Il corpo umano ha quattro arti: due braccia e due gambe.
Il braccio è un arto e la gamba è
un arto. Nel braccio c'è la mano, nella gamba il piede. Nel corpo umano ci sono due mani e due piedi. Nel corpo c'è una testa, non due teste. Sulla testa ci sono gli occhi e le orecchie, il naso e la bocca. Sulla testa ci sono i capelli. I capelli degli uomini non sono lunghi come quelli delle donne. Sopra gli occhi c'è la fronte. Sotto gli occhi ci sono le guance. Dietro la fronte c'è il cervello. Chi ha un cervello piccolo è sciocco. La bocca si trova tra due labbra. Nella bocca ci sono la lingua e i denti. I denti sono bianchi come perle. La lingua e le labbra sono rossi come rose. Gli uomini vedono con gli occhi e sentono con le orecchie. L'uomo che vede bene ha buoni occhi, quello che vede male ha occhi cattivi. Sira sente male, essa infatti ha cattive orecchie. La testa si trova sopra il collo. Sotto il collo c'è il petto. Nel petto ci sono il cuore e i polmoni. Nel cuore c'è il sangue, che scorre attraverso le vene verso il cuore. Il colore del sangue è rosso. Sotto i polmoni c'è il fegato è la pancia. Nello stomaco c'è il cibo. Il cuore, i polmoni, il fegato e la pancia sono le viscere umane. L'uomo che ha uno stomaco malato non può mangiare, ed egli non è sano, ma è malato. L'uomo sano ha uno stomaco sano, polmoni sani, cuore sano. Il medico va dall'uomo malato e lo guarisce. Il medico è un uomo che cura gli uomini malati, ma molti malati non possono essere guariti dal medico. Quinto è sano? No: il suo piede è malato. Il bambino è disteso sul letto. Emilia e Sira sono vicine al bambino. La madre siede vicino al letto e tiene la sua mano. Sira non è seduta, ma sta in piedi vicino al letto. Quinto è disteso. Emilia è seduta. Sira sta in piedi. Emilia: "Ecco la mela, Quinto" Emilia dà una mela rossa al bambino malato, ma egli non riesce a mangiare la mela. La madre gli dà un bicchiere d'acqua. Emilia: "Bevi solo acqua!" La madre sostiene la testa di Quinto mentre il bambino beve l'acqua. Emilia: "Ora dormi, Quinto! Dormi bene!" La madre mette una mano sulla fronte del figlio: tocca la sua fronte. Quinto chiude gli occhi e dorme. Giulio, che è nell'atrio con il servo Siro, ordina: "Va' in città, Siro, e chiama il medico!" Il medico vive a Tuscolo. Giulio ordina al suo servo di andare a Tuscolo e chiamare il medico. Siro sale sul cavallo, va in città, chiama il medico. Il servo torna nella villa con il medico. Il medico chiede: "Chi è malato?" Giulio: "Mio figlio Quinto è malato; non può camminare". Medico: "Perché non può camminare?" Giulio: "Perché il suo piede è malato. Il bambino è sciocco, medico: trova un nido sull'albero, sale sull'albero, cade dall'albero! E così ha il piede malato e non può camminare. Né solo il piede è malato, ma anche la testa". Giulio conduce il medico nella stanza di Quinto. Il medico entra nella stanza, si avvicina al letto e osserva il bambino. Quinto giace sul letto e non apre gli occhi. Il medico vede che il bambino dorme. Il medico dice: "Il bambino dorme". Sira, che sente male, non riesce a sentire ciò che dice il medico; e così chiede: "Che dice il medico?". Emilia (nell'orecchio di Sira): "Il medico dice 'che il bambino dorme". Quinto apre gli occhi e vede che c'è il medico. Il bambino, che ha paura del medico, non osa parlare. Medico: "Aprì la bocca, bambino! Mostra la lingua!" Sira: "Che dice il medico?" Emilia: "Dice che 'la sua lingua è rossa" Il medico osserva anche i denti di Quinto e tra i denti bianchi ne vede uno nero. Non è sano un dente che ha colore nero. Medico: "Il bambino ha un dente cariato" Quinto: "Ma il dente non fa male; dunque il dente non è malato. Il piede fa male - e la testa" Sira: "Che dicono?" Emilia: "Il medico dice che 'Quinto ha un dente cariato', e Quinto dice che 'il piede e la testa fanno male, non il dente" Giulio: "Guarisci solo il piede, medico, non il dente!" Il medico osserva il piede di Quinto e ci mette un dito sopra: il medico tocca il suo piede. Il bambino sente il dito del medico sul suo piede. Quinto: "Ahi, ahi! Il piede fa male!" Il medico (a Giulio): "Mantieni il braccio del bambino!" (a Emilia): "Tieni una coppa sotto il braccio!" (a Quinto) "chiudi gli occhi, bambino!". Il medico ordina a Quinto di chiudere gli occhi, poiché il bambino teme il coltello del medico. Ecco, il medico pone il coltello sul braccio del bambino. Quinto terrorizzato sente il coltello del medico sul braccio, ma non osa aprire gli occhi. I capelli si rizzano. Il cuore palpita. Il medico apre la vena. Il rosso sangue scorre dal braccio nella coppa. Quinto sente fluire il sangue dal braccio e inorridisce. La fronte e le guance sono bianche come gigli ... Il medico ordina al bambino di aprire gli occhi: "Apri gli occhi, bambino!", ma Quinto non apre gli occhi. Il bambino giace quieto come morto. Sira: "Perché Quinto non apre gli occhi?" - O buoni dei! Il bambino è morto!" Quinto invece respira, dunque non è morto. Ma Sira crede che sia morto, poiché non lo sente respirare. Giulio ed Emilia osservano loro figlio tranquillo - e tacciono. Il medico pone una mano sul petto del bambino e lo sente respirare e il suo cuore batte. Medico: "Il bambino respira e il suo cuore batte". Emilia gioisce poiché suo figlio è vivo. Sira: "Che dice il medico?" Emilia: "Il medico dice che 'Quinto respira e il suo cuore batte' Dunque Quinto è vivo". Sira è felice che Quinto sia vivo. Emilia pulisce il sangue dal braccio del figlio. Ora il bambino apre gli occhi. Quinto: "Ahi! Il braccio fa male!" La madre vede e sente che il figlio è vivo. Emilia ordina: "Porta dell'acqua, Sira!" ma l'ancella non sente le parole della padrona. Giulio: "La padrona ti ordina di portare dell'acqua, Sira!" Sira va e torna con un'altra coppa piena d'acqua. Emilia tiene la coppa, mentre Quinto beve. Medico: "Ora è necessario che il bambino dorma". Il medico esce Quinto che ha paura del medico gioisce che sia andato via. Giulio: "Ora nostro figlio non solo sta male per il piede, ma anche per il braccio" Emilia: "Quel grasso medico non riesce a guarire nostro figlio". Emilia non crede che il medico possa guarire il bambino malato. Sira: "È un medico stupido! Non ha né cuore né cervello!" Sira dice 'che il medico è stolto'. Giulio ed Emilia credono che lui sia stupido, non lo dicono.
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