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HACK - CHETOSI

• I chetoni hanno numerosi vantaggi per il corpo e per la mente.


Aumentano l’efficienza energetica del corpo, i mitocondri a
parità di quantità, producono più ATP dai chetoni rispetto al
glucosio.

• Hanno un effetto anticatabolico sulla muscolatura.

• Danno attenzione ed energia al cervello e stimolano il GABA,


un neurotrasmettitore con effetto “calmante” sul sistema
nervoso.

1 Filippo Pagani
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•Il dottor Richard Veech, esperto di chetosi,


afferma che metabolizzando corpi chetoni
rispetto al glucosio, il cuore riceve un 28%
in più di energia. Visto che la densità
mitocondriale di cervello e cuore è simile,
l’influenza dei chetoni sul cervello è molto
rilevante. Il vantaggio poi è sulla stabilità
energetica. I chetoni non presuppongono
le montagne russe dei picchi glicemici…

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• Ci sono diversi tipi di diete chetogeniche, dalla MAD alla
chetogenica pura, per scopi differenti, anche terapeutici. Una
dieta alta in proteine e bassa in carboidrati non è una dieta
chetogenica, è una low carb. Con proteine e grassi a sazietà è
facile arrivare a un equilibrio calorico tra grassi e proteine
assunte. Ad esempio i tagli semi-grassi di carne e le uova
intere sono cibi chetogenici. Per dar inizio alla chetosi almeno il
50% delle calorie ingerite deve venire dai grassi e la quantità di
carboidrati deve essere sotto i 50 gr al giorno (non c’ è uno
standard, ad esempio un ectomorfo puro potrebbe entrare in
chetosi anche con più carbo).
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• Ci possono esser dei “trucchetti”, il più efficace dei quali è
l’hack dell’aggiunta di grassi MCT (come l’olio di cocco) nel
piano alimentare per innescare la chetosi anche con dosi più
alte di carboidrati. Oppure utilizzando il digiuno…

• Come preannunciato in “BIOHACKING - PRONTI,


PARTENZA,VIA!” il cocco e il relativo olio è una fonte di grassi
saturi “particolare” perchè quasi interamente composta da
MCT (Medium Chain Triglyceride). Questi grassi hanno un alto
potere chetogenico, cioè quando ingeriti vengono convertiti
rapidamente in chetoni e utilizzati a scopo energetico.
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• L’ingestione di mct quindi eleva rapidamente il livello di
chetoni nel sangue anche quando si ingeriscono quantità più
elevate di carboidrati e proteine che hanno il naturale effetto di
bloccare la chetosi perché innalzano il livello di glucosio. Quando il
glucosio è elevato il corpo non entra in chetosi. Una dieta molto alta
in proteine e povera di grassi (e di carboidrati) non è una dieta
chetogenica perché parte delle proteine vengono convertite in
glucosio attraverso il processo di gluconeogenesi. Quanti
carboidrati e proteine bloccano la produzione la chetosi in una dieta
senza grassi mct è variabile. Se una persona ha un metabolismo
molto attivo anche con 100 gr di carboidrati al giorno potrebbe
raggiungere uno stato di chetosi.

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• Come scritto nel pdf sull’alimentazione, l’olio di cocco può
avere degli inconvenienti legati alle proprietà di alcuni acidi
grassi contenuti al suo interno. I grassi, anche se dello stesso
tipo, in questo caso saturi mct, non sono tutti uguali. Si
consiglia di non superare i 3 cucchiai al giorno e di basarsi
sulla propria tolleranza e feedback. Escluderlo totalmente se si
hanno problemi autoimmuni. Gli mct sono contenuti in natura
anche nel burro chiarificato e nell’olio di palma. Viste le
proprietà specifiche dei saturi a catena media, in commercio
sono stati realizzati degli “oli mct” ricavati dall’olio di cocco che
hanno un quantitativo più elevato di grassi mct.
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• Questi oli vengono utilizzati come integratori per sostenere la


chetosi, aumentare l’introito energetico senza ingrassare, nei
casi di malassorbimento, per l’epilessia, per seguire le varie
chetogeniche modificate, per la cachessia, per problematiche
pancreatiche, epatiche ed altro. Rispetto all’olio di cocco hanno
ancora più mct, in particolare meno acido laurico (C:12) e più
mct a catena più corta (Es. acido caprilico C:8). Essendo molto
costosi e non imprescindibili se ne sconsiglia l’utilizzo eccetto
casi particolari.

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Acido caproico (C6)


Acido caprilico (C8)
Acido caprico (C10)
Acido laurico (C12) ?

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• I chetoni diminuiscono lo stress ossidativo (in ottica
longevità).

• Le indicazioni per seguire una dieta chetogenica sono molto


semplici. Con verdure, fonti proteiche che contengono naturalmente
grassi ed eventuali lipidi aggiuntivi si ottiene automaticamente…
Senza saperlo, le uova sono già un cibo chetogenico perchè oltre il
50% delle calorie vengono dai grassi (circa 10 gr di grassi per 2
uova - 90 kcal - e circa 15 gr di proteine - 60 kcal -), discorso
analogo per la carne semi-grassa, idem alcuni pesci…

• Assumi carboidrati prevalentemente da verdure.

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• Puoi aggiungere dei grassi da sego, ghi e olio di cocco, ottimi
da utilizzare in cottura. Così facendo aumenti ulteriormente il
rapporto grassi/proteine-carboidrati. Puoi condire le verdure
con olio extravergine di oliva spremuto a freddo non filtrato
utilizzato da crudo…

• Le diverse diete chetogeniche sono caratterizzate da diversi


rapporti tra grassi, proteine e carboidrati. Si ottengono diversi
profili di chetosi che possono essere individuati con una
diversa quantità di chetoni nelle urine. I benefici si ottengono
anche con un basso profilo chetogenico.
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• Vogliamo ricavarci una regola sintetica? Potrebbe essere


questa: Carboidrati <= 50 gr al giorno da verdura a sazietà e
una manciata di frutta di bosco. Ogni 20 gr di proteine da
alimenti proteici almeno 12 grammi di grassi. Se hai alimenti
proteici che contengono naturalmente grassi sei ok (vedi uova
e tagli più grassi di carne). Se vuoi aumentare ulteriormente il
grado chetogenico della dieta aggiungi i grassi dalle fonti
indicate preferendo quelli animali provenienti da animali allevati
al pascolo.

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• I prossimi consigli possono facilitare la chetosi per via


dell’aumento del metabolismo e quindi della richiesta
energetica. Un corpo con un metabolismo molto attivo entra i
chetosi più facilmente. Un esempio lampante sono i bambini.
Spesso quando stanno male non mangiano ed essendo in
piena crescita, quindi dotati di un metabolismo molto rapido,
entrano in chetosi molto velocemente.

• DA NON CONFONDERE CON LA CHETOACIDOSI


DIABETICA. TUTTO UN ALTRO DISCORSO, PATOLOGICO.

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• Le tossine sono immagazzinate nel grasso. Quando si entra in


uno stato di chetosi, il fegato comincia a convertire il grasso in
corpi chetoni perciò molte tossine vengono mobilizzate verso
l’organo che deve elaborarle. Soprattutto all’inizio si avverte un
malessere generale e una scarsa energia, segno che il fegato
sta sottraendo energia al resto per il processo di
disintossicazione. Cosa che avviene solo inizialmente,
dopodiché si comincerà a sperimentare tutti i benefici della
chetosi.

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