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Cos’è un computer?

A prescindere dalle dimensioni e dal luogo in cui si trova,


può essere definito come un elaboratore elettronico digitale

in grado di immagazzinare ed elaborare dati in


• elaboratore base ad una serie di istruzioni (il programma)

• elettronico evidentemente utilizza componenti elettronici.. :-)

• digitale elabora informazioni convertendole in segnali


digitali basati sul sistema binario

La domanda “cos’è un personal computer”, però,


richiede una risposta più precisa.
Hardware

Desktop computer

Mainframe
Lavatrice Wr@p
Computer: tipologie

Maggiore potenza di calcolo


• supercomputer
Calcolo parallelo
• mainframe
• minicomputer
• personal computer
• network computer
• terminali
Computer: tipologie

• supercomputer
funzioni centralizzate di
• mainframe elaborazione dati
dimensioni notevoli
• minicomputer
• personal computer
• network computer
• terminali
Computer: tipologie

• supercomputer
• mainframe
meno potenti dei mainframe
• minicomputer dimensioni variabili
• personal computer
• network computer
• terminali
Computer: tipologie

• supercomputer Utilizzo individuale:


• desktop (da scrivania)
• mainframe
• workstation (professionale)
• minicomputer • notebook (portatile)
• personal computer • tascabili, palmari

• network computer (dimensioni ridotte,


funzioni ridotte)
• terminali
Computer: tipologie

• supercomputer
• mainframe
• minicomputer
• personal computer
Terminali con capacità di
• network computer calcolo e spesso anche di
immagazzinamento dati
• terminali
Computer: tipologie

• supercomputer
• mainframe
• minicomputer
• personal computer
• network computer Terminali “stupidi”, nessuna
potenza di calcolo, sfruttano
• terminali quella di un server cui si
collegano
Computer Portatili
 Un laptop (spesso chiamato anche notebook) è un computer
portatile progettato per poter essere trasportato in una valigia
– la più parte dei laptop presentano dimensioni di
30x23x5 cm.
 Un palmtop è un computer ancora più maneggevole, capace
di essere sostenuto con una sola mano, delle dimensioni
medie di 15x8x2cm.
Personal computer

Ibm Pc - 1981
Altair 8800 - 1975

Apple ][- 1977 PC Acer Veritron - 2004 Xerox Alto - 1973


La Apple

Apple Macintosh - 1984 Apple Cube – 2000

Apple iMac G5 - 2004


Hardware: esempi di case
Il case (o cabinet) è il contenitore, l’involucro in cui
vengono montati la scheda madre, i dischi e le varie
schede di cui è composto un personal computer

Silicon Graphics Tezro


PowerMac G4

La facilità di accesso La forma del case può


alla parte interna essere dettata, oltre che
può variare molto. da motivi pratici, anche da
Nei PowerMac è considerazioni estetiche. Il
sufficiente parallelepipedo grigio non
manovrare una leva è d’obbligo!

Case generico per Pc


Hardware: un case smontato

Parte anteriore Vista laterale Parte posteriore

Alloggiamenti dischi Scheda madre Alimentazione


Tipi di case
Hardware
“L’hardware è la parte che si può prendere a calci; il software
quella contro cui si può solo imprecare”.

HARDWARE
Il termine “hardware” è riferito a tutte le parti del computer che si
possono toccare. Le componenti esterne al computer (in
generale, anch'esse definite hardware) sono dette periferiche.
Componenti esterni
 Porte  Tastiera
Porte Audio In/Out/Mic
Porte PS2 Tast./Mouse
Porte USB Connettore Ethernet per la rete

Uscita Monitor DVI


Porta parallela
Uscita Monitor VGA

Porta seriale

 Mouse
 Monitor
Componenti opzionali
 Modem  Scheda di rete

 Stampante Scanner
Componenti Interni
 CPU  Disco fisso

 Scheda madre
(motherboard)  Interno di un unità centrale
La scheda madre
La motherboard è probabilmente il
componente più importante di un computer;
svolge funzioni di integrazione e comunicazione
tra tutti gli altri.

 organizzazione (forma e design)


 supporto per il processore
 supporto per le periferiche (numero e
tipo di alloggiamenti)
 prestazioni (indirettamente e
direttamente, attraverso il chipset)
 possibilità di aggiornamenti/espansioni
Il chipset

Il chipset è l’insieme dei processori


collocati sulla scheda madre che si
incaricano di gestire e coordinare il
funzionamento di tutti i componenti
presenti su di essa.
Il Socket
Il Socket (zoccolo) è il connettore, presente su ogni mainboard, sul quale
alloggia il microprocessore.

Lo zoccolo ha diversi formati, determinati i vari tipi di CPU utilizzabili:


Socket 370 (Celeron)

Socket 7 ( Intel Pentium, Pentium MMX, AMD k5/K6/K6-2/K6-III, Cyrix)

Slot 1( Pentium II e III,Celeron)

Slot A (Amd Athlon)

Socket A (462) - AMD Duron, AMD Athlon

Socket 754/939/940 - AMD Athlon 64 /FX 64

Socket 478 – Celeron, Pentium IV 478 fino all’anno 2004

Socket 775 – Pentium IV LGA775 a partire dal 2004

Socket 603/604 – Intel XEON


Il clock

Componenti diversi del computer sono sincronizzati in


base a clock diversi.
diversi
Sulla scheda madre esiste un circuito che genera il
clock principale;
principale un “tick” di questo clock rappresenta
la più piccola unità di tempo durante la quale può
essere eseguita un’elaborazione di qualche tipo.
Il “clock” principale è usato come base da altri circuiti
che ne generano multipli o sottomultipli,
sottomultipli per regolare
le operazioni di dispositivi più veloci o più lenti.
Il processore
Il processore è il chip singolo più importante. La
velocità a cui opera è, di solito, diverse volte il clock
di base generato dalla motherboard. Tale velocità si
misura in Megahertz (milioni di cicli) per secondo.

AMD Athlon XP Intel Pentium 4


CPU – Central Processing Unit
Il Processore (CPU) è la componente più complessa, svolge
tutte le operazioni di manipolazione dei dati.
Ha il compito di elaborare i dati presenti in memoria secondo le
indicazioni ricevute da programma tramite appositi comandi.
Si può definire la CPU come il “cervello” del computer.
La CPU è composta da un’unità di controllo (CU), e da un’unità
aritmetico logica (ALU).
La potenza della CPU si valuta in:
-velocità, che si misura in MHz (Milioni di cicli per secondo)
-insieme di operazioni che è in grado di svolgere

-milioni di operazioni che svolge in un secondo (MIPS)


CU- Control Unit
L’unità di controllo coordina e controlla l’esecuzione dei
comandi impartiti alla CPU. Gestisce il reperimento di dati e
istruzioni dalla memoria interna ed il loro collocamento in
apposite locazioni, dette registri, per poter essere elaborati
dall’ALU.
I comandi vengono interpretati secondo regole ben precise e
differenti per ogni tipo di microprocessore.
Dopo che l’ALU ha elaborato i dati, è di nuovo la CU che si
occupa di copiare i risultati nella memoria RAM.
ALU – Arithmetic Logical Unit
E’ il componente più importante dell’intero processore in quanto
elabora,
elabora nel vero senso della parola, i dati provenienti dalla
memoria.
memoria
Il compito di questa unità è unicamente quello di eseguire i
calcoli, le operazioni logiche e di confronto richieste dall’unità di
controllo.

+ - * / AND OR NOT < > = <>


OPERAZIONI LOGICHE
Oltre alle classiche operazioni aritmetiche, la CPU è in grado di eseguire
operazioni tra valori booleani (vero, falso) che restituiscono un valore
booleano come risultato.
Le operazioni logiche di base sono:
 AND: restituisce vero solo quando entrambi gli operandi sono veri
 OR: restituisce falso solo quando entrambi gli operandi sono falsi
 NOT: opera su un solo operando, restituendone l’opposto
Tramite la combinazione di questi operatori è possibile rappresentare
condizioni logiche anche molto complesse.
Per rappresentare lo stato, il computer usa un bit: 1=Vero, 0=Falso.
Un’operazione logica fra byte consiste nell’applicare l’operazione ai singoli
bit che li compongono, in base alla posizione:
10011011 AND 10100110 = 10000010
Il processore:prestazioni
Esistono diversi criteri per valutare la performance di
un processore.
Sono tutti più o meno discussi o discutibili.

• Velocità di clock (MHz)


• Mips (millions instructions per second)
• Flops (floating-point operations per second)
• iCOMP, iCOMP 2.0 (Intel COmparative Microprocessor
Performance)
• P-rating, SPECint, SPECfp (real-world benchmarks)
COPROCESSORI E PROCESSORI PARALLELI
In realtà all’interno dei moderni computer non c’è un solo processore che
svolge tutti i tipi di elaborazione.
Il processore principale è affiancato da un insieme di microchips accessori
(coprocessori) adibiti a specifiche funzioni, quali la gestione delle operazioni
di input-output, della tastiera, dell’USB (Universal Serial Bus), dei Floppy
disk, dei dischi fissi, della memoria, del PCI (Peripherical Component
Interconnect), dell’audio, del video, ecc…
L’insieme dei processori accessori su mainboard è detto CHIPSET.
Un particolare processore accessorio è il coprocessore matematico, il cui
compito è esclusivamente quello di svolgere in maniera ottimizzata le
operazioni matematiche in virgola mobile. Nelle moderne CPU il
coprocessore matematico è integrato all’interno della CPU stessa.
Oltre ai processori secondari, un computer può presentare più processori
principali che lavorano in contemporanea, suddividendosi equamente il
carico di lavoro, ciò al fine di incrementare le prestazioni complessive della
macchina; si parla allora di processori paralleli.
ESERCIZIO
Per la prossima lezione:
 Ricercare informazioni su internet ed elencare vari modelli di
processore attualmente disponibili sul mercato, dettagliando
per ognuno:
 il miglior prezzo trovato
 le caratteristiche tecniche costruttive
 le prestazioni
 la frequenza di funzionamento
 il voltaggio di funzionamento
 ..altre caratteristiche reperite
ALU
CU
Unità aritmetico
Unità di controllo
logica

RAM ROM

UNITA’
DISCHI
REMOVIBILI
MEMORIE
Nella memoria vengono archiviati tutti i dati che sono poi elaborati dalla
CPU. Si distingue in:
MEMORIA INTERNA (O PRIMARIA)
Formata da microcircuiti elettronici chiamati microchip.
Si divide in:
 RAM: Random Access Memory
 ROM: Read Only Memory

MEMORIA DI MASSA (O SECONDARIA)


E’ composta da unità di memorizzazione periferiche capaci di
mantenere i dati nel tempo, quali:
 DISCHI FISSI
 DISCHI REMOVIBILI
 UNITA’ DI BACKUP
MEMORIA PRIMARIA (INTERNA)
I dati e le istruzioni che devono essere elaborati dalla CPU sono
contenuti in diversi tipi di memoria primaria.

Caratteristiche della memoria primaria:


• veloce
• volatile
• implementata con circuiti elettronici
MEMORIA RAM
Random Access Memory (memoria ad accesso casuale)
E’ il principale tipo di memoria interna.
Accesso casuale non significa che i dati sono sparpagliati a caso
all’interno della memoria senza alcun criterio; bensì che al
processore occorre sempre lo stesso tempo per accedere a una
qualsiasi (casuale) parte della memoria.
La memoria RAM è una memoria volatile, ciò significa che
quando si spegne il computer tutti i dati contenuti nella
memoria RAM vengono persi.
La grandezza della RAM viene misurata in megabyte; maggiore
è la quantità di RAM, più spazio sarà disponibile per i dati sui
quali può operare la CPU per l'elaborazione.
La memoria centrale (Ram)

Esistono diversi tipi di Ram. L’utilizzo dell’uno


o dell’altro è legato al processore, o
semplicemente alle esigenze particolari del
computer su cui dovranno funzionare (per i
computer portatili hanno evidentemente
importanza le dimensioni dei chip).
INDIRIZZAMENTO DI MEMORIA
Ogni cella della memoria è identificata da un numero, Indirizzi Memoria
chiamato Indirizzo di Memoria. .. 5
In questo modo ogni dato all’interno della memoria .. 34
presenta una precisa collocazione, ed è pertanto 34342 234
possibile recuperarlo, o decidere dove memorizzarlo, 34343 43
indicandone l’indirizzo.
34344 32
Lo spazio di indirizzamento indica il massimo indirizzo di 34345 234
memoria rappresentabile, ed è vincolato al numero di bit
34346 112
utilizzati per rappresentare gli indirizzi di memoria.
34347 22
Ad esempio, prevedendo 2 bytes (16 bits), l’indirizzo
34348 4
massimo rappresentabile sarà 65535, ciò spiega il limite
34349 22
massimo di memoria supportata dai vecchi computer a
16 bit. .. 54
.. 125
MEMORIA ROM
Read Only Memory (Memoria a sola lettura)

E’ un tipo di memoria a sola lettura contenente dati e istruzioni


che non possono essere modificati.
Il computer può soltanto leggere informazioni e istruzioni dalla
ROM, ma non può scrivervi alcunché.
All’interno di essa vengono immagazzinate e memorizzate le
istruzioni di base che coordinano il funzionamento del PC e non
sono modificabili dall’utente.
In questa memoria si trovano i programmi che servono per
l’avvio della macchina, i cosiddetti programmi di sistema e il
BIOS (Basic Input Output System) sistema di base per il
controllo di entrata ed uscita.
Memorie non volatili: la Rom
Nel corso degli anni sono stati sviluppati diversi tipi di Rom:
• Rom Read Only Memory
• Prom Programmable Read Only Memory
• EProm Erasable Programmable Read Only Memory
• EEprom Electrically Eras. Progr. Read Only Memory
L’unico tipo veramente di sola lettura è il primo,
e il più vecchio. Le flash ROM, aggiornabili via
software, sono quelle di uso corrente.

Le ROM sono utilizzate anche in dispositivi


diversi dai personal computer
(ad esempio negli arcade e cellulari)
MEMORIA CACHE

La memoria cache: è un tipo di memoria velocissimo nel


reperimento e nella memorizzazione dati, collocata a stretto
contatto con la CPU. Tale memoria è adibita
esclusivamente a contenere i dati che la CPU deve
elaborare. La memoria cache è necessaria in quanto il
processore è molto veloce e la memoria RAM non sarebbe
in grado di rispondere prontamente alle sue richieste.
Nei processori di ultima generazione la memoria cache è
stata collocata all’interno del processore stesso per
ottimizzarne le prestazioni.
BUFFER, STACK, CODE E PILE
Capita spesso di dover archiviare momentaneamente alcune
informazioni nell’attesa che possano essere elaborate e quindi
smaltite.
La logica di trattamento di tali dati temporanei può essere di
tipo:
CODA (FIFO: First In First Out)

Il primo dato entrato è il primo ad uscire;


CODA
è così che lavora il BUFFER

PILA (LIFO: Last In First Out)




Il primo dato entrato è l’ultimo ad uscire;


è così che lavora lo STACK PILA
BUS DATI
Il BUS è un canale, cui sono collegati più componenti, che si
CPU
occupa di condurre le informazioni all’elemento del computer
cui sono destinate.
RAM

BUS
All’interno di un computer esistono più BUS che rendono
possibile il transito dei dati dalle periferiche alla memoria,
ROM
dalla memoria ai processori, dai processori alle periferiche,
dalla CU all'Alu.
Se non esistesse tale meccanismo di trasporto, sarebbe PCI
necessario, per ogni componente del computer, tracciare un
collegamento fisico distinto verso ognuno degli altri dispositivi. USB

BUS
Ogni bus è composto da due elementi:
FDC
 bus indirizzi che indica la posizione in memoria
 bus informazioni che trasporta i dati da elaborare
IDE
MEMORIE DI MASSA

1. più lente di quella primaria


2. permanenti
3. tecnologie ottiche o magnetiche
USARE LA MEMORIA DI MASSA
Quando si scrive un documento con un computer il programma di
videoscrittura risiede in memoria RAM, così come il documento che stiamo
editando.
Poiché la RAM è volatile, se vogliamo poter recuperare il documento in un
secondo momento, è necessario memorizzarlo su Memoria di Massa sotto
forma di FILE.
Si definisce:
 SALVATAGGIO di un file l’operazione di memorizzazione da RAM a

memoria di massa
 APERTURA (o caricamento) di un file l’operazione opposta di

recupero da memoria di massa a memoria RAM

SALVATAGGIO

APERTURA
SUPPORTI MAGNETICI, OTTICI,
MAGNETO-OTTICI, MEMORIE FLASH
Esistono più tipi di memoria permanente:

Supporti Magnetici (dischi fissi, floppy, zip, nastri…)


Sfruttano la capacità di superfici magnetiche di trattenere lo stato
‘magnetizzato/non magnetizzato’ facile da cambiare e rileggere tramite una
testina di lettura/scrittura che li converte in segnali elettrici
Supporti Ottici (CD-ROM, DVD,…)
Usano la caratteristica di ‘riflessione/non riflessione’ di un raggio laser.
Supporti Magneto-Ottici
Sfruttano la superficie magnetica per memorizzare i dati e quella ottica per
allineare la testina
Memorie Flash (usate da camere digitali, agende elettroniche,...)
Un tipo particolare di memoria elettronica che permette di mantenere lo stato
delle proprie celle anche alla disconnessione dal segnale elettrico.
DISCO FISSO
Il DISCO FISSO è la principale unità di registrazione
permanente del PC ed è in grado di conservare grandi quantità
di dati e programmi.
E’ formato da uno o più dischi magnetici rigidi che girano
continuamente ad altissima velocità e da due o più testine di
lettura che si spostano per accedere ai dati richiesti.

E’ molto veloce nell’accesso ai dati (ma molto meno della


RAM), che reperisce con accesso diretto.
A differenza dei dati caricati nella RAM, le informazioni su disco
fisso restano memorizzate quando di spenge il computer.
I dischi fissi
• Tecnologia impiegata: magnetica
• Capacità di memorizzazione: ~120GB
• Velocità di accesso ai dati: alta, nell’ordine
delle decine di ms
Struttura dei dischi

Tracce e
Settori cilindri
Partizionamento

Il partizionamento divide il disco fisico in volumi


logici.
logici E’ un’operazione necessaria anche se si
intende usare un unico volume.
Nei sistemi operativi Microsoft, ciascun volume viene
identificato da una lettera dell’alfabeto (C:\, D:\,
ecc.).
FORMATTAZIONE, TRACCE E SETTORI
Prima di poter scrivere su un supporto di memorizzazione
è necessario compiere l’operazione di formattazione che
consiste nel predisporre degli spazi all’interno dei quali
troveranno posto le informazioni. traccia
Nel caso dei dischi la suddivisione è rappresentata da
cerchi concentrici (detti tracce) a loro volta ripartiti in
segmenti (detti settori) adibiti al contenimento dei dati.
Tale suddivisione permette di identificare i punti nei quali i
file sono memorizzati.
Esiste uno spazio particolare, detto FAT (File Allocation
Table), all’interno del quale è memorizzato l’indice del settore settore
settore
contenuto dei settori. Tale tabella permette di conoscere
la collocazione dei blocchi di informazione che
compongono i file.
ACCESSO DIRETTO

Si ha accesso diretto (o casuale) ai dati quando,


ovunque sia l’informazione richiesta, la si può
raggiungere immediatamente, senza dover
attraversare un percorso; è questo i caso della
memoria RAM e di dispositivi a disco quali Dischi Fissi,
Floppy, Zip, CD, JAZ, ecc..
ACCESSO SEQUENZIALE

Si ha accesso sequenziale ai dati quando,


per raggiungere l’informazione richiesta, è
necessario scorrere tutte le informazioni
presenti fino a posizionarsi sul punto
richiesto. E’ questo il caso dei dispositivi a

nastro
nastro quali DAT, Videocassette,
Musicassette, ecc.. testina
UNITA’ REMOVIBILI
Tali unità permettono anch’esse di registrare dati in maniera permanente,
ma su supporti piccoli e facilmente trasportabili.
I supporti sono di solito meno capienti del disco fisso e prevedono
tempi di accesso più lenti.
Si distinguono dispositivi ad accesso diretto
 Zip da 100-200 MB, LS 120,

 Floppy da 3.5” da 1.44 MB

 Unità JAZ da 1-2 GB,

 Unità CDRW, DVD-RAM, ecc…

 Memorie Flash: Pen Drive, Memory Cards (SD, XD, RS, CF, SM)

e dispositivi ad accesso sequenziale


 Nastri, unità DAT, ecc…
I dischetti (floppy disk)

•Tecnologia impiegata: magnetica


•Capacità di memorizzazione: 1,44 MB
•Velocità di accesso ai dati: bassa

Supporti removibili, introdotti nel 1971 nel formato a 8’’.


Utilizzati per il trasporto ed il backup dei dati, oggi sono
spesso rimpiazzati da unità più capienti e veloci.

Anche i dischetti vanno formattati. Il partizionamento non è


invece necessario.
Altri supporti removibili

•Tecnologia impiegata: magnetica


•Capacità di memorizzazione: variabile
•Velocità di accesso ai dati: media

Sono state sviluppate diverse alternative ai floppy disk.


Tra queste, degne di nota sono lo Iomega Zip e l’Imation
Superdisk. Il primo ha una capacità di circa 100 MB, e il
secondo di 120.
Cd e Dvd

• Tecnologia impiegata: ottica


• Capacità di memorizzazione: CD, fino a 700 MB;
DVD, fino a ~16GB
• Velocità di accesso ai dati: media, nell’ordine
delle centinaia di ms

La tecnologia alla base di Cd e Dvd venne sviluppata nel


1982. Esistono ormai diversi standard, che definiscono il
modo di scrivere informazioni sui supporti, così come il tipo
di supporti e le loro caratteristiche.
Unità di backup
Le unità a nastro vengono usate specificamente per il
backup, non per lo spostamento dati. La ragione è che
questa tecnologia consente solo un accesso sequenziale al
contenuto del nastro.
I loro punti di forza stanno nella capacità di memorizzazione
e nel basso costo dei nastri.

Unità a nastro (DAT) Tape library


MEMORIA VIRTUALE
La memoria virtuale: è una memoria fittizia lentissima, in
quanto consiste in una ‘simulazione’ di memoria interna
ottenuta utilizzando una parte del disco fisso. Tale memoria si
rende necessaria quando la memoria RAM non è abbastanza
capiente da contenere tutte le informazioni sulle quali stiamo
lavorando: il computer ricorre allora al disco fisso per
memorizzare le informazioni eccedenti.
Tale memoria è utile in quanto permette di utilizzare il
computer anche quando la memoria RAM è completamente
occupata, tuttavia è bene non farne troppo uso se non si vuol
incorrere in evidenti rallentamenti di prestazioni della propria
macchina.
ESERCIZIO
Per la prossima lezione:
 Stampare un carrello di acquisto, composto presso un negozio on-line di
componenti per computer, contenente i seguenti articoli:
 512 Mb di RAM, del tipo più veloce trovato
 1 Hard Disk da 80 Gb, del tipo più veloce trovato
 1 lettore ZIP
 1 masterizzatore di DVD
 10 supporti DVD vergini
 1 unità di backup a nastro
 10 nastri per la suddetta unità
 Formattare un disco floppy sia su MAC che su PC
 Portare tutti i tipi supporti di memorizzazione di memoria di massa che
riuscite a reperire (compresi quelli ormai in disuso)
 Preparare un elenco contenente il nome di ogni supporto di memoria di
massa conosciuto e le sue caratteristiche.
FILE, FORMATO DI FILE
FILE
Un file (archivio) è un insieme di informazioni collegate
memorizzate su memoria di massa.
Ogni file ha un nome che consente al sistema di memorizzarlo
e recuperarlo in qualsiasi momento.

FORMATO DI FILE
In un file si possono memorizzare informazioni di diversi tipi,
quali testi, immagini, suoni, animazioni, ecc…
Il formato di un file, definisce il tipo di informazioni memorizzate
al suo interno ed il modo in cui lo sono disposte al suo interno.
TIPI DI FILE
E’ importante aprire un file con il corretto programma di
elaborazione.
Ad esempio, sarebbe inutile tentare di aprire con un programma
di disegno un file contenente un suono.
Per distinguere il tipo di informazioni contenute in un file (che
ricordiamo essere semplicemente una lunga catena di 0 e 1)
viene definito il Tipo di File.
Ad ogni tipo di file è associato uno o più programmi adibiti alla
sua elaborazione. I vari sistemi operativi utilizzano differenti
meccanismi per riconoscere il tipo di un file; ad esempio i
sistemi Windows identificano il tipo tramite l’estensione del
nome del file (gli ultimi caratteri dopo il punto) mentre i sistemi
Mac inseriscono in testa ad ogni file la descrizione del tipo.
ESEMPI DI TIPI DI FILE
IMMAGINI:
gif, jpg, tif, aif, pic, pcx, iff, …
SUONI:
wav, mid, snd, mp3, …
VIDEO:
avi, mpg, mov, divx, …
TESTO:
txt, doc, asc, rtf, wpd, wri, …
ESEGUIBILI:
exe, com, …
DOCUMENTI WEB:
htm, asp, php, …
DATABASE:
mdb, dbf, db2, …
ESERCIZIO
Per la prossima lezione:

Preparare:
 1 immagine in formato sia TIF che PCX
 2 brani musicali in formato MID
 1 filmato in formato sia MPG che MOV
 1 documento in formato TXT, DOC, RTF e WRI
Dispositivi di I/O

Microfono Scanner Mouse Tastiera


Input

Modem
Input / Processore
Output Drive

Scheda di
rete

Output Casse Monitor Stampante Masterizzatore


Input: tastiere

La tastiera è senza dubbio il dispositivo di input più comune


ed usato.

Il layout, ovvero la disposizione dei tasti, non è casuale:


nelle macchine da scrivere era pensato per ridurre le
possibilità che i martelletti relativi si accavallassero.

Diversi dei layout esistenti prendono


il nome dalle prime sei lettere della
prima riga (alfabetica). Il più diffuso
è il layout QWERTY (altri layout:
QZERTY, AZERTY, DVORAK)
Input: tastiere
Le tastiere si sono evolute principalmente in due settori:
l’aumento delle funzioni disponibili, in seguito all’aggiunta di tasti
(tasti funzione, tastierino numerico, funzioni multimediali, Internet)
• la modifica della forma. Oggi è abbastanza comune trovare tastiere
“ergonomiche”, che dovrebbero ridurre eventuali problemi alle
articolazioni derivanti dall’uso prolungato.
Input: tastiere

Per l’uso con dispositivi portatili, e per quello in


ambienti particolari, sono state create tastiere dalle
caratteristiche peculiari:

Tastiera virtuale Tastiera “arrotolabile” ed impermeabile


Input: gli scanner
Lo scanner è un dispositivo che consente al computer di acquisire
immagini, fotografie e pagine di testo.
Esistono diversi tipi di scanner:
 gli scanner piani sono i più diffusi, in quanto presentano il miglior
rapporto prezzo/prestazioni;
 gli scanner “a tamburo” sono rivolti all’uso professionale, ed hanno
costi decisamente elevati.

La scansione permette di “leggere” una superficie come matrice di


punti, quindi come immagine.
Tuttavia esistono software in grado di effettuare il riconoscimento dei
caratteri presenti, dividendo la “pagina” digitalizzata in testo e
immagini.
Tali software sono detti OCR (Optical Character Recognition).
Il risultato dipende, ovviamente, sia dalla qualità del software che da
quella del supporto cartaceo originale.
Lettori codice a barre

Lettore di carte Unità di lettura


magnetiche codice a barre

Lettori codice a barre Penna ottica


Input: dispositivi di puntamento

Con la diffusione di
interfacce utente grafiche
(MacOS, Windows, ecc.)
sono stati sviluppati • Mouse
dispositivi di puntamento • Trackball
sempre più evoluti. • Touchpad
Alcuni dei quali si adattano • Trackpoint
particolarmente bene a • Tavoletta grafica
specifici contesti d’uso.
Il mouse

Il primo mouse venne progettato da


Doug Engelbart nel 1963, ma perché si
diffondesse commercialmente fu
necessario attendere 15 anni e la Apple.

Oggi i mouse stanno rimpiazzando


anche le ultime parti meccaniche
con tecnologie ottiche; sono
inoltre sempre più comuni le
versioni senza fili.
Trackball e altro…

Trackman Wheel
Trackpoint. Comune nei portatili IBM

Joystick TrackMan A onde radio


Tablet, dispositivi hands-free

Tavoletta grafica con mouse e penna ottica

Dispositivo di puntamento “hands-free”


Dispositivi di output: monitor

Le tecnologie più importanti utilizzate nella costruzione dei monitor sono il


tubo a raggi catodici e i cristalli liquidi.

• LCD (Liquid Crystal Display)


• CRT (Cathode Ray Tube)

CARATTERISTICHE
Risoluzione
Dot pitch (solo per i CRT)

Refresh (solo per i CRT, negli LCD è fisso)


Consumo
Monitor - Risoluzione
La risoluzione è la quantità di dettaglio che un monitor è in grado di fornire.
E’ espressa in pixel.

I monitor CRT sono in grado di


supportare diverse risoluzioni, Risoluzione Dimensioni
(consigliate)
corrispondenti a diversi standard monitor

definiti nel corso degli anni (640x480


corrisponde allo standard VGA).

Nei monitor LCD, invece, la


risoluzione è fissa, perché a ciascun
pixel corrisponde un transistor. E’
possibile comunque “scalare”
l’immagine (ma si perde in qualità).
Dot pitch

Il Dot pitch rappresenta la distanza, in millimetri, tra le triadi di


fosfori che compongono lo schermo.

Minore è la distanza, più ravvicinati risultano gli elementi


dell’immagine, che appare meglio definita.

 Oggi, un dot pitch accettabile dev’essere nell’ordine degli 0,26mm.


Refresh

Il refresh rate rappresenta il numero di volte che lo schermo viene


ridisegnato in un secondo.

Per i monitor a tubo catodico, un basso refresh (meno di 60 Hz) implica


uno sfarfallio fastidioso.

Nei monitor LCD, a causa della diversa tecnologia non vale l’assunto
per cui maggiore è il refresh, migliore la qualità.
Consumo

Il monitor è tra i componenti che consumano di più. Per questo motivo, sono
state elaborate diverse linee guida per ridurre il consumo (e, di
conseguenza, i costi):

 DPMS (Display Power Management Signaling)


 APM (Advanced Power Management)
 ACPI (Advanced Configuration and Power Interface)

Tali sistemi di gestione definiscono delle interfacce tra il sistema operativo e


quei componenti hardware in grado di gestire la propria alimentazione.
Risparmio energetico
 Un monitor dotato di
impostazioni di risparmio
energetico si porta in uno stato di
consumi ridotti, quando il segnale
in input resta inalterato per un
certo tempo. I sistemi operativi
odierni, a partire da Windows 95,
supportano questa funzionalità. È
possibile, ad esempio, prevedere
a seguito di un periodo d’inattività,
che il computer vada in standby,
dove il monitor funziona ancora,
senza visualizzare alcuna
immagine, o si spenga.
Dispositivi di output: stampanti

Tecnologie di stampa principali

 ad aghi  a getto d’inchiostro


 a sublimazione  laser
Stampanti ad aghi

Le stampanti ad aghi sfruttano l'impatto di una griglia di aghi contro un nastro


inchiostrato, trasferendo così l'inchiostro sulla carta.

La qualità di stampa dipende


dal numero di aghi. Questo
tipo di stampante è piuttosto
rumorosa e la qualità della
stampa ottenuta risulta
abbastanza scadente.

Si tratta di una tecnologia


ormai obsoleta. FX 880 – 9 pin
Stampanti a getto d’inchiostro

Le stampanti a getto d’inchiostro, come suggerisce il nome, sono dotate di


ugelli che spruzzano l’inchiostro sulla pagina, indirizzandolo in maniera da
formare il testo e le immagini richieste.

Sono abbastanza
silenziose, ma quanto
a velocità e qualità di
stampa sono in genere
inferiori alle
stampanti laser.
Stampanti laser

Utilizzano una tecnologia simile a quella delle fotocopiatrici:

•un laser crea un’immagine


della pagina su un tamburo
fotosensibile;
• sul tamburo viene applicata
una polvere molto fine (il toner)
che aderisce unicamente alle
aree sensibilizzate;
• il tamburo viene applicato alla
pagina, trasferendo il toner su
carta. HP LaserJet 4550
Stampanti multifunzione

Esistono poi dispositivi che mettono a disposizione le funzionalità di più


periferiche in una, tipicamente per piccole aziende intenzionate a risparmiare
spazio e denaro.

Di solito le funzionalità
integrate sono quelle di una
stampante laser, di uno
scanner, di una fotocopiatrice
e di un fax. Il modello riportato
ha anche una scheda di rete, e
dunque non richiede di venir
collegato ad un PC. HP OfficeJet g95
Plotter

Il plotter è un dispositivo di stampa di grosse dimensioni, in cui la testina di


stampa è costituita da uno o più pennini di diversi colori.

• viene utilizzato per riprodurre


grafici, schemi tecnici o altri
disegni al tratto di carattere
analogo.

• I plotter trovano largo utilizzo


nel settore CAD (Computer
Aided Design) e sono in grado di
operare su fogli di grandi
dimensioni.
Valutazione

I costi di una stampante non sono, chiaramente, riducibili a quelli dell’acquisto.

I costi di mantenimento dipendono dalla tecnologia scelta: nastri per le


stampanti ad aghi, cartucce per quelle a getto d’inchiostro, toner per le
stampanti laser.

Il tipo di stampe condiziona inoltre il tipo di carta, e dunque il suo costo.

Da una media di questi fattori, si può tentare di ottenere, caso per caso, il costo
per singola copia.
Schede audio

Storicamente, la diffusione delle schede audio è legata al


supporto che fornivano ai giochi per computer. Ancor oggi
tali schede presentano, nella parte posteriore, un
connettore per un joystick.
Il supporto ai giochi (e non solo) è oggi ampliato grazie a
sonorità tridimensionali, che per essere apprezzate rendono
però necessario un sistema di altoparlanti adeguato.
Oltre all’aspetto ludico, oggi è possibile sfruttare le
potenzialità di una scheda audio per “fare musica”, con
l’ausilio di software adeguati, o per utilizzare applicazioni
multimediali o, infine, per usufruire della qualità audio dei
film su DVD-Rom.
Schede video

La funzione delle schede video è quella di consentire il


collegamento ad un monitor e, a volte, anche ad altri
dispositivi, come televisori e videoregistratori.
I componenti di base di una scheda video sono i seguenti:
• Bios video
• Processore video
• Memoria video
• Digital-to-Analog converter (DAC)
• Connettore per il bus (AGP o PCI)
Interfacce di I/O
In generale, si tratta dei collegamenti con le periferiche
interne o esterne.
• Ide, Eide (Integrated Drive Electronics), (Enhanced Ide)
• S-ATA Serial Ata (Serial AT Attachment)
• SCSI Small Computer System Interface
• porte seriali COM
• porte parallele LPT
• USB Universal Serial Bus
• Firewire i.Link, IEEE 1394
• IrDA InfraRed Data Association
• Wi-Fi, Bluetooth Wireless Fidelity
Ide/Eide – Serial ATA

Con la sigla IDE si fa riferimento ad unità disco con un controller integrato.


Sui PC sono di solito presenti due connettori IDE, ciascuno dei quali in grado
di collegare due periferiche.

Lo standard utilizzato dai dischi IDE per trasferire dati è l’ATA (AT
Attachment), la cui ultima incarnazione, l’Ultra Ata-130, supporta un
transfer rate di 130 MB/s.

SATA
Il Serial Ata rappresenta l’ultima versione di dispositivi ad interfaccia ATA.
Il trasferimento di dati è di tipo Seriale (come per l’USB e il FireWire) e
raggiunge performance più elevate degli standard precedenti: 150 MB/s
In più offre la caratteristica Hot-Plug, cioè la possibilità di connettere o
disconnettere un dispositivo a computer acceso.
SCSI
L’interfaccia SCSI può essere utilizzata per collegare
dispositivi anche diversi dalle unità disco (scanner, ad
esempio).
I dispositivi SCSI sono di solito più costosi degli equivalenti
Eide e SATA perché, si dice, offrono prestazioni migliori...
Il vantaggio sta nella possibilità di collegare più periferiche (fino a 15, a
seconda di quale standard Scsi si consideri) in grado di eseguire determinate
operazioni contemporaneamente.
Il vantaggio cresce all’aumentare del numero di periferiche connesse.

La maggiore “stabilità” è data dal fatto che il trasferimento dati è gestito da un


controller indipendente.

Tuttavia, nei PC il controller Scsi non è presente “di serie”, per così dire, e
questo rende necessario l’acquisto di una scheda aggiuntiva.
Le porte

Sul retro di un elaboratore vi sono dei connettori che collegano


l’unità centrale con le periferiche, tramite cavi.

Tali connettori prendono il nome di porte.


porte

Quasi tutte le periferiche vanno connesse alle rispettive porte a


macchina spenta, altrimenti il sistema non è in grado di rilevarle.
Fanno eccezione le porte Firewire e USB che permettono il
collegamento ‘a caldo’, cioè a computer acceso
Porte Audio In/Out/Mic
Porte PS2 Tast./Mouse
Porte USB Connettore Ethernet per la rete

Uscita Monitor DVI


Porta parallela
Uscita Monitor VGA

Porta seriale
Porte seriali
 Sono dette seriali perché trasmettono i dati un bit alla
volta.
 A tali porte ci si riferisce spesso come COM1, COM2 ecc.,
dove COM è l’abbreviazione di COMmunication ed il
numero indica la porta installata.
 In generale, è possibile utilizzare la porta seriale (detta
anche RS-232) per ogni dispositivo che necessiti di un
collegamento bidirezionale.
 Le porte seriali consentono di collegare una varietà di
dispositivi (modem, mouse, lettori di codici a barre...)
 Nei sistemi Macintosh è disponibile un’interfaccia seriale
simile, nota come RS-422.

Ancor oggi alcuni computer hanno 2 porte seriali, ma tenderanno ad essere


sostituite da porte seriali più versatili ed a maggiore velocità di trasmissione
(USB, FireWire, ecc.).
Porte parallele
 Le interfacce di tipo parallelo trasmettono più bit
contemporaneamente.
 Sui Pc di solito è presente una sola porta parallela, indicata come LPT1
(Line PrinTer): in origine veniva utilizzata solo per inviare dati ad una
stampante (era infatti unidirezionale). In seguito è stata introdotta la
versione bi-direzionale per permettere anche di ricevere dati da
dispositivi di acquisizione (ad esempio da scanner).

I connettori delle porte


parallele possono essere
di tre tipi diversi.
Usb (Universal Serial Bus)

E’ una connessione di tipo seriale.


Consente di collegare più periferiche (fino a 127) “a cascata”, anche
a computer acceso (hot-swap).
Entro certi limiti di assorbimento elettrico, i dispositivi connessi
possono essere alimentati direttamente – senza bisogno di altri cavi
o trasformatori esterni.

Un altro dei vantaggi dell’interfaccia USB è la


possibilità di usarla per qualunque tipo di
periferica, dai mouse alle stampanti ai
masterizzatori.
Connettori Usb
Firewire

Anche l’interfaccia Firewire è di tipo seriale.


Uno dei vantaggi delle interfacce seriali rispetto a quelle parallele è dato
dalla possibilità di aumentarne la frequenza di trasferimento in misura
maggiore.
Trasferendo un solo bit per volta si evita, ad esempio, il problema del
signal skew (deviazione del segnale).

IEEE-1394
SI tratta del 1394esimo standard pubblicato
dall’Institute of Electrical and Electronic Engineers.
Engineers
i.Link
Nome coniato dalla Sony, nel tentativo di diffondere
una denominazione più semplice per questo standard.
Firewire
Marchio registrato dalla Apple. Connettore Firewire (i.Link, IEEE-1394)
Usb e Firewire

Caratteristiche FireWire USB 2.0


Transfer rate massimo 400 Mbit/s 480 Mbit/s
Comunicazione Indipendente, gestita dalle Gestita solo dal controller
singole periferiche del PC
Lunghezza massima cavo Fino a 4.5 metri Fino a 5 metri
Numero massimo periferiche 63 127
Alimentazione elettrica fornita 1.25A / 12V 500 mA / 5V
Connessione A CALDO SI SI
Esempi di periferiche  Videocamere Digitali Tastiere, Mouse, Joystick,
DV, Webcam, Scanner,
 Drives esterni ad alta Modem, Stampanti,
velocità, PenDrive, Drives esterni
 Scanner ad alta
risoluzione

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