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Italiano
Lo schema seguente illustra il sistema software proposto da EMMEGISOFT per la gestione dei Centri di
Lavoro Emmegi.
DriverCAD
Inventor - SolidWorks bidiCAM
LDA ISO
CAMplus DRILL C.N.
LDT
JOB LDA
Descrizione bidiCAM…
Il programma CAMplus consente di creare e modificare dei gruppi di lavorazioni; ogni gruppo costituisce un
file di tipo LDT.
È inoltre possibile utilizzare in CAMplus figure speciali di forma qualunque realizzate con il programma Shape
di EMMEGISOFT.
2. L’insieme delle lavorazioni da fare su un pezzo viene suddiviso in vari gruppi di lavorazioni.
Il 1 metodo è più intuitivo: in CAMplus è possibile vedere direttamente il pezzo con tutte le lavorazioni
applicate e anche esportare direttamente il programma da eseguire in macchina ( file LDA ).
il 2 consente una maggior flessibilità: in questo caso bisogna successivamente utilizzare il programma JOB
per compilare una lista di pezzi o barre con lavorazioni e quindi esportare il programma da eseguire in
macchina ( file LDA ).
Shape
Software per la gestione delle figure speciali sui Centri di Lavoro; permette di:
disegnare graficamente nel piano figure speciali assolute (cioè non parametriche) di
qualunque forma, componendo liberamente linee e archi;
importare figure piane in formato DXF;
utilizzare con il CAMplus le figure generate, visualizzandone la forma e inserendole sul
pezzo, esattamente come con le figure base;
creare automaticamente il programma ISO ottimizzato per il Centro di Lavoro.
Con Shape si possono eseguire figure non possibili con le figure “base” e si possono eseguire in
modo più veloce figure che altrimenti andrebbero ottenute componendo le figure “base”.
FP PRO
Software per la gestione della produzione del serramento; le sue caratteristiche sono:
Definizione grafica dell’archivio profili;
Utilizzo di profili in: alluminio, legno-alluminio, legno, pvc, ferro, etc…;
Progettazione tipologie anche fuori squadro;
Gestione di facciate, battenti, scorrevoli e persiane;
Calcolo e ottimizzazione;
Generazione lista di pezzi;
Gestione lavorazioni e collegamento con i Centri di Lavoro;
Collegamento con Troncatrici;
Gestione accessori;
Generazione preventivo;
Gestione magazzino;
In alto la Barra Multifunzione (che eredita le funzioni del Menu e delle Toolbar)
Una vista inferiore in cui si può ruotare il pezzo solo attorno al suo asse longitudinale per una migliore
visione di insieme delle lavorazioni applicate.
a lato, a destra o sinistra o disancorata una vista ad albero che riassume le caratteristiche del pezzo
ed elenca guide e lavorazioni ed operazioni di tastatura;
In tutte le viste è possibile selezionare e modificare la proprietà della lavorazioni e delle guide. Nella vista
della sezione del profilo è inoltre possibile utilizzare gli strumenti di snap e zoom.
L'interfaccia utente di bidiCAM è stata progettata sul modello delle più moderne applicazioni.
Quando si fa clic sul pulsante bidiCAM vengono visualizzati i comandi di base per aprire, salvare
e stampare il file.
La barra multifunzione consente di individuare rapidamente i comandi necessari per completare un'attività.
I comandi sono organizzati in gruppi logici o categorie, Home, Lavorazioni e Pezzo, e sono a loro volta
raccolti in pannelli.
Ogni pannello è correlata a un tipo di attività, ad esempio definizione dell'appoggio profilo o inserimento
di una lavorazione.
E' la prima visibile quando si apre il programma è quella da utilizzare per creare un nuovo LDT.
Pannello Nuovo
Se sul computer sono presenti più configurazioni (cioè è stato configurato installando il software di più
centri di lavoro) è presente il pulsante Configurazione con cui è possibile cambiare il centro di lavoro
scegliendo dall'immagine una delle configurazioni disponibili.
Pulsante LDT
Inizia la creazione di un LDT normale eventualmente pulendo il programma dal lavoro in corso.
Pannello Carica
Pulsante Profilo DXF
Carica il file DXF del profilo da estrudere su cui programmare le lavorazioni
Pannello Appoggio
Pulsante Definisci
E' la funzione indispensabile per definire l'appoggio base del pezzo in macchina
Pannello Lavorazione
Pulsante Modifica
Si entra in modalità di modifica della lavorazione selezionata
Pulsante Elimina
Elimina le lavorazioni selezionate
Pulsante Simula
Simula i movimenti estremi dell'utensile nell'esecuzione della lavorazione selezionata
Pannello Strumenti
Pulsante Misura
Dialogo misura
Pannello Vista
Pannello Assi
Questo pannello permette di selezionare la faccia/direzione su cui programmare la prossima lavorazione
sul pezzo simulando il controllo della posizione del utensile/mandino attorno al pezzo.
In particolare:
Pulsante Laterale
abilita le lavorazioni sulle 4 precedenti facce ed in generale sul cilindro attorno al pezzo
Pulsante Retro
porta il mandrino in coda al pezzo (sinistra del pezzo guardando dal lato operatore)
Pulsante Fronte
porta il mandrino in testa al pezzo (destra del pezzo guardando dal lato operatore)
Pannello Guide
Pulsante Guida X
Aggiunge all'LDT una guida trasversale al pezzo che può essere ad una quota X fissa o definita
tramite una variabile
Pulsante Guida Y
Aggiunge una guida longitudinale al pezzo che può essere ad una quota Y fissa o definita tramite
una variabile
Pannello Assi
Questo pannello permette di selezionare la faccia/direzione su cui programmare la lavorazione sul pezzo
simulando il controllo della posizione del utensile/mandino attorno al pezzo.
In particolare:
Pulsante Laterale
abilita le lavorazioni sulle 4 precedenti facce ed in generale sul cilindro attorno al pezzo
Pulsante Retro
porta il mandrino in coda al pezzo (sinistra del pezzo guardando dal lato operatore)
Pulsante Fronte
porta il mandrino in testa al pezzo (destra del pezzo guardando dal lato operatore)
Pulsanti Ruota a 0 – Ruota a 180
Permettono di selezionare l'appoggio guidato dalla macchina per la lavorazione corrente
Pannello Stampa
Anteprima di stampa e stampa del pezzo
Pannello Esporta
Da questo pannello è possibile creare direttamente un file per il centro di lavoro esportando esattamente
il pezzo che vediamo correntemente caricato.
Casella Ripetizioni
Qui si specifica quanti pezzi come quello attualmente visualizziamo vogliamo eseguire in macchina
Casella Colore
Per associare un colore al pezzo da lavorare
Tasto sinistro:
- Click singolo. In generale il click con il tasto sinistro permette di selezionare una lavorazione o
una guida cliccando sull’oggetto stesso oppure deselezionare tutto se si effettua il click dove non
sono presenti oggetti selezionabili. Tenendo premuto il tasto SHIFT o CTRL della tastiera del
computer è possibile selezionare più oggetti contemporaneamente.
- Doppio click. Il doppio click con il tasto sinistro permette di modificare le proprietà dell’oggetto
puntato (lavorazione o guida).
- Trascinamento. Muovendo il mouse, mentre si tiene premuto il tasto sinistro del mouse è
possibile spostare il pezzo.
Tasto destro:
- Click singolo. In generale il click con il tasto destro permette di accedere al menu contestuale
in cui è possibile impostare le quote delle lavorazioni, gli utensili, ecc…
Scroll centrale:
Se il mouse utilizzato è sprovvisto di Scroll le stesse funzioni di ZOOM possono essere svolte mediante
l’utilizzo dei comandi di ZOOM della barra degli strumenti.
Premendo il tasto TAB della tastiera è possibile rendere il pezzo trasparente e successivamente farlo
tornare opaco: questo tipo di visualizzazione può servire ad esempio a controllare lavorazioni interne alle
facce del profilo, e per controllare sovrapposizioni di lavorazioni.
La creazione di un nuovo LDT viene avviata scegliendo nel pannello Nuovo il tipo di LDT che si desidera
creare.
Pulsante LDT
Inizia la creazione di un LDT normale eventualmente pulendo il programma dal lavoro in corso.
Un gruppo di lavorazioni deve sempre essere associato a un ben determinato Profilo; si vedrà comunque in
seguito come utilizzare lo stesso LDT con profili diversi.
bidiCAM richiede che i profili siano rappresentati con files in formato DXF. E’ importante che la precisione dei
DXF sia molto buona, in quanto influenza direttamente la precisione del lavoro svolto dal centro di lavoro.
Sul disco del Computer i files DXF devono essere raggruppati in cartelle che rappresentano la Serie del
profilo; il nome del file DXF rappresenta invece il codice del profilo.
N.B.: il nome della cartella della serie ed il nome del file DXF non devono superare gli 8 caratteri e non
devono contenere spazi
Per creare un nuovo LDT è necessario caricare un file DXF con il comando File - Carica Profilo DXF.
A differenza di CAM/EDITOR l'appoggio del pezzo in macchina viene definito direttamente in bidiCAM. Per
definire l'appoggio del profilo si deve caricare il profilo in causa con il comando CARICA PROFILO DXF del
menu FILE , quindi si deve andare nel menu Strumenti - Definisci Appoggio Profilo, dove verrà visualizzato
un'anteprima dell'appoggio.
Per inserire una nuova lavorazione bisogna eseguire le stesse operazioni, sia che si stia creando un nuovo
LDT, sia che se ne stia modificando uno esistente.
Scelta del punto di applicazione sul pezzo della lavorazione: essendo possibile applicare la
lavorazione in un punto qualunque selle tre dimensioni del pezzo sceglieremo in ordine:
Ddefinizione del piano di lavoro (in realtà può essere cambiato in qualunque momento);
Iimpostazione della quota W, H e X;
Iimpostazione delle quote Z di inizio e fine lavoro;
Eeventualmente impostazione della quota Y;
Nell’inserimento di una lavorazione, l’utente e’ guidato dal bidiCAM che gli presenta una sequenza di videate
in ordine logico. In ognuna di queste videate si passa alla videata seguente con il pulsante >>, si torna alla
videata precedente con il pulsante << e si interrompe l’inserimento con il pulsante Annulla.
Nel caso di videate per l’impostazione di quote, il 1 >> dopo una impostazione ne fa vedere la
rappresentazione grafica, il 2 permette di passare alla videata seguente. Quando è possibile terminare la
fase di inserimento si abilita il pulsante Fine.
In fase di modifica il pulsante Annulla esce e ripristina la lavorazione non modificata; il pulsante Fine esce
con le modifiche effettuate.
Come già visto, si tratta di selezionare la faccia od il piano su cui eseguire la lavorazione portando il mandrino
di lavoro in quella direzione.
Per far questo si può utilizzare il pannello Assi di controllo degli assi del
centro di lavoro.
Mentre i tre pulsanti sulla destra premettono di selezionare le facce laterali o la testa o la coda al pezzo.
Se si è scelto di lavorare sulle facce laterali allora i quattro pulsanti in alto a sinistra nel pannello permettono
di selezionare immediatamente una delle quattro facce principali del pezzo:
lato dell'operatore
superiore
lato opposto operatore
inferiore
Sotto questi due gruppi di pulsanti è presente un controllo che mostra l'asse B del mandrino
È possibile cambiare la direzione del mandrino e quindi il valore dell’angolo digitando un nuovo valore oppure
incrementare o decrementare il valore mediante l’utilizzo dei pulsantini a freccia laterali.
Se è necessario lavorare la faccia inferiore del pezzo ed il centro di lavoro selezionato non è in grado di
portare il mandrino sotto il pezzo (se il centro non è una Quadra) è necessario ribaltare il pezzo in bidiCAM
esattamente come in macchina.
lavorazione di lama:
lavorazioni speciali:
Le lavorazioni speciali Shape devono essere preparate direttamente dall’utente utilizzando il programma
opzionale SHAPE sviluppato da EMMEGISOFT.
Le lavorazioni speciali “da file” possono essere preparate da EMMEGISOFT su richiesta, o programmate
manualmente dall’utente dopo un corso di programmazione ISO presso EMMEGISOFT.
Per effettuare una modifica alle dimensioni della figura è possibile cliccare con il mouse sul valore
del parametro e modificarne il valore direttamente sul posto. Per terminare l’inserimento del valore
premere sulla tastiera il tasto INVIO.
Oltre a valori numerici è possibile inserire valori parametrici dipendenti dalle dimensione del profilo
(larghezza WMID WMAX, altezza HMID HMAX, o lunghezza MID MAX) nella forma:
A parte il foro, tutte le figure hanno l’angolo di rotazione per stabilire la rotazione sul piano.
Ad esempio un’asola ruotata di 0 e 90 si presenta nel seguente modo:
Un altro tipo di informazione che si può fornire e’ in quale modo la figura deve essere eseguita:
Profilatura: viene eseguito solo il contorno della figura; e’ il funzionamento di default in quanto i profili
sono normalmente cavi.
Svuotamento: la figura viene svuotata completamente; va utilizzato quando si lavora nel pieno. La
velocità di esecuzione si riduce di molto.
È possibile inoltre definire il Verso di esecuzione della figura o lasciare il Default, cioè l'impostazione definita
nel programma Drill a bordo macchina!
Di seguito per ognuna delle figure standard vengono indicati il punto di riferimento (+) e il significato dei
parametri richiesti (nell’ordine in cui appaiono nella videata e ad esclusione dell’Angolo di Rotazione). Il punto
di riferimento e’ quello a cui ci si riferisce quando si definisce la posizione della figura sul pezzo; il significato
dei parametri non dipende da come la figura e’ ruotata sul pezzo.
In generale i parametri devono essere tali da non rendere la figura degenere. Errori del genere vengono
comunque segnalati dal DRILL quando si cerca di tradurre la figura in ISO.
Segue una breve descrizione delle figure standard:
1 – Diametro Foro
1 – Larghezza
3 – Raccordo
1 – Lunghezza
2 - Altezza
1 – Lunghezza
2 – Diametro Max
3 – Diametro Min
Il parametro 1 deve essere > del parametro 2 e il parametro 2 deve essere > del parametro 3.
1 – Lunghezza
2 – Altezza
1 – Larghezza
2 – Offset di altezza
1 – Raggio interno
2 – Angolo estensione
3 - Larghezza
La figura Lama a cui si accede tramite l’icona ha un dialogo di impostazione parametri diverso dalle
altre lavorazioni.
MAX-100
HMAX+20
WMAX
Il riferimento non è fisso al centro della figura come per le altre figure, ma si può scegliere tra i cinque spigoli
di riferimento 1, 2, 3, 4 e C indicati in figura.
C non è il centro del rettangolo di taglio ma il centro del lato inferiore di taglio.
E’ possibile scegliere con quale utensile, tra quelli presenti in tabella, si vuole eseguire la figura. Nel caso
l’utensile abbia più diametri di lavoro appare più volte nella lista. Accanto al nome di ogni utensile viene anche
indicato con il punto esclamativo se l’utensile ha un diametro eccessivo per lavorazione da eseguire ed infine
quante volte e’ stato finora usato nell’LDT.
L’utensile scelto viene inserito (con le sue dimensioni reali) nel mandrino di lavoro.
La tabella utensili viene caricata con i comandi File Nuovo o File Apri. Si chiama TOOLS.TXT, si trova nella
cartella \QUADRA, \QUADRA2\CAM, \SATEL\CAM oppure \COMET\CAM e può essere visualizzata e
modificata solo con il DRILL. Se vengono aggiunti utensili alla lista con il programma bidiCAM aperto, è
possibile aggiornare la lista con il comando Configurazione - Aggiorna utensili: tale aggiornamento però
non riguarda i parametri degli utensili già presenti (per un aggiornamento totale è necessario usare i comandi
File Nuovo o File Apri). È però possibile in questa sede (dentro il bidiCAM) impostare delle velocità di
Rotazione, Asportazione e di Sfondamento dell’utensile nonché la Frequenza di refrigerazione, specifiche per
questa lavorazione; altrimenti verranno usati i valori di default.
Le informazioni di Insieme e Priorità servono per indicare un particolare ordine di esecuzione tra le
lavorazioni del pezzo. Normalmente tale informazione non deve essere fornita in quanto vengono già gestite
automaticamente le situazioni più comuni:
Un foro di sfondamento viene sempre eseguito prima della corrispondente svasatura.
Un foro di sfondamento viene sempre eseguito prima della corrispondente filettatura.
Quando si hanno più lavorazioni sovrapposte, vengono eseguite prima quelle con profondità inferiore.
Un particolare ordine di esecuzione può essere stabilito solo tra lavorazioni appartenenti allo stesso LDT e
non tra lavorazioni di LDT diversi; inoltre, come visto,. l’ordine di esecuzione non deve essere fornito a tutte
le lavorazioni del LDT, ma solo a quelle per cui ciò realmente serve.
Per le quote W e H esiste un riferimento implicito che è l’origine di questi assi posta in basso a sinistra del
contorno del profilo.
Molto spesso è però più utile utilizzare gli strumenti di snap per trovare direttamente un punto sul profilo per
la lavorazione o quantomeno un punto che sia una nuova e comoda origine per W e H si profilo stesso.
Il pulsante consente di selezionare una estremità di un qualunque segmento della sezione del
profilo.
Il pulsante consente di selezionare il punto mediano di un qualunque segmento della sezione del
profilo.
Il pulsante consente di selezionare il centro di qualunque arco presente nella sezione del profilo.
Il pulsante consente di selezionare i punti in cui l’arco presente nella sezione del profilo passa per
i punti notevoli del quadrante trigonometrico.
Selezionato il pulsante di snap desiderato, bisogna eseguire un click con il mouse sul segmento o arco
prescelto; risulta definito un punto, quindi sia una W che una H di riferimento. A questo punto e’ possibile
esprimere un offset per W e controllarne l’effetto nello spostamento della linea verde e blu corrispondenti.
La posizione X della lavorazione e’ normalmente riferita alla coda del pezzo (estremità sinistra nella sezione
longitudinale) e può essere indicata in 2 modi:
1. Quota assoluta.
Esempi:
200mm: indica 200mm dalla coda del pezzo.
2. Quota parametrica: deve essere espressa nella forma: A B OFFSET. La frazione fa normalmente
riferimento alla lunghezza del pezzo; per riferirla alle dimensioni trasversali del profilo bisogna
indicare “h” o “w” prima della frazione (ovviamente h e w si riferiscono al sistema di coordinate pezzo).
Il tutto deve essere scritto senza lasciare spazi.
Sono valide anche le parole chiave MIN (=0), MID (=1/2), MAX (=1/1), WMIN (=w0), WMID (=w1/2),
WMAX (=w1/1), HMIN (=h0), HMID (=h1/2), HMAX (=h1/1).
Esempi:
MAX-100 oppure 1/1-100: indica 100mm dalla testa del pezzo;
MID+20 oppure 1/2+20: indica 20mm oltre la meta’ del pezzo;
MIN+50 : indica 50mm dalla coda del pezzo;
w1/1+10: indica una distanza dalla coda del pezzo pari alla dimensione W del profilo+10mm.
E’ possibile anche lasciare una posizione indefinita per definirla poi in nell’editor di lista di pezzi: per fare
questo è necessario definire prima una Guida X in posizione indefinita e quindi associare la quota x della
lavorazione a tale guida, eventualmente con un offset.
Nel caso siano abilitate le caselle Min e Max permettono di impostare il numero minimo e massimo di
lavorazioni: nel caso il numero di lavorazioni cada fuori da questo intervallo sarà automaticamente cambiato
lo step.
Il valore delle quote può essere indicato nei 2 modi (assoluto e parametrico) descritti prima.
Le lavorazioni multiple utilizzano sempre lo stesso utensile e lo stesso ordine di esecuzione impostato.
È anche possibile riferire le quote iniziale e finale del multiplo ad una o due Guide X: per fare ciò bisogna
cliccare con il mouse nella casella desiderata (Inizio o Fine) per portarvi il cursore (la casella diventa verde),
quindi selezionare con lo strumento Freccia la guida a cui di desidera legare l'Inizio o la Fine del multiplo.
Quando una delle quote, iniziale o finale è riferita ad una guida è esplicitamente indicato nel dialogo
Inserimento quota X.
Ovviamente è possibile impostare un offset sulla quota della guida stessa, e le guide possono anche essere
non posizionate.
Per slegare le quote di Inizio e Fine da una guida, è sufficiente togliere la selezione accanto al riferimento
indicato.
Dopo avere trovato il punto di applicazione della lavorazione in coordinate pezzo, ed individuato la direzione
corretta dell’utensile possiamo impostare le quote Z e se necessario Y che sono riferite al sistema di
coordinate utensile.
Ora è possibile definire su questo asse dove inizia e dove finisce la lavorazione.
Per entrambe queste opzioni è possibile impostare il default per l’LDT dal menu Configurazione –
Preferenze.
Il pulsante Muovi verrà descritto nel paragrafo riguardante la simulazione delle lavorazioni.
Le coordinate Y e Z si intendono riferite al sistema di coordinate utensile. Come già detto si tratta del
sistema in cui la direzione Y e’ perpendicolare all’utensile di lavoro (con verso positivo in alto) e la direzione
Z e’ parallela all’utensile di lavoro (con verso positivo uscente dal pezzo).
Non è affatto obbligatorio impostare una quota Y infatti è possibile finire l’inserimento di una lavorazione
lasciando questa quota a 0 senza neanche passare per questo dialogo.
Può essere tuttavia comodo qualche volta individuare la posizione di una lavorazione anche con un offset in
direzione perpendicolare all’utensile: in questo caso è utile accedere al dialogo Inserimento quote Y
premendo il pulsante Y che si trova nel dialogo Inserimento quote Z.
Questo dialogo è identico a quello per le quote X e permette allo stesso modo di impostare una quota multipla.
Per ulteriori informazioni fare riferimento al paragrafo 5.5.
Con il pulsante nella barra degli strumenti (abilitato solo quando è selezionata una lavorazione) ed il
pulsante Muovi.. della finestra di impostazione della quota Z e’ possibile simulare l’esecuzione di una
lavorazione.
Abbiamo due differenti dialoghi di controllo della simulazione, per figure Normali e di Lama
Bisogna verificare sia Y+ che Y- ed individuare il caso peggiore in quanto il punto reale di inserimento dipende
da tanti fattori e viene deciso direttamente dal CN all’atto dell’esecuzione.
Mediante il pulsante è possibile vedere una simulazione animata della figura di LAMA
particolarmente utile per individuare eventuali collisioni tra mandrino e pezzo, o tra codolo e pezzo.
Le Guide di Costruzione forniscono un metodo alternativo per definire la posizione delle lavorazioni.
Esistono 3 tipi di Guide selezionabili con gli omonimi pulsanti nel pannello Guide:
In un LDT possono essere definite più Guide per ognuno dei 3 tipi.
Finora si e’ visto che quando si definisce una quota X si utilizza come riferimento la coda del pezzo.
Le Guide X consentono di fissare ulteriori riferimenti che possono poi essere utilizzati per tutte le lavorazioni
successive.
Per posizionarle bisogna seguire le stesse regole viste per l’impostazione della quota X di lavorazioni singole.
Nel caso di una Guida non posizionata (carattere ‘?’) bisogna associare alla Guida un nome utilizzato in
seguito nell’editor di liste di pezzi per definirne la posizione. Dopo aver digitato il carattere ‘?’ si può scrivere
dove si vuole che la Guida sia visualizzata (normalmente 1/2).
Una Guida non posizionata può essere utilizzata per definire un gruppo di lavorazioni utilizzabile più volte e
in diversi punti sul pezzo.
Le Guide Y definiscono un piano parallelo al piano che passa per l’asse longitudinale del profilo e l’asse
mandrino nel momento in cui sono definite e costituiscono quindi una Y di riferimento. Per posizionarle seguire
le stesse regole viste per l’impostazione della quota Y di lavorazioni singole.
Una Guida libera e’ in pratica una linea obliqua che viene definita selezionando 2 punti del profilo ed individua
una Y di riferimento; e’ utile per ruotare il profilo in direzioni particolari.
Per definire la quota X utilizzando una Guida X, bisogna fare click sulla Guida (con nessun pulsante
selezionato) e poi eventualmente impostare un Offset. Dopo aver utilizzato una Guida X non e’ più possibile
utilizzare il riferimento implicito della coda del pezzo; si può comunque ovviare a ciò definendo una guida
verticale in coincidenza proprio della coda stessa.
Per definire la quota Y utilizzando una Guida Y o obliqua bisogna, fare click sulla Guida nella vista
longitudinale (con nessun pulsante selezionato) e poi eventualmente impostare un Offset.
Un vantaggio notevole nell’uso delle guide e’ che tutte le lavorazioni riferite a una guida sono legate alla guida
stessa, cioè seguono la guida se questa viene spostata. Questa funzionalità e’ molto comoda per correggere
la posizione di un gruppo di lavorazioni.
Un’altra via per rendere gli LDT utilizzabili su profili diversi è l’uso di iW e iH
Quando si seleziona un punto di riferimento sulla sezione trasversale del profilo per definire la
posizione della lavorazione, vengono visualizzati due piccoli coni blu e verde che indicano come
viene calcolato questo punto rispetto agli ingombri del profilo (sistema di coordinate del pezzo). Il
verso di questi coni può essere cambiato con i pulsanti iH e iW; praticamente con la direzione di tali
coni si definisce se il punto deve essere riferito all’ingombro inferiore o superiore, destro o sinistro
del profilo.
Per esempio i due profili seguenti sono molto simili: hanno solo una differenza di misura nella
dimensione W.
Abilitando la casella Tutti i Codici o Codici Specifici si potrà applicare ad essi sul lato destro lo
stesso LDT con l’accortezza di riferire la quota W all’estremo destro del profilo premendo il pulsante
iW.
Dalle due figure possiamo notare che la freccia blu orizzontale è verso sinistra ad indicare proprio il
riferimento della lavorazione all’estremo destro del profilo.
Per individuare se riferirsi alla freccia H o W bisogna far riferimento al sistema di coordinate pezzo.
Invertire il verso delle frecce e’ ininfluente per il profilo che si sta usando: serve solo quando
si cambia profilo.
L’unico modo per prendere dimestichezza con questo tipo di operazione e’ provare e poi verificare
graficamente il risultato ottenuto.
Ecco un altro esempio dell’utilizzo dello stesso LDT su più codici che prevede l’uso delle variabile
HMID che vale metà della dimensione H del profilo.
bidiCAM automaticamente riposizionerà la lavorazione a metà del profilo. In questo particolare caso
è assolutamente lo stesso riferire la lavorazione all’estremo inferiore e superiore del profilo con il
pulsante iH in quanto HMIN+HMID = HMAX-HMID.
Nella categoria Home nel pannello Strumenti scegliendo il pulsante è possibile aprire lo strumento di
Misura.
Mediante questo strumento è possibile misurare la distanza tra lavorazioni, selezionabili con il puntatore
freccia, tra una lavorazione e un punto di snap, selezionabile con il puntatore snap desiderato, o tra due punti
snap sul profilo.
Per effettuare una nuova misura occorre premere il pulsante Ripeti misura, per azzerare la distanza
misurata.
Per guidare l’utente nella definizione delle caratteristiche dell’LDT la fase di salvataggio dell’LDT è costituita
da un passaggio guidato E’ conveniente inserire le informazioni ed i limiti di validità che mi renderanno più
semplice applicare successivamente la lavorazioni.
Validità LDT:
o Codice Nativo limita l’utilizzo di questo LDT a questo profilo;
o Tutti i Codici permette l’utilizzo di questo LDT con altri profili: se l’LDT viene salvato nella
cartella LDT verrà proposto per i profili di tutte le serie; se viene salvato, nella cartella
specifica di una serie, per es. \LDT\VARIE\ verrà proposto solo per i profili contenuti in tale
cartella (di tale serie).
o Codici Specifici permette di specificare una lista di profili per i quali è applicabile tale
lavorazione: è sufficiente premere il bottone per aprire un dialogo in cui è possibile
creare e modificare tale lista.
Limiti lunghezza pezzo consente di indicare i limiti Minimo e Massimo di lunghezza del pezzo
perché sia possibile applicarvi l’LDT.
Un cenno va fatto riguardo alla posizione di salvataggio dei files LDT: questi possono essere salvati nella
cartella LDT già creata dal programma di installazione (C:\QUADRA\LDT, C:\QUADRA2\CAM\LDT,
C:\SATEL\CAM\LDT, o C:\COMET\CAM\LDT), ma consigliamo nel caso di utilizzo di più serie di profili, di
ramificare la cartella LDT nello stesso modo di quella DXF, mettendo il file LDT nella cartella della serie per
cui è costruito.
In questo modo l’editor di liste di pezzi è in grado di fare una scansione delle cartelle trovando
automaticamente l’LDT giusto per il profilo in uso anche se sono presenti LDT con lo stesso nome nelle
diverse cartelle: infatti dapprima cercherà l’LDT nella sottocartelle della serie che si sta utilizzando; se l’LDT
cercato non c’è lo cercherà nella cartella base.
Questo meccanismo non funziona più se sono presenti ramificazioni ulteriori che sono pertanto
sconsigliate.
In bidiCAM è possibile compilare direttamente un file LDA composto da un solo tipo di pezzo.
Nella categoria Pezzo della Barra Multifunzione è possibile definire nel pannello Dimensioni pezzo la
lunghezza esatta del pezzo, gli angoli sinistro e destro e il colore del pezzo pre-tagliato.
Una volta impostati tali valori, cliccando con il mouse sul pulsante Compila LDA nel pannello Esporta
bidiCAM compila un LDA che per default ha lo stesso nome del file LDT.
Nello stesso pannello è possibile specificare il numero di pezzi che vogliamo ottenere nella casella
Ripetizioni ed eventualmente.
La vista ad albero presente in bidiCAM permette di vedere immediatamente l’elenco di tutte le lavorazioni e
delle guide applicate.
In particolare troviamo informazioni sul Pezzo:
se è un profilo DXF estruso troviamo SERIE e CODICE la lunghezza e gli angoli di taglio del profilo
utilizzati per la visualizzazione.
Se è un pezzo solido, il nome del pezzo e il profilo DXF associato
Poi informazioni sulle eventuali guide inserite: il loro tipo, la quota e la eventuale variabile associata.
Nella vista ad albero, con un singolo click del mouse è possibile selezionare la guida o la lavorazione, con un
doppio click è possibile direttamente entrare in modifica delle proprietà e cliccando con il tasto destro del
mouse si può usare i comandi del menù contestuale sull’oggetto selezionato.
È possibile disabilitare uno a più lavorazioni inserite in modo che non compaiano più sul pezzo e non vengano
inviate al centro di lavoro senza che però vengano cancellate dall'LDT.
Mediante il menu File – Stampa o il pulsante della barra degli strumenti principale, è possibile accedere al
dialogo di stampa.
Il comando di stampa è abilitato solo dopo avere salvato le modifiche apportate all’LDT.
Per stampare su file PDF, basta premere il pulsante nella barra degli strumenti della pagina di
anteprima di stampa.
Come nome del file PDF viene proposto lo stesso dell’LDT, e come percorso viene proposto l’ultimo utilizzato.
Sempre dalla barra degli strumenti della pagina di anteprima di stampa è possibile mediante il pulsante
accedere ad un dialogo per l’impostazione dei margini.
Occorre utilizzare i margini solo se la stampante non è in grado di stampare tutta ciò che è visibile
nell’anteprima.
Questi valori di margine si sommano al margine del driver della stampante: occorre inserire un valore positivo
per aumentare il margine desiderato, negativo per diminuirlo.
Con il comando di menu Strumenti - Opzioni possono essere impostate varie opzioni di funzionamento.
La maggior parte di queste opzioni non dovrebbero venire cambiate se non su indicazione di EMMEGISOFT;
di seguito vengono comunque descritte le varie parti del dialogo di configurazione:
Il dialogo Opzioni è composto da varie pagine; è possibile cambiare pagina semplicemente cliccando
sull’etichetta in alto nel dialogo.
13.1 Configurazione
13.2 Generale
13.6 Visualizzazione 1
13.7 Visualizzazione 2
La sezione Opzioni avanzate va utilizzata solo in caso di seri problemi di visualizzazione o in cui non funzioni
lo snap o la selezione di oggetti.
Si consiglia sempre in caso di problemi di visualizzazione di installare gli ultimi driver disponibili per la scheda
video in uso.
Ecco comunque una lista di impostazioni per risolvere problemi di compatibilità noti:
Configuratore permette di gestire dallo stesso programma, quindi da una unica installazione - cartella di
bidiCAM, più centri di lavoro.
In configuratore ogni Centro di lavoro, se ne è presente più di uno, ha una pagina in cui sono descritti tutti i
per corsi per quel centro.
Il Percorso DXF è un po’ particolare infatti è presente due volte la prima nella pagina del Centro di Lavoro
la seconda volta, in fondo, fuori dalla pagina e questo è quello che chiamiamo un percorso Generale in
quanto indipendente dal centro.
Consigliamo infatti di condividere i files DXF in una cartella comune a tutti i centri e programmi Emmegisoft.
In questo caso andrà lasciato vuoto il percorso DXF specifico del centro.
bidiCAM richiede che i profili su cui eseguire lavorazioni siano rappresentati con files in formato DXF. E’
importante che la precisione dei DXF sia molto buona, in quanto influenza direttamente la precisione del
lavoro svolto dal centro di lavoro.
Prima di creare degli LDT per un certo profilo bisogna impostare in bidiCAM l’appoggio in macchina.
Ogni volta che il DXF viene modificato con un CAD (anche per eseguire una traslazione), gli LDT già fatti
devono essere ricontrollati e in buona parte dovranno essere rifatti; di conseguenza si raccomanda di non
modificare più un DXF con programmi CAD dopo che sono stati creati degli LDT.
Per la Quadra, se il pezzo deve essere tagliato con angoli diversi da 90, sono possibili solo 2 posizioni:
appoggio sul lato Freddo o sul lato Caldo. Definita la posizione bisogna impostare il tipo di taglio tra vetro
Interno e Esterno. Con i profili asimmetrici la scelta e’ obbligata da considerazioni geometriche, mentre con
quelli simmetrici si possono scegliere entrambe le soluzioni in base a considerazioni di funzionamento
macchina.
Sul disco del computer i files DXF devono essere raggruppati in cartelle che rappresentano le serie dei profili
utilizzati; il nome del file DXF rappresenta invece il codice del profilo.
Con profili asimmetrici la scelta tra Fronte e Retro può essere fatta sia in base a considerazioni geometriche,
sia valutando il tipo di posizionamento e taglio impostato sulla macchina, come schematizzato nella tabella
seguente (ovviamente entrambi i procedimenti forniscono lo stesso risultato.
Con profili simmetrici, per i quali dal punto di vista geometrico sia Fronte che Retro sono corretti, la scelta
deve essere fatta solo valutando il tipo di posizionamento e taglio impostato sulla macchina, come
schematizzato nella tabella precedente.