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Simplify3D v3.

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Simplify3 è un software a pagamento che permette la conversione di
un file 3d in gcode e la gestione di una stampante 3d . Questo
software si compone di una serie di parametri settabili per
personalizzare la conversione del file 3d che verranno analizzati
in questa guida,soffermandoci sulle varie voci* e spiegandone il
relativo funzionamento

*Alcune voci potrebbero cambiare in base alla versione del


software, questa guida si basa sulla versione 3.0.0

Requisiti di Sistema

The software is cross platform and


can be installed on Windows, Mac — Intel Pentium 4 or higher
OS X, or Linux systems. processor
Simplify3D is available in English, — 2GB or more of RAM
Japanese, Spanish, German, French — Windows XP or greater
or Italian languages. — Mac OS X 10.6 or greater
* An internet connection is required — Ubuntu Linux 12.10 or greater
for the installation and continued — OpenGL 2.0 capable system
use of the software. — Internet connection required *
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Interfaccia
Una volta avviato il software verrà visualizzata la schermata
seguente
Riquadro Models
In alto a sinistra è collocato il pannello dedicato
all'importazione dei files 3d. Usando il pulsante Import o
trascinando il file nel box è possibile selezionare il file con
cui si desidera interagire. Si possono rimuovere i file caricati
tramite il pulsante Remove. Le checkboxes poste accanto ai nomi
dei file caricati,permettono di visualizzare o nascondere il file
dall'anteprima. Cliccando sul modello appena importato apparirà
una finestra in cui si può modificare il file attraverso le voci:
rotazione,scalatura,posizione e dimensione. Il pulsante Center and
Arrange invece permette di organizzare i files precedentemente
caricati in un insieme e di posizionarli nel centro del piatto
all'altezza giusta

Preview Area
L'area principale del programma è riservata alla visualizzazione
dell'anteprima del file . Tramite il sottomenù Preferences,che si
trova sotto al pulsante Tools ,selezionabile dalla barra
superiore, è possibile configurare la dimensione dell'area di
lavoro. Attraverso l'uso dei pulsanti del mouse e della tastiera,
si può interagire direttamente con il modello :
•Muovendo il mouse, se si tiene premuto il tasto sinistro , si può
ruotare la vista
•Muovendo il mouse ,si tiene premuto il tasto destro, si sposta il
punto di vista
•Premendo contemporaneamente shift ed il tasto sinisto del mouse,
oppue utilizzando la rotella del mouse, si può effettuare lo zoom
•Tenendo premuto alt e il tasto sinistro del mouse mentre lo si
muove, si può ruotare l'oggetto
•Tenendo premuto ctrl (tasto cmd sul mac) e il tasto sinistro del
mouse mentre lo si sposta, si può spostare l'oggetto lungo il
piano dell'area di lavoro
•Tenendo premuto ctrl (tasto cmd sul mac) e il tasto destro del
mouse mentre lo si sposta, si può scalare l'oggetto

Se invece si fa doppio click sull'oggetto viene aperta una


finestra laterale in cui si possono andare a variare vari valori
relativi alla posizione, la scalatura e l'orientamento (rotazione)

Cliccando sul pulsante “Prepare to print” si passa alla


visualizzazione del file processato e nell'area di preview viene
mostrata una rappresentazione di quello che verrà realizzato dalla
stampante. Tramite il comando Play/Pause si può avviare
virtualmente il lavoro,visualizzando come verrà eseguito lo
“slicing” del file ed i percorsi impiegati dall' estrusore.
Nella colonna sinistra sottola voce “Show in preview” , troviamo
raggruppate delle checkboxes che determinano cosa visualizzare
durante l'anteprima del gcode. “Build Table” mostra o nasconde la
superficie reticolata grigia posta sotto il file,ovvero il piatto
di stampa virtuale, “Toolhead” mostra o nasconde la testa virtuale
che rappresenta l'estrusore, “Travel moves” mostra o nasconde i
movimenti che l'estrusore compie quando non estrude plastica,
visualizzati come linee rosse sullo schermo. “Retractions” invece
mostra o nasconde delle piccole sferette che corrispondono ai
punti in cui viene eseguita la ritrazione. Nell'area sottostante
all'anteprima troviamo la voce Preview che permette di scegliere
se visualizzare la successione dei layer o delle linee. Le slider
bars Start ed End permettono di mostrare parti specifiche del
percorso generato. Selezionando la voce “Link Sliders” le due
sliders verranno “ancorate” permettendone il movimento
contemporaneo attraverso le frecce poste a lato, in modo da
selezionare una solo linea o layer per volta.

Toolbar
Sulla destra troviamo invece una toolbar che permette di avere
accesso rapido ad alcune funzioni comuni. Il primo insieme di
pulsanti muove la telecamera, permettendo di impostare lo zoom e
il punto di vista dell'area. I successivi quattro pulsanti
modifica la modalità di visualizzazione dell'oggetto:solid,
wireframe, point cloud, o normale. Poter selezionare viste
differenti permette, soprattutto in modelli particolari, di notare
eventuali errori nelle mesh.

La lampadina identifica la luce sull'oggetto e solitamente è


settata accesa. Vi è poi un'icona di un “mezzo cubo” che permette
di vedere una sezione dell'oggetto,e visionare l'interno di un
oggetto complesso. L'icona a forma di ingranaggio permette
l'accesso al menù di controllo della stampante, “Machine Control
Panel” , descritto nelle successive sezioni. L'ultima icona simile
ad una “elle” con due colonnine sotto permette la configurazione
dei supporti, come vedremo in dettaglio più avanti.
Processi
In Simplify3D un Processo è un insieme di impostazioni che saranno
applicate al modello quando verrà generato il gcode. Si possono
avere anche più processi sia per uno stesso oggetto che per
diversi oggetti o anche per determinati layer di un oggetto.
Tramite il pulsante Edit process setting, questi settaggi possono
essere modificati accedendo ad un'apposita finestra in cui vengono
riportate tutte le voci utilizzabili per configurare come verrà
generato il gcode. E' possibile applicare più di un singolo
processo all'oggetto da stampare, i pulsanti add e delete
permettono infatti di aggiungere o eliminare eventuali processi.
Se si preme il pulsante “Prepare to Print” inizierà la procedura
di conversione o slicing. Una volta terminato il processo apparirà
l'anteprima del percorso che verrà poi eseguito dalla stampante.

Machine Control Panel


Premendo sull'icona dell'ingranaggio nella toolbar laterale
accediamo al pannello di controllo della stampante, riportato
nell'immagine sottostante
• Riquadro Initialization

In alto troviamo subito il pulsante “Connect/Disconnect” che serve


per far connettere il programma alla stampante qualora sia
collegata tramite cavo usb. E' possibile settare la porta e la
velocità di connessione specifica della stampante che si intende
utilizzare. Se,essendo la stampante dotata di schermo e di sd
card, non si deve collegare la stampante al pc potete saltare
direttamente questa sezione. Il pulsante “Print”” permette di
avviare il lavoro precedentemente preparato o di caricarne uno e
si trasforma nel pulsante di stop quando viene avviata la stampa.
Il pulsante “Pause” invece permette di mettere in pausa il lavoro
ed eventualmente riprenderlo. Durante la pausa, a seconda del
firmware, è possibile interagire con la stampante, comandandone
eventuali movimenti selezionando la tab “Jog Control”

• Tab G-Code Library

In questa sezione sono elencati tutti i gcode che sono stati


preparati con simplify. E' possibile aggiungerne di nuovi o
eliminare quelli indesiderati tramite gli appositi pulsanti
sottostanti.
• Riquadro Position Readout

In questo riquadro vengono riportate le posizioni in cui il


sofware determina che si trovi l'estrusore. Tali valori risultano
corretti solo dopo aver eseguito la home degli assi xyz,
effettuabile attraverso il tab “Jog Controls”

• Riquadro Accessory Control

In questa sezione si può settare l'estrusore da utilizzare (solo


nel caso di stampanti multiestrusore), impostare la sua
temperatura di quest'ultimo e , se presente, la temperatura del
piatto di stampa. I pulsanti on e off accendono o spengono il
riscaldamento di questi due elementi. Infine si può anche settare
la velocità della ventola di raffreddamento

• Riquadro Custom Commands

In questo riquadro si trovano diversi pulsanti, spiegati di seguito:

Disable/Enable Motors: Premendo questo pulsante si possono


disattivare o attivare i motori per il movimento manuale
Print from SD Card: Questo pulsante mostra una finestra di dialogo
che permette di scegliere un file presente sull'eventuale sd-card
Pause SD Print: Se la stampa è stata avviata tramite sd-card
questo pulsante permette di mettere in pausa il lavoro
Upload to SD Card: Alcuni firmware permettono di caricare il file
nella sdcard tramite cavo usb attraverso l'uso di questo pulsante
SD Card Status: Permette di capire se la sdcard sta funzionando
correttamente
Macro Buttons: Questi pulsanti Macro,sono pulsanti configurabili a
proprio piacimento e si possono settare tramite la voce “Firmware
Configuration” posto dentro il menù “Tools” come riportato
nell'immagine sottostante.
• Riquadro Override Settings
Le due manopole poste in questa sezione permettono di modificare
in tempo reale la velocità di stampa (movement) o la percentuale
di filamento che viene estruso (extrusion)

Aggiungere i supporti

Una delle funzioni più interessanti di Simplify3d è la possibilità


di generare i supporti in maniera sia manuale che automatica,
nonchè poter rimuovere manualmente gli eventuali supporti,
generati automaticamente, di cui riteniamo di non aver bisogno.
Il supporto solitamente si applica laddove l'oggetto che si
intende stampare ha delle sporgenze o elementi in sottosquadra che
per forza di gravità cadrebbero o che presentano un angolazione
solitamente superiore ai 45° rispetto al piano di appoggio. Per
accedere alla finestra di configurazione dei supporti è
sufficiente cliccare sull'ultima icona della toolbar laterale.
Analizziamo di seguito i parametri che compongono questa sezione:

Support Type: tramite questa box si può scegliere se il supporto


verrà applicato in modo Normal, ovvero ovunque venga ritenuto
opportuno dal software o From build platform only, ovvero solo
laddove il sottosquadra dell'oggetto sia collocato fra il piano di
stampa e l'oggetto e non fra parte e parte del modello stesso
Support Pillar Resolution: modificando questo valore si agisce
sulla dimensione della griglia di supporto. Settare una dimensione
minore può risultare comodo quando si deve andare a stampare
oggetti che hanno dettagli elevati.
Max Overhang Angle: definisce l'angolo al di sopra del quale
viene generato il supporto. Solitamente si imposta un valore di
45°, ma nel caso in cui lo si ritenga opportuno è possibile
variare questo valore aumentandolo o diminuendolo. In questo modo
si influirà su dove verranno collocati i supporti generati
automaticamente
Generate automatic supports: Premendo questo pulsante verranno
generati i supporti in modo automatico applicati alle parti
dell'oggetto secondo i parametri impostati precedentemente.
Questo costituisce un buon punto di partenza laddove si intenda
andare a interagire sui supporti generati, infatti tramite il
pulsante sottostante “Add new support structures” è possibile
aggiungere una nuova colonna di supporto,che apparirà come una
colonna grigia, e confermarne il posizionamento premendo il tasto
del mouse. Con il pulsante “Remove existing supports” è possibile
andare a rimuovere un supporto precedentemente generato cliccando
sopra il supporto stesso.
Aggiungere un processo

I Processi sono l'insieme delle configurazioni che definiscono la


stampa dell'oggetto. Simpify3d permette di gestire e modificare
numerosi parametri che andremo di seguito a descrivere, le cui
impostazioni dipendono dalla particolare stampante 3D impiegata.
Una volta aggiunto un processo attraverso il pulsante “Add”, è
possibile andare a configurare i vari parametri premendo sul
pulsante “Edit process settings”. Nella nuova finestra che si
aprirà, è possibile utilizzare delle configurazioni presettate,
usando i box identificati con “Auto Configure for Print Quality” e
“Auto Configure for Material”. Tramite la scrollbar posta accanto
alla voce “Infill Percentage” è possibile regolare la percentuale
di riempimento dell'oggetto che si desidera stampare, mentre le
due checkbox poste a lato permettono di far generare il raft (ne
parleremo nel dettaglio in seguito) o i supporti. E' possibile
esportare o importare un profilo di stampa, cliccando sul menù
File, e selezionando le voci relative al profilo sia per
importarlo che per esportarlo. Analizziamo di seguito le undici
voci attraverso cui configurare la generazione del gcode:
Extruder,Layer,Additions,Infill,Support,Temperature,Cooling,Gcode,
Scripts, Other, Advanced
Tab Extruder

Dentro il pannello Extruder , troviamo tutti i settaggi relativi


all'estrusione. Solitamente la maggior parte delle stampanti ha un
solo estrusore, pertanto a meno di non averne altri, nel pannello
a sinistra, andrà bene avere la sola voce Extruder 1 nella
“Extruder list” ed aver settato il valore Tool0 il parametro
“Extruder Tollhead..” del riquadro “Overview”. Qualora ve ne sia
la necessità è possibile aggiungere o rimuovere ulteriori
estrusori attraverso gli appositi pulsanti “add” e “remove”.

• Nozzle diameter: questo parametro imposta il diametro


dell'ugello dell'estrusore che si sta utilizzando
• Extrusion Multiplier: questo parametro specifica un fattore
di moltiplicazione che viene utilizzato per aggiustare il
flusso di estrusione. Infatti osservando una stampa possiamo
accorgerci se il materiale estruso risulti maggiore o minore
del dovuto aggiustandolo tramite questo valore
• Extrusion width: questo parametro identifica lo spessore
della linea che viene tracciata durante l'estrusione. Per
risultati ottimali si consiglia di selezionare la voce Manual
e impostare questo valore uguale o maggiore a quello del
diametro dell'ugello o al massimo 1.2 volte l'altezza dello
strato (parametro layer height) che si è scelta. Impostando
la modalità Auto tale valore verrà settato automaticamente
dal software.

Nel riquadro “Ooze Controls” , si trovano le impostazioni relative


alla ritrazione, processo che, se abilitato attraverso l'apposita
checkbox, previene la generazione di “bave” o accumuli di plastica
quando l'estrusore si muove da un punto ad un altro dell'oggetto
senza dover depositare materiale.
• Retraction Distance questo parametro imposta la lunghezza,
espressa in mm, di ritrazione che verrà compiuta
• Retraction speed identifica invece la velocità con cui verrà
eseguito questo movimento.
Questi due valori possono variare in base alla configurazione
sia firmware che hardware della propria stampante.
• Extra Restart Distance questo valore permette di effettuare
una estrusione extra nel punto in cui viene iniziato il nuovo
strato che compone l'oggetto oppure, se imposto un valore
negativo, di estrudere meno materiale. Solitamente si lascia
tale valore impostato a zero.
• Retraction vertical lift questo valore fa si che l'estrusore
si alzi di un certo valore, settabile in mm, durante la
ritrazione. Questo settaggio è utile qualora si verifichi
che l'estrusore tocca gli oggetti durate il processo di
stampa, per eliminare alcuni fenomeni legati all' “oozing”,
come colature di plastica, o per evitare segni dell'estrusore
sopra il layer finale di chiusura dell'oggetto in fase di
stampa.
Di contro valori non nulli rallentano il processo di stampa.

Vi sono altre due opzioni che è possibile attivare per ovviare al


problema dell'oozing: Coast at end e Wipe nozzle.
Il primo disattiva l'estrusore per una distanza specifica prima di
raggiungere il punto designato, in modo da evitare la formazione
di colature di materiale alla fine della linea di codice
processata. Occorre tuttavia prestare attenzione al valore settato
in quanto una distanza eccessiva potrebbe comportare la presenza
di spazi vuoti nell'oggetto stampato.
Il secondo invece fa si che l'ugello si ritragga prima
dell'inizio di un nuovo perimetro per una determinata distanza, è
simile a Coast at end, ma diversamente viene eseguito solo dopo la
fine della linea di codice.
Tab Layer

Nel riquadro “Layer settings” è possibile settare le


impostazioni di stampa relative ai layer. Il parametro più
importante è il Primary Layer Height. Questo parametro definisce
lo spessore di ogni strato che verrà stampato e dovrebbe essere
impostato non oltre l'80% del diametro dell'estrusore. Solitamente
un valore tra 0,15 e 0,20 genera ottimi risultati.Per ottenere
qualità migliori solitamente si impostano valori inferiori a 0,15
anche se molto dipende dalla configurazione e dalla meccanica
della stampante che si sta utilizzando
• I parametri Top and Bottom Solid Layers , controllano lo
spessore rispettivamente del tetto/cima e della base
dell'oggetto stampato e più precisamente per quanti layers di
altezza la base ed il tetto presenteranno un riempimento del
100%. Settare un singolo layer è sconsigliabile poiché
potrebbe portare a rotture o a collassi del materiale,
pertanto si consigliano valori superiori a 2.
• Discorso analogo vale per il parametro Outline/Perimeter
Shells che regola invece lo spessore delle pareti
dell'oggetto.
• Outline Direction questo parametro determina se il perimetro
viene realizzato dall' interno verso l'esterno o viceversa.
Dall'esterno all'interno può generare, in alcuni casi, un
rifinitura superficiale migliore, ma nel caso in cui si
realizzano oggetti con parti in sottosquadra, usare la
seconda tipologia permette di avere dei supporti più solidi.
• Print islands sequentially without optimization:questa
opzione cambia l'ordine in cui vengono stampante le “isole”
ovvero aree non contigue di un layer. Solitamente vengono
stampate tutte le isole di un layer in ordine,dopo al layer
successivo vengono nuovamente ristampate ma in ordine
inverso, in questo modo non viene sprecato tempo per tornare
all'isola iniziale. Questo procedimento riduce i tempi di
stampa, ma per oggetti piccoli,dove per realizzare un layer
viene impiegato poco tempo, non permette di avere un
raffreddamento adeguato e questo può portare ad una
deformazione dell'oggetto in stampa. Disabilitare quindi
questa voce permette ad ogni isola di avere la stessa
quantità di tempo , utile appunto per il raffreddamento.
• Vase mode questa funzione, utile soprattutto per stampare i
vasi, permette di realizzare un singolo contorno senza avere
alcun riempimento. Abilitandolo la stampante realizzerà un
singolo layer progressivamente,facendo crescere l'oggetto con
movimento a spirale.

Nel riquadro “First Layer Settings” si possono modificare i soli


valori del primo strato. Solitamente infatti il primo strato
dovrebbe essere realizzato con alcune valori differenti rispetto a
quelli degli altri layer. Analizziamo ora i vari parametri:

• First Layer Height identifica lo spessore del primo strato,


dovrebbe essere impostato almeno al 100%, ma si possono usare
valori sia superiori per facilitare il distacco dal piatto
che inferiori per favorire l'adesione
• First Layer Width identifica lo spessore della linea che
viene realizzata nel primo strato, dovrebbe essere impostato
almeno al 100% (usare valori maggiori per incrementare
l'adesione)
• First Layer Speed identifica la velocità con cui verrà
realizzato il primo strato, si consiglia di settare valori
inferiori al 50%, in quanto stampare il primo layer troppo
veloce potrebbe portare al distacco del pezzo durante la
stampa.
• Use random start point for perimeter outlines: questa opzione
se abilitata fa si che il punto di inizio e fine di uno
strato non coincidano ma vengano invece posizionati random.
• Optimize start point for fastest printing speed: Svolge le
stesse funzioni del parametro precedente andando a decidere
le posizioni random in base alla velocità, ovvero cercando di
ottimizzare il tempo di stampa.
• Choose start point closest to specific location: con questa
opzione le locazioni di inizio e fine layer possono essere
definite manualmente tramite i box x e y seguenti (i valori
di default danno già buoni risultati).

Tab Additions

Questa sezione è divisa in 4 riquadri a seconda delle funzionalità


che si voglono abilitare.
Skirt\Brim è una linea realizzata attorno all'oggetto che viene
stampato. Usare lo skirt permette di avere l'estrusore già carico
di materiale prima di iniziare la stampa dell'oggetto vero e
proprio e anche poter effettuare eventuali aggiustamenti sulla
stampante prima dell'effettiva stampa dell'oggetto. Tale
funzionalità può essere abilitata attraverso la specifica
checkbox.
• Skirt layer setta di quanti strati verticali verrà
realizzato .
• Skirt offset from part setta la distanza tra lo skirt e
l'oggetto vero e proprio, se si setta il valore a 0 ,lo skirt
toccherà l'oggetto e avrà la funzione del Brim.
• Skirt outlines setta quante linee di skirt verranno
realizzate sul piatto di stampa.

Raft è una piattaforma che viene realizzata sotto l'oggetto che si


intende stampare e può essere utile per aumentare l'adesione al
piano di stampa
• Raft Layers setta lo spessore verticale del raft stesso;
• Raft Offset from Part setta la lontananza tra il raft e il
bordo dell'oggetto che si intende stampare;
• Sepearation distance identifica la distanza tra il raft e il
primo strato dell'oggetto;
• Raft Infill setta il riempimento del raft

Gli ultimi due riquadri abilitano funzioni specifiche per


l'utilizzo di un secondo estrusore:
Prime pillar permette di regolarizzare il flusso di estrusione dei
due estrusori
Ooze shield crea una sorta di barriera su cui far “pulire”
l'estrusore per proteggere l'oggetto dalle colature di materiale

Tab Infill
In questa sezione si impostano le opzioni relative al riempimento
dell'oggetto che si intende stampare, dalla densità al percorso di
riempimento e quindi alla forma interna. La parte più importante è
quella relativa alla percentuale di riempimento,generalmente un
valore di 15% è il riempimento minimo per dare robustezza ad un
oggetto. Gli altri parametri permetto di settare la quantità di
estrusione relativa al riempimento, si consiglia tuttavia di
lasciare i valori di default.

• Print Sparse Infill Every n layers. Generalmente settata a


1 , permette di far variare in maniera automatica il
riempimento ogni certo numero di layers
• Infill Angles determina l'angolo rispetto al piatto di
stampa dove il riempimento è definito . Il valore di default
(45 e -45 gradi) genera un riempimento che si sussegue in un
motivo a griglia diagonale alternato. Questo settaggio
funziona bene per le stampe con orientamento Nord-Sud o Est-
Ovest . Un oggetto di dimensioni rilevanti, posizionato
lungo la diagonale del piatto di stampa, avrà un riempimento
parallelo e perpendicolare agli assi principali del modello ,
ma questa soluzione non è la migliore per la resistenza.
Modificando l'angolo del riempimento a 0 e 90 gradi, si
fornirà maggiore resistenza anche ad oggetti come questi.

Tab Support
Il supporto è quella parte che viene stampata a sostegno di un
sottosquadra, si può settare in questo pannello vari parametri
relativi a questo elemento. Una volta spuntata la checkbox
relativa alla generazione del supporto, si possono settare i
valori desiderati. I supporti che vengono generati con questo
programma sono estremamente semplici da rimuovere dopo aver
terminato la stampa. Si possono infatti settare in questo pannello
la distanza tra il supporto e l'oggetto stampato ed anche la
dimensione del supporto stesso.

Tab Temperature

In questa sezione si possono andare a configurare le temperature


di lavoro dell'estrusore e\o del piatto.
Usando il pulsante “Add/Remove Temperature Controller” si può
aggiungere il controllo per un estrusore o per il piatto, a
seconda che si selezioni extruder o heated build platform.
Per impostare la temperatura desiderata, occorre andare nel
riquadro “Pre-Layer Temperature Setpoint”, e settare il valore.
E' anche possibile avere temperature diverse a seconda dei layer.
Premendo il pulsante “Add/Remove setpoint” è possibile aggiungere
o rimuovere una diversa temperatura in base al layer desiderato
Tab Cooling

In questa sezione è possibile configurare il raffreddamento,


specifico e personalizzabile per ciascun layer, settando un
setpoint da 0% a 100%, nel riquadro “Pre-layer fan controls”,
attraverso gli specifici pulsanti “add e remove”. Solitamente per
il primo strato si preferisce non attivare la ventola in quanto
questa potrebbe comportare una cattiva adesione del medesimo al
piano di lavoro. Se si impiega come materiale il Pla, la ventola è
da accendere successivamente al quarto layer, nel caso dell'Abs
invece si preferisce lasciare la ventola disabilitata in quanto
potrebbe facilitare il distacco dell'oggetto dal piatto di stampa.
Quando si deve stampare oggetti di piccole dimensioni può
sussistere il rischio di non avere il tempo necessario per
permettere il raffreddamento di questi stessi pezzi. A tal
proposito nel riquadro Speed Overrides è possibile abilitare ed
impostare un tempo minimo di realizzazione per i vari layers al
di sotto del quale la velocità di stampa viene ridotta. Il tempo
di attesa minimo e la riduzione di velocità dipendono dai valore
immessi nei box relativi. Discorso similare ed opposto riguarda
il riquadro Fan Overrides dove è possibile incrementare la potenza
della ventola qualora il tempo di realizzazione di uno strato
superi un valore preimpostato.
Il comando blip fan serve per far si che una ventola, prima di
essere impostata alla velocità desiderata, venga forzatamente
settata prima al massimo. Questo fa si che non vi siano casi in
cui la ventola non parta regolarmente, questa funzione è utile per
le ventole radiali

Tab G-Code

Il riquadro sezione G-Code Options permette di abilitare dei


settaggi specifici della stampante,si consiglia di controllare che
questi valori vadano bene per la propria stampante, solitamente si
lasciano quelli di default. Nel riquadro Update Machine Definition
è possibile settare la dimensione del piatto di stampa.
Tab Scripts

In questa sezione si possono inserire codici gcode personalizzati


da far eseguire in automatico alla propria stampante prima di
avviare il lavoro, alla sua conclusione o quando ad esempio si
cambia estrusore. Solitamente si inteviene sullo starting
script ,ovvero la lista delle procedure che vengono eseguite
prima della stampa e sull'ending script,ovvero la lista delle
procedure che vengono eseguite al termine del lavoro.

Tab Other
La sezione Other contiene i parametri più usati nel pannello di
configurazione standard.
• Default printing speed, ovvero la velocità di stampa che
viene espressa in mm/min. Dal menù Tools, selezionando la
voce “Options” è possibile settarla in mm/s.
• Outline Underspeed permette di settare la velocità del
perimetro esterno dell'oggetto che si intende stampare. Viene
settato come percentuale rispetto alla “default printing
speed” e solitamente si utilizza un valore inferiore al 100%
per migliorare la qualità della stampa.
• Solid infill Underspeed: riferito al riempimento funziona
allo stesso modo del parametro precedente
• Support structure Underspeed: riferito alla generazione del
supporto funziona allo stesso modo del parametro precedente
• X/Y Axis Movement Speed e Z Axis Movement Speed permettono di
settare la velocità dei movimenti che la stampante compie
quando non estrude materiale. Il primo valore setta quella
degli assi x e y,il secondo quello dell'asse z

Nel riquadro Filament proprierties è possibile indicare il


diametro del filamento utilizzato (per essere veramente precisi
andrebbe settato il valore dopo aver preso la misura con il
calibro misurando il filo in varie parti), il prezzo e la densità
(che dipendono dallo specifico materiale impiegato) per ottenere
un preventivo del costo dell'oggetto.
Nel riquadro Bridging è possibile effettuare delle modifiche alla
quantità di materiale estruso e alla velocità durante la
realizzazione dei bridge, ovvero quei punti di un oggetto in cui
viene realizza una parte a sbalzo senza la presenza del supporto.
Per settare al meglio questo parametro andrebbero fatte del
prove,in quanto ii valori da scrivere possono variare in base alla
stampante utilizzata e alla geometria del file.
Tab Advanced

Quest'ultima sezione permette di agire su alcuni parametri


avanzati. Nel riquadro Layer Modifications è possibile impostare
se far terminare o far iniziare il processo di conversione ad una
determinata altezza. Cerchiamo di capire meglio questa
interessante funzione. Come detto in precedenza in Simplify3d è
possibile impostare più processi di conversione dell'oggetto in
gcode, pertanto se ipotizziamo di avere un oggetto alto 150 mm e
vogliamo fare in modo che da 0 a 140 mm venga stampato veloce e
che da 140 mm a 150 mm venga stampato lento per esempio, dovremmo
settare nel primo processo lo stop printing at height a 140 mm,
e ,aggiunto un secondo processo, settare lo start printing at
height a 140 mm. In questo modo si creerà un gcode che avrà
determinati settaggi fino a quando l'oggetto non raggiunge i 140
mm, per poi caricare i settaggi del nuovo profilo.
Quando si settano più processi, nel momento in cui si preme il
pulsante Prepare to print ,si aprirà una nuova finestra in ci
viene chiesto se desideriamo usare entrambi i processi
precedentemente settati nonchè se desideriamo che il pezzo venga
stampanto in modalità Continuous printing che dirà alla stampante
di costruite strato su strato, o in modalità Sequential printing
che sarà attivo fino a quanto non viene raggiunta la Max height
clearance ovvero la distanza massima tra un elemento del gruppo
estrusore e l'oggetto di stampa. Questa funzione è utile quando si
stampano più oggetti contemporaneamente e permette di avere meno
bave o colature dovute al passaggio da un oggetto all'altro. La
stampante difatti realizzerà prima un oggetto e dopo in sequenza
gli altri,tenendo sempre presente la Max height clearance

Nel riquadro Ooze control behavior è possibile settare altri


valori per migliorare il problema della colatura e delle bave che
posso inficiare sulla qualità dell'oggetto in stampa
Conclusioni

Simplify3d è un software che permette di settare in modo assai


semplice varie impostazioni che possono favorire la stampa di un
determinato oggetto con accorgimenti volti a incrementare la
qualità di stampa e l'usabilità dell'oggetto stampato. Questo
software è sicuramente un elemento prezioso per chi utilizza una
stampate 3d per finalità lavorative e professionali.

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