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Una distribuzione Linux (anche distribuzione GNU/Linux ove includa elementi GNU,
generalmente detta distro), in informatica, è una distribuzione software di un
sistema operativo realizzato a partire dal kernel Linux, un sistema di base GNU e
solitamente anche diversi altri applicativi (talvolta anch'essi parte di GNU). Tali
distribuzioni appartengono quindi alla sottofamiglia dei sistemi operativi GNU e,
più in generale, alla famiglia dei sistemi Unix-like, perché ispirati a Unix e in
certa misura compatibili con esso.[1]
Indice
1 Storia
2 Descrizione
2.1 Scelta della distribuzione
2.2 Installazione
2.2.1 Installazione su piattaforma preesistente
2.3 Interfacce grafiche
2.4 Gestione dei pacchetti software
2.5 Repository
2.6 Interoperabilità e compatibilità tra distribuzioni
3 Esempi
3.1 Distribuzioni più popolari
3.2 Distribuzioni completamente libere
3.3 Distribuzioni per bambini
3.4 Distribuzioni Live CD
3.5 Distribuzioni embedded
4 Note
5 Voci correlate
6 Altri progetti
7 Collegamenti esterni
Storia
Linea temporale che mostra lo sviluppo delle varie distribuzioni Linux.
Prima della comparsa delle distribuzioni, chiunque avesse voluto far uso di Linux
doveva necessariamente essere un esperto dei dettagli di Unix, necessitando
pertanto della conoscenza non solo di quali librerie ed eseguibili fossero
necessari per far partire e funzionare correttamente il sistema, ma anche di alcuni
importanti dettagli riguardanti la configurazione ed il posizionamento dei file nel
sistema stesso.
Le distribuzioni apparvero poco tempo dopo che il kernel Linux iniziò ad essere
utilizzato da persone al di fuori del team originale di sviluppatori Linux. Questi
ultimi infatti erano più interessati a sviluppare il sistema operativo piuttosto
che programmi applicativi, interfacce utente e comode pacchettizzazioni.
Attualmente diverse società come Red Hat, Novell (per SUSE), Mandriva e Canonical
Ltd (per Ubuntu), e progetti di comunità come Debian[3], Slackware e Gentoo,
assemblano e testano le varie componenti software rilasciando distribuzioni
personalizzate e variegate, per la maggior parte gratuite. Ci sono in questo
momento più di 300 progetti di distribuzioni Linux in attivo sviluppo, revisione e
miglioramento che si differenziano per scelte progettuali, come i vari software di
mantenimento del sistema per l'installazione, la rimozione e la configurazione del
software.
Descrizione
Linus Torvalds
Ancora un altro modo per installare Linux è installarlo su un potente computer che
funga da server ed usare macchine meno potenti (magari senza disco rigido, con meno
memoria ed una CPU più lenta) come client "stupido" della rete. I client possono
eseguire il bootstrap attraverso la rete, mostrando i risultati e passando
informazioni al server sul quale girano tutte le applicazioni. I client possono
essere normali PC con l'aggiunta di un bootloader di rete sotto forma di software
inserito in un drive oppure integrato nel controller di rete, cosicché parte del
carico del server può essere trasferito sulla macchina client. Il risparmio
economico derivante invece dall'uso di client stupidi può invece essere sfruttato
per incrementare lo potenza di elaborazione o di immagazzinamento dati del server.
Ci sono anche alcune distro pensate per risiedere su una memoria USB, permettendo
all'utente la portabilità totale del proprio sistema in uno spazio minuscolo (una
chiave USB, ad esempio) senza la necessità di portarsi in giro altro hardware.
Ovviamente per poter usare tali sistemi è comunque necessario un PC che permetta il
boot dalle porte USB. Alcune, tra le più diffuse, distribuzioni di questo tipo sono
Puppy Linux e Damn Small Linux.
Installazione su piattaforma preesistente
Anche le Macchine virtuali (ad esempio VirtualBox, Virtual PC, qemu o VMware
Workstation) consentono l'esecuzione di Linux dall'interno di un altro sistema
operativo. I software VM simulano una macchina nel quale viene installato Linux.
Dopo aver fatto ciò, la macchina virtuale può essere avviata proprio come fosse un
computer indipendente.
Interfacce grafiche
Tra le interfacce grafiche più comuni utilizzate troviamo GNOME, KDE, MATE, LXDE,
Xfce ecc...
OpenSUSE
Gestione dei pacchetti software
Lo stesso argomento in dettaglio: Sistema di gestione dei pacchetti.
CentOS
Linux Mint
Ubuntu
Manjaro Linux
Distribuzioni completamente libere
La Free Software Foundation (FSF), sulla base delle Guidelines for Free System
Distributions,[5] ha stilato una lista di distribuzioni Linux che contengono
esclusivamente software libero.[6][7]
BLAG[8] (le Brixton Linux Action Group) - Distribuzione Linux basata su Fedora.
Dragora[9] - Distribuzione indipendente basata sul concetto di semplicità.
dyne:bolic - Distribuzione specializzata nell'editing di audio e video.
gNewSense - Distribuzione basata su Debian e Ubuntu e supportata dalla FSF.
Kongoni[10] - Distribuzione africana.
Slackware
Non di rado vengono integrati dei filtri famiglia per proteggere i bambini
dall'ottenimento di pagine inappropriate durante la navigazione in Internet. I
giochi educativi inclusi non differiscono molto tra una distribuzione e l'altra, e
comprendono giochi per l'apprendimento dell'uso del mouse e della tastiera,
dell'alfabeto e delle sillabe, dei numeri e delle operazioni, di abilità di
memorizzazione e ragionamento, fino ad attività più complesse come lo studio della
geografia e delle scienze.
Gentoo Linux
A partire dalla seconda metà degli anni 2000 hanno cominciato a diffondersi
notevolmente anche distribuzioni cosiddette Live CD, che non richiedono
necessariamente un'installazione per l'utilizzo, e il cui bootstrap può avvenire
direttamente da un supporto come CD, DVD o anche pen drive, tipicamente usate anche
come testing del sistema da parte degli utenti o per indagini di Computer
Forensics. Le distribuzioni live per uso server generalmente non hanno interfaccia
grafica, ma solo interfaccia a riga di comando.
Distribuzioni embedded
La classica schermata iniziale di un sistema operativo Android 5.0 (Lollipop)
Lo stesso argomento in dettaglio: Embedded Linux.