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Utilizzo del TABLET

nella Didattica
Progetto Grafico e Redazione
Biesse Solution s.r.l. con sede in
Viale A. La Falce, 85 – 87040 San Lorenzo del Vallo (CS)

© copyright 2021
By Biesse Solution s.r.l.
PROPRIETA’ LETTERARIA RISERVATA

ISBN 978-88-945201-3-2

Data di Pubblicazione 01/11/2021


INDICE
1) I SISTEMI OPERATIVI ......................................................................................... 1
1.1) Cos’è un Sistema Operativo ................................................................................................. 1
1.2) Sistema Operativo Windows ................................................................................................ 6
1.3) Sistema Operativo Android ................................................................................................ 11
1.4) Sistema Operativo IOS ....................................................................................................... 16

2) GUIDA ALL’UTILIZZO DEL TABLET ..................................................................... 21


2.1) Guida all’utilizzo del Tablet Android .................................................................................. 21
2.2) Guida all’utilizzo dell’Ipad (IOS) ......................................................................................... 35
2.3) Guida all’utilizzo del Tablet Windows ................................................................................ 52

3) PANORAMICA PRINCIPALI APP DEL TABLET ..................................................... 65


3.1) Che cosa sono le Applicazioni ............................................................................................ 65
3.2) Browser Google Chrome .................................................................................................... 68
3.3) Posta Elettronica ................................................................................................................ 77
3.4) Office (Google Docs) .......................................................................................................... 84

4) MALWARE E VIRUS........................................................................................ 100


4.1) Malware ........................................................................................................................... 100
4.2) Virus ................................................................................................................................. 107
4.3) Come Difendersi............................................................................................................... 112

5) USO DEL TABLET A SCUOLA ........................................................................... 116


5.1) Introduzione ..................................................................................................................... 116
5.2) Il Tablet nella Progettazione Didattica ............................................................................. 120
5.3) Insegnare nell’Era Digitale ............................................................................................... 136
5.4) Studiare sul Tablet ........................................................................................................... 140

6) LINEE GUIDA PER LA DIDATTICA INTEGRATA DEL MIUR ................................. 147


Capitolo 1 I Sistemi Operativi

1.1 Cos’è un Sistema Operativo?

La “nuova democrazia informatica” ha rivitalizzato la popolazione


mondiale la quale ha raggiunto un notevole sviluppo culturale
nel rispondere con precisione alla domanda: è il software che
permette all’utente di interagire con la macchina.

Con l’introduzione delle app facili da installare che non


necessitano di nessuna configurazione da parte dell’utente, il
termine ‘software principale’ viene spesso confuso con i
software stessi che un sistema può gestire e controllare.

Sostanzialmente, il concetto di Sistema Operativo e il concetto di


Programma su cui esso gira viene percepito dal l’utente come
‘unica entità’, che a volte fa fatica a distinguere le due cose che,
come ogni buon appassionato di informatica sicuramente
saprà, sono invece ben diverse…

A tal proposito, se un Sistema Operativo (di smartphone o tablet)


è basato su un solido kernel monolitico oppure ibrido per un
utente medio poco importa, così come importerà zero delle
operazioni di gestione del multitasking della stessa macchina.

1
Sarà importante, invece, per l’utente capire se determinate
applicazioni, come Instagram o Facebook sono disponibili o
meno, se funzionino bene o meno, se siano veloci e reattivi o
meno.
In informatica, un Sistema Operativo (abbreviato comunemente
con i termini SO oppure OS, dall’inglese operating system,
pronunciato operèiting sìstem) è un software di base adibito a
gestire le risorse hardware e software di un
computer/tablet/smartphone.

In altre parole, un sistema operativo è il più importante software


di una macchina che permette di comunicare con quest’ultimo
senza saper parlare il linguaggio dei computer.

Dunque, ponendosi a metà strada tra l’hardware e tutto il


restante software applicativo, il sistema operativo rappresenta
un elemento fondamentale senza il quale ogni computer
esistente diventerebbe inutilizzabile.

2
Posizione del sistema operativo

Come già accennato, il SO gestisce tutte le risorse hardware e


software di una macchina. Quasi sempre, infatti, su un
computer/tablet/smartphone ci sono diversi programmi in
esecuzione contemporaneamente (chiamati in gergo processi in
multitasking) e tutti devono poter accedere al processore, alla
memoria centrale e alla memoria di massa che costituiscono il
dispositivo di turno.

Il compito di un Sistema Operativo è quindi quello di coordinare


le risorse necessarie, controllando e gestendo sia l’hardware che
il software, permettendo così a chi usa il dispositivo di ottenere
ciò di cui ha bisogno.

3
Il SO viene installato nella memoria di massa della macchina
(nell’HDD o nell’SSD) pronto per essere caricato dal BIOS nella
memoria centrale una volta avviato il dispositivo stesso.

Per chi ha la necessità, possono comunque essere installati


contemporaneamente anche due sistemi operativi (in dual boot,
pronunciato dual but) o più sistemi operativi (in multiboot,
pronunciato moltibùt) in modo tale da poter scegliere quale
sistema operativo caricare all’avvio.

I Sistemi Operativi vengono solitamente già precaricati sui vari


dispositivi che si trovano sul mercato, dando così la possibilità
alle persone di utilizzare subito l’apparecchio acquistato con il
sistema operativo fornito. Tuttavia, se uno lo desidera, è
possibile aggiornare o anche cambiare il sistema operativo già
presente nel proprio dispositivo.

Al giorno d’oggi, quasi tutti i sistemi operativi in commercio


utilizzano un’interfaccia grafica (nota anche come GUI,
pronunciato gooey).

4
L’interfaccia grafica di ogni sistema operativo cambia però sia in
termini di apparenza visiva che di modalità di interazione, quindi
se si passa a un sistema operativo diverso l’ambiente di utilizzo
potrebbe risultare poco familiare, specialmente durante i primi
tempi.

Nonostante ciò, i sistemi operativi moderni sono progettati per


essere facili da usare e la maggior parte dei principi di base sono
gli stessi per tutti.
Anche se di sistemi operativi per PC o per qualsiasi altro
dispositivo mobile ne esistono davvero tanti, in sostanza quelli
più comunemente utilizzati sono soltanto tre, ovvero Microsoft
Windows, Android e IOS.

5
1.2 Sistema Operativo Windows

Microsoft Windows, comunemente indicato come Windows, è


una famiglia di ambienti operativi e sistemi operativi prodotta da
Microsoft Corporation dal 1985, orientato a personal computer,
workstation, server, tablet e smartphone; prende il nome
dall'interfaccia di programmazione di un'applicazione a finestre
(che si chiamano "windows" in lingua inglese), detta File
Explorer.
Il sistema operativo è di tipo multitasking. Necessita di partizione
primaria in fase di installazione per essere eseguito sin dal suo
start-up.
I file system spesso utilizzati sono di tipo FAT, FAT32 e NTFS,
eventualmente raggruppati in volumi. Come memoria virtuale
utilizza un file di paging all'interno della partizione di sistema.
Il sistema è noto per avere il cosiddetto registro di sistema come
base dati per le impostazioni, opzioni del sistema nonché come
riferimento per le applicazioni installate.
Le partizioni dei dischi rigidi vengono solitamente etichettate dal
sistema con nomi di unità (es. C:, D:, E: ecc...). È comune che il
sistema etichetti la propria partizione di avvio con la lettera C. È
presente un profilo utente per ciascun utente.

6
Le varie famiglie di Windows hanno caratteristiche tecniche
molto diverse fra loro:
 Le versioni a 16 bit sono essenzialmente degli "ambienti
grafici" che forniscono al programmatore un insieme di
librerie e servizi per l'interfaccia grafica.

 Le versioni ibride a 16/32 bit (la famiglia Windows 9x)


dispongono di un proprio kernel in modalità protetta, che
tuttavia era un'evoluzione del kernel in modalità reale del
DOS.

 La famiglia Windows NT, è basata su un kernel


completamente nuovo con architettura a microkernel
ibrido.
Ciò che rende uniformi tutti i sistemi Windows è l'interfaccia ad
alto livello al programmatore, costituita dalle Windows API che
hanno mantenuto una forma sostanzialmente immutata dalla
prima versione di Windows ad oggi.

Windows RT Api

7
Originariamente Windows era legato all'architettura x86. Conscia
di questo limite, Microsoft, a partire dal 1988, ha iniziato a
riscrivere il sistema operativo da zero.

Questa riscrittura ha portato alla nascita di Windows NT, sistema


operativo concepito per essere portabili su differenti
architetture, sebbene si sia diffuso prevalentemente su
computer con processori con architettura x86. A partire da
Windows XP sono supportate anche le nuove piattaforme a 64
bit di Intel e AMD. Dall'avvento di Windows 8, Windows supporta
ARM, i processori più diffusi nei dispositivi portatili (tablet e
smartphone).

Windows è sin dall'origine un sistema operativo grafico, pensato


per essere utilizzato con il mouse e, a differenza dei sistemi Unix,
l'interfaccia grafica è un componente essenziale, non opzionale.

Si tratta di un'interfaccia a finestra che implementa la cosiddetta


metafora della scrivania (Desktop Environment) con icone,
pulsanti (tra cui il pulsante Start), sfondo, barra delle
applicazioni, barra di stato, ecc.

8
Microsoft venne accusata di avere copiato l'interfaccia di
Windows dal sistema operativo del Macintosh di Apple, il Mac
OS, a sua volta ispirata a quella sviluppata dalla Xerox; Apple,
tuttavia, aveva stipulato un regolare contratto con Xerox per
poter utilizzare le sue risorse all'interno del progetto Macintosh.
Per distribuire la prima versione di Windows, Microsoft ottenne
una licenza da Apple con alcune limitazioni.

Tale versione infatti non disponeva della possibilità di avere


finestre affiancate: per questo in Windows 1.0 le finestre
occupavano sempre tutto lo schermo, consentendo di utilizzare
un solo programma per volta. In Windows 2.0 Microsoft
introdusse le finestre affiancate e Apple citò in giudizio
Microsoft. La causa legale si risolse molti anni dopo con una
trattativa privata, i cui dettagli non sono completamente noti al
pubblico.

9
La shell di Windows fino alla versione 3.1 era divisa in diversi
programmi: Executive nelle prime versioni e in seguito Program
Manager e File Manager. Il grande passo avanti si ebbe con la
shell Explorer di Windows 95 (in italiano Gestione risorse già
Esplora risorse ), caratterizzata in particolare dalla barra delle
applicazioni e dal menu Start. Era inoltre presente un moderno
desktop, come quello presente da anni in altri sistemi operativi.

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1.3 Sistema Operativo Android

Android è un sistema operativo per dispositivi mobili sviluppato


da Google, progettato principalmente per sistemi embedded
quali smartphone e tablet, ma il carattere aperto e
personalizzabile del sistema operativo ne permette l'utilizzo
anche su altri dispositivi elettronici tra cui portatili e netbook,
smartbook, eBook reader, fotocamere e smart TV (Google TV).

Il mercato delle "smart things" è cresciuto in maniera notevole in


questi ultimi periodi a tal punto da stimolare la creatività delle
persone. Un esempio è lo smartwatch dotato di sistema
operativo Android in versione "light" cuffie, lettori auto CD e
DVD, occhiali intelligenti (Google Glass), frigoriferi, sistemi di
navigazione satellitare per veicoli, sistemi di automazione per la
casa, console di gioco, specchi, telecamere, lettori MP3/MP4 e
tapis roulant.

Ad aprile 2017 è il sistema operativo per dispositivi mobili più


diffuso al mondo, con una fetta di mercato attestatasi a quota
62,94% sul totale, seguito da iOS con il 33,9%; nello stesso mese
supera anche il marketshare come sistema operativo più
utilizzato per navigare in rete, superando di fatto Windows che,
fino ad allora, aveva il più alto marketshare al mondo.

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È basato sul kernel Linux 2.6 ed è da considerarsi propriamente
una distribuzione embedded Linux e non un sistema unix-like né
una distribuzione GNU/Linux (dato che la quasi totalità delle
utilità GNU è sostituita da software in Java).
In Android le applicazioni vengono eseguite dal kernel Linux, in
particolare ogni app viene eseguita:

 In un processo separato che tramite l’utilizzo di Dalvik


eseguirà il bytecode dell’applicazione, effettuando inoltre il
controllo dei permessi di accesso alle risorse;

 Con uno user ID distinto, ogni applicazione avrà un proprio


user ID in modo che nessuna applicazione possa accedere
ai file creati da un’altra applicazione se non espressamente
dichiarato. Due applicazioni potranno condividere lo stesso
processore e user ID solo se sono “firmate” dallo stesso
autore.

Sopra il kernel troviamo le librerie fondamentali per il


funzionamento del sistema che sono prese dal mondo open
source. Tra le principali troviamo OpenGL, per la grafica, SQLite,
per la gestione dei dati, e WebKit, per la visualizzazione delle
pagine web.
Per poter funzionare, Android richiede l’utilizzo di una macchina
virtuale (Dalvik) e una libreria, questi elementi costituiscono la
piattaforma di sviluppo per le applicazioni Android.

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La macchina virtuale utilizzata da Android è molto simile alla Java
Virtual Machine ma a differenza di quest’ultima è basata su
registri e non su stack, contiene un set di istruzioni ottimizzato
per risparmiare memoria e aumentare la velocità di esecuzione
(fondamentale per i dispositivi che hanno risorse limitate
rispetto ai computer) ed è eseguibile da più processi con una sola
istanza.

La macchina virtuale di Java esegue il codice in bytecode, mentre


Dalvik esegue il codice scritto in DEX (Dalvik EXecutable),
sviluppato appositamente per avere migliori performance. Con
l’aiuto di Android SDK, Eclipse genererà in automatico il codice
DEX, ricompilando il bytecode generato inizialmente.

Il set di istruzioni ottimizzato per l’utilizzo su smartphone che


abbiano appena citato è stato ottenuto personalizzando da parte
di Google tutte le librerie di Java ed eliminando librerie inutili
come quelle per le interfacce grafiche (AWT e Swing). Il package
principale prende il nome di android e contiene al suo interno
molte librerie (ad esempio il package android.menu contiene i
componenti per la costruzione di menù in un’applicazione
Android).

Android prevede anche un livello per i gestori e le applicazioni di


base del sistema come i gestori per le risorse, per le applicazioni
installate, per le telefonate, ecc. Infine, nell’ultimo livello
troviamo le applicazioni destinate agli utenti che di norma si
scaricano dal Play Store.

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L'interfaccia utente di Android è basata sul concetto di
manipolazione diretta per cui si utilizzano gli ingressi mono e
multi-touch come strisciate, tocchi e pizzichi sullo schermo per
manipolare gli oggetti visibili sullo stesso.

La risposta all'input dell'utente è stata progettata per essere


immediata e tentare di fornire un'interfaccia fluida. Sensori
hardware interno come accelerometri, giroscopi e sensori di
prossimità sono utilizzati da alcune applicazioni per rispondere
alle azioni da parte dell'utente, ad esempio la regolazione dello
schermo da verticale a orizzontale a seconda di come il
dispositivo è orientato o che consentono all'utente di guidare un
veicolo in una corsa virtuale ruotando il dispositivo, simulando il
controllo di un volante.

Android permette di eliminare la cache sia complessivamente sia


singolarmente per la specifica app/servizio. Esiste anche un
comando che consente di liberare la RAM da app/servizi in
esecuzione non indispensabili. Oltre alla specifica cache il
comando, permette di eliminare anche i dati archiviati dalla
singola app.

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In pratica, si ottiene la app come fosse appena installata.

Questo menù, infine, è quello a cui si può ricorrere per terminare


la app/servizio piuttosto che disinstallare, potendo altresì
selezionare anche i servizi di sistema (visualizzazione avanzata).

Il logo di Android è stato progettato con la famiglia di caratteri


Droid di Ascender Corporation, il verde è il colore del robot che
rappresenta il sistema operativo Android.

Il colore di stampa è PMS 376C e il colore RGB in valore


esadecimale è #A4C639, come specificato dalle linee guida del
marchio di Android. Il carattere personalizzato di Android si
chiama Norad. Viene utilizzato solo nel logo di testo.

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1.4 Sistema Operativo IOS

iOS (precedentemente iPhone OS) è un sistema operativo mobile


sviluppato da Apple per iPhone, iPod touch e iPad (fino a
settembre 2019 con il rilascio di iPadOS, sistema operativo che
sostituisce iOS sui modelli supportati di quest'ultima linea di
dispositivi). È il secondo sistema operativo mobile più installato
al mondo, dopo Android. È la base per altri tre sistemi operativi
realizzati da Apple: iPadOS, tvOS, watchOS.

Molti fanno utilizzo del termine iDevice per riferirsi ai dispositivi


che usano iOS. Ogni app dei dispotivi mobili Apple ha bisogno del
sistema operativo iOS per essere eseguita; tuttavia gli
sviluppatori possono simulare le proprie applicazioni tramite
l'ambiente di sviluppo Xcode (disponibile solamente per il
sistema operativo macOS).

La schermata principale, mostra le icone delle applicazioni e una


dock in basso in cui gli utenti possono bloccare le app utilizzate
più frequentemente.

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Essa viene visualizzata ogni volta che l'utente sblocca il
dispositivo (tramite la schermata di blocco) o preme il pulsante
fisico "Home" sotto il display (nei dispositivi che lo
predispongono) mentre si trova in un'altra app.
La struttura del sistema è di tipo stratificato e possiamo dunque
immaginarla come una serie di strati, uno sopra l'altro, che
implementeranno determinate funzioni.

Dunque ogni strato sarà delegato a gestire ed implementare


determinate funzionalità e in sostanza lo strato superiore
beneficia dei servizi offerti dallo strato inferiore senza però
saperne la logica implementativa.

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Analizziamo i vari strati partendo dal basso:

Core OS
E' lo strato che lavora più a basso livello e possiamo dire che è il
cuore del sistema operativo. Infatti in questo strato sono gestiti i
files system,vengono implementate le funzioni per la sicurezza
del dispositivo, vegono gestiti i certificati e molto altro.
Uno dei compiti principali di questo strato è quello di gestione
della potenza, ovvero di gestire in maniera più efficace possibile
l'energia messa a disposizione dalla batteria del dispositivo,
senza sprechi. Per intenderci, quando per esempio dal vostro
iPhone disabilitate la wireless, automaticamente il sistema andrà
a richiamare una routine che, di fatto, si occuperà di spengere la
scheda di rete wireless del dispositivo.
Nei dispositivi come iPhone e iPod Touch dove la quantità di
energia erogata è molto limitata risulta di vitale importanza una
gestione ottimale.

Core Service
Questo strato implementa le utility di sistema come la gestione
del networking, la lista dei contatti e le preferenze di sistema
inserite dall'utente. Inoltre se utilizziamo, nelle nostre
applicazioni, un database SQLite quest'ultimo lavorerà proprio a
questo livello e dunque l'accesso e le interrogazioni che verranno
fatte al database saranno gestite proprio da questo strato.

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Media
Rappresenta lo strato che contiene tutte le funzionalità e le
librerie per la gestione di video, audio, animazioni e tanto altro.

In questo strato, infatti, sono ubicate le librerie OpenAL per la


gestione e la manipolazione di flussi audio e le famose librerie
OpenGL ES per produrre grafica 2D con animazioni anche molto
complesse.

Queste ultime sono le sorelle minori delle librerie OpenGL che


permettano anche di produrre grafica 3D di altissimo livello. Le
OpenGL ES sono state strutturate per essere utilizzate in sistemi
embedded come, appunto, i dispositivi telefonici ed il suffisso ES
rappresenta, appunto, l'acronimo di Embedded System.

L'utilizzo di queste librerie richiede una certa esperienza e delle


conoscenze basilari non banali, dato che tutte le animazioni
devono essere create utilizzando codice sorgente. Oltre alle
librerie sopra riportate sono presenti in questo strato tutte le
routine che permetto al sistema di visualizzare immagini in
formato jpeg, png, tiff e per la lettura di file PDF.

Cocoa Touch
E' lo strato che lavora più ad alto livello. Si occupa della gestione
e del riconoscimento del touch e del multi-touch dell'utente ed è
in grado di interpretare, in maniera corretta, le gesture compiute
dall'utente.

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Per gesture si intendono quei movimenti come per esempio lo
zoom-in, lo zoom-out o la rotazione delle foto. Quando questo
strato interpreta uno di questi movimenti, richiamerà una
routine di gestione specifica per quel movimento.

Oltre a gestire il touch dell'utente, questo strato si occupa di


gestire funzionalità come l'accelerometro ed il giroscopio
riuscendo dunque a capire in che modo è orientato il dispositivo
rispetto ad un asse orizzontale.

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Capitolo 2 Guida all’utilizzo del Tablet

2.1 Guida all’utilizzo del Tablet Android

1 RESET - Resettare il sistema in caso di blocco


2 VOLUME - Premere per aumentare o diminuire il volume audio
3 POWER - Tenere premuto per accendere o spegnere il Tablet
4 SPEAKER - Altoparlanti integrati
5 PRESA CUFFIE - Ingresso per utilizzo cuffie
6 FOTOCAMERA POSTERIORE - * se è presente

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7 MICROFONO
8 USB - Ingresso per ricarica o trasferimento dati
9 FOTOCAMERA FRONTALE - * se è presente

Installazione MicroSIM e scheda MicroSD


Spegnere il tablet e scollegare eventuali fonti di alimentazione
esterne.
Ingresso per ricarica / trasferimento dati
Aprire il coperchio ed inserire la scheda MicroSIM e la scheda
MicroSD negli appositi alloggi, rispettando il verso di
inserimento.

Ricarica della batteria

Il tablet dispone di una batteria ricaricabile al Litio incorporata.


 Per ricaricare la batteria collegare l'adattatore e la presa
USB.
L'icona della batteria mostra le condizioni della batteria e lo stato
di carica.

Le informazioni sullo stato di carica della batteria sono visibili nel


dettaglio anche dalla schermata di blocco, oppure dal menu a
tendina superiore, una volta sbloccato lo schermo.

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 Il tablet può essere utilizzato anche se la batteria è in
carica.
 Non sostituire la batteria senza autorizzazione e
rivolgersi unicamente ad un centro assistenza autorizzato.
 Ricaricare il tablet per almeno mezz'ora se è rimasto
inattivo per lungo tempo e non si avvia.
 Ricaricare regolarmente almeno una volta ogni mese.
 La temperatura ottimale per la ricarica della batteria è tra i
5° e i 35°, diversamente le prestazioni della batteria
potrebbero degradare.

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Accensione / spegnimento
ON:

Premere il pulsante per 3 secondi fino a quando il tablet si


accende.

OFF:

Premere il pulsante per 2 secondi, toccare quindi “Spegni”


per spegnere il tablet.

Blocco schermo
Questa funzione blocca lo schermo e allo stesso tempo spegne la
retroilluminazione.
Lo schermo si blocca nelle seguenti condizioni:
 Automaticamente, quando il sistema è inattivo.
 Manualmente, premendo una volta il pulsante di
accensione.

Schermata di sblocco:

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Per sbloccare lo schermo, premere il pulsante ,
appoggiare il dito sulla parte inferiore dello schermo e trascinarlo
verso l’alto.

Schermata Home
La schermata principale sarà simile all’immagine qui sotto. Per
passare tra le diverse schermate far scorrere il dito a destra o a
sinistra sul display.
La barra di stato e i tasti di navigazione sono sempre visibili, non
importa quale schermata sia attualmente visualizzata.

La schermata Home contiene collegamenti alle applicazioni più


usate. Toccare la barra di Google™ nella parte alta dello schermo
per effettuare una ricerca sul web.

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Trascinando il dito dal bordo inferiore dello schermo verso l’alto
si avvierà il menu applicazioni.

La barra di stato visualizza informazioni sul sistema, come l’ora


corrente, la connettività 4G/3G/WiFi e lo stato della batteria.

Trascinare il dito dal bordo alto dello schermo verso l’interno per
visualizzare il menu notifiche. Trascinare nuovamente il menu

26
notifiche verso il basso per visualizzare un secondo menu di
accesso rapido.
Tramite questo menu è possibile variare funzioni come la
luminosità dello schermo, la rotazione automatica, attivare o
disattivare le connessioni radio, attivare/disattivare la torcia,
gestire la modalità aereo, attivare la modalità risparmio
energetico e la funzione non disturbare.

Schermata Home

Il tasto riporta alla pagina / menu precedente;


Il tasto consente di tornare alla schermata Home. Tenere
premuto a lungo per aprire l’assistente virtuale;
Il tasto riporta alla sezione app aperte di recente

27
Menu impostazioni
Il menu impostazioni consente di regolare la configurazione di
sistema.

Per modificare le impostazioni:


● Entrare nel menu applicazioni e scegliere Impostazioni.
● Toccare una categoria per visualizzare e modificare le
impostazioni desiderate.

Rete e Internet: connessione reti WiFi, gestione della


connessione DATI 3G/4G, funzione Hotspot e funzione VPN;
Dispositivi connessi: impostazioni per la connessione Bluetooth
e gestione dispositivi attualmente connessi;
App e notifiche: gestire le applicazioni (disinstallazione, modifica
autorizzazioni, scelta app predefinite, ecc…) e gestione delle
notifiche;
Batteria: vedere lo stato della batteria, il tempo di
funzionamento, attivare la visualizzazione della percentuale di
batteria e gestire le impostazioni di risparmio energetico;
Display: modificare la luminosità dello schermo, sfondo,
impostazioni spegnimento, dimensione font, scelta del tema,
personalizzazione schermata di blocco, ecc…;
Audio: modifica volume contenuti multimediali, chiamate,
suoneria, sveglia, attivazione/disattivazione vibrazione, gestione
modalità “Non disturbare”, scelta delle suonerie, ecc...;
Spazio di archiviazione: gestione memoria interna e MicroSD,
capacità disponibile, ecc…;

28
Privacy: gestione autorizzazioni, password, schermata di blocco,
compilazione automatica, cronologia delle posizioni e gestione
attività di Google;
Geolocalizzazione: app autorizzate alla localizzazione, richieste di
localizzazione effettuate, ecc...;
Sicurezza: cambia tipo di blocco schermo, crittografia, password,
archivio credenziali, impostazioni blocco SIM, gestione
aggiornamento di sicurezza/sistema, ecc…;
Account: gestione degli account usati dalle applicazioni e
attivazione/disattivazione automatica sincronizzazione dei dati;
Accessibilità: gestione funzioni di accessibilità, attivazione
Talkback, impostare dimensioni carattere, rotazione automatica
dello schermo, ecc..;
Google: gestione servizi account di Google;
Sistema: lingua e immissione, tipo di tastiera, controllo
ortografico, formato data e ora, opzioni di re-impostazione (WiFi,
Bluetooth, preferenze app e ripristino dati di fabbrica), menu
backup e gestione utenti multipli;
Informazioni: informazioni sul dispositivo Android.

29
Funzione telefono *se è presente

Con il tablet spento inserire la scheda MicroSIM nell’apposito


alloggio.
Dopo aver inserito la scheda MicroSIM accendere il tablet ed
attendere che venga visualizzato il segnale telefonico.
Una volta effettuata la connessione con l’operatore telefonico
aprire l’applicazione telefono , comporre il numero che si
vuole chiamare ed avviare la chiamata toccando la cornetta.

Tastiera software
Il tablet ha una tastiera software che appare automaticamente
quando si tocca un punto sullo schermo dove devono essere
inseriti dei caratteri.

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Touch screen

Il touch screen risponde al tocco delle dita.

Singolo tocco: toccare l’icona o l’opzione desiderata.


Premere a lungo: premere e tenere premuto un’icona per far
apparire un menu contestuale alla funzione eseguita (quando
presente).
Trascinare: premere un’icona e mantenerla premuta per
trascinarla in una differente schermata.

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Connessione al Computer
Utilizzare il cavo USB per collegare il tablet al computer. Il
sistema avviserà di essersi connesso tramite USB (toccando la
notifica dedicata è possibile modificare l’utilizzo della
connessione USB per caricare il dispositivo / trasferire file /
ecc…). Il tablet è preimpostato in modalità MTP (Media Transfer
Protocol) adatta ai sistemi Windows compatibili.

Se la connessione USB viene eseguita correttamente dovreste


vedere fra le risorse del computer il vostro dispositivo Android.

Connessione a internet
1. Selezionare "Impostazioni".
2. Toccare prima "Rete e Internet / Wi-Fi", poi “Wi-Fi” e far scorrere
l'interruttore da OFF a ON nell’opzione “Utilizza Wi-Fi”.
3. Tutte le reti wireless rilevate nella zona verranno elencate, toccare la
connessione desiderata.
4. Immettere l'eventuale password di accesso.
5. Una volta connesso le impostazioni della rete verranno salvate.
6. L'icona wireless apparirà sulla barra delle applicazioni
7. quando il tablet sarà connesso con successo.

32
Fotocamera

Toccare l’icona per attivare la fotocamera.

Toccare l’icona per scattare una foto.


Trascinare il dito dal bordo sinistro dello schermo verso destra e
toccare

l’icona per passare alla modalità Videocamera, quindi


toccare l’icona

per iniziare la registrazione di un video. Premere


nuovamente per interromperla.

Toccare l’icona per passare dalla fotocamera posteriore a


quella frontale e viceversa.

Toccare l’icona per gestire il funzionamento del flash


(automatico / sempre attivo / disattivato).
Toccare l’icona creata dall’ultima immagine scattata per
visualizzarla oppure condividerla.

Spegnimento forzato

Per forzare lo spegnimento del dispositivo, munirsi di una


graffetta e premere il piccolo tasto reset posto a fianco del tasto
di accensione, oppure tenere premuto contemporaneamente
tasto accensione/tasto volume+ o tasto accensione/volume-
(questo dipende dalla marca del tablet Android).

33
Ripristinare le impostazioni predefinite

Se si desidera ripristinare il tablet alle impostazioni di fabbrica e


cancellare tutti i dati presenti premere Impostazioni → Gestione
generale → Ripristina → Ripristina dati di fabbrica.

Nota: Il ripristino dati di fabbrica cancellerà i dati, la


configurazione di sistema e le applicazioni scaricate.
Utilizzare questa funzione con molta attenzione.

34
2.2 Guida all’utilizzo dell’Ipad (IOS)

2 VOLUME - Premere per aumentare o diminuire il volume audio


3 POWER - Tenere premuto per accendere o spegnere l’Ipad
4 SPEAKER - Altoparlanti integrati
5 PRESA CUFFIE - Ingresso per utilizzo cuffie
6 FOTOCAMERA POSTERIORE - * se è presente
7 MICROFONO
8 CONNETTORE LIGHTNING - Ingresso per ricarica o
trasferimento dati
9 FOTOCAMERA FRONTALE - * se è presente

35
Installazione MicroSIM/NanoSIM
Spegnere l’Ipad e scollegare eventuali fonti di alimentazione
esterne.
Ingresso per ricarica / trasferimento dati
Aprire lo slot laterale con l’apposito spillino e inserire la scheda
MicroSIM/NanoSIM, rispettando il verso di inserimento.

Ricarica della batteria

L’Ipad dispone di una batteria ricaricabile al Litio incorporata.


 Per ricaricare la batteria collegare l'adattatore e la presa
USB.
L'icona della batteria mostra le condizioni della batteria e lo stato
di carica.

 L’Ipad può essere utilizzato anche se la batteria è in carica.


 Non sostituire la batteria senza autorizzazione e
rivolgersi unicamente ad un centro assistenza autorizzato.
 Ricaricare l’Ipad per almeno mezz'ora se è rimasto inattivo
per lungo tempo e non si avvia.
 Ricaricare regolarmente almeno una volta ogni mese.

36
 La temperatura ottimale per la ricarica della batteria è tra i
5° e i 35°, diversamente le prestazioni della batteria
potrebbero degradare.

Accensione / spegnimento
ON:

Premere il pulsante per 2 secondi circa fino a quando l’Ipad


non si accende.

OFF:

Premere contemporaneamente il pulsante e uno dei tasti


volume per circa 2 secondi, quindi trascina per spegnere.

Blocco schermo
Questa funzione blocca lo schermo e allo stesso tempo spegne la
retroilluminazione.
Lo schermo si blocca nelle seguenti condizioni:
 Automaticamente, quando il sistema è inattivo.
 Manualmente, premendo una volta il pulsante di
accensione.

37
Schermata di sblocco:

Per sbloccare lo schermo, premere il pulsante ,


appoggiare il dito sulla parte inferiore dello schermo e trascinarlo
verso l’alto e inserire codice impostato all’atto
dell’inizializzazione.

Schermata Home
La schermata principale sarà simile all’immagine qui sotto. Per
passare tra le diverse schermate far scorrere il dito a destra o a
sinistra sul display.
I tasti di navigazione non sono presenti (nei modelli più datati è
presente tasto fisico cliccabile), ma è possibile interagire con
Ipad tramite gesture.

38
La schermata Home contiene collegamenti alle applicazioni più
usate. Trascinare il dito dall’alto verso il basso sullo schermo per
effettuare una ricerca sul web.

Trascinare il dito dal bordo alto/destro dello schermo verso


l’interno per visualizzare il menu notifiche.
Tramite questo menu è possibile variare funzioni come la
luminosità dello schermo, la rotazione automatica, attivare o
disattivare le connessioni radio, attivare/disattivare la torcia,
gestire la modalità aereo, attivare la modalità risparmio
energetico e la funzione non disturbare.

39
Il menù visualizza anche informazioni sul sistema, come l’ora
corrente, la connettività 4G/3G/WiFi e lo stato della batteria.

40
Gesture
Come già riportato l’Ipad non presenta tasti (indietro, torna alla
home e sezione app aperte di recente) ma è possibile interagire
con Ipad tramite gesture.

 Scorri verso l'alto per chiudere l'app corrente: questa è la


sostituzione del pulsante Home. Scorri verso l'alto fino a
circa la metà dello schermo e chiuderai l'app corrente e
visualizzerai la schermata principale. Se ti trovi in una delle
schermate iniziali secondarie, in questo modo tornerai alla
prima pagina delle app.

 Scorri verso il basso dall'angolo in alto a destra per


Control Center: il Control Center fornisce un rapido accesso
ad alcune delle impostazioni più comunemente utilizzate,
tra cui Modalità aereo, WiFi, Bluetooth e luminosità dello
schermo. È anche il punto in cui si attiva la funzione torcia,
quindi questo è un menu utilizzato di frequente. Assicurati
di scorrere verso il basso dall'angolo in alto a destra.

41
 Scorri verso il basso dall'alto per le notifiche: hai ricevuto
un avviso e desideri esaminarlo? Scorri verso il basso dalla
parte superiore dello schermo per visualizzare un elenco di
tutte le tue notifiche, che si tratti di una nuova e-mail,
messaggio whatsapp o notifica app.

 Scorri verso il basso dal centro della schermata principale


per la ricerca: la maggior parte delle persone lo impara per
caso, ma può essere utile se il tuo iPad ha molte app. Scorri
dall'alto verso il basso al centro della schermata iniziale e
vedrai una casella di ricerca in alto. Puoi usarlo per trovare
un'app nascosta in un'altra cartella, un contatto o anche
per cercare in Internet. Scorri verso sinistra per tornare alla
schermata iniziale.

42
 Trascina un'app dal vassoio per ottenere lo schermo
diviso : mentre un'app è aperta, scorri dalla parte inferiore
dello schermo per visualizzare il vassoio con le app
preferite e recenti. Quindi, tocca e trascina l'icona di un'app
per sovrapporla all'app già aperta.

 Pizzica alla schermata principale: utilizza questa opzione


invece di premere il pulsante Home per accedere alla
schermata principale da qualsiasi app. Posiziona quattro o
cinque dita distese sullo schermo e pizzica insieme.

43
 Scorri verso l'alto per vedere le app recenti: utilizza questa
opzione invece di premere due volte il pulsante Home (o lo
scorrimento con un solo dito dal basso) per accedere alla
visualizzazione multitasking e al centro di
controllo. Posiziona quattro o cinque dita distese sullo
schermo e sposta la mano verso l'alto.

 Scorri verso l'alto dallo switcher di app per chiudere più


app: una volta aperto lo switcher di app (ciò che Apple
chiama questa schermata che ottieni dopo aver eseguito il
gesto sopra), puoi chiudere le app in esecuzione in
background scorrendo verso l'alto. Questo non elimina
l'app, ma semplicemente la chiude
completamente. Tuttavia, puoi chiudere più app
contemporaneamente scorrendo verso l'alto con più
dita. Questo è utile se vuoi chiudere molte app aperte, il
che è utile se stai cercando di risolvere i problemi.

44
 Scorri verso sinistra o verso destra tra le app: questo
consente di spostarti rapidamente tra le applicazioni
attualmente in esecuzione. Con un'app in esecuzione,
posiziona quattro o cinque dita distese sullo schermo. Ora
sposta la mano a sinistra per passare all'ultima app
aperta. Con lo stesso movimento, sposta nuovamente la
mano verso destra per tornare all'app precedente.

45
Menu impostazioni
Il menu impostazioni consente di regolare la configurazione di
sistema.
Per modificare le impostazioni:
● Entrare nel menu e scegliere Impostazioni.
● Toccare una categoria per visualizzare e modificare le
impostazioni desiderate.

Wi-Fi: connessione reti WiFi, gestione della connessione DATI


3G/4G, funzione Hotspot e funzione VPN;
Bluetooth: impostazioni per la connessione Bluetooth e gestione
dispositivi attualmente connessi;
Notifiche: gestire le notifiche delle applicazioni installate
sull’Ipad;
Suoni: modifica volume contenuti multimediali, chiamate,
suoneria, sveglia, attivazione/disattivazione vibrazione, gestione
modalità “Non disturbare”, scelta delle suonerie, ecc...;
Non disturbare: disattiva la suoneria di chiamata e avvisi;
Tempo di utilizzo: si riceve un resoconto settimanale con
informazioni relative al tempo che si passa davanti allo schermo
e imposta limitazioni di utilizzo per le app che si vuole gestire;
Generali: informazioni sul dispositivo Apple, impostare data e
ora, tipo di tastiera, font, lingua e dizionario. Inoltre da qui è
possibile ripristinare ai dati di fabbrica lo stesso dispositivo;
Schermo e luminosità: modificare la luminosità dello schermo,
blocco automatico, dimensione font e aspetto;

46
Schermata Home e Dock: modificare la visualizzazione del
numero di icone nella schermata home;
Accessibilità: gestione funzioni di accessibilità, voiceover, zoom,
schermo e dimensioni del testo, tocco, controllo vocale ecc…;
Sfondo: modificare scelta dello sfondo del dispositivo;
Batteria: vedere lo stato della batteria, il tempo di
funzionamento, attivare la visualizzazione della percentuale di
batteria e gestire le impostazioni di risparmio energetico;
Privacy: gestione autorizzazioni, password, servizi di
localizzazione;
Siri: permette di attivare o disattivare l’assistente vocale digitale.

Funzione telefono *se è presente

Con l’Ipad spento inserire la scheda MicroSIM/NanoSIM


nell’apposito alloggio.
Dopo aver inserito la scheda MicroSIM/NanoSIM accendere il
dispositivo ed attendere che venga visualizzato il segnale
telefonico.
Una volta effettuata la connessione con l’operatore telefonico
aprire l’applicazione telefono , comporre il numero che si
vuole chiamare ed avviare la chiamata toccando la cornetta.

47
Tastiera software
L’Ipad ha una tastiera software che appare automaticamente
quando si tocca un punto sullo schermo dove devono essere
inseriti dei caratteri.

48
Connessione al Computer

Utilizzare il cavo lightning per collegare l’Ipad al computer. Il


sistema avviserà di essersi connesso tramite cavo (toccando la
notifica dedicata è possibile modificare l’utilizzo della
connessione per caricare il dispositivo / trasferire file / ecc…).
Se la connessione tramite cavo viene eseguita correttamente
dovreste vedere fra le risorse del computer il vostro dispositivo
Ipad.

Connessione a internet

1. Selezionare "Impostazioni".
2. Toccare Wi-Fi" e far scorrere l'interruttore da OFF a ON nell’opzione
“Utilizza Wi-Fi”.
3. Tutte le reti wireless rilevate nella zona verranno elencate, toccare
la connessione desiderata.
4. Immettere l'eventuale password di accesso.
5. Una volta connesso le impostazioni della rete verranno salvate.
6. L'icona wireless apparirà sulla barra delle applicazioni
7. quando l’Ipad sarà connesso con successo.

49
Fotocamera

Toccare l’icona per attivare la fotocamera.

Toccare l’icona per scattare una foto.


Trascinare il dito dal bordo sinistro dello schermo verso destra e
toccare

l’icona per passare alla modalità Videocamera, quindi


toccare l’icona

per iniziare la registrazione di un video. Premere sull’icona


per interromperla.

Toccare l’icona per passare dalla fotocamera posteriore a


quella frontale e viceversa.

Toccare l’icona per gestire il funzionamento del flash


(automatico / sempre attivo / disattivato).
Toccare l’icona creata dall’ultima immagine scattata per
visualizzarla oppure condividerla.

Spegnimento forzato

Per forzare lo spegnimento dell’Ipad privo di tasto fisico,


premere in rapida sequenza il tasto Volume Su, poi
quello Volume Giù e, infine, il tasto laterale di accensione.

50
Per forzare lo spegnimento dell’Ipad con tasto fisico, tenere
premuto contemporaneamente tasto Accensione/Spegnimento
e il tasto Home (quello che si trova sotto lo schermo) per circa 8
secondi.

Ripristinare le impostazioni predefinite

Se si desidera ripristinare l’Ipad alle impostazioni di fabbrica e


cancellare tutti i dati presenti premere Impostazioni → Generali
→ Ripristina → Ripristina contenuto e impostazioni.

Nota: Il ripristino dati di fabbrica cancellerà i dati, la


configurazione di sistema e le applicazioni scaricate.
Utilizzare questa funzione con molta attenzione.

51
2.3 Guida all’utilizzo del Tablet Windows

2 VOLUME - Premere per aumentare o diminuire il volume audio


3 POWER - Tenere premuto per accendere o spegnere il Tablet
4 SPEAKER - Altoparlanti integrati
5 PRESA CUFFIE - Ingresso per utilizzo cuffie
6 FOTOCAMERA POSTERIORE - * se è presente
7 MICROFONO
8 USB - Ingresso per ricarica o trasferimento dati
9 FOTOCAMERA FRONTALE - * se è presente

52
Installazione MicroSIM e scheda MicroSD
Spegnere il Tablet Windows e scollegare eventuali fonti di
alimentazione esterne.
Ingresso per ricarica / trasferimento dati
Aprire il coperchio ed inserire la scheda MicroSIM e la scheda
MicroSD negli appositi alloggi, rispettando il verso di
inserimento.

Ricarica della batteria

Il tablet dispone di una batteria ricaricabile al Litio incorporata.


 Per ricaricare la batteria collegare l'adattatore e la presa
USB.
L'icona della batteria mostra le condizioni della batteria e lo stato
di carica.

53
Le informazioni sullo stato di carica della batteria sono visibili nel
dettaglio anche dalla schermata di blocco.
 Il tablet può essere utilizzato anche se la batteria è in
carica.
 Non sostituire la batteria senza autorizzazione e
rivolgersi unicamente ad un centro assistenza autorizzato.
 Ricaricare il tablet per almeno mezz'ora se è rimasto
inattivo per lungo tempo e non si avvia.
 Ricaricare regolarmente almeno una volta ogni mese.
 La temperatura ottimale per la ricarica della batteria è tra i
5° e i 35°, diversamente le prestazioni della batteria
potrebbero degradare.

Accensione / spegnimento
ON:

Premere il pulsante per circa 3 secondi fino a quando il


tablet si accende.

OFF:

Premere il pulsante per circa 2 secondi, toccare quindi


“Arresta sistema” e scorrere il dito verso il basso per spegnere il
tablet.

54
Blocco schermo
Questa funzione blocca lo schermo e allo stesso tempo spegne la
retroilluminazione.
Lo schermo si blocca nelle seguenti condizioni:
 Automaticamente, quando il sistema è inattivo.
 Manualmente, premendo una volta il pulsante di
accensione.

Schermata di sblocco:

Per sbloccare lo schermo, premere il pulsante ,


appoggiare il dito sulla parte inferiore dello schermo e trascinarlo
verso l’alto.

Schermata Home
La schermata principale sarà simile alle immagini qui sotto. Il
Sistema Operativo Windows permette la possibilità di
visualizzare la schermata principale in 2 modalità: “modalità
desktop” o “modalità tablet”.
La barra di stato è sempre visibile in entrambe le modalità di
visualizzazione.

55
La schermata Home/barra applicazioni contiene collegamenti
alle applicazioni più usate.
La particolarità del tablet con sistema operativo windows sono le
live tile. Le Live Tile rappresentano dei riquadri di piccole
dimensioni (la parola Tile in Inglese significa ‘mattonella’), simili
ad icone ma altamente personalizzabili.

56
La barra di stato visualizza informazioni sul sistema, come l’ora
corrente, la connettività 4G/3G/WiFi e lo stato della batteria.

Menu impostazioni
Il menu impostazioni consente di regolare la configurazione di
sistema.
Per modificare le impostazioni:
● Entrare nel menu “tutte le impostazioni”.
● Toccare una categoria per visualizzare e modificare le
impostazioni desiderate.

57
Rete e Internet: connessione reti WiFi, gestione della
connessione DATI 3G/4G, funzione Hotspot e funzione VPN;
Modalità aereo: consente di disattivare velocemente tutti i
segnali radio emessi dal dispositivo;
Posizione: consente di attivare GPS per la localizzazione della
posizione del dispositivo, gestire localizzazione per ogni app
ecc...;
Bluetooth: impostazioni per la connessione Bluetooth e gestione
dispositivi attualmente connessi;
Display: modificare la luminosità e risoluzione dello schermo
Personalizzazione: modificare sfondo, colore principale barre del
titolo e bordi finestre, personalizzazione schermata di blocco,
ecc…;
App: Installazione/disinstallazione app predefinite e/o scaricate
dallo store.

58
Batteria: vedere lo stato della batteria, il tempo di
funzionamento, attivare la visualizzazione della percentuale di
batteria;
Audio: modifica volume contenuti multimediali, chiamate,
suoneria, sveglia, attivazione/disattivazione vibrazione, scelta
delle suonerie, ecc...;
Archiviazione: gestione memoria interna e MicroSD, capacità
disponibile, ecc…;
Notifiche e azioni: gestione delle notifiche delle app e altri
mittenti;
Informazioni: informazioni sul dispositivo Windows;
Privacy: gestione autorizzazioni app ed annunci, password,
compilazione automatica, feedback e diagnostica, cronologia
delle posizioni;
Aggiornamento e Sicurezza: gestione aggiornamento di sistema,
aggiornamenti facoltativi e sicurezza di Windows;
Account: gestione degli account usati dalle applicazioni e
attivazione/disattivazione automatica sincronizzazione dei dati;
Accessibilità: gestione funzioni di accessibilità, impostare
dimensioni carattere, rotazione automatica dello schermo, ecc..;

59
Funzione telefono *se è presente

Con il tablet windows spento inserire la scheda MicroSIM


nell’apposito alloggio.
Dopo aver inserito la scheda MicroSIM accendere il tablet ed
attendere che venga visualizzato il segnale telefonico.
Una volta effettuata la connessione con l’operatore telefonico
aprire l’applicazione telefono , comporre il numero che si
vuole chiamare ed avviare la chiamata toccando la cornetta.

Tastiera software
Il tablet windows ha una tastiera software che appare
automaticamente quando si tocca un punto sullo schermo dove
devono essere inseriti dei caratteri.

60
Touch screen

Il touch screen risponde al tocco delle dita.


Singolo tocco: toccare l’icona o l’opzione desiderata.
Premere a lungo: premere e tenere premuto un’icona per far
apparire un menu contestuale alla funzione eseguita (quando
presente).
Trascinare: premere un’icona e mantenerla premuta per
trascinarla in una differente schermata.

61
Connessione al Computer

Utilizzare il cavo USB per collegare il tablet windows al computer.


Il sistema avviserà di essersi connesso tramite USB (toccando la
notifica dedicata è possibile modificare l’utilizzo della
connessione USB per caricare il dispositivo / trasferire file /
ecc…).
Se la connessione USB viene eseguita correttamente dovreste
vedere fra le risorse del computer il vostro dispositivo.

Connessione a internet
1. Aprire menù "Impostazioni".
2. Tutte le reti wireless rilevate nella zona verranno elencate, toccare la
connessione desiderata.
3. Toccare prima "Rete” e poi immettere nome rete e password rete.
4. Una volta connesso le impostazioni della rete verranno salvate.
5. L'icona wireless apparirà sulla barra delle applicazioni in basso a
destra.
6. Quando il tablet sarà connesso con successo.

62
Fotocamera

Toccare l’icona per attivare la fotocamera.

Toccare l’icona per scattare una foto.


Trascinare il dito dal bordo sinistro dello schermo verso destra e
toccare

l’icona per passare alla modalità Videocamera, quindi


toccare la stessa icona per iniziare la registrazione di un video.
Premere nuovamente per interromperla.

Toccare l’icona per passare dalla fotocamera posteriore a


quella frontale e viceversa.

Toccare l’icona per gestire il funzionamento del flash


(automatico / sempre attivo / disattivato).
Toccare l’icona creata dall’ultima immagine scattata per
visualizzarla oppure condividerla.

Spegnimento forzato

Per forzare lo spegnimento del dispositivo, tenere


contemporaneamente premuti il pulsante di aumento del
volume e il pulsante di accensione per almeno 15 secondi finché
lo schermo non si spegne, quindi rilasciali entrambi.

63
Ripristinare le impostazioni predefinite

Se si desidera ripristinare il tablet windows alle impostazioni di


fabbrica e cancellare tutti i dati presenti premere Impostazioni →
Aggiornamento e sicurezza → Ripristino → Reimposta il tablet →
Inizia.

Nota: Il ripristino dati di fabbrica cancellerà i dati, la


configurazione di sistema e le applicazioni scaricate.
Utilizzare questa funzione con molta attenzione.

64
Capitolo 3 Panoramica principali App del
Tablet

3.1 Che cosa sono le Applicazioni


Il termine applicazione in informatica individua un software
installato o una serie di software in fase di esecuzione su un
computer con lo scopo e il risultato di rendere possibile una o più
funzionalità, servizi o strumenti utili e selezionabili su richiesta
dall'utente tramite interfaccia utente, spesso attraverso
un'elaborazione a partire da un input fornito dall'utente
interagendo con esso.

Risultato a livello utente dalla combinazione di risorse software e


rispettive risorse hardware di processamento per la loro
esecuzione, l'installazione delle applicazioni avviene tramite store
ufficiali o alternativi.

Nel caso di un dispositivo mobile il termine applicazione è


sostituito più comunemente con il termine “App”, è rappresenta
un'applicazione software dedicata ai dispositivi di tipo mobile,
quali smartphone o tablet, tipicamente progettata e realizzata in
maniera più leggera in termini di risorse hardware utilizzate
rispetto alle classiche applicazioni per desktop computer, in linea
con le restrizioni imposte dalla tipologia di dispositivo su cui è
installata e/o eseguita.

Le “App” possono essere suddivise in:


 App Native
 App Web

65
 Le App Native rappresentano “strumento informatico”
completamente installato e utilizzato sul dispositivo mobile,
ovvero un insieme di istruzioni informatiche progettate per
rendere possibile un servizio o una serie di servizi o
strumenti che l'utente ritiene utile o necessario, progettato
per creare un sistema operativo specifico.

L'interazione diretta con le API fornite dal produttore del sistema


operativo garantirà l'accesso immediato a tutte le funzioni del
dispositivo, ottenendo le migliori prestazioni e migliorando
notevolmente l'usabilità.

Quindi le App, estendono le funzioni native dei dispositivi inclusi


nel sistema operativo (configurazione base).

Dopo aver acquistato il dispositivo, che sia uno smartphone o un


tablet, sarà possibile aggiungere nuove applicazioni per
personalizzarlo secondo le proprie preferenze ed esigenze.

66
Sebbene l'applicazione mobile sia completamente installata sul
dispositivo dell'utente, l'Applicazione Web è fondamentalmente
un “collegamento all'applicazione remota”, scritta in un
linguaggio multipiattaforma (come HTML5), dove il codice
dell'interfaccia utente può risiedere sul dispositivo mobile o/e in
remoto.

Questa soluzione è di grande rilevanza dal punto di vista


operativo: il principale vantaggio di un'applicazione web è quello
di non intaccare in alcun modo o minimamente la capacità di
memoria del dispositivo e la sua potenza di calcolo dei dati in
quanto “residenti” su server remoti.

Tuttavia, per funzionare, un'applicazione Web ha bisogno di un


accesso costante a Internet e le sue prestazioni dipenderanno in
gran parte dalla velocità di connessione.

67
3.2 Browser Google Chrome

Un browser web è un'applicazione utilizzata per ottenere,


presentare e navigare nelle risorse web.

Queste risorse (come pagine Web, immagini o video) possono


essere utilizzate sul World Wide Web, su una rete locale o sullo
stesso computer che esegue un browser.

Il programma implementa da un lato la funzione client per il


protocollo HTTP, che a partire dall'indirizzo URL regola il
download delle risorse dal web server; dall'altro, la
visualizzazione del contenuto ipertestuale (solitamente nei
documenti HTML) e riproduzione di contenuti multimediali
(rendering).

I browser più comunemente utilizzati includono Google Chrome,


Internet Explorer, Mozilla Firefox, Microsoft Edge (rilasciato con
Windows 10), Safari, Opera.

68
Google Chrome (nato nel 2008) è ormai da diverso tempo, il
browser più usato nel mondo e in Italia con una larghissima base
di utenti che lo utilizza sia sul computer che sui dispositivi mobili
(tablet e smartphone).

È installato su oltre il 60% dei dispositivi collegati a internet,


seguito al secondo posto da Mozilla Firefox, Chrome consente di
sfruttare i servizi integrati dell’azienda di Mountain View.

69
 Installare Chrome su Android

1. Aprire Google Store e digitare “Chrome”


2. Cliccare su Installa.
3. Toccare Accetto.
4. Per iniziare a navigare su Internet, aprire la pagina
Home o Tutte le app.
5. Toccare l'app Chrome Chrome.

 Installare Chrome su Ipad (IOS)

1. Visita la pagina di Chrome sull'App Store


dall'iPad.
2. Cliccare su Scarica.
3. Toccare Installa.
4. Inserire la propria password ID Apple e
toccare OK.
5. Per iniziare a navigare, aprire la schermata
Home. Toccare l'app Chrome .

 Installare Chrome su Windows

1. Visita la pagina di Chrome su


Microsoft Store.
2. Cliccare su Ottieni.
3. Toccare Installa.
4. Per iniziare a navigare su Internet,
aprire la pagina Home
5. Toccare l'app Chrome Chrome.

70
Oltre a consentire un’istallazione e navigazione online facile e
veloce, Google Chrome fornisce agli utenti anche alcune
funzionalità aggiuntive, tra cui la sincronizzazione con YouTube,
il salvataggio delle password di rete, l'archiviazione delle carte di
pagamento, il download e la condivisione di file.

Inoltre, installando alcune estensioni, è possibile aumentare le


funzionalità native di Chrome, rendendolo un vero e proprio
assistente personale per le attività telematiche in rete.

Le Funzionalità più note di Chrome sono:

 Personalizzare il browser con un tema grafico

Possiamo personalizzare il browser dal punto di vista grafico


nella nuova scheda, facendo clic in basso a destra su
“personalizza chrome”.

71
In Google Chrome si può comunque cambiare il tema; per fare
questo basta installare un tema dalla galleria ufficiale del Chrome
Web Store.

 Accedere al Menù Impostazioni

Usare Chrome senza personalizzare le impostazioni, significa


davvero non sfruttarne tutte le sue potenzialità.
In alto a destra troviamo il pulsante (con i tre puntini), il quale
permette di accedere al menù impostazioni dello stesso browser.

72
Le opzioni principali sono:

Sincronizzazione dei dati, dei preferiti, delle impostazioni, delle


password, delle estensioni e anche la sincronizzazione delle
schede aperte tra dispositivi.

In Impostazioni avanzate di sincronizzazione possiamo scegliere


ciò che si vuole salvare.

La sincronizzazione è davvero utile se si usano più computer o se


si usa Chrome anche su iPhone, iPad e altri dispositivi Android.

La sincronizzazione si passa sull'account Google, che diventa


quindi il "custode" dei nostri preferiti del browser ovunque
utilizzeremo questo account.

73
Un enorme vantaggio di questo sistema è un backup completo
delle impostazioni del browser così, se si usa un nuovo computer,
si farà un trasferimento completo automatico delle nostre
preferenze, dobbiamo sol attivare la sincronizzazione accedendo a
Chrome con l'account Google già utilizzato.

Gestire e personalizzare i motori di ricerca da utilizzare nella


Omnibox, ossia la barra dove compaiono gli indirizzi dei siti web
che in Chrome funziona anche la barra di ricerca. Google è il
motore di ricerca predefinito ma si può scegliere anche di cercare
su altri siti come Bing o Virgilio, dando un comando di scelta.

74
Creare più account sul browser: questa funzionalità serve in caso
ci siano più utenti che usano lo stesso computer. Possiamo
accedervi facendo clic sull'icona dell'account presente accanto al
pulsante Menu, in alto a destra.

75
Gestione delle impostazioni di Privacy

Questa sezione compare premendo su privacy e sicurezza del


menù a sinistra della finestra. Da questa sezione è possibile
cancellare i dati di navigazione e tutta la cronologia d'uso facendo
clic sulla voce Cancella dati di navigazione.

76
3.3 Posta Elettronica

La Posta Elettronica, (e-mail in Inglese) è un servizio Internet


dove ogni utente autorizzato può inviare o ricevere messaggi
attraverso computer o altri dispositivi elettronici collegati alla rete
(come computer palmari, smartphone, tablet).

Si tratta di uno dei servizi Internet più famosi e diffusi, la sua


nascita, insieme alla navigazione web, può essere fatta risalire al
1971, quando Ray Tomlinson installò su ARPANET un sistema
in grado di scambiare messaggi tra le università.

Rappresenta la controparte digitale ed elettronica della posta


ordinaria e della posta cartacea. A differenza di quest'ultimo, il
ritardo dal mittente al destinatario è solitamente di pochi
secondi/minuto, ma ci sono eccezioni che ritardano il servizio
fino a diverse ore.

Per questo in generale di fatto ha rappresentato una rivoluzione


nel modo di inviare e ricevere posta con la possibilità di allegare
qualsiasi tipo di documento e immagini digitali entro certi limiti
di dimensioni in byte.

77
Il trasferimento di messaggi da un utente a un altro avviene
attraverso un sistema di comunicazione dati che coinvolge i client
agli estremi (attraverso opportuni software di posta elettronica) e
server di posta attivi presso i rispettivi fornitori del servizio come
nodi di raccolta/smistamento dei messaggi interni alla rete.

Ciascun utente può possedere una o più caselle di posta elettronica,


sulle quali riceve messaggi che vengono conservati. Quando lo
desidera, l'utente può consultare il contenuto della sua casella,
organizzarlo e inviare messaggi a uno o più utenti.

L'accesso alla casella di posta elettronica è normalmente


controllato da una password o da altre forme di autenticazione.

La modalità di accesso al servizio è quindi asincrona, ovvero per la


trasmissione di un messaggio non è necessario che mittente e
destinatario siano contemporaneamente attivi o collegati.

La consegna al destinatario dei messaggi inviati non è garantita.


Nel caso un server SMTP non riesca a consegnare un messaggio
ricevuto, tenta normalmente di inviare una notifica al mittente per
avvisarlo della mancata consegna, ma anche questa notifica è a sua
volta un messaggio di posta elettronica (generato automaticamente
dal server), e quindi la sua consegna non è garantita (se il problema
è relativo all'apparecchio usato dal mittente non sarà possibile
effettuarla).

Il mittente può anche richiedere una conferma di consegna o di


lettura dei messaggi inviati, però il destinatario è normalmente in
grado di decidere se vuole inviare o meno tale conferma. Il
significato della conferma di lettura può essere ambiguo, in quanto

78
aver visualizzato un messaggio per pochi secondi in un client non
significa averlo letto, compreso o averne condiviso il contenuto.

Alla casella di posta elettronica è associato un indirizzo di posta


elettronica necessario per identificare il destinatario. Questo ha la
forma rossimario@dominio, dove rossimario è un nome scelto
dall'utente o dall'amministratore del server, che identifica in
maniera univoca un utente (o un gruppo di utenti), mentre dominio
è un nome DNS (esempio gmail, virgilio, live, hotmail ecce cc…).

L'indirizzo di posta elettronica può contenere qualsiasi carattere


alfabetico e numerico (escluse le vocali accentate) e alcuni simboli
come il trattino basso (_) e il punto (.).

Molto spesso può tornare utile agli utenti usufruire dei servizi di
reindirizzamento, utilizzati per inoltrare automaticamente tutti i
messaggi che arrivano su una casella di posta elettronica verso
un'altra di loro scelta, in modo che al momento della consultazione
non si debba accedere a tutte le caselle di posta elettronica di cui si
è in possesso ma sia sufficiente controllarne una.

Esempio di indirizzo elettronico: prova@esempio.com

Un messaggio di posta elettronica è costituito da:

 una busta;
 una sezione di intestazioni;
 un corpo del messaggio.

Per busta si intendono le informazioni a corredo del messaggio


che vengono scambiate tra server attraverso il protocollo SMTP,

79
principalmente gli indirizzi di posta elettronica del mittente e dei
destinatari. Queste informazioni normalmente corrispondono a
quelle che è possibile ritrovare nelle intestazioni, ma possono
esserci delle differenze.

Le intestazioni sono informazioni di servizio che servono a


controllare l'invio del messaggio, o a tener traccia delle
manipolazioni che subisce. Ciascuna intestazione è costituita da
una riga di testo, con un nome seguito dal carattere ':' e dal
corrispondente valore.
Tra le principali:

1. Oggetto: dovrebbe contenere una breve descrizione dell'oggetto


del messaggio. È considerata buona educazione utilizzare
questo campo per aiutare il destinatario a capire il contenuto del
messaggio.

2. Da: contiene l'indirizzo di posta elettronica del mittente.

3. A: contiene gli indirizzi di posta elettronica dei destinatari


principali.

4. Cc: contiene gli indirizzi di posta elettronica dei destinatari in


copia conoscenza.

5. Ccn: contiene gli indirizzi di posta elettronica dei destinatari in


copia conoscenza nascosta, ovvero destinatari che riceveranno
il messaggio ma il cui indirizzo non apparirà tra i destinatari.
Questa è in realtà una pseudo-intestazione, in quanto è visibile
solo al mittente del messaggio, e per definizione non viene
riportata nei messaggi inviati ai destinatari.

80
6. Rispondi a: contiene l'indirizzo di posta elettronica al quale
devono essere inviate le eventuali risposte al messaggio, se
diverso da quello del mittente.

7. Data: contiene la data e l'ora in cui il messaggio è stato scritto.

Il corpo del messaggio è composto dal contenuto informativo che


il mittente vuol comunicare ai destinatari.

Esso era originalmente composto di testo semplice. In seguito è


stata introdotta la possibilità di inserire dei file in un messaggio di
posta elettronica (allegati), ad esempio per inviare immagini o
documenti. Per fare questo il client di posta del mittente utilizza la
codifica MIME (o la più desueta UUencode).

Gli allegati vengono utilizzati anche per comporre un messaggio di


posta elettronica in formato HTML, generalmente per ottenere una
più gradevole visualizzazione dello stesso. Questa pratica non è
molto apprezzata dai puristi di Internet, in quanto aumenta
notevolmente la dimensione dei messaggi e, inoltre, non tutti i
client per la posta elettronica sono in grado di interpretare l'HTML.

Dato che la banda del canale (Internet) e la dimensione della


casella di posta elettronica (sul server) non sono illimitate, è
considerata cattiva educazione inviare messaggi di grosse
dimensioni.

Secondo la netiquette un messaggio di posta elettronica dovrebbe


rimanere al di sotto di 50-100 kB. Per ridurre le dimensioni di un
messaggio contenente allegati di grosse dimensioni, si possono
inviare semplicemente gli URI degli allegati, rendendo questi
ultimi reperibili in altro modo, ad esempio via FTP o HTTP.

81
Inoltre, molti server impongono limiti massimi alla dimensione del
messaggio da trasmettere, che devono essere presi in
considerazione se si inviano messaggi di grosse dimensioni.

 Aggiungere Account di posta elettronica su Android

1. Aprire l'app Impostazioni del Tablet.


2. Toccare Account. Se non trovi l'opzione "Account", toccare Utenti e
account.
3. In basso, cliccare su Aggiungi nuovo account.
4. Toccare il tipo di account che si vuole aggiungere.
5. Per aggiungere un Account Google, toccare Google. Quando si
accede con un Account Google, le email, i contatti, gli eventi di
calendario e gli altri dati associati a tale account vengono
sincronizzati automaticamente con il telefono.
6. Per aggiungere un account personale diverso, toccare Personale
(IMAP) o Personale (POP3). Generalmente scegliere queste opzioni
se si utilizza un programma per email come Microsoft Outlook o
Apple Mail.
7. Seguire le istruzioni sullo schermo.
8. Per aggiungere account, potrebbe essere necessario inserire la
sequenza, il PIN o la password del telefono per motivi di sicurezza.

82
 Aggiungere Account di posta elettronica su Ipad (IOS)

1. Aprire l'app Impostazioni del Tablet.


2. Toccare Impostazioni e poi su Mail.
3. Selezionare in basso il menù Account e premere Aggiungi Account.
4. Toccare il tipo di account che si vuole aggiungere.
5. Per aggiungere un Account Google, toccare Google. Quando si
accede con un Account Google, le email, i contatti, gli eventi di
calendario e gli altri dati associati a tale account vengono
sincronizzati automaticamente con il telefono.
6. Per aggiungere un account personale diverso, toccare Altro e poi
clicchiamo su Aggiungi Account Mail per poterlo configurare
manualmente.
7. Seguire le istruzioni sullo schermo.
8. Per aggiungere account, potrebbe essere necessario inserire la
sequenza, il PIN o la password del telefono per motivi di sicurezza.

83
 Aggiungere Account di posta elettronica su Windows

1. Aprire l'app facendo clic sul menu start e scegliere Posta.


2. Quando si apre l’app posta per la prima volta selezionare Aggiungi
Account.
3. Selezionare il tipo di Account che si vuole aggiungere.
4. Per aggiungere un Account Google, toccare Google. Quando si
accede con un Account Google, le email, i contatti, gli eventi di
calendario e gli altri dati associati a tale account vengono
sincronizzati automaticamente con il telefono.
5. Per aggiungere un account personale diverso, toccare Altro e poi
clicchiamo su Aggiungi Account Mail per poterlo configurare
manualmente.
6. Seguire le istruzioni sullo schermo.
7. Per aggiungere account, potrebbe essere necessario inserire la
sequenza, il PIN o la password del telefono per motivi di sicurezza.

84
3.4 Office (Google Docs)

Documenti, Fogli, Presentazioni (in inglese rispettivamente Google


Docs, Google Sheets, Google Slides) sono rispettivamente dei
programmi gratuiti e basati su Web di elaborazione testi, fogli
elettronici e presentazioni, tutto parte di una suite per ufficio
offerta da Google come parte del servizio Google Drive. La suite
consente agli utenti di creare e modificare documenti online e di
collaborare con altri utenti in tempo reale.

Le tre applicazioni sono disponibili come applicazioni Web, come


applicazioni di Chrome che funzionano offline e come applicazioni
per dispositivi portatili Android e iOS.

Le applicazioni sono compatibili con i formati dei file di Microsoft


Office. La suite è inoltre composta da Moduli, Disegni e Tabelle
(beta) di Google. Nonostante Moduli e Tabelle siano disponibili
solo come applicazioni Web, Disegni è anche disponibile come
applicazione di Chrome.

85
La suite è fortemente integrata con Google Drive.

Tutti i file creati con le applicazioni sono salvati per impostazione


predefinita su Google Drive.

 Google Documenti

Google Documenti è l’elaboratore di testi online che consente


di creare, modificare, formattare documenti e di collaborare
con altre persone.

La fase di creazione di un documento google è sicuramente la


più semplice, basterà cliccare sulla barra laterale e selezionare
“documenti”.

Cliccando su documenti verranno mostrati in alto i modelli di


Google Docs, che si possono ricalcare o usare semplicemente
per prendere ispirazione.

In basso, invece, l’utente avrà a disposizione tutti i documenti


che sono stati precedentemente creati o che sono stati

86
condivisi su Drive e a cui si può accedere, sia per sola
visualizzazione che per eventuali modifiche.

Cliccando quindi sul modello vuoto o su uno di quelli


prestabiliti sarà possibile accedere al documento appena
creato. Una volta inserito il titolo, Google lo salverà
automaticamente su Drive.

Nella parte superiore centrale troviamo il menu principale con


tutte quelle funzioni che normalmente si useranno durante la
scrittura del documento.

Cliccando sul pulsante “Condividi” sarà possibile invitare


amici e collaboratori a modificare il documento creato. Nel
dettaglio, apparirà questa casella:

87
Se si vogliono limitare le autorizzazioni delle persone con cui
condividere il documento, basterà cliccare su “cambia in
chiunque abbia il link”.

88
Scheda di riferimento di Google Docs

Crea e modifica simultaneamente i documenti di testo con il tuo team,


direttamente nel browser.
Scrivi rapporti, crea proposte di progetto comuni, tieni traccia delle note delle riunioni e molto altro ancora.
Tutte le modifiche vengono salvate automaticamente.

89
 Google Fogli

Google Fogli è il programma di elaborazione fogli di calcolo


della suite Google.

Fogli di Google supporta le stesse formule di cella che sono


normalmente disponibili nella maggior parte dei programmi
di elaborazione di fogli di calcolo.

Dunque se si è abituati ad utilizzare Microsoft Office o


OpenOffice o LibreOffice, etc. non si avranno problemi ad
utilizzare nello stesso modo Google Spreadsheets e a sfruttare
il vantaggio di poterci lavorare online, anche da più
dispositivi, ovunque ci si trovi, senza perdere il lavoro fatto.

Per creare un foglio di calcolo google, basterà cliccare sulla


barra laterale e selezionare “fogli”.
Cliccando su fogli verranno mostrati in alto i modelli di
Google Spreadsheets, che si possono ricalcare o usare
semplicemente per prendere ispirazione.

90
In basso, invece, l’utente avrà a disposizione tutti i fogli di
calcolo che sono stati precedentemente creati o che sono stati
condivisi su Drive e a cui si può accedere, sia per sola
visualizzazione che per eventuali modifiche.

Cliccando quindi sul modello vuoto o su uno di quelli


prestabiliti sarà possibile accedere allo Spreadsheets appena
creato. Una volta inserito il titolo, Google lo salverà
automaticamente su Drive.

Nella parte superiore centrale troviamo il menu principale


con tutte quelle funzioni che normalmente si useranno
durante le fasi di calcolo e scrittura del foglio.

Cliccando sul pulsante “Condividi” sarà possibile invitare


amici e collaboratori a modificare il foglio creato. Nel
dettaglio, apparirà questa casella:

91
Se si vogliono limitare le autorizzazioni delle persone con cui
condividere il foglio di calcolo, basterà cliccare su “cambia
in chiunque abbia il link”.

92
Scheda di riferimento di Google Fogli

Crea e modifica simultaneamente i fogli di lavoro con il tuo team,


direttamente nel browser.
Analizza i dati con grafici e filtri, gestisci elenchi di attività, crea piani di progetto e molto altro ancora.
Tutte le modifiche vengono salvate automaticamente.

93
Lavora con le funzioni
Le funzioni più importanti di Excel sono disponibili anche in Fogli Google.
Funzione Tipo Descrizione

MEDIA Statistica Restituisce il valore medio numerico in un insieme di dati, ignorando il


testo.
SCEGLI Ricerca Restituisce un elemento da un elenco di scelte basate su indice.

CONTA.NUMERI Statistica Restituisce il conteggio del numero di valori numerici in un insieme di


dati.
CONTA.SE Statistica Restituisce un conteggio condizionale in un intervallo.

DATA Data Converte il giorno, il mese e l’anno specificati in una data.

GIORNO360 Data Restituisce la differenza tra due giorni sulla base di un anno di 360
giorni.
TROVA Testo Restituisce la posizione in cui una stringa viene trovata per prima nel
testo.
CERCA.B Testo Restituisce la posizione in cui una stringa viene trovata per prima in
un testo calcolando ogni carattere doppio come 2.
SE Logica Restituisce un valore se un'espressione logica è "TRUE" e un altro
valore se è "FALSE".
INDICE Ricerca Restituisce il contenuto di una cella, specificato da uno spostamento di
riga e colonna.
INT Matematica Arrotonda un numero per difetto al numero intero più vicino minore o
uguale.
CERCA Ricerca Cerca una chiave in una riga o in una colonna e restituisce il valore
della cella in un intervallo di risultati collocato nella stessa posizione
della riga o colonna di ricerca.
CONFRONTA Ricerca Restituisce la posizione relativa di un elemento in un intervallo che
corrisponde
a un valore specificato.
MAX Statistica Restituisce il valore massimo in un insieme di dati numerico.

MIN Statistica Restituisce il valore minimo in un insieme di dati numerico.

ADESSO Data Restituisce la data e l'ora correnti come valore di data.

ARROTONDA Matematica Arrotonda un numero a uno specifico numero di posizioni decimali


secondo
le regole standard.
SOMMA Matematica Restituisce la somma di una serie di numeri e/o celle.

SOMMA.SE Matematica Restituisce una somma condizionale in un intervallo.

OGGI Data Restituisce la data corrente come valore di data.

CERCA.VERT Ricerca Ricerca una chiave in tutta la prima colonna di un intervallo e


restituisce il valore
di una cella specificata nella riga trovata.

94
• Google Presentazioni

Google Presentation è un programma di editor di presentazioni


multimediali facente parte della suite gratuita di Google.

Google ha offerto per la prima volta un programma di


presentazione per Google Docs nel 2007. Il software di
presentazione gratuita di Google è stato nominato Google
Presentazioni dal 2012.

Per creare un documento di presentazione, basterà cliccare


sulla barra laterale e selezionare “Presentazioni”.

Cliccando in alto a destra verranno quindi mostrati i modelli


che si possono ricalcare o usare semplicemente per prendere
ispirazione.

In basso, invece, l’utente avrà a disposizione tutti i progetti


presentazione che sono stati precedentemente creati o che sono

95
stati condivisi su Drive e a cui si può accedere, sia per sola
visualizzazione che per eventuali modifiche.

Cliccando quindi sul modello vuoto o su uno di quelli


prestabiliti sarà possibile accedere al progetto di presentazione
appena creato. Una volta inserito il titolo, Google lo salverà
automaticamente su Drive.

Nella parte superiore centrale troviamo il menu principale con


tutte quelle funzioni che normalmente si useranno durante le
fasi di elaborazione e creazione della presentazione.

Cliccando sul pulsante “Condividi” sarà possibile invitare


amici e collaboratori a modificare la presentazione creata. Nel
dettaglio, apparirà questa casella:

96
Se si vogliono limitare le autorizzazioni delle persone con cui
condividere la presentazione, basterà cliccare su “cambia in
chiunque abbia il link”.

97
Scheda di riferimento di Google Presentazioni
Crea e modifica simultaneamente le presentazioni con il tuo team,
direttamente nel browser.
Collabora a presentazioni professionali e di progetti, moduli di formazione e molto altro ancora.

Tutte le modifiche vengono salvate automaticamente.

98
Abbiamo visto principalmente come creare e condividere
documenti, Fogli e Presentazioni, e constatato che il
procedimento è identico per tutti i programmi offerti dalla
Suite Google.

Google Docs è un'ottima opzione per chiunque non dia


regolarmente presentazioni, scriva documenti o elabori fogli di
calcolo e per chi non voglia acquistare software dedicati, ma
che occasionalmente deve creare o modificare progetti del
comparto Office.

Come molti strumenti di Google Drive, un punto di forza della


“Suite gratuita” è la stessa possibilità di condivisione.

Chiunque disponga di una connessione Internet può avere


accesso ai file di lavoro, indipendentemente dalla piattaforma
informatica che utilizza.

Questo lo rende un ottimo strumento per i team di progetto.

99
Capitolo 4 Malware e Virus
4.1 Malware

Un malware (si pronuncia màluer) è un software malevolo


progettato con il solo scopo di intrufolarsi e danneggiare
computer e/o apparecchio mobile, senza l’autorizzazione
dell’utente, proprietario dello stesso dispositivo.
In passato, la diffusione del malware avveniva solamente
attraverso i supporti di memoria diffusi negli anni ‘80, i cosidetti
dischetti floppy, mentre al giorno d’oggi avviene sempre
attraverso il web (messaggi di posta elettronica, collegamenti
URL dannosi, dowload da siti poco sicuri e pen drive infetti).

I codificatori dei codici malware sono spesso team di criminali


hacker interessati solo al guadagno dalla vendita di dati rubati
alle vittime (credenziali di accesso a siti e servizi online, numeri di

100
carte di credito) o del codice malevolo stesso nel Dark Web (la
parte oscura di internet).

In altri casi, il malware può essere utilizzato come strumento di


protesta, soluzione per testare la sicurezza, e persino come arma
per alcuni servizi governativi per eseguire attacchi mirati di
spionaggio e/o sabotaggio informatico su individui o
organizzazioni grandi e piccole.

In base al comportamento che questo assume, è comunque


possibile distinguere il malware in due diversi macro gruppi:

 Il primo gruppo include malware che possono essere


eseguiti senza alcun programma ospite, quindi malware
completamente autonomi. Ad esempio, il primo gruppo
include worm (pronunciato uèrm), zombi (pronunciato
zòmbi) e rootkit pericolosi (pronunciato rùtchit).

 Il secondo gruppo comprende quei software dannosi, che


richiedono un programma ospite appropriato per essere
eseguiti. Ad esempio, i Trojan - meglio conosciuti come
cavalli di Troia (pronunciato tròugen) - e i cosiddetti
programmi backdoor (pronunciato becdòr);

101
I Malware sono dei seguenti tipi:

Worms: (termine della lingua inglese tradotto


letteralmente in "verme"), è una particolare
categoria di malware in grado di autoreplicarsi.
Il mezzo più comune impiegato dai worm per
diffondersi ad un altro computer è la posta
elettronica e il loro unico obiettivo è quello di aumentare la loro
popolazione.
I messaggi contenenti il worm utilizzano spesso tecniche di
social engineering per indurre il destinatario ad aprire l'allegato,
che spesso ha un nome che permette a quest’ultimo di
camuffarsi come file non eseguibile. Alcuni worm sfruttano dei
bug di client di posta molto diffusi, come Microsoft Outlook
Express, per eseguirsi automaticamente al momento della
visualizzazione del messaggio e-mail.
Essi non causano alcun danno al computer, la loro natura
replicante consuma spazio sul disco rigido, quindi rallenta la
macchina.

Virus: sono parti di codice che si diffondono


all'interno di altri programmi sfruttandone i suoi
difetti (bug) o in una particolare sezione del disco
fisso, in modo da essere eseguiti ogni volta che il
file infetto viene aperto.
Anche questi hanno la capacità di replicarsi, ma lo fanno
danneggiando i file presenti sul computer attaccato.
Il punto debole dei Virus risiede nel fatto che possono entrare
in azione solo se hanno il supporto di un programma ospitante.

102
Si attaccano a file video, file audio e file eseguibili reperibili sulla
rete.

Trojan: Un trojan o trojan horse (in italiano


"cavallo di Troia") non è un virus, e il suo
obbiettivo non è quello di danneggiare o eliminare
i file sul sistema.
Il suo unico intento è quello di facilitare l’accesso
a programmi maligni o utenti malevoli che si inseriscono
nel sistema senza che il legittimo proprietario si accorga, che
alcuni programmi, nascondono altre funzioni, per esempio di
intercettazione di password o altri dati sensibili.
I trojan sono sempre più diffusi e non tutti sono riconoscibili
prontamente dagli antivirus. Se questo accade, il trojan può
essere individuato e rimosso solo tramite la reinstallazione
totale del sistema operativo ad opera di un informatico esperto.
Adware: (abbreviazione di advertising-supported
oftware,in italiano "software sovvenzionato da
pubblicità"), è una tipologia di software che
presenta al suo interno inserzioni pubblicitarie
esposte di proposito all'utente, con finalità
commerciali.
Non possono essere completamente definiti Malware in quanto
non hanno nessuna intenzione di danneggiare la macchina, ma
solo di indurre l’utente ad effettuare ulteriori acquisti o
eventuali upgrade del software utilizzato per generare
maggiore profitto alla società proprietaria del codice malevolo.

103
Negli ultimi anni molti antivirus hanno iniziato a classificare vari
adware come riskware (software rischiosi) e ne bloccano
preventivamente l'installazione, chiedendo una conferma di
procedere all'utente.

Spyware: il termine Spyware è spesso usato per


definire un'ampia gamma di malware dalle
funzioni più diverse, quali l'invio di pubblicità non
richiesta (spam), la modifica della pagina iniziale o
della lista dei Preferiti del browser, oppure attività
illegali quali la redirezione su falsi siti di commercio elettronico
(phishing) o l'installazione di dialer truffaldini per numeri a
tariffazione speciale.

Ad oggi una delle maggiori minacce alla diffusione dello


spyware è dovuta all'utilizzo di browser particolarmente
vulnerabili come le vecchie versioni di Microsoft Internet
Explorer, oppure non aggiornati e conseguentemente non
protetti.
A differenza degli Adware, lavorano come un programma
autonomo e fanno le loro operazioni di nascosto.

Spam: Lo spam (o spamming) indica l'invio verso


indirizzi generici, non verificati o sconosciuti, di
messaggi ripetuti ad alta frequenza o a carattere
di monotematicità tale da renderli indesiderati
(generalmente commerciali o offensivi).

104
Lo spam è noto anche come posta spazzatura (in inglese junk
mail) o posta indesiderata. Può essere attuato attraverso
qualunque sistema di comunicazione, ma il più usato è Internet,
attraverso messaggi di posta elettronica, chat, tag board,
forum, Facebook e altri servizi di rete sociale. Queste mail
spazzatura a volte possono contenere virus o cavalli di Troia che
entrano nel dispositivo dell’utente non appena si apre la posta.

Bots: detti anche robots, sono processi


automatizzati progettati per interagire su Internet
senza il bisogno di interazione umana. Essi
possono essere utilizzati per le buone e cattive
intenzioni. Una persona può creare un Bot
malevolo che è in grado di infettare l’ospite da solo.
Dopo essersi trasmesso al dispositivo ospite, un Bot crea una
connessione con i server centrali che fungono da centri di
comando i dispositivi ospiti infetti collegati a tale rete.
Le loro competenze includono rubare le password, la
registrazione di battiture, analisi del traffico di rete, lanciare
attacchi DoS (Denial of Service). Questi bot possono essere visti
come la forma avanzata di Worms, il loro tasso di infezione e
tattica è più efficace rispetto a quelli di Worms.

105
Ransomware: Un ransomware è un tipo di
malware che limita l'accesso del dispositivo che
infetta, richiedendo un riscatto (ransom in
inglese) da pagare per rimuovere la limitazione.
Questo tipo di malware altera il normale
funzionamento della macchina.
La maggior parte dei ransomware bloccano il sistema
dell’utente e intimano a quet’ultimo di pagare per lo sblocco,
altri invece cifrano i file dell’utente, chiedendo il riscatto
(solitamente in Crypto-valuta) per riottenere i file cifrati in
chiaro.

106
4.2 Virus
Un virus, in poche parole è un software, il cui termine deriva
dall’omonimo virus biologico, è dunque un particolare tipo di
malware (come specificato in precedenza).

Un virus è costituito da una serie di istruzioni, proprio come


qualsiasi altro programma per computer.

Di solito consiste in un numero molto ridotto di istruzioni,


specificamente per eseguire alcune semplici operazioni, ed è
ottimizzato per utilizzare il minor numero di risorse per
renderlo il più invisibile possibile.

La caratteristica principale di un virus è che ogni volta che un


file infetto viene aperto, si replica da solo e poi si diffonde sul
computer. Tuttavia, il virus stesso non è un programma
eseguibile.

Per essere attivato, il virus deve infettare il programma


ospitante o la sequenza di codice malevolo avviata
automaticamente. La tecnica comunemente usata dai virus è
quella di infettare i file eseguibili: il virus inserisce una copia di
sé stesso nel file eseguibile che deve infettare, pone tra le prime
istruzioni di tale eseguibile un'istruzione di salto alla prima linea
della sua copia ed alla fine di essa mette un altro salto all'inizio
dell'esecuzione del programma.

L'utente vede l'esecuzione del programma ma è ignaro che lo


stesso virus è in esecuzione nella memoria che sta eseguendo
varie operazioni contenute nel suo codice.

107
I virus sono principalmente autoreplicanti, ma possono anche
eseguire altre attività più dannose (eliminazione o
danneggiamento di file, formattazione di dischi rigidi, apertura
di backdoor, visualizzazione di messaggi, disegno o modifica
dell'aspetto di video, installazione di altro software dannoso e
altre minacce al Attività del sistema informatico.

 I virus informatici più semplici sono costituiti da due parti


fondamentali, sufficienti a garantirne la replica:

Routine di ricerca cerca file adatti all'infezione e verifica se


questi contengono copie per evitare infezioni ripetute dello
stesso file;

Routine di infezione il compito è copiare il codice del virus in


ogni file selezionato dalla routine di ricerca, in modo da
essere eseguito ogni volta che il file infetto viene aperto, in
modo trasparente rispetto all'utente.

 Molti virus sono progettati per eseguire codice non correlato


allo scopo di replicazione del virus stesso e quindi contengono
altri due elementi:

La routine di attivazione che contiene criteri (come la data,


o il raggiungimento di un certo numero di file infetti) con cui
il virus decide se attaccare o non attaccare;

108
Il payload una sequenza di istruzioni dannose per il sistema
ospitante, come ad esempio la cancellazione di alcuni file o
la visualizzazione di messaggi popup sullo schermo (gli
adware sono malware che si specializzano nel far apparire
banner pubblicitari su computer della vittima).

 I virus possono anche cambiare algoritmo e/o chiave ogni volta


che vengono eseguiti, quindi possono accogliere nel proprio
codice altri tre elementi:

Una routine di decifratura contenente le istruzioni per


decifrare il
codice del virus;

Una routine di cifratura contenente le operazioni per


criptare tutte
le copie del virus;

una routine di mutazione contenente le modifiche di


routine di
cifratura e decifratura per tutte le copie del virus.

La vera differenza tra un virus e un worm sta nel modo in cui si


replica e si diffonde: un virus è un pezzo di codice che non può
essere eseguito separatamente dal programma ospitante,
quindi deve fare affidamento su un altro programma/file
eseguibile per attivarsi, mentre il worm è un software
applicativo a sé, che non deve copiarsi in altri file, ma và solo
eseguito.

109
Inoltre, alcuni worm sfruttano le vulnerabilità della sicurezza
per diffondersi, quindi non si affidano all'inganno degli utenti
nell'esecuzione, ma vengono eseguiti automaticamente.

Il ciclo di vita di un virus informatico si articola nelle seguenti


fasi:

1. Fase di Creazione: è la fase con cui i


codificatori/sviluppatori progettano, programmano e
diffondono virus. Per questa fase gli hacker utilizzano
come linguaggio di programmazione “l’assembly”, in
maniera tale da ottenere il codice malevolo in poco
tempo e di poche centinaia di byte.

2. Fase di Incubazione: il virus risiede sul computer di


destinazione ma non svolge alcuna attività. Rimane
innocuo fino a quando non saranno soddisfatte le
condizioni di attivazione;

3. Fase di Infezione: il virus infetta un file presente sul


dispositivo dell’utente ignaro, dando via così
all’infezione dell’intero sistema.

4. Fase di Attivazione: Quando si verificano le condizioni


impostate dal codificatore, il virus avvia azioni
dannose.

5. Fase di Diffusione: il virus si diffonde e infetta, i file


della stessa macchina e di altri sistemi.

110
6. Fase di Riconoscimento: il file infetto viene
riconosciuto dall’antivirus, l’identificazione può essere
eseguita in vari modi, a seconda di come è fatto il virus
e dell'algoritmo utilizzato dal software per eseguire la
scansione del sistema e dei file in esso contenuti.

7. Fase di Estirpazione: nell’ultima fase il virus viene


eliminato dal sistema: questa viene eseguita
direttamente dall’antivirus che cerca di fermare in
qualche modo l'infezione.

111
4.3 Come difendersi

Come è possibile assicurarsi che il proprio dispositivo o la propria


rete non siano stati colpiti da un malware?"

La risposta è data da due elementi:


 Vigilanza Personale
 Strumenti di Protezione

Aggiornare frequentemente il proprio Dispositivo

Solitamente per l’utente è una scocciatura


effettuare l’aggiornamento del sistema operativo: si
perdono minuti preziosi che potrebbero essere
utilizzati per giocare o per aggiornare il proprio
account Instagram.
Ed è proprio sotto questo aspetto che gli hacker approfittano
delle vulnerabilità dei computer e dei dispositivi elettronici.
Perciò è sempre consigliato mantenere aggiornato il sistema
operativo e i software del proprio dispositivo.
In questo modo si eviteranno problemi di sicurezza.

112
Effettuare backup dei propri dati

Backup dei dati è sinonimo di continuità operativa.


Prendere l’abitudine di fare una copia di sicurezza
dei propri file permette agli utenti di tutelare tutti i
dati personali.
Anche se questo non proteggerà la propria macchina da
eventuali attacchi malware, ma eviterà noie in caso di attacchi
ransomware.

Usare una password sicura

Usare una password complessa e non banale


protegge le proprie informazioni dagli accessi non
autorizzati.
Inoltre un utente sprovveduto, diffondendo sul web
pubblicamente delle informazioni sulla sua vita privata o sui suoi
interessi, può inconsapevolmente facilitare attacchi da parte di
aggressori informatici alla ricerca di dati sensibili.
L’approccio migliore consiste nel produrre una password
contenete una miscela di caratteri alfanumerici (lettere
maiuscole, minuscole e numeri) e possibilmente anche simboli o
caratteri speciali (ad esempio “#”, “%” oppure “!”).

113
Non fidarsi delle finestre popup che chiedono di scaricare
software

Durante la navigazione sul Web, è facile incappare


su siti che mostrano finestre popup, facendo
credere all’utente che il proprio computer sia stato
infettato e chiedendo a sua volta di scaricare dei
software di protezione. Non cadere in questa
trappola è fondamentale.
Sarà importante quindi chiudere la finestra popup e assicurarsi di
non fare clic al suo interno.

Scaricare file dal web con parsimonia

Nel mondo reale, la maggior parte delle persone


probabilmente avrebbe un po' di remore prima di
decidere se entrare in un edificio dall'aspetto
cadente con un'insegna lampeggiante che dice
"Computer gratis!" Sul Web bisogna adottare lo
stesso livello di cautela quando si visitano siti web sconosciuti
che dichiarano di offrire cose gratis.
Sappiamo che è facile essere tentati dall'idea di scaricare un
programma di editing video o un gioco di ruolo gratuito, ma è
consigliabile uscire dal sito web e cercare recensioni o
informazioni su tale sito o programma prima di scaricare o
installare qualcosa. I download costituiscono uno dei principali
modi in cui i computer si infettano con malware, pertanto

114
bisogna preventivamente accertarsi di cosa si sta scaricando e da
dove lo si sta scaricando.

Installare un anti-malware

La sicurezza anti-malware fornisce il secondo step


essenziale di protezione per il computer e la rete.
Oggigiorno si trovano diversi programmi anti-
malware e antivirus totalmente gratuiti, sarà quindi
importante:

 Sceglierne uno,
 Attivarlo,
 Tenerlo sempre Aggiornato.

Facendo ciò si eviteranno la maggior parte delle minacce. Si


ricorda di installarne soltanto uno. Averne di più non è soltanto
inutile, ma anche controproducente, perché possono entrare in
conflitto e più che proteggere il PC, lo renderebbero più
vulnerabile.

115
Capitolo 5 Uso del Tablet a Scuola
5.1 Introduzione

La nostra realtà quotidiana è immersa e pervasa dalle ICT


(Information and Communication Technologies). Tutti gli ambiti
della nostra vita lo sono: a lavoro siamo ormai tutti in rete e
l’aspetto digitale ormai è predominante, in automobile veniamo
continuamente istruiti da software di bordo e navigatore
satellitare, la nostra vita sociale viene scandita da appuntamenti
e relazioni mediate attraverso i social. Perché allora la scuola
dovrebbe rimanere fuori da questo modo di vivere? È questa la
domanda che ogni docente, dirigente o attore scolastico
dovrebbe costantemente porsi nel suo lavoro quotidiano.
Dispositivi digitali, media, pc, cellulari, tablet non dovrebbero
essere più visti con diffidenza all’interno dei contesti scolastici

116
ma piuttosto come un’opportunità di continuità tra il mondo
reale e la scuola. Come affermava Skinner già nel 58’ i sussidi
audiovisivi ben si prestano a svolgere alcune funzioni proprie del
docente (presentazioni, dimostrazioni) in modo più chiaro e
interessante grazie alla multimedialità dei contenuti lasciando
più spazio a quest’ultimo per la costruzione di relazioni educative
significative (scambio fra insegnate e allievo). Se il docente si
avvale di tali strumenti potrà meglio osservare e monitorare la
risposta individuale e della classe alla lezione erogata tramite le
ICT.
Un altro aspetto che ha penalizzato da sempre la didattica di tipo
tradizionale riguarda il feedback (correzioni) del docente dopo
esercitazioni e i compiti. Nelle classi numerose per avere un
compito corretto passa anche un mese e magari la correzione
arriva quando ormai quell’argomento è stato superato. L’uso
delle ICT e del tablet possono risolvere egregiamente questo
problema in quanto si possono strutturare quiz interattivi con
verifica immediata dell’esito con notevoli vantaggi
sull’apprendimento.
È infatti indubbio che si impara di più sbagliando che in
qualsiasi altro modo a patto che ci si rende conto
immediatamente dell’errore.
Inoltre le ICT consentono una mappatura continua delle attività
svolte e dei risultati ottenuti garantendo un’informazione
completa sul processo insegnamento/ apprendimento che ne
consente il monitoraggio, la verifica e la correzione da parte del
docente. Oggi il tablet è uno strumento così evoluto e poliedrico
che offre infinite possibilità nella didattica. È diario, agenda,
macchina fotografica, strumento di accesso alla rete internet,
casella di posta elettronica, televisione portatile, produttore di

117
testi, grafici, etc. Insomma uno strumento personale dalle risorse
inesauribili.

I tablet, così come i telefoni cellulari, sono dotati di sensori che


permettono molteplici applicazioni. Così i rilevatori di posizione
geografica (GPS), di suoni, di luminosità permettono allo
strumento di essere navigatore satellitare e bussola allo stesso
tempo, libro e traduttore, torcia, fonometro, personal trainer,
strumento musicale e calcolatore. Tutte queste considerazioni
servono a farci riflettere sulle infinite opportunità dell’uso dei
tablet nelle attività didattiche disciplinari: chimica, fisica, italiano,
geografia, musica, educazione fisica… tutte le discipline
potrebbero arricchirsi con l’aiuto di questo straordinario
strumento.

Il Piano Nazionale Scuola Digitale


(2015) ritenuto dal Miur il pilastro
fondamentale della Legge sulla
Buona Scuola (legge 107/2015) ha
lanciato il concetto del BYOD (Bring
Your Own Device) ovvero l’utilizzo di
dispositivi elettronici personali
durante le attività didattiche. Il
Tablet rientra a buon diritto tra i
dispositivi portatili e personali con
cui uno studente può interagire
nella didattica. Ovviamente molto
ancora si deve fare affinché questo
progetto diventi realtà a partire dalla gestione dei problemi
relativi alla sicurezza e alla privacy dell’alunno.

118
L’uso di un dispositivo personale nella didattica deve comunque
far riflettere sulle implicazioni del rapporto complesso che si
instaura tra alunno e dispositivo. Tale rapporto non deve mai
diventare di dipendenza tale da non lasciare spazio all’alunno di
pensare, riflettere, avere momenti di silenzio perché è proprio
nella riflessione che nascono le idee migliori.
Un docente deve strutturare le lezioni con l’ausilio delle ICT
senza generare sentimenti di disorientamento negli alunni nel
caso tali strumenti, per diversi motivi, fossero assenti.

119
5.2 Il Tablet nella Progettazione Didattica

Le nuove tecnologie, sempre più in evoluzione, spingono la


didattica a evolversi, sfruttando le potenzialità dell’innovazione e
le esigenze degli studenti, sempre più legati a questa dimensione.
La didattica, per rinnovarsi e migliorarsi, deve cogliere ciò che la
tecnologia può offrire, dando a essa il ruolo di strumento
performante, in relazione agli obiettivi formativi che si pone.

La scuola, nei confronti della


tecnologia, deve essere vigile
mediatore per il suo corretto uso e
al contempo, approfittare di ciò che
offre, per far propri i suoi linguaggi.
Deve saper comunicare con gli
studenti attraverso e per mezzo di
essa, modulando la didattica on site
e on line, raggiungendo e
coinvolgendo gli studenti con mezzi
e strumenti idonei a far sì che tutti
possano vivere la dimensione
scolastica, con successo, all’insegna
dell’inclusione e della cooperazione,
per promuovere la cittadinanza attiva e digitale.

Fare didattica con le nuove tecnologie significa far uso di un


insieme di mezzi hardware quindi pc, LIM, tablet e software
opportuni e utili agli scopi formativi, per approntare lezioni
efficaci e il più possibile interattive. Il tablet, tra questi strumenti,

120
è utile e performante. ‘In mano’ agli studenti dà modo di avere a
disposizione un infinito serbatoio di informazioni, con la possibilità
di lavorare su testi di vario tipo in varie modalità.

La tecnologia, nella sua veste pedagogica, è vista come mezzo


molto utile per favorire l’immaginazione, la creatività e la
riflessione, quindi anche idonea a sollecitare rinnovati processi di
pensiero. Stimola nuovi stili di apprendimento correlati a nuovi
comportamenti e nuove abitudini che devono essere guidati, per
rimanere in una dimensione positiva.

Il pc/tablet e soprattutto lo smartphone sono strumenti che ormai


fanno parte della quotidianità di molti nel bene e nel male. Essi
sono fonte di relazioni e serbatoi di linguaggi, che devono essere
gestiti in modo intelligente, per non diventare mezzi di
alienazione. La scuola, quindi, deve utilizzarli per farne produttori
di linguaggi utili, costruttivi e performanti, insegnando sia ad
utilizzarli sia a inserirli come strumenti didattici evoluti su cui
esprimere le innovazioni didattico – pedagogiche.

Ormai, il rapporto che si ha con questi mezzi tecnologici, va oltre


la dimensione cognitiva. Non sono solo mezzo per conoscere,
studiare e lavorare, consentono di diffondere in modo massivo le
informazioni e di elaborarle, in una continua e crescente
situazione di scambio comunicativo globale.

Le nuove tecnologie in questo ruolo di serbatoio di conoscenze e


notizie, veicolo di scambio di informazione e mezzo di

121
comunicazione, sono punto di incontro tra le singole persone, la
società e la realtà. Avviene quello che è identificato con l ’
acronimo CMC (Computer Mediated Comunication) ovvero le
comunicazioni avvengono per mezzo di media tecnologici.

8 Alcuni studiosi hanno paragonato i media tecnologici ad una


sorta di protesi, in grado di amplificare sensi e percezioni che
attivano nuovi meccanismi mentali e comportamentali, in grado
di trasformare l’uomo. Infatti l’utilizzo di esse apre nuove finestre
cognitive (brainframe), che consentono di operare in una
continua modalità dell’imparare facendo.

La tecnologia ci aiuta a costruire nuove conoscenze significative in


ambito condiviso. Ciò apre alla didattica strade ben diverse da
quelle teoriche della didattica frontale. Molto spesso però, lo
sforzo di utilizzare le tecnologie, porta a degli errori che inducono
a vedere il mezzo tecnologico più importante dell’apprendimento.
Un uso limitato delle tecnologie avviene quando vengono
utilizzate solo come mezzo per accorciare i tempi per ricerche e
approfondimenti teorici oppure quando si stabiliscono delle
procedure rigide.

La modalità più idonea è invece data da un uso aperto delle


tecnologie in cui lo studente è attivo costruttore delle sue
conoscenze. Ciò avviene quando i processi di apprendimento sono
determinati per stimolare autonomia e creatività.

122
Gli elementi fondamentali, che non devono mancare in un
efficace uso de i mezzi i tecnologici, consistono nell’utilizzare tali
mezzi dando la possibilità agli studenti di scambiarsi informazioni,
anche al di fuori del gruppo classe, e di avere contatti e relazioni
in un’interconnessione protetta.
Ciò darà modo di vivere in una comunità virtuale legata da
comuni interessi disciplinati da regole di comunicazione e
comportamento, atte a dar vita ad una intelligenza collettiva
creata dalla ideazione e condivisione di conoscenze costruite
grazie al contributo di tutti.

All’interno del mondo tecnologico si va a creare uno spazio, un


cyberspazio in cui conoscenze ed esperienze, oggettività e
soggettività creano una rete culturale, non priva di connotazioni
emotive che è per le nuove generazioni un punto di riferimento
imprescindibile. La vita è segnata dai tempi e modi della
tecnologia in cui l’interconnessione e l’interattività fanno parte
della quotidianità, con livelli di competenze tecnologiche anche
minime ma comunque presenti e determinanti per tutti.

Attraverso gli strumenti tecnologici si impara più velocemente, e il


proprio sapere - avendo anche dimensione digitale - è fortemente
condivisibile globalmente e pertanto alla portata di nuove
connessioni e associazioni da parte di altri, diventando ricchezza
per tutti, in continua evoluzione. Questa nuova dimensione
trasforma il contesto educativo e di conseguenza, muta
l’educazione didattica e pedagogica.

123
La scuola deve tener presente questo nuovo modo di apprendere
che vede gli studenti prendere strade conoscitive e di
intrattenimento che si arricchiscono ed evolvono molto
velocemente. Pertanto bisogna entrare in questa scia dei
cambiamenti e cavalcarli nel modo più positivo possibile per
insegnare empatizzando con la mutimedialità.

I saperi, alla luce dei mutamenti tecnologici, si definiscono


diversamente rispetto al passato. Hanno nuovi confini e rapporti,
diverse gerarchie. Il rapporto docente – discente è differente
rispetto al passato e ha tempi e spazi rinnovati. C’è il rischio, con
l’approccio tecnologico, che gli studenti, poiché bombardati da
infinite informazioni, si possano perdere. Il ruolo del docente,
pertanto, è fondamentale per mediare, oltre che per facilitare i
processi di selezione e di acquisizione delle conoscenze
metodologicamente più appropriate, per consentire
l’apprendimento e una conseguente corretta rielaborazione
creativa di quanto studiato e appreso.

124
Alla luce di tutto ciò, è chiaro che
bisogna ridefinire i metodi
pedagogici di insegnamento. Ciò
deve portare i docenti a conoscere
meglio il mondo multimediale per
utilizzarlo in modo performante
nella propria realtà educativa.
L’immediatezza del mondo
tecnologico deve essere
comunicato e presentato come
elemento non semplice da
utilizzare se preso come elemento
costruttivo e positivo per la
propria esistenza. Bisogna educare
alla chiarezza informativa ottenuta con pazienza, impegno,
creatività e soprattutto grande responsabilità.

Nella didattica è bene combattere contro ogni forma di


atteggiamento passivo e una scuola al passo con i tempi, anche
dal punto di vista tecnologico, consente di operare rendendo
attivi e propositivi gli alunni nel dialogo didattico – educativo. La
componente sociale nel dialogo didattico-educativo è forte e
determinante. Tale componente è presente nella dimensione
tecnologico–virtuale che ben ottempera, anche se in una modalità
diversa, a soddisfare il bisogno di ogni essere umano di avere
stimoli sociali costruttivi per se stesso e per la comunità. La
scuola, sia in presenza, sia on line può realizzare una didattica
partecipata grazie all’utilizzo della tecnologia che dà modo di

125
stimolare sia in ambito cognitivo sia emotivo un movimento
culturale e di apprendimento costruttivo e motivato.

Utilizzare la tecnologia non significa utilizzare il tablet come un


libro ma utilizzare questo mezzo per andare oltre i tradizionali
campi dell’apprendimento. Con la tecnologia si lavora con il
pensiero analogico digitale, si stimolano capacita di conversione,
codificazione e decodificazione di segni e situazioni differenti,
complessi e plurali multisensoriali; il tutto porta a nuove
dimensioni conoscitive.

Alcuni studiosi ritengono


che bisogna andare oltre
le conoscenze monolitiche
e andare verso le
cosiddette meta–
conoscenze, verso una
dialettica dei saperi
generatrice di sistemi di
saperi.
In quest’ottica gli studenti diventano costruttori di conoscenze.

Gli studenti devono puntare al sapere, saper essere e saper fare,


in una dimensione in cui tali competenze servono, nella
consapevolezza e nella responsabilità di apprendere, per donare e
condividere. Partecipando al bene della collettività ci si sente
partecipi di una comunità fattiva e positiva.

126
Alla luce di tutto ciò il tablet non è solo un archivio di libri e dati,
non si sostituisce ai manuali e alla fisicità della carta delle penne e
delle matite piuttosto si affianca a tali mezzi e li travalica. Il tablet
è strumento di conoscenza che stimola il bisogno di conoscenza. Si
determina come mezzo per ricercare e imparare. La rete così
prende senso perché è strumentale a relazioni costruttive e
conoscitive, nodo di scambio e di unione sociale conoscitiva e
costruttiva.

L’uso del tablet dovrebbe entrare nella prassi di ogni disciplina e,


al di là del suo uso tecnico, dovrebbe diventare parte della
strumentalità di ogni conoscenza. Attraverso il tablet gli studenti
costruiscono ed esprimono il loro sistema di conoscenze che
velocizza i tempi di apprendimento e aiuta nei processi conoscitivi
gli alunni con difficoltà di apprendimento e in generale in
situazioni di fragilità croniche o momentanee.

L’utilizzo del tablet consente di mettere gli studenti nella


condizione di costruire le proprie conoscenze e competenze non
solo di facilitare il compito di apprendere e cogliere i significati
disciplinari, pluridisciplinari, trasversali e tecnologico- strumentali.

L’utilizzo del tablet, al di là del contesto


scolastico, non deve essere visto come
uno dei tanti mezzi tecnologici di cui gli
studenti sono preda e molte volte vittime
o credere che comunque le nuove
generazioni abbiano acquisito una sorta di
propensione naturale e spontanea del loro utilizzo.

127
Bisogna invece comprendere come e perché, quale
effettivamente sia l’utilizzo e soprattutto il rapporto emotivo e
sociale, anche legato a ritualità e costumi collettivi e/o di moda,
che loro hanno con i vari dispositivi, software, social etc.

Sicuramente va fatto un processo di educazione all’uso delle


tecnologie e dei social consapevole e responsabile rivolto sia ai
minori sia alle loro famiglie. Infatti i minori utilizzano,
particolarmente lo smartphone ma anche il tablet in ogni luogo e
non solo in casa. Tra le mura domestiche, in teoria, ci dovrebbe
essere la supervisione genitoriale ma molto spesso ciò non
accade pertanto la scuola deve adoperarsi per disciplinare alla
responsabilità e all’autocontrollo, stimolando una visione
criticamente costruttiva, in grado di rendere il minore in grado di
auto–tutelarsi.
In classe il tablet consente di personalizzare la didattica per
favorire le eccellenze personali che ogni alunno ha. La didattica
con il tablet deve essere strumentale a porre al centro del
compito della scuola ogni singolo alunno con le sue personali
esigenze didattico–educative, emozionali e affettive. Inoltre lo
studente deve essere portato ad avere un atteggiamento nei
confronti della vita positivo, propositivo in base alla propria
personalità e carattere, per poter realizzare se stesso, conoscendo
e conoscendosi nel diritto universale che tutti hanno alla felicità.

Tablet e didattica personalizzata, consentono di fare di ogni


studente un protagonista attivo della propria formazione.
Tecniche di autoapprendimento - in situazioni in cui a tutti si dà
l’opportunità di elevare il proprio livello di competenze e abilità
per prepararsi a comprendere i propri talenti, anche in funzione di

128
un proprio futuro lavorativo, limitando le possibilità
dell’insuccesso scolastico - si possono realizzare attraverso la
didattica digitale e l’utilizzo del tablet.

Il tablet in classe, consente, oltre ad attuare la didattica


personalizzata, anche una didattica di gruppo classe che si
affaccia all’esterno con altre esperienze educative scolastiche e
non primariamente scolastiche. Attraverso quest’ultime
emergono diversi processi di socializzazione che ruotano intorno a
interessi costruttivi di conoscenze molto importanti per lo
sviluppo dei minori come persone.

Le dinamiche di gruppo e gli eventuali sottogruppi della classe, in


relazione a situazioni esterne, scolastiche e no, vanno gestite dai
docenti. L’uso della tecnologia può aiutare questa gestione,
perché connessioni e relazioni nate intorno ad interessi comuni,
creano coesione e comprensione anche attraverso l’utilizzo di
linguaggi tecnologici che determinano connessioni.

Con la tecnologia e i tablet si mette in rilievo l’importanza del


lavoro di gruppo, nel rispetto delle competenze digitali che
ognuno ha e che acquisisce, costruendo una comunità che impara
e coopera senza giudizi di grado, perché ognuno ha una sua parte
e tutti possono dare un valido aiuto e contributo senza esclusione.
Il tablet in classe spinge a rinnovare le metodologie didattiche non
adattando ma trasformando la scuola, conducendola in una nuova
e rinnovata dimensione.

129
La dimensione tecnologica e i suoi continui mutamenti ed
evoluzioni, che si riverberano nella società, danno alla scuola e ai
docenti una nuova chiave di lettura sul proprio ruolo e compito.
Scuola e docenti devono, come la tecnologia, continuamente
rinnovarsi, ridefinirsi e rielaborare nuovi orizzonti all’ insegna
dell’aggiornamento costante.

Lo sprone, dato dalla didattica digitale e dall’uso in classe dei


tablet, trasforma i docenti in elaboratori e riformulatori dei
contenuti disciplinari, pluri-disciplinari e trasversali
sull’imprescindibile substrato tecnologico.
Gli alunni utilizzando il tablet avranno modo così, sia di
appropriarsi di una strumentalità di base per ogni possibile futuro
lavoro e contemporaneamente avranno modo di studiare in una
dimensione in grado di favorire l’apprendimento e di allargare gli
orizzonti del proprio modo di essere, pensare e vivere.

La progettazione didattica può essere vista come il percorso che il


docente struttura per i propri allievi in vista dell’apprendimento e
delle competenze.

Questo progetto didattico passa attraverso la scelta degli


strumenti più idonei a strutturare questo percorso.

130
Optare per una
didattica innovativa
in un contesto
digitale significa
elaborare nuovi
modelli organizzativi
e infrastrutturali,
questi ultimi
necessari per dotare
gli spazi della didattica (aule, laboratori, biblioteche) delle ICT.

In questa progettazione non c’è solo il docente ma tutto il


gruppo dirigente della scuola.

Quindi se docenti e dirigenti vogliono introdurre il tablet


all’interno della didattica dovranno:

▪ Motivare tutti i docenti all’uso del tablet nei propri corsi per
trasformare un’opportunità di cambiamento in realtà;

▪ Scegliere il tipo di tablet più idoneo attraverso un’analisi di


mercato (praticità, dimensioni, durata della batteria, sicurezza
generale e nei confronti dei virus);

▪ Verificare la dotazione delle aule della rete Wi-fi;

▪ Acquistare i tablet per docenti e allievi dell’istituto;

131
▪ Acquistare le App necessarie alle diverse attività didattiche;

▪Pianificare corsi di formazione dei docenti che dovranno a loro


volta formare gli studenti;

▪ Dotare le aule di armadietti per riporre i tablet completi di


sistemi di videosorveglianza;

▪ Predisporre un’organizzazione ottimale delle aule per questo


tipo di didattica digitale.
Inoltre tutta la dirigenza scolastica dovrà redigere un documento
specifico sulla corretta gestione dei dispositivi da parte sia degli
allievi che dei docenti. Tale documento andrà condiviso con alunni
e famiglie che lo firmeranno per condividerne le responsabilità –
una sorta di Patto Formativo contenente regole di
comportamento e di cura nell’uso del tablet.

La Cura e l’Utilizzo del Tablet

▪ Lo studente deve sempre assicurare che il tablet risulti carico


per le attività didattiche che ne prevedono l’uso;

▪ Lo studente deve avere il permesso del docente ad utilizzare il


tablet;

▪ La connessione ad internet con il tablet è concessa


esclusivamente collegandosi alla rete della scuola accedendo con
apposite credenziali corrispondenti ad un’identità digitale per
ogni alunno;

132
▪Lo studente non può filmare o fotografare la classe o il docente
durante le lezioni quando non sia espressamente autorizzato da
quest’ultimo e previsto nel Patto Formativo.

Responsabilità personale dello studente

▪ Lo studente è l’unico responsabile del tablet a lui assegnato sia


all’interno della scuola sia all’esterno quando questo è consentito
dal piano;

▪ Ne consegue che eventuali usi impropri e violazioni di legge


(compreso il diritto d’autore) sono di esclusiva responsabilità
dell’alunno e delle famiglie nell’uso a casa;

▪ L’uso del dispositivo è vietato durante le pause o la ricreazione


dunque lo studente deve lasciarlo in armadietto chiuso a chiave;

▪ L’indirizzo mail utile alle funzionalità del tablet fornita dalla


scuola ad ogni studente deve essere usata esclusivamente per le
attività didattiche;

▪ Eventuali attività di cyberbullismo con l’uso del tablet


dovranno essere punite secondo norme previste all’interno del
documento;

Verifiche del personale preposto

- Dovranno essere previsti controlli (sia tecnici che sui contenuti) a


campione sui dispositivi da parte persona incaricata;
- La rete internet della scuola deve essere dotata di apposito
sistema filtro sui contenuti fruibili;

133
- La scuola dovrà mettere in atto un sistema di monitoraggio e
registrazione degli accessi alla rete da parte di tutti i dispositivi
informatici;
- Il controllo dovrà prevedere anche la casella di posta elettronica
dello studente.

Gli spazi strutturati per la didattica tradizionale trasmissiva non


sono idonei ad ospitare la didattica digitale. La struttura della
classe con cattedra e lavagna in posizione apicale e banchi in
successione di file parallele andranno abbandonate a favore di
uno spazio organizzato per isole di lavoro utili a supportare la
didattica della cooperazione.

Partendo quindi dalla scelta dello strumento Tablet si arriva così a


rivoluzionare tutto lo spazio fisico di apprendimento. La scuola
così si avvicina sempre di più agli ambienti di lavoro in cui le
dinamiche di gruppo sono le protagoniste. Il motto è «non si
usano strumenti nuovi per fare cose vecchie».

134
Il mercato offre numerose App che possono essere gratuite o a
pagamento. In genere la scuola gode di condizioni d’acquisto
riservate rispetto ad un privato.

Ad ogni modo il costo delle App incide


non poco sul progetto generale ma i
benefici che ne derivano sono molteplici.
Ad esempio le aule informatiche di molte
discipline non avrebbero più necessità di
esistere in quanto ciò che si fa
generalmente al computer lo si può fare
in modalità più agile al tablet. Per alcune
discipline specialistiche tuttavia ciò non
vale. Il tipico esempio riguarda il disegno
tecnico e l’uso del CAD che necessita di
un computer più prestante rispetto al tablet.

135
5.3 Insegnare nell’Era Digitale

Abbiamo già visto come l’utilizzo del tablet nella didattica


impone un cambio del Setting Formativo.
Per Setting Formativo si intende l’insieme delle caratteristiche
degli spazi utilizzati per la formazione. Tali caratteristiche sono:
- Fisiche: aule, biblioteche, laboratori, arredo, dotazioni
tecnologiche e analogiche;
- Umane: docenti e studenti occupano una posizione nello
spazio e interagiscono tra loro;
L’insieme di questi fattori incide fortemente sull’esperienza di
insegnamento/apprendimento.

Ora vediamo più nello specifico come il tablet può entrare


fattivamente all’interno della didattica disciplinare.

136
Creare un fumetto con Strip
Designer relativo ad un viaggio di
istruzione – disciplina Storia.

A seguito di un viaggio di istruzione in un


castello medievale il docente di Storia dà
il compito ai suoi studenti di elaborare -
con le foto scattate durante la visita - un
fumetto utilizzando l’App Strip Designer.
Una volta che ogni alunno avrà creato il
suo fumetto personale lo condividerà
con la classe. Potrà essere creata anche
la versione in pdf o jpg.
I tre fumetti più belli verranno stampati e resi disponibili nella biblioteca
della scuola.

Creare una presentazione con


Keynote sulle piante Disciplina
Scienze naturali scuola secondaria
di I grado.
Il docente forma dei gruppi di
lavoro e incarica ogni studente di
scattare foto relative a 10 piante a
lui familiari.
Ogni studente condividerà le foto
con il proprio gruppo anche al di
fuori della scuola. Sarà po il gruppo
a curare in 3 giorni una

137
presentazione di 5 slide sull’App keynote completa di informazioni
e descrizioni frutto di ricerche botaniche.
Il file finale verrà inviato dal gruppo al docente che esegue la
valutazione. I lavori più meritevoli verranno presentati in classe
alla LIM.

Dipingere un proprio quadro con


l’App Brushes Redux Disciplina Arte e
Immagine Scuola Primaria.
Il docente incarica gli alunni di creare
un quadro avente come oggetto il
proprio animale preferito attraverso
l’App Brushes Redux.
Tutti i lavori verranno condivisi dagli
alunni sulla piattaforma Flickr (sito
web di condivisione foto e immagini) e
successivamente tutta la classe creerà
un album completo di tutti i lavori.

138
Creare un video con l’App iMovie su
un viaggio di istruzione in un campo
di concentramento. Disciplina Storia
nella scuola secondaria di II grado.
5 Il docente struttura la classe in
gruppi di lavoro.
Ogni gruppo di lavoro filmerà il
viaggio e la visita guidata al campo
con i propri tablet e monterà il tutto
con iMovie arricchendo le clip girate
con effetti e dissolvenze oltre che
con commenti vocali, una colonna
sonora e dei titoli di testa e di coda.

Per la colonna sonora si potrà utilizzare l’App Garageband che


offre una vasta scelta di strumenti musicali da suonare attraverso
lo schermo touch del tablet.

139
5.4 Studiare sul Tablet

Se pensiamo alla scuola ci vengono in mente immediatamente la


lavagna, il gesso, i banchi ma soprattutto i libri.
Il libro cartaceo porta con sé tutta una serie di problemi su cui
l’organizzazione della scuola e le famiglie dibattono da tempo.
Alcuni di questi problemi riguardano:

Costo dei Libri di Testo

Secondo Federconsumatori nel 2019 uno studente di prima


media ha speso all’anno mediamente 438 euro per l’acquisto di
tutti i libri e di due dizionari mentre uno studente di prima liceo
ne ha spesi ben 668.
Cifre molto alte per il badget di una famiglia media italiana.

Peso dei libri di Testo

Lo zaino pesante è un problema serio che può causare problemi


alla salute del bambino/ ragazzo (collo e schiena, fianchi e
ginocchia). Secondo indicazioni mediche lo zaino di un bambino
dovrebbe pesare meno del 10-20% del suo peso corporeo.

Aggiornamento continuo di edizioni

Ogni anno generalmente si ha una nuova edizione che obbliga ad


un ricambio continuo dei testi scolastici.

140
Di fondamentale importanza per le problematiche appena
esposte è la Circolare Ministeriale n.18 del 2012 in materia di
adozione di libri di testo per l’anno scolastico 2012-2013 che al
punto 1 stabilisce:
Adozioni in forma mista
1. Le adozioni da effettuare nel corrente anno scolastico, a valere
per il 2012/2013, presentano una novità di assoluto rilievo, in
quanto, come è noto, i libri di testo devono essere redatti in
forma mista (parte cartacea e parte in formato digitale) ovvero
debbono essere interamente scaricabili da internet. Pertanto, per
l’anno scolastico 2012/2013 non possono più essere adottati né
mantenuti in adozione testi scolastici esclusivamente cartacei.
Questo disposto ha aperto le porte alla realizzazione, da parte
del mondo dell’editoria, di una vasta gamma di prodotti
multimediali tra cui l’e-book.

La diffusione degli e-book richiama automaticamente quelle dei


tablet sui banchi di scuola.

141
I vantaggi di usare nella
didattica gli e-book in
luogo dei libri di testo
cartacei sono tanti sia
nella parte teorica che
negli esercizi;
Con l’e-book infatti si ha
un prodotto:

- che non pesa nulla (un archivio di e-book permette di avere in


poco spazio l’equivalente di un’intera biblioteca tradizionale);
- sempre aggiornato grazie alla rete;

- Con contenuti multimediali integrati sia nella parte teorica che


negli esercizi;
- Dal costo contenuto;
- Che non è soggetto al logorio (oltre al logorio del tempo lo
studente infatti può manipolare il testo, fare delle annotazioni,
sottolineare, cancellare, evidenziare senza logorare il supporto
digitale).

142
I formati più conosciuti
compatibili con gli e-book
reader (lettori di libri
elettronici) sono:
- Epub (electronic publication
basato su XML)
- Mobi (utilizzato da Amazon)

Il tablet insieme all’utilizzazione degli e-book nella didattica


possono servire anche ad annullare il divario digitale che
generalmente separa la generazione a cui appartiene un
insegnante rispetto a quella dei nativi digitali.

Lasciare lo studente libero durante le ore di


lezione di poter utilizzare i propri dispositivi
elettronici (di sua proprietà o a lui assegnati
dalla scuola) gli consentirebbe di accedere alla
rete, approfondire i temi della lezione,
consultare Wikipedia, fare una traduzione in
lingua straniera di un testo e molto altro ancora.

Inoltre, se ciò fosse concesso dalla scuola, lo studente potrebbe


registrare la lezione sia audio che video con la possibilità di
poterla riascoltare o rivedere tutte le volte che desidera
traendone un indubbio vantaggio.

143
È innegabile che un uso totale di questi dispositivi, come già detto,
implica una disciplina e un modus operandi che non può essere
lasciato al caso. Ma è proprio questa l’opportunità giusta affinché
il ruolo della scuola e del docente, così come quello delle famiglie,
siano decisivi nell’impartire un’educazione digitale che al pari
delle altre educazioni canoniche risulta più che mai fondamentale
per diventare cittadini del presente e del futuro.

Un’azione educativa riguardo all’uso dei dispositivi digitali risulta


fondamentale per l’acquisizione sia delle competenze
tecnologiche sia di quegli atteggiamenti responsabili correlati al
loro uso.

Alimentare invece perplessità sull’uso di questi dispositivi a


scuola, ricorrere ai divieti e alle coercizioni non solo non aiuta a

144
risolvere tali problematiche che comunque si presentano nella
vita di tutti i giorni dei ragazzi ma rilega la scuola sempre di più in
una posizione marginale rispetto alla vita reale.

Anche nel prendere gli appunti


durante una lezione il tablet, con le
numerose App che mette a
disposizione, risulta di grande aiuto
per lo studente. Evernote, Bamboo
paper, Notability sono solo alcune
App con le quali oltre che prendere
appunti è possibile anche registrare
la voce del docente e arricchire gli
appunti di immagini e schemi
trovati in rete.

Uno dei vantaggi più evidenti è quello di consentire un facile


scambio degli appunti tra gli studenti, una condivisione del
proprio lavoro veloce e facile.

Durante lo studio con il tablet lo studente ha anche l’opportunità


di poter approfondire la conoscenza di un luogo storico o di un
museo attraverso viaggi e visite virtuali da effettuarsi con un
collegamento ad internet (l’App Earth ad esempio riesce a
simulare un volo su una zona).

145
Anche la costruzione di mappe concettuali risulta facile grazie ad
una serie di App dedicate al pensiero visivo come:
- Inspiration Maps;
- Mindomo (che consente anche la costruzione di diagrammi di
Gantt).

146
Capitolo 6 Linee Guida per la Didattica
In questo Capitolo si Riportano le Linee Guida per la Didattica Integrata del MIUR

IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO


L’emergenza sanitaria ha comportato l’adozione di provvedimenti
normativi che hanno riconosciuto la possibilità di svolgere “a
distanza” le attività didattiche delle scuole di ogni grado, su tutto
il territorio nazionale (decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, articolo
1, comma 2, lettera p)).

La Nota dipartimentale 17 marzo 2020, n. 388, recante


“Emergenza sanitaria da nuovo Coronavirus. Prime indicazioni
operative per le attività didattiche a distanza” aveva già offerto
alle istituzioni scolastiche il quadro di riferimento didattico
operativo.

Il decreto-legge 8 aprile 2020, n. 22, convertito, con modificazioni,


con Legge 6 giugno 2020, n. 41, all’articolo 2, comma 3, stabilisce
che il personale docente assicura le prestazioni didattiche nelle
modalità a distanza, utilizzando strumenti informatici o tecnologici
a disposizione, ed integra pertanto l’obbligo, prima vigente solo
per i dirigenti scolastici ai sensi del decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri 4 marzo 2020, articolo 1, comma 1, lettera
g), di “attivare” la didattica a distanza, obbligo concernente, nel
caso del dirigente, per lo più adempimenti relativi alla
organizzazione dei tempi di erogazione, degli strumenti
tecnologici, degli aiuti per sopperire alle difficoltà delle famiglie e
dei docenti privi di sufficiente connettività. Con riferimento, nello

147
specifico, alle modalità e ai criteri sulla base dei quali erogare le
prestazioni lavorative e gli adempimenti da parte del personale
docente, fino al perdurare dello stato di emergenza, si rimanda
alle disposizioni del comma 3-ter del medesimo DL 22/2020.

Il decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 ha finanziato ulteriori


interventi utili a potenziare la didattica, anche a distanza, e a
dotare le scuole e gli studenti degli strumenti necessari per la
fruizione di modalità didattiche compatibili con la situazione
emergenziale, nonché a favorire l’inclusione scolastica e ad
adottare misure che contrastino la dispersione.

Il decreto del Ministro dell’istruzione 26 giugno 2020, n. 39 ha


fornito un quadro di riferimento entro cui progettare la ripresa
delle attività scolastiche nel mese di settembre, con particolare
riferimento, per la tematica in argomento, alla necessità per le
scuole di dotarsi di un Piano scolastico per la didattica digitale
integrata.

Le presenti Linee Guida forniscono indicazioni per la


progettazione del Piano scolastico per la didattica digitale
integrata (DDI) da adottare, nelle scuole secondarie di II grado, in
modalità complementare alla didattica in presenza, nonché da
parte di tutte le istituzioni scolastiche di qualsiasi grado, qualora
emergessero necessità di contenimento del contagio, nonché
qualora si rendesse necessario sospendere nuovamente le attività
didattiche in presenza a causa delle condizioni epidemiologiche
contingenti.

148
Su questa specifica ultima ed estrema eventualità, saranno gli
Uffici scolastici regionali a intervenire a supporto delle istituzioni
scolastiche, sulla base delle specifiche situazioni che avessero a
manifestarsi, sulla scorta di quanto già previsto e sperimentato
ai sensi dell’articolo 31, comma 3 dell’Ordinanza del Ministro
dell’istruzione 16 maggio 2020, n. 10.

Nel richiamare integralmente, nel merito, quanto già espresso


all’interno del Documento per la pianificazione di cui al
DM39/2020, si evidenzia che tutte le scuole, a prescindere dal
grado di istruzione, dovranno dotarsi del suddetto Piano.

L’elaborazione del Piano, allegato o integrato nel Piano Triennale


dell’Offerta Formativa, riveste dunque carattere prioritario poiché
esso individua i criteri e le modalità per riprogettare l’attività
didattica in DDI, a livello di istituzione scolastica, tenendo in
considerazione le esigenze di tutti gli alunni e gli studenti, in
particolar modo degli alunni più fragili.
COME ORGANIZZARE LA DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA
Ogni istituzione scolastica del Sistema nazionale di istruzione e
formazione definisce le modalità di realizzazione della didattica
digitale integrata, in un equilibrato bilanciamento tra attività
sincrone e asincrone.

La didattica digitale integrata, intesa come metodologia


innovativa di insegnamento-apprendimento, è rivolta a tutti gli
studenti della scuola secondaria di II grado, come modalità
didattica complementare che integra la tradizionale esperienza di

149
scuola in presenza, nonché, in caso di nuovo lockdown, agli alunni
di tutti i gradi di scuola, secondo le indicazioni impartite nel
presente documento.

La progettazione della didattica in modalità digitale deve tenere


conto del contesto e assicurare la sostenibilità delle attività
proposte e un generale livello di inclusività, evitando che i
contenuti e le metodologie siano la mera trasposizione di quanto
solitamente viene svolto in presenza.

L’ANALISI DEL FABBISOGNO


Le istituzioni scolastiche avviano una rilevazione di fabbisogno di
strumentazione tecnologica e connettività, qualora il quadro
rispetto ai mesi di sospensione delle attività didattiche sia mutato
anche in considerazione dell’ingresso dei nuovi alunni nelle classi
prime, al fine di prevedere la concessione in comodato d’uso
gratuito degli strumenti per il collegamento, agli alunni che non
abbiano l’opportunità di usufruire di device di proprietà.

La verifica del fabbisogno sarà necessaria per procedere, ove non


già avvenuto, all’approvazione in Consiglio di Istituto dei criteri di
concessione in comodato d’uso delle dotazioni strumentali
dell’istituzione scolastica, avendo cura che essi contemplino una
priorità nei confronti degli studenti meno abbienti, attraverso la
definizione di criteri trasparenti di assegnazione nel rispetto della
disciplina in materia di protezione dei dati personali, i cui aspetti
saranno definiti in un apposito documento predisposto dal
Ministero in collaborazione con l’Autorità garante per la

150
protezione dei dati personali, al fine di fornire alle famiglie una
specifica informativa.

La rilevazione potrà riguardare anche il personale docente a


tempo determinato al quale, se non in possesso di propri mezzi,
potrà essere assegnato un dispositivo in via residuale rispetto agli
alunni e solo ove il fabbisogno da questi espresso sia
completamente soddisfatto. Si ritiene che i docenti assunti a
tempo indeterminato, in quanto da anni assegnatari delle somme
della Carta del docente, siano nella possibilità di dotarsi di
adeguati strumenti da utilizzare per la prestazione lavorativa,
coerentemente con le politiche “BYOD” che ogni istituzione
scolastica è chiamata ad adottare (Azione#6 del PNSD).

Per quanto attiene la garanzia di connettività, oltre alla


prosecuzione degli accordi a livello nazionale con i principali
gestori di telefonia mobile garantiti dall’AgID, le istituzioni
scolastiche potranno riavviare o instaurare nuovi contratti per
l’acquisto di sim dati, procedendo all’attivazione di procedure di
acquisizione previste dalla normativa vigente, fermo restando che
sono in corso contatti con gli operatori da parte
dell’Amministrazione centrale.

GLI OBIETTIVI DA PERSEGUIRE


Il Collegio docenti è chiamato a fissare criteri e modalità per
erogare didattica digitale integrata, adattando la progettazione
dell’attività educativa e didattica in presenza alla modalità a
distanza, anche in modalità complementare, affinché la proposta
didattica del singolo docente si inserisca in una cornice

151
pedagogica e metodologica condivisa, che garantisca omogeneità
all’offerta formativa dell’istituzione scolastica. Al team dei docenti
e ai consigli di classe è affidato il compito di rimodulare le
progettazioni didattiche individuando i contenuti essenziali delle
discipline, i nodi interdisciplinari, gli apporti dei contesti non
formali e informali all’apprendimento, al fine di porre gli alunni,
pur a distanza, al centro del processo di insegnamento-
apprendimento per sviluppare quanto più possibile autonomia e
responsabilità.

Va posta attenzione agli alunni più fragili. Nel caso in cui si


propenda per attività di DDI come metodologia complementare
alla didattica in presenza, si avrà cura di orientare la proposta
verso gli studenti che presentino fragilità nelle condizioni di
salute, opportunamente attestate e riconosciute, consentendo a
questi per primi di poter fruire della proposta didattica dal proprio
domicilio, in accordo con le famiglie, anche attivando percorsi di
istruzione domiciliare appositamente progettati e condivisi con
le competenti strutture locali, ai fini dell’eventuale integrazione
degli stessi con attività educativa domiciliare. Nei casi in cui la
fragilità investa condizioni emotive o socio culturali, ancor più nei
casi di alunni con disabilità, si suggerisce che sia privilegiata la
frequenza scolastica in presenza, prevedendo l’inserimento in
turnazioni che contemplino alternanza tra presenza e distanza
solo d’intesa con le famiglie.

152
I docenti per le attività di sostegno, sempre in presenza a scuola
assieme agli alunni, curano l’interazione tra tutti i compagni in
presenza e quelli eventualmente impegnati nella DDI, nonché con
gli altri docenti curricolari, mettendo a punto materiale
individualizzato o personalizzato da far fruire all’alunno medesimo
in incontri quotidiani con il piccolo gruppo e concorrono, in stretta
correlazione con i colleghi, allo sviluppo delle unità di
apprendimento per la classe.

È necessario che la scuola fornisca alle famiglie una puntuale


informazione sui contenuti del Piano scolastico per la didattica
digitale integrata, sui criteri che saranno utilizzati dai docenti per
operare la scelta degli studenti cui proporre la DDI, nel rispetto
della disciplina in materia di protezione dei dati personali
raccogliendo solo dati personali strettamente pertinenti e
collegati alla finalità che si intenderà perseguire, assicurando la
piena trasparenza dei criteri individuati, sulle caratteristiche che
regoleranno tale metodologia e gli strumenti che potranno essere
necessari.

Per le situazioni di fragilità, a qualsiasi tipologia esse siano


riconducibili, è opportuno che le istituzioni scolastiche operino
periodici monitoraggi al fine di poter attivare, in caso di necessità,
tutte le azioni necessarie volte a garantire l’effettiva fruizione
delle attività didattiche, in particolar modo per gli studenti con
cittadinanza non italiana neo arrivati in Italia, anche con il
supporto delle agenzie del territorio, per non trasformare le
differenze linguistiche, socio-economico-culturali in elementi di
aggravio del divario di opportunità tra studenti. L’individuazione
degli alunni cui proporre percorsi alternativi in DDI dovrà avvenire

153
adottando specifiche garanzie a tutela dei dati dei minori,
considerata la delicatezza delle informazioni trattate.

GLI STRUMENTI DA UTILIZZARE


Ogni scuola assicura unitarietà all’azione didattica rispetto
all’utilizzo di piattaforme, spazi di archiviazione, registri per la
comunicazione e gestione delle lezioni e delle altre attività, al fine
di semplificare la fruizione delle lezioni medesime nonché il
reperimento dei materiali, anche a vantaggio di quegli alunni che
hanno maggiori difficoltà ad organizzare il proprio lavoro. A tale
scopo, ciascuna istituzione scolastica individua una piattaforma
che risponda ai necessari requisiti di sicurezza dei dati a garanzia
della privacy1, tenendo anche conto delle opportunità di gestione
di tale forma di didattica che sono all’interno delle funzionalità del
registro elettronico, assicuri un agevole svolgimento dell’attività
sincrona anche, possibilmente, attraverso l'oscuramento
dell'ambiente circostante e risulti fruibile, qualsiasi sia il tipo di
device (smartphone, tablet, PC) o sistema operativo a
disposizione.

Per il necessario adempimento amministrativo di rilevazione della


presenza in servizio dei docenti e per registrare la presenza degli
alunni a lezione, si utilizza il registro elettronico2, così come per le
comunicazioni scuola-famiglia e l’annotazione dei compiti
giornalieri. La DDI, di fatto, rappresenta lo “spostamento” in
modalità virtuale dell’ambiente di apprendimento e, per così dire,
dell’ambiente giuridico in presenza.

154
L’Animatore e il Team digitale garantiscono il necessario supporto
alla realizzazione delle attività digitali della scuola, attraverso
collaborazione rivolta ai docenti meno esperti e, nel rispetto della
normativa sulla protezione dei dati personali e adottando misure
di sicurezza adeguate, la creazione e/o la guida all’uso di
repository, in locale o in cloud rispetto ai quali va preventivamente
valutata la modalità di gestione dei dati in esso contenuti come
precisato più avanti, per la raccolta separata degli elaborati degli
alunni e dei verbali delle riunioni degli organi collegiali, qualora
svolte a distanza, in modo da garantire la corretta conservazione
degli atti amministrativi e dei prodotti stessi della didattica.

La creazione di repository scolastiche, ove non già esistenti e


disponibili sulle piattaforme multimediali in uso, che siano
esplicitamente dedicate alla conservazione di attività o video-
lezioni svolte e tenute dal docente, al di là dei prodotti a tal fine
dedicati messi a disposizione dalle principali applicazioni di
registro elettronico, potrà costituire strumento utile non solo per
la conservazione, ma anche per ulteriore fruibilità nel tempo di
quanto prodotto dai docenti stessi, anche in modalità asincrona,
sempre nel rispetto della disciplina in materia di protezione dei
dati personali con specifico riferimento alla necessaria regolazione
dei rapporti con eventuali fornitori esterni, e della normativa di
settore applicabile ai rapporti di lavoro, con particolare riguardo
alla conservazione di immagini e/o audio.

Gli Uffici scolastici regionali, attraverso le reti di scopo per la


formazione del personale e con l’ausilio dei referenti regionali per
il PNSD, i Future Labs, le reti di scuole sulle metodologie
innovative garantiscono il proprio supporto alle istituzioni

155
scolastiche, sia in termini di formazione che di know-how,
attivando se necessario forme di gemellaggio e monitoraggio che
restituiscano i fabbisogni del territorio e consentano interventi
immediati ed efficaci.

L’Amministrazione centrale proseguirà il suo impegno per


garantire, attraverso appositi accordi con la RAI – Radiotelevisione
italiana, l’erogazione di contenuti didattici sui canali tematici
dell’emittente, secondo orari prestabiliti, organizzati per fasce
d’età, dalla prima infanzia all’età adulta.

156
L’ORARIO DELLE LEZIONI
Nel corso della giornata scolastica dovrà essere offerta, agli alunni
in DDI, una combinazione adeguata di attività in modalità sincrona
e asincrona, per consentire di ottimizzare l’offerta didattica con i
ritmi di apprendimento, avendo cura di prevedere sufficienti
momenti di pausa.

Nel caso di attività digitale complementare a quella in presenza, il


gruppo che segue l’attività a distanza rispetta per intero l'orario di
lavoro della classe salvo che la pianificazione di una diversa
scansione temporale della didattica, tra alunni in presenza e a
distanza, non trovi la propria ragion d’essere in motivazioni
legate alla specificità della metodologia in uso.

Nel caso in cui la DDI divenga strumento unico di espletamento


del servizio scolastico, a seguito di eventuali nuove situazioni di
lockdown, saranno da prevedersi quote orarie settimanali minime
di lezione:

- Scuola dell'infanzia: l’aspetto più importante è mantenere il


contatto con i bambini e con le famiglie. Le attività, oltre ad
essere accuratamente progettate in relazione ai materiali, agli
spazi domestici e al progetto pedagogico, saranno
calendarizzate evitando improvvisazioni ed estemporaneità
nelle proposte in modo da favorire il coinvolgimento attivo dei
bambini. Diverse possono essere le modalità di contatto: dalla
videochiamata, al messaggio per il tramite del rappresentante di
sezione o anche la videoconferenza, per mantenere il rapporto
con gli insegnanti e gli altri compagni. Tenuto conto dell’età

157
degli alunni, è preferibile proporre piccole esperienze, brevi
filmati o file audio.

È inoltre opportuno attivare una apposita sezione del sito della


scuola dedicata ad attività ed esperienze per i bambini della
scuola dell’infanzia. Si rimanda al documento di lavoro
“Orientamenti pedagogici sui Legami educativi a Distanza. Un
modo diverso per ‘fare’ nido e scuola dell’infanzia3”.

- Scuola del primo ciclo: assicurare almeno quindici ore


settimanali di didattica in modalità sincrona con l'intero gruppo
classe (dieci ore per le classi prime della scuola primaria),
organizzate anche in maniera flessibile, in cui costruire percorsi
disciplinari e interdisciplinari, con possibilità di prevedere
ulteriori attività in piccolo gruppo, nonché proposte in modalità
asincrona secondo le metodologie ritenute più idonee.
- Scuole secondarie di primo grado ad indirizzo musicale:
assicurare agli alunni, attraverso l’acquisto da parte della scuola
di servizi web o applicazioni che permettano l’esecuzione in
sincrono, sia le lezioni individuali di strumento che le ore di
musica d’insieme.
- Scuola secondaria di secondo grado: assicurare almeno venti
ore settimanali di didattica in modalità sincrona con l'intero
gruppo classe, con possibilità di prevedere ulteriori attività in
piccolo gruppo nonché proposte in modalità asincrona secondo
le metodologie ritenute più idonee.
- CPIA: per i percorsi di primo livello, primo periodo didattico,
assicurare almeno nove ore alla settimana di didattica in
modalità sincrona con l'intero gruppo di apprendimento; per i

158
percorsi di primo livello, secondo periodo didattico, assicurare
almeno dodici ore alla settimana di didattica in modalità
sincrona con l'intero gruppo di apprendimento; per i percorsi di
alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana
assicurare almeno otto ore alla settimana di didattica in
modalità sincrona con ogni gruppo di apprendimento; per i
percorsi di secondo livello assicurare almeno quattro ore al
giorno di didattica in modalità sincrona con l'intero gruppo di
apprendimento.

Fermo restando l’orario di servizio settimanale dei docenti


stabilito dal CCNL, il Dirigente scolastico, sulla base dei criteri
individuati dal Collegio docenti, predispone l’orario delle attività
educative e didattiche con la quota oraria che ciascun docente
dedica alla didattica digitale integrata, avendo cura di assicurare
adeguato spazio settimanale a tutte le discipline sia che la DDI
sia scelta come modalità complementare alla didattica in
presenza, sia che essa costituisca lo strumento esclusivo
derivante da nuove condizioni epidemiologiche rilevanti. Nella
strutturazione dell’orario settimanale in DDI, è possibile fare
ricorso alla riduzione dell’unità oraria di lezione, alla
compattazione delle discipline, nonché adottare tutte le forme
di flessibilità didattica e organizzativa previste dal Regolamento
dell'Autonomia scolastica.

REGOLAMENTO PER LADIDATTICA DIGITALE INTEGRATA


Considerate le implicazioni etiche poste dall’uso delle nuove
tecnologie e della rete, le istituzioni scolastiche integrano il
Regolamento d’Istituto con specifiche disposizioni in merito alle
norme di comportamento da tenere durante i collegamenti da

159
parte di tutte le componenti della comunità scolastica
relativamente al rispetto dell’altro, alla condivisione di
documenti e alla tutela dei dati personali e alle particolari
categorie di dati (ex. dati sensibili). In relazione a tale ultimo
aspetto si sottolinea come qualsiasi forma di condivisione deve
riguardare solo dati personali adeguati, pertinenti e limitati a
quanto strettamente necessario rispetto alle finalità per le quali
sono trattati secondo il principio di minimizzazione tenendo
conto del ruolo e delle funzioni dei soggetti a cui tale
condivisione è estesa. Inoltre, andranno disciplinate le modalità
di svolgimento dei colloqui con i genitori, degli Organi Collegiali
e delle assemblee studentesche e di ogni altra ulteriore
riunione.

I docenti, ad esempio, nel predisporre le attività da proporre


alla classe in modalità sincrona, hanno cura di predisporre un
adeguato setting “d’aula” virtuale evitando interferenze tra la
lezione ed eventuali distrattori. Ancor più in caso di DDI estesa a
tutti i gradi scolastici per nuova emergenza epidemiologica, i
docenti e tutto il personale della scuola, a vario titolo in
contatto video con gli studenti e con le famiglie, rispettano le
prescrizioni di cui agli artt. 3 e sgg. del decreto del Presidente
della Repubblica 16 aprile 2013, n. 62.

Anche il Regolamento di disciplina degli studenti e delle


studentesse della scuola secondaria sarà integrato con la
previsione di infrazioni disciplinari legate a comportamenti
scorretti assunti durante la didattica digitale integrata e con le
relative sanzioni.

160
Le istituzioni scolastiche dovranno porre particolare attenzione
alla formazione degli alunni sui rischi derivanti dall’utilizzo della
rete e, in particolare, sul reato di cyberbullismo.

Le scuole inseriscono infine, nel Patto educativo di


corresponsabilità, un’appendice specifica riferita ai reciproci
impegni da assumere per l’espletamento della didattica digitale
integrata.

METODOLOGIE E STRUMENTI PER LA VERIFICA


La lezione in videoconferenza agevola il ricorso a metodologie
didattiche più centrate sul protagonismo degli alunni, consente
la costruzione di percorsi interdisciplinari nonché di capovolgere
la struttura della lezione, da momento di semplice trasmissione
dei contenuti ad agorà di confronto, di rielaborazione condivisa e
di costruzione collettiva della conoscenza. Alcune metodologie si
adattano meglio di altre alla didattica digitale integrata: si fa
riferimento, ad esempio, alla didattica breve, all’apprendimento
cooperativo, alla flipped classroom, al debate quali metodologie
fondate sulla costruzione attiva e partecipata del sapere da parte
degli alunni che consentono di presentare proposte didattiche
che puntano alla costruzione di competenze disciplinari e
trasversali, oltre che all’acquisizione di abilità e conoscenze. Si
raccomanda alle istituzioni scolastiche di procedere ad una
formazione mirata che ponga i docenti nelle condizioni di
affrontare in maniera competente queste metodologie, al fine di
svilupparne tutte le potenzialità ed evitare che, in particolare

161
alcune di esse, si sostanzino in un riduttivo studio a casa del
materiale assegnato.

Ai consigli di classe e ai singoli docenti è demandato il compito


di individuare gli strumenti per la verifica degli apprendimenti
inerenti alle metodologie utilizzate. Si ritiene che qualsiasi
modalità di verifica di una attività svolta in DDI non possa
portare alla produzione di materiali cartacei, salvo particolari
esigenze correlate a singole discipline o a particolari bisogni
degli alunni. I docenti avranno cura di salvare gli elaborati degli
alunni medesimi e di avviarli alla conservazione all’interno degli
strumenti di repository a ciò dedicati dall’istituzione scolastica.

VALUTAZIONE
La normativa vigente attribuisce la funzione docimologica ai
docenti, con riferimento ai criteri approvati dal Collegio dei
docenti e inseriti nel Piano Triennale dell’Offerta formativa.
Anche con riferimento alle attività in DDI, la valutazione deve
essere costante, garantire trasparenza e tempestività e, ancor
più laddove dovesse venir meno la possibilità del confronto in
presenza, la necessità di assicurare feedback continui sulla base
dei quali regolare il processo di insegnamento/apprendimento.
La garanzia di questi principi cardine consentirà di rimodulare
l’attività didattica in funzione del successo formativo di ciascuno
studente, avendo cura di prendere ad oggetto della valutazione
non solo il singolo prodotto, quanto l'intero processo. La
valutazione formativa tiene conto della qualità dei processi
attivati, della disponibilità ad apprendere, a lavorare in gruppo,
dell’autonomia, della responsabilità personale e sociale e del
processo di autovalutazione. In tal modo, la valutazione della

162
dimensione oggettiva delle evidenze empiriche osservabili è
integrata, anche attraverso l’uso di opportune rubriche e diari di
bordo, da quella più propriamente formativa in grado di
restituire una valutazione complessiva dello studente che
apprende.

ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI


Il Piano scuola 2020, allegato al citato DM 39/2020 prevede che
l’Amministrazione centrale, le Regioni, gli Enti locali e le scuole,
ciascuno secondo il proprio livello di competenza, operino per
garantire la frequenza scolastica in presenza degli alunni con
disabilità con il coinvolgimento delle figure di supporto
(Operatori educativi per l’autonomia e la comunicazione e gli
Assistenti alla comunicazione per gli alunni con disabilità
sensoriale). Per tali alunni il punto di riferimento rimane il Piano
Educativo Individualizzato, unitamente all’impegno
dell’Amministrazione centrale e delle singole amministrazioni
scolastiche di garantire la frequenza in presenza.

Particolare attenzione va dedicata alla presenza di alunni in


possesso di diagnosi rilasciata ai sensi della Legge 170/2010 e di
alunni non certificati, ma riconosciuti con Bisogni educativi
speciali dal team docenti e dal consiglio di classe, per i quali si fa
riferimento ai rispettivi Piani Didattici Personalizzati. Per questi
alunni è quanto mai necessario che il team docenti o il consiglio
di classe concordino il carico di lavoro giornaliero da assegnare e
garantiscano la possibilità di registrare e riascoltare le lezioni,
essendo note le difficoltà nella gestione dei materiali didattici
ordinari nel rispetto della richiamata disciplina di settore e delle
indicazioni fornite dal Garante (cfr. Vademecum scuola).

163
L’eventuale coinvolgimento degli alunni in parola in attività di
DDI complementare dovrà essere attentamente valutato,
assieme alle famiglie, verificando che l’utilizzo degli strumenti
tecnologici costituisca per essi un reale e concreto beneficio in
termini di efficacia della didattica. Le decisioni assunte dovranno
essere riportate nel PDP.

Per gli alunni ricoverati presso le strutture ospedaliere o in cura


presso la propria abitazione e frequentanti le scuole carcerarie
l’attivazione della didattica digitale integrata, oltre a garantire il
diritto all’istruzione, concorre a mitigare lo stato di isolamento
sociale e diventa, pertanto, uno degli strumenti più efficaci per
rinforzare la relazione. Il Dirigente scolastico attiva ogni
necessaria interlocuzione con i diversi attori competenti per
individuare gli interventi necessari ad attivare proficuamente la
didattica digitale integrata.

PRIVACY
Sugli aspetti relativi al trattamento dei dati personali, il
Ministero dell’istruzione, in collaborazione con l’Autorità
garante per la protezione dei dati personali, predisporrà un
apposito documento di dettaglio contenente indicazioni
specifiche.

SICUREZZA
Il Dirigente scolastico, in qualità di datore di lavoro, ha il
compito di tutelare la salute dei lavoratori attraverso attività di
informazione mirata, anche se la prestazione avviene in

164
ambienti di lavoro diversi dai locali scolastici. Pertanto è
opportuno che il Dirigente trasmetta ai docenti a vario titolo
impegnati nella didattica digitale integrata, nel caso in cui essa
sia erogata dal loro domicilio, e al Responsabile dei Lavoratori
per la Sicurezza una nota informativa, redatta in collaborazione
con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione,
inerente i comportamenti di prevenzione da adottare per
ridurre i rischi derivanti dall'esecuzione della prestazione
lavorativa al di fuori dell’ambiente scolastico.

RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
Va favorito il necessario rapporto scuola-famiglia attraverso
attività formali di informazione e condivisione della proposta
progettuale della didattica digitale integrata. È opportuna, oltre
alla menzionata tempestiva informazione alle famiglie sugli orari
delle attività, per consentire loro la migliore organizzazione, la
condivisione degli approcci educativi, finanche di materiali
formativi, per supportare il percorso di apprendimento di quegli
alunni con particolari fragilità che necessitino, in DDI,
dell’affiancamento di un adulto per fruire delle attività
proposte.

Anche in rinnovate condizioni di emergenza, le istituzioni


scolastiche assicurano, comunque, tutte le attività di
comunicazione, informazione e relazione con la famiglia
previste all’interno del Contratto collettivo nazionale di Lavoro
vigente e previsti dalle norme sulla valutazione, avendo cura di
esplicitare i canali di comunicazione attraverso cui essi potranno
avvenire.

165
FORMAZIONE DEI DOCENTI E DEL PERSONALE ASSISTENTE
TECNICO
La formazione dei docenti rappresenta una leva fondamentale
per il miglioramento e per l’innovazione del sistema educativo
italiano. Il periodo di emergenza vissuto dalla scuola ha attivato
processi di formazione dovuti all'impellente necessità di
affrontare l’esperienza della didattica a distanza. È quanto mai
opportuno che ciascuna scuola predisponga, all’interno del
Piano della formazione del personale, attività che sappiano
rispondere alle specifiche esigenze formative.

I percorsi formativi a livello di singola istituzione scolastica o di


rete di ambito per la formazione potranno incentrarsi sulle
seguenti priorità:

1. informatica (anche facendo riferimento al DigCompEdu4),


con priorità alla formazione sulle piattaforme in uso da
parte dell’istituzione scolastica;
2. con riferimento ai gradi di istruzione:
a. metodologie innovative di insegnamento e ricadute
sui processi di apprendimento (didattica breve,
apprendimento cooperativo, flipped classroom,
debate, project based learning);
b. modelli inclusivi per la didattica digitale integrata e
per la didattica interdisciplinare;
c. gestione della classe e della dimensione emotiva degli
alunni;

166
3. privacy, salute e sicurezza sul lavoro nella didattica digitale
integrata;
4. formazione specifica sulle misure e sui comportamenti da
assumere per la tutela della salute personale e della
collettività in relazione all’emergenza sanitaria.

Per il personale Assistente tecnico impegnato nella


predisposizione degli ambienti e delle strumentazioni
tecnologiche per un funzionale utilizzo da parte degli alunni e
dei docenti, si prevedranno specifiche attività formative, anche
organizzate in rete con altre istituzioni scolastiche del territorio,
al fine di ottimizzare l’acquisizione o il rafforzamento delle
competenze necessarie allo scopo.

167
Finito di pubblicare
nel mese di Novembre 2021
presso la sede di San Lorenzo del Vallo (CS)
Viale A. La Falce, 85 – 87040
€ 67,00

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