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Leconomia cinese

Introduzione generale
Analizzeremo un orizzonte temporale limitato visto la durata e complessit della storia ed economia cinese. Focalizzeremo lattenzione partendo dagli effetti della caduta dellimpero, gli anni del comunismo, il boom economico dagli anni 80 e il passaggio storico al capitalismo. La popolazione cinese ha superato 1,3 miliardi di persone, nonostante la flessione del tasso di natalit Presenza di disuguaglianze economiche: zone ad alto livello di industrializzazione ed altre prevalentemente agricole con livelli di povert ancora alti.

Gli sviluppi economici della Cina nel XIX e XX secolo


Fine 800 - inizio 900. 90% popolazione contadina: condizioni di miseria. 1911 finisce lImpero e nasce la Repubblica Nazionale Cinese --> situazione politica interna instabile --> PIL in diminuzione Dopo lunificazione nazionalista del 1917 si ha la decade Najing. Prime opere di miglioramento dellagricoltura 1937-49. Invasione giapponese in Cina. Crisi economica, coniazione eccessiva di monete (per fronteggiare la crisi) --> Iperinflazione 1949 sale al potere Mao Zedong che proclam la Repubblica Popolare Cinese.

Sviluppi economici della Cina - 2 parte 1952: varato il 1Piano Quinquennale delleconomia sul modello sovietico. Industria pesante, collettivizzazione delle terre. Campagna dei Cento Fiori: stagione di liberalizzazione economica e sociale 1958: 2 Piano Quinquennale (delleconomia) di impostazione socialista cinese. Grande Balzo in avanti. Investimenti nellagricoltura e industria leggera (per differenziarsi dal modello sovietico) Ondata di carestie: 15-30 milioni di morti, produzione in ribasso: fallimento del 2PQ*

La Cina oggi
1. Economia in generale OGGI: seconda potenza economica al mondo per PIL 1978, riforma economica basata sul capitalismo: sviluppo economico pi veloce al mondo, primo maggiore esportatore e pi grande importatore di merci. Tasso di povert dal 53% all 8%. Borsa di Shangai la quinta per capitalizzazione complessiva. Squilibrio regioni costiere e interne.

2. Settore Primario Agricoltura tradizionale una grande risorsa economica: Produzione alimentare: riso, frumento, mais, avena, patata, ortaggi, frutta soia, arachidi, sesamo, girasole, tabacco, t e zucchero. Allevamento: suini, ovini, caprini e cammelli. Pesca: uno dei migliori produttori di pesce al mondo (carpe). Risorse minerarie: in tutta la Cina, ma larea pi ricca la Manciuria (ferro).

3. SETTORE SECONDARIO Maggiori produzioni industriali di base e manifatturiere. Bassi costi di produzione grazie alla manodopera a buon mercato. Rapido ammodernamento internazionale. e crescente competitivit

Prodotti costruiti e/o assemblati in Cina sono i pi presenti nei mercati mondiali. Industria pesante di rilievo: cantieristica e fabbricazione di locomotive, macchinari per lindustria estrattiva e raffinazione del petrolio. Industria tessile. Elettricit: fabbisogno del paese non soddisfatto; 70% dalle centrali a carbone. Fonti di energia pi pulite: secondo paese al mondo per sfruttamento energia eolica e potenziale idroelettrico; 4 centrali nucleari. 1979, apertura del commercio interno e estero, abolite restrizioni: aumento investimenti esteri.

Esportazione ed importazione: Giappone il paese con pi scambi commerciali. Renminbi (o yuan) la valuta, emessa dalla Banca Popolare Cinese. 4.Settore terziario Rapido sviluppo, ampliamento delle dimensioni del terziario. Aumento medio annuo del 10%. Canale principale per loccupazione. Ristorazione, turismo, finanziarie, trasporti.. assicurazioni, consulenze

2020: terziario occuper met del PIL cinese.

World Trade Organization


2001 adesione al Wto da parte della Cina Conseguenze in ambito giuridico, sociale, politico ed economico (Paese con forti diversit interne). Governo cinese ha cercato di rispettare i criteri di trasparenza imposti alladesione dal Wto. Nonostante le difficolt lintegrazione della Cina avrebbe accelerato il processo di riforme in atto.

Urbanizzazione rurale

mondo

Lurbanizzazione in Cina, risultato dell'interazione tra: Pianificazione statale controllata (regolazione migrazione interna, assistenzialismo). Pressioni spontanee esercitate dallo sviluppo industriale e dalla crescita economica. Intenso incremento della popolazione urbana e del numero delle sue citt (19171 nel 2004): entro il 2020 la popolazione urbana comprender il 60% della popolazione cinese totale.

Popolazione urbana rispetto a quelle totale


1949 (nascita della Repubblica Popolare Cinese): 10.6% della popolazione viveva nelle citt. - 1949 -1980 : il tasso d'urbanizzazione increment dell'8.8% (Mao si concentr sullo sviluppo dellindustria pesante finanziando lo sviluppo urbano in sua funzione). Hokou: censimento accurato della popolazione per cercare di contenere quella incontrollata verso le citt.

Fine anni 70, Deng Xiaoping: maggiore libert di spostamento, flusso migratorio di manodopera industriale a basso costo (popolazione fluttuante, mercificata e priva di diritti). Anni 80: urbanizzazione non pi contenuta, impossibile porre freni. Le citt si espansero creando una situazione deleteria per i servizi, ormai insufficienti.

Nuovi residenti estromessi dalla vita cittadina nuova sottoclasse residente nelle citt ma che avrebbe continuato a mantenere lo stile di vita tipico della campagna. 1982: misure amministrative per laiuto e la gestione della sottoclasse urbana : assistenza sanitaria demergenza e centri daccoglienza. Conseguenze anche per la vita nelle campagne: economia in declino, condizioni di povert in peggioramento.

Accentuazione divario realt urbana realt rurale: - Politiche governative a vantaggio dei centri urbani (creare efficienti poli industriali); - Rette per i gradi superiori distruzione esclusione delle popolazioni rurali dallaccesso alleducazione.

Nonostante gli svantaggi, sia per la popolazione che per l'economia che esso produsse, si pu considerare il processo di urbanizzazione cinese unico al mondo: la Cina riuscita a distribuire la popolazione promuovendo la crescita di tante piccole citt piuttosto che indirizzando l'intero flusso migratorio verso un'unica megalopoli.

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