, ma re- della FAO:
golarmente respinta. "...sul terreno pratico, i risultati di questo intenso dibattito internazio-
La veste istituzionale dell'organizzazione favorisce un silenzio compli- nale sono stati inferiori all'attesa. Troppo spesso, infatti, gli appelli alla
ce, di fronte alla devastazione delle economie del Sud operate dal Si- solidarietà umana, le enunciazioni di principio ed i provvedimenti
stema: le pianificazioni teoriche hanno sempre la priorità sulle risolu- votati nei vari convegni sono rimasti lettera morta" 156. Nello stesso
zioni pratiche, a breve raggio. La stessa struttura delle FAO, suddivisa anno, il 1980, il delegato della FAO per l'Asia: "Viviamo con una
in otto settori, è eloquente a riguardo: realtà tremenda davanti agli occhi. Centinaia di milioni di uomini,
1)Dipartimento delle politiche economiche e sociali. donae, bambini, anziani, sono privi di tutto: cibo, istruzione,
2)Dipartimento dell'Agricoltura abitazione, cure sanitarie, persino l'acqua potabile..."157 I vertici della
3)Dipartimento della pesca. FAO hanno coperto con un manto "politico", con i lunghi tempi della
4)Dipartimento delle foreste politica, un problema soltanto tecnico, che imponeva i tempi brevi
5)Dipartimento dello sviluppo della tecnica.
6)Rappresentanti regionali e Direttori. L'approccio politico,scientifìco, sociologico, statistico, è rimasto im-
7)Dipartimento dell'amministrazione e delle finanze. mutato dalla fondazione, benché gli esiti delle "campagne contro la
8)Dipartimento degli affari generali e dell'informazione. fame" lungo l'arco di decenni, indicassero con sufficiente chiarezza
che il problema non era il "management".
La FAO ha patrocinato programmi di aiuto alle popolazioni affamate, Ancora nel 1995, la FAO ha creato un nuovo organismo, il "Sustai-
già nel 1960 con la prima "Campagna contro la fame nel mondo", e nable Development Department" (SD, dipartimento per lo sviluppo
subito dopo, nel 1963, con la creazione del Programma Alimentare sostenibile).
Mondiale (PAM), in collaborazione con le Nazioni Unite. Ma, da Tra gli elementi della "sostenibilità" dello sviluppo, ancora una volta
allora, i morti per fame nel Sud del mondo sono progressiva- la FAO non sembra dare peso ad una condizione di base, in paesi at-
traversati dalla morte per fame: quella di essere in vita per attuare lo
sviluppo.
155
Cfr. "La lutte centre la faim ", Roma 1979, da "Les trente premieres annees", documento FAO, p. 7. 156
Cfr. Piero Gheddo, op. c\t, p. 119.
157
Ibid., p. 11.
112 113
La FAO auspica infatti con carattere di priorità158: fidenti: in quell'anno importarono 5 milioni di tonnellate di cereali
16
°.
"...partecipazione dei popoli allo sviluppo...coinvolgimento delle don-
ne nel medesimo... riforme agrarie istituzionali... ricerca... monitorag- Nel 1960, 10 milioni.
gio delle risorse naturali e management" Nel 1970, 38 milioni.
"Il ciclo dell'insufficienza alimentare e della povertà sarà spezzato solo Nel 1978, 66 milioni.
quando tutte le popolazioni rurali stabiliranno di produrre un reddito Dal rapporto 1981 del Fondo Monetario Internazionale: "Nel corso
per procurarsi cibo o per produrre le risorse necessarie ai loro bisogni. degli ultimi dieci anni il volume dell' aiuto alimentare in cereali è di-
Sono necessarie macro-strategie economiche per attivare il settore minuito, di fatto, a poco più di tre milioni di tonnellate, mentre le im-
agricolo. Ma ugualmente importante è una forte capacità dei poveri a portazioni di cerali da parte dei paesi in via di sviluppo sono più che
partecipare allo sviluppo socioeconomico." raddoppiate, superando i 100 milioni di tonnellate"161. Il Nord, in
realtà, non sembra però disprezzare del tutto le capacità lavorative dei
La FAO sembra alludere una certa passività delle popolazioni interes- paesi poveri.
sate. Le cose stanno davvero in questi termini? Non si comprende Lo Zimbawe e il Kenya, in piena carestia, nel 1984, esportarono ver-
allora a quali condizioni- vista la denunciata, o sottintesa, condizione di so il Nord produzioni agricole di qualità.
"passività" - il Sud del mondo abbia saputo raggiungere, in un recente Lo Zimbawe, tabacco, grani di soya e cotone. Il Kenya, destinati al-
passato, l'autosufficienza alimentare, fino al punto di esportare l'Europa, fragole e asparagi. Contestualmente i due paesi importava-
derrate. no dal Nord, per le popolazioni affamate, cibo di base (granturco): lo
È la stessa FAO a dichiararlo in un suo documento ufficiale (La situa- Zimbawe 26.000 tonnellate e il Kenya 39.000 tonnellate162. Ma la
zione alimentare mondiale e l'agricoltura, edizione annuale della disattenzione della FAO di fronte a questi eventi non sorprende, per
FAO, 1976). poco che si noti l'attenzione che essa rivolge verso altri interlocutori.
Il documento precisa che Asia, Africa e America Latina, prima della La terza rete nazionale, in fascia di ascolto notturna ("Reporter", 14
guerra, erano autosufficienti sotto il profilo alimentare, fino al punto luglio 2000) ha mandato in onda una pregevole inchiesta televisiva
di esportare 12 milioni di tonnellate di cereali159. Il fatto è che, prima dalla quale emergeva, tra il resto, l'impegno degli "scienziati"
della guerra, i paesi poveri producevano per i pro-pri bisogni, e solo FAO, impegnati nel bocciare il veto che l'Europa aveva posto alle car-
successivamente per l'esportazione. Dopo essere stati convocati a ni bovine USA, che i produttori nordamericani avevano imbottito di
Bretton Woods però, sono diventati "area vitale" per gli USA. ormoni, per la gioia dei consumatori globalizzati. Secondo gli
Area da saccheggio. Lo stesso documento della FAO informa che, già "scienziati" FAO (dei quali l'inchiesta ha reso noti i
nel 1950 (cioè dopo Bretton Woods), Asia, Africa e America Latina non
erano più autosuf-
160
Ibid.
161
Cfr. Luca Jahier, op. cit., p. 28.
158
Cfr. "Sustainable Food Security" - http/www. Fao org./News 1998/981204 ehtm.
162
Cfr. Jon Bennet-Susan George, op. cit., p. 56.
159
Cfr. Piero Gheddo, op. cit., p. 81.
114 115
nomi, mostrando altresì come quei nomi, sempre gli stessi, ricorres- "L'aiuto alimentare deve essere concesso dietro prelievo degli stock
sero in altre imprese di questo genere) il provvedimento restrittivo di eccedenza..." 164
non era giustificato, e in tal modo hanno permesso al WTO, altro La FAO ha sempre accettato il principio di un aiuto così concepito.
compare delle multinazionali, di multare pesantemente l'Unione Eu- Da allora le procedure prevedono che l'entità e i modi dell'aiuto siano
ropea, che non si era adeguata alla logica della globalizzazione degli stabiliti da un Comitato formato da funzionali della FAO, del paese
ormoni. donatore, del beneficiario e da osservatori di paesi terzi. Vedremo
più avanti il perché di tanta folla.
La FAO, in collaborazione con l'ONU, creò la prima agenzia interna-
"La FAO, l'organizzazione delle Nazioni Unite specializzata nei zionale di aiuto "multilaterale" nel 1961: il "World Food Program-
problemi dell'alimentazione, ha creato nel novembre scorso un me". Erano incluse nell'aiuto:
Consiglio Mondiale dell'Alimentazione, composto da rappresentanti
di quarantadue paesi, di cui l'anziano direttore John Hanah non è a) Donazioni da parte di governi
altro che l'uomo di Nelson Rockefeller". b)Donazioni da parte di agenzie internazionali
c)Donazioni di organizzazioni non governative (ONG)
"Oggi le società multinazionaE influenzano in modo determinante d) Vendite e prestiti di alimenti con termini di pagamento non
la FAO, che ha accettato di lasciare loro una parte essenziale delle inferiori ai tre anni
sue attività".
Nel 1962 le Nazioni Unite crearono il Programma Alimentare Mon-
Charles Levinson63
diale (PAM), che controlla la Riserva Alimentare d'Urgenza (IEFR
nella sigla inglese)
Nel 1974 fu creato il Consiglio Mondiale dell'Alimentazione (CMA)
con sede a Parigi, nel 1978 fu creato il "Fondo per l'assistenza allo
GB aiuti alimentari sviluppo agricolo", nel 1986 la "Food Aid Convention". La CEE si
occupa del problema con uffici competenti presso il Parlamento
Si definisce "aiuto alimentare bilaterale" quello di una nazione ricca Europeo.
a vantaggio di un singolo paese, mentre l'aiuto "multilaterale" è quel- Come facciano in tanti a combinare così poco, si evince dalla storia
lo esteso alla generalità dei paesi poveri, organizzato dalle agenzie in- degli aiuti alimentari in questo dopoguerra. E la storia mostra che
ternazionali. l'aiuto bilaterale ha tutelato soprattutto gli interessi del paese donatore.
Gli aiuti iniziarono all'inizio degli anni 50, nella forma bilaterale.La
Convenzione internazionale sull'aiuto alimentare (1967) stabiliva: a)Interesse politico e di sicurezza (controllo di aree geopolitiche)
b)Interessi commerciali governativi (apertura di dialoghi per il com
mercio estero)
163
Cfr. Charles Levinson, op. cit, p. 181. 164
Cfr. Luca Jahier, op. cit., p. 26.
116 117
c) Interessi di investimento da parte di soggetti economici privati dei Il bollettino del Fondo Monetario Internazionale, 16 novembre 1981:
paesi donatori. "La maggior parte dei programmi di aiuto alimentare è stata istituita
secondo i bisogni, caso per caso, in epoche in cui gli approvigiona-
L'aiuto bilaterale entra per la prima volta in un quadro istituzionale menti in cerali erano abbondanti. Uno dei principali obiettivi di questi
nel 1954, negli Stati Uniti, quando il Congresso formulò la legge (Pu- programmi era, d'altronde, la distribuzione ordinata delle costose ec-
blic Law n. 480) nota come "Alimenti per la pace". Più nota in Italia cedenze che si erano accumulate..." 16S
come "Piano Marschall".
In quegli anni, negli USA, vi erano stati raccolti record, e dal 1952 al Il Centro Francese per il Commercio Estero (CFCE): "Sembra che
54 gli stock di grano si erano più che triplicati.il senatore americano l'aiuto alimentare possa costituire per i paesi donatori una sorta di
McGovern, 1964: investimento nei paesi beneficiari, in particolare sul piano commerciale,
"I grandi mercati del futuro sono proprio quelle zone in cui grandi ma anche in altri campi. Si tratta tuttavia di un investimento a lungo
masse di uomini stanno imparando a consumare, grazie a 'Alimenti termine che esige, almeno per il medio periodo, una certa continuità
per la pace', i prodotti agricoli americani. Coloro che oggi assistiamo e regolarità degli aiuti accordati ai paesi considerati "strategici",
diventeranno domani i nostri migliori clienti"165. La stessa "Public seguendo l'esempio della politica condotta dagli Stati Uniti" 169.
Law" si era espressa in tal senso: "Il Congresso stabilisce che è "Si tratta sovente di facilitare lo smaltimento di eccedenze agricole,
obiettivo degli Stati Uniti espandere il commercio internazionale, cerealicole o lattiere. Questa soluzione si dimostra, sul piano economi-
sviluppare ed espandere i mercati di esportazione di prodotti agricoli co e politico, più redditizia delle alternative consistenti nello stoccag-
americani..."166. gio dei surplus in condizioni molto costose, nella distribuzione delle
eccedenze o nella limitazione delle produzioni"170.
"Nel corso degli ultimi trent'anni l'aiuto alimentare statunitense è sta-
to funzionale ad interessi assai più legati a finalità di politica estera, di
I surplus produttivi rispondono a loro volta alle leggi di mercato. Nel
corporazioni agro-alimentari multinazionali o di produttori nazionali di 1986 la FAO dichiarò che le sole eccedenze della Comunità Eco-
cereali, che a scopi più comunemente definiti di cooperazione allo svi-
nomica Europea avrebbero potuto coprire il fabbisogno di 21 tra i paesi
luppo" 167. africani più colpiti dalla siccità dell'anno precedente. Eppure il
fabbisogno non fu coperto: la movimentazione degli esuberi della
Ma questo non vale solo per gli USA. La cura di interessi economici e
produzione agricola attiva interessi enormi, a guardia dei quali sta
strategici è stata ampiamente registrata nell'operato di Francia, Giap-
l'intelligente silenzio di tutti, dall'ONU alla FAO. Con una
pone, Gran Bretagna: da sempre,la logica mercantile sta alla base de-
schiettezza degna di miglior causa, ancora una volta è un
gli aiuti.
165
Ibid., p. 60. 166 Ibid., p. 51. 167
Ibid., p. 168
Ibid, p. 28.
52. 169
Ibid., p. 27.
170
Cfr. Luca Jahier, op. cit., p. 27.
118
119
americano a parlar chiaro. Il vice presidente della Cargill, multinazio- acquirenti delle Nazioni Unite, al PAM, alle organizzazioni umanitarie
nale del commercio delle granaglie: o ai governi dei paesi colpiti dalla carestia, è un'altra" 172.
"Noi guardiamo le cose a lungo termine. Abbiamo non solo il vantag-
gio di essere una compagnia privata, ma di guardare al di là degli alti Questi affari hanno trovato forza di legge con i recenti accordi inter-
nazionali GATT.
e bassi che ciclicamente ricorrono, prendendo decisioni e facendo in-
vestimenti a lungo termine e sforzandoci di immaginare come sarà il L'art. 10 degli "Accordi sull'Agricoltura" inseriti nel GATT, precisa
che gli aiuti alimentari devono rispettare le regole - delle quali la
mercato del futuro.
FAO è garante ufficiale - del ' 'Usual Marketing requirements ' ', le re-
Se gettate uno sguardo alle forze basilari che dirigono questo commer-
gole della commercializzazione "usuale"173.
cio, vi accorgerete che sono tre: la crescita della popolazione mondia-
Queste stabiliscono che gli aiuti alimentari a un paese in via di svilup-
le, la crescita del reddito medio prò-capite e la crescita della specializ-
po non debbano in nessun modo alterare le quantità di derrate alimen-
zazione dell'economia mondiale. tari che questo paese riceve dalle "usuali" movimentazioni commer-
A mano a mano che queste tre cose si realizzano, producono una cre- ciali.
scente necessità di spostare montagne di grano dai paesi che ne pro-
In altre parole, è fatto divieto di erogare a un paese povero aiuti ali-
ducono in eccesso verso i paesi che non ne producono abbastanza.
mentari tali, da modificare il flusso delle importazioni di cibo (a pa-
Ed è proprio in questo modo che noi facciamo i nostri affari"171.
gamento) che questo paese riceve dai paesi ricchi. Affinchè la regola
Jean Ziegler: sia rispettata, al tavolo delle pianificazioni degli aiuti alimentari si
"Gli speculatori praticano il dumping quando immettono all'improvvi- affollano molti controllori: la FAO, funzionari del paese donatore,
so sul mercato grandi quantità di cereali, facendo crollare i prezzi. osservatori di paesi terzi.
Lo stoccaggio crea invece una penuria artificiale e fa salire i prezzi. Ma questo ancora non basta, perché gli accordi GATT, coperti dal si-
Gli speculatori bloccano nei loro depositi grandi quantità di prodotti lenzio della pubblica informazione, stanno a guardia di una logica non
alimentari. I prezzi delle materie prime agricole obbediscono unica- solo mercantile. In realtà il cibo è usato dalle potenze mondiali ege-
mente al principio della massimizzazione dei profitti. I signori della moni, come strumento di controllo di popolazioni che nello schacchie-
borsa di Chicago se ne infischiano altamente di sapere se il governo re geo-politico è bene che siano controllate.
del Ciad, quello etiopico o quello haitiano, tutti impegnati in una Anne Buchanan, nel suo "Food, Poverty and Power" (Spokesman,
guerra senza quartiere contro la carestia nei loro rispettivi paesi, Nottingham, 1982) cita un documento della CIA " Potential Implica-
siano in grado o meo di pagare prezzi spesso esorbitanti". tions of trends in World Population, Food Production and Climate
(...) Il volume dei raccolti è una cosa, mentre il prezzo d'acquisto de- (Washington DC, 1974, pp. 40-41). Vi si legge:
gli alimenti che gli speculatori della borsa di Chicago impongono agli
171
Cfr. Jon Bennet-Susan George, op. cit., p. 234. 172
Cfr. Jean Ziegler, op. cit,, p. 53
173
Cfr. Giovanni Anania e Fabrizio De Filippis, "L'accordo GATT in Agricoltura e l'Unio
ne Europea", Franco Angeli Editore, in appendice: "Testo degli accordi GATT sull'Agri
120 coltura."
121
"La crescente dipendenza del mondo dalle eccedenze americane Il Brasile possiede un buon livello tecnologico, un avanzatissimo mer-
preannuncia un incremento del potere e dell'influenza degli Stati Uniti, cato pubblicitario ed è tra i primi esportatori nel mondo di cereali. Ma
soprattutto nei confronti di quei paesi poveri che hanno un deficit la sua economia, come già accennato, è nelle mani delle multinazio-
alimentare. Nelle annate cattive, quando gli Stati Uniti non potessero nali177. Le conclusioni:
rispondere positivamente alla domanda di cibo della maggior parte dei "Ci sono continui casi di lavoratori che muoiono di fame e di bambini
possibili importatori, Washington verrebbe ad avere di fatto un potere di sei mesi che vengono nutriti solo a zucchero e acqua" m.
di vita e di morte sul destino di milioni di bisognosi. Senza volere in- (I Vescovi del Brasile, 1986)
dulgere in alcun modo in forme ricattatorie, gli Stati Uniti verrebbero
ad avere una straordinaria influenza politica ed economica" 174. "Abbiamo comprato questa casa con molta difficoltà. Prima, viveva-
mo sotto i ponti" 179.
"A questo punto è chiaro che qualcuno ha interesse ad impedire
(un abitante delle "favelas". La "conquista" - prezzo pattuito: 20
al Sud del mondo di raggiungere l'autosufficienza alimentare" 175.
dollari - è una baracca di legno e lamiera)
174
Cfr. Jon Bennet-Susan George, op. cit., p. 64. 177
Cfr. Jon Bennet-Susan George, op. cit., p. 203.
175
Cfr. "Nord-Sud",op. cit., p. 205. 178
Ibid., p. 205.
176
Cfr. Luca Jahier, op. cit., p. 60. 179
Ibid., p. 183.
122 123
Lo stato delle cose Non vi è nessuna chiara indicazione di quali benefici di autosviluppo
siano derivati da questi programmi.
Appare evidente la finzione degli "aiuti al Terzo Mondo": un appa- Non siamo in grado di stabilire a quale livello le popolazioni più bi-
rente impegno delle istituzioni umanitarie che, con iniziative impro- sognose abbiano beneficiato dei programmi statunitensi" I8°.
duttive (una sorta di management al contrario) surrogate da un sistema
di informazioni addomesticato, soddisfa l'ansia di diritti umani presso
l'opinione pubblica.
Tutti gli aiuti sono "organizzati" per essere inadeguati e non risolu-
tori.
In quanto al ruolo dei governi del Sud, non è dato forse accusarli sbri-
gativamente di "complicità": certo il Sistema non potrebbe funzionare
senza puntuali supporti presso i paesi in via di sviluppo. Supporti cui
gli USA hanno fornito veste giuridica: la Public Law del 1954, al titolo
I, prevede la facoltà, per il governo del paese beneficiario di aiuti
umanitari, di rivendere a propria discrezione la mercé ricevuta e di
destinare il ricavato, testualmente, "a sostegno del proprio budget
generale".
11 problema è che i governi del Sud, da mezzo secolo, hanno dimo-
strato di privilegiare la popolazione urbana rispetto a quella rurale, e
questo per logiche politiche e clientelali facilmente intuibili. Si
consideri che la popolazione delle campagne, nel Sud del mondo,
conta circa 3 miliardi di abitanti, rispetto al miliardo e mezzo delle
metropoli (dati UNDP, 1997, e UNFPA, 1996), ed è noto come la fa-
me del Sud sia radicata nelle zone rurali. Oppure alle periferie delle
megalopoli, verso le quali si orientano le migrazioni interne, per fug-
gire la fame delle campagne.
Gli stessi osservatori statunitensi non hanno potuto nascondere 1' im-
produttività del sistema degli aiuti alimentari. Dal rapporto al
Congresso degli stati Uniti, 22 aprile 1976: "Nei paesi considerati,
l'aiuto è servito di sussidio al bilancio del governo e le autorità
statunitensi hanno affidato ai governi locali la responsabilità di
seguire l'uso dei fondi ricavati.
180 Cfr. Luca Jahier, op. cit., pp. 59-60.
124 125
MODELLI DI SVILUPPO NEL NORD
Il mondo nuovo
181
Cfr. Jerry Mander- Edward Goldsmith, op. cit., pp. 14-15.
127
portamenti umani e delle decisioni a esse associate. L'economia gene- po dell'industria farmaceutica è ugualmente un bene, anche quando
ralizzata" 182 corrisponde allo sviluppo di mali tipicamente moderni come tumori,
malattie da immuno-deficienza, da stress, da inquinamento, ecc. Un
"Le Monde", 7 luglio 1988:
ordine di idee rappresentato efficacemente da due ricercatori americani:
"Secondo questi criteri, l'eroe nazionale è un malato terminale di
"Tutto ciò che è oggetto di desiderio umano è candidato allo scambio.
cancro che ha divorziato tra mille difficoltà."
In altre parole, la teoria economica in quanto tale non fissa alcun li-
mite all'impero del mercato".
Se i risultati matematici del PIL sono illusori, quelli del reddito pro-
capite di una nazione non sono da meno. La Banca Mondiale ha
stabilito quattro fasce di reddito183:
L'idea di sviluppo
In teoria il grado di prosperità di una nazione è rappresentato dal Pro- Reddito pro-capite alto da 9.386 dollari in su
dotto Interno Lordo (PIL), che viene calcolato annualmente. Nel PIL è medio alto da 3.036 a 9.385 dollari
registrata la produzione globale di beni e servizi, tutto ciò che crea medio basso da 766 a 3.035 dollari
una circolazione di denaro. Ad una maggiore circolazione di denaro
basso da 0 a 765 dollari
però, non sempre corrisponde una maggiore prosperità: il PIL non
tiene in conto né il criterio della distribuzione dei beni, né l'origine A queste condizioni sembra che il Brasile non se la passi poi male