Una volta installato e aperto Virtual Box, avremo di fronte a noi un’interfaccia suddivisa in 3
parti principali: la barra degli strumenti superiore che ci consente di accedere alle funzionalità
generali del programma e delle macchine virtuali, la barra laterale a sinistra che ci mostra un
elenco delle varie macchine installate e infine a destra, troviamo una barra superiore che ci
mostra impostazioni per configurare, importare, esportare, creare o aggiungere una
macchina virtuale.
Windows 10, progettato per personal computer, tablet, dispositivi integrati e dispositivi IOT,
aggiunge al solito menù start in stile Windows 7, un assistente virtuale, Cortana che può
essere utile per chiedere informazioni e cercare in modo più veloce le informazioni
necessarie. Windows 10 include anche il nuovo browser Web Microsoft Edge, ben più
efficiente del precedente e presenta infine 12 versioni dello stesso sistema operativo ma
ottimizzate per 3 principali categorie: consumer, aziendale e accademico.
In modalità RETE INTERNA, lo scambio di dati può avvenire esclusivamente all’interno della
rete virtuale creata tra macchine virtuali, senza alcuna interazione con il sistema host. Ciò che
si otterrà sarà una connessione LAN privata delle sole macchine virtuali, senza alcuna
possibilità di accesso dall’esterno. Questo tipo di rete permette al sistema virtuale di essere
visto solo dalle macchine virtuali selezionate e non dalle applicazioni in esecuzione sul sistema
host o al mondo esterno.
In sostanza, l’indirizzo IP dice dove ci troviamo mentre quello MAC, chi siamo.
Per aprire il tool, possiamo utilizzare la scorciatoia da tastiera Windows (logo di Windows) +
R, cliccare su “Esegui”, digitare “msinfo32” e premere “Invio”
Come impostazione di default, Windows registra molti eventi che possono derivare da
applicazioni, sistema operativo Windows, configurazione dell'applicazione e eventi di
sicurezza. Ogni messaggio è identificato dal suo livello:
I punti di ripristino
I punti di ripristino sono delle immagini/archivi
all’interno dei quali è possibile trovare file, cartelle,
impostazioni del sistema operativo, i driver e tutti i
software installati in un momento ben preciso. Un
tecnico, dovrebbe creare queste immagini del
sistema nel momento in cui necessita di aggiornare
il sistema operativo, di installare o aggiornare
componenti hardware, di installare un’applicazione
o di installare un driver.
Perché sono così utili? Perché nel momento in cui a
seguito di uno di questi processi il nostro computer
subisce un danneggiamento (per esempio non
risponde ai programmi, si arresta in modo anomalo
ecc...), si può utilizzare uno di questi punti di
ripristino creati e inizializzare il sistema in un
momento ben preciso del passato.
Il tool msconfig
Il tool “msconfig” è stato progettato per risolvere i problemi di processo di avvio di Microsoft
Windows e può disabilitare o riabilitare il software, i driver di periferica o i servizi Windows
eseguiti all’avvio e di modificare i parametri di avvio.
Queste schede e le varie opzioni sottostanti ci aiuteranno a modificare e configurare l’avvio
del sistema, diagnosticare Windows per problemi e problemi di prestazioni, risolvere tali
problemi, disabilitare e limitare vari servizi e anche eseguire i principali strumenti di
Windows.
Utenti e gruppi
Un gruppo è un insieme di utenti che hanno tutti delle caratteristiche comuni, come per
esempio il gruppo amministratori: i profili presenti all’interno di quel gruppo avranno il
controllo completo del computer e accesso a tutte le cartelle.