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Italiano
Lo schema seguente illustra il sistema software proposto da EMMEGISOFT per la gestione dei Centri di
Lavoro Emmegi.
DriverCAD
Inventor - SolidWorks
LDA ISO
CAMplus DRILL C.N.
LDT JOB LDA
Il programma CAMplus consente di creare e modificare dei gruppi di lavorazioni; ogni gruppo costituisce un
file di tipo LDT.
È inoltre possibile utilizzare in CAMplus figure speciali di forma qualunque realizzate con il programma
Shape di EMMEGISOFT.
2. L’insieme delle lavorazioni da fare su un pezzo viene suddiviso in vari gruppi di lavorazioni.
Il 1 metodo è più intuitivo: in CAMplus è possibile vedere direttamente il pezzo con tutte le lavorazioni
applicate e anche esportare direttamente il programma da eseguire in macchina ( file LDA ).
il 2 consente una maggior flessibilità: in questo caso bisogna successivamente utilizzare il programma JOB
per compilare una lista di pezzi o barre con lavorazioni e quindi esportare il programma da eseguire in
macchina ( file LDA ).
Shape
Software per la gestione delle figure speciali sui Centri di Lavoro; permette di:
disegnare graficamente nel piano figure speciali assolute (cioè non parametriche) di
qualunque forma, componendo liberamente linee e archi;
importare figure piane in formato DXF;
utilizzare con il CAMplus le figure generate, visualizzandone la forma e inserendole sul
pezzo, esattamente come con le figure base;
creare automaticamente il programma ISO ottimizzato per il Centro di Lavoro.
Con Shape si possono eseguire figure non possibili con le figure “base” e si possono eseguire in
modo più veloce figure che altrimenti andrebbero ottenute componendo le figure “base”.
FP PRO
Software per la gestione della produzione del serramento; le sue caratteristiche sono:
Definizione grafica dell’archivio profili;
Utilizzo di profili in: alluminio, legno-alluminio, legno, pvc, ferro, etc…;
Progettazione tipologie anche fuori squadro;
Gestione di facciate, battenti, scorrevoli e persiane;
Calcolo e ottimizzazione;
Generazione lista di pezzi;
Gestione lavorazioni e collegamento con i Centri di Lavoro;
Collegamento con Troncatrici;
Gestione accessori;
Generazione preventivo;
Gestione magazzino;
CAMplus - Job e' distribuito su CD da cui si possono eventualmente creare i dischetti per una installazione
su computer che non dispone di un lettore CD. Si parla di installazione quando si carica il software per la
prima volta, di aggiornamento quando invece il software è già installato e si procede al caricamento di una
versione più recente.
CAMplus e JOB si installano ciascuno nella propria cartella (c:\CAMplus e c:\JOB) ma si appoggiano
per i dati alla struttura di cartelle create dal software CAM - EDITOR – DRILL di Emmegisoft pertanto
è consigliabile che il software standard per centri di lavoro sia già installato.
Il software può essere utilizzato anche in ambiente di rete, configurandolo in modo da accedere ad archivi
comuni da più stazioni, sulle quali comunque CAMplus e Job devono essere installati in locale (disco
C).
IMPORTANTE: assicurarsi che CAMplus e JOB non siano in esecuzione prima di ogni procedura di
installazione/aggiornamento (se si tratta di un'installazione in rete, il discorso vale per tutte le stazioni su cui
il software è già stato installato).
Inserire il CD nell’apposita unità, se nel PC è installato Internet Explorer 4.0 o superiori apparirà
automaticamente la seguente finestra:
ATTENZIONE: nel caso la figura precedente non venga mostrata dopo l’inserimento del CD, è possibile
comunque lanciare l'installazione del programma nel percorso \CAMplus\setup.exe del CD.
Per lanciare l'installazione di JOB lanciare invece \JOB\setup.bat nel CD
CAMplus - Emmegisoft s.r.l. 3
2.2 Installazione in rete
Nel caso si abbiano più computer collegati in rete (si può utilizzare qualunque rete per Microsoft Windows)
e’ possibile condividere gli archivi tra le varie stazioni di lavoro.
- eseguire l’installazione del pacchetto base CAM - EDITOR - DRILL e di CAMplus - Job su ogni
stazione di lavoro locale;
- creare in rete una cartella di lavoro e una cartella per ogni tipo di archivio che si vuole condividere
Ad esempio:
Cartella di lavoro: M:\SATEL\CAM
Cartella base DXF: M:\SATEL\CAM\DXF;
Cartella LDT: M:\SATEL\CAM\LDT;
etc…
Tutti gli archivi possono essere messi in rete ad eccezione della “Cartella Drivers” che si consiglia di
mantenere in locale.
- in ogni stazione di lavoro locale, impostare i percorsi di Drill (dal menu preferenze) e di CAMplus e JOB
mediante Configuratore (Cap. 12) in modo che si riferiscano agli archivi condivisi.
Per permettere a CAMplus di gestire un nuovo centro di lavoro occorre inserire una nuova configurazione
mediante l’uso di Configuratore (vedi Cap.13)
In alto la Barra Multifunzione (che eredita le funzioni del Menu e delle Toolbar)
una Vista 3D superiore in cui è possibile ruotare liberamente il pezzo per una completa visione
tridimensionale;
Una vista inferiore (che può essere nascosta trascinando il separatore orizzontale) che può essere
una Tabella o una seconda Vista 3D in cui si può ruotare il pezzo solo attorno al suo asse
longitudinale per una migliore visione di insieme delle lavorazioni applicate.
Per passare da Tabella a Vista 3D è sufficiente cliccare sul triangolino rosso in altro a Sinistra
a lato, a destra o sinistra o disancorata una vista ad albero che riassume le caratteristiche del pezzo
ed elenca guide e lavorazioni ed operazioni di tastatura;
In tutte le viste è possibile selezionare e modificare la proprietà della lavorazioni e delle guide. Nelle viste 3D
è inoltre possibile utilizzare gli strumenti di snap, lo zoom e spostamento del punto di vista e rotazione del
pezzo.
L'interfaccia utente di CAMplus 3.1 è stata significativamente riprogettata, sul modello delle più
moderne applicazioni.
Il menu File è stato sostituito dal pulsante CAMplus , che è situato nell'angolo superiore
sinistro dell'applicazione.
Quando si fa clic sul pulsante CAMplus, vengono visualizzati gli stessi comandi di base disponibili nelle
versioni precedenti per aprire, salvare e stampare il file.
E' la prima visibile quando si apre il programma è quella da utilizzare per creare un nuovo LDT.
Pannello Nuovo
Se sul computer sono presenti più configurazioni (cioè è stato configurato installando il software di più
centri di lavoro) è presente il pulsante Configurazione con cui è possibile cambiare il centro di lavoro
scegliendo dall'immagine una delle configurazioni disponibili.
Pulsante LDT
Inizia la creazione di un LDT normale eventualmente pulendo il programma dal lavoro in corso.
Pannello Carica
Pulsante Profilo DXF
Carica il file DXF del profilo da estrudere su cui programmare le lavorazioni
Pannello Appoggio
Pulsante Definisci
E' la funzione indispensabile per definire l'appoggio base del pezzo in macchina
Pulsanti Ruota a 0 – Ruota a 180
Permettono di selezionare l'appoggio guidato dalla macchina per la lavorazione corrente
Pannello Lavorazione
Pulsante Modifica
Si entra in modalità di modifica della lavorazione selezionata
Pulsante Elimina
Elimina le lavorazioni selezionate
Pulsante Unisci
Utile sopratutto con l'opzione DriverCAD permette di ricostruire lavorazioni tipo asola e rettangolo da
unendo lavorazioni foro
Pulsante Copia
Premette di entrare nella funzione Copia Lavorazione:
è possibile copiare lavorazioni sulla faccia opposta o lungo X
Pulsante Simula
Simula i movimenti estremi dell'utensile nell'esecuzione della lavorazione selezionata
Pannello Strumenti
Pulsante Misura
Dialogo misura
Pannello Vista
Pulsante WH
Ruota la vista 3D perpendicolarmente al piano WH
Pulsante XH
Ruota la vista 3D perpendicolarmente al piano XH
Pulsante 3D
Ruota la vista 3D permettendo una vista assonometrica del pezzo
Pannello Assi
Questo pannello permette di selezionare la faccia/direzione su cui programmare la prossima lavorazione
sul pezzo simulando il controllo della posizione del utensile/mandino attorno al pezzo.
In particolare:
Pulsante Laterale
abilita le lavorazioni sulle 4 precedenti facce ed in generale sul cilindro attorno al pezzo
Pulsante Retro
porta il mandrino in coda al pezzo (sinistra del pezzo guardando dal lato operatore)
Pulsante Fronte
porta il mandrino in testa al pezzo (destra del pezzo guardando dal lato operatore)
Pannello Strumenti
Strumenti di selezione e snap sul pezzo
Pannello Tastatore
Presente solo in caso di Opzione Tastatore, permette di programmare le operazioni di tastatura per
identificare eventuali correzioni che poi possono essere considerate dalle lavorazioni desiderate
Pulsante Tastatura
Programma una tastatura ortogonale agli assi “toccando” il pezzo con un movimento trasversale al
mandrino.
Pulsante Tastatura di punta
Programma una tastatura ortogonale agli assi “toccando” il pezzo con la punta dello strumento
tastatore muovendosi nella direzione dell'asse mandrino
Pulsante Tastatura composta
Permette di programmare una tastatura di punta su un piano del pezzo su angoli non ortogonali
10 CAMplus - Emmegisoft s.r.l.
Il suo unico utilizzo è tramite un gruppo di tastature
Pulsante Gruppo di Tastature
Permette di raggruppare le tre tastature composte che devono essere 2 complanari ed una su un
piano incidente
La correzione tramite gruppo di tastature permette di correggere la “svergolatura” di una barra,
applicando una funzione di rototraslazione adeguata alle lavorazioni.
Si può decidere separatamente se correggere o meno l'angolazione oltre che la posizione della
lavorazione.
Pannello Guide
Pulsante Guida X
Aggiunge all'LDT una guida trasversale al pezzo che può essere ad una quota X fissa o definita
tramite una variabile
Pulsante Guida Y
Aggiunge una guida longitudinale al pezzo che può essere ad una quota Y fissa o definita tramite
una variabile
Pannello Assi
Questo pannello permette di selezionare la faccia/direzione su cui programmare la lavorazione sul pezzo
simulando il controllo della posizione del utensile/mandino attorno al pezzo.
In particolare:
Pulsante Laterale
abilita le lavorazioni sulle 4 precedenti facce ed in generale sul cilindro attorno al pezzo
Pulsante Retro
porta il mandrino in coda al pezzo (sinistra del pezzo guardando dal lato operatore)
Pulsante Fronte
porta il mandrino in testa al pezzo (destra del pezzo guardando dal lato operatore)
Pannello Simulazione
Il pulsante Simula fa partire la simulazione completa delle lavorazioni sul pezzo. I tre pulsanti accanto
permettono di fermare, mettere in pausa e far ripartire la simulazioni in ogni istante.
Spostando il cursore del controllo sottostante è possibile controllare la velocità della simulazione.
Pannello Stampa
Anteprima di stampa e stampa del pezzo
Pannello Esporta
Da questo pannello è possibile creare direttamente un file per il centro di lavoro esportando esattamente
il pezzo che vediamo correntemente caricato.
Casella Ripetizioni
Qui si specifica quanti pezzi come quello attualmente visualizziamo vogliamo eseguire in macchina
Tasto sinistro:
- Click singolo. In generale il click con il tasto sinistro permette di selezionare una lavorazione o
una guida cliccando sull’oggetto stesso oppure deselezionare tutto se si effettua il click dove non
sono presenti oggetti selezionabili. Tenendo premuto il tasto SHIFT o CTRL della tastiera del
computer è possibile selezionare più oggetti contemporaneamente.
- Doppio click. Il doppio click con il tasto sinistro permette di modificare le proprietà
dell’oggetto puntato (lavorazione o guida).
- Trascinamento. Muovendo il mouse, mentre si tiene premuto il tasto sinistro del mouse è
possibile spostare il pezzo.
Tasto destro:
- Click singolo. In generale il click con il tasto destro permette, sia nelle viste 3D che nella vista
ad albero che nella tabella di accedere al menu contestuale in cui è possibile effettuare
impostazioni sulla vista, punto di rotazione del pezzo, ecc…
- Trascinamento. Muovendo il mouse, mentre si tiene premuto il tasto destro del mouse è
possibile ruotare il pezzo attorno all’attuale punto di rotazione (che
inizialmente coincide con l’origine del pezzo).
Scroller centrale:
Se il mouse utilizzato è sprovvisto di Scroller le stesse funzioni di ZOOM possono essere svolte
mediante l’utilizzo dei comandi di ZOOM della barra degli strumenti.
Premendo il tasto TAB della tastiera è possibile rendere il pezzo trasparente e successivamente farlo
tornare opaco: questo tipo di visualizzazione può servire ad esempio a controllare lavorazioni interne alle
facce del profilo, e per controllare sovrapposizioni di lavorazioni.
La creazione di un nuovo LDT viene avviata scegliendo nel pannello Nuovo il tipo di LDT che si desidera
creare.
Pulsante LDT
Inizia la creazione di un LDT normale eventualmente pulendo il programma dal lavoro in corso.
Pulsante LDT Ordinato
Inizia la creazione di un LDT Ordinato: questa funzione è abilitata solo in presenza dei centri di lavoro
e della versione del programma DRILL in grado di gestire tale prestazione.
In un LDT ordinato, l'ordine delle lavorazioni visibile a schermo è esattamente quello che verrà
mantenuto ed eseguito in macchina: non viene fatta alcuna ottimizzazione dal DRILL riguardo
distanza e posizione delle lavorazioni ne per quanto riguarda il cambio utensile.
Quindi per contro ad un controllo totale dell'utente sull'ordinamento, l'utente si prende carico della
gestione di queste cose.
Pulsante LDT Generico
Inizia la creazione di un LDT generico: si tratta di una o più lavorazioni definite in un piano generico
ed applicate successivamente al pezzo specificando tutte le variabili di posizione e dimensione
necessarie (viene utilizzato nell'importazione da software esterni)
Un gruppo di lavorazioni deve sempre essere associato a un ben determinato Profilo; si vedrà comunque in
seguito come utilizzare lo stesso LDT con profili diversi.
CAMplus richiede che i profili siano rappresentati con files in formato DXF. E’ importante che la precisione
dei DXF sia molto buona, in quanto influenza direttamente la precisione del lavoro svolto dal centro di
lavoro.
Sul disco del Computer i files DXF devono essere raggruppati in cartelle che rappresentano la Serie del
profilo; il nome del file DXF rappresenta invece il codice del profilo.
N.B.: il nome della cartella della serie ed il nome del file DXF non devono superare gli 8 caratteri e
non devono contenere spazi
Per creare un nuovo LDT è necessario caricare un file DXF con il comando File - Carica Profilo DXF.
A differenza di CAM/EDITOR l'appoggio del pezzo in macchina viene definito direttamente in CAMplus. Per
definire l'appoggio del profilo si deve caricare il profilo in causa con il comando CARICA PROFILO DXF del
menu FILE (si noti che viene visualizzato un'anteprima del profilo), quindi si deve andare nel menu
Strumenti - Definisci Appoggio Profilo, dove verrà visualizzato un'anteprima dell'appoggio.
In CAMplus 3.0, se è presente l'Opzione DRIVERCAD (STEP IGES SAT, Inventor o SolidWorks) è
possibile caricare e visualizzare oltre che DXF estrusi anche pezzi solidi 3d. Questo può avvenire tramite
l'importazione dal Driver Inventor o SolidWorks che passa a CAMplus il pezzo 3d e le lavorazioni
identificate o direttamente con uno dei comandi che si possono trovare nel pannello Carica.
Dal pannello Carica selezionare File STEP, File ACIS-SAT oppure File IGES.
Come per i DXF prima di programmare le lavorazioni è indispensabile definire l'appoggio in macchina del
pezzo mediante Strumenti – Definisci appoggio profilo. In caso si sia caricato un pezzo 3d invece di un
DXF appare la seguente finestra:
Il file 3d modificato per l'appoggio è una copia dell'originale e viene salvato dentro l'LDT.
In questo modo ad una successiva apertura dell'LDT creato, troverò sicuramente il pezzo ruotato
coerentemente con le lavorazioni programmate e con l'appoggio deciso prima di programmare le lavorazioni.
16 CAMplus - Emmegisoft s.r.l.
Se si pensa sia necessario modificare il file originale in modo da trovare lo stesso appoggio ad un successivo
caricamento per fare per esempio un nuovo LDT sullo stesso pezzo, è possibile selezionare la casella
Modifica file3D orig, ma non è affatto necessario!
Per inserire una nuova lavorazione bisogna eseguire le stesse operazioni, sia che si stia creando un nuovo
LDT, sia che se ne stia modificando uno esistente.
Scelta del punto di applicazione sul pezzo della lavorazione: essendo possibile applicare la
lavorazione in un punto qualunque selle tre dimensioni del pezzo sceglieremo in ordine:
efinizione del piano di lavoro (in realtà può essere cambiato in qualunque momento);
mpostazione della quota W, H e X;
mpostazione delle quote Z di inizio e fine lavoro;
ventualmente impostazione della quota Y;
Nell’inserimento di una lavorazione, l’utente e’ guidato dal CAMplus che gli presenta una sequenza di
videate in ordine logico. In ognuna di queste videate si passa alla videata seguente con il pulsante >>, si
torna alla videata precedente con il pulsante << e si interrompe l’inserimento con il pulsante Annulla.
Nel caso di videate per l’impostazione di quote, il 1 >> dopo una impostazione ne fa vedere la
rappresentazione grafica, il 2 permette di passare alla videata seguente. Quando è possibile terminare la
fase di inserimento si abilita il pulsante Fine.
In fase di modifica il pulsante Annulla esce e ripristina la lavorazione non modificata; il pulsante Fine esce
con le modifiche effettuate.
Come già visto, si tratta di selezionare la faccia od il piano su cui eseguire la lavorazione portando il
mandrino di lavoro in quella direzione.
Per far questo si può utilizzare il pannello Assi di controllo degli assi del
centro di lavoro.
Mentre i tre pulsanti sulla destra premettono di selezionare le facce laterali o la testa o la coda al pezzo.
Se si è scelto di lavorare sulle facce lateriali allora i quattro pulsanti in alto a sinistra nel pannello permettono
di selezionare immediatamente una delle quattro facce principali del pezzo:
lato dell'operatore
superiore
lato opposto operatore
inferiore
Sotto questi due gruppi di pulsanti sono presenti due controlli che mostrano gli assi B(oppure A) e C del
mandrino e sono o meno abilitate secondo le caratteristiche del Centro di Lavoro selezionato
È possibile cambiare la direzione del mandrino e quindi il valore dell’angolo digitando un nuovo valore
oppure incrementare o decrementare il valore mediante l’utilizzo dei pulsantini a freccia laterali.
È possibile modificare gli angoli B e C anche utilizzando gli strumenti Perpendicolare e Parallelo nel
pannello Strumenti per rendere l’asse mandrino perpendicolare o parallelo alla faccia selezionata.
Se è necessario lavorare la faccia inferiore del pezzo ed il centro di lavoro selezionato non è in di portare il
mandrino sotto il pezzo (se il centro non è una Quadra) è necessario ribaltare il pezzo in CAMplus
esattamente come in macchina.
lavorazioni di lama:
lavorazioni speciali:
Le lavorazioni speciali Shape devono essere preparate direttamente dall’utente utilizzando il programma
opzionale SHAPE sviluppato da EMMEGISOFT.
Le lavorazioni speciali “da file” possono essere preparate da EMMEGISOFT su richiesta, o programmate
manualmente dall’utente dopo un corso di programmazione ISO presso EMMEGISOFT.
Per effettuare una modifica alle dimensioni della figura è possibile cliccare con il mouse sul valore
del parametro e modificarne il valore direttamente sul posto. Per terminare l’inserimento del valore
premere sulla tastiera il tasto INVIO.
Oltre a valori numerici è possibile inserire valori parametrici dipendenti dalle dimensione del profilo
(larghezza WMID WMAX, altezza HMID HMAX, o lunghezza MID MAX) nella forma:
A parte il foro, tutte le figure hanno l’angolo di rotazione per stabilire la rotazione sul piano.
Ad esempio un’asola ruotata di 0 e 90 si presenta nel seguente modo:
Un altro tipo di informazione che si può fornire e’ in quale modo la figura deve essere eseguita:
Profilatura: viene eseguito solo il contorno della figura; e’ il funzionamento di default in quanto i profili
sono normalmente cavi.
Svuotamento: la figura viene svuotata completamente; va utilizzato quando si lavora nel pieno. La
velocità di esecuzione si riduce di molto.
È possibile inoltre definire il Verso di esecuzione della figura o lasciare il Default, cioè l'impostazione definita
nel programma Drill a bordo macchina!
Di seguito per ognuna delle figure standard vengono indicati il punto di riferimento (+) e il significato dei
parametri richiesti (nell’ordine in cui appaiono nella videata e ad esclusione dell’Angolo di Rotazione). Il
punto di riferimento e’ quello a cui ci si riferisce quando si definisce la posizione della figura sul pezzo; il
significato dei parametri non dipende da come la figura e’ ruotata sul pezzo.
In generale i parametri devono essere tali da non rendere la figura degenere. Errori del genere vengono
comunque segnalati dal DRILL quando si cerca di tradurre la figura in ISO.
Segue una breve descrizione delle figure standard:
1 – Diametro Foro
1 – Larghezza
3 – Raccordo
1 – Lunghezza
2 - Altezza
1 – Lunghezza
2 – Diametro Max
3 – Diametro Min
Il parametro 1 deve essere > del parametro 2 e il parametro 2 deve essere > del parametro 3.
1 – Lunghezza
2 – Altezza
1 – Larghezza
2 – Offset di altezza
1 – Raggio interno
2 – Angolo estensione
3 - Larghezza
La figura Lama a cui si accede tramite l’icona ha un dialogo di impostazione parametri diverso dalle
altre lavorazioni.
MAX-100
HMAX+20
WMAX
Il riferimento non è fisso al centro della figura come per le altre figure, ma si può scegliere tra i cinque spigoli
di riferimento 1, 2, 3, 4 e C indicati in figura.
C non è il centro del rettangolo di taglio ma il centro del lato inferiore di taglio.
Il Wizard Taglio è abilitato solo se ci si pone in testo od in coda al pezzo mediante i pulsanti
È poi possibile comunque cambiare gli angoli B e C.
Il Wizard Taglio è una procedura che calcola automaticamente le dimensioni della figura di taglio in base alle
dimensioni del profilo e degli angoli del piano di taglio.
Questa lavorazione di lama permette di indicare sia il piano che la rotazione, che le dimensioni della
figura di taglio selezionando su tre punti sul pezzo:
E’ possibile scegliere con quale utensile, tra quelli presenti in tabella, si vuole eseguire la figura. Nel caso
l’utensile abbia più diametri di lavoro appare più volte nella lista. Accanto al nome di ogni utensile viene
anche indicato con il punto esclamativo se l’utensile ha un diametro eccessivo per lavorazione da eseguire
ed infine quante volte e’ stato finora usato nell’LDT.
L’utensile scelto viene inserito (con le sue dimensioni reali) nel mandrino di lavoro.
È anche possibile scegliere più utensili: questo è utile nel caso si stia costruendo degli LDT generici (vedi
paragrafo 2.5), in questo caso infatti una volta definiti i parametri della figura in fase di compilazione verrà
scelto l’utensile più grande che è in grado di eseguire la figura impostata.
La tabella utensili viene caricata con i comandi File Nuovo o File Apri. Si chiama TOOLS.TXT, si trova
nella cartella \QUADRA, \QUADRA2\CAM, \SATEL\CAM oppure \COMET\CAM e può essere visualizzata e
modificata solo con il DRILL. Se vengono aggiunti utensili alla lista con il programma CAMplus aperto, è
possibile aggiornare la lista con il comando Configurazione - Aggiorna utensili: tale aggiornamento però
non riguarda i parametri degli utensili già presenti (per un aggiornamento totale è necessario usare i
comandi File Nuovo o File Apri). È però possibile in questa sede (dentro il CAMplus) impostare delle
velocità di Rotazione, Asportazione e di Sfondamento dell’utensile nonché la Frequenza di refrigerazione,
specifiche per questa lavorazione; altrimenti verranno usati i valori di default.
Le informazioni di Insieme e Priorità servono per indicare un particolare ordine di esecuzione tra le
lavorazioni del pezzo. Normalmente tale informazione non deve essere fornita in quanto vengono già gestite
automaticamente le situazioni più comuni:
Un foro di sfondamento viene sempre eseguito prima della corrispondente svasatura.
Un foro di sfondamento viene sempre eseguito prima della corrispondente filettatura.
Quando si hanno più lavorazioni sovrapposte, vengono eseguite prima quelle con profondità
inferiore.
CAMplus - Emmegisoft s.r.l. 27
Siccome un utilizzo esasperato dell’ordine di esecuzione normalmente comporta un peggioramento delle
prestazioni della macchina, se ne raccomanda l’utilizzo solo quando realmente necessario. Per fissare un
particolare ordine bisogna:
Individuare l’insieme di lavorazioni per le quali indicare l’ordine;
A tutte queste lavorazioni fornire lo stesso valore di Insieme (un qualunque numero tra 1 e 99);
Fornire ad ogni lavorazioni un valore di Priorità (un numero compreso tra 1 e 999); più il numero e’
basso, più la lavorazione viene eseguita prima. Più lavorazioni possono avere la stessa priorità.
Un particolare ordine di esecuzione può essere stabilito solo tra lavorazioni appartenenti allo stesso LDT e
non tra lavorazioni di LDT diversi; inoltre, come visto,. l’ordine di esecuzione non deve essere fornito a tutte
le lavorazioni del LDT, ma solo a quelle per cui ciò realmente serve.
Se abilitato e selezionato, questo flag permette quindi di specificare che una lavorazione deve
obbligatoriamente essere eseguita dopo i tagli di separazione dei pezzi nella barra.
Note di versione:
L'apertura di un LDA generato con questa nuova opzione (versione 1.10) con un Drill di versione
non adeguata genera l'errore: “254. Versione LDA non supportata! Aggiornare Drill!
Il tentativo di compilare un pezzo ( lista di pezzi/barre ) con un LDT programmato con questo flag su
un CAMplus in una configurazione senza questa funzionalità attivata genera l'errore: “LDT:
nome_ldt; Richiesta abilitazione flag lavorazione “Dopo i tagli di separazione” ”.
Pertanto è richiesto l'upgrade alla versione 2.7/5 o 3.0 Build 76 di CAMplus e alla 8.1 di Drill x Planet in tutte
le postazioni che devono creare/modificare LDT con CAMplus e esportare LDA x Planet con CAMplus e
JOB.
Per le quote W e H esiste un riferimento implicito che è l’origine di questi assi posta in basso a sinistra del
contorno del profilo.
Molto spesso è però più utile utilizzare gli strumenti di snap per trovare direttamente un punto sul profilo per
la lavorazione o quantomeno un punto che sia una nuova e comoda origine per W e H si profilo stesso.
Il pulsante consente di selezionare una estremità di un qualunque segmento della sezione del
profilo.
Il pulsante consente di selezionare il punto mediano di un qualunque segmento della sezione del
profilo.
Il pulsante consente di selezionare il centro di qualunque arco presente nella sezione del profilo.
Il pulsante consente di selezionare i punti in cui l’arco presente nella sezione del profilo passa
per i punti notevoli del quadrante trigonometrico.
Selezionato il pulsante di snap desiderato, bisogna eseguire un click con il mouse sul segmento o arco
prescelto; risulta definito un punto, quindi sia una W che una H di riferimento. A questo punto e’ possibile
esprimere un offset per W e controllarne l’effetto nello spostamento della linea verde e blu corrispondenti.
CAMplus è in grado di individuare le quote della camera e gli orientamenti del profilo per serramento se
tale profilo è stato orientato da FP PRO.
In particolare è possibile individuare con precisione i punti di incrocio delle quote di camera od aletta
interna od esterna ed i lati caldo o freddo del profilo, visualizzate in giallo nella vista 3D.
Se la lavorazione è riferita ad uno di questi punti, tale riferimento è esplicitamente indicato nella finestra
di Inserimento quote WH.
Tenendo premuto il tasto CTRL è possibile impostare automaticamente un offset mediante uno degli
strumenti di snap precedenti senza perdere il riferimento a camera appena impostato.
Quando una lavorazione utilizza questo tipo di riferimento nella finestra di Inserimento quote WH
vengono nascosti i pulsanti iW ed iH, non essendo in alcun modo utili, e non è neanche più possibile
riferire W ed H a punti di snap diversi.
Per tornare a riferimenti normali e sufficiente selezionare un’altra modalità di snap e selezionare un punto
sul profilo senza tenere premuto il tasto CTRL.
La posizione X della lavorazione e’ normalmente riferita alla coda del pezzo (estremità sinistra nella sezione
longitudinale) e può essere indicata in 2 modi:
1. Quota assoluta.
Esempi:
200mm: indica 200mm dalla coda del pezzo.
2. Quota parametrica: deve essere espressa nella forma: A B OFFSET. La frazione fa normalmente
riferimento alla lunghezza del pezzo; per riferirla alle dimensioni trasversali del profilo bisogna
indicare “h” o “w” prima della frazione (ovviamente h e w si riferiscono al sistema di coordinate
pezzo). Il tutto deve essere scritto senza lasciare spazi.
Sono valide anche le parole chiave MIN (=0), MID (=1/2), MAX (=1/1), WMIN (=w0), WMID (=w1/2),
WMAX (=w1/1), HMIN (=h0), HMID (=h1/2), HMAX (=h1/1).
Esempi:
MAX-100 oppure 1/1-100: indica 100mm dalla testa del pezzo;
MID+20 oppure 1/2+20: indica 20mm oltre la meta’ del pezzo;
MIN+50 : indica 50mm dalla coda del pezzo;
w1/1+10: indica una distanza dalla coda del pezzo pari alla dimensione W del
profilo+10mm.
E’ possibile anche lasciare una posizione indefinita per definirla poi in JOB: per fare questo è necessario
definire prima una Guida X in posizione indefinita e quindi associare la quota x della lavorazione a tale
guida, eventualmente con un offset.
Per inserire più lavorazioni uguali ed equidistanti, si può usare il pulsante Multiplo. Nella sezione Multiplo
sono elencati i 7 funzionamenti possibili:
Nel caso siano abilitate le caselle Min e Max permettono di impostare il numero minimo e massimo di
lavorazioni: nel caso il numero di lavorazioni cada fuori da questo intervallo sarà automaticamente cambiato
lo step.
Il valore delle quote può essere indicato nei 2 modi (assoluto e parametrico) descritti prima.
Le lavorazioni multiple utilizzano sempre lo stesso utensile e lo stesso ordine di esecuzione impostato.
È anche possibile riferire le quote iniziale e finale del multiplo ad una o due Guide X: per fare ciò bisogna
cliccare con il mouse nella casella desiderata (Inizio o Fine) per portarvi il cursore (la casella diventa verde),
quindi selezionare copn lo strumento Freccia la guida a cui di desidera legare l'Inizio o la Fine del multiplo.
Quando una delle quote, iniziale o finale è riferita ad una guida è esplicitamente indicato nel dialogo
Inserimento quota X.
Ovviamente è possibile impostare un offset sulla quota della guida stessa, e le guide possono anche essere
non posizionate.
Per slegare le quote di Inizio e Fine da una guida, è sufficiente togliere la selezione accanto al riferimento
indicato.
Dopo avere trovato il punto di applicazione della lavorazione in coordinate pezzo, ed individuato la direzione
corretta dell’utensile possiamo impostare le quote Z e se necessario Y che sono riferite al sistema di
coordinate utensile.
Ora è possibile definire su questo asse dove inizia e dove finisce la lavorazione.
Per entrambe queste opzioni è possibile impostare il default per l’LDT dal menu Configurazione –
Preferenze.
Il pulsante Muovi verrà descritto nel paragrafo riguardante la simulazione delle lavorazioni.
Le coordinate Y e Z si intendono riferite al sistema di coordinate utensile. Come già detto si tratta del
sistema in cui la direzione Y e’ perpendicolare all’utensile di lavoro (con verso positivo in alto) e la direzione
Z e’ parallela all’utensile di lavoro (con verso positivo uscente dal pezzo).
Non è affatto obbligatorio impostare una quota Y infatti è possibile finire l’inserimento di una lavorazione
lasciando questa quota a 0 senza neanche passare per questo dialogo.
Può essere tuttavia comodo qualche volta individuare la posizione di una lavorazione anche con un offset in
direzione perpendicolare all’utensile: in questo caso è utile accedere al dialogo Inserimento quote Y
premendo il pulsante Y che si trova nel dialogo Inserimento quote Z.
Questo dialogo è identico a quello per le quote X e permette allo stesso modo di impostare una quota
multipla. Per ulteriori informazioni fare riferimento al paragrafo 5.5.
Con il pulsante nella barra degli strumenti (abilitato solo quando è selezionata una lavorazione) ed il
pulsante Muovi.. della finestra di impostazione della quota Z e’ possibile simulare l’esecuzione di una
lavorazione.
Abbiamo due differenti dialoghi di controllo della simulazione, per figure Normali e di Lama
Bisogna verificare sia Y+ che Y- ed individuare il caso peggiore in quanto il punto reale di inserimento
dipende da tanti fattori e viene deciso direttamente dal CN all’atto dell’esecuzione.
Mediante il pulsante è possibile vedere una simulazione animata della figura di LAMA
particolarmente utile per individuare eventuali collisioni tra mandrino e pezzo, o tra codolo e pezzo.
Le Guide di Costruzione forniscono un metodo alternativo per definire la posizione delle lavorazioni.
Esistono 3 tipi di Guide selezionabili con gli omonimi pulsanti nel pannello Guide:
In un LDT possono essere definite più Guide per ognuno dei 3 tipi.
Finora si e’ visto che quando si definisce una quota X si utilizza come riferimento la coda del pezzo.
Le Guide X consentono di fissare ulteriori riferimenti che possono poi essere utilizzati per tutte le
lavorazioni successive.
Per posizionarle bisogna seguire le stesse regole viste per l’impostazione della quota X di lavorazioni
singole. Nel caso di una Guida non posizionata (carattere ‘?’) bisogna associare alla Guida un nome
utilizzato in seguito da JOB per definirne la posizione. Dopo aver digitato il carattere ‘?’ si può scrivere dove
si vuole che la Guida sia visualizzata (normalmente 1/2).
Una Guida non posizionata può essere utilizzata per definire un gruppo di lavorazioni utilizzabile più volte e
in diversi punti sul pezzo. Si tratta inoltre del meccanismo standard utilizzato quando ci si collega con
programmi di Calcolo Esterni.
Le Guide Y definiscono un piano parallelo al piano che passa per l’asse longitudinale del profilo e l’asse
mandrino nel momento in cui sono definite e costituiscono quindi una Y di riferimento. Per posizionarle
seguire le stesse regole viste per l’impostazione della quota Y di lavorazioni singole.
Una Guida libera e’ in pratica una linea obliqua che viene definita selezionando 2 punti del profilo ed
individua una Y di riferimento; e’ utile per ruotare il profilo in direzioni particolari.
Per definire la quota X utilizzando una Guida X, bisogna fare click sulla Guida (con nessun pulsante
selezionato) e poi eventualmente impostare un Offset. Dopo aver utilizzato una Guida X non e’ più possibile
utilizzare il riferimento implicito della coda del pezzo; si può comunque ovviare a ciò definendo una guida
verticale in coincidenza proprio della coda stessa.
Per definire la quota Y utilizzando una Guida Y o obliqua bisogna, fare click sulla Guida nella vista
longitudinale (con nessun pulsante selezionato) e poi eventualmente impostare un Offset.
Un vantaggio notevole nell’uso delle guide e’ che tutte le lavorazioni riferite a una guida sono legate alla
guida stessa, cioè seguono la guida se questa viene spostata. Questa funzionalità e’ molto comoda per
correggere la posizione di un gruppo di lavorazioni.
Il dialogo Cambia profilo permette di scegliere un diverso profilo per l’LDT corrente. Si apre con il
comando Carica nuovo profilo quando si sta già modificando un LDT.
È possibile:
cambiare il profilo su cui è applicabile l’LDT: se è selezionato Codice nativo, scegliendo un
nuovo profilo e premendo OK;
aggiungere un nuovo profilo alla lista dei Codici specifici a cui è possibile applicare l’LDT:
scegliendo un nuovo profilo, premendo il pulsante Aggiungi a Cod.Specifici e premendo OK. È
anche possibile impostare il profilo che si sta aggiungendo ai Codici specifici come profilo iniziale
cioè come il profilo che viene caricato quando si modifica l’LDT.
impostare un profilo già presente nella lista codici specifici come profilo iniziale: occorre
tornare a scegliere il codice, selezionare Imposta come prof. Iniziale e premere nuovamente
Aggiungi a Cod.Specifici e premere OK.
Premendo il pulsante è sempre possibile verificare la lista dei profili già associati all’LDT.
Il pulsante Test nuovo codice permette di caricare immediatamente il profilo selezionato per verificare
se è compatibile con le lavorazioni applicate nell’LDT corrente.
Durante la fase di test la finestra Cambia profilo viene temporaneamente nascosta ed è possibile ruotare
ed analizzare il profilo con le lavorazioni applicate; sono disabilitate tutte le funzioni di modifica o aggiunta
di lavorazioni.
Perché questo meccanismo funzioni è indispensabile orientare tutti i profili che ci interessano allo
stesso modo (per esempio LATO VETRO in basso e LATO FREDDO a destra)
Per ‘”orientare il profilo“ si intende definirne l’appoggio base in macchina mediante la funzione
Strumenti – Definisci appoggio profilo.
Un’altra via per rendere gli LDT utilizzabili su profili diversi è l’uso di iW e iH
Quando si seleziona un punto di riferimento sulla sezione trasversale del profilo per definire la
posizione della lavorazione, vengono visualizzati due piccoli coni blu e verde che indicano come
viene calcolato questo punto rispetto agli ingombri del profilo (sistema di coordinate del pezzo). Il
verso di questi coni può essere cambiato con i pulsanti iH e iW; praticamente con la direzione di tali
coni si definisce se il punto deve essere riferito all’ingombro inferiore o superiore, destro o sinistro
del profilo.
Per esempio i due profili seguenti sono molto simili: hanno solo una differenza di misura nella
dimensione W.
Abilitando la casella Tutti i Codici o Codici Specifici si potrà applicare ad essi sul lato destro lo
stesso LDT con l’accortezza di riferire la quota W all’estremo destro del profilo premendo il pulsante
iW.
Dalle due figure possiamo notare che la freccia blu orizzontale è verso sinistra ad indicare proprio il
riferimento della lavorazione all’estremo destro del profilo.
Per individuare se riferirsi alla freccia H o W bisogna far riferimento al sistema di coordinate pezzo.
Invertire il verso delle frecce e’ ininfluente per il profilo che si sta usando: serve solo quando
si cambia profilo.
L’unico modo per prendere dimestichezza con questo tipo di operazione e’ provare e poi verificare
graficamente il risultato ottenuto.
40 CAMplus - Emmegisoft s.r.l.
Ecco un altro esempio dell’utilizzo dello stesso LDT su più codici che prevede l’uso delle variabile
HMID che vale metà della dimensione H del profilo.
Se abbiamo due profili diversi in altezza ed abbiamo bisogno di praticare un foro sul lato destro al
centro del profilo possiamo impostare come
coordinata y HMID.
CAMplus automaticamente riposizionerà la lavorazione a metà del profilo. In questo particolare caso
è assolutamente lo stesso riferire la lavorazione all’estremo inferiore e superiore del profilo con il
pulsante iH in quanto HMIN+HMID = HMAX-HMID.
Nella categoria Home nel pannello Strumenti scegliendo il pulsante è possibile aprire lo strumento di
Misura.
Con la funzione principale Calcola distanza cui si accede con il pulsante (già attiva all'apertura del
dialogo) viene chiesto di selezionare due punti tra cui viene tirata una quota.
E' possibile vedere la distanza diretta e scomposta nelle componenti X, W e H.
Mediante gli strumenti Punto, Bordo e Superficie è possibile avere informazioni su coordinate
dei punti, tipi di linea e superficie, eventualmente raggi e dimensioni.
Mediante questo strumento è possibile misurare la distanza tra lavorazioni, selezionabili con il puntatore
freccia, tra una lavorazione e un punto di snap, selezionabile con il puntatore snap desiderato, o tra due
punti snap sul profilo.
Per effettuare una nuova misura occorre premere il pulsante Ripeti misura, per azzerare la distanza
misurata.
Questa funzione specchia tutte lavorazioni, le guide lungo la direzione X del pezzo, rendendo di fatto un
pezzo destro → sinistro o viceversa.
Con l'Opzione DriverCAD, quando viene caricato un pezzo 3d viene creato automaticamente un file DXF
rettangolare con le dimensioni massime della sezione del pezzo.
Come nome della serie viene preso il nome della cartella da cui è stato caricato il pezzo 3D e come codice
vengono usate le dimensioni del contorno arrotondate in mm separate dal carattere x.
Questa è una soluzione minimalista, che permette comunque di portare il pezzo fino sul centro di lavoro,
visto che tutti i software Emmegisoft richiedono l'utilizzo di file DXF.
L'approccio più corretto è quello di fornire anche un profilo bidimensionale DXF del pezzo in modo
che programmi diversi da CAMplus quali JOB e DRILL possano visualizzare il DXF e sia facile per l'utente
in macchina riconoscere l'appoggio richiesto per il profilo.
Questo può essere fatto in due modi:
caricando il profilo DXF corrispondente se già presente negli archivi: per fare questo basta
scegliere, il comando File - Carica profilo DXF;
oppure ricavando il DXF dal solido mediante la nuova funzione Ricava DXF dal pannello Strumenti.
Questa nuova funzione permette di selezionare delle facce sul pezzo, ed i contorni vengono proiettati sul
piano WH.
Se si è sicuri che il DXF creato ha estensione corrispondente al contorno (può essere necessario
selezionare più facce se il profilo è tagliato/intestato in modo complesso) posso selezionare Elimina
contorno (altrimenti viene estruso anche il rettangolo di contorno).
Prima di salvare è possibile assegnare una serie ed un codice diversi. Si può controllare il risultato
passando con il tasto F9 dalla visualizzazione AVANZATA con il pezzo 3d a quella STANDARD con il DXF
estruso e viceversa.
È possibile usare questa funzione anche per aggiungere le lavorazioni selezionate ad una diversa
profondità ma dallo stesso lato del pezzo (in alternativa ad impostare sfondamenti multipli in Z). In
questo caso occorre deselezionare l’opzione Specchia lavorazione per non invertire la direzione del
mandrino.
L’opzione Mantieni quote WH permette di ottenere, per la nuova lavorazione, un punto di riferimento
in WH tale da mantenere gli offset W e H della lavorazione originale. Altrimenti verrà creato un punto
di riferimento esattamente sull’asse Z della lav. originale alla distanza individuata e W e H saranno
posti a 0.
Copia lungo X
Per guidare l’utente nella definizione delle caratteristiche dell’LDT la fase di salvataggio dell’LDT è costituita
da un passaggio guidato attraverso alcuni dialoghi:
Nella prima pagina è conveniente inserire le informazioni ed i limiti di validità che mi renderanno più
semplice applicare successivamente la lavorazioni.
Validità LDT:
o Codice Nativo limita l’utilizzo di questo LDT a questo profilo;
o Tutti i Codici permette l’utilizzo di questo LDT con altri profili: se l’LDT viene salvato nella
cartella LDT verrà proposto per i profili di tutte le serie; se viene salvato, nella cartella
specifica di una serie, per es. \LDT\VARIE\ verrà proposto solo per i profili contenuti in tale
cartella (di tale serie).
o Codici Specifici permette di specificare una lista di profili per i quali è applicabile tale
lavorazione: è sufficiente premere il bottone per aprire un dialogo in cui è possibile
creare e modificare tale lista.
Limiti lunghezza pezzo consente di indicare i limiti Minimo e Massimo di lunghezza del pezzo
perché sia possibile applicarvi l’LDT.
Qui è possibile specificare che tipo di lavorazione per il serramento abbiamo programmato utilizzando una
codifica numerica condivisa con FP PRO ( vedi Appendice A ).
Sulla destra è inoltre possibile specificare la simmetria dell’LDT creato, è cioè se l’LDT è utilizzabile solo
così come è stato creato, oppure se ribaltato lungo la x rispetto ad una guida, può essere utilizzato dall’altro
estremo del pezzo o dall’altro lato del serramento (dx/sx).
Sono LDT a simmetria non gestita tutti quelli creati con versioni di CAMplus precedenti alla 2.0.
Esempi di lavorazioni con simmetria automatica possono essere per la serratura su una fascia, oppure le
lavorazioni per alcuni tipi di squadretta.
Posso utilizzare una lavorazione programmata per il lato sinistro, sul lato destro del serramento, a patto che
abbia dichiarato tale lavorazione ribaltabile (e abbia verificato che lo sia veramente) e che abbia
correttamente dichiarato mediante il codice lavorazione il suo utilizzo nativo (che è stata creata come
sinistra); in questo caso FP PRO è in grado di ribaltare la lavorazione se necessario applicarla come destra.
Un esempio ancora più in dettaglio: se dichiaro che ho fatto una lavorazione 072, secondo la codifica una
serie di fori per una cerniera due ali sul telaio per un serramento ad apertura verso l’esterno con mano
sinistra, posso eventualmente dire pure che tale lavorazione è ribaltabile se è stata programmata in modo
che specchiando tutte le lavorazioni rispetto alla guida ottengo esattamente la lavorazione che dovrei fare
per il lato destro (questa lavorazione la dichiarerei 073, ma non è più indispensabile crearla).
Mediante il pulsante Avanzate è possibile dalla versione 2.0 impostare una password per proteggere l’LDT
dalla modifica. L’LDT potrà comunque essere aperto in sola lettura senza la possibilità di salvare eventuali
modifiche, oppure con controllo completo digitando la password in fase di apertura.
Un LDT protetto è comunque utilizzabile per l’applicazione e la compilazione delle lavorazioni.
- Le prime tre cifre del Nome Proposto corrispondono esattamente al codice della lavorazione
selezionato nella pagina precedente;
- a queste vengono aggiunte tre cifre che identificano la marca dell’accessorio per il quale è
necessaria questo LDT; è possibile impostabile questo codice premendo il pulsante ;
- viene aggiunta una “S” seguita da 3 cifre solo nel caso che sia da indicare l’interasse (per
esempio nella lavorazione per il fissaggio di un traverso);
- viene poi aggiunta una “T” solo nel caso che sia necessario l’uso di un utensile montato su
testina rimandata;
- infine per rendere univoco il nome in caso esista già un l’LDT simile viene inserito un
progressivo di 2 cifre.
Un cenno va fatto riguardo alla posizione di salvataggio dei files LDT: questi possono essere salvati nella
cartella LDT già creata dal programma di installazione (C:\QUADRA\LDT, C:\QUADRA2\CAM\LDT,
C:\SATEL\CAM\LDT, o C:\COMET\CAM\LDT), ma consigliamo nel caso di utilizzo di più serie di profili, di
ramificare la cartella LDT nello stesso modo di quella DXF, mettendo il file LDT nella cartella della serie per
cui è costruito.
In questo modo l’JOB ed FP_PRO sono in grado di fare una scansione delle cartelle trovando
automaticamente l’LDT giusto per il profilo in uso anche se sono presenti LDT con lo stesso nome nelle
diverse cartelle: infatti dapprima cercherà l’LDT nella sottocartelle della serie che si sta utilizzando; se l’LDT
cercato non c’è lo cercherà nella cartella base.
Questo meccanismo non funziona più se sono presenti ramificazioni ulteriori che sono pertanto
sconsigliate.
La gestione simmetria automatica è abilitata solo se c’è una sola Guida X non posizionata con quota di
default < MID e tutte le lavorazioni sono riferite ad essa.
Per l'utilizzo di CAMplus con FPPRO, affinché appaia in fase di salvataggio dell'LDT la codifica numerica
condivisa con FP Pro è necessario un collegamento al Database di FPPRO.
Se non è installato FPPRO sul computer in cui si utilizza CAMplus (come per esempio sul Centro di Lavoro)
è possibile collegarsi in remoto via rete al database tramite la scheda Configurazione FPPRO DB nella
finestra accessibile dal menù Strumenti – Opzioni.
Se effettivamente FPPRO non è presente ( o non è configurato correttamente ) è abilitata la sezione
Configurazione manuale.
Dopo la conferma dell'utente è possibile scegliere il tipo di database in uso, Access2003 o MySQL ed è
possibile configurare il percorso di rete od il server su cui risiede il database premendo il pulsante Gestione
database.
È anche importante assicurarsi che di avere selezionato nella pagina Strumenti - Opzioni - Generale,
l'opzione Formato nome compatibile con FPPro.
CAMplus - Emmegisoft s.r.l. 53
15 Compilazione diretta dell’LDA
In CAMplus è possibile compilare direttamente un file LDA composto da un solo tipo di pezzo.
Nella categoria Pezzo della Barra Multifunzione è possibile definire nel pannello Dimensioni pezzo la
lunghezza esatta del pezzo e gli angoli sinistro e destro del pezzo pre-tagliato.
Una volta impostati tali valori, cliccando con il mouse sul pulsante Compila LDA nel pannello Esporta
CAMplus compila un LDA che per default ha lo stesso nome del file LDT.
Nello stesso pannello è possibile specificare il numero di pezzi che vogliamo ottenere nella casella
Ripetizioni ed eventualmente, se l'LDT lo permette specificare se vogliamo le lavorazioni ribaltate in
direzione X rispetto alla guida o in direzione vetro rispetto al riferimento a Camera di FPPRO.
In questo modo è possibile passare direttamente al programma Drill del proprio centro di lavoro saltando
Job o FP PRO; può quindi essere particolarmente utile nel caso della programmazione di pezzi di tipo
INDUSTRIALE con alte ripetizioni e descrivibili in un unico LDT.
In quest'ultimo caso, per esportare l'LDT/Pezzo verso il centro di lavoro si possono seguire due strade:
la compilazione di un LDA Diretto direttamente da CAMplus (1 solo pezzo per LDA)
la compilazione ed esportazione di una lista di pezzi singoli in JOB con applicato l'LDT creato
Per automatizzare la seconda ipotesi è stato aggiunto in CAMplus il comando Crea/Aggiungi pezzo a JLT
È possibile ovviamente tramite il bottone sfoglia date il nome desiderato al nuovo lotto o scegliere il
lotto a cui accodare il nuovo pezzo.
Come ID del pezzo viene proposto lo stesso nome dell'LDT ma può essere opportunamente cambiato.
Non essendo per il momento disponibile in Configuratore il percorso dei Lotti di JOB, il percorso
base per il bottone sfoglia se diverso dal percorso standard C:\JOB\Lotti\ può essere specificato
nel file CAMplus.ini nella sezione [CAM] come segue:
[CAM]
JLT_DIR=E:\JOB\LOTTI\
In futuro sarà gestito tramite Configuratore come tutti gli altri percorsi.
La vista ad albero presente in CAMplus permette di vedere immediatamente l’elenco di tutte le lavorazioni e
delle guide applicate.
In particolare troviamo informazioni sul Pezzo:
se è un profilo DXF estruso troviamo SERIE e CODICE la lunghezza e gli angoli di taglio del profilo
utilizzati per la visualizzazione.
Se è un pezzo solido, il nome del pezzo e il profilo DXF associato
Poi informazioni sulle eventuali guide inserite: il loro tipo, la quota e la eventuale variabile associata!
Esattamente come per le viste 3D, anche nella vista ad albero, con un singolo click del mouse è possibile
selezionare la guida o la lavorazione, con un doppio click è possibile direttamente entrare in modifica delle
proprietà e cliccando con il tasto destro del mouse si può usare i comandi del menù contestuale sull’oggetto
selezionato.
È possibile disabilitare uno a più lavorazioni inserite in modo che non compaiano più sul pezzo e non
vengano inviate al centro di lavoro senza che però vengano cancellate dall'LDT.
Mediante il menu File – Stampa o il pulsante della barra degli strumenti principale, è possibile accedere al
dialogo di stampa.
Il comando di stampa è abilitato solo dopo avere salvato le modifiche apportate all’LDT.
Per stampare su file PDF, basta premere il pulsante nella barra degli strumenti della pagina di
anteprima di stampa.
Come nome del file PDF viene proposto lo stesso dell’LDT, e come percorso viene proposto l’ultimo
utilizzato.
Sempre dalla barra degli strumenti della pagina di anteprima di stampa è possibile mediante il pulsante
accedere ad un dialogo per l’impostazione dei margini.
Occorre utilizzare i margini solo se la stampante non è in grado di stampare tutta ciò che è visibile
nell’anteprima.
Questi valori di margine si sommano al margine del driver della stampante: occorre inserire un valore
positivo per aumentare il margine desiderato, negativo per diminuirlo.
Con il comando di menu Strumenti - Opzioni possono essere impostate varie opzioni di funzionamento.
La maggior parte di queste opzioni non dovrebbero venire cambiate se non su indicazione di
EMMEGISOFT; di seguito vengono comunque descritte le varie parti del dialogo di configurazione:
Il dialogo Opzioni è composto da varie pagine; è possibile cambiare pagina semplicemente cliccando
sull’etichetta in alto nel dialogo.
19.1 Configurazione
19.2 Generale
19.6 Visualizzazione 1
Con l'opzione DriverCAD è necessario abilitare la modalità Avanzata per vedere il pezzo 3D solido.
In caso contrario viene visualizzato il profilo associato al solido estruso per la lunghezza massima del solido.
Se CAMplus è lanciato in modalità Avanzata, è possibile scambiare la vista Standard con quella Avanzata
e viceversa PREMENDO IL TASTO F9.
CAMplus - Emmegisoft s.r.l. 63
19.7 Visualizzazione 2
Mostra supporto mandrino e Mostra centro di lavoro impostano la visualizzazione di strutture del centro
di lavoro oltre il pezzo ed il mandrino.
Tale visualizzazione dipende dalla presenza di files descriventi il centro di lavoro ed è fornita a scopo
dimostrativo.
La sezione Opzioni avanzate va utilizzata solo in caso di seri problemi di visualizzazione o in cui non
funzioni lo snap o la selezione di oggetti.
Si consiglia sempre in caso di problemi di visualizzazione di installare gli ultimi driver disponibili per la
scheda video in uso.
Ecco comunque una lista di impostazioni per risolvere problemi di compatibilità noti:
19.9 Simulazione
CAMplus fa parte del sistema integrato di gestione della produzione fornito da EMMEGISOFT, di cui fanno
parte altri programmi come JOB, FP PRO ecc. Si definisce come “Configuratore” un programma si
supporto che permette la definizione dell’ambiente di lavoro di ogni centro di lavoro o fresatrice EMMEGI.
CAMplus da la possibilità di cambiare queste impostazioni chiamando direttamente in esecuzione
Configuratore nella pagina Configurazione raggiungibile dal menu Strumenti – Opzioni.
Configuratore permette di gestire dallo stesso programma, quindi da una unica installazione - cartella di
CAMplus e Job, più centri di lavoro.
In configuratore ogni Centro di lavoro, se ne è presente più di uno, ha una pagina in cui sono descritti tutti i
per corsi per quel centro.
Configuratore non appare uguale da tutti i programmi, nel senso che ogni programma chiamante, CAMplus,
Job e FP PRO, chiede a Configuratore di far vedere i percorsi delle Configurazioni presenti che lo
riguardano: per esempio da Job chiama Configuratore chiedendo di vedere i percorsi LDT, LDA e il percorso
Generale DXF.
È possibile chiedere a Configuratore di mostrare tutti i percorsi definiti dal menù Visualizzazione –
Completa.
Il Percorso DXF è un po’ particolare infatti è presente due volte la prima nella pagina del Centro di Lavoro
la seconda volta, in fondo, fuori dalla pagina e questo è quello che chiamiamo un percorso Generale in
quanto indipendente dal centro.
Consigliamo infatti di condividere i files DXF in una cartella comune (che potrebbe essere quella di FPPro se
si è acquistato il sistema integrato) a tutti i centri e programmi Emmegisoft.
In questo caso andrà lasciato vuoto il percorso DXF specifico del centro.
Attenzione! Una volta che si modificano i parametri all’interno del configuratore, si influenzerà il
comportamento di tutti i programmi del sistema integrato. È quindi una operazione che richiede estrema
cautela.
66 CAMplus - Emmegisoft s.r.l.
21 Utilizzo dei DXF in CAMplus e FP PRO
CAMplus richiede che i profili su cui eseguire lavorazioni siano rappresentati con files in formato DXF. E’
importante che la precisione dei DXF sia molto buona, in quanto influenza direttamente la precisione del
lavoro svolto dal centro di lavoro.
Prima di creare degli LDT per un certo profilo bisogna impostare in CAMplus il appoggio in macchina.
Ogni volta che il DXF viene modificato con un CAD (anche per eseguire una traslazione), gli LDT già fatti
devono essere ricontrollati e in buona parte dovranno essere rifatti; di conseguenza si raccomanda di non
modificare più un DXF con programmi CAD dopo che sono stati creati degli LDT.
Può invece essere modificato con l’editor di FP PRO.
Per la Quadra, se il pezzo deve essere tagliato con angoli diversi da 90, sono possibili solo 2 posizioni:
appoggio sul lato Freddo o sul lato Caldo. Definita la posizione bisogna impostare il tipo di taglio tra vetro
Interno e Esterno. Con i profili asimmetrici la scelta e’ obbligata da considerazioni geometriche, mentre con
quelli simmetrici si possono scegliere entrambe le soluzioni in base a considerazioni di funzionamento
macchina.
Con CAMplus è possibile vedere le impostazioni di FP PRO sul profilo (Lato Caldo/Freddo, Lato Vetro) semplicemente
premendo il tasto CTRL della tastiera dopo aver caricato un profilo.
Se il profilo caricato non è stato preparato per FP PRO non si vedrà nessun cambiamento.
Visto che è possibile condividere i files DXF con il programma FP PRO di EMMEGISOFT di seguito
elenchiamo alcune indicazioni anche per questo programma:
FP PRO. Il DXF deve essere posizionato secondo la convenzione Vetro in alto e Freddo a sinistra; le
elaborazioni effettuate non vanno a modificare il DXF originale, quindi non creano problemi agli LDT già
creati.
FP PRO. In FPPro è fortemente consigliato attivare l'opzione “Fronte-Retro automatico” disponibile nelle
Opzioni Generali.
Serve ad indicare se il profilo posizionato secondo le convenzioni FP PRO e’ in vista Fronte o Retro rispetto
alla posizione che avrà in macchina.
Altrimenti tale impostazione va fatta manualmente. Con profili asimmetrici la scelta tra Fronte e Retro può
essere fatta sia in base a considerazioni geometriche, sia valutando il tipo di posizionamento e taglio
impostato sulla macchina, come schematizzato nella tabella seguente (ovviamente entrambi i procedimenti
forniscono lo stesso risultato.
FP PRO. Quando si applicano gli LDT bisogna in vari casi conoscere la posizione del pezzo sulla
macchina (come direzione X); questo serve ad esempio quando un pezzo ha l’intestatura solo da una
parte, per sapere se applicare l’intestatura Dx o Sx. In alcuni casi particolari bisogna anche sapere se il
lato visto e’ quello caldo o freddo (ex per un T voglio una macro che abbia fori sul lato DX: a seconda di
come e’ ruotato il profilo dovrò applicare un Ldt o un altro). La regola da seguire per determinare
l’orientamento del pezzo sulla macchina, come direzione X, e’ schematizzato nella tabella seguente:
Con l'Opzione DriverCAD e la possibilità di caricare in CAMplus un pezzo 3d, la differenza sostanziale
rispetto all'utilizzo di un DXF bidimensionale estruso, sta nella possibilità, oltre che a caricare il pezzo grezzo
su cui programmare lavorazioni, che sarebbe analogo ad avere il DXF estruso, di caricare il disegno del
pezzo finito con le cave ed i tagli che voglio ottenere.
Una volta definito l'appoggio del pezzo è possibile iniziare la programmazione delle lavorazioni, utilizzando i
classici strumenti di snap non più soltanto sulla sezione del profilo DXF ma su qualunque bordo del pezzo,
inclusi quelli generati da tagli e cave programmate sul pezzo mediante l'uso del CAD.
Infatti per esempio, nel caso più semplice, avere una cava cilindrica presente sul pezzo mi permette
facilmente di misurarne il diametro, di impostare la direzione dell'utensile parallela all'asse del cilindro e di
utilizzare gli strumenti di snap per applicare nella posizione corretta la lavorazione FORO che dal pezzo
grezzo mi ottiene la cavità richiesta, senza necessariamente conoscerne le quote.
È inoltre possibile avvalersi dello strumento perpendicolare per applicare facilmente tagli aderenti alle
superfici del pezzo senza preoccuparsi di dover ricavare gli angoli di taglio nel formato richiesto dal centro di
lavoro.
Precisione angolo per B e per C: permette di stabilire una tolleranza angolare per agganciare la direzione
della lavorazione alle facce principali.
Es. un foro rilevato con B a 89.6° non perché sia realmente a questa gradazione ma per colpa di una
imprecisione geometrica: con una tolleranza di 0.5° viene portato a 90° comportando un ingombro del
mandrino molto inferiore in macchina e rendendo quindi più facile bloccare il pezzo.
Ancora più importante una lavorazione a 90.3° viene portata a 90° evitando magari di dover ruotare il pezzo
per eseguire la lavorazione.
Le figure identificate come candidate lavorazioni vengono visualizzate sul pezzo in verde in attesa di essere
effettivamente trasformate in normali lavorazioni di CAMplus.
Nella seconda pagina del Wizard riconoscimento è possibile vederne un elenco in forma di tabella con quote
e parametri.
È importante controllare la direzione delle lavorazioni individuate (premendo il tasto CTRL viene
visualizzata un freccia nella direzione in cui entra l'utensile) perché proprio in questa pagina del Wizard con il
pulsante Inverti è possibile invertire la direzione della lavorazione selezionata oppure cancellare quelle che
non si desidera fare
diventare lavorazioni.
Tramite l'opzione “Riferisci lavorazioni a guida” viene aggiunta automaticamente una guida e tutte le
lavorazioni individuate vengono riferita a tale guida.
Premendo il pulsante Fine tutte le figure individuate vengono trasformate in normali lavorazioni di CAMplus.
È possibile che in determinati pezzi non si riesca a riconoscere automaticamente lavorazioni come ASOLE o
RETTANGOLI raccordati magari perché la superficie non è piana o la figura non è completa. Nell'esempio
seguente sono presenti due scassi per lato che potrebbero essere generati da dei rettangoli raccordati che
però non sono riconoscibili automaticamente perché si completano fuori del pezzo. Le procedure di
riconoscimento automatiche sono in grado di individuare al massimo i due fori dei raccordi interni al pezzo.
Questi due fori non sono lavorazioni corrette, ma possono essere utili per ricavare qualcosa di buono.
Infatti è possibile tramite il comando Unisci lavorazioni presente nel menù contestuale e nel menù
Modifica convertire due fori selezionati (con asse parallelo) in un asola, oppure quattro fori in un rettangolo
raccordato.
Trasformazione di due fori selezionati in un asola:
Esempio di utilizzo di due fori per costruire un rettangolo che va fuori del pezzo:
selezioniamo due fori/ raccordi individuati
È una procedura molto semplice che permette all'utente di ricontrollare tutte le lavorazioni senza
dimenticarne qualcuna.
Premendo il pulsante nella toolbar od utilizzando il comando nel menù Strumenti – Proc. controllo
lavorazioni tutte le lavorazioni vengono marcate come non controllate, e visivamente diventano bianche
anziché blu.
Durante la procedura il pulsante nella toolbar rimane premuto e fino al completamento della procedura è
impossibile salvare l'LDT, aggiungere nuove lavorazioni o compilare un LDA diretto.
È necessario editare ogni singola lavorazione, per esempio per modificare o associare per la prima volta un
utensile oppure per correggere la lavorazione per adattarla ad un pezzo leggermente diverso. Premendo
“Fine” per terminare la modifica della lavorazione viene chiesto di confermare che la lavorazione è stata
controllata e visivamente torna a prendere la colorazione blu.
Quando tutte le lavorazioni sono state controllate, viene comunicato da CAMplus che la procedura è
terminata e vengono riabilitate tutte le funzioni.
Se si vuole interrompere per qualche motivo la procedura basta selezionare nuovamente il pulsante della
toolbar od il comando di menù e viene chiesta conferma.
Descrizione.
Lo scopo di questa sezione è selezionare gli utensili che possono essere assegnati automaticamente alle
lavorazioni individuate con le varie procedure automatiche e/o manuali del ‘wizard riconoscimento’.
L’assegnazione dell’utensile ottimale avviene cercandolo SOLAMENTE nell’insieme degli utensili
selezionati. Inoltre è possibile fornire altri dati aggiuntivi relativi agli utensili, allo scopo di completare e
definire le geometrie degli stessi. IMPORTANTE! Eventuali dati aggiuntivi verranno salvati in un contesto
locale, in questo caso un file di inizializzazione. Per questo motivo NON vengono modificati i dati originali
memorizzati nelle varie tabelle utensili ed accessibili SOLAMENTE tramite i relativi programmi ‘DRILL’.
L’interfaccia si divide in 4 sezioni, corrispondenti ciascuna ad una o più categorie di utensili. Nella finestra
sulla destra in alto viene rappresentato graficamente l’utensile su cui ci si è posizionati, scegliendo una riga
di una qualsiasi lista utensili.
Per ogni svasatore vengono evidenziati tre dati della tabella utensili DRILL.
D1 = Diametro 1 = diametro della base maggiore del cono, evidenziato sulla riga su cui ci si posiziona
nella lista, in corrispondenza della colonna [D1]
D2 = Diametro 2 = diametro della base minore del tronco di cono, uguale a 0 se lo svasatore è a punta,
evidenziato nella parte destra della sezione.
L1 = Lunghezza 1 = distanza fra le due basi del tronco di cono o fra base e vertice del cono a punta,
evidenziato nella parte destra della sezione.
Affinchè l’utensile sia rappresentato graficamente in CAMplus in maniera realistica, è importante che i dati
della relativa tabella utensile (DRILL) siano forniti con certe modalità definite nel manuale di CAMplus. Ogni
svasatore può quindi trovarsi in tre diverse situazioni (stati) riguardo la completezza dei propri dati in
riferimento all’assegnazione automatica del wizard ed alla rappresentazione grafica in CAMplus.
Se i dati salvati D2 e/o L1 NON coincidono con i dati originali del DRILL allora raggiungeremo lo stato 2
(colore giallo). Ciò significa che potremo usare tali dati per poter assegnare automaticamente l’utensile nel
wizard, ovviamente SOLO dopo che questi sia stato selezionato spuntando la relativa casella in colonna
‘Sel’. Invece la rappresentazione grafica in CAMplus non risulterà realistica, essendo D2 e/o L1 diversi dagli
originali.
Invece, se i dati salvati D2 e/o L1 coincidono con i dati originali del DRILL allora raggiungeremo lo stato 3
(colore verde), in cui anche la rappresentazione grafica in CAMplus risulterà fedele.
Se i dati aggiuntivi sono corretti e ci si trova allo stato 2 (giallo) allora per poter passare allo stato 3 (verde) è
necessario modificare i dati originali nella tabella utensile DRILL, operazione che solo l’operatore, e nessuna
procedura automatica, è abilitato ad eseguire. A tal scopo, pigiando il tasto <Report Controlli/Modifiche>,
viene generato ed aperto un file col programma di sistema ‘Blocco Note’ in cui sono elencati i dati
eventualmente da modificare in tabella utensile DRILL e relativamente ai soli svasatori nello stato 2. Tale file
può essere salvato e/o stampato, fungendo così da guida per l’eventuale modifica manuale dell’operatore.
Ogni maschiatore può trovarsi in due diverse situazioni (stati) riguardo la completezza dei propri dati in
riferimento all’assegnazione automatica del wizard.
Le modalità di editing, salvataggio e cancellazione dati sono assolutamente analoghe a quelle precedenti
dello svasatore. Anche in questo caso NON si vanno a modificare i dati originali memorizzati nella tabella
utensili (DRILL), poiché i dati aggiuntivi vengono salvati in un contesto locale.
ATTENZIONE! Nel caso in cui NON si sia trovato alcun maschiatore da associare al foro filettato rilevato, il
preforo NON verrà eseguito.
Gli utensili Creatore o Thriller non sono automaticamente inseriti in lista perché sono definiti come utensili
fresa. Quindi bisogna aggiungerli premendo il pulsante [+].
ESEMPIO Creatore
L’utensile GH12 è un utensile Creatore; non è inizialmente inserito in lista perchè è una FRESA. Premendo
il pulsante [+] lo si può aggiungere in lista.
Infine perché l’utensile lavori correttamente in interpolazione come Creatore bisogna preparare prima con il
programma Shape una figura speciale apposita specificando passo e velocità specifiche per questo
utensile, salvandola per esempio con il nome GHOB12.shp. Quindi nella tabella corrente è possibile
specificare che con l’utensile GH12 verrà utilizzata la figura di Shape GHOB12.
È importante ricordare che la figura HOB12.shp deve essere presente nel percorso SHP indicato nel
programma Drill per l’esecuzione sul centro di lavoro.
Mediante l'utilizzo dell'utensile tastatore (Probe) è possibile correggere le quote x, y, z di una o più
lavorazioni per legarle alle effettive dimensioni del pezzo appoggiato in macchina.
Per eseguire questo tipo di correzione occorre inserire una o più 'figure' di tastatura nell'LDT applicate
sulle estremità del pezzo che si vuole controllare. Tali figure sono rappresentate graficamente in
CAMplus con una freccia orientata nella direzione di tastatura.
Nota: non è consentito applicare figure che eseguano la tastatura in direzione h+ o h- sul lato pezzo
opposto all’operatore.
Dalla versione 2.7 in CAMplus sono presenti alcuni nuovi strumenti per l'utilizzo dell'utensile tastatore
(PROBE) per individuare eventuali correzioni ed associarle alle lavorazioni desiderate.
Entrando nei dettagli, il primo pulsante permette di programmare una tastatura laterale (PROBE-
XY), cioè una tastatura in cui lo strumento si muoverà nel piano perpendicolare al mandrino nella
direzione della freccia che è l'unico parametro della figura richiesto.
Il secondo pulsante permette di inserire una tastatura di punta (PROBE-Z), nella direzione del
mandrino.
Entrambe le tastature sono abilitate solo con il mandrino orientato nelle direzioni principali della macchina
(Asse B -90, 0, 90, Asse C -90, 0, 90) e secondo la direzione del mandrino e dell'angolo nel piano per
quella laterale danno origine a una sola correzione lungo uno dei tre assi X, W o H.
Esempi:
1una tastatura di punta con il mandrino nella parte superiore del pezzo B=0 e C=0 genera una correzione
in direzione H
2una tastatura laterale con Angolo di Rotazione=0 con il mandrino nella stessa direzione B=0 e C=0
genera una eventuale correzione in direzione X
3una tastatura laterale con Angolo di Rotazione=90 con il mandrino nella stessa direzione B=0 e C=0
genera una eventuale correzione in direzione W
4una tastatura laterale esattamente opposta, con Angolo di Rotazione=270 con il mandrino nella stessa
direzione B=0 e C=0 genera una eventuale correzione sempre in direzione W.
5una tastatura laterale con Angolo di Rotazione=90 con il mandrino orizzontale dietro al pezzo quindo
con angoli B=90 e C=0 genera una eventuale correzione in direzione H
6una tastatura laterale con Angolo di Rotazione=0 e con mandrino sempre orizzontale dietro al pezzo
quindo con angoli B=90 e C=0 genera una eventuale correzione in direzione H
Per esempio posso associare alla quota X della lavorazione che sto
modificando la correzione trovata con la tastatura #1.
Gli LDT generici son utilizzati sopratutto in connessione ai DRIVER di importazione quali:
DRIVER Standard,
Driver standard unificato (USTD) e
DriverCAD.
(fare riferimento ai manuali di questi driver)
In CAMplus creare un LDT Generico è estremamente semplice: dal pannello Nuovo scegliere il comando
LDT Generico, apparirà una griglia su un piano X-Y nel quale definire un o più lavorazioni.
Perché sia possibile impostare successivamente (in Job) i parametri della figura bisogna che l’LDT
contenga solo una lavorazione o una lavorazione multipla, quindi con una sola lista di parametri, altrimenti le
uniche variabili impostabili saranno le coordinate di riferimento e l’angolo del piano.
Nella definizione di un LDT Generico è possibile scegliere più utensili per la lavorazione: una volta definiti i
parametri della lavorazione DRILL assocerà l’utensile più grande tra quelli scelti per il quale è possibile
compiere la lavorazione.
È assolutamente inutile nel caso della definizione di un LDT Generico guardare, e preoccuparsi, degli
ingombri del mandrino, e fare una simulazione, in quanto tutte le quote sono ancora da definire.
Vediamo ora in dettaglio il significato delle variabili di un LDT generico (come apparirà in JOB):
x Z Speciali
17 LA VISTA AD ALBERO_______________________________________________________________ 56
17.1 LDT ORDINATO _________________________________________________________________ 57
17.2 ABILITA / DISABILITA LAVORAZIONI ____________________________________________________ 58
18 STAMPE __________________________________________________________________________ 59
18.1 CREAZIONE PDF ________________________________________________________________ 59
18.2 MARGINI ______________________________________________________________________ 60
19 OPZIONI __________________________________________________________________________ 61
19.1 CONFIGURAZIONE _______________________________________________________________ 61
19.2 GENERALE _____________________________________________________________________ 61
19.3 PAGINA DIALOGHI ________________________________________________________________ 62
19.4 UNITÀ DI MISURA ________________________________________________________________ 62
19.5 DEFAULT LAVORAZIONE ___________________________________________________________ 63
19.6 VISUALIZZAZIONE 1_______________________________________________________________ 63
19.7 VISUALIZZAZIONE 2_______________________________________________________________ 64
19.8 COMPILAZIONE __________________________________________________________________ 65
19.9 SIMULAZIONE ___________________________________________________________________ 65
20 CONFIGURATORE __________________________________________________________________ 66
25 SOMMARIO ________________________________________________________________________ 91