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Unità didattica 1: I computer

Introduzione
In questa unità didattica ci concentreremo sui concetti generali della tecnologia dell’informazione,
introducendo i componenti hardware di un computer, a cosa servono e come funzionano.
Analizzeremo le varie categorie di computer oggi esistenti, le differenze che li caratterizzano, i
punti di forza di ogni categoria, nonché i contesti in cui è conveniente utilizzare una categoria di
computer anziché un’altra.

Obiettivi
Al termine di questa unità didattica:

 Saprai cos’è e a che cosa serve un computer. Saprai riconoscere i componenti base di un
computer. Conoscerai i concetti di hardware e software.
 Saprai distinguere le varie tipologie di computer, quali sono le differenze e in quali ambiti
vengono utilizzate
Una serie di test di verifica ti saranno utili per valutare la tua comprensione dei concetti esposti.

Analisi dei componenti hardware


Un personal computer è costituito da hardware e software.
Per hardware si intende tutto ciò che di tangibile esiste in un computer, ossia tutte le sue parti
fisiche (unità centrale, stampante, dischi, ecc.). Il software è invece l'insieme delle istruzioni che
indicano al computer in che modo deve agire.
In pratica il software comprende sia programmi che permettono la gestione del computer, come i
sistemi operativi, sia programmi applicativi che consentono di svolgere con il computer un
particolare tipo di attività, come ad esempio la videoscrittura, la grafica digitale e così via.
Le due componenti, hardware e software, sono complementari, nel senso che ognuna delle due
ha bisogno dell’altra: nessuna delle due servirebbe a qualcosa senza l’ausilio dell’altra.
Un computer è un dispositivo in grado di eseguire delle operazioni sui dati in ingresso, cioè
sull’input, e di restituirne i risultati in uscita, cioè sull’output.
Generalmente, un computer è costituito da tre componenti principali: la memoria, il processore e
i dispositivi di input / output.
Questa architettura di computer è detta modello di Von Neumann, che la ideò negli anni quaranta
del secolo scorso. Lo schema si basa su cinque elementi.

 La CPU, acronimo di Central Processing Unit, in italiano Unità Centrale di Elaborazione, che è
l’unità di lavoro, il processore, per intenderci. È costituita dall’Unità Aritmetica e Logica,
abbreviata in ALU, e dall’Unità di controllo. L’Unità Aritmetica e Logica è in grado di eseguire
operazioni su numeri e operazioni logiche, quali AND, OR e NOT. L’Unità di controllo ha il
compito di coordinare le azioni necessarie all’esecuzione di insiemi di istruzioni.
 L’unità di memoria centrale, detta anche RAM, acronimo di Random Access Memory, in
italiano Memoria ad accesso casuale. È una memoria volatile, nel senso che mantiene il suo
contenuto solo a computer acceso, e lo perde spegnendo il computer. È inoltre una memoria
ad accesso diretto, nel senso che tutte le sue locazioni sono accessibili con lo stesso tempo di
accesso.
 Le unità di input, mediante le quali il computer riceve i dati da elaborare. In realtà, oggi la
parola input identifica sia i dati di ingresso in un elaboratore, sia le periferiche che permettono
il trasporto di questi dati. Tipiche periferiche di input sono la tastiera e il mouse.
 Le unità di output, mediante le quali i dati elaborati dal computer possono essere restituiti
all’esterno, sotto forma di risultati. Tipiche periferiche di output sono il monitor e la
stampante.
 Il bus, un elemento di comunicazione tra i vari componenti elencati in precedenza. La
comunicazione è realizzata dal bus mediante la trasmissione di segnali. Il bus può essere
realizzato su un circuito stampato, cioè su una scheda, sia con un cavo. Nel caso di una scheda,
il bus è riconoscibile a vista perché si vedono tante piste parallele che vanno a toccare vari
componenti. I bus che trasportano dati sono di vari tipi, con sigle ormai diventate di uso
comune: PCI, USB, SCSI, FireWire.

Classificazione dei computer


Solitamente i computer vengono classificati in base alle dimensioni, alla forma ed alla capacità di
calcolo.
Supercomputer. L’elaboratore più veloce e costoso, viene utilizzato per compiti specifici per i quali
serve una velocissima capacità di calcolo, come ad esempio le previsioni meteo, simulazioni su
calcoli di fluidodinamica e così via.
Un supercomputer, rispetto ad un computer normale, non solo ha una notevole potenza di
calcolo, ma è caratterizzato anche da un’architettura diversa. Un normale computer ha
un’architettura basata sul modello di Von Neumann, come abbiamo detto in precedenza. Un
supercomputer deve eseguire molti calcoli su molti dati, con interazioni minime con l’esterno, per
cui la sua architettura è stata specializzata di conseguenza.
Essendo molto costosi, i supercomputer in genere sono proprietà di aziende o enti di ricerca, che
possono ammortizzare i costi in quanto la macchina è condivisa tra molti utenti.
Mainframe. Elaboratore di grandi dimensioni, può collegarsi con migliaia di terminali. A differenza
dei supercomputer che sfruttano la propria potenza per eseguire pochi programmi con
elevatissima velocità, la potenza dei mainframe viene utilizzata per eseguire molti programmi
simultaneamente.
Un mainframe può ospitare diversi sistemi operativi e può sostituire decine o centinaia di
computer. La potenza di elaborazione di un mainframe è misurata in MIPS, acronimo di Milioni di
Istruzioni per Secondo.
Minicomputer. Elaboratore di dimensioni e prezzo ridotti per utilizzo di tecnologie avanzate e
produzione in serie. Consente l’accesso a molti utenti contemporaneamente.
Il minicomputer fu concepito come macchina intermedia tra mainframe e microcomputer. Ha
prestazioni decisamente minori del mainframe ma anche costi molto più bassi. Oggi, più che per
calcoli scientifici, il minicomputer è utilizzato nelle piccole e medie imprese per l’elaborazione dei
dati aziendali.
Server. Computer ad alte prestazioni ed affidabilità, che forniscono servizi a molti utenti finali, cioè
ad altri computer, detti client. Il termine server, come pure il termine client, può far riferimento
sia alla macchina hardware che al software. Insieme, sono in grado di offrire i servizi richiesti dai
client.
Microcomputer. Sono macchine con un solo microprocessore come unità centrale di elaborazione.
Hanno dimensioni fisiche ridotte rispetto ai mainframe e minicomputer e rappresentano la più
piccola delle quattro classi di computer, cioè supercomputer, mainframe e minicomputer. Possono
essere utilizzate anche da un singolo utente.
Network computer. Termine che indica quel tipo di elaboratore senza dischi che, tramite
opportuni protocolli, ad esempio TCP/IP, funge da terminale di rete. Dotato di modem o scheda di
rete permette all’utente di usufruire dei servizi offerti da una rete locale o da Internet. In questo
tipo di computer, il caricamento del sistema operativo e delle altre applicazioni avviene via rete.
Terminali. Macchine sprovviste di processore e disco rigido, in grado solitamente di visualizzare e
trasmettere dati ad un server centrale, senza poterli elaborare. Oggi, con la crescita dei personal
computer, l’utilizzo dei terminali è quasi del tutto scomparso.
In precedenza abbiamo accennato al fatto che i computer vengono classificati in base alle
dimensioni, alla forma ed alla capacità di calcolo. Abbiamo iniziato ad esaminare alcune tipologie
di computer. Continuiamo ora con altre tipologie.
Personal computer (PC). Detto una volta anche Home computer, nasce con l’avvento del
microprocessore ed è destinato solitamente per uso domestico o in postazioni da ufficio; può
essere di forma verticale, in questo caso viene detto tower, o orizzontale e quindi posto su di una
scrivania, in questo caso detto desktop. I personal computer sono utilizzati comunemente per
eseguire applicazioni di elaborazione di testi, foglio elettronico e applicazioni di rete, come ad
esempio posta elettronica e navigazione web.
Workstation. Elaboratore utilizzato soprattutto in applicazioni ingegneristiche, ad esempio
CAD/CAM, desktop publishing, cioè editoria elettronica, sviluppo di software e tutte quelle
applicazioni che richiedono elevate prestazioni grafiche e non di calcolo. Solitamente dotato di
grande capacità di memoria RAM, hard disk proprio, sebbene possa essere utilizzato come
terminale in una rete LAN, e un monitor di grandi dimensioni ed elevata risoluzione. Le
workstation condividono in rete il software applicativo.
Dispositivi Portatili: sono variabili per dimensioni, potenza e prestazioni grafiche. Appartengono a
questa categoria le seguenti tipologie di macchine.

 Laptop o notebook. Computer portatile, leggero, si può portare in viaggio e funziona diverse
ore senza che occorra una presa di corrente, in quanto dotato di batteria propria. Oggi ormai
hanno caratteristiche, potenza di calcolo e di archiviazione paragonabili ai personal computer.
 Tablet. Computer contenuto in un singolo pannello. La sua caratteristica distintiva è
rappresentata dal display di tipo touch screen, cioè un display che consente di interagire con il
computer mediante le dita o una penna stilo.
 Pocket PC e Personal Digital Assistant (PDA). Sono sistemi tascabili, utilizzati per prendere
appunti, gestire una rubrica o un’agenda, eseguire elaborazioni semplici.
 Dispositivi di gioco. Piccoli computer dedicati al supporto di tutti i giochi per computer. Hanno
uno schermo di buona qualità e sono sempre più potenti.
 Telefoni cellulari. Sono dispositivi che stanno sostituendo sempre più i telefoni di rete fissa. I
modelli più recenti hanno molte caratteristiche dei PDA e Pocket PC.
Una categoria particolarmente importante di terminali è costituita dai terminali self-service, ossia
quei terminali usati, occasionalmente, dagli utenti finali direttamente. Esempi tipici di terminali
self-service sono quelli utilizzati per i servizi bancomat, certificazioni comunali, sportello segreterie
studenti universitarie. Per questi terminali è particolarmente importante curare fattori e
caratteristiche che possono migliorare l’interazione tra utente e macchina, ad esempio schermi
sensibili al tatto, tastiera ridotta alla parte essenziale, funzioni di aiuto in linea e così via.

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