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Retaggi culturali e di metodo nelle scienze della terra. Il geoturismo come mezzo per la diffusione e la rivisitazione della geologia.

Retaggi culturali e di metodo nelle scienze della terra. Il geoturismo


come mezzo per la diffusione e la rivisitazione della geologia.

Matteo Garofano
Presidente Associazione Geoturismo, Genova - garofano@geoturismo.it - www.geoturismo.it

Riassunto
L’articolo raccoglie alcune considerazioni fatte dall’Associazione Geoturismo sui problemi comuni che si
trovano nello svolgimento del geoturismo.
I temi principali considerati riguardano l’analisi dei metodi usati nella divulgazione scientifica, i problemi
sollevati dall’uso del linguaggio geologico, la delineazione del profilo dei geotouristi, il funzionamento dei
sistemi museali. Vengono inoltre esposte considerazioni relative alla sostenibilità di una forma specifica di
geoturismo: il turismo in sotterraneo.

Introduzione
Le scienze della terra nell’ultimo decennio hanno trovato nuovi campi di applicazione interdisciplinare. In
particolare gli aspetti relativi alla divulgazione al pubblico sono stati oggetto di interesse da parte degli
scienziati e di professionisti afferenti a settori diversi da quello della ricerca scientifica. Uno dei campi che
ha mostrato di poter offrire risultati positivi, sotto il profilo socio-economico, è stato il turismo geologico o
geoturismo. Grazie ad esso sono stati messi in luce alcuni aspetti rilevanti delle scienze della terra e della
organizzazione concettuale di tale disciplina (Garofano, 2003; Mariani, 2006).
Il gruppo di lavoro dell’Associazione Geoturismo, nel corso di un decennio, ha analizzato gli elementi che
hanno reso difficile la diffusione delle scienze della terra al vasto pubblico. Da tali analisi sono state tratte
numerose considerazioni che sono servite ad individuare soluzioni (metodi ed approcci) tese a migliorare
la diffusione della conoscenza e della fruizione in senso “lato” della geologia attraverso il geoturismo.
Il fine ultimo del lavoro dell’Associazione Geoturismo è stato quello di permettere al più ampio pubblico di
conoscere gli aspetti geologici del territorio e dell’ambiente.

Dati raccolti e finalità


I dati analizzati sono stati rilevati dai soci dell’Associazione Geoturismo come esiti delle attività svolte,
dalle quali è stato raccolto un feedback. Le attività svolte sono state: viaggi di durata da giornaliera (escur-
sioni) a plurisettimanale (viaggi in Italia e nel mondo), corsi, mostre e serate di presentazione tematiche.
Le informazioni provengono altresì dalla collaborazione con: gestori enti parco, comuni, comunità montane
e società private del settore turistico.
La raccolta delle informazione è avvenuta in varie forme, tra queste le più usate sono state schede carta-
cee di gradimento sottoposte ai partecipanti alle attività e compilate in forma anonima, schede elettroniche
di valutazione in forma anonima, commenti orali rilasciati spontaneamente o su richiesta esplicita degli
organizzatori alla fine dell’attività.
Una ulteriore fonte di informazioni è stata l’attività di divulgazione svolta in collaborazione con le scuole
italiane di diverso ordine e grado. Il risultato di quanto svolto è stato raccolto in particolare attraverso il
responso dei docenti. In alcuni casi sono stati svolti studi specifici per comprendere lo stato di un settore
specifico attraverso la raccolta diretta di dati con interviste a personale impiegato nelle strutture turistiche.
I dati sono stati inoltre confrontati con informazioni relative a studi specifici già esistenti.

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“Il Patrimonio Geologico: una risorsa da proteggere e valorizzare”

Punti di criticità individuati.


Problemi intrinseci delle materie scientifiche e delle scienze della terra.
Il linguaggio specifico delle scienze si interpone come barriera tra l’esperienza quotidiana e la comunica-
zione e comprensione dei fenomeni naturali (Carrada, 2005).
Le scienze della terra presentano problemi peculiari che ne rendono difficile la divulgazione. Uno
dei maggiori problemi è rappresentato dalle scale coinvolte nei fenomeni geologici che soven-
te non sono percepibili dagli osservatori attraverso i sensi. La scala temporale nella maggioranza
di fenomeni geologici è quella dei milioni di anni, essa non è pertanto idonea alla percezione umana.
La scala spaziale degli oggetti geologici non sempre rientra nelle possibilità di osservazione a occhio
nudo, si passa infatti da estensioni di migliaia di chilometri per la tettonica a placche e per molte strutture
geologiche ad oggetti microscopici tipici della mineralogia e della micropaleontologia.
A rendere ancor più difficile il compito del divulgatore delle scienze geologiche occorre aggiungere che la
geologia è una scienza deduttiva e pertanto risulta, nella maggioranza dei casi, impossibile la riproduzio-
ne dei fenomeni geologici.

I fruitori del geoturismo


Attraverso l’analisi di dati è possibile delineare quale sia attualmente il profilo dei geoturisti (intesi come
fruitori di turismo a tema geologico) e che tipo di attività essi svolgano. Si può tenere in considerazione che
spesso si tratta di un pubblico eterogeneo per diversi fattori (Parisi, 2010). Tra le categorie distinguibili è
possibile fare raggruppamenti secondo l’età, il livello culturale e di istruzione, la disponibilità econo-
mica, la disponibilità di tempo, le capacità fisiche.
Le rilevazioni svolte dall’Associazione Geoturismo corrispondono il larga parte a quanto evidenziato da
altri studi esistenti.
I dati statistici raccolti su un campione di 390.801 utenti hanno evidenziano il tipo di fruizione che può essere
descritto in termini di macrocategorie in utenza scolastica 38%, outdoor adulti (trekking e escursioni a tema)
28%, educazione ambientale (extrascolastica e divulgativa) 29%, viaggi estivi 5% (Camerlenghi, 2006).
La componente geologica che si pone quale offerta turistica è un fattore di selezione che agisce su un
insieme di fruitori: i turisti. I geoturisti sono da considerare un sottoinsieme dei turisti ovvero il geoturismo
è turismo tematico di nicchia.
Come tali, i turisti presentano esigenze e caratteristiche da non trascurare, alcune delle più importanti,
come evidenziato da alcuni autori (Crompton, 1979; Dowling & Newsome, 2006; Robinson & Roots, 2008),
sono le motivazioni socio-psicologiche che sono considerate fattori di spinta o “push”, mentre le motivazio-
ni culturali, i servizi e le infrastrutture sono da considerare fattori di attrazione o “pull” (Prayaga & Ryanb,
2010).
In numerosi casi si è potuto assistere alla scarsa riuscita di progetti di valorizzazione geoturistica a causa
della mancata comprensione del tipo di fruitori.

Problemi di interazione turismo-geologia


Attraverso le domande poste ai fruitori del geoturismo si è potuto evincere che numerose offerte turistiche
non sono considerate soddisfacenti. Si ritiene che le cause possano essere individuate nella non distin-
zione che gli addetti preposti alla realizzazione dell’offerta geoturistica operano tra le diverse finalità e
metodi usati dalla geologia e dal turismo.
La geologia è una disciplina scientifica che pertanto utilizza criteri oggettivi, il turismo è una attività

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ludica che adotta criteri estetici soggettivi. Geologia e turismo sono, pertanto, discipline molto diverse che
possono coesistere ed essere praticate in una sintesi chiamata appunto geoturismo. Per una buona effi-
cacia è opportuno non trascurare gli aspetti principali di ciascuna. Per quanto riguarda l’aspetto scientifico
risulta essenziale mantenere il rigore e la non banalizzazione degli argomenti.
Considerando la prospettiva della divulgazione e del turismo risulta prioritario perseguire l’aspetto ludico
attraverso la partecipazione attiva e la percezione.
Dalle esperienze raccolte risulta inoltre che la scel-
ta dei luoghi, sia nella realizzazione di viaggi sia
nei progetti editoriali e di valorizzazione geoturi-
stica, è spesso non idonea ad un proficuo uso da
parte di un pubblico generico di utenti.
Da queste iniziali osservazioni si ritiene (Fig. 1) che
non tutte le aree di ricerca indagate dalla geologia,
nel suo senso più ampio, ben si adattano ad esse-
re oggetto del geoturismo (Picco 2008).
Fig. 1 - Aree di interesse della geologia e del geoturismo.

Pubblicazioni divulgative e scientifiche


Attualmente si assiste ad una copiosa diffusione di articoli scientifici proposti come opere di divulgazione
“geoturistica”.
Alcuni argomenti relativi al geoturismo rischiano di allontanare il vasto pubblico dalla geologia a causa di
una cattiva selezione di luoghi, temi, linguaggi, metodi di comunicazione.
Due esempi di comunicazione geoturistica non rielaborata per un pubblico non specializzato sono quelli
sotto riportati, sono stati estratti da due poster nati con finalità divulgative di tipo geoturistico. Talvolta la
difficile leggibilità di questi messaggi evidenzia che esso non viene sottoposto a prove di comprensione e/o
gradimento su un pubblico eterogeneo e non specializzato (Fig. 2, Fig. 3).

Fig. 2 - Poster divulgativo sulla geologia.

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ESEMPIO 1
“Il territorio è caratterizzato da una struttura a pieghe e sovrascorrimenti. Schematizzando, da un punto di
vista geologico, sono distinguibili due aree; una più interna, caratterizzata da successioni silicoclastiche e
una più esterna in cui affiorano le unità carbonatiche umbromarchigiane mesozoico-paleogeniche. L’as-
setto strutturale delle due aree è caratterizzato da un’ampia sinclinale sulla quale affiorano i depositi silico-
clastici, e da strutture anticlinaliche sulle quali affiorano i depositi carbonatici. Nelle zone più occidentali di
affioramento delle unità carbonatiche.”

Fig. 3 - Poster divulgativo sulla geologia.

ESEMPIO 2
“Dal punto di vista geologico le unità più antiche osservabili in questa zona sono rappresentate dalle
formazioni dello Schlier e della Gessoso-Solfifera, presenti al nucleo della struttura anticlinalica costiera,
affiorante a Punta degli Schiavi e Casteldimezzo. Sul rilievo affiorano più diffusamente i terreni arenaceo-
pelitici della Formazione di San Donato, sovrastati da quelli afferenti alla Formazione a Colombacci. Strut-
turalmente la dorsale del San Bartolo è costituita da una coppia sinclinale-anticlinale delimitata a NE da un
thrust frontale, ubicato a mare, e da un complesso sistema di retroscorrimenti a SW.”
I problemi evidenziati dai fruitori di questi messaggi sono generalmente legati al linguaggio iperspecialisti-
co, alla scarsa leggibilità e lunghezza del testo, all’eccessiva complessità delle informazioni che intendo-
no riassumere numerosi eventi geologici in un’unica descrizione (ricostruzioni paleogeografiche).
Spesso inoltre si assume un profilo di utente solo parzialmente corrispondente agli effettivi fruitori, si suppo-
ne un livello di conoscenze medio-alto o alto ed una tipologia di fruitori con solide conoscenze scientifiche.

Problemi storico-culturali e di comunicazione: metodi di divulgazione della geologia a scuola


Tra le diverse indagini è stato analizzato il grado di approfondimento dei programmi scolastici inerenti le
scienze della terra e sono state tratte alcune considerazioni. Si evidenziano problematiche relative al me-
todo adottato per la descrizione delle scienze della terra che generalmente è finalizzato alla classificazione

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di oggetti e non alla descrizione di processi.


Sussiste poi una scarsa integrazione tra le discipline scientifiche ed umanistiche, non si indagano i rapporti
uomo-materia, biologia-geologia, storia umana-storia ambientale, paesaggio-uomo.
In ambito scolastico, inoltre, vi è un carenza di personale specializzato nel settore delle scienze della
terra dovuta alla presenza di docenti proveniente da altre aree scientifiche che pertanto hanno scarso
interesse ed esperienza nella geologia.
L’approccio generale in ambito scolastico è ancora orientato alla didattica mentre si ritiene valida e non
perseguita la divulgazione (Carrada, 2005).
Nella maggioranza degli istituti scolastici si è constatata la mancanza di laboratori pertanto molte attività
di sperimentazione pratica sono precluse o fortemente limitate.
Lo scarso svolgimento di attività in esterno ed a diretto contatto impedisce di scoprire la geologia nella
sua manifestazione ottimale (in situ). Le cause dichiarate dai dirigenti scolastici sono diverse e prevalente-
mente di origine economica ed organizzativa.

Sistema museale.
Luoghi eletti per la divulgazione delle scienze della terra sono i musei. Anche in tale ambito si sono analiz-
zati e comparati i dati di affluenza e di interesse dei musei. In molti casi i risultati sono poco incoraggianti.
Le maggiori cause risiedono nell’organizzazione adottata da numerosi musei. Essi sono ancora legati alla
loro originale finalità che vede tali strutture nascere come raccolte di campioni utili alla ricerca scientifica.
Tale organizzazione poco si adatta alla divulgazione dove i fattori estetici e ludici si rendono necessari. La
semplice esposizione di campioni etichettati con nomi poco esplicativi non stimola il visitatore all’approfon-
dimento ed alla comprensione (Fig. 4).

Cultura del turismo


Il turismo si è fortemente sviluppato in Italia solo negli ultimi
decenni. Solo recentemente, inoltre, ha sviluppato una diversi-
ficazione di offerta. Per tale ragione alcune tipologie di turismo
(ludico, ricreativo, di relax, etc.) hanno conosciuto una forte diffu-
sione e sono ampiamente riconosciuti nella popolazione e dagli Fig. 4 - Esposizione museale sulla geologia.
operatori del settore turistico.
Alcune tipologie di turismo sono viceversa poco note e tendono ad avere un bacino di utenza ristretto. Ge-
neralmente sono forme di turismo “evoluto” e specializzato per cui esiste però una domanda ed una offerta
(turismo culturale, eno-gastronomico, religioso, artistico, sportivo). La possibilità di aggregare la domanda
attraverso l’uso dei nuovi media di comunicazione interattivi ha recentemente permesso di ottenere numeri
economicamente interessanti per il mercato (Stobbione, 2010). Il geoturismo, essendo una recente novità
del turismo, è poco conosciuto e pochi ne comprendono le peculiarità.

Tipi di turismo e peculiarità


In talune occasioni si assiste alla realizzazione di progetti di tipo geoturistico con interventi sul territorio che
non ottengono i risultati attesi. A posteriori si sono potuti individuare problemi di progettazione dovuti alla
mancanza dello studio del target e del “sistema turismo” esistente (infrastrutture, offerta, operatori), alla
carenza o mancanza di specifiche valutazioni economiche, di sviluppo e di sostenibilità.
Sono state poste a confronto due forme di offerta geoturistica: le grotte turistiche e le miniere turistiche

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(Amorini, Bartelletti 2004; Gavazza S. 2008; Govoni 2007). Le due si presentano apparentemente simili
come tipologia di offerta turistica ma rivelano, ad una analisi più approfondita, forti differenze dal punto di
vista della sostenibilità economica.
Entrambe presentano come soggetto turistico la visita del sottosuolo ed entrambe presentano un tema
scientifico-geologico dominante.
Le miniere turistiche italiane prese in considerazione sono 20 su 35 esistenti e (tabelle 1 e 2) presentano
costi di investimento, enti gestori e numero di visitatori molto diversi. Le grotte turistiche prese in conside-
razioni da cui sono state tratte le considearazioni sul geoturismo sotterraneo mostrano un alto numero di
visitatori e la mancanza di interventi di investimento pubblico (Fig. 5).
Indagando le principali differenze tra i due tipi di offerta turistica si evidenzia che i costi di gestione e ma-
nutenzione impiantistica delle miniere turistiche sono molto superiori a quelli relativi alle grotte turistiche,
inoltre la normativa sulla gestione delle miniere a scopo turistico non esiste o, quando gestita dalle regioni,
è poco chiara. Le professionalità coinvolte nella gestione delle miniere è di alto profilo e presenta costi
elevati, inoltre, in Italia, tali professionalità sono difficilmente reperibili (Govoni, 2007).

TAB. 1 - Turismo sotterraneo: grotte Vs miniere

Grotte: progetto Toscana Underground (dati 2003) Miniere: 35 siti recuperati in Italia, 20 fruibili (dati 2006)
• Sistema “delle Grotte Turistiche Apuane” • Investimenti da 18.000 a 16 Milioni €,
• Antro del Corchia, Buca di Equi, Grotta del Vento (prevalentemente pubblici, regione)
• Oltre 100.000 visitatori in un anno nelle tre grotte • Gestione (su 20 siti) 10 privata, 10 pubblica
• Più visitata 46.000 visitatori/anno, meno visitata
1.000 visitatori/anno
Bassi costi di gestione, alti profitti Solo 2 miniere su 20 sono sostenibili economicamente.

TAB. 2 - Turismo sotterraneo: miniere visitabili in Italia (Govoni 2007)

Siti fruibili / siti


Regione
recuperati
Sardegna 11
Toscana 7
Trentino-Alto Adige 5
Lombardia 4
Piemonte 4
Liguria 1
Marche 1
Sicilia 1
Veneto 1
TOTALE 35

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Fig. 5 - Grotta turistica “di Nettuno”, Sardegna.

I metodi usati per superare i problemi


Per ovviare ai problemi individuati e descritti in precedenza sono state adottate alcune linee di condotta
nelle attività svolte dall’Associazione Geoturismo. Queste linee di condotta hanno tenuto in forte consi-
derazione alcuni fattori e criteri.
La scelta dei luoghi ove svolgere il geoturismo è stata operata seguendo alcuni criteri essenziali: l’impatto
visivo (aspetto estetico del geoturismo) dei luoghi ove i fenomeni geologici si manifestano, la capacità di
suscitare attenzione e curiosità, la “chiarezza geologica” (visibilità e comprensibilità) (Picco, 2008).
Altro criterio fondamentale è stato quello dell’adozione dell’opportuno linguaggio che ha suggerito di
usare in tutte le forme di comunicazione geoturistica, un linguaggio adatto al pubblico senza sacrificare la
correttezza scientifica.
Il metodo adottato quanto più spesso possibile è stato quello del “contatto diretto”. Con questo si intende
procedere nell’osservazione del fenomeno geologico dove esso si trova ovvero “in situ”.
Per meglio indirizzare le attività di preparazione di viaggi a tema geoturistico nelle fasi di studio si è reso
necessario analizzare le caratteristiche del fruitore finale e passare successivamente alla verifica dell’i-
doneità dell’offerta proposta in relazione al fruitore.

Conclusioni
Dalle analisi svolte per via diretta o attraverso lo studio di documentazione e dati raccolti da altri enti si è
potuto evidenziare come la diffusione della geologia al grande pubblico presenti numerose problematiche.
La novità della materia geoturismo espone a numerosi potenziali problemi legati alla relazione esistente tra
la geologia e il turismo. I dati raccolti mostrano infatti che in tale ambito alcuni progetti ed iniziative possono
avere scarso successo. Numerosi difetti progettuali, se opportunamente resi pubblici, possono diventare
patrimonio comune e aiutare nell’individuazione di strategie future da adottate per il conseguimento di
migliori risultati nel campo del geoturismo e della valorizzazione del patrimonio geologico.
Poiché numerosi enti pubblici e privati intendono promuovere il proprio territorio e il proprio patrimonio ge-
ologico attraverso il geoturismo, si ritiene che le considerazioni esposte possano essere di utile fruizione.

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