Sei sulla pagina 1di 11

LEZIONE 1

30. Descrivere in maniera dettagliata i principali fattori che influenzano le prestazioni di un computer: Le
prestazioni di un computer, cioè la sua velocità nell'eseguire le operazioni richieste, dipendono da vari
fattori, tra cui:

 la frequenza della CPU: più è elevata la frequenza della CPU, tanto maggiore sarà la velocità del
computer;
 la dimensione della RAM: la RAM contiene tutti i dati ed i programmi che sono coinvolti
nell'elaborazione corrente. Per poter essere elaborato un dato deve essere prima trasferito nella
memoria RAM, lo stesso vale per un programma per poter essere eseguito. Perciò una RAM veloce
e capiente rende il computer più rapido;
 il numero di applicazioni in esecuzione contemporanea: maggiore è il numero di applicazioni in
esecuzione, maggiore è il tempo necessario per portare a termine ogni singola elaborazione.

31. Cos'è una periferica? Fornire degli esempi di periferiche di input e di output. Una unità periferica
nell'informatica, indica un qualsiasi dispositivo hardware che fa parte di un sistema di elaborazione
elettronico e che funziona sotto il controllo dell'unità centrale, alla quale è collegata. Mouse, touchpad,
joystick sono esempi di input, monitor stampante, altoparlanti di output

32. Quali sono le componenti hardware che compongono una CPU? Quali compiti sono deputati a
svolgere? L'unità di elaborazione centrale (central processing unit, in sigla CPU, con particolare riferimento
alla sezione logica in astratto) o processore centrale o più propriamente microprocessore, con particolare
riferimento al chip hardware. È di dimensioni molto ridotte (qualche centimetro quadrato) ed ha un
dispositivo di raffreddamento che ne evita il surriscaldamento. L'unità centrale di elaborazione (Central
Processing Unit, o CPU o processore) è la parte del computer che esegue i calcoli, il “cervello”. Deve
elaborare ed eseguire tutte le operazioni che vengono richieste al pc.

33. Quali sono le differenze tra Software di Sistema e Software Applicativo? Il software di sistema è, di
fatto, il sistema operativo; in genere viene fornito preinstallato dal costruttore del computer (ad esempio
Windows 10). Il software di sistema si occupa della gestione delle risorse hardware del computer e ne
permette il funzionamento, mentre il software applicativo serve per risolvere i problemi dell'utente. Esempi
di software applicativo sono Word ed Excel. I programmi applicativi di uso più comune sono gli elaboratori
di testo (per creare, modificare e formattare testi), i fogli elettronici (per eseguire automaticamente calcoli
e creare grafici), i database (per gestire al meglio grandi quantità di dati), i browser web (per navigare in
internet), i programmi di desktop publishing (per la creazione di volantini, manifesti, biglietti e calendari), i
programmi di contabilità.

34. Quali sono le principali funzioni di un Sistema Operativo? Le principali funzioni di un sistema operativo
sono:

• la gestione della CPU;


• l’inizio e la fine della sessione di lavoro del calcolatore;
• la gestione della memoria;
• la gestione delle periferiche di input e di output;
• la gestione dei file registrati sulla memoria di massa;
• la gestione degli accessi.

35. Cosa si intende con il termine "Ciclo di Vita del Software"? Elencare le diverse fasi. L'insieme delle fasi
che accompagnano un software durante la sua vita si chiamano "ciclo di vita del software". Il ciclo di vita di
un software si può scomporre in queste fasi:
 analisi e progettazione, nelle quali si analizzano il problema da risolvere, le esigenze dell'utente, le
risorse disponibili e viene sviluppata l'architettura del progetto (costruzione dell'algoritmo, vedi
paragrafo seguente);
 programmazione (o sviluppo), nella quale viene scritto il codice del software;
 test, nella quale viene testato il software realizzato e vengono corretti gli eventuali bug riscontrati;
 rilascio, nella quale viene consegnata all’utente la versione definitiva del software.

36. Fornire una definizione di Algoritmo. Un algoritmo è una sequenza di istruzioni che può essere
impiegata per rappresentare lo sviluppo di un processo qualsiasi, partendo da uno stadio iniziale (input)
fino ad arrivare ad uno stadio finale (output), tramite in insieme di istruzioni (o passi) ben definite.

37. In merito ai linguaggi di programmazione, quali sono le differenze tra linguaggio di basso livello e
linguaggio di alto livello? I linguaggi che i programmatori usano per comunicare con il computer (e quindi
per sviluppare tutti i software che conosciamo) si possono suddividere in due macro-categorie.

• linguaggio macchina: è un linguaggio di basso livello che i componenti interni del computer
sono in grado di interpretare immediatamente, con il limite che consente di svolgere solo
operazioni molto semplici; tale linguaggio è anche definito come linguaggio Assembly ed è
specifico per ogni modello di macchina.
• linguaggi procedurali: proprio per non dover programmare solo con elementi semplici, i
programmatori hanno sviluppato linguaggi di alto livello che consentono di far svolgere al
computer particolari operazioni senza essere costretti a specificare tutti i dettagli microscopici.

38. Fornire una definizione di Informatica, intesa come scienza. L’Informatica è la scienza che si propone di
raccogliere, organizzare, conservare e distribuire le informazioni tramite sistemi automatici di elaborazione
dei dati. Il termine deriva dalla fusione delle parole INFORmazione autoMATICA.

39. Descrivere in maniera proficua le differenze tra una memoria di tipo RAM e una memoria di tipo
ROM. All'interno del computer sono presenti dei dispositivi di memorizzazione, come ad esempio la
memoria RAM e la memoria ROM. La memoria RAM (Random Access Memory) è una memoria di tipo
volatile: ciò significa che i dati in essa contenuti vanno perduti non appena si spegne il computer.
La memoria ROM invece (Read-Only Memory, memoria di sola lettura) è un tipo di memoria non volatile
sulla quale è possibile effettuare solo operazioni di lettura. Viene scritta una sola volta, dal costruttore, e
contiene le informazioni necessarie all'avvio del sistema.

LEZIONE 2

25. In un sistema operativo Windows, a cosa serve il Task Manager? Talvolta in Windows capita che
un'applicazione non risponda più, cioè che un programma o il sistema operativo si blocchi. Per cercare di
porre rimedio a questa situazione, cioè per chiudere il programma che si è bloccato, è necessario premere
contemporaneamente i tasti Ctrl-Alt-Canc. Appare quindi una finestra in cui scegliere il pulsante “Gestione
attività", che esegue un'applicazione (“Task Manager”) dalla quale è possibile terminare forzatamente il
programma che si era bloccato, selezionandolo dalla scheda “Processi".

26. Cos'è un Antivirus? Quali sono gli strumenti e le operazioni disponibili? Un antivirus è un software che
controlla l'attività dell'utente del computer identificando i file infetti da virus e impedendogli di aprirli o
eseguirli. Gli antivirus permettono di controllare file e cartelle sospette. Tale operazione corrisponde al
nome di "scansione".

27. Cosa sono i virus informatici? Quali possono essere gli effetti che comportano? Un virus è un
programma costruito appositamente per danneggiare un computer all'insaputa dell'utente,
danneggiandone i file e il software (ad esempio cancellandoli o alterandoli, o addirittura formattando il
disco fisso) e, nei casi più gravi, l'hardware.
LEZIONE 4

33. In MS Excel come è possibile inserire un grafico a partire da una tabella di dati? Descrivere i passaggi.
Per creare con Excel un grafico, si devono prima di tutto preparare i dati di origine del grafico, cioè quei
dati, in forma tabellare, che il grafico andrà a rappresentare.
Una volta pronta una tabella con i dati che si desidera rappresentare in un grafico, è necessario selezionarli
(attenzione: NON selezionare eventuali totali, ecc, che ai fini del grafico NON sono rilevanti. Nella selezione
è opportuno invece includere un’eventuale intestazione di riga e/o di colonna), cliccare su Inserisci, poi nel
gruppo “Grafici” della barra multifunzione bisogna scegliere quello desiderato: se non è presente tra le
scelte preimpostate, si può aprire la finestra di dialogo “Inserisci grafico” per visualizzare (e scegliere)
ulteriori anteprime dei grafici.

34. Descrivere le differenze che intercorrono tra una cartella di lavoro Excel e un foglio di lavoro Excel. Un
foglio elettronico (o cartella di lavoro) è un file composto generalmente da più fogli di lavoro. Ogni foglio di
lavoro è composto da più celle. Di default una cartella di lavoro di Excel è costituita da un foglio di lavoro.
Per passare da un foglio di lavoro all'altro si deve cliccare sulla linguetta, presente in basso, corrispondente
al foglio di lavoro nel quale si desidera andare.

35. Come ed in che modo è possibile inserire, modificare e cancellare i dati in una cella Excel? Descrivere
le azioni necessarie. Per inserire i dati nelle celle prima di tutto si deve individuare DOVE si vogliono
inserire i dati, poi ci si fa clic sopra con il mouse e si inizia a scrivere. Le coordinate della cella sulla quale si è
fatto clic sono indicate nella casella “Casella Nome“.

LEZIONE 5

13. Elencare e descrivere la procedura per inserire almeno tre differenti elmenti in una presentazione
PowerPoint

• Per inserire un grafico all'interno di una diapositiva si deve cliccare su Inserisci-Illustrazione-


Grafico
• Per inserire un organigramma all'interno di una diapositiva si deve selezionare Inserisci-
Illustrazioni-SmartArt, poi “Gerarchie”, quindi effettuare la scelta del modello nel campo
centrale della finestra.
• per inserire una casella di testo, si deve cliccare su Inserisci- Forme-Casella di testo o sulla
corrispondente icona presente sulla barra degli strumenti, posizionarla nel luogo desiderato e
digitare il testo che si vuole inserire.

14. Che cos'è una presentazione PowerPoint e da quali elementi è caratterizzata? Un programma per fare
le presentazioni consente di inserire svariati oggetti (testo, immagini, grafici, suoni, ecc.) all'interno di
alcune diapositive che dovranno poi generalmente essere proiettate mediante un proiettore o distribuite in
altri modi (ad esempio via internet).

LEZIONE 6

18. A cosa serve un browser? Dettagliare la risposta descrivendo le funzioni principali. Un browser
(sfogliatore o navigatore, in italiano) è un programma che permette di navigare in internet, cioè di
visualizzare pagine web ed interagire con esse. Un browser deve essere in grado di: inviare richieste ad un
web server utilizzando il protocollo HTTP; ricevere e interpretare correttamente la risposta (intestazione e
documento ricevuto); se il documento ricevuto è rappresentabile direttamente, mostrarlo all'utente (nel
caso di pagine web, interpretando il codice HTML in cui sono scritte e formattandole in maniera adeguata);
se il documento ricevuto è una pagina web che contiene riferimenti ad immagini o altri file da visualizzare
all'interno della pagina, richiedere anche questi; gestire i collegamenti ipertestuali, segnalando in maniera
opportuna la presenza degli stessi e permettendo all'utente di seguirli (molti browser grafici lo fanno, in
assenza di diverse indicazioni, con un puntatore del mouse che assume la forma di una mano); permettere
la compilazione di moduli da parte dell'utente (per modulo si intende lo spazio all'interno di una pagina in
cui esistono dei campi dove l'utente può inserire delle informazioni);

19. Descrivere e confrontare una rete Client-Server con una rete Peer-to-Peer, evidenziando le differenze
tra le due tipologie. Il modello client-server è basato su due diverse tipologie di computer collegati tra loro
tramite una rete: un computer "server" che fornisce certi servizi ai computer della rete e gli altri computer,
detti "client", che fruiscono del servizio. In una rete peer-to-peer, tutti i calcolatori collegati possono
svolgere le due funzioni.

20. In cosa consiste una rete di calcolatori? Quali sono i vantaggi? Elencare infine le diverse tipologie di
rete viste a lezione. Una rete è un insieme di calcolatori, cavi di connessione e software specifico
progettato per l’elaborazione e lo scambio delle informazioni. Le varie tipologie di rete sono classificate in
genere in base alla loro estensione. Il termine LAN è l'acronimo di Local Area Network ed individua una rete
di computer di estensione locale; Il termine WAN è invece acronimo di Wide Area Network ed individua
una rete geografica, di estensione variabile da una città all'intero pianeta. Internet è la rete WAN per
eccellenza. Il modello client-server è basato su due diverse tipologie di computer collegati tra loro tramite
una rete: un computer "server" che fornisce certi servizi ai computer della rete e gli altri computer, detti
"client", che fruiscono del servizio.

LEZIONE 7

17. Che cos'è la posta elettronica certificata e per cosa si differenzia dalla posta elettronica? La posta
elettronica o e-mail (dall’inglese «electronic mail») è un servizio internet grazie al quale ogni utente può
inviare o ricevere dei messaggi. Lo scopo del servizio di e-mail è il trasferimento di messaggi da un utente
ad un altro in una modalità molto più celere di quanto avviene tradizionalmente (es. posta cartacea). La
posta elettronica certificata (PEC) è un tipo particolare di posta elettronica, che permette di dare a un
messaggio di posta elettronica lo stesso valore legale di una raccomandata con avviso di ricevimento
tradizionale garantendo così la prova dell'invio e della consegna. Anche il contenuto può essere certificato e
firmato elettronicamente oppure criptato garantendo quindi anche autenticazione, integrità dei dati e
confidenzialità

LEZIONE 8

22. Esporre il concetto di sicurezza informatica e cosa implica nei confronti di chi gestisce i dati sensibili.
I “dati sensibili”, i dati personali idonei a rivelare l'origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose,
filosofiche, le opinioni politiche, l'adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere
religioso, filosofico, politico o sindacale, nonché i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e la vita
sessuale; Il “Codice in materia di protezione dei dati personali”, in vigore dal 1° Gennaio 2004, il quale
garantisce che il trattamento dei dati personali si svolga nel rispetto dei diritti e delle libertà personali,
nonché della dignità dell’interessato con particolare riferimento alla riservatezza, all’identità personale e al
diritto alla protezione dei dati personali

23. In merito all'informatica giuridica, definire il concetto di "Copyright". Strumenti tecnologici di tutela: il
“nuovo diritto d’autore” o il Digital Copyright. La necessità di disciplinare la distribuzione e l’utilizzo di
opere intellettuali in formato digitale costituisce il maggiore problema dell’attuale diritto d’autore. Le
norme stabilite a tal fine sono denominate come Digital Copyright e si possono distinguere a seconda che
riguardino accorgimenti tecnici o clausole contrattuali.

LEZIONE 9

07. Cos'è una macchina virtuale? Perché è stato così importante introdurre questo concetto? In
sostituzione dei metodi di traduzione e interpretazione, spesso è più semplice immaginare l'esistenza di un
ipotetico computer o macchina virtuale il cui linguaggio macchina sia Y e non X. Chiamiamo questa
macchina virtuale VMY (e chiamiamo VMX la macchina virtuale corrispondente al linguaggio X). In pratica si
possono scrivere programmi per macchine virtuali facendo finta che esistano veramente.

08. Descrivere nel modo più semplice possibile la differenza tra INTERPRETE e TRADUTTORE. Un metodo
per eseguire un programma scritto in Y consiste nel sostituire, in una fase iniziale, ogni sua istruzione con
un'equivalente sequenza di istruzioni in X. II programma che ne risulta è costituito interamente da istruzioni
di X e può essere eseguito dal computer al posto del programma Y originale. Questa tecnica viene
denominata traduzione. L'altra consiste invece nello scrivere un programma in X che accetta come dati
d'ingresso programmi in Y. Questa modalità, che non richiede la generazione preventiva di un nuovo
programma X, è chiamata interpretazione e il programma che la esegue viene detto interprete. La
traduzione e l'interpretazione sono simili. In entrambi i metodi il computer può trattare istruzioni in Y
eseguendo le equivalenti sequenze di istruzioni in X. La differenza è che, nel caso della traduzione, il
programma Y viene, all'inizio, convertito interamente in un programma X. Il programma Y può essere
gettato via, mentre il programma in X viene caricato nella memoria del computer per essere eseguito.

09. Fornire una definizione generale di calcolatore digitale comprensiva delle tre caratteristiche
fondamentali. I calcolatori possono eseguire direttamente solo poche istruzioni che devono essere
convertite tramite artifici matematici in istruzioni elementari. La somma di tutte le istruzioni elementari e
non, eseguite da un calcolatore digitale, formano un c.d. linguaggio macchina: la definizione di linguaggio è
legata alla necessità del programmatore (umano) di comunicare con il calcolatore. Le operazioni di base
eseguite da un calcolatore digitale sono solitamente le seguenti:

 FARE SOMME;
 VERIFICARE LA DIFFERENZA DI UN NUMERO DALLO ZERO;
 SPOSTARE DATI IN DIVERSE PORZIONI DI MEMORIA.

LEZIONE 10

04. Descrivere la figura di Ada Lovelace e la sua relazione con Babbage. Ada Lovelace fu la prima
programmatrice della storia e in suo onore fu chiamato il linguaggio di programmazione Ada. Babbage un
professore di matematica della Cambridge University, progettò e costruì una macchina chiamata difference
engine e successivamente la analytical engine " Dato che la analytical engine era programmabile mediante
un semplice linguaggio assemblativo, era necessario produrre il software. A tal fine, Babbage assunse Ada
Augusta Lovelace, la giovane figlia del famoso poeta inglese, Lord Byron.

05. Perché John Atanasoff e John Von Neumann sono considerati i padri dei calcolatori moderni? La
macchina di Atanasoff era incredibilmente avanzata per l'epoca: era basata sull'aritmetica binaria e
utilizzava dei condensatori per la memoria. Von Neumann era un genio del livello di Leonardo da Vinci
quando iniziò il suo lavoro sui computer era già il più importante matematico al mondo. Egli comprese che
anche i programmi, potevano avere una forma numerica all'interno della memoria del computer. la
macchina di Von Neumann fu utilizzata nel computer EDSAC, il primo che memorizzava il programma in
memoria, ed è ancora oggi, alla base di quasi tutti i computer digitali.

LEZIONE 11

04. Citare almeno tre calcolatori digitali a circuiti integrati. IBM 360 Model 30, 360 Model 75, IL DEC PDP-
11.

05. Citare almeno tre tipi di calcolatori digitali a transistor. Il TX-0 (Transistorized eXperimental Computer
0), il PDP-1, L’IBM 7094.
06. Qual è la differenza tra la tecnologia a valvole e quella a transistor? L'arrivo dei transistor che novità a
portato nella costruzione dei calcolatori digitali? In un periodo delimitabile tra il 1945 e il 1955 gli
elaboratori elettronici erano ammassi di valvole termoioniche, occupavano intere stanze, erano molto lenti
e costosi, appannaggio di pochi clienti danarosi. Tra il 1955 e il 1965, grazie alla rivoluzionaria invenzione
del transistor gli elaboratori (chiamati mainframe) poterono essere costruiti e venduti in serie. Il sistema
operativo di questi mainframe doveva erogare pochi semplici servizi: gestione dell'input/output,
interpretazione dei comandi contenuti nelle schede controllo, e pilotaggio dell'esecuzione di programmi,
sia quelli lanciati dall'utente, sia le utilità di sistema.

LEZIONE 12

04. Fornire una definizione generale di VLSI. Negli anni '80 la tecnologia VLSI ( Very Large Scale Integration,
"integrazione a larghissima scala") permise di inserire in un unico chip prima decine di migliaia, poi
centinaia di migliaia e infine milioni di transistor. Questo sviluppo portò velocemente alla realizzazione di
computer più piccoli e più veloci

05. Perché l'INTEL 386 viene definito il primo Pentium della storia? Grazie al successo conseguito con
l'8088, Intel continuò a realizzarne versioni via via migliori e più potenti. Particolarmente degno di nota fu il
386, introdotto nel 1985, in pratica il primo Pentium. Gli attuali Pentium infatti, sebbene siano molto più
veloci, dal punto di vista dell'architettura non sono che una versione "truccata" del 386.

06. Il PDP-1: descriverne il funzionamento e le novità apportate ai computer digitali. L'elaboratore PDP-1
era dotato di 4096 parole da 18 bit e poteva eseguire 200.000 istruzioni al secondo. Prima del PDP-1 i
computer erano talmente grandi e costosi che, per farli funzionare, aziende e università dovevano disporre
di specifici uffici chiamati centri di calcolo mentre, con l'avvento dei microcomputer, ogni dipartimento
poteva dotarsi di un proprio elaboratore. Dal 1980 i prezzi crollarono al punto che anche i privati potevano
permettersi di possedere un computer: ebbe così inizio l'era dei personal computer.

LEZIONE 13

04. Descrivere in generale il progetto ARPAnet. ARPA Advanced Research Project Institute, Alle origini
ARPAnet era una rete militare finalizzata allo scambio di informazioni, un sistema che doveva essere veloce
e sicuro. Per tutti gli anni Settanta ARPAnet continuò a svilupparsi in ambito universitario e governativo, ma
dal 1974, con l'avvento dello standard di trasmissione TCP/IP (Transmission Control Protocol/Internet
Protocol), il progetto della rete prese ad essere denominato Internet.

05. La nascita di internet: la preistoria. Descriverne il periodo e le prime applicazioni. Dopo la seconda
guerra mondiale, nel 1945, gli Stati Uniti decidono di applicare metodi scientifici per condurre le operazioni
militari. Per favorire queste ricerche nascono gli OR (Operation Research), dedicati alla ricerca scientifica di
alto livello, con l’obiettivo delle 3C: Command, Control & Communications. Il contesto è quello della Guerra
Fredda e la finalità è quella di sopravvivere ad un attacco nucleare. Il piano negli USA prevedeva un Bunker
dove mettere in salvo il Presidente e i membri del congresso e una strategia di comunicazione con l’esterno
che non venisse distrutta dalle bombe atomiche. Il Piano non verrà realizzato, ma sarà il punto di partenza
di Internet.

LEZIONE 14

10. USEnet, il primo sistema di messaggistica: per quale piattaforma era stato creato? Fornire esempi di
sistemi di messaggistica contemporanei. Uno dei primi importanti sistemi di messaggistica distribuiti fu
l’Unix User Network o Usenet, che implementava il protocollo UUCP per trasportare messaggi e notizie. Il
sistema corrisponde ad una architettura client-server nella quale il client richiede le notizie presenti su un
gruppo di discussione ed il server, eventualmente collegandosi con altre macchine, fornisce i messaggi
richiesti. I software di messaggistica istantanea si sono diffusi rapidamente e i maggiori, come ICQ, MSN e
Yahoo, raccolgono la maggior parte degli utenti.

11. Gli anni '80: gli albori di internet e il protocollo TCP/IP. Esporre brevemente l'argomento. La scoperta
del protocollo TCP/IP sancisce il raggiungimento degli obiettivi militari, ma rappresenta l’inizio dello
sviluppo di internet così come lo conosciamo oggi. Le reti che all’epoca utilizzavano altri protocolli
cominciarono ad utilizzare il protocollo TCP/IP, la loro interconnessione può essere considerata la nascita di
internet.

LEZIONE 15

03. Cosa si intende per INFORMATICA UMANISTICA? L'Informatica umanistica, (Humanities Computing), è
un campo di studio, di ricerca, di insegnamento che si occupa dell’intersezione di discipline umanistiche e
informatiche. L'informatica umanistica studia:

 come i media digitali influiscono sulle discipline nelle quali sono utilizzati e come le discipline
umanistiche contribuiscano nella conoscenza dell'informatica: fornisce nuovi approcci e nuovi
modelli per affrontare i problemi che gli studi umanistici pongono;
 le forme di rappresentazione della conoscenza più adeguate alle singole discipline umanistiche, e le
soluzioni più funzionali nella gestione dei dati che ne derivano.

Molti fra i lavori più interessanti per l’informatica umanistica sono nati e si sono sviluppati nell’ambito
delle discipline della documentazione (archivistica e biblioteconomia). Il rapporto fra informatica e
discipline umanistiche sembra aver acquisito una specifica dimensione operativa. Ogni disciplina di area
umanistica tradizionale, ha sviluppato differenti strategie computazionali, ma quasi tutte le discipline
condividono metodologie formali nella gestione automatica dei dati (come ad esempio lo sviluppo di basi di
dati o il ricorso a linguaggi di codifica) e concordano su un uso non esclusivamente strumentale delle
tecnologie. La connessione con nuove forme di fruizione di massa delle informazioni nella società post
industriale fa presagire dei campi di applicazione piuttosto vari, che coinvolgono in senso interdisciplinare
molte discipline e fanno presagire scenari multimediali con supporti ed interfaccia sempre più evoluti, nel
quale il contributo dell’informatica umanistica sembra determinante.

LEZIONE 16

05. Qual è la sfida principale della Psicologia circa lo studio del mondo virtuale? Sicuramente la sfida
principale, che riguarda tutte le discipline ed anche la Psicologia, è quella legata alla velocità con cui si
modifica il mondo virtuale e alla relativa necessità di rielaborare di continuo i modelli concettuali e gli
strumenti di ricerca. La Psicologia dovrà mantenere il proprio focus di attenzione sulle forme emergenti di
e-cognition, che influenzano profondamente il nostro modo di percepire, di comunicare, apprendere,
pensare e relazionarci.

06. Perché i social network sono considerati terreno fertile per lo sviluppo di nuove dinamiche di
relazione? L'utilizzo di internet è sempre più diffuso nelle nostre vite, anche come strumento di
comunicazione interpersonale e di relazione e, negli ultimi tempi, l'utilizzo dei social network è un
fenomeno sempre più di vasta portata. Si tratta di rapporti che non riguardano necessariamente la sfera
sentimentale o sessuale: sono spesso amicizie, condivisioni di hobby ed interessi. Una nuova dimensione di
«netizen» (= cittadini di un mondo connettivo, De Kerckove, 1997).

07. I social network: quale impatto hanno avuto sulle grandi masse? L’evoluzione e la diffusione delle reti
di comunicazione ha accorciato le distanze geografiche ed ha consentito di creare contatti con gli altri senza
spostarsi. È alla base del nostro mondo globalizzato e sta modificando in modo radicale la socialità umana.
Miliardi sono ormai le persone coinvolte la cui vita comprende un tempo sempre maggiore dedicato a
modalità di relazione virtuale attraverso i social.
08. Fornire una descrizione accurata dell'Internet Addiction Disorder: IAD. La dipendenza da Internet
(anche internet dipendenza, nella letteratura psichiatrica con il nome originale inglese di Internet addiction
disorder in acronimo IAD, è un disturbo del controllo degli impulsi legato ad utilizzo intensivo ed ossessivo
di internet. Il termine è stato coniato da Ivan Goldberg, M.D., nel 1995.

LEZIONE 17

05. Utilizzo della LIM per la didattica vantaggi e presupposti. In sintesi, la LIM:

 AUMENTA LA MOTIVAZIONE E LA PARTECIPAZIONE


 rende le lezioni più coinvolgenti, attira l'attenzione e rende il contenuto più interessante;
 Promuove l'interazione tra i contenuti ed i docenti all'interno della classe

RISPONDE MEGLIO AI DIVERSI STILI COGNITIVI E DI APPRENDIMENTO: Integra differenti linguaggi


(orale e scritto, iconico, multimediale, ecc.) permette la manipolazione degli oggetti di
apprendimento e l'attivazione di tutti i canali sensoriali.

Consente ed incoraggia svariate forme e multipli approcci all'apprendimento. Permette di superare


il digital divide.

PROMUOVE L'APPRENDIMENTO COLLABORATIVO E COOPERATIVO.

LEZIONE 18

05. Cosa si intende con "spazio logico" di un ipertesto? Lo spazio logico dell’ipertesto individua la rete di
connessioni che legano tra loro i diversi nodi di contenuto. Questi legami identificano la struttura logica di
organizzazione delle informazioni.

06. Cos'è una mappa di navigazione? Che ruolo riveste nella struttura generale di un ipertesto? La mappa
di navigazione è un nodo speciale che contiene la rappresentazione grafica di tutti i nodi dell’ipertesto.
Riveste un ruolo di orientamento, rappresentazione dei contenuti e delle relazioni fra contenuti.

07. In che modo e con quali strumenti è implementata una lettura di tipo non-lineare degli ipertesti? La
caratteristica principale di un ipertesto è che la lettura può svolgersi in maniera non lineare: qualsiasi
documento della rete può essere "il successivo", in base alla scelta del lettore di quale link (o parola chiave)
usare.

08. Descrivere le differenze sostanziali tra gli ipertesti e gli ipermedia. Un’ipermedia non è altro che
l’evoluzione naturale degli ipertesti verso il mondo web, composto non solo da testo ma da numerosi
oggetti multimediali. Grazie alla tecnologia degli attuali PC, è possibile creare ipertesti che mettono insieme
varie tipologie di informazioni. Una volta gli ipertesti erano costituti da testi e link di collegamento.

09. Descrivere le diverse tipologie strutturali di ipertesto. Le tre principali strutture di un ipertesto sono le
seguenti:

• ASSIALE

• GERARCHICA

• STRUTTURA DI RETE O REFERENZIALE

In un ipertesto organizzato con struttura assiale si hanno sostanzialmente nodi primari e nodi secondari. La
sequenza di informazioni è abbastanza lineare, ed i nodi primari sono interconnessi tra loro in maniera
sequenziale; ciascun nodo primario però si può indirizzare ad uno o più nodi secondari dove si trovano gli
approfondimenti degli argomenti trattati nel nodo primario. Nell’Ipertesto gerarchico si hanno livelli diversi
dei nodi e ciascun nodo possiede un nodo “figlio”, in una sorta di struttura ad albero che inizia con un nodo
principale (root), che a sua volta definisce uno o più nodi “figlio” che si occupano di continuare, tramite un
opportuno collegamento, l’argomento trattato dal nodo “padre”. Si pensi alla struttura gerarchica di molti
siti internet di oggi che forniscono tramite la loro home-page (e quindi root) tutta una serie di
links verso pagine secondarie che trattano tematiche diverse tra loro. A loro volta, queste sottosezioni
possono indirizzare verso pagine specifiche di livello più basso. In questo tipo di navigazione, di tipo
gerarchica e dall’alto verso il basso, si ha un nodo principale che funge da fulcro per la trattazione di
argomenti diversi. Infine, abbiamo l’ipertesto a struttura di rete ove il grado di libertà è elevato ed al
progettista di quest’ipertesto è demandata la realizzazione dei collegamenti tra le varie informazioni
contenute in maniera tale che ci si possa orientare senza per questo perdere l’orientamento. Qui i nodi
sono posti allo stesso livello ed interconnessi tra loro in maniera non sequenziale. Ciascun nodo può avere
poi un link con uno o più nodi che possono essere anche dei crocevia per il raggiungimento di un gruppo
ben definito di nodi. Qualora si abbiano una grande mole di informazioni da schematizzare questa struttura
di rete è la più indicata infatti qui il lettore può raggiungere un nodo partendo da un altro, by-passando
quelli intermedi. Il sito Wikipedia, che permette di raggiungere un argomento passando per infiniti
argomenti legati tramite parole chiavi o riferimenti, è un ottimo esempio di struttura di rete.

10. Da quali elementi è composto lo spazio grafico-visivo di un ipertesto? Data la definizione di spazio
grafico-visivo di un ipertesto, ovvero nella pagina elettronica, luogo di rappresentazione della sua
architettura logica, appare importante individuare gli elementi che la compongono nonché gli effetti
susseguenti al loro uso:

 lo spazio di presentazione, rappresentato dalla pagina per come è visualizzata sul monitor e sullo
sfondo della quale troviamo poi i diversi elementi informativi.
 linee, forme e oggetti iconici;

La pagina può inoltre essere suddivisa in più “cornici” ognuna delle quali può contenere a sua volta degli
oggetti grafici.

LEZIONE 19

03. Descrivere brevemente il "Modus Ponens". Nella logica, il modus ponens (MP), accorciamento del
latino modus ponendo ponens (modo che afferma) è una semplice e valida regola d'inferenza, che afferma
in altre parole se A implica B è una proposizione vera, e anche la premessa A è vera, allora la conseguenza B
è vera.

04. Fornire la definizione e la descrizione di un Global Database. Nel calcolo dei predicati, il meccanismo di
estrazione della risposta è strutturato in modo che molti problemi possono essere formulati come
domande ad una base di conoscenza. Tali domande si traducono in enunciati da dimostrare nel sistema di
assiomi definito dalla base di conoscenza, utilizzando le regole di inferenza della logica formale. Per tale
motivo, un sistema che utilizza il calcolo dei predicati viene visto come un particolare sistema di produzione
in cui: il global database contiene gli assiomi della teoria;

LEZIONE 20

03. Quali sono i livelli in cui vengono usate le reti semantiche? Le reti semantiche sono usate a diversi
livelli:

 livello implementativo - le reti sono viste come strutture dati, con puntatori e liste come primitivi;
 livello logico - il linguaggio delle reti diventa una variazione notazionale di qualche linguaggio
formale;
 livello concettuale, centrato sulle relazioni concettuali, e sulla semantica (livello linguistico).

LEZIONE 21
04. Cosa si intende per studio di fattibilità di un database? Studio di fattibilità. Serve a definire, in maniera
per quanto possibile precisa, i costi delle varie alternative possibili e a stabilire le priorità di realizzazione
delle varie componenti del sistema. · Raccolta e analisi dei requisiti. Base di dati (Data base) è una raccolta
di dati logicamente correllati e progettati per essere fruiti in maniera ottimizzata da differenti dispositivi e
utenti.

05. Descrivere i concetti di: modello E-R, entità nel modello E-R, occorrenze, relazioni nel modello E-R.
Nel contesto della progettazione dei database il modello entity- relationship (anche detto modello entità-
relazione, modello entità- associazione o modello E-R) è un modello per la rappresentazione concettuale
dei dati ad un alto livello di astrazione. Viene spesso utilizzato nella prima fase della progettazione di una
base di dati in cui è necessario tradurre le informazioni risultanti dall'analisi di un determinato dominio in
uno schema concettuale. Un'occorrenza di un'entità è un oggetto della classe che l'entità rappresenta:
l’oggetto stesso. Le associazioni (dette anche relazioni) rappresentano un legame tra due o più entità.

LEZIONE 22

04. Descrivere in maniera approfondita lo "studio di fattibilità" per la creazione di un database.


L’operazione di creazione di un database vuoto prevede uno studio di fattibilità di come organizzare il
sistema informativo al fine di:

 .elencare tutte le entità (o tabelle) con un elenco di attributi (o campi) da memorizzare;


 definire le relazioni tra le tabelle definiti al punto 1 in modo da rendere efficace poi l’operazione di
interrogazione dei dati;
 progettare data entry per l’immissione dati;
 progettare sistemi di interrogazione dati che, organizzando gli archivi in Microsoft Excel, non si è in
grado di ideare;
 progettare sistemi di reportistica, che in Microsoft Excel è molto dispendioso.

05. Spiegare quando e perché è consigliato l'utilizzo di Access al posto di Excel. Detto in maniera sintetica,
Excel è uno strumento di analisi dei dati, per fare calcoli matematici e confronti statistici da presentare
anche sotto forma di grafici facili da condividere. Access invece è un programma di gestione dei dati, un
vero e proprio gestore di database utilizzabile da più utenti in contemporanea, utile a filtrare i valori,
visualizzarli in modo strutturato e ad automatizzare certe operazioni ed eventi.

LEZIONE 23

02. Quali sono le differenze tra archivio e biblioteca digitale? L’Archivio Digitale si può definire come
l’insieme delle carte sia prodotte che acquisite da persone fisiche e/o giuridiche pubbliche o private nel
corso delle proprie attività. La Biblioteca Digitale è invece il luogo istituzionale ove si conservano i
documenti di testo, ovvero una collezione organizzata di libri e riviste.

LEZIONE 24

03. La Biblioteca digitale: compiti e scopi. Gli ambiti di applicazione delle nuove tecnologie nel campo delle
biblioteche sono molteplici: si sente parlare di biblioteca automatizzata, elettronica, virtuale; ogni vocabolo
è legato alla messa in atto di differenziate procedure informatiche. Fondamentalmente il ricorso a sistemi
automatici di gestione è segnato dall'esigenza di agevolare l'utenza nell'accesso alla documentazione e
fornire un supporto nel recupero dei dati. Questo ha significato sostituire, al supporto cartaceo, il supporto
elettronico per l'immagazzinamento dei dati bibliografici (biblioteca elettronica o informatizzata), fino ad
arrivare alla distribuzione dei documenti in formato full-text, all'interno di un sistema integrato che
prevede la descrizione, la consultazione e la distribuzione dei dati (biblioteca digitale). Una delle diverse
definizioni di biblioteca digitale asserisce che quest’ultima è uno spazio in cui mettere insieme collezioni,
servizi e persone a supporto dell'intero ciclo di vita della creazione, dell’uso e della preservazione di dati, di
informazione e di conoscenza, organizzati per contenuti e finalizzati a specifici utenti.

Potrebbero piacerti anche