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In questo art riguardante le distrubuioni e la Distribuzione Linux

(Reindirizzamento da Distribuzione (Linux))


Red Hat Linux, la più famosa e importante distribuzione Linux

Una distribuzione Linux (anche distribuzione GNU/Linux ove includa elementi GNU,
generalmente detta distro), in informatica, è una distribuzione software di un
sistema operativo realizzato a partire dal kernel Linux, un sistema di base GNU e
solitamente anche diversi altri applicativi (talvolta anch'essi parte di GNU). Tali
distribuzioni appartengono quindi alla sottofamiglia dei sistemi operativi GNU e,
più in generale, alla famiglia dei sistemi Unix-like, perché ispirati a Unix e in
certa misura compatibili con esso.[1]
Indice

1 Storia
2 Descrizione
2.1 Scelta della distribuzione
2.2 Installazione
2.2.1 Installazione su piattaforma preesistente
2.3 Interfacce grafiche
2.4 Gestione dei pacchetti software
2.5 Repository
2.6 Interoperabilità e compatibilità tra distribuzioni
3 Esempi
3.1 Distribuzioni più popolari
3.2 Distribuzioni completamente libere
3.3 Distribuzioni per bambini
3.4 Distribuzioni Live CD
3.5 Distribuzioni embedded
4 Note
5 Voci correlate
6 Altri progetti
7 Collegamenti esterni

Storia
Linea temporale che mostra lo sviluppo delle varie distribuzioni Linux.

Prima della comparsa delle distribuzioni, chiunque avesse voluto far uso di Linux
doveva necessariamente essere un esperto dei dettagli di Unix, necessitando
pertanto della conoscenza non solo di quali librerie ed eseguibili fossero
necessari per far partire e funzionare correttamente il sistema, ma anche di alcuni
importanti dettagli riguardanti la configurazione ed il posizionamento dei file nel
sistema stesso.

Le distribuzioni apparvero poco tempo dopo che il kernel Linux iniziò ad essere
utilizzato da persone al di fuori del team originale di sviluppatori Linux. Questi
ultimi infatti erano più interessati a sviluppare il sistema operativo piuttosto
che programmi applicativi, interfacce utente e comode pacchettizzazioni.

Le prime distribuzioni furono:

Il Boot-root: una coppia di immagini per floppy disk distribuita da H. J. Lu.


La prima, avviabile, conteneva il kernel, mentre la seconda forniva un set minimo
di strumenti, provenienti dal progetto GNU, che permetteva di creare un filesystem
e avere così un sistema operativo di base funzionante;
MCC Interim Linux, distribuzione sviluppata dal Manchester Computing Centre
dell'Università di Manchester nel febbraio 1992 e resa disponibile per il download
pubblico dal server FTP sin dal novembre 1991;[2]
TAMU, creata da alcuni sviluppatori indipendenti della Texas A&M University più
o meno nello stesso periodo;
Softlanding Linux System (SLS), creata da Peter MacDonald nell'agosto 1992;
Slackware, inizialmente un fork della già citata SLS, creata da Patrick
Volkerding nel 1993. È la distribuzione più anziana ancora attivamente sviluppata;
Yggdrasil Linux, sviluppata dalla Yggdrasil, fu la prima distribuzione Plug-
and-Play, ovvero in grado di configurarsi in base all'hardware rilevato.

Le distribuzioni Linux si proposero come un'alternativa ai sistemi operativi MS-DOS


e Microsoft Windows per i PC IBM, al sistema Mac OS per i computer Apple Macintosh,
ed a altre versioni proprietarie di Unix. Molti dei primi utenti erano già abituati
a Unix per motivi di lavoro o studio. Questi passarono a Linux per la stabilità, il
basso (o spesso nullo) costo, e grazie all'inclusione del codice sorgente di tutto
o quasi il software incluso. Le distribuzioni erano originariamente solo una
questione di convenienza, ma oggi sono diventate il riferimento principale anche
per i guru di Unix e Linux. Al momento, Linux è più popolare nel mercato dei
server, soprattutto per i server Web e database (vedi anche LAMP), piuttosto che
nel mercato dei computer da scrivania.

Attualmente diverse società come Red Hat, Novell (per SUSE), Mandriva e Canonical
Ltd (per Ubuntu), e progetti di comunità come Debian[3], Slackware e Gentoo,
assemblano e testano le varie componenti software rilasciando distribuzioni
personalizzate e variegate, per la maggior parte gratuite. Ci sono in questo
momento più di 300 progetti di distribuzioni Linux in attivo sviluppo, revisione e
miglioramento che si differenziano per scelte progettuali, come i vari software di
mantenimento del sistema per l'installazione, la rimozione e la configurazione del
software.
Descrizione
Linus Torvalds

Tutte le distribuzioni sono sviluppate in maniera indipendente, da relative


community, a partire dal kernel Linux comune (sia pur in versioni diverse e spesso
personalizzate), e si differenziano tra loro per il cosiddetto "parco software",
cioè i pacchetti preparati e selezionati dagli sviluppatori per la distribuzione
stessa, per il sistema di gestione del software, i repository e per i servizi di
assistenza e manutenzione offerti. Una tipica distribuzione comprende, in ordine
crescente di astrazione, le seguenti componenti software, oltre alle relative
documentazioni tecniche e manuali:

un sistema di base, composto dal kernel Linux e dalle relative librerie di


programmazione e utilità di sistema, principalmente parte di GNU,.
strumenti amministrazione della distribuzione, come il sistema di gestione dei
pacchetti con relativi repository;
le shell, cioè i software di interfaccia con l'utente: oltre al terminale a
riga di comando può essere incluso un'interfaccia grafica, cioè un ambiente desktop
o un più semplice gestore delle finestre, in funzione sopra l'X Window System,
almeno per ciò che riguarda le distribuzioni per desktop computer (quelle per
sistemi server non hanno interfaccia grafica per motivi di compattezza e velocità).
Ogni distribuzione in genere monta di default una sua interfaccia grafica, poi
ampiamente personalizzabile con altri ambienti desktop liberamente disponibili.
un grande insieme variabile di programmi basati sul kernel Linux, inclusi sotto
forma di pacchetti e solitamente distribuiti con licenza d'uso di tipo libero (es.
pacchetti GNU) o open source, ma non mancano casi di freeware o altre licenze
commerciali; a questi si aggiungono i programmi applicativi, come suite per
ufficio, navigatore web o gestori d'informazioni personali, elaboratori di testo,
fogli di calcolo, riproduttori multimediale, client di posta elettronica, PIM,
ecc...;.
La quasi totalità del software incluso è FOSS (Free and Open Source Software -
Software libero Open Source) che è distribuito dagli sviluppatori sia in forma
precompilata che come codice sorgente, cosa che permette agli utenti di modificare
e ricompilare il codice originale a proprio piacimento. Una parte del software
incluso in alcune distribuzioni può essere proprietario e non disponibile sotto
forma di sorgenti.

Molte distribuzioni forniscono un sistema di installazione simile a quello di altri


moderni sistemi operativi. Distribuzioni self-hosting come Gentoo Linux forniscono
il codice sorgente di tutto il software ed includono le versioni eseguibili solo di
un kernel base, compilatore e programma di installazione; questo programma compila
tutto il software per la specifica architettura del computer dell'utente.
Scelta della distribuzione
Debian

Le differenze tra le varie distribuzioni Linux sono di carattere tecnico,


organizzativo e filosofico. Le prime consistono in un diverso supporto dei
dispositivi hardware e nella configurazione del sistema operativo e dei pacchetti
software. Le seconde sono spesso motivate da scelte tecniche, ma anche da ragioni
storiche e/o filosofiche. Il sito web DistroWatch offre una panoramica di tutte le
distribuzioni Linux più note, attive o meno, e mantiene una classifica delle
distribuzioni, usando il page view come misura della popolarità relativa.[4]
Installazione

Il più comune metodo di installazione avviene tramite bootstrap da un CD contenente


il programma di installazione ed altro software. Questi CD possono essere
masterizzati a partire da un file di immagine ISO, comprati a piccolo costo, o
ottenuti come parte di un pacchetto che include anche manuali e software
commerciale addizionale. Alcune distribuzioni come Debian possono essere installate
a partire da un ristretto numero di floppy disk. In seguito, una volta installato
il sistema di base, è possibile integrarlo ottenendo i restanti pacchetti da
internet o da CD. L'installer Anaconda, uno dei programmi di installazione più
usati, è implementato in Red Hat, Fedora ed altre distribuzioni per semplificare il
processo di installazione.

Ancora un altro modo per installare Linux è installarlo su un potente computer che
funga da server ed usare macchine meno potenti (magari senza disco rigido, con meno
memoria ed una CPU più lenta) come client "stupido" della rete. I client possono
eseguire il bootstrap attraverso la rete, mostrando i risultati e passando
informazioni al server sul quale girano tutte le applicazioni. I client possono
essere normali PC con l'aggiunta di un bootloader di rete sotto forma di software
inserito in un drive oppure integrato nel controller di rete, cosicché parte del
carico del server può essere trasferito sulla macchina client. Il risparmio
economico derivante invece dall'uso di client stupidi può invece essere sfruttato
per incrementare lo potenza di elaborazione o di immagazzinamento dati del server.

Alcune distribuzioni offrono grandi possibilità di configurare e personalizzare


praticamente tutto il software incluso, ma non tutte. Alcune distribuzioni
includono strumenti di configurazione per coadiuvare questo processo, ma è
importante ricordare che tali personalizzazioni sono tipicamente così specifiche
che non è possibile per nessuno, inclusi i progettisti delle distribuzioni,
preconfigurare il software fornito per le specifiche esigenze di ognuno. Come tutti
i sistemi operativi, Linux e le sue distribuzioni richiedono delle operazioni di
amministrazione e configurazione ai propri utenti/operatori/proprietari. Quello in
cui i soggetto che creano distribuzioni di Linux differiscono dai venditori degli
altri sistemi operativi consiste nel che i primi non affermano esplicitamente che
"nessuna operazione di amministrazione è richiesta". Questa onestà può preoccupare
utenti potenziali che vengono convinti dalle dichiarazioni pubblicitarie degli
altri sistemi.
Sostituendo tutto ciò che è contenuto in una distribuzione, un amministratore può
raggiungere uno stato "distribution-less", cioè privo di distribuzione, nel senso
che tutto viene così distribuito sotto forma di sorgenti, compilato, configurato ed
installato localmente. È possibile costruire un sistema di questo tipo da zero,
senza bisogno di alcuna distribuzione di partenza. C'è solo bisogno di un modo di
generare i primi binari finché il sistema non diventa self-hosting (capace di
generare se stesso). Questo può essere fatto tramite la compilazione su un altro
sistema capace di produrre codice eseguibile per la macchina di destinazione (anche
attraverso la cross-compilazione). Una guida per costruire un sistema simile è ad
esempio Linux From Scratch.
Fedora

Ci sono anche alcune distro pensate per risiedere su una memoria USB, permettendo
all'utente la portabilità totale del proprio sistema in uno spazio minuscolo (una
chiave USB, ad esempio) senza la necessità di portarsi in giro altro hardware.
Ovviamente per poter usare tali sistemi è comunque necessario un PC che permetta il
boot dalle porte USB. Alcune, tra le più diffuse, distribuzioni di questo tipo sono
Puppy Linux e Damn Small Linux.
Installazione su piattaforma preesistente

Alcune distribuzioni, come WinLinux, permettono all'utente di installare Linux su


un sistema operativo preesistente. Linux viene installato su una partizione Windows
dell'hard-disk e viene eseguito all'interno di Windows stesso. Un altro esempio di
questo tipo di approccio è rappresentato da coLinux.

Anche le Macchine virtuali (ad esempio VirtualBox, Virtual PC, qemu o VMware
Workstation) consentono l'esecuzione di Linux dall'interno di un altro sistema
operativo. I software VM simulano una macchina nel quale viene installato Linux.
Dopo aver fatto ciò, la macchina virtuale può essere avviata proprio come fosse un
computer indipendente.
Interfacce grafiche

Tra le interfacce grafiche più comuni utilizzate troviamo GNOME, KDE, MATE, LXDE,
Xfce ecc...
OpenSUSE
Gestione dei pacchetti software
Lo stesso argomento in dettaglio: Sistema di gestione dei pacchetti.

Le distribuzioni sono normalmente composte da "pacchetti" (packages), ed ognuno di


essi contiene una specifica applicazione o componente: ad esempio, ci possono
essere pacchetti contenenti una libreria per la gestione del formato di immagini
PNG, oppure una serie di font, o un browser web.

Un pacchetto è normalmente fornito come codice compilato, e la sua installazione o


rimozione è gestita in maniera più sofisticata rispetto a un semplice programma di
archiviazione come tar. Il programma preposto a queste funzioni è detto il sistema
di gestione dei pacchetti (package management system o PMS) della distribuzione.
Ogni pacchetto dedicato a un PMS contiene delle meta-informazioni come descrizione,
versione, dipendenze, ecc. Il sistema di gestione dei pacchetti tiene in
considerazione queste meta-informazioni per permettere ricerche, aggiornamenti
automatici a versioni più aggiornate, per controllare che tutte le dipendenze di un
pacchetto siano soddisfatte e/o soddisfarle automaticamente.

I formati dei pacchetti nelle distribuzioni GNU/Linux sono generalmente:

RPM — originariamente introdotto da Red Hat ma adesso usato in molte


distribuzioni, anche basate e/o derivate da quest'ultima.
deb — DEBian package, originariamente introdotto da Debian ma anche usato da
altri come Knoppix e Ubuntu.
.tgz o tar.gz — standard Tar + gzip - a volte con ulteriori file di controllo —
formato usato da Slackware ed Arch Linux ed altri, o a volte per la distribuzione
di pacchetti molto semplici "fatti in casa".

CentOS

ebuild — file contenente informazioni su come ottenere, compilare ed installare


un pacchetto nel sistema Portage di Gentoo Linux attraverso il comando emerge.
Tipicamente queste sono installazioni basate sulla compilazione di sorgenti,
nonostante anche alcuni pacchetti binari possano essere installati in questo modo.
recipe — file contenente informazioni su come ottenere, decomprimere, compilare
ed installare un pacchetto nella distribuzione Gobo Linux. Questo sistema è simile
a quello di Gentoo ma più povero di funzionalità.
ABS — acronimo di "Arch Build System", permette di creare pacchetti.pkg.tar.gz
installabili per Arch partendo dal codice sorgente.

È presente inoltre la possibilità di compilare in proprio le applicazioni


direttamente dal sorgente disponibili, qualora non siano disponibili i binari
precompilati. Sebbene la compilazione spesso comporti alcune difficoltà è possibile
che l'applicazione mostri un incremento delle prestazioni. Seguendo questa logica
alcune distribuzioni (es. Gentoo) offrono la possibilità di compilare l'intero
sistema operativo

Anche se le distribuzioni Linux tipicamente contengono molto più software dei


sistemi operativi proprietari, è pratica comune per gli amministratori di sistema
installare del software non incluso nella distribuzione. Un esempio potrebbe essere
una versione di un'applicazione più nuova rispetto a quella fornita con la
distribuzione, oppure un'applicazione alternativa rispetto a quella predefinita (ad
es. KDE invece di GNOME o viceversa). Se il software da installare è fornito sotto
forma di sorgenti, è necessaria una compilazione locale. Tuttavia, se viene
installato del software aggiuntivo, lo "stato" del sistema locale può perdere la
sincronia con lo stato del database del sistema di gestione dei pacchetti. Se
questo avviene, l'amministratore locale deve prendere dei provvedimenti per
assicurare che tutto il sistema si mantenga correttamente aggiornato, in quanto il
package manager non sarà più in grado di farlo automaticamente.

Molte distribuzioni installano i pacchetti, inclusi il kernel ed altre componenti


del sistema operativo, in una configurazione predeterminata. Poche ormai richiedono
o addirittura permettono modifiche alla configurazione al momento della prima
installazione. Questo rende l'installazione stessa meno complessa, specialmente per
gli utenti più inesperti, ma non è sempre accettabile. Per alcuni scopi specifici,
parte del software deve essere configurato con accuratezza per essere utilizzato,
per lavorare correttamente insieme ad altri programmi, o per essere sicuro. Per
questo motivo gli amministratori locali sono spesso obbligati a spendere del tempo
per controllare e riconfigurare il software.
Mandriva Linux
Repository

Ciascuna distribuzione si appoggia a propri repository o a repository comuni a più


distribuzioni, utilizzati congiuntamente al gestore di pacchetti per l'aggiunta di
software.
Interoperabilità e compatibilità tra distribuzioni

Il Free Standards Group è un'organizzazione formata dai maggiori produttori di


software ed hardware il cui obiettivo è di migliorare l'interoperabilità tra le
diverse distribuzioni. Tra gli standard proposti c'è il Linux Standard Base che
definisce una comune ABI (Interfaccia Binaria per le Applicazioni), un unico
sistema di pacchettizzazione ed una struttura per il file system che preveda le
stesse convenzioni sui nomi e le stesse directory basiliari in ogni sistema Linux.
Questi standard, al momento, restano comunque poco diffusi anche tra le
distribuzioni sviluppate dagli stessi produttori membri dell'organizzazione.
Esempi
Distribuzioni più popolari
Le singole voci sono elencate nella Categoria:Sistemi operativi utilizzanti il
kernel Linux.

Di seguito è riportata una lista delle distribuzioni più popolari.

Arch Linux: è una distribuzione a rilascio continuo, minimalista, veloce,


leggera ed altamente personalizzabile. È poco adatta all'utenza comune, visto che
l'installazione predefinita non prevede né l'ambiente desktop, né il server X, ed
quindi è necessario utilizzare l'interfaccia a riga di comando per le procedure di
compilazione ed installazione dei vari software applicativi. Da esso derivano
Manjaro, Antergos, Anarchy ed altri derivati che permettono un'installazione
automatizzata
CentOS: orientata al mercato aziendale, è derivata da Red Hat Enterprise Linux
e mira ad offrirne un sostituto compatibile, libero e gratuito.
Chakra: distribuzione che mira ad offrire un sistema completo, è orientata al
principio KISS ed incentrata sull'ambiente desktop KDE e le librerie Qt.
Debian: è una distribuzione contenente solo software libero, sostenuta da una
comunità di volontari da tutto il mondo ed usata come base per molti altri sistemi
operativi.
Fedora: distribuzione realizzata in stretta collaborazione con la comunità
GNU/Linux, è sponsorizzata da Red Hat.
Gentoo: distribuzione dedicata agli utenti esperti, è nota per il suo sistema
di gestione dei pacchetti che permette di installare le applicazioni direttamente
dal codice sorgente.
Knoppix: è la prima distribuzione live CD avviabile da dispositivi rimovibili,
senza bisogno di alcuna installazione.
Linux Mint: basata su Ubuntu, è equipaggiata di default con codec proprietari
ed è disponibile con ambiente desktop Cinnamon, MATE o Xfce, che sostituiscono
Unity.
Linux Mint Debian Edition (LMDE): è la versione di Linux Mint basata
direttamente su Debian e con aggiornamenti continui.
Linux XP: una distribuzione del tutto somigliante al sistema operativo
Microsoft Windows XP.

Linux Mint

Mandriva Linux: originariamente chiamata Mandrake Linux, punta all'utilizzo da


parte degli utenti meno esperti con un sistema facile da utilizzare.
Mageia: è una associazione senza scopo di lucro e di una distribuzione
GNU/Linux derivata da Mandriva Linux.
PCLinuxOS: inizialmente basata su Mandriva Linux e successivamente evolutasi in
distribuzione indipendente, è nata da un progetto mirato ad ampliare i pacchetti
presenti in Mandriva. È indirizzata essenzialmente all'utenza desktop.
Red Hat Enterprise Linux: è una distribuzione commerciale direttamente
sviluppata da Red Hat, orientata al mercato aziendale.
Sabayon: basata su Gentoo e creata da un progetto italiano, mira ad offrire un
sistema completo e ricco di pacchetti.
OpenMandriva: Distribuzione con origini in Francia, libera e indipendente (non
basata su alcuna altra distribuzione), discendente da Mandriva Linux. È sviluppata
e mantenuta dall'Associazione senza scopo di lucro e dalla Comunità OpenMandriva.
openSUSE: creata da sviluppatori volontari, è sponsorizzata da Novell.
SUSE Linux: è la versione commerciale di openSUSE sviluppata da Novell.
Slackware: una delle distribuzioni più longeve (nata nel 1993), è essenziale ed
elegante ed è oggi una delle più apprezzate e utilizzate dall'utenza esperta per la
sua alta stabilità.

Ubuntu

Ubuntu: attualmente la distribuzione più diffusa, è basata su Debian e si


propone di offrire un sistema operativo completo e semplice da utilizzare, sfrutta
il desktop environment GNOME, dopo aver usato per un breve periodo Unity. Le
derivate ufficiali presentano software preinstallato diverso e/o un diverso desktop
environment.
Kubuntu, equipaggiata con il desktop environment KDE;
Xubuntu, equipaggiata con il desktop environment Xfce;
Lubuntu, equipaggiata con il desktop environment LXDE ed adatta a PC molto
vecchi e poco performanti;
Edubuntu, orientata principalmente all'utilizzo in ambito scolastico;
Ubuntu GNOME, equipaggiata con il desktop environment GNOME;
Ubuntu Studio, equipaggiata con programmi utili a creare musica, video e
grafica;
Ubuntu MATE, equipaggiata con il desktop environment MATE ed adatta anche a
PC non recenti.

Manjaro Linux
Distribuzioni completamente libere

La maggioranza delle distribuzioni Linux non contiene esclusivamente software


libero, ma anche, in misura ridotta, software proprietario (ad esempio driver,
codec, tool e applicazioni), spesso per mancanza di software libero ugualmente
funzionale. Tuttavia alcune distribuzioni hanno scelto di non includere software
proprietario e di utilizzare Linux-libre, una versione del kernel Linux
completamente libera. Infatti Linux contiene parti di codice oscurate e sotto
licenze non libere.

La Free Software Foundation (FSF), sulla base delle Guidelines for Free System
Distributions,[5] ha stilato una lista di distribuzioni Linux che contengono
esclusivamente software libero.[6][7]

Lista in ordine alfabetico:

BLAG[8] (le Brixton Linux Action Group) - Distribuzione Linux basata su Fedora.
Dragora[9] - Distribuzione indipendente basata sul concetto di semplicità.
dyne:bolic - Distribuzione specializzata nell'editing di audio e video.
gNewSense - Distribuzione basata su Debian e Ubuntu e supportata dalla FSF.
Kongoni[10] - Distribuzione africana.

Slackware

Musix[11] - Distribuzione basata su Knoppix, rivolta alla produzione audio.


Parabola GNU/Linux-libre[12] - Distribuzione basata su Arch che cura
particolarmente la semplicità della gestione dei pacchetti e del sistema.
Trisquel GNU/Linux[13] - Distribuzione orientata alle piccole imprese, agli usi
domestici e ai centri educativi. Basata sui rilasci LTS di Ubuntu, è facile da
usare, installare e configurare.
Ututo[14] - Distribuzione basata su Gentoo, è stato il primo sistema Linux
completamente libero riconosciuto dal Progetto GNU.
Venenux[15] - Distribuzione rivolta principalmente ad utenti latinoamericani.

Distribuzioni per bambini


Si tratta di distribuzioni che forniscono raccolte preinstallate di giochi
educativi in ambienti adatti a bambini a partire dall'età prescolare (in alcuni
casi a partire dai due anni) fino agli inizi dell'adolescenza. Tutte le
distribuzioni di questo tipo adattano l'ambiente da un punto di vista grafico, ed
alcune semplificano anche in maniera consistente le modalità di utilizzo
dell'ambiente. Normalmente vengono fornite anche delle raccolte di giochi di
esclusivo divertimento, ma a volte vengono preinstallati anche dei programmi per
sviluppare la creatività.

Non di rado vengono integrati dei filtri famiglia per proteggere i bambini
dall'ottenimento di pagine inappropriate durante la navigazione in Internet. I
giochi educativi inclusi non differiscono molto tra una distribuzione e l'altra, e
comprendono giochi per l'apprendimento dell'uso del mouse e della tastiera,
dell'alfabeto e delle sillabe, dei numeri e delle operazioni, di abilità di
memorizzazione e ragionamento, fino ad attività più complesse come lo studio della
geografia e delle scienze.

Ecco alcune delle distribuzioni per bambini attualmente esistenti:


Screnshot di Kali Linux, distribuzione Linux deputata alla sicurezza informatica

DoudouLinux - Distribuzione basata su Debian e multilingue, fa della semplicità


d'uso e della adattabilità all'età del bambino i suoi punti di forza. Le attività
più semplici sono utilizzabili a partire dai due anni, mentre i bambini più grandi
troveranno tra le altre cose semplici programmi per lo sviluppo della creatività e
navigheranno in internet protetti da un filtro famiglia. In arrivo anche uno
strumento per la limitazione da parte dei genitori del tempo di uso del PC. Non
richiede l'installazione, potendo essere usata da CD o da chiave USB.
Edubuntu - Distribuzione basata su Ubuntu e supportata da Canonical.
Edupup - Distribuzione basata su Puppy Linux.
Foresight kids - Distribuzione basata su Foresight Linux.
Linux KidX - Distribuzione basata su Slackware, disponibile in portoghese ed
inglese.
PaiX - Distribuzione basata su Mandriva, è in fase sperimentale.
Qiko Junior - Distribuzione basata su QiLinux (trasformatasi in Tuga). La casa
madre che la rilasciava (non scaricabile gratuitamente e provvista anche di un
manuale d'uso cartaceo) è fallita.
Qimo 4 kids - Distribuzione basata su Ubuntu e multilingue, è una distribuzione
completa ed in avanzato stadio di sviluppo, che può essere anche installata come
desktop environment aggiuntivo su una distribuzione Ubuntu preesistente. Non avendo
sviluppato consistenti semplificazioni dell'interfaccia e delle modalità d'uso
potrebbe però risultare un po' ostica per i bambini più piccoli.

Gentoo Linux

Trisquel EDU[16] - Versione di Trisquel GNU/Linux progettata per essere usata


in qualsiasi scuola.
Trisquel TOAST - TOAST, o "Trisquel On A Sugar Toast", è un'edizione del
sistema operativo completamente libero Trisquel GNU/Linux che usa l'ambiente
didattico Sugar. Sugar è l'interfaccia utente sviluppata da SugarLabs per i laptop
di "One Laptop Per Child XO" e progettata sui concetti di apprendimento interattivo
attraverso l'esplorazione. È stata impiegata con successo in molti paesi e contiene
al suo interno un vasto catalogo di attività didattiche.
UKnowforkids - Distribuzione basata su Arch Linux, disponibile solo in inglese
ma con requisiti minimi hardware bassi.

Anche pensate per i bambini sono le distribuzioni appositamente concepite per le


scuole, ma esse non sono espressamente concepite per l'uso sul singolo calcolatore
domestico, ma piuttosto su reti scolastiche di calcolatori ed inoltre si rivolgono
a bambini in età scolare. A tal proposito si veda la pagina Edutainment, dove si
troverà anche una lista delle distribuzioni ad uso scolastico.
Distribuzioni Live CD
Lo stesso argomento in dettaglio: Live CD.
Debian Live CD

A partire dalla seconda metà degli anni 2000 hanno cominciato a diffondersi
notevolmente anche distribuzioni cosiddette Live CD, che non richiedono
necessariamente un'installazione per l'utilizzo, e il cui bootstrap può avvenire
direttamente da un supporto come CD, DVD o anche pen drive, tipicamente usate anche
come testing del sistema da parte degli utenti o per indagini di Computer
Forensics. Le distribuzioni live per uso server generalmente non hanno interfaccia
grafica, ma solo interfaccia a riga di comando.
Distribuzioni embedded
La classica schermata iniziale di un sistema operativo Android 5.0 (Lollipop)
Lo stesso argomento in dettaglio: Embedded Linux.

La possibilità di intervenire sul kernel Linux e la comparsa di molti appassionati


ne hanno suggerito l'utilizzo nell'elettronica dei dispositivi integrati. Infatti a
partire dal 2009, è possibile reperire apparecchiature commerciali (quali router,
smartphone o tablet) dotate di sistemi Linux fortemente ridotti. Esistono anche
distribuzioni Linux pensate per essere utilizzate su tali sistemi embedded, ad
esempio OpenWRT, FreeWRT, Android (sviluppato da Google), MeeGo o Ångström.

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