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1. INTRODUZIONE ................................................................................................................................... 2
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1. Introduzione
Il termine informatica deriva dall’unione delle parole informazione ed automatica, in quanto è una
scienza applicata che si occupa del trattamento di dati per ottenere informazioni 1 attraverso
procedure automatiche, e quindi senza l’intervento dell’uomo.
Frequentemente possiamo vedere PC desktop (personal computer da tavolo, fisso) e ancora di più
laptop (più comunemente chiamati computer portatili), dotati di batterie che li rendono utilizzabili
anche se non si ha a disposizione una rete elettrica. I netbook sono portatili di dimensioni ridotte,
caratterizzati da un hw molto semplice, utilizzati soprattutto per la navigazione su internet. Tra i
portatili rientrano anche i tablet pc, della grandezza di un blocco note; questi, almeno nella loro
forma pura, non sono dotati di tastiera: l’interazione avviene grazie al touchscreen.
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Dati e informazioni sono due concetti diversi, anche se nel linguaggio comune siamo abituati ad utilizzarli come
sinonimi!
- Il dato descrive aspetti elementari di entità o fenomeni
- L’informazione è prodotta grazie all’elaborazione di dati, svolta in base alle esigenze di utilizzo.
L’informazione è dunque tutto ciò che possiede un significato per l’uomo.
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2. I sistemi di elaborazione
In ogni caso, l’operazione ‘elementare’ di un computer è, come abbiamo detto, l’elaborazione,
ossia il trattamento dei dati, per produrre informazioni. Ogni tipo di elaborazione necessita di dati
in ingresso, detti input, e produce dati in uscita (output), che possono essere ulteriormente
trattati.
Il computer viene anche chiamato sistema di elaborazione, proprio perché, per svolgere il proprio
lavoro, si avvale di un insieme organizzato di risorse diverse che possono essere classificate in due
grandi categorie. Le parti fisiche di un computer costituisce l’hardware; i programmi che
controllano e dirigono l’uso dell’hardware costituiscono quello che viene chiamato software.
2.1 Hardware
Iniziamo ad individuare l’hardware che compone un computer. Lo facciamo considerando un
desktop pc; nei pc portatili, i vari componenti sono maggiormente integrati.
2.1.1. Processore
Il cervello del computer è nel microprocessore: esso contiene la CPU
(central processing unit), che esegue materialmente le operazioni logiche,
aritmetiche e di trasferimento sui dati secondo un certo procedimento
richiesto (contenuto in un programma). La CPU è costituita da:
Per poter eseguire le varie operazioni, l’unità di elaborazione si avvale di elementi di memoria
e dispositivi. Questi elementi di memoria si chiamano registri e sono sequenze di celle nelle
quali si può leggere e scrivere, si memorizzano dati e risultati delle operazioni, oltre a codici
operativi del linguaggio macchina.
L’unità di controllo fornisce dei segnali elettrici all’unità di elaborazione che attivano i diversi
dispositivi di memoria o di operazione in maniera sincrona con un orologio interno della
macchina, chiamato clock. Ad ogni clock viene inviato cioè un segnale. La frequenza con cui
questo clock scatta ci da un’indicazione della velocità con cui lavora l’unità centrale. Un pc
recente può avere una frequenza per esempio di 500 MHz (megahertz) o 2 GHz (gigahertz):
questo significa che il processore esegue rispettivamente 500 milioni e 2 miliardi di operazioni
al secondo.
Il microprocessore comunica con gli altri componenti elettrici grazie ad impulsi elettrici che
viaggiano su delle piste di rame, che si trovano sulla scheda madre, chiamate bus.
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2.1.2. Le memorie
Come abbiamo detto, la CPU utilizza delle memorie per poter eseguire le varie operazioni. Le
memorie sono dispositivi elettronici in grado di memorizzare istruzioni e dati codificati in
forma binaria2. Le memorie possono essere pensate come una sequenza finita di celle, in
ognuna delle quali è possibile memorizzare una o più byte. Esse sono identificate
univocamente con un indirizzo.
Per determinare la capacità di una memoria, cioè quante informazioni può contenere, si
utilizzano i multipli del byte3.
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Il funzionamento dei calcolatori elettronici si basa sul sistema binario, cioè un sistema di numerazione che usa solo 0
e 1. L’unità di informazione è il bit (binary digit).
Per trattare le informazioni si usa un suo multiplo, il byte, corrispondente ad 8 bit, con la quale si possono
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rappresentare 2 =256 diverse informazioni. Con queste combinazioni di bit, si possono rappresentare dei caratteri
secondo il codice ASCII, oppure le istruzioni del calcolatore in linguaggio macchina.
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Multipli del byte:
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- 1024 (2 ) byte formano un kilobyte (KB)
- 1024 KB formano un megabyte (MB)
- 1024 MB formano un gigabyte (GB)
- 1024 GB formano un terabyte (TB)
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La memoria cache è una memoria
temporanea, caratterizzata da un’elevata
velocità, che viene sfruttata per esempio
nel trasferimento di dati da memoria di
massa a memoria RAM, e tra memoria
RAM a CPU. Essa contiene istruzioni e
dati utilizzati più frequentemente dalla
CPU. Quando la CPU deve accedere ad un dato, prima controlla che sia presente nella memoria
cache; se è presente ed è valido, lo utilizza; altrimenti viene recuperato dalla memoria su cui
risiede ed eventualmente memorizzato nella cache per un successivo utilizzo.
- una certa capacità di memorizzazione: ossia quanti dati può contenere, espressa in multipli
di byte (MB, GB, TB)
- un tempo di accesso per reperire i dati desiderati, espressa in millisecondi o microsecondi
- una velocità di trasferimento dei dati (transfer rate) dalla memoria centrale che si misura
in MByte per secondo.
Nei primi, appunto, la memorizzazione dei dati avviene magnetizzando la superficie del
supporto con un’apposita testina di lettura/scrittura. I dati possono essere scritti, cancellati e
riscritti per un numero illimitato di volte, senza che il supporto venga logorato. Esempi di
supporti magnetici sono gli hard-disk (interni o esterni).
Nei supporti ottici, invece, la memorizzazione dei dati avviene “bruciando” con un laser la
superficie del supporto; alcuni di questi supporti sono riscrivibili, cioè i dati si possono
cancellare e riscrivere un numero limitato di volte; questo perché ad ogni cancellazione la
superficie si deteriora fino a diventare inutilizzabile. Esempi di supporti ottici sono i CD.
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L’hard-disk è costituito da una serie di piatti impilati uno
sull’altro, che ruotano attorno ad uno stesso asse verticale.
Ogni disco è suddiviso in tracce concentriche e in settori
(simili a fette); all’incrocio tra questi due si forma il blocco
fisico dei dati registrati sul disco.
In ogni caso, prima di poter essere utilizzato, un disco deve essere formattato. Con
l’operazione di formattazione, se sul dispositivo sono presenti dei dati, essi vengono
cancellati completamente.
Successivamente a livello logico viene creata sul disco una directory principale, detta
root, a partire dalla quale l’utente può creare le varie sottocartelle per salvare i
propri dati4.
Questa operazione viene fatta dall’utente oppure la casa produttrice si occupa di
formattare il disco prima di immetterlo sul mercato.
Qual è il neo degli SSD? In caso di guasti è molto problematico il recupero dei dati…
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Esistono diversi file system (FAT32, NTFS, Ext4, HFS, … ), ossia sistemi per gestire file a partire da una directory
principale. Poiché i sistemi operativi offrono supporto per alcuni file system, se si formatta un disco in autonomia, è
necessario sapere quale scegliere.
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È improprio utilizzare il termine ‘disco’ in quanto non vi è un disco all’interno dell’SSD; l’utilizzo della parola disco
deriva dal fatto che questa tipologia di memoria di massa svolge la medesima funzione del tradizionale hard-disk.
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I CD (compact disk) sono supporti ottici che hanno una capacità di circa 700MB. I dati vengono
memorizzati su di essi attraverso apparecchiature dette masterizzatori e possono essere letti
grazie agli appositi lettori6. Distinguiamo:
- CD-ROM (CD read only memory); sono CD su cui i dati vengono registrati in fabbrica dal
produttore e diventano supporti di cui è solo possibile la lettura (ne sono un esempio i cd
di installazione di una stampante, fornito insieme al dispositivo);
- CD-R (Recordable), sono CD registrabili una sola volta;
- CD-RW (Rewritable) sono CD registrabili più volte; si possono
aggiungere o cancellare dati.
I DVD (Digital versatile Disk) sono dischi ottici con una maggiore capacità di
memorizzazione (4,7 GB su uno dei due lati). I lettori DVD possono leggere anche i CD, ma sono
stati progettati per trattare le informazioni multimediali in formato digitale con alta qualità di
riproduzione nel video e nel suono.
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I lettori CD-ROM sono caratterizzati da una velocità di lettura (16X, 32X, 48X, …) più è alta questa velocità e più è
efficiente la presentazione di filmati e immagini in movimento. (1X corrisponde a 150Kbyte per secondo)
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2.1.2.2.1. Copie di backup e punti di ripristino
Per backup si intende la creazione di una copia di sicurezza di file e cartelle ed è un’operazione
fondamentale per tenere al sicuro i propri dati, in caso di imprevisti (rottura del hd o
furto/perdita accidentale dei dati).
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Questo perché ci sono dei virus (ransomware) che agiscono bloccando (criptando) tutti i documenti del pc, dei
dispositivi collegati ad esso e spesso anche di pc collegati alla rete locale in cui il pc si trova! L’unico modo per
sperare di riavere i propri file decriptati è quella di pagare il riscatto richiesto!
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2.1.3. Prestazioni dell’hardware di un pc
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2.1.4. Le periferiche
Le periferiche sono dispositivi che non fanno parte dell’unità centrale del pc, ma che sono
messi in comunicazione con esso per poter ricevere dati dall’esterno o trasmettere dati
all’esterno. Essi sono generalmente collegati attraverso dei cavi a delle porte che si trovano
solitamente nella parte posteriore del case. Attualmente molte periferiche non hanno bisogno
di cavi (sono wireless) e comunicano generalmente grazie alle onde radio. Le periferiche si
distinguono in:
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2.1.4.2. Note su monitor
I monitor o video più diffusi sono ormai quelli a cristalli liquidi o LDC, sottili e leggeri, di diverse
dimensioni (es. 17’’ o 19’’8). Ci si può riferire alla grandezza di uno schermo in pollici oppure in
proporzioni.
Il numero totale di pixel che possono essere visualizzati sullo schermo rappresenta la
risoluzione del monitor. È facile dunque dedurre che maggiore è il numero di pixel e migliore è
la qualità dell’immagine offerta dal monitor.
Qual è la risoluzione dello schermo di un pc? Vi sono altre risoluzioni disponibili per
uno schermo? Possiamo scoprirlo da Impostazioni -> Schermo
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Le dimensioni indicano la lunghezza della diagonale del monitor, espressa in pollici.
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2.1.4.3. Note su stampanti
Relativamente alle stampanti, le principali tecniche di stampa sono:
La porta può essere seriale, quando i caratteri vengono trasmessi un bit per volta, o parallela,
quando i bit vengono trasmessi contemporaneamente. Da qualche anno esiste anche la porta USB
che consente un’alta velocità di trasferimento, oltre ad una connessione e configurazione rapida di
nuove periferiche anche con computer
funzionante.
interfaccia
Ad ogni porta viene collegato un cavo con un
connettore corrispondente.
porte connettore
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Il toner di queste stampanti contiene una polvere cancerogena. È necessario dunque manipolare il toner in maniera
delicata e se vi sono residui di polvere nella stampante o fuori, è importante raccoglierla con una garza in modo che
non si diffonda.
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La scheda madre o motherboard fa da supporto e connessione per tutti i componenti interni del computer e
contiene inoltre una serie di circuiti adibiti al controllo delle varie parti. Sulla scheda madre si inseriscono come
componenti separati il processore, la memoria RAM e le varie schede di espansione; vi si trovano inoltre le prese per
il collegamento dell’hard-disk e dei drive per i dischi rimovibili.
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2.2 Software
Il software è l’insieme dei programmi e delle procedure indispensabili per il funzionamento e la
gestione dell’hardware, per compiere compiti specifici e risolvere problemi posti dall’utente.
Nel corso del tempo i sistemi operativi (in generale, i software) subiscono delle revisioni per
correggere errori, migliorare prestazioni, aggiungere nuove funzionalità, adattarsi alle nuove
caratteristiche fisiche di nuovi componenti hardware, fornire modalità di interazioni più facili per
l’utente.
Queste attività di revisioni producono versioni (release) successive di un prodotto software. Per
esempio per Windows, negli ultimi anni abbiamo visto Windows 7, Windows 8, Windows 10, … Per
degli applicativi, la versione è rappresentata da un numero decimale: si parte da 1.0 e poi le
versioni possono assumere numeri 1.1 o 1.2 (i numeri decimali indicano piccole modifiche) oppure
2.0 (per indicare modifiche importanti o aggiunta di funzionalità).
I driver aggiungono funzioni di controllo al software di base per meglio governare una certa
periferica.
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Esempi di sistema operativo sono: Windows, Linux, MacOS. Windows è prodotto dalla Microsoft, MacOS dalla
Apple, Linux è un sistema operativo Open Source.
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2.2.2. Il software applicativo
Il software applicativo è l’insieme dei programmi utilizzati dall’utente per svolgere compiti ben
precisi (es. elaborazione di testi, presentazioni, software per la navigazione in Internet, …)
Tutto il software viene sviluppato utilizzando un linguaggio di programmazione (es. Java, HTML, …)
seguendo una ‘grammatica’ ben precisa. Le istruzioni scritte in questo modo vengono poi tradotte
in un linguaggio comprensibile dal computer, detto linguaggio macchina.
Tutte le funzioni dei vari software sono presentate attraverso ad un’interfaccia utente, per lo più
grafica (GUI – graphical user interface). Mediante l’interfaccia i comandi richiesti dall’utente
(rappresentati da digitazioni e click) vengono interpretati ed eseguiti.
In quest’ultimo caso, gli autori rendono pubblico il codice sorgente del programma, favorendone il
libero studio e permettendo ad altri programmatori di apportare modifiche ed estensioni.
Questo fenomeno ha tratto grande beneficio da Internet perché programmatori distanti fra loro
possono comunque coordinarsi e lavorare ad uno stesso progetto/obiettivo.12 Alcuni esempi di
software open source sono: Linux (come sistema operativo), Firefox (browser), VLC (riproduttore
media), OpenOffice (produttività personale).
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Sulla scia dell’open source, è nato un movimento open content (contenuti aperti), di cui un esempio è Wikipedia.
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2.2.3. Generalità sul sistema operativo Windows
Al termine del caricamento del sistema operativo del proprio computer, l’avvio si conclude con la
fase di login, cioè la fase di identificazione dell’utente che utilizza il computer, che deve fornire il
proprio nome e password.
Effettuato il riconoscimento, sullo schermo del monitor vediamo comparire l’interfaccia grafica
con una barra delle applicazioni, contenente una serie di pulsanti (pulsante Start e pulsanti di
avvio veloce) e un’area di notifica, e di icone. La schermata principale si chiama desktop e sullo
sfondo presenta una serie di icone che rappresentano documenti, programmi, altri file, …
Ad ogni modo, cartelle e file possono essere condivisi con tutti o solo alcuni
utenti, dello stesso pc o della rete locale a cui il pc è connesso.
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2.2.3.1. Cartelle, file e loro estensioni
I file e le cartelle sono i principali oggetti che il sistema operativo utilizza per organizzare le varie
informazioni sul pc.
Una directory (o cartella) è una sorta di contenitore che può avere all’interno i file e altre
directory.
Ogni file ha una certa estensione (un suffisso che segue il nome del file, ad esempio ‘.doc’) che
indica il programma con il quale esso è stato creato ed elaborato e/o con i quali può essere aperto
per visualizzarne il contenuto. Quindi sicuramente per leggere i vari tipi di file è necessario avere
installati sul pc delle applicazioni che offrano la possibilità di gestire (leggere ed eventualmente
modificare) un certo tipo di file.
Ad esempio:
Bisogna innanzitutto aprire il pannello di controllo o accedere direttamente alle impostazioni dello
schermo cliccando col tasto di destra del mouse in un punto libero dello sfondo del desktop.
Apparirà un menu contestuale con la voce Impostazioni schermo, in cui selezionare la risoluzione
che più aggrada.
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2.2.3.2.2. Gestione delle finestre nel multitasking
Aprendo uno qualsiasi dei file presenti sul desktop o selezionando un’applicazione, si apre una
finestra che presenta:
I sistemi operativi attuali ormai consentono l’apertura di più finestre contemporaneamente sul
desktop; e per ogni finestra aperta appare visualizzato un pulsante sulla barra delle applicazioni.
Ciò è possibile grazie ad una funzionalità chiamata multitasking. La finestra attiva è quella su cui si
sta lavorando; le altre vengono dette inattive.
- premendo ALT+TAB appare una “sintesi” delle finestre aperte e prendendo TAB più volte è
possibile scegliere la finestra che si desidera attivare;
- un altro modo è quello di premere ALT+ESC: questa combinazione di tasti permette di
visualizzare di volta in volta la finestra aperta successiva.
in cascata
in pila verticale
affiancate.
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2.2.3.2.3. Impostare le applicazioni predefinite
A volte abbiamo più di
un’applicazione che ci permette di
aprire un certo tipo di file e ogni
volta ci viene chiesto di scegliere
con quale applicazione aprirle (un
po’ come avviene sugli
smartphone) a meno che non la
impostiamo come applicazione
predefinita.
Tra le voci di questo menu contestuale troviamo un’altra voce interessante: Gestione Attività o
Task Manager, il quale ci mostra non solo le applicazioni aperte dall’utente, ma anche tutti i
processi attivi in background, con la specificazione di quanto stia utilizzando in termini di CPU, di
memoria, di disco e di rete.
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2.2.3.2.5. Proprietà del sistema
Per sapere su che sistema sto lavorando, cercando nel Pannello di controllo/Impostazioni le
Proprietà del sistema o le Informazioni sul pc (vedi paragrafo 2.1.3), appare una finestra con una
serie di dati tra cui:
Tra le varie stampanti, una è evidenziata come stampante predefinita, ossia quella che viene
utilizzata automaticamente da
Windows quando viene chiesto di
effettuare una stampa da una
qualsiasi applicazione, se non
specificato diversamente
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dall’utente .
- porta parallela
- porta USB
- porta di rete
e possono essere più o meno condivise con altri pc, cioè è possibile autorizzarne l’accesso a pc
diversi da quelli collegati all’interno di una stessa LAN (local area network).
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Nei sistemi operativi Windows meno recenti, la stampante predefinita è indicata da una spunta verde.
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2.2.3.2.6.1. Coda di stampa
La lista dei documenti in coda per la stampa è visibile selezionando la stampante e cliccando
sulbottone Apri coda (oppure, nei sistemi operativi Windows meno recenti, cliccando col tasto
destro sulla stampante e selezionando Apri coda di stampa)
Se la stampante sta stampando una serie di fogli che non ci interessano, non
bisogna spegnere la stampante brutalmente. Bisogna annullare la stampa, come
visto prima. Questo perché nella memoria della stampante rimane traccia di
qualcosa che stava stampando.. al
momento della riaccensione va in
‘confusione’ e riparte stampando simboli
a caso sui fogli, con uno spreco enorme di
carta..
Le stampanti più recenti hanno un display che aiuta l’utente a capire il problema del blocco della
stampante stessa e a risolverlo (es. sostituire toner, sostituire tamburo, vassoio carta vuoto, ….)
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